Arte
Domenica 14 Febbraio 2016
"CARISSIMO PINOCCHIO" AL BORGO MEDIEVALE
Le avventure di Pinocchio è uno dei classici dell'infanzia più famosi e amati della storia della
letteratura italiana, un libro universalmente noto, tradotto in più di 260 lingue. La mostra
"Carissimo Pinocchio" allestita nella Chiesa e nella Sala di Cuorgné del Borgo Medievale
rende omaggio al capolavoro di Carlo Collodi, a 125 anni dalla sua morte, con un percorso
dedicato al torinese Attilio Mussino (1878-1954), uno dei suoi principali illustratori. Fin dalla
prima edizione nel 1883, la storia del burattino che diventa bambino fu accompagnata da
immagini. Per la terza edizione del 1911, prima a colori e con legatura di lusso, le illustrazioni
furono affidate ad Attilio Mussino. Le figure di "Attilio" (come si firmava), ancora oggi sono
nella memoria di tutti, tanto grande è stata la sua capacità di penetrare il testo e di renderlo
leggibile attraverso il disegno. In mostra è possibile conoscere il personaggio "Attilio" nella sua
vita personale e professionale attraverso schizzi, cartoline e disegni. Dalla grande produzione
dell'artista torinese si presentano diverse edizioni di Pinocchio, tra cui quella autografa e di sua
proprietà, oltre ai principali lavori nell'ambito dell'illustrazione per ragazzi: dai fumetti ai grandi
classici della letteratura, sino ai sussidiari e ai libri di testo. In mostra anche uno spazio
dedicato all'oggettistica legata al burattino, che si sviluppò già nei primi anni del Novecento:
libri animati e pop-up, registrazione su vinile, album di figurine, puzzle. Un'occasione per
avvicinare il pubblico alla genialità, allo stile, al tratto netto e chiaro di un grande illustratore del
Novecento italiano. Il lavoro di Mussino vinse, nel 1911, la medaglia d'oro all'Esposizione
internazionale di Torino che si svolse proprio nel parco del Valentino dove oggi sorge il Borgo
Medievale. L'edizione mussiniana di Pinocchio ebbe un successo enorme e conobbe
un'infinità di riduzioni e adattamenti. È stata, da allora, pubblicata in varie edizioni: di lusso,
economica, cartonata, in brossura e può, per tutta la serie di significati che ha assunto negli
anni, essere considerata l'edizione principe de Le avventure di Pinocchio, perché proprio le
sue illustrazioni hanno contribuito a far immaginare e sognare i piccoli e grandi lettori. A
testimoniare, oltre Mussino, il successo e la diffusione del romanzo dalla nascita fino ad oggi,
una sala del Borgo è dedicata alle riproduzioni delle immagini che, dall'edizione del Mazzanti
nel 1883, hanno corredato le diverse edizioni del capolavoro collodiano: Chiostri, Tofano,
Disney, Porcheddu, Faorzi, Jacovitti, Accornero, Topor, Luzzati e molti altri. Un nuovo modo di
leggere Pinocchio, viaggiando attraverso 130 anni di storia della grafica e dell'illustrazione.
Una sala del museo è inoltre dedicata ai manufatti degli artigiani del legno della Valstrona
(VB), specializzati da decenni nella realizzazione di Pinocchi in legno. La mostra è resa
possibile grazie alla collaborazione e ai prestiti da parte di numerosi privati e di istituzioni quali
il MUSLI (Museo della scuola e del libro per l'infanzia) di Torino e la Pro Loco di Vernante (CN)
che gestisce il locale museo dedicato a Mussino. Vernante, paese della Val Vermenagna dove
l'artista si trasferì, è diventato "il paese di Pinocchio": un museo a cielo aperto affianca, infatti,
la sala espositiva dedicata a Mussino. Sulle facciate delle case, 190 murales (dipinti nel corso
degli anni da Carlet e Meo, pittori vernantini) riproducono i disegni di Mussino e ricreano la
storia del burattino tra le vie del paese. In occasione della mostra sono state programmate
diverse attività dedicate alle famiglie e alle scuole. Tra queste la lettura di fiabe e itinerari
condotti da attori in costume, laboratori dedicati a personaggi della storia: dalla balena alla fata
turchina. E ancora, con un pizzico di magia e di una brava truccatrice, ogni bambino potrà
entrare a far parte del mondo creato da Collodi, grazie al face-painting. Il programma completo
all'indirizzo: http://www.borgomedioevaletorino.it/mostra.php?id=393 Orario: dal martedì alla
domenica ore 10-18. Ingresso libero.
ore 11:00
Torino
Viale Virgilio 107
MONET ALLA GAM
"Monet. Dalle collezioni del Musée d'Orsay". Dopo la mostra di Degas nel 2012 e quella
dedicata a Renoir nel 2013, la collaborazione tra la Città di Torino e l'asse Musée d'Orsay e
gruppo Skira si rinnova con un'esposizione dedicata a Claude Monet (1840-1926), capofila
della grande stagione impressionista accanto a Manet, Renoir, Degas, Pissarro, Sisley e
Cézanne. Il Musée d'Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di Claude
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Monet, ha concesso oltre quaranta capolavori, per dare vita a una speciale rassegna
documenta l'attività del maestro, testimoniando alcuni dei momenti più significativi del suo
lungo e complesso percorso artistico. Dopo un esordio all'insegna del realismo courbettiano
Arte
LUIGI ONTANI IN VIDEOTECA GAM
"Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro", video di Luigi Ontani, a cura di Elena Volpato.
Incontro con l'artista: martedì 15 dicembre alle 18.30. Luigi Ontani è fra gli artisti che più hanno
utilizzato il film e il video in Italia. Le sue numerose opere in Super8 e in video sono
conservate nella raccolta della VideotecaGAM sin dall'anno della sua istituzione, nel 1999,
all'ampio catalogo mancava però un'opera girata a Palazzo Taverna a Roma, in occasione
degli Incontri Internazionali d'Arte: "Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro". Finalmente è
stato possibile riversare il contenuto del master, un nastro mezzo pollice Sony V-32, e
restituirne a distanza di alcuni decenni la visione e garantire la certezza della sua futura
preservazione. L'opera mostra il giovane Ontani ripreso di spalle, col volto contro il muro, nella
tipica posizione di chi, nel gioco del nascondino, conta a voce alta prima di andare in cerca dei
compagni. Se nel gioco i bambini sono soliti contare sino a trenta o poco più, Ontani sceglie di
contare fino a 1972, anno di realizzazione del video. Soltanto dopo una puntuale elencazione
degli anni trascorsi tra la nascita di Cristo e il 1972, l'artista, come risvegliatosi al presente, si
gira verso il pubblico e dichiara: Chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro, facendo così
coincidere la fine della sua azione con l'annuncio sotteso di un inizio. Numerosi artisti
utilizzavano in quegli anni la durata del nastro per mettere in scena un'azione ripetitiva che
potesse distendersi monotona, senza cesure o variazioni narrative, per l'intera durata del
video, facendo del tempo contenuto nel nastro un tempo solido, fattuale, concretizzato da un
unico gesto ripetuto, secondo uno schema compositivo lineare che molto doveva alla musica
minimalista. Apparentemente Ontani fa qualcosa di simile, ma è ancor più radicale nel suo far
coincidere la durata temporale con un atto che è l'enunciazione stessa del passare del tempo.
Nondimeno lo scarto immaginifico, che è proprio del suo lavoro sin dagli esordi, trova voce in
quel sovrapposi dello scorrere del tempo quotidiano, con il tempo storico e cosmico degli anni
che divengono nel gioco dell'artista brevi come secondi, ma pur sempre evocativi di
avvenimenti, fatti storici, epoche, culture che inevitabilmente sfilano veloci nella nostra
memoria ascoltando la galoppante concatenazione dei numeri pronunciati. È come se l'artista,
con la leggerezza di un bambino, avanzasse rapido attraverso il tempo, come un nuovo
angelo della storia, ma volto verso il futuro, come rapito dal desiderio d'incominciare a giocare
e agire sotto il segno dell'arte, in quel presente la cui soglia si apre al numero 1972. In mostra
sono visibili in proiezione anche le prime opere girate da Luigi Ontani con una cinepresa
Super8 presso lo Studio Bentivoglio di Bologna nel 1969 e sette stampe fotografiche realizzate
dall'artista negli stessi anni, composte da alcune sequenze tratte dalle foto di scena. Orario: da
martedì a domenica 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25 dicembre
chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì 1°
gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ultimo ingresso un'ora prima della
chiusura. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 email [email protected] - www.gamtorino.it
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - "CARNEVALE TRA SEGNI E COLORI" AL MUSEO CIVICO GARDA
"Carnevale tra segni e colori", il carnevale interpretato attraverso venti opere realizzate da
artisti diversi in un lasso temporale che va dagli anni '50 a oggi. Il percorso espositivo
comprende inoltre importanti documenti e immagini e due tavole originali di Eugenio Pacchioli
utilizzate per realizzare le copertine dei numeri de Il Piffero, la tradizionale rivista dedicata al
Carnevale che per l'occasione sarà disponibile in visione presso il Museo. Orario: sabato 6
febbraio dalle 15 alle 19; domenica 7 febbraio ore 9-12; mercoledì 10 ore 9-13, giovedì 11 ore
9-13 e 14,30-18,30; venerdì 12 ore 9-13; sabato 13 e domenica 14 ore 15-19.
ore 15:00
Ivrea (TO)
Piazza Ottinetti
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Arte
WORKSHOP "METROPOLITAN ART" AL CASTELLO DI RIVOLI
"Metropolitan Art", un progetto per studenti e appassionati, a cura di Stalker Teatro e del
Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che prevede tre fasi distinte: un workshop, un
allestimento e una presentazione al pubblico. Per tre weekend (sabato 13 e domenica 14
febbraio, 12 e 13 marzo, 9 e 10 aprile) il Castello di Rivoli ospiterà - dalle 14,30 alle 18,30 - tre
workshop condotti dal direttore artistico di Stalker Teatro Gabriele Boccacini, durante i quali i
partecipanti saranno invitati a interagire con le opere della collezione permanente. Queste
saranno descritte in maniera analitica solo in un secondo momento, in modo da lasciare ai
partecipanti la possibilità di esprimere al massimo la propria creatività. Per partecipare è
necessario scrivere a [email protected], evidenziando nell'oggetto il titolo del progetto
"Metropolitan Art" e indicando: nome, cognome, data di nascita, occupazione e numero di
telefono. È possibile iscriversi a uno o più workshop, con costi a scalare: prima iscrizione 40
euro (studenti 25 euro); seconda iscrizione 30 euro (studenti 20 euro); terza iscrizione 20 euro
(studenti 15 euro). A maggio, alcuni partecipanti ai workshop diventeranno i protagonisti di
un'azione performativa collettiva che si terrà alle Officine Caos di Torino (piazza Montale 18):
un vero e proprio spettacolo, dal titolo "Reaction", che costituirà la base per l'ultima fase del
progetto, in programma a giugno tra Rivoli e Torino.
ore 14:30
Rivoli (TO)
Piazza Mafalda di Savoia
"LOVE IS IN THE ART" ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI
La Fondazione Torino Musei festeggia San Valentino con l'arte. Nella giornata di domenica 14
febbraio tutte le coppie che si recheranno alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO potranno
entrare in museo pagando un solo biglietto anziché due. L'offerta non è valida per le mostre a
biglietteria separata: "Monet" alla GAM, "Fashion" a Palazzo Madama, "Il Drago e il Fiore
d'oro" al MAO. Ad accogliere i visitatori l'invito a condividere sui social dei musei il proprio
amore per l'arte con l'hashtag #loveisintheart. Inoltre, per chi desidera scoprire le opere d'arte
più romantiche, GAM, Palazzo Madama, MAO e Borgo Medievale propongono alle 16,30 dei
percorsi tematici in collezione (info e prenotazioni 011.5211788).
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
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Arte
CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA
"Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi
anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel
contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente
informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le
immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete,
ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno
mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata
fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri
manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione
("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo
da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In
mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento
proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una
rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono
esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di
Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città
e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e
riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati
rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da
macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su
appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com
fino al 16/02/2016
ore 19:00
Torino
Via San Tommaso 6
ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA
"Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario:
dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it
fino al 18/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Santarosa 1
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XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
fino al 19/02/2016
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
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CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
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Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
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Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
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Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
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Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
24 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
25 / 318
Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
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privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto da
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
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Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
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Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
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Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
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Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
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Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
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Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
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Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
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Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
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Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le46
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Lunedì 15 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA
"Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi
anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel
contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente
informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le
immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete,
ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno
mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata
fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri
manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione
("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo
da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In
mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento
proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una
rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono
esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di
Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città
e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e
riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati
rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da
macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su
appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com
fino al 16/02/2016
ore 19:00
Torino
Via San Tommaso 6
ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA
"Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario:
dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it
fino al 18/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Santarosa 1
TORINOSETTE | Arte
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Arte
XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
fino al 19/02/2016
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
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Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
59 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
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Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
68 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
TORINOSETTE | Arte
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privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto da
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
TORINOSETTE | Arte
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Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
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Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
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Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le90
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Martedì 16 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CARLO BUZZI DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA
"Affissioni", personale di Carlo Buzzi, a cura di Fabrizio Parachini. Carlo Buzzi fin dai primi
anni '90 utilizza gli strumenti propri della comunicazione pubblicitaria per creare interventi nel
contesto urbano pubblico. Progetta e realizza manifesti apparentemente e banalmente
informativi che vengono immessi in una vera e propria campagna di affissione. In realtà le
immagini che queste "opere" veicolano sono spesso associazioni verbo-visuali inconsuete,
ambivalenti, a volte anche concettualmente provocatorie oppure esibizioni più o meno
mascherate della propria corporeità. L'operazione viene sempre documentata
fotograficamente per rilevare, attraverso questo mezzo, la relazione con il contesto (altri
manifesti, ambiente) e con gli osservatori casuali. È inoltre prevista anche l'asportazione
("decollaggio") dei poster, in parte o integralmente e con eventuali elementi accessori, in modo
da poter realizzare dei "quadri", in edizione limitata come le fotografie, da esibire in galleria. In
mostra sono presenti opere dei diversi momenti dell'attività di Buzzi, compreso l'intervento
proposto nel 2015 attraverso il circuito delle maxi-affissioni milanesi e il cui soggetto era una
rilettura dell'urlo di Munch interpretato dall'artista stesso ("The Scream"); ma, soprattutto, sono
esposti gli esiti dell'operazione realizzata fra ottobre e novembre 2015 nel tessuto urbano di
Torino, in contemporanea con le tre fiere d'arte cittadine, di cui una metà affissi nel centro città
e l'altra nel quartiere Lingotto. I manifesti erano di tre tipologie diverse (80 per soggetto), e
riportavano i nomi altisonanti dei noti artisti, Van Gogh, Picasso e Mondrian associati
rispettivamente alle scarne immagini di una grattugia metallica, uno scopino WC e un pollo da
macelleria. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19, sabato su
appuntamento. Info: 011.19710514 - [email protected] - www.toningallery.com
ore 19:00
Torino
Via San Tommaso 6
MILO MONTELLI DI SKINNERBOOX DA PEPE FOTOGRAFIA
Decimo appuntamento del ciclo "secondo", a cura di Van Der e Pepe Fotografia. Come
sempre, "secondo" ospita progetti fotografici ed editoriali e li racconta attraverso la voce dei
loro autori. L'ospite di martedì 16 febbraio è Milo Montelli, fotografo e fondatore di
Skinnerboox, casa editrice indipendente nata nel 2014 la cui attività editoriale ha come focus
la fotografia contemporanea nelle sue molteplici declinazioni e forme. Una casa editrice
giovane ma con già all'attivo quattordici pubblicazioni tre delle quasi sono state selezionate nel
2015 tra i migliori libri fotografici dell'anno: "The first day of good weather" di Vittorio Mortarotti
è entrato nella top 10 di Tim Clark, "Die Deutsche Punkinvasion" di Alessandro Calabrese è
stato scelto da Erik Kessels per Photobookstore e dal blog parigino, trendsetter del settore,
Punto De Fuga mentre "Alphabet" di Ezio D'Agostino, un libri dedicato allo stato di
devastazoine in cui versa ancora oggi L'Aquila, è selezionato da Alejandro Cartagena e
segnalato su Photo-Eye. Info: www.vandergallery.com
ore 19:00
Torino
Via Santa Giulia 10/B
ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA
"Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario:
dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it
fino al 18/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Santarosa 1
TORINOSETTE | Arte
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Arte
XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
fino al 19/02/2016
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
100 / 318
Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
101 / 318
Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
102 / 318
Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
103 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
104 / 318
Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
105 / 318
Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
106 / 318
Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
107 / 318
Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
108 / 318
Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
109 / 318
Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
110 / 318
Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
111 / 318
Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
112 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
113 / 318
Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
114 / 318
Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
TORINOSETTE | Arte
/ 318
privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto115
da parte
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
TORINOSETTE | Arte
116 / 318
Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
117 / 318
Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
TORINOSETTE | Arte
118 / 318
Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
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Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
120 / 318
Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
122 / 318
Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
TORINOSETTE | Arte
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Mercoledì 17 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CHIARA NEPI A PALAZZO MADAMA
Incontro con la curatrice della mostra "Eccentrica Natura" Chiara Nepi, che proporrà un viaggio
virtuale all'interno della sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale dell'Università di
Firenze da cui provengono le opere presenti in mostra, illustrandone l'importanza anche
attuale, la loro particolarità e bellezza. La sezione di Botanica di Firenze è sede infatti del più
grande erbario italiano. Con i suoi 5 milioni di campioni di piante essiccate si colloca tra i primi
dieci erbari al mondo, con importanti raccolte che vanno dal XVI secolo fino ai giorni nostri.
L'Erbario è un fondamentale strumento di studio, incrementato ogni anno e consultato da
specialisti di tutto il mondo per le loro ricerche. Accanto a questa collezione, tuttavia, nella
sezione si conservano anche altri importanti reperti, più vicini al mondo dell'arte che a quello
scientifico, in quanto comprendono dipinti di nature morte e centinaia di modelli in cera, una
selezione dei quali è esposta in mostra a Palazzo Madama. I dipinti, tutti realizzati tra XVII e
XVIII secolo, raffigurano perlopiù frutti e ortaggi e sono opera soprattutto di Bartolomeo Bimbi,
ma anche di altri importanti pittori dell'epoca, come Filippo Napoletano e Bartolomeo Ligozzi.
Le cere costituiscono una collezione veramente unica al mondo e comprendono frutti e piante
in vaso a grandezza naturale, oltre a tavole didattiche su cui sono riprodotti esempi di
anatomia vegetale, processi fisiologici e patologici di alcune piante. Chiara Nepi - Laureata in
Scienze Agrarie presso l'Università di Firenze e Dottore di Dottore di Ricerca in Biosistematica
Vegetale, dal 1988 è Conservatore della Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale
dell'Università di Firenze. Singolarmente e in collaborazione con altri ricercatori si è occupata
della raffigurazione delle piante nell'arte, della loro identificazione e significato. Ha svolto e
svolge attività seminariali nell'ambito dei corsi di Museologia Naturalistica dell'Università di
Firenze e di quella di Siena. Insieme a Stefano Casiu è curatrice della mostra "Eccentrica
Natura" in corso fino all'11 aprile a Palazzo Madama di Torino.
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA
"Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario:
dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it
fino al 18/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Santarosa 1
TORINOSETTE | Arte
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Arte
XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
fino al 19/02/2016
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
141 / 318
Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
142 / 318
Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
143 / 318
Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
144 / 318
Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
145 / 318
Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
146 / 318
Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
147 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
148 / 318
Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
149 / 318
Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
150 / 318
Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
151 / 318
Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
152 / 318
Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
153 / 318
Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
154 / 318
Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
155 / 318
Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
156 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
157 / 318
Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
TORINOSETTE | Arte
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privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto159
da parte
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
TORINOSETTE | Arte
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Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
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Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
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Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
TORINOSETTE | Arte
172 / 318
Arte
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
173 / 318
Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
TORINOSETTE | Arte
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Giovedì 18 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ROSSANA CHIAPPORI ALLA GALLERIA D'ARTE LA TELACCIA BY MALINPENSA
"Quella luce fiabesca che incanta l'anima del bosco", personale di Rossana Chiappori. Orario:
dal lunedì al sabato 15-19. Chiuso i festivi. Info: 011.5628220 - 347.2257267 [email protected] - www.latelaccia.it
ore 15:00
Torino
Via Santarosa 1
"LA DINASTIA QING AVEVA UN CUORE CINESE?" AL MAO
Prosegue al MAO Museo d'Arte Orientale il ciclo di appuntamenti in occasione della mostra "Il
Drago e il Fiore d'Oro. Potere e magia nei Tappeti della Cina Imperiale", per addentrarsi nello
sfarzo e nella magnificenza della vita imperiale e per scoprire tradizioni meno note del 'Paese
di mezzo'. "La dinastia Qing aveva un cuore cinese? La storia del tappeto cinese: antiche
scoperte e nuove riscoperte", conferenza a cura di Monica De Togni, con il sostegno
dell'Istituto Confucio di Torino. Partendo dalla scoperta del tappeto di Pazyryk databile al V-IV
secolo a.C., che diede il via alla disciplina della "tappetologia", si parlerà poi dei primi manufatti
annodati nelle aree centro-asiatiche di influenza cinese, rinvenuti in primis dall'archeologo
britannico Sir Aurel Stein lungo le oasi dell'antica Via della Seta. A seguire, verranno
analizzate le nuove riscoperte compiute all'interno della Città Proibita che avvalorano nuove
teorie secondo cui i tappeti sono strumento di un linguaggio rituale antichissimo. Ingresso
gratuito fino esaurimento posti disponibili.
ore 18:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
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Arte
XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
fino al 19/02/2016
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
fino al 19/02/2016
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
TORINOSETTE | Arte
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
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Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
191 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
192 / 318
Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
193 / 318
Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
194 / 318
Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
195 / 318
Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
196 / 318
Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
197 / 318
Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
198 / 318
Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
199 / 318
Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
200 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
201 / 318
Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
202 / 318
Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
TORINOSETTE | Arte
/ 318
privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto203
da parte
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
TORINOSETTE | Arte
204 / 318
Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
205 / 318
Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
TORINOSETTE | Arte
206 / 318
Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
207 / 318
Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
208 / 318
Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
209 / 318
Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
210 / 318
Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORINOSETTE | Arte
211 / 318
Arte
YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY
"The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987,
vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani
ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere
all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante
risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci
urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su
di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un
affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle
stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta
identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle
matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led,
se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico.
"The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in
risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo
atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore
Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura
della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i
suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano
l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della
Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al
sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704
fino al 26/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
212 / 318
Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
213 / 318
Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
214 / 318
Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
215 / 318
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
216 / 318
Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
217 / 318
Arte
MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi
Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in
movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine
Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra
personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al
Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione
del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald
Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari
della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui
interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale,
nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di
sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra
i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu
certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è
bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che
esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il
nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange
Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol,
testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente
interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café
Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un
nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe
pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a
rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro
voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due
perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una
caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy
sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i
mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an
inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale
spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono
delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano"
anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public
Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente?
"Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor.
Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui
Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione
"Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un
ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si
accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al
cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11
alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 10/04/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 52
TORINOSETTE | Arte
218 / 318
Arte
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
219 / 318
Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
220 / 318
Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
221 / 318
Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
222 / 318
Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO
"Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al
Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei
putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in
passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva
monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia
diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con
funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana
che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da
collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni
tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e
piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando
poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini",
"Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo,
in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni,
Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo,
Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene
allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée
Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata
occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni
pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso
dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici,
finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato
realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso
di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il
dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia"
che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di
Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al
Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei
depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da
cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII,
forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e
domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra
con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18):
intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it
fino al 05/06/2016
ore 18:00
Torino
Via Po 55
TORINOSETTE | Arte
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Venerdì 19 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
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Arte
XHIXHA E MIRASHI ALL'ARCHIVIO DI STATO
"Azione e pensiero: Xhixha e Mirashi", a cura di Anselmo Villata, presidente dell'Istituto
Nazionale d'Arte Contemporanea. L'affascinante spazio espositivo concorre a mettere in piena
evidenza le sculture dei due giovani artisti originari dell'Albania, formatisi entrambi
all'Accademia delle Belle Arti di Brera. I due ora vivono e lavorano in Italia all'insegna di una
determinante ricerca espressiva e culturale. In questa occasione, il percorso espositivo unisce
le opere di Helidon Xhixha e Alfred Milot Mirashi, rispettivamente con l'installazione «Pillars of
light», in acciaio trattato e riflettente, e il bronzo «Attraverso il Mediterraneo», in una sorta di
racconto in cui «l'arte è azione, la creazione e la creatività sono approdi fondamentali..».
Approdi, quindi, di una visione caratterizzata dalla riflessione intorno alla società
contemporanea, al valore dei materiali utilizzati per esprimere il proprio pensiero e al rapporto
tra l'uomo e l'ambiente. Il clima dell'esperienza di Xhixha, nato a Durazzo nel 1970, si
configura con l'impiego dell'acciaio, modellato in modo da comporre rigorose forme
geometriche che s'inseriscono pienamente nello spazio atmosferico. E in mostra si possono
vedere «Waves of Light» e «Celestial path», sempre in acciaio come «Luce» e «Glaciers», che
rappresentano altrettanti documenti di una stagione che alla Biennale di Venezia ha suscitato
l'interesse del pubblico con «Iceberg»: la prima scultura galleggiante sul Canal Grande. Di
Mirashi, con studio a Firenze, s'incontrano la tecnica mista, tessuto e polistirolo, intitolata «Il
mio giocattolo» e l'installazione con sette chiavi e sette piatti «7 keys», che costituisce uno dei
lavori esposti all'Archivio di Stato insieme a «La Venere di Milot», realizzata in marmo e
alabastro, e «Angolo Mediterraneo» in ferro, resina e smalto nero. Mirashi costruisce opere
dove simboli, strutture, materia si fondono per definire quella personale narrazione che gli ha
permesso di essere inviato alla 6° Edizione della Biennale di Beijing in Cina, alla Biennale
Internazionale «Stemperando» a Torino e alla Biennale di Pechino di quest'anno. La rassegna
è accompagnata da un librocatalogo edito da «Verso l'Arte», con testo critico di Anselmo
Villata, introduzione di Melsi Labi, direttore del Museo Nazionale Storico dell'Albania a Tirana,
e apparati biografici e bibliografici. Orario: da lunedì a venerdì 10-18, sabato 16 e 30 gennaio e
13 febbraio 10-13. Ingresso libero. Info: www.azionepensiero.it
ore 17:00
Torino
Piazza Castello 209
"GALOLICIOUS" ALLA GALO ART GALLERY
"Galolicious", personale di Galo. Negli ultimi cinque anni Galo e la sua compagna Sacha si
sono occupati della galleria Galo Art Gallery, Galo è stato principalmente impegnato ad
organizzare mostre di artisti della scena street e della scena pop presentando artisti affermati
a livello mondiale ma anche giovani interessanti promesse dell'arte, con l'obiettivo principale di
aprire un nuovo tipo di galleria a Torino dove permettere agli interessati di poter direttamente
interagire con le esposizioni e le installazioni proposte dagli artisti. Nonostante questo grande
impegno Galo ha dipinto quasi ogni giorno continuando il suo percorso artistico esplorando
nuove tecniche e nuove composizioni grafiche. Per questa mostra Galo ha deciso di portare lo
spettatore in un viaggio caotico e colorato chiamato "Galolicious" dove si potranno ammirare le
ultime opere particolari per la loro pulizia del tratto e per gli sfondi dipinti ad acrilico con la
tecnica della spugnai nsieme ai lavori con come soggetto le tipiche donne Galo e altri lavori
pittorici piu classici. Si potrà ammirare in galleria una installazione site specific fatta da poster
stampati in bianco e nero che porteranno lo spettatore direttamente nel "caos ben organizzato"
tipico dell'arte di Galo Orario: martedì-sabato 11-19; domenica e lunedì 15-19). Anche su
appuntamento. Info: 011.7900074 - www.galoartgallery.it - [email protected]
ore 17:30
Torino
Via Saluzzo 11/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
CORRADO ALDERUCCI E BRENNO PESCI DA ATB ART GALLERY
"Archetipo", bipersonale di Corrado Alderucci e Brenno Pesci. Al vernissage organizzato dallo
chef Paolo Antonio Cancedda di Eartefood, verrà presentato il libro "Nella cucina di Sofia ci
siamo anche noi" di Sonia Etere, dietista e scrittrice Aquilana. La mostra è un percorso
attraverso le difficoltà quotidiane che possono portare alla depressione e all'abuso di cibo per
giungere alla riaffermazione di se stessi. Orario: da lunedì a venerdì 10,30-13,00 e
16,00-18,00; sabato e altri orari su appuntamento. Info: 333.3625949 - www.atbartgallery.com
- [email protected]
ore 18:30
Torino
Corso Verona 21
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
fino al 20/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
fino al 20/02/2016
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
fino al 20/02/2016
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un fatto ad arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
suggestivo per accogliere le ombre e le luci dei rilievi. Ha sviluppato una concezione dell'arte
intesa come riflessione,progettazione ed espressione totale: un tipo di creazione artistica che
prende forma dalla dimensione intima dell'artista e che tende ad esaltarne la soggettività,
utilizzando un tipo di riflessione analitica, che rinuncia ad ogni allusione esistenziale per
concentrarsi sul linguaggio artistico stesso: l'arte diventa unico oggetto e soggetto della
creazione e per questo indagata nei suoi fondamenti, abbandona le inclinazioni gestuali,
materiche e segniche per un'arte che rivolge l'attenzione verso l'analisi dei propri strumenti e
del proprio fare. E' in questo clima che l'artista dà vita alle sue prime Superfici in rilievo,
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manifestando chiaramente la sua propensione verso un fare artistico rigoroso, analitico,
costruttivo e progettuale. Come possiamo ben vedere dalle opere in mostra, l'artista non
riflette sugli elementi basilari della pittura ovvero la linea, il punto, la pennellata o il colore, ma
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
232 / 318
Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
233 / 318
Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
234 / 318
Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
235 / 318
Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
236 / 318
Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
237 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
238 / 318
Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
239 / 318
Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
240 / 318
Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
241 / 318
Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
242 / 318
Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
243 / 318
Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
244 / 318
Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
245 / 318
Arte
GRUGLIASCO - "PULCINELL'ARTE" A VILLA BORIGLIONE
"Pulcinell'arte - 50 opere dalla collezione di Emilio Gargioni", mostra a cura di Alfonso Cipolla.
Tutto nasce dall'amicizia con Lele Luzzati. Era il 1995, Emilio Gargioni, raffinatissimo
collezionista d'arte sui generis, vanta una strepitosa raccolta di "Rinoceronti" dipinti da artisti di
tutto il mondo. Luzzati, con un guizzo di sberleffo e di ironia, gliene disegna uno sormontato da
un Pulcinellino condottiero. È il germe di una nuova passione, anch'essa irrefrenabile.
Gargioni, con antenne da gallerista, inizia letteralmente a tallonare pittori famosi e giovani
talentuosi, chiedendo loro di reinterpretare la maschera partenopea a proprio estro, meglio se
in chiave grottesca. Ma una vera collezione per essere tale deve possedere una peculiarità
che la renda esclusiva. E così Gargioni ha imposto il formato dell'opera: tavolette
rigorosamente di 20 centimetri per 25. In vent'anni ha raggiunto l'incredibile numero di
cinquecentocinquanta opere, per dar vita a una fantasmagorica quanto inimmaginabile galleria
pulcinellesca. La mostra allestita a Villa Boriglione non è un estratto della raccolta, un fior da
fiore, ma raggruppa invece cinquanta opere hors collection, i fuori formato dipinti da quegli
artisti per cui quei 20 x 25 risultavano troppo stretti e limitanti. Tra i quadri presenti i "pezzi da
90" non mancano, come ad esempio il Pulcinella di Milton Glaser, considerato il graphic
designer più importante al mondo, oggi ottantaseienne: è l'inventore del celeberrimo marchio "I
love New York", quello col cuoricino. E poi c'è una tela carnevalesca di Enrico Robusti, un
delizioso quadro di Normanno Soscia, con Pulcinella e il gioco delle tre carte, e ancora due
opere di Alessandro Kokocinski, cui recentemente la Fondazione Roma Museo - Palazzo
Cipolla ha dedicato una grande esposizione dal titolo: "Kokocinski: la vita e la maschera: dal
Pulcinella al Clown". In mostra lavori di: Camilla Ancilotto, Roberta Angeletti, Franco Balan,
Helga Bansch, Marco Barucci, Elena Brandi, Haider Bucar, Roberto Catani, Michail
Chemiakin, Giuliano Costa, Marta Czok, David Dalla Venezia, Michele D'Agostino, Paolo
D'Altan, Alexander Daniloff, Riccardo Foletti, Saverio Galdo, Gargoyle, Armeen Gasparian,
Milton Glaser, Alessandro Kokocinski, Walter Mac Mazzieri, Francesco Masci, Mibramig,
Roger Olmos, Daria Palotti, Giancarla Parisi, Valeria Petrone, Lila Prapp, Giorgio Ramella,
Fabrizio Riccardi, Enrico Robusti, Michelangelo Rossino, Ber Rudolf, Kinga Rofusz, Massimo
Sardi, Antonio Sciacca, Ettore Sobrero, Normanno Soscia, Stefanin, Yurkovich. Orario: dal
martedì alla domenica dalle 16 alle 19; lunedì chiuso. Info: 360.457237
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Grugliasco (TO)
Via Lanza 31
TORINOSETTE | Arte
246 / 318
Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
247 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
248 / 318
Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
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privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto250
da parte
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
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Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
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Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
257 / 318
Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORINOSETTE | Arte
258 / 318
Arte
YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY
"The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987,
vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani
ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere
all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante
risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci
urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su
di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un
affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle
stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta
identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle
matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led,
se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico.
"The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in
risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo
atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore
Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura
della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i
suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano
l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della
Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al
sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704
fino al 26/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
259 / 318
Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
260 / 318
Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
261 / 318
Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
263 / 318
Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
264 / 318
Arte
MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi
Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in
movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine
Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra
personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al
Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione
del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald
Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari
della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui
interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale,
nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di
sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra
i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu
certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è
bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che
esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il
nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange
Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol,
testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente
interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café
Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un
nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe
pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a
rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro
voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due
perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una
caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy
sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i
mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an
inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale
spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono
delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano"
anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public
Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente?
"Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor.
Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui
Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione
"Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un
ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si
accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al
cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11
alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 10/04/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 52
TORINOSETTE | Arte
265 / 318
Arte
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO
"Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al
Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei
putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in
passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva
monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia
diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con
funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana
che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da
collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni
tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e
piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando
poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini",
"Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo,
in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni,
Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo,
Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene
allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée
Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata
occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni
pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso
dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici,
finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato
realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso
di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il
dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia"
che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di
Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al
Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei
depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da
cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII,
forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e
domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra
con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18):
intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it
fino al 05/06/2016
ore 18:00
Torino
Via Po 55
TORINOSETTE | Arte
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo percorso espositivo
che apre al pubblico il 16 dicembre. Il progetto, espressione della capacità dei due enti di fare
sistema, nasce dalle esigenze incrociate di Palazzo Barolo di arredare le sale del percorso di
visita, e di Palazzo Madama di rendere disponibili al pubblico importanti arredi finora non
visibili che, inserite nei nuovi ambienti, permettono inediti "racconti". Palazzo Barolo ha
recentemente concluso il restauro di alcune sale del primo piano e offre al pubblico un nuovo
percorso espositivo che approfondisce la storia della famiglia Falletti attraverso gli
appartamenti in cui ha vissuto. L'arredo originale di Palazzo Barolo è andato in gran parte
perduto, ma l'articolata storia del Palazzo consente di inserire perfettamente le opere di
Palazzo Madama nel nuovo percorso di visita, evocando il gusto delle dimore aristocratiche tra
Sette e Ottocento. Per la prima volta, grazie a questo accordo, una parte significativa degli
arredi carloalbertini provenienti dal Castello di Pollenzo, acquistati nel 1988 dalla Cassa di
Risparmio di Torino per il Museo Civico d'Arte Antica, potranno essere ammirati da tutti.
Orario: da martedi a venerdì 10.00-12.30 e 15.00-17.30; sabato 15.00-17.30; domenica
15.00-18.30. Chiuso 1 gennaio, 24 dicembre, 25 dicembre, 26 dicembre, 31 dicembre, Pasqua
e Pasquetta. Ingresso: intero euro 4; ridotto euro 2.50; gratuito con Abbonamento Musei
Torino Piemonte. Info: 011.2636111 - www.palazzobarolo.it
fino al 30/06/2016
ore 10:00
Torino
Via delle Orfane 7
MANIFESTI CINEMATOGRAFICI CUBANI AL MUSEO DEL CINEMA
"Hecho en Cuba. Il cinema nella grafica cubana. Manifesti dalla collezione Bardellotto". La più
ampia e comprensiva mostra mai realizzata di manifesti cinematografici cubani, a cura di
Luigino Bardellotto, con la collaborazione di Nicoletta Pacini e Tamara Sillo (Museo Nazionale
del Cinema) e Ivo Boscariol, Patrizio De Mattio e Francesca Zanutto (Centro Studi Cartel
Cubano). Oltre 200 i pezzi in mostra, alcuni dei quali unici e mai esposti prima in Europa, che
raccontano la storia della grafica cinematografica cubana dal 1959 fino ai nostri giorni. L'arte
grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge
la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e
dell'invenzione grafica, fu la rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti, la cartellonistica
mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la rivoluzione i manifesti non
hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e proprie
opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata
dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà
di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di
coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica
popolare. Con la costituzione de l'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria
Cinematográficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare
con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo,
poiché Fidel Castro puntava sul cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per
arrivare al popolo. La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la
quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i
numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra
casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa
grafica, incomincia a documentarsi e prendere coscienza di quello che sta dietro la
realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel
loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto
e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della
sua collezione. Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del
Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel
suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
TORINOSETTE | Arte
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Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le
suggestioni
di una via de L'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica
cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara. La mostra, organizzata per aree tematiche,
Arte
LA "QUADRERIA DI SAN PAOLO" ALL'EDUCATORIO DUCHESSA ISABELLA
Da venerdì 30 gennaio 2016, presso l'Educatorio "Duchessa Isabella" della Compagnia di San
Paolo sarà possibile ammirare il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo commissionato
nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della
Compagnia. Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco
piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san
Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla
scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi
Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per
l'Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono
tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo
Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un'opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi
perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo
confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla
base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell'antico
Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell'isolato
della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d'altare tardomanierista raffigurante la
Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era
commentato da un'iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla
conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività
della Compagnia. Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà
con un allestimento che mirava a evidenziare l'importanza delle famiglie committenti delle
opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura
dell'Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell'Arcivescovado di Torino. Nei decenni
successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa
Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza
San Carlo e di via Monte di Pietà. Il ciclo dell'Oratorio fornisce un'eccezionale panoramica sui
protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della
Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni,
come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo
Reale al Palazzo di Città, alla Reggia di Venaria. Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa
Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della
Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale. Grazie a questo intervento,
le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da
un'équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell'arte, che hanno potuto raccogliere
dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in
un volume edito da Allemandi. A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati
esposti nella Cappella di Sant'Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato
alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì 30 gennaio essi sono fruibili presso
l'Educatorio "Duchessa Isabella", l'edificio dell'Ente Opere Pie di San Paolo dedicato
all'educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell'ingegnere Giuseppe Davicini
(1851-1892). Per garantire ai visitatori la migliore visione delle opere, sarà possibile ammirare
il ciclo pittorico solo su prenotazione. Le visite sono da prenotare telefonando al numero
011.5629708 o tramite email all'indirizzo [email protected]. Per
prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere all'indirizzo email: [email protected]
fino al 31/12/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Bernini 5
Sabato 20 Febbraio 2016
TORINOSETTE | Arte
273 / 318
Arte
"...AND THE WINNER IS..." DA NOPX
"...and the winner is...", collettiva dedicata ai progetti vincitori della 3° edizione del Concorso
Internazionale del Libro d'Artista che NOPX bandisce ogni due anni. L'edizione 2015 ha visto
la partecipazione di tantissimi progetti, inviati da artisti residenti in ogni parte del mondo, dal
Giappone, alla Finlandia, passando per la Romania, la Russia, la Spagna, la Germania e,
naturalmente, l'Italia: libri fotografici, libri oggetto, pop-up, libri scultura; gli autori hanno
spaziato tra i linguaggi più diversi, proponendo visioni nuove ed originali. La giuria, composta
da Roberto Maria Clemente, fondatore dell'agenzia Bellissimo, Gigliola Foschi, curatrice,
critica e docente di fotografia, Roberto Padovano, manager delle Officine Poligrafiche di
Torino, e dall'artista Sergio Zavattieri, ha decretato la vittoria di Mihai Barabancea e del suo
libro fotografico "Overriding Sequence"; presente in mostra anche la selezione degli altri
vincitori. Autori: Silvia Argilli, Julia Borissova, Lorenzo Casali, Alessandro Fabbris, Fuji
Yoshikatsu, Libri finti clandestini (Abel Costantino e Giulia Nocerino), Sara Palmieri, Ximena
Perez Grobet, Salvatore Ricci, il duo Alessandro Sau & Enrico Piras, Alice Schiavone, Maki
Shimizu, Dario Zeruto, Simona Paladino, Irene Pessino, Arianna Sanesi, Raniero Bittante,
Imrich Veber, Rossana Bossù, Eugenio Pacchioli, Barbara Lachi con Ayumi Makita. Orario: da
martedì a venerdi dalle 15.30 alle 18.30 o su appuntamento. Info: 328.7055257 - [email protected]
- www.nopx.it
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
"ORIZZONTI DIVERSI" DA BARRIERA ARTE IN TO
"Orizzonti Diversi - per un futuro dell'arte", mostra organizzata in collaborazione con Fermata
d'Autobus, Mad Pride, Rizomi, UniCredit Group, collezionisti privati ed esperti del settore e
curata da Ivana Mulatero e Francesco Poli. L'intento di questo progetto, inedito e originale, è
quello di dare dignità artistica a tutti quegli artisti che si muovono al di fuori del tradizionale
mondo dell'arte, siano essi disabili psichici, fisici, outsider o marginali in senso lato. La nostra
ambizione è quella di fornire una prima occasione di racconto per le tante realtà operanti da
tempo sul territorio in questo ambito, esponendo le opere degli autori attivi nelle loro strutture
di cura. Opere accomunate dall'essere prodotte al di fuori dei contesti omologati: arte brut,
irregolare, eccentrica. Accanto a queste saranno visibili le pregevoli opere della collezione art
outsider dell'UniCredit Group e quelle di importanti collezionisti. Le opere saranno poi raccolte
in un catalogo realizzato da Prinp Editoria d'Arte 2.0. Una rassegna, dunque, basata sul
recupero di un'ampiezza maggiore di orizzonte culturale per far germogliare la
consapevolezza su una diversa qualità di creazione. Al progetto è legata la campagna di
crowdfunding sul portale Innamorati della Cultura, per approfondire il concept della mostra e
del progetto ad essa legato. I soldi raccolti tramite le donazioni verranno utilizzati, in parte per
sostenere i costi organizzativi della mostra, in parte devoluti in beneficenza per supportare le
attività di Mad Pride e Fermata d'Autobus. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19-00. Info:
[email protected] - 328.6094581
ore 16:00
Torino
Via Crescentino 25
TORINOSETTE | Arte
274 / 318
Arte
ALEX OGNIANOFF E I SUOI ALLIEVI ALLA GALLERIA20
Mostra Cedas riservata ad Alex Ognianoff, che espone due delle sue opere, e ai suoi allievi:
Ugo Anselma, Giulio Benedetti, Saverio Cappiello, Adriano Franco, Giulia Gueli, Giusy
Iacoviello, Yulia A. Korneva, Walter Maggiora, Laura Rodino, Eliana Saglietto e Laura Luigia
Torta. Ognuno degli undici allievi propone 4-5 opere, con tematiche e tecniche libere ma con
significato omogeneo. Una carrellata di quadri nei quali risaltano la ricerca espressiva e
un'aura surreale e metafisica. Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19. Info:
011.3724087
ore 17:30
Torino
Corso Casale 85
GIANLUCA PIACCIONE ALLA GALLERIA UNIQUE
"Contaminazioni spazialiste", selezione di opere di Gianluca Piaccione. Si pensa sempre alla
razionalità come nemica dell'arte, ma Piaccione è riuscito a conciliare queste due tendenze
che a prima vista appaiono conflittuali. Ottenuto un diploma tecnico, comincia a sfruttare le sue
conoscenze per dare il via ad una forma di arte tecnologica ma piena di. Nulla d'istintivo o
gestuale, nessun taglio piega o volume è casuale ma tutto riconducibile ad un preciso sistema
complesso ed elaborato di tagli e pieghe, che nel maggior dei casi non vogliono rappresentare
nulla che non sia semplicemente pura forma geometrica lineare e ripetitiva. In molte opere
parte vitale diventa il retro della tela che tagliata e risvoltata sulla parte anteriore, non viene più
limitata alla sua non funzione nella realizzazione dell'opera, ma diviene parte attiva ed
essenziale della stessa. La ricerca costante di Piaccione sta nell'estrapolare dalla tela; che
altro non è che una superficie piatta, gelida e priva di forme, dei modelli tridimensionali che
disintegrino la planarità invadendo lo spazio antistante la superficie stessa, creando effetti
ottici nel far apparire la superficie riflettente e cangiante grazie ad un gioco d'inclinazioni
geometriche creando un oggetto tra gli oggetti e spazio saturato tra molti altri, progetto che
mima senza stravolgere l'ottimale preparazione della struttura. Il colore a volte è un surplus,
perchè non è parte ne necessaria ne essenziale, al massimo evidenzia o talvolta sminuisce le
forme date dal particolare rapporto della dimensione spaziale e quella temporale. L'artista ogni
volta che inizia un progetto già prestabilito nella sua mente, spesso accade che la forma finale
non sia portata a compimento perchè guardando e toccando la tela, i tagli e le pieghe
inizialmente ideati , è la tela stessa a suggerirgli cosa potrà diventare, quale forma assumere
per poi ricambiare nuovamente trasmettendogli sensazioni visive e tattili in funzione delle
forme assunte, figurative o astratte che siano. L'importante, e cosa essenziale, è occupare lo
spazio. Ad instradare Piaccione su questo sentiero è stata l'enorme passione per l'arte
contemporanea che lo ha portato ad iniziare a collezionare tanti artisti per il solo puro piacere
estetico, ed alcune filosofie giapponesi: Aikydo (arte marziale la cui filosofia porta l'uomo ad
armonizzarsi con le forze dell'universo senza mai scontrarsi ) ed il Kirigami (kiri=tagliare;
gami=carta) e l' Origami (ori=pieghe; gami=carta). Inizia tutto da un piccolo progetto su un
foglio quadrettato, su modulo base al quale si aggiungono pieghe e tagli arrivando a realizzare
un complesso studio di forme in piccola scala. Nelle composizioni domina sempre un senso di
equilibrio, movimento e staticità , emergono strutture compositive piramidali , spesso una o più
di una, ma ripetuta più volte fino a creare un complesso insieme strutturale, avente più livelli
ed altezze;oppure tele tagliate, piegate e pressate. Inizialmente guardando le tele può capitare
di percepire un senso di caos, creato dal movimento dell'osservatore stesso, in quanto
spostandosi crea più angolazioni visive diverse e quindi prospettive diverse che variano con
l'incidenza della luce sulla tela, producendo sempre ombre e tagli di luce diversi in base
all'angolazione della fonte luminosa. La gamma di colori è limitata a colori metallici o primari,
usati puri o con poche sfumature, toni accesi affiancati a toni spenti che danno vita a tagli netti.
Le tele sono prive di espressività , dominano linee ascendenti e discendenti, parallele e
perpendicolari. L'oggettività di Gianluca Piaccione viene trasmessa all'opera d'arte, che
diviene documento del nostro tempo per il suo valore ideale di realtà, in grado di confrontarsi
peraltro costantemente con quanto, alla realtà appartiene, sia che creato dalla natura o che
dall'uomo nell'intenzione di inserire nella comunità degli elementi distintivi, riconoscibili e
riconducibili allo stesso artista che li vive nel quotidiano, distanziandosi dalla solita tradizionale
opera a parete ma riconducibile ad un ibrido tra installazione-scultura-quadro; quindi non un
TORINOSETTE | Arte
elemento da far maturare nella realtà passivamente triviale e quotidiana, ma un 275
fatto /ad318
arte.
L'artista esprime con un rigore massimo ed una riconoscibilità incontestabile una poetica
raffinatissima che trasforma la monocromia perfetta delle sue opere in uno scenario
Arte
"EARTHRISE" AL PAV
"Earthrise. Visioni pre-ecologiche nell'arte italiana (1967-73)", collettiva a cura di Marco
Scotini, comprendente opere di 9999, Gianfranco Baruchello, Ugo La Pietra e Piero Gilardi.
Con la nuova mostra il PAV intende approfondire la propria indagine sulla genealogia del
rapporto tra pratiche artistiche, mutazione sociale e produzione dell'ambiente, presentando un
insieme di ricerche pionieristiche condotte in Italia negli anni cruciali attorno al '68. Un
Sessantotto che non è solo quello della rivolta del movimento studentesco e dei lavoratori ma
anche quello della celebre foto scattata da William Anders il 24 dicembre di quel fatidico anno.
Una foto meglio nota come "Earthrise" appunto, da cui prende il titolo l'esposizione, e dove la
Terra - isolata nello spazio cosmico - appare per la prima volta vista dalla Luna. In aggiunta
alla presenza degli artisti nel corso dell'opening della mostra, nella cornice di Artissima 2015,
sabato 7 novembre, alle ore 12.30, presso il Meeting Point si terrà l'incontro "Genealogia e
pedagogia delle arti ecologiche". Nel corso dell'incontro, promosso dal Network ZonArte (F.
Barbaro, O. Brombin, M. Petriccione, A. Pironti, P. Zanini) interverranno Piero Gilardi (artista,
fondatore PAV - Parco Arte Vivente), Ugo La Pietra (artista ), Gianni Pettena (artista e critico)
e Marco Scotini (critico d'arte e curatore indipendente, direttore Dipartimento Arti Visive e Studi
Curatoriali NABA Nuova Accademia di Belle Arti). Orario: venerdì 15-18; sabato e domenica
12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei,
Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 www.parcoartevivente.it
fino al 21/02/2016
ore 17:30
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"JUSEPE DE RIBERA E LA PITTURA A NAPOLI" A PALAZZO MADAMA
A cavallo delle vacanze natalizie, Palazzo Madama propone una mostra-dossier dedicata alla
pittura napoletana del primo Seicento, frutto di uno scambio di opere con Palazzo Zevallos
Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli. A Torino saranno visibili tre quadri
provenienti da Palazzo Zevallos, che costruiscono il fulcro della mostra: si tratta
dell'«Adorazione dei Magi» del Maestro degli Annunci ai pastori (1635 circa), di «Tobia che
ridona la vista al padre» di Hendrick de Somer (1635 circa) e del «San Giorgio» di Francesco
Guarino (1645-1650 circa). I tre dipinti sono parte di un percorso di visita che mira a
presentare il lavoro degli allievi di Jusepe de Ribera - noto anche come Spagnoletto -, una
delle figure più influenti del panorama artistico europeo del XVII secolo, tra i maggiori
esponenti del caravaggismo. Accanto ai lavori dei suoi allievi, nelle sale di Palazzo Madama
trova posto anche un'opera dello stesso Ribera, il «Cristo flagellato» della Galleria Sabauda di
Torino, dipinto tra il secondo e il terzo decennio del Seicento. Tra i componenti della cerchia
del maestro ispano-napoletano c'era anche Giovanni Ricca, che con la sua «Santa Caterina
d'Alessandria» costituisce l'altro punto focale della mostra. La tela, realizzata intorno al 1635 e
acquistata per Palazzo Madama nel 2006 dalla collezione di Giulio Einaudi, è stata attribuita
negli anni a diversi autori della scuola napoletana e in particolare a Bartolomeo Passante. Uno
studio condotto recentemente da Giuseppe Porzio dell'Università di Napoli ha consentito di
fugare ogni dubbio, attribuendo l'opera a Ricca. Il pubblico avrà modo di confrontare la «Santa
Caterina» con altri lavori dell'artista, come la pala con «Sant'Elisabetta di Ungheria e Santa
Francesca Romana» del 1634 (Firenze, collezione privata) e con la «Giuditta con la testa di
Oloferne» (1635-1640 circa), proveniente dal Museo Diocesano di Salerno. Completano
l'esposizione un'altra opera di Hendrick de Somer, «Mosé» (1638 circa) e il dipinto
«Adorazione dei pastori» (1635-1640 circa) di Matthias Stomer, facente parte della collezione
permanente del museo. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno
di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8,
gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese,
non festivo, ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it. Prorogata
fino al 21 febbraio.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
277 / 318
Arte
STEFANIA ZORZI ALLO SPAZIO MOUV
"Hyle", personale di Stefania Zorzi. Tutto il percorso artistico di Stefania Zorzi è fedelmente
connesso all'indiscutibile concetto del rapporto fra fotografia e materia; ciò mette in risalto la
tesi di Stefania sull'impossibilità del poter considerare qualsivoglia poetica fuori dal contesto
del rapporto uomo-natura. Ogni foto dell'artista, pur se realizzata con un semplice scatto, è
innanzitutto la sintesi di un processo performativo che racchiude un'idea meticolosamente
sviluppata attraverso fasi le quali, sebbene invisibili, si fanno apertamente intuire lasciando
chiare tracce di sé. Non è un caso che tutte le opere esposte in questa mostra siano
frammenti di "serie" realizzate in un arco di tempo che racchiude interamente il suo lavoro;
lavoro che si aggrappa al concetto di materia per tramite di un'intima vocazione, propria
all'artista, che infine, liberatoriamente, si immerge nella materia totalmente, per generare una
vera e propria mutazione del sé. L'opera di Stefania Zorzi si appella però alla materia anche
per rivendicare l'appartenenza della fotografia all'universo oggettuale, al pari di moltissime
altre opere d'arte legate a modalità espressive più arcaiche o, semplicemente, più classiche. Il
contatto con la materia avviene mediante un vero e proprio rito iniziatico che innesca il
processo di identificazione con la stessa e con gli archetipi della nostra cultura, sino a creare
un "unicum" attraverso le fasi di una suggestiva metamorfosi. Il lavoro di Stefania è avvincente
e convincente perché, pur motivato da istanze concettuali, non rifugge il bello, anzi lo cerca o,
ancora meglio, lo crea; è coinvolgente ed emozionante perché si sente dentro la presenza di
un'artista per la quale la distanza fra arte e vita è oramai ridotta a zero. (Franco Migliaccio).
Stefania Zorzi nasce nel 1985 a Gavardo (BS). Vive a Vobarno (BS). Consegue il Diploma
Triennale in Pittura e un Diploma specialistico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti
L.A.B.A di Brescia (2010). Tra il 2008 e il 2009 frequenta, tramite il progetto Erasmus, la
Facultad de Bellas Artes di Cuenca (Spagna). Dal 2014 collabora con lo studio fotografico
Studio Rainbow (BS). La sua attività espositiva, a livello nazionale ed internazionale, inizia nel
2008 e comprende mostre collettive, personali e workshop. Nel 2012 pubblica il libro "Un
sassolino con un cuore di pomodoro" edito Maledizioni ed espone la sua prima personale alla
Galleria Mimesis (Calvisano, BS ). La sua ricerca artistica viene espressa attraverso vari
mezzi che vanno dall'installazione al video, passando per la poesia e prediligendo la
fotografia. Il filo conduttore è il materiale vivo, il corpo, la continua costruzione e, allo stesso
tempo, l'inarrestabile consumarsi, che s'intreccia con l'attenzione alla memoria, all'identità e al
tentativo d'imprire qualcosa come segno di un passaggio. Le opere sono finestre, scatole da
aprire sul mondo interiore dell'artista che rispecchiano il vissuto contemporaneo spingendo il
proprio essere verso una trasformazione e riedificazione. Orario: dal martedì al venerdì 17-24;
sabato e domenica 10-24. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 011.6693880
fino al 21/02/2016
ore 18:30
Torino
Via Silvio Pellico 3
NOVALESA - "UNA DINASTIA EUROPEA MILLENARIA" ALLA CASA DEGLI AFFRESCHI
"Una dinastia europea millenaria. La Reale Casa di Savoia": 44 ritratti storici da Umberto
Biancamano a Vittorio Emanuele, Principe di Napoli. Orario: sabato e domenica dalle 14 alle
17.30, in settimana su prenotazione: 320.6347337
fino al 21/02/2016
ore 09:30
Novalesa (TO)
Via Maestra
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GRUGLIASCO - "PENSIERO LIBERO" AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU
"Pensiero Libero", collettiva degli artisti emergenti Claudia Chiatellino, Massimo Villarboito e
Ylenia Viola. Claudia Chiatellino è un'artista che si occupa di fotografia, pittura, video e post
production. Nasce nel 1988 in provincia di Torino, fin dai primi anni ha mostrato una dote nel
campo artistico e nel 2002 frequenta l'istituto d'arte A.Passoni diplomandosi in pittura e
restauro delle opere pittoriche. Nel 2007 si trasferisce a Milano per frequentare il corso di Arti
Multimediali e Media Design alla Nuova Accademia di Belle Arti. Poco prima della laurea, nel
2011, inizia l'attuale impiego come Graphic Designer in un'importante azienda che si occupa di
televisione per bambini e teen agers. Massimo Villarboito - MAX'xx nasce a Torino nel 1962.
Nel 1988 si laurea in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Torino. Nel 1993 si
trasferisce a Madrid dove inizia a dipingere e a produrre collage e lampade all'insegna del
riciclaggio. Nel 2004 si trasferisce in Germania dove matura uno stile che riprende i temi
grafico/pubblicitari dei prodotti commerciali di uso comune già trattati dalla Pop Art. Con una
vecchia pressa per rilegare libri comprime oggetti di alluminio, mentre altri li ricopre di resina.
Nel 2014, dopo un ventennio trascorso all'estero dove crea ed espone a Madrid e a Monaco di
Baviera, ritorna a Torino e per la prima volta decide di esporre a Paratissima. Ylenia Viola è
una fotografa torinese che ha esibito i suoi lavori in tutta Italia. La sua passione per la
fotografia è legata al processo di prendere inspirazione dalla realtà e trasportarla nella sua
immaginazione processando digitalmente le foto per aggiungere filtri che resituiscano una
visione personale. Recentemente ha esposto a Milano e Firenze per un evento organizzato da
Vogue Italia e a Paratissima a Torino. La mostra è visitabile negli orari di apertura del centro
commerciale. "Pensiero Libero" non si esaurisce in una mera esposizione, ma si inserisce in
un progetto più ampio che rende il visitatore parte attiva dell'opera stessa. Ogni settimana
infatti, l'associazione On Design Art Society invierà dei fotografi a immortalare i visitatori della
galleria con delle polaroid che andranno a costruire un'unica opera che verrà esposta a
completamento e a conclusione dell'iniziativa proprio a Le Gru. "Pensiero Libero" diventerà
così un progetto di "social art", di arte condivisa.
fino al 21/02/2016
ore 10:00
Grugliasco (TO)
Via Crea 10
MARCELO LARROSA E JUDITH BRITEZ DA MARTINARTE
"Constructivo-Madì", mostra degli artisti uruguaiani Marcelo Larrosa e Judith Britez. "...come
alcuni minerali prendono forma e colore dalla pressione e dal contesto nel quale si sviluppano,
così queste opere portano in Italia alcune delle idee e delle correnti presenti nell'arte del
Sudamérica... Questa arte prende ispirazione dalla roccaforte europea e si sviluppa
progressivamente prendendo lo stile di quelle terre del Sud nutrite da immigrati provenienti da
molte parti del mondo, specialmente dall'Italia..." Orario: lunedì 15,30-19,30; martedì,
mercoledì, giovedì e venerdì 10-12,30 e 15,30-19,30. Info: 011.3433756 - 335.360545 [email protected]
fino al 23/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso Siracusa 24/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"RITORNI" AL COLLEGIO SAN GIUSEPPE
"Ritorni", variazioni sul tema di trentun artisti contemporanei, a cura di Alfredo Centra,
Francesco De Caria, Donatella Taverna. In mostra lavori di S.Albano, S.al Halaki, A.Alloati,
E.Arancio, M.Becchis, S.Borelli, L.Caprioglio, L.Caravella, F.Cigheri, G.Colmo, M.Costantino,
I.Cottino, X.de Maistre, R.De Marchi, M.Dessì, F.Eandi, E.Gabanino, M.Ghiotti, E.Gili,
M.Gramaglia, R.Igne, O.Mazzonis, E.Monaco, V.Oliva, A.M.Palumbo, C.Parsani Motti,
L.Porporato, S.Satragni, F.Tosalli, E.Viarengo Miniotti, D.Zenari. Orario: 10.30-12.00 e
16.00-18.30.
fino al 24/02/2016
ore 17:30
Torino
Via San Francesco da Paola 23
CASTELLAMONTE - "ESPRESSO AND CAPPUCCINO CUP" AL CANTIERE DELLE ARTI
"Espresso and Cappuccino Cups", progetto ideato da Sandra Baruzzi, a cura di Rolando
Giovannini. Girando per il mondo in aeroporti, stazioni, piccole e grandi Città, spesso si
leggono queste due parole chiave di sicura origine italiana, Espresso e Cappuccino. Si è quasi
certi di poter bere e gustare una bevanda, un cibo di tradizione del nostro Paese. Talvolta non
è chiaro a tutti che entrambi i termini così composti provengono dall'Italia, mentre è molto
chiaro che il "caffè espresso" -ideato a Torino e Milano (brevetto macchina per produrlo di
Angelo Moriondo 1884, perfezionata da Luigi Bezzera, Milano 1901)- è concentratissimo in
fondo alla tazzina con il manico e che il "cappuccino", - diffusosi negli Anni Trenta - fatto di
caffè con latte e ricca schiuma talvolta decorata, è servito in una tazza più grande con manico.
Il materiale classico è la ceramica in tutte le tipologie, dalla tradizionale maiolica o terraglia alla
porcellana. Inoltre nella cultura italiana, si gira alla ricerca del caffè migliore o ci si affida ad un
locale sperimentato, sicuro nella qualità. Il buon caffè e il buon cappuccino dipendono dalla
qualità della miscela, dalla quantità usata per farlo e dalla "macchina" con cui lo si prepara.
Insomma, un vera e propria regola che deve dare benessere, soddisfazione. La mostra, colma
di riferimenti culturali differenti, si pone l'obiettivo di vedere come architetti, artisti, ceramisti,
designers e scultori italiani e stranieri interpretino questo oggetto, non troppo antico e
certamente funzionale. Cinquantuno gli artisti invitati, italiani e stranieri (20), provenienti da
Argentina, Cina, Corea del Sud, Giappone, Francia, India, Irlanda del Nord, Olanda, Messico,
Singapore, Slovenia, USA. Si vedranno delle sensibilità formali diverse, espressioni di
poetiche contemporanee, materie ceramiche preziose, superfici e decorazioni sensibili e
raffinate. Il tutto in un oggetto piccolo, che sta in una mano, raccolto, ideato per trattenere il
calore intenso per pochi secondi. Orario venerdì e sabato dalle 16,00 alle 19,00. Info:
340.3755732 - [email protected]
fino al 25/02/2016
ore 16:00
Castellamonte (TO)
Via Educ 40
DANIELA BOZZETTO ALLA CAVALLERIZZA REALE
La visual artist Daniela Bozzetto propone la sua ultima installazione intitolata "Ephemera 2.0"
sotto il porticato storico della Cavallerizza Reale. Formatasi all'Accademia Albertina, ha
realizzato per questa occasione un'opera utilizzando frammenti di nylon, sacchetti bianchi,
involucri, che si muovono lievi e sospesi nello spazio atmosferico, con un effetto di suggestiva
e sottile poesia. Il progetto della Bozzetto è inserito in Alone-Luci d'Artista in Ombra, a cura di
Barbara Fragogna.
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Verdi 9
TORINOSETTE | Arte
280 / 318
Arte
ENRICO PAULUCCI AL LICEO D'AZEGLIO
Levi, Einaudi, Pavese e non solo: sui banchi del liceo Massimo D'Azeglio si sono formate
decine di personalità della cultura, della scienza e della politica. L'arte non fa eccezione, come
dimostra la presenza tra gli ex allievi dell'istituto di Enrico Paulucci, esponente di spicco della
pittura italiana del Novecento. Nativo di Genova, Paulucci si trasferì adolescente con la
famiglia a Torino, frequentando il D'Azeglio dal 1915 al 1920, per poi laurearsi in economia e
legge. Fin dagli anni del liceo mostrò un interesse per la pittura, che sviluppò negli anni
successivi, venendo a contatto con quelli che sarebbero diventati i suoi compagni nel gruppo
dei Sei di Torino. La mostra intende celebrare il passato da studente di Paulucci, con dieci
disegni realizzati tra il 1932 e il 1960, tra i quali spiccano il ritratto di Ezra Pound a Rapallo
(1938) e «Ragazza con fiori nei capelli» (1948). L'esposizione, è curata da Giorgio Brandone e
Antonio Pugliese e realizzata con il contributo dell'Archivio Paulucci. L'introduzione del
catalogo è firmata da Guido Curto, ex insegnante di storia dell'arte proprio al D'Azeglio dal
1984 al 1996. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 12,15 alle 17 e il sabato dalle 9,30 alle 12,30
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Parini 8
GIANBAR ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Mostra antologica del pittore Gianbar. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e
15-19. Info: 011.6991415 - www.laconchiglia-to.com
fino al 26/02/2016
ore 15:00
Torino
Via Zumaglia 13 bis
ANNA ZACCARIA E GIANPAOLO BRANGERO AL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Mostra personale di Gianpaolo Brangero e Anna Zaccaria. L'attuale fase dell'esperienza di
Anna Zaccaria si configura con una ricerca di linee, di colori, di materiali che confluiscono nelle
sue tele con la sottesa energia di una versione della realtà che diviene incontro tra arte e
società, tra armonia delle forme e la sospensione della composizione nello spazio. Oltre alla
tecnica a olio, Gianpaolo Brangero utilizza talvolta l'uso della spatola oppure affronta una
tecnica post-divisionista; nascono così opere quali Borgata Giove (Giaveno) sito ormai
abbandonato, con le crepe che segnano i muri di pietra oppure La Valle, opere entrambe
caratterizzate da smaltati prati dai mille colori. Orario: dal lunedì al venerdì 15,30-19,30. Info:
011.8128718 - [email protected] - www.circolodegliartistitorino.it
fino al 26/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Bogino 9
TORINOSETTE | Arte
281 / 318
Arte
JESSICA BROOKE ANDERSON E NINA GILBERT ALLA FUSION ART GALLERY
Bipersonale di Jessica Brooke Anderson (Usa) + Nina Gilbert (Australia), a cura di Barbara
Fragogna. Le artiste presentano due gruppi di lavori pensati e realizzati a Torino durante la
loro residenza in galleria nel mese di gennaio. In "Within the Way - Linear Studies of a Sacred
Path // Entro la Via - Studi Lineari di un Sentiero Sacro" è l'esplorazione del viaggio di 46 giorni
di Jessica Brooke Anderson lungo il Camino de Santiago nel nord della Spagna. L'artista
combina la testimonianza visiva del Camino con disegni/linee di meditazione, mappature del
territorio, e studi del cielo notturno allo scopo di unificare i componenti fisici, mentali e spirituali
dell'antico sentiero. Credendo che la linea tracciata sia il segno più onesto che un corpo possa
eseguire, Anderson fonde ai gesti meditativi i segni fisici del sentiero per suggerire agli
spettatori una contemplazione personale. Mentre l'esperienza interiore di ogni pellegrino del
Camino è unicamente intima e incommensurabile, Anderson utilizza la narrazione astratta
della linea sulla carta per aprire/svelare il suo percorso personale al pubblico. Quanto può
essere letto/detto in/con una sola linea? Quali relazioni emergono tra le linee del sé, le linee
della terra, e le linee delle stelle? Così come il Camino è una trasformazione, le opere in
mostra cercano di comunicare questa stessa trasformazione attraverso la semplicità
giustapposta, la specificità gestuale e la testimonianza personale. In "Associations /
Associazioni" di Nina Gilbert le immagini sono frammenti o indizi di un tutto espanso. Sono
scorci di luoghi, di movimenti e di cose/strutture/oggetti in movimento. Sono impressioni di
corpi dinamici che si muovono attraverso uno spazio pubblico o privato. Lo scatto coglie e
suggerisce un "qualcosa", che sia un colore, una forma o una linea, un piede, un gesto o
un'azione impetuosa cercando di giocare con la familiarità dello spettatore relativa al soggetto
immortalato (o a una parte di esso). Gli scatti diventano al tempo stesso dettagli e lacune,
certezze e possibilità, varchi immaginari che catturano l'astante, attraverso l'immedesimazione
e la "libera associazione", in una visione speculare di Sé. Le immagini vogliono essere
"penetrate", dentro o oltre la loro superficie per proiettarci in un altrove privato. Nel loro
allestimento d'insieme, questi momenti immaginari ricostruiscono un ambiente fratturato entro
cui muoversi e "spaziare". Essi sono i ricordi, le memorie e i pro-memoria di una condizione
contemporanea. La Fusion Art Gallery coglie l'occasione di mostrarsi nella sua rinnovata
veste, con una nuova direttrice, Barbara Fragogna (artista, ex curatrice della KunstHaus
Tacheles di Berlino e fondatrice del progetto editoriale Edizioni Inaudite) e un nuovo
programma che include e punta sullo scambio internazionale attraverso il progetto di
residenze Fusion AIR e l'obiettivo di esporre/proporre artisti italiani e stranieri nella sua sede di
Piazza Peyron. La Fusion Art Gallery non si propone come galleria prettamente commerciale
bensì come spazio indipendente di sperimentazione e ricerca che vuole interagire con le altre
realtà, spazi, istituzioni presenti nel territorio e oltre. Orario: da giovedì a sabato dalle 16 alle
19.30 e su appuntamento. Info: 349.3644287 - www.fusionartgallery.net [email protected]
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Piazza Peyron 9/G
TORINOSETTE | Arte
282 / 318
Arte
"TERRE DEL NORD. PROFONDITA'" ALLA BIBLIOTECA CIVICA CENTRALE
Nell'ambito del "Terre del Nord - Torino Festival", "Terre del Nord. Profondità", mostra che
raccoglie gli scatti del fotografo estone Mait Jüriado, che accompagnano le scelte letterarie di
Carmen Giorgetti Cima. Quest'ultima, traduttrice per l'Italia di alcuni tra i mostri sacri della
letteratura nordica - da Stieg Larsson a Ingmar Bergman -, ha selezionato 65 libri di 15 autori
da lei tradotti, suddividendoli in quattro sezioni. Ogni sezione riprende un tema ricorrente
nell'opera di ciascun autore: dalla "Foresta" cara a Ekman, Lindgren ed Enquist, al "Mare" di
Jansson, Hermanson e Vallgren, passando per il "Pensiero" (Lagercrantz, Strindberg e altri) e
l'"Animo umano" (Nesser e Alvtegen). Le fotografie di Jüriado - eteree, distanti e al tempo
stesso cariche di umanità - contribuiscono a ricreare l'atmosfera presente nelle opere
selezionate. Orario: lunedì 15-19,55; martedì-venerdì 8,15-19,55; sabato 10,30-18. Ingresso
libero. Info: www.terredelnord.com
fino al 27/02/2016
ore 14:00
Torino
Via della Cittadella 5
"L'AMOUR FOU" DA INGENIO
"L'amour fou", collettiva a cura di Francesco Sena. Una ricerca, con le immagini e la materia,
ispirata al famoso testo di André Breton. Cosa attende l'amore? Come, o quanto, gli incontri
possono essere importanti e magici, anche se talvolta accadono solo nel sogno o nell'arte, nel
presentimento o nell'illusione? Opere dedicate alla passione e realizzate da Isaias, Marta,
Antonella, Marco, Gianluca, Raffaele, Clerim, Monica, Emile, Carlos nell'atelier condotto
dall'artista Francesco Sena presso la comunità Il Porto - Onlus - Istituto per la Ricerca ed il
Trattamento del Disagio Esistenziale Giovanile (www.ilporto.org). Associazione fra gli enti
partner del progetto "Mai Visti e Altre Storie" (www.maivisti.it). Orario: InGenio bottega d'arti e
antichi mestieri (via Montebello 28/B) dal martedì al sabato dalle 10 alle 19. InGenio Arte
Contemporanea (c.so San Maurizio 14/E) apertura su richiesta rivolgendosi in via Montebello
28/B. Info: [email protected] - 011.883157 - www.comune.torino.it/pass/ingenio
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Corso San Maurizio 14/E
LUJ VACCHINO E RICKY MANDARINO ALLA HULA HOOP GALLERY
"CompraAdotta", bi-personale di Luj Vacchino e Ricky Mandarino, a cura di Togaci ed Edoardo
Di Mauro. Le opere di Vacchino sono ispirate ad un immaginario metropolitano
decontestualizzato e simboleggiato fino ad assumere un rilievo epico, dotato di una forte dose
di liricità. Gli spunti ispirativi di Vacchino riconducono al vissuto esistenziale della giovane
generazione, dibattuta dalla volontà creativa di imporre la propria personalità conquistando
spazi di fruibilità urbana, anche e soprattutto al fine di modificarne e renderne vivibile il
paesaggio, e l'interdetto di una fase storica e sociale in cui si tende ad esaltare verbalmente i
valori impliciti alla gioventù, salvo poi inibirli in uno scenario di precarietà e sfruttamento. Ricky
Mandarino cresce nella Torino degli anni Ottanta, anni in cui per comunicare bisognava
tappezzare la città di manifesti. Nei suoi collage proietta fantasie surreali, rendendo omaggio
alla fotografia da rivista. La sua arte prende origine dalla spazzatura, dal recupero di tele
desuete, vecchie cornici e carta riciclata, da raccolte punk, visioni metropolitane, del
sottosuolo. Orario: dal lunedì al sabato 15-19. Info: 320.3542037 - [email protected] www.museoarteurbana.it.
fino al 27/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Rocciamelone 7
TORINOSETTE | Arte
283 / 318
Arte
MARCELLO GIOVANNONE ALLA GALLERIA FOGLIATO
"Per antichi percorsi", personale di Marcello Giovannone. Orario: da martedì a sabato 10-13 e
16-19,30. Info: 011.887733 - www.galleriafogliatotorino.com
fino al 27/02/2016
ore 17:00
Torino
Via Mazzini 9
"DA IERI A OGGI" DA TEART
"Da ieri a oggi", mostra delle fondatrici di Teart: Lucia Caprioglio, Liana Galeotti, Gabriella
Moltoni, ElenaSaraceno, Luisa Sartoris. Orario: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 19.00.
Info: 011.6966422 - teart @fastwebnet.it
fino al 27/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Giotto 14
GRANDI MAESTRI DEL FUMETTO DA LITTLE NEMO
Lo Spazio Art&Co.Mix si trasforma in un autentico museo del fumetto, ospitando
un'eccezionale esposizione di tavole dei grandi maestri del fumetto nazionale e internazionale.
Settanta opere dei migliori artisti di fama nazionale e internazionale in esposizione e vendita
tra cui: Altan, Babini, Baldazzini, Bernet, Enrique Breccia, Brindisi, Bruna, Buscema, Caesar,
Cavazzano, Civitelli, Corteggi, Crepax, De Luca, Dell'Otto, Deodato, Evangelisti, Facciolo,
Filippucci, Foster, Frezzato, Fusco, Gipi, Jacono, Jacovitti, Koufay, Liberatore, Lubbers,
Magnus, Manara, Moebius, Molinari, Mottura, Pazienza, Pratt, Ross, Serpieri, Sarri,
Sienkiewicz, Ticci, Tisselli, Toppi, Wilson, Zezelj. Per l'occasione è stato realizzato un catalogo
a tiratura limitata. Orario: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19,15; sabato anche dalle 10 alle
13. Info: 011.7630397 - [email protected] - www.littlenemo.it
fino al 27/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Ozanam 7
TORINOSETTE | Arte
284 / 318
Arte
"VANITÀ/VANITAS" AL MUSEO ETTORE FICO
"Vanità/Vanitas". Il ricco e stimolante tema della Vanitas, rivisitato attraverso un innovativo
percorso, prevede l'esposizione di oltre cinquanta opere di grandi maestri - da Baschenis a
Solimena, da Murillo a Cagnacci, realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo - che
affrontano il tema della caducità della vita e l'essenza effimera delle vanità umane.
L'importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti
contemporanei internazionali - provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest'anno
ha arricchito le collezioni permanenti del MEF - il cui perno ruota attorno al tema del passaggio
dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie,
installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas
Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto
riconduce, sia nell'arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è
completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby
internazionale. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. Aperture
straordinarie giovedì 5 novembre 11-19; venerdì 6 novembre 11-19; sabato 7 novembre 11-22;
domenica 8 novembre 11-19. B+ARS, caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria
chiude un'ora prima del museo. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro,
ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità,
abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PAESAGGI, NATURE MORTE E ASTRAZIONI DEGLI ANNI SESSANTA" AL MUSEO
ETTORE FICO
"Paesaggi, nature morte e astrazioni degli anni Sessanta". La poetica di Ettore Fico si è
espressa attraverso un vasto corpus di dipinti, tempere, acquerelli, pastelli, incisioni e disegni
di un mondo intimo e privato, pochissimo popolato, abitato, più che da persone, dagli oggetti
dello studio, dai fiori del suo giardino, dagli animali e da impressioni coloristiche in bilico tra
realtà e irrealtà. Per questa nuova mostra al museo a lui dedicato, abbiamo voluto porre
l'attenzione su un periodo particolarmente fortunato della sua produzione, quello degli anni
Sessanta, in cui le spesse superfici pastose della materia pittorica si aggrappano al supporto
della tavola e della tela frammiste a sabbia, terra ed elementi vetrosi che aumentano il volume
della massa colorata in bassorilievi coloristici e fisicamente presenti come elementi principali
delle composizioni. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato e domenica 11-19. B+ARS,
caffetteria del MEF, aperto anche a cena. La biglietteria chiude un'ora prima del museo. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
285 / 318
Arte
ADRIÁN VILLAR ROJAS ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Rinascimento", prima personale in Italia di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni.
L'artista, nato in Argentina nel 1980, si è affermato a livello internazionale con un linguaggio di
forte impatto, che esplora il potenziale narrativo della scultura contemporanea. Le sue opere,
spesso di scala monumentale, includono rimandi molteplici, alla storia dell'arte così come alla
cultura pop, dai fumetti alla letteratura, dal cinema alla fantascienza alla musica, e si
caratterizzano per la forte componente installativa, capace di trasformare profondamente gli
spazi in cui si inseriscono, dando vita a scenari, mondi da attraversare, quasi fossero dei "film
fatti di sculture". Proprio come fotogrammi cinematografici, le opere di Villar Rojas sono oggetti
carichi di tempo, dispositivi che lo raccontano per immagini, dai reperti preistorici ai paesaggi
più avveniristici o post-apocalittici, e lo registrano nella fisicità della materia, in un processo
costante di evoluzione e decadimento. Sono tipiche le grandi installazioni, realizzate in una
miscela di argilla cruda e cemento, dall'aspetto fratturato, crepato, come se la materia fosse
già in stato di avanzata corruzione, come se il tempo stesse trasformando gli oggetti in rovine
di fronte ai nostri occhi. Una fragilità non solo apparente, ma determinante per il destino di
opere che molto spesso non sono sopravvissute all'evento espositivo, essendo concepite per
essere effimere. Questa dimensione entropica dell'opera si manifesta anche nell'impiego di
materiale organico, che fondendosi con quello inorganico, naturale o artificiale, dà vita a ibridi
inquietanti, artefatti instabili, soggetti a continue mutazioni. Animali, piante, minerali, fossili e
reperti di un mondo oggettuale prodotto dall'uomo si compongono in un universo dalle
sembianze distopiche, carico di tutta la memoria del mondo. Dal macro al micro, questa
memoria include una dimensione più personale e biografica, legata al carattere nomadico del
lavoro di Villar Rojas, che sviluppa i suoi progetti in stretto legame con i luoghi e i contesti
espositivi. Ogni intervento porta così traccia di quello che lo ha preceduto, o si sviluppa a
partire da quello, dalle ricerche o dalle suggestioni che ogni luogo ha ispirato all'artista. Questi
è sempre affiancato dal suo team di collaboratori, che lo seguono in tutti i progetti
internazionali cui è invitato. Questo studio errante, o meglio compagnia teatrale, per usare la
metafora prediletta dall'artista, è composto da artisti, artigiani e tecnici che, sotto la direzione
dell'artista, collaborano per diverse settimane o mesi precedenti la mostra, realizzando in situ
le opere e i progetti. A partire da settembre lo studio Villar Rojas si è trasferito a Torino per dar
vita a Rinascimento, una nuova grande produzione pensata dall'artista per gli spazi della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 28/02/2016
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
286 / 318
Arte
SETTIMO TORINESE - "MICHELANGELO INCONTRA RENZO PIANO" ALLA BIBLIOTECA
ARCHIMEDE
"Rinascimenti. Michelangelo Buonarroti incontra Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin, Cino Zucchi", mostra a cura di Roberto Mastroianni. L'obiettivo
dell'esposizione è quello di mettere a confronto una selezione di 15 disegni di architettura di
Michelangelo Buonarroti, un ricco apparato multimediale-ricostruttivo delle architetture possibili
del Maestro e i progetti di architetti contemporanei (Renzo Piano, Pier Paolo Maggiora, Kengo
Kuma, Claudio Silvestrin e Cino Zucchi) protagonisti, a diverso titolo, della trasformazione del
tessuto neo e post industriale di Settimo Torinese e del Nord Est di Torino. Il focus della
mostra è il dialogo tra antico e contemporaneo intorno all'idea dei "Rinascimenti" che l'arte e
l'architettura italiana, in passato come oggi, producono e rendono possibili in una prospettiva
di rigenerazione urbana. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 19.00; domenica e festivi
dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 8 euro; ridotto 5 euro. Info: 011.8028588/378/525 www.biblio.comune.settimo-torinese.to.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Settimo Torinese (TO)
Piazza Campidoglio 50
LA BOLIVIA DI CRAIG RICHARDS AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Bolivia. I luoghi della musica", fotografie di Craig Richards, fotografo canadese curatore del
Dipartimento di Fotografia del Whyte Museum of the Canadian Rockies di Banff. Nel corso di
due missioni di ricerca, coordinate dal direttore Aldo Audisio - luglio/agosto 2014 e
febbraio/marzo 2015 - percorrendo il paese sudamericano dai luoghi più noti a quelli più
remoti, Richards ha rappresentato per immagini la stretta interconnessione tra il paesaggio, la
gente, le feste e la musica; elemento questo ricorrente nel mondo rurale e che permane anche
nei grandi agglomerati urbani. Il risultato del progetto del Museomontagna è una serie di
stampe fotografiche in bianco e nero, di vario formato e di straordinaria qualità, selezionate tra
le molte riprese, negativi in pellicola di grande e medio formato, stampate dallo stesso
Richards con il tradizionale metodo alla gelatina ai sali d'argento. Il grande Carnevale di Oruro
a confronto con altri Carnevali rurali; la Festa della Vírgen María de Urkupiña a Quillacollo,
presso Cochabamba, e la Ichapekene Piesta di San Ignacio de Moxos; il mercato degli
strumenti musicali di Cochabamba e la Scuola di musica di Tarja; ma anche i paesaggi
sconfinati e silenti del Salar de Uyuni e il Moro Camir; la Valles de Rocas e il lago Titicaca, il
vulcano Sajama e il Cerro Grande. Un racconto per immagini intimo e partecipato realizzato
con il filtro della musica, espressione di un paese e di una cultura complessa, tra passato e
presente. La mostra al Musemontagna presenta una selezione di 100 stampe, affiancate dai
video della Radio Telévision Popular di La Paz, mentre una versione ridotta è stata esposta in
anteprima internazionale al Banff Centre in Canada in occasione del Banff Mountain Film
Festival il 31 ottobre scorso e sarà anche la mostra ufficiale della Giornata Internazionale della
Montagna, grazie alla collaborazione con Mountain Partnership/FAO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), l'11 dicembre prossimo a Roma. In
occasione della mostra nella Sede del Museomontagna a Torino, alla cui inaugurazione il 26
novembre sarà presente anche l'autore, il museo organizza un weekend di attività legate
all'esposizione; lettura portfolio e visite guidate sono previste per le giornate di venerdì 27
novembre e sabato 28. Per entrambi gli appuntamenti è richiesta l'iscrizione
([email protected] o 011.6604104). Orario: da martedì a domenica dalle
10.00 alle 18.00. Ingresso: intero 10,00 euro; ridotto 7,00 euro; soci CAI 6,00 euro;
promozionale 1,00 euro. Info: 0116.604104 - [email protected] www.museomontagna.org
fino al 28/02/2016
ore 18:30
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini 7
TORINOSETTE | Arte
287 / 318
Arte
STUDIO 65 ALLA GAM
"Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di futuro", mostra cura di Maria Cristina Didero.
Prima tappa in Italia della mostra che celebra i 50 anni di attività di Studio65, uno dei
protagonisti del Pop Design italiano, fondato a Torino nel 1965 da un collettivo di futuri
architetti riuniti attorno alla figura di Franco Audrito, che intendevano combattere, proprio in
quegli anni di rivoluzione, il conformismo imperante dello stile "moderno" con le armi di nuove
idee creative, nel nome di un cosiddetto design radicale. La mostra raccoglie per la prima volta
insieme progetti e oggetti di Studio65, molti dei quali prodotti da sempre da Gufram, lo storico
marchio che, a partire dagli anni Sessanta, ha dato un importante contributo alla creatività del
design italiano e che, proprio per lo stretto legame con lo studio torinese, preannuncia in
questa occasione i festeggiamenti per il suo cinquantesimo compleanno, in programma nel
2016. Il coinvolgimento del pubblico nel progetto sarà totale, sia negli spazi della GAM che al
di fuori del Museo stesso, grazie a due progetti collaterali che saranno condivisi sui principali
social network collegati alla mostra. Il giorno dell'inaugurazione e tutte le domeniche del
periodo espositivo in Museo, dalle ore 10 alle 13, 'Star & Design. Divi per un giorno' è l'evento
a cura dell'hairstylist Franco Curletto con L'Oreal, durante il quale il suo staff acconcerà e
truccherà ognuno dei 10 partecipanti selezionati ogni settimana, che saranno poi immortalati
dal fotografo Daniele Ratti come divi hollyoodiani sul divano Bocca, allestito in un set
fotografico. Ancora due divani Bocca saranno i protagonisti di un'installazione realizzata con il
supporto di GTT - Gruppo Torinese Trasporti, nelle due stazioni della metropolitana XVIII
Dicembre e Porta Nuova dove, a partire dal 16 novembre 2015 fino al 28 febbraio 2016, i
passeggeri potranno sedersi e scattarsi una fotografia da postare on line con l'hashtag #il
mercantedinuvole. Dopo la tappa torinese, "Il mercante di nuvole. Studio65: cinquant'anni di
futuro" sarà presentata in altre istituzioni internazionali iniziando dal Medio Oriente (Ryad,
ottobre 2016 e Jeddah, febbraio 2017), per sottolineare un segno che va ben oltre i confini
nazionali, continuando a far parte di una memoria condivisa. Orario: martedì-domenica
10-19,30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Festività: lunedì 7 dicembre
10.00-19.30; martedì 8 dicembre 10.00-19.30; giovedì 24 dicembre 10.00-14.00; venerdì 25
dicembre chiuso; sabato 26 dicembre 10.00-19.30; giovedì 31 dicembre 10.00-14.00; venerdì
1° gennaio 14.00-19.30; mercoledì 6 gennaio 10.00-19.30. Ingresso: euro 10; ridotto euro 8;
gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: 011.4429518 - 011.4429595 [email protected] - www.gamtorino.it/surprise
fino al 28/02/2016
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
"ZOOTE" ALLA GALLERIA BENAPPI
"Zoote, un progetto di Umberto Benappi a cura di Luca Beatrice. Artisti in mostra: Agostino
Arrivabene, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Rembrandt Bugatti, Wim Delvoye, Quentin Garel,
Paolo Grassino, Aldo Mondino, Polly Morgan. Orario: dal martedì al sabato 10.00-13.00 e
16.00-19.30; domenica e lunedì chiuso. Info: 011.883262 - www.benappi.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Andrea Doria 10
TORINOSETTE | Arte
288 / 318
Arte
AN A CASA MORANDITH
"Seven Months Less", personale di An. Un viaggio dentro la contemporaneità, un ricerca che
ancora non sa dove vuole arrivare e si rassegna a documentare disincanto e disintegrazione
di individui e luoghi che ha vissuto nelle opere esposte. Orario: da lunedì a giovedì 18.30-22;
sabato e domenica 12-14 e 16-22. Info: sevenmonthsless.tumblr.com [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:00
Torino
Via San Massimo 49
BRUNCH A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama propone un nuovo appuntamento per gli amanti della cultura e del buon
cibo: ogni domenica dal 31 gennaio al 28 febbraio sarà possibile gustare un brunch nella
splendida cornice di Caffè Madama. Il menu prevede specialità piemontesi, affiancate da altre
portate dolci e salate con abbinamenti di vini, succhi di frutta, bibite e caffetteria, valorizzando
la stagionalità dei prodotti. Il brunch può essere abbinato alla visita della nuova mostra
"Eccentrica Natura", un percorso alla scoperta di frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da
Bartolomeo Bimbi per la famiglia Medici. Costo (incluso biglietto di ingresso al museo): euro
20; ridotto euro 15 per Abbonati Musei Torino Piemonte e possessori Torino Piemonte Card;
ridotto euro 12 per bambini fino ai 12 anni. Il pagamento si effettua presso la caffetteria.
Prenotazione gruppi: 366.2613166 - 334.1683381 - 335.8140537 - [email protected]
fino al 28/02/2016
ore 11:30
Torino
Piazza Castello
AVIGLIANA - "OH, GLI ACQUERELLI!" ALLA GALLERIA ARTE PER VOI
"Oh, gli acquerelli! (2ª edizione)", collettiva comprendente opere di Giusy Bacci, Ines Daniela
Bertolino, Luisella Cottino, Rocco Forgione, Sandro Lobalzo e Luciano Spessot. A cura di Luigi
Castagna e Giuliana Cusino. Orario: sabato e domenica dalle 15 alle 19. Info:
[email protected] - [email protected] - www.artepervoi.it
fino al 28/02/2016
ore 16:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso 3
TORINOSETTE | Arte
289 / 318
Arte
IVREA - OMBRETTA SAULAT ALLO SPAZIO PITETTI
"Romantic spirit", personale di Ombretta Saulat. La mostra racchiude in se un'intensa
attenzione allo spirito romantico che affida alle sue tele un'emozione che alimenta gesti di
liberazione della forma. Intorno alla tela su una lavagna nera indelebile vengono descritte tutte
le emozioni del cuore; tutte le pulsioni forti del conscio e dell'inconscio. Le parole diventano
procedimenti automatici del sentire. Uno spontaneo viaggio nell'irrazionale momento del
presente; fermo e racchiuso in un diario dentro una teca trasparente, quasi a preservarlo come
valore assoluto atemporale. Il colore diventa terapeutica lezione energetica in equilibrio con
tutto l'impianto della cornice trasparente che abbraccia la contemporaneità. Questa musicalità
sarà vissuta e fatta propria dallo spettatore che avvertirà, osservando le opere, l'amore di
dipingere sogni rubati alla realtà. Ombretta Saulat nasce a Castellamonte (TO) il 28 Aprile del
1972. Ha i primi approcci con il disegno e la pittura sin dai primi anni di scuola, dove si
appassiona al disegno figurativo e sperimenta alcune tecniche. Nel 1991 si diploma ceramista
all'Istituto D'Arte F.Faccio di Castellamonte e nella stessa estate lavora presso un laboratorio
ceramico che a breve lascerà per intraprendere gli studi all'Accademia di Brera a Milano.
Nell'ottobre del 1995 conseguirà la laurea in pittura discutendo la tesi su Joseph Beuys, artista
che ha destato la sua attenzione sin dai tempi delle scuole secondarie. Espone in molteplici
gallerie milanesi dedicandosi alla tecnica calcografica: attualmente le sue opere sono presenti
nell'archivio stampe antiche e moderne di Bagnacavallo (Ravenna). Rientra in piemonte ed
inizia l'insegnamento delle materie artistiche. La sua ricerca si riduce mantenendo però vive
alcune tematiche elaborate negli anni di formazione ed ora le stesse sono state arricchite di
nuova luce e nuova energia. Info: www.ombrettasaulat.it Orario: da martedì a domenica 14-18
o su appuntamento. Info: [email protected] - arteinfuga.blogspot.it
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Guarnotta 20
TORINOSETTE | Arte
290 / 318
Arte
GRUGLIASCO - "PULCINELL'ARTE" A VILLA BORIGLIONE
"Pulcinell'arte - 50 opere dalla collezione di Emilio Gargioni", mostra a cura di Alfonso Cipolla.
Tutto nasce dall'amicizia con Lele Luzzati. Era il 1995, Emilio Gargioni, raffinatissimo
collezionista d'arte sui generis, vanta una strepitosa raccolta di "Rinoceronti" dipinti da artisti di
tutto il mondo. Luzzati, con un guizzo di sberleffo e di ironia, gliene disegna uno sormontato da
un Pulcinellino condottiero. È il germe di una nuova passione, anch'essa irrefrenabile.
Gargioni, con antenne da gallerista, inizia letteralmente a tallonare pittori famosi e giovani
talentuosi, chiedendo loro di reinterpretare la maschera partenopea a proprio estro, meglio se
in chiave grottesca. Ma una vera collezione per essere tale deve possedere una peculiarità
che la renda esclusiva. E così Gargioni ha imposto il formato dell'opera: tavolette
rigorosamente di 20 centimetri per 25. In vent'anni ha raggiunto l'incredibile numero di
cinquecentocinquanta opere, per dar vita a una fantasmagorica quanto inimmaginabile galleria
pulcinellesca. La mostra allestita a Villa Boriglione non è un estratto della raccolta, un fior da
fiore, ma raggruppa invece cinquanta opere hors collection, i fuori formato dipinti da quegli
artisti per cui quei 20 x 25 risultavano troppo stretti e limitanti. Tra i quadri presenti i "pezzi da
90" non mancano, come ad esempio il Pulcinella di Milton Glaser, considerato il graphic
designer più importante al mondo, oggi ottantaseienne: è l'inventore del celeberrimo marchio "I
love New York", quello col cuoricino. E poi c'è una tela carnevalesca di Enrico Robusti, un
delizioso quadro di Normanno Soscia, con Pulcinella e il gioco delle tre carte, e ancora due
opere di Alessandro Kokocinski, cui recentemente la Fondazione Roma Museo - Palazzo
Cipolla ha dedicato una grande esposizione dal titolo: "Kokocinski: la vita e la maschera: dal
Pulcinella al Clown". In mostra lavori di: Camilla Ancilotto, Roberta Angeletti, Franco Balan,
Helga Bansch, Marco Barucci, Elena Brandi, Haider Bucar, Roberto Catani, Michail
Chemiakin, Giuliano Costa, Marta Czok, David Dalla Venezia, Michele D'Agostino, Paolo
D'Altan, Alexander Daniloff, Riccardo Foletti, Saverio Galdo, Gargoyle, Armeen Gasparian,
Milton Glaser, Alessandro Kokocinski, Walter Mac Mazzieri, Francesco Masci, Mibramig,
Roger Olmos, Daria Palotti, Giancarla Parisi, Valeria Petrone, Lila Prapp, Giorgio Ramella,
Fabrizio Riccardi, Enrico Robusti, Michelangelo Rossino, Ber Rudolf, Kinga Rofusz, Massimo
Sardi, Antonio Sciacca, Ettore Sobrero, Normanno Soscia, Stefanin, Yurkovich. Orario: dal
martedì alla domenica dalle 16 alle 19; lunedì chiuso. Info: 360.457237
fino al 28/02/2016
ore 18:00
Grugliasco (TO)
Via Lanza 31
TORINOSETTE | Arte
291 / 318
Arte
GIO PONTI E LA RICHARD GINORI A PALAZZO MADAMA
Mostra dedicata a Gio Ponti e alla Richard Ginori realizzata grazie alla collaborazione tra il
museo e l'Associazione Amici di Doccia. La mostra, dopo due fortunate tappe a Palazzo Marini
di Firenze e alla Triennale di Milano, approda ora a Torino consentendo al pubblico torinese di
ammirare per la prima volta da vicino le straordinarie invenzioni che Gio Ponti creò nel
decennio 1923-1933 per Richard-Ginori, la fabbrica di Sesto Fiorentino di cui divenne direttore
artistico all'età di 32 anni, chiamato da Augusto Richard. In mostra settantacinque opere in
porcellana e maiolica e un'ampia selezione di lettere e disegni di Ponti, tutti provenienti dal
Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino. Tra le opere esposte a Palazzo Madama alcuni dei
più alti capolavori creati da Gio Ponti come il vaso "Delle donne e delle architetture", la
bomboniera "Omaggio agli snob", il vaso "L'Edile", la "Mano della Fattucchiera", il disco
"Esorcismo", la Cista con il "Trionfo dell'Amore e della Morte", nonché le porcellane celadon,
gli oggetti con decoro Labirintesca, "Circo e Jungla", che evidenziano la profondità del
linguaggio pontiano e la complessità delle sue rielaborazioni, le sue riflessioni sulla classicità e
sul contemporaneo, i riferimenti al movimento futurista e all'art decò. Rispetto alle precedenti
tappe della mostra, a Torino vengono presentate alcune prestigiose novità come le urne
"Grottesca e Archi e corde", la coppa "Funérailles de Thaïs" (riprodotta sul manifesto), il piatto
"Pontesca", l'alzata con le "Attività Gentili", il "Bolo Ostiense", la "Coppa Fantini" e il "Grande
Vaso" con reticolo in rilievo. Il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, attualmente
chiuso al pubblico, documenta quasi tre secoli di storia di una delle manifatture più longeve
d'Europa grazie a un cospicuo archivio cartaceo, a una straordinaria raccolta di più di diecimila
opere tra ceramiche e modelli in gesso, terracotta, piombo e cera e a un corpus di più di 460
opere di Gio Ponti: un insieme unico al mondo per qualità e consistenza. In attesa
dell'auspicata riapertura del museo, l'Associazione Amici di Doccia ha promosso la mostra
itinerante dedicata a Gio Ponti con il duplice obiettivo di far conoscere una realtà museale di
rilievo internazionale e di rendere omaggio a un maestro del design italiano. Convinto che il
legame fra Arte e Industria fosse una condizione imprescindibile per la creazione di uno stile e
di un gusto veramente moderni, Gio Ponti rinnovò profondamente la produzione della
manifattura Richard-Ginori, fino a quel momento ancorata ad un gusto storicistico legato alle
forme e ai decori in uso nella manifattura nel Settecento e nell'Ottocento. Ponti, con
un'intelligente scelta di modernità, impose temi nuovi che riportarono nuovamente la fabbrica
all'attenzione del mercato internazionale. Di grande interesse quanto emerge dalla
corrispondenza con cui Ponti, dalla sua residenza milanese, seguiva a distanza ogni fase del
processo produttivo della Richard Ginori. Le lettere scambiate con Luigi Tazzini, direttore
esecutivo, getta luce sulla genesi di opere, forme e decori e sul modo di operare del geniale
architetto: dalla prima idea, spesso presentata sotto forma di schizzo, al suo sviluppo. Il suo
intervento si spingeva fino a progettare gli annunci pubblicitari, le confezioni, le etichette per i
prezzi da applicare agli oggetti, i marchi da apporvi. La rete delle sue committenze e i legami
con i critici Ugo Ojetti e Margherita Sarfatti, con esponenti dell'alta borghesia finanziaria e
industriale milanese, ci restituiscono inoltre uno spaccato dell'élite intellettuale ed economica
italiana del tempo. Ad arricchire il percorso in mostra anche la proiezione di "Amare Gio Ponti",
il primo film documentario sul maestro del '900. Presentato in anteprima quest'anno al Milano
Design Film Festival, il film si basa sulla ricerca di materiali storici, le fonti iconografiche degli
Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un'intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le
architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al
grattacielo Pirelli. "Amare Gio Ponti" raccoglie le testimonianze degli eredi e le interviste ai
protagonisti di oggi: Vittorio Gregotti, Fulvio Irace, Enzo Mari, Giovanna e Maria Grazia
Mazzocchi, Sandro Mendini, Nanda Vigo, Bob Wilson. Il film è curato da Francesca Molteni e
prodotto da Muse, in collaborazione con Gio Ponti Archives e promosso da Molteni&C. Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la
domenica dalle 10 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25
dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso sempre un'ora
prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e
abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo, ingresso gratuito.
Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 29/02/2016
TORINOSETTE | Arte
292 /ore
318
10:00
Torino
Piazza Castello
Arte
ELISA TALENTINO DA CARACOL
In mostra le serigrafie e le stampe di Elisa Talentino (Torino 1981): un'artista che lavora con
grafica d'arte, pittura e illustrazione. Nel 2009 ha dato vita a Torino con Paolo Berra al
laboratorio di stampa d'arte "Inamorarti", con cui porta avanti un progetto di illustrazione,
grafica, editoria indipendente e serigrafia artistica. Nel 2013 ha pubblicato con Print About Me
Micro Press il libro d'artista "Le jardin d'hiver" con cui è stata selezionata per la mostra degli
illustratori Children Book Fair Bologna 2015 e al premio Ilustrarte 2014, Biennale
internazionale dell'illustrazione di Lisbona. Il libro ha ricevuto la menzione d'onore Lidu art
Books per la stampa d'arte 2014. Ha presentato a BilBOlbul 2014 - Festival internazionale di
Illustrazione e Fumetto di Bologna - il suo ultimo libro, "Bendata di Stelle", pubblicato da Inuit
Editions in collaborazione con Hamelin. Le sue opere si trovano a Berlino, Londra, Parigi e
Barcellona. Orario: martedì, mercoledì e giovedì 10,30-19; venerdì e sabato 10-19,30. Info:
www.caracolarte.it - [email protected] - 393.2164821
fino al 29/02/2016
ore 18:00
Torino
Via Mazzini 3
GIAN FRANCO RONTANI ALLA GALLERIA L'ALFIERE ARTE
"La figura sospesa in un magico realismo", personale di Gianfranco Rontani. Orario: da
martedì a sabato 10,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica su appuntamento. Info:
www.lalfierearte.eu - [email protected] - 335.249764 - 328.9789027
fino al 02/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Vandalino 64/A
"I LOVE YOU" AL CENTRO VIDEOINSIGHT
"I love you", mostra comprendente lavori di Amina Benbouchta, Fatma Bucak, Keren Cytter,
Gabriele De Santis, Nezaket Ekici, Mounir Fatmi, Simon Fujiwara, Orazio Garofalo, Ewa
Juszkiewicz, Yazan Khalili, Joseph Kosuth, Katarzyna Kozyra, Sigalit Landau, Taus
Makhacheva, Joanna Malinowska, Aya Momose, Agnieszka Polska, Thomas Ruff, Melati
Suryodarmo, Alejandro Valenzuela, Ronald Ventura, Francesco Vezzoli e He Wei. Visite su
appuntamento scrivendo a [email protected]. Info: www.fasv.it
fino al 03/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bonsignore 7
"IL TIBET DI ALESSANDRI" A PALAZZO LASCARIS
"Il Tibet di Alessandri", mostra che propone - a poco meno di sedici anni dalla scomparsa,
avvenuta il 15 maggio 2000 - parte della vasta produzione del pittore torinese Lorenzo
Alessandri, profondo conoscitore dell'arte tibetana e autore di numerosi dipinti ispirati alla
tradizione filosofica e religiosa orientale. L'allestimento comprende 17 dipinti a olio riferiti al
viaggio in Nepal e in Tibet che Alessandri fece nel 1973 e nel 1991 e 15 statuette tibetane
risalenti al XV-XVII secolo appartenute alla collezione privata del pittore. A completamento
della mostra, una selezione di fotografie dal forte impatto emotivo scattate durante i viaggi in
Oriente. Orario: dal lunedì alvenerdì dalle 10 alle 18.
fino al 04/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Alfieri 15
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SIMON STARLING ALLA GALLERIA FRANCO NOERO
SQuinta mostra personale di Simon Starling con la Galleria Franco Noero, dopo "Flaga
(1972-2000)" (2002), "24Hr. Tangenziale" (2006), "Three Birds, Seven Stories, Interpolations
and Bifurcations" (2008) e "F as in Foglia" (2011), nonché la prima in assoluto concepita
dall'artista per lo spazio di via Mottalciata. Anche in questo caso il progetto intrattiene uno
stretto legame con la città di Torino, osservata e studiata da Starling utilizzando filtri e
prospettive di volta in volta diversi, dall'analisi del passato industriale della città alle sue
vicende architettoniche, fino all'interesse per alcune tecniche artigianali in via d'estinzione,
nell'ottica di quella che può definirsi come un'archeologia della produzione. Fondamentale è
stata in questo senso la visita che l'artista ha compiuto presso l'Antica Fabbrica Passamanerie
Massia Vittorio 1843, un'azienda-museo che produce passamanerie e manufatti tessili
utilizzando telai in legno del Diciannovesimo secolo dotati di macchine Jacquard a schede
perforate. Altro episodio cruciale per Starling è stata la lettura di un estratto dell'autobiografia
dello scienziato inglese Charles Babbage - da molti ritenuto progenitore del computer - in cui si
fa riferimento a un ritratto realizzato con una macchina Jacquard che lo scienziato in visita a
Torino avrebbe donato nel 1840 alla regina Maria Teresa. Partendo da questi due "episodi", la
mostra che Starling ha pensato per gli spazi ex industriali della galleria fa uso di diversi media
(video, suono, installazione) e mette in atto un processo di passaggio e "traduzione" continua
tra linguaggi differenti, dalla musica alla scrittura, dal linguaggio analogico a quello digitale.
Orario: lunedì 15-19; dal martedì al venerdì 11-19; sabato 15-19. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 05/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORRE PELLICE - "LYMPHA" ALLA GALLERIA CIVICA FILIPPO SCROPPO
"Lympha", nuove donazioni alla civica galleria d'arte contemporanea "Filippo Scroppo" di Torre
Pellice. A cura di Andrea Lerda. Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18,30;
venerdì e sabato dalle 10,30 alle 12,30. Info: 338.6272812 - www.galleriascroppo.org
fino al 05/03/2016
ore 17:00
Torre Pellice (TO)
Via Roberto D'Azeglio 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVOLI - "L'ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)" ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"L'Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970)", a cura di Massimo
Melotti. La mostra racconta l'Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l'evoluzione del
prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti preparatori e studi di campagne
promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde saranno esposti oltre settanta tra manifesti pubblicitari,
locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di
lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot
più significativi che hanno raccontato l'evolversi dello stile di vita degli italiani. L'Italia degli anni
Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto bellico recentemente conclusosi. Il
periodo del dopoguerra è caratterizzato da una profonda povertà e dall'incertezza politica. Il
Piano Marshall, varato dal governo degli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta, rappresenta
una svolta importante per la ripresa poiché non solo garantisce gli investimenti per rilanciare
l'economia nazionale, ma apre il mercato a tutta una serie di beni e prodotti prima del tutto
sconosciuti. Nell'arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa
disponibilità economica, prima limitata all'acquisto di beni di prima necessità e,
successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà, ma in un
clima di dilagante ottimismo, inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si
concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la
lavatrice e il frigorifero e con essi, oltre ai detersivi, una vasta gamma di prodotti per la casa e
per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione. Due grandi fenomeni
attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che,
nata nel 1954 negli studi RAI di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È
un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che
modificano le abitudini e i costumi della popolazione e che preannunciano il boom economico.
Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli
italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. "E dopo Carosello tutti a
nanna" è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini. Anche alla fine degli anni
Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la
pubblicità - pur adottando un linguaggio giovanilistico - continua inarrestabile a condizionare la
quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la
diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e
culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e
superflui. Negli anni Settanta, terminata l'avventura di Carosello, le immagini e gli stili della
pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto
americana. Orario: da martedì a venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e
16.00-19.00. Info: 011.9563020 - [email protected]
fino al 06/03/2016
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
IRENE GITTARELLI DA SPACENOMORE
"La Velocità del Bui", personale di Irene Gittarelli, a cura di Francesca Canfora. Complice e
amica della semioscurità, Irene Gittarelli mette in scena il suo mondo onirico e surreale, con
scatti di gusto cinematografico che rivelano scene enigmatiche, frame di racconti interrotti che
galleggiano, come rebus irrisolti, in una ricorrente penombra. Tre i progetti in mostra: "There is
a light that never goes out" si compone di vari istanti appartenenti a una normalità surreale, il
cui leitmotiv è una luce tanto fioca e crepuscolare quanto tenace, perennemente presente,
positivo lume di speranza che ne riscatta l'oscuro e malinconico senso di smarrimento e
abbandono. "I Contrariati" dimostra che, oltre il buio interiore, esiste una forma di oscurità
altrettanto pericolosa: l'ignoranza, intesa come non conoscenza e non consapevolezza. Il
progetto rappresenta in questo senso la ribellione e il riscatto delle giovani generazioni
benestanti, di ceto medio-alto, generalmente disinteressate alla situazione politica. Giovani
manager, signorine snob e bon ton insorgono qui contro un potere corrotto e logoro, che non
si preoccupa di danneggiare le classi più basse al fine di garantire il mantenimento dei propri
TORINOSETTE | Arte
/ 318
privilegi. Se il 5 novembre 1605 la Congiura delle Polveri fu il tentativo compiuto295
da parte
di un
gruppo di 14 estremisti cattolici di buona famiglia di far saltare in aria il Parlamento Inglese ed
uccidere il sovrano Giacomo I (reo ai loro occhi di non aver ripristinato i diritti della
Arte
CHIVASSO - CANDIDA SILLANO ALLA GALLERIA SANTA CHIARA
Mostra personale di Candida Sillano, artista dell'associazione Pittori di via Platis. Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì 9-12; martedì e giovedì 14-17.
fino al 07/03/2016
ore 17:30
Chivasso (TO)
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa 8
ED RUSCHA ALLA PINACOTECA AGNELLI
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il progetto di ricerca sul tema del
collezionismo e presenta "Ed Ruscha: Mixmaster", una collezione ideale costituita da oggetti
scelti dalle collezioni pubbliche torinesi e posti in relazione all'opera dell'artista. La mostra, a
cura di Paolo Colombo, propone una selezione di artefatti associati alle aree di interesse
dell'opera di Ruscha, in stretta relazione con la sua ricerca artistica. Ciascun elemento
proveniente dalle raccolte torinesi funge da contraltare storico all'opera dell'artista e al
contempo le opere di Ed Ruscha diventano termine di paragone e metafora contemporanea
degli oggetti selezionati. L'indagine sul collezionismo porta a Torino una mostra del tutto
inedita che fa convergere negli spazi della Pinacoteca Agnelli un percorso di scoperta e
riflessione compiuto dallo stesso artista. La mostra presenta infatti ciò che nelle collezioni
torinesi ha maggiormente interessato e ispirato Ed Ruscha, insieme a una serie di opere
provenienti in prevalenza dalla sua collezione personale. Accanto a disegni, fotografie e quadri
spesso inediti, conservati a testimonianza del suo lavoro, si trovano oggetti talvolta mai esposti
nei musei torinesi, frutto della ricerca dell'artista nelle collezioni locali. La mostra è suddivisa in
diversi capitoli, ciascuno corrispondente a una stanza o a uno spazio dedicato, in cui le opere
di Ed Ruscha assumono una funzione analoga alla chiave musicale in uno spartito: introdurre
la posizione delle note e l'altezza dei suoni. Sono perciò i lavori dell'artista a stabilire un
legame con gli oggetti da lui stesso selezionati nei musei torinesi, evidenziandone le affinità
estetiche e di contenuto con la sua opera. Orario: da martedi a domenica 10-19; chiuso lunedì.
La biglietteria chiude alle 18,15. Chiuso il 24, 25 e 31 dicembre; il 1 gennaio aperto solo al
pomeriggio. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4
euro (scuole, ragazzi 6-16 anni); gratuito 0-6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei.
Info: 011.0062713 - www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 08/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
TORINOSETTE | Arte
296 / 318
Arte
"PATAPHYSIQUE" ALL'ALLIANCE FRANCAISE
L'Alliance Francaise di Torino, in collaborazione con la Galleria Moitre e l'Autoclave di
estrazioni patafisiche di Milano, presenta l'esposizione di Fabio Valerio Tibollo, che si inserisce
nell'evento "Pataphysique/Patafisica", corrente letterario artistica conosciuta come "la scienza
delle soluzioni immaginarie", concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel
1898. Per l'occasione, presso gli spazi di via Saluzzo 60 sarà visitabile l'opera, per la prima
volta in Italia, dal titolo "Macchina per ispirare l'amore", tratto dal romanzo "Le Surmâle/"Il
superuomo",dove Jarry descrive una macchina in grado di ispirare l'amore, ponendo il
desiderio non come una forza dell'immaginario basata sulla mancanza, ma come un motore
reale e produttivo. L'artista ha provato, grazie a conoscenze tecniche e con capacità derivanti
direttamente dal suo immaginario, a ripensare, adattando la parte letteraria ad una visione
reale del lavoro, con una necessaria trasposizione che non interessa solo l'aspetto estetico ma
anche il significato intrinseco del lavoro. Infatti, il passaggio temporale tra la creazione del
testo (1902) e la contemporaneità, è fonte di profonda riflessione che sfocia nella presa di
coscienza di un macchinario che induce atti che di per se dovrebbero essere al di fuori della
tecnologia e che inevitabilmente, seguendo il tracciato dello scritto, sfociano in condizioni
aberranti che portano ad atti estremi. Nella stessa esposizione vi sarà anche la possibilità di
osservare i video dell'evento a cui si ricollega la sala, in corso dal 27 gennaio al 12 marzo,
presente alla Galleria Moitre, in cui vari artisti hanno affrontato il tema della Patafisica con
opere create durante gli anni. A fine febbraio inoltre, vi sarà una giornata su Alfred Jarry, con
eventi all'Alliance Francaise e alla Galleria Moitre coordinati dall'Autoclave di estrazioni
patafisiche di Milano. Orario: da lunedi a giovedì 12.00-20.00, venerdì 9.30-18.00, sabato
9.00-13.00. Info: 011.9716565 - [email protected] - alliancefrto.it
fino al 10/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Saluzzo 60
"LOVEFEVER" DA INTERNOCORTILE
"LOVEfEVER" sex@love con: Bixio Braghieri, Alfredo Cabrini, Francesco De Molfetta, Chiara
Paderi, Giorgio Maggiorelli, Anna Turina. Sei artisti che, con differenti tecniche espressive, ma
accomunati da originalità e forza immaginifica, rappresentano momenti reali o fantastici legati
al sentimento amore e alla sessualità. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info:
011.6618841 - 347.4167555 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 11/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"PATAPHYSIQUE" ALLA GALLERIA MOITRE
La Galleria Moitre, in collaborazione con l'Alliance Française di Torino (esposizione presso la
sede dal 26 gennaio al 10 marzo) e L'autoclave di Estrazioni Patafisiche di Milano, presenta
"Pataphysique", mostra collettiva di artisti la cui inclinazione si muove in direzione della
corrente letterario artistica Patafisica conosciuta come "la scienza delle soluzioni immaginarie",
concepita dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry nel 1898. Letteralmente
patafisica, dal francese 'pataphysique, significa: "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica",
dove per dopo la fisica s'intende la metafisica. Rispetto alle altre scienze, la Patafisica non si
occupa del generale quanto piuttosto del particolare, preoccupandosi delle eccezioni rispetto
alle regole. La patafisica è dunque "la scienza delle soluzioni immaginarie", che accorda
simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità.
Cronologicamente è Père Ubu, personaggio creato da Alfred Jarry e protagonista di una serie
di pièce teatrali, a pronunciare per la prima volta il termine Patafisica. Il personaggio di Ubu
nasce sui banchi del liceo di Rennes e trae ispirazione da un professore di fisica, Félix Hébert,
preso in giro dagli studenti in una parodia scolaresca. Jarry trasforma successivamente il
personaggio di Hébert in Ubu dedicandogli ampio spazio nella sua opera divisa in vari cicli:
"Ubu re" (1896), "Ubu incatenato" (1899), "Ubu cornuto" (pubblicato nel 1944) e "Ubu sulla
collina" (1901). É nel testo Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll patafisico romanzo neoscientifico che Alfred Jarry espone i principi e le funzionalità della Patafisica soffermandosi
sull'epifenomeno e spiegandolo attraverso la scoperta di un universo supplementare al nostro.
Jarry dimostra così come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne
esistono infinite interpretazioni. Gli artisti presenti in mostra con opere di carattere patafisico
sono Fabio Valerio Tibollo (In esposizoone all'Alliance Francaise), Lavinia Raccanello,
FrancescoTudorr, Artsiom Parchynski, Spazienne, VVVB e Giulio Alvigini. Esposizione a cura
di Letizia Liguori, Nadia Lorefice, Valentina Parisio. Orario: da mercoledì a sabato 16.00-19.00
oppure su appuntamento. Info: 340.5172587 - [email protected] - galleriamoitre.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Santa Giulia 37
CHIERI - GIULIA MOGLIA ALLA LIBRERIA DELLA TORRE
In mostra gli acquerelli di Giulia Moglia, contenuti nel libro "Yellowstone", corredato da
immagini di Fabrizio Moglia e testi di Chiara Cecchinato.
fino al 12/03/2016
ore 18:00
Chieri (TO)
Via Vittorio Emanuele II 34
TORINOSETTE | Arte
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Arte
TEA TARAMINO ALLA GALLERIA OPERE SCELTE
"Passaggi imperfetti", personale di Tea Taramino. La mostra rappresenta una sorta di soglia,
dalla quale l'artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo
ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo. La
ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L'intera mostra
è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei
rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende
forma con un'accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente
creando una serie di corone (l'installazione "Regine"), che nella loro particolare conformazione
organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le "Regine"
insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l'artista,
dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può
indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne
consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall'artista, ma caricato
di aspettative per future creazioni. Il rito del "passaggio" si manifesta così nelle opere che,
indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e
stratificazioni di esperienze, cui l'artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell'installazione "Souvenir" vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle
corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il
passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato. Orario:
martedì-sabato 15.30-20. Info: 011.5823026 - 349.3509087 - [email protected] www.operescelte.com
fino al 12/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Matteo Pescatore 11/D
"HIT PARADE" AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE
"Hit parade", collettiva dei 32 artisti più rappresentativi di Paratissima, selezionati tra gli iscritti
2014 e 2015: trentadue forme diverse di creatività, trentadue artisti le cui opere dialogheranno
con la collezione permanente del Mauto, a sua volta organizzata per raccontare la storia della
creatività applicata alla mobilità e al car design. La mostra è visitabile secondo i costi e gli orari
del Museo Nazionale dell'Automobile. Orario: lunedì dalle 10 alle 14; martedì dalle 14 alle 19;
mercoledì, giovedì e domenica dalle 10 alle 19; venerdì e sabato dalle 10 alle 21. Ingresso:
intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; ingresso gratuito per i possessori
dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e della Torino+Piemonte Card. Info:
www.museoauto.it - 011.677666. "Hit parade" è prorogata fino al 13 marzo, così come la
mostra "Auto in arte". In occasione della proroga il MAUTO apre le sue porte per tre mercoledì
consecutivi (20 e 27 gennaio e 3 febbraio) alla tariffa speciale di 2,50 euro.
fino al 13/03/2016
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
TORINOSETTE | Arte
299 / 318
Arte
LISE SARFATI DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA FOTOGRAFIA
Il nuovo progetto dell'artista francese Lise Sarfati, "Oh Man", curato da Francesco Zanot, è
composto da una serie di fotografie realizzate in California, nella downtown di Los Angeles, tra
il 2012 e il 2013. Soggetto principale del lavoro sono alcuni uomini all'interno del contesto
urbano. Non compiono alcuna azione rilevante. Nella maggior parte dei casi camminano.
Oppure sono colti in un momento di pausa nel mezzo di uno spostamento. Ciò nonostante la
loro presenza è evidente. Carica di energia. Potente. Ovunque si trovino nel rettangolo
dell'immagine, hanno un'importanza centrale. In una sorta di aggiornamento della tradizione
umanista, Lise Sarfati elimina dal suo immaginario qualsiasi indicazione narrativa e tensione
eroica, lasciando campo libero alla pura comparsa nello spazio di una serie di individui. Privati
del'impeto di uno scopo e senza una direzione evidente, i protagonisti di questo lavoro vagano
ininterrottamente. Inconsapevoli di essere fotografati, appaiono in posizioni precarie, mentre al
contrario Lise Sarfati prende saldamente posizione di fronte a loro, attendendo per giorni interi
il momento più propizio per riprendere le proprie immagini. Il risultato è un silenzioso dialogo
che si svolge davanti allo spettatore e regola il passaggio tra l'indifferenza della
rappresentazione e la partecipazione di chi osserva. La città è l'unico scenario di questo
incontro. Occupa l'intera superficie di ogni immagine, da destra a sinistra, dal basso all'alto. Il
cielo, quando compare, è ridotto a un esiguo ritaglio geometrico in mezzo ai palazzi. Blu
cobalto. Tipicamente americana nella costante alternanza tra edifici di mattoni, asfalto
rabberciato, reti metalliche e insegne dei negozi, la metropoli fornisce il sottofondo ritmico
invariabile degli imprevedibili gesti degli uomini, sparsi qua e là come note su uno spartito
musicale. Il tempo è dato dalla luce istantanea dell'Ovest americano. Cristallina e violenta
nelle ore centrali della giornata, costituisce l'innesco di un teatro che, a pochi chilometri dalle
stelle del firmamento hollywoodiano, si svolge ininterrottamente ogni giorno. Lise Sarfati vive e
lavora negli Stati Uniti dal 2003, dove ha realizzato sei importanti serie di fotografie, seguite da
mostre e pubblicazioni. Ognuno di questi lavori ha reso chiara l'identità di un approccio
focalizzato sull'intensità del rapporto che si stabilisce con la persona fotografata, e di questa
persona con il contesto. Una visione in cui l'individuo stesso è l'ambiente, una mappa che
traccia il contorno di una pericolosa geografia culturale. La ricchezza della percezione è
costruita senza effetti speciali. La composizione è priva di difetti nell'unità dell'immagine - lo
stile tende a essere elementare e pulito, evitando ogni classificazione -, ma le forme di ogni
cosa e di ogni persona hanno centinaia di migliaia di sfaccettature. La dimensione delle
posture e degli atteggiamenti è quella di una solenne immaturità: la scena formata dalle
persone e dai luoghi è il silenzioso accartocciarsi di un sogno in cui ognuno rischia la propria
vita. La seduzione femminile è venata di coincidenze fatali e la bellezza degli adolescenti
sembra un incantesimo. La loro solitudine ed estraneità al mondo trasforma l'immagine in una
camera di echi abitata dal fotografo, dal suo soggetto e dallo spettatore. Il lavoro fotografico
del primo periodo, portato avanti in Russia (in modo continuativo dal 1989 al 1999), conferma
la direzione della sua ricerca, in cui Sarfati identifica uno spettro psicologico molto preciso. La
proiezione, le ambizioni associate con lo spazio immenso e il modo in cui vengono composte
queste figure giocano un ruolo essenziale: i ruoli di supporto diventano incandescenti. È il
determinismo della figura eroica, inevitabilmente tragica, che non crede di avere realmente
un'altra possibilità. Lise Sarfati è rappresentata da Rose Gallery, Los Angeles, e Yossi Milo,
New York. Tra le sue opere ricordiamo "Immaculate" (serie, 2006-07), "Sloane" (2009), "On
Hollywood" (2009-2010), "She2, Twin Palms Publisher 2012 Austin, Texas, Magnum Photos,
2008. "The New Life / La Vie Nouvelle", Lise Sarfati, Twin Palms, 2005. "Lise Sarfati",
Fundación Salamanca Cuidad de Cultura, 2004. Acta Est, Lise Sarfati, Phaidon, 2000. Orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21; domenica 11-19; martedì chiuso.
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65 e possessori Abbonamento
Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info: [email protected] www.camera.to - 011.0881150
fino al 13/03/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
300 / 318
Arte
EMANUELE VISCUSO ALLA PINACOTECA ALBERTINA
"Emanuele Viscuso - Musica Solida", da collezioni private. Incontro creativo di Emanuele
Viscuso con l'Accademia Albertina e i suoi studenti. A cura di Edoardo Di Mauro. Emanuele
Viscuso è un artista eclettico, internazionalmente riconosciuto. I suoi interessi artistici spaziano
dalla pittura alla scultura, per passare alla musica, è un apprezzato pianista e concertista,
all'architettura e alle arti applicate. Siciliano di nascita, si trasferisce nel 1973 a Milano per poi
spostare il centro dei suoi interessi e delle sue attività a Miami. In mostra è presente
un'accurata selezione di opere scultoree di Viscuso, provenienti da prestigiose collezioni
private tra cui quella del Principe Amyn Aga Khan, dell'Emiro del Kuwait Mubarak Al Sabah, di
Silvio Berlusconi, della Maison Enrico Coveri, della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico
e di altri, assieme a progetti di architettura e di arti applicate, come la celebre carta da parati
"artistica" e il tavolo "Andromeda" prodotto da Demura. In mostra anche la replica di una spilla
creata dall'artista per la Regina Elisabetta d'Inghilterra. Nei giorni della sua permanenza a
Torino Emanuele Viscuso darà vita ad uno stage con gli studenti dell'Albertina, coordinati dal
Professor Raffaele Mondazzi, docente di Scultura. I lavori creati durante tale stage rimarranno
esposti nel Salone d'Onore. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e
festivi dalle 10.00 alle 18.00. Ultimo ingresso alle ore 17.30. Ingresso: intero 5 euro; ridotto 2,5
euro. Info: 011.0897370 - [email protected]
fino al 13/03/2016
ore 17:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
"EATALY PER L'ARTE" DA EATALY LINGOTTO
"Eataly per l'Arte", collettiva comprendente lavori degli scultori Paolo Garbolino Rù e Jessica
Carroll, in esposizione loro opere di diverse dimensioni realizzate in diversi materiali, ma
accomunate dal medesimo soggetto "gli animali". In mostra anche "Fiato", due cervi di
dimensioni reali e realizzati in alluminio da Paolo Grassino, una testa di maiale intitolata "B10"
e "AISI 304", che invece raffigura una testa di cavallo entrambe dello scultore Gabriele
Garbolino Rù; completano l'esposizione "Fuga", un ovale di acciughe realizzato in alluminio e
un Favo in bronzo della scultrice Jessica Carroll. Altro elemento che accomuna i tre artisti è il
loro background culturale e artistico di matrice torinese. Jessica Carroll vive nella città
sabauda dal 2005, mentre Gabriele Garbolino Rù e Paolo Grassino a Torino sono nati, hanno
studiato e attualmente lavorano. Quasi come un'etologa, Carroll osserva gli animali e il loro
comportamento, ma non li rappresenta realisticamente: gli animali, raffigurati secondo una
personalissima interpretazione della natura, vivono in una dimensione incantata e paiono i
protagonisti di affascinanti storie mitiche. Sulla trasfigurazione dei soggetti in una dimensione
parallela e simbolica si ritrovano le opere di Garbolino e Grassino, tuttavia i loro animali non
abitano una natura fantastica e sono, invece, estremamente radicati nella società, archetipi dei
mutamenti e dei problemi contemporanei. Ingresso libero negli orari del negozio. Info:
www.eataly.net - 011.19506801
fino al 15/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/14
"IDENTITA' EBRAICA" ALLO SPAZIO DON CHISCIOTTE
"Identità Ebraica", collettiva comprendente opere di Ugo Malvano, Carlo Levi, Dario Treves,
Paola Levi Montalcini, Mario Lattes, fino a giungere all'attualità con Stefano Levi Della Torre.
Orario: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 15.30-19.30. Info:
[email protected] - 011.19771755
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 37
TORINOSETTE | Arte
301 / 318
Arte
AQUA AURA DA RICCARDO COSTANTINI CONTEMPORARY
"Scintillation", personale di Aqua Aura, a cura di Michele Bramante. Orario: dal martedì al
sabato 11:00-19:00. Info: 011.8141099 - [email protected] www.rccontemporary.com
fino al 19/03/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 51
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
JOSHUA NATHANSON ALLA LUCE GALLERY
"Froth": Joshua Nathanson nell'interpretazione di una favola di Henri Bergson che compara la
schiuma delle onde al sorriso dell'oceano, porta il pubblico, nella sua prima mostra personale
europea, attraverso il sogno ad occhi aperti dell'artista che dipinge scene del quotidiano ludico
visibile nelle spiagge californiane - piene di colori, con elementi che in qualche misura si
elevano a simboli di spensieratezza o felicità, come il drink con la cannuccia o gli occhiali da
sole - in una visione surreale di scene d'ogni giorno e movimenti in riva al mare. In una nuova
definizione dello spirito che animava i dipinti di Philip Guston, ogni lavoro è come una vignetta,
densa di elementi allegorici. L'artista sembra immergersi in felici paradossi "saltellando" da un
dipinto all'altro e richiamandone vicendevolmente i contenuti con la ripetizione di alcuni
elementi. Come nelle immagini di un fumetto che sfogliamo di quadro in quadro, possiamo
leggere una storia di libero pensiero ma anche di intensità, in un nuovo linguaggio che
contrappone visioni di infanzia vissuta e mai dimenticata, nel tentativo adulto di ritornarvi.
Joshua Nathanson è nato nel 1976 a Washington, DC e vive e lavora a Los Angeles, CA. Ha
esposto, nella sua prima personale, alla galleria Vairous Small Fires di Los Angeles e in
mostre collettive presso le galleria ARNDT, Singapore, Four81, New York, 356 S. Mission, Los
Angeles, Pepin Moore, Los Angeles. Tra le mostre future ricordiamo la personale alla galleria
Kaikai Kiki, Tokyo e la collettiva "Takashi Murakami's Superflat Collection?From Sh?haku and
Rosanjin to Anselm Kiefer" al Yokohama Art Museum, Yokohama. Orario: dal martedì al
sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 25/03/2016
ore 15:30
Torino
Corso San Maurizio 25
TORINOSETTE | Arte
302 / 318
Arte
PRAGELATO - PIER GIORGIO MASSELLO NELLA SALETTA DEL MUSEO DELLE
TRADIZIONI ALPINE
Mostra acquarelli di Pier Giorgio Massello. Orario: aperto il 28-29-30 dicembre e 1-2-3-4-5
gennaio 2016 dalle 15.30 alle 17.30. Dal 9 gennaio al 26 marzo aperto tutti i sabati dalle 15.30
alle 17.30. Per visite di gruppi oltre 6 persone, contattare il numero 0122.78800 oppure
348.4434357
fino al 26/03/2016
ore 15:30
Pragelato (TO)
Via San Giovanni
ELISA BERTAGLIA DA WEBER & WEBER
"Brutal Imagination", personale di Elisa Bertaglia. In "Brutal Imagination", prima personale
dell'artista alla Galleria Weber & Weber, Elisa Bertaglia sta muovendo verso un nuovo
sviluppo della sua ricerca, visibile secondo due prospettive complementari. Innanzitutto da un
punto di vista materiale: a un ritorno deciso del colore si accompagnano le nuove
sperimentazioni con l'incisione e con la scultura, che favoriscono l'intersecarsi anti-prospettico
dei piani della rappresentazione. In secondo luogo, nella rappresentazione di Bertaglia
compare per la prima volta una scansione più narrativa, senza ancora delineare una vera
dimensione temporale. Anziché restituire una durata, la narrazione si dà per istanti discreti,
tuttavia ancora resistenti a una eventuale organizzazione in successione. I bambini si
mostrano infatti in stati e momenti diversi, non più nella sola situazione sinora tipica
dell'imminenza del "tuffo", dell'attesa del passaggio. Ed è su questa riorganizzazione formale
che emerge il lato crudele (finora meno marcato, sebbene ancora tutt'altro che evidente) del
lavoro: ad uno sguardo più attento i cani si mostrano affamati e le piante si rivelano come
carnivore. E il mondo in cui fluttuano le bambine di Elisa Bertaglia, in attesa che il corso del
tempo riprenda a scorrere, non consente più di essere considerato come un possibile rifugio
sicuro, in cui si vorrebbe restare anziché affrontare il futuro imminente; è invece un mondo che
sembra sempre più simile a quello della nostra quotidianità e che, anche da adulti, non
abbiamo ancora gli strumenti per affrontare e addomesticare. (Stefano Suozzi) Orario: da
martedi a sabato 15,30-19,30. Info: www.galleriaweber.it - [email protected] 011.19500694
fino al 26/03/2016
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
TORINOSETTE | Arte
303 / 318
Arte
YASMINE DAINELLI ALLA BURNING GIRAFFE GALLERY
"The People Art The City", personale della giovane artista Yasmine Dainelli (Livorno, 1987,
vive e lavora a Londra), composta da quindici incisioni, in cui gli scorci paesaggistici urbani
ritratti si amalgamano al marasma di persone che affollano le strade, fino a giungere
all'identificazione, per sovrapposizione, della città con i suoi abitanti. Questo affascinante
risultato nasce dall'impiego, da parte dell'artista, di stratificazioni di tecniche diverse. Gli scorci
urbani sono realizzati dal vivo, intervenendo a puntasecca su di una pasta acrilica applicata su
di una lastra di plexiglas trasparente. A essi viene poi sovrapposta una fotografia di un
affollamento di passanti stampata in risografia su di una delicatissima carta di riso. Se, nelle
stampe delle incisioni, le due principali tecniche si amalgamo dando vita a una perfetta
identificazione tra luoghi e persone, nelle due lightbox presenti in mostra, composte dalle
matrici su plexiglas e dalle stampe risografiche originali illuminate da una griglia di luci a led,
se ne può apprezzare appieno l'elevatissimo livello tecnico e lo straordinario gusto pittorico.
"The People Are the City" è un'esclamazione autoreferenziale pronunciata dai cittadini in
risposta a una domanda rivolta loro dal tribuno della plebe Sicinio, nella prima scena del terzo
atto della tragedia shakespeariana Coriolano. "Cos'è la città, se non il popolo?", esorta il retore
Sicinio. Fuor di retorica, la mostra di Yasmine Dainelli risponde tracciando una mappatura
della Città, intesa come dimensione esistenziale dell'individuo contemporaneo, attraverso i
suoi luoghi. In un susseguirsi di istantanee urbane, la Città e i suoi abitanti si amalgamano
l'una negli altri fino a coincidere, dando vita a un unico ritratto multi-sfaccettato. La verità della
Città sono le persone che la abitano e la verità degli abitanti è la Città. Orario: dal martedì al
sabato 14,30-19,30. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - 011.5832745 347.7975704
fino al 26/03/2016
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
TORRE PELLICE - "BASICO (III)" DA TUCCI RUSSO
"Basico (III)", collettiva comprendente opere di Giovanni Anselmo, Daniel Buren, Pier Paolo
Calzolari, Jannis Kounellis, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Giuseppe
Penone e Gilberto Zorio. L'esposizione è solo dedicata ai 40 anni di attività della galleria Tucci
Russo Studio per l'Arte Contemporanea, ma vuole essere anche un riferimento alle
frequentazioni e alle esperienze vissute con gli artisti nella seconda metà degli anni Sessanta
e negli anni Settanta da Antonio Tucci Russo, fondatore della galleria nel 1975. Antonio Tucci
Russo inizia a frequentare gli artisti negli anni Sessanta, inizialmente come poeta attento alla
propria creatività ma anche al dialogo con le altre discipline tra cui l'arte visiva. La mostra
amplia e si collega alle due esposizioni con analogo titolo organizzate negli ultimi 10 anni e a
questa ne seguirà un'altra dedicata agli artisti degli anni Ottanta e oltre. Le mostre nel loro
insieme mostrano la linea culturale della galleria fino a oggi. Orario: da mercoledì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - www.tuccirusso.com - [email protected]
fino al 27/03/2016
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TORINOSETTE | Arte
304 / 318
Arte
"IL DRAGO E IL FIORE D'ORO" AL MAO
"Il drago e il fiore d'oro". Il MAO Museo d'Arte Orientale, in collaborazione con la Fondazione
Museo Asia, propone una grande mostra che presenta per la prima volta opere di arte tessile
di rara bellezza e impatto visivo: 36 tappeti di manifattura cinese realizzati tra il 18° e il 19°
secolo nei laboratori imperiali per adornare le immense sale e i podi dei troni dei palazzi
dell'Imperatore nella Città Proibita di Pechino. Le preziosissime opere esposte provengono da
varie collezioni internazionali e rappresentano una selezione significativa di tutti i tappeti
imperiali di seta e metalli preziosi della dinastia Qing (1644-1911) conosciuti nel mondo, che
superano di poco i trecento esemplari. Il tappeto - frutto di una raffinatissima arte che vedeva
gli artigiani/artisti dei laboratori imperiali combinare seta, oro, argento e rame - esprimeva il
potere imperiale e la concezione del mondo a esso sottostante attraverso la componente
estetica e decorativa. Con la loro straordinaria lavorazione, con la luce che sembra scaturire
dal fondo dei tappeti, con la complessa decorazione di esseri favolosi e animali fantastici,
queste opere rappresentano una finestra spalancata sul mondo del potere divino
dell'Imperatore e sulla Città Proibita, uno sguardo sui simboli e sui principi del taoismo, la
dottrina filosofico/religiosa che ha permeato la cultura e la società cinese. A partire dal titolo, la
mostra dischiude al visitatore un mondo invisibile e complesso nel quale il Drago rappresenta
l'Imperatore, il Figlio del Cielo, il potere, mentre il Fiore d'Oro dai mille petali è il simbolo
dell'energia divina e del'universo. Questi due simboli assieme ci raccontano dell'ordine del
cosmo e dell'immortalità. Il fascino dell'universo simbolico scritto nella trama dei tappeti trova
rispondenza in musica e immagini e la mostra si fa polisensoriale: la partitura originale 'The
Dragon and the Golden Flower' per quartetto d'archi ed elettronica scritta da Nina Danon e la
videoinstallazione in cinque sezioni 'Mirrors' di Andreas Nold accompagnano e avvolgono il
visitatore durante percorso di visita. Ritmi e movimenti ispirati al simbolismo e alla storia delle
opere in mostra vengono usati per creare un linguaggio in cui i cinque sensi si fondono dando
vita a paesaggi sonori e armonie visive. Oltre ai grandi tappeti, cuore della mostra, il MAO
espone due vesti anch'esse risalenti alla dinastia Qing provenienti da una collezione privata e
una selezione di opere della collezione permanente del Museo. Orario: dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 18, il sabato e la domenica dalle 11 alle 19; giovedì 24 e giovedì 31 dicembre
aperto dalle 10 alle 14; venerdì 25 dicembre chiuso; venerdì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18.
Ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura. Ingresso mostra: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni: intero euro 10, ridotto
euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Ingresso collezioni +
mostra: intero euro 14, ridotto euro 11, gratuito abbonati Musei Torino Piemonte. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 28/03/2016
ore 11:00
Torino
Via San Domenico 11
POIRINO - ILARIO MASSETTI AL CAFFE' DELLA RIVA
"Quiete presenze", personale di Ilario Massetti. Orario: dal lunedì al sabato 8-19.
fino al 29/03/2016
ore 08:00
Poirino (TO)
Passeggiata Marconi 6
TORINOSETTE | Arte
305 / 318
Arte
"IOESPONGO XVIII - TORINO INCONTRA BERLINO" ALL'ASSESSORATO DELLA
CULTURA
"IoEspongo XVIII", collettiva di artisti italiani gemellati con artisti tedeschi per Torino incontra
Berlino. In mostra le opere di: Pietro Pastore, Marco Ferrari, Nicolò Canova, Morena Virone,
Martina Bove, Lodovica Paschetta, Nadia Sponzilli, Fabio Crupi, Alessandro Greganti, Elisa
Serena, Erino Sciarrino, Fabio Pirovano, Selen Botto, Rocio Saà, Vittoria Mazzonis, Lorenzo
Filardi e Federica De Leonardo. Tra gli artisti saranno presenti i vincitori della passata
collaborazione con il CFC, Concorso Fotografico del Liceo Cavour (tenutosi presso il Salone
Internazionale del Libro dello scorso anno) ed un artista proveniente da Ars Captiva che per
l'occasione realizzerà dal vivo un'opera sul muro dell'Assessorato durante lo svolgimento
dell'inaugurazione. Come sempre le opere saranno votate dal pubblico e in seguito da una
giuria di qualità. Info: 011.5692009 - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 19:00
Torino
Via Bertola 34
NUOVA ROTAZIONE DI OPERE NELLA GALLERIA DEL GIAPPONE AL MAO
Il MAO Museo d'Arte Orientale continua ad omaggiare la stagione invernale con la nuova
rotazione di opere nella Galleria Giapponese. A partire dal 2 febbraio, verrà riproposto ai
visitatori, dopo qualche anno nei depositi al riparo dalla luce e da altri potenziali fattori di
degrado, un grande paravento a sei ante che raffigura un paesaggio invernale presso un corso
d'acqua con uccelli, fiori e tanta neve. L'opera, dipinta magistralmente a inchiostro e colori
decisi su uno sfondo di carta dorata, è databile al XVIII secolo ed è firmata Mitsunobu. La
rotazione coinvolge anche i kesa - mantelli rituali buddhisti - attualmente esposti. Il MAO
dispone infatti di una piccola ma preziosa collezione di questi manufatti, generosamente donati
dal Dott. Claudio Perino nel 2006 e nel 2010. I tessuti, anche se in misura minore dei dipinti su
carta o su seta, richiedono di essere messi periodicamente a riposo perché le fibre si
distendano dopo l'inevitabile stress dell'esposizione museale. Dal 2 febbraio si potranno
dunque ammirare di nuovo tre splendidi kesa, uno dei quali (a fondo verde) era stato esposto
per l'inaugurazione del MAO a fine 2008 e non più riproposto al nostro pubblico perché in
prestito, nel 2012, a Palazzo Pitti di Firenze per la mostra internazionale "Di linea e di colore. Il
Giappone, le sue arti e l'incontro con l'Occidente". Il kesa più antico, a motivi geometrici, è
databile con precisione all'anno 1799 grazie alla dedica scritta sulla fodera; nell'ultimo kesa, i
disegni floreali e augurali operati in "argento a strisce" e sete multicolori si stagliano su uno
sgargiante fondo color rosso corallo. Orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, il sabato e
la domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un'ora prima). Ingresso collezioni: intero
euro 10, ridotto euro 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo
martedì del mese, se non festivo, l'ingresso è gratuito alle collezioni permanenti. Info:
011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via San Domenico 11
TORINOSETTE | Arte
306 / 318
Arte
ELETTRA CASINI DA POP HEARTH LIBRI ARTE E DESIGN
"Favole antiche: da Melusina al Pentamerone", personale di Elettra Casini. Dalla passione
dell'artista per il mito di Melusina e il libro di Gian Battista Basile "Lo cunto de li cunti" o
"Pentamerone", Elettra Casini ha realizzato una serie di tavole facilmente fruibili ed
interpretabili al fine di avvicinare, promuove o semplicemente far conoscere racconti poco
conosciuti ad un pubblico quanto più vasto possibile. Nello specifico, gran parte dei lavori
dell'artista traggono ispirazione dall'antica favola medievale di Melusina e il Pentamerone.
Melusina, favola che affonda le proprie radici addirittura nella figura mitologica di Lilith, la
prima Eva, quella nata autonomamente e non dalla costola di Adamo, essere poco incline a
sottomissione e alla volontà dell'uomo, figura eliminata nell'attuale Genesi. Nata quindi con
molta probabilità nel periodo Cananeo se non Babilonese, come buona parte della Genesi, per
poi trasformarsi nei secoli nella fata acquatica o demone, a seconda delle interpretazioni, che
stipula una sorta di contratto con l'uomo. Il Pentamerone è invece la prima raccolta italiana di
favole destinate ai bambini. Colpiscono i colori vivaci, gli scenari fantastici, la ricchezza nel
linguaggio e la creatività narrativa delle situazioni. Spesso i personaggi, come nella mitologia
greca interagiscono con animali, piante ed altri oggetti. Le tavole cercano di restituire i colori,
l'aspetto surreale, quasi onirico di personaggi e situazioni riprodotti in gesti eloquenti e
momenti salienti della narrazione. Tutte le opere di Elettra Casini sono realizzate con l'ausilio
di tecniche artistiche miste: dall'acrilico all'acquerello, dal collage alla grafite, dai gessetti alla
china passando per il carboncino. Non mancano applicazioni a rilievo e glitter per dare vita e
maggior corposità alle scene e personaggi riprodotti. Elettra Casini è nata e vive a Firenze.
Dopo gli studi artistici apre a San Frediano, nel cuore della vecchia Firenze, una bottega in cui
crea, realizza e vende opere in ceramica. Nel suo laboratorio artistico di via Pisana si dedica
da oltre vent'anni alla realizzazione di quadri in tecnica mista e alla decorazione di maioliche
artistiche tradizionali, che traggono ispirazione all'arte gotica e romanica. Dal 2012 esplora
nuovi percorsi artistici dedicandosi anche all'illustrazione infantile, coniugando così una
pregressa passione - quella per le favole antiche - al suo estro creativo. Realizza opere che
pongono l'accento su racconti che attingono il loro nucleo narrativo dai miti primordiali. Ha
seguito corsi di illustrazione con Roberto Innocenti a Firenze, e con altri illustratori alla scuola
di Sarmede. Attualmente espone le sue tavole in mostre personali e intrattiene contatti con
varie case editrici. Orario: da martedì a sabato 10,00-13,30 e 16,00-19,30; domenica
16,00-19,30. Info: 377.2644171 - www.pop-heart.it - [email protected]
fino al 31/03/2016
ore 10:00
Torino
Via Barbaroux 44/E
PAULA DIAS AL RISTORANTE AL GUFO BIANCO
Il mare, la memoria, la distanza, i ricordi che tengono uniti il presente e il passato sono i temi
dominanti della mostra "Corallo di Paula Dias". Il simbolismo figurativo dell'artista portoghese
concentra la propria attenzione sulla memoria di un tempo maggiormente prossimo alla natura
e instaura un dialogo, proiettato verso il futuro, con ogni forma di essere vivente: la fragilità e
la forza di un passero su un filo, un elefante che ricorda gli anni dell'infanzia, un gatto che
accoglie un segreto, un albero che simbolizza la fertilità e la vita. Orario apertura ristorante: da
lunedì a venerdì 12.30-14.30 e 19.30-22.30; sabato 19.30-22.30. Per chi non pranza o cena la
mostra è visitabile nel seguente orario: da lunedì a venerdì 10-12. Info: www.gufobianco.com 011.6692577 - 011.6505431
fino al 09/04/2016
ore 12:30
Torino
Corso Dante 129/C
TORINOSETTE | Arte
307 / 318
Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - "CARAVAGGIO E IL SUO TEMPO" AL CASTELLO DI
MIRADOLO
"Caravaggio e il suo tempo", mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Antonio D'Amico. In mostra
quaranta dipinti, molti dei quali mai visti prima d'ora in Italia, provenienti da istituzioni museali e
da collezioni private italiane ed estere, per offrire ai visitatori il genio di Caravaggio, sognato,
cercato e guardato da straordinari maestri caravaggeschi che raccontano la realtà e con essa
la vita. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni: la prima pone l'attenzione sulla
giovinezza e sugli anni della formazione di Caravaggio, tra Milano e Roma, con inedito
confronto tra tre superbe tele realizzate dai maestri del giovane Michelangelo Merisi, Simone
Peterzano e il Cavalier D'Arpino. Si prosegue poi con il legame florido tra Caravaggio e il
genere della Natura morta, in cui la realtà si specchia nella pittura fornendo un'illusione del
reale di significativa rilevanza. La mostra tenta di far luce sull'attività dell'Accademia romana
del Marchese Giovanni Battista Crescenzi, con opere di Tommaso Salini, Pietro Paolo Bonzi e
Agostino Verrocchi. La seconda sezione ruota intorno alla "Maddalena penitente" di
Caravaggio, della Galleria Doria Pamphilj di Roma, una delle invenzioni più sorprendenti del
Maestro, fondamentale per comprendere lo sviluppo della sua arte. Nel bellissimo dipinto,
cuore nevralgico della mostra, la giovane donna rappresenta "la verità del pentimento
espresso dalla Maddalena e qui tradotto senza orpelli e senza l'artificio del devozionale e del
religioso", come ricorda Vittorio Sgarbi. L'opera è esposta per la prima volta in Piemonte e
apre il suggestivo e spettacolare confronto con il tempo di Caravaggio, in cui artisti di tutta
Europa arrivano a Roma per conoscere i segreti di colui il quale rivoluzionerà per sempre la
pittura. La terza sezione presenta artisti che tengono gli occhi spalancati sulla realtà fra cui il
senese Rutilio Manetti, il genovese Gioacchino Assereto, Giovanni Serodine, il calabrese
Mattia Preti e lo spagnolo Ribera di cui si potranno ammirare due capolavori come San Pietro
penitente e Testa recisa di San Giovanni Battista del Museo Civico Filangieri di Napoli. La
mostra propone due straordinari enigmi dell'arte caravaggesca, riflettendo sulle repliche
autografe del maestro lombardo. Si potrà ammirare il discusso "San Francesco riceve le
stimmate", della Galleria d'Arte antica dei Musei Civici del Castello di Udine, e il "San
Francesco in meditazione" proveniente da Malta e mai visto prima d'ora in Italia. Orario:
giovedì e venerdì 14.00-18.00; sabato, domenica e lunedì 10.00-18.30; chiuso il martedì e il
mercoledì e il 24 dicembre. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati,
studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni,
Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.com. In occasione della Festa di San Valentino la
Fondazione Cosso propone l'apertura straordinaria della mostra "Caravaggio e il suo tempo",
dalle 18 alle 23. Per ogni coppia che si presenterà in questa fascia oraria in biglietteria sarà
applicata la formula del 2x1 per l'acquisto del biglietto di ingresso: ogni coppia paga un solo
ingresso alla mostra. Alle 21,30 avrà luogo inoltre una visita guidata della mostra, dedicata alle
coppie (costo 6 euro a persona). Al Castello di Miradolo si festeggia San Valentino anche con
aperitivo a tema e degustazione di dolci, il tutto con prodotti artigianali di alta pasticceria.
Aperitivo al Castello: alle 18 alle 20, costo 8 euro a persona. L'aperitivo verrà servito nella
caffetteria interna del Castello, una cornice storica per vivere una serata speciale con la
propria dolce metà. Dolce assaggio: dalle 20,30 alle 22,30, costo 10 euro a persona. Una
selezione di dolci dell'Antica Pasticceria Castino per completare la serata e condividere con il
partner una magica atmosfera. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio
chiamando lo 0121.502761 oppure scrivendo a [email protected]
fino al 10/04/2016
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
308 / 318
Arte
"A CASA" ALLA GALLERIA D'ARTE PIRRA
"A casa. Istantanee di vita quotidiana", collettiva. La mostra è un omaggio al cosiddetto
"piccolo genere", scene di vita domestica, interni e nature morte che svelano la bellezza delle
cose semplici e quotidiane. Filtrati dall'occhio del pittore, soggetti apparentemente banali
diventano unici, momenti abituali appaiono rari, l'ordinario si fa straordinario. Come
evidenziato dal sottotitolo, sarà possibile osservare le diverse modalità interpretative, tecniche
e di contenuto, di una tematica che si presta a tante declinazioni. I post impressionisti russi, in
particolare, sono straordinari interpreti di questo genere perché, durante tutta la loro attività
pittorica, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre
coltivato la propria passione e il proprio talento ritraendo la vita che li circondava, sapendone
cogliere le varie suggestioni emotive. Esemplari in tal senso sono Gleb Savinov e Olga
Bogaevskaja, marito e moglie della Scuola di San Pietroburgo, che nelle loro opere hanno
dato vita ad ambienti e atmosfere intime e familiari. Essi hanno individuato nella semplicità del
quotidiano un ideale estetico, non hanno temuto la ripetizione o la banalità, perché da ciò che
appare "ovvio" può scaturire un risvolto inaspettato, una sfumatura impercettibile può diventare
dominante, così come un dettaglio trasformarsi in protagonista. Tra gli altri autori russi in
mostra ricordiamo Nadezhda Vorobieva, nella cui produzione artistica domina il tema
dell'infanzia, Igor Smekalov, con figure femminili, raccolte nei propri pensieri, inserite in interni
dall'atmosfera vagamente metafisica, e Maya Kopitzeva, le cui nature morte parlano di "casa"
più di molte scene domestiche. In mostra anche opere di artisti non russi, tra cui gli italiani
Enzo Faraoni e Giulio Da Milano. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30;
domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - [email protected] - www.galleriapirra.it
fino al 10/04/2016
ore 16:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
309 / 318
Arte
MALACHI FARRELL DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA
"Public Enemies" é la prima personale in Italia dell'artista irlandese cresciuto a Parigi Malachi
Farrell (1970), nella quale presenta una serie di installazioni con applicazioni elettroniche in
movimento. Dopo la collettiva "Une Histoire" del 2015 al Centre Pompidou, curata da Christine
Macel (direttore della mostra di arti visive alla Biennale di Venezia del 2017), la mostra
personale al The Crypt London, l'esperienza pluriennale alla Galerie des enfants sempre al
Pompidou - il Pompidou è stato sede di diverse sue esposizioni e performance -, l'esposizione
del 2002 "Money and Value/ The Last Taboo", a Biele in Svizzera, curata da Harald
Szeemann, Farrell propone alla galleria Raffaella De Chirico una serie di installazioni peculiari
della sua ricerca artistica. Farrell utilizza il suono, la luce, circuiti elettronici complessi da lui
interamente realizzati e il suo lavoro è altresì contaminato dalla cultura punk e industriale,
nonché dal teatro di strada. Intensamente scenografico, il lavoro di Farrell è impregnato di
sarcasmo corrosivo e di ruvida ironia ed è sempre di stampo fortemente politico e sociale. Tra
i concetti chiave del filosofo tedesco Carl Schmitt, nella sua lapidaria formulazione, vi fu
certamente quello relativo al rapporto amico-nemico come reale essenza del politico: non c'è
bisogno che il nemico politico sia moralmente cattivo o esteticamente brutto. Egli è ciò che
esistenzialmente è estraneo rispetto a chi, amico, è esistenzialmente affine. In tal senso il
nemico non è l'inimicus privato, ma è l'hostis, il nemico pubblico. Tra i lavori in mostra "Strange
Fruit" (2010), il cui titolo è ispirato dall'omonima canzone scritta dal compositore Abel Meerpol,
testo di forte denuncia contro i linciaggi dei neri nel sud degli Stati Uniti e magistralmente
interpretata dalla cantante afroamericana Bille Holiday per la prima volta nel 1939 al Café
Society del Greenwich Village. Lo "strano frutto" di cui si parla nella canzone è il corpo di un
nero che penzola da un albero. Allo stesso modo, nell'installazione di Farrell, vecchie scarpe
pendono dall'alto come metafora di un'umanità lasciata "appesa", ciondolante, a
rappresentazione di una forte crisi sociale. Le scarpe di "Strange Fruit" parlano, e a dar loro
voce è la versione nazista di Peter Sellers di "She Loves You dei Beatles", (nella quale due
perfetti soldati tedeschi si danno il cambio di guardia spartendosi i versi della canzone), una
caricatura del fantasma della dittatura, di reminiscenza altresì chapliniana. I Public Enemy
sono un gruppo rap statunitense noto per i temi politici nei loro testi, per la forte critica verso i
mass media e per l'attenzione alla comunità afroamericana. Nell'installazione "Give them an
inch and they take a mile" (1996), Farrell ha realizzato una piccola casa in legno dalla quale
spuntano dei vecchi rami in movimento ricordando un orologio a cucù, dal quale fuoriescono
delle seghe in legno e motoseghe circolari. Come in un piccolo teatro, le lame "cantano"
anch'esse, sincronizzate come con la cover di Flash Gordon dei Queen eseguita dai Public
Enemy, mettendo in scena un attacco visuale e acustico. Può l'orrore essere divertente?
"Pans Freak" è la rappresentazione di un concetto che lega paura e sense of humor.
Un'installazione formata da 12 casseruole "parlanti", a una prima visione giocosa e ludica, cui
Farrell dà voce facendo urlare loro ossessivamente la parola Hezbollah. Con l'installazione
"Coke", l'artista individua nell'utilizzo delle droghe e in particolare nell'uso della cocaina un
ulteriore nemico pubblico nella declinazione di idea del successo che inevitabilmente si
accompagna al cliché del soggetto vincente ma nella realtà succube di un'assoggettamento al
cliché stesso. Orario: martedì e mercoledì dalle 14 alle 19; giovedì, venerdì e sabato dalle 11
alle 19; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com [email protected] - 011.835357
fino al 10/04/2016
ore 18:00
Torino
Via Giolitti 52
TORINOSETTE | Arte
310 / 318
Arte
BARTOLOMEO BIMBI A PALAZZO MADAMA
"Eccentrica natura - Frutti e ortaggi stravaganti e bizzarri dipinti da Bartolomeo Bimbi per la
famiglia Medici". La mostra propone al pubblico torinese un nucleo di 24 dipinti realizzati per la
villa medicea La Topaia, attualmente conservati nella sezione Botanica del Museo di storia
naturale dell'Università di Firenze. Si tratta di raffigurazioni naturalistiche realizzate da
Bartolomeo Bimbi (Firenze 1648 - 1723), pittore al servizio del granduca Cosimo III de' Medici
dal 1685, che appunto si specializzò nel dipingere nature morte di tipo didascalico e
illustrativo, con l'intento di catalogare in modo sistematico animali e frutti organizzati per
specie, per stagione e per provenienza. I Granduchi di Toscana si distinsero per la loro
vocazione scientifica e catalogatrice: negli immensi terreni che circondavano Firenze, i Medici
diedero vita a numerose colture dove poter studiare le varietà delle specie, sperimentare nuovi
innesti e introdurre essenze e sementi sconosciute. Orario: dal lunedì al sabato dalle 10 alle
18 (tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale) e la domenica dalle 10 alle 19. Ultimo
ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Il primo mercoledì del mese, non festivo,
ingresso gratuito. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 11/04/2016
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
SAUZE D'OULX - COLLETTIVA DI SCULTURA ALL'UFFICIO DEL TURISMO
Mostra collettiva di scultura. Orario: Tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.
fino al 17/04/2016
ore 09:00
Sauze d'Oulx (TO)
Viale Genevris 7
RENATO BALLATORE ALLO SPAZIO CAFE' FIURIN
"Paesaggi", personale di Renato Ballatore, nella quale il fotografo propone atmosfere limpide,
sincere ed essenziali. Una mostra che riflette sulla natura culturale e mutevole del paesaggio,
sulla bellezza, sulla visione. Info: www.fotomostretorino.it
fino al 30/04/2016
ore 10:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 68 bis
TORINOSETTE | Arte
311 / 318
Arte
"SULLA SCENA DEL CRIMINE" DA CAMERA - CENTRO ITALIANO PER LA
FOTOGRAFIA
"Sulla scena del crimine. La prova dell'immagine dalla Sindone ai droni". L'esposizione
analizza la storia della fotografia forense e mostra un corpus di opere che coprono più di un
secolo di storia, dai primi scatti entrati nelle aule di tribunale fino alle foto satellitari usate dalle
organizzazioni per i diritti umani per denunciare l'uccisione di civili, come nel caso degli
attacchi con i droni. Immagini forti, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla terribile
violenza che documentano e di cui sono prova. Una selezione di undici casi-studio per
illustrare un approccio scientifico al mezzo fotografico, volto a renderlo uno strumento nelle
mani della giustizia. Una ricerca molto diversa da quella portata avanti in campo artistico, ma
non per questo priva di un suo tetro fascino, nobilitato dalla solennità della Storia. Ma la
fotografia artistica e quella forense sono davvero così diverse? Se la prima si è spesso
interrogata sull'effettiva verosimiglianza del mezzo fotografico nel descrivere la realtà, la
seconda ha fatto della ricerca e della documentazione della verità la sua ragione d'esistere.
Questa mostra esplora contemporaneamente la potenza e i limiti del mezzo fotografico nella
ricerca della verità. La potenza è quella dell'immagine, più d'impatto e più convincente di
quanto potranno mai esserlo parole o cifre. Il limite è quello della tecnica, che spesso
smentisce l'idea secondo cui l'obiettivo del fotografo non è altro che un occhio infallibile, che
tutto coglie e tutto registra, capace di catturare l'attimo e di fermare in questo modo il tempo.
Appare allora chiaro che la verità non viene solo ri-costruita, ma viene a tutti gli effetti costruita
e poi difesa tramite la raccolta di prove, tra cui le immagini sono regine indiscusse. Non è
quindi sufficiente riportare alla luce le fosse comuni dove riposano i curdi vittima del genocidio
operato dall'esercito iracheno nell'88: nel 1992 una fotografa dell'agenzia Magnum
accompagna gli attivisti alla ricerca di prove, e documenta scrupolosamente l'esumazione
affinché quelle vittime esistano davvero e possano quindi avere giustizia. Non basta
processare i gerarchi nazisti: l'orrore dei campi di sterminio viene fotografato e filmato secondo
regole ben precise dai soldati Alleati, e il film che ne deriva sarà il più grande atto d'accusa
verso gli imputati a Norimberga. La verità che esce da queste prove appare tutto fuorché
scontata. È anzi stata duramente conquistata, e nessuna immagine sarà mai vista abbastanza
volte o da un numero sufficiente di persone fino al punto di renderla immortale e metterla al
sicuro dai negazionismi. Le lenti fotografiche sono state chiamate "obiettivi", nella speranza
che potessero salvare dall'imprecisione e dai dubbi che si accompagnano alla soggettività, ma
la diversa interpretazione di una fotografia può tutt'ora avere pesanti conseguenze
geopolitiche e umanitarie. C'è o non c'è traccia dell'antico cimitero beduino di Koreme, nel
Deserto del Negev, nelle foto aeree che gli inglesi della RAF scattarono alla fine della
Seconda Guerra Mondiale, prima della fondazione dello Stato di Israele? Chi sostiene che
negli scatti sgranati e nebulosi di 70 anni fa non si veda alcun cimitero beduino non sta solo
dibattendo i dettagli di vecchie fotografie: sta allo stesso tempo dichiarando che le migliaia di
famiglie palestinesi che vivono tutt'ora nella zona sono abusive e devono essere cacciate dalle
loro case, a ulteriore testimonianza del terribile potere che possono avere le immagini. Una
mostra intensa e con più livelli di lettura, che parla dei nostri lati bui e del nostro disperato
bisogno di certezze. Orario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 11-19; giovedì 11-21;
domenica 11-19; martedì chiuso. Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 5 fino a 26 anni, over 65
e possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte; gratuito per bambini fino a 12 anni. Info:
[email protected] - www.camera.to - 011.0881150
fino al 01/05/2016
ore 18:00
Torino
Via delle Rosine 18
TORINOSETTE | Arte
312 / 318
Arte
"FASHION" A PALAZZO MADAMA
"Fashion", mostra a cura di Marco Cattaneo, che raccoglie 62 immagini di grande formato,
realizzate da 33 fotografi di fama internazionale. Il filo conduttore dell'esposizione è il concetto
di stile nelle sue varie sfaccettature, dalle decorazioni tribali alle avanguardie contemporanee.
Un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso immagini suggestive, che ritraggono corpi e
volti - per lo più femminili - impegnati in attività quotidiane o situazioni più istituzionali, come
ricevimenti e sfilate. Scatti in bianco e nero, come quello realizzato da Eliza R. Scidmore nel
1907 a Giava, in Indonesia, che ritrae una donna nell'intento di allattare il proprio bambino; o
quello di due donne mongole in abiti tradizionali, immortalate da Horace Brodzky nel 1921.
Abiti e acconciature che simboleggiano uno stato sociale, perché la moda da sempre definisce
un'appartenenza, politica, economica o religiosa. Lo si nota anche dall'immagine di una
ragazza della tribù Ouled Nail, ritratta da Lehnert & Landrock in Algeria nel 1922: uno sguardo
penetrante, con il volto incorniciato dalle monete d'oro della sua dote. Ricchezza che diventa
sfarzo nello scatto di Jodi Cobb, che nel 2008 immortala una coppia dell'alta società italiana al
Casinò di Venezia. La stessa Cobb è autrice dell'immagine guida della mostra - una modella
che danza con un vestito tradizionale sudcoreano - nella quale il nero dello sfondo fa da
contrasto ai colori sgargianti dell'abito. Un giro del mondo che tocca le praterie del Texas (Luis
Marden, 1939) e le spiagge della Florida (Clifton R.Adams, 1929), passando per il Giappone
(Chris Johns, 1983) e il Laos (W.E. Garrett, 1974). "Fashion" costituisce la quarta tappa della
partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, dopo "Women of
Vision", allestita nell'inverno scorso, sempre nella Corte Medievale di Palazzo Madama e due
esposizioni al Mao. Orario: il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 18; la domenica
dalle 10 alle 19; chiuso il martedì. La biglietteria chiude sempre un'ora prima. Ingresso solo
mostra: intero 10 euro, ridotto 8 euro; ingresso mostra e collezioni: intero 14 euro, ridotto 12
euro; gratuito ragazzi fino ai 6 anni e Abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 02/05/2016
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
313 / 318
Arte
"MATISSE E IL SUO TEMPO" A PALAZZO CHIABLESE
«Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza - scrive Matisse il giorno di Natale del 1908 - per
soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla
comprensione delle diverse interpretazioni dell'arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni». Eccolo, in poche righe il capofila dei fauves, il genio visionario rivale di Picasso, che
dal 12 dicembre al 15 maggio darà spettacolo a Palazzo Chiablese. É la grande mostra di
Natale insieme con Monet alla Gam: durerà sino a primavera inoltrata e varrà il viaggio degli
appassionati d'arte sino a Torino. Il titolo è «Matisse è il suo tempo», a organizzarla è il Centre
Pompidou di Parigi e 24 Ore Cultura ed è un regalo della divisione cultura del Comune.
L'osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d'accademia e infine precursore di un'arte che anticipa l'espressionismo astratto
newyorkese, sarà presente a Palazzo Chiablese con ben 50 opere accompagnate da altri 47
capolavori di artisti a lui contemporanei: Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain,
Braque, Marquet, Léger - tutte provenienti dal Centre Pompidou. L'obiettivo della mostra è
inquadrare le opere di Matisse attraverso il contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici
con altri pittori. Così, sue opere quali "Icaro" (della serie "Jazz" del 1947), "Grande interno
rosso" (1948), "Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso" (1946) dialogano con dipinti di
Picasso, come "Nudo con berretto turco" (1955), di Braque, come "Toeletta davanti alla
finestra" (1942), di Léger, come "Il tempo libero - Omaggio a Louis David" (1948-1949). Dieci,
ricchissime, sezioni illustrano, secondo un percorso cronologico, le figure matissiane delle
odalische - come quella in pantaloni rossi del 1921 -; la raffigurazione dell'atelier, soggetto
ricorrente nell'opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà
luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952-56) e Picasso (Lo studio,
1955). Poi l'opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897-99) fino
alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate. Il viaggio alla
scoperta del grande artista comincia con l'atelier de Gustave Moreau dove Matisse stringe
amicizia con i condiscepoli dell'atelier di Gustave Moreau all'École des Beaux-Arts: Albert
Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin. Poi si passa al «fauvismo» che comincia con un
soggiorno nel Midi, a Collioure, nell'estate 1905. Lo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti
dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e di André Derain e
Maurice de Vlaminck al Salon d'Automne del 1905 segna la nascita del movimento, al quale
l'anno seguente si uniscono i giovani Braque e Dufy. A questo periodo, e presenti in mostra,
appartengono "Autoritratto" (1900) di Matisse e "Il sobborgo di Collioure" (1905) di Derain. La
mostra si chiude con la decima sezione - "Dessiner dans la couleur: vers la couleur pop" -. In
mezzo una tavolozza infinita di emozioni. Orario: lunedì dalle ore 14.30 alle 19.30; martedì,
mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Aperture straordinarie: 24 dicembre 9,30-17,30; 25 dicembre
14,30-19,30; 26 dicembre 9,30-19,30; 31 dicembre 9,30-17,30; 1 gennaio 14,30-19,30; 6
gennaio 9,30-19,30; 27 marzo 9,30-19,30; 28 marzo 9,30-19,30; 25 aprile 9,30-19,30; 1
maggio 9,30-19,30. Ingresso: intero 13 euro; ridotto 11 euro; ridotto speciale 6,50 euro; ridotto
gruppi 11 euro (prenotazione obbligatoria); ridotto scuole 6 euro (prenotazione obbligatoria);
speciale famiglia 11 euro adulto, 6,50 euro bambino dai 6 ai 14 anni; gratuito possessori di
Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card. Domenica 7 febbraio dalle 9 alle 11 ingresso
libero e gratuito alla mostra per tutti gli Under 30. Info: 011.0240113 - www.mostramatisse.it
fino al 15/05/2016
ore 09:30
Torino
Piazza San Giovanni 2
TORINOSETTE | Arte
314 / 318
Arte
"GOLDEN AGE: JORDAENS, RUBENS E BRUEGHEL" AL FORTE DI BARD
"Golden Age": il Secolo d'oro della pittura olandese e fiamminga. Il nucleo più cospicuo è stato
concesso in prestito dalla Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito
nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una
preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein. Ogni genere di questa
importante stagione artistica che va dal Seicento al Settecento è rappresentato: scene
storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte. I due più
importanti maestri fiamminghi, precursori e anticipatori della stagione del Barocco nordico,
Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck, sono rappresentati con una serie di ritratti, come
pure Jacob Jordaens, con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia. Tra i capolavori,
troviamo poi il genere dei 'banchetti' (Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren),
le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e
olandesi del periodo cosiddetto classico, e due opere del loro pioniere Gerard Dou, nonché
paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael. Grande risalto è
inoltre dato alle rappresentazioni storiche, soprattutto quelle del manierismo, dei Caravaggisti
di Utrecht e del barocco fiammingo. Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, assoluti
capolavori come le opere di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e
degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da
Brescia. Orario: martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1°
marzo); sabato, domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima
del Forte. Ingresso: intero 9 euro; ridotto 6 euro. Cumulativo con la mostra "Wildlife
Photographer of the Year": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" AL FORTE DI BARD
"Wildlife Photographer of the Year", le più belle foto naturalistiche del mondo, selezionate tra
42mila concorrenti. Per il settimo anno il polo culturale alle porte della Valle d'Aosta ospita le
opere vincitrici del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con
il BBC Wildlife Magazine, giunto alla 51esima edizione. Oltre cento fotografie, suddivise in 18
differenti categorie. Quella più prestigiosa se l'è aggiudicata il canadese Dan Gutoski, con lo
scatto "A tale of two foxes", che ritrae una volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe
artica, in Canada: un'immagine forte, che racconta il dramma del riscaldamento globale, che
costringe le volpi rosse a spingersi sempre più a nord, diventando predatrici dei propri simili.
Altrettanto intensa è la fotografia vincitrice della sezione giovani, vinta dal ceco Ondrej
Pelanek con "Ruffs on display", che immortala la lotta tra due uccelli maschi per la difesa del
territorio. La categoria "Under water", dedicata alle foto subacquee, è stata vinta
dall'australiano Michael AW: il suo scatto "A whale of a mouthful" ha il fascino di un quadro,
nel quale le striature del muso di una balena contrastano con la livrea scura del branco di
sardine in fuga dal cetaceo. Tra le foto in mostra ci sono anche quelle di tre italiani: Ugo
Mellone, vincitore della categoria "Invertebrati", Hugo Wassermann e Vincenzo Mazza. Orario:
martedì-venerdì 11-17 (sino al 28 febbraio); martedì-venerdì 11-18 (dal 1° marzo); sabato,
domenica e festivi 11-19; chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima del Forte.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 5 euro. Cumulativo con la mostra "Golden Age: Jordaens,
Rubens, Brueghel": intero 12 euro; ridotto adulti 9 euro; ridotto ragazzi 8 euro. Info:
0125/833811 - [email protected] - www.fortedibard.it
fino al 02/06/2016
ore 11:00
Bard (AO)
Forte di Bard
TORINOSETTE | Arte
315 / 318
Arte
"SPIRITELLI, AMORINI, GENIETTI E CHERUBINI" AL MUSEO ACCORSI-OMETTO
"Spiritelli, amorini, genietti o di cherubini - Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al
Neoclassico". La Fondazione Accorsi - Ometto dedica alla fortuna del tema iconografico dei
putti una mostra affidata alla cura di Vittorio Natale. L'argomento - pur avendo attirato in
passato l'attenzione di eminenti studiosi - non è mai stato oggetto di una iniziativa espositiva
monografica in Europa. Sotto le variate spoglie di spiritelli, amorini, genietti o di cherubini come recita il titolo della mostra - i putti, ispirati all'arte antica romana, hanno trovato ampia
diffusione soprattutto a partire dal Rinascimento, dilagando durante il Sei e il Settecento con
funzioni decorative, ma anche allegoriche, e caratterizzando in vario modo sia l'arte profana
che quella sacra. La mostra raccoglie sessantatrè selezionatissimi oggetti provenienti da
collezioni pubbliche italiane e private (italiane e straniere) ed è articolata in sei sezioni
tematiche che sviluppano il tema dal punto di vista privilegiato delle committenze sabaude e
piemontesi. Nel percorso, che si articola partendo dall'origine e diffusione del tema e passando
poi per le sezioni dedicate a "Nelle vesti di Amore", "Allegorie profane", "Angioletti e cherubini",
"Giochi di putti", "Putti e arti decorative", sono esposti dipinti, sculture in terracotta, in marmo,
in legno policromo, mobili, stampe, bronzi e argenti. Accanto ad opere anche di Guido Reni,
Isidoro Bianchi, Bartolomeo Guidobono, Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Francesco Cairo,
Francesco Ladatte, Vittorio Amedeo Rapous, Ignazio e Filippo Collino, lo sguardo viene
allargato in alcune sezioni al contesto internazionale, con opere anche di Charles Amédée
Philippe Van Loo, Camillo Rusconi e di Paul Heermann. L'organizzazione della mostra è stata
occasione per alcuni significativi recuperi di opere, individuate nei depositi di collezioni
pubbliche e restituite alla pubblica fruizione, anche futura, grazie a specifici restauri. È il caso
dei dipinto ricondotto alla committenza del Cardinal Maurizio di Savoia con tre putti allegorici,
finora conservato nei depositi del castello di Racconigi, il cui intervento di restauro è stato
realizzato grazie a un finanziamento della Associazione Amici di Racconigi; ma è anche il caso
di altre opere, che sono state restaurate con il contributo della Fondazione Accorsi-Ometto: il
dipinto di Claudio Francesco Beaumont, ritenuto un bozzetto per l'"Allegoria della Concordia"
che orna la volta della Galleria delle Battaglie di Palazzo Reale, proveniente dai depositi di
Racconigi, o la "Vanitas con Amore dormiente" di Bartolomeo Guidobono, appartenente al
Museo del Territorio di Biella, o, ancora, una serie di quattro piccole tele conservate nei
depositi di Palazzo Madama, le quali raffigurano putti che reggono attributi, accompagnati da
cartigli con iscrizioni, riferite a un pittore emiliano attivo nel secondo quarto del secolo XVII,
forse identificabile in Francesco Gessi. Orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-18; sabato e
domenica 10-13 e 14-19; lunedì chiuso. Ingresso mostra: intero euro 8; ridotto euro 6. Mostra
con visita guidata (da martedì a venerdì ore 11 e 17; sabato, domenica e festivi anche ore 18):
intero euro 12; rid. euro 10; con Abbonamento Musei euro 4. Info: 011.837688 int. 3 [email protected] - www.fondazioneaccorsi-ometto.it
fino al 05/06/2016
ore 18:00
Torino
Via Po 55
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Arte
OPERE DI PALAZZO MADAMA A PALAZZO BAROLO
Palazzo Madama e Palazzo Barolo presentano il primo risultato di un nuovo importante
progetto di collaborazione: 41 opere, tra dipinti ed arredi, attualmente conservate nei depositi
del Museo Civico d'Arte Antica sono state concesse in comodato a Palazzo Barolo nei
rinnovati ambienti del piano terra e del piano nobile per arricchire il nuovo
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