LA STORIA la storia di un’azienda proiettata verso il futuro Con questa storia della STILL vogliamo descrivere le linee di sviluppo che hanno portato la STILL, dagli inizi come azienda di piccole dimensioni, a diventare una delle società più importanti a livello mondiale per le soluzioni di logistica interna. Senza un nucleo di valori fondamentali e di principi stabili, condivisi da più di novant’anni da dipendenti, fornitori e clienti, la posizione attuale della nostra azienda non si potrebbe spiegare. Guardiamo al futuro basandoci su questi valori. Il modello aziendale STILL mette in evidenza la cooperazione come la nostra forza. La consapevolezza della partnership, base del nostro atteggiamento orientato verso il cliente, determina anche la collaborazione a livello interno. Abbiamo bisogno più che mai di sviluppare servizi e prodotti per i nostri clienti e le loro situazioni locali. La rete all’interno del Gruppo KION ci offre un’ottima posizione di partenza. ll futuro appartiene a fornitori di soluzioni integrate. Combiniamo dispositivi di ottima qualità con servizi e applicazioni software che i nostri clienti possono integrare nella loro catena di valori aggiunti e processi logistici. Trasparenza ed efficienza diventano fattori decisivi per raggiungere il successo. Questo vale anche per l’immagine che la nostra società mostra all’esterno. Solo le aziende che offrono possibilità di crescere e opportunità di carriera in patria e all’estero a giovani professionisti e dirigenti possono continuare ad avere successo nella competizione per i talenti del futuro. ll futuro appartiene a coloro che rimangono leali ma sufficientemente flessibili, adattandosi ai nuovi sviluppi del mercato. STILL fa parte di quelle aziende che usano il loro nucleo solido di valori e convinzioni per reinventarsi ancora rimanendo per i clienti un partner unico e affidabile. Siamo contenti di condividere il futuro con tutti voi! La direzione aziendale STILL Bert-Jan Knoef Thomas A. Fischer Goran Mihajlovic Dr. Thomas Toepfer la storia sommario 02 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 24 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 40 Da produttore a fornitore globale di servizi 84 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 114 Fiducia nel marchio STILL 01 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento HANS STILL – Creatore e sognatore “C‘è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un‘idea il cui momento è ormai giunto.” Victor Hugo L’Europa nel 1920. Il continente si sta lentamente riprendendo dalle conseguenze della Prima guerra mondiale. E’un periodo di alti e bassi economici e di disordini sociali a essi collegati. Gli stabilimenti della Krupp consegnano la prima locomotiva da loro costruita, un pesante locomotore per il trasporto merci. Si incrementano di nuovo le capacità di trasporto in tutta Europa e cresce costantemente la movimentazione delle merci. La La vita quotidiana è caratterizzata da mobilità vita quotidiana è caratterizzata e accelerazione. da mobilità e accelerazione. Ad Amburgo si elettrifica la ferrovia sopraelevata. L’elettrificazione diventa il presupposto per la mobilitazione e il dinamismo crescente della Germania, paese tornato a essere una forte potenza industriale. Anche il tempo libero delle persone diventa più dinamico: a Berlino esce sul mercato il primo disco di musica jazz, una versione del “Tiger Rag”. Tutti in quegli anni hanno la passione per il jazz e il ballo di moda “shimmy”. Il volto di Amburgo cambia radicalmente negli anni Venti: l’architetto Fritz Schumacher trasforma in modo coerente le sue visioni urbane e i suoi edifici in laterizio diventano l’emblema della città. Il collega architetto Fritz Höger costruisce la Chilehaus, la cui facciata realizzata come uno scafo compatto diventa un simbolo importante dello spirito Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 5 commerciale anseatico. Nella prima metà degli anni Venti si riesce a collegare la fonte di guadagno più importante di Amburgo, il giro di affari legato al porto, ai successi Nella prima metà degli anni Venti si riesce a collegare del passaggio di secolo. Nel 1923 Hapag inaugura la sua nuova nave la fonte di guadagno più importante di Amburgo, ossia il giro di affari legato al porto, ai successi del ammiraglia “Albert Ballin” di oltre 20.000 tonnellate di stazza passaggio di secolo. lorda. Il motto dell’azienda amburghese dalla lunga tradizione suona così: “Mein Feld ist die Welt” che significa “Il mio campo è il mondo”. E’ la premessa a un’ondata di sviluppo pensata in modo mirato in cui la navigazione all’estero diventa motore della crescita. La tecnicizzazione rapida e l’aumento di ampi flussi di merci porta all’accelerazione dell’economia e fa del tema “logistica” un fattore di successo. La mobilità, la rapidità, l’affidabilità e l’orientamento all’assistenza diventano “i” vantaggi competitivi di un’economia mondiale apparentemente ricca. La velocità conta e “il tempo è denaro”. Un esempio è dato dalla riparazione del numero crescente di apparecchi elettrici che portano la corrente di merci e prodotti nel luogo dell’utilizzo. Un elettricista di Amburgo di ventidue anni appena compiuti capisce la situazione e si mette in proprio con una ditta Hans Still comincia la sua attività nella Spaldingstraße che ripara motori elettrici. Hans ad Amburgo, con due soli collaboratori. Still comincia la sua attività nella Spaldingstraße ad Amburgo, con due soli collaboratori. Sin dall’inizio ha una certa sensibilità per le esigenze soprattutto delle imprese industriali medie del suo tempo. Le considerazioni fatte sui bisogni e richieste dei clienti alla sua ditta di riparazioni lo portano già un anno dopo l’inizio della sua attività a proporre prodotti da lui stesso sviluppati. Riconosce la richiesta crescente di alimentazione elettrica in mobilità e coglie l’essenza del suo tempo con la “Lichtstation Matador”. Seguirono poi dei piccoli generatori portatili che forniscono energia dove serve. Una volta le reti elettriche erano molto a maglia larga. Questo vale sia in Germania sia nel mercato internazionale. Piantagioni a distanza in paesi tropicali avevano bisogno di impianti produttori di energia elettrica in loco. STILL era in grado di consegnarli in ogni angolo della terra. La giovane azienda si ingrandisce con il bisogno sempre crescente della clientela di prodotti e servizi in mobilità. Il numero dei collaboratori testimonia lo sviluppo dinamico dell’azienda nei primi anni della fondazione: STILL aveva già venti collaboratori nel 1924, dieci anni dopo ne contava 500 e dieci anni più tardi i dipendenti STILL, chiamati appunto “STILLianer” dal nome dell’azienda stessa, erano già diventati 1000. Uno dei motivi di questo successo nelle vendite è dato dal fatto che Hans Still ha riconosciuto molto presto il significato di “pubblicità”, quella che si chiama oggi comunicazione del prodotto e dell’azienda. Le prime pubblicità usano lo slogan “aiuto rapido – riparazione di motori elettrici”, per la “Lichtstation Matador”, suo primo prodotto di successo, usa lo stile “Art Déco” attuale in quel periodo per attirare l’attenzione dei clienti. Non risparmia spese o sforzi anche nella comunicazione diretta con i clienti principali e gli acquirenti di imprese industriali. Hans Still festeggia già nel 1924 il debutto alla Fiera di Lipsia presentando la sua gamma di prodotti. Quest’apparizione fu preceduta da innumerevoli sforzi e impegno organizzativo da parte del giovane imprenditore. Il successo gli diede ragione. Da quel momento cercò di sfruttare senza sosta ogni occasione per aumentare la sua popolarità e le competenze principali della sua ancor giovane azienda. Per questo motivo Hans Still è stato uno dei pochi inventori e imprenditori a sviluppare da solo una strategia pubblicitaria di successo. 6 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 7 Guardando il fondatore e inventore sullo sfondo del suo tempo si capiscono quali valori e strategie diventarono per Hans Still i fattori chiave: da idealista fuse i due elementi “elettrificazione” e “mobilità” sviluppando prodotti compatti e Hans Still festeggia già nel 1924 il debutto alla Fiera di di facile utilizzo, comodi da trasportare per avere energia dove Lipsia presentando la sua gamma di prodotti. necessario e in tempi brevi. Il successo della “Lichtstation Matador” diventa il simbolo di una fase di ripresa economica con un crescente bisogno di energia, come i successivi carrelli elettrici con alimentazione autonoma per usi diversi. Nelle vicinanze di quasi tutti gli ospedali amburghesi ci sono ancora generatori di emergenza dell’azienda STILL. In questo ambito la qualità e la durevolezza dei prodotti hanno per Hans Still la massima priorità. “Può sempre accadere che qualcun altro sia meno costoso, ci sia qualcuno che consegni qualcosa di più economico, ma non può mai accadere che qualcuno consegni di meglio”, suona così il suo credo. mobilità ed elettrificazione “Giù grande, più veloce, più lontano” – sono queste le caratteristiche del dinamismo. II 19 dicembre 1932 una nuova automotrice veloce delle Ferrovie Statali tedesche “Deutsche Reichsbahn” fa un viaggio di prova a Berlino: il “Fliegende Hamburger”(l’Amburghese volante) copre la tratta di 286 chilometri tra la Lehrter Bahnhof e la stazione centrale di Amburgo in 142 minuti. Solo sessantaqinque anni dopo un treno ad alta velocità ICE della Deutsche Bundesbahn coprirà questo tragitto impiegando lo stesso tempo. Questo treno è la copia cianografica dei convogli dalla linea aerodinamica che sarebbero venuti in seguito. Il nuovo gruppo motore diesel-elettrico fa in modo che il veicolo arrivi a una velocità massima di 160 chilometri orari. Due anni dopo il primo volo del Dornier Do X, il più grande aereo di quei tempi, segnò l’inizio della logistica dei trasporti moderna Per prima cosa pensò ad ampliare la gamma nel traffico aereo. Hans Still di apparecchiature mobili per produrre corrente potenziò la propria azienda con elettrica fino a 10kW questi punti di riferimento riguardanti trasporto di persone e traffico di merci. Per prima cosa pensò ad ampliare la gamma di apparecchiature mobili per produrre corrente elettrica fino a 10 kW rispondendo così al crescente bisogno di energia di impianti produttivi e di sistemi di trasporto. Dal 1935 queste apparecchiature mobili diventarono parte integrante del piano di vendita. cultura aziendale vissuta Dalla metà degli anni Trenta unitamente alle innovazioni tecniche relative alla gamma dei prodotti il fondatore dell’azienda si dedicò soprattutto agli aspetti della cultura aziendale prestando attenzione al numero crescente di collaboratori. Quello che oggi descriviamo con la parola “benefici psicosociali” di un marchio s’imbatte in uno spirito del tempo che unisce in sé il positivo e il negativo di questi segnali. Nel 1934 già si organizzano le prime gite aziendali ufficiali, alcuni anni più tardi vengono fondati i primi gruppi sportivi che esistono ancora oggi 8 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 9 nell’azienda STILL. Già un anno dopo viene introdotto uno schema sistematico con proposte per migliorare con proposte per migliorare la giovane azienda. Un servizio sanitario e un medico aziendale sono considerati normali presso STILL, mentre molte ditte simili sono molto lontane dal raggiungimento di certi obiettivi sociali. Nel 1940 l’industriale fondava con la “Nothilfe Hans Still e.V.” (Pronto Soccorso Hans Still e.V.) una propria associazione per i dipendenti Still, gli “STILLianer”appunto, bisognosi di aiuto. Quest’organizzazione esiste ancora oggi. L’evoluzione della formazione e preparazione dei suoi collaboratori portò un anno dopo Nel 1940 l‘industriale fondava con la „Nothilfe Hans all’apertura di una biblioteca Still e.V.“ (Pronto Soccorso Hans Still e.V.) una propaziendale, nel 1943 furono acria associazione per i dipendenti Still, gli “STILLianer” quistati i primi alloggi di servizio a costi calmierati. Per queste e appunto, bisognosi di aiuto. altre iniziative Hans Still rientra nella tipologia di imprenditore patriarcale del 19. secolo, riconoscendo soprattutto il vantaggio competitivo dato da collaboratori fidati per un’azienda in rapida espansione. Il pensiero e il modo di agire di Hans Still sono molto vicini anche alle tendenze del periodo che cambieranno presto radicalmente l’immagine della Germania nel mondo e la caratterizzeranno a lungo. L‘imprenditore nell‘economia di guerra La dinamicità di Hans Still come imprenditore si situa dall’inizio degli anni Quaranta in tendenze che con la loro reinterpretazione di valori come “spirito di solidarietà” e “coesione” per arrivare a filosofie popolari al limite dell’esaltazione prepararono il terreno all’avvento del nazionalsocialismo. Le sue iniziative per gruppi sportivi, gite collettive e lavori socialmente utili in azienda sono anche segni premonitori di correnti politiche che portavano in tutt’altra direzione. Queste iniziative non sembrano ancora sospette, ma l’insorgere del nazionalsocialismo coinvolge Hans Still come uomo e l’imprenditore. La STILL si sviluppò sempre di più come fornitore di prodotti per armamenti. L’azienda produceva tra l’altro batterie per i fari dei cannoni contraerei e fu classificata come “importante per la guerra”. Hans Still aderì al regime nazionalsocialista ricoprendo la carica di capo dell’economia militare. All’inizio del 1945 l’organico STILL era arrivato a quasi 1500 collaboratori. STILL diventa uno degli attori principali dell’economia di guerra e degli armamenti. Vengono ampliate le capacità arrivando, all’inizio degli anni Quaranta, a triplicare la produzione. Dal 1942 un numero sempre maggiore di aziende si deve confrontare, insieme con la minaccia costituita dai bombardamenti legati alla guerra, con una forte mancanza di forza lavoro. Sono arruolati quasi tutti gli uomini abili al servizio militare e l’economia di guerra tedesca si poggia sui deportati dall’estero utilizzati per i lavori forzati. Fino alla fine Fino alla fine del 1944 ci sono 7,5 milioni di lavoratori forzati nelle aziende tedesche – quasi il del 1944 ci sono 7,5 milioni di lavoratori forzati nelle aziende 20 % della totalità degli occupati tedesche – quasi il 20 % della totalità degli occupati. Nonostante la difficoltà nel trovare le fonti, ricerche effettuate dalla Linde AG nel 2004 riportano che presso STILL fossero impiegate trenta lavoratrici forzate. Provenivano dal Belgio, dalla Francia, Grecia, dai Paesi Bassi, dall’Italia, Jugoslavia, Croazia, Lettonia, Cecoslovacchia e Ucraina. Per iniziativa del suo amministratore delegato Reitzle la Linde AG contribuisce anche per conto di STILL al fondo di compensazione stanziato dalla Repubblica Federale e dall’industria tedesca ai sopravvissuti dei lavori forzati. dinamismo della logistica nel “miracolo economico” Alla fine della Seconda guerra mondiale, con il crollo della Germania, “l’anno zero” colpisce anche STILL. Circa la metà degli impianti produttivi di Amburgo sono stati distrutti dalla guerra. La ricostruzione comincia in circostanze difficili con una forza lavoro ridotta di 500 collaboratori. L’azienda ritorna alle sue radici e riprende a riparare motori elettrici e trasformatori. Si sono perdute competenza ed esperienza 10 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 11 legate a innovazioni e prodotti precedenti. Nella ricostruzione il bisogno di logistica dei trasporti e alimentazione mobile è così elevato come nei primi anni della fondaCirca la metà degli impianti produttivi di Amburgo zione. A questo si aggiunge la sono stati distrutti dalla guerra. mancanza costante di carburante. Il primo prodotto di successo del dopoguerra nasce dalla combinazione del know-how elettrotecnico con un’idea chiara delle esigenze reali del mercato. All’inizio del 1946 un gruppo di lavoro creato da Hans Still presenta il carrello EK 2000, un veicolo elettrico da trasporto con due tonnellate di capacità. Questo veicolo robusto, facilmente manovrabile e non legato all’utilizzo di combustibili fossili costosi, costituisce una svolta nell’orientamento dell’azienda dopo la guerra. Da questo momento STILL punta sulla mobilità concentrandosi sul segmento “veicoli per trasporti interni”. Passò in secondo piano la produzione di generatori semplici di corrente, produzione sospesa definitivamente nel 1969. Per la prima volta STILL collega in questo ambito la sua professionalità nei campi dell’azionamento elettrico, mobilità e trasporti costruendo il suo successo, ancora oggi immutato. Tecnologie di ultima generazione contraddistinguono i carrelli elettrici e i veicoli per trasporti interni di tutti i tempi. Per fare un esempio la nuova sospensione su una ruota e una leva di comando. Le due Detiene al momento circa 2000 brevetti per innovazioni furono registrate invenzioni in campo tecnico. all’ufficio brevetti. STILL ha anche questo tratto distintivo che l’ha sempre contraddistinta: detiene al momento circa 2000 brevetti per invenzioni in campo tecnico. Con questi veicoli la STILL riesce a valutare correttamente anche la domanda di importanti clienti potenziali; un contratto con la Deutsche Bundesbahn ne è una prova. Nel 1947 l’azienda fa un grande ordinativo del carrello elettrico EK 2000. I modelli prodotti dopo questo “classico” sono utilizzati ancora oggi per il trasporto merci sui binari di stazioni ferroviarie tedesche ed europee. C’è ancora un piccolo passo da fare per trovare il prossimo prodotto di successo. Un trattore a tre ruote, prodotto in molti esemplari con il nome di “STILL Muli” caratterizzerà impianti di produzione e magazzini della giovane Repubblica Federale. orientamento verso i collaboratori Hans Still crede che i propri collaboratori siano i creatori del futuro dell’azienda. Dalla fondazione della sua impresa Hans Still discute e dialoga costantemente con i suoi Dalla fondazione della sua impresa Hans Still discute e colleghi per scambiare idee e dialoga costantemente con i suoi colleghi per scambi- osservazioni alla ricerca di prodotti are idee e osservazioni alla ricerca di prodotti innovativi. innovativi. I team erano formati all’inizio da un folto gruppo di collaboratori dotati di talento e spirito inventivo; Still fu in grado di riconoscere precocemente questo talento portando queste persone 12 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 13 ad agire responsabilmente in totale autonomia. Nella tradizione dell’azienda STILL deve essere ricordato anche il Dott. Friedrich Jungheinrich, responsabile del dipartimento “preparazione del lavoro” dove si sviluppano gli strumenti necessari alla produzione. Nel 1941 gli fu assegnata la direzione dell’impianto di preparazione e della normalizzazione. Come sviluppatore di prodotti diede poi dei contributi decisivi all’azienda. Hans Still considerò in un’ottica di sviluppo il fatto che in seguito Jungheinrich dovesse diventare uno dei cofondatori dell’azienda concorrente più importante. “La concorrenza fa bene agli affari”. Responsabili dello sviluppo che verranno in seguito giocheranno ruoli importanti, una volta conclusa la fase definita dal fondatore. Il risultato più importante del lavoro del team sviluppo è il primo carrello elevatore STILL del 1949. Il modello EGS 1000 segna l’inizio della competenza specifica della STILL fino ai giorni nostri: lavoro d’ingegneria facile da usare sviluppato secondo le esigenze logistiche dell’economia. serviZio assistenza Prodotti mobili e innovativi sono solo una faccia della medaglia. L’altra faccia è data dal legame duraturo con il cliente garantito attraverso un’assistenza affidabile e veloce. Hans Still, riconoscendo il valore di questa interazione, mise a disposizione dei suoi clienti, parallelamente alla produzione di apparecchiature, anche un servizio di assistenza “su misura”. Con lo slogan “aiuto E’ sua l’iniziativa di utilizzare già dalla fine degli rapido” segnala ai suoi clienti già anni Quaranta dei minibus Volkswagen come veicoli in una delle prime pubblicità che dell’assistenza clienti, dotandoli del look tipico della in caso di problemi non li avrebbe STILL. “piantati in asso” e che avrebbe fornito consulenza sull’uso dei suoi prodotti nella procedura operativa. Ad Hans Still era chiaro fin dall’inizio che il servizio di assistenza dovesse essere a domicilio e che i tecnici rappresentano nel loro lavoro itinerante il marchio STILL. E’ sua l’iniziativa di utilizzare già dalla fine degli anni Quaranta dei minibus Volkswagen come veicoli dell’assistenza clienti, dotandoli del look tipico della STILL. I tecnici dell’assistenza potevano essere riconosciuti dall’uniforme con i colori dell’azienda. Con le loro esperienze nel campo dell’utilizzo i tecnici possono dare contributi importanti nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi. I tecnici conoscono meglio di altri le esigenze più attuali dei clienti, perché hanno informazioni su quasi tutti i loro processi. Da STILL il servizio di assistenza e quello di vendita possono avere oggi un contatto diretto utilizzando la piattaforma di cooperazione “PartnerShip”; questo si attua non solo in virtù di un’idea delle vendite orientata alle esigenze in continuo cambiamento della clientela. Il principio della “PartnerShip” mostra ancora di più come la visione globale e l’equilibrio tra qualità del prodotto, competenza nella consulenza e assistenza contraddistinguano il marchio STILL fino a oggi. Questo è ancor di più vero per l’immagine pubblica data dal servizio di assistenza, immagine del tutto conforme al marchio. Anche se il modellino di carrello elevatore, diventato un “cult” negli anni Ottanta, posto sulle macchine del servizio tecnico fu eliminato per l’eccessivo consumo di carburante dal punto di vista aerodinamico, rimane invariata la figura del tecnico dell’assistenza come rappresentante vitale del marchio. dinamiche globali di innovazione Per STILL è importante ora e in futuro, indipendentemente dal tipo di prodotto, monitorare le esigenze delle aziende che agiscono in modo globale, il che significa adeguare la prospettiva allo sviluppo totale a lungo termine e alle tendenze della domanda. La maggiore integrazione delle attività di trasporto e logistica parallelamente a flussi informativi globalizzati è il riflesso di uno sviluppo generale della civiltà. Chi vuole rimanere visibile per i propri clienti deve far arrivare questi elementi e tendenze nello sviluppo dei propri prodotti. La conoscenza esatta delle prossime sfide globali nel contesto tematico della “logistica” è un prerequisito per il successo futuro in ambito aziendale. Si possono osservare in modo preciso i cambiamenti nei trasporti internazionali, in particolare ad Amburgo, direttamente davanti ai cancelli 14 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 15 della STILL. In modo particolare lo sviluppo del porto di Amburgo negli ultimi quarant’anni. Nel 1958 l’armatore americano Malcolm McLean usa per la prima volta un container per il trasporto, in un primo momento solo sulla costa orientale degli Stati Uniti. Questa innovazione permette in seguito l’unificazione dei trasporti internazionali e mostra rapidamente i suoi effetti anche nei porti europei. Negli anni Sessanta i danni causati dalla guerra nel porto di Amburgo sono stati riparati così che la manipolazione e lo stoccaggio funzionano di nuovo senza problemi. All’inizio degli anni La maggiore integrazione delle attività di trasporto e Sessanta il porto deve essere logistica parallelamente a flussi informativi globalizzati completamente ridisegnato e è il riflesso di uno sviluppo generale della civiltà. ricostruito da zero. Il traffico in container conquistava l’Europa e gli impianti portuali convenzionali non erano più in grado di gestire la nuova tecnologia di movimentazione. Con l’aiuto di ingenti investimenti nasce un porto per container efficiente, che ognuno associa oggi al porto di Amburgo. La più moderna tecnica del trasporto, non da ultimo quella della STILL, mantiene questa struttura complessa ventiquattro ore in movimento. Alla fine degli anni Settanta si crea il “World Wide Web” da una rete elettronica tra università americane e all’inizio degli anni Ottanta comincia la sua marcia trionfale in tutto il mondo. Con questo sistema è possibile combinare i flussi di materiali e di prodotti in tempo reale con il flusso di informazioni a essi associate. La STILL ha capito molto presto che la sfida era eseguire online il controllo dei dati rilevanti per un’azienda e per i suoi partner Con l’aiuto di ingenti investimenti nasce un porto per container efficiente, che ognuno associa oggi al e la movimentazione dei materiali. Riesce a creare poi potenti porto di Amburgo. strumenti che collegano entrambi i livelli, come il flusso di materiale e le informazioni, rendendo il processo trasparente e in tempo reale. Oggi la STILL con un sistema di gestione del flusso di materiali su piattaforma indipendente è in grado di offrire un’infrastruttura chiusa che giustifica le crescenti esigenze di trasparenza di tutti i movimenti logistici interni in tempo reale. 16 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Tutte le previsioni indicano che ci troviamo, a livello globale, in una fase di passaggio verso una “società post-industriale”. Lo sviluppo e la produzione si stabiliscono sempre più spesso in regioni molto distanti l’una dall’altra: una “società della conoscenza” si pone di fronte a paesi e regioni che come “banchi da lavoro del mondo” si spostano dove i costi di produzione sono ora al minimo. Riferito a STILL, questo significa quanto segue: i vincitori del futuro saranno quelle aziende che rispondono con soluzioni intelligenti a complesse esigenze logistiche delle imprese che operano a livello globale rispondendo con prodotti e servizi, sullo sfondo di crescenti costi energetici e consumo delle risorse. Ci si orienta di più verso tecnologie che gestiscono l’equilibrio tra economia ed ecologia. Questo punto diventa sempre più rilevante per la concorrenza. Soprattutto nelle economie in ascesa degli ex “mercati emergenti” aumenta la velocità con la quale è richiesto soprattutto un “valore aggiunto” dal punto di vista ecologico sia per i dispositivi sia per i servizi. Il tanto citato “pensa globalmente – agire localmente” dà le linee guida anche nella STILL, quando si parla di orientamento globale di future aree di competenza. Con l’espansione globale delle offerte cresce anche il numero di mercati locali di piccole dimensioni, le cui esigenze differiscono in modo significativo dalla “corrente principale” mondiale. Un esempio è dato dal tema della “sostenibilità” e “compatibilità ambientale dei prodotti e servizi”. L’esperienza mostra quanto segue: se i paesi o le loro economie prestano all’inizio poca attenzione alla rilevanza ecologica di alcuni prodotti di logistica questo aspetto diventa in un secondo momento di rilevanza competitiva. La questione della sostenibilità e compatibilità ambientale saranno cruciali per il futuro. “Il” tema del futuro sarà fondare un’”economia verde” costruendo ponti solidi tra ecologia ed economia. STILL svilupperà tecnologie a risparmio energetico come il “Blue Q”, il pilota automatico intelligente per l’efficienza economica e responsabilità ambientale. Premendo un pulsante si attiva sul carrello la modalità di efficienza che porta a un risparmio energetico non compromettendo il processo di lavoro in atto. Proprio in questo ambito la STILL può avvalersi di un’esperienza di lunga data con i motori elettrici, contare su tecniche rispettose dell’ambiente creando così motori innovativi. I motori ibridi di serie presentati nel 2011 raggiungono il massimo livello con il modello RX 70 ibrido costruendo una linea di sviluppo focalizzata su motori a efficienza energetica. Questa evoluzione si I motori ibridi di serie presentati nel 2011 raggiungono basava anche su una linea generica di sviluppo della sua gamma di il massimo livello con il modello RX 70 ibrido costruendo una linea di sviluppo focalizzata su prodotti. All’inizio degli anni Cinmotori a efficienza energetica. quanta con i suoi carrelli dieselelettrici la STILL poneva tutte le premesse essenziali per un futuro motore a tecnologia ibrida. Ciò richiede solo una batteria tampone tra i due sistemi di azionamento. Nel 1983 segue l’ R 70 che utilizza componenti della tecnologia ibrida, precursore del carrello attuale di serie RX 70 ibrido che garantisce un equilibrato bilancio ecologico anche nel porto dei container di Amburgo. Ma lo sviluppo va avanti: la cella a combustione come motore del futuro del sarà l’inizio di uno dei prossimi capitoli di questa storia di successo prodotti del futuro Imparare dalle innovazioni pensate come prototipi attraverso l’adozione graduale di dettagli tecnologici in nuove apparecchiature è per la STILL un punto cardine della sua strategia di sviluppo fin dagli inizi dell’azienda. Pertanto, la competenza nel campo dei generatori elettrici (“Matador”) insieme ai progressi fatti nella tecnica della propulsione per i carrelli elettrici (EK 2000) combinati con elementi idraulici portò allo sviluppo del primo carrello elevatore a forca (EGS 1000). Il girotondo di novità mondiali e del settore mostra questa strategia graduale combinatoria di sviluppo che è utilizzata in seguito in prototipi singoli o prodotti di riferimento, poi come standard del settore. Questo vale per il sistema elettronico di diagnostica introdotto nel 1970 per i tecnici dell’assistenza STILL, per il montante a visione libera adottato nel 1977, il cambio della batteria laterale fino ad arrivare al 1983 al primo carrello ibrido di STILL; un esempio nel settore è il “joystick” introdotto da STILL nel 1999. Una conseguenza in questo contesto è Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 19 la presentazione della concept car RXX nel 1998, innovazione che fa scalpore per la sua forma a uovo e per i valori intrinseci delle sue finezze tecniche. La decisione strategica di trovare investimenti congrui da direzionare in una concept car si ammortizza non soltanto attraverso l’adozione di singole caratteristiche dei nuovi prodotti che si basano su di essa. La percezione pubblica di STILL come fornitore di primissimo piano con una Una conseguenza in questo contesto è la presentazione rivendicazione di leadership tecnologica sarebbe stata difficile da della concept car RXX nel 1998, innovazione che fa scalpore per la sua forma a uovo e per i valori intrinse- trasmettere senza la RXX. L’ultima ci delle sue finezze tecniche. invenzione è il progetto di design cubeXX, niente di meno che una combinazione di carrelli controbilanciati, carrelli con alzata bassa ed elevatori, carrelli commissionatori orizzontali e veicoli a due piani: l’unione di macchinari che erano stati finora un “mondo a parte” nel settore, ognuno con le proprie tradizioni di prodotti e di marchi. L’idea è di sviluppare un cubo intelligente che scivola fluttuante e silenzioso nei magazzini, controllato da una rete, che unisce in sé molte funzioni possibili; il tutto usando il motto “6 in 1”. Dietro lo studio di design si trova la strategia di programmare conseguentemente la giornata di lavoro e le filiere del futuro utilizzando scenari e previsioni per sviluppare dispositivi e servizi. Con una frase semplice: “imparare dal futuro per il futuro” orientamento alle soluzioni Aumentano i requisiti per le imprese industriali e di logistica in termini di sostenibilità e compatibilità ambientale. Sempre più clienti chiedono ai propri partner informazioni sul bilancio ecologico dei propri prodotti e servizi. Questa domanda è un fattore competitivo fondamentale. Il compito del futuro è quindi di prendere in considerazione questi requisiti di sostenibilità nello sviluppo dei prodotti ed esempio di prestazioni, integrare punti di vista ecologici e con questi riunire le condizioni generali di base che scaturiscono dalla crescita della popolazione e l’urbanizzazione. I clienti sono sottoposti a questi sviluppi inarrestabili come i loro fornitori di servizi. Il futuro non è quindi di prodotti o servizi che sono stati creati per un segmento separato, ma è necessario guardare oltre il proprio naso e collegare ambiti confinanti. Nella tradizione della STILL si trovano molte prove di questo “pensare in rete”. Un esempio di politica di sviluppo STILL orientata alle soluzioni è di occuparsi costantemente del problema di come l’energia possa essere immagazzinata in modo efficiente ed ecologicamente responsabile nei dispositivi mobili. Ciò si applica al campo dei sistemi di azionamento; si pone anche la questione di come motori elettrici possono essere forniti in futuro di energia con Il futuro non è quindi di prodotti o servizi che sono stati l’uso di batterie più leggere ma creati per un segmento separato, ma è necessario guar- ugualmente efficienti. Prima le dare oltre il proprio naso e collegare ambiti confinanti. batterie erano pesanti e servivano quindi da contrappeso nei carrelli; avevano soprattutto lo svantaggio di lunghi tempi di caricamento. Le nuove batterie al litio sono non solo molto più leggere rispetto agli accumulatori di energia convenzionale, ma usano anche lo scarico indesiderato durante i periodi di riposo. La STILL lavora di conseguenza sull’utilizzo di questi accumulatori di energia efficienti che manifestano il loro potenziale in un elevato numero di giri. La STILL fa ancora un passo avanti per raggiungere l’obiettivo dell’indipendenza energetica dei suoi dispositivi. Con l’uso di una cella a combustibile a bordo i dispositivi che ne sono dotati portano con Con l’uso di una cella a combustibile a bordo i dispositivi che ne sono dotati portano con sé la propria sé la propria centrale elettrica centrale elettrica lungo il tragitto. lungo il tragitto. L’energia elettrica per l’azionamento, la guida, l’idraulica e i dispositivi secondari scaturisce dalla reazione di idrogeno compresso e l’ossigeno dall’aria. Come “scarico” si ha solo acqua pura prodotta sotto forma di vapore acqueo. Per questo motivo rimane lo spazio per tutti i componenti necessari al posto dei volumi richiesti 20 Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 21 dalla batteria. I veicoli per trasporti interni con celle a combustione consolidano ancora di più il credo di STILL, ossia lavorare in una maniera orientata alle soluzioni per mostrare ai propri clienti sistemi efficienti e sostenibili e raggiungere così gli obiettivi aziendali. Flusso di materiali e informazioni come spinta al cambiamento 23 02 i sistemi di trasmissione sono il fattore di successo Motori a trazione elettrica, fondamento della STILL “Il principio elettromagnetico di Siemens e i motori a combustione di Otto e Diesel hanno cambiato il mondo più delle teorie di Marx e di Lenin.” Eberhard von Kühnen Se si chiede ai clienti utilizzatori o ai tecnici dell’assistenza quali siano i vantaggi principali legati alla trazione elettrica si ottengono di solito le stesse risposte: rispetto ai motori diesel quelli elettrici sono costituiti da molte meno parti, Rispetto ai motori diesel quelli elettrici sono costipiù facili nella manutenzione e tuiti da molte meno parti, più facili nella manutenzione meno costosi. Non producono inoltre emissioni durante il funzioe meno costosi. namento e sono quindi particolarmente ecologici - soprattutto se alimentati da energia verde. Con un alto grado di efficienza sono silenziosi – un grande vantaggio negli ambienti interni di un’azienda. Con un alto grado di efficienza, sono silenziosi tanto che gli esperti parlano di “passaggio”, un grande vantaggio quando si opera in ambienti interni. Non a caso STILL si è specializzata fin dagli inizi nella riparazione di motori elettrici dedicandosi in seguito alla produzione di generatori. I motori elettrici, sia alimentati con corrente continua sia con corrente alternata, trasformano energia elettrica in meccanica con un movimento rotatorio e sono quindi l’opposto di un generatore. Hans Still conosceva le due facce della medaglia “generatore - motore elettrico” e per questo motivo decise di dotare il suo primo veicolo 26 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo da trasporto con motore elettrico seguendo un percorso che è continuato fino agli attuali sviluppi dell’azienda nel campo degli azionamenti per motori elettrici. I motori elettrici non hanno bisogno di frizione e cambio offrendo un maggiore comfort di guida. I motori elettrici sono caratterizzati da costi di esercizio minori rispetto a quelli a combustione interna. I costi energetici sono inferiori così come quelli di manutenzione garantendo una durata massima. Hans Still imparò a conoscere i punti deboli delle apparecchiature di uso quotidiano parlando con i clienti delle Hans Still imparò a conoscere i punti deboli delle sue riparazioni. La compattezza apparecchiature di uso quotidiano parlando con i e la costruzione solida dei primi clienti delle sue riparazioni. prodotti dell’azienda STILL erano frutto di esperienze dirette con i primi clienti. Se si domanda a questi ultimi quali criteri usino per l’acquisto di veicoli per trasporto interno la compattezza e la solidità saranno al primo posto. Linee di sviluppo di apparecchiature con motore elettrico della STILL Il carrello elettrico “EK 2000“ e il successivo trattore a tre ruote “STILL Muli” segnano il passaggio della STILL a produttore di “veicoli per trasporto interno”. Nei magazzini del porto di Amburgo lo “STILL Muli” diventa alloraun aiuto indispensabile per i lavoratori del settore. Il veloce veicolo elettrico traina fino a dieci rimorchi ed è un precursore dell’attuale treno rimorchiatore della STILL. La fase di sviluppo che va da un trattore a tre ruote fino al primo carrello elevatore a forca non sembra essere molto lunga, ma fino alla metà degli anni Cinquanta quest’ultimo era davvero sconosciuto in Europa – almeno quelli di produzione interna. Il mercato dei veicoli industriali in Europa ha avuto il primo avvio nel 1946. Le truppe di occupazione americane vendevano un tempo carrelli elevatori a forca alle aziende tedesche. Si trattava principalmente di modelli del marchio Clark. Il produttore di viti americano Eugene Clark costruisce già nel 1917 pianali azionati da motori a combustione interna e sviluppa nel 1922 un carrello elevatore che chiama “Truclift” evolutosi poi nel 1924 in un vero carrello elevatore a forca. In questo contesto si riconosce nell’azienda STILL la domanda crescente di mezzi che possano non solo trasportare, ma anche sollevare e nel 1949 è sviluppato il primo carrello elevatore a forca con il modello EGS 1000. L’azienda ha in questo ambito una prerogativa importante, anche se nello sviluppo dei suoi prodotti non è la sola sul mercato. Anche la “Maschinenfabrik Esslingen” e la ditta “Steinbock” consolidano la propria posizione sul mercato, acquisendo in seguito un valore importante per l’azienda. La Jungheinrich, azienda concorrente di Amburgo (il figlio del proprietario, episodio già citato, aveva fatto esperienza nella ditta di Hans Still), si concentrò soprattutto su prodotti di nicchia, come carrelli elevatori per magazzini verticali o carrelli elevatori con guida a timone che ebbero successo con il nome di “Ameise”. Dal modello EGS 1000 e successivi STILL seguì la filosofia di concentrarsi, per quanto concerne lo sviluppo e la produzione dei suoi mezzi di trasporto alimentati da motori elettrici, In questo contesto si riconosce nell‘azienda STILL che unissero diverse funzioni su la domanda crescente di mezzi che possano non una piattaforma per dispositivi solo trasportare, ma anche sollevare e nel 1949 è invece di sviluppare un modello sviluppato il primo carrello elevatore a forca con il modello EGS 1000. particolare per ogni campo di utilizzo. Questa strategia si dimostra di successo sul mercato, nel lungo termine, mostrando STILL come leader nel settore dei carrelli elevatori elettrici in Europa, dalla fine degli anni Sessanta a oggi. Questo successo duraturo si basa su una strategia di innovazione coerente che STILL persegue parallelamente alle esigenze mutevoli della sua clientela. All’inizio degli anni Sessanta per la prima volta i clienti possono scegliere tra pneumatici diversi – oltre alle solite gom- 28 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 29 me piene usate in precedenza. Nello stesso anno STILL introduce con il modello EGS 2000 il suo primo carrello con slitta trasversale. Lo sviluppo economico in Europa fa aumentare le esigenze degli utilizzatori nella Repubblica Federale per quanto concerne comfort e flessibilità. Con la serie “R”, designazione STILL usata ancora oggi, si introducono caratteristiche sempre nuove come la regolazione a 5 passi per il controllo dell’inversione di direzione controllata, un controllo della ralla, la regolazione del piantone di guida a tre fasi e l’ingresso dell’avanzamento degli assi nella costruzione di dispositivi. A metà degli anni Sessanta, con il cambio della batteria posto per la prima volta lateralmente nel carrello R 9 la STILL pone uno standard del settore valido ancora oggi. Nel 1977 STILL combina le innovazioni raggiunte fino a quel momento iniziando la produzione della serie R 50 di carrelli elevatori elettrici. Diventano famosi nel campo dei carrelli elevatori elettrici come la “Volkswagen Golf”. Questo modello di carrello elevatore a tre ruote diventa la serie più venduta a livello mondiale della sua categoria. Nel 2011 con il suo nuovo carrello elevatore RX 50 la STILL tira le somme della sua esperienza che trova le sue radici negli anni Cinquanta nel campo dei dispositivi elettrici di diverso utilizzo. Gli elementi della carrozzeria pensati in modo creativo dallo studio di progettazione e le migliorie dal punto di vista ergonomico sottolineano l’interesse crescente da parte delle imprese nel considerare la salute dei collaboratori – proprio sullo sfondo di orari di lavoro sempre più lunghi. Uno spazio più ampio per le gambe e un tettuccio di proteNel 2011 con il suo nuovo carrello elevatore RX 50 zione innovativo che assicura una la STILL tira le somme della sua esperienza che visione ottimale adattandosi a porte trova le sue radici negli anni Cinquanta nel campo fino a un’altezza di due metri sono dei dispositivi elettrici di diverso utilizzo. caratteristiche che uniscono funzionalità e comfort garantendo infine una maggiore efficienza nell’uso. La conferma di questo si ha con l’assegnazione del premio “iF Product Award” al modello STILL RX 50, premio ambito che riconosce il design straordinario del prodotto. A metà degli anni Sessanta STILL introduce una formazione regolare per la figura per i meccanici con l’ampliamento delle funzioni e dei requisiti di competenza richiesti al team dell’assistenza. Per STILL questa preparazione ha un significato duraturo perché rafforza anche il senso di comunità comunicando informazioni importanti sia alla divisione sviluppo sia alla distribuzione, informazioni provenienti dalla sfera degli utilizzatori. Facendo un confronto con il settore automobilistico dove nei primi anni Settanta fu introdotto un sistema elettronico per la diagnosi dei guasti, da STILL furono usati strumenti di controllo centralizzati per tutta la gamma di dispositivi. Si registra qui l‘inizio di soluzioni in rete come il FleetManager di STILL e il Proactive STILL basato su web che assicurano all‘azienda i requisiti tecnologici per la gestione di flussi di materiali e informazioni con utilizzo diretto da parte dei clienti. La mobilità elettrica come tema del futuro STILL La mobilità elettrica è uno dei temi sociali più in voga. Soprattutto i paesi molto industrializzati pensano a veicoli con emissioni zero per ridurre l’impatto dei trasporti sulle persone e sull’ambiente circoI sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 31 stante. Questa evoluzione offre opportunità alle aziende con un alto grado di esperienza per sviluppi tecnologici nel campo degli azionamenti per motori elettrici. A questo si aggiunge che dal 2012 saranno introdotti dei valori vincoLa mobilità elettrica è uno dei temi sociali più lanti per le emissioni di CO2 consentite. Questo vale inizialmente in voga. solo per l’industria automobilistica, ma la riduzione dei gas di scarico si pone tra i più importanti criteri decisionali anche per i clienti nel settore della logistica interna. Lo sviluppo di veicoli elettrici mostrerà i suoi effetti non solo sulle strade in Germania, ma anche nei corridoi dei centri logistici e delle fabbriche. Si aprono nuove opportunità per le aziende che possono dimostrare un alto livello di competenza nei sistemi di azionamento del motore elettrico, per esempio nel servizio di assistenza. STILL dispone oggi di una fitta rete di 800 centri di assistenza, diffusi in tutta la Germania. I veicoli del servizio di assistenza, dotati di GPS, potrebbero in futuro offrire un aiuto immediato non solo ai conducenti di veicoli per trasporto interno ma anche alle auto elettriche. I veicoli elettrici hanno circa il 90 per cento in meno di parti in movimento rispetto ai veicoli a combustione interna e per questo sono meno soggetti a usura. L’attenzione si concentra sulla manutenzione della parte elettronica. I tecnici del servizio di assistenza STILL sono più preparati a risolvere queste problematiche sicuramente più di quelli di un’officina di vecchio tipo. Ciò riguarda in particolare l’utilizzo di sistemi ad alta tensione, dove nelle auto elettriche si presentano tensioni di 400 volt o più. Amburgo si sviluppa come una delle metropoli della mobilità elettrica, proprio di fronte all’impianto della casa madre STILL. Un esempio è dato dall’auto elettrica Karabag New 500 che un’azienda di Amburgo ha sviluppato su una base Fiat. Presentato nel 2011 questo veicolo ha raggiunto il livello dei costi delle attuali vetture di piccole dimensioni. Il motore del veicolo Karabag New 500 E è simile ai motori elettrici utilizzati nei carrelli elevatori. Proprio in questo ambito si inserisce l’esperienza dell’assistenza STILL. Gli 800 centri di assistenza situati in tutta la Germania assicurano un aiuto mobile non solo veloce ma anche professionale per problemi con l’unità e l’elettronica di bordo. Un mercato vantaggioso, poiché le statistiche dei guasti stilate dall‘Automobil Club tedesco ADAC mettono al primo posto per la frequenza problemi con l’impianto elettrico. Una visione che mostra come i settori di competenza “elettricità” e “mobilità” fin dai primi generatori portatili e mezzi di trasporto di Hans Still da più di novanta anni manifestano sempre il loro potenziale per il futuro. Solo le aziende che, basandosi sulle proprie competenze principali, fanno sempre delle nuove scoperte saranno in Gli 800 centri di assistenza situati in tutta la Germania assicurano un aiuto mobile non solo velo- grado di affrontare il futuro. Non ce ma anche professionale per problemi si tratta di concorrenza a lungo con l‘unità e l‘elettronica di bordo. termine all’industria automobilistica. STILL usa questo passaggio di informazioni tecnologiche e le conoscenze acquisite per fare ancora meglio motori elettromeccanici e veicoli per trasporti interni nell’interesse dei clienti e legando il marchio STILL nella percezione di un più ampio pubblico. Solo il futuro potrà dire se ci sarà la possibilità di sviluppare un nuovo business a lungo termine intorno agli azionamenti elettronici. motori a combustione interna still “Economico e potente: il carrello elevatore termico di STILL. Dai modelli compatti a quelli potenti, i carrelli elevatori diesel e a gas liquido offrono la soluzione giusta per ogni scopo”. L’attributo “potente” appartiene tradizionalmente alle caratteristiche che sia la clientela sia il produttore pensano più frequentemente, quando si parla del cosiddetto “carrello elevatore termico”. I carrelli elevatori diesel sono usati principalmente nel trasporto di carichi molto pesanti all’aperto. Il particolato prodotto dalla combustione del gasolio si può fortemente 32 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 33 ridurre con i moderni sistemi di filtraggio ma l’uso di motori a gasolio in luoghi chiusi è in genere vietato. I carrelli elevatori alimentali con gas liquido sono utilizzati per i valori delle emissioni favorevoli anche all’interno di Solo le aziende che, basandosi sulle proprie comspazi chiusi. A questo si aggiunge petenze principali, fanno sempre delle nuove scoperte che si tratta di un combustibile, miscela di propano e butano, due saranno in grado di affrontare il futuro. sostanze usate come prodotti di scarto dell’industria petrolchimica in passato senza grossi vantaggi. Entrambe le varianti hanno il pregio di poter essere utilizzati in più turni tutto il giorno. I processi di lavoro sono interrotti per il rifornimento soltanto sporadicamente. Efficienza energetica ed emissioni sono fattori che mostrano i due aspetti più importanti in materia “carrello elevatore termico”. linee di sviluppo di sistemi di azionamento con motore a combustione presso stil Se la linea del motore elettrico è il settore “più vecchio” della famiglia STILL, il primo membro della famiglia con “benzina nel sangue” all’inizio degli anni Cinquanta riconosce l’importanza del mondo del trasporto e della logistica Nel 1952 con le denominazioni scomode “DEGS”, carrello elevatore a forca diesel-elettrico e “BEGS”, carrello elevatore alimentato a benzina-elettricità sono presentati sul mercato i “gemelli”. Questi veicoli sono i “padrini” della serie di successo “Muli” del 1960, serie che renderà famosa la competenza in materia di motori diesel della STILL a livello mondiale con un modello iniziale a tre ruote seguito da uno a quattro ruote. Il motore diesel-elettrico richiede un elevato livello di consumo energetico per gli standard odierni, ma questo aspetto negli ultimi anni del boom economico non costituisce alcun argomento decisivo per le vendite. A livello mondiale ancora impera la convinzione che le forniture di combustibili fossili siano davvero inesauribili. Tra il 1964/1965 STILL cambia la sua filosofia sui veicoli alimentati con motore a combustione. Con la leggendaria “Serie R 40” STILL si colloca sul mercato mondiale per la prima volta come produttore Con la leggendaria “Serie R 40” STILL si colloca sul mercato mondiale per la prima volta come di carrelli elevatori “solo” diesel. produttore di carrelli elevatori “solo” diesel. Per quasi i venti anni che seguono modelli di successo come il robusto R 43 daranno forma alla gamma di dispositivi con motore a combustione interna. All’inizio degli anni Ottanta STILL offre la sua competenza in materia di dispositivi con motore elettrico presentando nuovamente veicoli alimentati con motori diesel-elettrici. Il progresso tecnologico raggiunto nel frattempo per i componenti elettrici di questi veicoli non solo rende l’uso più economico, ma soprattutto più affidabile, così da far accettare questo passaggio anche dai clienti. Le mutate condizioni economiche hanno dato origine a questo “cambiamento di paradigma”. Negli anni Ottanta del boom economico si adottano dispositivi più costosi ma straordinari per economicità e utilizzo, sul mercato di quei clienti che pagano volentieri qualcosa di più per prestazioni e comfort; quello che si chiama oggi “valore 34 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 35 aggiunto”. Tra più di venti anni questi dispositivi saranno ancora migliorati dal punto di vista tecnologico. Il successo scaturito dalla serie con i modelli R70-16 fino a R70-80 mostra che STILL si colloca con la sua politica legata al prodotto in modo corretto, in un contesto economico positivo e in mercati meno sensibili ai prezzi. Con la caduta della “cortina di ferro” e l’apertura dei mercati nell’Est europeo STILL si presenta anche e soprattutto in mercati che mettono meno in primo piano il “valore aggiunto” dei veicoli, ma la pura funzione di trasporto. I carrelli elevatori diesel-elettrici tecnologicamente avanzati di STILL si devono presentare in questo momento nelle economie emergenti dell’Europa centrale e orientale soprattutto ai concorrenti giapponesi che si Con la caduta della “cortina di ferro” e l‘apertura dei pongono nel segmento motore a combustione interna per la mercati nell‘Est europeo STILL si presenta anche e tecnologia del convertitore di soprattutto in mercati che mettono meno in primo coppia. Questi dispositivi sono piano il “valore aggiunto” dei veicoli, ma la pura economici da produrre poiché funzio-ne di trasporto. hanno meno componenti delle apparecchiature di STILL. In passato non sorprende il successo di questi prodotti: vengono richiesti carrelli elevatori robusti e duraturi a prezzi competitivi. Solo quando ci sarà uno sviluppo continuo delle economie pubbliche in questi paesi crescerà la domanda di dispositivi più complessi. Soprattutto poi se lo sviluppo industriale non deve o non può più andare a discapito dell’ambiente circostante. Proprio allora aumentano le possibilità per i fornitori di apparecchiature con motori elettrici alimentati da “energia verde”. Un quadro analogo emerge quando si guarda ai paesi che ora sono in una fase emergente, perché alla fine di questo processo, tra qualche anno, saranno anche loro tra le nazioni più industrializzate. Tra questi il Brasile, l’India o la Cina. Anche qui domina la domanda per “tuttofare” robusti senza altre funzioni tecniche complesse. Nell’ottica di un principio orientato al futuro, per creare un senso di fiducia nel marchio, vale la pena proprio all’inizio dello sviluppo economico di fare delle offerte vantaggiose; STILL rimane così un partner di lunga data per tutte le attività all’interno dell’azienda inerenti la logistica ancorandosi nella percezione del mercato. A metà del 2010, il convertitore di unità che è riutilizzato nel carrello elevatore RC 40 fa parte di questa strategia per ampliare la gamma dei sistemi di azionamento STILL. I carrelli elevatori a forche dominano ancora con sistemi di azionamento alimentati da un convertitore con una fetta di mercato dell’80 %. La domanda di sistemi di propulsione eco-compatibili è in aumento in nazioni industriali molto sviluppate nella misura in cui la limitazione delle emissioni di CO2 diventerà standard in conformità a disposizioni di legge. Già negli anni Settanta STILL dispone dal punto di vista tecnologico, in questo segmento, di condizioni essenziali per costruire sistemi a basse emissioni come i motori a tecnologia ibrida pronti per la messa in produzione in serie. Nel 1983 STILL presenta un prototipo di un carrello elevatore ibrido, un veicolo quindi in cui sono montati due convertitori di energia e due accumulatori per I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 37 l’avviamento. Il vantaggio è il seguente: un motore ibrido immagazzina l’energia rilasciata durante la frenata e la converte di nuovo in fase di accelerazione. Con questo ciclo energetico il carrello elevatore diesel, già molto efficiente, risparmia ulteriormente fino al 15% di energia. Questo consumo minore di energia significa anche più basse emissioni di CO2 e quindi un aumento rilevante della sostenibilità. I motori ibridi di serie presentati nel I motori ibridi di serie presentati nel 2011 raggiungono 2011 raggiungono il massimo il massimo livello con il modello RX 70 ibrido costruen- livello con il modello RX 70 ibrido costruendo una linea di sviluppo do una linea di sviluppo focalizzata su motori a efficienza energetica. focalizzata su motori a efficienza energetica. Anche questaevoluzione di STILL si basa quindi su una generica linea di sviluppo della sua gamma a tecnologia ibrida. Oggi è utilizzata dai clienti la serie di carrelli elevatori modello RX 70 ibrido con tecnologia ibrida che per lo specifico orientamento imprenditoriale danno valore a un equilibrato bilancio ecologico. Un esempio è dato dalla ditta HHLA ad Amburgo nel porto per container o la società di riciclaggio ALBA Group e la società di logistica Kuehne + Nagel. Si riducono in modo significativo i consumi e quindi le spese di esercizio. Sono inferiori le spese di esercizio e le emissioni di CO2.Si procede nello sviluppo: la cella a combustione come “centrale elettrica a bordo del carrello elevatore” e motore del futuro sarà l’inizio del prossimo capitolo di questa storia di successo. Sarà il futuro a decidere la sostenibilità di un’azienda concordemente alla possibilità di fornire servizi per i clienti in varie fasi della loro condizione economica. Gli sviluppi In questo ambito deve essere inserita la strategia seguita dalla STILL do Brasil nel mercato sud-ameri- economici, siano essi in fase di cano con la creazione di un proprio “veicolo locale” espansione dinamica nei mercati emergenti o più lenti, ma verso la che si adegua esattamente alle esigenze regionali: il differenziazione tecnologica nei carrello elevatore termico STILL CLX principali stati ad alta tecnologia devono fornire lo stesso con l’obiettivo della fedeltà al marchio a lungo termine nei mercati regionali. In questo ambito deve essere inserita la strategia seguita dalla STILL do Brasil nel mercato sudamericano con la creazione di un proprio “veicolo locale” che si adegua esattamente alle esigenze regionali: il carrello elevatore termico STILL CLX. Raggiungere entro tre anni i leader de mercato in Sud America è un obiettivo dichiarato. Il “marchio globale” STILL combina una gamma completa di soluzioni di rete e di tecniche di trasmissione con una politica progettuale specificamente mirata alle esigenze locali. Ponendosi continuamente la domanda: “quale offerta fare a ogni cliente e di cosa avrà bisogno il cliente stesso nel periodo che va dai cinque ai dieci anni?” STILL rimane sulla cresta dell’onda con i requisiti che il mercato richiede in futuro. 38 I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo I sistemi di trasmissione sono il fattore di successo 39 03 Da produttore a fornitore globale di servizi L’integrazione di marchi forti presso STILL “I campioni nazionali sono un modello di fine serie.” Neelie Kroes, Commissaria UE alla Concorrenza La storia dello sviluppo dell’azienda STILL da produttore di Amburgo a partner competente con un raggio di azione a livello mondiale globale per flussi di materiali e informazioni in rete non sarebbe stata pensabile senza l’integrazione di marchi forti con i loro settori e mercati di sbocco. Questa parte della La storia dello sviluppo dell’azienda STILL da produttore storia dell’azienda è legata ai di Amburgo a partner competente con un raggio di nomi dei marchi Saxby, Wagner azione a livello mondiale globale per flussi di materiali (Schildkröte), Stocka e OM. Dietro e informazioni in rete non sarebbe stata pensabile ognuna di queste quattro aziende senza l’integrazione di marchi forti con i loro settori e indipendenti e rilevanti sui propri mercati di sbocco. mercati si nasconde una storia a sé. Le tradizioni individuali e le linee di sviluppo di queste aziende si fanno sentire tuttora, anche se operano sotto il marchio comune STILL. Ogni marchio tuttavia in modo significativamente diverso. Torniamo al 1989. Questo non è stato solo l’anno in cui il fatturato dell’azienda STILL per la prima volta supera il miliardo di marchi. Si tratta anche dell’anno in cui comincia sotto l’egida dell’azienda STILL la cooperazione e la successiva integrazione dei mercati regionali europei. Da produttore a fornitore globale di servizi 43 saxby Un salto nel tempo nella Londra del 1863. Il tecnico quantaduenne John Saxby aveva fatto esperienza presso aziende costruttrici di treni specializzandosi nel campo dello sviluppo e produzione di sistemi di segnalazione. Con un’indole da tuttofare scopre un semaforo nuovo con tre colori, quello che regola oggi il traffico stradale. Basandosi su questa esperienza fonda l’azienda Saxby & Farmer in un sobborgo di Londra concentrandosi sulla produzione di sistemi di segnalazione per il traffico ferroviario. Nel 1878 l’azienda tenta il salto passando il canale della Manica e fondando a Creil in Francia la prima fabbrica nel continente. Fino alla metà del 20.mo secolo Saxby lavora in questa sede come sub fornitore di vari settori industriali. Nel 1950 l’azienda si dedica alla produzione di veicoli per trasporto interno e presenta nel 1954 il suo primo carrello elevatore a forca. Nel 1964 Saxby sposta la produzione a Montataire. Nel 1970 dopo l’acquisizione della quota di maggioranza della società da parte del produttore di ascensori americano OTIS la Saxby viene assorbita dalla Lansing, azienda inglese produttrice di carrelli elevatori a forca, un tempo numero tre in Europa, formando la Saxby-Lansing. Da questo momento l’azienda è leader del mercato francese di veicoli per trasporto interno. Nel febbraio 1989 la Linde AG, azienda che Dopo queste acquisizioni l’azienda di Wiesbaden divi- in quel periodo era la numero de il segmento dei veicoli per trasporto interno in due due nel segmento dei veicoli per gruppi aziendali: la Linde WGA e il gruppo STILL cui trasporto interno, acquisisce apparterrà in seguito anche Saxby. l’azienda inglese Lansing. Parallelamente a questo la Linde riesce ad acquisire l’allora più importante produttore francese di carrelli elevatori, Fenwick Manutention diventando azienda leader mondiale. Dopo queste acquisizioni l’azienda di Wiesbaden divide il segmento dei veicoli per trasporto interno in due gruppi aziendali: la Linde WGA e il gruppo STILL cui apparterrà in seguito anche Saxby. Nel sito produttivo Montataire la STILL produce veicoli con guida a timone e carrelli commissionatori elettrici. 44 Da produttore a fornitore globale di servizi Nel 1995 si registra una cesura nella storia della località Montataire, perché gran parte della produzione di veicoli per il trasporto interno e movimentazione merci del produttore di Reutlinger Wagner viene trasferita proprio a Montataire. Nel 2002 l’azienda diventa STILL scomparendo il nome Saxby, ricco di tradizione. Nel 2004 l’impianto STILL a Montataire diventa un impianto di assemblaggio, il parco macchine viene ridotto e il reparto saldatura chiuso. Con la fondazione del Gruppo KION Montataire è legato agli impianti di produzione internazionali del gruppo. All’inizio del 2010 si analizzano le capacità di produzione di quasi tutti gli impianti del Gruppo KION e si procede a una nuova classificazione. L’obiettivo è quello di spostare la produzione da impianti piccoli a quelli con capacità maggiori. La produzione dei carrelli elettrici viene trasferita dal sito inglese Basingstoke all’impianto di Aschaffenburg e i sollevatori pesanti prodotti in quell’impianto trasferiti ad Amburgo. I sollevatori leggeri cominciano a essere prodotti nel sito produttivo di Châtelleraut. L’integrazione della OM nel gruppo STILL porta a un rafforzamento della fabbrica. Dei cinque siti produttivi (Amburgo, Reutlingen, Montataire, Bari e Luzzara) le capacità produttive devono essere in futuro concentrate in tre impianti. Si pianifica il trasferimento da Montataire a Luzzara e da Bari ad Amburgo (carrelli elevatori a contrappeso). Questo trasferimento deve essere completato nel 2012. Wagner Tra il 1986 e il 1999 la Linde AG acquisisce per gradi il settore movimentazione dell’azienda Ernst Wagner KG a Reutligen, nel BadenWürttemberg. L’azienda fa parte dei maggiori produttori in Germania di veicoli per il trasporto interno e sistemi di trasporto senza conducente. Con il nome “Schildkröte” si sviluppano e si producono carrelli elevatori, trattori, veicoli per trasporti misti, impilatori antideflagranti e soprattutto carrelli elevatori per corridoio stretto. Dal 1995 l’integrazione dell’azienda dà a STILL un vantaggio decisivo nel segmento della movimentazione merci e stoccaggi. Questo succede proprio al momento giusto perché la tendenza della consegna “just in time” aumenta le possibilità sul mercato di sistemi di movimentazione merci e stoccaggio gestiti da software. Il bagaglio tecnico della Wagner completa inoltre perfettamente l’offerta di STILL, riuscendo anche a limitare le differenze di mentalità tra la sede di Reutlingen nel sud della Germania e la casa madre di Amburgo con lo scopo di raggiungere una cultura aziendale comune. Nel 2006 con la fondazione del Gruppo KION e l’unificazione di tutti i settori della Linde AG di veicoli Questi cambiamenti portano anche alla decisione sul per trasporto interno, movimentazione merci e stoccaggio, finora futuro della STILL Wagner come parte dell’azienda tenuti separati, si registrano nella KION Warehouse System (KWS). sede di Reutlingen cambiamenti troppo profondi. ll’inizio del 2010 la STILL Wagner è sicuramente molto colpita dalla riorganizzazione delle strutture di produzione di tutto il complesso industriale. La produzione tradizionale di impilatori a montante retrattile sarà ceduta allo stabilimento di Amburgo. Il trasferimento delle capacità produttive porta come conseguenza la diminuzione del numero di dipendenti a Reutlingen, da 450 a 250 unità. Un taglio netto che fa scaturire proteste politiche a livello regionale. La parte restante dell’impianto viene soggetta al centro di competenza di KION che si occupa di carrelli per corridoio stretto. KION investe dieci milioni di euro nella ristrutturazione e quindi anche nelle capacità competitive della sede. A ciò si aggiungono la costruzione di un impianto di verniciatura lungo 60 metri e la ristrutturazione del magazzino a scaffali alti. Questi cambiamenti portano anche alla decisione sul futuro della STILL Wagner come parte dell’azienda KION Warehouse System (KWS). Con questo scompare sì il marchio tradizionale Wagner ma il futuro della sede di Reutlinger si pone su basi più solide. L’azienda KWS sviluppa e produce come fornitore di servizi interno all’azienda carrelli per l’utilizzo nei magazzini con scaffali alti per i seguenti marchi del Gruppo KION Linde, STILL, Fenwick e OM STILL ed è specializzata in veicoli per movimentazioni merci e stoccaggio in magazzini con corridoi stretti. Le attrezzature sviluppate e prodotte nella sede di Reutlingen offrono uno standard tecnologico riconosciuto da tutti elevato. La KWS offre così veicoli modulari adattati senza classificazione fissa ai marchi del Gruppo KION anche su richieste particolari del cliente. Un fattore competitivo importante in un mercato caratterizzato da domande dei clienti sempre più diverse. 46 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 47 Stocka La storia dell’azienda svedese e quindi anche del marchio Stocka risale al 17. secolo. All’inizio con carriole semplici in legno e dal 1918 con il primo transpallet manuale meccanico la Stocka rappresenta in tutta l’area scandinava l’intera gamma dei veicoli per trasporto interno, di grande qualità e in conformità alle esigenze ergonomiche. L’azienda si dedica alla produzione fornendo altri Nel 1989 con la vendita a Stocka di quote STILL comarchi fin dalla creazione della mincia un’integrazione graduale dell’azienda; oltre Stocka Industries nel 1906. Nel alle sinergie nella produzione si vuole potenziare la presenza di STILL nei mercati export scandinavi della 1950 la Stocka accresce la sua produzione commercializzando Stocka. carrelli elevatori a forca. Fino all’acquisizione da parte di STILL Stocka sviluppa, produce e vende un’ampia gamma di prodotti di ottima qualità per la movimentazione di merci. Nello specifico sono prodotti per l’export transpallet, venduti poi attraverso una rete di rivenditori in tutto il mondo. Altri punti focali sono i business legati al noleggio delle attrezzature e dell’usato, la vendita di pezzi di ricambio e il servizio di assistenza. Nel 1989 con la vendita a Stocka di quote STILL comincia un’integrazione graduale dell’azienda; oltre alle sinergie nella produzione si vuole potenziare la presenza di STILL nei mercati export scandinavi della Stocka. Dal 1997 la Stocka comincia a commercializzare i prodotti STILL e un anno dopo l’azienda è in grado di offrire la gamma completa del programma di vendite STILL. All’inizio del nuovo secolo i rapporti commerciali tra i due partner diventano ancora più stretti quando STILL acquisisce un 25 per cento di partecipazione di minoranza sulla Stocka. Dall’inizio del nuovo secolo i volumi commerciali con dispositivi STILL sono raddoppiati con un fatturato di circa 50 milioni di corone svedesi. La cooperazione tra STILL e Stocka a livello di produzione comincia nella fabbricazione di pezzi. Gli svedesi consegnano cabine per conducenti Scancab di ottima qualità per una delle navi ammiraglie STILL, il carrello elevatore elettrico R 60. Negli anni Ottanta questo veicolo è considerato la “Mercedes tra i carrelli elevatori a livello mondiale”. Il 1 ottobre 2004 la STILL acquisisce il 100 per cento della Stocka Industries AB svedese. Con questa decisione l’azienda rilevata diventa una nuova filiale svedese della STILL. La sede dell’azienda rimane a Stockamöllan, a nord di Malmö nella Svezia meridionale, ma l’immagine uniforme del marchio STILL fa ora il suo ingresso nella Stocka. Per STILL la fondazione di una propria filiale in Svezia è un passo importante per il Il 1 ottobre 2004 la STILL acquisisce il 100 per cenconsolidamento e la costruzione to della Stocka Industries AB svedese. Con questa della sua posizione nell’area decisione l’azienda rilevata diventa una nuova filiale economica scandinava. All’inizio svedese della STILL. del 21. secolo la STILL riesce a legare alla propria rete di vendita la clientela di Stocka formata da aziende operanti in tutto il mondo come Volvo Truck, Ford e Saab Automobile, Tetra Pak, IKEA e Stora Enso. OM OM sta per “Officine Meccaniche” - un nome che rimanda prima alle macchine poi a veicoli per il trasporto interno. Il nome di questa azienda non è una scelta casuale; l’azienda, fondata a Milano nel 1899, si è dedicata per molti decenni dal 1917 alla costruzione di auto sportive nella sua sede di Brescia. Nella prima edizione della “Mille Miglia” nel 1927 le vetture turismo OM si piazzano nelle prime tre posizioni. Nel 1933 OM entra a far parte del gruppo Fiat, mantenendo però sempre il proprio nome sul mercato. Quattro anni dopo sono costruiti gli impianti produttivi a Milano e a Brescia. Il giro d’affari, incrementato nel frattempo con la produzione di autobus, camion, turbine per navi e sistemi di refrigerazione, viene diviso in tre grossi ambiti aziendali. Nel 1951 l’azienda OM presenta il suo primo carrello elevatore a forca con motore a combustione e pochi anni dopo crea 48 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 49 la propria organizzazione di vendita per il settore dei veicoli per trasporto interno. Negli anni Settanta la OM diventa parte dell’IVECO, azienda del gruppo FIAT specializzata nella produzione di veicoli industriali. Sulla scia di questa Nella prima edizione della “Mille Miglia” nel 1927 le vetacquisizione viene costruito ture turismo OM si piazzano nelle prime tre posizioni. l’impianto di Bari che sarà ampliato in seguito. Dal 1975 la OM diventa Fiat Carrelli Elevatori e acquisisce all’inizio degli anni Ottanta la ditta italiana Pimespo produttrice di veicoli per la movimentazione delle merci e stoccaggio, con sede a Luzzara. La società diventa il maggiore fornitore italiano di veicoli per trasporto interno, movimentazione merci e stoccaggio. Uno sviluppo paragonabile a quello avuto da STILL con l’acquisizione della Wagner e del segmento legato sempre alla movimentazione merci e stoccaggio. Nel 1992 la Linde partecipa con il 51 per cento al gruppo FIAT OM di Milano. In questo momento l’azienda vende 14.000 veicoli l’anno della marca OM Pimespo in Europa, Africa settentrionale e Medio Oriente. Negli anni successivi la Linde aumenta gradualmente la sua partecipazione nell’azienda che si è trasferita nel frattempo da Milano a Lainate; nel 2003 acquisisce da FIAT (IVECO) il restante 25 % della quota tornando al nome tradizionale del marchio di OM Carrelli Elevatori. L’azienda, seguendo una strategia multimarca, gode all’interno del gruppo Linde di uno status indipendente comparabile a quello di STILL. Alla fine degli anni Novanta la Linde cambia la sua politica aziendale nei confronti della OM. L’azienda italiana deve rinunciare ora alla produzione in piccola scala e di prodotti di nicchia sostituendoli con quelli del programma aziendale. Con la fondazione del Gruppo KION la OM diventa parte di un nuovo gruppo. All’inizio del 2010 la STILL e la OM stabiliscono una La cooperazione di OM e STILL segna un nuovo passtretta collaborazione con il motto so nella realizzazione di una strategia multimarca “insieme siamo forti”, per rafforzare le sinergie nella produzione e nelle all’interno del Gruppo KION. vendite proprio sul mercato italiano. All’inizio di giugno 2010 nell’impianto di Bari vengono prodotti i primi carrelli elevatori a forca STILL con il convertitore di coppia (convertitore di propulsione) della serie RC 40. Con questa serie la STILL vuole soddisfare ancora di più la richiesta di prodotti con funzioni base, soprattutto nei paesi dell’Est europeo e in quelli emergenti. Nel 2008 e 2009 l’impianto di produzione di Bari è stato colpito dalla recessione mondiale e dalle conseguenze legate al contratto di produzione con la Komatsu. Per il forte calo della capacità produttiva locale l’impianto viene chiuso nel 2011. Al contrario il sito produttivo OM a Luzzara rimarrà un impianto produttivo molto importante per i veicoli di movimentazione e stoccaggio dei marchi del Gruppo KION. La cooperazione di OM e STILL segna un nuovo passo nella realizzazione di una strategia multimarca all’interno del Gruppo KION. Il marchio OM deve consolidare la propria posizione sul mercato interno italiano. Per questo motivo il servizio di assistenza e l’organizzazione aziendale del marchio OM si indirizzano in modo particolare al mercato italiano. OM ha il controllo delle attività commerciali di STILL in Italia. Nel prossimo futuro STILL e OM si presenteranno con una gamma di Da produttore a fornitore globale di servizi 51 prodotti comune. La strategia che ne risulta è quella secondo cui ogni partner dovrebbe occuparsi di ambiti dove si hanno le competenze migliori (“best of both words”); STILL si dedicherà infatti in futuro ai mercati esteri e OM STILL si concentrerà invece sul mercato interno italiano. internazionale della STILL appartiene quasi alla tradizione dell’azienda. Oggi STILL è presente sui mercati mondiali con 172 aziende internazionali con filiali proprie, 2000 centri per il servizio di assistenza e 141 rivenditori, 42 filiali europee e un nuovo ufficio di rappresentanza a Singapore. Sono descritti di seguito due di questi business internazionali in cui la STILL mostra a livello mondiale la sua presenza - una descrizione di persone che hanno dato un grosso contributo al marchio STILL nei paesi di appartenenza. Le aziende STILL all’estero La presenza del marchio STILL all’estero risale a molto tempo fa. Già nel 1924, pochi anni dopo la fondazione dell’azienda, la STILL si presentò alla fiera export di Lipsia. Fin dall’inizio la STILL perseguì la strategia di mostrare chiaramente la sua immagine sui mercati mondiali collocandosi come un’azienda aperta verso il mondo. La partecipazione alla fiera industriale di Copenhagen nel 1951 fu menzionata dalla stampa di Amburgo con il titolo “STILL in tutto il mondo”. In pochi Oggi STILL è presente sui mercati mondiali con 17 azi- anni la STILL conquistò riuscì ende internazionali con filiali proprie, 2000 centri per il a diventare fornitore di come servizio di assistenza e 141 rivenditori. clienti abituali come le aziende ferroviarie nazionali di otto paesi tra cui l’Italia, il Belgio, i Paesi Bassi, la Svezia e il Giappone. Anche l’impegno in campo umanitario dell’azienda si orientava in un ambito internazionale. Nel 1962 la STILL consegna gratuitamente un generatore di corrente all’ospedale diretto dal Premio Nobel per la pace Dott. Albert Schweitzer, costruito in una foresta del Gabon. La lettera di ringraziamento scritta da Albert Schweitzer fa parte dei documenti importanti che si trovano nell’archivio dell’azienda. All’inizio degli anni Ottanta il commercio crescente con l’estero ha una grossa parte nello sviluppo positivo dell’azienda. Nel 1984 quello export costituisce più della metà dell’intero fatturato. Dopo i successi registrati in patria, è una conseguenza logica andare oltre confine, sfruttando le esperienze fatte in Germania. Il business 52 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 53 STILL Belgio Hugo De Meyer, Dirigente STILL Belgio dal 1988 al 2006 Dal 1988 al 2006 Hugo De Meyer è stato dirigente dell’azienda estera in Belgio. In precedenza aveva fatto un’esperienza nel settore delle vendite presso il concessionario belga Egemin ad Anversa. Nel 1976, con la fondazione dell’azienda estera STILL, 45 dipendenti si spostarono dalla Egemin alla STILL. Si aprirono per Hugo De Meyer diverse possibilità: andare a lavorare presso Schäfer, specializzato in veicoli per trasporto interno e movimentazione merci, da STILL oppure rimanere da Egemin. Nel 1987 si cercava un nuovo amministratore delegato per l’azienda estera della STILL; Jan van Weyck, ex amministratore delegato della Egemin disse a Hugo De Meyer, una notte a mezzanotte : “Devi farlo tu, ragazzo mio!”. Chiamò Ingo Schröder ad Amburgo, mostrò il suo interesse per quella posizione, gli fu risposto con un “finalmente”. Sig. De Meyer, quando è stato responsabile dell’azienda estera belga STILL si è registrata la progressiva integrazione dell’economia europea - a cominciare dalla Comunità Economica Europea CEE fino ad arrivare all’odierna UE. Da una prospettiva STILL quali pietre miliari si possono ricordare? Hugo De Meyer: “Nel 1969 per la prima volta abbiamo potuto vendere in Belgio carrelli elevatori diesel grazie alla collaborazione tra STILL e la Maschinenfabrik Esslingen. Lavoravo presso un rivenditore perché non esisteva ancora un’azienda estera STILL. Con l’acquisizione dell’azienda Wagner abbiamo fatto un altro passo importante, con i prodotti legati ai veicoli per trasporto interno e alla movimentazione della merce. Abbiamo approfittato anche delle acquisizioni di Fenwick, OM e Pimespo da parte della Linde poiché la nostra gamma di prodotti si è ingrandita, pezzo dopo pezzo.” Da produttore a fornitore globale di servizi 55 L‘introduzione dell‘euro ha avuto un peso per la sua S.p.A.? Hugo De Meyer: “Sicuramente un peso relativo, perché nelle vendite STILL valgono i prezzi di catalogo e gli sconti che potevano essere concessi, già stabiliti in precedenza.” Durante il suo incarico quale ruolo hanno giocato le mentalità regionali degli utilizzatori nel settore della logistica? Rispetto al passato rileva delle differenze importanti per quanto concerne le preferenze a livello locale? Hugo De Meyer: “Le preferenze a livello locale hanno giocato prima un ruolo molto importante. Oggi contano in generale la qualità, l‘assistenza e un prezzo accettabile. I clienti sanno che se la qualità è superiore possono guidare il veicolo più a lungo e in modo più vantaggioso. Il Belgio è una nazione piccola, ci si conosce, e la cura nelle relazioni, il “people business” è sicuramente decisiva. Per questo motivo il settore degli acquisti non gioca ancora un ruolo così importante. La continua riduzione delle barriere commerciali rende sempre più facile l‘accesso a fornitori e acquirenti globali.” Qual era il rapporto con il concorrente Linde in Belgio? Hugo De Meyer: “Con l‘acquisizione di STILL da parte di Linde i dipendenti della concessionaria di Linde Motrac dicevano: “quelli di STILL ci appartengono”. Linde era il più grosso concorrente nel mercato belga, di per sé relativamente piccolo. Ci fu un vero e proprio “torneo di coppa” per il numero di unità vendute. La „coppa del mese“ passava di mano in mano al vincitore successivo. Il team STILL ha vinto la coppa almeno tre volte in quattro anni.” Secondo Lei la fiducia duratura in un marchio ha un ruolo cruciale nei paesi del Benelux oppure lo è il bilancio a breve termine costibenefici? Hugo De Meyer: “Prima la fiducia nel marchio giocava secondo me un ruolo ancora maggiore. La fiducia nell‘ottima qualità del servizio di assistenza era “molto” importante. Oggi la fiducia nella qualità del servizio di assistenza è “ancora” importante. Il motivo è questo: il bilancio costi benefici gioca il ruolo principale sullo sfondo dell‘importanza crescente del giro di affari con le attrezzature in noleggio (quota di circa il 40 %). Fissando le nostre condizioni gli acquirenti possono pianificare il budget esattamente al centesimo. Il servizio di assistenza è già incluso nel contratto di noleggio. La validità dei contratti nell‘ambito della “logistica” è sempre più breve. Prima duravano in media 5 anni – oggi 3. Una tendenza importante è che i clienti decidono in modo sempre più determinato facendo considerazioni di carattere ambientale. Qual è il grado delle emissioni, quanto è alto il consumo – saranno questi i criteri del futuro. Prezzi speciali per i dispositivi a basse emissioni sono uno strumento importante per la commercializzazione.” Il tema del momento è la “globalizzazione” – il mercato interno europeo gioca ancora un ruolo decisivo in questo contesto? Hugo De Meyer: “Nell’epoca Linde” il mercato interno europeo era per STILL ancora più importante rispetto a oggi. KION non ha in Europa un alto grado di notorietà. In Europa e nell’Est Europa la qualità e il servizio di assistenza giocano ancora il ruolo principale.” Con riguardo allo sviluppo di marchi nazionali rispetto a “marchi globali” una caratteristica come quella del “made in Germany” oppure dell’”ingegneria tedesca” fa ancora la differenza per un marchio come STILL? Hugo De Meyer: “Assolutamente sì! La durata è ancora un fattore decisivo e questo porta subito a pensare al “made in Germany”. Tre aziende delle quattro più importanti sul mercato, nello specifico Linde, Jungheinrich e STILL hanno sede in Germania.” 56 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 57 Dal punto di vista di un’azienda estera STILL qual è la sua valutazione della strategia multi marchio del Gruppo KION? Il cliente riesce a distinguere tra i diversi marchi confrontandoli con le proprie esigenze individuali? Hugo De Meyer: “Secondo me è necessario fare in modo che non ci siano troppe parti identiche nei dispositivi del Gruppo KION – il cliente deve sapere che acquista, nel nucleo, un’attrezzatura STILL. Dopo tutto l’elemento di differenziazione è ancora il servizio di assistenza. Questa differenziazione ci deve essere anche nei dettagli, come per esempio una macchina aziendale. Nel lungo termine per i grandi clienti contano l’onestà e affidabilità. Come responsabile di una S.p.A. mi sono sempre occupato personalmente dei clienti più importanti. E’ fondamentale che questi clienti abbiano sempre la sensazione che si agisca concordemente a quanto discusso in precedenza.” Motivare e gestire i dipendenti belgi rientra nelle sue responsabilità. Riconosce nell’azienda estera una “cultura aziendale STILL” unitaria oppure dominano le caratteristiche regionali? Hugo De Meyer: “Il modello STILL aiuta a mantenere l’immagine del marchio nel quotidiano e garantire un’uniformità in tutto il mondo. E’ necessario che il manager dica chiaramente “sì” o “no” – questo vale anche per la sede di Amburgo. Per un “no” bisogna dare una giustificazione chiara. La sede principale può tuttavia in ultima analisi imporre come si debba procedere.” Come descriverebbe la collaborazione con la sede centrale di Amburgo? Si considera di più un “imprenditore nell’azienda” (nel senso di ‘”spirito imprenditoriale”), o piuttosto un sostenitore degli interessi della sede centrale di Amburgo? marketing nel quotidiano. Da un lato c’era la sede di Amburgo, con pratiche societarie e piano finanziario che ci doveva essere presentato, dall’altro eravamo del tutto responsabili dei risultati di bilancio. Questo mi ha portato anche vantaggi: era più facile rispondere alle richieste dei dipendenti dichiarando che la sede di Amburgo aveva posto un veto invece di mettersi a discutere. Ho preso sempre da solo decisioni riguardanti il personale. Le critiche arrivavano velocemente: il mercato in Belgio è molto piccolo, 40-50 dispositivi sono già molti. Una volta il concessionario OM in Belgio aveva vinto una gara dell‘esercito belga. Arrivò subito la telefonata del sig. Schröder da Amburgo che non era d’accordo.” Cosa è cambiato secondo Lei nel corso degli anni, soprattutto in Belgio, ma anche all’interno di tutto il gruppo STILL, nella gestione delle aziende all’estero da parte della sede di Amburgo? Hugo De Meyer: “In primo luogo: in KION la STILL non è più il “secondo figlio preferito,” come eravamo noi nel Gruppo Linde. Da KION si parla oggi del flusso di cassa - prima, quindi nel periodo Linde, si aveva a che fare sempre con l’EBITA, ossia con la pura analisi dei risultati. Il rapporto con la sede di Amburgo, contrariamente a prima, è ora sereno e orientato al dialogo. Prima si doveva presentare ad Amburgo quasi tutto ciò che era da decidere. L’intero progetto dalla A alla Z. Oggi si fa in altro modo. Da Linde si doveva presentare il progetto. Lì c’era una sintesi di tutti i modelli realizzati da altre società del gruppo e poi, su richiesta, si aumentavano le quote alla S.p.A. Nel settore delle vendite era importante il numero di unità vendute in undici mesi, nel dodicesimo improvvisamente il risultato (EBITA). E’sicuramente tardi, se il nuovo anno d’esercizio comincia il primo gennaio. Da giocatore di tennis quale sono questo ha sempre stimolato la mia sportività: se posso vincere 6:0, non vinco 6:2.” Hugo De Meyer: “Con il senno di poi, devo dire: sono stato ambedue le cose – una sorta di amministratore delegato delle direttive di Amburgo e dall’altra “un imprenditore nell’azienda” nell’avviare le politiche di 58 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 59 STILL nei mercati dinamici dei paesi BRIC Da alcuni anni sulle pagine economiche dei mezzi di informazione più importanti risulta sempre il concetto dei paesi BRIC quando si tratta di identificare i mercati del futuro - anche per quanto riguarda il settore dell’intralogistica. Non si tratta come si potrebbe pensare di una comunità di stati legati da un punto di vista contrattuale. I commentatori e analisti hanno messo in relazione sviluppo economico e importanza di quattro stati, con delle grosse somiglianze. La sigla “BRIC” è composta dalle lettere iniziali dei quattro paesi Brasile, Russia, india e Cina. Tre di questi fanno parte dei cosiddetti “paesi emergenti”, quindi paesi in via di sviluppo, ma tutti e quattro registrano tassi di crescita dal 5 al 10 per cento. Per questo motivo molte previsioni partono dal presupposto che questi paesi entro il 2050 supereranno le nazioni guida del G8 dal punto di vista economico, tra cui la Germania e gli Stati Uniti. A questo si aggiunge che gli stati BRIC rappresentano il 40 % della popolazione globale – in altre parole quasi la metà dei consumatori potenziali a livello mondiale. Gli stati BRIC hanno in questo ambito ognuno un profilo diverso. L’India per esempio sfrutta la mancanza di forza lavoro a livello mondiale di esperti di computer di lingua inglese e si sviluppa con la sua industria IT in ascesa come “fabbrica di pensiero mondiale”. La Russia ha enormi quantità di materie prime, la cui estrazione in regioni difficili da raggiungere richiede una logistica ben organizzata. La Cina è considerata con i suoi La sigla “BRIC” è composta dalle lettere iniziali dei salari bassi ancora il “banco quattro paesi Brasile, Russia, india e Cina. Tre di da lavoro del mondo”; ha 800 questi fanno parte dei cosiddetti “paesi emergenti”, milioni circa di potenziali quindi paesi in via di sviluppo, ma tutti e quattro consumatori con una domanda registrano tassi di crescita dal 5 al 10 per cento. interna forte. Per soddisfare tale richiesta sono necessari investimenti enormi nei prossimi anni nel settore della logistica e intralogistica. Questi paesi hanno alcuni gruppi industriali di grandezza paragonabile a quella dei paesi più sviluppati. Si pensi alla Gazprom russa o al gruppo industriale dell’acciaio Arcelor Mittal. La STILL è presente in questi mercati del futuro, per esempio in Brasile. Fino al declino inevitabile dovuto alla crisi finanziaria nel 2009/2010 il paese si è sviluppato in modo rilevante. La grande espansione è infine il risultato dell’unione economica “Mercosur”, fondata La STILL è presente in questi mercati del futuro, per nel 1991, unione cooperativa esempio in Brasile. siglata da molti paesi del Sud America seguendo l’esempio di quanto fatto dai paesi europei. Da qui è scaturito un mercato interno più forte in cui vivono oggi più di 400 milioni di persone. La crescita del Sud America offre alla STILL varie possibilità. La migrazione di impianti produttivi classici verso paesi con salari bassi porta in una media e lunga distanza a una richiesta crescente di prodotti di logistica e intralogistica. Soprattutto prodotti che si distinguono per robustezza, durevolezza e intervalli ridotti per la manutenzione. Proprio i prodotti STILL come il modello RC 40 e ECU approfittano di questi sviluppi del mercato. Non da ultimo il carrello elevatore a forca modello CLX della STILL do Brasil che, orientato 60 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 61 verso le esigenze locali, è così importante per tutto il mercato sud americano. In questo ambito lo sviluppo è comparabile a quello del boom economico descritto all’inizio quando Hans Still festeggiava i primi successi con i suoi robusti carrelli elevatori alimentati da motore diesel. Le nuove tendenze, come la verifica online degli ordini e l’automatizzazione crescente, diventano processi standard e nascerà anche prima la domanda di dispositivi con il corrispondente “valore aggiunto” come il modello RX 70. Soprattutto prodotti che si distinguono per robustezI produttori che diventano con za, durevolezza e intervalli ridotti per la manutenzione. il loro marchio partner affidabili Proprio i prodotti STILL come il modello RC 40 e ECU dei propri clienti già con i loro approfittano di questi sviluppi del mercato. prodotti economy negli anni dello sviluppo economico riusciranno a dare anche in seguito la qualità massima nella loro gamma di prodotti. Motivo sufficiente per prestare particolare attenzione a questi mercati per la politica futura riguardante i prodotti e le vendite. di nuovo la produzione dei marchi STILL e Linde nell’impianto KION a Rio de Janeiro. All’inizio del 2011, a San Paolo, si pongono le basi di un nuovo impianto per la costruzione di veicoli per trasporto interno progettati specialmente per le esigenze del mercato sudamericano. Oggi la KION SA ha circa 300 dipendenti. Una sede specifica nell’area di San Paolo si occupa della vendita di prodotti dei marchi STILL e Linde. KION è leader nel mercato sudamericano dei settori veicoli da trasporto interno, movimentazione merci e stoccaggio, nonché dei carrelli elevatori elettrici. La quota totale di partecipazione dell’azienda STILL nel mercato sudamericano per quanto riguarda carrelli elevatori elettrici, veicoli per trasporto interno e movimentazione merci ammonta al 26 per cento, tutta la KION SA arriva al 35 per cento. Frank Bender (45 anni), direttore della STILL do Brasil e KION Sud America, dipendente del marchio STILL da 13 anni con diverse funzioni racconta durante l’intervista le sue esperienze in Brasile. La storia di successo di KION Sud America (KION SA) comincia nel 2001 con un ufficio formato da due persone presso la Ferro Stahl. L’azienda acquisisce un produttore brasiliano la cui gamma di prodotti passerà poi al marchio STILL. L’azienda può contare su una base solida di competenze con l’acquisizione di un impianto produttivo del concorrente Jungheinrich per la linea di produzione “Ameise” a Rio de Janeiro. Non esiste in Sud America in questo settore un’azienda forte locale che possa offrire veicoli per trasporto interno e movimentazione merci. Aziende di tutto il All‘inizio del 2011, a San Paolo, si pongono le basi di un mondo sono presenti con i propri nuovo impianto per la costruzione di veicoli per traspor- prodotti. II concorrenti più to interno progettati specialmente per le esigenze del importanti di STILL sono la Nacco e la Toyota. Dopo i primi anni di mercato sudamericano. crescita sfrenata la crisi economica del 2009 coinvolge anche il Brasile e non senza lasciare tracce. Già dal secondo semestre del 2010 il mercato sudamericano si riprende mostrandosi da quel momento sorprendentemente forte e aumenta 62 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 63 STILL nei mercati dinamici dei paesi BRIC Amministratore delegato di KION Sud America Sig. Bender, come direttore della filiale brasiliana della STILL opera in una dei paesi economici più dinamici al mondo. Nei cosiddetti paesi BRIC cui appartiene anche il Brasile sono del tutto comprensibili tassi di crescita della produzione economica a due cifre. Questo vale anche per STILL do Brasil? Frank Bender: “Il Brasile è tra i paesi BRIC quello con i tassi di crescita minori, anche se ancora in una posizione preminente. Soprattutto negli ultimi anni l‘economia brasiliana si è stabilizzata e non dipende più così fortemente dalle oscillazioni economiche mondiali. Il mercato dei veicoli per trasporto interno sta crescendo con tasso rilevante e Still cresce più velocemente del mercato - grazie alla produzione locale.” STILL dispone a Rio de Janeiro e a San Paolo di propri siti produttivi, dove si investe moltissimo. In questo contesto sono determinanti i dazi doganali alti e in modo particolare le fluttuazioni valutarie oppure gioca un ruolo decisivo la redditività dovuta alla produzione locale? Frank Bender: “l Brasile ha dazi d‘importazione ancora molto elevati per proteggere l‘industria locale. Da quando il real brasiliano si è molto rivalutato le importazioni diventano possibilità vantaggiose. Per questo motivo la produzione locale non è solo un vantaggio competitivo per Da produttore a fornitore globale di servizi 65 i costi ma per motivi psicologici: un fornitore si deve sentire in dovere verso il Brasile e verso i clienti. I fornitori locali hanno dei vantaggi per quanto riguarda la flessibilità, rendono possibile ai loro clienti l’accesso ai programmi di finanziamento statali e garantiscono un servizio di assistenza post-vendita.” Quali criteri sono importanti per i clienti sudamericani nella scelta di un marchio? La “robustezza”, “l’ottima qualità” o il “valore aggiunto” ? Frank Bender: “I mercati sudamericani sono molto eterogenei. Questo è mostrato dal fatto che ogni mercato e ogni segmento ha un altro leader di mercato. Mentre in Brasile, per esempio, il segmento economy è ancora abbastanza piccolo (sotto il 20 per cento) in Argentina tre su quattro carrelli elevatori venduti sono dispositivi economy. Nel più grande mercato del Sud America, il Brasile, per i motivi sopra elencati si preferiscono dispositivi prodotti localmente. I clienti scelgono in generale attrezzature facili dal punto di vista tecnico e affidabili; considerate le grosse distanze che li separano dai centri di assistenza questi ultimi sono di norma interni all‘azienda stessa. Oltre ai noti modelli europei STILL presenta per il mercato sudamericano dei dispositivi adattati che non sono offerti altrove. Questi sono per la maggior parte di fabbricazione brasiliana ma fanno anche parte della gamma prodotti del Gruppo KION.” Quale ruolo gioca in Sud America i fattori “sostenibilità” e “compatibilità ambientale”? Frank Bender: “In questo ambito il Sud America ha sicuramente bisogno di recuperare. E’ logico pensare che per prima cosa si debbano coprire i bisogni fondamentali della popolazione. Si deve però osservare che negli ultimi anni grosse aziende fanno sempre di più attenzione a presentare un business in modo eco-compatibile, ponendo questi temi anche nel programma di vendite. Nel nostro settore questi stessi argomenti affiorano sempre più frequentemente ma soltanto in pochi casi sono decisivi per gli acquisti.” In Sud America la STILL è considerata dai clienti come “marchio globale” o il ruolo maggiore è giocato dal fatto che esista una produzione locale e “STILL do Brasil” sarebbe in questo quindi un “marchio locale”? Frank Bender: “Ambedue le possibilità; i clienti globali scelgono volentieri fornitori altrettanto globali; per i clienti che operano solo a livello locale, quindi la maggioranza, la produzione locale è importante.” Alcune aziende che agiscono a livello mondiale investono meno in dettagli tecnici ma tutto sulla fiducia nel marchio stesso. Vendono così gli stessi prodotti con successo in tutto il mondo. Può essere un esempio della strategia futura di STILL? Frank Bender: “Naturalmente il marchio aiuta, ma è solo una parte di un pacchetto globale. Cruciale per il successo in Sud America – e in particolare qui in Brasile – è la presenza dal punto di vista produttivo, in modo particolare con dispositivi che sono adattati tecnicamente alle esigenze locali.” Abita e lavora in Brasile con collaboratori locali. Sulla base della sua esperienza la motivazione e il modo di fare funzionano qui diversamente che in Germania? Frank Bender: “Sono brasiliano io stesso e a tale riguardo mi rimane difficile rispondere. Quello che è evidente è che in Germania sono in primo piano la tecnica e il prodotto, qui invece le esigenze e la soddisfazione del cliente. Tutto qui è più emotivo e meno razionale. Mentre in Germania le azioni sono pianificate nel dettaglio e a lungo e poi trasformate secondo quanto pianificato qui si attua un piano descritto in grandi linee e si affrontano le problematiche quando si prospettano. Il rapporto con i dipendenti ha qui qualcosa di americano che ha a che fare con la sicurezza perché qui non esiste la sicurezza del posto di lavoro che si conosce in Germania.” 66 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 67 Quale ruolo gioca la formazione di nuove leve e l‘interesse verso STILL come datore di lavoro portatore di un marchio nell‘acquisizione di nuovi talenti? Frank Bender: “Con la crescita economica continua esiste un bisogno maggiore di collaboratori con una buona formazione; pensiamo che negli ultimi due, tre anni ci sia un aumento significativo della concorrenza per quanto riguarda la ricerca del personale. Problematico è il settore dei tecnici dell‘assistenza. STILL è quasi l‘unica azienda a formare internamente la figura professionale di tecnico dell‘assistenza. Può anche succedere che la concorrenza ma anche i clienti cerchino di portarseli via. Anche negli altri settori aumenta la concorrenza, cosa che si rispecchia poi nello sviluppo del livello di salari e stipendi. Non si ha molta competizione con i nostri concorrenti ma con i grossi produttori nel settore automobilistico o delle macchine per l‘edilizia. Con i nostri programmi di formazione nei tre siti brasiliani cerchiamo di legare a noi giovani talenti, riportando un successo a fasi alterne. Forse è proprio questo il problema della generazione Y, non avere pazienza per raggiungere uno sviluppo solido.” Quale ruolo ha l’immagine dell‘azienda STILL nel suo lavoro quotidiano in Brasile? Frank Bender: “Quanto dico può suonare strano ma ha un‘importanza rilevante. Questo ha a che fare sicuramente con la dimensione (ancora) molto piccola della nostra unità. Nella selezione di nuovi collaboratori oltre alla competenza tecnica è importante per noi che la chimica sia quella giusta, che il nuovo dipendente sia compatibile con noi. Non sempre è scelto quello tecnicamente migliore bensì il candidato che come “pacchetto completo” si adegua di più al marchio STILL. L’orientamento al cliente è per noi al primo posto. Formiamo inoltre i nuovi dipendenti non soltanto dal punto di vista tecnico e professionale ma anche per quanto riguarda le competenze sociali che sono ancorate nella filosofia dell’azienda. Il modello di azienda è secondo il nostro giudizio utilizzabile in tutto il mondo, rimanendo globale e nello stesso tempo specifico.” Quali caratteristiche ritiene particolarmente interessanti nella scelta del personale? Frank Bender: “Come già detto: la competenza tecnica non è il punto fondamentale. I nuovi collaboratori devono adattarsi alla nostra “famiglia”. Sono alla ricerca di persone oneste, persone che hanno gli occhi lucidi parlando dell‘azienda, persone che non pensano soltanto ai soldi. Fanno parte dello stesso gruppo e vogliono raggiungere qualcosa insieme. Ripeto: è importante che la persona si trovi bene nel team.” Come riesce a sentirsi parte della famiglia STILL a 10.000 chilometri di distanza in linea d‘aria dalla casa madre di Amburgo? Frank Bender: “Era necessario avere questa sensazione sin dall’inizio anche se sono molto lontano. Non mi ha creato mai problemi. Potevo ogni volta parlare dei problemi con l’ufficio centrale di Amburgo. I colleghi della casa madre amburghese sono sempre pronti a comprendere i problemi degli altri paesi, cosa che sulla base della mia esperienza non è così scontata nelle aziende tedesche con filiali all’estero. La STILL è molto aperta, si può operare localmente e parlare apertamente sulle strategie per avere successo. Ricevo questo aiuto forte da STILL.” Lei è l‘unico all’interno del Gruppo KION ad avere la responsabilità di una divisione STILL e una divisione Linde sotto lo stesso tetto, e con successo. Quali sono secondo Lei le differenze sostanziali nella cultura d’azienda delle due unità ? Frank Bender: “All’inizio ho fatto un errore. Mi sentivo del tutto parte della STILL e avrei voluto che anche i dipendenti Linde lo fossero. Ho visto subito che così non poteva funzionare. Le due aziende sono totalmente diverse e nonostante questo di successo. Pensano e operano ancora ponendo l‘attenzione alle esigenze della clientela; si può affermare che STILL sia il marchio più emozionale.” Sig. Bender, grazie per l’intervista. 68 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 69 Le filiali STILL come basi del successo dell‘azienda Se si chiede a imprenditori affermati la loro ricetta del successo per uno sviluppo significativo, si ottiene ancora una volta la risposta “delega delle responsabilità”. Il principio del decentramento che consiste nel far agire il capo, il responsabile di dipartimento o anche il direttore di una filiale come un “imprenditore nella sua azienda” impedisce non soltanto in aziende che crescono velocemente che il manager si perda nei dettagli. Molti manager hanno paura di affidare dei compiti, sia per falsa ambizione o perché non hanno abbastanza fiducia nei loro dipendenti. I vantaggi della delega sono evidenti: guadagnare del tempo per compiti realmente più importanti ed essere meno sottoposti a stress. I dipendenti a loro volta sono incoraggiati dall’acquisizione di nuovi compiti e responsabilità e sono quindi più motivati. L’idea di decentralizzare è uno dei motivi del successo di STILL. Permette ai dipendenti flessibilità, responsabilità, efficienza e imprenditorialità nei diversi settori aziendali. Questo vale in modo particolare per le filiali STILL in Europa. Sono dirette dai responsabili di filiale che agiscono come “imprenditori nell’azienda”: hanno notevole autonomia e piena responsabilità per la produttività della loro filiale. Questo significa in pratica: ampia responsabilità per quanto riguarda il fatturato e i risultati. Ciò include la responsabilità della scelta del personale. In L’idea di decentralizzare è uno dei motivi del successo tutto questo il responsabile della filiale di STILL non agisce di STILL naturalmente solo nell’interesse della propria filiale ma soprattutto nell’interesse di tutta l’azienda STILL. Con l’introduzione a livello aziendale di una contabilità basata su SAP e di un sistema di Scorecard, il dialogo tra sede centrale e le sedici filiali STILL viene posto su una base solida. La conversione organizzativa basata sul principio della gestione decentrata comincia da STILL nel 1953 con la fondazione delle filiali di Stoccarda e di Francoforte sul Meno. Un anno dopo comincia a lavorare la Filiale Nord ad Amburgo. In questo modo l’azienda compie il primo passo passando da produttore ad azienda di servizi a livello nazionale. STILL decide molto presto di fornire consulenza e seguire i suoi clienti regionali con personale interno. Questo non era e non è scontato, come si può riscontrare dalle strategie della concorrenza. L’azienda Linde MH pone le basi per una cultura del fornitore che si sviluppa in modo ampio. Hans Still e i suoi successori alla guida dell’azienda fanno di questo un loro punto di forza. La strategia decentrata orientata alle esigenze regionali assicura all’azienda STILL non solo una forte posizione nelle vendite, ma è anche la base per il servizio di assistenza che ha guadagnato negli ultimi decenni un significato sempre maggiore. L’espressione visibile del successo di un’organizzazione decentralizzata di vendita è la crescita eccezionale del fatturato che STILL dall’inizio degli anni Settanta può dimostrare in modo continuativo. Se le vendite ammontano a 200 milioni di marchi nel 1971 si sono quasi triplicate a metà degli anni Ottanta oltrepassando il miliardo nel 1989. Parallelamente a questo sviluppo dinamico nella sede centrale della società, STILL investe in progetti per fornire un’assistenza migliore ai 70 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 71 propri clienti. Nel 1983 a Brema e un anno dopo a Monaco vengono fondate delle filiali principali nuove e moderne per migliorare il servizio di assistenza in queste regioni. Dopo la riunificazione del 1989 STILL basa anche il processo STILL decide allora di organizzare convegni di specialisti “Sviluppo a est” sul principio di su punti chiave della logistica interna all’azienda, in filiali proprie nei nuovi Länder luoghi molto importanti dei nuovi Länder, per esempio tedeschi. Il fondamento di questo nell’Hygiene Museum di Dresda. sviluppo è l’istituzione, nel 1990, di un ufficio vendite a Lipsia. Le sole filiali non rendono ancora famoso il marchio STILL presso un più grande pubblico. STILL decide allora di organizzare convegni di specialisti su punti chiave della logistica interna all’azienda, in luoghi molto importanti dei nuovi Länder, per esempio nell’Hygiene Museum di Dresda. Con l’aiuto di questa “comunicazione diretta” la STILL e la sua area di competenza riescono ad avere una presenza forte e il riconoscimento del marchio stesso nell’ex Germania Democratica. Gli organizzatori della casa madre di Amburgo sono quasi sopraffatti dal grande interesse della popolazione. Spesso i contenuti della conferenza devono essere ripetuti più volte nello stesso luogo. Si ha un grande bisogno di informazioni dopo quaranta anni di economia pianificata socialista. Seguono rapidamente filiali nelle sedi di Rostock, Erfurt e di Magdeburgo, unitamente a una fitta rete di rivenditori autorizzati a Cottbus, Bergen / Rügen, Golzow e Weinböla. STILL attua tutta l’operazione “Sviluppo a est” non soltanto in modo veloce ed efficiente ma anche applicando modi non convenzionali per attuare il cambiamento. Anche se nei primi anni dopo la riunificazione presso le aziende tedesche occidentali e i fornitori regna una specie di “febbre dell’oro” e viene sfruttata la poca esperienza della nuova clientela il comportamento dell’ex amministratore delegato Ingo Schröder si basa sulla correttezza. Ogni cliente riceve da STILL – anche senza aver espressamente richiesto - gli sconti abituali. Una pratica corretta che non è all’ordine del giorno presso la concorrenza. Le 14 filiali STILL insieme con centri di assistenza e noleggio dispositivi supportano i clienti in tutta la Germania. Parallelamente alla costruzione e sviluppo di filiali nei nuovi Länder tedeschi la STILL costruisce la sua presenza passo dopo passo dopo la caduta della “cortina di ferro” nell’Europa dell’est: in Ungheria (1992), Repubblica Ceca (1993), Polonia (1995) e Russia. La presenza regionale e quindi la conoscenza esatta delle esigenze specifiche di questi “mercati in movimento” è prerequisito per la vendita di successo di servizi e prodotti particolari che richiedono soprattutto nella fase iniziale di sviluppo delle economie pubbliche. Nei primi anni Novanta STILL beneficia delle capacità sviluppate nell’Europa Parallelamente alla costruzione e sviluppo di filiali dell’Est nel settore della produzione. nei nuovi Länder tedeschi la STILL costruisce la sua Linde fonda nel 1993 insieme presenza passo dopo passo dopo la caduta della con la Jungheinrich AG la Juli “cortina di ferro” nell’Europa dell’est. Motorenwerk nella città ceca di Brünn. Già un anno dopo comincia in questa sede la produzione di motori elettrici. Tre anni dopo con l’acquisizione della Lipo Werke a Cesky Krumlov nella Boemia meridionale da parte della Linde si ha a disposizione una fabbrica per la produzione di componenti di trasmissione per carrelli elevatori a forca, fabbrica che fornisce anche STILL. Oggi sulla scia della strategia globale KION sono prodotti in questa sede tutti gli assi motore e assi sterzanti per il gruppo. Questi esempi mostrano quanto sia la rete globale a livello europeo sia quella mondiale comprendente sedi di vendita e siti produttivi STILL subiranno in futuro un’accelerazione. 72 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 73 STILL PartnerShip Quasi tutti conoscono la verità lapalissiana “l’ufficio vendite vende il primo dispositivo, il servizio di assistenza tutti quelli che seguono” ma solo in poche aziende si traggono le conseguenze da questa esperienza. I clienti aspettano dai loro partner e fornitori una cooperazione che va al di là del periodo dell’acquisto dei dispositivi. Solo a chi riesce il passaggio da puro fornitore a “partner di produzione” e consulente del cliente può sfruttare al meglio gli utili potenziali che si trovano nel servizio di Il settore post-vendita di STILL ha una lunga tradizione assistenza cosi detto “settore come importante segmento imprenditoriale. Anche post-vendita”. Guardando l’intero Hans Still vide nel suo team di assistenza che si ciclo di vita di un dispositivo è presentava in modo compatto un fattore importante di chiaro che la quota maggiore degli customer care durevole. utili si ha dopo il nuovo acquisto. Nel settore post-vendita aumenta la tempistica per il servizio di assistenza con l’aumentare dell’età. E’ interesse infine del fornitore quello di mantenere questa catena di valori aggiunti nella sua azienda invece di lasciare a meccanici esterni gli interventi di assistenza necessari. Inoltre, proprio dal punto di vista del cliente i costi relativi al piano di sicurezza della progettazione riguardo al ciclo di vita di un dispositivo, i cosiddetti “Total Cost of Ownership” influiscono sempre di più sulla decisione dell’acquisto. Questo include tutti gli oneri futuri di riparazione, ricambi e servizi di assistenza. Di conseguenza solo i produttori che offrono nel servizio di assistenza un’identificazione completa con i problemi logistici di ogni azienda e soluzioni su misura per i singoli problemi si assicurano la fedeltà a lungo termine dei clienti. I vantaggi di un servizio post-vendita efficace non sono solo nella differenziazione competitiva derivante dall’ “eccellenza nel servizio” e quindi una maggiore incidenza di fidelizzazione del cliente. Anche la diminuzione di informazioni da parte dell’utente al reparto di sviluppo con l’obiettivo di migliorare la performance individuale non può essere sopravvalutata. Il settore servizio post-vendita di STILL ha una lunga tradizione come importante segmento imprenditoriale. Anche Hans Still vide nel suo team di assistenza che si Il settore post-vendita di STILL ha una lunga tradizione presentava in modo compatto un come importante segmento imprenditoriale. Anche fattore importante di customer Hans Still vide nel suo team di assistenza che si care durevole. Oggi, in un presentava in modo compatto un fattore importante di contesto in cui con i mercati customer care durevole. saturi si possono guadagnare fette di mercato soltanto percorrendo la strada di una concorrenza spietata non si può rinunciare a un’assistenza post-vendita efficace come elemento di differenziazione dai concorrenti. Nel 2007 oltre 150 dipendenti del gruppo STILL, gli “STILLianer” provenienti da paesi diversi sviluppano un processo uniforme per il dialogo tra partner delle vendite e del servizio di assistenza includendo le loro esperienze locali. Il modello di cooperarazione scaturito da questo processo chiamato “PartnerShip”, unisce le aree di intervento di tecnici dell’assistenza e personale di vendita e definisce tutti i processi che garantiscono un continuo scambio di informazioni ed esperienze tra le due aree. L’orientamento tramandato per molti anni di un responsabile unico di aree di business singole, come noleggio di attrezzature, dispositivi usati Da produttore a fornitore globale di servizi 75 e post vendita in questo modo si interrompe e il servizio vendite e quello di assistenza lavorano in “tandem”. Tutti i dati dei clienti sono inseriti in un unico sistema e valutati. Si mantengono naturalmente e vengono rafforzate le tradizioni STILL che permettono ai tecnici dell’assistenza di crescere fino ad arrivare a responsabili del servizio assistenza con funzioni decisionali. Un fattore importante di successo nel reparto post-vendita è un approvvigionamento dei ricambi efficiente. Questo risponde perfettamente alle esigenze del triangolo magico – un’elevata disponibilità quindi e qualità adeguata al fabbisogno con l’efficienza migliore verso il cliente. E anche se le filiali pianificano di occuparsi dei propri clienti in modo decentrato e sotto la propria responsabilità vale questo principio: il processo descritto con “PartnerShip” dalla domanda del cliente, passando per il servizio di assistenza interno fino ad arrivare al controllo del successo presso il cliente è vincolante presso tutto il gruppo STILL. Ma la “Partnership” è molto più di una piattaforma di dialogo per i dati dei clienti. Al centro si pone anche l’interazione personale. Un programma di formazione intenso riunisce il personale del servizio di assistenza e quello di vendita per Il processo descritto con “PartnerShip” dalla domanda diversi giorni nella sede centrale del cliente, passando per il servizio di assistenza di Amburgo con partecipanti interno fino ad arrivare al controllo del successo provenienti da vari paesi presso il cliente è vincolante presso tutto il gruppo STILL. promuovendo la comprensione e la conoscenza reciproca. Il risultato è una sostanziale armonizzazione delle attività di vendita e assistenza e una migliore comprensione delle strategie adottate. Concordemente all’orientamento internazionale di STILL la strategia legata al concetto di “Partnership” è stata sarà spostata passo dopo passo in Francia e presto in Italia. In Francia operano consulenti con il nome di “Responsabile Servizio Clienti” (RSC) che conoscono ed esaminano a fondo tutte le esigenze dei propri clienti. Sulla base della loro analisi personale delle esigenze di ogni cliente rendono possibile un’offerta personalizzata. Si cominciano a utilizzare piattaforme di dialogo anche nell’azienda estera della Repubblica Ceca seguendo il modello del “PartnerShip”. La crescita del fatturato raggiunta con “PartnerShip” sia nel settore del servizio post-vendita sia nelle nuove attrezzature conferma la direzione presa. Con la sua introduzione questo programma non è un progetto ultimato ma un processo continuo. L’idea di base di “PartnerShip” è continuamente migliorata e presa come spunto per iniziative in unità autonome dell’azienda come OM e fatte su misura per le esigenze locali e regionali. Rete del servizio di assistenza e vendite di STILL: un esempio di successo per la dinamica di un’organizzazione che impara dai suoi clienti. STILL sotto la protezione di comPlessi industriali diversi Gruppo Quandt e Maschinenfabrik Esslingen Dopo la morte di Hans Still nel 1952 l’azienda STILL entra nel mirino di investitori famosi dell’industria pesante tedesca. Prima della sua morte Hans Still aveva cominciato sicuramente ad avere contatti con diversi investitori per porre su una base solida il futuro della sua azienda. Per la successione non gli sembra sensato trovare una soluzione interna alla famiglia. Negli anni Cinquanta il Gruppo Quandt fa parte delle famiglie industriali più importanti. Cominciando da una piccola azienda commerciale tessile a Pritzwalk nel Meclemburgo Günther Quandt, dopo la Prima guerra mondiale, costruisce un potente gruppo industriale privato con partecipazioni nella Kalikonzern Wintershall, nella Accumulatoren-Fabrik ad Hagen (predecessore della Varta) e nella Industriewerke AG con sedi a Berlino e Karlsruhe. I figli Herbert e Harald, quest’ultimo morto nel 1967 in un incidente aereo, continuarono a sviluppare in modo costante il gruppo che opera in settori industriali vari con miliardi di fatturato. Aveva, tra l’altro, 76 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 77 delle partecipazioni nelle aziende Varta, Mauser Industriewerke, Milupa e BMW. Dopo la morte di Hans Still Herbert Quandt acquisisce direttamente e come fiduciario tramite l’unione delle banche svizzere “Schweizer Bankverein” le quote di maggioranza dell’azienda STILL. Questa acquisizione ha senso per Quandt, perché il segmento di carrelli elevatori elettrici di STILL è alimentato con batterie che Quandt fabbrica presso il suo produttore Afa. Quandt acquista in un certo modo uno dei suoi clienti di batterie. Il legame della STILL con la Maschinenfabrik Esslingen si Dopo la morte di Hans Still Herbert Quandt acquisisce collega con la strategia alla base delle partecipazioni di Herbert direttamente e come fiduciario tramite l’unione delle Quandt. Alla fine del XIX secolo banche svizzere “Schweizer Bankverein” le quote di la Maschinenfabrik Esslingen, maggioranza dell’azienda STILL. fondata per la costruzione di una rete ferroviaria dell’allora Regno di Württemberg, si sviluppa come produttore principale di automotrici per il trasporto di persone, per l’industria e ferrovia da miniera così come veicoli per trasporto interno. Nel 1965 la Daimler-Benz acquisisce il 71 per cento dell’azienda sfruttando i reparti di produzione della Maschinenfabrik Esslingen per l’industria automobilistica. Fino alla vendita al Kuwait nel 1974 anche il 15 per cento della Daimler-Benz appartiene al gruppo industriale Quandt. Nel 1968 la divisione dei veicoli per trasporto interno della Maschinenfabrik Esslingen è venduta a STILL. In questo settore la Maschinenfabrik Esslingen si concentrava ora su carrelli Il nome “SE Fahrzeugwerke Esslingen” rimane all’azienda dal 1968 al 1971. elettrici a contrappeso fino a 45 t. Le trattative di acquisizione furono però molto difficili, perché ognuna delle parti voleva far valere i propri interessi. Questo vale soprattutto per il nome futuro da dare alla società risultante dalla fusione. L’allora amministratore delegato di Esslingen riesce a imporsi arrivando a cambiare il nome in “SE Fahrzeugwerke Esslingen”. Scompare la firma autografa STILL con la “S” in rilievo come un flash elettrico, idea che risale ai fondatori. Dopo la fusione, per liberare rapidamente capacità produttive a Esslingen da destinare al settore automobilistico di Daimler-Benz, vengono smontate tutte le attrezzature della produzione e del magazzino ricambi quasi in una notte e trasferite ad Amburgo. Molte parti sono dichiarate solo parzialmente o per nulla, in modo che nella sede di Amburgo non possano essere identificate. Questo porta enormi difficoltà economiche all’azienda di nuova formazione SE Fahrzeugwerke Esslingen a causa dell’allungarsi dei tempi di consegna fino a un anno. Molti clienti delusi passano alla concorrenza. Il nome “SE Fahrzeugwerke Esslingen” rimane all’azienda dal 1968 al 1971. All’inizio degli anni Settanta quando il Gruppo Quandt registra un fabbisogno di liquidità elevata si cerca un acquirente per la SE Fahrzeugwerke che viene trovato in tempi brevi: la Linde AG a Wiesbaden. Linde AG La “Lindes Eismaschinen AG” fondata nel 1897 da un gruppo di ingegneri intorno a Carl von Linde si concentrò inizialmente sulla costruzione di impianti di raffreddamento – tra i primi clienti sono da ricordare grandi produttori di birra come Paulaner e Guinness. Con la Güldener Motorenwerke fondata in seguito da Carl von Linde e altri investitori arriva all’azienda il segmento dei sistemi di trasmissione. Nel 1956 sono costruiti i primi mezzi di trasporto e due anni dopo presentato il primo carrello elevatore a forca, tutti con trasmissione idrostatica. Questa tecnologia moderna consente un cambio automatico nella marcia avanti e indietro ed è quindi innovativo per quel periodo. Nel 1971 la Linde presenta il suo primo carrello elevatore elettrico. L’acquisizione della SE Fahrzeugwerke nel 1971 ha segnato l’inizio per Linde di una serie di acquisizioni societarie, per esempio della Baker negli Stati Uniti nel 1977 e della Lansing in Inghilterra nel 1989. Alla fine degli anni Novanta con l’acquisizione di quote del produttore 78 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 79 italiano OM la Linde consolida la sua posizione di leader mondiale del mercato nella tecnologia di veicoli per il trasporto interno e movimentazione di materiali. Alla metà degli anni Ottanta la divisione veicoli per il trasporto interno rappresenta nella Linde AG il gruppo più forte. Nell’ottica di una strategia mirata a un doppio marchio l’azienda di Amburgo riacquisterà il nome ben consolidato sul mercato: STILL. Rispetto alla sede centrale di Wiesbaden l’azienda STILL ha una relativa autonomia. Con l’ascesa di Hans Meinhard come membro della direzione della Linde cresce però l’influenza della sede centrale di Wiesbaden che comprende ora anche le decisioni strategiche delle singole unità dell’azienda. Questo porta a trattative talvolta difficili con i responsabili delle aziende singole del gruppo. In generale, le società affiliate sono dal punto di vista aziendale gestite con un “guinzaglio lungo”. L’acquisizione da parte della Linde AG è vista dalla Nel 1956 sono costruiti i primi mezzi di trasporto e dirigenza della SE Fahrzeugwerke due anni dopo presentato il primo carrello elevatore a come una “liberazione”. All’interno forca, tutti con trasmissione idrostatica. del Gruppo Quandt la STILL è stata gestita infine in modo molto rigido e decisioni inattese, come il trasferimento completo dei mezzi di produzione rispettivamente da Stoccarda ed Esslingen ad Amburgo ha portato crisi evitabili e interruzioni gravi nell’attività aziendale. Acquisizioni di rilievo di aziende come Saxby, Wagner Schildkröte, Ameise do Brasil, Stocka e OM non sarebbero state in seguito possibili senza il capitale della Linde AG. STILL beneficia di ciascuna di queste acquisizioni, e si può sviluppare passo dopo passo come fornitore di servizi globale. In questo contesto si deve vedere anche il successivo tentativo peggiorativo fatto all’interno del Gruppo Linde, insieme a Komatsu e OM di formare un “gruppo giallo”. La strategia fallì da una parte perché non si riuscì ad avere una partecipazione di maggioranza della Komatsu, e dall’altra perché le sinergie promesse dal trasferimento di tecnologia da una parte si riversarono alla Komatsu. Il progetto comune di un carrello elevatore con “convertitore intelligente”, che è stato pensato per sostituire la trazione diesel-elettrica di STILL a causa della mancanza di efficienza energetica non raggiunse mai la produzione di serie. La posizione attuale come fornitore di primissimo piano all’interno del Gruppo KION è visto anche come risultato dell’appartenenza alla Linde AG dal 1973 al 2006. GRUPPO KION Nel 2002, il prof. dott. Wolfgang Reitzle diventa membro del consiglio direttivo di Linde e soltanto un anno dopo ricopre la posizione di amministratore delegato. Nel 2003 Hans Meinhard lascia il consiglio di vigilanza. Sin dall’inizio l’obiettivo di Wolfgang Reitzle è quello di far concentrare l’azienda sui gas industriali. Nel 2006 grazie alla sua gestione la Linde AG riesce ad acquisire il produttore di gas industriale britannico BOC e con questo si prepara a diventare leader del mercato mondiale in questo settore. Nel 2007 la sede centrale dell’azienda è trasferita da Wiesbaden a Monaco . Per rifinanziare la partecipazione BOC e trasformare la Linde in semplice produttore di gas tecnico Wolfgang Reitzle forma una holding con i tre marchi STILL; Linde Material Handling e OM Pimespo. Il nome della holding è: Gruppo KION. La parola “Kion” deriva dalla lingua dei Masai. Per la popolazione di guerrieri e nomadi dell’Africa orientale “Kion (Gozi)” significa “assumere la leadership”. Con un fatturato di 3,2 miliardi di euro il Gruppo KION ha in questo momento a livello mondiale una quota di mercato del 19 per cento, trovandosi subito dietro la Toyota, diventata azienda leader del mercato dopo acquisizioni varie. Già in precedenza Wolfgang Reitzle aveva prescritto alla divisione dei carrelli elevatori a forca delle misure di austerità per aumentare i risultati aziendali. Nel 2006 il Gruppo Linde vende il Gruppo KION per 4 miliardi di euro agli investitori finanziari americani Kolberg, Kravis, Roberts (KKR) e alla banca di investimenti 80 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 81 Goldman Sachs. Gli investitori accettano gli accordi per mantenere la sede dei marchi Linde MH e STILL, accordi siglati con i rappresentanti dei lavoratori della divisione carrelli elevatori a forca in Germania. L’aspetto più importante di questi accordi è che fino al 2011 nessun impianto tedesco sarà trasferito nell’Est Europa. In cambio i dipendenti fanno concessioni tra cui la flessibilità dell’orario di lavoro e concordano tagli di premi e prestazioni oltre la normale tariffa. veicoli e si occupa della formazione di tecnici e collaboratori del servizio di assistenza dei marchi del gruppo industriale e rivenditori. Sotto la protezione del Gruppo KION STILL ha trovato una sede come marchio indipendente e ha beneficiato in vari modi della rete di un gruppo di aziende con settori di competenza equivalenti. Il Gruppo KION comprende i marchi Linde, Linde Material Handling, Linde Hydraulics, Fenwick, Baoli e Vestas. Quella multimarchio è una parte fondamentale della strategia del Gruppo KION. L’obiettivo dichiarato è quello di consolidare la propria leadership di mercato in Europa. Ogni marchio ha i propri punti di forza e approfitta Sotto la protezione del Gruppo KION STILL ha dei canali di distribuzione trovato una sede come marchio indipendente e ha comuni del Gruppo KION nei beneficiato in vari modi della rete di un gruppo di rispettivi mercati. L’offerta si aziende con settori di competenza equivalenti. estende ben oltre la semplice commercializzazione di veicoli nuovi. Il Gruppo KION copre meglio l’intero fabbisogno dei clienti per quanto riguarda soluzioni e servizi per il flusso di materiali all’interno di un’azienda. Il Gruppo KION è presente in tutte le aree in via di sviluppo. Gestisce impianti di produzione in Brasile e Cina, ed è rappresentata con una capillare struttura commerciale e di assistenza in tutti i mercati più in crescita. L’organizzazione di approvvigionamento centralizzata offre vantaggi sui costi per tutti i marchi del gruppo industriale. Questa filosofia è alla base della creazione del KION Warehouse Systems GmbH (KWS). La consociata sviluppa e produce carrelli per i magazzini con scaffali alti per i marchi del gruppo Linde, Fenwick e OM ed è specializzata in veicoli per trasporto interno e movimentazione merci in corridoi stretti nella sede di Reutlingen. Come fornitore di servizi interno al gruppo la KWS fa da supporto ai marchi del Gruppo KION nella pianificazione degli ordinativi e loro sviluppo. KWS fornisce anche supporto tecnico per la messa in funzione dei 82 Da produttore a fornitore globale di servizi Da produttore a fornitore globale di servizi 83 04 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori “Un‘azienda che vive solo per il profitto è come chi vive solo per respirare”. Hermann Josef Abs, ex portavoce del Consiglio di Amministrazione della Deutsche Bank AG In un’azienda, come si rende visibile la “cultura aziendale”, molto richiesta negli ultimi anni, nella collaborazione quotidiana di dipendenti, fornitori e clienti? Perché è così importante? Alcuni esempi presi dal quotidiano evidenziano subito di cosa si tratti: si parla di cultura aziendale quando il cliente è assistito dal venditore prima e dopo l’acquisto con la stessa attenzione La cultura di una società ha delle conseguenze econoe cura oppure se i dipendenti mico aziendali - in positivo o in negativo. Al momento lavorano visibilmente per un obiettivo comune e i colleghi della scelta i clienti preferiscono fornitori professionali, impiegano tutte le loro forze collaborativi e cordiali. per sostenersi reciprocamente. Questo significa anche che ogni dipendente sa bene cosa il suo capo, i suoi colleghi e i clienti interni si possano aspettare da lui. Quando c’è un problema si cerca la soluzione e non il responsabile. Gli esempi mostrano quanto segue: la cultura di una società ha delle conseguenze economico aziendali - in positivo o in negativo. Al momento della scelta i clienti preferiscono fornitori professionali, collaborativi e cordiali. Dipendenti molto qualificati sceglieranno aziende che hanno una cultura positiva in cui la produttività è retribuita - in caso contrario se ne vanno. Una buona cultura aziendale è quindi anche un vantaggio competitivo – qualcosa in più che la concorrenza non può copiare facilmente. Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 87 Il rapporto reciproco dei dipendenti di un’azienda internamente e verso l’esterno ha molto a che fare con la storia dell’azienda. Le esperienze che i collaboratori hanno fatto con e nell’azienda formano una sorta di “pensiero collettivo“ che entra in gioco proprio nei momenti chiave; per esempio in una crisi o in altre situazioni difficili. Il consulente culturale Michael Löhner descrive la cultura aziendale come la “somma delle abitudini di un’organizzazione”. La cultura aziendale non è uno status fisso, ma una costante in Quando le aziende si trovano ad affrontare degli sviluppi movimento, perché un’azienda fa imprevisti, come la perdita di quote di mercato, non è chiaro ogni giorno nuove esperienze. Si in primo luogo se si tratti di una fuga o un’inversione di ten- mantengono pratiche che hanno denza. Proprio per questo motivo un‘azienda deve rivedere portato in passato al successo come “formule magiche” e riprese di tanto in tanto criticamente i propri “usi e tradizioni”. di nuovo in considerazione in situazioni di crisi. Non c’è però alcuna garanzia che queste ricette di successo “storiche” possano essere in seguito ugualmente vincenti. Trasformazioni strutturali globali rendono spesso necessarie deviazioni dalla formula “qui si fa così”. Quando le aziende si trovano ad affrontare degli sviluppi imprevisti, come la perdita di quote di mercato, non è chiaro in primo luogo se si tratti di una fuga o un’inversione di tendenza. Proprio per questo motivo un’azienda deve rivedere di tanto in tanto criticamente i propri “usi e tradizioni”. Solo così ha la sicurezza di rimanere competitiva. D’altra parte non ha molto senso cambiare radicalmente una cultura aziendale di tradizione decennale. Questo significherebbe eliminare tutti i modelli di pensiero e le consuetudini - l’azienda perderebbe la sua “anima spirituale” e crollerebbe. Nel 2000 STILL ha specificato in un modello aziendale i propri valori importanti e tradizioni. Si definiscono in questa sede tutti i principi che devono essere mantenuti nonostante le fluttuazioni economiche o eventuali modifiche. Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 89 Modello aziendale STILL Per lavorare con successo, collaborare nel quotidiano e gestire i clienti con attenzione, idee e risorse, i dipendenti STILL si sono accordati sui sei principi del modello aziendale STILL che seguono: Siamo qui a disposizione per i nostri clienti. Sono loro a motivare il nostro pensare e il nostro agire. I clienti trovano in noi un partner affidabile. Il nostro compito è di contribuire in modo costruttivo al successo dei nostri clienti. Solo così il nostro successo potrà essere sicuro e duraturo. Il punto centrale dei nostri sforzi è quindi la soddisfazione dei clienti. La nostra linea di comportamento è determinata dalla necessità e dai desideri dei nostri clienti; per tutti i collaboratori rappresentano un dovere e uno stimolo nello stesso tempo. Vogliamo guadagnare ogni giorno la fiducia dei nostri clienti. Offriamo soluzioni di qualità elevata, complete e all’avanguardia. Sosteniamo i nostri clienti ad aumentare la loro competitività. Mettiamo a disposizione la nostra competenza e forza innovativa per lo sviluppo di prodotti e servizi, di cui possono usufruire i nostri clienti. Continueremo a migliorarci per offrire anche in futuro soluzioni ad alta redditività. Aspiriamo a una posizione leader nel mercato tecnologico. Vogliamo consolidare e ampliare questa posizione, dove è già stata raggiunta. Qualità, durata e comfort nei servizi sono in primo piano. La nostra forza è il rendimento comune. La competenza e l’impegno di tutti i collaboratori ne costituiscono la base. La coscienza della partnership, base del nostro atteggiamento orientato verso il cliente determina anche la collaborazione aziendale interna. Partnership significa per noi responsabilità comune per scopi ben definiti e orientamento verso le capacità di ogni singolo partner. Questa forma di cooperazione è possibile relazionandoci l’un l’altro con fiducia. Si crea un’atmosfera di compartecipazione nella quale l’impegno per l’azienda è considerato tanto importante quanto l’attività del singolo. Promuoviamo creatività, competenza e impegno dei nostri collaboratori come fattore consolidante dell’azienda. Salvaguardiamo l’ambiente nell’utilizzo dei progressi in campo tecnico. L’ambiente è il fondamento della nostra vita e di quella delle generazioni future. Questa coscienza ci fa agire nei confronti delle risorse della natura in modo consapevole e responsabile. Ciò si traduce nell’utilizzo di materiali riciclabili, di processi produttivi attenti all’ambiente, prodotti a risparmio energetico e posti di lavoro orientati verso la coscienza ambientale. Quando il progresso tecnico può contribuire a conservare l’ambiente e a diminuire l’inquinamento ci impegniamo a farne uso e a contribuirne lo sviluppo. 90 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 91 Rispettiamo sempre le regole sociali e culturali ovunque operiamo. Come azienda presente a livello mondiale siamo ospiti in molti paesi. Il rapporto con coloro che ci ospitano è all’insegna del rispetto degli usi e costumi tipici del paese, regole e leggi, religioni e confessioni. Promuoviamo la comprensione reciproca incoraggiando i nostri collaboratori locali e stranieri a far tesoro dello scambio di esperienze reciproche con altre culture. Vogliamo essere il fiore all’occhiello per tutti quelli che sono legati a noi. Nel rapporto con gli altri ci comportiamo come un partner responsabile. Usiamo le nostre forze e capacità in modo costruttivo, collaborativo e orientato alle soluzioni. Siamo convinti che valga la pena basarsi su principi come affidabilità e rapporti di partnership, sia per i nostri clienti sia per i nostri collaboratori, fornitori e azionisti. Interazione vissuta da STILL Sono le persone, in particolare i valori di cui sono portavoce nel loro agire e pianificare in modo strategico, la loro creatività e l’ingegno ad assicurare continuità e l’evoluzione aziendale costante a marchi affermati come STILL. Il marchio STILL non sarebbe stato così durevole e di successo da più di novanta anni a questa parte solo come risultato di eccezionali servizi tecnici d’ingegneria. Ciò che distingue STILL è la combinazione riuscita di alta tecnologia e valori aziendali vissuti nello stile della “famiglia STILL”. Per questo motivo devono essere esaminate insieme Ciò che distingue STILL è la combinazione le linee di sviluppo dell’innovazione riuscita di alta tecnologia e valori aziendali vissuti e della storia dell’azienda di un nello stile della “famiglia STILL”. “marchio con un’anima”. Lo spirito pionieristico del suo fondatore e dei suoi successori, la ricerca della perfezione, ma anche la collaborazione reciproca tra dipendenti, fornitori e soprattutto clienti – caratteristiche basate su valori che rimangono invariati nonostante i cambiamenti storici. Le qualità definite dal fondatore Hans Still esistono ancora oggi - anche se le sfide attuali sono molto diverse rispetto a quelle dei primi anni dell’azienda STILL. Due dipendenti di lunga data danno qui la loro testimonianza e il loro punto di vista personale della cultura aziendale STILL. 92 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 93 Continuità e sviluppo successivo nel dopo Hans Still Ingo Schröder, Amministratore delegato STILL dal 1971 al 1997 Sig. Schröder, all’inizio del nostro colloquio volevo chiederle di descriverci brevemente le tappe della sua vita lavorativa nell’azienda STILL. Quando ha cominciato a lavorare alla STILL e con quale funzione? Quando ha ricoperto la posizione di amministratore delegato? Fino a quando ha avuto questo incarico? Ingo Schröder: “Nel 1950 ho iniziato un apprendistato di tre anni presso Still come elettromeccanico, seguendo poi un corso di formazione serale nel settore commerciale. Ho lavorato alla Still per 53 anni, di cui 26 come amministratore delegato, dal 1971 al 1997. Ho fatto anche parte del consiglio di vigilanza per 5 anni.” Può descrivere in poche parole il carattere di Hans Still e i valori che erano importanti per lui come imprenditore? Ingo Schröder: “Era un capo molto altruista. Faccio un esempio: negli anni difficili della guerra e dopoguerra le consegne di STILL erano pagate spesso con prodotti naturali, per esempio sotto forma di generi alimentari. Hans Still, che conosceva i bisogni dei suoi collaboratori, divideva questi prodotti con loro. Anni prima aveva fondato l’associazione “Nothilfe Hans Still e.V.” (Pronto Soccorso Hans Still e.V.). Quest’organizzazione esiste ancora oggi. Durante il periodo del tirocinio ho ricevuto mensilmente da quest’associazione cinquanta marchi perché il rimborso stabilito per il primo anno pari a venti marchi non mi bastava per vivere. I miei genitori erano deceduti durante il mio primo anno di apprendistato. Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 95 La fondazione delle filiali STILL a Stoccarda e Francoforte sul Meno nel 1953 ha segnato l’inizio di uno sviluppo che prevedeva il “responsabile di filiale come imprenditore nell’azienda”. Da amministratore delegato di lunga data nell’azienda questo modello di gestione decentralizzata era ed è tuttora secondo Lei una delle colonne portanti per la storia di successo di STILL? Ingo Schröder: “Il responsabile di filiale è “imprenditore nell’azienda”. Questo è un principio molto importante: l’imprenditore è nella filiale! Per funzionare il settore delle vendite deve essere del tutto indipendente. Nel 1968 la STILL (insieme con la SE) raggiunge un fatturato di 71 milioni di marchi; nel 1989 la STILL supera il miliardo di utili, in marchi. Un bilancio straordinario. Un’azienda è però qualcosa di più dei numeri riguardanti gli utili. Profitti a parte quali sono state secondo Lei le pietre miliari dell’azienda STILL dagli anni Sessanta fino agli inizi degli anni Novanta? Ingo Schröder: “Le tre pietre miliari sono state nel 1968 l’acquisizione della Maschinenfabrik Esslingen, in seguito quella delle aziende Saxby e Wagner e la riunificazione tedesca. Prima dell’acquisizione da parte di Linde c’era già stata una collaborazione con la Wagner. Il sig. Winter, proprietario unico della Wagner a Reutlingen ha venduto poi l’azienda a STILL. Suo figlio è rimasto responsabile del settore della logistica e stoccaggio merci. Nel 1994 c’è stata una fusione delle due organizzazioni STILL e Wagner. Le differenze nella mentalità erano però molto evidenti.” Come si è conservata la cultura del management e dell’azienda STILL nell’integrazione di queste aziende e qual è stata la sua strategia concreta nell’acquisizione di Saxby? Ingo Schröder: “Quando abbiamo cominciato a sondare il terreno abbiamo incontrato da Saxby il sig. Rosenkranz. Nipote del dott. Jungheinrich era stato per anni amministratore delegato di quest’azienda ad Amburgo e mia persona di contatto. In seguito lasciò la Jungheinrich e per conto della Lansing ricoprì la funzione di amministratore delegato della consorella Saxby. L’ho incontrato di nuovo nel 1988. Una volta la Saxby era parte della Lansing. Per noi era importante avere la loro fiducia. Ho invitato tutto il team dei dirigenti di Saxby ad Amburgo e conquistato la loro fiducia durante le serate organizzate da STILL. Anche per quanto riguarda le nuove nomine delle funzioni dirigenziali in Francia abbiamo fatto attenzione a che non ci fossero al 100 per cento delle persone di provenienza STILL.” Seguendo il principio “pensare globalmente - agire localmente” la STILL aveva e ha tuttora molte società affiliate e filiali in Europa e all’estero. Su questo sfondo come è riuscita la direzione a combinare da una parte le esigenze locali e dall’altra le necessità del management? Ingo Schröder: “I miei principi e i valori più importanti sono stati sempre la correttezza, la puntualità e l’affidabilità. Questo vale in modo particolare nella scelta del personale e soprattutto in quella dei venditori. Ho avuto sempre un colloquio con ciascuno dei venditori tedeschi prima di accettare la loro assunzione. Non si ha alcun risultato senza quote di mercato. Non si può vedere tutto con la lente dei costi. Se si vuole distruggere un’azienda basta mettere la direzione in mano ai controller.” Nel 1973 la Linde AG acquisisce il 100% della quote aziendali della SE Fahrzeugwerke GmbH, quindi di STILL. Come è stata la sua esperienza quando si è trovato a essere parte di un grosso gruppo industriale con un concorrente importante, in modo particolare con i veicoli per trasporto interno Linde? 96 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 97 Ingo Schröder: “Nel complesso la STILL ha sfruttato l‘appartenenza al gruppo Linde. La competizione di due marchi nell‘azienda ha funzionato bene perché un‘organizzazione di vendita era contrapposta a un‘organizzazione di filiale (STILL). Nonostante questo ci sono state talvolta delle discussioni perché si sono fatte delle supposizioni che non erano vere. Dovevamo dire la verità per permettere ai revisori di fare i controlli, a differenza di quelli delle vendite.” Come è stato il rapporto con il concorrente di Amburgo Jungheinrich? Ingo Schröder: “Il dott. Friedrich Jungheinrich aveva lavorato da giovane presso Hans Still. Probabilmente grazie a questo la Jungheinrich rimase per STILL il “concorrente amico”. Era sempre possibile che i responsabili delle filiali nelle due aziende si scambiassero di posto. Negli Stati Uniti si sono fatti dei tentativi per cercare rivenditori che vendessero prodotti STILL e Jungheinrich. Dopo l’acquisizione della Steinbock Jungheinrich ha seguito la strategia di produrre sulla catena di montaggio dispositivi di colori diversi. Secondo me realizzare tutto in una fabbrica non funziona. Le divisioni sviluppo dei due marchi devono rimanere separati. In caso contrario non esiste una vera concorrenza. A questo si aggiunge che quando un venditore chiama il reparto tecnico per far notare problemi pratici con i dispositivi è difficile che riesca a parlare con un interlocutore che “non appartiene allo stesso marchio.” Già nel 1972 STILL introdusse l’orario flessibile – a quel tempo un modello innovativo nel panorama dell’orario di lavoro. Come sono state le sue esperienze e quali i suoi principi nella collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori stessi? Ingo Schröder: „„Nel complesso c‘è stata una buona collaborazione, improntata sul rispetto reciproco; durante le riunioni aziendali ho sempre espresso in modo chiaro e aperto il mio parere. Probabilmente questo era dovuto al fatto che nella mia ascesa da elettromeccanico ad amministratore delegato per i lavoratori ero sempre „uno di loro“. Ho sempre parlato apertamente delle statistiche riguardanti la malattia, per esempio i numeri molto alti di lavoratori malati tra quelli stranieri. Questo fu giustificato con cambiamenti di alimentazione, un punto di vista che non condividevo e che ho comunicato ai colleghi durante un colloquio personale. Nonostante questo i lavoratori mi hanno portato del miele turco come regalo dal loro paese.“ La STILL approfittò della caduta della cortina di ferro e la riunificazione tedesca per un’espansione che portò un certo successo dal punto di vista organizzativo con la fondazione delle filiali e dal punto di vista comunicativo con l’organizzazione di convegni di settore. Come siete riusciti a non perdere di vista l’orientamento verso i valori distintivi in questa crescita molto veloce e la febbre dell’oro? Ingo Schröder: “Ero negli Stati Uniti alla caduta del muro. Il mio primo pensiero fu quello che la STILL dovesse rescindere il contratto esclusivo con il nostro rivenditore berlinese Möllendorf. Il secondo è stato che volevo costruire assolutamente un’organizzazione di assistenza „locale“ per evitare mentalità da conquistatore. Si ripeteva la stessa esperienza fatta con la SE. Siamo riusciti a diventare molto famosi con i convegni di settore organizzati nei nuovi Länder. Era uno strumento di comunicazione molto importante che ha contribuito a far diventare l’azienda un marchio leader assoluto. Il principio di „correttezza“ e „uguaglianza“ per noi era molto importante. Tutti i tecnici nei nuovi Länder hanno ricevuto gli stessi stipendi di quelli dell‘ovest, perché abbiamo fatturato gli stessi importi ai nostri clienti. Gli sconti sono stati dati senza eccezione ai clienti dei nuovi Länder, anche se l‘inesperienza li portava a non chiederne. Non abbiamo pensato che ci volesse tanto tempo prima di vedere nei nuovi Länder „paesaggi che fiorivano“. In un secondo momento abbiamo anche deciso che l‘ufficio vendite a Chemnitz non dovesse diventare una filiale ma essere di nuovo chiuso.” 98 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 99 La storia dell’azienda STILL da Hans Still in poi si caratterizza per lo spirito inventivo e la forza innovativa, rispettando tendenze attuali, in parte addirittura anticipazioni delle esigenze di mercato. Ciò richiede personale molto qualificato per posizioni esattamente corrispondenti al loro profilo. Come riesce a trovare, supportare e guidare gente di talento, in modo che la “pipeline” dello sviluppo da STILL sia sempre piena? Ingo Schröder: “La scelta del personale nelle vendite è stata sempre un compito del capo. In quest’ambito non mi sono mai lasciato influenzare dalle linee quida del complesso industriale. La mia idea del management è stata sempre quella di “meglio fare che chiedere troppo a lungo”. Se si comincia a chiedere ci si aspetta poi che si abbiano dei colloqui sempre prima di prendere decisioni. Nonostante questo ho avuto molti scambi nel gruppo della dirigenza con i miei collaboratori e non ho mai assunto dipendenti contro il volere dei superiori. Per il resto vale il principio supremo: “viviamo per i clienti!”. Solo per questo motivo in molti avevamo la sensazione che il reparto delle vendite avesse in azienda il controllo su tutto. Ero e sono per un approccio molto pratico. Un esempio: si deve far attenzione a che nessuna delle pentole poste su una piastra trabocchi. I nostri responsabili di filiale hanno stabilito con me le direttive nella pianificazione annuale; non li ho messi sotto pressione con continue richieste, perché è paralizzante. Hanno fatto loro stessi un po’ di pressione tenendo sotto controllo quanto stabilito. Obiettivi non raggiunti significava ricercarne le cause. Se secondo noi dipendeva tutto dal responsabile lo abbiamo cambiato, cosa che raramente si è resa necessaria.” Come vede lo sviluppo del segmento carrelli elevatori diesel da STILL? Ingo Schröder: “I carrelli elevatori diesel sono andati molto bene dove STILL si è inserita come nuova azienda sul mercato, per esempio in Cecoslovacchia dopo l’apertura della cortina di ferro. Per noi è stato sempre molto difficile tenere a lungo quote di mercato. Questo ha creato un disagio vero e proprio perché STILL aveva già sviluppato negli anni Cinquanta motori diesel-elettrici. Una volta alla fiera di Hannover abbiamo provato a presentare in modo chiaro l’economicità del nostro carrello elevatore diesel. Con i barili di gasolio e il cantante e attore Volker Lechtenbrink abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio. Alla fine non ho trovato una soluzione soddisfacente per assicurarci un incremento durevole nel settore dei carrelli elevatori a V. La forza particolare dei carrelli elevatori STILL era ancora nel settore dei carrelli elettrici; un’azienda globale come STILL deve essere tuttora competitiva in questo segmento di mercato per sopravvivere nel lungo termine.” Sig. Schröder, grazie per l’intervista. 100 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 101 Il datore di lavoro STILL come marchio nel panorama della concorrenza mondiale alla ricerca di nuovi talenti. La fiducia in un marchio forte determinerà il successo non solo nel dialogo con i clienti e i partner. Nella competizione sempre più globale per la ricerca di talenti e personale specializzato saranno “Far diventare i dipendenti co-imprenditori”– con questo slogan si può descrivere al meglio la sfida per datori di lavoro di successo solo le aziende che vogliono essere promotrici di quelle aziende che segnalano e cambiamenti futuri. comunicano all’esterno la loro forza innovativa, la creatività e capacità di crescita. Il carattere esteriore di un “marchio aziendale” ha una considerazione relativa in molte aziende, nonostante la mancanza rilevante di personale specializzato. I talenti del futuro desiderano una cultura aziendale non solo trasparente ma anche tollerante, dove la diversità culturale del team è stimata come vantaggio e “asset” (valore delle proprietà). Vogliono anche e soprattutto avere libero sviluppo del loro talento professionale al servizio dell’azienda. “Far diventare i dipendenti co-imprenditori”con questo slogan si può descrivere al meglio la sfida per le aziende che vogliono essere promotrici di cambiamenti futuri. liberi di manovra sono giudicate con più stima e considerate più interessanti. La condivisione e lo scambio costante di forza lavoro oltre i confini nazionali e continentali sono in ultima analisi - come tanti altri elementi - una conseguenza della globalizzazione. Questa tendenza s’intensificherà nei prossimi anni. Soprattutto per chi abita in paesi con economie emergenti come l’India e Cina la mobilità è la chiave per avere una vita migliore. Ne potranno beneficiare il settore della logistica e chi lavora nell’intralogistica - con i prodotti e servizi, ma anche come imprenditori del futuro. I talenti possono rendersi anche autonomi e diventare famosi concorrenti. Uno sguardo alla storia dell’azienda mostra chiaramente quanto affermato: il dott. Friedrich Jungheinrich è stato diversi anni ingegnere di sviluppo del fondatore Hans Still, prima di andare a lavorare nel 1953 nell’azienda di suo padre e costruire l’attuale Jungheinrich AG. L’esempio mostra anche che le idee sono spesso più forti dello sforzo di garantirsene in modo esclusivo. Concretamente significa: la sfida futura di un’economia innovativa è quella di dare responsabilità agli individui in grado di formare e usare le proprie capacità nella totalità. Questo significa anche che ogni azienda stabilisce un “pool di talenti”, dove le giovani promesse sono particolarmente stimolate e incoraggiate a mostrare le loro capacità per i futuri ruoli di leadership nella gestione e sviluppo. STILL persegue questa strategia, per esempio, con il suo “Programma per Giovani Professionisti” (YPP= “Young Professionals Program”). In questo programma si valorizzano le giovani leve di tutto il mondo preparandole per i passaggi di carriera futuri da STILL. Sulla base di statistiche di aziende stilate da neolaureati, quelle dove i giovani hanno uno sviluppo mirato e spazi 102 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 103 Orientamento verso i collaboratori come parte della cultura aziendale Werner Dubberke, Operaio metalmeccanico specializzato addetto alla produzione presso STILL dal 1966 Sig. Dubberke, all’inizio del nostro colloquio volevo chiederle di descriverci brevemente le tappe della sua vita lavorativa nell’azienda STILL. Quando ha cominciato a lavorare alla STILL e con quale funzione? Quali posizioni ha ricoperto? Werner Dubberke: ”Il 1 aprile 1966 ho cominciato la mia formazione da meccanico aziendale, formazione finita il 30 marzo 1969. Alla fine del corso, prima del servizio militare, ho lavorato tre mesi nel montaggio di montanti. Ho ricominciato di nuovo a lavorare da STILL il 1 gennaio 1974, nell’assemblaggio finale dei modelli 9, 10, 14, 17, 18, e dei veicoli Esslinger R 31, 32 e 33. In questa fase si montavano anche le cabine dei conducenti e si registravano i dispositivi - processi lavorativi che oggi sono sulla catena di montaggio. Ho lavorato per un breve periodo anche nella produzione di cilindri nell‘impianto Linde di Aschaffenburg. Dal 1971 sono andato regolarmente alle fiere - a Hannover, alla ILA a Berlino e ho preso parte al „Brandenburg Tour“ dopo la riunificazione. Ero lì nello specifico per partecipare ai convegni di settore. In seguito ho avuto il compito di preparare il „flusso di materiali“ sulla catena di montaggio. Lavorerò part-time fino al 31 maggio 2013, part-time concesso ai lavoratori prima della pensione. In totale sarò stato un collaboratore STILL per 47 anni full time e 2 part-time.” Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 105 All’inizio della sua carriera la vita quotidiana della produzione era ancora dominata dal tipico “lavoratore industriale”. Oggi queste professioni richiedono percorsi tecnicamente impegnativi. Questo sviluppo ha cambiato la cooperazione nella produzione? Werner Dubberke: “I responsabili devono essere un modello da seguire – per esempio nel rispetto delle norme di sicurezza. Quando si guida una delegazione di visitatori nei reparti della produzione devono essere portate le scarpe di sicurezza. Il lavoratore che contravviene a questa norma riceve sempre un richiamo verbale. La cooperazione è importante oggi soprattutto nel lavoro di gruppo tradizionale, per sollevare il responsabile. L’interazione tra persone è fondamentale. I briefing settimanali sono di grande aiuto perché tutti agiscano coerentemente. Se abbiamo dei giovani apprendisti con poca disciplina facciamo riempire loro un modulo ufficiale di auto valutazione. E’ sempre utile dare la possibilità a questi giovani di guardarsi allo specchio. Abbiamo avuto al contrario problemi limitati con l’aumento di collaboratori stranieri.” Una delle peculiarità STILL era - ed è tuttora - una fedeltà di lunga data all’azienda dimostrata anche dal fatto che ci sono dipendenti STILL di seconda o terza generazione. Il principio della “famiglia STILL” e il “fattore umano” sono ancora oggi tra i fattori di successo? Werner Dubberke: “Ho sempre trovato la STILL un‘“azienda di famiglia“. Potevi muoverti molto in ambito lavorativo perché conoscevi tutte le persone con cui hai collaborato. Questa sorta di cameratismo oggi si è ridotta. Non è così forte il rispetto verso i lavoratori con un’anzianità maggiore. Ci sono tuttavia ancora molte famiglie che restano fedeli all’azienda nella seconda e terza generazione. Mio padre ha lavorato da Hans Still come responsabile, mia figlia ha seguito da STILL una formazione come impiegata commerciale.“ Gli addetti alla produzione e la direzione si rapportano cercando di perseguire degli obiettivi comuni ma nella pratica le due parti hanno spesso opinioni diverse. Come descriverebbe da STILL il rapporto tra i lavoratori e la direzione? Werner Dubberke: “Il lavoratore della produzione ha raramente a che fare con la dirigenza - il diretto superiore è il responsabile del reparto. Ci sono stati però casi in cui abbiamo avuto la sensazione che “qualcosa non ci potesse piacere”. Si poteva prenotare un colloquio da Ingo Schröder, ho scelto anch’io questa procedura. Ho sempre avuto la sensazione che le nostre richieste fatte in questa sede potessero essere prese in considerazione. Questo dipendeva anche dal fatto che lo stesso sig. Schröder avesse iniziato come apprendista da STILL. Mio padre era stato il suo capo. Era quasi “uno di noi”. Oggi più che mai il consiglio di fabbrica gioca un ruolo fondamentale nella tutela degli interessi dei lavoratori. Dopo tutto quasi l’80 per cento dei dipendenti è iscritto a un sindacato. Personalmente non ho mai fatto questa scelta, perché nel mio lavoro quotidiano in officina mi son dovuto sempre dedicare a un’ “opera di mediazione”. Nel periodo di crisi 2008/2009 la direzione ha agito in modo molto ponderato. Nella sede di Amburgo il salario di lavoratori a tempo ridotto ha contribuito in maniera decisiva alla sicurezza del posto di lavoro.” L’acquisizione da parte di Linde AG e la successiva integrazione del marchio STILL nel gruppo KION hanno avuto delle ripercussioni visibili sul lavoro in fabbrica? Werner Dubberke: “Tranne che in casi particolari come la produzione dei cilindri nell‘impianto Linde di Aschaffenburg l‘acquisizione da parte di Linde non ha avuto da noi in fabbrica un grosso impatto. L‘appartenenza al gruppo KION ha portato allo spostamento della produzione di Reutlingen e poi di Basingstoke e Bari, che misero l‘impianto di Amburgo davanti a una sfida. Devo dire che la collaborazione con i colleghi di STILL Wagner a Reutlingen nello spostamento della produzione di autocarri fu molto collegiale, anche se è costata posti di lavoro in quell‘impianto.” 106 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 107 La formazione di giovani talenti ha ancora tradizionalmente una priorità alta. Quasi tutti gli apprendisti sono poi assunti a tempo indeterminato. Come pensa che STILL affronterà in futuro la mancanza di personale specializzato? Werner Dubberke: “STILL è molto ben organizzata. In generale, si deve dire che la formazione da STILL continua a essere di prima qualità e lo sviluppo delle nuove leve è monitorato in modo completo. Questo è dimostrato dal fatto che il personale specializzato che ha imparato da STILL è ovunque molto richiesto.” Un’azienda è resa forte da proprietà come “genio inventivo” e l’identificazione di potenziali miglioramenti da parte dei dipendenti. Secondo lei la STILL è sulla strada giusta per affrontare il futuro? Werner Dubberke: “I suggerimenti per migliorare la gestione STILL sono certamente un contributo importante per garantire il futuro dell’azienda. Ciascuno si può identificare con l’azienda contribuendo all’idea della “famiglia STILL”.“ Sig. Dubberke, grazie per l’intervista 108 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 109 I collaboratori STILL sono “fautori del marchio” “Mi piace” o non mi piace. La crescente importanza dei social network come “Facebook” fa sì che i idipendenti diventino ambasciatori importanti del marchio aziendale per cui lavorano tutti i giorni. I commenti dei dipendenti sul marchio aziendale, non controllati del tutto dalle divisioni comunicazione e pubbliche relazioni, forniscono un quadro fedele a clienti, giornalisti e candidati potenziali, e talvolta una verità poco piacevole. La dichiarazione di Paul Watzlawick “Non si può non comunicare” dà importanza e necessità al tema che diventa molto rilevante con il concetto di “marketing interno”. Che cosa significa “marketing interno” e cosa implica per l’azienda STILL? L”impegno del marchio” ha oggi lo stesso significato di ciò che si lasciava insieme con il caschetto protettivo nell’armadietto prima di uscire dall’impianto: uniformarsi con il marchio per il quale si lavora giorno dopo giorno. Oggi questa identificazione si deve dimostrare anche su piattaforme sociali o private. Con il “marketing interno” l’azienda s’impegna ad avere un dialogo a lungo termine con i dipendenti, dialogo che Con il “marketing interno” l’azienda s’impegna porta in alcuni casi, dopo anni, ad avere un dialogo a lungo termine con i dipendenti, successi duraturi. Da STILL dialogo che porta in alcuni casi, dopo anni, successi le divisioni “marketing” e duraturi. “comunicazione interna” si assumono il compito comune di essere responsabili di tutti i compiti strategici e operativi legati alla comunicazione interna della personalità del marchio STILL. Anche per i responsabili del personale di STILL il “marketing interno” è una sfida. I dipendenti con “personalità del marchio” non possono essere “comprati”. L’azienda li deve sviluppare già da sola. In sede di colloquio si confrontano la personalità del candidato e quella del marchio. Dal punto di vista strategico il marketing interno STILL è pianificato e realizzato in cinque fasi: i futuri ambasciatori del marchio devono conoscere, capire, accettare, applicare e sostenere l’identità del marchio STILL. 110 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Ciò significa in concreto che i responsabili di questo processo comunicano in un modo convincente e duraturo le conoscenze sul marchio. Capire non solo i contenuti importanti del marchio STILL, ma accettarli personalmente sotto forma di “impegno”, applicarli nel modo di agire individuale sul posto di lavoro (“etica societaria”) sostenendolo se necessario - chiaramente la seconda opzione sempre in modo tranquillo e con il sorriso sulle labbra! “Marketing aziendale” presso STILL Si sottovaluta spesso che non sono solo i dipendenti effettivi di un’azienda ad avere influenza sulla percezione dell’identità del marchio; anche gli ex dipendenti, ora in pensione, contribuiscono alla reputazione di un marchio. Per la loro conoscenza di informazioni hanno una credibilità molto alta presso i loro partner commerciali. STILL unisce questo importante gruppo target con regolarità e in vari modi, dalla rivista dei dipendenti “aufgegabelt” fino ad arrivare alla giornata delle famiglie “STILL Familientag”. Il fondatore dell’azienda Hans Still era davvero convinto che la sua azienda avesse una personalità distintiva sulla base di “tratti carat-teriali” definiti. “Innovazione - marchio - persone “ questa triade rappresenta al meglio il credo di Hans Still. Oggi questo “spirito” deve rivivere ancora e cambiare l’immagine del marchio in modo duraturo presso il grande pubblico: trasformarsi da produttore di carrelli elevatori a forca a fornitore globale di soluzioni integrate. Per esempio con l’aiuto dell evento musicale “STILLMarkenmusical” dove alcuni dipendenti presentano il loro talento teatrale e rendono la presenza in fiera di STILL un’esperienza informativa e di divertimento. Praticanti e dipendenti sono invitati come ospiti alle prove fatte in azienda. Anche nei reparti di produzione non è più sufficiente saper fare qualcosa di concreto nell’ambito delle proprie competenze professionali. Si tratta piuttosto di tenere sotto controllo il quadro generale. Invece di “produco cuscinetti per ruote”, il dipendente che si sente conforme al marchio dice: “sto costruendo un dispositivo STILL con i migliori valori al mondo per quanto riguarda le emissioni”. Un sondaggio fatto già nel 2009 mostra in generale un alto livello di “impegno per il marchio” presso STILL. Con una serie di iniziative e misure STILL pone il suo marketing aziendale sul fronte dei dipendenti. Il panorama dei media STILL Oltre alla rivista dei dipendenti lanciata dal fondatore Hans Still dal titolo “aufgegabelt” la STILL cura un panorama mediatico vario. Si va dalla STILL intranet con una propria redazione sui “giorni di formazione” per i nuovi dipendenti e praticanti fino alle promozioni lanciate dall’azienda con i veri dipendenti STILL come indicatori. Rally del marchio, e storia della società presentata in modo interattivo formano il campo di azione mediatico di Per STILL è più di comunicazione nella gestione una cultura aziendale vissuta che del marchio. da STILL sostiene il “marketing aziendale”, in occasione di eventi importanti per il personale. Per STILL è più di comunicazione nella gestione del marchio. Si tratta di atteggiamento conforme al marchio stesso che richiede un impegno unitario e continuo dialogo, dall’amministratore delegato fino alla sicurezza aziendale. Gestione delle idee e PartnerShip nell’azienda STILL La gestione delle idee interna all’azienda è parte integrante dei “comportamenti di marchio” di successo da STILL. Soprattutto dipendenti ben informati e motivati danno suggerimenti per migliorare e idee costruttive proprie rafforzando con questo la “pipeline” innovativa. STILL promuove idee promettenti e le premia pubblicamente concedendo l’uso temporaneo di una Mini con il marchio STILL. Alle iniziative che includono l’impegno interno per il marchio appartiene anche quella del “PartnerShip STILL”descritta in precedenza. 112 Cultura aziendale e gestione orientata ai valori Cultura aziendale e gestione orientata ai valori 113 05 fiducia nel marchio still 114 115 Elementi futuri del successo STILL “Se prima di tutto potessimo sapere dove siamo e dove stiamo andando potremmo meglio decidere cosa fare e come farlo.” Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America (1861-1865) I clienti stessi stabiliranno in futuro il valore aggiunto complessivo di un’azienda, ancora di più di quanto successo in precedenza. Come possiamo sapere in anticipo di cosa avranno bisogno in futuro i nostri clienti? Quali criteri prevarranno I clienti stessi stabiliranno in futuro il valore aggiunto in ultima analisi nelle loro decisioni complessivo di un’azienda, ancora di più di quanto d’acquisto? I vantaggi evidenti successo in precedenza. legati ai costi o fattori „più deboli“ come la „compatibilità ambientale“? Ci sono studiosi di tendenze e sviluppi futuri che prevedono linee di evoluzione per i processi logistici interni a un’azienda. Se si dà credito a queste previsioni, il futuro dei nostri mercati sarà determinato da tendenze non reversibili che porteranno grandi cambiamenti. Compatibilità ambientale come fattore competitivo di STILL Le iniziative globali per la riduzione delle emissioni di CO2 a livello mondiale e nello stesso tempo la minore disponibilità di materie prime naturali fanno parte in ogni caso, per quanto riguarda STILL, alle tendenze sopra citate. Tecnologie efficienti dal punto di vista energetico diventeranno sempre più importanti soprattutto nei settori che richiedono più energie, come la logistica. L’ambiente sarà considerato un fattore di produzione, oltre al lavoro e alle risorse. Il bilancio di CO2 di prodotti e servizi sarà in futuro un criterio decisionale 116 Fiducia nel marchio STILL importante per i clienti e quindi un fattore competitivo in crescita. Lo sviluppo della modalità di efficienza STILL Blue-Q, un autopilota intelligente per economicità e rispetto dell’ambiente, dimostra che la STILL aveva considerato già in precedenza “l’economia verde” come tema del futuro. Con lo slogan “Blue-Q = IQ” l’azienda pone l’accento su un risparmio energetico che arriva fino al venti per cento dipendentemente dal profilo operativo, dal comportamento del conducente del veicolo e dall’attrezzatura del veicolo, con il motore in funzione. Si hanno inoltre la riduzione dei costi dovuta a un’usura inferiore, maggiore durata della batteria e la migliore utilizzazione del tempo per ogni carica della batteria nel funzionamento del motore elettrico. Come un conducente di autovetture che risparmia carburante guidando in città adattando il suo stile di guida al flusso di traffico il sistema reagisce a diversi profili di utilizzo all’interno dell’azienda. Si riducono in modo rilevante le emissioni di CO2 provocate da un motore a combustione interna oppure durante la produzione di energia elettrica. Blue-Q coinvolge attivamente il conducente che decide coscientemente, spingendo il pulsante Blue-Q, di raggiungere il suo obiettivo con il minimo consumo di risorse e rispettando l’ambiente. Trasparenza dei costi per tutto il ciclo vitale Fino ad oggi i costi ambientali per la produzione di merci che derivano dall’utilizzo di risorse gratuite come l’aria e l’acqua non sono stati presi in considerazione nel calcolo delle spese operative delle aziende. Una considerazione globale dei costi derivanti dal ciclo di vita di un dispositivo diventerà molto “Blue-Q” dimostra che la STILL aveva considerato già in importante, dove si prevede precedenza “l‘economia verde” come tema del futuro. che i fattori ambientali saranno rilevanti dal punto di vista economico aziendale. Con il “costo totale di possesso” (TCO= “Total Cost of Ownership”) la STILL offre un’analisi che rende trasparenti i costi che si presentano nel ciclo vitale di un veicolo partendo dalla fase di acquisto per passare poi a quella di esercizio e arrivare alla fase di recupero. Con il “costo totale di possesso” l’azienda riesce a sapere già oggi quanto risparmierà in futuro. Oltre alla crescente importanza dei fattori ambientali la trasparenza sui costi ottenuta con il “costo totale di possesso” acquista un significato crescente sullo sfondo di nuove forme di divisione del lavoro all’interno della logistica interna. Gli addetti alla logistica assumono compiti vari nell’ambito della catena di valori aggiunti dei consumatori dell’industria. Le prestazioni di un addetto alla logistica vanno ben oltre le funzioni logistiche tradizionali come i trasporti, movimentazione e stoccaggio. Gli utilizzatori riducono la complessità del proprio business eacquistano la sicurezza di avere dalla loro parte un partner flessibile con competenze costantemente aggiornate. Questo sviluppo significa per le aziende come STILL in modo ancora più chiaro che si devono identificare in anticipo le tendenze e gli sviluppi futuri dell’intralogistica per integrarle nel potenziamento di nuovi servizi e prodotti. La società che diventa sempre più vecchia come sfida per STILL Un’altra tendenza che porterà grandi cambiamenti è la “trasformazione demografica”, la società invecchia e dovremo lavorare sempre più a lungo. Proprio i lavoratori più anziani sono destinati a posti di lavori ergonomici - in particolare sui veicoli per trasporti interni. In futuro STILL dedicherà tutte le sue forze all’ottimizzazione ergonomica del posto di guida, in modo particolare ai sedili con ammortizzamento idraulico così come al posto di guida con la piastra dei piedi regolabile negli impilatori a montante retrattile FM-X. Da una parte ci sono anziani che lavoreranno sempre più a lungo, dall’altra c’è un numero sempre minore di giovani diplomati che arrivano dalla scuola alla formazione professionale in azienda, talvolta anche con una cattiva preparazione. Questo rende indispensabile aumentare gli investimenti nella formazione interna e in quella permanente e richiede maggiori sforzi per rafforzare il marchio STILL come datore di lavoro. L’obiettivo deve essere quello di far apparire l’azienda STILL allettante nella 118 Fiducia nel marchio STILL Fiducia nel marchio STILL 119 percezione dei talenti del futuro e assicurarsi il personale esistente con la formazione in azienda e quella permanente. Mercati nuovi per STILL: paesi emergenti diventano nazioni industrializzate Alcuni tra i paesi emergenti si svilupperanno entro pochi anni fino a diventare paesi industrializzati, dove prodotti e servizi tecnologicamente avanzati e in rete sostituiranno i dispositivi robusti tipici degli anni dello sviluppo. Nascono nuovi concorrenti in paesi dai salari più bassi, come nel continente asiatico. La crescita nei mercati europei sta nello stesso tempo rallentando e si raggiungono qui aumenti di fatturato solo con una competizione spietata. La globalizzazione non è quindi solo uno sviluppo che cambia più di prima la separazione già esistente tra le zone di produzione e le regioni dove si utilizzano i prodotti. La globalizzazione sposta anche il peso dei mercati globali. A questo si aggiunge una fidelizzazione decrescente che porta verso mercati più volatili - nonostante tutti gli sforzi nel servizio di assistenza. Questo sviluppo porta a sua volta a fluttuazioni nel settore della produzione delle imprese, rendendo sempre più necessari adattamenti della loro capacità produttiva. Fiducia nel futuro sotto la protezione del gruppo KION STILL ha un’immagine chiara di quali siano le sfide risultanti dalle modifiche continue dello sviluppo globale e della capacità di produzione: Questo significa internazionalizzare sistematicamente i settori dello sviluppo, produzione e distribuzione e creare sinergie con l’interazione di tutte le società del Gruppo KION, senza indebolire l’essenza del marchio STILL. In questo ambito aiuta anche mantenere una rotta coerente con principi guida definiti strategicamente come “reti di prodotti all’avanguardia con un software innovativo”, “soluzioni specifiche per i clienti” e “consulenza orientata alle soluzioni”.Oggi più che mai è necessario che STILL, sullo sfondo di molti cambiamenti, mantenga una direzione chiara, per elevare il profilo di un fornitore che trova soluzioni logistiche interne in azienda su misura, basandosi sulla conoscenza dei mercati globali. Software creati per i clienti come fattore di successo Con la tendenza all’e-business globale nel “mondo On-Demand” cresce anche la domanda di servizi personalizzati e prodotti che possano essere compatibili con i software dell’azienda facendo anche attenzione alle crescenti esigenze di protezione dei dati. Il collegamento di ogni manovra logistica con un’”impronta di piede” digitale che sotto forma di dati aziendali sensibili deve avere un’adeguata protezione, aumenta le richieste di software Il STILL Fleetmanager 4.x permette già ora l’acquisizione installati nei dispositivi. intelligente, l’elaborazione e la disponibilità online Un settore importante dove di tutti i dati del conducente e del veicolo. aumentare utili in futuro è per STILL lo sviluppo di soluzioni software personalizzate per il cliente per il flusso dei materiali. Il STILL Fleetmanager 4.x permette già ora l’acquisizione intelligente, l’elaborazione e la disponibilità online di tutti i dati del conducente e del veicolo. Le diverse autorizzazioni di accesso sono controllate in modo sicuro con un chip, una carta magnetica o un codice. Il Fleet Manager fa parte insieme allo STILL Report e allo STILL ProActive dei prodotti software che si possono raggruppare sotto il nome di “STILL Fleet Data Services” con un alto potenziale di rendimento nei mercati del futuro. Le offerte di prodotti e servizi con un valore aggiunto che implica per il cliente un risparmio di costi, come il Partnerplan di STILL e il Fleet Data Services, non contribuiscono solo alla fidelizzazione dei clienti, ma attribuiscono al marchio STILL una competenza nel campo della consulenza. Innovazioni come il cubeXX consolidano le pretese di STILL di essere l’azienda top dell’intralogistica, per la flessibilità e la multi-funzionalità che viene 120 Fiducia nel marchio STILL Fiducia nel marchio STILL 121 sempre più richiesta dai clienti sui loro mercati volatili. Marchio di fiducia STILL Rimane un ultimo e importante fattore: la fiducia nel marchio aziendale. Fiducia significa qui più di “soddisfazione del cliente”. Il futuro sarà garantito solo se si riuscirà a diventare “marchio di fiducia” nella percezione dei clienti per ciò che riguarda le funzioni importanti interne all’azienda e ancora di più quando i clienti potenziali includeranno STILL nella pianificazione aziendale. Nel concreto, il nome STILL sarà associato dai clienti e partner in modo automatico a promesse di rendimento; ai problemi attuali e futuri e alle scelte che rientrano nella sfera delle competenze dell’azienda si potrà dare solo una risposta: STILL! Quando i prodotti diventano sempre più simili fattori emotivi sono decisivi nell’acquisto. Il consulente aziendale Reinhard Sprenger esprime questo concetto con la formula: “Le aziende non vendono prodotti, ma fiducia”. I prodotti e i servizi di un’azienda possono ancora essere così innovativi ed efficienti, ma se il marchio aziendale non riscuote una fiducia tangibile nella percezione del cliente aumenta il rischio che al momento dell’acquisto alla fine vinca la concorrenza. I marchi forti sono come una bussola che il cliente usa per mantenere la sua rotta. La combinazione di gestione del marchio orientato alla fiducia, innovazioni orientate al cliente e la consapevolezza di avere dipendenti che sono ambasciatori del marchio STILL saranno in futuro fattori che decideranno se STILL potrà rimanere “l’azienda top dell’intralogistica”. Per citare Hans Still: “Il nostro compito è risolvere problemi di trasporto individuali. Il nostro obiettivo è riuscire a soddisfare oggi le esigenze di domani sviluppando una tecnologia nuova”. Abbiamo preparato la strada proprio per raggiungere questo obiettivo, dopo più di novanta anni dalla fondazione dell’azienda STILL. 122 Fiducia nel marchio STILL Riferimenti bibliografici: Menschliche Kommunikation Formen, Störungen, Paradoxien Paul Watzlawick, Janet H. Beavin, Don D. Johnson Huber Verlag, 12. Auflage 2011 Führung neu denken Michael Löhner, Carsten Hennig, Anne Jacoby, Gerhard Kebbel Campus Verlag 2005 Die Linde AG Hans-Liudger Dienel C.H. Beck, 2004 Vertrauen führt Reinhard K. Sprenger Campus Verlag, 3. Auflage colophon: Editore: STILL GmbH, Unternehmenskommunikation, Berzeliusstraße 10, 22113 Amburgo Redazione: Matthias Klug, Jan-Christoph Sachse, Christian Themann, Andreas Bauer Autore del testo e delle interviste: Markus Stoll, Amburgo Ideazione: TEAMS DESIGN Hamburg GmbH, Ulrich Schweig Grafica / Impaginazione: TEAMS DESIGN Hamburg GmbH, Meike Koldorf Foto, contenuti: STILL GmbH Foto, interviste: Hinrich Franck, Amburgo Foto, materiale di repertorio: istockphoto, Ilya Terentyev und xyno Revisione: EINSATZ Creative Production GmbH & Co. KG, Brigitte Willeke punkt punkt komma strich, Augusta, Susann Dettmann Traduzione: Linguagem, Matthias Heine Edizione: 1. edizione 2012, 3.500 copie Lingue: tedesco, inglese, francese, italiano Stampa: Tipografia Weidmann GmbH & Co. KG, Amburgo ISBN 978-3-00-041964-5