FOGLIO ILLUSTRATIVO
FARLUTAL 150 mg/3 ml
Sospensione Iniettabile per uso intramuscolare
medrossiprogesterone acetato
CATEGORIA TERAPEUTICA
Progestinico.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Endometriosi, amenorrea secondaria, trattamento palliativo delle neoplasie
ormono-dipendenti (apparato urogenitale e mammella).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il medrossiprogesterone (MPA) è controindicato in pazienti con le seguenti
condizioni:
•
gravidanza accertata o presunta
•
metrorragie di natura non accertata
•
grave insufcienza epatica
•
carcinoma mammario sospetto o in fase iniziale
PRECAUZIONI PER L’USO
L'impiego della specialità con estrogeni, progestinici e loro associazioni non deve
essere consentito in gravidanza; nell'età feconda deve essere preceduto da un
test di gravidanza.
Il preparato può portare alla formazione di infiltrati glutei; è opportuno quindi
agitare la sospensione prima dell'uso ed iniettarla profondamente in zone
muscolari interne.
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi
altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
La somministrazione concomitante di Farlutal con l’amminoglutetimmide può
significativamente deprimere la biodisponibilità di Farlutal e l’effetto terapeutico
può essere ridotto.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di FARLUTAL devono essere avvertite
della diminuzione dell’efcacia con l’uso di amminoglutetimmide.
Medrossiprogesterone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente
mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del
CYP3A4 o degli inibitori di MPA.
AVVERTENZE SPECIALI
•
Nel caso di perdite ematiche vaginali si consiglia un accertamento
diagnostico.
•
Poiché i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione di liquidi,
devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che potrebbero
essere influenzate da questo fattore.
•
Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente
monitorati durante la terapia con medrossiprogesterone.
•
E’ stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il
trattamento con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono
essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica.
•
I
patologi
(laboratorio)
devono
essere
informati
dell’uso
di
medrossiprogesterone da parte del paziente se il tessuto endometriale o
endocervicale viene sottoposto ad esame.
•
Il
medico/laboratorio
devono
essere
informati
che
l’uso
di
medrossiprogesterone può diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini:
a.
steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo,
progesterone,
testosterone)
b.
Gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
c.
Globulina legante l’ormone sessuale
•
Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale
perdita della vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, prima di
continuare il trattamento effettuare un controllo oftalmico onde escludere la
presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.
•
Il medrossiprogesterone non è stato associato con l’induzione di disturbi
trombotici o tromboembolitici, tuttavia il suo uso non è raccomandato in
pazienti con un’anamnesi di tromboemolismo venoso (TEV). Si raccomanda
l’interruzione del trattamento con medrossiprogesterone in pazienti che
sviluppano TEV.
•
Il medrossiprogesterone può determinare sintomi cushingoidi.
•
Alcuni pazienti in trattamento con il medrossiprogesterone possono
manifestare una
funzionalità adrenale soppressa. Il
medrossiprogesterone può diminuire i livelli sanguigni di ACTH e di
idrocortisone.
•
Il medico /laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai biomarkers
endocrini elencati nel paragrafo “Avvertenze speciali ed opportune
precauzioni d’impiego (paragrafo 4.4), l’uso di medrossiprogesterone per
indicazione oncologica può determinare inoltre un’insufcienza parziale
surrenalica (diminuzione della risposta dell’asse ipofisi-surrene) durante il
test al metopirone. Cosi è necessario dimostrare l’abilità della corteccia
surrenalica di rispondere all’ACTH prima di somministrare il metopirone.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
•
•
•
•
La somministrazione sia di una singola dose che di dosi multiple di
medrossiprogesterone può determinare una prolungata anovulazione con
amenorrea e/o flussi mestruali irregolari.
Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
Insufcienza epatica (vedere il paragrafo “Controindicazioni”).
Insufcienza renale.
L'età non rappresenta un fattore limitante la terapia, tuttavia il trattamento
progestinico può mascherare l'insorgenza del climaterio.
Riduzione della densità minerale ossea
La riduzione dei livelli sierici di estrogeni dovuta al medrossiprogesterone
acetato può manifestarsi in una riduzione della densità minerale ossea nelle
donne in premenopausa Questa riduzione della densità minerale ossea è di
particolare interesse durante l’adolescenza e all’inizio dell’età adulta, periodi
critici per l’accrescimento dell’osso. La riduzione ossea è maggiore con
l’aumentare della durata dell’uso e può non essere completamente reversibile.
Non si conosce se l’uso di medrossiprogesterone iniettabile da parte di donne
più giovani possa portare ad una riduzione della massa ossea e all’incremento
del rischio di fratture osteoporotiche in tarda età. Sia in donne adulte che
adolescenti, la riduzione della densità minerale ossea durante il trattamento
sembra essere sostanzialmente reversibile e la produzione di estrogeno ovarico
aumentato dopo che il medrossiprogesterone per uso iniettabile viene
interrotto..
Uno
studio
di
coorte
retrospettivo
per
valutare
l’effetto
del
medrossiprogesterone iniettabile sull’incidenza di fratture ossee fu condotto su
312.395 donne che facevano uso contraccettivo del farmaco nel Regno Unito.
Le percentuali dell’incidenza (IRR) delle fratture furono comparate tra
utilizzatrici o meno di medrossiprogesterone. Il rapporto percentuale di
incidenza per ogni frattura durante il periodo di follow-up (ogni 5,5 anni) fu di
1,41 (95% CI 1,35, 1,47). Paragoni furono fatti tra i sub-coorte (N=166.367)
durante il periodo di follow-up ed i sei mesi precedenti il primo trattamento
contraccettivo registrato tra i dati ottenuti prima e dopo tale periodo.
Paragonando gli utilizzatori o meno di medrossiprogesterone, la percentuale
dell’incidenza per ogni frattura “prima del trattamento” (IRR 1,28, 95% CI 1,07,
1,53) fu comparato alla percentuale dell’incidenza “dopo il trattamento” (IRR
1,37, 95% CI 1,29, 1,45). I risultati complessivi di questo studio portano alla
conclusione che la più alta incidenza delle fratture tra le utilizzatrici di
medrossiprogesterone è principalmente dovuto ad altri fattori piuttosto che
all’esposizione al medrossiprogesterone.
Il medrossiprogesterone per uso iniettabile dovrebbe essere utilizzato a lungo
termine (per es. oltre i due anni) per il controllo delle nascite o per trattamenti
endometriali solo se altri trattamenti simili non risultano adeguati. Il
medrossiprogesterone dovrebbe essere valutato quando una donna necessita
di un uso continuo a lungo termine del farmaco. Nelle donne in adolescenza,
l’interpretazione dei dati sul medrossiprogesterone dovrebbe tener conto
dell’età della paziente e della maturità scheletrica.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Altri metodi per il controllo delle nascite o trattamenti endometriali devono
essere presi in considerazione nelle analisi del rapporto rischio/beneficio in
donne con fattori di rischio osteoporotico quali:
• Uso cronico di tabacco e/o alcol
• Uso cronico di farmaci che possono ridurre la massa ossea, ad es.
anticonvulsivanti o corticosteoridi
• Riduzione dell’indice di massa corporea o disturbi dell’alimentazione, ad es.
anoressia nervosa o bulimia
• Disturbi del metabolismo osseo
• Anamnesi familiare forte di osteoporosi
• Prolungata anovulazione con amenorrea e/o disturbi mestruali possono
seguire la somministrazione di una singola o multiple dose iniettabile di
medrossiprogesterone
Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e
vitamina D.
In assenza di dati confrontabili, i rischi emersi nel corso dello studio clinico
Women’s Health Initiative Study (WHI) devono essere considerati analoghi
anche ad altri dosaggi di estrogeni coniugati con medrossiprogesterone acetato
per via orale e in caso di altre combinazioni e forme farmaceutiche relative alla
terapia ormonale.
Carcinoma mammario
E’ stato riportato un aumento del rischio di carcinoma mammario in seguito
all’uso delle combinazioni, per via orale, estro-progestiniche nelle donne in postmenopausa. I risultati derivati da uno studio clinico randomizzato e placebo
controllato, lo studio clinico WHI, e studi epidemiologici hanno riportato un
aumento del rischio di cancro alla mammella in donne che assumevano da
diversi anni l’associazione estro-progestinica come terapia ormonale. L’eccesso
di rischio aumenta con la durata dell’uso, come rivela lo studio WHI con
estrogeni equini coniugati (CEE) più MPA, e studi osservazionali. E’ stato inoltre
riportato un aumento di mammografie anomale con l’uso di estrogeno più
progestinico, richiedendo ulteriori valutazioni.
Malattie cardiovascolari
Gli estrogeni soli o in associazione a progestinici non devono essere assunti per la
prevenzione di malattie cardiovascolari. Diversi studi prospettici, randomizzati
sugli effetti a lungo termine di un trattamento combinato con estro-progestinici in
donne in post-menopausa, hanno mostrato un aumento del rischio di eventi
cardiovascolari come infarto miocardico, coronaropatia, ictus e tromboembolia
venosa.
Coronaropatia
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Non ci sono evidenze da studi clinici controllati, randomizzati di benefici
cardiovascolari derivanti dall’uso continuo combinato di estrogeni coniugati
(CEE) e medrossiprogesterone acetato (MPA). Due studi clinici allargati (WHI
CEE/MPA e Heart and Estrogen/progestin Replacement Study-HERS) hanno
mostrato un possibile incremento del rischio di morbilità cardiovascolare al
primo anno di trattamento e complessivamente nessun beneficio.
Nello studio WHI CEE/MPA del WHI, è stato osservato un aumento del rischio di
eventi coronarici (definiti come infarto miocardico non fatale e coronaropatia
fatale) nelle donne che assumevano CEE/MPA, rispetto a quelle che ricevevano
il placebo (37 vs. 30 per 10.000 persone per anno). E’ stato osservato un
aumentato rischio di tromboembolia venosa nel primo anno di trattamento che
persisteva per tutto il periodo di osservazione.
Ictus
Nello studio del WHI CEE/MPA, è stato osservato un aumento del rischio di ictus
nelle donne che assumevano CEE/MPA rispetto a quelle che ricevevano il
placebo (29 vs. 21 per 10.000 persone per anno). L’aumentato rischio è stato
osservato nel primo anno di trattamento e persisteva per tutto il periodo di
osservazione
Tromboembolia venosa/Embolia polmonare
La terapia ormonale è associata ad un più elevato rischio relativo di
tromboembolia venosa (VTE), i.e., trombosi venosa profonda o embolia
polmonare. Nello studio WHI CEE/MPA del WHI, nelle donne che assumevano
CEE/MPA, rispetto a quelle che ricevevano il placebo, è stata osservata una
frequenza doppia di tromboembolia venosa , inclusa trombosi venosa profonda
ed embolia polmonare. L’aumentato rischio è stato osservato nel primo anno di
trattamento e persisteva per tutto il periodo di osservazione (vedere
Avvertenze speciali).
Demenza
Lo studio WHIMS (Women’s Health Iniziative Memory Study (WHIMS), uno studio
ancillare del WHI, relativo alla somministrazione di CEE/MPA, ha mostrato un
rischio aumentato di probabile demenza in donne in post-menopausa di età pari
o superiore a 65 anni.
In aggiunta la terapia a base di CEE/MPA non ha prevenuto i lievi disturbi
cognitivi (MCI) in queste donne. Non è consigliato l’uso della terapia ormonale
(HT) per prevenire demenza o lievi disturbi cognitivi nelle donne di età pari o
superiore a 65 anni.
Carcinoma ovarico
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Alcuni studi epidemiologici hanno rilevato che l’uso per cinque o più anni di
prodotti a base di estrogeni da soli o di estrogeni più progestinici in donne in
post-menopausa, è stato associato ad un aumento del rischio di carcinoma
ovarico. Pazienti che hanno utilizzato in passato prodotti a base di estrogeni da
soli o di estrogeni più progestinici non hanno presentato alcun aumento del
rischio di carcinoma ovarico. Altri studi non hanno mostrato alcuna associazione
significativa. Lo studio WHI CEE/MPA ha riportato che gli estrogeni più i
progestinici aumentano il rischio di carcinoma ovarico, ma questo rischio non è
statisticamente significativo. In uno studio, le donne che hanno usano la terapia
ormonale sostitutiva hanno mostrato un aumentato rischio di carcinoma ovarico
fatale.
Raccomandazioni sull’anamnesi e sull’esame obiettivo
Un’anamnesi completa deve essere effettuata prima dell’inizio di una terapia
ormonale. L’esame obiettivo precedente il trattamento e successivamente
periodico deve dedicare particolare attenzione alla pressione sanguina, agli
organi pelvici, addominali ed ai seni, inclusa analisi citologica cervicale.
Gravidanza ed allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi
meidicnale.
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è sconsigliato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di
progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni
genitali nei feti in particolari circostanze.
I neonati nati da gravidanze inaspettate, che si verificano 1 o 2 mesi dopo
l’iniezione del medrossiprogesterone acetato, possono essere esposti ad un
maggior rischio di basso peso alla nascita, che, di conseguenza, è associato ad
un aumento del rischio di morte neonatale. Il rischio attribuibile è basso poiché è
bassa la probabilità di gravidanza mentre si fa uso di medrossiprogesterone
acetato. Non ci sono informazioni definitive per le altre formulazioni di
medrossiprogesterone acetato.
Se la paziente rimane incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere
informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno.
Non ci sono
evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un rischio
per il lattante.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
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L'effetto del medrossiprogesterone acetato sulla capacità di guidare veicoli e
sull'uso di macchinari non è stato valutato in maniera sistematica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti:
FARLUTAL contiene metile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche
(anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene propile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche
(anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per fiala, cioè è
praticamente “senza sodio”.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Endometriosi: 50 mg alla settimana oppure 100 mg ogni due settimane per
almeno sei mesi.
Amenorrea secondaria: dopo il trattamento con estrogeni, iniettare al 15° giorno
del ciclo artificiale 50 mg in dose unica.
Trattamento palliativo delle neoplasie ormono-dipendenti: generalmente la
posologia varia, a seconda della localizzazione, da 1.000 a 3.000 mg per
settimana (da frazionare in 2-3 somministrazioni: iniezioni intramuscolari
profonde).
Normalmente i dosaggi più bassi sono stati utilizzati nel ca. dell'endometrio, quelli
più elevati nel ca. della mammella in fase avanzata e metastatizzata.
Farlutal può essere opportunamente associato ad altre modalità di trattamento
anti-neoplastico (chemioterapia, radioterapia).
SOVRADOSAGGIO
Non sono noti dati a riguardo.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di FARLUTAL
avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di FARLUTAL, rivolgersi al medico o al farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, FARLUTAL può causare effetti indesiderati sebbene non
tutte le persone li manifestino,
Classe organo-sistemica
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità (ad es.
anafilassi
o
reazioni
di
tipo
anafilattoide, angioedema)
Patologie endocrine
Effetti
simil-corticoidi
(ad
es.
sindrome Cushingoide), prolungata
anovulazione
Disturbi del metabolismo e della Ritenzione
di
liquidi/edema,
nutrizione
variazione di peso,
esacerbazione del diabete mellito
Disturbi psichiatrici
Confusione, depressione, euforia,
modifica della libido, nervosismo,
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Patologie del sistema nervoso
Patologie dell’occhio
Patologie cardiache
Patologie vascolari
Patologie respiratorie, toraciche
mediastiniche
Patologie gastrointestinali
e
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Patologie renali e urinarie
Disturbi del sistema riproduttivo e della
mammella
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione
Esami diagnostici
insonnia,
Capogiri, cefalea, diminuzione della
concentrazione, sonnolenza, infarto
cerebrale, effetti simil-adrenergici
(ad
es.,
tremori
alle
mani,
sudorazione, crampi notturni ai
polpacci)
Disturbi
alla
visione,
cataratta
diabetica, trombosi retinica
Infarto del miocardio, insufcienza
cardiaca congestizia, palpitazioni,
tachicardia
Malattie
tromboemboliche
,tromboflebiti
Embolia polmonare
Stipsi, diarrea, bocca secca, nausea,
vomito
Itterizia, ittero colestatico
Prurito, orticaria, rash, acne, alopecia
e irsutismo
Glicosuria
Perdite ematiche vaginali variabili
(dallo spotting alla emorragia vera e
propria),
,
amenorrea,
erosioni
cervicali , galattorrea, mastodinia
Affaticamento, reazioni al sito
d’inoculo, malessere, piressia
Alterazioni delle secrezioni cervicali,
modifica dell’appetito, funzionalità
epatica alterata, aumento dei globuli
bianchi e della conta piastrinica,
ipercalcemia, ridotta tolleranza al
glucosio, aumento della pressione
sanguigna
Ulteriori eventi avversi segnalati nella fase di commercializzazione
Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari casi di
osteoporosi incluso fratture osteoporotiche in pazienti che assumevano
medrossiprogesterone acetato per via intramuscolare.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti
indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in
questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono,
inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione
all’indirizzo: “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di
questo medicinale.”
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro,
correttamente conservato.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.
Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizzano più. Questo
aiuterà a proteggere l’ambiente.
Tenerequesto medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
COMPOSIZIONE
Ogni flacone contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 150 mg.
Eccipienti: macrogol "4000"; polisorbato "80"; metile-para-idrossibenzoato;
propile-para-idrossibenzoato; sodio cloruro; carmellosa sodica; acqua per
preparazioni iniettabili.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Sospensione iniettabile per usi intramuscolare
FARLUTAL 150 mg/3 ml, 1 flacone
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pfizer Italia S.r.l. - via Isonzo, 71-04100 Latina
PRODUTTORE
Actavis Italy S.p.A. – Viale Pasteur 10, 20014 Nerviano (MI).
REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA
DEL FARMACO:
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FOGLIO ILLUSTRATIVO
Farlutal 250 mg compresse
Farlutal 500 mg compresse
Farlutal 500 mg/5 ml sospensione orale
Farlutal 1 g/10 ml sospensione orale
medrossiprogesterone acetato
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antineoplastico
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Carcinoma della mammella, dell'endometrio, della prostata, del rene. Adenoma
prostatico.
Sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS.
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il medrossiprogesterone acetato (MPA) è controindicato in pazienti con le seguenti
condizioni:
• gravidanza accertata o presunta
• metrorragie di natura non accertata
• grave insufcienza epatica
• Carcinoma mammario sospetto o in fase iniziale
.
INTERAZIONI
Informare i l medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro
medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Farlutal può essere associato ad altre modalità di trattamento antineoplastico
(chemioterapia, radioterapia).
La somministrazione concomitante di Farlutal con l’amminoglutetimmide può
significativamente deprimere la biodisponibilità di Farlutal e l’effetto terapeutico
può essere ridotto.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate orali di FARLUTAL devono essere
avvertite della diminuzione dell’efcacia con l’uso di amminoglutetimmide.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Medrossiprogesterone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente
mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi
di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del
CYP3A4 o degli inibitori di MPA.
AVVERTENZE SPECIALI
•
Nel caso di perdite ematiche vaginali si consiglia un accertamento
diagnostico,
• Poiché i progestinici possono causare un certo grado di ritenzioni idrica,
devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che potrebbero
essere influenzate da questo fattore.
• Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere
attentamente monitorati durante la terapia con FARLUTAL.
•
E’ stata notata una ridotta tolleranza al glucosio durante il trattamento
con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono essere
tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di
medrossiprogesterone da parte del paziente se il tessuto endometriale o
endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/ laboratorio devono essere informati che l’uso di
medrossiprogesterone può diminuire i livelli dei seguenti markers
endocrini:
d.
steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno,
pregnandiolo, progesterone,
testosterone)
e.
Gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
f.
Globulina legante l’ormone sessuale
•
Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale perdita della
vista o in caso di esoftlamo, diplopia o emicrania, interrompere il
trattamento e, prima di continuarlo, effettuare un controllo oftalmico
onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare
retinica.
•
Il medrossiprogesterone non è stato associato casualmente con
l’induzione di disturbi trombotici o tromboembolitici, tuttavia il suo uso
non è raccomandato in pazienti con un’anamnesi di tromboembolismo
venoso (TEV). Si raccomanda l’interruzione del trattamento con
medrossiprogesterone in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia .
• Il medrossiprogesterone acetato può determinare sintomi cushingoidi.
• Alcuni pazienti in trattamento con il medrossiprogesterone possono
manifestare
una
funzionalità
adrenale
soppressa.
Il
medrossiprogesterone può diminuire i livelli sanguigni di ACTH e di
idrocortisone.
• Il medico/ laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai
biomarkers endocrini elencati nel paragrafo “Avvertenze speciali ed
opportune
precauzioni
d’impiego”
(paragrafo
4.4),
l’uso
di
medrossiprogestrone
acetato
per
indicazione
oncologica
può
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
•
•
•
determinare inoltre un’insufcienza parziale surrenalica (diminuzione
della risposta dell’asse ipofisi-surrene) durante il test al metopirone. Cosi
è necessario dimostrare l’abilità della corteccia surrenalica di rispondere
all’ACTH prima di somministrare il metopirone.
Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
Insufcienza epatica (vedere paragrafo “Controindicazioni”).
Insufcienza renale.
L'età non rappresenta un fattore limitante la terapia, tuttavia il trattamento
progestinico può mascherare la insorgenza del climaterio.
Riduzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea a seguito della
somministrazione per via orale del medrossiprogesterone acetato (ad es. per uso
oncologico).
La riduzione dei livelli sierici di estrogeni dovuta al medrossiprogesterone
acetato può manifestarsi in una riduzione della densità minerale ossea nelle
donne in premenopausa e può aumentare il rischio di osteoporosi in età
avanzata.
Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e
vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in
quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a
lungo termine.
Gravidanza e allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere in considerazione
qualsiasi medicinale.
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è sconsigliato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di
progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni
genitali nei feti in particolari circostanze.
Se la paziente resta incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere
informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte
materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un
rischio per il lattante.
Effetti sulla capacità di guida e sull’uso di macchinari
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L'effetto del medrossiprogesterone acetato sulla capacità di guidare veicoli e
sull'uso di macchinari non è stato valutato in maniera sistematica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
FARLUTAL compresse contiene lattosio. Se il medico le ha diagnosticato un
intolleranza ad alcuni zuccheri lo contatti prima di prendere questo medicinale.
FARLUTAL sospensione orale contiene saccarosio. Se il medico le ha
diagnosticato un intolleranza ad alcuni zuccheri lo contatti prima di prendere
questo medicinale.
FARLUTAL sospensione orale contiene glicole propilenico. Può causare sintomi
simili a quelli causati dall’alcool.
FARLUTAL sospensione orale contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per fiala,
cioè è praticamente “senza sodio”.
FARLUTAL sospensione orale contiene metile para-idrossibenzoato. Può causare
reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL sospensione orale contiene etile- para-idrossibenzoato. Può causare
reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL sospensione orale contiene propile-para-idrossibenzoato. Può causare
reazioni allergiche (anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Generalmente la posologia varia da 100 a 1000 mg/die (le dosi più elevate
possono essere frazionate in 2-3 somministrazioni giornaliere). Delle due forme
farmaceutiche disponibili, le compresse e la sospensione orale, potrà essere
preferibile la seconda, specie nella preparazione da 1 g, quando il/la paziente
abbia difcoltà alla deglutizione e debba assumere dosi elevate per lunghi periodi
di tempo. Normalmente i dosaggi più bassi sono stati utilizzati nel carcinoma
dell'endometrio, quelli più elevati nel carcinoma della mammella in fase avanzata
e metastatizzata.
Sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS:
1000 mg/die in un’unica somministrazione o in due somministrazioni giornaliere.
SOVRADOSAGGIO
Dosi fino a 3 g/die per os sono state ben tollerate. In caso di sovradosaggio il
trattamento è sintomatico e di sostegno.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di FARLUTAL
avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di FARLUTAL, rivolgersi al medico o al farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Come tutti i medicinali, FARLUTAL può causare effetti indesiderati sebbene non
tutte le persone li manifestino.
Classe organo-sistemica
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità (ad es. anafilassi
o reazioni di tipo anafilattoide,
angioedema)
Patologie endocrine
Effetti simil-cortocoidi (ad es. sindrome
cushingoide), prolungata anovulazione
Disturbi del metabolismo e della Ritenzione idrica/edema, variazione di
nutrizione
peso, esacerbazione del diabete mellito
Disturbi psichiatrici
Confusione, , euforia, modifica della libido,
insonnia, nervosismo
Patologie del sistema nervoso
Capogiri, cefalea, diminuzione della
concentrazione, sonnolenza, infarto
cerebrale, effetti adrenergico-simili (ad es.
tremori alle mani, sudorazione, crampi
notturni ai polpacci)
Patologie dell’occhio
Disturbi alla visione, cataratta diabetica,
trombosi retinica
Patologie cardiache
Infarto del miocardio, insufcienza
cardiaca congestizia, palpitazioni,
tachicardia
Patologie vascolari
Malattie tromboemboliche, tromboflebiti
Patologie respiratorie, toraciche e Embolia polmonare
del mediastino
Patologie gastrointestinali
Costipazione, diarrea, bocca secca,
nausea, vomito
Patologie epatobiliari
Itterizia
Patologie della cute e del tessuto Acne, alopecia, irsutismo, prurito, rash,
sottocutaneo
orticaria,
Patologie renali e urinarie
Glicosuria
Disturbi del sistema riproduttivo Perdite ematiche vaginali (irregolare,
e della mammella
diminuzione, aumento), amenorrea,
erosioni cervicali , galattorrea, mastodinia
Patologie sistemiche e condizioni Affaticamento, reazioni al sito d’inoculo,
relative
alla
sede
di malessere, piressia
somministrazione
Esami diagnostici
Alterazioni delle secrezioni cervicali,
modifica dell’appetito, funzionalità epatica
alterata, aumento dei globuli bianchi e
della conta pastrinica, ipercalcemia,
riduzione della tolleranza al glucosio,
aumento della pressione sanguigna
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti
indesiderati.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in
questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono,
inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione
all’indirizzo: “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli
effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di
questo medicinale.”
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro,
correttamente conservato.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se si nota la comparsa di
un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo,
informare il medico o il farmacista.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
COMPOSIZIONE
Farlutal 250 mg compresse
Ogni compressa contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 250
mg. Eccipienti: lattosio, crospovidone; povidone K25; polisorbato 80, cellulosa
microcristallina; magnesio stearato.
Farlutal 500 mg compresse
Ogni compressa contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 500
mg. Eccipienti:lattosio, crospovidone; povidone K25; polisorbato 80, cellulosa
microcristallina; magnesio stearato.
Farlutal 500 mg/5 ml sospensione orale
Ogni flaconcino contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 500
mg. Eccipienti: saccarosio; glicole propilenico; polisorbato 21; sodio
saccarinato;
aroma
latte;
metile-para-idrossibenzoato;
etile-paraidrossibenzoato;
propile-para-idrossibenzoato;metilcellullosa;
sodio
citrato; simeticone; acqua depurata.
Farlutal 1 g/10 ml sospensione orale
Ogni flaconcino contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 1 g.
Eccipienti: saccarosio; glicole propilenico; polisorbato 21; sodio saccarinato;
aroma latte; metile-para-idrossibenzoato; etile-para-idrossibenzoato;
propile-para-idrossibenzoato; metilcellullosa; sodio citrato; simeticone;
acqua depurata.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Compresse e sospensione orale
FARLUTAL
FARLUTAL
FARLUTAL
FARLUTAL
250 mg, 30 compresse
500 mg, 30 compresse
500 mg/5 ml, 30 flaconcini da 5 ml
1 g/10 ml, 15 flaconcini da 10 ml
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pfizer Italia S.r.l. - via Isonzo, 71-04100 Latina
PRODUTTORE
Sospensione orale:
Actavis Italy S.p.A.: Viale Pasteur 10 - 20014 Nerviano (MI)
Compresse:
Pfizer Italia S.r.l.: Località Marino del Tronto 63100 – Ascoli Piceno (AP)
REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA
DEL FARMACO:
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
FOGLIO ILLUSTRATIVO
Farlutal 10 mg Compresse
Farlutal 20 mg Compresse
medrossiprogesterone acetato
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Progestinico.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Amenorrea secondaria. Menometrorragie funzionali.
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il medrossiprogesterone acetato (MPA) è controindicato in pazienti con le seguenti
indicazioni:
•
gravidanza accertata o presunta
•
metrorragie di natura non accertata
•
insufcienza epatica
•
accertata o sospetta neoplasia mammaria
PRECAUZIONI PER L’USO
L'impiego della specialità con estrogeni, progestinici e loro associazioni non deve
essere consentito in gravidanza; nell'età feconda deve essere preceduto da un
test di gravidanza.
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro
medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
La somministrazione concomitante di Farlutal con l’amminoglutetimmide può
significativamente deprimere la biodisponibilità di Farlutal e l’effetto terapeutico
può essere ridotto.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di FARLUTAL devono essere avvertite
della diminuzione dell’efcacia con l’uso di amminoglutetimmide.
Medrossiprogesterone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente
mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi
di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del
CYP3A4 o degli inibitori di MPA
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
AVVERTENZE SPECIALI
•
•
•
•
Nel caso di perdite ematiche vaginali si consiglia un accertamento
diagnostico.
Poiché i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione di
liquidi, devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che
potrebbero essere influenzate da questo fattore.
Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamente
monitorati durante la terapia con medrossiprogesterone.
E’ stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il
trattamento con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici devono
essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia
progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di
medrossiprogesterone da parte del paziente se il tessuto
endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che l’uso di
medrossiprogesterone può diminuire i livelli dei seguenti markers
endocrini:
g. steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno,
pregnandiolo, progesterone,
testosterone)
h. Gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
i. Globulina legante l’ormone sessuale
•
Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale
perdita della vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, prima
di continuare il trattamento effettuare un controllo oftalmico onde
escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare
retinica.
•
Il medrossiprogesterone non è stato associato con
l’induzione di disturbi trombotici o tromboembolitici, tuttavia il suo
uso non è raccomandato in pazienti con un’anamnesi di
tromboemolismo venoso (TEV). Si raccomanda l’interruzione del
trattamento con medrossiprogesterone in pazienti che sviluppano TEV
.
•
Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
•
Insufcienza
epatica
(vedere
paragrafo
“Controindicazioni”).
•
Insufcienza renale.
L'età non rappresenta un fattore limitante la terapia, tuttavia il trattamento
progestinico può mascherare l'insorgenza del climaterio.
Riduzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi sugli effetti del medrossiprogesterone acetato sulla riduzione
della densità minerale ossea quando somministrato per via orale.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e
vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in
quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a
lungo termine.
Gravidanza e allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi
medicinale.
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è controindicato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di
progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni
genitali nei feti in particolari circostanze.
Se la paziente rimane incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere
informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte
materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un
rischio per il lattante.
Effetti sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari
L'effetto del medrossiprogesterone acetato sulla capacità di guidare veicoli e
sull'uso di macchinari non è stato valutato in maniera sistematica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Farlutal contiene lattosio monoidrato. Se il medico le ha diagnosticato un
intolleranza ad alcuni zuccheri lo contatti prima si prendere questo medicinale.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
2,5-10 mg/die per 5-10 giorni iniziando dal 16° al 21° giorno del ciclo. La perdita
ematica si manifesta normalmente entro 3 giorni dalla sospensione del
trattamento con Farlutal.
Nelle pazienti con ipotrofia dell'endometrio è opportuno associare estrogeni alla
somministrazione di Farlutal.
Per il trattamento della amenorrea secondaria si consiglia di ripetere la terapia
con Farlutal per 3 cicli consecutivi.
Per il trattamento della menometrorragia funzionale si consigliano 2 cicli
consecutivi.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
SOVRADOSAGGIO
Dosi orali superiori a 3 g al giorno sono ben tollerate. In caso di sovradosaggio il
trattamento è sintomatico e di sostegno.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di FARLUTAL
avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di FARLUTAL, rivolgersi al medico o la
farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, FARLUTAL può causare effetti indesiderati sebbene non
tutte le persone li manifestino.
Classe organo-sistemica
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità (ad es.,
anafilassi o reazioni di tipo
anafilattoide, angioedema)
Patologie endocrine
Prolungata anovulazione
Disturbi del metabolismo e della Ritenzione dei liquidi/edema,
nutrizione
variazione di peso
Disturbi psichiatrici
Depressione, insonnia, nervosismo
Patologie del sistema nervoso
Vertigini, emicrania, sonnolenza,
Patologie vascolari
Malattie tromboemboliche
Patologie gastrointestinali
Nausea
Patologie epatobiliari
Ittero colestatico/itterizia
Patologie della cute e del tessuto Orticaria, prurito,
sottocutaneo
rash, acne, irsutismo,
alopecia
Patologie dell’apparato riproduttivo e
della mammella
Perdite ematiche vaginali (irregolare,
aumentata, diminuita), amenorrea,
erosioni cervicali, anovulazione
prolungata, tensione mammaria,
mastodinia e galattorrea
Patologie
sitemiche
e
condizioni
relative alla sede di somministrazione
Esami diagnostici
Stanchezza, iperpiressia, debolezza
Alterazioni delle secrezioni cervicali,
riduzione della tolleranza al glucosio
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti
indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in
questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono,
inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione
all’indirizzo: “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli
20
Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di
questo medicinale.”
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro,
correttamente conservato.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.
Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzazione più.
Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
COMPOSIZIONE
FARLUTAL 10 mg Compresse
Ogni compressa contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 10
mg. Eccipienti: amido, lattosio.
FARLUTAL 20 mg Compresse
Ogni compressa contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 20
mg. Eccipienti: amido, lattosio.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Compresse per uso orale
FARLUTAL 10 mg compresse, 12 compresse
FARLUTAL 20 mg compresse, 10 compresse
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pfizer Italia S.r.l. - via Isonzo, 71-04100 Latina
PRODUTTORE
Pfizer Italia S.r.l. - Località Marino del Tronto 63100 – Ascoli Piceno (AP)
REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA
DEL FARMACO:
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
FOGLIO ILLUSTRATIVO
FARLUTAL 500 mg/2,5 ml Sospensione Iniettabile per Uso Intramuscolare
FARLUTAL 1 g/5 ml Sospensione Iniettabile per Uso Intramuscolare
medrossiprogesterone acetato
CATEGORIA TERAPEUTICA
Antineoplastico.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Trattamento
palliativo
di
neoplasie
ormono-dipendenti:
carcinoma
dell'endometrio, carcinoma mammario, ipernefroma, carcinoma della prostata.
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Il medrossiprogestreone (MPA) è controindicato in pazienti con le seguenti
condizioni:
•
gravidanza accertata o presunta
•
grave insufcienza epatica
•
metrorragie di natura non accertata
•
carcinoma mammario sospetto o in fase iniziale.
PRECAUZIONI PER L’USO
Il preparato può portare alla formazione di infiltrati glutei: è opportuno quindi
agitare la sospensione prima dell'uso e iniettarla profondamente in zone
muscolari indenni.
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi
altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
La somministrazione concomitante di Farlutal con l’amminoglutetimmide può
significativamente deprimere la biodisponibilità di Farlutal e l’effetto terapeutico
può essere ridotto.
Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di FARLUTAL devono essere avvertite
della diminuzione dell’efcacia con l’uso di amminoglutetimmide.
Farlutal può essere opportunamente associato ad altre modalità di trattamento
antineoplastico (chemioterapia, radioterapia).
Medrossiprogesterone acetato (MPA), in vitro, è metabolizzato principalmente
mediante idrossilazione tramite il CYP3A4. Non sono stati condotti specifici studi
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
di interazione farmaco-farmaco per valutare gli effetti clinici degli induttori del
CYP3A4 o degli inibitori di MPA.
AVVERTENZE SPECIALI
.
• Nel caso di perdite ematiche vaginali si consiglia un accertamento
diagnostico.
• Poiché i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione
idrica devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che
potrebbero essere influenzate da questo fattore.
• Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere
attentamente monitorati durante la terapia con medrossiprogesterone.
•
E’ stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il
trattamento con progestinici. Per questo motivo i pazienti diabetici
devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza nel corso della terapia
progestinica.
• I patologi (laboratorio) devono essere informati dell’uso di
medrossiprogesterone da parte del paziente se il tessuto endometriale
o endocervicale viene sottoposto ad esame.
• Il medico/laboratorio devono essere informati che l’uso di
medrossiprogesterone può diminuire i livelli dei seguenti markers
endocrini:
j.
steroidi del plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno,
pregnandiolo, progesterone,
testosterone)
k.
Gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH)
l.
Globulina legante l’ormone sessuale
•
Se si dovesse verificare un’improvvisa parziale o totale perdita della
vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, prima di continuare il
trattamento effettuare un controllo oftalmico onde escludere la
presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica.
•
Il medrossiprogesterone non è stato associato con l’induzione di
disturbi trombotici o tromboembolitici, tuttavia non è raccomandato in
pazienti con un’anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si
raccomanda l’interruzione del trattamento con medrossiprogesterone
in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia.
• Il medrossiprogesterone acetato può determinare sintomi cushingoidi.
• Alcuni pazienti in trattamento con il medrossiprogesterone possono
manifestare una
funzionalità adrenale soppressa il medrossiprogesterone può diminuire
i livelli sanguigni di ACTH e di idrocortisone.
• Il medico/ laboratorio devono essere informati che in aggiunta ai
biomarkers endocrini elencati nel paragrafo “Avvertenze speciali ed
opportune
precauzioni
d’impiego”(paragrafo
4.4),
l’uso
di
medrossiprogestrone acetato per indicazione oncologica può inoltre
determinare un’insufcienza parziale surrenalica (diminuzione della
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
risposta dell’asse ipofisi-surrene) durante il test al metopirone. Cosi è
necessario dimostrare l’abilità della corteccia surrenalica di rispondere
all’ACTH prima di somministrare il metopirone.
• La somministrazione sia di una singola dose che di dosi multiple di
medrossiprogesterone acetato iniettabile può determinare una
prolungata anovulazione con amenorrea e/o flussi mestruali irregolari.
• Ipercalcemia in pazienti portatori di metastasi ossee.
• Insufcienza epatica (vedere paragrafo “Controindicazioni”).
• Insufcienza renale.
L'età non rappresenta un fattore limitante la terapia, tuttavia il trattamento
progestinico può mascherare l'insorgenza del climaterio.
Riduzione della densità minerale ossea
Non ci sono studi degli effetti sulla densità minerale ossea a seguito della
somministrazione per via orale o di alte dosi per via parenterale di
medrossiprogesterone acetato (ad es. per uso oncologico).
Si consiglia a tutte le pazienti l’assunzione di un’adeguata quantità di calcio e
vitamina D.
Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densità minerale ossea in
quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a
lungo termine.
Gravidanza e allattamento
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi
medicinale.
Gravidanza
Il medrossiprogesterone acetato è controindicato in donne in gravidanza.
Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di
progestinici nel
primo trimestre della gravidanza e la presenza di
malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze.
I neonati nati da gravidanze inaspettate, che si verificano 1 o 2 mesi dopo
l’iniezione del medrossiprogesterone acetato, possono essere esposti ad un
maggior rischio di basso peso alla nascita, che, di conseguenza, è associato ad
un aumento del rischio di morte neonatale. Il rischio attribuibile è basso poiché è
bassa la probabilità di gravidanza mentre si fa uso di medrossiprogesterone
acetato. Non ci sono informazioni definitive per le altre formulazioni di
medrossiprogesterone acetato.
Se la paziente resta incinta durante l’uso di questo farmaco, deve essere
informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato ed i suoi metaboliti vengono escreti nel latte
materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un
rischio per il lattante.
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Effetti sulla capacità di guida e sull’uso di macchinari
L'effetto del medrossiprogesterone acetato sulla capacità di guidare veicoli e
sull'uso di macchinari non è stato valutato in maniera sistematica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti:
FARLUTAL contiene metile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche
(anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene propile para-idrossibenzoato. Può causare reazioni allergiche
(anche ritardate) e, eccezionalmente, broncospasmo.
FARLUTAL contiene meno di 1mmol (23mg) di sodio per fiala, cioè è
praticamente “senza sodio”.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Trattamento palliativo delle neoplasie ormono-dipendenti: generalmente la
posologia varia, a seconda della localizzazione, da 1000 a 3000 mg per settimana
(da frazionare in 2-3 somministrazioni; iniezioni intramuscolari profonde).
Normalmente i dosaggi più bassi sono stati utilizzati nel c.a dell'endometrio, quelli
più elevati nel ca. della mammella in fase avanzata e metastatizzata.
In casi particolari sono stati impiegati dosaggi giornalieri di 500-1500 mg.
SOVRADOSAGGIO
Non sono noti dati al riguardo..
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di
FARLUTAL, avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino
ospedale.
Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di FARLUTAL, rivolgersi al medico o al
farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i meidinali, FARLUTAL può causare effetti indesiderati sebbene non
tutte le persone li manifestino
Classe organo-sistemica
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità (ad es.
anafilassi o reazioni di tipo anafilattoide,
angioedema)
Patologie endocrine
Effetti simil-cortocoidi (ad es. sindrome
Cushingoide), prolungata anovulazione
Disturbi del metabolismo e della Ritenzione di liquidi/edema, variazione
nutrizione
di peso, esacerbazione del diabete
mellito
Disturbi psichiatrici
Confusione, depressione, euforia,
modifica della libido, insonnia,
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
Patologie del sistema nervoso
Patologie dell’occhio
Patologie cardiache
Patologie vascolari
Patologie respiratorie, toraciche e del
mediastino
Patologie gastrointestinali
Patologie epatobiliari
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Patologie renali e urinarie
Disturbi del sistema riproduttivo e
della mammella
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla sede di somministrazione
Esami diagnostici
nervosismo
Capogiri, cefalea, diminuzione della
concentrazione, sonnolenza, infarto
cerebrale, effetti adrenergico-simili (ad
es. tremori alle mani, sudorazione,
crampi notturni ai polpacci)
Disturbi alla visione, cataratta diabetica,
trombosi retinica
Infarto del miocardio, insufcienza
cardiaca congestizia, palpitazioni,
tachicardia
Malattie tromboemboliche ,tromboflebiti
Embolia polmonare
Stipsi diarrea, bocca secca, nausea,
vomito
Itterizia
Acne, rash, alopecia, irsutismo, prurito,
orticaria
Glicosuria
Perdite ematiche vaginali (irregolare,
diminuzione, aumento), amenorrea,
erosioni cervicali, galattorrea,
mastodinia
Affaticamento, reazioni al sito d’inoculo,
malessere, piressia
Alterazioni delle secrezioni cervicali,
modifica dell’appetito, funzionalità
epatica alterata, aumento dei globuli
bianchi e della conta pastrinica,
ipercalcemia, riduzione della tolleranza
al glucosio, aumento della pressione
sanguigna
Ulteriori eventi avversi segnalati nella fase di commercializzazione
Nella fase di commercializzazione del prodotto sono stati segnalati rari casi di
osteoporosi incluso fratture osteoporotiche in pazienti che assumevano
medrossiprogesterone acetato per via intramuscolare.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti
indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in
questo foglio rivolgersi al medico o al farmacista. Gli effetti indesiderati possono,
inoltre, essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione
all’indirizzo: “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”. La segnalazione degli
effetti indesiderati contribuisce a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di
questo medicinale.”
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.
ATTENZIONE: Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla
confezione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro,
correttamente conservato.
I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici.
Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più.
Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
COMPOSIZIONE
FARLUTAL 500 mg/2,5 ml Sospensione Iniettabile per Uso Intramuscolare
Ogni flacone contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 500 mg.
Eccipienti: macrogol "4000"; polisorbato "80"; metile-para-idrossibenzoato;
propile-para-idrossibenzoato; sodio cloruro; acqua per preparazioni
iniettabili.
FARLUTAL 1 g/5 ml Sospensione Iniettabile per Uso Intramuscolare
Ogni flacone contiene: principio attivo: medrossiprogesterone acetato 1 g.
Eccipienti: macrogol "4000"; polisorbato "80"; metile-para-idrossibenzoato;
propile-para-idrossibenzoato; sodio cloruro; acqua per preparazioni
iniettabili.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
Sospensione iniettabile per uso intramuscolare
FARLUTAL 500 mg/2,5 ml, 1 flacone
FARLUTAL 1 g/5 ml, 1 flacone
TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
Pfizer Italia S.r.l. - via Isonzo, 71-04100 Latina
PRODUTTORE
Actavis Italy S.p.A. – Viale Pasteur 10, 20014 Nerviano (MI).
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
REVISIONE DEL FOGLIO ILLUSTRATIVO DA PARTE DELL’AGENZIA ITALIANA
DEL FARMACO:
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Documento reso disponibile da AIFA il 24/05/2014
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