IL PAKISTAN di DOMITILLA IOANNUCCI E LUDOVICA LOIODICE 31 a.s 2012\13 1. Una bandiera pakistana. La bandiera pakistana venne disegnata da Muhammad Ali Jinnah, e venne adottata con l'indipendenza del Pakistan, il 14 agosto 1947. La bandiera è verde con una banda bianca sul lato dell'asta. Al centro della parte verde sono presenti una luna calante e una stella a cinque punte, entrambe bianche. La sezione verde rappresenta la maggioranza musulmana, mentre quella bianca rappresenta le minoranze non musulmane. La luna calante rappresenta il progresso e la stella simboleggia la luce e la conoscenza. Cenni Storici Fin dal tempo delle presenza delle Colonie inglesi in India si sentiva l’esigenza in alcuni esponenenti della cultura mussulmana di rendersi indipendenti da quella che altrimenti sarebbe stata una dominazione culturale Induista. Tra essi vi era lo scrittore e filosofo ‘Allāma Muhammad Iqbal, che argomentava che una nazione separata per i musulmani era essenziale in un subcontinente altrimenti dominato dagli Indù La causa trovò una guida in Mohammad Ali Jinnah , che divenne noto come Padre della nazione e riuscì a convincere i britannici a dividere la regione in due parti: il Pakistan, a maggioranza musulmana, e l'India, a maggioranza Indù. Nel frattempo (1956) venne proclamata la Repubblica facendo decadere i Windsor nella persona di Elisabetta II. La storia politica Pakistana è divisa in periodi alternati di dittatura militare e governo democratico parlamentare. Lo status di dominion terminò nel 1956 con la formazione di una Costituzione e la dichiarazione del Pakistan come una Repubblica Islamica; i militari presero però il controllo nel 1958 e tennero il potere per più di 10 anni. Il governo civile ritornò ad essere eletto dopo la Guerra indo-pakistana del 1971, ma alla fine degli anni settanta, con l'esecuzione di Zulfiqar Ali Bhutto, che fu dichiarato colpevole d'avere assassinato un oppositore politico, in una decisione presa dalla Corte Suprema pakistana che è estremamente generoso definire "controversa". L’Arte Contemporanea 1\2 Il termine arte contemporanea si riferisce generalmente all'arte creata nel presente. L'uso dell'aggettivo generico "contemporanea" per definire l'arte dei nostri giorni è dovuto anche alla mancanza di una scuola artistica dominante o distinta riconosciuta da artisti, storici dell'arte e critici. L'espressione tende ad includere tutta l'arte creata dalla fine degli anni sessanta del XX secolo o, in alternativa, dalla presunta fine dell'arte moderna o periodo modernista fino ai giorni nostri (anche se al giorno d'oggi ci sono artisti che creano arte moderna ed altri che creano in praticamente tutti gli stili o mode del passato). Fiori su cesta - dimensione: 384x288 21KB - Tipo:PNG L’Arte Contemporanea 2\2 Il territorio Pakistano fu il primo del Subcontinente Indiano a subire l'invasione araba (711). Le moderne espressioni artistiche del Pakistan si rifanno, da un lato, agli indirizzi dell'arte indiana contemporanea (orientata a sua volta verso i movimenti dell'arte occidentale), dall'altro all'eredità islamica, che ha tuttora un peso enorme nella produzione artistica pakistana, nonché alla reinterpretazione in termini attuali della tradizione Moghūl. Rappresentante di quest’ultima è ‘Abd ur Ra mān Chughtai (1894-1975), considerato artista nazionale e autore di opere dove si ritrova sia il sincretismo (intesa come fusione di elementi culturali, filosofici o religiosi eterogenei appartenenti a due o più culture o dottrine diverse, sia la commistione tra storia, religione e contemporaneità occidentale. Pittori,scultori, architetti … Zainul Abedin ( 29 Dicembre 1914 - 28 maggio 1976) è stato un pittore. Zubeida Agha (1922-1997) artista Anwar Jalal Shemza (1929-1985) si dedicò ad arti diverse, dalla pittura alla scrittura, dalla miniatura al lavoro con i tessuti, Ahmed Parvez (n. 1926) Shahzia Sikander (n. 1969). 1. MASCHERE 1. Questa è una tipica scultura di Huma Bhabha che rappresenta il corpo umano scomposto. Huma Bhabha Le maschere di Huma Bhabha sono ritratti “tecnologici” di creature arcaiche, realizzate con cartapesta e materiali trovati tra cui cavi di plastica e tubi di aspirapolvere, quasi frammenti di effetti speciali di film horror. Queste sculture hanno costituito la prima significativa emergenza della personalità artistica di Bhabha. Poi il lavoro dell’artista è evoluto alle grandi teste e alle figure architettoniche che hanno caratterizzato il suo lavoro più recente, anch’esse realizzate con materiali trovati, ma con superfici di creta dipinta, in vari stati di deformazione e frammentazione. -Dimensione: 451x602 90KB -Tipo: JPG RIFLESSIONI SUL QUADRO Ho scelto questo quadro perché: mi ha attirato fra tanti, ho visto delle ragazze più o meno mie coitanee che portavano dei cesti al villaggio dal bosco. Mi sono immaginata che i cacciatori (del villaggio-maschi-) fossero tornati dalla battuta di caccia, e loro si fossero fatte belle per loro e fossero impazienti di incontrarli. Fonti WIKIPIDIA ARTE ENCICLOPEDIA UNIVERSALE PAKISTAN SAPERE.IT TRECCANI.IT FONTI Immagini: Stock photography Vendiquadri-pg.it Fruitforbidden.wordpress.com