Una mostra e un’importante opera di restauro: Kimbo, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli, celebra i suoi 50 anni. Bellebbuono. Napoli, improvvisamente Riapre al pubblico, con i cinque dipinti originari, la Chiesa di Sant’Erasmo sulla Piazza d’armi di Castel Sant’Elmo Napoli, Castel Sant’Elmo 14 marzo -‐ 1 aprile 2013 INAUGURAZIONE GIOVEDI’ 14 MARZO 2013, ORE 17.00 In occasione dei 50 anni di Kimbo, la società Cafè do Brasil e la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli, presentano la risistemazione dei cinque dipinti che originariamente decoravano la chiesa di Sant’Erasmo sulla piazza d’armi del castello e la mostra Bellebbuono. Napoli improvvisamente. L’esposizione, a cura di Angela Tecce, propone una selezione di circa 40 opere-‐ dipinti, disegni, fotografie, porcellane-‐ che raccontano Napoli, le sue strade, i suoi odori, le sue suggestioni: una città improvvisamente -‐ in dialetto napoletano bellebbuono -‐ svelata. Il termine dialettale richiama, sovrapponendole, diverse aree concettuali e semantiche, suggerisce un percorso costruito su una città vista dal suo interno, con vicoli, strade e quartieri trasformati da interventi urbanistici o di riqualificazione: il Porto, Santa Lucia, il Pendino, Porta Capuana, Largo di Castello, la Riviera di Chiaia, luoghi privilegiati di storia e di tradizione, di bellezza e di suggestione, dove si è radicata la cultura olfattiva e del gusto legata al caffè. Tra le opere in mostra, dipinti e disegni di Giacinto Gigante, Aniello de Aloysio, Vincenzo Migliaro, Achille Vianelli, Giovanni Serritelli, Alceste Campriani, Carlo Brancaccio dalle collezione della Certosa e Museo di San Martino e del Museo di Capodimonte, con una particolare attenzione alle opere normalmente non allestite nelle sale dei musei e che, portate fuori dai depositi, avranno una nuova visibilità in occasione della mostra. Bellebbuono. Napoli improvvisamente, sarà l’occasione per valorizzare opere d’arte note e una parte di quell’ampio patrimonio meno conosciuto. Alla storia del caffè e all’evoluzione dei riti collettivi che ne accompagnano la degustazione è dedicata la sezione di opere di arte applicata -‐ servizi di tazzine, caffettiere-‐ provenienti dal Museo Duca di Martina, dal Museo di San Martino e dal Museo di Capodimonte, completata da una selezione di stampe ottocentesche che raffigurano antichi caffè napoletani. Per raccontare la Napoli che improvvisamente mostra il bello e il buono, lo sviluppo cronologico della mostra arriverà fino alla produzione artistica contemporanea con le opere fotografiche di artisti napoletani: Cesare Accetta, Monica Biancardi, Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Luciano Ferrara, Barbara Jodice, Mimmo Jodice, Raffaela Mariniello (in prestito dal Museo Pignatelli), Luciano Romano. Le loro opere offrono uno sguardo altro e alternativo a quello contenuto dalle testimonianze pittoriche ottocentesche, nuovi squarci interpretativi con cui declinare il tema Napoli improvvisamente. Infine, un percorso sensoriale -‐ olfattivo, sonoro, visivo, tattile e del gusto-‐ accompagnerà i visitatori negli ambulacri cinquecenteschi del castello e verrà cadenzato da postazioni video e di consultazione multimediale che declineranno la narrazione del tema del caffè nei suoi diversi contenuti e riferimenti musicali, teatrali, letterari e cinematografici, attingendo trasversalmente ai diversi ambiti disciplinari e culturali: dalla più antica tradizione alle suggestioni contemporanee. Ma Kimbo, che è oggi uno dei protagonisti del mercato del caffè e un simbolo dell’espresso napoletano nel mondo, per manifestare l’orgoglio delle sue origini e della sua storia, ha voluto lasciare anche un segno permanente del suo amore per città natale. In occasione della mostra Bellebbuono. Napoli improvvisamente, sarà infatti riaperta al pubblico la Chiesa di Sant’Erasmo, realizzata dall’architetto ticinese Domenico Fontana. Nella chiesa, che conserva il monumento sepolcrale del primo castellano don Pedro de Toledo, verranno ricollocati nelle nicchie in stucco, grazie all’intervento di Cafè do Brasil e con la direzione della Soprintendenza, i cinque dipinti che originariamente decoravano la chiesa. Le opere erano affidate in deposito temporaneo al Secondo Comando delle Forze di Difesa a Palazzo Salerno. Catalogo edito da arte’m Informazioni Castel Sant’Elmo-‐ Via Tito Angelini, 22-‐ 80129 -‐ Napoli sspsae-‐[email protected] – www.polomusealenapoli.beniculturali.it orario: tutti giorni ore 14-‐19, domenica 9-‐19; chiuso martedì ingresso gratuito alla mostra Organizzazione e comunicazione ADVERSA Ufficio Stampa Soprintendenza Simona Golia-‐ Tel. 081 2294 478-‐ mail sspsae-‐[email protected] Kimbo Barabino & Partners Ilaria Schelotto-‐ [email protected] -‐Tel. 010.272.50.48 Paola Paletti-‐ [email protected] -‐ Tel. 02.72.02.35.35