La metrologia e il controllo di qualità Come si garantisce la riferibilità Come si organizza la riferibilità Che cosa significa riferibilità Ruolo dell’incertezza Anita Calcatelli Aprile 2015 1 Importanza della riferibilità Quando un prodotto subisce un processo di trasformazione, specialmente se è oggetto di transazione commerciale, deve essere misurato. Le misurazioni sono eseguite sia in uno stesso laboratorio sia in laboratori differenti e debbono essere tra loro comparabili perché i risultati possano essere correttamente utilizzati nelle successive trasformazioni. Questa necessità è esprimibile mediante il concetto di riferibilità. La strumentazione e i processi di misurazione devono potersi confrontare con un comune riferimento di più alto livello e meglio noto, che permetta di considerarli conformi per l’impiego previsto. Anita Calcatelli Aprile 2015 2 Dove si presenta l’esigenza di riferibilità? * Quando vi sono imposizioni di legge (sicurezza e salute, ..) * Quando vi è una disposizione volontaria verso l’affidabilità dei processi (certificazione o meno) * Quando si debbono realizzare processi produttivi dislocati su più siti * Quando si eseguono transazioni commerciali basate su dichiarazioni di conformità a specifica. Anita Calcatelli Aprile 2015 3 nome, date e luogo della conferenza Organizzazione della riferibilità Livello Internazionale La Convenzione del Metro è il trattato, cui aderiscono i paesi più industrializzati, che definisce il Sistema Internazionale di Unità di Misura (SI). La responsabilità delle attività di mantenimento e aggiornamento delle unità SI è assegnata al CGPM (Conférence Générale des Poids et Mesures) mediante il proprio organismo tecnico CIPM (Comité Intarnational des Poids et Mesures). L’attuale SI fu approvato per la prima volta dalla 11° CGPM, nel 1960, e viene costantemente aggiornato e integrato. A livello nazionale Ciascuno Stato membro provvede alla realizzazione, al mantenimento e alla disseminazione delle unità SI a livello nazionale. In Italia questo ruolo è svolto dagli Istituti Metrologici Primari (IMP), ossia INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) e INMRI (Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti) Anita Calcatelli Aprile 2015 4 nome, date e luogo della conferenza Organizzazione della riferibilità Disseminazione Fino agli anni ’70 gli istituti Primari gestivano direttamente nei propri laboratori la taratura della strumentazione industriale. In seguito, a livello europeo, si creò l’esigenza di riconoscere organismi che rispondessero alla crescente domanda di tarature e che fossero controllati dagli IMP per assicurare attività omogenee, affidabili e confrontabili. Venne quindi sancito che l’attività di controllo dei laboratori di taratura fosse affidata agli IMP. In Italia, in particolare, fu emanata la legge 11/08/1991 n. 273 che istituisce il Servizio Nazionale di taratura (SIT). Anita Calcatelli Aprile 2015 5 Organizzazione della riferibilità Disseminazione A partire dal 1979 gli Istituti Metrologici Primari (IMGC-CNR, IEN e IMRIENEA), mediante le loro strutture di accreditamento, coordinate dalla Segreteria Centrale del SIT, hanno effettuato l’accreditamento dei Laboratori Metrologici secondari, detti Centri di Taratura, costituendo così il “SIT”- Servizio di taratura in Italia “ Il 1° gennaio 2006 è diventato operativo l’INRIM, che ha unificato IMGC-CNR e IEN , il SIT acquisisce autonomia organizzativa e funzionale, per mantenere lo stato di firmatario degli accordi di mutuo riconoscimento (MILA). Anita Calcatelli Aprile 2015 6 L’INRIM • compie ricerche, ampiamente riconosciute a livello internazionale, nel campo della scienza delle misure e dei materiali e sulle tecnologie innovative. •effettua studi e ricerche finalizzati alla realizzazione dei campioni primari delle unità di base e derivate del Sistema Internazionale SI, mantiene nel tempo, confronta a livello internazionale e mette a disposizione i campioni realizzati. Numerosi sono gli ambiti di ricerca di base ed applicata, le costanti fisiche fondamentali, i materiali, la metrologia per la chimica, le nanotecnologie, la realizzazione di nuovi dispositivi e strumentazione innovativa per la misurazione, studi sull'informazione quantistica e la visione artificiale. Anita Calcatelli Aprile 2015 7 L’INRIM inoltre: - realizza, promuove e coordina, anche nell'ambito di programmi dell'Unione Europea e di organismi internazionali, attività di ricerca scientifica e tecnologica, sia tramite le strutture proprie sia in collaborazione con le università e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali; - promuove e coordina la partecipazione italiana ad organismi, progetti ed iniziative internazionali, fornendo competenze e consulenze scientifiche; - svolge attività di comunicazione e promozione della ricerca, curando la diffusione dei relativi risultati economici e sociali all'interno del paese; - promuove la formazione e la crescita tecnico-professionale dei ricercatori nei campi scientifici di propria competenza, attraverso l'assegnazione di borse, assegni di ricerca e corsi di dottorato; - svolge, su richiesta, attività di consulenza tecnico-scientifica a favore di istituzioni scientifiche, della pubblica amministrazioni, di imprese o di altri soggetti privati e fornisce servizi a terzi in regime di diritto privato. l'I.N.RI.M. ha sede in Torino, strada delle Cacce 91 e sedi operative in Torino e Pavia. Anita Calcatelli Aprile 2015 8 Organizzazione della riferibilità Disseminazione Il 20 marzo 2009 venne costituita la Società Consortile a responsabilità limitata denominata “Consorzio Pubblico per l’accreditamento (COPA SCrl)” per assicurare al SIT la rispondenza ai requisiti previsti dalla normativa internazionale e dal Regolamento europeo 765/2008. In ottemperanza a tale Regolamento, il Parlamento italiano approvò la legge 99/2009, e i 22 dicembre 2009 il Ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto con gli altri Ministeri interessati, designò ACCREDIA come unico Organismo di accreditamento nazionale italiano. Dal 1° luglio 2010 l’attività di accreditamento dei laboratori di taratura é effettuata dal Dipartimento laboratori di taratura di ACCREDIA-DT Anita Calcatelli Aprile 2015 9 Organizzazione della riferibilità Disseminazione La procedura di accreditamento si conclude con l’emissione di un Certificato di accreditamento, in cui si attesta la competenza del Laboratorio ad effettuare tarature nazionali o internazionali. Il laboratorio accreditato entra a far parte del Sistema Nazionale di taratura istituito dalla legge 273/91 e diventa centro di taratura. Il Centro è autorizzato ad emettere certificati di taratura che, avendo la stessa validità tecnica di quelli rilasciati dagli IMP, garantiscono la riferibilità metrologica. I certificati sono riconosciuti validi a livello nazionale e internazionale sulla base di accordi di mutuo riconoscimento tra ACCREDIA e gli analoghi Organismi di accreditamento di Paesi firmatari degli accordi di mutuo riconoscimento (MILA) Anita Calcatelli Aprile 2015 10 Riferibilità • Riferibilità metrologica Proprietà di un risultato di misurazione secondo cui esso è posto in relazione ad un riferimento attraverso una documentata catena ininterrotta di tarature, ciscuna delle quali contribuisce all’incertezza di misura. Anita Calcatelli Aprile 2015 11 Riferibilità La riferibilità è una proprietà del risultato di una misurazione consistente nel poterlo riferire a campioni appropriati, generalmente nazionali od internazionali attraverso una catena ininterrotta di confronti, tutti con incertezza determinata . La riferibilità è una caratteristica che viene acquisita attraverso l’operazione di taratura. La riferibilità implica che sia stata definita una gerarchia di campioni materiali e di strumenti di misura dal campione primario ai dispositivi di misura. Essi sono caratterizzati da un’incertezza intrinseca crescente, dal momento che la catena di confronti aggiunge ad ogni passaggio nuovi contributi all’incertezza. Anita Calcatelli Aprile 2015 12 Taratura STRUMENTO DA TARARE LETTURA INCERTEZZA CAMPIONE DI RIFERIMENTO VALORE IN USCITA INCERTEZZA ERRORE, ovvero correzione da apportare, con la sua INCERTEZZA Calibrazione deriva dall’inglese calibration e NON DEVE ESSERE USATO. Anita Calcatelli Aprile 2015 13 Taratura Operazione eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza con le rispettive incertezze di misura, forniti da campioni di misura e le corrispondenti indicazioni dello strumento in taratura, comprensive delle incertezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di una misurazione a partire da una indicazione. L’operazione di taratura consente di impostare le opportune relazioni con i valori noti della grandezza d’uscita della strumentazione Anita Calcatelli Aprile 2015 14 Incertezza di misura Un parametro associato al risultato di una misurazione che caratterizza la dispersione dei valori che possono essere ragionevolmente attribuiti al misurando. La parola “incertezza” significa dubbio, e pertanto “incertezza di misura “ significa dubbio circa la validità del risultato di una misurazione. Si tratta di un concetto generale. Le specifiche grandezze che forniscono misure quantitative di tale concetto, sono espresse con la stessa parola seguita da un aggettivo. Anita Calcatelli Aprile 2015 15 Incertezza estesa Grandezza che definisce, intorno al risultato di una misurazione, un intervallo che ci si aspetta comprendere una frazione rilevante della distribuzione di valori ragionevolmente attribuibili al misurando. Note: La frazione può essere interpretata come la probabilità di copertura o livello di fiducia dell’intervallo. Per poter associare uno specifico livello di fiducia all’intervallo definito dall’incertezza estesa è necessario fare delle ipotesi sulla distribuzione di probabilità caratterizzata dal risultato della misurazione… Il livello di fiducia che può essere attribuito a questo intervallo può essere conosciuto solo nei limiti entro i quali quelle ipotesi sono giustificate. Anita Calcatelli Aprile 2015 16 Come si garantisce la Riferibilità Rivolgendosi ad un Laboratorio accreditato Un certificato di taratura che riporta il logo dell’organismo di accreditamento emesso da un laboratorio di taratura accreditato secondo la norma internazionale UNI EN ISO 17025 (2005), per la taratura, costituisce un’evidenza sufficiente della riferib ilità dei dati di taratura riportati. L’organismo di Accreditamento, quindi ACCREDIA, mediante l’accreditamento, garantisce: • La competenza del laboratorio ; •La riferibilità dei risultati delle tarature (anche per legge – 273/91) Anita Calcatelli Aprile 2015 17 Come si garantisce la Riferibilità? Mantenendo attivo un proprio sistema di gestione della strumentazione e del processo impostato sui seguenti elementi: •Catena ininterrotta di confronti che parte da campioni/strumenti essi stessi riferibili; •Catena ininterrotta di tarature o confronti che può realizzarsi in più fasi effettuati da differenti laboratori; • A ciascun gradino della catena è associata l’opportuna e corretta incertezza; •L’incertezza del risultato della misurazione tiene conto delle incertezze dei singoli componenti e li combina correttamente; • Le operazioni sono rintracciabili perché opportunamente registrate; •Le operazioni sono eseguite mediante procedure validate; •E’ dimostrabile la competenza nell’esecuzione della misurazione; •E’ dimostrabile l’affidabilità di campioni e strumenti, ossia è gestito in modo opportuno un sistema di conferma metrologica della strumentazione. Anita Calcatelli Aprile 2015 18 Come si garantisce la Riferibilità Attuando un sistema di gestione della strumentazione secondo i requisiti della norma: UNI EN 17025 (2005): requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura In particolare 5.6 Anita Calcatelli Aprile 2015 19 5.6.1 Generalità Tutte le apparecchiature utilizzate, comprese quelle per misurazioni ausiliarie ( per esempio per le condizioni ambientali) che hanno un’influenza significativa sulla accuratezza e sulla validità del risultato, devono essere tarate prima di essere messe in servizio. Il laboratorio deve stabilire un programma ed una procedura per la taratura delle proprie apparecchiature. 5.6.2.1.1 Requisiti specifici Il programma di taratura delle apparecchiature deve essere concepito ed attivato in modo da assicurare che le tarature e le misurazioni eseguite siano riferibili al Sistema Internazionale di Unità (SI). Anita Calcatelli Aprile 2015 20 5.6.2.1.2 Requisiti specifici Tarature interne La riferibilità dei propri campioni di misura e degli strumenti di misurazione, relativi al SI, si ottiene a mezzo di una catena ininterrotta di tarature e confronti che li collegano ai relativi campioni primari delle unità di misura SI. Tarature esterne Quando si utilizzano servizi di taratura esterni, la riferibilità delle misure deve essere assicurata dall’impiego di servizi di laboratori di taratura che possano dimostrare competenza e capacità nell’eseguire misurazioni ed assicurare la riferibilità. I certificati di taratura emessi da questi laboratori devono contenere i risultati delle misurazioni, compresa l’incertezza di misura. Anita Calcatelli Aprile 2015 21 IMP • Realizzaz delle Unità • Messa in pratica e conservaz. Camp.Naz. • Dissemin • Centri competenza dominio misure Utilizzatori della Metrologia Centri di taratura Organismi di Accreditamento Lab.di Prova Metrologia legale Leggi Direttive Norme Produz e Commercio Sanità e sicurezza APAT e ARPA (ISPRA) Ricerca Comunicazione Trasporti Navigazione Produz.distribuz.energ Topografia e Geodesia Servizi ministeriali per Applicaz. regolamenti Forze armate Anita Calcatelli Aprile 2015 22 Il Sistema Qualità Italia Sistema Nazionale di Taratura Legge 273/1991 produce Strumenti Tarati Sistema Nazionale di Accreditamento ACCREDIA servono alla Norme Tecniche Metodi di Prova produce Sistema Nazionale di Normazione Certificazione di Conformità A Norme Tecniche A Requisiti Essenziali produce effettua Lab.di Tar.Prova Sistemi Qualità ACCREDITATI Sistema di Leggi e Direttive dello Anita Calcatelli Aprile 2015 Stato e della U.E. UNI/CEI produce 23 Accordo dio mutuo riconoscimento dei campioni nazionali di misura e dei certificati di taratura Firmato nel 1999 INRIM ENEA Anita Calcatelli Aprile 2015 24 Esempio di lista di “capacità di taratura” (Calibrationn and Measurement Capabilities –CMC) Anita Calcatelli Aprile 2015 25 Anita Calcatelli Aprile 2015 26 Esempio di certificato di taratura emesso dall’INRIM Anita Calcatelli Aprile 2015 27 Anita Calcatelli Aprile 2015 28 Anita Calcatelli Aprile 2015 29 Anita Calcatelli Aprile 2015 30 Anita Calcatelli Aprile 2015 31 Anita Calcatelli Aprile 2015 32 Anita Calcatelli Aprile 2015 33 Esempio di certificato di taratura emesso da un centro di taratura accreditato da ACCREDIA Anita Calcatelli Aprile 2015 34 Anita Calcatelli Aprile 2015 35 Perché è importante l’incertezza Quando si vuole provare la conformità o non conformità rispetto ad una specifica si deve tenere conto del valore stimato dell’incertezza di misura. UNI EN 14253-1 (2001): specifiche geometriche dei prodotti. Verifica mediante misurazione dei pezzi e delle apparecchiature per misurazioni. Regole decisionali per provare la conformità rispetto alle specifiche. La norma illustra come trattare le specifiche in relazione all’incertezza di misura e definisce le regole decisionali per provare la conformità o non conformità rispetto alle specifiche. Anita Calcatelli Aprile 2015 36 Perché è importante l’incertezza La UNI EN 14253-1 stabilisce le regole per determinare se: • le caratteristiche di un particolare pezzo lavorato sono conformi o non conformi rispetto a una data tolleranza, tenuto conto dell’incertezza di misura • Le caratteristiche di una apparecchiatura di misurazione sono conformi o non conformi rispetto ai limiti di errore massimo ammesso, tenuto conto dell’incertezza di misura Specifiche Anita Calcatelli Aprile 2015 37 Tolleranza Valori specificati della caratteristica, che definiscono i confini superiore e/o inferiore del valore ammesso Massimo errore ammesso Valore estremo dell’errore di misura, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito da specifiche tecniche o regolamenti fissati, per una misurazione, uno strumento di misura o un sistema di misura. Anita Calcatelli Aprile 2015 38 Perché è importante l’incertezza Limite inferiore SI NO Limite superiore NO Fase di verifica 2u Zona Zona di Ambigua NO certo Zona di SI certo 2u Zona Ambigua Zona di NO Certo Anita Calcatelli Aprile 2015 39 Perché è importante l’incertezza Secondo la norma UNI EN ISO 14253, l’incertezza di misura deve essere stimata e calcolata secondo quanto indicato nella GUM; pertanto l’incertezza di misura è espressa in termini di incertezza estesa, U, avendo convenzionalmente assunto per il fattore di copertura k=2. UNI EN ISO 14253 -2 (2011): specifiche geometriche dei prodotti. Verifica mediante misurazione dei pezzi lavorati e delle apparecchiature di misura. Parte2: guida alla stima dell’incertezza nelle misurazioni, nelle tarature delle apparecchiature di misura e nella verifica dei prodotti. UNI EN ISO 14253-3 (2011): specifiche geometriche dei prodotti. Verifica mediante misurazione dei pezzi lavorati e delle apparecchiature di misura. Parte 3: Linee guida per raggiungere accordi circa dichiarazioni dell’incertezza di misura. Anita Calcatelli Aprile 2015 40 Il metodo PUMA La norma UNI EN 14253-2 1. Deve essere nota l’incertezza di misura necessaria, che definiamo “incertezza obiettivo”. 2. Deve essere effettuata una stima pessimistica dell’incertezza e confrontato il risultato con l’incertezza necessaria stabilita a priori. Presupposti • l’obiettivo della misurazione è ben definito • Il principio ed il metodo di misura sono ben definiti • la procedura di misurazione, inclusa la scelta della strumentazione di misura e delle apparecchiature ausiliarie, è delineata nella sua struttura essenziale. •Le condizioni di misura sono definite e note. Anita Calcatelli Aprile 2015 41 Inserire schema Anita Calcatelli Aprile 2015 42 Procedimento iterativo di applicazione del metodo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Definire univocamente il misurando Identificare tutti i contributi dell’incertezza Decidere quali correzioni, di tutte quelle possibili, devono essere applicate Valutare in termini di scarto tipo, ucl, l’influenza di ciascun contributo sull’incertezza del risultato della misurazione. Procedere ad una prima iterazione secondo. Calcolare l’effetto totale di tutti i contributi Confrontare l’incertezza estesa risultante, pari a due volte l’incertezza tipo composta, con l’incertezza necessaria definita inizialmente verificando che risulti minore o eguale a quest’ultima. Affinare se necessario la valutazione e ripetere l’iterazione. Anita Calcatelli Aprile 2015 43 Anita Calcatelli Aprile 2015 44 Modello di misurazione M = P+ Cp + C1 + C2 + C3 + ………..+ C10 M = risultato della misurazione P valore proposto dallo strumento (lettura) Cp eventuale correzione nota del valore proposto C1, …. C10 eventuali correzioni dovute alle varie sorgenti di errore Anita Calcatelli Aprile 2015 45 Bilancio dell’incertezza u2(M) = u2(Cp) + u2(C1) +….. u2(C10) u(M) incertezza del risultato della misurazione u(Cp), u(c1)….u(c10) contributi all’incertezza delle varie correzioni Anita Calcatelli Aprile 2015 46