1 Un'esperienza di formazione fisico professionale nel settore del nuoto per salvamento di Francesco LUNETTA (*), Fabio BERTI (**) e Pietro DELL’AGLI (***) 1° Corso sperimentale di formazione per maestri di nuoto e per salvamento direzione prof. Francesco LUNETTA, coordinamento area tecnico-natatoria prof. Fabio BERTI, coordinamento area sanitaria dott. Pietro DELL’AGLI PREMESSA Con riferimento al tema “Proposte e sperimentazioni in scenari operativi d’intervento”, i relatori espongono i tratti salienti di un progetto sperimentale predisposto recentemente al fine di definire procedure operative e relativi itinerari formativi nel settore del salvamento acquatico. Ciò, in quanto tali procedure ed itinerari costituiscono attualmente l’obiettivo del Gruppo di Lavoro appositamente istituito nel Corpo Nazionale VV.F. per raccogliere, razionalizzare e sequenziare il patrimonio tecnico-operativo con annessi percorsi didattici in un settore così importante per il soccorso urgente. Il progetto è stato realizzato in circa cinque mesi di lavoro da un’equipe di tecnici con qualificate collaborazioni esterne; il corso ha avuto la durata complessiva di otto settimane durante le quali sono state effettuate, oltre alla selezione attitudinale iniziale, ben cinque sessioni di esame. L’esperienza ha consentito all’equipe didattica di verificare l’importanza centrale della metodologia di conduzione basata sul coinvolgimento fattivo di tutti i componenti del sistema, favorendo la positiva reciproca interazione dello staff docente nelle fasi di attuazione delle strategie individuate, nonché sull’uso di metodi attivi (role play) per i corsisti, sia durante i periodi addestrativi che in quelli di tirocinio, al fine di favorire negli stessi lo sviluppo di capacità critiche, e quindi di autonomia operativa. Ciò che ha caratterizzato tale esperienza formativa contribuendo significativamente al successo dell’iniziativa è stato sicuramente l’impiego di sussidi didattici atti a fornire un rilevante feed-bach ai corsisti. Sono state quindi impiegate telecamere (anche subacquee) per riprendere le varie fasi del corso e le relative esercitazioni in scenari operativi esterni.. Tali apparecchiature hanno potuto fornire indicazioni chiare ai corsisti sul loro processo di apprendimento, anche in riferimento alle realistiche ed estreme operazioni di simulazione di soccorso in ambienti caratterizzati da condizioni di acque particolarmente avverse. La raccolta della documentazione filmata è stata effettuata anche al fine di predisporre le varie sequenze-tipo di intervento in modo da poter pervenire nel tempo a veri e propri archivi di procedure tecniche codificate. Queste risultano particolarmente utili alla successiva auspicabile predisposizione di un manuale tecnico operativo del soccorso acquatico con annessa individuazione di tipi di operatori del salvamento VV.F. e percorsi didattici appropriati al raggiungimento del bagaglio tecnico di abilità professionali - target formativo predisposto per tali operatori. La relazione che segue evidenzia il continuo lavoro di adeguamento alle mutate esigenze didattiche di volta in volta verificate. Si deve infine rilevare il costo estremamente contenuto di tale sperimentazione. ________________________________________________________________________________ (*) ispettore ginnico sportivo coordinatore Corpo Nazionale VV.F.-responsabile settore formazione, didattica e ricerca del Servizio Ginnico Sportivo VV.F. insegnante di educazione fisica (**)C.Sq.Comando Provinciale VV.F.COMO–insegnante di educazione fisica–maestro di salvamento e fiduciario F.I.N.-istruttore S.A.F (tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale) VV.F. e istruttore nautico VV.F. (***) Dirigente Medico 4^ Chirurgia Ospedale S.Giovanni di Roma – collaboratore esterno del Corpo Nazionale VV.F. – socio fondatore e istruttore I.R.C (Italian Resuscitation Council)- membro I.L.S. (International Life Saving Federation). Nel secondo semestre del 2000, in relazione alle esigenze didattiche del Comando delle Scuole Centrali Antincendi, è stata effettuata una selezione attitudinale di istruttori professionali del Comando LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc che aspiravano ad acquisire la qualifica di istruttori di nuoto del Corpo Nazionale VV.F. . A tale selezione ha partecipato il prof. Domenico MAIELLO, ex docente dell’I.S.E.F. di Roma e membro della Federazione Italiana Salvamento Acquatico, che ha anche collaborato nell’attuazione del progetto tecnico del corso. Successivamente ha avuto inizio il corso, che, a carattere sperimentale, è stato predisposto per gli istruttori professionali del suddetto Comando al fine di far conseguire loro i brevetti federali di assistente bagnante in acque chiuse ed aperte, nonché quelli, ad uso interno per l’Amministrazione, di istruttori di nuoto VV.F. e di maestro di salvamento a nuoto. Sono state effettuate video registrazioni per poter successivamente predisporre un apposito manuale tecnico sulle procedure didattiche da utilizzare in analoghi successivi corsi di formazione. Il corso è stato articolato in due fasi di quattro settimane ciascuna (totale otto settimane), con svolgimento secondo il seguente prospetto: 1^ fase dal 20 novembre al 15 dicembre 2000; 2^ fase dal 29 gennaio al 16 febbraio 2001 e dal 12 marzo al 15 marzo 2001. La prima fase ha avuto per obiettivo il conseguimento, da parte dei corsisti, del brevetto federale F.I.N. di assistente bagnante e quello di istruttore di nuoto VV.F. di base. Successivamente, si è voluto predisporre un progetto di corso con tecniche di salvamento finalizzate alla gestione delle più comuni operazioni di soccorso urgente riscontrate nella quotidiana attività pompieristica. Si è deciso, cioè, di creare una “cultura pompieristica” del salvamento in acqua per la conseguente elaborazione di un manuale tecnico articolato in tre percorsi didattici. Ciò, per il conseguimento di altrettanti livelli di specializzazione nel settore (operatore del salvamento, istruttore di nuoto ed istruttore di salvamento). Questi costituiranno le principali categorie di corsi previsti per la sezione salvamento a nuoto se verrà istituita la Scuola Nazionale di Attività Motorie, con sede presso il Servizio Ginnico Sportivo del Corpo Nazionale VV.F. PRIMA FASE DEL CORSO Per il primo periodo, sono stati predisposti due moduli didattici: uno attinente le materie dell’area tecnico-natatoria, l’altro relativo a quelle dell’area bio-medica. Per quanto attiene l’area tecnico-natatoria, si evidenzia che l’obiettivo è stato quello di fornire conoscenze e favorire l’acquisizione di abilità nel campo delle tecniche natatorie di base, dell’insegnamento delle stesse e del salvamento in acque chiuse. Il coordinamento dell’area tecnico-natatoria è stato affidato al C.Sq. Fabio BERTI del Comando Provinciale VV.F. di Como, in quanto insegnante di Educazione Fisica, maestro di salvamento e fiduciario della Federazione Italiana Nuoto per la provincia di Como nonché istruttore nautico esperto nelle procedure didattiche S.A.F. (tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviali). Gli altri istruttori coinvolti nell’attuazione del progetto per l’area tecnico-natatoria sono stati: - V.P. Pier Paolo PINZUTI del Comando Provinciale di Grosseto (vice coordinatore dell’area tecnico-natatoria, insegnante di educazione fisica, maestro di salvamento F.I.N.); - C.Sq. Mario PAGLIAZZI del Comando Provinciale di Firenze (insegnante di educazione fisica e maestro di salvamento F.I.N.); - V.P. Marco FERRAZZA del Comando Provinciale di Firenze (insegnante di educazione fisica e istruttore di nuoto F.I.N.). Nell’area bio-medica, in tale prima fase è stato perseguito l’obiettivo di fornire ai corsisti conoscenze di base nel campo dell’anatomia, la fisiologia, il primo soccorso, la traumatologia, le LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc patologie specifiche. Inoltre, i corsisti hanno appreso le necessarie conoscenze e le relative procedure per fornire alla vittima priva di coscienza, respiro e battito cardiaco, il supporto vitale di base (Basic Life Support) secondo l’itinerario didattico previsto dall’I.R.C. (Italian Resuscitation Council). Questo, che di fatto è espressione nazionale di E.R.C. (European Resuscitation Council), è un’associazione scientifica specializzata nel settore, e pertanto riconosciuta e indicata quale referente per l’organizzazione del corso dal Servizio Sanitario VF. . La scelta di materie e argomenti dell’area bio-medica del corso è stata curata inizialmente dal Servizio Sanitario VF e successivamente rielaborata dal dott. Pietro DELL’AGLI (da oltre vent’anni collaboratore esterno del Servizio Sanitario del C.N.VV.F.) . In considerazione della notevole competenza acquisita, il dott. DELL’AGLI è stato incaricato di coordinare la trattazione delle materie dell’area biomedica del corso, affiancato dall’entusiastica ed appassionata partecipazione di due vigili istruttori dell’I.R.C. esperti nel campo del primo soccorso e del B.L.S. (VV.PP. Alberto BOANINI e Maurizio MALECI). La prima fase del corso è stata articolata con orario settimanale in cinque giornate per quattro settimane (di cui tre con lezioni teorico-pratiche e una di tirocinio). In tale periodo sono state effettuate due sessioni di esami (una intermedia per le materie dell’area bio-medica ed una finale per quelle dell’aera tecnico-natatoria). Gli esami intermedi sono stati tenuti per la verifica nei corsisti del possesso di capacità operative relative alle procedure per le manovre di B.L.S.. Il periodo di tirocinio è stato effettuato in occasione dello svolgimento delle fasi addestrative di nuoto previste per il corso di allievi Vigili permanenti in prova al contempo in atto nelle Scuole Centrali Antincendi, per cui, con l’occasione, si ha avuto modo di fornire a tali corsi di formazione basilare un prezioso contributo didattico-organizzativo. Lo staff del corso, durante il tirocinio, ha sistematicamente effettuato prima, durante e dopo le lezioni opportuni momenti di riunione con gli allievi “istruttori” a scopo didattico. Gli esami finali sono stati tenuti ai fini del conseguimento del brevetto F.I.N. di assistente bagnante in acque interne e di istruttore di nuoto VF . CONSIDERAZIONI SULLO SVOLGIMENTO DELLA 1^ FASE DEL CORSO: Gli allievi hanno dimostrato vivo interesse al corso, che si è rivelato particolarmente “duro”, tanto da condizionarli ad un notevole carico di lavoro in acqua. Tali difficoltà sono purtroppo relative anche al fatto che l’età media dei corsisti era superiore ai 40 anni. Lo staff docente si è dimostrato molto coeso, coordinato, capace di positive interazioni sia durante le fasi di programmazione del lavoro, che durante le lezioni in aula. Prima, durante e dopo gli incontri con gli allievi sono state sistematicamente effettuate riunioni organizzative per fare il “punto della situazione” sugli obiettivi prefissati. Il coordinamento didattico da parte dei docenti incaricati si è rivelato particolarmente efficace. Grazie alla collaborazione del Centro Documentazione e Relazioni Pubbliche dell’Ispettorato per la Formazione Professionale VV.F. e del Centro Addestramento Sommozzatori delle Scuole Centrali Antincendi, sono state effettuate riprese in piscina subacquee, in superficie e fuori dall’acqua, riguardanti: LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc - la dimostrazione delle tecniche di nuoto per salvamento, effettuata da un campione di salvamento a nuoto del Corpo Nazionale VV.F.; - il feed-back ai corsisti sui propri errori; - l’illustrazione delle tecniche di barellamento e trasporto di infortunati in acqua mediante l’uso di tavola spinale e fermacapo. Per quanto attiene le materie dell’area bio-medica, si deve evidenziare che, al fine di incrementare la preparazione dei corsisti nelle materie di base (anatomia e fisiologia) per il conseguente apprendimento delle nozioni relative al Primo Soccorso, alle manovre di B.L.S. ed alla traumatologia, è stato organizzato un seminario straordinario, tenuto dal coordinatore dell’aera bio-medica. Grazie alla disponibilità presso il Centro Addestramento Sommozzatori delle Scuole Centrali Antincendi di costose apparecchiature didattiche per la simulazione delle manovre di B.L.S., i corsisti hanno potuto effettuare le simulazioni previste con idoneo manichino, busto, maschera, pallone per ventilazione manuale ed altre attrezzature specifiche per favorire l’apprendimento di tali tecniche indicate dal Servizio Sanitario VV.F.. La prima parte del corso si è conclusa con i seguenti risultati: - 1 allievo ritirato all’inizio del corso stesso, in quanto piuttosto carente nella preparazione di base; - tutti i corsisti hanno superato l’esame per il conseguimento del brevetto federale di assistente bagnante; - un corsista non ha superato l’esame per istruttore di nuoto, ma si è data l’opportunità al medesimo di poter recuperare successivamente. SECONDA FASE DEL CORSO Gli obiettivi di tale ulteriore percorso didattico sono stati: - Favorire l’apprendimento di ulteriori conoscenze e consentire agli stessi lo sviluppo di abilità natatorie di livello superiore; - estensione il brevetto federale di assistente bagnante in acque aperte (mediante acquisizione di abilità alla voga); - apprendimento delle tecniche di presa, immobilizzazione, barellamento, trasporto infortunati (con eventuale recupero su natante VV.F.) e soccorso a pericolanti in ambienti marini, fluviali e lacustri; - corretto uso dei dispositivi di protezione individuale; - fornire le basilari informazioni sull’uso del defibrillatore. Il progetto di tale seconda fase è stato predisposto in base alle esigenze emerse alla fine della prima parte del corso stesso; pertanto, sono stati inseriti nel relativo progetto un ulteriore periodo di tirocinio didattico ed una settimana finale con esercitazioni in ambienti marini, lacustri e fluviali. LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc Alla fine delle prime tre settimane della seconda parte si è riscontrato nei corsisti un notevole miglioramento nell’acquisizione di skills professionali (proprietà di linguaggio, padronanza nella pianificazione e gestione didattica delle lezioni), con notevole soddisfazione di tutto il corpo docente. I corsisti sono stati quindi sottoposti ad una prova di esame intermedio per la verifica delle conoscenze ed abilità acquisite nel campo del primo soccorso ad infortunati, che si è svolta con ottimi risultati. ESERCITAZIONI FINALI IN AMBIENTI LACUSTRI, MARINI E FLUVIALI Il “piatto forte” consisteva nell’ultima settimana del corso, dedicata alle esercitazioni esterne. Già in fase di progettazione delle stesse sono state scelte come sedi per tali attività il Centro Sportivo della Marina Militare MARIDIST SPORT di Sabaudia (LT) e l’area antistante il Fiume Aniene di Subiaco (Roma). La prima località (Sabaudia) è stata scelta in funzione della possibilità di avere a disposizione, con una stessa base logistica, scenari ambientali lacustri e marini. La località di Subiaco, invece, è stata preferita in quanto, nel bacino antistante il fiume Aniene è già predisposta un’area attrezzata per esercitazioni sportive. Il Centro Sportivo MARIDIST SPORT ha messo a disposizione un’aula attrezzata per le lezioni teoriche, che sono state videoriprese con telecamere. Le esercitazioni sono state effettuate in scenari molto simili a quelli ricorrenti nelle situazioni di soccorso: nel lago sotto una pioggia battente, in mare con vento molto forte e onde alte anche due metri, nelle rapide del fiume in acque gelide. L’impegno dei corsisti è stato totale e si è preso atto di un altro consistente passo in avanti per quanto attiene la loro autonomia professionale, grazie all’esperienza maturata in tali occasioni. Infatti sono stati tenuti sistematicamente stages sulle operazioni effettuate nelle esercitazioni con diretto e vivo coinvolgimento dei corsisti che sono diventati parte attiva nella pianificazione delle attività da svolgere. Oltre a quanto già pianificato nel progetto, sono state effettuate alcune “integrazioni” interessanti in relazione a possibili sviluppi su tali attività formative. Infatti, grazie alla disponibilità di un ex corridore motociclista di Genova che si occupa di soccorso con moto d’acqua e che ha potuto reperito a tal fine particolari utilissime attrezzature recentemente predisposte negli Stati Uniti, è stato possibile far assistere i corsisti ad un’esercitazione in mare molto mosso. L’obiettivo consisteva nel dimostrare l’operatività di tale macchine per il recupero di pericolanti in acqua. Il coordinatore dell’area tecnico-natatoria si è prestato a simulare, in tale situazione, il ruolo di vittima, e con viva soddisfazione di tutto lo staff è stato possibile documentare la dimostrazione. In occasione dell’esercitazione nel fiume Aniene, a Subiaco, tra le varie simulazioni di incidenti eseguite, grazie all’occasionale presenza in loco dell’istruttore ginnico Giovanni COPELLETTI del Comando VV.F. di Roma, insegnante di educazione fisica e abile canoista, è stata inserita quella relativa a manovre di salvataggio di canoista in difficoltà nelle rapide del fiume. I corsisti sono stati quindi sottoposti alla seduta d’esame per l’estensione del brevetto federale F.I.N. di assistente bagnante in acque aperte (MIP) alla presenza della commissione esaminatrice, presieduta da un ufficiale della Capitaneria di Porto di Fiumicino (Roma). E’ doveroso evidenziare, in proposito, che i rapporti con la Capitaneria di Porto di Roma sono stati intrapresi con il contributo dello Stato Maggiore della Marina Militare. LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc Il corso è terminato la sera del 15 marzo, con gli esami finali tenuti presso il Servizio Ginnico Sportivo VV.F. alla presenza del dirigente del Servizio Ginnico Sportivo VV.F., del dirigente dell’Ispettorato per la Formazione Professionale del Personale VV.F., del dirigente della Ripartizione Didattica delle Scuole Centrali Antincendi, del direttore del corso, del coordinatore dell’area tecniconatatoria, del vice coordinatore e di due istruttori natatori del corso stesso. CONSIDERAZIONI FINALI Vengono citati di seguito i vari Uffici e collaboratori esterni che hanno fornito sostanziosi contributi alla realizzazione del progetto: Ispettorato per la Formazione Professionale del personale VV.F.; Centro Documentazione e Relazioni Pubbliche; Servizio Sanitario VV.F.; Ripartizione Didattica delle Scuole Centrali Antincendi; Centro Addestramento Sommozzatori delle Scuole Centrali Antincendi; Comando Provinciale VV.F. di ROMA; Distaccamento VV.F. di Subiaco; Comando Provinciale VV.F. di COMO; Comando Provinciale VV.F. di GROSSETO; Comando Provinciale VV.F. di FIRENZE; Comando Provinciale VV.F. di LATINA; Ditta LAERDAL (che ha fornito a titolo gratuito ed in uso temporaneo attrezzature didattiche per il B.L.S. ed un defibrillatore semiautomatico) Stato Maggiore della MARINA MILITARE; Centro Sportivo Militare MARIDIST SPORT; Federazione Italiana Nuoto – settori Salvamento e Tecnico; Dott. Pietro DELL’AGLI (chirurgo all’Ospedale S.Giovanni di Roma - collaboratore esterno del Servizio Sanitario VV.F.; Prof. Domenico MAIELLO (docente I.U.S.M. di Roma, e membro della F.I.S.A.); Fabio ANNIGONI (Progetto K38 Italia - resque boat operator). Si riporta, inoltre, il contributo fornito dal seguente personale VV.F.: LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc C.Sq. Fabio BERTI (Comando Provinciale VV.F. di COMO), V.P. Pier Paolo PINZUTI (Comando Provinciale VV.F. di GROSSETO); V.P. Alberto BOANINI (Comando Provinciale VV.F. FIRENZE); V.P. Maurizio MALECI (Comando Provinciale VV.F. FIRENZE); V.P. Leonardo SARCHIELLI (Comando Provinciale VV.F. FIRENZE); V.P. Marco FERRAZZA (Comando Provinciale VV.F. FIRENZE); C.Sq. Mario PAGLIAZZI (Comando Provinciale VV.F. FIRENZE); C.T.A. Luciano FIACCONI V.P. Nunzio (Centro Addestramento Sommozzatori del Comando Scuole Centrali Antincendi); DE NIGRIS (Comando di TORINO - campione di nuoto per salvamento VV.F.) Per prossime analoghe iniziative va sottolineata, vista l’esperienza di questo corso, la necessità di prevedere una verifica attitudinale degli aspiranti allievi, predisposta con modalità tali da accertare i seguenti requisiti: - età possibilmente non superiore a 40 anni; - buon livello di capacità natatorie di base, tale da consentire un’adeguata resistenza fisica ai ritmi di lavoro imposti dalle necessità didattiche del corso (tipo “full immersion”).. Inoltre, l’esperienza ha evidenziato la necessità di integrare un ulteriore modulo formativo per l’apprendimento di capacità di interagire con la vittima di un incidente, nonché ulteriori esercitazioni notturne negli stessi ambienti acquatici. BIBLIOGRAFIA - Manuale delle tecniche di derivazione speleo alpino fluviale approvato ed utilizzato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa Civile e del Soccorso Pubblico; - Manuale di salvamento a nuoto della Federazione Italiana Nuoto – Sezione Salvamento LUN c:\Document\Corso_Nuoto_Sal\rel_LUN_BER_DEL.doc