Prof. AUGUSTO PASINI
U.O.C di Neuropsichiatria Infantile, Università di Tor Vergata
Classificazione dei disturbi depressivi
 Depressione maggiore
 Disturbo distimico
 Depressione NAS
 Disturbo dell’adattamento con umore depresso
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Esistono i disturbi depressivi in età evolutiva?
 Negli anni ‘60 e ‘70 non si considerava possibile la diagnosi di depressione in età
evolutiva, in quanto non si considerava formato adeguatamente il senso di sè
 Nel 1971, Cytrin descrive la presenza di sintomi depressivi in giovani adolescenti
con malattie croniche
 Nel 1978, Puig-Antich e colleghi pubblicano uno studio pilota per valutare la
presenza della depressione maggiore in età prepuberale
 Nel 1984, Kovacs effettua uno studio longitudinale per valutare le caratteristiche
cliniche, la remissione e l’evoluzione dei disturbi depressivi nei bambini a partire
dai 6 anni, validando la presenza della depressione nei bambini in età scolare.
 Nel 2002 e 2003, Luby e coll. pubblicano 2 articoli che confermano la presenza
dei disturbi depressivi in età prescolare
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Continuità tra depressione infantile e depressione
dell’adulto
 Si evidenzia continuità tra depressione in età adolescenziale e
depressione in età adulta
 L’evidenza di continuità non è forte per la depressione infantile
 Gli adolescenti depressi sono ad alto rischio per DDM in età adulta
(Klein, et al 2005).
 Alti tassi di DDM si riscontrano in entrambe le famiglie
Epidemiologia I
 Fino al 15% dei bambini e degli adolescenti possono presentare
sintomatologia depressiva senza sviluppare necessariamente un disturbo
depressivo
 La prevalenza puntuale dei disturbi depressivi in età prepuberale è
compresa tra l’1% ed il 2%
- Disturbo Distimico: 0.6%-1.7%
-
Disturbo Depressivo Maggiore: 2%
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Epidemiologia II
 La prevalenza puntuale dei disturbi depressivi in età adolescenziale è
compresa tra il 3% e l’8%
- Disturbo Distimico: 1.6%-8%
- Depressione Maggiore: 4%-8%
 La prevalenza “lifetime” alla fine dell’adolescenza è del 20% (Klein, et al,
2005)
 Il 75% delle depressioni infantili non viene riconosciuto (NICE 2005)
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Criteri diagnostici della Depressione Maggiore (1)
Adulti
Bambini e adolescenti
A. Almeno 5 dei seguenti sintomi si sono verificati nello
stesso periodo di 2 settimane e rappresentano un
cambiamento rispetto al funzionamento precedente;
almeno 1 dei sintomi deve essere 1) umore depresso o 2)
perdita di interesse/piacere
E’ stata suggerita una riduzione del numero dei criteri a 4
e non 5 e di riduzione ad 1 settimana dei criteri temporali.
1) Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi
ogni giorno, come riportato dal soggetto (triste, vuoto) o
da un osservatore esterno (appare piangente)
L’umore può essere depresso o irritabile.
<6 aa: lamentele fisiche vaghe, espressione facciale triste
e/o scarso contatto oculare.
L’umore irritabile potrebbe manifestarsi tramite:
-agiti e comportamenti pericolosi
-comportamenti oppositivi e/o ostili
-interazioni aggressive
2) Marcata riduzione dell’interesse o del piacere in tutte o
quasi tutte le attività, per la maggior parte del giorno,
quasi ogni giorno come indicato dal soggetto o
dall’osservazione degl’altri.
La perdita di interesse o di piacere può riguardare il gioco
solitario, il gioco con i pari e le attività scolastiche.
3) Significativa perdita od incremento di peso
(cambiamento maggiore al 5% del peso in un mese) o
decremento/incremento dell’appetito quasi ogni giorno
I bambini possono non avere l’incremento ponderale
atteso per la loro età secondo le curve di crescita piuttosto
che perdere peso
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Criteri diagnostici della Depressione Maggiore (2)
Adulti
Bambini e adolescenti
4) Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
Come negli adulti
5)Rallentamento od agitazione psicomotoria quasi ogni
giorno (osservabile dagl’altri e non solo una sensazione
soggettiva di non riuscire a stare fermo o di essere
rallentato)
Iperattività associata a cambiamenti dell’umore
6) Facile affaticabilità o mancaza di energia quasi ogni
giorno
La facile affaticabilità può manifestarsi con una
riduzione/assenza del gioco con i pari, rifiuto della scuola
o frequenti assenze scolastiche
7) Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi ed
inappropriati (che potrebbero essere deliranti) quasi ogni
giorno (non sensi di colpa per essere malato)
Sentimenti di autosvalutazione: “sono scemo”, “sono un
ritardato”
8) Ridotta capacità di pensare o difficoltà di
concentrazione o indecisione quasi ogni giorno
I problemi di concentrazione possono essere più evidenti
in ambito scolastico esprimendosi come difficoltà
comportamentali o di rendimento scolastico.
9) pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire),
ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o
un tentativo di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico
per commettere suicidio
Possono manifestarsi comportamenti non verbali quali
dare via i propri giocattoli preferiti, le proprie collezioni, i
propri CD o videogiochi.
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Criteri diagnostici della Depressione Maggiore (3)
Adulti
Bambini e adolescenti
B. I sintomi non soddisfano i criteri per un disturbo
bipolare misto
Come negli adulti
C. I sintomi causano un distress o un deterioramento
clinicamente significativo a livello lavorativo, sociale o di
altre aree del funzionamento
Deterioramneto clinicamente significativo a livello sociale
o scolastico.
D.I sintomi non sono causati da un effetto fisiologico
dovuto ad uso di sostanze (droghe o farmaci) o ad una
condizione medica generale.
Simile agli adulti
E. I sintomi non sono causati da lutto
es. dopo la perdita di una persona cara, i sintomi
persistono per più di 2 mesi o sono caratterizzati da un
marcato deterioramento funzionale, da autosvalutazione ,
ideazione suicidaria, sintomi psicotici o rallentamento
psicomotorio
I sintomi psicotici se presenti sono prevalentemente
allucinazioni uditive (che criticano il paziente) piuttosto
che deliri.
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Depressione maggiore
MDD, Episodio singolo
 Assenza di mania o di
ipomania
MDD, Ricorrente
 2 episodi di DDM, separati
da almeno un periodo di 2
mesi con un
umore/funzionamento più o
meno normali
Complessità della diagnosi di DDM nei bambini
e negli adolescenti
 Sovrapposizione tra sintomi nei differenti disturbi dell’umore
 Sintomi sono in comune con alcuni disturbi in comorbilità
 Presenza di variazioni nell’espressione dei sintomi depressivi legate alla fase di
sviluppo
 Variazioni dei disturbi dell’umore coinvolgono le interazioni geni-ambiente
 Sono disturbi di spettro o categoriali?
 Effetti di condizioni mediche concomitanti
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Variazioni della presentazione clinica
della DM rispetto all’età
BAMBINI
 Più sintomi di ansia(i.e. fobie,
ansia da separazione),
lamentele somatiche,
allucinazioni uditive
 Esprimono l’irritabilità with
temper tantrums &
comportamenti problematici,
hanno meno deliri e seri
tentativi di suicidio
ADOLESCENTI
 Più disturbi del sonno e
dell’appetito,
deliri,ideazione ed atti
suicidari
 Rispetto agli adulti
presentano più problemi
comportamentali e meno
sintomi neurovegetativi
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Varianti cliniche del DDM
Depressione psicotica
 DDM associato con allucinazioni o deliri congrui o incongrui all’umore
(i bambini presentano con maggiore frequenza allucinazioni piuttosto che deliri)
 Si verifica in circa il 20-30% dei pazienti con DDM
 Associato con:
-
una sintomatologia depressiva più grave
una morbilità di maggiore durata,
resistenza alla monoterapia con antidepressivi
minore risposta al placebo
aumentato rischio di disturbo bipolare,
storia familiare di depressione psicotica e bipolare
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Varianti cliniche del DDM
Depressione bipolare
 Presentazione clinica simile alla depressione unipolare
 Rischio per disturbo bipolare come indicato da: sintomi psicotici,
ritardo psicomotorio, ipomania indotta farmacologicamente, storia
familiare di disturbo bipolare
 Gli adolescenti presentano più facilmente cicli rapidi o stati misti,
aumento del rischio suicidario e difficoltà nell’aderenza al
trattamento
 Necessità di escludere il disturbo bipolare di tipo II:più frequente
negli adolescenti, spesso non diagnosticato
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Varianti cliniche del DDM
Depressione atipica
 Non ben studiata nei bambini e negli adolescenti
 Esordio in età adolescenziale
 Caratterizzata da letargia, aumento dell’appetito e del peso,
marcata reattività al rifiuto, ipersonnia, craving per i
carboidrati
 Negli adulti, sembra presentare un genotipo differente dal
DDM
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Varianti cliniche del DDM
Disturbo affettivo stagionale
 Esordio in età adolescenziale in aree geografiche con chiare
distinzioni stagionali
 Sintomi simili alla depressione atipica ma con andamento
episodico
 Non include un’aumentata reattività al rifiuto
 Dovrebbe essere distinta dalla depressione scatenata dallo
stress scolastico
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Criteri diagnostici per il Disturbo Distimico (1)
Adulti
Bambini e adolescenti
A. Umore depresso per la maggior parte del giorno quasi
tutti i giorni per almeno 2 anni come riferito dal soggetto
ed osservato dagli altri
Per i bambini e gli adolescenti basta 1 anno
B. Presenza, quando è depresso di 2 o più dei seguenti
sintomi:
1)
Scarso appetito o iperfagia
2)
Insonnia o ipersonnia
3)
Scarsa energia o astenia
4)
Bassa autostima
5)
Difficoltà di concentrazione o nel prendere
decisioni
6)
Sentimenti di disperazione
C. Durante i 2 anni di malattia la persona non è mai stata
priva dei sintomi riportati in A e B per più di 2 mesi alla
volta
Durante 1 anno di malattia la persona non è mai stata
priva dei sintomi riportati in A e B per più di 2 mesi alla
volta
D. Durante i primi 2 anni di malattia non è stato presente
un Episodio Depressivo Maggiore (a meno che non ci sia
stata una completa remissione dell’episodio
Durante il primo anno di malattia non è stato presente un
Episodio Depressivo Maggiore (a meno che non ci sia
stata una completa remissione dell’episodio)
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Criteri diagnostici per il Disturbo Distimico (2)
Adulti
Bambini e adolescenti
E. Non è mai stato presente un Episodio Maniacale, Misto
o Ipomaniacale né sono stati mai soddisfatti i criteri per il
Disturbo Ciclotimico
F. La malattia non si manifesta esclusivamente durante il
corso di un Disturbo Psicotico cronico, come Schizofrenia
o Disturbo Delirante
G. I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti
di una sostanza o di una condizione medica generale
H. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o
compromissione del fuynzionamento sociale, lavorativo o
di altre aree importanti
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Fattori di rischio per lo sviluppo della depressione
in età evolutiva
Fattori biomedici I
 Malattie croniche (i.e. diabete, m. autoimmunitarie)
 Sesso femminile
- Rischio per la depressione aumenta di 2-4 volte dopo la pubertà
soprattutto nelle ragazze
 Cambiamenti ormonali durante la pubertà
 Depressione nei genitori o familiarità per depressione
- 30-50% dei bambini con DDM presentano DDM nei parenti di I grado
- bambini con un genitore depresso hanno una probabilità maggiore 3 volte maggiore di
sviluppare un episodio di DM nel corso della (lifetime risk 15%-60%)
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Fattori di rischio per lo sviluppo della depressione
in età evolutiva
Fattori biomedici II
 gemelli Mz cresciuti in famiglie diverse presentano concordanza del 67%
 presenza di varianti specifiche del trasportatore per la serotonina
 uso di alcuni farmaci (i.e. isotretinoina)
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Fattori di rischio per lo sviluppo della depressione
in età evolutiva
Fattori psicosociali
 fattori intrafamiliari non condivisi (come ciascun genitore tratta ciascun figlio)
 fattori extrafamiliari
 neglect o abuso (physical, emotional, or sexual)
 stressors inclusa la deprivazione socioeconomica
 perdite e lutti
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Fattori di rischio per lo sviluppo della depressione
in età evolutiva
Altri fattori
 Disturbi d’ansia
 ADHD
 Disturbi della condotta
 Disturbi dell’apprendimento
 Fumo di sigarette
 Storia di depressione
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Numerosi neurotrasmettitori sono coinvolti nella regolazione dell’umore
Norepinephrine
Serotonin
Anxiety
Irritability
Energy
Interest
Impulsivity
Mood, emotion,
cognitive function
Motivation
Sex
Appetite
Aggression
Drive
Dopamine
Stahl SM. Essential Psychopharmacology: Neuroscientific Basis and Practical Applications. 2nd ed. Cambridge,
UK: Cambridge University Press; 2000:152.
Ipotesi neurotrasmettitoriali della depressione
Diminuzione dei neurotrasmettitori
 Serotonina
 Noradrenalina
 Dopamina
 Acido gamma-aminobutirrico (GABA)
 Brain-derived neurotrophic factor (BDNF)
 Somatostatina
Ipotesi neurotrasmettitoriali della depressione
Eccesso di neurotrasmettitori
 Acetilcolina
 Sostanza P
 Corticotrophin Releasing Hormone (CRH)
Studi di neuroimaging
 DLPFC: Brodmann Area 9 & BA 46
 VLPFC: BA 10 & BA 47
 ACC: BA 25 (not labled – just below
 genu), BA24 (24a = dorsal; 24b =
 rostral/pregenual)
 Amygdala (not a BA – in temporal
 lobe)
 PCC: BA 23
 OFC: BA 11, BA 12
Comorbilità (1)
 Tra il 40% ed il 90% dei bambini o adolescenti con DDM presenta un disturbo in
comorbilità
 Tra il 20% ed il 50% dei bambini o adolescenti con DDM presentano almeno 2
disturbi in comorbilità
 Le principali comorbilità del DDM sono:
-
distimia (30-80%)
disturbi d’ansia (30-80%)
disturbi dirompenti (10-80%)
abuso di sostanze (20-30%)
 Il DDM esordisce sempre dopo il disturbo in comorbilità, eccetto che per l’uso di sostanze
 I disturbi della condotta potrebbero rappresentare una complicanza del DDM e persistere
dopo la risoluzione dell’episodio DM
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Comorbilità (2)
 Nei bambini con DDM i disturbi in comorbilità sono:
- ansia da separazione
- ADHD
- disturbo della condotta
 Negli gli adolescenti con DDM prevalgono:
- fobia sociale,
- GAD
- disturbo della condottta
- abuso di sostanze
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Comorbilità (3)
La presenza di disturbi in comorbilità con la depressione maggiore può:
 rendere complesso il riconoscimento e la diagnosi del DDM
 rendere difficile la scelta del trattamento farmacologico
 complicare gli esiti psicosociali
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Diagnosi differenziale
 Sovrapposizione di sintomi con disturbi non affettivi:
- disturbi d’ansia
- disturbi dirompenti
- disturbi dell’apprendimento
- disturbi dell’alimentazione
- disturbi di personalità
- disturbo disforico premestruale
 Sovrapposizione di sintomi include:
- bassa autostima,demoralizzazione
- scarsa concentrazione
- irritabilità, disforia
- disturbi del sonno
- alterazioni dell’appetito
- pensieri suicidari
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Diagnosi differenziale
Il lutto
 Sintomi simili
 Diagnosi di DDM se il bambino/adolescente durante la fase di lutto presenta un
deterioramento funzionale moderato o grave, sintomi psicotici, ideazione o atti
suicidari, decorso prolungato
 In seguito al lutto, la predisposizione al DDM potrebbe essere collegata ad un
precedente DDM o a storia famigliare di DDM (un lutto non complicato
potrebbe avere una remissione in circa 6-12 mesi in seguito alla morte della
persona cara)
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Diagnosi differenziale
Disturbo dell’adattamento con umore depresso
 Lo sviluppo di sintomi emotivi e comportamentali, con deterioramneto
funzionale, in risposta ad uno o più fattori stressanti identificabili che si
manifesta entro 3 mesi dall’insorgenza del fattore o dei fattori stressanti; non
soddisfa i criteri per il DDM o per altri disturbi mentali.
 Disturbo che si autolimita, minore alterazione dell’umore, meno sintomi,
assenza di ricadute
 Bisogna considerare altri disturbi se i sintomi continuano più di 6 mesi, i.e.
distimia
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Diagnosi differenziale
Condizioni mediche
 Possono essere accompagnate da sintomi depressivi
 Possono influire sul decorso della depressione
 Il DDM può essere diagnosticato solo se i sintomi depressivi precedono o non
sono dovuti solamente a disturbi medici od ai trattamenti in corso per trattare la
malattia di base
 L’incidenza del DDM è più alto in alcune patologie
 Le malatttie croniche possono influire sul sonno, sull’appetito e sull’energia del
bambino
 L’autosvalutazione, la colpa, la mancanza di speranza, e l’ideazione suicidaria
suggeriscono la presenza di un DDM.
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Diagnosi differenziale
Condizioni mediche con sintomatologia depressiva







Tumori
Ipotiroidismo
LES
Anemia
Diabete
Epilessia
Sindrome da fatica cronica: sintomi simili al DDM ma con più sintomi
somatici,meno variazioni del tono dell’umore, alterazioni cognitive ed
impairment sociale
 Sintomi farmaco indotti: stimulanti, neurolettici, corticosteroidi, contraccettivi
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Diagnosi differenziale
Disturbo depressivo
dovuto ad una
condizione medica
Sintomi depressivi generale
in corso di
disturbi di
personalità
Disturbo depressivo
indotto da sostanze
Distimia
Episodio
depressivo
maggiore
Sintomi depressivi in
corso di
altri disturbi mentali
Disturbo
schizoaffettivo
Lutto non
complicato
Disturbo depressivo non
altrimenti specificato
Disturbo
dell’adattamento con
umore depresso
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Strumenti diagnostici
Interviste semistrutturate
K-SADS (Kaufman et al., 1997)
Checklist compilate dal clinico
Children's Depression Rating Scale-Revised (CDRS-R;Poznanski et al., 1979)
Questionari compilati dai genitori
Child Behavior Checklist (Achenbach)
Self-report
Children Depression Inventory (Kovacs, 1985); Beck Depression
Inventory for Youth (BDI-Y; 2005);Youth Self-Report
(Achenbach,2001)
Questionari compilati dagli insegnanti
TRF (Achenbach)
Osservazione dei genitori e degli insegnanti
Osservazione dei coetanei
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Indicatori sociali e comportamentali di depressione
 Agitato/iperattivo
 Aumenta la dipendenza dai genitori
 Inizia a giocare con I più piccoli
 Comportamenti antisociale (i.e.mentire, rubare)
 Lamentele somatiche
 Fobie
 Sembra ed agisce come se fosse stanco
 Si allontana dai coetanei
Si ritira dai contatti sociali
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Possibili manifestazioni di depressione in classe
 Declino inspiegabile dell’andamento scolastico
 Perdita di interesse nelle materie scolastiche
 Declino nello sforzo impiegato
 Il lavoro scolastico appare poco curato o disordinato
 Il bambino rinuncia facilmente
Il bambino non completa i compiti assegnati
Si lamenta di non avere sufficienti energie per completare i compiti
 Comportamenti dirompenti in classe
Si addormenta in classe
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Indicatori cognitivi
 Difficoltà di concentrazione
 Esprime desideri suicidari
 Si aspetta di non riuscire a far niente
 Pensieri di morte
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Indicatori affettivi
Scarsa autostima
 Irritabilità
 Eccessive lamentele
 Disforia
 Sentimenti di colpa
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Decorso clinico
Episodio depressivo maggiore
Remissione
- è definito come un periodo che può
Durata
 ricoverati: 7-9 mesi
 pazienti ambulatoriali: 1-2 mesi
Predittori di una maggiore
durata
-
gravità della depressione
comorbilità
negative life events,
disturbi psichiatrici nei genitori
scarso funzionamento psicosociale
durare da 2 setttimane a 2 mesi con 1
solo sintomo clinicamente
significativo
- 90% degli episodi di DDM presenta
una remissione entro 1-2 anni
dall’esordio
- 6%-10% degli episodi di DDM sono
potratti
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Decorso clinico
Episodio depressivo maggiore: le ricadute
 Si intende per ricaduta:
un episodio di DDM durante un
periodo di remissione
 Predittori della ricaduta
-
decorso naturale DDM
- scarsa aderenza
- eventi di vita negativi
- riduzione rapida della terapia
- discontinuation della terapia
 La frequenza delle ricadute in
età evolutiva:
40%-60% delle persone con DDM ad
esordio precoce hanno una ricaduta
dopo una terapia efficace nella fase
acuta
 La presenza di ricadute:
Indica la necessità di un trattamento
continuo
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Decorso clinico
Episodio depressivo maggiore: la recidiva
 Definizione di recidiva:
la ricomparsa di sintomi
depressivi durante un periodo
libero da sintomi (periodo
asintomatico > 2 mesi)
 Frequenza delle recidive:
- 20%-60% dopo 1-2 anni dalla
remissione
- 70% dopo 5 anni dalla
remissione
 Predittori delle recidive
- l’età di esordio (precocità)
- elevato numero di episodi
-
-
precedenti
gravità dell’episodio iniziale
sintomi psicotici
stressors psicosociali
doppia depressione e altre
comorbilità
scarsa aderenza alla terapia
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Decorso clinico
Rischio di sviluppare il disturbo bipolare
 Probabilità di sviluppare il disturbo bipolare
Tra il 20% ed il 40% dei bambini/adolescenti con DM nell’arco di 5 anni
dall’esordio svilupperà un Disturbo Bipolare
 Predittori di disturbo bipolare di tipo I
- Esordio precoce della DDM
- Ritardo psicomotorio
- Psicosi
- Storia familiare di depressione psicotica
- Elevato carico familiare per disturbi dell’umore
- Ipomania indotta farmacologicamente
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Decorso clinico
Altri fattori
 Basso rendimento scolastico, disturbi dell’apprendimento, altri





disturbi psichiatrici che interferiscono con l’apprendimento del
bambino
Stili cognitivi e temperamentali: gli stili negativi di attribuzione
Esperienze precoci negative: morte o separazione dei genitori
Recenti eventi di vita negativi
Relazioni familiari conflittuali, neglect, abuso
Fattori biologici: inabilità a regolare le emozioni ed il distress
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Decorso clinico
Distimia e depressione maggiore
 la distimia è associata con aumento del rischio di DDM
 il 70% dei bambini/adolescenti con distimia sviluppa un DDM
 Il primo episodio si verifica 2-3 anni dopo l’inizio della distimia, e
rappresenta la possibilità di sviluppare un DDM ricorrente
 Il rischio per distimia è associato a: funzionamento familiare
caotico, elevato carico familiare di disturbi dell’umore
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Il suicidio in età evolutiva
 3° causa di morte tra i 15 ed i 24 anni
 6° causa di morte tra 5 ed i 14 anni
 6 suicidi per 100,000 (.006%)
 i tassi di suicidio negli ultimi 15 anni si sono ridotti con l’introduzione degli
anti depressivi
 Prevalenza del suicidio nella fascia 15-19 anni:
-EU: 4,8/100 000
-Elevato: Lituania (15,0), Estonia (12,2)
- Basso: Grecia (1,5), Portogallo (2,4), Spagna (2,9)
U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Università di Roma “Tor Vergata”
Fattori di rischio per il suicidio in età evolutiva
Età
- tarda adolescenza
- il 20% presenta ideazione suicidaria
- l’8% fa un tentativo di suicidio
Sesso
- l’ideazione suicidaria ed i tentativi sono più frequenti tra le ragazze
- i suicidi portati a termine sono 5 volte più frequenti nei ragazzi
Gruppo etnico di appartenenza
- maggiore rischio tra bianchi ed ispanici
- minore rischio tra neri ed orientali
U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Università di Roma “Tor Vergata”
Fattori di rischio per il suicidio in età evolutiva (I)
Storia clinica
Depressione Maggiore:
- incrementa il rischio di 12 volte, in entrambi i sessi
- particolare attenzione al sintomo “mancanza di speranza”
Abuso di sostanze:
- Aumenta il rischio suicidario di 2 volte
Disturbo della condotta:
- in un terzo dei suicidi dei ragazzi
- incrementa il rischio suicidario di 2 volte
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Fattori di rischio per il suicidio in età evolutiva (II)
Storia clinica
Perdite o eventi stressanti in atto
- difficoltà scolastiche
- problemi con la legge
- perdita di relazioni sentimentali
- gravidanze indesiderate
- intense umiliazioni
Abuso sessuale o fisico
Ridotta/assente comunicazione con i genitori
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Fattori di rischio per il suicidio in età evolutiva (III)
Storia di comportamenti suicidari
 Pianificazione suicidaria
- elaborazione di piani suicidari
- inclusi comportamenti non verbali suicidari (i.e. dare via oggettti di valore o



collezioni)
Storia di tentativi suicidari
precedenti tentativi di suicidio rappresentano il principale fattore di rischio per
il verificarsi di un suicidio
Storia familiare di depressione e suicidio
Disponibilità di armi da fuoco o sostanze tossiche
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Pubblicazione del Prof Pasini