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Gran Commendatore
Giovanni Pascale
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Gianmichele Galassi, Editor
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-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Carissimi Cavalieri,
quest’anno la Pasqua cade alta, perché tardi è arrivato il primo plenilunio dopo l’equinozio di
d primavera. Ed
è giusto l’aver celebrato quest’ultima ricorrenza astronomica, ma noi templari siamo ancor più motivati
nel festeggiare il giorno della Resurrezione. La domenica di Pasqua dalla nostra tavola non mancheranno
l’agnello o l’uovo. Quest’ultimo
imo è infatti simbolo di vita, il simbolo universale del rinnovamento primaverile
e ciclico della natura. E la primavera, ma per noi principalmente la Pasqua, è la festa di tale risveglio, di
questo tempo in cui la natura esce dal suo Sepolcro invernale e rinasce, risorge. Ed è proprio il Cristo, che
sostituendo il capro espiatorio del Kippur dei nostri fratelli maggiori, diviene il mite agnello sacrificale che,
risorgendo al terzo giorno, riassume questa simbologia di rinascita e purificazione per questa
ques nostra
povera umanità in cammino. Gli antichi cavalieri davano grande solennità al periodo pasquale ed era
particolarissima e fortemente simbolica la cerimonia che compivano
compivano la sera del Giovedì Santo. Essi in tale
circostanza bevevano direttamente dalla
dalla superficie dell’ altare il vino che avevano usato per lavarlo
vedendo in esso il calice, nel quale avviene la trasformazione del vino nel sangue dell’agnello, nel Sangue
del Cristo. “ … devono lavare l’altare, e gettare vino e acqua sopra l’altare. Quindi,
Quindi, è usanza della Casa che
tutti i fratelli vadano ad adorare gli altari e a baciarli, e ciascun fratello deve raccogliere con la sua bocca un
po’ del vino diluito sparso sugli altari e berlo”. I templari hanno combattuto per il riscatto e la difesa dei
Luoghi Sacri, Gerusalemme ed il Santo Sepolcro in particolare.
particolare. Per questo motivo la Pasqua è la
celebrazione forse più importante per noi.
Abbiamo infatti un doppio legame, sottile ma tenacissimo che ci lega a questa ricorrenza. Il primo è quello
tracciato da San Bernardo nel cammino iniziatico descritto nel “De
“De laude novae militiae” nel quale egli
descrive il passaggio per il Calvario che prelude poi alla tappa più importante per il cavaliere: Il Sepolcro: “
Tra tutti i luoghi santi e degni d’amore
more il Sepolcro ha il primo posto” … “ La vita di Cristo offre un modello
ma la sua morte offre la Redenzione”.
Il secondo filo di questo legame è quello evidenziato dal nostro Rituale infatti il “Compagno dell’Illustre
Ordine della Croce Rossa sollecita
a umilmente l’ammissione ai privilegi del "Mediterranean Pass ", che gli
permetta di intraprendere in sicurezza un pellegrinaggio al Santo Sepolcro”.
Sepolcro E tale pellegrinaggio ci ha reso
poi partecipi di un iter nella testimonianza di difesa della Religione Cristiana che tutti noi abbiamo
promesso nel rispondere alle tre domande. Ma come fa la Pasqua di Resurrezione a diventare la nostra
Pasqua ? La Resurrezione è legata alla morte, alla putrefazione ed al disfacimento. Se il seme non muore, si
oppone allo sviluppo dell’energia legata alla rinascita che ha insita in se. Facciamo quindi morire in queste
feste tutto ciò che appartiene alla natura inferiore, lasciando risorgere in noi il Cristo ma principalmente
l’uomo nuovo pieno di forza per lottare il male che può nascondersi dentro e fuori di noi.
L’augurio di tutta la Giunta della Gran Commenda e mio personale per Voi e le Vostre famiglie è che
ciascuno possa sentire l’abbraccio, l’aiuto e la difesa di tutti gli altri cavalieri, che questa forza possa
infiammare il nostro cuore, infondendoci ancor più coraggio nel sopportare le nostre croci quotidiane e
ancor più saggezza per non perdere di vista il nostro cammino di massoni e di cristiani, per rendere onore e
dare testimonianza della croce rossa che portiamo sul mantello e nell’animo.
Dalla sede della Gran Commenda
Bovalino, Pasqua 2014 - A.∙.O.∙. 896
Il Gran Commendatore
Cav. Giovanni Pascale
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