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Maggio 2011 - Anno 4 - Numero 35
energia tradizionale
pag. 11
Il mercato degli inverter
non conosce crisi
e rilancia il Made in Italy
Tra efficienza energetica e alternative
è il boom delle richieste
In rassegna le novità di prodotto
energia alternativa
pag. 29
Viaggio tra le delibere
che regolano le rinnovabili
nelle Regioni italiane
RUBRICHE
Anche l’Italia dell’energia festeggia
150 anni di tecnologie innovative
ambiente sostenibile
Il Sole24Ore Spa - Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Milano)
pag. 51
Mettiamo alla prova
quanto sono Green
i candidati a Primo cittadino
In vista delle elezioni del 15/16 maggio
i lettori di Energia24 consigliano
le buone pratiche da imitare e sostenere
Chiedimelo di nuovo
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24
5/2011
LA REDAZIONE HA CAMBIATO EMAIL E NUMERO TELEFONICO:
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tUFM
5 Sommario
energia tradizionale
Storia di copertina:
11 Il boom degli inverter rilancia i produttori
italiani
14 Trasformazione e generazione di energia
grazie ai diversi utilizzi dell’inverter
15 Nello stabilimento di Guala si risparmia
energia
• Inverter automatici per il settore
del food and beverage
16 In rassegna le soluzioni per il solare
21 Ecco gli strumenti per trasformare
energia alternativa
7 Energy map
Esperienze&Carriere:
22 Come la manutenzione degli impianti
dà una mano a ridurre i consumi
23 Proficy, segni particolari: ottimizzazione
del sistema energetico
25 Dottori dell’efficienza energetica in azione
all’Istituto Tumori di Milano
26 La Sapienza di Roma sta attenta ai
consumi e progetta una rete intelligente
di impianti
27 Con metano e idrogeno si alimentano
l’energia del vento
gli impianti sportivi e la piscina
Storia di copertina:
Esperienze&Carriere:
29 Regioni italiane “troppo” autonome
in materia di rinnovabili
30 I provvedimenti delle Regioni italiane
43 Gli shed del Gruppo Breton producono
energia con l’aiuto di Espe
44 Le aziende aderenti a Rives
recepiscono le Linee guida nazionali
• Rinnovabili: ancora lungo il cammino
per allinearsi agli altri Paesi europei
31 Colpo d’occhio sulle principali delibere
delle Regioni italiane
36 Lo stato del solare: la mappa
delle installazioni fotovoltaiche in Italia
Focus:
38 Manca una visione di progetto per
lo sviluppo delle rinnovabili europee
News&Mercati:
42 Enfinity cerca tetti industriali
Tecnologie&Soluzioni:
45 Sempre più centri di ricerca italiani
testano le energie rinnovabili
47 Un microinverter per ogni pannello.
Rivoluzione negli impianti fotovoltaici
48 La tenda Dickson cattura il sole
• Fotovoltaico incollato su tetti in metallo:
l’idea è di Solon
Finanziamenti&Risparmi:
49 Così la Popolare di Milano finanzia Pmi
e privati per impianti di rinnovabili
anche se “ipotecati”
5
24
ambiente sostenibile
5/2011
Storia di copertina:
60 Negli slogan dei candidati sindaci molto
ambiente e qualche cenno alle alternative
51 Il Sindaco che vorrei deve avere
Focus:
idee sostenibili
54
55
•
56
57
•
58
L’Energy manager ti può dare una mano
64 Pochi capitali privati e troppa burocrazia
800 Primi cittadini hanno già stretto un patto
Le buone idee dei Comuni italiani virtuosi
Per una Torino capitale dell’industria Green
Mobilità sostenibile e partecipazione
Città intelligenti per cittadini e imprese
Cogliere nelle rinnovabili l’opportunità
per il territorio
59 Il solare come fonte di risparmio per i Comuni
• Municipi: importante che gli acquisti
siano “verdi”
frenano le infrastrutture italiane
News&Mercati:
66 Gestendo meglio l'acqua in agricoltura
si risparmiano fino a 17 miliardi di euro
Tecnologie&Soluzioni:
67 Come progettare l'edificio che
•
non produce CO2
Siemens aiuta a disegnare
un'auto elettrica di lusso
Economia&Finanza
69 Crisi internazionale del greggio. L’emergenza sarà lunga
Predictions
70
71
72
75
•
Normativa e abitudini sui modelli europei. Solo così si darà impulso alla raccolta Raee
Isole ecologiche: il Sud le conosce poco e le frequenta meno
Festeggiamo un Paese da sempre in cerca di “alternative”
Salvaguardare l’acqua riutilizzandola. Dal mondo buone pratiche da imitare
Le buone azioni per salvare l’acqua
Libri
77 Prima sicurezza e sostenibilità, poi profitto. Dieci aziende raccontano i loro successi
• La rivoluzione dello stile di vita incomincia nel nostro condominio
• In viaggio con Mr Kilowatt alla ricerca dell’energia perduta
Web tools
78 Collegati al Green Gain per diventare una Pmi efficiente
• Cataloghi personalizzati per gli installatori di Proinso
Agenda
79 Dentro e “fuori”: le rinnovabili del Solarexpo
• Con la mappa sott’occhio si gira meglio la fiera
La posta del lettore
80 Commenti e opinioni giunti in redazione
*OGPSNBUJWBFY%-HTUVUFMBEFMMBQSJWBDZ
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rivista Energia24 rende noto al pubblico che
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196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali, presso il coordinamento
delle segreterie redazionali (0239646095).
24
5/2011
Impianti e siti regione per regione
Le novità segnalate da Energia24
TRASPORTO PUBBLICO
Luogo: Venezia
Tecnologia: utilizzo del bioetanolo nei mezzi pubblici
Potenziale produttivo: la sperimentazione effettuata nel Lido
di Venezia ha coinvolto i mezzi pubblici della società Actv e ha
consentito di abbattere le emissioni di particolato del 74%,
la CO2 del 16,43% e i consumi del 13,73% sui motori Euro2;
sugli Euro3 il particolato è sceso del 17%
Stato progetto: in atto. L’applicazione interesserà anche
il centro urbano di Mestre e i treni a trazione diesel della società
Sistemi territoriali
Progetto sviluppato da Regione Veneto con la collaborazione di
Envicon e Magigas
Note: il progetto battezzato "Clean Venice" ha utilizzato
l’additivo Magigas D7 a base di bioetanolo prodotto dagli scarti
di viticoltura
CAR SHARING
Luogo: Como
Tecnologia: servizio di car sharing elettrico, con Panda
e Teener, abbinato al sistema ferroviario lombardo
Potenziale: è possibile utilizzare il servizio dal lunedì al venerdì
dalle ore 8 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 18
Stato progetto: inaugurato
Progetto sviluppato da Sems, società del Gruppo Fnm,
in collaborazione con Trenitalia-LeNord
Note: il progetto si chiama “e-vai”. Como è la terza tappa,
dopo Milano Cadorna e Varese. La tariffa è di 5 euro all’ora.
Tutti possono iscriversi, indipendentemente dal fatto che siano
o meno clienti abbonati a Trenitalia-LeNord
PROGETTO ANEMOMETRI
ELETTRODOTTO
Luogo: tra Italia e Francia
Tecnologia: elettrodotto per il trasporto di energia elettrica
Potenziale produttivo: il progetto prevede che
l’interconnessione “Piemonte-Savoia” sia composta da due cavi
elettrici interrati paralleli di potenza pari a 500 MW l’uno
Stato progetto: via libera del ministero dello Sviluppo
economico. Previsione di esercizio per il 2016
Progetto sviluppato da Terna
Note: un cavo di proprietà di Terna sarà gestito come linea
pubblica; l’altro, controllato da Transenergia, partecipata da
Sitaf, sarà utilizzato come linea privata in regime di merchant
line. L’investimento è di circa 700 milioni di euro
Luogo: Abruzzo, Molise, Puglia e Marche
Ambito: Powered (Project of offshore wind energy: research,
experimentation, development) è un progetto che prevede
l’installazione di una rete di anemometri lungo le coste del Mar
Adriatico, posizionati su pali alti da 40 a 60 metri. L’obiettivo
è raccogliere dati scientifici per determinare le condizioni
di realizzazione di impianti eolici offshore
Note: per questa operazione è previsto uno stanziamento
europeo di 4 milioni e 400mila euro finanziato dal Programma
transfrontaliero Ipa Adriatico. I partner di Powered sono: ministero
dell’Ambiente, Regione Abruzzo, Molise, Puglia e Marche, Veneto
Agricoltura, Provincia di Ravenna, Università politecnica delle
Marche, Cetma, Micoperi Mrine Contractors. Il progetto coinvolge
anche la sponda adriatica di Montenegro e Albania, con i rispettivi
ministeri dell’Economia, e il Comune di Komiza per la Croazia
7
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energia tradizionale
STORIA DI COPERTINA
Il boom degli inverter
rilancia i produttori italiani
L’incremento sensazionale del fotovoltaico ha dato una grande spinta
alla domanda. Crescono anche le richieste per il settore dell’automazione
industriale, mentre si registra un ritardo nelle applicazioni Ups per l’Ict
N
on c’è dubbio, il 2010 è stato
può prescindere quando si parla di
del tutto esenti da possibili proble-
l’anno degli inverter ovvero dei
energia.
matiche che si potrebbero verificare
sistemi che sia sul fronte della produ-
Il mercato italiano ha vissuto un vero
in futuro.
zione, come nel fotovoltaico e
e proprio boom, difficile da quantifi-
Il mercato inverter italiano è oggi
nell’eolico, sia sul fronte dell’effi-
care per il forte incremento del feno-
composto da tre componenti princi-
cienza dei motori elettrici sono sem-
meno fotovoltaico, che, però, si pre-
pali: i sistemi che vengono utilizzati
pre più un elemento da cui non si
senta con diverse sfaccettature non
nelle applicazioni di automazione in11
24 storia di copertina
dustriale, i gruppi di continuità per il
Seva, division manager fotovoltaico
mercato Ict (meglio noti anche con
di Mitsubishi Electric, filiale italiana
l’acronimo inglese Ups, Uninterrupti-
che comunque ha una visibilità anche
ble power supply) e, in modo sempre
sul business industriale - e nel 2011 il
più importante, dagli inverter per im-
nostro fatturato in questo settore si
pianti di produzione delle energie
rafforzerà seguendo i tempi, oggi an-
rinnovabili sia dal sole che dal vento.
cora lunghi, della ripresa».
5/2011
Franco Valentini
Ma anche le esportazioni giocheran-
In ripresa gli inverter
per l’automazione industriale
no un ruolo non di poco conto per il
I dati sui primi dieci mesi del 2010 ri-
questi primi mesi del 2011 registria-
lasciati da Anie e AssoAutomazio-
mo un forte interesse da parte di
ne riguardo al mercato italiano degli
grandi clienti multinazionali che si
inverter per applicazioni di automa-
concretizzeranno in opportunità di
zione industriale parlano di un forte
crescita molto significative» dichiara
recupero rispetto alla drastica ridu-
Franco Valentini, direttore marke-
zione vissuta nel 2009 a causa della
ting di Elettronica Santerno.
rilancio dei produttori italiani: «In
crisi mondiale. Il dato di crescita parla
dette: il fenomeno della centralizzazione delle risorse informatiche usu-
Gruppi di continuità per Ict:
l’Italia è ferma al palo
fruibili come servizi (il cosidetto
244 milioni di euro. A livello generale
non si è ancora compiuto il pieno re-
Tutt’altra musica si sente, invece,
investimenti nei data center di nuova
cupero rispetto al valore di mercato
quando si parla di Ups per le applica-
generazione) in Italia non è ancora
registrato nel 2008, ma su questo
zioni legate al mondo informatico in
partito. Si tratta di un semplice ritar-
fronte c’è molto ottimismo.
generale e di quelle per data center in
do o di scarsa convinzione da parte
«Per quanto ci riguarda questo recu-
particolare.
delle aziende italiane in questo nuo-
pero c’è già stato - spiega Gualtiero
Il mercato italiano registra un tasso di
vo modello di fornitura dell’Ict? I
crescita per il 2010 rispetto al 2009
prossimi mesi risolveranno questo
pari al +2,1%, in valore 183 milioni
dilemma.
di un +31%, mentre il valore supera i
Gualtiero Seva
cloud computing che implica forti
(dati Anie), poco male se si considera
so ha registrato ancora un dato nega-
Settore fotovoltaico:
quantificazione di un boom
tivo. In questo caso quello che lascia
Come già detto, i veri protagonisti
perplessi gli operatori è il raffronto
del mercato italiano degli inverter nel
con l’estero: «Tutti i mercati europei
2010 sono stati i dispositivi per il fo-
più importanti registrano invece cre-
tovoltaico. Tutti gli operatori intervi-
scite a due cifre anche molto signifi-
stati hanno, infatti, confermato che
cative - racconta Roberto Zuccarelli,
l’anno scorso il valore delle loro con-
direttore marketing di Siel - addirit-
segne è aumentato di almeno tre vol-
tura in Gran Bretagna la crescita si
te rispetto a quello del 2009.
avvicina al 30%».
D’altra parte, anche gli ultimi dati del
Le ragioni di questo comportamento
Gse parlano di un installato passato
diverso del nostro Paese sono presto
in dodici mesi da una potenza com-
che il comparto Ict anche l’anno scor-
12
storia di copertina
5/2011
Una crescita così repentina rende dif-
Problemi vecchi e nuovi, tra
tempi di consegna e incentivi
ficile quantificare direttamente il va-
Il boom del fotovoltaico del 2010 ha
lore di questo mercato, soprattutto
generato un problema nelle conse-
perché nel 2010 sono arrivati nuovi
gne dei materiali non di poco conto:
operatori dall’estero e anche in Italia
«Addirittura a febbraio dell’anno
diverse aziende elettrotecniche si so-
scorso i principali operatori del foto-
no indirizzate per la prima volta in
voltaico hanno dichiarato che i tempi
questa nuova miniera d’oro.
di consegna dalle normali quattro
Ma una stima indiretta si può co-
settimane si sarebbero dilatati a 54
munque fare. Il sistema più accredi-
settimane - racconta Valentini di Elet-
tato tra gli operatori è quello di attri-
tronica Santerno -. A consuntivo, pe-
buire a ogni nuovo kilowatt installato
rò, possiamo dire che ci si è assestati
un valore per gli inverter che oscilla
ben al di sotto delle 30».
tra i 250 e i 300 euro. Applicando
I ritardi, però, non sono stati causati da
questi
plessiva di 724 MW a 2.000 MW.
24
Francesco Fiore
all’incremento
una scarsa capacità produttiva, ma
«Ma per il 2011 il problema potrebbe
dell’installato tra il 2010 e il 2009, la
dalla mancanza di componenti critici
essere un altro - spiega Francesco Fio-
stima del mercato italiano degli in-
di base (fogli di alluminio, elementi di
re, responsabile direzione marketing e
verter per il fotovoltaico oscilla tra i
rame...) o complessi: «Per quanto ci
sviluppo business di Conergy -. La ri-
320 e i 380 milioni di euro. Se queste
riguarda abbiamo rallentato le nostre
modulazione degli incentivi in Germa-
cifre dovessero essere confermate,
consegne a causa della mancanza di
nia, ovvero oggi il principale mercato
già oggi il segmento sarebbe il più
condensatori elettrolitici; siamo co-
fotovoltaico mondiale che nel 2010 ha
importante del mercato inverter ita-
munque riusciti a restare sotto i cinque
installato 7.000 MW di potenza, po-
liano e, continuando nella sua espan-
mesi» ammette Zuccarelli di Siel. Ma
trebbe riversare sugli altri mercati la
sione, la quota sarebbe destinata a
anche un operatore che produce al
sovrapproduzione di pannelli e inver-
superare il 50% in pochi anni.
suo interno il 100% delle componenti
ter non assorbita causando forti riper-
necessarie ha dovuto prendere delle
cussioni sui prezzi». Un fenomeno,
contromisure: «Organizzando le con-
però, non del tutto negativo poiché da
segne su pianificazioni semestrali a
un lato il mercato farebbe un po’ di
tutti i nuovi clienti abbiamo detto che
pulizia riducendo gli operatori improv-
c’era da aspettare come minimo sette
visati, sostengono in tanti, ma che su-
mesi, mentre per quelli consolidati le
gli inverter avrà pochi effetti: «La ten-
consegne sono state intorno ai tre/
sione sui prezzi sarà forte per i pannel-
quattro mesi» afferma Seva della filia-
li e minima sugli inverter che risenti-
le italiana di Mitsubishi Electric.
ranno di altre condizioni sulle materie
Per quest’anno, che secondo le previ-
prime - prevede Valentini -. Inoltre, la
sioni dovrebbe registrare gli stessi nu-
clientela in questi anni si è accorta che
meri del 2010, la situazione si prevede
quello che conta in un inverter è la
torni alla normalità grazie a una mi-
qualità e l’affidabilità, che deve essere
gliore gestione della produzione e del-
assicurata per lungo tempo, e non il
la pianificazione commerciale da parte
prezzo».
parametri
Roberto Zuccarelli
degli operatori.
a cura di Ruggero Vota
13
24 storia di copertina
5/2011
DENTRO LA TECNOLOGIA
Trasformazione e generazione di energia
grazie ai diversi utilizzi dell’inverter
Negli impianti fotovoltaici l’attenzione è focalizzata sui pannelli, ma gli apparecchi
sono associati anche a sistemi di condizionamento e motori elettrici
D
a un punto di vista funzionale, un
ti, comunemente, nei sistemi di condizio-
mentale dal punto di vista funzionale e di
inverter ha il semplice compito di
namento, consentendo di far funzionare
efficienza produttiva. Come per qualun-
trasformare la corrente da continua in al-
le apparecchiature in condizioni di massi-
que processo di trasformazione, infatti,
ternata. Si tratta quindi, concettualmente,
ma efficienza e limitando le ripetute ope-
una parte dell’energia viene necessaria-
di un’apparecchiatura già utilizzata all’ini-
razioni di accensione/spegnimento che,
mente dissipata. I componenti proposti
zio del secolo scorso ma che, nel tempo,
oltre a far aumentare i consumi, hanno un
sul mercato hanno così un’efficienza
ha avuto una progressiva evoluzione e
impatto negativo sulla durata della com-
compresa fra il 90 e il 98,5%. Una diffe-
diffusione, complice la necessità di otti-
ponentistica. Ben diverso è il compito as-
renza sostanziale, perché una variazione
mizzare le fonti energetiche disponibili.
segnato agli inverter utilizzati nelle instal-
di pochi punti percentuali, a fronte di un
Un successo che, come accade nei merca-
lazioni fotovoltaiche (ma anche negli im-
impianto chiamato a funzionare media-
ti in espansione, sta creando una notevo-
pianti eolici), dove sono chiamati a trasfor-
mente per vent’anni, possono avere un
le confusione, soprattutto in considera-
mare la corrente continua, prodotta dai
impatto economico significativo.
zione del fatto che gli inverter vengono
moduli a 12, 24 o 48 V, in corrente alter-
Proprio la necessità di garantire la maggior
utilizzati anche per controllare la velocità
nata a 50 Hz, alla tensione richiesta
produzione possibile induce, in molti casi,
dei motori elettrici. Consentendo, in am-
dall’utente o dalla rete nazionale.
a monitorare costantemente il funziona-
bito industriale, di ottenere risparmi che
Il ruolo dell’inverter, il cui costo impatta
mento degli inverter stessi. I produttori
possono arrivare sino al 50%.
per circa il 13% sull’investimento di un
mettono a disposizione sistemi in grado di
Allo stesso modo gli inverter sono utilizza-
impianto fotovoltaico, è quindi fonda-
misurare, costantemente, l’energia pro-
L’inverter di Eaton
14
L’inverter di Siemens
5/2011
storia di copertina
24
dotta. Una funzionalità particolarmente
mento degli inverter applicati ai pannelli
generata dall’impianto. In alternativa,
apprezzata dagli utenti che, anche attra-
fotovoltaici. Alcuni fornitori, infatti, pro-
può essere utilizzato un inverter “ma-
verso il telefonino, sono in grado di visua-
pongono kit incompleti ma, in molti casi,
ster”, mentre gli altri lavorano in sequen-
lizzare la propria produzione giornaliera. Il
è necessario combinare offerte di marchi
za. Infine, nel caso venga scelto di utiliz-
vero valore di questi strumenti consiste,
differenti. La progettazione preliminare
zare l’organizzazione “master a rotazio-
però, nella capacità di creare un sistema di
deve quindi identificare la taglia più adat-
ne”, la macchina con maggiore priorità
allarmistica, per individuare immediata-
ta a ogni singola istallazione. Questo an-
cambia continuamente, permettendo a
mente guasti o malfunzionamenti, con-
che in considerazione del fatto che, con il
tutti i componenti di lavorare in modo
sentendo così un tempestivo intervento
variare della posizione del sole e delle con-
omogeneo. L’impiego di queste soluzioni
del personale specializzato. La vita media
dizioni atmosferiche, varia anche la quan-
si rivela particolarmente efficace, in quan-
di un inverter è, infatti, stimata in circa 13
tità di energia prodotta. Per tale ragione
to consente di generare energia utilizza-
anni, ma un guasto può essere indotto,
vengono proposte configurazioni alterna-
bile anche quando la produzione sarebbe
banalmente, anche da una sovratensione.
tive a quelle che prevedono l’inverter col-
troppo limitata per fare entrare in funzio-
Con la conseguenza di un mancato fun-
legato a una singola stringa di pannelli.
ne un inverter di taglia elevata. Un appa-
zionamento che corrisponde, necessaria-
Tra le configurazioni più diffuse si sta af-
recchio che, in ogni caso, quando lavora
mente, a un minore introito economico.
fermando il modello “master-slave”, che
lontano dalle proprie condizioni di funzio-
Oltre ai sistemi di protezione e di monito-
assegna una diversa priorità ai singoli in-
namento ideale, ha una resa limitata ri-
raggio, un’attenzione particolare deve
verter, facendoli entrare in funzione pro-
spetto a quella prevista.
essere prestata al corretto dimensiona-
gressivamente, al crescere della corrente
Massimiliano Cassinelli
Nello stabilimento di Guala
così si risparmia energia
Inverter automatici
per il settore food and beverage
R
P
isparmio energetico grazie all’applicazione di inverter. Guala Dispensing ha raggiunto questo obiettivo. L’azienda che produce erogatori e
spruzzatori per pulizia della casa, automotive, igiene della persona, giardinaggio e pet care è partita con l’idea di risparmiare sul costo della bolletta elettrica grazie a un programma di efficientamento energetico del suo
stabilimento di Spinetta Marengo (Al). I dispositivi da includere nel progetto erano le presse a iniezione per materiale termoplastico, alle quali l’azienda pensava di applicare un variatore di velocità. La richiesta di Guala era
anche un ritorno economico di massimo tre anni sull’investimento.
La scelta è ricaduta su Schneider Electric, che ha proposto al cliente un
risparmio energetico compreso tra il 17 e il 20% nei consumi di energia
elettrica attraverso l’utilizzo di variatori di velocità Altivar 71, di taglia variabile tra 37 e 55 kW. Questi sono stati adattati a ogni pressa e al motore
della pompa principale.
Schneider ha lavorato inizialmente su alcune presse pilota, misurandone
il consumo elettrico ante intervento, stimando il risparmio ottenibile e
coordinandosi con il costruttore tecnico delle presse; infine è stata presentata la proposta tecnica/commerciale con le garanzie di risparmio energetico ottenibili. Dopo l’installazione, sono stati misurati i consumi e Guala
Dispensing ha deciso di procedere al retrofitting (riqualificazione) delle
altre presse, per un totale di trenta macchinari.
Il ritorno dell’investimento stimato da Schneider Electric è di poco superiore a due anni e mezzo, calcolando un funzionamento di 7.200 ore all’anno
e un costo dell’energia elettrica pari a 110 euro per MWh.
er gli ambienti più difficili e delicati, come le applicazioni nel settore
degli alimenti o delle bevande, Weg ha pensato di arricchire la gamma
dei suoi inverter a frequenza variabile Cfw-11 con una variante Ip54, caratterizzata da un maggiore livello di protezione contro l’ingresso di polvere e acqua. Attraverso la tecnologia brevettata Opitmal Flux, gli inverter
Weg hanno lo scopo di minimizzare le perdite nei motori a induzione Tefc
(Totally enclosed fan-cooled) utilizzati con carichi a coppia variabile e costante, soprattutto quando funzionano a basse velocità: questo causa,
infatti, inefficienza nei sistemi di ventilazione dei motori. Weg ha risolto
questo problema attraverso una soluzione integrata che mantiene la temperatura del motore entro i limiti termici predefiniti, eliminando dunque i
costi delle soluzioni tradizionali quali il sovradimensionamento del motore
o la ventilazione supplementare.
L’inverter Cfw-11 Ip54 è pensato per adattarsi a una vasta gamma di applicazioni, grazie a una piattaforma di controllo universale con tecnologia
plug and play. È, quindi, possibile installare l’inverter in modo indipendente, centralizzato o decentralizzato con rete. Inoltre, i costi e i tempi della
configurazione manuale sono eliminati, poiché il sistema riconosce automaticamente gli accessori e le schede accessorie utilizzate per la personalizzazione.
Infine, l’unità è dotata di gestione termica intelligente che consente il
monitoraggio della temperatura dei radiatori e dell’aria interna, del controllo automatico della ventola del radiatore con sensore di velocità e
della protezione sovraccarico motore.
15
24 storia di copertina
5/2011
SCHEDE INVERTER PER IMPIANTI EOLICI
In rassegna le soluzioni per il solare
www.abb.com
Soluzione: IpgT
Potenza: da 8 a 15 kWp
Efficienza: 98%
Soluzione: Pvs800 senza trasformatore
e centralizzati
Potenza: da 100 a 500 kWp e multipli
Efficienza: 97,7%
Soluzione: IpgC
Potenza: da 200 a 300 kWp
Efficienza: 98,8%
ABB
Note: gli inverter di Abb sono creati per
diversi settori: centrali fotovoltaiche,
soluzioni elettromeccaniche ed elettroniche
per impianti di vario genere
BONFIGLIOLI ITALIA
www.bonfiglioli.it
Soluzione: Rps Compact per impianti a tetto
Potenza: da 30 a 170 kWp
Efficienza: 97%
Soluzione: Rps Compact Outdoor
per impianti esterni
Potenza: da 30 a 60 kWp
Efficienza: 96,7%
Soluzione: Rps Tl per parchi solari
Potenza: da 280 a 1.450 kWp
Efficienza: 98,3%
Soluzione: Pv system per il collegamento
diretto in media tensione
Potenza: da 280 a 1.700 kWp
Efficienza: 98,9%
Note: la società prevede contratti di estensione
garanzia fino a 20 anni
CONERGY
www.conergy.it
Soluzione: IpgS
Potenza: da 3 a 5 kWp
Efficienza: 98%
16
Soluzione: Cis 400-1200
Potenza: da 400 a 1.200 kWp
Efficienza: 98,2%
Soluzione: Cis 540
Potenza: 600 kWp
Efficienza: 98%
Note: Conergy, oltre agli inverter, produce tutti
i componenti necessari per realizzare un impianto fotovoltaico, operando come unico fornitore e responsabile dell’installazione. Opera
direttamente e con una serie di installatori certificati sul territorio nazionale fornendo soluzioni chiavi in mano
DANFOSS SOLAR
INVERTERS
www.danfoss.it/solar
Soluzione: UniLynk, inverter di stringa
Potenza: da 1,8 a 5,4 kWp
Efficienza: dal 93,7% al 94,3%
Soluzione: TripleLynx Pro, inverter di stringa
Potenza: da 10 a 15 kWp
Efficienza: 98%
Note: gli inverter possono essere localizzati in
16 Paesi diversi automaticamente in fase di installazione. Nel corso del 2011 la società annuncerà una nuova gamma di inverter di stringa
da 40 kWp e 50 kWp. La società opera da un
anno in Italia con una filiale diretta, in precedenza le vendite erano affidate in esclusiva a un
distributore italiano
ELETTRONICA SANTERNO
www.santerno.com
Soluzione: Sunway Mxs, soluzione
senza trasformatore
Potenza: da 2 a 9 kWp
Soluzione: Sunway Mplus, con trasformatore
integrato
Potenza: da 1 a 7 kWp
Soluzione: Sunway Tg600v - 800v
per applicazioni industriali
Potenza: da 13 a 118 kWp
Soluzione: Sunway Tg600v - 900vTe
per applicazioni in bassa e media tensione
Potenza: da 158 a 770 kWp
Note: per tutti i modelli non viene dichiarata
l’efficienza
FIMER
www.fimer.com
Soluzione: Inverter di stringa R25 - R75
Potenza: da 3 a 6,6 kWp
Efficienza: 97,2%
Soluzione: Inverter centralizzati R400 - R1200
Potenza: da 40 a 120 kWp
Efficienza: 96,2%
Note: gli inverter trifase centralizzati dispongono di un sistema brevettato di gestione della
potenza di tipo modulare, che permette l’avvio
e lo spegnimento dei moduli di potenza di ciascun inverter garantendo un sensibile recupero
di efficienza
storia di copertina
FRONIUS SOLAR
ELECTRONIC
www.fronius.it
Soluzione: Ig con trasformatore
Potenza: da 1,3 a 4,6 kWp
Efficienza: 94,3%
Soluzione: Ig 300 - 500
Potenza: da 24 a 40 kWp
Efficienza: 94,3%
Soluzione: Ig Plus senza trasformatore
Pontenze: da 3 a 12 kWp
Efficienza: dal 95,7% al 96%
Soluzione: Ig Tl
Potenza: da 3 a 5 kWp
Efficienza: 97,7%
Soluzione: Ig centralizzato
Potenza: da 24 a 40 kWp
Efficienza: 93,4%
Soluzione: Cl
Potenza: da 36 a 60 kWp
Efficienza: non dichiarata
Note: per i modelli fino a 40 kWp la garanzia
è estensibile a 10, 15 e 20 anni
Soluzione: Radius container
Potenza: a partire da 1.000 kWp
Efficienza: non dichiarata
KACO NEW ENERGY
ITALIA
GREEN POWER TECH
Soluzione: Powador 2500xi-8000 xi,
inverter di stringa senza trasformatore
Potenza: da 2,85 a 8 kWp
Efficienza: dal 96,4% al 97,2%
www.greenpower.es
Soluzione: Serie Power Pv
Potenza: da 5 a 630 kWp
Efficienza: dal 95% al 98,3%
Soluzione: integrata
Potenza: da 500 a 1.000 kW
Efficienza: 97,3%
Note: la società spagnola ha iniziato a operare direttamente in Italia con una propria filiale dall’autunno del 2010 con oltre 130 persone. È attiva
nella realizzazione di impianti chiavi in mano
INGETEAM
www.ingeteam.it
Soluzione: Is Lite Tl senza trasformatore
Potenza: da 2,5 a 6 kWp
Efficienza: dal 96,6% al 98%
Soluzione: Is Smart con trasformatore
Potenza: da 10 a 25 kWp
Efficienza: dal 94,9% al 95,6%
www.gefran-radius.com
Soluzione: Is Power/Power Max
Potenza: da 50 a 630 kWp
Efficienza: dal 96,3% al 98,5%
Soluzione: Radius 2k e 3,6k per mercato
residenziale
Potenza: 2 e 3,6 kWp
Efficienza: 95,4%
Soluzione: Is Hybrid
Potenza: da 10 a 120 kWp
Efficienza: dal 93% al 96%
GEFRAN
Soluzione: Radius Tl 15k e 20k per impianti
industriali
Potenza: 15 e 20 kWp
Efficienza: 98,3%
Note: estensione della garanzia e dei servizi
post vendita fino a un massimo di 25 anni
JEMA
www.jema.es
Soluzione: Radius 20k-100k per impianti
industriali
Potenza: da 20 a 100 kWp
Efficienza: dal 96,7% al 97,08%
Soluzione: Serie If
Potenza: da 20 a 1.000 kWp
Efficienza: superiore al 96%
Soluzione: Radius 250k senza trasformatore
Potenza: 270 kWp
Efficienza: 97,65%
Note: la società spagnola opera in Italia attravero una rete di distributori. I prodotti sono
omologati per Enel
24
www.kaco-newenergy.it
Soluzione: Powador 2002-6002
a separazione galvanica
Potenza: da 1,65 a 4,6 kWp
Efficienza: 95,9%
Soluzione: Powador Tl 10.0-14.0
senza trasformatore
Potenza: da 9 a 12,5 kWp
Efficienza: 98%
Rassegna non esaustiva che riporta solo le novità di prodotto
5/2011
Soluzione: Powador Tr 16.0-18.0
con trasformatore
Potenza: da 13,5 a 15 kWp
Efficienza: 96,2%
Soluzione: Powador Xp
Potenza: da 100 a 350 kWp
Efficienza: dal 97,1% al 98,3%
Soluzione: Powador station
Potenza: 500 a 1.050 kWp
Efficienza: dal 98,1% al 98,3%
Soluzione: Ki 200-2000 per impianti a isola
Potenza: da 0,2 a 1,6 kWp
Efficienza: da 91% a 94%
MASTERVOLT
www.mastervolt.it
Soluzione: Sunmaster Xs
Potenza: da 1,5 a 5 kWp
Efficienza: dal 94,5% al 95,7%
Soluzione: Sunmaster Xl
Potenza: 10 e 15 kWp
Efficienza: 96%
Soluzione: MasterSol Cs
Potenza: 15 e 20kWp
Efficienza: 98%
Soluzione: Ac Master per impianti isolati
17
Milano,
14 e 15 giugno 2011
Primo Forum
Nazionale sulla
Certificazione
Energetica
Centro Servizi
Banca Popolare di Milano,
Via Massaua 6
Il primo punto di aggregazione delle
Regioni italiane sul tema della certificazione
energetica per favorire una legislazione
nazionale più coerente. Il riferimento tecnico
di confronto sullo sviluppo normativo
e sullo stato dell’arte della certificazione
energetica degli edifici in Italia rivolto
a tutte le categorie legate al mondo della
progettazione efficiente, della certificazione
e della gestione energetica.
Promosso e organizzato da:
Per il programma completo e la
registrazione gratuita all’evento:
www.mcexpocomfort.it
Ente Federato all’UNI
MCE_advCTI_Energia24_08_04_11.indd 1
8-04-2011 16:31:25
5/2011
storia di copertina
Potenza: da 0,6 a 1,4 kWp
Efficienza: dal 90% al 93%
Soluzione: Mass Sine per impianti isolati
Potenza: da 0,65 kWp a 13 kWp
Efficienza: 92%
Soluzione: Prism
Potenza: 1.000 kWp
Efficienza: dal 96% al 98%
Note: la società Usa aprirà una filiale in Italia
nel corso del 2011
Efficienza: dal 96% al 98,7%
Note: il primo produttore a livello mondiale di
inverter fotovoltaici che dichiara una potenza
installata di oltre 9,3 GW
Note: la società opera in Italia attraverso
una filiale e con una rete di 15 distributori
SIEL
SPUTNIK ENGINEERING
ITALIA
www.siacenergy.com
www.solarmax.com
POWER-ONE
Soluzione: Siac Soleil monofase
Potenza: da 1,5 a 6 kWp
Efficienza: dal 94% al 96%
Soluzione: SolarMax serie S
Potenza: da 1,8 a 4,6 kWp
Efficienza: 97%
Soluzione: Aurora Uno per residenziale
e piccole applicazioni commerciali
Potenza: da 2 a 6 kWp
Efficienza: dal 95,5% al 97%
Soluzione: Siac Soleil 10 Tl
Potenza: 10 kWp
Efficienza: 96,5%
Soluzione: SolarMax serie Mt
Potenza: da 10 a 15 kWp
Efficienza: 98%
Soluzione: Aurora Trio per applicazioni
commerciali
Potenza: 10 e 12,5 kWp
Efficienza: dal 96,5% al 97,7%
Soluzione: Siac Soleil trifase per bassa
tensione
Potenza: da 10 a 500 kWp
Efficienza: dal 93% al 96,5%
Soluzione: SolarMax 20S/35S
senza trasformatore
Potenza: 20 e 35 kWp
Efficienza: 96,6% e 98,8%
Soluzione: Aurora Plus, inverter centralizzati
Potenza: da 55 a 330 kWp
Efficienza: dal 96,3 al 98%
Soluzione: Siac Soleil trifase Tl per media
tensione
Potenza: da 80 a 500 kWp
Efficienza: dal 96,3% al 97,5%
Soluzione: SolarMax serie C, Ts, Sv
Potenza: da 20 a 330 kWp
Efficienza: dal 96% al 98%
www.power-one.com
Soluzione: Aurora Station
Potenza: da 440 a 1.320 kWp
Efficienza: 98%
Note: tutti gli inverter possono essere
configurati in loco in accordo alle normative
dei principali Paesi
Soluzione: Siac Soleil Ps, soluzione integrata
a stazione
Potenza: da 500 a 1.000 kWp
Efficienza: 97,5%
24
Soluzione: Power station
Potenza: da 330 a 1.320 kWp
Efficienza: 98%
Note: estensione della garanzia fino
a un massimo di 20 anni
SMA ITALIA
www.sma-italia.com
SATCON TECHNOLOGY
CORPORATION
www.satcon.com
Soluzione: PowerGate Plus
Potenza: da 30 a 1.000 kWp
Efficienza: dal 95% al 98%
Soluzione: Solstice in grado gestire pannelli
in diverse tecnologie
Potenza: da 100 a 500 kWp
Efficienza: dal 96% al 98%
Soluzione: Equinox per condizioni climatiche
estreme
Potenza: 500 kWp
Efficienza: dal 96% al 98%
Soluzione: Sunny boy per impianti domestici
Potenza: da 1,2 a 10 kWp
Efficienza: dal 92,1% al 97,1%
Soluzione: Sunny mini central per impianti
industriali
Potenza: da 4,6 a 11 kWp
Efficienza: dal 95,3% al 98%
Soluzione: Sunny tripower per impianti
di grande potenza
Potenza: da 10 a 17 kWp
Efficienza: 98,1%
Soluzione: Sunny central
Potenza: da 100 a 1.250 kWp
19
5/2011
storia di copertina
24
SCHEDE INVERTER PER IMPIANTI EOLICI
Ecco gli strumenti per trasformare
l’energia del vento
ELETTRONICA SANTERNO
ITALCOEL
SIEL
www.santerno.com
www.italcoel.com
www.siacenergy.com
Soluzione: la gamma Etesian è composta
da cinque modelli - Micro, Mini, One, D e T
Potenza: dal minieolico ai grandi impianti
con potenze dai 2 kWp ai 5.000 kWp
Efficienza: dal 95,3% al 96,4%
Soluzione: Solargrid Sg 20-W senza
trasformatore
Potenza: 20 kWp
Efficienza: 95,5%
Soluzione: Siac Wind Wave
Potenza: da 10 kWp a 125 kWp
Efficienza: dal 93% al 96,7%
Note: la garanzia di fabbrica è pari a 10 anni,
ma può essere estesa fino a 20
SMA ITALIA
Note: Tutti i dispositivi hanno una garanzia
di cinque anni estendibile fino a 20
FRIEM
LAYER ELECTRONICS
www.layer.it
www.friem.com
Soluzione: ReCon Line 30 H per alta tensione
Potenza: da 100 kWp a 900 kWp
Efficienza: dal 97,5% al 99,3%
Soluzione: serie Depranum per impianti
domestici o industriali
Potenza: da 1,5 kWp a 20 kWp
Efficienza: superiore al 90%
Soluzione: ReCon Line 30 L per bassa
tensione
Potenza: da 100 kWp a 600 kWp
Efficienza: dal 96,9% al 99%
POWER-ONE ITALY
Note: tutti i modelli sono disponibili con
o senza trasformatore come da richiesta
Soluzione: Aurora Wind Pvi 3.0-4.2
Potenza: da 3 kWp a 4,2 kWp
Efficienza: fino al 96,8%
INGETEAM
Soluzione: Aurora Wind Pvi 6000
Potenza: 6 kWp
Efficienza: fino al 97%
www.ingeteam.it
Soluzione: Ingecon Wind per grandi
impianti eolici
Potenza: da 1.500 kWp a 3.000 kWp
Efficienza: non dichiarata
www.power-one.com
www.sma-italia.com
Soluzione: Windy Boy 1100Lv per impianti
eolici di piccole dimensioni
Potenza: 1 kWp
Efficienza: dal 90,4% al 92%
Soluzione: Windy Boy con trasformatore
Potenza: da 1,2 kWp a 8 kWp
Efficienza: dal 90,2% al 97,1%
Soluzione: Windy Boy Tl senza trasformatore
Potenza: da 3,6 kWp a 4,6 kWp
Efficienza:
Effi
ficcienza: dal 96,4% al 97%
97%
Note: tutti gli inverter possono essere
configurati in loco in accordo alle normative
dei principali Paesi
Rassegna non esaustiva che riporta solo le novità di prodotto
21
24 esperienze&carriere
5/2011
TERMICA CELANO
Come la manutenzione degli impianti
dà una mano a ridurre i consumi
Energia24 è entrata in una centrale elettrica per capire come funziona
l’efficienza energetica in casa di chi produce energia
C
ome per tutti gli impianti produt-
sare di realizzarla senza l’aiuto di soft-
di circa due settimane in cui viene fer-
tivi, la manutenzione ha un im-
ware applicativi specifici.
mata la centrale si aggiungono ai 15
patto non trascurabile sull’efficienza
La Termica Celano del Gruppo Mac-
tecnici che monitorano l’impianto nel
anche delle centrali elettriche, perciò
caferri è una delle aziende che utiliz-
periodo di normale funzionamento.
è importante una corretta pianifica-
zano Infor Eam, in particolare nella
Vengono gestiti anche interventi pia-
zione per trovare il giusto equilibrio
centrale termoelettrica in provincia de
nificati a cadenze diverse su singoli
tra manutenzione preventiva e inter-
L’Aquila. Si tratta di un impianto di
impianti in funzione delle loro specifi-
venti su chiamata in caso di guasti. In
175 MW elettrici di potenza, costruito
che esigenze e la loro anzianità e inter-
questo modo si riducono i periodi di
12 anni fa, in cui sono operative una
venti di manutenzione correttiva, ossia
fermata e si aumenta l’energia pro-
turbina a gas e una a vapore. Le prin-
quelli che nascono da un guasto o da
dotta. Passando dalla teoria alla prati-
cipali funzioni implementate sono la
un malfunzionamento.
ca, bisogna poi controllare che le per-
gestione della fermata annuale dell’im-
«La nostra soluzione Enterprise asset
sone che effettuano gli interventi sia-
pianto, la sostenibilità di una determi-
management (Eam) va a impattare su
no disponibili quando servono e assi-
nata campagna manutentiva preventi-
diversi fattori che sono assai diversi a
curarsi la disponibilità dei ricambi in
va grazie al calcolo del carico di lavoro
seconda del settore di business e della
modo da non avere tempi morti.
previsto, l’ottimizzazione delle risorse.
situazione operativa specifica dell’azien-
L’elenco delle voci che compongono
In particolare, Infor Eam gestisce il co-
da in cui viene installata - spiega San-
una manutenzione ideale è molto lun-
ordinamento dell’intervento di 70 per-
dro Turci, Eam account manager della
go ed è praticamente impossibile pen-
sone di fornitori esterni che nei periodi
filiale italiana di Infor -. In particolare,
tra le aziende che abbiamo verificato
essere più ricettive alla nostra soluzione
ci sono i produttori di energia, ossia
aziende come la Compagnie Nationale du Rhone in Francia, oppure Essent Energy in Olanda. In queste
aziende la voce di manutenzione più
importante è quella legata alle fermate
programmate degli impianti, come
quella annuale. In questa occasione
nell’arco di pochissimi giorni ci sono
centinaia, se non migliaia, di attività
La centrale termica di Celano (L’Aquila) ha una potenza di 175 MW
22
che devono essere svolte in modo co-
5/2011
esperienze&carriere
24
ordinato da decine o persino centinaia
di persone che operano per conto di
aziende esterne. È perciò fondamentale una gestione efficiente degli interventi e il coordinamento con tecnici in
modo da portare a termine tutte le attività necessarie nel modo migliore e
nel più breve tempo possibile. Un altro
effetto importante di una manutenzione ottimale, che impatta sui costi del
prodotto, è l’allungamento della vita
utile dell’impianto o della singola apparecchiatura».
Interruzioni ridotte al minimo presso la centrale termica di Celano
Luciano Barelli
SOFTWARE PER STABILIMENTI
Proficy, segni particolari: ottimizzazione del sistema energetico
M
onitorare, controllare e ottimizzare il funzionamento degli im-
pianti industriali: è questa la funzione di
Proficy, una suite di programmi software realizzati da Ge Intelligent Platforms, azienda del Gruppo General
Electric. Nata come interfaccia per gli
operatori sugli impianti, nel corso degli
anni alla suite si sono aggiunte nuove
funzionalità e ora la software house
può citare casi di efficienza in tutti i settori. È Corrado Giussani, business development manager dell’azienda, a parlare di alcune implementazioni in giro
per tutto il mondo: «Un’azienda statunitense specializzata nell’imbottigliamento dei vini, Gallo Glass Company, ha
del vetro e a una diminuzione dell’80%
emissioni di CO2 ». E in Italia? Formelli-
dichiarato che l’utilizzo di Proficy ha da-
delle emissioni; un produttore svizzero
no Wastewater Treatment di Faenza
to un consistente contributo alla salva-
di lubrificanti per raffreddamento, Bla-
avrebbe realizzato un aumento del 28%
guardia dell’ambiente grazie a una no-
ser Swisslube, ha conseguito una ridu-
dell’efficienza energetica, migliorando
tevole riduzione dei consumi energetici
zione del 45% delle spese per l’energia
anche il processo di depurazione dell’ac-
associati alle fornaci per la produzione
e un abbattimento non specificato delle
qua.
lu.ba.
23
GUARDA IL VIDEO
VI DIAMO LE CHIAVI
DEL MERCATO ELETTRICO
Oggi la domanda espressa dalle grandi aziende industriali e l’offerta dei produttori termoelettrici e rinnovabili
possono incontrarsi e generare valore nel nuovo mercato dell’energia. EGL, attraverso le attività di gestione
del portafoglio energetico, del prezzo e dei rischi correlati, consente un accesso diretto a questo mercato
con la garanzia della competenza e dell’esperienza di un leader europeo.
www.egl.eu/italia
5/2011
esperienze&carriere
24
CASE HISTORY
Dottori dell’efficienza energetica
in azione all’Istituto Tumori di Milano
Prima Vera opera da otto anni ottimizzando le risorse dei propri clienti che sono
per lo più realtà pubbliche. 200 i dipendenti per un fatturato di 70 milioni di euro
Domenico Catanese
L
tura di tutti i servizi energetici per un perio-
tico in Italia sono distribuite ovunque e
do di 5 anni a un costo inferiore del 25%.
costituiscono un mercato così vasto da
A fronte di ciò abbiamo investito 2 milioni
permettere la nascita e la crescita rapidis-
di euro per ricondizionare gli impianti di
sima di start up che nel giro di pochi anni
riscaldamento e per metterli a norma. Ab-
sono in grado di combattere contro le
biamo sostituito i generatori di vapore con
multinazionali più illustri e affermate.
modelli di nuova tecnologia e ad alto ren-
Uno dei casi più emblematici è Prima Vera,
dimento corredati di bruciatori modulanti
e occasioni di efficientamento energe-
un’azienda partita nel 2002 con tre addet-
ed esonerati dalla presenza fissa di perso-
ti e che oggi ne ha 200 per un fatturato di
nale patentato. Abbiamo rifatto completa-
70 milioni di euro.
mente le canne fumarie e abbiamo instal-
La ricetta è semplice, spiega Domenico
lato un sistema di supervisione. Tutto ciò
Catanese, presidente e fondatore di Pri-
ha generato un risparmio di combustibile
ma Vera: «Si cerca un’azienda di medie
di oltre il 20% che si traduce in una analo-
dimensioni con impianti energetici obsole-
ga riduzione delle emissioni di CO2».
ti e bisognosi di essere messi a norma, in
Risparmi di questi ordini di grandezza non
genere aziende di questo tipo è più facile
sono infrequenti nella Pubblica amministra-
trovarle nella Pubblica amministrazione. Ci
zione, osserva Catanese, ed è per questa
si fa carico dell’ammodernamento degli
ragione che il settore pubblico genera la
impianti, della loro conduzione e della for-
quasi totalità del fatturato di Prima Vera.
nitura di servizi energetici su un periodo
Luciano Barelli
«Oggi puntiamo molto sulla cogenerazione.
In prospettiva, però, ritengo che il potenziale
maggiore ce l’abbia il teleriscaldamento.
Minori prospettive, secondo me, ce l’ha
il solare, ma in certi casi può comunque
trovare un giusto impiego, come nel caso
di Milanosport (vedi box)».
abbastanza lungo (almeno cinque anni,
meglio dieci) garantendo un costo inferiore fino al 25% e il gioco è fatto».
«Un tipico esempio del nostro modus operandi è l’Istituto Tumori di Milano - commenta ancora Catanese -. Quando siamo
entrati in trattativa gli impianti dell’Istituto
erano obsoleti, i camini fuori norma, nessuno si preoccupava di una gestione attenta a minimizzare i costi. Noi abbiamo sottoscritto un contratto che prevede la forni-
Un tuffo nella gestione energetica delle piscine
Un altro esempio di buone pratiche energetiche Prima Vera l’ha implementato
in Milanosport, la società che ha in gestione le piscine comunali milanesi.
«Abbiamo sostituito tutti i generatori di calore preesistenti che presentavano
uno scarso rendimento con nuovi modelli a condensazione - racconta
Catanese -. Abbiamo installato apparecchiature per il recupero del calore dalle
acque di scarico delle docce e tre sistemi di cogenerazione, integrati da alcuni
impianti fotovoltaici e pannelli solari che non sono di rilevante potenza, ma
che comunque indicano la vostra volontà di scovare i possibili risparmi ovunque
si annidino. Anche qui poi abbiamo installato un sistema di supervisione
e di contabilizzazione del calore». Il periodo contrattuale è di nove anni.
lu.ba.
25
24 esperienze&carriere
5/2011
AUTOPRODUZIONE
La Sapienza di Roma sta attenta ai consumi
e progetta una rete intelligente di impianti
Suddividendo la Città universitaria in isole energetiche autonome è partita
la sperimentazione che prevede riqualificazione e produzione di energia e calore
I
l programma energetico 2005-2010
ne dei distretti energetici e all’ottimizzazio-
traverso una rete costituita da un sistema di
dell’Università degli Studi di Roma La Sa-
ne degli scambi tra le diverse forme di
distribuzione delle due tipologie di energia,
pienza ha incluso una serie di interventi fi-
energia (termica, elettrica, frigorifera). I
il tutto finalizzato a sfruttare fonti primarie,
nalizzati al raggiungimento dell’efficienza
campi di applicazione riguardano sia gli
per lo più rinnovabili, e ad alimentare cari-
energetica tramite la generazione distribui-
edifici esistenti che, però, hanno necessita-
chi elettrici in prossimità del sito di produ-
ta. Rientrano pertanto nel programma
to di adeguata rimodulazione, che i nuovi
zione dell’energia e in assetto cogenerativo
azioni tendenti a sviluppare le piattaforme
edifici inseriti nel piano edilizio universitario.
ai fini dello sfruttamento del calore. L’appli-
tecnologiche tipiche delle Smart grid, ovve-
Per la Città universitaria romana il modello
cazione del suddetto modello ha richiesto
ro distretti energetici ad alto grado di inte-
di base ha previsto un sistema di produzio-
la suddivisione della Città universitaria in
grazione tra generazione distribuita
ne combinata di energia elettrica e termica
isole energetiche autonome.
dell’energia, fonti rinnovabili e centri di
composto da unità produttive di taglia
«L’intervento è un esempio di riqualifica-
consumo, in cui l’Information and commu-
medio-piccola, da qualche decina a qual-
zione territoriale sulla base della generazio-
nication technology è applicata alla gestio-
che centinaio di kW, collegate tra loro at-
ne distribuita dell’energia. Si tratta di nove
La Sapienza diventa una cittadella autonoma dal punto di vista energetico
“University campus”
tQJáEJVONJMJPOFEJNFUSJDVCJ
t.8IFTV
EJFOFSHJBFMFUUSJDBBOOVB
t.8IFTV
EJFOFSHJBUFSNJDBBOOVB
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EJRVBTJNJMJPOJFVSPBOOP
Legenda
isole energetiche interconnesse in una rete
intelligente di energia termica, frigorifera
ed elettrica, sistemi di cogenerazione con
microturbine e motori endotermici per una
potenza complessiva di 2 MW, alimentati
anche a olio vegetale, impianti solari termici e fotovoltaici per 1 MW e celle a combu-
$PHFOFSB[JPOFDPONPUPSFBDPNCVTUJPOFJOUFSOB
BMJNFOUBUPBPMJPWFHFUBMF"TTFUUPSJHFOFSBUJWP
'PUPWPMUBJDP
stibile» spiega Livio De Santoli, professo-
$PHFOFSB[JPOFDPONPUPSFBDPNCVTUJPOFJOUFSOB
BMJNFOUBUPBPMJPWFHFUBMF'PUPWPMUBJDP
prossimo futuro è prevista la sperimenta-
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DPOSFUF$6
re ed Energy manager della Sapienza. Per il
zione con celle a combustibile da 10 kW
alimentate a idrogeno (vedi anche box)
prodotto tramite impianto fotovoltaico, un
motore a combustione interna a idrogeno
da 10 kW e con un sistema di cogenerazione con motore a combustione interna a
gas metano da 1MWe. Il programma energetico, finanziato con contributi regionali,
26
5/2011
esperienze&carriere
24
è stato avviato grazie alla collaborazione tra
ministero dell’Ambiente, Enea, Regione
Lazio, Comune di Roma, Sapio, Nitidor,
Cpl Concordia e l’Università di Tongji a
Shanghai. La parte più prettamente telematica ha visto il coinvolgimento di alcuni
dipartimenti della Sapienza e Acea, Harpa
Italia e Ibm, per sviluppare un package
impiantistico di gestione personalizzabile
dall’utilizzatore e in grado di controllare e
ottimizzare la produzione, distribuzione e
impiego di energia all’interno della rete.
Pannelli fotovoltaici sulla
copertura dell’Università
Maria Luisa Felici
MICROCOGENERAZIONE
Con metano e idrogeno si alimentano gli impianti sportivi e la piscina
G
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STORIA DI COPERTINA
Regioni italiane “troppo” autonome
in materia di rinnovabili
Il quadro che emerge dall’analisi delle delibere regionali è assai eterogeneo.
Il rischio è che non si sfruttino appieno le potenzialità di tutto il territorio.
E così l’obiettivo al 17% potrebbe non essere raggiunto
energia24club.it
emanato disposizioni differenti in ma-
da da parte delle Regioni era fissato per il 3
management del Politecnico di Milano:
teria di rinnovabili e il quadro creatosi è
gennaio 2011, non tutte le Amministrazio-
«Anche in quelle Regioni in cui il recepi-
estremamente eterogeneo. Il 18 settembre
ni hanno accolto le disposizioni normative.
mento è avvenuto le esclusioni delle aree
dell’anno scorso, dopo la conferenza unifi-
Le Regioni, secondo il decreto ministeriale,
non idonee e le limitazioni per impianti fo-
cata dell’8 luglio, è stato finalmente pubbli-
hanno la facoltà di introdurre nei propri
tovoltaici a terra sono state definite in base
cato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto mini-
regolamenti ulteriori limitazioni all’installa-
a criteri molto eterogenei». La situazione
steriale contenente le Linee guida per l’au-
zione degli impianti e, come vedremo nelle
italiana, dunque, resta confusa, anche se il
torizzazione degli impianti alimentati da
pagine seguenti, alcune hanno legiferato in
processo di semplificazione autorizzativa
fonti rinnovabili. Anche se il termine ultimo
maniera molto restrittiva. Si legge nel 3°
ha avuto inizio».
Solar Energy Report, stilato dalla School of
Tutte le tabelle e le norme
F
previsto per il recepimento delle Linee gui-
ino al 2010 le Regioni italiane hanno
29
24 storia di copertina
5/2011
STORIA DI COPERTINA
I provvedimenti delle Regioni italiane
recepiscono le Linee guida nazionali
Molte Amministrazioni si sono espresse in materia di rinnovabili.
Le limitazioni alle installazioni sono, però, differenti da territorio a territorio
O
ltre la metà delle Regioni italia-
si incontrano divieti coerenti per
la realizzazione selvaggia di impianti
ne ha varato provvedimenti di
quanto riguarda le aree di rilievo am-
fotovoltaici ed eolici e individua le
recepimento delle Linee guida nazio-
bientale e paesaggistico, ma anche
aree del territorio regionale non ido-
nali sulle autorizzazioni degli im-
ingiustificati inasprimenti in regioni
nee all’installazione di impianti foto-
pianti per la produzione di energia
centrali come Emilia Romagna e To-
voltaici ed eolici. In sintesi, è vietata
elettrica da fonti rinnovabili; in mol-
scana in materia di impianti a terra.
la realizzazione degli impianti in aree
ti casi, comunque, si è espressa sola-
La Regione Valle d’Aosta, guidata da
protette, in zone a rischio idrogeolo-
mente la Giunta regionale e manca
Augusto Rollandin dell’Union Val-
gico, nei centri storici individuati dai
ancora il parere finale del Consiglio
dôtaine, accoglie nella propria nor-
piani regolatori comunali e nelle zo-
regionale.
mativa regionale le Linee guida na-
ne soggette a vincolo di inedificabi-
Percorrendo lo Stivale da Nord a Sud
zionali ritenendo necessario fermare
lità. Non ci sono limitazioni per gli
continua a pag. 32
Rinnovabili: ancora lungo il cammino per allinearsi agli altri Paesi europei
A
nche se nel corso del 2010 il fotovoltaico italiano è cresciuto del 192% rispetto al 2009 (fonte Solar Energy Report), secondo un’analisi
Ewea, il nostro Paese è l’ultimo della classe, insieme al Lussemburgo, nella produzione di energia rinnovabile. «Gli altri 25 Stati membri - afferma Carlo Maria Magni, Ceo di Refeel - prevedono di poter rispettare e addirittura superare gli obiettivi fissati da Bruxelles.
L’Italia, sotto di uno 0,9% rispetto alla soglia richiesta, ha informato la Commissione europea che intende utilizzare il meccanismo di cooperazione per raggiungere l’obiettivo nazionale. Ossia acquistare energia verde da chi ne produce in eccesso. A questo punto viene spontaneo chiedersi perché non si possano sfruttare al meglio le potenzialità del nostro territorio, invece di ricorrere all’acquisto di energie rinnovabili dall’estero. Risulta opportuno ricordare i vantaggi del fotovoltaico e i successi raggiunti in Italia: l’energia solare ha coperto in poco più
di due anni una quota del fabbisogno di energia elettrica nazionale pari a circa il 3%; nessun’altra tecnologia energetica è in grado di raggiungere simili obiettivi in così breve tempo. Inoltre il fotovoltaico produce nei pressi del punto di consumo, riducendo drasticamente le
perdite di trasporto dell’energia elettrica. Sono oggi più di 150mila gli autoproduttori di energia solare in Italia. Il fotovoltaico è poi la fonte
energetica distribuita per eccellenza e proprio per questo ha consentito la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro. Nel 2010 le
aziende italiane attive nel fotovoltaico hanno raggiunto un fatturato totale di circa 40 miliardi di euro, contribuendo al Pil nazionale per oltre
il 2%. Il settore occupa oggi nel nostro Paese 15mila lavoratori e ha un indotto di altre 100mila persone».
«È falsa - sottolinea Magni - la credenza secondo cui gli incentivi del Conto energia vanno soprattutto ad aziende straniere. È vero che i
moduli fotovoltaici arrivano prevalentemente dall’estero, ma gli stessi moduli sono distribuiti da aziende soprattutto italiane. Tutti gli altri
componenti sono costruiti in gran parte in Italia: inverter, strutture di supporto, cavi, quadri elettrici, recinzioni, sistemi di monitoraggio,
pari a oltre il 55% del costo totale d’impianto. Esiste anche un indotto importantissimo che comprende la componentistica per la produzione
dei materiali sopra citati, moduli inclusi, studi tecnici, imprese edili e molto altro ancora. Sono italiane, per esempio, alcune aziende leader
mondiali di produzione di macchinari per la realizzazione di celle fotovoltaiche. Il Conto energia ha consentito lo sviluppo di aziende italiane
che stanno aprendo filiali all’estero: l’Italia non è terra di conquista, ma un Paese in grado di esportare tecnologia e know-how».
30
storia di copertina
5/2011
24
Colpo d’occhio sulle principali delibere delle Regioni italiane
Regione
Principali modifiche rispetto alle linee guida nazionali
Riferimento normativo
Fonte: Solar Energy Report
31
24 storia di copertina
PIEMONTE
Augusto Rollandin
32
Delibera della Giunta
Regionale 14 dicembre
2010, n. 3-1183
Sulla base dell’istruttoria condotta, sono stati individuati come non idonei
all’installazione di impianti fotovoltaici
a terra i siti e le aree seguenti (..):
1. aree sottoposte a tutela del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e
culturale e specificamente i siti inseriti
nel patrimonio mondiale dell’Unesco, le
aree interessate dai progetti di candidatura a siti Unesco, i beni culturali e paesaggistici, le vette e crinali montani e
pedemontani, i tenimenti dell’Ordine
Mauriziano;
2. aree protette nazionali di cui alla legge 394/1991 e aree protette regionali di
cui alla l.r. 12/1990 e alla l.r. 19/2009,
siti di importanza comunitaria nell’ambito della Rete Natura 2000;
3. aree agricole e specificamente i terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso
del suolo, le aree agricole destinate alla
produzione di prodotti Docg e Doc e i
terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a basso consumo idrico realizzati
con finanziamento pubblico;
4. aree in dissesto idraulico e idrogeologico.
Roberto Cota
5/2011
Vasco Errani
impianti fotovoltaici realizzati sugli
utilizzabile per l’installazione di im-
edifici, nonché per gli impianti eolici
pianti a terra, ponendosi di fatto in
inferiori a 60 kW. Inoltre, per la rea-
contrasto con le Linee guida naziona-
lizzazione degli impianti non potran-
li (vedi box Piemonte).
no essere utilizzati terreni per i qua-
In Lombardia il testo delle Linee gui-
li sono state concesse provvidenze
da è stato sottoposto alle Province.
previste dai Piani di sviluppo rurale
Il documento dovrebbe essere pron-
2000-2006 e 2007-2013.
to per maggio 2011.
Il Piemonte del leghista Roberto Co-
La delibera approvata dall’Assemblea
ta ha individuato i luoghi in cui non
legislativa regionale dell’Emilia Ro-
sarà possibile realizzare impianti: i siti
magna, guidata da Vasco Errani,
patrimonio dell’Unesco, quelli inte-
vieta l’installazione degli impianti in
ressati da progetti di candidatura a
aree di pregio ambientale, paesaggi-
siti Unesco, i beni culturali e paesag-
stico e architettonico e introduce
gistici, le vette e i crinali montani e
grossi limiti per quanto riguarda gli
pedemontani, i tenimenti dell’Ordine
impianti a terra in zone agricole: l’im-
Mauriziano, le aree protette naziona-
pianto non potrà occupare più del
li e regionali, le aree di importanza
10% della superficie disponibile, né
comunitaria nell’ambito della Rete
superare la potenza nominale massi-
Natura 2000, le zone agricole desti-
ma alla quale è riconoscibile la natura
nate a prodotti docg e doc, i terreni
di reddito agrario che, secondo una
agricoli irrigati con impianti irrigui a
circolare del ministero delle Finanze,
basso consumo idrico realizzati con
equivale a 200 kW più 10 kW di po-
finanziamento pubblico, quelli rica-
tenza installata eccedente per ogni
denti nella prima e seconda classe di
ettaro di terreno posseduto, con un
capacità d’uso del suolo e le aree in
massimo di 1 MW. La delibera stabi-
dissesto idraulico e idrogeologico.
lisce, invece, che possono essere in-
Quest’ultima limitazione riguarda una
stallati pannelli senza limiti di dimen-
percentuale molto elevata del terreno
sione, né di potenza in aree di cava e
5/2011
storia di copertina
24
Enrico Rossi
Angelo Michele Iorio
discariche dismesse e in siti industriali (vedi box Emilia Romagna).
In Toscana, la Giunta regionale di
Enrico Rossi ha approvato una legge che vieta la costruzione di impianti fotovoltaici a terra con potenza superiore ai 200 kW e superficie
maggiore di 4.000 metri quadri. Off
limits i siti patrimonio dell’Unesco, le
aree di interesse culturale, immobili
vincolati, aree naturali protette, classificate a rischio idraulico e le zone 2
sottoposte a vincolo. Via libera, invece, per chi vorrà ricoprire con moduli solari i tetti delle case, dei capannoni e delle fabbriche (vedi ta-
B) Sono considerate idonee all’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo:
1) le zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art. 17 del Ptpr), qualora
l’impianto fotovoltaico sia realizzato da un’impresa agricola e comunque fino ad una potenza nominale complessiva non superiore a 200 kW; (..)
2) le zone sotto elencate, qualora l’impianto fotovoltaico sia realizzato da un’impresa agricola, la
superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola disponibile, la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più10 kW di potenza
installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno posseduto, con un massimo di 1
MW per impresa e l’impianto risulti coerente con le caratteristiche essenziali e gli elementi di interesse paesaggistico ambientale, storico testimoniale e archeologico che caratterizzano le medesime
zone, alla luce delle possibili alternative localizzative nell’ambito delle aree nella disponibilità del richiedente:
- le zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale, (art. 19 del Ptpr),
- le aree di concentrazione di materiali archeologici o di segnalazione di rinvenimenti, le zone di tutela della struttura centuriata, le zone di tutela di elementi della centuriazione (art. 21, comma 2,
lettere b.2., c. e d., del Ptpr);
- le partecipanze, le bonifiche storiche di pianura e aree assegnate alle
Università agrarie, comunali, comunelli e simili e le zone gravate da usi civici(art.23, comma 1, lettere a. b. c. e d., del Ptpr);
- elementi di interesse storico testimoniale (art. 24 del Ptpr);
- i dossi di pianura (art. 20, comma 2, del Ptpr) e i crinali non individuati dai Ptcp come oggetto di
particolare tutela (art. 20, comma 1, lett. a), del Ptpr); (..)
3) le aree del sistema dei crinali e del sistema collinare ad altezze superiori ai 1.200 metri (art. 9,
comma 5 , del Ptpr), qualora l’impianto fotovoltaico sia destinato all’autoconsumo; (..)
4) le aree agricole, non rientranti nella lettera A, nelle quali sono in essere coltivazioni certificate come
agricole biologiche, a denominazione di origine controllata (Doc), a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), a denominazione di origine protetta (Dop), a indicazione geografica
protetta (Igp) e a indicazione geografica tipica (Igt) qualora la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola in disponibilità dell’azienda agricola e la
potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più 10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno nella disponibilità, con un massimo di 1 MW
per azienda; (..)
5) le zone C dei Parchi nazionali, interregionali e regionali, istituiti ai sensi della L. n. 394/91 nonché
della L.R. n. 6 del 2005, e le aree incluse nella Rete Natura 2000 designate in base alla Direttiva
92/43/Ce (Siti di Importanza Comunitaria) ed alla Direttiva 79/409/Ce (Zone di Protezione Speciale)
non rientranti nella lettera A punti 4 e 5 qualora la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non
sia superiore al 10% della superficie in disponibilità del richiedente e la potenza nominale complessiva dell’impianto non sia superiore a 200 kW; (..)
6) le aree agricole incluse nelle zone D e nelle aree contigue dei Parchi nazionali, interregionali e regionali istituite ai sensi della L. 394/91 nonché della L.R. n. 6/2005 qualora la superficie occupata
dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola in disponibilità del richiedente e la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più 10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno nella disponibilità, con un massimo
di 1 MW per richiedente; (..)
7) le aree in zona agricola non rientranti nella lettera A) e nei punti precedenti della presente lettera
B), qualora l’impianto occupi una superficie non superiore al 10% delle particelle catastali contigue
nella disponibilità del richiedente. Non costituiscono fattori di discontinuità i corsi d’acqua, le strade
e le altre infrastrutture lineari. Per i Comuni montani, l’impianto non può superare la quota del 10%
delle particelle catastali anche non contigue nella disponibilità del richiedente; (..)
EMILIA ROMAGNA
Delibera assembleare Progr. n. 28
del 6 dicembre 2010
33
24 storia di copertina
5/2011
MOLISE
Legge regionale 7 agosto 2009, n. 22.
modificata da Legge regionale 23 dicembre 2010, n. 23.
34
Art. 2
1. Nell’ambito delle competenze regionali stabilite dall’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modificazioni e integrazioni, la Regione Molise individua le seguenti aree come non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili:
a) parchi e preparchi o zone contigue e riserve regionali;
b) zona 1 di rilevante interesse dei parchi nazionali istituiti nel territorio della regione;
c) zone di “protezione e conservazione integrale” dei Piani territoriali paesistici;
c-bis) l’area costituita dalla Valle del Tammaro e dai rilievi che la delimitano, in quanto contesto dei più rilevanti valori archeologici emergenti dal territorio
regionale (aggiunto dalla modifica n. 23)
1.BIS
Ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui all’allegato 3, lett. f), del decreto del ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010 recante “Linee
guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, costituiscono aree e siti non idonei alla installazione di impianti eolici le aree e i
beni di notevole interesse culturale così dichiarati ai sensi della parte seconda del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni e
integrazioni, nonché gli immobili e le aree dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell’articolo 136 del medesimo decreto legislativo (aggiunto
dalla modifica n. 23)
2. Le Zone di protezione ambientale (Zps) e le aree Iba (Important bird area) sono da intendersi quali aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, salvo quanto previsto all’articolo 5, comma 1, lettera l), del decreto del ministro dell’Ambiente e della tutela del
territorio e del mare del 17 ottobre 2007 (Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione
(Zsc) e a Zone di protezione speciale (Zps).).
3. I territori ricadenti nei Siti di interesse comunitario (Sic) sono da intendersi quali aree idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da
fonti rinnovabili solo a seguito di esito favorevole della valutazione di incidenza naturalistica, effettuata ai sensi del decreto legislativo n. 357/1997 e della
valutazione di impatto ambientale.
bella con le aree idonee sul sito
Giunta regionale, guidata da Angelo
razione n. 683/2010 ha revocato la
energia24club.it).
Michele Iorio del Pdl, riguarda gli im-
deliberazione della Giunta regionale
Il Lazio ha adottato pienamente le
pianti eolici, che non potranno essere
del 14 luglio 2005, n. 916 e ha prov-
Linee guida nazionali, così come
realizzati in aree di interesse culturale
veduto a quantificare i nuovi oneri
l’Abruzzo che non ha imposto parti-
e paesaggistico (vedi box Molise).
per le procedure di Vas, Via e valuta-
colari limiti in materia, conservando
Nichi Vendola in Puglia ha intro-
zione di incidenza. La nuova quanti-
la dovuta discrezionalità di valuta-
dotto l’autorizzazione unica per l’in-
zione assegnata dalla legislazione
stallazione di nuovi impianti da ri-
nazionale ai singoli enti.
chiedere sul sito Web www.sistema.
La Giunta regionale delle Marche ha
puglia.it. La delibera individua le
affidato ai Comuni il compito di in-
aree soggette a vincolo, nelle quali
dividuare e cartografare i siti non
non sarà possibile installare impian-
adatti all’installazione di pannelli fo-
ti: parchi, riserve, siti Unesco, beni
tovoltaici a terra. Le Amministrazioni
culturali, immobili e aree dichiarate
comunali dovranno realizzare la tra-
di notevole interesse pubblico, terri-
sposizione cartografica entro 60
tori costieri, laghi, fiumi, torrenti e
giorni per garantire certezza di tem-
corsi d’acqua, boschi, zone archeo-
pi e di aree per accelerare la conclu-
logiche, tratturi, grotte, lame, gravi-
sione degli investimenti fattibili sugli
ne e versanti (vedi tabella dettagliata
impianti.
sul sito energia24club.it).
In Molise, il divieto introdotto dalla
La Regione Campania con la delibe-
Nichi Vendola
5/2011
storia di copertina
24
Art. 4 - Interventi soggetti ad autorizzazione unica regionale
Sono soggetti ad autorizzazione unica regionale di cui all’art.12 del D.lgs
387/03 le seguenti tipologie di impianti:
- impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza
nominale complessiva superiore a 1.000 kW;
- impianti solari termodinamici;
- impianti fotovoltaici con potenza nominale complessiva superiore a 1.000
kW;
- impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza
elettrica installata superiore a 999 kWe;
- impianti idroelettrici con potenza elettrica installata superiore a 250 kW.
Art. 5 - Interventi soggetti a Denuncia di Inizio Attività
1. Sono soggetti alla disciplina della Denuncia di inizio attività (Dia) di cui
agli art.22 e 23 del Dpr. 380/2001:
- impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza
nominale complessiva non superiore a 1.000 kW;
- impianti fotovoltaici classificati come non integrati ai sensi del Decreto
Ministeriale 19 febbraio 2007 con potenza nominale complessiva non superiore a 1.000 kW;
- impianti fotovoltaici in qualunque taglia e tipologia classificati per autoconsumo ai sensi del decreto legislativo n.79 del 16 marzo 1999 e s.m.i,
con i limiti, per gli impianti a terra, (rapporto superficie radiante dei pannelli/superficie disponibile, non inferiore ad 1/10) nelle aree indicate nell’Appendice A del Piear al paragrafo 2.2.2 ai punti “i” ed “ii”;
- impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza
elettrica installata non superiore a 999 kW e/o potenza termica installata
non superiore a 3.000 kW;
- impianti idroelettrici con potenza elettrica installata non superiore a 250
kW;
- rifacimento totale o parziale di impianti fotovoltaici ed eolici esistenti che
non comportino variazioni della potenza, delle dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture e dell’area destinata ad ospitare
gli impianti stessi;
- varianti non sostanziali ai progetti approvati per le quali non è richiesto il
rilascio di un nuovo assenso da parte delle Amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento unico di cui all’art.12 del d.lgs. n.387 del 29 dicem-
bre 2003 e che non comportino, variazioni delle dimensioni fisiche degli
apparecchi, della volumetria delle strutture e dell’area destinata a ospitare
gli impianti stessi, né delle opere connesse, nonché dell’assetto organizzativo e funzionale, della potenza totale dell’impianto e delle relazioni con gli
aspetti ambientali pertinenti.
Nel caso di interventi soggetti a Dia, in relazione ai quali sia necessario
acquisire concessioni di derivazioni a uso idroelettrico, autorizzazioni ambientali, paesaggistiche, di tutela del patrimonio storico-artistico, della salute o della pubblica incolumità, le stesse sono acquisite e allegate alla Dia,
salvo che il Comune provveda direttamente per gli atti di sua competenza.
Sono realizzabili mediante Dia gli impianti, nonché le eventuali opere per
la connessione alla rete elettrica. In tal caso, le autorizzazioni, i nulla osta o
atti d’assenso comunque denominati previsti dalla vigente normativa sono
allegati alla Dia (verifica gestore rete/preventivo per la connessione). Per gli
impianti soggetti a comunicazione, le eventuali opere per la connessione
alla rete elettrica sono autorizzate separatamente.
Il ricorso alla Dia è consentito al proponente che abbia titolo sulle aree o sui
beni interessati dall’impianto, dalle opere connesse e dalle infrastrutture
indispensabili.
Ai fini del conteggio delle potenze massime autorizzabili per ciascuna fonte rinnovabile rispetto alle previsioni di crescita di cui alla tabella 1” - 4 del
Piear, la Dia deve essere preliminarmente inviata all’Ufficio regionale competente per ottenere il “visto di accettabilità” da presentare al Comune
territorialmente competente per l’accoglimento della stessa Dia a eccezione degli impianti di micro generazione di potenza non superiore a 100
kW.
Il Comune competente sul cui territorio ricade l’impianto non potrà accettare la Dia di qualunque tipologia di fonte rinnovabile priva del “visto di
accettabilità” rilasciato dall’Ufficio competente della Regione Basilicata
apposto sul Modello B, specifico per ciascuna fonte rinnovabile, allegato al
presente disciplinare.
Nel rispetto del principio di non aggravamento del procedimento di cui
all’articolo 1, comma 2 della legge 241 del 1990, resta ferma la facoltà per
il proponente di optare, in alternativa alla Dia, per il Procedimento unico di
cui all’art. 12 del decreto legislativo 387/2003.
ficazione degli oneri prevede il paga-
delibera che semplifica la procedura
per la produzione di elettricità da
mento di un importo fisso e di uno
per cui saranno soggetti ad Autoriz-
biomasse con potenza superiore a
variabile differenziato in relazione al
zazione unica regionale: gli impianti
999 kW e gli impianti idroelettrici
tipo di procedimento avviato.
eolici con potenza superiore a 1.000
oltre a 250 kW. Servirà, invece, la
In Basilicata (vedi box Basilicata) la
kW, gli impianti solari termodinami-
Dia (Dichiarazione di inizio attività)
Giunta regionale, presieduta da Vito
ci, gli impianti fotovoltaici con po-
per gli impianti eolici con potenza
De Filippo del Pd, ha approvato una
tenza oltre i 1.000 kW, gli impianti
non superiore a 1.000 kW, gli im-
BASILICATA
Procedure per l’attuazione degli obiettivi del Piano di indirizzo energetico
ambientale regionale (Piear), pubblicate sul Bur in data 31/12/2010
35
24 storia di copertina
Vito De Filippo
5/2011
pianti fotovoltaici non integrati non
degli impianti sottoposti alla proce-
superiori a 1.000 kW, quelli per au-
dura di Dia (ora Scia). Tale previsione
toconsumo, gli impianti per la pro-
è coerente con il tetto fissato dalla
duzione di elettricità da biomasse
Delibera 28/2009/Ce, recepita dal
fino a 999 kW, gli impianti idroelet-
D.lgs. 7 marzo 2011, in via di pubbli-
trici non superiori a 250 kW.
cazione. Tuttavia, la legge della re-
La Regione Calabria, infine, con
gione Calabria è precedente al de-
la legge regionale. 34 del 29/12/2010
creto legislativo e per tale ragione
ha modificato la L.R. 42/2008 innal-
dichiarata illegittima.
zando a 1 MW la potenza massima
Carlo Maria Magni
Lo stato del solare: la mappa delle installazioni fotovoltaiche in Italia
Legenda: numero di impianti
Fonte: Gse - Atlasole (aggiornamento aprile 2011)
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24 focus
5/2011
SCENARIO
Manca una visione di progetto
per lo sviluppo delle rinnovabili europee
Troppi i costi in bolletta, ma gli incentivi alle alternative non sono la voce più
rilevante. È necessario disaccoppiare la domanda di energia dalla crescita del Pil
L
cresce. Questo ha cambiato lo scenario
energetica di lungo periodo e con
previsionale di domanda energetica dei
portare lo sviluppo di un’industria delle
essa i piani di investimento nelle rinno-
prossimi anni. Si tratta di un processo
rinnovabili, in modo che si autofinanzi
vabili, puntando a raggiungere, entro il
culturale che è già avvenuto in Germa-
senza continuare a gravare sull’utente.
2050, una produzione energetica 100%
nia, ma che da noi stenta a partire. È uno
Va sottolineato che gli incentivi alle rin-
Green.
scandalo, per esempio, che in Italia non
novabili non sono la voce di costo più ri-
Sono queste le conclusioni a cui sono
si sviluppi il solare termico. Il piano di
levante in bolletta, pesando nel 2010 per
giunti gli esperti del settore durante il
azione nazionale è valido, ma è troppo
meno della metà (2,7 miliardi euro) del
convegno organizzato a Roma da Kyoto
cauto e manca la visione di progetto,
totale degli oneri di sistema (5,8 miliardi).
Club “100% rinnovabili. La sfida per le
quella che, invece, c’è in Paesi come Re-
«È assurdo che si paghi l’Iva, un miliardo
energie verdi entro il 2050”.
gno Unito, Germania e Francia. C’è biso-
nel 2010, come fosse un bene o un ser-
Un cambio di paradigma necessario alla
gno anche di un maggior coinvolgimen-
vizio, una quota sul retaggio del nucleare
luce delle ultime evoluzioni dello scena-
to dei consumatori finali nel processo
che non abbiamo mai avuto (285 milioni
rio economico internazionale, scenario
decisionale», visto che poi sono quelli
di euro), il Cip6 (1,2 miliardi), le agevola-
in cui la Cina ha investito nelle rinnova-
che “pagano” in bolletta l’incentivo alle
zioni alle Ferrovie dello Stato - lamenta
bili più di Europa e Stati Uniti messi insie-
rinnovabili. Incentivo che non deve rima-
Francesco Ferrante, vice presidente del
’Europa deve cambiare la politica
nere fine a se stesso, ma che deve sup-
me: una banca cinese ha investito da
sola ben 19 miliardi di dollari nel solare.
«Occorre cambiare i paradigmi di inve-
Costano tanto le fonti rinnovabili?
La crescita dell’onere secondo le previsioni Aeeg
stimento energetico dei prossimi 40 anni - spiega Arturo Lorenzoni, dell’istituto di economia e politica dell’energia
e dell’ambiente (Iefe) dell’Università
Bocconi di Milano -. Dobbiamo imparare a disaccoppiare la domanda di energia dalla crescita del Pil: fino a qualche
anno fa cresceva il Pil e cresceva la domanda energetica. Dal 2005 questa dinamica è cambiata: in un’ottica di efficientamento produttivo ed energetico,
anche se il Pil cresce, la domanda di
energia rimane stabile o in certi casi de38
Fonte: Aeeg
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24 focus
Kyoto Club, che sottolinea come anche
gli incentivi vadano accordati solo - a impianti e fonti che ne hanno veramente
5/2011
Produzione elettrica
Scenario Iea al 2060
bisogno». Un sistema incentivante che
dovrebbe garantire una riduzione progressiva dei costi per la produzione energetica da fonti rinnovabili e traghettare
l’Italia verso l’obiettivo già auspicato dalla Iea: nel 2030 sarà più conveniente produrre energia da rinnovabili piuttosto
che da fonte fossile. Già nel 2017 in Paesi come la Germania si potrà fare a meno degli incentivi al fotovoltaico, grazie
alla riduzione del prezzo dell’energia da
fotovoltaico (fonte: Prognos).
«Un sistema del tutto diverso rispetto a
Fonte: Iea - Retd
quello presente in Italia, dove è partita la
filiera, ma non si è provveduto a creare
un meccanismo di sostegno al sistema
produrre il 4,5% di biocarburante - ndr)
della filiera: invece di attirare investi-
- sostiene Corrado Clini, direttore ge-
deve rispettare la filiera lunga o quella
menti li respingiamo. Tra l’altro in tema
nerale per lo sviluppo sostenibile, il clima
corta. E intanto si avvicina il 2040, data
di incentivi manca in Italia un monito-
e l’energia al ministero dell’Ambiente -.
in cui il 30% dei carburanti dovrà essere
raggio, un follow up: dove sono finiti i
Qui stiamo ancora a discutere se per la
prodotto con bioenergia. Gli investitori
fondi stanziati? Che risultati sono stati
produzione di biocarburanti (ogni pro-
nelle rinnovabili in Italia stanno passan-
raggiunti?»
duttore di carburante nel 2012 dovrà
do le pene dell’inferno per la questione
Agnese Ananasso
Scenario 2050 Mondo
Produzione elettrica 100% rinnovabile
Fonte: Wwf Ecofys 2011
40
24 news&mercati
5/2011
OPPORTUNITÀ
Enfinity cerca tetti industriali
anche se “ipotecati”
Agli imprenditori un appello: malgrado l’incertezza legata al Conto energia,
le entrate sono assicurate. Indispensabili le condizioni architettoniche di base
S
e tutti i tetti italiani fossero co-
si sia impantanata. E tra le varie atti-
Francesco Zorgno
perti da pannelli solari, una sola
vità c’è proprio quella di cercare i tet-
giornata di sole sarebbe sufficiente
ti (quelli industriali, soprattutto) da
per produrre energia per tutto il Pae-
rendere efficienti. Sempre che anche
se per un anno intero». Enfity ci met-
qui cambi la mentalità. «Pochi sono
te lo slogan e la faccia e puntando in
quegli industriali che hanno capito
maniera decisiva sull’implementazio-
che questa può essere una strada che
ne del fotovoltaico sui tetti. Tant’è
non solo toglie l’onere di una bolletta
che gran parte dei 50 MW che l’azien-
pesante, ma diventa anche un’entra-
da ha in animo di raggiungere
ta fissa». È sufficiente «firmare con
quest’anno potrebbero venire pro-
noi un contratto di locazione della
prio da architetture non al suolo.
copertura, tramite la cessione del di-
«Su questi obiettivi mi sento in dove-
ritto di superficie». Poi, «in tre mesi
re di attendere l’esito del decreto -
- assicura Zorgno - con le richieste di
to è in piano o 5.000 metri quadri se
spiega a Energia24 Francesco Zor-
Tica (compilazione del testo integrato
a falda; ovvia esposizione a sud e l’as-
gno durante un incontro avvenuto a
delle connessioni attive) e la presen-
senza di ombreggiamenti.
fine marzo -. Il colpo di arresto lo ab-
tazione della Dia» si ottengono i “la-
Va da sé che non tutti i tetti si adat-
biamo subìto tutti noi e sta di fatto
sciapassare” necessari per dare inizio
tano facilmente. E poi c’è spesso
che qualche mese buttato via lo dob-
ai lavori.
l’ostacolo dell’ipoteca sull’immobile.
biamo mettere in considerazione. Fi-
Tra i parametri da tenere in conside-
Che però Enfinity si occupa di “sbloc-
nanziare il fotovoltaico con queste
razione perché sia un buon tetto rico-
care”. Bonifica dell’ammianto; effet-
nubi all’orizzonte è sempre più diffi-
pribile di pannelli, una superficie di
to parasola che aiuta a rendere più
cile”. Ciò non vuol dire che l’azienda
almeno 10.000 metri quadri se il tet-
resistente e duratura la struttura e
contributo alla riduzione di CO 2 con
adeguamento ai parametri del proto-
Ovviamente si va anche a terra
collo di Kyoto sono altri importanti
Enfinity, attraverso la società di scopo Svs1 ha concluso con Fineco
Leasing il finanziamento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a
terra da 3 MW nel Comune di Larino (Cb) in Molise.
L’impianto sarà costruito direttamente da Enfinity Italia attraverso un
contratto di Epc chiavi in mano e sarà gestito dalla stessa per i 20 anni
successivi al completamento, attraverso un contratto di O&M full service.
argomenti da non sottovalutare. Difficile fare i business plan alla luce
dell’insicurezza degli incentivi, ma a
oggi non c’è industriale italiano che
non ci abbia guadagnato.
Camilla Galli Macricè
42
5/2011
esperienze&carriere
24
INTERVISTA
Gli shed del Gruppo Breton
producono energia con l’aiuto di Espe
Coperti tetti e pensiline di capannoni e stabilimento nella zona del Trevisano.
Capacità elettrica per un totale di oltre 2 milioni di kilowattora
l Gruppo Breton, attivo nella produzione
I
to abbiamo trovato una soluzione mecca-
parte elettrica e meccanica, nei cantieri il
di macchine industriali, ha deciso, a fron-
nica per ricoprire di solare fotovoltaico le
30% è di Espe e il resto è in outsourcing.
te di un notevole fabbisogno di energia
coppelle vetuste del tetto con travi a Y,
Per la parte tecnologica ci avvaliamo di
elettrica,calcolato in oltre 8 milioni di kWh,
senza però sostituirle. In totale abbiamo
fornitori di fiducia quali Silfab, Solsonica
di installare moduli fotovoltaici sui propri
applicato 15.000 metri quadri di pannelli
e Ldk. A differenza di semplici installatori,
capannoni e stabilimenti trevisani. Per la
per una potenza complessiva di 2.250 kW
però, siamo una realtà più strutturata: ab-
realizzazione è stata scelta Espe, operatri-
di picco. In questo modo l’azienda riesce a
biamo una flotta di mezzi a nostra dispo-
ce solare veneta. Chiediamo a Simone
produrre energia elettrica per circa il 30%
sizione (camion, furgoni, trivelle, ruspe e
Mariga, direttore tecnico Espe, come si è
dei suoi consumi.
gru) e procediamo alla ingegnerizzazione
sviluppato il progetto.
e al collaudo attraverso le nostre squadre.
In che modo è organizzata Espe e co-
Con questa modalità, nel 2010 abbiamo
Quali erano le necessità del Gruppo
me lavora?
realizzato 280 impianti.
Breton?
Noi siamo installatori e normalmente agia-
I committenti avevano già le idee chiare su
mo da Epc contractor. Anche in questo
Come avete reagito alle nuove propo-
come sviluppare il progetto fotovoltaico. A
caso Breton si è affidata per la gestione
ste governative in materia di rinnova-
fronte di un consumo elettrico annuo ele-
progettuale, amministrativa e di manuten-
bili?
vato, richiedevano lavori che conferissero
zione. L’engineering è tutto interno per la
Tutti gli impianti per cui avevamo la sicu-
un ritorno d’immagine e di investimento in
tempi rapidi. La necessità era, inoltre, trovare un operatore garantito a livello bancario, abituato a lavorare in ambiente industriale e in grado di interfacciarsi con
l’impianto elettrico interno, su macchinari
esistenti e soprattutto senza interrompere
le fasi di lavorazione.
Come avete pensato di sviluppare il
progetto?
Sulla sede centrale abbiamo installato tre
tipologie di impianti con moduli monocristallini: su shed, su pensiline e sulla parte
est-ovest della copertura. In questo ambi-
Lo stabilimento Breton autoproduce energia grazie all’impianto di 2.250 kW di picco
43
24 esperienze&carriere
5/2011
rezza di realizzazione entro il 31 maggio
ché siamo flessibili. Ma non nascondo di
un minimo di protezionismo, altrimenti
sono andati avanti. Gli altri sono in stand
aver riscontrato un raffreddamento totale
spariranno anche quei pochi produttori
by. Il problema maggiore è dato dall’insta-
del business. Per esempio, in questo clima
italiani attualmente presenti.
bilità finanziaria, poiché le garanzie delle
di incertezza, siamo bloccati con le assun-
Noi, come Espe, abbiamo deciso di aderire
banche stanno cambiando. Anche gli in-
zioni: avevamo preventivato 10 nuovi po-
alla Rives, Rete imprese venete per il sola-
vestitori stranieri sono bloccati. E questo
sti di lavoro, ma ora siamo fermi. Il proble-
re: è una sorta di associazione alternativa
“giochetto” del Governo, anche se cam-
ma maggiore è stato quello di agevolare i
di circa 70 aziende, che vuole interfacciar-
bierà o sarà prorogato, causerà un danno
grandi gruppi con il decreto Salva Alcoa,
si con i politici locali per analizzare il danno
economico di 2-3 milioni di euro. Sono
con megainvestimenti per aziende stranie-
che il nuovo decreto sta portando (www.
convinto che, comunque, riusciremo ad
re con tecnologia straniera. È, invece, ne-
impresevenetesolare.it).
adeguarci ai nuovi prezzi di mercato, per-
cessario favorire la filiera italiana, ci vuole
Chiara Scalco
Le aziende aderenti a Rives
3
JWFTOFMTVPTUBUVUPDPOGFSNBEJFTTFSFOBUBDPNFVOSFUFTQPOUBOFB4FDPOEPHMJBEFSFOUJOPOJOUFOEFTPTUJUVJSTJBMMFJOJ[JBUJWFEFMMFBTTPDJB[JPOJEJDBUFHPSJBDIFSBQQSFTFOUBOP
MFB[JFOEFBMJWFMMPOB[JPOBMFNBWVPMFBHJSFQFSVOJSFMFGPS[FEJUVUUFMFJNQSFTFWFOFUFEBHMJBSUJHJBOJBJQSPHFUUJTUJEBMMF1NJBMMFHSBOEJB[JFOEFDIFJOUFOEPOPGBSTFOUJSFMB
QSPQSJBWPDFGBWPSFOEPJOGPSNB[JPOFFDVMUVSBQFSJMTPMBSFEFMUFSSJUPSJP"ODIFBMMBMVDFEFMUSBHJDPFWFOUPOVDMFBSFHJBQQPOFTFFEFMMBDPOTFHVFOUFSJGMFTTJPOFTVVOOVPWPQJBOP
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(aggiornamento 11 aprile 2011)
5/2011
tecnologie&soluzioni
24
LABORATORI
Sempre più centri di ricerca italiani
testano le energie rinnovabili
Colpo d’occhio sui poli tecnologici in cui si studiano le performance degli impianti.
I nuovi prodotti in cantiere e i metodi di analisi sull’efficienza dei processi
L
a ricerca sulle energie alternative
tezzato Tic, Terni Innovation Centre, e
partnership con Saim Elettromecca-
non si ferma e stanno nascendo
sarà un cantiere creativo in cui le idee
nica. Organizzato in 18 locali, il cen-
sempre più laboratori di test e studio
prendono forma. In particolare, per le
tro si estende per una superficie di
sulle nuove tecnologie applicabili in
energie alternative all’interno dei sei
oltre 1.200 metri quadri coperti. Al
campo rinnovabile. Abbiamo già par-
laboratori del centro, si sviluppano
suo interno operano dieci ricercatori e
lato del campus di Tortona, in cui si
servizi di analisi di produzione degli
tecnici specializzati, dislocati tra labo-
eseguono test fotovoltaici presso Eu-
impianti, attività di ricerca per l’effi-
ratori, sala di monitoraggio e produ-
rofins Modulo Uno per garantire
cienza energetica nei settori fotovol-
zione di impianti sperimentali, deposi-
l’efficienza dei pannelli solari (vedi nu-
taico, eolico, solare termodinamico,
to prodotti primi, biblioteca archivio e
mero di marzo di Energia24). Vediamo
storage dell’energia, Smart grid e ri-
uffici direzionali e tecnici.
altri esempi italiani.
fiuti. Operazione importante sarà
quella di creare un nuovo sistema cen-
SolarLab²
Terni Innovation Centre
tralizzato per la protezione e il moni-
A Bibbiena, in provincia di Arezzo, è
Un nuovo centro di ricerca è stato
toraggio remoto dei parchi solari: a tal
nato un grande impianto concepito
inaugurato presso lo stabilimento del-
proposito verrà realizzata una monito-
come laboratorio scientifico per testa-
la Nuova Terni Industrie Chimiche,
ring room e partirà una produzione
re cinquanta tipologie diverse di in-
sito a Nera Montoro (Tr). È stato bat-
industriale di cabine secondarie in
stallazioni, monitorate ogni giorno.
SolarLab2 è stato realizzato sulla copertura dello stabilimento di Baraclit,
produttore di capannoni per uso industriale, da Energy Resources, system
integrator nel settore delle rinnovabili.
La collaborazione tra le due aziende ha
portato allo sfruttamento di ben
31.700 metri quadri di tetto. I pannelli fotovoltaici installati sono 11mila,
per una potenza complessiva di 2,5
MW. Il test è effettuato su tipologie di
montaggio differenti per quattro caratteristiche geometriche di copertura:
piana, a shed rettilineo, a shed curvili-
Test di laboratorio e sul campo per il Terni innovation center
neo trasversale e a shed curvilineo sia
45
24 tecnologie&soluzioni
5/2011
informatica; sono presenti anche
esperti di processo e di sviluppo prodotti.
Il Technology center ha instaurato
una collaborazione con l’Università
di Padova e interagisce costantemente con i vari centri di ricerca Abb,
proponendosi come punto di incontro tra le esigenze di mercato e le
conoscenze della tecnologia di base.
I progetti rea-lizzati dal Centro riguardano soprattutto il concetto di
“cost efficiency” e sono stati già sviluppati per diversi stabilimenti del
Gruppo. È stata, inoltre, creata una
Il SolarLab2 installato da Energy Resources copre una superficie di 31.700 mq tra le colline aretine
nuova piattaforma 3D per l’ingegneria di progetto e per la produzione e
trasversale che longitudinale. Le rese
zione di Small power transformer.
testati innovativi prodotti per soddi-
degli impianti sono confrontate giorno
Il team del centro tecnologico è com-
sfare le richieste di mercato attraver-
per giorno e i calcoli sono raccolti e poi
posto da quindici esperti provenienti
so soluzioni a basso impatto ambien-
analizzati. I moduli utilizzati si suddivi-
da realtà differenti del Gruppo Abb,
tale (per esempio il Biotemp transfor-
dono per sette diverse tecnologie: il
non solo nazionali, ma anche indiane,
mer, trasformatore di distribuzione
90% della copertura è occupato da
polacche e colombiane. La maggior
immerso in liquido isolante biode-
moduli mono e policristallini di Cana-
parte dei soggetti ha una laurea in in-
gradabile).
dian Solar; il restante 10% compren-
gegneria elettrica e meccanica e in
Chiara Scalco
de moduli monocristallini ad alta efficienza Sun Power, film sottile First
Solar (CdTe), QCell (Q smart, Cigs) e
Pramac (silicio amorfo e silicio microamorfo). All’interno del laboratorio vengono monitorare anche le rese degli
inverter installati, dei produttori Sma,
Power-One e Astrid, confrontando le
stringhe e i sistemi centralizzati.
Technology center
Nato poco più di un anno fa, il Technology center è un punto di ricerca
multidisciplinare attivo presso il nuovo
stabilimento del Gruppo Abb. Insediatasi a Monselice, in provincia di
Padova, Abb è impegnata nella produ46
Nel team del Centro tecnologico Abb tecnici italiani, ma anche indiani, polacchi e colombiani
5/2011
tecnologie&soluzioni
24
TRASFORMAZIONE DI ENERGIA
Un microinverter per ogni pannello
Rivoluzione negli impianti fotovoltaici
Tra i vantaggi: l’autonomia di lavoro dei moduli permette, in caso di guasto,
di non bloccare il lavoro di tutto il campo. Lo propone Enphase Energy
n microinverter per ogni modulo. È
U
Ma il microinverter inventato da Enphase
to del pannello, connettere in entrata il
questa la rivoluzionaria “invenzio-
si differenzia in modo sostanziale da un
polo positivo e quello negativo del modu-
ne” proposta dal costruttore statunitense
tradizionale apparato elettromeccanico:
lo e collegarsi in uscita, con uno spinotto
Enphase Energy, presente da qualche
«La prima novità dei nostri microinverter
come quelli per i computer, su un cavo
mese direttamente in Italia con una filiale,
è, infatti, quella di utilizzare oltre il 50%
appositamente realizzato da noi».
e che si appresta ad avviare la commercia-
dei componenti basati su semiconduttori
lizzazione della sua soluzione dopo il
- spiega Roberto Colombo, country ma-
I benefici dei microinverter
prossimo Solarexpo.
nager di Enphase Energy Italia -, mentre
Per il fatto che la conversione tra corrente
La società, nata per iniziativa di diversi
gli inverter tradizionali utilizzano questi
continua e alternata avvenga in prossimi-
manager provenienti da aziende famose
componenti per non più del 25%».
tà di ogni modulo, secondo Enphase
del comparto informatico (Google, Ci-
I microinverter di Enphase gestiscono fino
Energy, emergono diversi vantaggi: «Pri-
sco, Seagate e altre), punta a ridisegnare
a 215 Watt e possono essere utilizzati con
ma di tutto il sistema fornisce già in uscita
il concetto di inverter proprio scommet-
i pannelli di diverse tecnologie e di diversi
corrente alternata al massimo fino a 220
tendo sui vantaggi progettuali, costruttivi
costruttori, «per la loro messa in opera -
o 380 volt e questo è un elemento di si-
e operativi dovuti all’accoppiamento tra
continua il manager - basta stringere un
curezza non di poco conto, se si tiene
dispositivo e pannello fotovoltaico.
bullone per fissare il dispositivo al suppor-
presente che nel caso di installazioni di
media grandezza la tensione in corrente
continua generata dai pannelli che gira
nel circuito è potenzialmente molto pericolosa, quando, per esempio, si è in presenza anche di 1.000 volt di tensione».
Il beneficio più importante è, però, dovuto all’eliminazione dei colli di bottiglia tipici degli impianti tradizionali centralizzati con inverter unico a valle dei moduli: «In
questi impianti il rendimento totale dipende dal modulo che in quel momento
sta lavorando con il rendimento più basso
e quindi: se un modulo è oscurato da una
zona d’ombra, da rami o foglie e funziona al 50%, tutti i moduli collegati allo
Anche sul tetto di una casa, i microinverter portano benefici e maggior autonomia
stesso inverter riducono la loro produtti47
24 tecnologie&soluzioni
5/2011
vità allo stesso livello. Peggio è se un mo-
pianto tradizionale si trovano a monte del
250 ai 300 euro per kilowatt installato
dulo si rompe. Dotando, invece, ogni
contatore. Infine, un impianto dotato di
(vedi anche la storia di copertina di pag.
modulo con microinverter è il solo pan-
microinverter può prevedere moduli
11). In ogni caso rimane da dire che a fine
nello interessato dall’oscuramento a lavo-
orientati in modo diverso, consentendo di
2010 Enphase Energy aveva consegnato
rare al 50%, mentre tutti gli altri conti-
sfruttare in pieno la diversa morfologia
nel mercato Usa 500mila microinverter e
nueranno a produrre energia con la mas-
dei tetti di case e capannoni. «Il listino per
che per giugno l’azienda prevede di arri-
sima efficienza che possono dare in quel
l’Italia non è ancora disponibile, ma si può
vare al milione di unità: «Nel mercato
momento» racconta Colombo. Altri van-
dare comunque l’indicazione che negli
statunitense negli impianti al di sotto dei
taggi derivano dal fatto che un impianto
Stati Uniti un microinverter ha un prezzo
100 kW possiamo vantare oggi una quo-
dotato di microinverter non ha più biso-
di mercato intorno ai 130 dollari». Ovvero
ta di mercato pari al 20%» dichiara Ra-
gno di installare a valle dei moduli appa-
circa 500 euro per kilowatt, quando il co-
ghu Belur, vice presidente di Enphase
rati come scatole di giunzione, quadri di
sto medio di un inverter in un impianto in
Energy.
campo e tutti gli elementi che in un im-
Italia, a detta di molti operatori, varia dai
Ruggero Vota
PROTOTIPO
La tenda Dickson cattura il sole
U
na tenda da sole fotovoltaica in
menti sono azionati grazie ai rilievi
grado di regolare l’apertura e la
della centralina meteo collegata. Le
chiusura in funzione del tempo. È sta-
celle fotovoltaiche, in silicio amorfo,
ta ideata da Dickson, in collaborazio-
sono integrate nel tessuto della tenda
ne con Somfy.
che ha uno spessore inferiore a 1 mm
Per sfruttare al meglio l’insolazione, la
e un peso di 900 g/mq: produce ener-
tenda si arrotola e strotola, conferen-
gia con una superficie di captazione
tipo è stato realizzato grazie agli studi
do stabilità alla struttura in condizioni
dei raggi calcolata dal 60 al 98%: con
e alle applicazioni portate avanti insie-
meteorologiche instabili, per esempio
insolazione pari a 1.000 W/mq, la ten-
me a Ensait, Ecole nationale supé-
di vento troppo forte: questi movi-
da produce circa 40 Wp/mq. Il proto-
rieure des arts et industries textiles.
PER TETTI LEGGERI
Fotovoltaico incollato su tetti in metallo: l’idea è di Solon
I
48
l sistema Solon SolBond è stato proget-
ra e metallo per sfruttare quelle superfici
sivo utilizzato per il montaggio dei mo-
tato appositamente per i tetti in lamie-
leggere che non potrebbero sostenere il
duli evita la foratura del tetto; è a base di
peso di un sistema Pv tradizionale. In mo-
silicone e prodotto da Sika Deutschland
dalità Lightweight, ha un carico di 8,5
che lo garantisce per 20 anni. Solon, in-
kg/mq, non ha cornice e utilizza un vetro
vece, applica una garanzia di cinque livel-
dello spessore di 3,2 mm. Composto da
li: assicura un rendimento minimo del
72 celle in silicio monocristallino, ha po-
95% fino al 5° anno, del 90% fino al
tenza massima di 285 Wp. L’azienda ha
10°, dell’87% fino al 15°, dell’83% fino
calcolato un’efficienza del 14,5%. L’ade-
al 20° e dell’80% fino al 25° anno.
5/2011
finanziamenti&risparmi
24
CREDITO
Così la Popolare di Milano finanzia
Pmi e privati per impianti di rinnovabili
Project financing per grandi clienti in pool con altri istituti. Grande attenzione
alla questione delle garanzie. Presto aperture anche per biomasse e biogas
D
modulati con tassi sia variabili (indicizzati
ziamenti erogati dal Gruppo Banca
sull’Euribor a tre mesi maggiorato del
Allianz) a copertura, per esempio, anche
Popolare di Milano sul fronte degli im-
1,8% per i privati e del 2% per i condo-
dei periodi di non produzione. A questo
pianti di generazione di energia attraver-
mini), sia fissi (Irs del periodo più 1,8%
si aggiunge un trasferimento dei diritti
so fonti rinnovabili, per un controvalore
per i privati e 2% per i condomini), men-
generati dal credito e dall’incentivo deri-
complessivo di qualche centinaio di milio-
tre per i pacchetti “ecologia” sono previ-
vante dalla vendita di energia prodotta
ni di euro.
sti solo tassi variabili.
dalle fonti rinnovabili. Trasferimento che
L’azione della banca è partita dai piccoli
Il discorso è naturalmente molto più arti-
si conclude in automatico all’estinzione
impianti per privati per arrivare alle instal-
colato per le aziende che possono acce-
del finanziamento.
lazioni per grandi clienti con operazioni di
dere ai finanziamenti erogati da Bpm in
«Anche se nelle settimane scorse il setto-
project financing, in alcuni casi organiz-
modo tradizionale per gli impianti medio-
re del fotovoltaico ha subito un momento
zate in pool con altri istituti di credito.
piccoli (quelli fino a una potenza nomina-
di stallo conseguente alle decisioni gover-
Tali finanziamenti hanno riguardato
le installata anche di poco superiore a 1
native - afferma Mauro Fumagalli, re-
maggiormente il fotovoltaico, ma anche
MW) o attraverso il meccanismo del
sponsabile marketing di Bpm per i finan-
altre fonti come l’eolico e in futuro si apri-
project financing per impianti più com-
ziamenti sulle energie rinnovabili - noi
ranno alle biomasse e al biogas. Se i pic-
plessi, partendo comunque da un mini-
non ci siamo fermati. Abbiamo, di certo,
coli impianti per privati possono essere
mo di 1 MW: «I finanziamenti in project
riscontrato un cattiva gestione dei proce-
finanziati attraverso due formule, una
financing riguardano soprattutto la fascia
dimenti autorizzativi e un sistema incen-
studiata ad hoc per il fotovoltaico, fino a
dai 3 ai 10 MW, ma abbiamo partecipato
tivante instabile. Bpm non ha mai agito in
150mila euro (partendo da 5mila), l’offer-
a operazioni in pool anche per impianti
relazione all’incentivo in quanto tale, ma
ta per i condomini può arrivare a 500mila
superiori ai 30 MW» afferma Alessan-
formulando proposte indicate anche al di
euro nel caso del fotovoltaico e fino a 2
dro Schiavone, esperto Bpm in project
là dei contributi statali. Siamo in attesa di
milioni di euro con il “pacchetto ecologia
financing. In tutti questi casi il tasso, va-
nuove indicazioni. La mia impressione è
condominio”, rivolto a quelle realtà che
riabile e fisso per il fotovoltaico e solo
che le eventuali modifiche al Conto ener-
intendono adottare tecnologie e impian-
variabile per il mini eolico, viene determi-
gia slitteranno e saranno proposte per
ti che contribuiscono alla tutela dell’am-
nato dal rating elaborato dalla banca sul
l’inizio del 2012, cercando di non creare
biente in generale, oltre al conseguimen-
rischio di credito dell’azienda secondo i
ulteriori problemi, dopo la confusione già
to di risparmi sui consumi energetici. In
parametri di Basilea 2 e il finanziamento
creatasi. La riduzione delle tariffe incenti-
tutti questi casi il finanziamento copre il
è erogato al massimo fino all’80%
vanti, poi, sarà progressiva fino al 2016-
100% del costo dell’impianto, compren-
dell’importo richiesto. Molta attenzione
2017 in affiancamento ai prezzi degli
dendo l’Iva nel caso dei privati. I finanzia-
viene posta al tema delle garanzie. Bpm
impianti sempre più bassi».
menti per il fotovoltaico possono essere
chiede di sottoscrivere una polizza all risk
al 2007 sono stati oltre 200 i finan-
(la banca ne offre una in partnership con
Ruggero Vota
49
Pollein VALLE D’AOSTA
P
er tre giorni la Valle
d’Aosta si trasformerà in un
laboratorio alpino di eccellenza
su risparmio energetico, energie
rinnovabili, efficienza energetica
degli edifici e mobilità sostenibile.
Con la quinta edizione
di Rigenergia, le imprese
continueranno ad essere le
vere protagoniste della fiera e a
proporsi come i principali attori
dello sviluppo e della diffusione
delle rinnovabili.
Così, confermata la location della
fiera nell’area dell’autoporto
di Pollein, alle porte di Aosta,
dove verrà allestito un Palaexpo
in grado di accogliere su 5.000
mq fino a 150 espositori, il
programma è stato arricchito
perché la fiera delle rinnovabili
possa offrire di più rispetto alle
tante esposizioni su tali tematiche
che stanno nascendo in ogni
angolo d’Italia.
In tale ottica Rigenergia|11, più
ancora delle passate edizioni,
Assessorat des Activités
non sarà solo una fiera, ma lo
sviluppo di un progetto articolato
e ampio che, partendo dai
positivi risultati conseguiti nelle
edizioni precedenti, coinvolgerà
a diverso titolo e a vario livello
alunni e scuole di ogni ordine e
grado, professionisti, imprese,
consumatori e grande pubblico.
Gli orari della fiera
VENERDI 27 maggio:
dalle ore 10.00 alle ore 20.00
SABATO 28 maggio:
dalle ore 10.00 alle ore 20.00
DOMENICA 29 maggio:
dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Le aree tematiche
% Area commerciale: circa 5.000
mq con oltre 150 espositori
% Punto informazione
regionale sulle tematiche
energetiche gestito dal
Centro osservazione e attività
sull’energia (COA energia)
% Villaggio scientifico/area
innovazione
Nell’area istituazionale posta
all’ingresso della fiera saranno
presentate le maggiori
innovazioni e alcune best
practice valdostane nel settore
delle rinnovabili.
% Esibizione mezzi elettrici
% Area laboratorio didattico
COA Lab
Allestimento di un percorso
didattico-espositivo interattivo
all’interno del quale troveranno
posto le installazioni dedicate
all’illustrazione delle diverse
fonti di energia rinnovabile,
ai sistemi per il risparmio e
l’efficienza energetica, all’utilizzo
razionale delle risorse, alla
mobilità sostenibile, supportati
da strumenti e materiali dedicati.
% Visite guidate presso impianti
pilota a fonti rinnovabili
realizzati presso l’autoporto con
finanziamento POR FESR
% Convegni tematici
% Interazione Impresa - Scuola
% Area ludica
% Area ristoro
ambiente sostenibile
STORIA DI COPERTINA
Il Sindaco che vorrei
deve avere idee sostenibili
I lettori di Energia24 si esprimono sul futuro delle strategie Green dei Comuni
italiani. Viaggio tra i programmi dei candidati di Milano, Torino, Bologna
e Napoli in tema di ambiente ed energie rinnovabili
P
oco meno di un sesto dei Comuni
Torino e Bologna, le stesse che potreb-
dire scegliere chi per i prossimi cinque
italiani è chiamato il 15 e il 16 di
bero allungare la corsa con il ballottag-
anni avrà un ruolo determinante per
maggio a rieleggere il Primo cittadino e
gio del 29 e il 30. Una piccola fetta d’Ita-
salvare il nostro Paese dall’appassimen-
il Consiglio comunale. 31 (dei 1.344 Co-
lia, dunque. Ma con un importante de-
to economico e - tema che sta a cuore
muni che stanno organizzando i seggi)
stino.
a Energia24 - ambientale, e dal riscat-
sono capoluogo di provincia. Le grandi
Perché, proprio in questo 2011 bizzar-
to verso un sistema energetico più pu-
città coinvolte nella rielezione del Colle-
ro in termini politici e storici, tornare
lito e in linea con i dettami europei. E i
gio municipale sono Milano, Napoli,
alle urne per eleggere il sindaco vuol
Comuni, anche in un’ottica di riforma
51
5/2011
storia di copertina
24
federale, ne saranno i protagonisti. Già
molto è stato fatto. E lo conferma il re-
Composizione del Consiglio comunale
cente rapporto pubblicato da Legam-
Secondo l’art. 37, comma 1, decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)
biente sui Comuni rinnovabili dove
Il Consiglio comunale è composto dal Sindaco e:
emerge un dato eclatante: il 94% (pari
a) da 60 membri nei comuni con popolazione superiore a un milione di abitanti;
a 7.661 municipalità) avrebbe installato impianti verdi tanto da coprire il
b) da 50 membri nei comuni con popolazione superiore a 500mila abitanti;
22% della propria domanda energeti-
c) da 46 membri nei comuni con popolazione superiore a 250mila abitanti;
ca. Ma c’è di più: 964 Comuni recensi-
d) da 40 membri nei comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti o che, pur avendo
ti dal rapporto di Legambiente produrrebbero più energia elettrica di quanta
popolazione inferiore, siano capoluoghi di provincia;
ne consumano grazie a una sola fonte
e) da 30 membri nei comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti;
rinnovabile (mini-idroelettrica, eolica,
f) da 20 membri nei comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti;
fotovoltaica, da biomasse o geotermi-
g) da 16 membri nei comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti;
ca, escludendo i grandi impianti idroelettrici) e 27 sarebbero i Comuni che
superano largamente il proprio fabbi-
h) da 12 membri negli altri comuni.
La popolazione è determinata in base ai risultati dell’ultimo censimento ufficiale.
sogno termico grazie a impianti di teleriscaldamento collegati a impianti da
parte di una “giuria” per analizzare le
sieri che in questo periodo campeggiano
biomassa o geotermici.
buone pratiche che i futuri sindaci non
sui programmi elettorali delle grandi cit-
Ambiente ed energia non sono solo i
dovrebbero scordare di mettere in
tà pronte al rush finale verso i seggi. Ci
temi clou di questa rivista, ma anche di
campo. Di grande spunto sono le solle-
siamo limitati ad analizzare le proposte
un sistema economico e sociale sempre
citazioni che i cittadini chiedono al Sin-
elaborate per le grandi città, senza voler
più richiesto da cittadini e imprese. Ep-
daco del futuro. Ed è da qui che inizia la
nulla togliere alle altre. Crediamo, però,
pure, a leggere i programmi dei candi-
nostra inchiesta. Partendo da una serie
che proprio le grandi città siano in co-
dati sindaci, i due temi non sempre
di idee su cui consigliamo ai candidati
stante emergenza ambientale ed “ener-
emergono con chiarezza e genialità.
sindaci, di grandi o piccole città che sia-
getica”. E difatti, basta leggere il rap-
Certo, l’idea non deve averla solo il sin-
no, di soffermarsi. Il nostro augurio è
porto Legambiente per riflettere sul
daco, ma è fondamentale il team della
che società civile, imprenditori e politica
fatto che le metropoli non riescono mai
Giunta e il lavoro che si deve instaurare
lavorino assieme perché i Comuni italia-
a entrare in classifica. Ovviamente, il no-
con i tecnici del settore.
ni di domani diventino più vivibili e so-
stro augurio è che qualcosa cambi. Al
Se ne sono accorti anche gli addetti ai
stenibili per tutti. Nel frattempo abbia-
più presto.
lavori che abbiamo sollecitato a fare
mo selezionato anche gli slogan e i pen-
La posta dei lettori di
M.Cristina Ceresa
è a vostra disposizione
Scrivete pareri, inoltrate quesiti, prendete posizione:
la redazione vi risponderà e pubblicherà le lettere più interessanti
nelle pagine dedicate
Via email: [email protected]
Via posta: redazione Energia24, via Pisacane 1 - 20016 Pero (Milano)
24 storia di copertina
5/2011
IL SINDACO CHE VORREI/1
L’Energy manager ti può dare una mano
Sette punti per essere un amministratore davvero Green e in linea con le direttive Ue
I
54
l raggiungimento degli obiettivi fis-
duazione delle azioni necessarie per
sati nella strategia Europa 2020
un
uso
razionale
ed
Martino Mitidieri
efficiente
dipenderà dalla efficacia delle deci-
dell’energia.
sioni politiche locali che verranno im-
2. Aderire al Patto dei sindaci.
plementate e che riusciranno a favo-
Tale strumento è, invece, un’iniziati-
rire una crescita sostenibile mediante
va volontaria, promossa dall’Unione
azioni volte a risolvere problemi cli-
europea, che si pone l’obiettivo di
matici, energetici e ambientali.
raggiungere gli obiettivi del Pacchet-
Le città, in questo contesto, assumo-
to clima ed energia. Solo in Italia so-
no un ruolo fondamentale; basti pen-
no quasi 1.000 i Comuni che hanno
sare che l’80% circa dei consumi
già aderito al Patto e che si appresta-
energetici è imputabile all’ambiente
no a effettuare una baseline delle
urbano, e che gli edifici sono respon-
emissioni in atmosfera (Bei) e alla im-
sabili del 40% del consumo globale
plementazione del Piano di azione
di energia dell’Unione europea. Ope-
per l’energia sostenibile (Seap).
rando sulle politiche urbane, i Comu-
3. Implementare un sistema di Ge-
ni hanno quindi la possibilità di inci-
stione dell’energia, in conformità con
dere in maniera significativa sull’an-
la norma Uni En 16001:09, valido
6. Programmare le espansioni urbane
damento dei consumi e delle emissio-
strumento per gestire ed aumentare
attraverso la realizzazione di Quartie-
ni prodotte in atmosfera.
l’efficienza energetica, e assicurarsi la
ri ecosostenibili, sulla scorta delle
I nuovi Sindaci che vorranno conside-
possibilità di un miglioramento conti-
molteplici esperienze europee, come
rarsi davvero Green non potranno
nuo delle performance.
i quartieri car free di Amsterdam,
sottrarsi all’adempimento di almeno
4. Programmare un sistema efficace
Vienna e Copenaghen, le esperienze
alcune delle seguenti azioni:
di Mobilità sostenibile che promuova
di Friburgo e Stoccolma che sono riu-
1. Nominare un Energy manager.
all’interno dell’area urbana il miglio-
scite a dare risposte concrete a una
Tale figura, resa obbligatoria dal de-
ramento delle condizioni di accessibi-
nuova domanda esigenziale.
creto legislativo 192/2005 per Ammi-
lità mediante modalità alternative di
7. Emettere disposizioni obbligatorie
nistrazioni pubbliche con consumi
trasporto (car sharing, bike sharing,
relative alla Certificazione energetica
superiori a 1.000 Tep/anno, permette
mobilità elettrica), che contribuisca-
degli edifici. Ma qualsiasi politica
di affrontare in maniera organica la
no al cambiamento delle abitudini dei
energetica, per risultare efficace, de-
complessità delle azioni possibili nel
cittadini.
ve porsi come primo e irrinunciabile
settore energetico che di solito vanno
5. Adottare una pianificazione urba-
obiettivo, il coinvolgimento attivo di
dalla raccolta dei dati sui consumi,
nistica in grado di recepire i nuovi
tutti gli stakeholder.
alla razionalizzazione dei contratti di
criteri ambientali, attraverso almeno
fornitura energetica, sino all’indivi-
un Regolamento energetico edilizio;
Martino Mitidieri
Energy manager
5/2011
storia di copertina
24
IL SINDACO CHE VORREI/2
800 Primi cittadini hanno già stretto un patto
A base volontaria l’iniziativa della Commissione europea punta a far redigere il Paes
l sindaco del futuro è un sindaco che
I
normale singolo mandato elettorale e
pea per coinvolgere i Governi locali nel-
pone la giusta attenzione ai temi am-
quindi sono da valorizzare quegli Ammi-
la lotta ai cambiamenti climatici, ci per-
bientali ed energetici, soprattutto per i
nistratori che avranno il coraggio e la
metterà di valutare l’operato dei singoli
conseguenti risvolti sociali ed economici
forza di percorrere la strada della soste-
Comuni che vi aderiscono e che quindi
sul proprio territorio. Agire localmente
nibilità ben sapendo che alcuni obiettivi
si assumono, su base volontaria ma con
su tali temi è sempre stato difficile poi-
da loro prefissati saranno raggiunti da
adozione formale da parte di tutto il
ché alcune problematiche hanno neces-
loro colleghi in futuro. Il Patto dei sinda-
Consiglio comunale, l’obiettivo di ridur-
sità di tempi di attuazione più lunghi del
ci, l’iniziativa della Commissione euro-
re le proprie emissioni di almeno il 20%
IL SINDACO CHE VORREI/3
Le buone idee dei Comuni italiani virtuosi
I
l sindaco del futuro deve essere un cittadino,
prima ancora che un politico. Deve essere un
padre di famiglia che come tale agisce per il
bene della collettività nella gestione dei beni
comuni.
Il sindaco del futuro deve lavorare concretamente, con spirito di servizio, rispetto per le
istituzioni, buon senso e concretezza.
Il sindaco del futuro deve intuire che intervenire
a favore dell’ambiente non è più solo necessario
e utile, ma anche conveniente, sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, ambientale.
Il sindaco del futuro sperimenta progetti per
portare la raccolta differenziata dei rifiuti al
90%, riducendo al contempo la produzione pro
capite degli stessi a meno di 40 kg all’anno.
Il sindaco del futuro taglia la bolletta energetica negli edifici pubblici del 70%, introduce le
fonti rinnovabili (quelle vere...) per l’autoproduzione di energia a beneficio della comunità
locale.
Il sindaco del futuro consuma zero territorio, e
recupera aree dismesse consentendo una riqualificazione energetica di tutto il patrimonio
edilizio (pubblico e privato) esistente.
Il sindaco del futuro introduce percorsi, spazi e
strumenti di democrazia partecipativa, coinvolgendo i cittadini nelle scelte dell’ente locale.
Il sindaco del futuro incentiva e valorizza i nuovi stili di vita delle famiglie: gruppi di acquisto,
banche del tempo, consumo di prodotti da filiera corta e biologica ecc.
Il sindaco del futuro costruisce piste ciclabili e
isole pedonali al posto di parcheggi e rotatorie,
avvia progetti come il piedibus e il bicibus.
Il sindaco del futuro introduce gli acquisti verdi
nella Pubblica amministrazione: usa l’acqua
del rubinetto nelle mense scolastiche, i pannolini lavabili negli asili nido, i pulmini elettrici per
il trasporto scolastico, gli arredi ecologici e le
apparecchiature tecnologiche a basso impatto
ambientale.
Il sindaco del futuro esiste già, è nelle storie e
nei progetti dei 53 Comuni virtuosi che da sei
anni, nell’indifferenza della politica nazionale
produce tonnellate di buone idee, pillole di
speranza, scenari di un futuro diverso e sostenibile.
Marco Boschini
coordinatore Comuni virtuosi
55
24 storia di copertina
5/2011
entro il 2020. In linea quindi con gli
nale dovrà essere redatto il Piano di
Green economy a livello territoriale. Al
obiettivi vincolanti assunti dagli Stati
azione per l’Energia sostenibile (Paes),
momento i Comuni italiani aderenti so-
membri dell’Ue. Entro un anno dall’ado-
lo strumento programmatico che indi-
no oltre 800. Il meccanismo del Patto
zione della delibera del Consiglio comu-
cherà le politiche e misure che il Comu-
dei sindaci è approvato dal consiglio co-
ne intende attuare per raggiungere il
munale (non dalla Giunta), dunque ri-
proprio obiettivo al 2020. Chi non riu-
mane un atto valido che la Giunta suc-
scirà a redigere il Paes entro tale scaden-
cessiva dovrà continuare a perseguire.
za sarà dichiarato “inadempiente” ed
Infatti, tutte le adesioni nei rispettivi
estromesso pubblicamente dal Patto.
consigli comunali avvengono all’unani-
Ogni due anni, poi, dovrà essere stilato
mità, quindi anche con il supporto
un apposito rapporto sullo stato dell’ar-
dell’opposizione del momento (che ma-
te dell’attuazione del Paes. Quindi un
gari diventa governo locale alle elezioni
motivo in più per valorizzare i Sindaci
successive). Questo è stato un punto
che si mettono in gioco, ben sapendo
forte voluto dalla Commissione europea
che la loro azione contribuirà comun-
e dalla stessa Italia.
Antonio Lumicisi
que al raggiungimento degli obiettivi
nazionali e allo sviluppo della cosiddetta
Antonio Lumicisi
ministero dell’Ambiente
IL SINDACO CHE VORREI/4
Per una Torino capitale dell’industria Green
T
orino è una città che, secondo una ricerca condotta da Legambiente
in collaborazione con Ambiente Italia, si trova al 75° posto (su 103
capoluoghi di provincia) per la qualità dell’aria, il trasporto pubblico, la
depurazione e la raccolta differenziata. Il sindaco di domani ha dunque
spazio per “risalire la classifica”, rendendo la nostra città ambientalmente
più sostenibile. Si potrebbe partire da una maggiore educazione
ambientale necessaria a creare una vera cultura ecologica tra i cittadini,
attori protagonisti senza i quali è impossibile far diventare Torino “più
verde” anche nella sostanza e non solo nei parchi e nella collina.
Abbiamo già il privilegio di avere un museo interattivo dedicato
interamente all’ambiente (il Museo A come Ambiente), oggi in fase di
ampliamento, e che il prossimo sindaco dovrebbe farsi carico di
promuovere e valorizzare maggiormente. Ovviamente, nel programma
non dovrebbero mancare iniziative legate al risparmio energetico,
all’utilizzo di fonti rinnovabili, all’ottimizzazione dell’illuminazione
pubblica e all’adeguamento degli edifici secondo i più recenti standard
di sostenibilità come l’isolamento termico, l’installazione di pannelli
fotovoltaici sui tetti e la sostituzione delle vecchie caldaie in favore del
teleriscaldamento. Anche sul traffico e la viabilità si può fare di più,
incentivando tra le altre cose l’uso dei mezzi pubblici (che auspichiamo
più ecologici) potenziandone la rete e ampliando il sistema di car sharing,
magari utilizzando auto elettriche. Ma la vera differenza per Torino, città
56
segnata dal declino dell’industria manifatturiera e metalmeccanica,
potrebbe essere fatta favorendo le diverse realtà impegnate nella ricerca,
come il Politecnico di Torino e l’Environment Park, con il fine di
creare un’industria per lo sviluppo delle nuove tecnologie in campo
energetico e ambientale. Questo permetterebbe alla città di “rinnovarsi”
diventando leader della Green economy. Se un sindaco presentasse un
programma particolarmente attento all’ambiente e alla diffusione e
supporto delle energie rinnovabili, come cittadino e come imprenditore
sarei certamente disposto a sostenerlo.
Agostino Re Rebaudengo
presidente Asja
5/2011
storia di copertina
24
IL SINDACO CHE VORREI/5
Mobilità sostenibile e partecipazione
I
l sindaco del futuro deve prima di tutto sviluppare
la mobilità sostenibile nelle città, appoggiando
tutte le possibili realizzazioni di trasporti pubblici
alternativi, ovviamente con un occhio di riguardo
alle particolari caratteristiche morfologiche dei luoghi. Penso per esempio ai tram e ai metro, ma anche allo sviluppo di autovetture elettriche e alla stipula di accordi con taxisti per l’acquisto di macchine
a energia mista, di tipo ibrido. In secondo luogo è
importante che il primo cittadino diventi un punto
di riferimento per tutte le realtà sociali, praticando
una politica partecipata che coinvolga gli attori nelle decisioni di pubblica utilità. Per affrontare il problema di abbattimento delle emissioni di CO2, per
esempio, il sindaco deve creare tavoli permanenti,
previsti anche dalla Finanziaria 2008, ai quali sono
tenute a partecipare le associazioni industriali, portatrici di interessi essenziali per la crescita di un Paese, ma anche i gruppi che rappresentano le aziende
di servizi pubblici locali, le associazioni per i diritti dei
consumatori e quelle organizzazioni che rappresentano la popolazione locale. Questo insieme di competenze e personalità deve saper guidare il sindaco
a prendere decisioni di comune interesse. Anche se
è la politica che decide e sceglie la soluzione finale,
è auspicabile che si confronti con tutti gli attori coinvolti per essere più vicina alla realtà. Perché la popolazione e le associazioni vivono da vicino i problemi e sanno riconoscere in quali frangenti possono
esprimere il loro utile contributo.
Pietro Giordano
segretario generale vicario di Adiconsum
IL SINDACO CHE VORREI/6
Città intelligenti per cittadini e imprese
Puntare alla riduzione dei consumi significa fare efficienza in ottica di sviluppo
nie è la federazione che all’interno
A
tecnologico e contribuito attivamente
Guardando in specifico ad Anie, che
di Confindustria rappresenta le
nei decenni successivi alla crescita eco-
rappresenta l’industria dell’innovazione,
imprese elettrotecniche ed elettroniche
nomica e sociale dell’intero Paese. An-
tre sono i principali temi che vorrei pro-
attive in Italia. Milano è la città che ospi-
che oggi oltre il 20% delle imprese as-
porre all’attenzione del Sindaco del fu-
ta la sede della nostra Federazione e che
sociate alla nostra federazione ha sede
turo.
ha visto la sua fondazione nel lontano
nella provincia di Milano.
Il “Sindaco che vorrei” dovrebbe in pri-
1945. Il legame fra Anie e la città di Mi-
Una buona governance del territorio è
mo luogo essere attento al tema della
lano è articolato e fonda le sue radici
sicuramente la base per garantire un
sostenibilità ambientale e avviare pro-
nella storia dell’eccellenza industriale
contesto favorevole all’attività d’impre-
getti mirati per rendere la città sempre
italiana. In Lombardia e, in particolare,
sa. Un’amministrazione efficiente e pro-
più Green. Collegato a questo tema più
nel suo capoluogo già dai primi anni del
positiva costituisce un indubbio vantag-
ampio è quello dell’efficienza energeti-
Novecento si sono moltiplicati quegli
gio competitivo per le aziende, inne-
ca e della riduzione dei consumi. Più
insediamenti industriali - sia di grandi sia
scando un percorso virtuoso di dialogo
volte la stessa Commissione europea ha
di più piccole dimensioni - che hanno
e di sviluppo fra Istituzioni e mondo in-
sottolineato che la crescita economica
costruito l’avanguardia del progresso
dustriale.
dei prossimi decenni dovrà essere una
57
24 storia di copertina
Maria Antonietta Portaluri
5/2011
importante in questo percorso, rendendo
della qualità e innescare paradigmi virtuo-
possibile - per le doti di pervasività che
si nel processo di infrastrutturazione del
le caratterizzano - il raggiungimento
territorio. Infine, il Sindaco del futuro non
dell’obiettivo della sostenibilità nei più di-
dovrebbe dimenticare lo sviluppo delle re-
versi ambiti. Più in generale le tecnologie
ti, con particolare riferimento a una diffu-
Anie sono la chiave per porre già oggi
sione più capillare della banda larga. Solo
concretamente le basi di quelle che saran-
la presenza di asset di nuova generazione
no le Smart city del futuro. Le città intelli-
potrà garantire alla nostra città di posizio-
genti sono quelle in cui le più moderne
narsi a livelli competitivi uniformi alle altre
soluzioni Hi-tech - dall’illuminazione pub-
capitali europee. Non va dimenticato in
blica alla rete elettrica, dalla domotica e
questo caso il ruolo abilitante che hanno le
building automation alla mobilità sosteni-
tecnologie Ict per la crescita della digitaliz-
bile - si integrano all’ecosistema urbano
zazione nel contesto urbano, con ricadute
“crescita sostenibile”, per consegnare
per migliorare la qualità della vita di citta-
importanti sulla vita quotidiana di tutti noi.
alle future generazioni le stesse risorse
dini e imprese.
Questi temi assumono crescente rilevanza
di cui ora disponiamo. Le imprese elet-
Un secondo tema è quello del valore della
alla luce del percorso che porterà Milano a
trotecniche ed elettroniche hanno da
sicurezza e della qualità nella progettazio-
essere la sede dell’Expo, che sarà un’im-
tempo risposto a questa sfida, vestendo
ne di nuovi edifici e opere edili. In questo
portante vetrina per l’eccellenza del terri-
di ecosostenibilità prodotti e processi.
contesto gli appalti pubblici locali rivesto-
torio e delle imprese.
Le tecnologie più innovative che origi-
no un ruolo di primo piano per promuove-
nano dai settori Anie svolgono un ruolo
re un’effettiva cultura della sicurezza e
Maria Antonietta Portaluri
direttore generale di Federazione Anie
IL SINDACO CHE VORREI/7
Cogliere nelle rinnovabili l’opportunità per il territorio
I
l presidente americano Obama si
dedica con impegno alla Green
energy, tanto da annunciare investimenti ingenti negli Stati Uniti, ma
non è il solo. Il mondo intero sembra vedere nelle rinnovabili un’occasione di produrre energia senza
danneggiare il pianeta. E, infatti,
Germania, Spagna e molti altri Paesi nostri vicini di casa hanno sposato da tempo questa tesi. In Italia,
curiosamente, invece, accade altro.
Comitati del No che fioriscono
ovunque e sindaci e amministrazioni che ostacolano lo sviluppo delle
rinnovabili sono all’ordine del giorno. Ironicamente soprannominata
“il Paese del sole” sembra che il
58
nostro Paese stia vivendo un’impasse di non facile soluzione. Forse
manca di amministratori locali che
vedano nelle rinnovabili una nuova
sfida di modernizzazione del nostro
Paese. Forse manca la percezione
di un’occasione di crescita e sviluppo sia economico che occupazionale. Cosa chiedere, quindi, al “sindaco dei sogni”? Che sappia cogliere
queste opportunità sul suo territorio, elargendo il beneficio, anche
economico che ne deriva sulla comunità locale. Forse non tutti sanno che, per esempio, gli impianti
eolici che ricevono incentivi per la
produzione di energia pulita favoriscono lo sviluppo locale del terri-
torio dove sono ospitati. È, infatti,
prassi da parte degli operatori stipulare delle convenzioni con i Comuni al fine di destinare parte dei
proventi dei Certificati verdi alla
realizzazione di opere di pubblica
utilità quali scuole, asili o arredamento urbano. Sempre in tema di
energia dal vento ricordiamo che
esistono già in Italia esempi di “turismo eolico”, legati soprattutto
all’educazione ambientale. Un sindaco che sappia interpretare le
rinnovabili anche come occasione
di riqualificare il territorio avrebbe
di certo il mio voto.
Marco Pigni
direttore Aper
5/2011
storia di copertina
24
IL SINDACO CHE VORREI/8
Il solare come fonte di risparmio per i Comuni
U
n aspetto chiave nella promozione
di impianti per la produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili è il
coinvolgimento del territorio e in particolare l’Amministrazione comunale da
parte dei promotori, per condividere le
opportunità e i vantaggi per i cittadini.
Una delle variabili fondamentali per
un’azienda che si appresta a effettuare
un investimento nel settore fotovoltaico,
con alta intensità di capitale e un iter
autorizzativo complesso e oneroso, è la
condivisione con l’Amministrazione comunale fin dall’inizio dell’opportunità,
analizzando vantaggi ed eventuali dubbi con i cittadini e l’azienda. Il Sindaco
ideale è quello che, una volta deciso che
l’investimento nelle rinnovabili rappresenta un’opportunità per la comunità,
ne diventa il primo partner e sponsor.Il
fotovoltaico, infatti, genera posti di lavoro, soprattutto in fase di costruzione
quando vengono coinvolte le imprese
locali, e crea ricchezza e valore per il
territorio attraverso la generazione di
energia elettrica per abitazioni e industrie. Senza dimenticare che gli impianti
sviluppati su terreni pagano l’Ici come
opificio - entrata importante per le casse
comunali -; gli impianti sono normalmente regolati da convenzioni volte a
supportare attività, investimenti ed
eventi organizzati dai Comuni. Un Comune può diventare virtuoso prevedendo la pubblicazione di bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti
di edifici pubblici come asili, scuole e
altre strutture comunali, promuovendo
quindi il fotovoltaico diffuso e generando importanti risparmi sulla bolletta
energetica comunale. Si pensi anche
alle zone industriali, ai tetti dei capannoni e al settore residenziale, dove il
fotovoltaico si presta anche a sinergie
con altre tecnologie. Il coinvolgimento
diretto del Sindaco è il miglior stimolo
per la popolazione, che vedendo un
esempio concreto e tangibile sul pro-
prio territorio acquisisce così maggior
fiducia verso le rinnovabili, il fotovoltaico nello specifico, imparando a conoscerne i vantaggi. I cittadini che vogliono avvicinarsi al fotovoltaico sono a
volte poco informati e si confrontano
con personale comunale inesperto: un
Comune capace di approfittare delle
potenzialità offerte dalle rinnovabili
fornisce anche al proprio personale una
expertise diretta di enorme valore.
Il Sindaco ideale dovrebbe anche approfittare delle diverse possibilità di sinergia tra pubblico e privato: alcuni
Comuni hanno dato vita a iniziative di
fotovoltaico popolare, finanziando
l’opera attraverso la vendita di quote di
impianto (e rendite future) ai cittadini.
Mettendo insieme le forze, per esempio, attraverso gruppi d’acquisto, è
possibile ottenere prezzi vantaggiosi
per i componenti di impianto, dai pannelli a installazione e manodopera, che
favoriscono ulteriormente lo sviluppo
locale e l’utilizzo dell’energia pulita. Sta
alla buona volontà dei sindaci e della
popolazione, insieme agli operatori del
settore, poi sviluppare idee innovative e
convenienti per tutti.
Andrea Fontana
consiglio direttivo di Assosolare
IL SINDACO CHE VORREI/9
Municipi: importante che gli acquisti siano “verdi”
L
a Fire (Federazione Italiana per l’uso razionale dell’energia) sin dai primi anni di nascita (fine anni 80) ha iniziato
a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale presso la Pubblica amministrazione. Dal 1992 su
incarico del ministero dello Sviluppo economico, gestisce gli
Energy manager nominati secondo l’art.19 della legge 10/91
e ne promuove la nomina tra i soggetti obbligati, tra i quali
rientrano anche i Comuni (da statistiche vengono considerati solo quelli con oltre 12mila abitanti).
Nonostante i costi energetici influiscano in percentuali minime sul bilancio totale e le priorità nella gestione comunale
sono altre, il Sindaco che vorrei pensa alla amministrazione
dell’Ente in modo virtuoso e non come luogo di sprechi facendo in modo che la struttura diventi un esempio per il cittadino stesso: il coinvolgimento degli operatori presenti sul
territorio attivando campagne di sensibilizzazione e di promozione su risparmio energetico e sostenibilità ambientale,
può far si che il Comune avvii anche una politica di acquisti
verdi sviluppando al tempo stesso l’imprenditoria locale. Un
amministratore sensibile ai temi in oggetto, per esempio,
potrebbe cominciare il proprio mandato con un’azione di
controllo e gestione, affidando tali attività, a seconda della
dimensione dell’Ente, a un Energy manager o a una struttura di Energy management. La posizione ideale di tale ufficio,
nell’organigramma, è a diretto contatto con i decisori. In
questo modo diventa più facile avviare una politica energetica che prenda in considerazione sia gli aspetti privatistici,
cioè la gestione dei consumi propri dell’Ente (edifici, trasporti, scuole ecc) che gli aspetti pubblicistici, cioè regolare i consumi dei cittadini e degli operatori, indirizzarne le attività (per
esempio tramite i piani regolatori), avviare attività di controllo e verifiche che permettano di migliorare la qualità della
domanda dei servizi e cosi via. Se l’ufficio o il tecnico scelto
non hanno le competenze in materia, il Sindaco deve innescarne un percorso formativo per avere le giuste competenze
in materia e un continuo aggiornamento.
Francesco Belcastro
ingegnere di Fire
59
24 storia di copertina
5/2011
ANALISI PROGRAMMI ELETTORALI
Negli slogan dei candidati sindaci molto
ambiente e qualche cenno alle alternative
Partendo dalla grandi città, Energia24 ha scandagliato i programmi presentati
dai politici in corsa alle Amministrative di metà maggio
A
parte un sindaco onesto (ça va sans
cellenza negli studi e nei progetti ambien-
L’ambiente per Milano è in costante emer-
dire), gli elettori italiani sembrano si-
tali, a partire dalle energie rinnovabili».
genza ed è su questa emergenza che pun-
curamente interessati a chi garantisce in-
«La sostenibilità è alla base della mia idea
tano i Grillini del Movimento 5 Stelle. Mat-
terventi “ambientali” che spesso si risolvo-
della Milano del futuro». Così la pensa
teo Calise per Milano e Massimo Bugani,
no in termini di mobilità e raccolta di rifiu-
Giuliano Pisapia, candidato del Pd per il
in corsa per Bologna, offrono gli stessi
ti. Lo dice un sondaggio on line (www.il-
capoluogo lombardo, che, andando oltre
spunti: stop al consumo del territorio e svi-
sindacochevorrei.it) lanciato dal vice presi-
alla mera sostenibilità ambientale, affer-
luppo di buone pratiche a partire dalla mo-
dente del Consiglio comunale di Palermo
ma: «Pensare sostenibile per una città si-
bilità per arrivare all’acqua.
Sandro Oliveri.
gnifica domandarsi se una delibera appro-
Armando Siri di Italia Nuova (la cui can-
E i candidati a Primo cittadino, pronti allo
vata oggi possa presentare in futuro im-
didatura è legata alla richiesta di ricorso
scatto finale in questo mese di campagna
patti negativi sulla vita dei cittadini in ter-
perché la Commissione elettorale ha ricu-
elettorale, lo sanno. In quasi tutti i pro-
mini di ambiente, di socialità, di salute, di
sato la lista) propone il rifacimento del
grammi lanciati in campagna elettorale,
economia».
emergono posizioni abbastanza nette.
Manfredi Palmieri, in corsa per il Nuovo
Qualità dell’aria in primis. Cenerentola,
Polo, evoca una vera e propria primavera
invece, sembra essere l’acqua. Di pari pas-
milanese dove «i milanesi devono riscoprire
so, si moltiplicano gli slogan sulla qualità e
l’orgoglio di abitare una metropoli sosteni-
sulla vivibilità delle città.
bile, rispettosa, nella quale il senso civico
verso l’ambiente non è solo un vessillo da
Nel capoluogo lombardo
in pieno Expo
agitare demagogicamente, ma un vero
valore condiviso e applicato».
A Milano spicca “Vivere meglio a Milano
si può” coniato da Edoardo Croci, ex as-
Milano: chi guiderà Palazzo Marino?
sessore e ora ritornato in campo con Leti-
A correre per la poltrona di sindaco di Milano ci sono ben 14 candidati. Così si contavano
alla chiusura degli uffici preposti ad accettare l’iscrizione e le relative liste. Tra questi c’è
anche l’ex ministro leghista Giancarlo Pagliarini (movimento federalista non legato alla
Lega Nord). Presenti nella competizione elettorale anche Forza Nuova, che punta alla poltrona con Marco Mantovani, e la Fiamma Tricolore che candida a sindaco Gabriele
Leccisi. In corsa anche Elisabetta Fatuzzo, consigliere regionale del Partito Pensionati,
Fabrizio Montuori (Partito Comunista dei Lavoratori) e Marzio Belloni (alle prese con
il ricorso perché la lista presentata sarebbe irregolare). Nessuna traccia, però, dei loro
programmi. Almeno fino al 18 aprile, giorno della chiusura di questa rivista.
zia Moratti. Quest’ultima assicura che
con l’eventuale riconferma a sindaco punterà dritta sullo sviluppo dell’ambiente.
Considerando anche che «l’Expo - secondo quanto ha affermato la Moratti - lascerà a Milano un centro per lo sviluppo sostenibile che farà di Milano un polo di ec60
5/2011
storia di copertina
24
Bologna: nove candidati in corsa
Concorrono alla poltrona di sindaco anche Anna Montella (per La Destra) e Massimo
Ferrero (rappresentante dei Centri sociali). Energia24, alla data della chiusura della rivista,
non ha potuto analizzare i programmi elettorali perché non ancora resi pubblici.
roulant sulle tratte a maggior percorrenza
ciale non può essere valutato come un
nelle aree del centro storico» è una delle
lusso».
idee che propone Stefano Aldrovandi,
Elisabetta Avanzi di Forza Nuova aveva
lista civica che, tra i pochi, è molto propo-
anticipato al Resto del Carlino alcuni temi d
sitivo anche in ambito energia. Da buon
punta della sua campagna già a gennaio.
manto stradale con asfalto catalitico in
ex addetto ai lavori, è stato amministrato-
Tra questi «la questione dell’acqua pubbli-
grado di assorbire fino al 50% delle pol-
re delegato di Seab-Hera, conosce le po-
ca e dell’edilizia sociale».
veri sottili come hanno già fatto altre
tenzialità della geotermia tanto da pro-
grandi metropoli.
porre «la possibilità di utilizzare la diffu-
La Tua Milano, rappresentata da Carla De
sissima rete dei condotti fognari per inse-
Torino teleriscaldamento
e solare a gogo
Albertis, non è la sola ad aver incluso nel
rirvi tubazioni atte ad alimentare un al-
Torino, invece, sembra molto interessata ai
programma l’abolizione dell’Ecopass (an-
trettanto diffuso sistema di pompe di
temi dell’energia del domani. Sarà un caso,
che i Grillini lo propongono e pure Massi-
calore».
ma la città più teleriscaldata d’Italia dice di
miliano Loda che rappresenta sei liste ci-
È la “casa qualità” l’idea che spicca nel pro-
voler fare molto in tema di rinnovabili:
viche), ma la De Albertis va oltre: vuole an-
gramma di Manes Bernardini (candidato
«Dobbiamo valorizzare il nostro patrimo-
che abolire i jumbo-tram.
della Lega Nord per Bologna), «ossia all’at-
nio - afferma Piero Fassino, candidato
Abdel Hamid Shaari, leader del centro
tribuzione da parte del Comune della qua-
Pd -, mettendo in gioco i circa 700 edifici
islamico di viale Jenner, che guida la lista
lifica di “casa qualità eco-compatibile” per
municipali, scuole e piscine comprese, pas-
“Milano Nuova”, ha in programma attività
quelle abitazioni che dimostrano una par-
sando da progetti sperimentali e dimostra-
sociali estese e si ripropone di partire dalle
ticolare sensibilità per la tutela dell’ambien-
tivi a programmi strutturali, con una per-
«consultazioni popolari su ogni grande
te e per l’utilizzo delle energia rinnovabile».
centuale maggiore di utilizzo del fotovol-
progetto di modifica urbanistica, piano dei
Mobilità per Daniele Corticelli (Lista civi-
taico e solare termico».
servizi pubblici, piano dei trasporti».
ca Bologna Capitale) significa 20mila par-
L’avversario, Michele Coppola del Pdl,
cheggi con servizio di navette elettriche.
punta il dito contro gli incentivi a difesa del
Bologna punta
Ma la sua lotta alla mobilità è anche am-
settore rinnovabili: «Produrre energia puli-
alla riqualificazione edile
ministrativa, viste le sue posizioni di ren-
ta, possibilmente a costi inferiori» per Cop-
Anche «Bologna ha bisogno di una svolta
dere trasparenti e pubblici gli atti rinego-
pola si può. Così come si possono costruire
ecologica per diventare la capitale dell’eco-
ziati da Atc.
«smart city, in cui le tecnologie digitali si
nomia verde - spiega schietto Virginio
La lista civica Nettuno appoggia Angelo
integrano in diverse funzioni, con l’obietti-
Merola, candidato sindaco Pd per il capo-
Carcano, che punta alla sicurezza dei cit-
vo di rendere i servizi più efficienti, meno
luogo emiliano -. Occorre costruire insieme
tadini attraverso «l’istallazione di teleca-
costosi e facilmente accessibili a tutti».
all’Università e agli imprenditori un’ecolo-
mere per il totale controllo della città 24
Torna, invece, sul tema della mobilità Al-
gia della mente, un programma articolato
ore su 24 e l’incremento dell’illuminazione
berto Musy , esponente del Terzo Polo:
e globale di misure capaci di contrastare il
pubblica particolarmente sotto i portici».
«Se si considera che ogni giorno entrano
cambiamento climatico, l’inquinamento e
Michele Terra, Partito Comunista dei
nel perimetro torinese 340mila automo-
il consumo smodato di energia».
Lavoratori afferma sul Web: «Io corro da
bili solo dai Comuni della cintura, si capi-
«Pedonalizzare il centro storico con tapis
solo per una Bologna, dove lo stato so-
sce quanto sia importante mettere a pun61
FOCUS TECNICO DI AMBIENTE E SICUREZZA
Analisi giuridica e istruzioni operative su attrezzature
di lavoro, SISTRI, lavori in quota e trasporto merci pericolose
Roma, 17 maggio 2011 Ore 09.00 - 16.00
NH Vittorio Veneto, Corso d’Italia, 1
> SESSIONI PLENARIE
Ore 9.30 Ambiente: fotografia del D.Lgs. n. 152/2006 dopo le recenti modifiche
Ore 10.30 Sicurezza: le linee di sviluppo del Testo Unico
> SESSIONI PARALLELE
Ore 12.00 1° SEMINARIO TECNICO SICUREZZA
“ATTREZZATURE DI LAVORO”
• Obblighi per il datore di lavoro e per l’operatore
• Istruzioni per l’utilizzo in sicurezza delle attrezzature
di lavoro in cantiere
1° SEMINARIO TECNICO AMBIENTE
“SISTRI”
• Il quadro legislativo di riferimento tra novità e rinvii
• Dal software alle black-box: guida “step by step” all’utilizzo
del SISTRI
> SESSIONI PARALLELE
Ore 14.30 2° SEMINARIO TECNICO SICUREZZA
“LAVORI IN QUOTA”
• Profili legislativi
• Analisi di procedure per il montaggio dei ponteggi
e i lavori in quota in totale sicurezza
2° SEMINARIO TECNICO AMBIENTE
“TRASPORTO MERCI PERICOLOSE”
• ADR/RID 2011: tutte le novità di settore
• Analisi di case history
Relatori
Moderano i lavori: Massimo Cassani, Direttore Responsabile, Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ORE
Dario De Andrea, Coordinatore editoriale Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ORE
Lorenzo Bardelli, Responsabile Servizio Giuridico, Federambiente
Roberto Cassai, Consulente Senior del Settore Sicurezza & Prevenzione
Incendi, Ecol Studio
Carmelo Catanoso, Ingegnere, Esperto di Sicurezza e Tutela della Salute
Roberto Conforto, Presidente, Computer Solutions Group
Lorenzo Fantini, Responsabile della divisione “Promozione della salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro”, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Fabrizio Lovato, Presidente, Federcoordinatori
Loredana Musmeci, Direttore Dipartimento Ambiente e connessa
Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità
Main Sponsor:
Eugenio Onori, Presidente, Albo Nazionali Gestori Ambientali
Ernesto Oppici, Presidente, Certiquality
Alessandra Pellegrini, Responsabile Area Ambiente & Territorio,
Direzione Centrale Tecnico – Scientifica, Federchimica
Elisabetta Perrotta, Vice Segretario, Assoambiente
Fabio Pontrandolfi, Dirigente Area relazioni industriali, sicurezza
e affari sociali, Confindustria
Marco Fabio Sartori, Presidente, INAIL
Marco Vigone, Amministratore Delegato, I.E.C. – Industrial Engineering
Consultants
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Con il patrocinio di:
In collaborazione con:
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La partecipazione all’evento è libera e gratuita fino ad esaurimento dei posti.
Per iscrizioni e maggiori informazioni: www.formazione.ilsole24ore.com/focusas
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5/2011
storia di copertina
24
Torino: a Palazzo Civico 15 candidati
Saranno in tutto 15 candidati, con 44 liste, a contendersi la poltrona di sindaco di Torino alle
prossime elezioni comunali del 15 e 16 maggio. Rimangono da citare in questa inchiesta i
candidati sostenuti da liste civiche, Domenico Coppola, Lorenzo Varaldo, Giorgio Portis e Nicola Cassano. Estrema sinistra per Daniele Debetto (Partito Comunista dei Lavoratori). L’estrema destra è rappresentata da Bruno Berardi (Fiamma Tricolore destra sociale).
Energia24 alla data della chiusura della rivista (18 aprile) non ha potuto analizzare i programmi elettorali di questi ulimi perché non ancora resi pubblici.
Il sole di Napoli
è oscurato dai rifiuti
vimento 5 Stelle -. Abbiamo un progetto
to un nuovo modello di mobilità».
A Napoli l’emergenza rifiuti non lascia
fiuti, passa per la raccolta porta a porta,
Parla di città aperta Juri Bossuto, candi-
scampo e per Luigi De Magistris (Idv)
per la costruzione e gestione di impianti di
dato della Sinistra critica: «Aperta a uno
«rendere l’ambiente vivibile significa prima
compostaggio e di trattamento meccani-
sviluppo urbanistico sostenibile, attraverso
di tutto risolvere il dramma sociale-ambien-
co manuale».
una moratoria alle nuove costruzioni, la
tale-sanitario dell’immondizia non smaltita
Lega Italia, che si presenta con Carlo Ta-
revisione del piano regolatore, investimen-
e abbandonata per le strade, pericolo per
ormina, punta alla riqualificazione di spa-
ti per una rivoluzione energetica in senso
la salute pubblica e l’economia».
zi pubblici e delle infrastrutture destinate
sostenibile del patrimonio pubblico».
Punta sulle aree verdi Mario Morcone
all’aggregazione sociale.
La Torino inquinata fa molto parlare di sé i
(Pd), dove «il tema cruciale è quello dei
Un “kit della normalità” da consegnare ai
programmi elettorali. Vittorio Bertola,
costi della manutenzione che incidono
cittadini è la proposta Raffaele Di Mon-
del Movimento 5 Stelle, in un video su To-
molto su un bilancio in difficoltà: voglio
da (Insorgenza Civile) in modo che i citta-
rino Today così si esprime: «Punteremo a
impegnarmi su questo versante».
dini si possano dotare, simbolicamente, di
una mobilità dove sarà possibile vivere sen-
Mentre Gianni Lettieri, candidato del
quelle cose che rendono una città norma-
za possedere un’auto».
Pdl, l’impegno è sul solare: «La città del
le, tipo «sicurezza stradale, buona illumi-
Gli Azzurri Italiani sono guidati da Giacin-
sole per eccellenza non può perdere que-
nazione, meno smog, incentivo per la
to Marra, nel cui programma si legge che
sta grande occasione. Io intendo ricoprire
differenziata, trasporti più economici».
si batterà perché per tutte le nuove costru-
i tetti delle scuole e di tutti gli edifici comu-
Nel programma di Pino Marziale (Co-
zioni immobiliari ci sia l’obbligo di installa-
nali di pannelli fotovoltaici promuovendo
munisti - Napoli non si piega) si fa cenno
re impianti fotovoltaici, solari e di raccolta
l’iniziativa anche ai privati».
alla battaglia dell’acqua «che deve rima-
acqua piovana». L’attenzione di Marra si
E ancora per un ambiente più sano si
nere pubblica» e dei rifiuti: «No a incene-
focalizza anche sulla «manutenzione dei
espone il candidato per il Terzo Polo, Rai-
ritori e a termovalorizzatori. Sì a raccolta
fondali dei fiumi e verifica dello stato degli
mondo Pasquino, tra i cui punti del pro-
differenziata».
argini; piano di rimboschimento nelle zone
gramma si trova «la riqualificazione del
ove necessita».
Centro storico (che deve coincidere con i
Unica donna in corsa a futuro sindaco di
720 ettari riconosciuti dall’Unesco) e la
Torino, Rossana Beccarelli (lista Coscien-
balneabilità del mare».
za Comune), è antropologa: «Il nostro te-
Clemente Mastella (Popolari per il Sud-
ma forte è la salute, la salute della città e
Udeur) propone un patto per l’emergenza
degli individui. Da direttore Sanitario del
rifiuti tra Comune, Provincia e Regione «per
San Giovanni Vecchio, conosco gli effetti
risolvere in tre anni l’emergenza rifiuti».
che ha sulla salute umana vivere un am-
«Il sindaco è il primo tutore della salute dei
biente non sano».
cittadini - ha detto Roberto Fico, del Mo-
che parte dalla riduzione a monte dei ri-
63
24 focus
5/2011
INFRASTRUTTURE
Pochi capitali privati e troppa burocrazia
frenano le infrastrutture italiane
In calo anche gli investimenti pubblici: secondo i calcoli di Confindustria
sono diminuiti del 35% negli ultimi tre anni
B
troppo basse sono i tre principali osta-
realizzativo”. Un tentativo di invertire la
coli allo sviluppo delle infrastrutture nel no-
rotta è arrivato a fine settembre con la pub-
stro Paese.
blicazione da parte del ministero delle In-
La crisi economica globale, in un Paese già
frastrutture e dei trasporti dell’ottavo ag-
malato cronico di carenze infrastrutturali, ha
giornamento relativo al Programma delle
senza dubbio complicato il quadro: negli
infrastrutture strategiche. Il documento ha
ultimi tre anni, secondo quanto segnalato
individuato le opere da avviare o comple-
da Cesare Trevisani, vice presidente per le
tare entro il 2013, mentre il secondo step
infrastrutture, la logistica e la mobilità di
è il 2020 (vedi tabelle a pag. 65). La decisio-
Confindustria, «gli investimenti pubblici in
ne è stata presa per stabilire una lista di
infrastrutture si sono ridotti del 35%». An-
priorità rispetto a un ammontare comples-
di euro, attualmente risultano disponibili
che il 2010 è stato un anno difficile sul fron-
sivo del piano delle infrastrutture strategi-
risorse per 39,1 miliardi (di cui 18,7 miliardi
te del rilancio infrastrutturale del Paese,
che che era ormai arrivato a ben 231,4
provenienti dai privati), che determina così
considerato che il Cipe ha approvato com-
miliardi di euro. Ma in realtà, nonostante la
un fabbisogno residuo di 71,6 miliardi.
plessivamente pochi progetti infrastruttura-
novità nella classificazione, i numeri conti-
li e ha stabilito una limitata assegnazione di
nuano a non tornare: su un valore di tutti
Tariffe troppo basse
contributi pubblici.
gli interventi prioritari pari a 110,4 miliardi
Data questa situazione appare difficile che
I progetti prioritari
64
Cesare Trevisani
avanzamento finanziario, progettuale e
urocrazia, incertezza normativa e tariffe
Mauro Moretti
l’Italia possa recuperare in tempi brevi il gap
infrastrutturale che la divide dal resto dei
D’altra parte, secondo stime dell’Ance (As-
Paesi occidentali: un divario che, secondo la
sociazione nazionale costruttori edili), degli
Camera di commercio di Milano, costa a
11,3 miliardi di euro finanziati dal Cipe nel
ogni impresa milanese circa 3mila euro
2009 solo il 2,7% si è trasformato in gare
all’anno, imputabili principalmente agli ef-
per lavori. Anche il Rapporto sul monito-
fetti dell’inquinamento e ai ritardi dovuti alle
raggio delle infrastrutture strategiche rea-
congestioni del traffico. Considerato che,
lizzato dalla Camera dei deputati e dal
per effetto dei sempre più stringenti vincoli
Cresme nel luglio 2010 sottolinea lo stallo
di bilancio europei, appare difficile che nei
degli ultimi 12 mesi: “A un’intensa attività
prossimi anni ci possa essere una consisten-
di programmazione non è seguita un’ana-
te ripresa degli investimenti pubblici, sareb-
loga capacità di finalizzare i processi e non
be necessario un forte afflusso di capitali
si sono fatti passi significativi in termini di
privati. Ma in Italia, secondo quanto affer-
focus
5/2011
24
Giuseppe Bonomi
Il nuovo patrimonio di infrastrutture previsto per il 2013
Reti viarie, ferroviarie e metropolitane
Asse autostradale Salerno - Reggio Calabria
Altri sistemi stradali
Assi ferroviari
Reti metropolitane nuove
Dati sulle nuove disponibilità
240 km aperti al traffico
320 km
133 km
182 km
La simulazione al 2020
(interventi completati o in avanzata fase realizzativa)
mato da Elio Catania, presidente e amministratore delegato di Atm, «questi fondi
latitano perché non esiste la cosiddetta
“bancabilità dei progetti”»: gli investimenti
in infrastrutture nel nostro Paese non assicurano, cioè, la remunerazione dei capitali,
soprattutto per via dei bassi livelli di tariffazione esistenti in tutti i comparti dei trasporti. «Il sistema tariffario aeroportuale non è
adeguato dal 2000 - ha spiegato il presidente di Sea Giuseppe Bonomi -. La media
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metropolitano milanese
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Programma infrastrutture strategiche (8° Allegato infrastrutture) - settembre 2010
delle tariffe italiane è inferiore del 40% rispetto a quella europea. Questo non ci con-
progetto occorrono, in media, 26 firme da
l’apposito Decreto. Anche noi aspettiamo
sente di effettuare gli stessi investimenti di
parte di 11 enti diversi: «La società di ge-
inutilmente da tempo che l’Esecutivo ci dia
altri grandi scali».
stione dell’aeroporto di Bologna - ha spie-
via libera per l’ingresso a Malpensa di uno
gato con un esempio Bonomi - ha sotto-
dei più grandi vettori aerei mondiali (Singa-
I ritardi della burocrazia
scritto l’accordo di programma a fine 2009
pore Airlines - ndr)».
«Da noi, con appena 50 euro al mese si
che non è ancora operativo perché il Go-
può fare un abbonamento ferroviario
verno a tutt’oggi non ha ancora emanato
mensile valido per l’area metropolitana mi-
Elio Catania
Normativa confusa
Resta poi il problema dell’incertezza nor-
lanese - ha rincarato la dose Mauro Mo-
mativa: tra norme, regolamenti e compe-
retti, ad di Ferrovie dello Stato -. Si trat-
tenze regionali, nazionali e comunali la
ta di una tariffa assolutamente non para-
strada delle opere è improba, consideran-
gonabile con quelle che si trovano in giro
do anche che a ogni progetto segue im-
per l’Europa. Dati questi livelli è impossibile
mancabilmente un Comitato del No con
attrarre consistenti capitali privati e offrire
annessi ricorsi al Tar. Una proposta avanza-
servizi di qualità, come invece siamo riusci-
ta nel corso del convegno è l’istituzione di
ti a fare nel caso dei servizi ad alta velocità».
una penale per poter presentare ricorsi
Altro punto critico è la burocrazia, o meglio
contro le opere, così da scoraggiare le ma-
la lentezza di burocrazia: per completare
novre dilatorie o di disturbo.
l’iter procedurale di approvazione di un
Gianluigi Torchiani
65
24 news&mercati
5/2011
INDAGINE
Gestendo meglio l’acqua in agricoltura
si risparmiano fino a 17 miliardi di euro
Necessario l’intervento sulla rete di distribuzione per evitare perdite e inefficienze
D
ai 9,7 ai 17,3 miliardi di euro in
investimento minimo rispetto ai bene-
questo contesto le Regioni potrebbero
trent’anni. È quanto si potrebbe
fici - dice Marangoni -. Quello che mi
giocare un ruolo importante nella conver-
risparmiare in Italia investendo in inno-
preme sottolineare è che abbiamo fat-
sione degli impianti obsoleti, nello stabili-
vazione tecnologica e miglioramento
to valutazioni in termini economici e
re tariffe progressive legate ai consumi
gestionale delle risorse idriche destina-
non solo ambientali». L’analista inten-
idrici effettivi e nell’investire risorse per
te all’agricoltura. Lo dimostra lo studio
de «l’analisi di interventi, come la ripa-
ridurre gli sprechi, creando per esempio
condotto da Althesys “Le politiche di
razione della rete di distribuzione, che
piccoli bacini sul territorio, anche di di-
gestione dell’acqua in agricoltura” pre-
richiedono tempo ma che non sono
mensioni aziendali. «Occorre considerare
sentato a Roma a Palazzo Marini.
“stravolgenti”. A patto che ci sia la col-
la peculiarità geografica per intervenire -
Nell’indagine sono stati analizzati di-
laborazione di tutti gli attori del siste-
afferma Paolo Russo, presidente della
versi scenari futuri possibili e, prenden-
ma, dalle istituzioni ai consorzi di boni-
commissione permanente XIII Agricoltu-
do in considerazione uno scenario in-
fica, agli enti territoriali.
ra -. Fondamentale è agire sulla logistica
termedio, il risparmio sarebbe di circa
Questi interventi servirebbero a valorizza-
della rete per ridurre le perdite, la princi-
13,1 miliardi di euro in un trentennio.
re l’agricoltura italiana, che è uno dei
pale fonte di spreco, e le inefficienze, e
«Abbiamo sviluppato la ricerca su
punti di forza della nostra economia. E
soprattutto incentivare l’innovazione da
quattro aree: i metodi irrigui, i modelli
l’80% delle esportazioni agricole italiane
applicare in tutto il ciclo dell’acqua».
gestionali, le nuove tecnologie e le reti
sono costituite da produzioni irrigue». In
Agnese Ananasso
di adduzione e distribuzione» spiega
Alessandro Marangoni, amministra-
I benefici delle politiche di gestione dell’acqua in agricoltura
tore delegato di Althesys e capo del
team di ricerca. Utilizzando l’irrigazione a goccia e la microaspersione si possono risparmiare 3,4 miliardi; utilizzando sistemi informativi gestionali a supporto degli agricoltori il risparmio sarebbe di 2,3 miliardi; gli investimenti
nell’automatizzazione delle consegne
d’acqua porterebbero un beneficio di
800 milioni, mentre la sostituzione di
canali a cielo aperto con condotte e la
riparazione di quelle esistenti farebbe
risparmiare altri 6,5 miliardi di euro.
«Un risparmio che richiederebbe un
66
Fonte: Althesys
5/2011
tecnologie&soluzioni
24
SOFTWARE
Come progettare l’edificio
che non produce CO2
Dedicata a ingegneri e architetti una suite che genera
automaticamente consumi e costi energetici
bbinare progettazione e analisi
A
tisti sono liberi di procedere alla messa a
energetica fin dalle prime fasi di di-
punto del progetto sui loro pc locali sen-
segno degli edifici: questo è quanto si
za subire rallentamenti. I risultati posso-
ripropone Autodesk con l’introduzione
no, poi, essere presentati in forma grafi-
del modulo Revit Conceptual Energy
ca evidenziando il fabbisogno energetico
Analysis nel suo software di progettazio-
dell’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita,
me technology preview presso gli Auto-
ne architettonica Revit Architecture. Gra-
con i costi relativi.
desk Labs. All’interno di Project Vasari è
zie a esso è, infatti, possibile valutare
Autodesk ha presentato anche Project
stato incluso anche lo strumento Revit
ogni alternativa di progetto non solo dal
Vasari, un nuovo strumento stand alone
Conceptual Energy Analysis che, perciò,
punto di vista architetturale o strutturale,
e semplice da utilizzare, per la modella-
è acquistabile anche al di fuori della
ma anche energetico, calcolando il con-
zione concettuale e l’analisi energetica,
suite Revit. Ciò per fornire anche agli
sumo di CO2, acqua e combustibili sull’in-
rivolto a quei progettisti che non hanno
architetti, ingegneri, committenti e stu-
tero ciclo di vita dell’edificio, attraverso
bisogno di tutti gli strumenti produttivi-
denti che non usano Revit uno strumen-
anche l’utilizzo di più di un milione e
tà presenti nel pacchetto Autodesk Re-
to per convertire in modo automatico
mezzo di dati climatici raccolti su scala
vit Architecture. Si tratta di un modella-
uno schema concettuale in un modello
mondiale accessibili via Web.
tore che non richiede l’installazione di
analitico per l’analisi energetica, così da
Una caratteristica significativa di questa
Revit, anche se è stato sviluppato sulla
poter raccogliere informazioni sui con-
soluzione è che l’analisi energetica è ese-
base della sua stessa tecnologia e che
sumi e costi energetici sin nelle primissi-
guita in modalità cloud computing cosic-
consente una modellazione sia geome-
me fasi del progetto.
ché, mentre l’analisi è in corso, i proget-
trica che parametrica. È disponibile co-
Luciano Barelli
PLM
Siemens aiuta a disegnare un’auto elettrica di lusso
P
uò già sfrecciare per strada l’auto elettrica di lusso
ideata da Luc Marchetti, fondatore e presidente
di Exagon Engineering. Stessi standard di comodità
dei veicoli a benzina, assicurano i produttori che per
idearla hanno utilizzato il software di progettazione,
fabbricazione e ingegnerizzazione assistita da computer di Siemens.
67
Energia24col.pdf
14-03-2011
21:05:41
in collaborazione con
Gruppo 24 ore per l’ambiente
PRESENTA
Seconda edizione 24 > 25 > 26 > 27 maggio 2011
Buongiorno,
la seconda edizione di Ecoshow, il più importante summit italiano in diretta
web su ecologia e ambiente, si terrà dal 24 al 27 maggio 2011.
C
M
Nel corso dei 4 giorni di programma si alterneranno scienziati, esperti internazionali, persone dello spettacolo e artisti attenti all’ambiente.
Dibattiti, performance, sketch, video, interviste...
Y
CM
Il summit sarà aperto da un intervento di Dario Fo.
MY
CY
CMY
K
A chi si rivolgerà questa edizione di Ecoshow?
Ai cittadini, sempre più numerosi, attenti a comportamenti ecocompatibili
sia nelle scelte della quotidianità (le cose che si acquistano, l’uso
dell’energia…) sia in quelle più impegnative (l’auto da comprare, ristrutturare casa…). Ed inoltre a professionisti, manager, funzionari pubblici che gestiscono scelte ambientali nella loro attività.
Il pubblico come potrà partecipare?
Ecoshow mette in contatto gli esperti, gli artisti, con il pubblico che può
interagire in diretta via chat, sms, telefono, email…
Quali saranno i temi?
Si parlerà di acquisti consapevoli, casa ecologica, risparmio energetico,
riciclo e riutilizzo…
È prevista la presenza anche di imprese e enti?
Certo, come già lo scorso anno sarà dato spazio alle imprese e agli enti che
vorranno presentare le loro iniziative a favore dell’ambiente.
Come fare a saperne di più?
Visitando il sito www.ecoshow.it
o scrivendo a [email protected]
Arrivederci su Ecoshow!
Jacopo Fo
24
5/2011
di Guido Plutino
ANALISI&TENDENZE
Crisi internazionale del greggio
L’emergenza sarà lunga
Le stime prevedono un prezzo medio al barile di 95 dollari
(contro una media 2010 di 80). E i costi dell’energia salgono per l’industria italiana
L
a crisi del Maghreb e della Libia - il “ter-
del barile, quella realizzata dalla Banca
zo mostro” del videogame, secondo
Monte dei Paschi di Siena è particolar-
un’efficace definizione del ministro del
mente lucida: «Le tensioni in Nord Africa
La classifica della vulnerabilità
I Paesi a rischio di disordini
ordinati per punteggio
Tesoro Giulio Tremonti - rischia di colpire
- spiegano gli analisti - hanno solo acuito
Africa:
al cuore la ripresa dell’economia occiden-
una tendenza in atto, ma le principali pres-
Egitto
8,08
tale. Le prime conseguenze sono ben visi-
sioni sui prezzi del greggio giungono dalla
Tunisia
8,02
bili: la fiammata dei prezzi del barile ha
domanda». La conseguenza si vede nelle
Zimbabwe
7,06
immediatamente riscaldato l’inflazione,
stime sui prezzi dei prossimi mesi: 95 dol-
Algeria
7,03
modificando il quadro delle previsioni
lari al barile per il West Texas Interme-
Madagascar
7,03
mondiali sulla velocità della ripresa.
diate (nel 2010 la media è stata di 80
Asia e Medio Oriente:
La questione (vedi anche il numero di apri-
dollari). Quanto al timore principale di tut-
Yemen
8,08
7,03
le di Energia24) è talmente rilevante e
ti gli esperti - l’allargamento delle rivolte ad
Arabia Saudita
complessa che non si rischia certo di so-
altri importanti Paesi produttori - il perico-
Giordania
7,03
pravvalutarla. Tanto più se ai problemi
lo esiste, ma non è pronunciato per le na-
Iran
7,03
petroliferi si aggiungono i ripensamenti
zioni davvero strategiche. «A nostro avviso
Siria
7,03
sulla via del nucleare, indotti dalla tragedia
- precisa, infatti, l’analisi di Bmps - la pro-
Fonti: Eiu; Imf; Undp; Cia; World Bank; Gallup Polls
del Giappone e dai commenti di autorevo-
babilità di un allargamento delle rivolte a
li osservatori (come Jeremy Rifkin, guru
Paesi quali l’Arabia Saudita, le cui esporta-
risentire di questa situazione sarebbero i
dell’economia all’idrogeno, che ha dichia-
zioni sono pari a circa sei volte quelle libi-
settori della siderurgia, del vetro, del ce-
rato: «Il nucleare è finito. Il futuro sta in
che, rimane bassa, viste anche le conces-
mento, ma anche ceramica, chimica, car-
una rete diffusa di piccoli impianti basati
sioni fatte recentemente ai reali sauditi».
ta, alluminio e laterizi». Vale la pena di ri-
sulle rinnovabili»).
Anche così le conseguenze della pressione
cordare quanto incide il costo dell’energia
Eppure dietro le emergenze ci sono ten-
sul lato della domanda, alimentata dalla
su diverse attività, secondo valutazioni del-
denze di lungo periodo che sono ancora
dinamica economica, saranno molto rile-
le associazioni di categoria: il 20-25% nel
più importanti. La corsa del greggio sem-
vanti. Non solo per il barile, ed è sufficien-
settore cartario; il 40% nella produzione
bra, infatti, assumere sempre più le sem-
te uno sguardo alla forte crescita dell’indi-
di cemento; circa il 30% per la gomma-
bianze di megatrend, preesistente al peg-
ce Crb (materie prime) per rendersene
plastica (a cui si aggiunge un altro 30%
gioramento del quadro geopolitico (che
conto. Tutto lascia dunque pensare a cam-
per le materie prime); infine, il prezzo del
tuttavia ha agito da acceleratore). Tra le
biamenti di lungo corso, con i quali dovrà
gasolio “vale” il 28-30% del prezzo finale
numerose ricerche che hanno esaminato
fare i conti anche il mercato equity. «In
della prestazione nel settore trasporti e
alla moviola l’aumento delle quotazioni
Italia - concludono gli analisti di Bmps - a
logistica.
69
24
5/2011
APPELLI
Normativa e abitudini sui modelli europei
Solo così si darà impulso alla raccolta Raee
Che il Governo intervenga sul decreto 8/3/2010. Il parere di Ecodom
70
l nuovo sistema Raee, gestito dai pro-
I
dei Centri di raccolta (o isole ecologiche),
tJMMJNJUFUFNQPSBMFQFSMPTUPDDBHHJPEFJ
duttori di apparecchiature elettriche ed
cioè le aree che gli enti locali dovrebbero
Raee nei luoghi di raggruppamento deve
elettroniche attraverso i cosiddetti “Siste-
mettere a disposizione dei cittadini per il
essere elevato da uno a tre mesi (art. 1
mi collettivi” (di cui Ecodom detiene circa
conferimento dei propri rifiuti: potenzia-
comma 2 lettera b);
il 35% del mercato), ha fatto in soli tre
mento che deve avvenire sia in termini di
tJMUSBTQPSUPEFJ3BFFEFWFFTTFSFQPTTJ-
anni di operatività significativi passi avan-
capillarità (attualmente circa 10 milioni di
bile con automezzi con massa complessi-
ti: basti pensare che dalle 125.000 ton-
cittadini italiani non hanno un Centro di
va non superiore a 7.500 kg invece che a
nellate di Raee trattate nel 2008 si è arri-
raccolta a disposizione), sia per quanto
6.000 kg (art. 2 comma 1 lettera d) e con
vati nel 2010 a circa 250.000 tonnellate,
riguarda gli orari di apertura.
mezzi autorizzati al trasporto in regime
superando finalmente l’obiettivo di rac-
Il terzo punto, che riguarda la normativa,
ordinario ex art. 212 comma 5 del decre-
colta annua (4 kg/abitante) fissato dalla
è quello teoricamente più facile da af-
to legislativo 152/06.
Comunità europea.
frontare e risolvere, ed è anche quello che
Sempre in riferimento al Dm 65/2010, è
La distanza tra l’Italia e gli altri Paesi euro-
può dare in tempi brevissimi un significa-
fondamentale chiarire in modo univoco
pei è, però, ancora enorme: già nel 2009
tivo impulso alla raccolta dei Raee.
quanto indicato nell’art. 8 comma 1: “La
la Svezia (il più virtuoso tra gli Stati mem-
La questione normativa più importante è
realizzazione e la gestione di Centri di
bri) era arrivata a raccogliere oltre 16 kg/
quella relativa al ritiro “uno contro uno”:
raccolta di cui all’articolo 6, comma 1,
abitante e la media europea era prossima
tutti gli sforzi che la distribuzione sta fa-
lettere a) e c) del decreto legislativo n.
ai 7 chilogrammi. Cosa è necessario per
cendo per adempiere correttamente a
151 del 2005, si svolge con le modalità
colmare questo gap? Credo si possano
questo obbligo rischiano di essere vanifi-
previste dal decreto del ministro dell’Am-
individuare tre linee di intervento.
cati se non verranno chiarite in tempi
biente e della tutela del territorio e del
In primo luogo, è necessario sensibilizzare
brevissimi le modalità di raccolta e le pos-
mare dell’8 aprile 2008, pubblicato sulla
i cittadini sull’importanza della raccolta
sibilità di conferimento alle isole ecologi-
Gazzetta ufficiale della Repubblica italia-
differenziata dei Raee: è indispensabile
che dei Raee da parte dei negozianti.
na del 28 aprile 2008, n. 99 e successive
che il ministero dell’Ambiente promuova
In particolare, è necessario apportare
modifiche e integrazioni”. Adottando
una campagna informativa per spiegare
alcune modifiche - già più volte richieste
un’interpretazione “forzata” di questo
che questi rifiuti sono allo stesso tempo
al Ministero da tutti gli attori della filiera
comma, alcuni soggetti ritengono che i
un problema (per le sostanze inquinanti
- al decreto ministeriale 8 marzo 2010
distributori possano conferire i Raee do-
che spesso contengono e che non posso-
n. 65:
mestici solo ai Centri di raccolta istituiti ai
no essere disperse nell’ambiente) e
tJMMJNJUFEFJ3BFFTUPDDBCJMJQSFTTPDJB-
sensi del Dm 8 aprile 2008, escludendo
un’opportunità (per le materie prime che
scun luogo di raggruppamento deve es-
così - in modo paradossale - tutti i Centri
da essi possono essere ricavate e riutiliz-
sere pari non a 3.500 kg in totale, ma a
di raccolta realizzati in forza di autorizza-
zate).
3.500 kg per ciascun Raggruppamento di
zioni ordinarie da parte di Province o Re-
È inoltre fondamentale potenziare la rete
Raee (art. 1 comma 2 lettera b);
gioni. In tema di normativa va anche sot-
24
5/2011
tolineato il fatto che da quasi sei anni
cato necessari per individuare i “free ri-
biente risponda con celerità a queste ri-
stiamo attendendo l’emanazione del co-
der”, cioè i produttori di Aee che stanno
chieste, perché pochi e semplici provvedi-
siddetto “Decreto tariffe”, previsto
eludendo l’obbligo di occuparsi della ge-
menti normativi potranno davvero dare
dall’art. 19 del decreto legislativo
stione dei Raee; tutti gli oneri di questi
un deciso impulso alla raccolta dei Raee
151/2005, che è indispensabile non solo
controlli sono a carico dei produttori stes-
in Italia e portare così un significativo be-
per garantire il corretto funzionamento
si, che hanno più volte in questi anni sol-
neficio al mondo in cui viviamo.
del Comitato di vigilanza e controllo, ma
lecitato l’emanazione di questo decreto.
Piero Moscatelli
anche per poter iniziare i controlli di mer-
Ci auguriamo che il ministero dell’Am-
presidente Ecodom
Isole ecologiche: il Sud le conosce poco e le frequenta meno
SISTEMA RAEE
Emilia Romagna
Liguria
NUMERI DI CENTRI
DI RACCOLTA
347
POPOLAZIONE
SERVITA
4.356.180
POPOLAZIONE
RESIDENTE
4.356.180
56
1.615.064
1.615.064
265
4.432.571
4.432.571
12
127.065
127.065
Veneto
431
4.885.548
4.885.548
Toscana
133
3.707.818
3.707.818
Lombardia
784
9.638.851
9.742.676
Piemonte
Valle d’Aosta
Marche
Trentino Alto Adige
Umbria
Friuli Venezia Giulia
98
1.518.479
1.551.377
204
983.299
1.018.657
63
852.894
894.222
130
1.108.483
1.230.936
Puglia
99
3.682.398
4.079.702
Lazio
108
4.519.873
5.626.710
Sicilia
60
3.933.934
5.037.799
Basilicata
29
454.483
590.601
Campania
184
4.330.257
5.812.962
Sardegna
92
1.170.079
1.671.001
Calabria
41
1.376.841
2.008.709
Abruzzo
17
874.312
1.334.675
Molise
16
165.277
320.795
ITALIA
3.169
53.733.706
60.045.068
NORD
2.229
27.147.061
27.408.697
CENTRO
402
10.599.064
11.780.127
SUD E ISOLE
538
15.987.581
20.856.244
Un recente sondaggio Ipsos (commissionato da Ecodom) ha messo in luce la scarsa informazione che ancora regna tra i cittadini per quanto riguarda la raccolta dei
rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dalla ricerca è emerso che soltanto il 14% dei 1.206 intervistati ha definito correttamente i Raee, mentre il 71%
ha dichiarato di non conoscere questo tipo di rifiuti. Passando al cosiddetto ritiro “uno contro uno” - l’obbligo del commerciante di ritirare un vecchio apparecchio
a fronte dell’acquisto di uno nuovo equivalente - oltre metà del campione (57%) ignora l’esistenza di questa norma. Inoltre, il 21% degli intervistati non conosce
nemmeno le isole ecologiche allestite dai Comuni per la raccolta differenziata. L’altro problema evidenziato dal sondaggio è la raccolta dei Raee; il 58% dei grandi
elettrodomestici dismessi dai consumatori - segnala l’Ipsos - non è ritirato dai negozianti. La quota sale all’88% per i piccoli elettrodomestici; di questi ultimi, il 17%
finisce prevalentemente nella spazzatura generica (o nei contenitori della plastica) e il 51% rimane nelle case o nelle cantine.
Fonte: Ecodom
71
24
5/2011
150 ANNI DI ENERGIA IN ITALIA
Festeggiamo un Paese
da sempre in cerca di “alternative”
Dal carbone all’idro passando per le aziende che hanno fatto l’era energetica
tricolore. Storia di uomini e di eventi con idee brillanti
I
l lungo viaggio attraverso 150 anni di
storia dell’energia nel nostro Paese,
raccontato nel volume “150 anni di
energia in Italia”, ci insegna innanzitutto che la disponibilità di energia nella
Penisola è sempre stata un problema di
non facile soluzione.
Il nostro è, in effetti, un Paese povero di
risorse energetiche, che ha dovuto, e
saputo, affidarsi all’ingegno, all’acume
e allo spirito di iniziativa per sopravvivere a momenti politici, economici e sociali terribili, a una dittatura, a due guerre
Miniera di carbone del Sulcis. Le foto qui rappresentate sono contenute nel volume “150 anni
di energia in Italia” di Adriano Piglia, direttore del Centro studi Safe, e Laura Cardinali, edito
in collaborazione con Gruppo Italia Energia
disastrose e a periodi di grave crisi.
cante genovese Ubaldo Millo nel 1851
rischio. Altri esempi ci vengono dallo
Non è stato sempre facile, ma numerose
di dare il via allo sfruttamento del carbo-
sfruttamento del “carbone bianco” e
sono state le storie di successo basate su
ne del Sulcis. Egli, per nulla turbato
del calore della Terra. Quasi cento anni
intuizioni e innovazioni brillanti, storie di
dall’idea di aprire una miniera senza sa-
dopo idro e geo producono ancor oggi
ingegno messo al servizio del progresso
pere come gestirla, si diede da fare e
il doppio dell’energia elettrica prove-
e di scelte politiche forse non popolari,
trovò chi ne era capace. È forse il primo
niente da tutte le altre fonti rinnovabili.
ma vincenti sul lungo periodo.
di una lunga serie di esempi di uomini
Alla metà dell’800 l’Italia dipendeva to-
Storie come quella che permise al mer-
con il fiuto del business e il coraggio del
talmente dalle importazioni e aveva un
debito pubblico pari a circa il doppio del
reddito nazionale annuo. Tuttavia i politici di allora, senza paura di perdere
consensi, in quindici anni con una cura
da cavallo, riportarono in pareggio il bilancio dello Stato.
C’era ovviamente chi cercava alternative alle importazioni, come Giuseppe
Colombo, che sfruttò l’esclusiva del bre-
La centrale di Santa Redegonda costruita a Milano nel 1883
72
vetto di Thomas Edison per realizzare a
24
5/2011
Milano, nel 1883, la prima centrale elet-
LE TAPPE DELLA NOSTRA STORIA ENERGETICA
trica del continente europeo.
1851
1859
1861
1871
1883
1884
Verso la fine del secolo arrivò il petrolio.
I francesi costruirono a Fiorenzuola
d’Arda nel 1881 una raffineria, mentre
dieci anni dopo la Standard Oil creò la
Società italo americana del petrolio.
Poi arrivarono le auto e il petrolio legò
per sempre una fetta dei consumi energetici al settore dei trasporti. La prima
guerra mondiale mise in luce i vantaggi
che il petrolio offriva per la mobilità delle truppe e attirò l’attenzione dei vari
Governi sulle sue potenzialità.
Accadde anche in Italia, nonostante nel
1919 esso rappresentasse soltanto il
4% dell’energia primaria consumata dal
Paese (carbone 75% e l’idroelettrico
21%). Nel 1926 nacque Agip, nel 1934
fu riformato il sistema tributario su fabbricazione e vendita dei prodotti petroliferi e furono regolate tutte le fasi della
filiera, attraverso “il codice del petrolio”. Queste misure diedero il loro frutto
e iniziò un periodo di modernizzazione
del sistema petrolifero. Poco per volta
diminuì il ruolo del carbone (56% nel
1939), aumentò al 31% quello dell’ener-
1901
1912
1913
1926
1929
1932
1944
1951
1953
1962
1964
1965
1969
1973
1974
1975
1978
1980
1981
1983
1987
1992
gia idroelettrica e al 13% quello del petrolio.
Il periodo fra le due guerre mostrò che
lo spirito d’innovazione non era tramontato. Enrico Fermi e i suoi collaboratori
cominciano a far capire al mondo le immense possibilità dell’energia atomica e
il periodo autarchico acuì l’ingegno.
All’uso della benzina addizionata con
l’alcool e della carbonella per produrre
1997
1999
2000
2001
2003
2005
2007
2008
2009
Scoperta del bacino carbonifero del Sulcis
Drake trova petrolio in Pennsylvania
17 marzo - proclamazione del Regno d’Italia
Rockefeller fonda la Standard Oil
Prima centrale elettrica europea a Milano
Nasce la Società generale italiana di elettricità Sistema Edison
Nasce a Venezia Siap - Società italo americana del petrolio, la futura Esso Italiana
Ingresso in Italia di Vacuum (Mobil)
Ingresso in Italia di Nafta (Shell)
Prima centrale geotermica al mondo a Larderello
Fondazione dell’Agip (Agenzia generale italiana petroli)
Scoperta di un giacimento di gas a Fontevivo
Scoperta di gas naturale a Podenzano
Agip scopre giacimento di gas naturale a Caviaga
Istituzione della Ceca (Comunità europea carbone e acciaio)
Nasce l’Eni - Ente nazionale idrocarburi
Nazionalizzazione delle aziende elettriche e istituzione dell’Enel
Entra in funzione la centrale nucleare di Latina
Entra in servizio la centrale nucleare sul Garigliano
Entra in funzione la centrale nucleare di Trino Vercellese
Riforma della legislazione petrolifera risalente al 1934
Guerra dello Yom Kippur. Quadruplica il prezzo del petrolio
Inaugurato a S. Donato Milanese il terminale dei gasdotti da Olanda e Russia
Primo Piano energetico nazionale
Entra in funzione la centrale nucleare di Caorso
Seconda crisi energetica mondiale
Nuovo Piano energetico nazionale
Entra in servizio Transmed, gasdotto Algeria-Sicilia
Referendum su alcune norme relative al nucleare
Protocollo di Rio sui cambiamenti climatici
Delibera Cip6 per promozione fonti rinnovabili ed assimilate
Firma del Protocollo di Kyoto
Decreto Bersani sulla liberalizzazione del mercato elettrico
Decreto Letta sulla liberalizzazione del mercato del gas naturale
Riforma del Titolo V della Costituzione
Nasce la normativa sull’Emission trading
Primo piano nazionale di allocazione delle emissioni (Pna)
Secondo Pna per il 2008/2012
Accordo Ue noto come 20/20/20
Fallimento della Cop di Copenhagen
Rilancio del nucleare in Italia
il gasogeno, si aggiunsero le misure
contenute nel piano energetico per far
na sintetica dalle ligniti e utilizzo del gas
La fine della seconda guerra mondiale ci
fronte alle sanzioni della Società delle
naturale sia come carburante che come
lasciò in ginocchio, ma anche in quell’oc-
Nazioni: recupero degli oli usati, benzi-
combustibile.
casione sapemmo risalire la china.
73
24
Il principe Piero Ginori Conti, “padre” della geotermia italiana
5/2011
nucleare come nuova opportunità per il
sa. Gli anni successivi sono caratterizza-
futuro energetico italiano. Sono gli anni
ti dalle politiche europee sulle liberaliz-
del “miracolo economico”, che in realtà
zazioni e sull’ambiente che in Italia
ha poco di miracoloso e molto di duro
vengono applicate con alterne fortune.
lavoro e accettazione del rischio d’im-
Mentre sulle prime partiamo bene, sal-
presa. Mattei, non trovando petrolio in
vo poi rallentare strada facendo, pieni
Italia, convince l’industria italiana a usa-
di dubbi e attirati dalle sirene che torna-
re il gas naturale e firma un contratto di
no a evocare i campioni nazionali, in
importazione di petrolio e metano dalla
campo ambientale accettiamo impegni
Russia, pagandolo in tubi Dalmine. Poi
di riduzione delle emissioni forse fuori
costruisce una centrale nucleare a Lati-
della nostra portata. Pasticciamo sugli
na. Negli anni successivi entrano in fun-
incentivi per le rinnovabili e, vittime del-
In campo politico, nel giro di soli tre an-
zione Garigliano e Trino Vercellese. Tut-
le nostre beghe interne, ci facciamo
ni, si passa da monarchia a Repubblica,
te e tre saranno collegate in rete in me-
imporre uno schema di Emission tra-
si firma il Trattato di pace, si promulga
no di cinque anni dall’inizio della costru-
ding che rischia di compromettere la
la Costituzione, si doma l’inflazione, si
zione. Dopo Stati Uniti e Regno Unito
competitività del nostro sistema indu-
rimedia a gran parte delle distruzioni e
siamo i terzi produttori di energia nucle-
striale.
si va alle prime libere elezioni a suffragio
are del mondo.
Da tempo ormai si ha l’impressione che
universale. Nella legislatura 1948-1953,
Poi il miracolo si ferma e il Paese s’im-
la questione energetica nel nostro Paese
il Parlamento approva la riforma agraria
pantana. Le due crisi petrolifere ci tro-
non riceva più la necessaria cura. Ne so-
e quella tributaria, crea la Cassa del
vano spiazzati, senza un piano e incapa-
no segni evidenti un mix energetico
Mezzogiorno, lancia il piano Ina casa,
ci di fare delle scelte. Con le irrisolte
quasi assurdo; un processo legislativo
entra nella Nato e ratifica l’adesione alla
questioni sociali arrivano il terrorismo,
pasticcione, contradditorio e incapace
Ceca (Comunità europea del carbone e
la stagflazione e la smisurata crescita
di sviluppare una politica energetica
dell’acciaio, fondata nel 1951).
del debito pubblico. Il sistema petrolife-
condivisa e di lungo periodo; un sistema
In campo energetico Mattei dà vita
ro subisce una razionalizzazione, ma
Paese che perde competitività ed è poco
all’Eni, Moratti, Garrone e Peretti co-
quasi tutte le multinazionali abbando-
propenso a premiare il merito e a speri-
struiscono le loro raffinerie, così fanno
nano il Paese e rinunciamo al nucleare
mentare strade nuove.
anche Fiat e Caltex, Esso e Anic, mentre
appena costruito fermando le centrali e
Eppure, ripercorrendo la storia, ci siamo
Edison comincia a pensare all’energia
smantellando il settore, ricerca compre-
convinti che nel nostro Dna risieda ancora quello spirito unico che spinge gli
imprenditori a rischiare di tasca propria,
i ricercatori a lasciare un segno nella storia della scienza, i politici a fare le cose,
invece solo di parlarne, e la gente comune a dare e solo dopo, chiedere. Ne siamo convinti perché è lo stesso spirito
che animò quei “pionieri che fecero
l’Energia” in Italia. È forse giunto il momento di rianimarlo.
La centrale idro Cardano: l’acqua che crea energia viene battezzata “carbone bianco”
74
Laura Cardinali
Centro studi Safe
24
5/2011
WHITE PAPER
Salvaguardare l’acqua riutilizzandola
Dal mondo buone pratiche da imitare
Singapore riutilizza la risorsa al 30%. In Australia si ottimizza il trading anche
per l’agricoltura. Ma Ge avvisa: i Governi devono incentivare le politiche idriche
S
i calcola che lo sfruttamento delle ri-
centivazione messe a punto nel mondo,
che e costi di scarico, trading della qualità
sorse idriche a scopi urbani e industria-
evidenziando quelle che si sono rivelate
e della domanda, incentivi fiscali e finan-
li sia destinato a raddoppiare entro il 2050,
efficaci per promuovere il riutilizzo e il rici-
ziamenti pubblici e partnership pubblico-
eppure un quinto della popolazione mon-
clo dell’acqua. Esistono già tecnologie
privato. Indipendentemente dalla loro ti-
diale - un miliardo e duecento milioni di
economicamente convenienti in grado di
pologia, l’esperienza dimostra che gli in-
persone - vive già in aree caratterizzate da
risolvere praticamente tutte le sfide che si
centivi funzionano al meglio quando sono
scarsità d’acqua. Uno dei modi migliori per
possono incontrare in ambito idrico, per-
implementati all’interno di una struttura
rallentare la progressiva diminuzione di
tanto l’attenzione dovrebbe ora essere ri-
normativa che già esiste e funziona bene.
questa importante risorsa è quello di au-
volta alla componente umana dell’equa-
Ne è un esempio la città di Singapore: con
mentarne il grado di riutilizzo e riciclo, ma
zione. A questo riguardo si possono osser-
il suo obiettivo di utilizzare acqua di recu-
i progressi in questo campo sono rimasti
vare quattro approcci principali: una mag-
pero come parte essenziale dei propri ri-
sinora limitati a causa di varie ragioni eco-
giore sensibilizzazione e formazione affin-
fornimenti idrici, la città-stato asiatica ha
nomiche, politiche e sociali. Crediamo che
ché le persone capiscano le necessità e i
combinato insieme diverse unità governa-
uno degli ostacoli maggiori sia costituito
vantaggi; l’eliminazione degli ostacoli bu-
tive per formare un unico ministero
dall’assenza di incentivi efficaci. Ciò emer-
rocratici e di altra natura; un utilizzo effica-
dell’Ambiente e delle risorse idriche che si
ge con forza anche da una recente ricerca
ce di norme e regolamenti; l’introduzione
è rivelato un elemento chiave per raggiun-
culminanta nella redazione di un nuovo
di incentivi efficaci. Il documento Ge (il ti-
gere il 30% di riutilizzo dell’acqua.
white paper sul tema dove si descrive la
tolo è “Creating effective incentives for
Heiner Markhoff
natura multiforme del problema e si illu-
water reuse and recycling” - ndr), si soffer-
presidente e Ceo, water and process
strano le varie politiche e strutture di in-
ma su quattro possibili opzioni: tariffe idri-
technologies di Ge Power & Waste
Le buone azioni per salvare l’acqua
Tariffe idriche e costi di scarico - Aumentare il costo dell’acqua non è sempre un’opzione
percorribile, ma a volte può essere utilizzata per riflettere la carenza d’acqua o per includere costi
ambientali esterni. La città di New York offre un esempio nel quale il costo dell’acqua, basato sul
volume consumato, può favorirne il riutilizzo. Gli edifici dotati di Cwrs (Comprehensive water reuse
system), che riescono a rispettare i target di consumo idrico, possono approfittare di una riduzione
del 25% sui costi di approvvigionamento e scarico: per le grandi utenze questo si traduce in costi
operativi ridotti anche di milioni di dollari. Un edificio dotato di Cwrs intercetta, tratta e ricicla gli
scarichi sanitari e quelli provenienti da docce, lavatrici ecc.
75
24
5/2011
Trading della qualità e della domanda - I programmi di trading della qualità idrica
permettono alle aziende che sostengono costi elevati per la riduzione degli inquinanti di acquistare
crediti da altre aziende o fonti che sopportano, invece, costi inferiori. Programmi di questo genere
possono essere implementati anche nei confronti della domanda di acqua. Per esempio, quando
la siccità aveva colpito il bacino australiano Murray-Darling negli anni Ottanta, riducendo gli
approvvigionamenti idrici agricoli fino al 10-20% del normale, molti agricoltori avevano scelto di
vendere i diritti a ricevere la poca acqua concessa, anziché tentare di piantare i raccolti sapendo
di non poter raggiungere risorse idriche sufficienti.
Partnership pubblico-privato - Gli acquedotti pubblici sono tuttora i soggetti che
forniscono la maggior parte dei servizi di approvvigionamento idrico e del relativo scarico, ma le
partnership tra pubblico e privato vengono sempre più considerate come un mezzo efficace per
promuovere gli investimenti nelle strutture di riutilizzo dell’acqua. Il numero di persone servite da
aziende private è cresciuto dai 51 milioni del 1990 ai quasi 300 milioni del 2002. Specialmente in
aree come quelle degli Stati Uniti occidentali, dove sorgono nuove comunità in zone aride prive di
infrastrutture idriche di base, gli operatori privati possono fornire il tipo di soluzioni decentralizzate
ad hoc necessarie per rispondere a questo genere di domanda.
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24
5/2011
a cura di Laura Marinoni Marabelli
STORIE D’IMPRESA
Prima sicurezza e sostenibilità, poi profitto
Dieci aziende raccontano i loro successi
La tutela della salute di chi lavora e dell’ambiente circostante non sono costi,
ma investimenti e vantaggi competitivi. Le strategie e i risultati d’impresa
N
essun equivoco. Non si tratta di un pamphlet contro l’impresa o dell’ennesimo
“j’accuse” contro la logica del profitto d’impresa. Basta scorrere l’elenco delle aziende nominate, pubbliche e private, per comprendere che
siamo ben lontani da un simile assunto.
I nomi di Air Liquide, Ducati, Enel, Eni, Finmeccanica, GlaxoSmithKline, Kone, Philips, Sca e
Telecom Italia stanno a testimoniare che la cultura dell’industria ha qui radici ben solide.
Tuttavia, come ogni cultura vera, essa trae forza
e si alimenta con le trasformazioni, sa leggere i
processi che coinvolgono il mondo, scopre nuovi orizzonti e muta i propri itinerari. Sono aziende, per intenderci, che non si sono svegliate
all’improvviso, per esempio all’indomani del
drammatico 20 aprile 2010 dopo lo scoppio nel
Golfo del Messico della piattaforma “Deepwater Horizon” della Bp, ma che da tempo stanno
lavorando sui temi imposti dalla modernità.
Produrre oggi significa considerare sicurezza,
ambiente e salute come un solo problema da
affrontare, vuol dire pensare alla sostenibilità
come un investimento e non un costo. Tutto ciò
comporta il superamento dei ruoli tradizionali,
dal management all’operaio tradizionale.
Aldo Canonici, che ha operato a lungo in imprese di grandi dimensioni, in particolare quelle
siderurgiche e che tuttora lavora come management consultant nell’area dell’immagine e
delle risorse umane, ci guida in questo universo
che illustra le nuove strategie e l’evoluzione dei
concetti di rischio.
Dopo una simile lettura anche gli effetti della
globalizzazione e le domande che si pongono
con tanto clamore anche in Italia (si pensi per
tutte alla tormentata vicenda della Fiat a Pomigliano d’Arco) assumono un’altra dimensione.
Diventano grandi sfide, come conciliare sicurezza e produzione, ma non traguardi impossibili.
In fondo alla strada s’intravvede, se non la felicità, un po’ più di serenità.
Mario Valsecchi
Aldo Canonici
L’azienda sostenibile
Franco Angeli
184 pagine
22,00 euro
La rivoluzione dello stile di vita
incomincia nel nostro condominio
In viaggio con Mr Kilowatt
alla ricerca dell’energia perduta
F
V
ate pure, ma entro i millesimi di vostra spettanza. È iniziata così l’avventura di Legambiente nella nuova sede alla ricerca di un dialogo con
altri condomini. Una sfida che ha portato alla scoperta del significato
degli spazi comuni, delle economie di caseggiato che creano una nuova
cultura e riempiono di sostanza anche il sogno chiamato Green life. Il libro
di Andrea Poggio e Maria Berrini è una guida alle città di domani, ma
con l’occhio puntato all’oggi. Le alternative ci sono e vivono nei progetti
di case, quartieri, intere città che generano più energia di quanta ne
consumino. Gli autori ci conducono a spasso per il Pianeta e mostrano
realtà sconosciute. Tuttavia non mancano mai di ricordare che la salvaguardia del futuro è nei grandi progetti, ma solo se supportati dai nostri
comportamenti quotidiani. Sissignori, si può vivere a 2mila watt.
iaggio lungo la valle dell’energia alla ricerca dei possibili risparmi.
Parafrasando una fortunata trasmissione condotta da Mario Soldati agli albori della Tv italiana, Maurizio Melis, appassionato giornalista
scientifico, ci ha guidato dai microfoni di Radio24, nelle vesti di Mr Kilowatt, alla scoperta delle semplici soluzioni che ci consentono di utilizzare al meglio quanto è disponibile nelle nostre case, nelle nostre auto, nei
nostri impianti industriali, con investimenti dai costi ragionevoli che si
ripagano in tempi ragionevoli. Le chiavi di lettura di quelle fortunate 80
puntate radiofoniche sono state riassunte in questo libro che dimostra
quanto l’efficienza non sia un miraggio futuribile, ma un’occasione da
cogliere nel presente, sfruttando le nicchie tecnologie, territorio favorevole al ricco tessuto connettivo delle nostre piccole e medie imprese.
Andrea Poggio
Marina Berrini
Green life
Maurizio Melis
Mr Kilowatt
Edizioni Ambiente
158 pagine
12,00 euro
Gruppo 24 Ore
180 pagine
18,00 euro
77
24
web tools
5/2011
DATABASE
Collegati al Green Gain
per diventare una Pmi efficiente
La metodologia è del Politecnico di Milano, la promozione è di Siemens/Osram
B
asta un click, o quasi, per calcolare quanto
un’azienda è efficiente. Collegandosi al
sito di Siemens www.siemens.it/greengain, un tool realizzato dal Politecnico di Milano proporrà, sulla base dei dati inseriti, di
evidenziare gli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici legati sia alla produzione che alla normale attività di gestione.
Enrico Cagno, professore associato presso il
dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico, spiega la metodologia: «Il nostro dipartimento ha raccolto i dati di 140mila interventi di efficientamento realizzati su 14mila
aziende in tutto il mondo, tra cui 250 Pmi italiane. Partendo da queste informazioni, abbiamo messo a punto una procedura che, a fronte
di determinati parametri caratterizzanti l’impresa, suggerisce una serie di possibili azioni di
efficientamento di vario tipo, sugli impianti di
produzione, di generazione dell’aria compressa e del vapore, di riscaldamento, di condizionamento, di cogenerazione. Può anche essere
consigliata, se del caso, il ricorso a fonti energetiche alternative, l’installazione di pannelli
solari, l’isolamento degli edifici o la razionalizzazione degli impianti di illuminazione.
Il tutto tenendo conto
non solo dei possibili
risultati di rispetto ambientale, ma anche del
ritorno dell’investimento perché le attività suggerite devono
essere sostenibili dal
punto di vista dei costi.
I suggerimenti possono essere presentati in
ordine di diffusione,
ossia partendo da
quelli che sono stati più frequentemente adottati, oppure di maggior risparmio, con la relativa quantificazione dei risultati, o di minor
tempo di ritorno dell’investimento. Tutte queste informazioni derivano da casi effettivi, ma
vengono fornite senza citare le aziende che li
hanno implementati». Le aziende meglio rap-
presentate nella metodologia sono le manifatturiere, tessili e alimentari di più di 15 dipendenti. Si sta comunque lavorando per abbassare la soglia e comprendere anche le aziende
artigianali. Il tool è disponibile gratuitamente
a chiunque e può essere utilizzato senza nessuna limitazione.
Luciano Barelli
Cataloghi personalizzati
per gli installatori di Proinso
L
a spagnola Proinso, distributore di componenti per impianti
solari fotovoltaici, ha realizzato un’applicazione Web per la
creazione di cataloghi personalizzati che viene messa gratuitamente a disposizione dei propri installatori qualificati. Grazie a
questa applicazione, battezzata Sigma Solar, è possibile produrre
sul sito www.proinso.net un catalogo selezionando i prodotti
commercializzati tra i marchi distribuiti da Proinso - ossia Trina
Solar, Canadian Solar, Rec, Sma - unitamente a eventuali
informazioni come prezzi, specifiche tecniche, disponibilità a
stock, commenti sul prodotto, oltre al logo dell’installatore, a
immagini di impianti di referenza e alle proprie coordinate. Una
volta impaginato, il catalogo può essere spedito al cliente in formato Pdf. Sigma Solar è stato presentato a Enersolar 2010 ed è
già utilizzato da 120 installatori Proinso (su 553).
78
24
5/2011
a cura di Laura Marinoni Marabelli
MANIFESTAZIONI
Dentro e “fuori”: le rinnovabili del Solarexpo
Cinque aree esterne al Salone fanno il punto sulla tecnologia
D
odicesima edizione per Solarex-
nergie e delle tecnologie agroenerge-
calendario il giorno 4 il convegno
po, il salone dedicato alle energie
tiche, all’interno del quale saranno in
d’inaugurazione “La nuova disciplina
rinnovabili e alla generazione distribu-
mostra, tra le altre, tecnologie di cal-
nazionale di promozione delle energie
ita, in programma dal 4 al 6 maggio,
daie a gassificazione, impianti di tele-
rinnovabili”, un forum delle associazio-
come di consueto, alla Fiera di Verona.
riscaldamento a biomassa; sistemi in-
ni nazionali di settore.
Quest’evento propone varie aree tec-
tegrati biomasse-solare; cogenerazio-
Solarexpo sarà preceduta dalla terza
nologiche espositive: Polygen, techno-
ne a biomasse; impianti per biogas
edizione dell’Italian Pv summit, il 2 e
logy focus sulla cogenerazione distri-
zootecnico.
3 maggio, e sarà, invece, affiancato da
buita e sulla trigenerazione; Pv supply
Solarexpo quest’anno consta anche di
Greenbuilding, la mostra convegno
chain, riservato a tutte le tecnologie
cinque aree tecnologiche esterne e
internazionale dedicata all’efficienza
dedicate alla filiera del fotovoltaico;
propone un’offerta molto ampia di
energetica e all’architettura sostenibi-
l’area Csp-Cpv Concentrating solar
convegni e di seminari (circa 60 appun-
le, giunta alla quinta edizione, il cui sito
power sulle nuove tecnologie di con-
tamenti), reperibile al sito ufficiale del-
è www.greenbuildingexpo.eu.it.
centratori solari; Ecomove, con l’espo-
la fiera www.solarexpo.it. Apre il
sizione di mezzi di trasporto innovativi
e a basso impatto ambientale.
Con la mappa sott’occhio si gira meglio la fiera
Un intero padiglione del salone ospiterà Bioenergy Expo, il salone delle bioeAREE ESTERNE
PADIGLIONI
È facile fare business
con Meet&deal
La novità dell’edizione 2011
di Solarexpo e Greenbuilding è
Meet&deal, un servizio gratuito
di matchmaking riservato
agli espositori e ai visitatori
dei due eventi veronesi.
Per usufruire di questa nuova
iniziativa occorre cliccare sulla
sezione dedicata on line agli indirizzi
www.greenbuildingexpo.eu
e www.solarexpo.it, e compilare
l’apposita scheda di iscrizione:
in questo modo tutti gli operatori,
visitatori, buyer ed espositori,
possono organizzare e pianificare
i propri incontri business.
Fotovoltaico e altre tecnologie rinnovabili
Solare termico e fotovoltaico
Bioenergy expo
Polygen
Greenbuilding
Inseguitori solari
Inverter fotovoltaici
Mini eolico
Solare a concentrazione
Integrazione architettonica
Fonte: Solarexpo
79
24
5/2011
Scrivete a [email protected]
Nucleare/1: sì,
ma non
in zone sismiche
così una patente di compiacente simpatia
da parte di quanti, a prescindere da logica
e buonsenso, dicono un “no” assoluto e
Nucleare/2:
le ragioni
della moratoria
preliminare al nucleare, senza proporre alLa “retromarcia” compiuta sul nucleare da
ternative valide e limitandosi a rilanciare le
Riceviamo e pubblichiamo l’auspicio
Umberto Veronesi, responsabile della neo-
fonti rinnovabili, accreditandole surrettizia-
dell’Associazione italiana nucleare rispetto
nata Agenzia per la sicurezza nucleare,
mente come uniche bastevoli a rispondere
all’anno di moratoria deciso dal Governo.
dopo il rilevante incidente giapponese, non
alla domanda nazionale di energia. Ritengo
Ricordiamo comunque che i cittadini italia-
è piaciuta a Sandro Bologna, ricercatore e
essere certamente più realistica e degna di
ni sono chiamati a dare il proprio consenso
presidente dell’Aiic, l’associazione che riu-
rispetto la posizione di Giovanni Sartori che,
o meno alla rinascita del nucleare nel nostro
nisce gli esperti italiani in infrastrutture cri-
in un editoriale sul Corriere della Sera intito-
Paese attraverso il referendum che si terrà il
tiche. Riportiamo qui il commento.
lato “In Giappone disastro sismico, non
12 giugno. Quindi, il tempo per formarsi
atomico”, riconosce che «la lezione non è
un’opinione (come auspica il presidente
Veronesi si era schierato apertamente a
che le centrali nucleari siano di per sé peri-
Enzo Gatta) non è di un anno, ma ormai di
sostegno del nucleare affermando che
colose, ma che non debbono essere costru-
pochi giorni.
«come oncologo conosco molto bene le
ite in zone sismiche», ponendo così in evi-
radiazioni e i modi per proteggere i pazien-
denza che trattandosi di infrastrutture tec-
L’Ain (Associazione italiana nucleare) auspi-
ti. Voglio dedicare i prossimi anni ad assicu-
nologiche tra le più complicate e complesse
ca che l’anno di moratoria sul nucleare, de-
rare i cittadini che non corrono rischi».
mai realizzate dall’uomo, va posta grande
finito dal Governo, sia effettivamente utiliz-
Salvo poi rimangiarsi la sua impegnativa
attenzione all’analisi dei rischi. Le ipotesi
zato per partecipare alla revisione dei criteri
promessa di dedizione subito dopo l’inci-
fatte in fase di analisi dei rischi per le centra-
di sicurezza avviata in Europa e nel mondo
dente di Fukushima. Veronesi, intervistato
li giapponesi erano di un terremoto di ma-
e ad assicurare una corretta e consapevole
da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, si è,
gnitudo massima di 7.2 gradi, a fronte di
informazione sulle tecnologie dei futuri im-
infatti, schermito dicendo che non fa parte
una magnitudo di 9° registrata, e di un ma-
pianti. La politica energetica italiana deve
del progetto nucleare italiano e che l’Italia
remoto di altezza massima di circa 6 metri,
essere frutto di decisioni con orizzonte di
è in una posizione di vantaggio in quanto,
rispetto ai circa 14 registrati a Fukushima,
lungo periodo e non condizionate dall’emo-
non avendo impianti nucleari funzionanti
come diligentemente ribadito anche
tività del momento, con il rischio di ripetere
sul proprio territorio, può lavorare libera-
dall’editoriale del New York Times su “Re-
errori che il nostro Paese ha già conosciuto
mente sui progetti di nuovo nucleare di
gole nucleari in Giappone basate su vecchie
in passato. La moratoria non dovrà pregiu-
Quarta generazione, puntando a essere i
ipotesi”, riferendosi anche alla citazione di
dicare le iniziative di formazione e di ricerca
primi nella progettazione di reattori auto-
Tsuneo Futami: «Noi possiamo solo lavora-
scientifica, faticosamente riavviate negli ul-
fertilizzanti, senza scorie, a neutroni veloci
re su precedenti storici e all’epoca non c’era
timi anni. Quest’anno deve, inoltre, rappre-
con raffreddamento a piombo. In realtà, è
nessun precedente».
sentare un’importante occasione di appro-
evidente che questa indicazione è la tipica
Sandro Bologna
fondimento e dibattito, lontano da logiche
utopia dei professori italiani che si palleggia-
presidente dell’Aiic
strumentali, per permettere ai cittadini di
no nel limbo equivoco creato artatamente
tra illusioni e aspettative, inseguendo l’ara-
Un consorzio “indipendente”
ba fenice di una ipotetica Quarta genera-
Precisiamo che il consorzio di 14 aziende cui fa riferimento l’amministratore delegato
Antonio Bertolotto nell’intervista pubblicata su Energia24 n.34 era “solo” capitanato da
MarcoPolo. Il consorzio era costituito da 14 aziende italiane tra cui Same Trattori, Merlo,
Nuovo Pignone, operanti nel settore energia, rifiuti, ambiente. Il progetto si riferiva alla
costruzione e vendita di impianti in Sudamerica per la trasformazione dei rifiuti, dove le
aziende consorziate fornivano le parti meccaniche occorrenti all’impianto.
zione e perdendo, invece, di vista la concretezza e i problemi pratici dello scenario
energetico, compresi quelli ambientali e
geopolitici, con la speranza di assicurarsi
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24
5/2011
Scrivete a [email protected]
Così si dichiara l’affitto di un impianto solare
Ho un terreno agricolo dato in affitto (regolarmente registrato) a una società cooperativa sociale che ha installato
un impianto fotovoltaico, il canone annuo è di € 17.500; vorrei sapere come dichiararlo nel modello Unico. Come
canone di affitto di un terreno normale o come altri redditi nel quadro L11?
Il reddito di un affitto di terreno agricolo concesso in uso ai sensi e per gli effetti della L. 203/82 per esclusivo uso
agricolo non è soggetto a imposizione fiscale in quanto il titolare persona fisica deve dichiarare solo il reddito dominicale del fondo. Il reddito (canone di affitto) per i terreni affittati per uso non agricolo va indicato per l’intero ammontare dei redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente (censi, decime, quartesi, livelli, altri redditi
consistenti in prodotti del fondo o commisurati ai prodotti stessi, reddito da terreni non agricoli) al rigo RL11 del
modello Unico. Ricordo che tali redditi non beneficiano di alcuna deduzione di spese..
Luciano Boanini, in collaborazione con la redazione di Bioenergie
Una proposta per
rivedere il sistema
degli incentivi
formarsi una opinione valida e strutturata su
sto nello sviluppo del settore. È comunque
dati scientifici. È importante che i cittadini
indispensabile che la normativa attualmen-
italiani sappiano che le centrali di terza ge-
te in discussione venga definita in modo
nerazione sono dotate di sistemi di sicurez-
chiaro e in tempi rapidi, con un periodo di
za avanzati, basati sui principi di ridondanza,
raccordo tra il terzo e il quarto Conto ener-
Se davvero il fotovoltaico arrivasse a forni-
separazione e diversificazione, che rappre-
gia, come suggeriscono le associazioni di
re in tempi brevi il 5-10% dell’energia (non
sentano un significativo passo in avanti ri-
categoria. Rileviamo nella posizione di Con-
della potenza), il problema della capacità
spetto in termini di sicurezza globale.
findustria un’incoerenza di fondo nell’ap-
del sistema di utilizzarla diventerebbe ve-
Enzo Gatta
poggiare il decreto Romani da un lato e nel
ramente critico. Il sistema attuale di incen-
presidente dell’Ain
sostenere dall’altro la necessità di un incre-
tivi, che paga qualunque sia il momento di
mento delle rinnovabili (incoerenza confer-
produzione, aggrava il problema renden-
mata dal fatto che Confindustria sta soste-
do non economico qualsiasi intervento per
nendo la candidatura di Torino Smart City).
rendere intelligente la produzione dal fo-
Edf Enr Solare ritiene necessario che il nuovo
tovoltaico; a chi converrebbe incrementa-
Dall’esperienza estera:
si può lavorare
anche senza incentivi
sistema preveda una riduzione progressiva
re l’autoconsumo in certe ore, o inserire
Siamo approdati in Italia non perché attrat-
degli incentivi, che tenga conto dei tempi di
sistemi di accumulo, o impegnarsi a previ-
ti dagli incentivi, ma perché si tratta di un
ritorno degli investimenti, compatibilmente
sioni di consegna? Come minimo occorre-
mercato molto favorevole per gli alti livelli
con gli obiettivi energetici imposti al nostro
rebbe diversificare il contributo secondo
d’insolazione, per la presenza elevata di abi-
Paese dalle direttive europee. È poi impor-
ore e giorni, premiare chi si impegna con
tazioni mono e bifamiliari e di capannoni
tante che, una volta definita la normativa,
previsioni della fornitura, premiare l’auto-
agricoli e industriali. Qui abbiamo replicato
non ci sia una retroattività che creerebbe
consumo. Le complicazioni non fanno
il modello di business francese che non pun-
solo confusione, speculazione e il blocco
piacere a nessuno e men che meno ai fi-
ta sull’incentivazione, ma sulla qualità del
completo di un comparto. Guardando agli
nanziatori, ma semplificare troppo può
servizio e sull’affidabilità di una tecnologia
altri Paesi, il modello tedesco, che propone
rendere controproducente gli interventi di
realmente vantaggiosa per chi cerca una
un abbattimento graduale degli incentivi sul
sostegno. Altro punto: giusto finanziare la
riduzione dei costi sulla bolletta energetica.
fotovoltaico, è forse quello che penalizze-
produzione (si incentiva l’efficienza), ma
Non credo che il destino delle imprese pog-
rebbe meno le imprese rispetto al francese
qualcosa per gli investimenti in ricerca e
gi solo sugli incentivi: per nostra esperienza
e allo spagnolo.
nelle produzioni “nobili” (leggi celle) non
diretta abbiamo visto che in Francia il loro
Andrea Sasso
taglio non ha portato a una battuta d’arre-
amministratore delegato Edf Enr Solare
sarebbe male.
Giovanni Minelli
81
Ne abbiamo parlato a pagina:
A
F
Ferrovie dello Stato - 38, 65
Politecnico di Torino - 56
Actv - 7
Fimer - 16
Power-One - 19, 21, 46
Adiconsum - 57
Fineco Leasing - 42
Pramac - 46
Allianz - 49
Fire - 59
Prima Vera - 25
Althesys - 66
First Solar - 46
Prognos - 40
Ambiente Italia - 56
Formellino Wastewater Treatment - 23
Proinso - 78
Ance - 64
Franco Angeli - 77
Anie - 12, 57
Friem - 21
Aper - 58
Fronius Solar Electronic - 17
Abb - 16, 46
Asja - 56
AssoAutomazione - 12
G
Q
QCell - 46
R
Rec - 78
Refeel - 30
Gallo Glass Company - 23
Rives - 44
Ge Intelligent Platforms - 23
Assosolare - 59
Ge Power & Waste - 75
Astrid - 46
Gefran - 17
Atm - 65
S
Saim Elettromeccanica - 45
Google - 47
Autodesk - 67
Satcon Technology - 19
Green Power Tech - 17
B
Banca del Monte dei Paschi - 69
Greenbuilding - 79
Baraclit - 45
Gruppo Fnm - 7
Blaser Swisslube - 23
Gruppo General Electric - 23
Bonfiglioli Italia - 16
Gruppo Maccaferri - 22
Bpm - 49
Gse - 12
Schneider Electric - 15
Sea - 65
Seagate - 47
Siel - 12, 19, 21
Siemens - 67
Infor - 22
Sika Deutschland - 48
Cisco - 47
Ingeteam - 17
Silfab - 43
Compagnie Nationale du Rhone - 22
Ingeteam - 21
Sitaf - 7
Comuni virtuosi - 55
Ipsos - 71
Sma - 19, 21, 46, 78
Conergy - 13, 16
Italcoel - 21
Solarexpo - 79
Confindustria - 57, 64
Italian Pv Summit - 79
Solon - 48
Cresme - 64
D
Danfoss Solar Inverters - 16
Dickson - 48
E
Siemens - 78
Camera di commercio di Milano - 64
Canadian solar - 46, 78
Ecodom - 70
Edizioni Ambiente - 77
I
Jema - 17
K
Kaco New Energy Italia - 17
L
Layer Electronics - 21
T
Ldk - 43
M
Transenergia - 7
Trenitalia-LeNord - 7
Magigas - 7
Milanosport - 25
Mitsubishi Electric - 12
U
Environment Park - 56
N
Nuova Terni Industrie Chimiche - 45
DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA:
Mattia Losi
PROPRIETARIO ED EDITORE:
Il Sole 24 ORE S.p.A.
SEDE LEGALE:
Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti
AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu
SEDE OPERATIVA:
Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Milano)
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UFFICIO PUBBLICITÀ:
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Tel. +39 02 3022.6060
O
Osram - 78
P
Politecnico di Milano - 29, 78
Union Valdôtaine - 30
STAMPA: Faenza Industrie Grafiche (RA)
Università Bocconi - 38
UFFICIO ABBONAMENTI: www.shopping24.it
- [email protected]
Università di Padova - 46
W
Weg - 15
West Texas Intermediate - 69
Indice inserzionisti pubblicitari
82
PROGETTO GRAFICO:
Claudio Codazzi
[email protected]
Trina Solar - 78
Envicon - 7
Ab Energy - 10
Camera Valdostana - 50
CanadianSolar - 28
Cpl Concordia - IV di cop.
E++ - 52
Ecoshow - 20
Egl - 24
Energy Resources - 41
Termica Celano - 22
Terna - 7
Legambiente - 53, 56
Mastervolt - 17
Exagon Engineering - 67
COLLABORATORI:
Agnese Ananasso, Luciano Barelli,
Alice Cappelli, Massimiliano Cassinelli,
Camilla Galli Macricè, Guido Plutino,
Chiara Scalco, Gianluigi Torchiani,
Mario Valsecchi, Ruggero Vota
Sun Power - 46
Svs1 - 42
Ensait - 48
Eurofins Modulo Uno - 45
SEGRETERIA DI REDAZIONE:
Laura Marinoni Marabelli
Sputnik Engineering Italia - 19
Enphase Energy - 47
Essent Energy - 22
REDAZIONE:
M.Cristina Ceresa (vicedirettore)
Somfy - 48
Kyoto Club - 38
Energy Resources - 45
Espe - 43
DIRETTORE RESPONSABILE:
Mattia Losi
Solsonica - 43
J
Elettronica Santerno - 12, 16, 21
Enfinity - 42
anno IV - n. 35 - maggio 2011
Sems - 7
Guala Dispensing - 15
C
Safe - 72
24
Iml Impianti - 8, 9, 39
Ingeteam - 20
Mx Group - III di cop.
Reed Exhibitions - 18
Sas - 37
Schott Solar - II di cop.
Troyer - 4
Wwf Ecofys - 40
Tel. 02-30226520 - Fax 02-3022651
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Conto corrente postale n. 28308203
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