24 Maggio 2011 - Anno 4 - Numero 35 energia tradizionale pag. 11 Il mercato degli inverter non conosce crisi e rilancia il Made in Italy Tra efficienza energetica e alternative è il boom delle richieste In rassegna le novità di prodotto energia alternativa pag. 29 Viaggio tra le delibere che regolano le rinnovabili nelle Regioni italiane RUBRICHE Anche l’Italia dell’energia festeggia 150 anni di tecnologie innovative ambiente sostenibile Il Sole24Ore Spa - Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Milano) pag. 51 Mettiamo alla prova quanto sono Green i candidati a Primo cittadino In vista delle elezioni del 15/16 maggio i lettori di Energia24 consigliano le buone pratiche da imitare e sostenere Chiedimelo di nuovo fra 25 anni. Perché è così importante avere prestazioni stabili? SI PREVEDONO CONDIZIONI STABILI… I moduli fotovoltaici SCHOTT Solar racchiudono ciò che conta veramente per ottenere rendimenti interessanti nel lungo periodo: elevata stabilità prestazionale*, la qualità offerta dalla tecnologia di una rinomata azienda tedesca e l‘esperienza nel settore dell‘energia solare sin dal 1958. Per saperne di più, visitate il sito schottsolar.it/resa-solare * Nel corso di una misurazione delle prestazioni svolta dal Fraunhofer-Institut i moduli fotovoltaici SCHOTT Solar hanno mantenuto in media più del 90% della loro potenza dopo 25 anni. PP_SC_200x267_Inst-IT_220_290_Energia24.indd 1 16.03.2011 11:58:54 Uhr Schott Solar Energia 24 S60 10 1658 Anzeige Inst-IT inkl. Test 220/290 200 x 267 mm 200 x 267 mm 100 % 14.03.2011/16.03.2011 910261 910261 910261 ISO Coated V2 Tom Waxweiler/j. luh alle riviste professionali del Sole 24 ORE www.abbonatievinci.ilsole24ore.com Una vacanza di qualità nell’incantevole Village Resort Valtur Le Flamboyant a Mauritius. 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Rivoluzione negli impianti fotovoltaici 48 La tenda Dickson cattura il sole • Fotovoltaico incollato su tetti in metallo: l’idea è di Solon Finanziamenti&Risparmi: 49 Così la Popolare di Milano finanzia Pmi e privati per impianti di rinnovabili anche se “ipotecati” 5 24 ambiente sostenibile 5/2011 Storia di copertina: 60 Negli slogan dei candidati sindaci molto ambiente e qualche cenno alle alternative 51 Il Sindaco che vorrei deve avere Focus: idee sostenibili 54 55 • 56 57 • 58 L’Energy manager ti può dare una mano 64 Pochi capitali privati e troppa burocrazia 800 Primi cittadini hanno già stretto un patto Le buone idee dei Comuni italiani virtuosi Per una Torino capitale dell’industria Green Mobilità sostenibile e partecipazione Città intelligenti per cittadini e imprese Cogliere nelle rinnovabili l’opportunità per il territorio 59 Il solare come fonte di risparmio per i Comuni • Municipi: importante che gli acquisti siano “verdi” frenano le infrastrutture italiane News&Mercati: 66 Gestendo meglio l'acqua in agricoltura si risparmiano fino a 17 miliardi di euro Tecnologie&Soluzioni: 67 Come progettare l'edificio che • non produce CO2 Siemens aiuta a disegnare un'auto elettrica di lusso Economia&Finanza 69 Crisi internazionale del greggio. L’emergenza sarà lunga Predictions 70 71 72 75 • Normativa e abitudini sui modelli europei. Solo così si darà impulso alla raccolta Raee Isole ecologiche: il Sud le conosce poco e le frequenta meno Festeggiamo un Paese da sempre in cerca di “alternative” Salvaguardare l’acqua riutilizzandola. Dal mondo buone pratiche da imitare Le buone azioni per salvare l’acqua Libri 77 Prima sicurezza e sostenibilità, poi profitto. Dieci aziende raccontano i loro successi • La rivoluzione dello stile di vita incomincia nel nostro condominio • In viaggio con Mr Kilowatt alla ricerca dell’energia perduta Web tools 78 Collegati al Green Gain per diventare una Pmi efficiente • Cataloghi personalizzati per gli installatori di Proinso Agenda 79 Dentro e “fuori”: le rinnovabili del Solarexpo • Con la mappa sott’occhio si gira meglio la fiera La posta del lettore 80 Commenti e opinioni giunti in redazione *OGPSNBUJWBFY%-HTUVUFMBEFMMBQSJWBDZ Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’art. 24, comma 1, lett. d del D.Lgs n. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Potrà esercitare i diritti dell’art. 7 del D.Lgs n. 196/03 (accesso, cancellazione, correzione, ecc.) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso Il Sole 24 ORE S.p.A l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Milano) Gli articoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore . L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società di Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccolta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale. 6 "OOVODJPBJTFOTJEFMMBSUDPNNBEFMi$PEJDF EJ EFPOUPMPHJB SFMBUJWP BM USBUUBNFOUP EFJEBUJQFSTPOBMJOFMMFTFSDJ[JPEFMMBBUUJWJUË HJPSOBMJTUJDBw La società Il Sole 24 ORE S.p.A., editore della rivista Energia24 rende noto al pubblico che esistono banche dati ad uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali . Il luogo dove è possibile esercitare i diritti previsti dal D.Lg 196/3 è l’ufficio del responsabile del trattamento dei dati personali, presso il coordinamento delle segreterie redazionali (0239646095). 24 5/2011 Impianti e siti regione per regione Le novità segnalate da Energia24 TRASPORTO PUBBLICO Luogo: Venezia Tecnologia: utilizzo del bioetanolo nei mezzi pubblici Potenziale produttivo: la sperimentazione effettuata nel Lido di Venezia ha coinvolto i mezzi pubblici della società Actv e ha consentito di abbattere le emissioni di particolato del 74%, la CO2 del 16,43% e i consumi del 13,73% sui motori Euro2; sugli Euro3 il particolato è sceso del 17% Stato progetto: in atto. L’applicazione interesserà anche il centro urbano di Mestre e i treni a trazione diesel della società Sistemi territoriali Progetto sviluppato da Regione Veneto con la collaborazione di Envicon e Magigas Note: il progetto battezzato "Clean Venice" ha utilizzato l’additivo Magigas D7 a base di bioetanolo prodotto dagli scarti di viticoltura CAR SHARING Luogo: Como Tecnologia: servizio di car sharing elettrico, con Panda e Teener, abbinato al sistema ferroviario lombardo Potenziale: è possibile utilizzare il servizio dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 Stato progetto: inaugurato Progetto sviluppato da Sems, società del Gruppo Fnm, in collaborazione con Trenitalia-LeNord Note: il progetto si chiama “e-vai”. Como è la terza tappa, dopo Milano Cadorna e Varese. La tariffa è di 5 euro all’ora. Tutti possono iscriversi, indipendentemente dal fatto che siano o meno clienti abbonati a Trenitalia-LeNord PROGETTO ANEMOMETRI ELETTRODOTTO Luogo: tra Italia e Francia Tecnologia: elettrodotto per il trasporto di energia elettrica Potenziale produttivo: il progetto prevede che l’interconnessione “Piemonte-Savoia” sia composta da due cavi elettrici interrati paralleli di potenza pari a 500 MW l’uno Stato progetto: via libera del ministero dello Sviluppo economico. Previsione di esercizio per il 2016 Progetto sviluppato da Terna Note: un cavo di proprietà di Terna sarà gestito come linea pubblica; l’altro, controllato da Transenergia, partecipata da Sitaf, sarà utilizzato come linea privata in regime di merchant line. L’investimento è di circa 700 milioni di euro Luogo: Abruzzo, Molise, Puglia e Marche Ambito: Powered (Project of offshore wind energy: research, experimentation, development) è un progetto che prevede l’installazione di una rete di anemometri lungo le coste del Mar Adriatico, posizionati su pali alti da 40 a 60 metri. L’obiettivo è raccogliere dati scientifici per determinare le condizioni di realizzazione di impianti eolici offshore Note: per questa operazione è previsto uno stanziamento europeo di 4 milioni e 400mila euro finanziato dal Programma transfrontaliero Ipa Adriatico. I partner di Powered sono: ministero dell’Ambiente, Regione Abruzzo, Molise, Puglia e Marche, Veneto Agricoltura, Provincia di Ravenna, Università politecnica delle Marche, Cetma, Micoperi Mrine Contractors. Il progetto coinvolge anche la sponda adriatica di Montenegro e Albania, con i rispettivi ministeri dell’Economia, e il Comune di Komiza per la Croazia 7 COGENERA UNA SCELTA CO VANTAGGI ENERGETICI, ECO una divisione di Autonomia, sicurezza ERAZIONE, CONSAPEVOLE , ECONOMICI E AMBIENTALI urezza, affidabilità Cogenerazione Trigenerazione Gruppi Elettrogeni www.intergen.it [email protected] energia tradizionale STORIA DI COPERTINA Il boom degli inverter rilancia i produttori italiani L’incremento sensazionale del fotovoltaico ha dato una grande spinta alla domanda. Crescono anche le richieste per il settore dell’automazione industriale, mentre si registra un ritardo nelle applicazioni Ups per l’Ict N on c’è dubbio, il 2010 è stato può prescindere quando si parla di del tutto esenti da possibili proble- l’anno degli inverter ovvero dei energia. matiche che si potrebbero verificare sistemi che sia sul fronte della produ- Il mercato italiano ha vissuto un vero in futuro. zione, come nel fotovoltaico e e proprio boom, difficile da quantifi- Il mercato inverter italiano è oggi nell’eolico, sia sul fronte dell’effi- care per il forte incremento del feno- composto da tre componenti princi- cienza dei motori elettrici sono sem- meno fotovoltaico, che, però, si pre- pali: i sistemi che vengono utilizzati pre più un elemento da cui non si senta con diverse sfaccettature non nelle applicazioni di automazione in11 24 storia di copertina dustriale, i gruppi di continuità per il Seva, division manager fotovoltaico mercato Ict (meglio noti anche con di Mitsubishi Electric, filiale italiana l’acronimo inglese Ups, Uninterrupti- che comunque ha una visibilità anche ble power supply) e, in modo sempre sul business industriale - e nel 2011 il più importante, dagli inverter per im- nostro fatturato in questo settore si pianti di produzione delle energie rafforzerà seguendo i tempi, oggi an- rinnovabili sia dal sole che dal vento. cora lunghi, della ripresa». 5/2011 Franco Valentini Ma anche le esportazioni giocheran- In ripresa gli inverter per l’automazione industriale no un ruolo non di poco conto per il I dati sui primi dieci mesi del 2010 ri- questi primi mesi del 2011 registria- lasciati da Anie e AssoAutomazio- mo un forte interesse da parte di ne riguardo al mercato italiano degli grandi clienti multinazionali che si inverter per applicazioni di automa- concretizzeranno in opportunità di zione industriale parlano di un forte crescita molto significative» dichiara recupero rispetto alla drastica ridu- Franco Valentini, direttore marke- zione vissuta nel 2009 a causa della ting di Elettronica Santerno. rilancio dei produttori italiani: «In crisi mondiale. Il dato di crescita parla dette: il fenomeno della centralizzazione delle risorse informatiche usu- Gruppi di continuità per Ict: l’Italia è ferma al palo fruibili come servizi (il cosidetto 244 milioni di euro. A livello generale non si è ancora compiuto il pieno re- Tutt’altra musica si sente, invece, investimenti nei data center di nuova cupero rispetto al valore di mercato quando si parla di Ups per le applica- generazione) in Italia non è ancora registrato nel 2008, ma su questo zioni legate al mondo informatico in partito. Si tratta di un semplice ritar- fronte c’è molto ottimismo. generale e di quelle per data center in do o di scarsa convinzione da parte «Per quanto ci riguarda questo recu- particolare. delle aziende italiane in questo nuo- pero c’è già stato - spiega Gualtiero Il mercato italiano registra un tasso di vo modello di fornitura dell’Ict? I crescita per il 2010 rispetto al 2009 prossimi mesi risolveranno questo pari al +2,1%, in valore 183 milioni dilemma. di un +31%, mentre il valore supera i Gualtiero Seva cloud computing che implica forti (dati Anie), poco male se si considera so ha registrato ancora un dato nega- Settore fotovoltaico: quantificazione di un boom tivo. In questo caso quello che lascia Come già detto, i veri protagonisti perplessi gli operatori è il raffronto del mercato italiano degli inverter nel con l’estero: «Tutti i mercati europei 2010 sono stati i dispositivi per il fo- più importanti registrano invece cre- tovoltaico. Tutti gli operatori intervi- scite a due cifre anche molto signifi- stati hanno, infatti, confermato che cative - racconta Roberto Zuccarelli, l’anno scorso il valore delle loro con- direttore marketing di Siel - addirit- segne è aumentato di almeno tre vol- tura in Gran Bretagna la crescita si te rispetto a quello del 2009. avvicina al 30%». D’altra parte, anche gli ultimi dati del Le ragioni di questo comportamento Gse parlano di un installato passato diverso del nostro Paese sono presto in dodici mesi da una potenza com- che il comparto Ict anche l’anno scor- 12 storia di copertina 5/2011 Una crescita così repentina rende dif- Problemi vecchi e nuovi, tra tempi di consegna e incentivi ficile quantificare direttamente il va- Il boom del fotovoltaico del 2010 ha lore di questo mercato, soprattutto generato un problema nelle conse- perché nel 2010 sono arrivati nuovi gne dei materiali non di poco conto: operatori dall’estero e anche in Italia «Addirittura a febbraio dell’anno diverse aziende elettrotecniche si so- scorso i principali operatori del foto- no indirizzate per la prima volta in voltaico hanno dichiarato che i tempi questa nuova miniera d’oro. di consegna dalle normali quattro Ma una stima indiretta si può co- settimane si sarebbero dilatati a 54 munque fare. Il sistema più accredi- settimane - racconta Valentini di Elet- tato tra gli operatori è quello di attri- tronica Santerno -. A consuntivo, pe- buire a ogni nuovo kilowatt installato rò, possiamo dire che ci si è assestati un valore per gli inverter che oscilla ben al di sotto delle 30». tra i 250 e i 300 euro. Applicando I ritardi, però, non sono stati causati da questi plessiva di 724 MW a 2.000 MW. 24 Francesco Fiore all’incremento una scarsa capacità produttiva, ma «Ma per il 2011 il problema potrebbe dell’installato tra il 2010 e il 2009, la dalla mancanza di componenti critici essere un altro - spiega Francesco Fio- stima del mercato italiano degli in- di base (fogli di alluminio, elementi di re, responsabile direzione marketing e verter per il fotovoltaico oscilla tra i rame...) o complessi: «Per quanto ci sviluppo business di Conergy -. La ri- 320 e i 380 milioni di euro. Se queste riguarda abbiamo rallentato le nostre modulazione degli incentivi in Germa- cifre dovessero essere confermate, consegne a causa della mancanza di nia, ovvero oggi il principale mercato già oggi il segmento sarebbe il più condensatori elettrolitici; siamo co- fotovoltaico mondiale che nel 2010 ha importante del mercato inverter ita- munque riusciti a restare sotto i cinque installato 7.000 MW di potenza, po- liano e, continuando nella sua espan- mesi» ammette Zuccarelli di Siel. Ma trebbe riversare sugli altri mercati la sione, la quota sarebbe destinata a anche un operatore che produce al sovrapproduzione di pannelli e inver- superare il 50% in pochi anni. suo interno il 100% delle componenti ter non assorbita causando forti riper- necessarie ha dovuto prendere delle cussioni sui prezzi». Un fenomeno, contromisure: «Organizzando le con- però, non del tutto negativo poiché da segne su pianificazioni semestrali a un lato il mercato farebbe un po’ di tutti i nuovi clienti abbiamo detto che pulizia riducendo gli operatori improv- c’era da aspettare come minimo sette visati, sostengono in tanti, ma che su- mesi, mentre per quelli consolidati le gli inverter avrà pochi effetti: «La ten- consegne sono state intorno ai tre/ sione sui prezzi sarà forte per i pannel- quattro mesi» afferma Seva della filia- li e minima sugli inverter che risenti- le italiana di Mitsubishi Electric. ranno di altre condizioni sulle materie Per quest’anno, che secondo le previ- prime - prevede Valentini -. Inoltre, la sioni dovrebbe registrare gli stessi nu- clientela in questi anni si è accorta che meri del 2010, la situazione si prevede quello che conta in un inverter è la torni alla normalità grazie a una mi- qualità e l’affidabilità, che deve essere gliore gestione della produzione e del- assicurata per lungo tempo, e non il la pianificazione commerciale da parte prezzo». parametri Roberto Zuccarelli degli operatori. a cura di Ruggero Vota 13 24 storia di copertina 5/2011 DENTRO LA TECNOLOGIA Trasformazione e generazione di energia grazie ai diversi utilizzi dell’inverter Negli impianti fotovoltaici l’attenzione è focalizzata sui pannelli, ma gli apparecchi sono associati anche a sistemi di condizionamento e motori elettrici D a un punto di vista funzionale, un ti, comunemente, nei sistemi di condizio- mentale dal punto di vista funzionale e di inverter ha il semplice compito di namento, consentendo di far funzionare efficienza produttiva. Come per qualun- trasformare la corrente da continua in al- le apparecchiature in condizioni di massi- que processo di trasformazione, infatti, ternata. Si tratta quindi, concettualmente, ma efficienza e limitando le ripetute ope- una parte dell’energia viene necessaria- di un’apparecchiatura già utilizzata all’ini- razioni di accensione/spegnimento che, mente dissipata. I componenti proposti zio del secolo scorso ma che, nel tempo, oltre a far aumentare i consumi, hanno un sul mercato hanno così un’efficienza ha avuto una progressiva evoluzione e impatto negativo sulla durata della com- compresa fra il 90 e il 98,5%. Una diffe- diffusione, complice la necessità di otti- ponentistica. Ben diverso è il compito as- renza sostanziale, perché una variazione mizzare le fonti energetiche disponibili. segnato agli inverter utilizzati nelle instal- di pochi punti percentuali, a fronte di un Un successo che, come accade nei merca- lazioni fotovoltaiche (ma anche negli im- impianto chiamato a funzionare media- ti in espansione, sta creando una notevo- pianti eolici), dove sono chiamati a trasfor- mente per vent’anni, possono avere un le confusione, soprattutto in considera- mare la corrente continua, prodotta dai impatto economico significativo. zione del fatto che gli inverter vengono moduli a 12, 24 o 48 V, in corrente alter- Proprio la necessità di garantire la maggior utilizzati anche per controllare la velocità nata a 50 Hz, alla tensione richiesta produzione possibile induce, in molti casi, dei motori elettrici. Consentendo, in am- dall’utente o dalla rete nazionale. a monitorare costantemente il funziona- bito industriale, di ottenere risparmi che Il ruolo dell’inverter, il cui costo impatta mento degli inverter stessi. I produttori possono arrivare sino al 50%. per circa il 13% sull’investimento di un mettono a disposizione sistemi in grado di Allo stesso modo gli inverter sono utilizza- impianto fotovoltaico, è quindi fonda- misurare, costantemente, l’energia pro- L’inverter di Eaton 14 L’inverter di Siemens 5/2011 storia di copertina 24 dotta. Una funzionalità particolarmente mento degli inverter applicati ai pannelli generata dall’impianto. In alternativa, apprezzata dagli utenti che, anche attra- fotovoltaici. Alcuni fornitori, infatti, pro- può essere utilizzato un inverter “ma- verso il telefonino, sono in grado di visua- pongono kit incompleti ma, in molti casi, ster”, mentre gli altri lavorano in sequen- lizzare la propria produzione giornaliera. Il è necessario combinare offerte di marchi za. Infine, nel caso venga scelto di utiliz- vero valore di questi strumenti consiste, differenti. La progettazione preliminare zare l’organizzazione “master a rotazio- però, nella capacità di creare un sistema di deve quindi identificare la taglia più adat- ne”, la macchina con maggiore priorità allarmistica, per individuare immediata- ta a ogni singola istallazione. Questo an- cambia continuamente, permettendo a mente guasti o malfunzionamenti, con- che in considerazione del fatto che, con il tutti i componenti di lavorare in modo sentendo così un tempestivo intervento variare della posizione del sole e delle con- omogeneo. L’impiego di queste soluzioni del personale specializzato. La vita media dizioni atmosferiche, varia anche la quan- si rivela particolarmente efficace, in quan- di un inverter è, infatti, stimata in circa 13 tità di energia prodotta. Per tale ragione to consente di generare energia utilizza- anni, ma un guasto può essere indotto, vengono proposte configurazioni alterna- bile anche quando la produzione sarebbe banalmente, anche da una sovratensione. tive a quelle che prevedono l’inverter col- troppo limitata per fare entrare in funzio- Con la conseguenza di un mancato fun- legato a una singola stringa di pannelli. ne un inverter di taglia elevata. Un appa- zionamento che corrisponde, necessaria- Tra le configurazioni più diffuse si sta af- recchio che, in ogni caso, quando lavora mente, a un minore introito economico. fermando il modello “master-slave”, che lontano dalle proprie condizioni di funzio- Oltre ai sistemi di protezione e di monito- assegna una diversa priorità ai singoli in- namento ideale, ha una resa limitata ri- raggio, un’attenzione particolare deve verter, facendoli entrare in funzione pro- spetto a quella prevista. essere prestata al corretto dimensiona- gressivamente, al crescere della corrente Massimiliano Cassinelli Nello stabilimento di Guala così si risparmia energia Inverter automatici per il settore food and beverage R P isparmio energetico grazie all’applicazione di inverter. Guala Dispensing ha raggiunto questo obiettivo. L’azienda che produce erogatori e spruzzatori per pulizia della casa, automotive, igiene della persona, giardinaggio e pet care è partita con l’idea di risparmiare sul costo della bolletta elettrica grazie a un programma di efficientamento energetico del suo stabilimento di Spinetta Marengo (Al). I dispositivi da includere nel progetto erano le presse a iniezione per materiale termoplastico, alle quali l’azienda pensava di applicare un variatore di velocità. La richiesta di Guala era anche un ritorno economico di massimo tre anni sull’investimento. La scelta è ricaduta su Schneider Electric, che ha proposto al cliente un risparmio energetico compreso tra il 17 e il 20% nei consumi di energia elettrica attraverso l’utilizzo di variatori di velocità Altivar 71, di taglia variabile tra 37 e 55 kW. Questi sono stati adattati a ogni pressa e al motore della pompa principale. Schneider ha lavorato inizialmente su alcune presse pilota, misurandone il consumo elettrico ante intervento, stimando il risparmio ottenibile e coordinandosi con il costruttore tecnico delle presse; infine è stata presentata la proposta tecnica/commerciale con le garanzie di risparmio energetico ottenibili. Dopo l’installazione, sono stati misurati i consumi e Guala Dispensing ha deciso di procedere al retrofitting (riqualificazione) delle altre presse, per un totale di trenta macchinari. Il ritorno dell’investimento stimato da Schneider Electric è di poco superiore a due anni e mezzo, calcolando un funzionamento di 7.200 ore all’anno e un costo dell’energia elettrica pari a 110 euro per MWh. er gli ambienti più difficili e delicati, come le applicazioni nel settore degli alimenti o delle bevande, Weg ha pensato di arricchire la gamma dei suoi inverter a frequenza variabile Cfw-11 con una variante Ip54, caratterizzata da un maggiore livello di protezione contro l’ingresso di polvere e acqua. Attraverso la tecnologia brevettata Opitmal Flux, gli inverter Weg hanno lo scopo di minimizzare le perdite nei motori a induzione Tefc (Totally enclosed fan-cooled) utilizzati con carichi a coppia variabile e costante, soprattutto quando funzionano a basse velocità: questo causa, infatti, inefficienza nei sistemi di ventilazione dei motori. Weg ha risolto questo problema attraverso una soluzione integrata che mantiene la temperatura del motore entro i limiti termici predefiniti, eliminando dunque i costi delle soluzioni tradizionali quali il sovradimensionamento del motore o la ventilazione supplementare. L’inverter Cfw-11 Ip54 è pensato per adattarsi a una vasta gamma di applicazioni, grazie a una piattaforma di controllo universale con tecnologia plug and play. È, quindi, possibile installare l’inverter in modo indipendente, centralizzato o decentralizzato con rete. Inoltre, i costi e i tempi della configurazione manuale sono eliminati, poiché il sistema riconosce automaticamente gli accessori e le schede accessorie utilizzate per la personalizzazione. Infine, l’unità è dotata di gestione termica intelligente che consente il monitoraggio della temperatura dei radiatori e dell’aria interna, del controllo automatico della ventola del radiatore con sensore di velocità e della protezione sovraccarico motore. 15 24 storia di copertina 5/2011 SCHEDE INVERTER PER IMPIANTI EOLICI In rassegna le soluzioni per il solare www.abb.com Soluzione: IpgT Potenza: da 8 a 15 kWp Efficienza: 98% Soluzione: Pvs800 senza trasformatore e centralizzati Potenza: da 100 a 500 kWp e multipli Efficienza: 97,7% Soluzione: IpgC Potenza: da 200 a 300 kWp Efficienza: 98,8% ABB Note: gli inverter di Abb sono creati per diversi settori: centrali fotovoltaiche, soluzioni elettromeccaniche ed elettroniche per impianti di vario genere BONFIGLIOLI ITALIA www.bonfiglioli.it Soluzione: Rps Compact per impianti a tetto Potenza: da 30 a 170 kWp Efficienza: 97% Soluzione: Rps Compact Outdoor per impianti esterni Potenza: da 30 a 60 kWp Efficienza: 96,7% Soluzione: Rps Tl per parchi solari Potenza: da 280 a 1.450 kWp Efficienza: 98,3% Soluzione: Pv system per il collegamento diretto in media tensione Potenza: da 280 a 1.700 kWp Efficienza: 98,9% Note: la società prevede contratti di estensione garanzia fino a 20 anni CONERGY www.conergy.it Soluzione: IpgS Potenza: da 3 a 5 kWp Efficienza: 98% 16 Soluzione: Cis 400-1200 Potenza: da 400 a 1.200 kWp Efficienza: 98,2% Soluzione: Cis 540 Potenza: 600 kWp Efficienza: 98% Note: Conergy, oltre agli inverter, produce tutti i componenti necessari per realizzare un impianto fotovoltaico, operando come unico fornitore e responsabile dell’installazione. Opera direttamente e con una serie di installatori certificati sul territorio nazionale fornendo soluzioni chiavi in mano DANFOSS SOLAR INVERTERS www.danfoss.it/solar Soluzione: UniLynk, inverter di stringa Potenza: da 1,8 a 5,4 kWp Efficienza: dal 93,7% al 94,3% Soluzione: TripleLynx Pro, inverter di stringa Potenza: da 10 a 15 kWp Efficienza: 98% Note: gli inverter possono essere localizzati in 16 Paesi diversi automaticamente in fase di installazione. Nel corso del 2011 la società annuncerà una nuova gamma di inverter di stringa da 40 kWp e 50 kWp. La società opera da un anno in Italia con una filiale diretta, in precedenza le vendite erano affidate in esclusiva a un distributore italiano ELETTRONICA SANTERNO www.santerno.com Soluzione: Sunway Mxs, soluzione senza trasformatore Potenza: da 2 a 9 kWp Soluzione: Sunway Mplus, con trasformatore integrato Potenza: da 1 a 7 kWp Soluzione: Sunway Tg600v - 800v per applicazioni industriali Potenza: da 13 a 118 kWp Soluzione: Sunway Tg600v - 900vTe per applicazioni in bassa e media tensione Potenza: da 158 a 770 kWp Note: per tutti i modelli non viene dichiarata l’efficienza FIMER www.fimer.com Soluzione: Inverter di stringa R25 - R75 Potenza: da 3 a 6,6 kWp Efficienza: 97,2% Soluzione: Inverter centralizzati R400 - R1200 Potenza: da 40 a 120 kWp Efficienza: 96,2% Note: gli inverter trifase centralizzati dispongono di un sistema brevettato di gestione della potenza di tipo modulare, che permette l’avvio e lo spegnimento dei moduli di potenza di ciascun inverter garantendo un sensibile recupero di efficienza storia di copertina FRONIUS SOLAR ELECTRONIC www.fronius.it Soluzione: Ig con trasformatore Potenza: da 1,3 a 4,6 kWp Efficienza: 94,3% Soluzione: Ig 300 - 500 Potenza: da 24 a 40 kWp Efficienza: 94,3% Soluzione: Ig Plus senza trasformatore Pontenze: da 3 a 12 kWp Efficienza: dal 95,7% al 96% Soluzione: Ig Tl Potenza: da 3 a 5 kWp Efficienza: 97,7% Soluzione: Ig centralizzato Potenza: da 24 a 40 kWp Efficienza: 93,4% Soluzione: Cl Potenza: da 36 a 60 kWp Efficienza: non dichiarata Note: per i modelli fino a 40 kWp la garanzia è estensibile a 10, 15 e 20 anni Soluzione: Radius container Potenza: a partire da 1.000 kWp Efficienza: non dichiarata KACO NEW ENERGY ITALIA GREEN POWER TECH Soluzione: Powador 2500xi-8000 xi, inverter di stringa senza trasformatore Potenza: da 2,85 a 8 kWp Efficienza: dal 96,4% al 97,2% www.greenpower.es Soluzione: Serie Power Pv Potenza: da 5 a 630 kWp Efficienza: dal 95% al 98,3% Soluzione: integrata Potenza: da 500 a 1.000 kW Efficienza: 97,3% Note: la società spagnola ha iniziato a operare direttamente in Italia con una propria filiale dall’autunno del 2010 con oltre 130 persone. È attiva nella realizzazione di impianti chiavi in mano INGETEAM www.ingeteam.it Soluzione: Is Lite Tl senza trasformatore Potenza: da 2,5 a 6 kWp Efficienza: dal 96,6% al 98% Soluzione: Is Smart con trasformatore Potenza: da 10 a 25 kWp Efficienza: dal 94,9% al 95,6% www.gefran-radius.com Soluzione: Is Power/Power Max Potenza: da 50 a 630 kWp Efficienza: dal 96,3% al 98,5% Soluzione: Radius 2k e 3,6k per mercato residenziale Potenza: 2 e 3,6 kWp Efficienza: 95,4% Soluzione: Is Hybrid Potenza: da 10 a 120 kWp Efficienza: dal 93% al 96% GEFRAN Soluzione: Radius Tl 15k e 20k per impianti industriali Potenza: 15 e 20 kWp Efficienza: 98,3% Note: estensione della garanzia e dei servizi post vendita fino a un massimo di 25 anni JEMA www.jema.es Soluzione: Radius 20k-100k per impianti industriali Potenza: da 20 a 100 kWp Efficienza: dal 96,7% al 97,08% Soluzione: Serie If Potenza: da 20 a 1.000 kWp Efficienza: superiore al 96% Soluzione: Radius 250k senza trasformatore Potenza: 270 kWp Efficienza: 97,65% Note: la società spagnola opera in Italia attravero una rete di distributori. I prodotti sono omologati per Enel 24 www.kaco-newenergy.it Soluzione: Powador 2002-6002 a separazione galvanica Potenza: da 1,65 a 4,6 kWp Efficienza: 95,9% Soluzione: Powador Tl 10.0-14.0 senza trasformatore Potenza: da 9 a 12,5 kWp Efficienza: 98% Rassegna non esaustiva che riporta solo le novità di prodotto 5/2011 Soluzione: Powador Tr 16.0-18.0 con trasformatore Potenza: da 13,5 a 15 kWp Efficienza: 96,2% Soluzione: Powador Xp Potenza: da 100 a 350 kWp Efficienza: dal 97,1% al 98,3% Soluzione: Powador station Potenza: 500 a 1.050 kWp Efficienza: dal 98,1% al 98,3% Soluzione: Ki 200-2000 per impianti a isola Potenza: da 0,2 a 1,6 kWp Efficienza: da 91% a 94% MASTERVOLT www.mastervolt.it Soluzione: Sunmaster Xs Potenza: da 1,5 a 5 kWp Efficienza: dal 94,5% al 95,7% Soluzione: Sunmaster Xl Potenza: 10 e 15 kWp Efficienza: 96% Soluzione: MasterSol Cs Potenza: 15 e 20kWp Efficienza: 98% Soluzione: Ac Master per impianti isolati 17 Milano, 14 e 15 giugno 2011 Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica Centro Servizi Banca Popolare di Milano, Via Massaua 6 Il primo punto di aggregazione delle Regioni italiane sul tema della certificazione energetica per favorire una legislazione nazionale più coerente. Il riferimento tecnico di confronto sullo sviluppo normativo e sullo stato dell’arte della certificazione energetica degli edifici in Italia rivolto a tutte le categorie legate al mondo della progettazione efficiente, della certificazione e della gestione energetica. Promosso e organizzato da: Per il programma completo e la registrazione gratuita all’evento: www.mcexpocomfort.it Ente Federato all’UNI MCE_advCTI_Energia24_08_04_11.indd 1 8-04-2011 16:31:25 5/2011 storia di copertina Potenza: da 0,6 a 1,4 kWp Efficienza: dal 90% al 93% Soluzione: Mass Sine per impianti isolati Potenza: da 0,65 kWp a 13 kWp Efficienza: 92% Soluzione: Prism Potenza: 1.000 kWp Efficienza: dal 96% al 98% Note: la società Usa aprirà una filiale in Italia nel corso del 2011 Efficienza: dal 96% al 98,7% Note: il primo produttore a livello mondiale di inverter fotovoltaici che dichiara una potenza installata di oltre 9,3 GW Note: la società opera in Italia attraverso una filiale e con una rete di 15 distributori SIEL SPUTNIK ENGINEERING ITALIA www.siacenergy.com www.solarmax.com POWER-ONE Soluzione: Siac Soleil monofase Potenza: da 1,5 a 6 kWp Efficienza: dal 94% al 96% Soluzione: SolarMax serie S Potenza: da 1,8 a 4,6 kWp Efficienza: 97% Soluzione: Aurora Uno per residenziale e piccole applicazioni commerciali Potenza: da 2 a 6 kWp Efficienza: dal 95,5% al 97% Soluzione: Siac Soleil 10 Tl Potenza: 10 kWp Efficienza: 96,5% Soluzione: SolarMax serie Mt Potenza: da 10 a 15 kWp Efficienza: 98% Soluzione: Aurora Trio per applicazioni commerciali Potenza: 10 e 12,5 kWp Efficienza: dal 96,5% al 97,7% Soluzione: Siac Soleil trifase per bassa tensione Potenza: da 10 a 500 kWp Efficienza: dal 93% al 96,5% Soluzione: SolarMax 20S/35S senza trasformatore Potenza: 20 e 35 kWp Efficienza: 96,6% e 98,8% Soluzione: Aurora Plus, inverter centralizzati Potenza: da 55 a 330 kWp Efficienza: dal 96,3 al 98% Soluzione: Siac Soleil trifase Tl per media tensione Potenza: da 80 a 500 kWp Efficienza: dal 96,3% al 97,5% Soluzione: SolarMax serie C, Ts, Sv Potenza: da 20 a 330 kWp Efficienza: dal 96% al 98% www.power-one.com Soluzione: Aurora Station Potenza: da 440 a 1.320 kWp Efficienza: 98% Note: tutti gli inverter possono essere configurati in loco in accordo alle normative dei principali Paesi Soluzione: Siac Soleil Ps, soluzione integrata a stazione Potenza: da 500 a 1.000 kWp Efficienza: 97,5% 24 Soluzione: Power station Potenza: da 330 a 1.320 kWp Efficienza: 98% Note: estensione della garanzia fino a un massimo di 20 anni SMA ITALIA www.sma-italia.com SATCON TECHNOLOGY CORPORATION www.satcon.com Soluzione: PowerGate Plus Potenza: da 30 a 1.000 kWp Efficienza: dal 95% al 98% Soluzione: Solstice in grado gestire pannelli in diverse tecnologie Potenza: da 100 a 500 kWp Efficienza: dal 96% al 98% Soluzione: Equinox per condizioni climatiche estreme Potenza: 500 kWp Efficienza: dal 96% al 98% Soluzione: Sunny boy per impianti domestici Potenza: da 1,2 a 10 kWp Efficienza: dal 92,1% al 97,1% Soluzione: Sunny mini central per impianti industriali Potenza: da 4,6 a 11 kWp Efficienza: dal 95,3% al 98% Soluzione: Sunny tripower per impianti di grande potenza Potenza: da 10 a 17 kWp Efficienza: 98,1% Soluzione: Sunny central Potenza: da 100 a 1.250 kWp 19 5/2011 storia di copertina 24 SCHEDE INVERTER PER IMPIANTI EOLICI Ecco gli strumenti per trasformare l’energia del vento ELETTRONICA SANTERNO ITALCOEL SIEL www.santerno.com www.italcoel.com www.siacenergy.com Soluzione: la gamma Etesian è composta da cinque modelli - Micro, Mini, One, D e T Potenza: dal minieolico ai grandi impianti con potenze dai 2 kWp ai 5.000 kWp Efficienza: dal 95,3% al 96,4% Soluzione: Solargrid Sg 20-W senza trasformatore Potenza: 20 kWp Efficienza: 95,5% Soluzione: Siac Wind Wave Potenza: da 10 kWp a 125 kWp Efficienza: dal 93% al 96,7% Note: la garanzia di fabbrica è pari a 10 anni, ma può essere estesa fino a 20 SMA ITALIA Note: Tutti i dispositivi hanno una garanzia di cinque anni estendibile fino a 20 FRIEM LAYER ELECTRONICS www.layer.it www.friem.com Soluzione: ReCon Line 30 H per alta tensione Potenza: da 100 kWp a 900 kWp Efficienza: dal 97,5% al 99,3% Soluzione: serie Depranum per impianti domestici o industriali Potenza: da 1,5 kWp a 20 kWp Efficienza: superiore al 90% Soluzione: ReCon Line 30 L per bassa tensione Potenza: da 100 kWp a 600 kWp Efficienza: dal 96,9% al 99% POWER-ONE ITALY Note: tutti i modelli sono disponibili con o senza trasformatore come da richiesta Soluzione: Aurora Wind Pvi 3.0-4.2 Potenza: da 3 kWp a 4,2 kWp Efficienza: fino al 96,8% INGETEAM Soluzione: Aurora Wind Pvi 6000 Potenza: 6 kWp Efficienza: fino al 97% www.ingeteam.it Soluzione: Ingecon Wind per grandi impianti eolici Potenza: da 1.500 kWp a 3.000 kWp Efficienza: non dichiarata www.power-one.com www.sma-italia.com Soluzione: Windy Boy 1100Lv per impianti eolici di piccole dimensioni Potenza: 1 kWp Efficienza: dal 90,4% al 92% Soluzione: Windy Boy con trasformatore Potenza: da 1,2 kWp a 8 kWp Efficienza: dal 90,2% al 97,1% Soluzione: Windy Boy Tl senza trasformatore Potenza: da 3,6 kWp a 4,6 kWp Efficienza: Effi ficcienza: dal 96,4% al 97% 97% Note: tutti gli inverter possono essere configurati in loco in accordo alle normative dei principali Paesi Rassegna non esaustiva che riporta solo le novità di prodotto 21 24 esperienze&carriere 5/2011 TERMICA CELANO Come la manutenzione degli impianti dà una mano a ridurre i consumi Energia24 è entrata in una centrale elettrica per capire come funziona l’efficienza energetica in casa di chi produce energia C ome per tutti gli impianti produt- sare di realizzarla senza l’aiuto di soft- di circa due settimane in cui viene fer- tivi, la manutenzione ha un im- ware applicativi specifici. mata la centrale si aggiungono ai 15 patto non trascurabile sull’efficienza La Termica Celano del Gruppo Mac- tecnici che monitorano l’impianto nel anche delle centrali elettriche, perciò caferri è una delle aziende che utiliz- periodo di normale funzionamento. è importante una corretta pianifica- zano Infor Eam, in particolare nella Vengono gestiti anche interventi pia- zione per trovare il giusto equilibrio centrale termoelettrica in provincia de nificati a cadenze diverse su singoli tra manutenzione preventiva e inter- L’Aquila. Si tratta di un impianto di impianti in funzione delle loro specifi- venti su chiamata in caso di guasti. In 175 MW elettrici di potenza, costruito che esigenze e la loro anzianità e inter- questo modo si riducono i periodi di 12 anni fa, in cui sono operative una venti di manutenzione correttiva, ossia fermata e si aumenta l’energia pro- turbina a gas e una a vapore. Le prin- quelli che nascono da un guasto o da dotta. Passando dalla teoria alla prati- cipali funzioni implementate sono la un malfunzionamento. ca, bisogna poi controllare che le per- gestione della fermata annuale dell’im- «La nostra soluzione Enterprise asset sone che effettuano gli interventi sia- pianto, la sostenibilità di una determi- management (Eam) va a impattare su no disponibili quando servono e assi- nata campagna manutentiva preventi- diversi fattori che sono assai diversi a curarsi la disponibilità dei ricambi in va grazie al calcolo del carico di lavoro seconda del settore di business e della modo da non avere tempi morti. previsto, l’ottimizzazione delle risorse. situazione operativa specifica dell’azien- L’elenco delle voci che compongono In particolare, Infor Eam gestisce il co- da in cui viene installata - spiega San- una manutenzione ideale è molto lun- ordinamento dell’intervento di 70 per- dro Turci, Eam account manager della go ed è praticamente impossibile pen- sone di fornitori esterni che nei periodi filiale italiana di Infor -. In particolare, tra le aziende che abbiamo verificato essere più ricettive alla nostra soluzione ci sono i produttori di energia, ossia aziende come la Compagnie Nationale du Rhone in Francia, oppure Essent Energy in Olanda. In queste aziende la voce di manutenzione più importante è quella legata alle fermate programmate degli impianti, come quella annuale. In questa occasione nell’arco di pochissimi giorni ci sono centinaia, se non migliaia, di attività La centrale termica di Celano (L’Aquila) ha una potenza di 175 MW 22 che devono essere svolte in modo co- 5/2011 esperienze&carriere 24 ordinato da decine o persino centinaia di persone che operano per conto di aziende esterne. È perciò fondamentale una gestione efficiente degli interventi e il coordinamento con tecnici in modo da portare a termine tutte le attività necessarie nel modo migliore e nel più breve tempo possibile. Un altro effetto importante di una manutenzione ottimale, che impatta sui costi del prodotto, è l’allungamento della vita utile dell’impianto o della singola apparecchiatura». Interruzioni ridotte al minimo presso la centrale termica di Celano Luciano Barelli SOFTWARE PER STABILIMENTI Proficy, segni particolari: ottimizzazione del sistema energetico M onitorare, controllare e ottimizzare il funzionamento degli im- pianti industriali: è questa la funzione di Proficy, una suite di programmi software realizzati da Ge Intelligent Platforms, azienda del Gruppo General Electric. Nata come interfaccia per gli operatori sugli impianti, nel corso degli anni alla suite si sono aggiunte nuove funzionalità e ora la software house può citare casi di efficienza in tutti i settori. È Corrado Giussani, business development manager dell’azienda, a parlare di alcune implementazioni in giro per tutto il mondo: «Un’azienda statunitense specializzata nell’imbottigliamento dei vini, Gallo Glass Company, ha del vetro e a una diminuzione dell’80% emissioni di CO2 ». E in Italia? Formelli- dichiarato che l’utilizzo di Proficy ha da- delle emissioni; un produttore svizzero no Wastewater Treatment di Faenza to un consistente contributo alla salva- di lubrificanti per raffreddamento, Bla- avrebbe realizzato un aumento del 28% guardia dell’ambiente grazie a una no- ser Swisslube, ha conseguito una ridu- dell’efficienza energetica, migliorando tevole riduzione dei consumi energetici zione del 45% delle spese per l’energia anche il processo di depurazione dell’ac- associati alle fornaci per la produzione e un abbattimento non specificato delle qua. lu.ba. 23 GUARDA IL VIDEO VI DIAMO LE CHIAVI DEL MERCATO ELETTRICO Oggi la domanda espressa dalle grandi aziende industriali e l’offerta dei produttori termoelettrici e rinnovabili possono incontrarsi e generare valore nel nuovo mercato dell’energia. EGL, attraverso le attività di gestione del portafoglio energetico, del prezzo e dei rischi correlati, consente un accesso diretto a questo mercato con la garanzia della competenza e dell’esperienza di un leader europeo. www.egl.eu/italia 5/2011 esperienze&carriere 24 CASE HISTORY Dottori dell’efficienza energetica in azione all’Istituto Tumori di Milano Prima Vera opera da otto anni ottimizzando le risorse dei propri clienti che sono per lo più realtà pubbliche. 200 i dipendenti per un fatturato di 70 milioni di euro Domenico Catanese L tura di tutti i servizi energetici per un perio- tico in Italia sono distribuite ovunque e do di 5 anni a un costo inferiore del 25%. costituiscono un mercato così vasto da A fronte di ciò abbiamo investito 2 milioni permettere la nascita e la crescita rapidis- di euro per ricondizionare gli impianti di sima di start up che nel giro di pochi anni riscaldamento e per metterli a norma. Ab- sono in grado di combattere contro le biamo sostituito i generatori di vapore con multinazionali più illustri e affermate. modelli di nuova tecnologia e ad alto ren- Uno dei casi più emblematici è Prima Vera, dimento corredati di bruciatori modulanti e occasioni di efficientamento energe- un’azienda partita nel 2002 con tre addet- ed esonerati dalla presenza fissa di perso- ti e che oggi ne ha 200 per un fatturato di nale patentato. Abbiamo rifatto completa- 70 milioni di euro. mente le canne fumarie e abbiamo instal- La ricetta è semplice, spiega Domenico lato un sistema di supervisione. Tutto ciò Catanese, presidente e fondatore di Pri- ha generato un risparmio di combustibile ma Vera: «Si cerca un’azienda di medie di oltre il 20% che si traduce in una analo- dimensioni con impianti energetici obsole- ga riduzione delle emissioni di CO2». ti e bisognosi di essere messi a norma, in Risparmi di questi ordini di grandezza non genere aziende di questo tipo è più facile sono infrequenti nella Pubblica amministra- trovarle nella Pubblica amministrazione. Ci zione, osserva Catanese, ed è per questa si fa carico dell’ammodernamento degli ragione che il settore pubblico genera la impianti, della loro conduzione e della for- quasi totalità del fatturato di Prima Vera. nitura di servizi energetici su un periodo Luciano Barelli «Oggi puntiamo molto sulla cogenerazione. In prospettiva, però, ritengo che il potenziale maggiore ce l’abbia il teleriscaldamento. Minori prospettive, secondo me, ce l’ha il solare, ma in certi casi può comunque trovare un giusto impiego, come nel caso di Milanosport (vedi box)». abbastanza lungo (almeno cinque anni, meglio dieci) garantendo un costo inferiore fino al 25% e il gioco è fatto». «Un tipico esempio del nostro modus operandi è l’Istituto Tumori di Milano - commenta ancora Catanese -. Quando siamo entrati in trattativa gli impianti dell’Istituto erano obsoleti, i camini fuori norma, nessuno si preoccupava di una gestione attenta a minimizzare i costi. Noi abbiamo sottoscritto un contratto che prevede la forni- Un tuffo nella gestione energetica delle piscine Un altro esempio di buone pratiche energetiche Prima Vera l’ha implementato in Milanosport, la società che ha in gestione le piscine comunali milanesi. «Abbiamo sostituito tutti i generatori di calore preesistenti che presentavano uno scarso rendimento con nuovi modelli a condensazione - racconta Catanese -. Abbiamo installato apparecchiature per il recupero del calore dalle acque di scarico delle docce e tre sistemi di cogenerazione, integrati da alcuni impianti fotovoltaici e pannelli solari che non sono di rilevante potenza, ma che comunque indicano la vostra volontà di scovare i possibili risparmi ovunque si annidino. Anche qui poi abbiamo installato un sistema di supervisione e di contabilizzazione del calore». Il periodo contrattuale è di nove anni. lu.ba. 25 24 esperienze&carriere 5/2011 AUTOPRODUZIONE La Sapienza di Roma sta attenta ai consumi e progetta una rete intelligente di impianti Suddividendo la Città universitaria in isole energetiche autonome è partita la sperimentazione che prevede riqualificazione e produzione di energia e calore I l programma energetico 2005-2010 ne dei distretti energetici e all’ottimizzazio- traverso una rete costituita da un sistema di dell’Università degli Studi di Roma La Sa- ne degli scambi tra le diverse forme di distribuzione delle due tipologie di energia, pienza ha incluso una serie di interventi fi- energia (termica, elettrica, frigorifera). I il tutto finalizzato a sfruttare fonti primarie, nalizzati al raggiungimento dell’efficienza campi di applicazione riguardano sia gli per lo più rinnovabili, e ad alimentare cari- energetica tramite la generazione distribui- edifici esistenti che, però, hanno necessita- chi elettrici in prossimità del sito di produ- ta. Rientrano pertanto nel programma to di adeguata rimodulazione, che i nuovi zione dell’energia e in assetto cogenerativo azioni tendenti a sviluppare le piattaforme edifici inseriti nel piano edilizio universitario. ai fini dello sfruttamento del calore. L’appli- tecnologiche tipiche delle Smart grid, ovve- Per la Città universitaria romana il modello cazione del suddetto modello ha richiesto ro distretti energetici ad alto grado di inte- di base ha previsto un sistema di produzio- la suddivisione della Città universitaria in grazione tra generazione distribuita ne combinata di energia elettrica e termica isole energetiche autonome. dell’energia, fonti rinnovabili e centri di composto da unità produttive di taglia «L’intervento è un esempio di riqualifica- consumo, in cui l’Information and commu- medio-piccola, da qualche decina a qual- zione territoriale sulla base della generazio- nication technology è applicata alla gestio- che centinaio di kW, collegate tra loro at- ne distribuita dell’energia. Si tratta di nove La Sapienza diventa una cittadella autonoma dal punto di vista energetico “University campus” tQJáEJVONJMJPOFEJNFUSJDVCJ t.8IFTV EJFOFSHJBFMFUUSJDBBOOVB t.8IFTV EJFOFSHJBUFSNJDBBOOVB t5FQBOOPTVFVOBCPMMFUUBFOFSHFUJDB EJRVBTJNJMJPOJFVSPBOOP Legenda isole energetiche interconnesse in una rete intelligente di energia termica, frigorifera ed elettrica, sistemi di cogenerazione con microturbine e motori endotermici per una potenza complessiva di 2 MW, alimentati anche a olio vegetale, impianti solari termici e fotovoltaici per 1 MW e celle a combu- $PHFOFSB[JPOFDPONPUPSFBDPNCVTUJPOFJOUFSOB BMJNFOUBUPBPMJPWFHFUBMF"TTFUUPSJHFOFSBUJWP 'PUPWPMUBJDP stibile» spiega Livio De Santoli, professo- $PHFOFSB[JPOFDPONPUPSFBDPNCVTUJPOFJOUFSOB BMJNFOUBUPBPMJPWFHFUBMF'PUPWPMUBJDP prossimo futuro è prevista la sperimenta- $FMMFBDPNCVTUJCJMF .PUPSFBDPNCVTUJPOFJOUFSOBBMJNFOUBUPBJESPHFOP 'PUPWPMUBJDP .JDSPUVSCJOFFHSVQQJGSJHPSJGFSJBEBTTPSCJNFOUP $PHFOFSB[JPOFBMi3FHJOB&MFOBwNPUPSFB DPNCVTUJPOFJOUFSOBBMJNFOUBUPBHBTFDPMMFHBNFOUJ DPOSFUF$6 re ed Energy manager della Sapienza. Per il zione con celle a combustibile da 10 kW alimentate a idrogeno (vedi anche box) prodotto tramite impianto fotovoltaico, un motore a combustione interna a idrogeno da 10 kW e con un sistema di cogenerazione con motore a combustione interna a gas metano da 1MWe. Il programma energetico, finanziato con contributi regionali, 26 5/2011 esperienze&carriere 24 è stato avviato grazie alla collaborazione tra ministero dell’Ambiente, Enea, Regione Lazio, Comune di Roma, Sapio, Nitidor, Cpl Concordia e l’Università di Tongji a Shanghai. La parte più prettamente telematica ha visto il coinvolgimento di alcuni dipartimenti della Sapienza e Acea, Harpa Italia e Ibm, per sviluppare un package impiantistico di gestione personalizzabile dall’utilizzatore e in grado di controllare e ottimizzare la produzione, distribuzione e impiego di energia all’interno della rete. Pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’Università Maria Luisa Felici MICROCOGENERAZIONE Con metano e idrogeno si alimentano gli impianti sportivi e la piscina G SB[JFBMGJOBO[JBNFOUPEFMMB3FHJPOF -B[JPi+PJOU-BCEJ4BQJFO[BJOOPWB[JPOFw Ò TUBUP SFBMJ[[BUP VO JNQJBOUP TQFSJNFOUBMFEJNJDSPDPHFOFSB[JPOFJCSJEPBTFSWJ[JPEFMMBQJTDJOBFEFHMJJNQJBOUJTQPSUJWJVOJWFSTJUBSJEJ7JBMF5PSEJ2VJO- UPB3PNB-BTVBQBSUJDPMBSJUËÒMBMJNFOUB[JPOFGVO[JPOBJOGBUUJDPOVOBNJTDFMBEJNFUBOPJESPHFOP6OFMFUUSPMJ[[BUPSF VUJMJ[[B MFOFSHJB TPMBSF DPOWPHMJBUB DPOQBOOFMMJGPUPWPMUBJDJQFSMBQSPEV[JPOFEJJESPHFOPJMRVBMFWBJOTFHVJUPBE BSSJDDIJSFJMHBTNFUBOPDIFBMJNFOUBJM HSVQQPEJDPHFOFSB[JPOF*MSJTVMUBUPÒMB QSPEV[JPOFEJFOFSHJBFMFUUSJDBQFSJDBNQJTQPSUJWJFUFSNJDBQFSJMSJTDBMEBNFOUP EFMMB QJTDJOB -FMFUUSPMJ[[BUPSF IB VOB DBQBDJUËQSPEVUUJWBOFUUBEJ/NIEJ JESPHFOPF/NIEJPTTJHFOP*MDPHFOFSBUPSFIBVOBQPUFO[BFMFUUSJDBEJ L8FUFSNJDBEJL8 "UUSBWFSTP RVFTUP JNQJBOUP Ò TUBUP SJTDPOUSBUP VO SJTQBSNJP FOFSHFUJDP EFM SJTQFUUPBVOBJOTUBMMB[JPOFUSBEJ[JPOBMFNFOUSFMFFNJTTJPOJJOBUNPTGFSB TPOPSJEPUUFEFMJOGVO[JPOFEFMMBRVBOUJUËEJJESPHFOPVUJMJ[[BUPQFSMB NJTDFMB -B TFDPOEB GBTF EFM QSPHFUUP QSFWFEFMJOTUBMMB[JPOFEJVOEJTUSJCVUPSF EJJESPHFOPFJESPNFUBOPQFSMBNPCJMJUË JCSJEBFTPTUFOJCJMFEFMMBDJUUË -JNQJBOUPGBQBSUFEJVOBTFSJFEJJOUFSWFOUJFOFSHFUJDJFBNCJFOUBMJJOTFSJUJOFMMF BUUJWJUËEFM1JBOPQFSMFOFSHJBTPTUFOJCJMFEFMMB4BQJFO[BSJDIJFTUPEBM1BUUPEFJ TJOEBDJBMMBDJUUËEJ3PNBFQSFWJTUPBODIF QFS MB DBOEJEBUVSB EFMMB DJUUË BMMF 0MJNQJBEJEFM Chiara Scalco 27 Visitate il nostro stand a SOLAREXPO, Verona 5 – 7 Maggio 2010 Pad.Vi7,aspettiamo Stand E8.1a Verona dal 4 – 6 Maggio 2011 al Pad. 7, Stand E8.1 IMPEGNO | QUALITÀ | VALORE Canadian Solar Inc. (NASDAQ: CSIQ) è uno dei maggiori produttori di moduli solari nel mondo. Azienda a integrazione verticale, leader nella produzione di lingotti, wafer, celle e moduli solari, impianti fotovoltaici e prodotti fotovoltaici speciali Canadian Solar offre valore senza compromessi a clienti di tutto il mondo. Numero verde Italia: 800 86 45 33 [email protected] www.canadiansolar.com www.canadiansolar.com energia alternativa STORIA DI COPERTINA Regioni italiane “troppo” autonome in materia di rinnovabili Il quadro che emerge dall’analisi delle delibere regionali è assai eterogeneo. Il rischio è che non si sfruttino appieno le potenzialità di tutto il territorio. E così l’obiettivo al 17% potrebbe non essere raggiunto energia24club.it emanato disposizioni differenti in ma- da da parte delle Regioni era fissato per il 3 management del Politecnico di Milano: teria di rinnovabili e il quadro creatosi è gennaio 2011, non tutte le Amministrazio- «Anche in quelle Regioni in cui il recepi- estremamente eterogeneo. Il 18 settembre ni hanno accolto le disposizioni normative. mento è avvenuto le esclusioni delle aree dell’anno scorso, dopo la conferenza unifi- Le Regioni, secondo il decreto ministeriale, non idonee e le limitazioni per impianti fo- cata dell’8 luglio, è stato finalmente pubbli- hanno la facoltà di introdurre nei propri tovoltaici a terra sono state definite in base cato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto mini- regolamenti ulteriori limitazioni all’installa- a criteri molto eterogenei». La situazione steriale contenente le Linee guida per l’au- zione degli impianti e, come vedremo nelle italiana, dunque, resta confusa, anche se il torizzazione degli impianti alimentati da pagine seguenti, alcune hanno legiferato in processo di semplificazione autorizzativa fonti rinnovabili. Anche se il termine ultimo maniera molto restrittiva. Si legge nel 3° ha avuto inizio». Solar Energy Report, stilato dalla School of Tutte le tabelle e le norme F previsto per il recepimento delle Linee gui- ino al 2010 le Regioni italiane hanno 29 24 storia di copertina 5/2011 STORIA DI COPERTINA I provvedimenti delle Regioni italiane recepiscono le Linee guida nazionali Molte Amministrazioni si sono espresse in materia di rinnovabili. Le limitazioni alle installazioni sono, però, differenti da territorio a territorio O ltre la metà delle Regioni italia- si incontrano divieti coerenti per la realizzazione selvaggia di impianti ne ha varato provvedimenti di quanto riguarda le aree di rilievo am- fotovoltaici ed eolici e individua le recepimento delle Linee guida nazio- bientale e paesaggistico, ma anche aree del territorio regionale non ido- nali sulle autorizzazioni degli im- ingiustificati inasprimenti in regioni nee all’installazione di impianti foto- pianti per la produzione di energia centrali come Emilia Romagna e To- voltaici ed eolici. In sintesi, è vietata elettrica da fonti rinnovabili; in mol- scana in materia di impianti a terra. la realizzazione degli impianti in aree ti casi, comunque, si è espressa sola- La Regione Valle d’Aosta, guidata da protette, in zone a rischio idrogeolo- mente la Giunta regionale e manca Augusto Rollandin dell’Union Val- gico, nei centri storici individuati dai ancora il parere finale del Consiglio dôtaine, accoglie nella propria nor- piani regolatori comunali e nelle zo- regionale. mativa regionale le Linee guida na- ne soggette a vincolo di inedificabi- Percorrendo lo Stivale da Nord a Sud zionali ritenendo necessario fermare lità. Non ci sono limitazioni per gli continua a pag. 32 Rinnovabili: ancora lungo il cammino per allinearsi agli altri Paesi europei A nche se nel corso del 2010 il fotovoltaico italiano è cresciuto del 192% rispetto al 2009 (fonte Solar Energy Report), secondo un’analisi Ewea, il nostro Paese è l’ultimo della classe, insieme al Lussemburgo, nella produzione di energia rinnovabile. «Gli altri 25 Stati membri - afferma Carlo Maria Magni, Ceo di Refeel - prevedono di poter rispettare e addirittura superare gli obiettivi fissati da Bruxelles. L’Italia, sotto di uno 0,9% rispetto alla soglia richiesta, ha informato la Commissione europea che intende utilizzare il meccanismo di cooperazione per raggiungere l’obiettivo nazionale. Ossia acquistare energia verde da chi ne produce in eccesso. A questo punto viene spontaneo chiedersi perché non si possano sfruttare al meglio le potenzialità del nostro territorio, invece di ricorrere all’acquisto di energie rinnovabili dall’estero. Risulta opportuno ricordare i vantaggi del fotovoltaico e i successi raggiunti in Italia: l’energia solare ha coperto in poco più di due anni una quota del fabbisogno di energia elettrica nazionale pari a circa il 3%; nessun’altra tecnologia energetica è in grado di raggiungere simili obiettivi in così breve tempo. Inoltre il fotovoltaico produce nei pressi del punto di consumo, riducendo drasticamente le perdite di trasporto dell’energia elettrica. Sono oggi più di 150mila gli autoproduttori di energia solare in Italia. Il fotovoltaico è poi la fonte energetica distribuita per eccellenza e proprio per questo ha consentito la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro. Nel 2010 le aziende italiane attive nel fotovoltaico hanno raggiunto un fatturato totale di circa 40 miliardi di euro, contribuendo al Pil nazionale per oltre il 2%. Il settore occupa oggi nel nostro Paese 15mila lavoratori e ha un indotto di altre 100mila persone». «È falsa - sottolinea Magni - la credenza secondo cui gli incentivi del Conto energia vanno soprattutto ad aziende straniere. È vero che i moduli fotovoltaici arrivano prevalentemente dall’estero, ma gli stessi moduli sono distribuiti da aziende soprattutto italiane. Tutti gli altri componenti sono costruiti in gran parte in Italia: inverter, strutture di supporto, cavi, quadri elettrici, recinzioni, sistemi di monitoraggio, pari a oltre il 55% del costo totale d’impianto. Esiste anche un indotto importantissimo che comprende la componentistica per la produzione dei materiali sopra citati, moduli inclusi, studi tecnici, imprese edili e molto altro ancora. Sono italiane, per esempio, alcune aziende leader mondiali di produzione di macchinari per la realizzazione di celle fotovoltaiche. Il Conto energia ha consentito lo sviluppo di aziende italiane che stanno aprendo filiali all’estero: l’Italia non è terra di conquista, ma un Paese in grado di esportare tecnologia e know-how». 30 storia di copertina 5/2011 24 Colpo d’occhio sulle principali delibere delle Regioni italiane Regione Principali modifiche rispetto alle linee guida nazionali Riferimento normativo Fonte: Solar Energy Report 31 24 storia di copertina PIEMONTE Augusto Rollandin 32 Delibera della Giunta Regionale 14 dicembre 2010, n. 3-1183 Sulla base dell’istruttoria condotta, sono stati individuati come non idonei all’installazione di impianti fotovoltaici a terra i siti e le aree seguenti (..): 1. aree sottoposte a tutela del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e culturale e specificamente i siti inseriti nel patrimonio mondiale dell’Unesco, le aree interessate dai progetti di candidatura a siti Unesco, i beni culturali e paesaggistici, le vette e crinali montani e pedemontani, i tenimenti dell’Ordine Mauriziano; 2. aree protette nazionali di cui alla legge 394/1991 e aree protette regionali di cui alla l.r. 12/1990 e alla l.r. 19/2009, siti di importanza comunitaria nell’ambito della Rete Natura 2000; 3. aree agricole e specificamente i terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo, le aree agricole destinate alla produzione di prodotti Docg e Doc e i terreni agricoli irrigati con impianti irrigui a basso consumo idrico realizzati con finanziamento pubblico; 4. aree in dissesto idraulico e idrogeologico. Roberto Cota 5/2011 Vasco Errani impianti fotovoltaici realizzati sugli utilizzabile per l’installazione di im- edifici, nonché per gli impianti eolici pianti a terra, ponendosi di fatto in inferiori a 60 kW. Inoltre, per la rea- contrasto con le Linee guida naziona- lizzazione degli impianti non potran- li (vedi box Piemonte). no essere utilizzati terreni per i qua- In Lombardia il testo delle Linee gui- li sono state concesse provvidenze da è stato sottoposto alle Province. previste dai Piani di sviluppo rurale Il documento dovrebbe essere pron- 2000-2006 e 2007-2013. to per maggio 2011. Il Piemonte del leghista Roberto Co- La delibera approvata dall’Assemblea ta ha individuato i luoghi in cui non legislativa regionale dell’Emilia Ro- sarà possibile realizzare impianti: i siti magna, guidata da Vasco Errani, patrimonio dell’Unesco, quelli inte- vieta l’installazione degli impianti in ressati da progetti di candidatura a aree di pregio ambientale, paesaggi- siti Unesco, i beni culturali e paesag- stico e architettonico e introduce gistici, le vette e i crinali montani e grossi limiti per quanto riguarda gli pedemontani, i tenimenti dell’Ordine impianti a terra in zone agricole: l’im- Mauriziano, le aree protette naziona- pianto non potrà occupare più del li e regionali, le aree di importanza 10% della superficie disponibile, né comunitaria nell’ambito della Rete superare la potenza nominale massi- Natura 2000, le zone agricole desti- ma alla quale è riconoscibile la natura nate a prodotti docg e doc, i terreni di reddito agrario che, secondo una agricoli irrigati con impianti irrigui a circolare del ministero delle Finanze, basso consumo idrico realizzati con equivale a 200 kW più 10 kW di po- finanziamento pubblico, quelli rica- tenza installata eccedente per ogni denti nella prima e seconda classe di ettaro di terreno posseduto, con un capacità d’uso del suolo e le aree in massimo di 1 MW. La delibera stabi- dissesto idraulico e idrogeologico. lisce, invece, che possono essere in- Quest’ultima limitazione riguarda una stallati pannelli senza limiti di dimen- percentuale molto elevata del terreno sione, né di potenza in aree di cava e 5/2011 storia di copertina 24 Enrico Rossi Angelo Michele Iorio discariche dismesse e in siti industriali (vedi box Emilia Romagna). In Toscana, la Giunta regionale di Enrico Rossi ha approvato una legge che vieta la costruzione di impianti fotovoltaici a terra con potenza superiore ai 200 kW e superficie maggiore di 4.000 metri quadri. Off limits i siti patrimonio dell’Unesco, le aree di interesse culturale, immobili vincolati, aree naturali protette, classificate a rischio idraulico e le zone 2 sottoposte a vincolo. Via libera, invece, per chi vorrà ricoprire con moduli solari i tetti delle case, dei capannoni e delle fabbriche (vedi ta- B) Sono considerate idonee all’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo: 1) le zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua (art. 17 del Ptpr), qualora l’impianto fotovoltaico sia realizzato da un’impresa agricola e comunque fino ad una potenza nominale complessiva non superiore a 200 kW; (..) 2) le zone sotto elencate, qualora l’impianto fotovoltaico sia realizzato da un’impresa agricola, la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola disponibile, la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno posseduto, con un massimo di 1 MW per impresa e l’impianto risulti coerente con le caratteristiche essenziali e gli elementi di interesse paesaggistico ambientale, storico testimoniale e archeologico che caratterizzano le medesime zone, alla luce delle possibili alternative localizzative nell’ambito delle aree nella disponibilità del richiedente: - le zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale, (art. 19 del Ptpr), - le aree di concentrazione di materiali archeologici o di segnalazione di rinvenimenti, le zone di tutela della struttura centuriata, le zone di tutela di elementi della centuriazione (art. 21, comma 2, lettere b.2., c. e d., del Ptpr); - le partecipanze, le bonifiche storiche di pianura e aree assegnate alle Università agrarie, comunali, comunelli e simili e le zone gravate da usi civici(art.23, comma 1, lettere a. b. c. e d., del Ptpr); - elementi di interesse storico testimoniale (art. 24 del Ptpr); - i dossi di pianura (art. 20, comma 2, del Ptpr) e i crinali non individuati dai Ptcp come oggetto di particolare tutela (art. 20, comma 1, lett. a), del Ptpr); (..) 3) le aree del sistema dei crinali e del sistema collinare ad altezze superiori ai 1.200 metri (art. 9, comma 5 , del Ptpr), qualora l’impianto fotovoltaico sia destinato all’autoconsumo; (..) 4) le aree agricole, non rientranti nella lettera A, nelle quali sono in essere coltivazioni certificate come agricole biologiche, a denominazione di origine controllata (Doc), a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), a denominazione di origine protetta (Dop), a indicazione geografica protetta (Igp) e a indicazione geografica tipica (Igt) qualora la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola in disponibilità dell’azienda agricola e la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più 10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno nella disponibilità, con un massimo di 1 MW per azienda; (..) 5) le zone C dei Parchi nazionali, interregionali e regionali, istituiti ai sensi della L. n. 394/91 nonché della L.R. n. 6 del 2005, e le aree incluse nella Rete Natura 2000 designate in base alla Direttiva 92/43/Ce (Siti di Importanza Comunitaria) ed alla Direttiva 79/409/Ce (Zone di Protezione Speciale) non rientranti nella lettera A punti 4 e 5 qualora la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie in disponibilità del richiedente e la potenza nominale complessiva dell’impianto non sia superiore a 200 kW; (..) 6) le aree agricole incluse nelle zone D e nelle aree contigue dei Parchi nazionali, interregionali e regionali istituite ai sensi della L. 394/91 nonché della L.R. n. 6/2005 qualora la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non sia superiore al 10% della superficie agricola in disponibilità del richiedente e la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari a 200 kW più 10 kW di potenza installata eccedente il limite dei 200 kW per ogni ettaro di terreno nella disponibilità, con un massimo di 1 MW per richiedente; (..) 7) le aree in zona agricola non rientranti nella lettera A) e nei punti precedenti della presente lettera B), qualora l’impianto occupi una superficie non superiore al 10% delle particelle catastali contigue nella disponibilità del richiedente. Non costituiscono fattori di discontinuità i corsi d’acqua, le strade e le altre infrastrutture lineari. Per i Comuni montani, l’impianto non può superare la quota del 10% delle particelle catastali anche non contigue nella disponibilità del richiedente; (..) EMILIA ROMAGNA Delibera assembleare Progr. n. 28 del 6 dicembre 2010 33 24 storia di copertina 5/2011 MOLISE Legge regionale 7 agosto 2009, n. 22. modificata da Legge regionale 23 dicembre 2010, n. 23. 34 Art. 2 1. Nell’ambito delle competenze regionali stabilite dall’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modificazioni e integrazioni, la Regione Molise individua le seguenti aree come non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: a) parchi e preparchi o zone contigue e riserve regionali; b) zona 1 di rilevante interesse dei parchi nazionali istituiti nel territorio della regione; c) zone di “protezione e conservazione integrale” dei Piani territoriali paesistici; c-bis) l’area costituita dalla Valle del Tammaro e dai rilievi che la delimitano, in quanto contesto dei più rilevanti valori archeologici emergenti dal territorio regionale (aggiunto dalla modifica n. 23) 1.BIS Ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di cui all’allegato 3, lett. f), del decreto del ministero dello Sviluppo Economico 10 settembre 2010 recante “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, costituiscono aree e siti non idonei alla installazione di impianti eolici le aree e i beni di notevole interesse culturale così dichiarati ai sensi della parte seconda del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni e integrazioni, nonché gli immobili e le aree dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi dell’articolo 136 del medesimo decreto legislativo (aggiunto dalla modifica n. 23) 2. Le Zone di protezione ambientale (Zps) e le aree Iba (Important bird area) sono da intendersi quali aree non idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, salvo quanto previsto all’articolo 5, comma 1, lettera l), del decreto del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 ottobre 2007 (Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (Zsc) e a Zone di protezione speciale (Zps).). 3. I territori ricadenti nei Siti di interesse comunitario (Sic) sono da intendersi quali aree idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili solo a seguito di esito favorevole della valutazione di incidenza naturalistica, effettuata ai sensi del decreto legislativo n. 357/1997 e della valutazione di impatto ambientale. bella con le aree idonee sul sito Giunta regionale, guidata da Angelo razione n. 683/2010 ha revocato la energia24club.it). Michele Iorio del Pdl, riguarda gli im- deliberazione della Giunta regionale Il Lazio ha adottato pienamente le pianti eolici, che non potranno essere del 14 luglio 2005, n. 916 e ha prov- Linee guida nazionali, così come realizzati in aree di interesse culturale veduto a quantificare i nuovi oneri l’Abruzzo che non ha imposto parti- e paesaggistico (vedi box Molise). per le procedure di Vas, Via e valuta- colari limiti in materia, conservando Nichi Vendola in Puglia ha intro- zione di incidenza. La nuova quanti- la dovuta discrezionalità di valuta- dotto l’autorizzazione unica per l’in- zione assegnata dalla legislazione stallazione di nuovi impianti da ri- nazionale ai singoli enti. chiedere sul sito Web www.sistema. La Giunta regionale delle Marche ha puglia.it. La delibera individua le affidato ai Comuni il compito di in- aree soggette a vincolo, nelle quali dividuare e cartografare i siti non non sarà possibile installare impian- adatti all’installazione di pannelli fo- ti: parchi, riserve, siti Unesco, beni tovoltaici a terra. Le Amministrazioni culturali, immobili e aree dichiarate comunali dovranno realizzare la tra- di notevole interesse pubblico, terri- sposizione cartografica entro 60 tori costieri, laghi, fiumi, torrenti e giorni per garantire certezza di tem- corsi d’acqua, boschi, zone archeo- pi e di aree per accelerare la conclu- logiche, tratturi, grotte, lame, gravi- sione degli investimenti fattibili sugli ne e versanti (vedi tabella dettagliata impianti. sul sito energia24club.it). In Molise, il divieto introdotto dalla La Regione Campania con la delibe- Nichi Vendola 5/2011 storia di copertina 24 Art. 4 - Interventi soggetti ad autorizzazione unica regionale Sono soggetti ad autorizzazione unica regionale di cui all’art.12 del D.lgs 387/03 le seguenti tipologie di impianti: - impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza nominale complessiva superiore a 1.000 kW; - impianti solari termodinamici; - impianti fotovoltaici con potenza nominale complessiva superiore a 1.000 kW; - impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza elettrica installata superiore a 999 kWe; - impianti idroelettrici con potenza elettrica installata superiore a 250 kW. Art. 5 - Interventi soggetti a Denuncia di Inizio Attività 1. Sono soggetti alla disciplina della Denuncia di inizio attività (Dia) di cui agli art.22 e 23 del Dpr. 380/2001: - impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza nominale complessiva non superiore a 1.000 kW; - impianti fotovoltaici classificati come non integrati ai sensi del Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007 con potenza nominale complessiva non superiore a 1.000 kW; - impianti fotovoltaici in qualunque taglia e tipologia classificati per autoconsumo ai sensi del decreto legislativo n.79 del 16 marzo 1999 e s.m.i, con i limiti, per gli impianti a terra, (rapporto superficie radiante dei pannelli/superficie disponibile, non inferiore ad 1/10) nelle aree indicate nell’Appendice A del Piear al paragrafo 2.2.2 ai punti “i” ed “ii”; - impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza elettrica installata non superiore a 999 kW e/o potenza termica installata non superiore a 3.000 kW; - impianti idroelettrici con potenza elettrica installata non superiore a 250 kW; - rifacimento totale o parziale di impianti fotovoltaici ed eolici esistenti che non comportino variazioni della potenza, delle dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture e dell’area destinata ad ospitare gli impianti stessi; - varianti non sostanziali ai progetti approvati per le quali non è richiesto il rilascio di un nuovo assenso da parte delle Amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento unico di cui all’art.12 del d.lgs. n.387 del 29 dicem- bre 2003 e che non comportino, variazioni delle dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture e dell’area destinata a ospitare gli impianti stessi, né delle opere connesse, nonché dell’assetto organizzativo e funzionale, della potenza totale dell’impianto e delle relazioni con gli aspetti ambientali pertinenti. Nel caso di interventi soggetti a Dia, in relazione ai quali sia necessario acquisire concessioni di derivazioni a uso idroelettrico, autorizzazioni ambientali, paesaggistiche, di tutela del patrimonio storico-artistico, della salute o della pubblica incolumità, le stesse sono acquisite e allegate alla Dia, salvo che il Comune provveda direttamente per gli atti di sua competenza. Sono realizzabili mediante Dia gli impianti, nonché le eventuali opere per la connessione alla rete elettrica. In tal caso, le autorizzazioni, i nulla osta o atti d’assenso comunque denominati previsti dalla vigente normativa sono allegati alla Dia (verifica gestore rete/preventivo per la connessione). Per gli impianti soggetti a comunicazione, le eventuali opere per la connessione alla rete elettrica sono autorizzate separatamente. Il ricorso alla Dia è consentito al proponente che abbia titolo sulle aree o sui beni interessati dall’impianto, dalle opere connesse e dalle infrastrutture indispensabili. Ai fini del conteggio delle potenze massime autorizzabili per ciascuna fonte rinnovabile rispetto alle previsioni di crescita di cui alla tabella 1” - 4 del Piear, la Dia deve essere preliminarmente inviata all’Ufficio regionale competente per ottenere il “visto di accettabilità” da presentare al Comune territorialmente competente per l’accoglimento della stessa Dia a eccezione degli impianti di micro generazione di potenza non superiore a 100 kW. Il Comune competente sul cui territorio ricade l’impianto non potrà accettare la Dia di qualunque tipologia di fonte rinnovabile priva del “visto di accettabilità” rilasciato dall’Ufficio competente della Regione Basilicata apposto sul Modello B, specifico per ciascuna fonte rinnovabile, allegato al presente disciplinare. Nel rispetto del principio di non aggravamento del procedimento di cui all’articolo 1, comma 2 della legge 241 del 1990, resta ferma la facoltà per il proponente di optare, in alternativa alla Dia, per il Procedimento unico di cui all’art. 12 del decreto legislativo 387/2003. ficazione degli oneri prevede il paga- delibera che semplifica la procedura per la produzione di elettricità da mento di un importo fisso e di uno per cui saranno soggetti ad Autoriz- biomasse con potenza superiore a variabile differenziato in relazione al zazione unica regionale: gli impianti 999 kW e gli impianti idroelettrici tipo di procedimento avviato. eolici con potenza superiore a 1.000 oltre a 250 kW. Servirà, invece, la In Basilicata (vedi box Basilicata) la kW, gli impianti solari termodinami- Dia (Dichiarazione di inizio attività) Giunta regionale, presieduta da Vito ci, gli impianti fotovoltaici con po- per gli impianti eolici con potenza De Filippo del Pd, ha approvato una tenza oltre i 1.000 kW, gli impianti non superiore a 1.000 kW, gli im- BASILICATA Procedure per l’attuazione degli obiettivi del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale (Piear), pubblicate sul Bur in data 31/12/2010 35 24 storia di copertina Vito De Filippo 5/2011 pianti fotovoltaici non integrati non degli impianti sottoposti alla proce- superiori a 1.000 kW, quelli per au- dura di Dia (ora Scia). Tale previsione toconsumo, gli impianti per la pro- è coerente con il tetto fissato dalla duzione di elettricità da biomasse Delibera 28/2009/Ce, recepita dal fino a 999 kW, gli impianti idroelet- D.lgs. 7 marzo 2011, in via di pubbli- trici non superiori a 250 kW. cazione. Tuttavia, la legge della re- La Regione Calabria, infine, con gione Calabria è precedente al de- la legge regionale. 34 del 29/12/2010 creto legislativo e per tale ragione ha modificato la L.R. 42/2008 innal- dichiarata illegittima. zando a 1 MW la potenza massima Carlo Maria Magni Lo stato del solare: la mappa delle installazioni fotovoltaiche in Italia Legenda: numero di impianti Fonte: Gse - Atlasole (aggiornamento aprile 2011) 36 Un investimento accessibile. Analisi alla portata di tutti. Pronti e via. Gestione delle campagne multicanale con alti ritorni per aziende di ogni dimensione. Potenza analitica fruibile anche dai non analitici. Rapidità e flessibilità nella realizzazione di progetti e velocità di esecuzione delle campagne di marketing. www.sas.com/italy/cm Scopri le esperienze dei nostri clienti. SAS - Campaign Management - Energia24 200x267.indd 1 SAS è un marchio registrato di SAS Institute Inc. (NC) USA. Altri marchi o nomi di prodotti citati sono marchi registrati dalle rispettive aziende. SAS CAMPAIGN MANAGEMENT. La differenza è nei risultati. 15/04/11 10:33 24 focus 5/2011 SCENARIO Manca una visione di progetto per lo sviluppo delle rinnovabili europee Troppi i costi in bolletta, ma gli incentivi alle alternative non sono la voce più rilevante. È necessario disaccoppiare la domanda di energia dalla crescita del Pil L cresce. Questo ha cambiato lo scenario energetica di lungo periodo e con previsionale di domanda energetica dei portare lo sviluppo di un’industria delle essa i piani di investimento nelle rinno- prossimi anni. Si tratta di un processo rinnovabili, in modo che si autofinanzi vabili, puntando a raggiungere, entro il culturale che è già avvenuto in Germa- senza continuare a gravare sull’utente. 2050, una produzione energetica 100% nia, ma che da noi stenta a partire. È uno Va sottolineato che gli incentivi alle rin- Green. scandalo, per esempio, che in Italia non novabili non sono la voce di costo più ri- Sono queste le conclusioni a cui sono si sviluppi il solare termico. Il piano di levante in bolletta, pesando nel 2010 per giunti gli esperti del settore durante il azione nazionale è valido, ma è troppo meno della metà (2,7 miliardi euro) del convegno organizzato a Roma da Kyoto cauto e manca la visione di progetto, totale degli oneri di sistema (5,8 miliardi). Club “100% rinnovabili. La sfida per le quella che, invece, c’è in Paesi come Re- «È assurdo che si paghi l’Iva, un miliardo energie verdi entro il 2050”. gno Unito, Germania e Francia. C’è biso- nel 2010, come fosse un bene o un ser- Un cambio di paradigma necessario alla gno anche di un maggior coinvolgimen- vizio, una quota sul retaggio del nucleare luce delle ultime evoluzioni dello scena- to dei consumatori finali nel processo che non abbiamo mai avuto (285 milioni rio economico internazionale, scenario decisionale», visto che poi sono quelli di euro), il Cip6 (1,2 miliardi), le agevola- in cui la Cina ha investito nelle rinnova- che “pagano” in bolletta l’incentivo alle zioni alle Ferrovie dello Stato - lamenta bili più di Europa e Stati Uniti messi insie- rinnovabili. Incentivo che non deve rima- Francesco Ferrante, vice presidente del ’Europa deve cambiare la politica nere fine a se stesso, ma che deve sup- me: una banca cinese ha investito da sola ben 19 miliardi di dollari nel solare. «Occorre cambiare i paradigmi di inve- Costano tanto le fonti rinnovabili? La crescita dell’onere secondo le previsioni Aeeg stimento energetico dei prossimi 40 anni - spiega Arturo Lorenzoni, dell’istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente (Iefe) dell’Università Bocconi di Milano -. Dobbiamo imparare a disaccoppiare la domanda di energia dalla crescita del Pil: fino a qualche anno fa cresceva il Pil e cresceva la domanda energetica. Dal 2005 questa dinamica è cambiata: in un’ottica di efficientamento produttivo ed energetico, anche se il Pil cresce, la domanda di energia rimane stabile o in certi casi de38 Fonte: Aeeg ampadv.it COGENERAZIONE, UNA SCELTA CONSAPEVOLE VANTAGGI ENERGETICI, ECONOMICI E AMBIENTALI Cogenerazione Trigenerazione una divisione di Gruppi Elettrogeni Autonomia, sicurezza, affidabilità www.intergen.it [email protected] ADV_Industria_200x275.indd 1 4-06-2009 12:38:42 24 focus Kyoto Club, che sottolinea come anche gli incentivi vadano accordati solo - a impianti e fonti che ne hanno veramente 5/2011 Produzione elettrica Scenario Iea al 2060 bisogno». Un sistema incentivante che dovrebbe garantire una riduzione progressiva dei costi per la produzione energetica da fonti rinnovabili e traghettare l’Italia verso l’obiettivo già auspicato dalla Iea: nel 2030 sarà più conveniente produrre energia da rinnovabili piuttosto che da fonte fossile. Già nel 2017 in Paesi come la Germania si potrà fare a meno degli incentivi al fotovoltaico, grazie alla riduzione del prezzo dell’energia da fotovoltaico (fonte: Prognos). «Un sistema del tutto diverso rispetto a Fonte: Iea - Retd quello presente in Italia, dove è partita la filiera, ma non si è provveduto a creare un meccanismo di sostegno al sistema produrre il 4,5% di biocarburante - ndr) della filiera: invece di attirare investi- - sostiene Corrado Clini, direttore ge- deve rispettare la filiera lunga o quella menti li respingiamo. Tra l’altro in tema nerale per lo sviluppo sostenibile, il clima corta. E intanto si avvicina il 2040, data di incentivi manca in Italia un monito- e l’energia al ministero dell’Ambiente -. in cui il 30% dei carburanti dovrà essere raggio, un follow up: dove sono finiti i Qui stiamo ancora a discutere se per la prodotto con bioenergia. Gli investitori fondi stanziati? Che risultati sono stati produzione di biocarburanti (ogni pro- nelle rinnovabili in Italia stanno passan- raggiunti?» duttore di carburante nel 2012 dovrà do le pene dell’inferno per la questione Agnese Ananasso Scenario 2050 Mondo Produzione elettrica 100% rinnovabile Fonte: Wwf Ecofys 2011 40 24 news&mercati 5/2011 OPPORTUNITÀ Enfinity cerca tetti industriali anche se “ipotecati” Agli imprenditori un appello: malgrado l’incertezza legata al Conto energia, le entrate sono assicurate. Indispensabili le condizioni architettoniche di base S e tutti i tetti italiani fossero co- si sia impantanata. E tra le varie atti- Francesco Zorgno perti da pannelli solari, una sola vità c’è proprio quella di cercare i tet- giornata di sole sarebbe sufficiente ti (quelli industriali, soprattutto) da per produrre energia per tutto il Pae- rendere efficienti. Sempre che anche se per un anno intero». Enfity ci met- qui cambi la mentalità. «Pochi sono te lo slogan e la faccia e puntando in quegli industriali che hanno capito maniera decisiva sull’implementazio- che questa può essere una strada che ne del fotovoltaico sui tetti. Tant’è non solo toglie l’onere di una bolletta che gran parte dei 50 MW che l’azien- pesante, ma diventa anche un’entra- da ha in animo di raggiungere ta fissa». È sufficiente «firmare con quest’anno potrebbero venire pro- noi un contratto di locazione della prio da architetture non al suolo. copertura, tramite la cessione del di- «Su questi obiettivi mi sento in dove- ritto di superficie». Poi, «in tre mesi re di attendere l’esito del decreto - - assicura Zorgno - con le richieste di to è in piano o 5.000 metri quadri se spiega a Energia24 Francesco Zor- Tica (compilazione del testo integrato a falda; ovvia esposizione a sud e l’as- gno durante un incontro avvenuto a delle connessioni attive) e la presen- senza di ombreggiamenti. fine marzo -. Il colpo di arresto lo ab- tazione della Dia» si ottengono i “la- Va da sé che non tutti i tetti si adat- biamo subìto tutti noi e sta di fatto sciapassare” necessari per dare inizio tano facilmente. E poi c’è spesso che qualche mese buttato via lo dob- ai lavori. l’ostacolo dell’ipoteca sull’immobile. biamo mettere in considerazione. Fi- Tra i parametri da tenere in conside- Che però Enfinity si occupa di “sbloc- nanziare il fotovoltaico con queste razione perché sia un buon tetto rico- care”. Bonifica dell’ammianto; effet- nubi all’orizzonte è sempre più diffi- pribile di pannelli, una superficie di to parasola che aiuta a rendere più cile”. Ciò non vuol dire che l’azienda almeno 10.000 metri quadri se il tet- resistente e duratura la struttura e contributo alla riduzione di CO 2 con adeguamento ai parametri del proto- Ovviamente si va anche a terra collo di Kyoto sono altri importanti Enfinity, attraverso la società di scopo Svs1 ha concluso con Fineco Leasing il finanziamento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra da 3 MW nel Comune di Larino (Cb) in Molise. L’impianto sarà costruito direttamente da Enfinity Italia attraverso un contratto di Epc chiavi in mano e sarà gestito dalla stessa per i 20 anni successivi al completamento, attraverso un contratto di O&M full service. argomenti da non sottovalutare. Difficile fare i business plan alla luce dell’insicurezza degli incentivi, ma a oggi non c’è industriale italiano che non ci abbia guadagnato. Camilla Galli Macricè 42 5/2011 esperienze&carriere 24 INTERVISTA Gli shed del Gruppo Breton producono energia con l’aiuto di Espe Coperti tetti e pensiline di capannoni e stabilimento nella zona del Trevisano. Capacità elettrica per un totale di oltre 2 milioni di kilowattora l Gruppo Breton, attivo nella produzione I to abbiamo trovato una soluzione mecca- parte elettrica e meccanica, nei cantieri il di macchine industriali, ha deciso, a fron- nica per ricoprire di solare fotovoltaico le 30% è di Espe e il resto è in outsourcing. te di un notevole fabbisogno di energia coppelle vetuste del tetto con travi a Y, Per la parte tecnologica ci avvaliamo di elettrica,calcolato in oltre 8 milioni di kWh, senza però sostituirle. In totale abbiamo fornitori di fiducia quali Silfab, Solsonica di installare moduli fotovoltaici sui propri applicato 15.000 metri quadri di pannelli e Ldk. A differenza di semplici installatori, capannoni e stabilimenti trevisani. Per la per una potenza complessiva di 2.250 kW però, siamo una realtà più strutturata: ab- realizzazione è stata scelta Espe, operatri- di picco. In questo modo l’azienda riesce a biamo una flotta di mezzi a nostra dispo- ce solare veneta. Chiediamo a Simone produrre energia elettrica per circa il 30% sizione (camion, furgoni, trivelle, ruspe e Mariga, direttore tecnico Espe, come si è dei suoi consumi. gru) e procediamo alla ingegnerizzazione sviluppato il progetto. e al collaudo attraverso le nostre squadre. In che modo è organizzata Espe e co- Con questa modalità, nel 2010 abbiamo Quali erano le necessità del Gruppo me lavora? realizzato 280 impianti. Breton? Noi siamo installatori e normalmente agia- I committenti avevano già le idee chiare su mo da Epc contractor. Anche in questo Come avete reagito alle nuove propo- come sviluppare il progetto fotovoltaico. A caso Breton si è affidata per la gestione ste governative in materia di rinnova- fronte di un consumo elettrico annuo ele- progettuale, amministrativa e di manuten- bili? vato, richiedevano lavori che conferissero zione. L’engineering è tutto interno per la Tutti gli impianti per cui avevamo la sicu- un ritorno d’immagine e di investimento in tempi rapidi. La necessità era, inoltre, trovare un operatore garantito a livello bancario, abituato a lavorare in ambiente industriale e in grado di interfacciarsi con l’impianto elettrico interno, su macchinari esistenti e soprattutto senza interrompere le fasi di lavorazione. Come avete pensato di sviluppare il progetto? Sulla sede centrale abbiamo installato tre tipologie di impianti con moduli monocristallini: su shed, su pensiline e sulla parte est-ovest della copertura. In questo ambi- Lo stabilimento Breton autoproduce energia grazie all’impianto di 2.250 kW di picco 43 24 esperienze&carriere 5/2011 rezza di realizzazione entro il 31 maggio ché siamo flessibili. Ma non nascondo di un minimo di protezionismo, altrimenti sono andati avanti. Gli altri sono in stand aver riscontrato un raffreddamento totale spariranno anche quei pochi produttori by. Il problema maggiore è dato dall’insta- del business. Per esempio, in questo clima italiani attualmente presenti. bilità finanziaria, poiché le garanzie delle di incertezza, siamo bloccati con le assun- Noi, come Espe, abbiamo deciso di aderire banche stanno cambiando. Anche gli in- zioni: avevamo preventivato 10 nuovi po- alla Rives, Rete imprese venete per il sola- vestitori stranieri sono bloccati. E questo sti di lavoro, ma ora siamo fermi. Il proble- re: è una sorta di associazione alternativa “giochetto” del Governo, anche se cam- ma maggiore è stato quello di agevolare i di circa 70 aziende, che vuole interfacciar- bierà o sarà prorogato, causerà un danno grandi gruppi con il decreto Salva Alcoa, si con i politici locali per analizzare il danno economico di 2-3 milioni di euro. Sono con megainvestimenti per aziende stranie- che il nuovo decreto sta portando (www. convinto che, comunque, riusciremo ad re con tecnologia straniera. È, invece, ne- impresevenetesolare.it). adeguarci ai nuovi prezzi di mercato, per- cessario favorire la filiera italiana, ci vuole Chiara Scalco Le aziende aderenti a Rives 3 JWFTOFMTVPTUBUVUPDPOGFSNBEJFTTFSFOBUBDPNFVOSFUFTQPOUBOFB4FDPOEPHMJBEFSFOUJOPOJOUFOEFTPTUJUVJSTJBMMFJOJ[JBUJWFEFMMFBTTPDJB[JPOJEJDBUFHPSJBDIFSBQQSFTFOUBOP MFB[JFOEFBMJWFMMPOB[JPOBMFNBWVPMFBHJSFQFSVOJSFMFGPS[FEJUVUUFMFJNQSFTFWFOFUFEBHMJBSUJHJBOJBJQSPHFUUJTUJEBMMF1NJBMMFHSBOEJB[JFOEFDIFJOUFOEPOPGBSTFOUJSFMB QSPQSJBWPDFGBWPSFOEPJOGPSNB[JPOFFDVMUVSBQFSJMTPMBSFEFMUFSSJUPSJP"ODIFBMMBMVDFEFMUSBHJDPFWFOUPOVDMFBSFHJBQQPOFTFFEFMMBDPOTFHVFOUFSJGMFTTJPOFTVVOOVPWPQJBOP FOFSHFUJDPOB[JPOBMFFEFVSPQFP3JWFTDIJFEFEJSJWBMVUBSFHMJPCJFUUJWJEJMVOHPQFSJPEPEFMMBUFDOPMPHJBTPMBSFGPUPWPMUBJDB 44 t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t "*& "##" "$"*"-"7*0 "*30/&4&37*$& "-&040-"3 "-10&-&553" "-5&3/"5*7&&/&3(&5*$)& "-53"&/&3(*" "-53&/&3(*& "/$03" "/%3*0--0(*"/-6$" "30440-"35&$)/0-0(: "453" ";*.65 #*%*'*03&4&-&0/"3%0 #."650."5*4.*&-&553*$* # #"44"/0*..08&# #-6&/&3(:$0/530- #3"5,0*3'"/ #3(1%*#3&44"/&--* $"& $&$$"(/01*-&%* $&-&" $)*/$)*0"/%3&" $*$-0&/&3(*" $*&''& $0(*.40$$001$0/4 $0/&3(:*5"-*" $0/403;*04*&/&3(*" $0/530-4:45&.4 $3"."30*5"-*" %"*.&- %&$" %*&--&9 %*."5 %-4*.1*"/5*%*%"--"(04*.0/& %0.64&/&3(*" %0/"6&340-"34:45&.4*5"-*" %06#-&7 %6&&33&40-"3 &#%*#&-53".&&/3*$0 &&*&26*1"((*".&/5*&-&5530/*$* */%6453*"-* & &"4:&/&3(: &$0&/&3(:%*;".#&--*%0.&-*/ &$0&/(*/&&3*/( &$0130(&55* &$03*$&3$)&*/(&(/&3*" t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t t &$08"3& &-$"4/$%*%"--"/(";;0-" &-&$53*-- &-&$530(3"1)*$4 &-&553" &-&55304 &-&5530%"-#&/ &-&5530.&$$"/*$"$6136. &-&5530/*$"4"/5&3/0 &-&55301"%"/" &-&5530130+&$5 &-108&3 &..&46/ &/&3&$0&/&3(:40-65*0/4 &/&3(&5)*$4 &/&3()*" &/&3(0- &/&3(:53"%*/( &/&3(:&70-65*0/ &3"&/&3(*" &3"40-"3& &4$07&/&50 &40-"3(3061 &41& &44&5*&44& &44&1*40-"3 &6304*45&.* &63040" &6305&$/& &910&/&3(*& '"$$0. 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I nuovi prodotti in cantiere e i metodi di analisi sull’efficienza dei processi L a ricerca sulle energie alternative tezzato Tic, Terni Innovation Centre, e partnership con Saim Elettromecca- non si ferma e stanno nascendo sarà un cantiere creativo in cui le idee nica. Organizzato in 18 locali, il cen- sempre più laboratori di test e studio prendono forma. In particolare, per le tro si estende per una superficie di sulle nuove tecnologie applicabili in energie alternative all’interno dei sei oltre 1.200 metri quadri coperti. Al campo rinnovabile. Abbiamo già par- laboratori del centro, si sviluppano suo interno operano dieci ricercatori e lato del campus di Tortona, in cui si servizi di analisi di produzione degli tecnici specializzati, dislocati tra labo- eseguono test fotovoltaici presso Eu- impianti, attività di ricerca per l’effi- ratori, sala di monitoraggio e produ- rofins Modulo Uno per garantire cienza energetica nei settori fotovol- zione di impianti sperimentali, deposi- l’efficienza dei pannelli solari (vedi nu- taico, eolico, solare termodinamico, to prodotti primi, biblioteca archivio e mero di marzo di Energia24). Vediamo storage dell’energia, Smart grid e ri- uffici direzionali e tecnici. altri esempi italiani. fiuti. Operazione importante sarà quella di creare un nuovo sistema cen- SolarLab² Terni Innovation Centre tralizzato per la protezione e il moni- A Bibbiena, in provincia di Arezzo, è Un nuovo centro di ricerca è stato toraggio remoto dei parchi solari: a tal nato un grande impianto concepito inaugurato presso lo stabilimento del- proposito verrà realizzata una monito- come laboratorio scientifico per testa- la Nuova Terni Industrie Chimiche, ring room e partirà una produzione re cinquanta tipologie diverse di in- sito a Nera Montoro (Tr). È stato bat- industriale di cabine secondarie in stallazioni, monitorate ogni giorno. SolarLab2 è stato realizzato sulla copertura dello stabilimento di Baraclit, produttore di capannoni per uso industriale, da Energy Resources, system integrator nel settore delle rinnovabili. La collaborazione tra le due aziende ha portato allo sfruttamento di ben 31.700 metri quadri di tetto. I pannelli fotovoltaici installati sono 11mila, per una potenza complessiva di 2,5 MW. Il test è effettuato su tipologie di montaggio differenti per quattro caratteristiche geometriche di copertura: piana, a shed rettilineo, a shed curvili- Test di laboratorio e sul campo per il Terni innovation center neo trasversale e a shed curvilineo sia 45 24 tecnologie&soluzioni 5/2011 informatica; sono presenti anche esperti di processo e di sviluppo prodotti. Il Technology center ha instaurato una collaborazione con l’Università di Padova e interagisce costantemente con i vari centri di ricerca Abb, proponendosi come punto di incontro tra le esigenze di mercato e le conoscenze della tecnologia di base. I progetti rea-lizzati dal Centro riguardano soprattutto il concetto di “cost efficiency” e sono stati già sviluppati per diversi stabilimenti del Gruppo. È stata, inoltre, creata una Il SolarLab2 installato da Energy Resources copre una superficie di 31.700 mq tra le colline aretine nuova piattaforma 3D per l’ingegneria di progetto e per la produzione e trasversale che longitudinale. Le rese zione di Small power transformer. testati innovativi prodotti per soddi- degli impianti sono confrontate giorno Il team del centro tecnologico è com- sfare le richieste di mercato attraver- per giorno e i calcoli sono raccolti e poi posto da quindici esperti provenienti so soluzioni a basso impatto ambien- analizzati. I moduli utilizzati si suddivi- da realtà differenti del Gruppo Abb, tale (per esempio il Biotemp transfor- dono per sette diverse tecnologie: il non solo nazionali, ma anche indiane, mer, trasformatore di distribuzione 90% della copertura è occupato da polacche e colombiane. La maggior immerso in liquido isolante biode- moduli mono e policristallini di Cana- parte dei soggetti ha una laurea in in- gradabile). dian Solar; il restante 10% compren- gegneria elettrica e meccanica e in Chiara Scalco de moduli monocristallini ad alta efficienza Sun Power, film sottile First Solar (CdTe), QCell (Q smart, Cigs) e Pramac (silicio amorfo e silicio microamorfo). All’interno del laboratorio vengono monitorare anche le rese degli inverter installati, dei produttori Sma, Power-One e Astrid, confrontando le stringhe e i sistemi centralizzati. Technology center Nato poco più di un anno fa, il Technology center è un punto di ricerca multidisciplinare attivo presso il nuovo stabilimento del Gruppo Abb. Insediatasi a Monselice, in provincia di Padova, Abb è impegnata nella produ46 Nel team del Centro tecnologico Abb tecnici italiani, ma anche indiani, polacchi e colombiani 5/2011 tecnologie&soluzioni 24 TRASFORMAZIONE DI ENERGIA Un microinverter per ogni pannello Rivoluzione negli impianti fotovoltaici Tra i vantaggi: l’autonomia di lavoro dei moduli permette, in caso di guasto, di non bloccare il lavoro di tutto il campo. Lo propone Enphase Energy n microinverter per ogni modulo. È U Ma il microinverter inventato da Enphase to del pannello, connettere in entrata il questa la rivoluzionaria “invenzio- si differenzia in modo sostanziale da un polo positivo e quello negativo del modu- ne” proposta dal costruttore statunitense tradizionale apparato elettromeccanico: lo e collegarsi in uscita, con uno spinotto Enphase Energy, presente da qualche «La prima novità dei nostri microinverter come quelli per i computer, su un cavo mese direttamente in Italia con una filiale, è, infatti, quella di utilizzare oltre il 50% appositamente realizzato da noi». e che si appresta ad avviare la commercia- dei componenti basati su semiconduttori lizzazione della sua soluzione dopo il - spiega Roberto Colombo, country ma- I benefici dei microinverter prossimo Solarexpo. nager di Enphase Energy Italia -, mentre Per il fatto che la conversione tra corrente La società, nata per iniziativa di diversi gli inverter tradizionali utilizzano questi continua e alternata avvenga in prossimi- manager provenienti da aziende famose componenti per non più del 25%». tà di ogni modulo, secondo Enphase del comparto informatico (Google, Ci- I microinverter di Enphase gestiscono fino Energy, emergono diversi vantaggi: «Pri- sco, Seagate e altre), punta a ridisegnare a 215 Watt e possono essere utilizzati con ma di tutto il sistema fornisce già in uscita il concetto di inverter proprio scommet- i pannelli di diverse tecnologie e di diversi corrente alternata al massimo fino a 220 tendo sui vantaggi progettuali, costruttivi costruttori, «per la loro messa in opera - o 380 volt e questo è un elemento di si- e operativi dovuti all’accoppiamento tra continua il manager - basta stringere un curezza non di poco conto, se si tiene dispositivo e pannello fotovoltaico. bullone per fissare il dispositivo al suppor- presente che nel caso di installazioni di media grandezza la tensione in corrente continua generata dai pannelli che gira nel circuito è potenzialmente molto pericolosa, quando, per esempio, si è in presenza anche di 1.000 volt di tensione». Il beneficio più importante è, però, dovuto all’eliminazione dei colli di bottiglia tipici degli impianti tradizionali centralizzati con inverter unico a valle dei moduli: «In questi impianti il rendimento totale dipende dal modulo che in quel momento sta lavorando con il rendimento più basso e quindi: se un modulo è oscurato da una zona d’ombra, da rami o foglie e funziona al 50%, tutti i moduli collegati allo Anche sul tetto di una casa, i microinverter portano benefici e maggior autonomia stesso inverter riducono la loro produtti47 24 tecnologie&soluzioni 5/2011 vità allo stesso livello. Peggio è se un mo- pianto tradizionale si trovano a monte del 250 ai 300 euro per kilowatt installato dulo si rompe. Dotando, invece, ogni contatore. Infine, un impianto dotato di (vedi anche la storia di copertina di pag. modulo con microinverter è il solo pan- microinverter può prevedere moduli 11). In ogni caso rimane da dire che a fine nello interessato dall’oscuramento a lavo- orientati in modo diverso, consentendo di 2010 Enphase Energy aveva consegnato rare al 50%, mentre tutti gli altri conti- sfruttare in pieno la diversa morfologia nel mercato Usa 500mila microinverter e nueranno a produrre energia con la mas- dei tetti di case e capannoni. «Il listino per che per giugno l’azienda prevede di arri- sima efficienza che possono dare in quel l’Italia non è ancora disponibile, ma si può vare al milione di unità: «Nel mercato momento» racconta Colombo. Altri van- dare comunque l’indicazione che negli statunitense negli impianti al di sotto dei taggi derivano dal fatto che un impianto Stati Uniti un microinverter ha un prezzo 100 kW possiamo vantare oggi una quo- dotato di microinverter non ha più biso- di mercato intorno ai 130 dollari». Ovvero ta di mercato pari al 20%» dichiara Ra- gno di installare a valle dei moduli appa- circa 500 euro per kilowatt, quando il co- ghu Belur, vice presidente di Enphase rati come scatole di giunzione, quadri di sto medio di un inverter in un impianto in Energy. campo e tutti gli elementi che in un im- Italia, a detta di molti operatori, varia dai Ruggero Vota PROTOTIPO La tenda Dickson cattura il sole U na tenda da sole fotovoltaica in menti sono azionati grazie ai rilievi grado di regolare l’apertura e la della centralina meteo collegata. Le chiusura in funzione del tempo. È sta- celle fotovoltaiche, in silicio amorfo, ta ideata da Dickson, in collaborazio- sono integrate nel tessuto della tenda ne con Somfy. che ha uno spessore inferiore a 1 mm Per sfruttare al meglio l’insolazione, la e un peso di 900 g/mq: produce ener- tenda si arrotola e strotola, conferen- gia con una superficie di captazione tipo è stato realizzato grazie agli studi do stabilità alla struttura in condizioni dei raggi calcolata dal 60 al 98%: con e alle applicazioni portate avanti insie- meteorologiche instabili, per esempio insolazione pari a 1.000 W/mq, la ten- me a Ensait, Ecole nationale supé- di vento troppo forte: questi movi- da produce circa 40 Wp/mq. Il proto- rieure des arts et industries textiles. PER TETTI LEGGERI Fotovoltaico incollato su tetti in metallo: l’idea è di Solon I 48 l sistema Solon SolBond è stato proget- ra e metallo per sfruttare quelle superfici sivo utilizzato per il montaggio dei mo- tato appositamente per i tetti in lamie- leggere che non potrebbero sostenere il duli evita la foratura del tetto; è a base di peso di un sistema Pv tradizionale. In mo- silicone e prodotto da Sika Deutschland dalità Lightweight, ha un carico di 8,5 che lo garantisce per 20 anni. Solon, in- kg/mq, non ha cornice e utilizza un vetro vece, applica una garanzia di cinque livel- dello spessore di 3,2 mm. Composto da li: assicura un rendimento minimo del 72 celle in silicio monocristallino, ha po- 95% fino al 5° anno, del 90% fino al tenza massima di 285 Wp. L’azienda ha 10°, dell’87% fino al 15°, dell’83% fino calcolato un’efficienza del 14,5%. L’ade- al 20° e dell’80% fino al 25° anno. 5/2011 finanziamenti&risparmi 24 CREDITO Così la Popolare di Milano finanzia Pmi e privati per impianti di rinnovabili Project financing per grandi clienti in pool con altri istituti. Grande attenzione alla questione delle garanzie. Presto aperture anche per biomasse e biogas D modulati con tassi sia variabili (indicizzati ziamenti erogati dal Gruppo Banca sull’Euribor a tre mesi maggiorato del Allianz) a copertura, per esempio, anche Popolare di Milano sul fronte degli im- 1,8% per i privati e del 2% per i condo- dei periodi di non produzione. A questo pianti di generazione di energia attraver- mini), sia fissi (Irs del periodo più 1,8% si aggiunge un trasferimento dei diritti so fonti rinnovabili, per un controvalore per i privati e 2% per i condomini), men- generati dal credito e dall’incentivo deri- complessivo di qualche centinaio di milio- tre per i pacchetti “ecologia” sono previ- vante dalla vendita di energia prodotta ni di euro. sti solo tassi variabili. dalle fonti rinnovabili. Trasferimento che L’azione della banca è partita dai piccoli Il discorso è naturalmente molto più arti- si conclude in automatico all’estinzione impianti per privati per arrivare alle instal- colato per le aziende che possono acce- del finanziamento. lazioni per grandi clienti con operazioni di dere ai finanziamenti erogati da Bpm in «Anche se nelle settimane scorse il setto- project financing, in alcuni casi organiz- modo tradizionale per gli impianti medio- re del fotovoltaico ha subito un momento zate in pool con altri istituti di credito. piccoli (quelli fino a una potenza nomina- di stallo conseguente alle decisioni gover- Tali finanziamenti hanno riguardato le installata anche di poco superiore a 1 native - afferma Mauro Fumagalli, re- maggiormente il fotovoltaico, ma anche MW) o attraverso il meccanismo del sponsabile marketing di Bpm per i finan- altre fonti come l’eolico e in futuro si apri- project financing per impianti più com- ziamenti sulle energie rinnovabili - noi ranno alle biomasse e al biogas. Se i pic- plessi, partendo comunque da un mini- non ci siamo fermati. Abbiamo, di certo, coli impianti per privati possono essere mo di 1 MW: «I finanziamenti in project riscontrato un cattiva gestione dei proce- finanziati attraverso due formule, una financing riguardano soprattutto la fascia dimenti autorizzativi e un sistema incen- studiata ad hoc per il fotovoltaico, fino a dai 3 ai 10 MW, ma abbiamo partecipato tivante instabile. Bpm non ha mai agito in 150mila euro (partendo da 5mila), l’offer- a operazioni in pool anche per impianti relazione all’incentivo in quanto tale, ma ta per i condomini può arrivare a 500mila superiori ai 30 MW» afferma Alessan- formulando proposte indicate anche al di euro nel caso del fotovoltaico e fino a 2 dro Schiavone, esperto Bpm in project là dei contributi statali. Siamo in attesa di milioni di euro con il “pacchetto ecologia financing. In tutti questi casi il tasso, va- nuove indicazioni. La mia impressione è condominio”, rivolto a quelle realtà che riabile e fisso per il fotovoltaico e solo che le eventuali modifiche al Conto ener- intendono adottare tecnologie e impian- variabile per il mini eolico, viene determi- gia slitteranno e saranno proposte per ti che contribuiscono alla tutela dell’am- nato dal rating elaborato dalla banca sul l’inizio del 2012, cercando di non creare biente in generale, oltre al conseguimen- rischio di credito dell’azienda secondo i ulteriori problemi, dopo la confusione già to di risparmi sui consumi energetici. In parametri di Basilea 2 e il finanziamento creatasi. La riduzione delle tariffe incenti- tutti questi casi il finanziamento copre il è erogato al massimo fino all’80% vanti, poi, sarà progressiva fino al 2016- 100% del costo dell’impianto, compren- dell’importo richiesto. Molta attenzione 2017 in affiancamento ai prezzi degli dendo l’Iva nel caso dei privati. I finanzia- viene posta al tema delle garanzie. Bpm impianti sempre più bassi». menti per il fotovoltaico possono essere chiede di sottoscrivere una polizza all risk al 2007 sono stati oltre 200 i finan- (la banca ne offre una in partnership con Ruggero Vota 49 Pollein VALLE D’AOSTA P er tre giorni la Valle d’Aosta si trasformerà in un laboratorio alpino di eccellenza su risparmio energetico, energie rinnovabili, efficienza energetica degli edifici e mobilità sostenibile. Con la quinta edizione di Rigenergia, le imprese continueranno ad essere le vere protagoniste della fiera e a proporsi come i principali attori dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili. Così, confermata la location della fiera nell’area dell’autoporto di Pollein, alle porte di Aosta, dove verrà allestito un Palaexpo in grado di accogliere su 5.000 mq fino a 150 espositori, il programma è stato arricchito perché la fiera delle rinnovabili possa offrire di più rispetto alle tante esposizioni su tali tematiche che stanno nascendo in ogni angolo d’Italia. In tale ottica Rigenergia|11, più ancora delle passate edizioni, Assessorat des Activités non sarà solo una fiera, ma lo sviluppo di un progetto articolato e ampio che, partendo dai positivi risultati conseguiti nelle edizioni precedenti, coinvolgerà a diverso titolo e a vario livello alunni e scuole di ogni ordine e grado, professionisti, imprese, consumatori e grande pubblico. Gli orari della fiera VENERDI 27 maggio: dalle ore 10.00 alle ore 20.00 SABATO 28 maggio: dalle ore 10.00 alle ore 20.00 DOMENICA 29 maggio: dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Le aree tematiche % Area commerciale: circa 5.000 mq con oltre 150 espositori % Punto informazione regionale sulle tematiche energetiche gestito dal Centro osservazione e attività sull’energia (COA energia) % Villaggio scientifico/area innovazione Nell’area istituazionale posta all’ingresso della fiera saranno presentate le maggiori innovazioni e alcune best practice valdostane nel settore delle rinnovabili. % Esibizione mezzi elettrici % Area laboratorio didattico COA Lab Allestimento di un percorso didattico-espositivo interattivo all’interno del quale troveranno posto le installazioni dedicate all’illustrazione delle diverse fonti di energia rinnovabile, ai sistemi per il risparmio e l’efficienza energetica, all’utilizzo razionale delle risorse, alla mobilità sostenibile, supportati da strumenti e materiali dedicati. % Visite guidate presso impianti pilota a fonti rinnovabili realizzati presso l’autoporto con finanziamento POR FESR % Convegni tematici % Interazione Impresa - Scuola % Area ludica % Area ristoro ambiente sostenibile STORIA DI COPERTINA Il Sindaco che vorrei deve avere idee sostenibili I lettori di Energia24 si esprimono sul futuro delle strategie Green dei Comuni italiani. Viaggio tra i programmi dei candidati di Milano, Torino, Bologna e Napoli in tema di ambiente ed energie rinnovabili P oco meno di un sesto dei Comuni Torino e Bologna, le stesse che potreb- dire scegliere chi per i prossimi cinque italiani è chiamato il 15 e il 16 di bero allungare la corsa con il ballottag- anni avrà un ruolo determinante per maggio a rieleggere il Primo cittadino e gio del 29 e il 30. Una piccola fetta d’Ita- salvare il nostro Paese dall’appassimen- il Consiglio comunale. 31 (dei 1.344 Co- lia, dunque. Ma con un importante de- to economico e - tema che sta a cuore muni che stanno organizzando i seggi) stino. a Energia24 - ambientale, e dal riscat- sono capoluogo di provincia. Le grandi Perché, proprio in questo 2011 bizzar- to verso un sistema energetico più pu- città coinvolte nella rielezione del Colle- ro in termini politici e storici, tornare lito e in linea con i dettami europei. E i gio municipale sono Milano, Napoli, alle urne per eleggere il sindaco vuol Comuni, anche in un’ottica di riforma 51 5/2011 storia di copertina 24 federale, ne saranno i protagonisti. Già molto è stato fatto. E lo conferma il re- Composizione del Consiglio comunale cente rapporto pubblicato da Legam- Secondo l’art. 37, comma 1, decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) biente sui Comuni rinnovabili dove Il Consiglio comunale è composto dal Sindaco e: emerge un dato eclatante: il 94% (pari a) da 60 membri nei comuni con popolazione superiore a un milione di abitanti; a 7.661 municipalità) avrebbe installato impianti verdi tanto da coprire il b) da 50 membri nei comuni con popolazione superiore a 500mila abitanti; 22% della propria domanda energeti- c) da 46 membri nei comuni con popolazione superiore a 250mila abitanti; ca. Ma c’è di più: 964 Comuni recensi- d) da 40 membri nei comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti o che, pur avendo ti dal rapporto di Legambiente produrrebbero più energia elettrica di quanta popolazione inferiore, siano capoluoghi di provincia; ne consumano grazie a una sola fonte e) da 30 membri nei comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti; rinnovabile (mini-idroelettrica, eolica, f) da 20 membri nei comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti; fotovoltaica, da biomasse o geotermi- g) da 16 membri nei comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti; ca, escludendo i grandi impianti idroelettrici) e 27 sarebbero i Comuni che superano largamente il proprio fabbi- h) da 12 membri negli altri comuni. La popolazione è determinata in base ai risultati dell’ultimo censimento ufficiale. sogno termico grazie a impianti di teleriscaldamento collegati a impianti da parte di una “giuria” per analizzare le sieri che in questo periodo campeggiano biomassa o geotermici. buone pratiche che i futuri sindaci non sui programmi elettorali delle grandi cit- Ambiente ed energia non sono solo i dovrebbero scordare di mettere in tà pronte al rush finale verso i seggi. Ci temi clou di questa rivista, ma anche di campo. Di grande spunto sono le solle- siamo limitati ad analizzare le proposte un sistema economico e sociale sempre citazioni che i cittadini chiedono al Sin- elaborate per le grandi città, senza voler più richiesto da cittadini e imprese. Ep- daco del futuro. Ed è da qui che inizia la nulla togliere alle altre. Crediamo, però, pure, a leggere i programmi dei candi- nostra inchiesta. Partendo da una serie che proprio le grandi città siano in co- dati sindaci, i due temi non sempre di idee su cui consigliamo ai candidati stante emergenza ambientale ed “ener- emergono con chiarezza e genialità. sindaci, di grandi o piccole città che sia- getica”. E difatti, basta leggere il rap- Certo, l’idea non deve averla solo il sin- no, di soffermarsi. Il nostro augurio è porto Legambiente per riflettere sul daco, ma è fondamentale il team della che società civile, imprenditori e politica fatto che le metropoli non riescono mai Giunta e il lavoro che si deve instaurare lavorino assieme perché i Comuni italia- a entrare in classifica. Ovviamente, il no- con i tecnici del settore. ni di domani diventino più vivibili e so- stro augurio è che qualcosa cambi. Al Se ne sono accorti anche gli addetti ai stenibili per tutti. Nel frattempo abbia- più presto. lavori che abbiamo sollecitato a fare mo selezionato anche gli slogan e i pen- La posta dei lettori di M.Cristina Ceresa è a vostra disposizione Scrivete pareri, inoltrate quesiti, prendete posizione: la redazione vi risponderà e pubblicherà le lettere più interessanti nelle pagine dedicate Via email: [email protected] Via posta: redazione Energia24, via Pisacane 1 - 20016 Pero (Milano) 24 storia di copertina 5/2011 IL SINDACO CHE VORREI/1 L’Energy manager ti può dare una mano Sette punti per essere un amministratore davvero Green e in linea con le direttive Ue I 54 l raggiungimento degli obiettivi fis- duazione delle azioni necessarie per sati nella strategia Europa 2020 un uso razionale ed Martino Mitidieri efficiente dipenderà dalla efficacia delle deci- dell’energia. sioni politiche locali che verranno im- 2. Aderire al Patto dei sindaci. plementate e che riusciranno a favo- Tale strumento è, invece, un’iniziati- rire una crescita sostenibile mediante va volontaria, promossa dall’Unione azioni volte a risolvere problemi cli- europea, che si pone l’obiettivo di matici, energetici e ambientali. raggiungere gli obiettivi del Pacchet- Le città, in questo contesto, assumo- to clima ed energia. Solo in Italia so- no un ruolo fondamentale; basti pen- no quasi 1.000 i Comuni che hanno sare che l’80% circa dei consumi già aderito al Patto e che si appresta- energetici è imputabile all’ambiente no a effettuare una baseline delle urbano, e che gli edifici sono respon- emissioni in atmosfera (Bei) e alla im- sabili del 40% del consumo globale plementazione del Piano di azione di energia dell’Unione europea. Ope- per l’energia sostenibile (Seap). rando sulle politiche urbane, i Comu- 3. Implementare un sistema di Ge- ni hanno quindi la possibilità di inci- stione dell’energia, in conformità con dere in maniera significativa sull’an- la norma Uni En 16001:09, valido 6. Programmare le espansioni urbane damento dei consumi e delle emissio- strumento per gestire ed aumentare attraverso la realizzazione di Quartie- ni prodotte in atmosfera. l’efficienza energetica, e assicurarsi la ri ecosostenibili, sulla scorta delle I nuovi Sindaci che vorranno conside- possibilità di un miglioramento conti- molteplici esperienze europee, come rarsi davvero Green non potranno nuo delle performance. i quartieri car free di Amsterdam, sottrarsi all’adempimento di almeno 4. Programmare un sistema efficace Vienna e Copenaghen, le esperienze alcune delle seguenti azioni: di Mobilità sostenibile che promuova di Friburgo e Stoccolma che sono riu- 1. Nominare un Energy manager. all’interno dell’area urbana il miglio- scite a dare risposte concrete a una Tale figura, resa obbligatoria dal de- ramento delle condizioni di accessibi- nuova domanda esigenziale. creto legislativo 192/2005 per Ammi- lità mediante modalità alternative di 7. Emettere disposizioni obbligatorie nistrazioni pubbliche con consumi trasporto (car sharing, bike sharing, relative alla Certificazione energetica superiori a 1.000 Tep/anno, permette mobilità elettrica), che contribuisca- degli edifici. Ma qualsiasi politica di affrontare in maniera organica la no al cambiamento delle abitudini dei energetica, per risultare efficace, de- complessità delle azioni possibili nel cittadini. ve porsi come primo e irrinunciabile settore energetico che di solito vanno 5. Adottare una pianificazione urba- obiettivo, il coinvolgimento attivo di dalla raccolta dei dati sui consumi, nistica in grado di recepire i nuovi tutti gli stakeholder. alla razionalizzazione dei contratti di criteri ambientali, attraverso almeno fornitura energetica, sino all’indivi- un Regolamento energetico edilizio; Martino Mitidieri Energy manager 5/2011 storia di copertina 24 IL SINDACO CHE VORREI/2 800 Primi cittadini hanno già stretto un patto A base volontaria l’iniziativa della Commissione europea punta a far redigere il Paes l sindaco del futuro è un sindaco che I normale singolo mandato elettorale e pea per coinvolgere i Governi locali nel- pone la giusta attenzione ai temi am- quindi sono da valorizzare quegli Ammi- la lotta ai cambiamenti climatici, ci per- bientali ed energetici, soprattutto per i nistratori che avranno il coraggio e la metterà di valutare l’operato dei singoli conseguenti risvolti sociali ed economici forza di percorrere la strada della soste- Comuni che vi aderiscono e che quindi sul proprio territorio. Agire localmente nibilità ben sapendo che alcuni obiettivi si assumono, su base volontaria ma con su tali temi è sempre stato difficile poi- da loro prefissati saranno raggiunti da adozione formale da parte di tutto il ché alcune problematiche hanno neces- loro colleghi in futuro. Il Patto dei sinda- Consiglio comunale, l’obiettivo di ridur- sità di tempi di attuazione più lunghi del ci, l’iniziativa della Commissione euro- re le proprie emissioni di almeno il 20% IL SINDACO CHE VORREI/3 Le buone idee dei Comuni italiani virtuosi I l sindaco del futuro deve essere un cittadino, prima ancora che un politico. Deve essere un padre di famiglia che come tale agisce per il bene della collettività nella gestione dei beni comuni. Il sindaco del futuro deve lavorare concretamente, con spirito di servizio, rispetto per le istituzioni, buon senso e concretezza. Il sindaco del futuro deve intuire che intervenire a favore dell’ambiente non è più solo necessario e utile, ma anche conveniente, sotto tutti i punti di vista: economico, sociale, ambientale. Il sindaco del futuro sperimenta progetti per portare la raccolta differenziata dei rifiuti al 90%, riducendo al contempo la produzione pro capite degli stessi a meno di 40 kg all’anno. Il sindaco del futuro taglia la bolletta energetica negli edifici pubblici del 70%, introduce le fonti rinnovabili (quelle vere...) per l’autoproduzione di energia a beneficio della comunità locale. Il sindaco del futuro consuma zero territorio, e recupera aree dismesse consentendo una riqualificazione energetica di tutto il patrimonio edilizio (pubblico e privato) esistente. Il sindaco del futuro introduce percorsi, spazi e strumenti di democrazia partecipativa, coinvolgendo i cittadini nelle scelte dell’ente locale. Il sindaco del futuro incentiva e valorizza i nuovi stili di vita delle famiglie: gruppi di acquisto, banche del tempo, consumo di prodotti da filiera corta e biologica ecc. Il sindaco del futuro costruisce piste ciclabili e isole pedonali al posto di parcheggi e rotatorie, avvia progetti come il piedibus e il bicibus. Il sindaco del futuro introduce gli acquisti verdi nella Pubblica amministrazione: usa l’acqua del rubinetto nelle mense scolastiche, i pannolini lavabili negli asili nido, i pulmini elettrici per il trasporto scolastico, gli arredi ecologici e le apparecchiature tecnologiche a basso impatto ambientale. Il sindaco del futuro esiste già, è nelle storie e nei progetti dei 53 Comuni virtuosi che da sei anni, nell’indifferenza della politica nazionale produce tonnellate di buone idee, pillole di speranza, scenari di un futuro diverso e sostenibile. Marco Boschini coordinatore Comuni virtuosi 55 24 storia di copertina 5/2011 entro il 2020. In linea quindi con gli nale dovrà essere redatto il Piano di Green economy a livello territoriale. Al obiettivi vincolanti assunti dagli Stati azione per l’Energia sostenibile (Paes), momento i Comuni italiani aderenti so- membri dell’Ue. Entro un anno dall’ado- lo strumento programmatico che indi- no oltre 800. Il meccanismo del Patto zione della delibera del Consiglio comu- cherà le politiche e misure che il Comu- dei sindaci è approvato dal consiglio co- ne intende attuare per raggiungere il munale (non dalla Giunta), dunque ri- proprio obiettivo al 2020. Chi non riu- mane un atto valido che la Giunta suc- scirà a redigere il Paes entro tale scaden- cessiva dovrà continuare a perseguire. za sarà dichiarato “inadempiente” ed Infatti, tutte le adesioni nei rispettivi estromesso pubblicamente dal Patto. consigli comunali avvengono all’unani- Ogni due anni, poi, dovrà essere stilato mità, quindi anche con il supporto un apposito rapporto sullo stato dell’ar- dell’opposizione del momento (che ma- te dell’attuazione del Paes. Quindi un gari diventa governo locale alle elezioni motivo in più per valorizzare i Sindaci successive). Questo è stato un punto che si mettono in gioco, ben sapendo forte voluto dalla Commissione europea che la loro azione contribuirà comun- e dalla stessa Italia. Antonio Lumicisi que al raggiungimento degli obiettivi nazionali e allo sviluppo della cosiddetta Antonio Lumicisi ministero dell’Ambiente IL SINDACO CHE VORREI/4 Per una Torino capitale dell’industria Green T orino è una città che, secondo una ricerca condotta da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia, si trova al 75° posto (su 103 capoluoghi di provincia) per la qualità dell’aria, il trasporto pubblico, la depurazione e la raccolta differenziata. Il sindaco di domani ha dunque spazio per “risalire la classifica”, rendendo la nostra città ambientalmente più sostenibile. Si potrebbe partire da una maggiore educazione ambientale necessaria a creare una vera cultura ecologica tra i cittadini, attori protagonisti senza i quali è impossibile far diventare Torino “più verde” anche nella sostanza e non solo nei parchi e nella collina. Abbiamo già il privilegio di avere un museo interattivo dedicato interamente all’ambiente (il Museo A come Ambiente), oggi in fase di ampliamento, e che il prossimo sindaco dovrebbe farsi carico di promuovere e valorizzare maggiormente. Ovviamente, nel programma non dovrebbero mancare iniziative legate al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili, all’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica e all’adeguamento degli edifici secondo i più recenti standard di sostenibilità come l’isolamento termico, l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e la sostituzione delle vecchie caldaie in favore del teleriscaldamento. Anche sul traffico e la viabilità si può fare di più, incentivando tra le altre cose l’uso dei mezzi pubblici (che auspichiamo più ecologici) potenziandone la rete e ampliando il sistema di car sharing, magari utilizzando auto elettriche. Ma la vera differenza per Torino, città 56 segnata dal declino dell’industria manifatturiera e metalmeccanica, potrebbe essere fatta favorendo le diverse realtà impegnate nella ricerca, come il Politecnico di Torino e l’Environment Park, con il fine di creare un’industria per lo sviluppo delle nuove tecnologie in campo energetico e ambientale. Questo permetterebbe alla città di “rinnovarsi” diventando leader della Green economy. Se un sindaco presentasse un programma particolarmente attento all’ambiente e alla diffusione e supporto delle energie rinnovabili, come cittadino e come imprenditore sarei certamente disposto a sostenerlo. Agostino Re Rebaudengo presidente Asja 5/2011 storia di copertina 24 IL SINDACO CHE VORREI/5 Mobilità sostenibile e partecipazione I l sindaco del futuro deve prima di tutto sviluppare la mobilità sostenibile nelle città, appoggiando tutte le possibili realizzazioni di trasporti pubblici alternativi, ovviamente con un occhio di riguardo alle particolari caratteristiche morfologiche dei luoghi. Penso per esempio ai tram e ai metro, ma anche allo sviluppo di autovetture elettriche e alla stipula di accordi con taxisti per l’acquisto di macchine a energia mista, di tipo ibrido. In secondo luogo è importante che il primo cittadino diventi un punto di riferimento per tutte le realtà sociali, praticando una politica partecipata che coinvolga gli attori nelle decisioni di pubblica utilità. Per affrontare il problema di abbattimento delle emissioni di CO2, per esempio, il sindaco deve creare tavoli permanenti, previsti anche dalla Finanziaria 2008, ai quali sono tenute a partecipare le associazioni industriali, portatrici di interessi essenziali per la crescita di un Paese, ma anche i gruppi che rappresentano le aziende di servizi pubblici locali, le associazioni per i diritti dei consumatori e quelle organizzazioni che rappresentano la popolazione locale. Questo insieme di competenze e personalità deve saper guidare il sindaco a prendere decisioni di comune interesse. Anche se è la politica che decide e sceglie la soluzione finale, è auspicabile che si confronti con tutti gli attori coinvolti per essere più vicina alla realtà. Perché la popolazione e le associazioni vivono da vicino i problemi e sanno riconoscere in quali frangenti possono esprimere il loro utile contributo. Pietro Giordano segretario generale vicario di Adiconsum IL SINDACO CHE VORREI/6 Città intelligenti per cittadini e imprese Puntare alla riduzione dei consumi significa fare efficienza in ottica di sviluppo nie è la federazione che all’interno A tecnologico e contribuito attivamente Guardando in specifico ad Anie, che di Confindustria rappresenta le nei decenni successivi alla crescita eco- rappresenta l’industria dell’innovazione, imprese elettrotecniche ed elettroniche nomica e sociale dell’intero Paese. An- tre sono i principali temi che vorrei pro- attive in Italia. Milano è la città che ospi- che oggi oltre il 20% delle imprese as- porre all’attenzione del Sindaco del fu- ta la sede della nostra Federazione e che sociate alla nostra federazione ha sede turo. ha visto la sua fondazione nel lontano nella provincia di Milano. Il “Sindaco che vorrei” dovrebbe in pri- 1945. Il legame fra Anie e la città di Mi- Una buona governance del territorio è mo luogo essere attento al tema della lano è articolato e fonda le sue radici sicuramente la base per garantire un sostenibilità ambientale e avviare pro- nella storia dell’eccellenza industriale contesto favorevole all’attività d’impre- getti mirati per rendere la città sempre italiana. In Lombardia e, in particolare, sa. Un’amministrazione efficiente e pro- più Green. Collegato a questo tema più nel suo capoluogo già dai primi anni del positiva costituisce un indubbio vantag- ampio è quello dell’efficienza energeti- Novecento si sono moltiplicati quegli gio competitivo per le aziende, inne- ca e della riduzione dei consumi. Più insediamenti industriali - sia di grandi sia scando un percorso virtuoso di dialogo volte la stessa Commissione europea ha di più piccole dimensioni - che hanno e di sviluppo fra Istituzioni e mondo in- sottolineato che la crescita economica costruito l’avanguardia del progresso dustriale. dei prossimi decenni dovrà essere una 57 24 storia di copertina Maria Antonietta Portaluri 5/2011 importante in questo percorso, rendendo della qualità e innescare paradigmi virtuo- possibile - per le doti di pervasività che si nel processo di infrastrutturazione del le caratterizzano - il raggiungimento territorio. Infine, il Sindaco del futuro non dell’obiettivo della sostenibilità nei più di- dovrebbe dimenticare lo sviluppo delle re- versi ambiti. Più in generale le tecnologie ti, con particolare riferimento a una diffu- Anie sono la chiave per porre già oggi sione più capillare della banda larga. Solo concretamente le basi di quelle che saran- la presenza di asset di nuova generazione no le Smart city del futuro. Le città intelli- potrà garantire alla nostra città di posizio- genti sono quelle in cui le più moderne narsi a livelli competitivi uniformi alle altre soluzioni Hi-tech - dall’illuminazione pub- capitali europee. Non va dimenticato in blica alla rete elettrica, dalla domotica e questo caso il ruolo abilitante che hanno le building automation alla mobilità sosteni- tecnologie Ict per la crescita della digitaliz- bile - si integrano all’ecosistema urbano zazione nel contesto urbano, con ricadute “crescita sostenibile”, per consegnare per migliorare la qualità della vita di citta- importanti sulla vita quotidiana di tutti noi. alle future generazioni le stesse risorse dini e imprese. Questi temi assumono crescente rilevanza di cui ora disponiamo. Le imprese elet- Un secondo tema è quello del valore della alla luce del percorso che porterà Milano a trotecniche ed elettroniche hanno da sicurezza e della qualità nella progettazio- essere la sede dell’Expo, che sarà un’im- tempo risposto a questa sfida, vestendo ne di nuovi edifici e opere edili. In questo portante vetrina per l’eccellenza del terri- di ecosostenibilità prodotti e processi. contesto gli appalti pubblici locali rivesto- torio e delle imprese. Le tecnologie più innovative che origi- no un ruolo di primo piano per promuove- nano dai settori Anie svolgono un ruolo re un’effettiva cultura della sicurezza e Maria Antonietta Portaluri direttore generale di Federazione Anie IL SINDACO CHE VORREI/7 Cogliere nelle rinnovabili l’opportunità per il territorio I l presidente americano Obama si dedica con impegno alla Green energy, tanto da annunciare investimenti ingenti negli Stati Uniti, ma non è il solo. Il mondo intero sembra vedere nelle rinnovabili un’occasione di produrre energia senza danneggiare il pianeta. E, infatti, Germania, Spagna e molti altri Paesi nostri vicini di casa hanno sposato da tempo questa tesi. In Italia, curiosamente, invece, accade altro. Comitati del No che fioriscono ovunque e sindaci e amministrazioni che ostacolano lo sviluppo delle rinnovabili sono all’ordine del giorno. Ironicamente soprannominata “il Paese del sole” sembra che il 58 nostro Paese stia vivendo un’impasse di non facile soluzione. Forse manca di amministratori locali che vedano nelle rinnovabili una nuova sfida di modernizzazione del nostro Paese. Forse manca la percezione di un’occasione di crescita e sviluppo sia economico che occupazionale. Cosa chiedere, quindi, al “sindaco dei sogni”? Che sappia cogliere queste opportunità sul suo territorio, elargendo il beneficio, anche economico che ne deriva sulla comunità locale. Forse non tutti sanno che, per esempio, gli impianti eolici che ricevono incentivi per la produzione di energia pulita favoriscono lo sviluppo locale del terri- torio dove sono ospitati. È, infatti, prassi da parte degli operatori stipulare delle convenzioni con i Comuni al fine di destinare parte dei proventi dei Certificati verdi alla realizzazione di opere di pubblica utilità quali scuole, asili o arredamento urbano. Sempre in tema di energia dal vento ricordiamo che esistono già in Italia esempi di “turismo eolico”, legati soprattutto all’educazione ambientale. Un sindaco che sappia interpretare le rinnovabili anche come occasione di riqualificare il territorio avrebbe di certo il mio voto. Marco Pigni direttore Aper 5/2011 storia di copertina 24 IL SINDACO CHE VORREI/8 Il solare come fonte di risparmio per i Comuni U n aspetto chiave nella promozione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è il coinvolgimento del territorio e in particolare l’Amministrazione comunale da parte dei promotori, per condividere le opportunità e i vantaggi per i cittadini. Una delle variabili fondamentali per un’azienda che si appresta a effettuare un investimento nel settore fotovoltaico, con alta intensità di capitale e un iter autorizzativo complesso e oneroso, è la condivisione con l’Amministrazione comunale fin dall’inizio dell’opportunità, analizzando vantaggi ed eventuali dubbi con i cittadini e l’azienda. Il Sindaco ideale è quello che, una volta deciso che l’investimento nelle rinnovabili rappresenta un’opportunità per la comunità, ne diventa il primo partner e sponsor.Il fotovoltaico, infatti, genera posti di lavoro, soprattutto in fase di costruzione quando vengono coinvolte le imprese locali, e crea ricchezza e valore per il territorio attraverso la generazione di energia elettrica per abitazioni e industrie. Senza dimenticare che gli impianti sviluppati su terreni pagano l’Ici come opificio - entrata importante per le casse comunali -; gli impianti sono normalmente regolati da convenzioni volte a supportare attività, investimenti ed eventi organizzati dai Comuni. Un Comune può diventare virtuoso prevedendo la pubblicazione di bandi per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici come asili, scuole e altre strutture comunali, promuovendo quindi il fotovoltaico diffuso e generando importanti risparmi sulla bolletta energetica comunale. Si pensi anche alle zone industriali, ai tetti dei capannoni e al settore residenziale, dove il fotovoltaico si presta anche a sinergie con altre tecnologie. Il coinvolgimento diretto del Sindaco è il miglior stimolo per la popolazione, che vedendo un esempio concreto e tangibile sul pro- prio territorio acquisisce così maggior fiducia verso le rinnovabili, il fotovoltaico nello specifico, imparando a conoscerne i vantaggi. I cittadini che vogliono avvicinarsi al fotovoltaico sono a volte poco informati e si confrontano con personale comunale inesperto: un Comune capace di approfittare delle potenzialità offerte dalle rinnovabili fornisce anche al proprio personale una expertise diretta di enorme valore. Il Sindaco ideale dovrebbe anche approfittare delle diverse possibilità di sinergia tra pubblico e privato: alcuni Comuni hanno dato vita a iniziative di fotovoltaico popolare, finanziando l’opera attraverso la vendita di quote di impianto (e rendite future) ai cittadini. Mettendo insieme le forze, per esempio, attraverso gruppi d’acquisto, è possibile ottenere prezzi vantaggiosi per i componenti di impianto, dai pannelli a installazione e manodopera, che favoriscono ulteriormente lo sviluppo locale e l’utilizzo dell’energia pulita. Sta alla buona volontà dei sindaci e della popolazione, insieme agli operatori del settore, poi sviluppare idee innovative e convenienti per tutti. Andrea Fontana consiglio direttivo di Assosolare IL SINDACO CHE VORREI/9 Municipi: importante che gli acquisti siano “verdi” L a Fire (Federazione Italiana per l’uso razionale dell’energia) sin dai primi anni di nascita (fine anni 80) ha iniziato a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale presso la Pubblica amministrazione. Dal 1992 su incarico del ministero dello Sviluppo economico, gestisce gli Energy manager nominati secondo l’art.19 della legge 10/91 e ne promuove la nomina tra i soggetti obbligati, tra i quali rientrano anche i Comuni (da statistiche vengono considerati solo quelli con oltre 12mila abitanti). Nonostante i costi energetici influiscano in percentuali minime sul bilancio totale e le priorità nella gestione comunale sono altre, il Sindaco che vorrei pensa alla amministrazione dell’Ente in modo virtuoso e non come luogo di sprechi facendo in modo che la struttura diventi un esempio per il cittadino stesso: il coinvolgimento degli operatori presenti sul territorio attivando campagne di sensibilizzazione e di promozione su risparmio energetico e sostenibilità ambientale, può far si che il Comune avvii anche una politica di acquisti verdi sviluppando al tempo stesso l’imprenditoria locale. Un amministratore sensibile ai temi in oggetto, per esempio, potrebbe cominciare il proprio mandato con un’azione di controllo e gestione, affidando tali attività, a seconda della dimensione dell’Ente, a un Energy manager o a una struttura di Energy management. La posizione ideale di tale ufficio, nell’organigramma, è a diretto contatto con i decisori. In questo modo diventa più facile avviare una politica energetica che prenda in considerazione sia gli aspetti privatistici, cioè la gestione dei consumi propri dell’Ente (edifici, trasporti, scuole ecc) che gli aspetti pubblicistici, cioè regolare i consumi dei cittadini e degli operatori, indirizzarne le attività (per esempio tramite i piani regolatori), avviare attività di controllo e verifiche che permettano di migliorare la qualità della domanda dei servizi e cosi via. Se l’ufficio o il tecnico scelto non hanno le competenze in materia, il Sindaco deve innescarne un percorso formativo per avere le giuste competenze in materia e un continuo aggiornamento. Francesco Belcastro ingegnere di Fire 59 24 storia di copertina 5/2011 ANALISI PROGRAMMI ELETTORALI Negli slogan dei candidati sindaci molto ambiente e qualche cenno alle alternative Partendo dalla grandi città, Energia24 ha scandagliato i programmi presentati dai politici in corsa alle Amministrative di metà maggio A parte un sindaco onesto (ça va sans cellenza negli studi e nei progetti ambien- L’ambiente per Milano è in costante emer- dire), gli elettori italiani sembrano si- tali, a partire dalle energie rinnovabili». genza ed è su questa emergenza che pun- curamente interessati a chi garantisce in- «La sostenibilità è alla base della mia idea tano i Grillini del Movimento 5 Stelle. Mat- terventi “ambientali” che spesso si risolvo- della Milano del futuro». Così la pensa teo Calise per Milano e Massimo Bugani, no in termini di mobilità e raccolta di rifiu- Giuliano Pisapia, candidato del Pd per il in corsa per Bologna, offrono gli stessi ti. Lo dice un sondaggio on line (www.il- capoluogo lombardo, che, andando oltre spunti: stop al consumo del territorio e svi- sindacochevorrei.it) lanciato dal vice presi- alla mera sostenibilità ambientale, affer- luppo di buone pratiche a partire dalla mo- dente del Consiglio comunale di Palermo ma: «Pensare sostenibile per una città si- bilità per arrivare all’acqua. Sandro Oliveri. gnifica domandarsi se una delibera appro- Armando Siri di Italia Nuova (la cui can- E i candidati a Primo cittadino, pronti allo vata oggi possa presentare in futuro im- didatura è legata alla richiesta di ricorso scatto finale in questo mese di campagna patti negativi sulla vita dei cittadini in ter- perché la Commissione elettorale ha ricu- elettorale, lo sanno. In quasi tutti i pro- mini di ambiente, di socialità, di salute, di sato la lista) propone il rifacimento del grammi lanciati in campagna elettorale, economia». emergono posizioni abbastanza nette. Manfredi Palmieri, in corsa per il Nuovo Qualità dell’aria in primis. Cenerentola, Polo, evoca una vera e propria primavera invece, sembra essere l’acqua. Di pari pas- milanese dove «i milanesi devono riscoprire so, si moltiplicano gli slogan sulla qualità e l’orgoglio di abitare una metropoli sosteni- sulla vivibilità delle città. bile, rispettosa, nella quale il senso civico verso l’ambiente non è solo un vessillo da Nel capoluogo lombardo in pieno Expo agitare demagogicamente, ma un vero valore condiviso e applicato». A Milano spicca “Vivere meglio a Milano si può” coniato da Edoardo Croci, ex as- Milano: chi guiderà Palazzo Marino? sessore e ora ritornato in campo con Leti- A correre per la poltrona di sindaco di Milano ci sono ben 14 candidati. Così si contavano alla chiusura degli uffici preposti ad accettare l’iscrizione e le relative liste. Tra questi c’è anche l’ex ministro leghista Giancarlo Pagliarini (movimento federalista non legato alla Lega Nord). Presenti nella competizione elettorale anche Forza Nuova, che punta alla poltrona con Marco Mantovani, e la Fiamma Tricolore che candida a sindaco Gabriele Leccisi. In corsa anche Elisabetta Fatuzzo, consigliere regionale del Partito Pensionati, Fabrizio Montuori (Partito Comunista dei Lavoratori) e Marzio Belloni (alle prese con il ricorso perché la lista presentata sarebbe irregolare). Nessuna traccia, però, dei loro programmi. Almeno fino al 18 aprile, giorno della chiusura di questa rivista. zia Moratti. Quest’ultima assicura che con l’eventuale riconferma a sindaco punterà dritta sullo sviluppo dell’ambiente. Considerando anche che «l’Expo - secondo quanto ha affermato la Moratti - lascerà a Milano un centro per lo sviluppo sostenibile che farà di Milano un polo di ec60 5/2011 storia di copertina 24 Bologna: nove candidati in corsa Concorrono alla poltrona di sindaco anche Anna Montella (per La Destra) e Massimo Ferrero (rappresentante dei Centri sociali). Energia24, alla data della chiusura della rivista, non ha potuto analizzare i programmi elettorali perché non ancora resi pubblici. roulant sulle tratte a maggior percorrenza ciale non può essere valutato come un nelle aree del centro storico» è una delle lusso». idee che propone Stefano Aldrovandi, Elisabetta Avanzi di Forza Nuova aveva lista civica che, tra i pochi, è molto propo- anticipato al Resto del Carlino alcuni temi d sitivo anche in ambito energia. Da buon punta della sua campagna già a gennaio. manto stradale con asfalto catalitico in ex addetto ai lavori, è stato amministrato- Tra questi «la questione dell’acqua pubbli- grado di assorbire fino al 50% delle pol- re delegato di Seab-Hera, conosce le po- ca e dell’edilizia sociale». veri sottili come hanno già fatto altre tenzialità della geotermia tanto da pro- grandi metropoli. porre «la possibilità di utilizzare la diffu- La Tua Milano, rappresentata da Carla De sissima rete dei condotti fognari per inse- Torino teleriscaldamento e solare a gogo Albertis, non è la sola ad aver incluso nel rirvi tubazioni atte ad alimentare un al- Torino, invece, sembra molto interessata ai programma l’abolizione dell’Ecopass (an- trettanto diffuso sistema di pompe di temi dell’energia del domani. Sarà un caso, che i Grillini lo propongono e pure Massi- calore». ma la città più teleriscaldata d’Italia dice di miliano Loda che rappresenta sei liste ci- È la “casa qualità” l’idea che spicca nel pro- voler fare molto in tema di rinnovabili: viche), ma la De Albertis va oltre: vuole an- gramma di Manes Bernardini (candidato «Dobbiamo valorizzare il nostro patrimo- che abolire i jumbo-tram. della Lega Nord per Bologna), «ossia all’at- nio - afferma Piero Fassino, candidato Abdel Hamid Shaari, leader del centro tribuzione da parte del Comune della qua- Pd -, mettendo in gioco i circa 700 edifici islamico di viale Jenner, che guida la lista lifica di “casa qualità eco-compatibile” per municipali, scuole e piscine comprese, pas- “Milano Nuova”, ha in programma attività quelle abitazioni che dimostrano una par- sando da progetti sperimentali e dimostra- sociali estese e si ripropone di partire dalle ticolare sensibilità per la tutela dell’ambien- tivi a programmi strutturali, con una per- «consultazioni popolari su ogni grande te e per l’utilizzo delle energia rinnovabile». centuale maggiore di utilizzo del fotovol- progetto di modifica urbanistica, piano dei Mobilità per Daniele Corticelli (Lista civi- taico e solare termico». servizi pubblici, piano dei trasporti». ca Bologna Capitale) significa 20mila par- L’avversario, Michele Coppola del Pdl, cheggi con servizio di navette elettriche. punta il dito contro gli incentivi a difesa del Bologna punta Ma la sua lotta alla mobilità è anche am- settore rinnovabili: «Produrre energia puli- alla riqualificazione edile ministrativa, viste le sue posizioni di ren- ta, possibilmente a costi inferiori» per Cop- Anche «Bologna ha bisogno di una svolta dere trasparenti e pubblici gli atti rinego- pola si può. Così come si possono costruire ecologica per diventare la capitale dell’eco- ziati da Atc. «smart city, in cui le tecnologie digitali si nomia verde - spiega schietto Virginio La lista civica Nettuno appoggia Angelo integrano in diverse funzioni, con l’obietti- Merola, candidato sindaco Pd per il capo- Carcano, che punta alla sicurezza dei cit- vo di rendere i servizi più efficienti, meno luogo emiliano -. Occorre costruire insieme tadini attraverso «l’istallazione di teleca- costosi e facilmente accessibili a tutti». all’Università e agli imprenditori un’ecolo- mere per il totale controllo della città 24 Torna, invece, sul tema della mobilità Al- gia della mente, un programma articolato ore su 24 e l’incremento dell’illuminazione berto Musy , esponente del Terzo Polo: e globale di misure capaci di contrastare il pubblica particolarmente sotto i portici». «Se si considera che ogni giorno entrano cambiamento climatico, l’inquinamento e Michele Terra, Partito Comunista dei nel perimetro torinese 340mila automo- il consumo smodato di energia». Lavoratori afferma sul Web: «Io corro da bili solo dai Comuni della cintura, si capi- «Pedonalizzare il centro storico con tapis solo per una Bologna, dove lo stato so- sce quanto sia importante mettere a pun61 FOCUS TECNICO DI AMBIENTE E SICUREZZA Analisi giuridica e istruzioni operative su attrezzature di lavoro, SISTRI, lavori in quota e trasporto merci pericolose Roma, 17 maggio 2011 Ore 09.00 - 16.00 NH Vittorio Veneto, Corso d’Italia, 1 > SESSIONI PLENARIE Ore 9.30 Ambiente: fotografia del D.Lgs. n. 152/2006 dopo le recenti modifiche Ore 10.30 Sicurezza: le linee di sviluppo del Testo Unico > SESSIONI PARALLELE Ore 12.00 1° SEMINARIO TECNICO SICUREZZA “ATTREZZATURE DI LAVORO” • Obblighi per il datore di lavoro e per l’operatore • Istruzioni per l’utilizzo in sicurezza delle attrezzature di lavoro in cantiere 1° SEMINARIO TECNICO AMBIENTE “SISTRI” • Il quadro legislativo di riferimento tra novità e rinvii • Dal software alle black-box: guida “step by step” all’utilizzo del SISTRI > SESSIONI PARALLELE Ore 14.30 2° SEMINARIO TECNICO SICUREZZA “LAVORI IN QUOTA” • Profili legislativi • Analisi di procedure per il montaggio dei ponteggi e i lavori in quota in totale sicurezza 2° SEMINARIO TECNICO AMBIENTE “TRASPORTO MERCI PERICOLOSE” • ADR/RID 2011: tutte le novità di settore • Analisi di case history Relatori Moderano i lavori: Massimo Cassani, Direttore Responsabile, Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ORE Dario De Andrea, Coordinatore editoriale Ambiente&Sicurezza Il Sole 24 ORE Lorenzo Bardelli, Responsabile Servizio Giuridico, Federambiente Roberto Cassai, Consulente Senior del Settore Sicurezza & Prevenzione Incendi, Ecol Studio Carmelo Catanoso, Ingegnere, Esperto di Sicurezza e Tutela della Salute Roberto Conforto, Presidente, Computer Solutions Group Lorenzo Fantini, Responsabile della divisione “Promozione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Fabrizio Lovato, Presidente, Federcoordinatori Loredana Musmeci, Direttore Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria, Istituto Superiore di Sanità Main Sponsor: Eugenio Onori, Presidente, Albo Nazionali Gestori Ambientali Ernesto Oppici, Presidente, Certiquality Alessandra Pellegrini, Responsabile Area Ambiente & Territorio, Direzione Centrale Tecnico – Scientifica, Federchimica Elisabetta Perrotta, Vice Segretario, Assoambiente Fabio Pontrandolfi, Dirigente Area relazioni industriali, sicurezza e affari sociali, Confindustria Marco Fabio Sartori, Presidente, INAIL Marco Vigone, Amministratore Delegato, I.E.C. – Industrial Engineering Consultants Sponsor: Con il patrocinio di: In collaborazione con: Media Partner: La partecipazione all’evento è libera e gratuita fino ad esaurimento dei posti. Per iscrizioni e maggiori informazioni: www.formazione.ilsole24ore.com/focusas Servizio Clienti Tel. 02 5660.1887 - Fax 02 7004.8601 [email protected] Il Sole 24 ORE Formazione www.formazione.ilsole24ore.com Organizzazione con sistema di qualità certificato ISO 9001:2008 5/2011 storia di copertina 24 Torino: a Palazzo Civico 15 candidati Saranno in tutto 15 candidati, con 44 liste, a contendersi la poltrona di sindaco di Torino alle prossime elezioni comunali del 15 e 16 maggio. Rimangono da citare in questa inchiesta i candidati sostenuti da liste civiche, Domenico Coppola, Lorenzo Varaldo, Giorgio Portis e Nicola Cassano. Estrema sinistra per Daniele Debetto (Partito Comunista dei Lavoratori). L’estrema destra è rappresentata da Bruno Berardi (Fiamma Tricolore destra sociale). Energia24 alla data della chiusura della rivista (18 aprile) non ha potuto analizzare i programmi elettorali di questi ulimi perché non ancora resi pubblici. Il sole di Napoli è oscurato dai rifiuti vimento 5 Stelle -. Abbiamo un progetto to un nuovo modello di mobilità». A Napoli l’emergenza rifiuti non lascia fiuti, passa per la raccolta porta a porta, Parla di città aperta Juri Bossuto, candi- scampo e per Luigi De Magistris (Idv) per la costruzione e gestione di impianti di dato della Sinistra critica: «Aperta a uno «rendere l’ambiente vivibile significa prima compostaggio e di trattamento meccani- sviluppo urbanistico sostenibile, attraverso di tutto risolvere il dramma sociale-ambien- co manuale». una moratoria alle nuove costruzioni, la tale-sanitario dell’immondizia non smaltita Lega Italia, che si presenta con Carlo Ta- revisione del piano regolatore, investimen- e abbandonata per le strade, pericolo per ormina, punta alla riqualificazione di spa- ti per una rivoluzione energetica in senso la salute pubblica e l’economia». zi pubblici e delle infrastrutture destinate sostenibile del patrimonio pubblico». Punta sulle aree verdi Mario Morcone all’aggregazione sociale. La Torino inquinata fa molto parlare di sé i (Pd), dove «il tema cruciale è quello dei Un “kit della normalità” da consegnare ai programmi elettorali. Vittorio Bertola, costi della manutenzione che incidono cittadini è la proposta Raffaele Di Mon- del Movimento 5 Stelle, in un video su To- molto su un bilancio in difficoltà: voglio da (Insorgenza Civile) in modo che i citta- rino Today così si esprime: «Punteremo a impegnarmi su questo versante». dini si possano dotare, simbolicamente, di una mobilità dove sarà possibile vivere sen- Mentre Gianni Lettieri, candidato del quelle cose che rendono una città norma- za possedere un’auto». Pdl, l’impegno è sul solare: «La città del le, tipo «sicurezza stradale, buona illumi- Gli Azzurri Italiani sono guidati da Giacin- sole per eccellenza non può perdere que- nazione, meno smog, incentivo per la to Marra, nel cui programma si legge che sta grande occasione. Io intendo ricoprire differenziata, trasporti più economici». si batterà perché per tutte le nuove costru- i tetti delle scuole e di tutti gli edifici comu- Nel programma di Pino Marziale (Co- zioni immobiliari ci sia l’obbligo di installa- nali di pannelli fotovoltaici promuovendo munisti - Napoli non si piega) si fa cenno re impianti fotovoltaici, solari e di raccolta l’iniziativa anche ai privati». alla battaglia dell’acqua «che deve rima- acqua piovana». L’attenzione di Marra si E ancora per un ambiente più sano si nere pubblica» e dei rifiuti: «No a incene- focalizza anche sulla «manutenzione dei espone il candidato per il Terzo Polo, Rai- ritori e a termovalorizzatori. Sì a raccolta fondali dei fiumi e verifica dello stato degli mondo Pasquino, tra i cui punti del pro- differenziata». argini; piano di rimboschimento nelle zone gramma si trova «la riqualificazione del ove necessita». Centro storico (che deve coincidere con i Unica donna in corsa a futuro sindaco di 720 ettari riconosciuti dall’Unesco) e la Torino, Rossana Beccarelli (lista Coscien- balneabilità del mare». za Comune), è antropologa: «Il nostro te- Clemente Mastella (Popolari per il Sud- ma forte è la salute, la salute della città e Udeur) propone un patto per l’emergenza degli individui. Da direttore Sanitario del rifiuti tra Comune, Provincia e Regione «per San Giovanni Vecchio, conosco gli effetti risolvere in tre anni l’emergenza rifiuti». che ha sulla salute umana vivere un am- «Il sindaco è il primo tutore della salute dei biente non sano». cittadini - ha detto Roberto Fico, del Mo- che parte dalla riduzione a monte dei ri- 63 24 focus 5/2011 INFRASTRUTTURE Pochi capitali privati e troppa burocrazia frenano le infrastrutture italiane In calo anche gli investimenti pubblici: secondo i calcoli di Confindustria sono diminuiti del 35% negli ultimi tre anni B troppo basse sono i tre principali osta- realizzativo”. Un tentativo di invertire la coli allo sviluppo delle infrastrutture nel no- rotta è arrivato a fine settembre con la pub- stro Paese. blicazione da parte del ministero delle In- La crisi economica globale, in un Paese già frastrutture e dei trasporti dell’ottavo ag- malato cronico di carenze infrastrutturali, ha giornamento relativo al Programma delle senza dubbio complicato il quadro: negli infrastrutture strategiche. Il documento ha ultimi tre anni, secondo quanto segnalato individuato le opere da avviare o comple- da Cesare Trevisani, vice presidente per le tare entro il 2013, mentre il secondo step infrastrutture, la logistica e la mobilità di è il 2020 (vedi tabelle a pag. 65). La decisio- Confindustria, «gli investimenti pubblici in ne è stata presa per stabilire una lista di infrastrutture si sono ridotti del 35%». An- priorità rispetto a un ammontare comples- di euro, attualmente risultano disponibili che il 2010 è stato un anno difficile sul fron- sivo del piano delle infrastrutture strategi- risorse per 39,1 miliardi (di cui 18,7 miliardi te del rilancio infrastrutturale del Paese, che che era ormai arrivato a ben 231,4 provenienti dai privati), che determina così considerato che il Cipe ha approvato com- miliardi di euro. Ma in realtà, nonostante la un fabbisogno residuo di 71,6 miliardi. plessivamente pochi progetti infrastruttura- novità nella classificazione, i numeri conti- li e ha stabilito una limitata assegnazione di nuano a non tornare: su un valore di tutti Tariffe troppo basse contributi pubblici. gli interventi prioritari pari a 110,4 miliardi Data questa situazione appare difficile che I progetti prioritari 64 Cesare Trevisani avanzamento finanziario, progettuale e urocrazia, incertezza normativa e tariffe Mauro Moretti l’Italia possa recuperare in tempi brevi il gap infrastrutturale che la divide dal resto dei D’altra parte, secondo stime dell’Ance (As- Paesi occidentali: un divario che, secondo la sociazione nazionale costruttori edili), degli Camera di commercio di Milano, costa a 11,3 miliardi di euro finanziati dal Cipe nel ogni impresa milanese circa 3mila euro 2009 solo il 2,7% si è trasformato in gare all’anno, imputabili principalmente agli ef- per lavori. Anche il Rapporto sul monito- fetti dell’inquinamento e ai ritardi dovuti alle raggio delle infrastrutture strategiche rea- congestioni del traffico. Considerato che, lizzato dalla Camera dei deputati e dal per effetto dei sempre più stringenti vincoli Cresme nel luglio 2010 sottolinea lo stallo di bilancio europei, appare difficile che nei degli ultimi 12 mesi: “A un’intensa attività prossimi anni ci possa essere una consisten- di programmazione non è seguita un’ana- te ripresa degli investimenti pubblici, sareb- loga capacità di finalizzare i processi e non be necessario un forte afflusso di capitali si sono fatti passi significativi in termini di privati. Ma in Italia, secondo quanto affer- focus 5/2011 24 Giuseppe Bonomi Il nuovo patrimonio di infrastrutture previsto per il 2013 Reti viarie, ferroviarie e metropolitane Asse autostradale Salerno - Reggio Calabria Altri sistemi stradali Assi ferroviari Reti metropolitane nuove Dati sulle nuove disponibilità 240 km aperti al traffico 320 km 133 km 182 km La simulazione al 2020 (interventi completati o in avanzata fase realizzativa) mato da Elio Catania, presidente e amministratore delegato di Atm, «questi fondi latitano perché non esiste la cosiddetta “bancabilità dei progetti”»: gli investimenti in infrastrutture nel nostro Paese non assicurano, cioè, la remunerazione dei capitali, soprattutto per via dei bassi livelli di tariffazione esistenti in tutti i comparti dei trasporti. «Il sistema tariffario aeroportuale non è adeguato dal 2000 - ha spiegato il presidente di Sea Giuseppe Bonomi -. La media tJMUVOOFMEFM#SFOOFSP tJMUVOOFMEFM'SFKVTTUSBEBMFFGFSSPWJBSJP tJM5FS[PWBMJDPEFJ(JPWJ tMBTTFGFSSPWJBSJP"7.JMBOP7FOF[JB tJMOPEPGFSSPWJBSJPEJ(FOPWB tJMOPEPGFSSPWJBSJPEJ'JSFO[F tJMOPEPGFSSPWJBSJPEJ#BSJ tJMOPEPGFSSPWJBSJPEJ1BMFSNP tJMOVPWPBTTFGFSSPWJBSJP/BQPMJ#BSJ tMBEFHVBNFOUPEFMMBTTFGFSSPWJBSJP #BUUJQBHMJB3FHHJP$BMBCSJB tMBQFEFNPOUBOBMPNCBSEB tMB#SF#F.J tMB5BOHFO[JBMFEJ.JMBOP tMBUFS[BDPSTJBTVMMBTTFBVUPTUSBEF7FOF[JB5SJFTUF tJMDPMMFHBNFOUPUSBMBTTFBVUPTUSBEBMF FJMQPSUPEJ"ODPOB tMB$JTB tMB&FMB& tMBTTFBVUPTUSBEBMF$FDJOB$JWJUBWFDDIJB tMBTTFBVUPTUSBEBMF3PNB-BUJOB tMBWBSJBOUFEJWBMJDPTUSBEBMF tMBTTFBVUPTUSBEBMF4BMFSOP3FHHJP$BMBCSJB tJMDPNQMFUBNFOUPEFJUSBUUJQJáDSJUJDJEFMMBTVQFSTUSBEB *POJDB tMBTTFTUSBEBMF"HSJHFOUP$BMUBOJTFUUB tMBTTFTUSBEBMF1BMFSNP"HSJHFOUP tMBTTFBVUPTUSBEBMF$BUBOJB4JSBDVTB tMBTTFBVUPTUSBEBMF3BHVTB$BUBOJB tMB-JOFB$EFMMB.FUSPQPMJUBOBEJ3PNB tMB-JOFB....F.EFMTJTUFNB metropolitano milanese tJMDPNQMFUBNFOUPEFMMBSFUFNFUSPQPMJUBOB SFHJPOBMFDBNQBOB tMB1JBTUSBMPHJTUJDBEJ$JWJUBWFDDIJB tMB1JBTUSBMPHJTUJDBEJ5SJFTUF tMB1JBTUSBMPHJTUJDBEJ5BSBOUP tMB1JBTUSBMPHJTUJDBEJ4BWPOB7BEPMJHVSF tMB1JBTUSBMPHJTUJDBEJ"VHVTUB tJM1POUFTVMMP4USFUUPEJ.FTTJOB tMBSJTJTUFNB[JPOFGVO[JPOBMFEFMM)VCEJ'JVNJDJOP DPOJMOVPWPBFSPQPSUPEJ7JUFSCP tMBSJTJTUFNB[JPOFEFMMBFSPQPSUPEJ.BMQFOTBDPOMF JOUFSB[JPOJGVO[JPOBMJBMTJTUFNBNFUSPQPMJUBOPNJMBOFTF tJMSJMBODJPEFMTJTUFNBJESPWJBSJPQBEBOPWFOFUP Programma infrastrutture strategiche (8° Allegato infrastrutture) - settembre 2010 delle tariffe italiane è inferiore del 40% rispetto a quella europea. Questo non ci con- progetto occorrono, in media, 26 firme da l’apposito Decreto. Anche noi aspettiamo sente di effettuare gli stessi investimenti di parte di 11 enti diversi: «La società di ge- inutilmente da tempo che l’Esecutivo ci dia altri grandi scali». stione dell’aeroporto di Bologna - ha spie- via libera per l’ingresso a Malpensa di uno gato con un esempio Bonomi - ha sotto- dei più grandi vettori aerei mondiali (Singa- I ritardi della burocrazia scritto l’accordo di programma a fine 2009 pore Airlines - ndr)». «Da noi, con appena 50 euro al mese si che non è ancora operativo perché il Go- può fare un abbonamento ferroviario verno a tutt’oggi non ha ancora emanato mensile valido per l’area metropolitana mi- Elio Catania Normativa confusa Resta poi il problema dell’incertezza nor- lanese - ha rincarato la dose Mauro Mo- mativa: tra norme, regolamenti e compe- retti, ad di Ferrovie dello Stato -. Si trat- tenze regionali, nazionali e comunali la ta di una tariffa assolutamente non para- strada delle opere è improba, consideran- gonabile con quelle che si trovano in giro do anche che a ogni progetto segue im- per l’Europa. Dati questi livelli è impossibile mancabilmente un Comitato del No con attrarre consistenti capitali privati e offrire annessi ricorsi al Tar. Una proposta avanza- servizi di qualità, come invece siamo riusci- ta nel corso del convegno è l’istituzione di ti a fare nel caso dei servizi ad alta velocità». una penale per poter presentare ricorsi Altro punto critico è la burocrazia, o meglio contro le opere, così da scoraggiare le ma- la lentezza di burocrazia: per completare novre dilatorie o di disturbo. l’iter procedurale di approvazione di un Gianluigi Torchiani 65 24 news&mercati 5/2011 INDAGINE Gestendo meglio l’acqua in agricoltura si risparmiano fino a 17 miliardi di euro Necessario l’intervento sulla rete di distribuzione per evitare perdite e inefficienze D ai 9,7 ai 17,3 miliardi di euro in investimento minimo rispetto ai bene- questo contesto le Regioni potrebbero trent’anni. È quanto si potrebbe fici - dice Marangoni -. Quello che mi giocare un ruolo importante nella conver- risparmiare in Italia investendo in inno- preme sottolineare è che abbiamo fat- sione degli impianti obsoleti, nello stabili- vazione tecnologica e miglioramento to valutazioni in termini economici e re tariffe progressive legate ai consumi gestionale delle risorse idriche destina- non solo ambientali». L’analista inten- idrici effettivi e nell’investire risorse per te all’agricoltura. Lo dimostra lo studio de «l’analisi di interventi, come la ripa- ridurre gli sprechi, creando per esempio condotto da Althesys “Le politiche di razione della rete di distribuzione, che piccoli bacini sul territorio, anche di di- gestione dell’acqua in agricoltura” pre- richiedono tempo ma che non sono mensioni aziendali. «Occorre considerare sentato a Roma a Palazzo Marini. “stravolgenti”. A patto che ci sia la col- la peculiarità geografica per intervenire - Nell’indagine sono stati analizzati di- laborazione di tutti gli attori del siste- afferma Paolo Russo, presidente della versi scenari futuri possibili e, prenden- ma, dalle istituzioni ai consorzi di boni- commissione permanente XIII Agricoltu- do in considerazione uno scenario in- fica, agli enti territoriali. ra -. Fondamentale è agire sulla logistica termedio, il risparmio sarebbe di circa Questi interventi servirebbero a valorizza- della rete per ridurre le perdite, la princi- 13,1 miliardi di euro in un trentennio. re l’agricoltura italiana, che è uno dei pale fonte di spreco, e le inefficienze, e «Abbiamo sviluppato la ricerca su punti di forza della nostra economia. E soprattutto incentivare l’innovazione da quattro aree: i metodi irrigui, i modelli l’80% delle esportazioni agricole italiane applicare in tutto il ciclo dell’acqua». gestionali, le nuove tecnologie e le reti sono costituite da produzioni irrigue». In Agnese Ananasso di adduzione e distribuzione» spiega Alessandro Marangoni, amministra- I benefici delle politiche di gestione dell’acqua in agricoltura tore delegato di Althesys e capo del team di ricerca. Utilizzando l’irrigazione a goccia e la microaspersione si possono risparmiare 3,4 miliardi; utilizzando sistemi informativi gestionali a supporto degli agricoltori il risparmio sarebbe di 2,3 miliardi; gli investimenti nell’automatizzazione delle consegne d’acqua porterebbero un beneficio di 800 milioni, mentre la sostituzione di canali a cielo aperto con condotte e la riparazione di quelle esistenti farebbe risparmiare altri 6,5 miliardi di euro. «Un risparmio che richiederebbe un 66 Fonte: Althesys 5/2011 tecnologie&soluzioni 24 SOFTWARE Come progettare l’edificio che non produce CO2 Dedicata a ingegneri e architetti una suite che genera automaticamente consumi e costi energetici bbinare progettazione e analisi A tisti sono liberi di procedere alla messa a energetica fin dalle prime fasi di di- punto del progetto sui loro pc locali sen- segno degli edifici: questo è quanto si za subire rallentamenti. I risultati posso- ripropone Autodesk con l’introduzione no, poi, essere presentati in forma grafi- del modulo Revit Conceptual Energy ca evidenziando il fabbisogno energetico Analysis nel suo software di progettazio- dell’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita, me technology preview presso gli Auto- ne architettonica Revit Architecture. Gra- con i costi relativi. desk Labs. All’interno di Project Vasari è zie a esso è, infatti, possibile valutare Autodesk ha presentato anche Project stato incluso anche lo strumento Revit ogni alternativa di progetto non solo dal Vasari, un nuovo strumento stand alone Conceptual Energy Analysis che, perciò, punto di vista architetturale o strutturale, e semplice da utilizzare, per la modella- è acquistabile anche al di fuori della ma anche energetico, calcolando il con- zione concettuale e l’analisi energetica, suite Revit. Ciò per fornire anche agli sumo di CO2, acqua e combustibili sull’in- rivolto a quei progettisti che non hanno architetti, ingegneri, committenti e stu- tero ciclo di vita dell’edificio, attraverso bisogno di tutti gli strumenti produttivi- denti che non usano Revit uno strumen- anche l’utilizzo di più di un milione e tà presenti nel pacchetto Autodesk Re- to per convertire in modo automatico mezzo di dati climatici raccolti su scala vit Architecture. Si tratta di un modella- uno schema concettuale in un modello mondiale accessibili via Web. tore che non richiede l’installazione di analitico per l’analisi energetica, così da Una caratteristica significativa di questa Revit, anche se è stato sviluppato sulla poter raccogliere informazioni sui con- soluzione è che l’analisi energetica è ese- base della sua stessa tecnologia e che sumi e costi energetici sin nelle primissi- guita in modalità cloud computing cosic- consente una modellazione sia geome- me fasi del progetto. ché, mentre l’analisi è in corso, i proget- trica che parametrica. È disponibile co- Luciano Barelli PLM Siemens aiuta a disegnare un’auto elettrica di lusso P uò già sfrecciare per strada l’auto elettrica di lusso ideata da Luc Marchetti, fondatore e presidente di Exagon Engineering. Stessi standard di comodità dei veicoli a benzina, assicurano i produttori che per idearla hanno utilizzato il software di progettazione, fabbricazione e ingegnerizzazione assistita da computer di Siemens. 67 Energia24col.pdf 14-03-2011 21:05:41 in collaborazione con Gruppo 24 ore per l’ambiente PRESENTA Seconda edizione 24 > 25 > 26 > 27 maggio 2011 Buongiorno, la seconda edizione di Ecoshow, il più importante summit italiano in diretta web su ecologia e ambiente, si terrà dal 24 al 27 maggio 2011. C M Nel corso dei 4 giorni di programma si alterneranno scienziati, esperti internazionali, persone dello spettacolo e artisti attenti all’ambiente. Dibattiti, performance, sketch, video, interviste... Y CM Il summit sarà aperto da un intervento di Dario Fo. MY CY CMY K A chi si rivolgerà questa edizione di Ecoshow? Ai cittadini, sempre più numerosi, attenti a comportamenti ecocompatibili sia nelle scelte della quotidianità (le cose che si acquistano, l’uso dell’energia…) sia in quelle più impegnative (l’auto da comprare, ristrutturare casa…). Ed inoltre a professionisti, manager, funzionari pubblici che gestiscono scelte ambientali nella loro attività. Il pubblico come potrà partecipare? Ecoshow mette in contatto gli esperti, gli artisti, con il pubblico che può interagire in diretta via chat, sms, telefono, email… Quali saranno i temi? Si parlerà di acquisti consapevoli, casa ecologica, risparmio energetico, riciclo e riutilizzo… È prevista la presenza anche di imprese e enti? Certo, come già lo scorso anno sarà dato spazio alle imprese e agli enti che vorranno presentare le loro iniziative a favore dell’ambiente. Come fare a saperne di più? Visitando il sito www.ecoshow.it o scrivendo a [email protected] Arrivederci su Ecoshow! Jacopo Fo 24 5/2011 di Guido Plutino ANALISI&TENDENZE Crisi internazionale del greggio L’emergenza sarà lunga Le stime prevedono un prezzo medio al barile di 95 dollari (contro una media 2010 di 80). E i costi dell’energia salgono per l’industria italiana L a crisi del Maghreb e della Libia - il “ter- del barile, quella realizzata dalla Banca zo mostro” del videogame, secondo Monte dei Paschi di Siena è particolar- un’efficace definizione del ministro del mente lucida: «Le tensioni in Nord Africa La classifica della vulnerabilità I Paesi a rischio di disordini ordinati per punteggio Tesoro Giulio Tremonti - rischia di colpire - spiegano gli analisti - hanno solo acuito Africa: al cuore la ripresa dell’economia occiden- una tendenza in atto, ma le principali pres- Egitto 8,08 tale. Le prime conseguenze sono ben visi- sioni sui prezzi del greggio giungono dalla Tunisia 8,02 bili: la fiammata dei prezzi del barile ha domanda». La conseguenza si vede nelle Zimbabwe 7,06 immediatamente riscaldato l’inflazione, stime sui prezzi dei prossimi mesi: 95 dol- Algeria 7,03 modificando il quadro delle previsioni lari al barile per il West Texas Interme- Madagascar 7,03 mondiali sulla velocità della ripresa. diate (nel 2010 la media è stata di 80 Asia e Medio Oriente: La questione (vedi anche il numero di apri- dollari). Quanto al timore principale di tut- Yemen 8,08 7,03 le di Energia24) è talmente rilevante e ti gli esperti - l’allargamento delle rivolte ad Arabia Saudita complessa che non si rischia certo di so- altri importanti Paesi produttori - il perico- Giordania 7,03 pravvalutarla. Tanto più se ai problemi lo esiste, ma non è pronunciato per le na- Iran 7,03 petroliferi si aggiungono i ripensamenti zioni davvero strategiche. «A nostro avviso Siria 7,03 sulla via del nucleare, indotti dalla tragedia - precisa, infatti, l’analisi di Bmps - la pro- Fonti: Eiu; Imf; Undp; Cia; World Bank; Gallup Polls del Giappone e dai commenti di autorevo- babilità di un allargamento delle rivolte a li osservatori (come Jeremy Rifkin, guru Paesi quali l’Arabia Saudita, le cui esporta- risentire di questa situazione sarebbero i dell’economia all’idrogeno, che ha dichia- zioni sono pari a circa sei volte quelle libi- settori della siderurgia, del vetro, del ce- rato: «Il nucleare è finito. Il futuro sta in che, rimane bassa, viste anche le conces- mento, ma anche ceramica, chimica, car- una rete diffusa di piccoli impianti basati sioni fatte recentemente ai reali sauditi». ta, alluminio e laterizi». Vale la pena di ri- sulle rinnovabili»). Anche così le conseguenze della pressione cordare quanto incide il costo dell’energia Eppure dietro le emergenze ci sono ten- sul lato della domanda, alimentata dalla su diverse attività, secondo valutazioni del- denze di lungo periodo che sono ancora dinamica economica, saranno molto rile- le associazioni di categoria: il 20-25% nel più importanti. La corsa del greggio sem- vanti. Non solo per il barile, ed è sufficien- settore cartario; il 40% nella produzione bra, infatti, assumere sempre più le sem- te uno sguardo alla forte crescita dell’indi- di cemento; circa il 30% per la gomma- bianze di megatrend, preesistente al peg- ce Crb (materie prime) per rendersene plastica (a cui si aggiunge un altro 30% gioramento del quadro geopolitico (che conto. Tutto lascia dunque pensare a cam- per le materie prime); infine, il prezzo del tuttavia ha agito da acceleratore). Tra le biamenti di lungo corso, con i quali dovrà gasolio “vale” il 28-30% del prezzo finale numerose ricerche che hanno esaminato fare i conti anche il mercato equity. «In della prestazione nel settore trasporti e alla moviola l’aumento delle quotazioni Italia - concludono gli analisti di Bmps - a logistica. 69 24 5/2011 APPELLI Normativa e abitudini sui modelli europei Solo così si darà impulso alla raccolta Raee Che il Governo intervenga sul decreto 8/3/2010. Il parere di Ecodom 70 l nuovo sistema Raee, gestito dai pro- I dei Centri di raccolta (o isole ecologiche), tJMMJNJUFUFNQPSBMFQFSMPTUPDDBHHJPEFJ duttori di apparecchiature elettriche ed cioè le aree che gli enti locali dovrebbero Raee nei luoghi di raggruppamento deve elettroniche attraverso i cosiddetti “Siste- mettere a disposizione dei cittadini per il essere elevato da uno a tre mesi (art. 1 mi collettivi” (di cui Ecodom detiene circa conferimento dei propri rifiuti: potenzia- comma 2 lettera b); il 35% del mercato), ha fatto in soli tre mento che deve avvenire sia in termini di tJMUSBTQPSUPEFJ3BFFEFWFFTTFSFQPTTJ- anni di operatività significativi passi avan- capillarità (attualmente circa 10 milioni di bile con automezzi con massa complessi- ti: basti pensare che dalle 125.000 ton- cittadini italiani non hanno un Centro di va non superiore a 7.500 kg invece che a nellate di Raee trattate nel 2008 si è arri- raccolta a disposizione), sia per quanto 6.000 kg (art. 2 comma 1 lettera d) e con vati nel 2010 a circa 250.000 tonnellate, riguarda gli orari di apertura. mezzi autorizzati al trasporto in regime superando finalmente l’obiettivo di rac- Il terzo punto, che riguarda la normativa, ordinario ex art. 212 comma 5 del decre- colta annua (4 kg/abitante) fissato dalla è quello teoricamente più facile da af- to legislativo 152/06. Comunità europea. frontare e risolvere, ed è anche quello che Sempre in riferimento al Dm 65/2010, è La distanza tra l’Italia e gli altri Paesi euro- può dare in tempi brevissimi un significa- fondamentale chiarire in modo univoco pei è, però, ancora enorme: già nel 2009 tivo impulso alla raccolta dei Raee. quanto indicato nell’art. 8 comma 1: “La la Svezia (il più virtuoso tra gli Stati mem- La questione normativa più importante è realizzazione e la gestione di Centri di bri) era arrivata a raccogliere oltre 16 kg/ quella relativa al ritiro “uno contro uno”: raccolta di cui all’articolo 6, comma 1, abitante e la media europea era prossima tutti gli sforzi che la distribuzione sta fa- lettere a) e c) del decreto legislativo n. ai 7 chilogrammi. Cosa è necessario per cendo per adempiere correttamente a 151 del 2005, si svolge con le modalità colmare questo gap? Credo si possano questo obbligo rischiano di essere vanifi- previste dal decreto del ministro dell’Am- individuare tre linee di intervento. cati se non verranno chiarite in tempi biente e della tutela del territorio e del In primo luogo, è necessario sensibilizzare brevissimi le modalità di raccolta e le pos- mare dell’8 aprile 2008, pubblicato sulla i cittadini sull’importanza della raccolta sibilità di conferimento alle isole ecologi- Gazzetta ufficiale della Repubblica italia- differenziata dei Raee: è indispensabile che dei Raee da parte dei negozianti. na del 28 aprile 2008, n. 99 e successive che il ministero dell’Ambiente promuova In particolare, è necessario apportare modifiche e integrazioni”. Adottando una campagna informativa per spiegare alcune modifiche - già più volte richieste un’interpretazione “forzata” di questo che questi rifiuti sono allo stesso tempo al Ministero da tutti gli attori della filiera comma, alcuni soggetti ritengono che i un problema (per le sostanze inquinanti - al decreto ministeriale 8 marzo 2010 distributori possano conferire i Raee do- che spesso contengono e che non posso- n. 65: mestici solo ai Centri di raccolta istituiti ai no essere disperse nell’ambiente) e tJMMJNJUFEFJ3BFFTUPDDBCJMJQSFTTPDJB- sensi del Dm 8 aprile 2008, escludendo un’opportunità (per le materie prime che scun luogo di raggruppamento deve es- così - in modo paradossale - tutti i Centri da essi possono essere ricavate e riutiliz- sere pari non a 3.500 kg in totale, ma a di raccolta realizzati in forza di autorizza- zate). 3.500 kg per ciascun Raggruppamento di zioni ordinarie da parte di Province o Re- È inoltre fondamentale potenziare la rete Raee (art. 1 comma 2 lettera b); gioni. In tema di normativa va anche sot- 24 5/2011 tolineato il fatto che da quasi sei anni cato necessari per individuare i “free ri- biente risponda con celerità a queste ri- stiamo attendendo l’emanazione del co- der”, cioè i produttori di Aee che stanno chieste, perché pochi e semplici provvedi- siddetto “Decreto tariffe”, previsto eludendo l’obbligo di occuparsi della ge- menti normativi potranno davvero dare dall’art. 19 del decreto legislativo stione dei Raee; tutti gli oneri di questi un deciso impulso alla raccolta dei Raee 151/2005, che è indispensabile non solo controlli sono a carico dei produttori stes- in Italia e portare così un significativo be- per garantire il corretto funzionamento si, che hanno più volte in questi anni sol- neficio al mondo in cui viviamo. del Comitato di vigilanza e controllo, ma lecitato l’emanazione di questo decreto. Piero Moscatelli anche per poter iniziare i controlli di mer- Ci auguriamo che il ministero dell’Am- presidente Ecodom Isole ecologiche: il Sud le conosce poco e le frequenta meno SISTEMA RAEE Emilia Romagna Liguria NUMERI DI CENTRI DI RACCOLTA 347 POPOLAZIONE SERVITA 4.356.180 POPOLAZIONE RESIDENTE 4.356.180 56 1.615.064 1.615.064 265 4.432.571 4.432.571 12 127.065 127.065 Veneto 431 4.885.548 4.885.548 Toscana 133 3.707.818 3.707.818 Lombardia 784 9.638.851 9.742.676 Piemonte Valle d’Aosta Marche Trentino Alto Adige Umbria Friuli Venezia Giulia 98 1.518.479 1.551.377 204 983.299 1.018.657 63 852.894 894.222 130 1.108.483 1.230.936 Puglia 99 3.682.398 4.079.702 Lazio 108 4.519.873 5.626.710 Sicilia 60 3.933.934 5.037.799 Basilicata 29 454.483 590.601 Campania 184 4.330.257 5.812.962 Sardegna 92 1.170.079 1.671.001 Calabria 41 1.376.841 2.008.709 Abruzzo 17 874.312 1.334.675 Molise 16 165.277 320.795 ITALIA 3.169 53.733.706 60.045.068 NORD 2.229 27.147.061 27.408.697 CENTRO 402 10.599.064 11.780.127 SUD E ISOLE 538 15.987.581 20.856.244 Un recente sondaggio Ipsos (commissionato da Ecodom) ha messo in luce la scarsa informazione che ancora regna tra i cittadini per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dalla ricerca è emerso che soltanto il 14% dei 1.206 intervistati ha definito correttamente i Raee, mentre il 71% ha dichiarato di non conoscere questo tipo di rifiuti. Passando al cosiddetto ritiro “uno contro uno” - l’obbligo del commerciante di ritirare un vecchio apparecchio a fronte dell’acquisto di uno nuovo equivalente - oltre metà del campione (57%) ignora l’esistenza di questa norma. Inoltre, il 21% degli intervistati non conosce nemmeno le isole ecologiche allestite dai Comuni per la raccolta differenziata. L’altro problema evidenziato dal sondaggio è la raccolta dei Raee; il 58% dei grandi elettrodomestici dismessi dai consumatori - segnala l’Ipsos - non è ritirato dai negozianti. La quota sale all’88% per i piccoli elettrodomestici; di questi ultimi, il 17% finisce prevalentemente nella spazzatura generica (o nei contenitori della plastica) e il 51% rimane nelle case o nelle cantine. Fonte: Ecodom 71 24 5/2011 150 ANNI DI ENERGIA IN ITALIA Festeggiamo un Paese da sempre in cerca di “alternative” Dal carbone all’idro passando per le aziende che hanno fatto l’era energetica tricolore. Storia di uomini e di eventi con idee brillanti I l lungo viaggio attraverso 150 anni di storia dell’energia nel nostro Paese, raccontato nel volume “150 anni di energia in Italia”, ci insegna innanzitutto che la disponibilità di energia nella Penisola è sempre stata un problema di non facile soluzione. Il nostro è, in effetti, un Paese povero di risorse energetiche, che ha dovuto, e saputo, affidarsi all’ingegno, all’acume e allo spirito di iniziativa per sopravvivere a momenti politici, economici e sociali terribili, a una dittatura, a due guerre Miniera di carbone del Sulcis. Le foto qui rappresentate sono contenute nel volume “150 anni di energia in Italia” di Adriano Piglia, direttore del Centro studi Safe, e Laura Cardinali, edito in collaborazione con Gruppo Italia Energia disastrose e a periodi di grave crisi. cante genovese Ubaldo Millo nel 1851 rischio. Altri esempi ci vengono dallo Non è stato sempre facile, ma numerose di dare il via allo sfruttamento del carbo- sfruttamento del “carbone bianco” e sono state le storie di successo basate su ne del Sulcis. Egli, per nulla turbato del calore della Terra. Quasi cento anni intuizioni e innovazioni brillanti, storie di dall’idea di aprire una miniera senza sa- dopo idro e geo producono ancor oggi ingegno messo al servizio del progresso pere come gestirla, si diede da fare e il doppio dell’energia elettrica prove- e di scelte politiche forse non popolari, trovò chi ne era capace. È forse il primo niente da tutte le altre fonti rinnovabili. ma vincenti sul lungo periodo. di una lunga serie di esempi di uomini Alla metà dell’800 l’Italia dipendeva to- Storie come quella che permise al mer- con il fiuto del business e il coraggio del talmente dalle importazioni e aveva un debito pubblico pari a circa il doppio del reddito nazionale annuo. Tuttavia i politici di allora, senza paura di perdere consensi, in quindici anni con una cura da cavallo, riportarono in pareggio il bilancio dello Stato. C’era ovviamente chi cercava alternative alle importazioni, come Giuseppe Colombo, che sfruttò l’esclusiva del bre- La centrale di Santa Redegonda costruita a Milano nel 1883 72 vetto di Thomas Edison per realizzare a 24 5/2011 Milano, nel 1883, la prima centrale elet- LE TAPPE DELLA NOSTRA STORIA ENERGETICA trica del continente europeo. 1851 1859 1861 1871 1883 1884 Verso la fine del secolo arrivò il petrolio. I francesi costruirono a Fiorenzuola d’Arda nel 1881 una raffineria, mentre dieci anni dopo la Standard Oil creò la Società italo americana del petrolio. Poi arrivarono le auto e il petrolio legò per sempre una fetta dei consumi energetici al settore dei trasporti. La prima guerra mondiale mise in luce i vantaggi che il petrolio offriva per la mobilità delle truppe e attirò l’attenzione dei vari Governi sulle sue potenzialità. Accadde anche in Italia, nonostante nel 1919 esso rappresentasse soltanto il 4% dell’energia primaria consumata dal Paese (carbone 75% e l’idroelettrico 21%). Nel 1926 nacque Agip, nel 1934 fu riformato il sistema tributario su fabbricazione e vendita dei prodotti petroliferi e furono regolate tutte le fasi della filiera, attraverso “il codice del petrolio”. Queste misure diedero il loro frutto e iniziò un periodo di modernizzazione del sistema petrolifero. Poco per volta diminuì il ruolo del carbone (56% nel 1939), aumentò al 31% quello dell’ener- 1901 1912 1913 1926 1929 1932 1944 1951 1953 1962 1964 1965 1969 1973 1974 1975 1978 1980 1981 1983 1987 1992 gia idroelettrica e al 13% quello del petrolio. Il periodo fra le due guerre mostrò che lo spirito d’innovazione non era tramontato. Enrico Fermi e i suoi collaboratori cominciano a far capire al mondo le immense possibilità dell’energia atomica e il periodo autarchico acuì l’ingegno. All’uso della benzina addizionata con l’alcool e della carbonella per produrre 1997 1999 2000 2001 2003 2005 2007 2008 2009 Scoperta del bacino carbonifero del Sulcis Drake trova petrolio in Pennsylvania 17 marzo - proclamazione del Regno d’Italia Rockefeller fonda la Standard Oil Prima centrale elettrica europea a Milano Nasce la Società generale italiana di elettricità Sistema Edison Nasce a Venezia Siap - Società italo americana del petrolio, la futura Esso Italiana Ingresso in Italia di Vacuum (Mobil) Ingresso in Italia di Nafta (Shell) Prima centrale geotermica al mondo a Larderello Fondazione dell’Agip (Agenzia generale italiana petroli) Scoperta di un giacimento di gas a Fontevivo Scoperta di gas naturale a Podenzano Agip scopre giacimento di gas naturale a Caviaga Istituzione della Ceca (Comunità europea carbone e acciaio) Nasce l’Eni - Ente nazionale idrocarburi Nazionalizzazione delle aziende elettriche e istituzione dell’Enel Entra in funzione la centrale nucleare di Latina Entra in servizio la centrale nucleare sul Garigliano Entra in funzione la centrale nucleare di Trino Vercellese Riforma della legislazione petrolifera risalente al 1934 Guerra dello Yom Kippur. Quadruplica il prezzo del petrolio Inaugurato a S. Donato Milanese il terminale dei gasdotti da Olanda e Russia Primo Piano energetico nazionale Entra in funzione la centrale nucleare di Caorso Seconda crisi energetica mondiale Nuovo Piano energetico nazionale Entra in servizio Transmed, gasdotto Algeria-Sicilia Referendum su alcune norme relative al nucleare Protocollo di Rio sui cambiamenti climatici Delibera Cip6 per promozione fonti rinnovabili ed assimilate Firma del Protocollo di Kyoto Decreto Bersani sulla liberalizzazione del mercato elettrico Decreto Letta sulla liberalizzazione del mercato del gas naturale Riforma del Titolo V della Costituzione Nasce la normativa sull’Emission trading Primo piano nazionale di allocazione delle emissioni (Pna) Secondo Pna per il 2008/2012 Accordo Ue noto come 20/20/20 Fallimento della Cop di Copenhagen Rilancio del nucleare in Italia il gasogeno, si aggiunsero le misure contenute nel piano energetico per far na sintetica dalle ligniti e utilizzo del gas La fine della seconda guerra mondiale ci fronte alle sanzioni della Società delle naturale sia come carburante che come lasciò in ginocchio, ma anche in quell’oc- Nazioni: recupero degli oli usati, benzi- combustibile. casione sapemmo risalire la china. 73 24 Il principe Piero Ginori Conti, “padre” della geotermia italiana 5/2011 nucleare come nuova opportunità per il sa. Gli anni successivi sono caratterizza- futuro energetico italiano. Sono gli anni ti dalle politiche europee sulle liberaliz- del “miracolo economico”, che in realtà zazioni e sull’ambiente che in Italia ha poco di miracoloso e molto di duro vengono applicate con alterne fortune. lavoro e accettazione del rischio d’im- Mentre sulle prime partiamo bene, sal- presa. Mattei, non trovando petrolio in vo poi rallentare strada facendo, pieni Italia, convince l’industria italiana a usa- di dubbi e attirati dalle sirene che torna- re il gas naturale e firma un contratto di no a evocare i campioni nazionali, in importazione di petrolio e metano dalla campo ambientale accettiamo impegni Russia, pagandolo in tubi Dalmine. Poi di riduzione delle emissioni forse fuori costruisce una centrale nucleare a Lati- della nostra portata. Pasticciamo sugli na. Negli anni successivi entrano in fun- incentivi per le rinnovabili e, vittime del- In campo politico, nel giro di soli tre an- zione Garigliano e Trino Vercellese. Tut- le nostre beghe interne, ci facciamo ni, si passa da monarchia a Repubblica, te e tre saranno collegate in rete in me- imporre uno schema di Emission tra- si firma il Trattato di pace, si promulga no di cinque anni dall’inizio della costru- ding che rischia di compromettere la la Costituzione, si doma l’inflazione, si zione. Dopo Stati Uniti e Regno Unito competitività del nostro sistema indu- rimedia a gran parte delle distruzioni e siamo i terzi produttori di energia nucle- striale. si va alle prime libere elezioni a suffragio are del mondo. Da tempo ormai si ha l’impressione che universale. Nella legislatura 1948-1953, Poi il miracolo si ferma e il Paese s’im- la questione energetica nel nostro Paese il Parlamento approva la riforma agraria pantana. Le due crisi petrolifere ci tro- non riceva più la necessaria cura. Ne so- e quella tributaria, crea la Cassa del vano spiazzati, senza un piano e incapa- no segni evidenti un mix energetico Mezzogiorno, lancia il piano Ina casa, ci di fare delle scelte. Con le irrisolte quasi assurdo; un processo legislativo entra nella Nato e ratifica l’adesione alla questioni sociali arrivano il terrorismo, pasticcione, contradditorio e incapace Ceca (Comunità europea del carbone e la stagflazione e la smisurata crescita di sviluppare una politica energetica dell’acciaio, fondata nel 1951). del debito pubblico. Il sistema petrolife- condivisa e di lungo periodo; un sistema In campo energetico Mattei dà vita ro subisce una razionalizzazione, ma Paese che perde competitività ed è poco all’Eni, Moratti, Garrone e Peretti co- quasi tutte le multinazionali abbando- propenso a premiare il merito e a speri- struiscono le loro raffinerie, così fanno nano il Paese e rinunciamo al nucleare mentare strade nuove. anche Fiat e Caltex, Esso e Anic, mentre appena costruito fermando le centrali e Eppure, ripercorrendo la storia, ci siamo Edison comincia a pensare all’energia smantellando il settore, ricerca compre- convinti che nel nostro Dna risieda ancora quello spirito unico che spinge gli imprenditori a rischiare di tasca propria, i ricercatori a lasciare un segno nella storia della scienza, i politici a fare le cose, invece solo di parlarne, e la gente comune a dare e solo dopo, chiedere. Ne siamo convinti perché è lo stesso spirito che animò quei “pionieri che fecero l’Energia” in Italia. È forse giunto il momento di rianimarlo. La centrale idro Cardano: l’acqua che crea energia viene battezzata “carbone bianco” 74 Laura Cardinali Centro studi Safe 24 5/2011 WHITE PAPER Salvaguardare l’acqua riutilizzandola Dal mondo buone pratiche da imitare Singapore riutilizza la risorsa al 30%. In Australia si ottimizza il trading anche per l’agricoltura. Ma Ge avvisa: i Governi devono incentivare le politiche idriche S i calcola che lo sfruttamento delle ri- centivazione messe a punto nel mondo, che e costi di scarico, trading della qualità sorse idriche a scopi urbani e industria- evidenziando quelle che si sono rivelate e della domanda, incentivi fiscali e finan- li sia destinato a raddoppiare entro il 2050, efficaci per promuovere il riutilizzo e il rici- ziamenti pubblici e partnership pubblico- eppure un quinto della popolazione mon- clo dell’acqua. Esistono già tecnologie privato. Indipendentemente dalla loro ti- diale - un miliardo e duecento milioni di economicamente convenienti in grado di pologia, l’esperienza dimostra che gli in- persone - vive già in aree caratterizzate da risolvere praticamente tutte le sfide che si centivi funzionano al meglio quando sono scarsità d’acqua. Uno dei modi migliori per possono incontrare in ambito idrico, per- implementati all’interno di una struttura rallentare la progressiva diminuzione di tanto l’attenzione dovrebbe ora essere ri- normativa che già esiste e funziona bene. questa importante risorsa è quello di au- volta alla componente umana dell’equa- Ne è un esempio la città di Singapore: con mentarne il grado di riutilizzo e riciclo, ma zione. A questo riguardo si possono osser- il suo obiettivo di utilizzare acqua di recu- i progressi in questo campo sono rimasti vare quattro approcci principali: una mag- pero come parte essenziale dei propri ri- sinora limitati a causa di varie ragioni eco- giore sensibilizzazione e formazione affin- fornimenti idrici, la città-stato asiatica ha nomiche, politiche e sociali. Crediamo che ché le persone capiscano le necessità e i combinato insieme diverse unità governa- uno degli ostacoli maggiori sia costituito vantaggi; l’eliminazione degli ostacoli bu- tive per formare un unico ministero dall’assenza di incentivi efficaci. Ciò emer- rocratici e di altra natura; un utilizzo effica- dell’Ambiente e delle risorse idriche che si ge con forza anche da una recente ricerca ce di norme e regolamenti; l’introduzione è rivelato un elemento chiave per raggiun- culminanta nella redazione di un nuovo di incentivi efficaci. Il documento Ge (il ti- gere il 30% di riutilizzo dell’acqua. white paper sul tema dove si descrive la tolo è “Creating effective incentives for Heiner Markhoff natura multiforme del problema e si illu- water reuse and recycling” - ndr), si soffer- presidente e Ceo, water and process strano le varie politiche e strutture di in- ma su quattro possibili opzioni: tariffe idri- technologies di Ge Power & Waste Le buone azioni per salvare l’acqua Tariffe idriche e costi di scarico - Aumentare il costo dell’acqua non è sempre un’opzione percorribile, ma a volte può essere utilizzata per riflettere la carenza d’acqua o per includere costi ambientali esterni. La città di New York offre un esempio nel quale il costo dell’acqua, basato sul volume consumato, può favorirne il riutilizzo. Gli edifici dotati di Cwrs (Comprehensive water reuse system), che riescono a rispettare i target di consumo idrico, possono approfittare di una riduzione del 25% sui costi di approvvigionamento e scarico: per le grandi utenze questo si traduce in costi operativi ridotti anche di milioni di dollari. Un edificio dotato di Cwrs intercetta, tratta e ricicla gli scarichi sanitari e quelli provenienti da docce, lavatrici ecc. 75 24 5/2011 Trading della qualità e della domanda - I programmi di trading della qualità idrica permettono alle aziende che sostengono costi elevati per la riduzione degli inquinanti di acquistare crediti da altre aziende o fonti che sopportano, invece, costi inferiori. Programmi di questo genere possono essere implementati anche nei confronti della domanda di acqua. Per esempio, quando la siccità aveva colpito il bacino australiano Murray-Darling negli anni Ottanta, riducendo gli approvvigionamenti idrici agricoli fino al 10-20% del normale, molti agricoltori avevano scelto di vendere i diritti a ricevere la poca acqua concessa, anziché tentare di piantare i raccolti sapendo di non poter raggiungere risorse idriche sufficienti. Partnership pubblico-privato - Gli acquedotti pubblici sono tuttora i soggetti che forniscono la maggior parte dei servizi di approvvigionamento idrico e del relativo scarico, ma le partnership tra pubblico e privato vengono sempre più considerate come un mezzo efficace per promuovere gli investimenti nelle strutture di riutilizzo dell’acqua. Il numero di persone servite da aziende private è cresciuto dai 51 milioni del 1990 ai quasi 300 milioni del 2002. Specialmente in aree come quelle degli Stati Uniti occidentali, dove sorgono nuove comunità in zone aride prive di infrastrutture idriche di base, gli operatori privati possono fornire il tipo di soluzioni decentralizzate ad hoc necessarie per rispondere a questo genere di domanda. PH: DANIELEDOMENICALI.COM L’EDILIZIA VISTA DAL WEB IL PORTALE CHE MOLTIPLICA LE OPPORTUNITÀ PER AZIENDE E PROFESSIONISTI. + INFORMAZIONE + AZIENDE + COMMUNITY + STRUMENTI + PRODOTTI + FORMAZIONE www.edilio.it 24 5/2011 a cura di Laura Marinoni Marabelli STORIE D’IMPRESA Prima sicurezza e sostenibilità, poi profitto Dieci aziende raccontano i loro successi La tutela della salute di chi lavora e dell’ambiente circostante non sono costi, ma investimenti e vantaggi competitivi. Le strategie e i risultati d’impresa N essun equivoco. Non si tratta di un pamphlet contro l’impresa o dell’ennesimo “j’accuse” contro la logica del profitto d’impresa. Basta scorrere l’elenco delle aziende nominate, pubbliche e private, per comprendere che siamo ben lontani da un simile assunto. I nomi di Air Liquide, Ducati, Enel, Eni, Finmeccanica, GlaxoSmithKline, Kone, Philips, Sca e Telecom Italia stanno a testimoniare che la cultura dell’industria ha qui radici ben solide. Tuttavia, come ogni cultura vera, essa trae forza e si alimenta con le trasformazioni, sa leggere i processi che coinvolgono il mondo, scopre nuovi orizzonti e muta i propri itinerari. Sono aziende, per intenderci, che non si sono svegliate all’improvviso, per esempio all’indomani del drammatico 20 aprile 2010 dopo lo scoppio nel Golfo del Messico della piattaforma “Deepwater Horizon” della Bp, ma che da tempo stanno lavorando sui temi imposti dalla modernità. Produrre oggi significa considerare sicurezza, ambiente e salute come un solo problema da affrontare, vuol dire pensare alla sostenibilità come un investimento e non un costo. Tutto ciò comporta il superamento dei ruoli tradizionali, dal management all’operaio tradizionale. Aldo Canonici, che ha operato a lungo in imprese di grandi dimensioni, in particolare quelle siderurgiche e che tuttora lavora come management consultant nell’area dell’immagine e delle risorse umane, ci guida in questo universo che illustra le nuove strategie e l’evoluzione dei concetti di rischio. Dopo una simile lettura anche gli effetti della globalizzazione e le domande che si pongono con tanto clamore anche in Italia (si pensi per tutte alla tormentata vicenda della Fiat a Pomigliano d’Arco) assumono un’altra dimensione. Diventano grandi sfide, come conciliare sicurezza e produzione, ma non traguardi impossibili. In fondo alla strada s’intravvede, se non la felicità, un po’ più di serenità. Mario Valsecchi Aldo Canonici L’azienda sostenibile Franco Angeli 184 pagine 22,00 euro La rivoluzione dello stile di vita incomincia nel nostro condominio In viaggio con Mr Kilowatt alla ricerca dell’energia perduta F V ate pure, ma entro i millesimi di vostra spettanza. È iniziata così l’avventura di Legambiente nella nuova sede alla ricerca di un dialogo con altri condomini. Una sfida che ha portato alla scoperta del significato degli spazi comuni, delle economie di caseggiato che creano una nuova cultura e riempiono di sostanza anche il sogno chiamato Green life. Il libro di Andrea Poggio e Maria Berrini è una guida alle città di domani, ma con l’occhio puntato all’oggi. Le alternative ci sono e vivono nei progetti di case, quartieri, intere città che generano più energia di quanta ne consumino. Gli autori ci conducono a spasso per il Pianeta e mostrano realtà sconosciute. Tuttavia non mancano mai di ricordare che la salvaguardia del futuro è nei grandi progetti, ma solo se supportati dai nostri comportamenti quotidiani. Sissignori, si può vivere a 2mila watt. iaggio lungo la valle dell’energia alla ricerca dei possibili risparmi. Parafrasando una fortunata trasmissione condotta da Mario Soldati agli albori della Tv italiana, Maurizio Melis, appassionato giornalista scientifico, ci ha guidato dai microfoni di Radio24, nelle vesti di Mr Kilowatt, alla scoperta delle semplici soluzioni che ci consentono di utilizzare al meglio quanto è disponibile nelle nostre case, nelle nostre auto, nei nostri impianti industriali, con investimenti dai costi ragionevoli che si ripagano in tempi ragionevoli. Le chiavi di lettura di quelle fortunate 80 puntate radiofoniche sono state riassunte in questo libro che dimostra quanto l’efficienza non sia un miraggio futuribile, ma un’occasione da cogliere nel presente, sfruttando le nicchie tecnologie, territorio favorevole al ricco tessuto connettivo delle nostre piccole e medie imprese. Andrea Poggio Marina Berrini Green life Maurizio Melis Mr Kilowatt Edizioni Ambiente 158 pagine 12,00 euro Gruppo 24 Ore 180 pagine 18,00 euro 77 24 web tools 5/2011 DATABASE Collegati al Green Gain per diventare una Pmi efficiente La metodologia è del Politecnico di Milano, la promozione è di Siemens/Osram B asta un click, o quasi, per calcolare quanto un’azienda è efficiente. Collegandosi al sito di Siemens www.siemens.it/greengain, un tool realizzato dal Politecnico di Milano proporrà, sulla base dei dati inseriti, di evidenziare gli interventi più efficaci per abbattere i consumi energetici legati sia alla produzione che alla normale attività di gestione. Enrico Cagno, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico, spiega la metodologia: «Il nostro dipartimento ha raccolto i dati di 140mila interventi di efficientamento realizzati su 14mila aziende in tutto il mondo, tra cui 250 Pmi italiane. Partendo da queste informazioni, abbiamo messo a punto una procedura che, a fronte di determinati parametri caratterizzanti l’impresa, suggerisce una serie di possibili azioni di efficientamento di vario tipo, sugli impianti di produzione, di generazione dell’aria compressa e del vapore, di riscaldamento, di condizionamento, di cogenerazione. Può anche essere consigliata, se del caso, il ricorso a fonti energetiche alternative, l’installazione di pannelli solari, l’isolamento degli edifici o la razionalizzazione degli impianti di illuminazione. Il tutto tenendo conto non solo dei possibili risultati di rispetto ambientale, ma anche del ritorno dell’investimento perché le attività suggerite devono essere sostenibili dal punto di vista dei costi. I suggerimenti possono essere presentati in ordine di diffusione, ossia partendo da quelli che sono stati più frequentemente adottati, oppure di maggior risparmio, con la relativa quantificazione dei risultati, o di minor tempo di ritorno dell’investimento. Tutte queste informazioni derivano da casi effettivi, ma vengono fornite senza citare le aziende che li hanno implementati». Le aziende meglio rap- presentate nella metodologia sono le manifatturiere, tessili e alimentari di più di 15 dipendenti. Si sta comunque lavorando per abbassare la soglia e comprendere anche le aziende artigianali. Il tool è disponibile gratuitamente a chiunque e può essere utilizzato senza nessuna limitazione. Luciano Barelli Cataloghi personalizzati per gli installatori di Proinso L a spagnola Proinso, distributore di componenti per impianti solari fotovoltaici, ha realizzato un’applicazione Web per la creazione di cataloghi personalizzati che viene messa gratuitamente a disposizione dei propri installatori qualificati. Grazie a questa applicazione, battezzata Sigma Solar, è possibile produrre sul sito www.proinso.net un catalogo selezionando i prodotti commercializzati tra i marchi distribuiti da Proinso - ossia Trina Solar, Canadian Solar, Rec, Sma - unitamente a eventuali informazioni come prezzi, specifiche tecniche, disponibilità a stock, commenti sul prodotto, oltre al logo dell’installatore, a immagini di impianti di referenza e alle proprie coordinate. Una volta impaginato, il catalogo può essere spedito al cliente in formato Pdf. Sigma Solar è stato presentato a Enersolar 2010 ed è già utilizzato da 120 installatori Proinso (su 553). 78 24 5/2011 a cura di Laura Marinoni Marabelli MANIFESTAZIONI Dentro e “fuori”: le rinnovabili del Solarexpo Cinque aree esterne al Salone fanno il punto sulla tecnologia D odicesima edizione per Solarex- nergie e delle tecnologie agroenerge- calendario il giorno 4 il convegno po, il salone dedicato alle energie tiche, all’interno del quale saranno in d’inaugurazione “La nuova disciplina rinnovabili e alla generazione distribu- mostra, tra le altre, tecnologie di cal- nazionale di promozione delle energie ita, in programma dal 4 al 6 maggio, daie a gassificazione, impianti di tele- rinnovabili”, un forum delle associazio- come di consueto, alla Fiera di Verona. riscaldamento a biomassa; sistemi in- ni nazionali di settore. Quest’evento propone varie aree tec- tegrati biomasse-solare; cogenerazio- Solarexpo sarà preceduta dalla terza nologiche espositive: Polygen, techno- ne a biomasse; impianti per biogas edizione dell’Italian Pv summit, il 2 e logy focus sulla cogenerazione distri- zootecnico. 3 maggio, e sarà, invece, affiancato da buita e sulla trigenerazione; Pv supply Solarexpo quest’anno consta anche di Greenbuilding, la mostra convegno chain, riservato a tutte le tecnologie cinque aree tecnologiche esterne e internazionale dedicata all’efficienza dedicate alla filiera del fotovoltaico; propone un’offerta molto ampia di energetica e all’architettura sostenibi- l’area Csp-Cpv Concentrating solar convegni e di seminari (circa 60 appun- le, giunta alla quinta edizione, il cui sito power sulle nuove tecnologie di con- tamenti), reperibile al sito ufficiale del- è www.greenbuildingexpo.eu.it. centratori solari; Ecomove, con l’espo- la fiera www.solarexpo.it. Apre il sizione di mezzi di trasporto innovativi e a basso impatto ambientale. Con la mappa sott’occhio si gira meglio la fiera Un intero padiglione del salone ospiterà Bioenergy Expo, il salone delle bioeAREE ESTERNE PADIGLIONI È facile fare business con Meet&deal La novità dell’edizione 2011 di Solarexpo e Greenbuilding è Meet&deal, un servizio gratuito di matchmaking riservato agli espositori e ai visitatori dei due eventi veronesi. Per usufruire di questa nuova iniziativa occorre cliccare sulla sezione dedicata on line agli indirizzi www.greenbuildingexpo.eu e www.solarexpo.it, e compilare l’apposita scheda di iscrizione: in questo modo tutti gli operatori, visitatori, buyer ed espositori, possono organizzare e pianificare i propri incontri business. Fotovoltaico e altre tecnologie rinnovabili Solare termico e fotovoltaico Bioenergy expo Polygen Greenbuilding Inseguitori solari Inverter fotovoltaici Mini eolico Solare a concentrazione Integrazione architettonica Fonte: Solarexpo 79 24 5/2011 Scrivete a [email protected] Nucleare/1: sì, ma non in zone sismiche così una patente di compiacente simpatia da parte di quanti, a prescindere da logica e buonsenso, dicono un “no” assoluto e Nucleare/2: le ragioni della moratoria preliminare al nucleare, senza proporre alLa “retromarcia” compiuta sul nucleare da ternative valide e limitandosi a rilanciare le Riceviamo e pubblichiamo l’auspicio Umberto Veronesi, responsabile della neo- fonti rinnovabili, accreditandole surrettizia- dell’Associazione italiana nucleare rispetto nata Agenzia per la sicurezza nucleare, mente come uniche bastevoli a rispondere all’anno di moratoria deciso dal Governo. dopo il rilevante incidente giapponese, non alla domanda nazionale di energia. Ritengo Ricordiamo comunque che i cittadini italia- è piaciuta a Sandro Bologna, ricercatore e essere certamente più realistica e degna di ni sono chiamati a dare il proprio consenso presidente dell’Aiic, l’associazione che riu- rispetto la posizione di Giovanni Sartori che, o meno alla rinascita del nucleare nel nostro nisce gli esperti italiani in infrastrutture cri- in un editoriale sul Corriere della Sera intito- Paese attraverso il referendum che si terrà il tiche. Riportiamo qui il commento. lato “In Giappone disastro sismico, non 12 giugno. Quindi, il tempo per formarsi atomico”, riconosce che «la lezione non è un’opinione (come auspica il presidente Veronesi si era schierato apertamente a che le centrali nucleari siano di per sé peri- Enzo Gatta) non è di un anno, ma ormai di sostegno del nucleare affermando che colose, ma che non debbono essere costru- pochi giorni. «come oncologo conosco molto bene le ite in zone sismiche», ponendo così in evi- radiazioni e i modi per proteggere i pazien- denza che trattandosi di infrastrutture tec- L’Ain (Associazione italiana nucleare) auspi- ti. Voglio dedicare i prossimi anni ad assicu- nologiche tra le più complicate e complesse ca che l’anno di moratoria sul nucleare, de- rare i cittadini che non corrono rischi». mai realizzate dall’uomo, va posta grande finito dal Governo, sia effettivamente utiliz- Salvo poi rimangiarsi la sua impegnativa attenzione all’analisi dei rischi. Le ipotesi zato per partecipare alla revisione dei criteri promessa di dedizione subito dopo l’inci- fatte in fase di analisi dei rischi per le centra- di sicurezza avviata in Europa e nel mondo dente di Fukushima. Veronesi, intervistato li giapponesi erano di un terremoto di ma- e ad assicurare una corretta e consapevole da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, si è, gnitudo massima di 7.2 gradi, a fronte di informazione sulle tecnologie dei futuri im- infatti, schermito dicendo che non fa parte una magnitudo di 9° registrata, e di un ma- pianti. La politica energetica italiana deve del progetto nucleare italiano e che l’Italia remoto di altezza massima di circa 6 metri, essere frutto di decisioni con orizzonte di è in una posizione di vantaggio in quanto, rispetto ai circa 14 registrati a Fukushima, lungo periodo e non condizionate dall’emo- non avendo impianti nucleari funzionanti come diligentemente ribadito anche tività del momento, con il rischio di ripetere sul proprio territorio, può lavorare libera- dall’editoriale del New York Times su “Re- errori che il nostro Paese ha già conosciuto mente sui progetti di nuovo nucleare di gole nucleari in Giappone basate su vecchie in passato. La moratoria non dovrà pregiu- Quarta generazione, puntando a essere i ipotesi”, riferendosi anche alla citazione di dicare le iniziative di formazione e di ricerca primi nella progettazione di reattori auto- Tsuneo Futami: «Noi possiamo solo lavora- scientifica, faticosamente riavviate negli ul- fertilizzanti, senza scorie, a neutroni veloci re su precedenti storici e all’epoca non c’era timi anni. Quest’anno deve, inoltre, rappre- con raffreddamento a piombo. In realtà, è nessun precedente». sentare un’importante occasione di appro- evidente che questa indicazione è la tipica Sandro Bologna fondimento e dibattito, lontano da logiche utopia dei professori italiani che si palleggia- presidente dell’Aiic strumentali, per permettere ai cittadini di no nel limbo equivoco creato artatamente tra illusioni e aspettative, inseguendo l’ara- Un consorzio “indipendente” ba fenice di una ipotetica Quarta genera- Precisiamo che il consorzio di 14 aziende cui fa riferimento l’amministratore delegato Antonio Bertolotto nell’intervista pubblicata su Energia24 n.34 era “solo” capitanato da MarcoPolo. Il consorzio era costituito da 14 aziende italiane tra cui Same Trattori, Merlo, Nuovo Pignone, operanti nel settore energia, rifiuti, ambiente. Il progetto si riferiva alla costruzione e vendita di impianti in Sudamerica per la trasformazione dei rifiuti, dove le aziende consorziate fornivano le parti meccaniche occorrenti all’impianto. zione e perdendo, invece, di vista la concretezza e i problemi pratici dello scenario energetico, compresi quelli ambientali e geopolitici, con la speranza di assicurarsi 80 24 5/2011 Scrivete a [email protected] Così si dichiara l’affitto di un impianto solare Ho un terreno agricolo dato in affitto (regolarmente registrato) a una società cooperativa sociale che ha installato un impianto fotovoltaico, il canone annuo è di € 17.500; vorrei sapere come dichiararlo nel modello Unico. Come canone di affitto di un terreno normale o come altri redditi nel quadro L11? Il reddito di un affitto di terreno agricolo concesso in uso ai sensi e per gli effetti della L. 203/82 per esclusivo uso agricolo non è soggetto a imposizione fiscale in quanto il titolare persona fisica deve dichiarare solo il reddito dominicale del fondo. Il reddito (canone di affitto) per i terreni affittati per uso non agricolo va indicato per l’intero ammontare dei redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente (censi, decime, quartesi, livelli, altri redditi consistenti in prodotti del fondo o commisurati ai prodotti stessi, reddito da terreni non agricoli) al rigo RL11 del modello Unico. Ricordo che tali redditi non beneficiano di alcuna deduzione di spese.. Luciano Boanini, in collaborazione con la redazione di Bioenergie Una proposta per rivedere il sistema degli incentivi formarsi una opinione valida e strutturata su sto nello sviluppo del settore. È comunque dati scientifici. È importante che i cittadini indispensabile che la normativa attualmen- italiani sappiano che le centrali di terza ge- te in discussione venga definita in modo nerazione sono dotate di sistemi di sicurez- chiaro e in tempi rapidi, con un periodo di za avanzati, basati sui principi di ridondanza, raccordo tra il terzo e il quarto Conto ener- Se davvero il fotovoltaico arrivasse a forni- separazione e diversificazione, che rappre- gia, come suggeriscono le associazioni di re in tempi brevi il 5-10% dell’energia (non sentano un significativo passo in avanti ri- categoria. Rileviamo nella posizione di Con- della potenza), il problema della capacità spetto in termini di sicurezza globale. findustria un’incoerenza di fondo nell’ap- del sistema di utilizzarla diventerebbe ve- Enzo Gatta poggiare il decreto Romani da un lato e nel ramente critico. Il sistema attuale di incen- presidente dell’Ain sostenere dall’altro la necessità di un incre- tivi, che paga qualunque sia il momento di mento delle rinnovabili (incoerenza confer- produzione, aggrava il problema renden- mata dal fatto che Confindustria sta soste- do non economico qualsiasi intervento per nendo la candidatura di Torino Smart City). rendere intelligente la produzione dal fo- Edf Enr Solare ritiene necessario che il nuovo tovoltaico; a chi converrebbe incrementa- Dall’esperienza estera: si può lavorare anche senza incentivi sistema preveda una riduzione progressiva re l’autoconsumo in certe ore, o inserire Siamo approdati in Italia non perché attrat- degli incentivi, che tenga conto dei tempi di sistemi di accumulo, o impegnarsi a previ- ti dagli incentivi, ma perché si tratta di un ritorno degli investimenti, compatibilmente sioni di consegna? Come minimo occorre- mercato molto favorevole per gli alti livelli con gli obiettivi energetici imposti al nostro rebbe diversificare il contributo secondo d’insolazione, per la presenza elevata di abi- Paese dalle direttive europee. È poi impor- ore e giorni, premiare chi si impegna con tazioni mono e bifamiliari e di capannoni tante che, una volta definita la normativa, previsioni della fornitura, premiare l’auto- agricoli e industriali. Qui abbiamo replicato non ci sia una retroattività che creerebbe consumo. Le complicazioni non fanno il modello di business francese che non pun- solo confusione, speculazione e il blocco piacere a nessuno e men che meno ai fi- ta sull’incentivazione, ma sulla qualità del completo di un comparto. Guardando agli nanziatori, ma semplificare troppo può servizio e sull’affidabilità di una tecnologia altri Paesi, il modello tedesco, che propone rendere controproducente gli interventi di realmente vantaggiosa per chi cerca una un abbattimento graduale degli incentivi sul sostegno. Altro punto: giusto finanziare la riduzione dei costi sulla bolletta energetica. fotovoltaico, è forse quello che penalizze- produzione (si incentiva l’efficienza), ma Non credo che il destino delle imprese pog- rebbe meno le imprese rispetto al francese qualcosa per gli investimenti in ricerca e gi solo sugli incentivi: per nostra esperienza e allo spagnolo. nelle produzioni “nobili” (leggi celle) non diretta abbiamo visto che in Francia il loro Andrea Sasso taglio non ha portato a una battuta d’arre- amministratore delegato Edf Enr Solare sarebbe male. Giovanni Minelli 81 Ne abbiamo parlato a pagina: A F Ferrovie dello Stato - 38, 65 Politecnico di Torino - 56 Actv - 7 Fimer - 16 Power-One - 19, 21, 46 Adiconsum - 57 Fineco Leasing - 42 Pramac - 46 Allianz - 49 Fire - 59 Prima Vera - 25 Althesys - 66 First Solar - 46 Prognos - 40 Ambiente Italia - 56 Formellino Wastewater Treatment - 23 Proinso - 78 Ance - 64 Franco Angeli - 77 Anie - 12, 57 Friem - 21 Aper - 58 Fronius Solar Electronic - 17 Abb - 16, 46 Asja - 56 AssoAutomazione - 12 G Q QCell - 46 R Rec - 78 Refeel - 30 Gallo Glass Company - 23 Rives - 44 Ge Intelligent Platforms - 23 Assosolare - 59 Ge Power & Waste - 75 Astrid - 46 Gefran - 17 Atm - 65 S Saim Elettromeccanica - 45 Google - 47 Autodesk - 67 Satcon Technology - 19 Green Power Tech - 17 B Banca del Monte dei Paschi - 69 Greenbuilding - 79 Baraclit - 45 Gruppo Fnm - 7 Blaser Swisslube - 23 Gruppo General Electric - 23 Bonfiglioli Italia - 16 Gruppo Maccaferri - 22 Bpm - 49 Gse - 12 Schneider Electric - 15 Sea - 65 Seagate - 47 Siel - 12, 19, 21 Siemens - 67 Infor - 22 Sika Deutschland - 48 Cisco - 47 Ingeteam - 17 Silfab - 43 Compagnie Nationale du Rhone - 22 Ingeteam - 21 Sitaf - 7 Comuni virtuosi - 55 Ipsos - 71 Sma - 19, 21, 46, 78 Conergy - 13, 16 Italcoel - 21 Solarexpo - 79 Confindustria - 57, 64 Italian Pv Summit - 79 Solon - 48 Cresme - 64 D Danfoss Solar Inverters - 16 Dickson - 48 E Siemens - 78 Camera di commercio di Milano - 64 Canadian solar - 46, 78 Ecodom - 70 Edizioni Ambiente - 77 I Jema - 17 K Kaco New Energy Italia - 17 L Layer Electronics - 21 T Ldk - 43 M Transenergia - 7 Trenitalia-LeNord - 7 Magigas - 7 Milanosport - 25 Mitsubishi Electric - 12 U Environment Park - 56 N Nuova Terni Industrie Chimiche - 45 DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A. SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano PRESIDENTE: Giancarlo Cerutti AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane, 1 - 20016 Pero (Milano) Tel. +39 02 3022.1 UFFICIO PUBBLICITÀ: Tel. +39 02 3022.6836 UFFICIO TRAFFICO: Tel. +39 02 3022.6060 O Osram - 78 P Politecnico di Milano - 29, 78 Union Valdôtaine - 30 STAMPA: Faenza Industrie Grafiche (RA) Università Bocconi - 38 UFFICIO ABBONAMENTI: www.shopping24.it - [email protected] Università di Padova - 46 W Weg - 15 West Texas Intermediate - 69 Indice inserzionisti pubblicitari 82 PROGETTO GRAFICO: Claudio Codazzi [email protected] Trina Solar - 78 Envicon - 7 Ab Energy - 10 Camera Valdostana - 50 CanadianSolar - 28 Cpl Concordia - IV di cop. E++ - 52 Ecoshow - 20 Egl - 24 Energy Resources - 41 Termica Celano - 22 Terna - 7 Legambiente - 53, 56 Mastervolt - 17 Exagon Engineering - 67 COLLABORATORI: Agnese Ananasso, Luciano Barelli, Alice Cappelli, Massimiliano Cassinelli, Camilla Galli Macricè, Guido Plutino, Chiara Scalco, Gianluigi Torchiani, Mario Valsecchi, Ruggero Vota Sun Power - 46 Svs1 - 42 Ensait - 48 Eurofins Modulo Uno - 45 SEGRETERIA DI REDAZIONE: Laura Marinoni Marabelli Sputnik Engineering Italia - 19 Enphase Energy - 47 Essent Energy - 22 REDAZIONE: M.Cristina Ceresa (vicedirettore) Somfy - 48 Kyoto Club - 38 Energy Resources - 45 Espe - 43 DIRETTORE RESPONSABILE: Mattia Losi Solsonica - 43 J Elettronica Santerno - 12, 16, 21 Enfinity - 42 anno IV - n. 35 - maggio 2011 Sems - 7 Guala Dispensing - 15 C Safe - 72 24 Iml Impianti - 8, 9, 39 Ingeteam - 20 Mx Group - III di cop. Reed Exhibitions - 18 Sas - 37 Schott Solar - II di cop. Troyer - 4 Wwf Ecofys - 40 Tel. 02-30226520 - Fax 02-3022651 Prezzo di una copia 5 euro. Abbonamento annuo Italia: 40 euro Abbonamento annuo estero: 80 euro. Conto corrente postale n. 28308203 intestato a: Il Sole 24 ORE S.p.A. L’abbonamento avrà inizio dal primo numero raggiungibile. Registrazione Tribunale di Milano n. 221 del 08.04.2008 ROC n. 6553 del 10 dicembre 2001 Associato a: Lo stile italiano alla luce del sole www.mxgroup.it VERONA, 46 MAGGIO 2011 MONACO (GERMANIA), 810 GIUGNO 2011 MX Group S.p.A. | Villasanta (MB) Italy | [email protected] Hall 10 – C2.3 Booth A4.290 Con oltre 1.500 addetti distribuiti su 50 sedi CPL CONCORDIA opera in tutta Italia e all’estero. Dal 1899 una lunga esperienza per gestire oggi l’energia di Imprese, Privati, Enti e Pubbliche Amministrazioni. Energia Gas Cogenerazione Trigenerazione Fotovoltaico Solare termico Geotermia Biogas Servizio energia Global service Climatizzazione Illuminazione pubblica CPL CONCORDIA sostiene Reti Distribuzione Vendita Cabine di decompressione Gruppi di riduzione Stoccaggio GPL Odorizzazione Protezione catodica Misura e correzione Laboratorio metrico Total data service Autotrazione CNG Reti gas metano Reti GPL Acquedotti Servizio ispezione reti Fognature Reti antincendio Reti elettriche Reti dati Teleriscaldamento Soluzioni ERP Web services Software billing / reti CMS Call / Contact center Domotica Videosorveglianza Controllo accessi Telecontrollo impianti CPL CONCORDIA Soc. Coop. Via A. Grandi, 39 - 41033 Concordia s/S. 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