CONCORSO NUMBER1 FOR INNOVATION
DATI CANDIDATO
Cognome: CALZAVARA
Nome: MARTINA
Anno di laurea: 2010
Università: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
Facoltà: INGEGNERIA GESTIONALE
TITOLO DEL PROGETTO: RFID PICK-TO-LIGHT SYSTEM
1. Descrizione dell’idea
L’attività di picking è una criticità in molti sistemi logistici; efficienza ed assenza di errori di
prelievo rappresentano due obiettivi imprescindibili da soddisfare.
Il progetto che si vuole presentare prevede la realizzazione di un sistema pick-to-light che
sfrutta le potenzialità della tecnologia RFID. Gli obiettivi principali sono quelli di garantire la
massima operatività dell’operatore, che viene guidato in modo efficace nel processo di
picking e che può lavorare con entrambe le mani, e di offrire un controllo in tempo reale
della qualità del prelievo, cercando di prevenire gli eventuali errori.
Il sistema consiste complessivamente di tre unità principali:
 una scaffalatura sulla quale sono installate delle luci e dei tag,
 un lettore RFID integrato all’interno di un guanto indossato da ogni operatore,
 un sistema di controllo centralizzato che manda i segnali di accensione delle luci a
seconda delle picking lists, riceve i dati di lettura dai lettori, distinguendo i diversi
operatori, ed eventualmente manda segnali di errore, facendo accendere la luce rossa
del vano a cui si accede per errore.
La scaffalatura ha per ogni vano uno o più tag che lo identificano e che viene associato al
prodotto stoccato al suo interno e tante luci colorate quanti sono gli operatori che lavorano
nella stessa area di prelievo. Inoltre, in ogni vano è presente anche una luce di colore
rosso che viene utilizzata per segnalare gli errori di prelievo (un operatore entra in un vano
che non corrisponde al prodotto indicato nella sua picking list).
Ogni operatore viene dotato di un particolare guanto all’interno del quale si trova l’antenna
di un lettore RFID UHF (il lettore, invece, può essere posto sull’avambraccio o essere
agganciato alla cintura). L’antenna è posta in modo che stia nella parte superiore della
mano con cui l’operatore effettua il prelievo. In questo modo, l’operatore ha entrambe le
mani libere e riesce a fare il prelievo in modo più efficace ed efficiente. Per completare il
prelievo di un prodotto, infatti, non deve fare nessun’altra operazione aggiuntiva, visto che
spetta al lettore RFID il compito di inviare via Wi-Fi i dati dei tag letti al sistema di controllo.
Tale sistema di controllo centralizzato riceve in input le liste di prelievo di ogni operatore e
manda i segnali di accensione delle luci che corrispondono ai vani associati ai prodotti da
prelevare. La sequenza di accensione delle luci può seguire diverse logiche, con l’obiettivo
che può essere, per esempio, la minimizzazione delle distanze percorse e del tempo
impiegato, oppure il rispetto dei vincoli di precedenza nel prelievo (come nel caso di
differenza di peso, volume o temperatura tra i prodotti).
Figura 1 – L’operatore accede al vano corretto
Figura 2 – L’operatore accede al vano errato
Quando l’operatore preleva il prodotto contenuto nel vano di cui è stata accesa la luce, il
lettore RFID legge il tag corrispondente e manda il segnale della lettura al sistema
centralizzato, che fa spegnere la luce di questo vano e fa accendere quella del prodotto
successivo (Figura 1). Se, invece, l’operatore accede ad un vano sbagliato, il lettore
manda il segnale della lettura errata al sistema, che fa accendere la luce rossa del vano in
cui l’operatore ha inserito la mano, facendo rimanere accesa anche la luce che
corrisponde al prelievo corretto (Figura 2).
2. Descrizione del mercato target (es. settori, tipologie di committenti, ...)
Questa idea progettuale, che permette di velocizzare le operazioni di prelievo,
proponendo anche un modo per prevenire eventuali errori, risulta essere particolarmente
adatta per tutti quei contesti caratterizzati da un’elevata intensità di picking. Risultando
assolutamente sostenibile da un punto di vista economico, però, non è limitata solo a
realtà di questo tipo. Può essere facilmente applicata anche in magazzini di picking meno
spinto, o nel picking di asservimento alle linee di assemblaggio.
3. Descrizione della coerenza dell’idea con i bisogni del mercato
L’evoluzione degli ordini dei clienti, sempre più piccoli e frequenti, sta inevitabilmente
facendo cambiare anche il modo in cui i fornitori li evadono, trovandosi a dover essere
sempre più rapidi e flessibili. Questa tendenza influenza pesantemente anche la
configurazione dei magazzini di picking e delle attività che devono essere svolte al loro
interno, con un elevato volume di prelievo che deve essere soddisfatto in una finestra
temporale molto ristretta.
Di conseguenza, una delle priorità per chi si occupa di warehousing è proprio il
miglioramento delle prestazioni di picking, in termini di velocità ed accuratezza di prelievo.
Per ottenere dei benefici in questo senso, è possibile affidarsi ai sistemi di paperless
picking, come il sistema pick-to-light RFID qui presentato.
4. Eventuale descrizione della tecnologia sottostante
Il sistema proposto prevede l’impiego di un lettore RFID UHF, di dimensioni compatte, in
grado di mandare i dati dei tag letti sulle scaffalature via Wi-Fi a un sistema centralizzato.
Il lettore è una soluzione tecnica poco costosa attualmente già disponibile sul mercato per
altri scopi. La scelta della Ultra High Frequency è dovuta all’elevato range di lettura che un
sistema di questo tipo riesce a garantire ed alla possibilità di sfruttare alcuni dei limiti che
caratterizzano questa frequenza. In particolare, l’effetto di schermatura che il segnale
subisce rispetto ai componenti in metallo, che in questo caso potrebbe essere la
scaffalatura stessa, in modo che la lettura risulti circoscritta al vano in cui l’operatore sta
inserendo la mano.
5. Descrizione delle relazioni previste con gli altri attori della filiera sistema (committenti,
partner, enti della PA, ecc.)
Il sistema di controllo centralizzato costituisce un’importante fonte di dati che possono
essere usati come punto di partenza per eventuali analisi delle prestazioni del sistema di
picking e per successive considerazioni migliorative. Tali dati potrebbero essere resi noti
anche agli altri attori della filiera, per esempio nella relazione cliente/fornitore di servizi, per
dimostrare l’effettiva potenzialità del sistema che si sta utilizzando.
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rfid pick-to