evasioni Vacanze all’insegna dell’ecologia in Egitto, Brasile e Canada Egitto L’avventura è responsabile Turismo sostenibile nell’oasi di Siwa, tra le aride dune del Deserto Occidentale e le rive di un grande lago salato. Qui sorge Adrère Amellal, favoloso eco-resort dove si cena a lume di candela e si dorme su morbidi materassi in fibre vegetali. L’architettura berbera del resort Adrère Amellal, perfettamente integrata nell’ambiente naturale dell’oasi di Siwa. di Lisa Molinari inViaggio 141 evasioni da sapere Fuso + 1 ora rispetto all’Italia. Documenti Passaporto o carta d’identità in corso di validità più visto d’ingresso da pagare all’arrivo (costo 15 €). Khaled Nagy Sopra e in basso, a sinistra: le mura del resort Adrère Amellal, costruite a secco. Sotto: cena nel deserto. A bbandonate ogni cellulare o voi che entrate: questa e ogni altra forma di tecnologia è bandita da Adrère Amellal, uno degli eco-resort più originali del pianeta e tanto rispettoso dell’ambiente da sembrare un luogo al di fuori del tempo. L’impasto di fango, sabbia e sale - chiamato kershef - usato per le sue mura risale infatti a un’antichissima tecnica di costruzione berbera e l’arredamento essenziale, di design tradizionale e fattura locale, fa somigliare le 40 camere e il ristorante del resort a un museo d’artigianato sopraffino. È lo spirito ambientalista a fare da principio guida al progetto che, oltre a recuperare la tradizione architettonica locale, sfrutta al massimo le risorse naturali dell’ambiente, senza usare altre fonti d’energia: al posto dell’aria condizionata, porte e finestre si aprono in direzione delle correnti di brezza rinfrescante dell’oasi e durante la notte ci si scalda grazie ai bracieri vecchio stile. Proprio come un miraggio nel Deserto Occidentale egiziano, quasi al confine con la Libia, il profilo di Adrère Amellal emerge tra le dune rocciose e segnala l’ingresso all’oasi di Siwa, idilliaco angolo di natura verdeggiante nella distesa di 142 inViaggio sabbia tra la costa nordafricana e il Nilo. Popolata fin dal 10000 a.C., ma rimasta isolata dal contatto con la cultura europea fino alla fine del ’700, quest’oasi rappresenta un importante baluardo di cultura berbera e conserva un patrimonio ambientale di rara ricchezza, con centinaia di specie animali. Ragion per cui dal 2002 i 7.800 kmq di Siwa e del deserto circostante sono considerati area protetta dal governo egiziano, che vi ha avviato una serie di iniziative di sviluppo sostenibile. Oltre all’agricoltura biologica qui si fa turismo sostenibile al 100 per cento: se il tè nel deserto è un grande classico, i più sportivi possono affrontare a cavallo le dune del Grande Mare di Sabbia, chiamato così proprio perché racchiude fossili e resti marini risalenti a 50 milioni d’anni fa. Unica, poi, l’esperienza di passeggiare sulle rive del grande lago salato di Al Zaytun o, addirittura, di immergersi in una delle 230 sorgenti termali attorno all’oasi, già note agli antichi Romani. Quando andare Primavera e autunno sono le stagioni migliori per un viaggio in Egitto, nel Deserto Occidentale. D’inverno le notti possono essere fredde (intorno ai 5 °C) e d’estate il caldo è difficilmente sopportabile (fino a 45/50 °C). Con chi andare Lariotour (tel. 031 513366; lariotour.com): pacchetto di 8 giorni/ 7 notti alla scoperta di Siwa con 2 notti al Four Seasons del Cairo e 5 notti all’Adrère Amellal; tariffe da 2.190 € in doppia, voli internazionali Alitalia (tel. 06 2222; alitalia.com), transfer e pensione completa inclusi. Assicurazioni ed escursioni esclusi. Per informazioni Ente Turismo Egiziano, via Bissolati 19, Roma, tel. 06 4827985 e 4874219; egypt.travel ■ Adrère Amellal, oasi di Siwa, tel. 00202 27351924; adrereamellal.net o siwa.com Prezzi: doppia da 435 € in pensione completa, gite incluse. da un’oasi all’altra Oltre a crociere sul Nilo, piramidi e coralli del Mar Rosso, c’è un Egitto tutto da scoprire. Non meno affascinante di quello dei faraoni, anzi: prerogativa del Deserto Occidentale è la dimensione sconfinata, la mancanza di riferimenti, l’isolamento pressoché totale da ogni forma di civiltà occidentale. Le oasi, fonti di vita e refrigerio per gli abitanti del deserto, sono parte di un circuito adatto a chi desidera una vacanza il più avventurosa possibile e allo stesso tempo vicina a usi e costumi locali. Sorgenti d’acqua termale, piantagioni di palme e vallate incredibilmente verdi, antiche fortezze nel deserto e insediamenti tuttora popolati da comunità nordafricane fanno di Siwa (sopra), Farafra, Baharia e altre oasi minori le tappe di un magico circuito tra le dune, da esplorare in 4x4, meglio se accompagnati da esperte guide locali. inViaggio 143 evasioni lungo il fiume più lungo del mondo Per un’immersione totale nell’ambiente della foresta pluviale si può visitare l’Amazzonia a pelo d’acqua. Le crociere sul fiume più lungo del mondo sono operate dalla compagnia Amazon Clipper (amazonclipper.com.br). Tre battelli più tradizionali e uno di lusso, il Premium, con tanto di aria condizionata e sala ristorante coperta, navigano lungo il Rio delle Amazzoni con partenza dalla città di Manaus, dove il Solimões confluisce con il Rio Negro e per vari chilometri le correnti di vario colore, densità e velocità si mescolano gradatamente fino a diventare un unico, grande fiume a tutti gli effetti. Nei 3 giorni di navigazione (più, eventualmente, altri 3 sul Rio Negro) si fa attività di osservazione della flora e della fauna amazzonica, compresi safari notturni, escursioni in canoa e visita all’arcipelago fluviale di Anavilhanas. In crociera sul Rio delle Amazzoni. N da sapere Fuso - 5 ore rispetto all’Italia, - 6 quando da noi è in vigore l’ora legale, - 4 nei mesi invernali. Katia Kuwabara/Cristallino Jungle Lodge Documenti Passaporto con 6 mesi di validità per soggiorni inferiori ai 90 giorni. Per soggiorni più lunghi è necessario il visto d’ingresso. Sopra e in basso: le camere dell’eco-lodge. Sotto: il Rio Cristalino. Brasile Il miglior eco-lodge dell’Amazzonia 144 inViaggio specie di uccelli e 2.000 varietà di farfalle che vivono qui. I percorsi a terra o tra gli alberi, su funi e torrette, coprono un’area di 100 ettari, lontano dalla “pazza folla”. ■ Cristalino Jungle Lodge, Rio Cristalino, tel. 0055 65 35212221; cristalinolodge.co.br Prezzi: doppia a 120 € circa con pensione completa. Katia Kuwabara/Cristallino Jungle Lodge Carvalho, proprietaria di questo angolo di foresta incontaminata - 7.150 ettari in una curva del Rio Cristalino (che alimenta le acque del Rio delle Amazzoni, 900 km più a nord) - racconta: “Quando ho dato vita al progetto, il mio intento era quello di mostrare l’importanza della salvaguardia dell’ambiente. L’ecoturismo era solo agli albori in Brasile e il nord del Mato Grosso, dove sorge la parte più interna della foresta, non era neppure considerata come una destinazione turistica”. La notorietà della Cristalino Forest Reserve (con un eco-lodge al suo interno) ha ormai raggiunto livelli internazionali e visitatori da ogni parte del mondo affrontano il viaggio fino a São Paulo, un paio di voli interni, un’ora abbondante di strada e altri 30 minuti in barca per raggiungere il santuario della natura creato dalla signora Carvalho. E ogni giorno s’inoltrano tra le fronde lussureggianti, salvate dalla minaccia di disboscamento, per avvistare le 570 Edson Endrigo/Cristallino Jungle Lodge atura, ecoturismo, avventura. Queste le parole chiave che attirano il turismo straniero in Brasile, come risulta dalle ultime statistiche ufficiali. Un dato importante, in questi tempi di rinnovato interesse per i fragili equilibri del nostro pianeta, che respira grazie al grande polmone verde dell’Amazzonia. Proprio qui si trova la riserva naturale del Cristalino Jungle Lodge, attiva dal 1992 nel settore del turismo sostenibile e premiata lo scorso anno con il World Savers Award per l’impegno dimostrato nella tutela ambientale. Vitória da Riva Quando andare Il clima caldo umido dell’Amazzonia registra un calo delle precipitazioni da giugno a ottobre; le temperature si mantengono alte per tutto l’anno. In aprile e maggio alba e tramonto danno spettacolo con nuvole di vapore che si sollevano dalla foresta. Con chi andare Jangada Travel (tel. 045 6190407; jangadatravel.com): 7 notti al Cristalino Jungle Lodge a 820 € circa in pensione completa e transfer locali più 1.400 € - tasse escluse - per collegamenti aerei internazionali e interni con la compagnia di bandiera TAM Airlines (call centre 199 151145; tamairlines.com). Per informazioni Istituto Brasiliano per il Turismo Embratur Braziltour.com inViaggio 145 evasioni da sapere Fuso - 5 ore rispetto all’Italia. Documenti Passaporto con validità di almeno 6 mesi. Quando andare Da maggio a ottobre, per l’avvistamento delle balene nel Parco marino Saguenay-Saint-Laurent. Anna La Stella (4) Con chi andare Per effettuare un tour nel Québec si può contattare il Ministero del turismo (vedi sotto). Altrimenti esiste un pacchetto di Hotelplan (tel. 02 721361; hotelplan.it) La natura del Quèbec – fly&drive: 16 giorni/14 notti da 1.726 € a persona. La cifra comprende volo, noleggio auto e camera doppia (solo pernottamento). Per informazionii Ministère du Tourisme Québec, tel. 001 514 8732015; Nel Parco Marino di Saguenay-Saint-Laurent, dove si possono avvistare 13 specie dei grandi cetacei. Canada Saguenay la magia delle balene L ’orizzonte si perde sull’estuario più grande del mondo, tra le strepitose falesie del fiordo del Saguenay, prima che il corso del fiume San Lorenzo venga inghiottito nelle acque dell’oceano. Uno scenario memorabile: oltre 1.000 chilometri quadrati che circoscrivono il Parco marino di Saguenay–Saint-Laurent, prima area marina protetta canadese, in cui convivono bellezze naturali e un inestimabile patrimonio di biodioversità. Ed è qui, in quest’angolo paradisiaco di Charlevoix (Québec) che può avvenire il “miracolo”, l’avvistamento delle balene. Una visione fantastica e a distanza così ravvicinata da sembrare un sogno. Nella poliedrica, regione di Charlevoix, frastagliata di parchi naturali, cascate, punteggiata di casette bianche immerse nel verde, l’escursione di whale watching al parco marino vale già da sola il viaggio. L’emozione inizia già dalla sera prima, quando si approda su un piccolo promontorio, all’Auberge des 146 inViaggio 3 Canards, hotel in legno Doc canadese, con un grande camino in pietra che arde nel salone comune. Ottima la cena e profonda la dormita notturna, agevolata dal totale silenzio del luogo... L’unica pecca è che bisogna svegliarsi all’alba, perchè pour voir les rorquals, come dicono qui (in Québec la lingua ufficiale è il francese), il faut partir très tôt le matin (per avvistare le balene bisogna partire presto la mattina). Ma il gioco vale davvero la candela. Lasciato l’hotel su appositi pulmini, si raggiunge il piccolo e delizioso borgo di Tadoussac, con il centro di whale-watching. Attrezzati di tutto punto, con tute impermeabili, guanti e stivali, messi a disposizione dal centro, si sale su gommoni (massimo per 24 persone) o grandi barche (che portano fino a 600 passeggeri), con una guida locale. Poche miglie dalla costa, qualche sosta con la vista che spazia sull’acqua gelida, ferma... Finché qualcuno avverte che qualcosa si muove nell’acqua. L’emozione è incontenibile mentre Il gommone si avvicina a tutta velocità al punto di avvistamento. L’incontro è maestoso, incredibile, vicinissimo (giusto le distanze di sicurezza) con quella massa scura che esce dall’acqua, respira, spruzza. Poi con movimento sinuoso s’incurva e scompare lasciando ancora per qualche secondo le grandi pinne sospese in superficie. (Anna la Stella) sonni e cibo d’oro Auberge des 3 Canards, 115 Côte Bellevue, La Malbaie (Pointe au Pic), Québec, tel. 001 418 6653761; auberge3canards.com Adagiato su un piccolo promontorio, gode di una vista sull’estuario a 360° dalle enormi vetrate che abbracciano la sala ristorante. Si dorme in stanze decorate in stile provenzale. Si mangia divinamente, (da non perdere i piatti a base di salmone e dolci). Prezzi: doppia da 70 €. L’Auberge des 3 Canards, nel verde di un piccolo altipiano.