Karate Shotokan (FESIK) junior – karate bambini – Naikan-Do Shotokan Academy
I corsi di karate per bambini della Scuola di Karate Tradizionale Naikan-Do Shotokan Academy sono corsi
propedeutici che curano in particolar modo la forma ludica e la psicomotricità. L'attenzione nell'allenamento è
rivolta soprattutto a farli crescere forti sia nel fisico sia nel carattere.
La durata del corso è di 9 mesi, la frequenza è di 1 lezione a settimana.
Tutti i nostri corsi sono a numero chiuso, per consentire una maggiore attenzione e sicurezza, a tutti i nostri
piccoli atleti, a stretto contatto con il Maestro.
C’è chi inizia già a 5-6 anni, ma per l’attività agonistica bisogna aspettare i 13 anni.
Le arti marziali permettono ai ragazzi di acquisire un ottimo senso del proprio corpo nello spazio quanto di
sfogare in modo non violento l’aggressività.
I benefici sono sia per la muscolatura sia per la psiche: sviluppa il corpo in maniera armonica, anche quello
delle bambine, e favorisce l’autocontrollo perché si insegna la pratica del contatto disciplinato con l’avversario.
I muscoli diventano più forti, elastici e scattanti; la schiena e le articolazioni si rinforzano e diventano più
flessibili. E tutto senza particolari rischi di traumi, perché l’obiettivo non è colpire l’avversario, ma affinare le
tecniche di lotta.
La pratica del Karate permette di sviluppare la lateralità, la discriminazione spaziale, e tutte le abilità
coordinative. Il karate è spesso consigliato per correggere difetti posturali comuni come lordosi, scoliosi o
cifosi. La concentrazione richiesta dagli esercizi aiuta a diminuire i deficit di attenzione e l' iper attività tipici
dell'età evolutiva. I bambini hanno comunque bisogno di muoversi e di giocare ed è necessario coniugare
questi due aspetti nella maniera migliore.
Il Karate-Do offre al giovane praticante l'opportunità di raggiungere un armonico equilibrio tra corpo e mente;
in esso ritroviamo infatti tutte le componenti psicomotorie essenziali.
La grande ricchezza del bagaglio tecnico offerto dalla pratica del karate-do comprende infatti, oltre ai classici
esercizi di psicomotricità preparatoria (taiso), anche e soprattutto esercizi individuali (Kihon e Kata) ed a
coppie (Kumite).
I primi insegnano al bambino come sfruttare al meglio le potenzialità del proprio corpo e gli permettono di
acquisire fiducia in se stesso grazie al continuo superamento di quelli che considerava i propri limiti.
Con gli esercizi a coppie e di gruppo il bambino impara a gestire i rapporti interpersonali, a riconoscere nel
compagno e nel gruppo dei termini di paragone e confronto e conseguentemente a far nascere dentro di se
un sano spirito di competizione in un clima di amicizia e profondo rispetto.
Con il perdurare degli allenamenti verrà avviato inoltre un processo attraverso il quale disciplina, rispetto
voglia e capacità di miglioramento, diventeranno valori che verranno interiorizzati fino a diventare regola di
vita. Da qui a fare un parallelismo con la vita di tutti i giorni, il passo è assai breve, in quanto ciò che è
appreso nella pratica del karate-do potrà essere utilizzato al meglio in ogni momento della propria vita per
affrontare lo studio, i rapporti interpersonali e ogni tipo di ostacolo con la serenità che deriva dalla fiducia nei
propri mezzi e con il rispetto per se stessi e per gli altri accelerando il processo di maturazione del praticante.
Un parare tecnico da parte di professionisti della medicina dello sport sui benefici che i più giovani possono
trarre dalla pratica del Karate Tradizionale:
Un bambino ha necessità di imparare
stesse componenti corporee nei suoi
percepire gli elementi dello spazio
geometriche, a strutturare il reale fino
a conoscersi, di percepire le varie parti del suo corpo, di individuare le
simili. Attraverso il movimento nelle varie direzioni può cominciare a
che lo circonda, ad apprendere in modo semplice le varie forme
ad imparare ad orientarsi.
La consapevolezza delle proprie risorse, l'accettazione dei propri limiti, il desiderio di migliorarli accettando
l'insegnamento di chi ha maggiore esperienza, la capacita di mettersi in gioco nell'affrontare le difficoltà,
rappresentano obiettivi che ogni genitore vorrebbe vedere raggiunti nei propri figli.
La disciplina sportiva, in questo caso il Karate Tradizionale, diventa la metafora del vivere; la palestra dove si
consuma, solo in modo figurato, il rito del combattimento, diventa il luogo dove si apprende che affrontare il
prossimo significa prima di tutto rispettarlo, comprenderlo, accettarlo.
Niente colpi bassi o lotte furibonde: un bambino impara solamente a controllarsi e ad esprimersi, ad affrontare
piccole difficoltà, a conoscere se stesso per poter poi conoscere gli altri, a vincere la timidezza o a frenare la
propria esuberanza.
Il sistema delle cinture di grado, inoltre, rappresenta un buon esempio di apprendimento per obiettivi e ha
valore educativo in senso lato.
Il programma prevede un percorso educativo per contrastare quelli che sono i veri pericoli di questa età:
insicurezza, isolamento dai compagni, scarsa autostima, ansia da prestazione, disprezzo delle regole e
mancanza di divertimento.
Tutti i LUNEDI dalle ore 18,30 alle ore 19,30
per info, costi e iscrizioni
segreteria Dreamland + 02 98249380
per info dettagli tecnici e corsi
d.t. fabrizio villanacci (allenatore FESIK – II dan) + 39 348 2344217
email: [email protected]
TUO FIGLIO SI SA DIFENDERE?
A noi istruttori e praticanti succede spesso di sentirsi chiedere: "In caso di pericolo sei in grado di difenderti?".
Domanda comprensibile visto che pratichiamo uno degli sport da combattimento più diffusi al mondo, ma è
anche capitato che la domanda sia stata rivolta al genitore di un nostro allievo e che l'allievo in questione
avesse solo 9 anni. Tale quesito evidenzia quanto sia poco chiaro il significato di karate non solo per gli adulti,
ma anche per i più piccoli e dimostra che spesso non conosciamo i bisogni reali di un bambino e i veri pericoli
dai quali dovrebbe sapersi difendere. Se pensiamo che il rischio primario di un bambino di 9 anni sia quello di
non riuscire a parar un pugno del bullo di turno, allora siamo proprio sulla strada sbagliata.
Il karate insegna ai più piccoli a difendersi dalle vere minacce di questa fascia di età: insicurezza, isolamento
dai compagni, scarsa autostima, ansia da prestazione, disprezzo delle regole e mancanza di divertimento che
porta all'abbandono della pratica sportiva.
Detto ciò, risulta chiaro che per combattere questi “pericoli” non basta una pratica efficace, ma servono
coinvolgimento, incoraggiamento, educazione, gioco, fiducia e un profondo senso di rispetto verso tutti e
verso se stessi. Solo poi, verso l'adolescenza, con la maturazione fisica e mentale, si potranno mettere in
pratica più nel dettaglio le tecniche di combattimento.
Un corso di karate per i bambini dai 6 ai 12 anni dà comunque un'ottima base di autodifesa che garantirà ai
nostri allievi maggiore sicurezza nell'età adulta, ma ora l'attenzione nell'allenamento è rivolta soprattutto a farli
crescere forti sia nel fisico sia nel carattere.
Un bambino che pratica il vero karate e che ne ha capito i valori, è un bambino che non si troverà mai in
situazioni di rissa o di pericolo e che non rimarrà offeso per lo “spintone” di un compagno. Un bambini esperto
di karate saprà sempre fare la scelta giusta per prevenire i pericoli o uscire da brutte situazioni e capirà che il
metodo più efficace è proprio quello di evitare di combattere. Un bambino di 9 anni che ha percepito questi
insegnamenti è sicuramente migliore anche del più esperto tra i combattenti.
I DIRITTI DEL BAMBINO NELLO SPORT
1. Diritto di divertirsi e di giocare come un bambino
2. Diritto di vivere lo sport
3. Diritto di beneficiare di un ambiente sano
4. Diritto di essere trattato con dignità
5. Diritto di essere allenato e circondato da persone qualificate
6. Diritto di seguire allenamenti adeguati ai propri ritmi
7. Diritto di misurarsi con giovani che abbiano la stessa probabilità di successo
8. Diritto di partecipare a manifestazioni adeguate e gioiose
9. Diritto di praticare in condizioni di massima sicurezza e serenità
10. Diritto di avere tempi di riposo
11. Diritto di non essere un campione