REPORTAGE di Andrea Della Sala FOLLA ASSIEPATA IN UNA DELLE HALL PRINCIPALI. FA BENE AL CUORE ASSISTERE AD UNA SIMILE PRESENZA DI PUBBLICO PER UNA FIERA VOTATA ALL’HI-END. MONACO HIGH END II PARTE Esoteric era presente con il nuovo ampli integrato, l’AT 100. Stessa qualità meccanica e sonica delle super sorgenti a cui ci ha abituato il marchio nipponico. Venivano inoltr presentati anche i diffusori acustici sia da pavimento, MG20, cha da stand MG10. Fedeltà del Suono n. 140 Luglio-Agosto 2007 29 REPORTAGE MONACO HIGH END Ho sempre pensato, e lo penso anche quest’anno, che l’accoppiata Ascendo/Convergent sia una delle più musicali, corrette e dinamiche possibili oggigiorno. Davvero “impressive”! Wilson Benesch stupiva non poco per la dinamica e la limpidezza offerte dai suoi “piccoli” Curve. Coadiuvati dalle elettroniche Audionet. Nella sala Marantz, colma delle ultime elettroniche della casa, venivano utilizzate due coppie di Mordaunt Short Performance 6 contrapposte, sorrette da una struttura in alluminio. Pazzesco! Gli apparecchi “blindati” della serie Evolution di Krell. Confidiamo di averli nella nostra sala d’ascolto quanto prima. Transrotor esponeva staticamente il suo Gravità TMD. La macchina lavavinili “double face” di Clearaudio.Lava entrambe le facce di un LP in un colpo solo. Accanto all’ennesima rivisitazione del glorioso Thorens TD 350, il nuovo TD 160 HD, da meno di duemila euro braccio compreso, con piatto in acrilico. Fedeltà del Suono n. 140 FDS 140 p.24-37:FDS CV 06/07/2007 15.41 Pagina 32 REPORTAGE MONACO HIGH END Da Ayon Audio, le Dragon S, imponente sistema di altoparlanti. Spiccava il manifesto di un noto amico italiano, la Fonè, infatti, dimostrava gli ultimi vinili nelle sale MBL e Ayon. Becker&Muller, ovvero il carbonio in alta fedeltà. Non so nulla di questo marchio, ma le realizzazioni esposte mi fanno sperare di vederle presto in Italia e in sala d’ascolto. Sempre da Thorens il meraviglioso impianto completo costituito dal giradischi TD550, dal pre phono TEP302, dal preamplificatore TEP3800 e da una coppia di finali mono TEM3200. Qui in esposizione statica, ma se il suono avesse anche solo una frazione delle qualità estetiche di questa catena, e non ho motivo di dubitarne, sarebbe un centro perfetto per l’azienda svizzera. Primare con delle vecchie conoscenze di fedeltà del Suono: il lettore CD31, il PRE30 e il finale A32. I prodotti oltre ad essere molto bensuonanti e ad avere prezzi assolutamente competitivi sono davvero belli. Non altrettanto si può dire dell’orribile tavolo su cui erano poggiati. Nella sala Wod Audio, a mandare una più che discreta quantità di diffusori Kharma, erano presenti quesi straordinari amplificatori Wavac HE-833 V1.3. Prezzo stratosferico: 63.000 euro la coppia FDS 140 p.24-37:FDS CV 06/07/2007 15.44 Pagina 33 REPORTAGE a cura della redazione NAPOLI ALTA FEDELTÀ LA PARTENOPEA IMAGO ELECTROACOUSTIC HA IDEATO ED ORGANIZZATO, NELLA SCORSA PRIMAVERA, IL PRIMO NAPOLI ALTA FEDELTA, UNA MANIFESTAZIONE RISERVATA ALL’AUDIO HI-FI, TENUTA PRESSO IL SATURA HOTEL A TORRE DEL GRECO. Stand Fonè. Sala Nadir-Orbis. Fedeltà del Suono n. 140 Si sono registrate le visite di più di 500 amanti della musica riprodotta. Ad esporre, dimostrare e vendere sono stati alcuni tra i più affermati imprenditori nazionali, e non, che operano da anni in questo settore, i quali hanno allestito nelle diverse salette i loro impianti di riferimento per la riproduzione musicale ad alti livelli. A fare gli onori di casa la frizzante presenza dell’Ing. Diego Tatè, al quale va sicuramente riconosciuto il merito di aver creduto nel progetto, dopo un’assenza di quasi due decenni, di riportare in Campania un appuntamento interamente dedicato all’alta fedeltà. Presenza entusiasmante quella di Giulio Cesare Ricci della Fonè che ha arricchito il programma della manifestazione con la presentazione al pubblico delle sue ultime creature in vinile.Tra i partecipanti che hanno reso possibile l’evento e che hanno presentato al pubblico le loro più recenti novità ricordiamo Hi-Fi Carucci, Nadir – Orbis, Tektron, Top Knot, Audion, Fonè, Jupiter. Luglio-Agosto 2007 REPORTAGE NAPOLI ALTA FEDELTÀ Stand Tektron. Lo spazio Top Knot. Nella sala Hi Fi Carucci suonavano: preamplificatore Antique Sound Lab Flora,della Accustic Arts la meccanica Drive I MK-2, il convertitore DAC I MK-4, l’amplificatore AMP III balanced, i diffusori Proline MS-1 MK-2,e i cavi Power Cord II, Silver Line, Premium Line MK-2. La Imago Electroacoustic Components faceva suonare nella sala Raffaello: Giradischi Acoustic Solid con braccio 12’’, Pre Trigon Advance, Prelinea Antique Sound Lab HG-OTL 32, Finali mono Antique Sound Lab 1600/845, CD Acoustic Art Player 1, Tavolini Imago Mensula 5 lux e Mensula 3 Lux, Diffusori Imago Caeli. Un dettaglio dello stand Audion. La sala Giotto vedeva invece collegati: Cd Trigon, Pre finale Antique Sound Lab 2600, finali Antique Sound Lab AV25, tavolini Imago Mensola 5 Lux e Mensula3 Lux, diffusori Imago Rosa, Imago Echo, Imago Vox e Imago Hio. 34 Luglio-Agosto 2007 Fedeltà del Suono n. 140 REPORTAGE di Andrea Della Sala PECCIOLI AD ALTA DEFINIZIONE QUALE FUTURO PER L’HI-FI? L’ULTIMO WEEK END DI MAGGIO CI HA REGALATO LA POSSIBILITÀ DI PASSARE UNA DUE GIORNI DAVVERO ENTUSIASMANTE. GRAZIE A GIULIO CESARE RICCI ABBIAMO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI VISITARE IL BEL PAESE DI PECCIOLI IN PROVINCIA DI PISA, SUA PATRIA DI ADOZIONE (BENCHÉ LIVORNESE…), DI ASCOLTARE GRANDI QUANTITÀ DI MUSICA DI QUALITÀ E DI ASSAPORARE LA NOTEVOLE GASTRONOMIA DEL POSTO. IN DUE SEDI ALTAMENTE RAPPRESENTATIVE COSTITUITE DA PALAZZO FONDI RUSTICI E PALAZZO PRETORIO, SONO STATE ALLESTITE ALCUNE SALE DOVE GLI OPERATORI PRESENTI HANNO RESO POSSIBILE ASCOLTARE I LORO PRODOTTI IN GRANDE RILASSATEZZA E CONVIVIALITÀ. Nel pomeriggio del sabato, poco prima della luculliana cena offerta da Giulio Cesare a tutti i presenti (decine di persone…), tra l’altro innaffiata dall’ottimo Chianti Signoricci, abbiamo partecipato al convegno “Quale futuro per l’alta fedeltà?”. Presenti numerose personalità fra le quali il sindaco di Peccioli, lo stesso Giulio Cesare, il nostro editore Andrea Bassanelli, il direttore di Suono, l’esperto di musica e analogico Marco Fontanelli, e, buon ultimo, il sottoscritto. Quello che è emerso dal confronto è lo stato comatoso del mercato in Italia, apparentemente ormai esclusivo appannaggio di cinquantenni cresciuti sull’onda del successo che l’alta fedeltà riscuoteva negli anni settanta e ottanta. Le analisi svolte hanno toccato un po’ tutte le problematiche che affliggono in special modo il nostro paese. Una certa diffusa ignoranza musicale delle ultime generazioni per le quali l’ascolto della musica sembra ormai solo un noioso passatempo da svolgere con un i-pod in mano mentre ci si scambia sms al telefonino con gli altri annoiati coetanei, la completa mancanza di attenzione alla musica da parte delle istituzioni che hanno tolto l’educazione musicale da qualsiasi corso di studi nella scuola secondaria, ma anche la minore qualità musicale offerta dal mercato gestito dalle case discografiche. Sembrano ormai definitivamente tramontati i tempi in cui si attendeva trepidanti l’uscita dell’ultimo long palyng dei Rolling Stone, degli Yes, per non parlare dei Beatles. La musica classica e il jazz poi, sembrano ormai definitivamente distanti dalle nuove generazioni. La situazione sembra poi degenerare se si guarda al mercatoo dell’hardware. Come si fa in un paese con un mercato del lavoro che ha fatto della precarietà la sua regola a pensare che sia possibile l’acquisto di prodotti che, anche nei casi più economici, costano svariate volte quello dei compattoni acquistabili nella grande distribuzione? In un mondo che ormai vede una molteplicità di voci di spesa in cui un giovane può disperdere i suoi già non ingenti denari (ricariche del telefonino, giochi per la playstation, l’aperitivo (ormai irrinunciabile), la discoteca, il cinema… chi si reca più in negozio ad acquistare dischi? Da qui il fenomeno della cosiddetta musica liquida che può essere scaricata più o meno legalmente dalla rete e costipata in un lettore mp3 più piccolo di un pacchetto di sigarette (ah, già, le sigarette…). Quindi sembrerebbe che soltanto coloro che sono stati illuminati sulla via dell’alta fedeltà quando questa era oltretutto una moda, una delle poche di allora in controtendenza al dilagare dei più svariati interessi odierni, possano continuare ad alimentare questo mercato. Allora, che fare? Beh, innanzitutto, ci siamo detti, spronare le istituzioni a ri-considerare la musica per il bene che può fare, per la cultura che può apportare alle persone e, fosse anche solo per questo, per la formazione di animi capaci di apprezzarla. Non combattere le nuove tecnologie ma, anzi, considerarle una probabile testa di ponte fra noi e le nuove generazioni (che dentro l’i-pod non ci possono necessariamente stare solo prodotti spazzatura, ma anche Miles Davis, Beethoven e gli Who…), cercare di organizzare mostre di settore dove il suono e le emozioni che l’ascolto può dare possano essere facilmente dimostrabili, mostre magari pensate in joint venture con altri prodotti merceologici capaci di attrarre il grande pubblico, e soprattutto, far capire a tutti che si può ascoltare decentemente, o anche proprio bene, non necessariamente rinunciando alla macchina nuova. Mi chiedo spesso quale giovane di quelli che incontro per strada rinuncerebbe ad una Audi A3, a una Golf o anche solo ad una Panda per comprarsi, ad esempio, i diffusori. Risposta: nessuno. Oggi i ragazzi, giustamente aggiungo, vogliono viaggiare, andare al mare la domenica, vestirsi alla moda, portare a cena fuori la ragazza. Quindi o entriamo nell’ordine di idee che i nuovi fan dell’alta fedeltà debbono entrare in questo mondo passando per dei primi impianti assai poco costosi o, fra qualche anno, possiamo organizzarci per fare il Top Audio al bar sotto casa. Fattosta che una risposta univoca al cosa fare non ce La produzione Audiogram al gran completo. Altro esempio italiano di approccio all’alta fedeltà di qualità non impossibile, anzi, per il proprio portafoglio. In passato ci ha letteralmente stupito il lettore digitale DVD-A che a circa mille euro si permette prestazioni da autentico fuoriclasse. Notevole la prova offerta nell’austera sala dove suonava un impianto audio video tutto, per l’appunto, Audiogram. Da Audio Analogue un sistema adatto proprio per chi volesse entrare nel mondo dell’alta fedeltà senza spendere una fortuna ma sicuro della qualità degli ascolti possibili: Apparecchio multifunzione Enigma; lettore CD Rossini Cd VT 2.0 con uscita a valvole, amplificatore integrato Verdi Settanta. Diffusori B6W 805 Nautilus. In terra toscana, poteva mai mancare l’ottimo Alfredo Gallacci, pusher delle migliori incisioni mondiali? Una sicurezza oltre che una autentica miniera di titoli che bisognerebbe, potendo, avere nella loro interezza. Fedeltà del Suono n. 140 Luglio-Agosto 2007 Uno scorcio della nostra sala dove venivano presentati in anteprima assoluta gli straordinari diffusori Hansen. Il nome deriva da quello del progettista che in passato ha firmato per la dalquist una sciocchezzuola come le DQ-10. Altoparlanti custom, cabinet in materiali di probabili origini aliene, per un suono davvero spettacolare nonostante l’acustica della sala davvero inquietante. Partner d’eccezione per i diffusori importati de B&B Audio: Sorgente digitale Metronome Tecnologie CD 5, pre e finale Moon P8/W8, giradischi Rega P/7, pre phono Grandinote Celio. Suono dotato di dinamica, controllo e presenza davvero ragguardevoli. 35 FDS 140 p.24-37:FDS CV 06/07/2007 15.47 Pagina 36 REPORTAGE PECCIOLI AD ALTA DEFINIZIONE Da Tektron la solita affascinante, e desiderabilissima, distesa di valvole. Vinile usato in quantità da Topinot. Trovo che i dischi in vinile, in una cornice come quella dei Palazzi di Piccioli siano ancora più affascinanti. la siamo data, magari con illsegreto proposito di incontrarsi ancora per riparlarne. Di nuovo grazie a Giulio Cesare Ricci per averci dato la possibilità di un confronto di livello. Ora speriamo che anche gli altri operatori sentano il bisogno di escogitare qualcosa per fare si che il nostro meraviglioso mondo possa aprirsi al nuovo. Linn giocava in casa e presentava un impianto di un certo impegno. Oltre al giradischi Sondek Lp 12 in pompa magna, suonavano il lettore CD/SACD Akurate CD, il pre Klimax Kontrol, i diffusori attivi Artikulat 350A. Annunciata la presentazione di un rivoluzionario apparecchio che verrà svelato al prossimo Ttop Audio milanese e che vede nella possibilità di accedere a banche dati remote, salvando poi il flusso di dati musicali su hard disk rendendolo disponibile in tutta la casa, il futuro dell’alta fedeltà. REPORTAGE PECCIOLI AD ALTA DEFINIZIONE Lo straordinario impianto presentato da Hi Fi 4 Music. Elettroniche Ayon, diffusori Lumen White, e il rivoluzionario sistema di lettura analogico rappresentato dal fonorivelatore Soundsmith da noi presentatoo in anteprima sul numero138 della nostra rivista. Suono paradisiaco per completezza armonica, controllo e dinamica. Su tutto l’incredibile performance dell’analogico che, quando si è trattato di suonare le stampe giapponesi su vinile a 200 grammi delle registrazioni fonè ha raggiunto vette qualitative orgiastiche. Acustica Applicata con l’occasione comunicava al pubblico l’accordo raggiunto per la distribuzione sul suolo italico di tutta la gamma di Avalon. Un colpo da maestro l’essersi aggiudicato un tale nome dopo avere per alcuni anni curato l’importazione e la distribuzione della serie Professional sempre di Avalon. I nostri migliori auguri all’ottimo Italo Adami and partners. Nell’austera sala delle icone russe un tripudio di elettroniche Kklimo e Naim per un suono davvero fuori dall’ordinario. Per l’evento veniva presentata l’ultima fatica di Dusan Klimo: una rivisitazione del diffusore Bosendorfer VC7 ottenuta estrapolando illcorssover al di fuori del cabinet, trattandolo alla maniera diiKlimo e amplificando poi il tutto con du e coppie di amplificatori mono kent Gold. A gestire le danze il giradischi Tafelrunder e il lettore Cd Naim CD 555. Impressionante la ricostruzione spaziale, il rispetto timbrico, la dinamica possibile in una sala pensata per tutto tranne che per riprodurre musica. I nostri complimenti al team di Suono e Comunicazione per lo spettacolo offerto agli occhi e alle orecchie. Ed ecco finalmente l’ideatore della bella manifestazione, qui con il maestro Marco Fornaciari e con davide della Casa di Hi Fi 4 Music. A Giulio Cesare Ricci va il plauso di tutti i partecipanti e mio personale per l’ottima ospitalità, la grande simpatia e per quella ineffabile capacità di trasmettere passione per la musica, per la quale spende la sua intera esistenza, che ce lo fa tanto amare. Alla prossima, Giulio. Fra le varie succulente sorprese ideate da Mr. Giulio Cesare Ricci, sicuramente una delle più piacevoli ed apprezzate è stata quella che ci ha concesso di apprezzare un piccolo concerto estemporaneo del Maestro Marco Fornaciari. Presente Imago con la sua produzione di sistemi di altoparlanti ed accessori dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Memorabile la serata passata a discorrere con l’Ing. Tatè, patron della Imago, uomo di cultura dotato di rare doti di simpatia. Fedeltà del Suono n. 140 Luglio-Agosto 2007 37