PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento, formulato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, in cui le componenti della scuola definiscono il loro campo d’azione, chiariscono le finalità del loro operare, rendendone partecipi tutti gli operatori e gli utenti della scuola. E’, dunque, strumento di programmazione educativa, didattica e organizzativa e, nello stesso tempo, di comunicazione all’esterno. In particolare, il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piranesi” di Capaccio, che comprende sia l’ordinamento del Liceo Scientifico, sia l’ordinamento professionale Alberghiero, intende pianificare l’insieme delle attività in una prospettiva unitaria e organica, e stimolare alla progettazione di iniziative educative e didattiche coerenti con i programmi di studio. Nel consegnare agli studenti e alle loro famiglie questa offerta formativa, la Scuola si impegna a mantenere e migliorare quegli standard di qualità che l’Istituto ha garantito nel tempo, valorizzando l’ampia e diversificata competenza e la piena disponibilità ad operare nell’innovazione e nel confronto di esperienze. 1. LA SCUOLA E IL TERRITORIO L’Istituto di Istruzione Superiore “Piranesi” di Capaccio, è un’ istituzione di recente formazione, nata dalla fusione del Liceo Scientifico e dell’IPSSEOA di Capaccio. Il Liceo Scientifico è ubicato in una cittadina che nel corso degli ultimi decenni è diventata polo spontaneo di produzione di fenomeni sociali, burocratici ed economici (urbanizzazione, uffici, scuole, attività commerciali, banche) per i centri vicini. Essa trae la sua utenza dal territorio vasto e decentrato di Capaccio e dai comuni limitrofi di Albanella, Altavilla Silentina, Giungano, Monteforte Cilento e Trentinara. La condizione socio-economica e il contesto culturale di provenienza degli allievi risultano molto eterogenei e ciò dipende soprattutto dalle risorse territoriali diversificate. I trascorsi storici vissuti dalle varie zone hanno prodotto uno sviluppo economico differenziato: nella pianura si è sviluppato soprattutto un turismo legato alla presenza del mare e di siti archeologici con lo sviluppo di un forte settore alberghiero; le zone interne, rimaste per anni interessate marginalmente allo sviluppo economico, stanno oggi acquistando consapevolezza delle loro potenzialità trasformando l'economia rurale in economia agro-turistica ed agro-alimentare. A sostegno di queste zone interne l'Ente Parco Nazionale del Cilento sta dando un grosso contributo, favorendo attività finalizzate al recupero della memoria storica attraverso l'artigianato, la gastronomia e il folklore. In questo contesto la scuola si pone come centro di risposta per assicurare il successo formativo e il raggiungimento di un qualificato livello di preparazione rispondente alla tipologia della scuola e finalizzato alla gestione di uno sviluppo economico e produttivo in continua crescita qual è il terziario avanzato. L’IPSSEOA, collocandosi nel cuore di un’area a forte vocazione turistica, svolge la propria opera formativa con l’intento di rispondere alle esigenze di ruoli imprenditoriali e di maestranze altamente qualificate, promuovendo attività formative legate al contesto socio-economico di riferimento, con particolare attenzione al settore dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità al quale sono indirizzate le figure professionali dell’Istituto ed al quale è rivolta l’offerta formativa, per consentire ai giovani l’acquisizione di competenze valide per un sicuro ed immediato inserimento nel mondo del lavoro. L’IPSSEOA, infine, si colloca al primo posto tra gli indirizzi formativi del territorio che esercitano maggiore attrattiva sui giovani e ciò in linea con le scelte operate a livello nazionale che indicano negli indirizzi tecnico-professionali l’orientamento prescelto da un’alta percentuale di studenti. La Scuola è da sempre presente su questo territorio come partner in eventi di rilevanza nazionale ed internazionale quali “Il Salone Internazionale della Mozzarella di Bufala Campana DOP e dell’alimentazione mediterranea” e “La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum”, oltre a dare la collaborazione negli eventi enogastronomici propri delle associazioni di categoria (AMIRA , FIC). 3. LE RISORSE STRUTTURALI L'IPSSEOA è suddiviso in tre plessi scolastici siti nelle località Gromola, Santavenere di Capaccio ed Albanella. Il liceo scientifico, con la sua nuova e moderna struttura, non nasconde l'ambizioso obiettivo di svolgere un ruolo di concreta formazione culturale per i giovani del territorio. La sua sfida educativa consiste nel puntare sulla qualità dell'educazione, sulla serietà della scuola, sull'efficienza dei servizi, sul rispetto delle regole di civile convivenza ma nel contempo si propone di stimolare gli studenti allo studio, alla frequenza e a una vita scolastica attiva. Tutte le Scuole sono dotate di laboratori di informatica e Laboratori di settore. Molte aule sono anche dotate di LIM. In particolare: Il primo plesso in località Gromola dispone di: n. 6 aule destinate alle attività didattiche n. 1 laboratorio di ricevimento n. 2 laboratori cucina n. 2 laboratori Sala ristorante n. 1 laboratorio Bar spazi amministrativi e didattici (direzione, sala professori, magazzino, spogliatoio, …) Il secondo plesso in località Gromola dispone di: n. 9 aule destinate alle attività didattiche n. 1 laboratorio di ricevimento n. 1 laboratorio multimediale sala professori Il plesso in località Santa Venere dispone di: n.9 aule destinate alle attività didattiche una sala riunioni un laboratorio bar un laboratorio multimediale/linguistico una biblioteca di tutti quegli spazi amministrativi e didattici (presidenza, sala professori, archivio) secondo le direttive previste dalla normativa Nazionale ed Europea di riferimento. La sede associata di Albanella dispone di: n. 15 aule destinate alle attività didattiche palestra n. 2 laboratori multimediali n. 1 laboratorio cucina con annessi: o n. 1 laboratorio di Pasticceria o n. 1 laboratorio di Panetteria o garde-manger Il Liceo scientifico dispone di: n. 20 aule destinate alle attività didattiche palestra attrezzata con spogliatoi, bagni e docce n. 1 laboratorio d'informatica n. 1 laboratorio linguistico n. 1 laboratorio di fisica e scienze n. 1 laboratorio multimediale biblioteca aula polifunzionale e videoteca auditorium spazi esterni per attività sportive e motorie 4. FINALITA’ E OBIETTIVI EDUCATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA La scuola come luogo fisico di processi di apprendimento e, insieme, spazio affettivo e di accoglienza deve aiutare il giovane a divenire cittadino moderno e guidarlo verso una esistenza condotta con responsabilità e consapevolezza. Nell’assolvere questo compito, la scuola assume come riferimento fondamentale i principi contenuti nella Costituzione italiana: ogni alunno, italiano o straniero, è accettato e accompagnato nella sua crescita indipendentemente dalla sua condizione sociale, familiare, individuale; il principio dell’uguaglianza, inteso come offerta a tutti delle stesse opportunità formative, viene integrato e personalizzato mediante il principio di equità, inteso come offerta a ciascuno delle opportunità formative adeguate alle proprie personali potenzialità; nell’erogazione del servizio scolastico non può essere compiuta alcuna discriminazione per motivi riguardanti sesso, razza, religione, etnia, lingua, condizioni psico-fisiche o socio-economiche; l’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni, con particolare attenzione nella fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di necessità. Il diritto all’apprendimento e la promozione delle potenzialità degli allievi vengono garantiti da tutti i docenti; la programmazione didattico-educativa assicura il rispetto della libertà di insegnamento, promuove la formazione dell’alunno, ne valorizza le potenzialità evolutive e contribuisce allo sviluppo armonico della sua personalità; l’Istituto favorisce le attività che realizzano la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile consentendo a richiesta e nel rispetto delle norme l’uso dell’edificio e delle attrezzature in orario extrascolastico. Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per: differenziare la proposta formativa per adeguarla alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma di emarginazione, discriminazione ed esclusione affermando pari opportunità per tutti; perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima sereno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all’autostima; promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in contesti multietnici e pluriconfessionali; valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l’offerta formativa della scuola assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire processi di orientamento. 5. LA SCUOLA E LA FAMIGLIA Il costante e stretto rapporto con le famiglie avviene sulla base dei seguenti criteri. muovere dalla consapevolezza di ruoli e funzioni diversi che devono trovare un punto di incontro nell’obiettivo formativo; operare per saldare la frattura di reciproca diffidenza e di incomprensione caratterizzate, da un lato, da indifferenza, assenteismo, richieste puramente formali, invadenza arrogante nell’ambito disciplinare-cognitivo; dall’altro, dal convincimento che il dialogo con la famiglia sia solo un noioso obbligo di servizio, che la famiglia abbia solo un ruolo sussidiario e di ascolto, che la scuola sia l’unico agente di istruzione; integrare il tradizionale ed unilaterale “come va mio figlio a scuola?” con il reciproco “come va vostro figlio a casa?”: la condivisione informativa quale presupposto per una collaborazione formativa. Il rapporto scuola-famiglia si esplica con: incontri con il singolo docente per un’ora (nell’ ultima settimana del mese), secondo il quadro orario determinato ad inizio di anno; incontri collegiali con il Consiglio di classe informativa, anche con lettere individuali, sulla vita scolastica dello studente; richiesta di coinvolgimento nelle attività di integrazione formativa; partecipazione agli Organi Collegiali; partecipazione alle scelte di politica scolastica generale. AREA DELL’ORGANIZZAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO Nicoletti Loredana Il Dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la rappresentanza legale ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Nel rispetto dell’autonomia degli organi collegiali, il Dirigente scolastico ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Spettano al DS tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal contratto collettivo di lavoro. DIRETTORE S.G.A. Angela Cervo Il DSGA svolge attività lavorativa complessa con rilevanza esterna. Egli sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. coordinandoilpersonale ATA. COLLABORATORE con funzione VICARIO Capuano Cynthia Capasso Bibiana COLLABORATORI SEDE LICEO SCIENTIFICO Trabucco Angelina COLLABORATORI SEDE DI GROMOLA COLLABORATORI SEDE COORDINATA DI Di Matteo Luigi Guazzo Annarita ALBANELLA I collaboratori scolastici sono figure di supporto che collaborano con il dirigente scolastico nella gestione ordinaria delle attività scolastiche. FUNZIONE STRUMENTALE 1 Feo Maurizio Gestione del POF e Autoanalisi d’Istituto Trabucco Angelina FUNZIONE STRUMENTALE 2 Trenga Rosa Coordinamento visite guidate e viaggi d’istruzione Capasso Bibiana FUNZIONE STRUMENTALE 3 Gioia Gigino Coordinamento attività di stage ed alternanza scuola/lavoro FUNZIONE STRUMENTALE 4 Stratoti Antonio Coordinamento attività progettuali con Enti esterni FUNZIONE STRUMENTALE 5 D’Onofrio Paola Coordinamento attività di accoglienza ed orientamento Paruolo Germano Le Funzioni Strumentali al POF sono docenti incaricati che hanno il compito di realizzare le finalità proprie della scuola; collaborano inoltre con il Dirigente Scolastico per predisporre, monitorare e infine valutare il piano annuale delle attività. Ogni anno, in base alle disponibilità finanziarie, il Collegio dei docenti, ai sensi dell’art.37 delCCNI31/08/1999, identifica le funzioni e definisce le competenze e i requisiti professionali dei docenti necessari per ricoprire l’incarico. COORDINATORE GRUPPO H SEDI IPSSEOA Calabrese Gino Il responsabile coordina le attività del gruppo H dell’istituto e tiene rapporti con il personale della A.S.L. e dei servizi sociali; collabora con gli insegnanti nella conduzione dei rapporti con le famiglie degli alunni in situazione di svantaggio o di disagio; partecipa all’organizzazione delle verifiche e stabilisce con gli insegnanti le attività dei laboratori; organizza gli incontri di programmazione e gli incontri con le famiglie. RESPONSABILE ORARIO SEDE LICEO SCIENTIFICO RESPONSABILE ORARIO SEDE DI CAPACCIO/PAESTUM RESPONSABILE ORARIO SEDE DI ALBANELLA Trabucco Angelina Feo Maurizio Serino Augusto Il responsabile dell’orario provvede alla distribuzione equilibrata delle materie nell’arco della settimana attraverso la definizione dell’orario dei docenti, dell’uso dei laboratori e delle strutture sportive. Organizza, altresì, le compresenze e le programmazioni in funzione della didattica. CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è l’organo di indirizzo e di gestione degli aspetti economici e organizzativi generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le componenti dell’Istituto (docenti, studenti, genitori e personale non docente). E’ presieduto da un genitore e si rinnova con cadenza triennale. Il Dirigente scolastico ne è membro di diritto. Le attribuzioni del Consiglio sono descritte dal Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.° 297 “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado” (art. 10). In particolare il C.d.I.: a) Elabora e adotta gli indirizzi generali della scuola. b) Delibera il PROGRAMMA ANNUALE, ex bilancio e il conto consuntivo; stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. c) Delibera in merito all’adozione e alle modifiche del REGOLAMENTO INTERNO dell’istituto. e) Definisce gli INDIRIZZI GENERALI DEL POF elaborato dal Collegio Docenti (DPR 275/99). f) ADOTTA il P.O.F. h) Stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi (orari di sportello,tempi di risposta per documenti, ecc.) ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Il Consiglio d’Istituto, nella sua prima seduta, elegge, tra i suoi membri, una Giunta Esecutiva. Componenti Consiglio di Istituto Dirigente scolastico - membro di diritto Nicoletti Loredana Presidente Benetti Adolfo Vice Presidente Pepe Massimo Segretario Capuano Cynthia Componente genitori Componente A.T.A. Componente docenti Componente alunni C h i um i en t o R a f fa el e Scaperrotta Laura Capasso Bibiana Polito Raffaele Benetti Adolfo Marino Antonio D’Alessandro Michela Gigliello Vincenzo Pellegrino Rosanna D'Angelo Antonella Maria De Rosa Emma Pepe Massimo Di Matteo Luigi Bellomo Loris Sangiovanni Italia Capuano Cynthia Pepe Elena Sorgente Alessandro GIUNTA ESECUTIVA La Giunta esecutiva è un organo esecutivo: tra i suoi compiti vi è, ad esempio, quello di controllare la corretta applicazione delle delibere del C.d.I.; inoltre, deve essere bene informata sulle esigenze della scuola e saperne recepire le varie istanze, ponendosi sempre al servizio del Consiglio di Istituto. Componenti Giunta Esecutiva Dirigente scolastico - membro di diritto Nicoletti Loredana D.S.G.A. Cervo Angela Componente ATA Scaperrotta Laura Componente docenti Capasso Bibiana Componente genitori Chiumiento Raffaele Componente alunni De Rosa Emma COLLEGIO DEI DOCENTI E' composto da tutti i docenti in servizio nell'Istituto. Viene convocato dal Capo di Istituto che presiede le sedute affiancato da un segretario scelto tra i docenti collaboratori. Il Collegio dei docenti delibera in materia di funzionamento didattico e in particolare: · Forma le commissioni di lavoro operanti nell'Istituto. · Elabora o aggiorna il Piano dell'offerta formativa. · Designa i docenti responsabili di Funzione Obiettivo. · Elegge il comitato di valutazione. · Propone i criteri per la formazione delle classi. · Indica i criteri per la formulazione dell'orario delle lezioni. · Adotta i libri di testo. · Esamina l'andamento complessivo dell'azione didattica. · Propone l'adozione di progetti e percorsi educativi e didattici. · Propone iniziative di sperimentazione. · Promuove forme di aggiornamento per i docenti. COMPONENTI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI: APICELLA ASTONE BALESTRIERI BELLELLI BELLIZIO BERNARDI BERTOLINI BRENCA BREWER BRIGNOLA CALABRESE CAMIOLO CANTALUPO CAPASSO AUTILIA ANNAMARIA ROSARIA ALBERTO ORESTE LUCIANO LUCIO GABRIELLA ANTHONY MARIA GINO LETIZIA NICOLETTA BIBIANA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA/LICEO CAPUANO CAROCCIA CERRUTI CILIBERTI CONCILIO COSTABILE D’ALESSANDRO D’ANGELO D’ANGELO D’ARMINIO DAVID DE LUCA DE ROSA DELLA MONICA DESIDERIO DI BARTOLOMEO DI BIASI DI GREGORIO DI MARCO DI MASI DI MATTEO DI MATTEO DI MOTTA DI POTO D’ONOFRIO DOTO ERRICO ESPOSITO FARINA FEO FERRARI FERRIGNO FRANCO FRUNZO FUOCO GALLO GARIPPO GERMANOTTA GIOIA GONNELLA GORRASI GUARRACINO GUAZZO IPPOLITO MAGLIO MANFREDI MAZZILLO MELLO MENNA MERCURIO MOLINARA MONDELLI MUCCIOLO NAIMOLI NAPPO NICODEMO NICODEMO NOCE ORLANDO PAGLIARO PAGNOTTO CYNTHIA COSTANTINO ANTONIETTA ROSA MARIA BARBARA EMILIO MICHELA GIUSEPPINA ANTONELLA MARIA CARMINE ANNA CLAUDIO ANNAMARIA MICHELE VALERIO FILOMENA GIUSEPPINA ANNA ANGELO ELIDE LUIGI ROSANNA GIACOMO MASSIMO PAOLA CARMEN TOMMASO FILOMENA ALFONSINA MAURIZIO LUCIANA ROSARIA MARIA ANNUNZIATA DORA CRISTINA RITA ANGELA RITA GIGINO ANNA MARIA MARIA MADDALENA ANNAMARIA ANNA RITA TEODORA COSIMO DOMENICO GIANCARLO PAOLA LUIGINA PIERINO ANTONIO COSIMO FRANCA ADRIANO GELSOMINA GERARDO PASQUALE ANGELA LUCIA FRANCESCO GIUSEPPINA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA LICEO IPSSEOA LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO LICEO PALMIERI PARUOLO PEDUTO PELLEGRINO PEPE PERELLI PERSICO PICONE PINTO RAGO REGAZZI ROTONDO SAMBROIA SANGIOVANNI SANGIOVANNI SCARPA SERINO SERRA SORGENTE STABILE STORTI STRATOTI TANGREDI TORRE TRABUCCO VERLOTTA VIGLIONE VISCONTI MARIA GERMANO GIUSEPPINA COSIMINA ELENA ANNIBALE VERDIANA CLAUDIA MARIA IOLANDA ANTONIETTA GABRIELLA GIOVANNI ITALIA PIETRO VINCENZA AUGUSTO GIUSEPPA ALESSANDRO ANTONELLO MARIA ANTONIO VINCENZO AMELIA ANGELINA CARMINE ROSARIO GAETANO STEFANIA LICEO LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA/LICEO IPSSEOA LICEO IPSSEOA/LICEO IPSSEOA LICEO LICEO LICEO IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA IPSSEOA LICEO IPSSEOA/LICEO IPSSEOA IPSSEOA Il Consiglio di classe È composto da tutti i docenti della classe oltre che dai rappresentanti degli alunni e dei genitori. È presieduto dal D.S. o dal coordinatore designato. Il Consiglio di classe formula la programmazione didattico-educativa della classe e gli obiettivi per la sua realizzazione, propone strategie per interventi di supporto e recupero, promuove attività integrative e di approfondimento, programma viaggi studio o di istruzione, decide l’erogazione di sanzioni disciplinari agli studenti. La composizione dei consigli di classe del liceo scientifico è consultabile al link http://www.iispiranesi.gov.it/sito/index.php/docenti/docenti-liceo, mentre quella dell’IPSSEOA è consultabile al link http://www.iispiranesi.gov.it/sito/index.php/docenti/docenti-alberghiero. I coordinatori di classe I principali compiti dei coordinatori di classe sono i seguenti: coordinare, su disposizione del Dirigente Scolastico, i consigli di classe; acquisire tutti i dati utili ad una corretta conoscenza della classe; orientare il contratto formativo con alunni e famiglie, fornendo consigli soprattutto in merito al recupero di motivazione sia nei confronti della scuola che delle singole discipline; aggiornare scrupolosamente i dossier degli allievi di tutte le informazioni in cui entrano in possesso; verificare che il verbale dei consigli di classe e/o di scrutinio sia completo e corretto; utilizzare, in caso di necessità, il registro di classe per informare i colleghi di attività straordinarie che riguardano la classe; rappresentare il tramite tra Dirigenza scolastica, alunni, famiglia, docenti; utilizzare il libretto personale dell’alunno per comunicare tempestivamente con le famiglie, quando se ne presenti la necessità; segnalare alla Dirigenza scolastica problemi e casi particolari; comunicare alle famiglie l’esito dello scrutinio finale ed indicare gli interventi proposti dal Consiglio di Classe in caso di carenze e di debito formativo. COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Liceo Scientifico CLASSE DOCENTE COORDINATORE 1A Prof.ssa DI BARTOLOMEO FILOMENA 2A Prof.ssa TRABUCCO ANGELINA 3A Prof. NICODEMO GERARDO 4A Prof. SORGENTE ALESSANDRO 5A Prof.ssa PEDUTO GIUSEPPINA 1B Prof.ssa SERRA GIUSEPPA 2B Prof.ssa MENNA LUIGINA 3B Prof. PAGLIARO FRANCESCO 4B Prof.ssa D’ANGELO GIUSEPPINA 5B Prof.ssa FERRIGNO ROSARIA MARIA 1C Prof. D’ARMINIO CARMINE 2C Prof. DE LUCA CLAUDIO 3C Prof. MANFREDI DOMENICO 4C Prof.ssa IPPOLITO TEODORA 5C Prof.ssa SANGIOVANNI ITALIA 1D Prof. NICODEMO PASQUALE 2D Prof.ssa PALMIERI MARIA 3D Prof. VERLOTTA CARMINE 4D Prof.ssa CERRUTI ANTONIETTA 5D Prof. PERELLI ANNIBALE IPSSEOA Sede Capaccio CLASSE DOCENTE COORDINATORE 1A Prof.ssa PEPE ELENA 1B Prof. SERINO AUGUSTO 1C Prof.ssa VISCONTI STEFANIA 1D Prof.ssa MILANESE MARIA TERESA 1E Prof.ssa DELLA MONICA 2A Prof.ssa DI MATTEO ROSANNA 2B Prof. NAIMOLI ADRIANO 2C Prof.ssa PINTO MARIA 2D Prof.ssa DAVID ANNA 2E Prof. MERCURIO PIERINO 2F Prof. ERRICO TOMMASO 3A Prof.ssa ESPOSITO FILOMENA Prof.ssa TRENGA ROSA Prof.ssa TORRE AMELIA Prof.ssa RAGO IOLANDA Prof. CAROCCIA COSTANTINO Prof. DI MARCO ANGELO Prof.ssa STORTI MARIA Prof.ssa NAPPO GIUSEPPINA ENOGASTRONOMIA 3B ENOGASTRONOMIA 3A ENOGASTR. - PASTICCERIA 3A SALA E VENDITA 3A ACCOGLIENZA TURISTICA 4A ENOGASTRONOMIA 4B ENOGASTR. - PASTICCERIA 4A SALA E VENDITA 4A Prof.ssa D’ONOFRIO PAOLA Prof.ssa FARINA ALFONSINA Prof. ERRICO TOMMASO ACCOGLIENZA TURISTICA 5A TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE 5B TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Prof.ssa STORTI MARIA 5C TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Prof. 5A FEO MAURIZIO TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI Sede Albanella 1A 1B Prof.ssa SCARPA VINCENZA Prof.ssa SCARPA VINCENZA 2A Prof.ssa GONNELLA ANNA MARIA 3A Prof.ssa GONNELLA ANNA MARIA ENOGASTRONOMIA Prof. 3B COSTABILE EMILIO SALA E VENDITA Prof.ssa FRUNZO DORA 4A ENOGASTRONOMIA Prof.ssa GUAZZO ANNARITA 5A TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE Dipartimenti l Dipartimenti sono composti da tutti i docenti di una o più discipline curricolari affini ed è presieduto da un coordinatore responsabile designato dal D.S. Esso svolge le seguenti funzioni: - presiedere e coordinare, in sostituzione del DS, le riunioni di dipartimento; - coordinare la programmazione educativa e didattica per classi parallele; - concordare le tipologie di prove e quelle comuni, predisporre griglie valutative dei livelli di partenza e di uscita; - proporre l’acquisto di materiale e sussidi didattici sentito il rispettivo dipartimento; - coordinare l’adozione dei libri di testo. Umanistico Letterario Coordinatore: Pinto Maria IPSSEOA Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Lingua francese Storia Storia dell’Arte Religione Insegnanti di sostegno dell’area Scientifico Tecnologico Coordinatore: Esposito Filomena Matematica, matematica e laboratorio Fisica Scienze della terra e biologia Scienza degli alimenti Chimica Geografia turistica Discipline turistiche aziendali Diritto ed economia – Legislazione Educazione Fisica Insegnanti di sostegno dell’area Professionale Laboratorio cucina Laboratorio sala-bar Coordinatore: Laboratorio ricevimento Insegnanti di sostegno dell’area LICEO SCIENTIFICO Lingua e letteratura italiana Umanistico Letterario Coordinatori: Pagliaro Francesco Menna Luigina Ippolito Teodora Lingua e letteratura latina Lingua inglese Lingua francese Lingua spagnola Filosofia Storia Disegno e Storia dell’Arte Religione Scientifico Tecnologico Coordinatori: Manfredi Domenico Matematica Fisica Informatica Scienze Educazione Fisica Laboratori I laboratori consentono lo svolgimento di simulazioni pratiche di servizio. Ognuno presenta caratteristiche strutturali e di capienze diverse. Laboratori Cucina Sala / Bar Ricevimento Sedi Gromola Di Motta Giacomo Albanella Di Poto Massimo Gromola Bernardi Luciano Ex Ambassador Stratoti Antonio Albanella Maglio Cosimo Gromola Della Monica Michele Ex Ambassador Informatico/multimediale Responsabili D’Onofrio Paola Albanella D’Ascoli Vincenza Gromola D’Onofrio Paola Ex Ambassador Feo Maurizio Albanella Guazzo Annarita Capaccio (Liceo) Ippolito Teodora Linguistico Capaccio (Liceo) D’Arminio Carmine Scientifico Capaccio (Liceo) Trabucco Angelina (fisica e scienze) Ruolo e compiti delle Funzioni Strumentali Nell’ambito della progettazione organizzativa del Piano dell’Offerta Formativa, i docenti incaricati dal Collegio dei Docenti - di Funzione Strumentale svolgono un ruolo di notevole importanza. I docenti incaricati delle Funzioni Strumentali devono facilitare la realizzazione di quanto stabilito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto; non devono essere definite come funzioni di potere, ma di servizio, che richiedono condivisione e collaborazione. L’aspetto chiave del successo delle Funzioni Strumentali è infatti quello relazionale: il docente incaricato della Funzione Strumentale è un coordinatore degli stimoli che gli provengono dai docenti e da tutta la realtà scolastica, un interprete delle esigenze che emergono dal lavoro quotidiano nelle classi e nei corsi, con la duplice funzione di stimolare la riflessione ed il lavoro, ma anche di raccogliere, raccordare ed integrare nel Piano dell’Offerta Formativa le sollecitazioni che provengono dai vari indirizzi e dai progetti presentati. Nella nostra scuola sono state individuate cinque aree fondamentali per le Funzioni Strumentali. Esse sono: FUNZIONE STRUMENTALE 1 Gestione del POF e Autoanalisi d’Istituto Coordinare le attività del Piano dell’Offerta Formativa. Individuare le attese espresse dagli studenti, dalle famiglie e dal territorio e, sulla base dei risultati, rielaborare e ricalibrare il Piano dell’Offerta Formativa. Elaborare strumenti che consentano una valutazione dell’efficacia dei servizi offerti e dell’utilizzo delle risorse e delle potenzialità a disposizione della scuola. Fornire ai docenti strumenti di lavoro necessari per affrontare il nuovo scenario previsto dall’autonomia didattica, individuando: o forme stabili di autoformazione nella metodologia didattica e nei contenuti disciplinari; o forme mirate di aggiornamento con esperti e personale esterno alla scuola. Individuare bisogni didattici ed organizzare formule di recupero sempre più efficaci e coinvolgenti alla luce della diminuzione dei fondi destinabili a queste attività e le difficoltà crescenti di trasporto e permanenza pomeridiana degli studenti. FUNZIONE STRUMENTALE 2 Coordinamento visite guidate e viaggi d’istruzione Favorire - attraverso l’organizzazione di viaggi d’Istruzione e di visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali di interesse didattico o professionale – l’ampliamento dell’offerta formativa. Promuovere visite ad Enti istituzionali o amministrativi. Incoraggiare la partecipazione a gare sportive zonali, provinciali, regionali, nazionali. Sostenere gemellaggi con scuole italiane od estere per farla diventare parte qualificante dell’Offerta Formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. FUNZIONE STRUMENTALE 3 Coordinamento attività di stage ed alternanza scuola/lavoro Indagare i bisogni del territorio. Raccogliere dati inerenti le attività integrative tra la scuola e il mondo esterno. Favorire l’orientamento al lavoro agevolando la realizzazione di stage sulla base delle richieste e delle specializzazioni. Realizzare progetti educativi, culturali e formativi, proposti anche da enti esterni, di interesse per la scuola. Realizzare progetti educativi, culturali, formativi proposti dalla scuola e da attuare sfruttando le risorse presenti sul territorio. Favorire l’interscambio tra le esperienze di scuola e gli enti locali, le attività imprenditoriali, le associazioni del volontariato e i centri culturali del territorio. FUNZIONE STRUMENTALE 4 Coordinamento attività progettuali con Enti esterni Favorire una salda e sollecita integrazione della scuola con il territorio attraverso la collaborazione con gli Enti e le Istituzioni locali. Coordinare i progetti professionalizzanti e gli stages presso le aziende. Partecipazione a progetti comunitari e regionali. Realizzazione di progetti educativi, culturali e formativi d’intesa con enti e istituzioni esterne alla scuola. FUNZIONE STRUMENTALE 5 Coordinamento attività di accoglienza ed orientamento Analizzare i bisogni di formazione degli alunni. Elaborazione delle informazioni sulla realtà del territorio e indicazione dei percorsi rispondenti ai bisogni individuali. Integrare gli alunni stranieri e gli alunni diversamente abili. Prevenire il disagio e la dispersione scolastica. strutturare e coordinare tutte le attività inerenti all’informazione nelle scuole superiori di primo grado, in collaborazione con i docenti tecnico pratici. Strutturare e coordinare tutte le attività all’interno del nostro Istituto tese a valorizzarlo e farlo conoscere nella sua specificità. Analisi delle motivazioni della scelta scolastica e riorientamento. Promuovere l’orientamento universitario. Favorire l’integrazione didattica e culturale tra scuola e università. Formazione delle classi La formazione delle classi costituisce il lavoro di selezione svolto dagli insegnanti dell’Istituto, i quali adoperano i seguenti criteri: profitto raggiunto all’esame finale del primo ciclo, distribuendo equamente gli alunni di diversi livelli; presenze di alunni portatori di handicap; presenze di alunni stranieri; provenienza degli alunni; distribuzione equa di ragazzi e ragazze; inserimento degli allievi ripetenti anche previa consultazione con i docenti coordinatori di classe. CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE Inizio Lezioni: 16 settembre 2013 Termine Lezioni: 7 giugno 2014 Vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre 2013, dal 2 al 5 gennaio 2014; Vacanze pasquali: dal 17 al 22 aprile 2014; Altre festività: tutte le domeniche; il 1° novembre, festa di tutti i Santi; 2 novembre 2013, commemorazione dei defunti; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; 4 marzo 2014, ultimo giorno di Carnevale; il 25 aprile, anniversario della Liberazione; il 1° maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica. PER DELIBERA DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO Inizio Lezioni sedi Ex Ambassador, Gromola e Albanella : 12 settembre 2013 Sospensione dell’attività didattica a seguito di adattamento del calendario scolastico sedi Ex Ambassador, Gromola e Albanella : 23-24-26 aprile 2014 ORARIO DELLE LEZIONI - LICEO a 1 ORA 8.00 – 9.00 a 2 ORA 9.00 – 10.00 a 3 ORA 10.00 – 11.00 a 4 ORA 11.00 – 12.00 a 5 ORA 12.00 – 13.00 a 6 ORA 13.00 – 14.00 Gli studenti accedono alle aule dalle ore 07:55 (suono della prima campanella) alle ore 8:00 (suono della seconda campanella) L'inizio delle lezioni è fissato alle ore 08:00 Gli alunni pendolari e gli alunni residenti con particolari esigenze potranno essere ammessi in classe alla prima ora con un ritardo massimo di dieci minuti, trascorsi i quali saranno ammessi alla seconda ora. ORARIO DELLE LEZIONI - IPSSEOA ALBANELLA a 1 ORA 8.10 – 9.00 a 2 ORA 9.00 – 10.00 a 3 ORA 10.00 – 11.00 a 4 ORA 11.00 – 12.00 a 5 ORA 12.00 – 12.50 a 6 ORA 12.50 – 13.40 GROMOLA Dal lunedì al venerdì Sabato a 1 ORA 8.20 – 9.10 8.20 – 9.20 a 2 ORA 9.10 – 10.10 9.20 – 10.20 a 3 ORA 10.10 – 11.10 10.20 – 11.20 a 4 ORA 11.10 – 12.10 11.20 – 12.20 a 5 ORA 12.10 – 13.00 12.20 – 13.20 a 6 ORA 13.00 – 13.50 AMBASSADOR Martedì, Giovedì e Lunedì, Mercoledì e Venerdì Sabato a 1 ORA 8.20 – 9.10 8.20 – 9.20 a 2 ORA 9.10 – 10.10 9.20 – 10.20 a 3 ORA 10.10 – 11.10 10.20 – 11.20 a 4 ORA 11.10 – 12.10 11.20 – 12.20 a 5 ORA 12.10 – 13.00 12.20 – 13.20 a 6 ORA 13.00 – 13.50 ____________ IL PIANO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO LICEO SCIENTIFICO MESE DATE 3-4-5/09 SETTEMBRE OTTOBRE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Riunioni Dipartimenti disciplinari 06/09 Collegio Docenti 11/09 Collegio Docenti 14-15-/10 Consigli di classe: 25/10 Programmazione educativa e didattica Proposte visite guidate e viaggi di istruzione Consegna dei piani di lavoro in cui confluiscono la programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di classe 26/10 Elezioni rappresentanti alunni e genitori 4-5/11 Consigli di classe: - NOVEMBRE - insediamento rappresentanti genitori e alunni andamento didattico-disciplinare programmazione didattica e individuazione obiettivi minimi visite guidate e viaggi d’istruzione 16/12 Termine trimestre 16-17/12 Scrutinio trimestre - DICEMBRE - Verifica programmazioni e obiettivi Proposte di interventi finalizzati al recupero Per la classi quinte: Simulazione terza prova (definizione tipologia e valore per item) Scrutini 20/12 Incontro Scuola/Famiglia e consegna pagelle. GENNAIO 28/01 Corsi di recupero FEBBRAIO 24-28/02 Prove di accertamento carenze formative al termine degli interventi di recupero 10-11/03 Consigli di classe - MARZO 17-18/03 Valutazione intermedia (compilazione pagellino) sola componente docenti Proposte di interventi finalizzati al recupero Verifica programmazione e obiettivi Incontro Scuola/Famiglia Simulazione delle prove di Esame di Stato APRILE Prima decade - MAGGIO LUGLIO Verifica programmazione proposte adozioni libri di testo Classi quinte: Approvazione Documento 15 maggio 15/05 Consegna del documento finale classi quinte (una copia cartacea e una digitale in presidenza) 7/06 Termine attività didattica 10-11-12/06 GIUGNO Consigli di classe Scrutini finali 18/06 Prima prova Esame di Stato 25/06 Corsi di recupero per alunni con sospensione di giudizio Da definire Verifiche debito formativo e scrutini IPSSEOA CAPACCIO/ALBANELLA MESE DATE 3-4-5/09 SETTEMBRE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO Riunioni Dipartimenti disciplinari 06/09 Collegio Docenti 11/09 Collegio Docenti 16-17-18-2122/10 Consigli di classe: - Programmazione educativa e didattica Proposte visite guidate e viaggi di istruzione OTTOBRE 25/10 Consegna dei piani di lavoro in cui confluiscono la programmazione dei Dipartimenti e dei Consigli di classe 26/10 Elezioni rappresentanti alunni e genitori 18-19-20-2122/11 Consigli di classe: - NOVEMBRE - insediamento rappresentanti genitori e alunni andamento didattico-disciplinare programmazione didattica e individuazione obiettivi minimi visite guidate e viaggi d’istruzione Valutazione intermedia (compilazione pagellino) sola componente docenti 27-28/11 Incontro Scuola/Famiglia e consegna pagellino DICEMBRE GENNAIO 31/01 1-2-3-4-5/02 Termine quadrimestre Scrutinio 1° quadrimestre - FEBBRAIO - Verifica programmazioni e obiettivi Proposte di interventi finalizzati al recupero Per la classi quinte: Simulazione terza prova (definizione tipologia e valore per item) Scrutini 17/02 Corsi di recupero 17-22/03 Prove di accertamento carenze formative al termine degli interventi di recupero MARZO Consigli di classe 24-25-26-2728/03 - Valutazione intermedia sola componente docenti Proposte di interventi finalizzati al recupero Verifica programmazione e obiettivi Simulazione delle prove di Esame di Stato APRILE 3-4/04 Prima decade Incontro Scuola/Famiglia Consigli di classe - Verifica programmazione proposte adozioni libri di testo Classi quinte: Approvazione Documento 15 maggio 15/05 Consegna del documento finale classi quinte (una copia cartacea e una digitale in presidenza) MAGGIO 26-31/05 3-4-5-6/06 7/06 GIUGNO 9-10-11-12-1314/06 Prove strutturate di ammissione agli esami di Qualifica professionale Esame di Qualifica professionale Termine attività didattica Scrutini finali Prima prova Esame di Stato 18/06 Collegio Docenti 25/06 Corsi di recupero per alunni con sospensione di giudizio LUGLIO Da definire Verifiche debito formativo e scrutini I PROFILI PROFESSIONALI 1. IL NUOVO ORDINAMENTO Istituto Professionale di Stato Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (D.P.R. 15 marzo 2010, n° 87, art.8, comma 6). Dal settembre 2010 gli alunni iscritti al primo anno di questo Istituto seguono un piano di studi in parte diverso per contenuti, ore disciplinari e metodologie rispetto a quello degli studenti che li hanno preceduti come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore. Implicito nel nuovo modello di insegnamento è l’attenzione a stili didattici innovativi tra cui la prassi della pratica laboratoriale, del problem solving e del cooperative learning che diventano prioritari anche per valorizzare apprendimenti induttivi, favorire l’orientamento progressivo e, gradualmente, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento. La strutturazione della didattica per competenze ha come esito la certificazione di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito in ambito europeo. I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) attualmente proposti dall’Istituto e che daranno luogo al conseguimento dei Diplomi di Qualifica professionale sono quelli di Operatore della Ristorazione – (Figura Preparazione pasti e Servizi di sala e bar) e di Operatore ai Servizi di promozione e accoglienza (Figura Strutture ricettive). Tali percorsi saranno erogati secondo la tipologia di offerta sussidiaria così come previsto dall’Accordo tra la Regione Campania - Assessorato all’Istruzione e Formazione Professionale l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania - Direzione Generale, nella forma di percorsi integrati. Per il corrente anno scolastico saranno attivati i seguenti percorsi di IeFP : CLASSI Classi prime (sede di Gromola) Classi seconde (sede di Gromola) Classi terze (sede di Gromola) PERCORSO ATTIVATO N° 2 corsi per Operatore della Ristorazione – Preparazione pasti N° 2 corsi per Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e bar N° 1 corso per Operatore ai Servizi di promozione e accoglienza – Strutture ricettive N° 3 corsi per Operatore della Ristorazione – Preparazione pasti N° 2 corsi per Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e bar N° 1 corso per Operatore ai Servizi di promozione e accoglienza – Strutture ricettive N° 3 corsi per Operatore della Ristorazione: N° 2 Preparazione pasti e N° 1 Prodotti dolciari N° 1 corsi per Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e bar N° 1 corso per Operatore ai Servizi di promozione e accoglienza – Strutture ricettive Attraverso l’uso della quota dell’autonomia e della flessibilità, rispetto al piano di studi ministeriale, nelle classe terze è stato potenziato il laboratorio di Accoglienza Turistica, aggiungendo 3 ore di attività, decurtando 1 ora a Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva e 2 ore a Scienza e cultura dell'alimentazione. FINALITA’ GENERALI E SPECIFICHE DEL PROFILO PROFESSIONALE Il corso quinquennale di Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera è strutturato in due bienni e un quinto anno, con esame di Stato conclusivo e conseguimento del relativo diploma. Il diploma quinquennale è titolo idoneo alla partecipazione a pubblici concorsi, all’inserimento nel mondo del lavoro e alla prosecuzione degli studi sia in ambito post-secondario, in particolare nella formazione tecnica superiore, che presso qualunque facoltà universitaria. Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera al termine del percorso quinquennale ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. E’ in grado di: utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione nell’ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione alla qualità del servizio; comunicare in almeno due lingue straniere; reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione e erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. ARTICOLAZIONI DELL’INDIRIZZO Enogastronomia In questa articolazione, il diplomato è in grado di: - intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione presentazione dei prodotti enogastronomici; - operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO Servizi di sala e di vendita In questa articolazione, il diplomato è in grado di: - svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; - interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO Accoglienza turistica In questa articolazione, il diplomato è in grado di: - intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; - di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO Integrazione alunni diversamente abili L’art. 3 della legge quadro (L. 104/92) stabilisce che disabile è "colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio o di emarginazione." L’art. 12, comma 2, della legge sopra citata stabilisce che: "è garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona diversamente abile nella sezioni di scuola materna, nelle classi comuni di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie". Il nostro Istituto ha avuto negli anni un progressivo incremento di iscrizioni di alunni in situazione di handicap. Attualmente frequentano la nostra scuola 37 ragazzi diversamente abili. Questo incremento è dovuto soprattutto alla tipologia delle materie di insegnamento che offrono un'ampia gamma di opportunità didattiche funzionali all'integrazione e alla possibilità di fornire una preparazione tecnicoprofessionale, accanto a quella culturale, tale da permettere un fattivo inserimento del giovane nel mondo del lavoro. L'Istituto si è pertanto attivato per elaborare percorsi formativi a misura di alunno in modo da favorire l'integrazione nel rispetto dell'individualità. Le iniziative attuate per rendere "effettiva" l'integrazione degli alunni disabili sono molteplici e finalizzate non solo alla realizzazione del progetto educativo ma dell'intero "progetto di vita" (legge 104/92). Per gli alunni con disabilità medio-lieve, laddove le potenzialità lo consentano, verranno adottate tutte le opportune metodologie didattiche per consentire il raggiungimento del titolo di studio. Quando ciò non è possibile è previsto il conseguimento di un attestato delle abilità raggiunte per dar loro la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro attraverso percorsi misti scuola-lavoro in collaborazione con imprese del settore. Per quanto riguarda gli alunni con difficoltà psichiche gravi, fermo restando il loro coinvolgimento nelle attività curricolari con tempi e modalità adeguate alle loro potenzialità, è stato istituito un laboratorio per lo sviluppo e il consolidamento dell'autonomia e delle abilità sociali. Poiché la scuola ha anche un carattere "orientante", l’Istituto organizza uno sportello di orientamento professionale per fornire agli alunni disabili e alle loro famiglie tutti gli strumenti utili per un approccio adeguato al mondo del lavoro. L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso d’accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun alunno diversamente abile la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato" (PEI). Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del PEI: a. i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc. b. la diagnosi funzionale che deve essere fornita dall'ASL; c. l'analisi delle risorse della scuola e del territorio; d. la programmazione individualizzata, che comprende la scelta degli obiettivi, delle metodologie, delle strategie che si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell'alunno. Certificazione nella Scuola Secondaria di Secondo Grado degli alunni diversamente abili Percorsi possibili Il percorso di ogni alunno diversamente abile prende avvio da una raccolta di dati attraverso colloqui con la Scuola Media, con l'insegnante di sostegno, con il personale Asl di riferimento, con la famiglia e l'alunno stesso. Si ipotizzeranno poi progetti educativo-didattici in accordo con le esigenze e le aspettative dell'alunno e della famiglia che dovranno comunque portare ad una capitalizzazione delle conoscenze e competenze acquisite a scuola. Le iniziative attuate per rendere effettiva l'integrazione degli alunni disabili sono molteplici e finalizzate non solo alla realizzazione del progetto educativo, ma dell'intero progetto di vita (legge 104/92). I percorsi previsti, legati alle loro diverse abilità, sono: a) il rispetto dei programmi ministeriali, anche se ridotti o adattati, che porteranno al raggiungimento della qualifica professionale; b) un progetto educativo individualizzato (P.E.I.) che prevede per alcune o per tutte le materie una definizione di obiettivi e quindi di contenuti diversi, anche se sempre connesso al lavoro della classe. Nella scelta del percorso scolastico più idoneo per l’alunno certificato bisogna partire da due considerazioni di base: - l’analisi delle reali capacità dell’alunno; - il suo essere in grado di spendere, in modo autonomo, le competenze acquisite nel triennio e nel quinquennio. Vengono pianificati due percorsi scolastici: - una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali; - una programmazione differenziata. Programmazione per obiettivi minimi Per gli studenti che seguono una programmazione per obiettivi minimi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile prevedere: - un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline; un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa(art. 318 del D.L.vo 297/1994) Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono effettuate in sede d’esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello di preparazione culturale e professionale idoneo per il rilascio del diploma di Qualifica o dell’Esame di Stato. Le prove equipollenti possono consistere in: - prove svolte con l’ausilio di apparecchiature informatiche; - prove che utilizzano modalità diverse (es. risposta multipla, Vero/Falso, ecc.); nel caso delle prove d’esame, prove con contenuti culturali differenti da quelli proposti dal Ministero. Il Consiglio di Classe entro il 15 Maggio (Documento del 15 Maggio) predispone una prova studiata ad hoc o a trasformare le prove del Ministero in sede d’Esame (la mattina stessa).(Commi 7e 8 dell’art. 15 O.M. n. 90 del 21/5/ 2001, D.M. 26/8/81, art. 16 L. 104/92 , parere del Consiglio di Stato n. 348/91). Gli alunni possono usufruire di tempi più lunghi nelle prove scritte (comma 9 art. 15 dell’O.M. 90, comma 3 dell’art. 318 del D.L.vo n. 297/94). Gli assistenti all’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo svolgimento solo come facilitatori della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n.170). Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe terza l’insegnante di sostegno fa parte della Commissione. Nella classe quinta la presenza dello stesso è subordinata alla nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la presenza dell’insegnante di sostegno. Gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di Qualifica e di Stato e acquisiscono il titolo di studio. Programmazione differenziata Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai programmi ministeriali. E’ necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n. 90 del 21/5/01). Il Consiglio di Classe deve dare immediata comunicazione per iscritto alla famiglia fissando un termine per manifestare un formale assenso. In caso di mancata risposta, si intende accettata dalla famiglia la programmazione differenziata. In caso di diniego scritto, l’alunno deve seguire la programmazione di classe. La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato da ogni docente del C.d.C. per ogni singola materia, sulla base del P.E.I. Gli alunni vengono valutati con voti che sono relativi unicamente al P.E.I. Tali voti hanno valore legale solo ai fini della prosecuzione degli studi. Per gli alunni che seguono un Piano Educativo Individualizzato differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (comma 6 art. 15 O.M. 90 del 21/5/2001). Possono partecipare agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile come "credito formativo" per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e seguenti del D. L.vo n. 297/94). Gli alunni di 3^ classe possono frequentare lezioni ed attività della classe successiva sulla base di un progetto che prevede anche percorsi integrati di istruzione e formazione professionale, con la conseguente acquisizione del credito formativo.( art. 15, comma 4, O.M. n. 90 del 21/5/01). Tali percorsi, successivi alla classe terza, possono essere programmati senza il possesso del diploma di qualifica. Nel percorso formativo dell’alunno, è possibile prevedere il conseguimento degli obiettivi minimi fino alla qualifica e proseguire nell’ultimo biennio con la programmazione differenziata. Ciò si rende utile quando non sussistono i presupposti di apprendimento riconducibili globalmente ai programmi ministeriali e risulta importante che l’alunno maturi maggiormente le competenze acquisite, consolidi la stima nelle proprie capacità, sviluppi la sua crescita personale ed accresca una maggiore socializzazione. E’ altresì possibile prevedere un percorso differenziato nei primi anni di scuola e successivamente, ove il Consiglio di Classe riscontri che l’alunno abbia raggiunto un livello di preparazione conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o, comunque, ad essi globalmente corrispondenti, passare ad un percorso con obiettivi minimi, senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti (comma 4 art. 15 dell’O.M. 90 del 21/5/2001). Pertanto, se ci fossero le condizioni, è possibile cambiare, nel percorso scolastico, la programmazione da differenziata in obiettivi minimi e viceversa. Attività del Gruppo di Lavoro Handicap I Gruppi di Lavoro Handicap ( i GLH sono composti dal Capo d'Istituto, dal Consiglio di Classe, dai genitori dell'alunno e dagli operatori socio-sanitari) si riuniscono periodicamente per concordare le azioni di programmazione, rinforzo, confronto e verifica delle singole attività. Per il corrente anno scolastico il "Gruppo H" propone, per gli alunni disabili, corsi e laboratori specifici, che si terranno in orario sia curricolare che extra-curricolare. Le attività svolte all’interno dei vari laboratori saranno finalizzate a favorire l’acquisizione delle autonomie di base, a migliorare le capacità manuali, comunicative e creative degli alunni e a rafforzarne le competenze operative nei settori di cucina e sala-bar e ricevimento, in modo da facilitare un loro positivo inserimento nel mondo socio-lavorativo. Pertanto gli insegnanti di sostegno si rendono disponibili a realizzare, compatibilmente con gli orari e la disponibilità del personale, un progetto d’inserimento nei laboratori per gli alunni con handicap grave, nel cui PEI sia evidenziata la necessità di frequentare un maggior numero di ore nelle materie pratiche. Nella progettazione si tenterà di privilegiare l’inserimento che garantisca la continuità educativa, sia in linea con la classe, sia in relazione all’insegnante di riferimento. I progetti proposti dal Gruppo H per gli alunni diversamente abili, che tendono a favorire le competenze operative nei settori professionalizzanti e contemporaneamente l’integrazione e la collaborazione nel lavoro di équipe, sono i seguenti: • Laboratorio di Ristorazione - Progetto “Il Bar della Salute” • Progetto "La Scuola Al Lavoro". LABORATORIO DI RISTORAZIONE – Il bar della salute Il laboratorio è rivolto ad alunni che presentano necessità di recupero delle competenze tecnico- pratiche. Il laboratorio si propone di favorire l’acquisizione delle abilità professionali spendibili nel mondo del lavoro. I ragazzi prepareranno menu completi, lavorando da soli o in piccoli gruppi in modo da seguire tutte le fasi di preparazione dei piatti e tutte le fasi del servizio in sala. Inoltre si darà molta importanza alle decorazioni della sala (con fiori, frutta, verdura e ortaggi) e dei piatti in cucina. Il progetto è previsto in orario scolastico o extrascolastico nei laboratori di Cucina e Sala/Bar della scuola con la compresenza di un insegnante di sostegno e di un insegnante tecnico-pratico. Nel progetto “Il Bar della Salute”, in orario scolastico, gli alunni sono affiancati anche dagli alunni individuati dal docente tecnico-pratico per il turno giornaliero di servizio al Bar. PROGETTO "LA SCUOLA AL LAVORO" Il progetto risponde alla diffusa esigenza di professionalizzazione e preparazione all’inserimento lavorativo degli alunni disabili. Prevede il coinvolgimento di alcune aziende ristorative sul territorio al fine di creare una rete di mediazione tra scuola e mondo del lavoro. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti di sostegno e di formazione indispensabili per un’adeguata integrazione delle persone "diversamente abili" nel mondo del lavoro in ottemperanza alle nuove disposizioni previste dalla legge 68/99. La scuola si propone di attuare un percorso di tirocinio formativo e di avviamento al lavoro favorendo un passaggio graduale e protetto dall’esperienza scolastica a quella lavorativa. Tale percorso dovrebbe servire al futuro dipendente a formarsi e ad integrarsi nel lavoro, sotto la guida di un tutor e all’Azienda a conoscerne le caratteristiche e finalizzarle mondo del lavoro. Gli obiettivi previsti sono: • Stabilire relazioni permanenti tra scuola e mondo del lavoro. • Fornire ai docenti di sostegno gli strumenti necessari per accompagnare gli alunni nell’inserimento lavorativo (operatore di mediazione). • Permettere al datore di lavoro di conoscere in anticipo e in maniera approfondita possibili candidati all’assunzione nelle categorie protette. • Favorire l’acquisizione di competenze allo svolgimento di mansioni definite. • Verificare la congruità delle competenze fornite dalla scuola rispetto alla necessità del mondo del lavoro. B.E.S. L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata in uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012: “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità e durata delle modificazioni. LICEO SCIENTIFICO Il Liceo Scientifico, come tipologia didattica, propone il legame fecondo tra scienza e tradizione umanistica del sapere. In esso la matematica con i suoi linguaggi e i suoi modelli da un lato, e le scienze sperimentali con il loro metodo di osservazione, di analisi, di spiegazione con relativi linguaggi dall'altro, rappresentano strumenti di alto valore formativo. A sua volta l'area delle discipline umanistiche ha lo scopo di assicurare l'acquisizione di basi e di strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva delle realtà storiche e delle espressioni culturali delle società umane. In particolare, nel collegamento con la conoscenza delle tradizioni di pensiero è presente l'insegnamento del latino, necessario non solo per l'approfondimento della prospettiva storica della cultura, ma anche per la padronanza del linguaggio intellettuale sul quale si fonda lo stesso sapere scientifico. Pertanto l'insegnamento di tutte le discipline previste nel programma del liceo scientifico risulta finalizzato all'acquisizione degli aspetti più squisitamente culturali del "sapere". Il nostro liceo, legato da un lato alla tradizione ma al passo con i tempi, propone un'offerta formativa differenziata che si pone dall'anno scolastico 2010/2011 in linea con la riforma dei licei. VECCHIO ORDINAMENTO CORSO TRADIZIONALE a (classe 5 sezioni A - D) CORSO CON SPERIMENTAZIONE SECONDA LINGUA a (classe 5 sezione B) CORSO SPERIMENTALE CON PNI + FISICA a (classe 5 sezione C) NUOVO ORDINAMENTO LICEO SCIENTIFICO a a a a a (classi 1 – 2 – 3 – 4 sezioni A – B / classe 4 sezioni C – D) LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE a a a (classi 1 – 2 – 3 sezione C) LICEO LINGUISTICO a a a (classi 1 – 2 –– 3 sezione D) PROFILO DEL CORSO TRADIZIONALE VECCHIO ORDINAMENTO (classe 5a sezioni A - D) L'alunno a conclusione del ciclo di studi: avrà maturato processi cognitivi mirati ad una corretta decodificazione della realtà; utilizzerà con pertinenza scientifica terminologie e procedimenti appartenenti ai linguaggi specifici appresi; saprà osservare con criteri di logica consequenzialità fenomeni e contesti; avrà maturato la flessibilità e la capacità di adattarsi a situazioni nuove con attitudine all'auto apprendimento; metterà in atto tecniche di comunicazione adeguate al contesto, all'interlocutore e alla situazione; saprà lavorare sia in maniera autonoma, sia in equipe; saprà documentare adeguatamente il proprio lavoro. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO 5 ° Lingua e lettere italiane 4 Lingua e lettere latine 3 Lingua straniera 4 Storia 3 Geografia - Filosofia 3 Scienze 2 Matematica 3 Fisica 3 Disegno e storia dell'arte 2 Religione 1 Educazione fisica 2 Totale ore settimanali 30 Numero discipline per anno 11 PROFILO DEL CORSO CON SPERIMENTAZIONE SECONDA LINGUA (INGLESE) VECCHIO ORDINAMENTO (classe 5a sezione B) L'alunno a conclusione del ciclo di studi: saprà comprendere e produrre una varietà di messaggi orali e scritti in L1 e L2; saprà produrre testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale ed immaginativo con adeguata padronanza di strutture lessicali; saprà esprimersi in modo appropriato in relazione al contesto e alla situazione di comunicazione in entrambe le lingue; saprà comprendere il senso e lo scopo di testi scritti redatti per usi diversi nell'ambito di situazioni comunicative di una certa complessità; saprà individuare l'evoluzione del processo letterario straniero operando l'analisi di testi letterari in relazione al genere ed al contesto, sapendoli rapportare anche ad altre discipline di studio. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO 5 a Lingua e lettere italiane 4 Lingua e lettere latine 3 Prima Lingua straniera 3 Seconda Lingua straniera 3 Storia 3 Geografia - Filosofia 3 Scienze 2 Matematica 3 Fisica 3 Disegno e storia dell'arte 2 Religione 1 Educazione fisica 2 Totale ore settimanali 32 Numero discipline per anno 12 PROFILO DEL CORSO SPERIMENTALE CON PNI + FISICA VECCHIO ORDINAMENTO (classe 5a sezione C) L'alunno a conclusione del ciclo di studi: sarà consapevole del carattere culturale della tecnologia intesa come sviluppo e analisi dei processi sarà capace di effettuare scelte mirate sia per accedere alle attività produttive, direttamente o attraverso corsi di specializzazione post-secondari, sia per proseguire gli studi in ambito universitario con particolare riferimento alle facoltà scientifico tecnologiche conoscerà le diverse forme di produzione e fruizione dei linguaggi conoscerà la diffusione e l'utilizzo dell'informatica come strumento didattico per facilitare l'apprendimento e la motivazione allo studio sarà in grado di registrare ed organizzare dati ed informazioni utilizzando anche strumenti informatici e telematici possiederà i fondamenti di una cultura che permettono di valutare in modo critico e problematico gli aspetti socio-culturali della realtà in divenire individuerà e risolverà problemi nell'ambito delle proprie competenze. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO 5 a Lingua e lettere italiane 4 Lingua e lettere latine 3 Lingua straniera 4 Storia 3 Geografia - Filosofia 3 Scienze 2 Matematica 5 Fisica 3 Disegno e storia dell'arte 2 Religione 1 Educazione fisica 2 Totale ore settimanali 32 Numero discipline per anno 11 PROFILO DEL LICEO SCIENTIFICO NUOVO ORDINAMENTO (classi 1a – 2a – 3a– 4a sezioni A – B / classi 4a sezioni C – D) Dall'anno scolastico 2010 - 2011 le classi prime sono rientrate nel riordino organizzativo dei licei ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. L'alunno a conclusione del ciclo di studi: avrà acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico- storico- filosofico-scientifico; comprenderà i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell'indagine di tipo umanistico; comprenderà le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica attraverso la padronanza del linguaggio logico formale; utilizzerà strumenti di calcolo e di rappresentazione per la risoluzione di problemi; avrà una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali e una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali; sarà consapevole delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche; coglierà la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI o 1 BIENNIO o 2 BIENNIO ° 5 ANNO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 3 3 3 Matematica con informatica Fisica 5 5 4 4 4 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 10 10 11 11 11 Numero discipline per anno * Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E' previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. PROFILO DEL LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE (classi 1a – 2a – 3a sezione C) L'alunno a conclusione del percorso di studi, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovrà: aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; elaborare l'analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; individuare le caratteristiche e l'apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all'analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell'informatica nello sviluppo scientifico; saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI o o o 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 ANNO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 3 4 5 5 5 Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 Numero discipline per anno 10 10 11 11 11 * Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E' previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. PROFILO DEL LICEO LINGUISTICO (classi 1a – 2a – 3a sezione D) L'alunno a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovrà: aver acquisito in due lingue moderne: strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno a livello B1 del QCER di riferimento; aver acquisito in una terza lingua moderna: struttura ,modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B1 del QCER di riferimento; saper comunicare in tre lingue comunitarie moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali; riconoscere in un'ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all'altro; essere in grado di affrontare in lingue diverse dall'italiano specifici contenuti disciplinari; conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua attraverso lo studio e l'analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche; sapersi confrontare con le culture di altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio. PIANO DI STUDI E QUADRO ORARIO ORE SETTIMANALI DI LEZIONE PER ANNO DI CORSO DISCIPLINE DEL PIANO DI STUDI o o o 1 BIENNIO 2 BIENNIO 5 ANNO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua latina 2 2 - - - Lingua e cultura straniera 1 * 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 2 * 3 3 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 * 3 3 4 4 4 Storia e geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Matematica ** 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali *** 2 2 2 2 2 Storia dell'arte - - 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 1 1 1 1 1 27 27 30 30 30 Numero discipline per anno 10 10 12 12 12 *E' compresa 1 ora settimanale di conversazione col docente di madrelingua **Con Informatica al primo biennio ***Biologia, Chimica, Scienze della Terra N.B. E' previsto l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Ripartizioni dell'anno scolastico ai fini valutativi La suddivisione dell’anno scolastico per il liceo scientifico prevede il trimestre e il pentamestre. All’interno del pentamestre (nel mese di Marzo) viene redatto un “pagellino” al fine di offrire alle famiglie ulteriori informazioni riguardanti l’andamento scolastico dei propri figli. La suddivisione dell’anno scolastico per l’IPSSEOA prevede due quadrimestri. All’interno di ogni quadrimestre viene redatto un “pagellino” al fine di offrire alle famiglie ulteriori informazioni riguardanti l’andamento scolastico dei propri figli. VERIFICHE E VALUTAZIONE METODOLOGIE Al fine di conseguire gli obiettivi prefissati, si procede alla scelta di una metodologia che tenga conto della reale situazione della classe e che sia di tipo comunicativo, per favorire la partecipazione degli studenti al dialogo educativo. Si preferisce un approccio di tipo attivo, basato sul principio che l'insegnamento deve avere come fulcro il discente, protagonista del processo educativo, mentre il docente è l'esperto, una guida che aiuta gli studenti ad esplicitare le loro conoscenze, ampliarle, consolidarle, nella convinzione che ciò che si apprende attraverso la scoperta e lo sforzo mentale ha un impatto più durevole. Il quadro di riferimento orientativo in rapporto alle strategie educative e alle prospettive metodologiche è tracciato all'interno della programmazione educativa elaborata dal collegio dei docenti. VERIFICHE In qualsiasi itinerario didattico sono fondamentali due momenti: quello della verifica e quello della valutazione. La verifica ha una indubbia valenza formativa in quanto da un lato permette l'accertamento dei livelli di conoscenza conseguiti dall'allievo, della formazione e dello sviluppo delle sue capacità, dall'altro costituisce anche un momento di riflessione da parte del docente sull'adeguatezza del proprio metodo d'insegnamento, sulla necessità di insistere in una certa direzione, sull'eventualità di cambiare itinerario didattico. Un congruo numero di verifiche orali e scritte saranno effettuate a conclusione dello svolgimento di un'unità di lavoro o in itinere e saranno dello stesso tipo delle attività svolte in classe o a casa. VALUTAZIONI Il momento delle valutazioni, integrato nel processo didattico ed educativo, deve essere organico e oggettivo. Nell'attribuzione del voto si terrà conto, oltre che delle conoscenze, competenze e capacità come da griglie di valutazione riportate appresso, anche dell'interesse, della continuità e della qualità della partecipazione. In seguito all'O.M. n. 92 del 5/11/2007 si richiamano le nuove norme relative alla valutazione conclusiva. Art. 6 Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una valutazione della possibilità di recupero dei contenuti. In tal caso il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede a predisporre le attività di recupero. Si procede invece al giudizio finale nei confronti degli studenti per i quali il consiglio di classe abbia espresso una valutazione positiva e nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un immediato giudizio di non promozione. Art. 7 La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche. Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. Dall'anno scolastico 2010/2011 una percentuale di assenze pari o superiori al 25% ( 50 giorni) può pregiudicare l'ammissione dello studente allo scrutinio (D.P.R. 122/09 art.14 comma 7). La condotta concorre a formare la media e una valutazione insufficiente, riportata in sede di scrutinio finale, pregiudica l'ammissione alla classe successiva. GRIGLIE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Voto Indicatori 1–5 L’insufficienza in condotta sarà attribuita dal Comportamento scorretto e non rispettoso delle Consiglio di classe, purché prima sia stata data regole tali da comportare responsabilità diretta in allo studente una sanzione disciplinare. fatti gravi che coinvolgono persone o cose. Non ammissione alla classe successiva 6 Rispetto sostanziale delle regole scolastiche. Frequenza piuttosto regolare. 7-8 Rispetto delle regole della vita scolastica. Ruolo positivo e collaborativo all’interno del gruppo classe. Frequenza regolare. 9 Comportamento corretto e responsabile. Vivo interesse e partecipazione. Frequenza assidua. 10 Profondo interesse, partecipazione attiva e costruttiva al dialogo scolastico. Frequenza assidua ed eccellente partecipazione alla vita scolastica. Griglie liceo scientifico Griglia di valutazione “umanistica” Livelli Conoscenze Linguaggio specialistico Metodologia Molto negativo Voto 1-2-3 Insufficiente Voto 4 Mediocre Voto 5 Sufficiente Voto 6 Ignora i temi trattati. Non conosce il linguaggio specialistico. Non possiede metodo di studio. Conosce in maniera approssimativa e disorganica i contenuti proposti. Usa un linguaggio non sempre pertinente ed adeguato. Possiede un metodo di studio superficiale e poco organico. Le conoscenze raggiunte sono generiche, superficiali e non del tutto complete. L’uso del linguaggio specialistico non sempre preciso. Ha conoscenze corrette degli argomenti. Usa un linguaggio corretto e sufficientemente specialistico. Possiede un metodo di studio corretto. Discreto Voto 7 Possiede conoscenze corrette, complete, chiare ed appropriate. Conosce ed usa regolarmente il linguaggio disciplinare. Possiede un metodo di studio organico e puntuale. Buono Voto 8 Possiede conoscenze complete, corrette, approfondite, ben strutturate dei contenuti. Ha conoscenze approfondite del linguaggio specialistico che usa regolarmente. Possiede un metodo di studio autonomo e consapevole. Ottimo Voto 9 Eccellente Voto 10 Possiede conoscenze complete, organiche, coordinate e sostenute da approfondimenti vasti e sistematici. Conosce ed usa con padronanza il codice linguistico. Possiede un metodo di studio personalizzato. Conoscenze vaste, articolate, dettagliate, approfondite, sostenute da apporti e ricerche personali di ampio respiro. Linguaggio particolarmente ricercato, elaborato, ed ineccepibile dal punto di vista semantico, morfo-sintattico e specialistico. Possiede un metodo di studio scrupoloso, accurato. Competenze Capacità/Abilità Analisi e Sintesi Interpretazione-elaborazione Comprensione Orientamento Contestualizzazione Abilità logico-argomentative comunicazione Capacità critiche originalità Non riesce ad applicare, interpretare, Non è capace di effettuare alcuna analisi elaborare e contestualizzare le e di sintetizzare le conoscenze acquisite. conoscenze. Commette gravi errori nella Non individua i concetti fondamentali produzione scritta e nella strutturazione del né stabilisce collegamenti disciplinari e discorso. interdisciplinari Incontra difficoltà nell'applicazione delle Effettua analisi e sintesi solo parziali ed conoscenze acquisite. Non riesce ad imprecise. Basandosi su cognizioni solo enucleare le tematiche fondamentali. mnemoniche e frammentarie non è Elenca le tematiche, mostrando povertà di capace di rielaborare i contenuti. Non è lessico e competenze comunicative capace di istituire con coerenza i incoerenti e confuse. collegamenti. Ha incertezze nel cogliere i problemi, Effettua analisi e sintesi ma non applicare ed elaborare le conoscenze. Ha complete ed approfondite. Elabora con difficoltà nel contestualizzare i temi difficoltà e senza approfondimenti. trattati. Non procede, se non opportunamente Commette qualche errore non grave guidato, a valide rielaborazioni logiconell’esposizione, usando un lessico argomentative. semplice e a volte poco appropriato. Sa applicare le conoscenze con Effettua semplici analisi e sintesi. sufficienti abilità e in maniera autonoma. Effettua collegamenti e rielabora con Sa interpretare e contestualizzare spunti personali. Argomenta in modo correttamente fatti e situazioni. Sa semplice e motivato. Si esprime e risolvere quesiti semplici applicando motiva le sue scelte in modo lineare e quando studiato ed esprimendosi sufficientemente preciso. correttamente. Affronta con discreta disinvoltura le problematiche principali della disciplina. Riesce ad operare contestualizzazioni precise. Esegue compiti complessi con qualche imprecisione. Si esprime con un linguaggio corretto, fluido ed appropriato. Applica autonomamente le conoscenze acquisite con buone abilità interpretative e di rielaborazione. Opera contestualizzazione consapevoli e puntuali. Esegue compiti complessi senza imprecisioni utilizzando un linguaggio fluido e ben articolato sia nella esposizione scritta che orale. Coglie con sicurezza le problematiche, organizza i contenuti arricchendoli con contributi personali. Contestualizza in maniera esauriente e brillante. Esegue compiti complessi applicando le conoscenze in nuovi contesti e con contributi personali. Si esprime con un lessico ricercato ed impeccabile. Estrapola concetti e principi, formula e risolve problemi con procedimenti nuovi ed originali. Riconosce ed intuisce le problematiche fondamentali di un contenuto; confronta, sceglie e stabilisce ampie analogie. Comunica attraverso un codice linguistico complesso, impeccabile e personale. Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Rielabora in modo autonomo e proficuo le tematiche proposte operando collegamenti disciplinari ed interdisciplinari. Utilizza in maniera autonoma le abilità logicoargomentative. Sa valutare autonomamente ed esprimere giudizi personali con spirito critico ed obiettività. Effettua analisi particolareggiate e sintesi organiche. Effettua rielaborazioni proficue ed interessanti. E’ in grado di argomentare con originalità i diversi contenuti disciplinari e di stabilire connessioni logiche. Sa motivare le sue valutazioni personali e originali. Effettua analisi precise, minuziose ed attendibili, le sintesi risultano complete ed efficaci. Sa cogliere elementi e stabilire relazioni, organizza autonomamente e complementare le conoscenze. Effettua collegamenti e confronti sempre pertinenti e brillanti. Denota spiccate capacità critiche e di giudizio. Mostra di essere in grado di individuare percorsi autonomi di studio e di approfondire i contenuti mediante ricerche personali. Sottopone a revisione critica le problematiche acquisite, individuandone aporie o punti di debolezza. Evidenzia eccellenti capacità di riflessione critica. Griglia di valutazione “area tecnico-scientifico” Livelli Conoscenze Contenuti Linguaggio specialistico Metodologia Molto negativo Voto 1-2-3 Insufficiente Voto 4 Mediocre Voto 5 Sufficiente Voto 6 Discreto Voto 7 Buono Voto 8 Ottimo Voto 9 Eccellente Voto 10 Ha conoscenze molto scarse. Non comprende la terminologia specifica e non possiede metodo di studio. Possiede una conoscenza molto superficiale e frammentaria degli argomenti che espone in modo confuso anche se guidato. Possiede una conoscenza superficiale di quasi tutti gli argomenti; imprecisa è l’esposizione. Possiede una conoscenza essenziale di tutti gli argomenti; l’esposizione è semplice e corretta. Possiede conoscenze complete di tutti gli argomenti ed usa regolarmente una terminologia specifica e adeguata. Possiede un metodo di studio organico. Possiede conoscenze complete ed approfondite ed è preciso nell’esposizione. Possiede un metodo di studio autonomo. Possiede conoscenze complete e approfondite; conosce e usa con padronanza il linguaggio specifico. Possiede un metodo di studio eccellente. Ha conoscenze complete, ampie, coordinate e sostenute da approfondimenti vasti e sistematici. Utilizza in modo corretto e sicuro linguaggio specifico. Possiede un metodo di studio eccellente e personalizzato. Competenze Interpretazione/elaborazio ne Contestualizzazione Correttezza del procedimento di calcolo Non sa riconoscere relazioni e proprietà e, se guidato, non riesce ad eseguire procedimenti molto semplici. Non è capace di riconoscere relazioni e proprietà e, anche se guidato, è incerto nei procedimenti anche se semplici. Mostra molte incertezze nel cogliere i problemi ed è molto impreciso nell’applicazione delle conoscenze. Usa il linguaggio specifico in modo poco appropriato. Applica relazioni e proprietà in modo autonomo anche se con qualche imprecisione. Utilizza le conoscenze acquisite con discreta competenza e sa applicarle anche se con qualche imprecisione. Riconosce relazioni e proprietà che applica in modo corretto, autonomo e sicuro anche in presenza di problematiche complesse. Riconosce ed applica con sicurezza ed autonomia relazioni e proprietà anche in contesti cognitivi complessi, denotando di ottima abilità di elaborazione. Coglie con sicurezza le problematiche, organizza i contenuti arricchendoli con contributi personali. Esegue compiti complessi evidenziando piena padronanza dei contenuti. Capacità/Abilità Analisi e sintesi Comprensione Orientamento Abilità logiche Originalità delle soluzioni Non sa effettuare analisi né sintetizzare le conoscenze acquisite. Non possiede abilità logiche e non ha autonomia di giudizio. Non riesce ad effettuare collegamenti e sintesi organica dei contenuti. Mostra assenza di capacità di autonomo orientamento sulle tematiche proposte. Evidenzia difficoltà nella rielaborazione delle conoscenze acquisite; è impreciso nella sintesi. E’ impreciso nella sintesi, tuttavia evidenzia qualche spunto di autonomia nella rielaborazione delle conoscenze acquisite. Sa effettuare analisi e sintesi complete. Rielabora in modo Autonomo le tematiche proposte operando collegamenti disciplinari ed utilizzando in maniera autonoma le abilità logico-argomentative. Sa effettuare analisi e sintesi complete. Sa rielaborare le sue conoscenze ed istituire con coerenza collegamenti logici. Effettua analisi precise e sintesi valide. E’ capace di istituire collegamenti e confronti sempre pertinenti. E’ pienamente autonomo nell’organizzare le sue conoscenze. Effettua analisi precise, minuziose ed attendibili e sintesi complete ed efficaci. Risolve in piena autonomia situazioni anche complesse denotando spiccate capacità logiche e originalità nelle soluzioni. Griglia di valutazione “scienze motorie” Livelli Molto negativo Voto: 1-2-3 Insufficiente Voto: 4 Conoscenze Non ha nessuna conoscenza della disciplina e degli esercizi proposti Possiede una conoscenza Superficiale e approssimativa delle attività proposte. Competenze Non riconosce l’attrezzatura disponibile e i fondamentali individuali dei giochi sportivi svolti. Applica in modo semplice e incompleto i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi svolti. Capacità/Abilità Non è capace di applicare nessuno degli esercizi proposti Incontra difficoltà nell’applicare esercizi proposti, e nell’uso degli attrezzi disponibili. Incontra difficoltà nella scelta di gesti motori appropriati, ed è impreciso nella esecuzione. Mediocre Voto: 5 Possiede una conoscenza incompleta e imprecisa delle attività proposte. Commette errori nella applicazione dei fondamentali individuali e di squadra e nell'esecuzione di semplici esercizi. Sufficiente Voto: 6 Ha una conoscenza essenziale e abbastanza corretta delle attività proposte. Applica in modo non del tutto appropriato i fondamentali individuali e di squadra. Effettua in maniera semplice e non in modo autonomo esercizi appropriati. Discreto Voto: 7 Ha una conoscenza completa ed Approfondita delle attività proposte. Sa applicare in modo corretto i fondamentali individuali di squadra. Lavora in modo autonomo ma non sempre riesce a rielaborare gli esercizi proposti. Buono Voto: 8 Possiede conoscenze complete approfondite e ben coordinate delle attività proposte. Applica in modo corretto ed appropriato i fondamentali individuali e di squadra. Effettua autonomamente scelte motorie appropriate anche se con qualche incertezza. Ottimo Voto: 9/10 Possiede ampie conoscenze e ne personalizza l’utilizzo in tutte le attività proposte in modo originale. Conosce e applica in autonomia organizzativa i fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi svolti. Elabora risposte originali in piena autonomia e scelte motorie appropriate. Griglia IPSSEOA Conoscenze Abilità/Capacità Competenze Nessuna Non verificabile Nessuna Frammentarie e gravemente lacunose Incerte e incomplete Complessivamente essenziali, ma ancora poco sicure Partecipazione-Impegno Metodo di lavoro Partecipazione Di disturbo Impegno Nullo Metodo Assente Partecipazione Inadeguata Impegno Debole Metodo Inefficiente Voto in decimi 1-2-3 4 Applica le conoscenze minime solo se guidato Ha difficoltà a cogliere i concetti e le relazioni essenziali che legano tra loro fatti anche elementari Riutilizza con grave difficoltà la conoscenza nella produzione di lavori personali Ripropone in maniera meccanica i concetti e le relazioni essenziali Applica le conoscenze minime, talvolta con imprecisioni, ma senza commettere gravi errori Analizza con difficoltà temi, questioni e problemi E’ molto incerto quando deve utilizzare le conoscenze nella produzione di lavori personali Comunica in modo stentato ed improprio Ha gravi problemi acomprendere globalmente testi anche semplici Ha difficoltà di estrarre singole informazioni Non è in grado di risolvere problemi anche semplici Comunica in modo non sempre coerente e proprio Comprende globalmente testi semplici Non sempre riesce a collegare informazioni alle sue conoscenze Fa fatica ad utilizzare la lettura per scopi di apprendimento Risolve problemi semplici, anche se con qualche errore Partecipazione Impegno Metodo Dispersiva Discontinuo Poco organizzato 5 Comprende i concetti e le relazioni essenziali, ed è in grado di riproporli Applica le conoscenze minime senza errori sostanziali Mostra qualche incertezza quando deve affrontare compiti più complessi Coglie aspetti fondamentali di temi, questioni e problemi, ma le analisi sono a volte incomplete Comunica in modo semplice ma non sempre sicuro Comprende globalmente testi non particolarmente complessi Sa estrapolare informazioni essenziali per l’apprendimento Risolve problemi semplici senza errori sostanziali Partecipazione Impegno Metodo Da sollecitare Accettabile Non ancora organizzato 6 Comunica in modo adeguato Comprende globalmente testi di media difficoltà Collega le informazioni più significative Sa mettere in relazione le informazioni con le sue conoscenze Risolve problemi anche complessi, sia pure con qualche incertezza Comunica in maniera chiara ed appropriata Comprende globalmente testi anche difficili Individua gran parte delle informazioni Elabora le conoscenze in modo appropriato al contesto Risolve problemi complessi adottando procedure adeguate Partecipazione Impegno Metodo Responsabile Soddisfacente Organizzato 7 Partecipazione Impegno Metodo Attiva Notevole Organizzato 8 Comunica in modo proprio, efficace ed articolato Comprende testi difficili anche dal contenuto non familiare Individua le informazioni pertinenti Rielabora in modo personale e critico informazioni e conoscenze Risolve senza difficoltà problemi di vario tipo Adotta strategie personali per l’apprendimento Partecipazione Impegno Metodo Costruttiva Notevole Elaborativo e Rielaborativo 9-10 Mostra qualche incertezza quando deve riutilizzare le conoscenze nella produzione di lavori personali Possiede in modo sicuro le conoscenze di base Complete Complete con approfondimenti autonomi Attiva conoscenze ed esperienze pregresse Esegue correttamente compiti semplici Coglie gli aspetti fondamentali di temi e problemi E’ capace di effettuare collegamenti corretti Riorganizza le conoscenze per la produzione di lavori personali Attiva le conoscenze per affrontare compiti anche complessi Analizza temi e problemi in modo complessivamente corretto Compie alcuni collegamenti anche pluridisciplinari Riutilizza le sue conoscenze in modo adeguato Esprime valutazioni semplici ma corrette Affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando le conoscenze in modo corretto e creativo Collega conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari e le rielabora in modo critico e sicuro Argomenta correttamente e in modo significativo Numero e Tipologia di prove per la Verifica quadrimestrale - IPSSEOA Dipartimento umanistico–letterario Lingua Lingua Diritto ed Inglese francese economia Lingua e Letteratura italiana Storia Tema (almeno due a quadrimestre). Una prova strutturata e/o semistrutturata Due verifiche orali per ciascun quadri= mestre. Prova strutturata o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Storia dell’Arte Religione Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Prova strutturata o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Dipartimento scientifico–tecnologico Matematica, matematica e laboratorio Almeno due prove scirtte a quadrimestre. Una provastrutturata e/o semistrutturata Due verifiche orali per ciascun quadri= mestre. Fisica Prova semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Scienze della terra e biologia Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Scienza degli alimenti Chimica Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Geografia turistica Educazione Fisica Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Discipline turistiche aziendali Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Due verifiche orali per ciascun quadrimestre. Prova strutturata e/o semistrutturata (almeno due a quadrimestre) Dipartimento professionale Laboratorio cucina Almeno due prove pratiche quadrimestre. a Laboratorio sala-bar Almeno due prove pratiche a quadrimestre. Laboratorio ricevimento Almeno due prove pratiche a quadrimestre. Esami di Stato Viene sintetizzata qui di seguito la normativa che regola gli Esami di Stato, integrata con la prassi d’Istituto. L’esame è pluridisciplinare ed intende accertare la capacità del candidato di stabilire collegamenti tra competenze e conoscenze diverse, oltre alla sua preparazione nelle singole discipline. L’esame riguarda le materie curricolari dell’ultimo anno scolastico. Le prove scritte sono tre. Il colloquio verte sulle discipline dell’ultimo anno Il punteggio viene attribuito in centesimi e si supera l’esame con il voto di 60 su 100. La commissione di ogni classe è formata da tre docenti della classe, da tre docenti esterni e dal Presidente nominati dal Ministero. La composizione della commissione non viene resa nota subito per evitare che gli studenti abbandonino lo studio di alcune discipline. Sono ammessi all’esame gli alunni che abbiano frequentato l’ultimo anno di corso, e siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale. Per tutti gli studenti dovrà essere formulato dal Consiglio di Classe, un giudizio di ammissione per fornire alla Commissione d’esame ogni utile dato informativo sulla personalità e preparazione dei candidati. I crediti scolastici, definiti anche sulla base dei crediti formativi, costituiscono “un portafoglio” di punti assegnato dal Consiglio di Classe che contribuisce a determinare il punteggio finale. Al termine dell’ultimo anno scolastico il Consiglio di Classe, sulla base delle proposte dei singoli docenti, assegneranno a tutti gli alunni i voti nelle varie discipline e stabiliranno il loro credito scolastico (a cui si sommeranno i crediti accumulati nei due anni precedenti); questo costituirà il punteggio con il quale l’alunno si presenterà all’esame. Il punteggio massimo dei crediti scolastici è di 25 punti. Le prove preliminari degli esami di Stato per Candidati esterni che non abbiano conseguito l’ammissione al quinto anno si devono svolgere entro la terza settimana del mese di maggio. I Consigli di Classe potranno articolarsi in sottocommissioni, poiché l’esame preliminare, per sua natura, tende ad accertamenti disciplinari mirati al contenuto e alla sussistenza di competenze su singole materie o parti di materie. Simulazioni Nel corso del pentamestre per il liceo scientifico e del 2° quadrimestre per l’IPSSEOA verranno predisposte delle simulazioni della terza prova. Le prove delle discipline coinvolte dovranno essere valutate in quindicesimi. Ogni docente può acquisire i risultati come elemento di valutazione curriculare. Il coordinatore di classe provvederà a raccogliere le simulazioni e a comunicare agli alunni la valutazione in quindicesimi. I testi delle prove saranno inseriti nel Documento del 15 maggio. Il documento del Consiglio di Classe È il testo che documenta il percorso formativo compiuto dalla classe nell’ultimo anno. È una sorta di diario di bordo che registra la rotta seguita. Esplicita: contenuti, metodi, obiettivi raggiunti, criteri e strumenti di valutazione adottati, oltre ai tempi del percorso didattico. Il documento viene compilato entro il 15 maggio e una copia viene esposta all’albo della scuola. Prima prova scritta È predisposta dal Ministero e mira ad accertare la padronanza della lingua italiana. Il candidato deve svolgere una delle seguenti tipologie : Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario in prosa o in poesia Tipologia B: sviluppo di un argomento in forma di articolo di giornale o saggio breve Tipologia C: sviluppo di un argomento di carattere storico riferito ai programmi svolti Tipologia D: trattazione di un argomento di ordine generale. Il tempo concesso per la prova è di 6 ore. Il punteggio va da 1 ad un massimo di 15, ad una prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10. Seconda prova scritta È predisposta dal Ministero ed è scelta tra le materie caratterizzanti il corso di studi. La disciplina oggetto della seconda prova viene resa nota nei mesi di Gennaio/Febbraio e divulgata attraverso i principali mezzi d’informazione. Il tempo concesso per la prova è di 6 ore. Il punteggio va da 1 ad un massimo di 15, ad una prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10. Terza prova scritta: accertamento pluridisciplinare Mira ad accertare la conoscenza delle materie dell’ultimo anno. La definizione della prova, nei suoi contenuti e nelle sue modalità, spetta alla commissione, che seguirà le indicazioni espresse nel Documento del Consiglio di Classe sui programmi e sulle attività didattiche messi in atto, tenendo conto delle simulazioni svolte durante l’anno. La prova intende valorizzare la progettazione annuale del singolo Consiglio che, utilizzando le diverse tipologie previste dalla norma, potrà valutare le competenze acquisite dagli alunni di “quella classe”, di “quel corso”, di “quella scuola”. La commissione formulerà domande inerenti a non più di 5 discipline e riferite all’ultimo anno di studio. Le tipologie possono essere: Trattazione sintetica di argomenti Quesiti a risposta singola Problemi a soluzione rapida Casi pratici e/o professionali Sviluppo di progetti. All’interno della terza prova deve essere previsto un breve spazio destinato all’accertamento delle conoscenze della/e lingua/e straniera/e. Il tempo concesso per lo svolgimento della prova verrà stabilito dalla Commissione. Il punteggio va da 1 ad un massimo di 15, ad una prova giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10. Il colloquio Prima della data di inizio dei colloqui, la commissione rende noto il punteggio complessivo delle tre prove scritte, mediante pubblicazione all’albo e pubblica il calendario delle prove orali con i nominativi dei candidati previsti per ogni giornata. Il colloquio inizia con la presentazione di un lavoro di ricerca o di progetto anche in forma multimediale, proposto dal candidato. Lo stesso può presentarsi in forma di “mappa concettuale” o di “tesina” e deve essere consegnato alla commissione entro il giorno in cui si svolge la seconda prova scritta. Il tempo concesso per l’esposizione di tale lavoro viene stabilito dalla Commissione d’esame. Il colloquio prosegue su argomenti indicati dalla Commissione, in relazione al lavoro presentato dallo studente, al fine dell’accertamento delle competenze acquisite dall’allievo nelle varie discipline e alla capacità di metterle in collegamento, insieme alla proprietà di linguaggio e all’efficacia degli approfondimenti disciplinari ed interdisciplinari. È prevista la presa visione degli elaborati scritti, dando la possibilità all’alunno di prendere atto degli errori commessi o di fornire integrazioni e chiarimenti in merito. Al colloquio sono riservati 30 punti, se giudicato sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 20. La valutazione finale Sarà espressa in centesimi e risulterà dalla somma dei punteggi: delle prove scritte max 45 punti del colloquio max 30 punti del credito scolastico max 25 punti La commissione inoltre dispone di un bonus (che va da 1 a 5 punti) per premiare esami particolarmente brillanti. I punti di bonus possono essere assegnati a candidati che abbiano riportato almeno 70 punti complessivi nelle prove d’esame ed abbiano un credito scolastico di almeno 15 punti. Crediti formativi Sono esperienze formative fatte al di fuori della scuola e documentate, come ad esempio le attività sportive agonistiche, la partecipazione a corsi di lingua straniera presso istituti certificati, le attività lavorative in Italia e all’estero, ecc. Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai Consigli di Classe e dalle Commissioni d’esame. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall’autorità diplomatica o consolare. Per quanto riguarda le attività sportive, si riconosceranno valide solo le partecipazioni a gare inserite in circuiti nazionali, regionali, provinciali e convalidate dalle singole federazioni. La documentazione relativa alle esperienze valutabili come credito formativo deve essere presentata entro il 15 maggio alla propria scuola. La documentazione consiste in un'attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni, ecc., presso i quali l'allievo ha realizzato le esperienze. Il credito scolastico: è un patrimonio di punti che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e contribuisce per un quarto (25 su 100) a determinare il punteggio finale. Per gli alunni del 3° e 4° anno è prevista l’attribuzione del credito scolastico nel seguente modo: agli alunni “non ammessi” non si attribuisce alcun credito scolastico relativo all’anno; agli alunni con “sospensione di giudizio” il credito scolastico viene rinviato allo scrutinio successivo alle verifiche finali, secondo le modalità previste per gli alunni “ammessi”; agli alunni “ammessi” il credito scolastico è attribuito nello scrutinio finale di giugno secondo i seguenti criteri. Il punteggio si attribuisce nell’ambito della banda di oscillazione prendendo in considerazione: media dei voti dell’anno scolastico in corso; assiduità’ nella frequenza alle lezioni; interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività’ complementari comprese quelle di alternanza scuola – lavoro; eventuali crediti formativi. TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) Credito scolastico Candidati interni Media dei voti M=6 6<M≤7 Credito scolastico (Punti) I anno 3-4 4-5 II anno 3-4 4-5 III anno 4-5 5-6 7<M≤8 8 < M ≤9 9< M ≤ 10 5-6 6-7 7-8 5-6 6-7 7-8 6-7 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). Credito scolastico Candidati interni – esami di idoneità Media dei voti conseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti) M=6 6<M≤7 7<M≤8 8 < M ≤9 9< M ≤ 10 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. Credito scolastico Candidati interni - prove preliminari Media dei voti conseguiti in esami di idoneità M=6 6<M≤7 7<M≤8 8 < M ≤9 9< M ≤ 10 Credito scolastico (Punti) 3 4-5 5-6 6-7 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. Criteri per attribuzione del credito scolastico e formativo Parametri 1 Media dei voti Partecipazione attiva e 2 proficua ad attività integrative scolastiche Indicatori Assegnazione del punteggio più alto della banda di oscillazione se la media supera il decimale 0,5 ( es.: da 6,5 a 7,0 ). Assegnazione del punteggio più alto della banda di oscillazione se la media è compresa tra 9,01 e 10,0. Partecipazione a progetti d’Istituto. Partecipazione a progetti/concorsi di classe o individuali. deliberate dal CdC o previste dal POF 3 CREDITO FORMATIVO Partecipazione ad attività quali: Collaborazione ad attività di orientamento – accoglienza – open day – stage classi scuole medie. Partecipazione a stage linguistici e aziendali. Attività lavorative regolarizzate e certificate ( durante l’anno scolastico). Collaborazione con aziende. Attività di volontariato in associazioni socialmente utili ed umanitarie (per es. ambientaliste). Attività sportiva documentata da società riconosciute. Attività culturali. Certificazione delle competenze linguistiche*. ECDL. Attività promosse dalla scuola (partecipazione a concorsi, olimpiadi, gare, giornate a tema). Partecipazione ai corsi PON attivati dalla Scuola. *N.B. la certificazione a cura dell’Ente esterno deve essere corredata da: Descrizione dell’attività svolta. Periodo di effettuazione. Eventuale giudizio sulla prestazione. Firma e timbro originali. CLASSI TERZE e QUARTE Media 6,0 Da 6,01 a 6,49 Giudizi positivi in almeno: 3 indicatori ( di cui 1 = media) 2 indicatori (di cui 1= media) PUNTI 1 1 CREDITO 4 5 Da 6,50 a 7,00 1 indicatore = media 1 5 Da 7,01 a7,49 2 indicatori (di cui 1=media) 1 6 Da 7,50 a 8,00 1 indicatore = media 1 6 Da 8,01 a 8,49 Da 8,50 a 9,00 2 indicatori (di cui 1= media) 1 indicatore = media 1 1 7 7 Da 9,01 a 9,49 2 indicatori (di cui 1= media) 1 8 Da 9,50 a 10,00 1 indicatore = media 1 8 PUNTI 1 1 CREDITO 5 6 Media 6,0 Da 6,01 a 6,49 CLASSI QUINTE Giudizi positivi in almeno: 3 indicatori ( di cui 1 = media) 2 indicatori (di cui 1= media) Da 6,50 a 7,00 1 indicatore = media 1 6 Da 7,01 a7,49 2 indicatori (di cui 1=media) 1 7 Da 7,50 a 8,00 1 indicatore = media 1 7 Da 8,01 a 8,49 2 indicatori (di cui 1= media) 1 8 Da 8,50 a 9,00 1 indicatore = media 1 8 Da 9,01 a 9,49 2 indicatori (di cui 1= media) 1 9 Da 9,50 a 10,00 1 indicatore = media 1 9 N.B. Si attribuisce il credito più basso nella banda di oscillazione se si superano 25 giorni di assenza. INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI INTEGRATIVI (CORSI DI RECUPERO) O.M. n. 92 del 5-11- 2007 L'Istituto organizza progetti di attività integrativa per il recupero, rivolti agli alunni con difficoltà metodologiche e/o conoscitive. Ogni consiglio di classe, nel corso degli scrutini intermedi e di fine anno, individua le materie da recuperare per gli studenti che conseguano delle valutazioni insufficienti o che abbiano incontrato difficoltà di apprendimento e programma le attività di recupero come indicato dall'O.M. n. 92 del 5-11- 2007. OBIETTIVI Recuperare le lacune pregresse. Raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline. INTERVENTI I coordinatori di classe, in base agli esiti degli scrutini, preparano la scheda individuale dell'alunno il cui rendimento è insufficiente La scheda, con l'indicazione delle discipline e dei contenuti da recuperare, è consegnata direttamente alla famiglia Gli alunni interessati sono informati sulle modalità e del calendario dei corsi integrativi. TEMPI Il progetto si svilupperà in due fasi distinte: 1a fase:Gennaio-Marzo (dopo la consegna delle pagelle). 2a fase: Giugno-Luglio (dopo la pubblicazione degli scrutini di fine anno). MODALITÀ Le attività integrative di recupero saranno attivate per singole classi o per classi parallele con 10-15 alunni per corso. Le verifiche per accertare il superamento delle lacune che hanno decretato il giudizio sospeso si svolgeranno nei tempi e con le modalità decretate dalla normativa vigente. Sarà a cura della scuola comunicare il calendario delle prove contestualmente all'esito della valutazione finale. MATERIE Per il Liceo Scientifico, le materie coinvolte sono: Italiano, Latino, Lingua Straniere, Matematica, Fisica; per l’IPSSEOA , le materie coinvolte sono: Italiano, Matematica e Lingue Straniere. Per l'attivazione dei corsi di recupero si richiede l'adesione dei docenti e l'adesione degli alunni. N.B. Il presente piano di attività integrative sarà attuato compatibilmente con le risorse d'istituto e definite in contrattazione d’Istituto. Uscite Didattiche - Visite Guidate - Viaggi di Istruzione – Viaggi Studio Insieme con le attività curricolari dei corsi di studi ordinari e sperimentali, con le attività extracurricolari, tradotti in progetti, la proposta formativa del nostro Istituto comprende anche i viaggi d'istruzione, le visite guidate, i viaggi studio e le uscite didattiche. Queste attività nascono con la motivazione di promuovere momenti culturali e qualificanti all'interno dei processi di apprendimento e di integrare le normali attività curricolari al fine di contribuire all'arricchimento culturale dell'allievo, attraverso la verifica dal vero ed in attinenza alle tematiche di studio. Il collegio dei docenti stabilisce che per la realizzazione della visita programmata è necessaria per ogni classe l’adesione della metà più uno degli studenti. Per il liceo scientifico, i viaggi d'istruzione si terranno in primavera e non supereranno i sei giorni. Per le classi quinte è previsto il viaggio d'istruzione all'estero. Per le altre classi sono previsti viaggi d'istruzione sul territorio italiano. Le destinazioni delle visite guidate (max. due per classe), nonché delle uscite didattiche (max. tre per classe), saranno concordate nell'ambito dei consigli di classe, compatibilmente con la programmazione. Per l’IPSSEOA , i viaggi d’istruzione saranno articolati nel seguente modo: per le classi del primo biennio e per le classi terze fino a tre giorni e due pernottamenti; per le classi IV fino a 4 giorni e tre pernottamenti; per le classi V fino a 6 giorni e 5 pernottamenti. Per i viaggi studio all’estero è prevista la partecipazione di tutte le classi. Le uscite didattiche, le visite guidate, i viaggi d’istruzione e i viaggi studio saranno organizzati seguendo le indicazioni contenute nel Regolamento d’Istituto. Le attività relative a Progetti PON finanziati con fondi europei saranno organizzate secondo la normativa comunitaria. Rapporti scuola/famiglia I rapporti con le famiglie si svolgono con diverse modalità: Una udienza generale in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe. Due udienze generali per anno scolastico per favorire l’incontro delle famiglie con tutti gli insegnanti del Consiglio di classe. Colloqui individuali per materia nell'ora di ricevimento settimanale, per agevolare le famiglie nell’approfondimento delle problematiche connesse con le singole discipline. Consigli di classe per discutere dell’andamento didattico e disciplinare delle classi al fine di permettere ai rappresentanti dei genitori di informare le famiglie. Consigli di classe straordinari ogni qualvolta si rendano necessari per esaminare situazioni particolari. Informazione scritta tramite lettera alle famiglie nei casi di insufficiente profitto scolastico in occasione degli scrutini. Informazione telefonica ed eventualmente scritta, alle famiglie nei casi di ripetute assenze. Colloqui individuali con le famiglie a richiesta degli insegnanti o dei genitori per esaminare situazioni particolari. Colloqui delle famiglie con il Dirigente o con un suo Collaboratore, con il Coordinatore della classe per esaminare situazioni particolari. Il prospetto delle udienze è consultabile sul sito della scuola. Inoltre le famiglie potranno consultare on-line il registro personale del docente relativo ai dati del proprio figlio a riguardo di assenze, ritardi e valutazioni. Per poter accedere ai dati, le famiglie dovranno collegarsi al sito della scuola previa acquisizione di password d'accesso presso gli uffici di segreteria. AREA CURRICOLARE OBBLIGATORIA LICEO SCIENTIFICO VECCHIO ORDINAMENTO a Classi 5 sezioni A–B–C–D Principi generali Il piano di lavoro del docente, teso ad organizzare il percorso didattico sulla base della programmazione educativa elaborata dal collegio dei docenti, dovrà ispirarsi ai seguenti principi: Analisi della situazione di partenza della classe. Definizione degli obiettivi educativi e disciplinari. Scelta e organizzazione dei contenuti. Scelta e organizzazione dei metodi e dei mezzi di lavoro. Verifiche e valutazione. Infatti per impostare in modo corretto la programmazione è indispensabile conoscere la classe. A tal fine è utile e funzionale la somministrazione di test di ingresso, sia socio-culturali sia attitudinali. Per le classi del biennio i test saranno di grande utilità per stabilire le capacità e le abilità dei singoli al fine di poter intervenire con strategie individuali ed alternative. Il primo momento di costruzione del piano di lavoro consiste nel precisare le finalità educative che ciascuna disciplina si propone di raggiungere per favorire lo sviluppo della personalità degli studenti e la loro formazione a livello biologico-cognitivo-affettivo. Quindi si passa all'individuazione degli obiettivi didattici o di apprendimento generali e specifici, cioè degli obiettivi che ciascuna disciplina si propone di raggiungere per favorire lo sviluppo di capacità, competenze, conoscenze e abilità in relazione ai diversi ambiti. Considerando che gli obiettivi sono fissati in relazione al contesto-classe e che esistono degli standard minimi suggeriti a livello centrale, il collegio dei docenti e i consigli di classe hanno individuato sia per le classi oggetto del nuovo ordinamento sia per quelle collegate al vecchio ordinamento, obiettivi minimi di riferimento per ogni disciplina di insegnamento. Finalità generali AREA SOCIO - AFFETTIVA Favorire il pieno sviluppo della personalità dell'adolescente. Educare alla tolleranza e al rispetto delle regole. Sviluppare la consapevolezza dei valori umani e civili. Fornire rispetto delle diversità sotto ogni forma. Promuovere il rapporto leale e corretto nei confronti della scuola, degli insegnanti e della classe. AREA COGNITIVA Potenziare le conoscenze relative alle discipline oggetto di studio. Sviluppare le capacità di analisi e rielaborazione del sapere. Stimolare il giudizio critico. Saper usare correttamente la lingua nella comunicazione scritta e orale. Saper programmare mentalmente e anticipare l'esecuzione di un'azione. Saper distinguere tra dati di fatto ed interpretazioni. Finalità e obiettivi disciplinari Per quanto riguarda i contenuti disciplinari si fa esplicito riferimento alle programmazioni individuali per le singole discipline. A) AMBITO LINGUISTICO LETTERARIO - DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Finalità Potenziare le conoscenze relative alle discipline previste dai piani di studio. Sviluppare le capacità di analisi e di rielaborazione del sapere. Stimolare il giudizio critico. Acquisire coscienza dello spessore storico e culturale della lingua italiana. Assumere consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario. come espressione della civiltà e come forma di conoscenza della realtà sociale civile. Maturare una conoscenza diretta dei testi rappresentativi del patrimonio letterario italiano nella sua relazione con altre letterature europee. Acquisire padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione orale e scritta Acquisire capacità esegetiche e abilità traduttive. Acquisire una competenza comunicativa che permette di servirsi della lingua in modo adeguato al contesto. Stimolare la formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in una educazione interdisciplinare. Obiettivi LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Leggere e analizzare il testo letterario attraverso la conoscenza dei codici formali e linguistici. Inserire il testo in un quadro di confronti e relazioni con altre opere dello stesso autore o di altri autori coevi o di altre epoche. Conoscere le principali metodologie critiche al fine di promuovere una visione personale dei contesti letterari. Produrre testi scritti, rispondenti a funzioni espressive e a tecniche compositive diverse. LINGUA E LETTERATURA LATINA Riconoscere le strutture sintattiche, morfologiche, lessicali e semantiche, la tipologia dei testi, le strutture retoriche e metriche. Giustificare la traduzione effettuata come frutto di una ricerca esegetica anche in relazione alle possibilità espressive della lingua italiana. Collocare testi ed autori nel contesto letterario e riconoscendone i vari generi, le tradizioni di modelli e di stile e i "topoi". LINGUA E LETTERATURA STRANIERA Comprendere una varietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso vari canali. Produrre testi orali di tipo descrittivo, espositivo e argomentativo con chiarezza e Precisione. Comprendere in maniera globale testi scritti relativi a tematiche culturali dei vari ambiti di studio. Produrre testi scritti diversificati per temi e finalità. Comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico culturale. Individuare le linee generali di evoluzione del sistema letterario straniero - nel contesto europeo - dai periodi di maggiore formalizzazione ('600/'700) all' epoca Contemporanea. Comprendere testi di carattere scientifico. STORIA DELL'ARTE Conoscere i singoli periodi attraverso lo studio interdisciplinare. Acquisire la capacità di "vedere" un'opera, per promuovere la sensibilità estetica e la creazione personale. B) AMBITO MATEMATICO-SCIENTIFICO Finalità Pervenire ad una mentalità scientifica di studio e di lavoro. Acquisire l'attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente quanto appreso. Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse. Orientarsi nella realtà, organizzare i dati e ipotizzare strategie. Comprendere le universalità delle leggi fisiche. Comprendere che la fisica ha un linguaggio universale che favorisce l'apertura, il dialogo e il rispetto reciproco tra individui e quindi tra popoli e culture. Comprendere gli aspetti chimici che stanno alla base delle trasformazioni naturali e Tecnologiche. Acquisire un metodo che permetta allo studente una corretta indagine sulla natura vivente. Obiettivi MATEMATICA CORSO SPERIMENTALE Analizzare problemi di varia natura utilizzando modelli matematici atti a rappresentarli. Costruire procedure di risoluzione di un problema e, ove sia il caso, tradurle in programmi per il calcolatore. Risolvere problemi per via sintetica ed analitica interpretando intuitivamente situazioni geometriche spaziali. Applicare le regole della logica in campo matematico. Utilizzare consapevolmente elementi del calcolo differenziale. Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali. MATEMATICA CORSO TRADIZIONALE Acquisire la capacità di matematizzare situazioni problematiche complessità utilizzando consapevolmente tecniche di calcolo. Operare con il simbolismo matematico riconoscendo regole e formule. Cogliere interazioni tra pensiero filosofico e matematico. di varia FISICA Analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi significativi, le relazioni, i dati superflui, quelli mancanti, e riuscendo a collegare premesse e conseguenze. Raccogliere, ordinare e rappresentare dati, valutando gli ordini di grandezza, le approssimazioni e l'incertezza associata alla misura. Esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altra documentazione; porsi problemi, prospettare soluzioni e modelli. Trarre deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati sperimentali. GEOGRAFIA GENERALE ED ASTRONOMICA Localizzare il sistema Terra nello spazio e nel tempo ed individuare le tappe fondamentali della sua evoluzione. Riconoscere i principali eventi geologici e paleontologici nella storia della Terra. Individuare i processi fondamentali della dinamica terrestre e le loro connessioni. Riconoscere i fondamentali flussi di energia che alimentano e caratterizzano il sistema Terra. Presentare modelli interpretativi nell'ambito dell'Astronomia e delle Scienze della Terra, sottoporli a verifica e valutazione critica, richiamandone opportunamente i dati e le conoscenze necessarie. C) AMBITO STORICO - FILOSOFICO E RELIGIOSO Finalità Acquisire conoscenza della storia locale e delle tradizioni culturali del territorio. Contestualizzare conoscenze, idee e credenze; aprirsi al confronto dialettico, alla tolleranza delle idee, al rispetto della persona, senza distinzione di razza, sesso, religione e di ideologia. Acquisire la consapevolezza dell'importanza della filosofia delle scienze come epistemologia, che costituisce il tessuto connettivo delle diverse materie scolastiche. Sviluppare la capacità di riflessione critica sul passato, comprendere la dimensione storica del presente attraverso il rapporto con il passato. Maturare la consapevolezza del valore della cultura storico-filosofica, riconosciuta nella sua funzione unificatrice, tesa a fornire, di epoca in epoca, un'immagine dell’uomo del mondo. Educare ai valori della democrazia e della Res Publica. Formare la coscienza etico-morale. Obiettivi STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA Saper adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti culturali. Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni storici locali, regionali, nazionali, europei e mondiali. Possedere una visione critica sia delle epoche studiate sia del tempo presente. Conoscere gli aspetti fondamentali della Costituzione Italiana FILOSOFIA Saper definire, comprendere, utilizzare criticamente termini e concetti filosofici. Saper distinguere tesi argomentative e documentate da quelle solo enunciate. Esporre in maniera sintetica tesi fondamentali dei filosofi trattati. Analizzare testi dei filosofi più importanti. RELIGIONE CATTOLICA Conoscere e comprendere l'immagine di Dio testimoniata da Gesù nella sua vita - morte – risurrezione. Conoscere il significato cattolico della Chiesa e delle principali tappe della sua storia. Conoscere la Chiesa di oggi nella sua realtà concreta e nei suoi documenti (Concilio Vaticano II, CEI, Magistero del Papa). Conoscere la Dottrina Sociale della Chiesa. Conoscere la morale biblico – Cristiana. D) AMBITO MOTORIO: EDUCAZIONE FISICA Il piano di lavoro sarà strutturato secondo la seguente classificazione: fase evolutiva degli allievi; strutture ed attrezzature a disposizione; capacità motorie di ciascun allievo. Obiettivi Potenziamento fisiologico tendente alla ricerca razionale e progressiva del miglioramento della resistenza, della velocità, dell'elasticità articolare e delle grandi funzioni organiche. Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico. Conoscenza e pratica delle attività sportive. NUOVO ORDINAMENTO ( sezioni A–B Liceo scientifico corsi tradizionali sezione C Liceo scientifico opzione scienze applicate sezione D Liceo linguistico) Dall'anno scolastico 2010 - 2011 l'istituto rientra nel riordino organizzativo dei licei ai sensi dell'art.64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalle legge 6 agosto 2008, n. 133. Di seguito sono indicati gli obiettivi specifici di apprendimento e le competenze che gli alunni dovranno raggiungere. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA) E COMPETENZE ITALIANO OSA Superare eventuali lacune, consolidare e approfondire le capacità linguistiche orali e scritte. Acquisire consapevolezza del dinamismo della lingua in un contesto socio-culturale plurilinguistico. Sviluppare la competenza sia nella comprensione sia nella produzione di testi di varia tipologia. Promuovere un uso personale e creativo degli strumenti della comunicazione. Individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale attraverso la lettura di testi significativi per la formazione della civiltà occidentale. COMPETENZE Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. LATINO OSA Acquisire in modo completo le strutture morfosintattiche della lingua. Superare l'astrattezza grammaticale privilegiando gli elementi linguistici chiave per l'acquisizione delle competenze traduttive. Favorire il continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi storico. COMPETENZE Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio letterario. STORIA - GEOGRAFIA - CITTADINANZA E COSTITUZIONE OSA Usare in maniera appropriata il lessico delle discipline. Saper leggere e valutare le diverse fonti. Guardare alla storia come a una dimensione significativa per comprendere le radici del presente. Collocare gli eventi nella giusta successione cronologica. Conoscere bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, maturando le necessarie competenze per un vivere responsabile, democratico e collaborativo. Orientarsi criticamente dinanzi ai principali aspetti geografici, fisici, geopolitici e socioculturali. Mettere in relazione i processi di trasformazione delle realtà in relazione ai continui mutamenti. COMPETENZE Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Collocare l'esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell'ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. MATEMATICA OSA Acquisire un metodo di studio autonomo e responsabile Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici e del calcolo algebrico Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici e sviluppare attitudini a rappresentare ed interpretare dati Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale Saper riconoscere analogie e differenze tra situazioni diverse Rafforzare la consapevolezza del carattere strumentale e trasversale della disciplina. COMPETENZE Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche ,individuando invarianti e relazioni Individuare, le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l'ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Essere consapevole dei rapporti tra lo sviluppo del pensiero matematico e il contesto storico, filosofico, scientifico e tecnologico. INFORMATICA OSA Inquadrare almeno sommariamente la storia dello "strumento di calcolo" dall'abaco agli elaboratori dell'ultima generazione Utilizzare i principali pacchetti software applicativi (Word Processor, Foglio Elettronico, Presentazioni, ecc.), anche in vista del conseguimento della patente europea per il computer (ECDL). COMPETENZE Utilizzare i principali servizi presenti su Internet Descrivere le caratteristiche di un sistema di elaborazione Accedere via Internet a computer remoti Realizzare fogli di calcolo e relazioni tecniche su lavori svolti o su ricerche effettuate Realizzare presentazioni multimediali relative a ricerche o finalizzate alla presentazione di prodotti Progettare e realizzare un sito in ambiente Internet. SCIENZE NATURALI OSA Raccogliere dati attraverso l'osservazione diretta dei fenomeni naturali Individuare una interpretazione possibile dei dati in base a semplici modelli Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema COMPETENZE Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale Riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente i fenomeni di trasformazione. LINGUA INGLESE OSA Comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale Produrre testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali Partecipare a conversazioni e interagire nella discussione anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto Riflettere sul sistema e sugli usi linguistici, anche in un'ottica comparativa al fine di acquisire consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana Riflettere sulla strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio. COMPETENZE Sviluppare le competenze linguistiche-comunicative e acquisire le conoscenze relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi operativi e comunicativi. LINGUA FRANCESE OSA Comprendere gli elementi principali di messaggi orali e scritti Produrre testi orali e scritti su vita quotidiana di interesse personale Riferire in lingua italiana un breve testo scritto o orale tratto dalla lingua francese. COMPETENZE Funzioni linguistico-comunicative necessarie per consolidare il livello A2 e avviare al livello B1 (QCER). LINGUA SPAGNOLA OSA Comprendere in modo globale e dettagliato brevi messaggi in lingua standard su argomenti di vita quotidiana Comprendere in modo globale e dettagliato brevi testi scritti su argomenti quotidiani Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti di vita quotidiana Produrre brevi testi orali e scritti su argomenti di vita quotidiana Riferire in lingua italiana un breve testo orale o scritto in lingua straniera COMPETENZE Funzioni linguistico-comunicative necessarie per mettere in atto il livello A2- (QCER). FISICA OSA Aver acquisito un linguaggio specifico della disciplina Aver sviluppato abilità relative alla misurazione Sapere eseguire semplici esperimenti di laboratorio Saper risolvere semplici problemi. COMPETENZE Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall'esperienza Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. STORIA DELL'ARTE OSA Riconoscere ed apprezzare le opere d'arte Conoscere e rispettare i beni culturali ed ambientali a partire dal proprio territorio. COMPETENZE Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OSA Potenziare in modo razionale e progressivo le attività motorie Consolidare il carattere e sviluppare la socialità e il senso civico Conoscere e praticare le attività sportive. COMPETENZE Acquisire la consapevolezza delle potenzialità psico-fisiche dell'individuo. RELIGIONE OSA Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico Acquisire una conoscenza obiettiva e sistematica dei contenuti essenziali della religione cattolica Confrontare il cristianesimo con le altre religioni COMPETENZE Acquisire la comprensione e il rispetto delle diverse posizioni che l'individuo assume in campo etico e religioso e aprirsi all'accettazione superando l’intolleranza. IPSSEOA PRIMO BIENNIO Dipartimento umanistico-letterario ITALIANO Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico; Utilizzare e produrre testi multimediali. STORIA comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; LINGUE STRANIERE (INGLESE-FRANCESE) Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale . Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione dei punti essenziali in messaggi semplici, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti di interesse personale, quotidiano e sociale Utilizzare un repertorio lessicale di base, funzionale ad esprimere bisogni concreti della vita quotidiana Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale Descrivere brevi e semplici testi su tematiche di interesse personale, quotidiano e sociale, utilizzando in modo adeguato le strutture grammaticali Cogliere il carattere interculturale della lingua straniera, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche DIRITTO ED ECONOMIA collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio RELIGIONE acquisire l’attitudine al dialogo e alla condivisione pur appartenendo ad altre religioni riflettere sulla propria identità e sul senso della vita Dipartimento scientifico-tecnologico MATEMATICA Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche in forma grafica. Confrontare ed analizzare le relazioni anche geometriche sul piano, individuando varianti, invarianti, analogie e relazioni. Determinare le strategie più appropriate per la risoluzione dei problemi. Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni, anche informatici, analizzarli ed interpretarli. Sviluppare deduzioni e ragionamenti sui dati e sulle informazioni in possesso. SCIENZE INTEGRATE (Scienze della Terra/Biologia) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. FISICA Analizzare una situazione o un problema concreto individuando gli elementi significativi e le relazioni esistenti, collegando premesse e conseguenze Eseguire semplici misure, comprendendo i metodi usati e conoscendo gli strumenti utilizzati Avanzare ipotesi e controllarne la validità, utilizzando i metodi propri della Fisica Conoscere gli aspetti fondamentali della fenomenologia della Fisica CHIMICA Utilizzare i simboli degli elementi chimici. Utilizzare le formule dei composti anche per classificarli. Usare la tavola periodica per spiegare e identificare gli elementi attraverso le loro proprietà fisiche e chimiche. SCIENZA DEGLI ALIMENTI osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza Dipartimento professionale LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE CUCINA comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI - SETTORE SALA E VENDITA riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti LABORATORIO DI SERVIZI DI ACCOGLIENZA TURISTICA utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico utilizzare e produrre testi multimediali SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE conoscere le regole della vita di gruppo vivere le regole come condizioni necessarie e non come limitazioni SECONDO BIENNIO Dipartimento umanistico-letterario ITALIANO Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa verbale in vari contesti; acquisire e selezionare le informazioni utili, in funzione dei vari testi scritti da produrre; comprendere ed interpretare testi di varia tipologia; affrontare situazioni comunicative diverse, impreviste, scambiando informazioni ed idee. STORIA acquisire l'attitudine a spiegare e problematizzare tenendo conto delle dimensioni temporali e spaziali dei fatti; applicare il metodo storiografico; stabilire i rapporti tra conoscenza del presente e conoscenza del passato e viceversa LINGUE STRANIERE (INGLESE – FRANCESE) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico; Utilizzare e produrre testi multimediali. RELIGIONE individuare le possibilità conoscitive offerte dalla ragione e dalla fede acquisire l’attitudine al dialogo e alla condivisione pur appartenendo ad altre religioni Dipartimento scientifico-tecnologico MATEMATICA Studiare figure geometriche sul piano cartesiano dal punto di vista analitico. Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico, rappresentandole in forma grafica. Determinare le soluzioni più appropriate per la risoluzione analitica dei problemi. Sviluppare procedimenti di deduzione ed induzione. Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni, anche informatici, analizzarli ed interpretarli. Appropriarsi di uno strumento matematico per lo studio di vari fenomeni. Saper comunicare attraverso il linguaggio matematico usando anche strumenti tecnici ed informatici. SCIENZA E CULTURA DEGLI ALIMENTI saper utilizzare le tabelle di composizione degli alimenti saper eseguire calcoli calorici nutrizionali saper utilizzare gli strumenti (formule e tabelle) per valutare il peso corporeo SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI saper utilizzare le tabelle di composizione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno saper eseguire calcoli calorici nutrizionali saper utilizzare gli strumenti per il controllo di qualità sul prodotto alimentari TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI Conoscenza dei principali macro- e micro-nutrienti presenti nelle matrici alimentari Caratteristiche chimico-fisiche e nutrizionali anche in relazione alle possibili modificazioni che possono avvenire durante il processo produttivo. DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema azienda. Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale. Dipartimento professionale TECNICA DEI SERVIZI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI CUCINA curare il portamento della persona, l’igiene personale, professionale e la prevenzione antinfortunistica; conoscere gli ordini di servizio stilare un menù facendo tesoro delle conoscenze della cucina nazionale e internazionale preparare autonomamente, anche con spunti creativi personali, una ricetta tradizionale o nuova, compilando un’adeguata scheda tecnica TECNICA DEI SERVIZI ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI SALA E BAR accogliere con professionalità il cliente in sala ristorante saper strutturare e programmare un menù calcolandone i costi ( food cost and drink cost) e scegliendo quello più adatto per ogni occasione riuscire con disinvoltura a gestire le ordinazioni di un ristorante à la carte a coordinare tutte le relative attività conoscere i servizi speciali e le tecniche operative TECNICA DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO Saper accogliere il cliente utilizzando in modo efficace gli aspetti verbali, para verbali e non verbali della comunicazione in ambito professionale Comprendere e saper applicare la normativa turistica nazionale e regionale e la normativa relativa all’esercizio delle attività ricettiva e turistica Conoscere la gestione del servizio: i costi, il marketing e il franchising nella ristorazione e nelle imprese alberghiere Conoscere l’organizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator e i loro rapporti con le strutture ricettive SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE conoscere le funzioni e le finalità delle attività motorie prendere coscienza della validità della corretta esecuzione delle varie attività motorie. conoscere la correlazione delle varie attività motorie e la tutela della salute. apprendere le regole per la prevenzione degli infortuni. QUINTO ANNO (VECCHIO ORDINAMENTO) Dipartimento umanistico-letterario ITALIANO svolgere presentazioni chiare e logicamente strutturate possedere proprietà di linguaggio anche in senso lessicale e morfo-sintattico, adeguata a situazioni riferibili a fatti di vita quotidiana e professionale affrontare situazioni comunicative diverse, impreviste, anche in contesti non noti, scambiando informazioni e idee, utilizzando adeguate risorse linguistiche ed esprimendo il proprio punto di vista comprendere e interpretare testi di varia tipologia conoscere testi appartenenti alla produzione letteraria italiana e straniera di epoche e autori diversi acquisire e selezionare le informazioni utili, in funzione dei vari testi scritti da produrre STORIA identificare gli elementi maggiormente significativi per distinguere e confrontare periodi ed aree diverse per cogliere gli aspetti di continuità e discontinuità, le analogie e le differenze e le interrelazioni LINGUE STRANIERE (INGLESE - FRANCESE) Capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari. Capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di interesse personale o professionale, purché il discorso sia relativamente lento e chiaro. Capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana o del lavoro. Capire la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuta in lettere personali Scrivere testi semplici e coerenti su argomenti noti e di interesse. Scrivere lettere personali esponendo esperienze ed impressioni. LEGISLAZIONE Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico, attinenti allo specifico settore professionale. Consultare ed interpretare le fonti giuridiche per la soluzione di problemi concreti. Essere in grado di risalire direttamente ed in modo autonomo alle fonti giuridiche e di interpretarle per la soluzione di problemi concreti. Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico attinenti allo specifico settore professionale. Essere consapevole della rilevanza pratica del contratto quale fonte di obbligazioni nella vita quotidiana e nell’attività professionale. Essere consapevole dell’ampia autonomia riconosciuta ai privati nella scelta della fattispecie contrattuale più idonea alla soddisfazione delle proprie esigenze. Essere consapevole del progressivo affermarsi nella prassi commerciale di modelli contrattuali nuovi e della loro utilità ai fini dello svolgimento di un’attività imprenditoriale, con particolare riferimento al settore ristorativo. Conoscere le tipologie del rapporto di lavoro e le diverse modalità contrattuali di inserimento aziendale finalizzate ad agevolare l’ingresso dei giovani nel settore del turismo. STORIA DELL’ARTE saper leggere e spiegare un’opera d’arte; saper preparare un itinerario turistico e una mostra documentaria; saper collegare le espressioni artistiche al contesto storico di appartenenza; saper utilizzare una guida turistica. RELIGIONE individuare le possibilità conoscitive offerte dalla ragione e dalla fede riflettere sulla propria identità e sul senso della vita comprendere il cristianesimo come religione che dà una risposta esistenziale e storica al problema del male Dipartimento scientifico-tecnologico MATEMATICA interpretazione geometrica, sul piano cartesiano, di relazioni matematiche, con particolare riferimento ad equazioni e disequazioni. saper riconoscere e classificare le funzioni, anche in termini insiemistici. utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo. costruire ed interpretare grafici di funzioni. appropriarsi di uno strumento matematico per lo studio di vari fenomeni. saper comunicare attraverso il linguaggio matematico usando anche strumenti tecnici ed informatici. sviluppare deduzioni e ragionamenti in termini analitici. riconoscere ed interpretare andamenti di semplici funzioni, grafici e tabelle. utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo. appropriarsi di uno strumento matematico per lo studio di vari fenomeni. studiare funzioni e tracciarne il grafico utilizzare tecniche del calcolo differenziale. saper risolvere semplici problemi di natura economico-finanziaria con i metodi dell'analisi matematica. ALIMENTI E ALIMENTAZIONE saper descrivere le tappe fondamentali del metabolismo dei nutrienti saper associare malattie da carenze nutrizionali ai relativi nutrienti saper interpretare adeguatamente i fabbisogni nutrizionali in una corretta alimentazione saper determinare il fabbisogno energetico giornaliero utilizzando formule e tabelle saper scegliere il sistema di cottura più appropriato in relazione al tipo di alimento conoscere gli accorgimenti dietetici da adottare nelle diverse età e condizioni fisiologiche conoscere i criteri fondamentali per la realizzazione di diete equilibrate conoscere e comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle principali malattie metaboliche conoscere le principali cause di contaminazione chimica, fisica e biologica degli alimenti conoscere le principali tossinfezioni alimentari e le loro modalità di trasmissione comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione delle contaminazioni dei prodotti alimentari conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti GEOGRAFIA DELLE RISORSE CULTURALI E TURISTICHE Saper elaborare itinerari turistici. Conoscere le principali regioni geografiche Conoscere gli aspetti turistici dei paesi della Comunità Europea, dell’Asia, dell’Oceania, dell’America Conoscere l’evoluzione del turismo nella storia dell’uomo. TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE Conoscere le dinamiche comunicative individuali e di gruppo. Rendersi consapevoli dei diversi bisogni del cliente. Conoscere i linguaggi della comunicazione di massa ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA RISTORATIVA Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale. Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie d’impresa ricettivo-ristorativa. Conoscere la struttura e la composizione del capitale nelle aziende turistiche. Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa ristorativa. Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio. Riconoscere e applicare le strategie di marketing ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale. Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio. Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica. Saper compiere le principali operazioni di fronte back-office nelle imprese alberghiere. Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio. Riconoscere e applicare le strategie di marketing. Dipartimento professionale LABORATORIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI conoscere il mondo della ristorazione: domanda gastronomica e offerta della ristorazione conoscere la struttura ristorativa: progettazione, attrezzature e l’ubicazione dei vari reparti curare il portamento della persona, l’igiene personale, professionale e la prevenzione antinfortunistica (HACCP) realizzare servizi ristorativi di qualità, utilizzando nel modo più economico possibile, le risorse disponibili saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto ad un reparto adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui è collocato, delle caratteristiche fondamentali che assume l’utenza, delle nuove possibilità che offrono la dietetica e l’industria agroalimentare realizzare attraverso le proprie prestazioni, una sintesi concreta e di qualità tra la creatività e la standardizzazione TECNICA DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO Potenziamento delle abilità acquisite dagli alunni negli anni precedenti. Conoscenza approfondita degli strumenti in dotazione alla struttura alberghiera. Conoscenza approfondita della moderna impostazione organizzativa delle imprese autonome e delle catene alberghiere Saper utilizzare in modo adeguato i mezzi informatici nella reception di un albergo per il corretto uso nell’attuare procedure operative del ciclo cliente Saper svolgere operazioni contabili SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE prendere coscienza della validità della corretta esecuzione delle varie attività motorie. conoscere la correlazione delle varie attività motorie e la tutela della salute. apprendere le regole per la prevenzione degli infortuni. maturare la socializzazione e la lealtà nell’attività sportiva o di gruppo essere capaci di organizzare e coordinare un gruppo arbitrare piccole competizioni praticare un corretto agonismo. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE N 1 Titolo Coordinatore Breve descrizione Classi Tipologia Ore Credito previste Presenza di docenti esterni CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi dell’Istituto Istruzione Superiore “Piranesi” di Capaccio si ispira ai principi fondamentali della Costituzione repubblicana, in particolare agli artt. 3 – 33 e 34. 1. UGUAGLIANZA 1.1 Il servizio scolastico viene erogato a tutti gli alunni senza alcuna discriminazione di sesso, razza etnia, religione lingua, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio economiche. La programmazione educativa e didattica dovrà prevedere lo svolgimento di quelle attività che favoriscono l’integrazione scolastica e promuovono l’educazione interculturale. 2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ 2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti, e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e della attività educative. 2 . 3 In si t ua z io n i d i c o n fl i tto si nd ac al e ed in pr e s e n z a d i pr o c l a m a z io ni d i sc io p er o c o n conseguente astensione di servizio, la scuola, in relazione al numero delle astensioni, si impegna a garantire i livelli di servizio nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. 3. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE 3.1 La scuola si impegna, con gli opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori in servizio, a favorire l’accoglienza e la partecipazione dei genitori al processo educativo, nel rispetto delle vigenti norme. Questi, specie nella fase iniziale dell’anno scolastico, collaboreranno con la scuola fornendo gli elementi necessari per la definizione della diagnosi d’ingresso. Nel corso dell’anno la partecipazione dei genitori al processo educativo avrà una scansione ordinaria stabilita nel Piano attuativo. 3.2 La scuola, si impegna, altresì, a favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali ed alle situazioni di rilevante necessità. A tale proposito saranno programmati progetti di accoglienza, da concordare con l’ausilio dei docenti della scuola media, per gli alunni delle classi iniziali. L’integrazio ne sarà favorita anc he d al l a for mazio ne d ell e cl assi seco nd o criteri di eterogeneità. Per la soluzione delle problematiche relative agli alunni in difficoltà, derivanti da fattori s o c i o - f a m i l i ar i , e c o n o m i c i o a m b i e n t a l i e d , a q u e l l i i n s i t u a z i o n i d i h a n d i c a p , l a programmazione d’Istituto dovrà prevedere lo svolgimento di attività di recupero/sostegno da svolgersi anche in orario extra-curricolare, nonché il ricorso alla tecnica delle classi aperte, per tematiche fortemente aggreganti, facendo leva su tutte le risorse disponibili nella scuola. La scuola intende, infatti, accogliere la grande varietà di condizioni umane e valorizzare le diversità e le specificità di ciascuno. 4. DIRITTO DELLE SCELTE, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1 L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. Al fine di favorire L’esercizio di tale diritto, i genitori degli alunni delle classi terminali della scuola media saranno informati, nelle forme ritenute più idonee, sull’organizzazione didattica e sulle attività educative che la scuola realizza. In caso di eccedenza di domande, va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro di familiari, etc.). 4.2 L’assolvimento dell’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza saranno favoriti dalla promozione di interventi educativi finalizzati al recupero della dispersione scolastica, nonché da adeguate iniziative di prevenzione e di controllo dell’evasione e dell’elusione scolastica. La scuola promuoverà ogni iniziativa atto a favorire il coinvolgimento di tutte le istituzioni (servizi sociali, enti locali, A.S.L.) che sono tenute a collaborare tra loro in modo funzionale ed organico. 5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA 5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “carta” attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi collegiali e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. 5.2 Tutti gli operatori sono impegnati a collaborare con il Capo d’Istituto e con gli Enti a ci ò preposti nelle iniziative inerenti l’arricchimento dell’offerta formativa, alla prevenzione ed al controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. 5.3 L’istituzione scolastica, di concerto con l’Ente locale, si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione nella scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dall’orario del servizio scolastico. 5.4 La istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. 5.5 L’attività scolastica ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e della offerta integrata. 5.6 Per le stesse finalità, la scuola garantisce, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia, la partecipazione del personale alle attività di aggiornamento. Si impegna, altresì, ad organizzare attività di aggiornamento del personale docente, anche in collaborazioni con istituzioni ed Enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’Amministrazione. 6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1 La programmazione assicura il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, indicati nei programmi ministeriali. 6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico ed un compito per l’Amministrazione che assicura interventi organici e regolari. PARTE PRIMA 7. AREA DIDATTICA 7.1 La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile, nei limiti delle risorse professionali e finanziarie presenti, delle qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. La scuola assicura, salvo diversa disposizione degli Organi dell’Amministrazione: per il liceo scientifico a) un corso ordinario; b) un corso opzione scienze applicate; c) un corso linguistico; per l’IPSSEOA e) un corso Enogastronomia f) un corso Servizi di sala e vendita g) un corso Accoglienza turistica h) attività di recupero/sostegno e potenziamento; ì) attività integrative obbligatorie; l) attività facoltativa aggiuntiva pomeridiana; 7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. La promozione di “azioni positive” atte a favorire la continuità educativa e didattica, specie con l’ordine di scuola precedente, dovrà prevedere lo svolgimento di attività educative da realizzarsi nelle classi ponte, nonché ogni altra forma di collaborazione tra i due ordini di scuola (compilazione foglio notizie, definizione diagnosi d’ingresso, etc.) 7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento, la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi e, la rispondenza alle esigenza degli utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica, i docenti adottano, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare. 7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e dalla programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare agli adolescenti, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al divertimento o all’apprendimento di lingue straniere o arti. 7.5 Nel rapporto con gli allievi, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al coinvolgimento. Non ricorreranno ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizione mortificanti. Favoriscono, quindi, la formulazione, con gli allievi, di protocolli o documenti di classe o di gruppo di lavoro, rispetto ai quali ciascun allievo possa abituarsi ad autovalutarsi sia sotto il profilo cognitivo che sotto quello comportamentale. Gli allievi saranno corresponsabilizzati nella gestione della scuola. La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti: A) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa elaborato ogni tre anni ed aggiornato ogni anno, rappresenta le scelte educative, formative e didattiche dell’Istituto. Adottato dal Consiglio d’Istituto , viene elaborato dal Collegio docenti dopo aver ascoltato i rappresentanti degli Enti locali, delle Associazioni presenti sul territorio e di rappresentanti del mondo del lavoro. E’ integrato dal Regolamento d’Istituto e dalla carta dei servizi. Questi documenti che concorrono, congiuntamente alla delineazione nell’ambito d’Istituto. Il regolamento d’Istituto in particolare contiene norme relative al: vigilanza sugli alunni; comportamento degli alunni; uso dei laboratori e della biblioteca; conservazione della struttura formazione delle classi ed assegnazione dei docenti alle stesse. Nel regolamento sono, inoltre, definite in modo specifico: le modalità di comunicazione con alunni e genitori con riferimento ad incontri con i docenti, di mattina, e di pomeriggio (prefissati e/o per appuntamento); le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o richieste dai genitori, dai Consigli di classe e del Consiglio d’Istituto; il calendario di massima delle riunioni e la pubblicazione degli atti. B) PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Elaborata ed approvata dal Consiglio di classe: delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi; utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obbiettivi e delle finalità educative indicate dal Consiglio di Classe e dal Collegio dei Docenti; è sottoposto sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”. C) CONTRATTO FORMATIVO Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero Consiglio di classe, gli organi dell’Istituto, i genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico. Sulla base del Contratto Formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obbiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali: l’allievo deve conoscere: - gli obbiettivi didattici ed educativi del suo curriculum; - il percorso per raggiungerli; - le fasi del suo curriculum; il docente deve: - esprimere la propria offerta formativa; - motivare il proprio intervento didattico; - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; il genitore deve: - conoscere l’offerta formativa; - esprimere pareri e proposte; - collaborare nelle attività. PARTE SECONDA 8. SERVIZI AMMINISTRATIVI 8.1 La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: Celerità delle procedure; Trasparenza; Informatizzazione dei servizi di segreteria; Tempi di attesa agli sportelli, Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. 8.2 Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, si può derogare dagli standard fissati. STANDARD SPECIFICI DELLE PROCEDURE 8.3 La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata per le classi prime, tramite le scuole di provenienza, nonché “a vista” dal Lunedì al Sabato, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 8.4 La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura d’iscrizione alle classi in un massimo di 10 minuti dalla consegna della domanda. 8.5 Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli d’iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazione e/o giudizi. 8.6 Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista”, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 8.7 I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Capo d’Istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. 8 . 8 G l i u f fi c i d i S e g r e t er i a – compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo – garantiscono il seguente orario d’apertura al pubblico: mattina funzionale alle esigenze degli utenti; - pomeriggio per almeno un giorno alla settimana nei periodi di intensità lavorativa (iscrizioni, rilascio diplomi etc.). Il consiglio d’Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. L’ufficio di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. 8.9 La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire l e informazioni richieste. Per l’informazione vengono eseguiti i seguenti criteri: Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario , funzioni e dislocazioni del personale amministrativo, tecnico, ausiliario – A.T.A.); Organigramma degli uffici (presidenza, vice-presidenza e servizi); Organigramma degli organi collegiali; Organico del personale docente e A.T.A.; Albi d’Istituto. Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per: • Bacheca sindacale; • Bacheca degli studenti; • Bacheca dei genitori. 8.10 Presso l'ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.12 Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di i dentificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro. 8.13 Il regolamento d'Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione PARTE TERZA 9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA 9.1 L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario, deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna: 9.2 La scuola individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, e ne dà informazione all'utenza: • CLASSI n. 51 • ALUNNI n. 1170 • DOTAZIONI: Cattedre, banchi, lavagne e armadietti. • UFFICI Presidenza Segreteria Vicepresidenza Ufficio segretario • AULE SPECIALI: Laboratorio di Fisica e Scienze, Laboratorio Multimediale, Laboratorio Informatico, Videoteca, Biblioteca, Auditorium, Palestra, Cucina, Sala / Bar, Ricevimento. • LOCALI DI SERVIZIO: Locale per fotocopie Sala docenti Depositi materiali pulizia Sala medica Archivi • SERVIZI IGIENICI: Servizi igienici alunni Servizi igienici personale docenti Servizi igienici personale A.T.A. Servizi igienici per alunni portatori di handicap. Barriere architettoniche: ascensori e ingresso per i disabili • SPAZI ESTERNI: Cortili esterni PARTE QUARTA 10. PROCEDURE DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Capo d'Istituto, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il Capo d'Istituto formula per il consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio sull'anno scolastico. Valutazione del servizio. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori ed al personale. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte. Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi dell'amministrazione scolastica e degli Enti locali. Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei docenti redige una relazione sull'attività formativa della scuola che viene sottoposta all'attenzione del Consiglio d'Istituto. 11. ATTUAZIONE PARTE QUINTA 11.1 Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengono, in materia, disposizioni modificate contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. 11.2 Il Ministro della Pubblica Istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione della presente Carta. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (D.P.R. 235 del 21/11/2007, art. 3) PREMESSA Il Regolamento di Istituto dell’Istituto Istruzione Superiore “Piranesi” riconosce che gli studenti sono titolari di diritti inalienabili e sacrosanti (vedi art.2 dello Statuto degli studenti), ma sottolinea anche che, per poterne usufruire sono tenuti al rispetto di doveri la cui inosservanza comporterà l'applicazione di sanzioni disciplinari nonché la riparazione degli eventuali danni causati, come riportato nel capitolo riguardante il quadro dei doveri e delle sanzioni. La legislazione ha recentemente (D.P.R 235 del 25/11/07, art.3) introdotto una sostanziale novità rappresentata dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità che per la prima volta chiama direttamente in causa anche le famiglie riconoscendo il ruolo non secondario che svolgono nel processo di crescita culturale e sociale degli alunni. Il Patto di Corresponsabilità sancisce pertanto la cooperazione che si intende promuovere tra studenti, famiglie e istituzione scolastica, nel reciproco rispetto dei ruoli, al fine di favorire la piena attuazione del progetto formativo; il Patto quindi, come stabilito dalle disposizioni di legge, evidenzia l'ineludibile ruolo della responsabilità educativa dei genitori, in modo particolare nei casi in cui i figli si rendano responsabili di danni a persone o cose o ledano la dignità e il rispetto delle persone. La responsabilità del genitore (art. 2048 primo comma codice civile) e quella del precettore (art. 2048 secondo comma codice civile) per il fatto commesso da un minore affidato alla sua vigilanza, non sono infatti tra loro alternative poiché l'affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di "culpa in vigilando" non lo solleva da quella di "culpa in educando". E' opportuno sottolineare che in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo e per eventuali danni causati dall'alunno a persone o cose durante la permanenza a scuola, il genitore, in sede di giudizio civile, potrà essere ritenuto direttamente responsabile dell'accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbia messo in atto tutti gli interventi educativi necessari a prevenire comportamenti illeciti. Tale responsabilità, riconducibile come già detto ad una colpa in educando, potrà concorrere con le responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale scolastico per colpa in vigilando, ove sia stato omesso il necessario e fondamentale dovere di sorveglianza nei confronti degli studenti. Alla luce di quanto sopra esposto ne consegue che i tre soggetti implicati (studenti, famiglie e scuola) devono consapevolmente farsi carico di determinati doveri per adempiere ai quali occorre assumere precisi impegni. L'assolvimento di questi impegni assicura il godimento dei diritti da parte degli studenti (ad una formazione culturale e professionale qualificata, alla riservatezza, all'informazione, ad una valutazione trasparente, ad un ambiente favorevole alla crescita e ad un servizio educativo didattico di qualità, ad offerte aggiuntive ed integrative). L’Istituto Istruzione Superiore “Piranesi” " ha pertanto individuato i doveri e gli impegni di seguito riportati, i quali costituiscono il Patto di Corresponsabilità che verrà sottoscritto dalle parti interessate ovvero dai genitori dello studente o da chi ne fa le veci, dall'alunno e dal Dirigente Scolastico. DOVERI STUDENTE: Lo studente partecipa attivamente al processo educativo nella comunità scolastica, ha la responsabilità per le scelte che compie e ha diritto ad una formazione culturale e professionale che valorizzi la sua identità, lo aiuti ad orientarsi nelle scelte scolastiche e lavorative che dovrà compiere e lo disponga al confronto multiculturale. FAMIGLIA: La famiglia è responsabile dell'educazione dello studente. ISTITUTO: L'Istituto partecipa al processo educativo con le attività didattiche e formative IMPEGNI LO STUDENTE SI IMPEGNA A: • rispettare il Regolamento di Istituto; • rispettare le norme regolamentari poste per l'esercizio della attività didattica in aula, nei laboratori, nelle palestre; • rispettare i beni della scuola e quelli dei suoi compagni; • seguire le direttive impartite dagli organi e dagli operatori della scuola; • informare la famiglia circa lo svolgimento della vita scolastica; • consegnare alla famiglia le comunicazioni che l'Istituto per suo tramite invia; • tenere sempre in ordine e a disposizione il libretto nel quale vengono annotati ritardi, assenze, comunicazioni; • mantenere in ambito scolastico e in ogni sede di attività un comportamento e un abbigliamento decorosi e rispettosi del luogo formativo in cui si trova; • effettuare le verifiche scolastiche nei tempi e modi programmati; • frequentare con regolarità le lezioni e le altre iniziative didattiche, salvo situazioni di comprovata impossibilità; • portare regolarmente a scuola i libri e gli altri ausili didattici necessari per il lavoro in classe. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: • seguire l'andamento scolastico dei figli; • essere reperibile in caso di urgenze di qualsiasi natura; • controllare sistematicamente il libretto dello studente; • partecipare alle riunioni o ai colloqui ai quali verrà invitata; • prendere visione del Piano dell'Offerta Formativa (POF) e del Regolamento di Istituto al fine di cooperare alla loro ottimale attuazione, e anche alla loro eventuale elaborazione o modifica; • rispondere direttamente dell'operato dei figli quando violino i doveri sanciti dal Regolamento d’Istituto e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti; • rispondere per i danni scolastici arrecati dai figli; • autorizzare l'eventuale pubblicazione di lavori, di foto o riprese video dei propri figli realizzati in ambito scolastico. L'ISTITUTO SI IMPEGNA A: • informare gli studenti e/o le famiglie delle principali attività e decisioni che li riguardano; • coinvolgere le famiglie nelle scelte della vita scolastica secondo le forme e i modi previsti da norme generali o dal Regolamento interno o dagli Organi della scuola; • rendere disponibili sul sito o mediante strumenti alternativi il P.O.F. e il Regolamento di Istituto; • comunicare alle famiglie eventuali irregolarità della frequenza; • rispettare la riservatezza dello studente per quanto attiene alla vita privata, ma escludendo da tale ambito, per esigenze di trasparenza e imparzialità, le valutazioni conseguite in ambito scolastico; • mettere in atto strategie e attività integrative in relazione e nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti. • organizzare autonomamente percorsi didattici curricolari e extra curricolari, tenuto conto delle risorse disponibili; • predisporre un congruo numero di verifiche, a indicare i criteri di valutazione con chiarezza e a comunicare i risultati in tempi rapidi; • comunicare alle famiglie le situazioni disciplinarmente rilevanti e/o ricorrenti, che possano costituire pregiudizio al processo educativo e di apprendimento; • favorire un clima relazionale corretto, ispirato a esigenze di socializzazione e collaborazione, rispettoso dell'identità di ognuno. STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI Art.1 - Vita della comunità scolastica La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, in informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante- studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriere ideologica, sociale e culturale. Art.2 - Diritti Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curriculari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curriculari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: 1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; 2. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; 3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; 4. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; 5. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; 6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art.3 - Doveri Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art.4 - Disciplina 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d'Istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori a quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiore ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un discorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.". Art.5 - Impugnazione 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituto o disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti della scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgono all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie , il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficace dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.". Art.5-bis - Patto educativo di responsabilità 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di responsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti,per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.". Art.6 - Disposizioni finali I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. È abrogato il capo III del R. D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.