IL GIORNALE DEL
LAZIO
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore Bruno Jorillo
COPIA
OMAGGIO
Anno XXIX N.9
9 - 23 MAGGIO 2013
DALLA REGIONE
di BRUNO JORILLO a pag. 48 - 49
NETTUNO
Dieci candidati
alla carica di
sindaco della città
di LINDA SILVIA
a pag. 60 -61 - 62
POMEZIA
8 candidati a
sindaco e un esercito
di 343 candidati
al consiglio
di FOSCA COLLI a pag.63
CISTERNA
APRILIA AVRÀ UN
LICEO MUSICALE E
UN LICEO SPORTIVO
Passa il bilancio,
Merolla esulta e
l’opposizione attacca
di FRANCESCO DE ANGELIS a pag. 64
ARDEA
Strade e taglio del verde,
il sindaco Di Fiori annuncia
i prossimi imminenti interventi
di R.TOFFOLI E G. COMPAGNO a pag.15
di LUIGI CENTORE
a pag.58 -59
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
9 - 23 Maggio 2013
È partito per l’India mercoledì 1° maggio con un volo Roma Amritsar
APRILIA - È TORNATO A CASA IL SIGNOR RASPHAL SINGH GILL
Il cittadino indiano che da anni viveva vicino alla chiesa di San Michele Arcangelo
Sabato 4 maggio è stata rimossa anche la rete della vergogna
di Gianfranco Compagno
È arrivato a casa sua, dopo
un’odissea durata quasi quattro
anni in Italia, il signor Rasphal
Singh (singh: significa il
Leone di Dio) Gill (cognome),
44 anni il prossimo 9 settembre, nel villaggio di Jindra,
poco più di mille abitanti, vicino a Nasirewala, nel distretto
di Moga, situato cuore del Punjab, la terra dei cinque fiumi,
ma anche la terra dei Sikh, una
dei stati federati dell’india. Ad
aspettarlo la moglie Gurinder
Kaur (Kaur: significa Principessa di Dio) e i suoi due figli.
Stiamo parlando del cittadino
indiano, che da anni aveva sta-
Singh Gill, era salito alle cronache cittadine, per essere stato
cacciato alla vigilia del Giovedì Santo (per chi è credente),
dal luogo dove passava la
notte, uno spazio pubblico,
occluso con una rete metallica,
alta oltre due metri, su ordine
del Parroco, commettendo tra
l’altro un reato, senza che le
autorità comunali intervenissero sull’abuso commesso (per la
cronaca la rete è stata rimossa
sabato 4 maggio), tra l’atro gettando via le povere cose che
servivano per riparasi dal freddo della notte. Ma si sa a Pasqua si fanno le grandi pulizie
generali annuali. Ma veniamo a
quel poco di storia che cono-
Arrivo in Italia
del passaporto, aveva un turbante e una folta barba con
baffi neri, tipici di chi è di religione Sikh, camicia e cravatta.
Quando è arrivato in Italia
aveva da poco compiuto 40
anni, proveniva da una buona
famiglia, benestante, il padre
era un ex poliziotto. Nutriva
grandi speranze, aveva trovato
lavoro nella zona di Ardea, era
il 2009, ci raccontano. Trovato
un lavoro in nero, tramite “I
caporali” come capita spesso a
tanti stranieri, non solo non è
stato pagato, ma è stato derubato di tutto quello che aveva (ci
riferiscono 7mila euro). Per
fortuna aveva messo in salvo il
passaporto. Poi l’arrivo ad
aveva messo a disposizione
l’importo per acquistare il
biglietto. Il problema più grosso erano i documenti, che non
si trovavano, coinvolti abbiamo trovato anche un interprete,
uno dei suoi tanti connazionali
che vivono ad Aprilia. Avevamo tentato di ospitarlo al centro di accoglienza notturno
temporaneo di via Aldo Moro,
ha dormito una notte, poi è
tonato in quella che lui considerava la sua casa a fianco alla
chiesa di San Michele Arcangelo, in pieno centro alla vista
di tutti solo lì si sentiva sicuro.
Poi grazie ad un mediatore culturale indiano in forza alla
c r o c e
Davanti alla Chiesa di S. Michele Arcangelo
diaccio sul sagrato della chiesa.
La mattina della partenza sembra che filasse tutto liscio.
Lavato, cambiato, sbarbato,
ben vestito, Rasphal sembrava
un’altra persona. Una bella
colazione al Bar Davi, insieme
agli operatori della Croce
Rossa, della Caritas e all’immancabile “Angelo custode”
(stavolta accompagnato dalla
moglie), unica persona di cui si
fidava ciecamente. Il gruppo si
avvia verso l’aeroporto, dopo
poco il dramma, lo vediamo
ritornare verso la chiesa disperato atterrito, era riuscito a
scendere dalla macchina, si
rifugia in chiesa a pregare.
In Partenza
rossa è stato recuperato il passaporto custodito da un connazionale. Il volo di ritorno era
stato prenotato per mercoledì
1° maggio, partenza intorno
alle 12.00 da Fiumicino, scalo
tecnico a Doha in Qatar e arrivo all’aeroporto internazionale
di Amritsar in Punjab (India).
La vigilia della partenza
(forse non aveva ancora capito
che sta per ritornare a casa) è
stato ospite della Caritas di via
Trieste, ha poi rifiutato l’ospitalità notturna per trascorrere
l’ultima notte ad Aprilia all’ad-
Grazie al sacrificio di Venanzio
(questo è il nome dell’angelo
custode), che era in convalescenza, viene accompagnato
all’aeroporto, solo in quel
momento capisce che stava tornando a casa, era felice. Stava
terminando una brutta avventura. Chissà se rivedremo, magari tra qualche anno Rasphal
ritornare ad Aprilia con moglie
e figli, in buona salute, da turista. Rasphal ci mancherà, ma
siamo convinti che mancherà
soprattutto a Venanzio, il suo
angelo custode.
IL GIORNALE DEL
LAZIO
Mercoledì 1 Maggio il momento della partenza
Editore D.P.R. di Bruno Iorillo
Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione)
bilito il suo domicilio, soprattutto quello notturno nello spazio a lato della chiesa di San
Michele Arcangelo, che considerava la sua casa. Viveva di
caritas, non esclusivamente
nell’accezione cristiana, non
dava fastidio a nessuno. Non
parlava italiano, si faceva capire a gesti, ringraziava tutti,
anche chi non gli dava nulla,
ma che gli faceva un semplice
sorriso, con il classico gesto
indiano, sua terra d’origine, le
mani giunte portate verso il
viso e inclinando il capo. Il più
delle volte maltrattato, derubato e picchiato, anche dai suoi
stessi connazionali. Rasphal
sciamo di Rasphal, con cui
avevamo stabilito un discreto
rapporto, anche grazie al suo
“Angelo Custode”, spendendo
di suo, un vero filantropo in
carne e ossa con un nome e
cognome, che l’ha assistito
giorno e notte, senza il supporto di nessuna associazione,
anche grazie alla moglie, che lo
ha “sopportato” in questa sua
missione. Rasphal Singh Gill
era venuto in Italia, con i flussi
del 2009, con un regolare permesso di lavoro subordinato di
270 giorni, con scadenza 8
dicembre 2009. Quando è arrivato sembrava un maharaja,
almeno a giudicare dalla foto
Aprilia, insieme ad alcuni suoi
connazionali, stazionava nei
pressi del “Grattacielo”, nelle
aiuole dove è posta la statua di
padre Pio. Ci arrivarono le
prime lamentele degli abitanti.
L’alcol e lo stato di degrado lo
avevano abbrutito. Lo scorso
agosto era stato ricoverato
all’ospedale di Latina curato
per la scabbia. Aveva ricevuto
il decreto di espulsione. Fortunatamente nei centri di permanenza temporanea (i famigerati
CPT) non è stato trovato posto,
sicuramente sarebbe morto. In
questi mesi il suo “Angelo
Custode”, stava facendo di
tutto per mandarlo a casa,
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il Giornale del Lazio promuove la prima tavola rotonda
PRIMO CONFRONTO PUBBLICO TRA CANDIDATI SINDACO
Tre domande e minuti a tempo per presentare il programma e la squadra
di Riccardo Toffoli
Primo confronto pubblico tra
candidati. Il nostro quindicinale, Il Giornale del Lazio, ha
organizzato per martedì 30
aprile nei locali dell’Enea
Hotel di via dell’Industria, il
primo incontro pubblico a cui
hanno partecipato tutti e sette i
candidati sindaco: Antonio
Terra, Carmen Porcelli, Nello
Romualdi, Vittorio Segantini,
Fulvio Farì, Sabrina Esposito
Montefusco e Francesco Locicero. Un incontro che è servito
a sciogliere il ghiaccio tra i
candidati, fino a qualche giorno prima impegnati nella chiusura delle liste elettorali. I candidati erano collocati in ordine
alfabetico. Le domande erano
tre. Ogni candidato aveva tre
minuti per dare una risposta.
La prima domanda riguardava
la presentazione del candidato
e il suo programma elettorale.
Brevissimi e lapidari gli interventi di Sabrina Esposito Montefusco che ha puntato sulla
raccolta differenziata, per Fulvio Farì la misura principale è
il lavoro e far fronte alla crisi
sociale, Locicero ha puntato
sulla riqualificazione del settore agricolo e il risanamento
delle periferie. Per Carmen
Porcelli ci sono tre emergenze:
il risanamento sociale, econo-
mico e culturale della città. Ha
parlato di un fondo per l’eguaglianza fiscale, di 5 milioni di
euro annui per le periferie e di
una tassa di scopo sugli
impianti turbogas o di rifiuti
per finanziare gli interventi di
risanamento ambientale. Per
Nello Romualdi bisogna partire dal senso di appartenenza
alla comunità. Il programma
deve mettere al centro l’essere
umano che è alla base di tutto.
necessario che nel gruppo ci
deve essere quanto più gente
possa fare bene”. Vittorio
Segantini ha indicato tra le sue
priorità la famiglia, il rilancio
dell’economia locale, il risanamento ambientale, il no al
ciclo dei rifiuti e agli sprechi.
Ha citato gli oltre 700 mila
euro spesi dal Comune per i
contenziosi. Antonio Terra ha
difeso l’operato dell’attuale
amministrazione comunale. E
ciale per le borgate. Porcelli ha
affermato che la sua squadra di
governo sarà dettata da moralità e trasparenza, ha criticato
fortemente la politica degli
asfalti elettorali che sanno di
anni ’80 e ha parlato dell’isolamento. “L’isolamento –ha
sostenuto- non è eliminato
dalla presenza del prefetto
nelle ricorrenze. L’isolamento
è l’incapacità dei giovani delle
periferie di andare al centro
perché non c’è la possibilità
del trasporto pubblico”. Per
Locicero servono tecnici per
risolvere i problemi mentre
Farì punta il dito su Acqualatina. Per Montefusco i problemi
sono sempre gli stessi da anni,
Poi Romualdi ha aperto alle
situazioni politiche, ai veti e ai
personalismi: “Quando una
famiglia è grande –ha detto- è
possibile trovare qualche scavezzacollo. Ed è per questo
che il progetto politico intende
continuare su queste orme. Ha
detto che non solo è stata una
“buona” amministrazione, ma
un’ “eccellente” amministrazione che ha saputo mettere in
campo scelte importanti e
coraggiose per il territorio. La
seconda domanda riguardava
l’amministrazione
futura.
Ribaltone per governare?
Nomina di “tecnici” o di “politici” in giunta? Per Terra bisognerà capire quale sono le esigenze degli amministratori e
questi
sceglieranno,
per
Segantini ci potrebbero essere
dei posti in giunta destinati a
tecnici non candidati, per
Romualdi la cooperazione è
fondamentale. Il suo è un invito a quanti vorranno collaborare al progetto politico e ha pensato anche a delle deleghe
assessorili senza portafoglio.
Inoltre ha assicurato di voler
attivare una commissione spe-
ma alla fine nessuno li risolve.
E questa anche la risposta
all’ultima domanda, su possibili alleanze per il ballottaggio.
La lista di Montefusco non ne
vuole proprio sapere di apparentamenti così come Locicero. Farì si dice aperto al dialogo, mentre Porcelli pone tre
punti: il piano regolatore a
cubatura zero, il fondo di
garanzia e accesso alle imprese, un fondo di equità e l’abolizione dei passi carrai.
Romualdi ha detto che non
vede pregiudiziali e ha puntato
sulle condivisioni programmatiche. Per Segantini è prematuro parlare di ballottaggi, ma
bisognerà vedere la squadra di
governo e se le persone non
hanno passati scomodi. Antonio Terra ha quindi detto che
sarà aperto a tutti, ma non ai i
partiti che “hanno portato allo
sfascio economico della città”.
Foto di Gianfranco Compagno
I moderatori del dibattito Riccardo Toffoli
e il direttore Bruno Jorillo
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
Chi sono, da quali liste sono appoggiati e i loro candidati a consigliere
APRILIA - SETTE CANDIDATI PER LA POLTRONA DI SINDACO
Focus sulle amministrative del 26 e 27 maggio. Come si voterà.
Sarà possibile esprimere due preferenze per la carica di consigliere comunale, purché di sesso diverso.
di Riccardo Toffoli
Sono sette i candidati a sindaco che si contenderanno il
prossimo 26 e 27 maggio la
poltrona di primo cittadino. I
due grandi schieramenti, ossia
il centrosinistra e il centrodestra se la vedranno con le liste
civiche eredità del progetto di
Domenico D’Alessio e in
generale con una frammentazione dovuta alla crisi della
politica. Nello Romualdi è il
candidato scelto dal centrodestra. E’ sostenuto dal Pdl,
Accordo per Aprilia, la Destra
di Storace, Romualdi sindaco
per Aprilia, Partito Repubblicano, Fratelli d’Italia e Aprilia
Valore Comune. Famiglia storica apriliana, Nello è figlio di
Biaggio il padre delle feste e
spettacoli apriliani dei tempi
d’oro. Si è imparentato con
un’altra famiglia storica e stimata apriliana, i Damizi.
Commercialista, ha un passato
nella politica apriliana. Ha
ricoperto anche l’assessorato
alle finanze nella giunta
Meddi ed è stato tra i sostenitori più accesi della riscossione pubblica dei tributi. Carmen Porcelli è la candidata
del centrosinistra. E’ sostenuta
da Pd, Sel, Primavera Apriliana e Rifondazione Comunisti
Italiani. E’ il volto nuovo della
politica. Nata in una famiglia
storica apriliana di sinistra, ha
lavorato come giornalista professionista in importanti quotidiani locali. E’ conosciuta
per le sue inchieste piccanti e
per la sua capacità di andare al
concreto dei problemi. Ha
vinto le primarie, battendo il
candidato della segreteria del
Pd Vincenzo Giovannini. Il
terzo polo, ossia il progetto di
liste civiche messo in piedi nel
2009 da Domenico D’Alessio,
candida a sindaco Antonio
Terra. Il progetto del terzo
polo vinse le amministrative
del 2009 sfidando e abbattendo i partiti, dopo la gestione
della giunta Santangelo. Con
la morte di D’Alessio, la carica è passata al vicesindaco
Antonio Terra che ha traghettato la città alle votazioni in
questo anno di amministrazione. Terra è in politica dagli
anni ’90, nel partito socialista.
Ha ricoperto l’assessorato
Aprilia che si occupa del diritto civile. È stato consigliere
dell’associazione
forense
avvocati di Aprilia. Sposato,
ha due bambini. Le sue passioni sono la filosofia, la cultura e la pittura ma anche i
motori. Fulvio Farì è sostenuto dalla lista Meddi, voluta dal
fratello dell’ex sindaco. Anche
lui avvocato si occupa di diritto civile, in particolare com-
tà apriliana conoscendo le
problematiche sociali cittadine e per questo sapendo anche
indirizzare delle proposte.
Francesco Locicero è sostenuto dal Partito Sociale
Nazionale. La sua famiglia
aveva la passione per l’apicoltura. Questa passione nel 1994
grazie al suo impegno diventa
un’attività lavorativa. Da ottobre 2010 la sua ditta Ape
I sette candidati a sindaco di Aprilia
all’urbanistica nella seconda
giunta Meddi insieme al Pdl e
all’Udc, salvo poi aderire con
il nucleo socialista a cui era
legato, al progetto di D’Alessio. Terra anche nell’attuale
giunta ha ricoperto l’incarico
di assessore all’urbanistica. Si
distingue per il suo carattere
battagliero. Anche lui è figlio
di una storica famiglia socialista di Aprilia. Seguono i candidati dei nuovi movimenti
civici. Vittorio Segantini è il
candidato di Aprilia Cambia e
Movimento Vittorio Segantini. Avvocato, poco più che
quarantenne, è un volto nuovo
per la politica apriliana. Ha
uno studio legale operante ad
merciale e societario, diritto
amministrativo e del lavoro.
Dal 2009 al 2010 è stato commissario dell’azienda speciale
Multiservizi. Dal 2012 fino a
pochi mesi fa ne è stato presidente. E’ stato voluto per quell’incarico da Domenico D’Alessio. Sabrina Esposito
Montefusco è sostenuta da
Aprilia in Prima Linea. Per la
lista è una candidata di protesta contro l’identikit del candidato sindaco medio ma
anche di proposta popolare e
sociale. Ha 35 anni ed è disoccupata. Conosce per questo
motivo tutte le difficoltà della
crisi, è la donna che rappresenta al meglio l’attuale socie-
d’Oro si trasferisce ad Aprilia.
Di filosofia di destra, Locicero
ha creduto nel progetto civico
di Domenico D’Alessio ed è
stato eletto capogruppo consiliare dell’Altra Faccia della
Politica. Ha dovuto gestire
una fase di scissioni interne
per poi dimettersi da consigliere per contrasti con il sindaco D’Alessio nei primi mesi
del 2012. La sua attenzione si
rivolge in particolare alle borgate apriliane.
I GRANDI ASSENTI:
UDC E M5S
Tra le liste assenti, manca lo
storico “grande centro”. Il
centro si è frantumato ed è
confluito un po’ da una parte e
un po’ dall’altra. L’Udc alla
fine non ha presentato la lista.
L’Udc ha rappresentato per
anni uno zoccolo duro dell’elettorato apriliano con il quale
tutti i movimenti hanno dovuto fare i conti. Quando il Pdl,
con il benestare del leader
provinciale Claudio Fazzone,
ha preferito la candidatura a
sindaco di Nello Romualdi a
quella di Roberto Cotterli,
l’Udc è stata spiazzata. Cotterli ha ritirato la sua candidatura
e l’Udc ha dovuto in poco
tempo trovare una nuova casa.
Le porte sono state chiuse
prima nel centrosinistra dove,
dopo una serie di riunioni, il
candidato sindaco Carmen
Porcelli ha comunicato la
decisione delle sue liste: progetto di rinnovamento senza
politici che venivano dal passato apriliano. Il veto in particolare era indirizzato a due
esponenti storici del centro:
Giorgio Nardin ex assessore al
personale e tessitore politico
della giunta Santangelo e Giustino Izzo attuale capogruppo
Udc. Fallita la trattativa con il
centrosinistra, l’Udc ha provato ad entrare nella coalizione
di Nello Romualdi. Anche
questa volta senza esito. Alcuni nomi provenienti dall’Udc
sono stati inseriti sparsi nelle
liste di alcuni candidati sindaco. Altro grande assente è il
Movimento 5 Stelle che ad
Aprilia nelle politiche aveva
ottenuto oltre il 30% dei consensi. Il motivo della mancata
presentazione è dovuto alla
spaccatura in due gruppi che
si contendevano il simbolo e
così, visto che non si è trovato
un accordo, la regia di Grillo
ha deciso di non concedere il
simbolo a nessuno dei due
gruppi. L’assenza del movimento ha dato ossigeno a tutti
IL GIORNALE DEL LAZIO
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i candidati e soprattutto ha
rimesso in piedi la possibilità,
ora non più remota, di una
vincita a primo turno.
LE LISTE
Nel Pd non si candida Alfonso
Longobardi, attuale capogruppo consiliare e candidato a
sindaco nel 2009. Si candidano invece, i due candidati alle
primarie Vincenzo Giovannini
(ex vicesindaco della giunta
Santangelo) e Monica Tomassetti ex assessore alla cultura
nella giunta Cosmi. Nessuna
vecchia guardia del partito.
Nella lista del candidato sindaco si trovano altri nomi
eccellenti, lo storico esponente della sinistra Alessio Venosa, i giornalisti e insegnanti
Matteo Lautizi e Angelina Di
Liscia (Marchini). La federazione della sinistra candida
l’ex consigliere provinciale,
insegnante, candidato sindaco
e consigliere comunale Alessandra Venditti, il giovane
avvocato Fabio Federici, l’agguerrita laica Agnese Palma e
gli storici di sinistra Antonio
Tatti e Antonio Tatone. Sel
propone tra gli altri il nome
del candidato al Parlamento
Lucia Asciolla. Il Partito
Sociale Nazionale ci prova
con volti storici della destra
quali Alfio Grillo, Altobelli e
Claudio Boeti mentre tra i
candidati di Aprilia In Prima
Linea c’è Luigi Ciccone.
Nelle liste di Romualdi i volti
politici noti sono maggiori:
Aurelio Pazienti famiglia storica apriliana di destra, l’ex
consigliere Arnaldo Cocilova,
il chitarrista Loris Zecchin e il
giovane Massimo Saurini (nel
Pri); Domenico Argondizzo
figlio dello noto politico e cultore apriliano, l’ex assessore
ai servizi sociali e ambiente
Giovanni Bafundi, l’ex assessore alla caccia e pesca Giuseppe Gabanella, il presidente
Pro Loco Antonio Marchese,
l’ex
dirigente
Riccardo
Mignani (nella lista Romualdi); Maurizio Brilli è andato
come capolista di Accordo Per
Aprilia; i patron di Aprilia
Giovani Edoardo Baldo e
Carola Latini, il politico
Alfonso Perri, Maurice Montesi e il consigliere comunale
giovani Matteo Grammatico
(in Fratelli d’Italia); famiglia
storica di destra Gazzi Gabriele in la Destra di Storace; l’ex
capogruppo e candidata a sindaco nel 2009 Ilaria Bencivenni, i consiglieri Roberto
Boi e Carmelo Antonio Terzo,
l’ex segretario Udc Marco
Corrente, il candidato alle primarie del CdS Gabriele Salvatore Lax, l’ex presidente del
consiglio Udc Pio Nicolò, l’ex
assessore ai lavori pubblici e
presidente della Multiservizi
Rino Savini (nel Pdl). Nella
lista del Pdl manca all’appello
l’attuale consigliere comunale
Michele Telesca che dopo
anni di amministrazione e
politica attiva sul territorio
decide di non candidarsi.
Nelle liste del candidato sindaco Antonio Terra troviamo
tutta l’attuale amministrazione, sia consiglieri sia assessori. Non c’è l’ex candidato sindaco di Impegno Civico Carlo
Federici. La lista della Rete
dei Cittadini si presenta insieme alle altre liste in appoggio
a Terra con capolista l’attuale
assessore all’ambiente Alessandra Lombardi. Un caso si è
accesso, invece, sulle candidature prospettate dalle due liste
di “destra” della coalizione, in
particolare su Unione Civica.
Il coordinamento delle liste ha
posto il veto sulla candidatura
di Lanfranco Principi ex consigliere comunale del Pdl e
forte oppositore di Santangelo. Principi aveva abbandonato il Pdl dopo la candidatura a
sindaco di Nello Romualdi,
ma le liste civiche di Terra non
lo hanno voluto. Niente da
fare neppure per Giovan Battista Trenta che non era gradito
ad alcuni della compagine.
Passano invece l’ex consigliere An e Pdl Giovanni Raffa,
alcuni parenti dell’ex assessore all’urbanistica Mauro
Pascucci e dell’ex assessore Fi
Franco Tozzi. Candidato
anche il figlio dell’ex assessore e politico Fi-Udc Aldo
Cosentino. Una rondine come
simbolo della Lista Meddi
mentre la lampadina accesa
per Aprilia Cambia. Simboli
che rappresentano un programma elettorale chiaro.
Come gli ingranaggi che iniziano a ruotare nel simbolo
della lista legata a Vittorio
Segantini, lista che ha inglobato anche il consigliere provinciale Pdl Massimo Bortolameotti.
MODALITA’ DI VOTO
Aprilia andrà al voto il 26 e il
27 maggio. Le sezioni elettorali sono 50, 3 i seggi speciali.
24 i consiglieri da eleggere (6
in meno della passata amministrazione), 7 gli assessori che
saranno nominati in giunta (3
in meno dell’attuale). Una
novità riguarda la parità dei
generi nelle cariche pubbliche.
Per questo la nuova normativa
garantisce il minimo di un
terzo dei candidati per un
genere (la vecchia quota rosa).
Si prevede la possibilità quindi di esprimere la doppia preferenza ai candidati consiglieri scelti, purché essi siano uno
di sesso maschile e l’altro di
sesso femminile. Non si possono scrivere due candidati
maschi o due candidati donne.
Rimane la possibilità del voto
disgiunto: si potrà votare il
candidato sindaco di uno
schieramento e la lista collegata ad un altro candidato sindaco. Anche nel caso del voto
disgiunto, si potranno esprimere due preferenze di candidati consiglieri (sempre però
di sesso diverso) ma sempre
ed esclusivamente collegati
alla medesima lista di appartenenza. In caso di voto ai candidati consiglieri di stesso
sesso, sarà annullata la seconda preferenza.
Si ringrazia per i dettagli tecnici sulle modalità di voto il
dirigente del I settore affari
generali e istituzionali Rocco
Giannini.
pagina 5
Giò Volley Aprilia, nell’ultimo
respiro è riuscita a centrare
la promozione in Serie B2
Grande soddisfazione in casa Giò Volley Aprilia, la formazione femminile allenata da coach Tonino Federici nell’ultima giornata del Campionato Regionale Serie C Girone B,
ad dir poco nell’ultimo respiro è riuscita a centrare la promozione in Serie B2. Le atlete pontine dopo una lotta serrata, testa a testa contro Ladispoli, possono finalmente gridare la loro gioia. Grazie alla sconfitta della capolista tirrenica in casa della Spes Mentana (3-1) e il successo delle
ragazze apriliane 3-0 parziali 25/20; 25/14; 25/14 sulla
VBC Viterbo è arrivato il fatidico sorpasso che ha sancito
il passaggio di categoria per il volley femminile apriliano.
Un caloroso applauso va sicuramente rivolto a queste
nostre splendide giocatrici: Erika Perna, Roberta Borelli,
Melania Di Natali, Tamara Mingarelli, Nicoletta Salustri,
Candida Marconi, Corinna Maiutto, Kadja Fornah, Ariel
Cooke e Arianna Dittozzi. Un plauso va rivolto al team
manager Fabrizio Aversa, all’addetto alla logistica Filippo
Giunta, al fisioterapista Alberto Landolfo in pratica alla
Società tutta, a partire dal Presidente Claudio Malfatti fino
a Massimo Fumi.
Mauro Priori
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Un atto punitivo nei confronti del presidente Agostino Ruongo?
APRILIA - REVOCATA LA CONVENZIONE ALL’ASSOCIAZIONE ANIMALI E AMBIENTE
Il motivo? I cattivi rapporti con l’assessore Lombardi? Il sindaco Terra, al solito non sapeva nulla
Tra l’altro, il contributo annuo elargito non era sufficiente a coprire le spese
Contributi a pioggia ad altre associazioni animaliste e spese folli per i canili convenzionati
di Luigi Cirillo
Conosciamo ormai tutti Agostino Ruongo presidente dell’Associazione Animale e
Ambiente di Aprilia (A.A.A.)
che più volte si è rivolto al
nostro giornale per dare voce
al suo operato decennale in
merito alla cura e al mantenimento di animali randagi troppe volte vittima di disinteresse
di chi invece dovrebbe farsi
davvero e giustamente carico,
secondo la legge. nella nostra
Città. L’operato di Ruongo ha
trovato più volte discrepanze
con l’Amministrazione apriliana, la quale ha senza dubbio
fatto a meno di dedicarsi al
fenomeno del randagismo tra
le nostre strade, talune volte
teatro di scenari disumani e
raccapriccianti come l’uccisione di povere bestie lasciate alla
mercé di chi non ha avuto
scrupoli ad offrire una succulenta polpetta avvelenata.
Emblematico sono i diversi e
tristi accaduti di Via G.B.Vico
dove è stata fatta fuori un’intera colonia di felini poiché
“indesiderati” in zona., di cui
più volte ne abbiamo parlato e
denunciato. Il lavoro di Ruon-
go è stato da sempre svolto con
amore e dedizione, pur percependo dal Comune quel poco
di sovvenzione che non è mai
bastato, un contentino giusto
per non ovviare la legge. Ma le
tante denunce e sollecitazioni
del presidente dell’Associazione A.A.A. sembrano aver fatto
“innervosire” gli assessorati
apriliani, tant’è che arriva inaspettata una comunicazione
dal Comune che scioglie ogni
rapporto di convenzione con
Ruogno e la sua attività da
sempre al servizio della Città.
Agostino Ruongo oltre ad
occuparsi personalmente del
sostentamento, cura e mantenimento di randagi tra le nostre
strade, detiene un canile, “Il
Rifugio”, in Via Avello zona
Fossignano, che ha sempre
portato avanti con le sue sole
forze, dato che il Comune si
faceva carico del minimo indispensabile e nemmeno. Ebbe-
ne, nemmeno questa convenzione c’è più, lo denuncia lo
stesso Ruongo che non sta
certo alle tante irregolarità, ci
spiega, con cui è stato avanzato tale provvedimento nei termini e tempi della stipula. “Il
Comune deve pagare” denuncia Ruogno che ci fa pervenire
i diversi certificati che attestano lo stato di salute precario di
diversi animali da lui curati,
che altrimenti avrebbero trovato morte certa. “Chi deve pensare a loro?”. Agostino Ruongo ci fa sapere che alla luce di
tale provvedimento ha chiesto
un incontro con il sindaco f.f.
Terra dal momento in cui sembrano essere stati vani qualsivoglia tentativo di dialogo con
l’Assessore Lombardi che
volta la faccia dall’altra parte.
Incontro fissato per
venerdì 2 maggio,
non ha portato
risultati, il sindaco
Terra
chiede
tempo, affermando
di non sapere nulla
di
quell’atto.
L’Amministrazione, denuncia Ruongo, preferisce dare
precedenza a quelle associazioni animaliste che, come
già successo in
passato, risultano
essere dispendiose
e inconcludenti,
invece di fare tesoro di chi non ha
mai chiesto null’altro di una permanenza dignitosa dei
nostri amici animali tutelati da leggi regionali che
troppe volte vengono non
rispettata. In attesa di un’apertura di dialogo con chi di dovere, è bene ricordare che il fenomeno del randagismo ad Aprilia è sempre più diffuso e c’è
chi ahinoi non si è mai fatto
scrupolo di gettare nei pressi di
un cassonetto gattini appena
nati. Che ci sia una presa di
responsabilità e di senso civico
e umano, invece di tentare di
fare a meno di associazioni
come quella di Ruongo considerata a volte “ingombrante”
per il semplice motivo che il
presidente di questa non c’è
mai stato alle ingiustizie di
un’Amministrazione troppo
negligente nei confronti del
problema.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
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L’intervista al mister che ha salvato la vita all’attaccante Manuel Di Domenico
L’ESEMPIO DI MISTER ANDREA MARELLA
Ci vorrebbe un defibrillatore in ogni impianto sportivo e personale in grado di usarlo
L’intervento ha permesso di stroncare l’attacco cardiaco
di Riccardo Toffoli e Gianfranco Compagno
Abbiamo intervistato Mister
Andrea Marella che domenica 7
aprile, con il suo repentino intervento, ha salvato la vita ad un
giovane calciatore. Mister
Andrea Marella ha 33 anni ed è
allenatore Asd Campoverde
seconda categoria. Il 7 aprile al
campo Ezio Verga di Latina la
squadra giocava con il Nuovo
Latina Isonzo. Al 15 minuto un
incidente in campo, uno scontro
violentissimo, l’attaccante del
Latina Manuel Di Domenico
cade a terra. Era un arresto cardiaco. Marella si precipita e gli
salva la vita. Un esempio per
tanti.
Mister Marella come è avvenuto il fatto?
“Domenica 7 aprile al campo di
Latina col Nuovo Latina Isonzo.
Al 15 minuto del primo tempo
c’è stato questo scontro violentissimo tra il mio portiere Fabio
Corrado e l’attaccante avversario
Manuel Di Domenico. Ginocchio
del portiere e nuca dell’attaccante. Di Domenico è caduto a terra
privo di sensi ed è andato subito
in arresto cardiaco. Mi sono
accorto della gravità, ho visto che
non respirava più, ha girato gli
occhi”.
Quali è stata l’operazione?
“Mettere in sicurezza la lingua
con un procedimento ben strutturato e avviare il massaggio cardiaco per 30 compressioni alternate da due respirazioni bocca a
bocca. Dopo quattro o cinque
compressioni Manuel ha aperto
Campoverde calcio
Mister Andrea Marella
gli occhi e mi ha parlato dicendomi che gli facevo male. Il defibrillatore è arrivato poco dopo
che si è svegliato. Il defibrillatore era del Nuovo Isonzo. Ho
usato quindi il defibrillatore e
nell’analisi mi ha detto che non
c’era bisogno di choc. Quindi è
arrivato il 118”.
Quanto ci è voluto? Stiamo
LA POLEMICA
“NON FACCIO CAMPAGNA ELETTORALE SULLE DISGRAZIE”
Il presidente del Campoverde, Bruno De Luca ci aveva chiamato per lamentarsi della mancata telefonata dell’assessore allo sport o del sindaco. L’amministrazione, dopo l’uscita dell’articolo, ha pensato di consegnare al mister
una targa. “La domenica successiva all’accaduto, domenica 14, l’assessore
allo sport del Comune di Aprilia si è presentato qui al campo –dice De LucaSo che ha chiamato il padre giovedì per dirgli che voleva fare una sorpresa e
premiare il ragazzo. Io ho aspettato fino a mercoledì per parlare. Sabato 13
mi sono incontrato con l’assessore al campo Bridgestone, mi sono fermato
un po’ arrabbiato dicendogli le cose in faccia. Mi ha detto che aveva chiamato la famiglia. Dopo l’uscita dell’articolo sul vostro giornale, l’assessore stizzito mi ha chiamato.
Quando il mister è stato premiato dal sindaco, ha detto che ce l’avevano con me per le polemiche
che erano dovute alla campagna elettorale. Io, voglio precisare, che non posso assolutamente fare
campagna elettorale su queste disgrazie. Sono stato chiamato dal prefetto di Latina lunedì all’una.
Ero veramente dispiaciuto. Inoltre loro mi hanno detto che voi avete mandato una mail al sindaco
per chiedere se potevate o meno pubblicare la cosa e il sindaco avrebbe dato l’ok”. Ci mancherebbe
pure che facciamo leggere gli articoli prima della pubblicazione. Forse a qualcuno farebbe piacere
leggerli prima della pubblicazione per darne l’imprimatur. Ma fortunatamente corre l’anno 2013.
parlando di pochi minuti?
“La respirazione cardiopolmonare dura al massimo una ventina di
secondi. Io ne ho fatte due”.
L’ha rivisto?
“Lo incontro giovedì nella partita
di recupero. I genitori mi hanno
contattato. La mamma felicissima e molto emozionata”.
Che significa salvare la vita ad
un ragazzo?
“La sensazione è di mettere al
mondo un ragazzo. E’ la prima
volta che mi capita”.
Come ha imparato?
“La federazione ha imposto per
gli allenatori di prendere il patentino e di essere esperti. Pensi che
avevo finito il corso 10 giorni
prima a Sermoneta”.
Avete il defibrillatore?
“Ancora no purtroppo qua. Dal
colloquio con l’assessore e il sindaco sembra che almeno su questo qualcosa si stia muovendo.
Purtroppo su questi campi non ci
sono dottori. Mi ha telefonato il
professore del corso, era orgoglioso e questo dà molta forza.
Ha telefonato anche il Coni
regionale”.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Presente il prefetto di Latina Antonio D’Acunto
25 APRILE 1945, L’ITALIA È LIBERATA
Aprilia celebra la liberazione e la fondazione
di Nicola Gilardi
Aprilia celebra la Festa della
Liberazione dal nazifascismo.
Il 25 Aprile l’amministrazione
ha organizzato una serie di
eventi per ricordare l’importante festa nazionale. Il centro
della celebrazione è stata Piazza Roma dove alle 9 si sono
radunate le Associazioni Combattentistiche e Rappresentanze delle Forze Armate. Mezz’ora dopo le Autorità Civili e
Militari sono state accolte nel
Palazzo comunale. Alle 10 si è
tenuta la celebre messa presso
la Chiesa di San Michele
Arcangelo. Alla giornata ha
deciso di partecipare il prefetto di Latina, Antonio D’Acunto, che assieme agli altri presenti, hanno formato un corteo, raggiungendo il Monumento ai Caduti, dove il sindaco ff Antonio Terra ha posto
una corona d’alloro in memoria di coloro che morirono
durante la Seconda Guerra
Mondiale per liberare l’Italia.
Ultima tappa della giornata è
stato il discorso di ringraziamento da parte del sindaco
nell’Aula consiliare: «Per tutti
noi il 25 Aprile e l’Anniversario della Fondazione rappresentano un momento di rifles-
sione. Ritengo che la nostra
Città debba ancora portare a
compimento quel percorso di
osmosi sociale e culturale iniziato quando negli anni Trenta
si incontrarono famiglie provenienti da regioni lontane e
bruscamente interrotto quando
su questo territorio si scrissero
le pagine più drammatiche
della guerra mondiale. Solo
quando questo cammino sarà
compiuto potremo dirci realmente cittadini apriliani, quando ognuno di noi, senza mai
abdicare alle proprie origini,
potrà comunque riconoscersi
nell’identità apriliana».
IL GIORNALE DEL LAZIO
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A Campoverde una corona al cippo in memoria del Battaglione Barbarigo
L’ALTRO 25 APRILE, COMMEMORAZIONE DEI CADUTI DELLA RSI
Contestazione da parte dell’ANPI
di Nicola Gilardi
Una commemorazione che
ha fatto discutere quella delle
associazioni combattentistiche e dei membri di Casapound, che giovedì 25 aprile,
hanno reso onore al cippo del
Battaglione Barbarigo, ai
parà della Folgore e del
Nembo appartenenti alla
Repubblica di Salò e che
resistettettero all’avanzata
delle forze alleate durante la
Seconda Guerra Mondiale.
La manifestazione prevedeva
un momento di raccoglimento di fronte al cippo e successivamente la visita al Campo
della Memoria di Nettuno
che ospita 72 Caduti appartenenti a vari reparti della
Repubblica Sociale Italiana.
Questa celebrazione ha innescato una protesta da parte
dell’Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia (ANPI)
sezione di Aprilia che ha
organizzato a pochi metri dal
cippo un presidio antifascista
che contestava la manifestazione stessa. Fortunatamente
non è nato nessuno scontro e
le due manifestazioni opposte non hanno portato conseguenze violente, ma resta il
fatto che ancora dopo tanto
tempo le visioni sul conflitto
restano molto divergenti.
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Martedì 30 aprile, ultimo consiglio comunale, si è svolto nel disinteresse generale
APRILIA - RENDICONTO DI GESTIONE 2012 – INTERPRETAZIONI CONTRASTANTI
Chiusolo: «Casse floride». Bencivenni: «Bilancio falsato dai residui attivi e passivi»
La protesta di lavoratori di una cooperativa licenziati ha fatto slittare l’inizio dei lavori
di Nicola Gilardi
Un consiglio comunale, quello del
30 aprile, che è servito a tirare le
somme dei 4 anni di amministrazione cittadina. L’assemblea ha
approvato il Rendiconto di Gestione per l’esercizio finanziario
2012. Se la maggioranza ha sottolineato il netto miglioramento
della situazione finanziaria, passata dal disavanzo di 7 milioni e
mezzo del 2009 all’avanzo di 1
milione e 741 mila euro del 2012,
l’opposizione ha mostrato dei
dubbi soprattutto in merito ai residui attivi e passivi, che potrebbero
aver gonfiato il bilancio. Molte le
assenze tra le fila dell’opposizione: non intervenuti i consiglieri
dell’ Udc e Pd, mentre per il Pdl
erano presenti soltanto Ilaria Bencivenni e Michelino Telesca.
Iniziata con mezz’ora di ritardo
per la protesta, in aula consiliare,
di alcuni lavoratori licenziati, l’assemblea ha ascoltato le parole dell’assessore alle Finanze, Chiusolo,
che ha delineato i 4 anni di gestione finanziaria dell’amministrazione sottolineando la vittoria dello
scioglimento con la Tributi Italia:
«Abbiamo estirpato il cancro Aser,
sono dei ladri di tasse, nel 2009
eravamo un comune tecnicamente
fallito» ha detto l’assessore, che ha
sottolineato il tentativo, nel 2004,
della giunta Meddi di annullare il
contratto con la Tributi Italia «ma
la piovra allora era troppo forte».
Passando all’attualità, per il 2012,
le casse comunali hanno fatto registrare un avanzo di bilancio di 1
milione e 741 mila euro e, come
sostiene Chiusolo, il Comune sta
smaltendo la mole di debiti contratti negli anni. Un funzionario,
proprio a questo proposito, è stato
incaricato di richiedere un prestito
alla Cassa Depositi e Prestiti di
circa 9 milioni di euro, proprio la
somma che il comune deve corrispondere ai creditori. L’assessore
si è detto dubbioso sulla concessione dell’intera somma, che
potrebbe invece attestarsi attorno
ai 5 milioni di euro. La parola è
passata poi a Ilaria Bencivenni,
«l’ultima giapponese sul campo di
battaglia» come le ha riconosciuto
la maggioranza. «Questa è un’arringa decisamente di parte» ha
dichiarato, sottolineando alcune
anomalie riscontrate dal comitato
dei revisori dei conti. Il primo è
relativo al caso Asam, nel quale è
presente un danno erariale di 4,5
milioni di euro che, secondo la
Bencivenni, rappresentano un’anomalia. La capogruppo del Pdl,
ha poi illustrato gli altri dubbi:
l’assenza delle alienazioni, che
erano un punto sul quale l’amministrazione aveva puntato, ed il
«pazzesco ammontare dei residui». Proprio su questo ultimo
punto ha battuto Ilaria Bencivenni:
«Questo bilancio è falsato dai residui ed è stato evidenziato proprio
dai revisori dei conti. Un bilancio
del genere può diventare pericoloso, perché potrebbe rivelarsi negativo. Non si può certamente dire
che le casse sono floride». Infine è
stata toccata la questione Multiservizi: «Non è stato apportato nessun miglioramento, produce soltanto debiti». Successivamente c’è
stata la risposta dell’assessore, che
ha sottolineato lo stralcio di 3,8
milioni di euro di residui attivi,
sottolineando poi che sull’Asam si
devono calcolare anche i danni
degli ex amministratori. Si sono
susseguiti, poi, gli interventi degli
altri consiglieri della maggioranza, che hanno sottolineato il grande impegno dell’amministrazione.
Vittorio Marchitti ha dichiarato:
«Abbiamo fermato un’emorragia,
potevamo fare di più, ma il prossimo amministratore avrà la strada
spianata per migliorare questa
città». Dello stesso tenore gli
interventi di Franco Gabriele, Carmine Petito e Patricia Renzi, che
hanno rivendicato i successi raccolti. Unanime il ricordo a Domenico D’Alessio, artefice del progetto politico che nel 2009 portò
alla creazione di questa maggioranza. Alla votazione non ha partecipato nessun esponente delle
opposizioni ed il punto è stato
approvato con 17 voti favorevoli,
ottenendo l’immediata esecutività
dell’assemblea. Si conclude così
la consiliatura D’Alessio-Terra.
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Sala piena nella splendida cornice della Villa Sforza Cesarini di Lanuvio
SUCCESSO PER IL DUO TOFFOLI-RUFFINI AL PIANOFORTE
L’evento era inserito nella rassegna musicale promossa dal dirigente Maria Grazia Forcina
L’aperitivo è stato offerto dal ristorante Il Tempio. Coreografie del Centro Culturale Danza di Lanuvio
di Noemi Reali
Grande successo di pubblico per
il concerto tenuto dai maestri
Riccardo Toffoli e Paola Ruffini
“Il pianoforte Danza”. Si è tenuto venerdì 19 aprile nella prestigiosa sala delle Colonne di
Lanuvio a Villa Sforza Cesarini
sede della biblioteca comunale.
L’evento rientrava all’interno
della rassegna musicale promossa dalla biblioteca “aperitivo
sound” e voluta dalla dinamica
dirigente Maria Grazia Forcina.
Lo scopo della rassegna è quello
di allietare delle serate con
musica, poesia e danza associando lo spettacolo ad un “aperitivo” offerto da noti ristoratori del
territorio. Un mix perfetto che fa
della rassegna un punto di riferimento importante nelle iniziative musicali dei Castelli. La rassegna ha il patrocinio del Comune di Lanuvio. Moltissima la
partecipazione della gente che
non è riuscita ad entrare nella
sala e ha partecipato persino
dalla stanza vicina. L’aperitivo
stato offerto dal ristorante “il
Tempio”. I maestri si sono
cimentati in un repertorio molto
vasto che ha come tema conduttore la danza popolare. Si passa
dalle danze ungheresi di
Brahms, a quelle slave di Dvo-
rak. Ma anche danze meno
conosciute ma ugualmente stupende quali Abanera, la polka di
Rachmninov, i valzer di Reger,
le danze norvegesi di Grieg, la
tarantella e il valzer di Gavrilin,
la mazurka di Schumann. Un
repertorio anche molto impegnativo perché tocca autori
importanti, ognuno con una tec-
nica diversa e un modo di vedere la musicalità della danza differente. E’ anche un viaggio in
giro per il mondo tra le musiche
delle etnie europee e americane,
i balli in voga nell’ottocento,
con la tradizione popolare che si
mescola con l’arte d’autore. Il
duo composto dai maestri Paola
Ruffini e Riccardo Toffoli si è
formato nel 2012 e ha già partecipato a varie iniziative riportando successo di pubblico e di critica. La ciliegina sulla torna è
stata messa dal Centro Culturale
Danza Lanuvio. Alcuni brani
infatti, sono stati coreografati
dai maestri Floriana Galieti e
Patrizia Occhiuto con il Centro
Culturale Danza Lanuvio.
Anche l’impegno dei
ballerini è stato notevole perché i brani
coreografati avevano
diverse
difficoltà
t ecn i co -mu s i cal i ,
dalle
danze
di
Brahms alle danze
slave di Dvorak e
alla tarantella di Gravilin, per passare
nella stupenda ma
impegnativa Pavane
di Ravel. I ballerini
erano vestiti con costumi tipicamente popolari per rievocare lo
spirito della danza popolare.
Durante il primo intervallo è
stato inoltre letto un passo dalle
lettere di Bartok, tra i compositori che hanno avuto un ruolo
determinante nella raccolta e
nella diffusione della musica
popolare.
Foto di Gianfranco Compagno
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Accordo Cusani-Terra per scongiurare la chiusura
APRILIA - PROTOCOLLO D’INTESA PROVINCIA-COMUNE SUL CENTRO PER L’IMPIEGO
Nulla è cambiato rispetto a quello che avevamo scritto il numero scorso. Palumbo attacca: “il protocollo dura un anno ed è solo propaganda
elettorale. Una provincia così bistrattata da quest’amministrazione, improvvisamente diventa così buona. E’ curioso”.
di Riccardo Toffoli
Firmato il protocollo d’intesa tra comune
e provincia salva-centro per l’impiego.
Ma il consigliere provinciale Vincenzino
Palumbo attacca: “noi non siamo stati
informati. Questo protocollo d’intesa dura
un solo anno e per me è solo campagna
elettorale”. Insomma il problema non si è
risolto alla radice anzi rispetto a quanto
scritto nel mese scorso per i cittadini non
cambierà granché. Nell’atto si legge: “Il
comune di Aprilia si impegna a garantire
la disponibilità gratuita dei locali attualmente in uso, assumendosi, a fronte del
servizio reso,l’onere di tutte le spese di
gestione presso tali locali (acqua, energia
elettrica, riscaldamento, telefonia ecc.) in
parte così superando gli ostacoli connessi
all’attuazione delle politiche di contenimento delle spese”. La storia parte dal
2000. Con delibera di giunta provinciale,
la 268 del 2000, la provincia istituiva i
Centri per l’Impiego e individuava per il
bacino Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca
Massima la sede di Cisterna di Latina per
la sua posizione geografica. Il Consiglio
comunale di Aprilia con delibera n.47
dello stesso anno esprimeva il dissenso
alla decisione della provincia e ha presentato ricorso al Tar. Con decreto presidenziale, il collegio sospendeva l’efficacia
della delibera impugnata e i Centri per
l’Impiego continuavano ad operare presso
i Comuni, compreso quello di Aprilia.
L’udienza per la definizione del merito al
Tar si è tenuta 12 anni dopo. Il 12 gennaio
2012, il collegio dei magistrati presieduto
da Francesco Corsaro, ha deciso di rigettare il ricorso del comune di Aprilia,
decretando così la fine dell’ufficio per
l’impiego di Aprilia e dando piena validi-
tà alla deliberazione della giunta provinciale. La sentenza non è stata impugnata
dal Comune di Aprilia. Avevamo contattato l’avvocato difensore del Comune, l’avvocato Ermanno Iencinella. “Non appena
è uscita la sentenza –ci spiegava l’avvocato Iencinella- ho immediatamente scritto
al sindaco, annunciando l’uscita della sentenza e le possibilità di impugnarla al
Consiglio di Stato. Proprio perché appunto i dati in possesso, si riferivano a 12 anni
prima e quindi le motivazioni erano
appellabili. Del resto nel dibattimento non
è possibile aggiungere nuove memorie.
Ho spedito l’informativa circa 10 giorni
Il consigliere provinciale
Vincenzo Palumbo
dopo l’uscita della sentenza, ma non ho
ricevuto alcuna risposta”. In questo modo
la sentenza è diventata inappellabile e
quindi, esecutiva. Con determinazione del
16 gennaio 2013 il dirigente del settore
politiche del lavoro della provincia di
Latina Aldo Silvestri ha così applicato la
delibera provinciale del 2000 individuando i 5 bacini per tutta la provincia. Per il
bacino Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca
Massima è stato individuato il sito di
Cisterna. Poi il Consiglio comunale di
Aprilia ha approvato una mozione e il presidente della provincia di Latina Armando
Cusani si è sempre dichiarato disponibile
a rivedere le cose. Fatto sta che a fine aprile arriva una nota dal sindaco Terra che
annuncia il protocollo d’intesa. “L’Amministrazione Comunale – ha detto il Sindaco f.f. Antonio Terra – ha espresso fin da
subito il suo vivo interesse per scongiurare la chiusura del Centro per l’Impiego, e
ciò al fine di evitare la perdita di un altro
servizio importante per l’utenza cittadina,
più di una volta costretta al
fenomeno del “pendolarismo”. Il Comune di Aprilia
si è impegnato a garantire
la disponibilità gratuita dei
locali attualmente in uso,
assumendosi a fronte del
servizio reso l’onere delle
spese per le utenze, superando così gli ostacoli connessi all’attuazione delle
politiche di contenimento
delle spese”. Ma il consigliere di Fratelli d’Italia
Vicenzino Palumbo è piccato e lo ha fatto notare
nella commissione provinciale lavoro che si è tenuta il 2 maggio e
che ha trattato del tema. Non è stato informato e soprattutto il fatto che il protocollo duri appena un anno, significa per lui
che è solo propaganda elettorale. Ma
come? Cusani e Terra non si sono mai
potuti vedere a causa della guerra sull’acqua. E’ possibile ora che addirittura il presidente Cusani possa aiutare il sindaco
Terra? “Ho partecipato alla commissione
lavoro come componente –tuona Vincenzino Palumbo- il protocollo d’intesa è
stato approvato senza che i consiglieri dei
territori fossero informati. Ho fatto tutti i
miei passi per scongiurare la chiusura del
centro per l’impiego andando a parlare
direttamente al dirigente. La motivazione
era che i centro per l’impiego erano cinque in tutta la provincia, e sul territorio
erano stati messi sette perché già esistevano gli uffici di collocamento. Poi la Corte
dei Conti ha deciso che dovevano essere
portati a cinque e così’ la provincia ha
tagliato Aprilia e Terracina, cioè le due
realtà territoriali più importanti della provincia. E questo sulla base di una programmazione vecchia, quando addirittura
Cisterna aveva più imprese di Latina. Di
questo protocollo non sapevo nulla. La
polemica mia è nata dal fatto che non si
possono fare scelte di questo tipo senza
che il consigliere del territorio venga coinvolto su un argomento importante. Ho
fatto mettere a verbale nella commissione
che non intendo essere trattato così come
consigliere. Questo protocollo vale per un
anno. Per me è propaganda elettorale. Una
Provincia che è sempre stata bistrattata da
quest’amministrazione, poi all’improvviso è diventata così buona!”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
Dopo una settimana di tensione risolta la vertenza sindacale. I lavoratori saranno riassunti tramite un’agenzia interinale
APRILIA - LAVORATORI INCATENATI IN AULA CONSILIARE
Soltanto l’azione di forza dei lavoratori sblocca la situazione. La visita per il reintegro in azienda
di Nicola Gilardi
Serviva una nuova occupazione per sbloccare un
impasse che durava da una settimana. Martedì 30
aprile, poco prima delle 18, i 5 lavoratori della
cooperativa Ecolcoop Service di Cisterna, che avevano prestato servizio presso la Progetto Ambiente,
hanno deciso di incatenarsi presso i banchi del Consiglio Comunale di Aprilia. Questo atto di forza è
arrivato dopo lo stallo sulla loro riassunzione, sul
quale il sindaco aveva dato la disponibilità più volte,
ma che non si era mai concretizzata. La prima occupazione dell’Aula Consiliare avvenne il mercoledì
24 aprile, quando l’intervento di Antonio Terra e la
promessa dell’assunzione li portò ad abbandonare
l’aula. Il 26 aprile ci fu un incontro con Chiara Di
Sarra, presidente della Progetto Ambiente e Paolo
Ferraro, dirigente del settore Finanze, ma la situazione non ha trovato sbocchi positivi. Questo stallo,
allora, ha portato alla protesta simbolica del 30 apri-
le, quando i 5 lavoratori hanno deciso di
incatenarsi ai banchi dell’Aula consiliare. Alcuni momenti di tensione si sono
verificati quando la polizia municipale
tentava di identificare i lavoratori e li
invitava a desistere dalla protesta. Ma il
gruppo compatto rivendicava la propria
posizione di difficoltà. A supportare la
protesta c’era il sindacalista Raffaele
Franco, segretario provinciale della Uil
Trasporti, che ha spiegato i motivi di
tale presa di posizione: «Vogliamo un
impegno scritto da parte del sindaco sul
reintegro di questi lavoratori» ha detto
Franco, che poi ha lanciato un’accusa:
«Sono state assunte altre persone che
non ne avevano diritto». Il sindacalista,
inoltre, ha annunciato di voler andare
incontro all’amministrazione con il
taglio degli straordinari che avrebbe
comportato la fattibilità economica del reintegro.
«Se non è economico quale è il problema?» ha detto
Raffaele Franco. Il motivo di questo gesto è la mancata presa di posizione da parte dell’amministrazione, che ha promesso senza poi mantenere la parola
data e il reintegro dei lavoratori. Ad aggravare questa occupazione c’era anche il fatto che in quella
giornata si sarebbe dovuto tenere il Consiglio Comunale, l’ultimo di questa consiliatura, e si sarebbe
potuto profilare il reato penale di interruzione di
pubblico servizio. Dopo una mezz’ora di trattative
con i consiglieri, con il presidente del Consiglio,
Bruno Di Marcantonio, e con gli uomini delle forze
dell’ordine, gli animi si sono rasserenati e gli occupanti hanno deciso di abbandonare la protesta, ma
solo dopo aver raggiunto un accordo. Vista l’assenza
del sindaco, presente alla tavola rotonda dei candidati alle comunali di Aprilia, presso l’Enea Hotel, è
stato Bruno Di Marcantonio ad assumersi la responsabilità di garantire il proprio impegno sulla questione. L’incontro con il sindaco Antonio Terra e con il
presidente del Consiglio è avvenuto giovedì 2 maggio. «È stato preso l’impegno della riassunzione.
Martedì mattina ci sarà la visita medica per il reintegro» ha detto Raffaele Franco, che ha ringraziato le
parti che si sono impegnate per raggiungere questo
risultato.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
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Intervista a tutto campo con il presidente della commissione scuola della provincia di Latina Vincenzino Palumbo
APRILIA AVRÀ UN LICEO MUSICALE E UN LICEO SPORTIVO
Posa della prima pietra del nuovo campus scolastico che sorgerà in via Carroceto
di Riccardo Toffoli
“Apriremo un tavolo con tutti i presidi di Aprilia per capire
quali corsi vogliamo inserire nella nuova struttura di via
Carroceto. Viste soprattutto le specificità e le costruzioni,
sarei del parere che si potrebbero avviare i corsi di liceo
musicale e coreutico e il liceo sportivo”. Il presidente della
commissione pubblica istruzione della provincia di Latina
Vincenzino Palumbo è chiaro sul da farsi. I giovani di Aprilia meritano le strutture idonee per permettere di seguire il
loro sogno. “Aprilia è una fucina di artisti –continua Palumbo- lo vediamo nelle numerose attività che si svolgono. E i
giovani hanno delle qualità uniche nel campo dell’arte e
dello sport. Ora dobbiamo dare a queste ambizioni, il giusto
supporto da parte delle istituzioni. E’ per questo che credo
possa tranquillamente essere istituito un liceo musicale e
coreutico ed un liceo dello sport. Non pensassero i presidi
del liceo Meucci e del Rosselli che la nuova struttura possa
ospitare nuove classi di liceo o corsi professionali. Qualcosa si può dare, ma Aprilia ha bisogno di crescere e specializzarsi. Ha bisogno di nuovi indirizzi che possano aiutare la
realizzazione dei sogni dei ragazzi”. Il 18 aprile si è tenuta
la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo campus
scolastico di Aprilia, voluto dalla provincia di Latina e in
particolare promosso dal presidente della commissione
I presidi: Giovanni Battista Galassi e Antonio Ferrone
scuola della provincia Vincenzino Palumbo e dal presidente
della provincia Armando Cusani. Il nuovo edificio sorgerà
proprio vicino ai due attuali, liceo Meucci e professionale
Rosselli in via Carroceto. Rappresenta per la provincia,
come ha sottolineato il presidente Armando Cusani, il
secondo step: il campus dei licei che sarà non solo una fucina di giovani artisti, sportivi e musicisti ma anche una valvola di sfogo per tutte le attività del territorio. Associazioni
e professionisti potranno utilizzare gli spazi notevoli che ha
voluto la provincia in una zona che sarà interamente destinata alla scuola superiore. E questo secondo step nasce a
seguito della creazione del polo superiore di Cisterna. Il
campus occuperà 9980 mq per un’altezza massima di 11
metri, accoglierà circa mille alunni. Si prevedono spazi per
il bar, spazi commerciali tematici come l’edicola, la cartoleria e la copisteria, una piscina semiolimpionica con spogliatoi, un campo di basket, tre campi da calcetto con spogliatoi, area benessere, pista di atletica ed area ginnastica. Tutte
queste strutture potranno essere utilizzate dal associazioni e
cittadini. L’edificio sarà sviluppato su tre piani. Alle spalle
del corpo scolastico si costruirà un auditorium che avrà un
ingresso indipendente dalla scuola. Il finanziamento è in
project financing. L’impresa Ciotola è l’aggiudicataria per
un importo di ben 13 milioni 882 mila 119 euro e 75 centesimi. Il ristoro al finanziatore privato sarà garantito dalla
gestione economica dei servizi, come l’area ristoro, la cartoleria, la copisteria e delle aree ricreativo-sociali. “Vorrei
sottolineare –continua Palumbo- come l’impegno mio di
consigliere per Aprilia, si sia ben realizzato in questo settore e in particolare in questo progetto. A differenza di quanti
dicono che i consiglieri provinciali apriliani non hanno fatto
nulla per Aprilia, posso affermare che i fatti parlano da soli
e che un progetto simile collegato ad altri interventi sul territorio, non si era mai visto prima”.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 16
9 - 23 Maggio 2013
La denuncia di Fausto Pontecorvi, padre di Riccardo
APRILIA - SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀ I DIVERSAMENTE ABILI
Ridotte le ore di assistenza. Inaccessibile l’ascensore del “Palazzo di vetro”
Barriere architettoniche insormontabili. Via dei Mille? Poco è cambiato dal 2004
di Veronica Alessandrini
“Io non voglio elemosina, però ho dei diritti di cui non
mi devono privare” così esordisce Fausto Pontecorvi,
78 anni, padre di Riccardo, che di anni ne ha 50 e sta
sulla sedia a rotelle praticamente dalla nascita. Riccardo ha bisogno di assistenza dalla A alla Z: è intelligente, ascolta, capisce, ma l’invalidità fisica lo priva della
possibilità di essere indipendente. È assistito costantemente dal padre, rimasto vedovo 4 anni e mezzo fa, che
però andando avanti con l’età ha sempre più difficoltà
a stargli dietro. E da qualche mese la situazione è peggiorata: l’aiuto che la famiglia riceveva (e che gli spetta di diritto, aggiungiamo noi) è drasticamente diminuito. Ci ha spiegato Fausto: “La mattina ho degli assistenti Adi che vengono per un’ora/un’ora e mezza ogni
giorno (esclusi i festivi) per lavare e vestire Riccardo.
Prima, per il pomeriggio, avevo l’assistenza della Multiservizi per un totale di 14 ore a settimana: da circa tre
mesi queste ore sono diventate quattro. La Multiservi-
zi assiste mio figlio solo durante i festivi, quando l’Adi non è
in servizio”. Dieci ore di assistenza in meno, dunque. E i
Servizi Sociali cosa dicono? “
Vorrei andare a parlare con
l’assessore ai Servizi Sociali
presso il palazzo di vetro- ci ha
risposto Fausto- ma mio figlio
Riccardo vuole a tutti i costi
essere presente e la struttura
non è accessibile ai disabili nel
modo più assoluto”. La solita
questione delle barriere architettoniche, problema con cui
purtroppo i disabili e chi li
accompagna si trovano a dover
combattere ancora oggi, nel
2013. Ci eravamo occupati di
questo problema già nel 2004,
in un servizio realizzato passeggiando per il centro di
Aprilia accompagnati proprio da Fausto e Roberto. Per
la precisione, arrivammo fino in via dei Mille: fu un
vero e proprio percorso a ostacoli, il marciapiede era
praticamente assente perché veniva usato per parcheggiare, e comunque anche se fosse stato libero era in
pessime condizioni, impraticabile per chi si trova sulla
sedia a rotelle. A distanza di quasi nove anni, il 17 aprile, sempre accompagnati da Pontecorvi padre e figlio,
abbiamo ripetuto l’esperienza. Cosa è cambiato? Qualche settimana fa è stata ordinata dall’Amministrazione
e realizzata dalla Multiservizi un’opera di rifacimento
delle strisce che stanno a delimitare l’area per il parcheggio, così da contrastare il fenomeno del “parcheggio selvaggio”. Dopo nove anni dal nostro articolo di
denuncia, dunque, è stato compiuto un piccolo passo
anche in favore dei diversamente abili (ma in generale,
passeggiare in via dei Mille, era un problema per tutti).
Diciamo “piccolo passo” perché abbiamo notato che le
barriere architettoniche sono comunque rimaste: in un
punto è assente lo scivolo per scendere dal marciapiede (vedi foto). Dunque per i disabili i problemi restano, nonostante sia stato messo ordine nelle modalità di
parcheggio. Ed è un po’ strano il fatto che l’Amministrazione abbia deciso di intervenire dopo ben quattro
anni dall’insediamento, proprio a fine mandato, quando il problema è stato evidenziato molto tempo fa. Tra
l’altro, quando uscì il nostro servizio del 2004 a cui
abbiamo accennato qualche riga fa, l’amministrazione
in carica era Meddi-Verzili (Meddi era deceduto qualche mese prima) e l’assessore all’urbanistica Antonio
Terra, attuale Sindaco facente funzioni e candidato a
Sindaco per le prossime elezioni comunali.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
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Si può accedere al servizio in un angolo molto ristretto di piazza Roma
NESSUN WIFI LIBERO NEL CENTRO STORICO DI APRILIA
Segnale debole, a tempo limitato e previa registrazione. Inaccessibile sotto al Palazzo
Nella biblioteca comunale non è stato previsto il wifi libero
di Veronica Alessandrini
“... È stato attivato il servizio
di hot spot gratuito nel centro
storico della Città...”, questo
l’annuncio dell’Amministrazione comunale in un comunicato stampa datato 15 aprile che recita. E noi, ovviamente come preannunciato il
pagnati da un esperto in questioni di pc e Internet, Fabrizio Consalvi, e abbiamo rilevato che si, la connessione
wi-fi libera è stata attivata,
ma certamente non copre
tutto il centro storico come
annunciato dall’Amministrazione in un comunicato puramente “elettorale”. Infatti
Internet gratuita in piazza
Roma (o almeno in parte di
essa)? Nelle zone in cui la
connessione prende, comparirà tra le varie reti disponibili la voce “hotspot wifi
cube.net”. Il primo passo è
cliccare su questa voce,
dopodiché il cittadino verrà
rimandato ad una pagina
internet in cui sono richieste
delle credenziali di accesso,
dunque bisognerà registrarsi.
Tale registrazione, però, può
essere bypassata dall’utente
che potrà così usufruire di
una connessione gratuita ma
limitata nel tempo: più precisamente, si avrà un’ora di
navigazione libera a disposizione. Premesso che tale servizio nel centro storico dovrà
numero scorso, siamo andati
immediatamente a verificare.
Il servizio era stato propagandato nel manifesto elettorale della coalizione del candidato sindaco Terra, tra gli
“impegni mantenuti”, al
punto 16 si leggeva testualmente: “Internet Wi.Fi gratuito in piazza Roma e Parco
della Lirica”. Eppure il servizio ancora non era attivo.
Quindi il 16 aprile, giorno
successivo al comunicato, ci
siamo recati in piazza accom-
sotto il palazzo comunale
non siamo riusciti a connetterci e, come noi, molti altri
cittadini che stavano provando a fare dei tentativi lì vicino con il proprio smartphone.
Diciamo che ci si riesce a
connettere alla rete libera
comunale solo in un’area
molto limitata della piazza,
come abbiamo verificato con
Consalvi. Ma come funziona
questo hot-spot gratuito, che
permette ai cittadini di usufruire di connessione ad
essere nettamente migliorato
per permettere ai passanti la
reale possibilità di connessione gratuita in tutta la zona,
il comunicato stampa dell’Amministrazione annuncia
anche che a breve seguirà
l’installazione di un hot spot
presso il parco della Lirica,
come previsto dalla delibera
di Giunta Comunale n. 45 del
27 febbraio 2013 (e dal programma elettorale di Terra).
È dunque lecito chiedersi:
perché al Parco della Lirica,
zona abbastanza periferica e
scarsamente frequentata, e
non la Biblioteca Comunale?
Ogni biblioteca che si rispetti, al giorno d’oggi, mette a
disposizione degli studenti il
wi-fi gratuito. Perché nella
delibera di Giunta la biblioteca di via Marconi non viene
menzionata? Non sarebbe
più utile lì un hot-spot gratuito? Come al solito, ad Aprilia
l’antifona è: progresso si, ma
a piccole dosi.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
Entrato in vigore il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 -22.4.2013
APRILIA - “OPERAZIONE TRASPARENZA”
MA QUANTO CI COSTANO I DIRIGENTI COMUNALI?
Da un nostro calcolo € 848.871,60 l’anno, oneri riflessi compresi
Le pubbliche amministrazioni sono
obbligate alla totale trasparenza,
dovranno dirci come spendono i nostri
soldi, senza alcun ostacolo burocratico,
come spesso ci è capitato con l’Amministrazione comunale di Aprilia. Lo
prevede il Decreto Legislativo del 14
marzo 2013, numero 33 –“Riordino
della disciplina riguardante gli obblighi
di pubblicità, trasparenza e diffusione
di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni. (Testo pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 5 aprile
2013). In attesa che il decreto legislati-
“Nominativi e CV Dirigenti e titolari
posizioni organizzative”. In questa
sezione ci siamo occupati del costo che
sostengono i contribuenti per gli emolumenti dei dirigenti dei nove settori in
cui è suddivisa l’Amministrazione
comunale. Rocco Giannini è il dirigente del I Settore I - Affari Generali e Istituzionali, vincitore di concorso a tempo
indeterminato; Francesco Battista è il
dirigente del II Settore II – Finanze,
esterno a contratto sino al 30 giugno
prossimo; Vincenzo Cucciardi è il
dirigente del III Settore - Istruzione,
Cultura e Sociale e ad interim regge il
VI Settore - Attività Produttive, vincito-
gno, “salvo eventuale revoca ad nutum
da parte del Sindaco, stante la natura
fiduciaria dell’incarico. Per dirla in
breve le sue fortune sono legate alle fortune politice del sindaco ff. Terra; infine il dirigente protempore del IX - Staff
dei Servizi e Uffici del Segretario
Generale del comune di Aprilia è Elena
Palumbo. Rileviamo la prima sorpresa,
il PDF, relativo al curriculum vitae e
alla retribuzione, non si apre e di conseguenza non è dato sapere nulla del dirigente alla finanze in servizio presso il
comune di Aprilia dal 12 novembre
2012. Alla faccia della trasparenza! Per
quanto riguarda le retribuzioni annue ci
le non può essere retribuito meno di un
altro dirigente, minimo deve essere
equiparato questo termine di dice “galleggiamento”. Chiariamo che il costo
dei dirigenti per la comunità o meglio
per i contribuenti apriliani è dato dalla
retribuzione lorda annua più gli oneri
riflessi a carico dell’Amministrazione,
che corrispondono a circa il 37% in più
(CPDEL 23,80%, IRAP 8,50% e TFS
4,88%). La retribuzione annua lorda
(13° compresa) di un dirigente, come
da contratto (CCNL) è così composta
stipendio tabellare, posizione parte
fissa, posizione parte variabile, retribuzione di risultato, altro* (*ogni
Rocco Giannini
Paolo Ferraro
Vincenzo Cucciardi
Elena Palumbo
Aristodemo Pellico
Massimo Marini
Massimo Giannantoni
Francesco Battista
vo entri a regime e che venga nominato
il responsabile per la trasparenza, che di
norma è il responsabile per la prevenzione ( nominato con decreto 4/2013,
nella persona del segretario generale
Elena Palumbo). Siamo andati a verificare il sito ufficiale del Comune di
Aprilia proprio alla sezione: “Operazione Trasparenza- Valutazione e Merito”,
sancita dalla legge numero 69 del 18
giugno 2009, così come facciamo da
molto prima dell’emanazione del decreto citato. In particolare sui “dati relativi al personale”, nello specifico sui
re di concorso a tempo indeterminato; il
dirigente del IV Settore - Urbanistica /
Ambiente è Paolo Ferraro, esterno a
contratto sino al 30 giugno prossimo;
del V - Lavori Pubblici e Manutenzioni
è Aristodemo Pellico; del VII -Polizia
Locale è Massimo Marini, vincitore di
concorso a tempo indeterminato; dell’VIII - Staff dei Servizi e Uffici del
Gabinetto del Sindaco è Massimo
Giannantoni, interno, istruttore direttivo della polizia locale, promosso dirigente, senza aver superato regolare concorso, con scadenza contratto al 30 giu-
rifaremo esclusivamente a quando indicato dal sito, anche se qualche dubbio ci
è venuto sull’aggiornamento delle cifre
indicate, ovviamente al ribasso. Altra
sorpresa è stata nel vedere il curriculum
del segretario generale Elena Palumbo
che non è stato compilato come gli altri
su il modello “Formato Europeo” e la
tabella delle retribuzione messa alla
meno peggio, ci ha colpito la retribuzione è più bassa del dirigente Vincenzo Cucciardi, questo non è possibile ci
dicono gli esperti il segretario comuna-
altro emolumento retributivo non
ricompreso nelle voci precedenti),
come detto alla retribuzione annua
lorda, va aggiunto un ulteriore costo per
gli oneri riflessi. Andiamo ora nel dettaglio, il dirigente del I Settore Rocco
Giannini percepisce una retribuzione
annua, come indicato nel sito di €
78.482,91. Come riferito le cifre non ci
sembrano aggiornate e andrebbero rivalutate alla luce della determina del 17
luglio 2012, che abbiamo “scovato”,
“Retribuzione di risultato al Segretario
Generale ed ai Dirigenti – anno 2011”.
di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO editore: Bruno Iorillo
Informa che mette a disposizione
SPAZI A PAGAMENTO
per i messaggi Politici Elettorali
Per le Elezioni Amministrative del 26 e 27 Maggio 2013, secondo quanto stabilito dalla legge 22
Febbraio 2000 n. 28 e dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Per le Tariffe e modalità di prenotazione, richiedere il documento analito de “ Il Giornale del Lazio”
Tel. 06.9275019 - 335.8059019 e mail:[email protected]
9 - 23 Maggio 2013
La retribuzione lorda annua del dirigente del primo settore è pari € 78.769,19,
si scosta di poco. Per il dirigente del II
Settore (Battista), non essendo indicato
l’importo, l’abbiamo equiparato al
minimo (salvo sorprese) €70.198,96. Il
dirigente del III Settore Vincenzo Cucciardi in base a quello indicato è quello
che ha la più alta remunerazione, ovvero € 89.653,99, in virtù dell’interim del
VI settore. Un dirigente che fa per due
con un costo di poco superiore di un
dirigente. Una bella economia per l’Ente. Potrebbe essere un’idea perché non
accorpare sotto il dirigente del I settore,
l’ottavo? Tra l’atro fino a circa un anno
fa il dottor Giannini espletava le due
funzioni. In virtù della determina del
2012 il lordo del dirigente del II settore
deve essere rivalutata a € 90.422,45. Il
dirigente del IV (Ferraro) percepisce la
retribuzione minima di € 70.198,96,
almeno in apparenza, con il decreto sindacale del 27 giugno 2012, numero 13
gli è stata riconosciuta un’indennità ad
IL GIORNALE DEL LAZIO
personam di 10mila euro su base annua.
Se aggiungiamo i benefici del 2012
arriviamo a € 74.098,57, più 10 euro
diventano 84.098,57 €. Il dirigenti del
IV (Pellico) e VII (Marini) percepiscono una retribuzione annua di €
74.469,33. Il dirigente del IX settore (il
segretario comunale Elena Palumbu)
ha una retribuzione annua apparente
come da tabella € 84.696,27, il che ci
aveva “insospettito” a causa della retribuzione di risultato che era di sole
€1.823,67, ma si riferiva ad una quota
del 2010. Per il 2011, deliberata nel
2012 la cifra è salita €9.128,21, pertanto la retribuzione lorda annua, secondo
i nostri modesti calcoli passa a €
92.000,81. Per quanto riguarda il segretario bisognerebbe calcolare altre
indennità che percepisce dal comune di
Aprilia (Liquidazione diritti di rogito).
Per ultimo in ordine di citazione abbiamo lasciato il signor Massimo Giannantonio, che in riferimento a quanto
avevamo scritto in un nostro precedente
articolo: “ Ha un contratto a tempo
determinato “Intuitu” personae”, costa
alla comunità oltre 100 mila euro l’anno” e inoltre “ il dirigente si chiude in
un imbarazzante silenzio burocratico”
il signor Giannantonio tra l’atro in un
esposto all’ordine dei giornalisti riferisce testualmente: “tale informazione è
palesemente falsa!”. Dov’è il falso? Il
signor Giannantonio che per sintesi
giornalistica abbiamo scritto che “costa
alla comunità oltre 100mila euro l’anno”, mentre per ammissione del Giannantonio il costo è di € 76.631,56,
intanto dovrebbe sapere che l’ulteriore
retribuzione di risultato ottenuta nel
2012 porta la retribuzione lorda a €
79.049,61, ma per Giannantonio circa
2.500 euro sono bazzecole, allora il
vero non l’ha detto lui? Il signor Giannantonio ha o non ha un contratto a
tempo determinato che scade il 30 giugno prossimo? Sta in quel posto o no
per “intuitu personae”, ovvero come
incarico fiduciario da parte del sindaco
pagina 19
ff Terra, e non per titoli, ricordiamo
che i suoi predecessori sono stati Biolcati Rinaldi, Siragusa e Catozzi, tutti
come persone di fiducia del sindaco pro
tempore. Il ruolo poteva essere assunto
a pieno titolo e per esperienza, come
detto, dal dirigente Giannini, con un
notevole risparmio di risorse economiche. Così come quando ha dovuto cedere il ruolo di comandante pro tempore
della Polizia locale è stato spostato nell’VIII settore- staff e uffici del gabinetto del sindaco, con un ordine di servizio
e immediatamente dopo la morte del
sindaco D’Alessio è stato promosso
dirigente. Ritornando al costo per la
comunità, signor Giannantonio lei
costa oltre 108mila euro (vedi determina 2012) su base annua, considerando
un 37% di oneri riflessi, di cui il
23,80% per la Cassa pensione dipendenti Enti locali (CPDEL), nonostante
“questo momento di grave congiuntura
economica”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
La strada principale della frazione di Leognano era stata intitolata alla nostra città gemellata nel 2000
MONTORIO AL VOMANO CANCELLA APRILIA
Ora si chiamerà Francesco Sebastiani, ma i residenti protestano e chiedono aiuto agli abruzzesi apriliani
Lo strappo di Montorio avviene proprio quando al timone della città di Aprilia ci sono amministratori abruzzesi
di Riccardo Toffoli
e Gianfranco Compagno
Montorio al Vomano cancella
via Aprilia. Al suo posto il
Comune ha pensato al sindaco
del Comune e poi deputato,
Francesco Sebastiani. Un vero
e proprio atto che gli abitanti
non capiscono e una bella
gatta da pelare per il sindaco
f.f. Antonio Terra che in qualche maniera dovrà intervenire. Aprilia e Montorio al
Vomano della provincia di
Teramo sono gemellati dal
2000. Il gemellaggio è stato
ufficializzato sotto la giunta
Cosmi e sotto la spinta dell’associazione abruzzesi di
Aprilia fondata da Antonio
Cardone. Ed è un vero peccato che questo “attrito” si è
verificato proprio quando al
governo della città è andato
un sindaco che si è sempre
vantato della sua origine
abruzzese. Domenico D’Alessio è sempre stato vicino alla
sua terra d’origine e all’associazione locale e anche Antonio Terra fa lo stesso. Il
Comune di Montorio al
Vomano con un manifesto firmato dal sindaco Alessandro
Di Giambattista e dal presidente della commissione cultura Arturo Valleriani ha reso
noto alla città che in occasio- ricordo della storia scritta
ne del 25 aprile si sarebbero dalle tante famiglie del paese
intitolate due vie. Via Aprilia, emigrate in quella località, in
in omaggio appunto alla un passato recente. Un vinconostra città con cui si era lo di amicizia, vivo e presente,
gemellata nel 2000, è la via che è cresciuto nel tempo graprincipale della frazione di zie alle tante iniziative orgaLeognano. Dal
25 aprile di quest’anno,
via
Aprilia ha assunto il nome di via
Francesco Sebastiani in omaggio
allo storico sindaco e deputato
di Montorio. Poi
veniva intitolata
la piazza di Leognano a Gaspare
Mantini vicesindaco del Comune, scomparso
prematuramente.
I residenti, indignati,
hanno
scritto al sindaco
e sperano che gli
abruzzesi apriliani possano contribuire a questa
lotta. “E’ noto
2000 - Gemelleggio: Nori, Cosmi,
–scrivono- che la
Compagno e Cardone
via principale di
Leognano è stata
dedicata alla città di Aprilia, nizzate dalla locale Associain occasione del gemellaggio zione degli Abruzzesi, fondata
con tutta la cittadinanza, in dal caro Antonio Cardone.
25 Aprile 2013
la cerimonia
25 Aprile 2013
la cerimonia
Con questo spirito e nell’ambito delle sue prerogative, Le
chiediamo di voler soprasse-
dere al cambiamento della
denominazione della via principale di Leognano”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
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Un cartello senza timbro chiude il bagno della stazione ferroviaria, salvo per tre ore al giorno
APRILIA - IL BISOGNINO IN STAZIONE? SOLO DALLE 6 ALLE 9
Si, solo se riesci a capire chi ha la chiave. Si potrebbe ipotizzare il reato l’interruzione di pubblico servizio igienico?
di Riccardo Toffoli e Gianfranco Compagno
Per andare al bagno alla stazione di Aprilia i viaggiatori
devono recarsi dalle 6 alle 9 di mattina. Quindi se
vogliono prendere il treno alle 11 o nel pomeriggio, e
vogliono fare il bisognino, dovranno alzarsi presto,
andare in stazione e farlo dalle 6 alle 9. Sempre ovviamente se gli va bene. Perché capita, come è capitato
lunedì 22 aprile, che la porta del bagno non si apre neppure dalle 6 alle 9. Forse ci vorrà la parolina magica? Il
22 aprile ci chiamano i viaggiatori. Quelli che vanno il
pomeriggio a prendere il treno, ma che Trenitalia costringe a fare i loro bisogni dalle 6 alle 9. Ci dicono: “Noi
dobbiamo prendere il treno alle 15.07 ma siccome siamo
previdenti, vogliamo andare al bagno. Ci hanno fatto
svegliare presto e poi? Ecco la porta è chiusa”. Abbiamo
accertato personalmente che quella porta alle ore 8 era
chiusa. La fila e la lamentela si era fatta intensa. Ci
siamo rivolti alla biglietteria che ci dice di andare a parlare con la capostazione. La capostazione guarda l’orologio. E con una faccia per nulla stupita ci dice: “beh!
Sono le 9. E’ chiuso”. Ora capiamo perché i treni arrivano in ritardo, se anche l’orologio della capostazione segna l’ora errata. Quando l’abbiamo contattata e ci siamo qualificato con nome cognome,
non ha fatto altrettanto la capostazione.
Giustamente perché mentre noi facevano i servizi (quelli giornalistici, perché quelli igienicosanitari non si potevano fare!) era passata circa
un’ora a parlare con la gente e a fare foto davanti alla porta chiusa del bagno. Così è passata
un’ora, ovviamente tutta documentata. Alle 9 il
bagno era chiuso. E come dice il capotreno era
chiuso “regolarmente”. Alle 9 si chiudono le botteghe! Siamo in recessione economica, la gente
si suicida per il lavoro e le botteghe quindi chiudono prima. Lo invitiamo a dirci perché non era
aperto prima. Ci risponde: “non so nulla. E non
saprei dirle per quale motivo la donna delle pulizie non abbia aperto”. Ne prendiamo atto. Un
grande cartello davanti alla porta del bagno
riporta: “I viaggiatori possono usufruire del
bagno di stazione dalle ore 06.00 alle ore 09.00”.
Il cartello è una fotocopia. Neppure un timbro
delle Ferrovie dello Stato. Chi lo dice ai viaggiatori che questa è la volontà di Trenitalia? Dove
c’è scritto? Insomma in un autogrill i bagni ci
sono e vengono puliti. Anche in autogrill c’è un
via vai continuo di viaggiatori. I viaggiatori del
treno però, devono essere educati e come i cani,
devono fare pipì e popò solo in orari stabiliti
anche se il treno lo prendono il pomeriggio. Ma
qualche volta ci si dimentica, come capita ai
padroni dei cani.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
Incontro organizzato dall’Assinarch, sabato 4 maggio presso la Sala Manzù della biblioteca
“APRILIA – UNA POLITICA PER IL TERRITORIO”
I candidati a sindaco a confronto
di Veronica Alessandrini
L’urbanistica si è intrecciata
alla politica, nel dibattito
“Aprilia – Una politica per il
territorio”, organizzato dall’Assinarch (Associazione Ingegneri ed Architetti di Aprilia). L’evento, che ha avuto luogo sabato 4 maggio presso al Sala
Manzù della biblioteca Comunale, ha visto la partecipazione
di tutti i candidati a Sindaco
escluse Carmen Porcelli del
centrosinistra, assente per motivi familiari, e Sabrina Esposito
Montefusco della lista “Aprilia
in prima linea”. I candidati si
sono dunque ritrovati “faccia a
faccia” per la seconda volta in
una settimana, dopo la tavola
rotonda organizzata da Il Giornale del Lazio martedì 30 aprile. L’incontro è servito a focalizzare l’attenzione sulle idee
dei singoli aspiranti al ruolo di
Sindaco in materia di urbanistica e sviluppo del territorio. A
rappresentare l’Assinarch il
presidente Gianluca Brilli, il
vicepresidente
Michele
Magliocchetti e l’architetto Elisabetta Casoni. L’incontro si è
aperto con il saluto di Brilli e
ziato il dibattito vero e proprio,
moderato dalla giornalista Raffaella Patricelli. I temi toccati
sono stati molti, in primis il
Nuovo Piano Regolatore e lo
sviluppo dell’edilizia. “Secon-
Il presidente Gianluca Brilli, il vicepresidente
Michele Magliocchetti e l’architetto Elisabetta Casoni
l’intervento
di
Magliocchetti,
volto a riassumere
la situazione urbanistica di molte
zone di Aprilia,
evidenziando i progetti in fase di realizzazione, quelli
futuri e quelli che
non hanno mai
visto la luce.
Dopodiché è ini-
do me è necessario porre fine
allo sviluppo dell’edilizia- ha
affermato Vittorio SegantiniAprilia in questi anni ha avuto
uno sviluppo enorme, ma non è
cresciuta di pari passo nei servizi. C’è stato un impoverimento del centro a scapito della
prima periferia, bisogna riqualificare il centro storico”. A
seguire Nello Romualdi (centrodestra): “Bisogna salvaguardare la qualità della vita, sareb-
be meglio fornire prima un
piano dei servizi. Mi chiedo
che fine abbia fatto il Piano del
colore, perché non è mai diventato realtà”. Perentorio Fulvio
Farì (Lista Meddi): “Ciò che
avverrà sul territorio è aberrante, saremo ricoperti di cemento.
Ci ritroveremo davanti ad una
situazione che non sarà più
gestibile”. “Sono abbastanza
preoccupato: ad Aprilia le case
non si vendono ma si continua
a costruire- ha esclamato Francesco Locicero (Partito Sociale
Nazionale)- Ho il sospetto che
ci sia la possibilità di riciclaggio di denaro sporco. Sono contrario a qualsiasi variante:
vanno fatte prima le opere di
compensazione e poi il resto”.
Ultimo ad intervenire in merito
alla questione l’attuale sindaco
f.f. Antonio Terra: “C’è molto
astrattismo rispetto al problema
dell’urbanistica. Tutto quello
che è stato fatto è il risultato del
prg del ‘73. Riguardo alla questione, abbiamo messo insieme
degli strumenti che chi subentrerà in seguito dovrà solo
seguire. L’urbanistica di Aprilia
è stata decisa nel ‘73, noi stiamo solo governando la situazione nel miglior modo possibile”. Successivamente sono
stati affrontate tematiche
importanti come la riqualificazione delle borgate e l’abusivismo edilizio, le opere di compensazione promesse dai privati, l’edilizia residenziale pubblica collegata all’attuale situazione di crisi economica e la
carenza di servizi sul territorio.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Presentata sabato 20 aprile presso l’aula magna del Rosselli
LA LOTTA ALLA MALARIA (1900-1918), IN UN LIBRO DI GIORGIO CECI
Il grande contributo della Croce Rossa Italiana per sconfiggere la grave malattia che infestava l’agro Romano-Pontino.
di Veronica Alessandrini
Raccontare l’importante contributo dato dalla Croce Rossa
nella lotta contro la malaria in
Italia e, in particolare, nell’agro
Pontino e nell’agro Romano:
questo l’obbiettivo dell’interessante opera dell’apriliano Giorgio Ceci, intitolata per l’appunto
“Lotta senza quartiere- La C.R.I.
contro la malaria (1900-1918)”.
Nello scorso numero avevamo
incontrato l’autore per capire il
processo che ha portato alla realizzazione di questo libro che,
sabato 20 aprile è stato ufficialmente presentato al pubblico
presso l’aula magna dell’Istituto “Carlo e Nello Rosselli”.
All’evento hanno presenziato in
molti tra volontari ed autorità,
tra cui: il maggiore generale
Gabriele Lupini, il colonnello
Michele Gallo, la sorella Carmen Mauceri, il presidente provinciale CRI di Salerno Renato
del Mastro, il monsignor
Gabriele Comani, l’avvocato
Gerardo di Ruocco. Erano
ovviamente presenti i membri
della sezione CRI di Aprilia, con
il presidente Gianfranco Aghilon che ha dato il via alla presentazione assieme alla volontaria Anna Maria Iodice. L’evento è iniziato con un momento di
silenzio solenne accompagnato
dalle note dell’Inno d’Italia e
dell’Inno della Croce Rossa
Italiana. Poi è stata tracciata
una breve biografia dell’autore
Giorgio Ceci: volontario CRI
presso la sezione di Aprilia dal
1992, ovvero dalla data della sua
fondazione, all’interno dell’organizzazione ha ricoperto numerosissimi incarichi, tra cui l’attuale di vicedelegato nazionale
per la Storia di Croce Rossa. A
lui va il merito, tra le altre cose,
di aver scovato tra i vari documenti storici conservati presso
l’archivio centrale della CRI in
via Ravazzini (Roma) la prima
traduzione italiana dell’opera
anno in cui tra i due è iniziato un
intenso rapporto di collaborazione finalizzato a dare risonanza
alla storia della CRI, tanto che
Vanni ha affermato: “La storia di
Giorgio Ceci come storico CRI
corrisponde con la nostra amicizia”. Quindi è subentrato l’autore, che ha riassunto il contenuto
del suo libro, ricco di foto storiche e dati molto precisi frutto di
una ricerca minuziosa. La “que-
ad abbinare alle stazioni anche
delle “stanze di soccorso”, strutture che potevano ospitare massimo due malati per volta e per
un tempo molto limitato, ma la
situazione appare sempre molto
grave. Allora le “alte sfere” chiedono l’intervento della Croce
Rossa. Dopo una serie di problemi dovuti allo statuto dell’organizzazione, che prevedeva che la
CRI intervenisse solo in tempi di
1906 anche all’agro Pontino. In
agro Romano vengono istituite
le seguenti stazioni sanitarie:
Prima Porta, S. Maria di Galeria, Testa di Lepre, Ardea,
Carano (poi Castella), Saline
di Ostia, Torre Nuova e un
punto d’appoggio presso la Stazione Termini. In agro Pontino
invece vengono istituite tre stazioni presso Foro Appio, Mesa e
La Botte. Il contributo della CRI
è stato decisivo ed organizzato
talmente bene, che nessuno dei
volontari contrasse mai la malaria. La presentazione dell’opera
di Ceci si è conclusa con una
panoramica sulla malaria realiz-
Giorgio Ceci e il prof.Paolo Vanni
“Un Souvenir de Solferino” di
Jean Henri Dunant, fondatore
della Croce Rossa. È stata poi la
volta dell’intervento del primo
relatore Paolo Vanni, Delegato
nazionale per la Storia di Croce
Rossa e professore ordinario di
Chimica medica dell’Università
di Firenze, che ha ripercorso
attraverso numerose foto l’amicizia che lo lega a Ceci dal 2004,
stione” della malaria nell’agro
Romano (e poi Pontino) inizia a
diventare molto evidente intorno
al 1873, quando i politici si
accorgono della gravità della
situazione. Così vengono create
dapprima 5 stazioni sanitarie
(che poi diverranno 19 ed infine
18) dislocate sul territorio e
gestite da medici comunali, ma
ciò non sembra bastare. Si prova
guerra, essa finalmente entra in
campo perché l’attività antimalarica poteva essere considerata
un valido addestramento per il
personale di direzione e assistenza. La lotta della CRI alla
malaria inizia nel 1900 (complice anche un sostanzioso contributo di 17mila lire da parte di re
Umberto I) dapprima in agro
Romano, per poi allargarsi nel
zata dell’ematologa dell’ospedale Careggi di Firenze dottoressa
Raimonda Ottaviani e alcune
nozioni biografiche su Paolo
Postempski, Ispettore Principale del Corpo Militare della
Croce Rossa Italiana nonché
organizzatore delle campagne
antimalariche della CRI, illustrate dal prof. Ettore Calzolari.
foto di Gianfranco Compagno
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pagina 24
IL GIORNALE DEL LAZIO
Rassegna di musica sacra
per far conoscere
i nuovi compositori
Il Giornale del Lazio promuove
una rassegna di musica sacra,
ideata dalla associazione culturale “Mondo Musica”, per avvicinare è far conoscere i nuovi compositori ed esecutori di questo
genere musicale.
cale tra i giovani, in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. Vuole infine fornire
un’opportunità di lancio professionale e di lavoro ai giovani
musicisti. I concerti si svolgeranno nelle chiese e centri aperti al
L’intendo è quello di diffondere
e rilanciare i valori artistici e culturali di cui è naturale portatrice
la musica classica: armonia,
rigore, bellezza, con il potere di
aiutare ad educare ed elevare l’anima umana ad ideali di spiritualità, pace, sensibilità, , solidarietà.
Vuole quindi porsi come polo
culturale, accessibile, che rilanci
la grande musica presso il pubblico, attraendo anche chi non ha
mai frequentato finora sale da
concerto.
Vuole diffondere la cultura musi-
culto, con la partecipazione di
gruppi cori e musicisti provenienti dai vari conservatori musicali in particolare del Lazio.
L’organizzazione operativa è
sostenuta
dall’associazione
A.V.S.A.S, costituita nel 1974 ed
iscritta al Registro regionale n.
D 5722 -27/12/2004
I compositori ed esecutori che
desiderano partecipare: Cantanti,
Gruppi, Musicisti solisti possono
inviare il loro curriculum inviando una e-mail a [email protected]
9 - 23 Maggio 2013
PROMUOVONO
9 - 23 Maggio 2013
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 25
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
Quest’anno primo comprensivo apriliano, avrà anche delle classi di media
L’ARTURO TOSCANINI SARÀ UNA SCUOLA COLORATA
A colloquio con il preside Enrico Raponi che ci mostra come sarà strutturata
Una scuola “colorata”. Questa
la volontà del presidente della
scuola Toscanini Enrico Raponi che segue da vicino le fasi
del cantiere del nuovo edificio.
Quello che ospiterà le classi
dell’istituto
comprensivo.
Raponi ci ha contattato per
precisare che nella struttura di
via Amburgo oltre all’infanzia
(9 sezioni) e primaria (ex elementare 15 classi) ci saranno
anche 6 classi della scuola
secondaria di primo grado
comunale c’è. Comunque,
anche nelle prime festività, si
potrebbero effettuare i traslochi di rito. In ogni caso gran
parte del prossimo anno, si
passerà nella nuova struttura”.
Quando il quartiere Toscanini
ha iniziato ad ingrandirsi, nessuno ha pensato alla scuola. O
meglio, non è stato il primo
pensiero. Così nel 1994 la
scuola elementare, ora primo
istituto comprensivo di Aprilia, venne “provvisoriamente”
parcheggiata nei locali di via
Inghilterra, attrezzando alcuni
tatrice a seguito di “grave violazione del rapporto fiduciario,
condotta penalmente rilevante
per false emissioni di Sal con
firma apocrifa del direttore dei
lavori al fine di ottenere dal
Monte dei Paschi di Siena il
pagamento anticipato di crediti verso il Comune per lavori
non ancora eseguiti”. Sull’atto
di citazione si è riportato il
sunto, avviato sotto la giunta
Verzili, tra l’altro, si legge:
“l’impresa si è resa gravemente inadempiente alle obbligazioni assunte”. Nell’atto di
solo il Sal 4 è pari a circa
309 mila euro. Nell’atto di
citazione
si
leggono
“frode” e la “truffa in pubblica fornitura” tali da far
chiedere al Comune la restituzione del cantiere e delle opere
e il risarcimento danni subito.
Il contratto con la ditta veniva,
quindi, rescisso nel 2004 e
quello per sbloccare il cantiere
si è arenato nelle aule della
giustizia. Dopo alcuni anni è
nato un movimento di protesta.
Famiglie e genitori della scuola hanno fondato un comitato
(medie). Ha voluto, quindi,
precisare alle dichiarazioni
rilasciateci dall’assessore ai
lavori pubblici Fioratti Spallacci che non aveva considerato nel corso di studi, anche la
scuola media. Con il preside
siamo andati sul cantiere di via
Amburgo dove i lavori procedono con celerità e dove probabilmente si consegnerà tutto
a luglio. “Non è ancora chiaro
–ci dice il preside Raponi- se si
farà in tempo per l’inizio del
nuovo anno scolastico. L’impegno dell’amministrazione
appartamenti destinati ad edilizia popolare. La soluzione
doveva essere “provvisoria”,
in attesa della costruzione
della nuova scuola. I lavori iniziarono a rilento. Dal 1994, il
provvisorio è diventato stabile.
Negli appartamenti di via
Inghilterra ci sono passati
quattro cicli. Cioè quattro
generazioni. Ben 20 anni. Nei
primi anni 2000 sembrava che
ormai fosse questione di mesi.
Ma nel 2004 un nuovo stop.
Inizia la vicenda giudiziaria tra
Comune e la prima ditta appal-
citazione si parla anche di
“opere difformi” nelle strutture
portanti dei pilastri. Inoltre si
parla della “falsificazione della
documentazione necessaria
per la liquidazione degli stati
di avanzamento periodici. In
concreto si è accertato che la
firma apposta in calce ai certificati di pagamento relativi ai
Sal 4 - 5 - 6 recavano la sottoscrizione apocrifa del direttore
dei lavori (i Sal 5 e 6 non trovavano riscontro nella contabilità ferma al Sal 4)”. Si tratta di
cifre considerevoli dato che
per far partire i lavori della
scuola. La scuola venne battezzata “scuola fantasma”. Un
grande impulso fu dato dalla
giunta Santangelo. Con l’assessore Forcina si iniziò l’iter
per far riprendere i lavori.
Quindi le carte furono portate
avanti dalla giunta D’Alessio,
e portate a termine ora con
Mauro Spallacci assessore ai
lavori pubblici. Allo sblocco
dei lavori, ha contribuito anche
il preside dell’istituto Enrico
Raponi che ora vuole una
scuola per i bambini e a misu-
di Riccardo Toffoli
ra dei bambini. E’ lui che ci
spiega come sarà attrezzata.
“A parte le classi –ci spieganella parte bassa dell’edificio
ci sarà un atrio quadrato dove
andranno a confluire i bambini. Il grande spazio dedicato
alla sala mensa è stato tagliato
in due per permettere di
costruire l’aula magna. Un
grande rettangolo è dato dalla
palestra che è di 560 metri e
servirà all’infanzia, alla primaria e alla scuola secondaria di
primo grado. Una sola palestra
comune, abbiamo fatto i calcoli, è sufficiente a coprire tutte
le attività sportive. Inoltre la
palestra servirà alle associazioni che ne faranno richiesta il
pomeriggio”. Ogni classe delle
primarie si affaccerà al giardino e ogni sezione sarà colorata
differentemente. “Ho detto che
non ci dovrà essere il solito
grigio scuro –continua Raponi- Noi vogliamo una scuola
colorata, una scuola vissuta e
gioiosa”. Due scalinate con
ingressi diversi a seconda della
scuola frequentata, accedono
al piano superiore dove c’è un
lunghissimo e grandissimo
balcone che potrà essere sfruttato per attività didattiche. “La
scuola Toscanini sarà l’esempio di un comprensivo –continua Raponi- i bambini inizieranno qui il loro percorso scolastico con l’infanzia e lo termineranno con l’ultima sezione delle medie, avendo così la
garanzia della formazione
didattica per oltre 10 anni di
studio”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
Parere contrario dell’assessore Fioratti Spallacci, che la vedrebbe bene sulla nuova scuola Toscanini
UN’OPERA D’ARTE MODERNA SULLA
PARETE DELLA SCUOLA MARCONI?
Raggiunto un compromesso, dovrebbe essere installata per un anno
L’intervento di Edoardo Baldo di Aprilia Giovani. L’ultima parola alla Soprintendenza
di Nicola Gilardi
L’arte spesso fa discutere. Stavolta, però, a far storcere il naso
non è l’opera d’arte in sé, ma la
sua collocazione. Si tratta della
realizzazione “Nella notte buia
danzano” che dovrebbe essere
collocata presso la scuola Marconi di Aprilia. Il problema è
che vorrebbero collocarla su una
parete di un edificio di fonda-
zione, uno dei pochi sopravvissuti alla Seconda Guerra Mondiale e che è giunto ai giorni
nostri.
La decisione sulla collocazione
dell’opera, su richiesta del’associazione “Datti Spazio” era già
stata presa dal Consiglio di Circolo della scuola Marconi in
data 25 giugno 2012, come
risulta evidente dalla documentazione firmata dall’ex dirigente scolastico Giovanni Tasciotti.
Ma il caso è stato portato all’attenzione pubblica soltanto dopo
9 mesi e a decisione già presa.
Grazie alla nostra inchiesta giornalistica. Soltanto il 25 marzo
del 2013, infatti, si riunirono in
assemblea congiunta le commissioni Urbanistica, Pubblica
Istruzione e Lavori Pubblici
per approvare la proposta di
collocazione dell’opera, che
è stata realizzata dall’associazione “Datti Spazio.
Azioni per un museo collettivo”. In quell’occasione
l’assessore ai Lavori Pubblici, Mauro Fioratti Spallacci,
si dichiarò abbastanza perplesso sul posizionamento in
quel sito, ma il carattere itine-
rante della stessa, ha permesso
che la richiesta venisse accolta
dalle commissioni. «Tutto viene
fatto sottotono, come il caso del
mercato coperto, ci siamo trovati gli operai li che già stavano
lavorando – dichiara Edoardo
Baldo, membro di Aprilia Giovani -. Oggi sta succedendo con
i marciapiedi di Via Carroceto,
dove la gente è un po’arrabbiata. Di questi atti è possibile
venirne a conoscenza solo a
cose fatte e solo se si vanno a
leggere le carte. Questo comportamento dell’amministrazione non è corretto». A destare
preoccupazioni è anche la collocazione sul sito storico: «Al di
la che l’opera sia fissa o removibile, sono contrario ad applicare
qualcosa su un muro così importante dal punto di vista storico.
Può essere messa in qualsiasi
altro luogo». Il rischi paventato
da Baldo è
quello
di
«creare un precedente». «Sappiamo che starà li per un anno,
ma può essere messa altrove.
C’è il rischio che poi rimanga li
per sempre. Dopo che abbiamo
già perso molti dei resti archeologici della fondazione, occupare quel poco che è rimasto in
questo modo è sbagliato». Un
atteggiamento che si somma
anche a quello che ha interessato gli alberi: «Non solo gli alberi vengono abbattuti con troppa
facilità, ma si fa la capitozzatura, che è una cattiva manutenzione. Andare a toccare quel
verde storico significa togliere
ulteriore spazio ai cittadini. A
Roma è stato dimostrato che con
degli interventi particolari questo tipo di piante si possono
mantenere». Baldo, infine, cita
una legge proprio sugli alberi:
«C’è una legge non molto conosciuta, molto antica, un regio
decreto, che impone la piantumazione di un albero per ogni
nascita. È un progetto che
abbiamo portato avanti con l’associazione Italia Nostra: One
three for child. Sono pochi i
comuni che la rispettano. Ad
Aprilia sembra che avvenga il
contrario, per ogni bambino che
nasce viene tagliato un albero».
pagina 27
Dal 2009 riposa nel cimitero di Aprilia
UNA CROCE PER MONSIGNOR
ANTONIO DE ROSSO
La comunità ortodossa rende omaggio al fondatore
della Chiesa Ortodossa Italiana
di Nicola Gilardi
La chiesa ortodossa di via del
Genio Civile rende omaggio a
Monsignor Antonio De Rosso,
fondatore della Chiesa Ortodossa
Italiana nel 1991, morto il 20 febbraio 2009. La comunità della
chiesa di Campo di Carne ha celebrato questa figura con una cerimonia presso il cimitero di Aprilia
il giorno 28 aprile, data nella quale
si è festeggiata la domenica delle
Palme ortodossa. La Pasqua, inve-
ce, è il 5 maggio. La celebrazione, molto intima, è stata curata
da Monsignor arciprete mitrato
Daniel Manea, decano del Lazio
, che ha dichiarato la sua grande
soddisfazione per aver dato una
sepoltura significativa al fondatore della chiesa ortodossa italiana. Durante l’omelia Monsignor Daniel ha detto: «Sono
contento che dopo 4 anni siamo
riusciti ad alzare questa croce,
per un vero capo della Chiesa,
che ha scritto una bella pagina
nella storia della repubblica italiana, fondando la Chiesa Ortodossa Italiana, ripristinandola dopo
500 anni. Ha dato tutto il suo sangue per la fede, per Cristo e per
Dio». Presenti molti fedeli della
comunità, fra i quali anche la
cognata di Monsignor De Rosso,
Mirella che vive in Val d’Aosta,
ma è venuta molte volte ad Aprilia:
«Continuo a seguire le vicende
della chiesa di Campo di Carne,
ero molto legata monsignor Antonio». La signora Mirella, moglie di
Luigi, fratello di monsignor De
Rosso, ha voluto affrontare il viaggio per rappresentare la famiglia e
per vivere insieme ai fedeli questo
momento. Dopo le celebrazione si
è tenuto il ricordo dei defunti.
«Abbiamo benedetto questa croce
– ha detto monsignor Daniel -,
l’abbiamo santificata con l’acqua
santa e abbiamo offerto un dolce di
grano. Poi abbiamo versato del
vino che simboleggia il sangue di
Cristo».
Palpabile la soddisfazione per questo evento. I lavori di miglioramento della tomba sono stati effettuati completamente dai fedeli per
rendere omaggio ad una figura
importante per la cristianità ortodossa.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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9 - 23 Maggio 2013
L’intervento che è costato ai cittadini 38 mila euro non ha funzionato
APRILIA - DI NUOVO ALLAGATE LE ABITAZIONI DI VIA EMILIA
Nella nottata di lunedì 6 maggio, intorno alle tre la zona è stata sommersa d’acqua.
Nelle abitazioni l’acqua è salita dal water.
di Riccardo Toffoli
e Gianfranco Compagno
Niente. C’è però, chi ci sperava. Alla
prima pioggia fitta, le fogne hanno
fatto il quarantotto. Come sempre.
Via Emilia nella notte tra domenica 5
maggio e lunedì 6 maggio, si è allagata nuovamente. Ad una signora è
andata malissimo. La pressione dell’acqua delle fogne è stata talmente
forte che l’acqua non solo è uscita dal
water, ma la violenza gliel’ha sollevato dal pavimento. “Mi sono allagata dal bagno –ci dice la signora- poi
l’acqua è iniziata a penetrare dalle
scale. Dalle 4 alle 6 ho tamponato
acqua”. E’ una vergogna che nel
2013, in una città di 70 mila abitanti,
la quinta città del Lazio, a due passi
da Roma succedano ancora queste
cose. E’ vero il sindaco f.f. Antonio
Terra dice che non ha ricevuto il premio groviera per le strade. E va bene,
materialmente lo ha ricevuto Calogero Santangelo. Dopo la pioggia vedere la strada che porta alla caserma dei
Carabinieri diventare una ragnatela,
dopo che qualche anno fa è stata
rifatta ex novo per l’elevazione della
compagnia dei Carabinieri a Reparto
Territoriale meriterebbe il premio
ragnatela dell’anno. L’intervento
sulle fogne che è costato alle casse
comunali circa 38 mila euro, meriterebbe il premio “fogna d’oro”. Proprio per gli allagamenti che sono successi quest’autunno, il Comune dopo
tante lamentele dei cittadini, ha pensato di intervenire. E così ha stanziato 37 mila 880 euro per: “la messa in
sicurezza mediante la realizzazione
di due griglie stradali per la raccolta
delle acque piovane e il relativo convogliamento in fognatura, nonché la
realizzazione di una vasca di fitoevapotraspirazione
che
raccoglie,
mediante tubazioni drenanti, le acque
provenienti da tutta la superficie e da
via Fermi. L’efficacia di questi lavori
verrà monitorata nei giorni a venire
dai tecnici Comunali”. Poi da
quel giorno le strade non si
sono più allagate. Il Comune
ha pensato che fosse merito
del suo intervento, altri maliziosamente hanno pensato che
non fosse piovuto così intensamente come le altre volte.
Fatto sta che il temporale della
notte del 5 e 6 maggio c’è stato
ed è stato intenso. E gli allagamenti purtroppo ci sono stati e
anche questi intensi. La cosa
peggiore non è tanto l’acqua piovana
che entra in casa, ma lo scarico delle
fogne che esce dal water. Ricordiamo
le immagini del sindaco di Roma
Alemanno intento a spalare la neve
quando la Capitale fu sommersa,
chissà se i politici apriliani si presteranno a dare lo stesso esempio?
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
pagina 29
Un’iniziativa del professor Marco Sacchi. È intervenuto il vescovo di Latina mons. Giuseppe Petrocchi
CHIRURGHI OSPEDALIERI DEL LAZIO RIUNITI IN CONVEGNO A LATINA
Forte presenza di medici e nuove linee guida sulle tecniche di intervento
di Nicola Gilardi
Si è tenuto a Latina, Venerdì 19 aprile, presso il Palazzo
della Curia Vescovile – piazza Paolo VI, il Congresso
regionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri, intitolato: “Addome acuto emorragico e emorragie intra e post
operatorie”. Nel corso delle diverse sessioni di lavoro
delle sessioni dell’Acoi e dell’Ipasvi sono state illustrate
le ultime tecniche di intervento riguardanti le emorragie
postraumatiche addominali, il percorso del paziente emorragico con la presa in carico. L’obiettivo è stato quello di
mettere a sistema tutte le possibilità di intervento per i casi
di peritonite e occlusione intestinale, che attualmente non
dispongono di linee guida a livello internazionale, contrariamente a quanto accade invece per i traumi.
Molte le personalità che hanno partecipato: il Vescovo di
Latina, monsignor Giuseppe Petrocchi; l’assessore alle
Attività Produttive Marco Picca; il presidente della Commissione regionale sanità Rodolfo Lena; il presidente
dell’Ordine dei Medici di Latina Giovanni Righetti, il
presidente nazionale Acoi Luigi Presenti e il direttore
Il prof. Marco Sacchi
Rodolfo Lena presidente della Commissione regione
Lazio per “Politiche sociali e salute”
Renato Sponzilli dir. Generale Asl Latina
generale della Asl Renato Sponzilli. «Il numero dei partecipanti a questo incontro – sottolinea il professor Marco
Sacchi, primario della Divisione di chirurgia generale dell’ospedale Santa Maria Goretti e promotore del convegno
– testimonia il successo dell’iniziativa e l’interesse che le
materie scelte hanno per chi si occupa di chirurgia all’interno delle strutture ospedaliere». Il professor Sacchi ha
poi dichiarato la sua soddisfazione sul fatto che un evento
di tale portata sia stato ospitato proprio nel capoluogo
della provincia di Latina: «Per la prima il Consiglio Direttivo Acoi ha scelto il capoluogo pontino come sede del
Congresso, riconoscendo il valore della classe chirurgica
che opera su questo territorio e che è ampiamente presente sia nel Comitato promotore locale che tra i relatori della
giornata di studio».
La giornata è stata inoltre l’occasione per presentare l’istituzione del premio Iasgo, riconoscimento destinato ai
giovani chirurghi volontari, specializzandi o assunti a
tempo determinato presso gli ospedali del Lazio, premio
che verrà assegnato ad
un elaborato che sarà
pubblicato sulla rivista internazionale di
settore “Hepatogastroenterology”.
«Quest’ultima iniziativa – conclude il professor Sacchi – vuole
essere un incoraggiamento a coltivare la
vocazione chirurgica
che da qualche anno
sta attraversando una
fase di crisi sia per
l’eccessivo incremento del contenzioso
medico-legale che a
causa dei tagli alla
sanità con conseguente blocco delle assunzioni nelle strutture
pubbliche».
foto G. Compagno
Il Vescovo di Latina, monsignor Giuseppe Petrocchi
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 30
9 - 23 Maggio 2013
I giornalisti pontini manifestarono giovedì1 luglio 2010 contro il DDL Alfano
NO AL BAVAGLIO ALLA STAMPA!
Giovedì 3 maggio celebrata la XX giornata mondiale per la libertà di stampa
“Se limitano la libertà di stampa, limitano anche la nostra conoscenza”
di Noemi Reali
e Gianfranco Compagno
Nel dicembre del 1993 l’Assemblea
generale delle Nazioni Unite sanciva la
Giornata mondiale della libertà di stampa. La giornata viene celebrata ogni anno
il 3 maggio e rappresenta, non solo,
un’occasione per promuovere azioni concrete e iniziative finalizzate a difendere la
libertà della stampa, ma è anche un’opportunità per valutare la situazione di tale
libertà nel mondo. Il 3 maggio deve
essere una giornata destinata a richiamare
l’attenzione, ad allertare e sensibilizzare
il pubblico, a stimolare dibattiti tra i professionisti dei media. Ma in particolar
modo deve essere una giornata commemorativa per ricordare i giornalisti che
hanno perso la vita nell’esercizio della
professione. I dati parlano chiaro; solo nel
corso del 2011 sono stati 106 i giornalisti
uccisi per aver semplicemente portato a
termine il loro lavoro e realizzato ciò che
più di tutto avevano a cuore: divulgare le
informazioni tra i cittadini. L’articolo 19
della Dichiarazione Universale dei
Diritti dell’uomo sancisce che “Ogni
individuo ha il diritto alla libertà di
opinione e di espressione, incluso il
diritto di non essere molestato per la
propria opinione e quello di cercare,
ricevere e diffondere informazioni e
idee attraverso ogni mezzo e senza
riguardo a frontiere”. Un diritto, questo,
che non viene rispettato pienamente: i
primi mesi del 2012, ad esempio, vengono ricordati come “cifra record dei
giornalisti uccisi” in quanto se ne contavano già cinquantacinque. Il motivo principale dell’aumentare di questi numeri va
ricercato in Siria, considerato da diversi
reporter il Paese più pericoloso al mondo.
Uno degli ultimi giornalisti italiani inviati
in Siria è Domenico Quirico, reporter
per La Stampa, di cui non si hanno più
notizie da oltre 20 giorni. Quirico si trova
in Siria per raccontare dal di dentro una
guerra sporca e atroce. Il giornalista attraverso il suo lavoro permette a tutti noi di
arrivare a concepire la vera mostruosità
della guerra. Quirico e tutti i reporter in
generale devono essere liberi per permettere di giungere alla verità da parte di chi
legge. Nel momento in cui si cerca di
annullare la libertà di stampa, si cerca
anche di annientare la possibilità dei cittadini di venire a conoscenza dei fatti che
avvengono. I cittadini italiani dovrebbero
saperlo molto bene in quanto la Freedom
House, organizzazione con lo scopo di
misurare il livello di libertà di stampa
ed indipendenza editoriale raggiunto in
ogni nazione,nel 2009 sancì che l’Italia
si trovava alla 73sima posizione come
“semilibera”, venendo dopo Israele. L’I-
quelli a conoscenza dell’indagato fino al
rinvio a giudizio. Davanti una legge del
genere anche i giornalisti pontini, per la
prima volta, hanno deciso di scendere
in campo per farsi sentire, più precisamente in piazza Buozzi, davanti al Tribunale visto come luogo simbolo di una
legge che danneggia la libera informazione. Giovedì primo luglio 2010 hanno
preso parte all’evento circa un centinaio
talia è retrocessa nella categoria dei Paesi
parzialmente liberi dal momento che la
libertà di parola è stata limitata dalle
intimidazioni subite dai giornalisti da
parte della criminalità organizzata come
mafia, dai tribunali e da nuove leggi. Si
ricorda la legge Bavaglio Alfano del
2010 che voleva impedire ai giornalisti
di dare notizie di cronaca giudiziaria
perché ne vietava la pubblicazione fino
alla conclusione delle indagini preliminari. Il ddl Alfano prevedeva l’impossibilità di pubblicare, tranne per riassunto,
anche atti non coperti più dal segreto
istruttorio fino al termine delle indagini
preliminari, quindi alle soglie dell’eventuale processo. Assoluto divieto per i testi
delle intercettazioni, non pubblicabili
neanche per riassunto. Nella prima versione veniva addirittura impedita qualsiasi informazione - anche per riassunto su tutti gli atti dell’inchiesta, compresi
di giornalisti di tutta la provincia di Latina. I reporter presenti indossavano una
maglietta con lo slogan “Nessun bavaglio, informazione libera”. Durante l’iniziativa sono stati distribuiti ai cittadini dei
volantini in cui sono stati indicati quali
fatti avvenuti a Latina non sarebbero mai
stati scritti se fosse stata in vigore la
legge: nessuna delle notizie riguardanti la
guerra criminale in atto nel capoluogo,
che ha portato a gennaio a due omicidi e
un tentato omicidio; l’inchiesta per truffa,
corruzione e falso che aveva coinvolto
l’ex vicesindaco di Latina sarebbe stata
riportata nera su bianco. “Siamo in piazza – aveva dichiarato quel giorno il
segretario dell’associazione Stampa
Romana, Paolo Butturini – per dire che
il ddl Alfano non vieta solo la pubblicazione delle intercettazioni , ma vieta il
diritto di fare cronaca. Non si tratta
però di un problema solo di una cate-
goria professionale, cioè quella dei
giornalisti, ma investe tutti i cittadini e
il loro diritto ad essere informati”. Per
il presidente dell’Unione cronisti italiani, Guido Columba, “quella a cui siamo
chiamati è una battaglia di tutti, non
solo della categoria dei giornalisti. La
significativa risposta della realtà pontina ci fa pensare che il messaggio sia
effettivamente passato”. All’iniziativa
presero parte il presidente nazionale
dell’Unione cronisti, Guido Columba, e
il segretario di Stampa Romana, Paolo
Butturini. Oltre agli avvocati di “Legal
Aid” che sin dal primo momento hanno
aderito alla manifestazione è giunta
l’adesione del centro studi “Angelo
Tomassini”, di “Bassiano cittadella del
diritto”, solo alcuni esponenti politici e
sindacali della provincia di Latina. Ma
le querele e gli inconvenienti che incontrano i giornalisti nel compiere il loro
lavoro al meglio non finiscono mai; più
recente è la querela del Sindaco di
Roma, Gianni Alemanno, contro Milena Gabanelli di Report per l’inchiesta
sulla mala Roma del 14 aprile di quest’anno. Romano Bartoloni, Presidente
del Sindacato Cronisti Romani, è convinto che da sempre è nel DNA dei potenti la voglia di porre freni e controlli al
libero gioco dell’informazione e della critica. Ne sono la prova gli ultimi venti anni
; qualsiasi tentativo di riforma delle
norme sulla diffamazione è finito bruciato sull’altare della discordia parlamentare. Ma Bartoloni è ottimista crede nelle
organizzazioni dei giornalisti che hanno
idee, risorse ed energie per maturare una
proposta da offrire al nuovo Parlamento
allo scopo di promuovere un articolato
disegno di legge sulla diffamazione. Un
pluriennale dibattito tra i cronisti ha fornito nel tempo tre indicazioni di base: la
rettifica commentata per scongiurare le
bugie grossolane; il risarcimento ai giornalisti per le querele temerarie (prendendo spunto dalla lite temeraria già prevista
dai codici);privacy quasi zero per amministratori pubblici di ogni livello per
ragioni politiche, sociali ed etiche. Speriamo sia così in quanto la libera informazione è la più pura espressione della
democrazia, nessuno ha il diritto di bloccarla con una legge che impone il silenzio
dello Stato.
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CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE DI APRILIA 26 -27 MAGGIO 2013
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
NELLO ROMUALDI
BENCIVENNI Ilaria
BOI Roberto
TERZO Carmelo Antonio
BATTISTI Alessandra
CASO Iole
CAPUTO Valeria
CORRENTE Marco
DE LUCA Bruno
GALANTI Albina
GINOBBI Mara
GORE Alma
LAX Salvatore Gabriele
LAORENTE Franco
MAIDA Francesca
MARGARI Cristian
NICOLÒ Pio
PECIARCA Mario
PETRUCCI Michael
POLITI Ornella
SAVINI Palmarino detto Rino
SIVIERO Mauro
VATTONE Amore Giuseppe
PIPPONZI Marina
MAHMOUD Amir
BRILLI Maurizio
ABBATE Silvio
AMENTA Mario
ARBAU Alberto
BERNARDINI Vincenzo
BIAGIOTTI Federica
CHECCONI Cinzia
CORSO Patrizia
CRAMEROTTI Raffaella
D'ANNIBALE Antonella
DI NARDO Giuseppe
FANCELLO Antonella
LUCHERINI Giuliana
MANGIAPELO Manuela
MOSCHETTI Paolo
NOCELLA Irene
OCCHIALI Alessandro
PAVIA Giuseppe
PAVIA Rossella detta Rosi
PEROTTO Fabio
QUATTROCCHI Cristina
SILVI Luigino
TOMEI Patrizio
TOMEI Giuliana detta Giuli
NICOTRA Pierpaolo
GAZZI Gabriele
BIANCONE Marzia
BROZZI Sabina
CIABOCHI Germana
CAMPOLI Domenico
EGERTON Rossana
GIANNELLI Giovanni
GRASSO Nicola
MANTESE Monica
MARCUCCI Valerio
MORINELLI Ferdinando
MORTINI Daniela
ROCCA Antimo
RONCHETTI Gabriele
RUZZA Valdimiro
SILIBERTI Sara
SOCCORSI Massimo
SIMMINGER Raymond
PROVVISIONATO Francesco
NECULINA Danaila
ALI MOHAMED Amira
ARGONDIZZO Domenico
BAFUNDI Giovanni Antonio
BRIGNONE Simona
CAROCCIA LIVIO
COPPARONI Francesca
DE PAULIS Jessica
DE SIMONE Giuseppina
DI GIULIO Marianna
DI PIETRA Marco
GABANELLA Giuseppe
LEPORE Leo Osvaldo
MARCHESE Antonino detto
TONINO
MAURO DAVIDE
MELAI Giovanni
MIGNANI Riccardo
MIGNUCCI Alessandro
MIREA FLORI Traiana
SOLITANO Valentina
TORCOLACCI Simone
TRANI Emanuele
ANTONACCI Luigi
SAVOCA Maria Catena
COLOGNESI Mauro
COCILOVA Arnaldo
SAURINI Massimo
CASSINI Valeria
MARRAPODI Maria Serenella
ANDREOZZI Mariantonietta
BERTINO Francesco
LISSANDRIN Claudio
MAROTTA Susanna
MAY Khaoula
MELCHIORRI Franco
REALE PIETRO
PETROZZELLI Sergio
TOMASULO Attilio
ZECCHIN Lorenzo
SALVATI Walter
CELATA Fabio
PALOMBI Giudo
PETRICCA Michela
SANTANGELO Maria
VOLO Liborio
MASSEI Chiara Mariantonietta
NANNI Antonella
STEFANO Donninelli
BALDO Edoardo detto Balbo o Eddy
LATINI Carola
CICINELLI Massimo detto CECIO
GIORGI Pietro detto Pierino
PROTETTORE Angela
SCALIA Cristian
PINNA Lorenzo
LODI Emiliano
DEL MONTE Francesca
SPINA Cinzia
PERRI Alfonso
MARZULLO Alessandro
MONTESI Maurice
POLIDORI Alessia
ALDRIGHETTI Masimiliano
TOMASSONI Roberta
CIERVO Rosa
MAGNO Benedetta
AGHILONE Graziella detta Angela
COSENTINO Vincenzina
ALUNNI Tiziana
CHIARIELLO Anna
MELZI Andrea
GRAMMATICO Matteo
LA PEGNA Vincenzo
CHIOCCA Vincenzo
NAPOLITANO Veronica
IACOVINO Mario
TRAMA Massimiliano
PARATORE Adriana
BELVISI Maria Antonietta
RAMPELLO Leonardo
CAPUTO Angela
LA PEGNA Pietro (detto PAOLO)
ABBINANTE Anna
COLANGIONE Generoso
CERZA Roberta
SALFI Pietro
MARINANGELI Stefania
MODUGNO Giacoma (detta Mina)
SARAGONI Manuel
POCCIA Luigi
PAZIENTI Aurelio
PROCOPIO Vincenzo
RIMI Maria Rosaria
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
ANTONIO TERRA
MARCHITTI Vittorio
DE MAIO Pasquale (detto Lino)
IULIAN Mariana
TUMEO Salvatore
GUIDA Mario
GALAFATE Daniele
DE ANGELIS Enrico
ALCAMO Carlo
CHIUSOLO Antonio Pio
DI LEONARDO Fabio
GIANNUNZIO Vincenzina
GRASSO Francesco
MANCINI Filomena Caterina
MANCUSO Salvatore
MASSARI Simonetta
MONTANI Felice
MORITTU Elisa
MUNARI Stefania
PALLADINI Sabrina
PATANÈ Leonardo
PISANIELLO Andrea
RIBATTI Domenico
SPACCASASSI Stefano
VITTORIANO Maria Grazia
AGGIO Ermelinda (detta Linda)
ALDI Maria Grazia
ALFANO Gennaro
ANDREOLLA Giuseppe
BIOLCATI RINALDI Michela
BONADONNA Luigi
CARISSIMI Daniela
CASCIANO Angelo
DAVI Luca
D’INNOCENZO Stefania
GABRIELE Franco
IOVINO Antonio
LAVIANO Domenico
MERLI Claudio
PARASCHIVOIU Silviu
PASQUALETTO Jlenia
PASQUALOTTO Yuri
PETROLO MIchele
PROIETTI Monica
SORBERA Luca
TUCCIO Claudio
URSINi Carolina
VERONESE Maria Chiara
ZOTTI Michele
DI MARCANTONIO Bruno
SPALLACCI FIORATTI Mauro
PETITO Giuseppe
D’ALESSANDRO Alessandro
FORCONI Mario
BELLOTTO Barbara
CAMPRI Denis
CAPPELLINI Tiziana
CAPONE Ezio
CICIMURRI Fausto
CAVALLIN Gabriele
DELLA ROSA Giuliana
DI DOMENICO Cosmo Antonio
ERRERA Daniele
ESPOSITO Carmela
IACOROSSI Marina
LUCIANO Giovanni
GHIANI Luigi
MELOTTI Monica
PALLADINELLI Lina
POLINI Annamaria
PROIETTI Antonella
QUARTAROLI Maurizio
TRENTA Marco
COLARDO Alessandro
CAISSUTTI Renzo
RENZI Patricia
ZANLUCCHI Angelo
RUSSINI Roberto
MENGONI Luciano
BATTAGLIERO Lucio
BARBALISCIA Francesca
ROMEO Veronica
CATESE Giorgio
DI GIAMBERARDINO Alessia
TERSIGNI Simona
FLAMINI Antonella
FOTI Gaetano
GIOVANNETTI Deborah
MENOGONI Luara
MODUGNO Aurora
PANDOLFI Vincenza
RAFFA Giovanni
ROCCA Antonino detto Tonino
RAGNI Debora
SIGILLINO Giuseppe
CARPENTIERI Roberto
SCIAMANNA Andrea
CAPORASO Luana
LAURINI Sabatino
IADANZA Enza
SANFELICE Giuseppe
DI CARLO Beatrice
VALENTINI Andrea
MARIA GRAZIA Marzullo
RECCHIA Riccardo
IMPARATO Marco
BELLO Noemi
BANDINO Pasquale
FABI Matteo
FERRACCI Antonio
BALDO Paolo
PRIORI Martina
PELLICCIONE Emanuela
PICONE Paolo
D’AGOSTINO Vincenzo
ROSSI Simonetta
APICELLA Simone
ADDESSE Michael
CASCIANO Emiliano
MARRICCO Emilia
DI LITTA Settimio
LOMBARDIAlessandra
PISTOLESI Ornella
FINOTTI Marco
CASARI Daniele
RIZZUTO Rosalba
RUOTOLO Giovanni (DETTO GIANNI)
BIAGIOLI Tiziana
NARDINI Marcello
CONSONI Piero
IENCINELLA Gianfranco
RINALDI Alessandro
ESTRADA ROLDAN Maria Cristina
MESSINA Giovanni
MONNI Antonio
RINALDI Federico
FAGGIANI Anna Maria
PETTI Antonio
SIMONETTI Alessia
COLÌ Emanuele
MORETTI Giorgia
GIANNOCCOLO Massimiliano
PALOMBELLI Annunziata (DETTA NUNZIA)
MUNNO Marco Antonio
MANDUCA Antonio
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
BERNA Mario
DI CARLO Maria
AGHILONE Silvana
ALAGNA Alessia
BENCIVENNI Salvatore
CATANIA Lorenzo
CARUSO Laura
COSENTINO Andrea
DE MIN Eugenio
FINCATO Daniela
FRARACCIO Davide
MALECCHI Fabio
MONTARSI Luca
MARTELLI Giovanni
MARTINO Sonia
ORLANDI Annarita
PEGORARO Clara
PERCOCO Giacomo
PIETROSANTI Simone
POPPI Olga
SCARSO Francesca
SCIAMANNA Debora
ZANCHI Rita
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
CARMEN PORCELLI
GIOVANNINI Vincenzo
TOMASSETTI Monica
BIANCHINI Pasquale
BILANCIA Antonella
BREGAGNA Mara
BRUGNONI Tommaso
CARBONE Antonino
CECI Franco
COSMI Alessandro
COSTANZO Maria Immacolata
DE LUCA Domenico
DI TOMASSI Bruno
MAGISTRI Alessandra
MORETTINI Rolando
MORICONI Clarissa
MOSCHELLA Jasmine
PELLINO Gelsomina (detta GEMMA)
PITTORI Federica
SEBASTIANI Antonio
SERVILLO Stefania
STARACE Simona
SUPPA Angelo
VENDITTI Alessandra
ANZALDI Giuseppe
BERNARDO Rita
BILANCIA Loreta
BUSCEMI David
D’ALESSANDRO Stefano
DE SIMONE Giuseppe
FEDERICI Fabio
GIOVANNELLI Claudia
IORIO Mara
LA FLEUR Sendi
LA MARCA Giusy Anna Maria
LUCIANI Giancarlo
MANCUSO Roberto
MONTARSi Cristian
NASONI Ercole
NEGRI Gianfranco
PALMA Agnese
PASSACANTILLI Marco
SAGLIMBENE Franca
SIMONETTI Gianluca
TATONE Antonio
TATTI Antonio Detto Totonno
TRUPIA Salvatore Giovanni
PETRICCA Domenico
VITAGLIANO Luana
BUFANO Cosimo
TARALLO Maria Rosaria
ANDREOCCI Andrea
ASCIOLLA Lucia
MARCHETTI Federico
PEPE Anna
SANTOPIETRO Maurizio
LORIA Alessia
MUZI Marco Luigi
TARTAMELLA Angela
MARINOZZI Maurizio
FUOCO Alessandra
MANGO Riccardo
SPAGNOLO Silvia
DEO Carlo
VESCUSO Adriana
MARCONI Guglielmo
SFORNA Monica
NICOLI' Gregory
COLATOSTI Silvana
NITA Mihaela
BEDDHIAF NABIL B BENAISSA
detto NABIL
BILANCIA Jacopo
BONADONNA Marco
CERILLI Giulio
CIOTTI Massimo
DE TOMMASO Antonella
DI LISCIA Angelina in Marchini
FIANDRA Giovanni
IMPROTA Rosanna
KAUR Sarbjit
LANDI Luigi
LAUTIZI Matteo
LIBERATI Ida
PACINELLA Vincenzo
PALUMBO Antonino
PASQUALOTTO Stefania
RAGGIOLI Danilo
ROSSI Valter
RUSSO Tiziana
SCAMPERTI Gianluca
STORNAIUOLO Anna
TOSCANO Adele
TURETTA Daniela Natalina
VENOSA Alessio
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
VITTORIO SEGANTINI
SEGANTINI Marco
FONTANA Teresa
SAVO Francesco
PONTESILLI Altea
IACONIANNI Daniele
CAPUTO Carlo
DI LIBERATORE Alessandra
PONTI Elide
IDIN Simone
ZULLO Francesca
BORTOLAMEOTTI Massimo
COSENTINO Lucrezia
FINOCCHI Carlo
SICILIANO Alessio
SASSAROLI Federica
BURRESCIA Cristian
DE MONACO Manuel
SIVIERO Massimiliano
SARNACCHIARO Maria Teresa
TARTAGLIA Paola
NERI Diego
LOMBARDI Germano
STAMPIGLIA Claudio
TOLLI Giuseppe
DI FELICE Daniele
BUSTI Roberta
RUBECA Franco
ADDIS Alessandra
NOVATZKY Salvatore
IORFINO Melissa
DOVERI Francesca
CESARÒ Giulia
VELLETRANI Alessandra
LALLI Bruna
FRANCHI Marco
BALDACCI Patrizia
PACIONI Diego
FABIANO Daniela
ADRIANI Chiara
PIERRI Valerio
PIERRI Alessia
GELORMINI Daniela
MARCA Valentina
CANCELLI Giuliano
MATTEI Fabrizio
LA BELLA Simone
IACONIANNI Claudio
FIVIZZANI Gianluca
pagina 33
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
FULVIO FARI’
PALLOTTI Ave
MEDDI Irene
BALDASSARRE Katiuscia
FUNARI Anna
LOSCHIAVO Maria Teresa
BLÒ Simonetta
BIANCONE Sabrina
VALIANTE Nathalie
MARIOTTi Tulio
MANCINI Giovanni
TIANO Massimiliano
REMIGI Giancarlo
CIRILLO Andrea
MENICHELLI Massimiliano
PULVANO Carlo
FOGGIA Daniele
CANESTRARI Nello
MEDDI Ferdinando
PINTI Luigi
CIOFFI Carmine
CAMPORESI Alfredo
MARRA Riccardo
DE LUCA Domenico
LUCARIELLO Pietro
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
SABRINA ESPOSITO MONTEFUSCO
ARA Daniela
ARUTA Stefano
BELLON Maria Dolores
CEBUC Ramona
CICCONE Luigi
D'ANGELO Vito
DORSI Anna
DI PAOLA Giovanni
ESPOSITO Montefusco Vincenzo
FALCO Sabatino
GABRIELLI Jessica
MARINOZZI Roberto
MAURIELLO Maria
MELINA Irene
MIRABELLA Mattia
NERi Elena
NISTICO' Alessia
PALLI Matteo
RICCI Gianluca
RUSSO Giuseppe
SANDICA Gaina
SACCO Cinzia
VALENTE Alessandro
DI LEONE Antonio
SCHIERAMENTI COLLEGATI ALLA
CANDIDATURA DI
FRANCESCO LOCICERO
GRILLO Alfio
ALTOBELLI Antonio
BALDO Angelo
BOETI Claudio
BUCCI Andrea
CATOZZI Sauro
GROSSI Angela
MALVEZZI Roberto
MIGLIORE Giacomo Antonino
PROTANI Donatella
MASTRORILLI Paolo
RUGGIU Carmela
STILLAVATO Roberto
NICOLOSI Giuseppina
VIDONI Lucrezia
DI PETRILLO Mauro
ZERBIN Luigi
BOCHICCHIO Alessandra
ANDREOLI Valentina
ZARRILLO Carmine
IL GIORNALE DEL LAZIO
Il quindicinale che puoi leggere e
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9 - 23 Maggio 2013
Lunedì 15 aprile presso lo Show Room “AV-Point” di Anzio
“FOOD & DRINK”, L’EVOLUZIONE DELLA RISTORAZIONE
Organizzato da Sergio Roma e Giorgio del Gaudio, agenti di commercio specialisti nella ristorazione
di Luigi Cirillo
Anche quest’anno non è mancato l’appuntamento con il
“Food & Drink”, l’evento enogastronomico organizzato dai
due apriliani specializzati nella
ristorazione Sergio Roma e
Giorgio Del Gaudio che, in
collaborazione con diverse
aziende del settore, hanno
esposto le novità culinarie e
prodotti affini dedicati agli
specialisti della ristorazione
professionale, in vista soprattutto dell’imminente stagione
estiva. La manifestazione si è
svolta lunedì 15 aprile presso il
nuovo Show Room della “AVPoint”, un ingrosso di articoli
per la ristorazione sito ad
Anzio in Via dell’Armellino.
Oltre ad AV-Point che ha ospi-
tato l’evento ed ha messo a
disposizione di tutti gli espositori tutto il necessario tra piatti, bicchieri da Finger e attrezzature varie, erano presenti
altre aziende del mondo Food
& Drink che hanno partecipato facendo degustare a tutti gli
intervenuti, i loro prodotti e le
loro specialità gastronomiche.
Aziende proveniente da tutta
Italia, come “La Ginos srl” di
Trento, specializzata nella produzione di vegetali in scatola
pastorizzati, utilizzando per la
maggior parte materia prima
italiana e rigorosamente proveniente dal “Fresco”; la “Due
Emme srl” di Trigoria (RM),
importatore e distributore
diretto di prodotti ittici affumicati (le varie tipologie di Salmone Scozzese è uno dei punti
di forza dell’azienda che ha
presentato anche una vasta
gamma di carpacci di pesce,
gamberetti in salamoia e alcune specialità ricettate, come lo
Sgombro Affumicato al Pepe
Nero); la “Frozen-Service
srl” di Roma, presente con un
ampia gamma di prodotti ittici
surgelati con un grande interesse riscontrato per le specialità di pesce e crostacei pronte
da friggere e da poter servire
nell’Happy Hour o in riva al
mare prima di cena, come lo
spiedino di Calamari e Mazzancolle; la “Sabelli Group”
di Roma, che ha deliziato gli
intervenuto con Salumi tipici e
Formaggi molto ricercati del
nostro territorio, con ottime
mozzarelline di Bufala ormai
sempre più presenti nei menù
dei migliori ristoranti e pizze-
rie; ed in fine l’azienda vinicola “Rosai Pontini” di Aprilia
che ha presentato le quattro
etichette prodotte: Cabernet
Sauvignon, Petit Verdot, Shiraz e il Flam. A fare da cornice
alla giornata ha contribuito
anche “Max Balloon” di Aprilia che ha messo a disposizione
palloni di segnalazione alti
oltre 20 metri e molte composizioni di palloncini colorati. Il
calore della location e la professionalità degli intervenuti,
soprattutto degli organizzatori,
ha reso quest’appuntamento un
evento raffinato ed elegante e
un’occasione imperdibile per
le aziende enogastronomiche
che, specialmente in questi
periodi, hanno bisogno di far
valere la loro creatività e i loro
prodotti di altissima qualità,
dando spunto al mondo della
ristorazione per una tavola
sempre più semplice ma allo
stesso momento all’avanguardia e funzionale, non deludendo le abitudini e le preferenze
di nessuno.
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Testimoni di un pezzo di storia di Aprilia. Grande festa con figli, nipoti e pronipoti
ALESSANDRO CACCHI E ALBINA BISACCO, 69 ANNI DI MATRIMONIO
La coppia doveva sposarsi il 22 gennaio 1944, la mattina dello Sbarco di Anzio
Rimandarono le nozze, sfollati prima ad Anzio e poi in Calabria. Si sposarono a Catanzaro il 2 marzo 1944
di Veronica Alessandrini
Una coppia di “storici” cittadini
apriliani ha da poco festeggiato
i 69 anni di matrimonio. Stiamo
parlando di Alessandro Cacchi
e Albina Bisacco, rispettivamente di 89 e 88 anni, entrambi
arrivati ad Aprilia dal nord d’Italia al seguito della famiglia e
dei padri assegnatari di podere.
Il 2 marzo, giorno dell’anniver-
sario, è stato festeggiato a casa
della coppia in via Sabotino,
con la famiglia riunita al completo per l’occasione. Alessandro e Albina infatti hanno
quattro figli Renato (1945),
Paolo (1951), Annarita (1954),
Silvano (1962), sei nipoti e
quattro pronipoti. Ci siamo
recati in via Sabotino per conoscere un
po’ la storia della
loro relazione che si
intreccia fortemente
con quella del territorio apriliano e si
staglia sullo scenario della Seconda
Guerra Mondiale.
Abbiamo già detto
che i due arrivarono
a
d
Aprilia
d a l
Nord: la famiglia
Cacchi veniva da
Padova, mentre i
Bisacco da Rovigo.
Entrambe
giunsero
nella
nostra città sul
finire degli anni
‘30, facendo prima
tappa a Latina.
Ricorda Albina:
“Ci siamo conosciuti in piazza
(piazza Roma ndr)
la domenica, poco
dopo che con la
mia
famiglia
siamo arrivati ad
Aprilia. Di domenica si andava
a messa e poi ci si fermava in
piazza. Io avevo 18 anni e lui
19. Papà mi diceva sempre che
quando il sole non si vedeva più
dovevo già essere a casa”. Dunque, prima dello scoppio della
Seconda Guerra Mondiale, i
due erano già fidanzati. L’aned-
doto curioso è che la coppia,
dopo qualche anno, pianificò di
sposarsi il sabato 22 gennaio
1944. Data storica che ricordiamo come “lo sbarco di Anzio”,
ovvero l’arrivo delle truppe
alleate via mare sulla costa tirrenica. “Il giorno dello sbarco
di Anzio lasciammo baracca e
burattini e scappammo di corsa:
io stavo in ciabatte con una
vestaglietta” ci racconta Albina.
Il matrimonio, ovviamente,
venne rimandato: le famiglie
Cacchi e Bisacco scapparono
da Aprilia, ad Anzio presero una
nave che li portò a Napoli dove
sostarono due giorni, per poi
proseguire verso la Calabria
giungendo a Catanzaro. Qui
vennero sistemati tutti in una
scuola che fungeva da alloggio
e luogo di riparo. Ed è proprio a
Catanzaro che Alessandro ed
Albina si sposarono il 2 marzo
1944, nella chiesa della Santa
Maddalena, aiutati da un avvo-
cato calabrese conosciuto sul
posto che si prese a cuore la
coppia e cercò di aiutarla a
rimediare alle nozze rimandate
a causa dei bombardamenti.
Dopo il matrimonio la coppia si
trasferì a Caserta, dove nacque
il primo figlio Renato. Poi Alessandro e Albina tornarono ad
Aprilia, dove hanno creato la
loro grande famiglia e tutt’ora
vivono. Questa storica e solida
coppia di apriliani “ di adozione” si avvicina dunque al traguardo dei 70 anni di matrimonio, dopo aver già tagliato quello delle nozze d’oro (50 anni),
anniversario celebrato nella
chiesa dei Santi Pietro e Paolo
ad Aprilia, per l’occasione ha
ricevuto la benedizione apostolica di papa Giovanni Paolo II.
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Da un’idea di Carol Thandi Ndlazi e Giuseppe Di Benedetto
“LATINA SKY WINE 2013”: VINO, ARTE E TRADIZIONE PONTINA
Un evento enologico di tre giorni (3-5 maggio) per valorizzare la produzione locale, ma anche un’iniziativa culturale
di Veronica Alessandrini
Vino, arte e tradizione pontina:
questi gli ingredienti principali
della seconda edizione dell’iniziativa “LATINA SKY
WINE 2013”. L’evento enologico, promosso dall’Assessore
al Turismo del Comune di
Latina Gianluca Di Cocco e
organizzato da Carol Thandi
Ndlazi e Giuseppe Di Benedetto, rispettivamente presidente e vice dell’associazione
culturale “Best Events”, è
durato tre giorni, dal 3 al 5
maggio, e si è svolto presso la
Torre Pontina, una delle torri
più alte d’Italia, moderno sim-
L’obiettivo di “LATINA SKY
LINE 2013”, che si ripete
dopo il successo del 2012, è
stato quello di promuovere e
valorizzare i prodotti del territorio: oltre cinquanta le aziende espositrici, massiccia la
presenza delle attività locali
gante rassegna di vini è dunque proseguita per il resto del
fine settimana, concludendosi
il 5 maggio, ed è stata un’occasione non solo per gli amanti
del vino, ma anche per le persone curiose di conoscere l’eccellenza della realtà produttiva
nista della mostra “Prendi il tuo tempo” con l’omonima Associazione)
che ha proposto un viaggio tra le teiere appositamente decorate con i
luoghi e personaggi che
sono stati i protagonisti
della crescita della cultura
locale. E di storia si è occupa-
Carol Thandi Ndlazi, presidente Best Events
e Giuseppe Di Benedetto, vicepresidente
bolo architettonico del capoluogo. Prima dell’inizio della
tre giorni, è stata organizzata
una conferenza stampa di presentazione (26 aprile) presso il
Museo della Terra Pontina.
delle quali i visitatori hanno
potuto degustare i prodotti
muniti di calice e tracolla.
Venerdì 3 maggio si è tenuta la
cerimonia del taglio del nastro,
che ha dato ufficialmente il via
all’iniziativa, a cui ha presenziato l’ambasciatrice della
Repubblica dello Zimbabwe in
Italia Mary S. Mubi. Ad esibirsi durante la cerimonia anche il
gruppo delle majorettes di
Latina “Blue Twirling”. L’ele-
pontina e anche un po’ di storia
del territorio. Infatti durante la
tre giorni sono intervenuti
anche due artisti locali d’eccezione, con le loro opere ispirate al territorio: l’architetto
Luca Falzarano (autore del
libro “Le case coloniche dell’Agro Pontino”) ha proposto
le delle tavole che raccontano
la storia dell’architettura di
fondazione, e l’architetto
Roberta Malossi (già protago-
to anche il “Museo della
Terra Pontina”, che ha partecipato alla tre giorni allestendo
una postazione dedicata ad
un’ideale “viaggio ai tempi
della bonifica”. Anche gli
appassionati di cucina non
sono certamente rimasti delusi:
i visitatori hanno infatti potuto
assistere a degli show-coocking organizzati dall’A.P.C.L.
(Associazione
Provinciale
Cuochi Latina) e dall’Associazione di Volontariato R2 executive team (Cuochi di Protezione Civile). E, sempre inerentemente a pentole e fornelli,
il 5 maggio si è tenuta una speciale competizione tra studenti
degli Istituti Alberghieri di
Formia, Latina e Anzio che si
sono contesi il titolo di SKY
COOK 2013, cimentandosi in
un piatto da realizzare con soli
prodotti tipici del nostro territorio. Hanno partecipato anche
i membri dell’Associazione
Pontina di Astronomia che,
con i loro telescopi, hanno
offerto agli ospiti approfondimenti ed esclusive osservazioni di pianeti, stelle e costellazioni. L’ultimo giorno, infine,
hanno omaggiato la rassegna
gli Sbandieratori di Carpineto
Romano. “LATINA SKY
WINE 2013” si è confermata
dunque come una tre giorni
incentrata non solo sui vini e
sulla produzione locale, ma
anche sulla cultura a 360°,
sempre con un occhio di
riguardo alla promozione del
territorio pontino.
Foto di Gianfranco Compagno
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Il prof. Catena ha diretto il primo concerto dell’insieme da lui fondato
GRANDE DEBUTTO PER IL
LABORATORIO MUSICALE DI APRILIA
I giovani di Aprilia chiedono musica
di Riccardo Toffoli
Il 20 aprile presso la struttura della Chiesa di Vallelata il gruppo musicale denominato “Laboratorio Musicale” di
Aprilia formato da circa 30 ragazzi tutti giovanissimi di età compresa tra i 12 e sedici anni creato e diretto dal
prof. Catena, ha effettuato il suo primo concerto. Un debutto e una speranza per i ragazzi che vogliono fare della
musica un percorso della loro vita. Il concerto si è tenuto nei locali della palestra della scuola primaria Vallelata
vicino al centro sportivo “La Pelota”. Il programma è stato ricco e ha spaziato da noti classici a generi più moder-
ni , rock, jazz e pop. L’ensemble è composto da trombe, tromboni, violini e flauti. Molto l’impegno del professore Stefano Catena insegnante da molti anni nella sezione ad indirizzo musicale della scuola media Gramsci di
Aprilia. Catena inizia giovanissimo lo studio della tromba per poi diplomarsi al conservatorio di Santa Cecilia di
Roma con il massimo dei voti. Perfezionatosi in vari master e corsi prestigiosi nazionali ed internazionali, suona
in vari complessi orchestrali, fonda il quintetto Capriccio di Ottoni e si esibisce persino a Toronto in Canada. Poi
forma il duo tromba e pianoforte Catena-Nicelli per dedicarsi allo studio del barocco con la “camerata barocca”.
Molto il suo impegno anche sul fronte didattico. Nei suoi oltre 20 anni di insegnamento musicale, ha coltivato
talenti che hanno fatto della musica il loro percorso di vita. In un periodo difficile per tutti i settori culturali, figuriamoci quello musicale, la città di Aprilia dovrebbe essere orgogliosa dei suoi giovani che con fatica e impegno
si cimentano nello studio, a volte anche duro, dello strumento musicale. E’ una realtà che si è rivelata negli anni
non solo formativa per il settore, ma anche per lo stesso ragazzo. Imparare a suonare, esibirsi con gli altri è una
prova di grande maturità e responsabilità. Lo studio musicale apre la mente e alimenta la speranza verso un futuro migliore.
GLI ESECUTORI. Violini: Giulia D’Agostino, Maria Damiano, Alice Nalesso. Flauti: Stefano Iuculano,
Erica di Martino, Francesca d’Aietti, Alessandro Cicimurri, Valentina Beghin, Giada Gavazzi, Lucas
Louis Catena, Claudia d’Alterio, Andrea di Gioia. Trombe: Davide Pellone, Simone Pellizzon, Sergio di
Giannuario, Matteo Bertellini, Salvatore Cocola, Luca Corvitto, Giorgio Conforzi, Daniele Giampà, Mattia Messina, Samuel Nunez Zambrana, Federico Tedesco, Alessio Zoboli, Greta Bortolotti, Giacomo di
Biase, Dario Eramo, Francesco Bernardini e Marco Zeboli.
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Amica Dance realtà ad Aprilia
La scuola di ballo Amica Dance, è ormai una realtà nella nostra cittadina. Sempre più spesso la scuola partecipa, con i propri allievi,
alle gare di ballo da F.I.D.A. ottenendo sempre ottimi risultati nelle
varie discipline dove si cimentano.
Ultima, in ordine di tempo, quella del 14 aprile svoltasi a Palestrina, la scuola ha partecipato con numerosi allievi, riportando tutte
belle posizioni nelle varie discipline.
Il gruppo del ballo coreografico ha partecipato a due finali riportan-
do un quarto ed un sesto posto, il gruppo del cariba show dance ha
effettuato, anche loro due finali vincendo tutte e due le discipline, la
coppia hanno ottenuto tutti ottimi piazzamenti, sia nel liscio che
nello standard e nel ballo da sola e nel tango argentino, anche i maestri Carlo e Marisa Bazzoni, hanno partecipato alla loro prima gara
da professionisti, nella disciplina combinata 6 balli, ottenendo un
bel terzo posto. La scuola, con sede in via delle Margherite, ex Cral,
svolge tutte le discipline del ballo liscio, di gruppo, tanto argentino
e con il corso di zumba, inserito quest’anno ma già una bella realtà;
la salsa, sempre seguita da ottimi professionisti, per tutti coloro che
vogliono iscriversi ai vari corsi, il numero di telefono è
338.2252636 oppure basta recarsi nella sede di via delle Margherite (APRILIA). Anche quest’anno è previsto il corso estivo di balli
di gruppo, che si terrà di sera. Nella scuola è possibile seguire corsi
di ballo per tutti i livelli, sia per principianti che per competitori, in
quanto la scuola ha ottimi professionisti per la preparazione del
ballo. Complimentandoci ancora con i maestri Carlo Bazzoni e
Marisa Procaccini, li salutiamo e restiamo in attesa per le prossime
gare. In bocca a lupo…Amica Dance.
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“DETTO TRA NOI”
A quanti di voi, in queste giornate di campagna elettorale,
il cellulare o il telefono fisso squilla come non mai?
Vincenzo Carecci
E’ tempo di elezioni ad Aprilia e
la campagna elettorale dei candidati al Consiglio comunale
della città si svolge in vari modi.
Tutti gli aspiranti ad essere eletti, hanno le proprie idee e i propri metodi per andare alla ricerca di voti e di consensi e lo
fanno nei modi più disparati. C’è
chi punta sui manifesti (gli attacchini sono sempre disponibili,
specie se sanno di poter guadagnare qualche euro e magari
riescono a lavorare perfino per
due padroni contemporaneamente ricoprendo, all’occorrenza, gli stessi manifesti della
committenza. Vi sembra assurdo? Vuol dire che non siete a
conoscenza delle tattiche politiche e degli intrecci di percorso
che si possono prospettare
durante una campagna elettorale. Le evenienze sono molteplici
e tutto ci può stare. E al di là dei
toni e delle impostazioni fa piacere che chi è senza lavoro
possa, per via della campagna
elettorale, prendere almeno una
minima boccata di ossigeno e
guadagnare qualche soldo. Tra i
vari candidati c’è chi va in lista
tanto per fare numero e chi,
invece, ci crede davvero. C’è chi
presenzia a tutto e non perde un
convegno, una riunione di quartiere o di borgata; un incontro
culturale o un dibattito in associazione o al comitato e c’è chi
va casa per casa, anche se non
invitato, ed espone il buon programma per governare la città.
C’è chi fa cose vecchie (tanti) e
chi (pochi) ha qualche idea
nuova. Ma la novità vera in questa tornata elettorale apriliana è
che non ci sono i Grillini. Il
Movimento delle 5 Stelle, che ad
Aprilia si è classificato al primo
posto alle recenti politiche, è
assente dalle schede elettorali
comunali (pare per questioni di
correnti, di gruppi o di rappresentanze) e non ha nemmeno
presentato un suo candidato sindaco. Chissà cosa staranno
dicendo Grillo e Casaleggio e
chissà chi sarà avvantaggiato per
questo. (I Vendoliani?!) L’altra
novità, cosa non da poco, è che
in queste elezioni “non si mangia più”. Si, non si mangia più.
Non ci sono più pappatoie a
sbafo per la gioia di ristoratori,
pizzettari e avventori. E’ pur
vero che qualcuno, qualche rinfresco ancora lo fa, ma i tempi
delle abbuffate “a gratise” come
si dice a Roma, e come avveniva
nella prima e nella seconda
repubblica, quelli, sono finiti:
morti e sepolti. Non pagano più
e non vanno più di moda perché
è risaputo, anche dai candidati
più sprovveduti, che i voti non si
prendono più coi pranzi o con le
cene. Brutto affare per gli scrocconi mangerecci di un tempo e
di sempre, che si accodavano ad
ogni incontro conviviale, a prescindere dal partito o dal soggetto che organizzava. Anche loro,
devono stare a guardare o devono accontentarsi di qualche
panino, di un gingerino o una
birra. In tempi di crisi certe cose
non si fanno, vuoi perché non ci
sono i soldi e perché si deve dare
il buon esempio. Ti pare che uno
che aspira a diventare sindaco o
amministratore della tua città,
vorrebbe farsi passare per uno
che sperpera il danaro o per uno
che non è accorto alle ristrettezze che attraversa il popolo? In
tempi di crisi ci si adegua e, tutto
sommato, la nuova situazione
può far comodo a tutti e per svariati motivi. Ma il telefono no.
Ora che si vota il telefono è sempre attivo e non smette mai di
suonare. Capita pure che ti cerchi qualcuno che magari non
sentivi da più di qualche semestre. Ovviamente, si tratta del
signor candidato, a sindaco o a
consigliere, che di botto scopre
di essere tuo amico e ti telefona.
E ti chiede pure come stai.
“Sai… è un po’ che non ci sentiamo ma ti volevo chiedere se
hai preso impegni con qualcuno... per questa campagna eletto-
rale... Ma, prima di tutto, come
stai?” Toni cortesi e discreti,
gentili e riguardosi. Ma chi l’avrebbe mai detto? Forse la posta
in gioco è alta per il candidato e
fa comprendere, e perfino giustificare, “l’attenzione rivoltati e
l’intraprendenza posseduta. Una
telefonata infondo, si diceva in
uno spot, allunga la vita. E allora, perché non provarci? Si può
sempre contare sulla generosità
o sull’ingenuità di chi risponde
all’altro capo del telefono e poi,
provare non nuoce. Nulla da
ridire per carità e gli “amici” che
ti telefonano di questi tempi possono essere davvero tanti. E
allora, ecco il problema: a chi
dare retta? Se appartieni a qualche schieramento in maniera
permanente e determinata, tutto
riesce più agevole perché
rispondi che sei impegnato col
partito. Se sei libero invece, Dio
te ne scampi. Può capitare che
trovi il candidato intelligente e
discreto che ti rivolge una sola
domanda e tutto si esaurisce lì,
ma puoi trovare quello che ti tartassa, che diventa petulante e
magari cerca anche di rinfacciarti qualche inutile attenzione o
qualche improbabile gesto di
cortesia usato in passato nei tuoi
confronti. Se poi ci dovesse
essere di mezzo un favore o
pseudo tale, non sei da invidiare.
Tengo a precisare che non parlo
per esperienza personale, né per
sentito dire. Non ho problemi di
questo genere. Ma uno che scrive, come faccio io, certi quesiti
se li pone e credo faccia bene a
porli all’attenzione di chi legge.
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Evento inserito nel cartellone dell’associazione culturale Diapason
GIANLUCA PAGLIUSO DIRIGE LA SERVA PADRONA
Il tocco del musicista che torna sulle scene apriliane
di Riccardo Toffoli
Un grande nome per La Serva
Padrona di Pergolesi. A dirigere il noto intermezzo buffo,
l’associazione Diapason che
ha voluto festeggiare il compleanno tondo della sua nascita, ha chiamato un apriliano
per eccellenza, ma soprattutto
un grande nome della musica
classica conosciuto ed apprezzato in Italia ed in Europa.
Gianluca Pagliuso è così ritornato ad Aprilia, dopo aver
girato i più importanti e prestigiosi teatri europei, e dopo un
periodo di assenza. Assenza
dovuta anche e soprattutto alla
miopia della politica locale
incapace di apprezzare e valorizzare i suoi talenti. L’associazione culturale Diapason
presieduta dal Maestro Enrico
Raponi ha voluto festeggiare il
suo compleanno con un cartellone ricco di eventi. E lo ha
fatto con coraggio, investendo
nella cultura e in programmi
impegnativi e di alto livello
artistico e musicale. E’ un
impegno “solitario”, come del
resto sono “solitarie” qualsiasi
attività musicali apriliane
svincolate da questo o quell’altro personaggio. Così è
stata l’apertura con lo Stabat
Mater di Pergolesi che si è
tenuto a Maria Madre della
Chiesa e ha avuto tra i protagonisti eccellenti il soprano
Mariangela Cafaro. Stupenda
voce cristallina, tecnica fuori
dal comune e una musicalità
più unica che rara. Pagliuso
nella scelta dell’operina di
Pergolesi che è andata in scena
al teatro della Pascoli venerdì
19 aprile, ha voluto proprio la
Cafaro quale protagonista che
vestiva i panni di Serpina, la
serva che attraverso furbizie
riesce a farsi sposare dal suo
vecchio e ricco padrone Uberto (basso-baritono Dario Ciotoli). Brillante carriera Gianlu-
ca Pagliuso ha frequentato i
corsi di alto perfezionamento
all’Accademia Chigiana con il
maestro Brengola, in direzione
d’orchestra con Renzelli e tra
gli altri Nicola Samale. Il suo
reperto è vasto e spazia dalla
musica sacra alla sinfonica,
con una particolare predilezione per l’arte del tardo ottocen-
to. Ma non meno brillanti tutte
le sue esecuzioni classiche,
con un coinvolgente e passionale Don Giovanni di Mozart.
Grazie alla sua intensa attività
ha collaborato con le più note
orchestre sinfoniche italiane
ed europee tra le quali la
Nuova Orchestra Scarlatti di
Napoli nata dallo scioglimento
dell’orchestra Rai, l’orchestra
San Pietro a Majella sempre di
sua importante carriera la condivide con una moglie che
viene dal teatro lirico. Natasha
Todorova è un conosciuto e
apprezzato mezzosoprano.
Napoli, la Filarmonica di
Pescara, il Teatro dell’Opera
di Ankara, la Sinfonica di
Ruse in Bulgaria, la sinfonietta di stato della Bulgaria e tantissime altre. Collaboratore
con diversi noti cantanti lirici,
è pianista accompagnatore e
vocal coach di programmi
televisivi in oda su Mediaset e
Raiuno ed è docente del Laboratorio di musica d’insieme
per composizione del conservatorio Respighi di Latina. La
Una “fucina” familiare che per
Pagliuso è anche una continua
fonte di ispirazione di tecnica
e di idee musicali. Nelle stupende pagine da lui composte
c’è un forte richiamo al secolo
d’oro della musica classica,
alla voglia di rivivere quei
tempi, c’è la nostalgia di un
passato che è sfiorito ma
soprattutto la modernità di una
speranza del “ritorno” aulico
sempre viva, un fuoco che non
potrà mai essere spento.
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VIAGGIO NELL’ITALIA DEI BUONI ESEMPI
IL VALORE DELLA CULTURA
In una società che emargina e
dimentica, divide e scarta, in
cui imperano l’individualismo e il menefreghismo, le
iniziative e i progetti profusi
per il benessere collettivo
sembrano prerogativa dei
poveri illusi. In un mondo in
cui l’utile economico determina il senso e il valore di
qualunque cosa si faccia, la
gratuità per puro senso civico
sta perdendo progressivamente significato. Di fronte a
questi cupi scenari, viene in
soccorso un antico detto: è
più facile accendere un fiammifero che lamentarsi del
buio. Detto, fatto. A San Vito
di Leguzzano hanno acceso
non solo un fiammifero ma
anche i cuori dei cittadini,
dando vita ad una straordinaria iniziativa che promuove
cultura all’insegna della
sostenibilità e dell’inclusione, della reciprocità e della
collaborazione, della gratuità
e della condivisione. Un’eccezionale rivoluzione dal
basso impossibile da tacere.
Oggi il nostro viaggio tra l’Italia dei buoni esempi fa
sosta lì. Il progetto si intitola
“Impronta culturale”, e con
esso l’amministrazione si
prefigge l’obiettivo di beneficiare, in ambito civile e
sociale, degli effetti positivi
che sui cittadini produce
un’adeguata offerta di attività culturali. Per questo,
dal 2009, il comune vicentino ha deciso di delegare ai
propri cittadini la programmazione delle iniziative culturali dell’ente, attraverso
un percorso partecipativo,
che ha coinvolto tutti i cittadini e i giovani disposti a
donare tempo per la comunità. D’allora l’ideazione e la
realizzazione delle iniziative
culturali nascono dalla libera
partecipazione dei cittadini,
organizzati in sei gruppi di
lavoro, ognuno specializzato
in un ambito preciso: letteratura, scienza, arti visive,
musica, teatro e cultura. Il
progetto nasce dalla volontà
di avviare processi di decentramento, in cui siano gli
stessi cittadini i protagonisti
della domanda e dell’offerta
culturale. La partecipazione
attiva della popolazione al
governo della città facilita il
confronto con gli amministratori e consente risposte
più efficaci ai bisogni della
collettività.
Un’originale
inversione di ruoli in cui la
comunità locale passa, da
proprio perché nascono dal
popolo, risultano apprezzate
da tutti, e comunicano valori
e virtù positivi, che elevano il
soggetto passivo, a soggetto
attivo, che controlla e determina il percorso culturale. In
questi anni “Impronta culturale” ha prodotto e continua a
produrre socialità e comunità, moltiplicando le occasione di scambio reciproco di
parole, idee, cose, tempo e
aiuto. Tra il 2010 e il 2011 il
progetto ha messo in campo
più di cento eventi culturali,
arrivando a coinvolgere oltre
10.000 persone. Le iniziative,
livello civile e culturale dell’intera cittadinanza. In una
società alla deriva come la
nostra, che ha grande difficoltà a conservare e tramandare i valori fondanti del
vivere civile, presa com’è
dall’ansia di svalutarli e dalla
paura di onorarli, assume
un’importanza assolutamente
decisiva un’iniziativa come
questa che tenta di difenderli
e diffonderli. Per incentivare
ulteriormente la partecipa-
zione agli eventi culturali
proposti, l’amministrazione
ha creato una vera e propria Carta a punti, rilasciata
gratuitamente a tutti i cittadini. È una sorta di grande concorso a premi, che stimola
ancora di più la diffusione
della cultura. Il possessore,
ogni volta che assiste ad un
evento culturale, striscia la
card e accumula punti, con
i quali può vincere “prodotti culturali” come libri,
dischi, dvd e abbonamenti.
La cultura, se proposta efficacemente, incide e lascia
un’impronta nella vita delle
persone, riconoscibile in concreti atteggiamenti civili e
misurabile in una più profonda sensibilità. In un’Italia
costretta ad assistere all’indegno spettacolo offerto da
una politica nazionale sempre più distante dalla vita e
dai sentimenti dei cittadini,
un esempio di governo partecipato come quello di San
Vito di Leguzzano è forse
l’ultima via rimasta per tentare di ricostruire un rapporto
di fiducia tra istituzioni e cittadini.
Ezio Avvisati
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LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
COSA SPINGE UN ESSERE
UMANO ALL’ODIO E
ALL’AGGRESSIVITA’?
Avrei voluto avere, tanto, una
famiglia tutta mia. Da quando mi
sono sposata, per me, la vita è
stata un inferno. Lui è un uomo
cattivo, aggressivo, violento.
Prima del matrimonio aveva
alcuni atteggiamenti un po’
sospetti, ma mai avrei immaginato che arrivasse ad alzarmi le
mani. Alcuni anni fa sono rimasta incinta, ma è stato un momento bruttissimo, perché, lui, non ha
fatto altro che alzarmi le mani,
perché non voleva il bambino, e
dopo qualche mese, a causa sua,
ho avuto un aborto spontaneo.
Povero bimbo mio, a causa sua,
non ha mai potuto conoscere la
sua mamma! Odio quell’uomo,
ma allo stesso tempo mi fa pena,
ma quella pena che si può avere
per quelle persone malate di
mente; perché, penso che lui
abbia, proprio, dei grossi problemi mentali. Io, gli ho sempre
detto che se continuava così l’avrei lasciato, ma ho fatto anche
di più, l’ho denunciato alla polizia quando ha tentato per l’ennesima volta di umiliarmi e di maltrattarmi con aggressioni sulla
mia persona. Da quel giorno ha
capito che non scherzavo e che
faceva bene a starsene fermo con
le mani, e che le problematiche
con sua madre le avrebbe dovute
scaricare addosso a qualcun’altra, o forse proprio su di lei come
già alcune volte aveva fatto. Sì,
ho assistito una volta ad loro
furioso litigio in cui lui le diede
un calcio sul sedere con molta
violenza. Al solo pensiero rabbrividisco. Ora, per me, rimane,
comunque, l’assassino di mio
figlio, quel figlio che tanto avevo
desiderato, e che purtroppo ha
pagato con la vita l’egoismo
infantile del padre. Ora, che non
vivo più con lui, mi sento serena,
ma quei momenti rimangono
scolpiti nella mia mente, e quando a volte ci ripenso mi consolo
pensando a quel bambino mai
nato che da lassù proteggerà
sempre la sua mamma da quell’essere infelice che purtroppo
era suo padre. Vorrei avere una
spiegazione, se è possibile, cosa
può spingere un essere umano a
tanto odio e aggressività?
VALERIA
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Le persone violente, spesso, si
nascondo dietro un’immagine di
perbenismo. E’ un meccanismo
di difesa quello di apparire per
ciò che non si è. Queste persone
sono coscienti del loro comportamento negativo, ma non possono
farne a meno. Nascondono,
anche, una sorta di invidia verso
coloro che appaiono sereni e
appagati nonostante le difficoltà
della vita. Sono dei perdenti, e
scaricano la loro rabbia verso chi
credono più deboli e indifesi.
Quell’uomo, che purtroppo ha
sposato, le ha fatto certamente
del male, ma, mi creda, il male lo
ha fatto soprattutto a se stesso,
perché quell’atteggiamento di
rabbia e di frustrazione se lo
porta dentro lui, che certamente
non gli darà pace. Sono persone
che farebbero bene a starsene da
soli, senza appiccicare addosso
agli altri i loro problemi. I problemi che avrà avuto, e che ancor
oggi ha con la madre, lo spingono ad aggredire e a svalorizzare
chi lo circonda, e questo atteggiamento, sicuramente, lo avrà con
tutti, fingendo in
alcune occasioni la
parte della vittima.
Spesso sono capaci
di coinvolgere persone, per sostenere il
loro atteggiamento di
vittimismo,
sono
abili manipolatori,
così come possono
fare i bambini, e questo è sinonimo di
immaturità. L’aver
sperato di creare una
famiglia, con quell’uomo, le ha provocato una grande
delusione, ma non
perda mai la speranza di creare quello
che ha tentato di fare
con lui, perché di
uomini buoni e generosi ce ne sono davvero tanti. La pena
che prova verso di lui
la lasci da parte, ma
cerchi di far valere i
suoi diritti. A volte le
persone aggressive,
sono molte egoiste
perché si portano
dentro una grande
insoddisfazione di
fondo che gli deriva,
in questo caso, dal
forte conflitto con
l’immagine materna,
castrante e schiacciante allo stesso
tempo, si sentono
incapaci e svalorizzati, ed è per questo,
poi, che vogliono
sminuire l’immagine
della donna, quasi
come una sorta di
rivincita. Purtroppo,
i genitori possono
creare grossi problemi psicologici nei
figli, ma con questo
non dico che debbano essere condannati, perché significa
che anche loro sono
carichi di problemi
non risolti che riversano, poi, su di loro.
Ora, non pensi più a
quell’uomo, e così
come ha detto, ha il
suo piccolo angelo
custode che la conforta, e che l’aiuterà
a realizzare il sogno
di avere una famiglia
tutta sua.
ALLENIAMOCI A
SCIOGLIERE LE
EMOZIONI DISTURBANTI
Vorrei risolvere tutti
i miei problemi
magicamente, così come tutti
sperano di fare. Vorrei sapere
sempre cosa fare per il mio bene.
Spesso mi trovo in situazioni che
non riesco a scrollarmi di dosso.
Mi prendo i problemi degli altri
cercando di risolverli; non riesco
a dire di no, ma se, a volte, lo faccio mi sento in colpa. Vedo gli
altri che se ne fregano di me, perché pensano solo ai loro affari.
Mio marito ha l’hobby della
pesca, e la domenica ci vediamo
solo la sera. I miei figli, ormai,
sono grandi ed escono con i loro
amici, ed è giusto così, ma io mi
ritrovo sola, perché le mie amiche, a differenza di me, la domenica sono tutti insieme. Mi piacerebbe farmi un bel viaggio con
mio marito, ma lui si lamenta
sempre per i soldi. Neanche un
piccolo viaggio di due giorni,
non gli va, a parte i soldi. La mia
vita è piatta, e a 60 anni ho ancora tanta energia e tanta voglia di
vivere. Si può uscire da questo
piattume? Se sì, come? Spero che
lei legga la mia lettera e che
riesca a darmi una risposta. Grazie.
MADDALENA
Affrontare quello che non ci
piace è molto difficile, e non perché non abbia risoluzione, ma
perché rifuggiamo da quello che
ci dà fastidio, e per questo non lo
affrontiamo. Ma se non lo affrontiamo non possiamo riflettere sul
perché ci troviamo in quella
situazione. Affrontare, vuol dire
fermarsi a guardare con altri
occhi quello che da anni guardiamo, ma non vediamo. La situazione che ha descritto è quella di
una persona affacciata alla finestra che guarda la vita degli altri
che scorre, e che vive in funzione
di loro. Si domandi chi è Maddalena, e quale sia il suo scopo, il
suo obiettivo, e se non riesce a
darsi una risposta è perché non se
lo è mai chiesto. Non ha mai permesso a se stessa di esistere in
funzione delle sue emozioni e dei
suoi desideri, perché occupata ad
accontentare gli altri. Cercare di
risolvere i problemi degli altri è
un tentativo di risolvere i propri
problemi, e lei, così distratta
com’è da se stessa, non riesce
neanche a capire cosa sia la cosa
giusta da fare. Cominci a dire di
no senza sentirsi in colpa, o
meglio, si senta pure in colpa, ma
tenti di ricordare quando si è già
sentita così in passato. Qualunque episodio le verrà in mente, lo
scriva e se lo rilegga moltissime
volte, questo servirà a scaricare
le emozioni. I partecipanti al mio
gruppo di “allenamento mentale”, lo fanno già da molto tempo
ottenendo dei risultati sorprendenti. Questo esercizio si chiama
“io nero su bianco”, e, se lo farà
con l’intenzione di farsi finalmente del bene, si renderà conto
che comincerà a prendersi cura di
sé senza preoccuparsi degli altri.
Buon allenamento.
Per porre domande alla
dott.ssa scrivi a: Dott.ssa Anna
De Santis ad Aprilia in via
Mozart1 (di fronte Conforama)
tel. 393.6465283 o inviare una
e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica: [email protected]
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’AVVOCATO RISPONDE
Avv. Margherita Corneli
VIAGGI IN AUTOBUS A LUNGA PERCORRENZA
COSA E’CAMBIATO DAL 01 MARZO 2013
Per porre domande scrivere
e-mail: [email protected]
Dal 1° marzo 2013 è in vigore il
Regolamento (UE) n. 181/2011,
che stabilisce i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con
autobus, prevedendo, anche per
coloro che si spostano all’interno
dell’Unione europea con autobus
e pullman, diritti analoghi a
quelli già riconosciuti per i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario e marittimo.
Trattandosi di un Regolamento,
le nuove norme sono direttamente applicabili in tutti gli Stati
membri, senza che sia necessario
alcun atto specifico di recepimento.
Il Regolamento si applica integralmente ai passeggeri che
viaggiano con servizi di trasporto regolari a lunga percorrenza
(pari o superiore a 250 km), il
cui punto di imbarco o sbarco è
situato nel territorio di uno Stato
membro dell’Unione europea.
Per i servizi di trasporto occasionali, così come per i servizi di
distanza inferiore a 250 km, la
portata del Regolamento è invece fortemente ridotta da una
serie di eccezioni e deroghe.
Inoltre, è prevista la possibilità,
per gli Stati membri, di escludere l’applicazione di alcune parti
del Regolamento per i servizi
regolari interni e per i servizi
regolari che si svolgano, per una
parte significativa, fuori dall’Ue,
purché l’esclusione sia disposta
in modo trasparente e non discriminatorio e sia comunicata alla
Commissione europea.
E’ necessario a questo punto specificare cosa si intenda per servizi regolari; tali sono i servizi che
assicurano il trasporto di categorie di passeggeri non determinate su autobus con un itinerario e
una frequenza determinata, e in
cui l’imbarco e lo sbarco abbiano luogo presso fermate prestabilite, spesso comunemente
denominate “linea” (diversamente dai servizi occasionali, la
cui caratteristica principale è il
trasporto su autobus di gruppi di
passeggeri costituiti su iniziativa
di un committente o del vettore)
I nuovi diritti riconosciuti ai passeggeri dei servizi di trasporto
regolari a lunga percorrenza
(oltre 250 km) sono i seguenti:
− in caso di overbooking (cioè di
accettazione di un numero di
prenotazioni superiore ai posti
disponibili), cancellazione del
servizio o ritardo alla partenza di
oltre 120 minuti, il vettore deve
offrire al passeggero la scelta tra:
a) riprotezione, cioè il trasporto
alternativo verso la destinazione
finale, non appena possibile e
senza alcun supplemento;
b) il rimborso del prezzo del
biglietto e, ove opportuno, il
ritorno gratuito in autobus al
primo punto di partenza, non
appena possibile.
Nel caso in cui il vettore non sia
in grado di offrire la scelta al
passeggero, questi ha diritto,
oltre al rimborso del biglietto e
al ritorno al primo punto di partenza, anche ad un risarcimento
pari al 50% del prezzo del
biglietto;
− in caso di cancellazione del
servizio o ritardo alla partenza di
oltre 90 minuti, per i viaggi di
durata superiore a 3 ore, il vettore deve offrire al passeggero
assistenza adeguata e gratuita:
a) spuntini, pasti e bevande in
quantità ragionevole, purché
siano disponibili o possano essere ragionevolmente forniti;
b) in caso di necessità, sistemazione in albergo o altro alloggio
(e relativo trasporto), che può
essere limitata dal vettore ad un
costo massimo di 80 euro a
notte, per due notti (e può essere
esclusa nel caso in cui il vettore
provi che la cancellazione o il
ritardo siano dovuti a condizioni
metereologiche
avverse o gravi catastrofi naturali);
− in caso di cancellazione del
servizio o ritardo alla partenza, il
passeggero ha diritto a ricevere,
quanto prima, informazioni sulla
situazione in corso (non oltre 30
minuti dopo l’ora di partenza
prevista), nonché sull’ora di par-
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tenza effettiva e sui collegamenti alternativi in caso di perdita
della coincidenza.
− in caso di decesso, lesioni personali, perdita o danneggiamento del bagaglio causati da incidente stradale derivante dall’uso
dell’autobus, il passeggero ha
diritto ad un risarcimento, calcolato secondo la legislazione
nazionale applicabile, e il cui
importo massimo non può essere
inferiore a
220.000 euro per passeggero e
1.200 euro per bagaglio.
Il vettore deve inoltre offrire al
passeggero assistenza ragionevole e proporzionata per le esigenze immediate pratiche, che
comprende cibo, indumenti, trasporto e alloggio (anche in questo caso, la sistemazione può
essere limitata dal vettore ad un
costo massimo di 80 euro a
notte, per due notti);
Una particolare tutela viene poi
(finalmente!) assicurata ai passeggeri con difficoltà motorie:
E’ infatti previsto che il vettore
presti una particolare attenzione
alle esigenze dei passeggeri disabili e a mobilità ridotta;
− per i passeggeri disabili e a
mobilità ridotta è prevista assistenza specifica e gratuita sia
nelle stazioni che a bordo del
veicolo, oltre al trasporto gratuito dell’eventuale accompagnatore.
− per i passeggeri disabili e a
mobilità ridotta, è previsto il
divieto, per i vettori, gli agenti di
viaggio e gli operatori turistici,
di rifiutare una prenotazione, un
biglietto, o di far salire a bordo il
passeggero (salvo ragioni di
sicurezza e nel caso in cui la configurazione del veicolo o delle
infrastrutture lo rendano fisicamente impossibile).
E’ inoltre previsto il risarcimento
(pari al costo della sostituzione o
riparazione), da parte del vettore
o dell’ente di gestione della stazione responsabile, in caso di
perdita o danneggiamento di
sedie a rotelle, altre attrezzature
per la mobilità o dispositivi di
assistenza;
− è riconosciuto il diritto dei passeggeri a ricevere informazioni
adeguate per tutta la durata del
viaggio.
I passeggeri hanno inoltre diritto
a disporre di informazioni appropriate e comprensibili sui diritti
previsti dal Regolamento (compresi i dati necessari per contattare gli organismi nazionali
responsabili del controllo sull’applicazione del Regolamento), sia presso le stazioni che,
eventualmente, su internet.
Se possibile, le informazioni
sono fornite, su richiesta, in formato accessibile, con particolare
attenzione alle esigenze delle
persone disabili e a mobilità
ridotta;
− è prevista la formazione e
istruzione del personale a diretto
contatto con i viaggiatori, conducenti compresi, in materia di
sensibilizzazione alla disabilità
(derogabile, per i conducenti, per
i primi 5 anni di applicazione del
Regolamento);
− creazione di un sistema per la
gestione dei reclami relativi ai
diritti e agli obblighi previsti dal
Regolamento, predisposto dai
vettori (nel rispetto delle modalità di trasmissione indicate dal
Regolamento);
− creazione di Organismi nazionali indipendenti in ogni Stato
membro, responsabili di garantire, anche attraverso l’adozione
di provvedimenti, l’applicazione
e il rispetto del Regolamento.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 50
CONVEGNO “Danni Provocati Dal Fluoro”
DOTT. GIUSEPPE GRECH
Odontoiatra Prima ti ignorano… poi ti deridono….poi ti
combattono….poi vinci
Si è svolto lo scorso
20 aprile il Convegno del Dott. Giuseppe Grech, odontoiatra di Aprilia, che
ha trattato l’argomento “Danni provocati dal Fluoro”.
Era presente anche il
Prof. Norberto Roveri, professore ordinario di chimica generale ed inorganica
presso l’università di
Bologna.
L’incontro è avvenuto in una sala dell’Enea Hotel un evento
che ha visto la parteciIl Prof. Norberto Roveri e il dott. Giuseppe Grech
pazione di molte persone., per via della rilevanza sociale di alcuni argomenti affrontati.
“Evitate di dare il fluoro ai bambini, donne gestanti ed adulti, mi rivolgo soprattutto ai pediatri e
ai ginecologi. Il Fluoro è un potente agente tossico e vi sono innumerevoli ricerche che lo dimostrano ! ”.
Così il Dott. Giuseppe Grech ha aperto il suo convegno, denunciando tutti gli effetti
collaterali di questo agente tossico, che noi, tra l’altro, assumiamo tutti i giorni, pensando che abbia un effetto benefico per il nostro organismo (come ci viene detto);
invece assunto quotidianamente in piccole dosi provoca danni permanenti.
Interessante anche l’intervento del prof. Norberto Roveri, il quale ha esposto le sue
ricerche sul caso e le alternative al Fluoro mediante l’idrosseapatite.
L’unico rammarico del Dott. Giuseppe Grech è stato non avere la presenza dei pediatri, i quali sono i primi ad avere un contatto con i bambini e nella maggior parte dei
casi a somministrare il Fluoro.
Ringrazia tutti coloro che vi hanno partecipato: colleghi, persone comuni, il Consigliere Nello Romualdi, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura Fabio Malecchi, Bruno Iorillo direttore del Giornale del Lazio e Giuseppe Iorillo, i rappresentanti della Comunità Mondo Nuovo e l’associazione Come Noi.
Il Dott. Giuseppe Grech ricorda di non somministrare Fluoro, di evitare tutto ciò che
lo contiene come il dentifricio; è possibili trovare in commercio dentifrici senza fluoro che possono utilizzare tutti ( bambini-adulti) e possono essere ingeriti senza problemi.
Speriamo che qualcosa possa cambiare e che altri Medici cambino idea e non somministrino più Fluoro o almeno i cittadini possano da queste informazioni trarre le proprie conclusioni.
9 - 23 Maggio 2013
Buon compleanno Marco
Come ogni anno, e questo è
il settimo, è stato festeggiato
il 16 aprile il compleanno di
Marco, giovane artista apriliano. Nella sala Manzù della
biblioteca comunale di Aprilia, in una cornice ricca di
colori, calda e accogliente e
per i mosaici alle pareti e per
i fiori, i familiari, gli amici,
gli artisti hanno voluto ricordare un giovane che ha
lasciato un grande vuoto e
per le sue capacità artistiche
e per l’amore che sapeva
offrire.
L’Associazione
Marco Paniccia, fondata dai
genitori Luciana ed Angelo
dopo la sua scomparsa, si
propone, attraverso l’assegnazione di borse di studio a
giovani mosaicisti per aiutarli a continuare questo percorso non sempre facile, di
ricordare il giovane artista
preparato e capace.
Sono tante le persone che si
dedicano a coltivare questa
forma d’arte. Sappiamo
quanto sia stata importante
nei diversi periodi storici
questa preziosa espressione
artistica; pensiamo agli
splendidi mosaici in oro
della basilica di San Marco
che risalgono al XII – XIV,
coprono una superficie di
4240 mq. e sono una delle
caratteristiche del complesso, questi furono fonte d’ispirazione per Tiziano e per
la sua pittura tonale, e non
possiamo dimenticare San
Vitale a Ravenna con i suoi
mosaici che fanno parte della
gloria bizantina, questa città,
infatti, conserva un grande
patrimonio di mosaici antichi dei secoli V e VI così
belli da far rimanere il visitatore attonito davanti a tanto
splendore. Forse chiamare il
mosaico espressione di un
artigianato artistico, anche se
estremamente raffinato, non
è esatto, sicuramente va bene
la definizione se si considera
artigianato tutto ciò che
viene fatto manualmente,
allora in questo contesto può
rientrare qualsiasi forma
d’arte: scultura, pittura, ceramica, altrimenti si deve con-
siderare arte anche il mosaico.
Alle ore 17 del 16 aprile Ilvo
Silvi ha presentato la serata
ed ha chiamato alcune persone presenti a parlare e di
Marco e dell’importanza di
manifestazioni del genere
che permettono alle persone
d’incontrarsi in un contesto
culturale che aiuta la città a
crescere. Sono intervenuti
gli assessori Lombardi e
Malecchi come rappresentanti del Comune di Aprilia,
Antonello Testa, direttore
del CNA, Gabriele Tullio,
commissario ad acta per l’artigianato e Sabrina Di
Manno del Settore artigianato della Camera di Commercio. Dopo gli interventi il
presentatore ha chiamato
tutti i partecipanti ai quali è
stato consegnato un attestato
e ha proclamato i vincitori:
Francesca Dinardo con l’opera “Opposti”, primo premio per la sezione collettiva,
l’opera, infatti, è stata presentata dall’Associazione
Marco Paniccia di Aprilia;
per la sezione individuale,
invece, ha vinto il primo premio Rosalia Cavolo di Monreale – Palermo con l’opera
“Il re Giustiniano”. La serata
è stata allietata da un intermezzo musicale, bravissimo
il giovanissimo Gianluca
Capozzi che con la sua fisarmonica ha eseguito brani di
Bach, Solatarev, Scarlatti e
Piazzolla. Al termine Luciana Paniccia ha ringraziato
tutte le persone presenti e ha
voluto sottolineare quanto
sia importante per l’associazione aiutare altri giovani
talenti ad uscire allo scoperto.
Il percorso museale ha offerto al pubblico la possibilità
di ammirare non solo lavori
di molti artisti, ma anche
mosaici di bambini che
hanno dimostrato creatività e
notevole capacità, le opere
dei più piccoli erano corredate da fotografie dove si
potevano ammirare i giovanissimi artisti durante le fasi
del loro lavoro. Leonardo, il
figlio di Marco, ha presentato le sue creazioni: piccoli
mosaici che insieme alla
mamma e ai nonni ha preparato come bomboniere per la
sua prima comunione.
In mostra anche alcune creazioni dell’artista prematuramente scomparso, particolarmente bello un tavolinetto
con un piano in mosaico
dalla raffinata fattura.
Si deve riconoscere che
Luciana ed Angelo realizzano ogni anno per Marco una
festa curata nei minimi particolari, ricordano il figlio
nel modo migliore perché
aiutano anche la città in cui
vivono a crescere culturalmente.
La mostra dal suggestivo
titolo “Linee di mosaico” è
rimasta aperta fino al 24
aprile.
Carla Ginanneschi
LA GIORNATA DEL LIBRO
Approda ad Aprilia la terza edizione
La Giornata del Libro giunge alla terza edizione e si
rinnova ancora una volta proponendo ospiti ormai
noti ma anche volti nuovi. Il 25 maggio di terrà l’inaugurazione alle ore 18.00 presso la Sala Manzù
(Biblioteca Comunale di Aprilia), gli ospiti potranno
godere di opere pittoriche e fotografiche e la visita
sarà accompagnata da musica dal vivo; la sala cambierà volto, sarà decorata con rose come da tradizione (l’evento si ispira a “La giornata del libro e delle
rose”), sarà allestito un angolo dedicato alla lettura
dove poter trovare un luogo tranquillo ed utilizzabile
sin dal 26 maggio.
L’esposizione sarà visitabile fino al 29 maggio, durante la settimana sarà possibile assistere alle interviste
degli artisti e dei fotografi ed avere in dono un libro.
Quest’anno sarà possibile ancora una volta avvicinarsi a grandi classici e nuovi autori attraverso le opere d’arte e le opere fotografiche. Tra gli artisti che ricopriranno il ruolo di ciceroni: il Maestro Antonio De Waure con i suoi acquerelli
dominati da tinte calde, Roberto Agostini ed i suoi potenti realismi, Paolo Boccardi che ci stupirà con un incontro tra la classicità artistica e la tecnologia, Giuseppe Ciccarello ed i suoi
colori densi, Concetta Esposito che propone forme delicate ed evanescenti, Maria Chiara
Lorenti che ci introduce tra le righe della storia con decisi tratti di disegno, Eleonora Spataro che non regala un’illustrazione ma un’atmosfera agli spettatori. Tra i fotografi si potranno
osservare nuovamente le interpretazioni poetiche e letterali di Simone Turco Liveri e gli scatti di un fotografo per la prima volta in esposizione, Luca Deias, che propone interpretazioni
maggiormente introspettive dei testi scelti. Saranno loro ad accompagnarci in un viaggio più
che mai variegato di titoli aiutati da: schede esplicative dei testi, personale di sala predisposto a dare quante più informazioni possibili e citazioni dall’opera originale.
Per avere maggiori informazioni potete contattare il curatore dell’evento tramite messaggio
privato su facebook cercando: La Giornata del Libro o avere un’idea in anteprima di ciò che
vedrete attraverso la sezione dedicata del blog lagiornatadellibro.blogspot.it “iniziative – La
Giornata del Libro”; se invece volete essere aggiornati in tempo reale sugli sviluppi potete
trovare l’evento su twitter.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
Non vale la pena rischiare la propria VITA “nelle onde del mare”
a cura di Sihem Zrelli
Cari lettori in questo articolo vi
racconterò una storia che a me
sta molto a cuore; che riguarda
dei miei paesani giovanissimi
che fanno il “viaggio della speranza”.
Questo “viaggio della speranza”
è attraversare il mediterraneo in
barche come clandestini, un
viaggio pericoloso e avvolte
mortale.
Tawfik Amri e Ridha Embaia
sono due ragazzi del sud della
tunisia, della città di Zarat della
provincia di Gabes, che in cerca
di fortuna hanno deciso di fare
queste esperienza orribile attraverso il mare per un futuro
migliore.
Questi due ragazzi sono partiti
da Gabes per venire in Italia alle
21:45 del 20marzo 2011, su un
peschereccio con degli amici e
paesani, ed hanno impiegato 27
ore per la traversata.
Sulla barca insieme a loro c’erano altre 200 persone, tra cui
anche dei bambini, che come
loro volevano venire in Italia
senza superare nessuna dogana,
come clandestini.
Molti di questi ragazzi sono stati
costretti alla fuga per cercare un
futuro migliore, infatti c’è chi è
comunque laureato ed ha avuto
esperienze lavorative a livello
aziendale; ma che non trovando
più nulla e sperando in qualcosa
di migliore fa questo viaggio.
I ragazzi si sono organizzati tra
di loro, senza aiuto esterno,
sono partiti da casa con solo un
poco di latte e acqua con Lampedusa come loro destinazione.
Durante il loro viaggio in mare,
poco prima di arrivare nelle
acque territoriali è iniziato un
temporale fortissimo e quando il
peschereccio ha iniziato a
imbarcare acqua hanno cominciato a perdere la speranza ed a
pregare.
Per fortuna sono riusciti ad arrivare tutti sani e salvi sulle coste
di Lampedusa, dove sono stati
trattenuti per 13 giorni e gli
veniva fornito solo un po’ di
cibo, poi dopo sono stati spostati al centro di accoglienza profughi, dove si sono potuti rifocillare e lavare.
Dopodiché sono stati spostati al
centro di accoglienza di Manduria, di Bari, dove c’era tutto
quello di cui potevano aver bisogno.
Li sono rimasti 26-27 giorni finché non hanno ottenuto il permesso di soggiorno umanitario,
dopodiché sono stati portati alla
stazione di Brindisi liberi di
prendere il treno per dove volessero.
Tawfik e Ridha sono riusciti a
pagarsi un viaggio per Milano,
qui hanno passato 4 mesi in
cerca di un lavoro, e dormivano
sopra i cartoni senza coperte
nella stazione.
Verso luglio sono scesi ad Apri-
lia, dove sono stati aiutati dall’associazione della Palma del
Sud che li ha fatti sentire come
una “famiglia”.
A distanza di anni i nostri due
compaesani dicono che non
avrebbero mai pensato di fare
questa esperienza simile per
mare, e vista la pericolosità del
viaggio non la rifarebbero mai
più.
Questa che vi ho appena raccontata è una di quelle storie che
finisce relativamente bene, troppo spesso si sente di barconi
carichi con donne e bambini che
affonda per colpa delle condizioni del mare.
Noi non possiamo condannare il
governo italiano per la perdita
dei “nostri figli”, bisogna fare i
conti con i governi del nord
Africa, che ancora permettono
questo “massacro” chiamato “il
viaggio della speranza”, ma che
in realtà è un viaggio che spesso
porta verso la propria fine anche
in età molto giovane.
Ogni persona messa su uno di
questi barconi ha dovuto pagare
all’incirca sui 1000-1500 euro,
ma a chi vanno questi soldi?
Perché i governi non sono
riusciti a bloccare questo fenomeno?
Non sono contro chi viene in
Italia anzi, ma solo se il viaggio
è regolare e tranquillo, con un
aereo, un visto ed un contratto
di lavoro, senza rischiare la propria vita tra le onde.
A tutti voi giovani clandestini
senza lavoro e con il permesso
di soggiorno umanitario in scadenza, riflettete sulla vostra
scelta di venire qua, anche perché qui in Italia, come in molti
altri paesi europei, c’è una gran
crisi e lavoro non si trova, e vorrei consigliarvi di restare a
“smuovere le acque” nel proprio
paese.
Per esempio i tunisini potrebbero cercare di dare una mano per
un nuovo inizio nel nostro
paese, perché soprattutto dopo
la rivolta ce ne è bisogno, per
cominciare a “ricostruire” un
futuro migliore per tutta la
nazione.
Infatti con questo pensiero in
mente rivolgo un appello alle
autorità del nord Africa, chiedendogli di riuscire a bloccare
questi fenomeni, non perché l’Italia è “piccola”, ma per non fargli rischiare la vita inutilmente
visto che nel proprio paese si ha
molto da fare; dobbiamo pensare allo sviluppo della nostra
nazione ora più che mai.
Aiutate a sviluppare la vostra
nazione, non correte un inutile
rischio per mare; e alle autorità
Italiane chiedo di rendere più
facile l’entrata regolare tramite
visti e permessi si soggiorno;
perché, secondo me, la possibilità di realizzare un proprio
sogno e di avere una vita migliore non va negata a nessuno.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
pagina 53
Questo il momento di riflettere prima di agire
di Salvatore Lonoce
Cari amici elettori,
Lo strumento più valido per
cambiare la triste realtà apriliana è il rinnovo del Consiglio Comunale. Ma il nuovo
Consiglio Comunale sarà efficiente?!
Sarà uno strumento veramente
valido?!
Se sarà composto da consiglieri che vedano nel mandato
una missione e non un mezzo
per soddisfare i loro bisogni
si!
Altrimenti ...... ?
Aprilia può veramente diventare in pochi anni una città
felice perché è ricca!
Può
diventare.......
Ma non lo diventerà mai, se al
Consiglio Comunale andranno
persone impreparate, dedite o
aspiranti agli affari pubblici,
moralmente bacate, politicamente opportuniste, vili per
natura o per calcolo, bassamente servili di fronte alla
città o ipocritamente ossequienti a direttive settarie e
confessionali per motivi di
carriera o di … ordine economico personale; insomma,
persone che vedano nel Consiglio Comunale il mezzo per
arricchirsi rapidamente come
taluni predecessori conosciuti,
che entrati scalcagnati nel
Palazzo di Piazza Roma, oggi
girano in mercedes.
Nel Comune la cellula prima è
l’organizzazione
politicoamministrativa.
Se il Comune è dotato di dirigenti competenti, onesti,
incorruttibili e pronti a colpire
ogni malcostume e ogni corruzione, essi costituiranno, nell’organismo sociale cittadino,
una struttura di tale sanità
morale da non poter mai sopportare politiche immorali e
corrotte.
Cari amici elettori, in ogni
partito ci sono onesti e disonesti, come nelle liste civiche ci
saranno, fatalmente, onesti,
disonesti, avventurieri, carrieristi.
Mi spiegherò meglio: il numero dei candidati deteriori sarà
più imponente di quelli onesti
eccellenti.
E ciò per una ragione semplicissima: la persona onesta e
seria non briga eccessivamente per essere messa in lista perché sa quali sacrifici dovrà
sopportare per esercitare con
rettitudine il mandato; la persona disonesta, invece, mette
in moto cielo e terra per essere
candidato perché calcola i
«benefici» che gli deriveranno
dall’esercizio «spregiudicato»
del mandato.
Anche in questa scelta ci vuole
coraggio e onestà: negare il
voto di preferenza al candidato che, per motivi validi, si
giudica inadatto allo esercizio
del mandato; Negarlo, anche
se il candidato è un parente o
una parente o un…..compagno
di scuola.... o ha tanti voti.
Cari amici elettori,
trattandosi di elezioni amministrative, l’errore non avrà nessun attenuante: la conoscenza
diretta dei candidati ci permette di valutarne la capacità e la
moralità.
La scelta dei candidati che
debbono dare concretezza alle
idee dei Partiti sulla città è
l’atto democratico fondamentale e più responsabile.
Cari amici elettori,
le nuove idee non vanno tutte
sole per Aprilia: sono gli apriliani che le portano. Se noi
eleggiamo candidati di fango,
le nostre idee, le nostre speranze, l’ansia di rinnovamento
così potente nei nostri animi,
le andremo a raccogliere nel
fango.
Queste due scelte, dunque,
quella della lista e quella della
persona cui dare il voto di preferenza, debbono farsi con
grande senso di responsabilità,
ascoltando, non tanto la propaganda e i suggerimenti interes-
sati, ma la propria coscienza.
Cari amici elettori,
oggi abbiamo elementi sicuri
per un giudizio sereno e obiettivo. Continuare a sbagliare
nella scelta sarebbe una colpa
imperdonabile.
Il destino di Aprilia è, ora più
che mai, nelle vostre, nostre
mani.
Queste elezioni hanno un profondo significato politico, perchè avranno come effetto o l’inizio di una politica di vero
rinnovamento, che sarà caratterizzata da una elevazione del
tenore di vita di tutti noi apriliani, oppure la continuazione
della politica che già conosciamo.
Quella politica che ci ha dato
ingiustizie, soprusi, favoritismi, arricchimenti, dominio di
cricche, mangiatoie ben fornite per gli amici dalla «mezza
parola e basta», e nello stesso
tempo o, meglio, come conseguenza maggiore sfruttamento
delle nostre risorse cittadine,
maggiore miseria, maggiore
fame per noi poveri apriliani,
per noi lavoratori, intellettuali
e manuali, per noi cittadini.
Ecco allora la scelta delle due
vie: o quella che riporta al
miglioramento della condizione individuale in funzione del
miglioramento del collettivo
apriliano oppure la via del sordido egoismo, il cui miglioramento della condizione individuale dipende dall’oppressione della condizione collettiva
apriliana.
Oggi tocca a te elettore apriliano, dovrai scegliere.
Se hai onestà e coraggio non
potrai sbagliarti nella scelta.
Questo, ….. questo è il
momento di riflettere prima di
votare.
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9 - 23 Maggio 2013
“APRILIA IN GUERRA: LA BATTAGLIA DI APRILIA”
INAUGURATA AL ROSSELLI L’ESPOSIZIONE DI REPERTI MILITARI DELLA SECONDA GUERRA
La storia si arricchisce di umanità con le testimonianze dei protagonisti
di Elisa Bonacini
Mercoledi 24 aprile presso l’Istituto Superiore Carlo e Nello
Rosselli in via Carroceto ad
Aprilia, è avvenuta l’inaugurazione di una nuova esposizione
museale permanente dal titolo
“Aprilia in guerra: la battaglia
di Aprilia”. La mostra si articola in due sezioni: “Aprilia in
guerra” che comprende uniformi italiane del periodo 19401945 e “la battaglia di Aprilia”
che contiene diverse divise
anglo-americane ed in minima
parte abbigliamento militare
appartenuto all’esercito tedesco.
Il nuovo allestimento espositivo
in grandi teche modulari (su progetto dell’architetto Otello Lazzari) va ad integrare una piccola
esposizione di reperti militari
già presente nell’Istituto Rosselli dal 2008, ed è stato realizzato
grazie al contributo economico
del Comune di Aprilia che nel
luglio 2012 ha accettato l’affidamento a titolo perenne e gratuito
della collezione storica di Ostilio Bonacini “un ricordo per la
pace”. Grazie all’interessamento del Direttore della Multiservizi Dott.Fabio Biolcati Rinaldi sono state ristrutturate alcune
vetrine già presenti nell’Istituto
nelle quali è stata collocata
oggettistica militare di piccole
dimensioni; la Multiservizi di
Aprilia ha realizzato anche dei
piccoli cubi utili per l’allestimento interno delle grandi teche
modulari.
L’Assessore alla Cultura ed
alla Pubblica Istruzione Avv.
Fabio Malecchi in rappresentanza del Comune di Aprilia, ed
Elisa Bonacini Presidente dell’Associazione “un ricordo per
la pace” hanno effettuato il tradizionale taglio del nastro, che è
stato seguito dalle note del
“Silenzio d’ordinanza” in
onore dei Militari Caduti, eseguite dalla tromba di un Bersagliere della Fanfara Cotterli di
Aprilia.
Presenti all’inaugurazione il
Comandante del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia
Maggiore Andrea Mommo, il
Tenente Pier Luigi Mascolo
Comandante della Sezione
radiomobile, il M.A. Michele
Piccione Comandante interinale della Stazione Carabinieri di Aprilia, il Comandante
della Tenenza della Guardia di
Finanza di Aprilia Tenente
Soviana Inghilterra, il Comandante della Polizia stradale di
Aprilia sostituto Commissario
Vincenzo Fasulo.
Hanno partecipato anche le
Associazioni d’Arma e combattentistiche di Aprilia,
l’U.N.I.R.R. e rappresentanti di
alcune Associazioni culturali
del territorio.
Presenti all’evento il Dirigente
III settore del Comune di Aprilia
Dott. Enzo Cucciardi e la
Sig.ra Anna Gambuzza Istruttore Direttivo Amministrativo
dell’Assessorato alla
Cultura, che hanno coordinato la realizzazione
del progetto.
All’inaugurazione
hanno assistito anche
alcune classi dell’Istituto Rosselli con i loro
docenti ed il Dirigente
d’Istituto Dott. Giovanni Battista Galassi.
Ha visitato la mostra
anche il Consigliere
Comunale
Nello
Romualdi.
Nel corso dell’evento è
stato proiettato il videodocumentario “Aprilia
in guerra : dalla
distruzione alla rinascita” realizzato dall’
da sinistra-Armando Fiorini, Patrizio Colantuono, Harry Shindler,
Associazione “un ricordo
Elisa Bonacini, Fabio Malecchi
per la pace”.
Protagonisti di questa giornata ciation 1943-1945”, vive dal sembrava irrealizzabile.
sono stati Harry Shindler, vete- 1982 in Italia a Porto D’Ascoli “E’ la prima pietra per la realizrano dell’esercito britannico; (AP). Da molti anni si impegna zazione del Museo della battaArmando Fiorini, testimone per dare notizie ai famigliari di glia di Aprilia”- ha detto Shinddella guerra ad Aprilia ed Aldo soldati dispersi in guerra in Ita- ler- “un giusto riconoscimento
Boccabella, internato militare lia, cercando di scoprire dove per tutti i soldati caduti e per le
nei campi nazisti dopo l’ armisti- siano sepolti centinaia di soldati sofferenze della popolazione di
anglo-americani; ha partecipato Aprilia”.
zio dell’8 settembre 1943.
Harry Shindler, nato a Londra anche a diverse trasmissioni Harry, che ha preso a cuore l’iniziativa, da qualche tempo ha
nel luglio 1921, partì militare a televisive.
soli 20 anni, quale soldato sem- Harry, nel corso del suo inter- rivolto un appello anche ai veteplice nel reggimento Royal vento, ha fatto un appello agli rani inglesi a Londra i quali
Electrical and Mechanical abitanti di Aprilia affinché offra- hanno già preparato “un pacco
Engineers. Sbarcò ad Anzio il no altro materiale utile per l’e- per il museo di Aprilia”, che
24 gennaio 1944, partecipando sposizione, complimentandosi presto sarà consegnato al Comualle operazioni belliche nel per la tenacia della sottoscritta ne di Aprilia. Dopo l’inauguranostro territorio ed alla libera- (autrice di questo articolo) nel- zione Harry ha voluto rivolgere
zione di Roma. Rappresentante l’aver voluto portare avanti per un saluto non previsto ai ragazzi
in Italia della “Italy Star Asso- tanti anni questo progetto che di una classe dell’Istituto Ros-
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
selli pregandoli di ricordare
sempre quante vite umane siano
state sacrificate per il raggiungimento della libertà e della democrazia in Italia.
Armando Fiorini, Presidente
Ass. Pensionati Coldiretti
Regione Lazio, nonostante la
sua riservatezza, ha accettato di
apparire nel video con la sua
tragici momenti vissuti all’età di
soli 12 anni, ed ha suscitato
commozione in tutta la platea.
Aldo Boccabella classe 1923 ex
IMI, accompagnato dalla
moglie Liliana, ha raccontato la
sua esperienza di internato
militare nei campi nazisti dove,
nonostante le sofferenze sopportate, cercò sempre di mantenere
degli alleati il 22 gennaio fino al
28 maggio 1944 e che portò a
distruzione la nuova cittadina,
sacrificarono la propria vita
migliaia e migliaia di giovani
militari provenienti da tutto il
mondo. Il ricordo di questi avvenimenti costituisce un insegnamento importante per apprezzare valori quali democrazia e
libertà”.
Colantuono ha sottolineato l’importanza di creare un rapporto di
collaborazione tra il Museo di
Anzio ed il nascente Museo
pagina 55
ne della mostra, hanno
già redatto con grande
ottimismo un ipotesi di
progetto del futuro
museo civico che, inserito nel centro storico di
Aprilia, potrebbe essere
denominato “APRILIA
NELLA PRIMA META’
DEL NOVECENTO MUSEO
DELLA
CITTA’”. Oltre alla neonata Sezione “Aprilia in
guerra: la battaglia di
Aprilia”, dovrebbero
L'Assessore alla Cultura Fabio Malecchi e Elisa Bonacini
nel momento del taglio del nastro.
drammatica testimonianza sui
giorni che seguirono il 22 gennaio 1944. La famiglia Fiorini,
originaria della provincia di Ferrara, rappresenta nel video la
sofferenza di tutta la popolazione di Aprilia a causa della guerra. Il prezzo che pagò questa
famiglia fu veramente alto : la
morte della figlia Giuseppina
(18 anni), del genero, della nipotina di soli 18 mesi e, a guerra
finita, del capofamiglia Augusto
con l’esplosione di un proiettile
trovato nel terreno.
Nel video Armando rivive quei
la propria dignità di uomo. Ad
ottobre 2012 Boccabella ha ricevuto presso la Prefettura di Latina la medaglia d’onore, onorificenza concessa dal Governo Italiano a partire dal 2007 agli
Internati Militari Italiani.
E’ intervenuto anche Patrizio
Colantuono, Direttore del
Museo dello sbarco di Anzio:
“E’ importante che le nuove
generazioni non dimentichino
quello che accadde ad Aprilia
nel 1944. Nella battaglia che
avvenne nel territorio di Aprilia
dai giorni successivi allo sbarco
le divise dei Bersaglieri
Giuseppe e Dante Bonacini
il saluto di Shindler a una classe
del Rosselli
della Battaglia di Aprilia, augurando che l’Amministrazione di
Aprilia prosegua nel processo di
rivalutazione storica della nostra
cittadina impegnandosi per la
piena realizzazione del progetto
museale.
Il Generale Dott.Massimo Coltrinari ed il Generale Dott.Luigi
Marsibilio, che hanno offerto il
loro contributo nella realizzazio-
essere incluse anche le Sezioni
espositive relative alla Bonifica,
alla Fondazione e alla Rinascita
di Aprilia.
Speriamo che anche la prossima
Amministrazione recepisca la
necessità di soddisfare questo
bisogno culturale della nostra
città tenendo presente il generoso contributo volontario dell’Associazione “un ricordo per
la pace”, di alcune Associazioni
d’Arma di Aprilia e di esperti
del settore museale.
Per il momento i cittadini di
Aprilia possono visitare gratuitamente la nuova esposizione
bellica all’Istituto Rosselli
“Aprilia in guerra: la battaglia
di Aprilia”, nelle modalità da
concordare con il Dirigente
dell’Istituto Rosselli Dott.
Galassi, tenendo conto delle
priorità didattiche dell’Istituto.
(Foto Ass. “un ricordo per la
pace”)
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CONCORSO “ L’ALBERO DELLA PACE”
la premiazione lo scorso 3 maggio all’Istituto Rosselli
I RAGAZZI DI APRILIA “ CAVALIERI DELLA PACE”
di Elisa Bonacini
Venerdi 3 maggio presso l’Auditorium dell’Istituto Carlo e Nello Rosselli in via Carroceto ad Aprilia, si è
svolta la cerimonia di premiazione
del 1°Concorso “l’albero della
pace”, indetto qualche mese fa dall’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di
Aprilia su proposta dell’Associazio-
ro della pace”, un grande pannello
con i colori dell’arcobaleno, realizzato dal Comune di Aprilia per il concorso e che è stato collocato in continuità della nuova esposizione museale permanente dal titolo “Aprilia in
guerra: la battaglia di Aprilia”.
L’Assessore alla cultura Fabio
Malecchi, coadiuvato dalla Sig.ra
Anna Gambuzza, ha estratto 6
nominativi tra tutti quelli dei ragazzi
La classe 3a F dell'Istituto Gramsci con la prof.ssa CInzia Pedrazzi
ne “un ricordo per la pace”.
Il concorso rivolto ai ragazzi delle
Scuole Medie Inferiori di Aprilia prevedeva la realizzazione di elaborati (
disegni, frasi, poesie) sul tema della
pace. I disegni realizzati dai ragazzi
sono stati affissi sul simbolico “albe-
che hanno partecipato al concorso. I
fortunati hanno ricevuto buoni acquisto del Comune di Aprilia spendibili
presso una libreria di Aprilia.
L’Associazione “un ricordo per la
pace” ha consegnato alcune medaglie
di riconoscimento ai ragazzi, definen-
doli i “cavalieri della pace”.
I ragazzi della 3a F dell’Istituto
Comprensivo “Antonio Gramsci”,
preparati dalla Prof.ssa Cinzia
Pedrazzi, sono saliti sul palco ed
hanno recitato una selezione di frasi
celebri sulla pace, accompagnati
dalle note di “Imagine” di John Lennon,. Ha partecipato anche Aldo
Boccabella, classe 1923, ex I.M.I.
che ha raccontato ai ragazzi la sua
esperienza di internato militare nei
campi nazisti sottolineando il valore
della pace e della libertà.
Nel corso dell’evento è stato proiettato per la prima volta al pubblico il
breve video- documentario “I colori
della pace”, realizzato dall’Associazione “un ricordo per la pace”.
Quest’anno i protagonisti del filmato
provengono dall’ Istituto Comprensivo “Antonio Gramsci”. I ragazzi
della 3a F, esprimono nel video le
riflessioni riportate sui disegni realizzati per il concorso; il video si
chiude con le immagini di alcuni sim-
paticissimi bambini della Scuola dell’infanzia “Arcobaleno” che sono
riusciti, nonostante la tenera età, ad
interpretare una simpatica coreografia sotto la statua del San Michele
Arcangelo, urlando a squarciagola un
commovente “Noi vogliamo la
pace!!!
(foto Ass. “un ricordo per la pace”)
9 - 23 Maggio 2013
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 57
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 58
ARDEA
Importante l’approvazione avvenuta in consiglio del regolamento degli scavi e ripristini su strade pubbliche: miglioramenti per
la viabilita’ e riduzione dei disagi per i cittadini
“Nei prossimi giorni partirà la
sistemazione stradale su via
Modena e via Novara. Si tratta di
un intervento importante e atteso
dalla cittadinanza. Nonostante le
ristrettezze di bilancio, stiamo
cercando di intervenire in diverse zone del territorio non soltanto con la sistemazione stradale,
ma anche con la pulizia delle
strade: siamo pronti a partire con
il taglio del verde e la pulizia di
viale San Lorenzo”. Lo ha detto
il Sindaco di Ardea Luca Di
Strade e taglio del verde, il sindaco Di Fiori annuncia i prossimi imminenti interventi
Fiori in riferimento agli imminenti interventi in programma
sul territorio. “Esprimo soddisfazione - ha aggiunto il Sindaco
- per il regolamento degli scavi e
ripristini su strade pubbliche o di
uso pubblico approvato all’unanimità dal Consiglio comunale
nel corso dell’ultima seduta. Un
documento che permetterà di
ridurre i disagi legati alla realizzazione delle opere stradali
interrate (impianti idrici, rete
gas, ecc.) e che porterà, nel
breve nel medio periodo, enormi
miglioramenti alla viabilità dell’intero territorio”. Intanto a collaborare con l’amministrazione
del sindaco Di Fiori primarie
aziende del territorio che si sono
Salzare, cane e padrone presi a bastonate
Continuano dalla scorsa domenica i disagi nel complesso
immobiliare delle Salzare dove
la legalità è un optional, ove di
continuo avvengono fatti incresciosi che mettono a rischio l’incolumità di cittadini che abitano
in altri plessi dello stesso immobile. Nel complesso buona parte
occupato da extracomunitari,
rom e nomadi di diverse nazionalità e sbandati vari che specialmente con l’arrivo dell’estate si riempie sempre più di “vu
cumprà” che in questi locali trovano un tugurio. Un complesso
nel quale non manca giorno che
non accadono atti di violenza
come quello che raccontano
alcuni abitanti, accaduto domenica sera alle 21,30 circa, quando un residente che portava a
spasso i suoi cani sarebbe stato
provocato pesantemente da un
magrebino che in quell’agglomerato di appartamenti delle
9 - 23 Maggio 2013
palazzine “B-C e buona parte
della D” occupati abusivamente
ne sono la maggioranza, la
palazzina “A” è stata già fatta
demolire dall’allora sindaco
Carlo Eufemi che aveva ad
Ardea fatto della legalità il suo
cavallo
di
battaglia.
Il presunto provocatore, conosciuto nel complesso e sembra
anche dalle forze dell’ordine per traffico di
droga. Alle rimostranze
del residente, il magrebino aiutato da due suoi
connazionali, nei pressi
dei secchioni dell’immondizia, si sono armati di bastoni e hanno
aggredito alle spalle la
povera vittima, colpendolo alla testa, rompendogli il setto nasale,
spaccandogli due denti,
creandogli contusioni
alle costole oltre che
problemi all’altezza del
polmone per i colpi
infertigli. La vittima è
tuttora ricoverata presso
la Clinica S. Anna per le
cure del caso. L’uomo
come ha detto ai soccorritori sporgerà una volta
dimesso, denuncia presso la locale stazione
carabinieri contro i suoi
aggressori, aggrediti a
bastonate anche i suoi cani che
cercavano di difendere il padrone riportando lesioni. Questo è
uno dei fatti che denotano come
è difficile vivere forse sopravvivere in quel tristemente noto
complesso immobiliare patrimonio del comune di Ardea in
quanto acquisito al patrimonio
comunale e ribattezzato “la Pantanella rutula”.
Non meno impegnati i vigili del
fuoco che il giorno dopo l’aggressione sono dovuti intervenire per spengere un incendio classificato come doloso presso la
fatte carico a proprie spese di
ripristinare tratti di strada come
quella di via delle Muratelle il
tratto che va da via Laurentina a
via Congiungente, una collaborazione apprezzata dal sindaco
che ha dimostrato come non
chiede nulla per se ma per la
popolazione. E proprio per la
sistemazione del tratto di via
delle Muratelle c’è stato qualche
consigliere che saputo per caso
della messa in sicurezza della
strada ha telefonato a qualche
suo elettore abitante in quella
zona spacciando l’intervento
autorizzato del privato come una
dell’opera, un lavoro per controllare le varie fasi del lavoro,
dalla ramazza tura delle buche
allo spargimento dell’emulsione
bituminosa, al rullaggio del bitume con vibro compressore, il
tutto per consegnare il lavoro a
perfetta regola d’arte, una lavorazione, che prima d’ora non
aveva mai avuto modo di vedere.
Il sindaco, ha dando il giusto
merito alla società ringraziandola per la collaborazione ed alla
ditta esecutrice per l’ottima esecuzione dell’opera, primaria
ditta anch’essa della Castagnetta
di Ardea. Tutto il resto è noia.
sua “imposizione”, nulla di più
falso il merito va alla società che
ha pagato l’opera ed al sindaco
cabina elettrica Enel.“Con l’approssimarsi della stagione estiva
- lamentano gli inquilini delle
altre palazzine - si fa sempre più
critica la situazione igienico
sanitaria più volte invano segnalata allo stesso sindaco dal maggiore Maria D’Alessandri
responsabile del settore ambiente del comando della municipale, dove nelle palazzine B/C/D
che non sono allacciate alla rete
idrica da mesi, e buona parte
degli appartamenti occupati abusivamente neppure alla rete elettrica”.
Per dovere di cronaca va segnalato l’ultimo blitz dei carabinieri
del Capitano Floccher comandante la compagnia di Anzio che
ha portato in manette al cospetto
dei giudici ben 18 occupanti
abusivi accusati di furti di corrente. Purtroppo non è soltanto
nel complesso immobiliare delle
Salzare che accadono fatti incresciosi,anche nel centro di Tor
San Lorenzo ove verso le otto di
sera, c’è scappata una rissa e
colpi di pistola. Sempre più
preoccupati i cittadini e i comitati di quartiere.
Rissa tra stranieri nel centro di
Tor San Lorenzo, sparato anche
un colpo di pistola. Sul posto
polizia del commissariato di
Anzio e i carabinieri della locale
stazione. A Tor San Lorenzo non
è la prima volta che le forze dell’ordine sono chiamate a intervenire per sedare risse tra comunitari ed extracomunitari. “Tor
San Lorenzo - come denunciano
comitati di quartiere e associazioni - è invasa da stranieri che
creano problemi ai propri connazionali che vivono nel rispetto
della legge e della nazione che li
ospita”. Nei giorni scorsi ignoti
sono entrati notte tempo in un
villino di via Brenta e lo hanno
svuotato l’abitazione asportando
addirittura anche l’auto aziendale parcheggiata nel giardino.
Luigi Centore
che incontrando alcuni dirimpettai durante un sopralluogo per
verificare la perfetta esecuzione
Luigi Centore
BENI CONFISCATI ALLA MAFIA: SE NON SI
UTILIZZANO LA SI DA VINTA ALLA MAFIA
Lo Stato concede al
Comune di Ardea le
proprietà confiscate
alla mafia, ma l’Amministrazione le lascia
in stato di abbandono
o le affida ad associazioni romane che non
le utilizzano da anni.
Questo è quanto accade ad Ardea, dove purtroppo i responsabili
non sembrano interessati a concedere i beni
provenienti da confische ad associazioni
malavitose e darli in
affidamento ad associazioni onlus del territorio. Il consigliere
Umberto Tantari sensibile ai problemi dei
disabili e di chi soffre,
ha presentato nell’ultimo consiglio comunale, una dura interrogazione a risposta scritta
su quanto accade ad
Ardea, dove non utilizzando i beni sottratti alla mafia lasciandoli in abbandono sembra dare una vittoria alla mafia stessa, come
dire non l’utilizzo più io “mafioso”, ma neppure tu Stato. Con
questo spirito il Tantari ha presentato l’interrogazione alla quale
attende una risposta, in caso contrario si rivolgerà ad altre istituzioni, tra cui la Prefettura, fatti che segnalerà con l’appoggio di
diverse famiglie ed associazioni che si interessano al problema.
E’ sotto gli occhi di tutti il degrado e l’abbandono della villa in
via Modena, ormai coperta da una folta sterpaglia pericolosa
anche per le abitazioni circostanti, dell’appartamento in via Bologna, del terreno nella Banditella Bassa, della villa a Colle Romito. Tutte proprietà attualmente inutilizzate. Nel caso della villa di
Colle Romito il Comune, per ristrutturarla e realizzarci il centro
di cura contro l’Alzheimer, ha speso oltre duecentomila euro, ma
la villa è ancora chiusa. Stessa cosa per l’appartamento di via
Bologna, sul quale i consiglieri in precedenza altri consiglieri in
più riunioni di consiglio comunale hanno presentato in passato
delle interrogazioni verbali, alle quali fu risposto dal consigliere
Riccardo Iotti (che non si capisce a che titolo) che “l’appartamento di via Bologna è stato assegnato ad una associazione onlus
non del territorio, che per mancanza di finanziamenti pubblici
l’attività non si può svolgere e quindi resta chiusa”. Non si capisce perché, malgrado le tante richieste, la casa non viene riassegnata.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
ARDEA
Danni per oltre cinquanta mila
euro. Cittadini in protesta: “Le
istituzioni ci garantiscano assistenza e protezione” Sequela di
furti a Tor San Lorenzo malgrado gli sforzi dei militi della locale stazione. I cittadini sono sul
piede di guerra e chiedono maggiore sicurezza da parte delle
istituzioni. Non ultimo l’accorato appello di Barbara Iacoangeli,
residente in Tor San Lorenzo che
in una lettera aperta alle autorità
ha descritto i disagi di vivere nel
quartiere. Ormai quella che era
una tranquilla frazione del
comune di Ardea è divenuta una
zona in mano ai ladri. Questa
notte dei malviventi presumibilmente dell’Est hanno asportato
da diverse serre cavi elettrici
recando danni per oltre cinquan-
Furti di “oro rosso” da serre e vivai di Tor San Lorenzo
ta mila euro. I malviventi sono
entrati nell’azienda agricola sita
tra via dei Casali di Tor San
Lorenzo e via Campo di Carne.
Uno dei primi vivai del territorio
che invia fiori in tutta Europa.
“Solo in quest’ultimo mese dice uno dei proprietari - abbiamo subito tre furti. E’ uno stillicidio. Per un periodo abbiamo
stipulato un contratto con una
società di vigilanza ma, i costi
troppo alti, non ci hanno permesso di portare avanti il servizio. Nell’ultima irruzione ci
hanno sfondato le porte dei
capannoni, asportato stigliature
di alluminio e tentato di rubare
anche i mezzi meccanici come
trattori e compressori. Stiamo
tirando avanti il più possibile continua il responsabile dell’a-
Gravemente feriti durante un allenamento
due promesse del ciclismo di Ardea
Gravemente feriti durante un
allenamento due promesse del
ciclismo di Ardea. I due cugini,
Emiliano e Giampaolo De Paolis. Durante un giro di allenamento i due avevano raggiunto
il comune di Velletri in vista
della gara di domenica del 5
maggio “Gara ciclistica Colli
Albani” che doveva svolgersi
nella zona dei Pratoni. Purtroppo le due promesse rutule del
tim, A.S.T. De Paolis di Ardea
non vi hanno potuto partecipare
in quanto durante l’allenamento percorrendo via Acqualucia
all’altezza del civico 15 dove
trasversalmente alla strada è
posizionata una griglia per la
pagina 59
zienda - per non licenziare nessuno delle nostre maestranze,
ma se si va avanti di questo
passo, per colpa della malavita
di zona, dobbiamo abbandonare
ogni buon proposito. Purtroppo i
nostri reclami restano inascoltati
dalle istituzioni”. Va riportato
come qualche giorno dopo i furti
di rame nelle serre di Tor San
Lorenzo, in via Pontina vecchia
al confine con Ardea in una
cabina elettrica di uno stabilimento dismesso sono stati rinvenuti cadaveri in avanzato stato di
putrefazione (morti da oltre un
mese) due giovani romeni fulminati dalla corrente elettrica mentre cercavano di rubare i fili di
rame, purtroppo per loro le
apparecchiature erano ancora
sotto tensione.
raccolta delle acque meteoriche, griglia i cui ferri sono saldati longitudinalmente alla
strada oltre che posizionati ad
una distanza tra loro che permette alle ruote delle biciclette
di finirci dentro. Questo è quanto accaduto ai due ciclisti rutuli
i quali sono finiti in terra riportando gravi feriti al volto con
lesioni e contusioni vari, con
notevole perdita di sangue, uno
di loro è stato ricoverato per
pochi giorni ma dovrà rientrare
per un intervento al setto nasale, l’altro più grave è ancora
ricoverato. I due per i primi
giorni erano irriconoscibili
tanto erano le ferite riportate.
Sul posto rapido è stato l’intervento del 118 e della locale
polizia municipale che ha provveduto anche a relazione sull’accaduto e sui danni riportati
dai due ciclisti ed alle loro bici-
clette, che bloccate dalla griglia
si sono spezzate in due e catapultati i ciclisti in terra, le biciclette essendo professionali
costruite con materiale pregiato
e leggero oltre che dal costo di
oltre cinquemila euro. Ai due
ciclisti vanno gli auguri di
pronta guarigione della redazione tutta. Per dovere di cronaca va ricordato che i due ciclisti
sono anche cugini con il più
famoso e più volte campione
Cav. Luciano De Paolis maggiore nella polizia municipale
di Ardea. Luciano De Paolis,
ha dato lustro ad Ardea ed al
suo comando, portando a casa
diversi primati regionali vinti
in gare nelle varie regioni d’Italia.
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 60
NETTUNO
Dieci candidati alla carica di sindaco della città
di LINDA SILVIA
Per le prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio, Nettuno si
presenta alla tornata elettorale con
dieci candidati alla carica di sindaco
della città.
Il primo a ricandidarsi è l’attuale sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta
che si propone in qualità di candidato
ALESSIO CHIAVETTA
9 - 23 Maggio 2013
unico in rappresentanza di una sinistra quasi totalmente compatta attorno a lui e con cinque liste a suo sostegno: il Partito Democratico, la Lista
“Chiavetta Sindaco”, il «contenitore»
VITTORIO MARZOLI
Sinistra per Chiavetta che racchiude i
tre partiti di Rifondazione, Verdi e
Italia dei Valori, il partito di Sinistra
Ecologia e Libertà e la Lista “Nettuno Adesso”. Nessuna particolare sorpresa fra i nomi dei candidati che
compongono le liste, tra cui molti
giovani che, pur appartenendo in passato ad altre correnti politiche, hanno
Ch - 643
deciso comunque di sostenere Alessio Chiavetta e le sue idee.
Subito dietro si ripresenta l’ex di Nettuno Vittorio Marzoli, che si troverà
per la prima volta a sfidare in maniera diretta proprio Chiavetta, che lo ha
succeduto nel 2008. Marzoli si candida senza alcun appoggio di partito ma
con il sostegno di tre movimenti civici: “Con Nettuno”, “LaTorre - Nettuno Futura” e “Nettuno Democratica”.
All’interno delle liste
che sostengono la sua
coalizione
figurano
anche nomi nuovi di
persone più o meno tecniche, specializzate nei
vari settori amministrativi sui quali Marzoli ha
deciso di puntare nel
suo programma amministrativo. Unica eccezione riguarda Paola
Ottolini e Ernesto
Visca, due ex consiglieri comunali che hanno
fatto parte delle sue due
passate amministrazioni, e Roberta Gigli, consulente del lavoro proveniente dalla
Destra, che ha però scelto di puntare
sull’amico ed ex sindaco Marzoli.
Altro candidato è l’ex sindaco di
Ardea Carlo Eufemi – che in questi
giorni è stato investito da una bufera
mediatica innescata proprio in seno
alla sua colazione -. Eufemi si presenta con ben sei liste in appoggio,
formate da due partiti e quattro civiche: Il Popolo delle Libertà, Fratelli
D’Italia, “Insieme si Può”, “Eufemi
per Nettuno”, “Con la gente per Nettuno” e “Scelta civica per Nettuno”.
CARLO EUFEMI
Poi c’è il candidato appartenente
all’Udc Gianni Molinari che in passato ha già ricoperto il ruolo di già
del digitale terrestre
copertura Roma e provincia - Latina e Provincia
www.youngtv.tv
TEL. 06/9854165 e-mail:[email protected]
9 - 23 Maggio 2013
consigliere comunale e che oggi si
presenta con un seguito di persone
giovani e per lo più alla prima esperienza o quanto meno che posso essere definite “nuove” nel panorama
locale. Molinari è sostenuto da un'unica Lista civica “Nettuno Cambia”.
Altro consigliere che si propone alla
guida della città è Piero Tirocchi,
che in questi cinque anni di Amministrazione Chiavetta è stato schierato
prima tra le fila della maggioranza e
poi è passato all’opposizione, svolgendo tra l’altro un ruolo di primo
piano insieme al collega Massari. In
quest’ultimo percorso è appartenuto
prima dall’Mpa, è poi divenuto
espressione della civica “Il Comune
dei Cittadini”, co la quale si presenta
alle comunali.
Altro nome è quello di Carlo Conte
che si era candidato a sindaco ormai
nel lontano 1995, dove riuscì a vincere le elezioni e a governare Nettuno
LINDA ZARATTI
per quasi tre anni. Allora era appoggiato da tutto il centro- sinistra, oggi
si trova ad essere supportato da una
sola civica, dal nome “Conte Sindaco”, dopo lo “strappo” col Pd maturato in tempi recenti e sancito dalla sua
esclusione dalle liste elettorali dei
consiglieri.
Tra i candidati non poteva mancare
un’espressione dei grillini, rappresentata in questo caso da Claudio
Monti, che può essere definito il
volto più nuovo di tutti, in queste
amministrative, che le persone hanno
CARLO CONTE
imparato a conoscere in questi mesi
grazie anche alla sua presenza continua sul lungomare Matteotti, con il
Gazebo del Movimento Cinque Stelle allestito quasi ogni fine settimana
IL GIORNALE DEL LAZIO
anche per diffondere le
proprie idee ed i propri
progetti. La loro speranza, probabilmente, è
quella di ripete il successo che il Movimento ha
ottenuto alle recenti politiche, divenendo la spina
nel fianco dei “big” della
contesa elettorale.
Unica presenza femminile è quella della candidata
Linda Zaratti, esponente
di CasaPound Italia e già
conosciuta per la sua partecipazione alle recenti
elezioni regionali. Con lei,
ANDREA BOTTONE
c’è un nutrito gruppo di
militanti di destra; in tal
senso va sottolineato che
è la prima volta, nella
storia di Nettuno, che due
partiti di “destra” (escludendo, dunque, tutte
quelle compagini che si
identificano come ‘centrodestra’) si sfidano con
altrettanti candidati. L’altro è infatti Giuseppe
Franceschini,
detto
«Pino» che dieci anni fa,
si presentò a capo di una
lista civica come candidato
GIUSEPPE FRANCESCHINI
sindaco e che oggi sarà il
massimo rappresentante
de “La Destra” di Francesco Storace. Il suo
nome è stato fatto all’ultimo momento, quando
già era stato presentato il
candidato
Marcello
Armocida, che aveva raccolto molti consenso tra i
militanti del suo partito.
Dopo il cambio di decisione, spinto probabilmente dai verti del partito, c’è stato un momento
di difficoltà che ha visto
parecchi membri riconsegnare la tessera o comunque prendere le distanze.
CLAUDIO MONTI
Esempio più eclatante le
lista “Impegno civico e cristiano”, ha
dimissioni, anche se ormai si trovava messo insieme tante persone di varie
quasi a fine mandato, dell’ex segreta- estrazioni sociali che fino a fine magrio Alberto Sulpizi.
gio, batteranno in lungo e in largo il
Il decimo nome è quello del profes- territorio di Nettuno per tentare di
sore Andrea Bottone, che, con la sua guadagnare quanti più voti possibile.
pagina 61
GIANNI MOLINARI
PIERO TIROCCHI
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 62
NETTUNO
Sono iniziate le operazioni di
scavo all’interno del piazzale
Berlinguer, il cantiere che
vedrà la realizzazione di una
nuova piazza con area verde
e un sottostante parcheggio
multilivello
sotterraneo.
L’attività con ruspe e pale
meccaniche ha potuto avere
inizio dopo una complessa
serie di passaggi tecnici e di
operazioni preparative ai
lavori di scavo, quali la map‐
patura delle condutture dei
servizi passanti attraverso il
piazzale e il sondaggio del
terreno per poter procedere
in sicurezza anche a tutela
degli edifici che costeggiano
la piazza.
“Iniziano le operazioni di
scavo al piazzale Berlinguer –
dichiara il Sindaco Alessio
Chiavetta – la piazza si riqualificherà in un’area pedonale
attrezzata con un parcheggio
sotterraneo multilivello capace di accogliere oltre 400
9 - 23 Maggio 2013
Il Sindaco Chiavetta: “Iniziati gli scavi di piazzale Berlinguer:
La fantasia e le chiacchiere di pochi lasciano finalmente spazio alla realtà che tutti
aspettavano. Da lunedì servizio navetta al centro dalle aree di sosta”
macchine, il tutto senza un
euro a carico delle tasche dei
cittadini nettunesi. La fantasia e le chiacchiere di pochi
lasceranno definitivamente
spazio alla splendida realtà di
un’area pedonale riqualificata accessibile a turisti e residenti. Da lunedì, inoltre, avrà
inizio il servizio di bus navetta che collegherà le maggiori
aree di sosta con le vie com-
merciali del centro cittadino:
in questo modo non solo
alleggeriremo gli inevitabili
disagi connessi con l’apertura
del cantiere, ma forniremo un
servizio aggiuntivo utile per
chiunque voglia recarsi in
centro senza dover perdere
tempo nel cercare parcheggio”.
Completata l’opera di metanizzazione per oltre 400 famiglie che potranno allacciarsi alla rete del gas metano domestico.
L’Assessore Cerchio: “Altri lavori di metanizzazione completati nei prossimi mesi”
Sono terminati i lavori di metanizzazione che permetteranno ad oltre 400 famiglie di Nettuno di allacciarsi alla rete del servizio domestico di gas meta‐
no. L’area su cui è stata recentemente completata l’opera di metanizzazione interessa le abitazioni di via Tagliamento, via Tirso, via Simeto, via Metau‐
ro, via Grondo e via Nera; i cittadini residenti su queste strade possono già chiedere l’allaccio in quanto il blocco in questione è già stato collaudato e
messo in gas.
“Altre opere di metanizzazione verranno eseguite e completate nei prossimi mesi – spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Cerchio – estendendo ancor
più la rete di gas metano che arriva nelle case dei cittadini di Nettuno: sono
già in corso gli scavi su via Beato Padre Pio e, successivamente, partiranno
quelli per via dei Frati nel tratto vicino a via Tagliamento e a via Granieri. Il
servizio di gas domestico è un’importante opera di urbanizzazione che deve
essere esteso a tutti i quartieri della città di Nettuno: l’Amministrazione
Comunale sta lavorando affinché tutti i cittadini possano usufruire di questo
servizio anche nell’ottica della rivalutazione delle periferie del nostro territorio”.
L’Assessore Pitò ringrazia i cittadini per la
partecipazione alla raccolta differenziata
“Favorevolmente colpito dall’abilità dimostrata
dai giovani studenti”
La differenziata porta a
porta a Nettuno è una
splendida realtà e l’As‐
sessore all’Ambiente
Mario Pitò ringrazia
ancora una volta tutti i
cittadini e in particolare
tutti gli studenti del ter‐
ritorio che hanno aderi‐
to con entusiasmo alle
iniziative a favore del‐
l’ambiente.
“La nostra attività informativa nelle scuole è
stata un grande successo di partecipazione. I
bambini hanno partecipato attivamente e con
grande interesse a un
progetto che rappresenta un importantissimo
cambio culturale della
nostra città: sono rimasto favorevolmente colpito dall’abilità dimostrata dai bambini nel
fare la raccolta differenziata,
dimostrandosi
capaci di insegnare agli
adulti compresi i loro
genitori. Un ambiente
più pulito che lasceremo
alle generazioni del
futuro.
Quello
che
vogliamo è una Nettuno
che migliori ancora!
Ringrazio tutti, anche
concittadini come Piero
Tirocchi e Simone Massari che mi dicono siano
diventati dei bravi e
accorti fotografi! Ringrazio anche loro per
averci segnalato quelle
sempre più rare parti di
Nettuno che rimangono
con le buste di spazzatura gettate in terra. A
loro dico grazie come
anche a quei giornalisti
che di fronte a una Nettuno sempre più differenziata mostrano quel
cassonetto e quella
busta gettata in terra
chissà da chi, in un impeto di giornalismo veramente profondo. E’ da
questo modo di fare
giornalismo che capisco
per quale motivo alcuni
di loro finiscono in Rai
mentre altri finiscono al
mare. Come pure capisco come mai certi pseudopolitici invece di arrivare in Parlamento terminano la loro storia
politica nel dimenticatoio. A proposito chiedo
al signor Tirocchi che
tanto chiedeva un con-
fronto col Sindaco come
mai qualche tempo fa
decise di scappare di
fronte a Chiavetta! In
una delle tante riunioni
che il Sindaco sta facendo incontrando i cittadini di tutti i quartieri
della città, il signor
Tirocchi una sera si
ritrovo a Padiglione e
aveva il Sindaco di fronte: decise dopo pochi
minuti di abbandonare
la sala in un incontro
che durò 2 ore! Lo sa, Lo
sa bene tutta la città
quanto bleffa il signor
Tirocchi, lo sanno tutti
che chiede un confronto
sapendo bene che uscirebbe ridicolizzato al
cospetto della cultura e
della conoscenza degli
atti amministrativi del
nostro Sindaco che
ricordo in queste materie ha una laurea. Mi
chiedo la preparazione
del signor Tirocchi dove
sia stata presa. Chissà
che non esca fuori un
Oscar Giannino di Nettuno, visto che si assomigliano anche!”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
POMEZIA
Ora i giochi sono finiti e le carte
ormai scoperte: sono state presentate le liste e i relativi candidati a sindaco. Si andrà a votare
il 26 e 27 maggio, A contendersi
la massima poltrona cittadina
ben otto aspiranti primi cittadini
e un piccolo esercito di uomini e
donne – 343 – che mirano ad
occupare uno scranno nel parlamentino locale.
Il centrodestra punta sull’ex
consigliere regionale Luigi
Celori, mentre il centrosinistra
ha proposto Omero Schiumarini.
Gli altri candidati a sindaco sono
Maria Corrao per la lista civica
Alternativa alla Città; Giuseppe
Altese per la Destra Tricolore;
Fabio Fucci per il Movimento 5
Stelle; Stefano Ielmini con la
lista civica Insieme per Pomezia; Angelo D’Avino con la lista
“Pomezia in testa” e Antonio Di
Lisa per Sel e Prc.
Una campagna elettorale preceduta da aspre polemiche e dissidi tra le forze politiche. I duellanti principali sono Celori (A
suo sostegno ci sono tre liste:
Pdl, Fratelli d’Italia e la lista
civica Minerva per Celori sindaco) e Schiumarini, entrambi con
radici che affondano nel centrodestra. Mentre però il percorso
politico del primo è sempre stato
“politicamente corretto” (ossia
coerente), lo stesso non si può
dire per il secondo che è transitato per Forza Italia e infine,
alle ultime amministrative, in
una lista che supportava il sindaco, recentemente defenestrato,
Enrico de Fusco. La scelta di
pagina 63
8 candidati a sindaco e un esercito di 343 candidati al consiglio
Elezioni comunali, partito il “countdown”
Schiumarini ha sancito una netta
spazzatura nel centrosinistra e
un certo disorientamento tra chi
segue i fatti politici e sarà interessante vedere come si esprimeranno i cittadini nel segreto
dell’urna se decideranno di premiare la coerenza o chi ha avuto
il coraggio di rinnegare totalmente le idee che aveva in precedenza. Comunque sia, al di là
dei suoi trascorsi politici, Schiumarini è e rimane il nome su cui
punta in centrosinistra. Alle Primarie infatti ha sbaragliato il
consigliere comunale Maurizio
Battistelli (Pd), l’ex assessore
alle politiche sociali, cultura e
sport Rosaria Del Buono (Pd),
l’ex consigliere comunale
Roberto Mambelli (Psi), Gianni
Mugnaini (già Udc recentemente confluito nella Lista Civica
“Noi Oltre” che poi ha lasciato
per un posto nella lista “Patto
per Pomezia”), e l’ex segretario
del circolo del partito democratico Dino Spagnoli (Pd), “Renziano” doc. Di seguito una panoramica.
Maria Corrao, l’unica donna
in corsa - Concorre appoggiata
dalla lista civica: “Alternativa
per la città” il che difficilmente
le consentirà di diventare sindaco ma per lo più, nel caso la lista
raggiunga il quorum, consigliere
comunale di opposizione. “Una
lista aperta al confronto, che
risponde – ha spiegato Maria
Corrao – a tutti quei requisiti
che io stessa avevo chiesto ai
politici quando avevo chiesto se
mi convincevano a votare per
loro. Mancavano troppe risposte. Per questo, da incosciente,
credo che una forza nuova possa
essere davvero utile a Pomezia,
perché le lotte fatte con il giornale arrivino ad una soluzione
positiva per l’intero territorio,
perché non potrei mai rimangiarmi quello che quotidianamente ho scritto per anni e di cui
mi sono sempre presa la responsabilità. Ma la forza non esiste
se non è condivisa: per essere
una vera alternativa a tutto
quello di cui noi cittadini ci
lamentiamo, dobbiamo contribuire attivamente, non solo borbottando con gli amici. C’è da
rimboccarsi le maniche, insieme. Insieme ai singoli cittadini,
insieme alle associazioni presenti sul territorio, ai comitati di
quartiere, ai volontari che si
occupano di sociale, alle associazioni di categoria: commercianti, imprenditori, artigiani.
Occorre confrontarsi, annullare
le distanze, capire che se alla
base c’è davvero l’onestà e la
voglia di uscire dalla situazione
attuale si può lavorare insieme,
perché lo scopo è lo stesso per
tutti. Migliorare Pomezia significa migliorare la qualità di vita
di tutti i suoi abitanti, non solo
di alcuni di essi. Adesso l’Alternativa c’è e chiunque può contribuire a realizzarla”.
Luigi Celori, un politico da
sempre nel centrodestra - Puntando sulla coerenza, è supportato dal Pdl, Fratelli d’Italia e dalla
lista civica Minerva per Celori
Sindaco.
Stefano Ielmini - Concorre
appoggiato dalla lista civica
“Insieme per Pomezia, Ielmini
Sindaco” il che difficilmente gli
consentirà di diventare sindaco
ma per lo più, nel caso la lista
raggiunga il quorum, consigliere
comunale di opposizione.
Angelo D’Avino - Concorre
appoggiato dalla lista civica
“Pomezia in testa, D’Avino Sindaco” il che difficilmente gli
consentirà di diventare sindaco
ma per lo più, nel caso la lista
raggiunga il quorum, consigliere
comunale di opposizione.
Omero Schiumarini - E’ supportato dalle liste “Forza Pomezia – Schiumarini Sindaco”, Partito democratico, Partito Socialista Italiano, Lista civica “III
Millenium – Schiumarini Sindaco”, lista civica “Patto per
Pomezia”.
Antonio Di Lisa - Concorre
appoggiato Sinistra Ecologia e
Libertà (Sel), e Psrtito della
Rifondazione Comunista.
Fabio Fucci - Già candidato a
sindaco anche alle passate
amministrative con il Movimento 5 Stelle.
Giuseppe Altese - E’ forse il
candidato più a destra tra quelli
che concorrano per il nuovo esecutivo pometino: è appoggiato
dal movimento “Destra Tricolore, per l’alternativa sociale”.
Sul prossimo numero approfondiremo.
Fosca Colli
[email protected]
Perso un maxi finanziamento regionale da 100mila Euro
Pomezia dice addio al progetto “Le nostre radici”
Amarezza e sconcerto per un progetto culturale con importanti
risvolti anche sociali che avrebbe
dato lustro a Pomezia valorizzandone il territorio e la popolazione. Ad esternare il proprio disappunto, l’associazione Tyrrhenum
che tanto aveva sperato che il
tutto andasse in porto senza scossoni, mentre invece ci si è impantanati nelle sabbie della burocrazia e del rimpallo di responsabilità. Ad essere tristemente naufragato, un progetto che avrebbe
potuto usufruire di ben centomila
euro da parte della Regione
Lazio, e che era stato varato dalla
UONPI (Unità Operativa Neuro
Psichiatria Infantile) e dai Servizi Sociali del Comune di Pomezia: il tema era “Le Nostre Radici” e comprendeva la riproposizione della tradizionale manifestazione organizzata da 4 lustri
dall’Tyrrhenum dal titolo “Lo
Sbarco di Enea” dedicato alle
scuole ed ai bambini con BES
(Bisogni Educativi Speciali). A
dire il vero, l’iter era stato avviato, ma poi gli incartamenti sono
tornati al mittente. “Si trattava di
organizzare venti laboratori – ha
spiegato il noto sodalizio pometino – (recitazione, danza, musica,
ceramica, sartoria, cucina e altro
ancora) in dodici scuole di
Pomezia e di Ardea. Dopo mesi
di lezioni teoriche e pratiche si
sarebbe realizzata, nel giugno
2013, una grande manifestazione
dello <Sbarco di Enea> con
almeno quattrocento bambini che
sarebbero stati protagonisti di un
evento che avrebbe segnato in
positivo il nostro territorio”.
Tutto sembrava procedesse senza
intoppi, tanto che vi sono state
numerosi incontri e, addirittura,
una presentazione ufficiale presso la biblioteca comunale. Poi la
doccia fredda: “Per motivi non
del tutto facili da comprendere, è stato rimarcato – tra mail non
arrivate e una lettera che chi
avrebbe dovuto non ha trovato il
tempo di scrivere, i tempi sono
scaduti, nonostante che si lavorasse al progetto da oltre due
anni. Non siamo alla ricerca di
responsabili, né ad indagare se
dietro questo grave disservizio ci
siano indolenza, malizia o solo
una serie incredibile di circostanze sfortunate, però vogliamo
esprimere il profondo rammarico
per la perdita di questo grande
finanziamento che oltre a deludere dodici scuole avrebbe consentito di realizzare il “Cavallo di
Troia”, la “barca di Enea”, duecento costumi, strumenti musicali dell’antichità, ceramiche”. Il
tutto sarebbero diventato patrimonio della città da riutilizzare in
tanti altri eventi. Ma così non
sarà più.
Fosca Colli
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 64
CISTERNA
Canta vittoria il sindaco Antonello Merolla. Il ‘suo’ consiglio
comunale dopo il forfait della
prima seduta ha finalmente
approvato il bilancio (atto politico). Che tradotto significa: niente rischio di commissariamento,
Merolla anche stavolta si è salvato.
Ma andiamo con ordine. Dopo
lo stop dello scorso 9 aprile (12
voti favorevoli e 12 contrari), il
22 aprile il Consiglio comunale
è tornato a confrontarsi sul rendiconto della gestione 2012 ottenendo il via libera con 17 voti
favorevoli e 12 contrari. La
riunione, durata in tutto non più
di un’ora, si è aperta con 29 presenti (assenti Capasso e Del
Prete). Il Presidente del Consiglio comunale, Danilo Martelli,
ha dato lettura della nota che
ufficializzava la costituzione
del gruppo Fratelli d’Italia, rappresentato in Consiglio da Gersenio Boccabella e formato dallo
stesso Boccabella, Cerro e Tintisona. Inoltre la comunicazione
della restituzione della delega
all’ambiente del consigliere Tintisona al fine “di sviluppare
all’interno dell’amministrazione
un dialogo aperto e libero da
posizione precostituite”. Apriva
la presentazione delle interrogazioni il consigliere Lauri chiedendo di estendere il bando
PLUS per i contributi ai negozianti del centro città a tutto il
9 - 23 Maggio 2013
Passa il bilancio, Merolla esulta e l’opposizione attacca
territorio compreso tra le due
circonvallazioni al fine di non
creare diseguaglianze. Della
Penna, invece, ha invitato l’amministrazione a valutare l’ipotesi
di riportare in centro le fiere tradizionali come l’Ascensione e la
Ricalata. Il Sindaco ha dato
risposta immediata spiegando
che il PLUS è un bando regionale finanziato con fondi europei
per interventi sul commercio e
soprattutto
riqualificazione
urbana di una precisa area della
città, e quindi non può essere
modificato. Tuttavia nel bilancio
2014, c’è l’impegno a verificare
la possibilità di destinare dei
fondi ai commercianti al di fuori
dell’area target mentre sono già
in corso contatti con il BIC
Lazio per cercare di costituire un
fondo di garanzia, con finanziamenti a tasso agevolato, per la
ristrutturazioni delle aziende.
Per quanto riguarda le fiere, il
Sindaco ritiene difficile riportarle nel centro della città, si sta
invece valutando l’ipotesi di
tenere un mercato straordinario
domenicale inizialmente riservato agli operatori di Cisterna.
Quindi si è passati all’esame
dell’unico punto all’ordine del
giorno. L’Assessore al bilancio
Marco Olivieri ha sinteticamente relazionato sul rendiconto
della gestione dell’esercizio
finanziario 2012 che si è chiuso
con una avanzo di € 2.390mila
circa suddiviso in € 1.500mila
per fondi vincolati, € 848mila in
fondi per finanziamento spese in
conto capitale, e € 30mila circa
in fondi non vincolati. L’anno
2012 è stato il primo anno di
entrata in vigore della normativa
sul federalismo fiscale che ha
comportato una forte sforbiciata
nei trasferimenti erariali e regionali. La gestione economico
finanziaria dell’ente, tuttavia, si
è svolta nel rispetto dei vincoli
imposti dalla vigente normativa.
Le osservazioni dei consiglieri
dell’opposizione si sono per lo
più concentrate sui risvolti politici della mancata approvazione
del bilancio consuntivo nella
precedente riunione, mettendo
in luce la divisione ed il contrasto in seno alla maggioranza. Al
termine del dibattito, il bilancio
consuntivo 2012 è stato approvato con 17 voti favorevoli ed i
voti contrari di Santi, Carturan,
Cece, Lauri, Maggiacomo,
Trombelli, Di Mario, Melchionna, Isacco, Comparini, Caianiello, Della Penna. “Ringrazio i
consiglieri – ha detto il Sindaco
Antonello Merolla – per aver
dato luogo ad una seduta animata da una discussione che si è
comunque mantenuta entro la
giusta dialettica politica. Ringrazio soprattutto coloro che hanno
approvato il bilancio consuntivo
che ci permetterà di avere un
confronto politico al fine di
ricondurre e ritrovare la giusta
serenità senza l’incombenza di
scadenze perentorie che possano
generare incomprensioni. Non
ho mai nascosto che quanto successo nello scorso Consiglio
comunale sia sintomo di una
situazione politica delicata e
pertanto adesso, insieme alle
forze che mi sostengono, si aprirà un dibattito al fine di stilare
un programma di fine mandato
condiviso da tutti”.
Non sono mancate le critiche da
parte dell’opposizione. “Merolla
e Carturan hanno fatto la città
delle tasse”, ha bacchettato
Gianni Isacco del Pd. “Tra
Ici/Imu, Addizionale Irpef,
Immondizia, Pubblicità, Occupazione suolo pubblico, siamo
passati da 13 milioni, pagati da
cittadini e imprese, nel 2010, a
19 milioni nel 2011 e ad oltre 20
milioni nel 2012. In media una
famiglia di 4 persone è passata a
pagare da 1200 euro nel 2010 a
2000 euro nel 2012. Acqua
esclusa. E sono previsti anche
altri aumenti per il 2013. Ovviamente l’aumento delle tasse non
è servito per dare agevolazioni a
commercianti e imprese, ad aiutare le famiglie bisognose, a
mettere in sicurezza le strade
dissestate e ad illuminarle. E’
servito per non rinunciare agli
sprechi ed alle auto blu.
Se poi si considerano anche il
costo di tutte le società in cui
partecipa il Comune, il saccheggio nelle tasche dei cittadini è
completato. Per questo, come
già annunciato in Consiglio
Comunale, il PD sta predisponendo la proposta di scioglimento, o di uscita, delle società
miste. Ad iniziare da Istituzione
Conoscere e Fondazione Levi
Civita che costano almeno 50
euro a famiglia. Vedremo chi
saranno i consiglieri comunali
che si schiereranno dalla parte
dei cittadini.
Ed invece di pensare a come
diminuire le tasse, Merolla, Carturan ed i loro Consiglieri, si
sono divertiti con il pallottoliere.
La settimana scorsa le palline
erano poche, ma forse ci saranno
la settimana prossima se verrà
garantita qualche poltrona e,
chissà, qualche altra cubatura
che a Cisterna non manca mai. E
vedremo anche cosa avranno
scoperto nel bilancio, i consiglieri di Fratelli d’Italia, per convincersi a votare a favore del
bilancio che il giorno prima non
andava bene. Anche perché il
bilancio sarà sempre quello, con
le toppe. Come quelle di asfalto
al posto dei sampietrini, sul
Corso della Repubblica, per le
quali il Sindaco, due anni fa, ci
ha detto che avrebbe verificato
le responsabilità di quello scempio. Sarà stato occupato con il
pallottoliere”.
Francesco De Angelis
democrazia siano sempre al
primo posto nella scala di valori
di ognuno di noi”. Ha concluso
la cerimonia la proposta di ricordare tutti i caduti cisternesi,
anche a seguito di incidenti connessi con gli eventi bellici, riportando i loro nomi, oltre 450, in
una stele da installare all’interno
delle grotte di Palazzo Caetani.
Speciale Premio Cisterna per la Liberazione
Un 25 aprile, festa della Liberazione d’Italia, si è particolarmente celebrato quest’anno a
Cisterna. Con un’edizione Speciale del “Premio Cisterna” la
città ha reso omaggio ad Umberto Martini, la prima vittima dei
bombardamenti a Cisterna, a
Serafino Beltrami, ad Attilio
Mancini e ad Arturo Cirilli,
reduci dai lager nazisti e tornati
in libertà grazie alle truppe
alleate. Tanta è stata l’emozione
degli eredi o dei presenti, come
Mancini e Cirilli, nel momento
in cui sono stati ricordati i
momenti della prigionia o, nel
caso di Martini, dell’estremo
sacrificio. La cerimonia si è
svolta nella corte interna di
Palazzo Caetani alla presenza
del Sindaco Antonello Merolla,
del Presidente della Commissione per il Premio Cisterna, Patrizia Pochesci, e dei componenti
Carlo Castagnacci, Pierfranco
Fatati, Bruno Fieramonti, Quirino Mancini, Romeo Murri, Pierfrancesco Paliani, Marzio Setini,
Mauro Nasi (segretario). “L’idea
di creare questa appendice del
Premio Cisterna con uno speciale - ha spiegato la Presidente
Pochesci - è data dal fatto che la
Commissione ha sentito il dovere di rendere omaggio a persone
che, a prescindere dalla loro
volontà, hanno tenuto alto l’onore della dignità personale e del
paese d’origine o d’adozione.
Ognuno di loro è stato segnato
dallo scempio della guerra; chi
ha perso la vita, chi ha subito la
gogna della prigionia, chi l’onta
del campo di lavoro. Ognuno di
loro, chi è tornato, ha testimoniato con il silenzio e l’abnegazione il sacrificio cui era stato
sottoposto, chi ha pagato con la
vita ha reso la testimonianza di
ciò che è stato attraverso la famiglia che ne perpetua il ricordo
dignitosamente ma silenziosamente”. “A prescindere dal valore che ognuno di noi attribuisce
alle ricorrenze istituzionali – ha
detto il Sindaco Merolla - credo
sia giusto ricordare sempre la
sofferenza dei nostri padri per
quanto hanno sopportato e patito
affinché oggi si possa vivere in
una nazione libera e democratica. Ma anche, e soprattutto, perché che ci sia unità d’intenti,
seppure con visioni diverse,
affinché i principi di libertà e
Centro anziani Leonardi, Marta
Ciuffarella alla presidenza
Revolution al centro anziani Augusto Leonardi di Cisterna: con ben 133 voti Marta
Ciuffarella è il nuovo presidente. Il risultato
è giunto al termine dello spoglio delle schede svolto subito dopo la chiusura del seggio
elettorale allestito all’interno dei nuovi loca-
ferenze, mentre vice presidente è il secondo
degli eletti, cioè il presidente uscente Gaetano Militello. Entrambi assumeranno, a tutti
gli effetti, l’incarico a seguito della ratifica
da parte della giunta municipale e da quel
momento resteranno in carica per tre anni.
“Esprimiamo le più vive congratulazioni –
affermano il Sindaco Antonello Merolla e
l’Assessore alle Politiche Sociali Alberto
Filippi – a Marta Ciuffarella, già ex vice
presidente, al nuovo vice Gaetano Militello,
li del centro, sito in Piazza del Bersagliere,
adiacente alla scuola Media Plinio. 545 gli
iscritti allo storico centro anziani aventi
diritto al voto di cui 249 quelli che si sono
recati alle urne per esprimere la loro preferenza. Sono risultati eletti per il
Comitato di Gestione,
Marta Ciuffarella con 133
voti, Gaetano Militello con
35 voti, Romeo Murri con
17 voti , Erasmo Marciano
con 15 voti, Bruno Melaranci con 11, Luciana Guion
con 7 (in qualità di più
anziana d’età). Per il ColleCisterna di Latina
gio di Garanzia, invece,
sono risultati eletti Mirella Via Giovane Europa 33
Costantini con 128 voti,
Livio Mattoccia con 84 voti
TEL.06.83087596
e Amelia Finocchio con 14
voti.Secondo quanto previsto dal regolamento vigente,
Marta Ciuffarella risulta
contestualmente eletta presidente in quanto ha ottenuto il maggior numero di pre-
ed a tutti gli eletti. La continuità con la precedente gestione testimonia il buon lavoro
svolto negli anni precedenti che è stato giustamente apprezzato dagli iscritti del primo
centro anziani della nostra città. Ci auguriamo, pertanto, che prosegua proficuamente la
cordiale e propositiva collaborazione e condivisione delle scelte, delle problematiche e
degli obiettivi da conseguire sia con gli uffici tecnici che con l’amministrazione comunale”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
9 - 23 Maggio 2013
pagina 65
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
RIVOLUZIONE DEL MERITO PER LA SANITA’:
I DIRIGENTI SARANNO SELEZIONATI DA AGENAS
La Regione Lazio introduce nuove norme per la nomina dei direttori generali di Asl,
aziende ospedaliere e istituti di ricovero, con lo scopo di eliminare l'influenza della
politica nelle scelte. Per il presidente, Nicola Zingaretti si tratta di "Una rivoluzione del
merito e del valore delle persone".
A valutare le domande di candidatura, che potranno essere presentate entro 30 giorni
dalla pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta ufficiale, sarà una terna di esperti nominata dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La Regione avrebbe diritto di nominare due suoi rappresentati in questa commissione, ma ha rinunciato ad esercitare questo potere.Prima, per essere inseriti nell'elenco dei candidati, per chi
proveniva dal pubblico bastava essere stato direttore di unità operativa semplice, ora
solo di unità operativa complessa. Mentre prima per chi proveniva dal privato era suf-
ficiente aver avuto la direzione di una qualunque azienda a prescindere dagli addetti e
dalla forma giuridica (anche aziende individuali), ora solo se amministratore unico,
amministratore delegato, o presidente di un cda di spa.
Ancora una novità sulla trasparenza: prima le domande erano in formato cartaceo con
i curricula non pubblicati on line, ora la procedura sarà interamente informatizzata.
"Apriamo una stagione nuova e rivoluzionaria - ha spiegato Zingaretti - andremo avanti con i provvedimenti ma intanto mettiamo una pietra miliare per la costruzione di
nuova classe dirigente della sanità del Lazio basata sulla qualità. Selezionare le persone giuste è il primo passo per nuovo modello e per restituire fiducia a cittadini".
APPROVATO IL BILANCIO. ZINGARETTI:
“CARTE IN REGOLA PER CHIEDERE LIQUIDITA’ A GOVERNO”
Per il presidente, Nicola Zingaretti, "è un atto che mette in sicurezza la Regione Lazio,
evitando il blocco di tutte le spese e consentendole di svolgere la sua funzione di sostegno al territorio. Un bilancio tecnico che ci consente - ha sottolineato Zingaretti - di
presentarci con le carte in regola al tavolo del Governo per richiedere la liquidità prevista dal decreto sul pagamento dei debiti nei confronti delle imprese e degli enti locali".
"Coerentemente con l'agenda di governo, possiamo ora portare avanti la nostra azione
di cambiamento, incentrata sui tagli ai costi della politica e sulla riorganizzazione e
razionalizzazione della macchina regionale", ha concluso il presidente della Regione.
"Aver approvato Bilancio e Finanziaria in tempi rapidi- ha aggiunto Alessandra Sartore, assessore a Bilancio, Demanio e Patrimonio - tali da consentire al Lazio di poter
prendere parte al tavolo del Governo sul decreto 35, per restituire alle imprese e agli
enti locali i crediti che vantano dalla Regione in alcuni casi da anni, è una dimostrazione di grande senso di responsabilità e serietà istituzionale. Ora arriva il momento di
dare un'anima ai numeri, e di guardare al futuro, mettendo la Regione Lazio sui binari
della crescita e dello sviluppo".
"Abbiamo superato brillantemente una strettoia che rischiava di mettere in difficoltà
l'intero sistema produttivo e il tessuto sociale dei nostri territori - ha detto ancora Sartore - già duramente provati dalla crisi economica. Dai prossimi giorni, con l'esame in
commissione della legge 9, il cosiddetto 'collegato' sui costi della politica, avremo più
margini per focalizzare l'attenzione sul futuro, partendo dalla lotta agli sprechi ma
mirando decisamente sull'obiettivo di lasciarci alle spalle la crisi".
LA REGIONE SIGLA ACCORDO CON S. LUCIA. ZINGARETTI: "ALTRO
OBIETTIVO RAGGIUNTO".
I vertici dell'Ircss sull'Ardeatina, la Struttura commissariale della Regione Lazio e la
Asl Roma C hanno siglato un atteso accordo contrattuale che riguarda il budget spendibile quest'anno da parte dell'ospedale romano.
"Si tratta di un altro obiettivo raggiunto - ha commentato il presidente della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti - Con questo atto per la prima volta tutti i soggetti accreditati
al sistema sanitario regionale hanno siglato un contratto".
Il provvedimento, sulla base di impegni certi e un quadro di riferimento ben definito,
consente di normalizzare i rapporti con un centro d'eccellenza per la riabilitazione
nella Regione e a livello nazionale.
"Nello stesso tempo - ha aggiunto Zingaretti - la Regione di concerto con il Governo si
impegna a lavorare per individuare forme e modi per offrire a questa importante struttura del sistema sanitario regionale un assetto complessivo e definitivo. Dopo due anni
di difficile dialogo tra la Regione Lazio, l'ospedale Santa Lucia e l'Asl Roma C abbiamo dimostrato ancora una volta, sia che attraverso il confronto si possono ottenere
risultati importanti, sia la nostra volontà di dare al sistema regionale del Lazio l'aiuto
economico e organizzativo necessario affinché le cose non solo tornino alla normalità
ma soprattutto migliorino".
ARSIAL: ANTONIO ROSATI NOMINATO
COMMISSARIO STRAORDINARIO
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha nominato Antonio Rosati commissario straordinario dell'Arsial.
Nato a Roma nel 1957, Antonio Rosati nel 1993 è eletto consigliere comunale a Roma,
diventando presidente della Commissione Bilancio. Nel 2000 è presidente di Risorse
per Roma spa e dal 2003 entra nella squadra di Enrico Gasbarra, presidente della Provincia di Roma, alla guida delle politiche di Bilancio. Nel 2008 Nicola Zingaretti lo
riconferma nello stesso ruolo.
"Antonio Rosati - ha spiegato Zingaretti - è stato un ottimo assessore al Bilancio in
Provincia e sono convinto che saprà fare altrettanto bene come commissario dell'Arsial, un'agenzia fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo nel territorio del
Lazio che da oltre due anni non ha più approvato il proprio bilancio. In un momento
come questo, l'Arsial ha bisogno di ripensare il suo ruolo, la sua funzione, il suo scopo
e questo non può che passare attraverso il risanamento".
"La nomina di Antonio Rosati a commissario straordinario dell'Arsial - ha commentato l'assessore all'Agricoltura, Sonia Ricci - è un fatto estremamente positivo per il rilancio del comparto agricolo, settore strategico per l'economia e la produttività dell'intero
territorio regionale. In un momento così difficile per l'Agenzia, ormai da anni senza
bilancio, sono certa che la competenza e l'esperienza di Rosati, maturate in tanti anni
di lavoro prima in Campidoglio e poi alla Provincia di Roma, saranno preziose per
superare lo stallo attuale di una società il cui ruolo è decisivo per la Regione".
ZINGARETTI AVVIA IL CENSIMENTO DEI MEZZI
DI SERVIZIO DELLE ASL, “ELIMINARE SPRECHI”
La Regione Lazio ha avviato un censimento generale per conoscere numero e tipologia dei mezzi al fine di ridurne il numero allo stretto indispensabile. Le auto di servizio devono essere usate da Asl e Aziende ospedaliere come per la Giunta e il Consiglio
Regionale.Direttori generali, amministrativi e sanitari come chiunque altro che per i
motivi più diversi disponga di un mezzo di servizio, dovrà utilizzarlo solo per finalità
istituzionali e non come mezzo ad uso personale.
“Ridurre i privilegi – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è
un atto dovuto che ha identico valore ad ogni livello della struttura amministrativa
regionale e dunque, direi soprattutto, nella sanità. Nella Regione Lazio abbiamo deciso che si va a lavorare usando mezzi propri o il trasporto pubblico, a questa linea di
condotta ritengo debbano uniformarsi tutti”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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ASTROLOGIA
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9 - 23 Maggio 2013
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Quale sport ti si addice?
Mente sana in corpo sano! Il detto è antico, ma non si può dire che sia passato
di moda, anzi forse oggi il culto del corpo viene vissuto in maniera eccessiva.
ARIETE
CANCRO
Tutti gli sport che richiedono una
energia d’attacco ti aiutano a canalizzare il tuo dinamismo talvolta
eccessivo. Sei adatto alle competizioni che ti permettono di metterli
alla prova e ti stimolano alla perseveranza: una virtù che talvolta ti fa
difetto. Con un Ascendente Leone
ti sentirai ancora più motivato.
Per tua natura hai bisogno di manifestare la tua forza. Ti concentri
molto nello sforzo fisico e puoi
ottenere risultati ottimi negli sport
acquatici che mettono in risalto
anche la tua buona coordinazione.
Se hai l’Ascendente in Ariete puoi
affermarti negli sport più dinamici.
TORO
Pretendi il massimo da te stesso e
ami spendere le tue energie nel
quadro di attività che ti mettono in
evidenza. Puoi praticare dunque sia
uno sport individuale per superare
te stesso, sia uno sport di squadra
per svolgere il il ruolo di capo. In
ogni modo, ti impegni sempre a
fondo nella sfida, soprattutto con
l’Ascendente Scorpione.
Hai bisogno di una attività in cui si
possa esprimere la tua capacità di
impegnarti; ti si addicono tutti gli
sport che ti consentono di restare
a contatto con la natura e che nello
stesso tempo ricaricano le tue
energie più profonde, soprattutto
se hai l’Ascendente in Capricorno.
LEONE
GEMELLI
VERGINE
Per le attività sportive ideali sono
quelle che rispettano il tuo bisogno
di agilità e di movimento. Sei adatto
per sport all’aria aperta in cui puoi
mettere alla prova la prontezza di
riflessi e la capacità di reazione. Se
hai l’Ascendente in Acquario è bene
che eviti gli sport di squadra.
Riflettere, perfezionare i risultati,
concretizzare gli sforzi con la concentrazione mentale, questo é il
tuo sport preferito! Tuttavia ti sta a
cuore anche non emergere troppo.
Ami gli sport che rispettano l’eleganza del corpo e che esaltano i
valori spirituali. Ma l’Ascendente
Giorni Felici
Bilancia può rendere questo atteggiamento eccessivo.
BILANCIA
Per te, lo sforzo fisico non deve
essere spossante. Non ami molto le
attività sportive e le prestazioni
atletiche ti lasciano indifferente.
Praticare uno sport può tuttavia
essere un bene per la tua igiene
mentale. Ti si addice la danza e
tutto ciò che si basa sul movimento
del corpo, soprattutto con il Sagittario in Ascendente.
l’Ascendente Cancro scegli anche
qualche programma di rilassamento
attivo.
CAPRICORNO
Non gradisci molto lasciarti in
un’attività fisica, ma preferisci mantenere le tue energie all’interno di
te stesso e non disperderle nello
sforzo fisico. Tuttavia, hai bisogno di
esteriorizzarne una parte! Scegli
lunghe passeggiate a piedi. Se hai
l’Ascendente Vergine camminare
favorisce anche la creatività.
SCORPIONE
ACQUARIO
Gli sport ad alto rischio e tutto ciò
che può condurti a fare qualche
scoperta sensazionale su te stesso
o sul mondo ha la tua preferenza.
La tua carica di energia ha in ogni
modo bisogno di esprimersi attraverso un intenso sforzo fisico. Ma,
con L’Ascendente in Ariete, attenzione all’eccesiva impulsività.
Ogni sport che esiga un certo
senso dell’equilibro fisico e mentale
ti attira. Più la prestazione é delica-
ta, più ti senti a tuo agio. Ma hai
soprattutto bisogno di respirare a
fondo di distenderti. Devi privilegiare le attività che te ne danno l’occasione, tanto più se il tuo Ascendente è in Gemelli.
PESCI
Il tuo fisico ha bisogno di essere stimolato, ma tu hai la tendenza a
rifiutare ogni sforzo fisico, il che
non giova affatto alla tua vitalità.
Alcune attività sportive possono
essere abbastanza dolci da rispettare i tuoi ritmi. Esercitati fisicamente
e mentalmente, ad esempio, con la
musica. Se il tuo Ascendente è in
Ariete, devi trovare un modo più
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(gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente)
Tanti auguroni federico! mamma papà e
giorgia sei la nostra vita
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GIULIA AGATA BASILE
28/04/2013
Tanti auguri per la prima
comunione dai tuoi eterni
innamorati di te.... mamma e papà
Tanti auguri Ale... Rosa
Auguri al piccolo grande
Thomas che il 27 Aprile,
ha festeggiato 10 anni.
Con amore da Papà
Mamma e la sorellina Miky
Ad Ilaria Lauria che il 18 Maggio
compierà i suoi primi 18 anni !
Tantissimi auguri dalla mamma
Roberta,il fratello Vincenzo e tutte le
amiche, amici e parenti !!!
il
Corriere
sportivo
Direttore: Bruno Jorillo
Aprilia - Via Ugo Foscolo (dopo il PAM)
Supplemento al Giornale del Lazio - Redazione: Via Fermi, 18 - Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019
Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977
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9 - 23 Maggio 2013
L’Aprilia pronta
per i play off
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il
Corriere
sportivo
pagina 68
9 - 23 Maggio 2013
Aprilia – Chieti 0 - 0
L’Aprilia cercava punti dopo la deludente trasferta di Gavorrano. In una partita
non spettacolare, i pontini hanno ottenuto un buon pari (0-0) contro un ben disposto Chieti, un pareggio che consente
loro di rimanere solitari nella terza piazza della graduatoria.
Le rondinelle
sono state attendiste ma, pungenti allo
stesso tempo nelle ripartenze, soprattutto quando ne ha avuto l’opportunità. Ai
punti i bianco – celesti avrebbero meritato qualcosa in più rispetto
agli abruzzesi, nonostante
tutto, il pareggio è sembrato
il risultato più giusto alla fine
dei novanta minuti. L’Aprilia
da qualche settimana ha già
in pugno la partecipazione
alla fase finale play – off, c’è
ora da definire la griglia e
tutto è rimandato all’ultimo
turno domenica prossima
contro la retrocessa Aversa
Normanna. Inizia la partita e
la prima azione è ospite, al 3’
Alessandro sulla sinistra per
Del Pinto, palla bassa e tesa
in area, bravo Di Vincenzo
nel catturarla. Passano pochi
minuti e il direttore di gara
segna il primo ammonito,
11’ Corsi per l’Aprilia. I pontini si fanno pericolosi al 16’,
dopo un batti e ribatti in area
abruzzese, Criaco serve
Croce che con il destro alza
oltre la traversa. Le rondinelle continuano a spingere e al
18’ un cross di Croce in area
dalla sinistra è smanacciato
dal portiere Cappa che toglie
il pallone dalla testa di
Gomes. Al 22’ un sinistro di Criaco è
bloccato a terra da numero uno Cappa. Il
Chieti risponde con un tiro da fuori area
di Alessandro che termina nettamente a
lato. Ci prova Gomes per l’Aprilia al
32’, il suo sinistro dal limite termina
fuori di poco. Il cartellino giallo arriva
anche per Pepe del Teramo al 37’. Bella
palla in verticale di Sembroni al 39’, il
lancio è preda di Ferrari che si gira in
area ma, strozza troppo la conclusione,
palla a lato. La prima vera azione da gol
per il Chieti arriva al 41’, Bigoni in area
apriliana imposta per Alessandro, assist
per De Sousa, destro di prima intenzione, la sfera colpisce la rete esterna. Tutti
negli spogliatoi al minuto 45’. Si riprende per la seconda parte del match e il
tecnico teramano De Patre opera una
sostituzione, dentro Cardinali per Gigli.
Al 1’ Gomes è ammonito per simulazione in area. Al 3’ il nuovo entrato Cardinali prende il giallo per un fallo su Criaco. Sul taccuino del direttore di gara
finisce anche al 9’ Sassano. Chieti in
avanti all’11’, Alessandro in area per
Rinaldi che gira a rete, palla oltre la trasversale. Al 15’ si perde a lato il sinistro
di Criaco scagliato da fuori area. De
Patre al 16’ getta nella mischia Mungo
La voce degli spogliatoi
Al termine della sfida con il Chieti,
sfida valida per la trentaseiesima
giornata, sedicesima di ritorno della
Lega Pro Seconda Divisione Girone
B, chiusasi sul punteggio di (0-0), in
sala stampa si presenta il tecnico
delle rondinelle Paolo Favaretto, che
commenta così una gara dalle poche
emozioni, che però alla fine, accontenta l’Aprilia che mantiene così la
terza piazza. << Innanzitutto la cosa
che m’interessava, era quella di tornare a fare punti dopo la brutta sconfitta di Gavorrano, oggi avevo chiesto ai ragazzi di riprendere un percorso simile a quello fatto quando sono
arrivato qui. E’ chiaro che la prestazione non è stata delle migliori, però
intanto siamo tornati a fare punti, e
questo è un buon segnale. – ha
dichiarato l’allenatore dell’Aprilia,
Favaretto -. Ho visto una squadra con
una gran voglia di fare risultato, mal-
grado qualche errore di troppo. Non è
arrivata la vittoria, non ci sono state
grandi occasioni, però in questo
momento era importante muovere la
classifica. Siamo al terzo posto da
soli, per cui credo che il destino sia
nelle nostre mani >>. Mister non le
sembra che il livello delle squadre
pretendenti ai play – off sia medio
alto? << Se devo essere onesto, ritengo che la squadra che ha le qualità e
le potenzialità maggiori del gruppo
delle pretendenti è il Teramo. La formazione teramana è una delle squadre a mio avviso più forti e preparate
che ho incontrato. Poi, ovviamente,
c’è il Chieti che abbiamo visto oggi,
formazione molto solida, concreta
che viene da ben dodici risultati positivi. Però ripeto, anche se il Teramo
ad oggi non è ancora dentro i play –
off, può essere una candidata al salto
di categoria. Quindi chi sarà nei play
per Vitone. Risponde Favaretto inserendo al 17’ Calderini per Gomes. Al 21’
anche Marfisi calca il “Ricci” al posto di
Sassano. Proprio Marfisi al 28’ su assist
di Corsi calcia con il destro, la palla
resta bassa ma si perde di poco sul fondo
alla destra di Cappa. Aprilia vicina al
gol al 30’, un rimpallo favorisce Criaco
che entra in area dalla sinistra, poi batte
a rete, Cappa con i piedi si rifugia in
angolo. Il Chieti reagisce con Mungo, il
giovane attaccante in area svirgola un
pallone crossato dalla destra. C’è tempo
per una nuova ammonizione quella di
Rinaldi al 46’, dopo altri due minuti
esatti l’arbitro manda tutti sotto la doccia.
Mauro Priori
- off avrà il venticinque per
cento di ottenere la promozione,
indipendentemente dalla posizione in cui è arrivata >>.
A far visita in sala stampa arriva
il giocatore di casa Federico
Comini << Sicuramente contro
il Chieti e per la classifica era
una partita importante, l’abbiamo preparata in settimana per
giocarla probabilmente anche
meglio, ma la cosa più importante saranno i play - off. Dopo
la prestazione non bella di
domenica scorsa, un punto oggi
era importante per continuare a
giocare con la testa, che ritengo,
sarà l’elemento fondamentale
quando andremo a giocarci la
fase finale. Fisicamente stiamo
bene, la cosa fondamentale sarà
arrivare con la fiducia e la giusta gamba per le ultime quattro
gare della stagione >>.
Mauro Priori
Paolo Favaretto
il
Corriere
sportivo
9 - 23 Maggio 2013
pagina 69
IL PUNTO SUL CAMPIONATO SERIE C2 GIRONE B
L’aprilia pronta per i play off
di Bruno Bellucci
E' un vero e proprio labirinto la classifica del campionato di seconda divisione girone B al termine del penultimo impegno ed i verdetti definitivi
riguardano soltanto quattro squadre:
alla categoria superiore accedono
direttamente la battistrada Salernitana
e la damigella d'onore Pontedera mentre in serie D mestamente rientrano
due compagni che rispondono al nome
di Fondi ed Aversa Normanna. Per il
resto bisogna andare a lume di candela brancolando nel buio perchè la terza
salvo Foligno e teramani che attendono la big Salernitana sperando che i
campani arrivino deconcentrati all'ultima curva. Anche la zona salvezza
ribolle signori: già andate come detto
in apertura Fondi ed Aversa Normanna
si lotterà aspramente nell'ultimo
match della regular season: a quota 38
troviamo il Gavorrano che riceverà la
corregionale Pontedera già in avanzata fase di festeggiamenti e quindi a
pancia piena come si dice in gergo, a
quota 39 si trova l'Hinterreggio che si
porterà al Domenico Purificato di
Fondi per arpionare i tre punti utili alla
2a Divisione Nazionale Girone B - 33 a giornata
CLASSIFICA
IL PONTEDERA 2a in classifica
che avrà i titoli per entrare in prima
divisione scaturità dalla disputa dei
play off che riguarderà appunto terza,
quarta, quinta e sesta ed i pontini di
mister Favaretto ( 0-0 al Quinto Ricci
contro il Chieti) che stazionano sul
terzo gradino (54 punti) nell'ultimo
turno di domenica prossima si recheranno ad Aversa Normanna per
affrontare i locali già matematicamente condannati alla retrocessione e
che dunque non dovrebbero sulla
carta avere troppi stimoli per rompere
le uova nel paniere della squadra del
patron Lazzarini. Gli altri incroci
riguardano il match Chieti (53)-Arzanese con vittoria molto probabile per
la squadra di casa visto che la squadra
di Arzano ha già raggiunto l'obiettivo
salvezza mentre Vigor Lamezia-L'Aquila (53) è una gara double face che
potrebbe chiudersi sul pari visto che il
punto farebbe comodo ad entrambe.
La sesta posizione rappresenta invece
un vero e proprio rebus visto che a
quota 50 sono appaiate Poggibonsi e
Teramo con impegni difficili per
entrambe nell'ultima gara stagionale:
toscani in casa contro il non ancora
LʼAquila 5a in classifica
causa, mentre Foligno e Vigor Lamezia appaiate a quota 41 si troveranno
come sparring partner rispettivamente
il Poggibonsi fuori casa e l'Aquila sul
terreno amico. Insomma signori
domenica canonica 12 maggio NESSUN DORMA perchè fino al triplice
fischio di chiusura dei direttori di gara
molte saranno le radioline accese che
sentenzieranno i risultati.... liberatori
per qualcuno e di delusione per tanti
altri come d'altronde ben recita la
legge dello sport che spesso declama il
terribile versetto MORS TUA VITA
MEA.
Prossimo turno 12 Maggio 2013 ore 15,00
il
Corriere
sportivo
pagina 70
9 - 23 Maggio 2013
Marco Criaco è uno degli esterni alti dell’Aprilia calcio.
“Come molti bambini il mio sogno era quello di fare il calciatore”
di Dario Battisti
E’ un ruolo che negli ultimi
decenni si è modificato fino a far
perdere quasi le tracce di quella
poesia e di quella fantasia che ha
contraddistinto i calciatori che lo
hanno ricoperto ed interpretato.
Parliamo dell’ala, del tornante o,
come viene chiamato da qualche
anno, dell’esterno alto. L’esterno
è un solitario che viene relegato
vicino alla linea che delimita la
fine del terreno di gioco è qui in
ogni partita inizia il suo duello
con la vita, con la solitudine, con
la fatica dell’andare su e giù
lungo quella fascia zeppa di
pericoli e tranelli. Mentre gli
altri componenti della squadra
sono ben ancorati sulla terraferma il nostro solitario poeta deve
fronteggiare lungo quella striscia di mare gli avversari e sperare che un suo dribbling non lo
porti al naufragio della palla
persa. Marco Criaco è uno degli
esterni alti dell’Aprilia calcio.<<Come molti bambini il
mio sogno era quello di fare il
calciatore. Credo che sia il lavoro e lo sport più bello che esistaspiega Marco Criaco che è nato
nella ridente cittadina calabrese
di Scilla ventiquattro anni fa- in
parte questo mio desiderio è
stato realizzato ma l’importante
è sempre guardare avanti e porsi
nuovi obiettivi e nuovi traguardi>>. In adolescenza veste le
prestigiose maglie della Reggina
e del Catanzaro. Tocca il calcio
nazionale con il Pordenone dove
si ferma per quattro stagione calcando i campi di serie D. Successivamente milita nel Bassano
e nel Pergocrema dove gioca
rispettivamente in Prima e
Seconda Divisione. Giunto nel
club di via Bardi nella stagione
2011/12 contribuisce con 30 presenze impreziosite di quattro reti
al raggiungimento dei play off.
Sul terreno di gioco Criaco
avanza con naturalezza, quasi a
cercare la cresta dell’onda che
gli permette di diventare un
punto da cui partire per portare
pericoli verso l’area avversaria.<<Mi reputo un centrocampista offensivo. I miei ruoli sono
esterno o mezzala sinistra. Naturalmente mi adatto alla esigenze
della squadra o al lavoro che mi
richiede il tecnico. Attualmente
con Favaretto opero anche da
trequartista. Mi piace essere al
centro del campo, toccare mille
palloni e fare se possibile la gio-
cata per il compagno che fa golspiega Criaco- L’esterno è il giocatore che fa mille cose. E’ il
calciatore che ti può far compiere il salto di qualità creando la
superiorità numerica, confezionando assist per i compagni o
aiutando nella fase difensiva.
Queste sono le caratteristiche
del mio ruolo>>. Criaco è un
sinistro naturale che viene spes-
so utilizzato sulla corsia
destra.<<A destra gioco in
maniera più costante in mezzo al
campo, posso chiedere l’uno due
con la punta e arrivare al tiro
mentre giocando a sinistra per
un mancino è più difficile entrare in mezzo al campo e quindi
sei portato di andare fino in
fondo per cercare di crossare
verso il centro dell’area di rigore
avversaria. Per me non esiste
differenza l’importante è rendersi utile al gioco della squadra>>.
I <<mancini>> non sono così
numerosi come i destri e quando
calciano sembrano produrre
delle note musicali che ammaliano. <<Quando ero bambino il
mio grande idolo era il giocatore
dell’Inter Alvaro Recoba.
Ammiravo quel modo di calciare. Il giocatore mancino è per me
quell’atleta che ti può confezionare una giocata diversa dalle
altre>>. Amante degli spazi liberi e dell’assordante silenzio della
natura Criaco è un appassionato
cacciatore.<<E’
affascinate
immergesi nei suoni della natura, i versi degli uccelli, la luce
che assume sfumature diverse a
seconda l’ora e il luogo sono
delle emozioni che ti fanno sentire bene. Questo è il mio modo
per rilassarmi e per ricaricare le
pile>>. Marco prima della partita si carica ascoltando musica. Il
gruppo è determinante quando si
vuole vincere. La squadra è quel
luogo incantato, magico dove il
valore dei singoli si moltiplica e
si compatta.<<E’ una sensazione
unica quella che si prova quando
tutti: staff, tecnici, giocatori si
sentono decisivi per il raggiungimento di una vittoria- conclude Criaco- siamo un bel gruppo.
Io, Calderini, Corsi, Amadio e
Ferri Marini siamo quelli che
con qualche battuta tiriamo su il
morale o rendiamo spiritoso un
momento>>. Ancora a secco per
quanto riguarda le marcature
Marco Criaco vuole lasciare il
segno durante i play off.
<<Vogliamo toglierci qualche
altra soddisfazione. Speriamo di
fare le differenza in quelle partite. Non vivo per il gol ma mi
farebbe piacere andare in rete in
quelle gare>>.
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9 - 23 Maggio 2013
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 71
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