SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 41 R. Trezzi Storia clinica Una donna di 72 anni giunge all’attenzione del medico per febbre alta e intermittente. Durante gli accertamenti viene riscontrata una linfoadenopatia inguinale. Si decide di procedere all’asportazione di un linfonodo per esame istologico; nel sospetto di una malattia infettiva, una parte del campione di tessuto viene inviata per analisi microbiologiche. All’esame macroscopico il linfonodo misura circa 1,2 cm e ai tagli il parenchima appare sovvertito, di colorito biancastro con aree più scure. L’esame istologico mostra un processo infiammatorio, coinvolgente gran parte del linfonodo, caratterizzato da numerosi granulomi costituiti da istiociti epiteliodi frammisti a linfociti e plasmacellule (Figure 1a e 1b), raramente associati alla presenza di cellule giganti e di zona centrale necrotica. Il restante parenchima linfonodale è sostituito da una proliferazione di cellule fusate in parte adiacente a strutture granulomatose (Figura 1a), talora organizzate in corti fasci che si intrecciano, ben vascolarizzata con sottofondo infiammatorio (Figura 1c). Le cellule fusate mostrano citoplasma eosinofilo e nucleo senza particolari atipie; non si identificavano figure mitotiche atipiche (Figura 1d). 1a 1b 1c 1d Indica la diagnosi corretta: a b c d e 74 SETTEMBRE 2009 Sarcoidosi Infezione luetica Tubercolosi Sarcoma di Kaposi Pseudotumore infiammatorio associato a tubercolosi TRIBUNA MEDICA TICINESE 327 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Pseudotumore infiammatorio associato a tuberculosi Commento L’infezione da micobatteri è stata per secoli una delle malattie più comuni e, nonostante la sua incidenza sia notevolmente diminuita, rimane ancora un problema serio nei paesi in via di sviluppo. Alle nostre latitudini la tubercolosi rimane confinata in massima parte a pazienti stranieri o immunodepressi. La forma extrapolmonare più comune di micobatteriosi è la linfadenite tubercolare. Le sedi più frequentemente coinvolte dalla malattia sono i linfonodi laterocervicali seguiti da quelli mediastinici e ascellari. In base al tipo di micobatterio responsabile dell’infezione è possibile distinguere due forme: la micobatteriosi del complesso tubercolare quasi esclusivamente dovuta da infezione con M. tubercolosis e la micobatteriosi non del complesso tubercolare (MOTT) in cui sono coinvolte altre forme di micobatteri. Sul piano clinico e istologico le differenze tra i due tipi di linfadeniti non sono evidenti, tanto che per la diagnosi precisa dell’agente eziologico è necessario ricorrere alla microbiologia o alla ricerca di DNA batterico con tecniche di PCR. Infatti colorazioni istochimiche (Ziehl-Neelsen) possono evidenziare micobatteri, ma non ne permettono l’identificazione del tipo preciso; inoltre spesso la ricerca su materiale incluso in paraffina risulta difficoltosa e non sempre è possibile osservare i microrganismi oppure isolarne il DNA per analisi di biologia molecolare. Classicamente la linfoadenite da micobatteri si manifesta con flogosi granulomatosa e necrotizzante. Macroscopicamente le aree necrotiche appaiono come masse cremose biancastre. La risposta immunologica al micobatterio determina l’attivazione di macrofagi e linfociti T che pro- 328 TRIBUNA MEDICA TICINESE Fig. 2 vocano la reazione granulomatosa e la necrosi coagulativa. Lo pseudotumore infiammatorio è una forma rara e inusuale di linfadenite in cui il parenchima linfonodale mostra proliferazione di istiociti fusati e fibroblasti associati a plasmacellule, linfociti e granulociti. Il risultato è un processo infiammatorio esagerato con l’aspetto di una neoplasia a cellule fusate. A fronte di un pseudotumore infiammatorio linfonodale l’eziologia rimane nella maggior parte dei casi oscura; tra i possibili agenti infettivi coinvolti, oltre a micobatteri, è stato recentemente identificato il Treponema pallidum. In un pseudotumore infiammatorio, per ragioni ancora non chiare, gli istiociti perdono il tipico aspetto epiteliode e assumono una forma allungata, fusata tanto da assomigliare a un tumore stromale. Questa particolare reazione flogistica è stata inizialmente descritta in pazienti immunodepressi, trapiantati o HIV positivi. Casi associati a micobatteriosi sono stati riportati in bambini con 74 SETTEMBRE 2009 febbre e linfadenopatie dopo vaccinazione con il bacillo di Calmette Guerin (BCG) o in casi d’infezione con M. avium o con altri micobatteri atipici. Segnaliamo che sono stati descritti anche casi di pseudotumore infiammatorio con micobatteri in sedi extranodali quali cute, midollo osseo, milza, appendice vermiforme ed encefalo. Nella paziente qui presentata sono state evidenziate dalla colorazione di Ziehl Neelsen grandi quantità di micobatteri in sede extracellulare (Figura 2). Il laboratorio di microbiologia ha confermato la presenza di infezione da M. tubercolosis, che tra l’altro, rispetto ad altre micobatteriosi, risulta essere molto raramente implicato nell’eziologia di un pseudotumore infiammatorio linfonodale. La diagnosi differenziale del pseudotumore infiammatorio linfonodale può essere difficile, soprattutto se questo particolare tipo di reazione flogistica non è accompagnata dalla SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole presenza di granulomi epiteliodi. L’anatomo-patologo deve escludere neoplasie maligne quali il sarcoma di Kaposi che può colpire pazienti HIV positivi. In questi casi però le cellule fusate sono di natura vascolare e tra di esse si formano degli spazi allungati contenenti eritrociti. Il supporto di analisi immunoistochimiche è spesso determinante. Altre possibili diagnosi differenziali riguardano linfadeniti associate a sarcoidosi o sifilide. Nel primo caso prevalgono i granulomi con cellule giganti, plasmacellule e una zona periferica di fibroblasti; inoltre la ricerca per bacilli alcool-acido positivi darà risultato negativo. La linfadenite luetica si localizza per contro tipicamente a livello inguinale e la presenza di granulomi epiteliodi può essere mascherata da iperplasia follicolare. R. Trezzi, Istituto cantonale di patologia, Locarno Bibliografia Daigl Cattaneo M, Dolina M, Peduzzi R. La lotta alla tubercolosi in Ticino, 30 anni d’analisi batteriologica presso l’Istituto Cantonale di Microbiologia. Tribuna Medica Ticinese 2008 (Apr): 159-168. Androulaki A, Papathomas TG, et al. 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