PRIMO PIANO DEGLI INTERVENTI
Artt. 17 – 18 della Legge Regionale 11 del 23.04.2004
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEL SINDACO
Consultazione (?) – Partecipazione (?) – Concertazione (?)
Osservazioni // Proposte // Manifestazioni di Interesse
OSSERVAZIONE - PROPOSTA al 1° PIANO DEGLI INTERVENTI
.PARCO
“HIGH LINE” PER CASELLE.
Prima di qualsiasi “nuova edificazione” su Caselle… bisogna
intervenire per “mitigare” gli impatti dell’Autostrada “A4”
“FERITA”
(secondo: Wikipedia)
Per ferita si intende
l'interruzione dei tessuti
causata da agenti esterni …
L’Autostrada “A4” è
una “ferita” per
Caselle e… va
eliminata!
Se riescono a fare questo… perché
non si riesce a… “salvare” Caselle?
http://swamy-rocks.blogspot.it/2012/09/incredible-navigable-aqueducts.html
Se riescono a fare questo… perché non si riesce a… “salvare” Caselle?
http://thecarriesource.com/downtown-abbey/
http://www.comune.scandicci.fi.it/index.php/a1-terza-corsia.html
Terza corsia A1, come sarà
(Ecco cosa e quanto… dall’Autostrada “A1”, ha ottenuto il Comune di Scandicci)
A Scandicci, i lavori per la terza corsia autostradale e tutte le opere connesse di nuova viabilità e di miglioramento
ambientale, dalla galleria artificiale a Casellina (nella foto il rendering) alle barriere acustiche a Vingone, permetteranno
di abbattere di molto gli effetti negativi della grande arteria di comunicazione che attraversa la città.
L’Autostrada del Sole corre per circa sei chilometri e mezzo nel comune di Scandicci passando attraverso la zona
industriale ed i centri residenziali di Casellina e Vingone. Autostrade per l'Italia ha accolto le richieste del Comune di
Scandicci per realizzare, insieme alla terza corsia, opere di miglioramento ambientale, di abbattimento e contenimento dell’inquinamento acustico e di riorganizzazione della viabilità locale. Gli interventi più significativi sul nastro
autostradale sono il nuovo casello Firenze-Scandicci, la realizzazione della galleria artificiale di Casellina, il posizionamento di barriere acustiche, il parcheggio scambiatore di Villa Costanza, la seconda galleria del Melarancio in direzione
sud. Su questi sei chilometri e mezzo, il settanta per cento degli investimenti di Autostrade per l’Italia riguarda il
nastro autostradale. Il rimanente trenta per cento è per le opere e la viabilità urbane.
Il nuovo casello, denominato Firenze-Scandicci, garantisce una maggiore scorrevolezza dei flussi, in entrata ed uscita, e gli
accessi alla superstrada Firenze Pisa Livorno risultano più fluidi.
La galleria artificiale di Casellina è un’opera di elevato valore ambientale e sociale. Lunga 461 metri, larga 40. Una
altezza variabile tra gli 11 ed i 12 metri. Si tratta di una vera e propria opera di architettura e di paesaggi che abbatte gran
parte dell’inquinamento acustico e dell’impatto ambientale e visivo sul quartiere di Casellina e sui residenti. Le soluzioni
estetiche ed architettoniche, una volta compiute, la rendono esternamente uno spazio attrezzato, verde e vivibile. Un vero
e proprio giardino pensile di 17 mila metri quadri con circa 11 mila tra piante ed arbusti e 380 alberi. Tre piccole piazze
per altri 2340 metri di superficie, un sentiero che le collega per 343 metri e 900 metri complessivi di piste ciclabili. Sul lato di
via Codignola una hall a vetri, dalla quale si accede ad un passaggio pedociclabile per attraversare la galleria. La hall,
dalla quale si potrà accedere anche al giardino pensile tramite un ascensore, è progettata per ospitare anche la piccola
stazione per la tramvia: il Piano strutturale riserva infatti un corridoio proprio per il suo prolungamento fino a Pontignale dove è
previsto un centro commerciale. Un’area verde, pubblica ed attrezzata, sarà realizzata sul lato di via Codignola, davanti agli
edifici della Nuova Italia. Giochi per bambini, una pista di skateboard di 850 metri, una pista ciclabile di altri 330, poi una
piazza pavimentata di 2300 metri quadri, aree a prato per altri 9330 ed un parcheggio con 55 posti auto.
Le opere collaterali al nastro autostradale contribuiscono a riorganizzare e migliorare la viabilità connessa al nuovo casello autostradale, al raccordo con la Firenze-Pisa-Livorno, al parcheggio scambiatore ed al terminal della tramvia. Vengono ricostruiti ed ampliati anche tutti i sovrappassi e conseguenza della galleria artificiale di Casellina, il sottopasso della via Pisana.
L’obiettivo di questi interventi è quello di smistare al meglio il traffico, fluidificare lo scorrimento, proporre alternative di
percorso a seconda delle mete da raggiungere: i diversi quartieri di Scandicci, la sua zona industriale, la fascia pedecollinare e
le colline, oppure Firenze.
Il parcheggio scambiatore a Villa Costanza sarà poi strategico nell’organizzazione del rapporto autostrada – città: viaggiatori e
turisti lasceranno i loro mezzi e saliranno sulla tramvia che si attesta proprio all'uscita del parcheggio.
Lungo i sei chilometri e mezzo di autostrada verranno collocate barriere acustiche di tipologie, materiali e forme
diverse ma tutte con un unico obiettivo: abbattere il rumore. L’intervento più significativo riguarda il passaggio dell’autostrada
nel quartiere di Vingone. 1680 metri di dune antirumore che degradano a terrazze, 600 metri di barriere in cristallo,
piantumazioni di alberi. L'intervento, su un area di oltre 53 mila metri quadri, dei quali 16 mila a verde pubblico, intende
garantire il massimo di riduzione dell’inquinamento acustico ed una elevata qualità dell’ inserimento paesaggistico.
Quello della nuova Galleria del Melarancio, per il traffico verso Roma, è l' ultimo cantiere della tratta nel comune di Scandicci.
Siamo di fronte ad un opera di rilevante consistenza. Il tunnel esistente resterà percorribile solo in direzione nord.
Galleria artificiale di Casellina - Un “monoblocco” di 461
metri di lunghezza per 40 di larghezza con un altezza variabile tra gli 11,25 ed i 12 metri. Il progetto intende “rompere”
l’uniformità dell’oggetto per diventare “architettura” e “paesaggio” che qualifica il tessuto urbano, ma anche elemento di
“cerniera” del sistema degli spazi aperti che si verrà a
costituire dopo la realizzazione di tutti gli interventi previsti a
Casellina. La Galleria è composta da cinque elementi principali: 1 il giardino pensile, con le colline a protezione della
vegetazione dai venti dominanti, 2 una piazza nel punto centrale di risalita da Via Respighi, 3 le testate frangisole, in acciaio corten, per schermare la luce all’ingresso in galleria, 4 il
bastione verde lungo il lato di Via Respighi che costituisce il
il lato morbido della galleria, 5 il bastione di roccia, lungo il lato di Via Codignola, che costituisce il lato duro della galleria.
Dimensioni dell’intervento: giardino pensile: 17.000 mq, falda artificiale: 15.805 mq, piazza del vento e le due piazze di
testa: 2.343 mq, ingresso di via Respighi: 6.802 mc, sentiero dei giardini tematici: 343 m, piste ciclabili: 892 m, bastione
verde: 11.248 mq, bastione di roccia: 5.603 mq, alberi: n° 382, cespugli e gli arbusti: n° 10.737, aree a prato: 9.288 mq.
Area a verde attrezzato - Costituisce il prolungamento ed il completamento degli interventi per la galleria artificiale. Ripropone e reinterpreta la maglia geometrica dei sistemi agrari di pianura che caratterizzano la zona. E’ composta da sette elementi principali: 1 la barriera visuale e antirumore lungo l’autostrada che è anche rampa di accesso 2 gli spazi a verde
nella fascia di rispetto autostradale 3 la piazza al centro dell’area in corrispondenza dell’ingresso principale da Via Codignola 4 il prato polivalente, fulcro di differenti attività e punto di incontro 5 giochi per bambini e ragazzi , panchine e una
pista per skate-board e pattini 6 il parcheggio in linea, alberato e di servizio all’area a verde 7 L'accessibilità e la
percorribilità garantite da due ingressi principali e tre ingressi secondari. Dimensioni dell’intervento: superficie dell’area:
20.000 mq., la barriera: 2.970 mq., la piazza: 2.335 mq., Il prato polivalente: 6.771 mq., giochi : n° 5, la pista da skateboard: 845 mq., il percorso centrale: 252 m., le piste ciclabili: 332 m., il parcheggio: 55 posti auto, alberi: n° 429,
cespugli e gli arbusti: n° 617, aree a prato: 9.334 mq.
Parcheggio scambiatore - L’ inserimento paesaggistico riguarda tutto il sistema delle barriere antirumore; il sistema di rampe
di accesso ed uscita dal parcheggio; l’inserimento paesistico dell’area del parcheggio. Il progetto prevede di: - caratterizzare e
valorizzare il parcheggio per evitare l’effetto “piazzale” - indicare la vegetazione di nuovo impianto con caratteristiche diverse
per le varie aree - usare nel parcheggio specie vegetali che offrano colori e forme di effetto stagionali - usare specie vegetali
rustiche e comunque resistenti. Dimensioni dell’intervento: posti auto: n.650, posti bus: n. 70, pavimentazione drenante
color Terre Toscane: 27.041 mq., alberi: n°185, cespugli e arbusti: n°15.856, aree a prato: 12.725 mq.
Barriere acustiche dell’area Vingone – L’inserimento paesaggistico riguarda tutto il sistema delle barriere antirumore
ed il raccordo tra le previste dune antirumore e le aree a verde pubblico esistenti alla Socet. Il progetto prevede: - soluzioni di buona qualità, sia paesaggistiche che di fruibilità - garanzie di uguale livello di riduzione del rumore che di percezione del paesaggio - ricerca di un collegamento con la duna lungo l’area a verde pubblico della Socet – continuità delle aree
connesse alla duna antirumore per un’unica zona a verde pubblico - continuità formale all'intero intervento - ricostruzione
delle rotture paesistiche e ambientali con nuova vegetazione. Dimensioni dell’intervento: superficie dell’area: 53.422
mq., dune antirumore terrazzate: 1.680 m., barriere antirumore in cristallo: 600 m., area a verde pubblico: 16.104 mq.,
percorsi pedonali: 1.430 m., alberi: n° 874, cespugli e gli arbusti: n° 19.428, aree a prato e ad idrosemina: 15.743 mq.
18 Aprile 2005
7 Settembre 2007
5 Agosto 2012
Un esempio di opere di “mitigazione” lungo il tracciato autostradale
http://www.autostrade.it/i/_cartine/A1_bo2_02_sezione01.gif
Se il Comune di Scandicci - per la realizzazione della 3^ Corsia sull’Autostrada A1 - ha ottenuto quanto riportato
nelle pagine precedenti, cosa avrebbe dovuto ottenere Sommacampagna… visto che a Caselle, oltre all’Autostrada “A4”… c’è anche l’Autostrada “A22”… l’incrocio tra le due Autostrade e… l’Aeroporto: Valerio Catullo?
Se a Scandicci hanno ottenuto “quello”, perché non si riesce a “salvare” Caselle,
che è interessata da due Autostrade: “A4” e “A22” e dall’incrocio Autostradale ?
Dall’estratto della tavola 4 del PAT – Trasformabilità
(riportata nella pagina precedente), appare evidente
che lungo il sedime dell’Autostrada “A4”… non sono
previste delle Aree Boscate a protezione del centro
abitato di Caselle, ed è pertanto evidente che un
PAT che non preveda opere di mitigazione e di compensazione degli impatti ambientali (come la galleria
artificiale di Casellina) è un PAT che è carente e che
pone seri vincoli ambientali al Piano degli Interventi
Galleria Artificiale della Casellina
http://vivi-caselle.blogspot.it/2013/02/6-parte-in-merito-autostrada-del.html
Un “Piano degli Interventi” che
non abbia da prevedere la realizzazione di un intervento che
abbia “da risolvere” definitivamente l’inquinamento ambientale creato dall’Autostrada A4
è un… “Piano degli Interventi”
che non può essere approvato!
Estratto Tavola 4 del PAT – “TRASFORMABILITA’”
Parco “High Line”
Stazione Servizio sull’A4
Polo Scolastico
“Corte Palazzina”
Per questioni “personali” il sottoscritto non dovrebbe interessarsi delle aree indicate con la sigla: “II.75” e quindi non
sarebbe di mio interesse il compiere azioni che siano “utili a valorizzare” parte di dette aree. Ma… dato la mia, più
volte evidenziata - condizione di cittadino “nativo” (nato e residente a Caselle) - ritengo sia d’obbligo il dovermi occupare
comunque del mio paese natale e, per questioni affettive, anche occuparmi ed interessarmi della Corte Palazzina (nella
quale corte ho vissuto parte della mia gioventù, dopo che la mia “casa natale” fu demolita per ampliare l’aeroporto militare) e, per 2 questi motivi, viene elaborata – per il Piano degli Interventi - la proposta: “Parco High Line per Caselle”.
Parco “High Line”
Il centro abitato di Caselle… al fine di
poter “sopravvivere” agli impatti come
generati dalle “opere infrastrutturali”:
Autostrade, Aeroporto e Interporto che
da decenni inquinano il nostro paese, ha
bisogno di “interventi strutturali” e
finalizzati all’abbattimento degli agenti
inquinanti come prodotti e generati dalle infrastrutture che lo circondano.
Il primo intervento da dover attuare è la
copertura di un tratto dell’Autostrada
“A4” al fine di creare una “galleria
artificiale”, per poter cosi intercettare
gli inquinanti prodotti dal traffico… per
poi creavi (al di sopra della galleria) una
“High Line”… un intervento che oltre a
proteggere Caselle, lo possa valorizzare.
Oltre alla “High Line” sull’A4, collegato a questo intervento va inserito anche il
recupero della: “Corte Palazzina” che per la posizione che occupa sul nostro
territorio comunale (a ridosso delle autostrade e in asse pista dell’Aeroporto
Catullo) NON potrà essere mai ristrutturata e restituita alla fruizione della
popolazione nel luogo dov’è, e quindi - per logica conseguenza - dovrà essere
demolita e ricostruita in un’altra parte del territorio di Caselle - “per come è
adesso” - in modo da garantire la continuità della “memoria storica”.
Appare pertanto “non accettabile” una banale demolizione e/o un qualsiasi
trasferimento del volume esistente della “Corte Palazzina”… utilizzando il
credito edilizio se non finalizzato alla sua integrale e sua totale ricostruzione
di “come era e di come è sempre stata”… in altra area, di pregio, di Caselle.
“Corte Palazzina”
Un'altra azione che deve essere “condizionante” il Piano degli Interventi e che quindi deve essere compiuta prima di
eventuali approvazioni di manifestazioni d’interesse su Caselle… è la “ricollocazione” – al di fuori dell’ambito del Centro
Abitato di Caselle – della Stazione di Servizio Autostradale sulla corsia nord dell’A4, che come è noto, questo servizio
autostradale… si trova a poche decine di metri dalle aree del “polo scolastico” di Caselle.
“Ricollocazione” della Stazione di Servizio Autostradale sulla “A4”
Spostare e ricollocare al di fuori del Centro Abitato di Caselle di una Stazione di Servizio Autostradale, potrebbe essere
un’azione importante (assieme ad altre) per poter migliorare, di molto, la critica situazione ambientale e sanitaria che
comporta l’attuale ubicazione di detta Stazione di Servizio Autostradale, con motori di autocarri accesi 24 ore al giorno.
Lo smog fa ammalare, ora la prova è scientifica
Uno studio pubblicato la scorsa settimana – condotto per 13 anni in tutta Europa su oltre 300.000 persone –
scioglie definitivamente ogni dubbio sul collegamento fra tumore al polmone e aria che respiriamo.
Gli scienziati – esclusi i fattori confondenti (fumo, dieta, occupazione) – hanno accertato che all’incremento di
ogni 5 μg/m3 di PM 2,5 nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta del 18%, e del 22% a ogni
aumento di 10 μg/m3 di PM10. Per l’adenocarcinoma - il tumore che colpisce principalmente i non fumatori – il
rischio aumenta del 51% per ogni incremento di 10 mg di PM10 µg/m³.
Questo studio rappresenta, purtroppo, la punta dell’iceberg di una crescente e spaventosa evidenza scientifica
del collegamento fra qualità dell’aria e danni alla salute. All’aria che respiriamo si ricollegano ormai, talvolta
con effetti a brevissimo termine, morte e malattia. E poi asma (i soggetti colpiti sono raddoppiati negli ultimi 30 anni),
aterosclerosi, diabete, broncopneumopatia cronico ostruttiva, allergie.
I dati dicono che la nostra aria è la peggiore dell’Europa occidentale e l’impatto è conseguente. La
Lombardia, per dirne una, è la regione d’Italia con la maggior incidenza di tumore al polmone. Stiamo, insomma,
subendo un impatto grave che, tuttavia, a molti è sconosciuto. I dati sull’impatto neurologico degli inquinanti dell’aria
ci dicono che i nostri figli potrebbero subire, per la vita, e nel migliore dei casi, una riduzione di potenziale cognitivo.
E’ un costo accettabile per una società? Il diritto illimitato, disordinato e disorganizzato di spostarsi con mezzi propri
sempre e ovunque – perché da qui ha origine la quota prevalente dei nostri inquinanti – giustifica un simile impatto
sulle nostre vite?
La risposta negativa è di buon senso. Eppure proprio dove – come da noi – la situazione d’impatto è così pesante,
maggiore è la possibilità di miglioramento.
Una rilevantissima parte degli effetti sanitari derivanti dall’aria discende dalle componenti più tossiche
che si rinvengono in maggior quantità e concentrazione in prossimità alla fonte e dipendono dalla natura
della fonte stessa. Fra queste – si sa – fra i peggiori sono i fumi delle auto diesel che da noi superano
abbondantemente il 50% dei veicoli in circolazione.
Anche una distanza di 100/150 mt dalla fonte degli inquinanti ( traffico ) disperde e degrada lai tossicità dei
fumi nocivi e quindi riduce in modo importante l’impatto. Ecco dunque la buona notizia. Prendiamo il caso dei grandi
centri urbani, come Milano: qui ridurre in maniera significativa il traffico e quindi i fumi di prossimità
comporta immediatamente un beneficio per la salute della popolazione. La riduzione dell’impatto al
ridursi dell’esposizione, stabilì pochi anni fa uno studio americano, è immediata.
Meno asma, meno allergie, meno tumori ai polmoni, meno infarti, meno trombosi, polmoni più sani e
meglio sviluppati in bambini il cui cervello è meno aggredito dai fumi. Ne vale la pena?
Certamente si e – diversamente da quello che ci hanno propinato per molti anni – ognuno di noi può davvero
contribuire al miglioramento. Comportarsi nel privato e premere nel pubblico. Questa è la chiave.
http://milanesi.corriere.it/2013/07/24/lo-smog-fa-ammalare-ora-la-prova-e-scientifica/
http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2813%2970279-1/fulltext#article_upsell
L’Autostrada “A4”, per Caselle, è una “ferita ambientale” che deve essere sanata
Per il “centro abitato” di Caselle… l’Autostrada
“A4”, è… e rappresenta una “ferita ambientale”
che sta inquinando il nostro paese da decenni.
Non si può risolvere questa situazione con del…
“maquillage”, abbellendo e/o mascherando alla
vista il danno… e/o ripulendo i bordi della ferita.
L’A4, questa “ferita” che ammorba l’aria e che
infetta la salute della popolazione residente a
Caselle, deve essere risanata radicalmente e la
malattia… deve essere risolta definitivamente.
E l’unica soluzione è: “coprire l’Autostrada”.
PARCO “HIGH LINE” PER CASELLE
Se per Caselle, l’Autostrada “A4”
è una “ferita”, il problema non si
risolve intervenendo ai… lati del
sedime dell’Autostrada… si deve
agire e operare sulla Autostrada !
“RICUCITURA” CENTRO ABITATO TRA “CASELLE NORD” E “CASELLE SUD”
Come evidenziato nella pagina precedente, nel PAT di Sommacampagna, al fine di poter “mitigare” l’impatto ambientale
creato dall’Autostrada “A4”, sono state previste della “aree a verde”. Una ubicata a Nord dell’Autostrada (di proprietà di
soggetti privati) ed un’altra area ubicata a Sud dell’A4 (quasi tutta di proprietà del Ministero della Difesa) e quindi dei
terreni che il Comune di Sommacampagna - se dovesse acquistarle - dovrebbe… impegnare delle “risorse pubbliche”.
“Ferita” ambientale dell’Autostrada
Questa “OSSERVAZIONE-PROPOSTA al 1° PIANO degli INTERVENTI”, denominata: “PARCO «HIGH LINE» PER CASELLE” è
stata elaborata con l’obiettivo di poter “mitigare” gli impatti ambientali generati dall’Autostrada “A4”… senza che il
Comune di Sommacampagna abbia da subire esborsi economici, creando aree dove far “atterrare” dei “crediti edilizi”.
Il 1° intervento da realizzare è “una modifica della viabilità”, in modo che per accedere a Caselle rimanga solo una rampa
e tutto il traffico generato dall’attuale viabilità (costituita dalle due rampe di accesso) sia “spostato” su una nuova strada
“in piano”, che già per essere “piana”, crea meno impatto ambientale. In questo modo si diminuisce l’inquinamento del
traffico di attraversamento di Caselle e di quello… da e per l’Aeroporto Catullo e il Casello sull’A4 di Sommacampagna.
Modifica rampa Via Tezze
Inizio nuova viabilità
Demolizione rampa Ovest
Riqualificazione rampa Est
Inizio nuova viabilità
Risulta essere evidente che i… “costi” per realizzare questa modifica alla viabilità, la: “Mini Tangenziale Sud di Caselle”,
(compreso la demolizione della “rampa ovest” del Cavalcavia, con ricostruzione “in piano” della strada) sono e… dovranno
essere sostenuti dalla Società Aeroporto Catullo SpA, quale… opera di “compensazione” per gli impatti aeroportuali.
Realizzata la “Mini Tangenziale Sud di Caselle”, va… CHIUSA la “FERITA” creata dall’Autostrada “A4”… a Caselle ricoprendo con una “Galleria Artificiale” la corsia Nord per 700 m. e la corsia Sud per 500 m. per un totale di 1200 m., che,
per una larghezza di 22 m. si creerà cosi una nuova “superficie per Caselle”, pari a 26.400 mq. ai quali vanno aggiunti
altri metri quadrati per realizzare (200 m. ad Ovest e 100 m. ad Est) “di copertura con pannelli solari” (altri 13.200 mq.).
Parco Fotovoltaico
Galleria Artificiale
Parco Fotovoltaico
Dismissione Stazione di
Servizio Autostradale
E’ evidente che i costi per realizzare 26.400 mq di “galleria artificiale”, atta a “sostenere un giardino pensile” e i costi
per realizzare i 13.200 mq. di “Parco Fotovoltaico”, saranno a carico dell’A4, che - con lo stesso cantiere – deve cogliere
l’occasione per realizzare – vista la vicinanza con l’incrocio con l’A22 - anche un primo tratto della “4^ corsia” sull’A4.
Con l’Autostrada “A4” da 4 corsie, “contenuta” sotto la “Galleria Artificiale”, è evidente che i terreni delle “fasce di
rispetto autostradali”, possono essere resi edificabili, in particolare quelli aderenti al “Cavalcavia”, recuperando – sopra
le “coperture” dei nuovi edifici e nell’intorno – altre aree da poter trasformare – in nuove superfici da aggiungere al
“Giardino Pensile”. (Altra area in aggiunta a quella già recuperata dalla copertura dell’A4 con la “Galleria Artificiale”).
Nuove edificazioni
Nell’intorno del “Cavalcavia” si potrà autorizzare (ai privati proprietari) nuove aree edificabili da destinare a magazzinidepositi-parcheggi per queste superfici: a NO, 2.500 mq. - a SO, 1.200 mq. – a SE e a NE, 1.000 mq. e la copertura di
questi (e le immediate aree d’intorno), potranno essere recuperate a “Giardino Pensile”, a “costo ZERO” per il Comune.
Dopo avere attivato queste azioni… a “costo zero” per il Comune, si può individuare l’area dove realizzare quell’insieme
di aree definite: “Parco High Line di Caselle”, che a Nord dell’Autostrada inizia dal cavalcavia di Via Tezze (ad Ovest), fino
ad arrivare (a Est) all’Hotel: “Quadrante Europa”, un comparto che comprende il territorio coperto con colore verde nella
sottostante immagine. [Le aree indicate con “retino giallo” saranno destinate a zone per “Atterraggio dei Crediti Edilizi”]
Muro Fotovoltaico
Parco “High Line” per Caselle
“Dismissione” Stazione
di Servizio Autostradale
Aree per: “Atterraggio” dei “Crediti Edilizi”
Le aree del Ministero della Difesa ricadenti nel perimetro dell’Aeroporto Militare, verranno cedute “gratuitamente” al Comune di Sommacampagna, a “parziale compensazione” dell’inquinamento subito dalla popolazione di Caselle a causa
delle attività aeromilitari. Nel frattempo la “Stazione di Servizio Autostradale” sarà stata demolita e spostata fuori Caselle.
Con il “Parco HIGH LINE per Caselle” cosi proposto, oltre a “RISANARE la FERITA creata dall’Autostrada: A4”, il Comune
di Sommacampagna… recupera decine di migliaia di aree dove poter realizzare il “Central Park” di Caselle, unendo cosi
i territori di Caselle (a Nord e a Sud, che prima erano divisi dall’Autostrada), recuperando anche delle nuove aree – a costo
“Zero” per il Comune - dove far “Atterrare” i “Crediti Edilizi” che il Piano degli Interventi andrà a regolamentare.
Parco “High Line” per Caselle
Nuova “Corte Palazzina”
Nuovi Edifici “PUBBLICI”
Aree per: “Atterraggio” dei “Crediti Edilizi”
I “Crediti Edilizi” a destinazione Industriale-Artigianale come da PRG… ubicati a nord dell’Autostrada, verranno trasferiti a
Sud dell’A4. I “Crediti Edilizi” della Corte Palazzina, verranno utilizzati per l’integrale ricostruzione di detta corte a Nord
dell’Autostrada. Altri “Crediti Edilizi” il Comune potrà utilizzarli per nuovi edifici pubblici nell’intorno del “Cavalcavia”.
PARCO “HIGH LINE” PER CASELLE
L’area “a verde”, prevista nel PAT
a Sud dell’Autostrada, va trasferita
“sulla A4” e l’area “a verde” a Sud
dell’Autostrada… “va trasformata”
in area “industriale e artigianale”.
“RICUCITURA” CENTRO ABITATO TRA “CASELLE NORD” E “CASELLE SUD”
Qualora, l’Amministrazione Comunale – se pur in grave
ritardo – desse concretezza al “PARCO “HIGH LINE”
PER CASELLE” dopo questo primo intervento, potrebbero poi essere attivati gli altri 7 degli OTTO PROGETTI per SALVARE CASELLE che potrebbero permettere
una “migliore qualità” di vita ai cittadini residenti.
Oltre a risanare la purolenta “FERITA” ambientale che
per Caselle è l’Autostrada “A4”… la realizzazione del
“PARCO “HIGH LINE” PER CASELLE” va a creare una
area, una specie di “Central Park”, che opportunamente attrezzato – oltre a svolgere i compiti di mitigazione ambientale – assume il ruolo di “cerniera” tra
la “due identità” di Caselle, quella produttiva a Sud e
quella residenziale a nord del nuovo parco pubblico.
Questa osservazione-proposta come qui rappresentata
vorrebbe essere di stimolo per l’Amministrazione Comunale ad essere soggetto attivo nel PROGETTO per
PROTEGGERE il paese e la popolazione di Caselle.
Un “Piano degli Interventi” che
non abbia da prevedere la realizzazione di un’opera che abbia “da risolvere”… definitivamente l’inquinamento ambientale creato dall’Autostrada A4
è un… “Piano degli Interventi”
che non può essere approvato!
Da quando, nella serata finale della
Fiera di Sommacampagna del 2010
è stato presentato alla popolazione
il Masterplan Paesistico-Ambientale per la riqualificazione del Territorio di Sommacampagna denominato “VERDI ORIZZONTI per un
futuro sostenibile”, nulla e niente
questa Amministrazione Comunale
ancora ha fatto per presentare dei
progetti al fine di poter accedere e
avere accesso ai Fondi della UE.
Come nulla è niente, sempre questa Amministrazione Comunale, ha
mai fatto per ottenere dalle infrastrutture che ci inquinano da decenni, delle opere di mitigazione,
compensazione, risanamento restauro e recupero ambientale che
possano essere degni di quel nome.
Che ora la Giunta Comunale, voglia
approvare un “MINI Piano degli Interventi” che possa… accontentare
uno, due, tre, quattro imprenditori
anche questo dimostra l’incapacità
e l’inconcludenza, non solo nel guidare le sviluppo del territorio, ma
soprattutto nel… salvaguardarlo.
.
Prima di proseguire dobbiamo ricordare quanto sottoscritto tra il Comune di Sommacampagna e l’Aeroporto Catullo in data
7 marzo 2008 definito: “Accordo di Concertazione”, con il quale 49.096 mq (area n° 2) e 31.062 mq. (area n° 4) di terreno
agricolo, sarebbero diventati “Sedime Aeroportuale” [come già avvenuto] e 64.345 mq. del “Sedime Aeroportuale”
sarebbero diventati “AREA FILTRO” e che sarebbe dovuta diventare area di “proprietà” del Comune di Sommacampagna.
http://www.vivicaselle.eu/archivio/A0-AccordoConcertazione.pdf
Se le Aree “2 e 4” sono diventate Sedime Aeroportuale, come mai l’AREA FILTRO… NON è ancora area Comunale?
Cosa doveva fare il Comune di Sommacampagna per avere il “PARCO “HIGH LINE” PER CASELLE”?
Premesso che il sottoscritto ritiene che la procedura di approvazione del PAT sia illegittima in quanto vi è stata una palese
“violazione della VAS”, concretizzata dal fatto che la “modifica della VAS” non ha avuto evidenza pubblica, parrebbe
essere evidente che (dopo anni di inattività per risolvere le problematiche ambientali) l’Amministrazione Comunale di Sommacampagna… dovrebbe risolvere, una volta per tutte, la “FERITA” Ambientale che – per Caselle – è l’Autostrada “A4”.
L’Autostrada “A4”, per Caselle, è una “ferita ambientale” che deve essere sanata
Qualsiasi nuovo intervento edificatorio che possa coinvolgere Caselle non deve essere autorizzato se prima non viene
realizzato il “Parco High Line per Caselle”. Intervento che comunque è molto più complesso – che la semplice ricopertura
di una autostrada – in quanto va a coinvolgere aree che potrebbero diventare zone di “atterraggio” dei “crediti edilizi”.
Nessuna proposta di “manifestazione d’interessi”, verrà mai proposta al Comune, al fine di arrivare a rendere concreta
questa azione, dato che, gli interessi degli imprenditori, spesso, non coincidono con gli interessi pubblici ma solo con i loro.
L’area interessata dalla proposta del “Parco High Line per Caselle” va a coinvolgere… aree di enti pubblici, di privati e di
opere infrastrutturali (quali l’autostrada e l’Aeroporto) e come sopra evidenziato, copre una superficie di circa 210.000 mq.
Perché il Comune di Sommacampagna non si è mai attivato per ottenere la “copertura” dell’Autostrada “A4”? Perché soldi
pubblici della provincia sono stati utilizzati per aumenti di capitale dell’A4? Perché il Comune di Sommacampagna non è
ancora proprietario delle “aree a filtro” della “margherita nord” del sedime aeroportuale militare? Perché l’Aeroporto continua ad ampliarsi senza mai realizzare opere di mitigazione e di compensazione ambientale e… altre opere pubbliche?
Era il comune di Sommacampagna che doveva predisporre il progetto per il “Parco High Line per Caselle” al fine di potersi
confrontare con tutti gli Enti Pubblici e anche con i Privati Interessati, anche per poter ricercare finanziamenti: Regionali,
Nazionali e Comunitari che potessero permettere il… risanamento della “FERITA” ambientale “A4”… che infetta Caselle.
Dichiarare, ma soprattutto riportare in Delibera di Consiglio Comunale questa affermazione dell’Assessore all’Urbanistica:
“abbiamo ritenuto che questo primo passaggio ci possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale
uno, due, tre, quattro che siano, mini piani degli interventi per comunque rendere operativo l’accordo”… credo sia una
palese dimostrazione di incapacità di programmare e una manifesta volontà di voler favorire gli interessi privati, a
danno degli interessi pubblici… a partire dalla… “tutela del territorio” e della… “salvaguardia della salute pubblica”.
Un Assessore all’Edilizia che tra circa 120 giorni lascia l’incarico, non può permettersi di pensare quanto sopra evidenziato.
Un quasi EX Assessore al Territorio, prima, deve risolvere le gravi problematiche ambientali che ammorbano Caselle
e solo dopo può pensare di voler tentare
di approvare un “MINI Piano degli Interventi” al fine di “accontentare”… uno,
due, tre, quattro… “manifestazioni d’interesse” che possano essere presentate.
Qualora queste “quattro” manifestazioni d’interesse avessero da essere approvate, comunque si spera che “nessuna”
di queste abbia da interessare l’abitato
di Caselle, se non dopo… l’approvazione del “Parco High Line per Caselle”.
La “Mini Tangenziale Sud di Caselle” è
un’opera “fondamentale” a migliorare il
flusso del traffico che interessa le aree
a Sud di Caselle (quasi come quello di
una strada statale), traffico che dall’A4
collega l’Aeroporto e Tangenziale Sud.
La proposta di tracciato come ipotizzata
va ad utilizzare le ampie superfici già
pavimentate… che sono già preesistenti
all’interno del sedime aeroportuale.
Un’opera che deve essere posta a totale
carico della Società Aeroporto Catullo,
quale… “intervento di compensazione”
per gli impatti ambientali Aeroportuali.
In oltre 50 anni, da quando è stata realizzata l’Autostrada “A4” mai sono state
realizzate opere di mitigazione ambientali che abbiano avuto come obiettivo il
abbattere gli impatti creati dall’inquinamento dell’aria generato dal traffico.
Realizzare una Galleria Artificiale (con
spese a carico dell’Autostrada) che possa
ricoprire una parte “A4” (nel tratto più
prossimo al centro abitato di Caselle) è
la condizione “inderogabile” prima di
autorizzare qualsiasi altro insediamento
che possa essere ideato e/o progettato
sull’intero territorio di Caselle.
Con l’Autostrada “A4” “confinata” sotto
una Galleria Artificiale (che possa permettere la realizzazione della 4^ corsia)
questo fa si che i terreni in adiacenza al
confine autostradale possano essere trasformati e resi edificabili, in particolare
quelli immediatamente adiacenti al cavalcavia di Via Villa.
Concedere queste autorizzazioni può far
si che al patrimonio comunale possano
essere cedute le “coperture” di questi
nuovi edifici in modo da incrementare
la superficie calpestabile per realizzare
il “Parco High Line per salvare Caselle”.
Con il “Parco High Line per salvare Caselle” cosi individuato e realizzato, sarà
cosi… operata la ricucitura della grave
“FERITA” ambientale che, per Caselle,
costituisce, da anni, l’Autostrada “A4”.
Con le nuove aree a verde recuperate
dalla “A4” sopra la Galleria Artificiale,
appare logico che le “AREE a FILTRO” a
Sud, prima previste “a verde”, possano
essere invece destinate ad attività Artigianali e Industriali (come quelle vicine)
sulle quali poter far atterrare i Crediti
Edilizi fornendo cosi - al Comune - altre
aree utili alla… gestione del territorio.
Le “potenzialità pubblice” che potrebbe
generare il “Parco High Line per salvare
Caselle”, in primis, dovrebbero servire
a mantenere la memoria storica della
“Corte Palazzina”, che potrebbe essere
qui ricostruita “tal quale”, al centro di
una enorme area a verde pubblico, una
ricostruzione come “Credito Edilizio”.
In questa nuova area, il nuovo centro di
Caselle, che ha unito le parti Sud e Nord
del centro abitato diviso dalla “FERITA”
dell’Autostrada, potrebbe essere realizzata sia una nuova Piscina che il nuovo
Palazzetto dello Sport di Caselle.
A completamento del “Parco High Line
per salvare Caselle” va ricordato che in
“contemporanea” con la realizzazione
della “Galleria Artificiale”, va delocalizzata e “spostata lontano dall’abitato”
anche la Stazione di Servizio Autostradale, della quale ad oggi, dopo 50 anni
il sottoscritto NON comprende il perché
questa sia stata realizzata a pochi metri
dall’allora già preesistente Via Nuova.
Non credo bisogna possedere sviluppate
conoscenze urbanistiche - paesaggistiche
per comprendere che questa… è l’unica
soluzione per… “SALVARE CASELLE”.
CONCLUSIONI
Quanto “OSSERVATO” al Piano degli Interventi con questa “PROPOSTA”… che è stata denominata: “Parco High Line per
salvare Caselle”, pare che questa proposta contrasti con le dichiarazioni dell’Assessore al Territorio, come riportato nella
Delibera di Consiglio Comunale n° 29 del 3 Luglio 2013, dichiarazioni delle quali qui sotto se ne riportano le… più pregnanti:
L’Assessore all’edilizia privata ed urbanistica, Romeo Montresor aggiunge: “Dovete tenere presente questo:
l’Amministrazione intende, se possibile, dato che abbiamo avuto qualche contatto e qualcuno ha manifestato
l’interesse alla realizzazione di iniziative, essere veloce e pronta ad avviare tali iniziative.
L’intenzione è stata questa: chi abbia manifestazioni di interesse praticamente quasi condivisibili, perché un po’
già il PAT ha delineato una certa linea, perché non sono di estrema complicazione e perché non mi portano a scelte
per cui debba dire ‘Sviluppo un’area di 200.000 metri quadrati’ abbiamo ritenuto che questo primo passaggio ci
possa portare entro il primo autunno a portare in Consiglio Comunale uno, due, tre, quattro che siano, mini
piani degli interventi per comunque rendere operativo l’accordo.
Primo tra tutti, se verrà come spero, è l’acquisizione dell’area per la realizzazione della scuola materna nella “zona
Saccomani”. Lì siccome sono due anni che ne parliamo, sono stati delineatigli accordi e siamo in vista ormai per la
possibile chiusura dell’accordo. Se mi dicono ‘Ok, vogliamo essere operativi’, io vorrei potere dare loro la
possibilità venendo in Consiglio Comunale per la valutazione addirittura a settembre.
È chiaro che – come ho detto prima – l’incarico per il Piano degli Interventi, quello che prenderà in esame
l’effettivo sviluppo di aree artigianali ed industriali, aree di sviluppo abitativo di una maggiore consistenza sarà
portato avanti con i propri tempi, che non sono quelli né dell’estate né dell’immediatezza di attuazione.
E’ chiaro che una volta che uscirà quel tipo di Piano degli Interventi ci potrà essere sicuramente un’altra
riapertura dei termini per la manifestazione di interessi, magari anche di 60 giorni o di altro.”
Essendo quindi convinto che quanto qui osservato non verrà preso in considerazione da questa Amministrazione Comunale,
comunque, la proposta del “Parco High Line per salvare Caselle”, viene presentata, nella speranza, almeno, che la
prossima Giunta Comunale sia più attiva e più propositiva nel voler realizzare e dare concretezza ad azioni che siano
finalizzate alla tutela del territorio e alla salvaguardia della salute pubblica della popolazione residente a Caselle.
Nella pagina seguente, al fine di rendere più comprensibile questo elaborato, si sintetizzano le principali azioni, come
queste sono indicate ed individuate in questa Osservazione-Proposta denominata: “Parco High Line per salvare Caselle”.
Se l’Aeroporto Catullo, per ampliare il sedime Aeroportuale, ha “consumato” circa 90.000 mq del territorio di Caselle è di
obbligo della Catullo SpA il dover restituire a Caselle i circa 65.000 mq. individuati nella “Margherita Nord” a Sud di Caselle.
Se l’Aeroporto Catullo, è evidente, che è un “polo attrattore” di traffico, sempre a questa Società spetta (a proprie spese)
realizzare una nuova viabilità stradale e ciclo pedonale atta a migliorare la qualità della vita della popolazione di Caselle.
Se l’Autostrada “A4” sta inquinando Caselle da oltre 50 anni è a cura e spese di questa società il dover risanare la “Ferita”
ambientale creata dall’A4 realizzando una “Galleria Artificiale” che possa contenere e confinare l’inquinamento dell’aria.
Solo se la “Ferita” creata a Caselle dall’A4 sarà rimarginata, solo dopo potranno eventualmente essere concesse della altre
trasformazioni urbanistiche a Caselle, che comunque dovranno essere valutate per… gli “effetti cumulativi” degli impatti.
L’eventuale “Credito Edilizio” costituito da superficie edificabile a destinazione Artigianale-Industriale qualora confermato
nelle aree a Nord dell’A4, dovrà essere trasferito a Sud dell’A4, nelle aree acquisite al patrimonio comunale dall’Aeroporto.
Le aree “a verde” come indicate nel PAT a Nord dell’Autostrada A4 (con l’atterraggio del Credito Edilizio del PRG nelle aree
a Sud) passano in proprietà del Comune di Sommacampagna e vanno aggiunte alle altre ricavate sopra la Galleria Artificiale.
Le aree – oggi in fascia di rispetto autostradale – prossime al “cavalcavia” sull’A4 di Via Villa potranno essere resi edificabili
a condizione che la superficie (a quota della sommità della “Galleria Artificiale”) sia ceduta al Comune di Sommacampagna.
L’attuale Stazione di Servizio Autostradale, deve essere dismessa e delocalizzata all’esterno del centro abitato di Caselle,
in prossimità della preesistente “Stazione di Servizio” sulla corsia Sud dell’A4 (con una soluzione “a ponte” sulle corsie).
Il “Credito Edilizio” della “Corte Palazzina” deve rimanere unico al fine di fare “atterrare” questo “Credito Edilizio” sulle
aree a Nord della “A4” al fine di permettere la totale ed identica ricostruzione della “Corte Palazzina… a memoria storica”.
Sulle aree pubbliche cosi riorganizzate, il Comune di Sommacampagna potrà realizzare all’interno del “Parco High Line per
salvare Caselle” altri interventi, quali Impianti Sportivi (Piscine e Palazzetto dello Sport) edifici Pubblici e edilizia PEEP.
Tutta questa progettualità deve essere elaborata e predisposta in un adeguato progetto al fine di poter presentare il tutto
alla Comunità Europea e ad altri Enti nazionali e regionali, al fine di chiedere gli opportuni finanziamenti a fondo perduto.
CHI INQUINA PAGA! A SOMMACAMPAGNA? NESSUNO!!
“Osservazione-Proposta”
elaborata da: Beniamino Sandrini
Cittadino “nativo” di Caselle
Parco High Line
per salvare Caselle
CHI INQUINA PAGA! A SOMMACAMPAGNA? NESSUNO!!
Delocalizzazione Stazione di Servizio
Spostamento della “Corte Palazzina”
Spostamento dei “Crediti Edilizi”
Recupero aree sedime Aeroportuale
Parco “High Line” per salvare Caselle
CHI INQUINA PAGA! A SOMMACAMPAGNA? NESSUNO!!
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PARCO “HIGH LINE” PER CASELLE