Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2004 - IARG 2004 Trento, 7-9 luglio 2004 CARATTERISTICHE DI RESISTENZA A TAGLIO DELLA POZZOLANA NERA IN CONDIZIONI DI PARZIALE SATURAZIONE Elisabetta Cattoni, Manuela Cecconi, Vincenzo Pane Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Università di Perugia e-mail: [email protected] Introduzione Da qualche anno ormai è in corso un’ampia ricerca a carattere sperimentale finalizzata a determinare l’influenza della parziale saturazione sul comportamento meccanico e sulle proprietà idrauliche della Pozzolana Nera romana ricostituita in laboratorio (Cattoni, 2003; Cattoni et al., 2004). La presente nota riferisce su alcuni dei risultati sperimentali ottenuti da prove di compressione condotte in cella triassiale, a percorsi di carico e suzione controllati, che hanno permesso di evidenziare alcuni effetti della suzione e del grado di saturazione sulle caratteristiche meccaniche del materiale. Programma sperimentale Il programma sperimentale ha previsto l’esecuzione di 8 prove triassiali a percorsi di carico e suzione controllati, condotte con una cella idraulica del tipo Bishop & Wesley (1975). La cella triassiale è provvista di un sistema elettronico di acquisizione dei dati e di regolazione e controllo delle pressioni. Il sistema di applicazione dei carichi consente il controllo indipendente delle pressioni (assiale, cella, aria, acqua), mentre il sistema di misura consente la determinazione indipendente delle variazioni del contenuto d’acqua e delle deformazioni di volume del provino. Tutti i provini triassiali sono stati preparati in condizioni iniziali di completa saturazione e poi sottoposti a differenti percorsi di carico e suzione. Tipicamente, una prova triassiale completa è consistita in: i) una prima fase di equalizzazione, conseguente all’applicazione di una variazione di suzione a tensione netta costante; ii) una seconda fase di compressione isotropa a suzione costante; iii) una terza e ultima fase deviatorica, a pressione di cella e suzione costanti. In una prova “speciale” denominata TX15, la fase di compressione isotropa a suzione nulla ha preceduto la fase di equalizzazione. Le prove sono state condotte su provini inizialmente saturi caratterizzati approssimativamente dallo stesso valore dell’indice dei vuoti e dalla stessa distribuzione granulometrica iniziale (figura 1). Le caratteristiche fisiche iniziali dei provini sono riportate in Tabella 1, insieme ai valori della suzione e pressione netta. Cattoni, Cecconi, Pane Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2004 - IARG 2004 Trento, 7-9 luglio 2004 limo f. 100 m. g. sabbia f. m. g. # prova ghiaia f. TX03REC P (%) TX07REC TX12REC 60 TX10REC 40 TX11REC TX TX13REC 20 TX14REC 0.01 0.1 d (mm) 1 e0 Sr0 θw0 s pnet (kPa) (kPa) 80 0 0.001 w0 m. TX15REC 10 Figura 1. Distribuzione granulometrica iniziale dei provini ricostituiti di Pozzolana Nera. 0.23 0.26 0.24 0.25 0.24 0.26 0.22 0.26 0.63 0.70 0.65 0.68 0.63 0.70 0.60 0.69 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 1.00 0.39 0.41 0.40 0.41 0.39 0.41 0.38 0.41 20 20 20 75 75 75 // 75 200 100 50 100 50 200 200 100 Tabella 1. Proprietà fisiche iniziali dei provini e valori della suzione e della pressione netta al termine della compressione isotropa. Risultati sperimentali In figura 2 sono riportati i risultati delle fasi deviatoriche di 7 prove triassiali complete di cui 3 condotte a suzione costante s = 20 kPa e 4 a suzione s = 75 kPa. In compressione isotropa si sono raggiunti valori della pressione netta pnet pari a 50, 100 e 200 kPa. 2500 2500 s=20 kPa s=75 kPa 2000 1500 q (kPa) q (kPa) 2000 TX03 pnet,0=200 kPa TX07 pnet,0=100 kPa TX12 pnet,0= 50 kPa 1000 1000 500 500 a) 0 0 5 10 15 c) 0 0 20 -6.0 5 10 15 20 -6.0 s=20 kPa -4.0 -2.0 0.0 2.0 4.0 TX03 pnet,0=200 kPa TX07 pnet,0=100 kPa TX12 pnet,0= 50 kPa b) 6.0 0 5 s=75 kPa -4.0 εv (%) εv (%) 1500 TX11 pnet,0= 50 kPa TX10 pnet,0= 100 kPa TX15 pnet,0= 100 kPa TX13 pnet,0= 200 kPa 10 εs (%) 15 20 -2.0 0.0 TX11 pnet,0= 50 kPa TX10 pnet,0= 100 kPa TX15 pnet,0= 100 kPa TX13 pnet,0= 200 kPa 2.0 4.0 d) 6.0 0 5 10 εs (%) 15 20 Figura 2. Prove di compressione triassiale a suzione costante s = 20 kPa e s = 75 kPa. I risultati rappresentati in figura 2 mostrano, come atteso, che il deviatore a rottura e la rigidezza tangente iniziale aumentano al crescere della pressione netta pnet, mentre il valore della deformazione a cui si raggiunge il picco di resistenza è approssimativamente lo stesso Cattoni, Cecconi, Pane Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2004 - IARG 2004 Trento, 7-9 luglio 2004 per tutte le curve. Le deformazioni volumetriche successive alle condizioni di picco risultano poco attendibili a causa della localizzazione delle deformazioni lungo una banda di taglio molto ben definita; per tale motivo i dati corrispondenti a εs > 5 % sono stati intenzionalmente omessi. In figura 3, invece, i risultati sono rappresentati a parità di pressione netta (pnet = 50 kPa e pnet = 100 kPa), in modo da evidenziare l’effetto della suzione. Si può osservare che il deviatore a rottura aumenta notevolmente con la suzione applicata; tale incremento, per le prove eseguite a pnet = 50 kPa, è pari a circa il 50 %. Dall’esame della figura 3b) si può inoltre osservare l’effetto del percorso di carico precedente alla fase di taglio sulla resistenza del materiale. Le due prove TX10 e TX15, infatti, sono state eseguite sottoponendo i provini agli stessi valori di suzione s = 75 kPa e della pressione netta pnet = 100 kPa; nella prima prova, però, la fase di incremento della suzione ha preceduto la fase di compressione isotropa, mentre nella prova TX15 il provino inizialmente saturo è stato compresso isotropicamente e solo successivamente desaturato, mediante l’applicazione della suzione. I risultati rappresentati in figura 3b) mostrano che il provino sottoposto alla prova TX15 esibisce un deviatore a rottura qmax notevolmente maggiore rispetto a quello raggiunto nel corso della prova TX10. 1200 1200 TX12 s=75 kPa TX11 s=20 kPa pnet,0=50kPa 1000 q (kPa) 800 q (kPa) TX10 s=75 kPa TX15 s=75 kPa TX07 s=20 kPa 1000 600 400 200 800 pnet,0=100kPa 600 400 200 a) 0 0 b) 0 5 10 15 20 0 5 10 15 20 εs (%) εs (%) Figura 3. Curve q-εs da prove di compressione triassiale a valori di suzione crescenti: a) pnet = 50 kPa; b) pnet = 100 kPa. 2500 -4.0 1500 1000 e0=1.05 500 p'0,pnet,0=200 kPa TX03 s=20 kPa TX13 s=75 kPa TXMC (sat) TX14 (sat) -2.0 0.0 εv (%) q (kPa) TX03 s=20 kPa TX13 s=75 kPa TXMC (sat) TX14 (sat) e0=0.6 - 0.7 2000 2.0 4.0 6.0 a) 0 p'0,pnet,0=200 kPa b) 8.0 0 5 10 εa (%) 15 20 25 0 5 10 εa (%) 15 20 25 Figura 4. Prove di compressione triassiale a suzione costante: confronto tra provini parzialmente saturi e saturi. La figura 4 mostra i risultati delle fasi di taglio delle prove TX03 e TX13 in termini di relazioni q-εa e εv-εa. Nel corso di queste due prove i provini sono stati consolidati isotropicamente alla stessa pressione netta pnet = 200 kPa, ma per valori diversi della suzione. Per un utile confronto nello stesso diagramma vengono riportati i risultati della prova TX14 condotta su un provino saturo insieme a quelli di un’ulteriore prova, denominata TXMC, eseguita su un Cattoni, Cecconi, Pane Incontro Annuale dei Ricercatori di Geotecnica 2004 - IARG 2004 Trento, 7-9 luglio 2004 provino saturo caratterizzato da uno stato di addensamento inferiore a quello degli altri provini (e0 = 1.05); entrambe le prove sul materiale saturo sono state condotte ad un medesimo valore della tensione media efficace p’ = 200 kPa. Dall’analisi dei dati si può notare che al crescere della suzione aumentano sia il valore del deviatore a rottura, sia la rigidezza tangente iniziale. La figura 4b) mostra altresì che al crescere della suzione aumenta la tendenza del materiale a dilatare; la massima dilatanza peraltro precede le condizioni di picco, contrariamente a quanto osservato per lo stesso materiale in condizioni naturali (Cecconi & Viggiani, 2001). In condizioni di fine prova, in corrispondenza dei valori di dilatanza nulla, invece, la suzione non sembra produrre alcun effetto sulla resistenza del materiale; si può osservare, infatti, come tutte le curve raggiungano pressoché lo stesso valore del deviatore al termine della prova. La figura 5 mostra infine lo stato tensionale a rottura e nelle condizioni di fine prova in termini di invarianti di tensione q - pnet. I risultati sperimentali nelle condizioni di picco sono stati interpretati con un’estensione del criterio di rottura di Mohr-Coulomb ai mezzi parzialmente saturi (Fredlund & Rahardjo, 1993). Si individuano due differenti inviluppi a rottura per s = 20 kPa e s = 75 kPa, definiti da un angolo di attrito al picco φp ≅ 50°, indipendente dal valore di suzione applicato, e da una coesione totale pari a 15 kPa (s = 20 kPa) e 57 kPa (s = 75 kPa). La coesione totale, definita come la somma di un contributo dato dalla coesione efficace, c’, propria del terreno saturo, e di un’aliquota aggiuntiva indotta dalla suzione e denominata coesione apparente, capp = s·tanφb, risulta interamente coincidente con quest’ultima (c’ = 0) e cresce all’aumentare della suzione. In condizioni ultime, al contrario, la resistenza non dipende dalla suzione ed è possibile individuare un unico inviluppo a rottura definito dai parametri di resistenza cult = 0 e φult = 44°. 2000 h q (kPa) 1500 eot 1000 500 s=20 kPa s=75 kPa q0 0 0 500 1000 pnet (kPa) 1500 2000 Figura 5. Inviluppi a rottura: condizioni di picco e a fine prova. Bibliografia Bishop A. W., Wesley L.D. (1975). A hydraulic triaxial apparatus for controlled stress path testing. Geotechnique 25, n.4, pp 657-670. Cattoni E. (2003). “Proprietà meccaniche ed idrauliche della Pozzolana Nera dell’area romana in condizioni di parziale saturazione”. Tesi di Dottorato, Università di Perugia. Cattoni E., Cecconi M., V. Pane (2004). “An experimental study on a partially saturated pyroclastic soil: the Pozzolana Nera from Roma”. Second International Workshop on Unsaturated Soils, Capri, 23-25 Giugno. Cecconi M., Viggiani GMB (2001). “Structural features and mechanical behaviour of a pyroclastic weak rock”. Int. J. Numer. Anal. Meth. Geomech. 2001; n. 25: pp. 1525-1557. Fredlund D. G., Rahardjo (1993). “Soil mechanics for unsaturated soils”. Wiley & Sons, Toronto, 517. Cattoni, Cecconi, Pane