Evento finale - FINA OWS World Grand Prix
Domenica 6 settembre 2015
50th edition
I GIGANTI DEL MARE – 50^ EDIZIONE
Nell’anno della sua 50a edizione, la Capri-Napoli di nuoto, la gara in mare più
famosa del mondo, viene celebrata con una nuova pubblicazione, che fa
seguito a quella edita da Guida nel 2010 e che ha ottenuto successi di critica
con la vittoria del Premio Selezione Bancarella Sport 2011, del Premio
nazionale Coni 2011, e con la finale del Premio Bancarella Sport, riconosciuto
miglior libro non di calcio nel 2011. Questa nuova edizione ripercorre, come la
prima, anno dopo anno, tutte le Capri-Napoli dal 1954, stagione della prima
storica prova, organizzata allora da Il Mattino di Napoli. Il volume è arricchito
dalla cronaca delle edizioni dal 2011 al 2014, che intanto sono state
organizzate e tutte valide per la Coppa del mondo di nuoto in acque libere,
grandi distanze. La Capri-Napoli si nuota su una distanza di 36 km, una vera
maratona del mare, una prova estrema che in 50 edizioni ha avuto mille storie
da raccontare, mille campioni ed eventi. E’ da sempre orgoglio dei napoletani
per la sua fama mondiale e per il suo percorso, da Capri a Napoli, nel mare del
Golfo, ritenuto senza tema di smentita, il più affascinante del mondo.
Il volume per il Cinquantenario si arricchisce di nuove foto inedite, con un
aggiornamento, oltre che del testo, anche degli albi d’oro, dei risultati e dei
record delle ultime edizioni della storica gara, con protagonisti assoluti ancora
e sempre I Giganti del mare che vi partecipano.
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Domenica 6 settembre 2015
50th edition
Gli autori:
Franco Esposito
Giornalista professionista, già inviato de Il Mattino e de Il Corriere dello Sport
fino al 2005, ha seguito tutti i più grandi avvenimenti sportivi del mondo, dalle
Olimpiadi, ai Mondiali ed Europei di calcio, a quelli di atletica e di nuoto.
Segue da sempre le gesta della Capri-Napoli di nuoto. Ne ha raccontato le
storie, i campioni e le imprese su il Mattino, negli anni ’60, ’70, ’80 e ‘90, fino
alla temporanea sospensione della gara, dopo l’ultima edizione del 1992. Ha
vinto quattro volte in cinque anni il premio Selezione Bancarella Sport e il
Premio Coni nazionale 2011 con la prima edizione de I giganti del mare, con
Marco Lobasso, volume che celebra la storia della Capri-Napoli di nuoto.
Tra le sue ultime pubblicazioni: Testa alta, due piedi (Absolutely Free, 2012),
Nel nome del padre, del figlio e dello sport (Absolutely Free, 2012), L’arte del
ko (Ultrasport, 2013), I pugni degli eroi (con Dario Torromeo, Absolutely Free,
2014), Io vi voglio bene assai (Iuppiter Edizioni, 2014).
Marco Lobasso
Giornalista professionista, firma di Leggo e de il Mattino, due tra i quotidiani di
punta del Gruppo Caltagirone Editore. Segue da oltre trent’anni gli eventi dello
sport italiano, e napoletano in particolare. Ha raccontato per il Mattino le
edizioni della Capri-Napoli fin dal 2003, anno del ritorno della gara nel
calendario mondiale, al 2015. Da scrittore ha vinto il premio Selezione
Bancarella Sport e il Premio Coni nazionale 2011 con la prima edizione de I
Giganti del mare, scritta con Franco Esposito, il volume che celebra la storia
della Capri-Napoli di nuoto, pubblicato in prima edizione nel 2010.
Tra le sue pubblicazioni: Tennis Club Napoli 1905-2005 (Electa, 2005),
Lysistrata (Circolo Italia, 1999 e riedizione per il Centenario nel 2009); Tennis
Club Vomero 1907-2007 (Loffredo Editore, 2007), Annuari dello Sport
Napoletano (2009, 2010, 2011, 2012); Annuario dello Sport campano 2015.
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I GIGANTI DEL MARE – 50^ EDIZIONE
I giganti della Maratona. La Maratona dei giganti.
La sfida senza tempo dell’uomo al mare, trentasei chilometri da Capri e Napoli.
Storie e leggende di fenomeni fisici e atleti talvolta al di là del confine con i
limiti umani. Magnifiche avventure, mezzo secolo di maratone tradotto in
racconto.
La traversata in mare più bella e affascinante, in palio il titolo di campione del
mondo di gran fondo.
Mitiche donne e uomini eccezionali hanno provato a conquistarla: la “maliarda”
si è lasciata prendere solo dagli eletti e, per cinque volte, da Giulio Travaglio,
il caimano flegreo. La clamorosa risposta italiana al mondo.
La Capri-Napoli, l’evento sportivo estivo più atteso e amato da Napoli. Quando
via Caracciolo diventava per un giorno lo stadio di Napoli. Eravamo in 30.000,
nel ‘57: diciannove secondi e sette bracciate divisero al traguardo Gutierrez e
Camarero, che di bracciate lungo il percorso ne avevano battute 37.800, e il
greco Zirgomas approdò alla Colonna Spezzata a mezzanotte...
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50th edition
INTRODUZIONE
Vorremmo tuffarci nella memoria, nuotare a dorso, tornare indietro nel tempo.
Vorremmo, vorremmo….I miei amici, incerti e preoccupati della mia eventuale reazione, non riuscivano ad andare
avanti nel discorso. Sentiamo, si tratta di cosa? Di una storia da scrivere, di un libro?
Sì, di un libretto, non una grande cosa, ma una cosa grande: un raccontone, la storia della Capri-Napoli, cento pagine,
non una di più.
Saremmo felici se fossi tu a scrivere questa bella storia. Ti piace l’idea? Dicci sì e ci farai contenti. Io con il mio abituale
ridicolo bicchiere di acqua minerale rigorosamente liscia; Luciano Cotena con gli ideatori suoi e miei amici ad un
tavolo del Gran Caffè Cimmino, in piazzetta Rodinò.
Allora ci stai, sei interessato, ti va? Rispondo di getto, certo che mi va. Anzi di più, l’idea mi entusiasma. Avete pensato
a come articolare il progettino?
Luciano Cotena, figlio di Elio, il campione della boxe, non solo l’ha pensato, l’aveva già abbozzato su carta, d’intesa
con il suo grafico di fiducia.
Aprile 2010, si parte. Intrigato dall’idea, comincio le ricerche, contatto gente, riempio di appunti block-notes
voluminosi. Divento un topo da emeroteca. Mezzo secolo di traversate in mare da Capri a Napoli scorrono sotto i miei
occhi incantati dalla successione degli eventi che riempirono di entusiasmo Napoli. La città e la sua Maratona del
mare sono rimaste a lungo carnalmente legate. L’evento splendidamente organizzato dal “Mattino”, bella e pazza
idea di Alberto Barone poi impreziosita da Lello Barbuto, ha accompagnato, in quei tempi, i cambiamenti di Napoli.
Sfoglio i giornali dell’epoca, consulto i sacri testi, leggo fondi e resoconti dei califfi del giornalismo, mi tuffo nella
memoria e nuoto a dorso anch’io, posseduto da progressive piacevoli sensazioni. Felice di aver abbracciato il
progettino, faccio il pieno delle emozioni. Una maratona nei ricordi. Vi riscopro i segmenti migliori della mia vicenda
professionale, gli inizi gonfi d’entusiasmo e segnati dalle difficoltà, il mestiere imparato a spizzichi e bocconi, e in
successione i miei insostituibili Maestri di giornalismo, in una emozionante sequenza.
Porto avanti le ricerche, memorizzo vecchie immagini in bianco e nero, catalogo tutto nel block-notes e nella mia
mente. E in fondo alla rilettura degli appunti mi accorgo di aver ritrovato e di riaverli messi insieme i frammenti più
belli del mio percorso professionale. Provo una sensazione di pienezza e di soddisfazione e ne parlo con me,
affrancato dall’enfasi, non dall’emozione: hai fatto benissimo ad accettare di scrivere il racconto della Capri-Napoli,
quei tempi li hai ritrovati tutti e con essi i Maestri che hai avuto la fortuna di conoscere e di godere dei loro
insegnamenti, e il piacere di ricordare.
C’ero anch’io a via Caracciolo, avevo 14 anni, ahimè, e vestivo alla marinara, il giorno che Marieh Hassan Hammad, il
gigante del Cairo, il poderoso coccodrillo, li mise tutti in riga. Un ragazzino napoletano spettatore, ecco cosa ero in
quel pomeriggio di luglio del ’54. E anni negli seguenti, uno studentino che tornava a via Caracciolo per assistere
all’arrivo della Capri- Napoli, affascinato conquistato dalla Maratona e dai maratoneti. Autentici miti.
Diventato ragazzo di bottega, abusivo e collaboratore al “Corriere di Napoli” e poi praticante giornalista e
professionista, ha avuto il piacere di vivere la Maratona da dentro, vicinissimo al suo cuore. Una volta, pensa te, dal
primo all’ultimo metro, a bordo di una barca con l’amico e giornalista Franco Mancusi, patito degli sport del mare, un
pozzo di scienza. Arrivai alla Colonna Spezzata completamente intronato, barcollante, vuoto; eppure pieno di
magnifiche sensazioni. Mi ero innamorato della Maratona. Io cotto, e lei? Boh, ma non è importante. Quel che conta è
altro: è stato uno sballo raccontarla, ho provato un piacere totale. L’illusione è di poter condividere il piacere con
quanti saranno incuriositi da questo raccontone. Le cento pagine iniziali sono cresciute e aumentate “bracciata dopo
bracciata”.
Buona lettura a tutti.
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Franco Esposito
PRESENTAZIONE
Ho sempre amato il mare, sarà perché sono nato d’estate o perché i ricordi più belli dell’infanzia e dell’adolescenza,
cioè quelli che rimangono dentro ognuno di noi con maggiore forza e passione, sono quasi sempre legati alla calda
stagione.
Quel giorno era appunto estate, mio padre mi prese per mano e mi disse: ”Andiamo a Mergellina, c’è la Capri-Napoli”.
Non sapevo ancora di cosa stesse parlando, ma dal tono mi sembrava una cosa seria, un appuntamento immancabile.
Il lungomare adornato di bandiere, era bloccato, c’era aria di festa, le auto accostate al marciapiedi e la gente, una
marea di gente, si dirigeva verso il mare fissandolo come se d’un tratto dovesse spuntare un gigante. All’improvviso si
levò un forte grido “Eccoli, stanno la, vicino al Castello, stanno arrivando”.
Provai a sbirciare ma non vedevo nulla, mi aspettavo qualcosa di enorme, un titano. Invece nulla. Poi sulle spalle di
mio padre, una migliore visuale, con un po’ d’attenzione vidi in lontananza delle barchette che dal Castello si
dirigevano verso terra.
Gli altoparlanti, con un volume via via crescente sino a divenire assordante, con un enfasi come quella dei giornalisti
alla radio con la partita di pallone, ripetevano dei nomi e che mancavano ormai pochi metri: 600, 550, 500…
Anche la gente sembrava scatenarsi sempre più. Quei nomi pronunciati dagli speaker sembravano essere
estremamente familiari: Giulio che sta in barca con Claudio, Paul è in vantaggio su Mohamed, poi qualcuno parlò
addirittura di coccodrilli. E questo fatto destò ancor più la mia attenzione, anche se subito dopo qualcun altro disse
che non era l’anno, che era da molto tempo che i coccodrilli del Nilo non “facevano bene” alla Capri-Napoli.
Con mio padre salimmo su una barca. La festa imperversava, si avvertiva anche l’eco di fuochi d’artificio in
lontananza. La banda iniziò a suonare. C’era chi scendeva nella piccola spiaggia, ormai non più visibile nemmeno
per un granello, tanto era colma di gente.
Intanto le barchette, che erano distanti, passarono proprio dinnanzi a me e finalmente scorsi che al loro fianco c’era
qualcuno che nuotava. Erano in due, vicini, quasi affiancati ed un terzo subito dietro. Innanzi a loro, a pochi metri, due
legni si levavano dall’acqua con uno striscione su cui c’era scritto “ Traguardo”. Nuotavano velocissimi e dalle barche
gli facevano in continuazione gesti di incitazione ed urlavano a squarciagola.
Tre, due, uno, bracciata dopo bracciata il primo taglia il traguardo. Dall’altoparlante la voce è talmente forte, la folla
talmente assordante, che in un primo momento non si capisce il nome del vincitore. Poco dopo capii che aveva vinto
un certo Diego, argentino, difficile da dimenticare per un ragazzo. Erano gli anni di Diego Maradona a Napoli, ma lo
stadio d’estate si “trasferiva” a Via Caracciolo.
Nel contempo, le persone che sino a qualche istante prima erano in barca si gettarono in acqua. A mare come a terra,
abbracci, baci, urla di gioia. La festa era appena cominciata.
Benvenuti a Napoli, eroi del mare.
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Con il passare degli anni seppi che in una di quelle barchette c’era Giulio Travaglio. Lo avevo già visto in precedenza,
perché amico di famiglia praticamente da sempre. Un giorno mio padre me lo presentò dicendo che quel signore
aveva vinto la Capri-Napoli ben cinque volte. Non era possente, ma il modo di parlare e quella “solennità” nel
racconto dell’impresa, unito a quel numero di volte, me lo fece apparire enorme tanto che la figura di Giulio mi è
rimasta impressa fortemente per sempre nella mente.
Dopo tanto tempo, per diversi anni Giulio cercava di convincere mio padre, organizzatore di eventi di boxe, affinché si
occupasse della riorganizzazione della Capri-Napoli, che non si teneva più da quasi 10 anni. Anche perché nessun
altro, ormai, sembrava volesse farlo. Ogni volta quelle parole mi facevano sobbalzare, riemergevano chiare le
emozioni di quel giorno d’estate di tanti anni prima!
Tra una visita e l’altra di Giulio spesso mi soffermavo sul libro di Alessandro Baricco, “Oceano Mare”:
“… mare preferibilmente freddo e fortemente salino e mosso,
giacché l’onda ne è parte integrante,
per ciò che di terribile porta con sé,
tecnicamente da superare e moralmente da dominare,
in una sfida paurosa, a ben pensarci paurosa…”
Parole che sembravano scritte apposta per la Maratona del Golfo. Fu un’illuminazione. Un unico pensiero emerse
prepotentemente: La Capri-Napoli non poteva essere dimenticata, la Capri-Napoli doveva rivivere; ci avrei lavorato
io...
24 agosto 2003: 38^ edizione, ancora in mare da Marina Grande a Via Caracciolo e l’emozione di essere l’artefice di
un sogno. I volti sfiniti degli atleti, che l’avevano nuotata. Il mio, altrettanto provato; l’avevo organizzata ed era stata
altrettanto impresa titanica. Ma era solo l’inizio, bisognerà lavorare ancora molto. Anche se tanti protagonisti hanno
preteso di essere presenti in mare nuovamente: Plit, Asmuth, Van Der Laan, Castellano, Matsuzaki. Altri grandissimi
del passato spettatori emozionati fuori dell’acqua: Travaglio, Camarero, Degano, Larreira. Titoli di campione del
mondo in bacheca riportati a Napoli come testimonianza di sempiterna grandezza...
Questo libro è un atto d’amore verso la Capri-Napoli, attraverso il tempo passato, intrapreso con due amici
appassionati, Franco Esposito e Marco Lobasso, che mi hanno accompagnato in questa impresa particolare,
raccontando la storia di una gara unica al mondo.
Nel 2015 la 50a edizione, quella “gold”: un altro sogno avverato, un altro traguardo raggiunto, in tempi non facili,
dopo una faticosissima maratona organizzativa di ben tredici edizioni, da mandare in archivio insieme alle 37
precedenti.
Nuove facce, nuovi campioni, nuove storie, nuovi record e nuove sfide, ma sempre e solo l’impareggiabile e unico
spettacolo della Capri-Napoli, la maratona di nuoto più agognata, più bella, più difficile e longeva del mondo.
Venite gente, è ancora qui la festa del Golfo…
Luciano Cotena
Presidente comitato organizzatore Capri-Napoli
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Presentazione libro