www.gazzetta.it lunedì 5 dicembre 2011 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB M LANO ITALIA anno 115 Numero 286 Anno INTER I DUE GRANDI EX ADRIANO E RECOBA VITTORIOSI NEI LORO CAMPIONATI MILAN LUI VUOLE SEMPRE GIOCARE Com’è difficile l’operazione salvaIbra Dal vertice, diktat Moratti: centrare la zona Champions In arrivo Kucka e Schelotto. Alvarez Zarate, disco dopo la sconfitta 3 Giampaolo Pazzini, 27 anni GETTY PASOTTO A PAGINA 8 3 Zlatan Ibrahimovic, 30 BOZZANI ELEFANTE, LAUDISA, CANNONE PAGG. 121327 LA CAPOLISTA Battuto il Cesena (20) AL FRANCHI VIOLA: 30 CON 2 RIGORI IlCommento CHE SEGNALE DI ALBERTO CERRUTI JUVE MARCHI MARC HISI HI SIO SI O Antonio Conte aveva ragio ne. La Juventus non sa vince re passeggiando, come Ibra e compagni. Ma il suo pugno alzato alla fine verso i tifosi stringe due soddisfazioni ancora più grandi: la prova di resistenza contro il Cese na e il ritorno in testa davan ti alla coppia MilanUdine se. La Juve conferma di esse re una seria candidata allo scudetto. La Fiorentina apre la crisi della Roma al sesto k.o. I giallorossi finiscono in otto Luis Enrique, contestato, è pronto a lasciare. Ma il club lo conferma CECCHINI, GOZZINI, VERNAZZA PAGG. 1617 3 Luis Enrique, 41 anni LAPRESSE L’ARTICOLO A PAGINA 47 ESONERO DOPO LA BATOSTA COL NAPOLI DI QUALITÀ Lecce: via Di Francesco Panchina affidata a Cosmi CALVI A PAGINA 24 Il centrocampista azzurro segna il sesto gol stagionale e dà il la alla vittoria, ottenuta senza Pirlo. Poi il rigore di Vidal. Bianconeri soli in testa Serie A / 14ª GIORNATA La Lazio stasera con il Novara PARTITE BOLOGNA SIENA CATANIA CAGLIARI CHIEVO ATALANTA FIORENTINA ROMA GENOA MILAN INTER UDINESE JUVENTUS CESENA NAPOLI LECCE PARMA PALERMO Stasera (20.45) LAZIO NOVARA BRAMARDO, CALAMAI, GRAZIANO, OLIVERO DA PAG. 2 A PAG. 6 3 Claudio Marchisio, 25 anni LAPRESSE L’INCIDENTE 8 PUNTI DI SUTURA PAURA PER DEL PIERO COLPO ALLA TEMPIA 10 01 00 30 02 01 20 42 00 CLASSIFICA JUVENTUS 29 MILAN 27 UDINESE 27 LAZIO* 22 NAPOLI 20 PALERMO 20 CAGLIARI 17 ROMA 17 CATANIA 17 FIORENTINA 16 PARMA CHIEVO GENOA* ATALANTA** INTER* SIENA BOLOGNA NOVARA* CESENA LECCE 16 16 15 15 14 14 14 10 9 8 * Una partita in meno. ** Atalanta penalizzata di 6 punti. IL LUTTO CAPITANO DEL BRASILE 1982 Ciao Socrates, uomo contro Politica e colpi di tacco BOVOLENTA A PAGINA 19 TENNIS GRANDE MATCH CON DEL POTRO INIZIATIVE OGGI IN EDICOLA IL ROMPI PALLONE Nadal è ancora infinito Quinta Davis alla Spagna C’è Marrakech Express film mito di Salvatores DI GENE GNOCCHI 9 771120 506000 11 2 0 5> CRIVELLI, MARTUCCI A PAGINA 39 A 9.99 € più il prezzo del quotidiano Massimo Moratti: «Ranieri ha già fatto un miracolo: mi sta facendo rimpiangere Gasperini». w ALTRI MONDI LA MANOVRA DI MONTI Irpef immutata ma torna l’Ici Pensioni: la Fornero in lacrime CONTICELLO, DELL’ARTI A PAGINA 44 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A 14a GIORNATA Juve salto in Dai e dai, arrivano i 3 punti sul Cesena o E’ di nuovo 1 posto Dominio della squadra di Conte con 11 tiri in porta, 10 fuori. Sblocca Marchisio, rigore di Vidal: controsorpasso su Milan e Udinese L’esultanza dei giocatori bianconeri sotto la curva: la Juve si riprende il primo posto IMAGE SPORT CESENA 2 0 (4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pazienza, Marchisio; Pepe, Matri (dal 6’ s.t. Quagliarella), Vucinic (dall’11’ s.t. Del Piero, dal 17’ s.t. Giaccherini). PANCHINA Storari, De Ceglie, Krasic, Estigarribia. ALLENATORE Conte. (4-4-2) Antonioli; Rossi, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Ghezzal, Parolo, Guana, Martinho (dal 33’ s.t. Candreva); Bogdani (dal 1’ s.t. Malonga; dal 33’ s.t. Eder), Mutu. PANCHINA Calderoni, Ricci, Djokovic, Banalouane. ALLENATORE Arrigoni. ESPULSI nessuno. ESPULSI Antonioli al 35’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI nessuno. AMMONITI Rossi e Ghezzal per g.s. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Marchisio al 27’, Vidal su rigore al 37’ s.t. ARBITRO Doveri di Roma. NOTE paganti 13.819, incasso di 527.835 euro; abbonati 24.398, quota di 707.509 euro. In fuorigioco 6-2. Angoli 10-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. POSSESSO PALLA JUVENTUS 68% PASSAGGI POSITIVI CESENA 32% TIRI IN PORTA CESENA 66% TIRI FUORI IIIIIIIIIII JUVENTUS 11 JUVENTUS 87% I IIIIIIIIII CESENA 1 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 7’ Matri solo in area alza sopra la traversa. 45’ Vucinic va in slalom, poi conclusione in corsa respinta di piede da Antonioli. JUVENTUS 10 I CESENA 1 SECONDO TEMPO c GOL! 27’ Vidal per Marchisio, stop a seguire e sinistro che batte Antonioli. 35’ Rigore per la Juve ed espulsione di Antonioli per un contatto con Giaccherini. c GOL! 37’ Vidal spiazza Rodriguez, che va in porta perché il Cesena ha esaurito i cambi. LUCA CALAMAI TORINO Ogni curva un sorpasso. Nel Gran Premio dello scudetto non c’è una Red Bull che ammazza la concorrenza. Dopo la festa del Milan e l’accelerazione dell’Udinese tocca alla Juventus chiudere questa emozionante tre-giorni calcistica riconquistando la testa della classifica. La squadra di Conte regala un’altra prova di maturità. Le statistiche della partita sono impressionanti: 2 gol a 0; 11 a 1 nei tiri in porta; 10 a 1 nei tiri fuori; 10 a 1 nei calci d’angolo. Un dominio quasi imbarazzante. E tutto questo nella domenica in cui i bianconeri non avevano Pirlo in cabina di regia; non avevano il miglior Matri al centro dell’attacco e, strada facendo, hanno perso per infortunio prima Vucinic e poi Del Piero. Trappole insidiose. Che la Juve ha dribblato senza un attimo di sbandamento a conferma della solidità - tecnica e morale - di un gruppo che può anche rifiutarsi di parlare di scudetto ma che ha tutte le qualità per inseguirlo. E se qualcuno ha dei dubbi sulla ferocia agonistica che anima la squadra bianconera vada a rivedere l’esultanza di Conte dopo la rete di Mar- chisio (è quasi saltato in braccio ai tifosi) e la festa tra i giocatori a fine partita. Facce da scudetto. Pazienza non è Pirlo Non c’è stata gara. Colpa anche di un Cesena che sceglie di non giocarsela. Arrigoni schiera sei uomini davanti ad Antonioli e altri tre giocatori davanti alla linea difensiva. Una muraglia. Tutti dietro la linea della palla per cercare di tamponare le incursioni centrali di Marchisio e Vidal. Ma si può entrare in campo pensando solo a non subire reti? Per di più in casa di una rivale che aveva segnato 13 gol nelle ultime sei gare? Il triplo catenaccio del Cesena resiste per più di un’ora solo perché, inutile nasconderlo, senza Pirlo è un’altra Juve. Pazienza, il sostituto, opera nella stessa mattonella di campo cercando con giocate semplici di non far rimpiangere troppo il «nobile» compagno di reparto. Una prova onesta, da sei pieno in pagella. Ma Pirlo garantisce qualcosa in più: rapidità di manovra, aperture geniali e anche conclusioni improvvise dalla distanza. Senza l’ex milanista la squadra bianconera è più prevedibile e finisce per schiacciarsi troppo contro la linea Maginot avversaria. La Juve, nel primo tem- I padroni di casa comandano anche senza Pirlo in regia e con Matri in giornata-no Inutile il bunker costruito da Arrigoni davanti al portiere Antonioli Arturo Vidal, 24 anni, al secondo gol con la Juve IMAGE SPORT po, non va oltre un tiro alto di Matri da ottima posizione e una conclusione in corsa di Vucinic respinta di piede da Antonioli. Ma, a tratti, è talmente aggressiva da togliere il fiato agli avversari. Marchisio apriscatole Conte prova a inventarsi qualcosa in avvio di ripresa. Inserisce Quagliarella al posto dello spento Matri e si gioca la carta Del Piero quando Vucinic chiede la sostituzione per un fastidio muscolare. Quando esce anche Ale, con un taglio alla fronte che richiederà alcuni punti di sutura, forse tra i quarantamila tifosi bianconeri scatta un campanello d’allarme. Che sia la domenica sbagliata? Niente paura. La Juve di Conte continua a pressare in ogni angolo del campo e, al 27’, apre la «scatola» Cesena con una conclusione di Marchisio. La nuova stella del calcio italiano. Marco Tardelli lo ha eletto a suo erede: «È segaligno come me». Vero. Stesso fisico tutto nervi e ossa. Ma anche stessa corsa e stesso senso del gol, sei centri dall’inizio del campionato, numeri importanti. Insomma, un giocatore universale che, per il momento, sta incidendo nel torneo della Juve quasi come Ibra nel Milan e Di Natale nell’Udinese. CON IL SENSORE CMOS EXMOR R™, FOTO E VIDEO PERFETTI IN QUALSIASI CONDIZIONE DI LUCE. Ora puoi permetterti di più. Ora è il momento per permettersi tutta la qualità e l’innovazione di Sony. Ora è il momento di scegliere la fotocamera compatta dei tuoi sogni. Ora puoi avere di più. Perché ora puoi avere uno sconto di 50 euro. Scopri come su www.sony.it/orapuoi e dai rivenditori che aderiscono all’iniziativa. 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JUVENTUS DAL NOSTRO INVIATO LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 3 v ilProtagonista identiKit & CARRIERA alto LA GAZZETTA DELLO SPORT CENTROCAMPISTA-BOMBER Marchisio&Marco gli specialisti del gol con l’urlo Il Principino ha firmato la 6a rete in campionato ed è a -1 dal campione del mondo: «Mi riesce tutto bene» E Nedved lo incorona: «Diventerà il migliore al mondo» DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO TORINO Rigore regalato Rotto il ghiaccio diventa tutto facile per i padroni di casa che chiudono la partita grazie a un rigore regalato dal mediocre arbitro Doveri per un contatto Antonioli-Giaccherini. Valutazione sbagliata che diventa ancora più sbagliata visto che il direttore di gara espelle il portiere del Cesena. Un errore che, sia chiaro, non incide sul risultato finale (la Juve aveva già la vittoria in tasca) ma che, sicuramente, costerà un piccolo stop al giovane Doveri (in tribuna c’era il designatore Braschi). Dal dischetto va a segno Vidal che spiazza il difensore Rodriguez, costretto a inventarsi portiere perché il Cesena aveva esaurito le sostituzioni. La squadra di Conte scatta nuovamente in pole position. E non ha nessuna intenzione di alzare il piede dall’acceleratore. Ma per continuare a duellare alla pari con il Milan forse servirà qualcosa nel mercato invernale. La vittoria contro il Cesena suggerisce due opzioni: un’alternativa di lusso a centrocampo ai tre titolarissimi Pirlo, Vidal e Marchisio e una prima punta in grado di evitare alla Juve di essere troppo dipendente dalla «luna» di Matri. Si può fare. Senza svenarsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 27’ secondo tempo Marchisio sblocca la partita Marchisio riceve in area da Vidal, stoppa a seguire spostandosi il pallone verso l’interno (e beffando la chiusura di Rodriguez) e con il sinistro piazza all’angolino: è il gol che sblocca la Juve e la partita PEGASO 37’ secondo tempo Vidal raddoppia su rigore Doveri regala un rigore alla Juve (contatto tra Antonioli e Giaccherini, rosso al portiere): Vidal non sbaglia spiazzando Rodriguez, finito in porta perché il Cesena ha esaurito le sostituzioni. Pavel Nedved, ceco, 39 anni VIGANTI Sì, è come Gerrard. Come Lampard. Insomma, «Marchisio è un fuoriclasse, e basta», per dirla con Marcello Lippi. Il gol-perla di ieri è il numero sei, ancora un centro ed eguaglia il miglior Tardelli di sempre in campionato (sette reti nel 1980-1981). «Ho letto», sorride il 25enne vero simbolo di questa Juve. «Simbolo non so — continua Claudio —, di certo mi piace l’idea di essere un grande protagonista in una squadra con ambizioni importanti». Una rete ogni due gare, roba da attaccante puro, micidiale. Chirurgico, come contro il Cesena: stop a seguire di destro e rasoterra di sinistro dal limite dell’area. Da stropicciarsi gli occhi. «Mi riesce tutto bene, merito del ruolo che mi ha affidato Conte, merito anche dell’esperienza. Oggi mi gestisco meglio durante la gara. Non spreco energie a vanvera e arrivo in fondo sempre piuttosto lucido». La benedizione di Pavel Se la gode il c.t. azzurro Cesare Prandelli a sei mesi dall’Europeo. Accanto ai fenomeni Buffon e Pirlo, ecco che cominciano infatti a brillare le stelle di Balotelli e appunto Marchisio. «E Claudio non è ancora al massimo del suo potenziale», sentenzia Pavel Nedved, dirigente Juve, soprattutto «specialista» del settore. «È già un grande centrocampista — continua —, di livello internazionale. Sono convinto che diventerà il numero uno al mondo nel suo ruolo, ha tutto per arrivarci». Marchisio è poco più in là, 6 Marchisio 2011-12 Finora in campionato ha segnato contro Parma, Milan (2), Inter, Palermo e Cesena. «quindi parliamo a bassa voce — sorride Nedved —, meglio che non ascolti tutti questi elogi». Al ragazzo di Chieri vengono intanto riportati i complimenti di De Rossi, «che mi hanno fatto un piacere particolare, perché Daniele è sempre stato un mio modello, e sarà un piacere incontrarlo lunedì prossimo all’Olimpico». «Vale 30 milioni» Un salto di qualità impressionante, da potenziale campione, «a giocatore che ha intrapreso la strada dei fuoriclasse», interviene Beppe Marotta, che di Marchisio apprezza soprattutto «la duttilità tattica. È un giocatore moderno, sa fare tutto, ad altissimi livelli. Lavoro sporco o di fino, Claudio garantisce sempre il top». Poi, l’amministratore delegato bianconero entra nel suo campo: «Oggi vale non meno di 30 milioni di euro». Niente male per un prodotto del vivaio. Ah, avviso a 7 Tardelli 1980-81 Il centrocampista segnò, con la Juventus, 7 reti in campionato (8 in tutta la stagione). eventuali pretendenti: non è sul mercato. Esame di maturità La Juve vola, imbattuta, in testa da sola, «e ancora non avete visto il meglio — dice Marchisio senza nascondersi —. Non so se arriverà lo scudetto, è troppo presto per fare certi discorsi, una cosa è però sicura: non fare le coppe è un vantaggio, e abbiamo ancora grandi margini di miglioramento. Lavoriamo duro durante la settimana, in partita ci divertiamo. Davvero». I quattro punti con Lazio e Napoli hanno di fatto innalzato la Juventus al ruolo di rivale più credibile del Milan, «ma il vero esame di maturità è stato proprio oggi (ieri, ndr), contro il Cesena. Sono queste le partite che in passato ci hanno fregato...». Il dopo gara, davanti a microfoni e taccuini, è durato quasi come un’altra partita. È ora di godersi la serata, «in famiglia, non vedo l’ora». © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A 14a GIORNATA le Pagelle di LUCA CALAMAI JUVENTUS LICHTSTEINER È UN TRENO, MATRI FLOP 7 7 h Allenatore Conte Il migliore Marchisio 7 Lotta e soffre insieme ai suoi giocatori. È un allenatore che viene vissuto dalla squadra come un dodicesimo titolare. È lui il vero leader di questa Juve. Fa il tiro al bersaglio senza mai rischiare niente Segna il sesto gol in campionato con una conclusione di sinistro. Che non è il suo piede migliore. Finalmente abbiamo anche noi un centrocampista al livello di Xavi e Iniesta. CESENA MARTINHO CI PROVA, 4,5 Mai in partita. Una sconfitta senza attenuanti 4,5 Allenatore Arrigoni Ha senso presentare una squadra votata soltanto alla difesa? Il Cesena ha dei giocatori di qualità che dovrebbero essere sfruttati meglio. MUTU MOSCIO 6 h Il migliore Parolo Non è ancora il centrocampista che nel campionato scorso aveva fatto innamorare mezza Serie A. Ma, piano piano, sta ritrovando fiducia e «colpi». 6 7 6,5 6 6,5 7 6 5 6 6 5,5 5,5 Buffon Lichtsteiner Barzagli Bonucci Chiellini Vidal Antonioli Rossi Von Bergen Rodriguez Lauro Ghezzal Per fortuna non è ancora inverno: spettatore per quasi tutta la partita. Nell’unico tiro in porta del Cesena (Martinho) resta sorpreso. E blocca in due tempi. È il Frecciarossa della Juve. Sulla corsia di destra è spesso imprendibile. Tutto questo senza mai perdere lucidità nella fase difensiva. Un grande acquisto. Un totem. Micidiale negli anticipi, impeccabile nell’appoggiare il pallone ai centrocampisti per far ripartire l’azione. Certo, stavolta ha giocato contro «nessuno». Un piccolo sbandamento in avvio di partita. Poi, vista anche l’inconsistenza degli attaccanti avversari, si porta spesso in avanti sui calci piazzati alla ricerca del gol. Sempre più disinvolto a sinistra. Con le sue incursioni riesce a far vacillare la linea Maginot del Cesena. Dovrebbe essere più freddo negli ultimi venti metri. L’assist per Marchisio e il gol su rigore. Due chicche dentro una prova tutta cuore e grinta. Il centrocampista cileno sembra un Conte giovane. Lo bombardano da tutte le posizioni. Lui risponde bene. Meno reattivo sul sinistro di Marchisio che sblocca e, in pratica, decide la partita. Poi si becca un ingiusto cartellino rosso. Mette lo scarpino in faccia a Del Piero provocandogli un taglio profondo. Cattivo e scomposto anche in altre circostanze. Meritava il doppio giallo. Spazza via tutto quello che gli passa a tiro. Senza preoccuparsi troppo dell’aspetto stilistico. Ruvido ma tutto sommato efficace. Tocca a lui inventarsi portiere dopo l’espulsione di Antonioli. Niente da fare sul rigore di Vidal, molto bravo invece a respingere un tiro di Quagliarella. Va a fare muro davanti ad Antonioli. Compito che gli riesce a metà. La Juve, infatti, riesce spesso a sfondare proprio nella sua zona di campo. Più terzino che esterno d’attacco. Quindi, sostanzialmen te è fuori ruolo. Rischia anche l’espulsione per un intervento fuori tempo su Chiellini. 6 6 5 6,5 5,5 6 5,5 6 5 5 5 s.v. Pazienza Pepe Matri Vucinic Quagliarella Giaccherini Guana Martinho Bogdani Mutu Malonga Eder Non è Pirlo ma recita il compitino senza sbavature. La Juve ora sa di poter contare su una valida alternativa ai tre centrocampisti titolari. Il solito moto perpetuo ma stavolta non dimostra l’abituale lucidità in fase conclusiva. Resta comunque uno dei giocatori più in forma della Juventus. Brutta domenica. Si capisce dopo pochi minuti quando sparacchia al cielo un destro da buona posizione: si innervosisce e va ancora di più in confusione. Un’ora di qualità. Le sue accelerazioni fanno breccia nel bunker avversario. Esce per un dolorino. Ha ancora nella testa e nelle gambe i postumi del grave infortunio. Normale. Per tornare il vero Quagliarella ha solo bisogno di giocare. La Juve è disposta ad aspettarlo? Ha il fuoco vivo addosso. Inventa un bel numero sulla fascia, si conquista un rigore inesistente e si lascia Krasic alle spalle nelle gerarchie bianconere. Rema in mezzo al campo rifilando qualche calcione di troppo e non riuscendo mai a dare ordine alla manovra. Una prova nel segno della mediocrità. Veloce, bellino, tecnicamente interessante. E l’unico a tirare nello specchio. Basta per meritare la sufficienza. Inizia facendo a sportellate con Bonucci e Barzagli. Impresa disperata: l’albanese «rimbalza» contro i due difensori bianconeri. E viene sostituito. È vero che il compagno più vicino e a venti metri ma il fuoriclasse rumeno non riesce mai a difendere un pallone e a far salire la squadra. Troppo moscio. È il primo cambio. Il francese, però, si isola sulla fascia senza mai entrare nel cuore della partita. E Arrigoni lo sostituisce dopo una trentina di minuti. Arrigoni lo lancia nella mischia nel tentativo di sfruttare la sua velocità. Ma nessuno del Cesena si accorge della sua presenza in campo. Del Piero s.v. Solo 6’ prima andarsene in barella. Candreva s.v. Pochi minuti senza lasciare traccia. TERNA ARBITRALE: DOVERI 4 Inesistente il rigore per la Juve e ingiusto il rosso ad Antonioli. Non punisce Rossi (sarebbe stato il secondo giallo) per la scarpata in faccia a Del Piero. Bianchi 5, De Pinto 4 QUI CESENA ALLE ORE 21 SU RAI 2 Arrigoni: «Che furia i bianconeri» Giovedì la Juve in Coppa Italia contro il Bologna TORINO Troppa Juve, troppo poco Cesena. È la sintesi di una vittoria annunciata, ma non scontata. Perché il muro di Arrigoni ha tenuto fino alla picconata decisiva di Marchisio, il colpo del fuoriclasse, crollando poi definitivamente dopo il rigore di Vidal e l’espulsione di Antonioli. «Siamo scesi in campo ordinati — è il principio dell’analisi del tecnico Daniele Arrigoni — ma non abbiamo avuto occasioni da gol: la Juventus ci ha aggredito con una furia fuori dal comune, impedendoci di giocare e fare la nostra partita. L’espulsione di Antonioli ci ha tolto ogni possibilità di provare a recuperare nel finale. Il rigore? Molto dubbio, il rosso si commenta da solo: francamente eccessivo. La Juve mi è sembrata in forma strepitosa mentre a noi mancavano giocatori importanti come Comotto e Ceccarelli, ma il nostro campionato non finisce qui. Malonga subentrato e poi sostituito? Non mi ha dato quello che mi aspettavo. Bisogna correre, non possiamo scendere in campo senza dare tutto». Ghezzal (che con la maglia del Siena realizzò la prima doppietta in A proprio contro la Juve) fa i complimenti ai bianconeri: «La Juve mi ha impressionato, non ha sbagliato nulla e ha corso per 90 minuti. Si merita il primo posto in classifica». Alberto Mauro © RIPRODUZIONE RISERVATA La Juventus, capolista in campionato, gioca giovedì l’ottavo di finale di Coppa Italia ospitando nel nuovo stadio il Bologna (inizio ore 21, diretta tv su Rai 2). Vucinic (leggera contrattura) e Del Piero, dopo il k.o. di ieri, sono fuori dai giochi, Matri e Quagliarella formeranno la coppia del momento, Iaquinta disponibile per la panchina. Gazzetta.it Gazza Tvf SUPERMARIO SEGNA DI SPALLA TUTTI I GOL PREMIER Su GazzettaTv tutti i gol della Premier. Cominciando dalla goleada (5-1) del Manchester City contro il Norwich, compreso lo strano gol di spalla segnato da Balotelli. LO SPETTACOLO DEI CAMPIONATI SPAGNOLO E TEDESCO Dalle goleade di Barcellona e Real nella Liga, a quelle del Bayern Monaco in Bundesliga. Su GazzettaTv tutti i gol e gli highlights dei campionati spagnolo e tedesco. 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A 14a GIORNATA il Film Dentro sullo 0-0 la sua gara dura solo 6’ per colpa di una scarpata 11’ secondo tempo L’ingresso in campo Con la gara ferma sullo 0-0, Conte manda in campo Del Piero per Vucinic LIVERANI FRANCESCO BRAMARDO TORINO Poteva andare peggio. Alla fine Del Piero se l’è cavata con un cerottone a coprire i punti di sutura sulla fronte ed una notte trascorsa alla clinica Fornaca in via precauzionale. Maledetti numeri. Avrà tempo per riflettere Ale nella breve convalescenza (un paio di giorni di riposo forzato) su un pomeriggio iniziato per la decima volta in panchina, a tifare per i compagni e poi per se stesso quando finalmente Conte ha deciso che era la sua ora. Sei minuti La partita del capita- no è durata solo sei minuti, troppo pochi per incidere, sufficienti per finire nello spogliatoio del suo stadio in barella e poi in clinica per una tac di controllo accompagnato dal medico sociale Fabrizio Tencone. L’impatto con la scarpa di Marco Rossi è stato devastante, come il gancio di un pugile, con la ferita che si apre sopra lo zigomo sinistro, il dolore, la paura per il sangue, copioso. Nello spogliatoio ci penserà un chirurgo plastico della società, Marco Fraccalvieri, spettatore in tribuna, a rimettere in piedi Ale: otto punti di sutura, prima della serata in ospedale, flebo con antidolorifi- 16’ secondo tempo L’impatto con di Rossi Marco Rossi del Cesena gli rifila involontariamente un calcio in testa IPP Attimi di paura Le scuse del difensore Del Piero cade e si porta subito le mani alla testa: Rossi si scusa AFP La ferita Ci vorranno 8 punti di sutura Ecco il taglio: il chirurgo della società Fraccalvieri gli applicherà 8 punti FALZONE La maledizione di Del Piero Entra e finisce in ospedale Conte lo manda in campo sullo 0-0, gioca 6 minuti e uno scontro con Rossi gli procura una ferita alla fronte: 8 punti di sutura e notte in osservazione ci e accertamenti del caso. Nulla di grave alla fine, un sospiro di sollievo per Sonia, e per il capitano, dolente ed arrabbiato per il ko alla vigilia di quella che avrebbe dovuto essere la prima gara da titolare, giovedì in Coppa Italia contro il Bologna. « Ricorrenza amara Nulla da fe- steggiare quindi, amare le 500 presenze in campionato, il primo gol nel nuovo stadio ancora rimandato, ancora un numero, il 17, buono per giocare al lotto, 17 come gli anni trascorsi dal gol capolavoro il 4 dicembre del ’94. Per chi è giovane e non ha negli occhi le immagini di quel pomeriggio la cronaca racconta che al Delle Alpi la Fiorentina era avanti di due gol prima della rimonta con la doppietta di Vialli, decisiva la rete del giovane Del Piero, un esterno al volo di destro, il gol più bello della carriera di Ale. Una notte in ospedale per accertamenti, ma sto bene. Vi lascio una foto ricordo dall’ambulanza... A presto, ciao Ale! Che anno Decisamente un anno da dimenticare per Pinturicchio, dal settimo posto dello scorso campionato alla nuova avventura con poche soddisfazioni, più panchina che campo: nemmeno 200 minuti giocati. La speranza è di un colpo di coda nel finale, almeno la convocazione per la trasferta contro la Roma, un 2011 che lo vedrà protagonista almeno a Dubai premiato con il «Soccer Globe Award alla carriera», un riconoscimento che Ale riceverà il 28 dicembre dagli sceicchi. Pronte le scuse di Marco Rossi. «Un impatto involontario, mi spiace davvero. Ho messo lo scarpino, Del Piero è an- ALESSANDRO DEL PIERO SU FACEBOOK dato di testa – racconta il difensore del Cesena-. Non ci siamo subito accorti della gravità del contrasto, non avevo nessuna intenzione di fargli male, gli auguro di tornare al più presto in campo». La Juve si è affrettata con un comunicato sul sito internet a tranquillizzare i tifosi: «Gli esami hanno escluso complicazioni: si è trattato di un trauma cranico non commotivo con ferita lacero-contusa in sede temporale sinistra». A rassicurare i tifosi bianconeri ci ha pensato lo stesso capitano su facebook. A detta dei medici, Del Piero potrebbe anche tornare a disposizione per la trasferta di campionato, il posticipo dell’Olimpico contro la Roma, disponibile per la convocazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Alessandro Del Piero, 37 anni, dopo l’infortunio IPP LA DOMENICA DEL TECNICO BIANCONERO NEDVED APPLAUDE: «ANTONIO HA DATO UN’ANIMA ALLA SQUADRA» Urla, salti, baci: inContenibile «Sì, la mia Juve ha dominato» «Pazienza ha dato ordine, sapevo che avremmo vinto. Rivali? Non c’è solo il Milan» ANTONIO SCATENATO CHE GIOIA DOPO IL GOL DI MARCHISIO 1 2 3 DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO TORINO E se non c’è Pirlo, pazienza. Anzi, Pazienza. Non nel senso di calma, ma nel senso di Michele. Prima della partita Antonio Conte gli ha detto: «Michele, fai il Pazienza. Non il Pirlo». Il centrocampista di scorta si è allenato bene per settimane in attesa della sua occasione e ha svolto egregiamente un compito difficile. «Ha dato ordine, intensità e senso tattico — racconta l’allenatore —, ma io ero sereno: sapevo che avrebbe risposto bene. Lui come tutti gli 17’ secondo tempo L’uscita in barella La partita di Ale finisce qui, dopo appena 6 minuti di gioco LIVERANI altri. E infatti all’intervallo ho detto ai ragazzi di stare tranquilli, di non farsi venire l’ansia perché prima o poi avremmo segnato. E ho solo chiesto agli esterni di non accentrarsi troppo perché così facendo il Cesena piazzava una linea difensiva a cinque o sei uomini e gli spazi erano intasati». Testa, cuore e gambe Per aprire la partita serviva una prodezza e quando Claudio Marchisio ha regalato l’ennesima magia stagionale Conte è esploso: salto verso l’alto, mani sbattute sul plexiglass della panchina e gioia incontenibile. «Sono contento perché abbiamo dominato dal primo all’ultimo minuto. 1-2 Conte esulta lanciandosi sul plexiglas SKY 3 A fine gara ANDREOLI Siamo stati noi a costringere il Cesena a un atteggiamento tanto rinunciatario e ho apprezzato la maturità della squadra che ha continuato ad attaccare creando molto e senza concedere spazi per le ripartenze dei nostri avversari. Ai ragazzi dico sempre di usare la testa, il cuore e le gambe». Gli infortuni hanno complicato la vita alla Juve: «Mi auguro che per Vucinic sia una cosa di poco conto e che Del Piero possa recuperare in fretta. Ale era entrato benissimo in partita, ma ne ero sicuro: lui, Pazienza, Quagliarella e Giaccherini hanno dato risposte importanti». La Juve adesso è tornata in testa: «Ma non ci pensiamo. E non riteniamo il Milan il nostro unico avversario. Ci sono l’Udinese, la Lazio, il Napoli. E tutte le partite nascondono grandi insidie». Sul rigore Conte non si sbilancia: «L’arbitro ha fischiato un danno procurato da Antonioli su Giaccherini. L’episodio comunque non ha inciso sulla gara. Piuttosto credo che andrebbe tutelato di più chi costruisce gioco. Il fallo di Rossi su Del Piero era da secondo giallo come minimo». In attesa di scoprire i tempi di recupero di Vucinic e dello stesso Del Pie- clic MARCO ROSSI E QUEI PUGNI PRESI DA CHIVU E IBRAHIMOVIC Marco Rossi (nella foto REUTERS) e i campioni delle big, un rapporto controverso. Nel campionato scorso, quando giocava nel Bari, l’autore del fallo su Del Piero si prese un pugno a palla lontana al San Nicola dall’interista Chivu a febbraio (il romeno si beccò 4 giornate di squalifica) e poi un mese dopo, a San Siro, un altro pugno sempre a palla lontana da Ibrahimovic, che costò allo svedese 3 giornate poi ridotte a due. ro, la Juve è attesa giovedì dalla sfida di Coppa Italia contro il Bologna. Ci sarà turnover: «Ma anche nel turnover metterò i migliori». Una frase che è un messaggio neanche troppo in codice per qualcuno. Gli applausi di Pavel Pavel Nedved, intanto, è molto soddisfatto: «Conte merita i complimenti per il modo in cui ha dato un’anima alla squadra. In tribuna ero tranquillo perché vedevo che la Juve dominava: prima o poi la palla sarebbe dovuta entrare. In partite come queste lo stadio è fondamentale. Marchisio cresce di partita in partita: presto diventerà uno dei più forti al mondo. Mi spiace per Del Piero, che era entrato bene e aspettava quest’occasione». Pavel poi racconta la sua vita da consigliere d’amministrazione: «Sto imparando un nuovo lavoro, devo ragionare da dirigente e non da giocatore. Il mio ruolo mi piace molto: sto vicino alla squadra, parlo con l’allenatore. Ed è normale che dialogando con Conte e Marotta si discuta anche di mercato». In questo momento è un argomento di grande attualità. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A Tanto è un gioco DI LUIGI GARLANDO Lo scudetto corre a centrocampo Marchisio (6) gol, Nocerino (5): è la lezione-Barcellona sfuggita all’Inter Lo splendido gioco del Barcellona, educato dall’intuizione geniale di Crujiff e reso adulto dal magistero di Guardiola, è stato l’evoluzione darwiniana del calcio moderno, che rischiava la paralisi tattica. Gli attaccanti Aquilani, 27 anni NEWPRESS rischiavano di finire in pasto a difese sempre più accorte tatticamente e sempre più potenti atleticamente. Da qui l’idea di reinterpretare la struttura classica (la difesa protegge, il centrocampo recupera e assiste, l’attacco decide), e di arretrare il centro di potere, la parte più decisiva, allontanandola dalle difese avversarie. Mai come nel calcio del Barça i centrocampisti hanno avuto tanto potere. Xavi e Iniesta, ma non solo. Sabato contro il Levante i primi due gol li ha fatti Fabregas, al centro della difesa giocava Mascherano: il Barcellona è un monolito, un grande centrocampo che fa tutto, copre, crea, segna. E corre, soprattutto. Mettersi sulla strada del Barcellona, non significa fotocopiarne il 4-3-3, ma ispirasi allo spirito: una mediana che palleggia di qualità, che corre tanto e si inserisce per fare gol con la delega degli attaccanti. Prandelli lo ha capito con intelligenza e ha rigenerato l’Italia. Milan e Juve lo hanno fatto a modo loro e oggi il duello scudetto si legge anche: Nocerino (5 gol) contro Marchisio (6). Un segno dei tempi. I lanci di Pirlo contro quelli di Aquilani. Venerdì Boateng ha mandato in rete Nocerino, sabato Iniesta ha dato il primo assist a Fabregas, ieri Vidal ha innescato Marchisio: tutti centrocampisti. Venerdì Ibra su allargava regolarmente a sinistra per fare il play laterale; sabato Messi si è abbassato parecchio per ricevere palla e darla a Iniesta che ha mandato il gol Cesc; Conte chiede a Matri di fare spesso l’elastico, venire incontro al portatore e offrire la sponda. Nel calcio al potere l’attaccante ha smesso di essere il terminale esclusivo, seduto a tavola, è diventato anche il cameriere di mediani incursori che decidono con qualità. Sabato l’Udinese, terza forza del campionato, intrisa di spirito Barça (collettivo, palleggio, qualità, corsa) ha sbancato San Siro con il centrocampista Isla (23 anni). Asamoah (23) e Armero (25) hanno imperversato. I centrocampisti citati in precedenza galleggiano tutti tra i 23 e i 27 anni. E’ un corollario: se il segreto è correre tanto ed esprimere qualità in velocità, è necessario essere giovani e forti lì in mezzo. Il fallimento dell’Inter si legge anche così: una mediana antica e ferma, al di fuori della modernità. y LE SUE ASSENZE Nel dettaglio i motivi per cui Ibra ha saltato alcune partite nelle tre stagioni all’Inter e nelle due rossonere S 2006-07 (Inter) Infortunato: 10. Non convocato: 3 Squalificato: 4. In panchina (90’): 2. Subentrato: 2. Gare saltate: 19. S 2007-08 (Inter) Infortunato: 12. Non convocato: 4 Squalificato: 2. In panchina (90’): 2. Subentrato: 4. Gare saltate: 20. S 2008-09 (Inter) Infortunato: 1. Non convocato: 0 Squalificato: 2. In panchina (90’): 1. Subentrato: 2. Gare saltate: 4. S 2010-11 (Milan) Infortunato: 2. Non convocato: 0 Non ancora arrivato: 1. Squalificato: 6. In panchina (90’): 0. Subentrato: 3. Gare saltate: 9. S 2011-12 (Milan) Infortunato: 4. Non convocato: 0 Squalificato: 0. In panchina (90’): 0. Subentrato: 0. Gare saltate: 4. Come salvare il soldato Ibra Zlatan, serve il turnover Ma con lui è difficile Domani in Champions Allegri gli eviterà almeno un tempo Obiettivo: non farlo arrivare scarico nel finale come un anno fa na che avevano lasciato il Milan senza di lui per cinque giornate proprio nella fase cruciale della corsa allo scudetto. La missione di Allegri è dunque riuscire a gestirlo, a dosarlo in modo che il suo apporto alla squadra resti significativo fino a maggio. Se questo non avvenisse, le controindicazioni sono tre: calo di rendimento, situazioni di nervosismo e rischio infortuni. MARCO PASOTTO MILANO L’uomo che si mette in campo da solo ha deciso anche per questa volta: «Il Viktoria? Voglio giocare», aveva detto venerdì Zlatan Ibrahimovic nel dopogara di Genova a chi gli chiedeva se finalmente era arrivata un’occasione buona per tirare un po’ il fiato. Poi aveva rivisto più diplomaticamente la dichiarazione: «Voglio dire che se Allegri deciderà di schierarmi, mi farà molto piacere». Ecco, così va meglio la forma, ma non la sostanza. Perché Ibra predica bene ma... Già, basta riavvolgere il nastro di tre mesi, quando a fine agosto lo svedese aveva presentato così la sua seconda annata rossonera che stava per iniziare: «Spero che assieme ad Allegri sapremo trovare un giusto equilibrio riguardo la mia gestione. D’altronde abbiamo tanti buoni attaccanti». Come dire: quando non è indispensabile, posso anche star fuori. Frasi che seguivano una riflessione di Allegri fatta alla fine della scorsa stagione: «Il prossimo anno Ibra, per quanto possibile, andrà gestito diversamente». Missione I motivi sono noti. Do- po aver lanciato il Milan in orbita fino a gennaio, nella seconda parte dello scorso campionato lo svedese aveva pagato l’impiego ininterrotto fra coppe e campionato ed era calato vistosamente. La situazione aveva registrato ripercussioni anche a livello nervoso, come testimonia le gratuite espulsioni con Bari e Fiorenti- Turnover sconosciuto Come sta Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, è alla seconda stagione col Milan LIVERANI MERCATO Tevez in pressing col Manchester City L’argentino vuole solo i rossoneri (c.lau.) Il Milan attende notizie da Manchester per il prestito di Carlitos Tevez. Questa settimana ci sarà un nuovo incontro tra l’agente dell’attaccante argentino e la dirigenza del City. E in via Turati contano d’avere la conferma di un ulteriore sconto sull’operazione. Kia Joorabchian sta insistendo su un punto: il suo assistito preme per la soluzione Milan e non accetta pista alternative. Un pato che evidentemente dà forza ai rossoneri. andando fino ad ora questa gestione particolare? Il Milan ha giocato 19 partite e Zlatan ne ha saltate 4 per infortunio. Il resto, sono pochi spiccioli che Allegri gli ha tolto in partite dove il risultato era ampiamente al sicuro: 17’ in Milan-Parma 4-1 e 22 in Milan-Chievo 4-0. Domani sera a Praga, in una partita inutile per la classifica, a Ibra sarà risparmiato all’incirca un tempo. Meglio di nulla. D’altronde il suo utilizzo nel corso delle stagioni sembra un plico di fotocopie: nessun allenatore con lui ha mai azzardato un po’ di turnover per farlo rifiatare. L’anno scorso su 50 gare è stato fuori 9 volte: una perché non era ancora arrivato, 2 per infortunio e 6 per squalifica. In soli tre casi è subentrato dalla panchina. Anche all’Inter la musica era simile: 43 le gare saltate in tre stagioni, ma ben 23 sono per infortunio e 8 per squalifica. Ne avanzano soltanto 12 «reali»: 7 volte non è stato convocato (tutte in Coppa Italia) e 5 è rimasto in panchina per i 90’. In realtà, il vero problema è uno solo: Zlatan vuole sempre giocare. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A Goleador Nocerino Mediano a chi? Con 5 gol ha già raggiunto De Vecchi, è sulle orme di Benetti: pensare che sembrava solo un low cost... ALESSANDRA BOCCI MILANO In area di rigore non è più un’anima persa, sarà per questo che difficilmente si tornerà a dire stupiti "se persino Nocerino gioca al Camp Nou...". Ma quella è la preistoria del Nocerino milanista, diventato un punto fermo negli schemi gommosi di Allegri. Il gioco del Milan non è più rigido, i ruoli sono intercambiabili in un certo senso, anche se a uno come Antonio Nocerino si chiederà sempre di coprire e difendere oltre a inserirsi in attacco. Ma lui per ora sta facendo tutto, e piuttosto bene. Perché non c’è soltanto il gol nel venerdì magico di Nocerino: contro il Genoa il centrocampista si è ritrovato in area tre o quattro volta e ormai la sua è una presenza regolare. Finora Nocerino è andato a bersaglio 5 volte. Avrebbe potuto segnare anche di più, ma non è certo il caso di rimproverarlo e infatti nello staff tecnico nessuno si sogna di farlo. Uomo chiave Perché Nocerino, arrivato con la fama di erede designato di Rino Gattuso, ha dimostrato di essere un gioca- nista che gli faceva notare quanto fosse pesante la maglia che aveva scelto, quella con il numero 22 di Kakà, rispose secco: «Tanto qui i numeri sono tutti pesanti». Obiettivo Euro 2012 Un peso che Nocerino sta bilanciando con gol preziosi. Dalla stagione 1972-73 non c’era un centrocampista che segnava tanto: Benetti realizzò 7 reti, un record. Nocerino è avviato a battere il primato, intanto ha raggiunto De Vecchi che ne segnò 5 nel 1978-79. In tutta la stagione però, e qui sta la differenza, visto che ad Antonio per arrivare a quota 5 sono bastate 13 giornate. Un rendimento ottimo per il Milan, una crescita fondamentale per cercare di acchiappare un posto da protagonista nell’Italia a Euro 2012. Nocerino, esploso lo scorso anno con il Palermo, è stato richiamato da Prandelli dopo una lunga assenza. In nazionale ha giocato 9 partite e non ha segnato, soprattutto In crescita negli schemi flessibili di Allegri, sogna un posto al sole con Prandelli Antonio Nocerino, 26 anni, è arrivato al Milan in estate e ha già segnato 5 gol AFP tore diverso. Più duttile forse, perché il calcio cambia veloce e non si possono recitare i copioni sempre allo stesso modo. Più portato ad attaccare e andare al tiro con efficacia. Rispetto a Rino, è diversa la personalità e l’impatto sulla squadra, ma non si può confrontare un leader con un ragazzo arrivato a Milanello da pochi mesi. E in ogni caso Nocerino ha la stoffa per crescere anche da questo punto di vista. A un cro- «HALL OF FAME» DEL CALCIO ITALIANO Galliani premiato a Firenze FIRENZE Ci sarà anche Adriano Galliani oggi pomeriggio a Firenze fra i premiati per la «Hall of Fame del Calcio Italiano 2011», riconoscimento assegnato dalla Figc all’élite del pallone in Italia. L’a.d. rossonero riceverà il premio come «miglior dirigente italiano». Gli altri premiati sono Roberto Baggio, Lippi, Sacchi, Riva, Collina e Platini. non è titolare: inutile dire che il sogno è aiutare il Milan a vincere lo scudetto e continuare la scalata nel ritiro pre-europeo. Per ora si diverte a rimandare al mittente scetticismo e critiche. Il Nocerino che non poteva giocare al Camp Nou si è dimostrato più che adeguato per una squadra che sta tentando il bis in campionato: i 500 mila euro pagati per il suo cartellino sono già ammortizzati. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Bomber I NUMERI 16 atipici presenze per Nocerino con la maglia del Milan: 14 da titolare e due da subentrato 6 il record di reti segnate in una sola stagione: 2006-07, in Serie B con il Piacenza Aldo Maldera Difensore Nel 78-79 ha segnato 9 reti da terzino sinistro (a sinistra nella foto EFFELLE) 6,11 la media-voto nella stagione in corso (tra campionato e Champions League) Romeo Benetti Centrocampista Mediano di ruolo, fece 7 reti nella stagione 72-73 OLYMPIA 3 le stagioni al Palermo, la squadra in cui si è fermato più a lungo: dal 2008 al 2011 1 tripletta con il Milan, nel 4-1 in casa contro il Parma Walter De Vecchi Centrocampista Con il Milan ha segnato 5 reti nella stagione 78-79 ARCHIVIO 9 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A Il vero fuoriclasse L’Udinese vende Zapata, Inler e Sanchez, sostituisce il difensore con Danilo, trova in casa l’erede dello svizzero (Pinzi) e per ovviare alla partenza del Niño Maravilla si affida a un giovane (Torje) e a un cavallo di rientro (Floro Flores). Morale? La squadra continua a volare in classifica. «La nostra società ha sempre costruito squadre competitive — spiega Pozzo —. La differenza la fa il tecnico». Ecco perché quando gli viene chiesto se teme più di perdere qualche gioiello del campo o quello della panchina Pozzo risponde secco: «Guidolin per noi è fondamentale». Mercato L’Udinese confida di re- La grande festa dei giocatori dell’Udinese dopo l’importante vittoria contro l’Inter a San Siro ANSA Pozzo: «Guidolin è la nostra forza» Il patron dell’Udinese euforico dopo l’1-0 all’Inter: «A gennaio un centrocampista» MASSIMO MEROI UDINE Vincere a San Siro è come conquistare una bella donna. Non ci si fa mai l’abitudine. Ecco perché il patron dell’Udinese Gianpaolo Pozzo, 70 anni, di cui 25 nel mondo del calcio dice: «È una sensazione speciale per chi la vive da spettatore e da tifoso, ma lo è anche per i protagonisti perché un successo simile non può che aumentare l’autostima del gruppo e regalare qualche sicurezza in più in vista dei prossimi impegni». Pozzo è uscito gongolante dal Meazza e non è che la Juve, battendo il Cesena, gli abbia rovinato più di tanto la domenica. «Era prevedibile». «A fine girone d’andata parlerò con i giocatori del premio Champions» stare lassù il più a lungo possibile. L’ha detto tra le righe Guidolin, lo ribadisce con prudenza anche Pozzo. «Vediamo dove concludiamo il girone d’andata e poi ne riparliamo. Parlare di certe cose porta male, comunque a quel punto affronteremo con i ragazzi anche il discorso del premio Champions». Per continuare a essere competitiva l’Udinese avrà bisogno di qualche puntello nel mercato di gennaio considerando che la Coppa d’Africa porterà via per un mese e mezzo Benatia, Badu e Asamoah. «Un centrocampista lo prenderemo — anticipa Pozzo —. In attacco siamo a posto così. Barreto? Sapevamo che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per riaverlo, con calma ritroveremo anche lui». Pozzo ha poi ribadito che per diventare più competitiva l’Udinese deve puntare sul nuovo stadio. «A fine campionato dovremmo cominciare con i lavori. É un passo importante per far sentire i giocatori più coinvolti nel progetto, far capire loro che Udine può essere qualcosa di più di una tappa di passaggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 I NUMERI 6 i gol subiti dall’Udinese, che ha la miglior difesa del campionato. Due le vittorie in trasferta, a Lecce e a Milano contro l’Inter. Due anche le sconfitte S Gianpaolo Pozzo, 70, patron Udinese LIVERANI LA FESTA DEI GIOCATORI Il premio partita Milano by night per l’Udinese FRANCESCO VELLUZZI MILANO Una vittoria a San Siro con l’Inter vale una giornata a Milano. Una sorta di premio partita. Perché da sabato notte a ieri sera praticamente tutta l’Udinese (il tecnico Guidolin è rientrato in nottata nel triveneto) ha fatto festa tra discoteche, boutique d’alta moda e ristoranti. Sabato sera Benatia, Abdi, Sissoko, che hanno ritrovato l’ex compagno Bernardo Corradi, si sono uniti all’after show di Venus e Serena Williams, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone tra Just Cavalli e Hollywood. Il difensore franco marocchino è stato fermato da parecchi tifosi che lo hanno invitato a venire a giocare qui. Del futuro di Benatia non v’è certezza, ma lui vuole restare a giocare in Italia e non è dell’idea di rientrare nella sua Parigi dove la corte del Psg è serrata. Ieri mattina è stata la giornata dello shopping, guidata da Totò Di Natale (con famiglia al seguito come Giampiero Pinzi e Asamoah). Nelle vie dello shopping i bianconeri, sono diventati i personaggi coi quali farsi fotografare. Motor Show Oggi i festeggiamenti pro- seguiranno a Bologna. Una delegazione della squadra, capitanata ancora da Di Natale, sarà ospite degli stand della Banca Popolare di Vicenza e di Dacia. A disposizione dei tifosi ci saranno pure Torje, Fabbrini, Abdi, Ferronetti e Padelli. Da domani pomeriggio poi tutti al lavoro per preparare la sfida col Chievo. Guidolin dovrà pensare a una squadra che dovrà rinunciare agli infortunati Domizzi e Abdi e agli squalificati Pinzi e Ferronetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA cartier.com LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 PA R F U M P O U R H O M M E LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 # SERIE A Inter, rabbia e diktat Moratti: almeno la Champions Ranieri, rientri, mercato: ora non resta che il terzo posto per salvare il salvabile DAL NOSTRO INVIATO ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como) La disperazione di Pazzini. E nei numeri Sabato sera, dopo una sconfitta di cui oggi alla ripresa sarà impossibile sottovalutare l’eventuale impatto psicologico negativo, il solo modo rimasto all’Inter per sentirsi un minimo leggera era spostare lo sguardo fino a mercoledì sera: pensare di dover fare risultato per forza con il Cska Mosca sarebbe stato una specie di macigno psicologico. Oltre che uno sforzo fisico al momento non sostenibile. Magra consolazione: tutto il resto di leggero aveva ben poco, a cominciare dall’umore di Massimo Moratti nel mini faccia a faccia seguito alla sconfitta con Ranieri, Branca e Ausilio. Da quanto in Champions? Anni d’élite 10 Quella che sta giocando con buoni risultati (è già qualificata per gli ottavi di finale, da prima del girone e con una giornata di anticipo) è la 10ª edizione consecutiva in Champions League per l’Inter. L’ultima volta che non giocò la competizione élite in Europa fu nella stagione 2001-2002 Moratti non molla Nulla di particolarmente diverso rispetto ai soliti incontri post partite, al di là appunto della rabbia del presidente: deluso, quanto determinato a mettere mano alla situazione per cercare di risolverla, a capire come ripartire. A dispetto delle ultime voci che lo darebbero orientato ad una cessione della società, o comunque a un certo disimpegno, e del silenzio che si è imposto anche ieri. A quanti punti il 3˚ posto? Che distacco -13 Oggi l’Inter è a 13 punti dal 3˚ posto che garantisce la prossima Champions: 14 punti in classifica, contro i 27 che hanno l’Udinese e il Milan, alle spalle della Juve capolista. Va detto però che l’Inter è virtualmente a -10: ha giocato infatti una partita in meno, quella che dovrà recuperare fra otto giorni a Genova Ballano 25-30 milioni Moratti, più che all’Europa di mercoledì sera, pensa a quella dell’anno prossimo: fra qualificarsi o non qualificarsi per la Champions 2012-13 ballano fra i 25 e i 30 milioni di euro. Smettere finalmente di parlare di scudetto ancora possibile può essere solo un bene, rinunciare già oggi anche all’idea di poter essere fra le 32 elette il prossimo settembre è vietato. Va bene un sano realismo, che impone di rendersi conto che sarà comunque durissima, ma il presidente lo ha detto chiaro: vuole l’Inter in corsa almeno per quel terzo posto, e non ammette arrendevolezze. Il coraggio di Ranieri Anzitutto da Ranieri, che si è già autodenunciato per la gestione tattica della partita con l’Udinese. Anche anomala visto come il tecnico, dato il momento, aveva sempre fatto attenzione, soprattutto contro certe avversarie, a im- postare un’Inter in grado di giocare anzitutto partite «controllate»: il suo coraggio oggi non può essere quello delle tre punte (anche se una, Zarate, da trequartista), ma semmai quello di fare un po’ più di turnover. Al di là di certe esigenze causate dagli infortuni, ci sono numeri inequivocabili: Samuel, che a 33 anni è reduce da un delicatissimo intervento chirurgico al ginocchio, ha giocato le ultime cinque partite di fila per 90’, con Cordoba che è stato in campo appena 28’ in tutta la stagione («Ho una gran voglia di giocare», ha detto ieri il colombiano ai microfoni di Italia 7 Gold); Zanetti (neanche un minuto saltato in 18 partite, prima del rosso all’85’ di sabato sera) e Cambiasso (17 partite su 18, 15 delle quali per 90’) non possono non risentire di un impiego così continuativo e prolungato. Rientri eccellenti Quanto all’aspetto tattico, diventerà importante non tirare troppo una coperta già abbastanza corta di suo: il 4-4-2 con poco dinamismo in mezzo al campo diventa un’arma a doppio taglio; per un buon 4-2-3-1 sono fondamentali esterni di ruolo che l’Inter non ha; per il «rombo» caro a questa squadra e alle sue caratteristiche serve come il pane Sneijder, anche se utilizzare nel frattempo Stankovic non sarebbe un inedito. Poi, fra Fiorentina e Genoa, torneranno i grandi infortunati e sottolineare quanto a questa squadra stiano mancano l’olandese, Maicon, Lucio e anche Forlan (per rivederlo servirà forse un po’ più di pazienza, ma nello scorso fine settimana ha lavorato benissimo) non è cercare un alibi di comodo. Energia dal mercato Quanto ai Quante squadre davanti? Pesano gli scontri diretti? Viste dal basso K.o. a San Siro 14 3 Oggi l’Inter di Ranieri (foto) è al 15˚ posto con il Siena e il Bologna a quota 14. Le 14 squadre davanti sono Juve, Milan, Udinese, Lazio, Napoli, Palermo, Cagliari, Roma, Catania, Fiorentina, Chievo, Atalanta, Genoa e Parma. Con i teorici 3 punti in più del recupero Genoa-Inter, a precederla resterebbero 6 squadre Sono già tre le sconfitte rimediate dall’Inter negli scontri diretti con le avversarie più quotate per i suoi stessi obiettivi. E tutte tre in casa: 0-3 con il Napoli, 1-2 con la Juventus, 0-1 con l’Udinese. L’unico teorico scontro diretto non perso è stato quello con la Roma, quando l’Inter pareggiò, sempre a San Siro, per 0-0 rinforzi di gennaio, salvo grandi ripensamenti di Moratti non arriveranno grandi investimenti: questa squadra mano a mano sarà da rifondare, ma non succederà subito e l’esigenza primaria è dare a Ranieri non nomi, ma gente fresca, che anzitutto corra. Energia soprattutto a centrocampo: quella che serve comunque, a prescindere dal sistema di gioco scelto, e che è mancata anche sabato sera, quando negli ultimi 20’ l’Inter si è sgretolata come se non sentisse più le gambe. Energia fisica, ma anche mentale: senza quella, anche il terzo posto alla fine potrebbe scivolare via di mano. Un po’ come la situazione in questo momento. © RIPRODUZIONE RISERVATA iBGStar,™ il diabete con libertà. Innovativo glucometro che si adatta al ritmo della vita quotidiana. iBGStar™ grazie alle ridotte dimensioni e alla connessione diretta con iPhone e iPod touch, consente di gestire il diabete con indipendenza e discrezione. Connessione ad iPhone/iPod touch* Comunicazione dei dati via email Semplice e discreto * iBGStar™ non include l’iPhone o l’iPod touch. iPhone/iPod touch sono marchi di Apple Inc., registrati in U.S. e in altri paesi. iBGStar™ Diabetes Manager App è scaricabile gratuitamente dall’App Store. Le misurazioni devono essere eseguite nell’ambito del controllo medico. iBGStar™ è un dispositivo medico-diagnostico in vitro CE. Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso. Autorizzazione Ministeriale ottenuta il 03/08/2011. Assistenza Clienti www.bgstar.it D sponibile dalle 7 a le 22, 7 giorni su 7 solo per domande di tipo tecnico sull'utilizzo del dispositivo medico LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 # TRA I PEGGIORI IN CAMPO IN URUGUAY Alvarez e Zarate, alba in disco dopo la sconfitta con l’Udinese Recoba, gol scudetto a 35 anni Nacional campione di Apertura La notizia (che durante la giornata avrebbe trovato conferme) l’ha data Telelombardia: Mauro Zarate e Ricardo Alvarez — contro l’Udinese non certo fra i migliori in campo — subito dopo la partita di sabato sera avrebbero fatto quasi l’alba in una discoteca a Milano. Claudio Ranieri aveva concesso alla squadra la domenica libera ripresa fissata per questa mattina , quindi la società difficilmente prenderà provvedimenti. Rimane però quantomeno dubbia l’opportunità di un’uscita simile dopo una sconfitta pesante come quella di sabato. Soprattutto se a rendersi protagonisti di una nottata all’insegna del divertimento non sono due veterani, bensì giovani che devono ancora ripagare la fiducia che club e tifosi nerazzurri hanno riposto nei loro confronti. «Il campionato di Recoba», hanno scritto in Uruguay. Il Chino, a 35 anni, ha deciso il torneo di Apertura uruguaiano: ieri, all’ultima giornata, ha segnato il gol dell’1 0 del Nacional in casa del Liverpool Montevideo (foto Reuters). Abbastanza per salire a 32 punti, uno più del Danubio, due più del Peñarol. Recoba ha segnato a 11 minuti dalla fine, col sinistro, risolvendo la seconda partita in 15 giorni. Il Chino è entrato all’intervallo e ha colpito, il 20 novembre aveva deciso il derby col Peñarol segnando il 2 1 su rigore al 92’. «Non m’importa lo stipendio — aveva detto prima di firmare —. Voglio solo un bel premio in caso di titolo». Lo avrà. Il Nacional ha vinto con una lunga rimonta al Peñarol, facendo 22 punti nelle ultime 8 giornate. Inutile il 4 1 del Danubio, con 3 gol di Diego Rafael Perrone, fratello di Lorena, la moglie del Chino. zione di metterlo ora sul mercato, ma molto dipende anche dalle prossime partite e dalla battaglia della società bergamasca per una riduzione dell’attuale penalizzazione di sei punti. Via al mercato low cost con Kucka e Schelotto Via libera Se a gennaio, infatti, il club di Percassi si ritrovasse nei quartieri medio-alti della classifica, allora, il veto su Schelotto potrebbe cadere. Ma non basta. Lo stesso giocatore ha già lasciato intendere che lui cambierebbe maglia in corsa solo se a chiamarlo fossero proprio i nerazzurri. Moratti non vuole spese pazze, ma l’Inter corre ai ripari per gennaio: nel mirino lo slovacco del Genoa e l’ala dell’Atalanta CARLO LAUDISA [email protected] MILANO Il tonfo con l’Udinese non fa cambiare idea a Massimo Moratti. Al mercato di gennaio non sono previsti interventi costosi. La linea del presidente è quella di portare avanti il progetto estivo, a meno che non sopravvengano delle opportunità sul fronte delle cessioni. E, al momento, è difficile che spuntino delle offerte significative. E ciò condizionerà non poco le mosse del d.t. Marco Branca e del d.s. Piero Ausilio. Lo stesso Claudio Ranieri ne è consapevole. Cambio tattico L’allenatore s’aspetta un adeguamento della rosa, magari con l’acquisto di un esterno destro alto. Alvarez in quella posizione non si trova a suo agio e l’Inter cerca un giocatore che permetta il passaggio stabile ad un più eclettico 4-2-3-1. In quest’ottica il nome di Lucas Moira del San Paolo è stato a lungo in cima ai pensieri nerazzurri. La concorrenza del- L’ANTICIPO/1 INTER-UDINESE 0-1 MARCATORE Isla al 28’ s.t. INTER (4-4-2) Julio Cesar 6,5; Zanetti 5, Ranocchia 5,5, Samuel 6, Chivu 5,5 (dal 35’ s.t. Stankovic 5,5); Faraoni 6 (dal 17' s.t. Zarate 4,5), T. Motta 5, Cambiasso 5, Alvarez 5 (dal 1’ s.t. Nagatomo 5,5); Milito 5,5, Pazzini 5. (Castellazzi, Cordoba, Poli, Castaignos). ALLENATORE Ranieri 5. UDINESE (3-5-1-1) S.Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 6,5, Ferronetti 6; Basta 6, Isla 6,5, Pinzi 6,5, Asamoah 7, Armero 6,5; Torje 6,5 (dal 17' s.t. Floro Flores 6,5); Di Natale 5,5 (dal 46' s.t. Ekstrand sv). (Padelli, Badu, Fabbrini, Pasquale, Doubai). ALLENATORE Guidolin 7. ARBITRO Gervasoni 6,5. NOTE Espulsi Zanetti e Ferronetti. Ammoniti Thiago Motta, Armero, Pinzi. L’ANTICIPO/2 NAPOLI-LECCE 4-2 MARCATORI Lavezzi (N) al 26’, Cavani (N) al 33’, Dzemaili (N) al 41’ p.t.; Muriel (L) al 9’, Cavani (N) al 37’, Corvia (L) al 48’ s.t. NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 6; Fernandez 6, Aronica 6, Fideleff 6 (dal 30’ s.t. Grava 6); Maggio 6,5, Inler 5,5 (dal 21’ s.t. Hamsik 6), Dzemaili 6,5, Dossena 6; Pandev 7 (dal 15’ s.t. Gargano 6), Lavezzi 7,5; Cavani 7,5. (Rosati, Campagnaro, Zuniga, Santana). ALLENATORE Mazzarri 7. LECCE (3-5-2) Benassi 6; Oddo 4,5, Tomovic 5, Ferrario 4,5, Esposito 4,5 (dal 1’ s.t. Corvia 6), Mesbah 5; Cuadrado 6, Strasser 5, Grossmuller 5,5 (dal 1’ s.t. Obodo 5); Muriel 6, Pasquato 4,5 (dal 26’ s.t. Bertolacci 5). (Bertagnoli, Giandonato, Di Michele, Brivio). ALLENATORE Di Francesco 5. ARBITRO Romeo di Verona 6. NOTE Espulso Di Francesco. Ammoniti Fideleff, Strasser e Ferrario. L’ANTICIPO/3 GENOA-MILAN 0-2 MARCATORI Ibrahimovic su rigore all’11’, Nocerino al 34’ s.t. GENOA (5-3-2) Frey 7; Mesto 5,5, Granqvist 6, Dainelli 5, Kaladze 5, Moretti 5,5; Rossi 7, Veloso 6,5, Constant 5 (dal 24' s.t. Merkel 6); Pratto 6 (dal 43' s.t. Jorquera sv), Jankovic 5 (dal 33' s.t. Zé Eduardo sv). (Lupatelli, Sampirisi, Seymour, Caracciolo). MILAN (4-3-1-2) Amelia 6; Abate 6,5, Thiago Silva 6, Yepes 6, Antonini 6; Aquilani 6, Ambrosini 5,5 (dal 24' s.t. Seedorf 6), Nocerino 6,5; Boateng 6,5; Ibrahimovic 7, Robinho 5 (dal 43' s.t. El Sharaawy sv). (Roma, Bonera, Taiwo, Mexes, Emanuelson). ALLENATORE Allegri. ARBITRO Celi 6 ALLENATORE Malesani 5,5. NOTE Espulso Kaladze. Ammoniti Granqvist, Moretti, Veloso, Ambrosini, Antonini e Roma. I nerazzurri puntano anche il difensore Juan dell’Internacional di Porto Alegre le big d’Europa e le richieste eccessive (30 milioni) del San Paolo rendono ardua questa pista. Pista Kucka In parallelo l’Inter Concorrenza Anche il cileno Eduardo Vargas comincia a diventare un obiettivo costoso: l’ingresso in scena del Napoli ha indotto l’Università del Cile d’alzare il prezzo. Ecco perché nelle ultime ore è tornata d’attualità la candidatura di Matias Schelotto. L’esterno italo-argentino dell’Atalanta che, guarda caso, ha sponsor importanti nello spogliatoio nerazzurro. L’Atalanta non ha inten- tiene vivi i contatti con il Genoa per il centrocampista Kucka. Un incontro tra i club è in programma dopo la disputa del recupero dello scontro diretto. Kucka è già a metà e l’operazione comporterebbe una spesa relativa per Moratti. Sullo sfondo, poi, c’è sempre il difensore Juan dell’Internacional di Porto Alegre. Ma anche quest’affare dipende dal via libera di Moratti. Ezequiel Schelotto, 22 LIVERANI © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A Napoli, tridente ok al momento giusto Sette gol in due settimane per Cavani, Lavezzi e Hamsik: il trio è pronto per il Villarreal MIMMO MALFITANO NAPOLI Cominciano a tornare i conti. Il tridente napoletano ha ripreso a fare le cose per bene. Sono arrivati i gol e per giunta pure pesanti, tipo quelli realizzati al Manchester City, all’Atalanta, alla Juventus e al Lecce. Prodezze utili, sicuramente, che hanno permesso al Napoli di arrivare alla sfida decisiva di mercoledì contro il Villarreal con in palio gli ottavi di finale di Champions e di ripartire in campionato: la quaterna al Lecce ha interrotto l’astinenza di vittorie che durava da un mese (Napoli-Udinese 2-0). C’è tutto un lavoro di squadra, ovviamente, dietro questa ripresa. Ma il ritorno al gol del tridente è servito più di ogni altra cosa. Ne ha segnati 7 nelle ultime 2 settimane (5 Cavani, 1 Lavezzi e 1 Hamsik che rispetto agli altri due è quello meno continuo). Ad esse vanno aggiunte le due segnate da Goran Pandev, contro la Juventus, che per l’occasione aveva sostituito l’infortunato Cavani. Dunque, la ripresa c’è stata tutta. Rullo Cavani Ha cominciato ad asfaltare tutti gli avversari che sono capitati dalle sue parti. Il gol Cavani l’ha ritrovato in una notte unica, quella della vittoria sul Manchester City (doppietta) ed ha saputo ripetersi a Bergamo, all’ultimo secondo utile, evitando una sconfitta che avrebbe messo in discussione il lavoro dello staff tecnico. E l’infortunio patito contro l’Atalanta non gli ha permesso di affrontare la Juventus. Ma, ha saputo rifarsi subito, sabato sera, con la doppietta al Lecce. Zupping di VINCENZO CITO «Ho il dovere di dire a Doveri: dov’eri?» Da sinistra Marek Hamsik, Edinson Cavani ed Ezequiel Lavezzi REPORPRESS Lavezzi super E’ lui il vero feno- meno di questo Napoli. Ormai, è convinzione comune che senza il Pocho questa squadra perderebbe il 50 per cento della propria forza. E’ stato devastante, contro la Juventus e lo è stato anche l’altra sera: con le accelerazioni ha frantumato la resistenza della difesa salentina realizzando, tra l’altro, il gol che ha sbloccato il risultato prima di offrire a Cavani il pallone per la quarta rete. Insomma, sabato sera, Lavezzi ha voluto rasserenare i tifosi del Napoli. «E’ stata una vittoria importante quella contro il Lecce. Adesso, però, lasciamo perdere il campionato e puntiamo dritto all’impegno di Champions League. Non possiamo perdere quest’opportunità storica di approdare agli ottavi di finale», ha detto il Pocho parlando della sfida del Madrigal. © RIPRODUZIONE RISERVATA laFotonotizia Tapiro e babà per il Pocho Valerio Staffelli ha consegnato un Tapiro d’Oro a Lavezzi per le parole della compagna Yanina. Dopo essere stata derubata di un orologio aveva minacciato di lasciare Napoli con il Pocho. Solo quattro partite pomeridiane, si aprono prospettive impensate a «Stadio sprint» (Rai Due), perchè Enrico Varriale introduce così il programma «Esamineremo i temi di questa giornata con Bruno Gentili e Giovanna Carollo». Vuoi vedere che finalmente la fanno parlare? Ecco il senso della sua presenza. Ore 17,05, saluta. Ore 17.25: dice due parole due per Milito su Twitter. Ore 17.50: annuncia l’arbitro del Milan in Champions. Ore 18,12: saluta ricordandoci di comprare le stelle di Natale per la lotta alla leucemia. Alla fine, Enrico Varriale la ringrazia pure. Le clamorose rivelazioni di Ezio Luzzi su Radiorai «Molti non lo sanno, ma i giocatori di serie B prendono la pensione. A esempio, c’è uno, di cui non faccio il nome, di una squadra di cui non posso fare il nome che, pensate, prende...prende, ...Stavamo parlando di questo campionato spezzatino, che scontenta un po’ tutti» «Ho il dovere di dire a Doveri. Dov’eri?» (Zibi Boniek, Tempi supplementari, Rai Due) «All’Europeo l’Italia è stata sorteggiata con Spagna, Irlanda e Croazia. Ma, con questa crisi, il campo chi lo paga?» (Trio Medusa, Quelli che il calcio, Rai Due) Tutte le volte che ad Amedeo Goria danno da commentare l’anticipo delle 12.30, di cui a «Stadio sprint» non può mostrare nulla per questione di diritti, si sfoga scendendo in campo per mostrarci la porta dove è stato segnato un gol. Dategli una partita del pomeriggio. «Sul gol di Ibarbo, dovevamo essere tutti più attenti. Me in primis» (Nicola Legrottaglie, «Domenica sportiva», Rai Due) «Salvio addirittura sombrerato da Marcelo!» (Riccardo Trevisani, Sky, Real-Atletico) Ha ispirato film, striscioni e cori, ci ha fatto un gol nel Mondiale, era uno dei personaggi più divertenti degli anni Ottanta, ha portato gusto, ironia, talento, ha vissuto tutta l’esistenza da Socrates, ieri a Firenze durante il minuto di raccoglimento per la sua scomparsa, è morto da Socratesc, perché così lo ha chiamato Emanuele Dotto (Radiorai), demolendo il mito di una generazione. Che, da lassù, ci perdoni LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A 14a GIORNATA le Pagelle di S.V. BEHRAMI È UNO STANTUFFONE NASTASIC, UN ’93 IN CRESCITA HEINZE DA PROVA TELEVISIVA? FIORENTINA 6,5 BORUC 6 Qualche uscita, una parata vera su Lamela dalla distanza. Praticamente spettatore non pagante. DE SILVESTRI 6 La solidità come cifra. Difficile spostarlo, farlo sbandare. Non si fa abbindolare dai gorgheggi romanisti. GAMBERINI 7 Non solo per il gol. Per esempio, sull’1 0 con bell’anticipo toglie una palla pericolosa dalla crapa di Bojan. Alla fine Heinze cerca di accopparlo con una gomitata, ma il «Gambero» sopporta e non reagisce in malo modo. NASTASIC 6,5 Bojan gli nega il probabile gol del 3 0. Peccato, se lo meritava. In continua crescita, questo ragazzo del ’93. PASQUAL 6,5 Spazza via l’ombra di Cicinho. Padrone della sua fascia. Attento nelle coperture. Sotto Natale, un buon Pasqual. BEHRAMI 6,5 Stantuffone della mediana, non si fa incantare dalle sirene giallorosse (Munari s.v.). MONTOLIVO 6,5 Tiene il volante, gioca buoni palloni e non si fa impressionare dal fraseggio romanista. ROMA 5 STEKELENBURG 6 Piglia tre gol, due su rigore. Prosciolto. CICINHO 4,5 Non giocava da settembre. Inchiodato. Affannato. E appisolato nelle diagonali difensive. GRECO 5,5 Entra sul più brutto. JUAN 4,5 Suo il peccato originale: abbocca all’amo di Jovetic e lascia la Roma in 10 dopo 15 minuti. HEINZE 4 Bruciato di testa da Gilardino sull’azione del primo rigore. Soverchiato da Gamberini sul 2 0. Da codice penale nello sviluppo che conduce al penalty del 3 0: prima della «parata» di Bojan, rifila una gomitata a Gamberini. Sarà squalificato attraverso la prova tv? TADDEI 5,5 Tra i meno peggiori. Argina De Silvestri. Dopo vari rimescolamenti di moduli, chiude da terzino destro. PERROTTA 5 Un po’ escluso dal solfeggio romanista (qualche tocco sbagliato) e nessun inserimento in attacco. JOSÉ ANGEL 5,5 In campo nell’ultima mezz’ora: prima in mediana, poi a sinistra nel suo habitat. Qualche timido tentativo. IL MIGLIORE VARGAS 6,5 Con la Roma decimata scavalla che è un piacere. h LAZZARI 6 L’uomo degli accordi tra le linee. Sbaglia qualche nota, ma sono peccati veniali (Salifu s.v.). Dopo un quarto d’ora passa al centro della difesa causa rosso a Juan e cerca di incollare i cocci della Roma. Si fa vedere in avanti con tiro non lontano dal palo. GILARDINO 6 Gila c’è e «spiazza» per Jovetic nell’azione del primo rigore. Gila combatte, ma il gol non arriva perché un bel tiro al volo finisce alto di poco. Arriverà. Il Gila gol è nell’aria. SILVA 6 I rigori li sa calciare. Aspettiamo fiduciosi che ci mostri il resto del repertorio. A prima vista sembra macchinoso e maldestro, ma anche Batistuta all’inizia pareva un paracarro. Si consiglia prudenza nei giudizi. h IL MIGLIORE 7 JOVETIC La differenza la fa lui, con i suoi trucchi. Maestro d’astuzia nell’episodio che porta al primo rigore: come fregare un difensore. Provoca il secondo giallo di Gago. Impegna Stekelenburg con tiro velenoso. E’ generoso con Silva, perché gli cede il secondo rigore e consente all’argentino di sbloccarsi. All. ROSSI 6,5 Subisce il possesso palla «enriquiano» e non per sua libera scelta. La Fiorentina è proprio messa in mezzo, come in un gigantesco torello. Tutto sommato a Delio Rossi va bene lo stesso, perché può aspettare e ripartire. All’italiana, contro le mode spagnoleggianti. Olé. 6 DE ROSSI GAGO 5 L’espulsione — due gialli, stupido il secondo per proteste — rovina una prestazione da chef del possesso palla. E’ lui a dirigere il coro. Poi gli parte la brocca, entra in paranoia da frustrazione, si fa male e si fa cacciare. PJANIC 5,5 Suonatore chiave dell’orchestra del Luis, però fatti i conti risulta abbastanza innocuo. Niente acuti né illuminazioni. SIMPLICIO 5 Non lascia tracce. LAMELA 5 Suoi gli unici due tiri in porta della Roma. Il primo in particolare costringe Boruc all’unica parata degna di essere definita tale. E’ l’unico merito di 90’ nervosetti e insipidi. Se Osvaldo non è Maradona, lui non è Messi. BOJAN 4 Latitante come punta, sciagurato come difensore: espulso per la «parata», salterà la Juve. Non vale giustificarsi con l’istinto. A questi livelli si ha il dovere della lucidità. All. LUIS ENRIQUE 5 Prende tre gol e chiude con otto giocatori. Può consolarsi con i dati sul possesso palla (57% Roma, 43% Fiorentina) e sul predominio territoriale (55 a 45 per la Magica). Non tutto è da buttare. TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Espulsioni e rigori sono ok. Unico neo: non vede la gomitata di Heinze a Gamberini prima del «mani» di Bojan. Tonolini 6; Padovan 6 Fiorentina, 3 gol Roma, 3 espulsi e Luis contestato Cori contro il tecnico, il club: «Non si tocca» Decidono i rigori di Jovetic e Silva e Gamberini Risveglio viola ola Buio giallorosso osso DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA FIRENZE Credito esaurito, Luis Enrique contestato. E’ successo al 39’ della ripresa, sul 2-0 per la Fiorentina. Dalla curvetta romanista sono partiti due cori inequivocabili. Il primo in volgare: «Luis Enrique vaffan...». Il secondo in romanesco: «Te ne devi anna’, te ne devi anna’...». Pochi istanti e disastro pieno, a tutto tondo: parata di Bojan sulla linea di porta, Roma in otto e col rigore del 3-0 sul groppone. Totti a languire in panchina. Ce n’è abbastanza per crocifiggere Luis Enrique col suo tititic-tititoc, però la società ha fatto muro, subito: «L’allenatore non si tocca». Roma non è stata costruita in un giorno, l’Udinese ci ha messo vent’anni a salire in cima. Bei discorsi, ma se andrete a farli di persona ai tifosi non sarete accolti coi fiori. Giallorossi in 10 dopo 15 minuti, ma padroni degli ultimi 30 metri Però senza tiri La ripresa è stata un calvario, con altri due rossi Totti in panchina per tutta la gara andar di notte. Se però ci si infila tra le pieghe della gara, qualche altro discorso è possibile. Juan è stato espulso dopo 15 minuti, perché quel furbacchione di Jovetic gli ha rubato spazio e tempo e l’ha costretto a un fallo da rigore con rosso incorporato. Eppure, sotto di un gol e in 10 contro 11, la Roma si è messa a dettare gioco, ha schiacciato la Fiorentina nei suoi ultimi 30 metri, con Delio Rossi che si sbracciava, che chiedeva alla difesa di salire (e i suoi però non ce la facevano a schiodarsi). Per mezz’ora si è apprezzato il pregevole giro-palla romanista. Peccato che fosse fine a se stes- so, funzionale allo scudetto del torello: non si tirava in porta e si andava al cross senza che in mezzo ci fosse un centravanti come Osvaldo, escluso per indisciplina. A fine tempo la mazzata: Montolivo ha calciato dal corner e Gamberini ha sovrastato Heinze. Due a zero e amen. Totti in panca La ripresa giallo- rossa è stata un calvario. Gago è stato ammonito due volte e poco dopo il 30’ la Roma è rimasta in 9. Dieci minuti ed è scesa a 8, per la «parata» di Bojan su Nastasic. Espulsioni gravi perché al prossimo giro di giostra — lunedì 12 — calerà all’Olimpico la Contraddizioni Ci scusiamo con Delio Rossi, che festeggia la sua prima vittoria in viola, però oggi la Roma è soggetto e complemento oggetto allo stesso tempo. Progetto bello e contraddittorio. Controversa è stata la partita di Firenze. Se uno si ferma alle apparenze, ai tre espulsi, alla miseria dei due tiri in porta — cumulo di cose importanti, obietterete con ragione —, se uno si limita ai numeri, alla sesta sconfitta in campionato, il discorso si chiude prima di cominciare. Se un altro aggiunge il carico da undici del Totti panchinaro per 90 minuti, peggio che L’ira di Bojan Dopo l’espulsione lancia la maglia Al 40’ della ripresa, a partita già compromessa, Bojan «para» davanti alla porta e l’arbitro Damato non può fare altro che decretare il rigore ed espellere l’attaccante giallorosso. Che la prende malissimo e, mentre imbocca il tunnel degli spogliatoi, lancia la maglia per terra. BOZZANI L’incredulità di Totti Il capitano resta ancora a guardare L’espressione di Francesco Totti in panchina è meglio di un libro aperto. Incredulità, stupore. Per la squadra e anche per se stesso. Il capitano giallorosso ha visto crollare la Roma senza poter fare nulla visto che Luis Enrique non l’ha mandato in campo neppure per qualche minuto. PHOTOVIEWS W in t er pioni. verno è da cam In Trentino l’in Scopri la neve che fa innamorare tutti gli sportivi. Sulle piste del Trentino, lo sport si trasforma in puro divertimento: per i giocatori dell’Inter, che già l’hanno scelto per il loro ritiro estivo, ma soprattutto per te. Vieni a scoprire le discese più emozionanti, nella splendida cornice delle Dolomiti: un’esperienza unica da condividere con gli amici e con la tua famiglia. Prenota la tua vacanza online su visittrentino.it LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Nastasic, Pasqual; Behrami (dal 46’ s.t. Munari), Montolivo, Vargas; Lazzari (dal 36’ s.t. Salifu); Gilardino (dal 18’ s.t. Silva), Jovetic. PANCHINA Neto, Camporese, Romulo, Ljajic. ALLENATORE Rossi. ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg; Cicinho (dal 29’ s.t. Greco), Juan, Heinze, Taddei; Perrotta (dal 14’ s.t. José Angel), De Rossi, Gago; Pjanic (dal 26’ s.t. Simplicio); Lamela, Bojan. PANCHINA Lobont, Cassetti, Caprari, Totti. ALLENATORE Luis Enrique. Luis Enrique scosso: «Non resto per i soldi» Baldini: «Totti fuori può far male all’ambiente» 3 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Jovetic su rigore al 17’, Gamberini al 44’ p.t.; Silva su rigore al 41’ s.t. ARBITRO Damato di Barletta. ESPULSI Juan (R) al 15’ p.t. per gioco scorretto; Gago (R) al 32’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e proteste); Bojan (R) al 40’ del s.t. per comportamento non regolamentare. AMMONITI nessuno. Juve, serata in cui Luis Enrique sarà forse costretto a riesumare Totti, il capitano invocato a lungo dai romanisti al Franchi e però lasciato in panca perché giudicato in deficit di condizione. Forse un quarto d’ora di Totti avrebbe messo un po’ di soggezione alla Viola e la Roma avrebbe evitato lo scempio del terzo rosso, della riduzione a squadra di «calciotto», ma Luis Enrique, coerente con se stesso, ha spedito in campo tre panchinari non esattamente di prima fila: José Angel, Simplicio e Greco. Cinici viola E’ una semplificazione, però così è andata. La FIORENTINA PEPERONCINI ANTI-JELLA PER DELLA VALLE A Jovetic sta bene il nuovo vestito preparato da Rossi Primo gol da seconda punta con il nuovo tecnico: «Ha un talento donato da Dio» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE Tornava dopo il k.o. muscolare e Jo-Jo ha subito preso la partita di punta; era alla sua prima uscita con Rossi, l’allenatore che gli ha preparato un nuovo modulo: da ora in poi Jovetic giocherà al fianco di Gila, cioè seconda punta. La modifica tattica deve servire ad avvicinare Jo-Jo in zona-gol e, restando a ieri, l’esperimento pare riuscito. Con il rigore (preso e poi infilato) Jove sale a quota sei in classifica marcatori: forse non competerà per il titolo, ma ha già vinto la sfida con se stesso. Due stagioni fa segnò sei reti in ventinove partite: la stessa cifra sommata in undici gare giocate quest’anno, «la vittoria con la Roma può essere una svolta, mi dispiace solo non aver giocato contro Totti», racconta a fine gara. Un altro dato spiega la sua incidenza sulla squadra: dei tredici gol viola, sei sono suoi, dunque è metà Fiorentina. Il fenomeno Jovetic è analizzato anche da Andrea Della Valle, presidente onorario: «Fa sempre la differenza, la sua forza è l’umiltà». Per Delio Rossi «ha un talento donato da Dio, ma può fare molto meglio, specie nella fase senza palla». NOTE paganti 8.839, incasso di 130.064 euro; abbonati 13.024, quota di 228.889,49 euro. Tiri in porta 6-2. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 10-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. Roma ricamava all’uncinetto e non tirava neppure di fioretto, la Fiorentina ha sguainato lo spadone quel tanto che è bastato. L’astuzia di Jovetic come grimaldello, la regia di Montolivo per non perdere l’orientamento, la forza di Gamberini nelle due aree. Il realismo di Delio Rossi contro i sogni di Luis Enrique. «Icaro era un pirla», è solito dire Trapattoni, però chi vola lo sa, il decollo è la fase più difficile e rischiosa. Luis Enrique è ancora inchiodato alla pista, ma se si alza può arrivare lontano. E sottolineiamo il se. © RIPRODUZIONE RISERVATA Vai Tanque Intanto è Jo-Jo che decide, la partita e non solo: in teoria rinuncia alla doppietta per regalare il secondo rigore a Santiago Silva, finora a secco: «E’ stato un segnale importante, la dimostrazione che il gruppo c’è ed è sano» aggiunge Della Valle. Poi il Tanque: «E’ uno dei gol più importanti della mia vita, lo dedico a famiglia e tifosi. E’ stato Montolivo a chiedermi se volevo tirarlo, poi ho avuto il permesso da Jovetic». E Rossi scherza: «Se fosse stato decisivo chissà chi l’avrebbe battuto...». Peperoncini Ancora Della Valle, che a fine gara riceve in omaggio i peperoncini anti-jella di Antonio, tifoso viola arrivato dalla Calabria: «Dalla squadra ho avuto le risposte che volevo, ora andiamo a Milano con un altro spirito, e per una volta siamo noi a guardare l’Inter dall’alto. Io credo ancora all’Europa, dobbiamo arrivare a Natale con un’altra classifica. La cura Rossi si inizia a vedere». Chiude l’allenatore: «Una rondine non fa primavera, serve continuità. Ma intanto si è visto l'attaccamento alla maglia. Cerci? E’ infortunato, e se anche non lo fosse avrei detto lo stesso». © RIPRODUZIONE RISERVATA 17 «Se la squadra non mi segue pronto a lasciare» FIORENTINA ROMA Il colpo di testa di Gamberini per il 2-0 dei viola POLARIS LA GAZZETTA DELLO SPORT Luis Enrique, 41 anni FOTOPRESS DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI FIRENZE Il principio della crisi comincia dalla fine. Da quando, dopo tanta comprensione, viene acclarato come la pazienza dei tifosi della Roma si sia esaurita. «Luis Enrique vaffan...» coreggia lo spicchio del Franchi tinto di giallorosso. E aggiunge: «Te ne devi anna’, te ne devi anna’». Non solo. Alla stazione Termini una trentina aspettano la squadra per insultarla e gridare: «’Ndo sta er progetto? Di Benedetto caccialo se no ce manda in B». Inutile dire che al pentagramma si aggiunge poi l’antico ritornello: «C’è solo un capitano», tutto dedicato a un Francesco Totti immalinconito dalla scoperta della sua inutilità. Dopo la panchina iniziale, è giunta la certificazione che gli ha dato l’allenatore all’intervallo: «Ho deciso che non era in grado di giocare dall’inizio perché non era al 100%, gli ho detto che non mi sembrava adatto a giocare in inferiorità numerica». Come dire, l’uomo della provvidenza ormai è stato «nor- malizzato», tant’è che il pensiero che gli ha attraversato la testa è stato: allora non era meglio se mi avesse lasciato a casa? Colloquio familiare Insomma, a dispetto della visita pastorale del presidente DiBenedetto nello spogliatoio a fine gara, la tensione è alta, ma una cosa è chiara: la dirigenza non esonererà mai Luis Enrique. Il suo addio dalla Roma potrebbe avvenire in un solo modo: con le dimissioni. E per la prima volta lo spagnolo ci pensa su. «Sono un tipo passionale — dice a fine gara —. Ora voglio andare a casa e parlare con la mia famiglia. Io credo nel progetto, ma ora devo rimanere tranquillo, è il modo migliore per ragionare. Capisco i tifosi, il risultato è un disastro, arriviamo da due brutte sconfitte (7 in 15 gare, ndr) e il calendario è difficile. Sono io il responsabile. Con risultati così la fiducia va diminuendo. La squadra dice che mi segue, però dovete chiederlo ai giocatori, magari a microfoni spenti perché se no è più facile rispondere di sì... Comunque se sentirò che non mi seguono me ne andrò, non resto qui per i soldi». Considerazione amara. Una delle tante. «Sono deluso. È facile attaccare i giocatori, ma a loro non ho nulla da rimproverare. Il primo gol ha condizionato la partita. Non è un momento facile, anche se sento ancora la fiducia». Difesa Baldini E il d.g. Baldini, a dispetto della ipotesi Ancelotti, fa quadrato: «Sto male. Tre gol, tre espulsi (e rischio prova tv per Heinze, ndr), ma non abbiamo dubbi sull’allenatore, anche se ogni volta che perdiamo il nostro progetto diventa più difficile e la pazienza diminuisce. I tifosi per la prima volta non l’hanno avuta e l’esclusione di Totti può condizionare il rapporto con l’ambiente. Io provo a tenere la barra dritta. Luis troppo rigido? Tutto è migliorabile, e lui lo sa per primo». Segnalato il vertice dirigenziale oggi a Trigoria, resta da vedere se Luis Enrique reggerà alla pressione. Di sicuro domani chiederà alla squadra la fiducia. In ogni caso, se l’avrà la partita con la Juve si annuncia bollente. Proprio come ai vecchi tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 Sorprendente. High Tech Low Cost da 49 euro Design elegante e accattivante. Con tutta l’affidabilità e la tecnologia di Citizen. Cassa in acciaio, Water Resistant da 5 a 10 bar, a partire da solo 49 euro. In vendita presso i Concessionari Citizen. www.vagary.it by LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 IL RICORDO d il Film I RICORDI DEGLI EX Campione e personaggio Segnò all’Italia piaceva ai Grandi S Con Lula Ex Presidente del Brasile Eccoli a una gara benefica nel marzo del 2005. C’era grande stima REUTERS Il gol all’Italia Al Mundial ’82 Socrates con un gran colpo segnò a Zoff in Italia-Brasile al Mundial ’82, l’1-1. Ma non bastò contro super Paolo Rossi AP L’ultimo Dottore In giro per il mondo Socrates era laureato in medicina, ma non esercitò mai la professione AP identiKit & CARRIERA v Ciao Socrates Colpi di tacco e politica: ha vinto fuori dal coro Il Brasile e la Fiorentina piangono il campione che ha stupito tutti con la classe e con la sua vita sempre controcorrente Ieri alle 7.30 è morto Socrates. L’ex campione brasiliano era ricoverato all'ospedale Einstein di San Paolo a causa di uno shock settico causato dall'infezione intestinale che lo aveva costretto al ricovero venerdì scorso. Aveva 57 anni. Negli ultimi mesi Socrates era stato ricoverato altre due volte per problemi al fegato, causati anche dalla sua dipendenza dall'alcol. S Ronaldo La mia giornata è iniziata in modo davvero molto triste per la scomparsa di un grande campione. Riposa in pace "Doctor" Socrates S Paolo Rossi E’ un pezzo della nostra storia che si stacca e va via. Ricordo il gol che segnò a Zoff. Sembrava lento e invece non lo era GERMANO BOVOLENTA Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira non viene dalle favelas di Rio. Non è un brasiliano povero. Nasce a Belem e poi vive a Ribeirao Preto, al nord. Il padre Raimundo non ha studiato molto, ma ha letto la «Repubblica» di Platone e ne rimane affascinato. Lo chiama Socrates, lo manda a scuola e all'università. Socrates diventa dottore in medicina. Ma non esercita. Gioca al calcio, gli piace perché gli pagano «la benzina e la birra». E' alto un metro e novanta, leggero e con i piedi dolci. Lo chiamano «O Magrao». Studia filosofia, si fa crescere la barba e diventa il filosofo. Ha talento e idee, è un esteta. Pelè, il re del calcio, dirà: «E' stato il giocatore più intelligente della storia del calcio brasiliano». Ma Socrates è un ribelle, non sopporta la disciplina, non gli piace «essere comandato». E neppure raccomandato. Fa quello che gli passa per la testa, quello che ritiene giusto. Non è un eccentrico, è - lo dice lui e lo scrive - «un uomo di sinistra e un anticapitalista». E' contro il regime militare del suo Paese e contro le regole della società e delle società. Dice: «Io sono un uomo e un calciatore libero». Lotta per la democrazia e gioca nel Corinthians di San Paolo (1978-1984). Segna molti gol, fonda i «Corinthians democratici», chiede l'autogestione della squadra. Detesta i ritiri prepartita, le «concentraçao». Lui le chiama adunate e le rifiuta. Si scontra con l'allenatore e la dirigenza. La sua linea passa, la «democrazia corinthiana» vince, il movimento cambia la vita quotidiana dei giocatori, le regole dei ritiri. Non obbediscono solo alle scelte dei tecnici, decidono «collettivamente» strategie Zico Come giocatore non c’è molto da dire. E’ stato uno dei migliori con cui ho giocato. La sua intelligenza era unica. Da lui ti aspettavi sempre qualcosa di buono Socrates festeggiato da Zico con la maglia del Brasile. In Nazionale per lui 60 partite e 22 gol GETTYIMAGES In Italia non si era adattato: «Troppa pressione, vedo tutti i giocatori troppo cinici» in campo e fuori. Nel Corinthians funzionano, arrivano due titoli nazionali. Il Doutor è un simbolo del calcio brasiliano. Va in nazionale, diventa capitano. Nel Mundial di Spagna segna quel gol a fil di palo a Dino Zoff. Il suo Brasil gioca molto bene, piace, ma non vince. C'è lui, ci sono Zico e Toninho Cerezo, Falcao e Junior. Ma all'Estadio Sarrià di Barcellona vinciamo noi con tre gol di Paolo Rossi. Lui, il dottore, dice: «Sì, l'Italia ha vinto, ma noi abbiamo giocato meglio e il popolo brasiliano ricorderà questa partita come la più bella giocata dalla Seleçao per molti anni». L'Italia gli piace, in Italia ci sono gli altri grandi. E lui, dopo contatti e trattative con la Roma, sceglie la Fiorentina. «Firenze è la città più bella, è lì che voglio vivere». Arriva nel 1984 e dice: «Non mi interessano automobili, nè case di lusso nè voglio diventare vecchio accumulando fortune. L'Italia mi interessa perché posso imparare certe cose direttamente sui libri». La stagione fiorentina è breve. Vive con la moglie, i quattro figli e la suocera in una bella casa, ma è assalito dalla saudade. Gioca male, è soffocato dagli allenamenti, dai ritiri, dal preparatore atletico. Si lamenta: «In Italia c'è troppa pressione, giocano tutti per il risultato». La nostalgia è forte, torna a San Paolo e poi vive le sue contraddizioni. Giancarlo De Sisti è stato il suo allenatore italiano. Lo ricorda così: «Un uomo intelligente, si informava su tutto. Un buon "politico", anche se qualcuno all'interno della squadra lo definiva un "sessantottino" per le sue idee un po' datate. Ma aveva notevole spessore e carisma». Picchio De Sisti racconta quei momenti: «Le cose non andavano bene, lui faceva fatica a integrarsi. Gli dissi: "Stai leggendo i giornali? Hai visto cosa dicono su di te?". Lui mi rispose: "Sì, leggo i giornali, ma solo le pagine di politica, la parte sportiva non mi interessa..."». Poi, a Firenze, c'è Daniel Passarella, argentino dal carattere molto forte e spigoloso. Convivenza difficile. Due giocatori agli antipodi. «Negli spogliatoi era Brasile-Argentina, una situazione precaria», dice De Sisti. Non lega, non si integra, quando si va in trasferta o nei ritiri, sul pullman si sdraia all'ultimo posto. Una volta ha la sigaretta in bocca. E' spenta, ma qualcuno della squadra lo fa notare a De Sisti. L'allenatore gli dice: «Non accenderla». Socrates sospira e si mette a dormire. De Sisti ricorda: «Ci fermammo a una stazione di servizio, rimase tutto il tempo appoggiato al pullman fumando una sigaretta dietro l'altra. Era fatto così». Era fatto a suo modo. Un quotidiano titolerà: «Il dottor Guevara del futebol». Lascia Firenze e la Fiorentina, la rottura è dura e amara. Il filosofo Socrates spiegherà il suo addio: «La mia immagine era anomala, grazie a ciò che facevo in campo in Brasile. Quindi valevo i miliardi che erano stati spesi per me, non posso pensare che siano venuti a San Paolo senza studiare il mio caso, senza conoscermi come uomo. Se volevano solo un campione, potevano prendere Zico. E poi, scusate, avete visto i giocatori italiani? Sono sempre più cinici. Sono degli impiegati in campo e si vede». Se ne va assieme alle sue idee e alle sue contraddizioni. Gioca ancora, nel Flamengo e poi al Santos, chiude nel 1988. Nel 2004 torna in campo con il Garforth Town, dilettanti inglesi, giocatore-allenatore. Fa sempre quello che gli pare e piace, scrive sui giornali brasiliani e arabi. Fa l'impresario teatrale, incide un disco, si dà alla politica e poi la rifiuta. Fuma molto e beve molto. E si distrugge. © RIPRODUZIONE RISERVATA A FIRENZE Antognoni: «Che dolore» Club e tifosi tutti per lui FIRENZE L’affetto non è sempre direttamente proporzionale alle magie: Socrates era un campione quando arrivò alla Fiorentina. Bilancio: 6 gol in 25 partite, anche se non confermò la fama di giocatore di prima grandezza. Ma l’affetto di chi tifa viola è lo stesso di 27 anni fa e ieri, in curva Fiesole, c’erano due striscioni che lo salutavano: «Dottore vola in cielo a fare un tacco da Dio», e «Un’ultima pinta per il dottore» che ricordava la sua passione per la birra. La Fiorentina era scesa in campo con il lutto al braccio, mentre prima del via Socrates era stato celebrato dal maxi-schermo dello stadio con una sequenza di immagini della sua unica stagione viola. Il club aveva anche ottenuto di far osservare un minuto di raccoglimento, poi coperto dagli applausi: «All'indimenticabile Dottore, che verrà sempre ricordato per la sua intelligenza calcistica, va l'affettuoso ricordo di società, squadra e tifosi», questo il messaggio sul sito della Fiorentina. Lo ricorda anche Giancarlo Antognoni: «Quell'anno (1984-85) io ero infortunato e non giocai molto, ma conservo dei bei ricordi di Socrates. Era un vero personaggio, sopra le righe, oltre che un autentico campione. Sono davvero addolorato». a.g. laFoto S Zoff Mi ha fatto gol al Mondiale, e qualcuno ha anche messo in dubbio le mie qualità, ma era un grande che dentro aveva arte. Non era facile metterla lì Parodia da film Nel film «L’allenatore nel pallone» Oronzo Canà (Lino Banfi), il mitico allenatore della Longobarda, andò in Brasile per comprare Socrates. Ma ritornò in Italia con Aristoteles... (foto) S D. Rousseff Il Brasile ha perso uno dei suoi figli più cari, il "doutor" Socrates. Aveva anche partecipato a molti momenti per il ritorno della democrazia nel Paese L’EX AVVERSARIO Bergomi: «Tengo gelosamente la sua maglia» L’aneddoto di Beppe Bergomi, raccontato ieri a Sky Sport, è curioso e si riferisce proprio alla partita vinta dall’Italia il 5 luglio dell’82 col Brasile per 3 a 2 e in cui il difensore interista fu protagonista in campo: «Mi avvicinai a Socrates a fine partita e lui me la diede senza tergiversare. La conservo come una delle cose più importanti della mia carriera». 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A 14a GIORNATA Parma, primo pari Il Palermo non punge Vince solo la nebbia Gli emiliani attaccano di più: Giovinco colpisce un palo Per i ragazzi di Mangia è il secondo punto in trasferta PARMA PALERMO GIUDIZIO 77 PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, A. Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Valiani; Giovinco; Pellè (dal 45’ s.t. Musacci). 2 i minuti trascorsi dall’ultima rete in trasferta dei siciliani, quella di Pinilla in Samp-Palermo 1-2 del 15 maggio scorso. ALLENATORE Colomba. PALERMO (4-2-3-1) Benussi; E. Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Bacinovic (dal 10’ s.t. Bertolo), E. Barreto; Acquah, Ilicic, Lores (dal 21’ s.t. E. Alvarez); Pinilla (dal 39’ s.t. Della Rocca). PANCHINA Tzorvas, Cetto, Munoz, Bollino. ALLENATORE Mangia. 3 ARBITRO Banti di Livorno. AMMONITI Migliaccio (Pal), Silvestre (Pal), Galloppa (Par) per gioco scorretto. NOTE spettatori 2173, incasso 13486,80. Abbonati 9620, quota 91290,30. Tiri in porta 5 (1 palo, 1 traversa)-3. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. ’0, s.t 2’. Beato chi fa partire il boato, significa che ha visto l’emozione nascosta al resto dello stadio. Grandi affari per le compagnie telefoniche: chiamate a casa, messaggi agli amici radiocollegati, ricerche su Internet per capire chi ha calciato o crossato, quale giocatore è degno di un applauso o di un coro irripetibile. È la pianura padana che offre un inspiegabile fenomeno meteo: nebbia in una serata di inizio dicembre, un terribile sconvolgimento climatico. E il posticipo forse non accontenta nemmeno chi lo finanzia, cioè le reti televisive: sullo schermo talvolta si vede meno che dal vivo, la rivincita dei peones che preferiscono le tribune e schifano le tecnologie satellitari. Però, su mille telecamere, ce ne sarà una che dà il replay ravvicinato, quindi la partita invisibile almeno per un’ora viene riassunta con cronaca dal vivo o in differita. Prima della possibile lettura, la do- 1 il pareggio per il Parma in questa stagione: l’ultimo risaliva al 22 maggio scorso, 1-1 a Cagliari 634 PANCHINA Pavarini, Crespo, Rubin, Palladino, Marques, Santacroce. PIERFRANCESCO ARCHETTI PARMA I NUMERI gli 0-0 stagionali del Palermo, il precedente lo scorso 25 settembre in casa Lazio 0 0 DAL NOSTRO INVIATO 4 Un contrasto di gioco tra Sebastian Giovinco, 24 anni, a destra, e Giulio Migliaccio, 30: uno scontro tra due dei migliori in campo della sfida del Tardini LAPRESSE manda è: giusto giocare? Secondo noi no, per rispetto di chi paga. Ma la quantità farà sparire il quesito: dal 18 novembre al 21 dicembre si sta in campo senza interruzione per 34 giorni e sempre almeno con una gara dopo il tramonto. È inevitabile trovare una serata così. I motivi Anche gli allenatori am- mettono di aver visto poco, ma Colomba «ha sentito il rumore» del palo di Giovinco, nel primo tempo. Una traversa di Valiani, nella ripresa, è la seconda occasione d’oro per il Parma che avrebbe meritato di più. È stato a lungo un duello tra Giovinco e Benussi, la cui parata più impegnativa è su una punizione maligna del piccoletto, che finta il cross e tira basso sul palo. I bianchi non avevano mai pareggiato e in casa aveva costruito 12 dei 15 punti prima del via. La difesa non ha quasi mai problemi, solo una respinta difficile di Mirante su Balzaretti e conclude la terza gara interna di fila senza pigliare reti. Morrone e Galloppa in mezzo sono solidi, Biabiany viaggia forte, pur con il calo nella ripresa. Il problema è che davanti Pellè si fa il mazzo con sponde e aperture ma non aiuta Giovinco nelle conclusioni. Quindi se non riesce il colpo a lui, non riesce a nessuno. Palermo a più strati Dopo quattro sconfitte in viaggio, il Palermo riesce a tornare con un punto: ricorderà la nebbia quanto le difficoltà nel costruire. Mancano Miccoli, Hernandez e Zahavi, dietro a Pinilla si sistemano in tre perché Acquah è alto a destra staccandosi dai centrali e spostando Ilicic a trequartista con Lores a sinistra. Ma non c’è supremazia nel settore e continua il digiuno esterno (mai in rete). L’allenatore vuole poi arginare Biabiany e mette Bertolo per Bacinovic (Acquah torna a centrocampo), quindi con Alvarez si adatta al 4-4-1-1 del Parma. Un punto abbondante ma importante e lo 0-0 è giusto almeno in un aspetto: se ci fossero stati dei gol, in pochi li avrebbero visti. © RIPRODUZIONE RISERVATA le partite consecutive senza incassare reti del Parma al Tardini. L’ultimo a segnare è stato l’atalantino Moralez il 2 ottobre scorso. 0 le sconfitte casalinghe di Colomba nei confronti del Palermo su un totale di 8 precedenti. Quello di ieri è stato il quinto pareggio. 3 le vittorie consecutive che aveva ottenuto il Parma nelle ultime tre partite nelle quali aveva ospitato il Palermo. le Pagelle DI GAETANO IMPARATO BIABIANY È IMPRENDIBILE MIGLIACCIO DÀ SICUREZZA PARMA 6,5 MIRANTE 6,5 Subito paratona di piede su Balzaretti, poi... solo freddo e nebbia. ZACCARDO 6 Serata facile facile, come rubare merenda ad un bimbo contro chi non ha mai segnato fuori casa. PALETTA 6 Anticipo e tempismo, non è certo una serata da straordinari. PALERMO 6 h IL MIGLIORE 7 BENUSSI Salva il risultato tre volte e il palo è fedele alleato ai suoi sforzi immani. PISANO 6 Modi spicci, specie su Giovinco, ma soffre come il reparto. SILVESTRE 6,5 Mette le ganasce a Pellè e morde come un mastino. LUCARELLI 6 Tosto come sempre, specie nei corpo a corpo con Pinilla che azzera. MIGLIACCIO 7 Alla velocità risponde con mestiere e falli mirati cucendo toppe e rattoppi. Ammonito, sarà squalificato. GOBBI 6,5 Fa bene, serve un assist gol a Pellè, e annulla anche quella freccia sprintosa di Alvarez. BALZARETTI 5,5 Inizia attaccando, sfiorando il gol, ma in difesa balbetta su Biabiany. BIABIANY 7 Quando s’infila arriva al cross e fa male. Gara in crescendo, sfiorando gol e mordendo fino all’ultimo respiro. BACINOVIC 5 Regge un po’ l’assalto sulla mediana, ma è accerchiato. MORRONE 6 Assatanato nella caccia al pallone, perno di mediana. GALLOPPA 6 Ottimo tra Ilicic e Bacinovic, e quando osa lascia lividi. VALIANI 6,5 Aiuta Gobbi, spranga il corridoio sinistro coi raddoppi e prende una traversa dalla distanza. MIGLIORE h 7,5 ILGIOVINCO Due tiri velenosi, uno sul palo dopo un dribbling magico. Punizione sventata da Benussi e molto altro, magie comprese. Indomabile. PELLE’ 6 Spreca un pallone d’oro, ma dialoga bene con Giovinco. Soffre e sgobba, senza però trovare il gol (Musacci s.v.). All. COLOMBA 6,5 Chiedeva una reazione ai suoi e l’ha avuta. E’ mancato solo il gol, in un assedio durato praticamente 90’. BERTOLO 6 Entra quando c’è da fare muro e regge l’assalto emiliano. BARRETO 5,5 Si vede poco, e non è solo colpa della nebbia. ACQUAH 6 S’inserisce e spinge di rado. Cambia con l’uscita di Bacinovic e va meglio, specie in fase difensiva. ILICIC 5 Svagato, appare fuori gara, e vi entra a tratti senza lasciare molte impronte. LORES 5,5 Un guizzo, nel deserto del primo tempo. Resta quello. ALVAREZ 5 Scambia lato con Bertolo, entra in gara... dopo i tre fischi. PINILLA 5,5 S’agita, corre, sgomita ma non la becca mai. Nobel alla volontà (Della Rocca s.v.). All. MANGIA 5,5 Non è Schubert, ma che incompiuta il Palermo export. Ok le assenze, ma Mirante non sporca i guanti e resta a 0 gol fuori casa. TERNA ARBITRALE: BANTI 5 S’inventa la gara per «non vedenti». Galloni 6,5 - Paganessi 6,5 DOPO PARTITA Ghirardi: «Inzaghi? Resta un sogno, ma cercherò di portarlo in gialloblù» Ghirardi è soddisfatto, ambizioso, e con un sogno: «Portare Inzaghi a Parma? Siamo amici, ci proverò perché per me è un sogno, ma non so se andrà via dal Milan» ammette il presidente del Parma. Gli emiliani hanno provato a battere il Palermo: «Meritavamo di vincere — spiega Sebastian Giovinco —, abbiamo avuto molte occasioni all’interno di una partita ben giocata». Giovinco pensa al Parma, ma non solo. «Voglio segnare il più possibile. Anche per Prandelli». E in serata il d.g. della Juve Marotta ha ammesso alla Domenica Sportiva: «Ci sono possibilità che Giovinco torni da noi a fine stagione». Soddisfatto del punto Devis Mangia. «Anche se la partita, per colpa di questa nebbia, l’ho vista veramente poco. Avevo problemi, portiamo a casa un buon punto», ha confessato l’allenatore del Palermo a fine gara. L’ultima battuta è per Franco Colomba, tecnico emiliano. «Il pari ci va stretto. Comunque è un punto che accettiamo, visto che non avevamo mai pareggiato prima. Abbiamo avuto un dominio costante contro una buona squadra». Sandro Piovani 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A 14a GIORNATA Le uniche occasioni del Chievo sono di Sergio Pellissier, 32 anni, che qui di testa manda alto PLP Il gol dell’attaccante colombiano del Cagliari Segundo Víctor Ibarbo, 21 anni, che decide la partita RINALDI Tra Chievo e Atalanta un punto e tanta noia E Ibarbo fa barba e capelli al Catania Attaccanti all’asciutto: Denis si blocca dopo 5 gare di fila in gol. A vuoto pure Pellissier CHIEVO ATALANTA 0 0 GIUDIZIO 7 CHIEVO (4-4-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Cesar, Dramè; Luciano, Vacek (dal 21’ s.t. Hetemaj), Sammarco (dal 37’ s.t. Paloschi), Bradley; Moscardelli (dal 21’ s.t. Thereau), Pellissier. PANCHINA Puggioni, Jokic, Acerbi, Uribe. ALLENATORE Di Carlo. ATALANTA (4-2-3-1) Consigli; Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso (dal 6’ p.t. Bellini); Cigarini, Carmona; Bonaventura (dal 17’ s.t. Gabbiadini), Moralez (dal 27’ s.t. Ferreira Pinto), Padoin; Denis. PANCHINA Frezzolini, Brighi, Raimondi, Marilungo. ALLENATORE Colantuono. ARBITRO Pinzani di Empoli. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lucchini (A), Andreolli (C) gioco scorretto, Pellissier (C) e Manfredini (A) per comp. non regolamentare. NOTE Spettatori 8.000 circa; paganti e incasso non comunicati, abbonati 7.147. Tiri in porta 2-1. Tiri fuori 4-3. Angoli 3-4. In fuorigioco 3-1. Recuperi primo tempo 2’; secondo 3’. DAL NOSTRO INVIATO MANLIO GASPAROTTO VERONA In casa del Chievo ha fatto 0-0 anche la Juventus, l’Atalanta non si cruccerà quindi per aver infilato il terzo pareggio consecutivo dopo Siena e Napoli. Finisce in parità una partita noiosa nonostante le intenzioni di Di Carlo e Colantuono, che hanno provato a vincerla con motivazioni diverse. Il tecnico del Chievo per cancellare polemiche e dubbi dopo il disastro di San Siro, quello dell’Atalanta perché nelle ultime due uscite aveva visto sfumare altrettante vittorie nei minuti finali. E’ andata male a entrambi, però muovere la classifica non fa male e i bergamaschi «festeggiano» una trasferta senza gol subìti: non gli succedeva da 14 gare, era ancora in B (23 gol segnati e altrettanti subiti nel le Pagelle m.gas. FREY TIMIDO SE C’È BRADLEY NON SI PASSA CARMONA SPRECA CHIEVO 5,5 SORRENTINO 6,5 Qualche uscita tempestiva, bella parata su Denis. FREY 5,5 Attivo, ma timido. ANDREOLLI 6,5 Con le buone e le cattive contiene Denis. CESAR 6 Sereno. DRAMÈ 6,5 Velocità e coraggio. LUCIANO 5,5 Corsa e tanti errori. VACEK 6 Protegge la difesa e insegue ovunque Moralez. Fa il suo ma palla al piede va malino. frattempo lontano da Bergamo). HETEMAJ 6 Dà una bella scossa e subisce 5 falli, ma va a tratti. Incontentabile Colantuono a fi- SAMMARCO 5,5 Corre a vuoto (Paloschi s.v.). ne gara fa però notare che è anche la prima volta che la sua squadra non segna. Ma c’era da aspettarselo se non troverà l’antidoto giusto al «malanno» di una squadra che da 5 gare mandava a segno un unico giocatore. Denis si blocca, stritolato dalla guardia strettissima di Cesar e Andreolli che gli concedono un solo pallone in area (al 7’ st, un’acrobazia che Sorrentino para), e l’Atalanta si inceppa. Anche per questo, forse l’unica critica che si può muovere al tecnico nerazzurro sono i pochi minuti concessi a Gabbiadini per fare esperienza e tentare la via del gol al posto di Moralez, già poco in giornata, e senza spazi nel rombo che protegge la difesa del Chievo. Quasi centenario I veneti parto- no con il freno a mano tirato, prima prendono le misure all’Atalanta (che come prende palla dispone 4 attaccanti - Bonaventura, Denis, Moralez e Padoin - che però innesca lentamente), poi rischiano su incursione di Carmona, che (13’ pt) devia male un assist al bacio di Cigarini, quindi ripartono. Frey corre tanto a destra ma sbaglia tutto quel che può, Dramè a sinistra scende meno. Pellissier corre in ogni direzione, detta passaggi che non arrivano e piazza un assist spettacolare per Moscardelli che non si fida però del suo destro e lo spreca. Il primo tempo è qui. Il secondo è un filo meglio, palla e giocatori corrono di più, il Chievo arriva un po’ più spesso in area, finalmente tira e confeziona 6 conclusioni, le migliori (una appena alta e una buona ma parata), entrambe di Pellissier. Non era giornata da attaccanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA BRADLEY 6,5 Non si passa. MOSCARDELLI 5,5 Ha una palla ottima, la spreca. Poco altro. THEREAU 5,5 Impalpabile. h IL MIGLIORE 6,5 PELLISSIER Un assist e un paio di colpi di testa. Poco ma è tutta la produzione del Chievo. All. DI CARLO 6 Cambia molto ma la scossa non arriva. Difesa ok, ripartenze pure, tempi sbagliati. ATALANTA 5,5 Le «rimontelle» non riescono più Il Cagliari vince dopo 2 mesi con un colpo del colombiano 0 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Ibarbo al 19’ s.t. CATANIA (3-5-2) Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Alvarez (dal 10’ s.t. Barrientos), Almiron (dal 23’ s.t. Lopez), Lodi, Biagianti (dal 30’ p.t. Sciacca), Marchese; Bergessio, Gomez. PANCHINA Campagnolo, Potenza, Delvecchio, Lanzafame. ALLENATORE Montella. CAGLIARI (3-5-2) Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo; Perico (dal 1’ s.t. Biondini), Ekdal, Conti, Cossu (dal 44’ s.t. Rui Sampaio), Agostini; Ibarbo, Larrivey (dal 16’ s.t. Thiago Ribeiro). PANCHINA Avramov, Gozzi, Dametto, Ceppelini. All. Ballardini. ARBITRO Bergonzi di Genova. CONSIGLI 6,5 Interviene al 68’. MASIELLO 5,5 Fatica con Dramè. AMMONITI Barrientos (Ct), Biondini (Ca), Lodi (Ct), gioco scorretto. IL MIGLIORE h 6,5 LUCCHINI NOTE Spettatori paganti 5.612, per un incasso di 66.476 euro; abbonati 9.206, quota non comunicata. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 3-9. Angoli 10-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’. MANFREDINI 6 Duello rabbioso con Pellissier. PELUSO s.v. BELLINI 6 Frey e Luciano lo attaccano, lui tiene senza soffrire. CIGARINI 6,5 Un paio di assist. CARMONA 6 Copre bene, riparte malino e spreca l’unica palla gol. BONAVENTURA 5,5 È lento. GABBIADINI 6 Se non in queste partite, quando? MORALEZ 5 Cicca l’unica palla buona che vede in area. FERREIRA PINTO 6 Spiccioli. PADOIN 5,5 Spinge poco. DENIS 6 Un’acrobazia che è la gemma della giornata. All. COLANTUONO 6 Spinge i suoi più vicino a Denis, ma la manovra è troppo elaborata e lenta. TERNA ARBITRALE: PINZANI 6 Cartellini ben spesi nel primo tempo. E partita sotto controllo. Petrella 6; De Luca 6. di F.C. LOPEZ «SFIORA» IL RIGORE GOMEZ EGOISTA CONTI HA IDEE CATANIA 5,5 ANDUJAR 5,5 Servirebbe più decisione su Ibalbo. Si fa sorprendere sul palo di Agostini. BELLUSCI 6 Non ha problemi a controllare Larrivey. LEGROTTAGLIE 5,5 Ibarbo lo scavalca con eccessiva facilità. SPOLLI 5 Altra vittima di Ibarbo. ALVAREZ 5,5 Poche incursioni. BARRIENTOS 5,5 Combina poco. ALMIRON 5,5 Non trova guizzi. CATANIA CAGLIARI ESPULSI nessuno. Moscardelli gli va via una sola volta. le Pagelle FRANCESCO CARUSO CATANIA C’erano una volta le rimontelle. Nelle ultime 2 partite in casa il Catania ha smarrito la verve per risalire la corrente come gli è riuscito contro le squadre più importanti, vedi la vittoria sull’Inter, ma non solo. Va anche detto che questa volta Montella la vita se la complica da solo con scelte discutibili. Come quella di continuare a lasciare fuori Maxi Lopez. Che se poteva avere un senso quando Bergessio era in gran forma, oggi non ce l’ha più. E meno ancora ce l’ha se c’è da prendere in mano il pallino del gioco. Guarda caso le 2 sconfitte consecutive in casa sono arrivate contro le parigrado, Chievo e Cagliari. E per completare il quadro tattico: Gomez, che non passa quasi mai la palla, quando è in gior- nata riesce a creare la superiorità sulla fascia, ma se deve giocare più avanzato si perde. Chiave tattica Ballardini per vin- cere la prima partita sulla sua nuova-vecchia panchina (dopo 1 sconfitta e 1 pari) deve rivedere il suo progetto. Il Cagliari comincia infatti con il 3-5-2, rinuncia inizialmente a Biondini e arretra Cossu a centrocampo. Con Edkal di fianco a Conti. E nel primo tempo sono i padroni di casa a marcare una certa supremazia territoriale, anche se l’unica vera palla gol è dei sardi: Cossu spedisce Ibarbo nei 16 metri rossazzurri, ma è bravo Andujar. Dopo l’intervallo il Cagliari si presenta con Biondini al posto di Perico, tornando all’abituale 4-3-1-2, con Agostini che va in difesa e Cossu dietro le punte. Terza sconfitta Il Catania dopo aver perduto alla mezzora Biagianti per infortunio (entra Sciacca) toglie Alvarez e inserisce Barrientos nel tridente per il 3-4-3. Ballardini sostituisce Larrivey con Thiago Ribeiro e dopo 3’ passa in vantaggio col numero spettacolare di Ibarbo che si fuma Legrottaglie, Spolli ed Andujar deponendo la palla nella rete sguarnita. Dentro allora anche Maxi Lopez e nuovo cambio di modulo: 4-3-3 con Marchese esterno di difesa e Barrientos sulla fascia sinistra di centrocampo, che poco gli si addice. Il biondo crea scompiglio nell’area cagliaritana, costringe Canini al fallo di un possibile rigore che Bergonzi non vede e chiama Agazzi a 3 interventi decisivi, ma senza evitare il 3o k.o. interno (coppa Italia compresa). Il Cagliari che non vinceva da 2 mesi raggiunge il Catania in classifica e regala a Cellino un felice anniversario di nozze. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL MIGLIORE h 6,5 LOPEZ Entra e movimenta l’attacco, costringe Canini al fallo in area, impegna spesso Agazzi. LODI 5,5 Una conclusione, bravo a salvare su Ibarbo nel primo tempo. BIAGIANTI 6 Bene, poi si fa male. SCIACCA 6 Fa quello che deve. MARCHESE 5,5 Sbaglia qualche traversone di troppo. BERGESSIO 5 Inconsistente. GOMEZ 4,5 Indisponente. All. MONTELLA 5 Sbaglia la formazione, non azzecca tutti i cambi. CAGLIARI 6,5 AGAZZI 7 Molto bravo su Lopez. PISANO 6 Se la cava bene anche nello schieramento a 3. CANINI 5,5 Registra bene la difesa. Rimane un dubbio sul contatto in area con Lopez. ARIAUDO 5,5 Fatica con Lopez. PERICO 6 Copre ma riparte poco. BIONDINI 6,5 Linfa e protezione. EKDAL 6 Utile spalla di Conte, abile nel fare ripartire i suoi. CONTI 7 Ha sempre l’idea giusta. COSSU 6,5 Meglio sulla trequarti (Rui Sampaio s.v.). AGOSTINI 6 Bravo e sfortunato in occasione del palo. IL MIGLIORE h 7,5 IBARBO Suo il numero più bello della giornata, poi un assist a Thiago. LARRIVEY 5,5 Non si vede molto. THIAGO RIBEIRO 5,5 Spreca la palla del comodo raddoppio. All. BALLARDINI 6,5 Bravo a correggere la rotta con Biondini. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 5,5 Rimane il dubbio sul contatto in area di Canini con Lopez. Viazzi 6; Liberti 6. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 SERIE A 14a GIORNATA Lecce, via Di Francesco La scossa tocca a Cosmi Il neo tecnico firmerà oggi: «Credo nella salvezza, proverò a trasmettere entusiasmo e grinta». Contratto fino a giugno GIUSEPPE CALVI LECCE la scheda L’allievo lascia il posto al maestro. L’esonero di Eusebio Di Francesco porta sulla panchina del Lecce Serse Cosmi, che nel Perugia aveva allenato il centrocampista pescarese, in chiusura della carriera di calciatore. Dopo la sconfitta subita a Napoli, la società della famiglia Semeraro prova a dare la scossa, affidandosi al «sanguigno» tecnico perugino, 53 anni, pronto ad accettare un contratto in scadenza nel prossimo giugno. SERSE COSMI 53 ANNI ALLENATORE Cosmi, sino a giugno Nell’accor- do che Cosmi firmerà stamattina nella sede di via Templari sono previsti incentivi legati alla conquista della salvezza, che magari gli garantirà una conferma automatica. L’a.d. Renato Cipollini e il d.s. Carlo Osti avevano incontrato l’allenatore ieri mattina a Napoli: un contatto fondamentale anche per strappare la sua disponibilità a un vincolo limitato solo a questo campionato. A Di Francesco, sotto contratto sino al 2013, come i suoi collaboratori Tomei, Pierini, Sammartino e Vizzoco, è risultata fatale la rotonda sconfitta al «San Paolo» - dove si sono sbloccati gli attaccanti, Serse Cosmi (foto REPORPRESS) è nato a Perugia il 5 maggio 1958. Da calciatore giocava fantasista. Comincia a fare l’allenatore a Pontevecchio. E’ soprannominato «L’uomo del fiume», che è anche il titolo del suo libro. Dal ’95 al 2000 è all’Arezzo. Col Perugia di Gaucci diventa noto. Poi le panchine di Genoa (2004 05), Udinese (2005 06), Brescia (2007 08), Livorno (2009 10) e Palermo (2011) sin lì rimasti a secco -, ma la sua panchina era diventata a rischio già da qualche settimana. Con 8 punti (7 ottenuti in trasferta), 9 sconfitte in 13 giornate, ultimo in classifica, il suo Lecce inseguiva ancora il primo successo allo stadio «Via del Mare». Nel torneo che segnava l’esordio in serie A, Di Francesco ha pagato anche le assenze per infortunio di giocatori importanti, come Di Michele, Car- rozzieri e Giacomazzi. Ciao, caro Eusebio Animato dal- la voglia di riscattare le delusioni patite nelle ultime avventure con Livorno e Palermo (chiamato a sostituire Delio Rossi, fu esonerato dopo appena 4 gare), stamattina Cosmi si metterà in viaggio per il Salento, con il primo volo Roma-Brindisi. Nel suo staff ci sono il «secondo» Palazzi, il preparatore atle- La nuova guida giallorossa vuole riscattare le delusioni di Livorno e Palermo tico Bulletti e il coordinatore tattico Rubinacci, mentre troverà Lorieri, confermato, come preparatore dei portieri. Dopo la presentazione alla stampa, nel pomeriggio guiderà il primo allenamento. «So bene cosa sta provando Eusebio in questo momento -. Sono legato a Di Francesco da un rapporto datato: l’ho allenato nel Perugia, nella sua ultima stagione da calciatore. E’ un ragazzo straordinario, ci siamo visti a Perugia in estate, per una partita con scopo benefico. E in questa stagione l’ho seguito con curiosità, perché conosco bene le sue qualità di tecnico, già espresse sia nel Lanciano che nel Pescara». Ecco un guerriero Avrà un tifoso speciale, il salentino Fabrizio Miccoli, che ha lanciato in A nel Perugia e ritrovato, la scorsa stagione, a Palermo. Cosmi non entra nei dettagli tattici. «Sì, adotto spesso il 3-5-2 che poi si trasforma in 5-3-2. Ma un allenatore deve sapersi adattare al materiale che gli mettono a disposizione». Il suo compito sarà soprattutto quello di rianimare un gruppo appesantito dal fardello di tante sconfitte. «Grazie a Dio, non sono nella condizione di dover lavorare a tutti i costi per campare: quindi, se ho accettato la proposta del Lecce, significa che credo fermamente di poter raggiungere la salvezza. Il contratto limitato sino al giugno non è un problema, ho voglia di dare il mio contributo. Il mio spirito guerriero? Proverò a trasmettere, come sempre, entusiasmo e grinta. Tra i giocatori che troverò nel Lecce, ho già allenato Di Michele, Carrozzieri, Esposito, Obodo, che feci debuttare a 17 anni in A nel Perugia, e Diamoutene. Non vedo l’ora di cominciare». © RIPRODUZIONE RISERVATA clic GIA’ OTTO GLI ESONERI IN QUESTA STAGIONE Otto gli allenatori esonerati in questo torneo, l’ultimo nella serata di ieri con Di Francesco sollevato dall’incarico dal Lecce che oggi ufficializzerà Serse Cosmi. Ecco il dettaglio di questa stagione: due tecnici hanno perso il posto prima dell’inizio del campionato, cioè Donadoni del Cagliari sostituito da Ficcadenti e Pioli del Palermo avvicendato da Mangia, in quel momento tecnico della Primavera rosanero. Quindi Ranieri dopo 3 gare ha sostituito nell’Inter Gasperini e dopo 5 partite Pioli ha preso il posto di Bisoli a Bologna. Ancora: dopo 9 gare Giampaolo è stato esonerato dal Cesena venendo sostituito da Arrigoni, mentre dopo l’11˚ turno ancora due cambi: a Cagliari, Ballardini ha preso il posto di Ficcadenti; alla Fiorentina c’è Rossi per sostituire Mihajlovic. Infine ieri l’esonero di Di Francesco: al suo posto Cosmi. 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE A 14a GIORNATA Decide il capitano servito da un colpo di tacco del trequartista. Il Siena reclama un rigore BOLOGNA SIENA 1 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Di Vaio al 28’ p.t. BOLOGNA (4-3-2-1) Gillet; Raggi (dal 7’ s.t. Garics), Portanova, Antonsson (dal 17’ p.t. Cherubin), Morleo; Pulzetti, Mudingayi, Casarini; Ramirez (dal 22’ s.t. Crespo), Diamanti; Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Taider, Gimenez, Acquafresca. ALLENATORE Pioli. SIENA (4-4-2) Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Angelo (dal 14’ s.t. Grossi), D’Agostino, Gazzi, Mannini (dal 26’ s.t. Reginaldo); Larrondo (dal 20’ s.t. Gonzalez), Calaiò. PANCHINA Pegolo, Contini, Rossi, Bolzoni. ALLENATORE Sannino. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. GUARDALINEE Cariolato-Meli. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pulzetti (B), Vitiello (S) per gioco scorretto, D’Agostino (S) per proteste. NOTE paganti 4.026, incasso di 32.563 euro; abbonati 14.290, quota 134.404 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-4. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. ANDREA TOSI BOLOGNA Negli ultimi mesi Marco Di Vaio ha dovuto sopportare di tutto, dai problemi con la giustizia per «l’infortunio» sui pass disabili fino al dissenso della critica e di una parte della tifoseria. Il lungo digiuno di gol ha messo in forte discussione la sua leadership nel Bologna: per molti era finito. Lui è rimasto in silenzio, non ha urlato, non ha chiesto l’immunità accettando di finire tra le riserve. Poi otto giorni fa a Cagliari si è sbloccato segnando su azione e alla prima domenica di dicembre, per Proteste Il Siena ha spesso il pal- Marco Di Vaio, 35, batte Brkic per il gol dell’1-0, il 200˚ in Italia IPP la prima volta in stagione, torna ad essere il match-winner di una volta, decidendo la sfida col Siena e regalando tre punti pesantissimi al suo allenatore Pioli che ha il merito di avere aspettato e recuperato il capitano, autore del gol numero 200 in gare ufficiali con una squadra italiana. «Quando ho cominciato da bambino, non avrei mai immaginato di centrare questo traguardo — dice con orgoglio —. Ho spezzato anche il tabù del gol su azione in casa. Ci abbiamo dato dentro come matti perché volevamo a tutti costi questa vittoria». Carati Ma il Bologna che conqui- laFotonotizia Morandi-Bennato musica in tribuna Da sinistra Edoardo Bennato, 65 e Gianni Morandi, 66, presenti al Dall’Ara per la sfida tra Bologna e Siena ANSA lino in mano ma non ha fortuna. Una deviazione aerea di Larrondo a colpo sicuro viene sventata da Gillet prima del vantaggio bolognese. Nella ripresa un altro colpo di testa di Calaiò esce di pochissimo, poi i cambi non aiutano Sannino che deve masticare amaro su un mancato rigore per un braccio di Garics abbastanza solare. «E’ un momento che ci gira male — sospira l’allenatore ospite —, giochiamo bene ma non raccogliamo quello che produciamo. I miei giocatori sono stati straordinari, non posso lamentarmi di loro. Semmai devo sottolineare la svista dell’arbitro su quel mani che si commenta da solo. Non mi considero penalizzato, sono errori che fanno parte del gioco però lasciano amarezza». L’episodio negativo viene rimarcato anche dal diesse Perinetti con meno fair play e più durezza nei confronti di Mazzoleni: «Il suo atteggiamento non è stato neutrale — arringa il dirigente senese —. L’arbitro ci ha sfidato per tutta la partita. E’ riuscito a non fischiare un rigore che tutti hanno visto». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POSTICIPO DELL’OLIMPICO SFIDA IN TV SU SKY CALCIO 1 HD, PREMIUM CALCIO E CALCIO HD2 Reja striglia Lazio e Cisse «Siamo fermi, ripartiamo» STEFANO CIERI ROMA I gol spariti, la vittoria che manca da un mese, l’Europa quasi svanita, il caso Cisse. Dopo due mesi di luna di miele la Lazio si scopre all’improvviso inquieta. Il posticipo di stasera col Novara dirà se si tratta di vera crisi o solo di un momento così. Partita quasi decisiva, insomma, per i biancocelesti. Anche perché, se non vince, la squadra di Reja si stacca dal terzetto di testa e rischia di essere risucchiata nel gruppone alle sue spalle. Serve solo il risultato «Dobbia- mo vincere. Punto e basta», taglia corto Edy Reja. Già, stavolta contano solo i tre punti. «Che dovremo sudarci. Perché il Novara è una formazione dinamica che non va sottovalutata. Oltretutto dal centrocampo in su ha parecchi elementi che Edy Reja, 65 anni, alla seconda stagione alla guida della Lazio ANSA possono crearci problemi». Forse, se la Lazio fosse quella di due mesi fa Reja sarebbe meno prudente: «E’ vero, siamo meno brillanti. Ma tutte le squadre impegnate su due fronti stanno avendo problemi. Per noi, poi, c’è l’aggravante delle assenze per infortuni che si sono concentrate tutte a centro- campo». Il caso Cisse Come se non bastasse tutto ciò, c’è pure il caso Cisse da gestire. Reja lo coccola, ma lo mette pure in riga: «Va lasciato tranquillo ed aiutato. E’ un grande attaccante, si sbloccherà. Deve però tornare a giocare come aveva fatto nel primo mese e mezzo di campionato». E deve anche stare più attento a fare certe esternazioni su twitter. «Io — il punto di vista di Reja — impedirei ai giocatori di usare questi social network. Le dichiarazioni vanno concordate con la società e rilasciate solo tramite interviste ufficiali». Così magari si eviterebbero gli insulti ai tifosi che criticano, come ha fatto il francese dopo il match col Vaslui. Oggi, intanto, Cisse si accomoderà in panchina. Come contro la Juve Reja gli preferisce Rocchi. Nel nome di Piola Il capitano proverà ad incrementare il suo bottino di gol che già lo vede al quinto posto nella classifica dei marcatori laziali di tutti i tempi. Al primo c’è Silvio Piola, che sarà ricordato prima della gara (Lotito consegnerà una medaglia alla figlia di Silvio, Paola). Lazio e Novara sono infatti le squadre per le quali giocò il più grande attaccante italiano di tutti i tempi. Piola realizzò 143 reti con la Lazio in Serie A e 86 col Novara (in A e in B). Ai suoi tempi non c’erano i social network. Ma, anche se ci fossero stati, difficilmente Piola li avrebbe usati. © RIPRODUZIONE RISERVATA D numeri& STATISTICHE Diamanti brilla Di Vaio fa 200 E Bologna canta sta il secondo successo al Dall’Ara, il quarto della nuova gestione tecnica, non è tutto nel sigillo del suo bomber. Dietro c’è Gillet che imita il Viviano dell’anno passato, salvando la sua porta con due parate importanti, e poi davanti c’è tanto Diamanti che, rilanciato come titolare (altra mossa azzeccata di Pioli), fa fuoco e fiamme bruciando la difesa avversaria. Il trequartista toscano va più forte di Ramirez, conclude spesso e volentieri nello specchio, spizzica la traversa su punizione ma soprattutto, con un colpo di tacco a 18 carati, serve a Di Vaio l’assist per battere Brkic con un tocco da campione. I padroni di casa prima giocano e poi aspettano adattandosi al Siena, superiore nel possesso e nel palleggio ma poco concreto nei 16 metri offensivi. E al fischio finale Pioli smarrisce il suo abituale aplomb esultando a pugni alzati verso la tribuna nobile. Ora il Bologna attende lumi dall’infermeria per i problemi muscolari di Antonsson e Ramirez, mentre Raggi va ko per una forma influenza che si acutizza negli spogliatoi durante l’intervallo: il difensore vomita ma vuole continuare prima di essere sostituito all’inizio del secondo tempo. le Pagelle di A.TO. GILLET È INSUPERABILE D’AGOSTINO DETTA I RITMI PIOLI È UNO PSICOLOGO BOLOGNA 6,5 GILLET 6,5 Sullo 0 0 paratissima su Larrondo. RAGGI 6 Corre tanto, poi deve arrendersi al virus influenzale. GARICS 5,5 Viene graziato per un braccio da rigore. PORTANOVA 6,5 Attento, sicuro e in crescita. ANTONSSON s.v. S’infortuna subito. CHERUBIN 6 Entra a freddo, tiene alla distanza. MORLEO 6 Fa una diagonale provvidenziale. PULZETTI 6,5 Smanioso ed energico, entra nell’azione del gol. MUDINGAYI 5,5 Qualche errore in uscita difensiva. CASARINI 6 Essenziale, nulla di più. RAMIREZ 5 Si arrende ad un problema muscolare. CRESPO 6 Al debutto in A non sfigura. IL MIGLIORE h 7,5 DIAMANTI Produce tanta roba buona: cinque tiri nello specchio, delizioso l’assist di tacco per il gol. DI VAIO 7 Match winner per la prima volta in stagione. Gol numero 200 in Italia. ALL. PIOLI 6,5 Esulta come Rocky: sta guarendo anche l’ansia da prestazione casalinga. SIENA 6 BRKIC 6,5 Due belle parate su Diamanti. VITIELLO 6,5 Il più reattivo dietro. ROSSETTINI 6 Senza infamia e senza lode. TERZI 5,5 Si fa bruciare da Di Vaio sul gol. DEL GROSSO 6 Molte discese, pochi cross. ANGELO 5 Un fantasma sulla fascia. GROSSI 6 Si dà da fare in proiezione offensiva. IL MIGLIORE h 6,5 D’AGOSTINO Detta i ritmi col solito magistero. GAZZI 6,5 Chiude e rilancia tanti palloni. MANNINI 5,5 Dai suoi piedi nulla di interessante. REGINALDO 5,5 Un bel cross e un tiraccio. LARRONDO 6 Gillet gli nega il gol, lavora tanto. GONZALEZ 5 Ci vuole più talento per sfondare. CALAIÒ 6 Di testa va vicino al pari, indomabile. ALL. SANNINO 6 Terzo k.o. in 4 gare, la sua squadra gioca bene ma raccoglie poco, manca concretezza. TERNA ARBITRALE: Mazzoleni 5 non valuta bene un braccio largo di Garics che meritava il penalty e anche una trattenuta su Portanova è molto sospetta; Cariolato 6-Meli 6. LAZIO (4-3-1-2) NOVARA (4-3-1-2) OGGI ORE 20.45 ARBITRO GAVA PANCHINA 84 Carrizo, 20 Biava, 5 Scaloni, 27 Cana, 7 Sculli, 18 Kozak, 99 Cisse. ALLENATORE Reja. BALLOTTAGGI Diakite-Biava 70-30%, Rocchi-Cisse 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP. Bizzarri (5 gg), Brocchi (10 gg), Del Nero (10 gg), Dias (20 gg), Matuzalem (20 gg), Mauri (70 gg), Stendardo (5 gg). PANCHINA 31 Fontana, 15 Dellafiore, 13 Labrin, 2 Giorgi, 18 Marianini, 20 Granoche, 27 Jeda. ALL. Tesser. BALLOTTAGGI Pesce–Giorgi 60-40%, Garcia–Dellafiore 80-20%. SQUALIFICATI Meggiorini (2), Gemiti (1). DIFFIDATI Paci, Meggiorini. INDISP. Lisuzzo (60 giorni), Paci (7 giorni), Morimoto (7 giorni), Pinardi (4 giorni). QUI NOVARA A Roma Tesser vara la coppia Mazzarani-Rubino Cambia, un po’ per necessità e un po’ per scelta, il Novara di Tesser che questa sera sfida la Lazio con un assetto offensivo inedito. Fuori Morimoto (infortunato) e Meggiorini (squalificato), per provare a sfruttare al meglio il contropiede l’allenatore si affida a Mazzarani per fare da spalla a Rubino. «Sarà fondamentale contenere la Lazio — spiega il tecnico — perché partirà subito forte per aggredirci. In molti ci danno per spacciati ma non saremo vittime sacrificali: possiamo far bene, certo dovremo disputare una gara perfetta in tutti i fondamentali per sperare di fare punti in casa di una delle migliori squadre del campionato». Il tecnico non teme il fattore Olimpico: «Quando si gioca in uno stadio così importante, l’atmosfera speciale non deve essere un freno ma un ulteriore stimolo per i ragazzi e sono convinto che così sarà». Giuseppe Maddaluno LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A / 14ª GIORNATA RISULTATI BOLOGNA-SIENA Di Vaio (B) 1-0 CATANIA-CAGLIARI Ibarbo (Cag) 0-1 CHIEVO-ATALANTA 0-0 PARTITE SQUADRE FIORENTINA-ROMA 3-0 Jovetic (F) rigore, Gamberini (F), Silva (F) rigore GENOA-MILAN 0-2 Ibrahimovic (M) rigore, Nocerino (M) INTER-UDINESE Isla (U) 0-1 JUVENTUS-CESENA Marchisio (J), Vidal (J) rigore 2-0 LAZIO-NOVARA MARCATORI CLASSIFICA stasera, ore 20.45 NAPOLI-LECCE 4-2 Lavezzi (N), Cavani (N), Dzemaili (N), Muriel (L), Cavani (N), Corvia (L) PARMA-PALERMO 0-0 PROSSIMO TURNO sabato 10 dicembre LECCE-LAZIO SIENA-GENOA INTER-FIORENTINA PALERMO-CESENA domenica 11 dicembre, ore 15 ATALANTA-CATANIA BOLOGNA-MILAN CAGLIARI-PARMA UDINESE-CHIEVO NOVARA-NAPOLI lunedì 12 dicembre, ore 20.45 ROMA-JUVENTUS (ore 18) (ore 18) (ore 20.45) (ore 20.45) JUVENTUS MILAN UDINESE LAZIO NAPOLI PALERMO CAGLIARI ROMA CATANIA FIORENTINA PARMA CHIEVO GENOA ATALANTA* INTER SIENA BOLOGNA NOVARA CESENA LECCE PUNTI 29 27 27 22 20 20 17 17 17 16 16 16 15 15 14 14 14 10 9 8 G. 7 7 6 6 7 6 6 6 7 7 7 7 6 6 6 6 6 6 7 6 IN CASA V. N. 5 2 5 2 6 0 2 2 3 3 6 0 1 4 3 1 3 2 4 2 4 1 3 3 3 2 3 3 2 1 3 1 2 0 2 2 1 3 0 1 RETI FUORI TOTALE IN CASA P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. 0 6 3 3 0 13 8 5 0 16 5 0 6 3 1 2 13 8 3 2 19 4 0 7 2 3 2 13 8 3 2 12 1 2 6 4 2 0 12 6 4 2 5 5 1 6 2 2 2 13 5 5 3 13 8 0 7 0 2 5 13 6 2 5 16 6 1 7 3 1 3 13 4 5 4 3 5 2 7 2 1 4 13 5 2 6 10 8 2 6 1 3 2 13 4 5 4 7 6 1 6 0 2 4 13 4 4 5 12 4 2 6 1 0 5 13 5 1 7 10 5 1 6 1 1 4 13 4 4 5 6 4 1 6 1 1 4 12 4 3 5 8 5 0 7 2 3 2 13 5 6 2 6 3 3 6 2 1 3 12 4 2 6 4 7 2 7 0 4 3 13 3 5 5 11 5 4 7 2 2 3 13 4 2 7 5 9 2 6 0 2 4 12 2 4 6 9 10 3 6 1 0 5 13 2 3 8 5 7 5 7 2 1 4 13 2 2 9 5 12 FUORI F. S. 8 5 10 10 4 5 11 4 8 5 0 9 9 8 5 9 7 13 1 7 5 15 4 12 6 11 10 12 10 11 3 7 6 9 5 11 1 8 6 11 TOTALE F. S. 24 10 29 14 16 6 16 9 21 13 16 15 12 13 15 17 14 19 13 11 15 20 10 16 14 16 16 15 14 18 14 12 11 18 14 21 6 15 11 23 RIGORI PUNTI POSIZIONE ULTIME DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE RETI T. R. T. R. +14 1 1 2 1 23 (+6) 4 VVNV +15 3 3 1 1 29 (-2) 1 VNVV +10 3 2 2 1 17 (+10) 10 VPVV +7 2 2 0 0 26 (-4) 2 VNP= +8 2 0 0 0 24 (-4) 3 NNNV +1 2 2 1 1 20 (=) 6 VPVN -1 2 2 1 1 14 (+3) 15 PPNV -2 0 0 3 3 22 (-5) 5 VVPP -5 3 2 3 3 17 (=) 10 PPVP +2 2 2 1 1 15 (-1) 13 PNPV -5 4 3 1 1 15 (+1) 13 PVPN -6 2 1 3 1 19 (-3) 8 VVPN -2 1 1 4 3 17 (-2) 10 =VPP +1 3 2 2 2 in B in B VVNN -4 3 2 6 3 20 (-6) 6 =VVP +2 1 1 2 2 in B in B PNPP -7 2 2 3 3 14 (=) 15 PPNV -7 3 3 0 0 in B in B PPV= -9 3 2 5 4 11 (-2) 18 PVVP -12 1 1 3 3 12 (-4) 17 VPPP La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE laMoviola (ore 20.45) CONCORSI CONCORSI N. 100 DEL 04/12/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 1-X-1-1-2-1-1-1-2-X-1-X-1-X QUOTE: ai 14 (3) 174.064 euro; ai 13 (78) 1.372 euro; ai 12 (862) 124 euro; ai 9 (156) 708 euro TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 5-10-11-3-9-4-6 QUOTE: ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5 (3) 1.050 euro; ai 4 (42) 90 euro Gazzetta.it IL MILAN IN VETTA A NATALE, COME? SE NE DISCUTE ALLE 10.30 Il Milan riuscirà ad arrivare da solo in vetta prima di Natale? Come? Che cosa sarà di Luis Enrique? La Juventus dove può cadere? Questa mattina in diretta alle 10.30 (e poi on demand quando volete) Diego Antonelli e Alberto Cerruti provano a rispondere a questa e ad altre domande sulla serie A. Ospite in studio per l’occasione Sebastiano Vernazza di FRANCESCO CENITI [email protected] Antonioli che beffa: il rigore non c’era Damato ok a Firenze Il Siena penalizzato Un record (7 espulsioni) e un quasi record (6 rigori) stagionale con una gara ancora da disputare (stasera c’è Lazio-Novara), ma la severità mostrata dagli arbitri spesso non è stata accompagnata da decisioni giuste. Ci sono molte perplessità sulla direzione di Doveri, apparso ancora acerbo per fischiare un match di una grande come la Juve. E non convince ancora Mazzoleni, forse allergico ai penalty, dopo l’incerta prova in Fiorentina-Milan. Braschi può consolarsi con Damato, Pinzani e le buone prove negli anticipi di Celi e Gervasoni. BOLOGNA-SIENA 1-0 Mazzoleni di Bergamo Si lamentano entrambe le squadre: dopo 13’ in area del Siena c’è una trattenuta di Rossettini su Portanova ignorata dall’arbitro, ma poteva essere punita. Ancora più netto il rigore negato al Siena: Calaiò colpisce di testa, pallone respinto dal braccio larghissimo di Garics. Mazzoleni lo valuta involontario... CATANIA-CAGLIARI 0-1 Bergonzi di Genova Nel primo tempo restano molti dubbi per un duello a colpi di trattenute tra Canini e Maxi Lopez: l’argentino cade a terra e invoca inutilmente il rigore. Quasi a fine gara, c’è una manata di Bergessio al viso di Biondini probabilmente non vista dalla quaterna arbitrale: rischio prova tv. CHIEVO-ATALANTA 0-0 Pinzani di Empoli Gara controllata bene dall’arbitro toscano (arriva dalla Can B). Nel primo tempo Pellissier protesta per una trattenuta di Lucchini, ma non sembra così importante da giustificare il rigore. FIORENTINA-ROMA 3-0 Damato di Barletta Due rigori, tre espulsioni, una probabile prova tv. Non è mancato il lavoro a Damato: test Antonioli tocca il pallone: non c’era il rigore per la Juve SKY superato. Dopo 15 minuti, Jovetic salta Juan e poi finisce a terra sul ritorno del difensore: rigore e rosso al brasiliano. Decisione giusta anche se il giocatore della Fiorentina un po’ si aiuta tenendo per una maglia l’avversario, ma il fallo è evidente così come la chiara occasione da gol (il montenegrino poteva calciare in porta). Nella ripresa due inevitabili gialli in pochi minuti a Gago autore di falli su Behrami e Jovetic. La Roma resta in otto a 5’ dal termine: «parata» di Bojan sul tiro di Nastasic, arrivano il secondo rigore e il rosso. Nella stessa azione, da registrare una gomitata di Heinze al volto di Gamberini: anche qui rischio prova tv. JUVENTUS-CESENA 2-0 Doveri di Roma Sbaglia partita Doveri, molto impreciso nelle decisioni e apparso un po’ intimorito. In avvio l’arbitro non vede un netto fallo al limite dell’area di Rodriguez su Lichtsteiner. Il Cesena nel primo tempo usa le maniere forti: da arancione le entrate di Rossi su Matri e Mutu su Chiellini. Nella ripresa dopo 17’ Rossi rifila una scarpata a Del Piero: l’azione era da fermare immediatamente e comunque manca il secondo giallo per il difensore. Altro errore di Doveri a dieci dalla fine: Antonioli in uscita anticipa Giaccherini, respingendo il pallone che finisce addosso allo juventino. Sullo slancio il portiere tocca successivamente il giocatore, ma non poteva certo sparire. L’arbitro decide per il rigore e a quel punto espelle Antonioli per aver negato una chiara occasione da gol. PARMA-PALERMO 0-0 Banti di Livorno La nebbia mette in forse la gara, ma la visibilità è sempre stata da regolamento (qualche volta ai limiti: si deve vedere da porta a porta). Unico dubbio, una presenta trattenuta in area di Gobbi su Bertolo: non sembra da rigore. Questa la classifica marcatori aggiornata, all’appello mancano Lazio-Novara che si gioca stasera e Genoa-Inter della 12ª giornata che si recupera settimana prossima: 10 RETI: Denis (2) (Atalanta) 9 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 8 RETI: Ibrahimovic (3) (Milan) 7 RETI: Cavani (Napoli); Giovinco (3) (Parma) 6 RETI: Jovetic (1) (Fiorentina); Marchisio e Matri (Juventus); Klose (Lazio) 5 RETI: Palacio (1) (Genoa); Nocerino (Milan); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1) (Palermo); Osvaldo (Roma); Calaiò (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Pepe (Juventus) 3 RETI: Di Vaio (1) e Ramirez (Bologna); Conti (1) (Cagliari); Bergessio (Catania); Mutu (1) (Cesena); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina); Milito (2) (Inter); Hernanes (2) (Lazio); Boateng (Milan); Hamsik e Lavezzi (Napoli); Hernandez (1) (Palermo); Bojan (Roma); Destro (Siena); Isla (Udinese) 2 RETI: Acquafresca (Bologna); Larrivey (Cagliari); Almiron, Lodi (1) e Maxi Lopez (1) (Catania); Kukca e Veloso (Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter); Vidal (1) e Vucinic (Juventus); Lulic e Sculli (Lazio); Giacomazzi e Grossmuller (Lecce); Cassano e Robinho (Milan); Campagnaro, Maggio e Pandev (Napoli); Morimoto (Novara); Ilicic, Pinilla (1) e Zahavi (Palermo); D'Agostino (1) (Siena); Basta (Udinese) 1 RETE: Cigarini e Schelotto (Atalanta); Diamanti (1), Loria e Portanova (Bologna); Biondini, El Kabir, Ibarbo, Nainggolan, Nené (1) e Thiago Ribeiro (Cagliari); Barrientos, Delvecchio, Gomez, Legrottaglie e Marchese (Catania); Candreva (1), Guana e Parolo (Cesena); Paloschi, L. Rigoni, Sammarco e Thereau (Chievo); Gamberini, Gilardino, Lazzari e Silva (1) (Fiorentina); Caracciolo, Constant, Jankovic, Mesto e Rossi (Genoa); Casteignos, Coutinho, Forlan, Lucio, Maicon, Pazzini e Sneijder (Inter); Bonucci, Estigarribia, Krasic e Lichsteiner (Juventus); Cisse e Rocchi (Lazio); Bertolacci, Corvia, Cuadrado, Oddo (1), Mesbah, Muriel e Strasser (Lecce); Aquilani, El Shaarawy, Nesta, Pato, Seedorf, Thiago Silva, Yepes e Zambrotta (Milan); Dzemaili e Mascara (Napoli); Gemiti, Jeda, Marianini, Meggiorini, Paci, Porcari e Rubino (Novara); Bertolo, Migliaccio e Silvestre (Palermo); Biabiany, Gobbi, A. Lucarelli, Modesto, Morrone, Paletta e Valdes (Parma); Borini, Burdisso, De Rossi, Fabio Simplicio, Gago, Lamela e Pjanic (Roma); Bolzoni, Gazzi, Gonzalez e Vitiello (Siena); Benatia e Domizzi (Udinese) 1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari; Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi (Catania) pro Milan: Centurioni (Novara) pro Parma RETI: in questo turno 16 (4 rigori); in totale 301 (34 rigori, 4 autoreti) German Denis, 30 anni AP 25 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 MONDO y L’ALBO D’ORO I vincitori recenti del Brasileirao Corinthians-Palmeiras 0-0 Vasco-Flamengo 1-1 Nessun gol, ma quattro espulsi. Gara tesa nel finale quando ormai al Corinthians il punto andava bene. Sopra i festeggiamenti REUTERS La gioia momentanea di Alecsandro, Dedé e Diego Souza per il gol di quest’ultimo. Il vantaggio però non è durato fino alla fine ANSA Corinthians, e 5 Adriano fa festa pure in panchina Il pari con il Palmeiras vale il campionato brasiliano. Quattro espulsi e rissa in campo MAURÍCIO CANNONE RIO DE JANEIRO (Brasile) Ecco la fine di un campionato brasiliano equilibratissimo, pieno di brividi e deciso all’ultima giornata. Il Corinthians, il “Timão”, conquista il quinto scudetto nazionale della sua storia ripetendo quelli del 1990, 1998, 1999 e 2005. I neocampioni vincono il titolo nel derby paulista pareggiando col Palmeiras 0-0. Un match finito in rissa, con quattro espulsioni, due nel finale. Festeggiano circa 30 milioni di tifosi, la più grande tifoseria di San Paolo e seconda del Brasile dietro solo a quella del Flamengo. Il risultato rende inutile la partita del Vasco che non va oltre l’1-1 con il Flamengo di Dinho Derby Soltanto il Vasco da Ga- ma, che pareggia 1-1 contro il Flamengo, poteva togliere il trofeo al Corinthians: doveva battere il Flamengo di Ronaldinho e tifare per il Palmeiras. Il Vasco ha sbloccato il risultato con Diego Souza nel primo tempo, ma Renato Abreu ha messo tutto in equilibrio. Otto delle 10 partite dell’ultimo turno erano derby statali, misura adottata in questa stagione 2011 per evitare che qualcuno "mollasse" le partite nel finale per non favorire i rivali locali. Sorride anche l’ex interista Adriano quindi nonostante non abbia giocato nella partita finale e in totale lo abbia fatto solo quattro volte per 82 minuti a partire da ottobre. L’ex interista, però, ha segnato un gol importante nel 2-1 sull’Atletico Mineiro. Adriano aveva subìto una grave lesione al tallone d’Achille, in aprile. «Il gruppo ha meritato questo titolo. È una famiglia. Tutti mi aiutano Nella prossima stagione farò di tutto per migliorare» - ha detto l’Imperatore a fine gara. Paulinho Tra i neocampioni, ri- salta Paulinho, uno dei migliori mediani del campionato, e sempre seguito dal Milan. Molti gli SPAGNA LA CHAMPIONS È SOLO UNA PARENTESI. GIÀ SI PENSA AL CLASICO Sorpresa, Di Maria e Fabregas volti nuovi di Real-Barcellona Benzema, uno meno di Falcao, 2 meno di Soldado, centravanti veri. «Il Clasico? Le sensazioni sono ottime, stiamo bene. Lotteremo con coraggio, non andremo lì impauriti a vedere che succede però anche loro sono in gran forma e sanno che se vincono sarà un punto d’inflessione importante per la Liga». C’è la Champions, conta solo il Madrid-Barça. FILIPPO MARIA RICCI MADRID Domani c’è il Bate ma la testa è già a sabato, quando il Barça andrà al Bernabeu. Tredici giocatori a riposo, della prima squadra convocati solo Piqué, Pedro, Thiago, Maxwell, Fontas e Pinto. Più Cuenca, ormai in pianta stabile con Pep, e 11 giocatori del Barça B, metà classifica nella Segunda spagnola. In copertina Dopo le partite di sa- bato in prima pagina sono finiti da una parte Di Maria e dall’altra Fabregas. «Tanta gente in Spagna non sapeva bene chi era questo giocatore – ha detto Mourinho dell’argentino –. Quando è arrivato era poco considerato perché il Benfica non Angel Di Maria, 23 anni AP giocava la Champions e perché non ha fatto un buon Mondiale. Però io sapevo che aveva tante qualità. È un ragazzo umile a cui piace lavorare, e con una grandissima ambizione. La sua semplicità mi piace anche più delle sue qualità calcistiche». Fabregas invece era conosciuto, e si è ambientato a meraviglia: ha già fatto 7 gol, come 15ª GIORNATA Sabato Sp. Gijon-Real Madrid 0-3, Barcellona-Levante 5-0, Racing S.-Villarreal 1-0, Espanyol-Valencia 1-2. Ieri Atletico M.-Rayo V. 3-1, Real S.-Malaga 3-2, Osasuna-Betis 2-1, Maiorca-Athletic B. 1-1, Granada-Saragozza 1-0. Oggi (ore 21) Siviglia-Getafe. CLASSIFICA Real M. 37; Barcellona 34; Valencia 30; Levante 26; Malaga 23; Siviglia e Osasuna 21; Atletico M. 19; Athletic B. 18; Espanyol 17; Rayo V. 16; Granada e Real S. 15; Villarreal e Maiorca 14; Getafe e Betis 13; Sp. Gijon e Racing S. 12; Saragozza 10. © RIPRODUZIONE RISERVATA omaggi per Socrates a cui è stato dedicato un minuto di raccoglimento. Vari gli stricisoni e le magliette della tifoseria del Corinthians: «Sócrates il penta (quinto titolo, ndr) è pure tuo». Giocatori in lutto, tifosi, giocatori e commissione tecnica del Corinthians hanno chiuso i pugni e alzato il braccio destro, segno col quale Socrates festeggiava i suoi gol, durante il minuto di raccoglimento. Coppe Corinthians, Fluminen- se, Flamengo e Internacional si qualificano alla Libertadores oltre al Santos, campione in carica; Vasco da Gama, vincitore della Coppa del Brasile. San Paolo, Figueirense, Coritiba, Botafogo, Palmeiras, Grêmio, Atlético Goianiense e Bahia vanno in Sudamericana. Atlético Paranaense, Ceará, Avaí, América Mineiro retrocedono in serie B. Promosse Portuguesa de Desportos, Náutico, Ponte Preta e Sport Recife. Il capocannoniere è Borges del Santos con 23 reti. 1991 San Paolo 1992 Flamengo 1993 Palmeiras 1994 Palmeiras 1995 Botafogo 1996 Gremio 1997 Vasco 1998 Corinthians 1999 Corinthians 2000 Vasco 2001 Atletico Paranaense 2002 Santos 2003 Cruzeiro 2004 Santos 2005 Corinthians 2006 San Paolo 2007 San Paolo 2008 San Paolo 2009 Flamengo 2010 Fluminense 2011 Corinthians 38a GIORNATA Vasco-Flamengo 1-1, Corinthians-Palmeiras 0-0, Botafogo-Fluminense 1-1, Cruzeiro-Atlético Mineiro 6-1, Internacional-Grêmio 1-0, San Paolo-Santos 4-1, Avaí-Figueirense 1-1, Atlético Paranaense-Coritiba 1-0, Bahia-Ceará 2-1, Atlético Goianiense-América Mineiro 5-1. CLASSIFICA FINALE Corinthians, 71; Vasco, 69; Fluminense, 63; Flamengo, 61; Internacional, 60; San Paolo, 59, Figueirense, 58; Coritiba, 57; Botafogo, 56; Santos, 53; Palmeiras, 50; Grêmio, Atlético Goianiense, 48; Bahia, 46; Atlético Mineiro, 45; Cruzeiro, 43; Atlético Paranaense, 41; Ceará, 39; América Mineiro, 37; Avaí, 41. INGHILTERRA FA CUP, DERBY AL 3˚ TURNO Zola pesca lo United per Mancini STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra) C’è la mano di Gianfranco Zola nel sorteggio che ha partorito Manchester City-Manchester United nel 3˚ turno di Coppa d’Inghilterra: è stato lui a estrarre i bussolotti a Wembley. Non si può certo dire che l’urna sia amica di Roberto Mancini: dopo il Liverpool nelle semifinali di Carling Cup, ecco il derby di Coppa. Potere della formula libera. Si giocherà il 7 gennaio e sarà la terza sfida stagionale. Dal 7 dicembre all’11 gennaio, il City avrà 9 gare. Si parte con il Bayern in Champions, poi una sfilza di Premier: il 12 Chelsea-City, il 18 City-Arsenal, il 21 City-Stoke, il 26 Wba-City, il 1˚gennaio Sunderland-City, il 3 City-Liverpool. Il 7 gennaio lo United in Coppa e l’11 City-Liverpool in Carling Cup. Sei volte su 9 la squadra di Mancini giocherà in casa. Di Canio invece in Coppa giocherà contro il Wigan con lo Swindon. PREMIER 14a GIORNATA Sabato Blackburn-Swansea 4-2; Man. City-Norwich 5-1; Qpr-Wba 1-1; Tottenham-Bolton 3-0; Wigan-Arsenal 0-4; Newcastle-Chelsea 0-3; Aston V.-Man. United 0-1. Ieri Everton-Stoke 0-1, Wolves-Sunderland 2-1. Oggi (ore 21) Fulham-Liverpool. CLASSIFICA Man. City 38, Man. Utd 33, Tottenham 31, Chelsea 28, Arsenal e Newcastle 26, Liverpool 23, Stoke 18, Everton, Aston V., Norwich e Qpr 16, Wba 15, Swansea e Wolves 14, Fulham 12, Sunderland 11, Blackburn 10, Bolton e Wigan 9. © RIPRODUZIONE RISERVATA FRANCIA Psg ok, ma per Al Jazeera sta arrivando Rafa Benitez PARIGI Dopo Ancelotti, tocca a Benitez. Non è bastata la vittoria sull’Auxerre per dare un po’ di ossigeno ad Antoine Kombouaré. A fargli da scure ora è lo spagnolo che all’Inter dopo sei mesi fu rimpiazzato dallo stesso Leonardo che ora lo vorrebbe alla guida del Psg. Una voce fomentata da Al Jazeera, la rete televisiva che condivide la proprietà qatariota con il club della capitale. Ipotesi che ieri sera ha fatto scalare in secondo piano il 3 2 che ha interrotto la serie di tre ko consecutivi. Menez ha firmato il gol numero 2.000 del Psg in Ligue 1, offerto un assist a Jallet ed evidenzato la crisi d’identità di Pastore. Il Psg almeno si riprende il secondo posto alle spalle del Montpellier. Alessandro Grandesso 16a GIORNATA Sabato Caen-Marsiglia 1-2; AjaccioLilla 2-3; Brest-St. Etienne 2-2; Digione-Sochaux 0-0; Evian-Valenciennes 2-1; Montpellier-Lorient 4-0; Nizza-Rennes 2-0. Ieri Bordeaux-Nancy 2-0; PsgAuxerre 3-2; Lione-Tolosa 3-2 CLASSIFICA Montpellier 36; Psg 33; Lilla 31; Lione 29; Rennes 28; Tolosa 26; Marsiglia, St. Etienne 24; Lorient 23; Caen, Evian, Bordeaux 19; Sochaux, Digione 18; Brest 16; Auxerre 15; Valenciennes, Nancy, Nizza 14; Ajaccio 8. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA GERMANIA Schalke in zona Champions Fink fa volare l’Amburgo MONACO DI BAVIERA (Ger) Con i gol dei soliti Huntelaar e Raul, oltre che con un altro centro di Fuchs, lo Schalke 04 supera l’Augsburg ultimo in classifica per 3 1 (di Mölders il gol degli ospiti) e si riporta in zona Champions. La prova della squadra di Gelsenkirchen è però meno convincente, sul piano del gioco, di quanto non dica il punteggio. Più solido, invece, il risultato dell’Amburgo, che nell’altro posticipo della 15ª di Bundesliga domina nettamente (2 0) il Norimberga e conferma la bontà del nuovo corso con l’allenatore Thorsten Fink, alla settima partita ufficiale senza sconfitte. Dell’attaccante peruviano Guerrero, tornato in ottima forma, e di Jansen i gol. Marco Degli Innocenti 15ª GIORNATA Venerdì Leverkusen-Hoffenheim 2-0. Sabato Bayern-Werder 4-1; Friburgo- Hannover 1-1; Kaiserslautern-Hertha 1-1; Wolfsburg-Mainz 2-2; Borussia Moenc.-Borussia Do. 1-1; Stoccarda-Colonia 2-2. Ieri Amburgo- Norimberga 2-0; Schalke 04-Augsburg 3-1. CLASSIFICA Bayern 31; Borussia Do. e Borussia Moenc. 30; Schalke 04 28; Werder 26; Leverkusen 25; Stoccarda 22, Hannover 21; Hertha 19; Hoffenheim 18; Amburgo 17; Colonia* e Wolfsburg 17; Mainz* 16; Norimberga 15; Kaiserslautern 14; Friburgo 13; Augsburg 11. * 1 partita in meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino OLANDA Az travolto, ma resta primo AMSTERDAM (m.v.) L’Heerenveen stritola l’Az Alkmaar: finisce 5 1. La squadra di Verbeek rima ne alla guida della classifica perché il Psv ha perso a Rotterdam contro il Feyenoord per 2 0. 15a GIORNATA Heracles Venlo 7 0; Ajax Excelsior 4 1; Groningen Nec 3 3; Den Haag Nac 3 0; De Graaf schap Roda 1 2; Feyenoord Psv 2 0; Utrecht Twen te 2 6; Vitesse Rkc 4 0; Heerenveen Az 5 1. CLASSIFICA (prime posizioni) Az* 34; Psv 31; Twente 30; Ajax e Feyenoord 27. *una giornata in meno. PORTOGALLO In Coppa il flop delle grandi LISBONA (m.m.d.s.) Delle 16 squadre della Li ga, 11 sono già fuori agli ottavi tra cui Porto, Benfica e Braga. Passano ai quarti Marítimo, Academica, Olha nense e quasi sicuramente lo Sporting che questa se ra ospita il Belenenses (serie B). CIO Havelange si dimette LONDRA Dopo 48 anni Joao Havelange, ex pre sidente della Fifa, si è dimesso dal Comitato Olimpico Internazionale. Ha lasciato pochi giorni prima che la commissione etica dell’organismo esaminasse l’accu sa di aver accettato soldi dalla società di marketing "International Sport and Leisure" in cambio di contrat ti per la Coppa del Mondo di calcio. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SERIE BWIN IL CASO Torino, pronto il ricorso «Partita da ripetere» Il Padova ha fatto controllare l’impianto: «E’ tutto regolare» La parola al giudice sportivo: probabile decisione venerdì ti, ingegneri e tecnici. L’obiettivo era accertare le cause che hanno determinato i blackout. Ora è attesa una perizia giurata asseverata da parte di un perito esterno. Sembrerebbe che l'interruzione del flusso di corrente verso i riflettori sia da imputare a correnti anomale esterne allo stadio. «L'interesse dell'amministrazione — commenta il vice sindaco — è di avere la certezza sulle cause. Sembrerebbe al momento essere esclusa la causa interna. L’ipotesi sarebbe confermata dal fatto che alcune abitazioni hanno subito cali di tensione proprio quando allo ANDREA MORETTO FABRIZIO TURCO Padova-Torino il giorno dopo il blackout che ha provocato la sospensione e le polemiche: ieri sono scesi in campo avvocati, politici e tecnici. La Lega vorrebbe ufficializzare la data della ripresa della gara a partire al 31’ della ripresa (dovrebbe essere mercoledì 14), ma dopo la sentenza del giudice sportivo ci sarà di sicuro un nuovo ricorso (da una o dall’altra parte) alla Disciplinare e quindi i tempi sono destinati ad allungarsi. Ma andiamo per ordine. La Lega vorrebbe far concludere la gara il 14: se si va alla Disciplinare non è possibile Il ricorso Il Torino deposita oggi il ricorso al giudice sportivo, nel quale chiede il 3-0 a tavolino e, più realisticamente, la ripetizione della partita. Il pool di avvocati è al lavoro. «Noi chiediamo soltanto chiarezza e giustizia — dice Urbano Cairo che risponde anche a chi accusa il Torino di voler speculare sulla situazione — le partite si possono vincere, pareggiare o perdere, ma si devono giocare in maniera regolare dall'inizio alla fine. E questo, a Padova, non è accaduto». Insomma, il Toro va avanti per la propria strada: le richieste ruotano attorno al comma 1 dell'articolo L’arbitro Calvarese durante uno dei blackout dell’Euganeo ARAMELLA 17 del Codice di Giustizia sportiva, quello relativo a fatti o situazioni «che abbiano influito anche oggettivamente sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione». E’ proprio su quel «anche oggettivamente» che si gioca la partita. I tempi sono stretti: martedì il giudice sportivo non omologhe- rà il risultato, poi si riunirà prima del weekend (forse venerdì) e dovrebbe decidere. Il sopralluogo I riflettori dell’Eu- ganeo si sono riaccesi ieri mattina quando si è svolta una riunione tra il d.g. del Padova, Gianluca Sottovia, il vicesindaco Rossi, l’assessore allo Sport, Zampieri e una quindicina tra esper- stadio si spegnevano le luci». Sottovia aggiunge: «Siamo abbastanza tranquilli perché tutto quello che dovevamo fare per la manutenzione ordinaria degli impianti dello stadio l'abbiamo fatto. Ora aspettiamo la perizia». Da verificare anche il funzionamento inadeguato del generatore d’emergenza. y NORME E SANZIONI Codice di giustizia sportiva L’articolo 17, comma 1 recita che «la società responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con lo 0-3 a tavolino» Manuale delle licenze Secondo l’articolo 8/A dei criteri infrastrutturali «deve essere disponibile un idoneo generatore di emergenza in grado di garantire senza interruzione i valori di illuminamento» PANCHINE TRE PIAZZE CALDE Grosseto medita sul dopo Giannini Summit Livorno Ora Novellino rischia al 50% Brescia: ultimatum Scienza Una panchina da assegnare, altre due a rischio. La 18a giornata ha lasciato alcune situazioni delicate. Ecco i dettagli. A Grosseto Si sono presi una notte in più di tem- po il presidente Camilli e il d.s. Salerno per decidere il nuovo allenatore del Grosseto, dopo le dimissioni di Giannini (e del suo secondo Mariani) al termine della vittoriosa partita contro il Pescara. Escluso un ritorno di Ugolotti, la dirigenza sta lavorando su alcuni nomi: «Siamo stati 18 giornate senza allenatore – ha detto ironicamente Camilli – possiamo aspettare anche due giorni prima di sceglierne un nuovo. Giannini? Un problema in meno». Dopo l’esonero di Ugolotti dopo 12 turni e l’addio del Principe dopo 6, con tre vittorie fuori e tre sconfitte in casa, Camilli sa di non poter sbagliare. Sul taccuino della società ci sono i nomi di Viviani (il favorito), Campilongo, Madonna ed anche quello di Cuccureddu. Difficile stabilire il favorito. A Livorno Le tre sconfitte consecutive e la classifica cominciano a preoccupare il presidente Aldo Spinelli, che ha convocato per oggi a Genova un vertice con Perotti e Signorelli. La posizione di Novellino è a forte rischio: ci sono 50 possibilità su cento che resti. In alternativa, si fanno i nomi di Lerda (favorito), Gregucci e Mutti. A Brescia Corioni non ha nascosto la delusione per la rimonta da 0-2 a 2-2 subita a Varese. Il presidente del Brescia ha incassato male il modo in cui è svanita una vittoria che manca da 12 partite: in discussione la gestione del doppio vantaggio da parte di Scienza. Il tecnico è stato confermato pubblicamente una settimana fa, ma la sua panchina non è salda. Fondamentale la gara con il Bari di domenica alle 12.30. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POSTICIPO INIZIO ALLE 20.45 Stasera Bari-Cittadella Foscarini in emergenza Il posticipo di questa sera è tra Bari e Cittadella (inizio alle ore 20.45): ecco le ultime sulle due squadre. BARI In difesa rientra Dos Santos, ma si ferma Garofalo. E’ in dubbio Crescenzi, che ha un polpaccio dolorante: se non ce la fa, spazio a Polenta. Una maglia in ballottaggio anche sulla fascia sinistra, tra Rivas e Stoian. In campo De Falco e Marotta. Squalificati Caputo e Bellomo. Diffidati De Falco. CITTADELLA Foscarini non può disporre di cinque giocatori infortunati: si tratta di Gasparetto, Scardina, De Vito, Magallanes e Di Nardo. Il tecnico ha chiamato Borsato della formazione Primavera per arrivare ai 19 convocati, Nella squadra di partenza rientra Martinelli in difesa, Vitofrancesco torna i a centrocampo. Ieri mattina al ritrovo per la partenza, i tifosi granata hanno accolto la squadra con lo striscione: «Tornate vincitori nostri giovani gladiatori». Squalificati nessuno. Diffidati Gasparetto e Maah. BARI CITTADELLA BARI (4-3-3) 1 LAMANNA 23 CEPPITELLI 55 BORGHESE 3 DOS SANTOS 2 CRESCENZI 6 DE FALCO 5 DONATI 8 RIVALDO 19 GALANO 28 MAROTTA 7 RIVAS All. TORRENTE CITTADELLA (4-3-3) 71 CORDAZ 14 MARTINELLI 17 GORINI 5 PELLIZZER 24 MARCHESAN 2 VITOFRANCESCO 31 BUSELLATO 80 SCHIAVON 7 DI ROBERTO 9 DI CARMINE 11 MAAH All. FOSCARINI PANCHINA 37 Koprivec, 22 Polenta, 14 Kopunek, 54 Bogliacino, 20 Stoian, 40 Di Noia 13 Sini. PANCHINA 1 Pierobon, 30 Borsato, 19 Baselli, 8 Branzani, 27 Job, 20 Martignago, 10 Bellazzini. ARBITRO Gallione di Alessandria GUARDALINEE Marrazzo-Evangelista PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Sport 1 HD, Calcio 2 HD e Premium Calcio SAMPDORIA Volta è tornato: può giocare venerdì Iachini aspetta Castelini e Semioli BOGLIASCO La Samp è tornata subito in campo in vista dell’anticipo. Volta è rientrato in gruppo, mentre Iachini spera di potere recuperare anche Castellini e Semioli. LA SITUAZIONE La classifica dopo 18 giornate: Torino* p. 38; Verona 34; Pescara e Sassuolo 33; Padova* 31; Reggina 29; Varese e Grosseto 26; Sampdoria 25; Juve Stabia ( 4) 24; Cittadella*, Vicenza, Crotone ( 1) ed Empoli 21; Bari* ( 2), Livorno e AlbinoLeffe 20; Brescia 19; Modena 16; Nocerina 15; Gubbio 14; Ascoli ( 10) 8. (* una gara in meno). Venerdì (20.45) Sampdoria Juve Stabia. Sabato (15) Ascoli Varese, Cittadella Reggina, Grosseto Modena, Gubbio Padova, Nocerina Crotone, Sassuolo Livorno, Torino Pescara, Verona AlbinoLeffe, Vicenza Empoli. Domenica (12.30) Brescia Bari. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 PRIMA DIVISIONE GIRONE A 15a GIORNATA Il titolo d’inverno s’avvicina. Mancano 180’, ma siamo fuori strada se crediamo che possa dire qualcosa per farci capire chi andrà subito in B. L’unica cosa chiara, è che nel girone A la promozione diretta è una questione tra Ternana e Taranto, con gli umbri solidamente avanti (4 punti), forti della vittoria in trasferta nello scontro diretto e con una penalizzazione imminente per i rivali. l’Analisi di NICOLA BINDA [email protected] Le grandi si risvegliano Una fa crac La Ternana va con il lampo firmato Gotti Un gol in apertura esalta la capolista La Pro Vercelli si sveglia troppo tardi DAL NOSTRO INVIATO TERNANA 1 GENNARO BOZZA TERNI PRO VERCELLI 0 GIUDIZIO Premesse di grande spettacolo, realtà di paura inspiegabile della Pro Vercelli, che rinuncia a giocare e stende un tappeto davanti alla Ternana, ancora in testa con 4 punti sul Taranto. Un solo gol, che nasce da un’azione di Dianda sulla destra al 14’: cross al centro un po’ troppo arretrato, tutti tagliati fuori tranne Gotti che arriva da fuori area e riesce a tenere il pallone rasoterra con un bel diagonale. Basta questo alla Ternana per ribadire la sua superiorità, nonostante non riesca a esprimerla davvero sul campo, tant’è vero che un altro tiro in porta arriva solo quando la Pro Vercelli è in 10 e tre consecutivi, nel recupero, con gli avversari addirittura in 9. +++ MARCATORE Gotti al 14’ p.t. TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Fazio 6,5, Pisacane 6, Ferraro 6 (dal 35’ s.t. De Giosa 6); Dianda 6,5, Carcuro 6,5, Cejas 6, Gotti 6,5; Nolè 5,5 (dal 25’ s.t. Litteri 6), Docente 5,5, Sinigaglia 5 (dal 5’ s.t. Miglietta 5,5). (Virgili, Stendardo, Camillini, Lacheheb). All. Toscano 6,5. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6,5; Bencivenga 6,5, Ranellucci 6,5, Masi 5, Murante 5; Marconi 5,5 (dal 31’ s.t. Germano 6), Calvi 6, Rosso 7; Espinal 6; Malatesta 6 (dal 26’ s.t. Tripoli 6), Fabiano 5,5 (dal 22’ s.t. Iemmello 5,5). (Miranda, Modolo, Tonani, Santoni). All. Turone 5 (Braghin squalificato). ARBITRO Bindoni di Venezia 6,5. NOTE paganti 3.786, abbonati 1.305, incasso di 35.977,50 euro. Espulsi Masi al 6’ s.t. e Rosso al 42’ s.t.; ammoniti Fazio, Calvi, Pisacane e Litteri. Angoli 1-2. altà è un 5-2-2-1: Calvi arretrato sulla linea dei difensori, Malatesta che rimane abbandonato in avanti. Un atteggiamento inspiegabile, tanto più che, quando rimane in 10 a inizio ripresa (espulso Masi per doppia ammonizione), riesce comun- La chiave A uomini pari, contro il solito 3-4-3 degli umbri, si vede una Pro Vercelli che in teoria è schierata col 4-3-1-2, ma in re- La Ternana ha ben 7 punti più della capolista del girone B, uno dei più incerti e sorprendenti di sempre. Pensate: dietro al Siracusa, la squadra del momento, non ci sono i tanto attesi squadroni, bensì il giovane Portogruaro e pure un Lanciano che domenica attende la capolista. E le grandi favorite? Forse stavolta qualche segnale di risveglio è arrivato. que a non subire, anzi, poco alla volta comincia a spingere, grazie soprattutto a Rosso che si sfianca per tutto il campo. Troppo poco per una Ternana che si dimostra molto forte anche in una giornata in cui non si esprime al meglio, un po’ perché un paio di giocatori sono in cattive condizioni fisiche (Pisacane e Gotti), un po’ perché i suoi attaccanti sono quasi nulli. Ternana solida In effetti, il buon lavoro del centrocampo, con Carcuro in evidenza, non viene sfruttato una volta arrivati in area. Ci sono soltanto un paio di occasioni nel primo tempo, con Nolè che è anticipato da Valentini al 22’, con Pisacane che non controlla un pallone al 30’. Poi, bisogna aspettare 21’ della ripresa, con Docente che tira debolmente, e il 48’, con tre conclusioni consecutive di Dianda, Docente e Miglietta, tutte parate da Valentini. Ma negli ultimi passaggi c’è qualcosa che non va. In evidenza invece Litteri, che provoca scompiglio e una volta viene fermato per fuorigioco inesistente. Rimpianti Pro Vercelli I piemon- tesi hanno una vera occasione solo al 14’ della ripresa, con Bencivenga che avanza e crossa per Malatesta, incornata di poco fuori, unica palla ricevuta dall’attaccante. Poi, si notano per il gran lavoro di Rosso (anche lui espulso perché costretto a un fallo su Litteri), oltre alla avanzate di Bencivenga e Ranelucci. Ma è una Pro Vercelli che può fare molto di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA CARPI 2 SORRENTO 2 LUMEZZANE 2 SPAL 0 PISA 2 TRITIUM 0 FOGGIA 0 BENEVENTO 2 Carpi sprecone: va avanti 2-0 ma poi è Perna a salvare il Pisa Ginestra arriva a 9 E il Sorrento torna a sorridere Tritium al tappeto Il Lumezzane fa un gol per tempo Foggia troppo arrendevole Due volte Altinier: è gioia Benevento Spal frastornata e ancora sconfitta MARCATORI Poli (C) al 41’ p.t.; Eusepi (C) al 16’, Perna (P) al 27’ e al 49’ s.t. CARPI (4-4-2) Bastianoni 6,5; Poli 7 (dal 31’ s.t. Pasciuti s.v.), Cioffi 5,5, De Paola 5,5, Lorusso 6; Concas 6,5, Sogus 6, Memushaj 5,5, Di Gaudio 7 (dal 21’ s.t. Potenza s.v.); Cesca 5,5, Eusepi 6 (dal 38’ s.t. Pietribiasi s.v.). (Mandrelli, Marchi, Perrulli, Kabine). All. Notaristefano 6. PISA (4-4-2) Pugliesi 6; Audel 5,5, Buscaroli 6, Lanzolla 5, Ton 5,5; Benvenga 6 (dall’8’ s.t. Obodo 6), Favasuli 6, Tremolada 6,5, Benedetti 6,5 (dal 19’ s.t. Nicastro 6,5); Perna 7, Strizzolo 5,5 (dal 21’ s.t. Gatto s.v.). (Sepe, Raimondi, Sodano, Mastropietro). All. Pagliari 6,5. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno 6 NOTE paganti 620, abbonati 187, incasso di 6.100 euro. Espulso il tecnico Pagliari al 23’ s.t.; ammoniti Poli, Cioffi, Tremolada, Lanzolla, Ton e Cesca. Angoli 7-2. MARCATORI Ginestra al 35’ p.t.; Scappini al 47’ s.t. SORRENTO (4-2-3-1) Rossi 6; Vanin 7, Romeo 6, Di Nunzio 6, Sabato 6,5 (dal 33’ s.t. Terra 6); Camillucci 6,5 (dal 21’ s.t. Niang 6), Armellino 6; Corsetti 6, Carlini 5,5, Basso 7; Ginestra 6,5 (dal 41’ s.t. Scappini 6). (Chiodini, Nocentini, Greco, Galabinov). All. Sarri 6,5. TRITIUM (4-4-2) Pansera 5; Martinelli 6 (dal 27’ s.t. Fondrini 5,5), Suagher 6, Teso 6,5, Riva 6; E. Bortolotto 6,5, Corti 6, Daldosso 6, Casiraghi 5 (dal 20’ s.t. Monacizzo 5,5); R. Bortolotto 5,5, Spampatti 5,5 (dal 27’ s.t. Sinato 5). (Nodari, Di Ceglie, Chimenti, Floriano). All. Boldini 6. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6. NOTE paganti 276, abbonati 286, incasso di 6.407,25 euro. Ammoniti Suagher e Rossi. Angoli 7-3. MARCATORI Baraye su rigore al 42’ p.t.; Antonelli all’11’ s.t. LUMEZZANE (4-3-2-1) Brignoli 6; Malagò 6,5, Luciani 6,5, Giosa 7, Pini 6,5; Fondi 6 (dal 16’ s.t. Bradaschia 6), Sevieri 6,5 (dal 33’ s.t. Inglese s.v.), Faroni 6; Antonelli 7, Baraye 7,5; Gasparetto 6,5 (dal 43’ s.t. Ferrari s.v.). (Rossi, Mollestam, Sabatucci, Maccabiti). All. Nicola 7. FOGGIA (3-5-2) Ginestra 5,5; D’Orsi 5, Coletti 5,5, Gigliotti 5,5; Molina 6, Cardin 6, Perpetuini 5,5, Tomi 5 (dal 1’ s.t. Wagner 5,5), Frigerio 6; Defrel 6 (dal 30’ s.t. Cortesi s.v.), Kolawole 5 (dal 18’ s.t. Cruz 5,5). (Botticella, Toppan, Traoré, Tiboni). All. Chiarella 5 (squalificato Stringara). ARBITRO Lanza di Nichelino 5,5. NOTE spettatori 500 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso D’Orsi al 4’ s.t.; ammoniti Fondi, D’Orsi, Coletti, Giosa e Wagner. Angoli 6-5. MARCATORE Altinier al 47' p.t. e al 10' s.t. SPAL (4-1-4-1) Capecchi 6,5; Ghiringhelli 5, Beduschi 5 (dal 39' s.t. Mendy s.v.), Zamboni 6, Canzian 5; Migliorini 5,5 (dal 1' s.t. Fortunato 5); Melara 7, Agnelli 5,5, Bedin 4,5 (dal 29' p.t. Marconi 6), Laurenti 5; Arma 5,5. (Teodorani, A. Vecchi, G. Rossi, Cosner). All. S. Vecchi 5. BENEVENTO (4-2-3-1) Mancinelli 7; D'Anna 6,5, Rinaldi 7, Signorini 6,5, Frascatore 7; La Camera 6,5 (dal 31' s.t. Wagner 6), Rajcic 7,5; Cia 7, Vacca 6,5 (dal 22' s.t. Grauso 6), Pintori 7,5; Altinier 7,5. (dal 35' s.t. Montini s.v.). (Bai- ++++ GIUDIZIO REGGIO EMILIA Raffaele Perna spegne i sogni del Carpi: l’attaccante regala al Pisa un punto d’oro, dopo che la squadra di Notaristefano era andata sul 2-0. Poli di testa porta in vantaggio i padroni di casa. A inizio ripresa Pugliesi para un rigore di Eusepi, ma sul corner seguente l’attaccante si fa perdonare. Il Pisa non molla e firma l’impresa col bomber Perna: prima un tocco in mischia, poi una deviazione sottoporta al 94’. Davide Setti ++ GIUDIZIO SORRENTO (Na) Con una rete del solito Ginestra (la nona della stagione) nel primo tempo e il raddoppio di Scappini nel recupero, il Sorrento torna alla vittoria con una buona gestione della partita. La squadra di Sarri rientra in zona playoff tenendo sotto controllo la Tritium, squadra che lotta bene senza risultare efficace in fase offensiva. Bello il gol di Ginestra (palombella di testa su passaggio di Vanin) e inusuale quello di Scappini, favorito da un errore del portiere: Pansera rinvia di piede e la palla, dopo avere colpito l’attaccante rossonero, finisce in porta. Antonino Siniscalchi +++ GIUDIZIO LUMEZZANE (Bs) Netta e convincente vittoria del Lumezzane, dopo due passi falsi di fila. A farne le spese un Foggia che si è arreso troppo presto. Dopo un rigore negato a Baraye al 9’, l’arbitro ne assegna uno al Lumezzane al 41’: dal dischetto il giovane senegalese non perdona. Al 4’ del secondo tempo la gara si fa in salita per il Foggia, che resta in dieci per l’espulsione di D’Orsi. Ne approfittano i locali che all’11’ realizzano il 2-0 con Antonelli. Sergio Cassamali Il Barletta che ha battuto e scavalcato la Cremonese, la Triestina che non sa cosa siano i pareggi, lo Spezia che da mesi non vinceva in trasferta: tutti segnali da non trascurare. A dire il vero ci sono anche quelli di Sorrento e Benevento (e Pisa, perché no?) nel girone A, ma come spiegato prima, siamo in ritardo per la promozione diretta: per i playoff comunque si può fare. A proposito di grandi del torneo, rattrista quello che sta accadendo al Piacenza. L’uscita di scena dei Garilli, dopo anni gloriosi, non poteva essere peggiore. Il club va verso il fallimento, la massa di debiti è troppo elevata e la cessione non è stata convincente. Qualcuno, all’interno del club, non poteva operare peggio. No, Piacenza non se lo meritava. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taranto, che fatica Ci pensa Chiaretti TARANTO 1 FOLIGNO 0 ++ GIUDIZIO MARCATORE Chiaretti al 10’ s.t. TARANTO (3-4-3) Bremec 7,5; Sosa 5, Coly 5,5 (dal 39’ p.t. Girardi 5), Prosperi 6; Antonazzo 6,5, Di Deo 6, Sciaudone 6, Rizzi 6,5; Chiaretti 6 (dal 18’ s.t. Cutrupi 6), Guazzo 5,5, Rantier 5,5 (dal 9’ s.t. Pensalfini 6). (Maraglino, Di Bari, Giorgino, Sabatino). All. Dionigi 6. FOLIGNO (4-4-2) Zandrini 6; Stoppini 6 (dal 30’ s.t. Tuia s.v.), Cotroneo 6, Galuppo 5,5, Petti 6; Coresi 6,5, Papa 5,5, Menchinella 5, Cavagna 6,5; Tattini 5 (dal 22’ s.t. Fedeli 6), Cardarelli 5 (dal 13' s.t. Brunori Sandri 5,5). (Mazzoni, Merli Sala, Luparini, Romano). All. Pagliari 6. ARBITRO Operato di Isernia 5,5. NOTE paganti 2.883, abbonati 949, incasso di 31.674,53 euro. Ammoniti Coresi, Petti, Coly e Guazzo. Angoli 7-0. FULVIO PAGLIALUNGA TARANTO Vince il Taranto, che tiene così il passo della Ternana capolista, ma il Foligno fa sudare — e anche tremare — più del previsto la squadra di Dionigi. Segna Chiaretti, domando un pallone arrivato da rimessa laterale e scaricando il suo sinistro in porta: si decide così una partita strana e poco affascinante. Il Taranto attacca ma lo fa quasi sempre a testa bassa (anche con cinque uomini contemporaneamente): sente il bisogno di vincere can, Candrina, Anaclerio, Kanoute). All. Imbriani-Martinez 7. ARBITRO Bietolini di Firenze 6,5. NOTE paganti 471, abbonati 1.229, incasso di 10.578 euro. Espulso Laurenti al 21' s.t.; ammoniti Beduschi, Cia, Fortunato e Rajcic. Angoli 3-5. +++ GIUDIZIO FERRARA La cura Imbriani porta subito al Benevento i frutti sperati. La Spal è apparsa condizionata e frastornata dal comportamento di una società che non ha corrisposto alcun compenso da inizio stagione. Avvio in equilibrio, poi i campani, guidati da un ottimo Rajcic, si svegliano e nel recupero Altinier gira al volo in rete un assist di Pintori. In apertura di ripresa l'ex attaccante del Portogruaro concede il bis, sfruttando un pallone non trattenuto da Capecchi. Alessandro Sovrani IL POSTICIPO STASERA, ORE 20.45 In tv il derby Monza-Como E’ derby stasera tra Monza e Como. Centrocampo da inventare per Motta che è privo di Iacopino, Velardi e Romano, ricoverato in ospedale dopo una botta rimediata in allenamento: Da Matta convocato nonostante gli acciacchi, ancora k.o. Boscaro e Anghileri. Per Ramella invece assenti Urbano per squalifica e Ripa per infortunio: giocano Diniz e Tavares, mentre rientra Ardito ed è convocato (ma non gioca) anche Giambruno. Così in campo stasera (ore 20.45, diretta Raisport 1): MONZA (5-4-1) Castelli; Zenoni, Uggè, Fiuzzi, Cattaneo, Campinoti; Torregrossa, Valagussa, Palumbo, Nappello; Colacone. (Marcandalli, Bugno, Cusaro, Da Matta, Chemali, Ferrario, Kyeremateng). All. Motta. COMO (4-3-3) Twardzik; Ghidotti, Diniz, Zullo, Som; Salvi, Ardito, Lewandowski; Ciotola, Tavares, Filippini. (Conti, Ambrosini, Lulli, Vicente, Doumbia, Toledo, Romano). All. Ramella. ARBITRO Peretti di Verona (Abruzzese-Leali). per dimenticare i propri problemi societari (sono in arrivo due punti di penalizzazione e gli stipendi non sono ancora stati pagati), ma crea solo occasioni poco nitide. Dal canto suo il Foligno si copre mantenendo l’ordine e finisce per essere pericoloso. Super Bremec Ci pensa Bremec in due occasioni a salvare su Cardarelli (in scivolata su cross di Petti) e Galuppo (arrivato solo al tiro dopo una ripartenza), mentre Rantier di sinistro calcia di poco fuori al termine di un’azione di contropiede. Per violare il bunker del Foligno (e anche per un infortunio a Coly) Dionigi passa al 4-2-4 già nel primo tempo, inserendo Girardi in difesa. Con la squadra proiettata in attacco, ci pensa Bremec a fermare il Foligno: al 7’ della ripresa fa una doppia parata, prima su Cavagna e poi su Stoppini. Poi il gol di Chiaretti cambia il corso della gara e c’è anche il tempo di appuntare un palo colpito da Girardi (15’) su corner di Chiaretti. Pagliari cambia le punte, Dionigi passa al 3-5-2 perché nel frattempo si è infortunato Chiaretti: adesso chi ha qualcosa da conservare è il Taranto. Infatti, conserva. E vince. CLASSIFICA SQUADRE PT TERNANA 34 TARANTO (-1) 30 CARPI 26 PRO VERCELLI 26 SORRENTO (-2) 25 PISA 24 LUMEZZANE 24 COMO (-1) 23 TRITIUM 22 AVELLINO 22 BENEVENTO (-6) 16 REGGIANA (-2) 16 FOGGIA (-1) 15 MONZA 11 VIAREGGIO (-1) 11 SPAL (-2) 10 PAVIA 8 FOLIGNO (-4) 3 2 VIAREGGIO 2 AVELLINO 3 REGGIANA 1 Zigoni-Lasagna e l’Avellino passa Pavia in crisi: Pergolizzi lascia Per il Viareggio vittoria in rimonta La Reggiana si illude un tempo MARCATORI Zigoni (A) al 14’ p.t.; Lasagna (A) al 10’, Fasano (P) al 17’, Lasagna (A) al 27’, Rodriguez (P) al 46’ s.t. PAVIA (4-3-3) Facchin 6; Verruschi 5,5, Fissore 5,5, Fasano 5,5, Meregalli 5; Dall’Oglio 5,5 (dall’11’ s.t. Puccio 5), Meza Colli 5,5 (dal 26’ s.t. Rodriguez 6), Carotti 5,5 (dal 42’ s.t. Galassi s.v.); Falco 5,5, Marchi 5, D’Errico 5,5. (Cacchioli, Romeo, Radoi, Veronese). All. Pergolizzi 5,5. AVELLINO (4-3-3) Fumagalli 7; Zammuto 6 (dal 21’ s.t. Zappacosta 6), Puleo 6, Labriola 6, Ricci 6; D’Angelo 6, Malaccari 6,5, Arcuri 6 (dal 30’ p.t. Lasagna 7); Millesi 6, Zigoni 6,5, De Angelis 7 (dal 34’ s.t. Porcaro s.v.). (Fortunato, Citro, Falzerano, Thiam). All. Bucaro 6. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. NOTE paganti 329, abbonati 328, incasso di 4.100 euro. Espulso il tecnico Bucaro al 16’ s.t.; ammoniti Dall'Oglio, Meza Colli, Ricci, Labriola e Malaccari. Angoli 13-4. MARCATORI Rossi (R) al 5’ p.t.; Pizza (V) al 5’, Cristiani (V) al 29’ s.t. VIAREGGIO (4-4-2) Ranieri 7; Carnesalini 6,5, Fiale 6,5, Conson 6, Brighenti 5,5; Lepri 6 (dal 13’ s.t. D’Onofrio 6), Pizza 7, Maltese 6,5, Cristiani 7,5 (dal 41’ s.t. Monopoli s.v.); Cesarini 6,5, Scardina 5,5 (dal 20’ s.t. Elia 5,5). (Merlano, Grieco, Campana, Palibrk). All. Bertolucci 6,5. REGGIANA (4-3-2-1) Bellucci 6; Arati 5 (dal 20’ s.t. Siragusa 5), Zini 6, Aya 6, Lanna 5,5 (dal 45’ s.t. Iraci s.v.); Calzi 7, Viapiana 6, Alessi 6; Esposito 7, Rossi 6,5; Gurma 5,5. (Silvestri, Bettati, Matteini, Fedi, Redzic). All. Mangone 5,5. ARBITRO Roca di Foggia 5. NOTE paganti 120, abbonati 460, incasso di 4.302 euro. Espulso Alessi al 42’ s.t.; ammoniti Brighenti, Pizza, Maltese, Cesarini, D’Onofrio e Calzi. Angoli 5-6. GIUDIZIO PAVIA L’Avellino torna al successo esterno (l’ultimo il 25 settembre) e allunga la crisi del Pavia (un punto nelle ultime 9 giornate) così Pergolizzi che si dimette a fine partita. Al 14’ il Pavia regala un contropiede a De Angelis, finalizzato in rete da Zigoni. Nella ripresa Lasagna raccoglie un disimpegno errato della difesa azzurra e raddoppia al 10’. Fasano riapre il match, ma Lasagna segna il 3-1. A tempo scaduto arriva il gol del 3-2 di Rodriguez. e.v. ++++ GIUDIZIO VIAREGGIO (Lu) Rimonta vittoriosa del Viareggio che nei primi trenta minuti va in bambola dopo lo splendido gol di Rossi al 5’. La Reggiana non approfitta dello sbandamento dei bianconeri che prima della fine del tempo vanno vicino al pareggio con Cesarini e Cristiani. Nella ripresa, il Viareggio rovescia il risultato con Pizza (al 5’) su corner di Maltese e con un’azione di Cristiani che superava Bellucci (29’) con un pallonetto di esterno. Nel finale, Reggiana vicina al pareggio con Viapiana ed Esposito. Giovanni Lorenzini G 15 15 15 15 15 15 15 14 15 15 15 15 15 14 15 15 15 15 PARTITE V N P 10 4 1 9 4 2 8 2 5 7 5 3 7 6 2 6 6 3 7 3 5 7 3 4 6 4 5 6 4 5 6 4 5 5 3 7 3 7 5 2 5 7 3 3 9 3 3 9 1 5 9 2 1 12 RETI F S 19 7 19 7 24 13 15 8 20 12 16 9 14 15 21 19 16 17 21 23 21 19 19 22 12 16 11 19 10 21 11 18 17 27 8 22 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI CARPI-PISA LUMEZZANE-FOGGIA MONZA-COMO PAVIA-AVELLINO SORRENTO-TRITIUM SPAL-BENEVENTO TARANTO-FOLIGNO TERNANA-PRO VERCELLI VIAREGGIO-REGGIANA 2-2 2-0 stasera 2-3 2-0 0-2 1-0 1-0 2-1 PROSSIMO TURNO DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30 AVELLINO-SPAL BENEVENTO-VIAREGGIO COMO-LUMEZZANE FOGGIA-TERNANA FOLIGNO-CARPI PISA-MONZA PRO VERCELLI-SORRENTO REGGIANA-TARANTO TRITIUM-PAVIA MARCATORI 9 RETI Ginestra (2, Sorrento). 8 RETI Perna (2, Pisa); Arma (2, Spal). 7 RETI Cia (Benevento); Filippini (5, Como). 6 RETI Rantier (3, Taranto); E. Bortolotto (Tritium). 5 RETI De Angelis (3, Avellino); Alessi (Reggiana); Scappini (Sorrento); Chiaretti (Taranto); Nolè (1, Ternana). girone B CLASSIFICA SQUADRE PT © RIPRODUZIONE RISERVATA PAVIA ++++ girone A SIRACUSA (-3) PORTOGRUARO LANCIANO (-1) CARRARESE BARLETTA CREMONESE (-6) TRAPANI PERGOCREMA TRIESTINA ALTO ADIGE SPEZIA FROSINONE LATINA ANDRIA BASSANO PIACENZA (-4) PRATO FERALPI SALO' 27 25 25 23 23 22 22 22 21 21 20 19 16 16 15 14 13 11 G 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 PARTITE V N P 9 3 3 7 4 4 8 2 5 6 5 4 6 5 4 8 4 3 6 4 5 7 1 7 7 0 8 5 6 4 5 5 5 5 4 6 4 4 7 3 7 5 3 6 6 5 3 7 3 4 8 2 5 8 RETI F S 22 15 21 17 19 16 23 18 16 15 20 10 22 19 16 21 25 22 18 15 18 16 18 20 20 22 16 22 10 14 18 27 14 19 7 15 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI ALTO ADIGE-SPEZIA BARLETTA-CREMONESE BASSANO-PRATO FERALPI SALO'-CARRARESE LATINA-PIACENZA PERGOCREMA-LANCIANO PORTOGRUARO-FROSINONE SIRACUSA-ANDRIA TRIESTINA-TRAPANI 1-2 1-0 0-0 2-2 2-2 0-2 1-0 2-0 2-1 PROSSIMO TURNO DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30 ANDRIA-PERGOCREMA CARRARESE-BARLETTA CREMONESE-LATINA FROSINONE-FERALPI SALO' LANCIANO-SIRACUSA PIACENZA-BASSANO PRATO-PORTOGRUARO (venerdì 9, ore 20.30) SPEZIA-TRIESTINA (lunedì 12, ore 20.45) TRAPANI-ALTO ADIGE MARCATORI 10 RETI Godeas (Triestina). 8 RETI Le Noci (3, Cremonese); Pavoletti (Lanciano); Barraco (3, Trapani). 6 RETI Jefferson (1, Latina); Corazza (Portogruaro); Evacuo (2, Spezia). 5 RETI Fischnaller (3, Alto Adige); Gaeta (4) e Merini (Carrarese); Guerra (Piacenza); Fofana (2) e Montalto (1, Siracusa); Curiale (1, Triestina). 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 # PRIMA DIVISIONE GIRONE B 15a GIORNATA E’ un Siracusa che domina e fa sul serio cisione, ma il tiro deviato da Sansonna è finito tra i piedi di Mancosu e l’ex under 21 ha dovuto solo spingere in rete: quarto gol stagionale. E’ il gol che ha dato convinzione al Siracusa. Applausi La squadra ha comin- Mancosu e Longoni stendono l’Andria Quinta vittoria in sei partite per Sottil SIRACUSA 2 ANDRIA 0 +++ GIUDIZIO MARCATORI Mancosu al 21’, Longoni al 35’ p.t. SIRACUSA (4-2-3-1) P. Baiocco 6; Giordano 6,5, Moi 7, Fernandez 6,5, Capocchiano 7; D. Baiocco 6,5, Spinelli 6,5; Pepe 6, Mancosu 6,5 (dal 32' s.t. Pippa 6), Longoni 6,5 (dal 38’ s.t. Montalto 6); Fofana 6 (dal 40' s.t. Zizzari 6). (Scordino, Ignoffo, Strigari, Bongiovanni). All. Sottil 6,5. ANDRIA (4-2-3-1) Sansonna 6,5; Meccariello 6,5, Cossentino 6, Zaffagnini 6, Pierotti 6,5 (dal 10’ s.t. Evangelisti 6); Arini 6, Berretti 6,5 (dal 10’ s.t. Comini 6); Minesso 6 (dal 22’ s.t. Innocenti 6), Del Core 7, Contessa 6,5; Gambino 6,5. (Berto, De Giorgi, La Rosa, Loiodice). All. Sassanelli 6 (Di Meo squalificato). ARBITRO Martinelli di Roma 6,5. NOTE paganti 1.160, abbonati 1.140, incasso di 22.430 euro. Ammoniti Fernandez, Fofana, Arini e P. Baiocco. Angoli 6-4. Marco Mancosu, 23 anni LAPRESSE 290 minuti, ha controllato gli attaccanti pugliesi e quando sono sfuggiti a Moi e Fernandez è stato il palo a salvare Paolo Baiocco. MASSIMO LEOTTA SIRACUSA Il Siracusa non si ferma più. Sesto risultato utile consecutivo per la formazione di Sottil e per cinque volte sono state vittorie. Prima la scalata al vertice della graduatoria e ora la conferma in vetta. E ieri per i siciliani è stato facile battere l’Andria che si è presentata al riscaldamento con una fascia rossa al braccio per protestare contro i presunti torti arbitrali e con in tribuna il presidente Riccardo Fusiello dimissionario per la stessa ragione. E’ stato facile perché la difesa degli azzurri, che non prende gol da Siracusa tranquillo Il Siracusa ha cominciato la gara con pazienza. L’Andria si è fatta trovare ben schierata in campo, i due moduli speculari hanno affollato la mediana, ma la squadra di Sottil non ha avuto fretta. Capito che si poteva sfondare per vie centrali è stato Davide Baiocco a costruire l’azione che ha portato al vantaggio del Siracusa. Dopo il dribbling ai danni di un paio di avversari ha trovato Fofana tutto solo in area, ma il francese ha calciato senza pre- ciato a giocare sul velluto, il pubblico del De Simone si è scaldato ed è arrivata la seconda rete. Ripartenza micidiale, bruciati 40 metri in pochi secondi, e passaggio filtrante di Fofana per Longoni che solo in area ha battuto il portiere avversario. Un gol che ha spezzato le gambe all’Andria. Una imprecisione di Moi ha rischiato di riaprire una partita già chiusa. Il difensore centrale (impeccabile sino a quel momento) ha commesso un’ingenuità e Del Core si è fatto trovare pronto alla stoccata: portiere immobile ma pallone sul palo. È di fatto l’ultimo atto dell’incontro che nella ripresa non ha regalato altre emozioni. Nonostante Sassanelli abbia mandato in campo tutti gli attaccanti l’Andria non hanno impensierito Paolo Baiocco. Al fischio finale giro di campo per i siciliani, mentre per i pugliesi inizia un’altra settimana di dubbi con gli occhi puntati sulla classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lanciano di alto livello Pergo: ora Brini rischia PERGOCREMA 0 LANCIANO 2 GIUDIZIO +++ MARCATORI Pavoletti al 35’ p.t.; Capece al 38’ s.t. PERGOCREMA (4-4-2) Menegon 6; Celjak 6, Romito 6, Cuomo 5,5, Rizza 5,5; Capua 5, De Vezze 5 (dal 1’ s.t. Guidetti 6), Romondini 5 (dal 28’ s.t. Angiulli 5), Ricci 5; Joelson 5, Testardi 5,5 (dal 20’ s.t. Pià 6). (Cicioni, Sembroni, Mattia, Rizzo). All. Brini 5. LANCIANO (4-3-3) Aridità 6; Aquilanti 6, Massoni 6, Amenta 6,5, Mammarella 7; Capece 7, D’Aversa 6,5, Volpe 6,5 (dal 48’ s.t. Novinic s.v.); Turchi 7 (dal 29’ s.t. Titone 6), Pavoletti 7, Piccioni 6 (dal 21’ s.t. Chiricò 6). (Amabile, Rosania, Vastola, Zetulayev). All. Gautieri 7. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6. NOTE paganti 380, abbonati 249, incasso non comunicato. Ammonito Massoni. Angoli 5-3. DARIO DOLCI CREMA (Cr) Prova di forza del Lanciano che supera con pieno merito uno smarrito Pergocrema e fa traballare la panchina di Fabio Brini. Gli abruzzesi hanno dominato l’incontro in virtù della loro superiorità tecnico-tattica e soprattutto atletica. I padroni di casa sono andati in difficoltà nel fraseggio, trovandosi spesso costretti a buttare palla in avanti con lunghi lanci difficilmente addomesticabili dagli attaccanti. Lo sfogo Dopo una rete annulla- ta in avvio a Piccioni per fuorigioco, il Lanciano si è reso pericoloso con D’Aversa, che di testa ha chiamato Menegon alla deviazione in angolo. La prima rete al 35’: cross di Volpe, Cuomo non contrasta in maniera adeguata Pavoletti, che di testa da centroarea schiaccia la palla nell’angolo. Il raddoppio nel finale: Titone riceve la palla spalle alla porta e la serve dietro per Capece, che da 20 metri batte Menegon. A fine gara Sergio Briganti, presidente del Pergo, ha dichiarato: «In questo momento tutto lo staff tecnico e tutti i giocatori sono in discussione. Dopo una simile prestazione chi ha orgoglio dovrebbe dimettersi ed andarsene». © RIPRODUZIONE RISERVATA PORTOGRUARO 1 BARLETTA 1 TRIESTINA 2 ALTO ADIGE 1 LATINA 2 BASSANO 0 FROSINONE 0 CREMONESE 0 TRAPANI 1 SPEZIA 2 PIACENZA 2 PRATO 0 Porto, basta De Sena Corini parte con un ko Il Barletta vola alto Cremonese al tappeto Godeas, altra magia La Triestina ora corre Illusione Alto Adige Spezia, è la prima fuori Il Latina va sul 2-0 Ma il Piacenza rimedia Il Bassano non passa Prato, punto prezioso MARCATORE De Sena al 27’ p.t. PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena 6,5; Lunati 6,5, Regno 5,5, Radi 6,5, Santandrea 7, Bognanni 6 (dal 38’ s.t. Pondaco s.v.); Coppola 6, Cunico 6,5, Herzan 6; De Sena 7 (dal 28’ s.t. Luppi 6), Corazza 6. (Mion, Adamo, Giacobbe, Liccardo, D’Amico). All. Rastelli 6,5. FROSINONE (4-3-2-1) Nordi 6; Catacchini 6, Guidi 6, Cordos 5,5, Vitale 5,5; Bottone 5,5 (dal 28’ s.t. Campagna 5,5), Beati 5,5 (dal 16’ s.t. La Mantia 6), Baccolo 5 (dal 1’ s.t. Carrus 5,5); Frara 6, Aurelio 6,5; Santoruvo 5,5. (Rossini, Formato, Funari, Ucchino). All. Corini 5,5. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE paganti 353, abbonati 174, incasso di 6.300 euro. Ammoniti Radi, Bavena e Lunati. Angoli 7-5. MARCATORE Pelagias al 23’ s.t. BARLETTA (4-3-3) Sicignano 6,5; Pisani 6 (dal 44’ p.t. Mazzarani 6,5), Migliaccio 6,5, Mengoni 7, Pelagias 7; Guerri 6,5, Cerone 6,5, Menicozzo 6,5; Simoncelli 7 (dal 40’ s.t. Angeletti s.v.), Mazzeo 7 (dal 44’ s.t. Di Gennaro s.v.), Schetter 6,5. (Pane, Di Cecco, Hanine, Infantino). All. Cari 6,5. CREMONESE (4-3-3) Alfonso 5,5; Semenzato 5,5, Rigione 6, Minelli 6, Sales 6; Degeri 6 (dal 29’ s.t. Riva 5,5), Pestrin 6,5, Dettori 5,5; Le Noci 6 (dal 22’ s.t. Rabito 5,5), Musetti 6, Nizzetto 6 (dal 31’ s.t. Samb 6). (Figlioli, Tacchinardi, Polenghi, Bocalon). All. Brevi 5,5. ARBITRO Saia di Palermo 6. NOTE paganti 2.357, abbonati 1.240, incasso di 14.951 euro. Espulso il tecnico Cari al 46’ s.t.; ammoniti Menicozzo, Alfonso, Minelli, Mazzeo e Di Gennaro. Angoli 3-4. MARCATORI Curiale (Tri) al 19’, Caccetta (Tra) al 21’ p.t.; Godeas (Tri) al 2’ s.t. TRIESTINA (4-2-3-1) Viotti 7; D’Ambrosio 6, Lima 7, Izzo 6, Pezzi 6; Allegretti 6,5 (dal 36’ s.t. Mattielig s.v.), Princivalli 6,5; Pinares 7 (dal 41’ s.t. De Vena s.v.), Motta 5,5 (dal 36’ p.t. Evola 6), Curiale 5; Godeas 7. (Gadignani, De Micco, Mannini, D’Agostino). All. Galderisi 7. TRAPANI (4-4-2) Castelli 6; Lo Bue 6, Priola 5,5, Pagliarulo 6, Daì 5,5 (dal 28’ s.t. Mastrolilli 6); Barraco 6,5, Caccetta 6,5, Pirrone 5,5, Tedesco 6 (dal 36’ s.t. Madonia s.v.); Abate 5,5, Gambino 5,5. (Dolenti, Alletto, Domicolo, Provenzano, Cianni). All. Boscaglia 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 5,5. NOTE paganti 1.167, abbonati 2.951, incasso di 16.765 euro. Espulso Curiale al 29’ p.t.; ammoniti Pirrone, Princivalli, D’Ambrosio, Priola ed Evola. Angoli 4-11. MARCATORI Chinellato (AA) al 1’, Madonna (S) al 31’, Testini (S) al 43’ p.t. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci 5; Iacoponi 5, Kiem 5,5, Cascone 6, Martin 6; Uliano 5,5, Calliari 6; Furlan 6 (dal 20’ s.t. Schenetti 6), Fink s.v. (dal 19’ p.t. Grea 6), Fischnaller 6,5; Chinellato 6 (dal 13’ s.t. Albanese 6). (Miskiewicz, Bacher, Chiavarini, Campo). All. Stroppa 6. SPEZIA (4-3-3) Russo 6; Madonna 6, Murolo 6, Lucioni 5,5, Ferrini 6; Papini 6, Carobbio 6,5, Bianco 6; Casoli 6,5 (dal 44’ s.t. Marras s.v.), Evacuo 6 (dal 36’ s.t. Vannucchi s.v.), Testini 7 (dal 26’ s.t. Iunco 6). (Conti, Enow, Buzzegoli, Lollo). All. Serena 6,5. ARBITRO Barbeno di Brescia 5. NOTE paganti 1.211, abbonati 532, incasso nc. Espulsi Iacoponi all’8’ p.t. e Carobbio al 6’ s.t.; ammoniti Carobbio, Lucioni, Papini, Martin, Russo, Madonna e Vannucchi. Angoli 4-7. MARCATORI Cafiero (L) al 3’, Bernardo (L) su rigore al 22’, Guerra (P) al 45’ p.t.; Lisi (P) al 27’ s.t. LATINA (4-3-3) Martinuzzi 6,5; Carta 6,5, Gasperini 6, Cafiero 6,5, Maggiolini 7; Fossati 6,5, Matute 6, Giannusa 6; Babù 6,5 (dal 15’ s.t. Ancora 5), Bernardo 5,5 (dal 38’ s.t. Violante s.v.), Merito 5,5. (Costantino, Toninelli, Agius, Ricciardi, Pagliaroli). All. Ghirotto 6. PIACENZA (5-3-2) Cassano 6; Avogadri 7, Bertoncini 6,5, Di Bella 6, Visconti 5,5 (dal 31’ p.t. Pani 6), Calderoni 6; Marchi 6, Parola 7, Foglia 6 (dal 7’ s.t. Lisi 6); Guzman 7, Guerra 6,5. (Maggio, Esposito, Dragoni, Palermo, Volpe). All. Monaco 6,5. ARBITRO Ceccarelli di Terni 6. NOTE paganti 1.206, abbonati 317, incasso di 8.355 euro. Amm. Visconti, Di Bella, Gasperini, Merito e Bertoncini. Angoli 5-7. BASSANO (4-3-1-2) Poli 6; Martina 6, Basso 6,5, Scaglia 7, Lorenzini 6; Mateos 6, Caciagli 6,5 (dal 31’ s.t. Gasparello s.v.), Lucca 6,5; Ferretti 6,5 (dal 21' s.t. Baido 6); Longobardi 5,5, Guariniello 6. (Oddo, Porchia, Maniero, Lazzarotto, Proietti). All. Jaconi 6. PRATO (4-3-1-2) Layeni 6; Sacenti 6, Manucci 6,5, Lamma 6,5, De Agostini 6; Geroni 6 (dal 16’ s.t. Gori 6), Fogaroli 6, Cavagna 6; Pisanu 6,5 (dal 28’ s.t. Pesenti s.v.); Silva Reis 5,5, Basilico 6 (dal 1’ s.t. Alberti 6). (D’Oria, Serafini Varutti, Piantoni). All. Esposito 6. ARBITRO Oliveri di Palermo 5,5. NOTE spettatori 1.200 circa, abbonati, paganti e incasso nc. Ammoniti Guariniello, De Agostini e Cavagna. Angoli 8-7. GIUDIZIO +++ PORTOGRUARO (Ve) Nel match da «incrocio del destino» (contro l’ex Corini e il Frosinone che la scorsa stagione espugnò il Mecchia), il Portogruaro torna a vincere in casa (non succedeva dal 23 ottobre, 3-1 contro la Triestina) e dà una decisa svolta verso i playoff. Gli sfacciati giovani (ieri l’età media in campo era 23,3) della banda Rastelli possono sognare traguardi ambiziosi. «E’ ancora presto ma vogliamo rimanere lassù il più possibile» dice il d.g. Giammario Specchia. Tra i ciociari in crisi (4 punti nelle ultime 8 partite) e in Massimo Rastelli, 42 anni AP emergenza (out in 7), Corini ha fatto esordire Cordos. Nel Porto l’ottimo Santandrea, al debutto, non fa rimpiangere le assenze in difesa. Granata cinici nel primo tempo: un tiro, un gol. Al 27’, su calcio d’angolo di Cunico, l’azzurro De Sena, reduce dal match in under 21 di Lega Pro contro il Belgio, sembra una molla: scatta, anticipa la lenta difesa del Frosinone che conferma i suoi problemi (anche) su palla inattiva, e insacca alla destra di Nordi. L’occasione per il pareggio arriva al 46’ ma un super-Bavena devia all’incrocio dei pali una punizione dai 20 metri calciata da Vitale. Nella ripresa Corini fa entrare Carrus per dare velocità al suo centrocampo. La squadra appare sempre un po’ lenta ma ha comunque due grandi chance per agguantare il pareggio che Santoruvo spreca due volte: di testa al 36’, solo davanti a Bavena, e infine al 40’. Alberto Francescut +++ GIUDIZIO BARLETTA Il Barletta supera per la prima volta nella sua storia la Cremonese. Gara vivace ed equilibrata con la squadra di Brevi vicina al gol con Le Noci al 35’: su punizione da 20 metri prende la traversa. Nella ripresa più Barletta che Cremonese. Al 23’ arriva il gol decisivo: punizione di Mazzeo e palla indirizzata in porta che Alfonso respinge sui piedi di Pelagias, lesto a ribattere in rete, è la prima rete in maglia biancorossa per il nazionale cipriota. I locali amministrano poi il vantaggio fino al fischio finale senza correre pericoli. Rosario Dimastromatteo +++ GIUDIZIO TRIESTE In 10 per un’ora per l’espulsione di Curiale (segnato il gol del vantaggio al 19’, si è fatto cacciare 10’ dopo per un fallo su Priola), la Triestina è stata capace comunque di guadagnare il terzo successo di fila. Il Trapani ha ottenuto il pareggio con una rete di Caccetta e, forte della superiorità numerica, ha tentato il colpaccio. Ma all’inizio della ripresa è arrivata la rete decisiva di Godeas in mezza rovesciata. Dante di Ragogna +++ GIUDIZIO BOLZANO Lo Spezia coglie la prima vittoria esterna stagionale sul campo dell’Alto Adige. E dire che le cose si erano messe male per i liguri, sotto dopo un minuto grazie a Chinellato: piatto destro sulla linea di porta dopo una serpentina di Fischnaller. L’espulsione di Iacoponi dopo 8’ (chiara occasione da gol), spiana la strada alla rimonta: Madonna pareggia da fuori, Testini segna il gol vittoria raccogliendo una goffa respinta di Iacobucci. Francesco Bertagnolli serie D GIRONE A 14a giornata RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI ACQUI-NAVIGLIO TREZZANO 2-2 ALBESE-CHIAVARI 1-1 ASTI-SANTHIA' 0-1 BOGLIASCO-NOVESE 1-2 BORGOSESIA-CANTU' SAN PAOLO 4-0 CHIERI-VALLE D'AOSTA 1-3 DERTHONA-LAVAGNESE 0-2 F. CARATESE-AQUANERA 5-0 PRO IMPERIA-LASCARIS 2-1 VERBANO-VILLALVERNIA 4-4 Valle d'Aosta p. 38; Chieri 34; Novese 31; Santhià (-3) 30; Derthona e Naviglio Trezzano 29; Chiavari 28; F. Caratese e Lavagnese 24; Villalvernia e Acqui 23; Borgosesia e Verbano 22; Bogliasco 20; Pro Imperia 18; Asti 12; Albese (-3) 11; Aquanera 8; Cantù San Paolo e Lascaris 5. ALZANOCENE-GOZZANO 0-2 AURORA SERIATE-MAPELLOBONATE 2-3 CARONNESE-FIORENZUOLA 1-3 FIDENZA-GALLARATESE 0-0 OLGINATESE-COLOGNESE 2-0 PONTISOLA-DARFO 0-1 PRO PIACENZA-CASTELLANA 0-1 RUDIANESE-PIZZIGHETTONE 0-1 SEREGNO-CASTIGLIONE 0-0 VOGHERA-CARPENEDOLO 1-3 Castiglione p. 36; MapelloBonate 30; Caronnese 29; Olginatese 28; Pizzighettone 27; Castellana 26; Rudianese 24; Voghera 22; Gozzano e Pro Piacenza 20; AlzanoCene e Darfo 19; Pontisola 18; Aurora Seriate 17; Fidenza e Fiorenzuola 16; Seregno, Gallaratese e Colognese 15; Carpenedolo 14. BELLUNO-SANDONA'JESOLO CONCORDIA-VENEZIA GIORGIONE-SAN GIORGIO ITALA SAN MARCO-MONTEBELLUNA MEZZOCORONA-LEGNAGO PORTO TOLLE-PORDENONE SACILESE-UNION QUINTO SANVITESE-MONTECCHIO SAREGO-TAMAI Blitz Valle d’Aosta Marsala: aggancio Scatenato il Valle d’Aosta (A) che va a vincere a Chieri e vola a +4: il 20 novembre era a -6. Venezia (C) e Teramo (F) sempre più soli, allungano anche il Castiglione (B). Si riduce il vantaggio di Este (D) e Salerno (G), tutto uguale nel girone H, mentre il Marsala (I) agguanta l’Acri al comando. GIRONE E (16a) GIRONE B (16a) +++ GIUDIZIO LATINA Un pareggio giusto: primo tempo del Latina, secondo del Piacenza. I padroni di casa partono forte: al 3’ rete di testa di Cafiero e raddoppio al 22’ di Bernardo su rigore. Alla fine del tempo il Piacenza accorcia con Guerra di testa. In apertura di ripresa è il palo a negare la doppietta a Bernardo. Poi il prepotente ritorno ospite premiato dallo spettacolare gol di Lisi: controllo aereo di petto e destro a girare dai 20 metri, con il pallone che si infila all’incrocio. Vincenzo Abbruzzino GIRONE C ++ GIUDIZIO BASSANO (Vi) Pareggio che le squadre accettano di buon grado poiché il Bassano chiude una settimana di tre gare con 5 punti, mentre il Prato respira con un punto pesante dopo lo stop interno col Siracusa. Jaconi, che alla mattina perde il portiere febbricitante Grillo lanciando tra i pali l'under debuttante Poli (viene dalla D) si spaventa sulla giocata a fil di palo di Pisanu in apertura (7'), poi assiste a un doppio intervento di Layeni su Mateos e Guariniello. Nella ripresa, brivido su punizione del solito Pisanu (11'), rete annullata a Longobardi al 14' (sospetto fuorigioco) e quando il trequartista Ferretti al 19' si gira una caviglia ed esce in barella, al Bassano si spegne la luce. Vincenzo Pittureri GIRONE D 2-0 0-3 3-3 0-1 1-1 0-1 1-2 1-0 0-2 (16a) CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA Venezia p. 38; Porto Tolle 27; Tamai 25; Legnago 23; Montebelluna 21; Union Quinto 20; Mezzocorona e San Giorgio 19; SandonàJesolo e Concordia 18; Pordenone 17; Giorgione e Belluno 16; Montecchio e Sacilese 15; Sanvitese 13; Sarego 11; Itala San Marco 7. BAGNOLESE-CEREA 1-1 CAMAIORE-SCANDICCI 1-1 CASTELFRANCO-PAVULLESE 3-0 FORCOLI-SAN PAOLO 1-1 FORLÌ-LANCIOTTO CAMPI 2-1 MEZZOLARA-ESTE 1-1 PISTOIESE-TUTTOCUOIO 0-1 ROSIGNANO-RAVENNA 0-2 SESTESE-VIRTUS VECOMP 0-3 VILLAFRANCA-SANTACROCE 2-0 Este p. 36; Castelfranco 34; Forlì 33; Virtus Vecomp 32; Cerea 28; Mezzolara 27; Lanciotto Campi 26; Scandicci 25; San Paolo 24; Ravenna (-1) 21; Bagnolese, Rosignano e Camaiore 18; Villafranca 17; Forcoli 16; Pistoiese,Tuttocuoio e Pavullese 13; Sestese e Santacroce 11. PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (17a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 Aquanera-Asti; Cantù San Paolo-Acqui; Chiavari-Derthona; Lascaris-Borgosesia; Naviglio Trezzano-Albese; Novese-F. Caratese; Pro Imperia-Verbano; Santhià-Chieri; Valle d'Aosta-Lavagnese; Villalvernia-Bogliasco. Carpenedolo-Seregno; Castellana-AlzanoCene; Castiglione-Pontisola; Colognese-Caronnese; Darfo-Fiorenzuola; Gallaratese-Aurora Seriate; Gozzano-Rudianese; MapelloBonate-Voghera; Pizzighettone-Olginatese; Pro Piacenza-Fidenza. Legnago-Porto Tolle; Montebelluna-Belluno; Montecchio-Itala San Marco; Pordenone-Sarego; San Giorgio-Sacilese; SandonàJesolo-Concordia; Tamai-Giorgione; Union Quinto-Sanvitese; Venezia-Mezzocorona. Cerea-Mezzolara; Este-Camaiore;LanciottoCampi-Castelfranco; Pavullese-Villafranca; Ravenna-Forlì; San Paolo-Sestese; Santacroce-Pistoiese; Scandicci-Rosignano; Tuttocuoio-Forcoli; Virtus Vecomp-Bagnolese. GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI AREZZO-CASTEL RIGONE 3-0 DERUTA-PONTEDERA 2-3 PIANESE-SANSEPOLCRO 2-2 PIERANTONIO-SPORTING TERNI0-0 PONTEVECCHIO-TODI 1-0 SANSOVINO-FLAMINIA 2-3 SPOLETO-GROUP CITTA' DI CASTELLO 0-0 TRESTINA-ZAGAROLO 2-0 VITERBESE-ORVIETANA 1-0 Pontedera p. 30; Arezzo 26; Spoleto 23; Sansovino, Sporting Terni, Castel Rigone e Pontevecchio 21; Viterbese e Pianese 19; Pierantonio e Deruta 18; Trestina e Group Città di Castello 17; Zagarolo 16; Flaminia e Sansepolcro 15; Todi 13; Orvietana 12. ANCONA-ATLETICO TRIVENTO 1-1 ATESSA VDS-RICCIONE 2-0 CIVITANOVESE-RECANATESE 1-0 ISERNIA-LUCO CANISTRO 1-1 REAL RIMINI-JESINA 0-1 RENATO CURI-OLYMPIA AGNONESE 3-3 SAMBENEDETTESE-MIGLIANICO 1-0 SANTEGIDIESE-SAN NICOLO' 2-1 TERAMO-VIS PESARO 5-3 Teramo p. 38; Ancona 30; Civitanovese 29; Sambenedettese 26; Atletico Trivento 22; Vis Pesaro 21; Isernia e Recanatese 20; Olympia Agnonese, San Nicolò, Riccione e Atessa VdS 18; Santegidiese 15; Renato Curi 14; Jesina 12; Luco Canistro 11; Miglianico 9; Real Rimini 3. ASTREA-PALESTRINA ATLETICO BOVILLE-MARINO BACOLI-SANT'ELIA BUDONI-FIDENE CIVITAVECCHIA-SELARGIUS CYNTHIA-SORA MONTEROTONDO-ARZACHENA POMIGLIANO-ANZIOLAVINIO PORTO TORRES-SALERNO 1-0 2-6 1-0 1-0 0-1 1-0 0-0 0-3 0-0 CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA Salerno p. 30; Budoni 27; Marino 25; Porto Torres 24; Selargius 23; Sora e Anziolavinio 20; Palestrina 19; Arzachena, Astrea e Monterotondo 18; Cynthia, Fidene e Pomigliano 17; Civitavecchia 13; Bacoli 12; Sant'Elia e Atletico Boville 8. BRINDISI-REAL NOCERA 5-2 CAMPANIA-GROTTAGLIE 1-1 CRISTOFARO-FRANCAVILLA S. 0-0 GAETA-CASERTANA 0-1 INTERNAPOLI-TURRIS 2-4 ISCHIA-FORTIS TRANI 3-0 MARTINA-CASARANO 2-1 NARDO'-IRSINESE 2-1 VIRIBUS UNITIS-SARNESE 0-2 Nardò p. 31; Sarnese 29; Martina 27; Ischia e Francavilla S. 26; Turris 25; Casertana 24; Campania 23; Brindisi 22; Fortis Trani e Internapoli 18; Casarano 16; Grottaglie 13; Real Nocera, Irsinese e Gaeta (-1) 11; Cristofaro 8; Viribus Unitis 4. ACRI-SAMBIASE 1-1 ADRANO-PALAZZOLO 2-2 BATTIPAGLIESE-MESSINA 4-1 CITTANOVA-HINTERREGGIO 0-1 LICATA-COSENZA 0-0 NISSA-SERRE ALBURNI 1-1 NOTO-VALLE GRECANICA 1-0 NUVLA SAN FELICE-ACIREALE 3-2 SANT'ANTONIO ABATE-MARSALA 2-3 Marsala e Acri p. 25; Hinterreggio 24; Palazzolo e Adrano 22; Battipagliese* 21; Cosenza e Noto 19; Sant'Antonio Abate e Serre Alburni 18; Licata 16; Nuvla San Felice e Cittanova 15; Acireale* 14; Messina (-7) e Valle Grecanica 13; Nissa e Sambiase 12. (* una gara in meno). PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (15a) giovedì 8 dicembre, ore 14.30 Castel Rigone-Pierantonio; Flaminia-Pianese; Group Città di Castello-Deruta; Orvietana-Arezzo; Pontedera-Viterbese; Sansepolcro-Pontevecchio; Sansovino-Spoleto; Todi-Trestina; Zagarolo-Sporting Terni. Ancona-Atessa VdS; Atletico Trivento-Isernia; Luco Canistro-Renato Curi; Miglianico-Jesina; Olympia Agnonese-Sambenedettese; Recanatese-Santegidiese; Riccione-Teramo; San Nicolò-Real Rimini; Vis Pesaro-Civitanovese. Arzachena-Civitavecchia; Bacoli-Monterotondo; Fidene-Pomigliano; Marino-Porto Torres; Palestrina-Budoni; Salerno-Anziolavinio; Sant'Elia-Cynthia; Selargius-Astrea; Sora-Atletico Boville. Casarano-Brindisi (diretta TV, ore 15); Casertana-Martina; Fortis Trani-Gaeta; Grottaglie-Internapoli; Irsinese-Viribus Unitis; Ischia-Nardò; Real Nocera-Francavilla S.; Sarnese-Campania; Turris-Cristofaro. Acireale-Nissa; Cosenza-Battipagliese; Hinterreggio-Nuvla San Felice; Marsala-Adrano; Messina-Sant'Antonio Abate; Palazzolo-Cittanova; Sambiase-Noto; Serre Alburni-Acri; Valle Grecanica-Licata. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 SECONDA DIVISIONE girone A CASALE 1 TREVISO 2 PRO PATRIA 1 CUNEO 3 17a giornata Casale adagio E’ festa Cuneo Sambo: impresa e Alessandria ko Giornata nera per le grandi in una domenica con 5 pareggi. Il Casale pareggia in casa, il Treviso cade contro il Cuneo (adesso rientrato in corsa) degli ex Ezio Rossi e Varricchio e il Rimini va in vantaggio poi cede in casa con il Montichiari. Dietro però non si avvicina nessuno e quindi quelle quattro squadre sono destinate a giocarsi i due posti-promozione fino in fondo. Si segnala soltanto un interessante risveglio dell’Entella, mentre ad Alessandria ennesima giornata da incubo per la squadra di Sonzogni, che crolla contro la Sambonifacese: al termine ennesima contestazione ma anche applausi per gli ospiti, che hanno chiuso in 8 (tre espulsi per proteste). GIUDIZIO +++ GIUDIZIO MARCATORI Perna (T) al 14’, Fantini (C) 19’, Cristini (C) al 40’ p.t.; Varricchio (C) al 21’, Perna (T) al 47’ s.t. TREVISO (4-4-2) Sartorello 6,5; Cernuto 5, Di Girolamo 6, Biagini 5, Beccia 5 (dal 25’ s.t. Stentardo 5); Maracchi 5 (dal 17’ s.t. Brunetti 5), Madiotto 6 (dal 17’ s.t. Torromino 6), Spinosa 6,5, Malacarne 5,5; Ferretti 5, Perna 6,5. (Zattin, Visintin, Paoli, Granati). All. Zanin 5,5. CUNEO (4-4-2) Pascarella 6,5; Passerò 6, Donida 6,5, Sentinelli 6, Longhi 6 (dal 32’ s.t. Lodi s.v.); Carretto 6, Di Quinzio 6 (dal 32’ s.t. Garavelli s.v.), Gentile 6, Cristini 6,5; Varricchio 6, Fantini 7,5 (45’ s.t. Ferri s.v.). (Negretti, Morabito, Galfrè, Ingari). All. Rossi 6,5. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di 5.995 euro. Espulso Biagini al 47’ s.t.; ammoniti Carretto, Cernuto, Cristini, Fantini, Ferretti e Longhi. Angoli 5-3. (g.p.z.) RIMINI 1 SAN MARINO 0 RENATE 0 SAVONA 1 MONTICHIARI 2 SANTARCANGELO 0 ENTELLA 2 BORGO A BUGGIANO 1 ++ GIUDIZIO MARCATORI Valeriani (R) al 33’ p.t.; Muchetti (M) al 7’, Florian (M) al 9’ s.t. RIMINI (4-2-3-1) Scotti 6; Gasperoni 6 (dal 34’ p.t. Vittori 5,5), Mastronicola 5,5, A. Brighi 6, Palazzi 6 (dal 13’ s.t. Zanigni 6); M. Brighi 6,5, Onescu 6 (dal 10’ s.t. Buonocunto 5); Spighi 6, Valeriani 6,5, Baldazzi 5,5; Gerbino Polo 5,5. (Semprini, Zanetti, Favero, Cardinale). All. D’Angelo 5,5. MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 6; Verdi 6, Antoniacci 6,5, Bettenzana 6,5, Carbone 6 (dal 40’ s.t. Severgnini s.v.); Muchetti 7, Zanola 6,5, Saleri 6, Talato 5,5 (dal 24’ s.t. Zambelli 6); Florian 7 (dal 41’ s.t. Di Nardo s.v.), Mastroianni 6. (Polizzi, Pedon, Del Padrone, Sogliuzzo). All. Criniti-Rosin 6,5. ARBITRO Illuzzi di Molfetta 5. NOTE spettatori 1.500 circa, incasso nc. Espulso Zanetti dalla panchina al 38’ s.t.; ammoniti M. Brighi, Saleri, Palazzi, Gerbino Polo e Zanola. Angoli 10-2. (g.b.) ++ GIUDIZIO SAN MARINO (4-4-2) Migani 6; Pelagatti 6, Del Duca 6, Fogacci 6, De Santis 6,5; Sorbera 6,5 (dal 21’ s.t. D’Antoni 6), Loiodice 6 (dal 39’ s.t. Pigini s.v.), Del Sole 5,5, Poletti 6,5; Pieri 5 (dal 21’ s.t. Casolla 6), Lapadula 6. (Vivan, Ferrero, Scicchitano, Vitaioli). All. Petrone 6. SANTARCANGELO (4-1-4-1) Nardi 6; Fabbri 6,5, Del Pivo 6, Gregorio 6, Locatelli 5,5; Obeng 6; Baldinini 6, Bacchiocchi 6, Schiavini 5,5, Scotto 5 (dal 21’ s.t. Tonelli 5,5); Graziani 6. (Bicchiarelli, Caidi, Bezzi, Bazzi, Gavoci, Ferri). All. Angelini 6. ARBITRO Ghersini di Genova 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Baldinini, Locatelli, Del Duca e Loiodice. Angoli 5-4. (l.z.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Staiti al 7’, Ciarcià al 47’ s.t. RENATE (4-3-3) Pisseri 7; Adobati 5, Cortinovis 5,5, Bergamini 5, Morotti 5,5 (dal 13’ s.t. Ferrari 6); Mastrototaro 5, Gualdi 5 (dal 34’ s.t. Mazzini s.v.), Mantovani 6; Battaglino 5,5, Capogna 5,5, Gaeta 5 (dall’8’ s.t. Ghezzi 5,5). (Lenzi, Dell’Oro, Carminati, Mangiarotti). All. Magoni 5,5. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6,5; Volpe 6, Russo 6, Falcier 6,5, Talignani 6; Favret 6, Hamlili 6,5, Staiti 7,5; Ciarcià 7; Lenzoni 6 (dal 48’ s.t. Fantoni s.v.), Rosso 6 (dal 29’ s.t. Lazzaro s.v.). (Otranto, Chiarabini, Dolce, Daidone, Moussavi). All. Prina 6,5. ARBITRO Bellotti di Verona 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bergamini, Ghezzi e Talignani. Angoli 2-7. (f.c.) GIUDIZIO L’AQUILA 0 PAGANESE 3 PERUGIA 1 MELFI 1 19a giornata ++++ MARCATORI Cortesi (PP) al 5', Curcio (C) al 13' s.t. CASALE (4-2-3-1) Pomat 7; Silvestri 6,5, Vignati 6,5, Ciccomascolo 6,5, Naglieri 6; Iannini 5,5, Capellupo 5,5 (dal 32' s.t. Garrone 6); Siega 6 (dal 12' s.t. Agnesina 6), Taddei 6, Rodriguez 6 (dal 12' s.t. Curcio 7); Crocetti 5,5. (R. Vavassori, Lamberti, Peluso, Lillo). All. Buglio 6. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 6,5; Bonfanti 6, Polverini 5,5, Nossa 6, Pantano 6; Bruccini 6,5, Vignali 6 (dal 38' s.t. Giannone s.v.), Mora 6; Cortesi 7; Artaria 5,5 (dal 23' s.t. Chiodini 6), Serafini 6. (I.L. Vavassori, Botturi, Gambaretti, Baldan, Dalla Costa). All. Cusatis 6,5. ARBITRO Bellutti di Trento 5. NOTE spettatori 650 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Ammoniti Taddei, Siega, Crocetti, Silvestri, Pantano, Mora e Vignali. Angoli 6-4. (g.m.) girone B ++ MARCATORI Grassi (BaB) al 5' p.t.; Marconi (S) al 24' s.t. SAVONA (4-4-2) Maragna 6,5; Giorgione 6, Cazzamalli 6, Belotti 5,5, Marconi 6; Gelfusa 5,5 (dal 1' s.t. Materazzo 6), Demartis 6, Bottiglieri 6, Buglio 5,5 (dal 1' s.t. Mazzotti 6); Mezgour 6 (dal 30' s.t. Rossi 6), Garin 7. (Giaretti, Vinatzer, Del Genio, Cattaneo). All. Corda 6. BORGO A BUGGIANO (4-4-2) Grandi 6,5; Tafi 6, Checchi 6, Settepassi 6, Crociani 6,5; Stella 6 (dal 34’ s.t. Mugelli s.v.), Maretti 6, Gialdini 5,5, Santini 6; Grassi 6,5, Paganelli 6,5 (dal 40’ s.t. Di Crescenzo s.v.). (Strambi, Di Stefano, Lorenzini, Re, Conte). All. Colonnello 6,5. ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso nc. Ammoniti Gelfusa, Garin, Bottiglieri, Marconi, Belotti, Checchi e Grassi. Angoli 7-1. (o.ste.) Colpo Perugia: adesso è fuga La Paganese c’è Fioretti a 16 gol Il big match è del Perugia, che grazie a Clemente vince lo scontro diretto sul campo de L’Aquila e va in fuga; la squadra abruzzese viene scavalcata al secondo posto dalla Paganese, che regola il Melfi e sembra in ripresa. Saltato il derby di Calabria, rinsalda la sua posizione in zona playoff il Chieti. Emozionante pareggio a Gavorrano, dove il portiere della Normanna fa una papera e perde palla: prima dell’ingresso in rete, il tocco del bomber Fioretti (ora è a quota 16). Crollo dell’Aprilia, che vinceva 2-0 a Frattamaggiore e poi ha perso 3-2 col Neapolis. Da segnalare infine le vittorie esterne di Milazzo e Campobasso, importanti per la salvezza. GARA SOSPESA Arbitro k.o. A Lamezia stop al 20’ GIUDIZIO +++ MARCATORI Tirelli (M) al 29’, Scarpa (P) su rigore al 35’ p.t.; Fava (P) al 16’, L. Orlando (P) al 27’ s.t. PAGANESE (4-3-2-1) Petrocco 5; Pepe 6, Fusco 6, Rinaldi 6, Errico 6; Galizia 7, Giglio 6, Agresta 6 (dal 1’ s.t. Fava 6,5); Neglia 6 (dal 11’ s.t. F. Orlando 6,5), Scarpa 6,5; L. Orlando 6,5 (dal 44’ s.t. Pastore s.v.). (Robertiello, Loiacono, Di Filippo, Siciliano). All. Grassadonia 6,5. MELFI (4-3-3) Scuffia 6; Spirito 6, Gennari 6, Dermaku 5,5, R. Russo 5,5 (dal 23’ s.t. Franchino 5,5); Tirelli 6,5, Giunta 6, Viola 6; G. Russo 5, Lionetti 5, Ambrogetti 5 (dal 19’ s.t. Simeri 5,5). (Della Luina, Borini, Caprioli, Bertocchi, Cibele). All. Rodolfi 6. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammonito Giglio. Angoli 4-7. (a.c.) CHIETI 2 GAVORRANO 2 NEAPOLIS 3 VIBONESE 1 NORMANNA 2 APRILIA 2 GIUDIZIO Il derby Vigor Lamezia Catanzaro è stato sospeso al 20’ del primo tempo capitato all’arbitro Ros di Pordenone, che è scivolato sul terreno bagnato e s’è lussato la spalla destra. La partita era ferma sullo 0 0: si giocava davanti a circa 3.200 spettatori e sono stati ammoniti Bruzzese e Marchetti. Una prima data utile per il recupero potrebbe essere mercoledì 21. ++++ GIUDIZIO MARCATORE Clemente al 42’ p.t. L’AQUILA (4-3-3) Testa 6; Simoncini 6, Garaffoni 6, Ruggiero 6, Piccioni 6; Agnello 6, Capparella 6 (dal 36’ s.t. Carcione s.v.), Campinoti 6,5; Perfetti 6 (dal 10’ s.t. Cunzi 5,5), Pianese 6, Improta 6. (Modesti, Prizio, Leone, Pietrella, Battistelli). All. Ianni 6. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 6; Anania 6, Cacioli 6,5, Borghetti 6,5, Pupeschi 6; Borgese 6, Benedetti 6,5 (dal 28’ s.t. Carloto s.v.); Margarita 6,5 (dal 37’ s.t. Bueno s.v.), Clemente 6,5 (dal 31’ s.t. Ferri Marini s.v.), Moscati 6; Tozzi Borsoi 6,5. (Despucches, Zanchi, Russo, Ferri Marini, Moneti). All. Battistini 6,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di quasi 24.000 euro. Ammoniti Capparella, Tozzi Borsoi, Ruggiero, Benedetti, Clemente e Borghetti. Angoli 8-1. (a.f.) +++ ++++ MARCATORI Berardino (C) al 37’, Doukara (V) al 43’ p.t.; Migliorini (C) al 44’ s.t. CHIETI (4-4-2) Feola 6; Cardinali 6, Pepe 6, Migliorini 7, Malerba 6; Fiore 6,5, Amadio 6,5 (dal 24’ s.t. Rossi 6), Del Pinto 7, Berardino 6,5 (dal 17’ s.t. Sabbatini 6); Anastasi 6, Lacarra 6 (dal 23’ s.t. Ceballos 6). (D’Ettorre, Gialloreto, Serpico, Cerbone). All. Paolucci 7. VIBONESE (4-4-2) De Filippis 5,5; Di Berardino 5,5 (dal 44’ s.t. Caraccio s.v.), Salvatori 6, Caridi 6,5, D’Agostino 5,5; Mazzetto 6, Corapi 6, Benincasa 6, Vitale 6 (dal 17’ s.t. Cosenza 6); Doukara 6,5, Puntoriere 6. (Saraò, Petrucci, Mercuri, Cosentino, Saturno). All. Ferrante 6. ARBITRO Spinelli di Terni 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Ammoniti Di Berardino, Amadio, Vitale, D’Agostino, Benincasa e Cardinali. Angoli 5-2. (g.lett.) GIUDIZIO MARCATORI Grieco (N) al 30’, Fioretti (G) al 40’ p.t.; Grieco (N) al 10’, Fioretti (G) su rigore al 45’ s.t. GAVORRANO (4-3-1-2) Addario 5,5; Sgambato 5,5 (dal 16’ s.t. Nocciolini 5), Miano 6, Dascoli 6,5, Menichetti 5,5; Lo Sicco 6,5, Galbiati 5, Manzo 6 (dal 39’ s.t. Germani s.v.); Rosati 6,5 (dal 16’ s.t. Tognarelli 6); Fioretti 6,5, Pulina 6. (Santandrea, Angelotti, Masini, Nicoletti). All. Buso 6,5. NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello 4,5; Diana 5, Castaldo 6,5, Campanella 5,5, Martucci 6; Marano 6, Mattera 6,5, Letizia 6,5; Varriale 6,5 (dall’8’ s.t. Guarracino 5), Pisani 5,5 (dall’8’ s.t. Vecchione 5), Grieco 7,5 (dal 35’ s.t. Petagine 5). (Russolillo, Monda, Pezzullo, Sorrentino). All. Romaniello 6. ARB. Brodo di Viterbo 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di 1.104 euro. Espulso Menichetti al 17’ s.t.; ammoniti Mattera, Varriale, Miano e Nocciolini. Angoli 3-1. (a.f.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Calderini (A) al 24' p.t.; Criaco (A) al 15', Bonanno (N) al 17', Barone (N) rig. al 28', Bonanno (N) al 46' s.t. NEAPOLIS (4-2-3-1) Sollo 5,5; Moscarino 5 (dal 14' s.t. Foggia 5,5), Terracciano 5, Barone 6,5, Esposito 5; Bianchi 5,5, Monticelli 5 (dal 29' s.t. Pellecchia 6); Bonanno 7,5, Cariello 5, Moxedano 6; Varriale 6 (dal 45' s.t. Palumbo s.v.). (Ambrosio, Oliva, Cancelli, De Falco). All. Ferazzoli 6,5. APRILIA (4-4-2) Bifulco 5,5; Gomes 4,5, Crialese 5,5, Salese 4, Aquino 5,5; Stankovic 5,5, Criaco 6,5, Croce 5,5, Ceccarelli 5 (dal 25' s.t. Iovene 5,5); Calderini 6,5, Bonaiuto 5,5 (dal 35' s.t. Carta 5). (Castagnaro, Diakite, Pinna, Fratangeli, Vona). All. Del Fosco 6 (Vivarini squalificato). ARB. De Meo di Foggia 6,5. NOTE spettatori 1.000 circa, ingresso gratuito. Espulsi Salese al 24' s.t. e Gomes al 26' s.t.; ammoniti Bifulco, Crialese e Bianchi. Angoli 7-1. (a.v.) ALESSANDRIA 2 BELLARIA 1 MANTOVA 1 POGGIBONSI 1 ARZANESE 0 ISOLA LIRI 0 FONDI 0 CELANO 2 SAMBONIFACESE 3 GIACOMENSE 1 LECCO 1 VALENZANA 0 FANO 0 CAMPOBASSO 1 MILAZZO 1 EBOLITANA 2 +++ GIUDIZIO MARCATORI Orfei (S) al 4’, Nassi (A) su rigore all’8’, Brighenti (S) al 30’ p.t.; Zanetti (S) al 30’, Artico (A) rig. al 34’ s.t. ALESSANDRIA (3-5-2) Servili 6,5; Miceli 5,5, Ghinassi 5 (1’ s.t. Segarelli 5,5), Cammaroto 5,5; Ciancio 5,5, Roselli 5,5, Giardina 5 (1’ s.t. Pandiani 4,5), Degano 5,5 (15’ s.t. Artico 5,5), Sabato 6; Nassi 5,5, Fanucchi 5. (Bucuroiu, Procida, Pasino, Martini). All. Sonzogni 5. SAMBONIFACESE (4-4-2) Bonato 6; Saraceni 6, Dal Degan 6, Orfei 6, Viskovic 5; Fiorotto 6,5 (25’ s.t. Pisani 6), Marianeschi 6, Tecchio 6, Manfredini 6; Brighenti 6,5 (29’ s.t. Creati 6), Zanetti 6,5. (Nardoni, Ruggeri, Boseggia, Faccini, Ebhote). All. Carnovelli 6,5. ARBITRO Giovani di Grosseto 5. NOTE spett. 1.200 circa, inc. di 9.655 euro Espulsi Orfei al 37’ s.t., Zanetti al 38’ s.t. e Viskovic al 47’ s.t.; ammoniti Degano, Nassi, Giardina, Bonato e Manfredini. Angoli 10-6. (n.p.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Mandorlini (G) al 4', Fioretti (B) al 6’ s.t. BELLARIA (4-3-3) Venturi 6; Severi 7, Martinelli 5,5, Bamonte 6, Buda 6; Forte 7, Briglia 6, Rolandone 6; Fioretti 7 (dal 30' s.t. Rossi s.v.), De Cenco 6, Turchetta 5,5. (Renna, Fantini, Mariani, Morena, Scarponi, De Luca). All. Campedelli 6,5. GIACOMENSE (3-4-3) Pavanello 7; Minardi 6, Sirri 6, Parenti 5; Scaioli 5,5, Vagnati 6,5, Caciagli 6, Mandorlini 5,5 (dal 25' s.t. Ortolan 6); Paci 5,5 (dal 14' s.t. Lodi 5,5), Staffolani 5,5, Tabanelli 5,5 (dal 41' s.t. Ricci s.v.). (Poluzzi, Gorini, Cenerini, Lamenza). All. Gadda 6. ARBITRO Fabbrini di Livorno 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mandorlini, Severi e Parenti. Angoli 4-8. (a.p.) GIUDIZIO CLASSIFICA RISULTATI SQUADRE ALESSANDRIA-SAMBONIFACESE BELLARIA-GIACOMENSE CASALE-PRO PATRIA MANTOVA-LECCO POGGIBONSI-VALENZANA RENATE-ENTELLA RIMINI-MONTICHIARI SAN MARINO-SANTARCANGELO SAVONA-BORGO A BUGGIANO TREVISO-CUNEO PT CASALE PARTITE RETI G V N P F S 34 17 10 4 3 23 12 TREVISO 33 17 9 6 2 30 14 CUNEO 32 17 10 2 5 29 20 RIMINI 32 17 10 2 5 21 16 SANTARCANGELO 27 17 8 3 6 23 18 SAN MARINO 24 17 7 3 7 29 23 ENTELLA 23 17 6 5 6 21 16 GIACOMENSE 23 17 6 5 6 25 28 POGGIBONSI 22 17 6 4 7 23 23 MONTICHIARI (-1) 22 17 7 2 8 21 24 MANTOVA 21 17 5 6 6 17 22 SAMBONIFACESE 21 17 6 3 8 19 28 RENATE 20 17 5 5 7 17 17 BORGO A BUGGIANO 20 17 5 5 7 18 20 BELLARIA 20 17 5 5 7 19 24 ALESSANDRIA (-2) 19 17 5 6 6 21 24 SAVONA (-4) 17 17 5 6 6 18 18 PRO PATRIA (-13) 14 17 7 6 4 22 15 VALENZANA 11 17 2 5 10 14 28 LECCO 10 17 1 7 9 12 32 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE +++ ++ MARCATORI Ischia (L) al 6’, Del Sante (M) all’11’ s.t. MANTOVA (4-3-3) Bellodi 7; Bertin 6, Zaninelli 6 (dal 37’ s.t. Girelli s.v.), Fonte 5,5, Bersi 5,5; Spinale 6, Dalla Bona 6, Burato 5 (dal 33’ s.t. Graziani s.v.); Colonetti 5 (dal 29’ s.t. Cinque s.v.), Del Sante 6,5, Franchi 5,5. (Portesi, Caccavale, Ortobelli, Pettarin). All. Valigi 6. LECCO (4-3-3) Aprea 5,5; Castelnuovo 6, Ischia 6,5, Conti 5, Caforio 6; Padoin 5,5, Gatti 6 (dal 35’ s.t. Galli s.v.), Sciannamè 6; Rebecchi 7 (dal 49’ s.t. Fall s.v.), Temelin 6 (dal 23’ s.t. Fabbro 5,5), Civilleri 7. (Perucchini, Pizzuti, Tabbiani, Viviani). All. Pellegrino 6,5. ARBITRO Ceccarelli di Rimini 5. NOTE spettatori 1.800 circa, incasso di 12.133 euro. Espulso il tecnico Pellegrino al 13’ s.t.; ammoniti Zaninelli, Del Sante, Aprea, Conti e Franchi. Angoli 10-5. (m.b.) 2-3 1-1 1-1 1-1 1-0 0-2 1-2 0-0 1-1 2-3 PROSSIMO TURNO DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30 BORGO A BUGGIANO-RENATE CUNEO-POGGIBONSI ENTELLA-TREVISO GIACOMENSE-RIMINI LECCO-SAVONA MONTICHIARI-BELLARIA PRO PATRIA-ALESSANDRIA SAMBONIFACESE-SAN MARINO SANTARCANGELO-MANTOVA VALENZANA-CASALE MARCATORI 10 RETI Lapadula (San Marino); Perna (3, Treviso). 8 RETI Varricchio (Cuneo); Rosso (1, Entella); Serafini (3, Pro Patria); Graziani (1, Santarcangelo); Ferretti (Treviso). 7 RETI Taddei (Casale); Falomi (2) e Pera (3, Poggibonsi); Brighenti (Sambonifacese). 6 RETI Degano (2, Alessandria); Garin (Savona). GIUDIZIO MARCATORE Pera su rigore all’11’ p.t. POGGIBONSI (4-2-3-1) Sportiello 6; Cutrupi 6, Dierna 5,5, Cirina 6, Bronchi 5,5; El Kamch 6, Giunchi 6; Boldrini 6,5, Settembrini 6,5 (dal 45’ s.t. Moscarino s.v.), Pera 6,5 (dal 30’ s.t. Romanelli 5,5); Falomi 5,5 (dal 35’ s.t. Dal Bosco 6). (Gori, Malquori, Zane, Doveri). All. Fraschetti 6. VALENZANA (4-3-2-1) Serena 7; Laezza 5,5, Crescente 5,5, Della Maggiora 5,5, Forino 5,5; Montanari 6, Serao 5,5 (dal 9’ s.t. Prandi 5,5), Righini 6; Vailatti 5,5 (dal 31’ s.t. Franciosi 5,5), Capellini 6 (dal 38’ s.t. Pagan s.v.); Miracoli 5. (Stillo, Enrico, Lorusso, Venezia). All. Rossi 5,5. ARBITRO Giorgetti di Cesena 6. NOTE spettatori 350 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Settembrini, Boldrini e Capellini. Angoli 8-2. (e.p.) COPPA ITALIA Il secondo turno Mercoledì 11 gare L’ultima è giovedì Mercoledì torna la Coppa Italia con le partite del secondo turno: ecco il programma e gli orari. Lumezzane Lecco (14.30) Pro Vercelli Tritium (20.30) Treviso Carpi (14.30) Spal Reggiana (14.30) Spezia Cuneo (18) Pisa Perugia (14.30) Ternana Lanciano (14.30) Foggia Benevento (14.30) Latina Fondi (17) Andria Paganese (20.30) Catanzaro Trapani (14.30) Giovedì 8 c’è un posticipo: Alessandria Piacenza (14.30) ++ GIUDIZIO ARZANESE (4-4-2) Fiory 6; Nocerino 6,5, Salvati 6,5, Caso 6,5, Castellano 6,5; Improta 6 (dal 45’ s.t. Tenneriello s.v.), Manzo 6, Tarascio 6, Sandomenico 6,5; Incoronato 5,5 (dal 44’ p.t. Fragiello 5,5), Carotenuto 6. (Parisi, Riccio, Imparato, M. Esposito, Gori). All. Fabiano 6. FANO (4-4-2) Beni 6,5; Colombaretti 6, Mucciarelli 6, Cossu 6,5, Amaranti 6; Noviello 6,5 (dal 33’ s.t. Muratori s.v.), Ruscio 6, Zebi 6,5, Raparo 7; Morante 5,5 (dal 43’ s.t. Bartolini s.v.), Marolda 6,5 (dal 46’ s.t. Antonioli s.v.). (Orlandi, Bartolucci, Sassaroli, Di Stefano). All. Baldassarri 6. ARBITRO Fiore di Barletta 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Salvati, Ruscio, Colombaretti, Caso, Tarascio e Raparo. Angoli 3-3. (g.ar.) GIUDIZIO +++ MARCATORE Balistreri al 20’ s.t. ISOLA LIRI (4-4-2) Coletti 5; Paloni 5, Martinelli 6, Falco 6,5, Sperati 6 (dal 1’ s.t. Ferrara 6,5); Di Lullo 6, Costanzo 6,5 (dal 30’ s.t. Graziani 5), Lucchese 6, Conte 6; Improta 5, Salvatori 5 (dal 10’ s.t. Bianchini 5). (Mariosi, Gelfusa, Marziale, Martena). All. Grossi 5,5. CAMPOBASSO (3-5-2) Iuliano 6; Modica 6, Scudieri 6, Mateo 6 (dal 1’ s.t. Esposito 6); Todino 7, Forgione 6,5, Quadri 7, Cenciarelli 6,5 (dal 40’ s.t. Fazio s.v.), Posillipo 6; Balistreri 7, Giannattasio 6,5. (Falcone, Fatticion, Cirillo, Piano, Cruz). All. Imbimbo 6,5. ARBITRO Intagliata di Siracusa 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Bianchini al 35’ s.t.; ammoniti Scudieri, Falco, Modica, Di Lullo, Quadri e Conte. Angoli 11-5. (g.p.) CLASSIFICA RISULTATI SQUADRE ARZANESE-FANO CELANO-EBOLITANA CHIETI-VIBONESE FONDI-MILAZZO GAVORRANO-NORMANNA ISOLA LIRI-CAMPOBASSO L'AQUILA-PERUGIA NEAPOLIS-APRILIA PAGANESE-MELFI VIGOR LAMEZIA-CATANZARO ha riposato GIULIANOVA PT PERUGIA PARTITE RETI G V N P F S 39 18 12 3 3 29 14 PAGANESE 35 18 10 5 3 24 13 L'AQUILA 34 18 9 7 2 19 8 CATANZARO 33 17 9 6 2 24 13 VIGOR LAMEZIA 31 17 8 7 2 19 12 CHIETI 30 18 9 3 6 25 21 GIULIANOVA 26 18 8 2 8 19 19 APRILIA 25 18 7 4 7 25 21 GAVORRANO 25 19 6 7 6 26 25 ARZANESE 25 18 6 7 5 22 24 CAMPOBASSO (-2) 23 18 7 4 7 19 19 NORMANNA (-1) 22 18 6 5 7 14 17 FANO (-5) 19 18 7 3 8 21 22 EBOLITANA (-1) 19 18 5 5 8 15 18 MILAZZO 19 19 4 7 8 14 19 VIBONESE 18 18 4 6 8 20 26 NEAPOLIS 18 18 3 9 6 22 28 FONDI 18 18 5 3 10 17 25 ISOLA LIRI (-2) 17 18 5 4 9 20 21 MELFI (-4) 15 18 5 4 9 19 25 CELANO 9 18 2 3 13 16 39 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE ++ GIUDIZIO MARCATORE Quintoni all’11’ s.t. FONDI (4-4-2) Gasparri 6; Chiarini 5,5, Palumbo 5,5, Tamasi 5, Iovinella 5,5; Rossini 6 (dal 14’ s.t. Marinucci 5), Alleruzzo 5,5, Vaccaro 6 (dal 18’ s.t. Merlonghi 5,5), Cucciniello 5,5; Ricciardo 5, Konate 5 (dal 36’ s.t. Passiatore s.v.). (Mezzacapo, Gaudiano, Finocchiaro, Di Trocchio). All. Parisella 5,5. MILAZZO (4-5-1) Croce 6; Quintoni 7, Benci 6,5, Imparato 6,5, Di Pasquale 6,5; Cuomo 6 (dal 43’ s.t. Strumbo s.v.), Fiore 6, Bucolo 6,5, Proietti 6 (dal 18’ s.t. Llama 6), Malafronte 6 (dal 26’ s.t. Simonetti 6); Scalzone 6. (Pergamena, Rasà, Spilabotte, Cucinotta). All. Trimarchi-Catalano 6,5. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Ammoniti Tamasi, Konate, Proietti, Palumbo, Cuomo, Iovinella, Llama e Croce. Angoli 5-3. (a.s.) 0-0 2-2 2-1 0-1 2-2 0-1 0-1 3-2 3-1 sospesa PROSSIMO TURNO DOMENICA 11 DICEMBRE ORE 14.30 APRILIA-L'AQUILA (a Fondi) ARZANESE-MELFI (ad Aversa) CAMPOBASSO-CHIETI CATANZARO-FONDI CELANO-NEAPOLIS EBOLITANA-GIULIANOVA FANO-PAGANESE MILAZZO-NORMANNA PERUGIA-VIGOR LAMEZIA VIBONESE-ISOLA LIRI riposa GAVORRANO MARCATORI 16 RETI Fioretti (5, Gavorrano). 13 RETI Clemente (3, Perugia). 10 RETI L. Orlando (1, Paganese). 9 RETI Ceccarelli (2, Aprilia); Balistreri (3, Campobasso). 8 RETI Carotenuto (3, Arzanese); Doukara (Vibonese). 7 RETI Morga (2, Giulianova); Improta (1, L'Aquila). GIUDIZIO +++ MARCATORI Giudice (E) al 42' p.t.; D'Angelo (E) al 19', Croce (C) al 39' e su rigore al 45' s.t. CELANO (4-3-3) Agostini 6; Furno 5,5, Rapino 6, Bianciardi 6, Olivieri 5,5; Barbetti 5,5 (dal 33' s.t. Mascioli s.v.), Marfia 6, Amadio 5,5; Croce 6,5, Sciamanna 5 (dal 13' s.t. Luzi 6,5), Granaiola 5,5. (Liverani, D'Angelo, Ferrara, Ciolli, Sabatini). All. Petrelli 5,5. EBOLITANA (4-3-3) Nicastro 6; Venneri 6, Nigro 6, Astarita 6, Giudice 6,5; Corsino 6, Perrino 6, Sekkoum 6,5; Broso 6, D'Ancona 6,5 (dal 26' s.t. Colella s.v.), Esposito 6. (Longo, Albano, Angiò, Palumbo, Gaveglia, Liguori). All. Giacomarro 6. ARBITRO Tardino di Milano 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 300 euro. Ammoniti Croce, Sekkoum, Bianciardi e Giudice. Angoli 7-5. (g.a.) REGOLAMENTO Sei promozioni e 9 retrocessioni con nuovi playout Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta, sesta e lo svolgimento è il solito. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 ANTEPRIMA VOTI MAGIC Il migliore e il peggiore dai campi della serie A. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 MOTORI la curiosità Valentino, lezioni di cross da Cairoli al Ranch di Tavullia Una giornata in moto: Valentino Rossi ha raccolto i suoi amici al Ranch, la proprietà tra le colline vicino a Tavullia, al cui interno ha ricavato un ovale da short track, uno più grande e una pista cross. All’appuntamento si sono presentati anche Tony Cairoli, Mattia Pasini e Andrea Iannone. Il 5 volte campione del mondo di cross si è divertito a fare lezione di salti e acrobazie con Vale che, come si vede nella foto grande pubblicata su Twitter, ha cercato di scoprirne i segreti «Senza Sic nulla è più come prima» Al Motor Show Gresini parla di Marco agli Incontri Gazzetta. Oggi alle 15 ci sono Poeta e Vitali DAL NOSTRO INVIATO DIETRO LE QUINTE MARIO VICENTINI BOLOGNA L’adesivo di Dani per ricordarlo Marco Simoncelli ieri era al Motor Show. Lo ha portato Fausto Gresini, con il cuore e la voce a tratti commossa. Il responsabile della squadra con cui Marco ha corso fino a quel tragico 2˚ giro di Sepang è uscito dal silenzio delle ultime settimane per rispondere alle domande degli appassionati al palco-stand Gazzetta per i tradizionali Incontri: «Fino a ieri ho detto no a interviste e salotti tv. Ho scelto di farlo qui, con voi, con i tifosi di Marco. Ma non crediate sia facile. Lui è insostituibile. La ferita è ancora aperta. Ma devo reagire, come avrebbe voluto Marco. Resta un vuoto: nulla sarà più come prima. La mia squadra dà lavoro a 50 persone: abbiamo rallentato ma non ci possiamo fermare». (m.v.) Un adesivo di Dani Pedrosa per ricordare Sic. Si è scoperto anche questo a Bologna. Altro che ostilità! Lo spagnolo non era al funerale solo perché alle prese con guai fisici mentre il giorno della tragedia fu il primo a raggiungere i box del team Gresini per abbracciare il papà di Marco. «Sì, lui era così. Dolcezza, modi di esprimersi nuovi. Anche i suoi capelli così soffici e carini. Superstars Biagi (Bmw) Porsche Carrera Cup Balzan GT Cup Bomboogie Historic Challenge SFIDA DELLE STELLE Bianchi sottopeso per 600 grammi Primo Alguersuari Lo spagnolo Jaime Alguersuari ha vinto la 6a edizione della sfida delle stelle di kart ideata a Florianopolis (Bra) da Felipe Massa. Un successo, quello del pilota della Toro Rosso, arrivato in seguito alla squalifica di Jules Bianchi in gara 2. Il francese, terzo pilota della Ferrari, aveva vinto entrambe le manche ma è stato trovato con il kart di 600 grammi sottopeso. «L’errore è stato mio che non ho controllato», ha commentato. Alguersuari, che aveva concluso entrambe le gare alle spalle del francese, ha così vinto la seconda, precedendo in classifica con 45 punti Massa (29), finito 3˚ e 4˚, e Lucas Di Grassi (28), 7˚ e 2˚. Mauricio Cannone © RIPRODUZIONE RISERVATA Dtm Historic Trophy « Simoncelli era il futuro di questo sport, ci avrebbe fatto rivivere le magie di Rossi FAUSTO GRESINI TITOLARE TEAM MOTOGP Mi mancano tanti fotogrammi di un film che stavamo girando assieme». Avete corso a Valencia. Il papà di Rossi ha detto che ci ha lasciato tanta dolcezza. I vincitori di ieri Le gare di oggi (ore 8.30-17.30) «In questo momento non riesco ad amarla come prima. È come essere stato tradito. Mi deve passare, è dura». «Ho tantissimi bei ricordi. Lo penso come era, sempre solare, sempre positivo, felice, appassionato, tecnico preparato, mai arrabbiato. Ci ha insegnato tanto, anche a fare squadra. Era giovane, era un puro, eppure ci ha indicato come comportarci. Sapeva comunicare, era coinvolgente. Voleva vincere, sapeva lottare, accettava le sfide, le vittorie e le sconfitte. Ma sempre con lo stesso sorriso. Questa è la sua eredità grande». RISULTATI E GARE Asi Show Bianchini (Lancia 037) Ama sempre la moto? Come ricorda Marco? 4 «Valencia per me è stata una violenza: non ero pronto. Ma dovevo. Ho cercato di capire, di vedere. Scoprire che cosa sono stati capaci di fare i piloti, quan- ta gente ha mosso Marco. Sapevo che era un personaggio: avrebbe dato molto a questo sport, era il futuro, il pilota che ci avrebbe fatto rivivere le magie di Valentino perché si divertiva. E fortuna che non aveva ancora vinto, altrimenti era un casino. Lui lo sapeva, però. Diceva: "Se vinco cosa succede?". Gli mancava il trionfo. Ma era arrivato, era il futuro». Fausto Gresini, 50 anni, 2 Mondiali in 125 e titolare della squadra che in MotoGP l’anno prossimo schiererà Alvaro Bautista GUIDETTI Qui che ambiente ha trovato? «Ogni volta che si parla di Marco le persone sono attente, vogliono saperne di più, conoscerlo meglio. Se l’è meritato». Com’è cambiata la sua vita? «In peggio: avevo un program- ma, devo farne uno nuovo. La parte tecnica è cambiata all’improvviso. La Honda è da rinegoziare: arriva Alvaro Bautista, non c’è più la fornitura della moto ufficiale». Marco sarà una Fondazione. «Sono attento a quello che sta facendo Paolo Simoncelli. C’è l’iniziativa dell’autodromo di Misano, so di moltissime altre: sono dentro in tutte. Anche se non avrò mai la magica capacità di comunicare di Marco, quel suo "diobò", che bello». Oggi alle 15 continuano gli incontri Gazzetta con i due campioni del basket Giuseppe Poeta e Luca Vitali. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INCONTRO/2 IL PILOTA VARESINO PROTAGONISTA NEGLI USA «Nascar più difficile della F.1» BOLOGNA Papis: «Sono auto da 900 Cv e i primi 40 stanno in 1"» Max Papis, 42 anni, all’incontro Gazzetta GIOVANELLI Il palco-stand Gazzetta ieri ha ospitato anche Max Papis. Il pilota di Varese, che corre in Nascar, ha raccontato i segreti della serie «lo sport più famoso negli Usa dopo la Nfl (il football). Spesso il distacco tra il migliore e il 43˚ è di 1". Sono macchine da 900 Cv, più difficili delle F.1: me lo ha confermato Alessandro Zanardi che l’ha provata». Sulla morte di Dan Wheldon Papis ha ringraziato l’ing. Gian Paolo Dallara che «costruisce macchine sicure: altrimenti a Las Vegas ci sarebbero stati 4-5 funerali». Max, appassionato di moto («ho una super Motard, una Ducati e una Harley») ha svelato di aver ricordato Sic al Rally di Monza correndo con un casco identico al suo: «Prima di venire qui sono andato a Coriano e l’ho dato a suo papà». m.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA Trofeo Azimuth Predator’s Incontri Gazzetta ore 15 al Paddock Show padiglione 36 CORSA DEI CAMPIONI Schumi batte Vettel ma vince il rallista Ogier Giuseppe Poeta e Luca Vitali (Virtus Bologna basket) Dopo aver vinto per la 5ª volta di fila la Coppa delle nazioni a squadre, Sebastian Vettel e Michael Schumacher sono stati eliminati nella gara singola della Corsa dei Campioni di Düsseldorf. Ha vinto il rallista francese Sebastien Ogier (foto REUTERS) davanti al danese Tom Kristensen. Per Schumi la soddisfazione di aver sconfitto Vettel ai quarti. Prima della manifestazione, Vettel ha ricevuto il Casco d’oro 2011 del settimanale Autosprint, poi in serata è volato a Londra per gli Autosport Awards e oggi sarà a Salisburgo alla tv della Red Bull. Marco Degl’Innocenti © RIPRODUZIONE RISERVATA 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 CICLISMO L’ETERNO SECONDO DELLE CORSE A TAPPE MARCO PASTONESI Andy il bello, Andy il predestinato. Andy il talento, Andy la promessa. Andy il più atteso, Andy il più desiderato. Andy Schleck, 26 anni, sette da professionista, si avvicina al primo giorno di raduno a Calpe, in Spagna. Andy, ha seguito il processo a Contador? «Ho visto la tv, ho letto i giornali. Ma qualsiasi sentenza sarà emessa, la mia vita non cambierà. La strada ha già scritto una storia e dato il verdetto, il resto non m’interessa». Neanche se le venisse dato il primo posto al Tour 2010? «Non è così che voglio vincere il Tour». Lei ha già collezionato almeno quattro onorevolissimi e forse amarissimi secondi posti. «Il primo no, il primo è stato dolcissimo, leggerissimo e allegrissimo. Era quello del Giro 2007, la mia prima corsa di tre settimane. Non avevo neanche 22 anni. Non mi conoscevo ancora, non sapevo che cosa avrei potuto fare. In quei giorni scoprii innanzitutto me stesso, poi il ciclismo d’alto livello e l’Italia». Dei tre secondi posti al Tour, quale il più deludente? «La prima volta, nel 2009, dietro a Contador, è stata felice. La seconda, nel 2010, sempre dietro a Contador, terribile: volevo vincere, credevo di vincere, potevo vincere, ma non sono stato fortunato. La terza volta, nel 2011, dietro a Evans, è stata dolorosa solo perché è successo alla penultima tappa, ma si sa che a crono Cadel è più forte di me». «Amo il Giro e ci tornerò Già nel 2012? Possibile» Contador, e Contador è andato con Riis, che dirigeva lei. Andy Schleck e i consigli di Merckx: «Non ho ancora deciso Ma voglio anche conquistare il Tour. E non a tavolino...» Andy, le vacanze? la scheda ANDY SCHLECK 26 ANNI LUSSEMBURGHESE COPPA DEL MONDO DI CROSS Vince Pauwels Franzoi chiude 9˚ (m.gaz) A Igorre (Spa), nella 4ª prova della Coppa del Mondo di cross, trionfo del belga Kevin Pau REUTERS «Io credo d’aver fatto la cosa giusta. Nel ciclismo non esiste solo la ragione, ma anche il sentimento; non c’è solo la strategia, ma anche l’istinto». Merckx dice anche che... In un paio d’anni lei è passato con Bruyneel, che dirigeva Taccuino (m.gaz) Ottimo 4˚ posto nel l’americana, a soli 3 punti dal podio, per Alex Buttazzoni e Angelo Cicco ne a Cali (Colombia) nell’ultima gior nata della 2ª prova della Coppa del Mondo su pista. Il duo delle Fiamme Azzurre è stata battuta da Aran go Roldan (Col), Kneisky Brisse (Fra) e Thiery Perizzolo (Svi). Nella velocità poker tedesco e successo del nome nuovo Stefan Botticher. Andy Schleck in fuga sul Galibier al Tour 2011 «... che dovrei venire a correre il Giro, che è meglio essere primi al Giro che secondi al Tour. L’ho letto sulla Gazzetta. A me il Giro piace, e molto. E al Giro sono legato fin dal 2007. E al Giro tornerò. Ma non so quando. Non abbiamo ancora deciso i programmi del 2012. Tutto è ancora possibile». L’avete riconosciuto? È Alberto Contador al lavoro per realizzare una scuola ciclismo per bambini musulmani ed ebrei ad Acre, in Israele, dove lo spagnolo si trova con la sua Saxo Bank per il primo ritiro in vista del 2012. «È stato molto divertente lavorare con i ragazzi. Molti non erano mai saliti su una bici. Vederli così felici m’ha riempito di gioia». DE WAELE Ciccone-Buttazzoni quarti nell’americana « posto le ultime tre edizioni del Tour. E nel 2007 era stato 2˚ anche al Giro. Il successo più prestigioso è la Liegi Bastogne Liegi 2009. Al Tour, quest’anno, ha vinto il tappone del Galibier dopo una fuga di 60 km. Contador, un giorno da operaio COPPA DEL MONDO IN PISTA «Una settimana di piscina, ma mi annoia. Poi palestra la mattina e bici il pomeriggio. Se fa brutto, in mountain bike. Se fa bello, con quella da strada. Per essere pronto per i raduni con la squadra». RE A LIEGI Ha chiuso al 2˚ in Israele per i bambini wels sui connazionali Nys (a 45") e Aernouts (a 1’06") e sull’iridato ce co Stybar (a 1’26"). Buona difesa di Enrico Franzoi, 9˚ a 1’35"; 19˚ Comi nelli, 27˚ Silvestri. FONTANA OK (m.gaz) A Ospitalet to di Marcarla (Mn), nei campionati lombardi open di cross, il tricolore Marco Aurelio Fontana ha battuto di 9" Damiani, 10˚. Tra le donne suc cesso della milanese Francesca Cucciniello. A DARFO BOARIO TERME Lampre-Isd in ritiro (m.gaz) Prima presa di con tatto in vista della nuova stagione per i corridori della Lampre Isd, di retti da Roberto Damiani e capitana ti da Michele Scarponi, Damiano Cu nego e Alessandro Petacchi, che da ieri sera (fino a mercoledì) sono in ritiro a Darfo Boario Terme (Bs). «Otto giorni a Curaçao, ai Caraibi: io, la mia fidanzata, Frank e sua moglie. Con la solita kermesse ciclistica. Poi a casa. Nulla di più riposante di una vacanza a casa. Durante l’anno ci passiamo solo per disfare e rifare le valigie. Da metà ottobre ho ripreso a muovermi, camminare nei boschi, andare a caccia. Anche con i granduchi di Lussemburgo. Ma col fucile non ci so fare». Poi? Andy Schleck è nato a Lussemburgo il 10 luglio 1985. Figlio d’arte (il padre Johnny fu gregario di Eddy Merckx) è fratello più giovane di Frank, suo compagno di squadra. È professionista dal 2005 e vanta 10 vittorie. Eddy Merckx sostiene che lei ha sbagliato a inseguire Contador sul Galibier: avrebbe dovuto dare tutto sull’Alpe d’Huez. «Divertente. La vita è fatta di strade, incroci, incontri. Soprattutto la vita di un corridore. E succedono cose impreviste. La fusione della Leopard con RadioShack è un bene: il team sarà ancora più forte». CI SONO ANCHE BENNATI E NIZZOLO La sua RadioShack è al lavoro a Calpe RadioShack Nissan Trek, nata dalla fusione di Leopard e RadioShack e diretta da Johann Bruyneel, è in ritiro da ieri a Calpe (Spagna), sino al 17 dicembre. Oltre ai due Schleck, le punte del team sono Cancellara (che ieri a Londra ha visionato il percorso della crono olimpica), Klöden, Fuglsang, Gerdemann, Horner e Machado. In squadra anche Bennati e Nizzolo. Vado a caccia nei boschi assieme ai granduchi. Però con il fucile non me la cavo ANDY SCHLECK 2˚ al Tour 2009, 2010, 2011 Vuole partire forte? In macchina lo fa già. «Eccesso di velocità. Mi hanno dato una bella multa. Ma non mi hanno ritirato la patente». E in bici? «Sarà un anno pieno di novità. Abbiate pazienza. Presto saprete». © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 BASKET LA NONA GIORNATA DI SERIE A l’Analisi DI LUCA CHIABOTTI Siena va fermata ora o mai più E’ il momento dell’assalto alla diligenza di Siena, senza Kaukenas e Lavrinovic per almeno un paio di mesi. Ma non è il momento migliore per le avversarie: Cantù senza Scekic (e Lighty) non sfrutta l’occasione di raggiungere la Mps, Milano che tira su la testa dopo 4 k.o. consecutivi perde Danilo Gallinari, l’uomo che a parità di risultati, ha portato il 60% di pubblico in più al Forum rispetto all’anno scorso. E ha in testa le preoccupazioni dell’Eurolega. Questo che sarebbe potuto diventare il momento di svolta del campionato, sembra l’ennesima apoteosi della capacità di Siena di vincere nell’emergenza. E di Biella, seconda in classifica, di farlo rocambolescamente: in mano ha un nuovo gioiello da sgrezzare, Jacob Pullen ha appena compiuto 22 anni, soffre alti e bassi tremendi, ma è un capo e un vincente. Che sia l’Angelico la squadra oggi più pericolosa per i campioni? Intanto nelle nebbie climatiche e di infortuni, in queste partite si decide già la stagione. Se Siena non si ferma adesso, non la si prende più. Milano: ciao Gallo «Certe sensazioni le provo solo qui» L’EA7 batte Cremona, Gallinari torna nella Nba Armani: «Mesi molto belli, mi spiace un po’ per lui» MILANO CREMONA 80 66 (23-16, 42-35; 58-49) EA7 MILANO: Cook 8 (2/3 da 3), Nicholas 7 (0/1, 1/2), Mancinelli 11 (3/, 1/3), Fotsis 3 (0/3, 1/2), Bourousis 7 (3/6); Giachetti (0/1), Gallinari 14 (3/4, 0/3), Rocca 9 (4/6), Radosevic 4 (2/3), Melli 12 (2/5, 2/5), Filloy 5 (1/2, 1/2), Viggiano. All. Scariolo. VANOLI BRAGA CREMONA: Tabu 9 (2/6, 1/3), Roderick 12 (3/6), Wafer 2 (4/11, 4/9), Milic 10 (3/8), Perkovic 8 (4/8); D’Ercole 1 (0/1, 0/2), Cinciarini 10 (2/3, 2/4), Kakiouzis (0/2, 0/1), Antonelli (0/1,0/1). N.e.: Mazic, Lottici, Belloni. All. Caja ARBITRI: Cicoria, Weidmann, Baldini. NOTE – T.l: Mil 20/24, Cre 9/18. Rimb.: Mil 43 (Gallinari, Rocca 6), Cre 32 (Milic, Perkovic 6). Ass.: Mil 11 (Cook 4), Cre 3 (Milic, Tabu, Wafer 1). Progr.: 5’ 11-12, 15’ 35-22, 25’ 48-43, 35’ 67-55. Usc. 5 f: Roderick 35’29 (70-55), 37’54 Tabu (76-63). Spett.: 4500 per 40.000 euro GUIDO GUIDA MILANO «Buon viaggio Gallo, orgoglio biancorosso»: è tutto in uno striscione l’omaggio del pubblico di Milano a Danilo Gallinari che gioca, e decide, contro Cremona la sua ultima partita italiana prima del ritorno nella Nba. L’Emporio Armani interrompe la striscia di 4 sconfitte consecutive e senza entusiasmare, liquida Cremona. Cerimonia E’ stata però la cerimonia degli addii a tenere banco: l’ala azzurra da una parte («Il suo sostituto sarà una guardia, ma non abbiamo troppa fretta» ammette Scariolo), Von Wafer dall’altra con il canturino David Lighty che sarà annunciato a breve. Sono in 4500 al Forum a salutare Danilo, le metà di quelli accorsi gio- BEFFA AVELLINO RAGGIUNTA SOLO AL 40’ Decide ancora Pullen! Biella all’overtime BIELLA 84 AVELLINO 82 (d.t.s. 14-27; 39-42; 46-58; 72-72) ANGELICO BIELLA: Pullen 16 (3/6, 3/8), Coleman 13 (5/13, 0/1), Soragna 11 (5/9, 0/1), Dragicevic 7 (2/2, 1/4), Miralles 6 (2/4), Jurak 21 (9/13, 0/1), Chessa 8 (1/2, 2/4), Chrysikopoulos 2 (1/1, 0/1). N.e.: Minessi, Lombardi, Rossi, Laganà. All.Cancellieri. SIDIGAS AVELLINO: Green 7 (2/2, 1/2), Dean 20 (5/8, 3/7), Gaddefors 11 (4/4, 1/1), Golemac 19 (2/7, 2/7), Johnson (0/1), Spinelli 7 (1/3, 1/3), Lauwers 3 (1/3), Soloperto, Slay 15 (4/8, 2/6). N.e.: Ferrara, Alborea, Norcino. All. Vitucci. ARBITRI: Facchini, Quacci, Provini. NOTE - T.l.: Ang 10/20, Sid 13/16, Rim.: Ang 42 (Jurak 8), Sid 33 (Golemac 9); ass.: Ang 10 (Soragna, Pullen 3), Sid 18 (Green 9). Prog.: 5': 7-14; 15': 28-36 ; 25': 42-51; 35': 59-67. Ant.: Slay. Usc. 5 f.: Johnson, Dean. Spet.:3684 per 48.177. BIELLA Jacob 'baby' Pullen non è un giocatore normale. Nel suo bagaglio ancora leggero d'esperienza c'è da mettere so- Jacob Pullen, 22 anni CIAM-CAST vedì contro il Real, e in prima fila anche Armani a cui il numero 8 biancorosso regala a fine partita un commosso abbraccio: «Sono stati mesi molto belli — le parole di Re Giorgio —, ci è piaciuto molto il suo apporto e ci dispiace che vada via, ma con il suo potenziale il fatto che giochi nella Nba è la soluzione logica. E’ una persona molto gentile, resterà sempre nella nostra famiglia e conto di sentirlo ogni tanto. Certo, va a Denver che non è New York e neanche Milano: mi spiace un po’ per lui che non potrà godere di una città che offre molto ma nella vita capita di doversi sacrificare». Emozione Danilo non nasconde l’emozione: «E’ stata una partita speciale, l’ultima a Milano per me. Venivamo da una settimana difficile e ci tenevo ad andarmene con una vitto- ria. Questi mesi sono stati più che belli, avere la chance di giocare in una società come l’Olimpia e in una città speciale come Milano hanno reso bellissima questa esperienza. Parto per ricominciare una nuova stagione Nba, in cui ci aspettiamo di tornare ai playoff, ma con la coscienza che certe sensazioni le ho provate solo qui al Forum. Devo ringraziare i tifosi per questa serata e per quelle dell’amichevole coi Knicks o il debutto con Varese. La mia idea è sempre stata quella di fare qualche anno nella Nba e, prima o poi, di tornare». Omaggio L’omaggio a Gallinari arriva anche da Scariolo: «E’ stato perfetto a livello personale e professionale. Siamo contenti di questa esperienza anche se ha portato qualche squilibrio tecnico. E’ stato un piacere aiutarlo a capire qualche sfumatura in più del nostro basket. Ora dovremo riorganizzarci un po’, specie in attacco, per ridistribuire i compiti che non potranno più essere delegati». Cremona inizia bene, sfruttando Wafer che è incontenibile per Nicholas, ma l’EA7 con calma mette la testa avanti sull’11-10 e poi non si volta più. A risolvere è Gallinari con 8 punti consecutivi a cavallo dei primi due periodi per il 25-16 dell’11. Cremona gioca quasi meglio senza Wafer, ma forza ogni volta che in avvio di ripresa potrebbe ritornare a un solo possesso di svantaggio. Milano ha molto dalla panchina trova eccellenti risposte da Melli, l’unico che attacca con regolarità il canestro avversario e propizia il nuovo e definitivo allungo. © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPO MCINTYRE SASSARI PARTE MALE, RECUPERO TARDIVO prattutto la concentrazione, mentre il coraggio (attributi) e la classe abbondano già. E' lui, nel bene e nel male, il protagonista del successo che fa continuare a correre in alto insieme alle grandi l'Angelico, mentre la Sidigas ha di che recriminare in un finale dove ha sciupato una vittoria ormai quasi scritta e magari meritata. Incredibile, ma vero: la squadra di Vitucci è stata davanti fino al canestro di Pullen che ha mandato la partita al supplementare a quota 72. Quando ormai la Sidigas sembrava in controllo sul 61-70 con due minuti da giocare, Pullen s'è risvegliato da un torpore anche dannoso a tratti e ha suonato la carica, esaltando anche Chessa, autore di una tripla fondamentale nel recupero, dopo che Jurak aveva tenuto in piedi da solo le speranze. Nell'ultima sfida in casa Pullen aveva fatto la stessa cosa con Venezia (sempre 72 pari al 40'), salvo poi perdere all'overtime. Questa volta non è accaduto, anche perchè Slay ha mandato sul secondo ferro la tripla della possibile vittoria allo scadere del 45'. Mattatore Dean (fuori per falli con Johnson nel supplementare), che proprio nel vecchio palasport biellese aveva iniziato la sua carriera pro’. La Sidigas controlla (41-51), i 7 punti in un quarto sono un pessimo segnale per Biella (46-58 al 30’), mentre Vitucci trova in Golemac l'uomo del quarto. Pullen dà segni di risveglio insaccando la tripla del 59-65, ma quasi nessuno ci crede. Invece è l'inzio della fine di Avellino. Gabriele Pinna Sanikidze e Poeta Ecco la nuova Virtus BOLOGNA 85 SASSARI 80 (33-20, 50-34; 68-58) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta 12 (1/4, 1/4), Koponen 9 (3/8, 1/5), Douglas-Roberts 11 (4/7, 1/4), Sanikidze 27 (8/9, 2/5), Gigli 9 (4/7); Vitali 4 (2/5), Gailius 10 (4/4, 0/3), Lang 3 (1/5). N.e.: Canelo, Person, Quaglia e Werner. All.: Finelli. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T. Diener 23 (5/7, 4/8), D. Diener 9 (4/5, 0/4), Hosley 12 (3/6, 2/6), Plisnic 16 (2/3, 4/12), Hunter 7 (3/7); Pinton (0/1 da 3), Vanuzzo 13 (5/7, 1/2), B. Sacchetti (0/1 da 2), Metreveli. N.e.: Binetti e Devecchi. All.: R. Sacchetti. ARBITRI: Sabetta, Ramilli e Gori. NOTE T.l. Bol 16/20, Sas 3/9, Rimb.: Bol 52 (Sanikidze 16), Sas 30 (Hunter 7). Ass.: Bol 14 (Poeta 9), Sas 9 (D. Diener 4). Progr.: 5’ 18-12, 15’ 38-27, 25’ 60-40, 35’ 78-74. F. antisp.: Hosley 18’00” (42-32). Usc. 5 falli: nessuno. Spett.: 7623. BOLOGNA Bologna ottiene la terza vitto- Viktor Sanikidze, 25 anni CIAM-CAST ria di fila e la prima senza McIntyre. La Virtus parte a spron battuto con un 10-0 frutto di 8 punti di uno strepitoso Sanikidze, che chiuderà con 42 di valutazione; i sardi si dimenticano di difendere e subiscono 33 punti nel primo quarto, restando a galla solo grazie ai 10 punti di Travis Diener. La partita sembra chiusa già prima della metà del terzo periodo sul +22 del massimo vantaggio (60-38), ma all’improvviso le Vu Nere cominciano a sentire la fatica e punto dopo punto Sassari risale fino a -1 (79-78). Nel finale Poeta si prende la squadra sulle spalle e le ridà fiato con un’entrata e con due tiri liberi fondamentali. Da segnalare il dominio sotto i tabelloni di Bologna, che ha catturato ben 22 rimbalzi in più. «Abbiamo fatto una partita eccellente nei primi 25 minuti mentre negli ultimi 15 abbiamo trovato grandi difficoltà ad attaccare una zona che ci ha tolto il ritmo. Ho dovuto spremere molto le nostre colonne portanti e dobbiamo trovare nuovi equilibri senza McIntyre, ma sono molto soddisfatto del primo finale punto a punto vinto senza Terrell» commenta il coach bianconero Alessandro Finelli, che dopo Vitali ha fatto debuttare anche Lang confinando invece in panchina Werner, ancora in ritardo di condizione. «Non sono contento dell’approccio alla gara, fuori casa non si può cominciare così; per come si era messa è stata un’occasione persa, ma sono stati bravi loro a chiudere la partita» riconosce Meo Sacchetti. Nicola Zanarini EUROPEO 2013 ECCO I GIRONI DELLE QUALIFICAZIONI DI AGOSTO DONNE A-1 OTTAVA GIORNATA Italia buon sorteggio: Turchia unica big Macchi 16: Schio batte Lucca Taranto e Umbertide in testa Stavolta siamo stati un po’ più fortunati. Dal sorteggio delle qualificazioni all’Europeo 2013, per l’Italia non è uscito il girone più difficile come spesso ci è capitato. Gli azzurri sono stati estratti nel gruppo F con Turchia, Portogallo, Rep. Ceca e Bielorussia, passano le prime due più le migliori quattro terze dei 6 gironi. Si parte il giorno di Ferragosto in casa col Portogallo. Ben peggio è andata nel girone A dove sono stati ritrovate Serbia, Israele e Montenegro con l’Estonia: le migliori squadre delle 4 fasce di merito. «E’ sempre difficile commentare un sorteggio delle Naziona- li a tanti mesi di distanza dalle gare. Sono tante le variabili che fino al prossimo agosto possono riguardare noi per primi — spiega Simone Pianigiani —. Al di là del valore dei nostri avversari, l'obiettivo unico ed imprescindibile è la qualificazione». Turchia a parte, deludente in Lituania ma una big, il Portogallo è stata col Belgio la peggior squadra all’Europeo 2011, pur in un gruppo oggettivamente proibitivo (Lituania, Spagna, Turchia). La Repubblica Ceca era in seconda divisione, avrebbe dei giocatori interessanti, su tutti Vesely che giocherà nei Wizards, oltre agli esperti Welsch e Barton: solo quest’ultimo, però, cia, Finlandia, Lussemburgo. Passano le prime due. Come dice il neo c.t. Ricchini: «Poteva andare peggio, non abbiamo squadre impossibili da affrontare. Certamente Lettonia e Grecia ci sono superiori e partono favorite». Si parte con le lettoni il 13 giugno. Andrea Bargnani, 26: ci sarà CAST era presente la scorsa estate. La Bielorussia avrebbe come punta di diamante Veremeenko, micidiale a Siena col Kazan, anche lui assente però dalla Nazionale. E’ stato sorteggiato anche il girone delle azzurre finite con Lettonia, Gre- SORTEGGIO MASCHILE Gruppo A: Serbia, Israele, Estonia, Slovacchia, Montenegro, Islanda. Gruppo B: Germania, Bulgaria, Azerbaigian, Lussemburgo, Svezia. Gruppo C: Croazia, Ucraina, Austraia, Cipro ed Ungheria. Gruppo D: Georgia, Bosnia Herzegovina, Olanda, Romania, Lettonia. Gruppo E: Finlandia, Polonia, Svizzera, Albania, Belgio. Gruppo F, calendario Italia: 15/8 Italia-Portogallo, 18/8 Rep. Ceca-Italia, 21/8 Italia-Turchia, 24/8 Bielorussia-Italia. Ritorno: 30/8, 2-5-8/9 2012 Nell’ottava giornata di A 1 femminile, Schio batte la rivelazione Lucca. Antibe (Parma, 16.5 di media) guida le realizzatrici con 1/10 di punto su Eric (Faenza). Risultati: Cus Cagliari Bracco Sesto S.Giovanni 63 75 (Wabara 13; Crippa 24), Faenza Liomatic Umbertide 51 67 Eric 16; Martinez 17), Pool Comense Lavezzini Parma 59 55 (Harmon 18; Tobin 21) , Alcamo GMA Pozzuoli 74 88 (Mandache 17; Fazio 20), Famila Schio Le Mura Lucca 62 59 (Macchi 16; Willis 15), Taranto Erg Priolo 67 47 (Sottana 16; Fabris 16). Classifica: Taranto, Umbertide 14; Schio, Lucca 12; Comense 10; Pozzuoli, Faenza 8; Sesto S.Giovanni, Parma 6; Alcamo, Priolo, Cagliari 2. DNA Omegna, il terzetto Trento, Trieste e Perugia, Napoli e Recanati guidano le quattro divisioni della Dna. Risultati (12a giornata): Torino Casalpusterlengo 72 56, Treviglio Pavia 67 65, Firenze Omegna 88 93, Trento Siena 88 55, Perugia Santarcangelo 49 51, Trieste Castelletto 72 60, Latina Matera 92 85, Anagni Fabriano 61 56, Ruvo San Severo 60 75, Recanati Ferentino 71 108, Bari Capo D'Orlando 70 68, Chieti Napoli 76 70. LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 RISULTATI ROMA-CASERTA 82-89 MONTEGRANARO-TREVISO 85-71 SIENA-CANTÙ 73-64 MILANO-CREMONA 80-66 BOLOGNA-SASSARI 85-80 BIELLA-AVELLINO d.t.s. 84-82 TERAMO-PESARO 82-62 VENEZIA-CASALE MONFERRATO d.t.s. 87-84 RIPOSA: CIMBERIO VARESE CLASSIFICA SQUADRE SIENA MILANO BIELLA VARESE CASERTA VENEZIA BOLOGNA CANTU’ AVELLINO SASSARI PESARO ROMA TREVISO MONTEGRANARO CREMONA CASALE TERAMO PT 14 12 12 10 10 10 10 10 10 8 8 8 6 4 4 4 4 V 7 6 6 5 5 5 5 5 5 4 4 4 3 2 2 2 2 G 9 8 9 8 8 8 8 9 8 8 8 9 8 8 9 9 9 P 2 2 3 3 3 3 3 4 4 4 4 5 5 6 7 7 7 Le prime 8 ai play-off, L’ ultima in Lega 2 PROSSIMO TURNO Domenica 11 dicembre, ore 18.15 BIELLA-BOLOGNA (10/12) TREVISO-ROMA (10/12) SASSARI-VARESE CREMONA-CASERTA CANTÙ-TERAMO AVELLINO-SIENA PESARO-MONTEGRANARO VENEZIA-MILANO Q Danilo Gallinari, 23 anni, ha chiuso la sua esperienza all’EA7 disputando 15 partite, 8 di campionato: chiude con 10.9 di media. Il tiro da tre, in Italia, gli è entrato poco (22%) CAST Emergenza a Siena? Niente paura c’è Zisis Lavrinovic si opera, il greco protagonista del successo su Cantù che ha preso Gianella GIUSEPPE NIGRO SIENA C'è un'emergenza? Chiamate Nikos Zisis, uomo della provvidenza e bestia nera di Cantù. La prestazione del greco è incastonata tra il solito McCalebb e il miglior Andersen della stagione (12/12 dalla lunetta), finalmente di lotta e di governo come è necessario con questi chiari di luna in campo e in infermeria. Con loro la Montepaschi controlla una partita che aveva indirizzato giocando sul fiatone della minore abitudine al doppio impegno di Cantù, reduce dalla botta di entusiasmo con Vitoria. Allo scacchiere, Pianigiani l'ha vinta così con qualche spruzzo di zona 3-2 in mezzo a tanti cambi difensivi anche lontano dalla palla, costrin- CHE PARTITA! IL REMAKE DELLA FINALE DI LEGADUE AL SUPPLEMENTARE Young numeri decisivi Venezia batte Casale VENEZIA 87 CASALE MONFERRATO 84 (d.t.s. 17-23; 43-43; 61-56; 70-70) UMANA VENEZIA: Clark 13 (2/5, 2/5), Slay 10 (3/5, 0/3), Szewczyk 11 (4/6, 1/2), Young 13 (3/7, 1/1), Fantoni 12 (3/8, 0/1); Meini 6 (0/1, 2/2), Bowers 14 (4/6, 0/2), Rosselli 7 (3/3, 0/2), Bryan 1. N.e.: Allegretti, Causin, Tomassini. All.: Mazzon. NOVIPIU' CASALE: Shakur 21 (6/11, 2/7), Janning 27 (3/7, 5/8), Temple 2 (0/2, 0/3), Nnamaka 2 (1/1, 0/1), Chiotti 11 (3/6); Malaventura 8 (1/3, 2/3), Gentile 8 (3/4), Pierich 3 (1/2 da 3), Martinoni (0/1 da 3), Stevic 2 (1/1). N.e.: Ferrero. All.: Crespi. ARBITRI: Begnis, Pozzana e Aronne. NOTE _ T.l.: Ve 25/32, Cm 18/25; rimb.: Ve 37 (Bowers 9), Cm 31 (Chiotti 8). Ass: Ve 14 (Bowers 6), Cm 13 (Gentile 4). Usc. 5 f.: Temple 39'49" (70-70), Swewczyk 42’16" (75-72). Progr.: 5’ 4-15, 15’ 27-37, 25’ 51-47, 35’ 68-59. Spet.: 4400. VILLORBA (Tv) Dalle battaglie in LegaDue al massimo campionato, le sfide tra Vene- Tim Bowers, 29 anni CIAM-CAST gendo la Bennet non solo col pressing a pensare invece di contare sulla perfezione dei suoi automatismi: Cantù è andata così al riposo con 15 perse, 4 di Cinciarini, dopo un secondo quarto da 3/12 al tiro; per 12' ha trovato solo un canestro che non fosse di Basile, epico ma troppo solo in un primo tempo in cui il trio Markoishvili-Leunen-Mazzarino ha preso solo sei tiri, segnandone uno. Scappa Già avanti 26-16 al 12', è così che Siena scappa 40-26 con un 12-2 subito prima del riposo, che diventa 58-41 al 31' proprio con l'intraprendenza di Zisis, da cui Cantù tornerà sotto la doppia cifra di margine solo nell'ultimo minuto. «Criminale secondo quarto che ci fa uscire di testa — ha commentato franco Trin- 37 chieri —. Sapevamo che in un determinato momento Siena avrebbe prodotto una difesa molto aggressiva e invece di essere certosini, allacciati e con le chiappe strette con la rotazione più corta, siamo stati un po' polli perdendo il bandolo della matassa, poi non siamo stati capaci di rientrare». Pianigiani è stremato: «Abbiamo chiesto a Ress di fare il Lavrinovic, la partenza è stata una bella chiave per darci subito ritmo. Bravi ai miei giocatori per questa settimana prima che per la partita, dopo lo shock degli infortuni.». Arrivi Da una parte arriva oggi a Cantù Nicolas Gianella, con l'obbiettivo di averlo mercoledì a Bilbao, mentre Lighty («scelta tecnica», ha motivato l'esclusione Trinchieri) partirà per la Spagna con la squadra in attesa di segnali da Cremona. La Bennet aspetta al massimo i tagli Nba di Natale per sistemarsi anche vicino a canestro con un 4-5 americano. Dall'altra parte la Montepaschi ha concluso dopo accertamenti che «si è reso indispensabile l’approccio chirurgico per la soluzione della patologia alla colonna» di Lavrinovic, che stamani a Milano finirà sotto i ferri del professor Maurizio Fornari: messi in conto un paio di mesi per il recupero per averlo pronto alla Final Eight. In più dall'udienza di domani davanti alla Commissione Giudicante del già centralizzato Omar Thomas, al di là dei prevedibili ricorsi, arriverà comunque un orientamento sui movimenti in entrata. Nikos Zisis, 28: ieri 18 punti CAST SIENA CANTU’ 73 64 (21-16, 40-24; 56-41) MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 14 (6/10), Rakocevic 6 (2/4, 0/3), Moss 4 (1/1, 0/1), Stonerook 3 (1/2, 0/3), Ress 5 (1/1, 1/1); Carraretto 6 (2/4, 0/3), Andersen 23 (4/9, 1/1), Zisis 18 (6/7, 1/3), Aradori (0/3). N.e.: Michelori, Lechthaler, Udom. All.Pianigiani. BENNET CANTU': Cinciarini 8 (4/6, 0/2), Mazzarino 6 (2/3 da 3), Micov 4 (2/4, 0/1), Leunen 4 (2/3, 0/3), Marconato 10 (4/9); Basile 19 (0/1, 5/11), Shermadini 4, Markoishvili 9 (1/4, 1/4). N.e.: Lighty, Ortner, Diviach, Bolzonella. All. Trinchieri ARBITRI: Paternicò, Taurino, Caiazza. NOTE – T.l.: Mps 22/26, Ben 14/16. Rimb.: Mps 25 (Andersen, Stonerook 4), Ben 35 (Leunen 13). Ass.: Mps 10 (Zisis 4), Ben 10 (Leunen 4). Progr.: 5' 13-9, 15' 32-22, 25' 48-34, 35' 62-48. Usc. 5 f.: Shermadini 35'32" (64-48), Cinciarini 38'17" (66-54). Spett. 4800 circa © RIPRODUZIONE RISERVATA SENZA STORIA LA SQUADRA DI RAMAGLI DOMINA zia e Casale Monferrato sono sempre all' ultimo respiro. Partita da incorniciare per entrambe le squadre, la Novipiù ha provato a strappare subito, poi è uscita la Reyer. Over-time decisivo per i granata, due canestri di Young, il grande assente della finale promozione, 4 liberi di Slay, e la Novipiù, che si era aggrappata alle invenzioni di Janning e Shakur, ha ammainato bandiera. Fantoni non si è risparmiato contro i vecchi amici, strepitosa la serata di Bowers (14 punti, 9 rimbalzi, 6 assist). «Partita straordinaria da entrambe le parti — ha sentenziato Marco Crespi — se avessimo retto meglio alla fine del secondo quarto, forse il match sarebbe andato diversamente, ma Venezia è squadra da playoff». Mazzon si gode la quinta vittoria in serie A («Complimenti alla Novipiù, noi grandiosi nella reazione, fenomenali i due canestri di Young nell'overtime. Peccato per quei 5 palloni persi nell'ultimo quarto»). La rimonta dell'Umana è stata incessante (da 27-41 a 43-43), firmata da Bowers, Fantoni lancia la Reyer alla ripresa (51-45), Gentile impatta (56-56), prima di infortunarsi alla caviglia. Ultimo quarto, l'Umana sembra avere in mano la sfida (70-62) a 3'18" dalla fine, si spegne la luce. Casale Monferrato impatta (70-70). Clark firma lo strappo (75-70), Novipiù glaciale dalla lunetta. Doppia invenzione di Young (82-77), Janning, ironia della sorte, perde la palla decisiva e Slay non sbaglia dalla lunetta. Michele Contessa fitta di Pesaro: «Chiediamo scusa a chi ha visto la gara e alla nostra proprietà». Teramo torna alla vittoria 28 giorni dopo l'ultimo successo, battendo una Pesaro senza grinta e mordente nei suoi uomini chiave (Hackett solo 3 punti dalla lunetta) e che si trova di fronte una difesa teramana che invece ruggisce soprattutto nei momenti difficili del suo attacco. Che sarebbe stata la giornata di Borisov lo si capisce fin dal primo quarto, visto che il montenegrino realizza 12 dei 23 punti finali solo nei primi 10’ e poi, quando scende la sua intensità in attacco, è invece fondamentale nel catturare rimbalzi (15 a fine gara). Teramo vola nel secondo periodo quando, con un break di 7-0, si porta sul 36-19, Pesaro invece arranca con Hickman che è prezioso a canestro ma non a portar palla. Un White fino a quel momento anonimo esplode nel terzo periodo (15 punti nel secondo tempo) e complice la zona di Pesaro, l'attacco della Banca Tercas non trova più soluzioni valide (54-47 al 26'). Teramo supera il momento difficile aggrappandosi ad una difesa che ruba palloni a volontà. Una tripla di Jones sembra dare nuovo slancio a Pesaro ma poi ci pensano i tiri dall'arco di Borisov e Brandon Brown a dare la vittoria a Teramo. Ramagli ringrazia: «Bella partita con cuore e spirito, dico grazie alla gente che continua sostenerci e alla squadra che ci ha creduto». Intanto, dal fronte mercato, sembra aprirsi una pista per riportare Ivan Zoroski a Teramo. Anja Cantagalli Teramo, ecco Borisov Pesaro chiede scusa TERAMO 82 PESARO 62 (28-19; 49-33; 62-50) BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown 10 (3/6, 1/4) Cerella 4 (0/2), B.Brown 10 (2/2,2/5), Borisov 23 (4/6, 3/6), Amoroso 10 (3/5, 1/1); Fultz 16 (4/7, 1/4), Green 5 (2/3), Polonara 2 (1/4), Ricci 2 (1/1,0/2). Ne: Serafini, Lulli. All. Ramagli. SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO : Hackett 3 (0/2, 0/1), Hickman 11 (1/4, 2/4), White 23 (5/10, 2/3), Jones 10 (2/5,1/2), Cusin 7 (3/4); Cavaliero 4 (1/1, 0/2), Lydeka 4 (1/2), Flamini. Ne: Traini, Alibegovic, Tortù. All. Dalmonte. ARBITRI: Cerebuch, Lanzarini, Barni. NOTE T.l. Ter 18/22, Pes 21/31. Rimb.: Ter 37 (Borisov 15), Pes 24 (Jones 5). Ass.: Ter 15 (Fultz, Amoroso 4), Pes 7 (Cavaliero 3). Progr.: 5' 12-12, 15' 38-25, 25' 54-41, 35' 66-50. Tec. Ramagli 21'40 (49-33), Usc 5 f.: White 38'19" (74-58). Spet.: 2394. TERAMO Basterebbero le parole di coach Luca Dalmonte per descrivere la scon- Milos Borisov, 26 anni CIAM-CAST LEGADUE BRESCIA VINCE A BRINDISI, QUATTRO IN TESTA BOLOGNA 79 REGGIO EMILIA 74 BRINDISI 70 PISTOIA 74 FORLI’ 89 IMOLA 71 SANT’ANTIMO 73 BRESCIA 77 VERONA 69 JESI 87 (15-15, 31-40; 54-61) CONAD BOLOGNA: Kelley 11 (0/4, 3/4), Blizzard 15 (3/7, 3/6), Vrkic 8 (2/2, 1/4), Dimsa 7 (3/5), Canavesi 4 (2/9, 0/1); Pecile 16 (4/6, 0/4), Baldassarre 14 (6/8, 0/2), Cutolo 2 (1/1, 0/2), Chiarini, Montano 2. All.: Markovski. AGET IMOLA: Masoni 9 (3/4, 0/3), Whiting 26 (5/8, 1/4), Prato 10 (0/2, 2/6), Bruttini 8 (1/7, 0/1), Kotti 7 (3/9); Daniels 8 (3/5, 0/2), Andreaus 3 (1/2 da 3), Turel. N.e.: Burresi, Cournooh. All.: Fucà. ARBITRI: Martolini, Perretti, Morelli. NOTE T.l: Bol 16/22, Imo 29/36. Rim: Bol 38 (Baldassarre, Dimsa 8), Imo 41 (Kotti 11). Ass: Bol 13 (Blizzard 4), Imo 6 (Whiting 4). Progr: 5' 7-11, 15' 23-24, 25' 41-49, 35' 71-65. F.tec: Markovski 19'56” (31-36) e 24'37” (39-47). F.antisp: Montano 34'33” (68-64). Usc. 5 f.: Daniels 34'49” (70-65). Spett. 2296 (22-20, 43-44; 58-60) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 21 (4/8, 3/6), Taylor 5 (1/7, 1/2), Slanina 11 (1/2, 3/8), Filloy 13 (5/6, 1/5), Chiacig 3 (0/1); Valenti 4 (2/3, 0/1), Frassineti 7 (2/2, 1/2), Cervi 8 (4/4), Ruini 2 (1/1, 0/2), Viglianisi. N.e.: Pini e Germani. All.: Menetti. SANT’ANTIMO: Cittadini 4 (2/2), Campbell 21 (7/10, 0/2), Moraschini 20 (5/10, 2/5), Cantone 5 (0/2, 1/3), George 9 (3/5, 0/2); Rossi 3 (1/5 da 3), Eliantonio 2 (1/2, 0/1), Gagliardo 9 (3/4, 1/1), Petrazzuoli, Pranzo. N.e.: Teague. All. Di Carlo ARBITRI: Ursi, Paronelli e Pecorella NOTE - T.l.: Tre 7/8, SA 16/18. Rim.: Tre 37 (Cervi 8), SA 23 (Cittadini, Campbell 4). Ass.: Tre 7 (Robinson 4), SA 2 (Moraschini 2). Usc. 5 f.: Taylor 36’30" (67-64). Progr.: 5’ 13-6, 15’ 38-31 25’ 48-49, 35’ 65-62. Spet.: 2522. (d.b.) (24-23, 51-44; 63-63) ENEL BRINDISI: Renfroe 6 (3/8, 9/1), Hunter 6 (1/4, 0/7), Ndoja 15 (1/6, 3/9), Callahan 9 (4/6, 0/2), Borovnjak 14 (5/7); Formenti 6 (0/1, 2/2), Simoncelli 3 (1/3 da 3), Maestrello 6 (2/8 da 3), Poletti 5 (2/3), N.e.: Zerini, Vorzillo, Rosato. All. Bucchi. CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Goldwire 10 (3/8, 0/6), Thompson 15 (7/13, 0/1), Busma 11 (4/7), Ghersetti 24 (10/15, 1/3), Gergati 9 (2/6, 1/2); Farioli 3 (1/3), Rombaldoni (0/1 da 3), Bushati 5 (2/2, 0/2). N.e.: Rezzano, Stojkov, Vinati, Scanzi. All. Dell’Agnello. ARBITRI: Moretti, Bartoli, Rossi. NOTE - T.l.: Ene 14/20, Cen 13/17. Rimb.: Ene 39 (Borovnjak 10), Cen 46 (Ghersetti 12); Ass.: Ene 7 (Hunter 5), Cen 6 (Rombaldoni 3). Tecnico a Farioli 19’27” (49-44). Spett.: 3.500. (f.d.s.) (27-17, 38-35; 53-49) TESI GROUP PISTOIA: Mathis 6 (2/7, 0/2), Jones 11 (3/5, 1/3), Toppo 10 (3/7, 0/1), Galanda 16 (2/2, 4/8), Hardy 11 (2/5, 1/5);Yango 11 (4/8), Saccaggi (0/2), Gurini 9 (3/7, 1/3). N.e.: Della Torre, Tuci, Chiti). All.: Moretti. TEZENIS VERONA: West 14 (3/8, 2/4), Porta 7 (2/4, 1/5), Boscagin 10 (3/4, 0/2), Renzi 12 (6/11, 0/1), Edwards (0/1): Digiuliomaria 4 (1/3, 0/1), Banti 9 (3/3, 1/4), Mariani (0/1), Vukcevic 13 (3/7, 2/4), Colli. N.e.: De La Cruz. All.: Martelossi. ARBITRI: Caroti, Di Modica, Bartoli. NOTE - T.l. Pis 15/21, Ver 9/18. Rimb.: Pis 40 (Toppo, Yango 8), Ver 37 (Renzi 9). Ass.: Pis 9 (Hardy 3), Ver 8 (Porta 4). Progr.: 5’ 11-9, 15’ 27-26, 25’ 44-45, 35’ 60-53. Spett. 2700. (e. c.). (27-27, 43-47; 63-65) MARCOPOLOSHOP.IT FORLI': Borsato 13 (2/4, 3/4), Freeman 35 (9/13, 3/8), Huff 10 (5/8, 0/1), Trapani 8 (3/6, 0/4), Easley 12 (5/12), Lestini, Natali 6 (2/2 da 3), Casoli 2 (0/2), Marino 3 (1/3 da 3). N.e.: Bianchi. All.: Vucinic. FILENI JESI: McConnell 24 (4/6, 3/4), Hoover 14 (4/5, 2/9), Santiangeli 10 (2/3, 2/4), Brooks 21 (5/7, 3/3), Maggioli 15 (5/8, 1/3); Valentini 3 (0/3, 1/1), Di Giacomo (0/1), Dolic. N.e.: Battisti e Bargnesi. All.: Cioppi. ARBITRI: Vicino, Ranaudo e Scrima. NOTE - T.l.: For 14/19, Fil 11/12. Rimb.: For 42 (Trapani 10), Fil 24 (Maggioli 7). Ass.: For 11 (Freeman 3), Fil 10 (McConnell 4). Progr.: 5' 14- 14, 15' 35-31, 25' 57-55, 35' 72-78. Usc. 5f.: nessuno. Spett. 3000. (e. p.) CLASSIFICA SQUADRE REGGIO EMILIA BRESCIA PISTOIA BRINDISI SCAFATI PIACENZA BARCELLONA OSTUNI BOLOGNA JESI FORLÌ IMOLA VEROLI VERONA S.ANTIMO PT 14 14 14 14 12 8 8 8 8 8 8 8 6 6 2 G 9 9 10 10 10 8 9 9 9 9 9 9 10 9 9 V 7 7 7 7 6 4 4 4 4 4 4 4 3 3 1 P 2 2 3 3 4 4 5 5 5 5 5 5 7 6 8 Anticipo: Scafati-Veroli 96-78. Rinviata: Barcellona-Piacenza Prossimo turno (11/12): Givova-Bologna, Pistoia-Barcellona (9/12), Brescia-Forlì, Verona-Brindisi, Ostuni-Reggio Emilia, Piacenza-Imola (12/12), S.Antimo-Jesi. Riposa: Veroli EURORIVALI Cade l’Efes avversaria dell’EA7 (pe.m.) Prima sconfitta in campionato per l’Efes Istanbul ancora imbattuto e avversario di Milano in Eurolega: ha perso a Bursa 97 96 (Ilyasova, Vujacic 19). Vince invece il Galatasaray che affronta Siena mercoledì 88 76 ad Antalya (Shipp 16, Songaila 15). In Spagna, cade Bilbao avversario di Cantù 82 73 a Fuenlabrada (Banic 15, Blums 13). 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BRESCIA : Sale’s Solutions tel. 030/3758435, fax 030/3758444 COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 – 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s.r.l. tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 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Solo Adulti. Mediaservizi, Gobetti 54 Arezzo. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 TENNIS A SIVIGLIA SI E’ CHIUSA LA STAGIONE MASCHILE IL FILM DELLA FINALE SCORRE SULLE EMOZIONI DI UN MIRACOLO CHE SI RINNOVA NELLA GARA A SQUADRE PIU’ FAMOSA DEGLI SPORT INDIVIDUALI 1 l’Analisi 2 3 4 5 1 La 5ª Davis e i vincitori; 2 Del Potro consolato dai suoi; 3 Nadal concede gli onori delle armi al n. 1 ospite, distrutto; 4 Re Juan Carlos con la sua nazionale; 5 La felicità dei campioni; 6 Lo stadio di Siviglia trasformato in campo da tennis da 27.500 posti AFP/Reuters 6 4 E’ la Davis di Spagna 5 Nel 2012 niente Nadal I NUMERI DI VINCENZO MARTUCCI Magica Coppa Rafa si ritrova sulla sua terra Il bambino che piange, in tribuna con la bandierina bianco-celeste in mano. Il bambino nascosto nell’omone Del Potro che piagnucola, in campo, sulla spalla del vincitore, Nadal. L’implacabile castigatore, l’individualista con l’io più ostinato del tennis, che va prima a consolare, cavallerescamente, uno per uno, gli avversari battuti, in panchina, e poi fa festa coi compagni di oggi (gli sciagurati Verdasco e Lopez, e il generosissimo Ferrer) e di ieri (il maestro Moya e il manager Carlos Costa), che si sono sbracciati per lui, rinnovando il miracolo di squadra di coppa Davis. Nessuno vuole mai cambiare la formula della Coca-Cola, eppure c’è sempre qualcuno che vorrebbe modificare la magica combinazione della gara a squadre più famosa degli sport individuali, sbattendo — per fortuna — contro una storia troppo importante e vincente. Una formula che scava nell’animo più profondo dei protagonisti e li spoglia di ogni corazza. In altri scenari e lontano dalla terra, su superfici rapide, dove la palla schizza via troppo veloce e, soprattutto, con rimbalzi sempre uguali, e prevedibili, Rafa avrebbe perso la partita con Del Potro. Ma questa partita, chiusa, riaperta, richiusa, riaperta e infine chiusa, dopo una maratona, con un epilogo fulmineo e decisivo, quando invece avrebbe potuto riaprire l’intera finale, è un classico di Davis. Ed è l’unguento ideale per chi, dopo le batoste con Djokovic di quest’anno, ha perso le sue certezze — fisico e testa —, e si concede più pause del solito, lasciando spazio all’ennesimo parallelo con Bjorn Borg. Ma la Davis è la Davis e, quando conta veramente, Nadal torna d’incanto Nadal, e non sbaglia più. Soprattutto sulla sua terra rossa, la madre terra del tennis. Quella che lascia il segno, non solo sul campo. Davis Spagna Dal 1981, da quando la coppa Davis ha la formula dei Gruppi Mondiali, la Spagna è la 2ª nazione per numero di vittorie (5) insieme agli Usa: a 6 c’è la Svezia. 32 Davis Usa Record, dal 1900, staccate a 28 Australia, (di cui 4 come Australasia, con la Nuova Zelanda), 9 Gran Bretagna (di cui 5 come Isole Britanniche) e Francia, 7 Svezia, 5 Spagna, 3 Germania, 2 Russia, 1 Italia, Serbia, Cecoslovacchia, Sud Africa e Croazia. 4 Finali perse dall’Argentina (1981, 2006, 2008 e 2011), su 4 disputate: è la nazione ad aver disputato più finali senza averne mai vinta una. Rafa Nadal, 25 anni, esulta: è la 3ª Davis Rafa doma Del Potro e firma il 3-1 decisivo dopo oltre 4 ore di su e giù appassionanti. «Calendario compresso e Olimpiade: non posso giocarla» DAL NOSTRO INVIATO RICCARDO CRIVELLI SIVIGLIA (Spa) Spagna, è ancora Spagna. L’invincibile armata si stringe attorno al condottiero Nadal allungato e stralunato, braccia all’aria sull’amata terra rossa, il balsamo che gli ha fatto ritrovare d’incanto l’aura di eroe imbattibile: per la prima volta, Rafa conquista due punti e porta quello decisivo, per la quinta volta in 11 anni la Roja solleva l’argenteria più preziosa del tennis, un dominio che riporta ad antiche dinastie. Che lezione Ma il trionfo che in- fiamma di passione lo Stadio Olimpico e conduce alle lacrime un’Argentina davvero indomabile si scrive in quattro ore e otto minuti di un romanzo che compendia tutte le emozioni e la pazzia della Davis, grazie a quel genio folle di Del Potro, sopraffino talento dal fisicaccio spesso martoriato e capace di cambiare umore e rendimento all’interno dello stesso game. Delpo sta tornando quello del 2009, perché non si è mai visto nessuno tenere Nadal inchiodato a fondocampo infilandolo 14 volte con il dritto come in un primo set memorabile per l’argentino. Una lezione, un 6-1 a tutto braccio, Sul 2-1 per la Spagna, dopo il 6-1 iniziale, Delpo si blocca sul finire del 2˚ set e non chiude il quarto da 5-3. Quindi crolla al tie-break: «Nadal al 70% sulla terra è comunque il più forte di tutti noi» IL SUO BILANCIO Rafa ha 3 trofei E’ imbattuto da 20 singolari Rafa Nadal, sia pure con un peso diverso, ha vinto 3 coppe Davis, come gli altri mancini della nazionale spagnola, Verdasco e Lopez: dall'abolizione del Challenge Round (del 1972), il record di vittorie personali è di John McEnroe (Usa) con 5. Rafa ha vinto 20 singolari consecutive in Coppa: non perde dal 6 febbraio 2004, quando debuttò in Davis con una sconfitta da Novak. Il record è di Borg con 33. con Rafa a difendersi e basta. Ma JM non è ancora quello, soprattutto di testa: ottenuto il break nel primo gioco del secondo set e quindi psicologicamente in paradiso, nel game successivo va 40-0 con un dritto lungolinea vincente, un ace e una palla corta, poi sfarfalleggia e concede il contro-break. E tutto cambia. «Fin lì, era stato fantastico — dirà Nadal — mi metteva pressione da fondo ed era sempre aggressivo. Io non ho mai smesso di credere di poter vincere, anche sul 6-1 per lui, ma quel game mi ha fatto capire che cominciava la mia partita». Caduta e resurrezione Ora è un’altra musica, Rafa la tigre non sbaglia più nulla e torna a far danni con il dritto, Del Potro mogio spara a salve e regala palle break: 6-4 6-1 per lo spagnolo e subito 1-0 e servizio nel quarto. Non si accettano scommesse, quando mai il numero due del mondo può perdere una partita così sulla sua superficie e davanti alla sua gente? Già, la gente: dopo due ore di silenzio, la torcida albiceleste (circa tremila tifosi) torna a fare un baccano infernale e obbliga il giudice di sedia a sospendere la partita per quattro minuti. Nella bolgia, Del Potro risorge: «Mi sono detto: se non sono morti loro, perché dovrei esserlo io? y A febbraio c’è l’Italia Spagna Argentina 3-1 Ieri: Nadal (Spa, n. 2 del mondo) b. Del Potro (Arg, 11) 1-6 6-4 6-1 7-6 (0); sabato: Nalbandian-Schwank (Arg) b. Verdasco-Lopez (Spa) 6-4 6-2 6-3; venerdì: Nadal (Spa) b. Monaco (Arg, 26) 6-1 6-1 6-2; Ferrer (Spa, 5) b. Del Potro (Arg) 6-2 6-7 (2) 3-6 6-4 6-3. Primo turno mondiale 2012 (10-12 febbraio): Spagna-Kazakistan, Austria-Russia, Canada-Francia, Svizzera-Usa, R. Ceca-Italia, Serbia-Svezia, Giappone-Croazia, Germania-Argentina. Mi hanno dato forza, ho pescato tra le ultime energie». Addio alla Coppa D’improvviso, tornano i dritti e i rovesci che lasciano di sasso Nadal («Non mi ha sorpreso: lui è un giocatore di questo livello, può diventare anche il numero uno del mondo e io sono sceso un po’ a metà del set»), tra break e contro-break, l’argentino va a servire addirittura per il set sul 5-3, prima di tornare quello vecchio: doppio fallo sul 30 pari. Poi tocca a Rafa perdere la bussola di un match ormai senza logica, serve sul 6-5 e spara due facili dritti in rete, ma nel tiebreak è una furia e non lascia neanche le bricole. Olé. Delpo piange: «Fa male perdere così, ma ho dato tutto. Nel quarto set, quando ho avuto di nuovo le mie occasioni, lui è salito di livello, perché un Nadal al 70% sulla terra è comunque molto più forte di tutti noi». Il vincitore lo abbraccia, si prende la Coppa dal Re e poi, come si sapeva, saluta: «Non dite che è stata la mia Davis, l’abbiamo vinta tutti. Sono molto felice, è bello finire così una stagione piuttosto complicata. Però l’anno prossimo, con un calendario compresso e l’Olimpiade, sarà impossibile per me giocarla». Anche per questo voleva lasciarla con un pomeriggio da consegnare alla storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 40 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 PALLAVOLO COPPA DEL MONDO IN GIAPPONE Rimandati L’Italia vince 3-1 ma non basta Fuori per due set Chiude con il successo sull’Iran e a pari punti con il Brasile, ma è 4a. Per ora niente Olimpiade una formula da rivedere. No, Savani e soci sono usciti e hanno cercato di elencare prima quali sono state le loro mancanze in questo torneo (e onestamente i rammarichi ci sono, sia in campo che in panchina per le occasioni sprecate). In uno sport dove gli alibi sono all’ordine del giorno, non è per nulla normale trovare una squadra rimasta fuori per un’inezia dall’Olimpiade (almeno questa volta) che prima di guardare alle «colpe» altrui si mette in croce. Di più, considerando che questa Italia ha un pedigrée (di vittorie) molto modesto, gioca assieme da pochi mesi e quando si è trovata per la prima volta in estate, probabilmente non si immaginava che sarebbe arrivata – tanto in fretta - così in alto. Nel rendimento dei singoli e in quello di squadra: guardate Michal Lasko, per troppo tempo considerato solo un comprimario e invece capace di chiudere un torneo contro i muri (e le difese) più agguerriti del mondo a tre soli punti dal primato del best scorer, dietro al caribico Hernandez con Cuba che nelle ultime tre gare ha fatto schiacciare solo lui per riuscire a superare l’azzurro... Parole Si comprendono meglio le parole autenticamente sofferte, di Mauro Berruto quando dice: «Sono orgoglioso di questa squadra per quello che ha fatto nel torneo e sono orgoglioso dello staff per tutto il lavoro della World Cup. Non possiamo considerarci perdenti per due set in Berruto: «Non per questo siamo perdenti, orgoglioso di tutti». Torneo alla Russia Gli azzurri dopo l’ultima gara, da sinistra: Parodi, Zaytsev, Fei, Mastrangelo, Travica, Lasko, Birarelli e Giovi AFP ITALIA IRAN 3 1 (25-13, 25-17, 20-25, 25-18) ITALIA: Savani 13, Fei 7, Travica 6, Zaytsev 10, Mastrangelo 6, Lasko 25; Giovi (L), Parodi 5, Boninfante, Birarelli. Non entrati: Maruotti, Bari. All. Berruto. IRAN: Hosseini 1, Kamalvand 12, Nadi 9, Bazargarde 4, Nazari 1, Mousavi 10; Zarif (L), Fayazi 7, Ghafour 11, Mahadavi 2. Non entrati: Bakhsheshi, Zarini. All. Velasco. ARBITRI: Vereecke (Fra) e Shaaban (Egi). NOTE Spettatori: 5400. Durata set: 18’, 21’, 25’, 23’; totale 87’. Italia: battute sbagliate 15, vincenti 7, muri 8, 2a linea 13, errori 17; Iran: battute sbagliate 9, vincenti 2, muri 13, 2a linea 11, errori 23. DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI TOKYO (Giappone) Ci sono tanti modi di perdere, quelli che ha scelto l’Italia di volley di Berruto, a Vienna come a Tokyo, sono certamente fra i più dolorosi. Il karma calcistico del c.t. piemontese (è tifoso del Toro) si è «purtroppo» trasferito alla squadra che chiude al quarto posto una Coppa del Mondo durissima e massacrante, con le stesse vittorie (e sconfitte) della formazione arrivata seconda (la Polonia, alle spalle della tosta Russia di Alekno e Busato) e con gli stessi punti del Brasile, tre volte campione del Mondo. E dopo aver battuto l'Iran di Velasco (3-1) l’Italia si è piazzata dietro alla Nazionale che ha dominato l’ultimo decennio per due soli set. Beffardo, maligno, chiamatelo come volete. Orgoglio Ma in tutto questo «dolore» autentico per chi usciva dal campo sapendo di avere fatto tanto, ma di essersi fermato a un passo dall’impresa, non uno dei giocatori italiani si è fermato a lamentarsi con un calendario per nulla equilibrato (cosa sarebbe successo — ad esempio — se la Polonia avesse affrontato prima il Brasile e poi l’Italia? Avrebbe «smesso» di giocare nel terzo set o avrebbe dovuto continuare fino alla fine del match?), a più o in meno, ma di certo ripartiremo lavorando sui nostri errori, che ormai sono meno, quindi anche i più difficili da eliminare. Voltandomi indietro e guardando quello che ha fatto la squadra in questa Coppa del Mondo mi viene da dire che ha prodotto qualcosa anche di più grande rispetto a quello mostrato all’Europeo». Ma come dicono quasi all’unisono Dragan Travica e Michal Lasko: «Sapere che possiamo lottare con i migliori non ci basta più, questa Italia vuole vincere». Cullando questo spirito e allenandosi contro i propri difetti, giornate dolorose come quella di ieri forse l’azzurro ne vivrà di meno nel prossimo futuro. Italdonne, Russia e Polonia erano state invitate: «Servono regole uguali per tutti» TOKYO A fine Coppa del Mondo il c.t. dell’Iran-sorpresa lancia un allarme al Cio sulla deriva che ha preso la pallavolo. «Lo dico chiaramente: che tre squadre su sei, fra maschile e femminile, vadano ai Giochi grazie a una wild card, deve fare riflettere. Lo dico anche se ci vanno Barbolini, Anastasi e Gardini, grandi amici. E nessuno può pensare che dico questo per il mio Iran che qui non si sarebbe qualificato mai – ha detto Julio Velasco —. Io penso che negli altri tornei si possa fare quel che si vuole, ma quando è in ballo l’Olimpiade le regole devono essere uguali per tutti: dall’orario di gioco fino alle wild card, per chiudere con il fatto che tutti i continenti, tranne l’Asia, avranno due possibilità, o tre per andare a Londra. Mentre le asiatiche un solo torneo con altre nazioni che vengono da fuo- Ancora due tornei per qualificarsi Il primo in Bulgaria Busto vola Villa ferma Pesaro (a.a.) La Coppa del Mondo ha qualificato le prime tre squadre ai Giochi di Londra: Russia, Polonia e Brasile. Oltre alla Gran Bretagna, Paese organizzatore, ci saranno altri 8 posti. Quattro verranno attribuiti ai vincitori dei tornei continentali (quello europeo è a Sofia, in Bulgaria, dall’8 al 13 maggio con 8 squadre: Bulgaria, Italia, Serbia, Finlandia, Germania, Spagna, e due ripescate, quasi sicuramente Slovacchia e Slovenia), tre dai tornei intercontinentali in programma a giugno a Roma, Berlino e Tokyo. I primi due sono a 4 squadre, le migliori del ranking Fivb per continente, l’ultimo a 8 squadre perché varrà anche come torneo asiatico con due posti in palio (uno per forza a una asiatica). Quindi l’Italia avrà ancora due opportunità, essendo terza nel ranking mondiale. Ieri 11a giornata Polonia-Russia 2-3 (23-25, 25-23, 22-25, 25-17, 15-17), Iran-Italia 1-3, Giappone-Brasile 0-3 (21-25, 19-25, 22-25); Cuba-Egitto 3-1 (26-24, 23-25, 25-23, 25-20), Argentina-Cina 3-0 (25-23, 31-29, 25-18), Serbia-Usa 3-0 (25-23, 25-17, 25-19). RIMPIANTO Ma come sarebbe finita coi vecchi sistemi di punteggio? In ogni caso avrebbe vinto la Russia. Con i 2 punti alla vittoria e quoziente set l’Italia sarebbe stata 4ª. Ma con il sistema dei due punti e a parità il quoziente punti 2˚ sarebbe stato il Brasile (1.147) e 3ª l’Italia (1.112). 4ª Polonia (1.093). CLASSIFICA SQUADRE Russia Polonia Brasile Italia Cuba Stati Uniti Argentina Serbia Iran Giappone Cina Egitto PT 29 26 24 24 20 16 16 15 12 8 5 3 G V P SV SP 11 10 1 30 8 11 8 3 30 15 11 8 3 29 14 11 8 3 28 15 11 7 4 25 19 11 6 5 20 19 11 5 6 21 21 11 5 6 20 23 11 5 6 16 25 11 2 9 12 28 11 1 10 9 30 11 1 10 7 30 Premiati h Gloria per Savani: miglior servizio Mikhaylov mvp C’è anche Cristian Savani tra i premiati con i riconoscimenti individuali alla Coppa del Mondo: suo il miglior servizio (19 ace). Miglior giocatore, come già in World League, è il russo Mikhaylov MVP: Mikhaylov (Rus) Più punti: F. Hernandez (Cuba) Schiacciatore: Abdelhay (Egi) Muro: Mozdzonek (Pol) Servizio: Savani Palleggiatore: De Cecco (Arg) Ricezione: Sergio (Bra) Libero: Ren Qi (China) A-1 UOMINI ri e quindi con un calendario che può essere "falsato" a favore dei padroni di casa, del Giappone. Per ultimo aggiungo: domani i giocatori tornano a casa, giovedì e domenica saranno in campo nei campionati. Si può fare, ma non è giusto, si parla della fatica fisica invece quella che pesa di più è la fatica mentale. Non si poteva fare una Coppa del Mondo ad esempio a 10 squadre, o qualificare ai Giochi almeno il campione di ogni continente? Il Cio può accettare queste regole "diverse" io però mi sento di farle presente». Forse non c'è la censura nel volley, ma queste dichiarazioni sono state rilasciate dal ct anche in conferenza stampa e sono state stralciate dal comunicato redatto dalla federazione mondiale o da essa vistato. Come mai? g.l.p. Julio Velasco, 59 anni AFP A-1 DONNE 7a GIORNATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL C.T. DELL’IRAN «LE ASIATICHE HANNO MENO CHANCE DI ANDARE ALL’OLIMPIADE» Velasco non ci sta e accusa «A Londra 3 con la wild card» la guida © RIPRODUZIONE RISERVATA Si ricomincia già giovedì con la caccia a Trento Per i giocatori delle nazionali non c’è tregua: il campionato di serie A 1 torna già giovedì 8 (ore 18). GIOVEDI’ 8, 8ª GIORNATA: Bre Cuneo Sisley Belluno; Acqua Paradiso Monza Copra Piacenza; Cmc Ravenna Fidia Padova; Casa Modena Energy Resources San Giustino; Callipo Vibo Valentia Itas Trento; Andreoli Latina Lube Macerata; Marmi Lanza Verona M.Roma CLASSIFICA: Trento 18; Cuneo 17; Macerata 16; Modena 14; Vibo, Belluno 12; Monza, Latina 11; Roma 10; Verona 8; Piacenza 7; San Giustino Padova 5; Ravenna 1 PIACENZA–BUSTO A. | 0-3 (19-25, 22-25, 15-25) REBECCHI PIACENZA: Dall’Igna 1, Turlea 12, Leggeri 6, Kajalina 3, Pachale 9, Nicolini 8; Mazzocchi (L), Davis, Lehtonen. N.e. Callegaro. All. Marchesi YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Marcon 7, Bauer 11, Lloyd 6, Havelkova 14, Dall’Ora 7, Havlickova 13; Leonardi (L), Lotti. N.e. Caracuta, Pisani, Bisconti, Meijners, Prandi. All. Parisi. ARBITRI: Venturi e Longo. NOTE Spett. 1900, incasso 4400. D.s. 24’, 29’, 25’; tot. 78’. Rebecchi: b.s. 5, v. 2, m. 5, s.l. 2, e. 17. Yamamay: b.s. 7, v. 4, m. 8, s.l. 4, e. 16. T.G. 6 Lloyd, 5 Leonardi, 4 Havelkova, 3 Marcon, 2 Turlea, 1 Bauer PIACENZA (m.mar) Busto Arsizio non lascia un set nemmeno a Piacenza che ha Turlea in banda e Leggeri che riceve. PARMA-BERGAMO | 0-3 (23-25, 23-25, 22-25) CARIPARMA PARMA: Bacchi 11, Campanari 5, Moreno Pino 9, Grothues 12, Kovalenko 7, Dalia 3; Poma (L), Conti 5. N.e. Roani, Brusegan, Galeotti, Gibertini (L). All. Radogna. NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Vasileva 13, Arrighetti 11, Quaranta 11, Piccinini 14, Nucu 4, Signorile 1; Gabbiadini (L), Merlo (L), Diouf 3, Di Iulio 3, Serena. N.e. Ruseva. All. Mazzanti. ARBITRI: Zucca e La Micela. NOTE Spett. 2500. Durata set: 25’, 24’, 27’; tot: 76’ . Parma: b.s. 5, v. 1, m. 10, s.l. 3, e. 15. Bergamo: b.s. 6, v. 2, m. 9, s.l. 3, e. 16. T.G. 6 Piccinini, 5 Vasileva, 4 Arrighetti, 3 Bacchi, 2 Kovalenko, 1 Merlo. PARMA (ma.p.) Bergamo fa la differenza nei momenti chiave, indirizzando la partita nel finale di 1o set quando, sotto 23-20, infila un parziale di 5-0. VILLA CORTESE-PESARO | 3-1 (20-25, 25-21, 26-24, 25-18) MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg 1, L. Bosetti 7, Wilson 6, Pavan 20, Cruz 17, Guiggi 13; Carocci (L), Puerari (L), C. Bosetti 1, Pincerato 1, Barborkova, Stufi. N.e. Perinelli. All. Abbondanza. SCAVOLINI PESARO: Ferretti 3, Klineman 13, Manzano 11, Ortolani 16, Brinker 15, Okuniewska 10; De Gennaro (L), Musti De Gennaro 1. N.e. Agostinetto, Saccomani, Ampudia. All. Pedullà. ARBITRI: Pignataro e Boris NOTE Spett. 1207, incasso 11.025. Durata set: 27’, 29’, 32’, 28’; tot. 116’. Mc-Carnaghi: b.s. 3, v. 3, m. 11, s.l. 7, e. 20. Scavolini: b.s. 14, v. 3, m. 10, s.l. 6, e. 31. T.G.: 6 Guiggi, 5 Cruz, 4 Pavan, 3 Brinker, 2 Berg, 1 Carocci. CASTELLANZA (Va) (m.l.) Pesaro avanti 24-23 nel terzo si fa recuperare da Cruz e Pavan, poi non sfrutta la buona partenza nel 4. URBINO-NOVARA | 3-0 (32-30, 25-19, 25-23) CHATEAU D’AX URBINO: Skorupa 1, Tirozzi 16, Garzaro 9, Djerisilo 14, Faucette 3, Crisanti 11; Sirressi (L), Blagojevic 5, N.e. Mc Namee . Gentili, Devetag, Van Hecke. All. Salvagni ASYSTEL NOVARA: Frigo 11, Bechis 1, Horvath 6, Veljkovic 3, Barcellini 14, Viganò 11; Sansonna (L), Camera, Folie 1, N.e. Zardo, Barun. All. Caprara. ARBITRI Prandi e Vagni. NOTE Spett. 1800. D.s. 38’, 27’, 28’ , tot. 93’. Urbino b.s. 6, v. 3, m. 8, s.l. 10, e. 12; Asystel: b.s. 7, v. 2 , m. 5, s.l 8, e. 8. T.G. 6 Tirozzi 5 Garzaro 4 Viganò 3 Djerisilo, 2 Bechis 1 Blagojevic. URBINO (m.n.f.) Urbino determinata, motivata tre punti meritati. CHIERI-MODENA | 3-2 (25-18, 17-25, 12-25, 25-21, 17-15) CHIERI: Giogoli 3, Sorokaite 18, Borgogno 7, Zetova 7, Arimattei 13, Pavlovic 14; Borri (L), Corvese 3, Vesela, Vietti, Grazietti, Hippe 5. N.e. Zauri. All. Beltrami. CASA MODENA: Barazza 8, Aguero 25, Barboza 12, Harmotto 12, Fernandinha 4, Rinieri 2; Valeriano (L), Marinkovic, Paggi, Partenio 17, Mari. N.e. Ciabattoni (L), Croce. All. Cuccarini. ARBITRI: Sobrero e Prati. NOTE Spett. 2600. Durata set: 22’, 24’, 22’, 28’, 22’; tot 118’. Chieri: b.s. 6, v. 4, m. 12, e. 33. Modena: b.s. 13, v. 2, m. 18, e. 20. T.G.: 6 Pavlovic, 5 Aguero, 4 Sorokaite, 3 Arimattei, 2 Partenio, 1 Barboza. TORINO (ma.mor) Prima vittoria interna per Chieri che rimonta 2 set e si impone grazie a Pavlovic. CLASSIFICA: Busto Arsizio 21; Villa Cortese 20; Urbino 19; Bergamo 14; Modena 12; Novara, Piacenza 8; Parma 7; Conegliano 6; Chieri 4; Pavia 1; Pesaro 0. LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 IPPICA CHE SORPRESA A MONTEGIORGIO Favola Iglesias nuova edizione Torna in pista e vince il campione rapito nel 2009 e ritirato dalle corse 21 mesi fa MATTEO PIERELLI Perfetto d’andatura e ancora straordinariamente veloce. Il nuovo Iglesias visto vincere ieri a Montegiorgio somiglia molto a quello vecchio, al campione capace di conquistare 5 Gran Premi fino alla primavera del 2008, quando si infortunò all’anteriore destro e, dopo quasi un anno di tentativi vani, fu spedito sul litorale campano (Cuma) dove i benefici dell’acqua marina fanno miracoli, ma dove Iglesias fu rapito il 26 marzo 2009 per poi essere ritrovato in condizioni pietose due mesi dopo a Sant’Anastasia, a soli 30 km dal luogo del rapimento. Favola Il suo allevatore e pro- prietario Sergio Carfagna si ritrovò fra le mani un cavallo di pelle e ossa, che rischiò seriamente di morire. Eppure Iglesias, nato e cresciuto sotto la basilica di Assisi, riuscì a superare anche quel momento, rientrando nel 2010 e centrando due vittorie, prima di fermarsi ancora due mesi dopo per un altro infortunio ed essere ritirato in razza. Però... «Però all’inizio di novembre - dice Carfagna - vedevo Iglesias scorrazzare felice in paddock: era perfetto di anda- Iglesias con il suo proprietario Sergio Carfagna DE NARDIN 4 I NUMERI 5 GP vinti da Iglesias 2007: Marche (M.Giorgio), Marangoni (To) e Firenze. 2008: Città di Padova, Città di Torino. tura e filava come ai bei tempi. Mi sembrava un segno del destino e così mi sono tolto lo sfizio di riattaccarlo al sulky. La settimana scorsa ha fatto la riqualifica a Montegiorgio e ieri ha fatto quel che ha fatto». Ovvero un miglio alla vecchia maniera: subito in testa e stacco finale in 1.14, dopo un’assenza di un anno e nove mesi. «Mi sono quasi commosso - conclude Carfagna - e ora viviamo alla giornata: con Iglesias, dopo tutto quello che è successo, è meglio non sbilanciarsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 GHIACCIO SHORT TRACK IN GIAPPONE y Mauritius Dettori k.o. Dieci monte e zero vittorie per Dettori a Mauritius nel torneo internazionale dei fantini vinto dal trio Chisty, Buick e Brown. Frankie era in squadra con Peslier e Pasquier, giunta terza e ultima. Secondi i locali Joorawon, Teetan e Bardottier. Terza Jessica Marcialis in una corsa per amazzoni. OGGI ROMA QUINTÉ A Tordivalle (inizio convegno alle 14.30) scegliamo Forever Onion (4), Myself Kris (19), Lotar Wise (2), Lopez Bi (10), Ikram Ferm (18) e Let Me Run (13). Si corre anche Trotto: Palermo (14.40) e Treviso (15.25). Galoppo: Livorno (15.15) e Napoli (15.05). tappa è un traguardo da ricordare, e sul quale costruire ancora in vista degli Europei, dal 27 al 29 gennaio in Repubblica Ceca, e per i Mondiali, dal 9 all’11 marzo a Shanghai. Arianna Fontana, 21 anni AFP Bis Fontana e la staffetta Super Italia Arianna firma il quarto trionfo in Coppa e trascina le azzurre SIMONE BATTAGGIA È Nagoya, ma sembra di essere in Lombardia. Ieri in Giappone lo short track mondiale ha parlato valtellinese stretto, almeno tra le donne: due vittorie e un terzo posto, dopo il trionfo di sabato nei 1500. Le tre stelle C’è Arianna Fontana, che con la doppietta 1500-500 firma la quarta vittoria individuale di fila, dopo anni passati a rincorrere un trion- fo in Coppa del Mondo. Poi c’è Martina Valcepina, che come un mese fa in Canada accompagna la Freccia Bionda sul podio dei 500, e si gode il primo posto nella classifica di specialità: nessuna vittoria, ma tre secondi e un terzo posto sono più che sufficienti, finché Arianna e la canadese St-Gelais si alternano vittorie e assenze. E poi c’è la staffetta, con Cecilia Maffei, Arianna e Martina Valcepina a dare forza e sostegno alla Fontana, per chiudere nel migliore dei modi un weekend storico: tre vittorie azzurre nella stessa Conferme e sorprese La giornata perfetta è iniziata nei 500, dove Arianna Fontana si è presentata col miglior tempo in batteria. Stessa musica nel tabellone: prima col miglior crono nei quarti e davanti a tutte anche in semifinale, per poi bruciare in finale l’idolo di casa, la giapponese Yui Sakai, mentre Martina Valcepina si prendeva il bronzo. La vera sorpresa è arrivata nella staffetta, dove Sud Corea e Cina erano favorite. Nella prima semifinale, però, Giappone e Olanda hanno beffato le coreane, relegandole alla finale B, mentre le azzurre non hanno avuto problemi a qualificarsi dietro la Cina, staccando Germania e Canada. In finale, la volata ha dato ragione alle azzurre, davanti a Giappone e Cina. Nel prossimo weekend le azzurre saranno a Shanghai per la terza tappa di Coppa, proprio sulla pista dei Mondiali. Proveranno a lasciare un segno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Coppa del Mondo a Nagoya (Giap), ultima giornata. Uomini. 500: 1. Jean (Can) 41"491; 2. Liang Wenhao (Cina) 41"738; 3. Gong Qiuwen (Cina) 42"815; 23. Reggiani 42"759; 24. Cassinelli 43"054. 1000: 1. Hamelin (Can) 1’25"915; 2. Kwak Yoon-Gy (S.Cor) 1’25"743; 3. Gilday (Can) 1’26"909; 13. Confortola 1’29"993; 14. Dotti 1’29"051. Staffetta 5000: 1. Cina 6’50"562; 2. Russia 6’50"241; 3. Giappone 6’53"557; 10. Italia 6’57"493. Donne. 500: 1. Fontana 44"479; 2. Sakai (Giap) 44"566; 3. M. Valcepina 44"667; 22. A. Valcepina 45"777. Coppa: M. Valcepina 3040; 2. Fontana, St-Gelais (Can) 2000. 1000: 1. Li Jianrou (Cina) 1’32"370; 2. Lin Meng (Cina) 1’33"226; 3. Xiao Han (Cina) 1’32"307; 21. Maffei 1’37"308; 28. Viviani 1’37"624. Staffetta 3000: 1. Italia (Fontana-Maffei-A. Valcepina-M. Valcepina) 4’19"970; 2. Giappone 4’20"041; 3. Cina 4’20"122; 4. Sud Corea 4’16"624. 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 SCI COPPA DEL MONDO Vonn è tris FONDO SPRINT A COPPIE Quanti voli Pellegrino si spaventa Cade: «Paura per la spalla operata pochi mesi fa» Vince pure il superG e scappa Terza vittoria in tre giorni E’ l’11˚ successo a Lake Louise PIERANGELO MOLINARO Tre giorni, tre prove, tre vittorie a Lake Louise (e sono 11 in carriera). Cinque gare disputate, quattro vittorie. Di questo passo Lindsey Kildow, ancora per poco in Vonn, potrà regalarsi le vacanze di Natale e magari andare al mare prima delle finali della Coppa del Mondo a Schladming a metà marzo, tanto per andare ad alzare la sfera di cristallo (e sarebbe la quarta). La statunitense vince anche il superG, ma meno nettamente delle due discese dei giorni precedenti. Commette qualche errore e arriva ancora una volta davanti a tutte grazie alla grande scorrevolezza nella parte iniziale ed in quella finale, dove sa sfruttare sino in fondo i suoi 80 chili. Fenninger Meglio di lei sulla parte più tecnica del superG canadese si muove l’austriaca Anna Fenninger, 22 anni, già campionessa mondiale a Garmisch di supercombinata: linee morbide e delicate, capaci di non Azzurre bene: Schnarf 6a, Elena Fanchini 10a. Mercoledì si replica in superG Lindsey Vonn, 27 anni, 45a vittoria EPA Pellegrino, 21 anni, medicato vede, per ora in gigante e superG. Quarta Lara Gut, attaccante incredibile, ma proprio questa aggressività a volte la porta ad essere troppo brusca. A deludere nel superG di ieri è stata la tedesca Viktoria Rebensburg, regina del gigante e che con i progressi registrati in discesa si pensava estremamente competitiva in superG. Invece ieri la campionessa olimpica di gigante ha sbagliato tutto e si è piazzata solo 25ª. Bella Italia La squadra azzurra Johanna Schnarf, 27 anni AP lasciare centesimi di secondo impigliati nella neve ad ogni curva. Ha chiuso a 19/100 dalla statunitense. E’ un atleta in piena crescita che fra non molto sarà pronta anche ad inseguire la Coppa generale. Terza Julia Mancuso, altra talentuosa che quest’anno pare essersi allenata con un po’ più di continuità e la sua competitività si continua a piacere. Non è ancora salita sul podio, ma ancora ieri ha piazzato due atlete nelle prime 10, Johanna Schnarf sesta ed Elena Fanchini decima. Di questo passo arriverà anche il giorno del podio. Che piace è l’atteggiamento complessivo delle ragazze. Certo, ieri a Lake Louise c’era sole splendente e visibilità perfetta, la pista larga e invitante, ma finalmente tutte su buttano all’attacco. Solo Elena Curtoni è apparsa in qualche punto un po’ passiva, ma bisogna darle tempo, perché ha talento ed un certo adattamento è necessario nella prima stagione stabile in Coppa del Mondo. Clima Quando la stagione di una squadra a cui nessuno chiedeva nulla parte in questo mondo arriva quel clima positivo che porta ai risultati. Possiamo contarci. In tre giorni abbiamo ritrovato Lucia Recchia, Elena Fanchini e ieri Johanna Schnarf. Non è stata quella della ragazza di Valdaora una discesa perfetta, ma sulla pista canadese Johanna ha trovato quella decisione che altre volte le era mancata. Ed importante è pure la riconferma a sole 24 ore dal settimo posto di discesa di sabato di Elena Fanchini, che sta davvero vincendo le paure che l’hanno condizionata per anni. E sembra crescere anche Verena Stuffer ancora a punti, un bel bilancio in attesa del rientro di Nadia Fanchini. Le ragazze non torneranno a casa perché mercoledì su questa stessa pista disputeranno il superG originariamente in programma a Val d’Isere. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIGANTE MASCHILE RAZZOLI PARTE E FARA’ LO SLALOM A BEAVER CREEK Hirscher beffa sua maestà Ligety Lo statunitense continua a contestare la Fis Azzurri lontani con i rivali austriaci, gli unici a favore del cambiamento: «Reichelt e Raich spalleggiano la Fis, forse è il loro modo di rientrare fra i primi. E poi in Austria lo sci è lo sport nazionale e a loro importa solo vincere». DAL NOSTRO INVIATO Italietta Chissà se anche a noi MASSIMO LOPES PEGNA BEAVER CREEK (Colorado, Usa) «Forza ragazzi, dai Italia». Anche lo speaker si sgola, in italiano, per incitare quella che ormai sembra l’ex «valanghina» azzurra del gigante. Perché i nostri, dopo aver bucato la prima a Sölden, rimangono impantanati nelle retrovie anche a Beaver, la pista che una volta, neppure troppo tempo fa (Blardone aveva vinto qui nel 2006), ci era congeniale. Si salvano solo Davide Simoncelli, 13˚, e il giovane Giovanni Borsotti, 17˚. Del resto della truppa, rimangono nei trenta — e per un soffio — Manfred Moelgg e Max Blardone, rispettivamente 25˚ e 26˚. Ted Il principe mancato della Birds of Pray è l’americano Ted Ligety, sorpassato per un soffio dall’austriaco Marcel Hirscher, che coglie la sua terza vittoria in gigante, quarta assoluta in Coppa del Mondo. Marcel Hirscher, 22 anni: è la quarta vittoria in Coppa EPA Immaginate la delusione della tribunetta zeppa di gente, gelata dai meno 14˚ e dal vedere il loro idolo scherzato di appena 16/100. Alle loro spalle, con un ritardo di 62/100, si piazza il 24enne tedesco Fritz Dopfer. Hirscher è il nuovo (me neppure troppo nuovo) talento austriaco, seguito fanaticamente dal padre, ma Ligety è sempre di più il dominatore della specialità: 3 coppe negli ultimi 4 anni, oro mondiale a Garmisch e successo a Sölden al debutto stagionale. Soprattutto è lui il condottiero della battaglia contro la Fis intenzio- nata a cambiare gli sci del gigante. Una regola che potrebbe entrare in vigore dalla prossima stagione e a cui si oppone almeno l’80% degli atleti. Contestazione Ligety usa termi- ni duri: «Penso che la Fis voglia rovinare il gigante facendoci tornare indietro di 20 anni, perché gli sci lunghi e dritti sarebbero una vera involuzione. Li ho provati, mi sono sentito come Phil Mahre nell’84. La Fis è una dittatura che vuole imporci la sua volontà». E non la pianta qui, il biondino dello Utah. Anzi, se la prende anche farebbe bene tornare ai vecchi sci. Per ora rimane nelle orecchie l’amarezza di Max Blardone: «Mi ricordo quando a Beaver vincevo, c’era tanta volontà. Ora sono sfiduciato, mi manca continuità negli allenamenti». Meno male che c’è Simoncelli (8˚ tempo nella 2ª manche). A marzo si era rotto il crociato del ginocchio e ora è già su livelli discreti: «Dai, non è andata male, ne ho tanti davanti a una manciata di centesimi: manca poco ed entro nei dieci. Cerco di trarre grande positività da queste gare. Memorizzo e cerco di risalire la china». Intanto la notizia positiva del giorno arriva dall’Italia: Giuliano Razzoli sta meglio e parteciperà allo slalom di giovedì. Dice il d.t. Claudio Ravetto: «Arriverà a Beaver all’ultimo momento (martedì pomeriggio, ndr), il modo migliore per non risentire eccessivamente del fuso orario». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GUIDA Domani a Beaver gigante uomini Giovedì lo slalom SUPERG DONNE (Lake Louise): 1. Vonn (Usa) 1’20"21; 2. Fenninger (Aut) a 19/100; 3. Mancuso (Usa) a 71/100; 4. Gut (Svi) a 84/100; 5. Riesch (Ger) a 89/100; 6. SCHNARF a 1"20; 7. Lindell Vikarby (Sve) a 1"21; 8. Goergl (Aut) a 1"29; 9. Fischbacher (Aut) a 1"38; 10. E. FANCHINI a 1"50; 11. M. Schild (Svi) 1"51; 12. Weirather (Lie) 1"60; 13. Kling (Sve) 1"72; 14. Ruiz Castillo (Spa) 1"75; 15. Rolland (Fra) 1"79; 23. STUFFER a 2"21; 23. MERIGHETTI a 2"21; 32. Recchia a 2"59; 33. Marsaglia a 2"72; 37. E. Curtoni a 3"18; 46. Borsotti a 4"16. Coppa del Mondo (6 prove): 1. Vonn (Usa) 422; 2. Rebensburg (Ger) 286; 3. Goergl (Aut) 243; 16. E. Fanchini 75. GIGANTE UOMINI (Beaver Creek): 1. Hirscher (Aut) 2’38"45; 2. Ligety (Usa) a 16/100; 3. Dopfer (Ger) a 62/100; 4. Jansrud (Nor) 1"12; 5. Sandell (Fin) 1"31; 6. Richard (Fra) 1"32; 7. Schoerghofer 1"36; 8. Janka (Svi) 1"56; 9. Pinturault ((Fra) e Svindal (Nor) 1"59; 11. Fanara (Fra) 1"62; 12. Cuche (Svi) 1"66; 13. SIMONCELLI e Haugen (Nor) 1"72; 15. Reichelt (Aut) 2"13; 17. BORSOTTI 2"33; 25. MOELGG 3"29; 26. BLARDONE 3"43. Non qual. II m.: Eisath, Grange (Fra), Ploner, Innerhofer, Kostelic (Cro), Fill, Casse, Miller (Usa). Rit. I m.: Patscheider. Coppa del Mondo (6 prove): 1. Svindal (Nor) p. 294; 2. Cuche (Svi) 260; 3. Feuz (Svi) 246; 4. Miller (Usa) 197; 5. Ligety (Usa) 189: 27. Fill 57. Programma (a Beaver Creek) Domani: gigante maschile (ore 17.30/20.30). Mercoledì. superG donne (18.30). Giovedì slalom maschile (17.30/20.30). FONDO Sprint coppie tl. Uomini: Modin Peterson (Sve); 2. Kriukov Pethukov (Rus); 3. Golberg Hattestad (Nor); 4. Strandvall Jylhae (Fin); 12. SCOLA HOFER; rit. PELLEGRINO R.PASINI. Donne: 1. Eide Falla (Nor); 2. Bjornsen Randall (Usa), 3. Korosteleva Matveeva (Rus); 4. Gruber Van den Graaf (Svi); 18. DE MARTIN LAURENT; 19. BROCARD G.VUERICH. Prossima tappa: Davos, sabato domenica 15 30 km tl D e U, sprint tl D e U. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO ARCOBELLI DUSSELDORF (Ger) Più rollerball che sci: in 28 stipati in una lingua di neve larga meno di 10 metri. Cadute, spavento, ecatombe di bastoncini e sportellate a muso duro: tutto questo è stata la sprint pattinata a coppie davanti al Reno. Non è questo lo show. Non è così che si rilancia l’immagine del fondo-spettacolo. Neanche con le squalifiche, che hanno portato i russi Kriukov-Pethukov dallo spogliatoio al podio in pochi minuti per un ricorso che ha mandato su tutte le furie i tedeschi, mentre gli svedesi Modin-Peterson e le norvegesi Eide-Falla (con seconde per la prima volta le americane) davano un certo prestigio al loro successo. Paura Dentro una baracca, c’era già Federico Pellegrino, dolorante e impaurito per la caduta nell’ultimo giro delle qualificazioni, alla portata sua e di Renato Pasini. Un ruzzolone sul dosso verso l’ultima curva prima del rettilineo finale. «Guardavo come sorpassare gli avversari davanti e mi hanno toccato da dietro». Steso, appoggiato pericolosamente a quella spalla sinistra operata a Milano il 22 marzo. «Senza l’intervento, la spalla mi sarebbe uscita fuori, ho avuto paura: mi sono rialzato e subito ho ripensato a quegli incubi. Così invece di ripartire ho preso la via delle baracche. Sì, la finale era vicina. E invece mi sono subito preoccupato che fosse qualcosa di grave, sono andato a sfogare la rabbia con una corsetta per provare se mi scricchiolasse qualcosa». Il fisioterapista Saba gli rilassa la spalla, ma bisognerà attende qualche giorno per vedere come reagirà: ma la stagione del valdostano non dovrebbe essere a rischio, e neanche la partecipazione domenica alla sprint di Davos. «Peccato, ma dopo 3 metri qui avevo già rotto un bastoncino... bisognerà attrezzarsi con quelli di alluminio!». Anche nella seconda semifinale, prima dell’ultimo giro, Hofer raccoglie al volo il bastoncino lanciatogli da Fulvio Scola: non basterà al gardenese per chiudere 4˚ e il ripescaggio di un’Italia senza finale a 10. Anche Gaia Vuerich, in tandem con Elisa Brocard, allargando la gamba destra per evitare di finire sulla tedesca Anger, ha rimediato uno stiramento. Resta il sorriso di una deb, Greta Laurent, in coppia con Virginia De Martin, di Gressoney come Arianna Follis, che le ha mandato alcuni consigli. Com’è triste, Dusseldorf. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 # TUTTENOTIZIE & RISULTATI Atletica Nuoto CAMPIONATI USA AD ATLANTA: ANCORA SUPER LA BABY FRANKLIN La Soni va: 200 rana da 2’21"46 STEFANO ARCOBELLI Rebecca Soni chiude con un super tempo i campionati americani in vasca lunga alla Georgia Tech University di Atlanta (Stati Uniti): ha vinto i 200 rana in 2’21"46 su Amanda Beard, ambiziosa e veloce come sempre e nonostante la maternità, e con un tempo addirittura inferiore di un centesimo dall’oro mondiale di Shanghai, in piena estate. La Soni ha da tempo nel mirino il record mondiale della canadese Pierce (2’20"12, con i body), primato che in questa stagione olimpica rischia stavolta di cadere davvero. Missy Melissa Franklin si pren- de i 200 dorso in 2’07"14, cede nei 100 stile libero d isoli 4 centesimi a Jessica Hardy e insieme a Tyler Clary ottiene il massimo dei punteggi individuali. Nei100 stile libero maschili, significativo il 48"33 di Natahan Adrian, con Yannick Agnel sul podio in 48"87. Nei 200 rana maschili, si conferma Brendan Hansen A EINDHOVEN Paltrinieri è 2˚ nei 1500 Sjostrom veloce Rebecca Soni, 24 anni, due ori (100-200 rana) ai Mondiali 2011 AFP (2’09"64), mentre continua il periodo di difficoltà del giapponese Kitajima, quarto in 2’12"59. © RIPRODUZIONE RISERVATA Risultati. Atlanta (50 m). Finali. Uomini, 100 sl Adrian 48"33, Townsend (S.Af) e Agnel (Fra) 48"87; 1500 sl Rouault (Fra) 15’12"22, Klueh 15’19"32, Koski (Fin) 15’26"47; 200 do Clary 1’56"41, Pebley 1’58"30, Grevers 1’58"35; 200 ra Hansen 2’09"64, Salto con gli sci Boxe MADISON GREMITO Morassi ottavo Tris di Kofler Cotto si vendica di Margarito Andrea Morassi si distingue dal grande trampolino di Lillehammer (Norvegia) chiudendo ottavo e dopo aver effettuato il miglior salto nella prima sessione (139.5 metri, per l’austriaco Schielerenzauer 135 nel secondo salto, per lo sloveno Tufe 137.5). Per l’azzurro è il secondo risultato più importante di sempre in Coppa del Mondo dopo il podio di Oberstdorf 2007. Terzo trionfo su tre gare per l’austriaco Andreas Kofler. Risultati. Hs 138: 1. Kofler (Aut) 252 p. (125+129 m); 2. Freund (Ger) e Bardal (Nor) 249.2; 4. Schielerenzauer (Aut) 248.7; 8. MORASSI 237.1 (139.5+118.5); 18. COLLOREDO 211.2 (117.5+127). Coppa del Mondo: 1. Kofler (Aut) 300; 2. Schlierenzauer (Aut) 170; 19. MORASSU 32; 33. COLLOREDO 13. Shanteau 2’11"28, Keefer 2’12"40, 4. Kitajima (Gia) 2’12"59; 200 fa Rousseau (S.Af) 1’56"77, Clary 1’57"03, Oliveira (Por) 1’59"95. Donne, 100 sl Hardy 54"82, Franklin 54"86, Vollmer 54"88; 800 sl Muffat (Fra) 8’25"70, Trott (S.Af) 8’28"40, L.Smith 8’34"74; 200 do Franklin 2’07"14, Russell (Can) 2’09"84, Pelton 2’09"89; 200 ra Soni 2’21"46, Beard 2’24"46, McCabe (Can) 2’25"08; 200 fa Hersey 2’08"83, Tosky 2’09"74, Breeden 2’10"08. Agli Open olandesi in vasca lunga di Eindhoven, Paltrinieri è 2o nei 1500. Elena Gemo è 5a nei 100 dorso (1’01"80 ) e 50 delfino (27"50, in batteria 3/100). Niente finale nei 100 sl per Magnini, Leonardi 8o in 50"20 (b. 50"19). Uomini, 100 sl Veschuren 48"60, F.Manau dou (Fra) 49"40, 8. Leonardi 50"20, 9. Santucci 50"22, 11. Magnini 50"25, 16. Maglia 50"56; 18. Belotti 50"82; 1500 sl Kienhuis 14’58"22 (r.n.), 2. Paltrinieri 15’16"22; 100 do Lacourt (Fra) 53"71, 13. Laugeni 56"37; 50 fa Fesikov (Ru) 23"91, Cavic (Ser) 23"93. Donne, 100 sl Sjostrom (Sve) 53"05, Kromowidjojo 53"60, Heemskerk 54"13; 100 do DaRoche (Spa) 1’00"92, 5. Gemo 1’01"80; 50 ra Joahns son (Sve) 31"12, 7. Valentini 32"42; 50 fa Sjostrom (Sve) 25"94, 5. Gemo 27"50 (27"47); 400 mx Miley (Gb) 4’34"76. Boxe KLITSCHKO OPERATO L’iridato dei massimi Wba-Ibf-Wbo Vladimir Klitschko è stato operato per la rimozione di un calcolo renale. L’operazione è riuscita e il manager ha reso noto che il combattimento in programma sabato a Dusseldorf (Ger) contro il francese Jean Marc Mormeck resta in calendario. POVETKIN MANTIENE (r.g.) A Helsinki (Fin), per Alex Povetkin (Rus. 23) facile difesa massimi Wba, contro Cedric Boswell (Usa 35-2) 42 anni, costretto alla resa all’8 tempo. Nel sottoclou, grazie alla vittoria su Dereck Chisora (Ing. 15-2), Robert Helenius (17) porta per la prima volta l’Europeo massimi in Finlandia. Il welter Gianmario Grassellini (19-6-2), salito nei medi, è finito kot al primo round contro Jack Culcay (Germ. 9), iridato 2009 a Milano. Nei leggeri Pasquale Di Silvio (13-4) cede a Edis Tatu (Kos. 16) 6 t. Cotto bacia la moglie Melissa AFP VOGHERA — (r.g.) Al Palaoltrepo di Voghera, bella serata dedicata al ricordo di Giovanni Parisi, scomparso prematuramente il 25 marzo 2009, che avrebbe compiuto 44 anni il 2 dicembre. Manifestazione voluta fortemente da Silvia Parisi, la moglie del campione che ha annunciato l’arrivo di una nuova palestra, felice della presenza di Simona Galassi, Giacobbe Fragomeni, Vincenzo Belcastro e il manager Salvatore Cherchi. Gli allievi della Asd Boxe Voghera, guidati dallo storico insegnante Livio Lucarno hanno dominato il confronto con i rivali di Cremona e Abbiategrasso, vincendo con Valassi, Stani, Negroni, Acatullo, Buratto e Divece. Hockey ghiaccio ma confusione, su tutti i fronti. Pittin, penalizzato anche dal vento che ha costretto la gara a vari stop e dal grande trampolino che non ama, ha dovuto ripetere 4 giri di penalità per un totale di 1’20" di distacco, Runggaldier invece ne ha dovuto percorrere 2. Ha vinto Eric Frenzel. Pittin ora è 3˚ in Coppa, e nel prossimo weekend gareggia a Ramsau, dove è già stato sul podio. Risultati. Hs-138 + 10 km: 1. Frenzel (Ger) 28’38"5 (1); 2. Lamy Chappuis (Fra) a 17"4 (5); 3. Kircheisen (Ger) a 20"6 (4); 4. Moan (Nor) a 21" (12); 5. L.RUNGGALDIER a 22"3 (6); 10. PITTIN a 1’07"8 (38); 17. BAUER a 1’28"7 (35); n.q. Michielli. Coppa del Mondo: 1. Edelmann (Ger) 240; 2. Klemetsen (Nor) 189; 3. PITTIN 180; 4. Lamy Chappuis (Fra) 174; 14. L. RUNGGALDIER 93. Pallavolo A-2, Castellana ok (f.c.) Nona vittoria di fila per Castellana. I pugliesi (2000 spettatori) vincono lo scontro diretto in casa con Segrate. Così la 12˚: Genova–Corigliano 1-3 (22-25, 25-22, 24-26, 23-25); Perugia–Molfetta 3-1 (22-25, 25-20, 25-17, 25-14); Loreto–Santa Croce 3-1 (33-31, 25-23, 19-25, 25-19); Cantù–Club Italia Roma 1-3 (18-25, 20-25, 25-22, 21-25); Castellana Grotte–Segrate 3-0 (25-17, 25-20, 25-22); Milano–Atripalda 3-0 (25-17, 28-26, 25-23); Sora–Città di Castello 0-3 (33-35, 22-25, 25-27); Isernia–Reggio Emilia 3-1 (17-25, 25-20, 25-23, 25-19). Classifica: Segrate 30; Castellana 29; Città di Castello, Perugia 24; Molfetta 23; Genova, Loreto 22; Sora 21; Milano 20; Santa Croce 19; Corigliano 17; Club Italia 15; Isernia 9; Cantù 6; Reggio Emilia 5; Atripalda 2. A-2 DONNE (m.l.) La 9ª giornata: Montichiari-Sala Consilina 3-2 (21-25, 25-19, 20-25, 25-23, 15-10); Fontanellato-Frosinone 3-2 (18-25, 26-24, 15-25, 25-18, 15-13); Crema-S.Vito 3-0 (25-21, 25-23, 25-13); Forlì-S.Croce 0-3 (18-25, 18-25, 20-25); Soverato-Giaveno 0-3 (19-25, 15-25, 20-25); Matera-Busnago 1-3 (12-25, 26-24, 22-25, 15-25); Mercato S.Severino-Pontecagnano 3-0 (25-19, 25-11, 26-24). Classifica: Giaveno 25; Crema 23; Loreto 22; Santa Croce 20; Casalmaggiore 19; Montichiari, Busnago 16; Sala Consilina 13; Frosinone, Fontanellato 11; S. Severino, Pontecagnano 9; Soverato 8; San Vito 5; Forlì, Matera 3. ROVIGO PASSA Nel posticipo del 6˚ turno, Rovigo espugna Calvisano. Calvisano-Rovigo 14–20 (11-13). Marcatori: p.t. 4’ c.p. Griffen (C), 13’ c.p. Basson (R), 21’ m. Castello (C), 30’ c.p. Bustos, 32’ c.p. Griffen, 35’ m. Lombardi tr. Bustos; s.t. 26’ drop Griffen, 30’ m. Duca tr. Bustos. Punti: Calvisano 1, Rovigo 4. Classifica: Prato, Rovigo 21; Padova, Calvisano 20; Mogliano 15; Crociati 11; L’Aquila 10; San Gregorio 9; Lazio 8; Reggio Emilia 5. WESTWOOD OK Il Nedbank Challenge va a Lee Westwood. Nell’ultimo giro a Sun City (Saf, par 72), all’inglese è bastato un 73 per chiudere a -15 (68 70 62 73), respingendo lo svedese Karlsson (-13). Francesco Molinari chiude 11˚ su 12 con +7 (72 77 73 73). Hong Kong Open a Rory McIlroy con -12 (64 69 70 65). Stavolta la rimonta di Alessandro Pittin non si conclude sul podio (da 39˚ a 10˚), che invece è sfuggito di poco a Lukas Runggaldier, per molti tratti secondo nella 10 km norvegese di Sjusjoen, e alla fine quinto. Una gara decisa già sul trampolino di Lillehammer, dove hanno lanciato la penalty race, di cui non si sentiva il bisogno anche se la Fis la sta sperimentando per rendere la Coppa televisivamente più attraente come il biathlon, cioè con i giri di penalità in un anello di 150 metri: Questo dopo aver già condizionato la classifica con i punteggi a fasce in base all’atterraggio dal grande trampolino (hs 138), senza tener conto del telemark. Insom- COPPA LEN DONNE Andata dei quarti: Imperia-Padova 6-6. Ritorno sabato 17. Curling TIGER TORNA A VINCERE Tiger Wood ritrova il successo in un torneo individuale dopo due anni di astinenza. L’ex numero uno del mondo ha vinto lo Chevron World Challenge sui campi di Thousand Oaks. Combinata nordica COPPA DEL MONDO IN NORVEGIA Pallanuoto Rotelle Golf (r.g.) Al Madison Square Garden di New York gremito da 21.329 spettatori (3 milioni di dollari di incasso!) il supercampione Wba dei superwelter, il portoricano Miguel Cotto (37-2), si è preso la rivincita sullo sfidante, il messicano Antonio Margarito (38-8), dominato e costretto alla resa (ferita) all’8˚ round. Nel 2008, Margarito mise k.o. all’11˚ round Cotto, per il titolo dei welter che deteneva dal 2004. Stravius 1’55”46. 400 mx: Pannier 3’43”42. Donne. 100 sl Lazare 54”36; Bonnet 54”56. 50 do: Castel 27”70. 50 ra: El Bekri 31”38. 200 fa: Grangeon 2’07”58. 200 mx: Grangeon 2’10”88. 400 mx: Balmy 3’59”75. RIOS OK (r.g.) Nei leggeri Wba, Brandon Rios (Usa 29-0-1) ha battuto per kot all’11˚ round, John Murray (Ing. 31-2) rendendo così la cintura vacante. Ad Anaheim (Usa), doppio mondiale gallo. Mares (Mes. camp. 23-0-1) batte Agbeko (Gha. 28-4) ai punti: per la Ibf, il supercampione Wba, Moreno (Pan. camp. 32-1-1) si impone su Darchinyan (Aus-Arm. 37-4-1) A Messico City, piuma Wbc: Gonzales (Mes. 50-7) spedisce ko al 2˚ tempo Caballero (Pan. 31-11-1). PISTA LUNGA A Heerenveen (Ola), in Coppa del Mondo, sesto posto azzurro nell’inseguimento a squadre. Uomini. 1000. Gr. A: 1. Nuis (Ola) 1’08"64; 2. De Vries (Ola) 1’09"14; 3. 70 Tae-Bum Mo (S.Cor) 1’09"18; 15. Nenzi 1’11"48. Gr. B: 23. Ioriatti 1’13"14; 25. Daldossi 1’13"45. Ins. a squadre: 1. Olanda 3’42"35; 2. Sud Corea 3’43"82; 3. Germania 3’45"28; 6. Italia (Stefani-Nenzi-Anesi) 3’48"01. Donne. 1000: 1. Nesbitt (Can) 1’15"32; 2. Jing YU (Cina) 1’15"85; 3. Shikhova (Rus) 1’16". Ins. a squadre: 1. Canada 3’00"01; 2. Russia 3’02"38; 3. Sud Corea 3’03"18. Andrea Morassi, 23 anni AFP (l.b.) A Fremantle (Western Australia) ai Mondiali classi olimpiche, dopo l’avvio col match race femminile di sabato (senza italiani), oggi tocca a 470 maschile, RS:X femminile, Finn e Laser Radial. L’umore degli azzurri è alto. Sensini (RS:X): «Sono pronta, si prevede vento forte che mi piace molto. Mi aspetto un bel risultato». Zandonà (470): «Entrare nei 10 non mi basterà, spero di far meglio». CROSS SPAGNOLO (pe.m.) L´eritreo Kidane Tadese ha vinto il cross di Alcobendas (Spa) davanti all’iridato Joseph Ebuya. Uomini (10 km): 1. K. Tadese (Eri) 30’10” 2. Ebuya (Ken) 30’13”; 3. Machariyang (Ken) 30’33”. Donne (5,9 km): 1. Jepleting (Ken) 20’06”; 2. Goshu (Eti) 20’11”; 3. Checa 20’28”. EUROPEI (m.l.) Così ieri la 2ª giornata agli Europei di Mosca. Uomini: Germania-Italia 7-4; Italia-Francia 4-7. Donne: Italia-Lettonia 11-4; Italia-Germania 6-7. Memorial Parisi Pittin rimonta a metà: da 29o a 10o vinto da Voghera Runggaldier è 5o, vince Frenzel Mondiali, c’è la Sensini CROSS KENIANO (d.m.) I keniani Paul Lonyangata e Margaret Wangari hanno vinto la 5˚ prova del challenge keniano di cross a Nyahururu. Uomini (12 km): 1. Lonyangata 36’47”; 2. L. Chumba 36’51”. Donne (8 km): 1. Wangari 28’42”; 2. F Chelangat 28’03”. Ghiaccio Boxe PRESENTI TANTI CAMPIONI Vela CLASSI OLIMPICHE A FUKUOKA (d.m.) Il keniano Josphat Ndambiri ha vinto in 2h07’36” la 65ª maratona di Fukuoka (Giap) prendendo la testa al 25˚ km. Uomini: 1. Ndambiri (Ken) 2h07’36”; 2. Mwangi (Ken) 2h08’38”; 3. Kawauchi 2h09’57”. Maratona di Singapore ai keniani Charles Mawi Kanyao (2h14’33”) e Irene Jerotich Kosgei (2h36’42”). 20ª GIORNATA (m.l.) Così la 20ª giornata: Renon-Cortina 2-1 (1-0, 1-0, 0-1); Pontebba-Bolzano 7-1 (0-0, 5-0, 2-1); Valpellice-Alleghe 4-6 (0-2, 1-1, 3-3); Val di Fassa-Val Pusteria 2-3 (1-1, 1-1, 0-1); Vipiteno-Asiago 4-1 (2-0, 1-0, 1-1). Classifica: Val Pusteria 42; Cortina, Bolzano 39; Pontebba 32; Alleghe* 29; Val di Fassa 26; Asiago* 24; Renon, Vipiteno 23; Valpellice 20. (*: una gara in meno). ROLLER CUP Oltre 4000 persone al Pala Panini per i 16 pattinatori, fra cui 4 freschi iridati, al via nella Roller Cup di artistico. Titolo alla Chimar, forte di Simone Porzi, iridato junior; Sara Venerucci e Danilo Decembrini, oro nella coppia artistico e Carla Pey, bronzo libero e combinata. Rugby PREMI CIAR (c.b.) Ieri a Prato consegnati i premi Ciar a: S. Curcuruto (dirigente); R. Pescante (giornalista professionista); A. Cimbrico (pubblicista); U. Casellato (tecnico); Pro Recco (società); A. Pavanello (giocatore); A. Falzone (arbitro). Trofeo Invernici a Fabio Ongaro (miglior azzurro). Premi speciali: famiglia Francescato (Treviso), G. De Santis (arbitro). Sport invernali Biathlon a Fourcade OESTERSUND — Il francese Martin Fourcade vince anche la pursuit della prima tappa di Coppa. Bel recupero di Hofer, da 28˚ a 16˚. Tra le donne successo per la Berger, la Ponza da 39ª a 26ª. Uomini, 12.5 km inseguimento: 1. M. Fourcade (Fra) 32’56"0 (0); 2. Svendsen (Nor) a 25"5 (2); 3. Soukup (Cec) a 26"9 (1); 16. HOFER a 2’10"7 (1); 41. D. WINDISCH a 3’57"0 (7); 49. M. WINDISCH a 4’33"6 (4); DE LORENZI rit. Donne, 10 km inseguimento: 1. Berger (Nor) 33’56"9 (1); 2. Makarainen (Fin) a 33"2 (2); 3. Neuner (Ger) a 1’24"4 (4); 26. PONZA a 4’09"8 (1); 47. OBERHOFER a 6’51"4 (6). BOB A QUATTRO A Igls (Aut), Italia 1 è 15˚ nel bob a 4, prima tappa di Coppa del Mondo. Bob a 4: 1. Russia 1 (Zubkov) 1’43"05 (1˚+2˚); 2. Usa 1 (Holcomb) a 0"06 (2˚+1˚); 3. Germania 1 (Florschuetz) a 0"36 (3˚+3˚); 15. Italia 1 (Bertazzo-Costa-Riva-Comel) a 1"11 (16˚+13˚). Taekwondo Test di Londra Del Coco terza Judo Federica del Coco terza ieri nel test-event di Londra. Nei +67 kg era stata sconfitta 2-9 al primo turno dalla Baryshnikova (Rus), che però arrivando in finale ha permesso il ripescaggio dell’azzurra, poi vittoriosa 11-3 sulla Weber (Aus) e per forfeit con Sae-Bon An (S.Cor). Nella 49 kg Federica Mastrantoni fuori con la campionessa d’Europa Lucija Zaninovic (Cro), torneo vinto da Shu-Chun Yang (Taiwan). Nei 68 kg Claudio Treviso batte Chuang (Cina), poi è sconfitto dall’iraniano Bagheri, e al ripescaggio fuori con Manai (Fra) 5-7. Negli 80 Gianluca D’Alessandro sconfitto da Aaron Cook (Gb) 13-6. TEST EVENT (e.d.d.) Giulia Cantoni (70 kg) e Giuliano Loporchio (90) settimi nel Test Event di Londra. Tennis Hockey pista SETTIMA La 7ª: Follonica-Sarzana 5-4; Trissino-Prato 3-4; Forte dei Marmi-Breganze 7-0; Seregno-Viareggio 4-5; Lodi-Valdagno 5-4; Giovinazzo-Molfetta 4-2. Oggi, ore 17.30 Bassano-Matera. Classifica: Lodi 21; Viareggio 18; Giovinazzo 15; Forte 13; Valdagno 12; Bassano 11; Prato 10; Breganze, Sarzana 9; Follonica 7; Molfetta, Seregno 6; Trissino 4; Matera 0 Nuoto SUPER BERNARD Ai campionati francesi in vasca corta, ad Angers, Alain Bernard ha vinto i 100 sl in 46”59 che lo mette in testa alle liste stagionali. Angers (25m). Uomini.100 sl: Bernard 46”59; Steimetz 47”73. 50 do: Stravius 23”46. Stasiulis 24”02. 50 ra: Duboscq 57”39. 200 fa: Vilaceca 1’55”03; 9. Coggi 2’01”55. 200 mx: SERIE A (al.ba.) Doppi decisivi nelle semifinali di A maschile: Castellazzo (Golubev, Vanni, Bracciali, Montenet) batte 4-2 Bassano (Seppi, Lorenzi, Crugnola, Aldi), il Forte dei Marmi (Olaso, Marrai, Trusendi, Giorgini) supera 4-2 il Parioli (Volandri, Fabbiano, Dustov, Pescosolido). Fra le donne, il Tc Prato (Camerin e Dentoni) batte 3-1 l’Albinea e va in finale contro il Tc Parioli (Vinci, Arn, Caregaro, Burnett). Finali sabato e domenica a Rovereto. 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI Il fatto del giorno _il decreto salva-Italia DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] I PROVVEDIMENTI PIÙ IMPORTANTI DOPO L’OKAY DI IERI DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI GDS Ecco la nuova Manovra Per i tagli decisi da Monti chi dovrà pagare di più? Tutto il pacchetto del governo vale 30 miliardi: non si tocca l’Irpef, sale l’Iva, si agisce sui costi della politica e sulle pensioni. Ritorna anche l’Ici Monti ha tenuto il Consiglio dei ministri ieri invece che stamattina, in modo da far trovare ai mercati la Manovra pronta. In mattinata, il premier ha ricevuto le parti sociali, suscitando le ire di Bonanni e della Camusso, furibondi per gli interventi sulle pensioni. Il consiglio dei ministri, cominciato alle 16, è durato fin quasi alle 20 e ha prodotto un unico decreto legge che comprende tutto (e che oggi sarà presentato alle Camere). C’è poi stata una conferenza stampa di due ore. 1Ho l’impressione che non possiamo perdere troppo tempo in considerazioni: le cose da raccontare sono troppe. Monti ha cominciato rivolgendosi a tutti gli italiani, e spiegando che questo decreto legge va battezzato «salva Italia». Si tratta di uscire da una crisi gravissima, che ci siamo costruiti noi italiani con le nostre mani, riscuotendo pronta cassa quello che sarebbe stato pagato dalle generazioni future o dalle classi più deboli. Ha annunciato che lui e i ministri renderanno pubblici i rispettivi patrimoni, non solo dichiarando quante case o macchine o barche posseggono, ma anche dando conto della ricchezza finanziaria di ciascun membro del governo, titoli di stato, azioni, assicurazioni sulla vita ecc. Quanto agli altri interventi sulla politica: i consigli provinciali saranno ridotti a 10 componenti eletti dai consigli comunali, eliminate le giunte trovato i soldi per salvare anche quelle da 960, grazie ai bolli sui patrimoni finanziari. Sì, è una piccola patrimoniale: l’1,5% sui patrimoni scudati (in fondo, uno schiaffo a Tremonti, evocato anche dal mantra: «Non abbiamo fatto condoni, non faremo condoni») e il bollo che oggi paghiamo sui conti correnti esteso a tutti gli altri prodotti finanziari. Monti si è dichiarato favorevole alla tassa europea sulle transazioni finanziarie, auspicata da Merkel-Sarkozy e avversata da Berlusconi. d HANNO DETTO S Mario Monti (Premier) «I sacrifici che chiediamo vanno visti in prospettiva e saranno distribuiti in modo equo: chiamatelo decreto salva-Italia. Taglieremo ancora i costi della politica» 4 La parola è passata a Passera. Mario Monti, 68 anni, durante la conferenza stampa sulla Manovra ANSA provinciali e l’ente provinciale considerato come un’articolazione intermedia tra Regione e Comune. Gli eletti in organi amministrativi non previsti dalla Costituzione (come ad esempio le comunità montane) presteranno la loro opera gratuitamente. Ridotto il numero dei dipendenti delle otto Authority, da 50 membri a 28. Monti rinuncerà agli stipendi di presidente del Consiglio e di ministro dell’Economia. Le parole d’ordine di tutta la Manovra (30 miliardi al lordo, 20 al netto) sono equità, crescita e rigore, una tripletta che hanno ripetuto, più volte, tutti i ministri. 2 Il premier ha ceduto la parola a Elsa Fornero, ministro del Lavoro, perché spiegasse l’intervento sulle pensioni. La filosofia è che il criterio per andare in pensione e calcolare il relativo importo sia progressivamente reso uguale per tutti. Progressivamente, cioè, var- rà per tutti il metodo contributivo: l’assegno sarà calcolato su quanto versato. Nulla accadrà alle pensioni di chi ha già abbandonato il lavoro. Per gli altri, dal 1˚ gennaio, fermo restando che il sistema delle quote e delle finestre («bizantinismi») è stato sepolto, accadrà questo: le donne andranno in pensione non prima dei 62 anni, ma saranno incentivate a restare al lavoro fino ai 70; gli uomini andranno in pensione non prima dei 66, con incentivi analoghi. Il sistema sarà a regime nel 2018. Pensioni di anzianità: per usufruirne le donne dovranno avere 41 anni di contributi + un mese. Gli uomini 42 anni di contributi + un mese. Infine: le pensioni superiori ai 960 euro non recupereranno l’inflazione. A questo punto che il ministro s’è messo a piangere e Monti ha ripreso la parola. 3 Prima si salvavano solo le pensione minime, da 480. Hanno Questo ministro (Sviluppo e Infrastrutture) ha parlato della crescita e della finalità ultima dei provvedimenti: creare occupazione. In breve: vantaggi fiscali alle aziende che non distribuiscono utili o aumentano il capitale; defiscalizzazione dell’Irap, dal cui calcolo saranno omesse le donne e i giovani; fondo di garanzia da 20-25 miliardi per agevolare il credito alle medie e piccole imprese; provvedimenti per il Mezzogiorno; rafforzamento dell’antitrust e apertura dei settori chiusi con una serie di liberalizzazioni, che capiremo meglio oggi quando avremo in mano testo del decreto e relative tabelle. Sembra che siano notevoli gli interventi di rottura sulle farmacie. Ma sono curioso di vedere se c’è qualcosa sugli avvocati. L’Iva aumenterà di due punti a metà del 2012. Cioè sarà portata al 23%. 5 La casa? I valori catastali dovrebbero essere aumentati del 60%. Sarà colpita la prima casa con un’aliquota dello 0,4% e la seconda con un’aliquota dello 0,75%. Ci sono tasse anche sulle barche oltre i 10 metri, sugli aerei privati, sulle auto di lusso. C’è una certa quantità di denaro per gli enti locali, perché la adoperino per accedere ai fondi dell’Unione europea. LE REAZIONI LA MINISTRO COMMOSSA Parla di sacrifici e di previdenza Fornero in lacrime Sindacati duri: «Chissà quanto piangeranno ora i lavoratori...» Il pianto Elsa Fornero piange: la ministro del Lavoro si è commossa quando ha parlato di come la Manovra «costerà» agli italiani LAPRESSE FILIPPO CONTICELLO S Corrado Passera (Ministro Sviluppo Economico) «I sacrifici di oggi sono quelli su cui costruire la crescita, lo sviluppo e la creazione dei posti di lavoro futuri. Favoriremo chi mette capitali nelle aziende» S Piero Giarda (Ministro dei rapporti con Parlamento) «L’Iva aumenterà dal secondo semestre 2012: con i 4 miliardi che recupereremo aiuteremo famiglie, giovani e donne. I tributi sulla casa cresceranno» La prima lacrima è scesa dopo una frase eloquente, visto il periodo. «Ci è costato...» e poi il ministro Elsa Fornero, una vita da scienziata tra le sudate carte della previdenza, si è commossa. Non è riuscita a pronunciare la parola «sacrifici», difficili non solo da fare ma anche da imporre per decreto. Pianto umano in mezzo a una distesa di numeri, prima che Monti riportasse austerità e rigore: «Elsa commuoviti pure, ma correggimi...». In ogni caso, strana giornata per la 63enne ministro di San Carlo Canavese (Torino): durante l’incontro con le parti sociali, aveva minacciato di lasciare il tavolo perché nella delegazione del Forum dei giovani non c’erano donne («È un problema culturale», ha tuonato). Insomma, un tipo determinato, nonostante le lacrime e qualche sogno più tradizionale: sposata con l’economista Mario Deaglio, ha due figli e tre nipoti, e aspira un giorno a tornare nella campagna piemontese per curare il caro vecchio orto di casa. Il suo pianto ministeriale, però, non ha commosso più di tanto la Fiom: «Se piange lei, figuriamoci i lavoratori e i pensionati», ha detto Giorgio Cremaschi del Comitato Centrale, prima di evocare lo sciopero generale. Non tanto distante dal parere della Cgil espresso da Susanna Camusso: «È insopportabile, fa cassa sui poveri». Per il resto le forze politiche hanno ascoltato la lunga conferenza stampa e poi rivendicato qualche merito: «Il no all’aumento dell’Irpef vuole dire che è passata la nostra impostazione per non colpire i soliti noti», ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Il collega del Pd, Pierluigi Bersani, ha focalizzato l’attenzione su un altro aspetto: «Ok la decisione di far pagare qualcosa ai capitali scudati». Comunque, l’aggettivo riferito alla Manovra che più rigira nella bocca di tutti è «dura». Una conferma da Pierferdinando Casini: «Misure durissime, ma apprezzo le parole amare di Monti». Come a dire, ci aspettano lacrime e sangue: chiedere alla professoressa Fornero per la conferma. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI INSIEME A BEPPE GRILLO Alluvione di Genova Celentano sul palco A sorpresa c’era Adriano. Invitato da Beppe Grillo, Celentano sabato sera si è esibito dal vivo dopo 14 anni lontano dal notizie Tascabili A ERIKA ATTACCA OMAR FERMATA LA MADRE Palermo shock Bimbo pestato e in overdose L’affondo della Lega Bossi: «L’Italia ha perso Il Nord vuole la Padania» La Lega rilancia l’idea della secessione. Ieri, a Vicenza, per l’apertura del cosiddetto «Parlamento padano», tornato a riunirsi dopo 4 anni, il leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha attaccato: «La guerra economica ha visto la sconfitta dell’Italia: la Padania vincerà». E ancora: «Quando si parla di Padania poi la gente arriva perché la gente è stanca di essere oppressa e vuole uscire da un sistema centralista come quello italiano». Di secessione «morbida» ha parlato anche Roberto Calderoli: «Vogliamo la separazione come per la Cecoslovacchia», ha detto. Aggiungendo poi: «Ci sarà una grande manifestazione della Lega il 15 gennaio a Milano». Trovato fanale con numero matricola Caccia all’auto pirata che a Torino ha ucciso il piccolo Alessandro Due messaggi lasciati ad Alessandro, morto sabato ANSA Il piccolo Alessandro è morto sabato a soli 7 anni, il padre è stato operato due volte ed è in condizioni critiche, mentre la madre è ferita. A Torino è caccia all’auto pirata che ha investito sulle strisce una famiglia che usciva da un negozio di giocattoli. Secondo testimoni l’auto era di colore scuro, forse una Renault Clio: si continuano ad analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona dell’incidente e, in più, sono state recuperate parti della mascherina anteriore e di un fanale della macchina investitrice, con i numeri di matricola che dovrebbero portare al pirata. La testimonianza dell’etoile «Alla Scala anoressica una ballerina su cinque» «Una ballerina della Scala su 5 è anoressica o bulimica». La pesante rivelazione viene da Mariafrancesca Garritano, 33 anni, membro del corpo di ballo del teatro milanese che inaugurerà la stagione mercoledì sera con il «Don Giovanni» di Mozart. «Molte colleghe — ha detto al domenicale inglese «Observer» — non riescono ad avere figli per i disordini alimentari, 7 su 10 non hanno più il ciclo per via delle diete punitive. La competizione non è solo per essere la migliore sul palco, ma anche per chi mangia meno. Io andavo avanti con una mela e uno yogurt al giorno, alcune venivano portate in ospedale per essere alimentate coi tubi». La sentenza della Cassazione È vietato spettegolare sui flirt dei colleghi I pettegolezzi in ufficio sui flirt tra colleghi sono vietati. L’ha deciso la Cassazione, secondo cui un lavoratore che, per rancore nei riguardi di un collega, diffonde notizie di questo tipo, commette diffamazione e violazione della privacy. I giudici hanno condannato un impiegato di banca di 63 anni a un anno e due mesi di carcere, oltre al risarcimento dei danni alla parte lesa: l’uomo voleva vendicarsi della collega che rifiutava i suoi inviti a cena e aveva pensato addirittura di assoldare un investigatore per indagare sulla sua vita privata. L’impiegato ha così rivelato in ufficio che la donna aveva una relazione con un collega sposato. S Novi Ligure: la ragazza libera oggi È il giorno di «fine pena». Erika De Nardo, la ragazza di Novi Ligure che nel febbraio 2001, assieme all’ex fidanzato Omar Favaro, uccise a coltellate la madre e il fratellino, torna libera oggi. Erika, che adesso ha 27 anni, in una lettera a «QN Quotidiano Nazionale» ha attaccato Omar, libero dal 3 marzo 2010, per la presenza sui media: «Si vede quanto sei viscido e senza dignità. Per fare soldi ti sei fatto fotografare sulla tomba di mia madre e mio fratello. Smettila di speculare sulla mia famiglia» palco: ha detto no allo show di Fiorello per essere al PalaCep Pianacci, periferia di Genova, per una serata per le vittime dell’alluvione del 4 novembre. «Il pericolo viene da chi guadagna, fatevi contagiare dall’onestà. Non seppelliamo il sogno italiano», ha detto il Molleggiato. IL PALINSESTO DI OGGI Radio 3 è speciale con le voci straniere Un’iniziativa particolare oggi a Radio3 per offrire punti di vista diversi, generare curiosità e non diffidenza o paura. Per tutta LA GAZZETTA DELLO SPORT 45 la giornata ai microfoni dell’emit tente della Rai si alterneranno conduttori stranieri, nati in Italia o immigrati. Sono giorna listi, scrittori, insegnanti, attori, scienziati, musicisti e contribui ranno con le loro testimonianze a rendere la programmazione ancora più ricca di esperienze. Il voto in Russia: Putin sempre zar ma il partito crolla Il premier non avrà la maggioranza della Duma: è calato del 15%. Scontri in piazza: 170 arresti Un bambino di 18 mesi, con le manine e le braccia piene di ustioni, lividi sul viso e un’enorme quantità di cocaina nel sangue. Il piccolo Samuele è arrivato all’ospedale Di Cristina di Palermo con gravi problemi respiratori: i medici sono riusciti a salvarlo ma resta in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione. «Non vedevamo queste cose da anni. Siamo rimasti allibiti per tutta questa violenza», hanno detto i medici che lo hanno assistito. Sulla triste vicenda la procura di Palermo ha aperto un’inchiesta: la madre del bimbo, una tossico dipendente di 25 anni, è in carcere per maltrattamenti aggravati, ma durante il lungo interrogatorio ha dichiarato di non assumere droghe e ha chiesto di essere sottoposta a prelievo. Il convivente 28enne, tuttofare al mercato ortofrut ticolo, è indagato per lesioni e cessione di cocaina, reato contestato anche alla donna. Il bambino potrebbe aver ingerito la cocaina che l’uomo aveva lasciato in casa. «Quando sono tornato in camera — avrebbe raccontato — mi sono accorto che non c’era più». Per i lividi la coppia ha accusato il fratellino di Sa muele: «È stato lui a maltrat tarlo. Le bruciature? Se le è provocate con l’accendino». Ma la versione della donna e del compagno non sembra credibile. Il piccolo è stato af fidato ai medici dell’ospedale. STEFANIA ANGELINI Le prove generali per un ritorno di Vladimir Putin alla presidenza non hanno dato i risultati sperati. Ieri, infatti, alle elezioni per il Parlamento in Russia, il partito del premier, secondo i primi exit poll, ha subito una grossa batosta. Russia Unita ha vinto sì, ma è vistosamente crollato nei consensi: dal 64% del 2007 è passato al 48,5%. E così senza la maggioranza dei voti, la formazione che monopolizza la Duma (la Camera bassa) dal 2003 non po- In Egitto escono i risultati del primo turno delle politiche: il 65% va agli islamisti Uno dei manifestanti dell’opposizione viene arrestato a Mosca ANSA trà, da sola, modificare la Costituzione. Ma, soprattutto, quello che emerge da questi primi risultati, è che il cammino di Putin verso la terza presidenza della Federazione Russa (in vista del voto di marzo) non è proprio in discesa. Mostrando un po’ di nervosismo davanti ai giornalisti, il premier ha definito i risultati «ottimali» perché «riflettono la situazione reale del Paese e garantiscono lo sviluppo della Russia». Più rilassato, invece, il presidente e capolista del partito, Medvedev: «Rimaniamo la formazione politica più forte». E se il partito di Putin ottiene 220 seggi su 450 contro i 315 delle precedenti Legislative, raddoppiano i consensi del Partito Comunista (al 19,8%), e del partito di centro, Russia Giusta (dal 7,7% al 14,1%). Ma la giornata in cui 110 milioni di russi erano chiamati al voto non si è svolta all’insegna della tranquillità: le manifestazioni sono state vietate e 170 militanti dell’opposizione sono stati arrestati a Mosca e San Pietroburgo. Nella capitale, inoltre, i siti indipendenti sono stati messi fuori uso. In Egitto E ieri si è schiarita an- che la situazione in Egitto: dopo giorni di rinvio, infatti, sono stati resi noti i risultati del primo turno delle politiche di lunedì e martedì, le elezioni che segnano la fine dell’era Mubarak. I dati ufficiali hanno confermato le indiscrezioni sulla valanga di consensi per i partiti islamisti che, sommati, ottengono il 65 per cento delle preferenze: i Fratelli Musulmani, che si dichiarano islamici moderati, si sono portati a casa il 36,6% dei voti, i salafiti radicali il 24,3% e i progressisti del partito Wasat si sono fermati al 4 per cento. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’EX DI «AMICI» IL NUOVO CD PRESENTATO CON UN LIVE IN PIAZZA DI SPAGNA: «SOGNO UN DUETTO CON MINA» La Amoroso tra i fan: «Che ansia...» GABRIELLA GREISON ROMA In piazza di Spagna la aspettano fino all’imbocco di via del Babuino. Sono in tanti, giovani, tutti appassionati di Amici. Roba che se chiedi la biografia dei cantanti della trasmissione della De Filippi ne sanno più di Wikipedia. Poi, si intravede lei, Alessandra Amoroso, vincitrice nel 2009 della 9ª edizione del talent, e la scalinata si fa urlante. Canta sei canzoni, tre inediti del nuovo cd Cinque passi in più (esce domani per Sony con tutti i suoi successi: sarà disponibile in due versioni, 2 cd e 2 cd + Dvd Deluxe Edition, con il live dal Forum di Assago dell’ultimo tour sold out). Prima, però, la 25enne salentina presenta il nuovo album in via Sistina. Del resto lei ha sempre abituato a scelte curiose: il penultimo disco Il mondo in un secondo fu presen- Alessandra Amoroso, 25 anni, ieri durante la performance nel cuore di Roma, di fronte a circa 10 mila fan ANSA tato nel settembre 2010 alla Stazione Centrale di Milano. Dettagli Parla del nuovo lavoro («Io canto l’amore, perché vince sempre su tutto»), ma non solo. Entra nei dettagli del suo momento: «La mia voglia più grande è duettare con Mina, ma è irraggiungibile. Il successo non mi ha cambiata, nasco cassiera, e così ancora mi sento: la gente sente che sono una di loro. Per il resto, ho tanta ansia, e me la porterò dietro ad ogni esibizione. Se mai dovesse finire tutto, un giorno, beh, tornerò a Lecce, e starò con la mia famiglia: voglio sposarmi, avere due bambini e un cane». La sua pagina Facebook ha oltre 800 mila fan, lei ha già ven- duto 600 mila dischi, ma non si scompone: «So che devo tutto a Maria De Filippi e ad Amici. Ai giovani che vogliono cantare consiglio la mia stessa strada, non ce ne sono altre in Italia per emergere. Emma Marrone? Duetterei con lei cento volte, mi piace, siamo compatibili, nonostante le malelingue». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 46 LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 23/11 - 21/12 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 6 Toro 6 Sagittario 8 Gemelli 7- Cancro 5,5 Leone 7,5 DI ANTONIO CAPITANI Colloqui e nuove idee pagano. E sbrigate pure tutto in tempi più brevi del previsto. Questo, però, un po’ anche fornicatamente. No! La stanchezza si mischia al senso di solitudo. Reagite e stabilite le priorità, contando sull’aiuto dei veri alleati. Sudombelico muy divertito. Lunedì di soddisfazioni personali e di ottimi rapporti di lavoro. Un chiarimento, tra l’altro, aiuta, anche in amore. Poco sugo suino, però. Lunedì stanco e con gli zebedei XXL. Certi dementi ci metteranno poi il carico da undici con le loro osservazioni e voi sclererete. Controllatevi. Lavoro, viaggi, soldi e forma fisica godono di favori lunari superberrimi, oggi. Brame segrete, inoltre, si realizzano, recuperi suini si stagliano. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 IL MIGLIORE Padronanza di voi stessi, fortuna e calma vi fanno trionfare nel lavoro. «Gimme five» sudombelicali, ilari, poi, allietano voi e chi fornica con voi! 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Vergine 7- Bilancia 6- Scorpione 6 Capricorno 6 Acquario 7,5 Pesci 7 Benché morale e zebedei ciondolino, il lavoro appaga. E la vostra forma fisica è in ripresa. Cauti coi soldi e col sudombelico, ipercinetico. Lunedì come la riforma delle pensioni: semplice, ma faticosa da digerire. Siate cauti, non esponetevi. Nemmeno nudi, se non siete a posto. Il lavoro concretizza le vostre aspettative. Ma il vostro umore va su e giù. E vi rende gradevoli come un foruncolo sul coccige. Ussignùr… Qualche rottura di zebedei ci sarà, ma resistendo alla tentazione di decapitare gli altri sbrigherete tutto benissimo. Sudombelico assente. Lunedì di ideone e soddisfazioni. Oltre che di cooperazione con gli altri. Bene viaggi, p.r., happy hour e cuccaggi, molti con epilogo suino… Il fronte economico rassicura. E realizzate anche che certe conoscenze possono aiutarvi. Il cuore gioisce, la fornicazione si insfighisce. ROBERTO MANCINI L’allenatore del Manchester City è nato a Jesi il 27 novembre 1964. È stato tecnico dell’Inter per 4 anni alla Radio TeleVisioni in chiaro RAIUNO 6.45 7.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 17.00 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 0.15 1.20 1.50 1.55 2.00 UNOMATTINA TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1- CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI IL PIÙ GRANDE SPETTACOLO DOPO... PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA QUI RADIO LONDRA SOTTOVOCE RAIDUE RAITRE CANALE 5 LA CASA DI TOPOLINO MANNY TUTTOFARE BLU BALOON PROTESTANTESIMO TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT - TG 2 NUMB3RS TELEFILM TG2 SENZA TRACCIA Telefilm 23.25 TG 2 23.30 SAW 5 0.55 TG PARLAMENTO 1.05 SORGENTE DI VITA 1.30 METEO 2 8.00 9.50 10.00 11.10 13.10 14.00 15.05 15.55 17.40 19.00 20.00 20.20 20.35 21.05 AGORÀ DIECI MINUTI DI... RAI 150 ANNI TG3 - LE STORIE LA STRADA PER LA... TG REGIONE - TG3 LASSIE COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE LA CRISI. IN 1/2 H BLOB UN POSTO AL SOLE HURRICANE Film 23.40 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 METEO 3 1.05 FUORI ORARIO 8.00 8.40 8.30 8.55 9.15 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35 20.30 21.05 8.50 9.55 10.00 13.00 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 0.15 1.00 1.30 1.50 TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO TG5 - FORUM TG5 - SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE AVANTI UN ALTRO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Reality MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE ITALIA 1 RETE 4 LA 7 CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO I SIMPSON DRAGON BALL BIG BANG THEORY NO ORDINARY FAMILY LA VITA SECONDO JIM GIOVANI CAMPIONESSE DRAGON BALL STUDIO APERTO DR HOUSE C.S.I. C.S.I. NEW YORK Telefilm 23.00 UNDERCOVERS 1.30 MODAMANIA 2.05 POKER1MANIA 2.55 STUDIO APERTO LA GIORNATA 7.25 9.40 10.50 11.30 12.00 13.00 13.50 15.10 16.15 16.50 18.55 19.35 20.30 21.10 TELEFILM R.I.S. RICETTE DI FAMIGLIA TG4 - TELEGIORNALE DETECTIVE IN CORSIA LA SIGNORA IN GIALLO FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI COMMISSARIO CORDIER TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER TICKER Film 23.10 I BELLISSIMI DI R4 23.15 FULL METAL JACKET 1.25 TG4 NIGHT NEWS 1.45 VIVERE MEGLIO ANTEPRIMA 7.00 7.30 9.40 10.35 11.25 12.25 13.30 14.05 16.15 17.30 19.20 20.00 20.30 21.10 7.00 8.30 12.25 13.40 14.35 15.00 15.35 16.25 16.50 17.45 18.30 19.25 20.20 21.10 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 13.30 FROST/NIXONIL DUELLO JOI 13.35 BE MY BABY MYA 15.20 FIREWALL ACCESSO NEGATO PREMIUM CINEMA 17.15 IMMATURI PREMIUM CINEMA 17.20 UNA NUOVA OCCASIONE MYA 19.30 SOMEWHERE PREMIUM CINEMA 21.15 IL CAVALIERE OSCURO JOI 21.15 LAST NIGHT PREMIUM CINEMA 23.00 SAW - IL CAPITOLO FINALE PREMIUM CINEMA CALCIO 20.30 MONZA - COMO Lega Pro. Prima Divisione. Girone A Rai Sport 1 20.45 BARI - CITTADELLA Serie B Sky Sport 1, Sky Calcio 2 e MP Calcio 2 CURLING 9.00 Europeo femminile Eurosport 21.00 FULHAM LIVERPOOL Premier League Sky Sport 3 e Sky Calcio 3 Campionato inglese Eurosport 2 JACKSONVILLE JAGUARS - SAN DIEGO CHARGERS 9.00 10.45 CALCIO: FIORENTINA - ROMA 11.00 CALCIO: PARMA PALERMO 11.15 CALCIO: GENOA MILAN ALGHERO 14 14 ANCONA 11 16 min max AOSTA 4 11 BARI 11 18 BOLOGNA 3 13 CIELO VENTI CAGLIARI 11 15 Sole Deboli CAMPOBASSO 7 12 Moderati CATANIA 7 16 FIRENZE 10 14 14.00 VOLLEY: IRAN ITALIA 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA CALCIO: BOLOGNA SIENA Serie A. Highlights Ieri Heineken Cup Serie A. Highlights Trento Aosta 4 10 Torino 5 10 6 14 Milano Venezia 8 12 Perugia 12 14 10 13 15 10 MILANO 3 10 ROMA NAPOLI 11 15 13 15 Mossi PERUGIA 10 13 POTENZA 7 11 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO ROMA REGGIO CALABRIA 9 18 ROMA 11 14 TORINO 1 10 TRENTO 6 13 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:45 16:40 7:20 16:38 11 12 VENEZIA 7 10 Da Londra, Inghilterra 23.00 CALCIO: LAZIO - NOVARA Virgin Radio Serie A 14.00 Revolver GOLF: UBS HONG KONG OPEN EUROSPORT Liga 13.50 CALCIO: WOLVERHAMPTON SUNDERLAND 12.00 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO HS 138 13.00 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Inseguimento femminile 16.30 BILIARDO: SNOOKER Alessandro Gassman ed Enrico Brignano (nella fo to) chiacchierano con Rin go di «Un Natale per due» Campionato inglese 16.05 CALCIO: PADOVA TORINO 20.00 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO Serie B HS 138 Domani Dopodomani Sulle regioni insulari, al Sud e al Centro nuvole e piovaschi o rovesci sparsi si alterneranno a schiarite. Al Nord cielo prevalentemente poco nuvoloso, eccetto variabilità sulle Alpi settentrionali e qualche nebbia in pianura padana. In prevalenza precipitazioni assenti e cielo sereno o poco nuvoloso. Qualche pioggia solo tra la Sicilia e la Calabria e un po' di neve sulle Alpi settentrionali. Locali foschie o nebbie in Pianura padana soprattutto nelle ore notturne. Ancona Firenze 8 Neve Monica e Max ospitano in studio Antonello Venditti (nella foto) che presenta il nuovo disco «Unica» Liga 20.00 TENNIS: MASTERS ATP 9 15 13 16 11 18 12.00 Rmc in Tempo Reale Bologna Genova L'AQUILA 15 Rmc 10 13 GENOVA PALERMO Con Alessandro Cattelan (nella foto) si scherza e si parla di tutto. In un’ora, una svolta alla giornata! 9 12 Molto forti Calmi 9.35 Al Nord mattino con nebbie in pianura e precipitazioni sparse sulle Alpi, nevose a quote medio-alte; schiarite dal pomeriggio. Al Centro, al Sud e sulla Sardegna varie piogge specie sui versanti occidentali. Sole prevalente in Sicilia. Trieste Coperto Temporali SKY SPORT 3 Oggi Forti MARI 21.30 TENNIS: LA GRANDE SFIDA 13.00 105 all’Una 18.10 CALCIO: BARCELLONA - LEVANTE Premier League Coppa del Mondo maschile. Da Tokyo, Giappone Rovesci Pioggia NCAA OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA S.O.S. TATA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 TOTÒTRUFFA ‘62 ATLANTIDE THE DISTRICT G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità 23.55 INNOVATION 0.30 TG LA7 0.40 (AH)IPIROSO 1.35 PROSSIMA FERMATA 1.50 MOVIE FLASH Pga European Tour NCAA CALCIO: CHIEVO ATALANTA 16.30 FOOTBALL: SOUTH FLORIDA WEST VIRGINIA 12.00 CALCIO: SPORTING GIJON REAL MADRID 11.30 RUGBY: AIRONI RUGBY LEICESTER TIGERS Serie A. Highlights Serie A. Highlights 9.30 BASKET: GONZAGA NOTRE DAME 9.30 Serie A. Highlights Serie A. Highlights 9.15 SKY SPORT 2 Serie A. Highlights CALCIO: INTER UDINESE A CURA DI Nuvolo Serie A. Highlights 10.30 CALCIO: INTER UDINESE SKY SPORT 1 GazzaMeteo Legenda 10.15 CALCIO: NAPOLI LECCE NFL ESPN America Campionato inglese Eurosport e Eurosport 2 20.00 SNOOKER Serie A. Highlights FOOTBALL BILIARDO 13.30 SNOOKER Serie A. Highlights Europeo femminile Eurosport 2.30 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS CALCIO: JUVENTUS CESENA 10.00 CALCIO: CATANIA CAGLIARI 18.30 GERMANIA - SVEZIA 20.45 LAZIO - NOVARA Serie A Sky Calcio 1, MP Calcio e MP Calcio 2 9.45 GERMANIA - SCOZIA Radio 105 13 17 L’Aquila 9 10 Campobasso Bari 9 12 Napoli 12 18 Potenza 14 15 8 Cagliari 11 Catanzaro 13 17 11 15 Palermo Reggio Calabria 9 18 13 19 Catania 13 16 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:46 16:40 7:21 16:38 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 25 nov. 3 dic. 10 dic. 17 dic. GAZZACAFFE’ ? LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2011 DOPO LA GRANDE SFIDA Ma ora Milano può ritornare nel grande tennis? LE DOMANDE E LE POLEMICHE DEL WEEKEND IlCommento 4 di VINCENZO MARTUCCI SÌ Ma non subito. La «Grande Sfida» non era uno slogan a effetto, era un test reale, ed è stata vinta. Sabato, il pubblico milanese è andato oltre, superando i fatidici 11mila spettatori del Forum di Assago, e lasciando fuori dai cancelli qualche ritardatario. Le donne, eccezionali come le sorelle d’Italia, Pennetta e Schiavone, e dello sport mondiale di sempre, Venus e Serena Williams hanno vinto. Ma, per un giorno solo, c’erano riusciti, 20 anni fa, anche i protagonisti di un fantastico shoot out, sempre di CHE SEGNALE Claudio Marchisio, 25 anni, simbolo della Juve ANDREOLI Antonio Conte aveva ragione. La Juventus non sa vincere passeggiando, come Ibra e compagni. Ma il suo pugno alzato alla fine verso i tifosi stringe due soddisfazioni ancora più grandi: la prova di resistenza contro il Cesena e il ritorno in testa davanti alla coppia Milan-Udinese. Più forte della prima assenza di Pirlo, della difesa a oltranza degli avversari, dello shock per l'uscita in barella di Del Piero, la Juventus conferma di essere una seria candidata allo scudetto. Nella scia dell'esaltante rimonta di Napoli, ecco questo sofferto ma strameritato successo che abbatte il muro romagnolo. Un segnale positivo, perché nel calcio esistono anche le giornate storte e quella di ieri sembrava fatta apposta per intralciare la rincorsa al primo posto. Soltanto contro il Milan il primo gol in casa era arrivato più tardi, anche allora firmato da Marchisio. Un'altra conferma, perché con i suoi 6 gol, sempre su azione, Marchisio è il centrocampista che ha segnato più di tutti in campionato, nuovo capocannoniere bianconero insieme con Matri, ideale uomo simbolo della lanciatissima squadra di Conte. Dilemma Luis Enrique Ai giallorossi di Luis Enrique non è mai riuscito di ribaltare il risultato quando si sono trovati in svantaggio. Nelle ultime due partite perse con Udinese e Fiorentina hanno segnato 0 gol. Tredici partite, un terzo di campionato, rappresentano un exit poll indicativo in proiezione finale. Confrontare, per credere, la classifica di oggi con quella di un anno fa. Anche allora il primo Milan di Allegri guidava con 29 punti, gli stessi della prima Juve di Conte, che ha segnato due gol in più incassandone uno in meno e soprattutto, al contrario dei rossoneri di ieri e di oggi, è ancora imbattuta. La differenza più importante, però, consiste nel vantaggio sulla concorrenza e sulla loro qualità, due elementi che confortano la prudenza (o la scaramanzia) dei bianconeri. Quel Milan, infatti, era a più 3 sulla Lazio e a più 5 sul Napoli, mentre questa Juve è «soltanto» a più 2 sul Milan, campione in carica con l'attacco migliore (29 gol), e sull'Udinese con la difesa meno battuta (6), una coincidenza che di solito vale lo scudetto. VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 Roma flop, il modello Barça è esportabile? NÌ Nel mondo globalizzato si può esportare di tutto. Però dipende. Andare a vendere gelati e ghiaccioli agli esquimesi, non è un’idea destinata a fare gol. E’ improbabile che in Nord Corea si possano fare grossi affari con le auto di lusso, o che i tablet di ultima generazione vadano a ruba tra gli indigeni dell’Amazzonia. Sono esempi estremi. Il caso di Luis Enrique alla Roma non è così fatalmente destinato al fallimento, però la strada dell’asturiano è brutalmente in salita. Tutto quello che non rientra nell’alveo del calcio italianista ha sempre avuto un trat- to di eresia. E’ stato eretico Zeman, col suo eterno 4-3-3 veloce e offensivo: poco incline ad adattare schemi e atteggiamenti alle leggi del risultato o del fattore campo. Il boemo è andato avanti per la sua strada, lavorando meglio con giovani affamati e sconosciuti piuttosto che con campioni affermati. E’ una costante che accompagna quelli che spingono verso un cambio di mentalità. Anche Arrigo Sacchi, nel Milan degli Anni Ottanta, si è presentato con un modello eretico e non avrebbe mai cambiato il calcio se, prima di imporsi, nei momenti di difficoltà non fosse stato apertamente sostenuto dal club rossonero. E’ impossibile capovolgere mentalità radicate negli anni con brevi tratti di bacchetta magica. Servono giocatori giusti, capaci e disponibili per realizzare piccole rivoluzioni. Il modello del Barça di Guardiola è molto intrigante. Clonarlo è impossibile. Si può esportare e lavorarci sopra per adattarlo alla realtà italiana. Bisogna tenere la barra dritta, governare i big e convincere gli scettici con i risultati. Un lavorone. Altrimenti il rischio di sprofondare nel guado aumenta man mano che scorre il tempo. ALESSANDRO DE CALÒ Tra pentole, coperchi e fornelli un proverbio per tutte le situazioni « Io penso che i panni sporchi vadano lavati in famiglia. A casa, con i miei figli, faccio così DELIO ROSSI ALLENATORE FIORENTINA «Ho letto i giornali, negli ultimi giorni. Avete scritto dei nottambuli Cerci e Lazzari, del pendolare Kharja e di altri giocatori dal comportamento non proprio irreprensibile. Io sono stato zitto. Il gallo, prima di cantare, batte le ali tre volte. I fatti della pentola li sa il coperchio. Sono un uomo di campo e so che ogni legno ha il suo tarlo e ogni farina la sua crusca. Le teste di legno fanno sempre rumore, diceva la mia cara nonna. Ma la cosa più importante è sapere come intervenire. Voi polemizzate, ma io vi consiglio: alla cuoca il fornello, al pittore il pennello. Fidatevi. Dopo Palermo tanti drammi, adesso chissà quante lodi. Occhio, però, che una lucciola non è fuoco. E, come dicono i russi, la fretta è utile solo ad acchiappare le pulci». ROBERTO PELUCCHI NÌ Tra Tevez e Maxi Lopez, a livello tecnico, il divario è notevole, ovviamente a favore di Carlitos. Ma non sempre la parola «tecnica» fa rima con la parola «successo». Ciò significa che il Milan, volendo aggiungere un attaccante al suo reparto avanzato, dovrà riflettere bene sul possibile impatto dei candidati. Tevez, si diceva, ha dalla sua parte colpi fenomenali e un’esperienza internazionale di grande spessore: gioca prevalentemente sul settore di sinistra dell’attacco, ama convergere duettando con l’altra punta e va spesso al tiro (anche da fuori area). Rispetto a Cassano è forse meno altruista, non ha l’assist nel dna e la sua azione è sempre finalizzata alla conclusione. Tutto sommato, nel Milan, si adatterebbe bene con Ibrahimovic: ai frequentissimi movimenti di arretramento dello svedese corrisponderebbero gli inserimenti fulminei di Tevez in area di rigore. Va tuttavia verificato l’impatto di Carlitos con le difese di casa nostra. In Serie A l’organizzazione tattica e l’attenzione dei reparti arretrati è superiore rispetto agli altri campionati europei: qualche problemino Tevez potrebbe anche incontrarlo. E bisogna aggiungere che per lui si tratterebbe di un cambiamento totale di stile di vita e di metodi di allenamento: si sa, per le esperienze passate, che chi entra a Milanello, generalmente, impiega un paio di mesi prima di digerire le cure atletiche. Maxi Lopez è invece abituato al calcio italiano. Conosce le difese, sa quanto le aree di rigore siano autentici campi di battaglia. E’ vero che non sta attraversando un periodo brillante, ma è altrettanto vero che quando arrivò in Italia, nel gennaio 2010, stupì tutti segnando 11 gol in 17 presenze. Rispetto a Tevez, Maxi Lopez è più centravanti, più adatto al lavoro sporco nel cuore delle difese avversarie e, probabilmente, Ibrahimovic troverebbe in lui un punto di riferimento avanzato al quale appoggiarsi. Inoltre potrebbe giocare in Champions, cosa non consentita a Tevez, e guadagnerebbe molto di meno di Carlitos. Tenendo conto che nella rosa di Allegri ci sono già, oltre a Ibra, Robinho e Pato, forse ci si può accontentare di un Maxi Lopez. P.S. Fossimo nei dirigenti del Milan, più che una punta prenderemmo un centrocampista. ANDREA SCHIANCHI S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] A sinistra Luis Enrique, primo anno a Roma dopo gli exploit col Barça B. Sopra Guardiola e Keita Ipse DIXIT... ... COSA VOLEVA dire Pochi credono che l'Udinese possa vincere il suo primo scudetto, ma a questo punto bisogna riconoscerle, come minimo, il ruolo di classica guastafeste tra le due grandi favorite: il Milan (già fermato sull'1-1 a San Siro) e la Juventus che affronterà in Friuli prima di Natale. Con un'unica certezza: la pericolante Inter, ultima vittima della scatenata squadra di Guidolin, sarà la prima tifosa dei bianconeri. Di Udine, ovviamente. tie break. Epperò un torneo di più giorni è tutt’altra gara organizzativa, lontana come i 100 metri dalla maratona. Proviamo un passaggio intermedio, una Fed Cup (due giorni), una Davis (3). Poi magari, Milano ridiventerà sponsor di se stessa. Tevez più adatto di Maxi Lopez per il Milan? 17 i punti conquistati dalla Roma in questo campionato dopo 13 turni. Un anno fa, a questo punto, Claudio Ranieri ne aveva 22. Il tecnico venne esonerato dopo venticinque partite e al suo posto arrivò Vincenzo Montella. 0 47 QUIZ ROSSONERO I NUMERI di ALBERTO CERRUTI LA GAZZETTA DELLO SPORT CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi PUBBLICITÀ RCS PUBBLICITÀ S.p.A. Via A. 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