Arte Domenica 14 Febbraio 2016 "CARISSIMO PINOCCHIO" AL BORGO MEDIEVALE Le avventure di Pinocchio è uno dei classici dell'infanzia più famosi e amati della storia della letteratura italiana, un libro universalmente noto, tradotto in più di 260 lingue. La mostra "Carissimo Pinocchio" allestita nella Chiesa e nella Sala di Cuorgné del Borgo Medievale rende omaggio al capolavoro di Carlo Collodi, a 125 anni dalla sua morte, con un percorso dedicato al torinese Attilio Mussino (1878-1954), uno dei suoi principali illustratori. Fin dalla prima edizione nel 1883, la storia del burattino che diventa bambino fu accompagnata da immagini. Per la terza edizione del 1911, prima a colori e con legatura di lusso, le illustrazioni furono affidate ad Attilio Mussino. Le figure di "Attilio" (come si firmava), ancora oggi sono nella memoria di tutti, tanto grande è stata la sua capacità di penetrare il testo e di renderlo leggibile attraverso il disegno. In mostra è possibile conoscere il personaggio "Attilio" nella sua vita personale e professionale attraverso schizzi, cartoline e disegni. Dalla grande produzione dell'artista torinese si presentano diverse edizioni di Pinocchio, tra cui quella autografa e di sua proprietà, oltre ai principali lavori nell'ambito dell'illustrazione per ragazzi: dai fumetti ai grandi classici della letteratura, sino ai sussidiari e ai libri di testo. In mostra anche uno spazio dedicato all'oggettistica legata al burattino, che si sviluppò già nei primi anni del Novecento: libri animati e pop-up, registrazione su vinile, album di figurine, puzzle. Un'occasione per avvicinare il pubblico alla genialità, allo stile, al tratto netto e chiaro di un grande illustratore del Novecento italiano. Il lavoro di Mussino vinse, nel 1911, la medaglia d'oro all'Esposizione internazionale di Torino che si svolse proprio nel parco del Valentino dove oggi sorge il Borgo Medievale. L'edizione mussiniana di Pinocchio ebbe un successo enorme e conobbe un'infinità di riduzioni e adattamenti. È stata, da allora, pubblicata in varie edizioni: di lusso, economica, cartonata, in brossura e può, per tutta la serie di significati che ha assunto negli anni, essere considerata l'edizione principe de Le avventure di Pinocchio, perché proprio le sue illustrazioni hanno contribuito a far immaginare e sognare i piccoli e grandi lettori. A testimoniare, oltre Mussino, il successo e la diffusione del romanzo dalla nascita fino ad oggi, una sala del Borgo è dedicata alle riproduzioni delle immagini che, dall'edizione del Mazzanti nel 1883, hanno corredato le diverse edizioni del capolavoro collodiano: Chiostri, Tofano, Disney, Porcheddu, Faorzi, Jacovitti, Accornero, Topor, Luzzati e molti altri. Un nuovo modo di leggere Pinocchio, viaggiando attraverso 130 anni di storia della grafica e dell'illustrazione. Una sala del museo è inoltre dedicata ai manufatti degli artigiani del legno della Valstrona (VB), specializzati da decenni nella realizzazione di Pinocchi in legno. La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione e ai prestiti da parte di numerosi privati e di istituzioni quali il MUSLI (Museo della scuola e del libro per l'infanzia) di Torino e la Pro Loco di Vernante (CN) che gestisce il locale museo dedicato a Mussino. Vernante, paese della Val Vermenagna dove l'artista si trasferì, è diventato "il paese di Pinocchio": un museo a cielo aperto affianca, infatti, la sala espositiva dedicata a Mussino. Sulle facciate delle case, 190 murales (dipinti nel corso degli anni da Carlet e Meo, pittori vernantini) riproducono i disegni di Mussino e ricreano la storia del burattino tra le vie del paese. In occasione della mostra sono state programmate diverse attività dedicate alle famiglie e alle scuole. Tra queste la lettura di fiabe e itinerari condotti da attori in costume, laboratori dedicati a personaggi della storia: dalla balena alla fata turchina. E ancora, con un pizzico di magia e di una brava truccatrice, ogni bambino potrà entrare a far parte del mondo creato da Collodi, grazie al face-painting. Il programma completo all'indirizzo: http://www.borgomedioevaletorino.it/mostra.php?id=393 Orario: dal martedì alla domenica ore 10-18. Ingresso libero. ore 11:00 Torino Viale Virgilio 107 MONET ALLA GAM "Monet. Dalle collezioni del Musée d'Orsay". Dopo la mostra di Degas nel 2012 e quella dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la Città di Torino e l'asse Musée d'Orsay e gruppo Skira si rinnova con un'esposizione dedicata a Claude Monet (1840-1926), capofila della grande stagione impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e Cézanne. Il Musée d'Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di Claude TORINOSETTE | Arte 1 / che 318 Monet, ha concesso oltre quaranta capolavori, per dare vita a una speciale rassegna documenta l'attività del maestro, testimoniando alcuni dei momenti più significativi del suo lungo e complesso percorso artistico. Dopo un esordio all'insegna del realismo courbettiano Arte LUIGI ONTANI IN VIDEOTECA GAM "Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro", video di Luigi Ontani, a cura di Elena Volpato. Incontro con l'artista: martedì 15 dicembre alle 18.30. Luigi Ontani è fra gli artisti che più hanno utilizzato il film e il video in Italia. Le sue numerose opere in Super8 e in video sono conservate nella raccolta della VideotecaGAM sin dall'anno della sua istituzione, nel 1999, all'ampio catalogo mancava però un'opera girata a Palazzo Taverna a Roma, in occasione degli Incontri Internazionali d'Arte: "Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro". Finalmente è stato possibile riversare il contenuto del master, un nastro mezzo pollice Sony V-32, e restituirne a distanza di alcuni decenni la visione e garantire la certezza della sua futura preservazione. L'opera mostra il giovane Ontani ripreso di spalle, col volto contro il muro, nella tipica posizione di chi, nel gioco del nascondino, conta a voce alta prima di andare in cerca dei compagni. Se nel gioco i bambini sono soliti contare sino a trenta o poco più, Ontani sceglie di contare fino a 1972, anno di realizzazione del video. Soltanto dopo una puntuale elencazione degli anni trascorsi tra la nascita di Cristo e il 1972, l'artista, come risvegliatosi al presente, si gira verso il pubblico e dichiara: Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro, facendo così coincidere la fine della sua azione con l'annuncio sotteso di un inizio. Numerosi artisti utilizzavano in quegli anni la durata del nastro per mettere in scena un'azione ripetitiva che potesse distendersi monotona, senza cesure o variazioni narrative, per l'intera durata del video, facendo del tempo contenuto nel nastro un tempo solido, fattuale, concretizzato da un unico gesto ripetuto, secondo uno schema compositivo lineare che molto doveva alla musica minimalista. Apparentemente Ontani fa qualcosa di simile, ma è ancor più radicale nel suo far coincidere la durata temporale con un atto che è l'enunciazione stessa del passare del tempo. Nondimeno lo scarto immaginifico, che è proprio del suo lavoro sin dagli esordi, trova voce in quel sovrapposi dello scorrere del tempo quotidiano, con il tempo storico e cosmico degli anni che divengono nel gioco dell'artista brevi come secondi, ma pur sempre evocativi di avvenimenti, fatti storici, epoche, culture che inevitabilmente sfilano veloci nella nostra memoria ascoltando la galoppante concatenazione dei numeri pronunciati. È come se l'artista, con la leggerezza di un bambino, avanzasse rapido attraverso il tempo, come un nuovo angelo della storia, ma volto verso il futuro, come rapito dal desiderio d'incominciare a giocare e agire sotto il segno dell'arte, in quel presente la cui soglia si apre al numero 1972. In mostra sono visibili in proiezione anche le prime opere girate da Luigi Ontani con una cinepresa Super8 presso lo Studio Bentivoglio di Bologna nel 1969 e sette stampe fotografiche realizzate dall'artista negli stessi anni, composte da alcune sequenze tratte dalle foto di scena. Orario: da martedì a domenica 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 email [email protected] - www.gamtorino.it ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - "CARNEVALE TRA SEGNI E COLORI" AL MUSEO CIVICO GARDA "Carnevale tra segni e colori", il carnevale interpretato attraverso venti opere realizzate da artisti diversi in un lasso temporale che va dagli anni '50 a oggi. Il percorso espositivo comprende inoltre importanti documenti e immagini e due tavole originali di Eugenio Pacchioli utilizzate per realizzare le copertine dei numeri de Il Piffero, la tradizionale rivista dedicata al Carnevale che per l'occasione sarà disponibile in visione presso il Museo. Orario: sabato 6 febbraio dalle 15 alle 19; domenica 7 febbraio ore 9-12; mercoledì 10 ore 9-13, giovedì 11 ore 9-13 e 14,30-18,30; venerdì 12 ore 9-13; sabato 13 e domenica 14 ore 15-19. ore 15:00 Ivrea (TO) Piazza Ottinetti TORINOSETTE | Arte 2 / 318 Arte WORKSHOP "METROPOLITAN ART" AL CASTELLO DI RIVOLI "Metropolitan Art", un progetto per studenti e appassionati, a cura di Stalker Teatro e del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che prevede tre fasi distinte: un workshop, un allestimento e una presentazione al pubblico. Per tre weekend (sabato 13 e domenica 14 febbraio, 12 e 13 marzo, 9 e 10 aprile) il Castello di Rivoli ospiterà - dalle 14,30 alle 18,30 - tre workshop condotti dal direttore artistico di Stalker Teatro Gabriele Boccacini, durante i quali i partecipanti saranno invitati a interagire con le opere della collezione permanente. Queste saranno descritte in maniera analitica solo in un secondo momento, in modo da lasciare ai partecipanti la possibilità di esprimere al massimo la propria creatività. Per partecipare è necessario scrivere a [email protected], evidenziando nell'oggetto il titolo del progetto "Metropolitan Art" e indicando: nome, cognome, data di nascita, occupazione e numero di telefono. È possibile iscriversi a uno o più workshop, con costi a scalare: prima iscrizione 40 euro (studenti 25 euro); seconda iscrizione 30 euro (studenti 20 euro); terza iscrizione 20 euro (studenti 15 euro). A maggio, alcuni partecipanti ai workshop diventeranno i protagonisti di un'azione performativa collettiva che si terrà alle Officine Caos di Torino (piazza Montale 18): un vero e proprio spettacolo, dal titolo "Reaction", che costituirà la base per l'ultima fase del progetto, in programma a giugno tra Rivoli e Torino. ore 14:30 Rivoli (TO) Piazza Mafalda di Savoia "LOVE IS IN THE ART" ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI La Fondazione Torino Musei festeggia San Valentino con l'arte. Nella giornata di domenica 14 febbraio tutte le coppie che si recheranno alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO potranno entrare in museo pagando un solo biglietto anziché due. L'offerta non è valida per le mostre a biglietteria separata: "Monet" alla GAM, "Fashion" a Palazzo Madama, "Il Drago e il Fiore d'oro" al MAO. Ad accogliere i visitatori l'invito a condividere sui social dei musei il proprio amore per l'arte con l'hashtag #loveisintheart. Inoltre, per chi desidera scoprire le opere d'arte più romantiche, GAM, Palazzo Madama, MAO e Borgo Medievale propongono alle 16,30 dei percorsi tematici in collezione (info e prenotazioni 011.5211788). ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 3 / 318 Arte CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete, ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione ("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 16/02/2016 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA "Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it fino al 18/02/2016 ore 15:00 Torino Via Santarosa 1 TORINOSETTE | Arte 4 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it fino al 19/02/2016 ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 5 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 6 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 7 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 8 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 9 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 10 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 11 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 12 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 13 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 14 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 15 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 16 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 17 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 18 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 19 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 20 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 21 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 22 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 23 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 24 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 25 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 26 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte 27parte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto da di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 28 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 29 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 30 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 31 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 32 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 33 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 34 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 35 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 36 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 37 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 38 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 39 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 TORINOSETTE | Arte 40 / 318 Arte RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 41 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 42 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 43 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 44 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 45 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le46 suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Lunedì 15 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 47 / 318 Arte CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete, ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione ("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com fino al 16/02/2016 ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA "Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it fino al 18/02/2016 ore 15:00 Torino Via Santarosa 1 TORINOSETTE | Arte 48 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it fino al 19/02/2016 ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 49 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 50 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 51 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 52 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 53 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 54 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 55 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 56 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 57 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 58 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 59 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 60 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 61 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 62 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 63 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 64 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 65 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 66 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 67 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 68 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 69 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 70 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte 71parte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto da di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 72 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 73 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 74 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 75 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 76 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 77 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 78 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 79 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 80 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 81 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 82 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 83 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 TORINOSETTE | Arte 84 / 318 Arte RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 85 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 86 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 87 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 88 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 89 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le90 suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Martedì 16 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 91 / 318 Arte CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA "Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete, ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione ("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com ore 19:00 Torino Via San Tommaso 6 MILO MONTELLI DI SKINNERBOOX DA PEPE FOTOGRAFIA Decimo appuntamento del ciclo "secondo", a cura di Van Der e Pepe Fotografia. Come sempre, "secondo" ospita progetti fotografici ed editoriali e li racconta attraverso la voce dei loro autori. L'ospite di martedì 16 febbraio è Milo Montelli, fotografo e fondatore di Skinnerboox, casa editrice indipendente nata nel 2014 la cui attività editoriale ha come focus la fotografia contemporanea nelle sue molteplici declinazioni e forme. Una casa editrice giovane ma con già all'attivo quattordici pubblicazioni tre delle quasi sono state selezionate nel 2015 tra i migliori libri fotografici dell'anno: "The first day of good weather" di Vittorio Mortarotti è entrato nella top 10 di Tim Clark, "Die Deutsche Punkinvasion" di Alessandro Calabrese è stato scelto da Erik Kessels per Photobookstore e dal blog parigino, trendsetter del settore, Punto De Fuga mentre "Alphabet" di Ezio D'Agostino, un libri dedicato allo stato di devastazoine in cui versa ancora oggi L'Aquila, è selezionato da Alejandro Cartagena e segnalato su Photo-Eye. Info: www.vandergallery.com ore 19:00 Torino Via Santa Giulia 10/B ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA "Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it fino al 18/02/2016 ore 15:00 Torino Via Santarosa 1 TORINOSETTE | Arte 92 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it fino al 19/02/2016 ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 93 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 94 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 95 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 96 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 97 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 98 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 99 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 100 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 101 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 102 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 103 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 104 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 105 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 106 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 107 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 108 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 109 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 110 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 111 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 112 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 113 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 114 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto115 da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 116 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 117 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 118 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 119 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 120 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 121 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 122 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 123 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 124 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 125 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 126 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 127 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 TORINOSETTE | Arte 128 / 318 Arte RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 129 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 130 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 131 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 132 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 133 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte 134 / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Mercoledì 17 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 135 / 318 Arte CHIARA NEPI A PALAZZO MADAMA Incontro con la curatrice della mostra "Eccentrica Natura" Chiara Nepi, che proporrà un viaggio virtuale all'interno della sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze da cui provengono le opere presenti in mostra, illustrandone l'importanza anche attuale, la loro particolarità e bellezza. La sezione di Botanica di Firenze è sede infatti del più grande erbario italiano. Con i suoi 5 milioni di campioni di piante essiccate si colloca tra i primi dieci erbari al mondo, con importanti raccolte che vanno dal XVI secolo fino ai giorni nostri. L'Erbario è un fondamentale strumento di studio, incrementato ogni anno e consultato da specialisti di tutto il mondo per le loro ricerche. Accanto a questa collezione, tuttavia, nella sezione si conservano anche altri importanti reperti, più vicini al mondo dell'arte che a quello scientifico, in quanto comprendono dipinti di nature morte e centinaia di modelli in cera, una selezione dei quali è esposta in mostra a Palazzo Madama. I dipinti, tutti realizzati tra XVII e XVIII secolo, raffigurano perlopiù frutti e ortaggi e sono opera soprattutto di Bartolomeo Bimbi, ma anche di altri importanti pittori dell'epoca, come Filippo Napoletano e Bartolomeo Ligozzi. Le cere costituiscono una collezione veramente unica al mondo e comprendono frutti e piante in vaso a grandezza naturale, oltre a tavole didattiche su cui sono riprodotti esempi di anatomia vegetale, processi fisiologici e patologici di alcune piante. Chiara Nepi - Laureata in Scienze Agrarie presso l'Università di Firenze e Dottore di Dottore di Ricerca in Biosistematica Vegetale, dal 1988 è Conservatore della Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze. Singolarmente e in collaborazione con altri ricercatori si è occupata della raffigurazione delle piante nell'arte, della loro identificazione e significato. Ha svolto e svolge attività seminariali nell'ambito dei corsi di Museologia Naturalistica dell'Università di Firenze e di quella di Siena. Insieme a Stefano Casiu è curatrice della mostra "Eccentrica Natura" in corso fino all'11 aprile a Palazzo Madama di Torino. ore 18:00 Torino Piazza Castello ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA "Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it fino al 18/02/2016 ore 15:00 Torino Via Santarosa 1 TORINOSETTE | Arte 136 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it fino al 19/02/2016 ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 137 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 138 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 139 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 140 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 141 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 142 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 143 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 144 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 145 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 146 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 147 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 148 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 149 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 150 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 151 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 152 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 153 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 154 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 155 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 156 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 157 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 158 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto159 da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 160 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 161 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 162 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 163 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 164 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 165 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 166 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 167 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 168 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 169 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 170 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 171 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 TORINOSETTE | Arte 172 / 318 Arte RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 173 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 174 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 175 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 176 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 177 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte 178 / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Giovedì 18 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 179 / 318 Arte ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA "Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it ore 15:00 Torino Via Santarosa 1 "LA DINASTIA QING AVEVA UN CUORE CINESE?" AL MAO Prosegue al MAO Museo d'Arte Orientale il ciclo di appuntamenti in occasione della mostra "Il Drago e il Fiore d'Oro. Potere e magia nei Tappeti della Cina Imperiale", per addentrarsi nello sfarzo e nella magnificenza della vita imperiale e per scoprire tradizioni meno note del 'Paese di mezzo'. "La dinastia Qing aveva un cuore cinese? La storia del tappeto cinese: antiche scoperte e nuove riscoperte", conferenza a cura di Monica De Togni, con il sostegno dell'Istituto Confucio di Torino. Partendo dalla scoperta del tappeto di Pazyryk databile al V-IV secolo a.C., che diede il via alla disciplina della "tappetologia", si parlerà poi dei primi manufatti annodati nelle aree centro-asiatiche di influenza cinese, rinvenuti in primis dall'archeologo britannico Sir Aurel Stein lungo le oasi dell'antica Via della Seta. A seguire, verranno analizzate le nuove riscoperte compiute all'interno della Città Proibita che avvalorano nuove teorie secondo cui i tappeti sono strumento di un linguaggio rituale antichissimo. Ingresso gratuito fino esaurimento posti disponibili. ore 18:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 180 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it fino al 19/02/2016 ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 181 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] fino al 19/02/2016 ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 182 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 183 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 184 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 185 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 186 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 187 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 188 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 189 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 190 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 191 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 192 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 193 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 194 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 195 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 196 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 197 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 198 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 199 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 200 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 201 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 202 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto203 da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 204 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 205 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 206 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 207 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 208 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 209 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 210 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORINOSETTE | Arte 211 / 318 Arte YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY "The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987, vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led, se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico. "The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704 fino al 26/03/2016 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 212 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 213 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 214 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 215 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 216 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 TORINOSETTE | Arte 217 / 318 Arte MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale, nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol, testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano" anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente? "Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor. Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione "Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11 alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357 fino al 10/04/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 52 TORINOSETTE | Arte 218 / 318 Arte BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 219 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 220 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 221 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 222 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 223 / 318 Arte "SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO "Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini", "Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo, in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni, Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo, Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici, finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia" che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII, forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18): intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it fino al 05/06/2016 ore 18:00 Torino Via Po 55 TORINOSETTE | Arte 224 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte 225 / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Venerdì 19 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 226 / 318 Arte XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO "Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..». Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana, e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e 13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it ore 17:00 Torino Piazza Castello 209 "GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY "Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato" tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected] ore 17:30 Torino Via Saluzzo 11/G TORINOSETTE | Arte 227 / 318 Arte CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY "Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e 16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com - [email protected] ore 18:30 Torino Corso Verona 21 "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it fino al 20/02/2016 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 228 / 318 Arte "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 fino al 20/02/2016 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 fino al 20/02/2016 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 TORINOSETTE | Arte 229 / 318 Arte GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività, utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali, materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo, TORINOSETTE | Arte 230 / 318 manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico, costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 231 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 232 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 233 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 234 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 235 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 236 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 237 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 238 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 239 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 240 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 241 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 242 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 243 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 244 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 245 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PULCINELL'ARTE" A VILLA BORIGLIONE "Pulcinell'arte - 50 opere dalla collezione di Emilio Gargioni", mostra a cura di Alfonso Cipolla. Tutto nasce dall'amicizia con Lele Luzzati. Era il 1995, Emilio Gargioni, raffinatissimo collezionista d'arte sui generis, vanta una strepitosa raccolta di "Rinoceronti" dipinti da artisti di tutto il mondo. Luzzati, con un guizzo di sberleffo e di ironia, gliene disegna uno sormontato da un Pulcinellino condottiero. È il germe di una nuova passione, anch'essa irrefrenabile. Gargioni, con antenne da gallerista, inizia letteralmente a tallonare pittori famosi e giovani talentuosi, chiedendo loro di reinterpretare la maschera partenopea a proprio estro, meglio se in chiave grottesca. Ma una vera collezione per essere tale deve possedere una peculiarità che la renda esclusiva. E così Gargioni ha imposto il formato dell'opera: tavolette rigorosamente di 20 centimetri per 25. In vent'anni ha raggiunto l'incredibile numero di cinquecentocinquanta opere, per dar vita a una fantasmagorica quanto inimmaginabile galleria pulcinellesca. La mostra allestita a Villa Boriglione non è un estratto della raccolta, un fior da fiore, ma raggruppa invece cinquanta opere hors collection, i fuori formato dipinti da quegli artisti per cui quei 20 x 25 risultavano troppo stretti e limitanti. Tra i quadri presenti i "pezzi da 90" non mancano, come ad esempio il Pulcinella di Milton Glaser, considerato il graphic designer più importante al mondo, oggi ottantaseienne: è l'inventore del celeberrimo marchio "I love New York", quello col cuoricino. E poi c'è una tela carnevalesca di Enrico Robusti, un delizioso quadro di Normanno Soscia, con Pulcinella e il gioco delle tre carte, e ancora due opere di Alessandro Kokocinski, cui recentemente la Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla ha dedicato una grande esposizione dal titolo: "Kokocinski: la vita e la maschera: dal Pulcinella al Clown". In mostra lavori di: Camilla Ancilotto, Roberta Angeletti, Franco Balan, Helga Bansch, Marco Barucci, Elena Brandi, Haider Bucar, Roberto Catani, Michail Chemiakin, Giuliano Costa, Marta Czok, David Dalla Venezia, Michele D'Agostino, Paolo D'Altan, Alexander Daniloff, Riccardo Foletti, Saverio Galdo, Gargoyle, Armeen Gasparian, Milton Glaser, Alessandro Kokocinski, Walter Mac Mazzieri, Francesco Masci, Mibramig, Roger Olmos, Daria Palotti, Giancarla Parisi, Valeria Petrone, Lila Prapp, Giorgio Ramella, Fabrizio Riccardi, Enrico Robusti, Michelangelo Rossino, Ber Rudolf, Kinga Rofusz, Massimo Sardi, Antonio Sciacca, Ettore Sobrero, Normanno Soscia, Stefanin, Yurkovich. Orario: dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19; lunedì chiuso. Info: 360.457237 fino al 28/02/2016 ore 18:00 Grugliasco (TO) Via Lanza 31 TORINOSETTE | Arte 246 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 247 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 248 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 249 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto250 da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 251 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 252 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 253 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 254 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 255 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 256 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 257 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORINOSETTE | Arte 258 / 318 Arte YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY "The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987, vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led, se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico. "The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704 fino al 26/03/2016 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 259 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 260 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 261 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 262 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 263 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 TORINOSETTE | Arte 264 / 318 Arte MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale, nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol, testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano" anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente? "Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor. Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione "Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11 alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357 fino al 10/04/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 52 TORINOSETTE | Arte 265 / 318 Arte BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 266 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 267 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 268 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 269 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 270 / 318 Arte "SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO "Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini", "Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo, in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni, Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo, Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici, finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia" che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII, forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18): intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it fino al 05/06/2016 ore 18:00 Torino Via Po 55 TORINOSETTE | Arte 271 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti. Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica 15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it fino al 30/06/2016 ore 10:00 Torino Via delle Orfane 7 MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA "Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni. TORINOSETTE | Arte 272 / 318 Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le suggestioni di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche, Arte LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero 011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected] fino al 31/12/2016 ore 18:00 Torino Piazza Bernini 5 Sabato 20 Febbraio 2016 TORINOSETTE | Arte 273 / 318 Arte "...AND THE WINNER IS..." DA NOPX "...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e, naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice, critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante, Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected] - www.nopx.it ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A "ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO "Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut, irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info: [email protected] - 328.6094581 ore 16:00 Torino Via Crescentino 25 TORINOSETTE | Arte 274 / 318 Arte ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20 Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi: Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info: 011.3724087 ore 17:30 Torino Corso Casale 85 GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE "Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus, perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare; gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari, usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti. Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un TORINOSETTE | Arte elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un 275 fatto /ad318 arte. L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario Arte "EARTHRISE" AL PAV "Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi. Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno. Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015, sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F. Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista, fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico) e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it fino al 21/02/2016 ore 17:30 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 276 / 318 Arte "JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto «Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata fino al 21 febbraio. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 277 / 318 Arte STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV "Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro; lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o, ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio). Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel 2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24; sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880 fino al 21/02/2016 ore 18:30 Torino Via Silvio Pellico 3 NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI "Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle 17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337 fino al 21/02/2016 ore 09:30 Novalesa (TO) Via Maestra TORINOSETTE | Arte 278 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU "Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel 2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962. Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina. Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà così un progetto di "social art", di arte condivisa. fino al 21/02/2016 ore 10:00 Grugliasco (TO) Via Crea 10 MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE "Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano, così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected] fino al 23/02/2016 ore 18:00 Torino Corso Siracusa 24/A TORINOSETTE | Arte 279 / 318 Arte "RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE "Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra, Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati, E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino, I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili, M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti, L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e 16.00-18.30. fino al 24/02/2016 ore 17:30 Torino Via San Francesco da Paola 23 CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI "Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico. Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara. Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti, designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico, Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info: 340.3755732 - [email protected] fino al 25/02/2016 ore 16:00 Castellamonte (TO) Via Educ 40 DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0" sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi, involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di Barbara Fragogna. fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Verdi 9 TORINOSETTE | Arte 280 / 318 Arte ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo (1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal 1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30 fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Parini 8 GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com fino al 26/02/2016 ore 15:00 Torino Via Zumaglia 13 bis ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info: 011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it fino al 26/02/2016 ore 18:00 Torino Via Bogino 9 TORINOSETTE | Arte 281 / 318 Arte JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations / Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune, certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere "penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected] fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Piazza Peyron 9/G TORINOSETTE | Arte 282 / 318 Arte "TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso libero. Info: www.terredelnord.com fino al 27/02/2016 ore 14:00 Torino Via della Cittadella 5 "L'AMOUR FOU" DA INGENIO "L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia, ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta, Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello 28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Corso San Maurizio 14/E LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY "CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it. fino al 27/02/2016 ore 19:00 Torino Via Rocciamelone 7 TORINOSETTE | Arte 283 / 318 Arte MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO "Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e 16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com fino al 27/02/2016 ore 17:00 Torino Via Mazzini 9 "DA IERI A OGGI" DA TEART "Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00. Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it fino al 27/02/2016 ore 18:00 Torino Via Giotto 14 GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale. Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar, Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo, Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers, Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri, Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle 13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it fino al 27/02/2016 ore 10:00 Torino Via Ozanam 7 TORINOSETTE | Arte 284 / 318 Arte "VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO "Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane. L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22; domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO ETTORE FICO "Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 285 / 318 Arte ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere, spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 28/02/2016 ore 19:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 286 / 318 Arte SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA ARCHIMEDE "Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Settimo Torinese (TO) Piazza Campidoglio 50 LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo, presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26 novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27 novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione ([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro; promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org fino al 28/02/2016 ore 18:30 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini 7 TORINOSETTE | Arte 287 / 318 Arte STUDIO 65 ALLA GAM "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero. Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel 2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad, ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica 10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre 10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise fino al 28/02/2016 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 "ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI "Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel, Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 18:00 Torino Via Andrea Doria 10 TORINOSETTE | Arte 288 / 318 Arte AN A CASA MORANDITH "Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22; sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:00 Torino Via San Massimo 49 BRUNCH A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra "Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro 20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card; ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria. Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected] fino al 28/02/2016 ore 11:30 Torino Piazza Castello AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI "Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info: [email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it fino al 28/02/2016 ore 16:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso 3 TORINOSETTE | Arte 289 / 318 Arte IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI "Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del 1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano. Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18 o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it fino al 28/02/2016 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Guarnotta 20 TORINOSETTE | Arte 290 / 318 Arte GRUGLIASCO - "PULCINELL'ARTE" A VILLA BORIGLIONE "Pulcinell'arte - 50 opere dalla collezione di Emilio Gargioni", mostra a cura di Alfonso Cipolla. Tutto nasce dall'amicizia con Lele Luzzati. Era il 1995, Emilio Gargioni, raffinatissimo collezionista d'arte sui generis, vanta una strepitosa raccolta di "Rinoceronti" dipinti da artisti di tutto il mondo. Luzzati, con un guizzo di sberleffo e di ironia, gliene disegna uno sormontato da un Pulcinellino condottiero. È il germe di una nuova passione, anch'essa irrefrenabile. Gargioni, con antenne da gallerista, inizia letteralmente a tallonare pittori famosi e giovani talentuosi, chiedendo loro di reinterpretare la maschera partenopea a proprio estro, meglio se in chiave grottesca. Ma una vera collezione per essere tale deve possedere una peculiarità che la renda esclusiva. E così Gargioni ha imposto il formato dell'opera: tavolette rigorosamente di 20 centimetri per 25. In vent'anni ha raggiunto l'incredibile numero di cinquecentocinquanta opere, per dar vita a una fantasmagorica quanto inimmaginabile galleria pulcinellesca. La mostra allestita a Villa Boriglione non è un estratto della raccolta, un fior da fiore, ma raggruppa invece cinquanta opere hors collection, i fuori formato dipinti da quegli artisti per cui quei 20 x 25 risultavano troppo stretti e limitanti. Tra i quadri presenti i "pezzi da 90" non mancano, come ad esempio il Pulcinella di Milton Glaser, considerato il graphic designer più importante al mondo, oggi ottantaseienne: è l'inventore del celeberrimo marchio "I love New York", quello col cuoricino. E poi c'è una tela carnevalesca di Enrico Robusti, un delizioso quadro di Normanno Soscia, con Pulcinella e il gioco delle tre carte, e ancora due opere di Alessandro Kokocinski, cui recentemente la Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla ha dedicato una grande esposizione dal titolo: "Kokocinski: la vita e la maschera: dal Pulcinella al Clown". In mostra lavori di: Camilla Ancilotto, Roberta Angeletti, Franco Balan, Helga Bansch, Marco Barucci, Elena Brandi, Haider Bucar, Roberto Catani, Michail Chemiakin, Giuliano Costa, Marta Czok, David Dalla Venezia, Michele D'Agostino, Paolo D'Altan, Alexander Daniloff, Riccardo Foletti, Saverio Galdo, Gargoyle, Armeen Gasparian, Milton Glaser, Alessandro Kokocinski, Walter Mac Mazzieri, Francesco Masci, Mibramig, Roger Olmos, Daria Palotti, Giancarla Parisi, Valeria Petrone, Lila Prapp, Giorgio Ramella, Fabrizio Riccardi, Enrico Robusti, Michelangelo Rossino, Ber Rudolf, Kinga Rofusz, Massimo Sardi, Antonio Sciacca, Ettore Sobrero, Normanno Soscia, Stefanin, Yurkovich. Orario: dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19; lunedì chiuso. Info: 360.457237 fino al 28/02/2016 ore 18:00 Grugliasco (TO) Via Lanza 31 TORINOSETTE | Arte 291 / 318 Arte GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco "Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon, gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne "Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto "Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460 opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti", il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 29/02/2016 TORINOSETTE | Arte 292 /ore 318 10:00 Torino Piazza Castello Arte ELISA TALENTINO DA CARACOL In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione, grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info: www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821 fino al 29/02/2016 ore 18:00 Torino Via Mazzini 3 GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE "La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info: www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027 fino al 02/03/2016 ore 17:00 Torino Via Vandalino 64/A "I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT "I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter, Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it fino al 03/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bonsignore 7 "IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS "Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa, avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18. fino al 04/03/2016 ore 10:00 Torino Via Alfieri 15 TORINOSETTE | Arte 293 / 318 Arte SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga (1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione, nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media (video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale. Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 05/03/2016 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO "Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30; venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org fino al 05/03/2016 ore 17:00 Torre Pellice (TO) Via Roberto D'Azeglio 10 TORINOSETTE | Arte 294 / 318 Arte RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ (1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE "L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising. Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected] fino al 06/03/2016 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE "La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente, positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri TORINOSETTE | Arte / 318 privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto295 da parte di un gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della Arte CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario: lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17. fino al 07/03/2016 ore 17:30 Chivasso (TO) Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8 ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it fino al 08/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 TORINOSETTE | Arte 296 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo, presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato 9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it fino al 10/03/2016 ore 18:00 Torino Via Saluzzo 60 "LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE "LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 11/03/2016 ore 18:00 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 297 / 318 Arte "PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta "Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica", dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità. Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert, preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli: "Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro. Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello, FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00 oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Santa Giulia 37 CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato. fino al 12/03/2016 ore 18:00 Chieri (TO) Via Vittorio Emanuele II 34 TORINOSETTE | Arte 298 / 318 Arte TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE "Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine" insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà. Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario: martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com fino al 12/03/2016 ore 18:30 Torino Via Matteo Pescatore 11/D "HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE "Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti 2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19; mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info: www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro. fino al 13/03/2016 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 TORINOSETTE | Arte 299 / 318 Arte LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano. Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo, New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos, 2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati", Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150 fino al 13/03/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 300 / 318 Arte EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA "Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista, all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati "artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5 euro. Info: 011.0897370 - [email protected] fino al 13/03/2016 ore 17:00 Torino Via Accademia Albertina 8 "EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO "Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10" e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info: www.eataly.net - 011.19506801 fino al 15/03/2016 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/14 "IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE "Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves, Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre. Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info: [email protected] - 011.19771755 fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via della Rocca 37 TORINOSETTE | Arte 301 / 318 Arte AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY "Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com fino al 19/03/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 51 SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY "Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta, densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi. Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 25/03/2016 ore 15:30 Torino Corso San Maurizio 25 TORINOSETTE | Arte 302 / 318 Arte PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE TRADIZIONI ALPINE Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5 gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30 alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure 348.4434357 fino al 26/03/2016 ore 15:30 Pragelato (TO) Via San Giovanni ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER "Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti, tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694 fino al 26/03/2016 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 TORINOSETTE | Arte 303 / 318 Arte YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY "The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987, vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led, se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico. "The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704 fino al 26/03/2016 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO "Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected] fino al 27/03/2016 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TORINOSETTE | Arte 304 / 318 Arte "IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO "Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19° secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici, queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni + mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 28/03/2016 ore 11:00 Torino Via San Domenico 11 POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA "Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19. fino al 29/03/2016 ore 08:00 Poirino (TO) Passeggiata Marconi 6 TORINOSETTE | Arte 305 / 318 Arte "IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA CULTURA "IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone, Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 19:00 Torino Via Bertola 34 NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via San Domenico 11 TORINOSETTE | Arte 306 / 318 Arte ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN "Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o "Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone. Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori, l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze. Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica 16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected] fino al 31/03/2016 ore 10:00 Torino Via Barbaroux 44/E PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431 fino al 09/04/2016 ore 12:30 Torino Corso Dante 129/C TORINOSETTE | Arte 307 / 318 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI MIRADOLO "Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato, cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto, cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo", dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria. Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected] fino al 10/04/2016 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 308 / 318 Arte "A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA "A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto "piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa" più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it fino al 10/04/2016 ore 16:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 TORINOSETTE | Arte 309 / 318 Arte MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale, nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol, testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano" anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente? "Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor. Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione "Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11 alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357 fino al 10/04/2016 ore 18:00 Torino Via Giolitti 52 TORINOSETTE | Arte 310 / 318 Arte BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA "Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 11/04/2016 ore 18:00 Torino Piazza Castello SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. fino al 17/04/2016 ore 09:00 Sauze d'Oulx (TO) Viale Genevris 7 RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN "Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide, sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio, sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it fino al 30/04/2016 ore 10:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 68 bis TORINOSETTE | Arte 311 / 318 Arte "SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA "Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere. Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo. Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] - www.camera.to - 011.0881150 fino al 01/05/2016 ore 18:00 Torino Via delle Rosine 18 TORINOSETTE | Arte 312 / 318 Arte "FASHION" A PALAZZO MADAMA "Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato, realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee. Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel 1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921. Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone (Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12 euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 02/05/2016 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 313 / 318 Arte "MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE «Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune. L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47 capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci, ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio, 1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra, appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre 14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6 gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1 maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria); speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it fino al 15/05/2016 ore 09:30 Torino Piazza San Giovanni 2 TORINOSETTE | Arte 314 / 318 Arte "GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD "Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico, Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori, troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren), le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard "WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD "Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra 42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18 differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili. Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro, nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte. Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens, Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info: 0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it fino al 02/06/2016 ore 11:00 Bard (AO) Forte di Bard TORINOSETTE | Arte 315 / 318 Arte "SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO "Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini", "Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo, in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni, Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo, Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici, finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia" che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII, forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18): intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it fino al 05/06/2016 ore 18:00 Torino Via Po 55 TORINOSETTE | Arte 316 / 318 Arte OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo