www.gazzetta.it lunedì 5 dicembre 2011 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO
ITALIA
anno 115 ­ Numero 286
Anno
INTER I DUE GRANDI EX ADRIANO E RECOBA VITTORIOSI NEI LORO CAMPIONATI
MILAN LUI VUOLE SEMPRE GIOCARE
Com’è difficile
l’operazione
salva­Ibra
Dal vertice, diktat Moratti:
centrare la zona Champions
In arrivo Kucka e Schelotto. Alvarez ­Zarate, disco dopo la sconfitta
3 Giampaolo Pazzini, 27 anni GETTY
PASOTTO A PAGINA 8
3 Zlatan Ibrahimovic, 30 BOZZANI
ELEFANTE, LAUDISA, CANNONE PAGG. 12­13­27
LA CAPOLISTA
Battuto il Cesena (2­0)
AL FRANCHI VIOLA: 3­0 CON 2 RIGORI
IlCommento
CHE SEGNALE
DI ALBERTO CERRUTI
JUVE
MARCHI
MARC
HISI
HI
SIO
SI
O
Antonio Conte aveva ragio­
ne. La Juventus non sa vince­
re passeggiando, come Ibra
e compagni. Ma il suo pugno
alzato alla fine verso i tifosi
stringe due soddisfazioni
ancora più grandi: la prova
di resistenza contro il Cese­
na e il ritorno in testa davan­
ti alla coppia Milan­Udine­
se. La Juve conferma di esse­
re una seria candidata allo
scudetto.
La Fiorentina
apre la crisi
della Roma
al sesto k.o.
I giallorossi finiscono in otto
Luis Enrique, contestato,
è pronto a lasciare.
Ma il club lo conferma
CECCHINI, GOZZINI, VERNAZZA PAGG. 16­17
3 Luis Enrique, 41 anni LAPRESSE
L’ARTICOLO A PAGINA 47
ESONERO DOPO LA BATOSTA COL NAPOLI
DI QUALITÀ
Lecce: via Di Francesco
Panchina affidata a Cosmi
CALVI A PAGINA 24
Il centrocampista azzurro
segna il sesto gol stagionale
e dà il la alla vittoria,
ottenuta senza Pirlo.
Poi il rigore di Vidal.
Bianconeri soli in testa
Serie A / 14ª GIORNATA
La Lazio stasera con il Novara
PARTITE
BOLOGNA SIENA
CATANIA CAGLIARI
CHIEVO ATALANTA
FIORENTINA ROMA
GENOA MILAN
INTER UDINESE
JUVENTUS CESENA
NAPOLI LECCE
PARMA PALERMO
Stasera (20.45)
LAZIO NOVARA
BRAMARDO, CALAMAI, GRAZIANO, OLIVERO DA PAG. 2 A PAG. 6
3 Claudio Marchisio, 25 anni LAPRESSE
L’INCIDENTE 8 PUNTI DI SUTURA
PAURA PER DEL PIERO
COLPO ALLA TEMPIA
1­0
0­1
0­0
3­0
0­2
0­1
2­0
4­2
0­0
CLASSIFICA
JUVENTUS
29
MILAN
27
UDINESE
27
LAZIO*
22
NAPOLI
20
PALERMO
20
CAGLIARI
17
ROMA
17
CATANIA
17
FIORENTINA 16
PARMA
CHIEVO
GENOA*
ATALANTA**
INTER*
SIENA
BOLOGNA
NOVARA*
CESENA
LECCE
16
16
15
15
14
14
14
10
9
8
* Una partita in meno.
** Atalanta penalizzata di 6 punti.
IL LUTTO CAPITANO DEL BRASILE 1982
Ciao Socrates, uomo contro
Politica e colpi di tacco
BOVOLENTA A PAGINA 19
TENNIS GRANDE MATCH CON DEL POTRO
INIZIATIVE OGGI IN EDICOLA
IL ROMPI PALLONE
Nadal è ancora infinito
Quinta Davis alla Spagna
C’è Marrakech Express
film mito di Salvatores
DI GENE GNOCCHI
9 771120 506000
11 2 0 5>
CRIVELLI, MARTUCCI A PAGINA 39
A 9.99 € più il prezzo del quotidiano
Massimo Moratti: «Ranieri ha già
fatto un miracolo: mi sta facendo
rimpiangere Gasperini».
w
ALTRI MONDI LA MANOVRA DI MONTI
Irpef immutata ma torna l’Ici
Pensioni: la Fornero in lacrime
CONTICELLO, DELL’ARTI A PAGINA 44
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A 14a GIORNATA
Juve salto in
Dai e dai, arrivano
i 3 punti sul Cesena
o
E’ di nuovo 1 posto
Dominio della squadra di Conte con 11 tiri
in porta, 10 fuori. Sblocca Marchisio, rigore
di Vidal: controsorpasso su Milan e Udinese
L’esultanza dei giocatori bianconeri sotto la curva: la Juve si riprende il primo posto IMAGE SPORT
CESENA
2
0
(4-3-3)
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci,
Chiellini; Vidal, Pazienza, Marchisio; Pepe, Matri (dal 6’ s.t. Quagliarella), Vucinic
(dall’11’ s.t. Del Piero, dal 17’ s.t. Giaccherini).
PANCHINA Storari, De Ceglie, Krasic, Estigarribia.
ALLENATORE Conte.
(4-4-2)
Antonioli; Rossi, Von Bergen, Rodriguez,
Lauro; Ghezzal, Parolo, Guana, Martinho
(dal 33’ s.t. Candreva); Bogdani (dal 1’ s.t.
Malonga; dal 33’ s.t. Eder), Mutu.
PANCHINA Calderoni, Ricci, Djokovic, Banalouane.
ALLENATORE Arrigoni.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI Antonioli al 35’ s.t. per gioco
scorretto.
AMMONITI nessuno.
AMMONITI Rossi e Ghezzal per g.s.
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Marchisio al 27’, Vidal su rigore al 37’ s.t.
ARBITRO Doveri di Roma.
NOTE paganti 13.819, incasso di 527.835 euro; abbonati 24.398, quota di 707.509 euro. In
fuorigioco 6-2. Angoli 10-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
POSSESSO PALLA
JUVENTUS 68%
PASSAGGI POSITIVI
CESENA 32%
TIRI IN PORTA
CESENA 66%
TIRI FUORI
IIIIIIIIIII
JUVENTUS 11
JUVENTUS 87%
I IIIIIIIIII
CESENA 1
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
7’ Matri solo in area alza sopra la traversa.
45’ Vucinic va in slalom, poi conclusione in
corsa respinta di piede da Antonioli.
JUVENTUS 10
I
CESENA 1
SECONDO TEMPO
c GOL! 27’ Vidal per Marchisio, stop a seguire
e sinistro che batte Antonioli.
35’ Rigore per la Juve ed espulsione di Antonioli
per un contatto con Giaccherini.
c GOL! 37’ Vidal spiazza Rodriguez, che va in
porta perché il Cesena ha esaurito i cambi.
LUCA CALAMAI
TORINO
Ogni curva un sorpasso.
Nel Gran Premio dello scudetto non c’è una Red Bull che ammazza la concorrenza. Dopo
la festa del Milan e l’accelerazione dell’Udinese tocca alla
Juventus chiudere questa emozionante tre-giorni calcistica
riconquistando la testa della
classifica. La squadra di Conte
regala un’altra prova di maturità. Le statistiche della partita
sono impressionanti: 2 gol a 0;
11 a 1 nei tiri in porta; 10 a 1
nei tiri fuori; 10 a 1 nei calci
d’angolo. Un dominio quasi
imbarazzante. E tutto questo
nella domenica in cui i bianconeri non avevano Pirlo in cabina di regia; non avevano il miglior Matri al centro dell’attacco e, strada facendo, hanno
perso per infortunio prima Vucinic e poi Del Piero. Trappole
insidiose. Che la Juve ha dribblato senza un attimo di sbandamento a conferma della solidità - tecnica e morale - di un
gruppo che può anche rifiutarsi di parlare di scudetto ma
che ha tutte le qualità per inseguirlo. E se qualcuno ha dei
dubbi sulla ferocia agonistica
che anima la squadra bianconera vada a rivedere l’esultanza di Conte dopo la rete di Mar-
chisio (è quasi saltato in braccio ai tifosi) e la festa tra i giocatori a fine partita. Facce da
scudetto.
Pazienza non è Pirlo Non c’è stata gara. Colpa anche di un Cesena che sceglie di non giocarsela. Arrigoni schiera sei uomini davanti ad Antonioli e altri
tre giocatori davanti alla linea
difensiva. Una muraglia. Tutti
dietro la linea della palla per
cercare di tamponare le incursioni centrali di Marchisio e Vidal. Ma si può entrare in campo pensando solo a non subire
reti? Per di più in casa di una
rivale che aveva segnato 13
gol nelle ultime sei gare? Il triplo catenaccio del Cesena resiste per più di un’ora solo perché, inutile nasconderlo, senza Pirlo è un’altra Juve. Pazienza, il sostituto, opera nella stessa mattonella di campo
cercando con giocate semplici
di non far rimpiangere troppo
il «nobile» compagno di reparto. Una prova onesta, da sei
pieno in pagella. Ma Pirlo garantisce qualcosa in più: rapidità di manovra, aperture geniali e anche conclusioni improvvise dalla distanza. Senza l’ex milanista la squadra
bianconera è più prevedibile e
finisce per schiacciarsi troppo
contro la linea Maginot avversaria. La Juve, nel primo tem-
I padroni di casa
comandano anche
senza Pirlo in
regia e con Matri
in giornata-no
Inutile il bunker
costruito da
Arrigoni davanti
al portiere
Antonioli
Arturo Vidal,
24 anni, al
secondo gol
con la Juve
IMAGE SPORT
po, non va oltre un tiro alto di
Matri da ottima posizione e
una conclusione in corsa di Vucinic respinta di piede da Antonioli. Ma, a tratti, è talmente
aggressiva da togliere il fiato
agli avversari.
Marchisio apriscatole Conte
prova a inventarsi qualcosa in
avvio di ripresa. Inserisce Quagliarella al posto dello spento
Matri e si gioca la carta Del Piero quando Vucinic chiede la sostituzione per un fastidio muscolare. Quando esce anche
Ale, con un taglio alla fronte
che richiederà alcuni punti di
sutura, forse tra i quarantamila tifosi bianconeri scatta un
campanello d’allarme. Che sia
la domenica sbagliata? Niente
paura. La Juve di Conte continua a pressare in ogni angolo
del campo e, al 27’, apre la
«scatola» Cesena con una conclusione di Marchisio. La nuova stella del calcio italiano.
Marco Tardelli lo ha eletto a
suo erede: «È segaligno come
me». Vero. Stesso fisico tutto
nervi e ossa. Ma anche stessa
corsa e stesso senso del gol, sei
centri dall’inizio del campionato, numeri importanti. Insomma, un giocatore universale
che, per il momento, sta incidendo nel torneo della Juve
quasi come Ibra nel Milan e Di
Natale nell’Udinese.
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JUVENTUS
DAL NOSTRO INVIATO
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
3
v ilProtagonista
identiKit
& CARRIERA
alto
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CENTROCAMPISTA-BOMBER
Marchisio&Marco
gli specialisti
del gol con l’urlo
Il Principino ha firmato la 6a rete in campionato ed è
a -1 dal campione del mondo: «Mi riesce tutto bene»
E Nedved lo incorona: «Diventerà il migliore al mondo»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
TORINO
Rigore regalato Rotto il ghiaccio diventa tutto facile per i padroni di casa che chiudono la
partita grazie a un rigore regalato dal mediocre arbitro Doveri per un contatto Antonioli-Giaccherini. Valutazione
sbagliata che diventa ancora
più sbagliata visto che il direttore di gara espelle il portiere
del Cesena. Un errore che, sia
chiaro, non incide sul risultato
finale (la Juve aveva già la vittoria in tasca) ma che, sicuramente, costerà un piccolo stop
al giovane Doveri (in tribuna
c’era il designatore Braschi).
Dal dischetto va a segno Vidal
che spiazza il difensore Rodriguez, costretto a inventarsi
portiere perché il Cesena aveva esaurito le sostituzioni. La
squadra di Conte scatta nuovamente in pole position. E non
ha nessuna intenzione di alzare il piede dall’acceleratore.
Ma per continuare a duellare
alla pari con il Milan forse servirà qualcosa nel mercato invernale. La vittoria contro il
Cesena suggerisce due opzioni: un’alternativa di lusso a
centrocampo ai tre titolarissimi Pirlo, Vidal e Marchisio e
una prima punta in grado di
evitare alla Juve di essere troppo dipendente dalla «luna» di
Matri. Si può fare. Senza svenarsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27’ secondo tempo
Marchisio sblocca la partita
Marchisio riceve in area da Vidal, stoppa a seguire
spostandosi il pallone verso l’interno (e beffando la
chiusura di Rodriguez) e con il sinistro piazza all’angolino:
è il gol che sblocca la Juve e la partita PEGASO
37’ secondo tempo
Vidal raddoppia su rigore
Doveri regala un rigore alla Juve (contatto tra Antonioli
e Giaccherini, rosso al portiere): Vidal non sbaglia
spiazzando Rodriguez, finito in porta perché il Cesena
ha esaurito le sostituzioni.
Pavel Nedved,
ceco, 39 anni
VIGANTI
Sì, è come Gerrard. Come Lampard. Insomma, «Marchisio è un fuoriclasse, e basta», per dirla con Marcello
Lippi. Il gol-perla di ieri è il numero sei, ancora un centro ed
eguaglia il miglior Tardelli di
sempre in campionato (sette
reti nel 1980-1981). «Ho letto», sorride il 25enne vero simbolo di questa Juve. «Simbolo
non so — continua Claudio —,
di certo mi piace l’idea di essere un grande protagonista in
una squadra con ambizioni importanti». Una rete ogni due
gare, roba da attaccante puro,
micidiale. Chirurgico, come
contro il Cesena: stop a seguire di destro e rasoterra di sinistro dal limite dell’area. Da
stropicciarsi gli occhi. «Mi riesce tutto bene, merito del ruolo che mi ha affidato Conte,
merito anche dell’esperienza.
Oggi mi gestisco meglio durante la gara. Non spreco energie
a vanvera e arrivo in fondo
sempre piuttosto lucido».
La benedizione di Pavel Se la gode il c.t. azzurro Cesare Prandelli a sei mesi dall’Europeo.
Accanto ai fenomeni Buffon e
Pirlo, ecco che cominciano infatti a brillare le stelle di Balotelli e appunto Marchisio. «E
Claudio non è ancora al massimo del suo potenziale», sentenzia Pavel Nedved, dirigente Juve, soprattutto «specialista» del settore. «È già un grande centrocampista — continua —, di livello internazionale. Sono convinto che diventerà il numero uno al mondo nel
suo ruolo, ha tutto per arrivarci». Marchisio è poco più in là,
6
Marchisio 2011-12
Finora in campionato ha
segnato contro Parma, Milan
(2), Inter, Palermo e Cesena.
«quindi parliamo a bassa voce
— sorride Nedved —, meglio
che non ascolti tutti questi elogi». Al ragazzo di Chieri vengono intanto riportati i complimenti di De Rossi, «che mi hanno fatto un piacere particolare, perché Daniele è sempre
stato un mio modello, e sarà
un piacere incontrarlo lunedì
prossimo all’Olimpico».
«Vale 30 milioni» Un salto di
qualità impressionante, da potenziale campione, «a giocatore che ha intrapreso la strada
dei fuoriclasse», interviene
Beppe Marotta, che di Marchisio apprezza soprattutto «la
duttilità tattica. È un giocatore moderno, sa fare tutto, ad
altissimi livelli. Lavoro sporco
o di fino, Claudio garantisce
sempre il top». Poi, l’amministratore delegato bianconero
entra nel suo campo: «Oggi vale non meno di 30 milioni di
euro». Niente male per un prodotto del vivaio. Ah, avviso a
7
Tardelli 1980-81
Il centrocampista segnò, con la
Juventus, 7 reti in campionato
(8 in tutta la stagione).
eventuali pretendenti: non è
sul mercato.
Esame di maturità La Juve vola,
imbattuta, in testa da sola, «e
ancora non avete visto il meglio — dice Marchisio senza
nascondersi —. Non so se arriverà lo scudetto, è troppo presto per fare certi discorsi, una
cosa è però sicura: non fare le
coppe è un vantaggio, e abbiamo ancora grandi margini di
miglioramento. Lavoriamo duro durante la settimana, in partita ci divertiamo. Davvero». I
quattro punti con Lazio e Napoli hanno di fatto innalzato
la Juventus al ruolo di rivale
più credibile del Milan, «ma il
vero esame di maturità è stato
proprio oggi (ieri, ndr), contro il Cesena. Sono queste le
partite che in passato ci hanno
fregato...». Il dopo gara, davanti a microfoni e taccuini, è
durato quasi come un’altra
partita. È ora di godersi la serata, «in famiglia, non vedo
l’ora».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
SERIE A 14a GIORNATA
le Pagelle
di LUCA CALAMAI
JUVENTUS LICHTSTEINER È UN TRENO, MATRI FLOP
7
7
h
Allenatore Conte
Il migliore Marchisio
7
Lotta e soffre insieme ai suoi
giocatori. È un allenatore che
viene vissuto dalla squadra
come un dodicesimo titolare.
È lui il vero leader di questa
Juve.
Fa il tiro al
bersaglio
senza mai
rischiare
niente
Segna il sesto gol in campionato
con una conclusione di sinistro.
Che non è il suo piede migliore.
Finalmente abbiamo anche noi
un centrocampista al livello di
Xavi e Iniesta.
CESENA MARTINHO CI PROVA,
4,5
Mai in
partita. Una
sconfitta
senza
attenuanti
4,5
Allenatore Arrigoni
Ha senso presentare una
squadra votata soltanto alla
difesa? Il Cesena ha dei
giocatori di qualità che
dovrebbero essere sfruttati
meglio.
MUTU MOSCIO
6
h
Il migliore Parolo
Non è ancora il centrocampista
che nel campionato scorso
aveva fatto innamorare mezza
Serie A. Ma, piano piano,
sta ritrovando fiducia
e «colpi».
6
7
6,5
6
6,5
7
6
5
6
6
5,5
5,5
Buffon
Lichtsteiner
Barzagli
Bonucci
Chiellini
Vidal
Antonioli
Rossi
Von Bergen
Rodriguez
Lauro
Ghezzal
Per fortuna non
è ancora
inverno:
spettatore per
quasi tutta la
partita.
Nell’unico tiro in
porta del
Cesena
(Martinho)
resta sorpreso.
E blocca in due
tempi.
È il
Frecciarossa
della Juve. Sulla
corsia di destra
è spesso
imprendibile.
Tutto questo
senza mai
perdere lucidità
nella fase
difensiva. Un
grande
acquisto.
Un totem.
Micidiale negli
anticipi,
impeccabile
nell’appoggiare
il pallone ai
centrocampisti
per far ripartire
l’azione.
Certo, stavolta
ha giocato
contro
«nessuno».
Un piccolo
sbandamento
in avvio di
partita. Poi,
vista anche
l’inconsistenza
degli attaccanti
avversari, si
porta spesso
in avanti sui
calci piazzati
alla ricerca del
gol.
Sempre più
disinvolto a
sinistra. Con le
sue incursioni
riesce a far
vacillare la
linea Maginot
del Cesena.
Dovrebbe
essere più
freddo negli
ultimi venti
metri.
L’assist per
Marchisio e il
gol su rigore.
Due chicche
dentro una
prova tutta
cuore e grinta.
Il
centrocampista
cileno sembra
un Conte
giovane.
Lo bombardano
da tutte le
posizioni. Lui
risponde bene.
Meno reattivo
sul sinistro di
Marchisio che
sblocca e, in
pratica, decide
la partita. Poi si
becca un
ingiusto
cartellino rosso.
Mette lo
scarpino in
faccia a Del
Piero
provocandogli
un taglio
profondo.
Cattivo e
scomposto
anche in altre
circostanze.
Meritava il
doppio giallo.
Spazza via
tutto quello che
gli passa a tiro.
Senza
preoccuparsi
troppo
dell’aspetto
stilistico.
Ruvido ma
tutto sommato
efficace.
Tocca a lui
inventarsi
portiere dopo
l’espulsione di
Antonioli.
Niente da fare
sul rigore di
Vidal, molto
bravo invece a
respingere un
tiro di
Quagliarella.
Va a fare muro
davanti ad
Antonioli.
Compito che gli
riesce a metà.
La Juve, infatti,
riesce spesso
a sfondare
proprio nella
sua zona di
campo.
Più terzino
che esterno
d’attacco.
Quindi,
sostanzialmen
te è fuori ruolo.
Rischia anche
l’espulsione
per un
intervento
fuori tempo
su Chiellini.
6
6
5
6,5
5,5
6
5,5
6
5
5
5
s.v.
Pazienza
Pepe
Matri
Vucinic
Quagliarella
Giaccherini
Guana
Martinho
Bogdani
Mutu
Malonga
Eder
Non è Pirlo ma
recita il
compitino
senza
sbavature. La
Juve ora sa di
poter contare
su una valida
alternativa ai
tre
centrocampisti
titolari.
Il solito moto
perpetuo ma
stavolta non
dimostra
l’abituale
lucidità in fase
conclusiva.
Resta
comunque
uno dei
giocatori più
in forma della
Juventus.
Brutta
domenica. Si
capisce dopo
pochi minuti
quando
sparacchia al
cielo un destro
da buona
posizione: si
innervosisce e
va ancora di
più in
confusione.
Un’ora di
qualità. Le sue
accelerazioni
fanno breccia
nel bunker
avversario.
Esce per un
dolorino.
Ha ancora nella
testa e nelle
gambe i
postumi del
grave
infortunio.
Normale. Per
tornare il vero
Quagliarella ha
solo bisogno di
giocare. La
Juve è disposta
ad aspettarlo?
Ha il fuoco vivo
addosso.
Inventa un bel
numero sulla
fascia, si
conquista un
rigore
inesistente e si
lascia Krasic
alle spalle nelle
gerarchie
bianconere.
Rema in mezzo
al campo
rifilando
qualche
calcione di
troppo e non
riuscendo mai
a dare ordine
alla manovra.
Una prova nel
segno della
mediocrità.
Veloce, bellino,
tecnicamente
interessante. E
l’unico a tirare
nello specchio.
Basta per
meritare la
sufficienza.
Inizia facendo a
sportellate con
Bonucci e
Barzagli.
Impresa
disperata:
l’albanese
«rimbalza»
contro i due
difensori
bianconeri. E
viene
sostituito.
È vero che il
compagno più
vicino e a venti
metri ma il
fuoriclasse
rumeno non
riesce mai a
difendere un
pallone e a far
salire la
squadra.
Troppo moscio.
È il primo
cambio. Il
francese, però,
si isola sulla
fascia senza
mai entrare nel
cuore della
partita. E
Arrigoni lo
sostituisce
dopo una
trentina di
minuti.
Arrigoni lo
lancia nella
mischia nel
tentativo di
sfruttare la sua
velocità. Ma
nessuno del
Cesena si
accorge della
sua presenza
in campo.
Del Piero s.v.
Solo 6’ prima
andarsene in
barella.
Candreva s.v.
Pochi minuti
senza lasciare
traccia.
TERNA ARBITRALE: DOVERI 4 Inesistente il rigore per la Juve e ingiusto il rosso ad Antonioli. Non punisce Rossi (sarebbe stato il secondo giallo) per la scarpata in faccia a Del Piero. Bianchi 5, De Pinto 4
QUI CESENA
ALLE ORE 21 SU RAI 2
Arrigoni:
«Che furia
i bianconeri»
Giovedì la Juve
in Coppa Italia
contro il Bologna
TORINO Troppa Juve,
troppo poco Cesena. È la
sintesi di una vittoria
annunciata, ma non scontata.
Perché il muro di Arrigoni ha
tenuto fino alla picconata
decisiva di Marchisio, il colpo
del fuoriclasse, crollando poi
definitivamente dopo il rigore
di Vidal e l’espulsione di
Antonioli. «Siamo scesi in
campo ordinati — è il principio
dell’analisi del tecnico Daniele
Arrigoni — ma non abbiamo
avuto occasioni da gol: la
Juventus ci ha aggredito con
una furia fuori dal comune,
impedendoci di giocare e fare
la nostra partita. L’espulsione
di Antonioli ci ha tolto ogni
possibilità di provare a
recuperare nel finale. Il rigore?
Molto dubbio, il rosso si
commenta da solo:
francamente eccessivo. La
Juve mi è sembrata in forma
strepitosa mentre a noi
mancavano giocatori
importanti come Comotto e
Ceccarelli, ma il nostro
campionato non finisce qui.
Malonga subentrato e poi
sostituito? Non mi ha dato
quello che mi aspettavo.
Bisogna correre, non
possiamo scendere in campo
senza dare tutto». Ghezzal
(che con la maglia del Siena
realizzò la prima doppietta in A
proprio contro la Juve) fa i
complimenti ai bianconeri: «La
Juve mi ha impressionato, non
ha sbagliato nulla e ha corso
per 90 minuti. Si merita il
primo posto in classifica».
Alberto Mauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Juventus, capolista in
campionato, gioca giovedì
l’ottavo di finale di Coppa Italia
ospitando nel nuovo stadio il
Bologna (inizio ore 21, diretta
tv su Rai 2). Vucinic (leggera
contrattura) e Del Piero, dopo
il k.o. di ieri, sono fuori dai
giochi, Matri e Quagliarella
formeranno la coppia del
momento, Iaquinta disponibile
per la panchina.
Gazzetta.it
Gazza
Tvf
SUPERMARIO
SEGNA DI SPALLA
TUTTI I GOL PREMIER
Su GazzettaTv tutti i
gol della Premier.
Cominciando dalla goleada
(5-1) del Manchester City
contro il Norwich, compreso
lo strano gol di spalla
segnato da Balotelli.
LO SPETTACOLO
DEI CAMPIONATI
SPAGNOLO E TEDESCO
Dalle goleade di
Barcellona e Real nella Liga,
a quelle del Bayern Monaco
in Bundesliga. Su
GazzettaTv tutti i gol e gli
highlights dei campionati
spagnolo e tedesco.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A 14a GIORNATA
il Film
Dentro sullo 0-0
la sua gara dura
solo 6’ per colpa
di una scarpata
11’ secondo tempo
L’ingresso in campo
Con la gara ferma sullo 0-0, Conte manda
in campo Del Piero per Vucinic LIVERANI
FRANCESCO BRAMARDO
TORINO
Poteva andare peggio. Alla fine Del Piero se l’è cavata
con un cerottone a coprire i
punti di sutura sulla fronte ed
una notte trascorsa alla clinica
Fornaca in via precauzionale.
Maledetti numeri. Avrà tempo
per riflettere Ale nella breve
convalescenza (un paio di giorni di riposo forzato) su un pomeriggio iniziato per la decima
volta in panchina, a tifare per i
compagni e poi per se stesso
quando finalmente Conte ha deciso che era la sua ora.
Sei minuti La partita del capita-
no è durata solo sei minuti, troppo pochi per incidere, sufficienti per finire nello spogliatoio del
suo stadio in barella e poi in clinica per una tac di controllo accompagnato dal medico sociale
Fabrizio Tencone. L’impatto
con la scarpa di Marco Rossi è
stato devastante, come il gancio di un pugile, con la ferita
che si apre sopra lo zigomo sinistro, il dolore, la paura per il sangue, copioso. Nello spogliatoio
ci penserà un chirurgo plastico
della società, Marco Fraccalvieri, spettatore in tribuna, a rimettere in piedi Ale: otto punti di
sutura, prima della serata in
ospedale, flebo con antidolorifi-
16’ secondo tempo
L’impatto con di Rossi
Marco Rossi del Cesena gli rifila
involontariamente un calcio in testa IPP
Attimi di paura
Le scuse del difensore
Del Piero cade e si porta subito le
mani alla testa: Rossi si scusa AFP
La ferita
Ci vorranno 8 punti di sutura
Ecco il taglio: il chirurgo della società
Fraccalvieri gli applicherà 8 punti FALZONE
La maledizione di Del Piero
Entra e finisce in ospedale
Conte lo manda in campo sullo 0-0, gioca 6 minuti e uno scontro con Rossi
gli procura una ferita alla fronte: 8 punti di sutura e notte in osservazione
ci e accertamenti del caso. Nulla di grave alla fine, un sospiro
di sollievo per Sonia, e per il capitano, dolente ed arrabbiato
per il ko alla vigilia di quella che
avrebbe dovuto essere la prima
gara da titolare, giovedì in Coppa Italia contro il Bologna.
«
Ricorrenza amara Nulla da fe-
steggiare quindi, amare le 500
presenze in campionato, il primo gol nel nuovo stadio ancora
rimandato, ancora un numero,
il 17, buono per giocare al lotto, 17 come gli anni trascorsi
dal gol capolavoro il 4 dicembre del ’94. Per chi è giovane e
non ha negli occhi le immagini
di quel pomeriggio la cronaca
racconta che al Delle Alpi la Fiorentina era avanti di due gol prima della rimonta con la doppietta di Vialli, decisiva la rete
del giovane Del Piero, un esterno al volo di destro, il gol più
bello della carriera di Ale.
Una notte in
ospedale per
accertamenti, ma
sto bene. Vi lascio
una foto ricordo
dall’ambulanza...
A presto, ciao Ale!
Che anno Decisamente un anno
da dimenticare per Pinturicchio, dal settimo posto dello
scorso campionato alla nuova
avventura con poche soddisfazioni, più panchina che campo:
nemmeno 200 minuti giocati.
La speranza è di un colpo di coda nel finale, almeno la convocazione per la trasferta contro
la Roma, un 2011 che lo vedrà
protagonista almeno a Dubai
premiato con il «Soccer Globe
Award alla carriera», un riconoscimento che Ale riceverà il 28
dicembre dagli sceicchi. Pronte le scuse di Marco Rossi. «Un
impatto involontario, mi
spiace davvero. Ho messo
lo scarpino, Del Piero è an-
ALESSANDRO DEL PIERO
SU FACEBOOK
dato di testa – racconta il difensore del Cesena-. Non ci siamo
subito accorti della gravità del
contrasto, non avevo nessuna
intenzione di fargli male, gli auguro di tornare al più presto in
campo». La Juve si è affrettata
con un comunicato sul sito internet a tranquillizzare i tifosi:
«Gli esami hanno escluso complicazioni: si è trattato di un
trauma cranico non commotivo con ferita lacero-contusa in
sede temporale sinistra». A rassicurare i tifosi bianconeri ci
ha pensato lo stesso capitano
su facebook. A detta dei medici, Del Piero potrebbe anche
tornare a disposizione per la
trasferta di campionato, il posticipo dell’Olimpico contro la
Roma, disponibile per la
convocazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Alessandro Del Piero,
37 anni, dopo
l’infortunio IPP
LA DOMENICA DEL TECNICO BIANCONERO NEDVED APPLAUDE: «ANTONIO HA DATO UN’ANIMA ALLA SQUADRA»
Urla, salti, baci: inContenibile
«Sì, la mia Juve ha dominato»
«Pazienza ha dato
ordine, sapevo
che avremmo
vinto. Rivali? Non
c’è solo il Milan»
ANTONIO SCATENATO CHE GIOIA DOPO IL GOL DI MARCHISIO
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2
3
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
E se non c’è Pirlo, pazienza. Anzi, Pazienza. Non nel senso di calma, ma nel senso di Michele. Prima della partita Antonio Conte gli ha detto: «Michele, fai il Pazienza. Non il Pirlo».
Il centrocampista di scorta si è
allenato bene per settimane in
attesa della sua occasione e ha
svolto egregiamente un compito difficile. «Ha dato ordine, intensità e senso tattico — racconta l’allenatore —, ma io ero
sereno: sapevo che avrebbe risposto bene. Lui come tutti gli
17’ secondo tempo
L’uscita in barella
La partita di Ale finisce qui, dopo
appena 6 minuti di gioco LIVERANI
altri. E infatti all’intervallo ho
detto ai ragazzi di stare tranquilli, di non farsi venire l’ansia perché prima o poi avremmo segnato. E ho solo chiesto
agli esterni di non accentrarsi
troppo perché così facendo il
Cesena piazzava una linea difensiva a cinque o sei uomini e
gli spazi erano intasati».
Testa, cuore e gambe Per aprire
la partita serviva una prodezza
e quando Claudio Marchisio
ha regalato l’ennesima magia
stagionale Conte è esploso: salto verso l’alto, mani sbattute
sul plexiglass della panchina e
gioia incontenibile. «Sono contento perché abbiamo dominato dal primo all’ultimo minuto.
1-2 Conte esulta lanciandosi sul
plexiglas SKY 3 A fine gara ANDREOLI
Siamo stati noi a costringere il
Cesena a un atteggiamento
tanto rinunciatario e ho apprezzato la maturità della
squadra che ha continuato ad
attaccare creando molto e senza concedere spazi per le ripartenze dei nostri avversari. Ai
ragazzi dico sempre di usare
la testa, il cuore e le gambe».
Gli infortuni hanno complicato la vita alla Juve: «Mi auguro che per Vucinic sia una cosa
di poco conto e che Del Piero
possa recuperare in fretta. Ale
era entrato benissimo in partita, ma ne ero sicuro: lui, Pazienza, Quagliarella e Giaccherini hanno dato risposte
importanti». La Juve adesso è
tornata in testa: «Ma non ci
pensiamo. E non riteniamo il
Milan il nostro unico avversario. Ci sono l’Udinese, la Lazio, il Napoli. E tutte le partite
nascondono grandi insidie».
Sul rigore Conte non si sbilancia: «L’arbitro ha fischiato un
danno procurato da Antonioli
su Giaccherini. L’episodio comunque non ha inciso sulla gara. Piuttosto credo che andrebbe tutelato di più chi costruisce gioco. Il fallo di Rossi su
Del Piero era da secondo giallo come minimo». In attesa di
scoprire i tempi di recupero di
Vucinic e dello stesso Del Pie-
clic
MARCO ROSSI E QUEI
PUGNI PRESI DA CHIVU
E IBRAHIMOVIC
Marco Rossi (nella foto
REUTERS) e i campioni delle
big, un rapporto
controverso. Nel
campionato scorso, quando
giocava nel Bari, l’autore del
fallo su Del Piero si prese un
pugno a palla lontana al San
Nicola dall’interista Chivu a
febbraio (il romeno si beccò
4 giornate di squalifica) e poi
un mese dopo, a San Siro,
un altro pugno sempre a
palla lontana da Ibrahimovic,
che costò allo svedese 3
giornate poi ridotte a due.
ro, la Juve è attesa giovedì dalla sfida di Coppa Italia contro
il Bologna. Ci sarà turnover:
«Ma anche nel turnover metterò i migliori». Una frase che è
un messaggio neanche troppo
in codice per qualcuno.
Gli applausi di Pavel Pavel Nedved, intanto, è molto soddisfatto: «Conte merita i complimenti per il modo in cui ha dato un’anima alla squadra. In
tribuna ero tranquillo perché
vedevo che la Juve dominava:
prima o poi la palla sarebbe
dovuta entrare. In partite come queste lo stadio è fondamentale. Marchisio cresce di
partita in partita: presto diventerà uno dei più forti al mondo. Mi spiace per Del Piero,
che era entrato bene e aspettava quest’occasione». Pavel poi
racconta la sua vita da consigliere d’amministrazione:
«Sto imparando un nuovo lavoro, devo ragionare da dirigente e non da giocatore. Il
mio ruolo mi piace molto: sto
vicino alla squadra, parlo con
l’allenatore. Ed è normale che
dialogando con Conte e Marotta si discuta anche di mercato». In questo momento è
un argomento di grande attualità.
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A
Tanto
è un gioco
DI LUIGI GARLANDO
Lo scudetto corre
a centrocampo
Marchisio (6) gol, Nocerino (5): è la
lezione-Barcellona sfuggita all’Inter
Lo splendido gioco
del Barcellona,
educato
dall’intuizione
geniale di Crujiff e
reso adulto dal
magistero di
Guardiola, è stato
l’evoluzione
darwiniana del
calcio moderno, che
rischiava la paralisi
tattica. Gli attaccanti
Aquilani, 27 anni NEWPRESS rischiavano di finire
in pasto a difese
sempre più accorte tatticamente e sempre più
potenti atleticamente. Da qui l’idea di
reinterpretare la struttura classica (la difesa
protegge, il centrocampo recupera e assiste,
l’attacco decide), e di arretrare il centro di
potere, la parte più decisiva, allontanandola
dalle difese avversarie. Mai come nel calcio
del Barça i centrocampisti hanno avuto tanto
potere. Xavi e Iniesta, ma non solo. Sabato
contro il Levante i primi due gol li ha fatti
Fabregas, al centro della difesa giocava
Mascherano: il Barcellona è un monolito, un
grande centrocampo che fa tutto, copre, crea,
segna. E corre, soprattutto.
Mettersi sulla strada del Barcellona, non
significa fotocopiarne il 4-3-3, ma ispirasi allo
spirito: una mediana che palleggia di qualità,
che corre tanto e si inserisce per fare gol con
la delega degli attaccanti. Prandelli lo ha
capito con intelligenza e ha rigenerato
l’Italia. Milan e Juve lo hanno fatto a modo
loro e oggi il duello scudetto si legge anche:
Nocerino (5 gol) contro Marchisio (6). Un
segno dei tempi. I lanci di Pirlo contro quelli
di Aquilani. Venerdì Boateng ha mandato in
rete Nocerino, sabato Iniesta ha dato il primo
assist a Fabregas, ieri Vidal ha innescato
Marchisio: tutti centrocampisti. Venerdì Ibra
su allargava regolarmente a sinistra per fare
il play laterale; sabato Messi si è abbassato
parecchio per ricevere palla e darla a Iniesta
che ha mandato il gol Cesc; Conte chiede a
Matri di fare spesso l’elastico, venire incontro
al portatore e offrire la sponda. Nel calcio al
potere l’attaccante ha smesso di essere il
terminale esclusivo, seduto a tavola, è
diventato anche il cameriere di mediani
incursori che decidono con qualità.
Sabato l’Udinese, terza forza del campionato,
intrisa di spirito Barça (collettivo, palleggio,
qualità, corsa) ha sbancato San Siro con il
centrocampista Isla (23 anni). Asamoah (23) e
Armero (25) hanno imperversato. I
centrocampisti citati in precedenza
galleggiano tutti tra i 23 e i 27 anni. E’ un
corollario: se il segreto è correre tanto ed
esprimere qualità in velocità, è necessario
essere giovani e forti lì in mezzo. Il fallimento
dell’Inter si legge anche così: una mediana
antica e ferma, al di fuori della modernità.
y
LE SUE
ASSENZE
Nel dettaglio i
motivi per cui
Ibra ha saltato
alcune partite
nelle tre stagioni
all’Inter e nelle
due rossonere
S
2006-07
(Inter)
Infortunato: 10.
Non convocato:
3 Squalificato: 4.
In panchina (90’):
2. Subentrato: 2.
Gare saltate: 19.
S
2007-08
(Inter)
Infortunato: 12.
Non convocato:
4 Squalificato: 2.
In panchina (90’):
2. Subentrato: 4.
Gare saltate: 20.
S
2008-09
(Inter)
Infortunato: 1.
Non convocato:
0 Squalificato: 2.
In panchina (90’):
1. Subentrato: 2.
Gare saltate: 4.
S
2010-11
(Milan)
Infortunato: 2.
Non convocato:
0 Non ancora
arrivato: 1.
Squalificato: 6.
In panchina (90’):
0. Subentrato: 3.
Gare saltate: 9.
S
2011-12
(Milan)
Infortunato: 4.
Non convocato:
0 Squalificato: 0.
In panchina (90’):
0. Subentrato: 0.
Gare saltate: 4.
Come salvare
il soldato Ibra
Zlatan, serve il turnover
Ma con lui è difficile
Domani in Champions Allegri gli eviterà almeno un tempo
Obiettivo: non farlo arrivare scarico nel finale come un anno fa
na che avevano lasciato il Milan senza di lui per cinque giornate proprio nella fase cruciale della corsa allo scudetto. La
missione di Allegri è dunque
riuscire a gestirlo, a dosarlo in
modo che il suo apporto alla
squadra resti significativo fino
a maggio. Se questo non avvenisse, le controindicazioni sono tre: calo di rendimento, situazioni di nervosismo e rischio infortuni.
MARCO PASOTTO
MILANO
L’uomo che si mette in
campo da solo ha deciso anche per questa volta: «Il Viktoria? Voglio giocare», aveva detto venerdì Zlatan Ibrahimovic
nel dopogara di Genova a chi
gli chiedeva se finalmente era
arrivata un’occasione buona
per tirare un po’ il fiato. Poi
aveva rivisto più diplomaticamente la dichiarazione: «Voglio dire che se Allegri deciderà di schierarmi, mi farà molto
piacere». Ecco, così va meglio
la forma, ma non la sostanza.
Perché Ibra predica bene ma...
Già, basta riavvolgere il nastro
di tre mesi, quando a fine agosto lo svedese aveva presentato così la sua seconda annata
rossonera che stava per iniziare: «Spero che assieme ad Allegri sapremo trovare un giusto
equilibrio riguardo la mia gestione. D’altronde abbiamo
tanti buoni attaccanti». Come
dire: quando non è indispensabile, posso anche star fuori.
Frasi che seguivano una riflessione di Allegri fatta alla fine
della scorsa stagione: «Il prossimo anno Ibra, per quanto
possibile, andrà gestito diversamente».
Missione I motivi sono noti. Do-
po aver lanciato il Milan in orbita fino a gennaio, nella seconda parte dello scorso campionato lo svedese aveva pagato l’impiego ininterrotto fra
coppe e campionato ed era calato vistosamente. La situazione aveva registrato ripercussioni anche a livello nervoso,
come testimonia le gratuite
espulsioni con Bari e Fiorenti-
Turnover sconosciuto Come sta
Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, è alla seconda stagione col Milan LIVERANI
MERCATO
Tevez in pressing col Manchester City
L’argentino vuole solo i rossoneri
(c.lau.) Il Milan attende
notizie da Manchester per il
prestito di Carlitos Tevez.
Questa settimana ci sarà un
nuovo incontro tra l’agente
dell’attaccante argentino e la
dirigenza del City. E in via Turati
contano d’avere la conferma di
un ulteriore sconto
sull’operazione. Kia Joorabchian
sta insistendo su un punto: il
suo assistito preme per la
soluzione Milan e non accetta
pista alternative. Un pato che
evidentemente dà forza ai
rossoneri.
andando fino ad ora questa gestione particolare? Il Milan ha
giocato 19 partite e Zlatan ne
ha saltate 4 per infortunio. Il
resto, sono pochi spiccioli che
Allegri gli ha tolto in partite dove il risultato era ampiamente
al sicuro: 17’ in Milan-Parma
4-1 e 22 in Milan-Chievo 4-0.
Domani sera a Praga, in una
partita inutile per la classifica,
a Ibra sarà risparmiato all’incirca un tempo. Meglio di nulla. D’altronde il suo utilizzo
nel corso delle stagioni sembra un plico di fotocopie: nessun allenatore con lui ha mai
azzardato un po’ di turnover
per farlo rifiatare. L’anno scorso su 50 gare è stato fuori 9 volte: una perché non era ancora
arrivato, 2 per infortunio e 6
per squalifica. In soli tre casi è
subentrato dalla panchina. Anche all’Inter la musica era simile: 43 le gare saltate in tre stagioni, ma ben 23 sono per infortunio e 8 per squalifica. Ne
avanzano soltanto 12 «reali»:
7 volte non è stato convocato
(tutte in Coppa Italia) e 5 è rimasto in panchina per i 90’. In
realtà, il vero problema è uno
solo: Zlatan vuole sempre giocare.
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SERIE A
Goleador Nocerino
Mediano a chi?
Con 5 gol ha già raggiunto De Vecchi, è sulle orme
di Benetti: pensare che sembrava solo un low cost...
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
In area di rigore non è
più un’anima persa, sarà per
questo che difficilmente si tornerà a dire stupiti "se persino
Nocerino gioca al Camp
Nou...". Ma quella è la preistoria del Nocerino milanista, diventato un punto fermo negli
schemi gommosi di Allegri. Il
gioco del Milan non è più rigido, i ruoli sono intercambiabili in un certo senso, anche se a
uno come Antonio Nocerino si
chiederà sempre di coprire e
difendere oltre a inserirsi in attacco. Ma lui per ora sta facendo tutto, e piuttosto bene. Perché non c’è soltanto il gol nel
venerdì magico di Nocerino:
contro il Genoa il centrocampista si è ritrovato in area tre o
quattro volta e ormai la sua è
una presenza regolare. Finora
Nocerino è andato a bersaglio
5 volte. Avrebbe potuto segnare anche di più, ma non è certo
il caso di rimproverarlo e infatti nello staff tecnico nessuno si
sogna di farlo.
Uomo chiave Perché Nocerino,
arrivato con la fama di erede
designato di Rino Gattuso, ha
dimostrato di essere un gioca-
nista che gli faceva notare
quanto fosse pesante la maglia che aveva scelto, quella
con il numero 22 di Kakà, rispose secco: «Tanto qui i numeri sono tutti pesanti».
Obiettivo Euro 2012 Un peso
che Nocerino sta bilanciando
con gol preziosi. Dalla stagione 1972-73 non c’era un centrocampista che segnava tanto: Benetti realizzò 7 reti, un
record. Nocerino è avviato a
battere il primato, intanto ha
raggiunto De Vecchi che ne segnò 5 nel 1978-79. In tutta la
stagione però, e qui sta la differenza, visto che ad Antonio
per arrivare a quota 5 sono bastate 13 giornate. Un rendimento ottimo per il Milan, una
crescita fondamentale per cercare di acchiappare un posto
da protagonista nell’Italia a
Euro 2012. Nocerino, esploso
lo scorso anno con il Palermo,
è stato richiamato da Prandelli dopo una lunga assenza. In
nazionale ha giocato 9 partite
e non ha segnato, soprattutto
In crescita negli
schemi flessibili
di Allegri, sogna
un posto al sole
con Prandelli
Antonio Nocerino, 26 anni, è arrivato al Milan in estate e ha già segnato 5 gol AFP
tore diverso. Più duttile forse,
perché il calcio cambia veloce
e non si possono recitare i copioni sempre allo stesso modo. Più portato ad attaccare e
andare al tiro con efficacia. Rispetto a Rino, è diversa la personalità e l’impatto sulla squadra, ma non si può confrontare un leader con un ragazzo arrivato a Milanello da pochi mesi. E in ogni caso Nocerino ha
la stoffa per crescere anche da
questo punto di vista. A un cro-
«HALL OF FAME» DEL CALCIO ITALIANO
Galliani premiato a Firenze
FIRENZE Ci sarà anche Adriano Galliani
oggi pomeriggio a Firenze fra i premiati per la
«Hall of Fame del Calcio Italiano 2011»,
riconoscimento assegnato dalla Figc all’élite del
pallone in Italia. L’a.d. rossonero riceverà il
premio come «miglior dirigente italiano». Gli altri
premiati sono Roberto Baggio, Lippi, Sacchi,
Riva, Collina e Platini.
non è titolare: inutile dire che
il sogno è aiutare il Milan a vincere lo scudetto e continuare
la scalata nel ritiro pre-europeo. Per ora si diverte a rimandare al mittente scetticismo e
critiche. Il Nocerino che non
poteva giocare al Camp Nou si
è dimostrato più che adeguato
per una squadra che sta tentando il bis in campionato: i 500
mila euro pagati per il suo cartellino sono già ammortizzati.
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4 Bomber
I NUMERI
16
atipici
presenze per
Nocerino con la
maglia del
Milan: 14 da
titolare e due
da subentrato
6
il record di
reti segnate in
una sola
stagione:
2006-07, in
Serie B con il
Piacenza
Aldo Maldera
Difensore
Nel 78-79 ha segnato 9 reti da terzino
sinistro (a sinistra nella foto EFFELLE)
6,11
la
media-voto
nella stagione in
corso (tra
campionato e
Champions
League)
Romeo Benetti
Centrocampista
Mediano di ruolo, fece 7 reti
nella stagione 72-73 OLYMPIA
3
le stagioni al
Palermo, la
squadra in cui
si è fermato più
a lungo: dal
2008 al 2011
1
tripletta con
il Milan, nel 4-1
in casa contro il
Parma
Walter De Vecchi
Centrocampista
Con il Milan ha segnato 5 reti
nella stagione 78-79 ARCHIVIO
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A
Il vero fuoriclasse L’Udinese vende Zapata, Inler e Sanchez, sostituisce il difensore con Danilo, trova in casa l’erede dello
svizzero (Pinzi) e per ovviare alla partenza del Niño Maravilla
si affida a un giovane (Torje) e
a un cavallo di rientro (Floro
Flores). Morale? La squadra
continua a volare in classifica.
«La nostra società ha sempre costruito squadre competitive —
spiega Pozzo —. La differenza
la fa il tecnico». Ecco perché
quando gli viene chiesto se teme più di perdere qualche gioiello del campo o quello della
panchina Pozzo risponde secco: «Guidolin per noi è fondamentale».
Mercato L’Udinese confida di re-
La grande festa dei giocatori dell’Udinese dopo l’importante vittoria contro l’Inter a San Siro ANSA
Pozzo: «Guidolin
è la nostra forza»
Il patron dell’Udinese euforico dopo l’1-0
all’Inter: «A gennaio un centrocampista»
MASSIMO MEROI
UDINE
Vincere a San Siro è come
conquistare una bella donna.
Non ci si fa mai l’abitudine. Ecco perché il patron dell’Udinese Gianpaolo Pozzo, 70 anni, di
cui 25 nel mondo del calcio dice: «È una sensazione speciale
per chi la vive da spettatore e
da tifoso, ma lo è anche per i
protagonisti perché un successo simile non può che aumentare l’autostima del gruppo e regalare qualche sicurezza in più
in vista dei prossimi impegni».
Pozzo è uscito gongolante dal
Meazza e non è che la Juve, battendo il Cesena, gli abbia rovinato più di tanto la domenica.
«Era prevedibile».
«A fine girone
d’andata parlerò
con i giocatori
del premio
Champions»
stare lassù il più a lungo possibile. L’ha detto tra le righe Guidolin, lo ribadisce con prudenza
anche Pozzo. «Vediamo dove
concludiamo il girone d’andata
e poi ne riparliamo. Parlare di
certe cose porta male, comunque a quel punto affronteremo
con i ragazzi anche il discorso
del premio Champions». Per
continuare a essere competitiva l’Udinese avrà bisogno di
qualche puntello nel mercato
di gennaio considerando che la
Coppa d’Africa porterà via per
un mese e mezzo Benatia, Badu
e Asamoah. «Un centrocampista lo prenderemo — anticipa
Pozzo —. In attacco siamo a posto così. Barreto? Sapevamo
che ci sarebbe voluto un po’ di
tempo per riaverlo, con calma
ritroveremo anche lui». Pozzo
ha poi ribadito che per diventare più competitiva l’Udinese deve puntare sul nuovo stadio. «A
fine campionato dovremmo cominciare con i lavori. É un passo importante per far sentire i
giocatori più coinvolti nel progetto, far capire loro che Udine
può essere qualcosa di più di
una tappa di passaggio».
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4
I NUMERI
6
i gol subiti
dall’Udinese,
che ha la miglior
difesa del
campionato.
Due le vittorie in
trasferta, a
Lecce e a
Milano contro
l’Inter. Due
anche le
sconfitte
S
Gianpaolo
Pozzo, 70,
patron Udinese
LIVERANI
LA FESTA DEI GIOCATORI
Il premio partita
Milano by night
per l’Udinese
FRANCESCO VELLUZZI
MILANO
Una vittoria a San Siro con l’Inter vale una
giornata a Milano. Una sorta di premio partita.
Perché da sabato notte a ieri sera praticamente
tutta l’Udinese (il tecnico Guidolin è rientrato in
nottata nel triveneto) ha fatto festa tra discoteche, boutique d’alta moda e ristoranti. Sabato sera Benatia, Abdi, Sissoko, che hanno ritrovato
l’ex compagno Bernardo Corradi, si sono uniti
all’after show di Venus e Serena Williams, Flavia
Pennetta e Francesca Schiavone tra Just Cavalli
e Hollywood. Il difensore franco marocchino è
stato fermato da parecchi tifosi che lo hanno invitato a venire a giocare qui. Del futuro di Benatia
non v’è certezza, ma lui vuole restare a giocare in
Italia e non è dell’idea di rientrare nella sua Parigi dove la corte del Psg è serrata. Ieri mattina è
stata la giornata dello shopping, guidata da Totò Di Natale (con famiglia al seguito come
Giampiero Pinzi e Asamoah). Nelle vie
dello shopping i bianconeri, sono diventati i personaggi coi quali farsi fotografare.
Motor Show Oggi i festeggiamenti pro-
seguiranno a Bologna. Una delegazione della squadra, capitanata ancora
da Di Natale, sarà ospite degli stand
della Banca Popolare di Vicenza e di
Dacia. A disposizione dei tifosi ci saranno pure Torje, Fabbrini, Abdi, Ferronetti e Padelli. Da domani pomeriggio poi tutti al lavoro per preparare la sfida col Chievo. Guidolin dovrà pensare a una squadra che dovrà rinunciare agli infortunati Domizzi e Abdi e agli squalificati Pinzi
e Ferronetti.
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PA R F U M P O U R H O M M E
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#
SERIE A
Inter, rabbia e diktat
Moratti: almeno la Champions
Ranieri, rientri, mercato: ora non resta che il terzo posto per salvare il salvabile
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
APPIANO GENTILE (Como)
La disperazione di Pazzini. E nei numeri
Sabato sera, dopo una
sconfitta di cui oggi alla ripresa
sarà impossibile sottovalutare
l’eventuale impatto psicologico
negativo, il solo modo rimasto
all’Inter per sentirsi un minimo
leggera era spostare lo sguardo
fino a mercoledì sera: pensare
di dover fare risultato per forza
con il Cska Mosca sarebbe stato
una specie di macigno psicologico. Oltre che uno sforzo fisico al
momento non sostenibile. Magra consolazione: tutto il resto
di leggero aveva ben poco, a cominciare dall’umore di Massimo Moratti nel mini faccia a faccia seguito alla sconfitta con Ranieri, Branca e Ausilio.
Da quanto in Champions?
Anni d’élite
10
Quella che sta
giocando con buoni risultati
(è già qualificata per gli
ottavi di finale, da prima del
girone e con una giornata di
anticipo) è la 10ª edizione
consecutiva in Champions
League per l’Inter. L’ultima
volta che non giocò la
competizione élite in
Europa fu nella stagione
2001-2002
Moratti non molla Nulla di particolarmente diverso rispetto ai
soliti incontri post partite, al di
là appunto della rabbia del presidente: deluso, quanto determinato a mettere mano alla situazione per cercare di risolverla, a capire come ripartire. A dispetto delle ultime voci che lo
darebbero orientato ad una cessione della società, o comunque a un certo disimpegno, e
del silenzio che si è imposto anche ieri.
A quanti punti il 3˚ posto?
Che distacco
-13
Oggi l’Inter è a 13
punti dal 3˚ posto che
garantisce la prossima
Champions: 14 punti in
classifica, contro i 27 che
hanno l’Udinese e il Milan,
alle spalle della Juve
capolista. Va detto però
che l’Inter è virtualmente a
-10: ha giocato infatti una
partita in meno, quella che
dovrà recuperare fra otto
giorni a Genova
Ballano 25-30 milioni Moratti,
più che all’Europa di mercoledì
sera, pensa a quella dell’anno
prossimo: fra qualificarsi o non
qualificarsi per la Champions
2012-13 ballano fra i 25 e i 30
milioni di euro. Smettere finalmente di parlare di scudetto ancora possibile può essere solo
un bene, rinunciare già oggi anche all’idea di poter essere fra le
32 elette il prossimo settembre
è vietato. Va bene un sano realismo, che impone di rendersi
conto che sarà comunque durissima, ma il presidente lo ha detto chiaro: vuole l’Inter in corsa
almeno per quel terzo posto, e
non ammette arrendevolezze.
Il coraggio di Ranieri Anzitutto
da Ranieri, che si è già autodenunciato per la gestione tattica
della partita con l’Udinese. Anche anomala visto come il tecnico, dato il momento, aveva sempre fatto attenzione, soprattutto contro certe avversarie, a im-
postare un’Inter in grado di giocare anzitutto partite «controllate»: il suo coraggio oggi non
può essere quello delle tre punte (anche se una, Zarate, da trequartista), ma semmai quello di
fare un po’ più di turnover. Al di
là di certe esigenze causate dagli infortuni, ci sono numeri inequivocabili: Samuel, che a 33
anni è reduce da un delicatissimo intervento chirurgico al ginocchio, ha giocato le ultime
cinque partite di fila per 90’,
con Cordoba che è stato in campo appena 28’ in tutta la stagione («Ho una gran voglia di giocare», ha detto ieri il colombiano ai microfoni di Italia 7
Gold); Zanetti (neanche un minuto saltato in 18 partite, prima del rosso all’85’ di sabato sera) e Cambiasso (17 partite su
18, 15 delle quali per 90’) non
possono non risentire di un impiego così continuativo e prolungato.
Rientri eccellenti Quanto all’aspetto tattico, diventerà importante non tirare troppo una
coperta già abbastanza corta di
suo: il 4-4-2 con poco dinamismo in mezzo al campo diventa
un’arma a doppio taglio; per un
buon 4-2-3-1 sono fondamentali esterni di ruolo che l’Inter non
ha; per il «rombo» caro a questa
squadra e alle sue caratteristiche serve come il pane Sneijder,
anche se utilizzare nel frattempo Stankovic non sarebbe un
inedito. Poi, fra Fiorentina e Genoa, torneranno i grandi infortunati e sottolineare quanto a
questa squadra stiano mancano
l’olandese, Maicon, Lucio e anche Forlan (per rivederlo servirà forse un po’ più di pazienza,
ma nello scorso fine settimana
ha lavorato benissimo) non è
cercare un alibi di comodo.
Energia dal mercato Quanto ai
Quante squadre davanti?
Pesano gli scontri diretti?
Viste dal basso
K.o. a San Siro
14
3
Oggi l’Inter di Ranieri
(foto) è al 15˚ posto con il
Siena e il Bologna a quota
14. Le 14 squadre davanti
sono Juve, Milan, Udinese,
Lazio, Napoli, Palermo,
Cagliari, Roma, Catania,
Fiorentina, Chievo, Atalanta,
Genoa e Parma. Con i teorici
3 punti in più del recupero
Genoa-Inter, a precederla
resterebbero 6 squadre
Sono già tre le
sconfitte rimediate dall’Inter
negli scontri diretti con le
avversarie più quotate per i
suoi stessi obiettivi. E tutte
tre in casa: 0-3 con il Napoli,
1-2 con la Juventus, 0-1 con
l’Udinese. L’unico teorico
scontro diretto non perso è
stato quello con la Roma,
quando l’Inter pareggiò,
sempre a San Siro, per 0-0
rinforzi di gennaio, salvo grandi ripensamenti di Moratti non
arriveranno grandi investimenti: questa squadra mano a mano
sarà da rifondare, ma non succederà subito e l’esigenza primaria è dare a Ranieri non nomi,
ma gente fresca, che anzitutto
corra. Energia soprattutto a centrocampo: quella che serve comunque, a prescindere dal sistema di gioco scelto, e che è mancata anche sabato sera, quando
negli ultimi 20’ l’Inter si è sgretolata come se non sentisse più le
gambe. Energia fisica, ma anche mentale: senza quella, anche il terzo posto alla fine potrebbe scivolare via di mano.
Un po’ come la situazione in
questo momento.
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
#
TRA I PEGGIORI IN CAMPO
IN URUGUAY
Alvarez e Zarate, alba in disco
dopo la sconfitta con l’Udinese
Recoba, gol scudetto a 35 anni
Nacional campione di Apertura
La notizia (che durante la
giornata avrebbe trovato
conferme) l’ha data
Telelombardia: Mauro Zarate e
Ricardo Alvarez — contro
l’Udinese non certo fra i migliori
in campo — subito dopo la partita
di sabato sera avrebbero fatto
quasi l’alba in una discoteca a
Milano. Claudio Ranieri aveva
concesso alla squadra la
domenica libera ripresa fissata
per questa mattina , quindi la
società difficilmente prenderà
provvedimenti. Rimane però
quantomeno dubbia l’opportunità
di un’uscita simile dopo una
sconfitta pesante come quella di
sabato. Soprattutto se a rendersi
protagonisti di una nottata
all’insegna del divertimento non
sono due veterani, bensì giovani
che devono ancora ripagare la
fiducia che club e tifosi
nerazzurri hanno riposto nei loro
confronti.
«Il campionato di Recoba»,
hanno scritto in Uruguay. Il Chino,
a 35 anni, ha deciso il torneo di
Apertura uruguaiano: ieri,
all’ultima giornata, ha segnato il
gol dell’1 0 del Nacional in casa
del Liverpool Montevideo (foto
Reuters). Abbastanza per salire a
32 punti, uno più del Danubio,
due più del Peñarol. Recoba ha
segnato a 11 minuti dalla fine, col
sinistro, risolvendo la seconda
partita in 15 giorni. Il Chino è
entrato all’intervallo e ha colpito,
il 20 novembre aveva deciso il
derby col Peñarol segnando il 2 1
su rigore al 92’. «Non m’importa
lo stipendio — aveva detto prima
di firmare —. Voglio solo un bel
premio in caso di titolo». Lo avrà.
Il Nacional ha vinto con una lunga
rimonta al Peñarol, facendo 22
punti nelle ultime 8 giornate.
Inutile il 4 1 del Danubio, con 3 gol
di Diego Rafael Perrone, fratello
di Lorena, la moglie del Chino.
zione di metterlo ora sul mercato, ma molto dipende anche
dalle prossime partite e dalla
battaglia della società bergamasca per una riduzione dell’attuale penalizzazione di sei
punti.
Via al mercato low cost
con Kucka e Schelotto
Via libera Se a gennaio, infatti,
il club di Percassi si ritrovasse
nei quartieri medio-alti della
classifica, allora, il veto su
Schelotto potrebbe cadere. Ma
non basta. Lo stesso giocatore
ha già lasciato intendere che
lui cambierebbe maglia in corsa solo se a chiamarlo fossero
proprio i nerazzurri.
Moratti non vuole spese pazze, ma l’Inter corre ai ripari per
gennaio: nel mirino lo slovacco del Genoa e l’ala dell’Atalanta
CARLO LAUDISA
[email protected]
MILANO
Il tonfo con l’Udinese non
fa cambiare idea a Massimo
Moratti. Al mercato di gennaio
non sono previsti interventi costosi. La linea del presidente è
quella di portare avanti il progetto estivo, a meno che non sopravvengano delle opportunità sul fronte delle cessioni. E, al
momento, è difficile che spuntino delle offerte significative. E
ciò condizionerà non poco le
mosse del d.t. Marco Branca e
del d.s. Piero Ausilio. Lo stesso
Claudio Ranieri ne è consapevole.
Cambio tattico L’allenatore
s’aspetta un adeguamento della
rosa, magari con l’acquisto di
un esterno destro alto. Alvarez
in quella posizione non si trova
a suo agio e l’Inter cerca un giocatore che permetta il passaggio stabile ad un più eclettico
4-2-3-1. In quest’ottica il nome
di Lucas Moira del San Paolo è
stato a lungo in cima ai pensieri
nerazzurri. La concorrenza del-
L’ANTICIPO/1
INTER-UDINESE 0-1
MARCATORE Isla al 28’ s.t.
INTER (4-4-2)
Julio Cesar 6,5; Zanetti 5, Ranocchia 5,5,
Samuel 6, Chivu 5,5 (dal 35’ s.t. Stankovic 5,5); Faraoni 6 (dal 17' s.t. Zarate 4,5),
T. Motta 5, Cambiasso 5, Alvarez 5 (dal 1’
s.t. Nagatomo 5,5); Milito 5,5, Pazzini 5.
(Castellazzi, Cordoba, Poli, Castaignos).
ALLENATORE Ranieri 5.
UDINESE (3-5-1-1)
S.Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 6,5,
Ferronetti 6; Basta 6, Isla 6,5, Pinzi 6,5,
Asamoah 7, Armero 6,5; Torje 6,5 (dal 17'
s.t. Floro Flores 6,5); Di Natale 5,5 (dal
46' s.t. Ekstrand sv). (Padelli, Badu, Fabbrini, Pasquale, Doubai).
ALLENATORE Guidolin 7.
ARBITRO Gervasoni 6,5.
NOTE Espulsi Zanetti e Ferronetti. Ammoniti Thiago Motta, Armero, Pinzi.
L’ANTICIPO/2
NAPOLI-LECCE 4-2
MARCATORI Lavezzi (N) al 26’, Cavani
(N) al 33’, Dzemaili (N) al 41’ p.t.; Muriel
(L) al 9’, Cavani (N) al 37’, Corvia (L) al 48’
s.t.
NAPOLI (3-4-2-1)
De Sanctis 6; Fernandez 6, Aronica 6,
Fideleff 6 (dal 30’ s.t. Grava 6); Maggio
6,5, Inler 5,5 (dal 21’ s.t. Hamsik 6), Dzemaili 6,5, Dossena 6; Pandev 7 (dal 15’
s.t. Gargano 6), Lavezzi 7,5; Cavani 7,5.
(Rosati, Campagnaro, Zuniga, Santana).
ALLENATORE Mazzarri 7.
LECCE (3-5-2)
Benassi 6; Oddo 4,5, Tomovic 5, Ferrario 4,5, Esposito 4,5 (dal 1’ s.t. Corvia 6),
Mesbah 5; Cuadrado 6, Strasser 5,
Grossmuller 5,5 (dal 1’ s.t. Obodo 5); Muriel 6, Pasquato 4,5 (dal 26’ s.t. Bertolacci 5). (Bertagnoli, Giandonato, Di Michele, Brivio).
ALLENATORE Di Francesco 5.
ARBITRO Romeo di Verona 6.
NOTE Espulso Di Francesco. Ammoniti
Fideleff, Strasser e Ferrario.
L’ANTICIPO/3
GENOA-MILAN 0-2
MARCATORI Ibrahimovic su rigore all’11’, Nocerino al 34’ s.t.
GENOA (5-3-2)
Frey 7; Mesto 5,5, Granqvist 6, Dainelli 5,
Kaladze 5, Moretti 5,5; Rossi 7, Veloso
6,5, Constant 5 (dal 24' s.t. Merkel 6);
Pratto 6 (dal 43' s.t. Jorquera sv), Jankovic 5 (dal 33' s.t. Zé Eduardo sv). (Lupatelli, Sampirisi, Seymour, Caracciolo).
MILAN (4-3-1-2)
Amelia 6; Abate 6,5, Thiago Silva 6, Yepes 6, Antonini 6; Aquilani 6, Ambrosini
5,5 (dal 24' s.t. Seedorf 6), Nocerino 6,5;
Boateng 6,5; Ibrahimovic 7, Robinho 5
(dal 43' s.t. El Sharaawy sv). (Roma, Bonera, Taiwo, Mexes, Emanuelson).
ALLENATORE Allegri.
ARBITRO Celi 6
ALLENATORE Malesani 5,5.
NOTE Espulso Kaladze. Ammoniti Granqvist, Moretti, Veloso, Ambrosini, Antonini e Roma.
I nerazzurri
puntano anche
il difensore Juan
dell’Internacional
di Porto Alegre
le big d’Europa e le richieste eccessive (30 milioni) del San Paolo rendono ardua questa pista.
Pista Kucka In parallelo l’Inter
Concorrenza Anche il cileno
Eduardo Vargas comincia a diventare un obiettivo costoso:
l’ingresso in scena del Napoli
ha indotto l’Università del Cile
d’alzare il prezzo. Ecco perché
nelle ultime ore è tornata d’attualità la candidatura di Matias Schelotto. L’esterno italo-argentino dell’Atalanta che,
guarda caso, ha sponsor importanti nello spogliatoio nerazzurro. L’Atalanta non ha inten-
tiene vivi i contatti con il Genoa
per il centrocampista Kucka. Un
incontro tra i club è in programma dopo la disputa del recupero
dello scontro diretto. Kucka è
già a metà e l’operazione comporterebbe una spesa relativa
per Moratti. Sullo sfondo, poi,
c’è sempre il difensore Juan dell’Internacional di Porto Alegre.
Ma anche quest’affare dipende
dal via libera di Moratti.
Ezequiel Schelotto, 22 LIVERANI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A
Napoli,
tridente ok
al momento
giusto
Sette gol in due settimane
per Cavani, Lavezzi e Hamsik:
il trio è pronto per il Villarreal
MIMMO MALFITANO
NAPOLI
Cominciano a tornare i
conti. Il tridente napoletano ha
ripreso a fare le cose per bene.
Sono arrivati i gol e per giunta
pure pesanti, tipo quelli realizzati al Manchester City, all’Atalanta, alla Juventus e al Lecce.
Prodezze utili, sicuramente,
che hanno permesso al Napoli
di arrivare alla sfida decisiva di
mercoledì contro il Villarreal
con in palio gli ottavi di finale di
Champions e di ripartire in campionato: la quaterna al Lecce ha
interrotto l’astinenza di vittorie
che durava da un mese (Napoli-Udinese 2-0). C’è tutto un lavoro di squadra, ovviamente,
dietro questa ripresa. Ma il ritorno al gol del tridente è servito
più di ogni altra cosa. Ne ha segnati 7 nelle ultime 2 settimane
(5 Cavani, 1 Lavezzi e 1 Hamsik
che rispetto agli altri due è quello meno continuo). Ad esse vanno aggiunte le due segnate da
Goran Pandev, contro la Juventus, che per l’occasione aveva sostituito l’infortunato Cavani.
Dunque, la ripresa c’è stata tutta.
Rullo Cavani Ha cominciato ad
asfaltare tutti gli avversari che
sono capitati dalle sue parti. Il
gol Cavani l’ha ritrovato in una
notte unica, quella della vittoria sul Manchester City (doppietta) ed ha saputo ripetersi a
Bergamo, all’ultimo secondo
utile, evitando una sconfitta
che avrebbe messo in discussione il lavoro dello staff tecnico. E
l’infortunio patito contro l’Atalanta non gli ha permesso di affrontare la Juventus. Ma, ha saputo rifarsi subito, sabato sera,
con la doppietta al Lecce.
Zupping
di VINCENZO CITO
«Ho il dovere di dire
a Doveri: dov’eri?»
Da sinistra Marek Hamsik, Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi REPORPRESS
Lavezzi super E’ lui il vero feno-
meno di questo Napoli. Ormai,
è convinzione comune che senza il Pocho questa squadra perderebbe il 50 per cento della
propria forza. E’ stato devastante, contro la Juventus e lo è stato anche l’altra sera: con le accelerazioni ha frantumato la resistenza della difesa salentina realizzando, tra l’altro, il gol che ha
sbloccato il risultato prima di offrire a Cavani il pallone per la
quarta rete. Insomma, sabato
sera, Lavezzi ha voluto rasserenare i tifosi del Napoli. «E’ stata
una vittoria importante quella
contro il Lecce. Adesso, però, lasciamo perdere il campionato e
puntiamo dritto all’impegno di
Champions League. Non possiamo perdere quest’opportunità
storica di approdare agli ottavi
di finale», ha detto il Pocho parlando della sfida del Madrigal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
laFotonotizia
Tapiro e babà
per il Pocho
Valerio Staffelli ha
consegnato un Tapiro d’Oro a
Lavezzi per le parole della
compagna Yanina. Dopo
essere stata derubata di un
orologio aveva minacciato di
lasciare Napoli con il Pocho.
Solo quattro partite
pomeridiane, si aprono
prospettive impensate a
«Stadio sprint» (Rai Due),
perchè Enrico Varriale
introduce così il programma
«Esamineremo i temi di
questa giornata con Bruno
Gentili e Giovanna Carollo».
Vuoi vedere che finalmente
la fanno parlare? Ecco il
senso della sua presenza. Ore
17,05, saluta. Ore 17.25: dice
due parole due per Milito su
Twitter. Ore 17.50: annuncia
l’arbitro del Milan in
Champions. Ore 18,12: saluta
ricordandoci di comprare le
stelle di Natale per la lotta
alla leucemia. Alla fine,
Enrico Varriale la ringrazia
pure.
Le clamorose rivelazioni di
Ezio Luzzi su Radiorai «Molti
non lo sanno, ma i giocatori
di serie B prendono la
pensione. A esempio, c’è uno,
di cui non faccio il nome, di
una squadra di cui non posso
fare il nome che, pensate,
prende...prende, ...Stavamo
parlando di questo
campionato spezzatino, che
scontenta un po’ tutti»
«Ho il dovere di dire a
Doveri. Dov’eri?» (Zibi
Boniek, Tempi
supplementari, Rai Due)
«All’Europeo l’Italia è stata
sorteggiata con Spagna,
Irlanda e Croazia. Ma, con
questa crisi, il campo chi lo
paga?» (Trio Medusa, Quelli
che il calcio, Rai Due)
Tutte le volte che ad Amedeo
Goria danno da commentare
l’anticipo delle 12.30, di cui a
«Stadio sprint» non può
mostrare nulla per questione
di diritti, si sfoga scendendo
in campo per mostrarci la
porta dove è stato segnato un
gol. Dategli una partita del
pomeriggio.
«Sul gol di Ibarbo, dovevamo
essere tutti più attenti. Me in
primis» (Nicola Legrottaglie,
«Domenica sportiva», Rai
Due)
«Salvio addirittura
sombrerato da Marcelo!»
(Riccardo Trevisani, Sky,
Real-Atletico)
Ha ispirato film, striscioni e
cori, ci ha fatto un gol nel
Mondiale, era uno dei
personaggi più divertenti
degli anni Ottanta, ha portato
gusto, ironia, talento, ha
vissuto tutta l’esistenza da
Socrates, ieri a Firenze
durante il minuto di
raccoglimento per la sua
scomparsa, è morto da
Socratesc, perché così lo ha
chiamato Emanuele Dotto
(Radiorai), demolendo il mito
di una generazione. Che, da
lassù, ci perdoni
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A 14a GIORNATA
le Pagelle
di S.V.
BEHRAMI È UNO STANTUFFONE
NASTASIC, UN ’93 IN CRESCITA
HEINZE DA PROVA TELEVISIVA?
FIORENTINA 6,5
BORUC 6 Qualche uscita, una
parata vera su Lamela dalla
distanza. Praticamente spettatore
non pagante.
DE SILVESTRI 6 La solidità come
cifra. Difficile spostarlo, farlo
sbandare. Non si fa abbindolare dai
gorgheggi romanisti.
GAMBERINI 7 Non solo per il gol.
Per esempio, sull’1 0 con
bell’anticipo toglie una palla
pericolosa dalla crapa di Bojan. Alla
fine Heinze cerca di accopparlo con
una gomitata, ma il «Gambero»
sopporta e non reagisce in malo
modo.
NASTASIC 6,5 Bojan gli nega il
probabile gol del 3 0. Peccato, se lo
meritava. In continua crescita,
questo ragazzo del ’93.
PASQUAL 6,5 Spazza via l’ombra di
Cicinho. Padrone della sua fascia.
Attento nelle coperture. Sotto
Natale, un buon Pasqual.
BEHRAMI 6,5 Stantuffone della
mediana, non si fa incantare dalle
sirene giallorosse (Munari s.v.).
MONTOLIVO 6,5 Tiene il volante,
gioca buoni palloni e non si fa
impressionare dal fraseggio
romanista.
ROMA 5
STEKELENBURG 6 Piglia tre gol,
due su rigore. Prosciolto.
CICINHO 4,5 Non giocava da
settembre. Inchiodato. Affannato. E
appisolato nelle diagonali difensive.
GRECO 5,5 Entra sul più brutto.
JUAN 4,5 Suo il peccato originale:
abbocca all’amo di Jovetic e lascia
la Roma in 10 dopo 15 minuti.
HEINZE 4 Bruciato di testa da
Gilardino sull’azione del primo
rigore. Soverchiato da Gamberini
sul 2 0. Da codice penale nello
sviluppo che conduce al penalty del
3 0: prima della «parata» di Bojan,
rifila una gomitata a Gamberini.
Sarà squalificato attraverso la
prova tv?
TADDEI 5,5 Tra i meno peggiori.
Argina De Silvestri. Dopo vari
rimescolamenti di moduli, chiude da
terzino destro.
PERROTTA 5 Un po’ escluso dal
solfeggio romanista (qualche tocco
sbagliato) e nessun inserimento in
attacco.
JOSÉ ANGEL 5,5 In campo
nell’ultima mezz’ora: prima in
mediana, poi a sinistra nel suo
habitat. Qualche timido tentativo.
IL MIGLIORE
VARGAS 6,5 Con la Roma decimata
scavalla che è un piacere.
h
LAZZARI 6 L’uomo degli accordi tra
le linee. Sbaglia qualche nota, ma
sono peccati veniali (Salifu s.v.).
Dopo un quarto d’ora passa al
centro della difesa causa rosso a
Juan e cerca di incollare i cocci
della Roma. Si fa vedere in avanti
con tiro non lontano dal palo.
GILARDINO 6 Gila c’è e «spiazza»
per Jovetic nell’azione del primo
rigore. Gila combatte, ma il gol non
arriva perché un bel tiro al volo
finisce alto di poco. Arriverà. Il
Gila gol è nell’aria.
SILVA 6 I rigori li sa calciare.
Aspettiamo fiduciosi che ci mostri il
resto del repertorio. A prima vista
sembra macchinoso e maldestro,
ma anche Batistuta all’inizia pareva
un paracarro. Si consiglia prudenza
nei giudizi.
h
IL MIGLIORE
7 JOVETIC
La differenza la fa lui, con i suoi
trucchi. Maestro d’astuzia
nell’episodio che porta al primo
rigore: come fregare un difensore.
Provoca il secondo giallo di Gago.
Impegna Stekelenburg con tiro
velenoso. E’ generoso con Silva,
perché gli cede il secondo rigore e
consente all’argentino di sbloccarsi.
All. ROSSI 6,5 Subisce il possesso
palla «enriquiano» e non per sua
libera scelta. La Fiorentina è
proprio messa in mezzo, come in un
gigantesco torello. Tutto sommato a
Delio Rossi va bene lo stesso,
perché può aspettare e ripartire.
All’italiana, contro le mode
spagnoleggianti. Olé.
6 DE ROSSI
GAGO 5 L’espulsione — due gialli,
stupido il secondo per proteste —
rovina una prestazione da chef del
possesso palla. E’ lui a dirigere il
coro. Poi gli parte la brocca, entra
in paranoia da frustrazione, si fa
male e si fa cacciare.
PJANIC 5,5 Suonatore chiave
dell’orchestra del Luis, però fatti i
conti risulta abbastanza innocuo.
Niente acuti né illuminazioni.
SIMPLICIO 5 Non lascia tracce.
LAMELA 5 Suoi gli unici due tiri in
porta della Roma. Il primo in
particolare costringe Boruc
all’unica parata degna di essere
definita tale. E’ l’unico merito di 90’
nervosetti e insipidi. Se Osvaldo
non è Maradona, lui non è Messi.
BOJAN 4 Latitante come punta,
sciagurato come difensore:
espulso per la «parata», salterà la
Juve. Non vale giustificarsi con
l’istinto. A questi livelli si ha il
dovere della lucidità.
All. LUIS ENRIQUE 5 Prende tre gol
e chiude con otto giocatori. Può
consolarsi con i dati sul possesso
palla (57% Roma, 43% Fiorentina) e
sul predominio territoriale (55 a 45
per la Magica). Non tutto è da
buttare.
TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Espulsioni e rigori sono ok.
Unico neo: non vede la gomitata di Heinze a Gamberini prima
del «mani» di Bojan. Tonolini 6; Padovan 6
Fiorentina, 3 gol
Roma, 3 espulsi
e Luis contestato
Cori contro il tecnico, il club: «Non si tocca»
Decidono i rigori di Jovetic e Silva e Gamberini
Risveglio viola
ola
Buio giallorosso
osso
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
FIRENZE
Credito esaurito, Luis Enrique contestato. E’ successo al
39’ della ripresa, sul 2-0 per la
Fiorentina. Dalla curvetta romanista sono partiti due cori inequivocabili. Il primo in volgare:
«Luis Enrique vaffan...». Il secondo in romanesco: «Te ne devi anna’, te ne devi anna’...». Pochi istanti e disastro pieno, a tutto tondo: parata di Bojan sulla
linea di porta, Roma in otto e
col rigore del 3-0 sul groppone.
Totti a languire in panchina. Ce
n’è abbastanza per crocifiggere
Luis Enrique col suo tititic-tititoc, però la società ha fatto muro, subito: «L’allenatore non si
tocca». Roma non è stata costruita in un giorno, l’Udinese ci ha
messo vent’anni a salire in cima. Bei discorsi, ma se andrete
a farli di persona ai tifosi non
sarete accolti coi fiori.
Giallorossi in 10
dopo 15 minuti,
ma padroni degli
ultimi 30 metri
Però senza tiri
La ripresa è stata
un calvario, con
altri due rossi
Totti in panchina
per tutta la gara
andar di notte. Se però ci si infila tra le pieghe della gara, qualche altro discorso è possibile.
Juan è stato espulso dopo 15 minuti, perché quel furbacchione
di Jovetic gli ha rubato spazio e
tempo e l’ha costretto a un fallo
da rigore con rosso incorporato. Eppure, sotto di un gol e in
10 contro 11, la Roma si è messa a dettare gioco, ha schiacciato la Fiorentina nei suoi ultimi
30 metri, con Delio Rossi che si
sbracciava, che chiedeva alla difesa di salire (e i suoi però non
ce la facevano a schiodarsi). Per
mezz’ora si è apprezzato il pregevole giro-palla romanista.
Peccato che fosse fine a se stes-
so, funzionale allo scudetto del
torello: non si tirava in porta e
si andava al cross senza che in
mezzo ci fosse un centravanti
come Osvaldo, escluso per indisciplina. A fine tempo la mazzata: Montolivo ha calciato dal
corner e Gamberini ha sovrastato Heinze. Due a zero e amen.
Totti in panca La ripresa giallo-
rossa è stata un calvario. Gago è
stato ammonito due volte e poco dopo il 30’ la Roma è rimasta
in 9. Dieci minuti ed è scesa a 8,
per la «parata» di Bojan su Nastasic. Espulsioni gravi perché
al prossimo giro di giostra — lunedì 12 — calerà all’Olimpico la
Contraddizioni Ci scusiamo con
Delio Rossi, che festeggia la sua
prima vittoria in viola, però oggi la Roma è soggetto e complemento oggetto allo stesso tempo. Progetto bello e contraddittorio. Controversa è stata la partita di Firenze. Se uno si ferma
alle apparenze, ai tre espulsi, alla miseria dei due tiri in porta
— cumulo di cose importanti,
obietterete con ragione —, se
uno si limita ai numeri, alla sesta sconfitta in campionato, il discorso si chiude prima di cominciare. Se un altro aggiunge il carico da undici del Totti panchinaro per 90 minuti, peggio che
L’ira di Bojan
Dopo l’espulsione lancia la maglia
Al 40’ della ripresa, a partita già compromessa, Bojan
«para» davanti alla porta e l’arbitro Damato non può fare
altro che decretare il rigore ed espellere l’attaccante
giallorosso. Che la prende malissimo e, mentre imbocca il
tunnel degli spogliatoi, lancia la maglia per terra. BOZZANI
L’incredulità di Totti
Il capitano resta ancora a guardare
L’espressione di Francesco Totti in panchina è meglio di un
libro aperto. Incredulità, stupore. Per la squadra e anche per
se stesso. Il capitano giallorosso ha visto crollare la Roma
senza poter fare nulla visto che Luis Enrique non l’ha
mandato in campo neppure per qualche minuto. PHOTOVIEWS
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual;
Behrami (dal 46’ s.t. Munari), Montolivo,
Vargas; Lazzari (dal 36’ s.t. Salifu); Gilardino (dal 18’ s.t. Silva), Jovetic. PANCHINA
Neto, Camporese, Romulo, Ljajic. ALLENATORE Rossi.
ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg; Cicinho
(dal 29’ s.t. Greco), Juan, Heinze, Taddei;
Perrotta (dal 14’ s.t. José Angel), De Rossi, Gago; Pjanic (dal 26’ s.t. Simplicio); Lamela, Bojan. PANCHINA Lobont, Cassetti,
Caprari, Totti. ALLENATORE Luis Enrique.
Luis Enrique scosso: «Non resto per i soldi»
Baldini: «Totti fuori può far male all’ambiente»
3
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Jovetic su rigore al 17’,
Gamberini al 44’ p.t.; Silva su rigore al 41’
s.t.
ARBITRO Damato di Barletta.
ESPULSI Juan (R) al 15’ p.t. per gioco scorretto; Gago (R) al 32’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e proteste);
Bojan (R) al 40’ del s.t. per comportamento non regolamentare.
AMMONITI nessuno.
Juve, serata in cui Luis Enrique
sarà forse costretto a riesumare
Totti, il capitano invocato a lungo dai romanisti al Franchi e però lasciato in panca perché giudicato in deficit di condizione.
Forse un quarto d’ora di Totti
avrebbe messo un po’ di soggezione alla Viola e la Roma avrebbe evitato lo scempio del terzo
rosso, della riduzione a squadra
di «calciotto», ma Luis Enrique,
coerente con se stesso, ha spedito in campo tre panchinari non
esattamente di prima fila: José
Angel, Simplicio e Greco.
Cinici viola E’ una semplificazione, però così è andata. La
FIORENTINA PEPERONCINI ANTI-JELLA PER DELLA VALLE
A Jovetic sta bene
il nuovo vestito
preparato da Rossi
Primo gol da seconda punta con il nuovo
tecnico: «Ha un talento donato da Dio»
ALESSANDRA GOZZINI
FIRENZE
Tornava dopo il k.o. muscolare e Jo-Jo ha subito preso
la partita di punta; era alla sua
prima uscita con Rossi, l’allenatore che gli ha preparato un
nuovo modulo: da ora in poi
Jovetic giocherà al fianco di Gila, cioè seconda punta. La modifica tattica deve servire ad
avvicinare Jo-Jo in zona-gol e,
restando a ieri, l’esperimento
pare riuscito. Con il rigore
(preso e poi infilato) Jove sale
a quota sei in classifica marcatori: forse non competerà per
il titolo, ma ha già vinto la sfida con se stesso. Due stagioni
fa segnò sei reti in ventinove
partite: la stessa cifra sommata in undici gare giocate quest’anno, «la vittoria con la Roma può essere una svolta, mi
dispiace solo non aver giocato
contro Totti», racconta a fine
gara. Un altro dato spiega la
sua incidenza sulla squadra:
dei tredici gol viola, sei sono
suoi, dunque è metà Fiorentina. Il fenomeno Jovetic è analizzato anche da Andrea Della
Valle, presidente onorario:
«Fa sempre la differenza, la
sua forza è l’umiltà». Per Delio
Rossi «ha un talento donato
da Dio, ma può fare molto meglio, specie nella fase senza
palla».
NOTE paganti 8.839, incasso di 130.064 euro;
abbonati 13.024, quota di 228.889,49 euro. Tiri
in porta 6-2. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 10-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
Roma ricamava all’uncinetto e
non tirava neppure di fioretto,
la Fiorentina ha sguainato lo
spadone quel tanto che è bastato. L’astuzia di Jovetic come
grimaldello, la regia di Montolivo per non perdere l’orientamento, la forza di Gamberini
nelle due aree. Il realismo di
Delio Rossi contro i sogni di Luis Enrique. «Icaro era un pirla», è solito dire Trapattoni, però chi vola lo sa, il decollo è la
fase più difficile e rischiosa. Luis Enrique è ancora inchiodato
alla pista, ma se si alza può arrivare lontano. E sottolineiamo il se.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vai Tanque Intanto è Jo-Jo che
decide, la partita e non solo: in
teoria rinuncia alla doppietta
per regalare il secondo rigore
a Santiago Silva, finora a secco: «E’ stato un segnale importante, la dimostrazione che il
gruppo c’è ed è sano» aggiunge Della Valle. Poi il Tanque:
«E’ uno dei gol più importanti
della mia vita, lo dedico a famiglia e tifosi. E’ stato Montolivo
a chiedermi se volevo tirarlo,
poi ho avuto il permesso da Jovetic». E Rossi scherza: «Se fosse stato decisivo chissà chi
l’avrebbe battuto...».
Peperoncini Ancora Della Valle, che a fine gara riceve in
omaggio i peperoncini anti-jella di Antonio, tifoso viola arrivato dalla Calabria: «Dalla
squadra ho avuto le risposte
che volevo, ora andiamo a Milano con un altro spirito, e per
una volta siamo noi a guardare l’Inter dall’alto. Io credo ancora all’Europa, dobbiamo arrivare a Natale con un’altra
classifica. La cura Rossi si inizia a vedere». Chiude l’allenatore: «Una rondine non fa primavera, serve continuità. Ma
intanto si è visto l'attaccamento alla maglia. Cerci? E’ infortunato, e se anche non lo fosse
avrei detto lo stesso».
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«Se la squadra
non mi segue
pronto a lasciare»
FIORENTINA
ROMA
Il colpo di testa
di Gamberini
per il 2-0 dei
viola POLARIS
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Luis Enrique, 41 anni FOTOPRESS
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
FIRENZE
Il principio della crisi comincia dalla fine. Da quando, dopo tanta comprensione, viene acclarato come la pazienza dei tifosi della Roma si sia esaurita. «Luis Enrique vaffan...» coreggia lo
spicchio del Franchi tinto di giallorosso. E aggiunge: «Te ne devi
anna’, te ne devi anna’». Non solo. Alla stazione Termini una
trentina aspettano la squadra
per insultarla e gridare: «’Ndo
sta er progetto? Di Benedetto caccialo se no ce manda in B». Inutile dire che al pentagramma si aggiunge poi l’antico ritornello:
«C’è solo un capitano», tutto dedicato a un Francesco Totti immalinconito dalla scoperta della
sua inutilità. Dopo la panchina
iniziale, è giunta la certificazione che gli ha dato l’allenatore all’intervallo: «Ho deciso che non
era in grado di giocare dall’inizio
perché non era al 100%, gli ho
detto che non mi sembrava adatto a giocare in inferiorità numerica». Come dire, l’uomo della
provvidenza ormai è stato «nor-
malizzato», tant’è che il pensiero
che gli ha attraversato la testa è
stato: allora non era meglio se mi
avesse lasciato a casa?
Colloquio familiare Insomma, a
dispetto della visita pastorale del
presidente DiBenedetto nello
spogliatoio a fine gara, la tensione è alta, ma una cosa è chiara: la
dirigenza non esonererà mai Luis Enrique. Il suo addio dalla Roma potrebbe avvenire in un solo
modo: con le dimissioni. E per la
prima volta lo spagnolo ci pensa
su. «Sono un tipo passionale —
dice a fine gara —. Ora voglio andare a casa e parlare con la mia
famiglia. Io credo nel progetto,
ma ora devo rimanere tranquillo, è il modo migliore per ragionare. Capisco i tifosi, il risultato
è un disastro, arriviamo da due
brutte sconfitte (7 in 15 gare,
ndr) e il calendario è difficile. Sono io il responsabile. Con risultati così la fiducia va diminuendo.
La squadra dice che mi segue, però dovete chiederlo ai giocatori,
magari a microfoni spenti perché se no è più facile rispondere
di sì... Comunque se sentirò che
non mi seguono me ne andrò,
non resto qui per i soldi». Considerazione amara. Una delle tante. «Sono deluso. È facile attaccare i giocatori, ma a loro non ho
nulla da rimproverare. Il primo
gol ha condizionato la partita.
Non è un momento facile, anche
se sento ancora la fiducia».
Difesa Baldini E il d.g. Baldini, a
dispetto della ipotesi Ancelotti,
fa quadrato: «Sto male. Tre gol,
tre espulsi (e rischio prova tv per
Heinze, ndr), ma non abbiamo
dubbi sull’allenatore, anche se
ogni volta che perdiamo il nostro
progetto diventa più difficile e la
pazienza diminuisce. I tifosi per
la prima volta non l’hanno avuta
e l’esclusione di Totti può condizionare il rapporto con l’ambiente. Io provo a tenere la barra dritta. Luis troppo rigido? Tutto è migliorabile, e lui lo sa per primo».
Segnalato il vertice dirigenziale
oggi a Trigoria, resta da vedere
se Luis Enrique reggerà alla pressione. Di sicuro domani chiederà
alla squadra la fiducia. In ogni caso, se l’avrà la partita con la Juve
si annuncia bollente. Proprio come ai vecchi tempi.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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IL RICORDO
d
il Film
I RICORDI
DEGLI EX
Campione
e personaggio
Segnò all’Italia
piaceva ai Grandi
S
Con Lula
Ex Presidente del Brasile
Eccoli a una gara benefica nel marzo
del 2005. C’era grande stima REUTERS
Il gol all’Italia
Al Mundial ’82
Socrates con un gran colpo segnò a Zoff in Italia-Brasile al
Mundial ’82, l’1-1. Ma non bastò contro super Paolo Rossi AP
L’ultimo Dottore
In giro per il mondo
Socrates era laureato in medicina, ma
non esercitò mai la professione AP
identiKit
& CARRIERA
v Ciao Socrates
Colpi di tacco e politica:
ha vinto fuori dal coro
Il Brasile e la Fiorentina piangono il campione che ha stupito
tutti con la classe e con la sua vita sempre controcorrente
Ieri alle 7.30 è morto Socrates. L’ex campione brasiliano
era ricoverato all'ospedale
Einstein di San Paolo a causa
di uno shock settico causato
dall'infezione intestinale che
lo aveva costretto al ricovero
venerdì scorso. Aveva 57 anni. Negli ultimi mesi Socrates
era stato ricoverato altre due
volte per problemi al fegato,
causati anche dalla sua dipendenza dall'alcol.
S
Ronaldo
La mia giornata
è iniziata in
modo davvero
molto triste per
la scomparsa di
un grande
campione.
Riposa in pace
"Doctor"
Socrates
S
Paolo Rossi
E’ un pezzo
della nostra
storia che si
stacca
e va via.
Ricordo il gol
che segnò a
Zoff. Sembrava
lento e invece
non lo era
GERMANO BOVOLENTA
Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira non viene dalle favelas di
Rio. Non è un brasiliano povero. Nasce a Belem e poi vive a
Ribeirao Preto, al nord. Il padre
Raimundo non ha studiato molto, ma ha letto la «Repubblica»
di Platone e ne rimane affascinato. Lo chiama Socrates, lo
manda a scuola e all'università.
Socrates diventa dottore in medicina. Ma non esercita. Gioca
al calcio, gli piace perché gli pagano «la benzina e la birra». E'
alto un metro e novanta, leggero e con i piedi dolci. Lo chiamano «O Magrao». Studia filosofia, si fa crescere la barba e diventa il filosofo. Ha talento e
idee, è un esteta. Pelè, il re del
calcio, dirà: «E' stato il giocatore più intelligente della storia
del calcio brasiliano».
Ma Socrates è un ribelle, non
sopporta la disciplina, non gli
piace «essere comandato». E
neppure raccomandato. Fa
quello che gli passa per la testa, quello che ritiene giusto.
Non è un eccentrico, è - lo dice
lui e lo scrive - «un uomo di sinistra e un anticapitalista». E'
contro il regime militare
del suo Paese e contro le
regole della società e
delle società. Dice: «Io
sono un uomo e un calciatore libero». Lotta
per la democrazia e gioca nel Corinthians di San
Paolo (1978-1984). Segna
molti gol, fonda i «Corinthians democratici», chiede
l'autogestione della squadra. Detesta i ritiri prepartita,
le «concentraçao». Lui le chiama adunate e le rifiuta. Si scontra con l'allenatore e la dirigenza. La sua linea passa, la «democrazia corinthiana» vince, il movimento cambia la vita quotidiana dei giocatori, le regole
dei ritiri. Non obbediscono solo alle scelte dei tecnici, decidono «collettivamente» strategie
Zico
Come giocatore
non c’è molto da
dire. E’ stato uno
dei migliori con
cui ho giocato. La
sua intelligenza
era unica. Da lui
ti aspettavi
sempre qualcosa
di buono
Socrates festeggiato da Zico con la maglia del Brasile. In Nazionale per lui 60 partite e 22 gol GETTYIMAGES
In Italia non si era
adattato: «Troppa
pressione, vedo
tutti i giocatori
troppo cinici»
in campo e fuori. Nel Corinthians funzionano, arrivano
due titoli nazionali.
Il Doutor è un simbolo del calcio brasiliano. Va in nazionale,
diventa capitano. Nel Mundial
di Spagna segna quel gol a fil di
palo a Dino Zoff. Il suo Brasil
gioca molto bene, piace, ma
non vince. C'è lui, ci sono Zico e
Toninho Cerezo, Falcao e Junior. Ma all'Estadio Sarrià di
Barcellona vinciamo noi con
tre gol di Paolo Rossi. Lui, il dottore, dice: «Sì, l'Italia ha vinto,
ma noi abbiamo giocato meglio
e il popolo brasiliano ricorderà
questa partita come la più bella
giocata dalla Seleçao per molti
anni».
L'Italia gli piace, in Italia ci sono gli altri grandi. E lui, dopo
contatti e trattative con la Roma, sceglie la Fiorentina. «Firenze è la città più bella, è lì
che voglio vivere». Arriva nel
1984 e dice: «Non mi interessano automobili, nè case di lusso
nè voglio diventare vecchio accumulando fortune. L'Italia mi
interessa perché posso imparare certe cose direttamente sui
libri».
La stagione fiorentina è breve.
Vive con la moglie, i quattro figli e la suocera in una bella casa, ma è assalito dalla saudade.
Gioca male, è soffocato dagli allenamenti, dai ritiri, dal preparatore atletico. Si lamenta: «In
Italia c'è troppa pressione, giocano tutti per il risultato». La
nostalgia è forte, torna a San Paolo e poi vive le sue contraddizioni.
Giancarlo De Sisti è stato il suo
allenatore italiano. Lo ricorda
così: «Un uomo intelligente, si
informava su tutto. Un buon
"politico", anche se qualcuno
all'interno della squadra lo definiva un "sessantottino" per le
sue idee un po' datate. Ma aveva notevole spessore e carisma». Picchio De Sisti racconta
quei momenti: «Le cose non andavano bene, lui faceva fatica a
integrarsi. Gli dissi: "Stai leggendo i giornali? Hai visto cosa
dicono su di te?". Lui mi rispose: "Sì, leggo i giornali, ma solo
le pagine di politica, la parte
sportiva non mi interessa..."».
Poi, a Firenze, c'è Daniel Passarella, argentino dal carattere
molto forte e spigoloso. Convivenza difficile. Due giocatori
agli antipodi. «Negli spogliatoi
era Brasile-Argentina, una situazione precaria», dice De Sisti. Non lega, non si integra,
quando si va in trasferta o nei
ritiri, sul pullman si sdraia all'ultimo posto. Una volta ha la sigaretta in bocca. E' spenta, ma
qualcuno della squadra lo fa notare a De Sisti. L'allenatore gli
dice: «Non accenderla». Socrates sospira e si mette a dormire.
De Sisti ricorda: «Ci fermammo
a una stazione di servizio, rimase tutto il tempo appoggiato al
pullman fumando una sigaretta dietro l'altra. Era fatto così».
Era fatto a suo modo. Un quotidiano titolerà: «Il dottor Guevara del futebol». Lascia Firenze e
la Fiorentina, la rottura è dura
e amara. Il filosofo Socrates
spiegherà il suo addio: «La mia
immagine era anomala, grazie
a ciò che facevo in campo in Brasile. Quindi valevo i miliardi
che erano stati spesi per me,
non posso pensare che siano venuti a San Paolo senza studiare
il mio caso, senza conoscermi
come uomo. Se volevano solo
un campione, potevano prendere Zico. E poi, scusate, avete visto i giocatori italiani? Sono
sempre più cinici. Sono degli
impiegati in campo e si vede».
Se ne va assieme alle sue idee e
alle sue contraddizioni. Gioca
ancora, nel Flamengo e poi al
Santos, chiude nel 1988. Nel
2004 torna in campo con il Garforth Town, dilettanti inglesi,
giocatore-allenatore. Fa sempre quello che gli pare e piace,
scrive sui giornali brasiliani e
arabi. Fa l'impresario teatrale,
incide un disco, si dà alla politica e poi la rifiuta. Fuma molto e
beve molto. E si distrugge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A FIRENZE
Antognoni:
«Che dolore»
Club e tifosi
tutti per lui
FIRENZE
L’affetto non è sempre direttamente proporzionale alle
magie: Socrates era un campione quando arrivò alla Fiorentina. Bilancio: 6 gol in 25 partite,
anche se non confermò la fama
di giocatore di prima grandezza. Ma l’affetto di chi tifa viola
è lo stesso di 27 anni fa e ieri, in
curva Fiesole, c’erano due striscioni che lo salutavano: «Dottore vola in cielo a fare un tacco da Dio», e «Un’ultima pinta
per il dottore» che ricordava la
sua passione per la birra. La Fiorentina era scesa in campo con
il lutto al braccio, mentre prima del via Socrates era stato celebrato dal maxi-schermo dello stadio con una sequenza di
immagini della sua unica stagione viola. Il club aveva anche
ottenuto di far osservare un minuto di raccoglimento, poi coperto dagli applausi: «All'indimenticabile Dottore, che verrà
sempre ricordato per la sua intelligenza calcistica, va l'affettuoso ricordo di società, squadra e tifosi», questo il messaggio sul sito della Fiorentina. Lo
ricorda anche Giancarlo Antognoni: «Quell'anno (1984-85)
io ero infortunato e non giocai
molto, ma conservo dei bei ricordi di Socrates. Era un vero
personaggio, sopra le righe, oltre che un autentico campione.
Sono davvero addolorato».
a.g.
laFoto
S
Zoff
Mi ha fatto gol
al Mondiale, e
qualcuno ha
anche messo in
dubbio le mie
qualità, ma era
un grande che
dentro aveva
arte. Non era
facile metterla lì
Parodia da film
Nel film «L’allenatore
nel pallone» Oronzo Canà
(Lino Banfi), il mitico
allenatore della
Longobarda, andò in Brasile
per comprare Socrates. Ma
ritornò in Italia con
Aristoteles... (foto)
S
D. Rousseff
Il Brasile ha
perso uno dei
suoi figli più cari,
il "doutor"
Socrates. Aveva
anche partecipato
a molti momenti
per il ritorno
della democrazia
nel Paese
L’EX AVVERSARIO
Bergomi: «Tengo
gelosamente
la sua maglia»
L’aneddoto di Beppe
Bergomi, raccontato ieri a
Sky Sport, è curioso e si
riferisce proprio alla partita
vinta dall’Italia il 5 luglio
dell’82 col Brasile per 3 a 2 e
in cui il difensore interista fu
protagonista in campo: «Mi
avvicinai a Socrates a fine
partita e lui me la diede
senza tergiversare. La
conservo come una delle
cose più importanti della mia
carriera».
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
SERIE A 14a GIORNATA
Parma, primo pari
Il Palermo non punge
Vince solo la nebbia
Gli emiliani attaccano di più: Giovinco colpisce un palo
Per i ragazzi di Mangia è il secondo punto in trasferta
PARMA
PALERMO
GIUDIZIO 77
PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellè (dal
45’ s.t. Musacci).
2
i minuti
trascorsi
dall’ultima rete
in trasferta dei
siciliani, quella
di Pinilla in
Samp-Palermo
1-2 del 15
maggio scorso.
ALLENATORE Colomba.
PALERMO (4-2-3-1) Benussi; E. Pisano,
Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Bacinovic (dal 10’ s.t. Bertolo), E. Barreto; Acquah, Ilicic, Lores (dal 21’ s.t. E. Alvarez);
Pinilla (dal 39’ s.t. Della Rocca).
PANCHINA Tzorvas, Cetto, Munoz,
Bollino.
ALLENATORE Mangia.
3
ARBITRO Banti di Livorno.
AMMONITI Migliaccio (Pal), Silvestre
(Pal), Galloppa (Par) per gioco scorretto.
NOTE spettatori 2173, incasso 13486,80. Abbonati 9620, quota 91290,30. Tiri in porta 5 (1 palo,
1 traversa)-3. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 2-1.
Angoli 6-2. Recuperi: p.t. ’0, s.t 2’.
Beato chi fa partire il boato, significa che ha visto l’emozione nascosta al resto dello
stadio. Grandi affari per le compagnie telefoniche: chiamate a
casa, messaggi agli amici radiocollegati, ricerche su Internet
per capire chi ha calciato o crossato, quale giocatore è degno
di un applauso o di un coro irripetibile. È la pianura padana
che offre un inspiegabile fenomeno meteo: nebbia in una serata di inizio dicembre, un terribile sconvolgimento climatico.
E il posticipo forse non accontenta nemmeno chi lo finanzia,
cioè le reti televisive: sullo
schermo talvolta si vede meno
che dal vivo, la rivincita dei peones che preferiscono le tribune e schifano le tecnologie satellitari. Però, su mille telecamere, ce ne sarà una che dà il
replay ravvicinato, quindi la
partita invisibile almeno per
un’ora viene riassunta con cronaca dal vivo o in differita. Prima della possibile lettura, la do-
1
il pareggio
per il Parma in
questa
stagione:
l’ultimo risaliva
al 22 maggio
scorso, 1-1 a
Cagliari
634
PANCHINA Pavarini, Crespo, Rubin,
Palladino, Marques, Santacroce.
PIERFRANCESCO ARCHETTI
PARMA
I NUMERI
gli 0-0
stagionali
del Palermo, il
precedente lo
scorso 25
settembre in
casa Lazio
0
0
DAL NOSTRO INVIATO
4
Un contrasto
di gioco
tra Sebastian
Giovinco,
24 anni, a
destra, e Giulio
Migliaccio, 30:
uno scontro tra
due dei migliori
in campo
della sfida
del Tardini
LAPRESSE
manda è: giusto giocare? Secondo noi no, per rispetto di
chi paga. Ma la quantità farà
sparire il quesito: dal 18 novembre al 21 dicembre si sta in
campo senza interruzione per
34 giorni e sempre almeno con
una gara dopo il tramonto. È
inevitabile trovare una serata
così.
I motivi Anche gli allenatori am-
mettono di aver visto poco, ma
Colomba «ha sentito il rumore» del palo di Giovinco, nel primo tempo. Una traversa di Valiani, nella ripresa, è la seconda occasione d’oro per il Parma
che avrebbe meritato di più. È
stato a lungo un duello tra Giovinco e Benussi, la cui parata
più impegnativa è su una punizione maligna del piccoletto,
che finta il cross e tira basso sul
palo. I bianchi non avevano
mai pareggiato e in casa aveva
costruito 12 dei 15 punti prima
del via. La difesa non ha quasi
mai problemi, solo una respinta difficile di Mirante su Balzaretti e conclude la terza gara interna di fila senza pigliare reti.
Morrone e Galloppa in mezzo
sono solidi, Biabiany viaggia
forte, pur con il calo nella ripresa. Il problema è che davanti
Pellè si fa il mazzo con sponde
e aperture ma non aiuta Giovinco nelle conclusioni. Quindi se
non riesce il colpo a lui, non riesce a nessuno.
Palermo a più strati Dopo quattro sconfitte in viaggio, il Palermo riesce a tornare con un punto: ricorderà la nebbia quanto
le difficoltà nel costruire. Mancano Miccoli, Hernandez e
Zahavi, dietro a Pinilla si sistemano in tre perché Acquah è alto a destra staccandosi dai centrali e spostando Ilicic a trequartista con Lores a sinistra.
Ma non c’è supremazia nel settore e continua il digiuno esterno (mai in rete). L’allenatore
vuole poi arginare Biabiany e
mette Bertolo per Bacinovic
(Acquah torna a centrocampo), quindi con Alvarez si adatta al 4-4-1-1 del Parma. Un punto abbondante ma importante
e lo 0-0 è giusto almeno in un
aspetto: se ci fossero stati dei
gol, in pochi li avrebbero visti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
le partite
consecutive
senza incassare
reti del Parma
al Tardini.
L’ultimo a
segnare è stato
l’atalantino
Moralez il 2
ottobre scorso.
0
le sconfitte
casalinghe
di Colomba nei
confronti del
Palermo su un
totale di 8
precedenti.
Quello di ieri è
stato il quinto
pareggio.
3
le vittorie
consecutive
che aveva
ottenuto il
Parma nelle
ultime tre
partite nelle
quali aveva
ospitato il
Palermo.
le Pagelle
DI GAETANO IMPARATO
BIABIANY È IMPRENDIBILE
MIGLIACCIO DÀ SICUREZZA
PARMA 6,5
MIRANTE 6,5 Subito paratona di
piede su Balzaretti, poi... solo
freddo e nebbia.
ZACCARDO 6 Serata facile facile,
come rubare merenda ad un bimbo
contro chi non ha mai segnato fuori
casa.
PALETTA 6 Anticipo e tempismo,
non è certo una serata da
straordinari.
PALERMO 6
h
IL MIGLIORE
7 BENUSSI
Salva il risultato tre volte e il palo è
fedele alleato ai suoi sforzi immani.
PISANO 6 Modi spicci, specie su
Giovinco, ma soffre come il reparto.
SILVESTRE 6,5 Mette le ganasce a
Pellè e morde come un mastino.
LUCARELLI 6 Tosto come sempre,
specie nei corpo a corpo con Pinilla
che azzera.
MIGLIACCIO 7 Alla velocità
risponde con mestiere e falli mirati
cucendo toppe e rattoppi.
Ammonito, sarà squalificato.
GOBBI 6,5 Fa bene, serve un assist
gol a Pellè, e annulla anche quella
freccia sprintosa di Alvarez.
BALZARETTI 5,5 Inizia attaccando,
sfiorando il gol, ma in difesa
balbetta su Biabiany.
BIABIANY 7 Quando s’infila arriva
al cross e fa male. Gara in
crescendo, sfiorando gol e
mordendo fino all’ultimo respiro.
BACINOVIC 5 Regge un po’ l’assalto
sulla mediana, ma è accerchiato.
MORRONE 6 Assatanato nella
caccia al pallone, perno di mediana.
GALLOPPA 6 Ottimo tra Ilicic e
Bacinovic, e quando osa lascia
lividi.
VALIANI 6,5 Aiuta Gobbi, spranga il
corridoio sinistro coi raddoppi e
prende una traversa dalla distanza.
MIGLIORE
h 7,5 ILGIOVINCO
Due tiri velenosi, uno sul palo dopo
un dribbling magico. Punizione
sventata da Benussi e molto altro,
magie comprese. Indomabile.
PELLE’ 6 Spreca un pallone d’oro,
ma dialoga bene con Giovinco.
Soffre e sgobba, senza però
trovare il gol (Musacci s.v.).
All. COLOMBA 6,5 Chiedeva una
reazione ai suoi e l’ha avuta. E’
mancato solo il gol, in un assedio
durato praticamente 90’.
BERTOLO 6 Entra quando c’è da
fare muro e regge l’assalto emiliano.
BARRETO 5,5 Si vede poco, e non
è solo colpa della nebbia.
ACQUAH 6 S’inserisce e spinge di
rado. Cambia con l’uscita di
Bacinovic e va meglio, specie in
fase difensiva.
ILICIC 5 Svagato, appare fuori
gara, e vi entra a tratti senza
lasciare molte impronte.
LORES 5,5 Un guizzo, nel deserto
del primo tempo. Resta quello.
ALVAREZ 5 Scambia lato con
Bertolo, entra in gara... dopo i tre
fischi.
PINILLA 5,5 S’agita, corre, sgomita
ma non la becca mai. Nobel alla
volontà (Della Rocca s.v.).
All. MANGIA 5,5 Non è Schubert,
ma che incompiuta il
Palermo export. Ok le assenze, ma
Mirante non sporca i guanti e resta
a 0 gol fuori casa.
TERNA ARBITRALE: BANTI 5 S’inventa la gara per «non
vedenti». Galloni 6,5 - Paganessi 6,5
DOPO PARTITA
Ghirardi: «Inzaghi? Resta un sogno,
ma cercherò di portarlo in gialloblù»
Ghirardi è soddisfatto,
ambizioso, e con un sogno:
«Portare Inzaghi a Parma? Siamo
amici, ci proverò perché per me
è un sogno, ma non so se andrà
via dal Milan» ammette il
presidente del Parma. Gli emiliani
hanno provato a battere il
Palermo: «Meritavamo di vincere
— spiega Sebastian Giovinco —,
abbiamo avuto molte occasioni
all’interno di una partita ben
giocata». Giovinco pensa al
Parma, ma non solo. «Voglio
segnare il più possibile. Anche
per Prandelli». E in serata il d.g.
della Juve Marotta ha ammesso
alla Domenica Sportiva: «Ci sono
possibilità che Giovinco torni da
noi a fine stagione». Soddisfatto
del punto Devis Mangia. «Anche
se la partita, per colpa di questa
nebbia, l’ho vista veramente
poco. Avevo problemi, portiamo
a casa un buon punto», ha
confessato l’allenatore del
Palermo a fine gara. L’ultima
battuta è per Franco Colomba,
tecnico emiliano. «Il pari ci va
stretto. Comunque è un punto
che accettiamo, visto che non
avevamo mai pareggiato prima.
Abbiamo avuto un dominio
costante contro una buona
squadra».
Sandro Piovani
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A 14a GIORNATA
Le uniche occasioni del Chievo sono di Sergio Pellissier, 32 anni, che qui di testa manda alto PLP
Il gol dell’attaccante colombiano del Cagliari Segundo Víctor Ibarbo, 21 anni, che decide la partita RINALDI
Tra Chievo
e Atalanta
un punto e
tanta noia
E Ibarbo
fa barba
e capelli
al Catania
Attaccanti all’asciutto: Denis
si blocca dopo 5 gare di fila
in gol. A vuoto pure Pellissier
CHIEVO
ATALANTA
0
0
GIUDIZIO 7
CHIEVO (4-4-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Dramè; Luciano, Vacek (dal
21’ s.t. Hetemaj), Sammarco (dal 37’ s.t.
Paloschi), Bradley; Moscardelli (dal 21’
s.t. Thereau), Pellissier. PANCHINA Puggioni, Jokic, Acerbi, Uribe. ALLENATORE
Di Carlo.
ATALANTA (4-2-3-1) Consigli; Masiello,
Lucchini, Manfredini, Peluso (dal 6’ p.t.
Bellini); Cigarini, Carmona; Bonaventura
(dal 17’ s.t. Gabbiadini), Moralez (dal
27’ s.t. Ferreira Pinto), Padoin; Denis.
PANCHINA Frezzolini, Brighi, Raimondi,
Marilungo. ALLENATORE Colantuono.
ARBITRO Pinzani di Empoli.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Lucchini (A), Andreolli (C) gioco scorretto, Pellissier (C) e Manfredini
(A) per comp. non regolamentare.
NOTE Spettatori 8.000 circa; paganti e incasso
non comunicati, abbonati 7.147. Tiri in porta 2-1.
Tiri fuori 4-3. Angoli 3-4. In fuorigioco 3-1. Recuperi primo tempo 2’; secondo 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
MANLIO GASPAROTTO
VERONA
In casa del Chievo ha fatto 0-0 anche la Juventus, l’Atalanta non si cruccerà quindi per
aver infilato il terzo pareggio
consecutivo dopo Siena e Napoli. Finisce in parità una partita
noiosa nonostante le intenzioni di Di Carlo e Colantuono,
che hanno provato a vincerla
con motivazioni diverse. Il tecnico del Chievo per cancellare
polemiche e dubbi dopo il disastro di San Siro, quello dell’Atalanta perché nelle ultime due
uscite aveva visto sfumare altrettante vittorie nei minuti finali. E’ andata male a entrambi, però muovere la classifica
non fa male e i bergamaschi «festeggiano» una trasferta senza
gol subìti: non gli succedeva da
14 gare, era ancora in B (23 gol
segnati e altrettanti subiti nel
le Pagelle
m.gas.
FREY TIMIDO
SE C’È BRADLEY
NON SI PASSA
CARMONA SPRECA
CHIEVO 5,5
SORRENTINO 6,5 Qualche uscita
tempestiva, bella parata su Denis.
FREY 5,5 Attivo, ma timido.
ANDREOLLI 6,5 Con le buone e le
cattive contiene Denis.
CESAR 6 Sereno.
DRAMÈ 6,5 Velocità e coraggio.
LUCIANO 5,5 Corsa e tanti errori.
VACEK 6 Protegge la difesa e
insegue ovunque Moralez. Fa il suo
ma palla al piede va malino.
frattempo lontano da Bergamo).
HETEMAJ 6 Dà una bella scossa e
subisce 5 falli, ma va a tratti.
Incontentabile Colantuono a fi-
SAMMARCO 5,5 Corre a vuoto
(Paloschi s.v.).
ne gara fa però notare che è anche la prima volta che la sua
squadra non segna. Ma c’era da
aspettarselo se non troverà l’antidoto giusto al «malanno» di
una squadra che da 5 gare mandava a segno un unico giocatore. Denis si blocca, stritolato
dalla guardia strettissima di Cesar e Andreolli che gli concedono un solo pallone in area (al 7’
st, un’acrobazia che Sorrentino
para), e l’Atalanta si inceppa.
Anche per questo, forse l’unica
critica che si può muovere al
tecnico nerazzurro sono i pochi
minuti concessi a Gabbiadini
per fare esperienza e tentare la
via del gol al posto di Moralez,
già poco in giornata, e senza
spazi nel rombo che protegge
la difesa del Chievo.
Quasi centenario I veneti parto-
no con il freno a mano tirato,
prima prendono le misure all’Atalanta (che come prende
palla dispone 4 attaccanti - Bonaventura, Denis, Moralez e Padoin - che però innesca lentamente), poi rischiano su incursione di Carmona, che (13’ pt)
devia male un assist al bacio di
Cigarini, quindi ripartono. Frey
corre tanto a destra ma sbaglia
tutto quel che può, Dramè a sinistra scende meno. Pellissier
corre in ogni direzione, detta
passaggi che non arrivano e
piazza un assist spettacolare
per Moscardelli che non si fida
però del suo destro e lo spreca.
Il primo tempo è qui. Il secondo
è un filo meglio, palla e giocatori corrono di più, il Chievo arriva un po’ più spesso in area, finalmente tira e confeziona 6
conclusioni, le migliori (una appena alta e una buona ma parata), entrambe di Pellissier. Non
era giornata da attaccanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BRADLEY 6,5 Non si passa.
MOSCARDELLI 5,5 Ha una palla
ottima, la spreca. Poco altro.
THEREAU 5,5 Impalpabile.
h
IL MIGLIORE
6,5 PELLISSIER
Un assist e un paio di colpi di testa.
Poco ma è tutta la produzione del
Chievo.
All. DI CARLO 6 Cambia molto ma
la scossa non arriva. Difesa ok,
ripartenze pure, tempi sbagliati.
ATALANTA 5,5
Le «rimontelle» non riescono più
Il Cagliari vince dopo 2 mesi
con un colpo del colombiano
0
1
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Ibarbo al 19’ s.t.
CATANIA (3-5-2) Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Alvarez (dal 10’ s.t. Barrientos), Almiron (dal 23’ s.t. Lopez), Lodi, Biagianti (dal 30’ p.t. Sciacca), Marchese; Bergessio, Gomez. PANCHINA
Campagnolo, Potenza, Delvecchio, Lanzafame. ALLENATORE Montella.
CAGLIARI (3-5-2) Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo; Perico (dal 1’ s.t. Biondini),
Ekdal, Conti, Cossu (dal 44’ s.t. Rui Sampaio), Agostini; Ibarbo, Larrivey (dal 16’
s.t. Thiago Ribeiro). PANCHINA Avramov,
Gozzi, Dametto, Ceppelini. All. Ballardini.
ARBITRO Bergonzi di Genova.
CONSIGLI 6,5 Interviene al 68’.
MASIELLO 5,5 Fatica con Dramè.
AMMONITI Barrientos (Ct), Biondini (Ca),
Lodi (Ct), gioco scorretto.
IL MIGLIORE
h 6,5 LUCCHINI
NOTE Spettatori paganti 5.612, per un incasso
di 66.476 euro; abbonati 9.206, quota non comunicata. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 3-9. Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.
MANFREDINI 6 Duello rabbioso
con Pellissier.
PELUSO s.v.
BELLINI 6 Frey e Luciano lo
attaccano, lui tiene senza soffrire.
CIGARINI 6,5 Un paio di assist.
CARMONA 6 Copre bene, riparte
malino e spreca l’unica palla gol.
BONAVENTURA 5,5 È lento.
GABBIADINI 6 Se non in queste
partite, quando?
MORALEZ 5 Cicca l’unica palla
buona che vede in area.
FERREIRA PINTO 6 Spiccioli.
PADOIN 5,5 Spinge poco.
DENIS 6 Un’acrobazia che è la
gemma della giornata.
All. COLANTUONO 6 Spinge i suoi
più vicino a Denis, ma la manovra è
troppo elaborata e lenta.
TERNA ARBITRALE:
PINZANI 6 Cartellini ben
spesi nel primo tempo. E
partita sotto controllo.
Petrella 6; De Luca 6.
di F.C.
LOPEZ «SFIORA»
IL RIGORE
GOMEZ EGOISTA
CONTI HA IDEE
CATANIA 5,5
ANDUJAR 5,5 Servirebbe più
decisione su Ibalbo. Si fa
sorprendere sul palo di Agostini.
BELLUSCI 6 Non ha problemi a
controllare Larrivey.
LEGROTTAGLIE 5,5 Ibarbo lo
scavalca con eccessiva facilità.
SPOLLI 5 Altra vittima di Ibarbo.
ALVAREZ 5,5 Poche incursioni.
BARRIENTOS 5,5 Combina poco.
ALMIRON 5,5 Non trova guizzi.
CATANIA
CAGLIARI
ESPULSI nessuno.
Moscardelli gli va via una sola volta.
le Pagelle
FRANCESCO CARUSO
CATANIA
C’erano una volta le rimontelle. Nelle ultime 2 partite in casa il Catania ha smarrito
la verve per risalire la corrente
come gli è riuscito contro le
squadre più importanti, vedi la
vittoria sull’Inter, ma non solo.
Va anche detto che questa volta Montella la vita se la complica da solo con scelte discutibili.
Come quella di continuare a lasciare fuori Maxi Lopez. Che se
poteva avere un senso quando
Bergessio era in gran forma, oggi non ce l’ha più. E meno ancora ce l’ha se c’è da prendere in
mano il pallino del gioco. Guarda caso le 2 sconfitte consecutive in casa sono arrivate contro
le parigrado, Chievo e Cagliari.
E per completare il quadro tattico: Gomez, che non passa quasi mai la palla, quando è in gior-
nata riesce a creare la superiorità sulla fascia, ma se deve giocare più avanzato si perde.
Chiave tattica Ballardini per vin-
cere la prima partita sulla sua
nuova-vecchia panchina (dopo
1 sconfitta e 1 pari) deve rivedere il suo progetto. Il Cagliari
comincia infatti con il 3-5-2, rinuncia inizialmente a Biondini
e arretra Cossu a centrocampo.
Con Edkal di fianco a Conti. E
nel primo tempo sono i padroni di casa a marcare una certa
supremazia territoriale, anche
se l’unica vera palla gol è dei
sardi: Cossu spedisce Ibarbo
nei 16 metri rossazzurri, ma è
bravo Andujar. Dopo l’intervallo il Cagliari si presenta con
Biondini al posto di Perico, tornando all’abituale 4-3-1-2, con
Agostini che va in difesa e Cossu dietro le punte.
Terza sconfitta Il Catania dopo
aver perduto alla mezzora Biagianti per infortunio (entra
Sciacca) toglie Alvarez e inserisce Barrientos nel tridente per
il 3-4-3. Ballardini sostituisce
Larrivey con Thiago Ribeiro e
dopo 3’ passa in vantaggio col
numero spettacolare di Ibarbo
che si fuma Legrottaglie, Spolli
ed Andujar deponendo la palla
nella rete sguarnita. Dentro allora anche Maxi Lopez e nuovo
cambio di modulo: 4-3-3 con
Marchese esterno di difesa e
Barrientos sulla fascia sinistra
di centrocampo, che poco gli si
addice. Il biondo crea scompiglio nell’area cagliaritana, costringe Canini al fallo di un possibile rigore che Bergonzi non
vede e chiama Agazzi a 3 interventi decisivi, ma senza evitare
il 3o k.o. interno (coppa Italia
compresa). Il Cagliari che non
vinceva da 2 mesi raggiunge il
Catania in classifica e regala a
Cellino un felice anniversario
di nozze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
h 6,5 LOPEZ
Entra e movimenta l’attacco,
costringe Canini al fallo in area,
impegna spesso Agazzi.
LODI 5,5 Una conclusione, bravo a
salvare su Ibarbo nel primo tempo.
BIAGIANTI 6 Bene, poi si fa male.
SCIACCA 6 Fa quello che deve.
MARCHESE 5,5 Sbaglia qualche
traversone di troppo.
BERGESSIO 5 Inconsistente.
GOMEZ 4,5 Indisponente.
All. MONTELLA 5 Sbaglia la
formazione, non azzecca tutti i
cambi.
CAGLIARI 6,5
AGAZZI 7 Molto bravo su Lopez.
PISANO 6 Se la cava bene anche
nello schieramento a 3.
CANINI 5,5 Registra bene la
difesa. Rimane un dubbio sul
contatto in area con Lopez.
ARIAUDO 5,5 Fatica con Lopez.
PERICO 6 Copre ma riparte poco.
BIONDINI 6,5 Linfa e protezione.
EKDAL 6 Utile spalla di Conte,
abile nel fare ripartire i suoi.
CONTI 7 Ha sempre l’idea giusta.
COSSU 6,5 Meglio sulla trequarti
(Rui Sampaio s.v.).
AGOSTINI 6 Bravo e sfortunato in
occasione del palo.
IL MIGLIORE
h 7,5 IBARBO
Suo il numero più bello della
giornata, poi un assist a Thiago.
LARRIVEY 5,5 Non si vede molto.
THIAGO RIBEIRO 5,5 Spreca la
palla del comodo raddoppio.
All. BALLARDINI 6,5 Bravo a
correggere la rotta con Biondini.
TERNA ARBITRALE:
BERGONZI 5,5 Rimane
il dubbio sul contatto in
area di Canini con Lopez.
Viazzi 6; Liberti 6.
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
SERIE A 14a GIORNATA
Lecce, via Di Francesco
La scossa tocca a Cosmi
Il neo tecnico firmerà oggi: «Credo nella salvezza, proverò
a trasmettere entusiasmo e grinta». Contratto fino a giugno
GIUSEPPE CALVI
LECCE
la scheda
L’allievo lascia il posto al
maestro. L’esonero di Eusebio
Di Francesco porta sulla panchina del Lecce Serse Cosmi, che
nel Perugia aveva allenato il
centrocampista pescarese, in
chiusura della carriera di calciatore. Dopo la sconfitta subita a
Napoli, la società della famiglia
Semeraro prova a dare la scossa, affidandosi al «sanguigno»
tecnico perugino, 53 anni, pronto ad accettare un contratto in
scadenza nel prossimo giugno.
SERSE COSMI
53 ANNI
ALLENATORE
Cosmi, sino a giugno Nell’accor-
do che Cosmi firmerà stamattina nella sede di via Templari sono previsti incentivi legati alla
conquista della salvezza, che
magari gli garantirà una conferma automatica. L’a.d. Renato
Cipollini e il d.s. Carlo Osti avevano incontrato l’allenatore ieri mattina a Napoli: un contatto
fondamentale anche per strappare la sua disponibilità a un
vincolo limitato solo a questo
campionato. A Di Francesco,
sotto contratto sino al 2013, come i suoi collaboratori Tomei,
Pierini, Sammartino e Vizzoco,
è risultata fatale la rotonda
sconfitta al «San Paolo» - dove
si sono sbloccati gli attaccanti,
Serse Cosmi (foto
REPORPRESS) è nato a Perugia
il 5 maggio 1958.
Da calciatore giocava
fantasista. Comincia a fare
l’allenatore a Pontevecchio.
E’ soprannominato «L’uomo
del fiume», che è anche
il titolo del suo libro.
Dal ’95 al 2000 è all’Arezzo. Col
Perugia di Gaucci diventa noto.
Poi le panchine di Genoa
(2004 05), Udinese (2005 06),
Brescia (2007 08), Livorno
(2009 10) e Palermo (2011)
sin lì rimasti a secco -, ma la sua
panchina era diventata a rischio già da qualche settimana.
Con 8 punti (7 ottenuti in trasferta), 9 sconfitte in 13 giornate, ultimo in classifica, il suo
Lecce inseguiva ancora il primo
successo allo stadio «Via del Mare». Nel torneo che segnava
l’esordio in serie A, Di Francesco ha pagato anche le assenze
per infortunio di giocatori importanti, come Di Michele, Car-
rozzieri e Giacomazzi.
Ciao, caro Eusebio Animato dal-
la voglia di riscattare le delusioni patite nelle ultime avventure
con Livorno e Palermo (chiamato a sostituire Delio Rossi, fu
esonerato dopo appena 4 gare), stamattina Cosmi si metterà in viaggio per il Salento, con
il primo volo Roma-Brindisi.
Nel suo staff ci sono il «secondo» Palazzi, il preparatore atle-
La nuova guida
giallorossa vuole
riscattare
le delusioni di
Livorno e Palermo
tico Bulletti e il coordinatore
tattico Rubinacci, mentre troverà Lorieri, confermato, come
preparatore dei portieri. Dopo
la presentazione alla stampa,
nel pomeriggio guiderà il primo allenamento. «So bene cosa
sta provando Eusebio in questo
momento -. Sono legato a Di
Francesco da un rapporto datato: l’ho allenato nel Perugia,
nella sua ultima stagione da calciatore. E’ un ragazzo straordinario, ci siamo visti a Perugia in
estate, per una partita con scopo benefico. E in questa stagione l’ho seguito con curiosità,
perché conosco bene le sue qualità di tecnico, già espresse sia
nel Lanciano che nel Pescara».
Ecco un guerriero Avrà un tifoso
speciale, il salentino Fabrizio
Miccoli, che ha lanciato in A nel
Perugia e ritrovato, la scorsa
stagione, a Palermo. Cosmi
non entra nei dettagli tattici.
«Sì, adotto spesso il 3-5-2 che
poi si trasforma in 5-3-2. Ma un
allenatore deve sapersi adattare al materiale che gli mettono
a disposizione». Il suo compito
sarà soprattutto quello di rianimare un gruppo appesantito
dal fardello di tante sconfitte.
«Grazie a Dio, non sono nella
condizione di dover lavorare a
tutti i costi per campare: quindi, se ho accettato la proposta
del Lecce, significa che credo
fermamente di poter raggiungere la salvezza. Il contratto limitato sino al giugno non è un problema, ho voglia di dare il mio
contributo. Il mio spirito guerriero? Proverò a trasmettere,
come sempre, entusiasmo e
grinta. Tra i giocatori che troverò nel Lecce, ho già allenato Di
Michele, Carrozzieri, Esposito,
Obodo, che feci debuttare a 17
anni in A nel Perugia, e Diamoutene. Non vedo l’ora di cominciare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
clic
GIA’ OTTO GLI ESONERI
IN QUESTA
STAGIONE
Otto gli allenatori
esonerati in questo torneo,
l’ultimo nella serata di ieri
con Di Francesco sollevato
dall’incarico dal Lecce che
oggi ufficializzerà Serse
Cosmi. Ecco il dettaglio di
questa stagione: due tecnici
hanno perso il posto prima
dell’inizio del campionato,
cioè Donadoni del Cagliari
sostituito da Ficcadenti e
Pioli del Palermo
avvicendato da Mangia, in
quel momento tecnico della
Primavera rosanero. Quindi
Ranieri dopo 3 gare ha
sostituito nell’Inter Gasperini
e dopo 5 partite Pioli ha
preso il posto di Bisoli a
Bologna. Ancora: dopo 9
gare Giampaolo è stato
esonerato dal Cesena
venendo sostituito da
Arrigoni, mentre dopo l’11˚
turno ancora due cambi: a
Cagliari, Ballardini ha preso il
posto di Ficcadenti; alla
Fiorentina c’è Rossi per
sostituire Mihajlovic. Infine
ieri l’esonero di Di Francesco:
al suo posto Cosmi.
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE A 14a GIORNATA
Decide il capitano servito da un colpo di tacco
del trequartista. Il Siena reclama un rigore
BOLOGNA
SIENA
1
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORE Di Vaio al 28’ p.t.
BOLOGNA (4-3-2-1) Gillet; Raggi (dal 7’
s.t. Garics), Portanova, Antonsson (dal
17’ p.t. Cherubin), Morleo; Pulzetti, Mudingayi, Casarini; Ramirez (dal 22’ s.t. Crespo), Diamanti; Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Taider, Gimenez, Acquafresca. ALLENATORE Pioli.
SIENA (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini,
Terzi, Del Grosso; Angelo (dal 14’ s.t.
Grossi), D’Agostino, Gazzi, Mannini (dal
26’ s.t. Reginaldo); Larrondo (dal 20’ s.t.
Gonzalez), Calaiò. PANCHINA Pegolo,
Contini, Rossi, Bolzoni. ALLENATORE Sannino.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.
GUARDALINEE Cariolato-Meli.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Pulzetti (B), Vitiello (S) per gioco scorretto, D’Agostino (S) per proteste.
NOTE paganti 4.026, incasso di 32.563
euro; abbonati 14.290, quota 134.404 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-4.
Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 2-4. Angoli
5-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.
ANDREA TOSI
BOLOGNA
Negli ultimi mesi Marco
Di Vaio ha dovuto sopportare
di tutto, dai problemi con la giustizia per «l’infortunio» sui pass
disabili fino al dissenso della
critica e di una parte della tifoseria. Il lungo digiuno di gol ha
messo in forte discussione la
sua leadership nel Bologna: per
molti era finito. Lui è rimasto in
silenzio, non ha urlato, non ha
chiesto l’immunità accettando
di finire tra le riserve. Poi otto
giorni fa a Cagliari si è sbloccato segnando su azione e alla prima domenica di dicembre, per
Proteste Il Siena ha spesso il pal-
Marco Di Vaio, 35, batte Brkic per il gol dell’1-0, il 200˚ in Italia IPP
la prima volta in stagione, torna ad essere il match-winner di
una volta, decidendo la sfida
col Siena e regalando tre punti
pesantissimi al suo allenatore
Pioli che ha il merito di avere
aspettato e recuperato il capitano, autore del gol numero 200
in gare ufficiali con una squadra italiana. «Quando ho cominciato da bambino, non
avrei mai immaginato di centrare questo traguardo — dice con
orgoglio —. Ho spezzato anche
il tabù del gol su azione in casa.
Ci abbiamo dato dentro come
matti perché volevamo a tutti
costi questa vittoria».
Carati Ma il Bologna che conqui-
laFotonotizia
Morandi-Bennato
musica in tribuna
Da sinistra Edoardo
Bennato, 65 e Gianni Morandi,
66, presenti al Dall’Ara per la
sfida tra Bologna e Siena ANSA
lino in mano ma non ha fortuna. Una deviazione aerea di Larrondo a colpo sicuro viene sventata da Gillet prima del vantaggio bolognese. Nella ripresa un
altro colpo di testa di Calaiò
esce di pochissimo, poi i cambi
non aiutano Sannino che deve
masticare amaro su un mancato rigore per un braccio di Garics abbastanza solare. «E’ un momento che ci gira male — sospira l’allenatore ospite —, giochiamo bene ma non raccogliamo quello che produciamo. I
miei giocatori sono stati straordinari, non posso lamentarmi
di loro. Semmai devo sottolineare la svista dell’arbitro su quel
mani che si commenta da solo.
Non mi considero penalizzato,
sono errori che fanno parte del
gioco però lasciano amarezza».
L’episodio negativo viene rimarcato anche dal diesse Perinetti con meno fair play e più
durezza nei confronti di Mazzoleni: «Il suo atteggiamento non
è stato neutrale — arringa il dirigente senese —. L’arbitro ci
ha sfidato per tutta la partita. E’
riuscito a non fischiare un rigore che tutti hanno visto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL POSTICIPO DELL’OLIMPICO SFIDA IN TV SU SKY CALCIO 1 HD, PREMIUM CALCIO E CALCIO HD2
Reja striglia Lazio e Cisse
«Siamo fermi, ripartiamo»
STEFANO CIERI
ROMA
I gol spariti, la vittoria
che manca da un mese, l’Europa quasi svanita, il caso Cisse.
Dopo due mesi di luna di miele
la Lazio si scopre all’improvviso inquieta. Il posticipo di stasera col Novara dirà se si tratta di
vera crisi o solo di un momento
così. Partita quasi decisiva, insomma, per i biancocelesti. Anche perché, se non vince, la
squadra di Reja si stacca dal terzetto di testa e rischia di essere
risucchiata nel gruppone alle
sue spalle.
Serve solo il risultato «Dobbia-
mo vincere. Punto e basta», taglia corto Edy Reja. Già, stavolta contano solo i tre punti.
«Che dovremo sudarci. Perché
il Novara è una formazione dinamica che non va sottovalutata. Oltretutto dal centrocampo
in su ha parecchi elementi che
Edy Reja, 65 anni, alla seconda stagione alla guida della Lazio ANSA
possono crearci problemi». Forse, se la Lazio fosse quella di
due mesi fa Reja sarebbe meno
prudente: «E’ vero, siamo meno brillanti. Ma tutte le squadre impegnate su due fronti
stanno avendo problemi. Per
noi, poi, c’è l’aggravante delle
assenze per infortuni che si sono concentrate tutte a centro-
campo».
Il caso Cisse Come se non bastasse tutto ciò, c’è pure il caso
Cisse da gestire. Reja lo coccola, ma lo mette pure in riga:
«Va lasciato tranquillo ed aiutato. E’ un grande attaccante, si
sbloccherà. Deve però tornare
a giocare come aveva fatto nel
primo mese e mezzo di campionato». E deve anche stare più
attento a fare certe esternazioni su twitter. «Io — il punto di
vista di Reja — impedirei ai giocatori di usare questi social
network. Le dichiarazioni vanno concordate con la società e
rilasciate solo tramite interviste ufficiali». Così magari si eviterebbero gli insulti ai tifosi
che criticano, come ha fatto il
francese dopo il match col Vaslui. Oggi, intanto, Cisse si accomoderà in panchina. Come
contro la Juve Reja gli preferisce Rocchi.
Nel nome di Piola Il capitano proverà ad incrementare il suo bottino di gol che già lo vede al
quinto posto nella classifica
dei marcatori laziali di tutti i
tempi. Al primo c’è Silvio Piola,
che sarà ricordato prima della
gara (Lotito consegnerà una
medaglia alla figlia di Silvio,
Paola). Lazio e Novara sono infatti le squadre per le quali giocò il più grande attaccante italiano di tutti i tempi. Piola realizzò 143 reti con la Lazio in Serie A e 86 col Novara (in A e in
B). Ai suoi tempi non c’erano i
social network. Ma, anche se ci
fossero stati, difficilmente Piola li avrebbe usati.
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D
numeri&
STATISTICHE
Diamanti brilla
Di Vaio fa 200
E Bologna canta
sta il secondo successo al Dall’Ara, il quarto della nuova gestione tecnica, non è tutto nel
sigillo del suo bomber. Dietro
c’è Gillet che imita il Viviano
dell’anno passato, salvando la
sua porta con due parate importanti, e poi davanti c’è tanto Diamanti che, rilanciato come titolare (altra mossa azzeccata di
Pioli), fa fuoco e fiamme bruciando la difesa avversaria. Il
trequartista toscano va più forte di Ramirez, conclude spesso
e volentieri nello specchio, spizzica la traversa su punizione
ma soprattutto, con un colpo di
tacco a 18 carati, serve a Di Vaio l’assist per battere Brkic con
un tocco da campione. I padroni di casa prima giocano e poi
aspettano adattandosi al Siena,
superiore nel possesso e nel palleggio ma poco concreto nei 16
metri offensivi. E al fischio finale Pioli smarrisce il suo abituale
aplomb esultando a pugni alzati verso la tribuna nobile. Ora il
Bologna attende lumi dall’infermeria per i problemi muscolari
di Antonsson e Ramirez, mentre Raggi va ko per una forma
influenza che si acutizza negli
spogliatoi durante l’intervallo:
il difensore vomita ma vuole
continuare prima di essere sostituito all’inizio del secondo
tempo.
le Pagelle
di A.TO.
GILLET È INSUPERABILE
D’AGOSTINO DETTA I RITMI
PIOLI È UNO PSICOLOGO
BOLOGNA 6,5
GILLET 6,5 Sullo 0 0 paratissima su Larrondo.
RAGGI 6 Corre tanto, poi deve arrendersi al virus
influenzale.
GARICS 5,5 Viene graziato per un braccio da rigore.
PORTANOVA 6,5 Attento, sicuro e in crescita.
ANTONSSON s.v. S’infortuna subito.
CHERUBIN 6 Entra a freddo, tiene alla distanza.
MORLEO 6 Fa una diagonale provvidenziale.
PULZETTI 6,5 Smanioso ed energico, entra
nell’azione del gol.
MUDINGAYI 5,5 Qualche errore in uscita difensiva.
CASARINI 6 Essenziale, nulla di più.
RAMIREZ 5 Si arrende ad un problema muscolare.
CRESPO 6 Al debutto in A non sfigura.
IL MIGLIORE
h 7,5 DIAMANTI
Produce tanta roba buona: cinque tiri nello specchio,
delizioso l’assist di tacco per il gol.
DI VAIO 7 Match winner per la prima volta in
stagione. Gol numero 200 in Italia.
ALL. PIOLI 6,5 Esulta come Rocky: sta guarendo
anche l’ansia da prestazione casalinga.
SIENA 6
BRKIC 6,5 Due belle parate su Diamanti.
VITIELLO 6,5 Il più reattivo dietro.
ROSSETTINI 6 Senza infamia e senza lode.
TERZI 5,5 Si fa bruciare da Di Vaio sul gol.
DEL GROSSO 6 Molte discese, pochi cross.
ANGELO 5 Un fantasma sulla fascia.
GROSSI 6 Si dà da fare in proiezione offensiva.
IL MIGLIORE
h 6,5 D’AGOSTINO
Detta i ritmi col solito magistero.
GAZZI 6,5 Chiude e rilancia tanti palloni.
MANNINI 5,5 Dai suoi piedi nulla di interessante.
REGINALDO 5,5 Un bel cross e un tiraccio.
LARRONDO 6 Gillet gli nega il gol, lavora tanto.
GONZALEZ 5 Ci vuole più talento per sfondare.
CALAIÒ 6 Di testa va vicino al pari, indomabile.
ALL. SANNINO 6 Terzo k.o. in 4 gare, la sua squadra
gioca bene ma raccoglie poco, manca concretezza.
TERNA ARBITRALE:
Mazzoleni 5 non valuta bene un braccio
largo di Garics che meritava il penalty e
anche una trattenuta su Portanova è molto
sospetta; Cariolato 6-Meli 6.
LAZIO (4-3-1-2)
NOVARA (4-3-1-2)
OGGI ORE 20.45 ARBITRO GAVA
PANCHINA 84 Carrizo, 20 Biava,
5 Scaloni, 27 Cana, 7 Sculli, 18 Kozak,
99 Cisse. ALLENATORE Reja.
BALLOTTAGGI Diakite-Biava 70-30%,
Rocchi-Cisse 80-20%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISP. Bizzarri (5 gg), Brocchi (10 gg),
Del Nero (10 gg), Dias (20 gg), Matuzalem
(20 gg), Mauri (70 gg), Stendardo (5 gg).
PANCHINA 31 Fontana, 15 Dellafiore,
13 Labrin, 2 Giorgi, 18 Marianini,
20 Granoche, 27 Jeda. ALL. Tesser.
BALLOTTAGGI Pesce–Giorgi 60-40%,
Garcia–Dellafiore 80-20%.
SQUALIFICATI Meggiorini (2), Gemiti (1).
DIFFIDATI Paci, Meggiorini.
INDISP. Lisuzzo (60 giorni), Paci (7 giorni), Morimoto (7 giorni), Pinardi (4 giorni).
QUI NOVARA
A Roma Tesser
vara la coppia
Mazzarani-Rubino
Cambia, un po’ per
necessità e un po’ per scelta, il
Novara di Tesser che questa
sera sfida la Lazio con un
assetto offensivo inedito.
Fuori Morimoto (infortunato) e
Meggiorini (squalificato), per
provare a sfruttare al meglio il
contropiede l’allenatore si
affida a Mazzarani per fare da
spalla a Rubino. «Sarà
fondamentale contenere la
Lazio — spiega il tecnico —
perché partirà subito forte per
aggredirci. In molti ci danno
per spacciati ma non saremo
vittime sacrificali: possiamo
far bene, certo dovremo
disputare una gara perfetta in
tutti i fondamentali per
sperare di fare punti in casa di
una delle migliori squadre del
campionato». Il tecnico non
teme il fattore Olimpico:
«Quando si gioca in uno stadio
così importante, l’atmosfera
speciale non deve essere un
freno ma un ulteriore stimolo
per i ragazzi e sono convinto
che così sarà».
Giuseppe Maddaluno
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A / 14ª GIORNATA
RISULTATI
BOLOGNA-SIENA
Di Vaio (B)
1-0
CATANIA-CAGLIARI
Ibarbo (Cag)
0-1
CHIEVO-ATALANTA
0-0
PARTITE
SQUADRE
FIORENTINA-ROMA
3-0
Jovetic (F) rigore, Gamberini (F), Silva (F)
rigore
GENOA-MILAN
0-2
Ibrahimovic (M) rigore, Nocerino (M)
INTER-UDINESE
Isla (U)
0-1
JUVENTUS-CESENA
Marchisio (J), Vidal (J) rigore
2-0
LAZIO-NOVARA
MARCATORI
CLASSIFICA
stasera, ore 20.45
NAPOLI-LECCE
4-2
Lavezzi (N), Cavani (N), Dzemaili (N),
Muriel (L), Cavani (N), Corvia (L)
PARMA-PALERMO
0-0
PROSSIMO TURNO
sabato 10 dicembre
LECCE-LAZIO
SIENA-GENOA
INTER-FIORENTINA
PALERMO-CESENA
domenica 11 dicembre, ore 15
ATALANTA-CATANIA
BOLOGNA-MILAN
CAGLIARI-PARMA
UDINESE-CHIEVO
NOVARA-NAPOLI
lunedì 12 dicembre, ore 20.45
ROMA-JUVENTUS
(ore 18)
(ore 18)
(ore 20.45)
(ore 20.45)
JUVENTUS
MILAN
UDINESE
LAZIO
NAPOLI
PALERMO
CAGLIARI
ROMA
CATANIA
FIORENTINA
PARMA
CHIEVO
GENOA
ATALANTA*
INTER
SIENA
BOLOGNA
NOVARA
CESENA
LECCE
PUNTI
29
27
27
22
20
20
17
17
17
16
16
16
15
15
14
14
14
10
9
8
G.
7
7
6
6
7
6
6
6
7
7
7
7
6
6
6
6
6
6
7
6
IN CASA
V. N.
5 2
5 2
6 0
2 2
3 3
6 0
1 4
3 1
3 2
4 2
4 1
3 3
3 2
3 3
2 1
3 1
2 0
2 2
1 3
0 1
RETI
FUORI
TOTALE
IN CASA
P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S.
0 6 3 3 0 13 8 5 0 16 5
0 6 3 1 2 13 8 3 2 19 4
0 7 2 3 2 13 8 3 2 12 1
2 6 4 2 0 12 6 4 2 5 5
1 6 2 2 2 13 5 5 3 13 8
0 7 0 2 5 13 6 2 5 16 6
1 7 3 1 3 13 4 5 4 3 5
2 7 2 1 4 13 5 2 6 10 8
2 6 1 3 2 13 4 5 4 7 6
1 6 0 2 4 13 4 4 5 12 4
2 6 1 0 5 13 5 1 7 10 5
1 6 1 1 4 13 4 4 5 6 4
1 6 1 1 4 12 4 3 5 8 5
0 7 2 3 2 13 5 6 2 6 3
3 6 2 1 3 12 4 2 6 4 7
2 7 0 4 3 13 3 5 5 11 5
4 7 2 2 3 13 4 2 7 5 9
2 6 0 2 4 12 2 4 6 9 10
3 6 1 0 5 13 2 3 8 5 7
5 7 2 1 4 13 2 2 9 5 12
FUORI
F. S.
8 5
10 10
4 5
11 4
8 5
0 9
9 8
5 9
7 13
1 7
5 15
4 12
6 11
10 12
10 11
3 7
6 9
5 11
1 8
6 11
TOTALE
F. S.
24 10
29 14
16 6
16 9
21 13
16 15
12 13
15 17
14 19
13 11
15 20
10 16
14 16
16 15
14 18
14 12
11 18
14 21
6 15
11 23
RIGORI
PUNTI POSIZIONE ULTIME
DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO
E DIFF.
2010-2011 GARE
RETI T. R. T. R.
+14 1 1 2 1
23 (+6)
4
VVNV
+15 3 3 1 1
29 (-2)
1
VNVV
+10 3 2 2 1
17 (+10)
10
VPVV
+7 2 2 0 0
26 (-4)
2
VNP=
+8 2 0 0 0
24 (-4)
3
NNNV
+1 2 2 1 1
20 (=)
6
VPVN
-1
2 2 1 1
14 (+3)
15
PPNV
-2 0 0 3 3
22 (-5)
5
VVPP
-5 3 2 3 3
17 (=)
10
PPVP
+2 2 2 1 1
15 (-1)
13
PNPV
-5 4 3 1 1
15 (+1)
13
PVPN
-6 2 1 3 1
19 (-3)
8
VVPN
-2
1 1 4 3
17 (-2)
10
=VPP
+1 3 2 2 2
in B
in B
VVNN
-4 3 2 6 3
20 (-6)
6
=VVP
+2 1 1 2 2
in B
in B
PNPP
-7 2 2 3 3
14 (=)
15
PPNV
-7 3 3 0 0
in B
in B
PPV=
-9 3 2 5 4
11 (-2)
18
PVVP
-12 1 1 3 3
12 (-4)
17
VPPP
La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine
alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE
laMoviola
(ore 20.45)
CONCORSI
CONCORSI N. 100 DEL 04/12/2011
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
1-X-1-1-2-1-1-1-2-X-1-X-1-X
QUOTE: ai 14 (3) 174.064 euro; ai 13 (78)
1.372 euro; ai 12 (862) 124 euro; ai 9
(156) 708 euro
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
5-10-11-3-9-4-6
QUOTE: ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5
(3) 1.050 euro; ai 4 (42) 90 euro
Gazzetta.it
IL MILAN IN VETTA A
NATALE, COME? SE NE
DISCUTE ALLE 10.30
Il Milan riuscirà ad
arrivare da solo in vetta
prima di Natale? Come? Che
cosa sarà di Luis Enrique? La
Juventus dove può cadere?
Questa mattina in diretta alle
10.30 (e poi on demand
quando volete) Diego
Antonelli e Alberto Cerruti
provano a rispondere a
questa e ad altre domande
sulla serie A. Ospite in
studio per l’occasione
Sebastiano Vernazza
di FRANCESCO CENITI
[email protected]
Antonioli che beffa:
il rigore non c’era
Damato ok a Firenze
Il Siena penalizzato
Un record (7 espulsioni) e
un quasi record (6 rigori)
stagionale con una gara ancora
da disputare (stasera c’è
Lazio-Novara), ma la severità
mostrata dagli arbitri spesso
non è stata accompagnata da
decisioni giuste. Ci sono molte
perplessità sulla direzione di
Doveri, apparso ancora acerbo
per fischiare un match di una
grande come la Juve. E non
convince ancora Mazzoleni,
forse allergico ai penalty, dopo
l’incerta prova in
Fiorentina-Milan. Braschi può
consolarsi con Damato, Pinzani
e le buone prove negli anticipi di
Celi e Gervasoni.
BOLOGNA-SIENA 1-0
Mazzoleni di Bergamo
Si lamentano entrambe le
squadre: dopo 13’ in area del
Siena c’è una trattenuta di
Rossettini su Portanova ignorata
dall’arbitro, ma poteva essere
punita. Ancora più netto il rigore
negato al Siena: Calaiò colpisce
di testa, pallone respinto dal
braccio larghissimo di Garics.
Mazzoleni lo valuta
involontario...
CATANIA-CAGLIARI 0-1
Bergonzi di Genova
Nel primo tempo restano molti
dubbi per un duello a colpi di
trattenute tra Canini e Maxi
Lopez: l’argentino cade a terra e
invoca inutilmente il rigore.
Quasi a fine gara, c’è una
manata di Bergessio al viso di
Biondini probabilmente non vista
dalla quaterna arbitrale: rischio
prova tv.
CHIEVO-ATALANTA 0-0
Pinzani di Empoli
Gara controllata bene dall’arbitro
toscano (arriva dalla Can B). Nel
primo tempo Pellissier protesta
per una trattenuta di Lucchini,
ma non sembra così importante
da giustificare il rigore.
FIORENTINA-ROMA 3-0
Damato di Barletta
Due rigori, tre espulsioni, una
probabile prova tv. Non è
mancato il lavoro a Damato: test
Antonioli tocca il pallone: non c’era il rigore per la Juve SKY
superato. Dopo 15 minuti,
Jovetic salta Juan e poi finisce a
terra sul ritorno del difensore:
rigore e rosso al brasiliano.
Decisione giusta anche se il
giocatore della Fiorentina un po’
si aiuta tenendo per una maglia
l’avversario, ma il fallo è
evidente così come la chiara
occasione da gol (il
montenegrino poteva calciare in
porta). Nella ripresa due
inevitabili gialli in pochi minuti a
Gago autore di falli su Behrami e
Jovetic. La Roma resta in otto a
5’ dal termine: «parata» di Bojan
sul tiro di Nastasic, arrivano il
secondo rigore e il rosso. Nella
stessa azione, da registrare una
gomitata di Heinze al volto di
Gamberini: anche qui rischio
prova tv.
JUVENTUS-CESENA 2-0
Doveri di Roma
Sbaglia partita Doveri, molto
impreciso nelle decisioni e
apparso un po’ intimorito. In
avvio l’arbitro non vede un netto
fallo al limite dell’area di
Rodriguez su Lichtsteiner. Il
Cesena nel primo tempo usa le
maniere forti: da arancione le
entrate di Rossi su Matri e Mutu
su Chiellini. Nella ripresa dopo
17’ Rossi rifila una scarpata a Del
Piero: l’azione era da fermare
immediatamente e comunque
manca il secondo giallo per il
difensore. Altro errore di Doveri
a dieci dalla fine: Antonioli in
uscita anticipa Giaccherini,
respingendo il pallone che
finisce addosso allo juventino.
Sullo slancio il portiere tocca
successivamente il giocatore,
ma non poteva certo sparire.
L’arbitro decide per il rigore e a
quel punto espelle Antonioli per
aver negato una chiara
occasione da gol.
PARMA-PALERMO 0-0
Banti di Livorno
La nebbia mette in forse la gara,
ma la visibilità è sempre stata da
regolamento (qualche volta ai
limiti: si deve vedere da porta a
porta). Unico dubbio, una
presenta trattenuta in area di
Gobbi su Bertolo: non sembra da
rigore.
Questa la classifica marcatori aggiornata,
all’appello mancano Lazio-Novara che si
gioca stasera e Genoa-Inter della 12ª
giornata che si recupera settimana
prossima:
10 RETI: Denis (2) (Atalanta)
9 RETI: Di Natale (2) (Udinese)
8 RETI: Ibrahimovic (3) (Milan)
7 RETI: Cavani (Napoli); Giovinco (3)
(Parma)
6 RETI: Jovetic (1) (Fiorentina); Marchisio e
Matri (Juventus); Klose (Lazio)
5 RETI: Palacio (1) (Genoa); Nocerino
(Milan); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1)
(Palermo); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena)
4 RETI: Moralez (Atalanta); Pepe
(Juventus)
3 RETI: Di Vaio (1) e Ramirez (Bologna);
Conti (1) (Cagliari); Bergessio (Catania);
Mutu (1) (Cesena); Moscardelli e Pellissier
(Chievo); Cerci (Fiorentina); Milito (2)
(Inter); Hernanes (2) (Lazio); Boateng
(Milan); Hamsik e Lavezzi (Napoli);
Hernandez (1) (Palermo); Bojan (Roma);
Destro (Siena); Isla (Udinese)
2 RETI: Acquafresca (Bologna); Larrivey
(Cagliari); Almiron, Lodi (1) e Maxi Lopez (1)
(Catania); Kukca e Veloso (Genoa);
Cambiasso e Thiago Motta (Inter); Vidal (1)
e Vucinic (Juventus); Lulic e Sculli (Lazio);
Giacomazzi e Grossmuller (Lecce);
Cassano e Robinho (Milan); Campagnaro,
Maggio e Pandev (Napoli); Morimoto
(Novara); Ilicic, Pinilla (1) e Zahavi
(Palermo); D'Agostino (1) (Siena); Basta
(Udinese)
1 RETE: Cigarini e Schelotto (Atalanta);
Diamanti (1), Loria e Portanova (Bologna);
Biondini, El Kabir, Ibarbo, Nainggolan,
Nené (1) e Thiago Ribeiro (Cagliari);
Barrientos, Delvecchio, Gomez,
Legrottaglie e Marchese (Catania);
Candreva (1), Guana e Parolo (Cesena);
Paloschi, L. Rigoni, Sammarco e Thereau
(Chievo); Gamberini, Gilardino, Lazzari e
Silva (1) (Fiorentina); Caracciolo, Constant,
Jankovic, Mesto e Rossi (Genoa);
Casteignos, Coutinho, Forlan, Lucio,
Maicon, Pazzini e Sneijder (Inter); Bonucci,
Estigarribia, Krasic e Lichsteiner
(Juventus); Cisse e Rocchi (Lazio);
Bertolacci, Corvia, Cuadrado, Oddo (1),
Mesbah, Muriel e Strasser (Lecce);
Aquilani, El Shaarawy, Nesta, Pato,
Seedorf, Thiago Silva, Yepes e Zambrotta
(Milan); Dzemaili e Mascara (Napoli);
Gemiti, Jeda, Marianini, Meggiorini, Paci,
Porcari e Rubino (Novara); Bertolo,
Migliaccio e Silvestre (Palermo); Biabiany,
Gobbi, A. Lucarelli, Modesto, Morrone,
Paletta e Valdes (Parma); Borini, Burdisso,
De Rossi, Fabio Simplicio, Gago, Lamela e
Pjanic (Roma); Bolzoni, Gazzi, Gonzalez e
Vitiello (Siena); Benatia e Domizzi (Udinese)
1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari;
Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi
(Catania) pro Milan: Centurioni (Novara)
pro Parma
RETI: in questo turno 16 (4 rigori); in totale
301 (34 rigori, 4 autoreti)
German Denis, 30 anni AP
25
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
MONDO
y
L’ALBO
D’ORO
I vincitori
recenti del
Brasileirao
Corinthians-Palmeiras 0-0
Vasco-Flamengo 1-1
Nessun gol, ma quattro espulsi. Gara tesa nel finale quando ormai
al Corinthians il punto andava bene. Sopra i festeggiamenti REUTERS
La gioia momentanea di Alecsandro, Dedé e Diego Souza per il gol
di quest’ultimo. Il vantaggio però non è durato fino alla fine ANSA
Corinthians, e 5
Adriano fa festa
pure in panchina
Il pari con il Palmeiras vale il campionato
brasiliano. Quattro espulsi e rissa in campo
MAURÍCIO CANNONE
RIO DE JANEIRO (Brasile)
Ecco la fine di un campionato brasiliano equilibratissimo, pieno di brividi e deciso all’ultima giornata. Il Corinthians, il “Timão”, conquista il
quinto scudetto nazionale della sua storia ripetendo quelli
del 1990, 1998, 1999 e 2005. I
neocampioni vincono il titolo
nel derby paulista pareggiando
col Palmeiras 0-0. Un match finito in rissa, con quattro espulsioni, due nel finale. Festeggiano circa 30 milioni di tifosi, la
più grande tifoseria di San Paolo e seconda del Brasile dietro
solo a quella del Flamengo.
Il risultato rende
inutile la partita
del Vasco che non
va oltre l’1-1 con il
Flamengo di Dinho
Derby Soltanto il Vasco da Ga-
ma, che pareggia 1-1 contro il
Flamengo, poteva togliere il trofeo al Corinthians: doveva battere il Flamengo di Ronaldinho
e tifare per il Palmeiras. Il Vasco ha sbloccato il risultato con
Diego Souza nel primo tempo,
ma Renato Abreu ha messo tutto in equilibrio. Otto delle 10
partite dell’ultimo turno erano
derby statali, misura adottata
in questa stagione 2011 per evitare che qualcuno "mollasse" le
partite nel finale per non favorire i rivali locali.
Sorride anche l’ex interista
Adriano quindi nonostante non
abbia giocato nella partita finale e in totale lo abbia fatto solo
quattro volte per 82 minuti a
partire da ottobre. L’ex interista, però, ha segnato un gol importante nel 2-1 sull’Atletico
Mineiro. Adriano aveva subìto
una grave lesione al tallone
d’Achille, in aprile. «Il gruppo
ha meritato questo titolo. È una
famiglia. Tutti mi aiutano Nella
prossima stagione farò di tutto
per migliorare» - ha detto l’Imperatore a fine gara.
Paulinho Tra i neocampioni, ri-
salta Paulinho, uno dei migliori
mediani del campionato, e sempre seguito dal Milan. Molti gli
SPAGNA LA CHAMPIONS È SOLO UNA PARENTESI. GIÀ SI PENSA AL CLASICO
Sorpresa, Di Maria e Fabregas
volti nuovi di Real-Barcellona
Benzema, uno meno di Falcao,
2 meno di Soldado, centravanti
veri. «Il Clasico? Le sensazioni
sono ottime, stiamo bene. Lotteremo con coraggio, non andremo lì impauriti a vedere che succede però anche loro sono in
gran forma e sanno che se vincono sarà un punto d’inflessione importante per la Liga». C’è
la Champions, conta solo il Madrid-Barça.
FILIPPO MARIA RICCI
MADRID
Domani c’è il Bate ma la
testa è già a sabato, quando il
Barça andrà al Bernabeu. Tredici giocatori a riposo, della prima squadra convocati solo Piqué, Pedro, Thiago, Maxwell,
Fontas e Pinto. Più Cuenca, ormai in pianta stabile con Pep, e
11 giocatori del Barça B, metà
classifica nella Segunda spagnola.
In copertina Dopo le partite di sa-
bato in prima pagina sono finiti
da una parte Di Maria e dall’altra Fabregas. «Tanta gente in
Spagna non sapeva bene chi
era questo giocatore – ha detto
Mourinho dell’argentino –.
Quando è arrivato era poco considerato perché il Benfica non
Angel Di Maria, 23 anni AP
giocava la Champions e perché
non ha fatto un buon Mondiale. Però io sapevo che aveva tante qualità. È un ragazzo umile a
cui piace lavorare, e con una
grandissima ambizione. La sua
semplicità mi piace anche più
delle sue qualità calcistiche».
Fabregas invece era conosciuto, e si è ambientato a meraviglia: ha già fatto 7 gol, come
15ª GIORNATA Sabato Sp. Gijon-Real
Madrid 0-3, Barcellona-Levante 5-0,
Racing S.-Villarreal 1-0, Espanyol-Valencia 1-2. Ieri Atletico M.-Rayo V. 3-1,
Real S.-Malaga 3-2, Osasuna-Betis 2-1,
Maiorca-Athletic B. 1-1, Granada-Saragozza 1-0. Oggi (ore 21) Siviglia-Getafe.
CLASSIFICA Real M. 37; Barcellona
34; Valencia 30; Levante 26; Malaga 23;
Siviglia e Osasuna 21; Atletico M. 19; Athletic B. 18; Espanyol 17; Rayo V. 16; Granada e Real S. 15; Villarreal e Maiorca
14; Getafe e Betis 13; Sp. Gijon e Racing
S. 12; Saragozza 10.
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omaggi per Socrates a cui è stato dedicato un minuto di raccoglimento. Vari gli stricisoni e le
magliette della tifoseria del Corinthians: «Sócrates il penta
(quinto titolo, ndr) è pure tuo».
Giocatori in lutto, tifosi, giocatori e commissione tecnica del
Corinthians hanno chiuso i pugni e alzato il braccio destro, segno col quale Socrates festeggiava i suoi gol, durante il minuto di raccoglimento.
Coppe Corinthians, Fluminen-
se, Flamengo e Internacional si
qualificano alla Libertadores oltre al Santos, campione in carica; Vasco da Gama, vincitore
della Coppa del Brasile. San Paolo, Figueirense, Coritiba, Botafogo, Palmeiras, Grêmio, Atlético Goianiense e Bahia vanno in
Sudamericana. Atlético Paranaense, Ceará, Avaí, América Mineiro retrocedono in serie B.
Promosse Portuguesa de Desportos, Náutico, Ponte Preta e
Sport Recife. Il capocannoniere
è Borges del Santos con 23 reti.
1991
San Paolo
1992
Flamengo
1993
Palmeiras
1994
Palmeiras
1995
Botafogo
1996
Gremio
1997
Vasco
1998
Corinthians
1999
Corinthians
2000
Vasco
2001
Atletico
Paranaense
2002
Santos
2003
Cruzeiro
2004
Santos
2005
Corinthians
2006
San Paolo
2007
San Paolo
2008
San Paolo
2009
Flamengo
2010
Fluminense
2011
Corinthians
38a GIORNATA Vasco-Flamengo 1-1,
Corinthians-Palmeiras 0-0, Botafogo-Fluminense 1-1, Cruzeiro-Atlético Mineiro 6-1, Internacional-Grêmio 1-0,
San Paolo-Santos 4-1, Avaí-Figueirense 1-1, Atlético Paranaense-Coritiba
1-0, Bahia-Ceará 2-1, Atlético Goianiense-América Mineiro 5-1.
CLASSIFICA FINALE Corinthians, 71;
Vasco, 69; Fluminense, 63; Flamengo,
61; Internacional, 60; San Paolo, 59, Figueirense, 58; Coritiba, 57; Botafogo,
56; Santos, 53; Palmeiras, 50; Grêmio,
Atlético Goianiense, 48; Bahia, 46; Atlético Mineiro, 45; Cruzeiro, 43; Atlético Paranaense, 41; Ceará, 39; América Mineiro, 37; Avaí, 41.
INGHILTERRA FA CUP, DERBY AL 3˚ TURNO
Zola pesca
lo United
per Mancini
STEFANO BOLDRINI
LONDRA (Inghilterra)
C’è la mano di Gianfranco Zola nel sorteggio che ha partorito Manchester City-Manchester
United nel 3˚ turno di Coppa d’Inghilterra: è stato
lui a estrarre i bussolotti a Wembley. Non si può
certo dire che l’urna sia amica di Roberto Mancini: dopo il Liverpool nelle semifinali di Carling
Cup, ecco il derby di Coppa. Potere della formula
libera. Si giocherà il 7 gennaio e sarà la terza sfida
stagionale. Dal 7 dicembre all’11 gennaio, il City
avrà 9 gare. Si parte con il Bayern in Champions,
poi una sfilza di Premier: il 12 Chelsea-City, il 18
City-Arsenal, il 21 City-Stoke, il 26 Wba-City, il
1˚gennaio Sunderland-City, il 3 City-Liverpool. Il
7 gennaio lo United in Coppa e l’11 City-Liverpool
in Carling Cup. Sei volte su 9 la squadra di Mancini giocherà in casa. Di Canio invece in Coppa giocherà contro il Wigan con lo Swindon.
PREMIER 14a GIORNATA Sabato Blackburn-Swansea
4-2; Man. City-Norwich 5-1; Qpr-Wba 1-1; Tottenham-Bolton 3-0; Wigan-Arsenal 0-4; Newcastle-Chelsea 0-3;
Aston V.-Man. United 0-1. Ieri Everton-Stoke 0-1, Wolves-Sunderland 2-1. Oggi (ore 21) Fulham-Liverpool.
CLASSIFICA Man. City 38, Man. Utd 33, Tottenham 31, Chelsea
28, Arsenal e Newcastle 26, Liverpool 23, Stoke 18, Everton,
Aston V., Norwich e Qpr 16, Wba 15, Swansea e Wolves 14,
Fulham 12, Sunderland 11, Blackburn 10, Bolton e Wigan 9.
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FRANCIA
Psg ok, ma per Al Jazeera
sta arrivando Rafa Benitez
PARIGI Dopo Ancelotti, tocca a Benitez. Non
è bastata la vittoria sull’Auxerre per dare un po’ di
ossigeno ad Antoine Kombouaré. A fargli da scure
ora è lo spagnolo che all’Inter dopo sei mesi fu
rimpiazzato dallo stesso Leonardo che ora lo
vorrebbe alla guida del Psg. Una voce fomentata da
Al Jazeera, la rete televisiva che condivide la
proprietà qatariota con il club della capitale. Ipotesi
che ieri sera ha fatto scalare in secondo piano il
3 2 che ha interrotto la serie di tre ko consecutivi.
Menez ha firmato il gol numero 2.000 del Psg in
Ligue 1, offerto un assist a Jallet ed evidenzato la
crisi d’identità di Pastore. Il Psg almeno si riprende
il secondo posto alle spalle del Montpellier.
Alessandro Grandesso
16a GIORNATA Sabato Caen-Marsiglia 1-2; AjaccioLilla 2-3; Brest-St. Etienne 2-2; Digione-Sochaux 0-0;
Evian-Valenciennes 2-1; Montpellier-Lorient 4-0;
Nizza-Rennes 2-0. Ieri Bordeaux-Nancy 2-0; PsgAuxerre 3-2; Lione-Tolosa 3-2
CLASSIFICA Montpellier 36; Psg 33; Lilla 31; Lione 29;
Rennes 28; Tolosa 26; Marsiglia, St. Etienne 24; Lorient
23; Caen, Evian, Bordeaux 19; Sochaux, Digione 18;
Brest 16; Auxerre 15; Valenciennes, Nancy, Nizza 14;
Ajaccio 8.
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GERMANIA
Schalke in zona Champions
Fink fa volare l’Amburgo
MONACO DI BAVIERA (Ger) Con i gol dei
soliti Huntelaar e Raul, oltre che con un altro
centro di Fuchs, lo Schalke 04 supera l’Augsburg
ultimo in classifica per 3 1 (di Mölders il gol degli
ospiti) e si riporta in zona Champions. La prova
della squadra di Gelsenkirchen è però meno
convincente, sul piano del gioco, di quanto non
dica il punteggio. Più solido, invece, il risultato
dell’Amburgo, che nell’altro posticipo della 15ª di
Bundesliga domina nettamente (2 0) il Norimberga
e conferma la bontà del nuovo corso con
l’allenatore Thorsten Fink, alla settima partita
ufficiale senza sconfitte. Dell’attaccante peruviano
Guerrero, tornato in ottima forma, e di Jansen i gol.
Marco Degli Innocenti
15ª GIORNATA Venerdì Leverkusen-Hoffenheim 2-0.
Sabato Bayern-Werder 4-1; Friburgo- Hannover 1-1;
Kaiserslautern-Hertha 1-1; Wolfsburg-Mainz 2-2;
Borussia Moenc.-Borussia Do. 1-1; Stoccarda-Colonia
2-2. Ieri Amburgo- Norimberga 2-0; Schalke
04-Augsburg 3-1.
CLASSIFICA Bayern 31; Borussia Do. e Borussia
Moenc. 30; Schalke 04 28; Werder 26; Leverkusen 25;
Stoccarda 22, Hannover 21; Hertha 19; Hoffenheim 18;
Amburgo 17; Colonia* e Wolfsburg 17; Mainz* 16;
Norimberga 15; Kaiserslautern 14; Friburgo 13;
Augsburg 11.
* 1 partita in meno.
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Taccuino
OLANDA
Az travolto, ma resta primo
AMSTERDAM (m.v.) L’Heerenveen stritola
l’Az Alkmaar: finisce 5 1. La squadra di Verbeek rima
ne alla guida della classifica perché il Psv ha perso a
Rotterdam contro il Feyenoord per 2 0.
15a GIORNATA Heracles Venlo 7 0; Ajax Excelsior
4 1; Groningen Nec 3 3; Den Haag Nac 3 0; De Graaf
schap Roda 1 2; Feyenoord Psv 2 0; Utrecht Twen
te 2 6; Vitesse Rkc 4 0; Heerenveen Az 5 1. CLASSIFICA (prime posizioni) Az* 34; Psv 31; Twente 30;
Ajax e Feyenoord 27. *una giornata in meno.
PORTOGALLO
In Coppa il flop delle grandi
LISBONA (m.m.d.s.) Delle 16 squadre della Li
ga, 11 sono già fuori agli ottavi tra cui Porto, Benfica e
Braga. Passano ai quarti Marítimo, Academica, Olha
nense e quasi sicuramente lo Sporting che questa se
ra ospita il Belenenses (serie B).
CIO
Havelange si dimette
LONDRA Dopo 48 anni Joao Havelange, ex pre
sidente della Fifa, si è dimesso dal Comitato Olimpico
Internazionale. Ha lasciato pochi giorni prima che la
commissione etica dell’organismo esaminasse l’accu
sa di aver accettato soldi dalla società di marketing
"International Sport and Leisure" in cambio di contrat
ti per la Coppa del Mondo di calcio.
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SERIE BWIN IL CASO
Torino, pronto il ricorso
«Partita da ripetere»
Il Padova ha fatto controllare l’impianto: «E’ tutto regolare»
La parola al giudice sportivo: probabile decisione venerdì
ti, ingegneri e tecnici. L’obiettivo era accertare le cause che
hanno determinato i blackout.
Ora è attesa una perizia giurata
asseverata da parte di un perito
esterno. Sembrerebbe che l'interruzione del flusso di corrente verso i riflettori sia da imputare a correnti anomale esterne
allo stadio. «L'interesse dell'amministrazione — commenta il
vice sindaco — è di avere la certezza sulle cause. Sembrerebbe
al momento essere esclusa la
causa interna. L’ipotesi sarebbe
confermata dal fatto che alcune abitazioni hanno subito cali
di tensione proprio quando allo
ANDREA MORETTO
FABRIZIO TURCO
Padova-Torino il giorno
dopo il blackout che ha provocato la sospensione e le polemiche: ieri sono scesi in campo avvocati, politici e tecnici. La Lega vorrebbe ufficializzare la data della ripresa della gara a partire al 31’ della ripresa (dovrebbe essere mercoledì 14), ma dopo la sentenza del giudice sportivo ci sarà di sicuro un nuovo
ricorso (da una o dall’altra parte) alla Disciplinare e quindi i
tempi sono destinati ad allungarsi. Ma andiamo per ordine.
La Lega vorrebbe
far concludere la
gara il 14: se si va
alla Disciplinare
non è possibile
Il ricorso Il Torino deposita oggi
il ricorso al giudice sportivo,
nel quale chiede il 3-0 a tavolino e, più realisticamente, la ripetizione della partita. Il pool
di avvocati è al lavoro. «Noi
chiediamo soltanto chiarezza e
giustizia — dice Urbano Cairo
che risponde anche a chi accusa il Torino di voler speculare
sulla situazione — le partite si
possono vincere, pareggiare o
perdere, ma si devono giocare
in maniera regolare dall'inizio
alla fine. E questo, a Padova,
non è accaduto». Insomma, il
Toro va avanti per la propria
strada: le richieste ruotano attorno al comma 1 dell'articolo
L’arbitro Calvarese durante uno dei blackout dell’Euganeo ARAMELLA
17 del Codice di Giustizia sportiva, quello relativo a fatti o situazioni «che abbiano influito
anche oggettivamente sul regolare svolgimento di una gara o
che ne abbiano impedito la regolare effettuazione». E’ proprio su quel «anche oggettivamente» che si gioca la partita. I
tempi sono stretti: martedì il
giudice sportivo non omologhe-
rà il risultato, poi si riunirà prima del weekend (forse venerdì) e dovrebbe decidere.
Il sopralluogo I riflettori dell’Eu-
ganeo si sono riaccesi ieri mattina quando si è svolta una riunione tra il d.g. del Padova, Gianluca Sottovia, il vicesindaco Rossi, l’assessore allo Sport, Zampieri e una quindicina tra esper-
stadio si spegnevano le luci».
Sottovia aggiunge: «Siamo abbastanza tranquilli perché tutto quello che dovevamo fare
per la manutenzione ordinaria
degli impianti dello stadio l'abbiamo fatto. Ora aspettiamo la
perizia». Da verificare anche il
funzionamento inadeguato del
generatore d’emergenza.
y
NORME E
SANZIONI
Codice di
giustizia
sportiva
L’articolo 17,
comma 1 recita
che «la società
responsabile,
anche
oggettivamente,
di fatti o
situazioni che
abbiano influito
sul regolare
svolgimento di
una gara o ne
abbiano
impedito la
regolare
effettuazione, è
punita con lo
0-3 a tavolino»
Manuale
delle
licenze
Secondo
l’articolo 8/A dei
criteri
infrastrutturali
«deve essere
disponibile un
idoneo
generatore di
emergenza in
grado di
garantire senza
interruzione i
valori di
illuminamento»
PANCHINE TRE PIAZZE CALDE
Grosseto medita
sul dopo Giannini
Summit Livorno
Ora Novellino rischia al 50%
Brescia: ultimatum Scienza
Una panchina da assegnare, altre due a
rischio. La 18a giornata ha lasciato alcune situazioni delicate. Ecco i dettagli.
A Grosseto Si sono presi una notte in più di tem-
po il presidente Camilli e il d.s. Salerno per decidere il nuovo allenatore del Grosseto, dopo le
dimissioni di Giannini (e del suo secondo Mariani) al termine della vittoriosa partita contro il
Pescara. Escluso un ritorno di Ugolotti, la dirigenza sta lavorando su alcuni nomi: «Siamo stati 18 giornate senza allenatore – ha detto ironicamente Camilli – possiamo aspettare anche
due giorni prima di sceglierne un nuovo. Giannini? Un problema in meno». Dopo l’esonero di
Ugolotti dopo 12 turni e l’addio del Principe dopo 6, con tre vittorie fuori e tre sconfitte in casa,
Camilli sa di non poter sbagliare. Sul taccuino
della società ci sono i nomi di Viviani (il favorito), Campilongo, Madonna ed anche quello di
Cuccureddu. Difficile stabilire il favorito.
A Livorno Le tre sconfitte consecutive e la classifica cominciano a preoccupare il presidente Aldo
Spinelli, che ha convocato per oggi a Genova un
vertice con Perotti e Signorelli. La posizione di
Novellino è a forte rischio: ci sono 50 possibilità
su cento che resti. In alternativa, si fanno i nomi
di Lerda (favorito), Gregucci e Mutti.
A Brescia Corioni non ha nascosto la delusione
per la rimonta da 0-2 a 2-2 subita a Varese. Il
presidente del Brescia ha incassato male il modo in cui è svanita una vittoria che manca da 12
partite: in discussione la gestione del doppio
vantaggio da parte di Scienza. Il tecnico è stato
confermato pubblicamente una settimana fa,
ma la sua panchina non è salda. Fondamentale
la gara con il Bari di domenica alle 12.30.
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IL POSTICIPO INIZIO ALLE 20.45
Stasera Bari-Cittadella
Foscarini in emergenza
Il posticipo di questa sera è tra
Bari e Cittadella (inizio alle ore
20.45): ecco le ultime sulle due
squadre.
BARI In difesa rientra Dos Santos,
ma si ferma Garofalo. E’ in dubbio
Crescenzi, che ha un polpaccio
dolorante: se non ce la fa, spazio a
Polenta. Una maglia in ballottaggio
anche sulla fascia sinistra, tra Rivas
e Stoian. In campo De Falco e
Marotta. Squalificati Caputo e
Bellomo. Diffidati De Falco.
CITTADELLA Foscarini non può disporre di cinque giocatori infortunati:
si tratta di Gasparetto, Scardina, De
Vito, Magallanes e Di Nardo. Il
tecnico ha chiamato Borsato della
formazione Primavera per arrivare ai
19 convocati, Nella squadra di
partenza rientra Martinelli in difesa,
Vitofrancesco torna i a
centrocampo. Ieri mattina al ritrovo
per la partenza, i tifosi granata
hanno accolto la squadra con lo
striscione: «Tornate vincitori nostri
giovani gladiatori». Squalificati
nessuno. Diffidati Gasparetto e
Maah.
BARI
CITTADELLA
BARI
(4-3-3)
1 LAMANNA
23 CEPPITELLI
55 BORGHESE
3 DOS SANTOS
2 CRESCENZI
6 DE FALCO
5 DONATI
8 RIVALDO
19 GALANO
28 MAROTTA
7 RIVAS
All. TORRENTE
CITTADELLA
(4-3-3)
71 CORDAZ
14 MARTINELLI
17 GORINI
5 PELLIZZER
24 MARCHESAN
2 VITOFRANCESCO
31 BUSELLATO
80 SCHIAVON
7 DI ROBERTO
9 DI CARMINE
11 MAAH
All. FOSCARINI
PANCHINA
37 Koprivec, 22
Polenta, 14
Kopunek, 54
Bogliacino, 20
Stoian, 40 Di Noia
13 Sini.
PANCHINA
1 Pierobon, 30
Borsato, 19
Baselli, 8 Branzani,
27 Job, 20
Martignago, 10
Bellazzini.
ARBITRO Gallione di Alessandria
GUARDALINEE Marrazzo-Evangelista
PREZZI da 13 a 50 euro
TV Sky Sport 1 HD, Calcio 2 HD e Premium Calcio
SAMPDORIA
Volta è tornato: può giocare venerdì
Iachini aspetta Castelini e Semioli
BOGLIASCO La Samp è
tornata subito in campo in vista
dell’anticipo. Volta è rientrato in
gruppo, mentre Iachini spera di
potere recuperare anche
Castellini e Semioli.
LA SITUAZIONE La classifica
dopo 18 giornate: Torino* p. 38;
Verona 34; Pescara e Sassuolo
33; Padova* 31; Reggina 29;
Varese e Grosseto 26;
Sampdoria 25; Juve Stabia ( 4)
24; Cittadella*, Vicenza, Crotone
( 1) ed Empoli 21; Bari* ( 2),
Livorno e AlbinoLeffe 20; Brescia
19; Modena 16; Nocerina 15;
Gubbio 14; Ascoli ( 10) 8.
(* una gara in meno).
Venerdì (20.45)
Sampdoria Juve Stabia.
Sabato (15) Ascoli Varese,
Cittadella Reggina, Grosseto
Modena, Gubbio Padova,
Nocerina Crotone, Sassuolo
Livorno, Torino Pescara, Verona
AlbinoLeffe, Vicenza Empoli.
Domenica (12.30) Brescia Bari.
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 15a GIORNATA
Il titolo d’inverno s’avvicina.
Mancano 180’, ma siamo
fuori strada se crediamo che
possa dire qualcosa per farci
capire chi andrà subito in B.
L’unica cosa chiara, è che
nel girone A la promozione
diretta è una questione tra
Ternana e Taranto, con gli
umbri solidamente avanti (4
punti), forti della vittoria in
trasferta nello scontro diretto
e con una penalizzazione
imminente per i rivali.
l’Analisi
di NICOLA BINDA
[email protected]
Le grandi
si risvegliano
Una fa crac
La Ternana va
con il lampo
firmato Gotti
Un gol in apertura esalta la capolista
La Pro Vercelli si sveglia troppo tardi
DAL NOSTRO INVIATO
TERNANA
1
GENNARO BOZZA
TERNI
PRO VERCELLI
0
GIUDIZIO
Premesse di grande spettacolo, realtà di paura inspiegabile della Pro Vercelli, che rinuncia a giocare e stende un
tappeto davanti alla Ternana,
ancora in testa con 4 punti sul
Taranto. Un solo gol, che nasce
da un’azione di Dianda sulla destra al 14’: cross al centro un po’
troppo arretrato, tutti tagliati
fuori tranne Gotti che arriva da
fuori area e riesce a tenere il pallone rasoterra con un bel diagonale. Basta questo alla Ternana
per ribadire la sua superiorità,
nonostante non riesca a esprimerla davvero sul campo, tant’è vero che un altro tiro in porta arriva solo quando la Pro Vercelli è in 10 e tre consecutivi,
nel recupero, con gli avversari
addirittura in 9.
+++
MARCATORE Gotti al 14’ p.t.
TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Fazio 6,5,
Pisacane 6, Ferraro 6 (dal 35’ s.t. De Giosa 6); Dianda 6,5, Carcuro 6,5, Cejas 6,
Gotti 6,5; Nolè 5,5 (dal 25’ s.t. Litteri 6),
Docente 5,5, Sinigaglia 5 (dal 5’ s.t. Miglietta 5,5). (Virgili, Stendardo, Camillini,
Lacheheb). All. Toscano 6,5.
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6,5;
Bencivenga 6,5, Ranellucci 6,5, Masi 5,
Murante 5; Marconi 5,5 (dal 31’ s.t. Germano 6), Calvi 6, Rosso 7; Espinal 6; Malatesta 6 (dal 26’ s.t. Tripoli 6), Fabiano 5,5
(dal 22’ s.t. Iemmello 5,5). (Miranda, Modolo, Tonani, Santoni). All. Turone 5 (Braghin squalificato).
ARBITRO Bindoni di Venezia 6,5.
NOTE paganti 3.786, abbonati 1.305, incasso di 35.977,50 euro. Espulsi Masi al
6’ s.t. e Rosso al 42’ s.t.; ammoniti Fazio,
Calvi, Pisacane e Litteri. Angoli 1-2.
altà è un 5-2-2-1: Calvi arretrato sulla linea dei difensori, Malatesta che rimane abbandonato in avanti. Un atteggiamento
inspiegabile, tanto più che,
quando rimane in 10 a inizio ripresa (espulso Masi per doppia
ammonizione), riesce comun-
La chiave A uomini pari, contro
il solito 3-4-3 degli umbri, si vede una Pro Vercelli che in teoria
è schierata col 4-3-1-2, ma in re-
La Ternana ha ben 7 punti
più della capolista del girone
B, uno dei più incerti e
sorprendenti di sempre.
Pensate: dietro al Siracusa,
la squadra del momento,
non ci sono i tanto attesi
squadroni, bensì il giovane
Portogruaro e pure un
Lanciano che domenica
attende la capolista.
E le grandi favorite? Forse
stavolta qualche segnale di
risveglio è arrivato.
que a non subire, anzi, poco alla volta comincia a spingere,
grazie soprattutto a Rosso che
si sfianca per tutto il campo.
Troppo poco per una Ternana
che si dimostra molto forte anche in una giornata in cui non si
esprime al meglio, un po’ perché un paio di giocatori sono in
cattive condizioni fisiche (Pisacane e Gotti), un po’ perché i
suoi attaccanti sono quasi nulli.
Ternana solida In effetti, il buon
lavoro del centrocampo, con
Carcuro in evidenza, non viene
sfruttato una volta arrivati in
area. Ci sono soltanto un paio
di occasioni nel primo tempo,
con Nolè che è anticipato da Valentini al 22’, con Pisacane che
non controlla un pallone al 30’.
Poi, bisogna aspettare 21’ della
ripresa, con Docente che tira debolmente, e il 48’, con tre conclusioni consecutive di Dianda,
Docente e Miglietta, tutte parate da Valentini. Ma negli ultimi
passaggi c’è qualcosa che non
va. In evidenza invece Litteri,
che provoca scompiglio e una
volta viene fermato per fuorigioco inesistente.
Rimpianti Pro Vercelli I piemon-
tesi hanno una vera occasione
solo al 14’ della ripresa, con
Bencivenga che avanza e crossa per Malatesta, incornata di
poco fuori, unica palla ricevuta
dall’attaccante. Poi, si notano
per il gran lavoro di Rosso (anche lui espulso perché costretto
a un fallo su Litteri), oltre alla
avanzate di Bencivenga e Ranelucci. Ma è una Pro Vercelli che
può fare molto di più.
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CARPI
2
SORRENTO
2
LUMEZZANE
2
SPAL
0
PISA
2
TRITIUM
0
FOGGIA
0
BENEVENTO
2
Carpi sprecone:
va avanti 2-0
ma poi è Perna
a salvare il Pisa
Ginestra arriva a 9
E il Sorrento
torna a sorridere
Tritium al tappeto
Il Lumezzane fa
un gol per tempo
Foggia troppo
arrendevole
Due volte Altinier:
è gioia Benevento
Spal frastornata
e ancora sconfitta
MARCATORI Poli (C) al 41’
p.t.; Eusepi (C) al 16’, Perna
(P) al 27’ e al 49’ s.t.
CARPI (4-4-2) Bastianoni
6,5; Poli 7 (dal 31’ s.t. Pasciuti s.v.), Cioffi 5,5, De Paola
5,5, Lorusso 6; Concas 6,5,
Sogus 6, Memushaj 5,5, Di
Gaudio 7 (dal 21’ s.t. Potenza
s.v.); Cesca 5,5, Eusepi 6
(dal 38’ s.t. Pietribiasi s.v.).
(Mandrelli, Marchi, Perrulli,
Kabine). All. Notaristefano
6.
PISA (4-4-2) Pugliesi 6; Audel 5,5, Buscaroli 6, Lanzolla 5, Ton 5,5; Benvenga 6
(dall’8’ s.t. Obodo 6), Favasuli 6, Tremolada 6,5, Benedetti 6,5 (dal 19’ s.t. Nicastro
6,5); Perna 7, Strizzolo 5,5
(dal 21’ s.t. Gatto s.v.). (Sepe, Raimondi, Sodano, Mastropietro). All. Pagliari 6,5.
ARBITRO D’Angelo di Ascoli
Piceno 6
NOTE paganti 620, abbonati 187, incasso di 6.100 euro.
Espulso il tecnico Pagliari al
23’ s.t.; ammoniti Poli, Cioffi,
Tremolada, Lanzolla, Ton e
Cesca. Angoli 7-2.
MARCATORI Ginestra al 35’
p.t.; Scappini al 47’ s.t.
SORRENTO (4-2-3-1) Rossi
6; Vanin 7, Romeo 6, Di Nunzio 6, Sabato 6,5 (dal 33’ s.t.
Terra 6); Camillucci 6,5 (dal
21’ s.t. Niang 6), Armellino 6;
Corsetti 6, Carlini 5,5, Basso
7; Ginestra 6,5 (dal 41’ s.t.
Scappini 6). (Chiodini, Nocentini, Greco, Galabinov). All.
Sarri 6,5.
TRITIUM (4-4-2) Pansera 5;
Martinelli 6 (dal 27’ s.t. Fondrini 5,5), Suagher 6, Teso 6,5,
Riva 6; E. Bortolotto 6,5, Corti 6, Daldosso 6, Casiraghi 5
(dal 20’ s.t. Monacizzo 5,5);
R. Bortolotto 5,5, Spampatti
5,5 (dal 27’ s.t. Sinato 5). (Nodari, Di Ceglie, Chimenti, Floriano). All. Boldini 6.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6.
NOTE paganti 276, abbonati
286, incasso di 6.407,25 euro. Ammoniti Suagher e Rossi. Angoli 7-3.
MARCATORI Baraye su rigore al 42’ p.t.; Antonelli all’11’
s.t.
LUMEZZANE (4-3-2-1) Brignoli 6; Malagò 6,5, Luciani
6,5, Giosa 7, Pini 6,5; Fondi 6
(dal 16’ s.t. Bradaschia 6), Sevieri 6,5 (dal 33’ s.t. Inglese
s.v.), Faroni 6; Antonelli 7, Baraye 7,5; Gasparetto 6,5 (dal
43’ s.t. Ferrari s.v.). (Rossi,
Mollestam, Sabatucci, Maccabiti). All. Nicola 7.
FOGGIA (3-5-2) Ginestra
5,5; D’Orsi 5, Coletti 5,5, Gigliotti 5,5; Molina 6, Cardin 6,
Perpetuini 5,5, Tomi 5 (dal 1’
s.t. Wagner 5,5), Frigerio 6;
Defrel 6 (dal 30’ s.t. Cortesi
s.v.), Kolawole 5 (dal 18’ s.t.
Cruz 5,5). (Botticella, Toppan, Traoré, Tiboni). All. Chiarella 5 (squalificato Stringara).
ARBITRO Lanza di Nichelino
5,5.
NOTE spettatori 500 circa,
paganti, abbonati e incasso
non comunicati. Espulso
D’Orsi al 4’ s.t.; ammoniti Fondi, D’Orsi, Coletti, Giosa e Wagner. Angoli 6-5.
MARCATORE Altinier al 47'
p.t. e al 10' s.t.
SPAL (4-1-4-1) Capecchi
6,5; Ghiringhelli 5, Beduschi
5 (dal 39' s.t. Mendy s.v.),
Zamboni 6, Canzian 5; Migliorini 5,5 (dal 1' s.t. Fortunato
5); Melara 7, Agnelli 5,5, Bedin 4,5 (dal 29' p.t. Marconi
6), Laurenti 5; Arma 5,5. (Teodorani, A. Vecchi, G. Rossi,
Cosner). All. S. Vecchi 5.
BENEVENTO (4-2-3-1) Mancinelli 7; D'Anna 6,5, Rinaldi
7, Signorini 6,5, Frascatore
7; La Camera 6,5 (dal 31' s.t.
Wagner 6), Rajcic 7,5; Cia 7,
Vacca 6,5 (dal 22' s.t. Grauso 6), Pintori 7,5; Altinier 7,5.
(dal 35' s.t. Montini s.v.). (Bai-
++++
GIUDIZIO
REGGIO EMILIA Raffaele
Perna spegne i sogni del
Carpi: l’attaccante regala al
Pisa un punto d’oro, dopo
che la squadra di Notaristefano era andata sul 2-0. Poli
di testa porta in vantaggio i
padroni di casa. A inizio ripresa Pugliesi para un rigore di Eusepi, ma sul corner
seguente l’attaccante si fa
perdonare. Il Pisa non molla
e firma l’impresa col bomber Perna: prima un tocco
in mischia, poi una deviazione sottoporta al 94’.
Davide Setti
++
GIUDIZIO
SORRENTO (Na) Con una rete del solito Ginestra (la nona
della stagione) nel primo tempo e il raddoppio di Scappini
nel recupero, il Sorrento torna alla vittoria con una buona gestione della partita. La
squadra di Sarri rientra in zona playoff tenendo sotto controllo la Tritium, squadra che
lotta bene senza risultare efficace in fase offensiva. Bello il gol di Ginestra (palombella di testa su passaggio di Vanin) e inusuale quello di Scappini, favorito da un errore del
portiere: Pansera rinvia di
piede e la palla, dopo avere
colpito l’attaccante rossonero, finisce in porta.
Antonino Siniscalchi
+++
GIUDIZIO
LUMEZZANE (Bs) Netta e
convincente vittoria del Lumezzane, dopo due passi falsi di fila. A farne le spese un
Foggia che si è arreso troppo presto. Dopo un rigore negato a Baraye al 9’, l’arbitro
ne assegna uno al Lumezzane al 41’: dal dischetto il giovane senegalese non perdona.
Al 4’ del secondo tempo la gara si fa in salita per il Foggia,
che resta in dieci per l’espulsione di D’Orsi. Ne approfittano i locali che all’11’ realizzano il 2-0 con Antonelli.
Sergio Cassamali
Il Barletta che ha battuto e
scavalcato la Cremonese, la
Triestina che non sa cosa
siano i pareggi, lo Spezia
che da mesi non vinceva in
trasferta: tutti segnali da
non trascurare. A dire il
vero ci sono anche quelli di
Sorrento e Benevento (e Pisa,
perché no?) nel girone A, ma
come spiegato prima, siamo
in ritardo per la promozione
diretta: per i playoff
comunque si può fare.
A proposito di grandi del
torneo, rattrista quello che
sta accadendo al Piacenza.
L’uscita di scena dei Garilli,
dopo anni gloriosi, non
poteva essere peggiore. Il
club va verso il fallimento,
la massa di debiti è troppo
elevata e la cessione non è
stata convincente. Qualcuno,
all’interno del club, non
poteva operare peggio. No,
Piacenza non se lo meritava.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taranto, che fatica
Ci pensa Chiaretti
TARANTO
1
FOLIGNO
0
++
GIUDIZIO
MARCATORE Chiaretti al 10’ s.t.
TARANTO (3-4-3) Bremec 7,5; Sosa 5,
Coly 5,5 (dal 39’ p.t. Girardi 5), Prosperi
6; Antonazzo 6,5, Di Deo 6, Sciaudone 6,
Rizzi 6,5; Chiaretti 6 (dal 18’ s.t. Cutrupi
6), Guazzo 5,5, Rantier 5,5 (dal 9’ s.t. Pensalfini 6). (Maraglino, Di Bari, Giorgino,
Sabatino). All. Dionigi 6.
FOLIGNO (4-4-2) Zandrini 6; Stoppini 6
(dal 30’ s.t. Tuia s.v.), Cotroneo 6, Galuppo 5,5, Petti 6; Coresi 6,5, Papa 5,5, Menchinella 5, Cavagna 6,5; Tattini 5 (dal 22’
s.t. Fedeli 6), Cardarelli 5 (dal 13' s.t. Brunori Sandri 5,5). (Mazzoni, Merli Sala, Luparini, Romano). All. Pagliari 6.
ARBITRO Operato di Isernia 5,5.
NOTE paganti 2.883, abbonati 949, incasso di 31.674,53 euro. Ammoniti Coresi,
Petti, Coly e Guazzo. Angoli 7-0.
FULVIO PAGLIALUNGA
TARANTO
Vince il Taranto, che tiene così il passo della Ternana
capolista, ma il Foligno fa sudare — e anche tremare — più
del previsto la squadra di Dionigi. Segna Chiaretti, domando un pallone arrivato da rimessa laterale e scaricando il
suo sinistro in porta: si decide
così una partita strana e poco
affascinante. Il Taranto attacca ma lo fa quasi sempre a testa bassa (anche con cinque
uomini contemporaneamente): sente il bisogno di vincere
can, Candrina, Anaclerio, Kanoute). All. Imbriani-Martinez 7.
ARBITRO Bietolini di Firenze 6,5.
NOTE paganti 471, abbonati
1.229, incasso di 10.578 euro. Espulso Laurenti al 21'
s.t.; ammoniti Beduschi, Cia,
Fortunato e Rajcic. Angoli
3-5.
+++
GIUDIZIO
FERRARA La cura Imbriani
porta subito al Benevento i
frutti sperati. La Spal è apparsa condizionata e frastornata dal comportamento di
una società che non ha corrisposto alcun compenso da
inizio stagione. Avvio in equilibrio, poi i campani, guidati
da un ottimo Rajcic, si svegliano e nel recupero Altinier
gira al volo in rete un assist
di Pintori. In apertura di ripresa l'ex attaccante del
Portogruaro concede il bis,
sfruttando un pallone non
trattenuto da Capecchi.
Alessandro Sovrani
IL POSTICIPO STASERA, ORE 20.45
In tv il derby Monza-Como
E’ derby stasera tra Monza e Como.
Centrocampo da inventare per Motta che è privo di
Iacopino, Velardi e Romano, ricoverato in ospedale
dopo una botta rimediata in allenamento: Da Matta
convocato nonostante gli acciacchi, ancora k.o.
Boscaro e Anghileri. Per Ramella invece assenti
Urbano per squalifica e Ripa per infortunio:
giocano Diniz e Tavares, mentre rientra Ardito ed è
convocato (ma non gioca) anche Giambruno.
Così in campo stasera (ore 20.45, diretta Raisport 1):
MONZA (5-4-1) Castelli; Zenoni, Uggè, Fiuzzi,
Cattaneo, Campinoti; Torregrossa, Valagussa,
Palumbo, Nappello; Colacone. (Marcandalli, Bugno,
Cusaro, Da Matta, Chemali, Ferrario,
Kyeremateng). All. Motta.
COMO (4-3-3) Twardzik; Ghidotti, Diniz, Zullo, Som;
Salvi, Ardito, Lewandowski; Ciotola, Tavares,
Filippini. (Conti, Ambrosini, Lulli, Vicente, Doumbia,
Toledo, Romano). All. Ramella.
ARBITRO Peretti di Verona (Abruzzese-Leali).
per dimenticare i propri problemi societari (sono in arrivo
due punti di penalizzazione e
gli stipendi non sono ancora
stati pagati), ma crea solo occasioni poco nitide. Dal canto
suo il Foligno si copre mantenendo l’ordine e finisce per essere pericoloso.
Super Bremec Ci pensa Bremec
in due occasioni a salvare su
Cardarelli (in scivolata su
cross di Petti) e Galuppo (arrivato solo al tiro dopo una ripartenza), mentre Rantier di sinistro calcia di poco fuori al termine di un’azione di contropiede. Per violare il bunker del Foligno (e anche per un infortunio a Coly) Dionigi passa al
4-2-4 già nel primo tempo, inserendo Girardi in difesa. Con
la squadra proiettata in attacco, ci pensa Bremec a fermare
il Foligno: al 7’ della ripresa fa
una doppia parata, prima su
Cavagna e poi su Stoppini. Poi
il gol di Chiaretti cambia il corso della gara e c’è anche il tempo di appuntare un palo colpito da Girardi (15’) su corner di
Chiaretti. Pagliari cambia le
punte, Dionigi passa al 3-5-2
perché nel frattempo si è infortunato Chiaretti: adesso chi ha
qualcosa da conservare è il Taranto. Infatti, conserva. E vince.
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
TERNANA
34
TARANTO (-1)
30
CARPI
26
PRO VERCELLI 26
SORRENTO (-2) 25
PISA
24
LUMEZZANE
24
COMO (-1)
23
TRITIUM
22
AVELLINO
22
BENEVENTO (-6) 16
REGGIANA (-2) 16
FOGGIA (-1)
15
MONZA
11
VIAREGGIO (-1) 11
SPAL (-2)
10
PAVIA
8
FOLIGNO (-4)
3
2
VIAREGGIO
2
AVELLINO
3
REGGIANA
1
Zigoni-Lasagna
e l’Avellino passa
Pavia in crisi:
Pergolizzi lascia
Per il Viareggio
vittoria in rimonta
La Reggiana
si illude un tempo
MARCATORI Zigoni (A) al 14’
p.t.; Lasagna (A) al 10’, Fasano (P) al 17’, Lasagna (A) al
27’, Rodriguez (P) al 46’ s.t.
PAVIA (4-3-3) Facchin 6;
Verruschi 5,5, Fissore 5,5,
Fasano 5,5, Meregalli 5; Dall’Oglio 5,5 (dall’11’ s.t. Puccio
5), Meza Colli 5,5 (dal 26’ s.t.
Rodriguez 6), Carotti 5,5 (dal
42’ s.t. Galassi s.v.); Falco
5,5, Marchi 5, D’Errico 5,5.
(Cacchioli, Romeo, Radoi, Veronese). All. Pergolizzi 5,5.
AVELLINO (4-3-3) Fumagalli 7; Zammuto 6 (dal 21’ s.t.
Zappacosta 6), Puleo 6, Labriola 6, Ricci 6; D’Angelo 6,
Malaccari 6,5, Arcuri 6 (dal
30’ p.t. Lasagna 7); Millesi 6,
Zigoni 6,5, De Angelis 7 (dal
34’ s.t. Porcaro s.v.). (Fortunato, Citro, Falzerano,
Thiam). All. Bucaro 6.
ARBITRO Fabbri di Ravenna
6.
NOTE paganti 329, abbonati
328, incasso di 4.100 euro.
Espulso il tecnico Bucaro al
16’ s.t.; ammoniti Dall'Oglio,
Meza Colli, Ricci, Labriola e
Malaccari. Angoli 13-4.
MARCATORI Rossi (R) al 5’
p.t.; Pizza (V) al 5’, Cristiani
(V) al 29’ s.t.
VIAREGGIO (4-4-2) Ranieri
7; Carnesalini 6,5, Fiale 6,5,
Conson 6, Brighenti 5,5; Lepri 6 (dal 13’ s.t. D’Onofrio 6),
Pizza 7, Maltese 6,5, Cristiani 7,5 (dal 41’ s.t. Monopoli
s.v.); Cesarini 6,5, Scardina
5,5 (dal 20’ s.t. Elia 5,5).
(Merlano, Grieco, Campana,
Palibrk). All. Bertolucci 6,5.
REGGIANA (4-3-2-1) Bellucci 6; Arati 5 (dal 20’ s.t.
Siragusa 5), Zini 6, Aya 6,
Lanna 5,5 (dal 45’ s.t. Iraci
s.v.); Calzi 7, Viapiana 6,
Alessi 6; Esposito 7, Rossi
6,5; Gurma 5,5. (Silvestri,
Bettati, Matteini, Fedi, Redzic). All. Mangone 5,5.
ARBITRO Roca di Foggia 5.
NOTE paganti 120, abbonati
460, incasso di 4.302 euro.
Espulso Alessi al 42’ s.t.; ammoniti Brighenti, Pizza, Maltese, Cesarini, D’Onofrio e
Calzi. Angoli 5-6.
GIUDIZIO
PAVIA L’Avellino torna al
successo esterno (l’ultimo il
25 settembre) e allunga la crisi del Pavia (un punto nelle ultime 9 giornate) così Pergolizzi che si dimette a fine partita. Al 14’ il Pavia regala un
contropiede a De Angelis, finalizzato in rete da Zigoni.
Nella ripresa Lasagna raccoglie un disimpegno errato della difesa azzurra e raddoppia al 10’. Fasano riapre il match, ma Lasagna segna il 3-1.
A tempo scaduto arriva il gol
del 3-2 di Rodriguez.
e.v.
++++
GIUDIZIO
VIAREGGIO (Lu) Rimonta
vittoriosa del Viareggio che
nei primi trenta minuti va in
bambola dopo lo splendido
gol di Rossi al 5’. La Reggiana non approfitta dello sbandamento dei bianconeri che
prima della fine del tempo
vanno vicino al pareggio
con Cesarini e Cristiani. Nella ripresa, il Viareggio rovescia il risultato con Pizza (al
5’) su corner di Maltese e
con un’azione di Cristiani
che superava Bellucci (29’)
con un pallonetto di esterno. Nel finale, Reggiana vicina al pareggio con Viapiana
ed Esposito.
Giovanni Lorenzini
G
15
15
15
15
15
15
15
14
15
15
15
15
15
14
15
15
15
15
PARTITE
V N P
10 4 1
9 4 2
8 2 5
7 5 3
7 6 2
6 6 3
7 3 5
7 3 4
6 4 5
6 4 5
6 4 5
5 3 7
3 7 5
2 5 7
3 3 9
3 3 9
1 5 9
2 1 12
RETI
F S
19 7
19 7
24 13
15 8
20 12
16 9
14 15
21 19
16 17
21 23
21 19
19 22
12 16
11 19
10 21
11 18
17 27
8 22
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
RISULTATI
CARPI-PISA
LUMEZZANE-FOGGIA
MONZA-COMO
PAVIA-AVELLINO
SORRENTO-TRITIUM
SPAL-BENEVENTO
TARANTO-FOLIGNO
TERNANA-PRO VERCELLI
VIAREGGIO-REGGIANA
2-2
2-0
stasera
2-3
2-0
0-2
1-0
1-0
2-1
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30
AVELLINO-SPAL
BENEVENTO-VIAREGGIO
COMO-LUMEZZANE
FOGGIA-TERNANA
FOLIGNO-CARPI
PISA-MONZA
PRO VERCELLI-SORRENTO
REGGIANA-TARANTO
TRITIUM-PAVIA
MARCATORI
9 RETI Ginestra (2, Sorrento).
8 RETI Perna (2, Pisa); Arma (2, Spal).
7 RETI Cia (Benevento); Filippini (5, Como).
6 RETI Rantier (3, Taranto); E. Bortolotto
(Tritium).
5 RETI De Angelis (3, Avellino); Alessi
(Reggiana); Scappini (Sorrento); Chiaretti
(Taranto); Nolè (1, Ternana).
girone B
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAVIA
++++
girone A
SIRACUSA (-3)
PORTOGRUARO
LANCIANO (-1)
CARRARESE
BARLETTA
CREMONESE (-6)
TRAPANI
PERGOCREMA
TRIESTINA
ALTO ADIGE
SPEZIA
FROSINONE
LATINA
ANDRIA
BASSANO
PIACENZA (-4)
PRATO
FERALPI SALO'
27
25
25
23
23
22
22
22
21
21
20
19
16
16
15
14
13
11
G
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
15
PARTITE
V N P
9 3 3
7 4 4
8 2 5
6 5 4
6 5 4
8 4 3
6 4 5
7 1 7
7 0 8
5 6 4
5 5 5
5 4 6
4 4 7
3 7 5
3 6 6
5 3 7
3 4 8
2 5 8
RETI
F S
22 15
21 17
19 16
23 18
16 15
20 10
22 19
16 21
25 22
18 15
18 16
18 20
20 22
16 22
10 14
18 27
14 19
7 15
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
RISULTATI
ALTO ADIGE-SPEZIA
BARLETTA-CREMONESE
BASSANO-PRATO
FERALPI SALO'-CARRARESE
LATINA-PIACENZA
PERGOCREMA-LANCIANO
PORTOGRUARO-FROSINONE
SIRACUSA-ANDRIA
TRIESTINA-TRAPANI
1-2
1-0
0-0
2-2
2-2
0-2
1-0
2-0
2-1
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30
ANDRIA-PERGOCREMA
CARRARESE-BARLETTA
CREMONESE-LATINA
FROSINONE-FERALPI SALO'
LANCIANO-SIRACUSA
PIACENZA-BASSANO
PRATO-PORTOGRUARO (venerdì 9, ore 20.30)
SPEZIA-TRIESTINA (lunedì 12, ore 20.45)
TRAPANI-ALTO ADIGE
MARCATORI
10 RETI Godeas (Triestina).
8 RETI Le Noci (3, Cremonese); Pavoletti
(Lanciano); Barraco (3, Trapani).
6 RETI Jefferson (1, Latina); Corazza
(Portogruaro); Evacuo (2, Spezia).
5 RETI Fischnaller (3, Alto Adige); Gaeta (4) e
Merini (Carrarese); Guerra (Piacenza); Fofana
(2) e Montalto (1, Siracusa); Curiale (1,
Triestina).
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
#
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 15a GIORNATA
E’ un Siracusa
che domina
e fa sul serio
cisione, ma il tiro deviato da
Sansonna è finito tra i piedi di
Mancosu e l’ex under 21 ha dovuto solo spingere in rete: quarto gol stagionale. E’ il gol che ha
dato convinzione al Siracusa.
Applausi La squadra ha comin-
Mancosu e Longoni stendono l’Andria
Quinta vittoria in sei partite per Sottil
SIRACUSA
2
ANDRIA
0
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Mancosu al 21’, Longoni al
35’ p.t.
SIRACUSA (4-2-3-1) P. Baiocco 6; Giordano 6,5, Moi 7, Fernandez 6,5, Capocchiano 7; D. Baiocco 6,5, Spinelli 6,5; Pepe
6, Mancosu 6,5 (dal 32' s.t. Pippa 6), Longoni 6,5 (dal 38’ s.t. Montalto 6); Fofana 6
(dal 40' s.t. Zizzari 6). (Scordino, Ignoffo,
Strigari, Bongiovanni). All. Sottil 6,5.
ANDRIA (4-2-3-1) Sansonna 6,5; Meccariello 6,5, Cossentino 6, Zaffagnini 6, Pierotti 6,5 (dal 10’ s.t. Evangelisti 6); Arini 6,
Berretti 6,5 (dal 10’ s.t. Comini 6); Minesso
6 (dal 22’ s.t. Innocenti 6), Del Core 7, Contessa 6,5; Gambino 6,5. (Berto, De Giorgi,
La Rosa, Loiodice). All. Sassanelli 6 (Di
Meo squalificato).
ARBITRO Martinelli di Roma 6,5.
NOTE paganti 1.160, abbonati 1.140, incasso di 22.430 euro. Ammoniti Fernandez,
Fofana, Arini e P. Baiocco. Angoli 6-4.
Marco Mancosu, 23 anni LAPRESSE
290 minuti, ha controllato gli
attaccanti pugliesi e quando sono sfuggiti a Moi e Fernandez è
stato il palo a salvare Paolo
Baiocco.
MASSIMO LEOTTA
SIRACUSA
Il Siracusa non si ferma
più. Sesto risultato utile consecutivo per la formazione di Sottil e per cinque volte sono state
vittorie. Prima la scalata al vertice della graduatoria e ora la
conferma in vetta. E ieri per i
siciliani è stato facile battere
l’Andria che si è presentata al
riscaldamento con una fascia
rossa al braccio per protestare
contro i presunti torti arbitrali
e con in tribuna il presidente
Riccardo Fusiello dimissionario per la stessa ragione. E’ stato facile perché la difesa degli
azzurri, che non prende gol da
Siracusa tranquillo Il Siracusa
ha cominciato la gara con pazienza. L’Andria si è fatta trovare ben schierata in campo, i due
moduli speculari hanno affollato la mediana, ma la squadra di
Sottil non ha avuto fretta. Capito che si poteva sfondare per
vie centrali è stato Davide
Baiocco a costruire l’azione che
ha portato al vantaggio del Siracusa. Dopo il dribbling ai danni
di un paio di avversari ha trovato Fofana tutto solo in area, ma
il francese ha calciato senza pre-
ciato a giocare sul velluto, il
pubblico del De Simone si è
scaldato ed è arrivata la seconda rete. Ripartenza micidiale,
bruciati 40 metri in pochi secondi, e passaggio filtrante di Fofana per Longoni che solo in area
ha battuto il portiere avversario. Un gol che ha spezzato le
gambe all’Andria. Una imprecisione di Moi ha rischiato di riaprire una partita già chiusa. Il
difensore centrale (impeccabile sino a quel momento) ha
commesso un’ingenuità e Del
Core si è fatto trovare pronto alla stoccata: portiere immobile
ma pallone sul palo. È di fatto
l’ultimo atto dell’incontro che
nella ripresa non ha regalato altre emozioni. Nonostante Sassanelli abbia mandato in campo tutti gli attaccanti l’Andria
non hanno impensierito Paolo
Baiocco. Al fischio finale giro di
campo per i siciliani, mentre
per i pugliesi inizia un’altra settimana di dubbi con gli occhi
puntati sulla classifica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lanciano di alto livello
Pergo: ora Brini rischia
PERGOCREMA
0
LANCIANO
2
GIUDIZIO
+++
MARCATORI Pavoletti al 35’ p.t.; Capece al 38’ s.t.
PERGOCREMA (4-4-2) Menegon 6;
Celjak 6, Romito 6, Cuomo 5,5, Rizza 5,5;
Capua 5, De Vezze 5 (dal 1’ s.t. Guidetti 6),
Romondini 5 (dal 28’ s.t. Angiulli 5), Ricci
5; Joelson 5, Testardi 5,5 (dal 20’ s.t. Pià
6). (Cicioni, Sembroni, Mattia, Rizzo). All.
Brini 5.
LANCIANO (4-3-3) Aridità 6; Aquilanti 6,
Massoni 6, Amenta 6,5, Mammarella 7;
Capece 7, D’Aversa 6,5, Volpe 6,5 (dal
48’ s.t. Novinic s.v.); Turchi 7 (dal 29’ s.t.
Titone 6), Pavoletti 7, Piccioni 6 (dal 21’
s.t. Chiricò 6). (Amabile, Rosania, Vastola, Zetulayev). All. Gautieri 7.
ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6.
NOTE paganti 380, abbonati 249, incasso non comunicato. Ammonito Massoni.
Angoli 5-3.
DARIO DOLCI
CREMA (Cr)
Prova di forza del Lanciano che supera con pieno merito uno smarrito Pergocrema e
fa traballare la panchina di Fabio Brini. Gli abruzzesi hanno
dominato l’incontro in virtù
della loro superiorità tecnico-tattica e soprattutto atletica. I padroni di casa sono andati in difficoltà nel fraseggio, trovandosi spesso costretti a buttare palla in avanti con lunghi
lanci difficilmente addomesticabili dagli attaccanti.
Lo sfogo Dopo una rete annulla-
ta in avvio a Piccioni per fuorigioco, il Lanciano si è reso pericoloso con D’Aversa, che di testa ha chiamato Menegon alla
deviazione in angolo. La prima
rete al 35’: cross di Volpe, Cuomo non contrasta in maniera
adeguata Pavoletti, che di testa
da centroarea schiaccia la palla
nell’angolo. Il raddoppio nel finale: Titone riceve la palla spalle alla porta e la serve dietro
per Capece, che da 20 metri
batte Menegon. A fine gara Sergio Briganti, presidente del Pergo, ha dichiarato: «In questo
momento tutto lo staff tecnico
e tutti i giocatori sono in discussione. Dopo una simile prestazione chi ha orgoglio dovrebbe
dimettersi ed andarsene».
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PORTOGRUARO
1
BARLETTA
1
TRIESTINA
2
ALTO ADIGE
1
LATINA
2
BASSANO
0
FROSINONE
0
CREMONESE
0
TRAPANI
1
SPEZIA
2
PIACENZA
2
PRATO
0
Porto, basta De Sena
Corini parte con un ko
Il Barletta vola alto
Cremonese al tappeto
Godeas, altra magia
La Triestina ora corre
Illusione Alto Adige
Spezia, è la prima fuori
Il Latina va sul 2-0
Ma il Piacenza rimedia
Il Bassano non passa
Prato, punto prezioso
MARCATORE De Sena al 27’ p.t.
PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena
6,5; Lunati 6,5, Regno 5,5, Radi
6,5, Santandrea 7, Bognanni 6
(dal 38’ s.t. Pondaco s.v.);
Coppola 6, Cunico 6,5, Herzan 6;
De Sena 7 (dal 28’ s.t. Luppi 6),
Corazza 6. (Mion, Adamo,
Giacobbe, Liccardo, D’Amico). All.
Rastelli 6,5.
FROSINONE (4-3-2-1) Nordi 6;
Catacchini 6, Guidi 6, Cordos 5,5,
Vitale 5,5; Bottone 5,5 (dal 28’
s.t. Campagna 5,5), Beati 5,5 (dal
16’ s.t. La Mantia 6), Baccolo 5
(dal 1’ s.t. Carrus 5,5); Frara 6,
Aurelio 6,5; Santoruvo 5,5.
(Rossini, Formato, Funari,
Ucchino). All. Corini 5,5.
ARBITRO Minelli di Varese 6.
NOTE paganti 353, abbonati 174,
incasso di 6.300 euro. Ammoniti
Radi, Bavena e Lunati. Angoli 7-5.
MARCATORE Pelagias al 23’ s.t.
BARLETTA (4-3-3) Sicignano 6,5;
Pisani 6 (dal 44’ p.t. Mazzarani
6,5), Migliaccio 6,5, Mengoni 7,
Pelagias 7; Guerri 6,5, Cerone 6,5,
Menicozzo 6,5; Simoncelli 7 (dal
40’ s.t. Angeletti s.v.), Mazzeo 7
(dal 44’ s.t. Di Gennaro s.v.),
Schetter 6,5. (Pane, Di Cecco,
Hanine, Infantino). All. Cari 6,5.
CREMONESE (4-3-3) Alfonso 5,5;
Semenzato 5,5, Rigione 6, Minelli
6, Sales 6; Degeri 6 (dal 29’ s.t.
Riva 5,5), Pestrin 6,5, Dettori 5,5;
Le Noci 6 (dal 22’ s.t. Rabito 5,5),
Musetti 6, Nizzetto 6 (dal 31’ s.t.
Samb 6). (Figlioli, Tacchinardi,
Polenghi, Bocalon). All. Brevi 5,5.
ARBITRO Saia di Palermo 6.
NOTE paganti 2.357, abbonati
1.240, incasso di 14.951 euro.
Espulso il tecnico Cari al 46’ s.t.;
ammoniti Menicozzo, Alfonso,
Minelli, Mazzeo e Di Gennaro.
Angoli 3-4.
MARCATORI Curiale (Tri) al 19’,
Caccetta (Tra) al 21’ p.t.; Godeas
(Tri) al 2’ s.t.
TRIESTINA (4-2-3-1) Viotti 7;
D’Ambrosio 6, Lima 7, Izzo 6,
Pezzi 6; Allegretti 6,5 (dal 36’ s.t.
Mattielig s.v.), Princivalli 6,5;
Pinares 7 (dal 41’ s.t. De Vena
s.v.), Motta 5,5 (dal 36’ p.t. Evola
6), Curiale 5; Godeas 7.
(Gadignani, De Micco, Mannini,
D’Agostino). All. Galderisi 7.
TRAPANI (4-4-2) Castelli 6; Lo
Bue 6, Priola 5,5, Pagliarulo 6,
Daì 5,5 (dal 28’ s.t. Mastrolilli 6);
Barraco 6,5, Caccetta 6,5,
Pirrone 5,5, Tedesco 6 (dal 36’
s.t. Madonia s.v.); Abate 5,5,
Gambino 5,5. (Dolenti, Alletto,
Domicolo, Provenzano, Cianni).
All. Boscaglia 6.
ARBITRO Soricaro di Barletta
5,5.
NOTE paganti 1.167, abbonati
2.951, incasso di 16.765 euro.
Espulso Curiale al 29’ p.t.;
ammoniti Pirrone, Princivalli,
D’Ambrosio, Priola ed Evola.
Angoli 4-11.
MARCATORI Chinellato (AA) al 1’,
Madonna (S) al 31’, Testini (S) al
43’ p.t.
ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci
5; Iacoponi 5, Kiem 5,5, Cascone
6, Martin 6; Uliano 5,5, Calliari 6;
Furlan 6 (dal 20’ s.t. Schenetti 6),
Fink s.v. (dal 19’ p.t. Grea 6),
Fischnaller 6,5; Chinellato 6 (dal
13’ s.t. Albanese 6). (Miskiewicz,
Bacher, Chiavarini, Campo). All.
Stroppa 6.
SPEZIA (4-3-3) Russo 6;
Madonna 6, Murolo 6, Lucioni
5,5, Ferrini 6; Papini 6, Carobbio
6,5, Bianco 6; Casoli 6,5 (dal 44’
s.t. Marras s.v.), Evacuo 6 (dal
36’ s.t. Vannucchi s.v.), Testini 7
(dal 26’ s.t. Iunco 6). (Conti,
Enow, Buzzegoli, Lollo). All.
Serena 6,5.
ARBITRO Barbeno di Brescia 5.
NOTE paganti 1.211, abbonati
532, incasso nc. Espulsi Iacoponi
all’8’ p.t. e Carobbio al 6’ s.t.;
ammoniti Carobbio, Lucioni,
Papini, Martin, Russo, Madonna e
Vannucchi. Angoli 4-7.
MARCATORI Cafiero (L) al 3’,
Bernardo (L) su rigore al 22’,
Guerra (P) al 45’ p.t.; Lisi (P) al 27’
s.t.
LATINA (4-3-3) Martinuzzi 6,5;
Carta 6,5, Gasperini 6, Cafiero
6,5, Maggiolini 7; Fossati 6,5,
Matute 6, Giannusa 6; Babù 6,5
(dal 15’ s.t. Ancora 5), Bernardo
5,5 (dal 38’ s.t. Violante s.v.),
Merito 5,5. (Costantino, Toninelli,
Agius, Ricciardi, Pagliaroli). All.
Ghirotto 6.
PIACENZA (5-3-2) Cassano 6;
Avogadri 7, Bertoncini 6,5, Di
Bella 6, Visconti 5,5 (dal 31’ p.t.
Pani 6), Calderoni 6; Marchi 6,
Parola 7, Foglia 6 (dal 7’ s.t. Lisi
6); Guzman 7, Guerra 6,5.
(Maggio, Esposito, Dragoni,
Palermo, Volpe). All. Monaco 6,5.
ARBITRO Ceccarelli di Terni 6.
NOTE paganti 1.206, abbonati
317, incasso di 8.355 euro. Amm.
Visconti, Di Bella, Gasperini,
Merito e Bertoncini. Angoli 5-7.
BASSANO (4-3-1-2) Poli 6;
Martina 6, Basso 6,5, Scaglia 7,
Lorenzini 6; Mateos 6, Caciagli 6,5
(dal 31’ s.t. Gasparello s.v.), Lucca
6,5; Ferretti 6,5 (dal 21' s.t. Baido
6); Longobardi 5,5, Guariniello 6.
(Oddo, Porchia, Maniero,
Lazzarotto, Proietti). All. Jaconi 6.
PRATO (4-3-1-2) Layeni 6;
Sacenti 6, Manucci 6,5, Lamma
6,5, De Agostini 6; Geroni 6 (dal 16’
s.t. Gori 6), Fogaroli 6, Cavagna 6;
Pisanu 6,5 (dal 28’ s.t. Pesenti
s.v.); Silva Reis 5,5, Basilico 6 (dal
1’ s.t. Alberti 6). (D’Oria, Serafini
Varutti, Piantoni). All. Esposito 6.
ARBITRO Oliveri di Palermo 5,5.
NOTE spettatori 1.200 circa,
abbonati, paganti e incasso nc.
Ammoniti Guariniello, De Agostini e
Cavagna. Angoli 8-7.
GIUDIZIO
+++
PORTOGRUARO (Ve) Nel match
da «incrocio del destino» (contro
l’ex Corini e il Frosinone che la
scorsa stagione espugnò il
Mecchia), il Portogruaro torna a
vincere in casa (non succedeva
dal 23 ottobre, 3-1 contro la
Triestina) e dà una decisa svolta
verso i playoff. Gli sfacciati
giovani (ieri l’età media in campo
era 23,3) della banda Rastelli
possono sognare traguardi
ambiziosi. «E’ ancora presto ma
vogliamo rimanere lassù il più
possibile» dice il d.g. Giammario
Specchia. Tra i ciociari in crisi (4
punti nelle ultime 8 partite) e in
Massimo Rastelli, 42 anni AP
emergenza (out in 7), Corini ha
fatto esordire Cordos. Nel Porto
l’ottimo Santandrea, al debutto,
non fa rimpiangere le assenze in
difesa. Granata cinici nel primo
tempo: un tiro, un gol. Al 27’, su
calcio d’angolo di Cunico,
l’azzurro De Sena, reduce dal
match in under 21 di Lega Pro
contro il Belgio, sembra una
molla: scatta, anticipa la lenta
difesa del Frosinone che
conferma i suoi problemi (anche)
su palla inattiva, e insacca alla
destra di Nordi. L’occasione per il
pareggio arriva al 46’ ma un
super-Bavena devia all’incrocio
dei pali una punizione dai 20
metri calciata da Vitale. Nella
ripresa Corini fa entrare Carrus
per dare velocità al suo
centrocampo. La squadra appare
sempre un po’ lenta ma ha
comunque due grandi chance per
agguantare il pareggio che
Santoruvo spreca due volte: di
testa al 36’, solo davanti a
Bavena, e infine al 40’.
Alberto Francescut
+++
GIUDIZIO
BARLETTA Il Barletta supera per
la prima volta nella sua storia la
Cremonese. Gara vivace ed
equilibrata con la squadra di Brevi
vicina al gol con Le Noci al 35’: su
punizione da 20 metri prende la
traversa. Nella ripresa più Barletta
che Cremonese. Al 23’ arriva il gol
decisivo: punizione di Mazzeo e
palla indirizzata in porta che
Alfonso respinge sui piedi di
Pelagias, lesto a ribattere in rete,
è la prima rete in maglia
biancorossa per il nazionale
cipriota. I locali amministrano poi il
vantaggio fino al fischio finale
senza correre pericoli.
Rosario Dimastromatteo
+++
GIUDIZIO
TRIESTE In 10 per un’ora per
l’espulsione di Curiale (segnato il
gol del vantaggio al 19’, si è fatto
cacciare 10’ dopo per un fallo su
Priola), la Triestina è stata
capace comunque di guadagnare
il terzo successo di fila. Il Trapani
ha ottenuto il pareggio con una
rete di Caccetta e, forte della
superiorità numerica, ha tentato
il colpaccio. Ma all’inizio della
ripresa è arrivata la rete decisiva
di Godeas in mezza rovesciata.
Dante di Ragogna
+++
GIUDIZIO
BOLZANO Lo Spezia coglie la
prima vittoria esterna stagionale
sul campo dell’Alto Adige. E dire
che le cose si erano messe male
per i liguri, sotto dopo un minuto
grazie a Chinellato: piatto destro
sulla linea di porta dopo una
serpentina di Fischnaller.
L’espulsione di Iacoponi dopo 8’
(chiara occasione da gol), spiana
la strada alla rimonta: Madonna
pareggia da fuori, Testini segna il
gol vittoria raccogliendo una
goffa respinta di Iacobucci.
Francesco Bertagnolli
serie D
GIRONE A
14a giornata
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
ACQUI-NAVIGLIO TREZZANO 2-2
ALBESE-CHIAVARI
1-1
ASTI-SANTHIA'
0-1
BOGLIASCO-NOVESE
1-2
BORGOSESIA-CANTU' SAN PAOLO 4-0
CHIERI-VALLE D'AOSTA
1-3
DERTHONA-LAVAGNESE 0-2
F. CARATESE-AQUANERA 5-0
PRO IMPERIA-LASCARIS
2-1
VERBANO-VILLALVERNIA 4-4
Valle d'Aosta p. 38; Chieri
34; Novese 31; Santhià
(-3) 30; Derthona e Naviglio Trezzano 29; Chiavari
28; F. Caratese e Lavagnese 24; Villalvernia e
Acqui 23; Borgosesia e
Verbano 22; Bogliasco
20; Pro Imperia 18; Asti
12; Albese (-3) 11; Aquanera 8; Cantù San Paolo e
Lascaris 5.
ALZANOCENE-GOZZANO
0-2
AURORA SERIATE-MAPELLOBONATE 2-3
CARONNESE-FIORENZUOLA 1-3
FIDENZA-GALLARATESE 0-0
OLGINATESE-COLOGNESE 2-0
PONTISOLA-DARFO
0-1
PRO PIACENZA-CASTELLANA 0-1
RUDIANESE-PIZZIGHETTONE 0-1
SEREGNO-CASTIGLIONE 0-0
VOGHERA-CARPENEDOLO 1-3
Castiglione p. 36; MapelloBonate 30; Caronnese 29;
Olginatese 28; Pizzighettone 27; Castellana 26; Rudianese 24; Voghera 22;
Gozzano e Pro Piacenza
20; AlzanoCene e Darfo
19; Pontisola 18; Aurora
Seriate 17; Fidenza e Fiorenzuola 16; Seregno, Gallaratese e Colognese 15;
Carpenedolo 14.
BELLUNO-SANDONA'JESOLO
CONCORDIA-VENEZIA
GIORGIONE-SAN GIORGIO
ITALA SAN MARCO-MONTEBELLUNA
MEZZOCORONA-LEGNAGO
PORTO TOLLE-PORDENONE
SACILESE-UNION QUINTO
SANVITESE-MONTECCHIO
SAREGO-TAMAI
Blitz Valle d’Aosta
Marsala: aggancio
Scatenato il Valle d’Aosta (A) che va a
vincere a Chieri e vola a +4: il 20
novembre era a -6. Venezia (C) e
Teramo (F) sempre più soli, allungano
anche il Castiglione (B). Si riduce il
vantaggio di Este (D) e Salerno (G),
tutto uguale nel girone H, mentre il
Marsala (I) agguanta l’Acri al comando.
GIRONE E
(16a)
GIRONE B
(16a)
+++
GIUDIZIO
LATINA Un pareggio giusto:
primo tempo del Latina, secondo
del Piacenza. I padroni di casa
partono forte: al 3’ rete di testa di
Cafiero e raddoppio al 22’ di
Bernardo su rigore. Alla fine del
tempo il Piacenza accorcia con
Guerra di testa. In apertura di
ripresa è il palo a negare la
doppietta a Bernardo. Poi il
prepotente ritorno ospite
premiato dallo spettacolare gol di
Lisi: controllo aereo di petto e
destro a girare dai 20 metri, con
il pallone che si infila all’incrocio.
Vincenzo Abbruzzino
GIRONE C
++
GIUDIZIO
BASSANO (Vi) Pareggio che le
squadre accettano di buon grado
poiché il Bassano chiude una
settimana di tre gare con 5 punti,
mentre il Prato respira con un
punto pesante dopo lo stop
interno col Siracusa. Jaconi, che
alla mattina perde il portiere
febbricitante Grillo lanciando tra i
pali l'under debuttante Poli (viene
dalla D) si spaventa sulla giocata a
fil di palo di Pisanu in apertura (7'),
poi assiste a un doppio intervento
di Layeni su Mateos e Guariniello.
Nella ripresa, brivido su punizione
del solito Pisanu (11'), rete
annullata a Longobardi al 14'
(sospetto fuorigioco) e quando il
trequartista Ferretti al 19' si gira
una caviglia ed esce in barella, al
Bassano si spegne la luce.
Vincenzo Pittureri
GIRONE D
2-0
0-3
3-3
0-1
1-1
0-1
1-2
1-0
0-2
(16a)
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
Venezia p. 38; Porto Tolle
27; Tamai 25; Legnago 23;
Montebelluna 21; Union
Quinto 20; Mezzocorona e
San Giorgio 19; SandonàJesolo e Concordia
18; Pordenone 17; Giorgione e Belluno 16; Montecchio e Sacilese 15; Sanvitese 13; Sarego 11; Itala San
Marco 7.
BAGNOLESE-CEREA
1-1
CAMAIORE-SCANDICCI
1-1
CASTELFRANCO-PAVULLESE 3-0
FORCOLI-SAN PAOLO
1-1
FORLÌ-LANCIOTTO CAMPI 2-1
MEZZOLARA-ESTE
1-1
PISTOIESE-TUTTOCUOIO
0-1
ROSIGNANO-RAVENNA
0-2
SESTESE-VIRTUS VECOMP 0-3
VILLAFRANCA-SANTACROCE 2-0
Este p. 36; Castelfranco
34; Forlì 33; Virtus Vecomp 32; Cerea 28; Mezzolara 27; Lanciotto Campi 26; Scandicci 25; San
Paolo 24; Ravenna (-1)
21; Bagnolese, Rosignano e Camaiore 18; Villafranca 17; Forcoli 16; Pistoiese,Tuttocuoio e Pavullese 13; Sestese e Santacroce 11.
PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
Aquanera-Asti; Cantù San Paolo-Acqui; Chiavari-Derthona;
Lascaris-Borgosesia; Naviglio Trezzano-Albese; Novese-F.
Caratese; Pro Imperia-Verbano; Santhià-Chieri;
Valle d'Aosta-Lavagnese; Villalvernia-Bogliasco.
Carpenedolo-Seregno; Castellana-AlzanoCene; Castiglione-Pontisola;
Colognese-Caronnese; Darfo-Fiorenzuola; Gallaratese-Aurora Seriate;
Gozzano-Rudianese; MapelloBonate-Voghera;
Pizzighettone-Olginatese; Pro Piacenza-Fidenza.
Legnago-Porto Tolle; Montebelluna-Belluno; Montecchio-Itala
San Marco; Pordenone-Sarego; San Giorgio-Sacilese;
SandonàJesolo-Concordia; Tamai-Giorgione; Union
Quinto-Sanvitese; Venezia-Mezzocorona.
Cerea-Mezzolara; Este-Camaiore;LanciottoCampi-Castelfranco;
Pavullese-Villafranca; Ravenna-Forlì; San Paolo-Sestese;
Santacroce-Pistoiese; Scandicci-Rosignano;
Tuttocuoio-Forcoli; Virtus Vecomp-Bagnolese.
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
AREZZO-CASTEL RIGONE 3-0
DERUTA-PONTEDERA
2-3
PIANESE-SANSEPOLCRO 2-2
PIERANTONIO-SPORTING TERNI0-0
PONTEVECCHIO-TODI
1-0
SANSOVINO-FLAMINIA
2-3
SPOLETO-GROUP CITTA' DI CASTELLO 0-0
TRESTINA-ZAGAROLO
2-0
VITERBESE-ORVIETANA
1-0
Pontedera p. 30; Arezzo
26; Spoleto 23; Sansovino,
Sporting Terni, Castel Rigone e Pontevecchio 21; Viterbese e Pianese 19; Pierantonio e Deruta 18; Trestina e
Group Città di Castello 17;
Zagarolo 16; Flaminia e Sansepolcro 15; Todi 13; Orvietana 12.
ANCONA-ATLETICO TRIVENTO 1-1
ATESSA VDS-RICCIONE
2-0
CIVITANOVESE-RECANATESE 1-0
ISERNIA-LUCO CANISTRO 1-1
REAL RIMINI-JESINA
0-1
RENATO CURI-OLYMPIA AGNONESE 3-3
SAMBENEDETTESE-MIGLIANICO 1-0
SANTEGIDIESE-SAN NICOLO' 2-1
TERAMO-VIS PESARO
5-3
Teramo p. 38; Ancona 30; Civitanovese 29; Sambenedettese 26; Atletico Trivento 22;
Vis Pesaro 21; Isernia e Recanatese 20; Olympia Agnonese, San Nicolò, Riccione e
Atessa VdS 18; Santegidiese
15; Renato Curi 14; Jesina 12;
Luco Canistro 11; Miglianico
9; Real Rimini 3.
ASTREA-PALESTRINA
ATLETICO BOVILLE-MARINO
BACOLI-SANT'ELIA
BUDONI-FIDENE
CIVITAVECCHIA-SELARGIUS
CYNTHIA-SORA
MONTEROTONDO-ARZACHENA
POMIGLIANO-ANZIOLAVINIO
PORTO TORRES-SALERNO
1-0
2-6
1-0
1-0
0-1
1-0
0-0
0-3
0-0
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
Salerno p. 30; Budoni 27;
Marino 25; Porto Torres
24; Selargius 23; Sora e
Anziolavinio 20; Palestrina 19; Arzachena, Astrea
e Monterotondo 18; Cynthia, Fidene e Pomigliano
17; Civitavecchia 13; Bacoli 12; Sant'Elia e Atletico
Boville 8.
BRINDISI-REAL NOCERA 5-2
CAMPANIA-GROTTAGLIE
1-1
CRISTOFARO-FRANCAVILLA S. 0-0
GAETA-CASERTANA
0-1
INTERNAPOLI-TURRIS
2-4
ISCHIA-FORTIS TRANI
3-0
MARTINA-CASARANO
2-1
NARDO'-IRSINESE
2-1
VIRIBUS UNITIS-SARNESE 0-2
Nardò p. 31; Sarnese 29;
Martina 27; Ischia e Francavilla S. 26; Turris 25; Casertana 24; Campania 23;
Brindisi 22; Fortis Trani e
Internapoli 18; Casarano
16; Grottaglie 13; Real Nocera, Irsinese e Gaeta (-1)
11; Cristofaro 8; Viribus
Unitis 4.
ACRI-SAMBIASE
1-1
ADRANO-PALAZZOLO
2-2
BATTIPAGLIESE-MESSINA 4-1
CITTANOVA-HINTERREGGIO 0-1
LICATA-COSENZA
0-0
NISSA-SERRE ALBURNI
1-1
NOTO-VALLE GRECANICA 1-0
NUVLA SAN FELICE-ACIREALE 3-2
SANT'ANTONIO ABATE-MARSALA 2-3
Marsala e Acri p. 25; Hinterreggio 24; Palazzolo e Adrano 22; Battipagliese* 21;
Cosenza e Noto 19; Sant'Antonio Abate e Serre Alburni
18; Licata 16; Nuvla San Felice e Cittanova 15; Acireale*
14; Messina (-7) e Valle Grecanica 13; Nissa e Sambiase 12. (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30
Castel Rigone-Pierantonio; Flaminia-Pianese; Group Città di
Castello-Deruta; Orvietana-Arezzo; Pontedera-Viterbese;
Sansepolcro-Pontevecchio; Sansovino-Spoleto;
Todi-Trestina; Zagarolo-Sporting Terni.
Ancona-Atessa VdS; Atletico Trivento-Isernia; Luco Canistro-Renato
Curi; Miglianico-Jesina; Olympia Agnonese-Sambenedettese;
Recanatese-Santegidiese; Riccione-Teramo; San Nicolò-Real Rimini;
Vis Pesaro-Civitanovese.
Arzachena-Civitavecchia; Bacoli-Monterotondo;
Fidene-Pomigliano; Marino-Porto Torres;
Palestrina-Budoni; Salerno-Anziolavinio; Sant'Elia-Cynthia;
Selargius-Astrea; Sora-Atletico Boville.
Casarano-Brindisi (diretta TV, ore 15); Casertana-Martina;
Fortis Trani-Gaeta; Grottaglie-Internapoli; Irsinese-Viribus
Unitis; Ischia-Nardò; Real Nocera-Francavilla S.;
Sarnese-Campania; Turris-Cristofaro.
Acireale-Nissa; Cosenza-Battipagliese; Hinterreggio-Nuvla
San Felice; Marsala-Adrano; Messina-Sant'Antonio Abate;
Palazzolo-Cittanova; Sambiase-Noto; Serre Alburni-Acri;
Valle Grecanica-Licata.
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
SECONDA DIVISIONE
girone A
CASALE
1
TREVISO
2
PRO PATRIA
1
CUNEO
3
17a giornata
Casale adagio
E’ festa Cuneo
Sambo: impresa
e Alessandria ko
Giornata nera per le grandi in una domenica con
5 pareggi. Il Casale pareggia in casa, il Treviso
cade contro il Cuneo (adesso rientrato in corsa)
degli ex Ezio Rossi e Varricchio e il Rimini va in
vantaggio poi cede in casa con il Montichiari.
Dietro però non si avvicina nessuno e quindi
quelle quattro squadre sono destinate a giocarsi
i due posti-promozione fino in fondo. Si segnala
soltanto un interessante risveglio dell’Entella,
mentre ad Alessandria ennesima giornata da
incubo per la squadra di Sonzogni, che crolla
contro la Sambonifacese: al termine ennesima
contestazione ma anche applausi per gli ospiti,
che hanno chiuso in 8 (tre espulsi per proteste).
GIUDIZIO
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Perna (T) al 14’,
Fantini (C) 19’, Cristini (C) al 40’
p.t.; Varricchio (C) al 21’, Perna
(T) al 47’ s.t.
TREVISO (4-4-2) Sartorello
6,5; Cernuto 5, Di Girolamo 6,
Biagini 5, Beccia 5 (dal 25’ s.t.
Stentardo 5); Maracchi 5 (dal
17’ s.t. Brunetti 5), Madiotto 6
(dal 17’ s.t. Torromino 6), Spinosa 6,5, Malacarne 5,5; Ferretti
5, Perna 6,5. (Zattin, Visintin,
Paoli, Granati). All. Zanin 5,5.
CUNEO (4-4-2) Pascarella
6,5; Passerò 6, Donida 6,5,
Sentinelli 6, Longhi 6 (dal 32’
s.t. Lodi s.v.); Carretto 6, Di
Quinzio 6 (dal 32’ s.t. Garavelli
s.v.), Gentile 6, Cristini 6,5; Varricchio 6, Fantini 7,5 (45’ s.t.
Ferri s.v.). (Negretti, Morabito,
Galfrè, Ingari). All. Rossi 6,5.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 5,5.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso di 5.995 euro. Espulso Biagini al 47’ s.t.; ammoniti
Carretto, Cernuto, Cristini,
Fantini, Ferretti e Longhi. Angoli 5-3. (g.p.z.)
RIMINI
1
SAN MARINO
0
RENATE
0
SAVONA
1
MONTICHIARI
2
SANTARCANGELO
0
ENTELLA
2
BORGO A BUGGIANO
1
++
GIUDIZIO
MARCATORI Valeriani (R) al
33’ p.t.; Muchetti (M) al 7’, Florian (M) al 9’ s.t.
RIMINI (4-2-3-1) Scotti 6; Gasperoni 6 (dal 34’ p.t. Vittori
5,5), Mastronicola 5,5, A. Brighi 6, Palazzi 6 (dal 13’ s.t. Zanigni 6); M. Brighi 6,5, Onescu 6
(dal 10’ s.t. Buonocunto 5); Spighi 6, Valeriani 6,5, Baldazzi
5,5; Gerbino Polo 5,5. (Semprini, Zanetti, Favero, Cardinale).
All. D’Angelo 5,5.
MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 6; Verdi 6, Antoniacci
6,5, Bettenzana 6,5, Carbone
6 (dal 40’ s.t. Severgnini s.v.);
Muchetti 7, Zanola 6,5, Saleri
6, Talato 5,5 (dal 24’ s.t. Zambelli 6); Florian 7 (dal 41’ s.t. Di
Nardo s.v.), Mastroianni 6. (Polizzi, Pedon, Del Padrone, Sogliuzzo). All. Criniti-Rosin 6,5.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta 5.
NOTE spettatori 1.500 circa,
incasso nc. Espulso Zanetti
dalla panchina al 38’ s.t.; ammoniti M. Brighi, Saleri, Palazzi, Gerbino Polo e Zanola. Angoli 10-2. (g.b.)
++
GIUDIZIO
SAN MARINO (4-4-2) Migani
6; Pelagatti 6, Del Duca 6, Fogacci 6, De Santis 6,5; Sorbera 6,5 (dal 21’ s.t. D’Antoni 6),
Loiodice 6 (dal 39’ s.t. Pigini
s.v.), Del Sole 5,5, Poletti 6,5;
Pieri 5 (dal 21’ s.t. Casolla 6),
Lapadula 6. (Vivan, Ferrero,
Scicchitano, Vitaioli). All. Petrone 6.
SANTARCANGELO (4-1-4-1)
Nardi 6; Fabbri 6,5, Del Pivo
6, Gregorio 6, Locatelli 5,5;
Obeng 6; Baldinini 6, Bacchiocchi 6, Schiavini 5,5,
Scotto 5 (dal 21’ s.t. Tonelli
5,5); Graziani 6. (Bicchiarelli,
Caidi, Bezzi, Bazzi, Gavoci,
Ferri). All. Angelini 6.
ARBITRO Ghersini di Genova
6.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Baldinini, Locatelli, Del
Duca e Loiodice. Angoli 5-4.
(l.z.)
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Staiti al 7’, Ciarcià al 47’ s.t.
RENATE (4-3-3) Pisseri 7;
Adobati 5, Cortinovis 5,5, Bergamini 5, Morotti 5,5 (dal 13’
s.t. Ferrari 6); Mastrototaro
5, Gualdi 5 (dal 34’ s.t. Mazzini
s.v.), Mantovani 6; Battaglino
5,5, Capogna 5,5, Gaeta 5
(dall’8’ s.t. Ghezzi 5,5). (Lenzi,
Dell’Oro, Carminati, Mangiarotti). All. Magoni 5,5.
ENTELLA (4-3-1-2) Paroni
6,5; Volpe 6, Russo 6, Falcier
6,5, Talignani 6; Favret 6,
Hamlili 6,5, Staiti 7,5; Ciarcià
7; Lenzoni 6 (dal 48’ s.t. Fantoni s.v.), Rosso 6 (dal 29’ s.t.
Lazzaro s.v.). (Otranto, Chiarabini, Dolce, Daidone, Moussavi). All. Prina 6,5.
ARBITRO Bellotti di Verona
6.
NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bergamini, Ghezzi e Talignani. Angoli 2-7. (f.c.)
GIUDIZIO
L’AQUILA
0
PAGANESE
3
PERUGIA
1
MELFI
1
19a giornata
++++
MARCATORI Cortesi (PP) al
5', Curcio (C) al 13' s.t.
CASALE (4-2-3-1) Pomat 7;
Silvestri 6,5, Vignati 6,5, Ciccomascolo 6,5, Naglieri 6; Iannini 5,5, Capellupo 5,5 (dal 32'
s.t. Garrone 6); Siega 6 (dal
12' s.t. Agnesina 6), Taddei 6,
Rodriguez 6 (dal 12' s.t. Curcio 7); Crocetti 5,5. (R. Vavassori, Lamberti, Peluso, Lillo).
All. Buglio 6.
PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 6,5; Bonfanti 6, Polverini 5,5, Nossa 6, Pantano
6; Bruccini 6,5, Vignali 6 (dal
38' s.t. Giannone s.v.), Mora
6; Cortesi 7; Artaria 5,5 (dal
23' s.t. Chiodini 6), Serafini 6.
(I.L. Vavassori, Botturi, Gambaretti, Baldan, Dalla Costa).
All. Cusatis 6,5.
ARBITRO Bellutti di Trento 5.
NOTE spettatori 650 circa, incasso di quasi 3.000 euro.
Ammoniti Taddei, Siega, Crocetti, Silvestri, Pantano, Mora e Vignali. Angoli 6-4. (g.m.)
girone B
++
MARCATORI Grassi (BaB) al
5' p.t.; Marconi (S) al 24' s.t.
SAVONA (4-4-2) Maragna
6,5; Giorgione 6, Cazzamalli
6, Belotti 5,5, Marconi 6; Gelfusa 5,5 (dal 1' s.t. Materazzo
6), Demartis 6, Bottiglieri 6,
Buglio 5,5 (dal 1' s.t. Mazzotti
6); Mezgour 6 (dal 30' s.t. Rossi 6), Garin 7. (Giaretti, Vinatzer, Del Genio, Cattaneo). All.
Corda 6.
BORGO A BUGGIANO
(4-4-2) Grandi 6,5; Tafi 6,
Checchi 6, Settepassi 6, Crociani 6,5; Stella 6 (dal 34’ s.t.
Mugelli s.v.), Maretti 6, Gialdini 5,5, Santini 6; Grassi 6,5,
Paganelli 6,5 (dal 40’ s.t. Di
Crescenzo s.v.). (Strambi, Di
Stefano, Lorenzini, Re, Conte). All. Colonnello 6,5.
ARBITRO Rasia di Bassano
del Grappa 6.
NOTE spettatori 300 circa, incasso nc. Ammoniti Gelfusa,
Garin, Bottiglieri, Marconi, Belotti, Checchi e Grassi. Angoli
7-1. (o.ste.)
Colpo Perugia:
adesso è fuga
La Paganese c’è
Fioretti a 16 gol
Il big match è del Perugia, che grazie a Clemente
vince lo scontro diretto sul campo de L’Aquila e
va in fuga; la squadra abruzzese viene
scavalcata al secondo posto dalla Paganese,
che regola il Melfi e sembra in ripresa. Saltato il
derby di Calabria, rinsalda la sua posizione in
zona playoff il Chieti. Emozionante pareggio a
Gavorrano, dove il portiere della Normanna fa
una papera e perde palla: prima dell’ingresso in
rete, il tocco del bomber Fioretti (ora è a quota
16). Crollo dell’Aprilia, che vinceva 2-0 a
Frattamaggiore e poi ha perso 3-2 col Neapolis.
Da segnalare infine le vittorie esterne di Milazzo
e Campobasso, importanti per la salvezza.
GARA SOSPESA
Arbitro k.o.
A Lamezia
stop al 20’
GIUDIZIO
+++
MARCATORI Tirelli (M) al 29’,
Scarpa (P) su rigore al 35’
p.t.; Fava (P) al 16’, L. Orlando
(P) al 27’ s.t.
PAGANESE (4-3-2-1) Petrocco 5; Pepe 6, Fusco 6, Rinaldi
6, Errico 6; Galizia 7, Giglio 6,
Agresta 6 (dal 1’ s.t. Fava 6,5);
Neglia 6 (dal 11’ s.t. F. Orlando
6,5), Scarpa 6,5; L. Orlando
6,5 (dal 44’ s.t. Pastore s.v.).
(Robertiello, Loiacono, Di Filippo, Siciliano). All. Grassadonia 6,5.
MELFI (4-3-3) Scuffia 6; Spirito 6, Gennari 6, Dermaku
5,5, R. Russo 5,5 (dal 23’ s.t.
Franchino 5,5); Tirelli 6,5,
Giunta 6, Viola 6; G. Russo 5,
Lionetti 5, Ambrogetti 5 (dal
19’ s.t. Simeri 5,5). (Della Luina, Borini, Caprioli, Bertocchi, Cibele). All. Rodolfi 6.
ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso non comunicato. Ammonito Giglio. Angoli 4-7.
(a.c.)
CHIETI
2
GAVORRANO
2
NEAPOLIS
3
VIBONESE
1
NORMANNA
2
APRILIA
2
GIUDIZIO
Il derby Vigor
Lamezia Catanzaro è
stato sospeso al 20’
del primo tempo
capitato all’arbitro
Ros di Pordenone,
che è scivolato sul
terreno bagnato e s’è
lussato la spalla
destra. La partita era
ferma sullo 0 0: si
giocava davanti a
circa 3.200 spettatori
e sono stati ammoniti
Bruzzese e Marchetti.
Una prima data utile
per il recupero
potrebbe essere
mercoledì 21.
++++
GIUDIZIO
MARCATORE Clemente al
42’ p.t.
L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Simoncini 6, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Piccioni 6; Agnello 6,
Capparella 6 (dal 36’ s.t. Carcione s.v.), Campinoti 6,5;
Perfetti 6 (dal 10’ s.t. Cunzi
5,5), Pianese 6, Improta 6.
(Modesti, Prizio, Leone, Pietrella, Battistelli). All. Ianni 6.
PERUGIA (4-2-3-1) Giordano
6; Anania 6, Cacioli 6,5, Borghetti 6,5, Pupeschi 6; Borgese 6, Benedetti 6,5 (dal 28’
s.t. Carloto s.v.); Margarita
6,5 (dal 37’ s.t. Bueno s.v.),
Clemente 6,5 (dal 31’ s.t. Ferri
Marini s.v.), Moscati 6; Tozzi
Borsoi 6,5. (Despucches, Zanchi, Russo, Ferri Marini, Moneti). All. Battistini 6,5.
ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6.
NOTE spettatori 2.500 circa,
incasso di quasi 24.000 euro.
Ammoniti Capparella, Tozzi
Borsoi, Ruggiero, Benedetti,
Clemente e Borghetti. Angoli
8-1. (a.f.)
+++
++++
MARCATORI Berardino (C) al
37’, Doukara (V) al 43’ p.t.; Migliorini (C) al 44’ s.t.
CHIETI (4-4-2) Feola 6; Cardinali 6, Pepe 6, Migliorini 7, Malerba 6; Fiore 6,5, Amadio 6,5
(dal 24’ s.t. Rossi 6), Del Pinto
7, Berardino 6,5 (dal 17’ s.t.
Sabbatini 6); Anastasi 6, Lacarra 6 (dal 23’ s.t. Ceballos
6). (D’Ettorre, Gialloreto, Serpico, Cerbone). All. Paolucci
7.
VIBONESE (4-4-2) De Filippis 5,5; Di Berardino 5,5 (dal
44’ s.t. Caraccio s.v.), Salvatori 6, Caridi 6,5, D’Agostino
5,5; Mazzetto 6, Corapi 6, Benincasa 6, Vitale 6 (dal 17’ s.t.
Cosenza 6); Doukara 6,5, Puntoriere 6. (Saraò, Petrucci,
Mercuri, Cosentino, Saturno). All. Ferrante 6.
ARBITRO Spinelli di Terni 6.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso nc. Ammoniti Di Berardino, Amadio, Vitale,
D’Agostino, Benincasa e Cardinali. Angoli 5-2. (g.lett.)
GIUDIZIO
MARCATORI Grieco (N) al
30’, Fioretti (G) al 40’ p.t.; Grieco (N) al 10’, Fioretti (G) su rigore al 45’ s.t.
GAVORRANO (4-3-1-2) Addario 5,5; Sgambato 5,5 (dal
16’ s.t. Nocciolini 5), Miano 6,
Dascoli 6,5, Menichetti 5,5;
Lo Sicco 6,5, Galbiati 5, Manzo 6 (dal 39’ s.t. Germani s.v.);
Rosati 6,5 (dal 16’ s.t. Tognarelli 6); Fioretti 6,5, Pulina 6.
(Santandrea, Angelotti, Masini, Nicoletti). All. Buso 6,5.
NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello 4,5; Diana 5, Castaldo
6,5, Campanella 5,5, Martucci 6; Marano 6, Mattera 6,5,
Letizia 6,5; Varriale 6,5 (dall’8’
s.t. Guarracino 5), Pisani 5,5
(dall’8’ s.t. Vecchione 5), Grieco 7,5 (dal 35’ s.t. Petagine 5).
(Russolillo, Monda, Pezzullo,
Sorrentino). All. Romaniello 6.
ARB. Brodo di Viterbo 5,5.
NOTE spettatori 200 circa, incasso di 1.104 euro. Espulso
Menichetti al 17’ s.t.; ammoniti
Mattera, Varriale, Miano e
Nocciolini. Angoli 3-1. (a.f.)
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Calderini (A) al
24' p.t.; Criaco (A) al 15', Bonanno (N) al 17', Barone (N) rig.
al 28', Bonanno (N) al 46' s.t.
NEAPOLIS (4-2-3-1) Sollo
5,5; Moscarino 5 (dal 14' s.t.
Foggia 5,5), Terracciano 5, Barone 6,5, Esposito 5; Bianchi
5,5, Monticelli 5 (dal 29' s.t. Pellecchia 6); Bonanno 7,5, Cariello 5, Moxedano 6; Varriale 6
(dal 45' s.t. Palumbo s.v.). (Ambrosio, Oliva, Cancelli, De Falco). All. Ferazzoli 6,5.
APRILIA (4-4-2) Bifulco 5,5;
Gomes 4,5, Crialese 5,5, Salese 4, Aquino 5,5; Stankovic
5,5, Criaco 6,5, Croce 5,5, Ceccarelli 5 (dal 25' s.t. Iovene
5,5); Calderini 6,5, Bonaiuto
5,5 (dal 35' s.t. Carta 5). (Castagnaro, Diakite, Pinna, Fratangeli, Vona). All. Del Fosco 6
(Vivarini squalificato).
ARB. De Meo di Foggia 6,5.
NOTE spettatori 1.000 circa,
ingresso gratuito. Espulsi Salese al 24' s.t. e Gomes al 26'
s.t.; ammoniti Bifulco, Crialese
e Bianchi. Angoli 7-1. (a.v.)
ALESSANDRIA
2
BELLARIA
1
MANTOVA
1
POGGIBONSI
1
ARZANESE
0
ISOLA LIRI
0
FONDI
0
CELANO
2
SAMBONIFACESE
3
GIACOMENSE
1
LECCO
1
VALENZANA
0
FANO
0
CAMPOBASSO
1
MILAZZO
1
EBOLITANA
2
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Orfei (S) al 4’,
Nassi (A) su rigore all’8’, Brighenti (S) al 30’ p.t.; Zanetti (S)
al 30’, Artico (A) rig. al 34’ s.t.
ALESSANDRIA (3-5-2) Servili 6,5; Miceli 5,5, Ghinassi 5 (1’
s.t. Segarelli 5,5), Cammaroto
5,5; Ciancio 5,5, Roselli 5,5,
Giardina 5 (1’ s.t. Pandiani 4,5),
Degano 5,5 (15’ s.t. Artico 5,5),
Sabato 6; Nassi 5,5, Fanucchi
5. (Bucuroiu, Procida, Pasino,
Martini). All. Sonzogni 5.
SAMBONIFACESE (4-4-2)
Bonato 6; Saraceni 6, Dal Degan 6, Orfei 6, Viskovic 5; Fiorotto 6,5 (25’ s.t. Pisani 6), Marianeschi 6, Tecchio 6, Manfredini 6; Brighenti 6,5 (29’ s.t.
Creati 6), Zanetti 6,5. (Nardoni, Ruggeri, Boseggia, Faccini,
Ebhote). All. Carnovelli 6,5.
ARBITRO Giovani di Grosseto
5.
NOTE spett. 1.200 circa, inc. di
9.655 euro Espulsi Orfei al 37’
s.t., Zanetti al 38’ s.t. e Viskovic al 47’ s.t.; ammoniti Degano, Nassi, Giardina, Bonato e
Manfredini. Angoli 10-6. (n.p.)
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Mandorlini (G)
al 4', Fioretti (B) al 6’ s.t.
BELLARIA (4-3-3) Venturi 6;
Severi 7, Martinelli 5,5, Bamonte 6, Buda 6; Forte 7, Briglia 6, Rolandone 6; Fioretti 7
(dal 30' s.t. Rossi s.v.), De
Cenco 6, Turchetta 5,5. (Renna, Fantini, Mariani, Morena,
Scarponi, De Luca). All. Campedelli 6,5.
GIACOMENSE (3-4-3) Pavanello 7; Minardi 6, Sirri 6, Parenti 5; Scaioli 5,5, Vagnati
6,5, Caciagli 6, Mandorlini 5,5
(dal 25' s.t. Ortolan 6); Paci
5,5 (dal 14' s.t. Lodi 5,5), Staffolani 5,5, Tabanelli 5,5 (dal
41' s.t. Ricci s.v.). (Poluzzi, Gorini, Cenerini, Lamenza). All.
Gadda 6.
ARBITRO Fabbrini di Livorno
6.
NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mandorlini, Severi e Parenti. Angoli 4-8. (a.p.)
GIUDIZIO
CLASSIFICA
RISULTATI
SQUADRE
ALESSANDRIA-SAMBONIFACESE
BELLARIA-GIACOMENSE
CASALE-PRO PATRIA
MANTOVA-LECCO
POGGIBONSI-VALENZANA
RENATE-ENTELLA
RIMINI-MONTICHIARI
SAN MARINO-SANTARCANGELO
SAVONA-BORGO A BUGGIANO
TREVISO-CUNEO
PT
CASALE
PARTITE
RETI
G V N P F S
34 17 10 4 3 23 12
TREVISO
33 17 9 6 2 30 14
CUNEO
32 17 10 2 5 29 20
RIMINI
32 17 10 2 5 21 16
SANTARCANGELO 27 17 8 3 6 23 18
SAN MARINO
24 17 7 3 7 29 23
ENTELLA
23 17 6 5 6 21 16
GIACOMENSE
23 17 6 5 6 25 28
POGGIBONSI
22 17 6 4 7 23 23
MONTICHIARI (-1) 22 17 7 2 8 21 24
MANTOVA
21 17 5 6 6 17 22
SAMBONIFACESE
21 17 6 3 8 19 28
RENATE
20 17 5 5 7 17 17
BORGO A
BUGGIANO
20 17 5 5 7 18 20
BELLARIA
20 17 5 5 7 19 24
ALESSANDRIA (-2) 19 17 5 6 6 21 24
SAVONA (-4)
17 17 5 6 6 18 18
PRO PATRIA (-13) 14 17 7 6 4 22 15
VALENZANA
11 17 2 5 10 14 28
LECCO
10 17 1
7 9 12 32
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
+++
++
MARCATORI Ischia (L) al 6’,
Del Sante (M) all’11’ s.t.
MANTOVA (4-3-3) Bellodi 7;
Bertin 6, Zaninelli 6 (dal 37’
s.t. Girelli s.v.), Fonte 5,5, Bersi 5,5; Spinale 6, Dalla Bona 6,
Burato 5 (dal 33’ s.t. Graziani
s.v.); Colonetti 5 (dal 29’ s.t.
Cinque s.v.), Del Sante 6,5,
Franchi 5,5. (Portesi, Caccavale, Ortobelli, Pettarin). All.
Valigi 6.
LECCO (4-3-3) Aprea 5,5; Castelnuovo 6, Ischia 6,5, Conti
5, Caforio 6; Padoin 5,5, Gatti
6 (dal 35’ s.t. Galli s.v.), Sciannamè 6; Rebecchi 7 (dal 49’
s.t. Fall s.v.), Temelin 6 (dal
23’ s.t. Fabbro 5,5), Civilleri 7.
(Perucchini, Pizzuti, Tabbiani,
Viviani). All. Pellegrino 6,5.
ARBITRO Ceccarelli di Rimini
5.
NOTE spettatori 1.800 circa,
incasso di 12.133 euro. Espulso il tecnico Pellegrino al 13’
s.t.; ammoniti Zaninelli, Del
Sante, Aprea, Conti e Franchi. Angoli 10-5. (m.b.)
2-3
1-1
1-1
1-1
1-0
0-2
1-2
0-0
1-1
2-3
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30
BORGO A BUGGIANO-RENATE
CUNEO-POGGIBONSI
ENTELLA-TREVISO
GIACOMENSE-RIMINI
LECCO-SAVONA
MONTICHIARI-BELLARIA
PRO PATRIA-ALESSANDRIA
SAMBONIFACESE-SAN MARINO
SANTARCANGELO-MANTOVA
VALENZANA-CASALE
MARCATORI
10 RETI Lapadula (San Marino); Perna (3,
Treviso).
8 RETI Varricchio (Cuneo); Rosso (1, Entella);
Serafini (3, Pro Patria); Graziani (1,
Santarcangelo); Ferretti (Treviso).
7 RETI Taddei (Casale); Falomi (2) e Pera (3,
Poggibonsi); Brighenti (Sambonifacese).
6 RETI Degano (2, Alessandria); Garin (Savona).
GIUDIZIO
MARCATORE Pera su rigore
all’11’ p.t.
POGGIBONSI (4-2-3-1) Sportiello 6; Cutrupi 6, Dierna 5,5,
Cirina 6, Bronchi 5,5; El
Kamch 6, Giunchi 6; Boldrini
6,5, Settembrini 6,5 (dal 45’
s.t. Moscarino s.v.), Pera 6,5
(dal 30’ s.t. Romanelli 5,5); Falomi 5,5 (dal 35’ s.t. Dal Bosco
6). (Gori, Malquori, Zane, Doveri). All. Fraschetti 6.
VALENZANA (4-3-2-1) Serena 7; Laezza 5,5, Crescente
5,5, Della Maggiora 5,5, Forino 5,5; Montanari 6, Serao
5,5 (dal 9’ s.t. Prandi 5,5), Righini 6; Vailatti 5,5 (dal 31’ s.t.
Franciosi 5,5), Capellini 6 (dal
38’ s.t. Pagan s.v.); Miracoli 5.
(Stillo, Enrico, Lorusso, Venezia). All. Rossi 5,5.
ARBITRO Giorgetti di Cesena
6.
NOTE spettatori 350 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Settembrini, Boldrini e
Capellini. Angoli 8-2. (e.p.)
COPPA ITALIA
Il secondo turno
Mercoledì 11 gare
L’ultima è giovedì
Mercoledì torna la
Coppa Italia con le partite del
secondo turno: ecco il
programma e gli orari.
Lumezzane Lecco (14.30)
Pro Vercelli Tritium (20.30)
Treviso Carpi (14.30)
Spal Reggiana (14.30)
Spezia Cuneo (18)
Pisa Perugia (14.30)
Ternana Lanciano (14.30)
Foggia Benevento (14.30)
Latina Fondi (17)
Andria Paganese (20.30)
Catanzaro Trapani (14.30)
Giovedì 8 c’è un posticipo:
Alessandria Piacenza (14.30)
++
GIUDIZIO
ARZANESE (4-4-2) Fiory 6;
Nocerino 6,5, Salvati 6,5, Caso 6,5, Castellano 6,5; Improta 6 (dal 45’ s.t. Tenneriello
s.v.), Manzo 6, Tarascio 6,
Sandomenico 6,5; Incoronato 5,5 (dal 44’ p.t. Fragiello
5,5), Carotenuto 6. (Parisi,
Riccio, Imparato, M. Esposito, Gori). All. Fabiano 6.
FANO (4-4-2) Beni 6,5; Colombaretti 6, Mucciarelli 6,
Cossu 6,5, Amaranti 6; Noviello 6,5 (dal 33’ s.t. Muratori
s.v.), Ruscio 6, Zebi 6,5, Raparo 7; Morante 5,5 (dal 43’ s.t.
Bartolini s.v.), Marolda 6,5
(dal 46’ s.t. Antonioli s.v.). (Orlandi, Bartolucci, Sassaroli,
Di Stefano). All. Baldassarri
6.
ARBITRO Fiore di Barletta 6.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Salvati, Ruscio, Colombaretti, Caso, Tarascio e Raparo. Angoli 3-3. (g.ar.)
GIUDIZIO
+++
MARCATORE Balistreri al 20’
s.t.
ISOLA LIRI (4-4-2) Coletti 5;
Paloni 5, Martinelli 6, Falco
6,5, Sperati 6 (dal 1’ s.t. Ferrara 6,5); Di Lullo 6, Costanzo
6,5 (dal 30’ s.t. Graziani 5),
Lucchese 6, Conte 6; Improta
5, Salvatori 5 (dal 10’ s.t. Bianchini 5). (Mariosi, Gelfusa,
Marziale, Martena). All. Grossi 5,5.
CAMPOBASSO (3-5-2) Iuliano 6; Modica 6, Scudieri 6,
Mateo 6 (dal 1’ s.t. Esposito
6); Todino 7, Forgione 6,5,
Quadri 7, Cenciarelli 6,5 (dal
40’ s.t. Fazio s.v.), Posillipo 6;
Balistreri 7, Giannattasio 6,5.
(Falcone, Fatticion, Cirillo, Piano, Cruz). All. Imbimbo 6,5.
ARBITRO Intagliata di Siracusa 6.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Bianchini al 35’ s.t.; ammoniti Scudieri, Falco, Modica,
Di Lullo, Quadri e Conte. Angoli 11-5. (g.p.)
CLASSIFICA
RISULTATI
SQUADRE
ARZANESE-FANO
CELANO-EBOLITANA
CHIETI-VIBONESE
FONDI-MILAZZO
GAVORRANO-NORMANNA
ISOLA LIRI-CAMPOBASSO
L'AQUILA-PERUGIA
NEAPOLIS-APRILIA
PAGANESE-MELFI
VIGOR LAMEZIA-CATANZARO
ha riposato GIULIANOVA
PT
PERUGIA
PARTITE
RETI
G V N P F S
39 18 12 3 3 29 14
PAGANESE
35 18 10 5 3 24 13
L'AQUILA
34 18 9 7 2 19 8
CATANZARO
33 17 9 6 2 24 13
VIGOR LAMEZIA 31 17 8 7 2 19 12
CHIETI
30 18 9 3 6 25 21
GIULIANOVA
26 18 8 2 8 19 19
APRILIA
25 18 7 4 7 25 21
GAVORRANO
25 19 6 7 6 26 25
ARZANESE
25 18 6 7 5 22 24
CAMPOBASSO (-2) 23 18 7 4 7 19 19
NORMANNA (-1)
22 18 6 5 7 14 17
FANO (-5)
19 18 7 3 8 21 22
EBOLITANA (-1)
19 18 5 5 8 15 18
MILAZZO
19 19 4 7 8 14 19
VIBONESE
18 18 4 6 8 20 26
NEAPOLIS
18 18 3 9 6 22 28
FONDI
18 18 5 3 10 17 25
ISOLA LIRI (-2)
17 18 5 4 9 20 21
MELFI (-4)
15 18 5 4 9 19 25
CELANO
9 18 2 3 13 16 39
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
++
GIUDIZIO
MARCATORE Quintoni all’11’
s.t.
FONDI (4-4-2) Gasparri 6;
Chiarini 5,5, Palumbo 5,5, Tamasi 5, Iovinella 5,5; Rossini 6
(dal 14’ s.t. Marinucci 5), Alleruzzo 5,5, Vaccaro 6 (dal 18’
s.t. Merlonghi 5,5), Cucciniello
5,5; Ricciardo 5, Konate 5 (dal
36’ s.t. Passiatore s.v.). (Mezzacapo, Gaudiano, Finocchiaro, Di Trocchio). All. Parisella
5,5.
MILAZZO (4-5-1) Croce 6;
Quintoni 7, Benci 6,5, Imparato 6,5, Di Pasquale 6,5; Cuomo 6 (dal 43’ s.t. Strumbo
s.v.), Fiore 6, Bucolo 6,5, Proietti 6 (dal 18’ s.t. Llama 6), Malafronte 6 (dal 26’ s.t. Simonetti 6); Scalzone 6. (Pergamena,
Rasà, Spilabotte, Cucinotta).
All. Trimarchi-Catalano 6,5.
ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 6,5.
NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Ammoniti Tamasi,
Konate, Proietti, Palumbo,
Cuomo, Iovinella, Llama e Croce. Angoli 5-3. (a.s.)
0-0
2-2
2-1
0-1
2-2
0-1
0-1
3-2
3-1
sospesa
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30
APRILIA-L'AQUILA (a Fondi)
ARZANESE-MELFI (ad Aversa)
CAMPOBASSO-CHIETI
CATANZARO-FONDI
CELANO-NEAPOLIS
EBOLITANA-GIULIANOVA
FANO-PAGANESE
MILAZZO-NORMANNA
PERUGIA-VIGOR LAMEZIA
VIBONESE-ISOLA LIRI
riposa GAVORRANO
MARCATORI
16 RETI Fioretti (5, Gavorrano).
13 RETI Clemente (3, Perugia).
10 RETI L. Orlando (1, Paganese).
9 RETI Ceccarelli (2, Aprilia); Balistreri (3, Campobasso).
8 RETI Carotenuto (3, Arzanese); Doukara (Vibonese).
7 RETI Morga (2, Giulianova); Improta (1, L'Aquila).
GIUDIZIO
+++
MARCATORI Giudice (E) al
42' p.t.; D'Angelo (E) al 19',
Croce (C) al 39' e su rigore al
45' s.t.
CELANO (4-3-3) Agostini 6;
Furno 5,5, Rapino 6, Bianciardi 6, Olivieri 5,5; Barbetti 5,5
(dal 33' s.t. Mascioli s.v.), Marfia 6, Amadio 5,5; Croce 6,5,
Sciamanna 5 (dal 13' s.t. Luzi
6,5), Granaiola 5,5. (Liverani,
D'Angelo, Ferrara, Ciolli, Sabatini). All. Petrelli 5,5.
EBOLITANA (4-3-3) Nicastro 6; Venneri 6, Nigro 6,
Astarita 6, Giudice 6,5; Corsino 6, Perrino 6, Sekkoum 6,5;
Broso 6, D'Ancona 6,5 (dal
26' s.t. Colella s.v.), Esposito
6. (Longo, Albano, Angiò, Palumbo, Gaveglia, Liguori). All.
Giacomarro 6.
ARBITRO Tardino di Milano
5,5.
NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 300 euro. Ammoniti Croce, Sekkoum, Bianciardi e Giudice. Angoli 7-5.
(g.a.)
REGOLAMENTO
Sei promozioni
e 9 retrocessioni
con nuovi playout
Ecco il regolamento
della Seconda divisione.
PROMOZIONI Salgono dirette
le prime due dei rispettivi
gironi, più le due vincenti dei
playoff: sono ammessi terza,
quarta, quinta, sesta e lo
svolgimento è il solito.
RETROCESSIONI Scendono
dirette le ultime tre dei due
gironi e altre tre dopo i nuovi
playout: si sfidano quartultima
e quintultima di ogni girone
(andata e ritorno) e chi perde
retrocede, le due vincenti si
affrontano (andata, ritorno e
rigori) e chi perde retrocede.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
ANTEPRIMA VOTI MAGIC
Il migliore e il peggiore dai campi della serie A.
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
MOTORI
la curiosità
Valentino, lezioni
di cross da Cairoli
al Ranch di Tavullia
Una giornata in moto:
Valentino Rossi ha raccolto i
suoi amici al Ranch, la
proprietà tra le colline vicino a
Tavullia, al cui interno ha
ricavato un ovale da short
track, uno più grande e una
pista cross. All’appuntamento
si sono presentati anche Tony
Cairoli, Mattia Pasini e Andrea
Iannone. Il 5 volte campione
del mondo di cross si è
divertito a fare lezione di salti e
acrobazie con Vale che, come
si vede nella foto grande
pubblicata su Twitter, ha
cercato di scoprirne i segreti
«Senza Sic nulla è più come prima»
Al Motor Show Gresini parla di Marco agli Incontri Gazzetta. Oggi alle 15 ci sono Poeta e Vitali
DAL NOSTRO INVIATO
DIETRO LE QUINTE
MARIO VICENTINI
BOLOGNA
L’adesivo di Dani
per ricordarlo
Marco Simoncelli ieri era
al Motor Show. Lo ha portato
Fausto Gresini, con il cuore e la
voce a tratti commossa. Il responsabile della squadra con
cui Marco ha corso fino a quel
tragico 2˚ giro di Sepang è uscito dal silenzio delle ultime settimane per rispondere alle domande degli appassionati al palco-stand Gazzetta per i tradizionali Incontri: «Fino a ieri ho detto no a interviste e salotti tv. Ho
scelto di farlo qui, con voi, con i
tifosi di Marco. Ma non crediate sia facile. Lui è insostituibile.
La ferita è ancora aperta. Ma devo reagire, come avrebbe voluto Marco. Resta un vuoto: nulla
sarà più come prima. La mia
squadra dà lavoro a 50 persone: abbiamo rallentato ma non
ci possiamo fermare».
(m.v.) Un adesivo di
Dani Pedrosa per ricordare
Sic. Si è scoperto anche
questo a Bologna. Altro che
ostilità! Lo spagnolo non era
al funerale solo perché alle
prese con guai fisici mentre il
giorno della tragedia fu il
primo a raggiungere i box del
team Gresini per abbracciare
il papà di Marco.
«Sì, lui era così. Dolcezza, modi
di esprimersi nuovi. Anche i
suoi capelli così soffici e carini.
Superstars
Biagi
(Bmw)
Porsche
Carrera Cup
Balzan
GT Cup
Bomboogie
Historic
Challenge
SFIDA DELLE STELLE
Bianchi sottopeso
per 600 grammi
Primo Alguersuari
Lo spagnolo Jaime
Alguersuari ha vinto la 6a
edizione della sfida delle stelle
di kart ideata a Florianopolis
(Bra) da Felipe Massa. Un
successo, quello del pilota della
Toro Rosso, arrivato in seguito
alla squalifica di Jules Bianchi
in gara 2. Il francese, terzo
pilota della Ferrari, aveva vinto
entrambe le manche ma è
stato trovato con il kart di 600
grammi sottopeso. «L’errore è
stato mio che non ho
controllato», ha commentato.
Alguersuari, che aveva
concluso entrambe le gare alle
spalle del francese, ha così
vinto la seconda, precedendo
in classifica con 45 punti
Massa (29), finito 3˚ e 4˚, e
Lucas Di Grassi (28), 7˚ e 2˚.
Mauricio Cannone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dtm Historic
Trophy
«
Simoncelli era il
futuro di questo
sport, ci avrebbe
fatto rivivere le
magie di Rossi
FAUSTO GRESINI
TITOLARE TEAM MOTOGP
Mi mancano tanti fotogrammi
di un film che stavamo girando
assieme».
Avete corso a Valencia.
Il papà di Rossi ha detto che ci
ha lasciato tanta dolcezza.
I vincitori
di ieri
Le gare
di oggi
(ore 8.30-17.30)
«In questo momento non riesco
ad amarla come prima. È come
essere stato tradito. Mi deve
passare, è dura».
«Ho tantissimi bei ricordi. Lo
penso come era, sempre solare,
sempre positivo, felice, appassionato, tecnico preparato, mai
arrabbiato. Ci ha insegnato tanto, anche a fare squadra. Era
giovane, era un puro, eppure ci
ha indicato come comportarci.
Sapeva comunicare, era coinvolgente. Voleva vincere, sapeva lottare, accettava le sfide, le
vittorie e le sconfitte. Ma sempre con lo stesso sorriso. Questa è la sua eredità grande».
RISULTATI
E GARE
Asi Show
Bianchini
(Lancia 037)
Ama sempre la moto?
Come ricorda Marco?
4
«Valencia per me è stata una
violenza: non ero pronto. Ma
dovevo. Ho cercato di capire, di
vedere. Scoprire che cosa sono
stati capaci di fare i piloti, quan-
ta gente ha mosso Marco. Sapevo che era un personaggio:
avrebbe dato molto a questo
sport, era il futuro, il pilota che
ci avrebbe fatto rivivere le magie di Valentino perché si divertiva. E fortuna che non aveva
ancora vinto, altrimenti era un
casino. Lui lo sapeva, però. Diceva: "Se vinco cosa succede?".
Gli mancava il trionfo. Ma era
arrivato, era il futuro».
Fausto Gresini,
50 anni, 2
Mondiali in 125
e titolare della
squadra che in
MotoGP l’anno
prossimo
schiererà
Alvaro
Bautista
GUIDETTI
Qui che ambiente ha trovato?
«Ogni volta che si parla di Marco le persone sono attente, vogliono saperne di più, conoscerlo meglio. Se l’è meritato».
Com’è cambiata la sua vita?
«In peggio: avevo un program-
ma, devo farne uno nuovo. La
parte tecnica è cambiata all’improvviso. La Honda è da rinegoziare: arriva Alvaro Bautista,
non c’è più la fornitura della
moto ufficiale».
Marco sarà una Fondazione.
«Sono attento a quello che sta
facendo Paolo Simoncelli. C’è
l’iniziativa dell’autodromo di
Misano, so di moltissime altre:
sono dentro in tutte. Anche se
non avrò mai la magica capacità di comunicare di Marco, quel
suo "diobò", che bello».
Oggi alle 15 continuano gli incontri Gazzetta con i due campioni del basket Giuseppe Poeta e Luca Vitali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INCONTRO/2 IL PILOTA VARESINO PROTAGONISTA NEGLI USA
«Nascar
più difficile
della F.1»
BOLOGNA
Papis: «Sono auto
da 900 Cv e i primi
40 stanno in 1"»
Max Papis, 42 anni, all’incontro Gazzetta GIOVANELLI
Il palco-stand Gazzetta ieri ha ospitato anche Max Papis.
Il pilota di Varese, che corre in
Nascar, ha raccontato i segreti
della serie «lo sport più famoso
negli Usa dopo la Nfl (il football). Spesso il distacco tra il migliore e il 43˚ è di 1". Sono macchine da 900 Cv, più difficili delle F.1: me lo ha confermato
Alessandro Zanardi che l’ha
provata».
Sulla morte di Dan Wheldon Papis ha ringraziato l’ing. Gian Paolo Dallara che «costruisce macchine sicure: altrimenti a Las
Vegas ci sarebbero stati 4-5 funerali». Max, appassionato di
moto («ho una super Motard,
una Ducati e una Harley») ha
svelato di aver ricordato Sic al
Rally di Monza correndo con
un casco identico al suo: «Prima di venire qui sono andato a
Coriano e l’ho dato a suo papà».
m.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Trofeo
Azimuth
Predator’s
Incontri
Gazzetta
ore 15 al
Paddock Show
padiglione 36
CORSA DEI CAMPIONI
Schumi batte
Vettel ma vince
il rallista Ogier
Giuseppe
Poeta e Luca
Vitali (Virtus
Bologna basket)
Dopo aver vinto per la 5ª
volta di fila la Coppa delle
nazioni a squadre, Sebastian
Vettel e Michael Schumacher
sono stati eliminati nella gara
singola della Corsa dei
Campioni di Düsseldorf. Ha
vinto il rallista francese
Sebastien Ogier (foto
REUTERS) davanti al danese
Tom Kristensen. Per Schumi la
soddisfazione di aver sconfitto
Vettel ai quarti. Prima della
manifestazione, Vettel ha
ricevuto il Casco d’oro 2011 del
settimanale Autosprint, poi in
serata è volato a Londra per gli
Autosport Awards e oggi sarà a
Salisburgo alla tv della Red Bull.
Marco Degl’Innocenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
34
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
CICLISMO L’ETERNO SECONDO DELLE CORSE A TAPPE
MARCO PASTONESI
Andy il bello, Andy il predestinato. Andy il talento, Andy la promessa. Andy il più atteso, Andy il più desiderato.
Andy Schleck, 26 anni, sette
da professionista, si avvicina
al primo giorno di raduno a
Calpe, in Spagna.
Andy, ha seguito il processo a
Contador?
«Ho visto la tv, ho letto i giornali. Ma qualsiasi sentenza sarà emessa, la mia vita non cambierà. La strada ha già scritto
una storia e dato il verdetto, il
resto non m’interessa».
Neanche se le venisse dato il
primo posto al Tour 2010?
«Non è così che voglio vincere
il Tour».
Lei ha già collezionato almeno
quattro onorevolissimi e forse amarissimi secondi posti.
«Il primo no, il primo è stato
dolcissimo, leggerissimo e allegrissimo. Era quello del Giro
2007, la mia prima corsa di tre
settimane. Non avevo neanche 22 anni. Non mi conoscevo ancora, non sapevo che cosa avrei potuto fare. In quei
giorni scoprii innanzitutto me
stesso, poi il ciclismo d’alto livello e l’Italia».
Dei tre secondi posti al Tour,
quale il più deludente?
«La prima volta, nel 2009, dietro a Contador, è stata felice.
La seconda, nel 2010, sempre
dietro a Contador, terribile:
volevo vincere, credevo di vincere, potevo vincere, ma non
sono stato fortunato. La terza
volta, nel 2011, dietro a
Evans, è stata dolorosa solo
perché è successo alla penultima tappa, ma si sa che a crono
Cadel è più forte di me».
«Amo il Giro e ci tornerò
Già nel 2012? Possibile»
Contador, e Contador è andato con Riis, che dirigeva lei.
Andy Schleck e i consigli di Merckx: «Non ho ancora deciso
Ma voglio anche conquistare il Tour. E non a tavolino...»
Andy, le vacanze?
la scheda
ANDY SCHLECK
26 ANNI
LUSSEMBURGHESE
COPPA DEL MONDO DI CROSS
Vince Pauwels
Franzoi chiude 9˚
(m.gaz) A Igorre (Spa), nella
4ª prova della Coppa del Mondo di
cross, trionfo del belga Kevin Pau
REUTERS
«Io credo d’aver fatto la cosa
giusta. Nel ciclismo non esiste
solo la ragione, ma anche il
sentimento; non c’è solo la
strategia, ma anche l’istinto».
Merckx dice anche che...
In un paio d’anni lei è passato
con Bruyneel, che dirigeva
Taccuino
(m.gaz) Ottimo 4˚ posto nel
l’americana, a soli 3 punti dal podio,
per Alex Buttazzoni e Angelo Cicco
ne a Cali (Colombia) nell’ultima gior
nata della 2ª prova della Coppa del
Mondo su pista. Il duo delle Fiamme
Azzurre è stata battuta da Aran
go Roldan (Col), Kneisky Brisse
(Fra) e Thiery Perizzolo (Svi). Nella
velocità poker tedesco e successo
del nome nuovo Stefan Botticher.
Andy Schleck in
fuga sul Galibier
al Tour 2011
«... che dovrei venire a correre il
Giro, che è meglio essere primi al
Giro che secondi al Tour. L’ho letto sulla Gazzetta. A me il Giro piace, e molto. E al Giro sono legato
fin dal 2007. E al Giro tornerò.
Ma non so quando. Non abbiamo
ancora deciso i programmi del
2012. Tutto è ancora possibile».
L’avete riconosciuto? È Alberto Contador al lavoro per
realizzare una scuola ciclismo per bambini musulmani ed
ebrei ad Acre, in Israele, dove lo spagnolo si trova con la sua
Saxo Bank per il primo ritiro in vista del 2012. «È stato molto
divertente lavorare con i ragazzi. Molti non erano mai saliti su
una bici. Vederli così felici m’ha riempito di gioia». DE WAELE
Ciccone-Buttazzoni
quarti nell’americana
«
posto le ultime tre edizioni del
Tour. E nel 2007 era stato 2˚
anche al Giro. Il successo più
prestigioso è la Liegi Bastogne
Liegi 2009. Al Tour, quest’anno,
ha vinto il tappone del Galibier
dopo una fuga di 60 km.
Contador, un giorno da operaio
COPPA DEL MONDO IN PISTA
«Una settimana di piscina, ma
mi annoia. Poi palestra la mattina e bici il pomeriggio. Se fa
brutto, in mountain bike. Se fa
bello, con quella da strada.
Per essere pronto per i raduni
con la squadra».
RE A LIEGI Ha chiuso al 2˚
in Israele per i bambini
wels sui connazionali Nys (a 45") e
Aernouts (a 1’06") e sull’iridato ce
co Stybar (a 1’26"). Buona difesa di
Enrico Franzoi, 9˚ a 1’35"; 19˚ Comi
nelli, 27˚ Silvestri.
FONTANA OK (m.gaz) A Ospitalet
to di Marcarla (Mn), nei campionati
lombardi open di cross, il tricolore
Marco Aurelio Fontana ha battuto
di 9" Damiani, 10˚. Tra le donne suc
cesso della milanese Francesca
Cucciniello.
A DARFO BOARIO TERME
Lampre-Isd in ritiro
(m.gaz) Prima presa di con
tatto in vista della nuova stagione
per i corridori della Lampre Isd, di
retti da Roberto Damiani e capitana
ti da Michele Scarponi, Damiano Cu
nego e Alessandro Petacchi, che
da ieri sera (fino a mercoledì) sono
in ritiro a Darfo Boario Terme (Bs).
«Otto giorni a Curaçao, ai Caraibi: io, la mia fidanzata, Frank e
sua moglie. Con la solita kermesse ciclistica. Poi a casa. Nulla di
più riposante di una vacanza a
casa. Durante l’anno ci passiamo solo per disfare e rifare le valigie. Da metà ottobre ho ripreso
a muovermi, camminare nei boschi, andare a caccia. Anche con
i granduchi di Lussemburgo. Ma
col fucile non ci so fare».
Poi?
Andy Schleck è nato a
Lussemburgo il 10 luglio
1985. Figlio d’arte (il padre
Johnny fu gregario di Eddy
Merckx) è fratello più
giovane di Frank, suo
compagno di squadra.
È professionista dal 2005 e
vanta 10 vittorie.
Eddy Merckx sostiene che lei
ha sbagliato a inseguire Contador sul Galibier: avrebbe dovuto dare tutto sull’Alpe d’Huez.
«Divertente. La vita è fatta di
strade, incroci, incontri. Soprattutto la vita di un corridore. E succedono cose impreviste. La fusione della Leopard
con RadioShack è un bene: il
team sarà ancora più forte».
CI SONO ANCHE BENNATI E NIZZOLO
La sua RadioShack è al lavoro a Calpe
RadioShack Nissan Trek,
nata dalla fusione di Leopard e
RadioShack e diretta da Johann
Bruyneel, è in ritiro da ieri a
Calpe (Spagna), sino al 17
dicembre. Oltre ai due Schleck, le
punte del team sono Cancellara
(che ieri a Londra ha visionato il
percorso della crono olimpica),
Klöden, Fuglsang, Gerdemann,
Horner e Machado. In squadra
anche Bennati e Nizzolo.
Vado a caccia nei
boschi assieme
ai granduchi.
Però con il fucile
non me la cavo
ANDY SCHLECK
2˚ al Tour 2009, 2010, 2011
Vuole partire forte? In macchina lo fa già.
«Eccesso di velocità. Mi hanno
dato una bella multa. Ma non
mi hanno ritirato la patente».
E in bici?
«Sarà un anno pieno di novità.
Abbiate pazienza. Presto saprete».
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36
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
BASKET LA NONA GIORNATA DI SERIE A
l’Analisi
DI LUCA CHIABOTTI
Siena
va fermata
ora o mai più
E’ il momento dell’assalto
alla diligenza di Siena, senza
Kaukenas e Lavrinovic per
almeno un paio di mesi. Ma
non è il momento migliore
per le avversarie: Cantù
senza Scekic (e Lighty) non
sfrutta l’occasione di
raggiungere la Mps, Milano
che tira su la testa dopo 4
k.o. consecutivi perde Danilo
Gallinari, l’uomo che a parità
di risultati, ha portato il 60%
di pubblico in più al Forum
rispetto all’anno scorso. E ha
in testa le preoccupazioni
dell’Eurolega. Questo che
sarebbe potuto diventare il
momento di svolta del
campionato, sembra
l’ennesima apoteosi della
capacità di Siena di vincere
nell’emergenza. E di Biella,
seconda in classifica, di farlo
rocambolescamente: in mano
ha un nuovo gioiello da
sgrezzare, Jacob Pullen ha
appena compiuto 22 anni,
soffre alti e bassi tremendi,
ma è un capo e un vincente.
Che sia l’Angelico la squadra
oggi più pericolosa per i
campioni? Intanto nelle
nebbie climatiche e di
infortuni, in queste partite si
decide già la stagione. Se
Siena non si ferma adesso,
non la si prende più.
Milano: ciao Gallo
«Certe sensazioni
le provo solo qui»
L’EA7 batte Cremona, Gallinari torna nella Nba
Armani: «Mesi molto belli, mi spiace un po’ per lui»
MILANO
CREMONA
80
66
(23-16, 42-35; 58-49)
EA7 MILANO: Cook 8 (2/3 da 3), Nicholas 7
(0/1, 1/2), Mancinelli 11 (3/, 1/3), Fotsis 3
(0/3, 1/2), Bourousis 7 (3/6); Giachetti (0/1),
Gallinari 14 (3/4, 0/3), Rocca 9 (4/6), Radosevic 4 (2/3), Melli 12 (2/5, 2/5), Filloy 5
(1/2, 1/2), Viggiano. All. Scariolo.
VANOLI BRAGA CREMONA: Tabu 9 (2/6,
1/3), Roderick 12 (3/6), Wafer 2 (4/11, 4/9),
Milic 10 (3/8), Perkovic 8 (4/8); D’Ercole 1
(0/1, 0/2), Cinciarini 10 (2/3, 2/4), Kakiouzis (0/2, 0/1), Antonelli (0/1,0/1). N.e.: Mazic, Lottici, Belloni. All. Caja
ARBITRI: Cicoria, Weidmann, Baldini.
NOTE – T.l: Mil 20/24, Cre 9/18. Rimb.: Mil
43 (Gallinari, Rocca 6), Cre 32 (Milic, Perkovic 6). Ass.: Mil 11 (Cook 4), Cre 3 (Milic, Tabu, Wafer 1). Progr.: 5’ 11-12, 15’
35-22, 25’ 48-43, 35’ 67-55. Usc. 5 f: Roderick 35’29 (70-55), 37’54 Tabu (76-63).
Spett.: 4500 per 40.000 euro
GUIDO GUIDA
MILANO
«Buon viaggio Gallo, orgoglio biancorosso»: è tutto in
uno striscione l’omaggio del
pubblico di Milano a Danilo
Gallinari che gioca, e decide,
contro Cremona la sua ultima
partita italiana prima del ritorno nella Nba. L’Emporio Armani interrompe la striscia di 4
sconfitte consecutive e senza
entusiasmare, liquida Cremona.
Cerimonia E’ stata però la cerimonia degli addii a tenere banco: l’ala azzurra da una parte
(«Il suo sostituto sarà una
guardia, ma non abbiamo troppa fretta» ammette Scariolo),
Von Wafer dall’altra con il canturino David Lighty che sarà
annunciato a breve. Sono in
4500 al Forum a salutare Danilo, le metà di quelli accorsi gio-
BEFFA AVELLINO RAGGIUNTA SOLO AL 40’
Decide ancora Pullen!
Biella all’overtime
BIELLA
84
AVELLINO
82
(d.t.s. 14-27; 39-42; 46-58; 72-72)
ANGELICO BIELLA: Pullen 16 (3/6,
3/8), Coleman 13 (5/13, 0/1), Soragna
11 (5/9, 0/1), Dragicevic 7 (2/2, 1/4), Miralles 6 (2/4), Jurak 21 (9/13, 0/1), Chessa 8 (1/2, 2/4), Chrysikopoulos 2 (1/1, 0/1).
N.e.: Minessi, Lombardi, Rossi, Laganà.
All.Cancellieri.
SIDIGAS AVELLINO: Green 7 (2/2,
1/2), Dean 20 (5/8, 3/7), Gaddefors 11
(4/4, 1/1), Golemac 19 (2/7, 2/7), Johnson (0/1), Spinelli 7 (1/3, 1/3), Lauwers 3
(1/3), Soloperto, Slay 15 (4/8, 2/6). N.e.:
Ferrara, Alborea, Norcino. All. Vitucci.
ARBITRI: Facchini, Quacci, Provini.
NOTE - T.l.: Ang 10/20, Sid 13/16, Rim.:
Ang 42 (Jurak 8), Sid 33 (Golemac 9);
ass.: Ang 10 (Soragna, Pullen 3), Sid 18
(Green 9). Prog.: 5': 7-14; 15': 28-36 ; 25':
42-51; 35': 59-67. Ant.: Slay. Usc. 5 f.:
Johnson, Dean. Spet.:3684 per 48.177.
BIELLA Jacob 'baby' Pullen non è un giocatore normale. Nel suo bagaglio ancora
leggero d'esperienza c'è da mettere so-
Jacob Pullen, 22 anni CIAM-CAST
vedì contro il Real, e in prima
fila anche Armani a cui il numero 8 biancorosso regala a fine partita un commosso abbraccio: «Sono stati mesi molto belli — le parole di Re Giorgio —, ci è piaciuto molto il
suo apporto e ci dispiace che
vada via, ma con il suo potenziale il fatto che giochi nella
Nba è la soluzione logica. E’
una persona molto gentile, resterà sempre nella nostra famiglia e conto di sentirlo ogni
tanto. Certo, va a Denver che
non è New York e neanche Milano: mi spiace un po’ per lui
che non potrà godere di una
città che offre molto ma nella
vita capita di doversi sacrificare».
Emozione Danilo non nasconde l’emozione: «E’ stata una
partita speciale, l’ultima a Milano per me. Venivamo da una
settimana difficile e ci tenevo
ad andarmene con una vitto-
ria. Questi mesi sono stati più
che belli, avere la chance di
giocare in una società come
l’Olimpia e in una città speciale come Milano hanno reso bellissima questa esperienza. Parto per ricominciare una nuova
stagione Nba, in cui ci aspettiamo di tornare ai playoff, ma
con la coscienza che certe sensazioni le ho provate solo qui
al Forum. Devo ringraziare i tifosi per questa serata e per
quelle dell’amichevole coi Knicks o il debutto con Varese. La
mia idea è sempre stata quella
di fare qualche anno nella Nba
e, prima o poi, di tornare».
Omaggio L’omaggio a Gallinari
arriva anche da Scariolo: «E’
stato perfetto a livello personale e professionale. Siamo contenti di questa esperienza anche se ha portato qualche squilibrio tecnico. E’ stato un piacere aiutarlo a capire qualche
sfumatura in più del nostro
basket. Ora dovremo riorganizzarci un po’, specie in attacco, per ridistribuire i compiti
che non potranno più essere
delegati». Cremona inizia bene, sfruttando Wafer che è incontenibile per Nicholas, ma
l’EA7 con calma mette la testa
avanti sull’11-10 e poi non si
volta più. A risolvere è Gallinari con 8 punti consecutivi a cavallo dei primi due periodi per
il 25-16 dell’11. Cremona gioca quasi meglio senza Wafer,
ma forza ogni volta che in avvio di ripresa potrebbe ritornare a un solo possesso di svantaggio. Milano ha molto dalla
panchina trova eccellenti risposte da Melli, l’unico che attacca con regolarità il canestro avversario e propizia il
nuovo e definitivo allungo.
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DOPO MCINTYRE SASSARI PARTE MALE, RECUPERO TARDIVO
prattutto la concentrazione, mentre il coraggio (attributi) e la classe abbondano
già. E' lui, nel bene e nel male, il protagonista del successo che fa continuare a correre in alto insieme alle grandi l'Angelico, mentre la Sidigas ha di che recriminare in un finale dove ha sciupato una vittoria ormai quasi scritta e magari meritata.
Incredibile, ma vero: la squadra di Vitucci è stata davanti fino al canestro di Pullen che ha mandato la partita al supplementare a quota 72. Quando ormai la Sidigas sembrava in controllo sul 61-70 con
due minuti da giocare, Pullen s'è risvegliato da un torpore anche dannoso a
tratti e ha suonato la carica, esaltando
anche Chessa, autore di una tripla fondamentale nel recupero, dopo che Jurak
aveva tenuto in piedi da solo le speranze.
Nell'ultima sfida in casa Pullen aveva fatto la stessa cosa con Venezia (sempre 72
pari al 40'), salvo poi perdere all'overtime. Questa volta non è accaduto, anche
perchè Slay ha mandato sul secondo ferro la tripla della possibile vittoria allo scadere del 45'. Mattatore Dean (fuori per
falli con Johnson nel supplementare), che
proprio nel vecchio palasport biellese
aveva iniziato la sua carriera pro’. La Sidigas controlla (41-51), i 7 punti in un quarto
sono un pessimo segnale per Biella
(46-58 al 30’), mentre Vitucci trova in Golemac l'uomo del quarto. Pullen dà segni
di risveglio insaccando la tripla del 59-65,
ma quasi nessuno ci crede. Invece è l'inzio della fine di Avellino.
Gabriele Pinna
Sanikidze e Poeta
Ecco la nuova Virtus
BOLOGNA
85
SASSARI
80
(33-20, 50-34; 68-58)
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta
12 (1/4, 1/4), Koponen 9 (3/8, 1/5), Douglas-Roberts 11 (4/7, 1/4), Sanikidze
27 (8/9, 2/5), Gigli 9 (4/7); Vitali 4 (2/5),
Gailius 10 (4/4, 0/3), Lang 3 (1/5). N.e.: Canelo, Person, Quaglia e Werner. All.: Finelli.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.
Diener 23 (5/7, 4/8), D. Diener 9 (4/5,
0/4), Hosley 12 (3/6, 2/6), Plisnic 16
(2/3, 4/12), Hunter 7 (3/7); Pinton (0/1
da 3), Vanuzzo 13 (5/7, 1/2), B. Sacchetti
(0/1 da 2), Metreveli. N.e.: Binetti e Devecchi. All.: R. Sacchetti.
ARBITRI: Sabetta, Ramilli e Gori.
NOTE T.l. Bol 16/20, Sas 3/9, Rimb.: Bol
52 (Sanikidze 16), Sas 30 (Hunter 7).
Ass.: Bol 14 (Poeta 9), Sas 9 (D. Diener 4).
Progr.: 5’ 18-12, 15’ 38-27, 25’ 60-40, 35’
78-74. F. antisp.: Hosley 18’00” (42-32).
Usc. 5 falli: nessuno. Spett.: 7623.
BOLOGNA Bologna ottiene la terza vitto-
Viktor Sanikidze, 25 anni CIAM-CAST
ria di fila e la prima senza McIntyre. La
Virtus parte a spron battuto con un 10-0
frutto di 8 punti di uno strepitoso Sanikidze, che chiuderà con 42 di valutazione;
i sardi si dimenticano di difendere e subiscono 33 punti nel primo quarto, restando a galla solo grazie ai 10 punti di Travis
Diener. La partita sembra chiusa già prima della metà del terzo periodo sul +22
del massimo vantaggio (60-38), ma all’improvviso le Vu Nere cominciano a sentire
la fatica e punto dopo punto Sassari risale fino a -1 (79-78). Nel finale Poeta si
prende la squadra sulle spalle e le ridà
fiato con un’entrata e con due tiri liberi
fondamentali. Da segnalare il dominio
sotto i tabelloni di Bologna, che ha catturato ben 22 rimbalzi in più. «Abbiamo
fatto una partita eccellente nei primi 25
minuti mentre negli ultimi 15 abbiamo trovato grandi difficoltà ad attaccare una zona che ci ha tolto il ritmo. Ho dovuto spremere molto le nostre colonne portanti e
dobbiamo trovare nuovi equilibri senza
McIntyre, ma sono molto soddisfatto del
primo finale punto a punto vinto senza
Terrell» commenta il coach bianconero
Alessandro Finelli, che dopo Vitali ha fatto debuttare anche Lang confinando invece in panchina Werner, ancora in ritardo di condizione. «Non sono contento dell’approccio alla gara, fuori casa non si
può cominciare così; per come si era
messa è stata un’occasione persa, ma
sono stati bravi loro a chiudere la partita» riconosce Meo Sacchetti.
Nicola Zanarini
EUROPEO 2013 ECCO I GIRONI DELLE QUALIFICAZIONI DI AGOSTO
DONNE A-1 OTTAVA GIORNATA
Italia buon sorteggio: Turchia unica big
Macchi 16: Schio batte Lucca
Taranto e Umbertide in testa
Stavolta siamo stati un
po’ più fortunati. Dal sorteggio delle qualificazioni all’Europeo 2013, per l’Italia non è
uscito il girone più difficile come spesso ci è capitato. Gli azzurri sono stati estratti nel
gruppo F con Turchia, Portogallo, Rep. Ceca e Bielorussia,
passano le prime due più le migliori quattro terze dei 6 gironi. Si parte il giorno di Ferragosto in casa col Portogallo. Ben
peggio è andata nel girone A
dove sono stati ritrovate Serbia, Israele e Montenegro con
l’Estonia: le migliori squadre
delle 4 fasce di merito.
«E’ sempre difficile commentare un sorteggio delle Naziona-
li a tanti mesi di distanza dalle
gare. Sono tante le variabili
che fino al prossimo agosto
possono riguardare noi per primi — spiega Simone Pianigiani —. Al di là del valore dei nostri avversari, l'obiettivo unico
ed imprescindibile è la qualificazione». Turchia a parte, deludente in Lituania ma una
big, il Portogallo è stata col Belgio la peggior squadra all’Europeo 2011, pur in un gruppo oggettivamente proibitivo (Lituania, Spagna, Turchia). La Repubblica Ceca era in seconda
divisione, avrebbe dei giocatori interessanti, su tutti Vesely
che giocherà nei Wizards, oltre agli esperti Welsch e Barton: solo quest’ultimo, però,
cia, Finlandia, Lussemburgo.
Passano le prime due. Come dice il neo c.t. Ricchini: «Poteva
andare peggio, non abbiamo
squadre impossibili da affrontare. Certamente Lettonia e
Grecia ci sono superiori e partono favorite». Si parte con le
lettoni il 13 giugno.
Andrea Bargnani, 26: ci sarà CAST
era presente la scorsa estate.
La Bielorussia avrebbe come
punta di diamante Veremeenko, micidiale a Siena col Kazan, anche lui assente però dalla Nazionale. E’ stato sorteggiato anche il girone delle azzurre finite con Lettonia, Gre-
SORTEGGIO MASCHILE Gruppo A:
Serbia, Israele, Estonia, Slovacchia,
Montenegro, Islanda. Gruppo B: Germania, Bulgaria, Azerbaigian, Lussemburgo, Svezia. Gruppo C: Croazia,
Ucraina, Austraia, Cipro ed Ungheria.
Gruppo D: Georgia, Bosnia Herzegovina, Olanda, Romania, Lettonia. Gruppo
E: Finlandia, Polonia, Svizzera, Albania, Belgio. Gruppo F, calendario Italia:
15/8 Italia-Portogallo, 18/8 Rep. Ceca-Italia, 21/8 Italia-Turchia, 24/8 Bielorussia-Italia. Ritorno: 30/8, 2-5-8/9
2012
Nell’ottava giornata di A 1
femminile, Schio batte la
rivelazione Lucca. Antibe (Parma,
16.5 di media) guida le
realizzatrici con 1/10 di punto su
Eric (Faenza). Risultati: Cus
Cagliari Bracco Sesto S.Giovanni
63 75 (Wabara 13; Crippa 24),
Faenza Liomatic Umbertide
51 67 Eric 16; Martinez 17), Pool
Comense Lavezzini Parma 59 55
(Harmon 18; Tobin 21) ,
Alcamo GMA Pozzuoli 74 88
(Mandache 17; Fazio 20), Famila
Schio Le Mura Lucca 62 59
(Macchi 16; Willis 15),
Taranto Erg Priolo 67 47
(Sottana 16; Fabris 16).
Classifica: Taranto, Umbertide
14; Schio, Lucca 12; Comense 10;
Pozzuoli, Faenza 8; Sesto
S.Giovanni, Parma 6; Alcamo,
Priolo, Cagliari 2.
DNA Omegna, il terzetto Trento,
Trieste e Perugia, Napoli e
Recanati guidano le quattro
divisioni della Dna. Risultati (12a
giornata): Torino
Casalpusterlengo 72 56,
Treviglio Pavia 67 65,
Firenze Omegna 88 93,
Trento Siena 88 55, Perugia
Santarcangelo 49 51,
Trieste Castelletto 72 60,
Latina Matera 92 85, Anagni
Fabriano 61 56, Ruvo San
Severo 60 75, Recanati
Ferentino 71 108, Bari Capo
D'Orlando 70 68, Chieti Napoli
76 70.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
RISULTATI
ROMA-CASERTA
82-89
MONTEGRANARO-TREVISO
85-71
SIENA-CANTÙ
73-64
MILANO-CREMONA
80-66
BOLOGNA-SASSARI
85-80
BIELLA-AVELLINO
d.t.s. 84-82
TERAMO-PESARO
82-62
VENEZIA-CASALE MONFERRATO d.t.s. 87-84
RIPOSA: CIMBERIO VARESE
CLASSIFICA
SQUADRE
SIENA
MILANO
BIELLA
VARESE
CASERTA
VENEZIA
BOLOGNA
CANTU’
AVELLINO
SASSARI
PESARO
ROMA
TREVISO
MONTEGRANARO
CREMONA
CASALE
TERAMO
PT
14
12
12
10
10
10
10
10
10
8
8
8
6
4
4
4
4
V
7
6
6
5
5
5
5
5
5
4
4
4
3
2
2
2
2
G
9
8
9
8
8
8
8
9
8
8
8
9
8
8
9
9
9
P
2
2
3
3
3
3
3
4
4
4
4
5
5
6
7
7
7
Le prime 8 ai play-off, L’ ultima in Lega 2
PROSSIMO TURNO
Domenica 11 dicembre, ore 18.15
BIELLA-BOLOGNA (10/12)
TREVISO-ROMA (10/12)
SASSARI-VARESE
CREMONA-CASERTA
CANTÙ-TERAMO
AVELLINO-SIENA
PESARO-MONTEGRANARO
VENEZIA-MILANO
Q
Danilo Gallinari, 23 anni, ha chiuso
la sua esperienza all’EA7 disputando
15 partite, 8 di campionato: chiude
con 10.9 di media. Il tiro da tre, in
Italia, gli è entrato poco (22%) CAST
Emergenza
a Siena?
Niente paura
c’è Zisis
Lavrinovic si opera, il greco
protagonista del successo su
Cantù che ha preso Gianella
GIUSEPPE NIGRO
SIENA
C'è un'emergenza? Chiamate Nikos Zisis, uomo della
provvidenza e bestia nera di
Cantù. La prestazione del greco è incastonata tra il solito
McCalebb e il miglior Andersen della stagione (12/12 dalla lunetta), finalmente di lotta
e di governo come è necessario con questi chiari di luna in
campo e in infermeria. Con loro la Montepaschi controlla
una partita che aveva indirizzato giocando sul fiatone della
minore abitudine al doppio impegno di Cantù, reduce dalla
botta di entusiasmo con Vitoria. Allo scacchiere, Pianigiani
l'ha vinta così con qualche
spruzzo di zona 3-2 in mezzo a
tanti cambi difensivi anche
lontano dalla palla, costrin-
CHE PARTITA! IL REMAKE DELLA FINALE DI LEGADUE AL SUPPLEMENTARE
Young numeri decisivi
Venezia batte Casale
VENEZIA
87
CASALE MONFERRATO
84
(d.t.s. 17-23; 43-43; 61-56; 70-70)
UMANA VENEZIA: Clark 13 (2/5, 2/5),
Slay 10 (3/5, 0/3), Szewczyk 11 (4/6,
1/2), Young 13 (3/7, 1/1), Fantoni 12
(3/8, 0/1); Meini 6 (0/1, 2/2), Bowers 14
(4/6, 0/2), Rosselli 7 (3/3, 0/2), Bryan 1.
N.e.: Allegretti, Causin, Tomassini. All.:
Mazzon.
NOVIPIU' CASALE: Shakur 21 (6/11,
2/7), Janning 27 (3/7, 5/8), Temple 2
(0/2, 0/3), Nnamaka 2 (1/1, 0/1), Chiotti
11 (3/6); Malaventura 8 (1/3, 2/3), Gentile
8 (3/4), Pierich 3 (1/2 da 3), Martinoni (0/1
da 3), Stevic 2 (1/1). N.e.: Ferrero. All.: Crespi.
ARBITRI: Begnis, Pozzana e Aronne.
NOTE _ T.l.: Ve 25/32, Cm 18/25; rimb.:
Ve 37 (Bowers 9), Cm 31 (Chiotti 8). Ass:
Ve 14 (Bowers 6), Cm 13 (Gentile 4). Usc.
5 f.: Temple 39'49" (70-70), Swewczyk
42’16" (75-72). Progr.: 5’ 4-15, 15’ 27-37,
25’ 51-47, 35’ 68-59. Spet.: 4400.
VILLORBA (Tv) Dalle battaglie in LegaDue
al massimo campionato, le sfide tra Vene-
Tim Bowers, 29 anni CIAM-CAST
gendo la Bennet non solo col
pressing a pensare invece di
contare sulla perfezione dei
suoi automatismi: Cantù è andata così al riposo con 15 perse, 4 di Cinciarini, dopo un secondo quarto da 3/12 al tiro;
per 12' ha trovato solo un canestro che non fosse di Basile,
epico ma troppo solo in un primo tempo in cui il trio Markoishvili-Leunen-Mazzarino ha
preso solo sei tiri, segnandone
uno.
Scappa Già avanti 26-16 al
12', è così che Siena scappa
40-26 con un 12-2 subito prima del riposo, che diventa
58-41 al 31' proprio con l'intraprendenza di Zisis, da cui Cantù tornerà sotto la doppia cifra
di margine solo nell'ultimo minuto. «Criminale secondo
quarto che ci fa uscire di testa
— ha commentato franco Trin-
37
chieri —. Sapevamo che in un
determinato momento Siena
avrebbe prodotto una difesa
molto aggressiva e invece di essere certosini, allacciati e con
le chiappe strette con la rotazione più corta, siamo stati un
po' polli perdendo il bandolo
della matassa, poi non siamo
stati capaci di rientrare». Pianigiani è stremato: «Abbiamo
chiesto a Ress di fare il Lavrinovic, la partenza è stata una bella chiave per darci subito ritmo. Bravi ai miei giocatori per
questa settimana prima che
per la partita, dopo lo shock degli infortuni.».
Arrivi Da una parte arriva oggi
a Cantù Nicolas Gianella, con
l'obbiettivo di averlo mercoledì a Bilbao, mentre Lighty
(«scelta tecnica», ha motivato
l'esclusione Trinchieri) partirà per la Spagna con la squadra in attesa di segnali da Cremona. La Bennet aspetta al
massimo i tagli Nba di Natale
per sistemarsi anche vicino a
canestro con un 4-5 americano. Dall'altra parte la Montepaschi ha concluso dopo accertamenti che «si è reso indispensabile l’approccio chirurgico per la soluzione della patologia alla colonna» di Lavrinovic, che stamani a Milano finirà sotto i ferri del professor
Maurizio Fornari: messi in
conto un paio di mesi per il recupero per averlo pronto alla
Final Eight. In più dall'udienza di domani davanti alla
Commissione Giudicante del
già centralizzato Omar Thomas, al di là dei prevedibili ricorsi, arriverà comunque un
orientamento sui movimenti
in entrata.
Nikos Zisis, 28: ieri 18 punti CAST
SIENA
CANTU’
73
64
(21-16, 40-24; 56-41)
MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 14 (6/10),
Rakocevic 6 (2/4, 0/3), Moss 4 (1/1, 0/1), Stonerook 3 (1/2, 0/3), Ress 5 (1/1, 1/1); Carraretto 6 (2/4, 0/3), Andersen 23 (4/9, 1/1),
Zisis 18 (6/7, 1/3), Aradori (0/3). N.e.: Michelori, Lechthaler, Udom. All.Pianigiani.
BENNET CANTU': Cinciarini 8 (4/6, 0/2),
Mazzarino 6 (2/3 da 3), Micov 4 (2/4, 0/1),
Leunen 4 (2/3, 0/3), Marconato 10 (4/9); Basile 19 (0/1, 5/11), Shermadini 4, Markoishvili 9 (1/4, 1/4). N.e.: Lighty, Ortner, Diviach, Bolzonella. All. Trinchieri
ARBITRI: Paternicò, Taurino, Caiazza.
NOTE – T.l.: Mps 22/26, Ben 14/16. Rimb.:
Mps 25 (Andersen, Stonerook 4), Ben 35
(Leunen 13). Ass.: Mps 10 (Zisis 4), Ben 10
(Leunen 4). Progr.: 5' 13-9, 15' 32-22, 25'
48-34, 35' 62-48. Usc. 5 f.: Shermadini
35'32" (64-48), Cinciarini 38'17" (66-54).
Spett. 4800 circa
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SENZA STORIA LA SQUADRA DI RAMAGLI DOMINA
zia e Casale Monferrato sono sempre all'
ultimo respiro. Partita da incorniciare
per entrambe le squadre, la Novipiù ha
provato a strappare subito, poi è uscita
la Reyer. Over-time decisivo per i granata, due canestri di Young, il grande assente della finale promozione, 4 liberi di
Slay, e la Novipiù, che si era aggrappata
alle invenzioni di Janning e Shakur, ha
ammainato bandiera. Fantoni non si è risparmiato contro i vecchi amici, strepitosa la serata di Bowers (14 punti, 9 rimbalzi, 6 assist). «Partita straordinaria da
entrambe le parti — ha sentenziato Marco Crespi — se avessimo retto meglio
alla fine del secondo quarto, forse il match sarebbe andato diversamente, ma
Venezia è squadra da playoff». Mazzon
si gode la quinta vittoria in serie A («Complimenti alla Novipiù, noi grandiosi nella
reazione, fenomenali i due canestri di
Young nell'overtime. Peccato per quei 5
palloni persi nell'ultimo quarto»). La rimonta dell'Umana è stata incessante (da
27-41 a 43-43), firmata da Bowers, Fantoni lancia la Reyer alla ripresa (51-45),
Gentile impatta (56-56), prima di infortunarsi alla caviglia. Ultimo quarto, l'Umana sembra avere in mano la sfida (70-62)
a 3'18" dalla fine, si spegne la luce. Casale Monferrato impatta (70-70). Clark firma lo strappo (75-70), Novipiù glaciale
dalla lunetta. Doppia invenzione di Young
(82-77), Janning, ironia della sorte, perde
la palla decisiva e Slay non sbaglia dalla
lunetta.
Michele Contessa
fitta di Pesaro: «Chiediamo scusa a chi
ha visto la gara e alla nostra proprietà».
Teramo torna alla vittoria 28 giorni dopo
l'ultimo successo, battendo una Pesaro
senza grinta e mordente nei suoi uomini
chiave (Hackett solo 3 punti dalla lunetta) e che si trova di fronte una difesa teramana che invece ruggisce soprattutto
nei momenti difficili del suo attacco. Che
sarebbe stata la giornata di Borisov lo si
capisce fin dal primo quarto, visto che il
montenegrino realizza 12 dei 23 punti finali solo nei primi 10’ e poi, quando scende la sua intensità in attacco, è invece
fondamentale nel catturare rimbalzi (15 a
fine gara). Teramo vola nel secondo periodo quando, con un break di 7-0, si porta
sul 36-19, Pesaro invece arranca con Hickman che è prezioso a canestro ma non
a portar palla. Un White fino a quel momento anonimo esplode nel terzo periodo (15 punti nel secondo tempo) e complice la zona di Pesaro, l'attacco della Banca Tercas non trova più soluzioni valide
(54-47 al 26'). Teramo supera il momento difficile aggrappandosi ad una difesa
che ruba palloni a volontà. Una tripla di
Jones sembra dare nuovo slancio a Pesaro ma poi ci pensano i tiri dall'arco di Borisov e Brandon Brown a dare la vittoria
a Teramo. Ramagli ringrazia: «Bella partita con cuore e spirito, dico grazie alla
gente che continua sostenerci e alla
squadra che ci ha creduto». Intanto, dal
fronte mercato, sembra aprirsi una pista
per riportare Ivan Zoroski a Teramo.
Anja Cantagalli
Teramo, ecco Borisov
Pesaro chiede scusa
TERAMO
82
PESARO
62
(28-19; 49-33; 62-50)
BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown
10 (3/6, 1/4) Cerella 4 (0/2), B.Brown
10 (2/2,2/5), Borisov 23 (4/6, 3/6),
Amoroso 10 (3/5, 1/1); Fultz 16 (4/7, 1/4),
Green 5 (2/3), Polonara 2 (1/4), Ricci 2
(1/1,0/2). Ne: Serafini, Lulli. All. Ramagli.
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO : Hackett 3 (0/2, 0/1), Hickman 11 (1/4, 2/4),
White 23 (5/10, 2/3), Jones 10
(2/5,1/2), Cusin 7 (3/4); Cavaliero 4 (1/1,
0/2), Lydeka 4 (1/2), Flamini. Ne: Traini,
Alibegovic, Tortù. All. Dalmonte.
ARBITRI: Cerebuch, Lanzarini, Barni.
NOTE T.l. Ter 18/22, Pes 21/31. Rimb.:
Ter 37 (Borisov 15), Pes 24 (Jones 5).
Ass.: Ter 15 (Fultz, Amoroso 4), Pes 7 (Cavaliero 3). Progr.: 5' 12-12, 15' 38-25, 25'
54-41, 35' 66-50. Tec. Ramagli 21'40
(49-33), Usc 5 f.: White 38'19" (74-58).
Spet.: 2394.
TERAMO Basterebbero le parole di coach Luca Dalmonte per descrivere la scon-
Milos Borisov, 26 anni CIAM-CAST
LEGADUE BRESCIA VINCE A BRINDISI, QUATTRO IN TESTA
BOLOGNA
79
REGGIO EMILIA
74
BRINDISI
70
PISTOIA
74
FORLI’
89
IMOLA
71
SANT’ANTIMO
73
BRESCIA
77
VERONA
69
JESI
87
(15-15, 31-40; 54-61)
CONAD BOLOGNA: Kelley 11
(0/4, 3/4), Blizzard 15 (3/7,
3/6), Vrkic 8 (2/2, 1/4), Dimsa 7
(3/5), Canavesi 4 (2/9, 0/1);
Pecile 16 (4/6, 0/4), Baldassarre
14 (6/8, 0/2), Cutolo 2 (1/1, 0/2),
Chiarini, Montano 2.
All.: Markovski.
AGET IMOLA: Masoni 9 (3/4,
0/3), Whiting 26 (5/8, 1/4),
Prato 10 (0/2, 2/6), Bruttini 8
(1/7, 0/1), Kotti 7 (3/9); Daniels 8
(3/5, 0/2), Andreaus 3 (1/2 da 3),
Turel. N.e.: Burresi, Cournooh.
All.: Fucà.
ARBITRI: Martolini, Perretti,
Morelli.
NOTE T.l: Bol 16/22, Imo 29/36.
Rim: Bol 38 (Baldassarre, Dimsa
8), Imo 41 (Kotti 11). Ass: Bol 13
(Blizzard 4), Imo 6 (Whiting 4).
Progr: 5' 7-11, 15' 23-24, 25'
41-49, 35' 71-65. F.tec:
Markovski 19'56” (31-36) e 24'37”
(39-47). F.antisp: Montano 34'33”
(68-64). Usc. 5 f.: Daniels 34'49”
(70-65). Spett. 2296
(22-20, 43-44; 58-60)
TRENKWALDER REGGIO
EMILIA: Robinson 21 (4/8,
3/6), Taylor 5 (1/7, 1/2),
Slanina 11 (1/2, 3/8), Filloy 13
(5/6, 1/5), Chiacig 3 (0/1);
Valenti 4 (2/3, 0/1), Frassineti 7
(2/2, 1/2), Cervi 8 (4/4), Ruini 2
(1/1, 0/2), Viglianisi. N.e.: Pini e
Germani. All.: Menetti.
SANT’ANTIMO: Cittadini 4
(2/2), Campbell 21 (7/10, 0/2),
Moraschini 20 (5/10, 2/5),
Cantone 5 (0/2, 1/3), George 9
(3/5, 0/2); Rossi 3 (1/5 da 3),
Eliantonio 2 (1/2, 0/1), Gagliardo
9 (3/4, 1/1), Petrazzuoli, Pranzo.
N.e.: Teague. All. Di Carlo
ARBITRI: Ursi, Paronelli e
Pecorella
NOTE - T.l.: Tre 7/8, SA 16/18.
Rim.: Tre 37 (Cervi 8), SA 23
(Cittadini, Campbell 4). Ass.: Tre
7 (Robinson 4), SA 2 (Moraschini
2). Usc. 5 f.: Taylor 36’30"
(67-64). Progr.: 5’ 13-6, 15’ 38-31
25’ 48-49, 35’ 65-62. Spet.:
2522. (d.b.)
(24-23, 51-44; 63-63)
ENEL BRINDISI: Renfroe 6
(3/8, 9/1), Hunter 6 (1/4, 0/7),
Ndoja 15 (1/6, 3/9), Callahan 9
(4/6, 0/2), Borovnjak 14 (5/7);
Formenti 6 (0/1, 2/2), Simoncelli
3 (1/3 da 3), Maestrello 6 (2/8 da
3), Poletti 5 (2/3), N.e.: Zerini,
Vorzillo, Rosato. All. Bucchi.
CENTRALE DEL LATTE
BRESCIA: Goldwire 10 (3/8,
0/6), Thompson 15 (7/13, 0/1),
Busma 11 (4/7), Ghersetti 24
(10/15, 1/3), Gergati 9 (2/6,
1/2); Farioli 3 (1/3), Rombaldoni
(0/1 da 3), Bushati 5 (2/2, 0/2).
N.e.: Rezzano, Stojkov, Vinati,
Scanzi. All. Dell’Agnello.
ARBITRI: Moretti, Bartoli,
Rossi.
NOTE - T.l.: Ene 14/20, Cen
13/17. Rimb.: Ene 39 (Borovnjak
10), Cen 46 (Ghersetti 12); Ass.:
Ene 7 (Hunter 5), Cen 6
(Rombaldoni 3). Tecnico a Farioli
19’27” (49-44). Spett.: 3.500.
(f.d.s.)
(27-17, 38-35; 53-49)
TESI GROUP PISTOIA: Mathis
6 (2/7, 0/2), Jones 11 (3/5, 1/3),
Toppo 10 (3/7, 0/1), Galanda
16 (2/2, 4/8), Hardy 11 (2/5,
1/5);Yango 11 (4/8), Saccaggi
(0/2), Gurini 9 (3/7, 1/3). N.e.:
Della Torre, Tuci, Chiti). All.:
Moretti.
TEZENIS VERONA: West 14
(3/8, 2/4), Porta 7 (2/4, 1/5),
Boscagin 10 (3/4, 0/2), Renzi
12 (6/11, 0/1), Edwards (0/1):
Digiuliomaria 4 (1/3, 0/1), Banti 9
(3/3, 1/4), Mariani (0/1), Vukcevic
13 (3/7, 2/4), Colli. N.e.: De La
Cruz. All.: Martelossi.
ARBITRI: Caroti, Di Modica,
Bartoli.
NOTE - T.l. Pis 15/21, Ver 9/18.
Rimb.: Pis 40 (Toppo, Yango 8),
Ver 37 (Renzi 9). Ass.: Pis 9
(Hardy 3), Ver 8 (Porta 4).
Progr.: 5’ 11-9, 15’ 27-26, 25’
44-45, 35’ 60-53. Spett. 2700.
(e. c.).
(27-27, 43-47; 63-65)
MARCOPOLOSHOP.IT FORLI':
Borsato 13 (2/4, 3/4),
Freeman 35 (9/13, 3/8), Huff
10 (5/8, 0/1), Trapani 8 (3/6,
0/4), Easley 12 (5/12), Lestini,
Natali 6 (2/2 da 3), Casoli 2 (0/2),
Marino 3 (1/3 da 3). N.e.:
Bianchi. All.: Vucinic.
FILENI JESI: McConnell 24
(4/6, 3/4), Hoover 14 (4/5,
2/9), Santiangeli 10 (2/3, 2/4),
Brooks 21 (5/7, 3/3), Maggioli
15 (5/8, 1/3); Valentini 3 (0/3,
1/1), Di Giacomo (0/1), Dolic. N.e.:
Battisti e Bargnesi. All.: Cioppi.
ARBITRI: Vicino, Ranaudo e
Scrima.
NOTE - T.l.: For 14/19, Fil 11/12.
Rimb.: For 42 (Trapani 10), Fil 24
(Maggioli 7). Ass.: For 11
(Freeman 3), Fil 10 (McConnell
4). Progr.: 5' 14- 14, 15' 35-31,
25' 57-55, 35' 72-78. Usc. 5f.:
nessuno. Spett. 3000. (e. p.)
CLASSIFICA
SQUADRE
REGGIO EMILIA
BRESCIA
PISTOIA
BRINDISI
SCAFATI
PIACENZA
BARCELLONA
OSTUNI
BOLOGNA
JESI
FORLÌ
IMOLA
VEROLI
VERONA
S.ANTIMO
PT
14
14
14
14
12
8
8
8
8
8
8
8
6
6
2
G
9
9
10
10
10
8
9
9
9
9
9
9
10
9
9
V
7
7
7
7
6
4
4
4
4
4
4
4
3
3
1
P
2
2
3
3
4
4
5
5
5
5
5
5
7
6
8
Anticipo: Scafati-Veroli 96-78.
Rinviata: Barcellona-Piacenza
Prossimo turno (11/12): Givova-Bologna, Pistoia-Barcellona (9/12), Brescia-Forlì, Verona-Brindisi, Ostuni-Reggio Emilia, Piacenza-Imola
(12/12), S.Antimo-Jesi. Riposa: Veroli
EURORIVALI
Cade l’Efes
avversaria
dell’EA7
(pe.m.) Prima
sconfitta in campionato
per l’Efes Istanbul
ancora imbattuto e
avversario di Milano in
Eurolega: ha perso a
Bursa 97 96 (Ilyasova,
Vujacic 19). Vince invece
il Galatasaray che
affronta Siena mercoledì
88 76 ad Antalya (Shipp
16, Songaila 15). In
Spagna, cade Bilbao
avversario di Cantù
82 73 a Fuenlabrada
(Banic 15, Blums 13).
38
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Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24
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FIRENZE : tel. 055/55.23.41,
fax 055/55.23.42.34.
BARI : tel. 080/57.60.111,
fax 080/57.60.126.
NAPOLI : tel. 081/497.7711,
fax 081/497.7712.
BRESCIA : Sale’s Solutions
tel. 030/3758435, fax 030/3758444
COMO : tel. 031/24.34.64,
fax 031/30.33.26.
CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.
tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610.
MONZA : Pubblicità Battistoni
tel. 039/32.21.40 – 039/38.07.32,
fax 039/32.19.75.
OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084.
PADOVA : tel. 049/69.96.311,
fax 049/78.11.380.
PALERMO : tel. 091/30.67.56,
fax 091/34.27.63.
PARMA : Publiedi srl
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RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l.
tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003.
ROMA : In Fieri s.r.l.
tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48
TORINO : telefono 011/50.21.16,
fax 011/50.36.09.
VERONA : telefono 045/80.11.449,
fax 045/80.10.375.
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
TENNIS A SIVIGLIA SI E’ CHIUSA LA STAGIONE MASCHILE
IL FILM DELLA FINALE SCORRE SULLE EMOZIONI DI UN MIRACOLO CHE SI RINNOVA NELLA GARA A SQUADRE PIU’ FAMOSA DEGLI SPORT INDIVIDUALI
1
l’Analisi
2
3
4
5
1 La 5ª Davis e i vincitori; 2 Del
Potro consolato dai suoi; 3 Nadal
concede gli onori delle armi al n. 1
ospite, distrutto; 4 Re Juan Carlos
con la sua nazionale; 5 La felicità
dei campioni; 6 Lo stadio di
Siviglia trasformato in campo da
tennis da 27.500 posti AFP/Reuters
6
4
E’ la Davis di Spagna
5
Nel 2012 niente Nadal
I NUMERI
DI VINCENZO MARTUCCI
Magica Coppa
Rafa si ritrova
sulla sua terra
Il bambino che piange, in
tribuna con la bandierina
bianco-celeste in mano. Il
bambino nascosto
nell’omone Del Potro che
piagnucola, in campo, sulla
spalla del vincitore, Nadal.
L’implacabile castigatore,
l’individualista con l’io più
ostinato del tennis, che va
prima a consolare,
cavallerescamente, uno per
uno, gli avversari battuti, in
panchina, e poi fa festa coi
compagni di oggi (gli
sciagurati Verdasco e Lopez,
e il generosissimo Ferrer) e
di ieri (il maestro Moya e il
manager Carlos Costa), che
si sono sbracciati per lui,
rinnovando il miracolo di
squadra di coppa Davis.
Nessuno vuole mai cambiare
la formula della Coca-Cola,
eppure c’è sempre qualcuno
che vorrebbe modificare la
magica combinazione della
gara a squadre più famosa
degli sport individuali,
sbattendo — per fortuna —
contro una storia troppo
importante e vincente. Una
formula che scava
nell’animo più profondo dei
protagonisti e li spoglia di
ogni corazza.
In altri scenari e lontano
dalla terra, su superfici
rapide, dove la palla schizza
via troppo veloce e,
soprattutto, con rimbalzi
sempre uguali, e prevedibili,
Rafa avrebbe perso la partita
con Del Potro. Ma questa
partita, chiusa, riaperta,
richiusa, riaperta e infine
chiusa, dopo una maratona,
con un epilogo fulmineo e
decisivo, quando invece
avrebbe potuto riaprire
l’intera finale, è un classico
di Davis. Ed è
l’unguento ideale
per chi, dopo le
batoste con
Djokovic di
quest’anno, ha
perso le sue certezze
— fisico e testa —, e si
concede più pause del
solito, lasciando
spazio all’ennesimo
parallelo con Bjorn
Borg. Ma la Davis
è la Davis e,
quando conta
veramente,
Nadal torna
d’incanto Nadal,
e non sbaglia più.
Soprattutto sulla
sua terra rossa, la
madre terra del
tennis. Quella che
lascia il segno, non
solo sul campo.
Davis Spagna
Dal 1981, da
quando la
coppa Davis ha
la formula dei
Gruppi Mondiali,
la Spagna è la
2ª nazione per
numero di
vittorie (5)
insieme agli
Usa: a 6 c’è la
Svezia.
32
Davis Usa
Record, dal
1900, staccate
a 28 Australia,
(di cui 4 come
Australasia, con
la Nuova
Zelanda), 9
Gran Bretagna
(di cui 5 come
Isole
Britanniche) e
Francia, 7
Svezia, 5
Spagna, 3
Germania, 2
Russia, 1 Italia,
Serbia,
Cecoslovacchia,
Sud Africa e
Croazia.
4
Finali perse
dall’Argentina
(1981, 2006,
2008 e 2011),
su 4 disputate:
è la nazione ad
aver disputato
più finali senza
averne mai
vinta una.
Rafa Nadal, 25
anni, esulta: è
la 3ª Davis
Rafa doma Del Potro e firma il 3-1 decisivo dopo oltre 4 ore di su e giù
appassionanti. «Calendario compresso e Olimpiade: non posso giocarla»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
SIVIGLIA (Spa)
Spagna, è ancora Spagna. L’invincibile armata si
stringe attorno al condottiero
Nadal allungato e stralunato,
braccia all’aria sull’amata terra rossa, il balsamo che gli ha
fatto ritrovare d’incanto l’aura
di eroe imbattibile: per la prima volta, Rafa conquista due
punti e porta quello decisivo,
per la quinta volta in 11 anni la
Roja solleva l’argenteria più
preziosa del tennis, un dominio che riporta ad antiche dinastie.
Che lezione Ma il trionfo che in-
fiamma di passione lo Stadio
Olimpico e conduce alle lacrime un’Argentina davvero indomabile si scrive in quattro ore
e otto minuti di un romanzo
che compendia tutte le emozioni e la pazzia della Davis, grazie a quel genio folle di Del Potro, sopraffino talento dal fisicaccio spesso martoriato e capace di cambiare umore e rendimento all’interno dello stesso game. Delpo sta tornando
quello del 2009, perché non si
è mai visto nessuno tenere Nadal inchiodato a fondocampo
infilandolo 14 volte con il dritto come in un primo set memorabile per l’argentino. Una lezione, un 6-1 a tutto braccio,
Sul 2-1 per la
Spagna, dopo il
6-1 iniziale, Delpo
si blocca sul finire
del 2˚ set e non
chiude il quarto
da 5-3. Quindi
crolla al tie-break:
«Nadal al 70%
sulla terra è
comunque il più
forte di tutti noi»
IL SUO BILANCIO
Rafa ha 3 trofei
E’ imbattuto
da 20 singolari
Rafa Nadal, sia pure con
un peso diverso, ha vinto 3
coppe Davis, come gli altri
mancini della nazionale
spagnola, Verdasco e Lopez:
dall'abolizione del Challenge
Round (del 1972), il record di
vittorie personali è di John
McEnroe (Usa) con 5. Rafa ha
vinto 20 singolari consecutive
in Coppa: non perde dal 6
febbraio 2004, quando
debuttò in Davis con una
sconfitta da Novak. Il record è
di Borg con 33.
con Rafa a difendersi e basta.
Ma JM non è ancora quello, soprattutto di testa: ottenuto il
break nel primo gioco del secondo set e quindi psicologicamente in paradiso, nel game
successivo va 40-0 con un dritto lungolinea vincente, un ace
e una palla corta, poi sfarfalleggia e concede il contro-break.
E tutto cambia. «Fin lì, era stato fantastico — dirà Nadal —
mi metteva pressione da fondo
ed era sempre aggressivo. Io
non ho mai smesso di credere
di poter vincere, anche sul 6-1
per lui, ma quel game mi ha fatto capire che cominciava la
mia partita».
Caduta e resurrezione Ora è
un’altra musica, Rafa la tigre
non sbaglia più nulla e torna a
far danni con il dritto, Del Potro mogio spara a salve e regala palle break: 6-4 6-1 per lo
spagnolo e subito 1-0 e servizio nel quarto. Non si accettano scommesse, quando mai il
numero due del mondo può
perdere una partita così sulla
sua superficie e davanti alla
sua gente? Già, la gente: dopo
due ore di silenzio, la torcida
albiceleste (circa tremila tifosi) torna a fare un baccano infernale e obbliga il giudice di
sedia a sospendere la partita
per quattro minuti. Nella bolgia, Del Potro risorge: «Mi sono detto: se non sono morti loro, perché dovrei esserlo io?
y
A febbraio
c’è l’Italia
Spagna
Argentina 3-1
Ieri: Nadal (Spa,
n. 2 del mondo)
b. Del Potro (Arg,
11) 1-6 6-4 6-1
7-6 (0); sabato:
Nalbandian-Schwank
(Arg) b.
Verdasco-Lopez
(Spa) 6-4 6-2
6-3; venerdì:
Nadal (Spa) b.
Monaco (Arg, 26)
6-1 6-1 6-2;
Ferrer (Spa, 5) b.
Del Potro (Arg)
6-2 6-7 (2) 3-6
6-4 6-3.
Primo turno
mondiale 2012
(10-12 febbraio):
Spagna-Kazakistan,
Austria-Russia,
Canada-Francia,
Svizzera-Usa, R.
Ceca-Italia,
Serbia-Svezia,
Giappone-Croazia,
Germania-Argentina.
Mi hanno dato forza, ho pescato tra le ultime energie».
Addio alla Coppa D’improvviso,
tornano i dritti e i rovesci che
lasciano di sasso Nadal («Non
mi ha sorpreso: lui è un giocatore di questo livello, può diventare anche il numero uno
del mondo e io sono sceso un
po’ a metà del set»), tra break e
contro-break, l’argentino va a
servire addirittura per il set sul
5-3, prima di tornare quello
vecchio: doppio fallo sul 30 pari. Poi tocca a Rafa perdere la
bussola di un match ormai senza logica, serve sul 6-5 e spara
due facili dritti in rete, ma nel
tiebreak è una furia e non lascia neanche le bricole. Olé.
Delpo piange: «Fa male perdere così, ma ho dato tutto. Nel
quarto set, quando ho avuto di
nuovo le mie occasioni, lui è salito di livello, perché un Nadal
al 70% sulla terra è comunque
molto più forte di tutti noi». Il
vincitore lo abbraccia, si prende la Coppa dal Re e poi, come
si sapeva, saluta: «Non dite
che è stata la mia Davis, l’abbiamo vinta tutti. Sono molto felice, è bello finire così una stagione piuttosto complicata. Però
l’anno prossimo, con un calendario compresso e l’Olimpiade, sarà impossibile per me giocarla». Anche per questo voleva lasciarla con un pomeriggio
da consegnare alla storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
40
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE
Rimandati
L’Italia vince 3-1
ma non basta
Fuori per due set
Chiude con il successo sull’Iran e a pari punti
con il Brasile, ma è 4a. Per ora niente Olimpiade
una formula da rivedere. No,
Savani e soci sono usciti e hanno cercato di elencare prima
quali sono state le loro mancanze in questo torneo (e onestamente i rammarichi ci sono, sia in campo che in panchina per le occasioni sprecate).
In uno sport dove gli alibi sono
all’ordine del giorno, non è
per nulla normale trovare una
squadra rimasta fuori per
un’inezia dall’Olimpiade (almeno questa volta) che prima
di guardare alle «colpe» altrui
si mette in croce. Di più, considerando che questa Italia ha
un pedigrée (di vittorie) molto modesto, gioca assieme da
pochi mesi e quando si è trovata per la prima volta in estate,
probabilmente non si immaginava che sarebbe arrivata –
tanto in fretta - così in alto. Nel
rendimento dei singoli e in
quello di squadra: guardate
Michal Lasko, per troppo tempo considerato solo un comprimario e invece capace di chiudere un torneo contro i muri
(e le difese) più agguerriti del
mondo a tre soli punti dal primato del best scorer, dietro al
caribico Hernandez con Cuba
che nelle ultime tre gare ha fatto schiacciare solo lui per riuscire a superare l’azzurro...
Parole Si comprendono meglio le parole autenticamente
sofferte, di Mauro Berruto
quando dice: «Sono orgoglioso di questa squadra per quello che ha fatto nel torneo e sono orgoglioso dello staff per
tutto il lavoro della World
Cup. Non possiamo considerarci perdenti per due set in
Berruto: «Non per
questo siamo
perdenti,
orgoglioso di tutti».
Torneo alla Russia
Gli azzurri dopo l’ultima gara, da sinistra: Parodi, Zaytsev, Fei, Mastrangelo, Travica, Lasko, Birarelli e Giovi AFP
ITALIA
IRAN
3
1
(25-13, 25-17, 20-25, 25-18)
ITALIA: Savani 13, Fei 7, Travica 6,
Zaytsev 10, Mastrangelo 6, Lasko
25; Giovi (L), Parodi 5, Boninfante, Birarelli. Non entrati: Maruotti, Bari. All. Berruto.
IRAN: Hosseini 1, Kamalvand 12, Nadi
9, Bazargarde 4, Nazari 1, Mousavi
10; Zarif (L), Fayazi 7, Ghafour 11, Mahadavi 2. Non entrati: Bakhsheshi, Zarini.
All. Velasco.
ARBITRI: Vereecke (Fra) e Shaaban (Egi).
NOTE Spettatori: 5400. Durata set: 18’,
21’, 25’, 23’; totale 87’. Italia: battute sbagliate 15, vincenti 7, muri 8, 2a linea 13,
errori 17; Iran: battute sbagliate 9, vincenti 2, muri 13, 2a linea 11, errori 23.
DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI
TOKYO (Giappone)
Ci sono tanti modi di perdere, quelli che ha scelto l’Italia di volley di Berruto, a Vienna come a Tokyo, sono certamente fra i più dolorosi. Il karma calcistico del c.t. piemontese (è tifoso del Toro) si è «purtroppo» trasferito alla squadra
che chiude al quarto posto una
Coppa del Mondo durissima e
massacrante, con le stesse vittorie (e sconfitte) della formazione arrivata seconda (la Polonia, alle spalle della tosta
Russia di Alekno e Busato) e
con gli stessi punti del Brasile,
tre volte campione del Mondo. E dopo aver battuto l'Iran
di Velasco (3-1) l’Italia si è
piazzata dietro alla Nazionale
che ha dominato l’ultimo decennio per due soli set. Beffardo, maligno, chiamatelo come
volete.
Orgoglio Ma in tutto questo
«dolore» autentico per chi usciva dal campo sapendo di avere
fatto tanto, ma di essersi fermato a un passo dall’impresa,
non uno dei giocatori italiani
si è fermato a lamentarsi con
un calendario per nulla equilibrato (cosa sarebbe successo
— ad esempio — se la Polonia
avesse affrontato prima il Brasile e poi l’Italia? Avrebbe
«smesso» di giocare nel terzo
set o avrebbe dovuto continuare fino alla fine del match?), a
più o in meno, ma di certo ripartiremo lavorando sui nostri errori, che ormai sono meno, quindi anche i più difficili
da eliminare. Voltandomi indietro e guardando quello che
ha fatto la squadra in questa
Coppa del Mondo mi viene da
dire che ha prodotto qualcosa
anche di più grande rispetto a
quello mostrato all’Europeo».
Ma come dicono quasi all’unisono Dragan Travica e Michal
Lasko: «Sapere che possiamo
lottare con i migliori non ci basta più, questa Italia vuole vincere». Cullando questo spirito
e allenandosi contro i propri
difetti, giornate dolorose come quella di ieri forse l’azzurro ne vivrà di meno nel prossimo futuro.
Italdonne, Russia
e Polonia erano
state invitate:
«Servono regole
uguali per tutti»
TOKYO
A fine Coppa del Mondo il
c.t. dell’Iran-sorpresa lancia un
allarme al Cio sulla deriva che
ha preso la pallavolo. «Lo dico
chiaramente: che tre squadre
su sei, fra maschile e femminile, vadano ai Giochi grazie a
una wild card, deve fare riflettere. Lo dico anche se ci vanno
Barbolini, Anastasi e Gardini,
grandi amici. E nessuno può
pensare che dico questo per il
mio Iran che qui non si sarebbe
qualificato mai – ha detto Julio
Velasco —. Io penso che negli
altri tornei si possa fare quel
che si vuole, ma quando è in ballo l’Olimpiade le regole devono
essere uguali per tutti: dall’orario di gioco fino alle wild card,
per chiudere con il fatto che tutti i continenti, tranne l’Asia,
avranno due possibilità, o tre
per andare a Londra. Mentre le
asiatiche un solo torneo con altre nazioni che vengono da fuo-
Ancora due tornei
per qualificarsi
Il primo in Bulgaria
Busto vola
Villa ferma
Pesaro
(a.a.) La Coppa del Mondo ha qualificato le prime tre squadre ai Giochi di Londra: Russia, Polonia e Brasile. Oltre alla
Gran Bretagna, Paese organizzatore, ci
saranno altri 8 posti. Quattro verranno
attribuiti ai vincitori dei tornei continentali (quello europeo è a Sofia, in Bulgaria, dall’8 al 13 maggio con 8 squadre:
Bulgaria, Italia, Serbia, Finlandia, Germania, Spagna, e due ripescate, quasi
sicuramente Slovacchia e Slovenia), tre
dai tornei intercontinentali in programma a giugno a Roma, Berlino e Tokyo. I
primi due sono a 4 squadre, le migliori
del ranking Fivb per continente, l’ultimo
a 8 squadre perché varrà anche come
torneo asiatico con due posti in palio
(uno per forza a una asiatica). Quindi
l’Italia avrà ancora due opportunità, essendo terza nel ranking mondiale.
Ieri 11a giornata Polonia-Russia 2-3
(23-25, 25-23, 22-25, 25-17, 15-17),
Iran-Italia 1-3, Giappone-Brasile 0-3
(21-25, 19-25, 22-25); Cuba-Egitto 3-1
(26-24, 23-25, 25-23, 25-20), Argentina-Cina 3-0 (25-23, 31-29, 25-18), Serbia-Usa 3-0 (25-23, 25-17, 25-19).
RIMPIANTO Ma come sarebbe finita
coi vecchi sistemi di punteggio? In ogni
caso avrebbe vinto la Russia. Con i 2
punti alla vittoria e quoziente set l’Italia sarebbe stata 4ª. Ma con il sistema
dei due punti e a parità il quoziente
punti 2˚ sarebbe stato il Brasile (1.147)
e 3ª l’Italia (1.112). 4ª Polonia (1.093).
CLASSIFICA
SQUADRE
Russia
Polonia
Brasile
Italia
Cuba
Stati Uniti
Argentina
Serbia
Iran
Giappone
Cina
Egitto
PT
29
26
24
24
20
16
16
15
12
8
5
3
G V P SV SP
11 10 1 30 8
11 8 3 30 15
11 8 3 29 14
11 8 3 28 15
11 7 4 25 19
11 6 5 20 19
11 5 6 21 21
11 5 6 20 23
11 5 6 16 25
11 2 9 12 28
11 1 10 9 30
11 1 10 7 30
Premiati
h
Gloria per Savani:
miglior servizio
Mikhaylov mvp
C’è anche Cristian Savani tra i
premiati con i riconoscimenti
individuali alla Coppa del
Mondo: suo il miglior servizio
(19 ace). Miglior giocatore,
come già in World League, è il
russo Mikhaylov
MVP: Mikhaylov (Rus)
Più punti: F. Hernandez (Cuba)
Schiacciatore: Abdelhay (Egi)
Muro: Mozdzonek (Pol)
Servizio: Savani
Palleggiatore: De Cecco (Arg)
Ricezione: Sergio (Bra)
Libero: Ren Qi (China)
A-1 UOMINI
ri e quindi con un calendario
che può essere "falsato" a favore dei padroni di casa, del Giappone. Per ultimo aggiungo: domani i giocatori tornano a casa,
giovedì e domenica saranno in
campo nei campionati. Si può
fare, ma non è giusto, si parla
della fatica fisica invece quella
che pesa di più è la fatica mentale. Non si poteva fare una Coppa del Mondo ad esempio a 10
squadre, o qualificare ai Giochi
almeno il campione di ogni continente? Il Cio può accettare
queste regole "diverse" io però
mi sento di farle presente». Forse non c'è la censura nel volley,
ma queste dichiarazioni sono
state rilasciate dal ct anche in
conferenza stampa e sono state
stralciate dal comunicato redatto dalla federazione mondiale
o da essa vistato. Come mai?
g.l.p.
Julio Velasco, 59 anni AFP
A-1 DONNE 7a GIORNATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL C.T. DELL’IRAN «LE ASIATICHE HANNO MENO CHANCE DI ANDARE ALL’OLIMPIADE»
Velasco non ci sta e accusa
«A Londra 3 con la wild card»
la guida
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Si ricomincia già
giovedì con la
caccia a Trento
Per i giocatori delle
nazionali non c’è tregua: il
campionato di serie A 1 torna
già giovedì 8 (ore 18).
GIOVEDI’ 8, 8ª GIORNATA:
Bre Cuneo Sisley Belluno;
Acqua Paradiso Monza Copra
Piacenza; Cmc Ravenna Fidia
Padova; Casa Modena
Energy Resources San
Giustino; Callipo Vibo Valentia
Itas Trento; Andreoli
Latina Lube Macerata; Marmi
Lanza Verona M.Roma
CLASSIFICA: Trento 18;
Cuneo 17; Macerata 16;
Modena 14; Vibo, Belluno 12;
Monza, Latina 11; Roma 10;
Verona 8; Piacenza 7; San
Giustino Padova 5; Ravenna 1
PIACENZA–BUSTO A.
| 0-3
(19-25, 22-25, 15-25)
REBECCHI PIACENZA: Dall’Igna 1,
Turlea 12, Leggeri 6, Kajalina 3,
Pachale 9, Nicolini 8; Mazzocchi (L),
Davis, Lehtonen. N.e. Callegaro. All.
Marchesi
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Marcon
7, Bauer 11, Lloyd 6, Havelkova 14,
Dall’Ora 7, Havlickova 13; Leonardi
(L), Lotti. N.e. Caracuta, Pisani,
Bisconti, Meijners, Prandi. All. Parisi.
ARBITRI: Venturi e Longo.
NOTE Spett. 1900, incasso 4400. D.s.
24’, 29’, 25’; tot. 78’. Rebecchi: b.s. 5,
v. 2, m. 5, s.l. 2, e. 17. Yamamay: b.s.
7, v. 4, m. 8, s.l. 4, e. 16. T.G. 6 Lloyd,
5 Leonardi, 4 Havelkova, 3 Marcon, 2
Turlea, 1 Bauer
PIACENZA (m.mar) Busto Arsizio non
lascia un set nemmeno a Piacenza che
ha Turlea in banda e Leggeri che
riceve.
PARMA-BERGAMO
| 0-3
(23-25, 23-25, 22-25)
CARIPARMA PARMA: Bacchi 11,
Campanari 5, Moreno Pino 9,
Grothues 12, Kovalenko 7, Dalia 3;
Poma (L), Conti 5. N.e. Roani,
Brusegan, Galeotti, Gibertini (L). All.
Radogna.
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO:
Vasileva 13, Arrighetti 11, Quaranta
11, Piccinini 14, Nucu 4, Signorile 1;
Gabbiadini (L), Merlo (L), Diouf 3, Di
Iulio 3, Serena. N.e. Ruseva. All.
Mazzanti.
ARBITRI: Zucca e La Micela.
NOTE Spett. 2500. Durata set: 25’,
24’, 27’; tot: 76’ . Parma: b.s. 5, v. 1, m.
10, s.l. 3, e. 15. Bergamo: b.s. 6, v. 2,
m. 9, s.l. 3, e. 16. T.G. 6 Piccinini, 5
Vasileva, 4 Arrighetti, 3 Bacchi, 2
Kovalenko, 1 Merlo.
PARMA (ma.p.) Bergamo fa la differenza nei momenti chiave, indirizzando la partita nel finale di 1o set quando,
sotto 23-20, infila un parziale di 5-0.
VILLA CORTESE-PESARO | 3-1
(20-25, 25-21, 26-24, 25-18)
MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg
1, L. Bosetti 7, Wilson 6, Pavan 20,
Cruz 17, Guiggi 13; Carocci (L),
Puerari (L), C. Bosetti 1, Pincerato 1,
Barborkova, Stufi. N.e. Perinelli. All.
Abbondanza.
SCAVOLINI PESARO: Ferretti 3,
Klineman 13, Manzano 11, Ortolani
16, Brinker 15, Okuniewska 10; De
Gennaro (L), Musti De Gennaro 1. N.e.
Agostinetto, Saccomani, Ampudia. All.
Pedullà.
ARBITRI: Pignataro e Boris
NOTE Spett. 1207, incasso 11.025.
Durata set: 27’, 29’, 32’, 28’; tot. 116’.
Mc-Carnaghi: b.s. 3, v. 3, m. 11, s.l. 7,
e. 20. Scavolini: b.s. 14, v. 3, m. 10, s.l.
6, e. 31. T.G.: 6 Guiggi, 5 Cruz, 4
Pavan, 3 Brinker, 2 Berg, 1 Carocci.
CASTELLANZA (Va) (m.l.) Pesaro
avanti 24-23 nel terzo si fa recuperare
da Cruz e Pavan, poi non sfrutta la
buona partenza nel 4.
URBINO-NOVARA
| 3-0
(32-30, 25-19, 25-23)
CHATEAU D’AX URBINO: Skorupa 1,
Tirozzi 16, Garzaro 9, Djerisilo 14,
Faucette 3, Crisanti 11; Sirressi (L),
Blagojevic 5, N.e. Mc Namee . Gentili,
Devetag, Van Hecke. All. Salvagni
ASYSTEL NOVARA: Frigo 11, Bechis
1, Horvath 6, Veljkovic 3, Barcellini
14, Viganò 11; Sansonna (L), Camera,
Folie 1, N.e. Zardo, Barun. All. Caprara.
ARBITRI Prandi e Vagni.
NOTE Spett. 1800. D.s. 38’, 27’, 28’ ,
tot. 93’. Urbino b.s. 6, v. 3, m. 8, s.l. 10,
e. 12; Asystel: b.s. 7, v. 2 , m. 5, s.l 8,
e. 8. T.G. 6 Tirozzi 5 Garzaro 4 Viganò
3 Djerisilo, 2 Bechis 1 Blagojevic.
URBINO (m.n.f.) Urbino determinata,
motivata tre punti meritati.
CHIERI-MODENA
| 3-2
(25-18, 17-25, 12-25, 25-21, 17-15)
CHIERI: Giogoli 3, Sorokaite 18,
Borgogno 7, Zetova 7, Arimattei 13,
Pavlovic 14; Borri (L), Corvese 3,
Vesela, Vietti, Grazietti, Hippe 5. N.e.
Zauri. All. Beltrami.
CASA MODENA: Barazza 8, Aguero
25, Barboza 12, Harmotto 12,
Fernandinha 4, Rinieri 2; Valeriano
(L), Marinkovic, Paggi, Partenio 17,
Mari. N.e. Ciabattoni (L), Croce. All.
Cuccarini.
ARBITRI: Sobrero e Prati.
NOTE Spett. 2600. Durata set: 22’,
24’, 22’, 28’, 22’; tot 118’. Chieri: b.s. 6,
v. 4, m. 12, e. 33. Modena: b.s. 13, v. 2,
m. 18, e. 20. T.G.: 6 Pavlovic, 5
Aguero, 4 Sorokaite, 3 Arimattei, 2
Partenio, 1 Barboza.
TORINO (ma.mor) Prima vittoria
interna per Chieri che rimonta 2 set e
si impone grazie a Pavlovic.
CLASSIFICA: Busto Arsizio 21; Villa Cortese 20; Urbino 19; Bergamo 14;
Modena 12; Novara, Piacenza 8;
Parma 7; Conegliano 6; Chieri 4; Pavia
1; Pesaro 0.
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
IPPICA CHE SORPRESA A MONTEGIORGIO
Favola Iglesias
nuova edizione
Torna in pista e vince il campione rapito
nel 2009 e ritirato dalle corse 21 mesi fa
MATTEO PIERELLI
Perfetto d’andatura e ancora straordinariamente veloce. Il nuovo Iglesias visto vincere ieri a Montegiorgio somiglia
molto a quello vecchio, al campione capace di conquistare 5
Gran Premi fino alla primavera
del 2008, quando si infortunò
all’anteriore destro e, dopo quasi un anno di tentativi vani, fu
spedito sul litorale campano
(Cuma) dove i benefici dell’acqua marina fanno miracoli, ma
dove Iglesias fu rapito il 26 marzo 2009 per poi essere ritrovato
in condizioni pietose due mesi
dopo a Sant’Anastasia, a soli 30
km dal luogo del rapimento.
Favola Il suo allevatore e pro-
prietario Sergio Carfagna si ritrovò fra le mani un cavallo di
pelle e ossa, che rischiò seriamente di morire. Eppure Iglesias, nato e cresciuto sotto la basilica di Assisi, riuscì a superare
anche quel momento, rientrando nel 2010 e centrando due vittorie, prima di fermarsi ancora
due mesi dopo per un altro infortunio ed essere ritirato in razza. Però... «Però all’inizio di novembre - dice Carfagna - vedevo Iglesias scorrazzare felice in
paddock: era perfetto di anda-
Iglesias con il suo proprietario Sergio Carfagna DE NARDIN
4
I NUMERI
5
GP vinti
da Iglesias
2007: Marche
(M.Giorgio),
Marangoni (To) e
Firenze. 2008:
Città di Padova,
Città di Torino.
tura e filava come ai bei tempi.
Mi sembrava un segno del destino e così mi sono tolto lo sfizio
di riattaccarlo al sulky. La settimana scorsa ha fatto la riqualifica a Montegiorgio e ieri ha fatto quel che ha fatto». Ovvero un
miglio alla vecchia maniera: subito in testa e stacco finale in
1.14, dopo un’assenza di un anno e nove mesi. «Mi sono quasi
commosso - conclude Carfagna
- e ora viviamo alla giornata:
con Iglesias, dopo tutto quello
che è successo, è meglio non sbilanciarsi».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
GHIACCIO SHORT TRACK IN GIAPPONE
y
Mauritius
Dettori k.o.
Dieci monte e
zero vittorie per
Dettori a
Mauritius nel
torneo
internazionale
dei fantini vinto
dal trio Chisty,
Buick e Brown.
Frankie era in
squadra con
Peslier e
Pasquier, giunta
terza e ultima.
Secondi i locali
Joorawon,
Teetan e
Bardottier.
Terza Jessica
Marcialis in una
corsa per
amazzoni.
OGGI ROMA
QUINTÉ
A Tordivalle
(inizio convegno
alle 14.30)
scegliamo
Forever Onion
(4), Myself Kris
(19), Lotar Wise
(2), Lopez Bi
(10), Ikram Ferm
(18) e Let Me
Run (13).
Si corre
anche
Trotto: Palermo
(14.40) e
Treviso (15.25).
Galoppo:
Livorno (15.15) e
Napoli (15.05).
tappa è un traguardo da ricordare, e sul quale costruire ancora in vista degli Europei, dal 27
al 29 gennaio in Repubblica Ceca, e per i Mondiali, dal 9 all’11
marzo a Shanghai.
Arianna Fontana,
21 anni AFP
Bis Fontana
e la staffetta
Super Italia
Arianna firma il quarto trionfo
in Coppa e trascina le azzurre
SIMONE BATTAGGIA
È Nagoya, ma sembra di
essere in Lombardia. Ieri in
Giappone lo short track mondiale ha parlato valtellinese
stretto, almeno tra le donne:
due vittorie e un terzo posto,
dopo il trionfo di sabato nei
1500.
Le tre stelle C’è Arianna Fontana, che con la doppietta
1500-500 firma la quarta vittoria individuale di fila, dopo anni passati a rincorrere un trion-
fo in Coppa del Mondo. Poi c’è
Martina Valcepina, che come
un mese fa in Canada accompagna la Freccia Bionda sul podio
dei 500, e si gode il primo posto
nella classifica di specialità:
nessuna vittoria, ma tre secondi e un terzo posto sono più che
sufficienti, finché Arianna e la
canadese St-Gelais si alternano
vittorie e assenze. E poi c’è la
staffetta, con Cecilia Maffei,
Arianna e Martina Valcepina a
dare forza e sostegno alla Fontana, per chiudere nel migliore
dei modi un weekend storico:
tre vittorie azzurre nella stessa
Conferme e sorprese La giornata
perfetta è iniziata nei 500, dove
Arianna Fontana si è presentata col miglior tempo in batteria.
Stessa musica nel tabellone: prima col miglior crono nei quarti
e davanti a tutte anche in semifinale, per poi bruciare in finale
l’idolo di casa, la giapponese
Yui Sakai, mentre Martina Valcepina si prendeva il bronzo. La
vera sorpresa è arrivata nella
staffetta, dove Sud Corea e Cina erano favorite. Nella prima
semifinale, però, Giappone e
Olanda hanno beffato le coreane, relegandole alla finale B,
mentre le azzurre non hanno
avuto problemi a qualificarsi
dietro la Cina, staccando Germania e Canada. In finale, la volata ha dato ragione alle azzurre, davanti a Giappone e Cina.
Nel prossimo weekend le azzurre saranno a Shanghai per la terza tappa di Coppa, proprio sulla pista dei Mondiali. Proveranno a lasciare un segno.
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Coppa del Mondo a Nagoya (Giap), ultima giornata. Uomini. 500: 1. Jean (Can)
41"491; 2. Liang Wenhao (Cina) 41"738;
3. Gong Qiuwen (Cina) 42"815; 23. Reggiani 42"759; 24. Cassinelli 43"054.
1000: 1. Hamelin (Can) 1’25"915; 2. Kwak
Yoon-Gy (S.Cor) 1’25"743; 3. Gilday
(Can) 1’26"909; 13. Confortola 1’29"993;
14. Dotti 1’29"051. Staffetta 5000: 1. Cina
6’50"562; 2. Russia 6’50"241; 3. Giappone 6’53"557; 10. Italia 6’57"493.
Donne. 500: 1. Fontana 44"479; 2. Sakai
(Giap) 44"566; 3. M. Valcepina 44"667;
22. A. Valcepina 45"777. Coppa: M. Valcepina 3040; 2. Fontana, St-Gelais
(Can) 2000. 1000: 1. Li Jianrou (Cina)
1’32"370; 2. Lin Meng (Cina) 1’33"226; 3.
Xiao Han (Cina) 1’32"307; 21. Maffei
1’37"308; 28. Viviani 1’37"624. Staffetta
3000: 1. Italia (Fontana-Maffei-A. Valcepina-M. Valcepina) 4’19"970; 2. Giappone 4’20"041; 3. Cina 4’20"122; 4. Sud Corea 4’16"624.
42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
SCI COPPA DEL MONDO
Vonn
è tris
FONDO SPRINT A COPPIE
Quanti voli
Pellegrino
si spaventa
Cade: «Paura per
la spalla operata
pochi mesi fa»
Vince pure
il superG
e scappa
Terza vittoria in tre giorni
E’ l’11˚ successo a Lake Louise
PIERANGELO MOLINARO
Tre giorni, tre prove, tre
vittorie a Lake Louise (e sono
11 in carriera). Cinque gare disputate, quattro vittorie. Di
questo passo Lindsey Kildow,
ancora per poco in Vonn, potrà
regalarsi le vacanze di Natale e
magari andare al mare prima
delle finali della Coppa del
Mondo a Schladming a metà
marzo, tanto per andare ad alzare la sfera di cristallo (e sarebbe la quarta). La statunitense vince anche il superG, ma
meno nettamente delle due discese dei giorni precedenti.
Commette qualche errore e arriva ancora una volta davanti a
tutte grazie alla grande scorrevolezza nella parte iniziale ed
in quella finale, dove sa sfruttare sino in fondo i suoi 80 chili.
Fenninger Meglio di lei sulla
parte più tecnica del superG canadese si muove l’austriaca Anna Fenninger, 22 anni, già campionessa mondiale a Garmisch
di supercombinata: linee morbide e delicate, capaci di non
Azzurre bene:
Schnarf 6a, Elena
Fanchini 10a.
Mercoledì si
replica in superG
Lindsey Vonn,
27 anni, 45a
vittoria EPA
Pellegrino, 21 anni, medicato
vede, per ora in gigante e superG. Quarta Lara Gut, attaccante incredibile, ma proprio
questa aggressività a volte la
porta ad essere troppo brusca.
A deludere nel superG di ieri è
stata la tedesca Viktoria Rebensburg, regina del gigante e che
con i progressi registrati in discesa si pensava estremamente competitiva in superG. Invece ieri la campionessa olimpica di gigante ha sbagliato tutto
e si è piazzata solo 25ª.
Bella Italia La squadra azzurra
Johanna Schnarf, 27 anni AP
lasciare centesimi di secondo
impigliati nella neve ad ogni
curva. Ha chiuso a 19/100 dalla statunitense. E’ un atleta in
piena crescita che fra non molto sarà pronta anche ad inseguire la Coppa generale. Terza
Julia Mancuso, altra talentuosa che quest’anno pare essersi
allenata con un po’ più di continuità e la sua competitività si
continua a piacere. Non è ancora salita sul podio, ma ancora
ieri ha piazzato due atlete nelle prime 10, Johanna Schnarf
sesta ed Elena Fanchini decima. Di questo passo arriverà
anche il giorno del podio. Che
piace è l’atteggiamento complessivo delle ragazze. Certo,
ieri a Lake Louise c’era sole
splendente e visibilità perfetta, la pista larga e invitante,
ma finalmente tutte su buttano all’attacco. Solo Elena Curtoni è apparsa in qualche punto un po’ passiva, ma bisogna
darle tempo, perché ha talento
ed un certo adattamento è necessario nella prima stagione
stabile in Coppa del Mondo.
Clima Quando la stagione di
una squadra a cui nessuno
chiedeva nulla parte in questo
mondo arriva quel clima positivo che porta ai risultati. Possiamo contarci. In tre giorni abbiamo ritrovato Lucia Recchia,
Elena Fanchini e ieri Johanna
Schnarf. Non è stata quella della ragazza di Valdaora una discesa perfetta, ma sulla pista
canadese Johanna ha trovato
quella decisione che altre volte
le era mancata. Ed importante
è pure la riconferma a sole 24
ore dal settimo posto di discesa di sabato di Elena Fanchini,
che sta davvero vincendo le paure che l’hanno condizionata
per anni. E sembra crescere anche Verena Stuffer ancora a
punti, un bel bilancio in attesa
del rientro di Nadia Fanchini.
Le ragazze non torneranno a
casa perché mercoledì su questa stessa pista disputeranno il
superG originariamente in programma a Val d’Isere.
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GIGANTE MASCHILE RAZZOLI PARTE E FARA’ LO SLALOM A BEAVER CREEK
Hirscher beffa sua maestà Ligety
Lo statunitense
continua a
contestare la Fis
Azzurri lontani
con i rivali austriaci, gli unici a
favore del cambiamento: «Reichelt e Raich spalleggiano la
Fis, forse è il loro modo di rientrare fra i primi. E poi in Austria lo sci è lo sport nazionale
e a loro importa solo vincere».
DAL NOSTRO INVIATO
Italietta Chissà se anche a noi
MASSIMO LOPES PEGNA
BEAVER CREEK (Colorado, Usa)
«Forza ragazzi, dai Italia». Anche lo speaker si sgola,
in italiano, per incitare quella
che ormai sembra l’ex «valanghina» azzurra del gigante.
Perché i nostri, dopo aver bucato la prima a Sölden, rimangono impantanati nelle retrovie anche a Beaver, la pista
che una volta, neppure troppo
tempo fa (Blardone aveva vinto qui nel 2006), ci era congeniale. Si salvano solo Davide
Simoncelli, 13˚, e il giovane
Giovanni Borsotti, 17˚. Del resto della truppa, rimangono
nei trenta — e per un soffio —
Manfred Moelgg e Max Blardone, rispettivamente 25˚ e 26˚.
Ted Il principe mancato della
Birds of Pray è l’americano
Ted Ligety, sorpassato per un
soffio dall’austriaco Marcel
Hirscher, che coglie la sua terza vittoria in gigante, quarta
assoluta in Coppa del Mondo.
Marcel Hirscher, 22 anni: è la quarta vittoria in Coppa EPA
Immaginate la delusione della
tribunetta zeppa di gente, gelata dai meno 14˚ e dal vedere il
loro idolo scherzato di appena
16/100. Alle loro spalle, con
un ritardo di 62/100, si piazza
il 24enne tedesco Fritz
Dopfer. Hirscher è il nuovo
(me neppure troppo nuovo) talento austriaco, seguito fanaticamente dal padre, ma Ligety
è sempre di più il dominatore
della specialità: 3 coppe negli
ultimi 4 anni, oro mondiale a
Garmisch e successo a Sölden
al debutto stagionale. Soprattutto è lui il condottiero della
battaglia contro la Fis intenzio-
nata a cambiare gli sci del gigante. Una regola che potrebbe entrare in vigore dalla prossima stagione e a cui si oppone
almeno l’80% degli atleti.
Contestazione Ligety usa termi-
ni duri: «Penso che la Fis voglia rovinare il gigante facendoci tornare indietro di 20 anni, perché gli sci lunghi e dritti
sarebbero una vera involuzione. Li ho provati, mi sono sentito come Phil Mahre nell’84. La
Fis è una dittatura che vuole
imporci la sua volontà». E non
la pianta qui, il biondino dello
Utah. Anzi, se la prende anche
farebbe bene tornare ai vecchi
sci. Per ora rimane nelle orecchie l’amarezza di Max Blardone: «Mi ricordo quando a Beaver vincevo, c’era tanta volontà. Ora sono sfiduciato, mi
manca continuità negli allenamenti». Meno male che c’è Simoncelli (8˚ tempo nella 2ª
manche). A marzo si era rotto
il crociato del ginocchio e ora
è già su livelli discreti: «Dai,
non è andata male, ne ho tanti
davanti a una manciata di centesimi: manca poco ed entro
nei dieci. Cerco di trarre grande positività da queste gare.
Memorizzo e cerco di risalire
la china». Intanto la notizia positiva del giorno arriva dall’Italia: Giuliano Razzoli sta meglio e parteciperà allo slalom
di giovedì. Dice il d.t. Claudio
Ravetto: «Arriverà a Beaver all’ultimo momento (martedì
pomeriggio, ndr), il modo migliore per non risentire eccessivamente del fuso orario».
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LA GUIDA
Domani a Beaver
gigante uomini
Giovedì lo slalom
SUPERG DONNE
(Lake Louise): 1. Vonn (Usa)
1’20"21; 2. Fenninger (Aut) a
19/100; 3. Mancuso (Usa) a
71/100; 4. Gut (Svi) a 84/100; 5.
Riesch (Ger) a 89/100; 6.
SCHNARF a 1"20; 7.
Lindell Vikarby (Sve) a 1"21; 8.
Goergl (Aut) a 1"29; 9.
Fischbacher (Aut) a 1"38; 10.
E. FANCHINI a 1"50; 11. M.
Schild (Svi) 1"51; 12. Weirather
(Lie) 1"60; 13. Kling (Sve) 1"72;
14. Ruiz Castillo (Spa) 1"75; 15.
Rolland (Fra) 1"79; 23.
STUFFER a 2"21; 23.
MERIGHETTI a 2"21; 32.
Recchia a 2"59; 33. Marsaglia
a 2"72; 37. E. Curtoni a 3"18;
46. Borsotti a 4"16.
Coppa del Mondo (6 prove):
1. Vonn (Usa) 422; 2.
Rebensburg (Ger) 286; 3.
Goergl (Aut) 243; 16. E.
Fanchini 75.
GIGANTE UOMINI
(Beaver Creek): 1. Hirscher
(Aut) 2’38"45; 2. Ligety (Usa) a
16/100; 3. Dopfer (Ger) a
62/100; 4. Jansrud (Nor) 1"12;
5. Sandell (Fin) 1"31; 6. Richard
(Fra) 1"32; 7. Schoerghofer
1"36; 8. Janka (Svi) 1"56; 9.
Pinturault ((Fra) e Svindal
(Nor) 1"59; 11. Fanara (Fra)
1"62; 12. Cuche (Svi) 1"66; 13.
SIMONCELLI e Haugen (Nor)
1"72; 15. Reichelt (Aut) 2"13; 17.
BORSOTTI 2"33; 25. MOELGG
3"29; 26. BLARDONE 3"43.
Non qual. II m.: Eisath, Grange
(Fra), Ploner, Innerhofer,
Kostelic (Cro), Fill, Casse,
Miller (Usa). Rit. I m.:
Patscheider.
Coppa del Mondo (6 prove):
1. Svindal (Nor) p. 294; 2.
Cuche (Svi) 260; 3. Feuz (Svi)
246; 4. Miller (Usa) 197; 5.
Ligety (Usa) 189: 27. Fill 57.
Programma (a Beaver Creek)
Domani: gigante maschile (ore
17.30/20.30). Mercoledì.
superG donne (18.30). Giovedì
slalom maschile (17.30/20.30).
FONDO Sprint coppie tl.
Uomini: Modin Peterson (Sve);
2. Kriukov Pethukov (Rus); 3.
Golberg Hattestad (Nor); 4.
Strandvall Jylhae (Fin); 12.
SCOLA HOFER; rit.
PELLEGRINO R.PASINI.
Donne: 1. Eide Falla (Nor); 2.
Bjornsen Randall (Usa), 3.
Korosteleva Matveeva (Rus);
4. Gruber Van den Graaf (Svi);
18. DE MARTIN LAURENT; 19.
BROCARD G.VUERICH.
Prossima tappa: Davos,
sabato domenica 15 30 km tl
D e U, sprint tl D e U.
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO ARCOBELLI
DUSSELDORF (Ger)
Più rollerball che sci: in
28 stipati in una lingua di neve
larga meno di 10 metri. Cadute, spavento, ecatombe di bastoncini e sportellate a muso duro: tutto questo è stata la sprint
pattinata a coppie davanti al Reno. Non è questo lo show. Non
è così che si rilancia l’immagine
del fondo-spettacolo. Neanche
con le squalifiche, che hanno
portato i russi Kriukov-Pethukov dallo spogliatoio al podio
in pochi minuti per un ricorso
che ha mandato su tutte le furie
i tedeschi, mentre gli svedesi
Modin-Peterson e le norvegesi
Eide-Falla (con seconde per la
prima volta le americane) davano un certo prestigio al loro successo.
Paura Dentro una baracca,
c’era già Federico Pellegrino,
dolorante e impaurito per la caduta nell’ultimo giro delle qualificazioni, alla portata sua e di
Renato Pasini. Un ruzzolone
sul dosso verso l’ultima curva
prima del rettilineo finale.
«Guardavo come sorpassare gli
avversari davanti e mi hanno
toccato da dietro». Steso, appoggiato pericolosamente a
quella spalla sinistra operata a
Milano il 22 marzo. «Senza l’intervento, la spalla mi sarebbe
uscita fuori, ho avuto paura: mi
sono rialzato e subito ho ripensato a quegli incubi. Così invece di ripartire ho preso la via
delle baracche. Sì, la finale era
vicina. E invece mi sono subito
preoccupato che fosse qualcosa
di grave, sono andato a sfogare
la rabbia con una corsetta per
provare se mi scricchiolasse
qualcosa». Il fisioterapista Saba
gli rilassa la spalla, ma bisognerà attende qualche giorno per
vedere come reagirà: ma la stagione del valdostano non dovrebbe essere a rischio, e neanche la partecipazione domenica alla sprint di Davos. «Peccato, ma dopo 3 metri qui avevo
già rotto un bastoncino... bisognerà attrezzarsi con quelli di
alluminio!». Anche nella seconda semifinale, prima dell’ultimo giro, Hofer raccoglie al volo
il bastoncino lanciatogli da Fulvio Scola: non basterà al gardenese per chiudere 4˚ e il ripescaggio di un’Italia senza finale
a 10. Anche Gaia Vuerich, in
tandem con Elisa Brocard, allargando la gamba destra per evitare di finire sulla tedesca Anger, ha rimediato uno stiramento. Resta il sorriso di una deb,
Greta Laurent, in coppia con
Virginia De Martin, di Gressoney come Arianna Follis, che le
ha mandato alcuni consigli. Com’è triste, Dusseldorf.
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Atletica
Nuoto CAMPIONATI USA AD ATLANTA: ANCORA SUPER LA BABY FRANKLIN
La Soni va: 200 rana da 2’21"46
STEFANO ARCOBELLI
Rebecca Soni chiude
con un super tempo i campionati americani in vasca lunga
alla Georgia Tech University
di Atlanta (Stati Uniti): ha vinto i 200 rana in 2’21"46 su
Amanda Beard, ambiziosa e
veloce come sempre e nonostante la maternità, e con un
tempo addirittura inferiore di
un centesimo dall’oro mondiale di Shanghai, in piena
estate. La Soni ha da tempo
nel mirino il record mondiale
della canadese Pierce
(2’20"12, con i body), primato che in questa stagione olimpica rischia stavolta di cadere
davvero.
Missy Melissa Franklin si pren-
de i 200 dorso in 2’07"14, cede nei 100 stile libero d isoli 4
centesimi a Jessica Hardy e insieme a Tyler Clary ottiene il
massimo dei punteggi individuali. Nei100 stile libero maschili, significativo il 48"33 di
Natahan Adrian, con Yannick
Agnel sul podio in 48"87. Nei
200 rana maschili, si conferma Brendan Hansen
A EINDHOVEN
Paltrinieri
è 2˚ nei 1500
Sjostrom veloce
Rebecca Soni, 24 anni, due ori (100-200 rana) ai Mondiali 2011 AFP
(2’09"64), mentre continua il
periodo di difficoltà del giapponese Kitajima, quarto in
2’12"59.
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Risultati. Atlanta (50 m). Finali. Uomini, 100 sl Adrian 48"33, Townsend
(S.Af) e Agnel (Fra) 48"87; 1500 sl
Rouault (Fra) 15’12"22, Klueh
15’19"32, Koski (Fin) 15’26"47; 200 do
Clary 1’56"41, Pebley 1’58"30, Grevers 1’58"35; 200 ra Hansen 2’09"64,
Salto con gli sci
Boxe MADISON GREMITO
Morassi ottavo
Tris di Kofler
Cotto si vendica
di Margarito
Andrea Morassi si distingue dal grande trampolino di
Lillehammer (Norvegia) chiudendo ottavo e dopo aver effettuato il miglior salto nella prima sessione (139.5 metri, per
l’austriaco Schielerenzauer
135 nel secondo salto, per lo
sloveno Tufe 137.5). Per l’azzurro è il secondo risultato più
importante di sempre in Coppa del Mondo dopo il podio di
Oberstdorf 2007.
Terzo trionfo su tre gare per
l’austriaco Andreas Kofler.
Risultati. Hs 138: 1. Kofler (Aut) 252 p.
(125+129 m); 2. Freund (Ger) e Bardal
(Nor) 249.2; 4. Schielerenzauer (Aut)
248.7; 8. MORASSI 237.1
(139.5+118.5); 18. COLLOREDO 211.2
(117.5+127). Coppa del Mondo: 1. Kofler
(Aut) 300; 2. Schlierenzauer (Aut) 170;
19. MORASSU 32; 33. COLLOREDO 13.
Shanteau 2’11"28, Keefer 2’12"40, 4.
Kitajima (Gia) 2’12"59; 200 fa Rousseau (S.Af) 1’56"77, Clary 1’57"03, Oliveira (Por) 1’59"95.
Donne, 100 sl Hardy 54"82, Franklin
54"86, Vollmer 54"88; 800 sl Muffat
(Fra) 8’25"70, Trott (S.Af) 8’28"40,
L.Smith 8’34"74; 200 do Franklin
2’07"14, Russell (Can) 2’09"84, Pelton
2’09"89; 200 ra Soni 2’21"46, Beard
2’24"46, McCabe (Can) 2’25"08; 200
fa Hersey 2’08"83, Tosky 2’09"74,
Breeden 2’10"08.
Agli Open olandesi in
vasca lunga di Eindhoven,
Paltrinieri è 2o nei 1500. Elena
Gemo è 5a nei 100 dorso
(1’01"80 ) e 50 delfino (27"50,
in batteria 3/100). Niente
finale nei 100 sl per Magnini,
Leonardi 8o in 50"20 (b.
50"19). Uomini, 100 sl
Veschuren 48"60, F.Manau
dou (Fra) 49"40, 8. Leonardi
50"20, 9. Santucci 50"22, 11.
Magnini 50"25, 16. Maglia
50"56; 18. Belotti 50"82; 1500
sl Kienhuis 14’58"22 (r.n.), 2.
Paltrinieri 15’16"22; 100 do
Lacourt (Fra) 53"71, 13.
Laugeni 56"37; 50 fa Fesikov
(Ru) 23"91, Cavic (Ser) 23"93.
Donne, 100 sl Sjostrom (Sve)
53"05, Kromowidjojo 53"60,
Heemskerk 54"13; 100 do
DaRoche (Spa) 1’00"92, 5.
Gemo 1’01"80; 50 ra Joahns
son (Sve) 31"12, 7. Valentini
32"42; 50 fa Sjostrom (Sve)
25"94, 5. Gemo 27"50 (27"47);
400 mx Miley (Gb) 4’34"76.
Boxe
KLITSCHKO OPERATO L’iridato dei massimi Wba-Ibf-Wbo Vladimir Klitschko è stato operato per la rimozione di un calcolo
renale. L’operazione è riuscita e il manager ha reso noto che il combattimento in
programma sabato a Dusseldorf (Ger)
contro il francese Jean Marc Mormeck resta in calendario.
POVETKIN MANTIENE (r.g.) A Helsinki
(Fin), per Alex Povetkin (Rus. 23) facile difesa massimi Wba, contro Cedric Boswell
(Usa 35-2) 42 anni, costretto alla resa all’8
tempo. Nel sottoclou, grazie alla vittoria
su Dereck Chisora (Ing. 15-2), Robert Helenius (17) porta per la prima volta l’Europeo
massimi in Finlandia. Il welter Gianmario
Grassellini (19-6-2), salito nei medi, è finito
kot al primo round contro Jack Culcay
(Germ. 9), iridato 2009 a Milano. Nei leggeri Pasquale Di Silvio (13-4) cede a Edis Tatu (Kos. 16) 6 t.
Cotto bacia la moglie Melissa AFP
VOGHERA — (r.g.) Al Palaoltrepo di Voghera, bella serata dedicata al ricordo di Giovanni Parisi, scomparso prematuramente il 25 marzo 2009,
che avrebbe compiuto 44 anni
il 2 dicembre. Manifestazione
voluta fortemente da Silvia Parisi, la moglie del campione
che ha annunciato l’arrivo di
una nuova palestra, felice della presenza di Simona Galassi,
Giacobbe Fragomeni, Vincenzo Belcastro e il manager Salvatore Cherchi. Gli allievi della
Asd Boxe Voghera, guidati dallo storico insegnante Livio Lucarno hanno dominato il confronto con i rivali di Cremona e
Abbiategrasso, vincendo con
Valassi, Stani, Negroni, Acatullo, Buratto e Divece.
Hockey ghiaccio
ma confusione, su tutti i fronti.
Pittin, penalizzato anche dal
vento che ha costretto la gara a
vari stop e dal grande trampolino che non ama, ha dovuto ripetere 4 giri di penalità per un
totale di 1’20" di distacco,
Runggaldier invece ne ha dovuto percorrere 2. Ha vinto
Eric Frenzel. Pittin ora è 3˚ in
Coppa, e nel prossimo
weekend gareggia a Ramsau,
dove è già stato sul podio.
Risultati. Hs-138 + 10 km: 1. Frenzel
(Ger) 28’38"5 (1); 2. Lamy Chappuis
(Fra) a 17"4 (5); 3. Kircheisen (Ger) a
20"6 (4); 4. Moan (Nor) a 21" (12); 5.
L.RUNGGALDIER a 22"3 (6); 10. PITTIN
a 1’07"8 (38); 17. BAUER a 1’28"7 (35);
n.q. Michielli. Coppa del Mondo: 1. Edelmann (Ger) 240; 2. Klemetsen (Nor)
189; 3. PITTIN 180; 4. Lamy Chappuis
(Fra) 174; 14. L. RUNGGALDIER 93.
Pallavolo
A-2, Castellana ok
(f.c.) Nona vittoria di fila per Castellana. I
pugliesi (2000 spettatori) vincono lo scontro diretto in casa con Segrate. Così la 12˚:
Genova–Corigliano 1-3 (22-25, 25-22,
24-26, 23-25); Perugia–Molfetta 3-1
(22-25, 25-20, 25-17, 25-14);
Loreto–Santa Croce 3-1 (33-31, 25-23,
19-25, 25-19); Cantù–Club Italia Roma 1-3
(18-25, 20-25, 25-22, 21-25); Castellana
Grotte–Segrate 3-0 (25-17, 25-20, 25-22);
Milano–Atripalda 3-0 (25-17, 28-26,
25-23); Sora–Città di Castello 0-3 (33-35,
22-25, 25-27); Isernia–Reggio Emilia 3-1
(17-25, 25-20, 25-23, 25-19). Classifica:
Segrate 30; Castellana 29; Città di Castello, Perugia 24; Molfetta 23; Genova, Loreto 22; Sora 21; Milano 20; Santa Croce 19;
Corigliano 17; Club Italia 15; Isernia 9; Cantù 6; Reggio Emilia 5; Atripalda 2.
A-2 DONNE (m.l.) La 9ª giornata: Montichiari-Sala Consilina 3-2 (21-25, 25-19,
20-25, 25-23, 15-10); Fontanellato-Frosinone 3-2 (18-25, 26-24, 15-25, 25-18,
15-13); Crema-S.Vito 3-0 (25-21, 25-23,
25-13); Forlì-S.Croce 0-3 (18-25, 18-25,
20-25); Soverato-Giaveno 0-3 (19-25,
15-25, 20-25); Matera-Busnago 1-3
(12-25, 26-24, 22-25, 15-25); Mercato
S.Severino-Pontecagnano 3-0 (25-19,
25-11, 26-24). Classifica: Giaveno 25; Crema 23; Loreto 22; Santa Croce 20; Casalmaggiore 19; Montichiari, Busnago 16; Sala Consilina 13; Frosinone, Fontanellato 11;
S. Severino, Pontecagnano 9; Soverato 8;
San Vito 5; Forlì, Matera 3.
ROVIGO PASSA Nel posticipo del 6˚ turno, Rovigo espugna Calvisano.
Calvisano-Rovigo 14–20 (11-13). Marcatori:
p.t. 4’ c.p. Griffen (C), 13’ c.p. Basson (R),
21’ m. Castello (C), 30’ c.p. Bustos, 32’ c.p.
Griffen, 35’ m. Lombardi tr. Bustos; s.t. 26’
drop Griffen, 30’ m. Duca tr. Bustos. Punti:
Calvisano 1, Rovigo 4. Classifica: Prato, Rovigo 21; Padova, Calvisano 20; Mogliano
15; Crociati 11; L’Aquila 10; San Gregorio 9;
Lazio 8; Reggio Emilia 5.
WESTWOOD OK Il Nedbank Challenge va
a Lee Westwood. Nell’ultimo giro a Sun City (Saf, par 72), all’inglese è bastato un 73
per chiudere a -15 (68 70 62 73), respingendo lo svedese Karlsson (-13). Francesco Molinari chiude 11˚ su 12 con +7 (72 77
73 73). Hong Kong Open a Rory McIlroy
con -12 (64 69 70 65).
Stavolta la rimonta di
Alessandro Pittin non si conclude sul podio (da 39˚ a 10˚),
che invece è sfuggito di poco a
Lukas Runggaldier, per molti
tratti secondo nella 10 km norvegese di Sjusjoen, e alla fine
quinto. Una gara decisa già sul
trampolino di Lillehammer,
dove hanno lanciato la penalty
race, di cui non si sentiva il bisogno anche se la Fis la sta sperimentando per rendere la
Coppa televisivamente più attraente come il biathlon, cioè
con i giri di penalità in un anello di 150 metri: Questo dopo
aver già condizionato la classifica con i punteggi a fasce in
base all’atterraggio dal grande
trampolino (hs 138), senza tener conto del telemark. Insom-
COPPA LEN DONNE Andata dei quarti: Imperia-Padova 6-6. Ritorno sabato 17.
Curling
TIGER TORNA A VINCERE Tiger Wood ritrova il successo in un torneo individuale
dopo due anni di astinenza. L’ex numero
uno del mondo ha vinto lo Chevron World
Challenge sui campi di Thousand Oaks.
Combinata nordica COPPA DEL MONDO IN NORVEGIA
Pallanuoto
Rotelle
Golf
(r.g.) Al Madison Square
Garden di New York gremito
da 21.329 spettatori (3 milioni
di dollari di incasso!) il supercampione Wba dei superwelter, il portoricano Miguel Cotto (37-2), si è preso la rivincita
sullo sfidante, il messicano Antonio Margarito (38-8), dominato e costretto alla resa (ferita) all’8˚ round. Nel 2008,
Margarito mise k.o. all’11˚
round Cotto, per il titolo dei
welter che deteneva dal 2004.
Stravius 1’55”46. 400 mx: Pannier
3’43”42. Donne. 100 sl Lazare 54”36; Bonnet 54”56. 50 do: Castel 27”70. 50 ra: El
Bekri 31”38. 200 fa: Grangeon 2’07”58.
200 mx: Grangeon 2’10”88. 400 mx: Balmy
3’59”75.
RIOS OK (r.g.) Nei leggeri Wba, Brandon
Rios (Usa 29-0-1) ha battuto per kot all’11˚
round, John Murray (Ing. 31-2) rendendo
così la cintura vacante. Ad Anaheim (Usa),
doppio mondiale gallo. Mares (Mes. camp.
23-0-1) batte Agbeko (Gha. 28-4) ai punti:
per la Ibf, il supercampione Wba, Moreno
(Pan. camp. 32-1-1) si impone su Darchinyan (Aus-Arm. 37-4-1) A Messico City, piuma Wbc: Gonzales (Mes. 50-7) spedisce
ko al 2˚ tempo Caballero (Pan. 31-11-1).
PISTA LUNGA A Heerenveen (Ola), in Coppa del Mondo, sesto posto azzurro nell’inseguimento a squadre. Uomini. 1000. Gr. A:
1. Nuis (Ola) 1’08"64; 2. De Vries (Ola)
1’09"14; 3. 70 Tae-Bum Mo (S.Cor) 1’09"18;
15. Nenzi 1’11"48. Gr. B: 23. Ioriatti 1’13"14;
25. Daldossi 1’13"45. Ins. a squadre: 1. Olanda 3’42"35; 2. Sud Corea 3’43"82; 3. Germania 3’45"28; 6. Italia (Stefani-Nenzi-Anesi) 3’48"01. Donne. 1000: 1. Nesbitt
(Can) 1’15"32; 2. Jing YU (Cina) 1’15"85; 3.
Shikhova (Rus) 1’16". Ins. a squadre: 1. Canada 3’00"01; 2. Russia 3’02"38; 3. Sud Corea 3’03"18.
Andrea Morassi, 23 anni AFP
(l.b.) A Fremantle (Western Australia) ai Mondiali
classi olimpiche, dopo l’avvio
col match race femminile di sabato (senza italiani), oggi tocca a 470 maschile, RS:X femminile, Finn e Laser Radial.
L’umore degli azzurri è alto.
Sensini (RS:X): «Sono pronta,
si prevede vento forte che mi
piace molto. Mi aspetto un bel
risultato». Zandonà (470):
«Entrare nei 10 non mi basterà, spero di far meglio».
CROSS SPAGNOLO (pe.m.) L´eritreo Kidane Tadese ha vinto il cross di Alcobendas
(Spa) davanti all’iridato Joseph Ebuya. Uomini (10 km): 1. K. Tadese (Eri) 30’10” 2. Ebuya (Ken) 30’13”; 3. Machariyang (Ken)
30’33”. Donne (5,9 km): 1. Jepleting (Ken)
20’06”; 2. Goshu (Eti) 20’11”; 3. Checa
20’28”.
EUROPEI (m.l.) Così ieri la 2ª giornata agli
Europei di Mosca. Uomini: Germania-Italia
7-4; Italia-Francia 4-7. Donne: Italia-Lettonia 11-4; Italia-Germania 6-7.
Memorial Parisi Pittin rimonta a metà: da 29o a 10o
vinto da Voghera Runggaldier è 5o, vince Frenzel
Mondiali,
c’è la Sensini
CROSS KENIANO (d.m.) I keniani Paul Lonyangata e Margaret Wangari hanno vinto
la 5˚ prova del challenge keniano di cross
a Nyahururu. Uomini (12 km): 1. Lonyangata 36’47”; 2. L. Chumba 36’51”. Donne (8
km): 1. Wangari 28’42”; 2. F Chelangat
28’03”.
Ghiaccio
Boxe PRESENTI TANTI CAMPIONI
Vela CLASSI OLIMPICHE
A FUKUOKA (d.m.) Il keniano Josphat
Ndambiri ha vinto in 2h07’36” la 65ª maratona di Fukuoka (Giap) prendendo la testa
al 25˚ km. Uomini: 1. Ndambiri (Ken)
2h07’36”; 2. Mwangi (Ken) 2h08’38”; 3.
Kawauchi 2h09’57”. Maratona di Singapore ai keniani Charles Mawi Kanyao
(2h14’33”) e Irene Jerotich Kosgei
(2h36’42”).
20ª GIORNATA (m.l.) Così la 20ª giornata:
Renon-Cortina 2-1 (1-0, 1-0, 0-1); Pontebba-Bolzano 7-1 (0-0, 5-0, 2-1); Valpellice-Alleghe 4-6 (0-2, 1-1, 3-3); Val di Fassa-Val Pusteria 2-3 (1-1, 1-1, 0-1); Vipiteno-Asiago 4-1 (2-0, 1-0, 1-1). Classifica: Val
Pusteria 42; Cortina, Bolzano 39; Pontebba 32; Alleghe* 29; Val di Fassa 26;
Asiago* 24; Renon, Vipiteno 23; Valpellice
20. (*: una gara in meno).
ROLLER CUP Oltre 4000 persone al Pala
Panini per i 16 pattinatori, fra cui 4 freschi
iridati, al via nella Roller Cup di artistico.
Titolo alla Chimar, forte di Simone Porzi,
iridato junior; Sara Venerucci e Danilo Decembrini, oro nella coppia artistico e Carla Pey, bronzo libero e combinata.
Rugby
PREMI CIAR (c.b.) Ieri a Prato consegnati
i premi Ciar a: S. Curcuruto (dirigente); R.
Pescante (giornalista professionista); A.
Cimbrico (pubblicista); U. Casellato (tecnico); Pro Recco (società); A. Pavanello (giocatore); A. Falzone (arbitro). Trofeo Invernici a Fabio Ongaro (miglior azzurro). Premi speciali: famiglia Francescato (Treviso), G. De Santis (arbitro).
Sport invernali
Biathlon a Fourcade
OESTERSUND — Il francese Martin Fourcade vince anche la pursuit della prima tappa di Coppa. Bel recupero di Hofer, da 28˚
a 16˚. Tra le donne successo per la Berger, la Ponza da 39ª a 26ª. Uomini, 12.5 km
inseguimento: 1. M. Fourcade (Fra) 32’56"0
(0); 2. Svendsen (Nor) a 25"5 (2); 3.
Soukup (Cec) a 26"9 (1); 16. HOFER a
2’10"7 (1); 41. D. WINDISCH a 3’57"0 (7); 49.
M. WINDISCH a 4’33"6 (4); DE LORENZI rit.
Donne, 10 km inseguimento: 1. Berger (Nor)
33’56"9 (1); 2. Makarainen (Fin) a 33"2 (2);
3. Neuner (Ger) a 1’24"4 (4); 26. PONZA a
4’09"8 (1); 47. OBERHOFER a 6’51"4 (6).
BOB A QUATTRO A Igls (Aut), Italia 1 è 15˚
nel bob a 4, prima tappa di Coppa del Mondo. Bob a 4: 1. Russia 1 (Zubkov) 1’43"05
(1˚+2˚); 2. Usa 1 (Holcomb) a 0"06 (2˚+1˚);
3. Germania 1 (Florschuetz) a 0"36
(3˚+3˚); 15. Italia 1 (Bertazzo-Costa-Riva-Comel) a 1"11 (16˚+13˚).
Taekwondo
Test di Londra
Del Coco terza
Judo
Federica del Coco terza ieri nel test-event
di Londra. Nei +67 kg era stata sconfitta
2-9 al primo turno dalla Baryshnikova
(Rus), che però arrivando in finale ha permesso il ripescaggio dell’azzurra, poi vittoriosa 11-3 sulla Weber (Aus) e per forfeit
con Sae-Bon An (S.Cor). Nella 49 kg Federica Mastrantoni fuori con la campionessa d’Europa Lucija Zaninovic (Cro), torneo
vinto da Shu-Chun Yang (Taiwan). Nei 68
kg Claudio Treviso batte Chuang (Cina),
poi è sconfitto dall’iraniano Bagheri, e al
ripescaggio fuori con Manai (Fra) 5-7. Negli 80 Gianluca D’Alessandro sconfitto da
Aaron Cook (Gb) 13-6.
TEST EVENT (e.d.d.) Giulia Cantoni (70 kg)
e Giuliano Loporchio (90) settimi nel Test
Event di Londra.
Tennis
Hockey pista
SETTIMA La 7ª: Follonica-Sarzana 5-4;
Trissino-Prato 3-4; Forte dei Marmi-Breganze 7-0; Seregno-Viareggio 4-5; Lodi-Valdagno 5-4; Giovinazzo-Molfetta
4-2. Oggi, ore 17.30 Bassano-Matera. Classifica: Lodi 21; Viareggio 18; Giovinazzo 15;
Forte 13; Valdagno 12; Bassano 11; Prato
10; Breganze, Sarzana 9; Follonica 7; Molfetta, Seregno 6; Trissino 4; Matera 0
Nuoto
SUPER BERNARD Ai campionati francesi
in vasca corta, ad Angers, Alain Bernard
ha vinto i 100 sl in 46”59 che lo mette in
testa alle liste stagionali. Angers (25m). Uomini.100 sl: Bernard 46”59; Steimetz
47”73. 50 do: Stravius 23”46. Stasiulis
24”02. 50 ra: Duboscq 57”39. 200 fa: Vilaceca 1’55”03; 9. Coggi 2’01”55. 200 mx:
SERIE A (al.ba.) Doppi decisivi nelle semifinali di A maschile: Castellazzo (Golubev,
Vanni, Bracciali, Montenet) batte 4-2 Bassano (Seppi, Lorenzi, Crugnola, Aldi), il Forte dei Marmi (Olaso, Marrai, Trusendi, Giorgini) supera 4-2 il Parioli (Volandri, Fabbiano, Dustov, Pescosolido). Fra le donne, il
Tc Prato (Camerin e Dentoni) batte 3-1 l’Albinea e va in finale contro il Tc Parioli (Vinci, Arn, Caregaro, Burnett). Finali sabato e
domenica a Rovereto.
44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il decreto salva-Italia
DI GIORGIO DELL’ARTI
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I PROVVEDIMENTI PIÙ IMPORTANTI DOPO L’OKAY DI IERI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
GDS
Ecco la nuova Manovra
Per i tagli decisi da Monti
chi dovrà pagare di più?
Tutto il pacchetto
del governo vale
30 miliardi: non si
tocca l’Irpef, sale
l’Iva, si agisce sui
costi della politica
e sulle pensioni.
Ritorna anche l’Ici
Monti ha tenuto il Consiglio dei ministri ieri invece che
stamattina, in modo da far trovare ai mercati la Manovra
pronta. In mattinata, il premier
ha ricevuto le parti sociali, suscitando le ire di Bonanni e della
Camusso, furibondi per gli interventi sulle pensioni. Il consiglio
dei ministri, cominciato alle 16,
è durato fin quasi alle 20 e ha
prodotto un unico decreto legge
che comprende tutto (e che oggi
sarà presentato alle Camere).
C’è poi stata una conferenza
stampa di due ore.
1Ho l’impressione che non possiamo perdere troppo tempo
in considerazioni: le cose da
raccontare sono troppe.
Monti ha cominciato rivolgendosi a tutti gli italiani, e spiegando che questo decreto legge va battezzato «salva Italia».
Si tratta di uscire da una crisi
gravissima, che ci siamo costruiti noi italiani con le nostre mani, riscuotendo pronta cassa
quello che sarebbe stato pagato dalle generazioni future o
dalle classi più deboli. Ha annunciato che lui e i ministri renderanno pubblici i rispettivi patrimoni, non solo dichiarando
quante case o macchine o barche posseggono, ma anche
dando conto della ricchezza finanziaria di ciascun membro
del governo, titoli di stato,
azioni, assicurazioni sulla vita
ecc. Quanto agli altri interventi sulla politica: i consigli provinciali saranno ridotti a 10
componenti eletti dai consigli
comunali, eliminate le giunte
trovato i soldi per salvare anche quelle da 960, grazie ai bolli sui patrimoni finanziari.
Sì, è una piccola patrimoniale:
l’1,5% sui patrimoni scudati
(in fondo, uno schiaffo a Tremonti, evocato anche dal mantra: «Non abbiamo fatto condoni, non faremo condoni») e il
bollo che oggi paghiamo sui
conti correnti esteso a tutti gli
altri prodotti finanziari. Monti
si è dichiarato favorevole alla
tassa europea sulle transazioni
finanziarie, auspicata da Merkel-Sarkozy e avversata da
Berlusconi.
d
HANNO
DETTO
S
Mario Monti
(Premier)
«I sacrifici che
chiediamo
vanno visti in
prospettiva e
saranno
distribuiti in
modo equo:
chiamatelo
decreto
salva-Italia.
Taglieremo
ancora i costi
della politica»
4
La parola è passata a Passera.
Mario Monti, 68 anni, durante la conferenza stampa sulla Manovra ANSA
provinciali e l’ente provinciale
considerato come un’articolazione intermedia tra Regione e
Comune. Gli eletti in organi
amministrativi non previsti
dalla Costituzione (come ad
esempio le comunità montane) presteranno la loro opera
gratuitamente. Ridotto il numero dei dipendenti delle otto
Authority, da 50 membri a 28.
Monti rinuncerà agli stipendi
di presidente del Consiglio e di
ministro dell’Economia. Le parole d’ordine di tutta la Manovra (30 miliardi al lordo, 20 al
netto) sono equità, crescita e
rigore, una tripletta che hanno
ripetuto, più volte, tutti i ministri.
2
Il premier ha ceduto la parola a
Elsa Fornero, ministro del Lavoro, perché spiegasse l’intervento sulle pensioni.
La filosofia è che il criterio per
andare in pensione e calcolare
il relativo importo sia progressivamente reso uguale per tutti. Progressivamente, cioè, var-
rà per tutti il metodo contributivo: l’assegno sarà calcolato
su quanto versato. Nulla accadrà alle pensioni di chi ha già
abbandonato il lavoro. Per gli
altri, dal 1˚ gennaio, fermo restando che il sistema delle quote e delle finestre («bizantinismi») è stato sepolto, accadrà
questo: le donne andranno in
pensione non prima dei 62 anni, ma saranno incentivate a restare al lavoro fino ai 70; gli uomini andranno in pensione
non prima dei 66, con incentivi analoghi. Il sistema sarà a regime nel 2018. Pensioni di anzianità: per usufruirne le donne dovranno avere 41 anni di
contributi + un mese. Gli uomini 42 anni di contributi +
un mese. Infine: le pensioni superiori ai 960 euro non recupereranno l’inflazione. A questo
punto che il ministro s’è messo
a piangere e Monti ha ripreso
la parola.
3
Prima si salvavano solo le pensione minime, da 480. Hanno
Questo ministro (Sviluppo e Infrastrutture) ha parlato della
crescita e della finalità ultima
dei provvedimenti: creare occupazione. In breve: vantaggi
fiscali alle aziende che non distribuiscono utili o aumentano
il capitale; defiscalizzazione
dell’Irap, dal cui calcolo saranno omesse le donne e i giovani;
fondo di garanzia da 20-25 miliardi per agevolare il credito
alle medie e piccole imprese;
provvedimenti per il Mezzogiorno; rafforzamento dell’antitrust e apertura dei settori
chiusi con una serie di liberalizzazioni, che capiremo meglio
oggi quando avremo in mano
testo del decreto e relative tabelle. Sembra che siano notevoli gli interventi di rottura sulle farmacie. Ma sono curioso
di vedere se c’è qualcosa sugli
avvocati. L’Iva aumenterà di
due punti a metà del 2012.
Cioè sarà portata al 23%.
5
La casa?
I valori catastali dovrebbero essere aumentati del 60%. Sarà
colpita la prima casa con un’aliquota dello 0,4% e la seconda
con un’aliquota dello 0,75%.
Ci sono tasse anche sulle barche oltre i 10 metri, sugli aerei
privati, sulle auto di lusso. C’è
una certa quantità di denaro
per gli enti locali, perché la
adoperino per accedere ai fondi dell’Unione europea.
LE REAZIONI LA MINISTRO COMMOSSA
Parla di sacrifici
e di previdenza
Fornero in lacrime
Sindacati duri: «Chissà quanto
piangeranno ora i lavoratori...»
Il pianto Elsa Fornero piange: la ministro
del Lavoro si è commossa quando ha parlato di
come la Manovra «costerà» agli italiani LAPRESSE
FILIPPO CONTICELLO
S
Corrado
Passera
(Ministro Sviluppo Economico)
«I sacrifici di
oggi sono quelli
su cui costruire
la crescita, lo
sviluppo e la
creazione
dei posti di
lavoro futuri.
Favoriremo chi
mette capitali
nelle aziende»
S
Piero
Giarda
(Ministro dei
rapporti con
Parlamento)
«L’Iva aumenterà dal secondo
semestre 2012:
con i 4 miliardi
che recupereremo aiuteremo
famiglie, giovani
e donne. I tributi sulla casa
cresceranno»
La prima lacrima è scesa dopo una frase
eloquente, visto il periodo. «Ci è costato...» e poi
il ministro Elsa Fornero, una vita da scienziata
tra le sudate carte della previdenza, si è commossa. Non è riuscita a pronunciare la parola «sacrifici», difficili non solo da fare ma anche da imporre per decreto. Pianto umano in mezzo a una
distesa di numeri, prima che Monti riportasse
austerità e rigore: «Elsa commuoviti pure, ma
correggimi...». In ogni caso, strana giornata per
la 63enne ministro di San Carlo Canavese (Torino): durante l’incontro con le parti sociali, aveva minacciato di lasciare il tavolo perché nella
delegazione del Forum dei giovani non c’erano
donne («È un problema culturale», ha tuonato).
Insomma, un tipo determinato, nonostante le lacrime e qualche sogno più tradizionale: sposata
con l’economista Mario Deaglio, ha due figli e
tre nipoti, e aspira un giorno a tornare nella campagna piemontese per curare il caro vecchio orto di casa. Il suo pianto ministeriale, però, non
ha commosso più di tanto la Fiom: «Se piange
lei, figuriamoci i lavoratori e i pensionati», ha
detto Giorgio Cremaschi del Comitato Centrale, prima di evocare lo sciopero generale. Non
tanto distante dal parere della Cgil espresso da
Susanna Camusso: «È insopportabile, fa cassa
sui poveri». Per il resto le forze politiche hanno
ascoltato la lunga conferenza stampa e poi rivendicato qualche merito: «Il no all’aumento dell’Irpef vuole dire che è passata la nostra impostazione per non colpire i soliti noti», ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Il collega del Pd,
Pierluigi Bersani, ha focalizzato l’attenzione su
un altro aspetto: «Ok la decisione di far pagare
qualcosa ai capitali scudati». Comunque, l’aggettivo riferito alla Manovra che più rigira nella bocca di tutti è «dura». Una conferma da Pierferdinando Casini: «Misure durissime, ma apprezzo
le parole amare di Monti». Come a dire, ci aspettano lacrime e sangue: chiedere alla professoressa Fornero per la conferma.
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
ALTRI MONDI
INSIEME A BEPPE GRILLO
Alluvione di Genova
Celentano sul palco
A sorpresa c’era Adriano.
Invitato da Beppe Grillo, Celentano sabato sera si è esibito dal
vivo dopo 14 anni lontano dal
notizie
Tascabili
A
ERIKA
ATTACCA
OMAR
FERMATA LA MADRE
Palermo shock
Bimbo pestato
e in overdose
L’affondo della Lega
Bossi: «L’Italia ha perso
Il Nord vuole la Padania»
La Lega rilancia l’idea della secessione. Ieri, a
Vicenza, per l’apertura del cosiddetto «Parlamento
padano», tornato a riunirsi dopo 4 anni, il leader del
Carroccio, Umberto Bossi, ha attaccato: «La guerra
economica ha visto la sconfitta dell’Italia: la Padania
vincerà». E ancora: «Quando si parla di Padania poi
la gente arriva perché la gente è stanca di essere
oppressa e vuole uscire da un sistema centralista come quello italiano». Di secessione «morbida»
ha parlato anche Roberto Calderoli: «Vogliamo
la separazione come per la Cecoslovacchia», ha
detto. Aggiungendo poi: «Ci sarà una grande
manifestazione della Lega il 15 gennaio a Milano».
Trovato fanale con numero matricola
Caccia all’auto pirata
che a Torino ha ucciso
il piccolo Alessandro
Due messaggi lasciati ad Alessandro, morto sabato ANSA
Il piccolo Alessandro è morto sabato a
soli 7 anni, il padre è stato operato due volte
ed è in condizioni critiche, mentre la madre è
ferita. A Torino è caccia all’auto pirata che ha
investito sulle strisce una famiglia che usciva
da un negozio di giocattoli. Secondo testimoni
l’auto era di colore scuro, forse una Renault
Clio: si continuano ad analizzare le immagini
delle telecamere di sorveglianza della zona
dell’incidente e, in più, sono state recuperate
parti della mascherina anteriore e di un fanale
della macchina investitrice, con i numeri
di matricola che dovrebbero portare al pirata.
La testimonianza dell’etoile
«Alla Scala anoressica
una ballerina su cinque»
«Una ballerina della Scala su 5 è anoressica
o bulimica». La pesante rivelazione viene da
Mariafrancesca Garritano, 33 anni, membro del
corpo di ballo del teatro milanese che inaugurerà la
stagione mercoledì sera con il «Don Giovanni» di
Mozart. «Molte colleghe — ha detto al domenicale
inglese «Observer» — non riescono ad avere figli
per i disordini alimentari, 7 su 10 non hanno più
il ciclo per via delle diete punitive. La competizione
non è solo per essere la migliore sul palco, ma
anche per chi mangia meno. Io andavo avanti con
una mela e uno yogurt al giorno, alcune venivano
portate in ospedale per essere alimentate coi tubi».
La sentenza della Cassazione
È vietato spettegolare
sui flirt dei colleghi
I pettegolezzi in ufficio sui flirt tra colleghi
sono vietati. L’ha deciso la Cassazione, secondo
cui un lavoratore che, per rancore nei riguardi di un
collega, diffonde notizie di questo tipo, commette
diffamazione e violazione della privacy. I giudici
hanno condannato un impiegato di banca di 63 anni
a un anno e due mesi di carcere, oltre al risarcimento dei danni alla parte lesa: l’uomo voleva
vendicarsi della collega che rifiutava i suoi inviti a
cena e aveva pensato addirittura di assoldare un
investigatore per indagare sulla sua vita privata.
L’impiegato ha così rivelato in ufficio che la donna
aveva una relazione con un collega sposato.
S
Novi Ligure:
la ragazza
libera oggi
È il giorno di
«fine pena».
Erika De
Nardo, la
ragazza di Novi
Ligure che nel
febbraio 2001,
assieme all’ex
fidanzato Omar
Favaro, uccise
a coltellate
la madre e
il fratellino,
torna libera
oggi. Erika, che
adesso ha 27
anni, in una
lettera a «QN
Quotidiano
Nazionale» ha
attaccato Omar,
libero dal 3
marzo 2010, per
la presenza sui
media: «Si vede
quanto sei
viscido e
senza dignità.
Per fare soldi
ti sei fatto
fotografare
sulla tomba di
mia madre e
mio fratello.
Smettila di
speculare sulla
mia famiglia»
palco: ha detto no allo show di
Fiorello per essere al PalaCep
Pianacci, periferia di Genova, per
una serata per le vittime dell’alluvione del 4 novembre. «Il
pericolo viene da chi guadagna,
fatevi contagiare dall’onestà.
Non seppelliamo il sogno
italiano», ha detto il Molleggiato.
IL PALINSESTO DI OGGI
Radio 3 è speciale
con le voci straniere
Un’iniziativa particolare
oggi a Radio3 per offrire punti di
vista diversi, generare curiosità e
non diffidenza o paura. Per tutta
LA GAZZETTA DELLO SPORT
45
la giornata ai microfoni dell’emit
tente della Rai si alterneranno
conduttori stranieri, nati in
Italia o immigrati. Sono giorna
listi, scrittori, insegnanti, attori,
scienziati, musicisti e contribui
ranno con le loro testimonianze
a rendere la programmazione
ancora più ricca di esperienze.
Il voto in Russia:
Putin sempre zar
ma il partito crolla
Il premier non avrà la maggioranza della Duma:
è calato del 15%. Scontri in piazza: 170 arresti
Un bambino di 18 mesi,
con le manine e le braccia
piene di ustioni, lividi sul viso
e un’enorme quantità di cocaina nel sangue. Il piccolo Samuele è arrivato all’ospedale
Di Cristina di Palermo con
gravi problemi respiratori: i
medici sono riusciti a salvarlo
ma resta in prognosi riservata
nel reparto di Rianimazione.
«Non vedevamo queste cose
da anni. Siamo rimasti allibiti
per tutta questa violenza»,
hanno detto i medici che lo
hanno assistito. Sulla triste
vicenda la procura di Palermo
ha aperto un’inchiesta: la
madre del bimbo, una tossico
dipendente di 25 anni, è in
carcere per maltrattamenti
aggravati, ma durante il lungo
interrogatorio ha dichiarato di
non assumere droghe e ha
chiesto di essere sottoposta a
prelievo. Il convivente 28enne,
tuttofare al mercato ortofrut
ticolo, è indagato per lesioni e
cessione di cocaina, reato
contestato anche alla donna.
Il bambino potrebbe aver
ingerito la cocaina che l’uomo
aveva lasciato in casa.
«Quando sono tornato in
camera — avrebbe raccontato
— mi sono accorto che non
c’era più». Per i lividi la coppia
ha accusato il fratellino di Sa
muele: «È stato lui a maltrat
tarlo. Le bruciature? Se le è
provocate con l’accendino».
Ma la versione della donna e
del compagno non sembra
credibile. Il piccolo è stato af
fidato ai medici dell’ospedale.
STEFANIA ANGELINI
Le prove generali per un
ritorno di Vladimir Putin alla
presidenza non hanno dato i risultati sperati. Ieri, infatti, alle
elezioni per il Parlamento in
Russia, il partito del premier, secondo i primi exit poll, ha subito una grossa batosta. Russia
Unita ha vinto sì, ma è vistosamente crollato nei consensi:
dal 64% del 2007 è passato al
48,5%. E così senza la maggioranza dei voti, la formazione
che monopolizza la Duma (la
Camera bassa) dal 2003 non po-
In Egitto escono
i risultati del
primo turno delle
politiche: il 65%
va agli islamisti
Uno dei manifestanti dell’opposizione viene arrestato a Mosca ANSA
trà, da sola, modificare la Costituzione. Ma, soprattutto, quello che emerge da questi primi
risultati, è che il cammino di Putin verso la terza presidenza della Federazione Russa (in vista
del voto di marzo) non è proprio in discesa. Mostrando un
po’ di nervosismo davanti ai
giornalisti, il premier ha definito i risultati «ottimali» perché
«riflettono la situazione reale
del Paese e garantiscono lo sviluppo della Russia». Più rilassato, invece, il presidente e capolista del partito, Medvedev: «Rimaniamo la formazione politica più forte». E se il partito di
Putin ottiene 220 seggi su 450
contro i 315 delle precedenti Legislative, raddoppiano i consensi del Partito Comunista (al
19,8%), e del partito di centro,
Russia Giusta (dal 7,7% al
14,1%). Ma la giornata in cui
110 milioni di russi erano chiamati al voto non si è svolta all’insegna della tranquillità: le manifestazioni sono state vietate e
170 militanti dell’opposizione
sono stati arrestati a Mosca e
San Pietroburgo. Nella capitale, inoltre, i siti indipendenti sono stati messi fuori uso.
In Egitto E ieri si è schiarita an-
che la situazione in Egitto: dopo giorni di rinvio, infatti, sono
stati resi noti i risultati del primo turno delle politiche di lunedì e martedì, le elezioni che segnano la fine dell’era Mubarak.
I dati ufficiali hanno confermato le indiscrezioni sulla valanga
di consensi per i partiti islamisti che, sommati, ottengono il
65 per cento delle preferenze: i
Fratelli Musulmani, che si dichiarano islamici moderati, si
sono portati a casa il 36,6% dei
voti, i salafiti radicali il 24,3% e
i progressisti del partito Wasat
si sono fermati al 4 per cento.
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L’EX DI «AMICI» IL NUOVO CD PRESENTATO CON UN LIVE IN PIAZZA DI SPAGNA: «SOGNO UN DUETTO CON MINA»
La Amoroso tra i fan: «Che ansia...»
GABRIELLA GREISON
ROMA
In piazza di Spagna la
aspettano fino all’imbocco di
via del Babuino. Sono in tanti,
giovani, tutti appassionati di
Amici. Roba che se chiedi la biografia dei cantanti della trasmissione della De Filippi ne
sanno più di Wikipedia. Poi, si
intravede lei, Alessandra Amoroso, vincitrice nel 2009 della
9ª edizione del talent, e la scalinata si fa urlante. Canta sei canzoni, tre inediti del nuovo cd
Cinque passi in più (esce domani per Sony con tutti i suoi successi: sarà disponibile in due
versioni, 2 cd e 2 cd + Dvd Deluxe Edition, con il live dal Forum di Assago dell’ultimo tour
sold out). Prima, però, la 25enne salentina presenta il nuovo
album in via Sistina. Del resto
lei ha sempre abituato a scelte
curiose: il penultimo disco Il
mondo in un secondo fu presen-
Alessandra Amoroso, 25 anni, ieri durante la performance nel cuore di Roma, di fronte a circa 10 mila fan ANSA
tato nel settembre 2010 alla
Stazione Centrale di Milano.
Dettagli Parla del nuovo lavoro
(«Io canto l’amore, perché vince sempre su tutto»), ma non
solo. Entra nei dettagli del suo
momento: «La mia voglia più
grande è duettare con Mina,
ma è irraggiungibile. Il successo non mi ha cambiata, nasco
cassiera, e così ancora mi sento: la gente sente che sono una
di loro. Per il resto, ho tanta ansia, e me la porterò dietro ad
ogni esibizione. Se mai dovesse finire tutto, un giorno, beh,
tornerò a Lecce, e starò con la
mia famiglia: voglio sposarmi,
avere due bambini e un cane».
La sua pagina Facebook ha oltre 800 mila fan, lei ha già ven-
duto 600 mila dischi, ma non si
scompone: «So che devo tutto
a Maria De Filippi e ad Amici.
Ai giovani che vogliono cantare consiglio la mia stessa strada, non ce ne sono altre in Italia per emergere. Emma Marrone? Duetterei con lei cento volte, mi piace, siamo compatibili,
nonostante le malelingue».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
46
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
23/11 - 21/12
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 6
Toro 6
Sagittario 8
Gemelli 7-
Cancro 5,5
Leone 7,5
DI ANTONIO CAPITANI
Colloqui e nuove
idee pagano. E
sbrigate pure tutto in
tempi più brevi del
previsto. Questo,
però, un po’ anche
fornicatamente. No!
La stanchezza si
mischia al senso di
solitudo. Reagite e
stabilite le priorità,
contando sull’aiuto dei
veri alleati. Sudombelico muy divertito.
Lunedì di soddisfazioni
personali e di ottimi
rapporti di lavoro.
Un chiarimento, tra
l’altro, aiuta, anche in
amore. Poco sugo
suino, però.
Lunedì stanco e con
gli zebedei XXL. Certi
dementi ci metteranno
poi il carico da undici
con le loro osservazioni e voi sclererete.
Controllatevi.
Lavoro, viaggi, soldi e
forma fisica godono di
favori lunari
superberrimi, oggi.
Brame segrete, inoltre,
si realizzano, recuperi
suini si stagliano.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
IL MIGLIORE
Padronanza di voi
stessi, fortuna e
calma vi fanno
trionfare nel lavoro.
«Gimme five»
sudombelicali, ilari,
poi, allietano voi e
chi fornica con voi!
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Vergine 7-
Bilancia 6-
Scorpione 6
Capricorno 6
Acquario 7,5
Pesci 7
Benché morale e
zebedei ciondolino, il
lavoro appaga. E la
vostra forma fisica è in
ripresa. Cauti coi soldi
e col sudombelico,
ipercinetico.
Lunedì come la
riforma delle pensioni:
semplice, ma faticosa
da digerire. Siate
cauti, non esponetevi.
Nemmeno nudi, se non
siete a posto.
Il lavoro concretizza le
vostre aspettative. Ma
il vostro umore va su e
giù. E vi rende
gradevoli come un
foruncolo sul coccige.
Ussignùr…
Qualche rottura di
zebedei ci sarà, ma
resistendo alla
tentazione di decapitare gli altri sbrigherete tutto benissimo.
Sudombelico assente.
Lunedì di ideone e
soddisfazioni. Oltre
che di cooperazione
con gli altri. Bene
viaggi, p.r., happy
hour e cuccaggi, molti
con epilogo suino…
Il fronte economico
rassicura. E realizzate
anche che certe
conoscenze possono
aiutarvi. Il cuore
gioisce, la fornicazione
si insfighisce.
ROBERTO MANCINI
L’allenatore del
Manchester City è
nato a Jesi il 27
novembre 1964.
È stato tecnico
dell’Inter per 4 anni
alla Radio
TeleVisioni in chiaro
RAIUNO
6.45
7.00
11.05
12.00
13.30
14.10
15.15
17.00
18.50
20.00
20.30
20.35
21.10
0.15
1.20
1.50
1.55
2.00
UNOMATTINA
TG 1
OCCHIO ALLA SPESA
LA PROVA
DEL CUOCO
TELEGIORNALE
VERDETTO FINALE
LA VITA IN DIRETTA
TG 1- CHE TEMPO FA
L'EREDITÀ
TELEGIORNALE
QUI RADIO LONDRA
SOLITI IGNOTI
IL PIÙ GRANDE
SPETTACOLO DOPO...
PORTA A PORTA
TG 1 - NOTTE
CHE TEMPO FA
QUI RADIO LONDRA
SOTTOVOCE
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
LA CASA DI TOPOLINO
MANNY TUTTOFARE
BLU BALOON
PROTESTANTESIMO
TG2PUNTO.IT
I FATTI VOSTRI
TG 2
ITALIA SUL DUE
TELEFILM
RAI TG SPORT - TG 2
NUMB3RS
TELEFILM
TG2
SENZA TRACCIA
Telefilm
23.25 TG 2
23.30 SAW 5
0.55 TG PARLAMENTO
1.05 SORGENTE DI VITA
1.30 METEO 2
8.00
9.50
10.00
11.10
13.10
14.00
15.05
15.55
17.40
19.00
20.00
20.20
20.35
21.05
AGORÀ
DIECI MINUTI DI...
RAI 150 ANNI
TG3 - LE STORIE
LA STRADA PER LA...
TG REGIONE - TG3
LASSIE
COSE DELL'ALTRO GEO
GEO & GEO
TG3 - TG REGIONE
LA CRISI. IN 1/2 H
BLOB
UN POSTO AL SOLE
HURRICANE
Film
23.40 CORREVA L'ANNO
0.00 TG3 LINEA NOTTE
0.10 TG REGIONE
1.00 METEO 3
1.05 FUORI ORARIO
8.00
8.40
8.30
8.55
9.15
9.30
10.00
11.00
13.00
14.00
16.10
17.50
18.45
19.35
20.30
21.05
8.50
9.55
10.00
13.00
14.45
16.15
16.55
18.50
20.00
20.30
21.10
0.15
1.00
1.30
1.50
TG5 - MATTINA
LA TELEFONATA
DI BELPIETRO
MATTINO CINQUE
GRANDE FRATELLO
TG5 - FORUM
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UOMINI E DONNE
AMICI
POMERIGGIO CINQUE
AVANTI UN ALTRO
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GRANDE FRATELLO
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FRATELLO
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UOMINI E DONNE
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GIOVANI CAMPIONESSE
DRAGON BALL
STUDIO APERTO
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C.S.I. NEW YORK
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23.00 UNDERCOVERS
1.30 MODAMANIA
2.05 POKER1MANIA
2.55 STUDIO APERTO LA GIORNATA
7.25
9.40
10.50
11.30
12.00
13.00
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16.50
18.55
19.35
20.30
21.10
TELEFILM
R.I.S.
RICETTE DI FAMIGLIA
TG4 - TELEGIORNALE
DETECTIVE IN CORSIA
LA SIGNORA IN GIALLO
FORUM
HAMBURG DISTRETTO 21
SENTIERI
COMMISSARIO CORDIER
TG4 - TELEGIORNALE
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS RANGER
TICKER
Film
23.10 I BELLISSIMI DI R4
23.15 FULL METAL JACKET
1.25 TG4 NIGHT NEWS
1.45 VIVERE MEGLIO ANTEPRIMA
7.00
7.30
9.40
10.35
11.25
12.25
13.30
14.05
16.15
17.30
19.20
20.00
20.30
21.10
7.00
8.30
12.25
13.40
14.35
15.00
15.35
16.25
16.50
17.45
18.30
19.25
20.20
21.10
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.30 FROST/NIXONIL DUELLO JOI
13.35 BE MY BABY
MYA
15.20 FIREWALL ACCESSO NEGATO
PREMIUM CINEMA
17.15 IMMATURI
PREMIUM CINEMA
17.20 UNA NUOVA
OCCASIONE
MYA
19.30 SOMEWHERE
PREMIUM CINEMA
21.15 IL CAVALIERE
OSCURO
JOI
21.15 LAST NIGHT
PREMIUM CINEMA
23.00 SAW - IL CAPITOLO
FINALE
PREMIUM CINEMA
CALCIO
20.30 MONZA - COMO
Lega Pro. Prima Divisione.
Girone A
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20.45 BARI - CITTADELLA
Serie B
Sky Sport 1, Sky Calcio 2
e MP Calcio 2
CURLING
9.00
Europeo femminile
Eurosport
21.00 FULHAM LIVERPOOL
Premier League
Sky Sport 3 e Sky Calcio 3
Campionato inglese
Eurosport 2
JACKSONVILLE
JAGUARS - SAN
DIEGO CHARGERS
9.00
10.45 CALCIO:
FIORENTINA - ROMA
11.00 CALCIO: PARMA PALERMO
11.15
CALCIO: GENOA MILAN
ALGHERO
14
14
ANCONA
11
16
min max
AOSTA
4
11
BARI
11
18
BOLOGNA
3
13
CIELO
VENTI
CAGLIARI
11
15
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
7
12
Moderati
CATANIA
7
16
FIRENZE
10
14
14.00 VOLLEY: IRAN ITALIA
15.00 CALCIO: FAN CLUB
MILAN
15.30 CALCIO: FAN CLUB
ROMA
CALCIO: BOLOGNA SIENA Serie A. Highlights
Ieri
Heineken Cup
Serie A. Highlights
Trento
Aosta
4 10
Torino
5 10
6 14
Milano
Venezia
8 12
Perugia
12 14
10 13
15
10
MILANO
3
10
ROMA
NAPOLI
11
15
13 15
Mossi
PERUGIA
10
13
POTENZA
7
11
Agitati
Nebbia
Il sole oggi
MILANO
ROMA
REGGIO CALABRIA
9
18
ROMA
11
14
TORINO
1
10
TRENTO
6
13
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:45
16:40
7:20
16:38
11
12
VENEZIA
7
10
Da Londra, Inghilterra
23.00 CALCIO:
LAZIO - NOVARA
Virgin Radio
Serie A
14.00 Revolver
GOLF: UBS HONG
KONG OPEN
EUROSPORT
Liga
13.50 CALCIO:
WOLVERHAMPTON SUNDERLAND
12.00 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
HS 138
13.00 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Inseguimento femminile
16.30 BILIARDO: SNOOKER
Alessandro Gassman ed
Enrico Brignano (nella fo
to) chiacchierano con Rin
go di «Un Natale per due»
Campionato inglese
16.05 CALCIO: PADOVA TORINO
20.00 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Serie B
HS 138
Domani
Dopodomani
Sulle regioni insulari, al Sud e al Centro nuvole e
piovaschi o rovesci sparsi si alterneranno a
schiarite. Al Nord cielo prevalentemente poco
nuvoloso, eccetto variabilità sulle Alpi
settentrionali e qualche nebbia in pianura padana.
In prevalenza precipitazioni assenti e cielo sereno
o poco nuvoloso. Qualche pioggia solo tra la
Sicilia e la Calabria e un po' di neve sulle Alpi
settentrionali. Locali foschie o nebbie in Pianura
padana soprattutto nelle ore notturne.
Ancona
Firenze
8
Neve
Monica e Max ospitano in
studio Antonello Venditti (nella foto) che presenta
il nuovo disco «Unica»
Liga
20.00 TENNIS:
MASTERS ATP
9 15
13 16
11
18
12.00 Rmc in Tempo Reale
Bologna
Genova
L'AQUILA
15
Rmc
10 13
GENOVA
PALERMO
Con Alessandro Cattelan (nella foto) si scherza
e si parla di tutto. In un’ora,
una svolta alla giornata!
9 12
Molto forti
Calmi
9.35
Al Nord mattino con nebbie in pianura e
precipitazioni sparse sulle Alpi, nevose a quote
medio-alte; schiarite dal pomeriggio. Al Centro, al
Sud e sulla Sardegna varie piogge specie sui
versanti occidentali. Sole prevalente in Sicilia.
Trieste
Coperto
Temporali
SKY SPORT 3
Oggi
Forti
MARI
21.30 TENNIS: LA GRANDE
SFIDA
13.00 105 all’Una
18.10 CALCIO: BARCELLONA - LEVANTE
Premier League
Coppa del Mondo maschile.
Da Tokyo, Giappone
Rovesci
Pioggia
NCAA
OMNIBUS
TG LA7
COFFEE BREAK
L’ARIA CHE TIRA
S.O.S. TATA
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
TOTÒTRUFFA ‘62
ATLANTIDE
THE DISTRICT
G’ DAY
TG LA7
OTTO E MEZZO
L’INFEDELE
Attualità
23.55 INNOVATION
0.30 TG LA7
0.40 (AH)IPIROSO
1.35 PROSSIMA FERMATA
1.50 MOVIE FLASH
Pga European Tour
NCAA
CALCIO: CHIEVO ATALANTA
16.30 FOOTBALL:
SOUTH FLORIDA WEST VIRGINIA
12.00 CALCIO:
SPORTING GIJON REAL MADRID
11.30 RUGBY:
AIRONI RUGBY LEICESTER TIGERS
Serie A. Highlights
Serie A. Highlights
9.30
BASKET:
GONZAGA NOTRE DAME
9.30
Serie A. Highlights
Serie A. Highlights
9.15
SKY SPORT 2
Serie A. Highlights
CALCIO: INTER UDINESE
A CURA DI
Nuvolo
Serie A. Highlights
10.30 CALCIO: INTER UDINESE
SKY SPORT 1
GazzaMeteo
Legenda
10.15 CALCIO: NAPOLI LECCE
NFL
ESPN America
Campionato inglese
Eurosport e Eurosport 2
20.00 SNOOKER
Serie A. Highlights
FOOTBALL
BILIARDO
13.30 SNOOKER
Serie A. Highlights
Europeo femminile
Eurosport
2.30
16.00 CALCIO: FAN CLUB
INTER
16.30 CALCIO: FAN CLUB
LAZIO
17.00 CALCIO: FAN CLUB
NAPOLI
17.30 CALCIO: FAN CLUB
JUVENTUS
CALCIO: JUVENTUS CESENA
10.00 CALCIO: CATANIA CAGLIARI
18.30 GERMANIA - SVEZIA
20.45 LAZIO - NOVARA
Serie A
Sky Calcio 1, MP Calcio
e MP Calcio 2
9.45
GERMANIA - SCOZIA
Radio 105
13 17
L’Aquila
9 10
Campobasso
Bari
9 12
Napoli
12 18
Potenza
14 15
8
Cagliari
11
Catanzaro
13 17
11 15
Palermo
Reggio Calabria
9 18
13 19
Catania
13 16
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:46
16:40
7:21
16:38
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
25 nov.
3 dic.
10 dic.
17 dic.
GAZZACAFFE’
?
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
DOPO LA GRANDE SFIDA
Ma ora Milano
può ritornare
nel grande tennis?
LE DOMANDE E LE POLEMICHE
DEL WEEKEND
IlCommento
4
di VINCENZO MARTUCCI
SÌ Ma non subito. La «Grande
Sfida» non era uno slogan a
effetto, era un test reale, ed è
stata vinta. Sabato, il pubblico
milanese è andato oltre,
superando i fatidici 11mila
spettatori del Forum di Assago, e
lasciando fuori dai cancelli
qualche ritardatario. Le donne,
eccezionali come le sorelle d’Italia,
Pennetta e Schiavone, e dello
sport mondiale di sempre, Venus e
Serena Williams hanno vinto. Ma,
per un giorno solo, c’erano riusciti,
20 anni fa, anche i protagonisti di
un fantastico shoot out, sempre di
CHE SEGNALE
Claudio Marchisio, 25 anni, simbolo della Juve ANDREOLI
Antonio Conte aveva ragione. La Juventus
non sa vincere passeggiando, come Ibra e
compagni. Ma il suo pugno alzato alla fine
verso i tifosi stringe due soddisfazioni ancora
più grandi: la prova di resistenza contro il
Cesena e il ritorno in testa davanti alla
coppia Milan-Udinese. Più forte della prima
assenza di Pirlo, della difesa a oltranza degli
avversari, dello shock per l'uscita in barella
di Del Piero, la Juventus conferma di essere
una seria candidata allo scudetto. Nella scia
dell'esaltante rimonta di Napoli, ecco questo
sofferto ma strameritato successo che abbatte
il muro romagnolo. Un segnale positivo,
perché nel calcio esistono anche le giornate
storte e quella di ieri sembrava fatta apposta
per intralciare la rincorsa al primo posto.
Soltanto contro il Milan il primo gol in casa
era arrivato più tardi, anche allora firmato
da Marchisio. Un'altra conferma, perché con
i suoi 6 gol, sempre su azione, Marchisio è il
centrocampista che ha segnato più di tutti in
campionato, nuovo capocannoniere
bianconero insieme con Matri, ideale uomo
simbolo della lanciatissima squadra di Conte.
Dilemma Luis Enrique
Ai
giallorossi
di Luis
Enrique non è
mai riuscito di
ribaltare il
risultato quando
si sono trovati
in svantaggio.
Nelle ultime due
partite perse
con Udinese e
Fiorentina hanno
segnato 0 gol.
Tredici partite, un terzo di campionato,
rappresentano un exit poll indicativo in
proiezione finale. Confrontare, per credere, la
classifica di oggi con quella di un anno fa.
Anche allora il primo Milan di Allegri
guidava con 29 punti, gli stessi della prima
Juve di Conte, che ha segnato due gol in più
incassandone uno in meno e soprattutto, al
contrario dei rossoneri di ieri e di oggi, è
ancora imbattuta. La differenza più
importante, però, consiste nel vantaggio
sulla concorrenza e sulla loro qualità, due
elementi che confortano la prudenza (o la
scaramanzia) dei bianconeri. Quel Milan,
infatti, era a più 3 sulla Lazio e a più 5 sul
Napoli, mentre questa Juve è «soltanto» a più
2 sul Milan, campione in carica con l'attacco
migliore (29 gol), e sull'Udinese con la difesa
meno battuta (6), una coincidenza che di
solito vale lo scudetto.
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011
Roma flop, il modello
Barça è esportabile?
NÌ Nel mondo globalizzato si può esportare di tutto.
Però dipende. Andare a vendere gelati e ghiaccioli agli
esquimesi, non è un’idea destinata a fare gol. E’ improbabile che in Nord Corea si
possano fare grossi affari
con le auto di lusso, o che i
tablet di ultima generazione
vadano a ruba tra gli indigeni dell’Amazzonia. Sono
esempi estremi. Il caso di Luis Enrique alla Roma non è
così fatalmente destinato al
fallimento, però la strada
dell’asturiano è brutalmente in salita.
Tutto quello che non rientra
nell’alveo del calcio italianista ha sempre avuto un trat-
to di eresia. E’ stato eretico
Zeman, col suo eterno 4-3-3
veloce e offensivo: poco incline ad adattare schemi e atteggiamenti alle leggi del risultato o del fattore campo.
Il boemo è andato avanti per
la sua strada, lavorando meglio con giovani affamati e
sconosciuti piuttosto che
con campioni affermati. E’
una costante che accompagna quelli che spingono verso un cambio di mentalità.
Anche Arrigo Sacchi, nel Milan degli Anni Ottanta, si è
presentato con un modello
eretico e non avrebbe mai
cambiato il calcio se, prima
di imporsi, nei momenti di
difficoltà non fosse stato
apertamente sostenuto dal
club rossonero. E’ impossibile capovolgere mentalità radicate negli anni con brevi
tratti di bacchetta magica.
Servono giocatori giusti, capaci e disponibili per realizzare piccole rivoluzioni. Il
modello del Barça di Guardiola è molto intrigante. Clonarlo è impossibile. Si può
esportare e lavorarci sopra
per adattarlo alla realtà italiana. Bisogna tenere la barra dritta, governare i big e
convincere gli scettici con i
risultati. Un lavorone. Altrimenti il rischio di sprofondare nel guado aumenta man
mano che scorre il tempo.
ALESSANDRO DE CALÒ
Tra pentole, coperchi e fornelli
un proverbio per tutte le situazioni
«
Io penso che i
panni sporchi
vadano lavati in
famiglia. A casa,
con i miei figli,
faccio così
DELIO ROSSI
ALLENATORE FIORENTINA
«Ho letto i giornali, negli
ultimi giorni. Avete scritto dei
nottambuli Cerci e Lazzari, del
pendolare Kharja e di altri
giocatori dal comportamento
non proprio irreprensibile. Io
sono stato zitto. Il gallo, prima
di cantare, batte le ali tre
volte. I fatti della pentola li sa
il coperchio. Sono un uomo di
campo e so che ogni legno ha
il suo tarlo e ogni farina la sua
crusca. Le teste di legno fanno
sempre rumore, diceva la mia
cara nonna. Ma la cosa più
importante è sapere come
intervenire. Voi polemizzate,
ma io vi consiglio: alla cuoca il
fornello, al pittore il pennello.
Fidatevi. Dopo Palermo tanti
drammi, adesso chissà quante
lodi. Occhio, però, che una
lucciola non è fuoco. E, come
dicono i russi, la fretta è utile
solo ad acchiappare le pulci».
ROBERTO PELUCCHI
NÌ Tra Tevez e Maxi Lopez,
a livello tecnico, il divario è notevole, ovviamente a favore di
Carlitos. Ma non sempre la parola «tecnica» fa rima con la parola «successo». Ciò significa
che il Milan, volendo aggiungere un attaccante al suo reparto avanzato, dovrà riflettere bene sul possibile impatto
dei candidati. Tevez, si diceva,
ha dalla sua parte colpi fenomenali e un’esperienza internazionale di grande spessore:
gioca prevalentemente sul settore di sinistra dell’attacco,
ama convergere duettando
con l’altra punta e va spesso al
tiro (anche da fuori area). Rispetto a Cassano è forse meno
altruista, non ha l’assist nel
dna e la sua azione è sempre
finalizzata alla conclusione.
Tutto sommato, nel Milan, si
adatterebbe bene con Ibrahimovic: ai frequentissimi movimenti di arretramento dello
svedese corrisponderebbero
gli inserimenti fulminei di Tevez in area di rigore. Va tuttavia verificato l’impatto di Carlitos con le difese di casa nostra.
In Serie A l’organizzazione tattica e l’attenzione dei reparti
arretrati è superiore rispetto
agli altri campionati europei:
qualche problemino Tevez potrebbe anche incontrarlo. E bisogna aggiungere che per lui
si tratterebbe di un cambiamento totale di stile di vita e di
metodi di allenamento: si sa,
per le esperienze passate, che
chi entra a Milanello, generalmente, impiega un paio di mesi prima di digerire le cure atletiche.
Maxi Lopez è invece abituato
al calcio italiano. Conosce le
difese, sa quanto le aree di rigore siano autentici campi di
battaglia. E’ vero che non sta
attraversando un periodo brillante, ma è altrettanto vero
che quando arrivò in Italia, nel
gennaio 2010, stupì tutti segnando 11 gol in 17 presenze.
Rispetto a Tevez, Maxi Lopez
è più centravanti, più adatto al
lavoro sporco nel cuore delle
difese avversarie e, probabilmente, Ibrahimovic troverebbe in lui un punto di riferimento avanzato al quale appoggiarsi. Inoltre potrebbe giocare in Champions, cosa non consentita a Tevez, e guadagnerebbe molto di meno di Carlitos. Tenendo conto che nella
rosa di Allegri ci sono già, oltre a Ibra, Robinho e Pato, forse ci si può accontentare di un
Maxi Lopez.
P.S. Fossimo nei dirigenti del
Milan, più che una punta prenderemmo un centrocampista.
ANDREA SCHIANCHI
S.p.A.
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
A sinistra Luis Enrique, primo
anno a Roma dopo gli exploit col
Barça B. Sopra Guardiola e Keita
Ipse DIXIT... ... COSA VOLEVA dire
Pochi credono che l'Udinese possa vincere il
suo primo scudetto, ma a questo punto
bisogna riconoscerle, come minimo, il ruolo
di classica guastafeste tra le due grandi
favorite: il Milan (già fermato sull'1-1 a San
Siro) e la Juventus che affronterà in Friuli
prima di Natale. Con un'unica certezza: la
pericolante Inter, ultima vittima della
scatenata squadra di Guidolin, sarà la prima
tifosa dei bianconeri. Di Udine, ovviamente.
tie break. Epperò un torneo di più
giorni è tutt’altra gara
organizzativa, lontana come i 100
metri dalla maratona. Proviamo un
passaggio intermedio, una Fed
Cup (due giorni), una Davis (3). Poi
magari, Milano ridiventerà
sponsor di se stessa.
Tevez più adatto
di Maxi Lopez
per il Milan?
17
i punti
conquistati
dalla Roma
in questo
campionato
dopo 13 turni.
Un anno fa, a
questo punto,
Claudio Ranieri
ne aveva 22. Il
tecnico venne
esonerato dopo
venticinque
partite e al suo
posto arrivò
Vincenzo
Montella.
0
47
QUIZ ROSSONERO
I NUMERI
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14,19 - con I Miti del Rugby N. 11 e 12,19 - con
Montalbano N. 9 e 11,19 - con Bear Grylls N. 7 e
11,19 - con Lupin III Film Collection N. 6 e 11,19 con Indistruttibili N. 5 e 11,19 - con Ciao Sic e
11,19 - con 500 Great Goals N. 3 e 11,19 - con Top
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e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,50.
48
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LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011
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