PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
P.O.F.
I.P.S.I.A. “A. Pacinotti”
PONTEDERA
ANNO SCOLASTICO 2014-2015
P.O.F. – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
REV. DIC. ’14
PREMESSA
STORIA E IDENTITA’ DELLA SCUOLA
L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “A. Pacinotti” è nato
nel lontano 1933 come Regia Scuola Tecnica Industriale cui si accedeva dopo la scuola di
“Avviamento” e durava solo due anni, per proseguire gli studi si doveva andare a scuola a
Livorno. Nell’anno scolastico 1956/57 venne istituito il terzo anno di qualifica ed infine nel
1969 il biennio post qualifica per il conseguimento della Maturità professionale. Dall’anno
scolastico 1993/94, col passaggio all’ordinamento del “Progetto ‘92”, i nuovi corsi
sperimentali per l’istruzione professionale hanno avuto il merito di mediare fra cultura e
tecnologia avviando un nuovo processo didattico educativo centrato sul recupero delle
situazioni di svantaggio, sul miglioramento dell’assetto organizzativo-culturale dei curricoli
e per il conseguimento di una preparazione professionale flessibile, polivalente, adattabile
alle diverse istanze del mondo del lavoro.
La storia dell’Istituto è stata segnata dallo sviluppo industriale del territorio: è
andata affiancando prima lo sviluppo della grande impresa industriale di cui ha seguito le
fasi di espansione e di crisi passando dalla meccanizzazione del processo produttivo
all’automazione delle linee di produzione fino ad arrivare all’informatizzazione della
produzione e quando la grande industria ha subito gli effetti della concorrenza, ha saputo
sviluppare tecnologie e professionalità per l’emergente piccola e media impresa nei diversi
settori tradizionali di riferimento: Meccanico, Meccanico Termico, Elettrico ed Elettronico.
Infine con l’indirizzo Economico Aziendale, ha saputo integrare, per le aziende del
territorio, i processi amministrativo-gestionali della piccola e media impresa con tutte le
problematiche connesse agli aspetti economici, giuridici, fiscali, di marketing e di
comunicazione aziendale ed ha, infine, saputo espandersi per coprire, con le nuove
professionalità dell’indirizzo Abbigliamento e Moda, il tradizionale settore della confezione.
Oggi l’IPSIA “ A. Pacinotti” è impegnato in una sistematica opera di revisione e di
adeguamento dei suoi curricoli al mutato panorama socio- economico e industriale del
territorio di riferimento, alla luce dei curricoli dell’autonomia scolastica e della Riforma
dell’Istruzione Professionale, delle sfide del nuovo millennio e dello sviluppo tecnologico.
La finalità individuata nel P.O.F. di “promuovere la formazione culturale, civile
sociale e professionale dei giovani, per consentire il loro ingresso nella società in modo
consapevole e con un bagaglio di competenze specifiche spendibili nel mondo del lavoro”
induce la necessità di fronteggiare il cambiamento tramite la capacità di “imparare ad
imparare” in un processo continuo di “educazione lungo tutto l’arco della vita”.
L’IPSIA “Pacinotti”, di conseguenza, si propone ai giovani come ambiente per
crescere e per scoprire, per ricercare e trovare la propria identità, o meglio una scuola per
crescere scoprendo, per affinare i propri talenti, attitudini, capacità, risorse, per sviluppare
le proprie potenzialità atte a dominare i cambiamenti che la società moderna propone, per
valutare e scegliere consapevolmente. In una fase di riordino degli “ordinamenti”
scolastici, l’IPSIA “Pacinotti” non vuole perdere la sua identità di scuola, da sempre
attenta ai bisogni del territorio e consapevole del suo ruolo di “fornitore “ di risposte
adeguate alla diversità dei bisogni formativi dell’utenza, in funzione delle competenze
necessarie all’imprenditorialità del territorio e nel contempo della sua prosecuzione degli
studi.
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REV. DIC. ’14
In relazione ai profondi cambiamenti avvenuti sul mercato del lavoro l’IPSIA
“Pacinotti” vuole rispondere ai nuovi standard della qualità dei lavoratori richiesti sul
mercato; i “lavoratori della conoscenza” cioè maestranze che non solo “sappiano fare”, ma
che, anche in un contesto di autoimprenditorialità, sappiano “come fare”.
L’ Istituto, come “Agenzia Formativa”, attua un Sistema di Gestione della Qualità
certificato con riferimento alla norma ISO 9001 nella convinzione che sia un importante
supporto allo sviluppo e alla gestione delle attività, al controllo dei processi e dei risultati
che permette di proporre e realizzare interventi di formazione e/o orientamento finanziati
con risorse pubbliche.
"VISION" DELL’IPSIA
Promuovere la formazione culturale, civile, sociale e professionale dei giovani per
consentire il loro ingresso nella società in modo consapevole e con un bagaglio di
competenze specifiche spendibile nel mondo del lavoro.
"MISSION" DELL’IPSIA: OBIETTIVI CULTURALI, PROFESSIONALI E SOCIALI
Valorizzare i rapporti di collaborazione, sostegno, integrazione e cooperazione.
Dotare gli studenti di un bagaglio culturale e metodologico che consenta loro di
adeguare, in modo autonomo, le conoscenze e le competenze acquisite alle mutevoli
esigenze del mondo del lavoro e della società.
Favorire lo sviluppo delle capacità critiche e delle abilità professionali degli studenti
anche diversamente abili, in modo da permettere loro di effettuare scelte consapevoli e
autonome nella progettazione del loro futuro, sia che preveda l'ingresso nel mondo del
lavoro sia che preveda il proseguimento degli studi.
Educare i giovani ad impegnarsi nello svolgimento delle mansioni relative ai ruoli
che essi ricoprono oggi nello studio e nella società e che ricopriranno domani nella vita e
nel lavoro.
Educare i giovani all’assunzione delle proprie responsabilità relative a
comportamenti e atteggiamenti sia all’interno sia all’esterno della scuola.
Far acquisire agli studenti la consapevolezza della propria identità che si esplica sia
nel rispetto dei diritti e delle idee degli altri sia nell’affermazione i delle proprie convinzioni
ed inclinazioni.
Offrire agli studenti l’occasione di relazionarsi con l’ambiente esterno alla scuola,
sia esso la società sia esso il mondo del lavoro, per meglio comprendere le proprie
potenzialità e capacità.
Valorizzare in maniera seria e coerente gli aspetti positivi ed evidenziare quelli
negativi in funzione di futuri miglioramenti.
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OBIETTIVI SCOLASTICI COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI
OBIETTIVI TRASVERSALI
OBIETTIVI TRASVERSALI
QUALIFICA REGIONALE-IeFP
DIPLOMA

Capacità di rispettare le regole

Capacità di comunicare e collaborare

Capacità di studio e organizzazione

Capacità di riconoscere, affrontare e
risolvere problemi
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
Capacità di diagnosticare le proprie
competenze e risorse ( capacità di
autovalutazione costruttiva)

Capacità di comunicare e negoziare
(concertare e negoziare con altri soluzioni
e risorse)

Capacità di studio, di orientamento
e di organizzazione

Capacità di riconoscere, affrontare
e risolvere problemi in autonomia.
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RISORSE STRUTTURALI
Tipo di risorsa
Uffici amministrativi e
didattici
Aule normali
Aula magna
Laboratori Multimediali
N°
Attrezzature contenute
8
Standard
24
1
3
Standard
Videoproiettore, Tv - Sat, Audiovisivi
PC multimediali in rete e aula audiovisivi
Attrezzature per impianti civili, industriali
e strumentazioni di misura
Strumentazione per misure elettroniche e
per il montaggio di circuiti stampati
Apparecchiature per lo studio delle lingue
Attrezzature per lo sviluppo dei modelli e
macchine per la confezione
Attrezzature
per
lo
studio
e
la
realizzazione di circuiti pneumatici e
oleodinamici
Strumenti e dispositivi per prove sui
materiali
Motori, parti meccaniche e attrezzi per il
montaggio e lo smontaggio
Strumenti e dispositivi per prove sui
materiali
Standard
Standard
Standard (utilizzabile dall’anno scolastico
2014/2015)
Standard
Laboratori
Elettrici-Elettronici
4
Laboratorio linguistico
1
Laboratorio della moda
2
Laboratorio
di pneumatica
1
Laboratorio tecnologico
1
Laboratorio motori
1
Laboratorio
fisica-chimica
Biblioteca
Sala insegnanti
1
1
1
Palestra
1
Infermeria
1
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L’ISTRUZIONE PROFESSIONALE NELLA RIFORMA
SETTORE:
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
INDIRIZZO*
TITOLO DI STUDIO CONSEGUITO
PRODUZIONI
INDUSTRIALI
ARTIGIANALI
Diploma di istruzione professionale in
E Produzioni industriali e artigianali
OPZIONE
Produzioni tessili-sartoriali
MANUTENZIONE
ASSISTENZA
TECNICA
E Diploma di istruzione professionale in
Manutenzione e assistenza tecnica
OPZIONE
 Apparati,Impianti e Servizi tecnici industriali e
civili
 Manutenzione dei mezzi di trasporto
SETTORE:
SERVIZI
INDIRIZZO*
TITOLO DI STUDIO CONSEGUITO
SERVIZI
SOCIO- Diploma di istruzione professionale
SANITARI
In
Servizi socio sanitari
*Alla fine del terzo anno si consegue una qualifica professionale regionale in
tutti gli indirizzi, poiché l’Istituto attiva i PERCORSI IeFP (Istruzione e
Formazione Professionale), che garantiscono 1800 ore professionalizzanti nel
corso del triennio, così come previsto dalle Linee guida regionali per il rilascio
delle Qualifiche triennali (Indirizzi per la realizzazione dell’offerta regionale di
istruzione e formazione professionale- anno scolastico e formativo 2011-12,
Firenze, 14 Luglio 2011)
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RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE SERVIZI
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
• Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
• Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
• Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
• Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
• Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 quadro comune europeo di riferimento
per le lingue (QCER).
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale
e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali
e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio.
• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
• Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
• Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
• Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati
per intervenire nei contesti organizzativi
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ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE
COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI:
“SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
Scienze motorie e sportive
Geografia
RC o attività alternative
Totale ore di materie comuni
Altre attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo
Totale complessivo ore
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Primo
biennio
Secondo
biennio
Quinto
anno
1a
2a
3a
4a
5a
4
4
4
4
4
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
4
4
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
20
20
15
15
15
12
12
17
17
17
33
32
32
32
32
1
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INDIRIZZO “SERVIZI SOCIO-SANITARI”PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psicosociale.
È in grado di:
• partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
• rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee
strutture;
• intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di
servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;
• applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
• organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli;
• interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
• individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari
della vita quotidiana;
• utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio
erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi sociosanitari” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni sociosanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e
di comunità.
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e
la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare
strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone.
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela
della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la
qualità della vita.
7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e
sistemi di relazione adeguati.
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini
del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
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Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO (DIURNO)
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Scienze integrate (Fisica)
Primo
biennio
Secondo
biennio
1a
3a
2a
5a
2
Scienze umane e sociali
di cui in compresenza
4
4
1*
1*
Elementi di storia dell’arte
ed espressioni grafiche
2
di cui in compresenza
1*
Educazione musicale
2
di cui in compresenza
1*
Metodologie operative
Seconda lingua straniera
2**
2**
3**
2
2
3
3
3
4
4
4
4
5
5
3
3
3
2
2
17
17
Igiene e cultura medico sanitaria
Psicologia generale ed applicata
Diritto e legislazione sociosanitaria
Ore totali
4a
2
Scienze integrate (Chimica)
Tecnica
amministrativa
economia sociale
Quinto
anno
ed
12
12
17
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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INDIRIZZO “SERVIZI COMMERCIALI”
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha
competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del
settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di
promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la
promozione dell’immagine aziendale
attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli
pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni
che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed
internazionali.
E’ in grado di:
• ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
• contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti
amministrativi ad essa connessi;
• contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
• contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
• collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
• utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
• organizzare eventi promozionali;
• utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle
corrispondenti declinazioni;
• comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della
terminologia di settore;
• collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative
aziendali.
3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento
alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti
previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
8 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi
per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici.
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Indirizzo “Servizi commerciali”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Primo
biennio
1a
Scienze integrate (Fisica)
Tecniche professionali
dei servizi commerciali
di cui in compresenza
Seconda lingua straniera
2a
3a
4a
5a
2
2
2
5
5
8
8
8
2*
2*
2*
2*
2*
3
3
3
3
3
4
4
4
2
2
2
17
17
17
Diritto/Economia
Tecniche di comunicazione
Ore totali
Quinto
anno
2
Scienze integrate (Chimica)
Informatica e laboratorio
Secondo
biennio
12
12
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza.
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Indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali”
Articolazione “Artigianato”
Opzione “Produzioni tessili-sartoriali”
Profilo
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Produzioni industriali e
artigianali” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e
commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi
generali (economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento,
grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali,
cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle
esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
 scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento;
 utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo
per operare autonomamente nei processi in cui è coinvolto;
 intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli
impianti e dei dispositivi utilizzati;
 applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli
addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori;
 osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla
distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse;
 programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue,
collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi;
 supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti
L’indirizzo prevede le articolazioni “Industria” e “Artigianato” nelle quali il profilo
viene orientato e declinato. Nell’articolazione “Artigianato” è prevista l’opzione
“Produzioni tessili-sartoriali”, finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme,
tecniche proprie della
storia artigianale locale e per salvaguardare
competenze
professionali specifiche del settore produttivo tessile - sartoriale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni
industriali e artigianali”, articolazione “Artigianato”, opzione “Produzioni tessilisartoriali”, oltre ai i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A),
consegue i seguenti risultati, in termini di competenze:
1. Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti
produttivi e gestionali
2. Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai
materiali e alle tecnologie specifiche.
3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel
rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela
dell’ambiente e del territorio.
4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali
del territorio.
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5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi
di controllo-qualità nella propria attività lavorativa.
6. Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni
tradizionali del settore tessile-artigianale.
7. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella
elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali.
8. Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali,
mantenendone la visione sistemica.
Le competenze dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, nell’opzione
“Produzioni tessili-sartoriali”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera
produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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Indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”- Opzione MODA
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
Secondo
biennio
Quinto
anno
3a
4a
5a
5**
4**
4**
Tecnologie applicate ai
materiali e ai processi produttivi
6
5
4
Progettazione e
realizzazione del prodotto
6
6
6
2
3
6*
6*
6*
17
17
17
DISCIPLINE
Primo
biennio
1a
2a
3
3
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Scienze integrate (Chimica)
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
3**
3**
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Scienze integrate (Fisica)
Tecniche di distribuzione e
marketing
di cui in compresenza
Ore totali
12
12
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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INDIRIZZO “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA”
PROFILO
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza
tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di
installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo
relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi
generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente
sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
È in grado di:
• controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la
conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza
degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;
• osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione
degli interventi;
• organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue,
relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi;
• utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e
organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono;
• gestire funzionalmente
le scorte di magazzino e i procedimenti per
l’approvvigionamento;
• reperire e interpretare documentazione tecnica;
• assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei
dispositivi;
• agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi
autonome responsabilità;
• segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche;
• operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e
assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in
termini di competenze.
1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti.
2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo
scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel
rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni dei sistemi e degli impianti .
6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e installazione .
7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per
offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.
Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e
integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Apparati, impianti e servizi
tecnici industriali e civili” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita
dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del
territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella
manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e
relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza
tecnica”, opzione “Apparati, impianti e servizi tecnici industriali” consegue i risultati di
apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini di
competenze.
1) Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici
industriali e civili.
2) Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
3) Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti
e sistemi tecnici per i quali cura la
manutenzione, nel contesto industriale e civile.
4) Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo
scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel
rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5) Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni degli apparati e impianti industriali e civili di interesse.
6) Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte degli apparati e impianti
industriali e civili, collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazioneerogazione dei relativi servizi tecnici.
7) Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficienti ed efficaci.
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Apparati,
impianti e servizi tecnici industriali e civili ”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la
filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.
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ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
Secondo
biennio
Quinto
anno
3a
4a
5a
4**
3**
3**
Tecnologie meccaniche
e applicazioni
5
4
4
Tecnologie elettrico elettroniche
e applicazioni
5
5
3
Tecnologie
e
tecniche
di
installazione e di manutenzione
3
5
7
di cui in compresenza
6*
6*
6*
17
17
17
DISCIPLINE
Primo
biennio
1a
2a
3
3
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Scienze integrate (Chimica)
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
3**
3**
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Scienze integrate (Fisica)
Ore totali
12
12
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto”
Nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, l’opzione “Manutenzione dei mezzi di
trasporto” specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo,
coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con
competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di
apparati e impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e
relativi servizi tecnici.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza
tecnica” – opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto”” consegue i risultati di
apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’Allegato A), di seguito descritti in termini di
competenze.
1) Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di
trasporto.
2) Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche.
3) Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta
funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione
nel contesto d’uso.
4) Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo
scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel
rispetto delle modalità e delle procedure stabilite.
5) Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le
regolazioni dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto.
6) Garantire e certificare la messa a punto a regola d’arte del mezzo di trasporto e degli
impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica
degli utenti.
7) Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse
tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle
richieste.
Le competenze dell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, nell’opzione “Mezzi di
trasporto”, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e
con le esigenze del territorio.
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ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
Secondo
biennio
Quinto
anno
3a
4a
5a
4**
3**
3**
Tecnologie meccaniche
e applicazioni
5
5
4
Tecnologie elettrico elettroniche
e applicazioni
5
4
3
3
5
7
6*
6*
6*
17
17
17
DISCIPLINE
Primo
biennio
1a
2a
3
3
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Scienze integrate (Chimica)
2
2
di cui in compresenza
1*
1*
Tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
3**
3**
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Scienze integrate (Fisica)
Tecnologie e tecniche
di diagnostica e manutenzione
dei mezzi di trasporto
di cui in compresenza
Ore totali
12
12
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
I.P.S.I.A. “A. Pacinotti” – Via Salcioli, 11 – 56025 – Pontedera (PI)
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EDUCAZIONE DEGLI ADULTI – CORSI SERALI
L’attuale corso serale statale è stato attivato presso l’Istituto professionale “Pacinotti” di
Pontedera nell’ a.s. 2012/13 ed è il risultato di un bisogno scaturito direttamente dal
territorio e che l’Istituto aveva già avvertito nel passato.
Le esigenze emerse da parte della popolazione adulta sono state studiate e raccolte
dall’osservatorio provinciale e i corsi attivati sono:



Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
Indirizzo “Servizi commerciali”
Nell’a.s. 2012/13 si è collaborato con il Centro Territoriale per l’Educazione Permanente
(CTP) che ha sottoscritto con l’IPSIA una apposita convenzione per un raccordo didattico
da offrire a questo tipo di utenza.
Informazioni generali dei corsi per adulti
I corsi serali , ideati per rispondere alle esigenze dell’utenza adulta che intende rientrare
nel sistema formativo, prevedono percorsi didattici flessibili che portano quindi ad una
differenziazione rispetto ai corsi diurni studiati per una utenza adolescente.
Le differenze riguardano:

l’orario settimanale delle lezioni è ridotto rispetto a quello diurno.
L’attività didattica si svolge la sera dal lunedì al venerdì , dalle ore 18:30 alle ore
23:00

riconoscimento dei crediti formali, cioè la validità dei percorsi di studio già compiuti
(pagelle, ECDL, esami di lingua sostenuti p/centri accreditati) e crediti non formali.
Con questi ultimi si valutano le competenze acquisite nel mondo del lavoro in
seguito a corsi professionali. Si tiene conto anche di competenze acquisite in campi
diversi di interessi personali e comunque documentati.
Il riconoscimento dei crediti permette di abbreviare, talvolta in modo molto
consistente, l’intero ciclo di studi ed è una specifica competenza del Consiglio di
classe.

uso di metodologie didattiche specifiche per gli adulti. Infatti l’obiettivo è quello di
rinforzare la motivazione dello studente e la sua autostima mediante un clima di
fiducia nelle sue possibilità di riuscita e di successo.
La didattica sarà svolta attraverso metodologie differenziate e individualizzate,
tenendo presenti le caratteristiche proprie di ciascuna disciplina, le competenze da
acquisire e le caratteristiche dello studente.
Sono previste a questo scopo anche delle ore di ricevimento (tutoraggio) messe a
disposizione dai docenti e di cui si possono avvalere gli studenti per spiegazioni o
necessità particolari.

I corsi sono caratterizzati da una programmazione didattica di carattere modulare.
Tale organizzazione è particolarmente indicata nei corsi serali per adulti dove la
frequenza è spesso saltuaria (per motivi di lavoro e/o di famiglia) e gli studenti
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Pag. 21 di 44
P.O.F. – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
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sono spesso portatori di notevoli competenze professionali e alcuni hanno già
esperienze pregresse scolastiche anche se parziali.

I criteri di valutazione rimangono invariati rispetto al corso diurno, anche se occorre
una maggiore flessibilità per andare incontro alle esigenze degli allievi adulti. Per
questo motivo, anche se il consiglio di classe riconosce crediti non formali, la
valutazione sui medesimi rimane comunque necessaria.
Il nuovo quadro orario, in base al DPR 263/12, prevede una riduzione delle ore settimanali
rispetto al percorso mattutino .
CORSI SERALI
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI
INDIRIZZI DEI SETTORI: “SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO”
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Primo
biennio
Diritto ed economia
2a
3a
4a
5a
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
3
2
2
2
3
3
3
3
14
11
10
10
10
10
11
12
13
12
24
22
22
23
22
3
2
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
3
Geografia
1
Totale ore di materie comuni
Altre attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo
Totale complessivo ore
I.P.S.I.A. “A. Pacinotti” – Via Salcioli, 11 – 56025 – Pontedera (PI)
Quinto
anno
1a
Storia
Matematica
Secondo
biennio
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CORSI SERALI - Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Scienze integrate (Fisica)
Primo
biennio
Secondo
biennio
1a
3a
2a
5a
2
Scienze umane e sociali
di cui in compresenza
3
3
1*
1*
Elementi di storia dell’arte
ed espressioni grafiche
2
di cui in compresenza
1*
Educazione musicale
2
di cui in compresenza
1*
Metodologie operative
Seconda lingua straniera
2
3**
2**
2
2
2
2
3
3
3
3
4
3
2
2
2
2
2
13
12
Igiene e cultura medico sanitaria
Psicologia generale ed applicata
Diritto e legislazione sociosanitaria
Ore totali
4a
2
Scienze integrate (Chimica)
Tecnica
amministrativa
economia sociale
Quinto
anno
ed
9
12
12
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
I.P.S.I.A. “A. Pacinotti” – Via Salcioli, 11 – 56025 – Pontedera (PI)
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CORSI SERALI - Indirizzo “Servizi commerciali”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
DISCIPLINE
Scienze integrate (Fisica)
Primo
biennio
Secondo
biennio
1a
3a
4a
5a
2
Scienze integrate (Chimica)
Informatica e laboratorio
2a
Quinto
anno
2
2
2
Tecniche professionali dei servizi
commerciali
4
4
6
6
5
* di cui in compresenza
2*
2*
1*
1*
2*
2
3
2
2
2
2
3
3
2
2
2
12
13
12
Seconda lingua straniera
Diritto/Economia
Tecniche di comunicazione
Totale ore di indirizzo
10
11
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza.
I.P.S.I.A. “A. Pacinotti” – Via Salcioli, 11 – 56025 – Pontedera (PI)
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CORSI SERALI - Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” - Opzione
“Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili”
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Quadro orario medio settimanale
Secondo
biennio
Quinto
anno
3a
4a
5a
2**
3**
2**
Tecnologie meccaniche
e applicazioni
3
3
3
Tecnologie elettrico elettroniche
e applicazioni
4
3
2
3
4
5
4*
4*
4*
12
13
12
DISCIPLINE
Tecnologie e tecniche
di rappresentazione grafica
Scienze integrate (Fisica)
di cui in compresenza
Primo
biennio
1a
2a
3
3
3
1*
Scienze integrate (Chimica)
3
di cui in compresenza
1*
Tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
2**
3**
Tecnologie e tecniche
di diagnostica e manutenzione
dei mezzi di trasporto
di cui in compresenza
Ore totali
10
11
* l’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti
professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
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L’ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Le attività di Alternanza scuola-lavoro da realizzarsi durante tutto il percorso di studi
(dal secondo anno al quinto anno) sono una peculiarità dell’Istruzione professionale.
Tali attività prevede anche stages formativi presso Aziende del territorio, assumono una
notevole potenzialità in termini di ricaduta didattica e di esperienza professionale, sono
considerate parte integrante delle attività curricolari e devono essere frequentate da tutti
gli alunni.
Su richiesta dello studente e della famiglia il C.d.C può prendere in considerazione di
organizzare stage anche in periodi estivi fatta salva la presenza di un tutor.
PERCORSI PARALLELI DI SUPPORTO ALLO STUDIO
La programmazione deve porre lo studente al centro dell'attività didattica per renderlo
consapevole e responsabile del proprio progetto formativo. E' necessario, pertanto, fare
attenzione:
 allo studente come soggetto in formazione;
 agli aspetti cognitivi ed emotivi dell’apprendimento
E' in questa ottica che vengono sviluppati percorsi di:
recupero: acquisizione di conoscenze e abilità previste come prerequisiti o come obiettivi
da raggiungere e non ancora in possesso dello studente;
 approfondimento: acquisizione di conoscenze e abilità che completano i percorsi formativi
dei singoli e dell'intera classe, anche con attività di produzione laboratoriale.

Le attività di approfondimento sono pensate per valorizzare e stimolare al massimo le
attitudini e le potenzialità dei singoli studenti, per allargarne gli orizzonti e contribuire ad
una scelta consapevole e più obiettiva alla fine di questo corso di studi. Questi percorsi
consistono in:
1. partecipazione a concorsi nazionali e locali capaci di:
 favorire la motivazione allo studio;
 scoprire interessi latenti verso materie e discipline specifiche;
 fare acquisire la consapevolezza del proprio processo cognitivo;
 promuovere il processo di autovalutazione mediante il confronto con le
diverse realtà scolastiche;
2. visite guidate e viaggi d'istruzione mirati per stimolare un confronto con realtà diverse e
complesse nella loro articolazione;
3. alternanza scuola-lavoro e stage aziendali, al fine di favorire l'inserimento degli studenti
nel mondo del lavoro.
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REV. DIC. ’14
INSERIMENTO DI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRE SCUOLE E PASSAGGI INTERNI DI
CORSO
Per gli studenti che provengono da altre scuole o da corsi di formazione esterni o da corsi
interni, l'Istituto organizza prove di verifica (esami integrativi) che attestino le competenze
acquisite per l'inserimento nei diversi percorsi curricolari disponibili all'interno della scuola.
In base al curriculum di studi precedente, per quanto concerne il biennio dell’obbligo,
potrà essere disposta l’ammissione previa definizione di un percorso di recupero sulle
abilità specifiche.
LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
Fermo restando il rispetto della normativa nazionale sulle modalità e i criteri di
valutazione degli allievi, l’istituto nella sua collegialità, riconoscendo la funzione centrale
della valutazione nei processi di insegnamento-apprendimento e la sua fondamentale
valenza psico-pedagogica, terrà conto di tutte le variabili significative dell’alunno, da
quelle affettive a quelle cognitive, da quelle emotive a quelle motivazionali. Una
particolare attenzione sarà rivolta agli alunni stranieri con problemi di inserimento e di
integrazione e agli alunni certificati.
L a valutazione, che può articolarsi in valutazioni formative e sommative si basa sui seguenti
aspetti:

risultati di apprendimento raggiunti;




conoscenze e le competenze di partenza dello studente;
progresso scolastico dello studente sia nel profitto che nell'attenzione;
partecipazione al dialogo educativo, anche con il coinvolgimento della famiglia;
comportamento tenuto dallo studente nei confronti dei compagni e dei docenti.
I suddetti aspetti sono rilevanti anche nella valutazione dello studente diversamente abile
secondo i seguenti criteri:
a) Lo studente è in grado di seguire il programma ministeriale in tutte le discipline
raggiungendo gli obiettivi minimi;
b) Lo studente segue un piano educativo individualizzato per la realizzazione di un
progetto di vita conseguendo un attestato di frequenza spendibile nei corsi di
formazione professionale e riconosciuto dagli uffici di collocamento.
L’obiettivo finale della valutazione sarà di condurre progressivamente l’allievo
all’autovalutazione; ciò implica una valutazione sempre motivata e trasparente,
finalizzata a migliorare il processo di apprendimento e la crescita globale della persona.
All’interno dei coordinamenti di materia saranno fissati i livelli minimi e massimi,
attribuendo a ciascuno una corrispondenza con una valutazione numerica che, secondo le
disposizioni ministeriali, va da 1 a 10 (come da tabella allegata o dalle apposite griglie di
valutazione definite per le principali prove scritte).
Rispetto agli obiettivi prefissati, la valutazione dei risultati conseguiti assumerà anche
il valore di controllo, in modo da rendere sempre possibile la revisione dei percorsi
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Pag. 27 di 44
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formativi, quale impegno professionale imprescindibile dei docenti nell’ambito della loro
attività didattico-educativa. I percorsi formativi, infatti, potrebbero rivelarsi inadeguati per
tutti o per parte degli alunni e vanno periodicamente verificati.
Relativamente agli alunni stranieri con un’insufficiente conoscenza della lingua
italiana, attenendosi alle indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione, in particolare
per il biennio, i docenti si impegnano alla formulazione di Piani Formativi Personalizzati (
Allegati B e C).
Criteri per la valutazione finale, in sede di scrutinio
Il profitto di ogni studente viene misurato sugli obiettivi disciplinari e trasversali
indicati nella programmazione del Consiglio di classe ed esprime il giudizio sul possesso
delle conoscenze, competenze e capacità, al termine dell’anno scolastico.
La valutazione finale non è effettuata in base alla media aritmetica dei voti, ma
scaturisce da una valutazione collegiale del Consiglio di classe che terrà conto, in
specifico, dei seguenti elementi:
1. prove effettuate nel secondo quadrimestre;
2. impegno, interesse e partecipazione dimostrati in tutto l'anno scolastico;
3. valutazione scrutinio intermedio;
4. partecipazione ed esito eventuali interventi di sostegno e/o recupero
5. avvenuto raggiungimento degli obiettivi disciplinari e trasversali stabiliti dal
Consiglio di classe
6. miglioramento nel percorso didattico ed educativo dell’alunno rispetto alla
situazione di partenza
7. possibilità di seguire proficuamente il programma di studi dell’a.s. successivo.
In base ai criteri sopra indicati il Consiglio di classe formulerà a giugno il giudizio finale
che potrà essere di:
1. Ammissione alla classe successiva
2. Sospensione del giudizio (che verrà concluso entro l’inizio delle lezioni del
successivo a.s. in base a ulteriori prove).
3. Non ammissione alla classe successiva.
4. Per le classi quinte, non saranno ammessi agli esami gli alunni che avranno
anche una sola materia insufficiente allo scrutinio finale.
Per quanto concerne il sistema dei crediti per l’esame di Stato conclusivo, si rimanda
alla vigente normativa (facilmente reperibile sul sito del Ministero, alla sezione Esami di
Stato).
E’ prevista la “sospensione” del giudizio per chi allo scrutinio finale di giugno riporti
insufficienze e la formulazione del giudizio finale dopo il superamento delle verifiche
disposte dal Consiglio di classe entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
Ecco in sintesi i punti principali:
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
Tempi e modalità delle attività di recupero: Gli studenti destinatari sono tenuti
alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene e in questo caso
dovranno
comunicarlo
formalmente
e
per
iscritto
alla
scuola.
Sia che ci si avvalga o no dei corsi gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle
verifiche organizzate dal Consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del
processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di recupero e certificazione del
superamento. Al termine delle attività si effettueranno, dunque, le verifiche e le
famiglie verranno avvisate dei risultati.

Scrutinio finale: per chi, anche allo scrutinio di giugno, riportasse insufficienze, il
Consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto
verrà riportata l’indicazione “sospensione del giudizio”. Si predisporranno gli
eventuali corsi e attività da realizzare nel corso dell’estate, nonché le conseguenti
verifiche. Il consiglio di classe, quindi, delibera l’integrazione dello Scrutinio finale,
sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in
ammissione o non ammissione alla classe successiva.
Le verifiche
Vista l’indicazione del MIUR (circolare ministeriale n. 89 del 18/10/2012), l’IPSIA
“Pacinotti” ha stabilito che:
 Negli scrutini intermedi di tutte le classi la valutazione dei risultati raggiunti è
formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio
finale;
 Tale voto è espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una
pluralità di prove di verifica, coerenti con le strategie metodologico didattiche
adottate dai docenti in base alla programmazione;
 I docenti verificheranno i risultati di apprendimento conseguiti dagli studenti
con le modalità ritenute più idonee ed efficaci ad accertare il raggiungimento di
conoscenze, abilità e competenze (con la possibilità di prevedere, ad esempio,
anche prove scritte per insegnamenti che prevedevano tradizionalmente prove
orali, come avviene anche nella terza prova dell’Esame di Stato)
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GRIGLIA PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
L’attribuzione del voto di condotta verrà formulata secondo un giudizio espresso rispetto a tre
macroaree come riportato nella griglia seguente:
CRITERI
Rispetto degli altri (compagni, personale docente e non
docente)
PUNTEGGIO
Rispetto dell'ambiente scolastico
Rispetto delle attività didattiche
Ogni macroarea ha a disposizione un punteggio da 1 a 3 da attribuire secondo
il seguente criterio: 1 punto nel caso di comportamento generalmente scorretto; 2 punti
nel caso di comportamento quasi sempre corretto; 3 punti nel caso di
comportamento corretto.
A quegli studenti, che hanno un profitto senza proposte di voto insufficienti, e che
hanno partecipato con profitto ed esito positivo ad attività di approfondimento
(compreso orientamento, sfilate ecc…) potrà essere attribuito 1 punto in più.
Si ricorda che il voto in condotta non sufficiente comporta la non ammissione alla
classe successiva.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
In riferimento all'art. 28 del Regolamento Scolastico, nello spirito di una maggiore
collaborazione ed interazione con le famiglie, e allo scopo di fornire un monitoraggio più
completo e capillare dell'attività scolastica svolta dagli studenti, l'Istituto, oltre a suddividere
l'anno scolastico in due quadrimestri, prevede la consegna alle famiglie stesse di due
comunicazioni inter-periodali, in concomitanza con la metà di ciascun quadrimestre.
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CRITERI PER LA RICADUTA IN TERMINI DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO PER LE CLASSI QUARTE E QUINTE
(il C. di C. attribuisce il punteggio in via prioritaria alle materie professionalizzanti e successivamente a
quelle comuni nel limite massimo di 1 punto per materia)
MEDIA DEI
VOTI NELLE
MATERIE
PROFESSIONALI
M<5
5≤M<6
6≤M<7
7≤M<8
M≥8
GIUDIZIO FINALE ALTERNANZA
PUNTEGGIO DA
ATTRIBUIRE A
DISPOSIZIONE
DEL C. di C.
insufficiente
0
sufficiente
0
buono
0
ottimo
0
insufficiente
0
sufficiente
0
buono
0
ottimo
1
insufficiente
0
sufficiente
0
buono
1
ottimo
2
insufficiente
0
sufficiente
0
buono
2
ottimo
3
insufficiente
0
sufficiente
0
buono
3
ottimo
4
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Bisogni Educativi Speciali e personalizzazione dei percorsi di apprendimento
GENERALITÀ SUI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
L'Istituto è impegnato da anni in azioni finalizzate all'inclusione degli studenti in condizioni
di svantaggio.
Tale impegno si è concretizzato nella predisposizione e nell’attuazione di specifici protocolli
anche per studenti con DSA e di lingua non italiana, oltre all'accoglienza degli alunni
disabili.
Con la Direttiva del 27/12/2012 sono definiti gli ambiti di applicazione della
“personalizzazione” (enunciati dalla Legge 53/2003) in riferimento agli alunni in difficoltà,
includendo in un’area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) i casi di “svantaggio sociale e
culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse”.
In base all'esperienza maturata e all'ampliamento d’interventi introdotto dalla citata
direttiva la scuola s’impegna a perseguire attivamente una politica d’inclusione, volta a
favorire il successo formativo nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti per i
diversi profili in uscita presenti nell'Istituto.
L'impegno della scuola si concretizza nelle azioni di seguito descritte, che saranno poi
operativamente declinate nel “Piano Annuale per l'Inclusività”,:
Istituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (in sigla GLI), per assicurare
all’interno del corpo docente il coordinamento delle azioni intraprese e un’efficace
capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi, riguardo agli
alunni con BES.
Elaborazione da parte del collegio dei Docenti di un Piano Annuale per l’Inclusività,
che definisce le prassi d’inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della
gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle
relazioni tra docenti, alunni e famiglie.
Definizione, da parte dei Dipartimenti, degli obiettivi minimi di apprendimento, il
cui accertamento è comunque pregiudiziale ai fini di una valutazione legale idonea
al conseguimento finale del diploma conclusivo degli studi superiori (coerenti con i
risultati di apprendimento previsti dai profili in uscita definiti con regolamento
ministeriale).
Individuazione da parte dei Consigli di Classe, sulla base di elementi oggettivi o di ben
fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, dei casi in cui sia opportuna e
necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di
misure compensative e dispensative. Adozione in questi casi, da parte del Consiglio
di Classe, di un Piano Didattico Personalizzato, con lo scopo di definire,
monitorare e documentare le strategie d’intervento più idonee e i criteri di
valutazione degli apprendimenti (potrà prevedere, oltre a strumenti compensativi e
dispensativi, progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per
le competenze in uscita).
Adozione d’interventi didattici che favoriscano l'inclusione (didattica laboratoriale,
interventi sul metodo di studio, ecc.).
Disponibilità di servizi di orientamento e di supporto psicologico.
Organizzazione d’incontri con gli studenti e con le famiglie per favorire la
collaborazione e la condivisione delle scelte.
Impiego delle risorse professionali assegnate (anche relative al sostegno) per garantire
la migliore qualità dei servizi, di là da una mera ripartizione numerica.
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Impegno a far partecipare il personale ad azioni di formazione e/o di prevenzione
concordate a livello territoriale, nonché a perseguire, anche attraverso le reti
scolastiche, accordi e intese con i servizi sociosanitari territoriali e a rapportarsi con
il Centro Territoriale di Inclusione (CTI).
Pur rimandando, per la complessità e specificità della problematica, al Piano Annuale per
l'Inclusività, si ritiene utile riportare di seguito una sintesi riguardante le problematiche di
maggior interesse.
ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione degli alunni disabili è parte integrante del diritto allo studio, dove la priorità
è il processo educativo attraverso dotazioni didattiche e tecniche, piani educativi
individualizzati e ausilio delle nuove tecnologie.
L’adozione del Progetto di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni
normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 e successivi decreti applicativi.
La valorizzazione di tutte le forme espressive attraverso le quali gli alunni diversamente
abili realizzano e sviluppano le proprie potenzialità conoscitive, operative e relazionali si
evidenziano attraverso le seguenti finalità:

Favorire l’integrazione dell’alunno disabile all’interno della classe e della scuola,
tenendo presenti gli specifici bisogni e le necessità manifestate con i coetanei e con
il corpo docenti.

Individuare i bisogni formativi degli alunni disabili dell’Istituto e programmare un
intervento didattico per macro-aree utilizzando le competenze d’insegnanti di
sostegno di aree diverse.

Diversificare gli interventi degli insegnanti specializzati per “ macrocompetenze”.

Fare in modo che l’esperienza scolastica si possa sviluppare secondo un percorso
unitario, quanto più possibile in armonia con i ritmi di maturazione e di
apprendimento propri del soggetto.

Consentire all’alunno disabile una maggiore partecipazione all’attività didattica della
classe, aumentandone il coinvolgimento, il grado di autostima e la motivazione
personale.
I seguenti obiettivi mettono in evidenza in senso formativo e educativo il percorso di
apprendimento degli alunni e in modo particolare per chi non è dotato di tutti gli strumenti
di cui avrebbe bisogno per crescere e per comunicare con gli altri.

Favorire l’integrazione scolastica attraverso lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno
disabile nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione e nella
motivazione;

Promuovere il massimo di autonomia personale, sociale e negli apprendimenti;

Favorire il raggiungimento di conoscenze e competenze di apprendimento in tutte le
discipline;

Strutturare l’ambiente di apprendimento attraverso quelle
permettono all’alunno stesso di raggiungere i propri obiettivi;

Migliorare le capacità e i tempi di attenzione e concentrazione;

Sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni;

Acquisire maggior fiducia nelle proprie capacità e autostima;
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facilitazioni
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che
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
Costruire un percorso comune d’intervento attraverso il quale ogni insegnante
specializzato, coinvolto nel progetto, possa realmente supportare l’alunno in
maniera specifica e mirata allo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità
dell’alunno stesso;

Collegare i bisogni alle risorse necessarie, secondo una logica progettuale, che si
realizza con il concorso di tutte le professionalità disponibili e le risorse utilizzabili,
dopo aver individuato i fattori che determinano la situazione di handicap degli
alunni.
STUDENTI CON DSA
.
All’interno della Scuola è presente un Referente per i DSA. Così come indicano le Linee
guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi specifici
dell’Apprendimento, allegate al decreto attuativo (12 luglio 2011) della legge 170/2010
“Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, “Le
funzioni del referente sono riferibili all’ambito della sensibilizzazione e approfondimento
delle tematiche, nonché del supporto ai colleghi direttamente coinvolti nell’applicazione
didattica delle proposte”.
Il Referente si occupa, tra l’altro, della prima accoglienza degli studenti in ingresso, fa da
supporto ai colleghi con indicazioni su materiali, strategie didattiche e criteri di
valutazione, sensibilizza i docenti e informa sulla normativa vigente, promuove azioni di
formazione e aggiornamento per insegnanti e genitori, consiglia ai genitori un
aggiornamento della diagnosi, se redatta prima del passaggio alla scuola secondaria di
secondo grado, si occupa della modulistica e dell’anagrafe degli studenti con il disturbo.
In sede di verifica formativa, sommativa e/o conclusiva gli studenti hanno diritto a
un’adeguata assistenza con l’utilizzo dei sussidi e degli strumenti, anche informatici,
previsti e utilizzati durante l’anno e indicati nel PDP.
Per quanto concerne la valutazione, essa avviene sulla base delle competenze acquisite e
dei risultati di apprendimento previsti dalle indicazioni ministeriali vigenti e dagli obiettivi
prefissati nelle singole discipline, tenuto conto di tutte le misure individuali di
compensazione attivate e descritte nel Piano Didattico Personalizzato.
STUDENTI DI LINGUA NON ITALIANA
In linea con la direttiva MIUR 27/12/2012 l’Istituto svolge specifiche attività di accoglienza
finalizzate all’inclusione e all’integrazione degli alunni di lingua non italiana e predispone
percorsi didattico-educativi personalizzati per rispondere in modo adeguato ai bisogni
specifici dei singoli alunni.
Il protocollo di accoglienza prevede per ogni studente che si trova in condizioni di difficoltà
derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana la predisposizione di un Piano
Educativo Personalizzato (PEP) nel quale, in relazione al livello di conoscenze e
competenze iniziali rilevate con la somministrazione di test di livello, siano esplicitati:
 I percorsi didattici che saranno sviluppati durante l’anno nelle varie discipline;
 Le strategie d’intervento e i tempi utili al Consiglio di Classe per la realizzazione dei
vari percorsi;
 L’intervento di mediatori linguistici
 Gli strumenti di valutazione utilizzati per la verifica del raggiungimento delle
competenze disciplinari minime attese in uscita al termine dell’A.S.
 La realizzazione di percorsi formativi interculturali
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Per facilitare l’acquisizione della conoscenza e della pratica della lingua italiana è prevista
l’attivazione di corsi intensivi di lingua L2 sia di livello base sia di livello avanzato con le
risorse professionali della scuola; per agevolare l’apprendimento delle discipline fondanti
l’indirizzo di studi prescelto sono attivi durante l’anno sportelli pomeridiani tenuti dai
docenti della scuola.
PERCORSI PERSONALIZZATI E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La peculiarità della Scuola secondaria di Secondo Grado è quella di prevedere un esame di
Stato finale, con rilascio di titolo di studio, il Diploma, avente valore legale.
Al fine del rilascio del titolo di studio sono fondamentali le conoscenze, le competenze e le
capacità conseguite dallo studente: è invece personalizzato il percorso fatto per
conseguirle.
Il conseguimento del titolo di studio non può, infatti, prescindere dall'oggettivo
accertamento dell’effettiva acquisizione di competenze, e la valutazione deve pertanto
rispondere a tali vincoli.
In seguito al riordino dei Licei e degli Istituti tecnici e Professionali sono stati definiti i
risultati di apprendimento attesi per ogni percorso, cui tutte le Istituzioni scolastiche
devono fare riferimento.
Nel rispetto delle linee guida emanate, le scuole declinano poi i risultati di apprendimento
in competenze, abilità e conoscenze (che definiremo “obiettivi di apprendimento
curricolari”).
È in quest’ambito che sono definiti gli “obiettivi minimi di apprendimento”, il cui mancato
raggiungimento pregiudica il proseguimento di un percorso formativo finalizzato al
conseguimento del diploma.
Alla luce di ciò, pur nella varietà delle casistiche legate alla personalizzazione dei percorsi
degli studenti con BES, possiamo indicare a titolo di esempio alcune situazioni:
SITUAZIONE ESEMPIO
VALUTAZIONE
Alunno con DSA
Basata sugli obiettivi
apprendimento
curricolari.
RISULTATO FINALE
DEL PERCORSO
di
Diploma
Alunno disabile che segue una
programmazione
comunque
globalmente riconducibile agli Basata
sugli
obiettivi
obiettivi minimi previsti rispetto minimi di apprendimento.
ai risultati di apprendimento
ministeriali.
Diploma
(con
punteggio in una fascia
bassa, se raggiunti
solo obiettivi minimi)
Basata
su
obiettivi
personalizzati
piano
(non
equiparabili
agli
obiettivi
curricolari
o
minimi)
NON
consegue
il
diploma
(si rilascia attestazione
di credito formativo, di
cui all’art. 13 del
D.P.R. n. 323/1998)
Alunno
disabile
con
educativo “differenziato”.
Pertanto, ad eccezione delle situazioni che non portano al conseguimento del diploma, la
valutazione può essere positiva solo se sono accertati apprendimenti riconducibili a quelli
curricolari, per lo meno al livello minimo definito.
In tal senso le prove (scritte, orali, grafiche, pratiche), devono comunque accertare se lo
studente, pur nella diversità della situazione, sia in grado di raggiungere la soglia di
competenza prevista per il conseguimento del titolo di studio.
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GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (“G.L.I.”) - ALUNNI CON BES
Al fine di potenziare la cultura dell’inclusione, come previsto dalla Direttiva MIUR
27/12/2012 e nel quadro dell'autonomia prevista dal DPR n.275/1999, viene istituito il
Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI).
Il GLI integra al suo interno il gruppo di lavoro per l'integrazione scolastica degli studenti
con handicap (previsti dall'art. 15 comma 2 della L. 104/92).
Si estende quindi l'approccio alle situazioni di svantaggio scolastico ricomprendendo
problematiche diverse, indicate come area dei Bisogni Educativi Speciali (“BES”).
FUNZIONI E COMPITI:
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento delle strategie di inclusione e
delle capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi
fornire
supporto
ai
Consigli
di
Classe
per
rilevazione
dei
BES
presenti
nella
scuola;
- individuazione dei casi in cui sia opportuno e necessario l'adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventuali misure compensative e dispensative
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai docenti sulle strategie/metodologie
di gestione delle classi
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi (GLIC)
elaborazione, al termine di ogni anno scolastico, di una proposta di Piano Annuale per
l’Inclusività (da sottoporre al Collegio dei docenti di Giugno)
COMPOSIZIONE
Considerata la necessità di operare efficacemente, con la dovuta snellezza e flessibilità, e
compatibilmente con le risorse disponibili, partecipano al GLI:
 Il Dirigente Scolastico o un suo delegato
 Funzione Strumentale o referente d'Istituto per i BES
 referente per la disabilità
 referente per i DSA
 referente per i servizi agli studenti di lingua non italiana
 coordinatori di dipartimento e, in relazione allo specifico O.d.G. della riunione,
 insegnanti per il sostegno, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione
specifica o con compiti di coordinamento delle classi;
 esperti (specialisti ASL, AEC, servizi sociali,...);
 rappresentanti d'Istituto di genitori, studenti e personale ATA.
RIUNIONI
Il GLI, coordinato dal Dirigente o da un suo delegato e con specifica convocazione dei
componenti di cui ai punti 1-6, si riunisce con cadenza approssimativamente mensile (ca.
10 riunioni all'anno).
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Alla riunione sono specificamente convocati componenti di cui ai punti 7-9, in funzione dei
punti trattati allo specifico O.d.G. .
Tutte le riunioni sono comunque convocate con avviso pubblicato all'albo o sul sito della
scuola, per consentire a tutte le componenti la partecipazione.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE DEL CURRICOLO SCOLASTICO
Sono attività volte ad avviare dei processi di potenziamento delle abilità soggettive e a
creare le condizioni che favoriscano la motivazione e l’orientamento anche seguendo
percorsi individualizzati.
Ogni a.s. verrà predisposta una integrazione annuale al POF relativa a tali attività.
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
II DIRIGENTE SCOLASTICO
II Dirigente Scolastico assolve alla funzione direttiva, di promozione e di coordinamento
delle attività di Istituto, partecipa e concorre al processo di realizzazione di autonomia
scolastica, assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica e la finalizza all'obiettivo
della qualità dei processi formativi. Presiede il Collegio dei Docenti, il Comitato per la
valutazione del servizio dei docenti, i Consigli di Classe e la Giunta Esecutiva di Istituto;
assicura l'esecuzione delle deliberazioni degli organi collegiali ed esercita le specifiche
funzioni di ordine amministrativo, escluse le competenze di carattere contabile. Nello
svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali si avvale della collaborazione di
docenti da lui individuati secondo criteri di efficienza ed efficacia nel servizio scolastico.
IL COLLABORATORE VICARIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
II collaboratore del Dirigente Scolastico è un docente nominato dal Dirigente stesso per
coadiuvarne l'opera nelle attività di organizzazione e di gestione in campo didattico e disciplinare.
II Vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento collaborando
con quest’ultimo nel contesto di tutte le attività organizzative dell'Istituto.
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IL COLLABORATORE
Svolge azioni di supporto nella gestione complessiva della sede scolastica, di controllo del
regolare funzionamento delle attività didattiche, di gestione dei permessi di entrata e uscita degli
studenti e delle giustificazioni.
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali (F.S.) al Piano dell’Offerta Formativa sono insegnanti
dell'Istituto eletti dal Collegio dei Docenti che collaborano con la dirigenza nell'ambito di
specifiche attività previste e ritenute particolarmente significative per l’offerta formativa e per il
raggiungimento degli obiettivi da essa prefissati. L’IPSIA A. Pacinotti di Pontedera ha quattro
funzioni strumentali ed il collegio dei docenti ha ritenuto ed approvato le seguenti 6 funzioni :
Coordinamento delle attività di accoglienza, orientamento in entrata e uscitatutoraggio



ORIENTAMENTO. Individuare e coinvolgere insegnanti che possano diffondere, nelle
scuole medie, il nome e le caratteristiche dell'Istituto. Progettare le presentazioni
utilizzando depliant che evidenzino soprattutto le ultime attività programmate
(simulazione d'impresa, gruppo sportivo, progetti terza area. Pensare a gadgets
(portachiavi, calendari, tappetini mouse) da distribuire ai ragazzi nelle scuole e
nelle giornate di orientamento. Ri-orientamento interno per le classi prime che
hanno la possibilità di scegliere tra due indirizzi affini. Orientamento universitario
per le classi quinte.
ACCOGLIENZA. Coinvolgere e coordinare insegnanti delle classi prime per
l’organizzazione dell’accoglienza degli alunni provenienti dalla scuola media e la
scelta di test didattici e socio-affettivi; analizzare i dati delle prove e cercare di
progettare per l'anno prossimo un portfolio di entrata e uscita. E' importante inoltre
individuare una scuola media e creare un progetto di continuità.
TUTORAGGIO. Progettare un percorso di tutoraggio per alunni che si troveranno in
situazione di difficoltà durante l'anno scolastico.
Coordinamento delle attività relative alla mediazione culturale – integrazioneinclusione



Coordina le attività intraprese e gli insegnanti componenti la Commissione
Intercultura,
tiene i contatti con l’extrascuola, è punto di riferimento e collabora con il Dirigente
Scolastico, la segreteria, gli insegnanti,le famiglie,gli EE.LL., la facilitatrice
linguistica,il mediatore, ecc.
provvede all’aggiornamento, arricchimento e catalogazione del materiale didattico e
informativo collocato nello scaffale interculturale,
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







cerca utili contatti all’esterno,
collabora con le altre Scuole del Territorio,
formula proposte al Dirigente Scolastico ed alla Commissione in merito all'utilizzo di
possibili risorse,
tiene i contatti con i coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni stranieri,
fornisce, nei limiti delle sue conoscenze ed esperienze, consulenza ai colleghi,
cerca
di
promuovere
attività
sull’intercultura
e
eventuali
corsi
di
autoaggiornamento,
provvede ai nuovi acquisti di materiale,
partecipa
a
corsi
di
formazione
e
aggiornamento
e
a
convegni
Coordinamento
professionale







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delle
attività
di
Alternanza
scuola-lavoro-Polo
tecnico-
promuove i contatti con le attività produttive del territorio;
facilita la realizzazione dei percorsi di istruzione-formazione professionale;
promuove i contatti con le agenzie formative del territorio;
partecipa a convegni, corsi di formazione e aggiornamento sulle tematiche inerenti
la funzione strumentale;
crea una rete di interazione tra tutte le istituzioni esterne alla Scuola, ai fini di una
sempre maggiore sinergia tra la Scuola e la realtà economica del territorio;
promuove contatti con Istituzioni scolastiche italiane ed europee, ai fini di una
proficua collaborazione e scambio di buone pratiche;
promuove e facilita la partecipazione della Scuola a progetti ed attività in rete,
privilegiando l’aspetto formativo- professionalizzante.
Innovazione e sperimentazione didattica: didattica laboratoriale, potenziamento
dei saperi scientifici






Funge da supporto ai docenti dei Consigli di classe (prime e seconde), per la
definizione dei moduli didattici sperimentali e pluridisciplinari
Partecipa agli incontri formativi e di programmazione territoriale
Sistematizza (file, power point) i dati elaborati dai vari Consigli di classe per la
creazione di una banca dati didattica
Favorisce e cura l’organizzazione logistica della stesura ed attuazione dei moduli,
interagendo con i coordinatori ed i docenti dei consigli di classe e con i docenti della
Commissione orario
Relaziona al Dirigente le risultanze del lavoro didattico sperimentale
Coordina ed armonizza le attività didattiche innovative con le attività dei percorsi
IeFP
Qualità e autovalutazione



Favorisce lo sviluppo organizzativo della scuola teso al perseguimento delle
finalità proprie del sistema formativo.
Favorisce il conseguimento degli obiettivi specifici che l’ Istituto si dà
nell’ambito della autonomia culturale, didattica e gestionale.
Favorisce il miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico e la
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
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sua affidabilità, valorizzando le sinergie tra il mondo della scuola e il mondo
del lavoro.
Opera una costante analisi della realtà circostante e dei processi che
caratterizzano il servizio scolastico per progettare, realizzare e controllare
interventi per una qualificazione sempre più alta del servizio.
Attività di organizzazione dei corsi serali
 Accoglie le istanze di numerosi soggetti, adulti e non, i quali avvertono la necessità
di acquisire delle valide competenze professionali, nonché di consolidare le proprie
basi culturali.
 Svolge attività di coordinamento tra i docenti, gli studenti, il Dirigente Scolastico e
lo staff di dirigenza.
 Individua eventuali situazioni di disagio e attua azioni volte al loro superamento.
 Provvede al monitoraggio periodico dell’ azione formativa.
 Provvede alla sostituzione dei colleghi assenti
I DIPARTIMENTI DI AREA
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I Dipartimenti sono costituiti dai docenti di discipline affini che hanno il compito di:
definire gli obiettivi didattici trasversali relativi all'area cognitiva ;
definire attività specifiche per la realizzazione degli obiettivi trasversali (visite
guidate, viaggi d'istruzione, utilizzo di laboratori, etc.);
stabilire criteri comuni di "valutazione" e di "misurazione" (criteri di assegnazione di
voto e di giudizi, griglie di valutazione, etc.);
definire la programmazione annuale delle singole discipline per classi parallele;
valutare periodicamente il processo di insegnamento/apprendimento in relazione
agli obiettivi e alle attività programmate;
individuare un quadro coerente e unitario relativo alle "metodologie didattiche"
da impiegare nel processo di insegnamento. Processo che deve tener conto, per
quanto possibile, del contesto socio - ambientale di appartenenza dell’alunno
(contesto sociale, background culturale, etc.).
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P.O.F. – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
REV. DIC. ’14
IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
L’IPSIA “Pacinotti” di Pontedera svolge da anni il suo compito di formazione
culturale e professionale aprendosi al contributo del mondo del lavoro, della formazione
universitaria e della ricerca scientifica e tecnologica.
Insieme all’ITIS “Marconi” ha adottato come Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S)
quello del Polo Tecnico Professionale - Filiera della Meccanica al fine di coordinare le
iniziative formative e le relazioni con il territorio.
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P.O.F. – ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
IL CONSIGLIO D'ISTITUTO
II Consiglio di Istituto (C.d.I.) è un organo elettivo costituito dal Dirigente Scolastico e da
rappresentanti del corpo docente, del personale ATA, degli studenti e dei genitori, è
presieduto da uno dei membri eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni, e ha compiti di
indirizzo generale e di gestione.
LA GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva (G.E.) è presieduta dal Dirigente Scolastico e composto da un
docente, da un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore, da uno
studente e dal Direttore Amministrativo. La G.E. ha il compito di preparare i lavori del C.d.I. e di
curare l'esecuzione delle relative deliberazioni.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
II Collegio dei Docenti (C.d.D.) si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico, è
presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto dal personale docente di ruolo e non di
ruolo in servizio nell'Istituto. Il C.d.D. assolve ai seguenti compiti:
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programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare i programmi di
insegnamento alle specifiche esigenze territoriali e di favorire il coordinamento
interdisciplinare;
formulazione di proposte per la formazione e la composizione delle classi, per la
formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche;
deliberazione della suddivisione dell'anno scolastico in trimestri o quadrimestri;
valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica;
adozione dei libri di testo e scelta dei sussidi didattici;
adozione e promozione di sperimentazioni;
promozione di iniziative di aggiornamento dei docenti dell'Istituto;
programmazione e attuazione di iniziative per il sostegno degli alunni portatori di
handicap;
programmazione per gli interventi di recupero di alunni con scarso profitto, su iniziativa
dei relativi Consigli di Classe.
IL CONSIGLIO DI CLASSE
II Consiglio di Classe (C.d.C.) è costituito da tutti i docenti della classe ed assolve ai
seguenti compiti:
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definizione degli obiettivi didattici trasversali;
definizione di attività specifiche per la realizzazione degli obiettivi trasversali (visite
guidate, viaggi d'istruzione, utilizzo di laboratori, etc.);
individuazione di criteri comuni di "valutazione" e di "misurazione";
valutazione periodica del processo di insegnamento/apprendimento in relazione agli
obiettivi e alle attività programmate.
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IL COORDINATORE DI CLASSE
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E' un docente della classe, nominato dal Dirigente Scolastico, con il compito di:
guidare, coordinare e indirizzare i lavori del Consiglio di Classe, nel rispetto dell'o.d.g.
ed in funzione delle scelte didattico-educative e formative programmate dal
Consiglio di Classe, dalle proposte dei Dipartimenti di Area e delle indicazioni del
P.O.F.;
mantenere e curare i rapporti ed i contatti con gli studenti della classe e le loro
famiglie;
presiedere il Consiglio di Classe, in assenza del Dirigente Scolastico;
sintetizzare per i genitori le delibere e le conclusioni del consiglio di classe;
riferire al Dirigente Scolastico sull'andamento del processo insegnamento
apprendimento.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e
ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e
verifica dei risultati conseguiti dal personale A.T.A.. Ha autonomia operativa e
responsabilità diretta nella definizione e nella esecuzione degli atti a carattere amministrativocontabile, di ragioneria e di economato.
IL PERSONALE A.T.A.
Il Personale A.T.A. dell'Istituto comprende i seguenti profili professionali:
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Collaboratori Scolastici, sono addetti ai servizi generali della scuola: sorveglianza
degli alunni e degli ingressi della scuola, pulizia dei locali scolastici e ausilio agli
alunni portatori di handicap.
Assistenti Tecnici: svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente:
provvedono alla preparazione del materiale e degli strumenti per le esperienze
didattiche e per le esercitazioni pratiche.
Assistenti Amministrativi: svolgono attività di diretta e immediata collaborazione con
il Direttore Amministrativo: hanno competenza della tenuta dell'archivio e del
protocollo e dei rapporti con l'utenza.
IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Il regolamento di Istituto è l’insieme delle norme che sono operative all’interno
dell’area scolastica, fuori dell’orario delle lezioni e durante le lezioni stesse. Il regolamento
quindi VALE PER TUTTI coloro che si trovino all’interno dell’area scolastica, compreso il
personale della scuola. Il regolamento tiene conto delle leggi vigenti e dello Statuto degli
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Studenti e delle Studentesse. Gli studenti, dunque, devono attenersi al Regolamento di
Istituto.
L’ORGANO DI GARANZIA
L’Organo di Garanzia decide in caso di impugnazioni di provvedimenti disciplinari a
carico di studenti.
Tale Organo è costituito dal dirigente scolastico o da un suo delegato, da un
rappresentante del personale A.T.A., da un docente, da un genitore, da uno studente
eletti nelle rispettive componenti. I rappresentanti del personale A.T.A. e dei docenti
durano in carica tre anni, i rappresentanti dei genitori e degli studenti durano in carica un
anno. Per ogni componente sono nominati altrettanti membri supplenti i quali
parteciperanno alla riunione in caso di assenza del membro effettivo o quando lo stesso
abbia contribuito all’irrogazione della sanzione. L’organo di garanzia si riunisce su
convocazione del dirigente scolastico con preavviso di almeno due giorni e comunica le
sue decisioni all’interessato entro 15 giorni.
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