Racconti di un viaggio durato tre millenni. Nella Palestina storica dal pellegrinaggio a Silo al viaggio di solidarietà e al turismo di guerra. Corso di Laurea Magistrale Storia contemporanea, a.a. 2014-2015 Carta mondo arabo Carta MO Galilea, Giudea Samaria Viaggi e pellegrinaggi Una delle possibili chiavi di lettura della storia è la relazione tra nomadi e sedentari. Con due ruoli ben definiti: il nomadismo è il momento dell’invenzione la stanzialità è il momento della costruzione e della conservazione Una delle forme di mobilità è il viaggio Una delle forme di viaggio è il pellegrinaggio, soprattutto prima del turismo di massa Ottocentesco Il turismo religioso (2014) “Per turismo religioso si intende quel tipo di turismo che ha come principale motivazione la visita nei luoghi religiosi come santuari, conventi, chiese, abbazie, eremi e luoghi sacri constatandone non solo l'essenza religiosa del luogo, ma anche la bellezza artistica e culturale” Industria del turismo religioso: 18 miliardi di $ l’anno Incremento anche con la crisi: il cosiddetto effetto “Francesco” 330 milioni di viaggiatori del sacro ogni anno In Italia: un business da 3,5 milioni di € l’anno, 5% del fatturato del comparto turistico. Borsa internazionale del Turismo religioso Il pellegrinaggio Cos’è un pellegrinaggio? Da latino peragere: ire per agros, muoversi con inquietudine senza tregua; Peregrinus: straniero, colui che è estraneo alla città, alla vita associata. Pellegrinaggio (viaggio per) è una forma di viaggio; passaggio di status, da un luogo ad un altro, da una dimensione ad un’altra, sacra Andare in pellegrinaggio: spostarsi nello spazio e nel tempo Quando nasce il pellegrinaggio? Uno dei pellegrinaggi più antichi è quello a Menfi nell’Alto e Medio Regno (dal III millennio) Il pellegrinaggio a Gerusalemme Gerusalemme, il nome a. La storia III millennio. Regione di Canaan: vi sono solo città autonome, isolate. E tra esse: Gerusalemme Fine XIX a.c. Gli egiziani estendono la loro influenza, senza farla diventare provincia. Coloni cananei cominciano a costruire città nelle zone montuose b. Il nome Dal dio siriano Sahlem (sole al tramonto o stella della sera) Le radici semitiche si trovano nella parola ebrea Shalom, e araba Salaam (pace) Prima menzione del nome nella forma egiziana, “Rushhalimum”, in un documento egiziano, inizio II millennio Riappare come Yerushalim in ebreo antico … e di Yerusalim in greco Cambierà nome con i romani e con gli arabi…. Aelia, Al Quds La città come luogo di costruzione sociale Perché è importante studiare la città? Caducità delle altre forme di aggregazione sociale La città consente la partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica La città offre a “nomadi” e sedentari strumenti e possibilità di interazione e di partecipazione reale Vi si sperimentano nuove forme di rappresentanza L’estraneità dello straniero viene in fretta riassorbita La città ha sempre qualche cosa da offrire Esuli e migranti trovano nella città un angolo in cui fermarsi o un mezzo per transitare Fernand Braudel, lo storico dalle radici contadine (1902-1985) Nasce in un piccolo villaggio della Mosa, Lorena. A 21 anni è nominato professore a Constantina (Algeria), poi ad Algeri Nel 1938 è arruolato nell'esercito. Fatto prigioniero, è detenuto in Germania (1940-45) Compie una scelta, allora profondamente innovatrice, di studiare un'area geografica e la sua gente anziché eventi e grandi personaggi. Nel 1962 fonda la Maison des sciences de l’Homme Riceve la nomina di dottore honoris causa da molte università Viene eletto all’Académie Française il 14 giugno 1984 Fernand Braudel Braudel parla della città mediterranea • “Il Mediterraneo è una regione di strade. Non ci sono strade senza le necessarie tappe: le città!” • “Non c’è città senza mercato e senza strade: esse si nutrono di movimento” • “Le città muoiono e soffrono quando le loro relazioni stradali sono ostacolate. Per mezzo delle strade giungono alle città tutti i beni materiali e immateriali” • “In Occidente le grandi città si affollano vicino al mare… a est del Mediterraneo vi sono grandi città islamiche ritirate verso l’interno; ma esse rispondono al richiamo preciso di potentissime strade desertiche” Gerusalemme è città mediterranea, anche se non si affaccia sul mare, ma anche città che vive del deserto La Bibbia, le Bibbie La Bibbia è testo sacro per l’ebraismo e per il cristianesimo La Bibbia cristiana: comprende l’Antico e il Nuovo Testamento La Bibbia ebraica: comprende il Tanakh e il Talmud Tanakh è costituito da: a. Testi dei profeti b. Scritti sacri c. Torah o Pentateuco* Talmud: discussioni sull’applicazione della Torah Talmud di Gerusalemme: fissato IV sec Talmud babilonese, un sec dopo ed eclissa il precedente * Il Pentateuco è costituito da Genesi, Esodo, Levitico, Deuteronomio, Numeri Il pellegrinaggio ebraico secondo la Bibbia Il pellegrinaggio a Silo e l’Arca dell’Alleanza Il pellegrinaggio coincide con la festa di Sukkot, o “Festa delle capanne”: ricorda la vita del popolo di ebraico nel deserto durante il viaggio verso la Terra promessa (Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, che conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che in base alla Bibbia è stata calcolata al 3760 a.C. ) Secondo la tradizione biblica, il pellegrinaggio si sposta al monte Sion, a Gerusalemme, per decisione di Davide e Salomone Fra Bibbia e storia Thomas Thompson (danese, università di Copenaghen, docente al Centro studi biblici), nel suo libro “The Mytic Past” sostiene che la descrizione di Salomone è mutuata dalle descrizioni faraoniche la Bibbia è stata scritta in 4 differenti periodi: la storia di Davide accresce importanza nelle ultime versioni gli scavi non danno traccia di Gerusalemme ai tempi di Davide ai tempi di Davide esistevano solo villaggi sparsi di 2000 abitanti: non c’era una forza politica in grado di sviluppare e unificare le economie locali in questo periodo la regione era solo in grado di organizzare una struttura politica piramidale di piccoli isolati patronati, e non la complessità della struttura di un piccolo stato solo Gaza, Jaffa, Nablus, Jericho, Ber Sheva… con più di 25.000 abitanti in pianura o al mare potevano essere il centro di un regno, non Gerusalemme La festa di Sukkot Il monoteismo e il nuovo ordine mondiale La transizione religiosa verso il monoteismo si ha a livello del mondo allora conosciuto nei VI, V secoli a.c. Il monoteismo crea i presupposti per le guerre di religione Il monoteismo ebraico nasce nel periodo babilonese: 605. Con Nabucodonosor Babilonia diventa la maggior potenza mediorientale 597. Gerusalemme assediata e conquistata. 10.000 persone deportate (aristocrazia, esercito, maniscalchi e fabbri). 586. Gerusalemme definitivamente sottomessa. Altre 823 persone vengono deportate. Il Tempio incendiato. Gli ebrei trascorrono un periodo sereno a Babilonia. L’esilio insegna l’interiorità spirituale. Studio della Torah “Dio sceglie di stare con gli esuli”. La normativa del pellegrinaggio dopo Babilonia Con la conquista di Babilonia da parte dei Persiani (539), agli ebrei è consentito di tornare a Gerusalemme e ricostruire il Tempio A partire da quel periodo, il pellegrinaggio ebraico viene definendosi in tre momenti: Pesach (Pasqua ebraica) in primavera: ricorda l’Esodo degli israeliti dalla schiavitù d’Egitto. Coincide con il primo raccolto dell’anno Shavuot (Pentecoste) a inizio estate: ricorda i Dieci Comandamenti dati a Mosè sul Sinai. Coincide con l’ultimo raccolto di cereali Sukkot (Capanne/Tabernacoli) in autunno: ricorda la protezione degli ebrei nel Deserto. Coincide con l’ultimo raccolto dell’anno Destinazione del pellegrinaggio: il Tempio di Gerusalemme. Impero babilonese (700-550 a.c.) Impero persiano (550-330 a.c.) Impero macedone (336-323 a.c.) Il pellegrinaggio ebraico al Tempio Descrizione del pellegrinaggio ebraico da parte del filosofo ebreo Filone di Alessandria, all’inizio del I secolo: “moltitudini innumerevoli provenienti da numerose città, alcuni arrivano per terra, altri per mare, da est e ovest e da nord e sud a ogni festa. Fanno del tempio il loro porto, un rifugio sicuro e protetto dal tumulto e dal disordine della vita, e là cercano la calma dalle intemperie e, liberati dalle preoccupazioni il cui giogo li ha sottomessi fin dai primissimi ani di vita, tentano di godersi un attimo di pace in un’atmosfera di cordiale allegria” Il Tempio di Gerusalemme tra distruzioni e ricostruzioni 586 a.c. Distruzione del Tempio per mano babilonese Sua ricostruzione nel 515 Ampliamento ai tempi di Erode, dal 19 a.c. Il pellegrinaggio si consolida 70 d.c. Il Tempio viene distrutto dalle legioni romane comandate dall’imperatore Tito L’episodio di Masada e la dispersione degli ebrei 130 d.c.: l’imperatore romano Publio Aelio Adriano costruisce una nuova città: Aelia Capitolina Altre rivolte schiacciate nel sangue La storia secondo Shlomo Sand Lo storico israeliano contemporaneo Shlomo Sand contesta l’idea della cacciata degli ebrei dalla Palestina da parte dei romani. Pur essendo molto duri nel reprimere le ribellioni, i romani non erano soliti esiliare interi popoli, e neppure i grandi imperi precedenti. C’era bisogno che la gente restasse, coltivasse la terra e pagasse le tasse Non esiste nessuna prova, ma nemmeno accenni alle deportazioni, né tracce di concentrazione di rifugiati La parola Galut = esilio al tempo significava asservimento politico. Il mito dell’esilio si forma in epoca tarda, con il sionismo Tempio di Erode Mappa del tempio di Erode Impero Romano: anno 1° Impero romano: anno 100 Il pellegrinaggio cristiano e la geografia sacra 312 d.c. L’imperatore Costantino si converte 313 d.c. L’imperatore Costantino dichiara il Cristianesimo una delle religioni ufficiali dell’impero Gerusalemme conquista un posto centrale nella definizione della nuova religione Costantino favorisce la costruzione di simboli e riferimenti materiali 326 d.c. Il pellegrinaggio della regina Elena e la nascita della geografia sacra Il processo di colonizzazione sacra: il Pellegrino di Bordeaux I pellegrini hanno bisogno di “guide”, che li aiutino anche nei problemi pratici. Nasce una ricca letteratura La prima guida è del 333, redatta dal Pellegrino di Bordeaux non ci svela i suoi sentimenti, non tradisce emozioni, è un catalogo di luoghi biblici e eventi associati non è un turista: si ferma solo sui luoghi della bibbia non molto interessato alla vita terrena di Gesù: punta a Gerusalemme, al monte del Tempio contribuisce a colonizzare con la fantasia Itinerario del Pellegrino di Bordeaux Il viaggio di Egeria E’ una pellegrina spagnola che lascia la Spagna nel 381 e arriva fino alla Mesopotamia Mostra entusiasmo per i santuari Identifica i luoghi sacri e legge i passi delle scritture Vede la bibbia tornare in vita… Non manifesta nessuna attenzione alla vita locale Il Diario di Egeria Nuove religioni, antichi pellegrinaggi: nasce l’Islam Il contesto internazionale: i grandi imperi bizantini e sasanidi, e la lotta per il controllo delle vie commerciali Il paese degli arabi: una civiltà in trasformazione. Il ruolo dei beduini e dei grandi nomadi Muhammad e la definizione di una nuova identità Il 622, l’anno dell’Egira. Muhammed fugge a Medina A Medina si costruisce lo stato La riconciliazione con Mecca e il consolidamento dell’islam Il pellegrinaggio come uno dei 5 pilastri dell’islam "Noi arabi eravamo umiliati e calpestati mentre noi non calpestavamo gli altri, allora Allah mandò un profeta fra noi e una delle sue promesse fu che avremmo vinto e conquistato questo paese“ (Abu Yusuf Ya'qub, 1346) Il Corano, la Bibbia e l’islam Il Corano è il testo sacro dell’Islam Quali connessioni con la bibbia? “Una parte consistente del Corano è dedicato a narrazioni sui personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Se escludiamo qualche allusione alla storia araba preislamica, si può anzi affermare che tutti gli accenni al passato che contiene il Corano siano le storie dei profeti biblici”. Il Corano rivendica a sé la storia biblica. Quasi tutti i profeti dell'Islam sono già personaggi biblici. Tuttavia, l'Islam non dichiara interesse al testo biblico, non chiede di approfondirne lo studio. La tradizione coranica afferma che il testo biblico è la corruzione della vera rivelazione che i profeti biblici hanno ricevuto da Allah (R.Tottoli) Mohammed Il Mediterraneo orientale nel Sesto secolo Miniatura della città di Mecca Pellegrinaggio a Mecca Leon Auguste Adolphe Belly, 1861 Pellegrinaggio a a Mecca oggi Gerusalemme sacra per l’Islam 637. Il califfo Omar arriva a Gerusalemme Vuole stabilire contatto fisico con le fondamenta della fede Nessun incoraggiamento alla conversione: i cristiani e gli ebrei sono considerati minoranze protette (dhimmi) Volontà di consolidare lo status quo Anche l’islam ha bisogno di simboli: la Cupola della Roccia (costruita dal califfo Abd al-Malik nel 680) Gli ebrei ritornano a Gerusalemme La popolazione continua ad essere mista e Gerusalemme resta una città cristiana. Il potere e la funzione della lingua per rendere omogenea e islamica la popolazione Cupola della Roccia Il pellegrinaggio continua Continuano i pellegrinaggi cristiani La “moltitudine innumerevole di pellegrini” (Rodolfo il Glabro) cristiani dell’anno 1000 e l’ossessione del millennio 1009: distruzione del Sacro Sepolcro per ordine del califfo fatimide al-Hakim (ripercussioni in Europa) 1042-1048: ricostruito il Santo Sepolcro I pellegrinaggi del 1033 e del 1064 Continuano anche i pellegrinaggi ebraici (ebrei migrati con l’occupazione fatimide) Il pellegrinaggio cristiano armato Le crociate 1° Crociata (1095) Il papa Urbano II predica la guerra santa di liberazione, una sorta di pellegrinaggio armato 2° Crociata (1146) 3° Crociata (1198) I Templari, la prima agenzia turistica della storia Nascono nel 1118: un gruppo di cavalieri si presenta a re Baldovino offrendosi di sorvegliare le strade della Palestina e proteggere i pellegrini. Loro quartier generale: la moschea al-Aksa a Gerusalemme. Riconoscendo i Templari come ordine ed essendo i templari armati si canonizza la violenza sacra 1187: Salah al-Din entra a Gerusalemme e caccia i Crociati 1291: i Franchi vengono cacciati definitivamente dalla regione Le crociate hanno assicurato le vie d’accesso ai commerci con l’Oriente Crociate itinerari I Crociati Salah al-Din Pellegrino medievale Il pellegrinaggio cristiano: un itinerario tipo Anche dopo la cacciata dei Franchi, i pellegrinaggi cristiani continuano secondo uno schema consolidato: Il soggiorno non era confortevole, ma la loro visita era ben organizzata Trascorrevano una notte intera nella basilica del Santo Sepolcro Poi venivano accompagnati lungo un percorso prestabilito, prima dell'alba per non creare conflittualità con i musulmani. Si dirigevano verso la porta orientale della città Attraversavano la valle del Cedron fino al Getzemani, Salivano alla chiesa dell'Ascensione sul Monte degli Ulivi. Ritornavano in città passando per la piscina di Siloe Infine visitavano ciò che potevano del monte Sion. Compivano un’escursione di tre giorni a Betlemme e al Giordano Basilica del Santo Sepolcro Basilica del Santo Sepolcro Via Dolorosa Porta orientale di Santo Stefano Monte degli olivi Orto del Getsemani Lo spirito crociato continua: il viaggio di John Mandeville (1332) Non ci sono informazioni su di lui, solo il suo scritto: “vi dirò come raggiungere quei luoghi poiché ho viaggiato molte volte e cavalcato attraverso essi in buona compagnia di Signori” “Ciascun Cristiano di buona volontà che possa e abbia i mezzi dovrebbe impegnarsi nella conquista della nostra eredità, di questa terra e scacciare da essa quanti sono miscredenti. Poiché noi siamo chiamati cristiani per Cristo Nostro padre e se intendiamo essere veri figli di Cristo, dovremmo rivendicare l’eredità che nostro padre ci lasciò e sottrarla dalle mani di uomini estranei. Ma ora l’orgoglio, l’invidia e l’avidità hanno così tanto infiammato gli animi dei Signori del mondo che essi sono più indaffarati a diseredare i loro vicini che ad avanzare pretese o a conquistare la loro eredità legittima” John Mandeville L’islam e Gerusalemme: dal viaggio al pellegrinaggio I musulmani viaggiano per conoscenza e studio: AlGhazali (1095), Abu Bakr ibn al-Arabi (1095), Ibn Battuta(1353) (Per una analisi più approfondita e altri esempi del modo di raccontare si rimanda al power point della prof.ssa Benigni e al file delle citazioni) L’invenzione del sacro. 1263: nasce il pellegrinaggio a Nabi Musa, santuario fondato dal sultano Baybars. Si svolge nella settimana che precede la Pasqua Nel periodo mamelucco (1291-1516) si riprendono le tradizioni islamiche in lode della città e si spingono i musulmani a fare la ziyarah, la visita a Gerusalemme Il sufismo Sufismo: Termine arabo "tasawwuf" che deriverebbe da ‘lana’ (in arabo sūf ), materiale con cui erano intessuti gli umili panni dei primi mistici musulmani Un'altra etimologia si rifà al vocabolo suffa, portico antistante la casa-moschea di Muhammad a Medina, sotto il quale si raccoglievano alcuni pii musulmani Altri riconducono il termine all'arabo safā' (purezza) o si richiamano alla collocazione dei sufi 'in prima fila' (saff al-awwal) al cospetto di Dio. Il sufismo è fenomeno trasversale e diffusissimo nell'Islam, particolarmente nel sunnismo, dove la totale mancanza di sacerdozio e di una classe di tipo clericale che possa assolvere alla funzione intermediatrice fra Dio e le Sue creature comporta una ricerca di Dio e della Sua volontà personale, da conseguire tramite una lunga disciplina spirituale e mentale. Nabi Musa Nabi Musa Nabi Musa Nabi Musa Il viaggio in ambiente ebraico: Benjamin de Tudela Benjamin de Tudela era un rabbino spagnolo medievale e un esploratore del XII secolo (muore nel 1175). Con la sua grande istruzione e profonda conoscenza delle lingue, risulta essere una delle maggiori figure nella storia e nella geografia dell’ebraismo Viaggiò (1165) attraverso Europa, Asia e Africa. Le sue vivaci descrizioni dell’Asia occidentale precedono quelle di Marco Polo di un centinaio di anni Il suo obiettivo era quello di catalogare le comunità ebraiche sulla strada della Terra Santa. Nello stesso tempo prepara una guida che indica dove si poteva trovare ospitalità per gli ebrei che viaggiavano in Terrasanta Accreditato presso gli storici: non solo descrive fatti, ma indica le sue fonti di informazione. Benjamin de Tudela Itinerario di Benjamin de Tudela Il nuovo spirito cristiano al volger del XV secolo Nei resoconti di viaggio si comincia a porre l’attenzione al paesaggio umano Nel suo racconto, Felix Fabri domenicano tedesco a Gerusalemme nel 1480: da notizie sull’organizzazione del viaggio critica l’ardore dei pellegrini analizza il pellegrinaggio: “Dibattersi in ragionamenti astratti mentre si cammina da un luogo all'altro è estremamente faticoso” critica gli abitanti di Gerusalemme, con la sola eccezione dei francescani non si libera però da pregiudizi e premonizioni I pregiudizi di Pietro Casola, sacerdote milanese (1494) L’itinerario di Felix Fabri (1480-1483) I diari di Felix Fabri Gerusalemme secondo Felix Fabri Felix Fabri Mappa di Gerusalemme Itinerario di Pietro Casola Dalla Gerusalemme mamelucca alla Gerusalemme ottomana La Gerusalemme mamelucca era priva di mura e di guarnigione, ma abbellita, arricchita e organizzata in quartieri, come ci racconta lo storico Mujir ad-Din (1496) Gli ottomani erano una dinastia turca che diede il suo nome, dal fondatore Osman I, all'impero ottomano A partire dal XIV sec., gli ottomani s'impadronirono di due terzi del territorio dell'Islam S'insediarono nella penisola anatolica, da cui passarono in territorio europeo, assoggettando Serbi, Bulgari, Moldavi, Valacchi, Albanesi Nel 1453 presero Costantinopoli: fu la fine del millenario impero romano d'Oriente. Toccarono il loro apogeo, sotto Solimano I il Magnifico, con l'annessione di Baghdad, di Rodi, di Belgrado, di quasi tutta l'Ungheria, di Cipro, Libia, Tunisia, Algeria e Yemen. 1 dicembre 1516: Selim I arrivò a Gerusalemme senza incontrare resistenza. La città rimase sotto gli ottomani fino al 1917 La Gerusalemme mamelucca I La Gerusalemme mamelucca II Solimano il Magnifico e la fortuna di Gerusalemme Solimano il Magnifico, 1520-66, ricostruisce le mura della città favorisce la rigenerazione demografica: 13.384 abitanti, di cui 1650 ebrei e 1650 cristiani dà grande impulso all’economia (mercati, industria, agricoltura, turismo) favorisce l’aumento della comunità ebraica. Nasce il culto del muro del pianto Alla morte di Solimano inizia la decadenza Evliya Celebi, viaggiatore e scrittore (1648): “Gerusalemme città di grande effetto” XVII sec. Inventata dagli europei la processione della Via Dolorosa Gerusalemme 1493 Osman I Solimano il Magnifico Le mura 1 Le mura 2 Le mura 3 Le mura 4 1536 Da pellegrini a turisti 1610. Viaggio di George Sandys, viaggiatore inglese, colonialista e poeta, geografo ed etnologo Sandys manifesta interesse all’ambiente e critica gli ottomani 1697. Viaggio di Henry Maundrell, cappellano della English Levant Company di Aleppo. Sottolinea il disprezzo per le «sciocchezze» delle «vane apparizioni» che avevano scosso i suoi antenati. Si interessa tanto alle antichità greche e romane quanto ai luoghi biblici. Considera la cerimonia del Fuoco Sacro “pura follia”, “un pandemonio”. E’ disgustato dall'antagonismo tra greci e latini per il S.Sepolcro, ma considera inutile sognare una nuova crociata. I miti della geografia sacra perdono significato: comincia una rivoluzione scientifica che avrebbe trasformato il mondo. Il nuovo razionalismo avrebbe incoraggiato i cristiani a indagare le proprietà fisiche dei fenomeni in sé, invece che come simboli dell’invisibile L’Est mediterraneo secondo Sandys