Strada facendo 3
Cagliari, 19.10.2007
Maurizio Congiu
Associazione di Volontariato Albòre
bisogna…..partire dai bisogni, perché i bisogni diventino diritti, quei diritti
che non esistono se non sono protetti». E “diritti protetti” significa diritti
trasformati in partecipazione, responsabilità, cittadinanza.
Norberto Bobbio
Una domanda scomoda…
Qual’è lo scopo di incontri come questo?
Chi parla?
 A chi si rivolge?
 A nome di chi parla?
 Chi rischia di rimanere fuori?
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....i destinatari
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Dove sono i destinatari di questi interventi ?
Chi rappresenta in quest'aula i loro bisogni, le loro ansie, le loro
paure?
Quando questo convegno concluderà i suoi lavori, cosa giungerà
ad ognuno di loro, di quanto qui è stato detto?
Chi non ha o non può avere voce finisce per trovare
l'interprete dei suoi bisogni. Un interprete che non è lui.
….perché questa voce non si sente?
....perchè viviamo in una società in fase di
“precontemplazione”
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Per un diritto occorre riconoscere un bisogno. La società tutta fa
difficoltà a riconoscerlo
per la paura di ammettere le proprie fragilità
per paura di ammettere che non abbiamo il controllo di tutto
nella nostra vita (non possediamo il nostro cervello noi siamo il
nostro cervello).
perchè pensare alla cronicità (non all’inguaribilità) è doppiamente
doloroso
perchè alcune malattie muovono interesse e denaro
Ho scorso l'elenco delle malattie e non vi ho trovato le preoccupazioni e i tristi
pensieri: è molto ingiusto
Galileo Galilei:.
…gli effetti di questo mancato
riconoscimento….
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Il pregiudizio divide gli stessi pazienti. Fra gli stessi soggetti affetti da
dipendenza (quelli che bevono contro quelli che si fanno, contro quelli che
fumano, contro quelli che tirano e così via…)
Divide le famiglie (le nostre famiglie si vergognano della nostra condizione,
la nostra malattia non suscita compassione)
Divide chi ha bisogno di aiuto da chi dovrebbe aiutare. per gli psichiatri
non siamo veri “matti” per gli psicologi siamo poco interessanti
Divide dalla società che ci considera un problema di pubblica sicurezza.
Divide in due noi stessi che alla fine giungiamo a detestarci
Rende monca la società pechè noi siamo un pezzo della società: come voi
siamo anche lavoratori, padri, mariti, mogli, come voi chiediamo di essere
almeno uguali.
…perché non dovremmo rassegnarci?…
5 buoni motivi
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come “utenti” dovremmo essere qualcosa di più di
destinatari, dovremmo essere cittadini, perché ne abbiamo
diritto
dobbiamo essere qualcosa di più, perché contribuire alla
creazione di migliori servizi è un dovere civico
Perché essere protagonisti è parte del percorso di guarigione
Perché la cura parte dalla consapevolezza del bisogno ma
richiede coraggio, assunzione di responsabilità e
partecipazione diretta alle scelte che ci riguardano.
Perchè i nostri bisogni vengano ascoltati e nessuno se ne
impossessi.
L’Associazione Albòre
CHI SIAMO
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Un’associazione di volontariato composta da utenti dei servizi pubblici e
privati delle tossicodipendenze.
….di tutte le dipendenze. …..
riunisce tutti gli utenti perché non è necessario essere tossicodipendenti per
soffrire a causa di questo problema.
…riunisce le persone che riconoscono la dipendenza come un problema da
curare, ma
…consapevoli del fatto che molto c’è da fare perché questi principi siano
riconosciuti ed attuati da chi ne soffre e dalla società intera
Riunisce persone che sentono la necessità di assumersi le responsabilità del
loro percorso riabilitativo. attraverso l’acquisizione della consapevolezza del
bisogno, e il diritto alla cura
L’Associazione Albòre
Cosa non siamo e cosa non vogliamo essere
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Una associazione politica, religiosa o un’impresa
economica
Un ente specializzato in proteste
Un’associazione di consumatori: crediamo che l’uso di
droghe vada combattuto sempre e con mezzi adeguati,
per i danni che determina, favorisce o nasconde a livello
individuale, sociale ed economico.
A chi ci rivolgiamo
Agli utenti come noi: perché diventino consapevoli e
protagonisti del proprio riscatto
 Alle istituzioni: perché si abituino ad ascoltare la voce
delle persone “destinatarie” delle scelte politiche ed
economiche in campo sanitario.
 Alle famiglie: perché non abbiano più vergogna e si
sentano in diritto di manifestare il loro dolore ed il loro
bisogno di sostegno
 Alla società; perché si fermi a riflettere sui propri
problemi
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L’Associazione Albòre
COSA CI PROPONIAMO
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Come cittadini normali poter dire la nostra almeno sulle
scelte che ci riguardano
Combattere partecipando attivamente al processo
Unirci a chi crede alla partecipazione come metodo di
cambiamento personale e sociale
Aiutare la società ad accettare dentro di sè il problema
problema senza negarlo
I nostri punti fermi
AUTONOMIA
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L’azione di Albòre non si esaurisce nel convincere o
spingere gli altri ad occuparsi di “noi” , ma dev’essere una
spinta attiva ed un contributo concreto e reale al
perseguimento delle nostre esigenze.
Il nostro pensiero non è l’estensione di nessuna ideologia.
Abbiamo un’ autonomia di pensiero e vogliamo
mantenerla.
abbiamo il nostro punto di vista sui diversi aspetti del
problema perchè questo problema non ha un solo lato.
I nostri punti fermi
DIALOGO
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L’Associazione incoraggia il dialogo e lo
scambio di esperienze e di idee con altre realtà
associative. (cooperative sociali, enti pubblici,
enti privati sensibili al problema ecc.)
Siamo convinti che i principi ispiratori delle
varie associazioni di volontariato abbiano una
comune matrice, proponiamo il confronto , lo
scambio di idee e la convergenza verso un
comune obiettivo.
I nostri punti fermi
SOLIDARIETA’
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La conoscenza non serve se non è guidata dalla
sensibilità umana verso chi è in condizioni di
sofferenza.
La solidarietà la esprimiamo nel volontariato e con la
gratuità del nostro impegno,
con la testimonianza di un cambiamento possibile
con l’incoraggiamento per chi è in cammino e non ha
ancora trovato la sua strada per uscire dal problema
Con l’invito ad altri come noi ad unirsi
I nostri punti fermi
CONOSCENZA ED ACCETTAZIONE DEI PROPRI
LIMITI
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Non svolgiamo attività diretta di recupero, non siamo
operatori, operiamo nella logica del ”AUTO MUTUO
AIUTO”.
vorremmo alimentare e sostenere la motivazione al
cambiamento, orientando le persone verso le strutture
accreditate e verso i metodi e le esperienze che abbiano
dimostrato efficacia e validità.
Crediamo che la nostra esperienza diretta , se
testimoniata con serietà e rigore, possa sia uno stimolo
utile per chi ancora non è riuscito a riacquistare la
fiducia in se stesso e nella società.
Cosa ci aspettiamo da voi
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Essere realmente ascoltati.
Grazie per l’attenzione
Gli errori della medicina di un secolo costruiscono le
credenze popolari del secolo successivo.
Alonzo Clark
citazioni
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Galileo Galilei: Ho scorso l'elenco delle malattie e non vi ho
trovato le preoccupazioni e i tristi pensieri: è molto
ingiusto.
Dominic J. Corrigan: Il guaio dei medici non è che essi non
conoscono a sufficienza, bensì che essi non guardano a
sufficienza.
Antifonte : In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo
verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto.
Arthur Bloch : Una medicina è una sostanza che iniettata in
un ratto produce un articolo.
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STRADA FACENDO 3 -Cagliari, 19-20-21 ottobre 2007