con il patrocinio
CITTÀ DI ASOLO
Club Motori del ‘900
da Venezia ad Asolo
settembre 2014
3"%6/0%*"6504503*$)&
TROFEO
media partner
PARTENZA
Hotel & Ristorante ***
Riviera Martiri della Libertà, 75
30031 Dolo (VE)
Tel. +39 041 5608020
[email protected] - www.villaducale.it
1
TROFEO
Il percorso
Ore 08.30
Ore 10.00
Ore 13.00
Ore 16.00
Ore 18.30
Ore 19.30
Ore 20.30
Ritrovo equipaggi - Villa Ducale - Dolo (VE)
Partenza
Castelbrando
Villa Cornér della Regina - Cavasagra
Asolo - arrivo
Premiazioni - Albergo al Sole
Cena - Hotel Villa Cipriani / Albergo al Sole
1° TROFEO
1° CLASSIFICATO
piazza Giorgione, 47
Castelfranco Veneto
tel. 0423 493245
[email protected]
Caterina Cornaro
…Nell’ottobre 1488 fu scoperta un’altra congiura,
ordita ancora dai nobili catalani. Venezia represse
di nuovo la ribellione e decise di richiamare
Caterina costringendola ad abdicare a favore della
Repubblica. A seguito del suo rifiuto, fu minacciata
che nel caso di disobbedienza sarebbe stata
spogliata di tutti i privilegi e sarebbe stata trattata
come ribelle. Il 26 febbraio 1489 avvenne l’atto
ufficiale dell’abdicazione di Caterina in favore della
Repubblica Veneta.
Il 18 marzo, vestita di nero, la regina lasciò per
sempre l’isola.
Venezia accolse la sua figlia in maniera trionfale.
Arrivata da Cipro a San Nicolò al Lido, entrò il giorno
seguente, il 6 giugno 1489, seduta sul Bucintoro
accanto al doge Agostino Barbarigo, dopo la
consegna formale della corona alla Serenissima
in S. Marco, fu nominata domina Aceli (signora
di Asolo), conservando tuttavia anche negli atti
ufficiali il titolo e il rango di regina. Sul territorio di
Asolo, Caterina aveva gli stessi poteri del doge.
Unici limiti: non poteva far subire ai sudditi nessun
onere o angheria e non poteva ospitare chi non
fosse gradito al doge…
Caterina richiamò alla sua corte artisti e letterati, tra
cui Giorgione, Lorenzo Lotto, Pietro Bembo, che
qui ambientò Gli Asolani. Nel 1509, all’avanzare
delle truppe imperiali di Massimiliano I d’Asburgo,
si rifugiò a Venezia. Ritornata nel suo castello e tra gli asolani che tanto l’amavano,
fuggì di nuovo quando le truppe tedesche si riaffacciarono alle porte di Altivole.
Morì a Venezia il 10 luglio 1510 e venne tumulata nella Chiesa dei Santi Apostoli.
Tale fu la folla che volle partecipare al rito funebre che i Provveditori fecero costruire
un ponte di barche da Rialto a Santa Sofia per permettere un migliore deflusso.
La salma rimase solo pochi anni nella chiesa dei Santi Apostoli perché nel 1584
venne trasferita nella Chiesa di San Salvador, nella grande tomba voluta per lei dal
fratello Giorgio, dove tuttora riposa.
Via Bonisiolo 16/B
Zerman - Mogliano Veneto (TV)
Tel (+39) 041 457222
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Azienda Agricola La Tordera
Via Alnè Bosco, 23 - Vidor (TV)
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STUDIO PCO & INCENTIVE LUISA PIVETTA
Organizzazione Convention, Eventi Italia ed Europa
31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) ITALIA
cell. + 39 338.4744052 e – mail [email protected]
Parco Archeologico del Livelet
La ricostruzione del villaggio palafitticolo si è
basata sugli studi delle tipologie di insediamento
riscontrate in siti archeologici di ambiente
umido coevi dell’Italia Settentrionale, e su studi
etnografici condotti sulle popolazioni che tuttora
vivono in ambienti simili o usano materiali e
tecniche simili, poiché non sono ancora stati
elaborati dati archeologici certi sui modelli
costruttivi utilizzati dagli abitanti preistorici della
zona dei Laghi di Revine.
Per la maggior parte degli elementi strutturali, la
scelta delle materie prime è ricaduta su legnami
compatibili con l’ambiente e i ritrovamenti
archeologici dell’area come castagno, quercia,
nocciolo e corniolo, mentre le strutture lignee
portanti o destinate a rimanere immerse
nell’acqua sono state realizzate in larice, essenza
scelta per la sua resistenza e durata, ma non
presente a questa altitudine. Le pareti delle
palafitte sono realizzate con fasci incrociati di
canne palustri rivestiti da un intonaco isolante
ma naturale, ottenuto mescolando argilla, paglia
e sabbia. I tetti sono infine realizzati con fasci
di canne sovrapposti e fissati ad una struttura
lignea e hanno uno spessore medio di 30 cm, che
garantisce protezione dalle intemperie.
SMALL LUXURY HOTEL
NEL CUORE DI ASOLO
Informazioni e prenotazioni: [email protected] - T. 0423.951332
Via Collegio, 33 - 31011 Asolo (TV) Italy - www.albergoalsoleasolo.com
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CastelBrando
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Il castello ha origini assai antiche e il primo nucleo dovrebbe risalire all’epoca
delle invasioni barbariche.
Il castello fu però recuperato dai Longobardi, la cui presenza era qui molto forte
vista l’istituzione del Ducato di Ceneda.
Tuttavia, essi ne fecero ben presto dono, con tutta la Valmareno, ai vescovi
locali (forse per iniziativa della regina Teodolinda) che la tennero anche sotto
i Franchi e, successivamente, il Sacro Romano Impero.
A partire dall’XI secolo castello e feudo appartennero ad alcune signorie locali.
Nel 1154 finì ai Caminesi e, nel 1343, tornò per un brevissimo periodo alla diocesi.
Con la morte del vescovo Ramponi, infatti, il feudo fu assoggettato
alla Repubblica Veneta che lo diede a Marin Faliero, futuro doge.
Questi però fu più tardi giustiziato e la fortezza ritornò alla Repubblica.
Nel 1436 quest’ultima lo donò a Brandolino IV Brandolini e al Gattamelata,
condottieri di ventura al servizio della Serenissima. In seguito, a causa di una
promozione militare del Gattamelata egli lo cedette totalmente al primo.
La dominazione veneziana portò un lungo periodo di pace e Castelbrando,
cessate le funzioni militari, fu adattato tra il XVI e il XVIII secolo alle esigenze
dei Brandolini che lo trasformarono in un palazzo signorile applicandovi lo stile
delle ville venete e creando un interessante nonché innovativo per l’epoca sistema
di “riscaldamento”.
I conti tennero il castello sino al 1959, quando lo vendettero ai Salesiani che lo
utilizzarono come seminario e luogo di ritiro.
Rivenduto da questi nel 1997 all’imprenditore Massimo Colomban, è stato
restaurato di recente e ospita oggi un albergo.
BEST WESTERN PREMIER
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Il 1° TROFEO BANCA MEDIOLANUM
sarà creato dalla New Murano Gallery srl
Grazie all’intuizione illuminata di Francesco Scarpa,
Executive della New Murano Gallery srl, si è concretizzato
un accordo di partnership con “Le Inglesi ad Asolo”.
L’intesa con la blasonata azienda di Vetrai Muranesi, ci
permette di offrire agli equipaggi che parteciperanno alla
corsa di settembre, preziose targhe e trofei in vetro di
Murano.
Il 1° Trofeo Banca Mediolanum sarà una pregiata scultura
denominata il “VERONESE”.
L’opera fu concepita dall’intuito del celebre
Prof. Vittorio Zecchin nel 1921. Ispirato alla ampolla dipinta
nel 1580 da “Paolo Veronese” ne “L’Annunciazione della
Vergine”. L’opera contemporanea è stata plasmata dalle
abili mani del Maestro Vetraio Mini Stefano.
Come si evince, ancora una volta “Le Inglesi ad Asolo”
intende promuovere il territorio, la sua cultura, le eccellenze
enogastronomiche e l’alto artigianato riconosciuto in tutto
il mondo.
L'esilio dorato della Regina Cornaro
La 3a Edizione “Le Inglesi ad Asolo” che si terrà DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014, vedrà il
via in terra veneziana per rendere giusta accoglienza alla Regina Cornaro che si intende ricordare.
Un appuntamento irrinunciabile per quanti vogliono trascorrere una giornata non solo legata al mondo
dei motori, ma anche alla storia della nostra terra Veneta.
La corsa sarà aperta a possessori di vetture storiche, anche non Inglesi.
Il comitato organizzatore ammetterà un numero limitato di auto non Inglesi di particolare pregio.
grafica&stampa www.tipografiacavasin.com
Le auto saranno solo il mezzo per scoprire nuovi territori, la cultura a noi più vicina, ed in fine assaporare
le eccellenze eno-gastronomiche più genuine.
Iscrizioni
LE ISCRIZIONI CHIUDERANNO IL 31 LUGLIO 2014.
Soggiorno facoltativo condizioni particolari.
Per ulteriori proposte di pernottamento
scaricare scheda sul sito
www.leinglesiadasolo.com
Organizzazione: Gianfranco Giovine
+39 335 321550
[email protected]
Le Inglesi ad Asolo
www.leinglesiadasolo.com
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settembre 2014 - Hotel Villa Cipriani