Racconti di un viaggio durato
tre millenni. Nella Palestina
storica dal pellegrinaggio a
Silo al viaggio di solidarietà e
al turismo di guerra.
Corso di Laurea Magistrale
Storia contemporanea, a.a. 2014-2015
Carta mondo arabo
Carta MO
Galilea, Giudea
Samaria
Viaggi e pellegrinaggi
Una delle possibili chiavi di lettura della storia
è la relazione tra nomadi e sedentari.
Con due ruoli ben definiti:
 il nomadismo è il momento dell’invenzione
 la stanzialità è il momento della costruzione
e della conservazione
Una delle forme di mobilità è il viaggio
Una delle forme di viaggio è il
pellegrinaggio, soprattutto prima del
turismo di massa Ottocentesco
Il turismo religioso (2014)
“Per turismo religioso si intende quel tipo di
turismo che ha come principale motivazione la
visita nei luoghi religiosi come santuari, conventi,
chiese, abbazie, eremi e luoghi sacri
constatandone non solo l'essenza religiosa del
luogo, ma anche la bellezza artistica e culturale”
 Industria del turismo religioso: 18 miliardi di $
l’anno
 Incremento anche con la crisi: il cosiddetto
effetto “Francesco”
 330 milioni di viaggiatori del sacro ogni anno
 In Italia: un business da 3,5 milioni di €
l’anno, 5% del fatturato del comparto turistico.
 Borsa internazionale del Turismo religioso
Il pellegrinaggio
Cos’è un pellegrinaggio?
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Da latino peragere: ire per agros, muoversi con
inquietudine senza tregua;
Peregrinus: straniero, colui che è estraneo alla
città, alla vita associata.
Pellegrinaggio (viaggio per) è una forma di
viaggio; passaggio di status, da un luogo ad un
altro, da una dimensione ad un’altra, sacra
Andare in pellegrinaggio: spostarsi nello spazio e
nel tempo
Quando nasce il pellegrinaggio?
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Uno dei pellegrinaggi più antichi è quello a Menfi
nell’Alto e Medio Regno (dal III millennio)
Il pellegrinaggio a Gerusalemme
Gerusalemme, il nome
a. La storia
 III millennio. Regione di Canaan: vi sono solo città
autonome, isolate. E tra esse: Gerusalemme
 Fine XIX a.c. Gli egiziani estendono la loro influenza, senza
farla diventare provincia.
 Coloni cananei cominciano a costruire città nelle zone
montuose
b. Il nome
 Dal dio siriano Sahlem (sole al tramonto o stella della sera)
 Le radici semitiche si trovano nella parola ebrea Shalom, e
araba Salaam (pace)
 Prima menzione del nome nella forma egiziana,
“Rushhalimum”, in un documento egiziano, inizio II millennio
 Riappare come Yerushalim in ebreo antico
 … e di Yerusalim in greco
 Cambierà nome con i romani e con gli arabi…. Aelia, Al Quds
La città come luogo di
costruzione sociale
Perché è importante studiare la città?
 Caducità delle altre forme di aggregazione sociale
 La città consente la partecipazione diretta dei
cittadini alla vita politica
 La città offre a “nomadi” e sedentari strumenti e
possibilità di interazione e di partecipazione reale
 Vi si sperimentano nuove forme di rappresentanza
 L’estraneità dello straniero viene in fretta
riassorbita
 La città ha sempre qualche cosa da offrire
 Esuli e migranti trovano nella città un angolo in cui
fermarsi o un mezzo per transitare
Fernand Braudel, lo storico dalle radici
contadine (1902-1985)
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Nasce in un piccolo villaggio della Mosa, Lorena.
A 21 anni è nominato professore a Constantina
(Algeria), poi ad Algeri
Nel 1938 è arruolato nell'esercito. Fatto prigioniero, è
detenuto in Germania (1940-45)
Compie una scelta, allora profondamente innovatrice,
di studiare un'area geografica e la sua gente anziché
eventi e grandi personaggi.
Nel 1962 fonda la Maison des sciences de l’Homme
Riceve la nomina di dottore honoris causa da molte
università
Viene eletto all’Académie Française il 14 giugno 1984
Fernand Braudel
Braudel parla della città mediterranea
• “Il Mediterraneo è una regione di strade. Non ci sono strade
senza le necessarie tappe: le città!”
• “Non c’è città senza mercato e senza strade: esse si nutrono
di movimento”
• “Le città muoiono e soffrono quando le loro relazioni stradali
sono ostacolate. Per mezzo delle strade giungono alle città
tutti i beni materiali e immateriali”
• “In Occidente le grandi città si affollano vicino al mare… a
est del Mediterraneo vi sono grandi città islamiche ritirate
verso l’interno; ma esse rispondono al richiamo preciso di
potentissime strade desertiche”
Gerusalemme è città mediterranea, anche se non si
affaccia sul mare, ma anche città che vive del deserto
La Bibbia, le Bibbie
La Bibbia è testo sacro per l’ebraismo e per il cristianesimo
La Bibbia cristiana: comprende l’Antico e il Nuovo Testamento La
Bibbia ebraica: comprende il Tanakh e il Talmud
 Tanakh è costituito da:
a. Testi dei profeti
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b. Scritti sacri
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c. Torah o Pentateuco*
 Talmud: discussioni sull’applicazione della Torah
Talmud di Gerusalemme: fissato IV sec
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Talmud babilonese, un sec dopo ed eclissa il precedente
* Il Pentateuco è costituito da Genesi, Esodo, Levitico, Deuteronomio, Numeri
Il pellegrinaggio ebraico secondo la
Bibbia
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Il pellegrinaggio a Silo e l’Arca dell’Alleanza
Il pellegrinaggio coincide con la festa di Sukkot,
o “Festa delle capanne”: ricorda la vita del
popolo di ebraico nel deserto durante il viaggio
verso la Terra promessa
(Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, che conta gli anni a partire dalla
presunta data della creazione, che in base alla
Bibbia è stata calcolata al 3760 a.C. )
Secondo la tradizione biblica, il pellegrinaggio si
sposta al monte Sion, a Gerusalemme, per
decisione di Davide e Salomone
Fra Bibbia e storia
Thomas Thompson (danese, università di Copenaghen, docente al Centro studi biblici), nel suo libro “The Mytic Past”
sostiene che
 la descrizione di Salomone è mutuata dalle descrizioni
faraoniche
 la Bibbia è stata scritta in 4 differenti periodi: la storia di
Davide accresce importanza nelle ultime versioni
 gli scavi non danno traccia di Gerusalemme ai tempi di
Davide
 ai tempi di Davide esistevano solo villaggi sparsi di 2000
abitanti: non c’era una forza politica in grado di sviluppare e
unificare le economie locali
 in questo periodo la regione era solo in grado di organizzare
una struttura politica piramidale di piccoli isolati patronati, e
non la complessità della struttura di un piccolo stato
 solo Gaza, Jaffa, Nablus, Jericho, Ber Sheva… con più di
25.000 abitanti in pianura o al mare potevano essere il centro
di un regno, non Gerusalemme
La festa
di Sukkot
Il monoteismo e il nuovo ordine
mondiale
La transizione religiosa verso il monoteismo si ha a
livello del mondo allora conosciuto nei VI, V secoli
a.c.
Il monoteismo crea i presupposti per le guerre di
religione
Il monoteismo ebraico nasce nel periodo babilonese:
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605. Con Nabucodonosor Babilonia diventa la maggior
potenza mediorientale
597. Gerusalemme assediata e conquistata. 10.000
persone deportate (aristocrazia, esercito, maniscalchi e
fabbri).
586. Gerusalemme definitivamente sottomessa. Altre 823
persone vengono deportate. Il Tempio incendiato.
Gli ebrei trascorrono un periodo sereno a Babilonia.
L’esilio insegna l’interiorità spirituale. Studio della Torah
“Dio sceglie di stare con gli esuli”.
La normativa del pellegrinaggio
dopo Babilonia
Con la conquista di Babilonia da parte dei Persiani
(539), agli ebrei è consentito di tornare a
Gerusalemme e ricostruire il Tempio
A partire da quel periodo, il pellegrinaggio ebraico
viene definendosi in tre momenti:
Pesach (Pasqua ebraica) in primavera: ricorda l’Esodo
degli israeliti dalla schiavitù d’Egitto. Coincide con il primo
raccolto dell’anno
 Shavuot (Pentecoste) a inizio estate: ricorda i Dieci
Comandamenti dati a Mosè sul Sinai. Coincide con
l’ultimo raccolto di cereali
 Sukkot (Capanne/Tabernacoli) in autunno: ricorda la
protezione degli ebrei nel Deserto. Coincide con l’ultimo
raccolto dell’anno
Destinazione del pellegrinaggio: il Tempio di
Gerusalemme.

Impero babilonese (700-550 a.c.)
Impero persiano (550-330 a.c.)
Impero macedone (336-323 a.c.)
Il pellegrinaggio ebraico al
Tempio
Descrizione del pellegrinaggio ebraico da parte del
filosofo ebreo Filone di Alessandria, all’inizio del
I secolo:
“moltitudini
innumerevoli
provenienti
da
numerose città, alcuni arrivano per terra, altri per
mare, da est e ovest e da nord e sud a ogni festa.
Fanno del tempio il loro porto, un rifugio sicuro e
protetto dal tumulto e dal disordine della vita, e là
cercano la calma dalle intemperie e, liberati dalle
preoccupazioni il cui giogo li ha sottomessi fin dai
primissimi ani di vita, tentano di godersi un
attimo di pace in un’atmosfera di cordiale allegria”
Il Tempio di Gerusalemme tra
distruzioni e ricostruzioni
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586 a.c. Distruzione del Tempio per mano
babilonese
Sua ricostruzione nel 515
Ampliamento ai tempi di Erode, dal 19 a.c.
Il pellegrinaggio si consolida
70 d.c. Il Tempio viene distrutto dalle legioni
romane comandate dall’imperatore Tito
L’episodio di Masada e la dispersione degli ebrei
130 d.c.: l’imperatore romano Publio Aelio
Adriano costruisce una nuova città: Aelia
Capitolina
Altre rivolte schiacciate nel sangue
La storia secondo Shlomo Sand
Lo storico israeliano contemporaneo Shlomo
Sand contesta l’idea della cacciata degli ebrei
dalla Palestina da parte dei romani.
Pur essendo molto duri nel reprimere le ribellioni, i
romani non erano soliti esiliare interi popoli, e
neppure i grandi imperi precedenti. C’era bisogno
che la gente restasse, coltivasse la terra e pagasse
le tasse
Non esiste nessuna prova, ma nemmeno accenni
alle deportazioni, né tracce di concentrazione di
rifugiati
La parola Galut = esilio al tempo significava
asservimento politico. Il mito dell’esilio si forma in
epoca tarda, con il sionismo
Tempio
di
Erode
Mappa del tempio di Erode
Impero Romano: anno 1°
Impero romano: anno 100
Il pellegrinaggio cristiano e la
geografia sacra
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312 d.c. L’imperatore Costantino si
converte
313 d.c. L’imperatore Costantino
dichiara il Cristianesimo una delle
religioni ufficiali dell’impero
Gerusalemme conquista un posto centrale
nella definizione della nuova religione
Costantino favorisce la costruzione di
simboli e riferimenti materiali
326 d.c. Il pellegrinaggio della regina
Elena e la nascita della geografia sacra
Il processo di colonizzazione sacra:
il Pellegrino di Bordeaux
I pellegrini hanno bisogno di “guide”, che li
aiutino anche nei problemi pratici. Nasce
una ricca letteratura
La prima guida è del 333, redatta dal
Pellegrino di Bordeaux
 non ci svela i suoi sentimenti, non tradisce
emozioni, è un catalogo di luoghi biblici e eventi
associati
 non è un turista: si ferma solo sui luoghi della
bibbia
 non molto interessato alla vita terrena di Gesù:
punta a Gerusalemme, al monte del Tempio
 contribuisce a colonizzare con la fantasia
Itinerario del Pellegrino di
Bordeaux
Il viaggio di Egeria
E’ una pellegrina spagnola che lascia la
Spagna nel 381 e arriva fino alla
Mesopotamia
 Mostra entusiasmo per i santuari
 Identifica i luoghi sacri e legge i passi
delle scritture
 Vede la bibbia tornare in vita…
 Non manifesta nessuna attenzione alla
vita locale
Il Diario
di Egeria
Nuove religioni, antichi pellegrinaggi:
nasce l’Islam
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Il contesto internazionale: i grandi imperi bizantini e
sasanidi, e la lotta per il controllo delle vie
commerciali
Il paese degli arabi: una civiltà in trasformazione. Il
ruolo dei beduini e dei grandi nomadi
Muhammad e la definizione di una nuova identità
Il 622, l’anno dell’Egira. Muhammed fugge a Medina
A Medina si costruisce lo stato
La riconciliazione con Mecca e il consolidamento
dell’islam
Il pellegrinaggio come uno dei 5 pilastri dell’islam
"Noi arabi eravamo umiliati e calpestati mentre noi non
calpestavamo gli altri, allora Allah mandò un profeta fra noi e
una delle sue promesse fu che avremmo vinto e conquistato
questo paese“ (Abu Yusuf Ya'qub, 1346)
Il Corano, la Bibbia e l’islam
Il Corano è il testo sacro dell’Islam
Quali connessioni con la bibbia? “Una parte consistente
del Corano è dedicato a narrazioni sui personaggi
dell'Antico e del Nuovo Testamento. Se escludiamo
qualche allusione alla storia araba preislamica, si può
anzi affermare che tutti gli accenni al passato che
contiene il Corano siano le storie dei profeti biblici”.
Il Corano rivendica a sé la storia biblica. Quasi tutti i
profeti dell'Islam sono già personaggi biblici. Tuttavia,
l'Islam non dichiara interesse al testo biblico, non chiede
di approfondirne lo studio.
La tradizione coranica afferma che il testo biblico è la
corruzione della vera rivelazione che i profeti biblici
hanno ricevuto da Allah (R.Tottoli)
Mohammed
Il Mediterraneo orientale nel
Sesto secolo
Miniatura
della
città di
Mecca
Pellegrinaggio
a
Mecca
Leon Auguste Adolphe Belly, 1861
Pellegrinaggio a
a Mecca oggi
Gerusalemme sacra per l’Islam
637. Il califfo Omar arriva a Gerusalemme
 Vuole stabilire contatto fisico con le fondamenta
della fede
 Nessun incoraggiamento alla conversione: i cristiani
e gli ebrei sono considerati minoranze protette
(dhimmi)
 Volontà di consolidare lo status quo
 Anche l’islam ha bisogno di simboli: la Cupola della
Roccia (costruita dal califfo Abd al-Malik nel 680)
 Gli ebrei ritornano a Gerusalemme
 La popolazione continua ad essere mista e
Gerusalemme resta una città cristiana.
 Il potere e la funzione della lingua per rendere
omogenea e islamica la popolazione
Cupola
della
Roccia
Il pellegrinaggio continua
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Continuano i pellegrinaggi cristiani
La “moltitudine innumerevole di pellegrini”
(Rodolfo il Glabro) cristiani dell’anno 1000
e l’ossessione del millennio
1009: distruzione del Sacro Sepolcro per
ordine del califfo fatimide al-Hakim
(ripercussioni in Europa)
1042-1048: ricostruito il Santo Sepolcro
I pellegrinaggi del 1033 e del 1064
Continuano anche i pellegrinaggi ebraici
(ebrei migrati con l’occupazione fatimide)
Il pellegrinaggio cristiano armato
Le crociate
 1° Crociata (1095) Il papa Urbano II predica la guerra
santa di liberazione, una sorta di pellegrinaggio armato
 2° Crociata (1146)
 3° Crociata (1198)
I Templari, la prima agenzia turistica della storia
 Nascono nel 1118: un gruppo di cavalieri si presenta a re
Baldovino offrendosi di sorvegliare le strade della Palestina e
proteggere i pellegrini.
 Loro quartier generale: la moschea al-Aksa a Gerusalemme.
 Riconoscendo i Templari come ordine ed essendo i
templari armati si canonizza la violenza sacra
1187: Salah al-Din entra a Gerusalemme e caccia i Crociati
1291: i Franchi vengono cacciati definitivamente dalla
regione
Le crociate hanno assicurato le vie d’accesso ai commerci
con l’Oriente
Crociate itinerari
I Crociati
Salah al-Din
Pellegrino
medievale
Il pellegrinaggio cristiano: un
itinerario tipo
Anche dopo la cacciata dei Franchi, i
pellegrinaggi cristiani continuano secondo
uno schema consolidato:
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Il soggiorno non era confortevole, ma la loro visita era
ben organizzata
Trascorrevano una notte intera nella basilica del Santo
Sepolcro
Poi venivano accompagnati lungo un percorso prestabilito,
prima dell'alba per non creare conflittualità con i
musulmani.
Si dirigevano verso la porta orientale della città
Attraversavano la valle del Cedron fino al Getzemani,
Salivano alla chiesa dell'Ascensione sul Monte degli Ulivi.
Ritornavano in città passando per la piscina di Siloe
Infine visitavano ciò che potevano del monte Sion.
Compivano un’escursione di tre giorni a Betlemme e al
Giordano
Basilica
del
Santo
Sepolcro
Basilica del
Santo Sepolcro
Via Dolorosa
Porta orientale di Santo Stefano
Monte degli olivi
Orto del Getsemani
Lo spirito crociato continua: il viaggio di
John Mandeville (1332)
Non ci sono informazioni su di lui, solo il suo scritto:
 “vi dirò come raggiungere quei luoghi poiché ho
viaggiato molte volte e cavalcato attraverso essi in
buona compagnia di Signori”
 “Ciascun Cristiano di buona volontà che possa e abbia
i mezzi dovrebbe impegnarsi nella conquista della
nostra eredità, di questa terra e scacciare da essa
quanti sono miscredenti. Poiché noi siamo chiamati
cristiani per Cristo Nostro padre e se intendiamo
essere veri figli di Cristo, dovremmo rivendicare
l’eredità che nostro padre ci lasciò e sottrarla dalle
mani di uomini estranei. Ma ora l’orgoglio, l’invidia e
l’avidità hanno così tanto infiammato gli animi dei
Signori del mondo che essi sono più indaffarati a
diseredare i loro vicini che ad avanzare pretese o a
conquistare la loro eredità legittima”
John
Mandeville
L’islam e Gerusalemme: dal viaggio
al pellegrinaggio

I musulmani viaggiano per conoscenza e studio: AlGhazali (1095), Abu Bakr ibn al-Arabi (1095), Ibn
Battuta(1353)
(Per una analisi più approfondita e altri esempi del modo di raccontare si rimanda al power point della prof.ssa Benigni e al file
delle citazioni)


L’invenzione del sacro. 1263: nasce il pellegrinaggio a Nabi Musa, santuario fondato dal sultano
Baybars. Si svolge nella settimana che precede la
Pasqua
Nel periodo mamelucco (1291-1516) si riprendono
le tradizioni islamiche in lode della città e si
spingono i musulmani a fare la ziyarah, la visita a
Gerusalemme
Il sufismo
Sufismo: Termine arabo "tasawwuf" che deriverebbe
da ‘lana’ (in arabo sūf ), materiale con cui erano
intessuti gli umili panni dei primi mistici musulmani
 Un'altra etimologia si rifà al vocabolo suffa, portico
antistante la casa-moschea di Muhammad a Medina,
sotto il quale si raccoglievano alcuni pii musulmani
 Altri riconducono il termine all'arabo safā' (purezza)
o si richiamano alla collocazione dei sufi 'in prima
fila' (saff al-awwal) al cospetto di Dio.
Il sufismo è fenomeno trasversale e diffusissimo
nell'Islam, particolarmente nel sunnismo, dove la
totale mancanza di sacerdozio e di una classe di tipo
clericale che possa assolvere alla funzione
intermediatrice fra Dio e le Sue creature comporta
una ricerca di Dio e della Sua volontà personale,
da conseguire tramite una lunga disciplina
spirituale e mentale.
Nabi Musa
Nabi Musa
Nabi Musa
Nabi Musa
Il viaggio in ambiente ebraico:
Benjamin de Tudela
Benjamin de Tudela era un rabbino spagnolo
medievale e un esploratore del XII secolo (muore
nel 1175).
 Con la sua grande istruzione e profonda conoscenza
delle lingue, risulta essere una delle maggiori figure
nella storia e nella geografia dell’ebraismo
 Viaggiò (1165) attraverso Europa, Asia e Africa. Le
sue vivaci descrizioni dell’Asia occidentale precedono
quelle di Marco Polo di un centinaio di anni
 Il suo obiettivo era quello di catalogare le comunità
ebraiche sulla strada della Terra Santa.
 Nello stesso tempo prepara una guida che indica
dove si poteva trovare ospitalità per gli ebrei che
viaggiavano in Terrasanta
 Accreditato presso gli storici: non solo descrive fatti,
ma indica le sue fonti di informazione.
Benjamin
de Tudela
Itinerario di Benjamin de Tudela
Il nuovo spirito cristiano al volger
del XV secolo
Nei resoconti di viaggio si comincia a porre
l’attenzione al paesaggio umano
Nel suo racconto, Felix Fabri domenicano tedesco
a Gerusalemme nel 1480:
 da notizie sull’organizzazione del viaggio
 critica l’ardore dei pellegrini
 analizza il pellegrinaggio: “Dibattersi in
ragionamenti astratti mentre si cammina da un
luogo all'altro è estremamente faticoso”
 critica gli abitanti di Gerusalemme, con la sola
eccezione dei francescani
 non si libera però da pregiudizi e premonizioni
I pregiudizi di Pietro Casola, sacerdote milanese
(1494)
L’itinerario di Felix Fabri (1480-1483)
I diari di Felix Fabri
Gerusalemme
secondo
Felix Fabri
Felix Fabri
Mappa
di
Gerusalemme
Itinerario di Pietro Casola
Dalla Gerusalemme mamelucca alla
Gerusalemme ottomana
La Gerusalemme mamelucca era priva di mura e di
guarnigione, ma abbellita, arricchita e organizzata in quartieri,
come ci racconta lo storico Mujir ad-Din (1496)
Gli ottomani erano una dinastia turca che diede il suo nome, dal
fondatore Osman I, all'impero ottomano

A partire dal XIV sec., gli ottomani s'impadronirono di due terzi
del territorio dell'Islam

S'insediarono nella penisola anatolica, da cui passarono in
territorio europeo, assoggettando Serbi, Bulgari, Moldavi,
Valacchi, Albanesi

Nel 1453 presero Costantinopoli: fu la fine del millenario impero
romano d'Oriente.

Toccarono il loro apogeo, sotto Solimano I il Magnifico, con
l'annessione di Baghdad, di Rodi, di Belgrado, di quasi tutta
l'Ungheria, di Cipro, Libia, Tunisia, Algeria e Yemen.
1 dicembre 1516: Selim I arrivò a Gerusalemme senza
incontrare resistenza. La città rimase sotto gli ottomani
fino al 1917
La
Gerusalemme
mamelucca I
La
Gerusalemme
mamelucca II
Solimano il Magnifico e la fortuna di
Gerusalemme
Solimano il Magnifico, 1520-66,
 ricostruisce le mura della città
 favorisce la rigenerazione demografica: 13.384
abitanti, di cui 1650 ebrei e 1650 cristiani
 dà grande impulso all’economia (mercati, industria,
agricoltura, turismo)
 favorisce l’aumento della comunità ebraica. Nasce il
culto del muro del pianto
Alla morte di Solimano inizia la decadenza
Evliya Celebi, viaggiatore e scrittore (1648):
“Gerusalemme città di grande effetto”
XVII sec. Inventata dagli europei la processione
della Via Dolorosa
Gerusalemme
1493
Osman I
Solimano il Magnifico
Le mura 1
Le mura 2
Le mura 3
Le mura 4
1536
Da pellegrini a turisti
1610. Viaggio di George Sandys, viaggiatore inglese, colonialista e
poeta, geografo ed etnologo
 Sandys manifesta interesse all’ambiente e critica gli ottomani
1697. Viaggio di Henry Maundrell, cappellano della English Levant
Company di Aleppo.
 Sottolinea il disprezzo per le «sciocchezze» delle «vane apparizioni»
che avevano scosso i suoi antenati.
 Si interessa tanto alle antichità greche e romane quanto ai luoghi
biblici.
 Considera la cerimonia del Fuoco Sacro “pura follia”, “un pandemonio”.
 E’ disgustato dall'antagonismo tra greci e latini per il S.Sepolcro, ma
considera inutile sognare una nuova crociata.
I miti della geografia sacra perdono significato: comincia una
rivoluzione scientifica che avrebbe trasformato il mondo.
Il nuovo razionalismo avrebbe incoraggiato i cristiani a indagare le
proprietà fisiche dei fenomeni in sé, invece che come simboli
dell’invisibile
L’Est mediterraneo secondo Sandys
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Ripensare la cittadinanza. - Dipartimento di Lingue e Letterature