62 L’ECO DI BERGAMO GIOVEDÌ 29 MARZO 2007 AMBIENTE CACCIA E PESCA La civetta chiama, Seriate risponde Sabato notte escursione nel parco dell’Oasi per osservare i rapaci I vincitori della gara «Trota lago a coppie 2007» disputata domenica 18 marzo presso il nuovo laghetto «Il Triangolo Martinenghese». Primo posto per la coppia Alan Maffeis e Marco Miluzzo, mentre la coppia Enrico Tinaglia e Giuseppe Prandini è giunta seconda. Entrambe le coppie appartengono alla locale società «Il Triangolo Martinenghese» mentre la società «Albinesi 87» si è guadagnata il terzo posto con la coppia Luca Zanchi e Wiliam Vigani. Brutto ma buono quel siluro nel lago Le attività della Pesca Valcavallina Sul lago di Endine sta diventando ormai una tradizione da non perdere. Si tratta della «Caccia al siluro», un pesce infestante che rischia di rompere l’equilibrio ittiofauno dello specchio lacustre. Accanto a questo sta nascendo una sensibilità gastronomica per scoprire la bontà del pesce pescato: «Brutto, ma buono». Ricco e variegato il calendario delle iniziative promosse per quest’anno dall’Associazione Pesca Valcavallina che al suo quarto anno di attività, con quasi 300 soci, è diventata una delle più grosse realtà sportive della provincia di Bergamo. Il successo del sodalizio e il forte numero degli iscritti, che di anno in anno continuano ad aumentare, è dovuto in buona parte al modo allegro con cui vengono organizzate le manifestazioni «dove - ha spiegato il presidente Enrico Silva - è abolito quell’agonismo esasperato che molte volte fa dimenticare l’amicizia, e regna sovrana solo la voglia di stare insieme prendendosi magari in giro per una ferrata sbagliata o per una cattura non avvenuta per disattenzione». Manifestazioni che hanno come fine la valorizzazione del territorio e il rilancio turistico della valle tramite la pesca. «Risultato in parte già ottenuto - ha dichiarato la vicepresidente Giusj Airoldi - visto che un discreto numero di soci arriva da fuori provincia e stanno giungendo inscrizioni anche da altre regioni». Quest’anno, come negli anni precedenti, dal 1° aprile al 31 ottobre, si svolgerà la «Caccia al Siluro» giunta alla sua sesta edizione e verrà riproposta, riveduta e corretta, la manifestazione «Brutto ma Buono. Settimana del siluro e del prodotti tipico bergamasco» in programma a Spinone al Lago dal 2 al 5 agosto. «Un evento quest’ultimo - ha rimarcato Enrico Silva - che lo scorso anno ha riscosso un successo enorme superiore ad ogni più rosea previsione, e che ha fatto scoprire a centinaia di persone quanto sia ottima la carne del siluro se cucinata a dovere. Grazie a quanto abbiamo fatto - ha aggiunto il presidente del sodalizio - i pescatori che insidiano questo predatore sono aumentati e in questo modo speriamo di riuscire a contenere lo sviluppo demografico di questo predatore che alla lunga potrebbe compromettere l’equilibrio della fauna ittica del lago». Le altre manifestazioni messe in calendario dal sodalizio sono: il 15 aprile prossimo il Trofeo di Pesca al Luccio alla memoria di Durante Lazzaroni, il 29 aprile un raduno per bambini alla memoria di Matteo Ziboni, il 24 giugno la gara in barca a coppie «La Scardolata», il 2 settembre Ragazzi a Pesca, il 21 ottobre il Trofeo di Pesca alla Trota nel Cherio, il 4 novembre Pesca allo Sgombro a Cesenatico e l’11 novembre il Trofeo di pesca al luccio in ricordo di Candido Leoni. Le manifestazioni più gettonate «Anguille e siluri in compagnia con grigliata e Valcalepio» che riuniscono in allegria ogni volta più di 150 persone si svolgeranno il 12 maggio a Endine località Gerù, il 9 giugno a Endine località San Felice e il 21 luglio a Monasterolo del Castello località Parco Biali. «A queste iniziative che abbiamo potuto organizzare grazie all’aiuto dei Comuni rivieraschi - ha aggiunto Enrico Silva - se ne aggiungeranno altre due che stiamo perfezionando. Inoltre visto il successo del sodalizio stiamo allestendo il nostro sito web dove tutti potranno visionare progetti e scopi dell’Associazione. Per il momento chi fosse interessato alla nostra attività può rivolgersi al negozio TuttoPesca di Ranzanico, telefono 035/ 819365 o alla e-mail: [email protected]». | Un esemplare di civetta | ra un mangiacassette o un lettore cd che abbia una discreta potenza. Non è necessario sparare il richiamo a volume altissimo, perché si corre il rischio di spaventare gli individui più vicini e di stimolare a cantare quelli così lontani che non ne possiamo udire la risposta. La presenza di rumori di fondo può essere un grave problema: è bene cercare di evitare per quanto possibile la vicinanza di fonti di rumore come strade trafficate, rane gracidanti. Ma un’attenzione va riservata anche a tutti i cani che a portata del richiamo danno il via a un concerto di abbai e ululati che risulta piuttosto fastidioso. L’orario per l’escursione è concentrata sull’attività delle civette, si ritiene infatti che intorno alla mezzanotte e per circa un’ora questi uccelli abbiano un calo di attività, che è invece molto intensa attorno all’imbrunire e all’alba. Anche se in ambienti tranquilli le civette possono rispondere al playback anche di giorno. Febbraio e marzo sono mesi in cui le civette cantano molto perché sono in fase preriproduttiva e sono impegnate a definire territori e corteggiarsi. In riproduzione, quindi da aprile, l’attitudine al canto cala. Vi sono osservazioni sul fatto che in diverse specie di rapaci notturni quelli che cantano con più insistenza durante il periodo riproduttivo sono maschi spaiati o comunque individui che non si stanno riproducendo: è probabile che questo fenomeno valga anche per le civette. Quindi in mesi diversi è possibile che ci si stia «rivolgendo» a settori diversi della popolazione: in inverno a tutte le civette presenti, in primavera a quelle che non si stanno riproducendo, in autunno nuovamente a tutte con l’aggiunta dei giovani dell’anno che iniziano a cantare e sono alla ricerca di un loro territorio. Davide Agazzi L’ESPERTO INVITA A COPRIRSI BENE CALZARE SCARPONCINI E MUNIRSI DI TORCIA La visita guidata sarà curata da Marco Mastrorilli e Claudio Crespi che permetteranno di osservare allocchi e civette ascoltando i loro particolari canti. L’incontro è per sabato sera alle 20.45 al Parco Oasi Verde 1 e 2 di Seriate, nel parcheggio vicino al centro sportivo. «È consigliabile coprirsi bene, calzare scarponcini e | A pesca sul lago di Endine | munirsi di una torcia – spiega Mastrorilli - . È un programma e un’escursione adatta anche ai bambini e che non manca di fascino per scoprire e conoscere una realtà naturale molto ricca e particolare». La partecipazione è gratuita anche se è necessario prenotarsi. Info: 3385201618, o via mail a [email protected]. | La soddisfazione di aver preso una bella preda | Sarnico, mais nei boschi Caccia, il decreto sarà restrittivo per allontanare i cinghiali Bergamasca: le Zone a protezione speciale sono più che raddoppiate Aveva creato allarme la presenza di cinghiali nelle vicinanze di un insediamento residenziale sulla collina di Sarnico. L’intervento dell’unità operativa del Monte Bronzone, capeggiata da Danilo Maffi, domenica scorsa ha reso possibile l’abbattimento di 3 cinghiali adulti che fanno salire a 7 il numero dei capi eliminati finora dopo la chiusura ufficiale della caccia al cinghiale. L’evoluzione recente della distribuzione geografica del cinghiale nella nostra provincia, caratterizzata da un’espansione rapida, e apparentemente inarrestabile, ha comportato la comparsa di questo ungulato anche in aree intensamente sfruttate dal punto di vista agricolo e in alcuni casi adiacenti agli insediamenti urbani. Le squadre autorizzate intendono ribadire il loro impegno per trovare un punto di equilibrio tra le richieste dei diversi gruppi sociali che si dicono interessati dalla presenza dei cinghiali. Il presidente dell’Atc Prealpino e dell’Unione provinciale cacciatori cinghialai Maurizio Volpi afferma che «l’Atc Prealpino dà assistenza gratuita a quanti hanno problemi con i cinghiali. L’azione di primo intervento consiste nell’allontanamento dei cinghiali con i cani da seguita specializzati. Qualora ciò non bastasse procediamo all’abbattimento. Resta comunque inteso che il cinghiale è parte integrante del patrimonio faunistico della provincia di Bergamo, che deve essere gestito correttamente nel rispetto di tutte le parti sociali. Piuttosto che prefiggersi un’improbabile eradicazione dei cinghiali destinata a fallire per ragioni biologiche e tecniche, occorre invece puntare a una riduzione localizzata a livelli accettabili». Nel frattempo sono stati acquistati 150 quintali di mais e posti in punti strategici dei boschi dove i cinghiali vengono attirati per distrarli dai prati e dai pascoli. Si raccomanda ai cittadini di non provvedere autonomamente alla pasturazione dei cinghiali con vegetali o residui alimentari. Fiato sospeso per il mondo venatorio in attesa dell’ap- vivace, in quanto alcune Regioni, tra queste la Lombarprovazione del Decreto del ministero dell’Ambiente che dia, rivendicano la questione di fondo della competena breve definirà i criteri minimi uniformi per la definizio- za delle regioni anziché del governo di definire le misune delle misure di conservazione nelle zone di protezio- re di conservazione all’interno di Siti di importanza cone speciale, munitaria e delle Zone di protezione speciale. La legge finanziaria 2007, approvata nel dicembre scor- Ad una prima occhiata alla bozza del Decreto ministeriaso, ha demandato a un decreto del ministro dell’Ambien- le, articolato per tipologia di Zps a seconda che si tratti di te, Alfonso Pecoraro Scanio, l’individuazione dei criteri ambienti alpini, ambienti mediterranei, ambienti steppisulla base dei quali le Regioni debbono adottare le mi- ci, zone umide o ambienti agricoli, emerge che nelle Zps sure di conservazione degli habitat e delle specie selvati- bergamasche, cioè in ambienti alpini, emergono numeroche all’interno delle Zps. Vale a dire che le Regioni po- se misure di conservazione che avranno una significatitranno adottare solo provvedimenti più restrittivi rispet- va rilevanza nella stesura dei prossimi calendari venato a quanto prevederà l’atteso decreto, tanto temuto dai tori regionali e provinciali. cacciatori. Alcuni esempi: l’apertura della stagione venatoria, con la Cosa non da poco se, come noto, ai 21.618 ettari di zone sola esclusione per la caccia di selezione agli ungulati, di Protezione speciale già classificate sul territorio berga- che segue un calendario proprio, non potrà essere antemasco, la Regione Lombardia al fine di evitare la pesante cedente alla prima domenica di ottobre. multa dell’Unione europea, di 200.000 euro al giorno, ha La caccia dovrà terminare il 31 dicembre e nel mese di individuato ulteriori 29.323 ettari da includere in queste gennaio gli appostamenti fissi dovranno essere vincolazone protette che derivano dalle Direttive comunitarie ti a due giornate prefissate alla settimana. che danno vita alla cosiddetNiente deroghe Cee nelle Zps ta Rete Natura 2000. e divieto di caccia alla perniInoltre la quasi totalità del terce bianca, al combattente e alLe gare di pesca del weekend ritorio vincolato a Zps ricade la moretta; addestramento caall’interno delle Important ni solo dopo la seconda doDomenica 1° aprile è una giornata ricca di gare Birds Areas «Alpi e Prealpi menica di settembre. per i pescasportivi bergamaschi. Si disputa, infatti, Orobie», vale a dire per quanIl decreto sembra regolamenla seconda e ultima prova del campionato Provinto riguarda la provinciabergatare anche i ripopolamenti a ciale trota lago a box al laghetto Sgagna di Pontimasca, il Parco delle Orobie scopo venatorio limitando rolo sotto l’egida della Cannisti Club Arcadia. Sembergamasche. I Comprensol’immissione nelle Zps solo pre domenica arriva la prima prova del Trofeo Prori alpini di caccia Valle Bremdi specie autoctone, mantevinciale di Serie C a squadre e individuale trota torbana, Valle Seriana e Valle di nute in purezza, provenienScalve, sono interessati per ti da allevamenti nazionali rente: sul torrente Imagna con l’organizzazione delcirca l’80% del loro territorio o dalle zone di ripopolamenla Ps Strozza. E c’è anche il Campionato lombardo da Zps classificate o indivito e cattura, escludendo cotrota torrente 2007 a squadre, con la prima prova sul duate. Si salva solo il Comsì il tradizionale ricorso alle fiume Brembo, sotto l’egida del Club Pesca Valle San prensorio alpino Valle Borlezlepri di importazione dall’EuMartino. za che è marginalmente interopa dell’Est. ressato dalle Zps solo sul Non solo però nuove regole massiccio della Presolana. all’esercizio venatorio, il deLevate, gara cinofila Fidc Il Decreto, prima di essere fircreto disciplinerà molte altre Questo fine settimana la sezione comunale delmato dal ministro dovrà acattività che possono interfela Federazione italiana della caccia di Levate orquisire il parere della Conferire con l’uso del territorio, renza permanente per i rapdegli habitat naturali e con la ganizza una gara cinofila su selvaggina liberata (senporti tra lo Stato e la Regione, conservazione delle diverse za sparo) nella zona C di Levate. dove il confronto si annuncia specie selvatiche. BREVI «Trota lago» le coppie vincenti Nella tradizione popolare la civetta è considerata un animale che porta sfortuna, ma nell’antica Grecia, invece, questo uccello era considerato sacro per Atena, dea della sapienza e ancora oggi la civetta è raffigurata in molti portafortuna. Al di là delle credenze popolari e della mitologia il Gruppo italiano civette e l’Ebn Italia promuovono per sabato prossimo a Seriate la settima edizione della Notte europea della civetta. La Notte della Civetta è un evento nato nel 1995 in Francia, da un’idea del celebre esperto Jean Claude Genot. È un appuntamento che si svolge con cadenza biennale e si prefigge di divulgare aspetti etologici non solo di questo piccolo e simpatico predatore ma per tutto il vasto universo degli Strigiformi. Ogni edizione raccoglie sempre maggiori adesioni, nel solo 2005 hanno preso parte a questa notte oltre 60 mila persone. Nel 2003 il Gruppo Terranostra di Bariano, attuale sede nazionale del Gic in terra bergamasca, con il coordinamento di Marco Mastrorilli e Matteo Barattieri portò questa manifestazione in Italia anche se l’evento rimase confinato a Bariano e Monza. Nel complesso a Bariano parteciparono circa 50 persone. Due anni più tardi questa manifestazione ha riunito quasi mille persone. La nostra penisola, col suo ventaglio di scenari naturalistici dà la possibilità agli appassionati di fare escursioni notturne con il playback negli ambienti più vari ed incredibili. Il playback consiste nell’emissione di un canto registrato per indurre una certa specie a rispondere alla stimolazione e quindi a manifestarsi. Le civette rispondono con una certa frequenza al playback, così come gli assioli e gli allocchi, mentre questa tecnica non è soddisfacente per barbagianni, gufi comuni e gufi reali. Per l’emissione del suono, qualche appassionato «virtuoso» è capace di imitare il canto territoriale della civetta a voce, riproducendo il classico fischio flautato del maschio, mentre più comunemente si adope-