I I reattori tt i di IV Generazione IV G i (e la necessità di nuovi dati nucleari) Nuclear Data for Science, Technology and … Society (Hans Blix, ND 2007) N. Colonna INFN ‐ Sezione di Bari XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 1 Outline I problemi dei reattori nucleari attuali • Disponibilità del combustibile e scorie Sistemi nucleari di nuova generazione • Generation IV • ADS L richieste Le i hi t di dati d ti nucleari l i per Gen G IV • Sezioni d’urto • Modelli Il progetto n_TOF • La facility per neutroni • Le misure di sezioni d’urto Conclusione XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 2 La produzione di energia nel mondo EEnergia attualmente consumata nel mondo 430 Exajoules i tt l t t l d 430 E j l (15 TWy), 85 % da (15 TW ) 85 % d combustibili fossili (6 % dal nucleare). Energia elettrica prodotta: totale ~20,000 TWh, 15 % con il nucleare. • 439 centrali, per un totale di 356 GWe XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 3 La produzione di energia nel mondo Aumento costante della richiesta di energia globale: • aumento della popolazione mondiale (10 miliardi nel 2050) • miglioramento degli standard di vita (soprattutto in aree molto popolate, in forte sviluppo, BRIC) Previsto un aumento del 60 % della richiesta di energia entro il 2020. Grossi problemi associati allo sfruttamento di idrocarburi: • problemi di approviggionamento (picco di produzione entro pochi anni) e aumento dei prezzi; • problemi ambientali: greenhouse effect da CO2 (global warming e cambiamenti climatici in genere) + inquinamento atmosferico da SO2, polveri sottili, etc… XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 4 La produzione di energia nel mondo Necessario (e sempre più urgente) sviluppare fonti di energia pulita, sicura e a basso costo: • risparmio e maggiore efficienza energetica • energie rinnovabili (solare, eolico, biomasse, etc…) • NUCLEARE Vantaggi del nucleare: id l l • emissione zero di CO2 o altri inquinanti • riduce dipendenza da paesi produttori di petrolio e da eventuali turbolenze politiche in alcune aree (Golfo Iran paesi arabi in genere) alcune aree (Golfo, Iran, paesi arabi in genere) • usato per produrre idrogeno, permetterebbe di affrancarsi dal petrolio anche nei trasporti Attualmente alcuni problemi frenano un utilizzo maggiore dell’energia nucleare XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 5 I reattori attuali I sistemi attuali sono “once through”: il combustibile, U o Pu, passa una sola volta attraverso il core del reattore Problemi dei reattori attuali: • bassa efficienza di burn‐up e produzione di grandi quantità di scorie radioattive con tempi di decadimento molto lunghi. lunghi • rischi di incidenti, soprattutto per i reattori più vecchi (e con il licensing esteso a 60 anni) • necessità di grossi investimenti e lunghi tempi di costruzione. • problemi di proliferazione (utilizzo di materiale fissile per scopi militari) Nel breve periodo: problema dello smaltimento delle scorie Nel lungo periodo (> 50 anni): esaurimento disponibilità di Uranio XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 6 Il problema delle scorie Produzione di scorie XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 Al rate attuale di crescita della produzione di energia elettrica, e con il nucleare al 20 % del totale, necessario approntare pp un deposito p geologico (con capacità 105 Tonn) ogni 20 anni. N. Colonna – INFN Bari 7 La richiesta di Uranio Nel lungo periodo (50 anni a partire da ora), la disponibilità di uranio potrebbe diventare un problema (a meno di sviluppi tecnologici nell nell’estrazione) estrazione). XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 8 Le scorie nucleari nei reattori (1 GWe LWR) 244, 245Cm Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) 1.5 Kg/yr 241Am:11.6 Kg/yr Foto FIC 243Am: 4.8 Kg/yr 239Pu: 125 Kg/yr P 125 K / 237Np: 16 Kg/yr p g/y LLFP 76.2 Kg/yr LLFP XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 9 Il ciclo Th/U Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) Foto FIC LLFP LLFP XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 10 Le varie componenti delle scorie nucleari Surviving Ingestive radio-toxicity of 1 ton of LWR Waste 6x108 Total Inges estive Toxicity ity Sv/ton off fu fuel I Frammenti di Fissione decadono in poche centinaia di anni (a parte alcune eccezioni). p Gli attinidi sopravvivono per milioni di anni. Plutonio e attinidi minori i i rappresentano t il problema principale per lo smaltimento delle scorie nucleari. 6x108 Attinidi 1x108 1x107 Activation prod. 1x106 1x106 Uranium ores 1x105 Frammenti FF's Actinides 1/1000 1x105 di Fissione Uranium metal 1x104 1x104 Actinides 1/10000 Coal Ashes 1x103 Radiotossicità naturale t l 1x108 All Actinides 1x107 surviving transmuted Sr, Cs LLFF 1x102 6x101 1x100 1x101 1x102 1x103 1x103 1x104 1x105 1x106 1x102 6x101 7 1x10 Cooling Time (y) 700 anni XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 1 milione di anni N. Colonna – INFN Bari 11 La produzione di scorie La soluzione al duplice problema è il riutilizzo del combustibile (ciclo chiuso). Attualmente Att l t praticato ti t in i alcuni l i casii il riprocessamento, i t che h consiste i t nell separare dal combustibile spento U e Pu, utilizzato per preparare nuovo combustibile. • vantaggio ‐> riduzione del volume delle scorie; • svantaggio ‐> al momento non è economicamente conveniente Non è un vero ciclo chiuso (volume delle scorie prodotte è ancora significativo). IlIl salto di qualità si avrebbe con sistemi che riutilizzino lt di lità i bb i t i h i tili i non solo U e Pu, ma l U P anche una grossa parte delle scorie (soprattutto attinidi a lunga vita media). Semplificherebbe notevolmente il problema dello stoccaggio, grazie al ridotto volume e vita media delle scorie residue. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 12 I reattori di nuova generazione Allo studio reattori di nuova generazione che non presentino i problemi attuali (in particolare limitata disponibilità di U e produzione di scorie). Principio fondamentale è il riutilizzo di una parte importante del combustibile spento. Recycling Attualmente allo studio due tipi di nuovi sistemi nucleari: • reattori di IV Generazione (critici), con scopo primario la produzione di energia; • Accelerator Driven Systems (sottocritici), mirati per lo più alla trasmutazione delle scorie radioattive (LLFF e MA). XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 13 La trasmutazione delle scorie radioattive Trasmutazione (o incenerimento nucleare) delle scorie radioattive: reazioni indotte da neutroni per trasformare isotopi radioattivi a lunga vita media in isotopi stabili o a vita media breve. Reazioni di trasmutazione F Frammenti di fissione (LLFF) ti di fi i (LLFF) 151Sm, 99Tc, 121I, 79Se … cattura neutronica (n,γ) n + 99Tc (2.1x105 y) 100Tc (16 s) 100Ru P Pu e attinidi minori i idi i i 240Pu, 237Np, 241,243Am, 244,245Cm, … fissione indotta da neutroni (n,f) cattura neutronica (n,γ) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 14 La fisica dei nuovi reattori L’innovazione principale riguarda la possibilità di produrre energia bruciando le scorie a più alta radiotossicità: Np, Am, Cm 3 Per bruciare gli attinidi minori sono necessari neutroni veloci (En > 500 keV). Sia gli ADS che i reattori veloci di IV G Generazione i h hanno il doppio d i vantaggio: • maggior flusso disponibile per la fissione degli attinidi (En>500 keV) • minore flusso disponibile per la produzione di attinidi (per cattura) 3 Spettro neutronico in reattori veloci Neutron Spectrum (Gen IV e ADS) (Gen IV e ADS) 25 2.5 Sezioni d’urto di fissione “a soglia” 25 2.5 241Am 240Pu 239Pu 2 2 1.5 1 1.5 237Np 244Cm Isotopi fissili (senza soglia) 243Am 1 0.5 0.5 1 MeV 0 1x104 0 1x105 1x106 1x107 Neutron energy, eV Non tutti i reattori di IV Generazione sono reattori veloci. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 15 Fis ission Cross secttion, barn A parte il gli attinidi minori presentano una soglia di fissione intorno al MeV. Differential ne eutron flux dn/dlog og(E) x 10-13 n/cm m2/s 245Cm, Gli obiettivi della IV Generazione Richieste di progettazione per i reattori di IV Generazione Vantaggi per l’ambiente: • zero emissione di CO2, SO2, etc… (energia pulita) • minore produzione di scorie Sicurezza • Bassissimo rischio di danno al nocciolo i l • Maggiore protezione attacchi terroristici Sostenibilità: • maggiore efficienza di burn burn‐up up e maggiore efficienza termica • disponibilità del combustibile nel lungo g termine contro Non‐proliferazione lif i • bassa convenienza o impossibilità di furto • impossibilità di utilizzo del combustibile per scopi militari Economicità: • tempi e costi di costruzione (capital risk) confrontabili con altre fonti energetiche • costo del kWh confrontabile o inferiore ad altre fonti ((rinnovabili)) Possibilità di produrre idrogeno • “estensione” del nucleare al settore dei trasporti XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 16 The Generation IV forum Nel 2002 costituito un gruppo di lavoro (Generation IV International Forum, Forum GIF) per lo sviluppo dei reattori di nuova generazione: • studio di fattibilità • Individuazione dei problemi tecnici • suddivisione del lavoro Al GIF per il momento aderiscono ufficialmente 10 nazioni, ma contributi importanti da enti di ricerca e industri di altri paesi. Per l’Italia, partecipa l’Ansaldo Nucleare. L’Italia non c’è (ma qualcosa si sta muovendo) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 17 I reattori di IV Generazione Attualmente allo studio sei tipi di reattori di IV Generazione (di cui tre veloci) Sistemi di IV Generazione di IV Generazione Acronimo Gas‐cooled Fast Reactors GFR Lead‐cooled Fast Reactors LFR Sodium‐cooled Fast Reactors SFR Molten Salt Reactors MSR Supercritical‐Water‐Cooled Reactors SCWR Very‐High‐Temperature Reactors VHTR E’ probabile che alcuni siano abbandonati strada facendo, o che siano introdotte altre varianti. Oltre ai Gen IV, in corso ricerca su reattori a ciclo Th/U (termici) e sugli ADS. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 18 La convenienza dei reattori medio‐piccoli La costruzione di reattori di dimensioni medio‐piccole potrebbe essere una soluzione interessante per diversi casi: Cash h flow (in M M$) • paesi con reti elettriche piccole (< 10 GW) • posti isolati o lontani dalla rete elettrica (isole, Poli, etc…) • paesi con limitate capacità di investimento. E’ più conveniente costruire progressivamente diversi reattori medio‐piccoli che uno grande (a parità di potenza): Soluzione interessante per l’Italia • • • • ridotto investimento iniziale tempi di costruzione minori “learning curve” adattamento alle esigenze XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 19 Lead‐Cooled Fast Reactor • Pb liquido (o miscela Pb/Bi) come refrigerante primario, contenuto nel reattore. • Circolazione per convenzione • Potenza da 50 a 1200 MWe • Produzione di elettricità ed idrogeno Allo sviluppo del Lead‐Cooled Allo sviluppo del Lead Cooled Fast Reactor Fast Reactor partecipa l partecipa l’Ansaldo Ansaldo XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 20 Gas‐cooled Fast Reactor • Unico scambiatore, basato su elio. • Buona efficienza termica • Economico XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 21 Sodium‐Cooled Fast Reactor • Sodio liquido usato come refrigerante • Doppio scambiatore di calore per maggiore sicurezza. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 22 Molten‐Salt Reactor • Spettro epitermico • Combustibile fatto da miscela liquida di sodio, zirconio e floruro di uranio • Doppio scambiatore di calore per maggiore sicurezza. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 23 Supercritical‐Water‐Cooled Reactor • Spettro termico • Uso di acqua q supercritica p e unico scambiatore per efficienza termica del 44 %. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 24 Very‐high‐Temperature Reactor • Raffreddato a He • Termperatura di uscita 1000° C. • “Once through” cmon spettro termico. • Da usare per produzione di idrogeno.. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 25 Accelerator Driven Systems XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 26 La schedula dei reattori Gen IV Studio di fattibilità Performance Dimostratore L’obiettivo è di fare in modo che i reattori di IV Generazione siano pronti per il 2030 quando starà per scadere la licenza della maggior parte dei reattori attuali. 2030, attuali XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 27 I dati nucleari per i reattori di nuova generazione L’industria nucleare chiede continuamente dati nucleari più accurati (e stima delle incertezze associate) anche per i reattori odierni. Stimato che dati migliori porterebbero benefici economici dell’ordine di centinaia di milioni di dollari all’anno. Reattori futuri richiedono dati nucleari: • per ottimizzare le scelte nella progettazione • per migliorare la sicurezza • per evitare scelte ingiustificatamente conservative per evitare scelte ingiustificatamente conservative • per minimizzare gli investimenti XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 28 Le reazioni indotte da neutroni nei nuovi reattori n,γ n,2n α nf n,f 234Pa Th-U cycle 233Th n,3n 230Th 233U 232Pa β− ε 231Pa P 232U n xn n,xn 230Pa (n,f), (n,γ) … Prodotti di fissione (anche “neutron neutron poison poison”)) 103Rh, 135Xe, 135Cs, 149Sm • β− n 3n n,3n Combustibile nucleare Th, U, Pu, Am, Cm • 233Pa 234U β− 232Th 231Th • β− β− (n,γ) Materiale strutturale F C Ni Fe, Cr, Ni t tt tutte XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 29 Table 1. Summary Target Accuracies for Fast Reactors Energy Range Current Accuracyy (%) Target Accuracyy (%) inel 0.5 ÷6.1 MeV 10 ÷ 20 2 ÷ 3 capt 2.04 ÷24.8 keV 3 ÷ 9 1.5 ÷ 2 Pu241 fiss 454 eV ÷1.35 MeV 454. ÷1 35 MeV 8 ÷ 20 2÷5 2 ÷ Pu239 capt 2.04 ÷498 keV 7 ÷ 15 4 ÷ 7 Pu240 fiss 0.498 ÷1.35 MeV 6 1÷3 P 242 Pu242 fi fiss 0 498 ÷2.23 MeV 0.498 2 23 M V 19 ÷ 21 3 5 3 ÷5 Pu238 fiss 0.183 ÷1.35 MeV 17 3 ÷5 Am242m fiss 67.4 keV ÷1.35 MeV 17 3 ÷4 Am241 fiss 2.23 ÷6.07 MeV 9 2 Am243 fiss 0.498 ÷6.07 MeV 12 3 Cm244 fiss 0.498 ÷1.35 MeV 50 5 Cm245 Fiss 67.4 ÷183 keV 47 7 Fe56 Inel 0.498 ÷2.23 MeV 16 ÷ 25 3÷6 Na23 inel 0.498 ÷1.35 MeV 28 4 ÷10 Pb206 inel 1.35 ÷2.23 MeV 14 3 Pb207 Inel 0.498 ÷1.35 MeV 11 3 inel 1 35 ÷6.07 MeV 1.35 ÷6 07 MeV 14 ÷ 50 3÷6 3 ÷ capt 6.07 ÷19.6 MeV 53 6 U238 Si28 Necessaria accuratezza inferiore al 3 % per Pu e Attinidi Minori, da qualche keV a molti MeV Source: Aliberti, Palmiotti, Salvatores, NEMEA‐4 workshop, Prague 2007 Needs for new data on fission cross‐sections I database sezioni d’urto neutroniche (ENDF, JENDL, JEFF, BRONDL, etc…) per molti isotopi coinvolti nei Gen IV / ADS sono incompleti, incompleti presentano discrepanze fra loro o con i dati sperimentali (sopratutto per gli attinidi). Chiaramente inadatti per le necessità connesse allo sviluppo di sistemi nucleari avanzati. avanzati Necessari nuovi dati (in particolare per reazioni di cattura e fissione) per molti isotopi, spesso radioattivi. Lista delle richieste continuamente aggiornata dalla NEA in un report periodico: THE HIGH PRIORITY REQUEST LIST www.nea.fr/html/dbdata/hprl/ XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 31 Lo strano caso del 243Am(n,f) 243Am Esisteno numerose misure di sezioni d’urto di fissione (dai primi aanni ’60 p 60 aal 2004). 00 ). Sopra soglia formano due cluster, separati dal 15 % di differenza. differenza dispersion of 15% Solo nuovi dati possono fornire una risposta chiara sul problema (dati n_TOF problema. n TOF e Geel confermano il cluster “basso”). 243Am σ(n,f) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 32 I database di sezioni d’urto Risultati sperimentali Teoria Laboratori Evaluations Evaluated Data File Industria Organi di controllo Misure integrali Richiesta sforzo sinergico in vari campi per: • misure di sezioni d misure di sezioni d’urto urto ad alta accuratezza ad alta accuratezza • sviluppo di modelli nucleari più attendibili (soprattutto per la fissione) • data evaluation, analisi delle covarianze, aggiornamento librerie • valida validazione dei risultati (esperimenti integrali nei reattori) ione dei risultati (esperimenti integrali nei reattori) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 33 Le misure di sezioni d’urto Le sezioni d’urto sono affette da numerose incertezze: • massa e uniformità dei bersagli tipicamente qualche % • Presenza di contaminanti nei bersagli dipende dai bersagli (qualche %) • background depende dalla facility e dai bersagli • neutroni wrap‐around depende dalla facility • correzioni per efficienza e dead‐time depende dai rivelatori (qualche %) • sezioni d’urto sezioni d urto usate come riferimento usate come riferimento tipicamente 1‐3 tipicamente 1 3 % % Non è facile misurare sezioni d’urto Non è facile misurare sezioni d urto con accuratezze (richieste) di qualche percento con accuratezze (richieste) di qualche percento Le misure più difficili richiedono miglioramenti nelle tecniche sperimentali e nelle facilities (ma non è chiaro se alcune misure potranno mai essere fatte) Alcune misure attulamente “impossibili” possono essere eseguite con metodi alternativi (surrogate methods), o ricavati da modelli teorici. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 34 Le facilities per neutroni Fasci di neutroni termici: • alti flussi disponibili presso i reattori nucleari • neutroni prodotti con acceleratori e moderati Sorgenti di neutroni monoenergetici: Sorgenti di neutroni • tipicamente basati su reazioni (p,n) o (d,n) D(d,n), T(p,n), T(d,n), 7Li(p,n), 9Be(p,n), ec…, • richiedono acceleratori di energia bassa o media (VdG, Pelletron, …) i hi d l t i di i b di (VdG P ll t ) • energia dei neutroni può essere cambiata (fino a 20 MeV) n p T (p (p,n))3He Facilities per tempi di volo (Time‐of‐flight facilities): • largo spettro energetico (in alcuni casi fino a centinaia di MeV) • alta risoluzione energetica (risonanze) • richiedono acceleratori più complicati (pulsati, alta energia, alta intensità) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 35 Facilities per tempi di volo Reazioni (p,n) and (d,n) : • acceleratori di energia medio‐bassa (impulsati) • bersaglio di conversione (7Li, 9Be, etc…) • uso di moderatori Le più blasonate: GELINA (Geel Belgio) GELINA (Geel, Belgio) ORELA (Oak Ridge,USA) FFacili da costruire e gestire ili d t i ti Numerose nel mondo Reazioni fotonucleari (γ,n): • acceleratori di elettroni ad alta intensità acceleratori di elettroni ad alta intensità • bersagli ad alto Z (in alcuni casi U) • Uso di moderatori Spallation neutron sources: • acceleratori di protoni di alta energia (GeV) acceleratori di protoni di alta energia (GeV) • grossi blocchi di materiali pesante (Pb, W …) • uso di moderatori (acqua) LANSCE (Los Alamos, USA) n TOF (CERN) n_TOF (CERN) Gatchina (S. Peters., Russia) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 36 La facility n_TOF al CERN Costruita al CERN a tempo di record (1.5 anni), su proposta di C. Rubbia. Neutroni prodotti per spallazione da p (20 GeV/c) su Pb. Caratteristica principale: flusso di neutroni molto alto ! Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) Figura facility con pallino (Paolo) Movie tunnel n_TOF XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 37 La facility n_TOF n_TOF è una sorgente di spallazione basata su protoni da 20 GeV/c del PS (prodotti 360 neutroni per ogni protone). • Bersaglio di spallazione di Pb, 80x80x60 cm3, raffreddato ad acqua (moderatore) • Base di volo ~200 m • Due collimatori, tre muri di schermaggio, un magnete • Possibilià di cambiare il profilo del fascio nella sala sperimentale (per misure di cattura e fissione). Elevato flusso istantaneo 105 n/cm2/pulse Largo spettro energetico 1 eV < E En < 250 MeV 250 MeV Alta risoluzione energetica ΔE/E ~ 10‐4 (fino a 100 keV) Basso repetition rate 1 pulse/2.4 s (0.8 Hz) Basso background 10‐5 (1 particella/cm2/pulse) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 39 Sezioni d’urto di cattura del 232Th Le sezioni d’urto di cattura del 232Th fondamentali per la progettazione dei reattori che sfruttano il ciclo Th/U (attualmente allo studio in Francia e India). Regione delle risonanze risolte (En<3 keV) F. Gunsing et al., Phys. Rev. C, in preparation Regione delle risonance non risolte(En>3 keV) G. Aerts et al., Phys. Rev. C 73, 054610 (2006) La misura ad n_TOF ha permesso di risolvere una discrepanza del 40 % (ad alta energia) e di determinare i parametri delle risonanze (utili anche per modelli statistici). statistici) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 40 Le misure di cattura con il calorimetro Isotopi misurati: 197Au Au 234U 233U 237Np 240Pu 243Am ……………………… ……………………… ……………………… ……………………. …………………… …………………… 237Np(n,γ) in preparazione in preparazione in preparazione analisi dati primo draft primo draft primo draft analisi dati 240Pu(n,γ) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 41 Le misure di fissione ad n_TOF Usati due diversi rivelatori per FF Parallel Plate avalanche counter (IN2P3, Santiago de Compostela) Fission Ionization Chamber (CERN Dubna INFN) (CERN, Dubna, INFN) Isotopi misurati (2003‐2004): 209Bi, 235U, 238U standard analisi dati (IN2P3) preparazione p epa a o e ((INFN)) analisi dati (IN2P3) analisi dati (INFN) analisi dati (INFN) XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari M Calviani et al subm to NIM M. Calviani et al., subm. to NIM ………. 232Th ……………………… 233U U ……………………… 237Np ……………………. 241,243Am …………………… 245Cm Cm …………………… 42 La reazione 233U(n,F) • Misura simultanea della sezione d’urto dal termico a 500 MeV • Raggiunta accuratezza ~ 3 % • Risonanze risolte fino a 10 keV • Analisi delle risonanze in corso in corso M. Calviani et al., ND 2007 e Phys. Rev. C, in preparazione • Risultati n_TOF utili per risolvere di discrepanza d l 10 % fra del f 1 e 20 MeV M V • Prima misura fino a 500 MeV F. Belloni et al., Nucl. Sci. Eng., in preparazione XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 43 La fissione degli attinidi (241,243Am e 245Cm) 241Am(n,F) Misure di fissione su 241,243Am e 245Cm, fra le più accurate e complete esistenti al momento (5 %). 245Cm(n,F) M. Calviani et al., ND 2007 e NSE, in preparazione • Dopo ND2007, ricevute numerose richieste dei dati n_TOF n TOF dagli evaluators. • Entro 2008 dati pubblicati e inseriti su databases (EXFOR). M. Calviani et al., ND 2007 e NSE, in preparazione XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 44 Il metodo delle “surrogate reactions” Alcune sezioni d’urto neutroniche (di fissione) non possono essere misurate direttamente perché bersagli non sono disponibili (radioattività elevata, alte p g p ( contaminazioni, piccole quantità disponibili). Possibile studiarle attraverso reazioni surrogate: reazioni indotte da particelle cariche, che portano allo stesso nucleo composto: cariche, che portano allo stesso nucleo composto: 237Np(n,f) 238U(3He,t)238Np 236U(n,f) 238U(3He,α)237U 242Cm(n,f) Cm(n f) 243Am(3He,t) He t)243Cm 243Cm(n,f) 243Am(3He,d)244Cm 244Cm(n,f) 243Am(3He,p)245Cm …. Problema principale associato al momento angolare del nucleo composto, che nelle reazioni surrogate può essere notevolmente diverso dalle reazioni indotte da neutroni. Necessario applicare correzioni con modelli. In alcuni casi, l’unica possibilità di stimare le sezioni d’urto di fissione. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 45 The surrogate method Reazione indotta da neutrone (difficile da misurare) Es.: 237U(n,f) t1/2= 6.75 d Calculated Reazione surrogata (facile da misurare) (facile da misurare) Ex.: : 238U(α,α’) Measured Calculated Una reazione surrogata porta alla formazione dello stesso Nucleo Composto della reazione indotta da neutroni. Assunzione di base: la formazione e decadimento del CN sono indipendenti fra loro. In una reazione surrogata, il Nucleo Composto è selezionato dalla particella uscente (b) in coincidenza con i prodotti del decadimento del CN (b) in coincidenza con i prodotti del decadimento del CN. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 46 Conclusions Reattori di nuova generazione (Gen IV e ADS) risolvono in grossa parte i problemi dei reattori attuali (Gen II e III), in particolare quello delle scorie. R tt i veloci Reattori l i permettono tt di “riutilizzare” “ i tili ” attinidi tti idi minori. i i C’è un grosso sforzo internazionale per lo studio di fattibilità e progettazione dei Gen IV, con forze che si stanno via via aggregando (compresa la EC, nel VII FP). Esiste la necessità di migliorare l’accuratezza dei dati nucleari su numerosi isotopi (attinidi minori, LLFF, materiale strutturale), al livello di qualche percento di incertezza. incertezza Necessario migliorare le facilities per neutroni, ottimizzare le tecniche sperimentali, raffinare le teorie. Aumentare le sinergie fra i diversi campi. Sforzo immane, ma necessario. XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 47 Grazie per l’attenzione XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 48 Passato, presente e futuro dell’energia nucleare XII Convegno di Fisica Nucleare Teorica, Cortona 2008 N. Colonna – INFN Bari 49