• Tipi di documento di controllo Norma EN 10204:2004 - Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo Tipo di controllo Tipo 2.1 Designazione Dichiarazione di conformità con l’ordine Asserzione di conformità con l’ordine Rapporto di prova Asserzione di conformità con l’ordine, con l’indicazione dei risultati di ispezione non specifica Non specifico 2.2 3.1 Certificato di ispezione 3.2 Validato da Il fabbricante Rappresentante autorizzato del fabbricante, indipendente dal reparto produttivo Certificato di ispezione 3.1 Specifico 3.2 Contenuto Asserzione di conformità con l’ordine, con l’indicazione dei risultati di ispezione specifica Rappresentante autorizzato del fabbricante, indipendente dal reparto produttivo ed inoltre, il Rappresentante autorizzato dall’acquirente o l’Ispettore designato dalle direttive ufficiali Requisiti aggiuntivi • Certificato di controllo di tipo 3.1 secondo Norma EN 10204:2004 - Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo – – – – Il Certificato di controllo di tipo 3.1 prevede un’attestazione di conformità all’ordine, basata su un controllo specifico della fornitura I campioni su cui si eseguono le prove sono prelevati direttamente dagli oggetti consegnati Il controllo non copre necessariamente il 100% dei prodotti consegnati L’insieme delle proprietà da sottoporre a controllo è indicato nelle norme di prodotto, ma può essere raccomandabile una menzione specifica nell’ordine 2 Azioni da compiere • Identificazione e rintracciabilità in uscita – Il Centro di Trasformazione stabilisce e mantiene attive procedure che assicurano la rintracciabilità dei prodotti finiti partendo dalla documentazione di origine – Ogni collo di prodotti viene identificato con un cartellino riportante: Il nome o marchio dell’Azienda e l’identificazione del Centro di Trasformazione rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Il riferimento all’ordine del Cliente (commessa e posizione, disegno esecutivo o altro dato significativo che correla il prodotto all’ordine) – Problematiche aperte: Smarrimento o degrado dei cartellini a seguito del trasporto o dell’azione degli agenti atmosferici 3 Requisiti aggiuntivi • Identificazione e rintracciabilità in uscita – Ogni lotto di spedizione deve essere accompagnato dai documenti di trasporto contenenti almeno i seguenti elementi: Il nome o il marchio dell’Azienda e il luogo di produzione. L’elencazione dei prodotti con l’indicazione dei riferimenti all’ordine del cliente (commessa e posizione, disegno esecutivo o altro dato significativo che correla il prodotto all’ordine) Gli estremi dell’Attestato di avvenuta Dichiarazione di Attività rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici L’attestazione dell’esecuzione delle prove del controllo interno con l’indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata e dei riferimenti ai tipi di acciaio impiegati 4 Requisiti aggiuntivi • Piano dei controlli di prodotto nei Centri di trasformazione – Schemi diversi a seconda del tipo di lavorazioni effettuate: Acciai per cemento armato ordinario – barre e rotoli § 11.3.2.10.3 Acciai per cemento armato precompresso § 11.3.3.5.3 Acciai per strutture metalliche e per strutture composte § 11.3.4.11.2 – Operatività: criteri comuni Il Direttore Tecnico cura il prelievo dei campioni e la loro identificazione (mediante sigle, etichettature indelebili, ecc.) per documentare che i campioni inviati per le prove al laboratorio incaricato sono effettivamente quelli da lui prelevati I controlli consistono in prove meccaniche, e in controlli non distruttivi dopo piegatura, per documentare che le piegature non alterino le caratteristiche meccaniche originarie del prodotto 5 Requisiti aggiuntivi • Piano dei controlli nelle officine per la produzione di carpenterie metalliche (§ 11.3.4.11.2.3) (barre e rotoli) – I controlli sono obbligatori e sono effettuati a cura del Direttore Tecnico – Per ogni fornitura minimo 3 prove, di cui almeno una sullo spessore massimo ed una sullo spessore minimo – I dati sperimentali ottenuti devono mostrare la conformità alle norme EN di riferimento o ai valori indicati nelle NTC – Ogni singolo valore della tensione di snervamento e di rottura non deve risultare inferiore ai limiti tabellari – Verifica delle tolleranze di fabbricazione rispetto ai limiti indicati nelle norme europee applicabili, e di quelle di montaggio rispetto ai limiti indicati dal progettista 6 Azioni da compiere • Piano dei controlli di prodotto nei Centri di trasformazione – Procedura documentata per le modalità di gestione delle prove di prodotto, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: I documenti di domanda al Laboratorio per l’esecuzione delle prove, completi dei dati di identificazione del prodotto, che dovranno essere sottoscritti dal Direttore Tecnico I criteri e le modalità d’invio dei campioni, compresa la loro identificazione per data o periodo di produzione oltre che per acciaieria di provenienza La registrazione dei risultati delle prove Le modalità di gestione dei certificati dei Laboratori Il trattamento delle eventuali non conformità 7 Azioni da compiere • Qualificazione dei processi – I processi di lavorazione eseguiti sui semilavorati devono essere opportunamente qualificati una prima volta al fine di assicurare la non alterazione delle caratteristiche meccaniche e geometriche dei materiali – Occorre anche dare evidenza che il personale che esegue attività rilevanti ai fini della qualità del prodotto dispone delle competenze e delle conoscenze adeguate allo scopo – Tali processi riguardano: Raddrizzatura dei rotoli di acciaio Sagomatura a freddo Saldatura 8 Azioni da compiere • Qualificazione del processo di raddrizzatura – Da effettuare: Per ciascuna macchina installata Per ciascun tipo di acciaio e produttore Per ciascun diametro raddrizzato – Necessità di ripetere la qualificazione in caso di: Impiego di nuovi impianti di raddrizzatura aventi criteri e modalità di raddrizzatura sostanzialmente diversi da quelli degli impianti già qualificati Modifiche sostanziali degli impianti – Prassi operativa Controllo dell’integrità dopo raddrizzatura mediante liquidi Servizio o Tecnico penetranti esameCentrale visivo CSLP – Incontro NTC – Giugno 2009 Controllo del mantenimento delle caratteristiche meccaniche (aderenza) dopo raddrizzatura 9 Azioni da compiere • Qualificazione del processo di sagomatura – Conformemente a quanto indicato nella norma ENV 13670, i dimensioni minime per i mandrini di piegatura per i processi di sagomatura – I parametri indicati e le dimensioni minime di ingombro realizzabili sono da considerarsi vincolanti per tutte le operazioni di sagomatura – Le modalità operative devono essere definite nelle procedure/istruzioni di lavorazione – Generalmente non è ammessa la piegatura a caldo 10 Azioni da compiere • Qualificazione del processo di sagomatura – Prassi operativa Controllo del mantenimento delle caratteristiche meccaniche dopo raddrizzatura Controllo dell’integrità dopo piegatura mediante liquidi penetranti o esame visivo Controllo dimensionale della corretta geometria di piega ottenuta Servizio Tecnico Centrale CSLP – Incontro NTC – Giugno 2009 Linee guida per la valutazione del sistema di controllo della produzione nei Centri di Trasformazione di acciaio per calcestruzzo armato, ANSFER, rev. 00/09 11 Svantaggi del metodo • Occorre fare attenzione a taluni prodotti che possono risultare nocivi o dannosi per contatto, inalazione, ingestione • Talune lavorazioni superficiali prima del controllo possono diminuire la sensibilità dell’esame • La pulitura finale può essere necessaria (e complessa) per eliminare ogni traccia di prodotti 12 Ritornando ai centri di trasformazione … • L’impiego dei controlli con liquidi penetranti può risultare complesso, al di fuori delle fasi di qualifica dei processi: – Superfici grezze e “naturalmente” corrugate, nel caso delle barre – Operazioni di pulizia e di svolgimento del controllo che possono notevolmente appesantire il ciclo di lavorazione • Consigliabile quindi di: – Formare il personale per lo svolgimento di esami visivi nei vari stadi del processo (accettazione, durante le lavorazioni, in fase di confezionamento per la spedizione) – Definire degli standard di accettazione (con ausilio di foto) – Limitare il controllo non distruttivo ai soli casi di dubbio, e per le riqualifiche di impianto/processo 13 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura • Qualificazione del personale e dei procedimenti di saldatura utilizzati – Si tratta dei processo di fabbricazione che può avere i maggiori rischi di insuccesso a seguito di: Carenze esecutive Progettazione del giunto non ottimale Variabili aleatorie (es. sbalzi nell’alimentazione dell’impianto) – Si tratta anche di una disciplina in cui è ormai stato ampiamente riconosciuto che il ruolo dell’operatore è determinante per ottenere buoni risultati Esigenze di competenza tecnica Esigenze di esperienza pratica 14 Considerare la EN 287-1:2007 • Procedimenti di saldatura ad arco elettrico manuali o semiautomatici – I saldatori dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN 287-1:2004 da parte di un Ente terzo • Procedimenti di saldatura ad arco elettrico robotizzati o automatici – Gli operatori dovranno essere certificati secondo la norma UNI EN 1418:1999 • Tutti i tipi di procedimento ad arco elettrico – Tutti i procedimenti di saldatura dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN ISO 15614-1:2005 Considerare la EN ISO 15614-1:2008 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura 15 Qualifica Processi e addetti alla saldatura Valutare la correttezza e la qualità rispetto a norme di riferimento delle giunzioni saldate che riguardano Operatori e Processi. È necessario un riesame delle reali esigenze di copertura della qualifica, entrando nel merito delle variabili essenziali richieste dalle norme di riferimento: - Norma tecnica di riferimento per la qualifica - Tipologia dei materiali base impiegati - Gamma di spessori e diametri (in caso si tubi) che viene normalmente saldato - Processi di saldatura impiegati - Tipologia di connessioni (BW, FW) - Posizioni di saldatura 16 Acciai da costruzione per uso generale • Normati dalla UNI EN 10025:2005 • Norma in 6 parti – Parte 1: requisiti generali – Parte 2: requisiti specifici per gli acciai non legati – Parte 3: requisiti specifici per acciai laminati e normalizzati a grano fine e saldabili – Parte 4: requisiti specifici per acciai laminati e sottoposti a trattamento termomeccanico a grano fine e saldabili – Parte 5: requisiti specifici per acciai a resistenza a corrosione atmosferica migliorata (+Cr e Cu) – Parte 6: requisiti specifici per acciai ad alta resistenza allo stato temprato e rinvenuto 17 Acciai da costruzione per uso generale • Caratteristiche degli acciai non legati – 8 livelli di caratteristiche tensili S 185 S 235 S 275 S 355 S 450 E 295 E 335 E 360 • Sono tuttora di uso comune le precedenti designazioni – Fe 37 ⇒ Fe 360 ⇒ S 235 – Fe 42 ⇒ Fe 430 ⇒ S 275 – Fe 52 ⇒ Fe 510 ⇒ S 355 18 Acciai da costruzione per uso generale EN 10025-2 • Suffissi per la designazione: – – – – JR = resilienza garantita a t = 20°C J0 = resilienza garantita a t = 0°C J2 = resilienza garantita a t = -20°C K2 = resilienza garantita a t = -20°C (valori più elevati di J2, applicabile solo al tipo S355) • Materiali a tenacità maggiore = migliore saldabilità • Per il tipo S185 non è previsto un livello minimo garantito di resilienza • Le proprietà tensili non cambiano rispetto ai minimi tabellari 19 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura • Ente terzo (§ 11.3.4.5) – Il concetto guida è espresso nelle NTC in questo modo: Le prove di qualifica dei saldatori, degli operatori e dei procedimenti dovranno essere eseguite da un Ente terzo In assenza di prescrizioni in proposito l’Ente sarà scelto dal costruttore secondo criteri di competenza e di indipendenza – Le NTC non forniscono alcuna prescrizione in merito ai riconoscimenti che l’Ente terzo deve avere per potere operare 20 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura • Qualità della gestione del processo di saldatura § 11.3.4.5 – In relazione alla tipologia dei manufatti realizzati mediante giunzioni saldate, il costruttore deve essere certificato secondo la norma UNI EN ISO 3834:2006 parti 2 - 4; il livello di conoscenza tecnica del personale di coordinamento delle operazioni di saldatura deve corrispondere ai requisiti della normativa di comprovata validità – La certificazione dell’azienda e del personale dovrà essere operata da un Ente terzo, scelto, in assenza di prescrizioni, dal costruttore secondo criteri di indipendenza e di competenza 21 UNI EN ISO 3834:2006 descrizione e parti di norma Norma di riferimento per la gestione in qualità dei processi di saldatura che giocano un ruolo importante ai fini della qualità del prodotto: ISO 3834-1: Linee guida per l’applicazione e l’utilizzo ISO 3834-2: Requisiti completi ISO 3834-3: Requisiti intermedi ISO 3834-4: Requisititi elementari ISO 3834-5: Riferimenti documentali per soddisfare i requisiti delle parti 2, 3 e 4 22 ISO 3834:2006 Principali differenze Le Parti 2 e 3: Requisiti completi per la rintracciabilità (dal riesame dell’offerta alle registrazioni) Obbligo di avere un coordinatore di saldatura, con adeguate caratteristiche di competenza, esperienza e professionalità Esistenza di riesami di progetto e di piani di produzione analitici Parte 4 Requisiti elementari (operatori qualificati, CND eseguiti da personale qualificato) Non è specificatamente richiesto ne il coordinatore di saldatura ne le WPS e relativa qualifica 23 ISO 3834:2006 parte 2 parte 3 o parte 4? Nella serie ISO 3834 sono definiti requisiti di qualità specifici differenziati per livelli di capacità. Spetta al Fabbricante selezionare il livello di qualità più consono al tipo di attività svolta, tenendo conto di requisiti contrattuali e/o cogenti e delle seguenti considerazioni relative ai prodotti fabbricati (rif. § 5 ISO 3934-1): Il campo di prodotti fabbricati Il campo di materiali base e di processi di saldatura diversi impiegati La complessità dei cicli di fabbricazione adottati Le problematiche relative ai prodotti critici per la sicurezza Il livello a cui problematiche metallurgiche e difetti di saldatura possono impattare sulla sicurezza 24 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura • 382 – § 11.3.4.5 Processo di saldatura – In relazione alla tipologia dei manufatti realizzati mediante giunzioni saldate, il costruttore deve essere certificato secondo la norma UNI EN ISO 3834:2006 parti 2 e 4; il livello di conoscenza tecnica del personale di coordinamento delle operazioni di saldatura deve corrispondere ai requisiti della normativa di comprovata validità. I requisiti sono riassunti nel Tab. 11.3.XI di seguito riportata – La certificazione dell’azienda e del personale dovrà essere operata da un Ente terzo, scelto, in assenza di prescrizioni, dal costruttore secondo criteri di indipendenza e di competenza 25 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura • Mutuati dalla norma ISO 3834-2 26 La EN 719:1996 è stata sostituita dalla EN ISO 14731:2007 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura 27 ISO 3834:2006 coordinatore di saldatura Può essere interno o esterno all’azienda, Può essere qualificato sulla base di evidenze che attestino la competenza e l’esperienza professionale e/o sulla base di percorsi di certificazione professionale Esiste una corrispondenza tra i tre livelli di competenza definiti nella ISO 14731 e le certificazioni professionali corrispondenti: Comprehensive technical knowledge: IWE (Engineer) Specific technical knowledge: IWT (Technologist) Basic technical knowledge: IWS (Specialist) Deve avere un grado adeguato di coinvolgimento nella gestione del reparto di saldatura, Deve avere una conoscenza tecnica adeguata su materiali, processi, CND in riferimento alle caratteristiche di performance e di servizio del prodotto fabbricato, 28 Requisiti aggiuntivi per il processo di saldatura (ISO 3834-2) 29 Requisiti organizzativi per la saldatura Considerare la EN 473:2008-11 • § 11.3.4.5 Processo di saldatura – Tutti gli operatori che eseguiranno i controlli dovranno essere qualificati secondo la norma UNI EN 473:2001 almeno di secondo livello – Da applicare ai controlli in cantiere, in fase di qualifica, o a quelli richiesti per produzioni particolari 30 Taratura Apparecchiature di misura in ambito saldatura (UNI EN ISO 3834-2:2006 al punto 16) “il costruttore deve essere responsabile dell’adeguata taratura o convalida delle attrezzature per le misure, l’ispezione e le prove. Tutte le attrezzature usate per valutare la qualità della costruzione devono essere adeguatamente controllate e devono essere tarate o convalidate a intervalli specificati” . La serie ISO 3834 per quanto sopra richiamano come norma di riferimento la norma: UNI EN ISO 17662:2007 : ”Taratura, verifica e validazione delle attrezzature utilizzate per la saldatura, inclusi i procedimenti connessi” 31 Riassumento… per una carpenteria che realizza elementi saldati strutturali • organizzare l’azienda in conformità alla ISO 9001 + ISO 3834 • Qualificare i processi e addetti di saldatura • Qualificare personale per controlli non distruttivi • nominare il direttore Tecnico • Presentare la domanda al Servizio Tecnico Centrale (STC) 32 GRAZIE PER L’ATTENZIONE Rossella Ricciardelli Tel. 051 / 764.822 Mobile: 346 / 0049555 e-mail: [email protected] 33