Repubblica Italiana
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio
Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it
Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011
Data 27/02/2014
Numero 17
Supplemento n. 1
Periodicità bisettimanale
Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 – 00147 ROMA
Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci
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SOMMARIO
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 68
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" - Approvazione nuovo
Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 227 "Investimenti non produttivi".
Pag. 3
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 69
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" - Approvazione nuovo
Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 323 "Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e
riqualificazione delle risorse naturali - Tipologia 1)".
Pag. 28
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 70
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" - Approvazione nuovo
Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 125 "Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e
all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura" - Azione 2 "Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali".
Pag. 46
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 71
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 216 "Sostegno ad investimenti non
Produttivi". BANDO PUBBLICO.
Pag. 65
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 72
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 123 "Accrescimento valore prodotti
agricoli e forestali". BANDO PUBBLICO.
Pag. 106
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 73
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 133 "Sostegno alle Associazioni di
produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare".
BANDO PUBBLICO.
Pag. 195
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 74
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 125 "Miglioramento e creazione
delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura". BANDO PUBBLICO.
Pag. 215
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 75
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 111 "Azioni nel campo della
formazione professionale e dell'informazione". BANDO PUBBLICO.
Pag. 236
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 76
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 124 "Cooperazione per lo sviluppo
di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale". BANDO PUBBLICO.
Pag. 276
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 68
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" Approvazione nuovo Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 227 "Investimenti non produttivi".
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Oggetto: Regolamento (CE) n. 1698/2005 – “Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013” – Approvazione nuovo Bando Pubblico per l’attuazione della Misura 227
“Investimenti non produttivi”.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, di concerto
con l’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e integrazioni, recante
norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente: “Disciplina del
Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010 che
stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario della
Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo al
finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29 “disimpegno
automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno automatico della parte di
impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo rurale che non sia stata utilizzata per il
prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o per la quale non siano state presentate alla stessa
Commissione dichiarazioni di spesa conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3
dello stesso regolamento, a titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno
successivo a quello di impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e successive
modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e successive
modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che stabilisce
modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello
sviluppo rurale;
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VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio 2013
contenente disposizioni attuative della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11 luglio 2012
concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2007-2013. Ripartizione tra
le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a favore dei programmi di sviluppo rurale
(regolamento (CE) 1698/2005) e determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del
fondo di rotazione per l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12/04/2013, che
modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento
(CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013,
che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo agricolo da parte del
FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti
(UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n. 1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno
2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la quale è stata
approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente “Reg. (CE)
1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a ratificare le
modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel corso della sua fase
attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto della
revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health Check” della
Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di Rilancio Economico
Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla Commissione Europea con la Decisione
n. C(2009) 10345 del 17 dicembre 2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter negoziale con i Servizi
della Commissione medesima si è concluso con l’approvazione della Commissione UE,
come da nota Ref.Ares(2011)1152521 del 27/10/2011;
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata da parte della
Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19 aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con Decisione
C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl.
ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono state approvate le
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“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle Misure del PSR
concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il
Ministero dell’Economia e Finanze e la Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del documento di
programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013, ripartite per Asse e
Misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 227 “Investimenti non produttivi”, riportato
nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, in
qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto nell’ambito del capitolo di
uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG.
CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni
centrali”, impegni di spesa sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota
regionale di cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione della Misura 227
“Investimenti non produttivi” è comunque garantita, in termini di spesa pubblica totale, da una
adeguata dotazione stabilita nell’ambito del suddetto Piano finanziario approvato dalla
Commissione Europea con la citata Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la nota della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n.
92613/GR/04/18 del 14 febbraio 2014 con la quale, in qualità di Autorità di Gestione (AdG) del
PSR 2007/2013 del Lazio, viene reso noto lo stanziamento finanziario per la riattivazione della
misura;
RITENUTO di approvare il Bando pubblico per l’attuazione della Misura 227 “Investimenti non
produttivi”, come riportato nel documento allegato alla presente deliberazione di cui costituisce
parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai sensi
del bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto non
espressamente previsto nello stesso bando pubblico, le “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con DGR n. 412/2008 e successive
modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento:
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1. Di approvare il nuovo Bando pubblico per l’attuazione della Misura 227 “Investimenti
non produttivi”, come riportato nell’ “Allegato 1” alla presente deliberazione, della
quale costituisce parte integrante e sostanziale.
2. Di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte
ai sensi del Bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per
quanto non espressamente previsto nello stesso Bando pubblico, le “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con
DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni, il cui testo consolidato è
disponibile e consultabile sul sito internet regionale www.agricoltura.regione.lazio.it.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta
approvato all’unanimità.
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
Autorità di Gestione: Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
(ALLEGATO 1)
Misura 227
“Investimenti non produttivi”
BANDO PUBBLICO
Annualità 2014
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INDICE

Articolo
1
Obiettivi e finalità

Articolo
2
Ambito territoriale di intervento

Articolo
3
Soggetti beneficiari

Articolo
4
Requisiti e condizioni di ammissibilità

Articolo
5
Modalità e termini per la presentazione delle domande

Articolo
6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili

Articolo
7
Spese generali

Articolo
8
Limitazioni e vincoli

Articolo
9
Documentazione richiesta

Articolo
10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità

Articolo
11
Agevolazioni previste

Articolo
12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie

Articolo
13
Programmazione finanziaria

Articolo
14
Modalità di rendicontazione della spesa

Articolo
15
Procedure di attuazione

Articolo
16
Disposizioni generali
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
BANDO PUBBLICO
Reg. (CE) 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013
Misura 227
“ Investimenti non Produttivi ”
La presente “misura ad investimento” è inclusa tra quelle attivate nell’asse II del PSR 2007-2013
del Lazio, approvato con Decisione (Commissione) n. 2008/708 del 15.02.2008 e con Deliberazione
della Giunta regionale del Lazio n. 163 del 07.03.2008
ARTICOLO 1
Obiettivi e finalità
La misura ha come obiettivo una gestione multifunzionale del territorio, assicurando un migliore
assetto ecologico, idrogeologico, esaltando il valore sociale, ricreativo, turistico degli ecosistemi
forestali.
Pertanto gli obiettivi della misura sono:



promuovere una razionale gestione dei boschi nell’ambito di un uso sostenibile delle foreste;
accrescere in misura significativa il valore ecologico e sociale delle foreste attraverso idonei
investimenti;
promuovere la cura dei terreni forestali abbandonati per scopi protettivi, ecologici e turistici,
limitando i rischi di incendio e favorendo efficienza ed evoluzione dell'ecosistema forestale.
Finalità e azioni
Con la presente misura si intendono perseguire gli obiettivi prioritari indicati nel Piano Forestale
Nazionale e nel Piano Forestale Regionale di cui alla D.G.R. n. 666 del 03 agosto 2008.
Inoltre vengono perseguite le finalità e le strategie del Forest Action Plan del Giugno 2006, in
riferimento al mantenimento del paesaggio, della biodiversità, dell’integrità, della salute e della
resilienza dei sistemi forestali.
In generale si vuole porre l’attenzione sulla necessità di garantire una corretta gestione del bosco nel
complesso delle sue funzioni, che vanno da quella ricreativa – ambientale a quella di tutela della
biodiversità, della capacità di rigenerazione e della vitalità delle foreste.
In particolare si prevedono investimenti per mantenere e migliorare la stabilità ecologica delle
foreste in zone nelle quali la funzione protettiva ed ecologica sia di interesse pubblico, attraverso la
creazione di una rete di monitoraggio permanente, nonché investimenti che vadano ad integrare le
funzioni: ricreative-ambientali, di tutela della biodiversità e di rigenerazione e vitalità delle foreste,
in conformità alla L.R. 28 Ottobre 2002, n. 39 - “Norme in materia di gestione delle risorse
forestali” e successive modificazioni e integrazioni ed al relativo regolamento regionale del 18
aprile 2005, n. 7, (Regolamento di attuazione dell’art. 36, della L.R. 28 ottobre 2002, n. 39 – Norme
in materia di gestione delle risorse forestali)”.
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La presente Misura è articolata in due tipologie di azioni:
Azione 1. Investimenti intesi a valorizzare la pubblica utilità delle foreste;
Azione 2. Investimenti intesi alla valorizzazione ambientale delle foreste.
Azione 1
tipologia 1a) Ripristino funzionale e realizzazione di arredi nelle aree, interne ai boschi,
destinate ad uso ricreativo, ivi compresi gli investimenti per l’adeguamento del soprassuolo
forestale alla fruibilità turistica, didattica e culturale; il ripristino e la realizzazione di
manufatti ed arredi nei siti ricreativi; la dotazione di cartellonistica e segnaletica a carattere
didattico, divulgativo, culturale e disciplinare e la realizzazione, adeguamento e/o ripristino
di percorsi didattico-ricreativo-culturali in ambiente forestale, attraverso modalità di
realizzazione basate su criteri naturalistici.
Azione 2
tipologia 2a) Ripristino conversione ed avviamento di boschi cedui in alto fusto, oppure,
sempre per il soprassuolo governato a ceduo, la loro trasformazione in ceduo composto o a
sterzo, nonché la trasformazione di fustaie coetanee in fustaie disetanee; diradamento del
soprassuolo artificiale ai fini della rinaturalizzazione spontanea;
tipologia 2b) Salvaguardia di aree boscate di particolare valore ambientale, da interdire all’uso
turistico ricreativo, tramite la realizzazione di recinzioni che assicurino comunque la mobilità
della fauna selvatica.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La Misura 227 si applica nelle “aree boscate” dell’intero territorio della Regione Lazio.
Per “aree boscate” si intendono quelle definite alla lettera a) comma 1, art. 4 della L.R. 28 ottobre
2002 n. 39 “Norme in materia di gestione delle risorse forestali”, già definite nel documento di
programmazione (cap. 5.3.2.2).
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di ammissione ai benefici i soggetti pubblici e privati, singoli o
associati o consorziati di seguito elencati:







Comuni;
Associazioni o unioni di Comuni;
Università Agrarie che gestiscono terreni di uso collettivo;
Comunità Montane;
Province;
Privati, singoli o associati;
Consorzi di privati o pubblico-privati.
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ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
a) Requisiti soggettivi:
 essere Imprenditori agricoli, Consorzi di privati o pubblico-privati o Enti pubblici.
Per gli imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
- essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nei registri delle imprese presso la CCIAA;
- essere titolari di posizione INPS;
- non essere in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione
controllata o con in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni
suddette.
Per i soggetti pubblici ed i consorzi pubblico-privati:
- non essere in situazioni di dissesto finanziario o, in caso contrario, che sia stato approvato il
piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
b) Requisiti di accesso:
Per gli imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
- in fase di presentazione della domanda di aiuto non sarà necessario essere in possesso del
requisito dell’immediata cantierabilità. Tuttavia, il beneficiario dovrà aver avanzato, entro la
data di presentazione della domanda di aiuto, tutte le richieste di parere, nulla-osta,
autorizzazione e concessione, previste dalla normativa, tali da consentire l’immediato avvio
dei lavori.
Nel caso in cui l’operazione rientri tra quelle ammesse e finanziate, il beneficiario, entro 30
giorni dalla pubblicazione sul BUR della Determinazione di ammissibilità a finanziamento,
deve presentare tutti i pareri, nulla-osta, autorizzazioni e concessioni tali da consentire
l’immediato avvio dei lavori, pena la decadenza totale e la revoca dei contributi concessi.
Per i soggetti pubblici ed i consorzi pubblico privati:
- alla data di presentazione della domanda di aiuto, il progetto deve essere immediatamente
cantierabile, così come previsto dall’ art. 9 dell’Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008 e ss. mm. e
ii. “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento - PSR 2007/2013 – Testo
consolidato ottobre 2013” di seguito denominato “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”. Il
grado di definizione della progettualità è stabilito nella esecutività ai sensi di quanto previsto
dall’art. 93 del D.lgs n.163/2006.
Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti all’atto di presentazione della domanda.
Sono eleggibili a contributo le seguenti operazioni:
- per l’Azione 1 sono ammissibili gli interventi nei boschi muniti di Piani di Gestione ed
Assestamento Forestale (PGAF) approvati, oppure già presentati agli Uffici competenti per
l’approvazione, nei quali siano individuati siti ricreativi e/o percorsi didattico-ricreativoculturali dismessi o da realizzare;
- per l’Azione 2 - Tipologia 2a) sono ammissibili gli interventi nei boschi muniti di Piani di
Gestione ed Assestamento Forestale (PGAF) approvati, oppure già presentati agli Uffici
competenti per l’approvazione, che prevedono le tipologie di intervento di cui all’Azione 2 tipologia 2a.
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- per l’Azione 2 - Tipologia 2b): gli interventi nei boschi muniti di Piani di Gestione ed
Assestamento Forestale (PGAF) approvati, oppure già presentati agli Uffici competenti per
l’approvazione, che ricadono all’interno dei siti della Rete Natura 2000 o delle Aree Naturali
Protette.
Il sostegno è accordato soltanto riguardo a superfici che siano di proprietà o con regolare titolo di
possesso da parte del beneficiario.
I richiedenti per accedere al regime di aiuti dovranno dimostrare di essere proprietari o di aver titolo
a disporre degli immobili ove si realizzerà l’investimento per una durata residua, a decorrere dal
momento della presentazione della domanda, pari ad almeno 7 anni.
Nel caso di terreni condotti con titolo diverso dalla proprietà sarà necessario produrre
autorizzazione specifica ad eseguire le opere rilasciata dal proprietario del fondo.
I beneficiari delle presenti azioni hanno l’obbligo di assumere l’impegno di non alienare o
modificare la destinazione del bene oggetto dell’intervento per almeno 5 anni a decorrere dalla
richiesta di saldo).
ARTICOLO 5
Modalità e termini per la presentazione delle domande
Ciascun richiedente può aderire alle sopraindicate azioni, presentando per ogni singola azione una
domanda, firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via telematica
una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura/azione.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La presentazione della domanda di aiuto deve avvenire entro le ore 18,00 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente bando.
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data
dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di
aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non
successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo, da produrre in unica copia originale,
dovrà essere contestuale alla presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi
il rilascio informatico, facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione”
apposto dagli uffici preposti alla raccolta delle domande di aiuto, in caso di recapito a mano.
Qualora la scadenza per la presentazione cartacea della domanda cada in giorno festivo o non
lavorativo, questa è prorogata al primo giorno lavorativo immediatamente successivo.
La domanda in forma cartacea deve essere inviata, al seguente indirizzo:
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative
Viale del Tintoretto n. 432
00142 Roma.
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Sulla busta di invio della domanda andrà apposta la dizione:
Regione Lazio – Area Foreste
Reg (CE) 1698/2005 - Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013
MISURA 227 - INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI
Azione

Annualità 2014
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta
elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
A ciascun soggetto richiedente è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto per
singola azione durante l’intero periodo di durata del presente bando.
È tuttavia consentito attivare sulla presente Misura più domande di aiuto afferenti a diverse e
distinte Azioni della Misura stessa, purché non già attivate nel corso delle precedenti raccolte ed
ancora in itinere.
Pertanto possono presentare istanza:
 i soggetti che non hanno attivato alcuna istanza nel corso delle precedenti annualità di
raccolta 2008/2012;
 i beneficiari che, a seguito dei precedenti Bandi pubblici, abbiano presentato istanza per una
determinata azione ed i cui interventi risultino essere stati finanziati e per i quali sia stata
effettuata la rendicontazione finale dei lavori e degli acquisti svolti ed inoltrata la
conseguente domanda di pagamento relativa alla precedente operazione finanziata;
 i beneficiari che, a seguito dei precedenti Bandi pubblici, abbiano presentato istanza per una
determinata azione ed i cui interventi risultino essere stati finanziati, ma ancora privi della
rendicontazione finale dei lavori e degli acquisti, nonché della relativa domanda di
pagamento: in questo caso la nuova domanda di aiuto deve essere relativa ad un’azione
differente rispetto a quella in precedenza attivata.
Gli elaborati progettuali allegati alla singola domanda devono riguardare tassativamente una sola
azione.
Qualora l’istante intenda presentare vari progetti attinenti a diverse Azioni, dovrà provvedere
all’inoltro di tante domande, ciascuna debitamente corredata della necessaria documentazione,
quante sono le Azioni interessate.
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Il sostegno è finalizzato alla realizzazione degli interventi per la ricostituzione del potenziale
forestale e la prevenzione dai processi di degrado da attuarsi in conformità alla normativa regionale
vigente:
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Azione 1. Investimenti tesi a valorizzare la pubblica utilità delle foreste
Sono ammissibili investimenti relativi alle seguenti tipologie di intervento:
1.
Ripristino funzionale e realizzazione di arredi nelle aree, interne ai boschi, destinate ad
uso ricreativo, ivi compresi gli investimenti per l’adeguamento del soprassuolo forestale
alla fruibilità turistica, didattica e culturale; il ripristino e la realizzazione di manufatti
ed arredi nei siti ricreativi; la dotazione di cartellonistica e segnaletica a carattere
didattico, divulgativo, culturale e disciplinare e la realizzazione, adeguamento e/o
ripristino di percorsi didattico-ricreativo-culturali in ambiente forestale, attraverso
modalità di realizzazione basate su criteri naturalistici.
Azione 2. Investimenti tesi alla valorizzazione ambientale delle foreste
Sono ammissibili investimenti relativi alle seguenti tipologie di intervento:
Tipologia 2a) Conversione e avviamento di boschi cedui in alto fusto e/o la loro
trasformazione in ceduo composto o a sterzo; trasformazione di fustaie coetanee in fustaie
disetanee; interventi su fustaie agamiche e/o in transizione per la conversione in alto fusto;
diradamenti dei soprassuoli artificiali ai fini della loro rinaturalizzazione spontanea.
Tipologia 2b) Salvaguardia di aree boscate di particolare valore ambientale, da interdire
all’uso turistico ricreativo, tramite la realizzazione di recinzioni in legno che assicurino
comunque la mobilità della fauna selvatica.
Gli interventi sui soprassuoli forestali non si devono configurare come remunerativi (devono
caratterizzarsi a macchiatico negativo) e la forma di governo non può essere ripristinata alla
situazione ex-ante.
Sono escluse, in ogni caso, le spese di gestione e manutenzione ordinaria del bosco non
espressamente previste dalle Azioni.
Laddove l’intervento preveda l’utilizzo di legname e/o materiale legnoso, questo preferibilmente
deve provenire da boschi muniti di certificazione della gestione forestale sostenibile.
Per gli interventi di ingegneria naturalistica, si può fare riferimento a quanto indicato nei
quaderni di cantiere della Regione Lazio, consultabili sul sito www.regione.lazio.it:
Il costo degli investimenti ammissibili o delle iniziative proposte è determinato facendo riferimento
ai seguenti prezziari regionali:
-
-
-
per le “opere edili, stradali impiantistiche e idrauliche” - Deliberazione della
Giunta Regionale n. 412, del 06 agosto 2012 - pubblicata sul BURL n. 41 del 28
agosto 2012 supplemento n. 1;
per le “opere e lavorazioni di miglioramento in agricoltura” - Deliberazione della
Giunta Regionale n. 3771 del 24 giugno 1986 - rivalutato del 25% con
Deliberazione della Giunta Regionale n. 5011 del 20 giugno 1990 e rivalutato di un
ulteriore 20% con Deliberazione della Giunta Regionale n. 5037 del 13 giugno
1995;
per gli “interventi di forestazione” - Deliberazione della Giunta Regionale n.
5011, del 20 giugno 1990 - rivalutato del 20% con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 5037 del 13 giugno 1995, ulteriormente aggiornato con Deliberazione
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della Giunta Regionale n. 318, del 24 aprile 2008, pubblicato sul BURL n. 22, del
14 giugno 2008.
I suddetti prezziari sono consultabili sui siti internet regionali:
- www.agricoltura.regione.lazio.it
- www.regione.lazio.it
Nel caso in cui le opere o le singole voci non siano comprese nei prezziari regionali sopra riportati,
si può far riferimento ai tariffari di altre Regioni confinanti o all’analisi dei prezzi e, ove anche
questi risultino insufficienti, alle migliori condizioni di mercato. In quest’ultimo caso è necessario
acquisire i preventivi di almeno tre ditte diverse che dovranno indicare il prezzo offerto sulla base di
eventuali sconti al netto dell’IVA, secondo quanto previsto all’articolo 33 del documento
“Disposizioni per l’attuazione delle Misure ad Investimento del PSR 2007/2013 del Lazio”
approvato con DGR n. 412 del 30 maggio 2008 e pubblicato sul s.o. n. 62 al BURL n. 21 del 7
giugno 2008 e sue successive modificazioni e integrazioni.
Dovrà essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti, in conformità del Decreto
Legislativo n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture”e ss.mm.ii
IVA
L’IVA, come specificato dal Reg. (CE) n. 1698/2005, art. 71 e come indicato all’art. 40 delle
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013 del Lazio, non è ammissibile a contributo del FEASR.
ARTICOLO 7
Spese generali
Per tutte le tipologie di intervento, così come previsto dall’art. 39 dell’Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008 e ss. mm. e ii. “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento - PSR
2007/2013 – Testo consolidato ottobre 2013” di seguito denominato “Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008”, le spese generali sono ammissibili se direttamente connesse all’iniziativa finanziata e
necessarie per la sua preparazione o esecuzione e possono costituire al massimo il 12%, del costo
totale dell’investimento complessivo ammissibile.
Il richiedente dovrà analiticamente dettagliare, se pertinenti, le voci di spesa ricomprese sotto tale
indicazione (spese tecniche di progettazione, direzione lavori e contabilità, coordinamento
sicurezza, collaudo, pubblicità, contributo previdenziale e cassa, incentivo ai sensi del decreto
ministero infrastrutture n. 84/2008, nonché le eventuali spese per la pubblicazione del bando).
ARTICOLO 8
Documentazione richiesta
La documentazione richiesta al momento della presentazione del modello unico di domanda (MUD)
oltre a quella riportata nel fascicolo di misura, è la seguente:
8.1 - Documentazione amministrativa
8.1 a) - Nel caso di Persone fisiche:

dichiarazione ai sensi dell’art. 15 della Legge 183/2011 attestante:
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 17 di 295







iscrizione alla CCIAA;
possesso di Partita IVA;
iscrizione all’INPS
iscrizione all’INAIL
copia del documento di identità del tecnico progettista e del soggetto richiedente il
contributo;
dichiarazione a firma congiunta del soggetto richiedente e del progettista nella quale
vengano descritti i vincoli insistenti nell’area interessata dall’intervento;
dichiarazione che lo strumento di pianificazione forestale (P.G.A.F. – P.P.T. ecc.), è stato
presentato presso la struttura regionale competente ed, eventualmente, già approvato e reso
esecutivo, indicando gli estremi di tali approvazioni ed il periodo di validità;
autorizzazione del proprietario del fondo, nel caso di terreni condotti a titolo diverso dalla
proprietà, ad eseguire l’intervento di progetto, nonché contestuale dichiarazione di essere a
conoscenza dei vincoli e degli obblighi assunti dal beneficiario ai sensi del presente bando
pubblico;
dichiarazione di non aver beneficiato, per l’esecuzione delle opere e/o degli acquisti previsti
in progetto, di precedenti aiuti pubblici e che gli interventi finanziati non saranno oggetto di
altri finanziamenti pubblici;
autocertificazione che nell’area non si è intervenuto con taglio di fine turno negli ultimi 5
(cinque) anni, ed impegno a non procedere al taglio di fine turno nei successivi 5 (cinque)
anni;
autocertificazione, da parte del proprietario, che l’intervento proposto non sia stato, in parte
o totalmente, oggetto di finanziamento con fondi pubblici, ovvero che il proprietario non
abbia ricevuto indennizzi pubblici affinché non procedesse alla realizzazione di interventi di
utilizzazione forestale ai sensi della L.R. 43/1974.
8.1 b) - Nel caso di forme giuridiche societarie diverse dalle società di persone e per le
cooperative è necessario produrre:


atto costitutivo e statuto;
Deliberazione dell’organo competente con la quale:
 si richiama l’atto costitutivo e/o lo statuto, gli estremi dell’iscrizione all’albo
nazionale delle cooperative, gli estremi dell’iscrizione ai registri della C.C.I.A.A.
nell’apposita sezione speciale;
 si approva il progetto ed il quadro economico puntualmente dettagliato
dell’intervento;
 si assumono gli impegni specificati nel Modello unico di domanda (MUD), nel
fascicolo di misura e nel piano di coltura e conservazione;
 si dichiara di non aver beneficiato, per l’esecuzione delle opere e/o degli acquisti
previsti in progetto, di precedenti e/o ulteriori aiuti pubblici, siano essi comunitari,
nazionali o regionali;
 si assume l’impegno per la copertura finanziaria della quota a carico, con
indicazione della fonte di finanziamento;
 si dà atto del possesso dei requisiti richiesti per l’accesso ai benefici;

dichiarazione che lo strumento di pianificazione forestale (P.G.A.F. – P.P.T. ecc.), è stato
presentato presso la struttura regionale competente ed, eventualmente, già approvato e reso
esecutivo, indicando gli estremi di tali approvazioni ed il periodo di validità;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 18 di 295



autorizzazione del proprietario del fondo, nel caso di terreni condotti a titolo diverso dalla
proprietà, ad eseguire l’intervento di progetto, nonché contestuale dichiarazione di essere a
conoscenza dei vincoli e degli obblighi assunti dal beneficiario ai sensi del presente bando
pubblico.
autocertificazione che nell’area non si è intervenuto con taglio di fine turno negli ultimi 5
(cinque) anni, ed impegno a non procedere al taglio di fine turno nei successivi 5 (cinque)
anni;
autocertificazione, da parte del proprietario, che l’intervento proposto non sia stato, in
parte o totalmente, oggetto di finanziamento con fondi pubblici, ovvero che il proprietario
non abbia ricevuto indennizzi pubblici affinché non procedesse alla realizzazione di
interventi di utilizzazione forestale ai sensi della L.R. 43/1974.
8.1 c) - Nel caso di Enti pubblici:

Deliberazione dell’organo competente con la quale:
 si approva il progetto, il suo costo complessivo, il quadro economico di dettaglio, il
cronoprogramma dei lavori e la descrizione dei vincoli insistenti nell’area interessata
dall’intervento;
 si dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre delle aree ove si realizzerà
l’investimento per una durata residua, a decorrere dal momento della presentazione
della domanda di aiuto, pari ad almeno 7 anni, per soddisfare i vincoli di
destinazione e gli obblighi assunti;
 si assumono gli impegni specificati nel MUD (Modello unico di domanda) e nel
fascicolo di misura;
 si assume a carico dell’Ente il cofinanziamento dell’intervento per la quota parte di
propria competenza comprensiva dell’IVA afferente all’importo complessivo
dell’investimento richiesto;
 si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione
della domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di
manutenzione derivanti da precedenti finanziamenti pubblici;
 si dichiara di non aver beneficiato, per l’esecuzione delle opere e/o degli acquisti
previsti in progetto, di precedenti fondi pubblici e che gli interventi finanziati non
saranno oggetto di altri finanziamenti pubblici;
 si dichiara che l’opera è inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche:
- nel caso di Province e Comuni, piano pluriennale delle opere pubbliche
approvato dal Consiglio;
- per le Università Agrarie e le Comunità montane, piano pluriennale delle opere
pubbliche, approvato dall’organo competente;
 si dichiara che il Piano di gestione ed assestamento forestale, debitamente adottato
dal beneficiario, è stato presentato presso la struttura regionale competente ed,
eventualmente, già approvato e reso esecutivo, indicando gli estremi di tali
approvazioni ed il periodo di validità;
 si dichiara che nell’area di intervento non si è intervenuto con taglio di fine turno
negli ultimi 5 (cinque) anni, impegnandosi a non procedere al taglio di fine turno nei
successivi 5 (cinque) anni;
 si dichiara per l’area di intervento non si sono ricevuti indennizzi pubblici ai sensi
della L.R. 43/1974.
 si dichiara di non aver avviato l’iniziativa progettuale prima della presentazione della
domanda;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 19 di 295
 si dichiara che l’Ente non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario,
che è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio
stabilmente riequilibrato;
 si nomina il Responsabile del procedimento di cui all’art. 10 del D.lgs. 163/2006 e
successive mm. e ii..

verbali di verifica, validazione ed eseguibilità ai sensi del D.P.R. 207/2010.
8.2 - Documentazione tecnica
Oltre alla documentazione amministrativa sopra descritta, occorre presentare, in allegato alla
domanda, in originale e su supporto informatico, la seguente documentazione tecnica:

Relazione tecnica ed illustrativa dell’intervento: la parte illustrativa deve contenere le seguenti
informazioni minime:
 gli obiettivi perseguiti;
 le finalità ed i benefici ambientali attesi;
 le eventuali modifiche allo stato dei luoghi che si dovessero rendere necessarie;
 le motivazioni alla base delle soluzioni tecniche adottate;
 la coerenza tra obiettivi, motivazioni e soluzioni;
 la coerenza e la compatibilità dell’intervento con la pianificazione vigente;
 immagini fotografiche della zona di progetto;
 quanto altro necessario per la comprensione dell’iniziativa proposta.
Qualora l’area di intervento sia interessata anche da iniziative ricomprese in altre misure/azioni, si
dovranno specificare la tipologia degli interventi previsti e le finalità degli stessi.

I tempi di realizzazione (cronoprogramma) dei lavori, con indicazione della data presunta di
inizio attività e del tempo ritenuto necessario per la realizzazione dell’intervento;

Computo metrico analitico di dettaglio, con l’indicazione di eventuali lavori che si intende
effettuare in economia (si evidenzia che la spesa relativa ai lavori in economia, deve essere
determinata ex-ante, ovvero al momento della presentazione on-line della domanda di aiuto
– MUD – in maniera analitica per singola voce di spesa -computo metrico- ed inclusa nel
quadro economico del progetto da finanziare;

Eventuali preventivi dettagliati dei lavori, in originale, o analisi prezzi, in assenza di voci
specifiche nei prezziari;

Quadro economico complessivo dell’intervento;

Stima degli eventuali introiti derivanti dal valore di macchiatico;

Documentazione fotografica;

Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;

Localizzazione dell'intervento, da riportare obbligatoriamente anche su supporto informatico,
mediante:
 corografia in scala 1:25.000;
 C.T.R. 1: 10.000;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 20 di 295
 cartografia catastale;
 cartografia dell’area di intervento georeferenziata: tale cartografia deve essere fornita
anche su supporto informatico, ovvero in formato SHAPE (*SHP), oppure in ARC INFO o ArcGIS con sistema di coordinate (UTM33 ED50);
 cartografia della pianificazione territoriale di interesse;

Ogni altra documentazione tecnica ritenuta utile e necessaria per la definizione tecnico
progettuale delle opere;
Preventivi:
a) per l’acquisto di macchine e delle attrezzature, nonché per eventuali spese per interventi non
riportati nelle voci del prezziario pubblicato nei bollettini ufficiali della Regione Lazio o per
investimenti immateriali, è necessario adottare una procedura di selezione basata sul confronto
di almeno tre preventivi di spesa forniti dalle ditte in concorrenza. La scelta operata dal
beneficiario sarà giustificata da una specifica relazione, sottoscritta dal tecnico progettista o da
altro tecnico abilitato, nella quale siano riportate disaggregate le singole voci di costo e, per
ciascuna di esse, il prezzo di mercato, con una sintetica motivazione dei criteri seguiti per la
scelta dello stesso.
b) per investimenti immateriali, quali ricerche di mercato, brevetti, studi, etc., dovranno essere
presentate n. 3 offerte di preventivo di soggetti in concorrenza tra loro. Le offerte dovranno
contenere informazioni puntuali sulle precedenti esperienze del fornitore, modalità di
esecuzione del progetto e sui costi di realizzazione. Nel caso non fosse possibile reperire n. 3
offerte occorrerà produrre una dichiarazione di un tecnico qualificato che dovrà attestare, dopo
aver svolto le necessarie indagini sul mercato, l’impossibilità di individuare altri soggetti
fornitori.
Per eventuali spese per interventi non riportati nelle voci del prezziario pubblicato nei bollettini
ufficiali della Regione Lazio, è necessario adottare una procedura di selezione basata sul confronto
di almeno tre preventivi di spesa così come previsto dal documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.
412/2008”.
I preventivi, in originale, dovranno indicare il prezzo di listino, il prezzo offerto sulla base di
eventuali sconti al netto dell’IVA, la data di consegna e i termini di pagamento. La scelta operata
dal soggetto richiedente sarà giustificata da una specifica relazione, sottoscritta dal tecnico
progettista o da altro tecnico abilitato, nella quale siano riportate disaggregate le singole voci di
costo e, per ciascuna di esse, il prezzo di mercato, con una sintetica motivazione dei criteri seguiti
per la scelta dello stesso.
Nel caso di beni altamente specializzati o nel caso di completamento di linee di lavorazioni
preesistenti, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più fornitori, dovrà essere predisposta,
sempre da un tecnico qualificato, una specifica dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di
individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento.
L’Amministrazione si riserva di verificare la congruità di tali prezzi e la loro effettiva rispondenza a
quelli del mercato attraverso le proprie strutture, ovvero mediante ricorso a professionisti esterni e/o
Istituzioni, Enti od Associazioni operanti nei vari settori.
Per acquisti di beni e/o forniture il cui costo non superi singolarmente l’importo di € 5.000 IVA
esclusa, fermo restando l’obbligo di presentare n. 3 preventivi è sufficiente una dichiarazione resa
dal soggetto beneficiario con la quale si dia conto della tipologia del bene da acquistare e della
congruità dell’importo previsto.
Solo per gli enti pubblici il progetto esecutivo deve essere elaborato in base al D.lgs. 163/2006;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 21 di 295
Tutti gli elaborati tecnici progettuali devono essere timbrati e sottoscritti da tecnici abilitati,
nonché dal proponente.
Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti all’atto di presentazione della domanda. La
certificazione a corredo della stessa deve essere in corso di validità alla data di presentazione della
domanda.
L’amministrazione regionale si riserva di chiedere, ai sensi della Legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii.,
integrazioni e/o rettifiche ai documenti prodotti od integrati.
Nel caso di mancato invio di quanto richiesto entro venti giorni dalla data di ricezione della
richiesta di integrazioni, la domanda sarà considerata rinunciata.
Per gli enti pubblici sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:

modello unico di domanda;

fascicolo di misura/azione;

deliberazione dell’organo competente prevista nel presente articolo.
Per tutti gli altri soggetti sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:

modello unico di domanda;

fascicolo di misura/azione;

dichiarazione a firma congiunta del soggetto richiedente e del progettista nella quale
vengano descritti i vincoli insistenti nell’area interessata dall’intervento.
La mancanza dei documenti essenziali comporterà l’irricevibilità della domanda di aiuto.
ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
Sono esclusi dai benefici della presente Misura:

gli Enti pubblici per i quali è stato dichiarato il dissesto finanziario e per i quali alla data di
approvazione dell’iniziativa da proporre non sia intervenuta l’approvazione del piano di
risanamento e dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato;

i soggetti privati in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo o in
amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare
una delle situazioni suddette;

I soggetti pubblici e/o privati che hanno beneficiato, per l’esecuzione delle opere e/o degli
acquisti previsti in progetto, di precedenti e/o ulteriori aiuti pubblici, siano essi comunitari,
nazionali o regionali, nel triennio antecedente la data di presentazione della domanda.
Il finanziamento concesso non potrà essere cumulato con altri aiuti regionali, nazionali, comunitari,
richiesti per il medesimo oggetto d’intervento.
In attuazione dell’art. 72 del Reg. (CE) n. 1698/05 è stabilito che un’operazione di investimento che
ha beneficiato del contributo del PSR non subisca, nei 5 (cinque) anni successivi a decorrere
dalla data di richiesta di saldo modifiche sostanziali che:
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 22 di 295
a) ne alterino la natura o le condizioni di esecuzione o conferiscano un indebito vantaggio ad un
soggetto privato o a un ente pubblico;
b) siano conseguenza di un cambiamento dell’assetto proprietario.
Al beneficiario inoltre, nel suddetto periodo vincolativo di 5 (cinque) anni a decorrere dalla data
di presentazione della domanda di pagamento del saldo finale, è fatto obbligo di provvedere
alla manutenzione del bene e non è consentito alienare o modificare la destinazione del bene o
porzione di bene, cederlo a terzi, distoglierlo dall’uso indicato nella domanda approvata.
Interventi precedentemente finanziati con fondi pubblici non saranno ammessi ai benefici della
presente Misura se al momento della presentazione della domanda di aiuto sussistono sugli stessi
interventi vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione.
Per quanto concerne le spese sostenute per l’IVA si rinvia a quanto riporta l’articolo 40 dell’
”Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, in ogni caso per i soggetti beneficiari del presente bando, l’IVA
non costituisce spesa ammissibile.
Tutti gli interventi devono essere realizzati secondo quanto previsto nel presente Bando e per
tutti il termine per l’ultimazione dei lavori è fissato al 30 giugno 2015 e la presentazione della
domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale dovrà avvenire improrogabilmente
entro il 31 agosto 2015.
Il mancato rispetto dei termini sopraindicati comporterà la decadenza totale dell’aiuto e la revoca
dei contributi concessi con recupero delle somme eventualmente già erogate.
Il recupero coattivo delle somme è di competenza dell’Organismo Pagatore (AGEA).
ARTICOLO 10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità
Fermo restando quanto disposto dall’art. 46 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”,
qualsiasi materiale informativo, relativo agli interventi di cui alla presente misura (es.
cartellonistica, tabelle di sentieri, etc.), deve contenere i loghi rappresentativi dell’Unione Europea,
della Repubblica Italiana, della Regione Lazio, e, nel caso di Enti pubblici beneficiari, il logo
rappresentativo degli stessi, come di seguito riportati a titolo esemplificativo:
Logo Ente Beneficiario
In tutto il materiale informativo dovrà inoltre essere riportata la seguente dicitura: “Intervento
finanziato con Fondi dell’Unione Europea - Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 227 Investimenti non Produttivi”.
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ARTICOLO 11
Agevolazioni previste
Tipologia di aiuto
La Misura prevede un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili. Gli aiuti possono essere
erogati sotto tre diverse forme: anticipi, acconti e saldi finali.
Intensità di spesa pubblica
L’aiuto, per entrambe le azioni, prevede un contributo fino al 100% nel caso di ente pubblico, ridotto
fino all’80% nel caso di privati, del costo dell’investimento totale ammissibile.
Il contributo massimo concedibile è corrisposto al netto degli eventuali introiti derivanti dalla
vendita del materiale legnoso ritraibile.
ARTICOLO 12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie
Per ciascuna azione della misura sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal
Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener conto ai fini della
predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
Sarà predisposta una graduatoria regionale delle varie domande di aiuto sino alla concorrenza delle
risorse stanziate per l’attuazione del presente bando.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” viene ribadito che i requisiti e le condizioni per
l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere posseduti e dimostrati dal
richiedente in fase di presentazione della domanda di aiuto.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nella tabella che segue sono specificati i criteri di selezione, concernenti le priorità, in funzione dei
quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nella graduatoria di ammissibilità.
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Criteri di priorità e punteggi attribuiti per la formazione della graduatoria:
CRITERI DI SELEZIONE
ALTRE PRIORITA'
TERRITORIALI
PRIORITA'
TERRITORIALI
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
CRITERIO DI SELEZIONE
INDICATORE
1 NP
Investimenti
in
comuni
classificati come soggetti a alto
rischio d'incendio
2 NP
Investimenti
in
comuni
classificati come soggetti a
medio rischio d'incendio
Per l'assegnazione della priorità si tiene conto
della localizzazione degli interventi previsti
nell'ambito dell’operazione. Nel caso di
interventi ricadenti in entrambe le aree per
l'assegnazione dei punteggi, si applica il
principio della prevalenza finanziaria e
pertanto, la priorità sarà assegnata in funzione
dell'area ove ricade l'intervento con la più alta
spesa ammissibile.
Può essere pertanto
attribuita una sola tra le priorità 1 NP e 2 NP.
3 NP
Investimenti in boschi ricadenti
in aree S.I.C. e/o Z.P.S.
5
4 NP
Investimenti in boschi ubicati
al di sopra di 1000mt s.l.m
10
5 NP
Investimenti in boschi ricadenti
in aree regionali protette ( L.R.
n. 29/97 )
25
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' TERRITORIALI
Conversione ed avviamento di
boschi cedui
PRIORITA' RELATIVE
PROGETTUALI
6 NP
7 NP
8 NP
9 NP
PRIORTA'
SOGGETTIVE
Associazione/Unione
Comuni
di
12 AF
Associazione/Consorzi
privati o pubblico/privati
di
3
45
Fino a 10 ha
Fino a 30 ha
Fino a 60 ha
Oltre 60 ha
5
10
15
20
La priorità è attribuita se l'intervento
ricade
prevalentemente
nell'area
considerata. E' adottato il principio
della prevalenza finanziaria
15
La priorità è attribuita se il richiedente
si obbliga ad utilizzare legname
certificato
5
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' PROGETTUALI
11 AF
5
13
Superficie di intervento
Investimenti
in
boschi
certificati secondo gli standard
della
gestione
sostenibile
(certificazione
F.S.C.
o
P.E.F.C.)
Utilizzo di legname certificato
secondo gli standard della
gestione
sostenibile
(certificazione F.S.C. oppure
P.E.F.C.)
PUNTEGGIO
53
2
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' SOGGETTIVE
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE
100
Per i casi di ex-aequo, sarà data priorità ai soggetti beneficiari che hanno presentato analoghe iniziative nel precedente PSR
2000/2006, ritenute ammissibili ma non finanziate per carenza di fondi. Per gli ulteriori casi di ex - equo sarà data priorità ai
progetti con il costo totale ammissibile più basso.
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Per l’attribuzione della priorità relativa ai Comuni classificati ad “alto/medio rischio di incendio” si
terrà conto di quanto indicato nell’elenco riportato nel “Piano di previsione, prevenzione e lotta
attiva agli incendi boschivi 2011/2014”, pubblicato sul supplemento ordinario n. 169 al Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio n. 37, del 7 ottobre 2011.
Ai fini dell’attribuzione dei punteggi di merito relativi ai “Criteri di selezione”, l’istante deve:
 riscontrare la vigente classe di rischio di appartenenza;
 comparare tale classe con la precedente classificazione, come riportato nella tabella
sottostante;
 riportare nell’apposita casella dei “Criteri di selezione”, la classe di rischio di cui alla DGR
629/04, derivante dalla comparazione.
La Direzione Regionale Protezione Civile, con nota prot. n. 153010 del 4 aprile 2012 ha ribadito
quanto già indicato con nota prot. n 132222, del 03 novembre 2008, comparando nel seguente modo
le classi dei Comuni a rischio d’incendio in relazione a quelle individuate nel precedente “Piano
delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi”, approvato con D.G.R.
n. 629, in data 16 luglio 2004, sulla scorta del quale sono stati elaborati i Criteri di selezione:
Tabella di comparazione
“Piano delle attività di previsione,
prevenzione e lotta attiva agli incendi
boschivi” 2004/2007- DGR n. 629/04
“Piano delle attività di previsione,
prevenzione e lotta attiva agli incendi
boschivi” 2011/2014- DGR n. 415/11
Classi di Rischio incendio dei Comuni
Classi di Rischio incendio dei Comuni
(vigenti)
(da riportare nella casella dei criteri di selezione)
ALTO
MEDIO ALTO
MEDIO
equivale a
equivale a
equivale a
MOLTO ALTO
ALTO
MEDIO
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 227, è necessario che il punteggio complessivo
attribuito, sulla base delle priorità, sia pari o superiore a 10 punti.
ARTICOLO 13
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande del presente bando è previsto uno stanziamento finanziario di
3.700.000,00 euro. Il suddetto importo potrà essere integrato con le eventuali economie sviluppatesi
nel corso delle precedenti annualità.
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, potrà procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del
Programma come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza.
ARTICOLO 14
Modalità di rendicontazione della spesa
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Per la rendicontazione della spesa, i beneficiari devono presentare rispettivamente la seguente
documentazione:
Nel caso di Enti pubblici:

Provvedimento di approvazione del rendiconto della spesa finale occorsa per la realizzazione
dell’intervento, comprensivo del quadro economico finale;

certificato di regolare esecuzione;

certificato di ultimazione dei lavori;

conto finale dei lavori e relativa relazione di cui agli artt. 200 e 202 del D.P.R. n. 207/2000;

quadro comparativo tra i lavori previsti e quelli effettivamente realizzati ed eventuale
relazione giustificativa.
Al suddetto provvedimento di approvazione dovrà essere allegato l’elenco dei documenti
giustificativi della spesa occorsa, comprensivo di copia delle fatture, mandati di pagamento e
relative quietanze.
Nel caso di Imprenditori singoli e associati:

copia delle fatture quietanzate e relativi documenti di pagamento (bonifico bancario o ricevuta
bancaria, assegni circolari non trasferibili);

elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei pagamenti effettuati;

dichiarazione liberatoria del venditore;

contabilità finale, certificato di ultimazione dei lavori e certificato di regolare esecuzione dei
lavori;

computo metrico analitico consuntivo;

relazione finale con indicazione degli investimenti realizzati firmata da un tecnico abilitato;

documentazione fotografica concernente gli investimenti realizzati;

dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all’impresa e agli enti previdenziali (facsimile reperibile sul sito www.agricoltura.regione.lazio.it
ARTICOLO 15
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente, all’
“Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, con il quale sono state definite le disposizioni attuative per il
trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori
(comprese le modalità attuative sulle varianti e proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle
varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di
aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet
regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
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ARTICOLO 16
Disposizioni generali
Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente Bando pubblico si rinvia a quanto stabilito
dal documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito ed alle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni”, le informazioni, relative ai vantaggi economici concessi in attuazione
del presente Bando pubblico, saranno pubblicate nella Sezione Trasparenza, Valutazione e Merito –
Amministrazione Aperta del portale regionale.
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 69
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" Approvazione nuovo Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 323 "Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali - Tipologia 1)".
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 29 di 295
Oggetto: Regolamento (CE) n. 1698/2005 – “Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013” – Approvazione nuovo Bando Pubblico per l’attuazione della Misura 323
“Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle
risorse naturali - Tipologia 1)”.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, di concerto
con l’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e integrazioni, recante
norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente: “Disciplina del
Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010 che
stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario della
Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo al
finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29 “disimpegno
automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno automatico della parte di
impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo rurale che non sia stata utilizzata per il
prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o per la quale non siano state presentate alla stessa
Commissione dichiarazioni di spesa conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3
dello stesso regolamento, a titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno
successivo a quello di impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e successive
modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e successive
modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che stabilisce
modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello
sviluppo rurale;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 30 di 295
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio 2013
contenente disposizioni attuative della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11 luglio 2012
concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2007-2013. Ripartizione tra
le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a favore dei programmi di sviluppo rurale
(regolamento (CE) 1698/2005) e determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del
fondo di rotazione per l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12/04/2013, che
modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento
(CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013,
che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo agricolo da parte del
FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti
(UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n. 1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno
2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la quale è stata
approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente “Reg. (CE)
1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a ratificare le
modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel corso della sua fase
attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto della
revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health Check” della
Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di Rilancio Economico
Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla Commissione Europea con la Decisione
n. C(2009) 10345 del 17 dicembre 2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter negoziale con i Servizi
della Commissione medesima si è concluso con l’approvazione della Commissione UE,
come da nota Ref.Ares(2011)1152521 del 27/10/2011;
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata da parte della
Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19 aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con Decisione
C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl.
ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono state approvate le
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“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle Misure del PSR
concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il
Ministero dell’Economia e Finanze e la Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del documento di
programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013, ripartite per Asse e
Misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 323 “Tutela e riqualificazione del
patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali - Tipologia 1)”,
riportato nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e
sostanziale;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, in
qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto nell’ambito del capitolo di
uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG.
CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni
centrali”, impegni di spesa sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota
regionale di cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione della Misura 323 “Tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali
- Tipologia 1)” è comunque garantita, in termini di spesa pubblica totale, da una adeguata dotazione
stabilita nell’ambito del suddetto Piano finanziario approvato dalla Commissione Europea con la
citata Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la nota della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n.
92613/GR/04/18 del 14 febbraio 2014 con la quale, in qualità di Autorità di Gestione (AdG) del
PSR 2007/2013 del Lazio, viene reso noto lo stanziamento finanziario per la riattivazione della
misura;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 323 “Tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali
- Tipologia 1)”, come riportato nel documento allegato alla presente deliberazione di cui costituisce
parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai sensi
del bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto non
espressamente previsto nello stesso bando pubblico, le “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con DGR n. 412/2008 e successive
modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 32 di 295
provvedimento:
1. Di approvare il nuovo Bando pubblico per l’attuazione della Misura 323 “Tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale - Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle
risorse naturali - Tipologia 1)”, come riportato nell’ “Allegato 1” alla presente
deliberazione, della quale costituisce parte integrante e sostanziale.
2. Di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte
ai sensi del Bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per
quanto non espressamente previsto nello stesso Bando pubblico, le “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con
DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni, il cui testo consolidato è
disponibile e consultabile sul sito internet regionale www.agricoltura.regione.lazio.it.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta
approvato all’unanimità.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 33 di 295
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
Autorità di Gestione: Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
(ALLEGATO 1)
Misura 323
“Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”
Azione a) “Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali” - Tipologia 1)
BANDO PUBBLICO
Annualità 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 34 di 295
INDICE

Articolo
1
Obiettivi e finalità

Articolo
2
Ambito territoriale di intervento

Articolo
3
Soggetti beneficiari

Articolo
4
Requisiti e condizioni di ammissibilità

Articolo
5
Modalità e termini per la presentazione delle domande

Articolo
6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili

Articolo
7
Spese generali

Articolo
8
Limitazioni e vincoli

Articolo
9
Documentazione richiesta

Articolo
10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità

Articolo
11
Agevolazioni previste

Articolo
12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie

Articolo
13
Programmazione finanziaria

Articolo
14
Modalità di rendicontazione della spesa

Articolo
15
Procedure di attuazione

Articolo
16
Disposizioni generali
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 35 di 295
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
BANDO PUBBLICO
Reg. (CE) 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013
MISURA 323
Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali - Tipologia 1)
La presente “misura ad investimento” è inclusa tra quelle attivate nell’asse III del PSR 2007-2013
del Lazio, approvato con Decisione (Commissione) n. 2008/708 del 15.02.2008 e con Deliberazione
della Giunta regionale del Lazio n. 163 del 07.03.2008
ARTICOLO 1
Obiettivi e finalità
La misura intende perseguire l’obiettivo della tutela e della riqualificazione del patrimonio rurale
intervenendo sia sulle aree di pregio naturale quali: boschi, aree protette, parchi e Siti Natura 2000,
sia sul patrimonio storico-culturale ed architettonico regionale. Tale dinamica oltre a promuovere
l’attrattività del territorio è in grado di creare un supporto alla diversificazione dell’economia rurale
migliorando conseguentemente la qualità della vita e i livelli di occupazione nelle aree agricole.
La misura può essere al tempo stesso un importante volano per accrescere la consapevolezza sociale
verso le tematiche di tutela della natura, conservazione del patrimonio naturale, miglioramento delle
sue funzioni e dell’identità rurale.
La misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale si articola in due diverse azioni:
a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali;
b) Tutela e riqualificazione del patrimonio culturale rurale;
L’azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali si esplica attraverso la realizzazione
delle seguenti due tipologie di intervento:
1) Predisposizione di piani di protezione e di gestione dei siti natura 2000 e delle aree di grande
pregio naturale e dei relativi strumenti attuativi;
2) Realizzazione di investimenti di ripristino, recupero e riqualificazione ambientale nelle aree
dei siti natura 2000 e dei siti di grande pregio naturale in attuazione della normativa
comunitaria, nazionale e regionale in materia di tutela della biodiversità e di sviluppo
sostenibile;
Il presente bando pubblico riguarda l’azione a) - Predisposizione di piani di protezione e di
gestione dei siti natura 2000 e delle aree di grande pregio naturale e dei relativi strumenti attuativi
Tipologia 1.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 36 di 295
L’obiettivo specifico che si intende perseguire mediante l’attuazione dell’azione a) - Tutela, uso e
riqualificazione delle risorse naturali – Tipologia 1, “Predisposizione di piani di protezione e di
gestione dei siti natura 2000 e delle aree di grande pregio naturale e dei relativi strumenti attuativi,
è rappresentato dalla redazione, per le aree di grande pregio naturale, dei Piani di Gestione e
Assestamento Forestale e dei Piani di Utilizzazione dei Pascoli.
Gli investimenti di cui al presente bando interessano le aree di grande pregio naturale, del territorio
regionale, così individuate:
- siti della Rete Natura 2000, Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e/o Zone Speciali di
Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), individuati ai sensi delle direttive
comunitarie 2009/412/CE “Uccelli” e 92/43/CEE “Habitat” e designati dalla Regione Lazio
con DGR nn. 2146/96, 651/05, 696/08, 697/08, 698/08, 699/08, 700/08 e 701/08;
- le aree naturali protette di interesse statale e regionale iscritte, ai sensi dell’art. 3 della legge
394/91, nell’elenco ufficiale approvato con Delibera della Conferenza Stato Regioni del
24.7.2003 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 144 alla Gazzetta Ufficiale n. 205 del
4.9.2003;
- le aree naturali protette istituite ai sensi della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e s.m.i.;
- aree boscate di pregio individuate, ai sensi della LR 39/2002 art. 4, come l’intera superficie
forestale regionale ivi inclusi i boschi indennizzati - ex legge regionale n. 43/74 ed i
soprassuoli sottoposti a vincolo di rimboschimento sebbene momentaneamente non ricoperti
da boschi.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
Gli interventi di cui al presente bando, previsti dalla misura 323, azione a), tipologia 1, del PSR
2007/2013, possono essere realizzati esclusivamente nelle seguenti zone:
Aree D “Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo”
Aree C “Aree rurali intermedie”.
Nelle Aree B “Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata” gli investimenti potranno essere
ammessi a finanziamento soltanto se ricadenti all’interno dei Siti della Rete Natura 2000.
L’elenco dei comuni classificati in funzione dell’appartenenza alle diverse zone è riportato
all’allegato 2 del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013.
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di ammissione ai benefici i soggetti pubblici singoli o associati di
seguito elencati:




Comuni e loro Associazioni;
Enti gestori delle Aree naturali protette;
Enti territorialmente interessati da Siti Natura 2000;
Enti gestori delle aree di grande pregio naturale.
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ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
Il sostegno per la redazione dei Piani di Gestione e Assestamento Forestale e dei Piani di
Utilizzazione dei Pascoli è accordato esclusivamente per pianificazioni relative a superfici forestali
che risultino di proprietà o con regolare titolo di possesso da parte del beneficiario.
I richiedenti per accedere al regime di aiuto dovranno dimostrare di essere proprietari o di aver
titolo di possesso dei beni oggetto della pianificazione per una durata residua di anni 7 a decorrere
dal momento della presentazione della domanda di aiuto.
Nel caso di superfici possedute con titolo diverso dalla proprietà sarà necessario produrre
autorizzazione e delega specifica rilasciata dal proprietario del bene.
I beneficiari hanno l’obbligo di assumere l’impegno di non alienare o modificare la destinazione del
bene oggetto di pianificazione per almeno 5 anni a decorrere dalla data di presentazione della
domanda di pagamento del saldo finale..
Il sostegno è accordato ai soggetti beneficiari che risultano essere:
a) privi di pianificazione forestale vigente;
b) in possesso di piani forestali (genericamente denominati) vigenti, approvati ed esecutivi, in
scadenza entro il 2016.
I soggetti pubblici che risultano aver avanzato formale richiesta di contributo, ai sensi dell’art. 80
della legge regionale 28 ottobre 2002 n. 39, per la redazione della pianificazione forestale e per i
quali l’amministrazione regionale non ha provveduto a determinare la liquidazione del contributo,
possono essere ammessi a beneficio, ai sensi del presente bando, previa rinuncia al finanziamento
regionale.
ARTICOLO 5
Modalità e termini per la presentazione delle domande
La domanda di contributo per la presente misura 323, Azione a), Tipologia 1, deve essere presentata
utilizzando l’apposita modulistica compilata sulla base delle istruzioni che la accompagnano e
firmata dal legale rappresentante dell’ente beneficiario.
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando deve essere presentata per via telematica una
domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura/azione.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La presentazione della domanda di aiuto deve avvenire entro le ore 18,00 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente bando.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 38 di 295
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data
dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di
aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non
successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo, da produrre in unica copia originale,
dovrà essere contestuale alla presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi
il rilascio informatico, facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione”
apposto dagli uffici preposti alla raccolta delle domande di aiuto, in caso di recapito a mano.
Qualora la scadenza per la presentazione cartacea della domanda cada in giorno festivo o non
lavorativo, questa è prorogata al primo giorno lavorativo immediatamente successivo.
La domanda in forma cartacea deve essere inviata, al seguente indirizzo:
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative
Viale del Tintoretto n. 432
00142 Roma
Sulla busta di invio della domanda deve essere à apposta la dizione:
Regione Lazio – Area Foreste
Reg. (CE) 1698/2005 - Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013
MISURA 323 - Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale
Azione a) Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali - Tipologia 1
Annualità 2014
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta
elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
Per la presentazione della domanda di aiuto è necessario aver preventivamente costituito il
Fascicolo Unico Aziendale, di cui al D.P.R. 503 del 1 dicembre 1999.
Nel Fascicolo Aziendale dovranno essere presenti tutte le particelle oggetto di pianificazione in
disponibilità della proprietà mentre potranno mancare le particelle catastali date, a qualunque titolo
(fida pascolo, concessione, affitto, ecc.) ad altri soggetti. Nella relazione di progetto andranno
esplicitate tutte le particelle catastali su cui si interviene con la pianificazione, con indicate
chiaramente: particella catastale, foglio, Comune, superficie, nominativo del detentore del fascicolo
aziendale.
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Il sostegno è finalizzato alla redazione dei Piani di Gestione e Assestamento Forestale (di seguito
PGAF) e dei Piani di Utilizzazione dei Pascoli (di seguito PUP) di cui agli artt.13 e 15 ex L.R. n.
39/2002 e s.m.i..
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 39 di 295
I suddetti strumenti pianificatori devono essere predisposti secondo le modalità ed i contenuti
previsti dall’Allegato 2 alla DGR 14 febbraio 2005 n. 126, pubblicata sul supplemento Ordinario n.
2 al BURL della Regione Lazio n. 14 del 20 maggio 2005.
Sono considerate ammissibili le voci di spesa relative a spese per studi, analisi, rilievi, indagini di
campo strettamente connessi alla elaborazione del relativo strumento: PGAF e/o PUP.
Il calcolo della spesa ritenuta ammissibile per la redazione degli strumenti di pianificazione di cui al
presente Bando pubblico deve essere eseguito secondo i criteri specificati nella DGR 126/2005 –
MOD. 03/2004.
Le spese ammissibili sono quelle definite dalla Tabella 5 di cui all’art. 7 dell’Allegato 2 della DGR
126/2005.
La Sezione A del suddetto Modello 3/2004, allegato alla DGR 126/2005, deve essere compilata per
la ripartizione delle superfici, mentre l’implementazione delle successive Sezioni B ed E consente
di addivenire al costo totale della pianificazione proposta, comprensivo di IVA. Il soggetto
richiedente, nella compilazione del MUD, deve inserire le voci relative all’investimento e al relativo
contributo, provvedendo a scorporare da entrambe l’importo dell’IVA.
Nel MUD, Quadro B, alle voci: Costo Totale, Investimento massimo ammissibile e Contributo
richiesto, va sempre ripetuto lo stesso valore del costo totale della Pianificazione con esclusione
dell’IVA.
Deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti, in conformità del Decreto
Legislativo n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture” e ss.mm.ii.
IVA
L’IVA, come specificato dal Reg. (CE) n. 1698/2005, art. 71 e come indicato all’art. 40 delle
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013 del Lazio, non è ammissibile a contributo del FEASR.
ARTICOLO 7
Spese generali
La tipologia di operazioni previste dalla presente misura non prevede l’ammissibilità di spese
generali, essendo esse ricomprese negli importi previsti dalla DGR 126/2005.
ARTICOLO 8
Documentazione richiesta
La documentazione richiesta al momento della presentazione del modello unico di domanda (MUD)
oltre a quella riportata nel fascicolo di misura, è la seguente:
Documentazione amministrativa

Deliberazione dell’organo competente con la quale:
 si approva l’iniziativa, il suo costo complessivo, il quadro economico di dettaglio, il
cronoprogramma;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 40 di 295
 si dichiara di aver titolo di proprietà o regolare titolo di possesso, per un periodo






sufficiente a soddisfare i vincoli di destinazione e gli obblighi assunti, dell’area ove si
realizzerà l’iniziativa a sottoposta pianificazione;
si assumono gli impegni specificati nel MUD (Modello Unico di Domanda) e nel
fascicolo di misura;
si assume a carico dell’Ente il cofinanziamento dell’intervento per la quota parte di
propria competenza comprensiva dell’IVA afferente all’importo complessivo
dell’investimento richiesto. Gli Enti proponenti a tal fine, possono utilizzare i fondi
accantonati dai proventi degli incassi dai tagli straordinari dei boschi ai sensi dell’art. 21
della L.R. 39/2002;
si dichiara di non aver beneficiato, direttamente o indirettamente (attraverso altro Ente),
di precedenti e/o ulteriori aiuti pubblici, siano essi comunitari, nazionali o regionali per
la redazione dello stesso Piano per il medesimo periodo di validità;
si dichiara di non aver avviato l’iniziativa prima della presentazione della domanda;
si dichiara che l’Ente non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario,
che è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio
stabilmente riequilibrato;
si nomina il Responsabile del procedimento di cui all’art. 10, comma 5 e 7, del D.lgs.
163/2006 e successive mm. e ii. La nomina può essere solo a carico di un dipendente
dell’Amministrazione e/o legale rappresentante, che, se non in possesso delle adeguate
competenze tecnico professionali, deve essere affiancato da un professionista
espressamente nominato in qualità di assistente al RUP.
Documentazione tecnica
I documenti di carattere tecnico che debbono essere presentati in allegato alla domanda, sono quelli
indicati nella DGR 126/2005, ed in particolare:
 Relazione descrittiva in cui devono essere evidenziati gli obiettivi di breve, medio e lungo
termine, coerenti con i principi dei cui alla Legge 39/2002 e quelli sanciti con le linee di
indirizzo per lo sviluppo sostenibile del patrimonio silvo-pastorale della Regione Lazio. Tale
relazione deve contenere anche una descrizione sommaria del patrimonio forestale dell’Ente
(Compartimentazione del bosco, definizione delle comprese - classi colturali - e orientamenti
gestionali, estensione delle categorie assestamentali, ecc.). Nella relazione dovranno inoltre
essere esplicitate le superfici presenti nel Fascicolo Aziendale ed elencate quelle presenti in
altri Fascicoli Aziendali perché affidate in concessione, affittate o date in fida pascolo.
L’elenco delle superfici deve prevedere: particella catastale, foglio, Comune, superficie,
nominativo del detentore del fascicolo aziendale.
 Cronoprogramma;
 Quadro economico complessivo dell’iniziativa;
 Quadro degli accantonamenti finanziari relativi agli introiti degli interventi realizzati nelle
aree boscate a partire dal 1999 sulle superfici di proprietà, in particolare negli ultimi 5
(cinque) anni;
 MOD. 03/2004, allegato della DGR 126/2005, compilato, riguardo alla Sezione A, per la
ripartizione delle superfici e riguardo alle Sezioni B ed E per addivenire al totale del costo
della pianificazione. Le spese ammissibili sono quelle definite dall’art. 7 dell’Allegato 2 della
DGR 126/2005, pubblicata sul supplemento Ordinario n. 2 al BURL della Regione Lazio n. 14
del 20 maggio 2005.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 41 di 295
Gli elaborati progettuali e gli altri documenti da allegare, quando non prodotti dall’ufficio tecnico
dell’ente richiedente, debbono essere sottoscritti da professionisti regolarmente iscritti all’ordine
competente per materia.
L’amministrazione regionale si riserva di chiedere, ai sensi della Legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii.,
integrazioni e/o rettifiche ai documenti prodotti od integrati.
Nel caso di mancato invio di quanto richiesto entro venti giorni dalla data di ricezione della
richiesta di integrazioni, la domanda viene considerata rinunciata.
Sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:
 modello unico di domanda;
 fascicolo di misura/azione;
 deliberazione dell’organo competente prevista nel presente articolo.
La mancanza dei documenti essenziali comporterà l’irricevibilità della domanda di aiuto.
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità alla data di
presentazione della domanda stessa. Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti alla data di
presentazione della domanda.
ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
Gli Enti pubblici, per i quali è stato dichiarato il dissesto finanziario e per i quali alla data del
provvedimento di approvazione del progetto non sia intervenuta l’approvazione del piano di
risanamento e dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sono esclusi dai benefici della
presente Misura.
Deve essere garantito il rispetto della normativa generale sugli appalti, in conformità del Decreto
Legislativo n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture” e ss.mm.ii.
Per quanto concerne le spese sostenute per l’IVA si rinvia a quanto riporta l’articolo 40
dell’”Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, in ogni caso per i soggetti beneficiari del presente bando,
l’IVA, non costituisce spesa ammissibile.
Tutti gli interventi devono essere realizzati secondo quanto previsto nel presente Bando e, per
tutti, il termine per l’ultimazione delle attività è fissato al 30 giugno 2015 e la presentazione
della domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale dovrà avvenire
improrogabilmente entro il 31 agosto 2015.
Il mancato rispetto dei termini sopraindicati comporterà la decadenza totale dell’aiuto e la revoca
dei contributi concessi con recupero delle somme eventualmente già erogate.
La redazione degli strumenti pianificatori è ritenuta conclusa alla data della Deliberazione con la
quale il beneficiario provvede ad adottare il Piano.
Al beneficiario nei 5 (cinque) anni successivi a decorrere dalla data di adozione del provvedimento
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 42 di 295
di concessione del contributo, non è consentito alienare o modificare i territori soggetti a
pianificazione, cederli a terzi, distoglierli dall’uso indicato nella domanda approvata.
ARTICOLO 10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità
Fermo restando quanto disposto dall’art. 46 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”,
qualsiasi materiale informativo, relativo agli interventi di cui alla presente misura (es.
cartellonistica, tabelle di sentieri, etc.), deve contenere i loghi rappresentativi dell’Unione Europea,
della Repubblica Italiana, della Regione Lazio, e, nel caso di Enti pubblici beneficiari, il logo
rappresentativo degli stessi, come di seguito riportati a titolo esemplificativo:
Logo Ente Beneficiario
In tutto il materiale informativo dovrà inoltre essere riportata la seguente dicitura: “Intervento
finanziato con Fondi dell’Unione Europea - Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 323
Azione a) “Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali” - Tipologia 1)”.
ARTICOLO 11
Agevolazioni previste
Tipologia di aiuto
La Misura 323 - Azione a), tipologia 1, prevede un contributo in conto capitale sulle spese
ammissibili. Gli aiuti possono essere erogati sotto tre diverse forme: anticipi, acconti e saldi finali.
Intensità di spesa pubblica
Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto fino al 100% del costo totale
dell’investimento ammissibile.
ARTICOLO 12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie
Sarà predisposta una graduatoria regionale delle varie domande sino alla concorrenza delle risorse
stanziate per l’attuazione del presente bando.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” viene ribadito che i requisiti e le condizioni per
l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere posseduti e dimostrati dal
richiedente in fase di presentazione della domanda di aiuto. L’omessa dichiarazione comporta la
non attribuzione della priorità e del relativo punteggio. In fase di istruttoria tecnico – amministrativa
si procederà ad accertare il possesso della priorità dichiarata ed a confermare o modificare il
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punteggio corrispondente. Qualora il criterio di priorità indicato risultasse maggiore di quello
spettante non verrà attribuito alcun punteggio utile ai fini della graduatoria.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nella tabella che segue sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità in funzione dei
quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nella graduatoria di ammissibilità.
Criteri di priorità e punteggi attribuiti per la formazione della graduatoria :
CRITERI DI SELEZIONE
ALTRE PRIORITA'
TERRITORIALI
PRIORITA'
RELATIVE
TERRITORIALI
PRIORITA'
CODICE
CRITERIO DI SELEZIONE
1 TP
Pianificazione nel cui territorio ricadono SIC
oppure ZPS
2 TP
Pianificazione nel cui territorio ricadono sia SIC
che ZPS
3 TP
Pianificazione nel cui territorio sono individuati
habitat prioritari di interesse comunitario
4 TP
5 TP
6 TP
INDICATORE
25
Può essere attribuita una sola delle
due priorità
35
Il punteggio attribuito con tale
priorità è cumulabile con quello delle
altre priorità territoriali
Pianificazione nel cui territorio ricadono aree del
Il punteggio attribuito con tale
patrimonio forestale regionale ( art. 45 della L.R. priorità è cumulabile con quello delle
n. 29/97 )
altre priorità territoriali
Il punteggio attribuito con tale
Pianificazione nel cui territorio ricadono aree
priorità è cumulabile con quello delle
forestali di particolare pregio ( L.R. n. 43/74 )
altre priorità territoriali
Il punteggio attribuito con tale
Pianificazione di territori che interessano più
priorità è cumulabile con quello delle
Comuni
altre priorità territoriali
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' TERRITORIALI
PRIORITA' RELATIVE
PROGETTUALI
PUNTEGGIO
5
10
10
15
75
Al di sotto di 499 ha
5
Da 500 a 999 ha
15
9 TP
Da 1000 a 2000 ha
20
10 TP
Oltre 2000 ha
25
7 TP
8 TP
Superficie interessata dalla pianificazione
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' PROGETTUALI
25
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE
100
Per i casi di ex-aequo, la priorità viene attribuita in funzione del costo complessivo dell'operazione con priorità per i progetti con il
costo totale ammissibile più basso
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 323, Azione a, è necessario che il punteggio
complessivo attribuito, sulla base delle priorità, sia pari o superiore a 15 punti.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 44 di 295
ARTICOLO 13
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande del presente bando, è previsto uno stanziamento finanziario di
1.500.000,00 euro. Il suddetto importo potrà essere integrato con le eventuali economie sviluppatesi
nel corso del precedente bando pubblico.
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, potrà procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del
Programma come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza.
ARTICOLO 14
Modalità di rendicontazione della spesa
La redazione degli strumenti pianificatori è ritenuta conclusa con l’adozione, da parte del
beneficiario, del Piano.
Per la rendicontazione delle spese sostenute si rimanda a quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla
D.G.R. 412/2008”.
Con particolare riferimento alla domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale, oltre a
quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, il beneficiario deve presentare la seguente
documentazione:
a) Provvedimento di approvazione del rendiconto della spesa finale sostenuta per la
realizzazione dell’iniziativa.
b) Elenco dei documenti giustificativi della spesa sostenuta, comprensivo di copia delle fatture
quietanzate e dei mandati di pagamento debitamente quietanzati.
c) Verifica di conformità, ai sensi dell’articolo 120 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163.
ARTICOLO 15
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente, all’
“Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, con il quale sono state definite le disposizioni attuative per il
trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori
(comprese le modalità attuative sulle varianti e proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle
varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di
aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet
regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 16
Disposizioni generali
Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente Bando pubblico si rinvia a quanto stabilito
dal documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 45 di 295
Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità. Trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni”, le informazioni, relative ai vantaggi economici concessi in attuazione
del presente Bando pubblico, saranno pubblicate nella Sezione Trasparenza, Valutazione e Merito –
Amministrazione Aperta del portale regionale.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 46 di 295
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 70
Regolamento (CE) n. 1698/2005 - "Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013" Approvazione nuovo Bando Pubblico per l'attuazione della Misura 125 "Miglioramento e creazione delle
infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura" - Azione 2
"Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali".
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 47 di 295
Oggetto: Regolamento (CE) n. 1698/2005 – “Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013” – Approvazione nuovo Bando Pubblico per l’attuazione della Misura 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura” – Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture
forestali”.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative, di concerto con
l’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTA la Costituzione della Repubblica Italiana;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e integrazioni, recante
norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente: “Disciplina del
Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010 che
stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario della
Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo al
finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29 “disimpegno
automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno automatico della parte di
impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo rurale che non sia stata utilizzata per il
prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o per la quale non siano state presentate alla stessa
Commissione dichiarazioni di spesa conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3
dello stesso regolamento, a titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno
successivo a quello di impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e successive
modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e successive
modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che stabilisce modalità
di applicazione del Regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione
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delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo
rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio 2013
contenente disposizioni attuative della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11 luglio 2012
concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2007-2013. Ripartizione tra
le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a favore dei programmi di sviluppo rurale
(regolamento (CE) 1698/2005) e determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del
fondo di rotazione per l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12/04/2013, che
modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento
(CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013,
che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo agricolo da parte del
FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti
(UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n. 1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno
2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la quale è stata
approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente “Reg. (CE)
1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a ratificare le
modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel corso della sua fase
attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto della revisione del
PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health Check” della Politica Agricola
Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di Rilancio Economico Europeo (European
Recovery Plan), approvata dalla Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345
del 17 dicembre 2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in prima
istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter negoziale con i Servizi della
Commissione medesima si è concluso con l’approvazione della Commissione UE, come da
nota Ref.Ares(2011)1152521 del 27/10/2011;
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in prima
istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata da parte della Commissione
Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19 aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della Commissione
UE,
di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con Decisione
C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
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VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl.
ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono state approvate le
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle Misure del PSR
concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il
Ministero dell’Economia e Finanze e la Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del documento di
programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013, ripartite per Asse e
Misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 125 “Miglioramento e creazione delle
infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura” –
Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”, riportato nel documento allegato
alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, in
qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto nell’ambito del capitolo di
uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG.
CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni
centrali”, impegni di spesa sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota
regionale di cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione della Misura 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura” – Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture
forestali” è comunque garantita, in termini di spesa pubblica totale, da una adeguata dotazione
stabilita nell’ambito del suddetto Piano finanziario approvato dalla Commissione Europea con la
citata Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la nota della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n.
92613/GR/04/18 del 14 febbraio 2014 con la quale, in qualità di Autorità di Gestione (AdG) del
PSR 2007/2013 del Lazio, viene reso noto lo stanziamento finanziario per la riattivazione della
misura;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 125 “Miglioramento e
creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della
silvicoltura” – Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”, come riportato
nel documento allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai sensi
del bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto non
espressamente previsto nello stesso bando pubblico, le “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con DGR n. 412/2008 e successive
modifiche e integrazioni;
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DELIBERA
in conformità con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento:
1.
Di approvare il nuovo Bando pubblico per l’attuazione della Misura 125 “Miglioramento e
creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e
della silvicoltura” – Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”,
come riportato nell’ “Allegato 1” alla presente deliberazione, della quale costituisce parte
integrante e sostanziale.
2.
Di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai
sensi del Bando pubblico adottato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto
non espressamente previsto nello stesso Bando pubblico, le “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvate con DGR n.
412/2008 e successive modifiche e integrazioni, il cui testo consolidato è disponibile e
consultabile sul sito internet regionale www.agricoltura.regione.lazio.it.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta
approvato all’unanimità.
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
Autorità di Gestione: Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
(ALLEGATO 1)
Misura 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e
all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”
Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”
BANDO PUBBLICO
Annualità 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 52 di 295
INDICE

Articolo
1
Obiettivi e finalità

Articolo
2
Ambito territoriale di intervento

Articolo
3
Soggetti beneficiari

Articolo
4
Requisiti e condizioni di ammissibilità

Articolo
5
Modalità e termini per la presentazione delle domande

Articolo
6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili

Articolo
7
Spese generali

Articolo
8
Limitazioni e vincoli

Articolo
9
Documentazione richiesta

Articolo
10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità

Articolo
11
Agevolazioni previste

Articolo
12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie

Articolo
13
Programmazione finanziaria

Articolo
14
Modalità di rendicontazione della spesa

Articolo
15
Procedure di attuazione

Articolo
16
Disposizioni generali
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO INFRASTRUTTURE, POLITICHE ABITATIVE, AMBIENTE
BANDO PUBBLICO
Reg. (CE) 1698/2005 Programma di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013
MISURA 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura”
Azione 2 - “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”
La presente “misura ad investimento” è inclusa tra quelle attivate nell’asse I del PSR 2007-2013 del
Lazio, approvato con Decisione (Commissione) n. 2008/708 del 15.02.2008 e con Deliberazione
della Giunta regionale del Lazio n. 163 del 07.03.2008
ARTICOLO 1
Obiettivi e finalità
La misura introduce un sistema di sostegno per investimenti e interventi a favore del miglioramento
e per il potenziamento delle infrastrutture a servizio delle unità produttive agricole e forestali al fine
di rendere competitivi i settori interessati.
La misura si articola in 3 diverse azioni:
Azione 1. Miglioramento e ripristino della viabilità rurale
Azione 2. Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali
Azione 3. Miglioramento delle dotazioni idriche rurali, delle opere idraulico-forestali e
dell’approvvigionamento energetico.
Con il presente bando sono definite le condizioni di accesso al regime di aiuto previsto all’azione 2)
della misura, la cui gestione è in carico alla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche
Abitative. Gli interventi sono finalizzati al miglioramento delle infrastrutture forestali, attraverso cui
favorire l’economicità dei costi di esbosco, di trasporto e trasformazione del prodotto, sviluppando
ed incrementando la competitività nel settore.
La misura può essere attivata con singole operazioni, secondo le modalità e le condizioni stabilite
nell’ambito del presente bando pubblico.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La Misura 125 - Azione 2, si applica nell’intero territorio regionale con priorità, tra l’altro, per le
Aree D “Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo”.
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ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Beneficiari degli aiuti previsti dalla Misura sono:
 Province;
 Comuni;
 Comunità Montane;
 Università Agrarie che gestiscono terreni di uso collettivo;
 Associazioni o unioni di Comuni.
ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
Potranno essere dichiarate ammissibili le domande:
 complete dei documenti richiesti all’articolo 9 e degli eventuali allegati, fatte salve eventuali
integrazioni, richieste dall’Amministrazione;
 riguardanti esclusivamente progetti immediatamente cantierabili. Il grado di definizione
della progettualità è stabilito nella esecutività ai sensi di quanto previsto dall’art. 93 del
D.lgs n. 163/2006;
 relative a progetti idonei sul piano tecnico-economico. Le valutazioni di idoneità sul piano
tecnico-economico riguardano:

le caratteristiche intrinseche degli interventi progettati, con particolare riguardo alle
norme in materia di sicurezza sul lavoro e in materia di barriere architettoniche;

la funzionalità dell’opera;

la fattibilità del progetto;

la congruità del progetto;

l’attendibilità del cronoprogramma;

la compatibilità con le previsioni di piani e programmi vigenti.
Tutti i requisiti devono essere posseduti all’atto di presentazione della domanda.
Sono eleggibili a contributo le operazioni attinenti a quelle infrastrutture esistenti a servizio delle
unità produttive forestali.
Si intendono per viabilità forestale permanente tutte le strade esistenti, esterne alle aziende forestali,
classificate vicinali o comunali ai sensi della LR n. 72/80 o risultanti vicinali o comunali dagli atti
catastali comunali;
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Tali strade dovranno altresì essere di interesse forestale, ovvero pur trovandosi all’esterno delle
aziende forestali, dovranno comunque essere di collegamento tra boschi oppure dovranno essere di
collegamento fra boschi e centri di trasformazione del materiale legnoso.
ARTICOLO 5
Modalità e termini per la presentazione delle domande
La domanda di contributo per la presente Misura 125 – Azione 2 deve essere presentata utilizzando
l’apposita modulistica compilata sulla base delle istruzioni che la accompagnano e firmata dal
legale rappresentante dell’ente richiedente.
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando deve essere presentata per via telematica una
domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura/azione.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La presentazione della domanda di aiuto deve avvenire entro le ore 18,00 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente bando.
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data
dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di
aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non
successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo, da produrre in unica copia originale,
dovrà essere contestuale alla presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi
il rilascio informatico, facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione”
apposto dagli uffici preposti alla raccolta delle domande di aiuto, in caso di recapito a mano.
Qualora la scadenza per la presentazione cartacea della domanda cada in giorno festivo o non
lavorativo, questa è prorogata al primo giorno lavorativo immediatamente successivo.
La domanda in forma cartacea deve essere inviata, al seguente indirizzo:
REGIONE LAZIO
Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative
Viale del Tintoretto n. 432
00142 Roma
Sulla busta di invio della domanda deve essere apposta la dizione:
Regione Lazio – Area Foreste
Reg. (CE) 1698/2005 - Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013
MISURA 125 – “Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo
sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e silvicoltura”
Azione 2 “Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”
Annualità 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 56 di 295
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta
elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Il sostegno è finalizzato al perseguimento degli obiettivi della Misura 125 - Azione 2, relativi alle
seguenti tipologie di intervento: miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali, mediante il
miglioramento e adeguamento della viabilità forestale permanente; ripristino, adeguamento e
miglioramento di piazzali, imposti, siti di ubicazione delle teleferiche e delle gru a cavo o altri
impianti utili alle seguenti operazioni: manovra dei mezzi forestali, accatastamento del materiale
legnoso esboscato, primo assortimento e carico e scarico del materiale legnoso esboscato; ripristino,
adeguamento e miglioramento delle piazzole laterali di scambio esistenti lungo la viabilità forestale
esterna all’azienda.
Sono previste due tipologie di interventi:

Tipologia 1: viabilità forestale permanente;

Tipologia 2: imposti, siti di ubicazione di teleferiche e gru a cavo o altri impianti utili
alle operazioni di esbosco del legname.
Sono ammissibili, per la Tipologia 1 - viabilità forestale permanente, investimenti relativi ai
seguenti interventi:
 risagomatura del tracciato stradale esistente;
 adeguamento e miglioramento del fondo stradale, mediante la realizzazione di:
- sottofondo stradale con pezzatura di pietrisco, debitamente compattato;
- strato superficiale di materiale inerte stabilizzato e nei casi di notevole pendenza
amalgamato con leganti ecologici;
- opere complementari di consolidamento, di protezione e messa in sicurezza, anche
attraverso l’ausilio di tecniche di ingegneria naturalistica;
- opere di completamento quali cunette laterali e trasversali.
Gli interventi da realizzarsi sulla viabilità forestale permanente dovranno garantire comunque la
funzionalità dell’infrastruttura.
Sono ammissibili, per la Tipologia 2 - imposti, siti di ubicazione di teleferiche e gru a cavo o
altri impianti utili alle operazioni di esbosco del legname, investimenti relativi ai seguenti
interventi:
 eliminazione della vegetazione infestante;
 ricarico con idoneo materiale inerte adeguatamente compattato;
 realizzazione di sottofondo con pezzatura di pietrisco, debitamente compattato.
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Laddove l’intervento preveda l’utilizzo di legname e/o materiale legnoso, questo preferibilmente
deve provenire da boschi muniti di certificazione della gestione forestale sostenibile.
Per il materiale forestale di moltiplicazione da impiegare negli interventi di piantumazione,
nelle more dell’emanazione della Legge Regionale sul Vivaismo forestale, si deve fare riferimento a
quanto disposto dalla Determinazione del Dipartimento Territorio n. B2527, del 29/07/08, che detta
disposizioni urgenti e temporanee in attuazione del D. Lgs. 386/2003.
La suddetta determinazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 34, del 13
settembre 2008 e sui siti internet regionali:
- www.agricoltura.regione.lazio.it
- www.regione.lazio.it
Per gli interventi di ingegneria naturalistica, si può fare riferimento a quanto indicato nei
quaderni di cantiere della Regione Lazio, consultabili sul sito:
www.regione.lazio.it
Il costo degli investimenti ammissibili o delle iniziative proposte è determinato facendo riferimento
ai seguenti prezziari regionali:
-
-
-
per le “opere edili, stradali impiantistiche e idrauliche” - Deliberazione della Giunta
Regionale n. 412, del 06 agosto 2012 - pubblicata sul BURL n. 41 del 28 agosto 2012
supplemento n. 1;
per le “opere e lavorazioni di miglioramento in agricoltura” - Deliberazione della Giunta
Regionale n. 3771 del 24 giugno 1986 - rivalutato del 25% con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 5011 del 20 giugno 1990 e rivalutato di un ulteriore 20% con Deliberazione
della Giunta Regionale n. 5037 del 13 giugno 1995;
per gli “interventi di forestazione” - Deliberazione della Giunta Regionale n. 5011, del 20
giugno 1990 - rivalutato del 20% con Deliberazione della Giunta Regionale n. 5037 del 13
giugno 1995, ulteriormente aggiornato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 318, del
24 aprile 2008, pubblicato sul BURL n. 22, del 14 giugno 2008.
I suddetti prezziari sono consultabili sui siti internet regionali.
IVA
L’IVA, come specificato dal Reg. (CE) n. 1698/2005, art. 71 e come indicato all’art. 40 delle
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013 del Lazio, non è ammissibile a contributo del FEASR.
ARTICOLO 7
Spese generali
Per tutte le tipologie di intervento, così come previsto dall’art. 39 dell’Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008 e ss. mm. e ii. “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento - PSR
2007/2013 – Testo consolidato ottobre 2013” di seguito denominato “Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008”, le spese generali sono ammissibili se direttamente connesse all’iniziativa finanziata e
necessarie per la sua preparazione o esecuzione e possono costituire al massimo il 12% del costo
totale dell’investimento complessivo ammissibile.
L’Ente richiedente dovrà analiticamente dettagliare le voci di spesa ricomprese sotto tale
indicazione (spese tecniche di progettazione, direzione lavori e contabilità, coordinamento
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sicurezza, collaudo, pubblicità, contributo previdenziale e cassa, incentivo ai sensi del decreto
ministero infrastrutture n. 84/2008, nonché le eventuali spese per la pubblicazione del bando).
ARTICOLO 8
Documentazione richiesta
La documentazione richiesta al momento della presentazione del modello unico di domanda (MUD)
oltre a quella riportata nel fascicolo di misura, è la seguente:
a)
Deliberazione dell’organo competente con la quale:

si approva l’intervento, il suo costo complessivo, il quadro economico di dettaglio, il
cronoprogramma dei lavori e la descrizione di eventuali vincoli insistenti nell’area
interessata dall’intervento;

si dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre delle aree ove si realizzerà
l’investimento per una durata residua, a decorrere dal momento della presentazione della
domanda di aiuto , pari ad almeno 7 anni per soddisfare i vincoli di destinazione e gli
obblighi assunti;

si assumono gli impegni specificati nel MUD (Modello unico di domanda) e nel fascicolo
di misura;

si assume a carico dell’Ente il cofinanziamento dell’intervento per la quota parte di
propria
competenza
comprensiva
dell’IVA
afferente
all’importo
complessivo
dell’investimento richiesto;

si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione della
domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione
derivanti da precedenti finanziamenti pubblici;

si dichiara che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti
pubblici;

si dà atto del possesso dei requisiti richiesti, da specificare, per l’accesso ai benefici;

si dichiara che l’opera è inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche:
- nel caso di Province e Comuni, piano pluriennale delle opere pubbliche approvato
dal Consiglio;
- per le Università Agrarie e le Comunità montane, piano pluriennale delle opere
pubbliche, approvato dall’organo competente;

si dichiara che l’Ente non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario, che
è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente
riequilibrato;
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
si individua il nominativo del Responsabile unico del procedimento di cui all’art. 10 del
D.lgs. 163/2006 e ss. mm. ii.;

si dichiara che la viabilità forestale permanente, oggetto dell’intervento, è classificata
come strada vicinale o comunale ai sensi della L. R. n. 72/80 o risultante vicinale o
comunale dagli atti catastali comunali;
b) Progetto esecutivo redatto ai sensi dell’art. 33 D.P.R. 207/2010;
c) Atto di classificazione delle strade;
d) Altra documentazione da allegare:
- piano particellare, estratto di partita, mappa catastale e stima analitica dell’indennizzo di
esproprio (se necessario);
- documentazione fotografica;
- piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
- quadro analitico delle aziende agricole/forestali servite dall’infrastruttura;
- elenco analitico delle voci di spesa inerenti gli interventi di ingegneria naturalistica e loro
incidenza, in termini percentuali, rispetto il totale dei lavori programmati;
- verbali di verifica, validazione ed eseguibilità ai sensi del D.P.R. 207/2010;
- ogni altra documentazione tecnica utile e necessaria per la definizione tecnico progettuale
delle opere.
Il quadro economico del progetto può prevedere, ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. n. 207/2010, per le
spese relative ad eventuali imprevisti, un importo fino ad un massimo del 5% del costo complessivo
dei lavori a base d’asta.
Gli elaborati progettuali e gli altri documenti da allegare, quando non prodotti dall’ufficio tecnico
dell’ente richiedente, debbono essere sottoscritti da professionisti regolarmente iscritti all’ordine
competente per materia.
L’amministrazione regionale si riserva di chiedere, ai sensi della Legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii.,
integrazioni e/o rettifiche ai documenti prodotti od integrati.
Nel caso di mancato invio di quanto richiesto entro venti giorni dalla data di ricezione della
richiesta di integrazioni, la domanda viene considerata rinunciata.
Sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:
 modello unico di domanda;
 fascicolo di misura/azione;
 deliberazione dell’organo competente prevista nel presente articolo.
La mancanza dei documenti essenziali comporta l’irricevibilità della domanda di aiuto.
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All’interno degli elaborati progettuali deve essere presente la cartografia dell’area di intervento
georeferenziata: tale cartografia deve essere fornita anche su supporto informatico, ovvero in
formato SHAPE (*SHP), oppure in ARC -INFO o ArcGIS con sistema di coordinate (UTM33
ED50).
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità alla data di
presentazione della domanda stessa. Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti alla data di
presentazione della domanda.
ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
Gli Enti pubblici, per i quali è stato dichiarato il dissesto finanziario e per i quali alla data del
provvedimento di approvazione del progetto non sia intervenuta l’approvazione del piano di
risanamento e dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sono esclusi dai benefici della
presente Misura.
I soggetti richiedenti che non hanno presentato la domanda di pagamento del saldo finale con la
rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finanziati con la presente
Misura, nell’ambito della precedente o dell’attuale programmazione, non potranno avanzare
domanda di aiuto ai sensi del presente bando.
Le opere finanziate sono vincolate per un periodo non inferiore a 5 (cinque) anni sotto forma di
vincolo di destinazione d’uso e sotto forma di impegno di manutenzione, a decorrere dalla data di
presentazione della domanda di pagamento del saldo finale.
L’agevolazione concessa con il presente bando, pari all’80% dell’investimento ammesso a
finanziamento, non può essere oggetto di ulteriori aiuti pubblici relativi alle stesse opere (non è
consentito il “doppio finanziamento” – art. 54 comma 5 del Reg. CE 1083/2006).
La realizzazione delle opere deve essere effettuata nel rispetto della normativa comunitaria e
nazionale vigente sugli appalti pubblici in tema di lavori, forniture e servizi.
Interventi precedentemente finanziati con fondi pubblici non saranno ammessi ai benefici della
presente Misura se, al momento della presentazione della domanda di aiuto, sussistono sugli stessi
interventi vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione.
Per quanto concerne le spese sostenute per l’IVA si rinvia a quanto riporta l’articolo 40
dell’”Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, in ogni caso per i soggetti beneficiari del presente bando,
l’IVA, non costituisce spesa ammissibile.
Tutti gli interventi devono essere realizzati secondo quanto previsto nel presente Bando e per
tutti il termine per l’ultimazione dei lavori è fissato al 30 giugno 2015 e la presentazione della
domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale dovrà avvenire improrogabilmente
entro il 31 agosto 2015.
Il mancato rispetto dei termini sopraindicati comporterà la decadenza totale dell’aiuto e la revoca
dei contributi concessi con recupero delle somme eventualmente già erogate.
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ARTICOLO 10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità
Fermo restando quanto disposto dall’art. 46 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”,
qualsiasi materiale informativo, relativo agli interventi di cui alla presente misura (es.
cartellonistica, tabelle di sentieri, etc.), deve contenere i loghi rappresentativi dell’Unione Europea,
della Repubblica Italiana, della Regione Lazio, e, nel caso di Enti pubblici beneficiari, il logo
rappresentativo degli stessi, come di seguito riportati a titolo esemplificativo:
Logo Ente Beneficiario
In tutto il materiale informativo dovrà inoltre essere riportata la seguente dicitura: “Intervento
finanziato con Fondi dell’Unione Europea - Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 125 Az.
2 - Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali”.
ARTICOLO 11
Agevolazioni previste
Tipologia di aiuto
La Misura 125 – Azione 2 prevede un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili. Gli aiuti
possono essere erogati sotto tre diverse forme: anticipi, acconti e saldi finali.
Intensità di spesa pubblica
Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto fino all’80% del costo totale
dell’investimento ammissibile.
E’ fissato un massimale del costo totale dell’intervento ammissibile di Euro 350.000,00 per
operazione.
ARTICOLO 12
Criteri di selezione e modalità di formazione delle graduatorie
Sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR
2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener conto ai fini della predisposizione delle graduatorie di
ammissibilità.
Sarà predisposta una graduatoria regionale delle varie domande di aiuto sino alla concorrenza delle
risorse stanziate per l’attuazione del presente bando.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” viene ribadito che i requisiti e le condizioni per
l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere posseduti e dimostrati dal
richiedente in fase di presentazione della domanda di aiuto.
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Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nella tabella che segue sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità in funzione dei
quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nella graduatoria di ammissibilità.
Criteri di priorità e punteggi attribuiti per la formazione della graduatoria :
Misura 125 - Azione 2. Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali
CRITERI DI SELEZIONE
PRIORITA' RELATIVE TERRITORIALI
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
CRITERO DI SELEZIONE
1 IA
Investimenti in comuni classificati come
soggetti a alto rischio d'incendio
2 IA
Investimenti in comuni classificati come
soggetti a medio rischio d'incendio
3 IA
Interventi in Aree D
20
4 IA
Investimenti in aree regionali protette
(L.R. 29/97)
20
5 IA
Investimenti in boschi ubicati al di sopra
di 1000 s.l.m
10
6 IA
Area d'intervento ricadente in più
Comuni
8
INDICATORE
Per l'assegnazione della priorità si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della
operazione. Nel caso di interventi ricadenti in entrambe
le aree per l'assegnazione dei punteggi si applica il
principio della prevalenza finanziaria e pertanto la
priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade
l'intervento con la più alta spesa ammissibile. Può
essere pertanto attribuita una sola tra le priorità 1 IA e
2 IA.
PRIORITA' RELATIVE
PROGETTUALI
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' TERRITORIALI
2 VR
5 AF
Numero di aziende forestali servite
dall'infrastruttura di viabilità
PRIORITA'
SOGGETTIVE
10
5
68
2 aziende
5
fino a 4 aziende
10
oltre 4 aziende
20
Investimenti in boschi certificati
secondo gli standard della gestione
sostenibile (certificazione F.S.C. o
P.E.F.C.)
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' PROGETTUALI
11 AF
PUNTEGGIO
Associazione/Unione di Comuni
10
30
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE ALLE PRIORITA' SOGGETTIVE
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE
100
Per i casi ex-aequo, sarà data ai soggetti beneficiari che hanno presentato analoghe iniziative nel precedente PSR 2000/2006, ritenute
ammissibili ma non finanziate per carenza di fondi. Gli ulteriori casi di ex-aequo sarà data priorità ai progetti con il costo totale
ammissibile più basso.
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Per l’attribuzione della priorità relativa ai Comuni classificati ad “alto/medio rischio di incendio” si
terrà conto di quanto indicato nell’elenco riportato nel “Piano di previsione, prevenzione e lotta
attiva agli incendi boschivi 2011/2014”, pubblicato sul supplemento ordinario n. 169 al Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio n. 37, del 7 ottobre 2011.
Ai fini dell’attribuzione dei punteggi di merito relativi ai “Criteri di selezione”, l’istante deve:
 riscontrare la vigente classe di rischio di appartenenza;
 comparare tale classe con la precedente classificazione, come riportato nella tabella
sottostante;
 riportare nell’apposita casella dei “Criteri di selezione”, la classe di rischio di cui alla DGR
629/04, derivante dalla comparazione.
La Direzione Regionale Protezione Civile, con nota prot. n. 153010 del 4 aprile 2012 ha ribadito
quanto già indicato con nota prot. n 132222, del 03 novembre 2008, comparando nel seguente modo
le classi dei Comuni a rischio d’incendio in relazione a quelle individuate nel precedente “Piano
delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi”, approvato con D.G.R.
n. 629, in data 16 luglio 2004, sulla scorta del quale sono stati elaborati i Criteri di selezione:
Tabella di comparazione
“Piano delle attività di previsione,
prevenzione e lotta attiva agli incendi
boschivi” 2004/2007- DGR n. 629/04
“Piano delle attività di previsione,
prevenzione e lotta attiva agli incendi
boschivi” 2008/2011- DGR n. 546/08
Classi di Rischio incendio dei Comuni
Classi di Rischio incendio dei Comuni
(vigenti)
(da riportare nella casella dei criteri di selezione)
ALTO
MEDIO ALTO
MEDIO
equivale a
equivale a
equivale a
MOLTO ALTO
ALTO
MEDIO
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 125, Azione 2, è necessario che il punteggio
complessivo attribuito, sulla base delle priorità relative, sia pari o superiore a 15 punti.
ARTICOLO 13
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande del presente bando, è previsto uno stanziamento finanziario di
2.310.000,00 di euro. Il suddetto importo potrà essere integrato con le eventuali economie
sviluppatesi nel corso del precedente bando pubblico.
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, potrà procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del
Programma come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza.
ARTICOLO 14
Modalità di rendicontazione della spesa
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 64 di 295
Per la rendicontazione delle spese sostenute si rimanda a quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla
D.G.R. 412/2008”.
Con particolare riferimento alla domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale, oltre a
quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, il beneficiario deve presentare la seguente
documentazione:
a) Provvedimento di approvazione del rendiconto della spesa finale sostenuta per la
realizzazione dell’intervento, comprensivo del certificato di regolare esecuzione, del
certificato di ultimazione dei lavori, del conto finale dei lavori e della relativa relazione di
cui agli artt. 200 e 202 del D.P.R. n. 207/2010 e del quadro comparativo tra i lavori previsti
e quelli effettivamente realizzati con eventuale relazione giustificativa.
b) Elenco dei documenti giustificativi della spesa sostenuta, comprensivo di copia delle fatture
quietanzate e dei mandati di pagamento debitamente quietanzati.
ARTICOLO 15
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente, all’
“Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, con il quale sono state definite le disposizioni attuative per il
trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori
(comprese le modalità attuative sulle varianti e proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle
varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di
aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet
regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 16
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente Bando pubblico si rinvia a quanto stabilito dal
documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni”, le informazioni, relative ai vantaggi economici concessi in attuazione
del presente Bando pubblico, saranno pubblicate nella Sezione Trasparenza, Valutazione e Merito –
Amministrazione Aperta del portale regionale.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 65 di 295
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 71
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 216 "Sostegno ad
investimenti non Produttivi". BANDO PUBBLICO.
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OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n.
1698/2005). Misura 216 “Sostegno ad investimenti non Produttivi”. BANDO
PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e
integrazioni, recante norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della
Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente:
“Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010
che stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario
della Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo
al finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29
“disimpegno automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno
automatico della parte di impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo
rurale che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o
per la quale non siano state presentate alla stessa Commissione dichiarazioni di spesa
conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3 dello stesso regolamento, a
titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di
impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e
successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che
stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per
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quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le
misure di sostegno dello sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio
2013 contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11
luglio 2012 concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 20072013. Ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a
favore dei programmi di sviluppo rurale (regolamento (CE) 1698/2005) e
determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del fondo di rotazione per
l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del
12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo
agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il
regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n.
1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno 2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la
quale è stata approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione
2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15
febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente
“Reg. (CE) 1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a
ratificare le modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel
corso della sua fase attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto
della revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health
Check” della Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di
Rilancio Economico Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla
Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345 del 17 dicembre
2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter
negoziale con i Servizi della Commissione medesima si è concluso con
l’approvazione della Commissione UE, come da nota Ref.Ares(2011)1152521
del 27/10/2011;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 68 di 295
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata
da parte della Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19
aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata
sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono
state approvate le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle
Misure del PSR concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea
attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo
di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il Ministero dell’Economia e Finanze e la
Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del
documento di programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013,
ripartite per asse e misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di
spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 216 “Sostegno ad investimenti
non Produttivi”, riportato nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui
costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto dall’Area Territorio, Credito e
Calamità Naturali, giusta nota prot. n. 75722/Gr/04/19 del 07 febbraio 2014;
CONSIDERATO che gli interventi attuabili con la presente misura si inseriscono in
aree di alto pregio ambientale e sono volte al raggiungimento di un miglioramento
complessivo degli aspetti ecologici ambientali e della valenza paesaggistica, in sede di
valutazione dei progetti non e’ necessario individuare un punteggio minimo
complessivo in base alle priorità relative dei progetti presentati;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto
nell’ambito del capitolo di uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione
Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CE
1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni centrali”, impegni di spesa
sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota regionale di
cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione delle Misura 216
“Sostegno ad investimenti non Produttivi” è comunque garantita, in termini di spesa
pubblica totale, da una adeguata dotazione stabilita nell’ambito citato Piano finanziario
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 69 di 295
approvato dalla Commissione Europea con la citata Decisione C(2013)375finale del 24
gennaio 2013;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 216
“Sostegno ad investimenti non Produttivi”, come riportato nel documento allegato alla
presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico le
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 216 “Sostegno ad
investimenti non Produttivi”, come riportato nel documento allegato alla
presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico,
le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e
integrazioni;
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul
sito internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che
risulta approvato all’unanimità.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 70 di 295
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
Misura 216
SOSTEGNO AD INVESTIMENTI NON
PRODUTTIVI
Febbraio 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 71 di 295
PSR 2007/2013 del Lazio
Bando pubblico Misura 216
INDICE
• Articolo 1 – Obiettivi della misura e sua articolazione
• Articolo 2 – Ambito territoriale di intervento
• Articolo 3 – Soggetti beneficiari
• Articolo 4 – Requisiti e condizioni di ammissibilità
• Articolo 5 – Modalità e termini per la presentazione delle domande
• Articolo 6 – Tipologia degli interventi
• Articolo 7 – Spese ammissibili
• Articolo 8 – Spese generali
• Articolo 9 – Documentazione
• Articolo 10 – Limitazioni e vincoli
• Articolo 11 – Obblighi in materia di informazione e pubblicità
• Articolo 12 –Agevolazioni previste
• Articolo 13 – Criteri per la selezione delle domande e la formulazione delle
graduatorie di ammissibilità
• Articolo 14 – Programmazione finanziaria
• Articolo 15 – Modalità di rendicontazione della spesa
• Articolo 16 – Procedure di attuazione
• Articolo 17 – Disposizioni generali
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ARTICOLO 1
Obiettivi della misura e sua articolazione
La misura intende sostenere sia investimenti connessi all’adempimento degli impegni assunti ai
sensi della misura 214 “Pagamenti agro-ambientali”, sia investimenti materiali che valorizzino, in
termini di pubblica utilità i siti Natura 2000 o altre zone di grande pregio naturale, permettendo il
finanziamento di interventi accessori, che non comportano alcun rilevante aumento nel valore o
nella redditività delle aziende agricole e forestali.
I siti della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale
(ZPS) sono individuati ai sensi delle direttive comunitarie 2009/147/CE “Direttiva Uccelli” e
92/43/CEE “Direttiva Habitat” e designati dalla Regione Lazio con D.G.R. n. 2146/96 e ss. mm. ii.
Le altre zone di grande pregio naturale, del territorio regionale, sono così individuate:
- aree naturali protette di interesse statale e regionale iscritte, ai sensi dell’art. 3 della legge n.
394/91, nell’elenco ufficiale approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare del 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 115 alla
Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31.05.2010;
- aree naturali protette istituite ai sensi della legge regionale n. 29 del 6 ottobre 1997, e ss. mm .ii.
Gli obiettivi della misura sono:
favorire la creazione o il mantenimento di habitat naturali, seminaturali e di elementi a
valenza paesaggistica;
sostenere interventi per la conservazione e il ripristino di elementi fondamentali
dell’ecosistema agrario;
valorizzare e tutelare la biodiversità;
incentivare interventi per la rinaturalizzazione di aree marginali di ridotte dimensioni;
miglioramento del grado di connettività ambientale della matrice agricola;
mantenere e incrementare la fauna selvatica autoctona sul territorio, attraverso
l’adeguamento delle risorse agroforestali alle necessità specifiche della fauna stessa;
favorire la fruizione delle aree agricole di elevato pregio naturalistico.
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La misura si articola in tre azioni:
Azione 1) Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale
Al fine di realizzare interventi complementari e sinergici volti al miglioramento ed alla
valorizzazione di elementi tipici del paesaggio rurale.
Azione 2) Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica
Per valorizzare e tutelare la biodiversità, attraverso la rinaturalizzazione di aree marginali e
migliorare il grado di connettività ambientale della matrice agricola.
Azione 3) Creazione di strutture per la diffusione e l’osservazione della fauna selvatica
Con l’obiettivo di mantenere e incrementare la fauna selvatica autoctona sul territorio, attraverso
l’adeguamento delle risorse agroforestali alle necessità specifiche della fauna stessa e con
l’obiettivo di favorire la fruizione pubblica delle aree agricole di elevato pregio naturalistico ed in
particolare dei Siti della Rete Natura 2000.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La misura trova applicazione rispettivamente:
- Azione 1) Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale: su tutto il territorio
regionale con priorità per le zone ricadenti nei siti della rete Natura 2000 e le zone di pianura
che nel territorio della regione Lazio sono individuate nei Comuni di:
Montalto di Castro, Tarquinia, Anzio, Nettuno, Pomezia, Roma, Ardea, Fiumicino, Aprilia,
Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e Terracina;
- Azione 2) Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica: esclusivamente
nelle aree ricadenti nei siti della rete Natura 2000 con priorità alle zone costiere con maggior
transito di migratori, come individuate nell’allegato A della D.G.R. n. 612/2011;
- Azione 3) Creazione di strutture per la diffusione e l’osservazione della fauna selvatica:
esclusivamente nelle aree ricadenti nei siti della rete Natura 2000 o in altre aree di grande pregio
naturale.
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ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
- Azione 1) Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale: imprenditori agricoli
singoli o associati;
- Azione 2) Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica: imprenditori
agricoli singoli o associati, soggetti pubblici che gestiscono le aree protette, Comuni;
- Azione 3) Creazione di strutture per la diffusione e l’osservazione della fauna selvatica:
imprenditori agricoli singoli o associati, soggetti pubblici che gestiscono le aree protette, Comuni.
Possono beneficiare degli aiuti previsti nella presente misura solo gli imprenditori agricoli che
aderiscono, per la medesima azienda, ad
una o più delle azioni previste nella misura 214
“Pagamenti agro-ambientali”.
Tale vincolo non si applica agli interventi previsti dalla tipologia 3.3 riportata nel successivo
articolo 6.
ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
I soggetti richiedenti devono possedere, al momento della presentazione della domanda, i seguenti
requisiti:
a) requisiti soggettivi:

essere Imprenditori agricoli o Enti pubblici che gestiscono le aree protette o Comuni.
Per gli imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
-
essere titolari di partita IVA ed essere iscritti nei registri delle imprese presso la CCIAA;
-
essere titolari di posizione INPS;
-
non essere in stato di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione
controllata o con in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.
Per i soggetti pubblici che gestiscono le aree protette e per i Comuni:
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-
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non essere in situazioni di dissesto finanziario o in caso contrario che sia stato approvato il
piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
b) requisiti oggettivi:

limitatamente agli imprenditori agricoli singoli ed associati, l’azienda agricola, all’interno della
quale devono essere localizzati gli interventi oggetto di finanziamento, al momento della
presentazione dell’istanza di aiuto, deve avere un’estensione minima di 2 Ha; l’estensione minima
non è prevista nel caso di interventi previsti dalla tipologia 3.3., riportata nel successivo articolo 6.

importo complessivo dell’investimento richiesto non inferiore a € 5.000,00;

le superfici da assoggettare agli impegni devono essere disponibili, al momento della
presentazione della domanda di aiuto, per una durata di sette o dodici anni rispettivamente nei casi
di impegni quinquennali o decennali di cui all’articolo 10. A tal fine:
-
gli imprenditori agricoli singoli e associati devono essere titolari di regolare titolo di possesso,
ad esclusione del comodato d’uso;
-
gli enti pubblici beneficiari devono avere titolo a disporre dei terreni oggetto di intervento.
c) requisiti di accesso:

Per i soggetti pubblici che gestiscono le aree protette e per i Comuni:
- alla data di presentazione della domanda di aiuto, il progetto deve essere immediatamente
cantierabile, così come previsto dall’ art. 9 dell’Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008 e ss. mm. e ii.
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento - PSR 2007/2013 – Testo
consolidato ottobre 2013” di seguito denominato “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”. Il grado di
definizione della progettualità è stabilito nella esecutività ai sensi di quanto previsto dall’art. 93
del D.lgs n.163/2006.
Per gli imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
- in fase di presentazione della domanda di aiuto non sarà necessario essere in possesso del
requisito dell’immediata cantierabilità. Tuttavia, il beneficiario dovrà aver avanzato, entro la data
di presentazione della domanda di aiuto, , tutte le richieste di parere, nulla-osta, autorizzazione e
concessione, previste dalla normativa, ai fini dell’ottenimento dell’immediata cantierabilità.
Nel caso in cui l’operazione rientri tra quelle ammesse e finanziate, il beneficiario, entro 30
giorni dalla pubblicazione sul BUR della Determinazione di ammissibilità a finanziamento, deve
presentare tutti i pareri, nulla-osta, autorizzazioni e concessioni tali da consentire l’immediato
avvio dei lavori, pena la decadenza totale e la revoca dei contributi concessi.
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Oltre al possesso dei requisiti sopraindicati per essere dichiarate ammissibili le domande di aiuto devono
essere complete dei documenti richiesti all’articolo 9 e degli eventuali allegati, fatte salve eventuali
integrazioni, richieste dall’Amministrazione.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di aiuto.
ARTICOLO 5
Modalità e termini per la presentazione delle domande
Ciascun beneficiario può aderire a tutte le sopraindicate azioni, presentando per ogni singola azione
una domanda, firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via telematica
una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura/azione.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La presentazione della domanda di aiuto
deve avvenire entro le ore 18 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BUR del presente bando.
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data
dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di
aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non
successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo dovrà essere contestuale alla
presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi il rilascio informatico,
facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione” apposto dagli uffici preposti
alla raccolta delle stesse, in caso di recapito a mano. Qualora la scadenza per la presentazione
cartacea della domanda cada in giorno festivo o non lavorativo, questa è prorogata al primo giorno
lavorativo immediatamente successivo.
Le domande di aiuto dovranno essere presentate presso le sedi della Regione, incaricate dello
svolgimento dei procedimenti istruttori, competenti per territorio, in funzione dell’ambito
provinciale ove si intende realizzare l’intervento, ai seguenti indirizzi:
-
Area Decentrata dell’Agricoltura di Frosinone - Via Adige 41 03100 FROSINONE
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-
Area Decentrata dell’Agricoltura di Latina - Via Villafranca 2/D 04100 LATINA;
-
Area Decentrata dell’Agricoltura di Rieti - Via Raccuini 21/A 02100 RIETI;
-
Area Decentrata dell’Agricoltura di Roma - Via Pianciani 16/A 00185 ROMA;
-
Area Decentrata dell’Agricoltura di Viterbo - Via Romiti 80 , 01100 VITERBO.
Tutte le informazioni ed i dati, dichiarati nel MUD, nel fascicolo di misura e negli altri allegati
specifici previsti, sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000 e ss. mm. ii.
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta
elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi
Sono ritenuti ammissibili a finanziamento, nell’ambito della presente misura, investimenti materiali
per:
Azione 1) Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale
Tipologia 1.1. - Ripristino (recupero vuoti e fallanze) o impianto di siepi, filari, boschetti e altri
elementi idonei alla riproduzione, al rifugio e alla protezione di specie selvatiche, in modo da
diversificare gli agro-ecosistemi e incrementare e conservare la biodiversità, a beneficio soprattutto
dell’avifauna insostituibile nella lotta biologica contro i fitofagi.
Intervento 1.1.A. - Siepi
La siepe, ai fini del presente bando, è una formazione mista arbustiva e/o arborea, di origine
naturale o antropica, con lunghezza minima di 25 metri e larghezza minima di 1 metro e larghezza
massima di 10 metri.
Sia in caso di nuovo impianto che in caso di ripristino, il sesto d’impianto può variare in funzione
delle specie previste ed è preferibile adottarne uno a schema irregolare. Per la salvaguardia ed il
mantenimento della piantagione deve essere prevista un’area, non coltivabile, pari alla proiezione
della chioma maggiorata di una fascia di rispetto di 1,5 metri per lato. Nel caso in cui la siepe sia in
posizione di confine con altre proprietà, strade e altri elementi fisici non assimilabili a terreni
coltivati, la fascia di rispetto di 1,5 metri deve essere prevista su di un solo lato della siepe.
In caso di nuovo impianto l’intervento deve essere realizzato su tratti di almeno 25 metri di
lunghezza, e sviluppando, a regime, una larghezza minima di 1 metro e massima di 10 metri.
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Le piantumazioni devono essere effettuate con vegetazione di specie di cui agli allegati A1 e/o A3
della L.R. 39/2002.
Intervento 1.1.B. - Filari
Il filare, ai fini del presente bando, è una formazione vegetale ad andamento lineare e regolare,
generalmente a fila semplice o doppia, composta da specie arboree.
Sia in caso di nuovo impianto che in caso di ripristino, il sesto d’impianto può variare in funzione
delle specie previste, l’andamento deve esser lineare e regolare, a fila semplice o doppia, composto
da specie arboree. La lunghezza minima dell’intervento deve essere di 50 metri per singolo filare,
frazionabile nel caso di ripristino lungo lo stesso filare esistente, e deve essere prevista, nella
realizzazione, un’area non coltivabile, pari alla proiezione della chioma maggiorata di una fascia di
rispetto di 1,5 metri per lato. Nel caso in cui il filare sia in posizione di confine con altre proprietà,
strade e altri elementi fisici non assimilabili a terreni coltivati, la fascia di rispetto di 1,5 metri deve
essere prevista su di un solo lato del filare.
Le piantumazioni devono essere effettuate con vegetazione arbustiva di specie di cui all’allegato
A1 della L.R. 39/2002, oltre a Cupressus sempervirens, Morus spp., Juglans regia, Pinus pinea e
Pinus pinaster.
Intervento 1.1.C. - Boschetti
Il boschetto, ai fini del presente bando, è un terreno, con un’estensione minima di 500 m² e massima
di 5.000 m², con una larghezza minima superiore ai 10 metri.
Nel rispetto delle dimensioni sopra indicate, costituiscono pertanto un boschetto:
-
qualsiasi area ricoperta da vegetazione forestale di specie di cui agli allegati A1 e A2 della
L.R. 39/2002;
-
le aree ripariali ricoperte da vegetazione con specie di cui agli allegati A1, A2, A3 della L.R.
39/2002;
-
le aree ricoperte da vegetazione arbustiva di specie di cui agli allegati A3, associate ad
esemplari di specie di cui allegati A1 e A2 della L.R. 39/2002;
-
i nuclei isolati di specie di cui all’allegato A3 della L.R. 39/2002, con copertura non
inferiore al 50% o ubicati in aree con pendenza mediamente maggiore del 30%;
-
le aree già boscate nelle quali l’assenza del soprassuolo arboreo, o una copertura inferiore al
20%, abbiano carattere temporaneo e siano ascrivibili ad interventi selvicolturali o di
utilizzazione, oppure a danni per eventi naturali, accidentali o per incendio.
La superficie minima di intervento nel caso di nuova realizzazione è di 500 m², nel caso di
interventi di ripristino è di 250 m².
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Nel caso di realizzazione ex-novo l’impianto deve prevedere almeno 3 specie diverse ed ognuna,
deve rappresentare almeno il 20% del totale delle piante messe a dimora. Nel caso di interventi di
ripristino potranno essere messe a dimora specie già presenti nell’impianto preesistente e comunque
devono essere quelle tipiche dell’unità fitoclimatica di riferimento per la stazione di impianto.
Nel caso di costituzione ex novo della vegetazione, è preferibile impiantare specie appartenenti a
tutti gli stadi della successione che si ritiene possa avvenire in quel sito, pertanto è consigliabile
selezionare, per ogni stadio dinamico, alcune specie da impiantare ed eseguire la piantumazione per
fasce concentriche, ponendo nella fascia marginale le specie degli stadi pionieri e nelle fasce interne
le specie degli stadi più maturi della successione.
Sia nel caso di ripristino che nella realizzazione ex-novo, le specie ammesse sono in ogni caso
quelle riportate negli allegati A1 e A3 della L.R. 39/2002.
Per tutti gli interventi previsti dalla tipologia 1.1 dell’Azione 1) della presente misura:
- le specie arboree o arbustive prescelte devono essere quelle tipiche della unità fitoclimatica di
riferimento per la stazione di impianto e, nelle aree della Rete Natura 2000 e nelle Aree Protette
Regionali, quelle provenienti da popolazioni locali regionali o di aree limitrofe.
- non possono essere impiegati arbusti o alberi da frutto a fini produttivi;
- deve essere realizzato, dove necessario, un idoneo impianto d’irrigazione, che limiti i consumi
idrici attraverso la somministrazione efficiente dell’acqua necessaria all’intervento;
- la manutenzione dell’ area sottostante la proiezione della chioma e delle fasce di rispetto deve
essere gestita con sfalci o trinciature, da realizzarsi al di fuori del periodo riproduttivo della fauna
selvatica ed, in ogni caso è vietato intervenire nel periodo compreso tra il 1 marzo ed il 31 luglio.
Tipologia 1.2. - Ripristino e riadattamento di muretti a secco e terrazzamenti.
L’aiuto non è concedibile per l’esecuzione di operazioni di manutenzione ordinaria e l’intervento
non dovrà comportare alterazioni della tipologia costruttiva originaria. E’ esclusa la costruzione di
nuovi manufatti, nonché alterazioni al tracciato, alla sagoma, alle dimensioni e ai materiali originali
dei manufatti esistenti. Sono ammissibili anche interventi che prevedano la parziale demolizione e
ricostruzione di parti di manufatto, ma solo nel rispetto delle dimensioni, della tessitura e della
sagoma originaria e dell’originaria area di sedime del muro. Il materiale da costruzione originale
dovrà essere reimpiegato. Qualora si dovesse ricorrere a materiale non originariamente parte del
manufatto, dovranno essere utilizzati esclusivamente litotipi analoghi a quelli che originariamente
costituivano il muro, con riferimento ai manufatti presenti nelle vicinanze. Il beneficiario si
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impegna a mantenere il manufatto in buone condizioni per almeno 10 anni dalla data di
presentazione della domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale.
Sono ammesse a finanziamento opere finalizzate al ripristino e riadattamento di muretti a secco e
terrazzamenti che prevedano interventi per una lunghezza minima pari a 5 metri e per una
volumetria di intervento non inferiore a 2,5 mc.
Nel caso in cui si realizzassero interventi di ingegneria naturalistica, questi dovranno rispettare i
criteri previsti nel Manuale per l’ingegneria naturalistica della Regione Lazio.
Azione 2) Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica
Tipologia 2.1. - Realizzazione o recupero di piccoli invasi (stagni, pozze, laghetti, ecc.) e fontanili
per la ricostituzione di habitat naturali favorevoli alla diffusione di vegetazioni acquatiche ed alla
vita ed alla riproduzione della fauna selvatica ed in particolare degli uccelli.
Intervento 2.1.A. - Piccoli invasi: laghetti, stagni, pozze
Gli invasi devono avere una profondità massima compresa tra 0,50 metri e 2 metri, una superficie
minima di 25 m² e massima di 2000 m² e devono inoltre essere realizzati in zone dove la morfologia
del territorio e la natura litologica del suolo favorisce la presenza e la raccolta di acqua in superficie
o comunque di una vena d’acqua.
Gli invasi non possono essere dislocati su terreni in frana anche quiescente. Lungo le sponde deve
essere previsto almeno un accesso degradante per la fauna, con una pendenza inferiore al 25%. La
sistemazione delle sponde in terra deve essere realizzata preferibilmente con interventi di ingegneria
naturalistica, realizzati adottando i criteri previsti nel Manuale per l’ingegneria naturalistica della
Regione Lazio. Al fine di garantire un miglior inserimento paesaggistico delle tipologie di opere è
opportuno, sia in caso di realizzazione che di recupero, conferire alle medesime una forma “non”
geometrica e provvedere alla messa a dimora di specie arboree, arbustive, erbacee, appartenenti alla
flora autoctona. Gli interventi devono essere rigorosamente tutelati, vietandone l’accesso agli
animali da allevamento.
In caso di realizzazione la localizzazione dell’intervento deve essere a una distanza non inferiore a
100 metri da fabbricati.
Intervento 2.1.B. - Fontanili
Ai fini del presente bando, sono definiti fontanili le escavazioni artificiali per captare le acque delle
risorgive naturali o alimentate da acquedotti rurali.
L’intervento prevede la realizzazione e/o il recupero ambientale e funzionale dei fontanili.
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Si dovranno rispettare le tipologie tradizionali e, in caso di recupero, laddove rilevante, è necessario
considerare anche il valore storico-culturale di tali elementi.
Sia in caso di realizzazione ex novo sia in caso di recupero di opere esistenti:
non devono essere effettuati movimenti terra se non quelli strettamente necessari allo
-
scavo;
non si dovrà procedere al drenaggio e all’eliminazione dell’alimentazione della zona
-
umida a valle dei fontanili;
per il muro di contenimento e per la piattaforma circostante il fontanile, deve essere
-
utilizzato materiale lapideo locale, e si deve rilasciare, laddove possibile, a valle dei fontanili
un’area naturale non impermeabilizzata;
nelle pareti e nei muretti di contenimento di vasche e fontanili, si devono lasciare
-
spazi non cementati, come rifugio per gli anfibi;
il collante utilizzato per la riparazione delle lesioni e l’impermeabilizzazione del
-
fontanile dovrà ottemperare a requisiti di atossicità.
E’ auspicata la realizzazione di una modesta opera per il convogliamento delle acque nel terreno
provenienti dal “troppo pieno” dei fontanili, da effettuarsi a partire dalla porzione a valle della
piattaforma con funzione di rampa d’accesso per gli anfibi.
Le opere dovranno essere realizzate preferibilmente con interventi di ingegneria naturalistica,
realizzati adottando i criteri previsti nel Manuale per l’ingegneria naturalistica della Regione Lazio.
Per tutti gli interventi previsti dalla tipologia 2.1, oltre a quanto già previsto:

devono essere utilizzate tecniche e materiali tradizionali;

è vietata la pulizia con sostanze chimiche e la stessa deve essere realizzata,
preferibilmente, evitando lo svuotamento totale. Se lo svuotamento totale risultasse inevitabile,
parte del materiale naturale di fondo e della vegetazione devono essere conservati e reimmessi
al termine dei lavori.
Tipologia 2.2. - Riqualificazione di zone umide diffuse lungo le rive di corpi idrici o nella matrice
agricola.
Per zone umide s’intendono le paludi e gli acquitrini, le torbe oppure i bacini, naturali o artificiali,
permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le
distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri, così come
definite dalla “Convenzione internazionale relativa alle zone umide di importanza internazionale,
soprattutto come habitat degli uccelli acquatici” (Convenzione RAMSAR).
Gli interventi dovranno assicurare:
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-
livelli minimi idrici anche con la creazione di opportuni manufatti idraulici;
-
la risagomatura delle sponde e dei fondali al fine di ricreare microhabitat di interesse faunistico;
-
il ripristino e il controllo della vegetazione palustre con formazione anche di
fasce sufficientemente estese di canneto e modellamento delle stesse con tagli, non a raso, per
parcelle a rotazione, in modo da favorire la formazione di anse e canaletti interni;
-
la costituzione, il ripristino e/o la conservazione di collegamenti con siepi e
filari tra la zona umida considerata e altri biotopi interattivi presenti nell’intorno (bacini, canali,
corsi d’acqua minori o l’asta fluviale principale).
L’eventuale riqualificazione di invasi deve essere realizzata con tecniche compatibili con le
peculiarità del sito interessato, tenendo conto della funzione delle zone umide in relazione ai
popolamenti naturali dell’avifauna.
Devono essere realizzate in zone dove la morfologia del territorio e la natura litologica del suolo
favoriscano la presenza di acqua in superficie e in assenza di fenomeni franosi anche quiescenti.
Deve essere prevista la presenza di isole affioranti, con rive degradanti e zone fangose semiaffioranti adatte all’alimentazione, alla sosta ed alla riproduzione della fauna selvatica. Le specie
vegetali erbacee, arbustive ed arboree utilizzate devono essere quelle tipiche degli ambienti ripariali
nelle condizioni fitoclimatiche e pedologiche della stazione d’impianto e, nelle aree dei siti della
Rete Natura 2000, in cui sono tutelati ambienti ripariali, quelle che caratterizzano tali habitat.
Le sponde devono essere prevalentemente degradanti, con una pendenza inferiore al 25%, e la loro
sistemazione deve essere realizzata preferibilmente con interventi di ingegneria naturalistica,
realizzati adottando i criteri previsti nel Manuale per l’ingegneria naturalistica della Regione Lazio.
L’estensione minima della zona umida dove di effettua l’intervento è di 0,3 ettari.
Per tutti gli interventi previsti dalle tipologie 2.1 e 2.2, oltre a quanto già previsto:

in caso di recupero, devono essere realizzate opere che sfavoriscano eventuali specie
aliene e gli interventi dovranno essere eseguiti tenendo comunque conto prioritariamente delle
esigenze ecologiche delle specie di anfibi, sia riguardo la tempistica del cantiere, sia nelle
modalità di realizzazione;

è vietato eseguire interventi di recupero e interventi che richiedano l’interruzione di
approvvigionamento di acqua nel periodo gennaio-giugno e comunque nel periodo di
riproduzione delle specie anfibie presenti;

sono vietati la cattura o il prelievo di individui o uova di qualunque specie zoologica
a qualunque stadio di sviluppo. Tale divieto non si applica nei casi in cui la cattura e
traslocazione sia temporanea, con successiva ritraslocazione nel medesimo sito, per interventi di
restauro. Tale divieto non si applica inoltre ai ricercatori muniti di specifica autorizzazione,
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rilasciata unicamente per fini di studio e ricerca scientifica, che individui specie e quantitativi
asportabili.
Azione 3) Creazione di strutture per la diffusione e l’osservazione della fauna selvatica
Tipologia 3.1. -
Realizzazione, restauro o ripristino di strutture e manufatti per la
gestione e l’incremento della fauna selvatica ed il riparo delle specie selvatiche
Intervento 3.1.A. – Siti di ricovero e riproduttivi artificiali, barriere, dissuasori e
passaggi/attraversamenti per la fauna selvatica
Sono ammesse a finanziamento le seguenti strutture:
a) Nidi e ripari per uccelli e mammiferi;
b) Barriere, dissuasori acustici e luminosi e passaggi/attraversamenti, che permettano alla fauna
selvatica di evitare l’attraversamento di carreggiate.
Dovranno essere localizzati in aree a media ed alta idoneità ambientale, cioè in habitat che possano
supportare la presenza stabile della specie o in habitat per essa ottimali.
Inoltre gli interventi devono essere specie-specifici, cioè con caratteristiche tipologiche e numeriche
adeguate alle specie per le quali si realizzano le strutture.
I nidi ed i ripari per uccelli e mammiferi potranno essere realizzati solo per le specie di fauna
selvatica di cui alla L. n. 157/92.
Gli interventi di cui alla precedente lettera a) non sono ammessi per specie che arrecano danni alle
attività agro-pastorali e che sono, nel contempo, specie diffuse e abbondanti secondo il livello di
rischio indicato attraverso il sistema di classificazione dell’International Union for Conservation of
Nature (IUCN) (quali ad esempio cinghiali, corvidi, storni, etc).
I passaggi/attraversamenti dovranno essere realizzati in maniera idonea a garantire un facile accesso
della fauna.
In caso d’installazione di bat-box, queste dovranno essere posizionate ad almeno 3-4 metri dal
suolo, lontano da fonti luminose notturne.
Intervento 3.1.B. – Strutture e manufatti per la conservazione ex-situ di specie di fauna
selvatica
Possono essere realizzati strutture e manufatti per la conservazione ex-situ di specie per le quali ci
siano Piani d’Azione regionali o nazionali che prevedono tali interventi di conservazione.
Gli interventi di conservazione ex-situ possono essere realizzati anche per altre specie purché
l’intervento sia approvato dalla competente Area della Direzione Regionale Infrastrutture,
Ambiente e Politiche Abitative.
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Le gabbie, le voliere, i terrari, i recinti e tutte le strutture ed i manufatti devono essere speciespecifici.
Le strutture devono avere dimensioni e caratteristiche tali da garantire il benessere degli animali che
dovranno ospitare.
Per la realizzazione e la gestione delle strutture e dei manufatti, il beneficiario dovrà conformarsi a
quanto prescritto dagli Enti gestori dell’area in cui ricade l’intervento.
Tipologia 3.2. - Creazione di strutture per realizzare punti di osservazione degli uccelli e
della fauna selvatica, per la realizzazione e ristrutturazione di sentieri e piazzole per escursioni
naturalistiche, per la realizzazione di cartellonistica
Intervento 3.2.A. – Realizzazione e ristrutturazione di sentieri e piazzole per escursioni
naturalistiche
E’ ammessa a finanziamento la realizzazione e la ristrutturazione di sentieri naturalistici a fondo
naturale, attrezzati, con apposita tabellazione, con aree di sosta e punti predisposti per
l’osservazione, che si articolano in zone di particolare interesse botanico, faunistico, geologico,
speleologico, ecc.
Nel caso di nuova realizzazione, i sentieri devono avere una larghezza minima di 0,5 metri e
massima di 1 metro e lunghezza minima di 100 metri.
Nel caso di nuova realizzazione di sentieri accessibili a persone con disabilità temporanee o
permanenti:
-
deve essere prevista, per il tracciato, una larghezza minima di 0.90 metri e massima di 1.50
metri;
-
devono essere installati dei parapetti/mancorrenti dove necessario per la sicurezza (con altezza
di almeno 90 cm);
-
il fondo calpestabile dovrà essere in terra compattata o stabilizzata, pietra macinata fina o
ghiaietto superficiale;
-
la pendenza longitudinale del tracciato non deve essere maggiore del 5%, con soste in piano
ogni 30 metri;
-
la pendenza trasversale del tracciato non deve essere maggiore del 2%, per un massimo di 15
metri;
-
devono essere previste ogni 60-90 metri delle aree di soste attrezzate (panche, tettoie, pannelli
informativi);
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Qualora si realizzassero interventi di ristrutturazione, la stessa deve riguardare tratti, non
necessariamente contigui, di almeno 100 metri e i sentieri devono mantenere inalterati i tracciati, le
larghezze, le sezioni ed i profili.
Sia nel caso di interventi di nuova realizzazione che di ristrutturazione di sentieri:
- non devono essere effettuati sbancamenti o alterazioni che compromettano la stabilità dei terreni.
- per costituire il fondo del sentiero potranno essere utilizzati, dove strettamente necessario,
passerelle di legno e materiale lapideo reperito in loco, nel caso in cui quest’ultimo non fosse
disponibile si dovranno utilizzare esclusivamente litotipi locali.
- eventuali tagli di vegetazione si devono limitare a quelli strettamente indispensabili a consentire
il passaggio.
- nel caso in cui si realizzassero interventi di ingegneria naturalistica, questi dovranno rispettare i
criteri previsti nel Manuale per l’ingegneria naturalistica della Regione Lazio.
- per l’esecuzione dei lavori devono essere scelti periodi differenti da quelli della riproduzione
delle specie di fauna presenti.
- tutto il sistema della cartellonistica accessorio ai sentieri dovrà essere realizzato in legno, con
legname di provenienza locale o proveniente da gestione forestale sostenibile (certificato PEFC o
FSC) e le parti lignee a contatto con il terreno dovranno essere di legno robusto, trattate in modo
che l’acqua non venga assorbita, e qualsiasi parte metallica utilizzata deve essere trattata per
garantirne la durata nel tempo ed evitare che arrugginisca.
La tabella di inizio sentiero, deve contenere almeno le seguenti informazioni:

nome del sentiero

tempo di percorrenza

dislivello

eventuali punti acqua

classe di difficoltà

condizioni del sentiero per quanto riguarda l’accessibilità

informazioni relative alla sicurezza e al soccorso in caso di incidente, secondo la
normativa
vigente.
Ogni sentiero deve essere inoltre dotato obbligatoriamente delle seguenti tabelle:
Tabella di presentazione - da porre presso ciascun ingresso del tracciato, con sintesi delle
caratteristiche ecologiche del tracciato e consigli specifici per la percorrenza e una mappa del
tracciato in scala su base CTR Lazio.
Tabella di vegetazione, flora e fauna - da porre in corrispondenza di ciascuna vegetazione principale
incontrata lungo il tracciato, evitando ripetizioni. In tali cartelli dovranno essere illustrate le
vegetazioni e le principali specie di fauna e di flora che si potrebbero incontrare.
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Possono essere previste inoltre ulteriori tabelle paesaggio (in corrispondenza di ciascun punto
panoramico, con descrizione ecologica, geologica e geomorfologica) e tabelle flora (per ciascun
elemento floristico principale, evitando ripetizioni sul medesimo sentiero).
La segnaletica verticale ed orizzontale da apporre lungo il sentiero, definita in sede di progettazione,
dovrà essere conforme ai Piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 o alle indicazioni degli
Enti pubblici gestori delle aree naturali protette.
Nel caso in cui non sia stato predisposto il Piano di gestione si dovrà fare riferimento alle
indicazioni contenute nell’Allegato A del “Protocollo d’intesa per l’adozione di criteri condivisi
nella realizzazione della segnaletica dei sentieri nel sistema delle aree protette” sottoscritto dal Club
Alpino Italiano (CAI) e dalla Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali (Federparchi),
consultabile
sul
sito:
www.cai.it/fileadmin/documenti/Convenzioni/Protocollo_d_intesatra_CAI_e_Federparchi_per_l_ad
ozione_di_criteri_condivisi_nella_realizzazione_segnaletica_sentieri.pdf
Tutti gli elementi costituenti le aree di sosta (panchine, tavoli, etc.) lungo i sentieri dovranno essere
realizzati con l’impiego di materiali naturali (legno, pietre naturali e locali, etc.) e con ancoraggi
fissi al terreno. Il legname deve essere di provenienza locale, le parti lignee a contatto con il terreno
dovranno essere di legno robusto, trattate in modo che l’acqua non venga assorbita, e qualsiasi parte
metallica utilizzata deve essere trattata per garantirne la durata nel tempo ed evitare che
arrugginisca.
Intervento 3.2.B. - Realizzazione di cartellonistica ai fini dell’educazione naturalistica
Sono ammesse a contributo le seguenti tipologie di cartello:
- cartellonistica direzionale
- cartellonistica tematica
- cartellonistica di divieto/prescrizione
La scelta dei materiali e le modalità di realizzazione ed installazione della cartellonistica sul
territorio dovranno essere volti a minimizzare l’impatto ambientale.
- Tutto il sistema della cartellonistica dovrà essere realizzato in legno, con legname di provenienza
locale ed le parti lignee a contatto con il terreno dovranno essere di legno robusto trattate in
modo che l’acqua non venga assorbita.
I supporti e i piani di lettura devono essere idonei all’applicazione di pellicole o lastre e dovranno
avere caratteristiche di accessibilità e leggibilità adeguate anche a
persone con disabilità
temporanee o permanenti.
I caratteri tipografici utilizzati devono essere il più possibile leggibili e comprensibili.
Sono ammessi a contributo la progettazione dei contenuti, delle schede informative, dei testi, del
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logo e l’elaborazione grafica delle informazioni, nel limite massimo delle spese generali.
Per gli interventi 3.2.A. e 3.2.B.:
-
le informazioni dovranno essere riportate in lingua italiana, in lingua inglese e in linguaggio
Braille.
-
devono essere utilizzate vernici ed impregnanti a base di acqua sia per la segnaletica che per
le strutture in legno.
Intervento 3.2.C. - Strutture per la realizzazione di punti di osservazione degli uccelli e della
fauna selvatica (capanne, altane, torri di osservazione, etc.)
La dimensione massima delle strutture realizzate deve essere di 25 m².
Le strutture per la realizzazione di punti di osservazione dovranno essere realizzate impiegando
materiali che si inseriscono armonicamente nell’ambiente quali, ad esempio, legno trattato al
naturale, canne/cannicciati, etc.
Non è consentito l’utilizzo di leganti e malte cementizie, ad esclusione di quelli strettamente
necessari per gli interventi di stabilizzazione e ancoraggio a terra delle strutture.
Compatibilmente con l’area oggetto di intervento e con le strutture realizzate, bisogna dotare tali
strutture di una rampa d’accesso per persone con disabilità temporanee o permanenti.
In ogni caso è vietato l’uso di materiali che provochino un significativo impatto ambientale anche in
termini di impatto visivo e, sia nella fase di realizzazione degli interventi, sia durante la gestione
degli stessi, è fatto obbligo di adoperare tutte le cautele e gli accorgimenti utili al fine di non
arrecare disturbo alla fauna presente, con particolare riguardo all’avifauna nidificante.
Nel caso di strutture finalizzate all’accesso al pubblico, lo stesso dovrà essere pianificato
considerando le necessità di salvaguardare i cicli riproduttivi della fauna stanziale e migratoria.
Tipologia 3.3. - Realizzazione di strutture e manufatti per garantire una coesistenza tra la fauna
selvatica e le attività produttive agro-pastorali e prevenire i danni causati dalla fauna selvatica
Intervento 3.3.A. - Strutture e manufatti per la prevenzione dei danni causati dalla fauna
selvatica alle attività produttive agro-pastorali
Sono ammesse a finanziamento le seguenti strutture e manufatti:
1) Recinzioni elettrificate per i danni da predazione da lupo
Le recinzioni devono essere realizzate secondo le indicazioni contenute nella Collana Risorse
Naturali “Tecniche, strategie e strumenti per la protezione dei danni da predatori al patrimonio
zootecnico” consultabile sul sito www.canislupus.it/Public/libro%20prevenzione.pdf.
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Lungo la recinzione, ad intervalli adeguati, dovrà essere apposta una segnaletica di pericolo
costituita da cartelli di dimensioni minime di 200x100 millimetri. Tale segnaletica, di colore giallo,
deve
riportare
l’iscrizione
indelebile,
in
colore
nero,
“ATTENZIONE
RECINTO
ELETTRIFICATO”.
2) Recinzioni metalliche per i danni da predazione da lupo
Possono essere installate esclusivamente per la protezione degli stazzi notturni.
Nel caso in cui la recinzione venga installata per la protezione di bovini, la superficie disponibile
per capo non dovrà essere inferiore ad 8 mq e non superiore a 12 mq.
Nel caso in cui la recinzione venga installata per la protezione di ovi-caprini, la superficie
disponibile per capo non dovrà essere inferiore a 3 mq e non superiore ai 4,5 mq.
Il dimensionamento dei recinti è riferito alla media della consistenza di stalla riportata sul registro
di stalla (circolare 28 luglio 2005 del Ministero della Salute) calcolata in riferimento ai tre anni
precedenti la presentazione della domanda di aiuto.
Tali recinzioni devono essere realizzate secondo le indicazioni relative alle recinzioni “tradizionali”
contenute nella Collana Risorse Naturali della Provincia di Firenze “Tecniche, strategie e strumenti
per la protezione dei danni da predatori al patrimonio zootecnico” consultabile sul sito
www.canislupus.it/Public/libro%20prevenzione.pdf.
Tali recinzioni potranno essere ammesse a finanziamento esclusivamente nel caso in cui nei tre anni
precedenti la domanda di aiuto siano stati accertati, ai sensi della L.R.17/95 e ss. mm. e ii. e della
L.R. 29/97 e ss. mm. e ii., danni da predazione da lupo nel territorio comunale sul quale sarà
installata la recinzione metallica o nei Comuni limitrofi.
3) Recinzioni elettrificate per i danni da ungulati
Tali recinzioni devono essere realizzate secondo le indicazioni contenute nell’edizione numero 68
del 2011 del “Manuali e Linee guida - Impatto degli Ungulati sulle colture agricole e forestali:
proposta per linee guida nazionali” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(ISPRA) e nelle “Linee guida sulla gestione del Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette” del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l’Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), consultabili sul sito
www.isprambiente.gov.it.
Lungo la recinzione, ad intervalli adeguati, dovrà essere apposta una segnaletica di pericolo
costituita da cartelli di dimensioni minime di 200x100 millimetri. Tale segnaletica, di colore giallo,
deve
riportare
l’iscrizione
indelebile,
in
colore
ELETTRIFICATO”.
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nero,
“ATTENZIONE
RECINTO
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4) Recinzioni metalliche per i danni da cinghiale
Tali recinzioni devono essere realizzate in “rete a maglia rettangolare” o “da allevamento” secondo
le indicazioni contenute nell’edizione numero 68 del 2011 del “Manuali e Linee guida - Impatto
degli Ungulati sulle colture agricole e forestali: proposta per linee guida nazionali” dell’Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e nelle “Linee guida sulla gestione del
Cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(ISPRA), consultabili sul sito www.isprambiente.gov.it.
Le recinzioni metalliche possono essere installate esclusivamente per la prevenzione dei danni alle
colture orticole, frutteti, vigneti e vivai e solo nel caso in cui nei tre anni precedenti la domanda di
aiuto siano stati accertati, ai sensi della L.R.17/95 e ss. mm. e ii. e della L.R. 29/97 e ss. mm. e ii.,
danni da cinghiale nel territorio comunale sul quale sarà installata la recinzione metallica o nei
Comuni limitrofi.
Se le recinzioni tracciano una linea chiusa possono delimitare una superficie massima di 5 ha per
ogni corpo aziendale e comunque non superiore al 70% della superficie aziendale (SAU).
Se le recinzioni tracciano una linea aperta la lunghezza massima della recinzione è di 3000 mt.
5) Recinzioni elettrificate per i danni da orso
Tali recinzioni devono essere realizzate secondo le indicazioni contenute nel Vademecum tecnico
“Le recinzioni elettrificate – Per la Protezione di bestiame, apiari e colture – Componenti,
Installazione e Manutenzione” del Progetto Life Arctos, consultabile sul sito
www.life-arctos.it/documenti/d2_vademecum_recinzioni_web.pdf.
Lungo la recinzione, ad intervalli adeguati, dovrà essere apposta una segnaletica di pericolo
costituita da cartelli di dimensioni minime di 200x100 millimetri. Tale segnaletica, di colore giallo,
deve
riportare
l’iscrizione
indelebile,
in
colore
nero,
“ATTENZIONE
RECINTO
ELETTRIFICATO”.
6) Protezioni individuali per piante
Sono ritenute ammissibili a finanziamento nell’ambito del presente intervento protezioni individuali
di dimensioni adeguate alla pianta da proteggere.
Ulteriori tipologie di recinzioni elettrificate possono essere ammesse a finanziamento nel caso in
cui tali tipologie risultino efficaci e ritenute idonee da enti e istituti scientifici.
Le strutture mobili, per la prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica, possono essere
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messe in opera o in funzione anche nei soli periodi in cui è necessaria la protezione delle attività
produttive agro-pastorali.
Pertanto, nel caso di interventi realizzati da imprenditori agricoli singoli ed associati, le strutture
potranno essere dislocate in ragione dell’esigenza su uno o più appezzamenti nell’ambito dell’intera
superficie aziendale e nel caso di interventi realizzati da Enti pubblici su uno o più appezzamenti
nell’ambito dell’intera area gestita dell’Ente stesso.
ARTICOLO 7
Spese ammissibili
Azione 1) Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale
Sono ritenuti ammissibili a finanziamento, nell’ambito della presente azione, investimenti materiali
per:
Tipologia 1.1. - Ripristino (recupero vuoti e fallanze) o impianto di siepi, filari, boschetti e
altri elementi idonei alla riproduzione, al rifugio e alla protezione di specie selvatiche
Per tutti gli interventi previsti nella presente tipologia, le spese ammesse a finanziamento sono
le seguenti:
- analisi del terreno;
- relative all’acquisto di materiali e ai lavori di preparazione del terreno e di allestimento degli
impianti (lavorazioni agronomiche per la preparazione del terreno, tracciamento filari,
apertura buche, concimazione di fondo, pacciamatura, tutori, utilizzo di apparati di difesa
per le piante, etc.);
- impianti d’irrigazione;
- acquisto del materiale vegetale arbustivo ed arboreo, corredato da certificazione d’origine e
fitosanitaria, quando prevista.
Tipologia 1.2. - Ripristino e riadattamento di muretti a secco e terrazzamenti.
Le spese ammesse a finanziamento sono:
- ripulitura del terreno;
- parziale demolizione e ricostruzione di parti del manufatto;
- acquisto, trasporto e messa in opera del materiale costruttivo necessario al ripristino e
riadattamento dei muretti a secco e dei terrazzamenti.
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Azione 2) Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica
Sono ritenuti ammissibili a finanziamento, nell’ambito della presente azione, investimenti materiali
per:
Tipologia 2.1. - Realizzazione o recupero di piccoli invasi (stagni, pozze, laghetti, ecc) e
fontanili
Intervento 2.1.A. - Piccoli invasi: laghetti, stagni e pozze
Le spese ammesse a finanziamento sono le seguenti:
- preparazione del terreno (scavi, ripulitura, etc.);
- sistemazione delle sponde in terra;
- opere di raccolta delle acque superficiali;
- acquisto del materiale vegetale arbustivo e arboreo corredato da certificazione d’origine e
fitosanitaria, quando prevista.
- messa a dimora di specie arboree e arbustive appartenenti alla flora autoctona;
- messa a dimora di specie erbacee poliennali appartenenti alla flora autoctona.
Intervento 2.1.B. - Fontanili
Le spese ammesse a finanziamento sono:
- lavori di realizzazione del fontanile;
- lavori di ripristino della funzionalità della testa e/o dell’asta del fontanile;
- operazioni necessarie a consentire il deflusso delle acque;
- interventi di stabilizzazione delle sponde;
- interventi di riequipaggiamento vegetazionale laddove carente;
- analisi del terreno e/o eventuale analisi dei materiali derivanti dalla pulizia dei fontanili
per valutarne le modalità di smaltimento.
Tipologia 2.2. - Riqualificazione di zone umide diffuse lungo le rive di corpi idrici o nella
matrice agricola
Le spese ammesse a finanziamento sono le seguenti:
- sistemazione delle sponde in terra;
- realizzazione e/o riprofilatura delle sezioni idrauliche di canali di deflusso, emissari ed
immissari;
- opere di distribuzione delle acque all’interno dell’area destinata a zona umida comprensive
di eventuali scavi per rimodellare il terreno;
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- arginelli perimetrali di contenimento delle acque, che interrompono la rete scolante esistente
favorendo la permanenza ed il ristagno delle acque meteoriche per il loro contenimento;
- chiuse atte ad assicurare il ricambio ed evitare eccessivi e repentini innalzamenti del livello
dell’acqua in caso di pioggia durante il periodo riproduttivo dell’avifauna;
- acquisto e messa a dimora di specie arboree ed arbustive appartenenti alla flora autoctona;
- acquisto e messa a dimora di specie erbacee poliennali appartenenti alla flora autoctona.
Azione 3) Creazione di strutture per la diffusione e l’osservazione della fauna selvatica
Sono ritenuti ammissibili a finanziamento, nell’ambito della presente azione, investimenti materiali
per:
Tipologia 3.1. - Realizzazione, restauro o ripristino di strutture e manufatti per la gestione e
l’incremento della fauna selvatica ed il riparo delle specie selvatiche
Per tutti gli interventi previsti nella presente tipologia, le spese ammesse a finanziamento sono
le seguenti:
- spese per l’acquisto di attrezzature e spese per la costruzione di strutture funzionali alla
realizzazione di barriere, dissuasori e passaggi/attraversamenti per la fauna selvatica;
- spese per acquisto ed installazione di ripari e nidi artificiali;
- spese per la realizzazione di strutture e manufatti per la conservazione ex-situ di fauna
selvatica.
Tipologia 3.2. - Creazione di strutture per realizzare punti di osservazione degli uccelli e
della fauna selvatica, per la realizzazione e ristrutturazione di sentieri e piazzole per
escursioni naturalistiche, per la realizzazione di cartellonistica.
Per tutti gli interventi previsti nella presente tipologia, le spese ammesse a finanziamento sono
le seguenti:
-
spese per la realizzazione di strutture (capanne, altane, torri di osservazione, etc) funzionali
all’osservazione
della
fauna
e
al
miglioramento
della
fruibilità
complessiva
dell’allestimento;
-
spese per l’acquisto e la realizzazione di cartellonistica;
-
spese per la realizzazione e ristrutturazione di sentieri e piazzole per escursioni
naturalistiche, quali:

spese relative al taglio straordinario della vegetazione per la realizzazione dei sentieri e la
messa in opera di attrezzature;

spese per la ripulitura straordinaria di sentieri esistenti o dismessi;
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
Bando pubblico Misura 216
spese per la realizzazione di strutture in legno per la messa in sicurezza del tracciato del
sentiero (parapetti, mancorrenti, etc.);

spese per l’acquisto degli elementi costituenti le aree di sosta (panchine, tavoli, etc.);

spese per l’acquisto e per la realizzazione di tabelle;

spese per l’adeguamento di sentieri con opere minime in legno, ove possibili, per l’accesso
a persone con disabilità temporanee o permanenti.
Tipologia 3.3. - Realizzazione di strutture e manufatti per garantire una coesistenza tra la
fauna selvatica e le attività produttive agro-pastorali e prevenire i danni causati dalla fauna
selvatica
Intervento 3.3.A. - Strutture per la prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica
alle attività produttive agro-pastorali
Le spese ammesse a finanziamento sono:
- lavori di ripulitura del terreno nell’area su cui verranno istallate le recinzioni;
- acquisto e messa in opera di recinzioni metalliche, recinzioni elettrificate e materiali
connessi alla protezione delle colture e degli allevamenti dai danni da fauna selvatica;
- acquisto e messa in opera di protezioni individuali per piante.
Per tutte le tipologie di intervento non sono ammissibili le spese per:
- acquisto, a qualsiasi titolo, di piante erbacee annuali e loro messa a dimora;
- acquisto di dotazioni usate;
- spese amministrative e per il personale;
- opere di manutenzione ordinaria;
- IVA, imposte e tasse, come previsto dall’art. 40 del documento “Allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008”.
Per tutte le tipologie di intervento la decorrenza per l’ammissibilità delle spese è disciplinata
dall’art. 10 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”.
ARTICOLO 8
Spese generali
Per tutte le tipologie di intervento, così come previsto dall’art.39 del documento “Allegato 1 alla
D.G.R. n.412/2008”, le spese generali (progettazione, consulenze, pubblicità, analisi del terreno,
etc.) sono ammissibili se direttamente connesse all’iniziativa finanziata e necessarie per la sua
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preparazione o esecuzione e possono costituire al massimo il 10% del costo totale dell’investimento
complessivo ammissibile. I beneficiari dovranno dettagliare analiticamente le voci di spesa
ricomprese nelle spese generali.
ARTICOLO 9
Documentazione
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità alla data di
presentazione della domanda stessa. La documentazione richiesta al momento della presentazione della
domanda, oltre a quella riportata nel modello unico di domanda (MUD) ed il fascicolo di misura, è la
seguente:
Documentazione amministrativa
Nel caso di Imprenditori Agricoli singoli o in forma giuridica di società di persone
Dichiarazione ai sensi dell’art. 15 della Legge 183/2011 attestante:
iscrizione alla CCIAA con indicazione del REA;
possesso di Partita IVA;
titolare di posizione INPS e INAIL
Copia del documento di identità del soggetto richiedente il contributo;
Autorizzazione del proprietario del fondo, nel caso di terreni condotti a titolo diverso dalla
proprietà, ad eseguire l’intervento di progetto, nonché contestuale dichiarazione di essere a
conoscenza dei vincoli e degli obblighi assunti dal beneficiario ai sensi del presente bando
pubblico;
Dichiarazione che, per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione della
domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione derivanti da
precedenti finanziamenti pubblici;
Dichiarazione che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti pubblici;
Nel caso di forme giuridiche societarie diverse dalle società di persona e per le cooperative è
necessario presentare:
Atto costitutivo e statuto;
• Deliberazione dell’organo competente con la quale:
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si richiama l’atto costitutivo e/o lo statuto, gli estremi dell’iscrizione all’albo nazionale delle
cooperative, gli estremi dell’iscrizione ai registri della C.C.I.A.A. nell’apposita sezione
speciale;
si approva il progetto ed il quadro economico puntualmente dettagliato dell’intervento;
si assumono gli impegni specificati nel Modello unico di domanda (MUD) e nel fascicolo di
misura;
si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione della
domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione derivanti da
precedenti finanziamenti pubblici;
si dichiara che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti pubblici;
si assume l’impegno per la copertura finanziaria della quota a carico comprensiva dell’IVA
afferente all’importo complessivo dell’investimento richiesto;
si dà atto del possesso dei requisiti richiesti;
• Autorizzazione del proprietario del fondo, nel caso di terreni condotti a titolo diverso dalla
proprietà, ad eseguire l’intervento di progetto, nonché contestuale dichiarazione di essere a
conoscenza dei vincoli e degli obblighi assunti dal beneficiario ai sensi del presente bando
pubblico;
Bilanci degli ultimi tre anni di esercizio;
Per le società di recente costituzione Bilancio dell’ultimo anno depositato in CCIAA, qualora non
fosse ancora stato approvato, dovrà essere presentata la documentazione dalla quale risulti la
situazione contabile relativa al periodo che intercorre tra la data di costituzione e la data di
presentazione della domanda o data prossima alla stessa;
Documentazione equipollente al bilancio di esercizio in caso di imprese non soggette all’obbligo
di presentazione dei bilanci ai sensi della normativa vigente.
Nel caso di Enti pubblici:
Deliberazione dell’organo competente con la quale:
-
si approva il progetto, il suo costo complessivo, il quadro economico di dettaglio, il
cronoprogramma dei lavori e la descrizione di eventuali vincoli insistenti nell’area interessata
dall’intervento;
-
si dichiara di aver titolo di proprietà o di aver titolo a disporre dell’area ove si realizzerà
l’intervento, per un periodo sufficiente a soddisfare i vincoli di destinazione e gli obblighi
assunti;
-
si assumono gli impegni specificati nel MUD (Modello unico di domanda) e nel fascicolo di
misura;
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si assume a carico dell’Ente il cofinanziamento dell’intervento per la quota parte di propria
-
competenza
comprensiva dell’IVA afferente all’importo complessivo dell’investimento
richiesto;
si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione della domanda
-
di
aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione derivanti da precedenti
finanziamenti pubblici;
-
si dichiara che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti pubblici;
si dà atto del possesso dei requisiti richiesti, da specificare dettagliatamente;
si dichiara che l’opera è inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche:
a. nel caso dei Comuni, piano pluriennale delle opere pubbliche, approvato dal Consiglio;
b. per gli Enti pubblici che gestiscono le aree protette, piano pluriennale delle opere
pubbliche, approvato dall’organo competente.
-
si dichiara che l’Ente non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario, che è
stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente
riequilibrato;
-
si nomina il Responsabile del procedimento di cui all’art. 10 del D.lgs. 163/2006 e ss. mm. ii.;
• Autorizzazione del proprietario del fondo, nel caso di terreni condotti a titolo diverso dalla
proprietà, ad eseguire l’intervento di progetto, nonché contestuale dichiarazione di essere a
conoscenza dei vincoli e degli obblighi assunti dal beneficiario ai sensi del presente bando
pubblico.
Documentazione tecnica
Oltre alla documentazione amministrativa sopra descritta, occorre presentare, in allegato alla
domanda, in duplice copia cartacea e su supporto informatico, pena il rigetto della medesima, la
seguente documentazione tecnica:
Nel caso di soggetti pubblici che gestiscono le aree protette e per i Comuni.
progetto esecutivo redatto ai sensi dell’art. 33 D.P.R. 207/2010 (Il quadro economico del
progetto può prevedere, ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. n. 207/2010, per le spese relative ad
eventuali imprevisti, un importo fino ad un massimo del 5% del costo complessivo dei lavori a
base d’asta).
Valutazione d’incidenza, dove prevista, con esito positivo;
Parere relativo agli interventi di conservazione ex-situ, ove previsto, rilasciato dalla competente
Area della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative.
verbali di verifica, validazione ed eseguibilità ai sensi del D.P.R. 207/2010.
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Nel caso di imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
progetto esecutivo, comprensivo di:
-
Relazione
illustrativa,
contenente
almeno
informazioni
circa
l’ubicazione,
le
caratteristiche climatiche, pedologiche ed orografiche del sito, gli obiettivi perseguiti, le
motivazioni alla base delle soluzioni tecniche adottate, la coerenza tra obiettivi, motivazioni e
soluzioni, la coerenza e la compatibilità dell’intervento con la pianificazione vigente e le
immagini fotografiche della zona di progetto, corredate da planimetrie in cui siano indicati i
punti e le angolazioni di scatto delle foto e la data di scatto;
- Relazione tecnica, in cui si evidenzino i tempi di realizzazione (cronoprogramma dei lavori, con
indicazione della data presunta di inizio attività e del tempo ritenuto necessario per la
realizzazione dell’intervento),
- Elaborati grafici degli interventi, con esatta identificazione, attraverso cartografia catastale del
luogo ove si intende realizzare l’intervento;
- Documentazione fotografica;
- Eventuali relazioni specialistiche dell’intervento;
- Quadro economico complessivo;
- Computo metrico estimativo dei lavori, redatto sulla base dei prezziari regionali;
-
Elenco prezzi unitari ed eventuale analisi dei nuovi prezzi;
- Preventivi redatti secondo le modalità previste dal documento “Allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008”
- Piano finanziario dell’investimento proposto, con la specificazione della quota a carico del
richiedente e della relativa fonte finanziaria;
- Piano di Sicurezza e Coordinamento ove necessario.
Ogni richiesta di parere, nulla-osta, autorizzazione e concessione, previste dalla normativa, ai
fini dell’ottenimento dell’immediata cantierabilità;
Richiesta del parere relativo alla Valutazione d’incidenza, dove prevista;
Richiesta del parere relativo agli interventi di conservazione ex-situ, ove previsto, rilasciato dalla
competente Area della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative
Per tutti i beneficiari
Autodichiarazione, ove prevista, in cui sia attesta la consistenza media di stalla riportata sul
registro di stalla (circolare 28 luglio 2005 del Ministero della Salute) calcolata in riferimento ai tre
anni precedenti la presentazione della domanda di aiuto, specificando il codice di stalla;
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Documentazione, ove prevista, rilasciata dall’Ente competente all’accertamento dei danni da
fauna selvatica, che attesti che nei tre anni precedenti la domanda di aiuto siano stati accertati, ai
sensi della L.R.17/95 e ss. mm. e ii. e della L.R. 29/97 e ss. mm. e ii., danni da cinghiale o da lupo
nel territorio comunale sul quale sarà realizzato l’intervento o in comuni limitrofi;
Dichiarazione che attesti l’origine delle piante, ove prevista;
Ogni altra documentazione tecnica utile e necessaria per la definizione tecnico progettuale delle
opere.
Qualora l’area di intervento sia interessata anche da iniziative ricomprese in altre misure/azioni, si
dovranno specificare la tipologia degli interventi previsti e le finalità degli stessi.
Gli elaborati progettuali devono essere sottoscritti da professionisti regolarmente iscritti all’ordine
competente per materia e dovranno essere corredati da una analisi del contesto ambientale relativo
all’area di intervento, redatta da professionisti regolarmente iscritti all’ordine competente per
materia. Nel caso in cui gli interventi oggetto di finanziamento debbano essere realizzati al di fuori
dei periodi di riproduzione di fauna selvatica, l’analisi del contesto ambientale dovrà, inoltre,
attestare la compatibilità degli interventi con i periodi di riproduzione delle specie di fauna presenti
nei siti.
Per eventuali spese per interventi non riportati nelle voci del prezziario pubblicato nei bollettini
ufficiali della Regione Lazio, è necessario adottare una procedura di selezione basata sul confronto
di almeno tre preventivi di spesa così come previsto dal documento “Allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008”.
I preventivi in originale dovranno indicare il prezzo di listino, il prezzo offerto sulla base di
eventuali sconti al netto dell’IVA, la data di consegna e i termini di pagamento. La scelta operata
dal beneficiario sarà giustificata da una specifica relazione, sottoscritta dal tecnico progettista o da
altro tecnico abilitato, nella quale siano riportate disaggregate le singole voci di costo e, per
ciascuna di esse, il prezzo di mercato, con una sintetica motivazione dei criteri seguiti per la scelta
dello stesso.
L’Amministrazione si riserva di verificare la congruità di tali prezzi e la loro effettiva rispondenza a
quelli del mercato attraverso le proprie strutture, ovvero mediante ricorso a professionisti esterni e/o
Istituzioni, Enti od Associazioni operanti nei vari settori.
La documentazione presentata a corredo della domanda, in originale o in copia conforme, deve
essere in corso di validità alla data di presentazione della domanda stessa.
L’amministrazione regionale si riserva di chiedere integrazioni o rettifiche ai documenti prodotti od
integrati. Nel caso di mancato invio di quanto richiesto entro venti giorni dalla data di ricezione
della richiesta di integrazioni o rettifiche, la domanda sarà considerata rinunciata.
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Per tutti i beneficiari, pena l’irricevibilità della domanda di aiuto, sono ritenuti essenziali i seguenti
documenti:
modello unico di domanda;
fascicolo di misura/azione;
Oltre ai documenti sopraindicati sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:
per i soggetti pubblici che gestiscono le aree protette e per i Comuni e per le forme giuridiche
societarie: deliberazione dell’organo competente,con la quale si approva il progetto, prevista nel
presente articolo.
per gli imprenditori Agricoli singoli o in forma giuridica di società di persone: relazione illustrativa o
tecnica, previste nel presente articolo.
La mancanza dei documenti essenziali comporterà l’irricevibilità della domanda di aiuto.
ARTICOLO 10
Limitazioni e vincoli
E’ condizione obbligatoria per l’adesione alla presente Misura la costituzione ed il relativo
aggiornamento del fascicolo unico aziendale come previsto dal D.P.R. n. 503 del 01.12.1999.
Tutti gli interventi devono rispettare le normative ed i provvedimenti vigenti in materia ambientale
e, in relazione allo loro localizzazione, i Piani di gestione, i Piani e i Regolamenti dei Parchi e le
Misure di Conservazione regionali.
Tutti gli interventi dovranno essere realizzati secondo le modalità e le finalità riportate negli
strumenti di gestione ed in particolare nel rispetto delle disposizioni definite per l’elaborazione della
“valutazione di incidenza”, laddove prevista.
Tutti gli interventi realizzati da Enti pubblici devono essere realizzati al di fuori dei centri abitati e
nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente sugli appalti pubblici in tema di lavori,
forniture e servizi
Gli Enti pubblici, per i quali è stato dichiarato il dissesto finanziario e per i quali alla data del
provvedimento di approvazione del progetto non sia intervenuta l’approvazione del piano di
risanamento e dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sono esclusi dai benefici della
presente Misura.
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I soggetti richiedenti che non hanno presentato la domanda di pagamento per l’erogazione del saldo
finale con la rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finanziati
con la presente Misura, nell’ambito della precedente o dell’attuale programmazione, non potranno
avanzare domanda di aiuto ai sensi del presente bando.
Le opere finanziate sono vincolate, sotto forma di vincolo di destinazione d’uso e sotto forma di
impegno di manutenzione, per un periodo non inferiore a 5 anni, a decorrere dalla data di
presentazione della domanda di pagamento del saldo finale, salvo il caso di interventi previsti
dall’Azione 1) Tipologia 2, in cui l’impegno è decennale.
L’agevolazione concessa con il presente bando, pari al 90% dell’investimento ammesso a
finanziamento, non può essere oggetto di ulteriori aiuti pubblici relativi alle stesse opere (non è
consentito il “doppio finanziamento” – art. 54 comma 5 del Reg. CE 1083/2006).
Interventi precedentemente finanziati con fondi pubblici non saranno ammessi ai benefici della
presente Misura se al momento della presentazione della domanda di aiuto sussistono sugli stessi
interventi vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione.
Per quanto concerne le spese sostenute per l’IVA si rinvia a quanto riporta l’articolo 40
dell’”Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, in ogni caso per i soggetti beneficiari del presente bando,
l’IVA, se pur non recuperabile, non costituisce spesa ammissibile.
Tutti gli interventi devono essere realizzati secondo quanto previsto nel presente Bando e per
tutti il termine per l’ultimazione dei lavori è fissato al 30 giugno 2015 e la presentazione della
domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale dovrà avvenire improrogabilmente
entro il 31 agosto 2015. Il mancato rispetto dei termini sopraindicati comporterà la decadenza
totale dell’aiuto e la revoca dei contributi concessi con recupero delle somme eventualmente già
erogate.
I soggetti che aderiscono all’azione 2, per i 5 anni successivi alla data di ultimazione dell’opera,
non possono effettuare nei siti oggetto di intervento:
-
la pratica dell'acquacoltura e della pesca sportiva;
l’immissione, anche temporanea, di qualsiasi specie ittica e l’introduzione di specie animali
e vegetali alloctone;
-
la derivazione di acqua e l’utilizzo per uso agricolo;
-
la dispersione di sostanze dannose per l’ecosistema acquatico (diserbanti, pesticidi, etc…);
-
la costruzione di manufatti (pontili, piattaforme, etc.) ad eccezione di quelli strettamente
necessari ai fini dell’educazione ambientale.
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Il mancato adempimento degli impegni indicati comporterà l’applicazione di riduzioni, esclusioni e
sanzioni così come previsto nella Parte VI del Documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”.
ARTICOLO 11
Obblighi in materia di informazione e pubblicità
Fermo restando quanto disposto dall’art. 46 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”,
qualsiasi materiale informativo, relativo agli interventi di cui alla presente misura (es.
cartellonistica, tabelle di sentieri, etc.), deve contenere i loghi rappresentativi dell’Unione Europea,
della Repubblica Italiana, della Regione Lazio, e nel caso di Enti pubblici beneficiari il logo
rappresentativo degli stessi, come di seguito riportati a titolo esemplificativo:
Logo Ente Beneficiario
In tutto il materiale informativo dovrà inoltre essere riportata la seguente dicitura: “Intervento
finanziato con Fondi dell’Unione Europea - Piano Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 216 –
Sostegno ad Investimenti non produttivi”.
ARTICOLO 12
Agevolazioni previste
Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale, comprensivo di spese generali, pari
al 90% del costo totale dell’investimento ammissibile, con un massimale di investimento stabilito,
per singola azione, in Euro 100.000,00.
I contributi sono corrisposti secondo le modalità di erogazione stabilite nel documento “Allegato 1
alla D.G.R. n.412/2008”.
ARTICOLO 13
Criteri per la selezione delle domande e la formulazione delle
graduatorie di ammissibilità
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Per ciascuna azione della misura sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal
Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener conto ai fini della
predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
Sarà predisposta una unica graduatoria regionale per ciascuna azione di cui si compone la misura,
sino alla concorrenza delle risorse stanziate per l’attuazione del presente bando.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008” viene ribadito
che i requisiti e le condizioni per l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere
posseduti e dimostrati dal richiedente in fase di presentazione della domanda di aiuto.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nelle tabelle che seguono sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità relative in
funzione dei quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nelle graduatorie di
ammissibilità.
Tabella Criteri Selezione Azione 1
CRITERI DI SELEZIONE
PRIORITA'
RELATIVE
CODICE
CRITERIO DI SELEZIONE
1 Inp
Aziende ricadenti nella Rete Natura 2000 e nelle Aree
Naturali Protette
30
2 Inp
Aziende ricadenti in aree D
30
2 Inp bis
Zone di pianura come da classificazione ISTAT
20
3 Inp
Ripristino o impianto di siepi, filari,cespugli e boschetti
4 Inp
Ripristino di muretti a secco e terrazzamenti
INDICATORE
Può essere attribuita una
sola priorità tra 3 Inp e 4
Inp
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE DELLA MISURA
PUNTEGGIO
10
20
100
Per i casi di ex-aequo la priorità viene attribuita in funzione dell’età del rappresentante legale dell’impresa, con preferenza
attribuita agli imprenditori più giovani. Per ulteriori casi di ex-aequo la priorità è assegnata alle imprenditrici donne.
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Tabella Criteri Selezione Azione 2
CRITERI DI SELEZIONE
PRIORITA'
RELATIVE
CODICE
CRITERIO DI SELEZIONE
1 Inp
Aziende ricadenti nella Rete Natura 2000 e nelle Aree
Naturali Protette
30
2 Inp
Aziende ricadenti in aree D
30
2 Inp ter
Zone costiere con maggior transito di migratori
20
5 Inp
Realizzazione o recupero di piccoli invasi
7 Inp
Riqualificazione di zone umide
INDICATORE
Può essere
attribuita una sola priorità
tra 5 Inp e 7 Inp
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE DELLA MISURA
PUNTEGGIO
10
20
100
Per i casi di ex-aequo, tra Enti pubblici e tra Enti pubblici e soggetti privati, la priorità viene attribuita in funzione del costo
complessivo dell'operazione con priorità per i progetti con un costo totale ammissibile più basso.
Per i casi di ex-aequo, tra soggetti privati, la priorità viene attribuita in funzione dell’età del rappresentante legale
dell’impresa, con preferenza attribuita agli imprenditori più giovani. Per ulteriori casi di ex-aequo la priorità è assegnata alle
imprenditrici donne.
Tabella Criteri Selezione Azione 3
CRITERI DI SELEZIONE
CODICE
CRITERIO DI SELEZIONE
1 Inp
Aziende ricadenti nella Rete Natura 2000 e nelle Aree
Naturali Protette
30
2 Inp
Aziende ricadenti in aree D
30
8 Inp
Realizzazione, restauro o ripristino di strutture e
manufatti per la gestione e l’incremento della fauna
10
9 Inp
Creazione di strutture per realizzazione punti di
osservazione
10 Inp
Strutture e manufatti per coesistenza fauna selvatica e
attività agro-pastorali
PRIORITA'
RELATIVE
INDICATORE
Può essere
attribuita una sola priorità
tra 8 Inp, 9 Inp e 10 Inp
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE DELLA MISURA
PUNTEGGIO
10
20
80
Per i casi di ex-aequo, tra Enti pubblici e tra Enti pubblici e soggetti privati, la priorità viene attribuita in funzione del costo
complessivo dell'operazione con priorità per i progetti con un costo totale ammissibile più basso.
Per i casi di ex-aequo, tra soggetti privati, la priorità viene attribuita in funzione dell’età del rappresentante legale
dell’impresa, con preferenza attribuita agli imprenditori più giovani. Per ulteriori casi di ex-aequo la priorità è assegnata alle
imprenditrici donne.
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ARTICOLO 14
Programmazione finanziaria
L’importo stanziato per l’attuazione del presente bando, distinto per azione, è pari a:
Azione 1. Ripristino e miglioramento di elementi del paesaggio rurale: € 1.600.000,00
Azione 2. Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e paesaggistica: € 1.200.000,00
Azione 3. Creazione di strutture per diffusione e osservazione della fauna selvatica: € 1.200.000,00
L’Amministrazione,
anche
con
provvedimenti
di
natura
dirigenziale,
potrà
procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del Piano
come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza finanziaria nonché in ordine
all’attribuzione di eventuali risorse aggiuntive che si potranno rendere disponibili nelle successive
annualità finanziarie.
ARTICOLO 15
Modalità di rendicontazione della spesa
Per la rendicontazione delle spese sostenute si rimanda a quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla
D.G.R. 412/2008”.
Con particolare riferimento alla domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale, oltre a
quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, per la rendicontazione della spesa, i
beneficiari devono presentare rispettivamente la seguente documentazione:
Per i soggetti pubblici che gestiscono le aree protette e per i Comuni
- provvedimento di approvazione del rendiconto della spesa finale sostenuta per la realizzazione
dell’intervento, comprensivo del certificato di regolare esecuzione, del certificato di ultimazione dei
lavori, del conto finale dei lavori e della relativa relazione di cui agli artt. 200 e 202 del D.P.R. n.
207/2010 e del quadro comparativo tra i lavori previsti e quelli effettivamente realizzati con eventuale
relazione giustificativa;
- elenco dei documenti giustificativi della spesa sostenuta, comprensivo di copia delle fatture quietanzate e
dei mandati di pagamento debitamente quietanzati.
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Per gli imprenditori agricoli, sia in forma di imprese individuali che organizzati in forma
societaria, così come definiti dall’art. 2135 c.c.:
- copia delle fatture quietanzate e relativi documenti di pagamento (bonifico bancario o ricevuta
bancaria, assegni circolari);
- elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei pagamenti effettuati;
- dichiarazione liberatoria del venditore;
- contabilità finale e certificato di regolare esecuzione dei lavori;
- computo metrico analitico consuntivo;
- relazione finale con indicazione degli investimenti realizzati ed il relativo livello di conseguimento
degli obiettivi programmati per la dimostrazione della convenienza economica dell’iniziativa
realizzata, firmata da un tecnico abilitato;
- documentazione fotografica concernente gli investimenti realizzati.
ARTICOLO 16
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente, all’
“Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, con il quale sono state definite le disposizioni attuative per il
trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori
(comprese le modalità attuative sulle varianti e proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle
varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di
aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet
regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 17
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente Bando pubblico si rinvia a quanto stabilito dal
documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito ed alle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni”, le informazioni, relative ai vantaggi economici concessi in attuazione
del presente Bando pubblico, saranno pubblicate nella sezione Trasparenza, Valutazione e Merito –
Amministrazione Aperta del portale regionale.
REGIONE LAZIO - Assessorato Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 72
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 123
"Accrescimento valore prodotti agricoli e forestali". BANDO PUBBLICO.
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OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n.
1698/2005). Misura 123 “Accrescimento valore prodotti agricoli e forestali”. BANDO
PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell‟Assessore all‟Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e
integrazioni, recante norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della
Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente:
“Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l‟articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010
che stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario
della Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo
al finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l‟articolo 29
“disimpegno automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno
automatico della parte di impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo
rurale che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o
per la quale non siano state presentate alla stessa Commissione dichiarazioni di spesa
conformi alle condizioni di cui all‟articolo 26, paragrafo 3 dello stesso regolamento, a
titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di
impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e
successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che
stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per
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quanto riguarda l‟attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le
misure di sostegno dello sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio
2013 contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell‟11
luglio 2012 concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 20072013. Ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a
favore dei programmi di sviluppo rurale (regolamento (CE) 1698/2005) e
determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del fondo di rotazione per
l‟intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del
12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo
agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all‟anno 2014 e modifica il
regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n.
1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell‟anno 2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la
quale è stata approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione
2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15
febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente
“Reg. (CE) 1698/2005. Presa d‟atto dell‟approvazione del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a
ratificare le modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel
corso della sua fase attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto
della revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health
Check” della Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di
Rilancio Economico Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla
Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345 del 17 dicembre
2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter
negoziale con i Servizi della Commissione medesima si è concluso con
l‟approvazione della Commissione UE, come da nota Ref.Ares(2011)1152521
del 27/10/2011;
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 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata
da parte della Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19
aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d‟atto dell‟approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata
sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l‟altro, sono
state approvate le “Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle
Misure del PSR concorrono, secondo percentuali prestabilite, l‟Unione Europea
attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo
di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il Ministero dell‟Economia e Finanze e la
Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del
documento di programmazione, nel quale sono indicate per l‟intero periodo 2007-2013,
ripartite per asse e misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di
spesa pubblica totale;
CONSIDERATO che, in conformità a quanto previsto dall‟articolo 89 del Reg. (CE) n.
1698/2005 e dal programma di sviluppo rurale, possono essere attivati aiuti di stato
integrativi per talune misure di intervento e, tra queste, la misura 123 per la quale sono
autorizzati aiuti aggiuntivi per un ammontare complessivo di euro 15.000.000,00;
DATO ATTO che la Giunta regionale, al fine di garantire la piena e razionale
utilizzazione delle risorse cofinanziate destinate allo sviluppo rurale ha già attivato,
tramite le DD.GG.RR. nn. 564/2009, 308/2010, 401/2010, 185/2011, 208/2012 e
128/2013, procedure c.d. di “overbooking”, in attuazione delle quali è stata autorizzata,
per talune misure „a investimento‟ del PSR, tra cui la misura 123, l‟adozione di
provvedimenti di concessione dei contributi per una quota superiore alle dotazioni
assegnate per l‟attuazione della stessa misura, così da far fronte alle parziali o mancate
realizzazioni degli investimenti ammessi a finanziamento e compensare, nel contempo,
eventuali sottoutilizzazioni di altre misure del programma caratterizzate da bassi
tiraggi finanziari;
DATO ATTO, altresì, che in applicazione delle suddette procedure di “overbooking”
sono stati assunti, nelle precedenti annualità del Programma, impegni contabili sul
bilancio regionale a favore dell‟Organismo Pagatore AGEA per la copertura
finanziaria degli impegni giuridicamente vincolanti da assumere nell‟ambito delle
stesse procedure di “overbooking” ai sensi delle misure a investimento del PSR;
DATO ATTO che la DG AGRI nel Working Document Delegated power QandA del
21 novembre 2013 ritiene “…che un certo overbooking tecnico che porta al pieno
utilizzo della dotazione finanziaria disponibile costituisce normale gestione del
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programma e che gli eventuali importi residui sono ammissibili nel quadro della nuova
dotazione finanziaria.”;
VISTO il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 123 “Accrescimento valore
prodotti agricoli e forestali”, riportato nel documento allegato alla presente
deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto dall‟Area
Produzione Agricole e Zootecniche, Trasformazione, Commercializzazione e
Diversificazione delle Attività Agricole, giusta nota prot. n. 72060 del 06 febbraio 2014;
RITENUTO necessario, al fine di utilizzare pienamente le risorse FEASR assegnate
dall‟Unione Europea per l‟attuazione del programma di sviluppo rurale 2007/2013,
tenuto anche conto delle opportunità offerte dal citato Reg. (UE) n. 335/2013 in tema
di transizione al nuovo periodo di programmazione, impiegare risorse aggiuntive per
l‟attuazione del bando in argomento fino alla concorrenza dell‟importo complessivo di
euro 15.000.000 stanziato nell‟ambito dello stesso;
CONSIDERATO che nei capitoli del bilancio regionale, ed in particolare nei capitoli
di uscita A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE
1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a
amministrazioni centrali”, A12016 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale
2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli
investimenti a altre imprese”, A14127 “Spesa per l’attuazione del Programma Leader
2000/2006 e Asse IV Leader 2007/2013 + quota regionale “overbooking” – contributi
agli investimenti a Amministrazioni Locali” e B12103 “Utilizzazione dell’assegnazione
dello stato per il finanziamento dei regimi di aiuto di cui al DGLS N. 173/98 in materia di
agricoltura e contributi agli investimenti a altre imprese” risultano iscritte somme, sia in
termini di bilancio di competenza 2014, sia in termini di risorse finanziarie iscritte nel
bilancio pluriennale in corrispondenza degli anni 2015 e 2016, per un importo
complessivo più che sufficiente, oltreché per la partecipazione al cofinanziamento
comunitario, anche per sostenere le suddette politiche di “overbooking”;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 123
“Accrescimento valore prodotti agricoli e forestali”, come riportato nel documento
allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
RITENUTO di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale,
Caccia e Pesca, in qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per
l‟adozione degli atti amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il
consolidamento e l‟utilizzo delle risorse attualmente già allocate, in termini di bilancio
di competenza 2014 e pluriennale degli anni 2015 e 2016, nei capitoli A12103, A12106,
A14127 e B12103 del bilancio regionale, la copertura finanziaria degli impegni
giuridicamente vincolanti che saranno assunti in attuazione delle procedure cd. di
“overbooking”, ivi compresi quelli afferenti al bando approvato con la presente
deliberazione;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico le
“Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
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DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 123
“Accrescimento valore prodotti agricoli e forestali”, come riportato nel
documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte
integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico,
le “Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e
integrazioni;
 di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per
l‟adozione degli atti amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il
consolidamento e l‟utilizzo delle risorse attualmente già allocate, in termini di
bilancio di competenza 2014 e pluriennale degli anni 2015 e 2016, nei capitoli
A12103, A12106, A14127 e B12103 del bilancio regionale, la copertura
finanziaria degli impegni giuridicamente vincolanti che saranno assunti in
attuazione delle procedure cd. di “overbooking”, ivi compresi quelli afferenti al
bando approvato con la presente deliberazione.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul
sito internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che
risulta approvato all‟unanimità.
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO
RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 123 azione 1 - 2
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”
Il presente documento si compone di n. 83 pagine compresa la presente
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 113 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
INDICE
-
Articolo 1
Obiettivi e finalità
-
Articolo 2
Ambito territoriale di intervento
AZIONE 1 - “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”
-
Articolo 3
Soggetti beneficiari
-
Articolo 4
Modalità di presentazione delle domande
-
Articolo 5
Termini di presentazione delle domande
-
Articolo 6
Requisiti e condizioni di ammissibilità
-
Articolo 7
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
-
Articolo 8
Documentazione
-
Articolo 9
Agevolazioni previste
-
Articolo 10
Criteri per la selezione delle domande e modalità di formazione
delle graduatorie
-
Articolo 11
Programmazione finanziaria
-
Articolo 12
Modalità di rendicontazione della spesa
-
Articolo 13
Procedure di attuazione
-
Articolo 14
Disposizioni generali
AZIONE 2 - “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali”
-
Articolo 15
Soggetti beneficiari
-
Articolo 16
Modalità di presentazione delle domande
-
Articolo 17
Termini di presentazione delle domande
-
Articolo 18
Requisiti e condizioni di ammissibilità
-
Articolo 19
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
-
Articolo 20
Documentazione
-
Articolo 21
Agevolazioni previste
-
Articolo 22
Criteri per la selezione delle domande e modalità di formazione
delle graduatorie
-
Articolo 23
Programmazione finanziaria
-
Articolo 24
Modalità di rendicontazione della spesa
-
Articolo 25
Procedure di attuazione
-
Articolo 26
Disposizioni generali
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 114 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E
PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
attuativo REG. (CE) n. 1698/05
BANDO PUBBLICO
Misura 123
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”
ARTICOLO 1
Obiettivi e Finalità
La misura introduce un regime di sostegno per le imprese che realizzano investimenti
funzionali all’incremento del valore aggiunto dei prodotti del settore primario agricoloforestale e al miglioramento dell’efficienza delle imprese laziali operanti nella
lavorazione, trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti favorendo, in
particolare, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’introduzione di tecnologie innovative, in
una logica di riduzione degli impatti ambientali.
Gli interventi saranno volti a garantire una maggiore qualificazione dei prodotti, a
sostenere iniziative per la produzione di energia da fonti rinnovabili, a migliorare le
condizioni di protezione dell’ambiente, della sicurezza alimentare, della sicurezza sul
lavoro e per l’igiene ed il benessere degli animali.
La misura dovrà contribuire a sostenere l’integrazione dei soggetti operanti nella filiera,
aumentando il valore aggiunto delle produzioni locali ed i benefici economici per i
produttori di base.
Gli obiettivi operativi che si intendono perseguire sono i seguenti:
 aumentare il valore aggiunto delle produzioni agricole e forestali;
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 115 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
 garantire una adeguata partecipazione ed un miglioramento del reddito per i
produttori di base;
 stabilizzare ed accrescere il livello occupazionale;
 favorire l’ammodernamento ed il potenziamento di impianti di condizionamento,
trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali e la loro
crescita dimensionale;
 favorire la creazione di nuovi prodotti e l’introduzione di innovazioni tecniche e
tecnologiche;
 favorire lo sviluppo di nuove forme di utilizzazione della produzione primaria
quali la produzione di energia rinnovabile da biomasse agricole e forestali, ivi
compreso il recupero e lo smaltimento di sottoprodotti di provenienza agroindustriale;
 favorire l’aggregazione delle produzioni e dell’offerta e l’integrazione dei
soggetti che operano nella filiera, in particolare di quelle legate al territorio,
anche attraverso interventi volti a migliorare la rete logistica;
 incentivare la trasformazione e commercializzazione delle produzioni tipiche e di
qualità certificate in base a sistemi riconosciuti, anche finalizzate alla
rintracciabilità ed etichettatura dei prodotti;
 migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza degli addetti, nonché favorire
l’introduzione di sistemi di gestione o di iniziative che comportino un minor
impatto ambientale anche attraverso interventi di delocalizzazione degli impianti;
Per il perseguimento degli obiettivi proposti la misura è articolata in 2 azioni

Azione 1: Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli

Azione 2: Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali.
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La misura si applica su tutto il territorio regionale.
AZIONE 1 -
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono accedere ai benefici previsti dal presente bando le imprese che svolgono
attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli di cui
all’Allegato I del Trattato- esclusi i prodotti della pesca- e che implementano un piano
di investimenti da realizzare sul territorio regionale coerente con gli obiettivi e le
finalità della misura. Nel caso in cui i prodotti ottenuti dalla trasformazione non siano
compresi nell’allegato I del Trattato, il sostegno è concesso alle condizioni previste
dalla normativa “de minimis” come disciplinate dal Reg. (CE) n. 1998/2006.
L’attività di commercializzazione e/o trasformazione non deve configurarsi quale
attività connessa ai sensi dell’art. 1 comma 1 del D. Lgs. 18 marzo 2001 n. 228 e
successive modifiche e integrazioni.
Sono ammesse all’aiuto:
micro, piccole e medie imprese come individuate ai sensi della Raccomandazione della
Commissione 2003/361/CE e nell’applicazione definita dal Decreto del Ministero delle
Attività Produttive 18 aprile 2005;
imprese intermedie, definite quali imprese cui non si applica l’articolo 2, paragrafo 1
della suddetta raccomandazione che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato
non supera i 200 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43
milioni di euro.
Le suddette condizioni debbono ricorrere al momento della presentazione della
domanda.
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 117 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Il Modello di “Dichiarazione Informazioni relative alla qualifica di PMI” di cui
all’Allegato III al presente Bando, sintetizza, nel rispetto della normativa sopra
richiamata, i parametri e la metodologia per il calcolo della dimensione dell’impresa.
Per la presente azione, il richiedente per accedere al regime di aiuti, dovrà dimostrare di
essere proprietario o di aver titolo a disporre degli immobili ove si realizzerà
l’investimento per una durata residua, a decorrere dal momento della presentazione
della domanda di aiuto, pari ad almeno 7 anni.
Le ditte che hanno già presentato un’istanza a valere sulla Misura 123 azione 1 che, pur
essendo utilmente collocate in graduatoria, non sono state finanziate per carenza di
fondi o che siano state ammesse e finanziate nell’ambito di una progettazione integrata
di filiera decaduta per perdita dei requisiti, possono reiterare l’istanza ai sensi del
presente bando pubblico. La reiterazione delle domande di aiuto deve essere effettuata
attraverso la sola “ripresentazione” del modello unico di domanda (MUD). Solo in caso
di reiterazione le stesse domande potranno essere reinserite nella graduatoria di
ammissibilità relative al presente bando sulla base del punteggio precedentemente
attribuito e finanziate qualora collocate in posizione utile. Si specifica inoltre che in tal
caso l’eleggibilità delle spese decorre dal giorno successivo alla presentazione della
prima domanda di aiuto.
Il sostegno non può essere concesso ad aziende in difficoltà ai sensi degli orientamenti
comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in
difficoltà; in particolare, sono esclusi i soggetti in stato di fallimento, liquidazione,
concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso
procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.
ARTICOLO 4
Modalità per la presentazione delle domande
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via
telematica una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD),
corredato del relativo fascicolo di misura e della documentazione di cui al successivo
articolo 8.
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il
modello predisposto dall’Amministrazione, disponibile sul portale regionale, si
compone di diverse sezioni, nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal
richiedente e gli impegni sottoscritti dallo stesso, un set di informazioni sulla
documentazione presentata a corredo del modello unico di domanda, nonché la scheda
di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i punteggi per la
formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
Uno stesso soggetto richiedente può presentare, a valere per il presente avviso pubblico
e per questa Azione, una sola domanda di aiuto.
Non possono presentare domanda di aiuto i richiedenti che non hanno effettuato la
rendicontazione finale dei lavori e degli acquisti svolti ed inoltrato la relativa domanda
di pagamento finale in ordine ad iniziative già presentate ed ammesse a finanziamento
in attuazione dell’ Azione 1 della misura 123 del PSR 2007/2013
ARTICOLO 5
Termini per la presentazione delle domande
La presentazione delle domande di aiuto deve avvenire entro le ore 18 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente
bando. Ai fini del rispetto di tale termine, fa fede la data dell’inoltro telematico della
domanda.
La copia cartacea della domanda di aiuto (MUD) e della documentazione tecnico –
amministrativa specificata nel successivo articolo 8 dovrà essere recapitata, a mano o per
plico raccomandato, presso le sedi Regionali incaricate dello svolgimento dei
procedimenti istruttori, come individuate nell’art. 5 delle “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio” di cui alla DGR 412/2008 e
successive
mm.
e
ii.
(Testo
coordinato
sul
sito
regionale
http://www.agricoltura.regione.lazio.it/binary/prtl_psr/tbl_prg_procedure_attuazione/D
ISPOSIZIONI_ORIZZONTALI_Testo_consolidato_ottobre_2013.pdf), al quale si rinvia
per le ulteriori modalità di presentazione.
L’inoltro cartaceo della suddetta documentazione dovrà essere effettuato entro i due
giorni successivi alla presentazione telematica della domanda. Rimane fermo che la data
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 119 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
di sottoscrizione della domanda di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione presentata a
corredo della stessa non dovrà essere successiva alla data del rilascio informatico.
ARTICOLO 6
Requisiti e Condizioni di ammissibilità
Per avere accesso ai benefici della misura 123, i soggetti richiedenti devono
corrispondere alle seguenti condizioni:
1. proporre investimenti che siano coerenti con uno o più degli obiettivi operativi della
Misura indicati all’art. 1 e conformi con quanto altro disposto nel presente bando;
2. dimostrare che l’intervento comporti un miglioramento del rendimento globale
dell’azienda.
Il requisito di cui al predetto punto 2. sarà valutato, per tale azione, attraverso
l’esame delle informazioni contenute nel business-plan, redatto utilizzando lo
schema predisposto dalla Regione. Il business-plan dovrà consentire la misurazione
ed il calcolo di appropriati indicatori tecnico-finanziari stabilendo, nel contempo,
specifici valori di riferimento relativi alla situazione iniziale (ex-ante) e/o a quella
finale dopo la realizzazione dell’investimento (ex-post). Il modello di business-plan
fornito dall'amministrazione contiene il set di informazioni minime, gli indicatori
economici finanziari, il valore che deve assumere il giudizio sintetico finale per
rendere l'investimento ammissibile, secondo quanto disposto dalle determinazioni
dirigenziali n. C1867/2008, C2601/2008 e C2606/2009.(sul sito internet regionale
http://www.agricoltura.regione.lazio.it sono disponibili le determinazioni).
Il business-plan dovrà riportare le informazioni inerenti i bilanci delle imprese e
consentire, ponendo a confronto le voci più significative dei bilanci approvati e di
previsione, di effettuare valutazioni sulla redditività complessiva, nonché sulla
solidità patrimoniale dell’impresa. Le rilevazioni e le informazioni acquisite ed
elaborate nel business-plan dovranno tener conto di alcune voci dello stato
patrimoniale (immobilizzazioni, crediti, attivi circolante, patrimonio netto, utili o
perdite di esercizio, il grado di indebitamento e la tipologia dei debiti, ecc.) e del
conto economico (valori della produzione, costi della produzione, proventi ed oneri
finanziari, ecc) e dovranno essere funzionali alla verifica del grado di redditività,
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Bando Pubblico
solidità e solvibilità del soggetto richiedente, anche attraverso l’analisi e lo sviluppo
di alcuni indici di bilancio.
In caso di imprese impossibilitate alla presentazione di bilanci, in quanto non
soggette a tale obbligo ai sensi della normativa vigente, la valutazione del
miglioramento del rendimento globale sarà effettuata sulla base di documenti
equipollenti.
Nel caso di imprese di nuova costituzione, ovvero che avvieranno le attività dopo la
realizzazione degli investimenti richiesti, dovrà essere dimostrata la fattibilità
dell’intervento, sia sotto l’aspetto economico che quello finanziario.
3. dimostrare, sulla base di idonea documentazione, che per le strutture, gli impianti e
quant’altro connesso all’attività produttiva nel suo complesso, siano rispettate le
normative comunitarie applicabili all’investimento e la normativa in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro;
4. dimostrare di essere in possesso di tutti i necessari pareri, nulla-osta, autorizzazioni,
concessioni o permessi per la realizzazione dell’iniziativa progettuale, ovvero
essere nelle condizioni di consentire l’avvio dei lavori. Non sono ammessi
interventi solo parzialmente cantierabili. Tuttavia, fermo restando quanto
specificato nel successivo articolo 8, il requisito della immediata cantierabilità può
essere acquisito entro 45 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul BURL
della determinazione dirigenziale di ammissibilità delle domande di aiuto;
5. dimostrare che gli investimenti concorrono al miglioramento del settore della
produzione agricola di base. Le imprese di trasformazione e/o commercializzazione
dovranno dimostrare che per le loro attività utilizzano prodotti agricoli primari
forniti, in maniera prevalente , da produttori agricoli di base singoli e associati. La
valutazione dei vantaggi economici per i produttori primari sarà garantita attraverso
la presentazione di contratti di fornitura e acquisto.
I contratti di fornitura e acquisto, compilati secondo i modelli allegati al presente
bando pubblico (Allegato I e II) al fine di dimostrare il vantaggio per i produttori
agricoli di base, devono esplicitare le condizioni concordate tra le parti e l’obbligo,
da parte del titolare della domanda di aiuto, di ritirare il prodotto alle migliori
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 121 di 295
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Bando Pubblico
condizioni di mercato, per una durata non inferiore a 3 anni a decorrere dalla data di
presentazione della domanda di pagamento del saldo finale , fatta eccezione per i
prodotti derivanti da colture annuali, per i quali ricorre l’obbligo di rinnovo nei 2
anni successivi. In quest’ultimo caso il contratto dovrà prevedere la clausola del
tacito rinnovo.
Possono essere presentati contratti stipulati con Società per azioni o altre ditte private
purché dichiarino di rifornirsi della materia prima oggetto del contratto da produttori
agricoli dei quali dovrà essere fornito l’elenco che riporti almeno l’ubicazione di
ciascuna azienda, la produzione fornita in quantità e qualità, oltre ai dati anagrafici del
titolare.
I contratti con i produttori di base, laddove previsti, devono coprire almeno il 70% della
produzione totale annua da lavorare nell’impianto oggetto di intervento, ridotto al 51%
nel
caso
di
interventi
che
riguardano
la
sola
commercializzazione.
Per
commercializzazione si intende: “la detenzione o l’esposizione ai fini della vendita, la
messa in vendita, la consegna o qualsiasi altra modalità di immissione sul mercato”.
Il conferimento del prodotto potrà essere dimostrato, al momento dell’inoltro
dell’istanza, tramite la presentazione di contratti preliminari. Tali contratti potranno
essere predisposti in carta semplice, sottoscritti dalle parti in presenza del funzionario
addetto ovvero sottoscritti e presentati unitamente a copia fotostatica non autenticata di
un documento di identità dei sottoscrittori. Prima di procedere all’adozione dei
provvedimenti definitivi per la concessione degli aiuti l’Amministrazione regionale
richiederà al beneficiario la formalizzazione dei contratti preliminari, attraverso la
presentazione dei relativi contratti di fornitura e acquisto; tale formalizzazione deve
prevedere l’apposizione della “data certa” presso l’Ufficio Postale con francobollo
prioritario. I contratti devono essere corredati dalla fotocopia dei documenti di identità
dei contraenti e riportare la dicitura “registrabile in caso d’uso, atteso che trattasi di
operazioni soggette ad IVA”.
Nel caso di prodotti per i quali “particolari situazioni strutturali della filiera”, rendono
oggettivamente impossibile la stipula di contratti di fornitura con i produttori di base,
può essere presentata idonea documentazione alternativa con la quale dovrà essere
specificata e dimostrata la capacità e le modalità di approvvigionamento della materia
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 122 di 295
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Bando Pubblico
prima, evidenziando la ricaduta dei benefici sui produttori di base. Si considerano quali
“particolari situazioni strutturali della filiera” quelle nelle quali la struttura
organizzativa della filiera sia caratterizzata da un numero elevato di piccoli produttori
che realizzano quantitativi limitati dello specifico prodotto.
Nel caso che il contratto di fornitura ed acquisto sia stipulato con un’organizzazione di
produttori o con una cooperativa agricola o con un consorzio di cooperative agricole,
deve essere ad esso allegato l’elenco dei propri associati, limitatamente ai conferitori di
prodotto inerente l’intervento, che riporti almeno l’ubicazione dell’azienda, la superficie
interessata, la produzione conferita in qualità e quantità oltre i dati anagrafici di ogni
singolo socio.
Qualora il titolare dell’impianto da ammettere a finanziamento è una organizzazione di
produttori, una cooperativa agricola o un consorzio di cooperative, che abbiano adottato
uno statuto o un regolamento con vincolo di conferimento della produzione dei soci, i
prodotti di base devono provenire dal conferimento dei propri associati. In tal caso i
quantitativi conferiti saranno documentati con gli elenchi approvati dagli organi
statutari, che riportino per ciascun socio almeno l’ubicazione dell’azienda, la
produzione conferita in qualità e quantità, oltre i dati anagrafici del socio stesso.
ARTICOLO 7
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Settori di intervento
Il sostegno è concesso nell’ambito dei comparti produttivi di seguito specificati:
-
latte trasformato
-
latte alimentare fresco;
-
ovi-caprino
-
cerealicolo
-
ortofrutticolo
-
olivicolo
-
ortoflorovivaistico
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-
Bando Pubblico
carne bovina, avicola e suina
Ai comparti produttivi summenzionati, finanziabili con il presente bando, si
aggiungono i seguenti settori, contraddistinti da uno spiccato carattere di nicchia e
definiti “altri comparti”:
-
equidi
-
bufalini (allevamento ed ingrasso di soggetti maschi)
-
avicolo da uova
-
cunicolo
-
apicolo
-
funghi e tartufi coltivati
-
piante officinali
-
piccoli frutti
-
produzioni no-food (canapa e lino)
Tipologia degli interventi ammissibili
Sono ammissibili al sostegno le spese sostenute per:
 investimenti materiali:
a) acquisizione, costruzione o miglioramento di beni immobili. Le condizioni di
ammissibilità, le limitazioni ed i vincoli per il riconoscimento delle spese
relative all’acquisizione di beni immobili e all’acquisto dei terreni non edificati
sono disciplinati, rispettivamente agli articoli 37 e 38 del documento
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR
412/2008 e ss.mm.ii ;
b) acquisto o leasing con patto di acquisto di nuove macchine, attrezzature,
compresi i programmi informatici, fino ad un massimo del loro valore di
mercato;
 investimenti immateriali
c) acquisizione di know-how
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 124 di 295
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Bando Pubblico
d) supporto tecnico per l’attivazione di sistemi di tracciabilità
e) spese propedeutiche all’acquisizione di certificazioni di processo e di prodotto
f) onorari per prestazioni professionali
g) acquisto di brevetti e licenze
Le spese per investimenti immateriali sono ammissibili solo se connesse agli
investimenti materiali e non possono superare, comprensive anche delle spese generali,
il 20% degli stessi investimenti materiali. L’importo relativo alla voce g) non può essere
superiore al 10% degli investimenti materiali.
Gli investimenti materiali ed immateriali proposti dovranno essere finalizzati al
raggiungimento degli obiettivi operativi che la misura intende perseguire e riferiti alle
tipologie di intervento di seguito specificate:
1.
realizzazione, acquisizione, ristrutturazione, ampliamento e adeguamento delle
strutture di condizionamento, trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli ed agroindustriali, anche al fine del miglioramento ambientale;
2.
acquisto di macchine ed attrezzature, ivi compreso il materiale informatico, per
l’introduzione di moderne ed innovative tecnologie volte a :
o razionalizzare il ciclo di lavorazione dei prodotti agroalimentari
o aumentare gli standard di sicurezza per i lavoratori superando i limiti
previsti dalla normativa nazionale e comunitaria vigente
o migliorare la qualità delle produzioni, anche sotto l’aspetto della
sicurezza alimentare;
3.
recupero e smaltimento dei rifiuti, residui e sottoprodotti della lavorazione di
provenienza agroalimentare nonché la realizzazione di impianti tecnologici per la
produzione di energia da fonti rinnovabili destinate ad un esclusivo utilizzo
aziendale;
4.
investimenti connessi alla tutela dell’ambiente;
5.
introduzione di sistemi volontari per la certificazione di processo e di prodotto;
6.
interventi volti al potenziamento ed alla razionalizzazione della fasi della logistica;
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 125 di 295
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7.
Bando Pubblico
Le spese generali relative agli onorari di consulenti (agronomi, architetti, ingegneri,
ecc.) sono così ripartite:
- per lavori, opere edili fino al
12 % per investimenti fino a euro
500.000,00
10 % per investimenti fino a euro 1.000.000,00
7 % per investimenti oltre euro 1.000.000,00
- per le forniture di macchine, attrezzature ed impianti fissi fino al:
5 % per investimenti fino a euro
500.000,00
4 % per investimenti fino a euro 1.000.000,00
3 % per investimenti oltre euro 1.000.000,00
Fatto salvo quanto stabilito nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii, nell’ambito delle spese
generali, sono ammissibili, tra l’altro, le spese relative all’apertura ed alla gestione di
conti correnti bancari connessi alla realizzazione degli interventi. Sono eleggibili,
inoltre, nell’ambito delle spese generali, le parcelle per consulenze legali, le spese per
consulenza tecnica o finanziaria qualora direttamente legate all’operazione e necessarie
per la loro preparazione o esecuzione e le spese per garanzie bancarie fornite da banche
o altri istituti finanziari.
Spese non ammissibili
Non sono ammissibili spese per:

interventi per l’adeguamento a requisiti comunitari obbligatori;

interventi di sostituzione, così come definiti all’art. 2 punto 17) del Reg (CE) n.
1857/2006 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato agli aiuti di stato
a favore delle piccole e medio imprese attive nelle produzioni di prodotti agricoli” e
specificati nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii ;

manutenzione ordinaria di macchine, impianti ed attrezzature già esistenti;
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 126 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico

acquisto di macchinari ed impianti usati;

acquisti di motrici di trasporto, fatto salvo l’acquisto di mezzi di trasporto
specialistici permanentemente attrezzati per l’esclusivo trasporto di merci connesse
all’attività dell’impresa;

spese per la commercializzazione o la trasformazione di prodotti conferiti, come
riportati nei relativi contratti di fornitura e acquisto, provenienti da paesi
extracomunitari;

spese per acquisto di materiale normalmente ammortizzabile in un anno;
 spese per noleggio di macchine ed attrezzature;
 spese amministrative e per il personale;
 spese per lavori di manutenzione ordinaria o di abbellimento;
 spese per attrezzature ricreative, attrezzature da ufficio e altri arredi;
 opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;
 spese per realizzazione di alloggi e abitazioni per il personale dipendente;
 IVA, fatti salvi i casi previsti nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle
misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii .
 spese relative al commercio al dettaglio ad eccezione delle iniziative di vendita
diretta di prodotti agricoli ed agroalimentari di qualità riconosciuti e/o tutelati
dalla normativa comunitaria (Prodotti biologici Reg. CEE n. 834/07 e ss.mm.ii.
– prodotti DOP, IGP, AS (attestazione di specificità) – Vini VQPRD), purché
correlati ad altri investimenti richiesti con la medesima domanda di aiuto che
devono risultare economicamente prevalenti.
Limitazioni e vincoli
Gli investimenti per la produzione di energia devono essere funzionali ad attività di
trasformazione e commercializzazione di prodotti dell’allegato I del Trattato e l’energia
prodotta deve essere totalmente reimpiegata nell’ambito dei processi produttivi. In ogni
caso la potenza degli impianti non può superare la potenza di 1 MW e saranno ritenuti
prioritari gli interventi che prevedono la cogenerazione.
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 127 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Non sono previste limitazioni per progetti che prevedono un aumento della capacità
produttiva. Nei comparti produttivi nei quali sussistono regimi di contingentamento alla
trasformazione sono esclusi gli aiuti ad interventi la cui produzione non è garantita dalla
disponibilità di quote alla trasformazione rientranti nello specifico plafond nazionale.
Ai soggetti richiedenti, titolari di più stabilimenti di lavorazione impiegati nel
medesimo settore, è consentita la presentazione di un unico progetto che potrà
riguardare i diversi stabilimenti.
Demarcazione con il 1° pilastro della Politica Agricola Comune
Con riferimento alle singole OCM:
OCM ortofrutta
In coerenza a quanto riportato nello specifico capitolo 10 si prevede che la presente
misura attiva un sostegno nei seguenti casi:

per le imprese di trasformazione e/o commercializzazione che non aderiscono ad OP
e/o esse stesse non svolgono ruolo di OP per tutte le tipologie di intervento;

per le imprese di trasformazione e/o commercializzazione che aderiscono ad OP e/o
esse stesse svolgono ruolo di OP il sostegno è finalizzato alla realizzazione di
interventi di importo ammissibile superiore ai 300.000,00 euro, mentre al di sotto di
tale importo il sostegno è garantito nell’ambito dei programmi finanziati dall’OCM.
Al riguardo si precisa che l’importo di € 300.000,00 va ricondotto all’unità
funzionale dell’intervento (ad esempio nel caso di acquisto di n. 10 macchine con
medesime caratteristiche per un costo di 50.000 Euro/macchina va considerato, per
la verifica del rispetto della soglia finanziaria, l’importo unitario e non il costo
complessivo dell’intervento).
I controlli relativi all’accertamento che un qualsiasi beneficiario non possa ricevere
finanziamenti per una data operazione da più forme di sostegno sono garantiti e
assicurati dalle verifiche incrociate effettuate sia dall’Autorità di gestione che
dall’Organismo pagatore.
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 128 di 295
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Bando Pubblico
Periodo di non alienabilità dei beni e vincoli di destinazione. Impegni ex-post
Per il periodo di non alienabilità dei beni ed i vincoli di destinazione, nonché per gli
impegni ex-post successivi all’ultimazione degli interventi si rinvia a quanto già
disciplinato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento
del PSR 2007-2013 del Lazio” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
Oltre a quanto già previsto dall’articolo 22 delle “Disposizioni per l’attuazione delle
misure a investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii, il periodo di non
alienabilità dei beni ed i vincoli di destinazione, come previsto dal comma 6 dello stesso
articolo 22, viene prolungato ai 5 anni successivi a decorrere dalla data di presentazione
della domanda di pagamento del saldo finale.
Gli impegni assunti con i contratti di fornitura della materia prima, sono successivi al
completamento dell’investimento e la loro durata decorre dalla data di presentazione
della domanda di pagamento del saldo finale.
E’ consentita la facoltà al soggetto beneficiario di modificare o integrare i contratti
definitivi fermo restando l’obbligo di dimostrare la fornitura dai produttori agricoli di
base di almeno il 70% della produzione totale annua da trasformare nell’impianto.
Per la verifica del rispetto degli impegni derivanti dai contratti di fornitura saranno
attivati dei controlli successivi alla liquidazione del saldo finale dell’aiuto. Nel caso in
cui sia accertato che la percentuale di materia prima proveniente dai produttori agricoli
sia inferiore a quella dichiarata e riportata nei contratti si procederà al recupero del
contributo erogato in maniera proporzionale alla differenza accertata al momento del
controllo. In particolare, fatti salvi i casi di:

forza maggiore

particolari condizioni sfavorevoli dovute a:
- stato di grave crisi del mercato,
- gravi fitopatie, epizoozie o infestazioni parassitarie
che il beneficiario dovrà comunque dimostrare attraverso idonea documentazione
tecnica, il contributo pubblico effettivamente determinato viene ridotto della differenza
constatata, se quest’ultima supera il 3% ma non più del 20%, la percentuale accertata.
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 129 di 295
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Bando Pubblico
Qualora la differenza constatata sia superiore al 20% della percentuale accertata
l’interessato decade totalmente dai benefici ricevuti e si procede all’avvio delle
procedura per la revoca dei contributo ed il recupero delle somme erogate.
Disposizione generale
Per i “criteri di ammissibilità delle spese” si rinvia, per ciò che non è espressamente
previsto nel presente bando pubblico, a quanto stabilito nella parte VII del documento
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008
e ss.mm.ii ;.
ARTICOLO 8
Documentazione
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo di misura/azione dovrà essere
allegata la seguente documentazione:
1. Business - plan corredato della Relazione Tecnica:
a)
per le imprese che hanno obblighi contabili di bilancio e che quindi producono
annualmente il bilancio dell’impresa costituito da stato patrimoniale e conto
economico:
Business-plan elaborato sulla base delle voci di bilancio riclassificate e
riorganizzate secondo lo schema di cui all’allegato 1 della determinazione
dirigenziale n. 1867 del 08/08/2008 pubblicata sul suppl. ord. n. 108 del BURL
n. 34 del 13/09/2008; specificatamente tale business-plan è costituito dalla
relazione tecnico-economica predisposta secondo lo schema di cui all’allegato 2
della determinazione dirigenziale n. 1867/08 e dall’analisi degli indici di
efficienza indicati al punto 8 sempre della stessa determinazione dirigenziale
(disponibile sul sito internet regionale http://www.agricoltura.regione.lazio.it).
b) per le imprese che per la loro forma giuridica non hanno obblighi contabili di
bilancio:
Business-plan elaborato tenendo conto della determinazione e successiva
classificazione delle voci di bilancio secondo lo schema utilizzato di cui
all’allegato 1 della determinazione dirigenziale n. 1867 del 08/08/2008; in
particolare tale business-plan è costituito dalla relazione tecnico-economica
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 130 di 295
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predisposta secondo lo schema di cui all’allegato 2 della determinazione
dirigenziale n. 1867/08 e dall’analisi degli indici di efficienza indicati al punto 8
sempre della stessa determinazione dirigenziale.
Alla relazione dovranno essere allegate le planimetrie aziendali riportanti l’esatta
ubicazione degli interventi programmati e specifica documentazione fotografica.
Nel caso che il progetto preveda la realizzazione di impianti e strutture nonché
l’acquisto di macchinari innovativi e/o che svolgano una molteplicità di operazioni,
occorre allegare una relazione tecnico-costruttive sulle specifiche componenti degli
impianti e dei macchinari medesimi.
Nel caso di interventi relativi ad opere edili dovranno essere allegati specifici
disegni tecnici. Nel caso di acquisto macchine ed attrezzature dovrà essere presente
la documentazione di cui al successivo punto 3.
La relazione tecnica, inoltre, dovrà contenere elementi riguardanti le strategie
adottate per il miglioramento del settore agricolo attraverso la descrizione dei
rapporti sussistenti con i produttori agricoli di base e dei vantaggi derivanti dalla
realizzazione dell’iniziativa.
2. Computo metrico estimativo dei lavori redatto sulla base dei prezziari regionali
vigenti, riportante il costo previsto per l’investimento suddiviso per categoria di
spese;
3. Per l’acquisto di macchine e attrezzature è necessario adottare una procedura
di selezione basata sul confronto di almeno tre preventivi di spesa così come
previsto dalle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui
alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
Nel caso di acquisto di immobili si rimanda a quanto previsto dalle “Disposizioni
per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
4. Contratti di fornitura e acquisto materia prima sulla base delle disposizioni
già definite nel precedente articolo 6 utilizzando i modelli fac simile predisposti
dalla Regione ed allegati al presente bando pubblico (ALLEGATI I e II)
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 131 di 295
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Bando Pubblico
5. Concessioni, autorizzazioni, permessi, pareri necessari per la realizzazione
dell’operazione. Il progetto deve essere immediatamente cantierabile. Tuttavia,
nel caso in cui il richiedente intenda acquisire tale requisito entro i 45 giorni a
decorrere dalla data di pubblicazione sul BURL della determinazione dirigenziale
di ammissibilità all’aiuto, il richiedente dovrà comunque aver avanzato richiesta del
permesso a costruire qualora previsto dalla normativa o allegare una dichiarazione
firmata dallo stesso richiedente e dal tecnico abilitato qualora le opere vengono
realizzate tramite DIA o SCIA. La mancata presentazione della richiesta di
permesso a costruire o della dichiarazione di cui sopra (DIA o SCIA) al momento
della presentazione della domanda di aiuto comporterà l’esclusione dai benefici
della Misura.
Nel caso l’operazione rientri tra quelle ammesse e finanziate, il richiedente, al fine
di ottenere il provvedimento di concessione del contributo, entro 45 giorni a
decorrere dalla data di pubblicazione sul BURL della determinazione dirigenziale
di ammissibilità delle domande di aiuto ed a pena di decadenza, deve presentare
tutta la necessaria documentazione per dimostrare la cantierabilità dell’iniziativa
progettuale.
Nel caso in cui sia prevista la Dichiarazione di Inizio Attività (DIA), è
necessario che entro il termine di cui sopra siano già trascorsi i tempi del
silenzio- assenso senza alcuna osservazione da parte del Comune, pena la
decadenza.
Nel caso di interventi che prevedono esclusivamente investimenti per l’acquisto e la
relativa messa in opera di impianti di produzione, macchine ed attrezzature,
l’impresa dovrà presentare i relativi documenti attestanti la piena disponibilità ed
agibilità dei locali destinati all’installazione di tali dotazioni.
6. Dichiarazione di informazioni relative alla qualifica di PMI secondo il
modello allegato.(ALLEGATO III);
7. Per le forme giuridiche societarie, diverse dalle società di persone, e per le
cooperative oltre alla documentazione sopra prevista è necessario produrre:
a) deliberazione dell’organo competente con la quale:
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio

Bando Pubblico
si richiamano:
 l’atto costitutivo e/o lo statuto,
 gli estremi dell’iscrizione ai registri della C.C.I.A.A. nella relativa sezione di
appartenenza;

si approva il progetto;

si incarica il legale rappresentante ad avanzare la domanda di finanziamento nonché
ad adempiere a tutti gli atti necessari;

si assumono gli impegni specificati nel modello unico di domanda e nel fascicolo
regionale di misura/azione;

si assume l’impegno per la copertura finanziaria della quota a carico, con
indicazione della fonte di finanziamento;

si dichiara di non aver beneficiato di altri contributi pubblici concessi a qualsiasi
titolo da normative regionali, nazionali o statali per gli investimenti previsti nella
iniziativa progettuale inoltrata ai sensi del presente avviso;

si dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre degli immobili ove si
realizzerà l’investimento specificando, il titolo di possesso, la durata residua
(almeno 7 anni dal momento della presentazione della domanda).

si dichiara di essere a conoscenza dell’impegno di non distogliere dalla prevista
destinazione o di non alienare, per un periodo di almeno 5 anni, i beni oggetto di
finanziamento. Di essere a conoscenza, inoltre, che il mancato rispetto del vincolo
comporta la decadenza totale dai benefici e la restituzione delle somme percepite;
b) bilanci degli ultimi tre anni (almeno un anno per le società di recente costituzione),
con attestazione del loro deposito presso la C.C.I.A.A., completi dello stato
patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, nonché la relazione degli
amministratori e del collegio sindacale. Dovrà essere presentata, inoltre, la
documentazione dalla quale risulti la situazione contabile relativa al periodo compreso
tra la chiusura del bilancio dell’esercizio immediatamente precedente e la data di
presentazione della domanda o di data prossima alla stessa;
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Bando Pubblico
c) (solo per le cooperative) elenco dei soci e delle relative produzioni a firma del
presidente del consiglio di amministrazione, in ordine alla entità dei conferimenti
rapportata alla attività complessiva dell’organismo associativo.
Nel caso l’intervento proposto preveda la dotazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili gli stessi dovranno essere conformi alle specifiche tecniche
riportate in allegato al documento “Disposizione per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/20103 del Lazio”. Inoltre, in aggiunta alla documentazione
prevista nel presente articolo dovrà essere allegata, debitamente compilata in tutte le sue
parti, la specifica scheda riferita all’impianto richiesto contenuta in allegato al
documento precedentemente richiamato.
La documentazione precedentemente indicata, è ritenuta essenziale al pari del modello
unico di domanda e del fascicolo di misura/azione. La relativa mancanza comporterà
l’irricevibilità della domanda di aiuto.
Altre disposizioni
Gli elaborati tecnici e progettuali, le relazioni tecniche e le dichiarazioni di cui ai punti
1, 2, 3, 5 del presente articolo dovranno essere sottoscritti da tecnici in possesso di
adeguata qualifica ed iscritti al relativo ordine o collegio professionale.
Nel caso di acquisto di beni immobili, il richiedente deve allegare alla domanda una
dichiarazione di intenti a firma autentica con la quale il venditore manifesta la
disponibilità alla vendita del bene.
A seguito della pubblicazione della graduatoria di ammissibilità ed al fine di ottenere il
decreto di concessione del finanziamento il richiedente, entro 15 giorni lavorativi da
detta pubblicazione ed a pena di decadenza, deve presentare promessa di vendita
dell’immobile, registrato nei termini di legge, sottoscritta dalle parti, nella quale
risultino definiti i tempi dell’acquisto, oltre a quanto richiesto dallo specifico articolo
delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013
del Lazio di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii”.
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità
alla data di presentazione della domanda. Tutti i requisiti necessari devono essere
posseduti all’atto di presentazione della domanda. Per la presentazione della
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
documentazione inerente investimenti materiali e immateriali da parte di privati
(elaborati progettuali, preventivi, ecc.) oltre a quanto espressamente previsto nel
presente bando si fa riferimento a quanto stabilito nel documento “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio di cui alla
D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii”.
Per gli investimenti che prevedono la produzione di energia elettrica da biomasse o
biogas di origine agricola i richiedenti potranno avvalersi degli incentivi pubblici
secondo la cumulabilità prevista dall’articolo 29 del D.M. 06/07/2012 pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10/07/2012 S.O. n. 143.
Tutte le informazioni ed i dati dichiarati nel MUD e nel fascicolo integrativo così come
per gli altri allegati specifici previsti, sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n.
445/2000. Rimane ferma la possibilità del richiedente di presentare la documentazione
in originale od in copia conforme relativamente a quanto dichiarato ed autocertificato.
La domanda dovrà essere firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
ARTICOLO 9
Agevolazioni previste
Sono previsti finanziamenti in conto capitale, da calcolarsi in percentuale sul costo
totale ammissibile dell’intervento.
Nel caso di investimenti destinati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
(biomasse, e, biogas.), nel caso della presente azione, il tasso di aiuto potrà, su istanza
del richiedente, essere inferiore al tasso di aiuto stabilito.
Massimali:
Per gli interventi finanziati nell’ambito della azione 1 sono fissati i seguenti limiti:
-
5.000.000 di euro quale limite massimo del costo totale dell’investimento
ammissibile a finanziamento;
-
100.000 euro quale limite minimo del costo totale dell’investimento
ammissibile a finanziamento.
Intensità di spesa pubblica
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Bando Pubblico
Il contributo massimo concedibile è pari al 40% dell’investimento finanziabile nel caso
di microimprese, piccole e medie imprese come definite dalla raccomandazione
2003/361/UE.
Nel caso in cui i prodotti ottenuti dalla trasformazione non siano compresi nell’allegato
I del Trattato, il sostegno è concesso alle condizioni previste dalla normativa “de
minimis” come disciplinate dal Reg. (CE) n. 1998/2006.
Nel caso di imprese intermedie come richiamate all’art. 3, ovvero quelle che occupano
più di 250 persone (e meno di 750), che hanno un fatturato superiore a 50 milioni di
euro/anno (e comunque inferiore a 200 milioni di euro/anno) oppure un totale di
bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro, l’importo massimo concedibile è
dimezzato, e quindi fino ad un massimo del 20% dell’investimento finanziabile.
ARTICOLO 10
Criteri per la selezione delle domande e modalità di formulazione delle graduatorie
Per la presente azione della misura sono individuati specifici criteri di selezione,
approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener
conto ai fini della predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
I requisiti e le condizioni per l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono
essere posseduti e dimostrati dal richiedente in fase di presentazione della domanda di
aiuto iniziale.
Per la presente azione saranno predisposte tre (3) distinte graduatorie uniche regionali,
sino alla concorrenza delle risorse stanziate, suddivise per raggruppamenti di comparti
produttivi ed in particolare secondo le aggregazioni di seguito riportate:
1. Comparto ortofrutticolo;
2. Comparti olivicolo, ortoflorovivaistico, cerealicolo e “altri comparti”
3. Comparti latte trasformato, latte alimentare fresco, carne bovina, avicola e suina,
ovicaprino.
Nelle tabelle che seguono sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità
relative di ciascun comparto produttivo in funzione dei quali saranno attribuiti i
punteggi e ordinate le domande di aiuto nelle graduatorie di ammissibilità.
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Bando Pubblico
Per l'attribuzione dei punteggi relativi al comparto produttivo si tiene conto della
tipologia degli interventi. In caso di operazioni che interessano più comparti produttivi
sarà applicato il principio della prevalenza finanziaria degli interventi ammissibili e
pertanto il punteggio sarà assegnato in funzione del settore a cui è correlata la più alta
spesa ammissibile.
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Bando Pubblico
Comparto olivicolo
PRIORITA'
NUMERO
PROGRE
SSIVO
1 OL
2 OL
AZIONI
PRIORITARI
E
DI
COMPARTO
3 OL
4 OL
5 OL
PRIORITA'
TERRITORIA
LI
DI
6 OL
COMPARTO
7 OL
8 OL
9 OL
CRITERIO DI SELEZIONE
Ammodernamento o realizzazione di strutture di
confezionamento e
commercializzazione per
accrescere le potenzialità commerciali del prodotto
Macchine, attrezzature ed impianti ad alto contenuto
tecnologico per ridurre i tempi di lavorazione e per
il monitoraggio dei parametri di lavorazione, volti al
miglioramento della qualità del prodotto
Incentivi volti al sostegno economico per
l'introduzione di sistemi integrati di gestione della
qualità a partire dalla tracciabili
Adeguamento e realizzazione di impianti per lo
stoccaggio e il impiego dei residui della
lavorazione, anche per la produzione della energia
verde
INDICATORE
PUNTE
GGIO
38
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e
tipologie di intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e nel
caso in cui viene dimostrata la prevalenza economica di detti
interventi rispetto al costo totale dell'investimento. Può essere
attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 1OL e la 4 OL
33
28
28
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della operazione.
Nel caso di interventi ricadenti in diverse aree per l'assegnazione
dei punteggi si applica il principio della prevalenza finanziaria e
Aziende ricadenti nelle Aree C
pertanto la priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade
l'intervento con la più alta spesa ammissibile
La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento prevede
Produzione biologica
l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto del metodo
di produzione biologica
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede
Operazioni che interessano prodotti che aderiscono l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità
a sistemi di qualità riconosciuti
riconosciuti come definiti nella misura 132 del PSR . L'attribuzione
della presente priorità esclude quella delle produzioni biologiche
Investimenti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili, ivi compresi i sottoprodotti e gli scarti
della produzione agro-industriale
Aziende ricadenti nelle Aree B
10
15
8
4
3
Le priorità 9OL e 10OL sono attribuite se viene dimostrato
PRIORITA'
10 OL
RELATIVE DI
COMPARTO
11 OL
12 OL
13 OL
14 OL
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELATE
AL
CONFERIMEN
TO
DEL
PRODOTTO
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando
l'operazione prevede la realizzazione di interventi destinati alla
Introduzione di innovazioni di prodotto e di realizzazione di investimenti per la creazione di nuovi prodotti o
3
processo
per interventi nel campo della ICT.e nel caso in cui detti interventi
siano prevalenti, in termini economici , rispetto al costo totale
dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
Investimenti che migliorino le performance
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca 2
ambientali delle imprese
performance ambientali che vadano oltre la normativa vigente
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
Investimenti finalizzati al miglioramento delle
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca 3
condizioni di sicurezza nel lavoro
standard di sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
L’investimento prevede, in via prevalente, la
lavorazione di prodotti di base provenienti da
un’area avente un raggio non superiore a 70 km
di distanza dall’impianto
20 OL
21 OL
Imprenditrice donna
16 OL
17 OL
19 OL
2
quello della 9OL
Organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi
del Decreto Legislativo n. 102/2005
Numero di fornitori di materia prima minore di 30
Numero di fornitori di materia prima compreso tra
31 e 60.
Numero di fornitori di materia prima compreso tra
61 e 100
Numero di fornitori di materia prima maggiore di
100
Giovane imprenditore
15 OL
18 OL
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTIVE
Investimenti per la produzione di energia da fonti che almeno il 35% del costo totale dell’investimento è
rinnovabili di cui alla priorità precedente che destinato ad interventi per la produzione di energia da fonti
utilizzano la cogenerazione
rinnovabili. Il punteggio della priorità 10OL è cumulabile con
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
10
5
0
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 15 2
OL e la 19 OL. Il numero dei fornitori dovrà essere dimostrato
sulla base dei conferimenti
del biennio precedente la 4
presentazione della domanda
6
3
2
100
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Bando Pubblico
Comparto cerealicolo
PRIORITA'
AZIONI
PRIORITARI
E DI
COMPARTO
PRIORITA'
TERRITORI
ALI DI
COMPARTO
NUMERO
PROGRESSIVO
1 CE
2 CE
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando
la/e tipologie di intervento sono coerenti con l'azione
prioritaria e nel caso in cui viene dimostrata la
prevalenza economica di detti internventi rispetto al
costo totale dell'investimento.
L'attribuzione della
priorità 1CE esclude la 2 CE e viceversa
4 CE
Aziende ricadenti nelle Aree C
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto
della localizzazione degli interventi previsti nell'ambito
della operazione. Nel caso di interventi ricadenti in
diverse aree per l'assegnazione dei punteggi si applica il
principio della prevalenza finanziaria e pertanto la
priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade
l'intervento con la più alta spesa ammissibile
Investimenti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili, ivi
compresi i sottoprodotti e gli scarti
della produzione agro-industriale
Investimenti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili di cui alla
priorità precedente che utilizzano la
cogenerazione
7 CE
Introduzione di innovazioni
prodotto e di processo
8 CE
Investimenti che migliorino le
performance ambientali delle imprese
9 CE
Investimenti
finalizzati
al
miglioramento delle condizioni di
sicurezza nel lavoro
10 CE
11 CE
12 CE
13 CE
14 CE
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTIV
E
Realizzazione di investimenti nella
logistica finalizzati a ridurre i costi di
trasporto e trattamento del prodotto
primario e trasformato
Ammodernamento ed adeguamento
degli impianti di trasformazione e
commercializzazione dei prodotti
biologici
Aziende ricadenti nelle Aree B
6 CE
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELATE
AL
CONFERIME
NTO DEL
PRODOTTO
INDICATORE
3 CE
5 CE
PRIORITA'
RELATIVE
DI
COMPARTO
CRITERIO DI SELEZIONE
di
L’investimento prevede, in via
prevalente, la lavorazione di prodotti
di base provenienti da un’area avente
un raggio non superiore a 70 km di
distanza dall’impianto
Numero di fornitori di materia prima
minore di 5
Numero di fornitori di materia prima
compreso tra 6 e 25
Numero di fornitori di materia prima
compreso tra 26 e 50
numero di fornitori di materia prima
maggiore di 50
Le priorità sono attribuite se viene dimostrato che
almeno il 35% del costo totale dell’investimento è
destinato ad interventi per la produzione di energia da
fonti rinnovabili. Il punteggio della priorità 6CE è
cumulabile con quello della 5CE
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando
l'operazione prevede la realizzazione di interventi
destinati alla realizzazione di investimenti per la
creazione di nuovi prodotti o per interventi nel campo
della ICT,e nel caso in cui detti interventi siano
prevalenti, in termini economici , rispetto al costo totale
dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel
caso in cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che
l'operazione garantisca performance ambientali che
vadano oltre la normativa vigente
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel
caso in cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che
l'operazione garantisca standard di sicurezza che vadano
oltre la normativa vigente
PUNTEGGIO
32
47
15
10
5
2
4
2
4
10
0
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle
comprese tra la 11 CE e la 14 CE. Il numero dei fornitori
dovrà essere dimostrato sulla base dei conferimenti del
biennio precedente la presentazione della domanda
2
4
6
15 CE
Giovane imprenditore
3
16 CE
Imprenditrice donna
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 139 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto orto florovivaistico
CRITERI DI SELEZIONE
NUMERO
PROGRESSIVO
PRIORITA'
1 FL
AZIONI
PRIORITARIE DI
COMPARTO
2 FL
3 FL
PRIORITA'
TERRITORIALI
DI COMPARTO
4 FL
5 FL
6 FL
PRIORITA'
RELATIVE
COMPARTO
DI
7 FL
8 FL
9 FL
10 FL
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELATE AL 11 FL
CONFERIMENTO
DEL PRODOTTO 12 FL
13 FL
14 FL
CRITERIO DI SELEZIONE INDICATORE
Realizzazione di strutture
logistiche ad alto contenuto
tecnologico
Interventi
per
il
miglioramento della qualità
merceologica dei prodotti
attraverso idonei impianti di
confezionamento
e
condizionamento
Aziende ricadenti nelle Aree A
PUNTEGGIO
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito 40
quando la/e tipologie di intervento sono coerenti
con l'azione prioritaria e nel caso in cui viene
dimostrata la prevalenza economica di detti
interventi rispetto al costo totale dell'investimento.
35
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle
comprese tra la 1 FL e la 2 FL
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene 15
conto della localizzazione degli interventi previsti
nell'ambito della operazione. Nel caso di interventi
ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei
Aziende ricadenti nelle Aree B punteggi si applica il principio della prevalenza 15
finanziaria e pertanto la priorità sarà assegnata in
funzione dell'area ove ricade l'intervento con la più
alta spesa ammissibile
Investimenti per la produzione
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli
di energia da fonti rinnovabili,
interventi per la produzione di energia
ivi compresi i sottoprodotti e
8
rappresentino almeno il 35 % del costo totale
gli scarti della produzione
richiesto.
agro-industriale
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito
quando l'operazione prevede la realizzazione di
interventi destinati
alla
realizzazione di
Introduzione di innovazioni di
investimenti per la creazione di nuovi prodotti o per 6
prodotto e di processo
interventi nel campo della ICT., e nel caso in cui
detti
interventi siano prevalenti, in termini
economici, rispetto al costo totale dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito
Investimenti che migliorino le
nel caso in cui sia dimostrato, da un tecnico
performance ambientali delle
2
qualificato, che l'operazione garantisca performance
imprese
ambientali che vadano oltre la normativa vigente
Investimenti
relativi
alla
produzione di energia da fonti Il punteggio relativo alla presente priorità è
4
rinnovabili ed in particolare cumulabile con quello delle priorità 6 FL
per la cogenerazione
Investimenti finalizzati al Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito
miglioramento
delle nel caso in cui sia dimostrato, da un tecnico
4
condizioni di sicurezza nel qualificato, che l'operazione garantisca standard di
lavoro
sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
L’investimento prevede, in via
prevalente, la lavorazione di
prodotti di base provenienti
10
da un’area avente un raggio
non superiore a 70 km di
distanza dall’impianto
Numero di fornitori di materia
0
prima minore di 5
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle
Numero di fornitori di materia
comprese tra la 11 FL e la 14 FL. Il numero dei 2
prima compreso tra 6 e 20
fornitori dovrà essere dimostrato sulla base dei
Numero di fornitori di materia
conferimenti
del biennio precedente la 4
prima compreso tra 21 e 50
presentazione della domanda
Numero di fornitori di materia
6
prima maggiore di 50
Giovane imprenditore
3
PRIORITA'
15 FL
RELATIVE
Imprenditrice donna
16 FL
SOGGETTIVE
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
2
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 140 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto latte alimentare fresco
PRIORITA
'
AZIONI
PRIORITA
RIE DI
COMPART
O
PRIORITA'
TERRITOR
IALI DI
COMPART
O
PRIORITA'
RELATIVE
DI
COMPART
O
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELA
TE AL
CONFERIM
ENTO DEL
PRODOTT
O
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTI
VE
NUMERO
PROGRESS
IVO
CRITERIO DI SELEZIONE
1 L fr
Ammodernamento ed adeguamento degli impianti di
trattamento con tecnologie innovative per il
miglioramento delle caratteristiche nutrizionali e per la
migliore conservabilità del latte
2 L fr
3 L fr
INDICATORE
Realizzazione di investimenti nella logistica finalizzati
a ridurre i costi di trasporto e trattamento del prodotto
primario
Interventi per l'introduzione di sistemi integrati di
gestione della qualità a partire dalla tracciabilità dei
prodotti
PUNTEG
GIO
35
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e tipologie di
intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e nel caso in cui viene
dimostrata la prevalenza economica di detti interventi rispetto al costo
totale dell'investimento. Può essere attribuita una sola priorità tra quelle
comprese tra la 1L fr e la 4 Lfr
20
20
4 L fr
Investimenti per la realizzazione di sistemi di
confezionamento che prediligano materiali riciclabili ed
ecocompatibili nel rispetto della sicurezza alimentare
5 L fr
Aziende ricadenti nelle Aree A
6 L fr
Aziende ricadenti nelle Aree B
7 L fr
Operazioni che interessano prodotti che aderiscono a
sistemi di qualità riconosciuti
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede
l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità riconosciuti
come definiti nella misura 132 del PSR . L'attribuzione della presente
priorità esclude quella delle produzioni biologiche
4
8 L fr
Investimenti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili, ivi compresi i sottoprodotti e gli scarti della
produzione agro-industriale
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli interventi per la produzione
di energia rappresentino almeno il 35 % del costo totale richiesto.
9
9 L fr
Introduzione di innovazioni di prodotto e di processo
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando l'operazione
prevede la realizzazione di interventi destinati alla realizzazione di
investimenti per la creazione di nuovi prodotti o per interventi nel campo
della ICT.e nel caso in cui detti interventi siano prevalenti, in termini
economici , rispetto al costo totale dell'operazione
3
10 L fr
Investimenti che migliorino le performance ambientali
delle imprese
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca
performance ambientali che vadano oltre la normativa vigente
1
11 L fr
Investimenti relativi alla produzione di energia da fonti
rinnovabili ed in particolare per la cogenerazione
Il punteggio relativo alla presente priorità è cumulabile con quello delle
priorità 8 L fr
2
12 L fr
Investimenti finalizzati al miglioramento
condizioni di sicurezza nel lavoro
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca standard
di sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
4
13 L fr
Interventi per la trasformazione e commercializzazione
dei prodotti ottenuti con il metodo di produzione
biologico
La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento prevede
l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto del metodo di
produzione biologica
10
14 L fr
L’investimento prevede, in via prevalente, la lavorazione di
prodotti di base provenienti da un’area avente un raggio
non superiore a 70 km di distanza dall’impianto
10
15 L fr
Numero di fornitori di materia prima minore di 30
0
16 L fr
Numero di fornitori di materia prima compreso tra 31 e 60
17 L fr
Numero di fornitori di materia prima compreso tra 61 e 100
18 L fr
Numero di fornitori di materia prima maggiore di 100
6
19 L fr
Giovane imprenditore
3
20 L fr
Imprenditrice donna
2
25
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della operazione. Nel
caso di interventi ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei punteggi
si applica il principio della prevalenza finanziaria e pertanto la priorità
sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade l'intervento con la più alta
spesa ammissibile
delle
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 15 L fr e la 18 L
fr
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
10
15
2
4
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 141 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto latte trasformato
NUMERO
PROGRES
SIVO
PRIORITA'
1 L tr
AZIONI
PRIORITARIE DI
COMPARTO
2 L tr
3 L tr
4 L tr
PRIORITA'
TERRITORIALI
DI COMPARTO
5 L tr
6 L tr
7 L tr
8 L tr
Realizzazione di investimenti nella logistica
finalizzati
a ridurre i costi di trasporto e
trattamento del prodotto primario e trasformato
Ammodernamento ed adeguamento degli impianti
di trasformazione con tecnologie innovative per il
miglioramento della qualità e delle condizione di
igiene, a partire dalla tracciabilità
investimenti per la realizzazione di impianti
destinati ad una adeguata gestione e utilizzo di
scarti e sottoprodotti della lavorazione
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e
tipologie di intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e
nel caso in cui viene dimostrata la prevalenza economica di
detti interventi rispetto al costo totale dell'investimento. Può
essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la
1L tr e la 3 L tr
Aziende ricadenti nelle Aree B
25
Aziende ricadenti nelle Aree D
35
25
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto
della localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della
operazione. Nel caso di interventi ricadenti in diverse aree
per l'assegnazione dei punteggi si applica il principio della
prevalenza finanziaria e pertanto la priorità sarà assegnata
in funzione dell'area ove ricade l'intervento con la più alta
spesa ammissibile
Aziende ricadenti nelle Aree C
PUNTEGGIO
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento
prevede l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi
Operazioni che interessano prodotti che aderiscono
di qualità riconosciuti come definiti nella misura 132 del
a sistemi di qualità riconosciuti
PSR . L'attribuzione della presente priorità esclude quella
delle produzioni biologiche
Investimenti per la produzione di energia da fonti La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli interventi per
rinnovabili, ivi compresi i sottoprodotti e gli scarti la produzione di energia rappresentino almeno il 35 % del
della produzione agro-industriale
costo totale richiesto.
10
15
15
4
8
9 L tr
3
10 L tr
Investimenti che migliorino
ambientali delle imprese
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in
performance cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione
garantisca performance ambientali che vadano oltre la
normativa vigente
1
11 L tr
12 L tr
le
Investimenti relativi alla produzione di energia da
Il punteggio relativo alla presente priorità è cumulabile con
fonti rinnovabili ed in particolare per la
quello delle priorità 8 L tr
cogenerazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in
Investimenti finalizzati al miglioramento delle cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione
condizioni di sicurezza nel lavoro
garantisca standard di sicurezza che vadano oltre la
normativa vigente
3
4
13 L tr
Interventi
per
la
trasformazione
e La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento
commercializzazione dei prodotti ottenuti con il prevede l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel
metodo di produzione biologico
rispetto del metodo di produzione biologica
10
14 L tr
L’investimento prevede, in via prevalente, la
lavorazione di prodotti di base provenienti da
un’area avente un raggio non superiore a 70 km
di distanza dall’impianto
10
19 L tr
Numero di fornitori di materia prima minore di 30
Numero di fornitori di materia prima compreso tra
31e 60
Numero di fornitori di materia prima compreso tra
61 e 100
Numero di fornitori di materia prima maggiore di
100
Giovane imprenditore
20 L tr
Imprenditrice donna
15 L tr
16 L tr
17 L tr
18 L tr
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTIVE
INDICATORE
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando
l'operazione prevede la realizzazione di interventi destinati
Introduzione di innovazioni di prodotto e di alla realizzazione di investimenti per la creazione di nuovi
processo
prodotti o per interventi nel campo della ICT. e nel caso in
cui detti interventi siano prevalenti, in termini economici ,
rispetto al costo totale dell'operazione
PRIORITA'
RELATIVE DI
COMPARTO
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELATE AL
CONFERIMENTO
DEL PRODOTTO
CRITERIO DI SELEZIONE
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
0
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra
la 15 L tr e la 18 L tr. Il numero dei fornitori dovrà essere
2
dimostrato sulla base dei conferimenti del biennio
precedente la presentazione della domanda
4
6
3
2
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 142 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto ovicaprino
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSI
VO
1 Ovc
AZIONI
PRIORITARI
E
DI
COMPARTO
2 Ovc
3 Ovc
4 Ovc
5 Ovc
PRIORITA'
TERRITORIA
LI
DI
6 Ovc
COMPARTO
Realizzazione di investimenti nella logistica
finalizzati a ridurre i costi di trasporto e
trattamento del prodotto primario e
trasformato
Introduzione di tecnologie innovative per
diversificare le tipologie dei prodotti di
trasformati
Promuovere la certificazione di prodotto e di
processo, in particolare delle produzioni
biologiche,
tesa
al
miglioramento
dell'offerta merceologica anche ed alla tutela
del consumatore
investimenti per la realizzazione di impianti
destinati ad una adeguata gestione e utilizzo
degli scarti e sottoprodotti della lavorazione
Aziende ricadenti nelle Aree C
Aziende ricadenti nelle Aree D
7 Ovc
Operazioni che interessano prodotti che
aderiscono a sistemi di qualità riconosciuti
8 Ovc
Investimenti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili, ivi compresi i sottoprodotti
e gli scarti della produzione agro-industriale
9 Ovc
PRIORITA'
RELATIVE DI
COMPARTO
10 Ovc
11 Ovc
12 Ovc
13 Ovc
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELATE
14 Ovc
AL
CONFERIME
NTO
DEL 15 Ovc
PRODOTTO
16 Ovc
17 Ovc
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTIV
E
CRITERIO DI SELEZIONE
Introduzione di innovazioni di prodotto e di
processo
PUNTEG
GIO
INDICATORE
20
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e
tipologie di intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e nel caso
in cui viene dimostrata la prevalenza economica di detti interventi
rispetto al costo totale dell'investimento. Può essere attribuita una
sola priorità tra quelle comprese tra la 1Ovc e la 4 Ovc
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della operazione.
Nel caso di interventi ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei
punteggi si applica il principio della prevalenza finanziaria e pertanto
la priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade l'intervento
con la più alta spesa ammissibile
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede
l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità
riconosciuti come definiti nella misura 132 del PSR . L'attribuzione
della presente priorità esclude quella delle produzioni biologiche
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli interventi per la
produzione di energia rappresentino almeno il 35 % del costo totale
richiesto.
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando l'operazione
prevede la realizzazione di interventi destinati alla realizzazione di
investimenti per la creazione di nuovi prodotti o per interventi nel
campo della ICT, e nel caso in cui detti interventi siano prevalenti, in
termini economici , rispetto al costo totale dell'operazione
L’investimento
prevede,
in
via
prevalente, la lavorazione di prodotti di
base provenienti da un’area avente un
raggio non superiore a 70 km di distanza
dall’impianto
18 Ovc
Giovane imprenditore
19 Ovc
Imprenditrice donna
15
20
5
5
3
2
4
10
10
0
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 14
Ovc e la 17 Ovc. Il numero dei fornitori dovrà essere dimostrato
2
sulla base dei conferimenti
presentazione della domanda
4
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
30
25
Investimenti relativi alla produzione di
Il punteggio relativo alla presente priorità è cumulabile con quello
energia da fonti rinnovabili ed in particolare
delle priorità 8 Ovc
per la cogenerazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
Investimenti finalizzati al miglioramento
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca
delle condizioni di sicurezza nel lavoro
standard di sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
Interventi per la trasformazione e La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento prevede
commercializzazione dei prodotti ottenuti l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto del metodo di
con il metodo di produzione biologico
produzione biologica
Numero di fornitori di materia prima minore
di 5
Numero di fornitori di materia prima
compreso tra 6 e 20
Numero di fornitori di materia prima
compreso tra 21 e 50
Numero di fornitori di materia prima
maggiore di 50
35
del biennio precedente la
6
3
2
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 143 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Altri comparti (equidi, bufalini (allevamento ed ingrasso di soggetti maschi), avicolo da
uova, cunicolo, apicolo, funghi e tartufi coltivati, piante officinali, piccoli frutti,
produzione no food (canapa e lino)
PRIORITA'
AZIONI
PRIORITARIE
DI
COMPARTO
NUMERO
PROGRESS CRITERIO DI SELEZIONE
IVO
1N
Acquisto di macchine e attrezzature
specializzate
ad
alto
contenuto
tecnologico e basso consumo energetico
contraddistinti da elevata valenza
qualitativa
INDICATORE
30
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della
operazione. Nel caso di interventi ricadenti in diverse aree per
l'assegnazione dei punteggi si applica il principio della
prevalenza finanziaria e pertanto la priorità sarà assegnata in
funzione dell'area ove ricade l'intervento con la più alta spesa
ammissibile
2N
Aziende ricadenti nelle Aree B
PRIORITA'
TERRITORIAL
I
DI 3 N
COMPARTO
Aziende ricadenti nelle Aree C
4N
Aziende ricadenti nelle Aree D
5N
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede
Operazioni che interessano prodotti che l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità
aderiscono a sistemi di qualità riconosciuti come definiti nella misura 132 del PSR .
riconosciuti
L'attribuzione della presente priorità esclude quella delle
produzioni biologiche
6N
7N
PRIORITA'
RELATIVE DI
COMPARTO
8N
9N
10 N
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTIVE
PUNTEG
GIO
Investimenti per la produzione di energia
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli interventi per la
da fonti rinnovabili, ivi compresi i
produzione di energia rappresentino almeno il 35 % del costo
sottoprodotti e gli scarti della produzione
totale richiesto.
agro-industriale
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando
l'operazione prevede la realizzazione di interventi destinati alla
Introduzione di innovazioni di prodotto e realizzazione di investimenti per la creazione di nuovi prodotti o
di processo
per interventi nel campo della ICT, e nel caso in cui detti
interventi siano prevalenti, in termini economici , rispetto al
costo totale dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui
Investimenti
che
migliorino
le sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione
performance ambientali delle imprese
garantisca performance ambientali che vadano oltre la normativa
vigente
Investimenti relativi alla produzione di
Il punteggio relativo alla presente priorità è cumulabile con
energia da fonti rinnovabili ed in
quello delle priorità 6 N
particolare per la cogenerazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui
Investimenti finalizzati al miglioramento sia dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione
delle condizioni di sicurezza nel lavoro
garantisca standard di sicurezza che vadano oltre la normativa
vigente
10
15
20
10
9
8
5
3
5
11 N
Interventi per la trasformazione e La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento
commercializzazione dei prodotti ottenuti prevede l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto
con il metodo di produzione biologico
del metodo di produzione biologica
15
12 N
Giovane imprenditore
3
13 N
Imprenditrice donna
2
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 144 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto ortofrutticolo
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
1 OR
AZIONI
2 OR
PRIORITAR
IE
DI
COMPARTO 3 OR
4 OR
5 OR
PRIORITA'
TERRITORI
ALI
DI 6 OR
COMPARTO
CRITERIO DI SELEZIONE
Realizzazione di piattaforme logistiche ed
interventi per la
razionalizzazione ed
ottimizzazione della catena del freddo
Realizzazione e potenziamento di impianti
innovativi ad alto contenuto tecnologico, per
la trasformazione e commercializzazione dei
prodotti inseriti in sistemi di tracciabilità
Interventi per l’ottenimento di prodotti di IV
e V gamma.
Incentivare l'utilizzo degli scarti e
sottoprodotti per la produzione della energia
verde e/o di prodotti riutilizzabili nel
processo produttivo agricolo
Aziende ricadenti nelle Aree B
Aziende ricadenti nelle Aree C
7 OR
Produzione biologica
8 OR
Operazioni che interessano prodotti che
aderiscono a sistemi di qualità riconosciuti
9 OR
PRIORITA'
RELATIVE
10 OR
DI
COMPARTO
Investimenti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili, ivi compresi i sottoprodotti
e gli scarti della produzione agro-industriale
Investimenti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili di cui alla priorità
precedente che utilizzano la cogenerazione
11 OR
Introduzione di innovazioni di prodotto e di
processo
12 OR
Investimenti che migliorino le performance
ambientali delle imprese
13 OR
Investimenti finalizzati al miglioramento
delle condizioni di sicurezza nel lavoro
14 OR
L’investimento prevede, in via
prevalente, la lavorazione di prodotti di
base provenienti da un’area avente un
raggio non superiore a 70 km di
distanza dall’impianto
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELAT 15 OR
E
AL
CONFERIM 16 OR
ENTO DEL
PRODOTTO 17 OR
18 OR
19 OR
Organizzazione
dei
Produttori
(OP)
riconosciute ai sensi del Reg. CE 2200/96 o
ai sensi del D lgs 102/2005
Numero di fornitori di materia prima minore
di 5
Numero di fornitori di materia prima
compreso tra 6 e 25
INDICATORE
PUNTEGGIO
30
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e tipologie
di intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e nel caso in cui
viene dimostrata la prevalenza economica di detti interventi rispetto al
costo totale dell'investimento. Può essere attribuita una sola priorità tra
quelle comprese tra la 1OR e la 4 OR
30
25
20
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della
localizzazione degli interventi previsti nell'ambito della operazione. Nel
caso di interventi ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei
punteggi si applica il principio della prevalenza finanziaria e pertanto la
priorità sarà assegnata in funzione dell'area ove ricade l'intervento con
la più alta spesa ammissibile
La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento prevede
l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto del metodo di
produzione biologica
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede
l'esclusiva lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità
riconosciuti come definiti nella misura 132 del PSR . L'attribuzione
della presente priorità esclude quella delle produzioni biologiche
Le priorità sono attribuite se viene dimostrato che almeno il
35% del costo totale dell’investimento è destinato ad
interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il
punteggio della priorità 10OR è cumulabile con quello della
9OR
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando l'operazione
prevede la realizzazione di interventi destinati alla realizzazione di
investimenti per la creazione di nuovi prodotti o per interventi nel
campo della ICT., e nel caso in cui detti interventi siano prevalenti, in
termini economici , rispetto al costo totale dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca
performance ambientali che vadano oltre la normativa vigente
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca
standard di sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
10
10
10
5
3
2
4
2
4
14
10
0
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 16 OL e
la 19 OL. Il numero dei fornitori dovrà essere dimostrato sulla
2
Numero di fornitori di materia prima base dei conferimenti del biennio precedente la presentazione
compreso tra 26 e 50
della domanda
4
Numero di fornitori di materia prima
maggiore di 50
Giovane imprenditore
PRIORITA'
20 OR
RELATIVE
Imprenditrice donna
SOGGETTI
21 OR
VE
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
6
3
2
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 145 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Comparto carne bovina, avicola e suina
PRIORIT
A'
NUMERO
PROGRES
SIVO
4 C bv
5 C bv
6 C bv
Aziende ricadenti nelle Aree D
7 C bv
Operazioni che interessano prodotti
che aderiscono a sistemi di qualità
riconosciuti
8 C bv
Investimenti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili, ivi
compresi i sottoprodotti e gli scarti
della produzione agro-industriale
9 C bv
Introduzione di innovazioni
prodotto e di processo
2 C bv
3 C bv
PRIORITA'
TERRITO
RIALI DI
COMPART
O
PRIORITA'
RELATIVE
DI
COMPART
O
10 C bv
11 C bv
12 C bv
13 C bv
PRIORITA'
RELATIVE
CORRELA
TE AL
CONFERI
MENTO
DEL
PRODOTT
O
14 C bv
20 C bv
Imprenditrice donna
17 C bv
Il punteggio relativo a queste priorità è attribuito quando la/e tipologie di
intervento sono coerenti con l'azione prioritaria e nel caso in cui viene
dimostrata la prevalenza economica di detti interventi rispetto al costo totale
dell'investimento. Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese
tra la 1C bv e la 3 C bv
Per l'assegnazione delle priorità territoriali si tiene conto della localizzazione
degli interventi previsti nell'ambito della operazione. Nel caso di interventi
ricadenti in diverse aree per l'assegnazione dei punteggi si applica il principio
della prevalenza finanziaria e pertanto la priorità sarà assegnata in funzione
dell'area ove ricade l'intervento con la più alta spesa ammissibile
La priorità è attribuita solo nel caso in cui l'investimento prevede l'esclusiva
lavorazione di prodotti inclusi in sistemi di qualità riconosciuti come definiti
nella misura 132 del PSR . L'attribuzione della presente priorità esclude
quella delle produzioni biologiche
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli interventi per la produzione di
energia rappresentino almeno il 35 % del costo totale richiesto.
di
10
10
15
4
7
3
3
2
4
10
10
materia prima
0
materia prima
materia prima
35
25
L’investimento prevede, in via
prevalente, la lavorazione di
prodotti di base provenienti da
un’area avente un raggio non
superiore a 70 km di distanza
dall’impianto
19 C bv
16 C bv
PUNTEGGIO
20
Il punteggio relativo a questa priorità è attribuito quando l'operazione prevede
la realizzazione di interventi destinati alla realizzazione di investimenti per
la creazione di nuovi prodotti o per interventi nel campo della ICT, e nel
caso in cui detti interventi siano prevalenti, in termini economici , rispetto al
costo totale dell'operazione
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
Investimenti che migliorino le
dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca performance
performance ambientali delle imprese
ambientali che vadano oltre la normativa vigente
Investimenti relativi alla produzione di
Il punteggio relativo alla presente priorità è cumulabile con quello delle
energia da fonti rinnovabili ed in
priorità 8 C bv
particolare per la cogenerazione
Investimenti
finalizzati
al
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel caso in cui sia
miglioramento delle condizioni di dimostrato, da un tecnico qualificato, che l'operazione garantisca standard di
sicurezza nel lavoro
sicurezza che vadano oltre la normativa vigente
Interventi per la trasformazione e
La priorità è attribuibile solo nel caso in cui l'investimento prevede
commercializzazione dei prodotti
l'esclusiva lavorazione di prodotti ottenuti nel rispetto del metodo di
ottenuti con il metodo di produzione
produzione biologica
biologico
Numero di fornitori di
minore di 10
Numero di fornitori di
compreso tra 11 e 30
Numero di fornitori di
compreso tra 31 e 50
Numero di fornitori di
maggiore di 50
Giovane imprenditore
15 C bv
18 C bv
PRIORITA'
RELATIVE
SOGGETTI
VE
INDICATORE
Realizzazione di investimenti nella
logistica finalizzati a ridurre i costi di
trasporto e trattamento del prodotto
primario e trasformato
Interventi per l'introduzione di
tecnologie innovative in materia di
lavorazione della carne che ne
aumentino il valore aggiunto nelle fasi
di: sezionamento, porzionamento,
confezionamento
e
frigoconservazione
Investimenti per la realizzazione di
impianti destinati ad una adeguata
gestione e utilizzo degli scarti e
sottoprodotti della lavorazione
Aziende ricadenti nelle Aree B
Aziende ricadenti nelle Aree C
1 C bv
AZIONI
PRIORITA
RIE DI
COMPART
O
CRITERIO DI SELEZIONE
Può essere attribuita una sola priorità tra quelle comprese tra la 15 C bv e la
18 C bv
materia prima
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
2
4
6
3
2
100
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 146 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 123, Azione 1, è necessario che il
punteggio complessivo attribuito, sulla base delle priorità relative, sia pari o
superiore a 20 punti.
Per i casi di ex-aequo, viene data priorità alle imprese con il titolare o rappresentante
legale più giovane.
Sono ammesse a finanziamento le domande di aiuto collocate in posizione utile nelle
graduatorie fino alla copertura delle dotazioni previste nella pianificazione finanziaria
dell’azione.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
I punteggi relativi alle priorità concernenti interventi per la trasformazione e/o la
commercializzazione di prodotti biologici o inseriti nell’ambito di sistemi di qualità
riconosciuti (misura 132 del PSR) sono attribuiti tenendo conto delle produzioni
dichiarate nei contratti di conferimento o in documenti analoghi. I produttori di base che
conferiscono il prodotto devono essere, al momento della presentazione della domanda
di aiuto, già assoggettati al metodo di produzione biologica o aderenti a sistemi di
qualità.
I punteggi relativi alla priorità inerente “investimenti finalizzati al miglioramento delle
condizioni di sicurezza nel lavoro” sono attribuiti quando, oltre al rispetto delle
condizioni riportate nelle relative tabelle, almeno il 35% dell’importo complessivo degli
investimenti è destinato al perseguimento di tale specifica finalità.
Per le priorità relative ad “investimenti che migliorino le performance ambientali delle
imprese” oltre alla relazione del tecnico dovrà essere presentata anche specifica
attestazione che dimostri l’adesione dell’impresa a sistema volontari di certificazione
ambientale.
Per l’attribuzione della priorità relativa alla lavorazione di prodotti di base provenienti
da un’area avente raggio non superiore a 70 Km dall’impianto, la prevalenza dei
prodotti conferiti da dimostrare sulla base di contratti di conferimento o di documenti
equivalenti, è pari al 51%.
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 147 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
La priorità concernente “Introduzione di innovazione di prodotto e di processo” è
attribuita allorché gli interventi volti a giustificarla, oltre che essere finanziariamente
prevalenti rispetto al costo totale dell’investimento, risultano innovativi, derivano da
esperienze comprovate da studi scientifici di riconosciuta validità inclusi i progetti di
cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agroalimentare con particolare riferimento a quelli finanziati con la Misura 124 del PSR.
Rientra in tale ambito l’introduzione e il migliore impiego di tecnologie ICT che mirano
a migliorare la competitività dell’impresa. Vanno invece escluse dal concetto di
innovazione quelle attività che, pur dando luogo ad oggettive novità, rientrano nella
ordinaria programmazione e gestione dell’impresa.
ARTICOLO 11
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande relative all’Azione 1 della misura 123, inoltrate ai
sensi del presente bando pubblico, sono stanziati complessivamente 15.000.000,00 euro
secondo la seguente ripartizione:
Azione 1
Comparto
Ripartizione
finanziaria
Olivicolo
Cerealicolo
2.160.000,00
Ortoflorovivaistico
ed
altri
comparti
Ortofrutticolo
5.400.000,00
Latte trasformato
Latte alimentare fresco,
5.940.000,00
Carni bovine, avicole e suine,
Ovicaprino
TOTALE
13.500.000,00
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, può procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in
attuazione del presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e
finanziario della misura e del Programma come risultante dalle attività di monitoraggio
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e sorveglianza finanziaria, nonché in ordine all’attribuzione di eventuali risorse
aggiuntive che si potranno rendere disponibili anche a titolo di aiuti di stato aggiuntivi,
nella fase conclusiva del programma.
ARTICOLO 12
Modalità di rendicontazione della spesa
I beneficiari degli aiuti, a conclusione degli acquisti o dei lavori finanziati da realizzarsi
entro il periodo assegnato dall’amministrazione regionale, debbono presentare, alla
competente Struttura, la domanda di pagamento del saldo finale e la specifica
documentazione per la rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta.
Le iniziative progettuali finanziate dovranno essere avviate non oltre i 30 giorni
successivi a decorrere dalla data di adozione del provvedimento di concessione del
contributo. Il termine di conclusione dell’operazione è stabilito nel provvedimento
di concessione del contributo e comunque non potrà andare oltre la data del 30
giugno 2015.
Per la rendicontazione della spesa il beneficiario, utilizzando i modelli fac-simile
predisposti dalla Regione, deve presentare la seguente documentazione:

relazione finale con indicazione degli investimenti realizzati ed il relativo livello
di conseguimento degli obiettivi preposti in ordine al miglioramento del
rendimento globale dell’azienda, firmata da un tecnico abilitato;

copia delle fatture quietanzate e relativi documenti di pagamento (bonifico
bancario o ricevuta bancaria, assegni circolari);

elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei
pagamenti effettuati.

dichiarazione liberatoria del venditore;

certificato di agibilità (ove previsto) e, laddove pertinente, certificati di
conformità degli impianti e delle strutture realizzate;

autorizzazione sanitaria (ove previsto)
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
contabilità finale e certificato di regolare esecuzione dei lavori

certificati di conformità per i macchinari acquistati;

nel caso di acquisti di immobili o di terreni, copia dell’atto di acquisto;

documentazione fotografica concernente gli investimenti realizzati .
Per la gestione dei flussi finanziari e le modalità di pagamento si rinvia a quanto
specificato nel documento concernente “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio” di cui alla D.G.R. 412/2008 e
ss.mm.ii. Nei provvedimenti di concessione del contributo saranno riportate ulteriori
e specifiche per la concessione di acconti in corso d’opera.
ARTICOLO 13
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di
aiuto/pagamento si rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando
pubblico e laddove pertinente, allo specifico documento “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvato con DGR
412/2008 e successive modifiche e integrazioni, con il quale sono state definite le
disposizioni attuative per il trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo
svolgimento dei procedimenti istruttori (comprese le modalità attuative sulle varianti e
proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle varie fasi procedurali ed altri aspetti
connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di aiuto/pagamento. Il testo
consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet regionale
(www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 14
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso pubblico si rinvia a quanto
stabilito dal documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi
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provvedimenti di attuazione, nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello
comunitario, nazionale e regionale.
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AZIONE 2 - “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali”
ARTICOLO 15
Soggetti beneficiari
Possono accedere ai benefici previsti dal presente avviso pubblico i soggetti beneficiari,
come di seguito specificati che realizzano investimenti in impianti o stabilimenti ubicati
nel territorio laziale:
microimprese forestali, come individuate ai sensi della Raccomandazione della
Commissione 2003/361/CE e nell’applicazione definita dal Decreto del
Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005, titolari di partita IVA con
codici attività economiche “02” regolarmente iscritte presso le Camere di
Commercio Industria, Agricoltura e Artigianato.
Tali microimprese possono essere:
 singole o associate, operanti nel settore dell’utilizzazione e della
trasformazione dei prodotti legnosi allo stato grezzo;
 imprese boschive;
 consorzi e cooperative;
Il Modello di “Dichiarazione Informazioni relative alla qualifica di PMI” di cui
all’ALLEGATO III al presente Bando, sintetizza nel rispetto della normativa sopra
richiamata, i parametri e la metodologia per il calcolo della dimensione dell’impresa.
 Le ditte che hanno già presentato un’istanza a valere sulla Misura 123 azione 2
che, pur essendo utilmente collocate in graduatoria, non sono state finanziate per
carenza di fondi o che siano state ammesse e finanziate nell’ambito di una
progettazione integrata di filiera decaduta per perdita dei requisiti, possono
reiterare l’istanza ai sensi del presente bando pubblico. La reiterazione delle
domande di aiuto deve essere effettuata attraverso la sola “ripresentazione” del
modello unico di domanda (MUD). Solo in caso di reiterazione le stesse
domande potranno essere reinserite nella graduatoria di ammissibilità relative al
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Bando Pubblico
presente bando sulla base del punteggio precedentemente attribuito e finanziate
qualora collocate in posizione utile. Si specifica inoltre che in tal caso
l’eleggibilità delle spese decorre dal giorno successivo alla presentazione della
prima domanda di aiuto.
Il richiedente per accedere al regime di aiuti dovrà dimostrare di essere proprietario o di
aver titolo a disporre degli immobili ove si realizzerà l’investimento per una durata
residua, a decorrere dal momento della presentazione della domanda, pari ad almeno 7
anni.
Il sostegno non può essere concesso ad aziende in difficoltà ai sensi degli orientamenti
comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in
difficoltà; in particolare, sono esclusi i soggetti in stato di fallimento, liquidazione,
concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso
procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.
ARTICOLO 16
Modalità per la presentazione delle domande:
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via
telematica una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD),
corredato del relativo fascicolo di misura e della documentazione di cui al successivo
articolo 8.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il
modello predisposto dall’Amministrazione, disponibile sul portale regionale, si
compone di diverse sezioni, nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal
richiedente e gli impegni sottoscritti dallo stesso, un set di informazioni sulla
documentazione presentata a corredo del modello unico di domanda, nonché la scheda
di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i punteggi per la
formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
Uno stesso soggetto richiedente può presentare, a valere per il presente avviso pubblico
e per questa Azione una sola domanda di aiuto.
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Bando Pubblico
Non possono presentare domanda di aiuto i richiedenti che non hanno effettuato la
rendicontazione finale dei lavori e degli acquisti svolti ed inoltrato la relativa domanda
di pagamento finale in ordine ad iniziative già presentate ed ammesse a finanziamento
in attuazione dell’Azione 2 della misura 123 del PSR 2007/2013.
ARTICOLO 17
Termini per la presentazione delle domande
La presentazione delle domande di aiuto, deve avvenire entro le ore 18 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del presente
bando. Ai fini del rispetto di tale termine, fa fede la data dell’inoltro telematico della
domanda.
La copia cartacea della domanda di aiuto (MUD) e della documentazione tecnico –
amministrativa specificata nel successivo articolo 8 dovrà essere recapitata, a mano o per
plico raccomandato, presso le sedi Regionali incaricate dello svolgimento dei
procedimenti istruttori, come individuate nell’art. 5 delle “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio”, di cui alla DGR 412/2008 e
successive
mm.
e
ii.
(Testo
coordinato
sul
sito
regionale
http://www.agricoltura.regione.lazio.it/binary/prtl_psr/tbl_prg_procedure_attuazione/D
ISPOSIZIONI_ORIZZONTALI_Testo_consolidato_ottobre_2013.pdf”) al quale si rinvia
per le ulteriori modalità di presentazione.
L’inoltro cartaceo della suddetta documentazione dovrà essere effettuato entro i due
giorni successivi alla presentazione telematica della domanda. Rimane fermo che la data
di sottoscrizione della domanda di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione presentata a
corredo della stessa non dovrà essere successiva alla data del rilascio informatico.
ARTICOLO 18
Requisiti e condizioni di ammissibilità
Per avere accesso ai benefici della misura 123 Azione 2, i soggetti richiedenti devono
corrispondere alle seguenti condizioni:
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1. proporre investimenti che siano coerenti con uno o più degli obiettivi operativi della
Misura indicati all’art. 1 e conformi con quanto altro disposto nel presente bando;
2. dimostrare che l’intervento comporti un miglioramento del rendimento globale
dell’azienda.
Per la presente azione la dimostrazione di tale requisito e la verifica della stabilità e
della solidità finanziaria dei beneficiari, sarà effettuata attraverso l’esame dei bilanci
relativi agli ultimi tre anni, nonché della situazione contabile inerente il periodo
compreso tra la chiusura del bilancio dell’esercizio immediatamente precedente e la
data di presentazione della domanda.
In caso di imprese impossibilitate alla presentazione di bilanci, in quanto non
soggette a tale obbligo ai sensi della normativa vigente, la valutazione del
miglioramento del rendimento globale sarà effettuata sulla base di documenti
equipollenti.
Nel caso di imprese di nuova costituzione, ovvero che avvieranno le attività dopo la
realizzazione degli investimenti richiesti, dovrà essere dimostrata la fattibilità
dell’intervento, sia sotto l’aspetto economico che quello finanziario.
3. dimostrare, sulla base di idonea documentazione, che per le strutture, gli impianti e
quant’altro connesso all’attività produttiva nel suo complesso siano rispettate le
normative comunitarie applicabili all’investimento e la normativa in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro;
4. dimostrare, di essere in possesso di tutti i necessari pareri, nulla-osta, autorizzazioni,
concessione o permessi per la realizzazione dell’iniziativa progettuale ovvero essere
nelle condizioni di consentire l’avvio dei lavori. Non sono ammessi interventi solo
parzialmente cantierabili. Tuttavia, fermo restando quanto specificato nel successivo
articolo 20, il requisito della immediata cantierabilità può essere acquisito entro 45
giorni a decorrere dalla data di pubblicazione sul BURL della determinazione
dirigenziale di ammissibilità delle domande di aiuto.
ARTICOLO 19
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
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Bando Pubblico
In coerenza con gli obiettivi e le finalità individuate per l’attuazione della presente
azione sono ritenuti ammissibili investimenti materiali e/o immateriali per:
1) realizzazione, acquisizione, ristrutturazione, ampliamento ed adeguamento delle
strutture di condizionamento, trasformazione, e/o commercializzazione, stoccaggio
dei prodotti forestali delle imprese di trasformazione del legno, ivi compresi
impianti alimentati a biomasse legnose commisurati al fabbisogno energetico delle
singole imprese, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente.
In tale ambito sono ammissibili spese per:
-
opere edili di costruzione e/o ristrutturazione di aree di stoccaggio e
fabbricati;
-
tettoie;
-
recinzioni;
-
acquisto di terreni per un costo non superiore al 10% dell’investimento
complessivo ammesso;
-
realizzazione o rifacimento di impianti idraulici, termici ed elettrici tra
cui impianti che consentano l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili
(biomasse legnose);
In caso di acquisto di caldaie per la produzione di energia termica e termoelettrica
da fonti rinnovabili deve essere garantito che l’energia prodotta sia totalmente
reimpiegata nell’ambito dei processi produttivi.
2) realizzazione di linee di prima lavorazione, trasformazione, condizionamento e
confezionamento di prodotti forestali delle imprese di trasformazione del legno. Tale
intervento è realizzabile mediante acquisto di macchine ed attrezzature nuove di
fabbrica, con relativi programmi, per:
-
raccolta stoccaggio e confezionamento di residui legnosi di piccole e
medie dimensioni derivanti da scarti di lavorazione in bosco (legna
da ardere, cimali e ramaglie) da cedui a turno breve, siepi, potature
di fasce frangivento, residui delle potature e delle lavorazioni
industriali da destinare alla produzione di biomasse;
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- pesatura;
- movimentazione (a titolo indicativo nastri trasportatori, gru, pinza
idraulica, pale caricatrici);
- essiccazione (forni);
- impregnazione (vasche, compressori);
- confezionamento (imballatrici, etichettatrici);
- prima trasformazione (sfogliatrici, troncatrici, seghe, squadratronchi)
- personal computer e software.
3) introduzione di moderne e innovative tecnologie finalizzate alla gestione dei
processi e delle operazioni di verifica della qualità delle produzioni legnose da
opera in piedi, all’utilizzazione del soprassuolo forestale (abbattimento,
concentramento, esbosco, scortecciamento, allestimento, immagazzinamento),
nonché all’insieme delle operazioni che precedono la segatura industriale in
fabbrica, anche al fine di garantire le ottimali condizioni di sicurezza sui luoghi di
lavoro e nel rispetto dell’ecosistema forestale. Tale intervento è realizzabile
mediante acquisto:

di macchine ed attrezzature nuove di fabbrica ivi comprese quelle
informatiche ed i relativi programmi, fra i quali:
-
trattori forestali, trattrici agricole allestite con kit (elementi) di
sicurezza conformi alle norme comunitarie e nazionali tali da
renderle particolarmente funzionali alle attività in bosco e che non
modifichino i requisiti di omologazione della macchina (zavorratura
anteriore, doppia trazione, protezione delle parti vulnerabili del
trattore, pneumatici forestali, cabina di sicurezza, ecc.) Tali
caratteristiche tecniche dovranno essere evidenziate oltre che sui
preventivi
anche
nelle
documentazione di progetto;
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relazioni
tecniche
allegate
alla
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio

Bando Pubblico
Cippatrici, gru, motoseghe, seghe a nastro sramarratrici, scortecciatrici,
verricelli, carrelli caricatori, dispositivi di protezione individuale, nastri
trasportatori, cassoni scarrabili, canalette in P.V.C., motoagricola a quattro
ruote motrici per esbosco e trasporto, ecc.
4) investimenti immateriali.
creazione e implementazione di siti internet;
spese propedeutiche alla certificazione di qualità e di rintracciabilità dei prodotti
forestali (ISO, EMAS, ecc.) e della catena di custodia delle produzioni legnose
provenienti dai boschi sottoposti a criteri di gestione forestale sostenibile (ISO,
FSC, PEFC, EMAS, ecc.) strettamente legate ad investimenti materiali;
spese per l’acquisizione di know-how strettamente legate ad investimenti
materiali;
spese generali e di progettazione quali onorari di consulenti (agronomi e
forestali,
architetti,
ingegneri,
ecc.)
studi
di
fattibilità,
acquisto
di
brevetti/licenze. Tali spese potranno essere riconosciute nel limite massimo non
superiore al 12% dell’importo complessivo dell’investimento.
Ai sensi dall'articolo 55, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (CE)
1974/2006, gli investimenti immateriali sono ammissibili solo se collegati
direttamente agli investimenti materiali previsti nella presente misura. Nel caso
di progetti che prevedono investimenti immateriali, la quota complessiva delle
spese immateriali, comprensiva anche delle spese generali, non può essere
superiore al 25% dell’intero investimento ammissibile.
Spese non ammissibili:

interventi di mera sostituzione così come definiti all’art. 2 punto 17 del Reg. CE
1857/2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di
stato a favore delle piccole e medie imprese attive nelle produzioni di prodotti
agricoli e specificati nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii .
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
Bando Pubblico
interventi di manutenzione ordinaria di macchine, impianti ed attrezzature già
esistenti.

opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;

acquisto di macchinari ed impianti usati.

sono finanziati esclusivamente gli interventi relativi alle lavorazioni antecedenti la
trasformazione industriale del legname o dei prodotti secondari del bosco e quindi
sono esclusi gli interventi per la trasformazione industriale del legname;

I.V.A., fatti salvi i casi previsti nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle
misure ad investimento” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii ;

automezzi per il trasporto su strada dei prodotti legnosi.

commercializzazione e trasformazione di materie prime di origine extra comunitaria.
Sono ammessi esclusivamente investimenti per la lavorazione del legno utilizzato come
materia prima, limitatamente alle operazioni precedenti la trasformazione industriale.
Periodo di non alienabilità dei beni e vincoli di destinazione. Impegni ex-post
Per il periodo di non alienabilità dei beni ed i vincoli di destinazione, nonché per gli
impegni ex-post successivi alla ultimazione degli interventi si rinvia a quanto già
disciplinato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento
del PSR 2007-2013 del Lazio” di cui alla DGR 412/2008 e successive mm. e ii.
Oltre a quanto già previsto dall’articolo 22 delle “Disposizione per l’attuazione delle
misure a investimento”, il periodo di non alienabilità dei beni ed i vincoli di
destinazione, come previsto dal comma 6 dello stesso articolo 22, viene prolungato ai 5
anni successivi a decorrere dalla data di presentazione della domanda di pagamento del
saldo finale.
Disposizione generale
Per i “criteri di ammissibilità delle spese” si rinvia, per ciò che non è espressamente
previsto nel presente bando pubblico, a quanto stabilito nella parte VII del documento
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Bando Pubblico
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008
e successive mm. e ii.
ARTICOLO 20
Documentazione
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo di misura/azione dovrà essere
allegata la seguente documentazione:
1. Scheda tecnica di sintesi riportante le informazioni relative al beneficiario
utilizzando il modello predisposto dall’Amministrazione ed allegato al presente bando
pubblico (ALLEGATO IV). Tale scheda dovrà essere firmata dal beneficiario e timbrata
e firmata dal tecnico progettista;
2. Copia dei modelli di dichiarazioni fiscali dell’impresa riferiti agli ultimi due anni
antecedenti la domanda.
3. Dichiarazione di informazioni relative alla qualifica di PMI utilizzando il modello
predisposto dall’Amministrazione ed allegato al presente bando pubblico (ALLEGATO
III)
4. Per le forme giuridiche societarie, diverse dalle società di persone, e per le
cooperative oltre alla documentazione sopra prevista è necessario produrre:
a) deliberazione dell’organo competente con la quale:

si richiamano:
 l’atto costitutivo e/o lo statuto,
 gli estremi dell’iscrizione ai registri della C.C.I.A.A. nella relativa sezione di
appartenenza;

si approva il progetto;

si incarica il legale rappresentante ad avanzare la domanda di finanziamento nonché
ad adempiere a tutti gli atti necessari;

si assumono gli impegni specificati nel modello unico di domanda e nel fascicolo
regionale di misura/azione;
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
Bando Pubblico
si assume l’impegno per la copertura finanziaria della quota a carico, con
indicazione della fonte di finanziamento;

si dichiara di non aver beneficiato di altri contributi pubblici concessi a qualsiasi
titolo da normative regionali, nazionali o statali per gli investimenti previsti nella
iniziativa progettuale inoltrata ai sensi del presente bando;

di dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre degli immobili ove si
realizzerà l’investimento specificando, il titolo di possesso, la durata residua
(almeno 7 anni dal momento della presentazione della domanda).

si dichiara di essere a conoscenza dell’impegno di non distogliere dalla prevista
destinazione o di non alienare, per un periodo di almeno 5 anni, i beni oggetto di
finanziamento. Di essere a conoscenza, inoltre, che il mancato rispetto del vincolo
comporta la decadenza totale dai benefici e la restituzione delle somme percepite;
b) Bilanci degli ultimi tre anni (almeno un anno per le società di recente costituzione),
con attestazione del loro deposito presso la C.C.I.A.A., completi dello stato
patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, nonché della relazione
degli amministratori e del collegio sindacale. Dovrà essere presentata, inoltre la
documentazione dalla quale risulti la situazione contabile relativa al periodo
compreso tra la chiusura del bilancio dell’esercizio immediatamente precedente e la
data di presentazione della domanda o di data prossima alla stessa.
5. elaborati progettuali
Per investimenti relativi ad impianti, macchine ed attrezzature:

relazione tecnica a firma del tecnico progettista abilitato e del richiedente,
illustrante l’intervento che si intende realizzare, i tempi di realizzazione
(cronoprogramma dei lavori e degli acquisti), le finalità ed i benefici economici
attesi, le eventuali modifiche allo stato dei luoghi che si dovessero rendere
necessarie, l’esatta identificazione catastale del luogo ove si intende realizzare
l’intervento.
La
relazione
dovrà,
inoltre,
illustrare
le
motivazioni
tecnico/economiche alla base della scelta del preventivo/i, tra quelli presentati,
per i quali si avanza la domanda di aiuto. Gli elementi tecnico/economici riferiti
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Bando Pubblico
ai preventivi presentati dovranno essere riepilogati in una apposita scheda di
comparazione.
La relazione dovrà contenere il piano finanziario dell’intervento proposto che
specifichi il sistema di reperimento dei fondi per la copertura della spesa prevista
e la partecipazione del beneficiario.
Per gli impianti destinati alla produzione e/o confezionamento dei prodotti
provenienti da biomasse (pellettati, trinciati, cippati, ecc.) la relazione dovrà
contenere il piano di approvvigionamento delle materie prime con l’indicazioni
circa l’area di reperimento delle stesse e gli eventuali relativi fornitori nonché le
modalità di raccolta/trasformazione/preparazione/conservazione della biomassa
e le modalità di trasporto con indicazione del tipo di mezzo impiegato e i
percorsi medi effettuati, carburanti utilizzati;

preventivi delle ditte fornitrici delle dotazioni richieste:
per l’acquisto di macchine e attrezzature, nonché per eventuali spese per
interventi non riportati nelle voci del prezziario pubblicato nei bollettini ufficiali
della Regione Lazio o per investimenti immateriali, è necessario adottare una
procedura di selezione basata sul confronto di almeno tre preventivi di spesa così
come previsto dalle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento”
di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii. I preventivi in originale dovranno
indicare il prezzo di listino, il prezzo offerto sulla base di eventuali sconti al
netto dell’IVA, eventuali aiuti concessi da altri organismi per la rottamazione, la
data di consegna ed i termini di pagamento.

dichiarazione rilasciata dalla ditta incaricata di eseguire le modifiche ove si
attesti che gli interventi previsti non comportano la perdita dei requisiti di
omologazione della macchina e che le applicazioni e le modifiche sono conformi
a quanto previsto dalle norme nazionali e comunitarie (prevista solo in caso ed in
riferimento a progetti che prevedano, tra gli interventi proposti, l’allestimento
forestale di trattrici agricole).
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Per investimenti relativi ad opere edili:

relazione tecnico-economica e costruttiva a firma del tecnico progettista abilitato
e del richiedente, illustrante l’intervento che si intende realizzare, i tempi di
realizzazione (cronoprogramma dei lavori e degli acquisti), le finalità ed i
benefici economici attesi, le eventuali modifiche allo stato dei luoghi che si
dovessero rendere necessarie, l’esatta identificazione catastale del luogo ove si
intende realizzare l’intervento. La relazione dovrà contenere anche gli elementi
per la definizione della tecnica costruttiva delle strutture e degli impianti
previsti, le interazioni previste con gli eventuali acquisti di macchine,
attrezzature ed impianti proposti;
La relazione dovrà contenere il piano finanziario dell’intervento proposto che
specifichi il sistema di reperimento dei fondi per la copertura della spesa prevista
e la partecipazione del beneficiario.

elaborati grafici, delle opere previste, comprensivi dei particolari costruttivi, in
scala idonea ad una corretta lettura degli stessi, e di corografia 1:25.000, CTR
1:10.000 e planimetrie catastali dei luoghi oggetto dell’intervento;

computo metrico estimativo, con l’indicazione degli eventuali lavori che si
intendono effettuare in economia e relativo elenco prezzi;

documentazione fotografica del luogo dell’intervento con l’indicazione della
data di rilevazione e l’individuazione, in planimetria, dei punti di rilevazione
delle fotografie allegate;
6. Concessioni, autorizzazioni, permessi, pareri necessari per la realizzazione
dell’operazione. Il progetto deve essere immediatamente cantierabile. Tuttavia, nel
caso in cui il richiedente intenda acquisire tale requisito entro i 45 giorni a decorrere
dalla data di pubblicazione sul BURL della determinazione dirigenziale di ammissibilità
all’aiuto, il richiedente dovrà comunque aver avanzato richiesta del permesso a costruire
qualora previsto dalla normativa o allegare una dichiarazione firmata dallo stesso
richiedente e dal tecnico abilitato qualora le opere vengono realizzate tramite DIA o
SCIA. La mancata presentazione della richiesta di permesso a costruire o della
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Bando Pubblico
dichiarazione di cui sopra (DIA o SCIA) al momento della presentazione della domanda
di aiuto comporterà l’esclusione dai benefici della Misura.
Nel caso l’operazione rientri tra quelle ammesse e finanziate, il richiedente, al fine di
ottenere il provvedimento di concessione del contributo, entro 45 (quarantacinque)
giorni dalla data di pubblicazione sul BURL della determinazione dirigenziale di
ammissibilità delle domande di aiuto ed a pena di decadenza, deve presentare tutta la
necessaria documentazione per dimostrare la cantierabilità dell’iniziativa progettuale.
Nel caso in cui sia prevista la Dichiarazione di Inizio Attività (DIA), è necessario
che entro il termine di cui sopra siano già trascorsi i tempi del silenzio /assenso
senza alcuna osservazione da parte del Comune, pena la decadenza.
7. Nel caso di interventi che prevedono esclusivamente investimenti per l’acquisto e la
relativa messa in opera di impianti di produzione, macchine ed attrezzature, l’impresa
dovrà presentare i relativi documenti attestanti la piena disponibilità ed agibilità dei
locali destinati all’installazione di tali dotazioni.
8. Dichiarazione di informazioni relative alla qualifica di PMI secondo il modello
allegato.(ALLEGATO III);
9. Per gli investimenti immateriali:

relazione tecnica a firma del tecnico progettista abilitato e del richiedente,
illustrante l’intervento che si intende realizzare, i tempi di realizzazione
(cronoprogramma degli acquisti), le finalità ed i benefici economici attesi.
La relazione dovrà, inoltre, illustrare le motivazioni tecnico/economiche alla
base della scelta del preventivo/i, tra quelli presentati, per i quali si avanza la
domanda di aiuto. Gli elementi tecnico/economici riferiti ai preventivi presentati
dovranno essere riepilogati in una apposita scheda di comparazione.
La relazione dovrà contenere il piano finanziario dell’intervento proposto che
specifichi il sistema di reperimento dei fondi per la copertura della spesa prevista
e la partecipazione del beneficiario;

preventivi delle ditte fornitrici
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Si fa riferimento a quanto già previsto nel caso di investimenti relativi ad
impianti, macchine ed attrezzature.
Nel caso di acquisto di beni immobili, il richiedente deve allegare alla domanda una
dichiarazione di intenti a firma autentica con la quale il venditore manifesta la
disponibilità alla vendita del bene.
A seguito della pubblicazione della graduatoria di ammissibilità ed al fine di ottenere il
decreto di concessione del finanziamento il richiedente, entro 15 giorni lavorativi da
detta pubblicazione ed a pena di decadenza, deve presentare promessa di vendita
dell’immobile, registrato nei termini di legge, sottoscritta dalle parti, nella quale
risultino definiti i tempi dell’acquisto, oltre a quanto richiesto dallo specifico articolo
delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013
del Lazio” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii.
La documentazione integrativa per gli investimenti che prevedano acquisto di caldaie
per la produzione di energia termica e termoelettrica da fonte rinnovabile è individuata
all’allegato 1 delle “Disposizioni attuative delle misure ad investimento” di cui alla
D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii.
Nel caso che l’intervento proposto preveda la dotazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili gli stessi dovranno essere conformi alle specifiche tecniche
riportate in allegato al documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/20103 del Lazio” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii.
Inoltre, in aggiunta alla documentazione prevista nel presente articolo dovrà essere
allegata, debitamente compilata in tutte le sue parti, la specifica scheda riferita
all’impianto richiesto contenuta in allegato al documento precedentemente richiamato.
Documenti essenziali
La documentazione precedentemente indicata, è ritenuta essenziale al pari del modello
unico di domanda e del fascicolo di misura/azione. La relativa mancanza comporterà
l’irricevibilità della domanda di aiuto.
Altre disposizioni
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Gli elaborati tecnici e progettuali, le relazione tecniche e le dichiarazioni di cui ai punti
1, 5, 6 e 9 (1° punto) del presente articolo dovranno essere sottoscritti da tecnici in
possesso di adeguata qualifica ed iscritti al relativo ordine o collegio professionale.
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità
alla data di presentazione della domanda. Tutti i requisiti necessari devono essere
posseduti all’atto di presentazione della domanda.
Per la presentazione della documentazione inerente investimenti materiali e immateriali
da parte di privati (elaborati progettuali, preventivi, ecc.) oltre quanto a espressamente
previsto nel presente bando si fa riferimento a quanto stabilito nel documento
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” di cui alla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii.
Per gli investimenti che prevedono la produzione di energia elettrica da biomasse o
biogas di origine agricola i richiedenti potranno avvalersi degli incentivi pubblici
secondo la cumulabilità prevista dall’articolo 29 del D.M. 06/07/2012 pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10/07/2012 S.O. n. 143.
Tutte le informazioni ed i dati dichiarati nel MUD e nel fascicolo integrativo così come
per gli altri allegati specifici previsti sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n.
445/2000. Rimane ferma la possibilità del richiedente di presentare la documentazione
in originale od in copia conforme relativamente a quanto dichiarato ed autocertificato.
La domanda dovrà essere firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
ARTICOLO 21
Agevolazioni previste
Sono previsti finanziamenti da erogarsi in conto capitale, calcolati in percentuale sul
costo totale ammissibile dell’intervento. Il contributo massimo concedibile per le
operazioni previste nella presente azione è pari al 40% dell’investimento finanziabile.
L’aiuto è concesso nel rispetto della normativa sul “de minimis”, come disciplinata dal
reg. (CE) n. 1998/2006, che fissa a 200.000 euro l’importo complessivo concedibile a
favore di una impresa nell’arco di tre esercizi finanziari consecutivi (in caso di nuova
concessione di aiuto “de minimis” per il calcolo dell’importo complessivo degli aiuti in
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“de minimis” si deve tener conto di quanto concesso nell’esercizio finanziario in
questione nonché quanto concesso nei due esercizi finanziari precedenti).
E’ fissato un massimale di 400.000,00 euro del costo totale dell’investimento
ammissibile.
Nel caso di investimenti destinati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
(biomasse, e biogas.), per la presente azione, il tasso di aiuto potrà, su istanza del
richiedente, essere inferiore al tasso di aiuto stabilito.
ARTICOLO 22
Criteri per la selezione delle domande e modalità di formulazione delle graduatorie
Per la presente azione della misura sono individuati specifici criteri di selezione,
approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener
conto ai fini della predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
I requisiti e le condizioni per l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono
essere posseduti e dimostrati dal richiedente in fase di presentazione della domanda di
aiuto iniziale.
Per i progetti ritenuti ammissibili, è predisposta una graduatoria unica regionale per la
presente azione sino alla concorrenza delle risorse stanziate, sulla base dei punteggi di
merito attribuiti come specificato nell’allegata scheda di valutazione.
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Azione 2 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali
PRIORITA'
CODICE
PRIORITA'
TERRITORIALI
CRITERI DI SELEZIONE
1 AF
2 AF
PRIORITA' RELATIVE
SOGGETTIVE
PRIORITA' RELATIVE PROGETTUALI
3 AF
CRITERIO DI SELEZIONE
INDICATORE
PUNTEGGIO
Intervento ricadente in Area D
La priorità è attribuita se l'intervento ricade
prevalentemente, in termini di spesa totale, in Area D
5
Interventi eseguiti da imprese in possesso di
certificazione di qualità in ambito forestale
Introduzione di certificazione di prodotto in
ambito forestale
Può essere assegnata una sola tra le priorità 2 AF e 3
AF
4 AF
Investimenti relativi alla produzione di
energia da fonti rinnovabili ed in particolare
per la cogenerazione
5 AF
Investimenti per la produzione di energia da
fonti rinnovabili
6 AF
Introduzione di innovazioni di prodotto e di
processo
7 AF
Investimenti che migliorino le performance
ambientali delle imprese
8 AF
Investimenti finalizzati al miglioramento
delle condizioni di sicurezza nel lavoro
9 AF
Giovane imprenditore
10 AF
Imprenditore donna
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli
interventi per la produzione di energia rappresentino
almeno il 35 % del costo totale dell'operazione. La
priorità è cumulabile alla 5 AF
La priorità è attribuita solo nel caso in cui gli
interventi per la produzione di energia rappresentino
almeno il 35 % del costo totale dell'operazione. La
priorità è cumulabile alla 4 AF
La priorità è assegnata se almeno il 50 % della spesa
totale ammissibile è riferita all'introduzione di nuovi
prodotti o per interventi nel campo della ICT, ed è
cumulabile con le priorità 4 AF e 5 AF
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel
caso in cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato,
che l'operazione garantisca performance ambientali
che vadano oltre la normativa vigente
Il punteggio relativo alla priorità viene attribuito nel
caso in cui sia dimostrato, da un tecnico qualificato,
che l'operazione garantisca standard di sicurezza che
vadano oltre la normativa vigente
La priorità è attribuita se l'imprenditore ha un'età
compresa tra i 18 e 40 anni. In caso di società, la
priorità è assegnata se sono giovani il rappresentante
legale e la maggioranza dei soci.
11 AF
12 AF
13 AF
14 AF
Numero di addetti *
Impresa boschiva che svolge esclusivamente
lavori
di
utilizzazioni
boschive
e
commercializzazione
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE
10
5
5
10
3
2
20
10
10
1
1
da 2 a 5
più di 5
5
10
15
100
* il numero di addetti si riferisce agli Effettivi (ULA) di cui al modello di Dichiarazione di informazioni
relative alla qualifica di PMI ed effettivamente riscontrati in fase istruttoria.
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Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 123, Azione 2, è necessario che il
punteggio complessivo attribuito, sulla base delle priorità relative, sia pari o
superiore a 20 punti.
Per i casi di ex-aequo, viene data priorità alle imprese con il titolare o rappresentante
legale più giovane.
Sono ammesse a finanziamento le domande di aiuto collocate in posizione utile nelle
graduatorie fino alla copertura delle dotazioni previste nella pianificazione finanziaria
dell’azione.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
La priorità concernente “Introduzione di innovazione di prodotto e di processo” è
attribuita allorché gli interventi volti a giustificarla, oltre che essere finanziariamente
prevalenti rispetto al costo totale dell’investimento, risultano innovativi e derivano da
esperienze comprovate da studi scientifici di riconosciuta validità inclusi i progetti di
cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agroalimentare con particolare riferimento a quelli finanziati con la Misura 124 del PSR.
Rientra in tale ambito l’introduzione e il migliore impiego di tecnologie ICT che mirano
a migliorare la competitività dell’impresa. Vanno invece escluse dal concetto di
innovazione quelle attività che, pur dando luogo ad oggettive novità, rientrano nella
ordinaria programmazione e gestione dell’impresa;
ARTICOLO 23
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande relative all’Azione 2 della misura 123 inoltrate ai
sensi del presente bando pubblico sono stanziati complessivamente 1.500.000,00 euro.
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, può procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in
attuazione del presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e
finanziario della misura e del Piano come risultante dalle attività di monitoraggio e
sorveglianza finanziaria nonché in ordine all’attribuzione di eventuali risorse aggiuntive
che si potranno rendere disponibili nelle successive annualità finanziarie.
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ARTICOLO 24
Modalità di rendicontazione della spesa
I beneficiari degli aiuti, a conclusione degli acquisti o dei lavori finanziati da realizzarsi
entro il periodo assegnato dall’amministrazione regionale, debbono presentare, alla
competente Struttura, la domanda di pagamento del saldo finale e la specifica
documentazione per la rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta.
Le iniziative progettuali finanziate dovranno essere avviate non oltre i 30 giorni
successivi a decorrere dalla data di adozione del provvedimento di concessione del
contributo. Il termine di conclusione dell’operazione è stabilito nel provvedimento di
concessione del contributo e comunque non potrà andare oltre la data del 30 giugno
2015.
Per la rendicontazione della spesa il beneficiario, utilizzando i modelli fac-simili
predisposti dalla Regione, deve presentare la seguente documentazione:

relazione finale con indicazione degli investimenti realizzati ed il relativo livello
di conseguimento degli obiettivi preposti in ordine al miglioramento del
rendimento globale dell’azienda, firmata da un tecnico abilitato;

copia delle fatture quietanzate e relativi documenti di pagamento (bonifico
bancario o ricevuta bancaria, assegni circolari);

elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei
pagamenti effettuati;

dichiarazione liberatoria del venditore;

certificato di agibilità (ove previsto) e, laddove pertinente, certificati di
conformità degli impianti e delle strutture realizzate;

autorizzazione sanitaria (ove prevista);

contabilità finale e certificato di regolare esecuzione dei lavori;

certificati di conformità per i macchinari acquistati;
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
nel caso di acquisti di immobili o di terreni, copia dell’atto di acquisto;

documentazione fotografica concernente gli investimenti realizzati .
Per la gestione dei flussi finanziari e le modalità di pagamento si rinvia a quanto
specificato nel documento concernente “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio”. Nei provvedimenti di concessione
del contributo saranno riportate ulteriori e specifiche per la concessione di acconti in
corso d’opera.
ARTICOLO 25
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di
aiuto/pagamento si rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando
pubblico e laddove pertinente, allo specifico documento “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvato con DGR
412/2008 e successive modifiche e integrazioni, con il quale sono state definite le
disposizioni attuative per il trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo
svolgimento dei procedimenti istruttori (comprese le modalità attuative sulle varianti e
proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle varie fasi procedurali ed altri aspetti
connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di aiuto/pagamento. Il testo
consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet regionale
(www.agricoltrua.regione.lazio.it).
ARTICOLO 26
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso pubblico si rinvia a quanto
stabilito dal documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi
provvedimenti di attuazione, nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello
comunitario, nazionale e regionale.
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 171 di 295
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Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA
E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 123 azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli ”
ALLEGATO I
CONTRATTO DI FORNITURA E ACQUISTO
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Bando Pubblico
ALLEGATO I
(Produttore di Base)
REG. (CE) N. 1698/05
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/3013
MISURA 1.2.3. – Azione 1 “ACCRESCIMENTO DEL VALORE AGGIUNTO DEI
PRODOTTI AGRICOLI”
CONTRATTO DI FORNITURA E ACQUISTO
TRA
La ditta (1)
______________________________________________________________
Con sede
in_____________________________________Via_______________________
Nella persona del legale rappresentante
Sig.___________________________________________________________________
___
nato
a__________________________________il_________________________________
residente
in______________________________,via_______________________________
E
La ditta
(2)________________________________________________________________
rappresentata dal
Sig.________________________________________________________
nato
a_____________________________________il_______________________________
residente
in______________________________via________________________________
in qualità di conduttore/proprietario/affittuario/legale rappresentante dell’azienda
agricola a indirizzo prevalente_____________________________________ubicata in
comune
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
di____________________________________________________località___________
_________
Della
superficie
di
Ha_____distinta
n._________________________particelle
in
catasto
ai
fogli
SI CONVIENE
Quanto sotto indicato:
a) Il Sottoscritto(2)___________________________________________________
come sopra identificato, si impegna a conferire annualmente alla
ditta_______________________
la seguente produzione:
______________________________________________q.li____________________
________________________________________________q.li____________________
________________________________________________q.li____________________
b) La Ditta (1)______________________________________________________
come sopra identificata, si impegna a ritirare dal
Sig._______________________________il prodotto di cui sopra garantendo il prezzo:
1. alle migliori condizioni di mercato (Listino prezzi dei mercati al momento del
conferimento
bollettini ISMEA – ACCORDI INTERPROFESSIONALI DI CATEGORIA)
c) il presente impegno è assunto per n.____anni dalla entrata in funzione
dell’impianto_______
d) per il quale sono stati richiesti i contributi comunitari e nazionali secondo quanto
previsto dal Regolamento (CE) 1698/05, - Piano di Sviluppo Rurale del Lazio –
Misura 1.2.3. azione 1 – Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli.
e) con la firma del presente contratto le parti autorizzano l’Amministrazione
regionale, ai sensi della legge 675/96 e successive modifiche ed integrazioni, al
trattamento dei dati in esso contenuti per le attività inerenti la gestione del Piano
di Sviluppo Rurale del Lazio.
RESCISSIONE DEL CONTRATTO (descrizioni delle penali previste e modalità di
applicazione)
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 174 di 295
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Bando Pubblico
Fatto a______________il_______________
In fede______________________________
(Firma del richiedente o del rappresentante legale)
In fede_______________________________
(Firma del conferitore o del suo rappresentante legale)
In quanto operazione soggetta ad IVA il presente contratto è registrabile in caso d’uso.
Allegati :
-
Fotocopie documenti di identità
_________________________
_________________________
_________________________
(1) Beneficiario dei contributi
(2) Produttore agricolo, fornitore di materia prima
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 175 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA
E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 123 azione 1 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli ”
ALLEGATO II
CONTRATTO DI FORNITURA E ACQUISTO
(Fornitore Intermediario)
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Bando Pubblico
ALLEGATO II
(Fornitore Intermediario)
REG. (CE) N. 1698/05
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/3013
MISURA 1.2.3. – Azione 1 “ACCRESCIMENTO DEL VALORE AGGIUNTO DEI
PRODOTTI AGRICOLI”
CONTRATTO DI FORNITURA E ACQUISTO
TRA
La ditta (1-beneficiario)_________________________________________________
Con sede in
___________________________via______________________________________
Nella persona del legale rappresentante
Sig.___________________________________________________________________
___
nato a _____________________________________il____________________
residente
in______________________________,via__________________________________
E
La ditta (2 fornitore intermediario di materia
prima)_________________________________________________________________
____
Forma Giuridica
______________________________________________________________
Rappresentante legale
_________________________________________________________
Nato
a____________________________________________il________________________
_
residente in
_________________________________via_______________________________
in qualità di_______________(Fornitore intermediario di materia prima)
Sede Legale ubicata nel comune
di__________________________________________Via________________________
_
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Partita IVA _____________________________
Iscrizione alla CCIAA
___________________
di
_______________
n°
____________
data
SI CONVIENE
Quanto sotto indicato:
f) Il Sottoscritto Rappresentante legale della Ditta (2 – Fornitore intermediario di
materia
prima)__________________________________________________________
come sopra identificato, si impegna a conferire annualmente alla ditta (1 – beneficiario)
______________________________________________________________________
i seguenti quantitativi di prodotto:
___________________________________________q.li____________________
___________________________________________q.li____________________
___________________________________________q.li____________________
g) La Ditta (2- Fornitore intermediario di materia prima)
________________________________________________________________
si impegna a ritirare alle migliori condizioni di mercato (Listino prezzi dei mercati
al
momento
del
conferimento
bollettini
ISMEA
–
ACCORDI
INTERPROFESSIONALI DI CATEGORIA) i prodotti sopra elencati dai produttori
agricoli riportati in allegato. Per ciascun produttore si riportano le seguenti
informazioni:
dati anagrafici del titolare, ubicazione dell’azienda, produzione fornita in quantità e
qualità.
h) il presente impegno è assunto per n.____anni dalla entrata in funzione
dell’impianto_______
per il quale sono stati richiesti i contributi comunitari e nazionali secondo quanto
previsto dal Regolamento (CE) 1698/05, - Piano di Sviluppo Rurale del Lazio –
Misura 1.2.3. azione 1 – Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli.
i) con la firma del presente contratto le parti autorizzano l’Amministrazione
regionale, ai sensi della legge 675/96 e successive modifiche ed integrazioni, al
trattamento dei dati in esso contenuti per le attività inerenti la gestione del Piano
di Sviluppo Rurale del Lazio.
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RESCISSIONE DEL CONTRATTO (descrizioni delle penali previste e
modalità di applicazione)
Fatto a______________il_______________
In fede______________________________
Firma della ditta (1 - beneficiario) o del rappresentante legale
In fede_______________________________
Firma della ditta (2 – fornitore intermediario di materia prima) o del rappresentante
legale
In quanto operazione soggetta ad IVA il presente contratto è registrabile in caso d’uso.
Allegati :
-
Fotocopie documenti di identità
Elenco produttori agricoli comprensivo dei dati anagrafici del titolare, ubicazione
dell’azienda, produzione fornita in quantità e qualità;
__________________________
_________________________
(1) Beneficiario dei contributi
(2) Fornitore intermediario di materia prima
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA
E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 123 azioni 1 e 2
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli ”
ALLEGATO III
MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA
QUALIFICA DI PMI
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Allegato III - MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE
ALLA QUALIFICA DI PMI
Nome o ragione sociale
..........................................................................................................................................................
Indirizzo della sede sociale...................................................................................................................... ..................
N. di registro o di partita IVA (1) ..............................................................................................................................
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali (2)
.......................................................................................................................
Tipo di impresa (cfr. nota esplicativa) Indicare con una croce in quale caso si trova l’impresa richiedente:
Impresa autonomarichiedente. Compilare
In tal caso i dati indicati nella tabella seguente risultano dai conti dell’impresa
solo la dichiarazione, senza allegato.
Impresa partner - Compilare e aggiungere l’allegato (ed eventuali schede supplementari), poi compilare la
dichiarazione
indicando il risultato del calcolo nella tabella seguente.
Impresa collegata
Dati che determinano la categoria d’impresa
Calcolati secondo l’articolo 6 dell’allegato alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione sulla definizione
delle PMI.
Periodo di riferimento (*)
Effettivi (ULA)
Fatturato (**)
Totale di bilancio (**)
(*) Tutti i dati devono riguardare l’ultimo esercizio contabile chiuso e vengono calcolati su base annua. Per le imprese di
costituzione recente, i cui conti non sono ancora stati chiusi, i dati vengono stimati in buona fede ad esercizio in corso.
(**) In migliaia di euro.
Importante: rispetto all’esercizio contabile precedente c’è un cambiamento dei dati tale da provocare un
cambiamento di categoria dell’impresa richiedente (micro, piccola, media o grande impresa)?
No
Sì [in tal caso compilare e allegare una dichiarazione riguardante l’esercizio precedente (3).
Firma
Nome
e
qualifica
della
persona
che
firma,
autorizzata
a
rappresentare
l’impresa:
............................................................................................................................. ............................................. ................
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Attesto
sull’onore
Bando Pubblico
la
veridicità
della
presente
dichiarazione
e
degli
eventuali
allegati.
................................................................
Fatto a ............................................................................................................................................ .......
Firma: ....................................................................................................................................................
_____________________________________
(1) A scelta degli Stati membri, a seconda delle necessità.
(2) Presidente, direttore generale o equivalente.
(3) Definizione, articolo 4, paragrafo 2, dell’allegato alla raccomandazione 2003/361/CE della
Commissione.
NOTA ESPLICATIVA RELATIVA AI TIPI D’IMPRESE PRESI IN CONSIDERAZIONE PER IL
CALCOLO DEGLI EFFETTIVI E DEGLI IMPORTI FINANZIARI
I. TIPI D’IMPRESE
La definizione delle PMI (1) distingue tre tipi d’imprese a seconda del tipo di relazione in cui si trovano con altre
imprese in termini di partecipazione al capitale, ai diritti di voto o per quanto riguarda il diritto di esercitare un
influsso dominante (2).
Tipo 1: L’impresa autonoma
Si tratta del caso di gran lunga più frequente. Questa categoria comprende tutte le imprese che non appartengono a
nessuno degli altri due tipi d’imprese (associate o collegate).
L’impresa richiedente è autonoma se:
— non possiede partecipazioni del 25 % o più in un’altra impresa;
— e non è detenuta direttamente al 25 % o più da un’impresa o un ente pubblico o congiuntamente da più imprese
collegate o enti pubblici, escluse talune eccezioni (3);
— e non elabora conti consolidati, non è ripresa nei conti di un’impresa che redige conti consolidati e, quindi, non è
un’impresa collegata (4).
Tipo 2: L’impresa partner
Questo tipo corrisponde alla situazione delle imprese che agiscono in cooperazione finanziaria con altre imprese,
senza che un’impresa eserciti un controllo effettivo diretto o indiretto sull’altra. Sono definite partner le imprese che
non sono autonome, ma che non sono nemmeno collegate tra loro.
L’impresa richiedente è partner di un’altra impresa se:
— possiede una partecipazione o diritti di voto pari o superiori al 25% in tale impresa, oppure l’altra impresa detiene
una partecipazione o diritti di voto pari o superiori al 25% nell’impresa richiedente,
— le imprese non sono imprese collegate nel senso definito qui di seguito, il che significa, tra l’altro, che i diritti di
voto dell’una nell’altra non sono superiori al 50%,
— e l’impresa richiedente non redige conti consolidati che riprendono l’altra impresa tramite consolidamento e non è
ripresa tramite consolidamento nei conti di quest’ultima o di un’impresa ad essa collegata (4).
___________________________________
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Bando Pubblico
(1) Nel seguito del testo il termine «definizione» si riferisce all’allegato della raccomandazione della Commissione 2003/361/CE
sulla definizione delle PMI.
(2) Definizione, articolo 3.
(3) Un’impresa può continuare ad essere considerata autonoma se tale soglia del 25 % è raggiunta o superata ma si è in presenza
delle seguenti categorie di investitori (a patto che questi ultimi non siano imprese collegate con l’impresa richiedente):
a) società pubbliche di partecipazione, società di capitale di rischio, persone fisiche o gruppi di persone fisiche che svolgono
regolarmente un’attività d’investimento in capitale di rischio («business angels») che investono fondi propri in imprese non quotate,
a condizione che il loro investimento totale in una stessa impresa non ecceda 1 250 000 euro;
b) università o centri di ricerca senza scopo di lucro;
c) investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale.
d) autorità locali autonome con un bilancio annuale inferiore a 10 milioni di euro e meno di 5 000 abitanti. (Definizione, articolo 3,
paragrafo 2, secondo comma).
(4) Se la sede sociale dell’impresa si trova in uno Stato membro che ha previsto una deroga all’obbligo di compilare tali conti a
titolo della settima direttiva del Consiglio 1983/349/CEE del 13 giugno 1983, l’impresa dovrebbe tuttavia verificare in modo
specifico di non soddisfare nessuna delle condizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 3 della definizione.
— In alcuni casi molto rari un’impresa può essere considerata collegata ad un’altra impresa tramite una persona o un gruppo di
persone fisiche che agiscono di concerto (definizione, articolo 3, paragrafo 3).
— In casi rarissimi invece un’impresa compila volontariamente conti consolidati senza esservi tenuta in virtù della succitata
direttiva. In tal caso l’impresa non è necessariamente collegata e può ritenere di essere solamente partner.
Per determinare se l’impresa sia o meno collegata è necessario verificare, in ognuna delle tre situazioni appena esposte, se l’impresa
soddisfa le condizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 3, della definizione, se del caso tramite una persona o un gruppo di persone
fisiche che agiscono di concerto.
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Bando Pubblico
Allegato III • Modello di dichiarazione
Tipo 3: L’impresa collegata
Questo tipo corrisponde alla situazione economica delle imprese che fanno parte di un gruppo in cui vi è controllo
diretto o indiretto della maggioranza dei diritti di voto (anche in virtù di accordi o in taluni casi tramite persone
fisiche azioniste), o la capacità di esercitare un influsso dominante su un’impresa. Si tratta quindi di casi meno
frequenti dei precedenti.
Per evitare alle imprese difficoltà di interpretazione la Commissione europea ha definito questo tipo d’imprese
riprendendo, quando sono adeguate all’oggetto della definizione, le condizioni di cui all’articolo 1 della direttiva
1983/349/CEE del Consiglio riguardante i conti consolidati, che si applica da numerosi anni.
Un’impresa sa quindi di solito automaticamente di essere «collegata», dato che è già tenuta in virtù della suddetta
direttiva a redigere conti consolidati (5) o è ripresa tramite consolidamento nei conti di un’impresa che è tenuta a
redigere conti consolidati.
Gli unici due casi, peraltro poco frequenti, in cui un’impresa può essere considerata collegata benché non sia già
tenuta ad elaborare conti consolidati, sono descritti dalla nota 5, ai primi due trattini, alla fine della presente nota
esplicativa. In tali casi l’impresa deve verificare se soddisfa le condizioni di cui all’articolo 3, paragrafo 3, della
definizione.
II. GLI EFFETTIVI E LE UNITÀ DI LAVORO-ANNO (7)
Gli effettivi di un’impresa corrispondono al numero di unità di lavoro-anno (ULA).
Chi fa parte degli effettivi?
— I dipendenti dell’impresa in questione;
— chi lavora per l’impresa in questione con un rapporto di dipendente e, per la legislazione nazionale, è considerato
come lavoratore dipendente;
— i proprietari gestori;
— i soci che esercitano un’attività regolare nell’impresa e beneficiano di vantaggi finanziari concessi dall’impresa.
Gli apprendisti o studenti con contratto di formazione professionale o di apprendista non sono compresi nel calcolo
del numero di persone occupate.
Come si calcolano gli effettivi?
Un’ULA corrisponde ad una persona che ha lavorato nell’impresa o per conto dell’impresa a tempo pieno durante
tutto l’anno
considerato. Gli effettivi sono espressi in ULA.
Il lavoro delle persone che non hanno lavorato tutto l’anno, oppure hanno lavorato a tempo parziale, a prescindere
dalla durata, o come lavoratori stagionali, è calcolato in frazioni di ULA.
La durata dei congedi di maternità o parentali non è inclusa nel calcolo.
________________________________________
(5) Settima direttiva 83/349/CEE del Consiglio, del 13 giugno 1983, fondata sull’articolo 54, paragrafo 3, lettera g), del trattato e
riguardante i conti consolidati (GU L 193 del 18.7.1983, pag. 1), modificata da ultimo dalla direttiva 2001/65/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio (GU L 283 del 27.10.2001, pag. 28).
(6) Definizione, articolo 5.
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Bando Pubblico
ALLEGATO ALLA DICHIARAZIONE
CALCOLO PER LE IMPRESE PARTNER O COLLEGATE
Allegati da includere se necessario
• Allegato A se l’impresa ha almeno un’impresa partner (ed eventuali schede supplementari)
• Allegato B se l’impresa ha almeno un’impresa collegata (ed eventuali schede supplementari)
Calcolo dei dati per le imprese collegate o partner (1) (cfr. nota esplicativa)
Periodo di riferimento (2):
Effettivi (ULA)
Fatturato (*)
Totale di bilancio (*)
1. Dati (2) dell’impresa
richiedente o dei conti
consolidati [riporto dalla
tabella B(1) dell’allegato B (3)]
2. Dati (2) aggregati in
modo proporzionale di
tutte
le
(eventuali)
imprese
associate
(riporto
dalla
tabella
A
dell’allegato A)
3. Somma dei dati (2) di
tutte le imprese collegate
(eventuali) non ripresi
tramite consolidamento
alla riga 1 [riporto dalla
tabella
B(2) dell’allegato B]
Totale
(*) In migliaia di euro.
(1) Definizione, articolo 6, paragrafi 2 e 3.
(2) Tutti i dati devono riguardare l’ultimo esercizio contabile chiuso e sono calcolati su base annua. Per le imprese di
recente costituzione, i cui conti non sono ancora stati chiusi, i dati vengono stimati in buona fede ad esercizio in corso
(definizione, articolo 4).
(3) I dati dell’impresa, compresi quelli relativi agli effettivi, vengono determinati in base ai conti e ad altri dati
dell’impresa oppure, se disponibili, in base ai conti consolidati dell’impresa o a conti consolidati in cui l’impresa è ripresa
tramite consolidamento.
I risultati della riga «Totale» vanno riportati nella tabella «dati che determinano la categoria d’impresa»
della dichiarazione.
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Bando Pubblico
Allegato III • Modello di dichiarazione
ALLEGATO A
Impresa partner
Per ogni impresa per la quale è stata compilata la «scheda di partenariato» [una scheda per ogni impresa
partner dell’impresa richiedente e per le imprese partner delle eventuali imprese collegate, i cui dati non
sono ancora ripresi nei conti consolidati(1)], i dati della corrispondente tabella «partenariato» vanno
riportati nella tabella riassuntiva seguente:
Tabella A
Impresa partner
(indicare
nome/identificazione)
Effettivi (ULA)
Fatturato
Totale di
bilancio (*)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Totale
(*) In migliaia di euro.
(Se necessario, aggiungere pagine o ingrandire la tabella)
NB: Questi dati risultano da un calcolo proporzionale effettuato nella «scheda di partenariato» compilata
per ogni impresa partner diretta o indiretta.
I dati indicati nella riga «Totale» della tabella di cui sopra vanno riportati alla riga 2 (riguardante le
imprese partner) della tabella dell’allegato alla dichiarazione.
______________________________
(1) Se i dati relativi ad un’impresa sono ripresi nei conti consolidati ad un tasso inferiore a quello di cui all’articolo 6, paragrafo 2, è
opportuno applicare comunque la percentuale stabilita da tale articolo (definizione, articolo 6, paragrafo 3, secondo comma).
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Bando Pubblico
SCHEDA DI PARTENARIATO
1. Identificazione precisa dell’impresa PARTNER
Nome o ragione sociale ...................................................................................................... .....................
Indirizzo della sede sociale ......................................................................................................................
N. di registro o di partita IVA (1) ......................................................................................... .....................
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali (2)
2. Dati relativi all’impresa PARTNER
Periodo di riferimento:
Effettivi (ULA)
Fatturato (*)
Totale bilancio (*)
Dati lordi
(*) In migliaia di euro.
NB: I dati lordi risultano dai conti e da altri dati dell’impresa partner, consolidati se disponibili in tale forma, ai quali
si aggiungono al 100 % i dati delle imprese collegate all’impresa partner, salvo se i dati delle imprese collegate sono
già ripresi tramite consolidamento nella contabilità dell’impresa partner (3). In caso di necessità aggiungere «schede
di collegamento» per le imprese collegate non riprese tramite consolidamento.
3. Calcolo proporzionale
a) Indicare con precisione il tasso della partecipazione (4) detenuta dall’impresa
dichiarante (o dall’impresa collegata attraverso la quale esiste la relazione con l’impresa
partner), nell’impresa partner oggetto della presente scheda:
.............................................................................................................................................
...................
Indicare anche il tasso della partecipazione detenuta dall’impresa partner oggetto della
presente scheda nell’impresa dichiarante (o nell’impresa collegata):
.............................................................................................................................................
...................
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Bando Pubblico
b) Tra i due tassi di cui sopra va scelto il più elevato: tale percentuale si applica ai dati
lordi indicati nella tabella precedente. Il risultato del calcolo proporzionale va riportato
nella tabella seguente:
Tabella «partenariato»
Percentuale:
Effettivi (ULA)
Fatturato (*)
Totale bilancio (*)
Risultati proporzionali
(*) In migliaia di euro.
I dati di cui sopra vanno riportati nella tabella A dell’allegato A.
____________________________
(1) A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze.
(2) Presidente, direttore generale o equivalente.
(3) Definizione, articolo 6, paragrafo 3, primo comma.
(4) Va preso in considerazione il tasso più elevato in termini di quota del capitale o dei diritti di voto. Ad esso va aggiunto il tasso
della partecipazione detenuta sulla stessa impresa da qualsiasi altra impresa collegata (definizione, articolo 3, paragrafo 2, primo
comma).
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 188 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Allegato III • Modello di dichiarazione
ALLEGATO B
Imprese collegate
A) DETERMINARE IL CASO IN CUI SI TROVA L’IMPRESA RICHIEDENTE
Caso 1: l’impresa richiedente redige conti consolidati oppure è inclusa tramite consolidamento nei conti
consolidati di
un’altra impresa collegata [tabella B(1)]
Caso 2: l’impresa richiedente o una o più imprese collegate non redigono conti consolidati oppure non sono
riprese tramite consolidamento [tabella B(2)].
NB: i dati delle imprese collegate all’impresa richiedente risultano dai loro conti e da altri dati,
consolidati se disponibili in tale forma. A questi vengono aggregati proporzionalmente i dati delle
eventuali imprese associate a tali imprese collegate, situate immediatamente a monte o a valle dell’impresa
richiedente, qualora non siano già stati ripresi tramite consolidamento (1).
B. I METODI DI CALCOLO A SECONDA DEI CASI
Nel caso 1: I conti consolidati servono da base di calcolo. Compilare la tabella B(1)
Tabella B(1)
Effettivi (ULA) (*)
Fatturato (**)
Totale di bilancio (**)
Totale
(*) Quando gli effettivi di un’impresa non risultano dai conti consolidati, essi vengono calcolati sommando tutti gli
effettivi di
tutte le imprese con le quali essa è collegata.
(**) In migliaia di euro.
I dati indicati nella riga «Totale» della tabella B(1) vanno riportati alla riga 1 della tabella dell’allegato alla dichiarazione.
Identificazione delle imprese riprese tramite consolidamento
Impresa collegata
Indirizzo
(nome/identificazione)
sociale
della
sede
N. di registro o
Nome e qualifica del o
di partita IVA (*)
dei dirigenti principali
(**)
A.
B.
C.
D.
(*) A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze.
(**) Presidente , direttore generale o equivalente.
NB: le eventuali imprese partner di un’impresa collegata non riprese tramite consolidamento vanno trattate come
partner dirette
dell’impresa richiedente. All’allegato A vanno quindi aggiunti i loro dati e una «scheda di partenariato».
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 189 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Nel caso 2: Per ogni impresa collegata (inclusi i collegamenti tramite altre imprese collegate), compilare una «scheda
di collegamento» e procedere all’addizione dei conti di tutte le imprese collegate compilando la tabella B(2) qui di
seguito.
________________________________
(1) Definizione, articolo 6, paragrafo 2, secondo comma
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 190 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Tabella B (2)
Impresa n.:
Effettivi (ULA)
Fatturato (**)
Totale di bilancio (**)
1. (*)
2. (*)
3. (*)
4. (*)
5. (*)
Totale
(*) Aggiungere una «scheda di collegamento» per ogni impresa.
(**) In migliaia di euro.
I dati indicati alla riga «Totale» della tabella di cui sopra vanno riportati alla riga 3 (riguardante le
imprese collegate) della tabella dell’allegato alla dichiarazione.
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 191 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Allegato III • Modello di dichiarazione
SCHEDA DI COLLEGAMENTO — N. …
(solo per ogni impresa collegata, non ripresa tramite consolidamento nella tabella B)
1. Identificazione precisa dell’impresa
Nome o ragione sociale ...................................................................................................... ............
Indirizzo della sede sociale ...............................................................................................................
N. di registro o di partita IVA (1) .......................................................................................................
Nome e qualifica del o dei dirigenti principali (2)................................................................................
2. dati relativi all’impresa
Periodo di riferimento:
Effettivi (ULA)
Fatturato (*)
Totale bilancio (*)
Totale
(*) In migliaia di euro.
I dati vanno riportati nella tabella B(2) dell’allegato B.
NB: i dati delle imprese collegate all’impresa richiedente risultano dai loro conti e da altri dati,
consolidati se disponibili in tale forma. A questi si aggregano proporzionalmente i dati delle eventuali
imprese partner delle imprese collegate, situate immediatamente a monte o a valle di quest’ultime, se non
sono già stati ripresi nei conti consolidati (3).
Tali imprese partner vanno trattate come partner diretti dell’impresa richiedente. All’allegato A vanno
quindi acclusi i loro dati e una «scheda di partenariato».
__________________________________________
(1) A scelta degli Stati membri, a seconda delle esigenze
(2) Presidente, direttore generale o equivalente
(3) Se i dati relativi ad un’impresa sono ripresi nei conti consolidati ad un tasso inferiore a quello di cui all’articolo 6, paragrafo 2, è
opportuno applicare comunque la percentuale stabilita da tale articolo (definizione, articolo 6, paragrafo 3, secondo comma)
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 192 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA
E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 123 azione 2 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli ”
ALLEGATO IV
SCHEDA TECNICA DI SINTESI
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
Bando Pubblico
..
N. Fax
Prov.
…………
Comune di nascita ………………………………………………
Cap. ………………………
Comune …………………………….……………………………………………………………………
Prov. ………………
n. civico …………
Prov. …………
Indirizzo …………………………………………………………………………………………………………………
nascita
Data
di
…………………………………………
C.F. ………………………
Nome ……………………………………………..
Cognome ……...…………………………………
Legale Rappresentante o Imprenditore
Iscrizione INPS di
………………
n. ……………….…… data ……...…
Codice Fiscale …………………………….……………………………………………………………………………………
Iscrizione alla Camera di Commercio di ……………………………………………..
Cap.
n. civico ……………….
……………………………………
…………
Partita IVA ……………………………………..………………………………………………………………………………
N. telefonico
Comune …………………………………………………………………………………………
Data di costituzione ……………………………………
Sede legale
Indirizzo ………………………………………………….……………………………………
Impresa ………………………………………………………………………………………………..…………………………………
(denominazione e ragione sociale)
Allegato IV - SCHEDA TECNICA DI SINTESI
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio -Misura 123 - azione 2 "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali"
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 193 di 295
Bando Pubblico
_________________________
Firma del richiedente
________________________
Firma e timbro del tecnico
…………………….
.
……………………...……..……………………………………………………………………………………
…
Data ___________________
anno di acquisto
Tipo di macchinario
……………………………………
.
anno di immatricolazione
> quantità …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Macchinari attualmente in dotazione
> qualità ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
> assortimenti ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Prodotti ricavati nell'ultimo anno
Prime lavorazioni …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Lavorazioni in bosco ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Principali lavorazioni eseguite
Cap.
Comune …………………………….……………………………………………………………………
Prov. ……………… …………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Zona geografica prevalente di lavoro ……………………………………………………………………………………………….……………………………….
Fatturato al 31 .12 dell'anno precedente la domanda ……………………………………………………………………………………………………..
Capacità di lavoro/anno dell'impresa …...………………………………………………….…………………………………………………………………………
Principali prodotti o servizi ………………………………………………………………………………….………………………………………………………………..
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 194 di 295
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 195 di 295
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 73
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 133 "Sostegno
alle Associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti che rientrano
nei sistemi di qualità alimentare". BANDO PUBBLICO.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 196 di 295
OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005).
Misura 133 “Sostegno alle Associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione
riguardanti i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”. BANDO PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell‟Assessore all‟Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e integrazioni, recante
norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente: “Disciplina del
Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al
personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l‟articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010 che
stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario della
Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo al
finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l‟articolo 29 “disimpegno
automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno automatico della parte di
impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo rurale che non sia stata utilizzata per il
prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o per la quale non siano state presentate alla stessa
Commissione dichiarazioni di spesa conformi alle condizioni di cui all‟articolo 26, paragrafo 3
dello stesso regolamento, a titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno
successivo a quello di impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e successive
modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e successive
modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che stabilisce
modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda
l‟attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello
sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio 2013
contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell‟11 luglio 2012
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concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2007-2013. Ripartizione tra
le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a favore dei programmi di sviluppo rurale
(regolamento (CE) 1698/2005) e determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del
fondo di rotazione per l‟intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12/04/2013, che
modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento
(CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/12/2013,
che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo agricolo da parte del
FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all‟anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti
(UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n. 1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell‟anno
2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la quale è stata
approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione 2007/2013
approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15 febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente “Reg. (CE)
1698/2005. Presa d‟atto dell‟approvazione del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a ratificare le
modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel corso della sua fase
attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto della
revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health Check” della
Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di Rilancio Economico
Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla Commissione Europea con la Decisione
n. C(2009) 10345 del 17 dicembre 2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter negoziale con i Servizi
della Commissione medesima si è concluso con l‟approvazione della Commissione UE,
come da nota Ref.Ares(2011)1152521 del 27/10/2011;
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013 inviata in
prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata da parte della
Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19 aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d‟atto dell‟approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con Decisione
C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata sul suppl.
ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l‟altro, sono state approvate le
“Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del Programma di Sviluppo Rurale
2007/2013”e ss. mm. e ii.;
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CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle Misure del PSR
concorrono, secondo percentuali prestabilite, l‟Unione Europea attraverso il Fondo Europeo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il
Ministero dell‟Economia e Finanze e la Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del documento di
programmazione, nel quale sono indicate per l‟intero periodo 2007-2013, ripartite per asse e misura
di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di spesa pubblica totale;
DATO ATTO che la Giunta regionale, al fine di garantire la piena e razionale utilizzazione delle
risorse cofinanziate destinate allo sviluppo rurale ha già attivato, tramite le DD.GG.RR. nn.
564/2009, 308/2010, 401/2010, 185/2011, 208/2012 e 128/2013, procedure c.d. di “overbooking”,
in attuazione delle quali è stata autorizzata, per talune misure „a investimento‟ del PSR, l‟adozione
di provvedimenti di concessione dei contributi per una quota superiore alle dotazioni assegnate
per l‟attuazione della stessa misura, così da far fronte alle parziali o mancate realizzazioni degli
investimenti ammessi a finanziamento e compensare, nel contempo, eventuali sottoutilizzazioni di
altre misure del programma caratterizzate da bassi tiraggi finanziari;
DATO ATTO, altresì, che in applicazione delle suddette procedure di “overbooking” sono stati
assunti, nelle precedenti annualità del Programma, impegni contabili sul bilancio regionale a
favore dell‟Organismo Pagatore AGEA per la copertura finanziaria degli impegni giuridicamente
vincolanti da assumere nell‟ambito delle stesse procedure di “overbooking” ai sensi delle misure a
investimento del PSR;
DATO ATTO che la DG AGRI nel Working Document Delegated power QandA del 21 novembre
2013 ritiene “…che un certo overbooking tecnico che porta al pieno utilizzo della dotazione
finanziaria disponibile costituisce normale gestione del programma e che gli eventuali importi
residui sono ammissibili nel quadro della nuova dotazione finanziaria.”;
VISTO il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 133 “Sostegno alle Associazioni di
produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti che rientrano nei
sistemi di qualità alimentare”, riportato nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui
costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto dall‟Area Politiche di Mercato ed
Organizzazione delle Filiere. Progettazione Integrata, giusta nota prot. n. 79226 del 10/02/2014;
RITENUTO necessario, al fine di utilizzare pienamente le risorse FEASR assegnate dall‟Unione
Europea per l‟attuazione del programma di sviluppo rurale 2007/2013, tenuto anche conto delle
opportunità offerte dal citato Reg. (UE) n. 335/2013 in tema di transizione al nuovo periodo di
programmazione, impiegare risorse aggiuntive per l‟attuazione del bando in argomento fino alla
concorrenza dell‟importo di euro 1.500.000,00 stanziato nell‟ambito dello stesso;
CONSIDERATO che nei capitoli del bilancio regionale, ed in particolare nei capitoli di uscita
A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013
(REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni centrali”, A12016
“Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG.
CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a altre imprese” e A14127 “Spesa per l’attuazione
del Programma Leader 2000/2006 e Asse IV Leader 2007/2013 + quota regionale “overbooking”
– contributi agli investimenti a Amministrazioni Locali” risultano iscritte somme, sia in termini di
bilancio di competenza 2014, sia in termini di risorse finanziarie iscritte nel bilancio pluriennale in
corrispondenza degli anni 2015 e 2016, per un importo complessivo più che sufficiente, oltreché
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per la partecipazione al cofinanziamento comunitario, anche per sostenere le suddette politiche di
“overbooking”;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 133 “Sostegno alle
Associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti che
rientrano nei sistemi di qualità alimentare”, come riportato nel documento allegato alla presente
deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
RITENUTO di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per l‟adozione degli atti
amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il consolidamento e l‟utilizzo delle risorse
attualmente già allocate, in termini di bilancio di competenza 2014 e pluriennale degli anni 2015 e
2016, nei capitoli A12103, A12106 e A14127 del bilancio regionale, la copertura finanziaria degli
impegni giuridicamente vincolanti che saranno assunti in attuazione delle procedure cd. di
“overbooking”, ivi compresi quelli afferenti al bando approvato con la presente deliberazione;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai sensi
del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto non
espressamente previsto nello stesso bando pubblico le “Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive
modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 133 “Sostegno alle
Associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione riguardanti i prodotti
che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”, come riportato nel documento allegato alla
presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno raccolte ai
sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si applicano, per quanto
non espressamente previsto nello stesso bando pubblico, le “Disposizioni per l‟attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n.
412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
 di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, in
qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per l‟adozione degli atti
amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il consolidamento e l‟utilizzo delle
risorse attualmente già allocate, in termini di bilancio di competenza 2014 e pluriennale
degli anni 2015 e 2016, nei capitoli A12103, A12106 e A14127 del bilancio regionale, la
copertura finanziaria degli impegni giuridicamente vincolanti che saranno assunti in
attuazione delle procedure cd. di “overbooking”, ivi compresi quelli afferenti al bando
approvato con la presente deliberazione.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta
approvato all‟unanimità.
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
MISURA 133
“Sostegno alle Associazioni di produttori per le attività di promozione e
informazione riguardanti i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità
alimentare”
BANDO PUBBLICO
Il presente documento si compone di n. 15 pagine compresa la presente
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
Pagina 1 di 15
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 201 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
INDICE
-
Articolo 1 - Obiettivi e finalità
1.1. Modalità di accesso
1.2 Ambito di applicazione
-
Articolo 2 - Ambito territoriale di intervento
Articolo 3 - Soggetti beneficiari
Articolo 4 - Tipologie di intervento e spese ammissibili
Articolo 5 - Limiti e condizioni
Articolo 6 - Modalità per la presentazione delle domande
Articolo 7 - Termini per la presentazione delle domande
Articolo 8 - Documentazione richiesta
8.1. Documenti essenziali
8.2. Disposizioni generali
-
Articolo 9 - Agevolazioni previste
Articolo 10 - Criteri per la selezione delle domande e modalità di formazione
delle graduatorie
Articolo 11 - Programmazione finanziaria
Articolo 12 - Procedure di attuazione
Articolo 13 - Rendicontazione degli interventi
Articolo 14 - Disposizioni generali
-
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
attuativo REG. (CE) n. 1698/05
BANDO PUBBLICO
Misura 133
“Sostegno alle Associazioni di produttori per le attività di promozione informazione
riguardanti i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”
ARTICOLO 1
Obiettivi e finalità
La misura mira a sensibilizzare il consumatore sulle caratteristiche di prodotti ottenuti nell'ambito
dell’adesione a sistemi di qualità riconosciuti.
Per raggiungere questa finalità e quindi promuovere i prodotti agroalimentari regionali, è necessario
sostenere specifiche azioni, effettuate da gruppi di produttori, volte all’informazione ed alla
promozione.
In particolare il sostegno alle azioni inerenti le produzioni biologiche è indirizzato a diffondere la
conoscenza dei metodi di produzione del settore, che consentono di raggiungere elevati livelli di
sicurezza alimentare e di tutela del consumatore. Sarà posta attenzione anche alla valorizzazione
della qualità “etica e sociale” contenuta nei prodotti agricoli e alimentari
Attraverso la promozione delle produzioni ottenute in areali di origine e tipicità, si raggiunge una
maggiore efficienza produttiva, un rafforzamento delle filiere ed una migliore integrazione tra
produzione e territorio.
Gli obiettivi specifici che si intendono perseguire sono i seguenti:





favorire un approccio integrato lungo le filiere anche promuovendo sinergie tra le attività
agricole e quelle turistiche;
incentivare gruppi di produttori, proprietari o che hanno titolo a disporre dell’azienda
assoggettata a sistemi di qualità, ad informare sulle caratteristiche dei prodotti, sui metodi di
produzione con riferimento alla tutela ambientale, alla sicurezza sul lavoro e al benessere degli
animali, sul sistema di controllo dei prodotti, in particolare dei sistemi di produzione biologica;
aumentare l’informazione e la conoscenza dei consumatori sulle caratteristiche dei prodotti
regionali provenienti da sistemi di qualità certificata e favorirne il consumo;
indurre l’adozione nelle filiere di strategie di qualità delle produzioni consone alla pressante
esigenza di sicurezza alimentare della società contemporanea al fine di rassicurare il
consumatore sulla qualità dei prodotti;
promuovere l’educazione alimentare nelle scuole .
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
La misura introduce un sistema di aiuto per forme di produttori associati per la realizzazione di
attività di informazione e promozione dei prodotti agroalimentari di qualità allo scopo di informare i
consumatori e gli operatori economici sui livelli di qualità e salubrità delle produzioni, così come
degli standard di benessere degli animali, l’etichettatura e la rintracciabilità.
1.1. Modalità di accesso
La misura può essere attivata con singole operazioni nell’ambito del presente bando pubblico;
1.2 Ambito di applicazione
L’ambito di applicazione della presente misura è il mercato regionale, nazionale ed il mercato
interno comunitario in relazione alle prospettive commerciali dei prodotti di qualità realizzati sul
territorio regionale.
Le iniziative previste nella presente misura devono essere rivolte a prodotti agricoli ed
agroalimentari di qualità, tra quelli indicati nell’allegato I del trattato CE che siano stati
riconosciuti e/o tutelati dalla seguente normativa comunitaria:
a) prodotti ottenuti con il metodo dell’agricoltura biologica come disciplinato dal Reg. CEE n.
834/07 e successive modifiche ed integrazioni;
b) prodotti con denominazioni di origine protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) o
Specialità Tradizionali Garantite (STG) riconosciute ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012 e del
DM 14/10/2013 – GU n. 251 del 25/10/2013;
c) i vini a DO/IG (DOCG-DOC-IGT/DOP-IGP)(1) ai sensi dell’OCM Unica Reg. CE 1234/2007 e
del D.Lgs 8 aprile 2010 n. 61 e loro ss.mm.ii;
In particolare per quanto attiene al punto b) si fa riferimento ai seguenti prodotti:
PRODOTTI DOP
TIPOLOGIA
PRODOTTO
DATA PUBBLICAZIONE
SULLA GUCE
Formaggi
Mozzarella di bufala Campana
GUCE L. 148 del 21.06.1996
Formaggi
Pecorino Romano
GUCE L. 148 del 21.06.1996
Formaggi
Pecorino Toscano
GUCE L. 163 del 02.07.1996
Olio di oliva
Canino
GUCE L. 163 del 02.07.1996
Olio di oliva
Sabina
GUCE L. 163 del 02.07.1996
Carni trasformate
Salamini italiani alla cacciatora
GUCE L. 240 del 08.09.2001
Olio di oliva
Tuscia
Olio di oliva
Colline Pontine
Altri prodotti di origine animale
Ricotta di bufala campana
GUCE L. 259 del 05.10.2005
GUCE L. 80/32 del 26. 03.
2010
GUCE L. 186/14 del
20.07.2010
1
L’inserimento dei vini IGT tra i vini VQPRD è stata effettuata sulla base delle disposizioni normative introdotte dal
Reg. 479/2008 e dal D. Lgs. 61/2010
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Fagiolo Cannellino di Atina
GUCE L. 203/5 del
05.08.2010
Altri prodotti di origine animale
Ricotta Romana
GUCE L.122 del 14.05.2005
Castagna di Vallerano
GUCE L 94/15 del 08.04.2009
Nocciola Romana
GUCE L 194/5 del 25.07.2009
Peperone di Pontecorvo
GUCE L 296 del 13/11/10
Pecorino di Picinisco
GUUE L 309/9 del
19/11/2013
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Formaggi
PRODOTTI IGP
TIPOLOGIA
PRODOTTO
DATA PUBBLICAZIONE
SULLA GUCE
Prodotti di panetteria
Pane Casareccio di Genzano
GUCE L.322 del 25.11.1997
Carni (e frattaglie) fresche
Vitellone Bianco dell’Appennino
Centrale
GUCE L. 15 del 21.01.1998
Carni trasformate
Mortadella Bologna
GUCE L. 202 del 17.07.1998
Carciofo romanesco del Lazio*
GUCE L.218 del 22.11.2002
Kiwi Latina
GUCE L.273 del 21.08.2004
Abbacchio Romano
GUCE L 151/27 del 16.06.2009
Sedano bianco di Sperlonga
GUCE L68/1 del 18.03.2010
Porchetta di Ariccia
GUCE L 158/25 del 16.06.11
GUCE L 195/28 GU del
27.07.2011
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Carni (e frattaglie) fresche
Ortofrutticoli e cereali, allo stato
naturale o trasformati
Carni trasformate
Carni trasformate
Prosciutto Amatriciano
Carni (e frattaglie) fresche
Agnello del centro Italia
GUUE L 138/3 del 25.05.2013
Possono essere oggetto di domanda di aiuto iniziative che riguardino, oltre che i prodotti
summenzionati anche altri, se risultano riconosciuti ed iscritti al momento della presentazione della
domanda di aiuto di cui al presente avviso pubblico. La Regione Lazio, al fine di implementare
l’elenco di cui sopra, provvederà a rendere nota l’esatta denominazione dei nuovi prodotti iscritti
nel registro comunitario.
Per quanto attiene al punto c) si fa riferimento ai seguenti prodotti:
PRODOTTI DOCG
VINO
Cesanese del Piglio o Piglio
Frascati Superiore
Cannellino di Frascati
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
RIFERIMENTO NORMATIVO
D.M. 01/08/08(GU n. 192 del 18/8/2008)
D.M. 20/09/2011 (G.U. n.240 del 14/10/2011)
D.M. 20/09/2011 (G.U. n. 240 del 14/10/2011)
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
PRODOTTI DOC
VINO
RIFERIMENTO NORMATIVO
Aleatico di Gradoli
Aprilia
Atina
Bianco Capena
Castelli Romani
Cerveteri
Cesanese di Affile o Affile
Cesanese di Olevano o Olevano Romano
Circeo
Colli Albani
Colli della Sabina
Colli Etruschi Viterbesi
Colli Lanuvini
Cori
Est! Est!! Est!!! Di Montefiascone
Frascati
Genazzano
Marino
Montecompatri Colonna
Moscato di Terracina o Terracina
Nettuno
Roma
Orvieto
Tarquinia
Velletri
Vignanello
Zagarolo
D.M. 21/06/72 (G.U. n. 217 del 22/08/72)
D.M. 22/11/79 (G.U. n. 107 del 18/04/80)
Dd 26/04/99 (G.U. n. 103 del 05/05/99)
D.M. 19/05/75 (G.U. n. 292 del 05/11/75)
Dd 04/11/96 (G.U. n. 266 del 13/11/96)
D.M. 30/10/74 (G.U. n. 64 del 07/03/75)
D.P.R. 29/05/73 (G.U. n. 225 del 31/08/73)
D.M. 29/05/73 (G.U. n. 221 del 28/08/73)
Dd 14/06/96 (G.U. n. 160 del 10/07/96)
D.M. 06/08/70 (G.U. n. 280 del 05/11/70)
D.M. 10/09/96 (G.U. n. 222 del 22/09/96)
D.M. 11/09/96 (G.U. n. 222 del 22/09/96)
D.M. 08/02/71 (G.U. n. 182 del 20/07/71)
D.M. 11/08/71 (G.U. n. 213 del 25/09/71)
D.M. 03/03/66 (G.U. n. 111 del 07/05/66)
D.M. 03/03/66 (G.U. n. 119 del 16/05/66)
D.M. 26/06/92 (G.U. n. 160 del 09/07/92)
D.M. 06/08/70 (G.U. n. 279 del 03/11/70)
D.M. 19/10/87 (G.U. n. 104 del 05/05/88)
D.M. 25/05/2007 ( G.U. n. 128 del 05/06/2007)
D.M. 22/11/95 (G.U. n. 302 del 29/12/95)
D.M. 02/08/2011 (G.U. n. 194 del 22/08/2011)
D.M. 07/08/71 (G.U. n. 219 del 31/08/71)
D.M. 09/08/96 (G.U. n. 201 del 28/08/96)
D.M. 31/03/72 (G.U. n. 190 del 22/07/72)
D.M. 14/11/92 (G.U. n. 278 del 25/11/92)
D.M. 29/05/73 (G.U. n. 215 del 21/08/73)
PRODOTTI IGT
VINO
Lazio
Colli Cimini
Frusinate o del Frusinate
Civitella d’Agliano
Anagni
Costa Etrusco Romana
RIFERIMENTO NORMATIVO
D.M. 22/11/1995 (G.U. 302 del 29/12/95)
D.M. 22/11/1995 (G.U. 302 del 29/12/95)
D.M. 22/11/95 (G.U. n. 302 del 29/12/95)
D.M. 22/11/95 (G.U. n. 302 del 29/12/95)
D.M. 25/10/10 (GU n. 262 del 09/11/10)
D.M. 20/09/11 (GU n. 239 del 13/10/11)
Possono essere oggetto di domanda di aiuto iniziative che riguardino, oltre che tali denominazioni
anche altre, se risultano riconosciute a DO/IG ed iscritte al momento della presentazione della
domanda di aiuto di cui al presente bando pubblico. La Regione Lazio, al fine di implementare tale
elenco, provvederà a rendere nota l’esatta denominazione dei nuovi vini a denominazione DO/IG.
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Bando Pubblico
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La misura si applica sull’intero territorio regionale.
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del sostegno attivato con la presente misura associazioni di produttori, e
organizzazioni di prodotto e/o produttori qualsiasi natura giuridica, aventi sede nel territorio
regionale, che raggruppano operatori che partecipano attivamente agli schemi di qualità
riconosciuti così come elencati all’articolo 1:
-
Consorzi di tutela dei prodotti agricoli e agroalimentari a denominazione riconosciuta ai sensi
dei Reg. (UE) 1151/2012 e del DM 14/10/2013 – GU n. 251 del 25/10/2013;
-
Consorzi di tutela di vini a denominazione riconosciuta ai sensi del Reg. CE n. 1234/07 e del
D.Lgs 8 aprile 2010 n. 61 e loro ss.mm.ii, e loro unioni regionali che rappresentino almeno il
75% dei consorzi stessi;
-
Consorzi o Associazioni di produttori biologici ai sensi del Reg. CE n. 834/07 che rappresentino
una quota significativa dei produttori iscritti all’elenco regionale degli operatori biologici ai
sensi del decreto legislativo 220/95;
-
Associazioni Temporanee di Scopo, formalmente costituite fra i soggetti di cui al presente
articolo e/o fra singole aziende di produzione e trasformazione dei prodotti di cui all'articolo 1.
3.2 Condizioni di ammissibilità
Le misure di sostegno sono consentite esclusivamente per i prodotti agricoli e agroalimentari
destinati al consumo umano, esclusi i prodotti della pesca, ricompresi in sistemi di qualità
comunitari- secondo i criteri fissati dal Regolamento CE n. 1783/2003, come richiamati al
precedente articolo 1.
ARTICOLO 4
Tipologie di intervento e spese ammissibili
Interventi ammissibili
Sono finanziabili i seguenti interventi, da svolgersi in un arco temporale massimo di 12 mesi, a
decorrere dalla notifica del provvedimento di concessione dell’aiuto. Gli interventi non potranno
comunque essere effettuati oltre la data del 30 giugno 2015. Di conseguenza eventuali richieste di
proroga potranno essere accolte unicamente con termine ultimo a tale data.
-
informazione ai consumatori ed agli operatori economici riguardo la sicurezza igienico
sanitaria, le caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali dei prodotti di
qualità ivi compresa l’illustrazione dei processi produttivi sia agricoli che di trasformazione
(produzioni biologiche, DOP, IGP, STG, IGT, DOC, DOCG);
-
attività pubblicitarie per la promozione di prodotti che rientrano nei sistemi di qualità,
anche attraverso iniziative da realizzare nei punti vendita e nella grande distribuzione. Sono
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Bando Pubblico
ricompresi, tra l’altro, workshop o educational tours nel territorio regionale che
coinvolgono il sistema HO.RE.CA. e quello turistico, nonché buyer e giornalisti di settore
(produzioni biologiche, DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG)
-
partecipazione a manifestazioni, fiere, esposizioni ed eventi di importanza nazionale ed
europea;
-
attuazione di percorsi educativi-didattici rivolti agli studenti;
-
organizzazione di iniziative ed eventi di animazione rivolte agli insegnanti di ogni ordine e
grado e agli operatori di mense scolastiche e aziendali.
Gli interventi possono essere richiesti a valere su un singolo comparto produttivo o riferirsi ad un
determinato territorio di provenienza delle produzioni.
Spese ammissibili:
Sono riconosciute le spese relative ai costi sostenuti per tutti i materiali di informazione, di
promozione e pubblicità finanziati nell’ambito della presente misura, i quali dovranno essere stati
preventivamene valutati ed approvati dalla struttura responsabile del procedimento istruttorio, al
fine di garantire la conformità alla regolamentazione comunitaria e nazionale. In fase di
presentazione della domanda di aiuto il potenziale beneficiario dovrà presentare a corredo della
domanda, anche in bozza, il materiale informativo, promozionale e pubblicitario, gadget compresi,
che prevede di realizzare. In fase istruttoria le strutture individuate dall’Autorità di Gestione per la
verifica e la valutazione delle istanze effettueranno delle verifiche volte ad accertare che oggetto
della campagna informativa/promozionale/pubblicitaria, siano i prodotti oggetto del sostegno e che,
inoltre, siano evidenziate le peculiarità del/dei sistema/i di qualità che si intende promuovere.
Inoltre in fase di realizzazione delle attività promozionali, i beneficiari devono tempestivamente
informare la struttura responsabile del procedimento istruttorio in merito al calendario ( almeno 15
gg prima) degli eventi ed alle modalità pratiche di implementazione del progetto per consentire
all’Autorità di Gestione di effettuare il monitoraggio delle attività.
La mancata presentazione nei tempi prescritti del calendario di attività, o la realizzazione di
materiale informativo, promozionale e pubblicitario in difformità da quanto approvato in bozza, sono
causa di inammissibilità dei relativi costi.
Le attività d’informazione e promozione dei prodotti certificati dai marchi europei devono riportare
il logo comunitario ed il riferimento al finanziamento di cui alla presente misura.
Nell’ambito dei progetti di informazione e promozione presentati possono essere considerate
ammissibili, con riferimento agli interventi elencati al paragrafo precedente, le seguenti tipologie di
spesa:
a) Spese per la fornitura di beni e servizi necessari alla realizzazione delle attività di
informazione e promozione previste dalla misura:
- Progettazione di iniziative di comunicazione, elaborazione tecnica e grafica, ideazione testi,
traduzione, stampa, riproduzione supporti cartacei e multimediali;
- realizzazione siti web, per i quali andrà allegato un prospetto che evidenzi distintamente e
dettagliatamente, secondo un format da richiedere all'amministrazione, gli oneri per analisi e
sviluppo del sito che si intendono sostenere.
- acquisti spazi pubblicitari e pubbliredazionali su riviste e carta stampata:
- realizzazione cartellonistica;
- acquisto spazi e servizi a carattere radiotelevisivo;
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Bando Pubblico
- fornitura gadget ed oggettistica, esclusa quella obbligatoria per la commercializzazione del
prodotto.
b)
Spese per la realizzazione di campagne promozionali, seminari ed incontri con operatori:
- tutti i costi per i servizi necessari per la realizzazione di campagne promozionali, incluse
quelle presso i punti vendita, seminari, incontri e workshop con operatori ad eccezione dei
costi interni di personale ed organizzativi;
c)
Spese connesse alla presenza a manifestazioni, fiere ed eventi:
- Quota di iscrizione alla manifestazione, affitto, allestimento e manutenzione dell’area
espositiva;
- Trasporto ed assicurazione dei prodotti e dei materiali;
- Interpretariato ove necessario;
- Personale a tempo determinato a supporto di manifestazioni fieristiche ed eventi nel limite
massimo di spesa di € 300,00 omnicomprensivi a persona in territorio nazionale e di €
400,00 omnicomprensivi a persona per l’estero per ogni giorno di durata della
manifestazione;
- Viaggio, vitto ed alloggio limitatamente al personale strettamente necessario
all’organizzazione e gestione dello stand, con esclusione del personale di cui al punto
precedente, nei limiti di spesa e categoria di servizi stabiliti per le diverse categorie dei
dipendenti regionali. Nel caso di utilizzo di mezzo proprio, l’indennità chilometrica
ammessa è pari a quella stabilita per i dipendenti della Regione (1/5 del prezzo della benzina
per chilometro).
Nel caso di degustazione ed assaggi inseriti nelle azioni sopra indicate il costo dei prodotti
oggetto dell’attività di promozione e forniti dagli associati e/o dai partecipanti all’iniziativa è
ammesso fino ad un massimo del 10% dell’intero costo dell’iniziativa.
L'elenco delle manifestazioni, fiere ed eventi cui si intende partecipare dovrà essere
preventivamente comunicato all'amministrazione regionale e da questa approvato, in tutto od in
parte.
d) Spese generali: sono riconosciute se regolarmente documentate,- comprendendo anche le
attività di coordinamento e organizzazione del progetto-, nella misura massima del 8 % della
spesa dichiarata ammissibile ed effettivamente sostenuta
Non sono considerate ammissibili:
- le spese relative alla retribuzione del personale dipendente diverse da quelle specificate
alla lettera c);
- le spese relative all’acquisto di attrezzature, anche informatiche.
- la scontistica anche se effettuata a titolo promozionale.
ARTICOLO 5
Limitazioni e vincoli
I progetti e le iniziative proposte dai beneficiari della misura saranno esaminati alla luce delle
norme comunitarie in materia di aiuti di stato attenendosi ai documenti di seguito indicati e ciò
anche al fine di non determinare condizioni che possano violare il principio della concorrenza o
della libera circolazione delle merci.
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Bando Pubblico
In particolare si fa riferimento agli orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo
e forestale 2007.2013 (2006/C319/01) o eventuali successive modificazioni e nello specifico:


per le attività di informazione e promozionali, al sottocapitolo IV.K riguardante “Assistenza
Tecnica”;
per le azioni promopubblicitarie, al sottocapitolo VI.D riguardante” Aiuti alla pubblicità dei
prodotti agricoli”.
Sono esclusi:
- i progetti non conformi con gli orientamenti comunitari per gli aiuti di stato a favore
della pubblicità, promozione e informazione dei prodotti di cui all’Allegato I del
Trattato;
- il sostegno alle iniziative svolte al di fuori del mercato comunitario
- le attività riguardanti marchi commerciali;
- i riferimenti a singole aziende;
- le azioni promosse da organizzazioni professionali e/o interprofessionali.
Gli aiuti concessi ai sensi della presente misura non potranno essere cumulati per la realizzazione
della stessa iniziativa, con gli aiuti concessi nell’ambito del regolamento CE2826/2000.
ARTICOLO 6
Modalità di presentazione delle domande
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via telematica
una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura e della documentazione tecnica di cui al successivo articolo.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il modello
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La copia cartacea della domanda di aiuto (MUD), corredata degli allegati tecnici, dovrà essere
recapitata, a mano o per plico raccomandato, presso la Direzione Regionale Agricoltura – Via Rosa
Raimondi Garibaldi n. 7, 00145 ROMA - incaricata dello svolgimento dei procedimenti istruttori,
fermo restando le ulteriori modalità come individuate nell’art. 5 delle “disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio di cui alla DGR 412/2008 e successive
mm. e ii. 2
L’inoltro cartaceo dovrà essere contestuale al rilascio informatico ed, in ogni caso, effettuato entro
i due giorni successivi alla presentazione telematica della domanda. Rimane fermo che la data di
sottoscrizione della domanda di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a
corredo della stessa non potrà essere successiva alla data del rilascio informatico
A ciascun soggetto richiedente è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto nell’intero
periodo di vigenza del presente bando.
2
Il testo coordinato della DGR 412/2008 è consultabile nel portale della Direzione Agricoltura della regione Lazio,
http://www.agricoltura.regione.lazio.it/agriweb/, banner PSR 2007/2013, menu "il programma" sotto menu " procedure
di attuazione".
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Non possono presentare domanda di aiuto i richiedenti che non hanno effettuato la rendicontazione
finale delle attività svolte ed inoltrato la relativa domanda di pagamento finale in ordine ad
iniziative presentate ed ammesse a finanziamento nella presente misura in precedenti bandi
pubblici.
ARTICOLO 7
Termini di presentazione delle domande:
La raccolta delle domande avrà inizio a far data dalla pubblicazione sul BURL del presente bando e
terminerà alle ore 18 del 60° (sessantesimo) giorno successivo. Qualora tale scadenza cada il sabato
o in giornata festiva, la scadenza stessa è prorogata alle ore 18 del giorno feriale immediatamente
successivo alla festività.
La domanda va sottoscritta in originale ed accompagnata da copia fotostatica di un documento di
identità in corso di validità, pena l’irricevibilità e relativa non ammissibilità
ARTICOLO 8
Documentazione richiesta.
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo di misura dovrà essere allegata la seguente
documentazione:
1. relazione tecnica illustrante il programma degli investimenti, gli obiettivi e le finalità perseguite,
e le relative motivazioni tecnico-economiche delle scelte adoperate. Inoltre dovranno essere
presenti elementi in grado di dettagliare e specificare gli investimenti proposti e le attività
previste. Dovranno, se del caso, essere richiamate giustificate e dimostrate le condizioni per
l’attribuzione delle specifiche priorità; detta relazione tecnica dovrà contenere le seguenti
informazioni:
a) analisi di contesto
(in funzione dei prodotti oggetto d’intervento descrivere la situazione produttiva, quella del
mercato attuale e della domanda fornendo indicazione delle fonti dei dati riportati)
b) descrizione degli obiettivi
(indicare le finalità ed i risultati attesi dalle azioni che si intendono intraprendere proponendo,
ove possibile degli indicatori di risultato attesi)
c) descrizione della strategia
(indicazione dei mercati cui il progetto e le conseguenti azioni fanno riferimento, con
indicazione del target di riferimento. In questo capitolo deve essere argomentata la motivazione
della strategia prescelta e delle azioni proposte. Saranno inoltre fornite informazioni sulle
indagini di mercato da cui sono stati desunti i dati)
d) descrizione generale del tipo di attività
(indicare il tipo ed i contenuti della comunicazione, le iniziative ed i mezzi che si intendono
attuare)
e) cronoprogramma indicativo
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
(indicare i tempi di realizzazione delle attività descritte al punto precedente)
f) eventuali collaborazioni e/o consulenze
(indicazione degli eventuali apporti specialistici che si intendono attivare con indicazione delle
motivazioni che le rendono necessarie alla riuscita del progetto)
g) rilevazione dei risultati
(indicazioni delle modalità - interviste, questionari, ecc. e loro cadenza - che si intendono
adottare per la rilevazione dei risultati e la valutazione dell’efficacia delle risorse impegnate)
i) altre informazioni
(ulteriori indicazioni ritenute necessarie da parte del richiedente)
g) Piano finanziario riepilogativo dettagliato, relativo alle tipologie di spesa del progetto
complessivo con distinzione annuale:
-
spese per la fornitura di beni e servizi necessari alla realizzazione delle attività di
informazione e promozione previste dalla misura
spese per la realizzazione di campagne promozionali, seminari ed incontri con
operatori
spese connesse alla presenza a manifestazioni fiere ed eventi
spese generali
h) analisi costi-benefici
(analisi economica/finanziaria dei benefici previsti a fronte dei costi sostenuti)
2. preventivi di spesa : per la valutazione degli investimenti materiali ed immateriali si rinvia a
quanto già specificato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR” ed in particolare a quanto previsto negli articoli 33 e 34, rispettivamente
“Investimenti materiali realizzati da privati” ed “investimenti immateriali realizzati da privati”
di cui alla DGR 412/2008 e ss. mm. e ii.
Tutti i materiali di informazione, promozione e pubblicità finanziati nell’ambito della presente
misura dovranno essere valutati e preventivamene approvati al fine di garantire la conformità alla
regolamentazione comunitaria e nazionale. Pertanto, in fase di presentazione della domanda il
potenziale beneficiario dovrà presentare a corredo della domanda di aiuto, anche in bozza, apposito
materiale informativo, promozionale e pubblicitario, che dovrà poi essere sottoposto ad
approvazione nella sua versione definitiva, prima della sue realizzazione.
Le attività d’informazione e promozione dei prodotti certificati dai marchi europei devono riportare
il logo comunitario.
Per le Associazioni Temporanee di Scopo, dovrà essere presentato l'atto di costituzione con
mandato collettivo speciale con rappresentanza, formato dal quale risulti l‘autorizzazione a favore
del soggetto richiedente a svolgere le funzioni relative alla presentazione della domanda ed alla
riscossione del contributo. Fanno eccezione i casi ove sono previsti per il rappresentante poteri di
straordinaria amministrazione.
8.1. Documenti essenziali
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
Per il modello unico di domanda ed il relativo fascicolo di misura è ritenuta essenziale la
sottoscrizione accompagnata da copia del documento di identità, in corso di validità, del
sottoscrittore, ad autenticazione della firma.
La mancanza della detta documentazione debitamente sottoscritta comporterà la irricevibilità dell’
istanza.
8.2. Disposizioni generali
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità alla data di
presentazione della domanda. Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti all’atto di
presentazione della domanda.
Per la presentazione della documentazione oltre quanto a espressamente previsto nel presente
bando avviso si fa riferimento a quanto stabilito nel documento “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” di cui alla DGR 412/2008 e ss. mm. e
ii.
ARTICOLO 9
Agevolazioni previste
L’aiuto verrà erogato in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo ammissibile.
Il livello di aiuto massimo è pari al 70% del costo ammissibile.
Il contributo massimo concedibile per operazione è di 200.000,00 euro.
ARTICOLO 10
Criteri per la selezione delle domande e la formulazione delle graduatorie di ammissibilità
Per la misura sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal Comitato di Sorveglianza
del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si terrà conto ai fini della predisposizione delle graduatorie di
ammissibilità.
Sarà predisposta una unica graduatoria regionale sino alla concorrenza delle risorse stanziate dalla
programmazione finanziaria.
Nelle tabelle che seguono sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità relative in
funzione dei quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nelle graduatorie di
ammissibilità.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” di cui alla DGR 412/2008 e ss. mm. e ii. viene
ribadito che i requisiti e le condizioni per l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi
debbono essere possedute e dimostrate dal richiedente in fase di presentazione della domanda di
aiuto iniziale.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti finalizzai all'utilizzazione delle residue
disponibilità finanziarie per il finanziamento del primo degli esclusi.
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P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
CRITERI DI SELEZIONE
PRIORITA’
RELATIVE AL
PROGETTO
PRIORITA’ RELATIVE PRIORITA' RELATIVE AL
TERRITORIALI
SISTEMA DI QUALITA'
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
CRITERIO DI
SELEZIONE
1 Sa
Produzioni biologiche di
cui al Reg. CE834/07 e
CE 889/08
2 Sa
DOP (510/2006 CE)
3 Sa
IGP (510/2006 CE)
4 Sa
DOC (479/08 CE Reg.
CE 1234/2007 e D.Lgs
8 aprile 2010 n. 61 e
INDICATORE
PUNTEGGIO
25
Per l'attribuzione della presente priorità si fa
riferimento ai sistemi di qualità come classificati
nella misura 132 del PSR. Può essere attribuita
una sola tra le priorità 1 Sa, 2 Sa, 3 Sa, 4 Sa
20
15
5
loro ss.mm.ii)
5 Sa
Zona D
6 Sa
Zona C
7 Sa
Carattere regionale della
produzione
8 Sa
Progetto orientato alla
informazione dei
consumatori
9 Sa
Progetto orientato a
favorire gli sbocchi
commerciali nel mercato
comunitario
La priorità è attribuita nel caso in cui la
prevalenza della SAU delle aziende che
producono il prodotto certificatoe
comemrcializzato ricade nell'area indicata.
Il punteggio è attribuito quando l'areale della
produzione ricade esclusivamente nel territorio
regionale
La priorità è attribuita secondo il principio della
prevalenza finanziaria e quindi nel caso le spese
ammissibili riconducibili a tali tipologie di
intervento siano prevalenti rispetto al costo totale
ammissibile. Le due priorità 8 Sa e 9 Sa non sono
cumulabili
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' DELLA MISURA
25
15
20
30
20
100
Non sono ammessi a finanziamento i progetti che totalizzino un punteggio pari od
inferiore di 40/100 di punteggio.
Per i casi di ex-aequo, la priorità viene attribuita in funzione del costo complessivo
dell'operazione con priorità per i progetti con il costo totale ammissibile più basso.
ARTICOLO 11
Programmazione finanziaria
Per il finanziamento delle domande inoltrate ai sensi del presente bando sono stanziati
complessivamente 1.500.000,00 di Euro.
L’Amministrazione, anche con provvedimenti di natura dirigenziale, potrà procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del Piano
come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza finanziaria nonché in ordine
all’attribuzione di eventuali risorse aggiuntive che si potranno rendere disponibili nelle successive
annualità finanziarie.
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 214 di 295
P.S.R. 2007/2013 del Lazio
Bando Pubblico
ARTICOLO 12
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente,
allo specifico documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR 412/2008 e successive modifiche e integrazioni, con il
quale sono state definite le disposizioni attuative per il trattamento delle istanze e l’erogazione degli
aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori (compreso le modalità attuative sulle varianti e
proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al
trattamento ed alla gestione delle domande di aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto
documento è disponibile sul sito internet regionale (www.agricoltrua.regione.lazio.it)
ARTICOLO 13
Rendicontazione dell’intervento
Per la rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta, il beneficiario deve produrre :
- Copia delle fatture debitamente quietanzate e fiscalmente regolate;
- Copia conforme degli Accordi/contratti di certificazione e/o documentazione riferita alle
produzioni oggetto dei progetti di promozione e/o informazione;
- Elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei pagamenti effettuati;
- Giustificativi di spesa, debitamente quietanzato, dei costi relativi al personale utilizzato e
relativi atti di incarico.
ARTICOLO 14
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso pubblico si rinvia a quanto stabilito dal
documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito ed alle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
REGIONE LAZIO –Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 74
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 125
"Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e
della silvicoltura". BANDO PUBBLICO.
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OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n.
1698/2005). Misura 125 “Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo
sviluppo e all‟adeguamento dell‟agricoltura e della silvicoltura”. BANDO PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell‟Assessore all‟Agricoltura Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e
integrazioni, recante norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della
Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente:
“Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l‟articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010
che stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario
della Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo
al finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l‟articolo 29
“disimpegno automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno
automatico della parte di impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo
rurale che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o
per la quale non siano state presentate alla stessa Commissione dichiarazioni di spesa
conformi alle condizioni di cui all‟articolo 26, paragrafo 3 dello stesso regolamento, a
titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di
impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e
successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che
stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per
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quanto riguarda l‟attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le
misure di sostegno dello sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio
2013 contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell‟11
luglio 2012 concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 20072013. Ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a
favore dei programmi di sviluppo rurale (regolamento (CE) 1698/2005) e
determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del fondo di rotazione per
l‟intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del
12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo
agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all‟anno 2014 e modifica il
regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n.
1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell‟anno 2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la
quale è stata approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione
2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15
febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente
“Reg. (CE) 1698/2005. Presa d‟atto dell‟approvazione del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a
ratificare le modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel
corso della sua fase attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto
della revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health
Check” della Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di
Rilancio Economico Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla
Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345 del 17 dicembre
2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter
negoziale con i Servizi della Commissione medesima si è concluso con
l‟approvazione della Commissione UE, come da nota Ref.Ares(2011)1152521
del 27/10/2011;
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 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d‟atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata
da parte della Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19
aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d‟atto dell‟approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata
sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l‟altro, sono
state approvate le “Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle
Misure del PSR concorrono, secondo percentuali prestabilite, l‟Unione Europea
attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo
di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il Ministero dell‟Economia e Finanze e la
Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del
documento di programmazione, nel quale sono indicate per l‟intero periodo 2007-2013,
ripartite per asse e misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di
spesa pubblica totale;
DATO ATTO che la Giunta regionale, al fine di garantire la piena e razionale
utilizzazione delle risorse cofinanziate destinate allo sviluppo rurale ha già attivato,
tramite le DD.GG.RR. nn. 564/2009, 308/2010, 401/2010, 185/2011, 208/2012 e
128/2013, procedure c.d. di “overbooking”, in attuazione delle quali è stata autorizzata,
per le misure „a investimento‟ del PSR, l‟adozione di provvedimenti di concessione
dei contributi per una quota superiore alle dotazioni assegnate per l‟attuazione della
stessa misura, così da far fronte alle parziali o mancate realizzazioni degli investimenti
ammessi a finanziamento e compensare, nel contempo, eventuali sottoutilizzazioni di
altre misure del programma caratterizzate da bassi tiraggi finanziari;
DATO ATTO, altresì, che in applicazione delle suddette procedure di “overbooking”
sono stati assunti, nelle precedenti annualità del Programma, impegni contabili sul
bilancio regionale a favore dell‟Organismo Pagatore AGEA per la copertura
finanziaria degli impegni giuridicamente vincolanti da assumere nell‟ambito delle
stesse procedure di “overbooking” ai sensi delle misure a investimento del PSR;
DATO ATTO che la DG AGRI nel Working Document Delegated power QandA del
21 novembre 2013 ritiene “…che un certo overbooking tecnico che porta al pieno
utilizzo della dotazione finanziaria disponibile costituisce normale gestione del
programma e che gli eventuali importi residui sono ammissibili nel quadro della nuova
dotazione finanziaria.”;
VISTO il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 125 “Miglioramento e creazione
delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all‟adeguamento dell‟agricoltura e della
silvicoltura”, riportato nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui
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costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto dall‟Area Territorio Rurale,
Credito e Calamità Naturali, giusta nota prot. n. 75651/GR/04/19 del 07 febbraio 2014;
RITENUTO necessario, al fine di utilizzare pienamente le risorse FEASR assegnate
dall‟Unione Europea per l‟attuazione del programma di sviluppo rurale 2007/2013,
tenuto anche conto delle opportunità offerte dal citato Reg. (UE) n. 335/2013 in tema
di transizione al nuovo periodo di programmazione, impiegare risorse aggiuntive per
l‟attuazione del bando in argomento fino alla concorrenza dell‟importo di euro
4.690.000,00 stanziato nell‟ambito dello stesso;
CONSIDERATO che nei capitoli del bilancio regionale, ed in particolare nei capitoli
di uscita A12103 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE
1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli investimenti a
amministrazioni centrali”, A12016 “Attuazione Programma di Sviluppo Rurale
2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE 1698/2005) – contributi agli
investimenti a altre imprese” e A14127 “Spesa per l’attuazione del Programma
Leader 2000/2006 e Asse IV Leader 2007/2013 + quota regionale “overbooking” –
contributi agli investimenti a Amministrazioni Locali” risultano iscritte somme, sia in
termini di bilancio di competenza 2014, sia in termini di risorse finanziarie iscritte nel
bilancio pluriennale in corrispondenza degli anni 2015 e 2016, per un importo
complessivo più che sufficiente, oltreché per la partecipazione al cofinanziamento
comunitario, anche per sostenere le suddette politiche di “overbooking”;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e
all‟adeguamento dell‟agricoltura e della silvicoltura”, come riportato nel documento
allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
RITENUTO di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale,
Caccia e Pesca, in qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per
l‟adozione degli atti amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il
consolidamento e l‟utilizzo delle risorse attualmente già allocate, in termini di bilancio
di competenza 2014 e pluriennale degli anni 2015 e 2016, nei capitoli A12103, A12106
e A14127 del bilancio regionale, la copertura finanziaria degli impegni giuridicamente
vincolanti che saranno assunti in attuazione delle procedure cd. di “overbooking”, ivi
compresi quelli afferenti al bando approvato con la presente deliberazione;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico le
“Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l‟attuazione della Misura 125
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e
all‟adeguamento dell‟agricoltura e della silvicoltura”, come riportato nel
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documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte
integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico,
le “Disposizioni per l‟attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e
integrazioni;
 di dare mandato alla Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di gestione del PSR 2007-2013 del Lazio, per
l‟adozione degli atti amministrativo-contabili necessari per garantire, tramite il
consolidamento e l‟utilizzo delle risorse attualmente già allocate, in termini di
bilancio di competenza 2014 e pluriennale degli anni 2015 e 2016, nei capitoli
A12103, A12106 e A14127 del bilancio regionale, la copertura finanziaria degli
impegni giuridicamente vincolanti che saranno assunti in attuazione delle
procedure cd. di “overbooking”, ivi compresi quelli afferenti al bando approvato
con la presente deliberazione.
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul
sito internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che
risulta approvato all‟unanimità.
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
BANDO PUBBLICO
MISURA 125 azione 1 – 3
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e
all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”
Azione 1 “Miglioramento della viabilità rurale”
Azione 3 “Miglioramento delle dotazioni idriche rurali, delle opere idraulicheforestali e dell’approvvigionamento energetico”
Febbraio 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 222 di 295
INDICE
• Articolo 1 – Obiettivi della Misura e sua articolazione
• Articolo 2 – Ambito territoriale di intervento
• Articolo 3 – Soggetti beneficiari
• Articolo 4 – Requisiti e condizioni di ammissibilità
• Articolo 5 – Modalità e termini per la presentazione delle domande
• Articolo 6 – Tipologia degli interventi e spese ammissibili
• Articolo 7 – Spese generali
• Articolo 8 – Documentazione
• Articolo 9 – Limitazioni e vincoli
• Articolo 10 – Obblighi in materia di informazione e pubblicità
• Articolo 11 – Agevolazioni previste
• Articolo 12 – Criteri per la selezione delle domande e la formulazione
delle graduatorie di ammissibilità
• Articolo 13 – Programmazione finanziaria
• Articolo 14 – Modalità di rendicontazione della spesa
• Articolo 15 – Procedure di attuazione
• Articolo 16 – Disposizioni generali
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ARTICOLO 1
Obiettivi della Misura e sua articolazione
La misura introduce un sistema di sostegno per investimenti e interventi a favore del miglioramento
e per il potenziamento delle infrastrutture a servizio delle unità produttive agricole e forestali al fine
di rendere competitivi i settori interessati.
La misura si articola in 3 diverse azioni:
Azione 1. Miglioramento e ripristino della viabilità rurale
Azione 2. Miglioramento e ripristino delle infrastrutture forestali
Azione 3. Miglioramento delle dotazioni idriche rurali, delle opere idraulico-forestali e
dell’approvvigionamento energetico.
Con il presente bando sono definite le condizioni di accesso al regime di aiuto previsto alle azioni 1)
e 3) della misura. Le modalità di accesso ai benefici per la realizzazione degli interventi di cui
all’azione 2), saranno stabilite con separato bando pubblico.
Le misura può essere attivata con singole operazioni, secondo le modalità e le condizioni stabilite
nell’ambito del presente bando pubblico.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La Misura si applica nell’intero territorio regionale.
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Beneficiari degli aiuti previsti dalla Misura sono:
• Province
• Comuni
• Comunità Montane
• Università Agrarie che gestiscono terreni di uso collettivo.
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ARTICOLO 4
Requisiti e condizioni di ammissibilità
Potranno essere dichiarate ammissibili le domande:

complete dei documenti richiesti all’articolo 8 e degli eventuali allegati, fatte salve eventuali
integrazioni, richieste dall’Amministrazione;

riguardanti esclusivamente progetti immediatamente cantierabili. Il grado di definizione
della progettualità è stabilito nella esecutività ai sensi di quanto previsto dall’art. 93 del
D.lgs n.163/2006;

relative a progetti idonei sul piano tecnico economico. La valutazione di idoneità sul piano
tecnico economico riguarda:

le caratteristiche intrinseche degli interventi progettati con particolare riguardo alle
norme in materia di sicurezza sul lavoro, in materia di barriere architettoniche;

la funzionalità dell’opera;

la fattibilità del progetto;

la congruità del progetto;

l’attendibilità del cronogramma;

la compatibilità con le previsioni di piani e programmi vigenti.
Tutti i requisiti necessari devono essere posseduti all’atto di presentazione della domanda.
ARTICOLO 5
Modalità e termini per la presentazione delle domande
Ciascun beneficiario può aderire alle azioni 1 e 3 della presente Misura, presentando per ogni
singola azione una domanda, firmata dal soggetto richiedente o dal legale rappresentante.
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando dovrà essere presentata per via telematica
una domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), corredato del relativo
fascicolo di misura/azione.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il facsimile
predisposto dall’Amministrazione e disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
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La presentazione della domanda di aiuto deve avvenire entro le ore 18 del 60° giorno
decorrente dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BUR del presente bando.
Ai fini della valutazione del rispetto dei termini per la presentazione dell’istanza, fa fede la data
dell’inoltro telematico (rilascio informatico). In ogni caso la data di sottoscrizione della domanda di
aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata a corredo della stessa dovrà essere non
successiva alla data del rilascio informatico. L’inoltro cartaceo dovrà essere contestuale alla
presentazione telematica e comunque mai oltre i due giorni successivi il rilascio informatico,
facendo fede la data del timbro postale o del timbro di “accettazione” apposto dagli uffici preposti
alla raccolta delle domande di aiuto, in caso di recapito a mano. Qualora la scadenza per la
presentazione cartacea della domanda cada in giorno festivo o non lavorativo, questa è prorogata al
primo giorno lavorativo immediatamente successivo.
Le domande di aiuto dovranno essere presentate presso le sedi della Regione, incaricate dello
svolgimento dei procedimenti istruttori, competenti per territorio, in funzione dell’ambito
provinciale ove si intende realizzare l’intervento, ai seguenti indirizzi:
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Frosinone - Via Adige 41 03100 FROSINONE
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Latina - Via Villafranca 2/D 04100 LATINA;
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Rieti - Via Raccuini 21/A 02100 RIETI;
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Roma - Via Pianciani 16/A 00185 ROMA;
- Area Decentrata dell’Agricoltura di Viterbo - Via Romiti 80 , 01100 VITERBO.
Tutte le informazioni ed i dati, dichiarati nel MUD, nel fascicolo di misura e negli altri allegati
specifici previsti, sono resi ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000 e ss. mm. ii.
Gli esiti della verifica di ricevibilità della domanda sono comunicati all’interessato mediante posta
elettronica certificata (PEC) o lettera raccomandata A.R..
ARTICOLO 6
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Azione 1) Miglioramento e ripristino della viabilità rurale
Sono ammissibili a contributo gli interventi, funzionali a più imprese agricole, riguardanti la
sistemazione e ristrutturazione di strade rurali esistenti, classificate vicinali, ai sensi della L.R.
72/80 o risultanti vicinali dagli atti catastali comunali.
Sono ammesse le seguenti voci di spesa:

Risagomatura, nei limiti dell’esistente, del tracciato stradale;
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
Adeguamento e miglioramento del fondo stradale, costituito da:
- realizzazione massicciata stradale;
- realizzazione strato di usura (nei casi di strade “bianche” il ricorso all'asfaltatura ecologica
sarà limitato ai casi di effettiva necessità, da valutare, in particolar modo in funzione delle
condizioni specifiche (pendenza, traffico, precipitazioni, collegamento con altre strade
asfaltate, etc.). Inoltre è consentito il ripristino dell’asfalto bituminoso ove già preesistente. Nei
casi di eccessiva pendenza è inoltre consentito l’utilizzo di pavimentazione in cemento e rete
elettrosaldata;

Opere di protezione e messa in sicurezza;

Opere di regimazione delle acque superficiali;

Cunette laterali e trasversali;

Attraversamenti per accessi a fondi agricoli;

Opere speciali costituite da:
- ponticelli (si intendono piccole strutture atte all’attraversamento di piccoli fossati o
avvallamenti. Tali strutture, ove possibile, dovranno essere realizzate in struttura lignea e nel
rispetto dei principi di minimo impatto ambientale);
- muretti di contenimento (tali opere dovranno essere realizzate secondo l’effettiva necessità e
comunque tenendo conto della funzionalità dell’opera e nel rispetto di quanto stabilito dal
Codice Civile).

Espropri, solo se strettamente funzionali al miglioramento dell’opera (piazzole di scambio,
adeguamento della carreggiata stradale).
Azione 3) Miglioramento delle dotazioni idriche rurali, delle opere idraulico-forestali e
dell’approvvigionamento energetico.
Sono ammissibili a contributo gli interventi rientranti in una delle tipologie di seguito specificate:
Tipologia a) - Investimenti materiali per la ristrutturazione e potenziamento della rete idrica
rurale esistente, costruzione di acquedotti idropotabili rurali a fini produttivi.
Sono ammesse le seguenti voci di spesa:
 Ampliamento e potenziamento acquedotto esistente, ivi compresi realizzazione di serbatoi di
accumulo e ripristino di fontanili, sorgenti, ecc.
 Realizzazione di nuovi acquedotti idropotabili, ivi comprese l’escavazione di nuovi pozzi, opere
di captazione e sollevamento delle acque sotterranee.
Tipologia b) - Costruzione di piccoli invasi per la raccolta di acque superficiali da destinare
all’irrigazione.
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Sono ammesse le seguenti voci di spesa:
 Lavori di adeguamento, modellamento e sbarramento di invasi naturali, realizzazione di opere di
impermeabilizzazione, opere di captazione, raccolta e distribuzione ivi compresa la recinzione a
fini protettivi del sito.
Tipologia c) - Ripristino della funzionalità delle opere idraulico-forestali realizzate all’interno
delle aree boscate.
Sono ammesse le seguenti voci di spesa:
 Regimentazione, riqualificazione, restauro e rimodellamento delle sponde dei corsi d’acqua con
tecniche di ingegneria naturalistica.
 Interventi di ingegneria naturalistica su versanti a forte pendenza ed a rischio di dissesto
idrogeologico e/o di frane, purché supportati da specifica indagine geologica.
Tipologia d) - Interventi per l’elettrificazione interaziendale.
Sono ammesse le seguenti voci di spesa:
 Adeguamento, miglioramento e potenziamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica a
servizio delle imprese agricole.
 Realizzazione di impianti ex-novo di distribuzione dell’energia elettrica in zone rurali a servizio
delle imprese agricole.
Sono escluse dal finanziamento le opere necessarie di collegamento dalla linea di distribuzione
all’utenza.
ARTICOLO 7
Spese generali
Per tutte le tipologie di intervento, così come previsto dall’art. 39 dell’Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008 e ss. mm. e ii. “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento - PSR
2007/2013 – Testo consolidato ottobre 2013” di seguito denominato “Allegato 1 alla D.G.R.
412/2008”, le spese generali sono ammissibili se direttamente connesse all’iniziativa finanziata e
necessarie per la sua preparazione o esecuzione e possono costituire al massimo il 12%, del costo
totale dell’investimento complessivo ammissibile.
L’Ente beneficiario dovrà analiticamente dettagliare le voci di spesa ricomprese sotto tale
indicazione (spese tecniche di progettazione, direzione lavori e contabilità, coordinamento
sicurezza, collaudo, pubblicità, contributo previdenziale e cassa, incentivo ai sensi del decreto
ministero infrastrutture n. 84/2008, nonché le eventuali spese per la pubblicazione del bando).
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ARTICOLO 8
Documentazione
La documentazione presentata a corredo della domanda deve essere in corso di validità alla data di
presentazione della domanda stessa. La documentazione richiesta al momento della presentazione
della domanda, oltre a quella riportata nel modello unico di domanda (MUD) ed il fascicolo di
misura, è la seguente:
a)
Deliberazione dell’organo competente con la quale:

si approva il progetto, il suo costo complessivo, il quadro economico di dettaglio, il
cronoprogramma dei lavori e la descrizione di eventuali vincoli insistenti nell’area
interessata dall’intervento;

si dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre delle aree ove si realizzerà
l’investimento per una durata residua, a decorrere dal momento della presentazione della
domanda di aiuto , pari ad almeno 7 anni per soddisfare i vincoli di destinazione e gli
obblighi assunti;

si assumono gli impegni specificati nel MUD (Modello unico di domanda) e nel fascicolo
di misura;

si assume a carico dell’Ente il cofinanziamento dell’intervento per la quota parte di
propria
competenza
comprensiva
dell’IVA
afferente
all’importo
complessivo
dell’investimento richiesto;

si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione della
domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione
derivanti da precedenti finanziamenti pubblici;

si dichiara che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti
pubblici;

si dà atto del possesso dei requisiti richiesti, da specificare, per l’accesso ai benefici;

si dichiara che l’opera è inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche,
- nel caso di Province e Comuni, piano pluriennale delle opere pubbliche approvato dal
Consiglio;
- per le Università Agrarie e le Comunità montane, piano pluriennale delle opere
pubbliche, approvato dall’organo competente.
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
si dichiara che l’Ente non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario, che
è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente
riequilibrato;

si individua il nominativo del Responsabile unico del procedimento di cui all’art. 10 del
D.lgs. 163/2006 e ss. mm. ii.;
b) Atto di classificazione delle strade, per l’Azione 1, elenco delle utenze idriche con specificazione
di quelle agricole, civili e industriali, per l’Azione 3;
c) Il progetto esecutivo redatto ai sensi dell’art. 33 D.P.R. 207/2010;
d) Altra documentazione da allegare:
- piano particellare, estratto di partita, mappa catastale e stima analitica dell’indennizzo di
esproprio (se necessario);
- documentazione fotografica;
- piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
- quadro analitico delle aziende agricole/forestali servite dall’infrastruttura;
- elenco analitico delle voci di spesa inerenti gli interventi di ingegneria naturalistica e loro
incidenza, in termini percentuali, rispetto il totale dei lavori programmati;
- verbali di verifica, validazione ed eseguibilità ai sensi del D.P.R. 207/2010;
- ogni altra documentazione tecnica utile e necessaria per la definizione tecnico progettuale delle
opere.
Il quadro economico del progetto può prevedere, ai sensi dell’art. 16 del D.P.R. n. 207/2010, per le
spese relative ad eventuali imprevisti, un importo fino ad un massimo del 5% del costo complessivo
dei lavori a base d’asta.
Gli elaborati progettuali e gli altri documenti da allegare, quando non prodotti dall’ufficio tecnico
dell’ente beneficiario, debbono essere sottoscritti da professionisti regolarmente iscritti all’ordine
competente per materia.
L’amministrazione regionale si riserva di chiedere, ai sensi della Legge n. 241/1990 e ss. mm. e ii.,
integrazioni e/o rettifiche ai documenti prodotti od integrati . Nel caso di mancato invio di quanto
richiesto entro venti giorni dalla data di ricezione della richiesta di integrazioni, la domanda sarà
considerata rinunciata.
Sono ritenuti essenziali i seguenti documenti:
-
modello unico di domanda;
-
fascicolo di misura/azione;
-
deliberazione dell’organo competente prevista nel presente articolo.
La mancanza dei documenti essenziali comporterà l’irricevibilità della domanda di aiuto.
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ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
E’ condizione obbligatoria per l’adesione alla presente Misura la costituzione ed il relativo
aggiornamento del fascicolo unico aziendale come previsto dal D.P.R. n. 503 del 01.12.1999.
Gli Enti pubblici, per i quali è stato dichiarato il dissesto finanziario e per i quali alla data del
provvedimento di approvazione del progetto non sia intervenuta l’approvazione del piano di
risanamento e dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sono esclusi dai benefici della
presente Misura.
I soggetti richiedenti che non hanno presentato la domanda di pagamento del saldo finale con la
rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finanziati con la presente
Misura, nell’ambito della precedente o dell’attuale programmazione, non potranno avanzare
domanda di aiuto ai sensi del presente bando.
Le opere finanziate sono vincolate per un periodo non inferiore a 5 anni sotto forma di vincolo di
destinazione d’uso e sotto forma di impegno di manutenzione, a decorrere dalla data di
presentazione della domanda di pagamento del saldo finale.
L’agevolazione concessa con il presente bando, pari all’80% dell’investimento ammesso a
finanziamento, non può essere oggetto di ulteriori aiuti pubblici relativi alle stesse opere (non è
consentito il “doppio finanziamento” – art. 54 comma 5 del Reg. CE 1083/2006).
La realizzazione delle opere deve essere effettuata nel rispetto della normativa comunitaria e
nazionale vigente sugli appalti pubblici in tema di lavori, forniture e servizi.
Interventi precedentemente finanziati con fondi pubblici non saranno ammessi ai benefici della
presente Misura se al momento della presentazione della domanda di aiuto sussistono sugli stessi
interventi vincoli riconducibili ad impegni di manutenzione.
Per quanto concerne le spese sostenute per l’IVA si rinvia a quanto riporta l’articolo 40
dell’”Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, in ogni caso per i soggetti beneficiari del presente bando,
l’IVA, se pur non recuperabile, non costituisce spesa ammissibile.
Tutti gli interventi devono essere realizzati secondo quanto previsto nel presente Bando e per
tutti il termine per l’ultimazione dei lavori è fissato al 30 giugno 2015 e la presentazione della
domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale dovrà avvenire improrogabilmente
entro il 31 agosto 2015. Il mancato rispetto dei termini sopraindicati comporterà la decadenza
totale dell’aiuto e la revoca dei contributi concessi con recupero delle somme eventualmente già
erogate.
Il mancato adempimento degli impegni indicati comporterà l’applicazione di riduzioni, esclusioni e
sanzioni così come previsto nella Parte VI del Documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”.
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ARTICOLO 10
Obblighi in materia di informazione e pubblicità
Fermo restando quanto disposto dall’art. 46 del documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008”,
qualsiasi materiale informativo, relativo agli interventi di cui alla presente misura (es.
cartellonistica, tabelle di sentieri, etc.), deve contenere i loghi rappresentativi dell’Unione Europea,
della Repubblica Italiana, della Regione Lazio, e nel caso di Enti pubblici beneficiari il logo
rappresentativo degli stessi, come di seguito riportati a titolo esemplificativo:
Logo Ente Beneficiario
In tutto il materiale informativo dovrà inoltre essere riportata la seguente dicitura: “Intervento
finanziato con Fondi dell’Unione Europea - Piano Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 125 –
“Miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento
dell’agricoltura e della silvicoltura”.
ARTICOLO 11
Agevolazioni previste
Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale, comprensivo di spese generali, pari
all’80% del costo totale dell’investimento ammissibile, con un massimale di investimento stabilito
in:
• Euro 350.000,00, per investimenti di cui all’azione 1);
• Euro 200.000,00, per investimenti di cui all’azione 3).
I contributi sono corrisposti secondo le modalità di erogazione stabilite nel documento “Allegato 1
alla D.G.R. n.412/2008”.
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ARTICOLO 12
Criteri per la selezione delle domande e la formulazione delle graduatorie
Per ciascuna azione della misura sono individuati specifici criteri di selezione, approvati dal
Comitato di Sorveglianza del PSR 2007/2013 Lazio, di cui si dovrà tener conto ai fini della
predisposizione delle graduatorie di ammissibilità.
Sarà predisposta una unica graduatoria regionale per ciascuna azione di cui si compone la misura
sino alla concorrenza delle risorse stanziate per l’attuazione del presente bando.
Oltre a quanto già specificato nel documento “Allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008” viene ribadito
che i requisiti e le condizioni per l’attribuzione delle priorità e dei relativi punteggi debbono essere
posseduti e dimostrati dal beneficiario in fase di presentazione della domanda di aiuto.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Nella tabelle che seguono sono specificati i criteri di selezione concernenti le priorità in funzione
dei quali saranno attribuiti i punteggi e ordinate le domande di aiuto nelle graduatorie di
ammissibilità.
Azione 1. Miglioramento della viabilità rurale
CRITERI DI SELEZIONE
PRIORITA'
TERRITORIALI
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
INDICATORE
PUNTEGGIO
Aree D
40
Aree C
30
1 VR
2 VR
PRIORITA' RELATIVE
CRITERIO DI SELEZIONE
3 VR
4 VR
Numero
di
aziende
agricole
dall'infrastruttura di viabilità
Da 5 a 10
10
oltre 10
15
Fino al 10%
5
tra il 10 ed il 30%
15
oltre al 30%
25
servite
Percentuale degli investimenti per interventi di
ingegneria naturalistica sul totale degli
investimenti
Territori comunali che non hanno beneficiato di
analoghi interventi nel precedente periodo di
programmazione sullo sviluppo rurale (PSR
2000/2006)
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' DELLA MISURA
20
100
Per i casi di ex-aequo la priorità viene attribuita in funzione del costo complessivo dell'operazione con priorità per i
progetti con un costo totale ammissibile più basso
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Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 125, Azione 1, è necessario che il punteggio
complessivo attribuito, sulla base delle priorità relative, sia pari o superiore a 15 punti.
Azione 3. Miglioramento dotazioni idriche rurali, opere idraulico-forestali e
approvvigionamento energetico
CRITERI DI SELEZIONE
ALTRE PRIORITA'
RELATIVE
PRIORITA' RELATIVE PER
TIPOLOGIA DI INVESTIMETNO
PRIORITA'
TERRITORIALI
PRIORITA'
NUMERO
PROGRESSIVO
CRITERIO DI SELEZIONE
INDICATORE
PUNTEGGIO
Aree D
40
Aree C
30
2 IR
Investimenti per la ristrutturazione delle rete
idrica esistente, costruzione di acquedotti
idropotabili a fini produttivi
25
3 IR
Investimenti per il ripristino della funzionalità
delle opere idraulico-forestali realizzate
all’interno delle aree boscate
1 IR
4 IR
Investimenti per costruzione di piccoli invasi per
la raccolta delle acque superficiali da destinare a
uso irriguo
5 IR
Investimenti per l'elettrificazione interaziendale
6 IR
Numero di aziende agricole servite
dall'infrastruttura
7IR
Per l'attribuzione
del punteggio si
terrà conto della
prevalenza
finanziaria di una
delle quattro
tipologie di
investimento.
15
35
10
da 5 a 10
5
oltre 10
15
Territori comunali che non hanno beneficiato di
analoghi interventi nel precedente periodo di
programmazione sullo sviluppo rurale (PSR
2000/2006)
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' DELLA MISURA
10
100
Per i casi di ex-aequo la priorità viene attribuita in funzione del costo complessivo dell'operazione con priorità per i
progetti con una costo totale ammissibile più basso.
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 125, Azione 3, è necessario che il punteggio
complessivo attribuito, sulla base delle priorità relative 6 IR e 7 IR, sia pari o superiore a 10
punti.
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ARTICOLO 13
Programmazione finanziaria
L’importo stanziato per l’attuazione del presente bando, distinto per azione è pari a:
- 125 Az.1 - Miglioramento della viabilità rurale: 3.150.000,00
- 125 Az.3 - Miglioramento delle dotazioni idriche rurali, delle opere idrauliche - forestali e
dell'approvvigionamento energetico: 1.540.000,00
L’Amministrazione,
anche
con
provvedimenti
di
natura
dirigenziale,
potrà
procedere
all’assegnazione di ulteriori stanziamenti per il finanziamento di istanze presentate in attuazione del
presente bando pubblico, in funzione dell’avanzamento fisico e finanziario della misura e del Piano
come risultante dalle attività di monitoraggio e sorveglianza finanziaria nonché in ordine
all’attribuzione di eventuali risorse aggiuntive che si potranno rendere disponibili nelle successive
annualità finanziarie.
ARTICOLO 14
Modalità di rendicontazione della spesa
Per la rendicontazione delle spese sostenute si rimanda a quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla
D.G.R. 412/2008”.
Con particolare riferimento alla domanda di pagamento per l’erogazione del saldo finale, oltre a
quanto previsto nell’ “Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, il beneficiario deve presentare la seguente
documentazione:
1. Provvedimento di approvazione del rendiconto della spesa finale sostenuta per la
realizzazione dell’intervento, comprensivo del certificato di regolare esecuzione, del
certificato di ultimazione dei lavori, del conto finale dei lavori e della relativa relazione di
cui agli artt. 200 e 202 del D.P.R. n. 207/2010 e del quadro comparativo tra i lavori previsti
e quelli effettivamente realizzati con eventuale relazione giustificativa.
2. Elenco dei documenti giustificativi della spesa sostenuta, comprensivo di copia delle fatture
quietanzate e dei mandati di pagamento debitamente quietanzati.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 235 di 295
ARTICOLO 15
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente, all’
“Allegato 1 alla D.G.R. 412/2008”, con il quale sono state definite le disposizioni attuative per il
trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori
(comprese le modalità attuative sulle varianti e proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle
varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle domande di
aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto documento è disponibile sul sito internet
regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 16
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente Bando pubblico si rinvia a quanto stabilito dal
documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina
riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
pubbliche amministrazioni”, le informazioni, relative ai vantaggi economici concessi in attuazione
del presente Bando pubblico, saranno pubblicate nella Sezione Trasparenza, Valutazione e Merito –
Amministrazione Aperta del portale regionale.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 236 di 295
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 75
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 111 "Azioni nel
campo della formazione professionale e dell'informazione". BANDO PUBBLICO.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 237 di 295
OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n.
1698/2005). Misura 111 “Azioni nel campo della formazione professionale e
dell’informazione”. BANDO PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e
integrazioni, recante norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della
Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente:
“Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010
che stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario
della Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo
al finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29
“disimpegno automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno
automatico della parte di impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo
rurale che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o
per la quale non siano state presentate alla stessa Commissione dichiarazioni di spesa
conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3 dello stesso regolamento, a
titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di
impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e
successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005;
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VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che
stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per
quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le
misure di sostegno dello sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio
2013 contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11
luglio 2012 concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 20072013. Ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a
favore dei programmi di sviluppo rurale (regolamento (CE) 1698/2005) e
determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del fondo di rotazione per
l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del
12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo
agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il
regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n.
1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno 2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la
quale è stata approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione
2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15
febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente
“Reg. (CE) 1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a
ratificare le modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel
corso della sua fase attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto
della revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health
Check” della Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di
Rilancio Economico Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla
Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345 del 17 dicembre
2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter
negoziale con i Servizi della Commissione medesima si è concluso con
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 239 di 295
l’approvazione della Commissione UE, come da nota Ref.Ares(2011)1152521
del 27/10/2011;
 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata
da parte della Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19
aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata
sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono
state approvate le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle
Misure del PSR concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea
attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo
di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il Ministero dell’Economia e Finanze e la
Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del
documento di programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013,
ripartite per asse e misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di
spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 111 “Azioni nel campo della
formazione professionale e dell’informazione” riportato nel documento allegato alla
presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto
dall’Area Promozione, Comunicazione e Servizi di Sviluppo Agricolo, giusta nota prot.
n. 71559/GR/04/23 del 6 febbraio 2014;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto
nell’ambito del capitolo di uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione
Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CE
1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni centrali”, impegni di spesa
sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota regionale di
cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione della Misura 111
“Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione” è comunque
garantita, in termini di spesa pubblica totale, da una adeguata dotazione stabilita
nell’ambito citato Piano finanziario approvato dalla Commissione Europea con la citata
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
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RITENUTO di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 111 “Azioni
nel campo della formazione professionale e dell’informazione” come riportato nel
documento allegato alla presente deliberazione di cui costituisce parte integrante e
sostanziale, come predisposto dall’Area Promozione, Comunicazione e Servizi di
Sviluppo Agricolo, giusta nota prot. n. 71559/GR/04/23 del 6 febbraio 2014;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico le
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 111 “Azioni nel
campo della formazione professionale e dell’informazione”, come riportato nel
documento allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte
integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico,
le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e
integrazioni;
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul
sito internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che
risulta approvato all’unanimità.
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ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013 attuativo REG. (CE) n. 1698/05
BANDO PUBBLICO
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PSR 2007/2013 del Lazio Bandi Pubblici
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
attuativo REG. (CE) n. 1698/2005
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INDICE
Articolo 1 - Obiettivi e finalità
Articolo 2 - Ambito di intervento
Articolo 3 - Soggetti beneficiari
Articolo 4 - Modalità di presentazione delle domande
Articolo 5 - Termini di presentazione delle domande
Articolo 6 - Requisiti e condizioni di ammissibilità
Articolo 7 - Tipologia degli interventi e spese ammissibili
Articolo 8 - Documentazione
Articolo 9 - Limitazioni e vincoli
Articolo 10 Obblighi del Beneficiario
Articolo 11
Agevolazioni previste
Articolo 12 - Criteri per la selezione delle domande e modalità di formazione delle
graduatorie
Articolo 13 - Programmazione finanziaria
Articolo 14 - Modalità di erogazione del contributo
Articolo 15 - Controlli, riduzione e sanzioni
Articolo 16 - Modalità per lo svolgimento dei procedimenti istruttori
Articolo 17 - Disposizioni generali
Allegati
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 243 di 295
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
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ARTICOLO 1
Obiettivi e Finalità
La Regione Lazio intende promuovere azioni di formazione finalizzate alla maturazione di conoscenze e
competenze per il “benessere degli animali” che siano coerenti con l’obiettivo generale comunitario di
valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale, sostenendo modelli di gestione ecocompatibili del territorio
e persegue l’obiettivo prioritario di “Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi
agro-forestali ad alto valore naturale” affinché siano introdotti e mantenuti in azienda tecniche e sistemi
di allevamento che garantiscano adeguati standard per il benessere degli animali, oltre quelli previsti
dalle norme minime prescritte dalla normativa vigente.
L’obiettivo specifico che s’intende perseguire è il seguente :
Aggiornamento degli addetti alle operazioni di stalla e alla cura degli animali (bovini da latte e bufalini,
bovini da carne, ovini, caprini) sulle disposizioni, anche pratico-operative, e competenze tecniche, tale
da garantire il rispetto di norme più restrittive e più virtuose rispetto ai criteri di gestione obbligatoria
(CGO) ed alle norme di Buona Condizione Agronomiche ed Ambientali (BCAA) di cui al regime di
condizionalità.
Con il presente bando vengono attivate le procedure per l’accesso ad una delle tre azioni previste dalla
misura 111, l’Azione 1.a Formazione.
L’attestato di frequenza ai corsi di formazione finanziati con il presente bando può essere
utilizzato ai fini dell’adempimento previsto dalla misura 215 in termini di formazione
obbligatoria.
ARTICOLO 2
Ambito d’intervento
La misura si applica sull’intero territorio regionale.
ARTICOLO 3
Soggetti Beneficiari
Possono presentare domanda per accedere ai benefici della misura 111 az. 1a i seguenti soggetti :
Enti ed Organismi pubblici e/o privati accreditati dalla Regione Lazio per la somministrazione di
servizi di formazione in agricoltura e/o nel settore forestale. L’accreditamento è rilasciato con le
modalità prescritte con la Direttiva “Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di
orientamento nella regione Lazio”, DGR 968 del 29 novembre 2007 pubblicata sul supplemento
ordinario n. 3 al BURL del 19.01.2008 e sue ss.mm.ii.. L’accreditamento deve essere in possesso del
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soggetto interessato al massimo al momento del rilascio del Provvedimento di Concessione degli aiuti.
Qualora durante l’esecuzione del progetto si verifichi la revoca dell’accreditamento, l’Ente di
formazione decadrà dal contributo concesso.
Sono esclusi dai beneficiari i soggetti esentati dall’accreditamento ai sensi della citata DGR 968/2007.
ARTICOLO 4:
Modalità di presentazione delle domande:
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando deve essere presentata per via telematica una
domanda di aiuto, utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD), integrato dal fascicolo di
misura/azione con indicazione della documentazione a corredo dell’istanza.
Il fascicolo di misura, che il richiedente deve compilare e sottoscrivere utilizzando il modello
predisposto dall’Amministrazione disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni, nelle
quali sono riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo stesso, un set di
informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di domanda, nonché la scheda
di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità dichiarati e i punteggi per la formulazione
delle graduatorie di ammissibilità.
Per quanto concerne le ulteriori condizioni per la presentazione delle domande si rimanda all’art. 5 delle
“disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del Lazio”, di cui alla
DGR n. 412/2008 e ss.mm.ii. 1.
ARTICOLO 5
Termini di presentazione delle domande
La presentazione delle domande di aiuto deve avvenire entro le ore 18.00 del 60° giorno decorrente dal
giorno successivo alla data di pubblicazione sul B.U.R.L. del presente bando. Ai fini del rispetto di tale
termine fa fede la data dell’inoltro telematico della domanda.
La copia cartacea della domanda di aiuto (MUD) e del relativo fascicolo di misura corredata della
documentazione richiesta all’art. 8, deve essere recapitata, a mano o per plico raccomandato, alla
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca - Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 –
00145 Roma. Sul plico deve essere apposta la dicitura “PSR 2007/2013 – Misura 111”.
L’inoltro cartaceo della suddetta documentazione, deve essere effettuato entro i due giorni successivi
alla presentazione telematica della domanda. Rimane fermo che la data di sottoscrizione della domanda
di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione presentata a corredo della stessa, non deve essere successiva
alla data del rilascio informatico.
1
Il testo consolidato delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” è
disponibile sul sito regionale all’indirizzo www.agricoltura.regione.lazio.it/psr/programma/?vms=9&ref=procedure-diattuazione
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ARTICOLO 6
Requisiti e condizioni di ammissibilità
Per essere ammissibili i progetti formativi devono offrire opportunità di formazione articolata su tutti o
parte dei seguenti temi:
a) acqua e mangime più adatti al fabbisogno naturale;
b) condizioni di stabulazione quali tolleranze di spazio, lettiera, luce naturale;
c) accesso all’aperto;
d) assenza di mutilazioni sistematiche, d’isolamento o di contenzione permanente;
e) prevenzione delle patologie determinate prevalentemente dalle pratiche di allevamento e/o dalle
condizioni di detenzione degli animali.
Per la redazione dei progetti devono essere utilizzati gli schemi allegati al presente bando, modelli A,
B, D, ed E.
E’ obbligatorio per ogni intervento formativo prevedere:
un modulo di 12 ore relativo all’applicazione del D.lgs. 81/2008, di
informazione/formazione sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, attingendo allo
schema di programma didattico di cui al modello G;
nella fase attuativa i programmi formativi devono prevedere procedure di selezione dei
partecipanti tali da garantire che gli stessi siano addetti alle operazioni di stalla e alla cura degli
animali e, in via prioritaria operanti per aziende che abbiano aderito alla Misura 215 del PSR
2007/2013 del Lazio. Nella tabella che segue, sono elencati il numero di aderenti alla misura
215 suddivisi per provincia.
FR
LT
RI
RM
VT
Regione
2011
29
69
17
66
85
266
2012
13
1
4
8
31
57
2013
15
5
1
8
13
42
ARTICOLO 7
Tipologia degli interventi e spese ammissibili
L’azione prevede il finanziamento di iniziative per la formazione di addetti alle operazioni di stalla e
alla cura degli animali (bovini da latte e bufalini; bovini da carne; ovini; caprini) che operano nel
territorio della regione Lazio. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 2, comma 2, del D.Lgs
n.146/2001, le azioni formative dovranno favorire la più ampia conoscenza in materia di etologia
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animale applicata, fisiologia, zootecnia e giurisprudenza al fine di fornire, ai destinatari dell’intervento,
una adeguata preparazione e competenza tecnica e professionale non solo mirate alla tutela del
benessere animale, ma finalizzate anche al miglioramento della qualità dei prodotti e quindi alla
promozione e valorizzazione della produzione aziendale.
Ai fini della corretta applicazione delle norme minime di protezione degli animali di allevamento si
ritiene pertanto opportuno promuovere tra gli operatori del settore l’applicazione delle “buone pratiche
di allevamento” con l’implementazione di “piani di autocontrollo aziendale” che contemplino il rispetto
dei parametri di benessere animale, con particolare riguardo alla formazione di gruppi omogenei per
età, al microclima, alla lotta ai sinantropi, alla gestione dei reflui, alla manutenzione delle strutture e
delle attrezzature, così come previsto fin dal 2008 dai Piani Nazionali di Benessere Animale (PNBA)
emanati dal Ministero competente e recepiti da ultimo con la DGR n.450 del 14/10/2011.
Ai fini del miglioramento della competitività e dell’efficienza di impresa si ritiene opportuno
affrontare, durante l’attività formativa, sia i temi relativi alla gestione sostenibile delle risorse naturali
ivi compresa l’applicazione del regime di condizionalità, sia quelli per razionalizzare ed ottimizzare i
processi produttivi aziendali.
La durata dei corsi di formazione deve essere di n. 50 ore e deve obbligatoriamente rispettare i seguenti
vincoli formativi:
MACROARGOMENTO
Elementi di Etologia animale, Fisiologia animale,
Zootecnia generale e le “Cinque Libertà” del
BRAMBELL REPORT
Piani di autocontrollo aziendale – Sistemi di
monitoraggio/valutazione del benessere in stalla
(scheda BARTUSSEK)
La normativa e la regolamentazione europea e
nazionale in materia di Benessere Animale
(Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio
1998, Decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 146,
Note del Ministero della Salute, Piani Nazionali del
Benessere Animale, DGR n.450 del 14/10/2011,
ecc.)
Il Benessere Animale e la
Promozione/Valorizzazione
della produzione aziendale
TOTALE
-
-
N. ORE DI FORMAZIONE/INFORMAZIONE
6
5
6
5
22
un modulo di 12 ore relativo all’applicazione del D.lgs. 81/2008, di informazione/formazione
sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, attingendo allo schema di programma
didattico di cui al modello G;
n. 16 ore di attività formativa in campo (stage).
Le azioni formative potranno essere svolte in aula ed in campo.
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Sono ammissibili i costi sostenuti per le seguenti tipologie di spesa:
1. ideazione, progettazione e coordinamento organizzativo, il cui importo massimo ammissibile
non può in ogni caso essere superiore al 5% del costo complessivo di approvazione del progetto,
calcolato al netto dei costi di ideazione, progettazione e coordinamento organizzativo (Linee
guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e a interventi analoghi –
Mi.P.A.A.F);
2. costo per il personale amministrativo, che non deve in nessun caso essere superiore al 20% del
costo complessivo di approvazione del progetto.
3. costo del personale docente e di quello non docente impegnato nelle attività formative;
4. organizzazione e realizzazione dei corsi;
5. noleggio di attrezzature;
6. acquisto di materiale didattico;
7. spese di produzione e pubblicazione di materiale didattico funzionale ai corsi;
8. noleggio di aule e strutture didattiche.
Le sopra citate voci di spesa sono dettagliate nel modello D, redatto sulla base della “Direttiva regionale
per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale
Europeo e altri Fondi”, approvata con Determinazione n. B06163 del 17/09/2012.
Per quanto riguarda il personale dipendente, si fa riferimento a quanto disposto dalla citata circolare n.
2 del 2 febbraio 2009 del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e sue ss.mm.ii. .
Per il dettaglio delle voci di costo ammissibili relativamente al personale docente, ai tutor, ai
consulenti, e per la loro quantificazione si dovrà fare riferimento all’allegato modello C.
In ogni caso il parametro massimo onnicomprensivo da utilizzare per l’elaborazione delle richieste
finanziarie non potrà essere superiore a € 20,00/ora/allievo.
IVA e altre imposte e tasse: l’art 71, comma 3, punto a) del Reg. (CE) n. 1698/2005, dispone che non è
ammissibile a contributo FEASR “ IVA non recuperabile se realmente e definitivamente sostenuta da
beneficiari diversi da soggetti non passivi di cui all’Art. 4, paragrafo 5, primo comma della sesta
direttiva 77/388/CEE del Consiglio del 17 maggio 1977 , in materia di armonizzazione delle legislazioni
degli stati membri relative alle imposte sulla cifra di affari – Sistema Comune di Imposta sul valore
aggiunto base imponibile uniforme”. In generale, quindi, il costo dell’IVA può costituire una spesa
ammissibile solo se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario finale, nell’ambito dei regimi
di aiuto ai sensi dell’articolo 87 del trattato e nel caso di aiuti concessi dagli organismi designati dagli
Stati
L’IVA che sia comunque recuperabile, non può essere considerata ammissibile, anche laddove non
venga effettivamente recuperata dal beneficiario finale.
Al pari dell’IVA, anche altre categorie di imposte , tasse e oneri possono essere sovvenzionabili dai
soggetti che ne hanno diritto, solo se sostenute effettivamente e definitivamente dal beneficiario finale.
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L’IVA che può essere in qualche modo recuperata, anche con sistemi forfettari, non può essere
considerata spesa ammissibile anche se non è effettivamente recuperata dal beneficiario o dal singolo
destinatario.
ARTICOLO 8
Documentazione
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo di misura/azione dovrà essere allegata la seguente
documentazione distinta per azione:
Azione 1a:
1. descrizione del progetto proposto utilizzando l’allegato “modello A” al presente bando;
2. presentazione generale d’intervento, utilizzando l’allegato “modello B” al presente bando;
3. autocertificazione rilasciata ai sensi di legge che attesti l’accreditamento per l’erogazione di
servizi inerenti la formazione e l’orientamento nella regione Lazio di cui alla Deliberazione di
Giunta Regionale n. 968 del 29 novembre 2007 pubblicata sul supplemento ordinario n. 3 al
BURL del 19.01.2008 e sue ss.mm.ii., in possesso dell’Ente di Formazione o, in alternativa
autocertificazione dell’avvenuto inoltro della domanda di accreditamento alle strutture
competenti. L’accreditamento dovrà in ogni caso essere autorizzato, al massimo, al momento
del rilascio del Provvedimento di Concessione degli aiuti. Il mancato possesso della suddetta
autorizzazione di accreditamento nei tempi previsti, comporterà la decadenza totale dall’aiuto.
In entrambi i casi l’autocertificazione dovrà essere corredata di fotocopia di valido documento
di riconoscimento;
4. dichiarazione d’accettazione secondo lo schema di atto d’impegno di cui all’allegato “modello
F” al presente bando, redatto con firma autenticata o, in caso di autocertificazione, con allegato
la fotocopia del documento di riconoscimento valido;
5. curriculum dell’ente proponente;
6. curricula dei componenti del gruppo di lavoro proposto per la realizzazione degli interventi;
7. piano finanziario, utilizzando l’allegato “modello D” e l’allegato “modello E” al presente
bando;
8. in caso di soggetti per i quali l’IVA possa essere considerata un costo eleggibile a contributo
poiché ricadenti nelle fattispecie richiamate all’Art. 40 dell’Allegato 1 alla DGR 412/2008 e
ss.mm.ii “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del
Lazio”, deve essere presentata una autodichiarazione formulata in termini di legge a firma del
legale rappresentante dell’Ente Formativo, nella quale sia specificata la posizione dell’Ente nei
confronti dell’imposta in oggetto;
9. Per la quantificazione dei costi relativi alle voci di spesa di cui ai punti 5, 6, 7 e 8 dell’articolo 7
del presente bando, i richiedenti devono adottare una procedura di selezione basata sul
confronto di almeno tre preventivi di spesa forniti dalle ditte in concorrenza. La scelta operata
dal beneficiario deve essere giustificata da una specifica relazione, sottoscritta dal tecnico
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progettista o da altro tecnico abilitato, nella quale siano riportate disaggregate le singole voci di
costo con una sintetica motivazione dei criteri seguiti per la scelta dello stesso.
I preventivi di spesa devono essere effettuati in fase di elaborazione progettuale delle iniziative.
Nel caso di beni altamente specializzati, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più
fornitori, dovrà essere predisposta, una specifica dichiarazione nella quale si attesti
l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del
finanziamento.
L’Amministrazione si riserva di verificare la congruità di tali prezzi e la loro effettiva rispondenza a
quelli del mercato attraverso le proprie strutture, ovvero mediante ricorso a professionisti esterni e/o
Istituzioni, Enti od Associazioni operanti nei vari settori.
In tutti i casi di produzione di autocertificazione la stessa dovrà essere corredata di fotocopia di valido
documento di riconoscimento
ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
I programmi formativi potranno intervenire esclusivamente nella formazione di addetti alle operazioni
di stalla e alla cura degli animali (bovini da latte e bufalini; bovini da carne; ovini; caprini) in
conformità con quanto enunciato all’art. 7 del presente bando.
I programmi formativi non potranno intervenire nella formazione degli addetti al settore agroindustriale
e alimentare e dei tecnici agricoli. Al fine di garantire la demarcazione con le attività previste nel
programma operativo attuativo del FSE non potranno essere realizzate con il presente bando le attività
di formazione continua degli occupati rivolta anche agli addetti dei settori agricolo, forestale, agroindustriale e alimentare ed ai tecnici agricoli al fine di sostenere l’adattabilità dei lavoratori, migliorare
l’organizzazione e la qualità del lavoro, gestire i cambiamenti (migrazione, invecchiamento) e
aumentare le opportunità formative lungo tutto l’arco della vita.
La durata delle singole iniziative formative è fissata in n. 50 ore e devono obbligatoriamente riguardare
le tematiche concernenti il benessere animale, indicate all’articolo 7 del presente bando.
Per ogni corso di formazione finanziato il numero minimo di allievi deve essere pari a n. 10, fatte salve
eventuali motivate istanze di deroga comunque soggette ad autorizzazione da parte
dell’Amministrazione regionale. I destinatari delle attività formative devono aver assolto gli obblighi
scolastici previsti dalle vigenti normative in materia.
ART.10
Obblighi del Soggetto Beneficiario
Il soggetto beneficiario è tenuto all’osservazione dei seguenti obblighi:
a. il Provvedimento di Concessione deve essere siglato in ogni pagina e firmato per
accettazione incondizionata nella pagina finale entro e non oltre 30 giorni dalla data
di notifica del Provvedimento stesso, e restituito all’Area Promozione,
Comunicazione e Servizi di Sviluppo Agricolo;
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b. l’avvio del progetto di formazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di
notifica del Provvedimento di Concessione. Potrà essere richiesta una proroga dei
termini per un periodo temporale non superiore ai 30 giorni, la comunicazione di
tale richiesta deve essere formulata per posta o a mezzo Posta Elettronica Certificata
(di seguito P.E.C.) entro 15 giorni effettivi dalla notifica del citato provvedimento;
c. concludere il progetto di formazione entro 10 mesi dalla data di notifica del
Provvedimento di concessione; in ogni caso l’attività formativa, ivi compresi gli
esami finali, non può essere protratta oltre il 30 giugno 2015. Qualora il progetto di
formazione sia costituito da più attività formative (corsi), la data di fine attività
coincide con la fine dell’ultima attività formativa. L’attività formativa ha termine
con l’esame/colloquio;
d. inviare all’Area competente per l’iter istruttorio, il bando di reclutamento dei
partecipanti per la selezione degli allievi, entro 10 giorni dalla data di avvio attività,
la trasmissione deve avvenire per posta o a mezzo P.E.C.;
e. procedere alla pubblicazione del bando sopracitato (per almeno 30 giorni), entro e
non oltre 15 giorni dalla ricezione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione
regionale. Eventuali richieste di proroga di ulteriori 15 giorni per la
pubblicizzazione del bando devono essere presentate per iscritto e debitamente
motivate entro e non oltre 10 giorni prima della scadenza prevista;
f. reclutare e selezionare i candidati, inviare i documenti di “avvio corso” e dare avvio
al corso entro 60 giorni dalla data di notifica dell’autorizzazione regionale
all’emissione dei bandi. Relativamente a questo punto, ai sensi della “Direttiva
regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attività
cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi” approvata con
Determinazione n. B06163 del 17/09/2012, il soggetto beneficiario può richiedere
una proroga motivata( le motivazioni devono essere di carattere straordinario,
indipendenti dalla volontà del soggetto attuatore o da sue carenze organizzative) di
30 giorni dal termine di scadenza di presentazione delle domande di ammissione
alle attività formative indicata nello stesso bando di reclutamento dei partecipanti;
g. presentare all’Area competente per l’istruttoria, dichiarazione sostitutiva dell'atto di
notorietà sottoscritta dal Legale rappresentante del soggetto attuatore, attestante
l’idoneità dei locali e delle attrezzature utilizzati per la realizzazione delle attività
formative nel caso in cui siano utilizzate sedi locali non permanenti;
h. presentare all’Area competente per l’istruttoria i registri obbligatori per la
preventiva vidimazione da parte della stessa;
i. inoltrare all’Area competente per l’istruttoria a mezzo posta o P.E.C., insieme alla
documentazione di inizio attività formativa, il calendario su base settimanale e il
calendario didattico completo dove vengano puntualmente indicati:
o data;
o orario;
o modulo e titolo della lezione prevista;
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ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
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BANDO PUBBLICO
Misura 111
Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione
o docente;
o tutor.
Contestualmente devono essere inoltrati anche i contratti e/o le lettere di incarico che
definiscono il rapporto di collaborazione con il personale docente e non docente,
sottoscritte dalle parti interessate;
j. comunicare, a mezzo fax o con P.E.C., alla competente struttura regionale ogni
variazione relativa a:
o giorno di svolgimento dell’attività formativa;
o orario di svolgimento dell’attività formativa;
o docente e materia trattata;
o sede dell’attività formativa;
fornendone adeguata motivazione, in modo da permettere lo svolgimento dei controlli in
itinere. Le comunicazioni devono essere inoltrate con le modalità e la tempistica di
seguito individuate:
o variazioni che intervengono prima della 48 ore precedenti lo svolgimento della
lezione: comunicazione a mezzo fax o P.E.C;
o variazioni che intervengono tra le 24 e le 48 ore precedenti lo svolgimento della
lezione: comunicazione a mezzo fax o P.E.C;
o variazioni che intervengono entro le 24 ore precedenti lo svolgimento della
lezione: non possono essere realizzate. Sono fatte salve le variazioni dovute a
Cause di forza maggiore così come individuate ai punti a., d., e. dell’Art. 25 delle
“Disposizioni per l’attuazione delle misure a investimento”, che dovranno essere
comunque notificate (Art. 25 comma 2, 3 e 4) a mezzo fax o P.E.C;
k. richiedere le varianti ex ante e in corso d’opera ai sensi di quanto previsto nelle
“Disposizioni per l’attuazione delle misure a investimento”di cui alla DGR n.
412/2008 e ss.mm.ii. Realizzazioni parziali di attività formative e/o di singoli corsi
devono essere intesi come varianti in corso d’opera e come tali comunicati prima
della loro esecuzione e autorizzati;
l. predisporre gli attestati di frequenza conformemente a quanto disposto dalla
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca con proprio atto,
inoltrarli all’Area competente per l’istruttoria per l’apposizione del timbro regionale
e consegnarli agli allievi;
m. inoltrare entro 15 giorni dalla data di fine attività, copia dei seguenti registri:
o registro presenza allievi;
o registro ore di presenza amministrativi;
o registro materiale consegnato agli allievi;
o registro materiale consegnato ai docenti;
o registro stage ove previsto;
o registro cronologico dei pagamenti a rendiconto;
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BANDO PUBBLICO
Misura 111
Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione
n. dichiarare la/le sede/i in cui vengono conservati i registri e la modalità di custodia
degli stessi.
Oltre al rispetto degli obblighi sopra descritti, il soggetto beneficiario è tenuto ad ottemperare a
tutto quanto previsto nel Provvedimento di Concessione e nelle “Disposizioni per l’attuazione delle
misure ad investimento”(DGR n. 412/2008 e ss.mm.ii.).
ARTICOLO 11
Agevolazioni previste
Azione 1a:
Sono concessi aiuti in conto capitale sino al 100% delle spese sostenute
ARTICOLO 12
Criteri per la selezione delle domande e modalità per la formazione delle graduatorie
Per la predisposizione della graduatoria unica regionale relativa all’azione 1.a “formazione” le
domande di aiuto presentate dagli organismi accreditati saranno selezionate, sino alla concorrenza delle
risorse stanziate, sulla base dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del PSR
2007/2013 Lazio.
Tali progetti formativi nella fase attuativa dovranno prevedere procedure di selezione dei partecipanti
tali da garantire che almeno il 80% degli stessi siano destinatari in possesso dei requisiti previsti dalla
misura 215 “Pagamenti per il benessere degli animali”.
Nel caso di specie, la suddetta percentuale può eventualmente essere ridotta, senza che si incorra nella
decadenza dell’aiuto, solo nel caso in cui sia dimostrato che nell’ambito delle richieste di adesione,
esperite e documentate le regolari procedure per la selezione dei partecipanti, la percentuale dei soggetti
in possesso dei requisiti previsti dalla misura 215 Pagamenti per il benessere degli animali sia inferiore
alla percentuale soprarichiamata.
In relazione a quanto disposto dall’art. 12, comma 11, delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento” ( Allegato I alla DGR n. 412/2008 e ss.mm.ii.), le condizioni dichiarate nella
domanda di aiuto iniziale, che abbiano comportato l’attribuzione di punteggi utili ai fini della
collocazione in graduatoria di ammissibilità per la concessione degli aiuti, devono essere mantenute
sino alla completa realizzazione dell’intervento. La perdita dei suddetti requisiti, se comporta il venir
meno del presupposto per l’utile collocazione in graduatoria, determina la decadenza della domanda
con la conseguente restituzione delle somme percepite maggiorate degli interessi legali. Sarà cura
dell’Area competente per l’istruttoria, valutare le motivazioni addotte in caso di perdita del requisito e,
se del caso, proporre l’adozione/ non adozione del provvedimento di decadenza.
Nell’ambito di tale raggruppamento le domande sono ordinate secondo i punteggi attributi in funzione
delle priorità relative riportate nella tabella che segue.
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PRIORITA' RELATIVE
PROGETTUALI
PRIORITA'
RELATIVE
DEL
SOGGETTO
ATTUATORE
CRITERI DI SELEZIONE
2
CODICE
1 Fo
2 Fo
CRITERIO DI
SELEZIONE
Diffusione sul territorio
regionale: priorità attribuita in
funzione della presenza di sedi
locali permanenti
Piano finanziario che
prevede il minor costo ora/
allievo
INDICATORE
Fino a 2 sedi = punti 15
Da 3 a 4 sedi = punti 25
Oltre 4 sedi = punti 40
20 € /ora/allievo = punti 0
da 16 € a < 20 €/ora/allievo = punti 25
< 16 €/ora/allievo = 40 punti
Richiesta di integrazione documentale, effettuata
in fase di istruttoria, riferita alla mancata
presentazione di uno o più elaborati previsti
Completezza documentale
3 Fo
all’art. 8 del presente avviso pubblico = punti 10
Nessuna richiesta di integrazione documentale =
20 punti
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE PER PRIORITA' RELATIVE DELLA MISURA
PUNTEGGIO
Massimo 40 punti
Massimo 40 punti
Massimo 20 punti
100
Per i casi di ex-aequo la priorità viene attribuita in funzione del costo complessivo dell’iniziativa con
preferenza attribuita alle operazioni di importo minore.
Non sono previsti finanziamenti parziali di progetti.
Non possono essere ammessi a finanziamento, per le su esposte motivazioni, progetti con punteggio
inferiore o uguale, a 25/100
ARTICOLO 13
Programmazione finanziaria
Per il presente bando è prevista una dotazione finanziaria complessiva di € 800.000,00.
ARTICOLO 14
Modalità di erogazione del contributo
L’aiuto è erogato in base ai costi realmente sostenuti e il pagamento avviene in base ai giustificativi di
spesa che attestano sia l’ammontare sia la natura di tali costi.
Non è prevista in nessun caso l’erogazione di somme a titolo di anticipo.
L’Ente di Formazione può richiedere la corresponsione di un acconto così come previsto dall’Art. 16
delle “Disposizioni per l’Attuazione delle misure a investimento”di cui alla DGR n. 412/2008 e
ss.mm.ii., al quale si rimanda. La richiesta deve essere inoltrata alla Area competente per l’istruttoria
non oltre 60 giorni prima della scadenza del termine assegnato per l’ultimazione dell’attività formativa.
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Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione
Non si tratta in nessun caso di un aiuto concesso in forma forfettaria. Per le voci di spesa che possono
essere retribuite in percentuale, secondo quanto previsto dalla “Direttiva regionale per lo svolgimento,
la rendicontazione e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi”,
approvata con Determinazione n. B06163 del 17/09/2012, dalla circolare del n. 2 del 2 febbraio 2009
del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e sue ss.mm.ii. e dalle “Linee Guida
sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e a interventi analoghi” del Ministero per le
Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 2010, devono comunque essere prodotte le fatture
quietanzate che attestino la spesa sostenuta.
La richiesta del pagamento del saldo dovrà essere effettuata entro 60 (sessanta) giorni dalla data di fine
attività. Il mancato rispetto del termine suddetto, qualora non adeguatamente motivato, comporta l’avvio
di verifica e l’eventuale revoca totale o parziale del contributo.
La data di fine progetto (fine attività) deve essere comunicata all’Area competente per l’istruttoria; nel
caso in cui il progetto si componga di più attività formative (corsi), la fine del progetto formativo
coincide con il termine dell’ultima attività formativa di cui si compone lo stesso. L’attività formativa
(corso) corso termina con il colloquio/prova previsto per il rilascio dell’attestato di frequenza.
Sia la richiesta di erogazione di acconto, sia quella relativa al saldo devono essere eseguite mediante la
presentazione di “domanda di pagamento” utilizzando l’apposita funzionalità on-line della procedura
informatizzata operante sul portale regionale.
La copia cartacea della domande di pagamento (acconto/saldo), corredata della documentazione elencata
in Allegato 1, deve essere sottoscritta dal richiedente e consegnata, a mano o per plico raccomandato, al
seguente indirizzo:
Regione Lazio
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca
Area Promozione, Comunicazione e Servizi di Sviluppo Agricolo
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7
00145 Roma
Qualora la copia sia inviata a mezzo posta farà fede la data riportata sul timbro postale.
Il contributo sarà erogato al netto dell’IVA fermo restando il caso in cui il beneficiario, qualora
in possesso dei requisiti indicati all’art. 7 del presente bando, al punto IVA e altre imposte e tasse, ne
faccia espressa richiesta nella domanda di pagamento di acconto e/o di saldo rendicontando le spese
sostenute al lordo dell’IVA. La richiesta dovrà essere accompagnata da autodichiarazione formulata in
termini di legge, che attesti il possesso dei requisiti di cui all’art. 7, e a seguito della verifica degli stessi
e dei documenti contabili, l’ammontare del contributo potrà essere erogato al lordo dell’IVA.
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ARTICOLO 15
Controlli, riduzione e sanzioni
Agli aiuti erogabili ai sensi del presente bando si applicano, per quanto compatibili, i controlli, le
riduzioni e le sanzioni previste:
dalla D.G.R. 412/2008 e ss.mm.ii – Allegato 1 “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento”;
dalla determinazione n. G02386 del 15 novembre 2013 concernente “ Reg.(CE) n. 1698/05.
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. D.M. 22 dicembre 2009, n. 30125,
modificato dal Decreto n. 10346 del 13 maggio 2011 e dal Decreto n. 27417 del 22 dicembre
2011, relativo alla “disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento CE n.
73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e
dei programmi di sviluppo rurale”. Schede per la determinazione delle riduzioni/esclusioni
relative alla misura 111 azione 1a “Azioni nel campo della formazione professionale e
dell'informazione” e alla misura 331 “Azioni volte alla Formazione ed all’informazione”.
Approvazione verbale del controllo in itinere.
La Regione Lazio si riserva la possibilità di effettuare controlli in itinere al fine di verificare la regolarità
didattico – amministrativa delle attività; la loro effettuazione avviene senza preventivo avviso all’ente
beneficiario. In via principale, detti controlli hanno la finalità di accertare il regolare svolgimento delle
operazioni finanziate e l’effettivo svolgimento delle attività didattiche.
ARTICOLO 16
Modalità per lo svolgimento dei procedimenti istruttori
La valutazione delle domande di cui alla misura 111 azione 1.a, specificatamente per quanto attiene alla
congruità delle spese e la corrispondenza dei progetti formativi con le azioni e le iniziative previste
dalle linee di programmazione per la formazione in agricoltura stabilite dalla Regione, sarà effettuata da
una commissione regionale appositamente costituita .
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto si rinvia allo specifico
documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio”
(DGR n. 412/2008 e ss.mm.ii.), predisposto dall’Amministrazione, con il quale sono state definite le
disposizioni attuative per il trattamento delle istanze e l’erogazione degli aiuti, per la definizione dei
procedimenti istruttori (compreso le modalità attuative sulle varianti e proroghe), dei tempi previsti per
lo svolgimento delle varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al trattamento ed alla gestione delle
domande di aiuto.
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ARTICOLO 17
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso pubblico si rinvia al documento
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del Lazio” e per quanto
compatibili alle disposizioni contenute nella Direttiva regionale per lo svolgimento, la rendicontazione
e il controllo delle attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi” per quanto attiene
allo svolgimento delle attività formative e alla rendicontazione; in caso di indicazioni contraddittorie
tra le diverse fonti normative soprarichiamate, prevale quanto sancito dal PSR 2007/2013 del Lazio con
le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii. Si
rinvia altresì alle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
Il presente bando può essere modificato ed integrato con provvedimento del Direttore della Direzione
Regionale Agricoltura (Decreto Dirigenziale A12122 del 30/12/2011).
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Modello A
Azione 1a Formazione nel settore agricolo, forestale ed agroalimentare
Descrizione del progetto proposto
A.1 – Caratteristiche del soggetto proponente, principali aree di attività e capacità logistica ed
organizzativa (max. 20 righe; in caso di ATI/ATS replicare per ogni componente):
A.1.1 – Descrizione delle principali esperienze in progetti dedicati alle problematiche di
genere (max. 20 righe; in caso di ATI/ATS replicare per ogni componente):
A.1.2 – Attivazione di partnenariati con enti ed istituzioni con specifiche competenze in
materia di sviluppo rurale nella progettazione e/o nel governo del progetto (max. 20 righe):
A.1.3 – Descrizione di esperienze su tematiche affini svolte sul territorio oggetto
dell’intervento proposto (max. 20 righe; in caso di ATI/ATS replicare per ogni
componente):
A.1.4 Descrizione di eventuali esperienze svolte in altri contesti assimilabili alla
proposta presentata (max. 10 righe):
A.2 Analisi dei fabbisogni e del contesto territoriale nel quale il progetto agisce: fabbisogni,
target dell’intervento, obiettivi e risultati attesi (max. 40 righe):
A.2.1 – Individuazione delle problematiche di genere con riferimento al territorio oggetto
dell’intervento (max. 30 righe):
A.2.2 – Obiettivi dell'intervento e coerenza con le finalità dell'avviso pubblico (max. 30
righe):
A.3 - Presentazione del progetto proposto: strategia d’intervento, struttura e breve presentazione
delle attività previste (max. 40 righe):
A.3.1 – Descrizione delle attività previste: titolo, obiettivi e risultati attesi (max. 30 righe
per azione):
A.3.2 – Descrizione delle metodologie e degli strumenti previsti (max. 30 righe):
A.3.3 – Descrizione degli aspetti innovativi del progetto con riferimento al profilo
professionale ovvero alle metodologie didattiche (max. 20 righe):
A.3.4 – Descrizione delle modalità di coinvolgimento del partenariato locale e ruolo
atteso (max. 20 righe):
A.3.5– Descrizione del sistema di monitoraggio e valutazione del progetto (max. 15
righe):
A.4 Descrizione dei processi per la trasferibilità delle attività, delle metodologie e degli
strumenti in contesti diversi al fine della riproducibilità dell’intervento (max. 20 righe):
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Misura 111
Modello B
PRESENTAZIONE GENERALE INTERVENTO
B.1 - Denominazione dell’iniziativa progettuale ………………………………
B.2 - Il soggetto proponente è costituito o intende costituirsi in ATI/ATS ? Si  No 
B.3 – Tipologia dell’intervento: ....................................................
B.3.1 - Numero delle attività dell’intervento:
B.3.2 - Quadro di sintesi dell’intervento proposto (aggiungere righe se necessario)
N.
attività
Titolo
B.4 – Provincia di riferimento:
Frosinone 
Latina  Roma 
Rieti  Viterbo 
B.5 - Sedi Locali permanenti n. ......
Dati sede ( da indicare per ogni sede)
indirizzo
CAP
Città
Provincia
Telefono
E-mail
B.6 – Durata totale dell’intervento: …………. mesi (Max 10 mesi)
B.7 Il soggetto proponente o l’eventuale capofila dell’ATI/ATS risulta accreditato per la
formazione continua?
Si  No 
B.7.1 – Se si, indicare USERID ACCREDITAMENTO:
B.7.2 – Se si, indicare CODICE ORFEO:
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Misura 111
Modello C
Azione 1a Formazione
Voci di spesa ammissibili relativamente al personale docente, tutor, consulenti e figure
di coordinamento.
1. Personale docente
Nell'ambito del personale docente sono previste tre fasce di livello, definite come segue:
a. Fascia A
i. docenti di ogni grado del sistema universitario/scolastico e dirigenti
dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività formative proprie del
settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione;
ii. funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività formative
proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione con
esperienza almeno quinquennale;
iii. ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori) impegnati in attività
proprie del settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione;
iv. dirigenti d'azienda o imprenditori impegnati in attività del settore di
appartenenza, rivolte ai propri dipendenti, con esperienza professionale
almeno quinquennale nel profilo o categoria di riferimento;
v. esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di docenza, con
esperienza professionale almeno quinquennale nel profilo/materia oggetto
della docenza.
Massimale di costo = max. € 100,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota
contributo previdenziale obbligatorio.
b. Fascia B
i. ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell’Amministrazione
Pubblica impegnati in attività proprie del settore/materia di appartenenza e/o
di specializzazione;
ii. ricercatori Junior con esperienza almeno triennale di docenza e/o di
conduzione/gestione progetti nel settore di interesse;
iii. professionisti o esperti con esperienza almeno triennale di docenza e/o di
conduzione/gestione progetti nel settore/materia oggetto della docenza.
Massimale di costo = max. € 80,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo
previdenziale obbligatorio.
c. Fascia C
i. assistenti tecnici (laureati o diplomati) con competenza ed esperienza
professionale nel settore;
ii. professionisti od esperti junior impegnati in attività proprie del
settore/materia oggetto della docenza.
Massimale di costo = max. € 50,00/ora, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo
previdenziale obbligatorio.
2. Tutor
Rientrano nella figura del tutor le figure di supporto alla formazione e/o alla gestione d'aula. A
seconda della tipologia d’intervento, la figura del tutor può essere riferita:
a. all’aula (in caso di attività di lezione “frontale”);
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 260 di 295
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Misura 111
b. alla formazione aziendale (per interventi formativi in costanza di rapporto di lavoro);
Massimali di costo =
max. € 30,00/ora per i tutor delle categorie a. e b.;
Tali massimali si intendono al lordo di Irpef, al netto di IVA e della quota contributo previdenziale
obbligatorio.
3. Consulenti
Si tratta di personale impegnato attraverso rapporti di consulenza aventi ad oggetto prestazioni
professionali specialistiche direttamente riferibili alle attività progettuali espletate sotto la propria
diretta responsabilità e controllo e con l’utilizzo di risorse proprie.
Tali rapporti di consulenza potranno anche essere oggetto di contratti a progetto e continuativi
laddove l’attività risponda, per caratteristiche e sua propria natura, agli elementi e termini strutturali
del contratto stesso, così come sopra sintetizzati. Anche nell'ambito dei consulenti sono previste tre
fasce di livello così ripartite:
a. Fascia A
i. docenti di ogni grado del sistema universitario e scolastico impegnati in
attività di consulenza inerenti al settore/materia progettuale e proprie del
settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione;
ii. ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori) impegnati in attività
di consulenza inerenti al settore/materia progettuale e proprie del
settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione;
iii. dirigenti dell’Amministrazione Pubblica;
iv. funzionari dell’Amministrazione Pubblica impegnati in attività proprie del
settore/materia di appartenenza e/o di specializzazione con esperienza almeno
quinquennale;
v. dirigenti d'azienda o imprenditori impegnati in attività consulenziali proprie
del settore di appartenenza con esperienza professionale almeno
quinquennale;
vi. esperti di settore senior e professionisti impegnati in attività di consulenza
con esperienza professionale almeno quinquennale inerente al settore/materia
progettuale o di conduzione/gestione progetti nel settore di interesse.
Massimale di costo = max. € 500,00/giornata singola, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della
quota contributo previdenziale obbligatorio.
b. Fascia B
i. ricercatori universitari di primo livello e funzionari dell’Amministrazione
Pubblica impegnati in attività di consulenza proprie del settore/materia di
appartenenza e/o di specializzazione;
ii. ricercatori junior con esperienza almeno triennale di consulenza inerente al
settore/materia progettuale o di conduzione/gestione progetti nel settore di
interesse;
iii. professionisti od esperti con esperienza almeno triennale di consulenza
inerente al settore/materia progettuale o di conduzione/gestione progetti nel
settore di interesse.
Massimale di costo = max € 300,00/giornata singola, al lordo di Irpef, al netto di IVA e della
quota contributo previdenziale obbligatorio.
c. Fascia C:
i. assistenti tecnici con competenza ed esperienza professionale nel settore;
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Misura 111
ii. professionisti od esperti junior impegnati in attività di consulenza inerenti al
settore/materia progettuale.
Sono riconducibili a questa fascia le attività di consulenza realizzata mediante contratto di
collaborazione coordinata e continuativa.
Massimale di costo = max € 200,00/giornata singola, al lordo di Irpef, al netto di eventuale IVA
e della quota contributo previdenziale obbligatorio.
Può essere prevista la figura del “codocente” solo nel caso di interventi formativi con un
numero di allievi superiore a n. 18.
Le spese di viaggio, vitto e alloggio dei formatori non sono ammissibili.
Il personale amministrativo può essere retribuito sino ad un max di € 41,00 ora.
Tutte le informazioni relative al personale partecipante al progetto formativo, dovranno
essere riportate dettagliatamente all’ interno del Modello E allegato al presente bando.
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Modello D
SCHEDA FINANZIARIA
- Scheda finanziaria riepilogativa:
voci di spesa
allegato H
Attività (inserire colonna Attività se necessario)
Attività 1
Attività 2
Attività n.
Totale
A
B
D
C
Totale
– Costo ora/allievo
– Costo ora/allievo attività n.___ (specificare): €________ Formazione tradizionale □ – Costo ora/allievo attività n. ___(specificare): €________ Formazione tradizionale □
– Preventivo finanziario dettagliato:
COSTI DIRETTI
importo €
Docenti
A1
Risorse
umane
interne
Codocenti
Tutor
Personale amministrativo e ausiliario
Progettista
Coordinamento
Docenti
Risorse umane
A2
Risorse
umane
esterne
Codocenti
Tutor
Personale amministrativo e ausiliario
Progettista
Coordinamento
A3
Spese
Allievi/Destinatari
Altre spese
Spese di viaggio
Vitto e alloggio
A4
Altro altre spese relative alle risorse umane direttamente riferibili
all’operazione (specificare la natura della spesa)
B1
Assicurazioni Inail e assicurazioni aggiuntive
B2
Spese di viaggio, vitto e alloggio
B4
Altro altre spese relative alle risorse umane direttamente riferibili
all’operazione (specificare la natura della spesa)
D1
Materiale didattico
D2
Pubblicità
D4
Affitto/leasing/Ammortamento attrezzature Formazione a distanza
D6
Altro (altre spese direttamente riferibili all’operazione) specificare la
natura della spesa
COSTI INDIRETTI
importo €
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Psr Lazio 2007-2013
Spese di
funzionamento e
gestione
Misura 111
C1
Affitto o leasing, ammortamento e manutenzione ordinaria delle
attrezzature
C2
Affitti, ammortamento, condominio, manutenzione ordinaria e pulizie
degli immobili
C3
Ammortamento attrezzature per attività non didattiche
C4
Indumenti protettivi
C5
Cancelleria e stampati
C6
Assicurazione
C7
Energia, gas e acqua
C8
spese postali, spese telefoniche e collegamenti telematici
C9
Riscaldamento e condizionamento
C10
Spese varie di gestione (altre spese non direttamente riferibili
all’operazione) specificare la natura della spesa
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 264 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
MODELLO E
PERSONALE COINVOLTO NEL PROGETTO FORMATIVO
Beneficiario
Domanda di Aiuto n.
Titolo progetto formativo
RISORSE UMANE INTERNE ALL’ENTE
NO
ME
COGNO
ME
LUOG
O DI
NASCI
TA
DATA
DI
NASCI
TA
TITO
LO DI
STUD
IO
RUO
LO
(*)
ATTIVIT
A’
ASSEGN
ATA
( tipo e
quantità)
TIPO DI
CONTRA
TTO
(determina
to o
indetermin
ato)
PARAMETRI DI COSTO
ORA /
GIORNATA /
UOMO
UOMO
Cos
Num
Costo
Num
to
ero
giorn
ero
orar
ore
ata
giorn
io
ate
COST
O
TOTA
LE
RIFERIME
NTO
ALLA
VOCE DI
COSTO
DELLA
SCHEDA
FINANZIA
RIA
(*) Indicare: DOCENTE – TUTOR – CONSULENTE – COORDINATORE – CODOCENTE – AMMINISTRATIVO – AUSILIARIO
RISORSE UMANE ESTERNE
NO
ME
COGNO
ME
LUOG
O DI
NASCI
TA
DATA
DI
NASCI
TA
TITO
LO DI
STUD
IO
RUO
LO
(*)
ATTIVIT
A’
ASSEGN
ATA
( tipo e
quantità)
TIPO DI
CONTRA
TTO
PARAMETRI DI COSTO
ORA /
GIORNATA /
UOMO
UOMO
Cos
Num
Costo
Num
to
ero
giorn
ero
orar
ore
ata
giorn
io
ate
COST
O
TOTA
LE
(*) Indicare: DOCENTE – TUTOR – CONSULENTE – COORDINATORE – CODOCENTE – AMMINISTRATIVO – AUSILIARIO
Timbro Ente
Firma Rappresentante Legale
RIFERIME
NTO
ALLA
VOCE DI
COSTO
DELLA
SCHEDA
FINANZIA
RIA
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 265 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
Modello F
Azione 1a Formazione
SCHEMA ATTO D’IMPEGNO
Il soggetto proponente accetta integralmente le condizioni di seguito elencate:
Art. 1
(Disciplina del rapporto)
Il Soggetto attuatore dichiara di conoscere la normativa sull’ordinamento della formazione professionale
regionale, nazionale e comunitaria e si impegna a rispettarla integralmente.
Il soggetto attuatore dichiara inoltre di conoscere la normativa inerente i costi ammissibili. Articolo 20 , lett.
a) punto i) Regolamento CE 1698/05 e Articolo 21, Regolamento CE 1698/05 Comma 5.3.1.1.1 dell’allegato
II del Regolamento CE n. 1974/2006 Classificazione comunitaria: 111
CIl Soggetto attuatore accetta la vigilanza della Regione sullo svolgimento delle attività e sull’utilizzazione
del finanziamento erogato anche mediante ispezioni e controllo.
Art.2
(Termine iniziale e finale)
Il Soggetto attuatore s’impegna a dare inizio alle attività formative entro e non oltre 30 giorni dalla data di
notifica del provvedimento di concessione del contributo.
Il Soggetto attuatore s’impegna altresì ad ultimare l’intervento entro 10 mesi dalla data di notifica di cui al
primo comma.
Art.3
(Ulteriori adempimenti)
Al fine di consentire in qualunque momento l’esatta visione della destinazione data ai finanziamenti
assegnati il Soggetto attuatore si impegna a tenere tutte le registrazioni presso la sede di svolgimento delle
attività o previa comunicazione, presso altra sede del soggetto stesso ubicata nel territorio della Regione
Lazio.
Art. 5
(Modalità di esecuzione)
Il Soggetto attuatore si impegna a svolgere l’intervento finanziato integralmente nei termini e con le modalità
descritte nell’intervento finanziato.
Ogni variazione, che per cause sopravvenute dovesse rendersi necessaria, deve essere tempestivamente
comunicata alla struttura regionale competente e da quest’ultima autorizzata.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 266 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
Modello G
Sicurezza sul lavoro D. lgs. 81/2008
I Modulo 4 ore- Presentazione - La Legislazione
Presentazione del corso
La tutela assicurativa
La legislazione generale e speciale in materia di prevenzione infortuni Introduzione
alle normative precedenti (DPR 547, 303, 164, ecc.)
Ruolo e compiti del Rappresentante dei Lavoratori
Rapporti con le OO.SS
Il servizio di prevenzione e sicurezza in azienda:
Il Responsabile del servizio
Ruolo del datore di lavoro
Compiti di dirigenti e preposti
Compiti del servizio di prevenzione e protezione aziendale
L’informazione e la formazione dei lavoratori
II Modulo 2ore – Valutazione dei Rischi
Principi generali per la valutazione dei rischi
La redazione del documento
III Modulo 2 ore-sanzioni previste - Criteri generali
Il regime sanzionatorio del nuovo provvedimento
Depenalizzazione (D.Lgs. 758 del 19/12/94)
Responsabilità penale dei soggetti coinvolti dal D.Lgs. 81/2008
Principi costituzionali e civilistici
IV Modulo 2 ore – Rischio Chimico-Prevenzione Incendi
Dispositivi di Protezione Individuale
Impiego dei videoterminali
Luoghi di Lavoro
Segnaletica
Agenti Chimici, Cancerogeni
Amianto
Agenti Fisici
V Modulo 2 ore Rischio elettrico
La normativa sul rischio elettrico
Impianti a regola d’arte
VI Modulo 2 ore - Il Controllo Sanitario
La Sorveglianza Sanitaria
Ruolo del medico competente
Malattie Professionali
Rischio Biologico
VII Modulo 2 ore – Direttive particolari
Dati statistici
Le macchine
Direttiva Macchine
Apparecchi di Sollevamento
Opere provvisionali
Gestione degli appalti
Modulo 4 ore - D.M. 10\3\1998 ANTINCENDIO
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 267 di 295
Psr Lazio 2007-2013
-
Principi e prodotti della combustione;
sostanze estinguenti ed effetti sull’uomo;
Principali misure antincendio;
D.M. 10\3\98.
Piano di Emergenza
Misura 111
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 268 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
ALLEGATO N.1
Documenti da inviare in allegato alla domanda di pagamento di acconto e alla domanda di
pagamento di saldo
Norme generali per la rendicontazione
Ai sensi del Reg. (CE) 1974/06, art. 48, “gli Stati membri si accertano che tutte le misure di
sviluppo rurale che intendono attuare siano verificabili e controllabili”.
I concetti di verificabilità e controllabilità costituiscono la chiave di approccio all’ammissibilità di
ogni spesa.
Le spese ammissibili a contributo sono quelle effettivamente sostenute dal beneficiario
finale, e devono corrispondere a “pagamenti effettuati”, comprovati da fatture e, ove ciò non sia
possibile, da documenti contabili aventi forza probante equivalente (Linee guida sull’ammissibilità
delle spese relative allo sviluppo rurale e a interventi analoghi - anno 2010. Ministero delle politiche
agricole, alimentari e forestali).
Per le modalità di pagamento che devono essere adottate dal beneficiario si rimanda a
quanto previsto dall’Art. 20 delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” nel
quale viene anche definito l’obbligo da parte del beneficiario di “esibire al funzionario incaricato
dell’accertamento che ne acquisisce fotocopia, gli originali dei documenti fiscali (fatture
quietanzate, mandati di pagamento, ecc.) relativi alle spese sostenute. Sull’originale di tali
documenti, ai fini del loro annullamento, deve essere apposto specifico timbro o la dicitura “PSR
2007/2012 Lazio –Misura….”. Nel caso di riconoscimento di quota parte dell’importo totale del
giustificativo, va specificato l’ammontare della spesa finanziata.”
I documenti di spesa (fatture, ricevute, ecc.) devono risultare validamente emessi e
conformi alla normativa vigente. In particolare la documentazione giustificativa dovrà evidenziare
la natura, la quantità e la qualità dei beni e/o dei servizi oggetto della prestazione medesima. In
nessun caso potranno essere ammesse spese espresse forfettariamente.
Nel caso di spese relative a costi rientranti in più categorie, si dovrà ripartire l’importo
complessivo nelle sue diverse articolazioni.
In ogni caso, non potranno essere ammesse spese superiori ai limiti percentuali,
relativamente a ciascuna categoria di spesa, previsti nel provvedimento di autorizzazione e
finanziamento.
Non sono ammissibili storni di somme tra le macrocategorie di articolazione del
finanziamento ai sensi e per effetto dell’Art. 23 dell’Allegato I alla DGR 412/2008 e successive
mm. e ii. (“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento”), essendo le
macrocategorie previste dalla scheda finanziaria D allegata al progetto assimilate alle categorie di
spesa citate nell’Art. 23, il quale al punto 6 recita: “Non sono, altresì, ammissibili varianti che
comportano una modifica delle categorie di spesa del quadro economico originario”. E’ possibile
effettuare varianti all’interno della stessa macrocategoria di spesa nei limiti e con le procedure
definite dall’art. 23 dell’Allegato I alla DGR 412/2008 e successive mm. e ii. (“Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento”).
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 269 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
Documentazione da allegare alla domanda di pagamento di acconto e alla domanda di
pagamento di saldo:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Relazione sullo stato di avanzamento dei lavori (solo nel caso di domanda di acconto);
Relazione finale (nel caso di domanda di saldo);
Modello H Tabella riepilogativa dei giustificativi per singola voce di spesa;
Modello I Analisi delle spese rendicontate;
Dichiarazione a norma di legge nella quale si attesti l’avvenuta apertura di un C/C dedicato al
progetto, nel qual caso verranno riconosciute ammissibili le spese di apertura e gestione del
conto medesimo;
Attestazioni (estratti conti bancari ecc.) della movimentazione finanziaria effettivamente
avvenuta per il pagamento della apertura e gestione del C/C dedicato;
Costi relativi a imposte e tasse - Relativamente a questo argomento si rimanda a quanto
specificato all’art. 40 delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure a investimento”. Il
soggetto che sostiene effettivamente e definitivamente il costo dell’IVA così come
eventualmente delle altre Imposte e tasse, è tenuto a produrre attestazione dell’avvenuto
pagamento.
Spese formatori – Questa categoria comprende i costi relativi al personale docente,
codocente, tutor, responsabili dell’attività formativa. Per quanto attiene alla rendicontazione
dei costi sostenuti per le risorse umane interne, che devono essere indicate nel progetto
originario, si fa riferimento alla busta paga e al costo orario che ne scaturisce moltiplicato per
le ore impiegate nel progetto e in esso dichiarate. Dovrà essere allegato un prospetto
riepilogativo del calcolo del costo orario, nonché dell’impegno giornaliero di ciascun
formatore, una dichiarazione a firma del legale rappresentante in merito agli emolumenti
corrisposti a tali dipendenti e ai versamenti effettuati a Istituti assicurativi e previdenziali con
riferimento al periodo di svolgimento delle docenze. Relativamente alle risorse umane
esterne, fatti salvi gli importi massimi previsti per ciascuna figura così come riassunto
nell’Allegato C al presente bando, dovranno essere prodotte in sede di rendiconto le fatture o
altro documento fiscale idoneo a giustificare la spesa con indicato il progetto cui si riferisce,
l’insegnamento effettuato e il numero di ore. Dovrà inoltre essere allegato alle fatture
l’attestazione di avvenuto pagamento (bonifico o altro documento). Laddove previsto il
pagamento della Ritenuta d’Acconto, questo dovrà essere attestato mediante presentazione
della quietanza di pagamento del modello F24 e qualora questo riporti voci diverse è
necessario produrre uno specchietto descrittivo dei docenti e delle rispettive fatture cui il
modello F24 si riferisce.
Spese di viaggio, vitto e alloggio del personale – Le spese di viaggio, vitto e alloggio del
personale non dipendente non sono ammissibili a pagamento. Sono riconosciute le spese per
trasporti, vitto e alloggio del personale dipendente, purché preventivamente ammesse e
autorizzate dall’Ente di appartenenza e previste nel progetto cui sono attribuite, svolte
durante l’orario di servizio. In fase di rendicontazione dovrà essere prodotta la seguente
documentazione:
a. Prospetto delle missioni con l’indicazione del nominativo, della destinazione, della
diaria e dell’importo saldato;
b. Lettera di incarico con l’indicazione della motivazione del viaggio;
c. Prospetto relativo ai versamenti Irpef, ove presenti;
d. Fatture relative al servizio di vitto e alloggio;
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 270 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
e. Documenti attestanti l’utilizzo dei vari mezzi di trasporto (mezzo proprio, treno, bus,
aereo ecc.).
10. Spese di viaggio, vitto e alloggio degli allievi – Sono riconosciute le spese di viaggio, vitto e
alloggio se l’attività formativa supera le sei ore giornaliere o se tali spese sono collegate a
stage formativi e/o a visite guidate in azienda, solo se preventivamente approvate. Le spese
di viaggio rimborsabili sono quelle relative all’uso di mezzi pubblici. Per la rendicontazione
di dette spese dovranno essere prodotte le relative fatture e i bonifici attestanti l’avvenuto
pagamento. Per quanto attiene la quantificazione delle spese si fa riferimento a quanto
disposto dalla circolare n. 2 del 2 febbraio 2009 del Ministero del Lavoro della Salute e delle
Politiche Sociali e sue ss.mm.ii.
11. Affitto di immobili – La documentazione che deve essere presentata in fase di
rendicontazione è la seguente:
f. Contratto di affitto, qualora già non inoltrato, debitamente registrato, nel quale siano
riportati il canone concordato, la durata del fitto, la superficie dei locali utilizzati, la
titolarità del locatore alla locazione, con allegata planimetria dei locali su cui dovrà
essere indicata l’area utilizzata e il relativo utilizzo;
g. Ricevute di pagamento dell’affitto;
h. Documentazione attestante l’idoneità dei locali ad uso didattico, se non inoltrata
precedentemente.
Per tutte le spese non elencate nel presente allegato, è necessario attenersi a quanto previsto:
Nella “Direttiva regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle
attività cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi”, approvata con
Determinazione n. B06163 del 17/09/2012e s.mm.ii. (DGR n. 269/2012);
Nelle circolari ministeriali emanate in materia;
Nelle Linee Guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale e a
interventi analoghi – anno 2010;
Nell’Allegato 1 alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii “Disposizioni per l’attuazione delle
misure ad investimento”.
In caso di indicazioni contraddittorie tra le diverse fonti normative soprarichiamate, prevale quanto
sancito dal PSR 2007/2013 con le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” di
cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
….
N°
Ord
….
N°
Ord
Macro
Voce B
Macro
Voce A
Misura 111
Fornitore
Tipo
Doc.
N°
Doc
Data
Doc.
Fornitore
Tipo
Doc.
N°
Doc
Data
Doc.
TOTALE GENERALE MACROVOCE B
Partner
TOTALE GENERALE MACROVOCE A
Partner
Causale
Causale
Imponibile
Imponibile
Tabella riepilogativa dei giustificativi per singola voce di spesa
Psr Lazio 2007-2013
IVA
IVA
Pagato
Pagato
Rendicontato
Rendicontato
Modello H
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 271 di 295
….
N°
Ord
….
N°
Ord
Macro
Voce D
Macro
Voce C
Fornitore
Tipo
Doc.
N°
Doc
Data
Doc.
Fornitore
Tipo
Doc.
N°
Doc
Data
Doc.
TOTALE GENERALE MACROVOCE D
Partner
TOTALE GENERALE MACROVOCE C
Partner
Psr Lazio 2007-2013
Causale
Causale
Misura 111
Imponibile
Imponibile
IVA
IVA
Pagato
Pagato
Rendicontato
Rendicontato
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 273 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
Modello I
RENDICONTO
ENTE:________
ANALISI DELLE SPESE
RENDICONTATE
MUD n. _______
Corso:
Provvedimento
di concessione
n.
Cat.
Descrizione
A1
Risorse
umane
interne
Macrovoce A
Risorse umane
A2
Risorse
umane
esterne
A3
A4
Macrovoce B
Spese Allievi
/Destinatari
1
2
3
4
Importo
Importo
Importo
Importo
da
preventivo rendicontat
ammesso
preventivo riparametrato o dall'Ente
COSTI DIRETTI
Docenti
Codocenti
Tutor
Personale amministrativo e
ausiliario
Progettista
Coordinamento
Docenti
Codocenti
Tutor
Personale amministrativo e
ausiliario
Progettista
Coordinamento
Spese di viaggio
Vitto e alloggio
Altro altre spese relative alle
risorse umane direttamente
riferibili all’operazione
(specificare la natura della
spesa)
D1
Assicurazioni Inail e
assicurazioni aggiuntive
Spese di viaggio, vitto e
alloggio
Altro altre spese relative alle
risorse umane direttamente
riferibili all’operazione
(specificare la natura della
spesa)
Materiale didattico
D2
Pubblicità
D4
Affitto/leasing/Ammortament
o attrezzature Formazione a
distanza
D6
Altro (altre spese direttamente
riferibili all’operazione)
specificare la natura della
spesa
B1
B2
B4
Macrovoce D
Altre spese
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Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
COSTI INDIRETTI
Macrovoce C
Spese di
funzionamento e
gestione
C1
Affitto o leasing,
ammortamento e manutenzione
ordinaria delle attrezzature
C2
Affitti, ammortamento,
condominio, manutenzione
ordinaria e pulizie degli
immobili
C3
Ammortamento attrezzature per
attività non didattiche
C4
Indumenti protettivi
C5
Cancelleria e stampati
C6
Assicurazione
C7
Energia, gas e acqua
C8
spese postali, spese telefoniche
e collegamenti telematici
C9
Riscaldamento e
condizionamento
C10
Spese varie di gestione (altre
spese non direttamente riferibili
all’operazione) specificare la
natura della spesa
TOTALI
In caso di ATI/ATS, compilare la seguente tabella:
Componente
ATI/ATS
Macrovoce di
Spesa A
Macrovoce di
Spesa B
Macrovoce di
Spesa C
Macrovoce di
Spesa D
TOTALE
€
%
100,00
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 275 di 295
Psr Lazio 2007-2013
Misura 111
RIEPILOGO FINALE
ENTE:________________________________________________
MUD_________________________
DATI RIASSUNTIVI
VOCI DI SPESA
SPESE AMMESSE A
PREVENTIVO
SPESE RENDICONTATE
A
B
C
D
DICHIARAZIONE resa ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000
Il sottoscritto, …………………………………………. quale legale rappresentante dell’organismo
titolare del progetto sopradescritto, dichiara sotto la propria responsabilità:
a) che i fatti ed i dati esposti nel presente rendiconto, composto da n___ pagine compresi gli
allegati, sono autentici ed esatti;
b) che le operazioni cui le spese si riferiscono, si sono svolte alle condizioni stabilite dalla
normativa comunitaria, dalla normativa nazionale e dalle regole gestionali stabilite
dall’Amministrazione regionale;
c) che le spese rientrano tra quelle ammissibili previste dalla la normativa sull’ordinamento della
formazione professionale regionale, nazionale e comunitaria, che sono state calcolate nel loro
ammontare reale e che sono state effettivamente pagate;
d) che le copie dei documenti di spesa allegati sono conformi ai documenti originali conservati
presso la sede legale dell’Ente, originali che l’Amministrazione regionale provvederà ad
annullare secondo le modalità di cui all’art. 20 delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure
ad investimento” (DGR n. 412/2008 e ss.mm.ii.);
e) che sono state adempiute tutte le prescrizioni fiscali.
Data
_______________________
Timbro Ente Gestore e
Firma Legale Rappresentante
___________________
(Con allegata fotocopia del documento di identità)
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 276 di 295
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 18 febbraio 2014, n. 76
Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE n. 1698/2005). Misura 124
"Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e
forestale". BANDO PUBBLICO.
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 277 di 295
OGGETTO: Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013 del Lazio (Reg. CE
n. 1698/2005). Misura 124 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale”. BANDO
PUBBLICO.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dell’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca;
VISTO la Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 e successive modifiche e
integrazioni, recante norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della
Regione;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente:
“Disciplina del Sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni
relative alla dirigenza ed al personale regionale;
VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale”;
VISTO l’articolo 1 comma 3 lettera b) della legge regionale n. 9 del 24 dicembre 2010
che stabilisce norme per la verifica della copertura finanziaria;
VISTA la Legge di Stabilità Regionale 2014 n.13 del 30/12/2013;
VISTA la Legge n. 14 del 30/12/2013 concernente “Bilancio di Previsione Finanziario
della Regione Lazio 2014 – 2016;
VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290/2005 del 21 giugno 2005 relativo
al finanziamento della politica agricola comune ed, in particolare, l’articolo 29
“disimpegno automatico” il quale prevede che la Commissione procede al disimpegno
automatico della parte di impegno di bilancio relativo ad un programma di sviluppo
rurale che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o
per la quale non siano state presentate alla stessa Commissione dichiarazioni di spesa
conformi alle condizioni di cui all’articolo 26, paragrafo 3 dello stesso regolamento, a
titolo di spese sostenute entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di
impegno di bilancio;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio e
successive modifiche e integrazioni, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/06 del 15 dicembre 2006 della Commissione e
successive modifiche e integrazioni, recante disposizioni di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005;
VISTO il Regolamento (UE) n° 65/2011 della Commissione del 27/01/2011, che
stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE 1698/2005 del Consiglio per
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quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le
misure di sostegno dello sviluppo rurale;
VISTO il decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali n. 843 del 22 maggio
2013 contenente disposizioni attuativa della deliberazione del CIPE n. 82/2012 dell’11
luglio 2012 concernente “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 20072013. Ripartizione tra le regioni e le province autonome delle risorse aggiuntive a
favore dei programmi di sviluppo rurale (regolamento (CE) 1698/2005) e
determinazione del cofinanziamento complessivo a carico del fondo di rotazione per
l’intero periodo di programmazione”;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del
12/04/2013, che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di
applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del
17/12/2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo
agricolo da parte del FEASR, modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il
regolamento (CE) n. 73/2009 e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, n. 1306/2013 e n.
1308/2013 per quanto concerne la loro applicazione nell’anno 2014;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 con la
quale è stata approvata la “Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013”;
VISTO il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il periodo di programmazione
2007/2013 approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2008)708 del 15
febbraio 2008;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 163 del 7 marzo 2008 concernente
“Reg. (CE) 1698/2005. Presa d’atto dell’approvazione del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio per il periodo 2007/2013 da parte della Commissione Europea”;
VISTE le seguenti deliberazioni della Giunta Regionale con le quali si è provveduto a
ratificare le modifiche e integrazioni apportate al documento di programmazione nel
corso della sua fase attuativa:
 n. 62 del 29 gennaio 2010, con la quale la Giunta Regionale ha preso atto
della revisione del PSR 2007/2013, conseguente al processo di riforma “Health
Check” della Politica Agricola Comune e delle Azioni introdotte dal Piano di
Rilancio Economico Europeo (European Recovery Plan), approvata dalla
Commissione Europea con la Decisione n. C(2009) 10345 del 17 dicembre
2009;
 n. 5 del 13 gennaio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 18 maggio 2011 e il cui iter
negoziale con i Servizi della Commissione medesima si è concluso con
l’approvazione della Commissione UE, come da nota Ref.Ares(2011)1152521
del 27/10/2011;
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 n. 329 del 6 luglio 2012, di presa d’atto della modifica del PSR 2007/2013
inviata in prima istanza alla Commissione UE il 28 dicembre 2011 e approvata
da parte della Commissione Europea con nota Ref. Ares (2012)485184 del 19
aprile 2012;
 n. 152 del 19 giugno 2013, di presa d’atto dell’approvazione, da parte della
Commissione UE, di una ulteriore modifica del PSR 2007-2013 del Lazio con
Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio 2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 412 del 30 maggio 2008, pubblicata
sul suppl. ord. n. 62 al BURL n. 21 del 7 giugno 2008, con la quale, tra l’altro, sono
state approvate le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013”e ss. mm. e ii.;
CONSIDERATO che per il pagamento dei premi, aiuti e contributi previsti dalle
Misure del PSR concorrono, secondo percentuali prestabilite, l’Unione Europea
attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), lo Stato tramite il fondo
di rotazione (L. 183/1987) istituito presso il Ministero dell’Economia e Finanze e la
Regione per la quota di propria spettanza;
VISTO il piano finanziario del PSR Lazio 2007-2013, facente parte integrante del
documento di programmazione, nel quale sono indicate per l’intero periodo 2007-2013,
ripartite per asse e misura di intervento, le dotazioni finanziarie espresse in termini di
spesa pubblica totale;
VISTO il bando pubblico per l’attuazione della Misura 124 “Cooperazione per lo
sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e
forestale”., riportato nel documento allegato alla presente deliberazione, di cui
costituisce parte integrante e sostanziale, predisposto dall’Area “Servizio Fitosanitario
regionale. Innovazione in agricoltura”, giusta nota prot. n. 44594GR/04/10 del 24
gennaio 2014;
CONSIDERATO che la Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca, in qualità di Autorità di Gestione del PSR, ha già formalmente assunto
nell’ambito del capitolo di uscita del bilancio regionale A12103 “Attuazione
Programma di Sviluppo Rurale 2000/2006 (REG. CE 1257/99) e 2007/2013 (REG. CEE
1698/2005) – contributi agli investimenti a amministrazioni centrali”, impegni di spesa
sufficienti a garantire anche la copertura finanziaria della quota regionale di
cofinanziamento relativa alla somma stanziata nell’ambito del bando pubblico allegato
alla presente deliberazione;
CONSIDERATO, altresì, che la copertura finanziaria per l’attuazione delle Misura 124
“Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore
agricolo, alimentare e forestale” è comunque garantita, in termini di spesa pubblica
totale, da una adeguata dotazione stabilita nell’ambito citato Piano finanziario approvato
dalla Commissione Europea con la citata Decisione C(2013)375finale del 24 gennaio
2013;
RITENUTO di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 124
“Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore
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agricolo, alimentare e forestale”, come riportato nel documento allegato alla presente
deliberazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico le
“Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007/2013 del
Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e integrazioni;
DELIBERA
in conformità con le premesse:
 di approvare il bando pubblico per l’attuazione della Misura 124 “Cooperazione
per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo,
alimentare e forestale”, come riportato nel documento allegato alla presente
deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
 di dare atto che per la gestione delle domande di aiuto/pagamento che saranno
raccolte ai sensi del bando pubblico approvato con la presente deliberazione, si
applicano, per quanto non espressamente previsto nello stesso bando pubblico,
le “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR n. 412/2008 e successive modifiche e
integrazioni;
La presente deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul
sito internet della Direzione Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che
risulta approvato all’unanimità.
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REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA
E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013
ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 124
“Cooperazione per lo sviluppo di
nuovi prodotti, processi e tecnologie
nel settore agricolo, alimentare e forestale”
gennaio 2014
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 282 di 295
PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
PIANO DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05
BANDO PUBBLICO
MISURA 124
“Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie
nel settore agricolo, alimentare e forestale”
ARTICOLO 1
Finalità e obiettivi
La misura è prevista nello strumento di programmazione per promuovere l'ammodernamento e
l'innovazione nelle imprese e l'integrazione delle filiere, attraverso la realizzazione di progetti che
individuino e sviluppino percorsi innovativi, nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie
lungo le filiere produttive favorendo il trasferimento delle conoscenze, incentivando la
collaborazione e la cooperazione tra i produttori primari, le imprese di trasformazione e
commercializzazione, le imprese di servizio e gli operatori commerciali, i soggetti pubblici e privati
operanti nel settore della ricerca e sperimentazione.
Il sostegno è concesso esclusivamente per le operazioni inerenti la fase pre-competitiva, ossia quelle
che precedono l’uso commerciale di prodotti, processi e tecnologie, innovativi per il settore di
riferimento, sviluppati mediante le iniziative di cooperazione, e che abbiano come finalità anche il
miglioramento dell’impatto ambientale.
I risultati dei progetti finanziati sono pubblici e non di utilizzo esclusivo. La loro divulgazione può
essere curata, oltre che dai beneficiari quale impegno per il contributo percepito, anche dalla
Regione Lazio tramite le proprie strutture.
Gli obiettivi specifici che si intendono perseguire sono i seguenti:
• incrementare il valore aggiunto dei prodotti agroalimentari e forestali e la competitività del
settore agricolo-forestale;
• creare una maggiore integrazione all’interno degli operatori delle filiere produttive;
• garantire una maggiore remunerazione per i produttori agricoli di base;
• aumentare i volumi delle produzioni di qualità, tipiche e biologiche;
• migliorare i processi logistici e organizzativi arrivando alla costituzione di forme societarie o alla
definizione di forme contrattuali che comportino una collaborazione economica tra soggetti
diversi della filiera nel settore agricolo, alimentare e forestale;
• promuovere la diffusione di nuovi prodotti e nuovi processi di produzione;
• migliorare il livello di professionalità degli operatori.
REGIONE LAZIO – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
La Misura si attua su tutto il territorio regionale, per i settori relativi ai prodotti agricoli e
agroalimentari elencati nell’Allegato I del Trattato dell’Unione Europea e per i prodotti della
silvicoltura.
1.1. Modalità di accesso
La presente misura è attivabile attraverso la realizzazione di un partenariato tra imprese di
produzione di base, imprese di trasformazione, imprese di commercializzazione, imprese di
trasformazione e commercializzazione, soggetti pubblici e/o privati appartenenti al mondo della
ricerca e sperimentazione, per l’elaborazione di progetti collettivi finalizzati al raggiungimento di
uno o più degli obiettivi di cui al presente articolo. I partenariati devono essere concretizzati con le
modalità indicate al successivo articolo 3.
1.2. Settori di intervento
La misura interessa il settore agricolo, agroindustriale e forestale per quanto riguarda i prodotti
dell’allegato I del Trattato ed i prodotti della silvicoltura, ed in particolare i seguenti comparti:
- lattiero-caseario, ivi incluso il latte bufalino;
- carne bovina, suinicola, avicola e uova ed allevamenti minori;
- ovi-caprino;
- cerealicolo;
- ortofrutticolo;
- olivicolo;
- vitivinicolo;
- ortoflorovivaistico;
- colture industriali e oleoproteaginose;
- tabacco;
- foresta-legno;
- funghi e tartufi coltivati;
- piante officinali e piccoli frutti;
- produzioni energetiche;
- sementi.
1.3 Requisiti per l'innovazione
Vanno intese come innovative tutte quelle azioni-chiave che rivestono un carattere di innovazione
tecnologica e/o organizzativa, perché innovative rispetto al contesto dove trovano applicazione o
perché derivanti da progetti di cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie
nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale, progetti che possano contribuire alla crescita
di competitività e occupazione, migliorando il raccordo, sul territorio, tra operatori economici che
devono utilizzare i risultati della ricerca e attori che producono la ricerca stessa, promuovendo la
mobilitazione di attori chiave per la creazione e la diffusione dell’innovazione.
Le azioni innovative potranno riguardare:
1. sviluppo interno e/o acquisizione dall’esterno di competenze (know-how) e conoscenze;
2. progettazione e interventi propedeutici all’innovazione (audit tecnologici intesi quali verifica
dell'attualità delle tecnologie e dei processi impiegati nell’azienda, progetti di fattibilità);
3. acquisizione di macchinari ed impianti finalizzati all’introduzione di tecnologie avanzate e/o
di tecnologie eco-sostenibili e per il risparmio energetico, limitatamente alla
sperimentazione pre-competitiva dell'innovazione;
4. formazione, organizzazione e addestramento del personale e degli imprenditori;
5. ricerca nuovi mercati/marketing;
6. introduzione, diffusione e miglior impiego di tecnologie ICT per incrementare la
competitività dell’azienda (con una particolare attenzione all’innovazione digitale).
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 284 di 295
PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
Vanno escluse dal concetto di innovazione quelle attività che, pur dando luogo ad oggettive novità,
rientrano nella ordinaria programmazione e gestione dell’impresa.
ARTICOLO 2
Ambito territoriale di intervento
La misura si applica sull’intero territorio regionale. Il progetto, per la parte fisica esplicitamente
indicata nello schema di progetto, deve essere svolto sul territorio della Regione Lazio.
ARTICOLO 3
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda, in adesione al presente bando, per beneficiare degli aiuti previsti dalla
misura 124:
- Associazioni Temporanee di Scopo (di seguito ATS) costituite da più soggetti di una filiera
agroalimentare, e nelle quali possono essere presenti soggetti, in forma singola od associata,
appartenenti a ciascuno dei segmenti di filiera: produzione agricola, lavorazione e/o
trasformazione dei prodotti, commercializzazione, oltre che da soggetti pubblici o privati
appartenenti al mondo della ricerca e sperimentazione iscritti all’Anagrafe Nazionale delle
Ricerche.
- Organismi associativi o societari che aggreghino a sé, attraverso una scrittura privata di tipo
contrattuale finalizzata alla realizzazione del progetto, autenticata a norma dell'art. 2703 del
Codice Civile, più soggetti di una filiera agroalimentare, in forma singola od associata,
appartenenti a ciascuno dei segmenti di filiera: produzione agricola, lavorazione e/o
trasformazione dei prodotti, commercializzazione, oltre che soggetti pubblici o privati
appartenenti al mondo della ricerca e sperimentazione iscritti all’Anagrafe Nazionale delle
Ricerche, che hanno sottoscritto reciproci impegni giuridicamente vincolanti per la realizzazione
del progetto.
Le iniziative finanziate dovranno coinvolgere almeno due soggetti e tra questi obbligatoriamente:
a) imprenditori agricoli o impresa di trasformazione e/o commercializzazione, singoli o
associati.
b) organismo riconosciuto, pubblico o privato, appartenente al mondo della ricerca e
sperimentazione.
La partecipazione degli imprenditori agricoli è obbligatoria.
Qualora delle associazioni ed organismi sopra indicati facciano parte cooperative di trasformazione
e/o commercializzazione dei prodotti agricoli alle quali siano associate aziende agricole di
produzione primaria, con obbligo di conferimento del prodotto, dette cooperative possono
rappresentare sia il segmento della produzione agricola che quello di trasformazione e/o
commercializzazione, nell'ambito della specifica filiera.
I soggetti che partecipano alle iniziative finanziate devono sottoscrivere impegni comuni definiti in
specifici e formali accordi e/o contratti.
La costituzione della partnership non determina di per sé organizzazione o associazione dei soggetti
partecipanti, ognuno dei quali conserva la propria autonomia ai fini della gestione, degli
adempimenti fiscali e degli oneri sociali.
Ai fini della costituzione della partnership, i partecipanti al progetto devono conferire, con un unico
atto, mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, denominato “capofila”, il quale
presenterà la domanda di aiuto relativa al progetto in nome e per conto di tutti i soggetti partecipanti
e assumerà la funzione di coordinamento e referente nei confronti della Regione per gli
REGIONE LAZIO – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
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PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
adempimenti connessi alla presentazione della domanda di aiuto ed ai successivi sviluppi del
procedimento amministrativo, fino alla conclusione del periodo vincolativo.
Con l’atto costitutivo del partenariato si individuano gli impegni, i ruoli e le responsabilità di
ciascun soggetto aderente nonché le quote di compartecipazione, le modalità di gestione delle
risorse finanziarie, le modalità di pagamento, di rendicontazione delle spese, di acquisizione e di
assegnazione dell'aiuto tra i diversi soggetti cooperanti.
Al capofila spetta la rappresentanza esclusiva dei soggetti partecipanti nei confronti della Regione
Lazio senza il venir meno, da parte della Regione, del diritto di far valere le responsabilità
direttamente nei confronti di ciascun partner.
ARTICOLO 4
Modalità per la presentazione delle domande
Per l’adesione ai benefici attivati con il presente bando il soggetto capofila dovrà presentare, per
via telematica, una domanda di aiuto utilizzando il Modello Unico di Domanda (MUD) integrato
dal fascicolo di misura con indicazione della documentazione a corredo dell’istanza.
Il fascicolo di misura, che il richiedente dovrà compilare e sottoscrivere utilizzando il modello
predisposto dall’Amministrazione, disponibile sul portale regionale, si compone di diverse sezioni,
nelle quali saranno riepilogate le dichiarazioni rese dal richiedente e gli impegni sottoscritti dallo
stesso, un set di informazioni sulla documentazione presentata a corredo del modello unico di
domanda, nonché la scheda di valutazione nella quale sono indicati i criteri di priorità e dichiarati i
punteggi per la formulazione delle graduatorie di ammissibilità.
La copia cartacea della domanda di aiuto (MUD), corredata degli allegati tecnici, dovrà essere
recapitata, a mano o per plico raccomandato, presso la Direzione Regionale Agricoltura – Via Rosa
Raimondi Garibaldi, 7, 00145 ROMA - incaricata dello svolgimento dei procedimenti istruttori.
I soggetti che intendono presentare domanda di contributo devono preventivamente costituire o
aggiornare il fascicolo aziendale (ai sensi D.P.R 503/1999, conformemente a quanto stabilito dalla
Circolare AGEA n. ACIU.2005.210 del 20/04/2005), presso le strutture o gli uffici abilitati a tale
scopo.
L’obbligo di costituzione e aggiornamento del fascicolo aziendale riguarda tutti i singoli soggetti
beneficiari componenti l’ATS. L’obbligo non sussiste per gli Enti di Ricerca, salvo il caso in cui
ricoprano il ruolo di richiedente capofila.
Per le altre modalità di costituzione del partenariato tale obbligo è previsto soltanto per il soggetto
beneficiario richiedente il contributo.
Per ulteriori modalità riguardanti la presentazione delle domande si rinvia a quanto già indicato
nell’art. 5 delle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR 2007-2013 del
Lazio" di cui alla DGR 412/2008 e successive mm. e ii., il cui testo consolidato è reperibile sul sito
internet regionale (http://www.agricoltura.regione.lazio.it/binary/prtl_psr/ tbl_prg_procedure
_attuazione/DISPOSIZIONI_ORIZZONTALI_Testo_consolidato_ottobre_2013.pdf).
ARTICOLO 5
Termini per la presentazione delle domande
La raccolta delle domande avrà inizio a far data dalla pubblicazione sul BURL del presente bando e
terminerà alle ore 18.00 del 60° (sessantesimo) giorno successivo. Qualora tale scadenza cada in
giornata di sabato o festiva, la scadenza stessa è prorogata alle ore 18,00 del giorno feriale
immediatamente successivo alla festività.
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PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
Il termine di presentazione della domanda di aiuto si intende rispettato con l’invio telematico della
domanda di aiuto (MUD).
L’inoltro cartaceo dovrà essere contestuale al rilascio informatico ed, in ogni caso, effettuato entro e
non oltre i due giorni successivi alla presentazione telematica della domanda. Rimane fermo che la
data di sottoscrizione della domanda di aiuto (MUD) e di tutta la documentazione tecnica presentata
a corredo della stessa non potrà essere successiva alla data del rilascio informatico.
Qualora all’invio telematico non faccia seguito, nei termini prescritti, l’inoltro cartaceo della
domanda di aiuto sottoscritta in originale accompagnata da copia fotostatica di un documento di
identità in corso di validità, e corredata di tutti gli allegati progettuali, la stessa verrà dichiarata
irricevibile e pertanto non ammissibile.
ARTICOLO 6
Requisiti e condizioni di ammissibilità
I soggetti richiedenti debbono possedere, al momento della presentazione della domanda di aiuto, i
seguenti requisiti e corrispondere alle seguenti condizioni di ammissibilità:
Requisiti soggettivi:
• essere costituiti in Associazioni Temporanee di Scopo per le quali i partecipanti hanno
conferito, con unico atto, mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi
qualificato come capofila, che presenta la domanda di aiuto in nome e per conto dei soggetti
costituenti l’ATS;
oppure
• essere costituiti in Organismi associativi o societari per i quali il legale rappresentante
presenta la domanda di aiuto in nome e per conto dell’organismo associativo o societario.
Tutti i soggetti partecipanti ai partenariati (Associazioni, Organismi, Gruppi o imprese) che
presentano la domanda di aiuto a valere sul presente bando, per potere essere partecipanti o
destinatari delle operazioni progettuali devono possedere, rispettivamente e per quanto di
pertinenza, i requisiti soggettivi come di seguito richiamati:
a) requisiti soggettivi per gli imprenditori agricoli:
• essere imprenditori agricoli, come imprese individuali o organizzati in forma societaria,
come definiti dall’art. 2135 del c.c., titolari di partita IVA ed iscritti nei registri delle
imprese presso la CCIAA, non essere in stato di fallimento, liquidazione, concordato
preventivo, amministrazione controllata o con in corso procedimenti che possano
determinare una delle situazioni suddette;
• possedere adeguate conoscenze professionali comprovate dal possesso di un titolo di studio
attinente al settore o, in alternativa, dalla frequenza di apposito corso di formazione di
almeno 150 ore, riconosciuto dall’amministrazione regionale o, da ultimo, dallo svolgimento
di attività agricola come coadiuvante familiare, lavoratore agricolo o capo azienda nel
triennio precedente la presentazione della domanda.
Nel caso di forma societaria almeno un socio, o il responsabile della gestione tecnicoamministrativa, deve essere in possesso delle caratteristiche sopraindicate previste per le persone
fisiche.
b)
requisiti soggettivi per le imprese operanti nel
commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali:
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settore
della
trasformazione
e
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PSR 2007/2013 del Lazio
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
a) micro, piccole e medie imprese come individuate ai sensi della Raccomandazione della
Commissione 2003/361/CE e nell’applicazione definita dal Decreto del Ministero delle
Attività Produttive 18 aprile 2005;
b) imprese intermedie, definite quali imprese cui non si applica l’articolo 2, paragrafo 1 della
suddetta raccomandazione che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato non supera i
200 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non superi i 43 milioni di euro.
Il richiedente, qualora si configuri quale potenziale beneficiario, per accedere al regime di aiuti
dovrà dimostrare di essere proprietario o di aver titolo a disporre degli immobili ove si realizzerà
l’investimento per l’intera durata del progetto e comunque per un periodo di almeno due anni dalla
data di presentazione della domanda di aiuto.
Requisiti di accesso:
il richiedente dovrà dimostrare che l’iniziativa progettuale per la quale si richiede il finanziamento
è “immediatamente cantierabile”, così come previsto dall’ art. 9 del documento “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008 e ss.mm.ii;
il richiedente deve essere soggetto affidabile ai sensi dell’art. 13 del documento “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008 e ss.mm.ii.
Non sono ammesse a finanziamento domande:
- presentate da soggetti che abbiano beneficiato, per la medesima iniziativa, di finanziamenti
pubblici;
- presentate da soggetti non aventi i requisiti soggettivi, oggettivi e di accesso richiesti dal
presente bando pubblico;
- irricevibili ai sensi di quanto previsto dall’art. 31 del documento “Disposizioni per l’attuazione
delle misure ad investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008 e ss.mm.ii.
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda di aiuto.
ARTICOLO 7
Tipologie di intervento e spese ammissibili
Sono finanziabili le attività volte a incentivare la nuova costituzione od il rafforzamento delle forme
associative tra soggetti diversi operanti nella medesima filiera, per favorire lo sviluppo di nuovi
prodotti, per la creazione di nuovi sbocchi di mercato, per l’introduzione di processi innovativi e
nuove tecnologie, compresa la sperimentazione di nuove macchine ed attrezzature.
Il sostegno è concesso esclusivamente per operazioni di progettazione, sviluppo - anche attraverso
la realizzazione di iniziative pilota e prototipi - sperimentazione e collaudo di prodotti, processi e
tecnologie, preliminari all’uso produttivo e commerciale di dette realizzazioni.
Nell’ambito di tali operazioni sono ammissibili spese per investimenti materiali ed immateriali
sostenute in momento antecedente all’uso commerciale dei nuovi prodotti, nuovi processi e nuove
tecnologie.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di intervento:
• studi di fattibilità, studi preparatori e progettazione;
• investimenti per la realizzazione di progetti pilota e prototipi;
REGIONE LAZIO – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca
27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 288 di 295
PSR 2007/2013 del Lazio
•
AVVISO PUBBLICO MISURA 124 –2014
Investimenti per l’adozione nella filiera produttiva dei nuovi prodotti, nuovi processi e nuove
tecnologie.
È esclusa dal sostegno della misura qualsiasi attività di ricerca ai sensi della disciplina comunitaria
per gli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo (GUCE C045 del 17/02/1996, GUCE C323/01 del 3012- 2006).
Non sono altresì ammessi progetti che prevedano la realizzazione di un
prodotto/processo/tecnologia già disponibili o comunque reperibili sul mercato di riferimento, pur
rappresentando un’innovazione per i soggetti coinvolti.
•
Spese ammissibili:
Spese per la realizzazione del progetto:
o l’acquisto o l’affitto di macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche, ivi compreso il
materiale informatico (software e hardware) e gli oneri di impianto ed installazione con
esclusione del semplice assemblaggio od unione di attrezzature esistenti e le modifiche
periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi
esistenti, macchine ed attrezzature, anche se possono rappresentare miglioramenti. Per tale
tipologia di spesa, nei casi di acquisto, è ammessa la sola quota di ammortamento riferita al
periodo di svolgimento dell’attività e per la quota di utilizzo in essa. La spesa è invece
riconosciuta per intero nella realizzazione di prototipi nel caso in cui gli stessi non possano
essere successivamente utilizzati, in qualunque modo, nei processi ordinari di produzione.
o Test, analisi e prove per la gestione della fase sperimentale e per la verifica dei risultati
ottenuti.
o Spese di personale dipendente dei soggetti beneficiari, nel limite di tempo specificatamente
dedicato alla realizzazione del progetto e debitamente giustificato, comprensive di missioni
e trasferte computate secondo il trattamento previsto dal CCNL di riferimento.
o Consulenze esterne qualificate e formazione del personale.
o Licenza d’uso di brevetti, marchi e altri diritti.
o Spese per la diffusione dei risultati del progetto.
o Materiali di consumo.
o Spese per la costituzione dell’organismo di cooperazione.
Come previsto dall’art. 39 del documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008 e ss.mm.ii, le
spese generali (progettazione, consulenze, pubblicità, analisi del terreno, etc.) sono ammissibili se
direttamente connesse all’iniziativa finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione e
possono costituire al massimo il 12% del costo totale dell’investimento complessivo ammissibile. I
beneficiari dovranno dettagliare analiticamente le voci di spesa ricomprese nelle spese generali.
I costi riconducibili a spese di personale in forza al soggetto capofila per attività di coordinamento
e comunque non ricomprese tra le spese generali non possono eccedere il 10% dell’importo
complessivo del progetto.
Gli investimenti in natura, come definiti nell’art. 42 delle “Disposizioni per l’attuazione delle
misure ad investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008 e
ss.mm.ii, sono ammissibili a finanziamento nel rispetto della disciplina e delle condizioni previste
nello stesso art. 42 del richiamato documento di indirizzo procedurale.
Per l’ammissibilità delle spese si terrà conto, per analogia, delle indicazioni riportate anche nelle
norme sugli aiuti di stato vigenti per i settori della ricerca, sviluppo ed innovazione e a quanto
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riportato nelle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” parte VIII, adottate con
la DGR 412/2008 e successive mm. e ii.
Il contributo concesso è riservato esclusivamente alla copertura di spese connesse direttamente alla
realizzazione dell’intervento, pertanto sono escluse le spese inerenti l’ordinaria attività di
coltivazione e/o produzione e di servizio svolte dalle imprese e dagli organismi pubblici o privati
appartenenti al mondo della ricerca e sperimentazione.
L’ammissibilità delle spese relative alla domanda di aiuto presentata ai sensi del presente bando
decorre dalla data di presentazione della stessa, con esclusione delle spese elencate al comma 2
dell’art. 10 del Per tutte le tipologie di intervento la decorrenza per l’ammissibilità delle spese è
disciplinata dall’art. 10 del documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento
del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R. n.412/2008 e ss.mm.ii.
I soggetti beneficiari che, a loro rischio e senza che ciò comporti alcun impegno da parte
dell’Amministrazione regionale, intendano avviare l’iniziativa progettuale prima della definizione
dei procedimenti istruttori e della eventuale formazione della graduatoria di ammissibilità, dovranno
comunicarlo agli uffici istruttori ove è stata presentata la domanda.
Spese non ammissibili:
Non sono ammissibili a finanziamento:
- attività di ricerca fondamentale e/o industriale di cui alla disciplina comunitaria per gli aiuti di
Stato alla ricerca e sviluppo (GUCE C045 del 17/02/1996, GUCE C323/01 del 30-12- 2006,
dovendosi intendere per queste i lavori sperimentali e teorici per l’acquisizione di nuove
conoscenze senza che queste siano trasfuse in applicazioni od utilizzazioni dirette nei processi
produttivi;
- interventi connessi all’uso a fini produttivi e commerciali delle nuove tecnologie e/o dei nuovi
prodotti;
- investimenti che servano comunque a sostenere i cicli produttivi e commerciali, successivamente
alla fase di sperimentazione;
- spese di “rappresentanza” e di promozione del beneficiario;
- acquisti di impianti, macchinari ed attrezzature usati;
- acquisto di beni immobili e terreni;
- opere di ordinaria manutenzione non strettamente connesse alla realizzazione del progetto;
- acquisto mezzi di trasporto salvo quelli sui quali viene eventualmente introdotta, in toto o in
parte, l’innovazione;
- IVA, fatti salvi i casi previsti nel documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad
investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii.
ARTICOLO 8
Documentazione
Al modello unico di domanda ed al relativo fascicolo integrativo di misura dovrà essere allegata la
seguente documentazione:
1) Scheda descrittiva del progetto proposto con indicazione delle finalità che si intendono
perseguire, della loro ricaduta nell’ambito della Filiera produttiva, dei soggetti cointeressati alla
progettazione per la quale si richiede l’accesso ai benefici previsti dalla misura 124, con
indicazione dei rispettivi ruoli e funzioni.
La scheda descrittiva dovrà contenere le seguenti informazioni:
Sezione A: Validità tecnico scientifica del progetto
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- Stato dell’arte nella materia oggetto di innovazione con particolare riguardo alle ricerche e/o
sperimentazioni precedenti che si intendono utilizzare nel progetto e analisi dei fabbisogni,
con eventuale bibliografia ;
- obiettivi e benefici rappresentati anche in termini quantitativi;
- contenuti in termini di innovazione;
- piano di attività e metodologie di indagine con precisa quantificazione delle giornate
impegnate nel progetto, distinte per singole attività e soggetto coinvolto.
Sezione B: Organizzazione e gestione delle attività
- Tempistica di svolgimento delle attività con relativo crono programma ;
- descrizione del contesto attuale dove sarà realizzata l’iniziativa progettuale comprensiva di
corografia in scala appropriata;
- sistemi di monitoraggio e strumenti di certificazione della qualità;
- elencazione degli eventuali titoli abilitativi necessari per realizzare l’attività progettuale o
singole sue parti.
Sezione C: Trasferimento dell’innovazione
- Modalità di collaudo dei risultati ottenuti;
- trasferibilità dell’innovazione nella fase post sperimentazione;
- iniziative di informazione e divulgazione dell’innovazione che si intendono realizzare,
comprese quelle successive alla conclusione della fase sperimentale e da realizzare nell’anno
successivo alla conclusione del progetto.
Sezione D: Competenze e capacità dei proponenti
- Istituzione e personale;
- indicazione del responsabile tecnico del progetto;
- organizzazione del partenariato;
- qualificazione nel settore della ricerca agricola ed agroindustriale del partner scientifico.
Sezione E: Congruità del piano finanziario
- Risorse e cofinanziamento;
- quadro finanziario dettagliato delle spese organizzate per attività e soggetto attuatore;
- dimostrazione che non trattasi di investimenti di sostituzione;
- analisi costi- benefici al fine di consentire la valutazione della ricaduta economica positiva
sul settore di intervento.
2) Accordo di partenariato. Nell’atto di costituzione del parternariato deve essere presente il
mandato speciale con rappresentanza conferito al soggetto capofila, contenente le prescrizioni
previste dalla normativa vigente in tema di raggruppamenti temporanei, nonché gli impegni e le
responsabilità di tutti i partner coinvolti nella realizzazione del progetto di cooperazione,
contenente l'impegno a non modificarlo sottoscritto da tutti gli interessati.
3) Dichiarazione ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000, da parte del responsabile
scientifico dell’ ente di ricerca, relativa a:
- precedenti esperienze di studio, ricerca e sperimentazione nello specifico settore per il quale
viene presentata la proposta progettuale;
- qualifica e curriculum dell’incaricato a rivestire la figura di responsabile scientifico per conto
dell’ente di ricerca;
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-
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che l’attività proposta non rappresenta attività di ricerca come definita nel precedente art. 7;
che l’iniziativa progettuale rappresenta un’innovazione secondo quanto sopra definito.
4) Copia dei preventivi di spesa per gli acquisti e le consulenze (articolo 33 “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento” di cui alla DGR 412/2008 e ss.mm.ii).
5) Dichiarazione ai sensi del degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000 resa da tutti i soggetti
partecipanti al progetto, di non aver beneficiato di altri contributi pubblici concessi a qualsiasi
titolo da normative regionali, nazionali o statali per gli investimenti previsti nell’iniziativa
progettuale inoltrata ai sensi del presente bando o a loro assimilabili.
6) Elenco dei titoli abilitativi, qualora necessari per effettuare le attività previste.
7) Documentazione attestante la disponibilità dei beni.
8) Collocazione progettuale delle macchine ed attrezzature per le quali si ipotizza l’affitto o
l’acquisto e dei prototipi che si intende realizzare, evidenziando per questi ultimi le ricerche
che hanno prodotto le relative progettazioni.
9) Specificazione della coerenza progettuale di brevetti, licenze, studi e ricerche di mercato che
si intende acquisire e/o realizzare.
10) Dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445/2000, da parte delle imprese
agricole, di trasformazione, di commercializzazione di essere in possesso dei requisiti
soggettivi richiamati al precedente articolo 6.
Per le forme giuridiche collettive che assumono il ruolo di capofila proponente la domanda d’aiuto
oltre alla documentazione sopra prevista è necessario produrre, ove pertinente:
a) atto costitutivo e statuto;
b) deliberazione dell’organo competente con la quale:
- si richiamano l’atto costitutivo e/o lo statuto e gli estremi dell’iscrizione ai registri della
C.C.I.A.A. nella relativa sezione di appartenenza;
- si approva il progetto;
- si incarica il legale rappresentante ad avanzare la domanda di finanziamento nonché ad
adempiere a tutti gli atti necessari;
- si assumono gli impegni specificati nel modello unico di domanda e nel fascicolo integrativo di
misura/azione;
- si definiscono gli impegni per la copertura finanziaria della quota non coperta da contributo
pubblico, con indicazione della fonte di finanziamento;
- si dichiara per conto dei componenti il raggruppamento di non aver beneficiato di altri
contributi pubblici concessi a qualsiasi titolo da normative regionali, nazionali o statali per gli
investimenti previsti nella iniziativa progettuale inoltrata ai sensi del presente bando;
c) bilanci degli ultimi tre anni, con attestazione del loro deposito presso la C.C.I.A.A., completi
dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, nonché la relazione degli
amministratori e del collegio sindacale. Dovrà essere presentata, inoltre, la documentazione dalla
quale risulti la situazione contabile relativa al periodo compreso tra la chiusura del bilancio
dell’esercizio immediatamente precedente e la data di presentazione della domanda o di data
prossima alla stessa, quando tale periodo è superiore a 6 mesi.
In caso di soggetti impossibilitati alla presentazione di bilanci, in quanto non soggetti a tale obbligo
ai sensi della normativa vigente, dovrà essere presentata documentazione equipollente.
Deroghe sono conferite anche nel caso di soggetti giuridici di nuova costituzione.
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ARTICOLO 9
Limitazioni e vincoli
Il beneficiario è tenuto al rispetto del “vincolo di destinazione”, ovvero non può distogliere i beni
strumentali oggetto di finanziamento eventualmente acquisiti nel corso della fase di
sperimentazione dall’impiego e dalla destinazione prevista né può procedere alla loro alienazione a
terzi per un periodo di almeno 5 anni, a decorrere dalla data di concessione del contributo. Il
mancato rispetto del vincolo comporta la decadenza totale e la restituzione delle somme percepite.
Tale vincolo sussiste esclusivamente per gli acquisti per i quali la spesa ammessa ha coperto il
100% del costo, anziché per la sola quota parte relativa alla durata del progetto, e per le opere edili
realizzate.
Al fine di consentire la diffusione dell’innovazione risultante dal progetto finanziato, il beneficiario
o eventualmente uno o più degli altri partner esplicitamente individuati, si impegnano per un anno
dal pagamento finale, a consentire agli operatore del settore interessati di poter prendere visione dei
risultati dell’innovazione.
Allo stesso modo eventuali siti web realizzati dovranno restare attivi e visitabili liberamente per
tutto il periodo di vincolo post realizzazione.
Le operazioni finanziate e la presentazione della domanda di pagamento a saldo completa dei
documenti per la rendicontazione dovranno essere effettuate entro e non oltre il termine del 30
giugno 2015.
ARTICOLO 10
Agevolazioni previste
L’aiuto è concesso in forma di contributo in conto capitale calcolato in termini percentuali su una
spesa massima ammissibile.
I progetti devono comportare una spesa minima ammissibile pari a 40.000 Euro.
Il sostegno è concesso in forma di contributo a fondo perduto fino al 70% del costo totale
ammissibile, comunque pari al limite massimo di 150.000 euro.
Possono essere corrisposte anticipazioni per un importo non superiore al 50% dell’aiuto pubblico,
fatte salve diverse determinazioni dell'Organismo Pagatore Agea. Il relativo pagamento è
subordinato alla presentazione di una garanzia fidejussoria di importo pari al 110% dell’anticipo
concesso.
Qualsiasi aiuto concesso in forza del presente bando è conforme al regolamento de minimis (CE) n.
1998/2006 del 15 dicembre 2006, pubblicato sulla G.U. della UE n. L 379 del 28 dicembre 2006.
ARTICOLO 11
Programmazione finanziaria
Per il presente bando è prevista una dotazione finanziaria complessiva di € 3.700.000,00.
L’amministrazione regionale si riserva di apportare variazioni alla dotazione finanziaria prevista per
le ragioni e con le modalità di cui all’art. 11, comma 4, del documento “Disposizioni per
l’attuazione delle misure ad investimento del P.S.R. 2007/2013 del Lazio”, allegato 1 alla D.G.R.
n.412/2008 e ss.mm.ii.
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ARTICOLO 12
Procedure di valutazione
Per la valutazione delle domande di aiuto è costituita una apposita commissione regionale
comprendente dirigenti e funzionari delle strutture competenti per materia, se del caso integrata con
soggetti appartenenti al mondo della ricerca pubblica.
La valutazione dei progetti viene effettuata avuto riguardo ai seguenti criteri di priorità:
CRITERIO DI VALUTAZIONE
Contenuto in termini di innovazione; Valutazione dei
prodotti/processi/modelli organizzativi non presenti al momento della
presentazione del progetto
Basso
Medio
Alto
Livello previsto del tasso di accrescimento del valore aggiunto dei
prodotti agroalimentari e forestali
Basso
Alto
Percentuale di cofinanziamento
Aumento del 10% rispetto al bando
Aumento del 20% rispetto al bando
n. di operatori coinvolti
Fino a 10
Oltre 10
% di imprenditori agricoli coinvolti nella filiera ricadenti in
aree D e C sul totale
Fino al 50 %
Oltre il 50 %
TOTALE PUNTEGGI
PUNTEGGIO MASSIMO
30
5
15
30
20
5
20
15
5
15
15
5
15
20
10
20
100
Ai fini dell’accesso ai benefici della Misura 124 è necessario che il punteggio complessivo
attribuito, sulla base delle priorità relative, sia pari o superiore a 20 (venti) punti.
Nel caso di progetti con identico punteggio assegnato, la precedenza verrà data al progetto che
riporta le seguenti condizioni:
•
maggior numero totale di aziende agricole coinvolte;
e, in subordine:
•
data e orario di presentazione informatica della domanda.
La commissione regionale potrà richiedere integrazioni documentali che si rendessero necessarie
per la corretta valutazione di ammissibilità della domanda di aiuto.
ARTICOLO 13
Procedure di attuazione
Per quanto attiene al sistema procedurale per la gestione delle domande di aiuto/pagamento si
rinvia, per quanto non espressamente previsto nel presente bando pubblico e laddove pertinente,
allo specifico documento “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento del PSR
2007/2013 del Lazio” approvato con DGR 412/2008 e successive modifiche e integrazioni, con il
quale sono state definite le disposizioni attuative per il trattamento delle istanze e l’erogazione degli
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27/02/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17 - Supplemento n. 1 Pag. 294 di 295
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aiuti, lo svolgimento dei procedimenti istruttori (compreso le modalità attuative sulle varianti e
proroghe), i tempi previsti per lo svolgimento delle varie fasi procedurali ed altri aspetti connessi al
trattamento ed alla gestione delle domande di aiuto/pagamento. Il testo consolidato del suddetto
documento è disponibile sul sito internet regionale (www.agricoltura.regione.lazio.it).
ARTICOLO 14
Controlli, riduzione e sanzioni
Agli aiuti erogabili ai sensi del presente bando si applicano, per quanto compatibili, i controlli, le
riduzioni e sanzioni previste dal quadro normativo di riferimento.
ARTICOLO 15
Rendicontazione dell’intervento
Per la rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta, il beneficiario deve produrre un
rendiconto e relativi giustificativi, anche prodotti dagli altri partner del progetto, secondo quanto
previsto dalle “Disposizioni per l’attuazione delle misure ad investimento” parte VIII, adottate con
la DGR 412/2008 e successive mm. e ii..
A conclusione delle attività entro il periodo assegnato per la realizzazione delle stesse, deve essere
presentata richiesta di accertamento finale e fornita la specifica documentazione per la
rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta, tra cui:
- la relazione finale, anche su supporto digitale, con la descrizione dell’attività svolta, indicazione
degli investimenti realizzati ed il relativo livello di conseguimento degli obiettivi preposti in
ordine all’innovazione introdotta, firmata dal beneficiario, dal responsabile tecnico del progetto e
dal responsabile di progetto dell’ente di ricerca;
- Verbale di regolare esecuzione sottoscritto dal responsabile tecnico;
- la copia delle fatture quietanzate e relativi documenti di pagamento (bonifico bancario, ricevuta
bancaria, assegni circolari non trasferibili);
- dichiarazioni dei partners dell’ATS con le quali sia attestato l’avvenuto pagamento in loro
favore, da parte del soggetto capofila, delle somme spettanti a ciascuno a seguito di anticipi ed
acconti già erogati, secondo quanto riportato nelle relative rendicontazioni;
- l’elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei pagamenti effettuati;
- prospetto analitico, su base nominativa, sottoscritto dal responsabile amministrativo incaricato che
attesti, per le spese di personale sostenute da ogni partner, il costo giornaliero e numero di giorni
di impiego nelle attività di progetto, nonché il regolare versamento degli oneri fiscali e
previdenziali di legge;
- dichiarazione liberatoria dei dipendenti e dei contrattisti relativamente alle somme percepite per le
attività effettuate nel progetto;
- i certificati di conformità per i macchinari acquistati;
- copia, su supporto digitale, dei contenuti realizzati per la fase di divulgazione e diffusione,
compresa quelli dell’eventuale sito web realizzato, per il libero uso da parte dell’amministrazione
regionale a fine di diffusione dei risultati;
- documentazione fotografica concernente l’attività realizzata.
ARTICOLO 16
Disposizioni generali
Per quanto non espressamente previsto nel presente avviso pubblico si rinvia a quanto stabilito dal
documento di programmazione sullo sviluppo rurale ed ai relativi provvedimenti di attuazione,
nonché a quanto stabilito dalle norme vigenti a livello comunitario, nazionale e regionale.
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