LA PASQUA CRISTIANA Approccio al tema Culturale Epistemologico Teologico piani Mediativo PIANI DI APPROCCIO AL TEMA: CULTURALE Favorire la loro comprensione Fornire una conoscenza diretta dei dati CULTURALE mediante l’accostamento ai testi sacri FONTI: racconti sinottici e di Giovanni della passione, morte e resurrezione di Gesù. I testi della PASSIONE evidenziano il dramma umano e spirituale di Gesù e dei suoi discepoli. Quelli della RESURREZIONE cambiano registro, pur tuttavia con molte e diverse fumature. Noi ci soffermeremo in particolare su quelli della RESURREZIONE e sul loro significato, ricorrendo al testo di Giovanni Cap. 20 e 21. CULTURALE Giovanni, in ordine alla PASSIONE di Gesù, evidenzia 5 scene, che cominciano da un orto e finiscono in un orto: (Gv 18,1 – 19,42) L’ORTO: l’agonia di Gesù, la sua solitudine, il suo dramma… L’interrogatorio davanti ad Anna; Il processo davanti a Pilato Il Golgoga La sepoltura nell’orto CULTURALE Giovanni, in ordine alla RESURREZIONE di Gesù, descrive 4 apparizioni: (Gv Cap. 20 e 21) A Maria Maddalena, (20,14-18) Ai discepoli senza Tommaso (20,19-23) Ai discepoli con Tommaso seguente (20,26-29) Ai discepoli sulla riva del lago (Cap. 21) la settimana CULTURALE Favorire la loro comprensione Dal punto di vista culturale, è essenziale che i dati che vengono forniti, ovvero i racconti evangelici, siano comprensibili in quanto inseriti in un contesto che evidenzi nell’oggi i significati degli avvenimenti storici intorno alla Passione, morte e Resurrezione di Gesù. Va evidenziato il tipo di esperienza che emerge dai racconti, in modo che risulti agli alunni comprensibile e chiaro. CULTURALE Mettere in risalto l’ambito di esperienza al quale questi racconti risultano pertinenti. APPRODARE AI TESTI BIBLICI – O LINGUAGGI – PER COMPRENDERNE ED INTERPRETARNE I SIGNIFICATI APPROCCIO EPISTEMOLOGICO Gruppo di testi o linguaggi: 1° Gruppo: l’Esclamazione; 2° Gruppo: la Confessione di Fede; 3° Gruppo: l’Inno; 4° Gruppo: i Racconti. APPROCCIO EPISTEMOLOGICO APPRODARE AI TESTI BIBLICI – O LINGUAGGI – PER COMPRENDERNE ED INTERPRETARNE I SIGNIFICATI Tutti i racconti, con le molte variabili, contengono due nuclei di significato: 1° Nucleo: è dato dal cammino che porta dalla incredulità al riconoscimento di Gesù, un riconoscimento molto faticoso (Tommaso…) 2° Nucleo: segna il passaggio dal riconoscimento di Gesù Risorto al coinvolgimento nella missione, ossia all’impegno perché ciò che in Gesù è avvenuto non rimanga nascosto agli uomini. L’esclamazione L’approdo La novità La meraviglia Le difficoltà, i dubbi Cantare la gioia I fatti Struttura dell’esperienza pasquale: IL “ VISSUTO COMPRESO “ generato dai racconti: 1° Elemento: l’affermazione “Gesù è risorto” significa: “ il rapporto tra Gesù ed i discepoli, interrotto con la morte, viene da Lui ripreso”. 2° Elemento: la ripresa relazionale significa soprattutto che Gesù è vivente, ma nella condizione propria di Dio. E’ avvenuto uno “sfondamento” della storia” (essere presenti ma non più circoscritti dalla condizionatezza storica). IL “ VISSUTO COMPRESO “ generato dai racconti: 3° Elemento: la realtà ultima è che Dio, il Padre, è rimasto fedele a Gesù e lo ha resuscitato. Ovvero: la fedeltà del Padre a Gesù si è rivelata più capace di dare la vita di quanto gli uomini concreti abbiano potuto imporre la morte. 4° Elemento: se Dio è il Padre che ha resuscitato Gesù, la resurrezione significa la “disponibilità incondizionata del Padre a noi nel modo proprio di Gesù” ( nelle sue parole, nei suoi gesti, nel suo perdono…) Tre livelli didattici come piste di ricerca: Circa Dio I linguaggi L’esperienza La realtà Circa Gesù Circa la persona Circa la comunità dei credenti Circa Dio Dio è il Padre di Gesù, un Dio schierato a favore degli uomini. Esso non è giudice condannatore: riabilita gli oppressi e mette a nudo la insostenibilitàà delle ragioni degli oppressori. Circa Gesù Circa la persona Circa la comunità dei credenti Gesù è il “Signore”, Colui che esprime veramente l’apertura di Dio per noi, che può condurre a realizzazione ogni esperienza umana. Gesù manifesta il carattere estroverso di Dio! La resurrezione di Gesù dice dell’uomo che la sua libertà ha come contenito ricco e non espropriabile il poter essere figlio di Dio e fratello con gli altri, di poter condividere con Gesù la fiducia in Dio e l’apertura fraterna agli altri. La Chiesa non è l’unica destinataria del carattere controverso di Dio: nel Risorto Dio è aperto a tutti. Tuttvia la Chiesa è chiamata concretamente a dare “visibilità riconoscibile all’invisibile” Il percorso da realizzare con i bambini della scuola dell’Infanzia e Primaria avrà il significato umano dello stare insieme La festa La gioia La relazionalità di Gesù e di Dio Padre nei modi propri di Gesù, ossia: L’amicizia La convialità Il perdono… come aspetti essenziali per aprirsi all’intuizione dei misteri e della realtà della Pasqua