La prima campanella con il tutor | Il Tirreno
16/09/11 23.01
La prima campanella con il tutor
I più grandi guidano i nuovi arrivati alla scoperta dell'istituto
empoli
Consiglia
di Francesca Tocciacielo
EMPOLI. La campanella è tornata a suonare nelle vite degli studenti del circondario. Non è certo una passeggiata,
specie per i nuovi arrivati. E' da qui che nasce e si rafforza con il tempo nell'istituto superiore Ferraris Brunelleschi di
Empoli l'idea di poter garantire ai ragazzi un primo giorno di scuola "più semplice", avvalendosi di un progetto
trasversale di orientamento, il cosiddetto Team di accoglienza: dei tutor, studenti di terza, quarta e quinta, armati di
paletta di riconoscimento, guidano l'inserimento delle classi prime, aiutandole a familiarizzare con il loro nuovo
ambiente. Dopo il prologo di ieri, anche stamani e domani mattina i tutor si occuperanno di far fare alle matricole il giro
della scuola per far conoscere i punti più importanti dell'edificio. Inoltre, essendo un progetto trasversale, l'attività di
orientamento si estende a tutto il corpo studentesco dell'Istituto. «Il Team di accoglienza, assieme alla commissione di
accoglienza dei docenti, è un progetto che funziona davvero bene - afferma la professoressa Silvia Desideri, referente
di entrambi i gruppi di orientamento - anzi i nostri studenti lo accolgono con sempre maggiore entusiasmo. Il numero
dei tutor aumenta in maniera considerevole ogni anno: 50 erano i ragazzi nel 2007, al suo esordio, mentre l'anno dopo
ammontavano già a 100. Nel 2009 siamo arrivati a 150. Quest'anno saranno sicuramente di più». «L'entusiasmo continua Desideri - si traduce anche nel grande impegno che i nostri ragazzi dimostrano costantemente. Basti pensare
che per organizzare l'attività di orientamento i tutor devono entrare a scuola con
una settimana di anticipo». Ma per diventare tutor del team accoglienza non
basta essere uno studente del 3º, 4º o 5º anno: sono necessari degli incontri con
la psicologa dell'istituto per capire qual è il modo giusto per relazionarsi con gli
allievi più piccoli e avere almeno due anni di esperienza nel team di accoglienza.
«E' davvero una bella opportunità per questi ragazzi - riprende la Desideri - che
dimostrano grande iniziativa con proposte sempre nuove. Inoltre - continua la
professoressa - i tutor fanno parte anche del laboratorio teatrale che ci sta
dando grandi soddisfazioni, con la vittoria di premi di alto livello, come il premio
nazionale Giorgio Gaber per le Nuove Genrazioni e il primo premio al festival
mondiale della creatività "Gef" a San Remo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
15 settembre 2011
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