TRASFORMIAMO UNA PIANTANA ALOGENA DI CASA PER RIDURRE I CONSUMI Ecco la nostra piantana alogena posta in un angolo del soggiorno. Possiede una lampada da 300W che fa una bella luce gradevole, ma vi siete mai posti il problema di quanto costi tenerla accesa per delle ore? Se poi avete dei figli in casa può succedere che essa rimanga accesa anche quando non necessario. Ci siamo posti il problema e se avete la pazienza di seguirci, imparerete anche voi, con l’uso di un cacciavite e di un paio di forbici per elettricisti, ad effettuare una trasformazione che è proprio alla portata di tutti. Obbiettivo dichiarato: ridurre i consumi, perciò i costi, senza ridurre la luce. ALCUNI DATI IMPORTANTI: 1) lampada alogena: efficienza 16-25 lumen/w, durata media, 2.000 ore, temperatura della luce 3.000° K. 2) lampada agli alogenuri: efficienza 67-94 lumen/watt, durata media 5 000 ore temperatura della luce 4 000°- 4 600° K PARTIAMO DALLE “FONAMENTA”, DAL PIEDE CHE SORREGGE LA STRUTTURA Esaminiamo il cordone di alimentazione e vediamo che è interrotto la una strana scatoletta in plastica sormontata da una parte zigrinata scorrevole longitudinalmente… il dimmer. Il dimmer serve per regolare la luminosità della lampada da un massimo ad un minimo. Ha però uno svantaggio: diminuendo la luminosità cambia la temperatura cromatica della luce diventando più calda e meno gradevole. Ciò però non si ripercuote su un altrettanta riduzione della corrente assorbita. La lampada infatti rimane caldissima pur producendo poca luce. Lo testimonia il nostro contatore domestico che gira solo un poco più piano. il dimmer • Passo primo: togliamo di mezzo il dimmer Capovolgiamo il piccolo contenitore di plastica. Se non troviamo viti, proviamo a sollevare eventuali striscioline autoadesive in plastica antisdrucciolo, sotto le quali quasi certamente si cela, magari come nel nostro caso, l’unica vite che chiude la scatola. Apriamo il contenitore, e con un piccolo cacciavite per morsetti, svitiamo tutti i fili: i tre che vengono dalla spina ed i tre che vanno alla piantana. Se siamo stati bravi, il dimmer è ancora intatto per un’eventuale diversa applicazione. OPERAZIONE ACQUISTI: FORSE LA PARTE PIU’ DIFFICILE DELL’OPERAZIONE Abbiamo dovuto girare per un paio di fornitori di materiale elettrico fra i più accreditati per trovare tutto l’occorrente. Il contenitore plastico è facile da trovarsi e costa circe 3€, ma necessariamente dobbiamo acquistarlo per ultimo per dimensionarlo in base al contenuto. E’ anche possibile utilizzare un contenitore che abbiamo già in casa. Dobbiamo cercare una lampada ad alogenuri metallici da 70w . Avete letto bene, una lampada ad alogenuri metallici da 70W, avendo un rendimento molto superiore ad una semplice lampada alogena, può sostituire la vecchia nostra lampada da 300w. Particolare molto importante, che all’atto dell’acquisto, mostriamo all’esercente la lampada alogena che delicatamente avremo estratto dal proiettore, non prima di aver tolto anche il vetrino protettivo bloccato da due clips elastiche. Generalmente il passo delle lampade alogene fino a 300w è di 117 mm. Dello stesso passo deve essere ovviamente l’attacco della lampada ad alogenuri che avrà però un diametro del bulbo sensibilmente più grande, ma non tanto da non trovare comodo alloggiamento al posto della vecchia lampada. Noi abbiamo acquistato una OSRSAM “POWERSTAR HQI – TS 70W/NDL” a luce bianca neutra. Possibilmente dallo stesso fornitore acquisteremo l’adatto reattore e l’apposito accenditore. E’ importante che i tre elementi abbiano caratteristiche elettriche compatibili fra di loro. I tre articoli, soprattutto se di marca, non sono proprio a buon mercato, ma con qualche lacrimuccia di troppo e spiegando che avremmo pubblicato il tutto su internet, ce la siamo cavata con una cinquantina di €. Un buon consiglio può essere quello di delegare all’acquisto un elettricista amico, che può ovviamente giovarsi di prezzi di favore. In ogni caso, come dimostreremo in seguito, non piangete troppo, perché i risparmi economici sul costo dell’energia sono davvero sensibili. nuova lampada agli alogenuri 117,0 millimetri vecchia lampada alogena Prima di procedere al montaggio della nuova lampada, constatiamo come il passo sia effettivamente di 117 millimetri. Esattamente come quello della vecchia lampada. Inseriamo allora la nuova lampada nel suo alloggiamento senza curarci del verso. il vetrino protettivo collochiamo poi il vetrino protettivo (quando c'è), con le due clips metalliche elastiche che abbracciano gli isolatori ceramici Vediamo dall’alto a sinistra, il coperchio della scatola (noi abbiamo usato una GEWISS MOD. GV 44 206, da mm. 150 x 130 x 75. Nel coperchio notate cge è stato praticato un foro con le forbici da elettricista ed è già stato inserito un interruttore di recupero. Accanto c’è la scatola. Sotto, da sinistra il reattore, l’accenditore, un morsetto per collegare assieme i due fili di terra (quelli di colore giallo7verde) e, più a destra il vetrino protettivo della lampada che però abbiamo già collocato al suo posto. PREPARIAMOCI PER EFFETTUARE I SEMPLICI CABLAGGI ELETTRICI Innanzitutto, con l’aiuto delle forbici da elettricista pratichiamo sul fianco della scatola come si vede nella foto due piccoli fori per il passaggio dei cavi. Sarebbe bene installare due passacavo in gomma, in particolare con scatole metalliche. Infiliamo i due cavi e pratichiamo su ciascuno di essi due nodi per evitare incidenti da strappo. Vediamo nella foto accanto, i due fili di massa già collegati fra loro. Notiamo anche che sia sul corpo del reattore come su quello dell’accenditore compaiono i semplici schemi di collegamento. Abbiamo provveduto a fissare il reattore che è piuttosto pesante, con alcune viti autofilettanti. L’accenditore rimarrà semplicemente appoggiato in una posizione obbligata. Con un piccolo cacciavite colleghiamo i fili come suggerito dagli schemi riportati sul corpo dell’accenditore. Avremo anche collegato i due fili provenienti dall’interruttore, rispettivamente al morsetto 220 del reattore ed al morsetto b dell’accenditore, come si vede dalla foto accanto Volendo potremmo concludere dipingendo la scatola con due mani di vernice nera. Il lavoro è terminato. A destra vediamo come è cambiato il piede della nostra piantana. A sinistra la nostra opera collocata ed accesa. La lampada si accende lentamente e raggiunge la sua luminosità massima in meno di un minuto. Pensiamo che per un soggiorno, dove vi sono anche altre luci più piccole, sia una limitazione da accettare. Una volta spenta bisogna farla raffreddare altrimenti non si riaccende. Piccole limitazioni se si considera il tipo d’uso. Alle tariffe elettriche attuali, risparmiare 230w (30070) ed ipotizzando un’ora di accensione al giorno si risparmiano circa 44.000 delle vecchie lire. Se nel nostro paese si effettuassero 1.000.000 di queste modifiche, si potrebbe spegnere una centrale da 230MW… una centrale medio/grande.