Riconoscere i problemi della persona
anziana con disturbi sensoriali uditivi e
visivi ed i relativi interventi
infermieristici, anche di tipo preventivo,
basati su prove di efficacia
I DISTURBI SENSORIALI
Rappresentano uno dei maggiori capitoli dell'epidemiologia
geriatrica, per la loro elevata frequenza e per la
conseguente perdita di autosufficienza negli anziani che
ne sono affetti.
I riflessi negativi dei disturbi sensoriali riconoscono
sostanzialmente due basi:
 Disabilità: deriva dal deficit fisico
 Handicap: deriva dal problema di interazione con gli altri
e che porta, quindi, inevitabilmente ad un progressivo
isolamento sociale.
Vi sono significative associazioni dei disturbi sensoriali con
depressione e disturbi cognitivi
Deficit sensoriale
 E’ un alterato funzionamento della recezione o
percezione sensoriale
 La compensazione di un deficit di solito avviene
quando la perdita funzionale è graduale.
I DISTURBI VISIVI
La principale conseguenza dell’invecchiamento a
carico dell’occhio è la
Presbiopia
ridotta capacità di accomodazione nella visione da
vicino
Altre modificazioni principali a carico dell’occhio sono:
 Riduzione del riflesso pupillare e quindi della tolleranza alla
luce e di adattamento al buio
 Riduzione del campo visivo
 Comparsa del fenomeno delle “mosche volanti”, di nebbiosità
e scintillii
 Riduzione della capacità discriminatorie dei colori (soprattutto
blu/grigio)
 Sensazione di corpo estraneo ed occhio secco
 Riduzione capacità di percepire il contrasto
Le patologie a carico dell’occhio
 La cataratta: è l’evento più comune e grave che compare con
l’avanzare dell’età, perché può portare l’anziano a cecità.
 Degenerazione maculare: responsabile del 50% dei casi di
cecità nella popolazione di 75 anni ed oltre.
 Glaucoma: colpisce circa il 2% della popolazione al di sopra
dei 40 anni
CATARATTA
Opacizzazione del cristallino
Il cristallino diventa meno elastico, assume una
colorazione giallastra, inizia a perdere la sua
trasparenza e il soggetto fatica a mettere a fuoco
oggetti vicini
L’intervento chirurgico è la terapia di elezione
CATARATTA: Segni e sintomi
 Perdita della vista indolore e graduale
 Scarsa visione alla lettura
 Fastidiosi bagliori e visione scarsa con luce solare
intensa
 Frequentemente visione migliore con luce fioca che in
piena luce
 Pupilla di colore bianco lattiginoso
 Area circostante la pupilla di colore bianco grigiastro
(in caso di cataratta avanzata)
DEGENERAZIONE MACULARE
Causata dall’indurimento e dall’occlusione delle arterie
retiniche. La visione centrale viene oscurata dalla
formazione di neovasi all’interno della regione
maculare.
Può portare a cecità
DEGENERAZIONE MACULARE:
segni e sintomi
 Comparsa di macchie nere (scotomi) al centro di una
pagina durante la lettura
 Offuscamento della vista centrale. Il fenomeno si
presenta prima ad intermittenza per poi peggiorare
gradualmente
 Vista distorta dei contorni
GLAUCOMA
Patologia caratterizzata dall’aumento della pressione
endooculare che danneggia il nervo ottico
Se non trattato può portare a cecità, ma una diagnosi
precoce e un efficace trattamento permettono di
ottenere una buona prognosi visiva
GLAUCOMA: segni e sintomi





Cefalea lieve e costante al mattino
Lieve dolore agli occhi
Perdita della visione periferica
Comparsa di aloni intorno alle luci
Acuità visiva ridotta (specialmente di notte) non corretta
dall’uso di lenti
 Infiammazione unilaterale dell’occhio
 Cornea opacata
 Pupilla moderatamente dilatata e non reattiva alla luce
I DISTURBI UDITIVI
 Caratteristica dell’invecchiamento a carico dell’orecchio è la
presbiacusia
per
la
funzione
uditiva
e
disturbi
dell’equilibrio per la funzione cocleo-vestibolare.
 La cronica esposizione durante la vita lavorativa a sorgenti
particolarmente rumorose, il tipo di alimentazione (abuso di
alcool), l’aver subito patologie dell’orecchio medio ed interno
(otiti),
aver
assunto
farmaci
ototossici
aumentano
la
suscettibilità dell’orecchio ad andare incontro a modificazioni
anatomico strutturali tali da aumentare il rischio di disturbi
uditivi.
Le modificazioni funzionali dell’orecchio sono quindi
 presbiacusia: si riduce la percezione e la localizzazione dei
suoni
 si altera la sensibilità ai toni per le alte frequenze
 si riduce la comprensione del linguaggio (specie i presenza di
rumori di fondo)
 si riduce la sensibilità ai cambiamenti di postura
 compare insicurezza e instabilità nei movimenti al buio
 tinnito
Si associa quindi:
 Sordità e conseguentemente isolamento
 Sospettosità
 Depressione
 Deficit cognitivo
 Sbandamenti
 Vertigini
ACCERTAMENTO
 Raccolta dati dal paziente o dai suoi caregiver sulle sue
capacità uditive o visive
 Informazioni sugli ausili utilizzati per compensare il deficit
 Per testare il campo visivo: si può far leggere qualcosa o
indicare qualcosa e chiedere al paziente quello che ha visto
 Per accertare una disfunzione dell’orecchio si può osservare
la conversazione tra il paziente e altre persone, e conversare
con lui modulando l’intensità del suono.
STRATEGIE DI GESTIONE
 Informarsi sui deficit sensoriali già conosciuti e sugli ausili utilizzati
per compensare il deficit
 Promuovere l’utilizzo degli ausili
 Adattare l’ambiente in modo da non procurare una
sovrastimolazione sensoriale o una deprivazione sensoriale: luci
troppo forti o al contrario penombra continua, spostare di continuo
gli oggetti o il mobilio, rumori troppo forti..
 Per deficit visivi: far utilizzare gli occhiali, creare un ambiente non
disordinato
 Per deficit uditivi: far utilizzare gli apparecchi acustici, parlare
lentamente e distintamente davanti al paziente, evitare i rumori di
fondo
 Visita medica specialistica
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Deficit sensoriale