Monsignor Severino Pagani
LA TRIBÙ NOMADE
Spunti di riflessione
frutto di molti colloqui con ragazzi e ragazze
che cercano una verità sulla loro vita
e che troppo spesso faticano a trovarla
Convegno di Pastorale Giovanile – “Giovani e relazioni nel continente digitale” (Milano, 26 febbraio 2011)
LA TRIBÙ NOMADE – Monsignor Severino Pagani
ALCUNE “CHIAVI” PER INTERPRETARE IL VISSUTO GIOVANILE:
1. I giovani sono usciti dalle loro case (entrano e rientrano) in maniera virtuale
2. Non sanno dove andare e quindi vanno dappertutto,
ma, una volta arrivati, non sanno dove stare
3. Viaggiano spesso da soli davanti ai monitor nelle loro camerette
4. A volte hanno compagni di viaggio con cui fanno solo alcuni tratti di strada
5. Spesso non hanno mète comuni, ma soltanto luoghi di passaggio, incroci
6. Vivono un futuro debole che tende a raccogliersi nel loro presente
7. Sono cordiali e spesso nascondono una sofferenza interiore
Convegno di Pastorale Giovanile – “Giovani e relazioni nel continente digitale” (Milano, 26 febbraio 2011)
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INTERNET E I NUOVI LINGUAGGI COMUNICATIVI FUNGONO
DA ANELLO CHE TIENE UNITO QUESTO MAZZO DI CHIAVI.
INVECE NON UNISCONO PIÙ:
1. L’appartenenza a un territorio
2. La campana della parrocchia
3. La coesione della famiglia
4. L’ideologia politica
5. L’esperienza religiosa
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LA TRIBÙ NOMADE SUGGERISCE L’IDEA
DI UNA GENERAZIONE INCOMPIUTA,
PIÙ PER RESPONSABILITÀ DEGLI ADULTI CHE DEI GIOVANI.
QUESTI ULTIMI SI MANIFESTANO IN:
1. Un’identità plurale instabile, che fatica a cercare unità
2. Una solitudine grande, che cerca nuove frontiere di relazione
3. Una libertà che consuma quello che c’è invece di progettare
quello che ci vorrebbe
4. Un amore che ha il sapore di un breve racconto (storia)
e che si vive più a carattere sperimentale progettuale (convivere)
5. Una religione che non ha forza interpretativa della storia (dall’inizio
alla fine della vita) e che non è capace di sostenere un’etica, ma che ha
il carattere dell’estetica (è bella anche qualche esperienza religiosa)
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IL COMPITO EDUCATIVO
Internet tiene insieme, come un anello tiene le chiavi,
i vissuti di questa generazione nomade
Gli adulti, la comunità civile, e la comunità cristiana
hanno il compito di portare a compimento questa generazione
Si tratta di un’ulteriore fecondità che non può essere trascurata
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GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE NEL COMPITO EDUCATIVO:
1. Le relazioni hanno bisogno di mantenere una circolarità
tra relazioni virtuali e relazioni reali
2. Le informazioni che si raccolgono devono passare
da informazioni di curiosità a informazioni di responsabilità
3. La libertà che internet concede da libertà di pascolo deve diventare libertà
di abitazione e di fecondità (Facebook è una tenda, ma ci vuole una casa)
4. L’amore che internet intercetta e racconta deve passare
dalla precarietà di una stagione alla solidità oblativa della durata
5. La religione da esperienza emotiva ed estetica deve riacquistare
uno spessore più alto di salvezza e di senso complessivo del tutto
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Saremo in grado noi adulti di aiutare
a raggiungere questi obiettivi,
cioè di dare una terra
alla carovana dei giovani
che viaggia in Occidente
(diventato un Ovest lontano – Far West)
rispetto ai nuovi orizzonti del mondo?
Convegno di Pastorale Giovanile – “Giovani e relazioni nel continente digitale” (Milano, 26 febbraio 2011)
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