CORSO ASTRO
UF Analisi del territorio
Il territorio e le maggiori emergenze
19 dicembre 2015
Marcella Parisi
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1
8 nuclei per un’analisi territoriale
1-Costa nord 2-Costa centro 3-Costa sud 4-Arcipelago 5-Colline nord 6-Colline centro
7-Colline sud 8-Montagna
Tradizioni popolari
Aree archeologiche
Tradizioni popolari
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Parchi naturalistici e/o a
tema
Aree archeologiche
Area
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Parchi naturalistici e/o a
Parchi naturalistici e/o a
tema
tema
Tradizioni popolari
Tradizioni popolari Aree archeologiche
Borghi, castelli, chiese,
Borghi, castelli, chiese,
musei
Aree archeologiche
musei.
Parchi naturalistici e/o a
Tradizioni popolari
tema
Parchi naturalistici e/o a
Borghi, castelli, chiese,
tema
Aree archeologiche musei.
Tradizioni popolari
Parchi naturalistici e/o a
tema
Tradizioni popolari
Borghi, castelli, chiese.,
musei
Aree archeologiche
Aree archeologiche
Aree archeologiche
Borghi, castelli, chiese,
musei.
Tradizioni popolari
Parchi naturalistici e/o a
Aree archeologiche
tema
Borghi, castelli, chiese.,
musei
Parchi naturalistici e/o a
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Costa centro
•
Nel territorio corrispondente alla costa centrale si individuano numerose
aree d’analisi:
•
Aree Archeologiche di Vetulonia, Castiglione della Pescaia, Roselle, Gavorrano.
•
Buriano, Tirli, Vetulonia, Castiglione della Pescaia, Grosseto, Roselle, Istia,
Batignano, Montepescali, Alberese.
•
Riserve naturali di Diaccia Botrona, Parco della Maremma,
•
Museo Archeologico della Maremma, Museo Archeologico Isidoro Falchi Vetulonia,
Museo di Arte Sacra di Grosseto.
•
L’area costiera e le spiagge.
•
Castelli e fortezze costiere
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Area archeologica di Vetulonia
• Parlare di Vetulonia significa soprattutto
parlare delle sue tombe e del nuovo museo.
• Per Roselle e Vetulonia anche la felice
ubicazione sul lago Prile, che consentiva un
facile accesso al mare, fu una fondamentale
condizione di sviluppo.
• info: Portale del Parco degli Etruschi
•
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Area archeologica di Vetulonia
• Nel corso dell’VIII secolo a.C. si verificò un graduale
cambiamento del rituale funerario: alla cremazione si
sostituì progressivamente l’inumazione. In
conseguenza di ciò i circoli litici non accolgono più
tombe a pozzetto ma fosse scavate nel terreno dove i
defunti venivano seppelliti con il nuovo rito. Sono
queste le tombe che hanno restituito i corredi più
ricchi e sfarzosi: il Circolo dei Lebeti, la Tomba del
Littore e quella del Duce sono ormai famosi nella
letteratura archeologica per la ricchezza degli oggetti
rinvenuti.
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Area archeologica di Vetulonia
• La struttura delle tombe a circolo coperte da
un tumulo di terra anticipò e ispirò i più
imponenti tumuli monumentali che, a partire
dalla seconda metà del VII secolo a.C., si
disposero lungo il tracciato viario della via dei
Sepolcri.
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Tomba a tumulo del Diavolino II e della Pietrera
Nel VII secolo a Vatl(una) [Vetulonia] si edificano alcune delle più imponenti
tombe a tumulo che la Maremma conservi. La tomba del Diavolino II e la
Tomba della Pietrera testimoniano la grandezza economico-sociale raggiunta
dai gruppi di Vatl(una)
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Copyright © immagini: Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana; Giulia Marrucchi
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Tomba a tumulo della Pietrera
Nel 1892 Isidoro Falchi rinvenne all’interno del tumulo della Pietrera alcune
statue che, risalenti alla seconda metà VII secolo a.C., costituiscono uno dei
primi esempi di scultura monumentale nota in Etruria.
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Copyright © immagini: Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana
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Poggiarello Renzetti
• Area visitabile situata lungo la strada di
accesso al moderno centro di Vetulonia.
Questo quartiere abitativo risale al III-I secolo
a.C., periodo in cui la città etrusca di Vetulonia
era ormai sotto l'orbita romana. Oggi è visibile
una via lastricata, il decumanus, che costituiva
nel reticolato urbano della città romane la
strada principale. Fondamentali i nuovi scavi e
rinvenimenti di una lussuosa casa romana
nell’aera est.
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Museo Archeologico Isidoro Falchi
•
Indirizzo:
Piazza Vetluna - Vetulonia Castiglione della Pescaia
(GR)
Contatti:
Museo Tel: 0564 948058
Biblioteca Comunale di
Castiglione della Pescaia
Tel: 0564 933685
•
Info: Portale del Parco degli
Etruschi
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La necropoli di San Germano
Tomba di Poggio Pelliccia
• Nel VI secolo a.C. in tutto il territorio
controllato da Vetulonia si assiste alla fioritura
di numerosi centri minori che si distribuiscono
strategicamente lungo due direttrici: una
guarda al distretto minerario di Massa
Marittima, l’altra è rivolta in direzione della
costa.
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La necropoli di San Germano
Tomba di Poggio Pelliccia
• La necropoli di San Germano, risalente al VI secolo a.C., sorge
lungo il corso del torrente Sovata. Il villaggio costituiva
probabilmente un centro satellite della città stato di
Vetulonia, che a nord estendeva il suo controllo fino al
distretto minerario massetano. La necropoli è costituita da
una serie di tombe a tumulo che si presentano all’esterno
come rilievi di modesta entità, privi di tamburo alla base ma
delimitati più semplicemente da lastre di pietra infisse nel
terreno.
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Area archeologica di Poggio
Pelliccia
•
Mostrano analoghe caratteristiche
architettoniche: corridoio di
accesso, spesso fuori asse rispetto
alla camera funeraria di forma
quadrangolare; copertura a falsa
cupola, realizzata mediante anelli
concentrici di blocchi in pietra
sempre più aggettanti a mano a
mano che si procede verso l’alto.
Una porta, costituita da un lastrone,
separava il corridoio di ingresso
dalla camera funeraria vera e
propria, dove talvolta sono ancora
visibili i piani lastricati
corrispondenti a letti funebri.
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Copyright © immagini: e-ducation.it
Area archeologica di Poggio
Pelliccia
•
Indirizzo:
Loc. Poggio Pelliccia - Gavorrano (GR)
Come arrivare: Si lascia la S.P. 23 per la Vecchia Aurelia che si imbocca in
direzione di Grosseto. Lasciata questa si prosegue sulla S.P. 27 verso Ribolla.
Oltrepassato il passaggio sotto la ferrovia, si trova l’indicazione turistica per
Poggio Pelliccia
Contatti:
Ufficio Informazioni Turistiche - P.za XXIV Maggio
Tel: 0566 846259 Fax: 0566 844418
Associazione Pro Loco
Tel/Fax: 0566 846282
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La necropoli di San Germano
Tomba di Poggio Pelliccia
La tomba è costituita da un tumulo di terra delimitato alla base da una
struttura muraria circolare realizzata con pietre a secco.
L’ubicazione di una tomba monumentale in quest’area è probabilmente
indice dell’esistenza di una famiglia aristocratica che aveva possedimenti nella
zona.
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Copyright
© immagini: e-ducation.it
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Dall’area archeologica di Poggio
Pelliccia
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Copyright
© immagini: Soprintendenza
Archeologica della Toscana
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Area archeologica di Val Berretta
Castiglione della Pescaia
•
Indirizzo:
Località Val Berretta, Statale 322 delle
Collacchie Km18 - Castiglione della Pescaia
(GR)
Orari:
Invernale: lunedì - sabato 09.00-12.30; 15.0019.00; domenica 10.00-13.00
Estivo: lunedì - sabato 09.00-13.00; 16.0020.00; domenica 10.00-13.00
Contatti:
APT della Maremma - Ufficio di Castiglione
della Pescaia - Piazza Garibaldi 6
Tel: 0564 933678 Fax: 0564 933954
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Copyright © immagini: Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana
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Tradizioni Popolari
Palio dei Ciuchi
•
Il Palio delle contrade di Vetulonia si svolge nella prima domenica di settembre. Vede
protagonisti i 4 rioni del paese che si sfidano nella tradizionale corsa dei ciuchi per
aggiudicarsi il drappo realizzato da pittori locali.
I fantini dei rioni Colonna, San Guglielmo, Borgo e Torre corrono sui loro ciuchi lungo un
circuito ad anello per la via principale del paese. Al termine della gara il rione vincitore dà il
via ai festeggiamenti e in serata viene presentata la premiazione dei fantini e la consegna del
premio “Fibula d’oro”.
La corsa dei ciuchi è un evento ricorrente nel nostro territorio, la troviamo infatti anche a
Roccastrada, Roccatederighi, a Campagnatico e all’isola del Giglio. Sottolinea l’importanza
dell’asino che fino a pochi anni fa in questi paesi costituiva un indispensabile mezzo di
trasporto sia per persone che per cose.
•
Periodo:
Prima domenica di settembre.
Contatti:
Pro Loco Castiglione della Pescaia
P.zza Garibaldi, 6
50043 (Grosseto)
Tel: 0564934228
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Castiglione della Pescaia
LE TORRI
• Sui promontori costieri del comune di Castiglione,
accanto alle piccole torri a pianta circolare che
servivano per l’avvistamento e la segnalazione, si
aggiunsero dei veri e propri fortini a pianta quadrata,
molto più robusti e posizionati con lo spigolo vivo
rivolto verso il mare per deviare i colpi dell’artiglieria
nemica; sulla piattaforma superiore di ogni torre
erano posizionati dei cannoni.
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Castiglione della Pescaia
LE TORRI
• Le torri erano a distanze obbligate, che permettevano la
visione o l’ascolto di segnalazioni. Ogni torre era fornita di
mezzi di segnalazione ottica (fuoco e fumo) e acustica (suono
di una campanella). Le torri più piccole erano comandate da
sottufficiali chiamati torrieri, le torri più importanti erano
comandate da un castellano; questi svolgevano compiti non
solo militari ma anche di polizia marittima: dovevano
riscuotere le gabelle nei posti di dogana, reprimere il
contrabbando, impedire lo sbarco di uomini e animali che
avrebbero potuto causare epidemie.
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Castiglione della Pescaia
Le Torri
• Il castello di Castiglione
• La fortificazione sorse attorno al X sec. come una semplice
torre di avvistamento, fatta erigere dai Pisani che, all'epoca,
controllavano questa zona, tanto che inizialmente si chiamò
Torre Pisana.
• Nel corso dei due secoli successivi furono costruite le altre
due torri, mentre le cortine murarie e i corpi di fabbrica tra
esse compresi vennero edificati in epoca rinascimentale.
• L'intero complesso ha subito interventi di ristrutturazione,
prima con i Lorena e, agli inizi del Novecento, sotto la
direzione dell'architetto Lorenzo Porciatti.
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Castiglione della Pescaia
LE TORRI
• Sulla costa di Punta Ala esistono varie torri, tutte parti
integranti di questo sistema:
• Torre di Troia Vecchia, o degli Appiani, realizzata in pietra
locale, con base cilindrica e piccole aperture, con archetti e
mensole a coronamento superiore.
• Torre di Troia Nuova (detta di Italo Balbo dal 1932) costruita
nel 1560 da Cosimo I dei Medici, a base quadrata e con
massiccio basamento a scarpa.
• Torre Hidalgo, fatta erigere nel 1577da Jacopo VI Appiani. La
struttura richiama quella di Troia Nuova. Ha una gradinata di
accesso in pietra che termina con un ponte levatoio davanti
alla porta di ingresso.
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Castiglione della Pescaia
Torre Hidalgo
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Copyright
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Cesare Moroni
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Castiglione della Pescaia
LE TORRI
• Forte delle Marze
• L'attuale complesso
venne costruito dai
Lorena nella
seconda metà del
Settecento, nel
luogo in cui sorgeva
probabilmente una
fortificazione di
epoca precedente.
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•
Castiglione della Pescaia
LE TORRI
Oltre alle funzioni di
avvistamento e di difesa,
il complesso era un
punto di raccolta del
Sale, dopo la dismissione
delle storiche saline
presso la Torre della
trappola, e base per le
opere di bonifica della
zona dirette da Leonardo
Ximenes.
Tra la fine del Settecento
e la metà dell’Ottocento,
la struttura svolse
esclusivamente funzioni
militari, per poi essere
definitivamente
disarmata.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• L'area palustre che rimane alle spalle di
Castiglione della Pescaia è ciò che resta
dell'antico Lago Prile, vastissimo bacino
lacustre che nei secoli scorsi occupava quasi
interamente la zona di pianura dal
promontorio di Castiglione al Promontorio
dell’Uccellina.
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Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• Area di acqua salina, era navigato e vi era
presente la cosiddetta Isola Clodia, dal nome
della famiglia Romana dei Clodi che vi fece
costruire una villa nel I secolo a.C.
• L’Isola fu ricordata anche da Cicerone e Plinio.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• Dal IX sec. sull’isola sorse la Badia al Fango (dal latino
ad Lutum) nome più noto dell'Abbazia.
• Le epoche di maggiore splendore furono dalla fine
del XII fino alla metà del XIV. La comunità monastica
dipese prima dai Lambardi di Buriano, poi agli inizi
del 1300 da Pisa che la fece circondare da mura
difensive, delle quali non resta alcuna traccia. Nel
1398 entrò a far parte del Principato di Piombino.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• Scarsi ruderi sono ancora oggi visibili sulla
cima della collinetta che domina il padule
della Diaccia-Botrona e che fino alle bonifiche
degli ultimi due secoli emergeva dal Lago Prile.
Di fronte all'abbazia era attivo anche un
approdo navale.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• Il lago costituì una fonte di vita per
l’approvvigionamento ittico di tutte le comunità
limitrofe, fino a quando i sistemi di canalizzazione
creati dai romani caddero nel disuso e nell’incuria a
causa dell’incastellamento. Questo fu spinto dalle
ondate di invasioni barbariche e incursione saracene.
• L’impaludamento provocò il noto dramma della
malaria.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• Solo con i Lorena si comincia
seriamente a riflettere sul
bisogno di intervenire sul
problema della insalubrità del
Lago. La Fabbrica delle
Cateratte, o Casa Rossa, è
una struttura progettata
dall'ingegnere gesuita
Leonardo Ximenes nel 176768, sotto il principato di
Pietro Leopoldo di Lorena.
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Copyright © immagini: Matteo Vinattieri
Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
• La Casa Rossa doveva essere il principale strumento di
risanamento del padule di Castiglione, in quanto tenendo
separate le acque salate dalle acque dolci avrebbe impedito la
formazione dei miasmi che provocavano, in base alle credenze
del tempo, la malaria.
L’edificio conserva al primo piano i macchinari per manovrare
le cateratte. Il piano superiore, in origine destinato
all'abitazione dei custodi, ospita il Centro Multimediale di
Documentazione del Padule.
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Castiglione della Pescaia
Il Lago Prile e la Diaccia Botrona
•
•
Il Centro Multimediale di
Documentazione offre oggi una
splendida occasione per ammirare gli
spazi del Padule. Vi è collocata una delle
postazioni di controllo a distanza
costituita da tre telecamere mobili che
puntano sulla Diaccia Botrona: una
situata sopra la Casa Rossa, una sull’Isola
Clodia, e una direttamente tra le canne
del padule. I visitatori del museo possono
così osservare in tempo reale, e senza
disturbare l’ecosistema, flora e fauna del
padule.
telefono: 0564.484581
telefono: 348 7743201
fax: 0564-/484576
[email protected]
[email protected]
www.maremmariservadinatura.it
www.museidimaremma.it
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Copyright © immagini: Matteo Vinattieri
Castiglione della Pescaia
Malavalle
• L‘eremo di Malavalle è situato nei boschi a
nord-ovest di Castiglione della Pescaia e la
frazione di Tirli. Situato sul luogo in cui si ritirò
Guglielmo di Malavalle, è diventato una meta
per trekking e un luogo molto legato alle
tradizioni popolari. Connessa al Santo è la
festa di San Guglielmo a Buriano.
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Malavalle
• Le testimonianze architettoniche sono molto
interessanti.
Copyright © immagini: Matteo Tani
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Tradizioni Popolari
Feste di San Gugliemo d’Aquitania
• Buriano, seconda domenica dopo Pasqua.
• Il romitorio di San Guglielmo si trova nei boschi tra la località
Buriano e la fattoria della Badiola. L'edificio del Romitorio è
meta di pellegrinaggi e punto di arrivo della solenne
processione con le armi-insegne e il braccio-reliquiario con
frammenti delle ossa del Santo guerriero. Al termine della
processione si ripete la consuetudine del lancio di un sasso
nel punto in cui si dice sia stato sepolto un frate,
pronunciando una frase convenzionale.
La funzione liturgica si svolge con il parroco che indossa la
preziosa “Pianeta d’oro”, dono della Granduchessa Maria
Antonietta di Lorena. Il pranzo comune avviene nei campi
intorno al Romitorio con il “Corollo” il dolce tipico della festa.
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Tradizioni Popolari
Feste di San Gugliemo d’Aquitania
•
Tirli, prima domenica di Maggio
All’alba nelle vie del paese suona il “Tamburo”, attribuito al
periodo delle imprese cavalleresche di Guglielmo.
In processione vengono solennemente portate le sue
reliquie (parte del cranio, della mascella, delle vertebre, gli
anelli per i polsi e le caviglie, la maglia di ferro e la
protezione ferrea della testa assunta come croce e corona)
insieme alle armi (lancia e tamburo), alla bandiera e alla
statua che lo rappresenta nell’atto di uccidere il drago. Nella
stessa processione alcune donne portano mazzetti di erba
‘agrimonia’ o 'Erba di San Guglielmo', la stessa che orna
insieme ai fiori l’urna settecentesca delle reliquie. Alla fine
della processione, dopo l’estrazione dei nuovi ‘festaioli’ per
l’anno successivo, vengono distribuiti ai fedeli i fiori e l’erba
agrimonia. Recentemente è stata inserita nella processione
una sfilata storica in costume dei componenti la Corte
d’Aquitania, i crociati e i cavalli.
•
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Tradizioni Popolari
Palio marinaro di Castiglione della Pescaia
Il palio marinaro si svolge a Castiglione della Pescaia
il giorno di Ferragosto.
• La manifestazione si tiene sotto forma di regata di
barche a remi con cinque membri di equipaggio che
si sfidano nelle acque del fiume Bruna.
• Ogni imbarcazione rappresenta uno dei quattro rioni
(Ponte Giorgini, Portaccia, Piazza e Castello) in cui è
suddiviso Castiglione della Pescaia.
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Parchi Artistici
• Il Giardino di Ritorno di Rodolfo Lacquaniti
•
Bio-artista
E’ noto per la sua capacità di assemblare opere e installazioni di varia
natura con materiali di scarto al termine del loro ciclo. Si occupa di
fotografia e video-art.
• www.rodolfolacquaniti.com
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Parchi Artistici
Il Giardino di Ritorno di Rodolfo Lacquaniti
copyright ©Rodolfo Lacquaniti
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Parchi Artistici
Il Giardino di Ritorno di Rodolfo Lacquaniti
copyright ©Rodolfo Lacquaniti
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Parchi Artistici
Il Giardino di Ritorno di Rodolfo Lacquaniti
copyright©Rodolfo Lacquaniti
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Grosseto
Duomo
San Pietro
San Leonardo (Misericordia)
Convento e chiesa di San Francesco
Convento e chiesa di Santa Chiara (oggi dei Bigi)
Museo Archeologico della Maremma
Museo d’arte sacra della Maremma
Museo di Storia naturale
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Frazioni comunali
• Montepescali: monumenti medievali; cinta
muraria; ciclo di affreschi medievali nella
chiesa di San Niccolò.
• Batignano: monumenti medievali; cinta
muraria, Chiesa di San Martino con l’urna del
Beato Giovanni.
• Istia: monumenti medievali; cinta muraria,
Chieda di San Salvatore.
• Feste tradizionali.
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Area Archeologica di Roselle
• Come per Vetulonia anche Roselle ha
beneficiato della felice ubicazione sul lago
Prile, che consentiva un facile accesso al mare
e una fondamentale condizione di sviluppo.
• Roselle ha origine etrusca, ma il massimo
momento di evoluzione si registra nel periodo
imperiale. Dal I sec. la sua fama è costante per
almeno tre secoli.
• Info: Portale del Parco degli Etruschi
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Area Archeologica di Roselle
• Area disposta lungo le direttrici nord-sud
contrassegnate da due colline fronteggiate.
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Copyright © immagini: Patafisik
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Area Archeologica di Roselle
Di origini Villanoviane, Roselle fu fondata dagli
Etruschi nel VII secolo a. C. E’ una città costiera
dedita ai commercio e alla pesca.
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Area Archeologica di Roselle
• Ma è in epoca romana che Roselle assume
l’aspetto che conserva ancora ora. Nel 294 a.C.
il preponderante dominio di Roma impone il
suo ampliamento e abbellimento con terme,
ville ed un anfiteatro fra i meglio conservati
della zona. Sotto l’Impero Roselle diviene
municipio romano per poi essere trasformata
in colonia da Augusto.
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Area Archeologica di Roselle
La Domus dei mosaici e le terme romane di
Roselle testimoniano la ricchezza del
centro.
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Copyright © immagini: Patafisik
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Le terme moderne di Roselle
Le terme non erano situate entro il perimetro
delle mura. Quello che è rimasto in funzione fino
all’ alluvione del 1966, che provocò la
deviazione della sorgente, era stato costruito dal
Granduca Pietro Leopoldo nel 1824.
L’edificio, con un corpo centrale circolare, ad
unica vasca e ambienti spogliatoio, ha un
aspetto massiccio, nonostante le piccole
dimensioni, con un ingresso monumentale
affiancato da due teste leonine murate,
materiale di spoglio di epoca imperiale. Le
acque termali bicarbonato-solfato-alcalino
terrose, provengono da due pozzi, oltre alla
sorgente spontanea che scorre in mezzo al
centro abitato e sgorgano a 38°. Negli anni
Novanta fu trasformato in Centro Accoglienza
Visitatori al Parco di Roselle e oggi è gestito
dalla Proloco Roselle www.prolocoroselle.it
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Costa centro
Le spiagge
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Costa centro
• Le Marze (direzione nord strade delle
Collacchie tra Marina e Castiglione della
Pescaia). Aree attrezzate per kitesurfing,
balneazione per cani.
• Marina di Grosseto
• Principina a Mare
• Marina di Alberese
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Costa centro
Torre Trappola
• La fortificazione sorse in epoca
medievale a presidio di un porto
fluviale nei pressi della foce dell’
Ombrone, a presidio dei traffici
con l’entroterra senese. La sua
importanza era legata alla
produzione e distribuzione del
sale. Comprendeva l'attuale
costruzione, le antiche saline, un
complesso di edifici (adibiti a
dogana e magazzino) culminanti
con una piccola torre, mura di
cinta e la Chiesa di Sant’Antonio
da Padova
Copyright © immagini: Matteo Vinattieri
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Costa centro
Torre Trappola
• L'intero complesso di epoca medievale rimase intatto fino alla
seconda metà del Settecento, epoca in cui venne
definitivamente cessata l'attività di raccolta e produzione di
sale, a beneficio del nuovo Forte delle Marze.
• Il complesso iniziò ad esercitare soltanto la funzione di dogana
fino alla sua completa dismissione; da allora è divenuto di
proprietà privata.
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TORRE TRAPPOLA
La torre si presentava diversamente da oggi. Alla base a
scarpa si aggiungeva una parte sommitale fortificata,
presente almeno fino alla seconda metà del Settecento,
quando è stata sostituita con un tetto a 4 spioventi.
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Costa centro
Alberese
Portale del Parco naturale della Maremma
www.parco-maremma.it
• Villa granducale
• Azienda Spergolaia
• Trekking-Monti dell’Uccellina-San RabanoTorri
• Percorsi sull’Ombrone
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Monti dell’Uccellina
Abbazia di San Rabano
Il Parco della Maremma e i
Monti dell’Uccellina si
confermano come offerta
turistica unica per la capacità di
intrecciare l'offerta ambientale
con quella dei beni culturali
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Monti dell’Uccellina
Abbazia di San Rabano
Il complesso abbaziale di
San. Rabano fu fondato
nei primi del XII sec.,
come Monasterium
Arborense o
Monasterium de
Arboresio o Alberese.
Il complesso
architettonico è
composto da una chiesa,
dal monastero e da una
torre d'avvistamento
detta "dell'Uccellina".
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Costa centro
Alberese
• Ultime novità:
• www.progettoalberese.it
• Ritrovamento e fruizione del Tempio di Diana Umbronensis in
località Scoglietto.
•
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TEMPIO DI DIANA UMBRONENSIS IN LOCALITÀ SCOGLIETTO.
Lo scavo archeologico ha permesso di individuare un tempio di età severiana,
databile tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., caratterizzato da una
pianta rettangolare con abside terminale. La facciata dell’edificio religioso era
del tipo in antis con colonne in mattoni rivestite da semplice malta.
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TORRI DI COLLELUNGO E CASTELMARINO
ALL’UCCELLINA
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Colline centro
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Colline centro
• Nel territorio corrispondente alla zona collinare centrale si individuano
numerose aree d’analisi:
• Tutti i centri legati al fenomeno dell’incastellamento. Campagnatico,
Paganico, Civitella Marittima, Roccastrada, Cinigiano, Poggi del Sasso,
Sasso d’Ombrone, Porrona, Montorgiali, Scansano, Granaione,
Sassofortino, Roccatederighi.
• Castelli e fortezze
• Area archeologica di Ghiaccioforte
• Museo etno-antropologico di Monticello Amiata, Museo della Vite e del
Vino a Roccastrada e Museo della civiltà Rurale a Pian dei Bichi voluto da
Gianni e Silvana Zonin nella tenuta maremmana di Rocca di Montemassi,
Museo Archeologico e Museo del vino di Scansano.
• Parco di didattica archeologica “Gli Albori” di Granaione
• Monastero di Siloe
• Percorsi di naturalistici di Sassoforte, Farma, Merse.
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Colline centro
• Campagnatico: borgo medievale, cinta muraria, ciclo di
affreschi medievale nel Santuario della SS. Maria delle grazie,
Palio dei Ciuchi.
• Cinigiano: borgo medievale, cinta muraria festa del vino e
dell’olio, della castagna a Monticello Amiata.
• Civitella Marittima: borgo medievale, cinta muraria
• Montorgiali: borgo medievale, cinta muraria festa di San
Giorgio
• Paganico: borgo medievale, cinta muraria, ciclo di affreschi
medievale nella Chiesa di San Michele, festa di San Michele
Arcangelo.
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Colline centro
• Porrona: borgo medievale, cinta muraria, Castello Piccolomini
• Roccatederighi: borgo medievale, cinta muraria, festa
medievale, festa della castagna, festa dell’olio.
• Roccastrada: borgo medievale, cinta muraria, percorsi per il
Farma e Merse. Cripta di Giugnano. Centro visite del Belagaio
• Sasso d’Ombrone: borgo medievale, cinta muraria,
Monastero di Siloe
• Scansano: borgo medievale, cinta muraria, Festa del Vino,
area archeologica di Ghiaccioforte, Castello di Montepo’,
Castello di Cotone.
• Sassofortino: borgo medievale, cinta muraria percorsi di
trekking per i resti del castello di Sassoforte
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Colline centro
Parchi naturalistici
• Riserva statale del Belagaio.
• Riserva naturale del Farma
• Percorsi di trekking
• www.comune.roccastrada.gr.it
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• Il Castello del Belagaio si trova nella parte
nord-orientale del territorio comunale di
Roccastrada. La sua ubicazione è all'interno
della riserva naturale di popolamento animale
della Riserva Naturale del Farma, che si
estende tra le località di Torniella e Pari.
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• Fortificazione di epoca Medievale come
possedimento della famiglia Ardengheschi.
• Nel Duecento passò sotto la Repubblica di
Siena.
• Con l’avvento dei Medici, entra a far parte del
granducato di Toscana.
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Colline centro
Cripta di Giugnano
La prima citazione di un monastero dell’ordine Benedettino a Giugnano è del 1075.
Questo periodo, in base alle analogie stilistiche con il complesso di San Salvatore al
monte Amiata e con la non lontana pieve di Caminino, può essere considerato anche
quello della sua fondazione.
Agli inizi del XIII° secolo il monastero passa sotto il controllo dei monaci Cistercensi di
San Galgano a Monte Siepi, che lo trasforma in grancia. In seguito subentraro gli eremiti
dell’ordine Agostiniano.
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Copyright © immagini: Fabio Coralli
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Colline centro
Cripta di Giugnano
• I ruderi del monastero di Giugnano sono localizzati in un’area
corrispondente alla valle del torrente Bai, sulla strada tra Roccastrada e
Montemassi. Da Roccastrada si segue la SP21 "del Terzo" per circa 6 km,
giunti in loc. Bettarello si segue la prima strada sulla destra seguendo
indicazioni per gli Agriturismi "Il Bettarello" e "San Guglielmo" e Cave di
Gesso. Dopo circa 100 metri sulla sinistra, all'interno della proprietà dell’
Agriturismo "San Guglielmo” vi è la cripta.
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Copyright © immagini: Fabio Coralli
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Colline centro
Cripta di Giugnano
• La cripta, interrata per circa tre metri, ha pianta
rettangolare orientata est-ovest, chiusa da un’abside
circolare. Lo spazio interno è suddiviso in tre navate
da quattro colonne, che fungono inoltre da sostegno
per le volte di copertura dell’ambiente.
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Colline centro
Ferriera di Torniella
Uno dei complessi
più interessanti del
territorio è
sicuramente quello
situato nei pressi di
Torniella. Si tratta
di un molino,
costruito intorno
alla metà del XIII
secolo, e di una
ferriera, entrambe
costruite lungo il
fiume per sfruttare
la forza motrice
dell’acqua del
Farma
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Copyright © immagini: freddyturista
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Colline centro
Ferriera di Torniella
• A lungo proprietà della
famiglia Bulgarini (dal ‘500
all’800), la ferriera è stata
attiva almeno fino alla fine
dell’800 (il mulino è stato
abbandonato invece solo
cinquanta anni fa)
dopodiché andò in rovina,
fino al recentissimo lavoro
di restauro, da parte di
Andrea Cuccia.
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Colline centro
Ferriera di Torniella
• Ora la ferriera con
l’annesso molino
e la “casa dei
lavoranti” si
presenta come un
piccolo museo,
memoria di
un’attività che ha
caratterizzato da
sempre il
territorio di
Roccastrada.
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• Parco di didattica archeologica “Gli Albori”
Agriturismo Santa Caterina, loc. Granaione di
Riccardo Chessa.
• www.glialbori.com
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Copyright © immagini: Gli Albori
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Il Villaggio preistorico
“Gli Albori” ricostruito
su dati archeologici
pervenuti dagli scavi
condotti dall’università
di Milano nel confine
con il Lazio, svolge le
proprie attività in
sintonia tra settori
scientifici e didattici e,
oltre che un
riferimento di ricerca e
di studio, è anche e
soprattutto un mezzo
per rivivere valori e
culture del passato.
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Didattica per ragazzi ma straordinario
laboratorio di sperimentazione archeologica.
Museo aperto
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Colline centro
• Monastero di Siloe: numerosi interventi di
cultura in una cornice di straordinaria bellezza
e secondi principi della bioarchitettura.
• www.monasteridisloe.it
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COLLINE CENTRO
Monastero di Siloe
di Edoardo Milesi
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Copyright © immagini: greenstone
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COLLINE CENTRO
Monastero di Siloe
di Edoardo Milesi
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Colline centro
• Castello di Colle Massari: numerosi interventi di cultura in un ambiente
raffinato e progettato secondo i nuovi principi della bioarchitettura.
• www.collemassari.it
• Il complesso sorse come castello in epoca medievale ed era
originariamente un possedimento dell’ Abbazia di San Galgano, che
controllava contemporaneamente anche il non lontano Castello della
Sabatina.
• In seguito, la struttura venne trasformata in un convento.
• Successivamente, la struttura divenne proprietà privata e, nel tardo
Seicento, venne ristrutturata dai marchesi Patrizi che la trasformarono in
una caratteristica fattoria fortificata.
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Tradizioni Popolari