La Fisica Nucleare e i reattori di IV Generazione Nicola Colonna Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Sez. di Bari [email protected] Il problema energetico Di recente, nuovo interesse nell’energia nucleare: • • fabbisogno energetico mondiale in continua crescita; preoccupazione per la produzione di gas serra (CO2) e associati cambiamenti climatici; Source: IEA, Key World Energy Statistics Più dell’ 80 % dell’energia consumata nel mondo è prodotta da combustibili fossili SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 2 Principali problemi dei reattori attuali L’energia nucleare potrebbe svolgere un ruolo importante anche in futuro nel mix delle fonti energetiche a bassa emissione (soprattutto se usata per produzione di idrogeno). Alcuni problemi della tecnologia attuale limitano l’uso sostenibile dell’energia nucleare. 3% 4% Frammenti di fissione 235U I reattori attuali usano poco più dell’1% delle risorse di uranio. 1% Pu and Attinidi Minori 97% 238U Combustibile fresco (LWR) 94% 238U 1% 235U Bassa efficienza 96% potenziale combustibile Combustibile esausto La disponibilità di U potrebbe diventare un problema nel medio termine (100 anni). Un ciclo chiuso renderebbe le risorse di U sufficienti per migliaia di anni !! L’utilizzo più efficiente delle risorse di U richiede reattori veloci autofertilizzanti SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 3 Reattori autofertilizzanti L’238U non è un isotopo fissile (fissione solo con neutroni di energia al di sopra di una soglia, del MeV). Tuttavia, è un isotopo fertile, ovvero a seguito della cattura neutronica produce un isotopo fissile (il 239Pu). 235U(n,f) 238U(n,γ)239U β-, t1/2=23 m 239Np β-, t1/2=2.3 d 239Pu 239Pu(n,f) 238U(n,f) SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 4 Brevi di fisica dei reattori Per un sistema omogeneo ad una componente (es. 235U): P A ν σf σa= σγ +σf P ν σf K∞ = η = = A σa neutroni prodotti neutroni assorbiti molteplicità neutroni di fissione sezione d’urto di fissione sezione d’urto di assorbimento Per un sistema a due componenti (es. 235U e 238U): K∞ = η = (ν N σ f ) (N σ a ) 235 U + (ν N σ f ) 235 U + (N σ a ) K eff P = A+F 238 238 U U Ni = abbondanza di ciascuna componente del combustibile F = frazione di neutroni persi SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 5 I “breeder reactors” Un reattore autofertilizzante (“breeder”, da breed, riprodurre) produce materiale fissile in quantità maggiore o uguale a quanto ne brucia. Perchè un reattore sia autofertilizzante, moltiplicazione η deve essere ≥ 2. il fattore di A determinare se reattore può essere breeder o meno è la molteplicità dei neutroni e le sezioni d’urto. η= ν σf σγ + σf Isotopo fissile ηth 235U 2.09 239Pu 2.11 233U 2.29 Numero di neutroni prodotti per neutrone assorbito η=νσf/(σf+σγ) I reattori che sfruttano il combustibile U/Pu possono essere autofertilizzanti solo se i neutroni non sono moderati: reattori veloci autofertilizzanti (fast breeder reactors). Utilizzando il ciclo Th/U, si possono costruire reattori autofertilizzanti sia termici che veloci. Neutron energy (eV) SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 6 Lo spettro dei neutroni nei reattori In un reattore veloce, i neutroni non sono moderati e mantengono un’energia relativamente alta (da qualche keV a qualche MeV). Spettro termico Reattori termici 1 meV 1 eV Reattori veloci 1 keV Spettro di fissione 1 MeV In un reattore veloce, lo spettro dei neutroni è centrato intorno ai 100 keV. Energie maggiori si possono ottenere con sistemi basati su acceleratori. SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 7 Il problema delle scorie 244, 245Cm 1.5 Kg/yr Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) 241Am:11.6 243Am: Foto FIC Kg/yr 4.8 Kg/yr 239Pu: 125 Kg/yr 237Np: 16 Kg/yr LLFP 76.2 Kg/yr LLFP Produzione annuale in un reattore LW da 1 GWe SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 8 The Th/U fuel cycle Figura Nucleosintesi (frecce che si muovono) Foto FIC LLFP LLFP 232Th(n,γ)233Th SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 β-, t1/2=22 m 233Pa β-, t1/2=27 d N. Colonna – INFN Bari 233U 9 Le scorie a lunga vita media Il problema principale delle scorie sono gli attinidi transuranici: Np, Pu, Am, Cm, etc… • contributo dominante alla radiotossicità e calore prodotto (decay heat) dopo ~ 100 anni • problema persiste per più di 105 anni Attualmente, l’unica soluzione per le scorie a lunga vita media è lo stoccaggio in depositi geologici. Con i reattori attuali, sarebbe necessario approntare un deposito geologico tipo Yucca Mountain ogni 20 anni. Salto di qualità: sistemi che riutilizzino non solo U e Pu, ma anche una grossa parte delle scorie (attinidi minori). SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 10 I reattori veloci di IV Generazione L’innovazione principale riguarda la possibilità di produrre energia bruciando le scorie a più alta radiotossicità: Np, Am, Cm (1 g di scoria produce stessa energia di 3 tonn. di carbone). 245Cm, gli attinidi minori A parte il presentano una soglia di fissione intorno al MeV (non fissili). Spettro neutronico in reattori veloci (Gen IV e ADS) Isotopi non fissili Per bruciare gli attinidi minori sono necessari neutroni veloci (En>10 keV). I reattori veloci di IV Generazione producono e bruciano attinidi (inclusi quelli minori): Isotopo fissile • utilizzo ottimale delle risorse di Uranio (GWh/kg di U) • minima produzione di scorie da smaltire in siti geologici. 1 MeV SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 11 I reattori di IV Generazione Attualmente allo studio sei tipi di reattori di IV Generazione (di cui tre veloci) Sistemi di IV Generazione Acronimo Gas-cooled Fast Reactors GFR Lead-cooled Fast Reactors LFR Sodium-cooled Fast Reactors SFR Molten Salt Reactors MSR Supercritical-Water-Cooled Reactors SCWR Very-High-Temperature Reactors VHTR SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 I reattori di IV Generazione dovrebbero realizzare NEL COMPLESSO un ciclo chiuso. Oltre che per produrre energia, sono pensati per soddisfare diverse esigenze: dissalazione, produzione di idrogeno, riduzione delle scorie passate, etc... N. Colonna – INFN Bari 12 I reattori di IV Generazione L’idea rivoluzionaria dei reattori di IV Generazione è riutilizzare parte delle scorie (attinidi) come combustibile. Once through Recycling Altri scopi dei reattori di IV Generazione: • improved safety, proliferation-resistence, lower costs and construction time • hydrogen production (to substitute fossile fuels in transport) Altre opzioni attualmente in esame: • Accelerator Driven Systems (dedicati all’incenerimento delle scorie) • Ciclo Th/U (attualmente in fase di studio principalmente in India) Lo sviluppo dei reattori veloci di IV Generazione rechiede dati nucleari accurati sulle reazioni indotte da neutroni. SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 13 Quali dati servono P (ν N σ f ) U + (ν N σ f ) K∞ = η = = (N σ a ) U + (N σ a ) A 235 235 238 U + (ν N σ f ) 238 U + (N σ a ) 237 237 Np Np + (ν N σ f ) + (N σ a ) 239 Pu 239 Pu + ... + ... I dati attualmente esistenti sono sufficienti per reattori termici a U/Pu. Necessario migliorare l’accuratezza dei dati per: • nuovi isotopi che entrano nel ciclo del combustibile (scorie, in particolare attinidi minori) • energie dei neutroni più elevate (reattori veloci) • nuovo ciclo di combustibile (Th/U) Necessari dati su un gran numero di reazioni, per la progettazione di sistemi nucleari avanzati, ma anche per migliorare la sicurezza e l’efficienza dei reattori attuali. • Combustibile nucleare (ciclo U/Pu e Th/U) Th, U, Pu, Np, Am, Cm • (n,f), (n,γ) … Frammenti di fissione a lunga vita media 99Tc, 103Rh, 135Xe, 135Cs, 149Sm • (n,γ) Materiale strutturale e di raffreddamento Fe, Cr, Ni, Zr, Pb, Na, ... SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 tutte N. Colonna – INFN Bari 14 I dati nucleari per i reattori di nuova generazione Dati nucleari necessari per i reattori di IV Generazione: • sezioni d’urto su tutte le reazioni possibili in un reattore (cattura, fissione, inelastiche) • molteplicità e spettro energetico dei neutroni emessi nella fissione dei vari attinidi; • neutroni ritardati (molto difficili da misurare) • distribuzione di massa dei frammenti di fissione • decadimenti (decay heat) Facilities per neutroni GELINA, Belgio n_TOF, CERN LANSCE, Los Alamos SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 15 Accuratezze presenti richieste per la progettazione dei reattori veloci Table 1. Summary TargeteAccuracies for Fast Reactors Intervallo energia Accuratezza presente (%) Accuratezza richiesta (%) inel 0.5 ÷6.1 MeV 10 ÷ 20 2 ÷3 capt 2.04 ÷24.8 keV 3 ÷9 1.5 ÷ 2 Pu241 fiss 454. eV ÷1.35 MeV 8 ÷ 20 2÷5 Pu239 capt 2.04 ÷498 keV 7 ÷ 15 4÷7 Pu240 fiss 0.498 ÷1.35 MeV 6 1÷3 Pu242 fiss 0.498 ÷2.23 MeV 19 ÷ 21 3 ÷5 Pu238 fiss 0.183 ÷1.35 MeV 17 3 ÷5 Am242m fiss 67.4 keV ÷1.35 MeV 17 3 ÷4 Am241 fiss 2.23 ÷6.07 MeV 9 2 Am243 fiss 0.498 ÷6.07 MeV 12 3 Cm244 fiss 0.498 ÷1.35 MeV 50 5 Cm245 fiss 67.4 ÷183 keV 47 7 Fe56 inel 0.498 ÷2.23 MeV 16 ÷ 25 3÷6 Na23 inel 0.498 ÷1.35 MeV 28 4 ÷10 Pb206 inel 1.35 ÷2.23 MeV 14 3 Pb207 inel 0.498 ÷1.35 MeV 11 3 inel 1.35 ÷6.07 MeV 14 ÷ 50 3÷6 Capt 6.07 ÷19.6 MeV 53 6 U238 Si28 Necessario ridurre le incertezze sulle sezioni d’urto di cattura e fissione, al 3-7 % per Pu e Attinidi Minori, nel range energetico da qualche keV a decine di MeV. L’effetto Doppler e il self-absorption Le sezioni d’urto sono spesso dominate da risonanze. Queste sono fondamentali nella fisica dei reattori, per l’effetto del self-absorption (attenuazione del flusso di neutroni all’interno della barra di combustibile). Sezione d’urto ϕn(x) ϕn(x)=ϕn(0)e-ρxσ x La forma delle risonanze dipende dalla temperatura, a causa dell’effetto Doppler. All’aumentare della temperatura, la risonanza diventa più bassa e più larga. I neutroni penetrano maggiormente nelle barre di combustibile, “bruciandole” uniformemente. L’efficienza di burn-up aumenta con la temperatura SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 17 Utilizzo dei dati sperimentali Risultati sperimentali Teoria Laboratori Evaluation Evaluated Data File Industria Organi di controllo Misure integrali Richiesta sforzo sinergico in vari campi per: • misure ad alta accuratezza • sviluppo di modelli nucleari più attendibili (soprattutto per la fissione) • data evaluation, analisi delle covarianze, aggiornamento librerie • validazione dei risultati (esperimenti integrali nei reattori) SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 18 Il metodo delle reazioni surrogate Alcune sezioni d’urto neutroniche non possono essere misurate direttamente (per problemi con i bersagli, tipo radioattività elevata, alte contaminazioni, piccole quantità disponibili, etc…). Uso di reazioni surrogate, attraverso la combinazione di osservabili sperimentali e calcoli di modello. Reazione di fissione 237U(n,f) (molto difficile da misurare) Reazione surrogata 238U(α,α’) (facile da misurare) α’ 237U n (6.7 d) 238U* + Richiesta 238U α 238U* + Calcolata Misurata Calcolata Reazione surrogata: reazione indotta da particelle cariche, che però portano allo stesso nucleo composto della reazione indotta da neutrone. SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 19 Conclusioni Molto probabile che il nucleare debba far parte del mix di fonti energetiche del futuro. Reattori attuali presentano alcuni limiti, fra cui quelli principali sono la produzione di scorie e l’uso inefficiente delle risorse di uranio. Necessario sviluppare reattori “rivoluzionari”, a ciclo chiuso (Gen IV), in grado di risolvere molti problemi dei reattori attuali, in particolare quello delle scorie. Reattori veloci permettono di “riutilizzare” (bruciandole) una grossa parte delle scorie radioattive (in particolare attinidi minori quali Np, Am, Cm), oltre a U e Pu. C’è un grosso sforzo internazionale per lo studio di fattibilità e progettazione dei Gen IV, con forze che si stanno via via aggregando (compresa la EC, nel VII FP). Un’altra possibilità allettante è l’utilizzo del ciclo di combustibile Th/U, su cui sta puntando molto l’India. Lo sviluppo dei nuovi reattori richiede R&D in diversi campi, fra cui anche la Fisica Nucleare. SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 20 Fare ricerca oggi, per prepararsi ai bisogni energetici del futuro Grazie per l’attenzione Overview dei reattori di IV Generazione Tipo di reattore Spettro neutronico Ciclo di combustibile Dimensione (MWe) Utilizzo Sviluppi richiesti Reattore veloce raffreddato a gas (GFR) Veloce Chiuso (U, Pu, Att.) 200-1200 Elettricità, idrogeno, inc. scorie Combustibile Materiali Reattore veloce raffreddato a piombo (LFR) Veloce Chiuso 50-150 300-600 1200 Elettricità Idrogeno Combustibile Materiali Reattore veloce raffreddato a Sodio (SFR) Veloce Chiuso 300-1500 Elettricità Inc. scorie Riprocess. combustibile Reattore a sali fusi (MSR) Epitermico Chiuso 1000 Elettricità Idrogeno Inc. scorie Combustibile Materiali Affidabilità Reattore ad acqua supercritica (SCWR) Termico / veloce Aperto / Chiuso 1500 Elettricità Materiali Termoidraulica Reattore ad altissima temperatura (VHTR) Termico Aperto 250 Elettricità Idrogeno Combustibile Materiali SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 22 Le scorie Scuola di formazione sull’energia nucleare, Ferrara, 28-29 Ottobre 2009 N. Colonna – INFN Bari 23 I reattori veloci di IV Generazione Caratteristiche • reattore “breeder” a ciclo chiuso • circolazione per convezione • temperatura in uscita da 550 a 800C Vantaggi • Produzione di elettricità, idrogeno, dissalazione. • Alto grado di sicurezza passiva SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 24 Alcuni esempi Vantaggio delle reazioni surrogate: possono essere usate per ottenere dati che sarebbe difficile (o impossibile) ottenere in reazioni dirette. Svantaggio: fa affidamento su calcoli di modello, che necessitano di verifica. Possibile studiarle attraverso reazioni surrogate: reazioni indotte da particelle cariche, che portano allo stesso nucleo composto: 242Cm(n,f) 243Am(3He,t)243Cm 244Cm(n,f) 243Am(3He,p)245Cm 243Cm(n,f) …. 243Am(3He,d)244Cm Problema principale associato al momento angolare del nucleo composto, che nelle reazioni surrogate può essere notevolmente diverso dalle reazioni indotte da neutroni. Necessario applicare correzioni con modelli. In alcuni casi, l’unica possibilità di stimare le sezioni d’urto di fissione. SIF XCVI – Bologna, 20-24 Settembre 2010 N. Colonna – INFN Bari 25