La tecnollogia del lavaggio l c con ultrasuoni al gio orno d'oggi non ha più limiti di applicazion a ne: si possono pulire grrossi pezzi idraulici, to orniture, sttampi, ingrranaggi ed i particola ari più deliccati nella mecccanica di precision ne (aghi ipodermici, puntine per penn ne a sfera a, microch hip, microtorniture e min nuteria mettallica, schede elettro oniche e circuiti stam mpati). Ugualmen nte efficacci per la pulitura p in ndustriale di metallii, vetro, ce eramica e plastica, gli ultrasuonii rapprese entano il sistema più p energiico, rapido o ed eco onomico in n moltissim me applicazio oni per rim muovere ollii, grassi, trucioli, lim matura, sfridi di lavo orazione, polvere p da alle superfici più p tormentate, sia in n fase di prroduzione che c in fase e di manute enzione. Le lavatrici ad ultra asuoni si sono s semp pre più diff ffuse in og gni tipo di azienda, anche la più piccole e sono diven ntate indispensabili per p molte lavorazionii. I prezzi n negli ultimi anni si so ono notevolme ente ribassati appun nto per la a loro diffu usione e l'l Italia è diventata la maggio ore produttrice e mondiale e in questo o particolarre settore. Da una decina di anni con la produzion ne di nuov vi tipi di tra asduttori iin materia ale ceramiico sinterizza ato (PZT), gli impianti lavorano o a frequen nze molto alte a per cu ui sono statti eliminati gli inconvenienti dovutti alla rumorosità di un tempo o. I nostri impianti so ono certificati con una u soglia di rumore r infe eriore ai 85 8 Dbel A. Anelli ce eramici Elementi PZT Vas sca ad ulttrasuoni Inoltre i tra asduttori ceramici so ono molto resistenti alle solleccitazioni m meccaniche e, per quessta r ragione posssiamo dare una garranzia spe ecifica di 5 anni. I generatori sono controllati con c nuovi micropro ocessori velocissim mi per la regolazio one a automatica a di tutti i parametri fo ondamenta ali come frequenza, potenza ed d l’ accopp piamento con c i trasduttori, automatiicamente si s impostano per il migliore m risu ultato nel la avaggio co on ultrasuo oni. S un display veng Su gono moniitorizzate tutte le condizioni c di funzion namento, inoltre vie ene s segnalata c allarm con me ogni eve entuale dissfunzione e viene ind dicata la p procedura per ovviare e l' in nconveniente. I moduli IGBT I di potenza p da a noi ado ottati per le commuttazioni ad alta frequenza, so ono e estremame ente robussti e sovra adimension nati, affida abili per un lavoro ccontinuo alle a massim me p potenze. Caratteristica fondam C mentale de ella nostra a produzion ne è il co ontenuto eccologico ed e innovativo d degli impianti: infatti da d anni produciamo lavatrici ch he lavoran no semplicemente con l'acqu ua, a avendo abbandonato o, per prim mi al mond do, il setto ore delle la avatrici fun nzionanti con c i solve enti o organici, il quali, a ca ausa dei ben b noti prroblemi di salubrità e di smaltiimento, de evono esse ere e esclusi dai cicli produ uttivi. 1 20017 MILANO – Via V V. Buzzzi, 13-RHO O (MI) – Te el. 02 6439 9242 – Fax x 02 64705 502 PRESENTAZIONE La MORONI ULTRASUONI costruisce impianti di lavaggio ad ultrasuoni dal 1963 ed è passata per ogni tipo di tecnologia nel settore: dai generatori rotativi, a quelli con SCR, fino agli attuali generatori con IGBT, dai trasduttori magnetostrittivi agli ultimi piezoelettrici con elementi PZT, utilizzando i materiali ceramici sinterizzati in titanato e zirconato di piombo e di bario. Viene quindi garantita la massima competenza ed esperienza, che si traduce nella rapida scelta dell' impianto più adatto per le particolari esigenze del singolo caso. I nss. apparati sono nettamente all' avanguardia tecnologica rispetto al mercato mondiale e la riprova è che noi siamo fornitori di generatori e trasduttori a molte aziende del settore, che trovano più conveniente e qualificante comperare da noi per montarli sui loro impianti. Nei casi più semplici una sola vasca ad ultrasuoni può essere sufficiente a risolvere un problema, in altri casi si deve stabilire un ciclo di trattamento che può prevedere diverse fasi: • Prelavaggio in detergente caldo • Lavaggio con ultrasuoni in detergente caldo • Risciacquo in acqua corrente a perdere • Risciacquo in acqua trattata (demineralizzata) • Protezione per la prevenzione da ossidazioni • Asciugatura con vari sistemi Una volta determinato il ciclo, dopo prove pratiche di simulazione nel ns. ampio laboratorio attrezzato di ogni tipo di impianto, si potrà decidere una eventuale automazione, con vari tipi di trasportatori, passo-passo, con carro ponte per i cestelli molto pesanti, con agili robot ad autoapprendimento. 2 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 CAMPI D’APPLICAZIONE Oggi giorno si può dire che questa tecnologia non ha limitazioni nella sua applicazione: essa è indicata per grossi pezzi idraulici, torniture, ingranaggi, pesanti stampi, come per i particolari più delicati nella meccanica di precisione e nell' elettronica. Ugualmente efficace per la pulitura di metalli, vetro, ceramica, plastica, rappresenta il sistema più energico, rapido ed economico per rimuovere olii, grassi, trucioli, limatura, sfridi di lavorazione e polvere dalle superfici più tormentate sia in fase di produzione che in fase di manutenzione. Nella meccanica pesante il sistema viene utilizzato per il lavaggio di assali di autotreni e gruppi motori per treni, blocchi di motori diesel navali, carrelli per aerei, alberi motore da trattare sottovuoto con PVD, motoriduttori di trazione per gru, componenti per armi pesanti d' artiglieria, serbatoi di miscelazione vernici e colle, ecc. Nella meccanica di precisione è il sistema più indicato per il lavaggio strumentazione varia, meccanica ed elettronica, cuscinetti a sfera, aghi ipodermici, strumenti chirurgici, filiere, valvole, rubinetti, capillari, puntine a sfera per penne, ugelli, filtri, utensili di ogni tipo. 3 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 In verniciatura e galvanotecnica, è indicato per la sgrassatura di ogni tipo di particolare metallico, plastico, vetroso in preparazione della superficie per avere la massima aderenza di quanto riportato o come finitura finale di presentazione. Apparati elettrici ed elettronici, componenti e schede elettroniche, strumenti di misura e di controllo, wafers per l'industria dei microprocessori, sistemi di puntamento, fibre ottiche, vengono puliti prima del collaudo finale od in fase di manutenzione. Montature per occhiali e lenti ottiche vengono sgrassate da pastelle, da pece ed ossidi di lavorazione con impianti a più stadi prima della metallizzazione sottovuoto. Nel settore nucleare si lavano gruppi pompe, valvole, deviatori per la decontaminazione da radioattività. 4 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 I NOSTRI PRODOTTI ▼Lavatrici SONOX® Vasche da 20 a 28 lt. a controllo computerizzato. Generatori serie MOG ed elementi piezoelettrici PZT, trasduttori immersibili. con trasduttori. applicati sulle pareti verticali, ad alta concentrazione di potenza. Il ns. laboratorio, ampio e dotato di ogni tipo di macchina da noi prodotta, è a Vs. disposizione per potere effettuare prove direttamente sui Vss. pezzi, in modo da testare preventivamente sia il risultato di lavaggio che la produttività effettiva del ciclo offertoVi. ▼Lavatrici MDV (heavy duty) LA CERTEZZA DEL RISULTATO NON VI COSTERA' NULLA!!! ▼Generatori, elementi PZT, trasduttori immersibili ® fino a lt. 200 Vasche da 76 fino a lt. 200 con trasduttori applicati sul fondo e/o sulle pareti verticali, ad alta concentrazione di potenza. ▼Le grandi vasche MDV Vasche da 375 fino a lt. 20.000 ▼Impianti ROBOT Memorizzazione cicli con autoapprendimento. ▼Impianti di lavaggio automatici Impianti ad alto contenuto tecnologico programmazione e controllo computerizzato. Inoltre il ns. ufficio tecnico, con potenti programmi di rendering, sarà in grado di progettare l'impianto in breve tempo direttamente insieme a Voi e di visualizzarlo in tridimensionale. La documentazione finale post vendita è molto completa, con tutti gli schemi elettrici, software dei programmi automatici ed esplosi delle parti di ricambio, secondo normativa CE. con 5 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 LAVATRICI SONOX® Le vasche multifunzionali dalle grandi prestazioni !!! Modello SONOX 20 SONOX 28 Litri Potenza Watt media/picco 20 28 300/1200 400/1600 Riscaldam. watt Elementi PZT 400 800 6 8 Dim. utili. mm 330x300x200h 500X300X200h Ad alto contenuto tecnologico: Moduli di potenza IGBT = velocità + potenza Controllo con microprocessore MICROCHIP con memoria Eprom Controlli con sistema PID (Proportional Integral Differential) Frequenza 40.000 Hz. Modulazione SWEEP MODE Funzionamento PULSE MODE Trasduttori piezoelettrici PZT Certificazioni ISO 9001 (Sincert 02245-AQ-MIL) - Controllo qualità EMC 89/336//CEE (EN 61326+A1+A2) - Compatibilità elettromagnetica LV 737337CEE (EN 61010-1) - Sicurezza MD 93/42/ECC - Dispositivi medici ® Le lavatrici industriali della serie SONOX rappresentano quanto di più avanzato sia stato prodotto nel settore, la loro funzionalità e semplicità d' uso le rendono ideali per un lavoro gravoso nei cicli di produzione. La tecnologia con circuiti integrati ne ha permesso un costo molto ridotto ed assolutamente concorrenziale. Programmazione da tastiera per: 9 differenti programmi di lavaggio programma differenziato di degassificazione temperatura liquido fino a 70°C timer da 0 a 99’ minuti porta DB 15 per controllo remotato Visualizzazione di tutti i parametri principali: Frequenza di lavoro Potenza erogata effettiva (average power) Temperatura del liquido Tempo di lavaggio residuo Segnalazione di ogni disfunzione o guasto: Mancanza od insufficienza del liquido di lavaggio Carico eccessivo di materiale inserito per il lavaggio Cortocircuito sui trasduttori Ogni ns. vasca viene fornita corredata dei seguenti componenti: n° 2 campioni da 1 lt. di detergente concentrato n° 1 cestello in rete di acciaio inox con maniglie n° 1 cavo di alimentazione n° 1 coperchio n° 1 cavo seriale n° 1 disco di settaggio 6 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13-RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 GENERATORI MOG® Multifrequenza Potenze medie da 1.200 a 3.000 watt (average power) Costruiti con tecnologia IGBT, i generatori MOG® rappresentano quanto di più evoluto nel settore: Funzionamento in multifrequenza. Funzionamento turbotronic per lavaggi forzati. Frequenza di base 33.000 Hz. Funzionamento pulse mode. Funzionamento sweep mode. Programma speciale di degassificazione. Settaggio su porta seriale RS232 con programma su CD_ROM. Porta DB25 per controlli remotati: on/off, 4 livelli di potenza. A funzionamento completamente automatico, con controllo mediante microprocessore a 32 bit, essi si adeguano alle variabili dei bagni (temperatura, densità, concentrazione, movimentazione dei pezzi, stato di contaminazione del detergente, ecc.) e mediano i vari parametri (frequenza, pulsazione, potenza, impedenza, accoppiamento) in modo da garantire sempre la massima resa. Su apposito display vengono monitorizzati i valori principali nel funzionamento normale e vengono immediatamente segnalati guasti e disfunzioni, come: Mancanza di liquido Temperatura ambientale troppo alta (> 45°C) Scollegamento dei trasduttori Cortocircuito sui trasduttori Alimentazione bassa (<V. 180 AC) e subito appare il provvedimento per ovviare l’inconveniente 7 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 ELEMENTI PZT Elementi ceramici (titanato-zirconato di piombo e bario) sinterizzati e polarizzati ad alta temperatura per renderli piezoelettrici, diametro 50, potenza cad. watt 70 ad alto rendimento (oltre il 95%) e resistenza meccanica garantita per 5 anni. Gli elementi PZT MORONI vengono applicati con ns. sistema esclusivo di saldatura ed incollaggio sulle pareti verticali o/e sul fondo delle vasche. Si applicano elementi PZT e generatori su vasche già in dotazione dei clienti, che vogliano attrezzarsi con un lavaggio ad ultrasuoni !! Anelli ceramici Elementi piezoelettrici Principio piezoelettrico Elementi PZT applicati a parete TRASDUTTORI IMMERSIBILI "MTRI" Nei casi in cui non si abbia la possibilità di applicare direttamente gli elementi esternamente alle pareti verticali e/o sotto il fondo della vasca, vendono adottati i "trasduttori immersibili", cioè gli elementi PZT vengono chiusi a tenuta ermetica in una scatola di acciaio inox AISI 316 20/10. 8 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Si deve prestare la massima attenzione nella costruzione della scatola, la quale è soggetta ad un notevole affaticamento meccanico proprio a causa della energia di vibrazione degli elementi PZT interni. Allora noi da anni adottiamo una speciale procedura, certificata ISO 9001:2000: Saldatura a filo continuo a norma TIG Controllo con liquidi penetranti delle saldature prima della chiusura definitiva Immersione in vasca illuminata ed immissione di aria compressa a 12 BAR Messa in funzione alla massima potenza per 48 ore continuate Controllo con ecoendoscopia tridimensionale a colori Lucidatura a specchio della faccia radiante e cromatazione a spessore Una particolare attenzione viene dedicata al posizionamento degli elementi PZT, che devono essere distanziati tra loro il massimo possibile, infine su di essi viene spruzzato speciale materiale termoconduttore per dissipare il calore prodotto per effetto Joule. Modelli MTR Faccia radiante (mm) Dim. ingombro (mm) Elementi PZT Potenza (watt) media/picco 250 380x660 450x690x90h 24 1200/4800 300 450x690 520x720x90h 24 1200/4800 350 510x720 580x750x90h 24 1200/4800 380 460x820 630x850x90h 24 1200/4800 9 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Vasche MDV (heavy duty) fino a lt. 200 Ad alta concentrazione di potenza per lavaggio di carichi ponderosi o per ottenere risultati della massima affidabilità. In acciaio inox AISI 316 L 20/10 Riscaldamento con resistenze inox trifase A doppia parete per la coibentazione con lana di roccia vulcanica Insonorizzazione con fogli di piombo e bugnatura antirombo Complete di coperchio e scarico a sfera Generatore MOG inglobato nella vasca Software di programmazione da PC OS Windows Quadro elettrico V.400 tri + neutro + terra, V. 24 AC ausiliari Elementi PZT SALDATI sotto il fondo e/o sulle pareti verticali Potenza ultrasonora (watt) 76 600x320x400h 24 3 1.200 90 600x500x300h 36 3 1.800 120 800x500x300h 48 6 2.400 160 800x500x400h 48 6 2.400 200 1.000x500x400h 60 6 3.000 Insieme alle vasche di lavaggio forniamo tutte le attrezzature necessarie: cestelli, rotoburatti, pompe e filtri, sollevatori pneumatici, vasche di risciacquo, forni di asciugatura. Infine costruiamo banchi completi con trasportatori automatici per il sollevamento e la traslazione dei cestelli. MDV (lt. utili) Dim. utili (mm) elementi PZT Riscald. (Kw) Le vasche MDV sono costruite secondo le normative europee: 93/68/CEE 89/336/CEE (bassa tensione) Compatibilità elettromagnetica Conformi alle specifiche normative del settore “TRATTAMENTI SUPERFICI”: EN 12921/1-2 Maschines for surface cleaning of industrial items using liquids or vapours. EN ISO 12100/1-2 Sicurezza del macchinario. 10 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Le grandi vasche MDV Non esistono limiti nella realizzazione di vasche grandi per la grossa meccanica, nella galvanica e verniciatura, nell' aeronautica, per il lavaggio di stampi o cilindri di stampa. in acciaio inox AISI 316 L 20/10 riscaldamento elettrico, con acqua riscaldata, vapore in bassa pressione. griglia inox di appoggio e protezione resistenze orologio programmatore giornaliero e settimanale a doppia parete per la coibentazione con lana di roccia vulcanica insonorizzazione con fogli di piombo e materiale bugnato fonoassorbente troppo pieno a parete, oblò di scarico morchie, coperchio coibentato, scarico a sfera 2" generatori MOG IGBT software di programmazione da PC OS Windows quadro elettrico esterno V. 400 tri + N + T; V. 24 AC ausiliari elementi PZT SALDATI sulle pareti verticali (lt. utili) Dim. interne utili (mm) 240 375 720 1.225 1.680 2.520 1.200x500x400h 1.500x500x500h 2.000x600x600h 2.500x700x700h 3.000x800x700h 3.500x900x700h MDV Potenza Elementi Potenza ultrasonora PZT riscald. (watt) (n°) (Kw) 2.400 2.400 3.000 3.000 4.800 6.000 48 48 60 60 96 120 4+2 6+3 8+4 8+4 8+4 10+5 Generatori (n°) 1 1 1 1 2 2 11 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Si costruiscono vasche di tutte le dimensioni, ne abbiamo già realizzate fino a 20.000 litri, quindi non esitate a chiederci vasche con altre dimensioni. Insieme alle vasche di lavaggio, forniamo tutte le attrezzature necessarie, cestelli, rotoburatti, pompe filtro, sollevatori pneumatici, cappe di aspirazione, vasche di risciacquo, forni di asciugatura. Infine si fanno impianti completi con trasportatori automatici di sollevamento e traslazione dei cestelli. 12 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Sollevatori LIFTER per vasche MDV Sul retro della vasca viene montato un castello in profilato di acciaio, protetto e verniciato con epox verde RAL6011. Sul castello sono fissate due guide lineari di precisione parallele su cui scorrono n° 4 carrelli di scorrimento su cuscinetti (n°8 cad. = 32 cuscinetti). Sui carrelli è fissata una barra traversale di accoppiamento ed infine su questa i bracci portanti la piattaforma di carico su cui vanno appoggiati i pezzi da trattare. Un cilindro pneumatico a doppio effetto con regolatori di velocità ed ammortizzatori, vincolato alla barra traversale, provvede a sollevare la piattaforma, la quale scorre in apposite guide con tamponi in Teflon. La corsa è regolata da sensori magnetici regolabili. Il ciclo di trattamento è: 1. Partenza da posizione di carico (tutta alta) con START manuale. 2. Discesa fino alla completa immersione e sosta temporizzata. 3. Azionamento degli ULTRASUONI e STANTUFFAGGIO*. 4. Risalita alla posizione alta di partenza. L’automazione viene presieduta da PLC Logo SIEMENS. I sollevatori lifter vengono installati sulle lavatrici a partire dalla MDV 240 Per vasche a partire dalla MDV 240 PF PF PF PF PF PF 240 375 720 1.225 1.680 2.520 Piattaforma e corsa verticale (mm.) 1.100x300 1.400x300 1.900x450 2.400x550 2.900x650 3.400x750 corsa corsa corsa corsa corsa corsa 300h 350h 450h 500h 500h 600h Portata utile (Kg.) 100 150 200 250 300 350 Lo STANTUFFAGGIO o SBATTIMENTO è un’azione verticale su e giù di pochi centimetri, la quale agevola moltissimo il lavaggio, accelerando l’allontanamento delle particelle rimosse dall’azione degli ultrasuoni. GUIDE LINEARI 13 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO (MI) – Tel. 02 6439242 – Fax 02 6470502 Trasportatori ROBOT Carrello a sbalzo su monorotaia. Possibilità di memorizzare fino ad 8 cicli diversi per vari tipi di lavaggio. La memorizzazione viene effettuata molto semplicemente dall' operatore con il sistema dell' autoapprendimento, il robot ripete il percorso che manualmente gli viene fatto eseguire la prima volta. Ad ogni cambio di direzione può essere inserita una sosta temporizzata. Quattro livelli di velocità per ogni movimento, controllo mediante microprocessore delle rampe di accelerazione e decelerazione per un funzionamento in assoluta sicurezza senza scosse e vibrazioni. 16 input/output per il controllo degli elementi esterni (temperature dei bagni, coperchi, nastri movimentatori dei cestelli, ecc.) Applicazioni degli impianti a robot: Lavaggi nell’ industria meccanica leggera (pompe, valvole, carburatori, ugelli, filiere, aghi, utensili meccanici, chirurgici, protesi, valvole mitraliche, ecc.) Sgrassaggio in preparazione di successive lavorazioni, verniciature, galvanizzazioni, metallizzazioni sottovuoto, trattamenti indurenti, ecc.). Lavaggi nell’ industria meccanica di precisione (strumentazione, ottica, elettronica, chimica e farmaceutica. Cicli di lavoro multistage, ad es.: Lavaggio con ultrasuoni in detergente alkalino caldo Lavaggio con ultrasuoni in detergente alkalino caldo Risciacquo in acqua corrente a perdere Neutralizzazione in bagno acido Risciacquo in acqua demineralizzata Doppia asciugatura in aria calda ventilata e microfiltrata Principali caratteristiche tecniche: Motori in corrente continua con limitatori di coppia e frizioni per eventuali errori Trasmissione dei dati con fotocellula 14 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 Trasportatori Passo_Passo (P.P.) Detti anche a noria o passo pellegrino, con il sollevamento e la traslazione contemporanea di tutti cestelli consentono la massima produttività. Presentano inoltre notevole semplicità nel ciclo di programmazione in quanto ripetono continuamente da sei al massimo dieci movimenti. Serie ROTOTRANS Lavatrici a ultrasuoni con cestelli rotanti (buratti) Le lavatrici a ultrasuoni con cestelli rotanti sono progettate per lavaggi della massima precisione su minuteria metallica in genere, per togliere oli e grassi di lavorazione ma soprattutto TRUCIOLI e RESIDUI di lavorazione. L' azione degli ULTRASUONI combinata con una LENTA ROTAZIONE dei pezzi permette la pulizia nelle parti più interne come filettature, fori ciechi, piani sottosquadro, inoltre la rotazione in immersione preserva i pezzi da lavare attutendo gli urti tra di loro, che vengono protetti nelle parti più delicate come filettature esterne o piani delicati di riscontro. Impianti ad alto contenuto tecnologico con programmazione e controllo computerizzato, essi sono COMPLETAMENTE AUTOMATICI per cui all'operatore rimane solo da togliere e mettere i rotoburatti sul pianale di carico. 15 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 Tecnologia nel settore degli ultrasuoni per il lavaggio industriale P=VxI ultimi anni sono sorte numerose aziende che trattano impianti di Generatore MOG lavaggio ad ultrasuoni, per ogni azienda che chiude subito ne nascono almeno tre da ex dipendenti: alcune si limitano ad applicare generatori e trasduttori comperati sul mercato, altre costruiscono apparecchi copiando servilmente, restando inesorabilmente arretrati subito in partenza. Ognuno la racconta come gli conviene al momento ed il cliente è disorientato ricevendo informazioni di ogni tipo, una in contraddizione Vista interna con la successiva. generatore A questo punto vale la pena di fare il punto su alcuni concetti fondamentali, in modo che il cliente si possa orientare nella scelta del sistema più congruo alle proprie esigenze senza dovere subire passivamente quanto propostogli. Negli LA POTENZA Il vocabolario usato al riguardo è ricchissimo, la potenza viene unita a parecchi termini: di punta, di picco, pulsante, peak e via con la fantasia. Moduli IGBT La potenza elettrica di qualunque apparato è determinata dalla legge di Ohm P=VxI e deve essere chiamata “potenza effettiva”, in inglese "average power". Stabilire quanto un generatore ad ultrasuoni eroga è semplice, si misura la tensione (V) che lo alimenta, si misura l' intensità della corrente (A) che assorbe, la potenza è, ripetiamo, P=V x I. Microprocessori Provate con qualche generatore che già possedete o che Vi viene accoppiati proposto ed avrete delle belle sorprese !!!! (dual core) Dovete poi tenere conto del rendimento dell'apparato, che dipende moltissimo dal progetto e dai componenti utilizzati, per cui come minimo si deve sottrarre un 10-15% al valore di cui sopra. Ma non è ancora finita, infatti la potenza di cui abbiamo finora parlato è quella che bene o male esce dal generatore e che viene applicata ai trasduttori e qui allora bisogna parlare di accoppiamento, di impedenza, di risonanza, di massa composita con la lamiera di acciaio inox a cui i trasduttori vengono applicati. Allora la regola quasi infallibile per non avere brutte sorprese è quella dell' empirismo: prima di decidere pretendete di potere effettuare delle prove pratiche che simulino al meglio le condizioni effettive dell'impianto che intendete installare, dovrebbe essere lo stesso venditore a proporvelo. 16 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 ▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼ Passiamo adesso ad illustrare alcune caratteristiche dei nostri apparati, senza affatto pretendere che siano esclusive nostre, ma che indubitabilmente abbiamo adottato fra i primi in ambito mondiale. Display generatore LA MULTIFREQUENZA Dimensioni delle particelle Alla luce di prove effettuate in laboratorio nell’ arco di molti anni ed a quanto riportato in tutta la letteratura specializzata è ormai assodato che le dimensioni delle particelle dello sporco hanno una notevole importanza nel determinare la frequenza dell’onda ultrasonora più adatta alla loro asportazione: ▬ Frequenze elevate agiscono meglio su particelle fini. ▬ Frequenze medio-basse frantumano più velocemente le particelle grosse Erosione La lunghezza d’onda (che ricordiamo è l’inverso della frequenza) determina dei ventri e dei nodi di minore o maggiore intensità di cavitazione, se i nodi rimangono fissi nello stesso punto con il tempo erodono il materiale da lavare, ma ancora di più la vasca stessa (cavillazione), allora ne consegue che: Software di settaggio Taratura ed accoppiamento ►è indispensabile variare continuamente la frequenza di lavoro in modo da spostare in tutto il volume della vasca i nodi fino ad eliminarli con il turbinio che si crea. Si ottiene inoltre che il risultato del lavaggio sui pezzi da trattare si uniforma su tutta la superficie Potenza con moduli IGBT Onde stazionarie Quando si immette energia in un liquido si deve tenere conto che questo per inerzia e reazione tende ad assecondare il movimento e quindi ad attutire l’energia d’impatto, cioè si generano delle onde stazionarie che sottraggono una notevole parte dell’energia iniziale. Per impedirne la formazione, l’onda dell’ energia immessa non deve avere una frequenza costante, al contrario deve variare e di molto anche se per periodi infinitesimali. Normalmente vengono adottate due tecniche: ● La variazione della frequenza (spazzolatura o sweep mode) “ciclo per ciclo”. ● La produzione di onde con una seconda ed una terza frequenza (multifrequenza) in un periodo regolabile con il software di settaggio. 17 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 Naturalmente le scelta delle frequenze non deve essere casuale, ma dipende dalle caratteristiche del elementi PZT, che oltre alla frequenza di risonanza possono funzionare alle frequenze armoniche superiori, sia pure non con il rendimento massimo di quella di base. Per le suddette ragioni negli ultimi anni si sono imposti i generatori multifrequenza: essi funzionano grazie alle logiche a 32 bit di recente produzione ad altissima velocità in modo da passare da una frequenza all'altra in tempi infinitesimali, cioè in pratica contemporaneamente. Riepilogando, con i generatori multifrequenza si hanno i seguenti vantaggi: ◘ Rimozione delle particelle di qualunque grandezza ◘ Attenuazione delle erosioni sulle vasche o sui trasduttori immersibili ◘ Maggiore potenza per il lavaggio con l'eliminazione delle onde stazionarie Sistemi di generazione della multifrequenza Sistema con elementi di forma diversa Sistema con più frequenze sullo stesso elemento ® I nostri generatori MOG hanno la duplice possibilità di funzionare in modo sweep oppure in multifrequenza. 18 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 I TRA ASDU UTTOR RI ▼I trrasduttori ultrasonorri costruiti La mag gnetostrizzione nel prim mo dopo guerra pe er l'ap pplicazione e nel lavag ggio erano piezoele ettrici con n elemen ti al quarzo naturale, n q quale il sale s di Ro ochelle o Seignettte (ta rtrato di sodio e potassio p tetraidratto). Esssi però risultavano molto m debo oli e poco adatti a so opportare le ele evate potenze necesssarie per avere de ei risultati di lavaggio acccettabili. ▼Neggli anni ’6 60 i costrruttori allora adottarrono la te ecnica della ma agnetostrrizione su u particolarri in ferro-n nichel con varie form me e sistemi s di saldo-brasa atura. Magnetosstrittivo Blo cchi saldo- brasati Forma a nido Princip pio magne tostrittivo o Naturalm mente i ma ateriali ferrrosi non avvevano il rendimento r o dei quarrzi piezoele ettrici, ma essendo e ro obusti si po oteva salire e con le po otenze. L’ inconvveniente principale p era la freq quenza di funzionam mento moltto bassa ed d il rumore e causato o era alto e difficile da conten nere entro oi limiti dii legge, in nfatti i ma ateriali ferrrosi non potevano p a allungarsi e restringe ersi con la velocità de el quarzo. Processso di Si ovviavva al rumo ore con op perazioni di d coibenta azione con n piombo e ed polarizzzazione antiromb bo sulle pa areti esterne di rivestimento. Molta pa arte della potenza p sii tramutava a in calore e per effe etto Joule e, infine si induceva del mag netismo sui pezzii in ferro da lavare e, controprroducente nell’ asporrtazione de ei polverini ferrosi dallle superficci. ▼Si arriva agli anni '80 quandoo l' industriia ceramicaa riesce, con c processsi di sintterizzazio one e polarizzaz p zione, a produrre e elemen nti Montag ggio PZT piezoele ettrici in va arie forme,, usando particolari p materiali (titanato ( e zircona ato di piom mbo e di bario). Fo orme diverrse Anelli eleementi PZT mo ntati 199 200117 MILANO O – Via V. Buzzi, B 13 – RHO –(MII) – Tel. 02//6439242. – Fax 02/647 70502 Effetto Gli elementi piezoelettrici così prodotti si sono rilevati piezoelettrico adattissimi nel settore del lavaggio di metalli ed altro: ■ Frequenze di risonanza molto alte. ■ Funzionamento senza problemi anche ad alte temperature dei liquidi di lavaggio. ■ Elevata resistenza meccanica all' allungamento ed al restringimento, senza attriti molecolari e quindi senza generazione di calore. ■ Possibilità di modellare varie forme e dimensioni: dischi, anelli, piastre, tubi, per ogni particolare applicazione. ■ Estrema semplicità per il fissaggio sulle pareti o sul fondo delle vasche. Concludendo essi hanno la resistenza meccanica dei materiali usati per la magnetostrizione, se non superiore, l'effetto piezoelettricoelettrostrittivo uguale al quarzo naturale, per cui sono stati subito Trasduttore adottati dalla totalità dei costruttori del settore. immersibile ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ Per coloro che se lo fossero dimenticato: cosa è l'effetto piezoelettrico? Un oggetto si può dire piezoelettrico se presenta questo fenomeno fisico: • ad un allungamento corrisponde una variazione di tensione sulle due facce opposte, ad es. la tensione misurata sui poli aumenta proporzionalmente all' allungamento. • Reversibilmente ad un restringimento corrisponde una diminuizione proporzionale della tensione fino a diventare negativa. Vista interna Noi applichiamo ai poli degli elementi PZT una tensione continua sinusoidale, cioè che varia continuamente dal positivo al negativo e viceversa, per cui gli elementi si allungano e si restringono con una frequenza molto alta (33.000 Hz). Applicati solidarmente ad una lamiera chiusa in una scatola ermetica o addirittura direttamente alla parete di una vasca piena di liquido, essi tutti insieme creano delle onde che si espandono in tutto il volume della vasca. 20 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 LA CAVITAZIONE Le onde che arrivano sulla superficie del pezzo da lavare producono dapprima una azione di compressione nella semionda positiva e poi una decompressione nella successiva semionda negativa Nella fase di decompressione si formano delle bolle di vuoto (cavitazioni), le quali nella seguente fase di compressione vengono istantaneamente riempite (implodono) sviluppando una pressione calcolata circa 1.000 bar. Qualunque oggetto estraneo depositato sulla superficie del pezzo viene frantumato ed allontanato. Il fenomeno fisico della cavitazione è ben conosciuto dai costruttori di eliche e pompe per l'erosione che produce sugli elementi rotanti. PULSE MODE Il funzionamento pulsante è un particolare accorgimento che consiste in una successione di periodi di potenza superiore del 60-80% alla potenza normale, seguiti da uguali periodi di potenza zero. Si adotta questo particolare modo di funzionamento per due scopi: • fornire sia pure per pochi istanti una potenza ultrasonora notevolmente maggiorata rispetto a quella normale • avere poi altrettanti istanti di quiete assoluta per bloccare la formazione delle onde stazionarie Questo utilizzo è conveniente solo in rari casi, dove un martellamento a potenza maggiorata è preferibile ad una azione continua ed uniforme. Questi casi sono quelli in cui il materiale da asportare è connesso alla superficie del pezzo, cioè ad esempio nel caso di ossidazioni, incrostazioni calcaree, vernici vetrificate, influorescenze o gemmazioni di materiale organico. Il pulse mode può essere abilitato in 3 modi: Sul frontale del generatore, mediante pulsante PULSE e UP & DOWN per determinarne la durata. Con comando remoto da PLC su ingresso I/O. Con comando sull' ingresso RS232 da Host Computer Importante Onde evitare di sovraccaricare gli elementi PZT, un limitatore a tempo impedisce la ripetizione del funzionamento pulsante per un tempo uguale a quello in cui esso è stato attivato. 21 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 SWEEP MODE Gli elementi PZT che vengono applicati sulle pareti e/o sul fondo delle vasche sono numerosi per raggiungere le elevate potenze necessarie per il lavaggio. Essi vengono costruiti con la massima precisione con controllo numerico, in modo da essere tutti uguali ed avere tutti la stessa frequenza di risonanza a 33.000 Hz. SWEEP MODE Questo però all'atto pratico non si riesce ad ottenerlo: ogni elemento misurato al banco ha una sua propria risonanza che può differire anche di 500-600 Hz. l'uno dall'altro. Se il generatore funziona con una frequenza fissa molti elementi PZT non lavorano e tutta la potenza erogata rimane a carico solo di alcuni, i quali ben presto si deteriorano. Allora il generatore è programmato in modo da variare continuamente (sweeping) la frequenza di base in un range regolabile (ad es. 1.000 Hz.) e regolare anche il tempo per un ciclo di variazione, in questo modo tutti gli elementi PZT lavorano uniformemente alla loro propria frequenza di risonanza, si esalta in questo modo la resa in potenza di tutto il complesso e poi si distribuisce il carico in modo uniforme su tutti gli elementi. IGBT I moduli IGBT rappresentano una valida alternativa ai MOSFET di potenza nella realizzazione di generatori ad alta frequenza. L'impiego degli IGBT comporta numerosi vantaggi tra cui: riduzione degli ingombri sulla scheda, del numero di componenti e delle dimensione del package, così da consentire ai progettisti di aumentare l' efficienza del sistema ed il suo rendimento, diminuendo nel contempo il costo complessivo. IGBT Per i più esperti: gli IGBT sono dispositivi di commutazione ad alta tensione, pilotati a MOS, che uniscono l'elevata impedenza di ingresso dei MOSFET con le bassissime perdite di commutazione nello stato di ON di un transistor bipolare. 22 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 DEGASSING (degassificazione) Nel liquido di lavaggio, specialmente quando appena immesso e da poco disciolto il detergente, oppure ancora a temperatura bassa rispetto a quella di regime, si ha la presenza di aria sotto forma di bolle gassose. Queste impediscono una buona propagazione delle onde sonore generate dai trasduttori PZT. Il motivo è dovuto al fatto che la velocità del suono è direttamente proporzionale alla densità del mezzo in cui si propaga: nell'acciaio è 5.000 mt/sec, nell' acqua è 1.480 mt/sec, nell'aria è di 331,8 mt/sec. VELOCITA’ DI PROPAGAZIONE DEL SUONO mezzo aria (a =° C) acqua corpo umano cemento armato legno alluminio vetro Vvelocità m/sec 331 1480 1558 3000 3350 5150 5200 Allora la nostra onda che viaggia nel liquido di lavaggio a 1.400 mt/sec, incontrando una bolla di aria rallenta e pertanto devia, se incontra subito un' altra bolla di aria devia ancora, fino a tornare indietro se le bolle d'aria dovessero essere molto fitte. Le onde ultrasonore provvedono naturalmente a sciogliere i gas disciolti in acqua, ma 23 hanno bisogno di un certo tempo (10-15 min. con liquidi caldi). 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 RUMORE E’ indubitabile che le lavatrici ad ultrasuoni creano molto rumore e talmente acuto che si distingue nettamente rispetto al rumore di fondo del classico ambiente in una fabbrica. Esso può risultare alquanto fastidioso per gli operatori, anche quando contenuto nei limiti attuali del D.L. 277 dell’agosto 1992, dove al capo IV recita che “il datore di lavoro deve ridurre al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall’esposizione a rumore mediante misure tecniche, …….”. Quindi anche per le lavatrici ad ultrasuoni si devono applicare alcuni provvedimenti di recente innovazione, al fine di limitare il suddetto rischio. ▼▲ Per capire meglio quali sono le strade da percorrere a tal fine, è necessario illustrare alcuni principi basilari di acustica. ▼CARATTERI FISICI DEL SUONO Si definisce suono la propagazione di energia meccanica in un fluido tramite onde generate da un corpo in vibrazione. Nell’aria il fenomeno fisico si manifesta in onde sinusoidali di pressione e decompressione propagantesi in tutte le direzioni alla velocità di 331,8 m/sec (in aria a 0° C). Le onde arrivano al complesso uditivo dell’ orecchio e determinano nel cervello la percezione del suono attraverso un processo molto sensibile e delicato. Per frequenza si intende il numero di oscillazioni o vibrazioni complete nell'unità di tempo (secondo); è espressa in hertz (Hz). Le note più alte sono quelle che hanno frequenza più elevata. L'orecchio umano può udire frequenze tra 20 e 20000 Hz ( le frequenze tra 125 e 2500/3000 Hz sono quelle che interessano particolarmente la comprensione del linguaggio parlato). Per intensità si intende la quantità di energia trasportata dall'onda sonora per unità di superficie perpendicolare alla direzione di propagazione. L'intensità sonora assoluta non è facilmente misurabile, si preferisce quindi la misura dell'intensità relativa di un suono o livello sonoro che viene misurato in Bell o in decimi di Bell (dB). Quindi il dB è un 'unità senza dimensioni che indica il logaritmo in base 10 del rapporto tra l' intensità o pressione di un suono e l’ intensità o pressione di riferimento. Come livello di riferimento della pressione sonora è assunto il valore 0,0002 dyne/cm2 corrispondenti alla soglia uditiva media per frequenza pura di 1000 Hz nel soggetto normale. L' uso del dB come unità di misura dell'intensità ha i seguenti vantaggi: il dB è la più piccola differenza di energia sonora che può venir percepita dall'orecchio umano; la notazione logaritmica è giustificata dal fatto che la sensazione acustica (legge di Weber- Fechner) è proporzionale al logaritmo dell'energia di eccitazione; i limiti di variabilità delle pressioni acustiche sono molto ampi e l'uso dei24 logaritmi facilita la notazione dei valori. 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ MISURA DEL RUMORE La misura dei livelli di rumore si effettua con l' impiego dei FONOMETRI INTEGRATORI. Con tali apparecchi si determina l' intensità del rumore in decibel nei vari livelli delle bande di frequenza che vengono analizzate in ottave ma anche in terzi di ottava. Un fonometro è composto da un microfono, un attenuatore, un amplificatore elettronico e uno strumento di registrazione. Il fonometro misura una media ponderata (media geometrica) delle pressioni sonore presenti in una banda di frequenza; tale misura viene poi rapportata alla pressione sonora di riferimento (0,0002 dyne/cm2 ); indi fa il logaritmo di tale rapporto. La gamma di misura di un fonometro di precisione è compresa fra 24 dB e 140 dB per un intervallo di frequenza situato tra 20 e 20000 Hz. Prima si considera il livello globale del rumore, quindi si effettua lo studio spettrale analizzando in bande di frequenza comprese tra 20 e 20000 Hz. Dal 1961 è in uso un filtro soggettivo incluso nel fonometro che fornisce tre curve di risposta alle frequenze: queste tre curve sono indicate con A, B e C. La curva di risposta "A" è quella che tiene maggior conto dell'impedenza dell'orecchio umano, cioè è quella che più assomiglia alla sensazione effettivamente percepita dall’uomo. Per misurare la quantità del rumore, si possono utilizzare dei dosimetri di rumore che rendono possibile la registrazione in un intervallo di tempo determinato dell' energia sonora accumulata (in percentuale dalla dose permessa). I dosimetri attualmente in uso non si limitano al calcolo della percentuale di dose, ma permettono, come applicazione del principio di uguale quantità di energia, di calcolare il Livello Equivalente Sonoro (LEQ) relativo al periodo di osservazione. Inoltre, una volta regolato il dosimetro al criterio di valutazione del livello di esposizione al rumore scelto in base alla Normativa corrente (Normativa ISO), esso elabora una proiezione sull' intero turno lavorativo del valore più probabile di LEQ. In sintesi, il fonometro permette una raffinata valutazione spaziale dell' energia sonora, con possibilità di scomposizione dei valori dell' energia stessa in bande di frequenza. 25 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 Nel caso in cui l'operatore compia una mansione che comporta frequenti spostamenti nell' ambito lavorativo e quindi una variabilità spazio-temporale dell' energia ricevuta dall'apparato uditivo, risulta efficace l' uso del dosimetro come campionatore personale di esposizione. Se si vogliono raggiungere quindi entrambi gli obiettivi di prevenzione e di valutazione del rischio da esposizione al rumore in ambiente lavorativo, è indispensabile l' uso integrato del dosimetro e del fonometro. ▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼ L’analisi del rumore per le lavatrici ad ultrasuoni Le lavatrici ad ultrasuoni hanno una frequenza di lavoro dichiarata (ad es. kHz. 33 nel ns. caso), le pareti delle vasche hanno una loro massa inerziale e quando entrano in vibrazione producono una serie di onde armoniche, inferiori e superiori e che vanno dall’infrasuono, al suono vero e proprio (20 →16.000 Hz), all’ ultrasuono che è quello che noi cerchiamo, ma anche alle armoniche superiori fino anche 100-120 Khz. L’ onda della frequenza di lavoro, detta altrimenti “portante”, è quella che produce la maggiore energia, ma anche tutte le altre armoniche presentano una energia sempre più minore a seconda della loro lontananza dalla portante. Tutto il complesso delle onde contribuisce a generare la pressione acustica a cui viene sottoposto l’operatore durante i periodi di esposizione. In conclusione potrebbe verificarsi che una semplice analisi della pressione acustica entro la soglia udibile faccia ritenere un impianto ad ultrasuoni entro i valori ammessi per legge, ma che in effetti le sollecitazioni a cui vengono sottoposti gli operatori siano di molto superiori a quelle che si è potuto misurare con i normali fonometri integratori. Tutto quanto sopra detto vale anche per le macchine normali, ma nel ns. settore del lavaggio con ultrasuoni è indispensabile utilizzare speciali sonde che analizzano bande fino 100.000 Hz, come indicato dal ACGIH (Ente normatore americano che in carenza di normativa specifica europea viene preso come riferimento dai nss. organi ispettivi, come ad es. INAIL), il quale che ha fissato dei limiti speciali proprio dedicati alle lavatrici ad ultrasuoni. Questo è un vero problema in quanto oggigiorno fonometri che abbiano sonde di tale portata sono veramente molto costosi e pochi sono gli enti che ne dispongono. La ns. azienda è stata una delle prime a disporne. Comunque l’argomento è di stretta attualità ed è stato evidenziato anche in Italia proprio in questi ultimi mesi a causa del D.Lgs. 10 aprile 2006 n. 195 , pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 maggio 2006, che ha introdotto nel D.Lgs. 626/94, il nuovo Titolo V-bis "Requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall'esposizione al rumore durante il lavoro e in particolare per l'udito" dando attuazione alle misure previste dalla direttiva 2003/10/CE relativa all' esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). La questione riferita agli ultrasuoni è talmente dibattuta e niente affatto definita, per cui al presente ognuno va per la sua strada. 26 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 Pubblichiamo una tabella dei limiti di esposizione agli ultrasuoni in ambiente di lavoro che i principali enti mondiali hanno fissato per il proprio paese. Frequenza mediana a 1/3 di banda di ottava KHz Pressione acustica in δВ(Lin) (valori limite invalicabili anche per istanti) 1* 2* 3* 4* 5* 6* 7* 8* 8 90 75 - - - - - - 10 90 75 - - 80 - - 75 12,5 90 75 75 - 80 - - 75 16 90 75 85 - 80 - 75 75 20 110 110 110 105 105 75 75 75 25 110 110 110 110 110 110 110 110 31,5 110 110 110 115 115 110 110 110 40 110 110 110 115 115 110 110 110 50 110 - 110 115 115 110 110 110 1* 2* 3* 4* 5* 6* 7* 8* Giappone 1971 ACTION 1976 URSS 1976 Svezia 1978 American Conference of Governamental industrial Hygienists (ACGIH 1989) Association Internationale de Radioprotections (AIRP 1986) Canada 1991 Francia 1985 In conclusione in Italia, per ns. esperienza diretta, in tutti i casi viene tenuta come riferimento la tabella American Conference of Governmental Industrial Hygienists, Cincinnati, OH. TLV per ultrasuoni Livelli a 1/3 di banda di ottava in dB(1) In aria Riferito a 20 μ Frequenza mediana a 1/3 di banda di ottava Valori (2) Ceiling 10.0 12.5 16.0 20.0 25.0 31.5 40.0 50.0 63.0 80.0 100.0 105 105 105 105 110 115 115 115 115 115 115 Riferito a 1 μ (3) TWA 8 ore 88 89 92 94 (1) American National Standard Institute “Spefication for Octave Band and Fractional” ANSI, New York (1998) (2) Valore massimo anche se istantaneo (3) Valore medio massimo durante le 8 ore lavorative continuate E per chi vuole proprio approfondire vada alla relazione francese recentemente pubblicata il II° trimestre 2006, a cura del INRS (Dipartement Ingenierie des equipements de travail), disponibile presso la ns. biblioteca. 20017 MILANO – Via V. Buzzi, 13 – RHO –(MI) – Tel. 02/6439242. – Fax 02/6470502 27