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ISSN 1127-6312
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2/2011
A NNO 14
Editoriale
In copertina
Collage
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2/2011
I trend dei Social Network
Crescono veloci, cadono veloci
Bimestrale
9
S Paglialunga
Articoli
13
L’innovazione e l’industria cosmetica
19
Probiotici e Cranberry
Per uso topico nelle infezioni del basso tratto urogenitale
23
EFfCI* GMP
Qualità e certezze per tutta la filiera cosmetica
27
Concetto NICE mente-corpo
Una melodia innovativa per la cura della pelle
Innovazione Cosmetica
Probiotici e Cranberry nelle Infezioni Vaginali
0GMP - EffCI per Ingredienti Cosmetici
Giovanni Pantini
Achille Tolino, Gianfranco Borruto Caracciolo
Speciale
Cosmoprof
Vincenzo Rialdi
Pagina
Pierfrancesco Morganti, Hong-Duo Chen, Yuanhong Li
91
Aggiornamenti
34
Letteratura
Cosmetologica - P Poggi
Tossicologica - S Paglialunga
46
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Aziende
50
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56
60
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73
74
Mercato - R Ambrose
Cosmetic Corner - M Zorzetto
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Publiredazionale - Merck
Intervista a Stefano Togni (Indena)
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ERRATA CORRIGE
44
Notizie
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78
80
84
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EDITORIALE
I trend dei Social Network
Crescono veloci, cadono veloci
Tempo fa ero rimasto impressionato dalle possibilità di studio e di utilizzo dei social network per
conoscere i nuovi trend e i prodotti richiesti direttamente dai consumatori. Già nel 2000 David
Weinberger aveva ipotizzato che si sarebbe presto arrivati al marketing dei messaggi a flusso invertito, rispetto ai tempi passati, quando l’azienda inventava un prodotto e poi convinceva il consumatore che il prodotto era a lui necessario. Il flusso dei nuovi trend sarebbe invece partito direttamente dai consumatori e l’azienda avrebbe dovuto solo reperire il messaggio e mettere in pratica ciò che il consumatore aveva richiesto. Si poneva solo il problema di inventare potenti software per la lettura di miliardi di comunicazioni dei consumatori. Solo con Twitter, 95 milioni al giorno, mentre le pagine di Facebook sono già a 900 milioni. E’ quanto è stato fatto, con la social media intelligence, che si basa sulla semantica, cioè nel riconoscere il senso delle parole. Ora si va
oltre con la sentiment analysis, analizzando le parole (giudizi) e ordinandole in categorie.
Tutti questi progressi nel software ha notevoli vantaggi per le aziende che possono ora ‘seguire’
quanto si dice sui loro marchi/prodotti ed intervenire tempestivamente a seconda delle notizie.
Una ricaduta peculiare, per esempio, potrebbe essere l’utilizzo in pubblicità della voce dei consumatori che hanno espresso un giudizio positivo su un prodotto.
Sembrava proprio che tutto il progresso maturato sinora avesse portato vantaggi sia ai consumatori che alle aziende e che tutto fosse chiaro: suggerimenti sui nuovi trend provengono specialmente dagli utenti di social network che hanno diverse migliaia di ‘amici’ che fanno da cassa di
risonanza.
La ricerca continua e cosa scopre? Che non è chiaro come sembrava. In uno studio recente californiano sugli utenti di Twitter si è scoperto che i temi di cui si discute nei cinguettii (tweets) provengono quasi sempre dai media internazionali e professionali, dati già per spacciati ed ora risorti! La ricerca ha dimostrato che solo un quarto dei soggetti poneva nel circuito idee proprie, mentre il 75% faceva da cassa di risonanza ai temi riportati e discussi su BBC, Cnn, New York Times,
Wall Street Journal…, specialmente con i re-tweet (immissione nel circuito del messaggio ricevuto senza modificazioni). La scoperta più significativa è stata che non è rilevante chi propone il tema e chi inizia la discussione (erano detti opinion leader quelli con tantissimi amici), ma è il tema
stesso che scala la vetta e ci rimane a lungo. L’analisi è stata eseguita su milioni di tweet per un
tempo ragionevolmente lungo, ben 40 giorni, utilizzando il software sopra descritto.
Questi nuovi risultati ci inducono ad una riflessione sui social network. Tutti vanno sempre più in
fretta e sembra che quelli che ritardano un poco siano ‘fuori’. Quando viene sbandierata una ‘verità’ in un determinato momento, sembra che non ci sia il tempo di riflettere per capire se la verità può essere considerata duratura o se sia vera solo per quel periodo di tempo, o vera solo per
chi l’ha enunciata. I follower abbracciano quella verità dando tutto il loro supporto, ma senza delebitamente analizzarla, criticarla, spesso per ‘mancanza di tempo’. La verità dopo poco viene considerata un dogma cui riferirsi senza se e senza ma.
Tuttavia la ricerca continua e pone tutto in discussione, anche questi dogmi. A questo punto cosa
succede? Altri dogmi sono pronti per essere accettati e il circuito non si interrompe se uno cade.
E’ la fretta di avere certezze che andrebbe ripensata.
Infatti con una piccola pausa di riflessione si può dire che le aziende possono continuare ad utilizzare tutte le fonti di informazioni provenienti dagli utenti dei network e dai media, vagliandole per
identificare un potenziale trend: anche se questo sia stato suggerito dai media, il network ha comunque contribuito a selezionarlo e ad amplificarlo, dando quindi un contributo dal basso che non
va assolutamente trascurato.
In conclusione possiamo utilizzare tutte le informazioni a prescindere dalle fonti, ma senza troppa
fretta e con un minimo di discernimento.
Infatti il primo passo verso l’ignoranza è presumere di sapere, e molti saprebbero se non pensassero di sapere (B. Graciàn y Morales, El Criticòn).
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13 L’innovazione e l’industria
cosmetica
19 Probiotici e Cranberry
23 EFfCI* GMP
27 Concetto NICE mente-corpo
34 Letteratura
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ARTICOLI
L’innovazione
e l’industria cosmetica
Parole chiave
Innovazione
Interstiziale, Combinatoria
e Incrementale
Radicale
Divergente
Giovanni Pantini
[email protected]
Studio 24 - Milano
INTRODUZIONE
L’innovazione è la creazione di un prodotto o di
una tecnologia che prima non esisteva. Da questo deriva che l’innovazione significativa non
consiste nel miglioramento o nella modifica di
qualcosa esistente, ma è quella che crea un
prodotto con funzionalità e valori differenti, o
una tecnologia capace di combinare risorse esistenti in maniera nuova e più produttiva. Tutto
ciò non trova una misura nell’entità scientifica
su cui si basa un nuovo prodotto o una nuova
tecnologia. Ricerche d’avanguardia e d’alto livello non portano necessariamente ad innovazioni importanti, mentre innovazioni importanti
possono essere determinate da ricerche
d’impegno minore perché favorite dalla criticità
del momento o per ragioni socio-economiche.
Lo stesso avviene per i brevetti, per i quali una ricerca di respiro scientifico modesto può avere
talora risultati economici di grande rilievo.
In un caso come nell’altro, se si andasse ad indagare la sproporzione tra investimenti e risultato, si scoprirebbe una causa esterna che amplifica l’effetto dell’innovazione. La misura dell’innovazione è infatti data ‘dall’impatto sull’ambiente’,
per usare parole che ritroviamo spesso nelle
opere dell’americano di origine austriaca Peter
Drucker, un fondatore delle teorie riguardanti
management e innovazione (1-3, Quadro 1).
Un nuovo prodotto o una nuova tecnologia sono tanto più rilevanti quanto più sono capaci di
trasformare in opportunità un cambiamento in
atto. Con il cambiamento si ha instabilità, per
cui basta uno sforzo relativamente piccolo per
avere una ristrutturazione del mercato, e un
successo del nuovo prodotto o della nuova tecnologia. C’è del vero quando si dice che la guer-
ra, che genera instabilità sociale, porta più innovazione della pace.
L’innovatore sa individuare le potenzialità di un risultato positivo, inaspettato e ottenuto con poco
sforzo, un nuovo bisogno ancora inespresso, la
possibilità di far confluire tecnologie mantenute
separate dopo essere state sviluppate in maniera indipendente o anche l’esistenza di incongruità nella struttura di mercato e nella filiera produttiva. E’ interessato inoltre alle aree di fluidità,
che si formano in continuazione, meglio se ancora embrionali e da interpretare, come sono i
segmenti di mercato non ben delineati, sapendo
che quelli in evidenza rappresentano il passato
piuttosto che il futuro. Infine, l’innovatore va alla
ricerca di problemi, per offrire soluzioni.
NUOVI PRODOTTI
E INNOVAZIONE
Per l’introduzione nel mercato di nuovi prodotti si
può procedere da ‘sinistra verso destra’, con la
ricerca che passa il nuovo prodotto alla produzione e poi al marketing e all’organizzazione commerciale; oppure ‘da destra verso sinistra’, cioè
partendo dal mercato, a cui si ritorna, dopo uno
o più passaggi dalle parti della ricerca (Fig 1). Sono evidentemente delle semplificazioni per ricordare che nelle aziende esiste sempre questa
contrapposizione, da ritenere fisiologica e normale, ma di cui occorre tenere conto.
Alla ricerca non si può dire semplicemente di
‘inventare qualcosa’, contando su risultati ben
definiti da utilizzare per un progetto, a meno che
non ci si accontenti di un nuovo che lo è solo in
rapporto al vecchio dell’azienda, rimanendo, bene che vada, ai livelli della concorrenza.
Facendo intervenire il fattore ‘mercato’ fin dall’inizio, cioè nella descrizione o definizione del
www.ceceditore.com • Cosmetic Technology ® 2011 • 14(2)
13-17
L’innovazione e l’industria cosmetica
Giovanni Pantini
Quadro 1
Osservazioni di Peter Drucker (1)
- L’innovazione non è una scienza, ma un valore; (…), non è qualcosa che si verifica all’interno di una organizzazione, bensì un cambiamento
esterno: la misura dell’innovazione si ha nell’impatto sull’ambiente.
- Ciò che è significativamente diverso non è una decisione tecnica, né è la qualità della scienza a creare la diversità, né questa è data dal costo
e dalle difficoltà che essa ha richiesto: la differenza significativa sta nell’impatto sull’ambiente.
- (…) la vera innovazione è raramente un’estensione dell’attività già esistente: raramente essa si adatta a portata, obiettivi, tecnologie, processi di oggi, anche se ovviamente è possibile definire soltanto portata, prodotti, tecnologie, processi, mercati di oggi.
- L’ipotesi principale di una strategia innovativa è che le attuali linee di prodotti e di servizi, i mercati, i canali di distribuzione esistenti, le tecnologie e i processi in corso presto o tardi - e di solito presto - declineranno anziché incrementarsi.
- Una strategia innovativa consiste nel liberarsi sistematicamente e razionalmente di ciò che è vecchio, morente, obsoleto. Le organizzazioni innovative non impiegano tempo e risorse per difendere il passato, perché soltanto l’abbandono sistematico del passato è in grado di liberare risorse per ciò che è nuovo.
- Altro punto fondamentale in una strategia dell’innovazione è la chiara consapevolezza che gli sforzi per l’innovazione devono mirare in alto: normalmente è altrettanto difficile operare una piccola modifica su un prodotto esistente che introdurne uno nuovo per effetto dell’innovazione.
- La strategia innovativa mira quindi a creare una nuova attività anziché un nuovo prodotto nell’ambito di una linea già affermata; mira a creare
la capacità di funzionare in modo nuovo invece di un miglioramento; mira a creare un nuovo concetto di valore invece di soddisfare un po’ meglio le esistenti aspettative di valore. Lo scopo dell’innovazione è di creare una diversità significativa.
- La ricerca dell’innovazione deve essere organizzata in modo distinto e separato dalle attività manageriali correnti. Non è possibile, infatti, creare il nuovo e contemporaneamente seguire ciò che si deve realizzare ogni giorno.
- Al tempo stesso le organizzazioni innovative si rendono conto che l’innovazione, fin dall’inizio, deve essere organizzata come una attività piuttosto che come una funzione. In termini concreti, questo significa lasciare da parte la sequenza tradizionale in cui la ricerca viene al primo posto, seguita dallo sviluppo e poi dalla produzione e dal marketing.
A)
Ricerca e Sviluppo
(Definizione del prodotto)
Produzione
Marketing
e Vendite
Mercato
B)
Mercato:
Ricerca
&
Sviluppo
Marketing
Bisogno del
mercato
Definizione
del prodotto
Market test
Produzione
Vendite
Segmento
di mercato
Figura 1 Due procedure per la definizione dei nuovi prodotti A) ‘da sinistra verso destra’ B) ‘da destra verso sinistra’
14
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
nuovo prodotto come quello ‘che soddisfa un bisogno espresso dell’ambiente
esterno’, si sceglie la strategia di adattarsi ai valori degli utilizzatori, che in
una certa misura è autolimitante, perché nel mercato non si ritrova molta
fantasia, dato che spesso richiede
quello che c’è già, con qualche aspetto
negativo in meno e qualche vantaggio
in più. Spesso si parla di ‘mercato’, ma
ci si riferisce alla concorrenza.
In un modo o nell’altro, il risultato più
comune è quello di un progetto con poca innovazione, accettato dal management perché illustra bene tempi, costi
ed azioni, mentre con l’aumento dell’innovazione il progetto apparirebbe più
confuso, e quindi più rischioso, mentre,
quanto a rischio, è vero il contrario.
Come si esce da questa situazione?
Molti Autori, tra questi Drucker, suggeriscono di concepire il nuovo in maniera
distinta dalle attività correnti dell’azienda. E’ parere di chi scrive che il ‘nuovo’
in una azienda di prodotti cosmetici vada ripartito tra due modi di operare,
con tempi e spazi e obiettivi diversi, indipendenti ma complementari.
Tutto il complesso processo che va dalla definizione di ‘nuovo prodotto’, inteso
come prodotto oggetto di un progetto
che ha come scopo la sua introduzione
nel mercato, fino al marketing e alla
vendita, rientra nelle attività correnti di
una azienda. Occorre però che ci siano
i prerequisiti perché si possa avere una
corretta definizione di ‘nuovo prodotto’:
un prodotto che abbia effettivo contenuto innovativo, che sia stato scelto tra
prototipi concepiti come modelli e che
rientri in una consequenziale linea di sviluppo (se ne introduce uno, ma si comincia a pensare al successivo basandosi su una comune linea tecnologica,
anche per funzionalità diverse).
C’è poi il nuovo, inteso come magazzino
di idee, di cultura tecnica e possibilmente di brevetti e pubblicazioni, come dire
la disponibilità di innovazione da adattare ad un progetto, poi ad un altro… Ma
come si costruisce questo nuovo?
TIPOLOGIE
DI INNOVAZIONE
Interstiziale, combinatoria,
incrementale e radicale
La tecnologia si evolve gradualmente
per il continuo contributo di innovazioni
minori, come l’innovazione interstiziale
(che riguarda nicchie non ancora inve-
stigate all’interno della frontiera tecnologica) o l’innovazione combinatoria
(nuove combinazioni di tecnologie) o
l’innovazione incrementale (miglioramento di una tecnologia con avanzamento marginale della frontiera tecnologica). In una ipotetica rappresentazione si fa corrispondere un’area ad
ogni tecnologia: la correlazione tra le
aree e la frontiera tecnologica ci dà il
tipo di innovazione (Fig 2A-C).
Altra modalità di rappresentazione grafica è data dalla curva di apprendimento che descrive il ciclo di vita di una tecnologia con la performance in funzione
degli investimenti: andamento sfavorevole all’inizio (investimenti elevati per
una modesta progressione), poi molto
favorevole (fase di sviluppo della tecnologia) e infine di nuovo sfavorevole (maturità della tecnologia).
La rappresentazione suddetta può evidenziare che in genere l’innovazione
combinatoria, tipica dell’industria co-
smetica, è da preferirsi a quella interstiziale o incrementale. Ma la curva di
apprendimento aiuta soprattutto a descrivere l’innovazione radicale, che si
ha quando si passa con discontinuità
da una curva in una fase sfavorevole,
ad un’altra in pieno sviluppo. Si realizza
così l’innovazione più significativa, specialmente se si fa avanzare la frontiera
tecnologica (Fig 2D).
Può sembrare un paradosso, ma le
condizioni che favoriscono il livello di innovazione interstiziale, combinatoria ed
incrementale, portano ad una diminuizione delle possibilità che si abbia innovazione radicale: è il caso dell’industria
cosmetica. La complessità di questa
industria - un numero elevatissimo di
ingredienti e funzionalità, parecchie
forme tecniche e presentazioni, differenze dovute a fattori culturali e ambientali o alle normative nazionali riguardanti la sicurezza e la commercializzazione, e anche continui problemi le-
A) Innovazione interstiziale
B) Innovazione combinatoria
Tecnologia 1
(ingrediente)
Tecnologia 2
(ingrediente)
Tecnologia 1
(ingrediente)
Tecnologia 3
(ingrediente)
Tecnologia 4
(ingrediente)
Tecnologia 4
(ingrediente)
Tecnologia 3
(ingrediente)
Frontiera
tecnologica
C) Innovazione incrementale
Frontiera
tecnologica
D) Innovazione radicale
(Curve dell’apprendimento)
Performance
S3
Tecnologia 1
(ingrediente)
Tecnologia 2
(ingrediente)
Tecnologia 3
(ingrediente)
Tecnologia 4
(ingrediente)
Tecnologia 2
(ingrediente)
S2
Discontinuità
S1
Avanzamento della
frontiera tecnologica
Investimenti
NB Con le innovazioni minori (interstiziale, combinatoria e incrementale) si ha una evoluzione graduale, mentre
con l’innovazione radicale si ha discontinuità passando da una tecnologia (S1 o S2) ad un’altra più produttiva (S3).
Figura 2 Rappresentazione dei vari tipi di innovazione
www.ceceditore.com 2011 Vol 14(2)
15
L’innovazione e l’industria cosmetica
Giovanni Pantini
gati al semplice mantenimento della
qualità della produzione - rende pressoché normale l’innovazione minore, distraendo così dall’innovazione radicale.
L’innovazione radicale richiede nuove
forme tecniche o nuove funzionalità o
nuovi meccanismi di funzionalità note,
per le quali non bastano nuovi ingredienti e nuove formulazioni. Per la gran
parte delle aziende cosmetiche, tuttavia, l’innovazione è legata solo agli ingredienti impiegati, con lo svantaggio di
non avere una propria ‘chiave’ per una
innovazione indipendente e di introdurre
nel mercato prodotti che sono più o
meno simili a quelli della concorrenza.
Solo le grandi aziende possono contare
su team dedicati all’individuazione di
materie prime e di tecnologie sviluppate in altre industrie in modo da alimentare la ricerca interna attraverso una
cross-fertilization esclusiva.
Innovazione divergente
e convergenza dei progetti
Se si dice che l’innovazione vera e propria è quella radicale, aggiungendo che
occorrerebbe anche un po’ di ricerca
di base, almeno a livello di impostazione, si corre il rischio di spaventare
qualunque management per quanto
ben disposto. Utilizziamo allora altre
parole, a cominciare da innovazione di
tipo divergente (4), che si può definire
come un lavoro di indagine, con raccolta di informazioni di letteratura ed
effettuazione di semplici sperimentazioni, da affrontare - ed è questo un punto saliente - con sistematicità e non in
occasione dell’avvio di un progetto per
un nuovo prodotto (in questo senso è
di base). E’ divergente perché tende ad
essere orizzontale e trasversale, e perché partendo da una materia prima o
da una tecnologia o da una funzionalità
prima considera tutti i punti di vista,
per passare poi a combinazioni semplici in un largo campo di rapporti e di
condizioni operative, con un (probabile)
effetto moltiplicativo di risultati e idee.
Ed è innovazione perché ha lo scopo di
scoprire e organizzare cose nuove che
prima non si conoscevano.
Altre differenze rispetto al lavoro per
singoli progetti sono: orizzonti più larghi, in modo da andare oltre allo spettro dei prodotti aziendali, e obiettivi con
tempi più lunghi, cercando di cogliere
trend di medio-lungo periodo piuttosto
che fotografare l’attualità di mercato, e
possibilmente con una visione tecnologica riguardante anche i prodotti della
16
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
concorrenza.
Il rischio, in rapporto ad eventuali
obiettivi prefissati, potrà essere anche
elevato, rimanendo però sempre modesto rapportato alle risorse impiegate, con la possibilità di trovare inoltre,
in seguito, il modo di valorizzare esperienze e risultati non proprio calzanti
per questo o quel progetto. I risultati
del lavoro effettuato devono andare a
costituire un patrimonio dell’azienda a
cui fare continuo riferimento. Per questo approccio è necessaria una formalizzazione di largo respiro, cioè svincolata dal lavoro contingente (idealmente
brevetti e pubblicazioni), anche perché
questo tipo di innovazione dovrebbe essere gestito tenendo conto di tutte le
sue potenzialità (incluse licenze e collaborazioni con altre aziende).
La prova del nove della validità di questo lavoro di innovazione è da una parte la capacità di supporto a progetti di
nuovi prodotti, con contributi alla loro
velocizzazione e diminuzione del rischio, e dall’altra constatazioni più generali che riguardano la produttività
che aumenta nel tempo (ma solo se si
è partiti da una posizione giusta in una
curva di apprendimento) e la tecnologia come fattore unificante. Ma perché
questo si verifichi occorre sapere passare dall’innovazione divergente alla
convergenza dei progetti. E questo capovolgimento d’approccio non è sempre cosa facile.
SPECIFICITÀ
DELL’INDUSTRIA
COSMETICA
Tecnologie cosmetiche
e innovazione
Le considerazioni di questo articolo sono essenzialmente di carattere generale, ma un tentativo per un’attenzione
più specifica all’industria cosmetica è
necessario. Va subito detto che questa
è un’industria nella quale la produttività
e le performance dei prodotti non si
possono facilmente misurare e confrontare con la concorrenza e con il
passato, come invece è possibile in altre industrie, dove si può arrivare ad individuare il susseguirsi di generazioni di
prodotti e di tecnologie di produzione a distanza di pochi anni e con livelli di
miglioramento senza paragoni nell’industria cosmetica - che rendono l’innovazione tecnologica un fattore decisivo
per il successo commerciale (ci riferiamo a tutta l’industria cosmetica).
Nel caso dell’industria cosmetica nazionale, costituita da una forte predominanza di aziende di piccole e medie
dimensioni che immettono nel mercato
una vasta gamma di prodotti utilizzando impianti produttivi con unità e componenti standard, è impensabile e di
scarsa utilità un’analisi che prenda in
considerazione il livello tecnologico delle diverse aziende. Per ognuna si ha un
mix di un gran numero di tecnologie (e
quindi possibilità di innovazioni minori
da non sottovalutare), che tutte insieme costituiscono il know-how dell’azienda, riconducibile nelle realtà più piccole alle competenze professionali del direttore tecnico o dell’esperto di formulazioni, cui possono contribuire consulenti e fornitori di materie prime.
Il know-how aziendale valutato nel tempo
ci dà la curva di apprendimento di ogni
azienda. Valutazioni generali di mercato
sull’evoluzione degli attivi, dei sistemi
emulsionanti, reologici e conservanti indicano che le aziende non differiscono in
maniera importante per la curva di apprendimento e che questa curva non
mostra una elevata pendenza, cioè, non
è elevato l’incremento delle performance dei prodotti in rapporto al tempo o alle risorse impiegate. Questo perché si
opera con continuità seguendo una curva d’apprendimento o curva tecnologica
che è sfavorevole, perché appunto poco
inclinata, senza passare a curve più favorevoli attraverso momenti di quella
discontinuità che è necessaria per una
innovazione radicale o almeno abbastanza significativa. Questo è peraltro
paradossale perché il tecnologo dell’industria cosmetica è generalmente depositario di un elevato e diversificato patrimonio di cognizioni tecniche. Queste
cognizioni permettono comunque la realizzazione della missione delle aziende
cosmetiche, che è quella di introdurre
nel mercato prodotti sufficientemente
buoni, con garanzia di costanza nella
presentazione e soprattutto sicuri.
L’attenzione su quest’ultimo punto rende
l’industria cosmetica, per alcuni aspetti,
più vicina all’industria alimentare che all’industria farmaceutica, con la quale
tenderebbe invece a confrontarsi.
Si può dire che, affrontato il problema
della sicurezza e di una buona presentazione dei prodotti, un’azienda abbia
soddisfatto una parte importante della
sua missione, trasferendo l’impegno
competitivo alle strutture commerciali
e di marketing. A parità di strutture
aziendali non ci sono differenze significative tra un paese e l’altro, come dire
che queste sono caratteristiche intrinseche dell’industria cosmetica piuttosto che proprie di questa industria nel
nostro paese.
Stando così le cose, ci limitiamo a qualche domanda.
E’ possibile ed efficace, almeno nel caso
di aziende sufficientemente strutturate,
separare il lavoro di innovazione, come
è stato precedentemente definito, dal
lavoro di supporto per l’introduzione di
nuovi prodotti, pur mantenendo lo stesso livello di risorse, a parte eventuali periodi di implementazione?
Si avrà per sempre un’industria cosmetica essenzialmente omogenea dal
punto di vista tecnologico-produttivo e
per la capacità di innovazione e differenziazione effettiva dei prodotti, oppure si farà sentire a monte pienamente
il fatto che poi nella commercializzazione vi è una forte segmentazione? Basti
pensare alle differenze nella comunicazione tra le aziende che vendono tramite le farmacie e quelle che si servono delle profumerie.
Ci sarà per sempre un’industria nazionale come esiste oggi, oppure ci si sta
avviando verso un processo di internalizzazione che presupporrà una maggiore competitività tecnologica? E la competizione con le aziende multinazionali?
E come inciderà la globalizzazione?
Innovazione e nuova concorrenza
L’industria cosmetica nazionale ed europea ha incontrato minori difficoltà le-
gate alla globalizzazione rispetto ad altre industrie produttrici di beni di consumo: non ha così dovuto, ancora, misurarsi con la nuova concorrenza legata al fenomeno della globalizzazione.
Questo perché i prodotti cosmetici, per
i quali sono necessarie tecnologie di impegno medio, cioè abbastanza disponibili, hanno un così forte contenuto di
‘componenti locali e culturali’ da costituire un ostacolo più difficile da superare di una elevata barriera tecnologica.
Sono prodotti che si vendono per quello che ‘fanno’, cioè per la loro funzionalità, e non per quello che ‘sono’, e già
per questo ogni azienda può rivendicare caratteristiche uniche. Ma si vendono, soprattutto, per come sono percepiti. Ricorrendo al linguaggio di Drucker,
si vendono per ‘l’impatto sull’ambiente’,
che può continuare ad esserci anche
con una innovazione minore o addirittura senza alcuna innovazione. Marchi affermati o il riferimento a Parigi o al Made in Italy riescono a controbilanciare
una concorrenza che si affidi all’aspetto
economico o anche a quello tecnologico, che però risente della mancanza di
una immagine vincente.
Ma se si pone una rana in poca acqua
entro un contenitore posto su una fonte
di calore e si fa salire molto lentamente
la temperatura dell’acqua, la rana non
se ne accorge e finisce lessa’.
L’esperimento può essere utilizzato come un apologo: in altri settori industriali la concorrenza (la fonte di calore) è arrivata aggressiva (ben calda) e
a volte con breve preavviso, costringendo così ad affrettate azioni di difesa. Ci sono state le scottature, si è
reagito, con più o meno successo, con
crolli e con salti, ma comunque, in generale non si è diventati lessi dopo avere goduto di un periodo di tepore.
Se si è ottimisti si può pensare che, in
un’ottica di globalizzazione, l’industria
cosmetica dovrebbe continuare a rimanere dov’è: come dire che sarebbe
favorita da questo fenomeno. Tuttavia,
per motivi interni o esterni, i cambiamenti, magari lenti e molto graduali, si
presenteranno comunque: insomma
qualcuno finirà lesso.
BIBLIOGRAFIA
1 Drucker PF (1978) Manuale di Manage-
Al momento quindi questo settore dell’industria non ha conosciuto le ‘scottature’ di tanti altri settori. Fino a che punto questo è un bene? Proviamo a dirlo
raccontando una osservazione comportamentale sulla rana. ‘Se si getta una
rana in un contenitore pieno di acqua
bollente, questa reagisce più velocemente che può e, forse, con un gran
salto ce la fa a scappare dal pericolo.
ment Etas Libri, Milano, p 853
2 Drucker PF (1986) Innovation and Entre-
preneurship Pan Books, London, p 306
3 Drucker PF (1992) The new Realities Harper & Row, New York, p 276
4 Berggren C, Hjelm J (2010) The dual challenge – Managing divergent innovation and
convergent projects Proceedings IPMA-Inter-
national Symposium on Project Management
Creativity, Stoccolma, 31 Maggio-1 Giugno
www.ceceditore.com 2011 Vol 14(2)
17
Progetto2
9-12-2010
9:56
Pagina 1
ARTICOLI
Probiotici e Cranberry
Per uso topico nelle infezioni
del basso tratto urogenitale
Parole chiave
Probiotici
Cranberry
Infezioni urogenitali
Achille Tolino, Gianfranco Borruto Caracciolo
Dipartimento Clinico di Emergenza Ostetrica e Ginecologica
e Medicina della Riproduzione, Urologia
Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’
INTRODUZIONE
MATERIALI E METODI
Le infezioni urogenitali, che includono quelle del
tratto urinario (UTI), le vaginosi batteriche e le
vaginiti, rappresentano una delle patologie più
frequenti che affligge la popolazione femminile.
È stato stimato, infatti, che più di un milione di
donne al mondo ne soffre annualmente (1).
Per lo studio, 60 donne, arruolate presso l’ambulatorio di Ginecopatologia dell’Università degli
Studi di Napoli ‘Federico II’, sono state divise in
due gruppi, A e B in modo omogeneo in base a
caratteristiche di età e peso. I criteri di arruolamento sono stati: età media 30 anni, donne
non gravide e con vita sessuale attiva.
Tutte le donne oggetto di studio hanno sottoscritto il consenso informato e sono state sottoposte ad attenta anamnesi patologica, volta
soprattutto ad evidenziare le insorgenze di sintomi specifici riferibili ad infezioni urogenitali.
Le pazienti sono state poi valutate clinicamente
con esame obiettivo, nel corso del quale sono
state sottoposte al prelievo di un primo tampone vaginale (T0).
Alle donne del gruppo A sono stati somministrati probiotici per via orale: in particolare la
terapia ha previsto l’assunzione per 10 giorni di
due capsule/die di Lacto 5® (Montefarmaco,
Bollate, MI) contenenti:
• Miscela Probiotech®ABC (costituita da tre
ceppi di fermenti lattici vivi tipizzati - Lactobacillus acidophilus LA-5; Bifidobacterium
BB-12; Lactobacillus paracasei LC-431, ed
un ceppo sporificato di Bacillus coagulans);
• Vitamine del gruppo B;
• Fibre Oligosaccaridiche;
• Lievito di birra lisato (glucani);
• Tampone fosfato (Methocel®).
Queste infezioni solitamente si accompagnano
ad una sintomatologia specifica: prurito, bruciore, disuria, perdite vaginali dall’odore sgradevole; inoltre, in alcune condizioni come, ad
esempio, la gravidanza, le vaginosi batteriche
possono aumentare il rischio di gravidanze pretermine, di rottura precoce delle membrane e
di acquisizione di malattie sessualmente trasmesse (2).
Nel corso degli anni la Ricerca scientifica ha
studiato nuovi preparati, soprattutto a base di
lattobacilli per prevenire l’insorgenza di queste
patologie, ottenendo buoni risultati anche a lungo termine (3-8).
Con questo nostro studio abbiamo valutato
l’efficacia di un preparato*, caratterizzato anche dalla presenza di un derivato estrattivo ottenuto dal mirtillo rosso, per uso topico nel
trattamento di vaginosi e vaginiti. L’aggiunta di
tale ingrediente fitoterapico è sembrata razionale nella misura in cui per tale rimedio esiste
vasta documentazione che lo descrive capace
di prevenire l’adesione batterica (soprattutto
nel caso di batteri fimbriati) senza essere però
un antibiotico, di ridurre le infezioni delle basse
vie genito-urinarie (soprattutto nelle loro forme
ricorrenti) e di contrastare efficacemente i fenomeni ossidativi tissutali (9).
Per quelle appartenenti al gruppo B, invece, il trattamento ha previsto l’uso di LactofloreneGyn®
• LactofloreneGyn® capsule vaginali sviluppate e distribuite dalla
Montefarmaco OTC SPA, Bollate (MI)
www.ceceditore.com • Cosmetic Technology ® 2011 • 14(2)
19-21
Probiotici e Cranberry
Achille Tolino, Gianfranco Borruto Caracciolo
3 per la Gardnerella vaginalis, 2 per il
Trichomonas vaginalis, 1 per il Leptotrix vaginalis e 6 per l’E.coli.
Sempre al primo prelievo (T0), delle 30
donne del gruppo B, 16 sono risultate
positive per Flora mista, 10 per la Candida (6 C. albicans, 2 C. glabrata, 1 C.
krusei, 1 C. torulopsis), 2 per la Gardnerella vaginalis, 1 per il Trichomonas
vaginalis e 1 per il Leptotrix vaginalis
(Fig 2).
(Montefarmaco, Bollate, MI): dispositivo medico in capsule vaginali (1cp/die
x 10 gg) a base di:
• Cranberry (Vaccinium macrocarpon,
mirtillo rosso) succo disidratato titolato al 4% in proantocianidine (PAC);
• Lactobacillus acidophilus Vis K8,
1.2 miliardi UFC;
• Acido Lattico 60%;
• Calendula (Calendula officinalis) estratto secco, titolato 1% in flavonoidi;
• Acido poliacrilico (Policarbophil).
Al secondo prelievo (T1), effettuato dopo dieci giorni di assunzione dei probiotici (Tab1, Fig3), per il gruppo A, 18
dei 30 campioni sono risultati positivi
(infezione vaginale e presenza di microrganismi) e 12 hanno dato esito negativo (assenza di infezioni e di microrganismi). Sempre al secondo prelievo
(T1) nel gruppo B, dei 30 tamponi valutati 19 hanno dato esito negativo,
mentre 11 sono risultati ancora positivi (Tab1, Fig4).
I prelievi effettuati ad un mese dal primo controllo (T2) (Tab1, Fig5), infine,
hanno dato esito negativo nel gruppo A
solo per 19/30 tamponi (63%), mentre nel gruppo B, 28 campioni erano
negativi (93.3%).
Inoltre, in base a quanto riportato sul
diario di ogni paziente in merito alla
eventuale variazione della sintomatologia specifica o sulla comparsa di effet-
Il nostro protocollo ha previsto, inoltre,
che ad entrambi i gruppi venisse effettuato un altro tampone vaginale al 10°
giorno di terapia (T1) e dopo 1 mese
dalla prima visita (T2).
Nel corso dello studio le donne sono
state invitate ad annotare su un diario
la comparsa di eventuali sintomi, miglioramenti o effetti collaterali. In tutto
il corso della sperimentazione non si è
verificato alcun caso di drop-out.
RISULTATI
Al primo prelievo (T0) le 30 donne del
gruppo A sono risultate tutte affette da
un’infezione vaginale (Fig 1).
In particolare 18 hanno presentato positività per la Candida (10 C.albicans, 4
C.glabrata, 2 C.krusei, 2 C.torulopsis),
10%
ti collaterali durante il periodo preso in
esame si è potuto evincere che mentre
all’inizio dello studio tutti i soggetti arruolati presentavano una continua sensazione di bruciore e prurito vulvo-vaginale, talvolta accompagnato dalla presenza di perdite maleodoranti o di consistenza come ‘ricotta’, al termine dello stesso hanno riferito un soddisfacente miglioramento dei sintomi, con
una loro scomparsa pari all’80% per
entrambi i gruppi.
Infine non è stata riportata la comparsa di effetti collaterali, in entrambi i
gruppi.
DISCUSSIONE
E CONCLUSIONI
Il problema della comparsa di infezioni
del tratto urogenitale è oggi di vasta attualità, soprattutto se si considera la
diffusione di queste patologie nella popolazione femminile e l’influenza che
esercitano nel modificare la qualità della vita di una donna sotto diversi aspetti (10). Le infezioni urogenitali, infatti,
sono state descritte da molti Autori come una ‘epidemia silente’.
Negli ultimi tempi, la moderna ricerca
scientifica sta cercando nuove strade
terapeutiche per favorire la riduzione
dell’incidenza di queste patologie.
7%
3%
3%
Candida
7%
3%
33%
Candida
E.coli
Folora mista
Leptotrix vaginalis
60%
Leptotrix vaginalis
Gardnerella vaginalis
Gardnerella vaginalis
Trichomonas vaginalis
Trichomonas vaginalis
20%
54%
Figura 1 Risultati del primo tampone vaginale gruppo A (T0)
Figura 2 Risultati del primo tampone vaginale gruppo B (T0)
19
18
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
12
Campioni positivi
Campioni negativi
Figura 3 Risultati dei campioni del gruppo A al tempo T1
20
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
11
Campioni negativi
Campioni positivi
Figura 4 Risultati dei campioni del gruppo B al tempo T1
Tabella 1 Effetti del trattamento (gruppo A)
Gruppo
T0
T1
T2
28
(Via)
Pos
Neg
Pos
Neg
Pos
Neg
A (per os)
30
0
18
12
19
11
B (topica)
30
0
19
11
28
2
Pos=positivo Neg=negativo
30
25
19
20
15
È indubbia la necessità di mantenere il
pH vaginale entro i limiti fisiologici di
acidità per impedire alle popolazioni
batteriche patogene di moltiplicarsi ed
esprimere la loro virulenza.
Molti Autori hanno sottolineato quanto
sia importante conservare nell’ambiente vaginale le condizioni che garantiscono la protezione da qualsiasi aggressione batterica, sia somministrando lattobacilli, che assicurando la presenza del bacillo di Doderlein (11).
Le sostanze rilasciate dai lattobacilli, infatti, hanno un effetto antagonista nei
confronti dei patogeni urinari e vaginali:
i biosurfattanti ne rendono difficile l’adesione; gli acidi, alcune sostanze battericide ed il perossido di idrogeno ne inibiscono la crescita, infine, le molecole di
aggregazione cellulare bloccano la diffusione dei batteri (12-13). L’obiettivo della nostra ricerca è stato quello di valutare gli effetti benefici dell’uso di capsule vaginali a base di Cranberry (mirtillo
rosso) succo disidratato titolato al 4% in
PAC, Lactobacillus acidophilus Vis K8,
1.2 miliardi UFC, Acido Lattico 60%,
Calendula estratto secco titolato 1% in
flavonoidi e Policarbophil (acido poliacrilico), nella risoluzione delle infezioni del
basso tratto urogenitale.
Lo studio ha previsto, inoltre, un confronto con un campione trattato con un
preparato ad azione sistemica. Dai risultati ottenuti emerge che l’impiego
dei preparati per uso topico nella gestione delle infezioni del basso tratto
genito-urinario appare del tutto giustificato, soprattutto se si considera che la
loro applicazione
10
ha rivelato significativi benefici nel5
la risoluzione in
0
particolare di vaGruppo A
Gruppo B
giniti e vaginosi di
Figura 5 Esito negativo dei tamponi vaginali al tempo T2
differenti eziologie
senza presentare
effetti collaterali.
In conclusione, il principio sul quale si
6 Reid G (1999) The scientific basis for Probasa la somministrazione dei lattobacilbiotics Strains of Lactobacillus Appl Env Mili, oltre che di Cranberry, attraverso la
crobiol 22 3763-3766
7 Reid G, Beuerman D et al (2001) Provia topica è quello di garantire una probiotic Lactobacillus dose required to restotezione del tratto genito-urinario, favore and maintain a normal vaginal flora
rendo la colonizzazione batterica di microrganismi capaci di competere con la
FEMS Immunol Medical Microbiol 32 37-41
crescita di patogeni ed impedire la loro
8 Reid G (2001) Probiotic agents to protect
the urogenital tract against infection Am J
adesione, ossia garantendo il ripristino
del normale ecosistema vaginale.
Clin Nutr 73 437-441
9 Cotè J et al (2010) Bioactive compounds
in cranberry and their biological properties
BIBLIOGRAFIA
Crit Rev Food Sci Nutr 50(7) 666-679
10 Morris M et al (2001) Bacterial vaginosis:
1 Donders G (2010) Diagnosis and management of bacterial vaginosis and other types
of abnormal vaginal flora: a review Obstet
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11 De Falco CL, Volpicelli T, Borruto
Caracciolo G, Sodano A, D’antò V,
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Battista L, Buccino E, Tolino A (2001)
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Ruolo della somministrazione di lattobacilli
delivery Int J Gynecol Obstet 61 311-312
nella protezione dell’ecosistema vaginale
3 Reid G, Bruce AW et al (2001) Oral pro-
Giorn It Ostet Ginecol XXIII 9401-9403
biotics can resolve urogenital infections
12 Blasi N, Zurlo A et al (1998) The role of
FEMS Immunol Medical Microbiol 30 49-52
vaginal pH. Importance of its normalization
4 Martine MC, Velraeds HC et al (2001) Inhibition of Initial Adhesion of Urophatogenic
Enterococcus faecalis by Biosurfactants from
in the prevention of recurrent vaginitis Mi-
nerva Ginecol 50 264-276
13 Hanna NF, Taylor-Robinson D,
Lactobacillus Isolates Medical Urol 22 39-44
Kalodiki-Karamanoli M et al (1985) The
5 Reid G, Bruce AW (2001) Selection of
relation between vagina pH and the micro-
Lactobacillus Strains for Urogenital Probio-
biological status in vaginitis Br J Obstet
tic Application J Infect Dis 183 77-80
Gynecol 92 1267-1271
www.ceceditore.com 2011 Vol 14(2)
21
L’evoluzione della Farmacia
15ª EDIZIONE
BOLOGNA 13 • 15 maggio 2011
www.cosmofarma.com
ARTICOLI
EFfCI* GMP
Qualità e certezze
per tutta la filiera cosmetica
Parole chiave
GMP
Ingredienti Cosmetici
Filiera cosmetica
EFfCI
Vincenzo Rialdi
AD, Vevy Europe, Genova
INTRODUZIONE
Le EFfCI GMP Guide for Cosmetic Ingredients
(1) (Fig 1) sono una realtà per tutta la filiera cosmetica. Questo è ormai un concetto chiaro e
consolidato.
Inizialmente nate per il bacino dell’utenza europea, oggi si propongono anche oltre oceano,
con l’accreditamento di un ente di certificazione
statunitense che va ad aggiungersi ai sei già accreditati nel vecchio continente (Fig 2).
È da sottolineare che queste norme sono volontarie e che è rilevante che sia l’industria ad
aver sentito l’esigenza di darsi delle regole più
puntuali per offrire a clienti interni ed esterni
maggiori certezze.
Queste specifiche norme di buona fabbricazione, derivate direttamente dalle IPEC-PQG (eccipienti farmaceutici) (2), si propongono di rendere stabilmente certi i diversi processi di una
Figura 1 GMP: Linee Guida
Figura 2 Organismi di Cer-
per gli Ingredienti Cosmeti-
tificazione internazionali ac-
ci emanate da EFfCI
creditati
realtà industriale e di offrire precise garanzie
circa il raggiungimento e il mantenimento di
standard qualitativi elevati.
Il fatto che si tratti di linee guida specifiche per
il settore degli ingredienti non deve ingannare;
esse sono infatti di grande utilità tanto per gli
operatori a valle che possono utilizzarle per valutare l’idoneità del proprio parco fornitori,
quanto per qualsiasi altro attore della filiera desideroso di approfondire l’operatività di uno dei
suoi punti nevralgici.
Nuovi sviluppi
L’ultima revisione effettuata nel 2010 dall’EFfCI
GMP Working Group, ha visto la realizzazione di
uno standard certificabile, allineato con lo standard della norma ISO 9001:2008 (3), oltre a
presentare elementi di semplificazione della fase di auditing.
Insieme a questa revisione, è stata sviluppata
una specifica check list (Fig 3) (4) che ha il precipuo scopo di supportare lo sviluppo
del sistema, di effettuare un’ accurata
analisi dei gap - soprattutto provenendo
da una ’semplice’ certificazione ISO 9001-,
di facilitare l’elaborazione dei progetti di
miglioramento e di
semplificare il compito degli auditor, siano essi addetti alle
ispezioni interne, sia
Figura 3 Audit Checklist
a quelle di seconda e
di terza parte.
*EFfCI
European Federation for Cosmetic
Ingredients, Brussels (www.effci.org)
www.ceceditore.com • Cosmetic Technology ® 2011 • 14(2)
23-25
EFfCI* GMP
Vincenzo Rialdi
Tanto le linee guida quanto la check list
sono scaricabili gratuitamente in forma completa dal sito ufficiale di EFfCI
(www.effci.org).
•
Inoltre, EFfCI ha previsto un ulteriore
supporto che consiste nella possibile
erogazione di specifica formazione dedicata agli auditor che desiderassero
specializzarsi.
L’addestramento prevede lo studio e
l’analisi approfondita delle intere Linee
Guida, la preparazione di ulteriori specifiche check list, lo studio di fotografie
di situazioni reali che potrebbero presentarsi operando ‘sul campo’, l’analisi
di casi specifici e l’inevitabile confronto
su casistiche ed esperienze professionali.
Da qualche tempo, è stato avviato inoltre il processo per la realizzazione della relativa norma UNI, fondamentale
piattaforma di lancio per ambire al suggello definitivo della corrispondente
norma ISO. Merito, questo, tutto di
Mapic (Aispec- Federchimica, Milano]
che ha preso l’iniziativa di fare da apripista a vantaggio anche di tutte le consorelle territoriali europee.
I CONTENUTI TECNICI
Entriamo ora nel merito delle EFfCI
GMP.
I requisiti principali, considerati in modo trasversale, sono sintetizzabili in nove concetti cardine:
• necessità di operare sempre su basi scientifiche, nella progettazione e
nella realizzazione del prodotto, nell’adeguatezza degli impianti, dei processi e dei controlli;
• garanzia di purezza dei prodotti, evitando qualsiasi tipo di contaminazione, curando l’igiene personale degli
addetti, la pulizia e la manutenzione
delle infrastrutture e delle apparecchiature, con particolare attenzione
alle attività di cleaning e alla loro verifica;
• operatività caratterizzata da costanza, procedendo ad effettuare le validazioni dei processi, curandone
l’esecuzione, assicurandosi dell’idoneità degli starting material, eseguendo con cura tutti i controlli stabiliti;
• gestione attenta del change control,
con l’attenta valutazione dell’impatto
dei cambiamenti sul sistema, sui
singoli processi e delle loro riper-
24
2011 Vol 14(2)
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•
•
•
•
cussioni sul prodotto, la necessità di
operare ri-validazioni dei processi diventati non più completamente attendibili;
garanzia di tracciabilità di componenti, macchinari, materiali, strumenti, funzioni, operatori, per poter
risalire ad ogni singolo passaggio
del processo e poter individuare
l’esatto ‘momento’ da analizzare, fino all’etichettatura e al prodotto
venduto;
assicurazione circa la competenza
della struttura attraverso la formazione e l’addestramento, la verifica
dell’apprendimento e i richiami di
formazione in modo sistematico e
programmato;
effettuazione della calibrazione della
strumentazione di produzione e di
analisi, e successive verifiche, mediante piani stabiliti;
attendibilità delle analisi, con riferimento agli incoming material, ai
controlli in-process e alle verifiche di
conformità e di stabilità; corretta ritenzione dei campioni per qualità,
tempo e quantità; analisi sistematica dei dati fuori specifica;
certezza che il rilascio del prodotto
avvenga con tutte le garanzie del caso, come l’esistenza di un batch record file, esistenza di funzioni responsabili e competenti per il rilascio, indipendenza della quality unit
da pressioni di tipo commerciale o
gestionale.
I VANTAGGI DELLE GMP
Costi della Qualità
Se è vero che la qualità costa, è altrettanto vero che la non-qualità rischia di assumere costi ancora maggiori. Tali costi sono identificabili e
quantificabili.
Facendo un esempio di carattere generale riferito alla conformità di un ipotetico prodotto, la ‘gestione’ della GMP
dedicata comporterebbe costi certi
identificabili per:
• gestione documentale del sistema;
• gestione logistica;
• addestramenti specifici e verifica
dell’apprendimento;
• analisi relative ai materiali in entrata, ai controlli in-process ed ai controlli finali;
• cleaning dei macchinari, delle attrezzature e degli ambienti di lavoro;
• validazione e verifica del cleaning.
Per contro, la non-gestione del sistema presenta ben più elevati costi potenziali, anch’essi identificabili, come:
• indagine, anche strumentale, circa
la motivazione della contestazione o
peggio ancora del reso di merce
non idonea;
• gestione della pratica per avvenuta
non-conformità;
• trasporti aggiuntivi per il ritorno della merce non idonea e per la spedizione di nuovo prodotto idoneo;
• necessità di procedere al reworking, al reprocessing od allo smaltimento del prodotto non idoneo;
• necessità di effettuare la riprogrammazione, con rischio di overloading,
della produzione;
• effettuazione di nuove analisi;
• impiego di nuovi imballi primari;
• impegno aggiuntivo di risorse interne dedicate a tutte le operazioni accessorie;
• caduta di immagine e di affidabilità
nei confronti della clientela;
• risvolti negativi in sede di verifica di
seconda e di terza parte;
• eventualità di risarcimenti.
È un dato di fatto che oggi gli ingredienti cosmetici debbano rispondere a
precisi e più specifici requisiti.
Il produttore del prodotto finito non
chiede più solo l’ingrediente tal quale
ma anche tutta una serie di garanzie e
di servizi accessori che lo accompagnino, come ad esempio:
• specificità del prodotto per le applicazioni richieste e sua documentazione tecnica di supporto;
• idoneità del prodotto e sua rispondenza agli standard promessi o concordati, con riferimento alle normative ed alle caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche;
• quantità di prodotto campionato,
adeguata alle prove che desidera effettuare;
• corrispondenza del prodotto oggetto di fornitura a quello campionato;
• conformità del prodotto entro la
scadenza dichiarata;
• stabilità del prodotto nelle condizioni
d’uso previste;
• erogazione di adeguato supporto
tecnico, con riferimento agli accorgimenti d’uso per il prodotto ed al
suo impiego ottimale;
• comunicazione delle indicazioni circa
la compatibilità con altri prodotti e
materiali, come delle eventuali incompatibilità note o presunte;
• costanza nelle forniture sotto il profilo qualitativo e quantitativo;
• ulteriore supporto ed assistenza
post-vendita.
Una GMP ben applicata e radicata offre ampie garanzie per il soddisfacimento di tali requisiti (Fig 4), mentre il
non soddisfacimento di anche solo uno
di questi può facilmente provocare il
blocco della progettazione o del processo di passaggio dal prototipo alla
realizzazione del prodotto su scala industriale.
CONCLUSIONI
Le EFfCI GMP si collocano quindi a
monte delle già note ISO 22716 (5), le
GMP per la produzione di cosmetici, ed
aprono possibilità di condivisione e di
dialogo impensabili in tempi passati,
permettendo così ai partner di filiera di
utilizzare lo stesso linguaggio anche in
materia di Qualità.
In visione prospettiva, attraverso la diffusione e il recepimento di questa tipo-
Analisi progetto
logia di modello organizzativo per la gestione delle attività produttive, la collaborazione fra le realtà del nostro settore diverrà certamente ancor più serrata e proficua.
Ciò anche a tutto vantaggio dell’utente
finale, ultimo anello della filiera, identificabile nel consumatore e nel canale
professionale, il quale si troverebbe a
beneficiare di maggiori certezze nell’impiego di prodotti finiti anch’essi rispondenti stabilmente a standard qualitativi elevati.
BIBLIOGRAFIA
1 EFfCI (2005)
Requisiti
Ingrediente
GMP Guide for Cosmetic Ingredients Revi-
Interferenza
sion 2010 EFfCI, Brussels
non
conformità
2 IPEC-PQG
conformità
(The International Pharmaceutical Excipients
Council - Pharmaceutical Quality Group) draft
Prototipo
version 11 IPEC Europe, Brussels
3 ISO (2008)
Blocco
Validazione
Prototipo
ISO
9001:2008
Quality
Management
Systems - Requirements Ginevra
non
conformità
conformità
Produzione
4 EFfCI (2010)
Good Manufacturing Practices Audit Checklist for Cosmetic Ingredients EFfCI, Brussels
5 ISO (2007)
ISO 22716 Cosmetics - Good Manufactu-
ring Practices (GMP) - Guidelines on Good
Figura 4 Diagramma di flusso del processo ‘prototipo-produzione’
Manufacturing Practices Ginevra
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ARTICOLI
Concetto NICE
mente-corpo
Parole chiave
Concetto NICE
Cosme-Nutri-ceutici
Neuro-cosmetici
Una melodia innovativa
per la cura della pelle
Pierfrancesco Morganti1, Hong-Duo Chen2,Yuanhong Li3
1Docente
di Dermatologia Cosmetologica Applicata, II Università di Napoli
Visiting Professor of China Medical University of Shenyang
President/Secretary General I.S.C.D (International Society of Cosmetic Dermatology)
Direttore Centro Nanoscienze R&S, Mavi Sud, Aprilia (LT)
2Professore di Dermatologia, China Medical University of Shenyang, China
3Dipartimento di Dermatologia, China Medical University of Shenyang, China
INTRODUZIONE
La specializzazione cellulare
A differenza degli organismi viventi monocellulari, il corpo umano è un organismo multicellulare fornito di diversi tessuti ed organi le cui cellule svolgono funzioni specializzate e sono legate da intricati sistemi di comunicazione (1).
Tutti gli organismi sono autonomi sistemi chimici di auto-moltiplicazione, organizzati in una o
più reti molecolari di carbonio, tra di loro interdipendenti. Ognuna di queste molecole è composta da un insieme di atomi collegati tra loro
con una precisa configurazione di legami covalenti.
Le principali categorie molecolari sono rappresentate da zuccheri, acidi grassi, aminoacidi e
nucleotidi. Gli zuccheri, che rappresentano la
fonte primaria di energia chimica cellulare, possono essere incorporati in polisaccaridi come
energia immagazzinata.
Gli acidi grassi sono fondamentali nella formazione delle membrane cellulari, mentre gli aminoacidi polimerizzati costituiscono le proteine
macromolecolari.
I nucleotidi, che svolgono un ruolo centrale nel
trasferimento di energia, sono rappresentati da
sub-unità informative quali RNA e DNA (2).
Quando un organo pluricellulare sviluppa le singole cellule non soltanto le moltiplica ma le specializza con ruoli diversi, secondo un’accurata
divisione del lavoro. In questo modo, ogni cellula che si trova in qualunque tessuto pluricellulare o organo, riflette il proprio ruolo individuale e
specializzato.
La crescita e la divisione cellulare si verificano
perciò in aree specializzate a costruire tessuti,
organi e, di conseguenza, tutto l'organismo umano. In questo modo tutte le cellule comunicano
e interagiscono tra loro ed a diversi livelli modificando i loro ruoli in rapporto alle variazioni dell’ambiente in cui vivono mediante un sistema di
segnali chimici specializzati e bidirezionali, secondo sistemi botton up o top down (Fig 1) (2)
collegati con gli organi e con le cellule.
La pelle, per esempio, come organo di protezione è formata da diversi strati di cellule vitali,
i cheratinociti, che costituiscono l’epidermide,
ricoperta dallo strato corneo. Questo strato più
esterno non vitale, composto da corneociti immersi e circondati da lipidi lamellari, forma la
barriera impermeabile che comunica con
l’ambiente esterno. I cheratinociti comunicano
tra loro mediante la produzione di segnali specifici, le citochine, in grado di ‘parlare’ con lo
strato corneo, o mediante la produzione di particolari peptidi che ‘colloquiano’ con il derma.
Tutte le cellule e gli organi a diretto contatto
con l'ambiente esterno, come la pelle, sono sottoposti a invecchiamento più rapido rispetto ad
altri organi, soprattutto come conseguenza delle aggressioni continue che subiscono (3-5).
In conclusione, le cellule viventi e gli organi come
la pelle, sono complessi e dinamici sistemi chimici in continua evoluzione, che operano lontano
dal cosiddetto equilibrio chimico. Naturalmente,
una cellula per crescere, o per produrre una
nuova cellula a sua immagine e somiglianza, deve utilizzare energia libera e materie prime (so-
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27-33
Concetto NICE mente-corpo
Pierfrancesco Morganti , Hong-Duo Chen, Yuanhong Li
La pelle come organo
Atomi
10 -12m
Proteine
10 -9 m
Cellule
10 -6 m
Tessuti
10 -3m
Organi
10 -0m
Corpo Umano
Sistemi di
Organi
Figura 1 Meccanismo di comunicazione bidirezionale tra cellule e organismo: Bottom-up e Top-down
stanze nutritive), indispensabili per permettere che avvengano le necessarie
reazioni di sintesi, anche in funzione delle altre cellule e strutture di supporto.
La cellula come unità
di auto-riproduzione
La singola cellula rappresenta l'unità
minima di auto-riproduzione di un organismo vivente e il mezzo per la trasmissione delle informazioni genetiche.
Ogni cellula immagazzina le proprie informazioni nel gene1 sempre con gli
stessi meccanismi chimici basati sull’uso del DNA a doppia elica, mentre replica se stessa trascrivendo parte di
queste informazioni nelle molecole di
RNA; queste, a loro volta, guidano la
sintesi di molecole proteiche mediante
un’organizzazione complessa e ben definita (2,6). Le proteine, che rappresentano circa il 68% del peso secco
delle cellule e dei tessuti sono, infatti, i
catalizzatori principali di quasi tutte le
reazioni chimiche, ma hanno anche la
funzione di importare ed esportare piccole molecole attraverso la membrana
plasmatica che costituisce il limite
esterno di ogni cellula. Sono sempre le
proteine che, sottoforma di macromolecole, svolgono la maggior parte delle
funzioni cellulari perché utilizzate come
blocchi, per costruire le loro strutture
portanti, oltre che gli enzimi che catalizzano le reazioni chimiche e ne regolano l'espressione genica, permettendo loro di comunicare e ‘muoversi.
Per tutti questi motivi la funzione di
ogni proteina, che rappresenta il target cellulare anche per i processi di foto-ossidazione (7), dipende dalla sua
sequenza aminoacidica, codificata da
geni specifici trasportati dai cromosomi. Dal punto di vista chimico, le pro-
28
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teine sono di gran lunga le molecole
strutturalmente più complesse e sofisticate che si conoscono, al punto tale
che, le proprietà e le funzioni di una
cellula sono determinate in gran parte
dalla qualità e quantità proteica che essa è in grado di produrre (6-9).
In ogni modo il genoma della cellula
(cioè la totalità delle sue informazioni
genetiche così come riportate nella sequenza del DNA) ne determina la chimica, necessaria per stimolare la sintesi del DNA, del RNA e delle proteine
e, quindi, per garantire il successo e la
sopravvivenza di qualsiasi organismo vivente. La capacità delle cellule di mantenere un alto grado di ordine dipende,
tuttavia, dall’accurata duplicazione di
tutte le informazioni genetiche trasportate nelle diverse forme chimiche attraverso il DNA.
Il mantenimento dell’ordine cellulare richiede la sorveglianza continua e la riparazione di queste informazioni genetiche. Il DNA è, di fatto, continuamente danneggiato da sostanze chimiche e
dalle radiazioni provenienti dall'ambiente, dagli incidenti termici e da molecole reattive generate all'interno della cellula stessa. Così, la stabilità genica, necessaria per la sopravvivenza dell'organismo, richiede non solo un meccanismo estremamente accurato per la replicazione del DNA, ma anche meccanismi per riparare le molteplici lesioni
accidentali che si verificano continuamente in tale complessa struttura molecolare. Questa è la ragione del grande investimento che la cellula dedica
agli enzimi di riparazione del DNA, e
dell’alta fedeltà che le cellule mantengono nelle sequenze del DNA stesso
(10-13).
La pelle è costituita fondamentalmente
da 3 strati vitali: epidermide, derma e
ipoderma coperti da uno strato di cellule morte, lo strato corneo. Tutti questi strati sono strettamente collegati
tra loro e con tutto l’organismo umano.
Lo strato corneo ha la funzione di impedire la perdita di acqua, svolgendo
anche una importante attività protettiva, coadiuvata dagli altri strati della pelle (14,15).
A livello dell'epidermide i cheratinociti,
quali cellule principali, si riproducono
continuamente e passano dallo strato
più profondo basale della pelle a quello
superiore esterno consumando sostanze nutrienti ed energia. Durante
questo processo continuo di riproduzione e migrazione, le cellule subiscono
una serie di modifiche che si evidenziano con la sintesi di varie strutture proteiche e lipidiche concludendosi con la
formazione della barriera epidermica.
Il derma, posizionato al di sotto dell'epidermide, sostiene la pelle e i relativi
annessi (unghie, capelli, ecc.). E' formato da cellule, fibre e sostanza fondamentale (matrice extracellulare) e, a
differenza dell’epidermide, è riccamente innervato e vascolarizzato. Le fibre
(collagene ed elastiche), composte da
vari aminoacidi, sostengono la struttura interna della pelle, mentre la sostanza fondamentale rappresenta la
componente che compatta il derma
(macromolecole, come glicosaminoglicani, acido ialuronico, ecc) anche per
la sua capacità di legare numerose
molecole di acqua.
In ogni caso, per svolgere la sua funzione di base come barriera, la pelle ha
bisogno anche del supporto meccanico, fornito dalla matrice extracellulare
(ECM), secreta dai fibroblasti.
A completamento della sua struttura,
questo importante organo ha bisogno
dell’apporto del sangue che, coadiuvato dalle cellule endoteliali, fornisce le
sostanze nutritive e l’ossigeno ed è indispensabile per eliminare l’anidride
carbonica e tutti i prodotti di scarto. In
queste funzioni il derma e l’ipoderma
devono essere supportati anche da altre cellule, come i macrofagi, le cellule
di Langerhans e le cellule dendritiche
1Il
gene, che rappresenta l’unità funzionale dell’eredità,
è rappresentato da una sequenza nucleotidica di molecole di DNA che agisce come unità funzionale per la
produzione di proteine, replicate, trasportate e regolamentate dall’RNA
componenti del sistema immunitario,
necessarie per difendere la pelle contro le infezioni.
Infine, la presenza delle fibre nervose è
necessaria per trasmettere informazioni sensoriali dal tessuto al sistema
nervoso centrale e per fornire i segnali nella direzione opposta, per la secrezione ghiandolare e la contrazione della muscolatura liscia.
L'ipoderma (tessuto sottocutaneo),
quale ultimo strato, ha una funzione
fondamentale di protezione e di magazzino.
In conclusione, l'epidermide è un tessuto che si auto-rinnova, compensando
la perdita delle cellule dello strato corneo con la crescita delle cellule dello
strato basale. L'energia e le relative
sostanze nutritive necessarie per il
turnover cellulare sono fornite dal derma e regolate dai continui segnali cellulari (16). Naturalmente il consumo
delle sostanze nutritive e dell’energia libera, utilizzata anche dalle altre cellule
di supporto, risulta fondamentale per
la vita e la sopravvivenza di tutte le cellule, i tessuti e gli organi.
Ogni cellula deve perciò nutrirsi e comunicare con il proprio ambiente, rispondendo rapidamente anche a tutti i cambiamenti provenienti dall'interno e dall'esterno. Così gli strati della pelle colloquiano tra loro e con l'ambiente interno
ed esterno, mediante il rilascio e la trasmissione di continui segnali intra e intercellulari. Il ruolo di ogni cellula è determinato, infatti, dalla propria posizione
negli strati della pelle, mentre il suo sviluppo e la sua funzione sono codificate e
determinate dai segnali intra e intercellulari; questi segnali sono di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle cellule e per le sue molteplici funzioni,
come il trasporto dell’acqua o la regolazione e l’utilizzazione dell’ossigeno.
Ma quali sono i collegamenti tra gli strati della pelle, l'ambiente e il corpo umano?
Per sviluppare tutte queste funzioni le
cellule modificano continuamente la
composizione della loro membrana, rispondendo così alle loro necessità
temporali.
A questo scopo utilizzano meccanismi
complessi, denominati endocitosi o
esocitosi, in grado di aggiungere o rimuovere le proteine incorporate nei recettori delle membrane cellulari, nei
canali ionici e nei trasportatori. Attraverso l’esocitosi, con meccanismi di
biosintesi e secrezione, le nuove proteine sintetizzate, i carboidrati e i lipidi,
possono raggiungere la loro destinazione finale: la membrana cellulare o lo
spazio extracellulare. Con il processo
inverso di endocitosi, le cellule possono
ingerire non solo i diversi componenti
della stessa cellula utilizzati come alimento o distrutti per ottenere energia,
ma hanno anche la possibilità di acquisire dall’esterno molte sostanze nutritive come vitamine, lipidi, carboidrati
ecc. Questi nutrienti acquisiti assieme
alle macromolecole a cui si legano,
vengono trasformati dagli endosomi o
dai lisosomi (componenti cellulari specializzati per degradare qualsiasi tipo di
macromolecole). Così, trasportati nel
citosol dentro la cellula, vengono utilizzati nei diversi processi di biosintesi
(17-21).
Comunque, tutte le proteine possono
viaggiare attraverso le cellule, anche
senza dover attraversare la membrana
cellulare, ma trasportate da vescicole
racchiuse anch’esse da una membrana. Ogni vescicola-vettore risulta però
selettiva per ogni singola molecola e
può fondersi soltanto con la propria
membrana-obiettivo.
In ogni caso sia l’endocitosi che
l’esocitosi sono mediate da segnali extracellulari (22).
Ogni cellula risponde
a segnali molecolari
Ogni cellula di un organo pluricellulare
è stata programmata durante lo sviluppo per rispondere a una serie specifica di molecole-segnale extracellulari
(di breve o lunga durata), che ne regolano il comportamento. La maggior
parte agiscono come mediatori locali,
che, secreti e poi rapidamente neutralizzati, vengono successivamente distrutti o immobilizzati, in modo da agire soltanto sulle cellule contigue (segnali di breve durata). Altre restano legate alla superficie della cellula soltanto per mediare il contatto, attraverso il
segnale. Per quanto riguarda le segnalazioni di lunga durata, che agiscono su
lunghe distanze, esse sono emesse da
due sistemi diversi: il sistema endocrino e quello sinaptico. Nella segnalazione endocrina, gli ormoni secreti sono
trasportati nel sangue per raggiungere
gli obiettivi-bersaglio presenti nelle cellule di tutto il corpo, mentre in quella
sinaptica i neurotrasmettitori, emessi
e a contatto con gli assoni neurocellulari, agiscono localmente sulle cellule
post-sinaptiche. Questi segnali cellulari
richiedono però non soltanto la presenza di segnali molecolari extracellu-
lari, ma anche una serie complementare di proteine recettori che, espresse dalle cellule bersaglio, si legano alle
stesse molecole-segnale (22,23).
Alcune piccole molecole-segnale idrofobiche, quali gli ormoni steroidei e tiroidei, si diffondono attraverso la membrana plasmatica delle cellule bersaglio
ed attivano i recettori proteici intracellulari. A loro volta questi segnali regolano direttamente la trascrizione di geni specifici, mentre la maggior parte
delle molecole-segnale che agiscono al
di fuori della cellula, essendo di carattere idrofilo, non possono attraversare
la membrana plasmatica. Attivano, però, le proteine recettore presenti sulla
superficie cellulare, che agiscono come trasduttori di segnale, convertendo
il segnale extracellulare in segnale intracellulare e modificando così il comportamento della cellula bersaglio.
Tuttavia, è interessante sottolineare come sia le cellule che gli organi siano in
grado di produrre molte molecole segnale diverse, agendo e legandosi con
specifici recettori proteici. Esiste, infatti, un continuo flusso di segnali tra il sistema nervoso, immunitario, cutaneo
ed il sistema endocrino. Questi segnali
su brevi distanze agiscono come trasmettitori diretti, mentre per le lunghe
distanze hanno bisogno di composti intermedi, come le catecolamine ed i
composti ad azione estrogenica ed androgenica, che agiscono attraverso il
flusso sanguigno. I trasmettitori di segnali sono, comunque, utilizzati dal sistema nervoso per influenzare tutti gli
organi periferici (23,24).
Ma come vengono prodotti e qual è il
meccanismo d'azione di questi segnali?
La cellula crea un flusso di ioni che producono cambiamenti nella carica elettrica (segnali). Questi ioni sono rappresentati, infatti, da molecole o parti di
molecole in grado di produrre impulsi
elettrici, provenienti dai geni. Così, le
cellule attraverso l'attività dei diversi
geni del genoma, producono i segnali
necessari per il loro sviluppo armonico
e differenziato.
In ultima analisi, questi segnali sono
necessari per avviare una serie di reazioni cellulari che, per mezzo della produzione di proteine diverse, attivano
tutti i geni necessari per lo sviluppo della cellula (24,25).
Così, come è stato già riportato, esiste
un meccanismo di comunicazione bidirezionale tra la cellula, l'organo e gli
stessi geni provocato dalla secrezione
delle proteine-segnale prodotte, a loro
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29
Concetto NICE mente-corpo
Pierfrancesco Morganti , Hong-Duo Chen, Yuanhong Li
volta, da molti geni diversi, influenzati
dall'ambiente interno ed esterno.
Tuttavia, le cellule per poter funzionare
correttamente, devono organizzarsi
nello spazio e interagire meccanicamente con il loro ambiente mediante
una serie di reti di comunicazione. Inoltre, devono essere anche in grado di
riorganizzare i loro componenti interni,
mentre crescono, si dividono, e si
adattano alle mutevoli circostanze.
La comunicazione tra le diverse reti
cellulari è, pertanto, indispensabile per
regolare lo sviluppo delle cellule assieme allo sviluppo delle stesse reti, dei
tessuti e degli organi. In conclusione,
l’organizzazione cellulare opera attraverso la produzione armonica di segnali e trasmettitori, nello stesso modo con il quale un compositore di musica organizza le note per realizzare
una buona sinfonia (Fig 2) (26).
Il processo cutaneo di
proliferazione e migrazione
I cheratinociti si riproducono continuamente e quotidianamente per rinnovare gli strati cutanei che compongono lo
strato corneo. La regolazione di questo costante processo di proliferazione
e migrazione è controllato da specifici
fattori di crescita e segnali, quali le citochine che ‘parlano’ con lo strato corneo e attraverso la produzione di peptidi specifici sono in grado di ‘colloquiare’ con il derma. D'altra parte la funzione del derma è regolata sia dalla
matrice extracellulare (ECM) con il suo
contenuto macromolecolare di glicosaminoglicani, che dalle glicoproteine,
quali il collageno e l’elastina (27). Le
glicoproteine costituiscono la matrice
fibrillare del derma, mentre i glicosaminoglicani, con il loro carattere altamente idrofilo, costituiscono la componente acquosa del gel di sostegno. I glicosaminoglicani e le glicoproteine formano grandi aggregati molecolari denominati proteoglicani. La loro principale caratteristica è la capacità di legare numerose molecole di acqua, in
modo da produrre un gel amorfo che
svolge due funzioni essenziali: permette il passaggio delle sostanze nutritive
ed il trasporto dell’ossigeno necessari
entrambi per proteggere la struttura
cutanea. L'acqua della pelle è, infatti,
necessaria per mantenere la trasmissione di tutti i segnali necessari per la
sopravvivenza dell’epidermide, oltre
che per mantenerla idratata e morbida.
La coordinata biosintesi di tutte le
30
2011 Vol 14(2)
www.ceceditore.com
Figura 2
I segnali sono trasmessi alla cellula come le note di una melodia
componenti dell’ECM è sviluppata dall’attività dei fibroblasti, così come i cheratinociti svolgono un ruolo attivo per
difendere la pelle dalle aggressioni ambientali interne ed esterne. Queste cellule specializzate producono, infatti,
speciali peptidi-segnale quali le citochine, che si collegano con il sistema immunitario per neutralizzare i radicali liberi in eccesso, mentre esprimono i
recettori per le catecolamine, neurotrasmettitori in grado di collegare il sistema nervoso con il sistema immunitario ed endocrino (28).
Comunque, i cheratinociti non sono
soltanto importanti trasmettitori di segnali fisiologici, ma anche produttori
attivi dei fattori di idratazione normale
(NMF), creati attraverso il catabolismo
della filaggrina. Queste importanti cellule cutanee inducono, inoltre, la sintesi dei lipidi delle lamelle dello strato
corneo, molecole fondamentali per il
mantenimento dell’integrità della barriera cutanea e del regolare svolgimento del turnover cellulare (29).
In conclusione, la pelle rappresenta
non soltanto un supporto fisico, ma anche un’area di scambio e comunicazione di segnali specializzati che permette
ai nutrienti, ai metaboliti ed ai fattori di
crescita di diffondersi tra le cellule in
tutte le direzioni.
IL CONCETTO NICE
Le interconnessioni poste in evidenza
tra il sistema Nervoso, il sistema Immunitario, il sistema Cutaneo e quello
Endocrino (NICE) hanno condotto all’ideazione del concetto NICE per la formulazione e produzione di cosme-nutriceutici innovativi.
L'approccio NICE, che rappresenta il
ponte tra la pelle e la nostra immagine
registrata dal cervello, dà la possibilità
di ideare e produrre prodotti cosmetici
che possono svolgere una attività globale mente-corpo.
Recentemente sono state sviluppate
alcune linee di cosmeceutici* che svolgono un’attività del tutto innovativa e
sperimentalmente supportata, basata
sul concetto NICE. Questa tipologia di
cosmetici cede i princìpi attivi soltanto
in accordo alle specifiche necessità
della pelle. Questi prodotti sono stati
formulati con aromi naturali, colori e
ingredienti biologici particolarmente efficaci e in grado di coinvolgere il sistema nervoso ed il sistema endocrino anche attraverso l'olfatto e la vista (30).
Inoltre, sia per l'uso calibrato dei princìpi attivi naturali, specificamente selezionati per la loro riconosciuta attività antiossidante e immunomodulante, che
per l’utilizzazione di un carrier brevettato, basato su nanofibrille di chitina (CN)
(MAVI Sud (2005) PCT/IB2005/053576
2 Novembre; MAVI Sud (2006) PCT/IB2006/
054403 23 Novembre; estesi ad USA e Cina),
questi innovativi prodotti cosmetici sono in grado di attivare direttamente i
diversi trasduttori cutanei dei segnali
che provengono dai sistemi nervoso,
endocrino e immunitario. In questo modo la pelle, allertata dai segnali interni e
rifornita con i princìpi attivi necessari
per la vita delle proprie cellule, può regolarizzare il suo continuo rinnovo, modulare la funzione dei fibroblasti e normalizzare anche l’eventuale attività metabolica degli adipociti (31) (Fig 3).
*CHROMAROM e QM, prodotte da MAVI Sud,
Aprilia (LT)
120
70
60
100
50
40
30
20
10
80
60
40
20
0
Peptidi di superficie
0
cellule di Langerhans
Trattato
non Trattato
L’incremento dei peptidi di superficie e delle cellule di Langerhans
è altamente significativo p<0.001 dopo irradiazione con UV
Figura 3 Attività di Chromarom di supeptidi e cellule di Langerhans
Idratazione %
100
80
60
40
20
8
15
Veicolo
29
Veicolo- CN
57
Attiva
Tutti i valori di p della crema attiva sono altamente significativi (p<0.005)
vs Veicolo e CN ai vari tempi di trattamento
Figura 5 Azione idratante in vivo esercitata da un’emulsione contenente
antiossidanti ed immunomodulanti complessati con nanofibrille di chitina
confrontata con il veicolo e con le sole nanofibrille (CN)
Grazie all’uso quotidiano di questi particolari cosmetici sarà possibile ottenere la regolarizzazione del turnover dei
cheratinociti, la salvaguardia delle cellule di Langerhans e un’aumentata produzione di ATP (Fig 4). La pelle così attivata avrà la possibilità di utilizzare nel
modo migliore i lipidi e l’acqua necessari per reidratare rapidamente tutte
le sue cellule e per lunghi periodi di
tempo (Fig 5) (31). Infatti, nella cute
secca, affetta o non da eczema, è stata riscontrata un’alterazione del meccanismo di estrusione dei lipidi lamellari e dei prodotti di degradazione provenienti dalla filaggrina, con conseguente
diminuzione dei lipidi lamellari e dei fattori normali di idratazione cutanea
(NMF) (32,33).
Modulando così l'attività dei fibroblasti,
sarà possibile ottenere una più regolare produzione di collagene, elastina e
acido ialuronico, con il conseguente miglioramento del tono generale del corpo e di un’elevata riduzione della presenza delle rughe del viso (Fig 6).
L’acido ialuronico prodotto dai fibrobla-
Irradiato
Ingredienti
Attivi
Emulsione
NON Irradiata
Emulsione
+ CN
Emulsione
Figura 4 Azione protettiva sulla produzione di ATP da parte di cheratinociti
irradiati con UVB esercitata dall’uso di nanofibrille di chitina e loro complessi
con antiossidanti ed immunomodulanti
n= 30
Riduzione rughe di superficie %
120
Irradiato
Emulsione +
Ingredienti Attivi
Ingredienti Attivi Complessati con
Complessati con
CN
CN (Crema Attiva)
Tutti i valori p sono altamente significativi verso il Controllo
e verso i diversi gruppi (p < 0.005)
n= 90 - t= 22°C - RH = 50%
Giorni
Irradiazione a 4J/cm2 UVA
+ 0.4J/cm2 UVB
140
80
0
concentrazione 10μg/ml
160
90
Produzione di ATP %
Protezione dopo esposizione raggi UV%
100
10
0
-10
-20
-30
-40
-50
N° rughe medie
N° rughe profonde
Prima del trattamento
Totale rughe
Dopo del trattamento
Tutti i dati dopo trattamento sono altamente significativi p<0.001
Figura 6 Effetti di Chromarom sulle rughe superficiali e profonde
sti, legando una grande quantità di acqua, può, infatti, garantire alla pelle la
sua attività trofica, donandole un
aspetto tonico ed elastico, mentre la
regolarizzazione del turnover dei cheratinociti ottimizza la produzione della
filaggrina e conseguentemente dell’NMF.
Inoltre, l'interazione tra l’acqua, l’acido
ialuronico ed il veicolo nanofibrillare è
anche in grado di favorire la formazione di una rete capace di aiutare e facilitare la diffusione selettiva dei segnali
e degli ingredienti nutritivi necessari a
tutte le cellule della pelle. In realtà, la
cute di una popolazione che invecchia,
presenta non soltanto un rallentato
turnover dei cheratinociti e una produzione anomala di acido ialuronico, collagene, fibre elastiche e di adipociti,
ma evidenzia anche uno squilibrio notevole dei segnali molecolari che precedono il rinnovamento cellulare
(30,31).
Con l'approccio NICE è quindi possibile
elaborare formulazioni cosmetiche e
dietetiche in grado di agire in perfetta
‘armonia’ con la vita quotidiana delle
cellule cutanee, in accordo con il concetto orientale di benessere previsto
anche dalla Medicina Tradizionale Cinese legata molto all’uso delle erbe, dei
prodotti naturali ed al concetto dell’equilibrio generale tra Ying e Yan
(34,35). Non bisogna, inoltre, dimenticare come la stimolazione dei recettori dell’olfatto e della vista, allertati rispettivamente dagli aromi e dai colori,
rappresenti un’importante branca della
farmacologia molecolare, mentre
l’aromaterapia e la cromoterapia che
derivano dalla medicina naturale rappresentano una branca della medicina
complementare su base olistica.
CONCLUSIONI
La tendenza attuale nei confronti della
bellezza, della salute, del benessere e
dell’utilizzo dei prodotti antietà, è collegata al desiderio del consumatore di
avere prodotti di alta qualità che contengano princìpi attivi, derivati diretta-
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2011 Vol 14(2)
31
Concetto NICE mente-corpo
Pierfrancesco Morganti , Hong-Duo Chen, Yuanhong Li
mente dalla natura e trasformati dalla
tecnologia hi-tech (36) per realizzare la
cosiddetta Beauty-Mood.
Per formulare cosmeceutici e nutraceutici innovativi è però necessario conoscere a fondo non solo le normali attività delle cellule cutanee, ma anche le
loro numerose connessioni con il corpo, stabilite attraverso i sistemi nervoso, immunitario, endocrino e cutaneo.
E' stato dimostrato, ad esempio, come
lo stress prolungato promuova la secrezione dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH) da parte della ghiandola pituitaria anteriore che, a sua volta, promuove la secrezione del cortisolo, determinando così una riduzione delle
funzioni immunologiche delle cellule di
Langerhans con la conseguente comparsa di una pelle ruvida (37,38).
D'altra parte, in risposta al danno provocato dagli UV o dall’aggressione dei
microrganismi, che possono ridurre le
reazioni immunologiche alterando la
produzione ormonale dei peptidi immunocompetenti e delle citochine, sembra possibile attivare le funzioni del cervello, allertando così anche i processi
di regolamentazione del sistema immunitario attraverso l’uso di prodotti specifici. La biochimica delle membrane
ha fornito, inoltre, le tecniche necessarie a risolvere anche i problemi di
trasduzione genetica, meccanica ed
energetica che si verificano tra cellule
cerebrali e cellule del sistema olfattivo
e visivo (39).
I risultati di recenti studi, in accordo
anche con la medicina tradizionale cinese, ha suggerito, in effetti, come
l'efficacia dei prodotti applicati topicamente rappresenti il risultato finale ottenuto attraverso l'attività svolta dalla
pelle in collaborazione con le relative
connessioni mente-corpo. È stato così
dimostrato come l’uso di cosmeceutici
formulati con ingredienti selezionati,
possa attivare il sistema NICE garantendo un effetto di Bellezza e di Benessere olistico (31,40).
E’ interessante così sottolineare come le
formulazioni basate sul sistema NICE, riattivando l'equilibrio dinamico della pelle,
rappresentino un approccio innovativo
che dovrebbe, oltre che apportare benefici ai consumatori, stimolare un trend
positivo per il mercato cosmetico. Infatti, cosmeceutici e nutraceutici basati su
questi nuovi concetti formulativi, sembrano svolgere un meccanismo di azione
attivo e non più passivo, dimostrandosi
in realtà, più efficaci dei cosmetici tradizionali, sia nel breve che nel lungo periodo di tempo. Naturalmente questa efficacia deve essere sempre dimostrata
con studi in vitro ed in vivo, facendo uso
di metodologie innovative (Fig 7).
In conclusione questi moderni neuro
cosmetici interscambiano continuamente e attivamente i segnali con le
cellule della pelle, dando loro ogni giorno ciò di cui hanno bisogno per risolvere tutti i problemi di sopravvivenza legati alla loro vita quotidiana.
Modelli In vitro
Endocrine disruptor
CALUX® Test
Modello EpiSpin
Barriera Emato-Encefalica
Figura 7 Esempi di nuove metodologie tossicologiche
32
2011 Vol 14(2)
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I prodotti formulati secondo l’approccio
NICE sembrano in grado di ‘parlare’
con le cellule della pelle sia con meccanismi top-down che botton-up agendo proprio come un'orchestra musicale (41,42). In pratica, i prodotti cosmetici tradizionali riproducono il brano musicale attraverso l'uso separato
e non coordinato dei diversi strumenti
musicali (princìpi attivi). Al contrario, i
cosmeceutici programmati con il sistema NICE, riproducono lo stesso brano
suonando e coordinando tutti i loro
strumenti (princìpi attivi), agendo così
all’unisono ed in perfetta armonia, come un’orchestra che riproduce una celebre melodia sotto la direzione di un
maestro esperto (product manager).
Naturalmente, la formulazione cosmetica (melodia) deve essere sviluppata
da un ricercatore esperto (chimico/compositore) con un’efficacia (esecuzione della melodia) basata su ingredienti naturali selezionati e dimostrata
da ricerche adeguate.
Questi nuovi cosmeceutici naturali, formulati mediante tecnologie hi-tech,
rappresentano anche un ponte tra
l’occidente e l’oriente; in occidente
l’approccio di ricerca è quello di considerare l’organismo come un insieme di
organi, mentre in oriente si parte da
un indivisibile corpo-mente (34,35).
Questi nuovi neuro cosmetici rappresentano pertanto la prima generazione
di prodotti attivi sulla pelle che, agendo
mediante l’azione combinata della mente con il corpo, sono capaci di creare
una bellezza che si sviluppa ‘dal di dentro e dal di fuori’ (43): sembrano così
essere in grado di mantenere o migliorare la fisiologia cellulare con un approccio diverso rispetto ai prodotti cosmetici tradizionali (40,44).
La ricerca in questa nuova area ha dato i primi frutti positivi, ma saranno necessari ulteriori studi per migliorare la
nostra conoscenza sia sul meccanismo di comunicazione intercellulare,
sia sul meccanismo d’azione utilizzato
dai principi attivi nel modificare/migliorare la comunicazione tra tutte le cellule dei vari sistemi coinvolti.
Queste nuove conoscenze ci permetteranno di ‘guidare’ i segnali che raggiungono le cellule cutanee, indirizzandoli a
ricostituire un equilibrio fisiologico.
Il futuro sembra essere già arrivato.
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2011 Vol 14(2)
33
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA COSMETOLOGICA
Paolo Poggi
Consulente - Milano
PROTETTIVI UV
Autoabbronzanti e modificatori
reologici
Con valutazioni in vivo si è potuto dimostrare che due formulazioni contenenti
gli stessi ingredienti e la stessa quantità di diidrossiacetone (DHA), ma un
modificatore reologico diverso (entrambi disponibili in commercio) presentano
un diverso comportamento.
Il primo degli agenti reologici valutati consisteva in una miscela contenente un copolimero cationico (Dimethyl acrylamide
methyltrimonium chloride methacrylate
copolymer (and) Propylene glycol dicaprylate/caprate (and) PPG-1 trideceth-6
(and) C10-11 isoparaffin). Il secondo era
costituito da una poliacrilamide modificata (Polyacrylamide (and) C13-14 isoparaffin (and) Laureth-7). In entrambe le
formulazioni è stata impiegata la stessa
dose di agente reologico (3%).
Innanzitutto si è notata una diversità di
colore della pelle dopo trattamento con
le due formulazioni, sia visivamente che
con test colorimetrici. Dal punto di vista
dell’effetto autoabbronzante, si è visto
che la formulazione con il polimero cationico induce un colore scuro della pelle più naturale (con una tonalità desiderabile), più uniforme e più durevole nel
tempo rispetto alla formulazione contenente il modificatore reologico a base di
poliacrilamide.
I risultati di questo test hanno dimostrato che la presenza di diversi modificatori
reologici possono interferire sulle qualità
finali abbronzanti di un sistema, e pertanto sono necessari test preliminari per
la selezione di un modificatore reologico
quando si debba mettere a punto un preparato autoabbronzante (1).
Filtri UV in nanocapsule
Le nanoparticelle solide lipidiche (SLN)
sono ormai da tempo riguardate come
un interessante veicolo per il rilascio
controllato di ingredienti attivi cosmetici
e farmaceutici. Scopo di questo studio è
stato quello di verificare l’impiego di nanocapsule veicolanti filtri UV organici ed
inorganici. E’ stata selezionata una miscela di cera carnauba e di decile oleato, come veicolo per filtri UV organici
(butilmetossidibenzoilmetano e metossicinnamato) ed inorganico (biossido di titanio). Entrambi i tipi di filtri sono stati
34
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incorporati nelle nanoparticelle usando
metodi classici. E’ stato valutato il sun
protection factor (SPF) per entrambe le
formulazioni, oltre al viscosità, spalmabilità e comportamento reologico.
Le formulazioni hanno mostrato un indice di scorrevolezza tra 0.2074 e
0.4005, rivelando un comportamento
pseudoplastico. Il valore SPF è risultato
attorno a 50 per le formule incapsulate con cera e l’estere oleico.
Tali risultati starebbero a confermare
che l’incapsulazione in nanoparticelle
solide lipidiche può rappresentare un
mezzo utile di preparazione di protettivi
solari con il vantaggio di ottenere anche
un rilascio controllato del prodotto e
quindi una più prolungata attività protettiva del preparato (2).
ANTIAGING
Funzione protettiva
per cellula e DNA
I produttori di ingredienti attivi vegetali
per l’uso cosmetico da tempo li presentano come associazioni (due o più
estratti, due o più oli) in modo da sfruttare la funzione sinergica potenziale e
non solo cumulativa, dei due o più principi attivi selezionati.
Sono stati studiati un estratto da Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) ed
un estere dell’acido ferulico, veicolati in
un olio da semi di Girasole (Helianthus
annuus L.).
L’acido carnosinico è considerato un
principio attivo del rosmarino: è un fenolo-acido che è in grado di inibire la formazione di radicali liberi (NO- compresi)
principale causa di danni al DNA. Un secondo principio è l’etil ferulato, un estere dell’acido ferulico, acido aromatico
monocarbossilico (acido 4-idrossi-3-metossicinnamico) presente libero od esterificato nella droga di numerose piante,
in particolare nella radice di Ferula (Ferula assa-foetida L.), da cui prende il nome, ma anche nel Pinus cembra, Equiseto, succo di Pomodoro, pula di Riso,
olio di Oliva, ecc. In cosmesi vengono
sfruttate le sue proprietà fotoprotettive,
antinfiammatorie e, soprattutto, antiossidanti. Come altri fenolo-acidi è in grado di inibire la xantina-ossidasi responsabile della formazione dell’anione superossido e quindi della perossidazione lipidica. Anche il suo etil estere è dotato
di potere antiossidante e protettivo da
danni indotti da radicali liberi e in grado
di ridurre la dose di radiazioni che possono penetrare nella pelle.
All’associazione dei due attivi vegetali è
stato aggiunto il sodio uridin monofosfato, uno dei precursori della sintesi
del DNA che esercita un’attività di riparazione sul DNA.
Il complesso è particolarmente indicato
nel trattamento protettivo della cute da
radiazioni UV: neutralizzando i radicali liberi attivati dall’esposizione alla luce solare previene il loro potenziale effetto
dannoso sulla pelle. Parimenti indicato
con funzione riparativa dei danni alla
cellula e al DNA in particolare, anche in
preparati dopo-sole. La sua versione in
veicolo oleoso lo rende di facile incorporazione in emulsioni sia A/O, sia
O/A, così come in gel (3).
Protezione delle fibre elastiche
Le fibre dermiche elastiche (elastina) sono proteine complesse della matrice extracellulare prodotte dai fibroblasti e preposte al mantenimento dell’elasticità della pelle. Le fibre elastina diminuiscono
con l’avanzare dell’età, perché diminuisce la sintesi, e perché in parte vengono
degradate dall’enzima elastasi. Come risultato, la cute perde elasticità.
Il retinolo ha un’attività favorente la sintesi del collagene e in uno studio si è valutato se fosse in grado di esercitare
un’attività protettiva e ristrutturante
delle fibre elastiche.
In un test su fibroblasti dermici umani si
è visto che il retinolo aumenta l’espressione genica dell’elastina e ne favorisce
la formazione. Il trattamento topico di
cute umana espiantata con bassa dose
(0.04%) di retinolo incrementava il Ribonucleic acid messenger (mRNA) e le
proteine tropoelastina e fibrillina-1 (proteina accessoria dell’elastina: è una proteina fibrillare che forma il rivestimento
periferico della fibra elastica). Con un
test colorimetrico è stata confermata
l’incrementata consistenza strutturale
della rete formata dalle fibre elastiche
negli espianti di cute trattata rispetto a
campioni controllo non trattati.
Questa ricerca conferma che il retinolo è
da ritenersi un importante ingrediente attivo a funzione antiaging, non solo perchè
migliora la proliferazione epidermica e attiva la sintesi del collagene, ma anche
perchè aumenta la produzione di elastina
e ne coordina la struttura (4).
Associazione acido folico-creatina
antiaging
La diminuzione di tono e compattezza è un
segnale incontrovertibile dell’invecchiamento della pelle. Accelerati da una cronica esposizione al sole, cambiamenti fondamentali avvengono entro la matrice
dermica extracellulare con l’avanzare dell’età, in particolare si verifica una deteriorazione delle rete strutturale collagenica.
Sono stati condotti studi in vitro ed in
vivo per valutare l’effetto di un’associazione di acido folico e creatina sul mantenimento della tonicità della pelle, e
quindi sulla riduzione età-dipendente
della quantità del collagene e della sua
reticolazione.
L’acido folico (vitamina B9) è un complesso formato dalla condensazione di
acido pteroico, acido p-amino-benzoico
e acido glutammico. Di per se inattivo,
l’acido folico viene trasformato nell’organismo in forma biologicamente attiva
ad acido tetraidrofolico, che costituisce
il cofattore di numerosi enzimi coinvolti
nella sintesi di aminoacidi, acidi nucleici
e della colina. E’ stato riportato l’uso di
acido folico in preparati topici cosmetici e dermofarmaceutici per la riparazione di danni cutanei.
La creatina, chimicamente è α-metilguanidina dell’acido acetico; è presente
nei muscoli ed in altri tessuti di vertebrati, in particolare sotto forma di fosfocreatina che, durante la fase anaerobica della contrazione muscolare, si
idrolizza a creatina e fosfati sviluppando
energia. Si è valutato l’effetto di tale associazione in vivo con analisi cutometriche esaminando vari parametri (quantità e densità di collagene presente, sintesi del procollagene e sua organizzazione fibrillare) e in vitro su colture di fibroblasti in gel di collagene.
I cambiamenti nella struttura collagenica sono stati valutati sulla cute del viso
di soggetti giovani e meno giovani, dopo esposizione al sole, con la tecnica
Multiphoton laser scanning microscopy
(MPL-SM).
Il trattamento induceva un netto miglioramento della tonicità della cute matura. Nel test in vitro si è visto un aumento dell’espressione gene-collagene,
del livello di procollagene e della densità
strutturale (cioè fibre più compatte).
Concludendo, il trattamento sulla pelle
di anziani con formulazioni topiche contenenti acido folico e creatina rallenta e
riduce il decadimento età-dipendente
co un meccanismo d’azione sul metabolismo del collagene (5).
Polifenoli dello Jojoba
antiossidanti, antiaging
Dallo Jojoba (Simmondsia chinensis Schneider) si ricava un olio (meglio cera), al
quale sono riconosciute proprietà emollienti, protettive, restitutive cutanee.
Ma nella polpa, nei semi e nella scorza
del frutto sono contenuti anche una nutrita serie di derivati fenolici e loro glucosidi che sono stati identificati con High performance liquid chromatography
with electrochemical detection (HPLCECD). Tra questi, i due componenti a più
elevata concentrazione nella droga ed a
maggiore interesse funzionale sono i
due acidi fenolici, p-idrossibenzoico e
cinnamico. Gli acidi fenolici presenti nella scorza e nei semi possono ritrovarsi
come tali, o sotto forma di glucosidi.
La valutazione con due distinti test,
Diphenyl picryhydrazile (DPPH) e Fluorescence recovery after photobleaking
(FRAP), ha permesso di determinare
che all’elevato contenuto in polifenoli
della droga fa riscontro un marcato effetto antiossidante, protettivo e antiaging. Lo studio ha riscontrato che la
maggior parte di questi polifenoli ad elevato potere antiossidante è presente
nei differenti tessuti del frutto sia come
glucosidi che in varie forme complesse
(esteri ecc) non idrosolubili (6).
DERIVATI NATURALI
Dal Rododendro, anti-AChE
e antiossidante
L’acetilcolina, è un mediatore chimico
degli impulsi a livello della maggior parte delle terminazioni nervose; possiede
inoltre azione ipotensiva periferica. Ma
nel nostro organismo è presente un
suo terribile nemico, un enzima, l’acetilcolinesterasi (AChE), dal quale viene
scissa, per cui la sua azione cessa immediatamente.
Un estratto ottenuto dalle radici di Rhododendron yedoense, una delle numerose specie del genere Rhododendron
(cui appartengono, tra altri, anche il
Rododendro e l’Azalea) è stato valutato
al fine di verificarne il suo potenziale inibente, l’AChE, oltre che il suo potere
antiossidante.
Nell’estratto è stato riscontrato un elevato contenuto in derivati fenolici (160
mg come acido gallico eq/g di estratto
secco) ed alcuni flavonoidi tra cui quercetina (2.2 mg/g di estratto secco).
Il potere di inibizione dell’AChE dell’estratto (IC50) è risultato pari a 169 μg/mL.
Rilevante è pure risultato, a vari test ossido-riducenti, il potere antiossidante
dell’estratto di Rododendro, in particolare la sua funzione inibente la perossidazione lipidica. In considerazione delle
due così marcate funzionalità di questo
estratto vegetale sono preconizzati non
solo suoi impieghi in campo cosmetico,
ma anche nella clinica, addirittura nel
trattamento dell’Alzheimer (7).
Attivo vegetale antinfiammatorio
La xantina-ossidasi è un enzima responsabile della formazione dell’anione superossido e quindi della perossidazione lipidica. Una sua super espressione può indurre forme infiammatorie sia esterne,
sia interne, come gotta.
In uno studio si è valutato l’attività di un
estratto da semi di Semecarpus anacardium sulla funzionalità di questo enzima. La selezione di tale estratto risiede
nel fatto che la pianta in oggetto è usata
da secoli nell’antica medicina indiana ed
anche ayurvedica per le sue proprietà
antinfiammatorie, antibatteriche, antiriproduttive, nonché ipoglicemizzanti. Da
tempo ha richiamato l’attenzione della
moderna ricerca scientifica e sono numerosi gli studi per confermarne le sue
potenzialità in formulazioni sia farmacologiche, sia cosmetiche.
L’estratto dei semi della pianta contiene
derivati fenolici, flavonoidi, sali minerali,
vitamine, aminoacidi. L’estratto è stato
frazionato e la frazione in etile acetato è
quella che ha rivelato di possedere la
maggiore attività inibente sulla xantinaossidasi; il composto a maggiore efficacia è risultato essere un bioflavonoide,
tetraidroamentoflavone, il cui valore IC50
è risultato pari a 92 nM.
Questi dati confermerebbero l’efficacia
antinfiammatoria di questo prodotto
tramandata dalla medicina popolare. In
conclusione gli Autori pensano ad una
sua potenziale utilizzazione quale farwww.ceceditore.com 2011 Vol 14(2)
35
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA COSMETOLOGICA
maco (per es nella gotta), oltre che in
campo cosmetico (8).
Un enzima schiarente
In un brevetto è stato presentato un enzima come schiarente sia per la cute
che per i capelli. I prodotti depigmentanti agiscono secondo diversi meccanismi: alcuni bloccano la sintesi della
melanina inibendo l’enzima tirosinasi da
cui prende avvio il processo melanogenico, altri bloccano la sintesi in ulteriori
stadi di ossidazione, altri ancora impediscono il processo di ‘risalita’ dei melanosomi alla superficie della cute ritardando l’effetto pigmentante. Altri schiarenti includono agenti ossidanti, come
l’acido ascorbico e i bioflavonoidi.
La lignin-perossidasi, enzima della degradazione naturale della lignina, interferisce sul processo di ossidazione della melanina, inducendo una pigmentazione meno accentuata riducendo la
quantità di pigmento. L’enzima agisce
su pelle o capelli, ove si sono depositati i pigmenti melaninici. Il preparato oltre all’enzima contiene un accettore di
elettroni (cioè una sostanza in grado di
ossidare il substrato, come il perossido
di idrogeno). Un derivato fenolico, il veratril alcol funziona da mediatore ossidante. Nel processo, si applica dapprima l’enzima, quindi in rapida successione l’ossidante attivatore ed il mediatore, i due prima citati acqua ossigenata e veratrol alcol.
L’enzima può essere applicato direttamente sul substrato, peraltro, per comodità è preferibile incorporarlo in un
preparato cosmetico che può essere
una crema, un gel, ecc.
Un ulteriore incremento all’attività del
preparato può essere ottenuto addizionando alla formula un penetrante epidermico, ad esempio un glicole (glicole
butilenico è in genere il preferito) e, nel
caso di schiarenti per i capelli, un attivante della penetrazione cuticolare, come un’alcanolamina.
Preparati così ottenuti si sono rivelati efficaci nel trattamento di lentiggini, macchie cutanee, zone cutanee a colorazione non omogenea, melasma (discromia
cutanea caratterizzata da pigmentazione scura, circoscritta o diffusa della pelle dovuta ad accumulo di melanina nell’epidermide e nel derma) (9).
Estratto di Magnolia inibisce la
melanogenesi
È stata valutata l’attività inibitoria della
melanogenesi di un estratto ottenuto
36
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
da Magnolia officinalis. Questa pianta,
per le sue proprietà è stata definita
‘Magnolia medicinale’. Nella medicina
tradizionale, non solo orientale, gode di
larga notorietà per la sua azione antidepressiva, ansiolitica, che sembra doversi ascrivere alla presenza nella droga di due composti polifenolici, il magnololo e l’onokiolo.
I test effettuati su cellule melanoma
murine B16 hanno mostrato che
l’estratto inibisce la sintesi dei melanociti in maniera dose-dipendente, con un
valore IC50 alla concentrazione di 9.3
μg/mL ed inibisce l’attività cellulare della tirosinasi (IC50 pari a 13.4 μg/mL).
L’inibizione della tirosinasi dell’estratto
vegetale è stata verificata anche su
test in vitro, utilizzando cellule di pesce
(pesce-zebra). Anche in questo caso si
è visto che l’estratto esercita effetti sia
sulla melanogenesi, che sull’attività della tirosinasi.
Gli Autori dello studio ritengono che tale estratto possa essere utilizzato in
campo cosmetico come depigmentante
e schiarente cutaneo (10).
Tra i vari composti valutati nelle formulazioni citeremo alcuni a più semplice
struttura molecolare, come gli acidi
idrossistearico, ricinoleico, triidrossioctadecenoico e oxo-metil pentadecenoico.
L’acido selezionato, o una miscela di
due o più di essi, è previsto in formula
in dosaggio variabile, ottimale tra 3 e
12% sul peso della composizione. La
formulazione ottimale per preparati depigmentanti contenenti questi prodotti
rimane quella in forma di emulsione, sia
A/O, sia O/A. Per quanto concerne gli
altri ingredienti della formulazione non
esistono preclusioni: si possono utilizzare quelli che normalmente vengono
selezionati per la preparazione di preparati con tale funzione.
Il lipide usato come ingrediente attivo di
base in tale genere di formulati, come
notato dagli Autori, apporta altre attività al preparato, impartendo proprietà
lubrificanti, emollienti, idratanti (11).
BASI LIPIDICHE
Nuovo lipide
DEPIGMENTANTI
Acidi alifatici schiarenti cutanei
In genere le formulazioni di preparati
schiarenti hanno come origine il Giappone, ove il colore chiaro e liscio della
pelle è una esigenza di eleganza e mondanità che si tramanda da generazioni.
Nelle formulazioni riportate in letteratura, i principi attivi sono quasi sempre ingredienti di derivazione naturale (per es
acido kojico, acido ellagico, arbutina).
È con una certa soddisfazione, pertanto, che recensiamo questo brevetto sviluppato da inventori non giapponesi e
nel quale si presentano sostanze chimiche diverse.
Gli estensori del brevetto, operando
con acidi alifatici, hanno scoperto che
hanno anche un’attività schiarente cutanea. Il test è stato effettuato su cellule Melano-Derm in coltura: dopo incubazione col preparato, si è valutata la
diminuzione della concentrazione in melanina rispetto a cellule in esame non
trattate.
Nel brevetto si descrivono composizioni
a funzione schiarente cutanea nelle
quali gli ingredienti funzionali primari sono un acido alifatico saturo o insaturo
eterosostituiti, o una miscela di essi.
Al chimico cosmetologo formulatore fa
senza dubbio piacere la proposta di nuovi lipidi di base, da impiegare nelle sue
preparazioni, che oltre a proprietà funzionali presentino buone caratteristiche
morfologiche ed organolettiche.
Pur essendo ormai reperibile in mercato una gamma vastissima di esteri per
l’uso cosmetico ad elevato grado di purezza, non sempre hanno qualità morfologiche ed organolettiche del tutto apprezzabili, soprattutto per quanto concerne l’eccessiva untuosità, appiccicosità, ecc.
In un recentissimo brevetto USA viene
proposto un innovativo ingrediente: un
estere complesso costituito da un polialcole ed acidi grassi a lunghezza di catena da 5 a 16 atomi di carbonio. Alcoli
di possibile impiego possono essere
neopentil glicole, pentaeritritolo, dipentaeritritolo, trimetilol propano, isopentil
glicole ed altri. Tra gli acidi la selezione
può cadere su acido isononanoico, acido neopentanoico, acido 2-etilesanoico,
acido neodecanoico, acido isomiristico,
ecc.
Il prodotto descritto è ottenuto per reazione tra dipentaeritritolo ed un acido
isostearico particolarmente ramificato
(contiene pertanto altri atomi di C). Il
processo di complessazione tra le due
sostanze consente l’ottenimento di un
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA COSMETOLOGICA
estere apprezzabile dal punto di vista
della sua gradevolezza cosmetica: non
untuoso, delicato e leggero al tatto, non
appiccicoso, con buona spalmabilità,
adesione e giusto grado di lucentezza
sulla pelle. Il lipide è inoltre dotato di un
effetto emolliente, idratante. Due ultime prerogative di questo nuovo estere
enunciate nel brevetto sono: eccellente
stabilità allo stoccaggio ed anche costo
economico rispetto ad altri prodotti a
natura e funzione similare (12).
ceryl-4-laurate (and) Dilauryl citrate)
1.50
Crema fluida condizionante per capelli
Cetearyl isononanoate
10.00
Diethylhexyl carbonate
3.50
Sodium N-stearoyl-N-methyltaurine
Ethylhexyl palmitate
1.10
Alcole alifatico alto n. atomi C
Caprylic/capric triglyceride
3-7
2-10
Cetyl alcohol
5-10
(and) Xymenynic acid
2.00
Hair-dressing resin
0.5-5
Carbomer 140/141(50:50)
0.30
Silicic anhydride
0.5-5
Xanthan gum
0.10
Frazione lipidica (eventuale)
Caffeine
1.00
Aqua
Glycerin
3.00
Sodium hydrate (sol 10%)
(Conservanti, profumo)
FORMULARIO
la formula ci siamo attenuti alla segnalazione di dosi intermedie (16).
Crema fluida anticellulite
Sorbitan laurate (and) Polygly-
Aqua
qb
a 100.00
qb
qb
BIBLIOGRAFIA
a 100.00
1 Duieva-Koganov O, Brito J et al (2010) In
Pelle
Capelli
vitro/in vivo and analytical evaluation of sunless
tanning formulation containing different rheo-
Stick protettivo UV
Lozione per capelli
Si tratta di una formulazione ad azione
protettiva solare realizzata in forma di
stick e quindi di pratica applicazione.
Oltre a contenere una miscela di filtri
UV ed emollienti di una certa corposità
(c’è anche una cera vegetale) e non eccessivamente untuosi, la formula è caratterizzata da una base legante siliconica (13).
La formulazione che segnaliamo è relativa ad un preparato in forma fluida per il
trattamento acconciante e condizionante
dei capelli. La formula è realizzata con vari derivati siliconici ad attività emulsionante, non funzionali e funzionalizzati. Questa
microemulsione consente la realizzazione
di preparati fluidi (lozioni) senza comprometterne la limpidezza. Della formulazione fanno parte ispessenti; può essere inserito un tensioattivo cationico per incrementare l’effetto condizionante (15).
2 Nesseem D (2011) Formulation of sun-
Emulsione condizionante per capelli
6 Wang B, Zheng J, Fenglin H et al (2011)
Stick protettivo UV
Cetearyl alcohol
27.00
logy modifiers J Soc Cosmet Sci 61(2) 73-83
Butyrospermum parkii
(Shea butter)
factor response based on solid lipid nanoparticles Int J Cosmet Sci 33(1) 70-79
3 Rahn AG (Switzerland) (2010) Documentazione tecnica
4 Rossetti D, Kielmanowicz M et al (2011)
A novel anti-ageing mechanism for retinol: induction of dermal elastin synthesis and elastin
fibre formation Int J Cosmet Sci 33(1) 62-69
5 Fischer F, Actenberg V et al (2011) Folic acid
and creatine improve the firmness of human
skin in vivo J Cosmet Dermatol 10(1) 15-23
2.00
Hydrogenated soybean polyglycerides (and) C15-23 alkane
screen with enhancement sun protection
14.00
Distribution of phenolic acid in different tis-
PGG/PPG-25/25 dimethicone
1.00
Silicone (emulsion DC1870)
3.50
sue of Jujube and their antioxidant activity
J Agric Food Chem 59(4) 1288-1292
Caprylyl methicone
6.00
Cetyl trimonium chloride
0.33
Isodecyl neopentanoate
3.00
Glycerin
3.00
7 Lee S, Sancheti S, Bafur M et al (2011)
Phenyl trimethicone
5.00
Hydroxyethylcellulose
0.85
Acetylcholinesterase inhibitory and antioxi-
3.00
Laurylglycolether (and)
Caprylic/capric triglyceride
13.00
PEG-40 hydrogenated
C12-15 alkyl benzoate
12.00
castor oil
C30-45 olefin
dant properties of Rhododendron yedoense
Coceth-7(and)PPG-1/PEG-9
C30-45 alkyl methicone (and)
Octocrylene
7.00
Poloxamer-101
Octyl saliycilate
5.00
Polyoxy-dimethylsilylene
Butyl methoxy dibenzoylmethane
3.00
Aqua
J Medicinal Plants Res 5(2) 248-254
8 Arimboor R, Rangan M, Aravid S et al
1.00
(2011) Semecarpus anacardium as a po-
10.00
tent inhibitor of xantine-oxidase J Etnophar-
3.50
a 100.00
macol 133(3) 1117-1120
9 Lasser H, Dosoretz C (Rakuts BioTechnol
Ltd) (2011) PT 1583512, Jan
Crema anticellulite
Viene presentato un preparato per il
trattamento topico della cellulite realizzato sotto forma di crema fluida.
Come ingredienti attivi, la formulazione
contiene caffeina e acido ximeninico. La
prima è un alcaloide xantinico (contenuta nel caffè, nel cacao..) con azione
stimolatoria sulla lipolisi; il secondo,
estratto dai semi del Sandalo, esplica
un’azione drenante impedendo quindi
l’accumulo sottocutaneo di liquidi e scorie. La formulazione è integrata da un
sistema emulsionante, emollienti e
ispessenti (14).
Lozione condizionante per capelli
10 Ding H, Chang T, Chiang C et al (2011)
Il brevetto che di seguito enunciamo, rivendica la realizzazione di un preparato
in forma di leggera emulsione O/A destinato al trattamento condizionante dei
capelli. Questo preparato si presenta di
facile applicazione ed omogenea distribuzione sui capelli, non è viscido o untuoso e, dopo applicazione, lascia la chioma morbida e liscia. Segue la formulazione nella quale, peraltro, vengono indicati i tipi di componenti ma non gli specifici, così come pure viene indicato un
range molto ampio di quantità di ogni
prodotto che può essere utilizzato e non
una dose definita. Per cui, nel riportare
Melanogenesis inhibition by a crude extract
of Magnolia officinalis - J Medicinal Plants
Res 5(2) 237-244
11 Madison SA (2011) Method for lightening
skin US 2011 033404, Feb
12 Sasoki N, Kokeguci Y, Kawai K (Japan)
(2011) Oily base for cosmetic and a cosmetic
comprising the same US 2011 034723, Feb
13 Dow Corning (2011) Documentazione tecnica
14 Evonik-Goldschmidt (2011) Documentazione tecnica
15 Pace E (2011) Hair conditioning emulsion
US 2011 020262, Jan
16 Tomanori T, Hidewi S, Maniko G (Shiseido,
Japan) (2011) US 2011 1038824, Feb
www.ceceditore.com 2011 Vol 14(2)
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C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Silvio Paglialunga
Consulente Scientifico
Lesmo (MI)
CIR Expert Panel
1 SICUREZZA DEGLI
INGREDIENTI COSMETICI
In Dicembre 2010 il Panel di esperti del
Cosmetic Ingredient Review (CIR), che
da più di 35 anni esegue la valutazione
della sicurezza degli ingredienti cosmetici, ha definito il grado di sicurezza per
alcuni ingredienti cosmetici prioritari o
ha rivisto precedenti valutazioni in base
a nuovi dati disponibili.
Le conclusioni raggiunte su ogni ingrediente, identificato con il nome INCI, sono di seguito riportate.
1.1 INGREDIENTI ‘safe’
Acidi Dicarbossilici
e loro Sali ed Esteri
Gli acidi dicarbossilici hanno, nei cosmetici, la funzione primaria di agenti tampone,
mentre gli esteri hanno altre funzionalità,
come condizionanti cutanei, plasticizzanti,
solventi, emollienti. Anche se per qualche
acido dicarbossilico, sale ed estere i dati
disponibili sulla sicurezza possono non essere sufficienti, tuttavia per molti ingredienti di questa classe chimica i dati sono
adeguati e inoltre vi sono correlazioni similari di struttura/attività, stesse funzioni
biologiche ed uso cosmetico: pertanto
queste informazioni suggeriscono che i
dati disponibili sono estrapolabili all’intero
gruppo di sostanze.
Il Panel ha concluso che gli acidi dicarbossilici, e loro sali ed esteri, sono sicuri come ingredienti cosmetici, nelle
condizioni di uso e nelle concentrazioni
descritte nella valutazione di sicurezza.
Gli ingredienti che al momento non sono in uso (*), se saranno utilizzati in futuro, si pensa che saranno utilizzati nelle stesse categorie cosmetiche e a concentrazioni comparabili.
Acidi Dicarbossilici
e loro Sali
Adipic Acid
Azelaic Acid
Dipotassium Azelate*
Disodium Azelate*
Disodium Sebacate*
Disodium Succinate
Dodecanedioic Acid*
Glutaric Acid*
Malonic Acid*
Sebacic Acid
Sodium Succinate
Succinic Acid
Esteri di Acidi Dicarbossilici
Decyl Succinate
Dibutyl Adipate
Dibutyl Sebacate*
Dibutyloctyl Sebacate*di-C12-15
Alkyl Adipate*
Dicapryl Adipate
Dicapryl Succinate
Dicaprylyl/Capryl Sebacate*
Dicetearyl Succinate*
Dicetyl Adipate*
Diethyl Adipate*
Diethyl Malonate
Diethyl Sebacate
Diethyl Succinate
Diethylhexyl Adipate
Diethylhexyl Sebacate
Diethylhexyl Succinate
Diheptylundecyl Adipate
Dihexyl Adipate
Dihexyldecyl Adipate*
Dihexyldecyl Sebacate*
Diisobutyl Adipate
Diisobutyl Glutarate*
Diisobutyl Succinate*
Diisocetyl Adipate*
Diisocetyl Dodecanedioate
Diisodecyl Adipate
Diisononyl Adipate*
Diisooctyl Adipate*
Diisooctyl Sebacate
Diisopropyl Adipate
Diisopropyl Sebacate
Diisostearyl Adipate
Diisostearyl Glutarate*
Diisostearyl Sebacate*
Dimethyl Adipate
Dimethyl Glutarate
Dimethyl Succinate*
Dioctyldodecyl Adipate
Dioctyldodecyl Dodecanedioate
Dioctyldodecyl Sebacate
Dipropyl Adipate*
Ditridecyl Adipate*
Isostearyl Sebacate
Dimethiconol e suoi Esteri
e Prodotti di reazione
La gran parte di questi ingredienti ha la
funzione cosmetica di condizionante
per la pelle e per i capelli. Oltre al Dimethiconol esistono due sotto-gruppi,
omopolimeri e copolimeri.
Gli omopolimeri consistono di catene polimeriche provenienti da monomeri dimetilsiloxil, dove ciascuna parte terminale della
catena polimerica (end-capped) ha una catena esterea (per es dimethiconol behenate, un polimero dimetilsiloxil, termina
con due esteri behenati).
I copolimeri consistono di almeno due
monomeri polimerizzati.
Il Panel ha notato che esistono deficienze di dati per la valutazione di sicurezza
per alcuni di questi ingredienti: tuttavia i
dati per molti ingredienti di questa classe chimica sono adeguati, e vi sono correlazioni similari di struttura/attività,
stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto queste informazioni
suggeriscono che i dati disponibili sono
estrapolabili all’intero gruppo di sostanze. Per es, non sono disponibili dati di
tossicità su riproduzione e sviluppo, e
scarsi sono i dati sulla potenziale cancerogenicità e sul metabolismo. Il Panel
tuttavia ha fatto notare che questi ingredienti non sono assorbiti attraverso
la pelle e quindi i dati mancanti sopradetti non sarebbero necessari.
Pertanto il Panel ha concluso che questi ingredienti sotto riportati sono sicuri come
ingredienti cosmetici, nelle condizioni di
uso e nelle concentrazioni descritte nella
valutazione di sicurezza. Gli ingredienti che
al momento non sono in uso (*), se saranno utilizzati in futuro si pensa che saranno utilizzati nelle stesse categorie cosmetiche e a concentrazioni comparabili.
Dimethiconol
1. Omopolimeri end-capped
Dimethiconol Arginine# D.Beeswax#
D.Behenate# D.Borageate*#
D.Candelillate*# D.Carnaubate* #
D.Cysteine# D.DhupaButterate*#
D.Hydroxystearate*D.Illipe Butterate*#
D.Isostearate*# D.Kokum Butterate* #
D.Lactate*# D.Meadowfoamate#
D.Methionine D.Mohwa Butterate*#
D.Panthenol# D.Sal Butterate* #
Dimethiconol Stearate
2. Copolimeri
Acrylates/Dimethiconol Acrylate
Copolymer
www. ceceditore.com
2011 Vol 14(2)
39
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Dimethiconol/Methylsilanol/
Silicate Crosspolymer*
Dimethiconol/Silica Crosspolymer*
Dimethiconol/Silsesquioxane
Copolymer
Dimethiconol/Stearyl Methicone/
Phenyl Trimethicone Copolymer*
Hydrolyzed Collagen PG-Propyl
Dimethiconol*
Isopolyglyceryl-3 Dimethiconol*
Trimethylsiloxysilicate/
Dimethiconol Crosspolymer
Isoparaffins
Gli idrocarburi paraffinici (isoparaffine)
sono alcani ramificati che hanno in prevalenza la funzione di solvente nei cosmetici. Il Panel ha valutato i dati recenti sottoposti dall’Industria e ha sottolineato che questi dati possono essere aggiunti alla valutazione di sicurezza
con l’annotazione ‘effetti simili sono riportati’ e quindi a completamento del
rapporto che contiene tutti i dati disponibili.
Il Panel ha notato che esistono deficienze di dati per la valutazione di sicurezza per alcune isoparaffine: tuttavia i
dati per molti ingredienti di questa classe chimica sono adeguati, e vi sono correlazioni similari di struttura/attività,
stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto queste informazioni
suggeriscono che i dati disponibili siano
estrapolabili all’intero gruppo di sostanze.
Pertanto il Panel ha concluso che questi ingredienti sotto riportati sono sicuri come ingredienti cosmetici, quando
formulati in preparazioni non irritanti.
Gli ingredienti che al momento non sono in uso sono identificati da un asterisco (*).
C7-8 Isoparaffin# C8-9# C9-11#
C9-12*# C9-13*# C9-14*, C9-16*
C10-11# C10-12*# C10-13# C11-12
# C11-13 # C11-14*# C12-14#
C12-20*# C13-14# C13-16#
C18-70 Isoparaffin# C20-40*
C15-35 Isoparaffin/Isoalkylcycloalkanes*
Isododecane
Isoeicosane
Isohexadecane
Isooctane
Triclosan
Nei cosmetici il Triclosan ha funzioni di
biocida, conservante o deodorante. Il
Panel ha focalizzato le sue osservazioni
sulle fonti, sulla necessità che siano ri-
40
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
dotte le impurezze di diossina, su fotostabilità, cancerogenesi, interferenti endocrini e resistenza batterica. Il Panel
ha anche considerato un recente lavoro
in cui il Triclosan, misurato nelle urine, è
stato associato ad una aumentata incidenza di ‘febbre del fieno’ in soggetti di
età inferiore ai 18 anni. Pur considerando tali dati il Panel sottolinea che il lavoro non ha dimostrato una correlazione causale tra febbre e uso di Triclosan.
Il Panel ha rivisto una valutazione di sicurezza in cui veniva utilizzato un appropriato NOAEL ed una esposizione che
considerava tutti i possibili prodotti, inclusi i farmaci da banco: in conclusione
l’ingrediente era considerato sicuro.
Pertanto il Panel ha concluso che il Triclosan è sicuro come ingrediente cosmetico, nelle condizioni di uso e nelle
concentrazioni descritte nella valutazione di sicurezza, anche se tutti i tipi di
prodotto contenenti Triclosan sono utilizzati contemporaneamente su base
giornaliera.
1.2 INGREDIENTI
‘safe’ dopo revisione
Eteri PEG alchilici
Questi eteri sono polieteri con terminazione alchilica che hanno nei cosmetici la
funzione predominante di tensioattivi.
Il Panel ha notato che esistono deficienze di dati per la valutazione di sicurezza
per alcuni eteri PEG alchilici: tuttavia i
dati per molti ingredienti di questa classe chimica sono adeguati, e vi sono correlazioni similari di struttura/attività,
stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto queste informazioni
suggeriscono che i dati disponibili siano
estrapolabili all’intero gruppo di sostanze. Per esempio, la preoccupazione per
l’assorbimento di alcuni eteri a lunga catena ramificati non sussiste perché la
penetrazione dermale di alcoli a lunga
catena è verosimilmente bassa e quella
degli eteri PEG alchilici è prevista ancora più bassa e pertanto tutti i dati adeguati di tossicità disponibili per taluni ingredienti sono estrapolabili ad altri. Pertanto il Panel ha concluso che questi ingredienti sotto riportati sono sicuri come ingredienti cosmetici, quando formulati in preparazioni non irritanti. Questa valutazione inoltre è da adottare in
futuro anche per altri eteri PEG alchilici
che differiscono per il numero di unità di
Glicole etilenico.
Gli ingredienti che al momento non sono
in uso sono identificati da un asterisco (*).
Va notato che questa è la più grande classe chimica valutata, in uso nei cosmetici,
e comprende ben 369 ingredienti, di cui
solo 146 sono risultati utilizzati.
Arachideth-20*
Beheneth-2*#-5*#-10# -20# -25# -30
C10-16 Pareth-1*, -2*
C11-13 Pareth-6* # -9*# -10*
C11-15 Pareth-3# -5# -7# -9# -12*#
-15*# -20*
C11-21-Pareth-3*# -10*
C12-13 Pareth-1# -2*# -3# -4*# -5*#
-6*# -7# -9*# -10*# -15*# -23
C12-14 Pareth-3# -5*# -7*# -9*# -12
C12-15 Pareth-2*# -3# -4*# -5*#
-7# -9# -10*# -11*# -12
C12-16 Pareth-5*# -7# -9
C13-15 Pareth-21*
C14-15 Pareth-4*# -7*# -8*# -11*#
-12*# -13*
C20-22 Pareth-30*
C20-40 Pareth-3# -10# -24*# -40# -95
C22-24 Pareth-33
C30-50 Pareth-3*# -10*# -40*
C40-60 Pareth-3*# -10*
C9-11 Pareth-3* # -4*# -6# -8
C9-15 Pareth-8*
C11-15 Sec-Pareth-12*
C12-14 Sec-Pareth-3*# -5# -7# -8*#
-9*# -12*# -15*# -20*# -30*#
-40*# -50*
Capryleth-4* # -5*
Ceteareth-2 # -3# -4# -5# -6# -7#
-8*# -9*# -10# -11*# -12# -13*#
-14*# -15# -16*# -17# -18*# -20#
-22# -23*# -24*# -25# -27*# -28*#
-29*#-30# -33 # -34*# -40*#
-50# -55*# -60*# -80*# 100*
Ceteth-1 # -2# -3# -4*# -5*# -6#
-7*# -10# -12 # -13*# -14*# -15#
-16# -17*# -18*# -20# -23*# -24#
-25# -30*# -40*# -45*# -150*
Cetoleth-15*# -18*# -20*# -22*#
-24*# -25# -30*
Coceth-3*# -5*# -6*# -7# -8# -10#
-20*# -25*
Deceth-3# -4*# -5# -6*# -7# -8# -9#
10*
Decyltetradeceth-5*# -10*# -15*#
-20*# -25*# -30*
Hexyldeceth-2*# -20*
Hydrogenated Dimer Dilinoleth-20*#
-30*# -40*# -60*# -80*
Hydrogenated Laneth-5*# -20*# -25*
Hydrogenated Talloweth-12*# -25*
Isoceteth-5*# -7*# -10# -12*#
-15*# -20# -25# -30*
Isodeceth-4*# -5*# -6
Isolaureth-3*# -6# -10*
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Isomyreth-3*# -9*
Isosteareth-2 # -3# -5#-8*# -10# -12*
Isosteareth-15*# -16*# -20# -22*#
-25*# -50*
Laneth-5 # -10*# -15# -16# -20#
-25# -40# -50*# -60*# 75*
Laureth-1# -2# -3# -4# -5# -6# -7#
-8# -9# -10 # -11# -12# -13*#
-14# -15*# -16# -20 # -21# -23#
-25# -30# -38*# -40*# -50*
Methoxy PEG-7*# -10*# -16# -25*#
-40*# -100*
Myreth-2*# -3# -4# -5*# -10#
Noneth-8*
Octyldodeceth-2*# -5*# -10*# -16#
-20# -25# -30*
Oleth-2# -3# -4# -5# -6*# -7*# -8#
-9*# -10
Oleth-11*# -12# -15# -16# -20#
-23*# -24*# 25
Oleth-30# -35*# -40*# -44*# -45*#
-50# -82# -100*# -106
Palmeth-2*
PEG-16
Cetyl/Oleyl/Stearyl/Lanolin
Alcohol Ether*
PEG-Cetyl Stearyl Diether*
PEG-4 Distearyl Ether
PEG-4 Ditallow Ether*
PEG-15 Jojoba Alcohol*
PEG-26 Jojoba Alcohol*
PEG-40 Jojoba Alcohol*
PEG-3 Methyl Ether*
PEG-4 Methyl Ether*
PEG-6 Methyl Ether*
PEG-7 Methyl Ether*
PEG-7 Propylheptyl Ether
PEG-8 Propylheptyl Ether
Steareth-1*# -2# -3*# -4# -5*# -6#
-7*# -8*# -10# -11*# -13*# -14*#
-15*# -16# -20# -21# -25# -27*#
-30# -40*# -50# 80*# -100# -200
Steareth-60 Cetyl Ether*
Talloweth-4 # -5# -6# -7*# -18*
Trideceth-2*# -3# -4*# -5# -6# -7#
-8# -9# -10# -11*# -12# -15*#
-18*# -20*# -21*# -50*
Undeceth-3 # -5# -7*# -8*# -9*#
-11# -40*
Undecyleneth-6*
metilamino amidopropilici (amidoamine)
come impurezze, che sono sensibilizzanti. Il Panel ha accettato un approccio quantitativo di valutazione del rischio
e ha dichiarato appropriato il test repeat insult patch test (RIPT) che ha dimostrato assenza di sensibilizzazione.
Pertanto il Panel ha concluso che gli ingredienti elencati sotto sono sicuri per
l’uso cosmetico nelle presenti pratiche
di uso e di concentrazioni, quando formulati in preparazioni non sensibilizzanti, e cioè basate su una valutazione
quantitativa del rischio.
Gli ingredienti non in uso sono contrassegnati da un asterisco (*).
Almondamidopropyl Betaine
Apricotamidopropyl Betaine*
Avocadamidopropyl Betaine*
Babassuamidopropyl Betaine
Behenamidopropyl Betaine*
Canolamidopropyl Betaine*
Capryl/Capramidopropyl Betaine
Cocamidopropyl Betaine
Coco/Oleamidopropyl Betaine*
Coco/Sunfloweramidopropyl Betaine
Cupuassuamidopropyl Betaine*
Isostearamidopropyl Betaine*
Lauramidopropyl Betaine
Meadowfoamamidopropyl Betaine*
Milkamidopropyl Betaine*
Minkamidopropyl Betaine*
Myristamidopropyl Betaine
Oatamidopropyl Betaine
Oleamidopropyl Betaine*
Olivamidopropyl Betaine
Palm Kernelamidopropyl Betaine
Palmamidopropyl Betaine*
Palmitamidopropyl Betaine*
Ricinoleamidopropyl Betaine*
Sesamidopropyl Betaine*
Shea Butteramidopropyl Betaine
Soyamidopropyl Betaine
Stearamidopropyl Betaine*
Tallowamidopropyl Betaine*
Undecyleneamidopropyl Betaine
Wheat Germamidopropyl Betaine*
Trimoniums
Cocamidopropyl Betaine
e Amidopropyl AmidopropylBetaines correlate
Le Betaine cocamidopropiliche (CAPB)
e le amidopropiliche correlate sono
zwitterion usati specialmente come tensioattivi nei cosmetici. Questi ingredienti sono molto similari per la loro
configurazione chimica, e in particolare
per la presenza di 3,3-dimetilaminopropilamina (DMAPA) e di acidi grassi di-
Questi sali di ammonio quaternario che
includono catene alchiliche, alkanoli e derivativi polimerici sono utilizzati nei cosmetici essenzialmente come tensioattivi, condizionanti ed antistatici per capelli.
Il Panel ha notato che esistono deficienze di dati per la valutazione di sicurezza
per alcuni trimoniums: tuttavia i dati per
molti ingredienti di questa classe chimica sono adeguati, e vi sono correlazioni
similari di struttura/attività, stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto queste informazioni suggeriscono
che i dati disponibili siano estrapolabili
all’intero gruppo di sostanze.
Il Panel ha sottolineato che i pesticidi o
altri residui provenienti dalla lavorazione di piante non sono un problema per
l’intenso processo estrattivo delle catene alchiliche.
Pertanto il Panel ha concluso che questi ingredienti sotto elencati sono sicuri
come ingredienti cosmetici, nelle presenti pratiche d’uso e di concentrazioni
riportate nella valutazione della sicurezza e quando formulati in preparazioni
non irritanti.
Gli ingredienti che al momento non sono
in uso sono identificati da un asterisco (*).
Acetyl Carnitine HCl
Acetyl Carnitine*
Acrylamide/Ethyltrimonium Chloride*
Acrylate/Ethalkonium Chloride Acrylate Copolymer
Acrylamidopropyl Trimonium Chloride/
Acrylamide Copolymer*
Acrylamidopropyl-Trimonium
Chloride/Acrylates Copolymer
Behentrimonium Chloride
Behentrimonium Methosulfate*
Carnitine
Carnitine HCl
Carnitine Hydroxycitrate
Carnitine PCA*
Ceteartrimonium Chloride*
Cetrimonium Bromide
Cetrimonium Chloride
Cetrimonium Methosulfate
Choline Chloride*
Cocotrimonium Chloride
Cocotrimonium Methosulfate
Cocoylcholine Methosulfate*
Dodecylhexadecyltrimonium Chloride*
Hydrogenated Palmtrimonium Chloride*
Hydrogenated Tallowtrimonium
Chloride*
Lauroyl Ethyltrimonium Methosulfate*
Laurtrimonium Bromide
Laurtrimonium Chloride*
Myristoyl Ethyltrimonium
Methosulfate*
Myrtrimonium Bromide
Octacosatrimonium Chloride*
Octyldodecyltrimonium Chloride*
Palmitoyl Carnitine
Palmitoyl Ethyltrimonium Methosulfate*
Polyquaternium-14*# -28# -32# -33*#
-35# -36#-37#-45*# -47*# -48*#
-53*# -63*# -73*# -91*
Soytrimonium Chloride
Stearoxypropyltrimonium Chloride*
Stearoyl Ethyltrimonium Methosulfate*
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2011 Vol 14(2)
41
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Steartrimonium Bromide*
Steartrimonium Chloride
Steartrimonium Methosulfate*
Tallowtrimonium Chloride
1.3 INGREDIENTI
‘tentative safe’
Alchil Benzoati
Gli alchil benzoati sono esteri dell’acido
benzoico e di un alcol corrispondente
usati nei cosmetici principalmente come condizionanti della pelle, conservanti, solventi e plasticizzanti.
Il Panel ha valutato i dati addizionali sulla
penetrazione percutanea degli ingredienti di questo gruppo con peso molecolare più basso, i dati di irritazione e
sensibilizzazione e i dati sulla tossicità di
riproduzione e sviluppo. I dati esistenti
sulla potenziale attività cancerogena dell’acido benzoico e di numerosi alcoli sono stati considerati adeguati. Il Panel ha
notato che esistono deficienze di dati per
la valutazione di sicurezza per alcuni alchil benzoati: tuttavia i dati per molti ingredienti di questa classe chimica sono
adeguati, e vi sono correlazioni similari di
struttura/attività, stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto queste informazioni suggeriscono che i dati
disponibili siano estrapolabili all’intero
gruppo di sostanze. Pertanto il Panel ha
tentativamente concluso che questi ingredienti sotto elencati sono sicuri come
ingredienti cosmetici, nelle presenti pratiche d’uso e di concentrazioni riportate
nella valutazione della sicurezza.
Gli ingredienti che al momento non sono in uso (*), se saranno utilizzati in futuro si pensa che saranno utilizzati nelle stesse categorie cosmetiche e a concentrazioni comparabili.
Amyl Benzoate*
Behenyl Benzoate*
Butyl Benzoate*
Butyloctyl Benzoate*
C12-15 Alkyl Benzoate
C16-17 Alkyl Benzoate
Ethyl Benzoate
Ethylhexyl Benzoate
Hexyldecyl Benzoate*
Isobutyl Benzoate
Isopropyl Benzoate*
Isostearyl Benzoate
Lauryl/ Myristyl Benzoate*
Methyl Benzoate
Octyldodecyl Benzoate
Propyl Benzoate*
Stearyl Benzoate
42
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
Caprylyl Glycol e altri 1,2-Glycol
Gli 1,2-glicoli sono usati nei cosmetici essenzialmente come condizionanti per pelle
e capelli e come viscosizzanti. Caprylyl glycol e Pentylene glycol sono anche conservanti. E’ stata sollevata la preoccupazione
che gli 1,2-glicoli con catena a più di 12
atomi di carbonio, essendo lipofili, potrebbero avere una differente penetrazione
percutanea e pertanto i dati disponibili sul
metabolismo non siano rilevanti. Il Panel ha
concluso che vi sono numerosi dati che dimostrano che gli 1,2-glicoli a catena più
corta penetrano rapidamente attraverso
la pelle e i dati disponibili di tossicità sistemica per dosi ripetute attestano la loro sicurezza d’uso. I dati disponibili sono quindi
sufficienti e adeguati e vi sono correlazioni
similari di struttura/attività, stesse funzioni biologiche ed uso cosmetico: pertanto
queste informazioni suggeriscono che i dati disponibili siano estrapolabili all’intero
gruppo di sostanze.
Pertanto il Panel ha raggiunto la conclusione tentativa che gli ingredienti
sotto riportati sono sicuri nelle presenti pratiche d’uso e di concentrazione.
Gli ingredienti che al momento non sono in uso (*), se saranno utilizzati in futuro, si pensa che saranno utilizzati nelle stesse categorie cosmetiche e a concentrazioni comparabili.
1,2-Butanediol*
1,2-Hexanediol
Arachidyl Glycol*
C14-18 Glycol*
C15-18 Glycol
C18-30 Glycol*
C20-30 Glycol*
Caprylyl Glycol
Cetyl Glycol*
Decylene Glycol*
Hexacosyl Glycol*
Lauryl Glycol*
Myristyl Glycol*
Octacosanyl Glycol*
Pentylene Glycol
Stearyl Glycol*
Oli acidi grassi
di derivazione vegetale
Gli oli acidi grassi di derivazione botanica
sono gli esteri glicerilici di acidi grassi (trigliceridi) che si ritrovano normalmente
nelle piante, anche quelli che sono stati
idrogenati per ridurre o eliminare gli insaturi: sono utilizzati in cosmetica principalmente come condizionanti della pelle,
occlusivi, emollienti e idratanti. Il Panel
ha concluso che questi trigliceridi hanno
un profilo di acidi grassi similare, sono simili nella loro correlazione struttura/attività, nelle funzioni biologiche e nell’uso cosmetico. Per un piccolo numero
di tali ingredienti non sono disponibili dati sull’identità degli acidi grassi presenti
nei trigliceridi. Pertanto il Panel ha raggiunto la conclusione tentativa che i dati
non sono sufficienti per l’assenza della
composizione chimica (profilo degli acidi
grassi) per i seguenti ingredienti:
Arctium lappa Seed Oil
Citrus paradisi (Grapefruit) Seed Oil
Coix lacryma-jobi (Job’s Tears) Seed Oil
Fragaria chiloensis (Strawberry) Seed Oil
Fragaria vesca (Strawberry) Seed Oil
Fragaria virginiana (Strawberry) Seed Oil
Lycium barbarum Seed Oil
Morinda citrifolia Seed Oil
Orbignya speciosa Kernel Oil
Schinziophyton rautanenii Kernel Oil
Il Panel ha concluso tentativamente che
i seguenti 234 oli acidi grassi derivati da
piante sono sicuri nelle presenti pratiche d’uso e di concentrazione descritte
nella valutazione di sicurezza. Il Panel, a
proposito dei profili di acidi grassi di Oryza sativa (Rice) Germ Oil e Sclerocarya
birrea Seed Oil che riportano la presenza di acido arachidonico, un acido grasso precedentemente non valutato per
mancanza di dati, ha anche sottolineato
che i problemi sono relativi perchè questo è solo uno dei componenti di questo
ingrediente e la sua concentrazione è
bassa, e infine che la concentrazione
d‘uso di questi ingredienti nei cosmetici
è sufficientemente bassa. Gli ingredienti sono riportati sotto: quelli non in uso
sono cotrassegnati da un asterisco (*).
Actinidia chinensis (Kiwi) Seed Oil
Adansonia digitata Oil
Adansonia digitata Seed Oil*
Aleurites moluccanus Bakoly Seed Oil*
Aleurites moluccana Seed Oil
Amaranthus hypochondriacus Seed Oil*
Anacardium occidentale (Cashew) Seed Oil
Arachis hypogaea (Peanut) Oil
Argania spinosa Kernel Oil
Astrocaryum murumuru Seed Butter
Avena sativa (Oat) Kernel Oil
Babassu Acid*
Bassia butyracea Seed Butter*
Bassia latifolia Seed Butter
Bertholletia excelsa Seed Oil
Borago officinalis Seed Oil
Brassica campestris (Rapeseed)
Oil Unsaponifiables*
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Brassica campestris (Rapeseed) Seed Oil
Brassica napus Seed Oil*
Brassica oleracea Acephala Seed Oil*
Brassica oleracea Italica
(Broccoli) Seed Oil
Butyrospermum parkii (Shea) Butter
Butyrospermum parkii (Shea) Butter
Unsaponifiables
Butyrospermum parkii (Shea) Oil
Camelina sativa Seed Oil
Camellia japonica Seed Oil
Camellia kissi Seed Oil
Camellia oleifera Seed Oil
Camellia sinensis Seed Oil
Canarium indicum Seed Oil*
Canola Oil
Canola Oil Unsaponifiables
Carica papaya Seed Oil
Carthamus tinctorius (Safflower) Seed Oil
Carya illinoensis (Pecan) Seed Oil*
Caryocar brasiliense Fruit Oil
Chenopodium quinoa Seed Oil
Citrullus lanatus (Watermelon) Seed Oil
Citrus aurantifolia (Lime) Seed Oil*
Citrus aurantifolia (Lime)
Seed Oil Unsaponifiables*
Citrus aurantium Dulcis (Orange) Seed Oil*
Citrus aurantium Dulcis (Orange) Seed
Oil Unsaponifiables*
Citrus grandis (Grapefruit) Seed Oil
Unsaponifiables*
Citrus limon (Lemon) Seed Oil*
Coconut Acid
Cocos nucifera (Coconut) Oil
Cocos nucifera (Coconut) Seed Butter*
Corn Acid*
Corylus americana (Hazel) Seed Oil
Corylus avellana (Hazel) Seed Oil
Cottonseed Acid*
Crambe abyssinica Seed Oil
Cucumis sativus (Cucumber) Seed Oil
Cucurbita pepo (Pumpkin) Seed Oil
Cynara cardunculus Seed Oil*
Elaeis (Palm) Oil*
Elaeis guineensis (Palm) Butter*
Elaeis guineensis (Palm) Kernel Oil
Elaeis guineensis (Palm) Oil
Elaeis oleifera Kernel Oil
Euterpe oleracea Fruit Oil
Fragaria ananassa (Strawberry) Seed Oil*
Garcinia indica Seed Butter
Gevuina avellana Oil
Gevuina avellana Seed Oil
Glycine soja (Soybean) Oil
Glycine soja (Soybean)
Oil Unsaponifiables
Gossypium herbaceum (Cotton) Seed Oil
Guizotia abyssinica Seed Oil*
Helianthus annuus (Sunflower) Seed Oil
Helianthus annuus (Sunflower) Seed Oil
Unsaponifiables
Hippophae rhamnoides Fruit Oil
Hippophae rhamnoides Oil
Hippophae rhamnoides Seed Oil*
Hydrogenated Adansonia digitata
Seed Oil*
Hydrogenated Apricot Kernel Oil
Hydrogenated Apricot Kernel Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Argania spinosa
Kernel Oil*
Hydrogenated Avocado Oil
Hydrogenated Black Currant Seed Oil*
Hydrogenated Camelina sativa Seed Oil*
Hydrogenated Camellia oleifera Seed Oil
Hydrogenated Canola Oil
Hydrogenated Coconut Acid
Hydrogenated Coconut Oil
Hydrogenated Cottonseed Oil
Hydrogenated Cranberry Seed Oil*
Hydrogenated Evening primrose Oil
Hydrogenated Grapefruit Seed Oil*
Hydrogenated Grapefruit Seed Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Grapeseed Oil
Hydrogenated Hazelnut Oil*
Hydrogenated Kukui Nut Oil*
Hydrogenated Lime Seed Oil*
Hydrogenated Lime Seed Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Macadamia Seed Oil*
Hydrogenated Meadowfoam Seed Oil*
Hydrogenated Olive Oil
Hydrogenated Olive Oil Unsaponifiables
Hydrogenated Orange Seed Oil*
Hydrogenated Orange Seed Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Palm Acid*
Hydrogenated Palm Kernel Oil
Hydrogenated Palm Oil
Hydrogenated Passiflora edulis
Seed Oil*
Hydrogenated Peach Kernel Oil*
Hydrogenated Peanut Oil
Hydrogenated Pistachio Seed Oil*
Hydrogenated Pumpkin Seed Oil*
Hydrogenated Punica granatum
Seed Oil*
Hydrogenated Rapeseed Oil*
Hydrogenated Raspberry Seed Oil
Hydrogenated Rice Bran Oil*
Hydrogenated Rosa canina Fruit Oil*
Hydrogenated Safflower Seed Oil*
Hydrogenated Sesame Seed Oil*
Hydrogenated Shea Butter
Hydrogenated Soybean Oil
Hydrogenated Sweet Almond Oil
Hydrogenated Sweet Almond Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Sunflower Seed Oil
Hydrogenated Vegetable Oil
Hydrogenated Wheat Germ Oil
Unsaponifiables*
Hydrogenated Wheat Germ Oil*
Irvingia gabonensis Kernel Butter
Juglans regia (Walnut) Seed Oil
Limnanthes alba (Meadowfoam) Seed Oil
Linseed Acid
Linum usitatissimum (Linseed) Seed Oil
Luffa cylindrica Seed Oil
Lupinus albus Oil Unsaponifiables*
Lupinus albus Seed Oil
Macadamia integrifolia Seed Oil
Macadamia ternifolia Seed Oil
Magnesium Cocoate
Mangifera indica (Mango) Seed Butter
Mangifera indica (Mango) Seed Oil
Moringa oleifera Seed Oil
Moringa pterygosperma Seed Oil
Oenothera biennis
(Evening Primrose) Oil
Olea europaea (Olive) Fruit Oil
Olea europaea (Olive) Husk Oil*
Olea europaea (Olive) Oil Unsaponifiables
Olive Acid*
Orbignya cohune Seed Oil
Orbignya oleifera Seed Oil
Oryza sativa (Rice) Bran Oil
Oryza sativa (Rice) Germ Oil
Oryza sativa (Rice) Seed Oil*
Palm Acid
Palm Kernel Acid
Passiflora edulis Seed Oil
Peanut Acid*
Perilla ocymoides Seed Oil
Persea gratissima (Avocado) Butter
Persea gratissima (Avocado) Oil
Persea Gratissima (Avocado)
Oil Unsaponifiables
Pistacia vera Seed Oil
Plukenetia volubilis Seed Oil
Potassium Babassuate*
Potassium Cocoate
Potassium Cornate*
Potassium Hydrogenated Cocoate*
Potassium Hydrogenated Palmate*
Potassium Olivate
Potassium Palm Kernelate
Potassium Palmate
Potassium Peanutate
Potassium Rapeseedate*
Potassium Safflowerate*
Potassium Soyate*
Prunus amygdalus dulcis
(Sweet Almond) Oil
Prunus amygdalus dulcis
(Sweet Almond) Oil Unsaponifiables*
Prunus armeniaca (Apricot) Kernel Oil
Prunus armeniaca (Apricot)
Kernel Oil Unsaponifiables*
Prunus avium (Sweet Cherry) Seed Oil
Prunus domestica Seed Oil
Prunus persica (Peach) Kernel Oil
Punica granatum Seed Oil
Pyrus malus (Apple) Seed Oil
Rapeseed Acid*
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2011 Vol 14(2)
43
AGGIORNAMENTI
LETTERATURA TOSSICOLOGICA
Ribes nigrum (Black Currant) Seed Oil
Ribes rubrum (Currant) Seed Oil*
Rice Bran Acid*
Rosa canina Fruit Oil
Rubus chamaemorus Seed Oil
Rubus idaeus (Raspberry) Seed Oil
Safflower Acid*
Sclerocarya birrea Seed Oil
Sesamum indicum (Sesame)
Oil Unsaponifiables
Sesamum indicum (Sesame)
Seed Butter*
Sesamum indicum (Sesame) Seed Oil
Silybum marianum Seed Oil [Thistle]
Sodium Astrocaryum Murumuruate
Sodium Avocadoate
Sodium Babassuate
Sodium Cocoa Butterate*
Sodium Cocoate
Sodium Grapeseedate
Sodium Hydrogenated Cocoate*
Sodium Hydrogenated Palmate*
Sodium Macadamiaseedate*
Sodium Mangoseedate
Sodium Olivate
Sodium Palm Kernelate
Sodium Palmate
Sodium Peanutate*
Sodium Rapeseedate*
Sodium Safflowerate*
Sodium Sesameseedate
Sodium Soyate*
Sodium Sweet Almondate
Sodium Theobroma grandiflorum
Seedate*
Solanum lycopersicum (Tomato) Fruit Oil
Solanum lycopersicum (Tomato) Seed Oil
Soy Acid*
Sunflower Seed Acid*
Theobroma cacao (Cocoa) Seed Butter
Theobroma grandiflorum Seed Butter
Torreya nucifera Seed Oil*
Triticum aestivum (Wheat) Germ Oil*
Triticum vulgare (Wheat) Germ Oil
Triticum vulgare (Wheat) Germ Oil Unsaponifiables*
Vaccinium corymbosum
(Blueberry) Seed Oil*
Vaccinium macrocarpon
(Cranberry) Seed Oil
Vaccinium myrtillus Seed Oil
Vaccinium vitis-Idaea Seed Oil
Vegetable (Olus) Oil
Vitis vinifera (Grape) Seed Oil
Wheat Germ Acid
Zea mays (Corn) Germ Oil
Zea mays (Corn) Oil
Zea mays (Corn) Oil Unsaponifiables
1.4 RIVALUTAZIONI
1.4.1 Confermate
Disperse Blue 1
Nel 1995 il Panel CIR ha concluso che
Disperse Blue 1 è sicuro per l’uso come colorante dei capelli sino a concentrazione dell’1%. Dopo aver rivalutato i
dati di cancerogenesi e le informazioni
ricevute da FDA e dall’Industria, il Panel
ha sviluppato una valutazione del rischio
che ha dimostrato un margine di sicurezza per il Disperse Blue 1 sino alla
concentrazione dell’1% come colorante
per capelli.
Il Panel ha inoltre preso nota che al momento Disperse Blue 1 non viene utilizzato nei cosmetici.
La precedente valutazione di sicurezza
viene confermata.
1.4.2 Da rivalutare
Formaldehyde
Il Panel ha appreso che sono stati trovati alti livelli di formaldeide in prodotti
‘brasiliani’ per lisciare i capelli. FDA ha
ERRATA CORRIGE
I numeri posti sopra le colonne in Figura 2 dell’articolo: Melatime
Solution. Peptide abbronzante rapido e durevole di Lipotec sono
errati. La figura corretta è quella a fianco riportata.
MEA, DEA e TEA
Nel 1983 il Panel ha pubblicato in un
solo documento la valutazione di sicurezza di MEA, DEA e TEA. Anche se la
nuova documentazione disponibile non
sembra porre particolari problemi, il
Panel ha deciso di riaprire la valutazione per fare una formale rivalutazione. Il
Panel inoltre ha deciso di aggiungere altri ingredienti, come per es i sali. Per
facilitare questo nuovo approccio ha deciso di fare tre separate rivalutazioni,
una per ogni ingrediente citato.
138.0
140
Stimolazione dell’attività
melanogenica (%)
Cosmetic Technology 13(6) p 69-70
richiesto al CIR di valutare la sicurezza
della formaldeide in questi prodotti, oltre alla sicurezza del Glicole Metilenico
nei prodotti cosmetici. L’Associazione
Personal Care Products Council e Professional Beauty Association hanno
supportato tale richiesta.
Nella precedente valutazione il Panel
aveva stabilito che la formaldeide libera
fosse mantenuta al minimo, e che la
concentrazione non dovesse in nessun
caso superare il limite di 0.2%. Non si
era concluso che la formaldeide fosse
sicura in cosmetici aerosol.
Ora il Panel ha deciso la rivalutazione secondo tre fasi di approfondimento su:
1 la complessa chimica tra la formaldeide e il glicole metilenico in acqua;
2 la sicurezza del glicole metilenico nei
cosmetici e specialmente nei prodotti per lisciare i capelli;
3 adeguatezza degli attuali limiti per la
formaldeide libera, considerando che
la lisciatura avviene asciugando e riscaldando i capelli, e questo processo processo potrebbe tendere a spostare l’equilibrio formaldeide/glicole
metilenico verso formaldeide gas
e/o glicole metilenico gas.
120
100
80
79.4
64.4
60
40
20
Inoltre a pag 70, prima colonna ultimo paragrafo, il testo corretto
0
è il seguente:
Controllo
10μM
50μM
100μM
Melatime™ Melatime™ Melatime™
Dopo la prima settimana di esposizione alle radiazioni UVA, la riduzione dell’angolo ITA° sull’avambraccio trattato con una crema Figura 2 Dose-risposta di Melatime™ per la stimolazione dell’attività
melanogenica in melanociti umani in coltura
contenente il 5% di Melatime Solution è stata del 108.6% superiore alla riduzione ottenuta con la sola crema placebo, con effetto di una migliore abbronzatura (Fig5).
Ci scusiamo per il disguido.
44
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AGGIORNAMENTI
IN VITRO TESTING SOLUTIONS: Sicurezza Efficacia
Marisa Meloni
VitroScreen - Laboratori di Ricerca in Vitro
Milano
Photo-ageing
Un modello di studio in vitro
Danni da UVA
Prevenzione, biomarker e metodi
Le radiazioni ultraviolette A (UVA) influiscono negativamente sulla salute e sull’aspetto della pelle attraverso molteplici vie
molecolari (1). I cambiamenti indotti dai
raggi UVA sugli strati epidermico e dermico sono stati ampiamente descritti in
letteratura, e il danno risultante dall’esposizione è funzione di molteplici parametri:
• la dose soglia,
• l’amplificazione data da radiazione
UVB o dai raggi infrarossi (IR),
• il tipo di esposizione (acuta o cronica).
Tuttavia molti degli effetti degli UVA sulla pelle umana non sono ancora stati
definiti, in quanto non sono ancora pienamente compresi i meccanismi fisiologici di foto-protezione che essi sono in
grado di scatenare.
Biologicamente i danni rilevanti conseguenti ad esposizione ai raggi UVA vengono suddivisi in (Fig 1):
La protezione contro la formazione di
ROS e contro il danno al DNA e la prevenzione del foto-invecchiamento sono i
principali obiettivi dei prodotti che proteggono dai raggi UVA e dei filtri solari.
Endpoint convalidati in vivo, come il PPD
(2), consentono di quantificare il grado
di protezione in seguito all’applicazione
topica del prodotto. Tuttavia, essi non
offrono alcuna comprensione riguardo
le precoci modificazioni biologiche o gli
effetti a lungo termine delle radiazioni
UVA, né rivelano il meccanismo di protezione di un particolare prodotto (3).
Inoltre in vivo è impossibile quantificare
gli endpoint a lungo termine, come il foto-invecchiamento, che richiederebbe
un monitoraggio per tutta la durata della vita di un volontario e l’esposizione
cronica sperimentale ai raggi UVA nell’uomo è limitata, in quanto non priva di
rischi e di risvolti eticamente negativi.
I modelli in vitro di tessuti umani 3D ricostruiti hanno una struttura multistra-
• effetti a breve termine
-
formazione di specie reattive dell’ossigeno [ROS],
- infiammazione,
- foto-ossidazione con conseguente
pigmentazione immediata (IPD) e
pigmentazione persistente (PPD),
- danno al DNA,
- immunosoppressione,
- fotoallergia e fotosensibilizzazione.
• effetti a lungo termine
sono sicuramente riconosciuti come
importanti quelli che portano a:
- elastosi,
- foto-invecchiamento,
- foto-cancerogenesi.
Nonostante questa classificazione, un
modello di interpretazione in grado di collegare i danni osservati con i meccanismi
molecolari e i target principali a livello cutaneo non è stato ancora descritto. Come supportato da numerosi studi, la formazione di ROS è sicuramente un comune punto di partenza per l’induzione del
danno indotto dagli UVA, ed anche se il
derma e i fibroblasti rappresentano il bersaglio delle radiazioni UVA, il coinvolgimento epidermico è un elemento fondamentale in quanto rappresenta la prima
linea di difesa antiossidante contro la formazione di ROS indotta dai raggi UVA.
46
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
a
Effetti acuti
to che permette di visualizzare e riprodurre una risposta confrontabile a quella ottenibile in vivo; questi rappresentano un sistema semplificato per lo studio delle interazioni tra raggi UV e pelle
umana sia a livello cellulare, sia a livello
molecolare. Questi modelli, che possono essere adattati ai diversi progetti
sperimentali e ai protocolli di esposizione, permettono inoltre di testare i prodotti applicati localmente a dosi normalmente utilizzate in vivo.
Uno studio di fotobiologia recentemente
pubblicato (4) ha quantificato le modificazioni molecolari di numerosi biomarker
dermo-epidermici tra cui l’ela-stina ed il
collagene I in seguito ad esposizione di
dosi relativamente basse (6-12 J/cm2)
di raggi UVA su un modello ricostruito
dermo-epidermico, FT-skin. L’elastina è il
principale componente delle fibre elastiche ed è responsabile dell’elasticità cutanea. Essa è un target riconosciuto degli
UVA e svolge un ruolo critico nel foto-invecchiamento. Il collagene I rappresenta
b
Attivazione
e Proliferazione
Citochine
Cemochine
MMPs
ROS
Elastasi
MMPs
Neutrofili infiltranti
Degradazione di ECM
A
Accumulo del danno ad ECM
Figura 1
Riparazione incompleta di ECM
d
Elastosi solare
La patogenesi del photo-ageing (da: Rijken F et al (2009) J Invest Dermatol 14(1) 67-72)
a sua volta la componente più importante della ECM dermica.
In seguito a singole esposizioni di UVA
di 6 e 12 J cm2 si è potuto osservare
che immediatamente dopo irradiazione
(2-6h) entrambi i geni, per reazione di
difesa, vengano immediatamente sovra-espressi, ma dopo 24 ore le stesse
dosi inducono una sotto-espressione significativa degli stessi, corrispondente
ad un danno a livello dermico.
Dopo 7 giorni dall‘irradiazione, anche in
assenza di trattamento topico con prodotti filtranti, si è osservato un ritorno a
valori di riferimento, che suggeriscono il
ripristino dello stato basale e confermano la rilevanza del modello che riesce a
ripristinare una situazione di omeostasi.
L’approccio transcriptomico applicato
ai tessuti 3D umani sembra essere un
interessante modello per ottenere una
più profonda comprensione degli effetti
dei raggi UVA sulla pelle e per studiare
la risposta cutanea con tecniche non invasive.
Bibliografia
1 Gilchrest BA (1989) Skin aging and photoaging. An overview J Am Acad Dermatol
21 610-613
2 Moyal D, Wichrowski K, Tricaud C
(2006) In vivo persistent pigment darkening
E’ possibile, in adeguate condizioni sperimentali, avere informazioni sul meccanismo di protezione offerta dai prodotti cosmetici, di adattamento o di difesa, oppure, al contrario, sulla quantificazione del danno subito e quindi sulla
possibilità di recupero fisiologico.
method: a demonstration of the reproducibility of the UVA protection factors results at
several testing laboratories Photodermatol
Photoimmunol Photomed 22 124-128
3 Charruyer A, Barland CO, Yue L et al
(2009) Transit-Amplifying Cell Frequency and
Cell Cycle Kinetics Are Altered in Aged Epidermis J Invest Dermatol 129 2574-2583
Questi risultati sottolineano l’importanza dei meccanismi molecolari nel danno
da UVA grazie all’identificazione di biomarker specifici applicata a studi di fotobiologia.
4 Meloni M et al (2010) Molecular modifications of dermal and epidermal biomarkers
following UVA exposures on reconstructed
human full thickness skin Photochem Pho-
tobiol Sci 9 439-447
Natura pura,
armonia per la cosmetica.
Variati seleziona materie prime naturali per il settore
cosmetico mediante processi sofisticati e di alta qualità.
Ottimi ingredienti per formulazioni d’eccellenza.
Alcoli grassi e Polisorbati
Attivi vegetali da lichene (Biostat, Evosina)
Aromi e fragranze cosmetiche
Aveno derivati
Coloranti naturali
Derivato polifunzionale da Avocado Oil (Avogelia)
Estratti e succhi vegetali
Estratti vegetali titolati liquidi e in polvere
Fattori di idratazione cutanea (Hydroveg)
Idrolizzati proteici vegetali (Granosol, Vari-rice)
Oli ed esteri di derivazione vegetale
Proteine della seta (Vari-silk, Sericina)
Tea Tree Oil e derivati
Case rappresentate
BARNET
BIOEPIDERM
CRM
DANISCO
EXPANSCIENCE
IKEDA
LASEM
NK CHEMICALS
SINO LION
SOLABIA
SOLIANCE
variati.it
SUMMIT REHEIS
TERRY LABORATORIES
VERTELLUS
Attivi naturali di derivazione biotecnologica (testati in vivo e invitro),
Liposomi con proprietà protettive e riparatrici
Argento microporizzato
Squalano, Squalene ed Insaponificabili da olio di oliva,
Sostituti vegetali di siliconi e vaseline, Emulsionanti Peg free
Trimetilglicina e inositolo
Insaponificabili e Attivi derivati da oli e semi vegetali, Oli vegetali esotici
Polveri funzionali e ingredienti per make-up, Olio di Camelia
Esteri fluidi, GMS di origine vegetale
Lanoline e derivati
Principi attivi schiarenti cutanei, Menthyl Lactate
Attivi di derivazione biotecnologica e vegetale, PCA derivati, Estratti vegetali
Attivi di origine marina e di origine vegetale, Acido Ialuronico,
DHA, Sferuliti, Emulsionanti PEG free
Attivi antitraspiranti
Aloe vera e suoi derivati
Olio di ricino e derivati
[email protected]
VARIATI srl
20863 Concorezzo (MB) - Italy
Via G. Rossa, 10
Tel +39 039 61158.1
Fax +39 039 6041340
50 Ingredienti
56 Mercato
60 Cosmetic Corner
66 PR
73 Publiredazionale
76 Associazioni
78 Società Scientifiche
80 Istituzioni
84 Università & Formazione
85 Riconoscimenti
86 Appuntamenti
AZIENDE
INGREDIENTI
Zanthalene®, da una spezia cinese
Per un’azione di lifting
da Indena
Lo Zanthoxylum bungeanum (Fig 1) è
una pianta perenne originaria della Cina, nota anche come pepe di Sichuan,
i cui frutti sono utilizzati nella cucina cinese e giapponese come spezia. I grani, infatti, tostati e macinati sui piatti di
pesce, si usano per ridurre la piccantezza eccessiva di alcuni cibi. (McGhee
(2004) On Food and cooking: the science and
lore from the kitchen Schribner, New York).
Nella medicina tradizionale cinese,
estratti lipofili del pepe di Sichuan sono
utilizzati per il trattamento del prurito e
del mal di denti, uso che ha fatto guadagnare alla pianta il nome comune di
albero del mal di denti.
Come spezia, il pepe di Sichuan ha un
gusto particolare che ricorda leggermente il limone e induce nella cavità
orale una sensazione di lieve formicolio
(tingling) grazie alla presenza di un composto caratteristico, l’alchilamide alfaidrossi-sansholo.
La peculiare sensazione indotta dal pepe
di Sichuan e il suo utilizzo come rimedio
anti-prurito hanno suggerito lo sviluppo di
Zanthalene®*, un estratto ricco in alfaidrossi sansholo, come agente lenitivo.
Composizione
e Specifiche tecniche
Zanthalene® (INCI: Oleyl alcohol,
Zanthoxylum bungeanum fruit extract,
CAS: 102242 - 62 – 6, EINECS: 310 094 - 8) è un estratto lipofilo dei frutti
di Zanthoxylum ottenuto in CO2 supercritica come descritto nel brevetto
WO00/02570. Ha un titolo di alchila-
midi, le molecole responsabili della sensazione di tingling e dell’effetto sensoriale e lifting, misurato in HPLC e standardizzato tra 4.4 e 6.4%.
Tabella 1 Caratteristiche tecniche
di Zanthalene®
Organolettiche
Aspetto
Sostanza oleosa
Colore
Giallo
L’estrazione di composti lipofili in CO2
supercritica è generalmente preferibile
all’estrazione con solventi in quanto si
annulla il rischio di solventi residui nell’estratto. Tale metodologia estrattiva
ha consentito di ottenere la validazione
Ecocert.
Odore
Caratteristico
Le specifiche tecniche di Zanthalene®
sono riportate in Tabella 1.
Microbiologiche
Meccanismo d’azione
Muffe / Lieviti (ufc/g)
Chimico Fisiche
Alchilamidi totali (%)
4.4 - 6.4
Umidità (%)
Numero di Perossidi (µeqO2/g)
Metalli pesanti (ppm)
≤ 1.0
≤ 10.0
< 20
Carica batterica
≤ 1.000
≤ 100
Batteri Gram negativi bile tolleranti ≤ 100
totale aerobica (ufc/g)
La sensazione di tingling, nonostante
l’ampia ricerca che la riguarda, non è
ancora stata completamente chiarita
nei termini dei meccanismi molecolari
che la producono; a differenza di quanto accade per altre sostanze chemestetiche come la capsaicina o il mentolo, i cui recettori sono stati non solo
identificati ma anche clonati. La sensazione di tingling sembra, al contrario,
coinvolgere una vasta gamma di recettori, tra cui i canali del potassio
KCNK3, KCNK9 e KCNK18 (Bautista
DM et al (2008) Pungent agents from Szchechuan pepper excite sensory neurons by inhibiting two pore potassium channels Nature Neurosci 11 772-779) insieme ad altri tipi di
recettori delle famiglie TRP (Transient
receptor potential).
Valutazioni preliminari in vitro hanno dimostrato come Zanthalene® fosse in
Salmonella
assente
Escherichia coli
assente
Pseudomonas aeruginosa
assente
Staphylococcus aureus
assente
Conservazione
In contenitori
ben chiusi, protetti
da luce-umidità-calore
grado di inibire la trasmissione dell’impulso attraverso la giunzione neuro-muscolare (Indena, data on file, Università
di Urbino, 1995), producendo una rapida deplezione di neurotrasmettitore e
bloccando la trasmissione sinaptica.
Questa preliminare evidenza ha suggerito che Zanthalene®, oltre a modulare
la sensibilità termica e tattile (Guglielmini
G, Cristoni A (2002) Zanthoxylum alatum extracts inhibit skin sensitivity Cosmetic&Toiletries
fosse in grado di esercitare un’azione di lifting rapido, reversibile, poi dimostrata nello studio di efficacia descritto qui di seguito.
7 47)
Studi di Efficacia
In uno studio (Artaria C et al (2011) Lifting
properties of the alkamide fraction from the fruit
husks of Zanthoxylum bungeanum - Int J Cosm
Sci [Epub ahead of print])
Ventuno volontarie di età compresa tra
35 e 65 anni sono state selezionate e
divise in maniera randomizzata in tre
*Zanthalene è distribuito in Italia
Figura 1 Frutti di Zanthoxylum bungeanum Maxim
50
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
da Luigi & Felice Castelli
Infine, Zanthalene® è risultato non mutageno (Guglielmini G, Cristoni A (2002)
Zanthoxylum alatum extracts inhibit skin sensitivity Cosmet Toil 7 47).
Applicazioni e dosaggio
Gli studi clinici riportati indicano che la percentuale ottimale d’uso di Zanthalene®
per ottenere un’azione di lifting è pari
all’1%. Per questa applicazione, Zanthalene® è indicato in tutti i prodotti antiaging.
Figura 2 Immagine dell’area del contorno occhi prima e 30 minuti dopo l’applicazione della formulazione contenente Zanthalene® all’1%
gruppi, ciascuno dei quali ha ricevuto
due diverse formulazioni da applicare
su una metà del viso in accordo al seguente schema:
Gruppo 1 formula A+B
Gruppo 2 formula B+C
Gruppo 3 formula A+C
Le formule B e C contenevano Zanthalene® rispettivamente alle percentuali
del 2 e dell’1%, mentre la formula A,
usata come riferimento positivo, conteneva il 2% di un estratto di Spilanthes acmella, contenente componenti attivi paragonabili a quelli di
Zanthalene® e dotato di caratteristiche
sensoriali simili. Il test è stato condotto in doppio cieco.
Sono stati misurati i parametri di irregolarità cutanea (Ra, irregolarità media, e Rz, irregolarità massima), sia
dopo trattamento a breve termine, sia
dopo trattamento prolungato. In particolare, dopo le misure basali è stata
condotta un’applicazione standardizzata (2 mg/cm2) da parte dell’operatore,
seguita dopo 30 minuti da nuove misurazioni (T0-30).
Alle volontarie è stato poi chiesto di proseguire con il trattamento due volte al
giorno per un mese, al termine del qua-
le sono stati rimisurati i parametri di rugosità (Tf).
Dopo questa terza valutazione, una seconda applicazione standardizzata è
stata condotta da parte degli sperimentatori, e ulteriori misure sono state effettuate 30 minuti dopo l’applicazione finale (Tf-30).
La formula contenente Zanthalene®
all'1%, tra tutte, è risultata quella più efficace nel ridurre la rugosità media a 30
minuti dalla prima applicazione (T0-30)
di oltre il 16%, e anche 30 minuti dopo
l'ultima applicazione (Tf-30) si è osservata una riduzione statisticamente significativa del 7.4%.
In caso di utilizzo come agente lenitivo per
la riduzione di prurito e sensazioni di fastidio, la percentuale d’uso raccomandata è dello 0.5%, e l’ingrediente è adatto
per funzionalizzare prodotti per bambini,
solari, prodotti post rasatura, post epilazione, per la forfora ed in tutti i casi in cui
sia necessaria un’azione anti-prurito.
Per informazioni
Stefano Togni
tel
+ 39.02.57496260
email [email protected]
web www.indena.com
Indena in a nutshell
Indena è una società italiana leader nell’identificazione, sviluppo e produzione di principi attivi
vegetali che trovano impiego nell’industria farmaceutica, nutrizionale e cosmetica. Sostenuta
da oltre 85 anni di esperienza in ambito botanico, la società fa dell’intensa attività di ricerca il
Una foto esemplificativa dell’effetto misurato è rappresentata in figura 2.
motore del suo successo. L’azienda vanta oltre
150 invenzioni brevettate e più di 700 studi
scientifici pubblicati. Indena impiega più di 700
Studi di sicurezza
addetti, di cui un 10% dedicato a tempo pieno
Il prodotto non è tossico né nocivo. I test
di irritazione oculare acuta ed irritazione cutanea hanno indicato che il prodotto non è irritante per la pelle né per
l’occhio. Nel test sulla sensibilizzazione
allergica, Zanthalene® è risultato non
sensibilizzante, come pure è risultato
ottimamente tollerato in 40 volontari
quando applicato in emulsione al 5%
(dose di cinque volte superiore alla dose massima consigliata).
ad attività di ricerca svolte presso il Centro Ricerche di Settala (MI) e in collaborazione con i
più prestigiosi istituti del mondo. Oltre alla sede
direzionale e produttiva di Milano, la società è
presente globalmente con 5 siti produttivi e 4 filiali e distribuisce i suoi prodotti in oltre 40 paesi. Gli esperti Indena comunicano e interagiscono costantemente con le principali autorità internazionali come la WHO, l’EMEA e l’ESCOP, e
collaborano nell’aggiornamento delle maggiori
famacopee.
www.ceceditore.com
2011 Vol 14(2)
51
AZIENDE
INGREDIENTI
LycoMega®
Il nuovo fotoprotettivo anti-età
da Lessonia / Safic-Alcan Italia
LycoMega, ottenuto dai semi di pomodoro e di mirtillo rosso attraverso un
processo di spremitura a freddo, rappresenta una sinergica associazione di
Omega 3 e Omega 6 sviluppato per
combattere l’ossidazione e l’infiammazione che si creano durante i processi
d’invecchiamento della pelle sottoposta
a diversi stimoli ambientali.
In seguito a prolungata esposizione ai
raggi UV, il processo infiammatorio che
ne deriva non è dovuto solamente alla
generazione di radicali liberi, ma anche
alla produzione di citochine infiammatorie, quali interleuchina -1 (IL1) da parte
dei cheratinociti.
Questi mediatori dell’infiammazione si
diffondono dagli strati superiori dell’epidermide agli strati profondi del derma
stimolando la produzione di elastasi dai
fibroblasti che riduce l'elasticità della
pelle causandone l’invecchiamento.
Lessonia ha pertanto sviluppato un nuovo ingrediente, con attività fotoprotettiva, LycoMega, distribuito in Italia da Safic Alcan Italia.
Tabella 1 Caratteristiche Tecniche di LycoMega®
Organolettiche
Aspetto
olio
Colore
arancione
Odore
caratteristico
Caratteristiche
e Specifiche Tecniche
Radiazioni UV
LycoMega è ottenuto dai semi di pomodoro e di mirtillo rosso attraverso un
processo di spremitura a freddo in condizioni non denaturanti gli attivi e senza
utilizzo di conservanti, il processo segue tutte le normative e le linee guida
degli Enti di certificazione organica per
gli ingredienti cosmetici.
La composizione chimica e le proprietà
chimico-fisiche di LycoMega sono riportate nella tabella 1.
Meccanismo d’azione
Licopene
Omega 3-6
Scavengers
di Radicali liberi
Prostaglandine
e citochine
Protezione da:
Danno al DNA
Rughe
Perdita di elasticità
Invecchiamento cutaneo
Il licopene contenuto nel LycoMega è un
antiossidante lipidico che s’inserisce
nelle membrane cellulari grazie alla sua
caratteristica lipofila.
Figura 1 Sinergia tra licopene e omega 3 nell’attività di riduzione del danno epidermico durante l’esposizione solare
Per questo riveste un importante ruolo
di prevenzione del danno alle membrane, neutralizza i radicali liberi, rinforza
le giunzioni intracellulari, stimola il metabolismo di altri carotenoidi, inibisce la
reazione di perossidazione lipidica e ha
attività antinfiammatoria.
omega 3 e omega 6. E’ stato riportato
che le cellule trasformano gli omega 3
in mediatori antinfiammatori chiamati
Resolvine D2 (RvD2), efficaci nella risoluzione del processo infiammatorio.
Numerosi studi clinici su volontari umani dimostrano che il licopene somministrato oralmente o per uso topico, protegge la pelle dalle radiazioni UV (Fig 1).
La capacità antiossidante si è dimostrata significativamente più efficace di
molti altri antiossidanti come la vitamina E.
L’attività antinfiammatoria di LycoMega
è dovuta alla presenza di acidi grassi
Inoltre, il LycoMega contiene il giusto
rapporto di omega 6 e omega 3 richiesto dalle membrane cellulari umane per
le diverse attività metaboliche. Questi
acidi grassi insaturi sono essenziali nella prevenzione della secchezza epidermica e negli aggravamenti infiammatori e, non essendo prodotti fisiologicamente dal nostro corpo, è necessaria
la loro assunzione con l’alimentazione o
l’applicazione cutanea.
Composizione chimica
80
Tocoferoli (ppm)
2500
Omega 3 (%)
7
Omega 6 (%)
38
Chimico-fisiche
Densità (g/L)
950
Solubilità
insolubile in acqua
Microbiologiche
Carica batterica totale (cfu/g)
Lieviti/muffe (cfu/g)
< 100
< 10
45
40
% vitalità cellulare
Lycopene (ppm)
35
25
20
15
10
5
0
Stabilità 12 mesi dalla data di produzione
Stoccaggio
contenitori chiusi,
luogo fresco, secco lontano
da fonti solari
52
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Indometacina 5μM
LycoMega®
200μg/ml
LycoMega®
40μg/ml
LycoMega®
500μg/ml
Figura 2 Effetto di LycoMega e Indometacina sulla vitalità di colture di cheratinociti (%) dopo esposizione massimale agli UVB
AZIENDE
INGREDIENTI
Studi di efficacia
L'effetto protettivo di LycoMega® nei
confronti dei raggi UVB è stato valutato in cheratinociti umani in vitro.
Le colture sono state esposte a radiazioni UVB fino ad avere la massima riduzione della vitalità cellulare, quantificata
col metodo del MTT, indice dell’attività
dell’enzima succinato deidrogenasi.
La sostanza in esame è stata incubata
a diverse concentrazioni per 24 ore
prima dell’esposizione agli UVB. Come
controllo positivo è stata usata indometacina 5 μM.
mulazioni suncare e formulazioni antietà. Le concentrazioni consigliate sono:
In olio gel, scrub: 2/5 %
In olio (secco o per massaggio): 2/5 %
In emulsione: 0.5/5 %
Oggi Lessonia si colloca a pieno diritto nei leader
della ricerca e della produzione di materie prime,
Lessonia ha oggi un importante portafoglio prodotti per l’industria cosmetica quali per esempio,
esfolianti, pigmenti naturali derivati dalle piante,
estratti botanici e attivi dedicati all’applicazione
Per Informazioni
Charles-Henri MORICE;
Project manager, LESSONIA
email [email protected]
web www.lessonia.com
Mohamed ESSAWI, Sales manager,
SAFIC-ALCAN ITALIA
tel
02 9902 0205
web www.safic-alcan.it
nel settore cosmetico, numerosi dei quali approvati Ecocert e Cosmos, tutti i processi di produzione delle materie prime seguono un rigido
protocollo, per mantenere costantemente alta la
qualità dei suoi prodotti naturali.
SAFIC-ALCAN ITALIA in a nutshell
Safic-Alcan Italia, è la filiale italiana del gruppo Safic-Alcan con sede a Parigi. Società di distribuzione con sedi in tutto il mondo, gestisce diversi
I risultati (Fig 2) mostrano che la vitalità cellulare nei campioni trattati con
l’antiinfiammatorio indometacina è del
20%. LycoMega aumenta la vitalità cellulare in modo dose-dipendente, fino al
40% ottenuto con 500 μg/mL.
Lessonia in a nutshell
settori tra cui chimico, cosmetico e farmaceuti-
Situata nella costa nord di Finistere in Bretagna
co per la distribuzione di attivi.
(Francia), importantissimo sito Europeo per ab-
Il settore cosmetico italiano nasce nel 2005 e si
bondante presenza di alghe, l’azienda nasce ap-
evoluto in maniera esponenziale grazie alle com-
punto con l’idea di produzione e trattamento di
petenze a al background chimico farmaceutico
questi prodotti. Inizialmente l’azienda si è con-
del team che in questi anni ha contribuito all’ot-
centrata nella trasformazione di sostanze e pro-
tenimento delle distribuzioni di grandi produttori
Applicazioni e dosaggio
dotti marini, con gli anni, attraverso una forte
tra cui Lessonia, ARCH e Eastman.Safic-Alcan
Grazie al suo effetto foto protettivo, LycoMega, può essere utilizzato in for-
espansione del portafoglio prodotti, ha incluso
Italia copre coi suoi attivi i mercati dello skinca-
nei suoi processi, numerose varietà di piante.
re, dei prodotti per SPA e del make up.
Reforcyl®
Nutritivo ed antiossidante per pelli mature
da Rahn
La pelle matura presenta alterazioni della barriera cutanea. I corneociti vanno
incontro a modificazioni morfologiche e
la sintesi dei lipidi epidermici è considerevolmente ridotta. Gli spazi intercellulari non vengono più adeguatamente chiusi dalle lamelle lipidiche. Ciò comporta
una maggiore permeabilità della barriera cutanea; la pelle diventa più suscettibile agli aggressori esterni e l’acqua evapora più velocemente dalla cute. Il sistema di difesa antiossidante della pelle
non funziona più come dovrebbe. Il risultato è che le specie reattive all’ossigeno (ROS) endogene ed esogene possono accumularsi, generando un ulteriore danno alle cellule ed alla barriera
cutanea. Quest’ultima non è più in grado di rigenerarsi; la pelle diventa secca,
flaccida, pruriginosa e tirata.
In considerazione di quanto sopra, è
stato sviluppato un nuovo ingrediente,
Reforcyl®, una combinazione equilibrata di sostanze naturali e biotecnologi-
che, certificato Ecocert, che complessivamente contrastano le perturbazioni
della barriera cutanea e rafforzano il sistema di difesa antiossidante*.
Composizione
e Specifiche tecniche
Le caratteristiche tecniche di Reforcyl®
(INCI: Glycerin, Aqua, Glutamine, Decyl
Glucoside, Phenethyl Alcohol, Cistus Incanus Flower/Leaf/ Stem Extract, Gynostemma Pentaphyllum Leaf/Stem
Extract) sono riportate in tabella 1. Si
tratta di una combinazione equilibrata
delle seguenti sostanze attive:
• Estratto di Gynostemma pentaphyllum, la ‘pianta dell’ immortalità’ originaria dell’Estremo Oriente, contenente ginosaponine che attivano il
recettore epatico X (LXR). LXR, un
recettore nucleare, è un importante
regolatore dell’omeostasi del colesterolo, degli acidi grassi e del glucosio, ed è espresso anche nei che-
ratinociti e nei fibroblasti della cute.
L’attivazione di LXR può avere effetti
importanti sulla biologia epidermica,
migliorando l’integrità della barriera
cutanea.
• Estratto di Cistus Incanus, pianta originaria dell’Europa Occidentale, contenente polifenoli che hanno un effetto antiossidante e neutralizzano le
specie reattive all’ossigeno (ROS) sia
esogene che endogene, rafforzando
il sistema di protezione antiossidante della pelle matura.
• Glutammina, un amminoacido che è
una fondamentale fonte di nutrizione
per le cellule cutanee.
*Reforcyl® è distribuito in Italia da Eigenmann
& Veronelli (Milano)
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53
AZIENDE
INGREDIENTI
Compattezza
Idratazione
Elasticità
Tabella 1 Caratteristiche tecniche di Reforcyl
22
12
36
20
11
34
18
Giallo-marrone
32
16
Caratteristico
30
38
Organolettiche
Aspetto
liquido leggermente torbido
Colore
Odore
*
*
Chimico Fisiche
pH
5.0 - 5.5
Indice di refrazione 20°C
Densità a 20°C (g/ml)
1.385 - 1.415
1.115 -1.145
Carica batterica totale (ufc/g)
Conservanti
< 100
Privo di conservanti
(contiene Fenetil alcool)
Pesticidi
assenti
Metalli pesanti
assenti
Stabilità 24 mesi dalla data di produzione
Stoccaggio
Temperatura ambiente
(15 - 22°C),
al riparo dalla luce
Studi di efficacia
1 Effetto sull’espressione
di LXR in-vitro
E’ stata determinata, mediante real-time PCR (rt-PCR), l’espressione di LXR
su cheratinociti umani mantenuti in coltura per due giorni con estratto di Gynostemma pentaphyllum (GP).
Il trattamento con estratto di Gynostemma pentaphyllum aumenta in modo
dose-dipendente l’espressione di LXR rispetto a quanto osservato nel controllo
non trattato (Fig 1). In particolare la
9
7
*
6
26
10
24
8
5
22
6
4
20
4
Giorno 14
n= 20;
Giorno 28
p= 0.13
8
12
M ± ES;
Microbiologiche
10
*
14
28
p= 0.17
3
Giorno 14 Giorno 28
Giorno 14
Giorno 28
Placebo
5% REFORCYL®
*= p< 0.05
Figura 2 Effetto (%) di Reforcyl® 5% sull’idratazione, compattezza e elasticità della pelle in confronto al placebo
concentrazione 0.00097%, corrispondente a quella presente in circa 0.05%
Reforcyl, induce un aumento del 30%.
Inoltre, la concentrazione 0.00195%
dell'estratto di GP ha indotto, dopo 48
ore di incubazione in vitro in colture primarie di cheratinociti umani, un aumento dell'espressione dei principali enzimi coinvolti nella sintesi dei lipidi epidermici (ACS: Acetyl CoA Synthetase,
GCT: GlucosylCeramid Transferase,
FAS: Fatty Acid Synthase): rispettivamente del 14, 23 e 21% per ACS, GCT.
e FAS.
2 Studi in vivo
Sono stati reclutati 20 soggetti di fototipo Caucasico; età 50-70 anni, che
hanno applicato due volte al giorno, per
28 giorni, soluzioni acquose contenenti
0% (placebo), 1, 3 o 5% di Reforcyl® (5
soggetti per gruppo).
Al giorno 0, 14 e 28 sono state eseguite le seguenti misurazioni: idratazione
cutanea (Corneometro) (nei gruppi 1, 3
e 5% di Reforcyl®), ruvidità della pelle
(Primos) (nel gruppo 3% Reforcyl®); elasticità e compattezza (con 5% Reforcil®).
Reforcyl® 1 e 3% induce un incremen-
Tabella 2 Crema da giorno per il viso - Pelli mature
Numero ID = FACE Care/SC 206 - pH = circa 6.3 -
Aspetto = Emulsione beige chiaro
Fase Ingredienti
INCI UE
A
Acqua demin
Aqua
Glicerina 86%
Glycerin
2.00
Carbopol ETD 2050 (Lubrizol)
Carbomer
0.30
Carbopol Ultrez-20 (Lubrizol)
Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer
B
C
%
% peso
69.45
0.10
Sisterna SP30-C (Sisterna B.V.) Sucrose Distearate
2.70
Sisterna SP70-C (Sisterna B.V.) Sucrose Stearate
0.90
Cetiol OE (Cognis)
Dicaprylyl Ether
5.00
Myritol 312 (Cognis)
Caprylic/Capric Triglyceride
4.00
Dermofeel Sensolv
Isoamyl Laurate
3.00
160
(Dr Straetmans)
140
Cegesoft C24 (Cognis)
Ethylhexyl Palmitate
7.00
Euxyl PE 9010 (Schülke & Mayr)
Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin
1.00
Keltrol CG-SFT (CP Kelco)
Xanthan Gum
0.20
1.20
120
100
D
Soluzione 10% NaOH
Sodium Hydroxide, Aqua
80
E
REFORCYL® (RAHN)
Glycerin, Aqua, Glutamine, Decyl Glucoside, Phenethyl 3.00
Alcohol, Cistus Incanus Flower/Leaf/Stem Extract,
60
Gynostemma Pentaphyllum Leaf/Stem Extract
40
F
Parfum Soin MR25
(Huber the Nose) Parfum
20
0.15
0
Controllo
0.00097% 0.00195%
GP
GP
Figura 1 Effetto di Gynostemma pentaphyllum
(GP) sull’espressione di LXR in-vitro
54
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
Procedura
Preparare A, aggiungere B mescolando, riscaldare a 75°C. Mescolare C, riscaldare a 75. Aggiungere C ad
A/B mescolando, omogeneizzare. Aggiungere D mescolando. Raffreddare a 40°C mescolando. Aggiungere E
ed F, omogeneizzare. Raffreddare a 25°C mescolando, omogeneizzare brevemente.
to dose-dipendente dell’idratazione cutanea; l’applicazione di Reforcyl® 3% riduce fino all’11% la ruvidità della pelle
dopo 28 giorni (risultati non mostrati).
L’applicazione di Reforcyl® 5% (Fig 2)
per 28 giorni aumenta l’idratazione della pelle del 32% dopo 28 giorni, la compattezza della pelle mostra un miglioramento del 14% e l’elasticità aumenta fino al 9%. Gli effetti su idratazione e
compattezza sono significativi vs placebo già dopo 14 giorni di applicazione.
Un altro studio ha valutato l’effetto sulle zampe di gallina del contorno occhi in
20 soggetti (fototipo Caucasico) di età
50-70 anni, che hanno applicato per
28 giorni un gel contenente Reforcyl® al
3%. La profondità delle rughe è stata
misurata al giorno 0, 14 e 28 col metodo Primos e fotografie digitali.
Il trattamento con Reforcyl® 3% ha ridotto statisticamente la profondità delle rughe del 9% dopo 14 giorni e del
14% dopo 28 giorni.
L’effetto di appianamento delle rughe indotto da Reforcyl è visibile nelle immagini riportate in Fig 3.
Studi di Sicurezza
Reforcyl® è risultato non tossico per via
orale, non irritante oculare (test BECAM in-vitro, non diluito), non irritante
cutaneo e non sensibilizzante
(Patch test ripetuto su 50 soggetti, diluito 20%), non foto-tossico (Fotopatch test, diluito
20%, su 50 persone), non mutagenico (Test AMES in-vitro,
non diluito).
Applicazioni
e dosaggio
Reforcyl® è efficace nel migliorare l’aspetto delle pelli mature
(parametri di idratazione, compattezza, profondità delle rughe, elasticità e levigatezza).
L’ingrediente attivo è adatto per
qualsiasi tipo di prodotti anti-età
per pelli mature.
Mature Skin – is it too
late for Cosmetics?
REFORCYL® – Nutrition & Resistance
for Mature Skin
Esso può essere incorporato in
gel, emulsioni (O/W e W/O) e
sieri. Il livello di utilizzo raccomandato è 1-5%.
Nella tabella 2 viene riportato
un esempio di formulazione.
Per informazioni
Barbara Obermayer,
Product Manager Actives,
email
[email protected]
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RAHN AG in a nutshell
RAHN AG è un’impresa familiare con
un solido background finanziario, che
vanta più di 70 anni di successi nell’area del personal care, supportando i
clienti dalla produzione al consumato-
Q Activation of LXR in human
primary keratinocytes
(INVITROĺstudy)
Q Activation of key enzymes involved
in epidermal lipid synthesis
(INVITRO study)
Q Improvement of hydration,
firmness, elasticity and
smoothness of skin (INVIVO study)
Q Visible improvement of wrinkle
depth in eye area (INVIVO study)
re. Più di 10 anni fa, RAHN AG ha iniziato a sviluppare e commercializzare
con successo ingredienti attivi ad uso
Approved by ecocert
cosmetico ed ora è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti innovatiPrima dell’applicazione
vi. L’ampio portafoglio degli ingredienti
cosmetici attivi RAHN (RAHN-Cosmetic Actives) include diverse applicazioni
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Figura 3 Effetto di Reforcyl® 3% sulla riduzione
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AZIENDE
MERCATO
Rachel Ambrose
Croda Europe, Cowick Hall (UK)
Il trend naturale
Anche il mercato del personal care è
stato investito dall’ondata verde che
ha interessato praticamente tutti i settori industriali e non a livello globale.
Qualcuno potrà dire che è un trend ancora in incubazione ma questo non significa che non abbia già avuto delle ripercussioni a livello economico; il mercato dei prodotti naturali e biologici è,
di fatto, quello che sta crescendo più
velocemente all’interno del settore del
personal care. Organic Monitor, società di ricerche di mercato, ha rilevato una crescita del 9% che riguarda i
prodotti naturali rispetto alla media di
settore del 4% (Euromonitor International 2010).
Il mercato dei prodotti naturali e biologici è stato valutato nel 2009 intorno
agli 8.5 miliardi di dollari (€ 6.03), il 2%
dell’intero settore del personal care.
L’America del Nord detiene la più alta
quota di mercato dei prodotti naturali e
biologici pari a circa il 65%, segue
l’Europa con il 28%. All’interno dell’UE è
la Germania a detenere il primato con
quasi il 6% del totale del mercato mentre Italia, Francia e Gran Bretagna seguono una dopo l’altra con una quota
appena superiore al 2%.
Vari significati di verde
La maggiore esposizione mediatica e il
maggior interesse dei consumatori verso i prodotti cosiddetti verdi hanno prodotto una molteplicità di significati che
il termine può assumere. Non avendo
una definizione univoca, questa dipende
da vari fattori che vanno dal settore
preso in considerazione alla maggiore o
minore consapevolezza sociale e ambientale del consumatore.
I claim verdi apposti sulle confezioni attestano che i prodotti sono: naturali,
biologici, free from, etici, provenienti da
commercio equo, prodotti localmente,
biodegradabili…... Questi claim sono
diffusissimi; il Global New Products Database della Mintel ha attestato che un
quinto dei prodotti lanciati sul mercato
globale nel 2009 sono stati commercializzati con almeno uno di questi
claim, una crescita significativa rispetto all’anno precedente il cui rapporto
era di uno a sette.
56
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
Fra i claim verdi usati a livello globale
dall’industria per il personal care troviamo:
• Il claim naturale, relativo ad un singolo ingrediente o ad un gruppo di ingredienti (per esempio, contiene il
100% di idratanti naturali), oppure
all’intera formulazione, in particolare
quando questa contiene il 90-100%
di ingredienti naturali. Mentre i
claim naturali non sono regolamentati, le formulazioni possono ricevere
certificazioni da un certo numero di
organizzazioni non-governative come
la tedesca BDIH, la francese Ecocert
o l’italiana ICEA.
• Il claim biologico, che può riferirsi,
come il naturale, ad un ingrediente
specifico o all’intera formulazione e,
anche in questo caso, la formulazione può essere certificata da differenti organizzazioni non governative.
I claim biologici per i cosmetici e il
personal care non rientrano nella
normativa UE per l’etichettatura dei
prodotti biologici non essendo finalizzati al consumo da parte dell’uomo.
• Il claim cosiddetto free-from, viene
utilizzato per lo più dall’industria alimentare e oggi, sempre più spesso,
anche dall’industria cosmetica. Questo tipo di claim ha innescato una serie di polemiche per l’uso che ne fa
l’industria cosmetica in quanto potrebbe risultare ingannevole per il
consumatore finale. Questo perché
l’ingrediente assente nella formulazione può venire percepito come nocivo senza una motivata giustificazione.
• I claim etici e sociali (commercio
equo-solidale, non testato sugli animali, ecc..) vengono tutti percepiti
come ecologici anche se spesso non
riguardano la conservazione dell’ambiente e del territorio; molti sono rivolti, infatti, al sostegno delle comunità locali nelle aree in via di sviluppo.
• I claim che riportano la biodegradabilità delle formulazioni non sono di
uso comune anche se i dati raccolti
dal Global New Products Database
della Mintel dimostrano che il numero di prodotti lanciati con questo tipo di claim sono triplicati dal 2007
al 2008. La crescita ha interessato
soprattutto quei prodotti che prevedono il risciacquo in quanto sono
questi che finiscono nei sistemi di
drenaggio delle nostre case e che
hanno quindi un impatto ambientale
maggiore.
• Misurare l’impronta di carbonio significa quantificare le emissioni di
gas serra sprigionate durante l’intero ciclo di vita di un prodotto al fine
di identificare all’interno dei processi
produttivi dove queste possono essere ridotte. In Gran Bretagna, la Carbon Trust ha progettato un test di valutazione da applicare a prodotti appartenenti ai più svariati settori industriali; lo shampoo Botanics della
Boots è stato il primo ad essere testato nel 2006 e, da allora, l’azienda
è riuscita a ridurre i valori di carbonio
del 20% (Boots, Publication ID CTS053
Product carbon labelling case study http://
www.carbontrust.co.uk/publications/
publicationdetail.htm?productid = CTS05).
Gli sponsor del progetto (Carbon
Trust e DEFRA) hanno chiesto alla
British Standards Institute di sviluppare delle norme sui livelli di carbonio (PAS 2050) che intendono rendere più comprensibile la tematica al
consumatore. Oltre ai claim sulle
emissioni ridotte, cominciano a circolare alcuni claim sulla compensazione di carbonio nelle confezioni cosmetiche. Questo, generalmente significa che l’azienda compensa
l’impatto negativo derivante dalle
emissioni di carbonio prendendo
parte a progetti che hanno invece un
effetto positivo.
• Un altro concetto ormai molto inflazionato all’interno dell’industria del
personal care è quello della sostenibilità, legato indissolubilmente a
quello di produzione verde. In pratica, produrre in maniera eco-sostenibile significa cercare di mantenere
un equilibrio tra uso e reintegrazione
delle risorse. Dare una definizione di
sostenibilità è davvero complicato;
esistono comunque delle organizzazioni che offrono le loro certificazioni
Tabella 1
Panorama globale delle certificazioni naturali e/o biologiche
Certificazioni
Europa
Nord America
Asia
Per prodotti naturali
• Ecocert
• USDA Organic
• NASAA (National Association
America Latina
• IBD Certified Organic
e/o biologici
• Soil Association
• NSF
for Sustainable Agriculture,
• IBD Natural Ingredients
• AIAB
• Natural Products
Australia)
• Eco Garantie
Association
• BDIH
(certifica solo prodotti
• Cosmebio
naturali)
• NaTrue
Per prodotti che non
• EU Flower
• US Environmental
• Korea Eco-label
danneggiano l’ambiente
• Nordic Swan
Protection Agency
• Environmental Choice,
• IBD EcoSocial
• Green Seal
Australia
• EcoLogo
Organismi armonizzati da COSMOS
Partnership tra Unione Europea e America del Nord
ai produttori di materie prime e una
delle più conosciute è la Forest
Stewardship Council (FSC) che ha
certificato una foresta di più di 280
milioni di acri (1.133125 km2) come sostenibile.
Il packaging è un’altra area in cui le
aziende si stanno impegnando per
adottare soluzioni più verdi come ad
esempio confezioni ricaricabili, packaging riciclabile e biodegradabile.
Il panorama
delle certificazioni
I claim biologici e naturali ancora non
rientrano all’interno di una normativa
specifica mentre le formulazioni possono
già essere certificate da un certo numero di organi non governativi che, nell’ultimo decennio, si è moltiplicato costantemente portando, nel periodo che va dal
2008 al 2010, ad una crescita del
138% di prodotti che portano un marchio di certificazione (GNPD Mintel
2010). La proliferazione di queste organizzazioni, private e no-profit, che applicano i loro standard e le loro definizioni ai
prodotti cosmetici, è avvenuta prevalentemente in Europa.
Questo sistema di certificazione è notevolmente migliorato da quando si è
deciso di armonizzare almeno sei degli
organi di certificazione: Soil Association
(Gran Bretagna), Ecocert Greenlife
(Francia), BDIH (Germania), AIAB/ICEA
(Italia), BioForum (Belgio) e Cosmebio
(Francia). I nuovi standard (COSMOS
Natural and Organic Cosmetic Standards) sono stati pubblicati nel Gennaio
2010 e i fondatori del COSMOS-standard AISBL stanno attualmente armonizzando le loro procedure e la fase di
approvazione (Tab 1).
Anche se l’obiettivo del COSMOS-standard è di ridurre la confusione, in Europa differenti organi continuano a coesistere e a competere fra di loro. Un
esempio è quello di NaTrue, organo istituito nel 2008 da un gruppo di produttori di cosmetici naturali e biologici, il
cui obiettivo è di creare degli standard
univoci e chiari a livello globale che comprendono tre livelli di classificazione:
1 prodotti contenenti ingredienti naturali,
2 prodotti contenenti ingredienti naturali e biologici,
3 prodotti che contengono solo ingredienti biologici.
L’organizzazione ha firmato un accordo
con la National Science Foundation
(NSF) secondo cui qualsiasi prodotto
certificato dalla NaTrue riceverà automaticamente l’approvazione anche del
NSF se commercializzato in Nord America e viceversa.
Lista di ingredienti certificati come naturali da Ecocert
Emulsionanti
ArlacelTM
• Cithrol GMO 90
• Span 83
• Crodamol GTIS
• PrisorineTM 3505
• Prisorine 3515
• Cithrol GMM
• Span 85
• Crodamol IPIS
• Arlacel 1690
• Cithrol PG32IS
• Span 120
• Crodamol ISIS
• PrioleneTM 6928
• Arlacel 2121
• Cithrol PG3PR
• Pripure 3759
• PrifacTM 7986
• Arlacel LC
• Cithrol GMS 40 SE
• Arlacel 481
• NatraGem S140
• CrodestaTM F10
Trigliceridi
Filtri inorganici UV
• Crodesta F160
• CrodamazonTM
• SolaveilTM XT-300
•
1689
• Arlacel 986
Esteri dello zucchero
• VersaflexTM V-175
Esteri del sorbitano
• Crodesta F50
• NatraGemTM E145
• SpanTM 20
• Crodesta F20
• Span 40
Castanha do Brazil
• Crodamazon
Polioli esteri
• Span 60
Emollienti
• CithrolTM GMIS 40
• Span 65
• CrodamolTM CP
• Cithrol GMS 40
• Span 80
• Crodamol GTCC
Cere
• SyncrowaxTM HRC
Maracuja
• Crodamazon
Capuaçu
Umettanti
Acidi grassi e alcol
• PricerineTM 9091
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2011 Vol 14(2)
57
AZIENDE
MERCATO
Un altro gruppo di organi di certificazione esiste anche in Europa, le eco-label, come ad esempio la Nordic Swan e
l’EU Flower. Queste certificazioni si rivolgono perlopiù al settore dei detergenti e al loro impatto ambientale e la
loro finalità è ridurre l’inquinamento delle acque, gli sprechi e prevenire i potenziali rischi per l’ambiente.
Il gran numero di certificazioni esistenti fa sì che la scelta finale ricada sui produttori di ingredienti cosmetici o di prodotti finiti. Fino ad ora i produttori hanno preso strade differenti: alcuni hanno
deciso di sviluppare i propri criteri di valutazione, mentre altri hanno preferito
adottare gli standard di organi certificatori come Ecocert, NaTrue o BDIH.
Croda ha invitato i propri utenti a esaminare le credenziali verdi dei propri ingredienti grazie alla Green Guide e al
Green Formulatory, in modo che possano fare una selezione dei criteri che
ritengono più importanti. Croda commercializza anche una serie di ingredienti certificati come naturali da Ecocert; tra questi NatraGem E145 e NatraGem S140, recentemente lanciati,
che incontrano la richiesta di mercato
per emulsionanti olio in acqua ad alto
HLB (Hydrophilic-lipophilic balance) e
solubilizzanti naturali, rispettivamente.
12 principi
della chimica verde
Mentre in Nord America e in Europa
circolano principalmente claim biologici
e naturali, le aziende di altre aree del
mondo utilizzano molti più parametri
per certificare i loro prodotti. In Asia,
ad esempio, le aziende cercano di mettere in pratica con il loro operato i 12
principi della chimica verde che tendono verso il risparmio energetico e la diminuzione degli sprechi (Anastas PT, War-
Sintesi chimiche più sicure - le sostanze utilizzate per le sintesi chimiche dovrebbero presentare livelli di tossicità molto bassi o inesistenti.
4 Prodotti chimici meno pericolosi
per la salute - i prodotti chimici dovrebbero presentare livelli di tossicità molto bassi o inesistenti.
5 Ausiliari più sicuri - l’uso degli ausiliari come solventi o agenti di separazione dovrebbe essere ridotto
al minimo. Se necessari dovrebbero avere una bassa tossicità.
6 Efficienza energetica - il consumo
energetico dovrebbe essere ridotto
al minimo dove possibile (utilizzando temperatura e pressione ambiente).
7 Uso di materiali rinnovabili - è preferibile l’utilizzo di materie prime
rinnovabili piuttosto che risorse
esauribili.
8 Ridurre i derivati - l’uso di gruppi
protettivi e non-protettivi dovrebbe
essere eliminato in quanto possono creare ulteriori sprechi.
9 Catalisi - i reagenti catalizzatori più
selettivi sono migliori di quelli stechiometrici.
10 Pensati per lo smaltimento - i prodotti finali non dovrebbero costituire una minaccia per l’ambiente
quando vengono smaltiti.
Tabella 1
Per ridurre l’energia e i costi delle fasi
di produzione, la lavorazione a freddo
può rappresentare spesso una soluzione in termini di sostenibilità. Per quei
produttori che vogliono rendere più
ecologiche tutte le fasi del ciclo di vita
del prodotto, l’utilizzo di ingredienti processabili a freddo elimina la necessità
delle alte temperature e dei costi energetici non indispensabili. Croda ha recentemente pubblicato la sua Blue Guide, che riporta i vantaggi delle formulazioni a freddo (Tab 2).
Claim ingannevoli:
il green washing
Con la fioritura dei claim verdi, per il consumatore è sempre più arduo discernere
quelli veritieri da quelli ingannevoli (Terra
Choice Environmental Marketing The Six Sins of
Green Washing http://www. terrachoice.com).
Green washing è l’ultimo neologismo
usato dalle aziende e dai media per definire i claim verdi ingannevoli e fuorvianti per il consumatore.
Esempio di una formulazione a freddo presa dalla Blue Guide di Croda
Natural wet wipe cleanser (C2455)
Prodotto (nome INCI)
Funzionalità
Peso (%)
CrodamolTM ipis (Isopropyl Isostearate)1
Emolliente leggero con effetto
5.00
idratante e detergente
CrodamolTM GTCC (Caprylic/Capric Triglyceride)1 Emolliente leggero con buona lubricità 5.00
Water Deionised (Aqua)
-
qb 100
PricerineTM 9091 (Glycerin)1
Umettante
3.00
VersaflexTM V-175 (Sucrose Palmitate (and)
Sistema emulsionante O/A
1.00
Glyceryl Stearate (and) Glyceryl Stearate Citrate (and)
e stabilizzante
Sucrose (and) Mannan (and) Xanthan Gum)1
Naticide (Parfum)2
ner JC (1998) Green Chemistry Theory and
Practice Oxford University Press).
11 Analisi in tempo reale per prevenire la contaminazione.
12 Una chimica più sicura per la prevenzione degli incidenti - le sostanze dovrebbero essere scelte sulla
base della loro maggiore o minore
potenzialità di causare incidenti.
3
Fragranza con potente
1.00
effetto conservante
Preparazione
Premiscelare Versaflex V-175 con Pricerine 9091, aggiungere lentamente l’acqua e mescolare finché non com-
I dodici principi sono così riassumibili:
1 Prevenire lo spreco - è più facile e
più sicuro prevenire gli sprechi piuttosto che rimediare a posteriori.
2 Economia atomica - le reazioni dovrebbero essere pensate in modo
da incorporare il loro substrato nel
prodotto finale. Per questo motivo
è preferibile riadattare e aggiungere piuttosto che sostituire ed eliminare.
58
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
pletamente fluido. Separatamente, unire il Crodamol IPIS con il Crodamol GTCC e aggiungere alla miscela acquosa mescolando a 400 rpm. Omogeneizzare per 2 minuti a 10000 rpm. Mescolare a 400-500 rpm per altri 2030 minuti. Quando il composto raggiunge i 40°C aggiungere Naticide. Misurare il pH e aggiustare se necessario.
Fornitori Croda1 - Sinerga2
Caratteristiche
Aspetto Emulsione bianca erogabile - pH 5.0-5.5 - Viscosità 900cP ± 10% (Spdl 21, Rpm 20, 25°C)
Stabilità 2 mesi a 45°C; 40°C; 25°C; 4°C e luce
Claim verdi • ≥95% naturale • Processo a freddo • Non contiene conservanti
• Non contiene ossido di etilene • Non contiene solfati
AZIENDE
MERCATO
I sei aspetti che caratterizzano il green
washing sono:
1 Il trade-off celato - si enfatizzano solo i vantaggi per l’ambiente che in
realtà possono nascondere effetti
negativi ben più gravi.
2 Non provati - nessuna documentazione ufficiale a supportarne la validità.
3 Vaghi - claim poco chiari, per esempio nessun prodotto può essere
completamente chemical-free.
4 Irrilevanti - i claim possono essere
del tutto irrilevanti come CFC-free,
che è un requisito non un claim.
5 Falsi - alcuni claim possono essere
semplicemente non veritieri.
6 Il minore fra due mali - quando
l’alternativa verde non è necessariamente migliore del suo corrispettivo
non biologico.
Il green washing sta cominciando a
preoccupare tutti i settori industriali; un
recente studio dimostra, infatti, che il
70-80% dei prodotti del Nord America
e il 23-30% di quelli asiatici sono accompagnati da claim ingannevoli (Euromonitor (July 2008) More companies claiming
false green initiatives Countries & Consumer).
Le 5 categorie
di consumatori verdi
Considerando la varietà del green
trend è importante cercare di capire
chi sono i veri consumatori verdi; molte
società di ricerche di mercato nordamericane hanno provato a dare un volto e a delineare i differenti gruppi di consumatori. Il Natural Marketing Institute
(NMI) ha, ad esempio, identificato 5 categorie di consumatori.
• Il primo gruppo denominato LOHAS,
Lifestyles of Health and Sustainability, che rappresenta il 19% del totale, valuta al momento dell’acquisto
sia gli effetti sulla propria salute sia
gli effetti sull’ambiente e gioca un
ruolo fondamentale nel supportare il
trend verde;
• i naturalisti, anche loro con il 19%,
sono interessati principalmente alla
propria salute piuttosto che a quella
dell’ambiente;
• il segmento più numeroso, circa il
25%, è quello dei cosiddetti drifter,
che sono sensibili al prezzo e acquistano assecondando gli ultimi trend
veicolati dai media;
• il quarto gruppo, i conventional, costituiscono il 19% del totale, ricercano praticità e potrebbero prendere parte ad iniziative ecologiche, come riciclaggio e risparmio energetico;
• il rimanente 17% è costituito dagli
unconcerned, disinteressati alle questioni ambientali, sono solitamente
diretti verso quei prodotti che arrivano negli scaffali dei più importanti
rivenditori.
Sono dunque i consumatori drifter e unconcerned a minare la longevità e la forza del green trend in quanto i messaggi provenienti dai media e la pressione
del mercato hanno una salda presa su
di loro.
Oltre all’attenzione per la salute e per
l’ambiente dei consumatori LOHAS, lo
studio evidenzia l’importanza di valutare
l’efficacia dei prodotti dimostrando che
le applicazioni e/o le evidenze cliniche
sono basilari per il loro successo. Questo potrebbe darci una spiegazione sul
perché i deodoranti naturali e i filtri solari non hanno decollato come altri settori del personal care.
Conclusioni
Nonostante qualche confusione per tutte le forme di accreditamento e certificazioni esistenti, il settore del personal
care è concorde nell’affermare che il
green trend continuerà ad avere un
ruolo fondamentale in futuro.
Nelle regioni in cui questo trend ha già
preso piede come Europa e Nord America, si prevede una crescita a due cifre per i prossimi 5 anni, e grazie ad
una maggiore armonizzazione degli
standard, i claim verdi saranno più sofisticati e ordinati.
Nell’area asiatica che si affaccia sul Pacifico, la crescita è molto probabile che
venga sostenuta da Australia, Nuova
Zelanda, Corea, Malesia, Hong Kong,
Giappone, Taiwan e Singapore; anche
se altre regioni di quell’area come India
e Cina hanno vissuto una crescita economica simile, le preoccupazioni suscitate dalla contaminazione da cromo e
neodimio avranno un impatto significativo sulla domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori. Inoltre,
da quando i marchi importati cominciano a far sentire la propria presenza in
Asia, anche le aziende locali hanno iniziato a veicolare conoscenze e fiducia al
mercato facendo presupporre un futuro prospero per il green trend.
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AZIENDE
COSMETIC CORNER
Maddalena Zorzetto
V iso
L'efficacia di un elisir
Con la sua texture fluida e leggera, il Siero Straordinario è il risultato di una innovativa formulazione de L'Oréal
appartenente alla gamma Chiave Giovinezza, e che si avvale della tecnologia PRO-GEN™, un Lysat di Bifidobacteria, e
Adenosina. Il Biolysat, che proviene dalla fermentazione del batterio Bifidus, è stato selezionato per aumentare
l'espressione di alcuni geni di riparazione implicati nel rinnovamento cellulare; grazie a questo principio attivo, aumenta la capacità della pelle di trattenere l'acqua e la funzione barriera risulta notevolmente migliorata. L'adenosina esercita il suo effetto sulla sintesi del Pro-Collagene, una delle molecole fondamentali nell'organizzazione del derma e del
suo mantenimento, contribuendo a rallentare gli effetti dell'invecchiamento. Studiato per essere applicato mattina e
sera da solo o prima del trattamento Chiave Giovinezza, il siero viene distribuito nelle profumerie.
Siero Straordinario - Aqua, Bifida ferment lysate, Glycerin, Alcohol denat., Dimethicone, Hydroxyethylpiperazine ethane sulfonic acid, PEG-20
Methyl glucose sesquistearate, Sodium hyaluronate, Salicyloyl phytosphingosine, Palmitoyl oligopeptide, Palmitoyl tetrapeptide-7, Adenosine, Ammonium polyacryldimethyltauramide/Ammonium polyacryloyldimethyl taurate, Disodium EDTA, Caprylyl glycol, Citric acid, Xanthan gum, N-Hydroxysuccinimide, Chrysin, Octyldodecanol, Sodium benzoate, Phenoxyethanol, Limonene, Parfum
Un nutrimento intenso per le pelli secche
Per la pelle secca, caratterizzata da una mancanza di lipidi e dalla necessità di reintegrare acqua e
acidi grassi, Payot ha creato Nutricia Crème, un trattamento quotidiano che nutre grazie all'azione dei cinque attivi presenti, un cocktail del tutto naturale. Ricchi di proteine, zuccheri, calcio e acidi grassi essenziali, gli ingredienti della crema sono rappresentati da estratto di Quinoa, Pappa reale, Miele, Ginseng e Vitamine. La presenza di questi ingredienti rinforza, ammorbidisce e idrata la pelle in profondità; vellutata e non grassa, Nutricia Crème fonde rapidamente sulla pelle per dissetarla e
donarle freschezza e luminosità. La linea Nutricia comprende anche una maschera, Nutricia Masque, per togliere sensazione
di secchezza e restituire morbidezza ed elasticità. Nelle migliori profumerie, nei centri estetici e nelle SPA.
Nutricia Crème - Aqua, Caprylic/Capric triglyceride, Glycerin, Butyrospermum parkii, Hydrogenated polyisobutene, Cetyl alcohol, Behenyl alcohol, Cera alba, Cetyl palmitate, Dimethicone, Propylene glycol, Glyceryl stearate, PEG-100 Stearate, Royal jelly extract, Panax ginseng root extract, Chenopodium quinoa seed extract, Glutamylamidoethyl indole, Glycerin, Mel extract, Niacinamide, Panthenol, Retinyl palmitate, Sesamum indicum oil unsaponifiables, Smithsonite extract, Olivine extract, Sodium ascorbyl phosphate, Sodium hyaluronate, Tocopheryl acetate, 1.2 Hexanediol, Acrylates/Vinyl isodecanoate crosspolymer, Caprylyl glycol, Disodium EDTA, Ethylhexylglycerin, Tromethamine, Parfum, Alpha-isomethyl ionone, Citronellol, Coumarin, Geraniol, Hydroxycitronellal, Hydroxyisohexyl 3-Cyclohexene carboxaldehyde, Linalool
Beauty Prêt-a-porter
E' nata una innovativa linea di cosmetici, Bibo, nome composto da due ideogrammi giapponesi, che significano fascino e bellezza: da qui l'essenza e la filosofia di questi prodotti che intendono offrire ad ogni donna un trattamento efficace e mirato a seconda delle diverse esigenze. La linea Bibo è composta da 10 ampolle, ognuna delle quali racchiude un pregiato principio attivo che genera due benefici effetti sulla pelle: tensore, per un'epidermide più compatta e soda, e prolungato nel tempo per risolvere dall'interno i problemi della pelle, restituendole il suo naturale benessere. Adatte a qualsiasi tipo di pelle, le ampolle Bibo sono compatibili con altri cosmetici e un unico principio attivo evita eventuali forme di reazione allergica. Collagen, Retinol, Caviar, Hyaluron, Quick Lift, Multi Vitamin, Elastin, Omega 3-6-9, Eye Lifting, Golden Repair sono i nomi corrispondenti ai contenuti delle dieci ampolle
della linea Bibo, ciascuna delle quali è contraddistinta dal nome del principio attivo principale. Golden Repair,
in particolare, grazie alla sua composizione a base di Particelle d'oro, nonchè all'estratto di Caviale, Salmone e
ad un ricco Complesso riparatore, stimola il metabolismo infracellulare e nutre profondamente con la massima
delicatezza. E' adatto alle pelli che vogliono ritrovare la loro naturale elasticità e che necessitano di attenzioni in
più, quando iniziano a presentare i primi segni di invecchiamento. Le ampolle Bibo vengono vendute anche singolarmente, in base alle esigenze soggettive, nei centri estetici e sul sito www.bibobeauty.com.
Golden Repair - Aqua, Butylene glycol, Polysorbate 20, Glycerin, Palmitoyl pentapeptide-3, Biotin, Glycoproteins, Arginine, Aesculus hippocastanum extract, Mel extract, Tocopherol, Linoleic acid, Calcium pantothenate, Inositol, Retinyl palmitate, Caviar extract, Acrylates copolymer, PEG-35 Castor oil, Propylene glycol, Alcohol denat., Carbomer, Phenoxyethanol, Methyl-, Ethyl-, Propyl-, Butyl-, Isobutylparaben, Parfum, CI 77480
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Riossigenare e disintossicare la pelle
Svolgendo due azioni, una più rapida e una più prolungata nel tempo, la Crème Time Technology,
ultima novità di Institut Esthederm, protegge la pelle dai fattori di usura, stimola le capacità di recupero dell'epidermide, eliminando le tossine ed ottimizzando il rendimento energetico delle cellule.
L'azione più rapida viene attivata da un complesso di Saponine che aiuta il drenaggio delle tossine e
l'ossigenazione dell'epidermide, dal Burro di karité dall'effetto nutriente e idratante e dalla Madreperla
minerale dorata e viola che illumina velocemente l'incarnato. L'azione prolungata viene espletata nel
cuore della cellula, grazie al Brevetto TCS che agisce sui fenomeni responsabili della perdita di luminosità e dell'invecchiamento cutaneo prematuro. La Creatina favorisce l'aumento della sintesi di ATP (energia della cellula), mentre un'associazione di Betaflavonoidi vegetali, Derivati della vitamina C ed E e di SOD (Super Ossido Dismutasi) intrappola le tossine, causa prima dell'invecchiamento cutaneo. La crema può essere utilizzata ad ogni età ed è adatta ad ogni tipologia di pelle. I prodotti Esthederm sono disponibili negli istituti di bellezza, nei centri benessere e presso la Rinascente di Milano.
Crème Time Technology - Aqua, Decyl oleate, Glycerin, Butyrospermum parkii, Cyclomethicone, Hydrogenated polyisobutene, CI 77891, Silica, Steareth21, Tocopheryl acetate, Ascorbyl methylsilanol pectinate, Creatine, Escin, Morus alba leaf extract, Superoxide dismutase, Carnosine, Pyrus malus fruit extract, Algae extract, Disodium adenosine triphosphate, Hydroxyethyl acrylate/Sodium acryloyldimethyl taurate copolymer, Mica, Dimethicone, Isohexadecane, Acrylates/C10-30 Alkyl acrylate crosspolymer, Glyceryl polyacrylate, Propylene glycol, Ethylene/propylene/Styrene copolymer, Polysorbate 60, Dimethicone/Vinyl dimethicone crosspolymer, Butylene/Ethylene/Styrene copolymer, BHT, Sclerotium gum, CI 77491, Triethoxycaprylylsilane, Sodium hydroxide, Disodium EDTA, CI 17200, Phenoxyethanol, Chlorphenesin, Parfum
Parola d'ordine: ossigenare
Due trattamenti cosmetici vengono proposti da iSol, due nuovissime soluzioni anti-age che, grazie ai loro principi attivi favoriscono l'ossigenazione dei tessuti epidermici, riportando la pelle al suo equilibrio naturale e contrastando al contempo eventuali inestetismi. In Crono Skin l'Argireline rappresenta il principio attivo che contribuisce a distendere visibilmente le rughe, mentre il
Plancton marino ossigena i tessuti idratandoli in profondità; l'estratto di Mirto svolge un'azione nutriente e tonificante, mentre Collagene marino e Vitamine A ed F contrastano i radicali liberi. Fortemente idratante e nutriente, Bliss è una crema a base di Acido jaluronico che conferisce alla pelle maggior turgore e luminosità; l'Aosaine, estratto dalle alghe, supporta l'effetto
idratante, migliorando la respirazione cellulare e la rigenerazione dei tessuti, mentre il Plancton
marino fissa l'ossigeno derivato dall'acqua marina e l'olio di Rosa mosqueta nutre in profondità, rilasciando una delicata fragranza. Ideali per l'uso quotidiano, questi prodotti rappresentano dei preziosi alleati in caso di trattamenti all'ossigeno effettuati con adeguate apparecchiature in istituto.
I prodotti iSol si possono acquistare presso gli istituti di bellezza (Tel 02 5395 215).
Crono Skin - Aqua, Ethylhexyl palmitate, PEG-32 Stearate, Glycol stearate, PEG-6 Stearate, Glyceryl stearate, Buxus
chinensis, Prunus dulcis, Acetyl hexapeptide-8, Soluble collagen, Plankton extract, Myrtus communis, Carbomer,
Tocopheryl acetate, Retinyl palmitate, Sodium dehydroacetate, Sodium Hydroxide, Dehydroacetic acid, Caprylyl glycol, Parfum, Propylene glycol, Arachis hypogaea, Glyceryl oleate, Benzyl alcohol, BHT, BHA, Methoxydiglycol, Hexylene glycol, Citric acid, Ascorbyl palmitate
Bliss - Aqua, Caprylic/Capric triglyceride, Hydrogenated lanolin, Prunus amygdalus dulcis oil, Triisostearin, Polysorbate 60, Sorbitan stearate, Sodium hyaluronate, Hydrolyzed Ulva lactuca, Glycerin, Rosa moschata oil, Plankton extract, Propylene glycol USP, Dimethicone, Parfum, Sodium dehydroacetate, Benzyl
alcohol, 2-Bromo-2-Nitropropane-1,3-Diol, Glyceryl oleate, Dehydroacetic acid, BHT, BHA, Methoxydiglycol, Hexylene glycol, Citric acid, Ascorbyl palmitate
Una miscela di gemme per una maschera purificante
Per contrastare il colorito spento di una pelle affaticata da impurità, inquinamento e stress, Hino® ha creato Radiance Face
Mask, priva di coloranti sintetici, tensioattivi aggressivi, parabeni e siliconi. Testata al nichel e al glutine, contiene una formulazione di derivazione naturale al 99%, con ingredienti di origine biologica e un'esclusiva miscela Gemmalife®, ottenuta a
partire da estratti di gemme. Certificata Eco Bio dall'Istituto di certificazione Etica e Ambientale ICEA, Radiance Face Mask facilita la rimozione delle impurità disposte sulla superficie cutanea, grazie al potere assorbente dell'Argilla bianca; gli
estratti di gemme di Abete bianco e Faggio esercitano un'azione rimineralizzante e tonificante; antiossidanti di notevole valenza, come le Vitamine A ed E, il Resveratrolo e gli estratti di Tè verde, fonte ricca in polifenoli, nonché
l'alga Dunaliella salina, da cui si ottengono preziosi carotenoidi, contrastano l'invecchiamento cutaneo; infine, gli estratti di Miglio e di Fico sostengono il benessere della cute e conferiscono note emollienti e leviganti
alla composizione. In vendita in farmacia, parafarmacia e nei negozi specializzati in prodotti naturali.
Radiance Face Mask - Aqua, Kaolin, Olea europaea oil, Citrus aurantium amara flower distillate, Glyceryl stearate Se, Cetearyl alcohol, Glycerin, Cetyl ethylhexanoate, Simmondsia chinensis oil, Olea europaea oil unsaponifiables, Cera alba, Butyrospermum parkii butter, Tocopherol, Magnesium aluminum silicate, Retinyl palmitate, Xanthan gum, Resveratrol, Camellia sinensis extract, Ficus carica extract, Panicum miliaceum extract, Rosa damascena extract, Algae extract, Fagus sylvatica bud extract, Abies pectinata bud extract, Lonicera caprifolium extract, Lonicera japonica extract, Benzyl alcohol, Dehydroacetic acid, Citronellol, Geraniol
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COSMETIC CORNER
Corpo
Oli essenziali e piante officinali per rigenerare la pelle
Per sostenere una pelle matura che perde gradualmente tonicità, elasticità e idratazione, Dr.Hauschka ha formulato il Balsamo Rigenerante Corpo, composto da un pool di piante officinali e oli essenziali che la aiutano a rigenerarsi, avvolgendola con una delicata fragranza di rosa e arancia e una nota di fondo di legno e vaniglia.
Tra i principi attivi che entrano a far parte dei componenti, il Trifoglio rosso, ricco di isoflavonoidi, ed Equiseto per
sostenere le forze strutturanti intriseche della pelle; foglie di Altea e Betulla, dal potere riequilibrante; Olio di Jojoba, di Mandorla e di Sesamo per idratare intensamente e olio di Girasole, ricco di acido linoleico e di vitamina E,
per proteggere la pelle dall'invecchiamento precoce. Il Balsamo Rigenerante Corpo rafforza il tessuto connettivo e
lascia la pelle elastica, rassodata e vellutata, ha un'ottima tollerabilità cutanea ed è ideale anche per la pelle sensibile. In vendita in farmacia, parafarmacia e nei negozi di prodotti biologici e naturali.
Balsamo Rigenerante Corpo - Aqua, Simmondsia chinensis seed oil, Prunus amygdalus dulcis oil, Alcohol, Helianthus annuus seed oil, Sesamum indicum seed oil, Rosa damascena flower extract, Equisetum arvense Extract, Betula alba leaf extract, Rosa damascena flower water,
Glyceryl stearate citrate, Glycerin, Hectorite, Parfum, Althaea officinalis leaf extract, Punica granatum fruit extract, Lysolecithin, Sucrose laurate, Limonene, Linalool, Geraniol, Citronellol, Coumarin, Citral, Benzyl benzoate, Farnesol, Benzyl salicylate, Eugenol, Trifolium pratense extract, Euphorbia cerifera wax,
Xanthan gum, Lecithin, Malpighia punicifolia fruit extract
Probiotici per la salute e l'equilibrio della pelle
Dall'esperienza in campo dermocosmetico di Sifarma nasce la linea Dermatrophine Rigena, formulata per il canale farmacia, e che comprende trattamenti viso e corpo, che sfruttano le proprietà benefiche dei probiotici per riportare la pelle alla naturale condizione di salute e di equilibrio: da qui, il nome dato a questi prodotti definiti cosmeotici. In particolare, per la linea corpo, è stata creata la Crema Nutri-Rassodante Anti-Età, trattamento
indicato anche alle pelli più sensibili, formulato con il complesso attivo Dermabifidine® a base di estratto di Bifidus
probioticus e Complesso anti-età. I due principi agiscono insieme per stabilizzare il sistema immunitario della barriera cutanea, proteggere dagli agenti ambientali, rafforzare le difese naturali, ridurre l'irritabilità della pelle e sostenere il tessuto cutaneo. L'azione di Rigena prevede anche l'assunzione contemporanea di Dermactiva, un integratore
nutrizionale in capsule che opera in modo sinergico e complementare alla crema, potenziando con le sue fibre prebiotiche l'attività dei probiotici per un benefico effetto sulla pelle. Dermatrophine Rigena viene distribuita in farmacia.
Crema Nutri-Rassodante Anti-Età - Aqua, Cetearyl alcohol, Caprylic/Capric trygliceride, Dicaprylyl ether, Glyceryl stearate, Cyclopentasiloxane, Potassium palmitoyl hydrolyzed wheat protein, Dimethicone, Glycerin, Panthenol, Potassium sorbate, Sodium benzoate, Parfum, Chlorphenesin, Acrylates/C1030 Alkyl acrylate crosspolymer, Tocopheryl acetate, Sodium ascorbyl phosphate, Disodium EDTA, Lecithin, Lysine, Carboxymethyl cysteinate, Bifida ferment
lysate, Lactose, Milk protein, Saccharomyces/Copper ferment, Saccharomyces/Zinc ferment, Saccharomyces/Silicon ferment, Saccharomyces/magnesium
ferment, Glycosaminoglycans, Retinyl palmitate, Tocopherol, Ascorbyl palmitate, Citric acid, Ethyl ximenynate, Butylene glycol, Glycine soja protein, Oxido reductases, Carbomer, Polysorbate 20, Palmitoyl oligopeptide, Palmitoyl tetrapeptide-7
Un massaggio alle alghe
Con un estratto di alghe fresche, che vengono trattate entro poche ore dalla raccolta, viene prodotto l'Olio per Massaggi
alle Alghe Bio di Algaran. Le tecniche di lavorazione testimoniano la naturalità e la genuinità di questo prodotto: ad
esempio, per la filtrazione, vengono utilizzati gli stessi macchinari impiegati per l'olio alimentare. Tre alghe forti, la prima forma di vita vegetale comparsa sul pianeta, vengono impiegate per produrre quest'olio: l'Alga fucus serratus, l'Alga palmaria
palmata e l'Alga laminaria digitata. Algaran ha studiato e analizzato nei dettagli tutte le potenzialità delle alghe per
poterle raccogliere e sfruttare nella fase in cui possono espletare al massimo le loro proprietà benefiche. Ricche in
minerali, carboidrati, aminoacidi e vitamine, le alghe agiscono come ricostituenti naturali; le sostanze contenute in
questo olio da massaggiare vengono assorbite dalla pelle e assimilate dal corpo, con effetti positivi non soltanto per
l'epidermide, ma anche per tutto il resto dell'organismo. Rassodanti e tonificanti, i massaggi effettuati con l'Olio alle alghe risultano molto efficaci anche contro gli inestetismi della cellulite e sono un ottimo rimedio per le gambe affaticate, grazie agli effetti positivi esercitati sulla circolazione. I prodotti Algaran sono distribuiti nei centri estetici e
benessere, oppure possono essere acquistati sul sito www.algheirlandesi.it.
Olio per Massaggi alle Alghe Bio - Algae fucus serratus extract in oil, Algae palmaria palmata extract in oil, Algae laminaria digitata extract in oil, Oenothera biennis oil, Jojoba oil, Mix of organic essential oils (Ylang Ylang, Rose, Geranium, Lavender)
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COSMETIC CORNER
Un idroscrub levigante a base di ananas
Per ottenere un'ottima detersione ed eliminare le cellule morte superficiali, al fine di ottimizzare la penetrazione di trattamenti anticellulite, L'Erbolario ha creato un Idroscrub ad Azione Levigante che appartiene ad una nuova linea, Ananas cell, comprendente anche un fluido e due creme ad azione intensiva localizzata
contro gli inestetismi della pelle di addome, glutei e fianchi. L'Idroscrub è stato formulato con attivi che svolgono svariate funzioni sulla pelle; l'estratto fluido di Ananas, principale componente di questo prodotto, esercita un'attività esfoliante sugli strati superficiali dell'epidermide e coadiuva il drenaggio dei liquidi; l'estratto fluido di semi di Ippocastano protegge il microcircolo capillare cutaneo di superficie, mentre quello di corteccia di
Frassino contribuisce ad incrementare l'elasticità cutanea. L'estratto secco di Coleus barbatus 'attacca' la massa grassa e facilita il de-stoccaggio dei grassi, con conseguente diminuzione delle adiposità localizzate; l'attività
di pulizia profonda e levigante viene completata dai microgranuli di semi di Guaranà e di nocciolo di Oliva.
L'attività astringente e purificante è assicurata dagli oli essenziali che compongono la fragranza, Limone, Geranio, Rosmarino, Salvia sclarea e Abete siberiano, che rilasciano una profumazione delicata e al contempo intensa. I prodotti de L'Erbolario sono distribuiti in erboristeria.
Idroscrub ad Azione Levigante - Aqua, Disodium cocoyl glutamate, Coco glucoside, Acrylates copolymer, Olea europaea seed powder, Sodium cocoyl wheat
amino acids, Glyceryl caprate, Sodium glucoyl glutamate, Ananas sativus fruit extract, Plectranthus barbatus root extract, Aesculus hippocastanum seed extract, Fraxinus ornus extract, Carnitine isomerized linoleate, Paullinia cupana seed powder, Citrus medica limonum peel oil, Pelargonium graveolens oil, Rosmarinus officinalis flower oil, Salvia sclarea oil, Abies sibirica oil, Leuconostoc/Radish root ferment filtrate, Hydrolyzed sweet almond protein, Ricinus communis seed oil, Glycerin, Aminomethyl propanol, Parfum, Citronellol, Geraniol, Limonene, Linalool, Phenoxyethanol, Potassium sorbate, Sodium benzoate
Per un'efficace remise en forme
Uno spray per il corpo, leggermente alcolico, che combatte efficacemente gli inestetismi della cellulite e tonifica la
pelle, esercitando un'azione drenante e lipolitica sulle adiposità localizzate: ecco quanto propone Mediterranea
con Specific Spray Snellente. Di facile assorbimento, senza necessità di massaggio prolungato, lo spray contiene Ultrasound like complex, un complesso di ultima generazione, ottenuto associando la Caffeina a due Fitoestratti in grado di esercitare un'intensa azione snellente. L'azione sinergica degli attivi sfrutta un meccanismo simile a quello degli ultrasuoni per favorire la riduzione delle adiposità localizzate. Inoltre, la presenza di una Soluzione salina contenente Sodio, Magnesio e Calcio, richiama in superficie i liquidi accumulati in alcune zone del corpo,
favorendone il drenaggio. Infine, la Molecola glaucina stimola la lipolisi ed inibisce la formazione di nuovi adipociti attraverso la regolazione del flusso di calcio. E' possibile ordinare i prodotti Mediterranea su www.mediterranea.it
oppure telefonando al numero 0183/708 708. Verranno consegnati a domicilio.
Specific Spray Snellente - Aqua, Alcohol denat., Dipropylene glycol, PEG-40 Hydrogenated castor oil, Euglena gracilis extract, Glycerin, Caffeine,
Glaucium flavum leaf extract, Sodium chloride, Magnesium sulfate, Calcium chloride, Parfum, Alcohol, Coco-Glucoside, Glaucine, Disodium EDTA, Methylisothiazolinone, Sodium benzoate, Potassium sorbate, Caprylyl glycol, Tocopherol, Sodium hydroxide
Mirtillo per migliorare l'elasticità venosa
Al cambio di stagione, o quando arriva il primo caldo, le gambe iniziano a risentire maggiormente dello stress
dovuto all'affaticamento causato da una giornata di lavoro, o a una stasi della circolazione venosa. E' possibile
lenire questo disagio che può provocare gonfiore e senso di pesantezza con Tegevens Spray®, proposto da
Sanofi Aventis, una preparazione a base di estratti purificati di Vaccinium myrtillus, che migliorano l'elasticità
venosa e sono attivi sul microcircolo, donando una rapida sensazione di freschezza, con effetto tonificante e lenitivo. Oltre agli estratti di mirtillo ad attività vasoprotettrice, lo spray contiene oli essenziali naturali, come Menta e Limone, che offrono un effetto rinfrescante, rilassante e tonificante. La soluzione spray risulta particolarmente comoda, in quanto può essere utilizzata in qualsiasi momento della giornata, più volte al giorno, spruzzando il prodotto direttamente sulla zona della gamba interessata, anche sopra le calze, in quanto non rilascia
untuosità, né tantomeno aloni. Disponibile anche nella versione Crema, Tegevens è in vendita in farmacia.
Tegevens Spray® - Alcohol denat., Aqua, Butylene glycol, Menthyl lactate, Propylene glycol, Menthol, Vaccinium myrtillus extract, Limonene, Mentha arvensis leaf oil, Citrus medica limonum peel oil, Cupressus sempervirens oil, Lavandula hybrida oil, Cistus ladaniferus oil
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COSMETIC CORNER
FL ASH MAKE-UP
Per la primavera/estate 2011, le tendenze trucco prevedono
il ritorno di colori vivaci e intensi, sia per il trucco occhi, che
per le labbra. Su molte passerelle di grandi maison, le modelle
hanno sfilato con eccentrici rossetti neon o addirittura fluo.
Seducenti nuances per il trucco occhi, con delicate tonalità pastello,
ma anche ombretti monocolore, per realizzare un trucco trendy,
stilizzato e geometrico; molto importante che il contorno occhi sia
adeguatamente preparato con un prodotto idoneo.
Indispensabile anche che l'incarnato del viso risulti sempre perfettamente
omogeneo, grazie all'utilizzo di creme colorate leggerissime e di correttori
adatti a minimizzare eventuali imperfezioni.
OCCHI
Grande attenzione deve essere delicata alla zona perioculare prima del trucco. Per questo la ricerca dermatologica Lichtena e l'avanzata ricerca farmaceutica Giuliani arricchiscono la linea Equilydra con un
Contorno Occhi-Labbra. L'efficacia di quest'ultimo nasce dall'azione sinergica di tre complessi esclusivi: il Brevetto Biogaba®, ottenuto da un processo biotecnologico di fermentazione naturale di fermenti lattici vivi e mosto d'uva, ricco di vitamine, minerali e polifenoli, si lega ai recettori della pelle, aumentando di
ben tre volte la produzione endogena di acido jaluronico, e riattivando la sintesi di collagene ed elastina.
Il Filler Active combatte i segni dell'invecchiamento, riempiendo le rughe dall'esterno e apportando dall'interno attivi antiossidanti e acido jaluronico puro. L'antiossidante brevettato AR-GB11® esercita proprietà lenitive ed antinfiammatorie, interrompendo le reazioni indotte dai radicali liberi e contrastando l'iper-reattività
cutanea. La presenza, inoltre, di Caffeina, svolge un'importante azione decongestionante contro borse e occhiaie.
Irrinunciabili per intensificare lo sguardo, le nuances bianco giglio, marrone aubergine, lavanda e prugna, da applicare singolarmente o in combinazione, sono gli ombretti contenuti nelle
Eyeshadow Palette di Dr.Hauschka che fanno parte della linea Lavender
Dreams. La loro texture setosa permette di ottenere sfumature delicate o più intense,
il look che si ottiene evoca la Provenza e i suoi campi in fiore, candidi, leggeri e fragranti,
le formulazioni contengono amamelide e antillide, trattanti per la pelle sensibile delle
palpebre, e preziosa polvere di seta. Completa il make-up il Kajal Duo bianco/prugna, per delineare la forma degli occhi, con due tonalità che si intonano a quelle degli ombretti, arricchito con cera di cotogna e cera giapponese per
conferire maggiore morbidezza al prodotto.
Una raffinata combinazione di ombretti mat realizzati con una straordinaria tecnologia innovativa: Quattro Eye Shadow proposti da Nouba by Matisse, con textures iperpigmentate, super aderenti, soffici e vellutate. Gli accostamenti di colore sono arditi e suggestivi con tonalità sature di colore che avvolgono lo sguardo con sensuali giochi d'ombre e vestono gli
occhi di calde sfumature.
E per completare il trucco occhi, un mascara dall'alto potere filmogeno, Colorlash Mascara con un'unica tonalità indaco, dalle molteplici performances, per volumizzare, proteggere e riparare le ciglia danneggiate, in perfetta armonia con un eyeliner di identica
tonalità, per uno sguardo scenografico e spregiudicato.
Naturalmente anche alle ciglia dovrà essere dato il maggior risalto possibile: Sumptuous Extreme di Estee Lauder è un mascara volumizzante e moltiplicatore delle ciglia, per ingrandire gli occhi e dar loro una netta evidenza. Questo effetto scenografico si ottiene dalla sinergia della formula Extreme Bold Volume, brevettata, che incorpora tre generi di fibra
tagliate in misura millimetrica, con lo spazzolino-pettine Extreme. La formulazione a mousse del mascara contiene una miscela calcolata di leggerissimi gel, polimeri, cere e pigmenti, che creano volume 'senza peso' grazie ad
un nuovo genere di polveri ibride, come la silica sferica e le particelle piatte di mica. Questa miscela agisce come un'extension per le ciglia, riempiendo anche quelle più sottili e invisibili, facendole apparire più corpose, lunghe e moltiplicate.
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AZIENDE
COSMETIC CORNER
BOCC A
Una proposta accattivante anche per le donne che non hanno mai osato il tradizionale rossetto rosso,
viene offerta da Clinique con Chubby Stick Moisturizing Lip Colour Balm, un make-up per
labbra due-in-uno, pratico come un rossetto, morbido e luminoso come un gloss. Disponibile in sei tonalità di colore, dalle più trasparenti ai deliziosi toni del rosa, fino al viola intenso, è caratterizzato da una
formula profondamente idratante, grazie allo speciale cocktail di diversi tipi di burro, di oli e di antiossidanti che proteggono e idratano le labbra, anche quelle più secche. Il tocco di colore delicato e la
brillantezza naturale conferiscono alle labbra un aspetto seducente, pieno, morbido e
sensuale.
Per un colore ricco sempre vivo, Avon ha creato Moisture Seduction Lipstick, disponibile in dieci tonalità, che combina nuances intense e ammalianti con le proprietà idratanti del balsamo, per regalare alle labbra un colore luminoso e un'idratazione profonda in un solo gesto. La speciale formula creata dai ricercatori Avon è perfetta per lo stile di
vita frenetico della donna moderna, che ha la possibilità con un
unico prodotto di liberarsi per sempre del vecchio balsamo
idratante per le labbra.
Idea e tecnologia associati al colore, principi attivi volumizzanti e
testati clinicamente: ecco quanto contraddistingue Lipshine
Volume di Nouba by Matisse, in dieci tonalità, che variando
dalle sfumature più delicate del rosa a quelle violacee più seducenti, rappresenta un lucida labbra e contemporaneamente un raffinato rossetto. Tutte le tonalità, di grande attualità, sono state studiate per regalare
magie multiriflesso e un tocco di voluttà e di fascino.
VISO
Per minimizzare imperfezioni cromatiche ed uniformare l'incarnato del viso,
BioNike propone Defence Color Cover, una cipria correttiva multicolor. Si
tratta di una polvere compatta, dalla texture leggera e scorrevole all'applicazione, che, grazie al principio della complementarietà dei colori e alla combinazione
delle diverse tonalità, mimetizza le imperfezioni, senza seccare ed appesantire i
tratti del volto. Se applicata con un grosso pennello, dopo il fondotinta, lo fissa più
a lungo; è perfetta, se utilizzata con una spugnetta, per i ritocchi durante la giornata, per ottenere un incarnato opacizzato in modo naturale, dal colorito uniforme.
Idratazione e protezione sono assicurate da e.l.f., la casa americana che pensa al benessere della pelle e ha
creato Tinted Moisturizer, una crema colorata traspirante che idrata la pelle senza appesantirla. Ideale
per contrastare l'invecchiamento cutaneo precoce, causato da eccessive esposizioni al sole, ha una consistenza
setosa, grazie ad ingredienti quali l'Aloe, il Cetriolo e le Vitamine A, C ed E. Sul viso accuratamente deterso, è
sufficiente applicare una piccola quantità di prodotto, con apposite spugnette per il trucco, per un risultato impeccabile e per ottenere una piacevole sensazione rinfrescante
e depurativa.
Grazie ad uno speciale mix di polveri,
Staminal Concealer di Nouba by Matisse, é
un innovativo correttore, disponibile in tre tonalità, dalla perfetta sfumabilità. Grazie ad uno speciale mix di
polveri e arricchito di cellule staminali vegetali, rappresenta anche un trattamento mirato per la fragile e vulnerabile zona perioculare e contribuisce a ridurre visivamente l'incidenza delle rughe. La praticissima penna a scatto che lo contiene, eroga in
un solo click la giusta quantità di prodotto per un
risultato impeccabile, ed è utilissimo per valorizzare il make-up, ma anche per minimizzare borse, occhiaie e piccole imperfezioni della pelle,
senza creare spessore.
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BioNike sostiene l’arte e la cultura
Una mostra dedicata alla belle Epoque
BioNike, azienda leader del settore dermocosmetico in Italia, dal 1930 si occupa di risolvere i
problemi legati alla pelle sensibile, fondando la sua unicità e la sua forza su garanzie che l’hanno
da sempre contraddistinta:
- test per la ricerca del nickel eseguito su ciascun lotto di produzione;
- assenza di conservanti, di profumo e di fonti di glutine;
- rigorosa selezione di tutti i componenti;
- ricerca continua di formule ad alta gradevolezza con principi attivi all’avanguardia;
- prodotti testati clinicamente sotto controllo medico;
- la qualità da sempre come mission aziendale e come canone fondamentale di ogni scelta.
Da quest’anno, l’azienda ha scelto l’arte per iniziare un percorso all’insegna della Bellezza, legata al sapere, alla cultura, all’arte, alla consapevolezza e al piacere della scoperta, della conoscenza di sé, alla salute e al benessere.
L’occasione è nata a Como, nello scorso mese di Marzo a Villa Olmo, dove è stata ospitata una grande mostra d’arte organizzata dall’Assessorato alla Cultura (Marzo 26-Luglio 24); BioNike ha voluto far parte dei sostenitori di questa splendida iniziativa dedicata a Giovanni Boldini e La Belle Epoque, che vede riuniti oltre 110 dipinti provenienti dalle raccolte di alcuni
dei più importanti musei e di collezionisti italiani. Il genio di questo artista ha incarnato il mito della Belle Epoque, rendendolo immortale con la sua pittura sferzante e carica di energia, aprendo la porta al Novecento e comunicando al mondo bellezza e gioia di vivere attraverso la figura femminile, così come BioNike è sempre stata guidata dalla sua filosofia basata sulla bellezza e sul culto della vita e della salute.
Per informazioni
Simona Tribuzio - Ufficio Stampa Equipe
tel
02 3453 8354/810
email [email protected]
L’Oréal Italia
Un sito web dedicato ai giornalisti
Nell’ambito di una conferenza stampa, tenutasi nello scorso mese di Febbraio, L’Oréal Italia ha presentato un nuovo strumento di condivisione dedicato ai giornalisti, un sito web per condividere il materiale di tutte le divisioni, le marche e i prodotti del gruppo. L’Oréal DAM (Digital Asset Management) è un archivio elettronico disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7,
al quale accedere attraverso password, semplice, aggiornato e innovativo: un database dove i giornalisti potranno trovare e
scaricare le cartelle stampa, i comunicati, le immagini e le news più aggiornate di tutte le divisioni e le marche del gruppo.
Giorgina Gallo, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia, ha così dichiarato: E’ la prima volta che creiamo uno
strumento comune per tutte le nostre divisioni e tutte le nostre marche. Abbiamo sempre tenuto, infatti, alla individualità dei
nostri brand, alla loro specifica identità ed ai loro straordinari e singoli valori. Ma a questo grande valore individuale di ciascuno dei nostri brand abbiamo deciso di coniugare la qualità del servizio che possiamo dare a ciascuno di voi, per aiutarvi
a creare con noi una relazione sempre più stretta ed efficace. L’Oréal DAM non ha lo scopo di sostituire la relazione diretta
con noi. Le nostre persone delle Relazioni Esterne, di tutte le marche, rimarranno a vostra disposizione, come sempre. Ma
a questa disponibilità continua aggiungiamo un servizio completo che sono sicura apprezzerete.
Per informazioni
Filippo De Caterina
tel
02 9706 6604
Alessandra Sabellico
tel
02 9706 6633
web www.loreal.dam.it
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Nivea Créme compie
100 anni
Un soin perfetto
Tutto cominciò quasi per caso, quando Oscar Troplowitz, un
farmacista visionario e geniale, creò la prima emulsione acqua in olio, ovvero la mitica Nivea Créme, contenuta nell’inconfondibile scatola di latta blu. Da allora, questo cult cosmetico è stato adorato come un mito, ha attraversato un
secolo di storia senza cambiare formula e design e soprattutto continuando a generare folle di fedelissimi in tutto il
mondo. Basti pensare ai numeri: nella sede di Amburgo, si
stampano 500.000 scatolette blu e si producono 50 tonnellate di crema al giorno; ogni anno si vendono più di 100
milioni di confezioni di Nivea in oltre 200 nazioni al mondo. Il
suo successo? Un soin perfetto. Non si tratta infatti soltanto di un idratante, ma anche di un valido struccante, utile per
lenire i rossori post sole, riparare piccole ferite intorno alle
unghie, ottimo aftershave e ideale dopo una depilazione.
Per celebrare il suo secolo di vita, Nivea Créme organizzerà una serie di eventi e iniziative di elevato impatto emozionale, per condividere con tutti quelli che si sono a lei affidati nel corso degli anni una passione per le esigenze cosmetiche più diverse e l’entusiasmo di trovare soluzioni su
misura, efficaci e mirate.
E per tutte le iniziative, Nivea ha cercato partners che avessero una lunga storia alle spalle; così è ad esempio per
ATM, storica società dei trasporti milanesi, che quest’anno festeggia i suoi 80 anni di attività. Nell’ambito delle iniziative organizzate per questo anniversario, ATM ha realizzato la mostra Dalla tradizione al futuro: comunicare in movimento, che troverà spazio all’interno della metropolitana
e che ripercorrerà la storia di Milano dagli anni ‘50 ad oggi, tramite la pubblicità sui mezzi pubblici. Le aree della stazione Garibaldi si trasformeranno così in un palcoscenico
per raccontare una ‘storia al futuro’ e il tram vestito da Nivea sarà tra i quattro tram protagonisti che dal 23 Marzo
occuperanno i binari del metrò fino alla fine di Aprile.
Nivea lancerà anche un evento di ‘ringraziamento’ per festeggiare con i consumatori di tutto il mondo e verrà organizzato un tour di consulenza sulla pelle su larga scala
che sarà realizzato in oltre 75.000 aree di promozione nei
punti vendita di tutto il mondo.
A partire da Maggio, verrà implementato un insieme completo ed integrato di azioni per il nuovo posizionamento di
Nivea, con una serie di attività globali, comprendenti una
massiccia campagna di marketing, attività sui punti vendita allineate in tutti i mercati mondiali, e una campagna digitale multi-canale rivolta al consumatore che si pone come obiettivo i più giovani.
Per informazioni
Andrea Mondoni - Beiersdorf Italy
tel
02 257 721
email [email protected]
Susanna Campion - Ufficio PR Beiersdorf
tel
02 2577 2334
email [email protected]
web www.nivea.it
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26-04-2011
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Royal DSM N.V.
Nuovo marchio aziendale
La società Royal DSM N.V., azienda internazionale operante nel settore Life Sciences and Materials Sciences (scienze naturali e dei materiali), ha presentato il nuovo marchio aziendale Bright Science. Brighter Living™ che sancisce la transizione verso la ‘nuova’ DSM. Completato il processo di trasformazione da azienda di prodotti chimici ad azienda di Life Sciences
and Materials Sciences operante nel settore della salute, dell’alimentazione e dei materiali, un nuovo marchio DSM è apparso come la logica evoluzione di tale processo, nonchè come un chiaro segnale per clienti, fornitori, azionisti, comunità in cui
è attiva DSM e tutti i suoi dipendenti, a testimonianza dell’inizio di un nuovo percorso per l’azienda. Il nuovo marchio rappresenta la transizione verso la ‘nuova’ DSM. Esso riflette anche il posizionamento generale dell’azienda e ne incarna la strategia, facendosi espressione nel contempo del valore aziendale della sostenibilità, finalizzato al triplice obiettivo di People, Planet e Profit, dimensione umana, ambientale ed economica; della filosofia One DSM, basata sulla consapevolezza che gli obiettivi strategici di DSM si conseguono soltanto se si opera come un unico team a livello internazionale, e rimanendo in linea
con la missione di DSM relativa al miglioramento della qualità di vita della società attuale e delle future generazioni.
Anche il logo è cambiato ed è incentrato sul concetto di brightness: trasmette brillantezza, ma non solo; la mescolanza e la
sovrapposizione di colori rappresentano la varietà del personale di DSM e l’esclusiva combinazione di tecnologie e talenti internazionali, che lavorano insieme per creare soluzioni innovative e sostenibili in molteplici settori di attività, quali quelli dell’alimentazione, della salute e dei materiali.
Per informazioni
Susanna Cecchinato - DSM Nutritional Products
tel
02 2164 370
email [email protected]
web www.dsmnutritionalproducts.com
Nuovo conservante naturale e biologico
Da Sochim-BioSecurLab
SOCHIM International ha recentemente siglato un accordo di distribuzione esclusiva per il mercato italiano con la canadese
BioSecurLab, azienda specializzata nella ricerca di sostanze vegetali con potenziale antimicrobico, proponendo BioSecur™,
un conservante a largo spettro adatto ad applicazioni nel settore alimentare, dietetico e cosmetico.
Biosecur è un prodotto innovativo che nasce dalla ricerca di base su fitocomplessi con proprietà conservanti: si tratta di un
estratto ottenuto dalla scorza di frutti del genere Citrus, in particolare del limone, per mezzo di un processo brevettato che
utilizza acqua e glicerina. BioSecur è chimicamente un complesso di bioflavonoidi, contenuti nell’albedo e nel flavedo degli
agrumi, con spiccate proprietà disinfettanti nei confronti di batteri, funghi e lieviti.
Biosecur rappresenta un’alternativa 100% naturale ai comuni conservanti chimici e/o di sintesi, non solo quando utilizzato
direttamente nel prodotto alimentare (bevande, succhi, prodotti da forno, frutta e verdura confezionate) e nell’integratore ma
anche per la disinfezione delle superfici o delle apparecchiature industriali (per prevenire possibili contaminazioni crociate durante le fasi di produzione e confezionamento di prodotti finiti).
Biosecur è stato appositamente progettato per rispondere alle necessità di un conservante e un agente antimicrobico di alta qualità. È inoltre certificato biologico da ECOCERT, atossico e sicuro per l’ambiente, attivo a basse concentrazioni e totalmente solubile in acqua.
Attualmente è disponibile in diverse tipologie a seconda dell’applicazione:
- Per conservare integratori liquidi per aggiunta diretta alla formulazione;
- Per conservare cosmetici per aggiunta diretta alla formulazione;
- Per conservare alimenti mediante aggiunta diretta al formulato, sia esso in forma solida o liquida;
- Per conservare alimenti mediante spruzzo sulla superficie;
- Per disinfettare strumenti e superfici di lavoro per spruzzo sulla superficie
BioSecur™ è distribuito in esclusiva in Italia da SOCHIM International.
Per informazioni:
Barbara Pacchetti - SOCHIM International SpA
tel
+39 02/62020
email [email protected]
web www.sochim.com
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Kemin entra nel mercato del Personal Care
Con ingredienti attivi a base di estratti naturali
La Kemin Industries, un’azienda attiva nel campo delle scienze biologiche che da anni lavora per migliorare la salute e
l’alimentazione delle persone e degli animali in tutto il mondo, ha recentemente annunciato la sua entrata nel mercato del
personal care accompagnata dal lancio di una nuova divisione, la Kemin Personal Care, che, utilizzando le conoscenze in materia di estratti naturali, ha sviluppato nuovi ingredienti funzionali e principi attivi a base vegetale per i produttori di cosmetici per la pelle, i capelli e il corpo.
La Kemin Personal Care è guidata da Kerty Levy, prima vice presidente della Kemin Industries. Secondo Levy, la decisione
di dare vita alla nuova divisione non è stata poi così ardua, considerando la crescente domanda da parte dei consumatori di
prodotti naturali per la cura della persona e l’esperienza della Kemin nel settore degli estratti vegetali. Grazie al suo ricco
portfolio di ingredienti naturali, già usati dal settore degli integratori alimentari e per la salute, per la Kemin l’espansione verso il personal care è stato un passo praticamente automatico.
Oggi i consumatori critici esaminano minuziosamente gli ingredienti usati nei prodotti per la cura del loro corpo e, conseguentemente, dirigono la domanda verso quelli naturali che sono più sicuri, efficaci e sostenibili, afferma Levy. Per anni gli
scienziati della Kemin hanno estratto i principi attivi dal rosmarino e dalla calendula per utilizzarli negli integratori. Questi ingredienti, riformulati, forniscono una alternativa efficace agli ingredienti sintetici usati dall’industria cosmetica oggi.
La promessa della Kemin Personal Care, Natural with ScienceTM, è la base di tutto ciò che l’azienda può offrire al mercato
del personal care. La Kemin ha a disposizione un team di scienziati impegnati nella riproduzione convenzionale di piante con
tecnologie che garantiscono l’ottenimento di molecole bioattive di qualità superiore selezionate per sviluppare formulazioni
uniche per applicazioni specifiche. E’ da questo processo che prende vita la linea di principi attivi e ingredienti funzionali della
Kemin Personal Care.
Questa linea di ingredienti è formulata in modo da migliorare la consistenza, la stabilità, la performance e il rilascio del prodotto. Gli ingredienti della Kemin Personal Care già disponibili sono lo Speramox™, un antiossidante naturale estratto dalle
foglie di menta verde che mantiene la stabilità dei colori naturali e sintetici e previene l’ossidazione dei grassi e degli oli; il Rosamox™, un antiossidante naturale composto da un estratto di rosmarino brevettato che previene l’azione ossidante dei grassi e il Lysofix™, un emulsionante naturale estratto dalla soia che mantiene oli e acqua in emulsione.
La linea di ingredienti attivi della Kemin Personal Care offre benefici comprovati e sicurezza certificata sul lungo termine. FloraGLO® Lutein è un antiossidante naturale derivato dall’estratto di calendula. FloraGLO è il marchio di luteina più usato dai
produttori di integratori per i suoi comprovati benefici per la salute degli occhi; aiuta inoltre a proteggere e a mantenere la
pelle giovane. Se usato quotidianamente, migliora idratazione, contenuto lipidico e elasticità dell’epidermide, diminuisce
l’ossidazione lipidica e favorisce l’azione foto-protettiva.
Oltre a fornire materie prime affidabili e di prima qualità, la Kemin Personal Care offre supporto alle aziende: dai test sul prodotto finito alla consulenza in loco e assistenza normativa. La Kemin Personal Care si impegna così ad andare incontro ad
ogni esigenza dei suoi clienti.
Fondata nel 1961, la Kemin Industries festeggia quest’anno i suoi cinquant’anni di impegno costante nella ricerca di soluzioni molecolari innovative per la nutrizione e la salute umana e degli animali. Distribuisce circa 500 ingredienti in tutto il mondo diretti alle industrie nutrizionali e alimentari così come a quelle della salute e della bellezza. I suoi ingredienti offrono benefici ad oltre 1.3 miliardi di persone al giorno. La Kemin è una multinazionale con sede a Des Moines, in Iowa negli Stati
Uniti, che negli ultimi anni ha registrato una crescita a due cifre; impiega più di 1.200 persone e opera in 60 paesi diversi
con impianti di produzione dislocati tra Belgio, Brasile, Cina, India, Italia, Singapore, Sud Africa e Stati Uniti.
Per informazioni
Erin Hockman
tel
+1 515-559-5349,
email [email protected]
web www.kemin.com
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26-04-2011
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Accordo tra ISP e Takasago
Nuove sinergie nel settore dell’oral-care
ISP (International Specialty Products), leader mondiale nella produzione di ingredienti all’avanguardia per il mercato del personal care, e il colosso degli aromi e delle fragranze Takasago, hanno annunciato un accordo siglato per sviluppare la nuova generazione di prodotti innovativi per l’oral care.
Unendo la complessa tecnologia di incapsulazione di ISP e gli aromi unici di Takasago, la partnership contribuirà a sviluppare nuovi aromi e nuovi approcci sensoriali per dentrifici, colluttori e sbiancanti dentali.
L'accordo permetterà ai partner di mettere in commercio più rapidamente gli aromi incapsulati, garantendo al consumatore nuovi stimoli sensoriali. Grazie alla forte presenza globale e alla vasta esperienza che vantano le divisioni R&D, ISP e Takasago creeranno inaspettate sinergie per lo sviluppo di prodotti diretti ai mercati chiave. I dirigenti di entrambe le società ritengono che i beneficiari finali dello sforzo congiunto saranno i produttori di articoli per l’igiene orale.
Siamo davvero entusiasti di collaborare con un leader globale nella produzione di aromi e fragranze come Takasago e portare
la nostra tecnologia su un altro livello. Il nostro metodo di incapsulazione combinato agli aromi ineguagliabili di Takasago porterà ad innovazioni interessanti in questo segmento del personal care, ha dichiarato Jim Mish, Vice Presidente Senior/Responsabile della divisione Personal Care ISP. Questi benefici, una volta percepiti dal consumatore, daranno opportunità straordinarie ai responsabili marketing nell’attività di comunicazione relativa ai nuovi prodotti oral care e le nostre tecnologie e formulazioni saranno di supporto ai loro sforzi.
Grazie a questa partnership, possiamo pensare a nuovi formati per i nostri aromi. L’alta qualità degli aromi della Takasago e
il metodo di incapsulazione all’avanguardia della ISP formano un mix perfetto garantendo ai consumatori di fruire un notevole valore aggiunto comprando i nostri prodotti, ha dichiarato Brian Buck, Vice Presidente Senior della Takasago Flavors Americas. Stiamo per dare una vera innovazione al settore dell’oral-care.
Le due aziende credono che questo accordo darà vita a nuove soluzioni sensoriali nel prossimo futuro; i tempi di sviluppo dipenderanno anche dalle esigenze dei consumatori.
Per informazioni
Tom Nicolay - Resource Advantage Group
tel +1 973 882 1313 - email [email protected] - web www.ispcorp.com, www.takasago.com
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26-04-2011
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Fitocosmesi, il libro
I derivati naturali per le diverse funzionalità cosmetiche
le piante officinali ed i lipidi per la cosmesi
Paolo Poggi
Questo volume colma una lacuna nel panorama della pubblicistica tecnico-scientifica sulle piante officinali: l’assenza cioè di un manuale di riferimento per tutte quelle persone che per ragioni di studio, professionali o anche per pura curiosità vogliono saperne di più e avere dati certi
sull’impiego delle piante e dei loro derivati in cosmesi, ma lo fa con la passione, l’intelligenza ed
il mestiere di chi ha maturato una vasta esperienza professionale in un settore dell’industria
cosmetica, quello dei derivati naturali, in continua e dinamica trasformazione.
L’opera si compone di tre sezioni:
• la prima definisce le funzionalità cosmetiche dei derivati vegetali ed illustra la natura ed i meccanismi d’azione dei principi
attivi delle piante (dal trattamento topico dell’acne, all’azione coadiuvante anticellulite, dall’azione antiossidante agli schiarenti cutanei naturali, ecc)
• la seconda presenta 63 monografie di piante officinali di primario interesse cosmetico, descrivendo di ciascuna la storia
naturale e la botanica, i componenti attivi e le loro proprietà farmacologiche, gli impieghi specificamente cosmetici e le
principali preparazioni cosmetiche
• la terza sezione tratta per la prima volta in forma approfondita e sistematica le fonti dei lipidi vegetali, preziose basi cosmetiche, descrivendo anche qui il profilo botanico e fitochimico della pianta trattata e gli aspetti applicativi della materia
prima naturale che ne deriva.
Tutto il lavoro dell’Autore si basa su evidenze della letteratura scientifica, dati aggiornati ed attualizzati fino al momento di andare in stampa. Elementi di per sé sempre significativi, che fanno cogliere immediatamente la gamma delle potenziali funzionalità di una particolare sostanza o componenti di un estratto, ma che non vengono presi come semplici dati tecnici, ma
come elementi per una analisi razionale e critica del loro impiego nelle formulazioni cosmetiche, avallato solo dove è possibile dimostrare con certezza meccanismi d’azione e di sinergia realmente attivi nelle applicazioni proposte.
C’è di più: ognuna delle monografie sulle decine di piante trattate diventa in queste pagine anche un racconto che coglie
l’identità e la ‘personalità’ della pianta trattata e ne espone i più diversi aspetti per i quali è stata avvicinata dall’uomo come
rimedio medicinale, come alimento, come sostanza utile in un quadro sempre ricco di suggestione.
L’opera è uno strumento di immediata utilità per tutti gli operatori e gli studiosi delle piante medicinali ed officinali, utile a tutti; al ricercatore, al tecnico formulatore, all’addetto alla produzione, all’imprenditore, al professionista a contatto con il pubblico ed al consumatore stesso.
Edizione curata da Erboristeria domani, per A Oriente! srl, Milano
Formato 17 x 24 - Pagine 544 - Prezzo di copertina € 60,00
www.ceceditore.com
2011 Vol 14(2)
71
CT:Layout 1
15-04-2011
15:39
Pagina 1
Abbonati e troverai:
• articoli scientifici peer-reviewed;
• i nuovi ingredienti e gli ingredienti etici;
• innovazione e aggiornamenti su temi avanzati:
i nanomateriali, la sostenibilità, etc…
Inoltre, da quest’anno potrai scaricare la rivista
direttamente dal nostro sito
www.ceceditore.com
CEC Editore pubblica inoltre:
N1_A4:Integratore
11-03-2011
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L’ INTEGRATORE NUTRIZIONALE
ISSN 1827-8590
International Journal of Science & Marketing for Nutraceutical Actives • Raw Materials • Finished Products
2011
10 No.1
2011 Volume
Volume10
via Primaticcio,165
20147 Milano
tel 02 4152 943
fax 02 416 737
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Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L. 2702/2004 N 46) Art 1, comma 1 DCB Milano - ISSN 1127 6320 EURO 15.50
1/201
Novel Carbohydrates
for Postprandial Glycaemia
Curcumina biodisponibile
nell’Osteoartrosi
Probiotics
and Stress
Plasmolisato
Plasmolisat
di Lievito Vegetale
Vegetal
nell’Osteoblastogenes
CEC
harnessing Nutraceuticals through Science
AZIENDE
PUBLIREDAZIONALE
Filler e non solo….
Effetti speciali!
Merck ha presentato all’ultimo In-cosmetics di Milano una nuova serie di prodotti comprendenti
Pigmenti a Effetto e Filler Funzionali capaci di migliorare la sensorialità e l’aspetto delle formulazioni
cosmetiche. Vediamo quindi in dettaglio le novità:
RONASTAR® GOLDEN JEWEL
Questo nuovo pigmento combina un caldo e intenso colore dorato ad effetto sparkling con un
altissimo livello di coprenza. Utilizzato in combinazione con i comuni coloranti cosmetici o con
altri pigmenti ad effetto consente di ottenere nuove e infinite nuances anche a bassissimo
dosaggio. Chimicamente è composto da scaglie di calcium aluminum borosilicate (20 – 200 μm)
rivestite di ossidi metallici: una tecnologia speciale e unica ha permesso di raggiungere questo punto
di dorato privo di riflesso verde, accompagnato da un piacevole skin feel.
COLORONA® SYNCOLORS
Tre nuovi pigmenti a effetto basati su mica sintetica (10 – 40 μm) e rivestiti con ossidi di ferro:
colore intenso e brillante, elevata coprenza, morbido skin feel. Colorona® SynCranberry: rosso
scuro e luminoso. Colorona® SynBronze, marrone-dorato ideale per ottenere calde e luminose
tonalità. Colorona® SynCopper, rame brillante. Grazie alla purezza del substrato
e al basso contenuto in metalli pesanti, questi pigmenti sono particolarmente
indicati per formulazioni destinate alla zona occhi e labbra.
COLORONA® IMPERIAL TOPAZ
Pigmento innovativo di un caldo e leggero colore marrone, leggermente
luminoso, con un tocco estremamente cremoso e dall’elevata adesione
sulla pelle. Grazie al suo equilibrio tra trasparenza e potere colorante
permette di formulare prodotti che conferiscono un aspetto
naturale ma con effetto long-lasting.
Chimicamente è composto da mica, ossicloruro di bismuto e
ossidi di ferro, con particle size 2 - 50 μm.
Indicato per formulazioni dal claim minerale.
RONAFLAIRTM EFX
Filler funzionale dal tocco estremamente cremoso,
conferisce una sensorialità speciale a polveri libere o
compatte. Grazie alla sua elevata adesività è l’ingrediente
ideale per un primer o un fondotinta.
Altra caratteristica è la sua leggera e piacevole luminosità
che aiuta a uniformare l’incarnato e a donare alla pelle un
aspetto radioso. Chimicamente è composto da ossicloruro
di bismuto, mica sintetica e magnesio stearato; il particle
size è 2 - 35 μm.
RONAFLAIRTM SOFTSPHERE
Filler funzionale composto da una combinazione di sfere di
silica e scaglie di mica sintetica.
Le sfere di silica permettono alle scaglie di mica sintetica di
scorrere le une sulle altre determinando l’effetto ball bearing.
E’ particolarmente indicato per migliorare il pay-off delle polveri compatte e per conferire
un morbido skin feel a qualsiasi prodotto. Il colore bianco e la stabilità alla luce lo rendono adatto a prodotti di skin care e all’utilizzo di packaging trasparenti.
Per informazioni:
Emanuele Piras - Elena Nunno
Via Stephenson 94 - Milano
phone 02/332035.1
fax 02/332035206
email [email protected]
[email protected]
www.merck4cosmetics.com
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AZIENDE
INTERVISTA
Tiziana Mennini
Nuova divisione Cosmetica di Indena
Intervista a Stefano Togni - Indena
Indena, azienda leader nel settore dei derivati botanici, ha deciso nel corso del 2010 di creare al proprio interno una divisione interamente dedicata alla cosmetica, riaffermando e rafforzando la propria presenza in questo settore strategico, a fianco del farmaceutico e del nutraceutico, ambiti di presenza storica per la società.
Chiediamo a Stefano Togni, manager del Business Development e responsabile della divisione
Personal Care di Indena, di illustrarci il percorso che ha portato Indena a focalizzarsi nel settore cosmeceutico.
Stefano Togni
D
Quando si è sentita l’esigenza di creare una nuova
divisione cosmetica all’interno di Indena?
R Il mercato cosmetico non è una novità per Indena, che da
molto tempo è presente specialmente in quello di alta gamma, sviluppando collaborazioni di successo con i principali attori del settore. Nel corso degli ultimi anni, la rinnovata presenza di Indena nel settore cosmetico ha fatto emergere la
necessità di creare un team dedicato al fine di essere maggiormente propositivi e venire incontro alle esigenze del mercato. Sono state quindi reclutate figure professionali provenienti da tale settore e che portassero un’esperienza forte
anche in ambito distributivo oltre che tecnico. Le azioni finora intraprese e i riscontri ottenuti stanno confermando la
bontà della scelta.
D
Quale è l’approccio di Indena alla cosmetica?
R Il mercato cosmetico sta crescendo in termini qualitativi
ed è alla ricerca di ingredienti che siano efficaci e sicuri. Indena è una società fortemente orientata alla qualità e all’innovazione e perciò sicuramente in grado di far fronte a queste richieste. Indena tratta gli ingredienti cosmetici come veri e propri principi attivi, con un’attenta caratterizzazione fitochimica, un’idonea gestione della filiera produttiva e l’ esecuzione di prove di tollerabilità e di efficacia per sostanziare i
claim sul prodotto.
D
Indena si occupa tradizionalmente di derivati botanici, quindi ha una green image indiscutibile. Questa immagine ha facilitato l’impatto di Indena nel mercato cosmeceutico, che è sempre maggiormente alla ricerca di
principi naturali e biologici?
R Vantare una green image non è sufficiente. Gli utenti desiderano vedere risultati concreti e le promesse mantenute.
È perciò importante proporre ingredienti attivi naturali che
siano, oltre che sicuri ed environmentally friendly, anche assolutamente caratterizzati ed efficaci. Considerare gli ingredienti cosmetici alla stregua di principi attivi è da sempre il
nostro approccio. Non è infatti possibile eseguire trial di si-
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curezza ed efficacia senza un’adeguata standardizzazione e
riproducibilità degli ingredienti attivi. A tal fine, i produttori di
ingredienti cosmetici naturali devono necessariamente prendersi cura della gestione della materia prima botanica, dei
processi di estrazione, della standardizzazione, della stabilità
dell’ingrediente durante l’intero ciclo di vita del prodotto a
scaffale. Lo sviluppo di un nuovo ingrediente attivo è un lavoro complesso che coinvolge diverse competenze: agronomi,
ricerca e sviluppo, marketing e dipartimenti scientifici per i
test di sicurezza ed efficacia.
D
Un altro aspetto importante sia per le ditte produttrici che per il consumatore finale del prodotto cosmetico è quello della biodiversità e sostenibilità delle risorse.
Quale è la posizione di Indena a questo proposito?
R La natura è la principale risorsa di Indena. Per questo per
noi il rispetto verso l’ambiente è una scelta obbligata, oltre che
un dovere. Le materie prime dei prodotti commercializzati da
Indena provengono da coltivazioni di proprietà della società o
di terzi sotto lo stretto controllo di Indena. Ciò consente innanzitutto di preservare quella biodiversità presente in natura
che per la ricerca di Indena rappresenta un patrimonio inestimabile, nonché di controllare direttamente il rispetto delle
GACP (Good Agricultural and Collection Practices).
Alcuni nostri prodotti sono sviluppati a partire da prodotti di
scarto ma che di scarto non sono affatto, anzi. Esempi in tal
senso sono i semi di vinacciolo (uva) per la produzione di un
estratto con proprietà anti-ossidanti, la sansa di oliva per la
produzione di un prodotto che riduce la sensibilità della pelle
ai raggi solari e con funzione anti-infiammatoria e antiossidante attiva - o i semi di mirtillo per la produzione di un innovativo ingrediente attivo per la cura della pelle e dei capelli.
Due dei nostri principali prodotti sono stati certificati da Ecocert, uno dei più noti istituti di certificazione internazionale nell’ambito dei prodotti naturali.
L’impegno di Indena per l’ambiente è stato inoltre recentemente riconosciuto dalla certificazione ISO 14001 (Sistema di
Gestione Ambientale) per il suo principale sito produttivo di
Settala (Milano) che riconosce il valore di un continuo impegno per ridurre progressivamente l’impatto ambientale delle
nostre attività produttive.
D
Quali sono le attività principali in sviluppo?
R Le attività della divisione cosmetica si sono focalizzate inizialmente su un revamping del portafoglio cosmetico e sull’ottimizzazione della presenza sul mercato. In Italia, Indena
ha scelto di affidare la distribuzione cosmetica alla società
Luigi e Felice Castelli con la quale si è instaurata una proficua collaborazione professionale. Anche in altre aree geografiche sono in corso azioni di selezione di nuovi partner
commerciali per garantire una migliore presenza presso il
cliente finale. Si sono inoltre svolte attività di formazione sul
campo a filiali, agenti e distributori per comunicare adeguatamente il dossier scientifico che supporta ogni nostro principio attivo. Altre attività hanno previsto la messa a punto di
una sistematica formulativa, una serie di presentazioni scientifiche ai principali eventi cosmetici e, ovviamente, il lancio di
prodotti innovativi come, ad esempio, un estratto della spezia cinese Zanthoxylum buneanum che ha mostrato un’efficacia antirughe immediato
D
Indena anche quest’anno ha partecipato ad in-cosmetics. Quali sono i nuovi lanci che hanno sostenuto la
sua partecipazione?
R Quest’anno in-cosmetics si è svolto a Milano e Indena ha
dedicato molta attenzione all’organizzazione dell’evento, scegliendo tale fiera per la presentazioni di due nuovi attivi, Xilo-
gel, un polisaccaride naturale derivato dal tamarindo con attività antirughe e Omegablue, un olio estratto dai semi di mirtillo con proprietà lenitive e ristrutturanti per la pelle e i capelli.
D
Quali sono i nuovi trend e l’impegno di Indena per il
futuro?
R Il trend del naturale è in crescita continua ma, come già
accennato, deve sposarsi anche con evidenze oggettive di attività e di tollerabilità. Altro aspetto molto importante è la sostenibilità, sia in termini sociali che ambientali. Anche per il
futuro Indena, che festeggia nel 2011 il proprio novantesimo
anno di fondazione, intende confermare il proprio impegno
per una cosmetica etica, dove la promessa al consumatore
finale sia sostenuta da adeguate prove di tollerabilità, di efficacia e da una corretta e sostenibile gestione della filiera produttiva.
Non è sorprendente il fatto che clienti come le grandi aziende multinazionali siano sempre meno interessate a estratti
fluidi o miscele complesse di ingredienti botanici scarsamente caratterizzati, a favore di estratti altamente standardizzati e molecole pure naturali. Essi sono, in genere, ingredienti
più stabili che non necessitano di conservanti e non implicano l’utilizzo di acqua all’interno dell’ingrediente essendo in forma secca. Questo approccio si riflette in etichette pulite e nomi INCI che sembrano particolarmente apprezzati dai produttori e dai consumatori finali. Per questo motivo ci aspettiamo che nel 2011 aziende come Indena, che adottano un
simile approccio, confermeranno un ruolo di leadership nel
segmento dei derivati naturali ad alto profilo qualitativo.
Per informazioni
Stefano Togni
tel
+39 02 5749 6231
email [email protected]
web www.indena.com
www. ceceditore.com
2011 Vol 14(2)
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NOTIZIE
ASSOCIAZIONI
COLIPA
Test alternativi alla sperimentazione animale
50 mm€ per SEURAT 1: nuovo progetto di ricerca europeo
Circa 100 scienziati provenienti da oltre 70 organizzazioni europee si sono riuniti a Cascais (Portogallo) ai primi di Marzo
per dare il via al progetto di ricerca e innovazione da 50 milioni di Euro nel campo dei test di sicurezza alternativi alla sperimentazione animale per ingredienti e prodotti cosmetici.
Questa unica collaborazione è resa possibile grazie all’Health
Programme dell’Unione Europea e all’iniziativa delle industrie
cosmetiche europee. Il progetto di ricerca FP7 è stato lanciato nel Luglio 2009 dalla Comunità Europea. L’industria cosmetica europea ha offerto di integrare i fondi della CE al fine di raggiungere un totale disponibile di 50 milioni di euro,
per finanziare ricerche atte a colmare le attuali lacune nella
conoscenza scientifica e accelerare lo sviluppo di metodi alternativi per testare i prodotti.
Punto centrale dell’iniziativa è la tossicità di dosi ripetute.
Bertil Heerink (Dir Gen Colipa) ha detto: Questa collaborazione unica nella ricerca rappresenta un passo importante
nei nostri sforzi per trovare metodi alternativi ai test sugli animali per gli ingredienti e i prodotti cosmetici. Insieme alla UE
stiamo dando ai migliori scienziati di tutto il mondo la possibilità di riunirsi e fare progressi in questo settore.
L’iniziativa è il primo step verso cui verrà indirizzata la ricerca Safety Evaluation Ultimately Replacing Animal Testing
(SEURAT). Il progetto è detto SEURAT 1 ad indicare che è ne-
cessario fare ancora molti passi prima di arrivare a raggiungere l’obiettivo finale. SEURAT 1 approfondirà la conoscenza
e svilupperà i principi fondamentali per arrivare alla sostituzione degli attuali metodi in vivo per testare la tossicità di dosi ripetute nel processo di valutazione della sicurezza nell’uomo.
SEURAT1 è composto da 6 progetti di ricerca che hanno preso il via il 1 Gennaio 2011 e avranno una durata di 5 anni.
Questi progetti verranno condotti in stretta collaborazione e
vedranno la partecipazione di 70 università europee, di istituti pubblici di ricerca e di aziende.
La collaborazione di questi 6 progetti di ricerca, la diffusione
dei risultati, la cooperazione con altri team di ricerca internazionale e il continuo aggiornamento delle priorità della ricerca saranno rese possibili e agevolate dal coordinamento
e dall’azione del progetto di supporto COACH. L’esistenza di
una azione di coordinamento sin dall’inizio dell’attività di ricerca è unica, e grazie a questo meccanismo si riuscirà a garantire la massima sinergia tra i partecipanti e di conseguenza ad ottimizzare i risultati di questo lavoro comune.
Inoltre, in aggiunta ad un lavoro di ricerca e di sviluppo tecnologico, SEURAT 1 elaborerà anche un piano a lungo termine per assicurare che gli sforzi nella ricerca europea siano uniformi e per ottimizzare gli investimenti al fine di raggiungere al più presto soluzioni accettabili .
3rd Skin Tolerance Workshop
Gothenburg (Svezia), Giugno 8-9
La Task Force SKIN TOLERANCE di Colipa, parte del programma di ricerca sui test alternativi alla sperimentazione
animale, organizza, in concomitanza con il 23° Meeting della European Research Group on Experimental Contact Dermatitis (ERGECD), un incontro satellite che si terrà a Gothenburg (Svezia) i giorni 8 e 9 Giugno. L’obiettivo dell’incontro è
quello di far incontrare rappresentanti dell’industria con
esperti dell’accademia sul tema Skin Sensitisation, in modo
da utilizzare queste conoscenze per lo sviluppo di test alternativi alla sperimentazione animale.
Comitato
organizzatore Monique Marrec-Fairley,
Pierre Aeby, Anne-Marie Lekeu
Argomenti:
In-Vitro models, Skin bioavailability,
Chemistry/Protein binding, Skin Metabolism,
Dendritic cell activation, T-cell proliferation,
Bioengineer model, Safety assessment
76
2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
L’evento è ristretto ai soli membri di Colipa, ma chi volesse
partecipare può contattare Anne-Marie Lekeux (amlekeux@
colipa.be) per chiedere eventuale disponibilità di posti (limitati).
Un articolo della Task Force SKIN TOLERANCE, intitolato Formation of Mechanistic Categories and Local Models to Facilitate the Prediction of Toxicity, è stato ripubblicato da Altex come Highlight of World Congress 7, un riconoscimento
della credibilità e dell’impatto del programma Skin Tolerance
TF. L’articolo riguarda metodi per creare modelli per predire
la tossicità, in particolare category formation e read-across,
e si può scaricare al link:
http://www.altex.ch/en/index.html?id=16&aid=4
Per informazioni
www.colipa.eu
Personal Care Products Council (PCPC:USA)
PCPC-CIR
Sicurezza di formaldeide e glicole etilenico ancora in valutazione
Il 4 Marzo 2011, la Commissione di esperti del Cosmetic Ingredient Review (CIR), che si occupa della valutazione della
sicurezza degli ingredienti usati in cosmetica, ha raggiunto
una conclusione provvisoria sulla sicurezza della formaldeide
e del glicole metilenico usati in cosmetica e in prodotti ad uso
professionale per la stiratura e la lisciatura dei capelli. La
commissione ha riaffermato la conclusione del 2005 secondo cui la formaldeide e il glicole metilenico sono sicuri nei prodotti cosmetici se utilizzati nella concentrazione minima effettiva e ha ribadito che la quantità presente nelle formulazioni non deve superare lo 0.2% di formaldeide libera.
Comunque, la commissione ha precisato di non poter concludere che la formaldeide e il glicole metilenico siano sicuri
nei prodotti cosmetici formulati per vaporizzazioni o nei quali si abbia sviluppo di formaldeide o glicole metilenico nelle
condizioni d’uso. Quando i prodotti per la stiratura dei capelli
vengono riscaldati, possono rilasciare bassi livelli di formaldeide gassosa. La formaldeide e il metilene sono agenti sensibilizzanti e potrebbero indurre reazioni allergiche o sensibilizzazioni nei soggetti esposti. Diversi studi hanno inoltre indicato un legame tra lo sviluppo di tumori e l’inalazione cronica di questi vapori.
La commissione non è giunta ad una conclusione sulla sicurezza dei prodotti per la costruzione delle unghie. Al fine di poter
fare delle valutazioni e trarre conclusioni, il CIR ha richiesto informazioni aggiuntive ai produttori, i quali hanno accettato di fornire quanto richiesto. L’industria non è a conoscenza di studi in
cui vengano riportati effetti avversi in seguito all’utilizzo di questi
ingredienti nei prodotti per la costruzione delle unghie. Le raccomandazioni dell’FDA sull’utilizzo sicuro di formaldeide negli indurenti per unghie può essere trovata sul sito web di FDA.
Per la valutazione provvisoria sulla sicurezza da parte del CIR,
le persone interessate possono commentare, fornire informazioni e/o richiedere un colloquio prima della riunione della prossima riunione della Commissione, che si terrà il 27-28
Giugno 2011. Il riesame deve essere presentato il prima possibile e comunque non più tardi del 20 Maggio 2011.
John Bailey, Direttore Scientifico di PCPC, sostiene: Il PCPC
insieme a FDA e ai gruppi di consumatori alcuni mesi fa ha
richiesto che il CIR riesaminasse il tema della sicurezza dell’uso della formaldeide e del metilene nei prodotti ad uso professionale per la lisciatura e la stiratura dei capelli, e noi condividiamo queste conclusioni provvisorie del CIR. Sino a quando il riesame non sarà completato e le autorità regolatorie
avranno avuto la possibilità di fare valutazioni e giungere a
conclusioni, noi invitiamo i consumatori ad utilizzare con cautela questi prodotti.
L’Occupational Safety and Health Administration (OSHA), responsabile per la sicurezza nei posti di lavoro, ha stabilito dei
limiti di sicurezza per i livelli di esposizione alle inalazioni di
formaldeide gassosa. Speriamo che la FDA collabori al più
presto con OSHA e le altre organizzazioni coinvolte a livello
locale al fine di assicurare che questi prodotti siano stati correttamente testati e approvati per la sicurezza di utilizzo.
Raccomandiamo ai consumatori di segnalare a FDA qualsiasi reazione indesiderata legata all’utilizzo di questi prodotti.
Per informazioni
Kathleen Dezio
tel 202/454 0302
Lisa Powers
tel 202/4660 489
www.ceceditore.com
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NOTIZIE
SOCIETÀ SCIENTIFICHE
SICC
Vero e falso in cosmesi:
i falsi miti e le leggende metropolitane nell’era di Internet
Lo scorso 28 Marzo si tenuto un seminario presso il Centro
Congressi Stella Polare di Fiera Milano a Rho, per informare
correttamente e restituire fiducia ai consumatori. Medici, ricercatori, cosmetologi, esperti di marketing e associazioni di
consumatori hanno preso parte alla giornata di studio per contribuire a ridimensionare le molteplici notizie che dai vari siti di
Internet rimbalzano, creando allarmismi inutili.
Consultando molti siti Internet e forum sui cosmetici, si ricava
l’impressione che ogni flacone o tubetto nasconda gravi pericoli per la salute e per l’ambiente: deodoranti cancerogeni, creme idratanti che equivalgono a spalmarsi petrolio in faccia, olio
emolliente che danneggia la cute dei neonati, sostanze che provocano allergie o irritazioni. Nonostante sia molto semplice e
comodo per i consumatori trovare spiegazioni o risolvere dubbi sui cosmetici, con una semplice ricerca su un sito, è pur tuttavia necessario chiedersi quanto vi sia di vero e, soprattutto
di falso, in quello che viene riportato in molte pagine virtuali.
Per fare chiarezza ed evitare rischi indotti dalla disinformazione, la SICC, Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche, ha organizzato una tavola rotonda: si è parlato di cosmetici, del loro uso, della tipologia, dell’innocuità o meno degli ingredienti e della capacità di interpretare le etichette.
Ai lavori hanno partecipato relatori di primo piano del settore, tra i quali l’esperto cosmetologo e membro della SICC,
L Rigano, che ha lasciato una documentazione provocatoria su
La rassicurazione cosmetica: il naturale come mito di innocuità
garantita. V Rialdi, Presidente di Mapic, l’Associazione di Materie Prime Cosmetiche, ha discusso de I falsi e le ricadute sulle materie prime, mentre S Pacillo, esperto di Marketing e Comunicazione, ha trattato degli Aspetti del contromarketing naturale. D Godfrey, in rappresentanza dell’Associazione Inglese
di Scienze Cosmetologiche, ha introdotto le problematiche e le
conseguenze relative alla cattiva fama dei conservanti.
A rappresentare il pubblico e il diritto a diffondere una informazione corretta e adeguata, è intervenuta L Biardi, rappresentante Euroconsumer (Associazione Consumatori Europei);
per finire, R Zambonin, ricercatore e membro di SICC, ha portato come testimonianza la case history di Just Italia, produttrice di prodotti e cosmetici naturali. In apertura dei lavori, E Mignini, Presidente di SICC, ha inquadrato la Qualità intrinseca del prodotto cosmetico di cui la comunicazione corretta e trasparente è uno dei principali strumenti di valorizzazione, mentre G Pirotta, consigliere di SICC, ha coordinato
una discussione, seguita alle brevi presentazioni, mirata a
chiarire il fatto che la sicurezza dei prodotti cosmetici viene
garantita molto meglio dalla conformità alla Legislazione Europea in vigore, che dalla visione parziale, e quasi mai professionale, degli attivisti degli incontrollati blog della rete.
Workshop di aggiornamento tecnologico
Microbiologia ed igiene industriale
Milano, Giugno 16
Il mondo cosmetico italiano ha iniziato a prendere coscienza delle problematiche generate dagli inquinamenti microbiologici intorno agli anni ‘60 del secolo scorso. Da allora è stata fatta molta strada per migliorare le conoscenze ed il controllo degli effetti negativi dovuti alla proliferazione dei microrganismi nei prodotti, mutuando e personalizzando molte ricerche avanzate dal settore alimentare. Un uso esagerato di conservanti è stato adottato per contenere la crescita microbica, ma questi metodi sono ormai considerati obsoleti e si sono quindi affinati i campi della ricerca verso un approccio di riduzione dei rischi di suscettibilità microbiologica delle formulazioni e dei processi produttivi.
La giornata di lavoro organizzata da SICC, dal titolo Microbiologia ed igiene industriale: due discipline al servizio di un cosmetico sicuro, stabile e funzionale, avrà lo scopo di fare il
punto della situazione in campo cosmetico, sia dal punto di vista della ottimizzazione delle formulazioni, che da quello delle
analisi predittive e dei controlli, nonché della progettazione di
processi e layout produttivi igienicamente sostenibili. Si partirà
da una classificazione delle problematiche generali inerenti i microrganismi ed il mondo della cosmetica, per proseguire attraverso l’analisi delle metodiche ufficiali di valutazione microbiologica di ingredienti e prodotti finiti. Successivamente verrà
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valutata l’attendibilità e la predittività dei challenge test e dei
metodi a loro alternativi, anche per la corretta definizione del
PAO da apporre in etichetta. Verranno poi presi in considerazione i concetti di Clean Engineering e la progettazione di impianti e layout sanitari nei processi produttivi. Alla luce delle tendenze di mercato, ostili all’utilizzo di alcune categorie di conservanti e di promozione dei concetti della Green Cosmetics,
verranno esplorate le esperienze formulative autoconservanti
attraverso l’uso di metodologie di riduzione della Water Activity
e di Packaging progettato per ridurre i rischi di contaminazione. Da ultimo verranno rivalutate le funzioni indispensabili di alcune categorie di agenti antimicrobici sicuri sia nell’area della
stabilizzazione microbiologica delle formulazioni, che in quella
delle funzionalità cosmetiche a loro ascrivibili.
Alcune fra le più importanti autorità in ambito microbiologico, sia in campo accademico che industriale, hanno già assicurato la loro partecipazione in qualità di relatori; interverranno inoltre rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità
addetti al controllo microbiologico dei prodotti e della idoneità
igienico-sanitaria degli ambienti di lavoro.
Per informazioni
Segreteria Organizzativa SICC
tel 02 5457 556 - email [email protected] - web www.sicc.it
ira_adv_hyalucagesystem_210x297:Layout 1 28/05/09 12:25 Pagina 1
HYALU-CAGE SYSTEM®
A NEW DELIVERY SYSTEM
FOR COSMETIC ACTIVE PRINCIPLE
H Y D R O G E L
C R O S S - L I N K E D HYALURONIC ACID
BIOM A T E R I A L
The active principle “encaged” is
protected against external agents
and, thanks to the natural
enzymatic degradability of HA, it is
gradually released over a
prolonged period of time.
I.R.A.
ISTITUTO RICERCHE APPLICATE SRL
Via del Lavoro, 4a/6
20865 Usmate-Velate (MB) ITALY
7.41
Tel. +39 (0)39 63.1
Fax +39 (0)39 675.54.09
[email protected] • www.iralab.it
Different
cross-linking levels with
different sizes of cages,
which allows the
construction of a
made-to-measure wrapping
for each active principle.
NOTIZIE
ISTITUZIONI
MINSALUTE - ITALIA
Decreto 17 Dicembre 2010
Ethyl Lauroyl Arginate HCl
Sulla Gazzetta ufficiale italiana n. 52 del 4 Marzo 2011, è
stato pubblicato il Decreto 17 Dicembre 2010 recante attuazione della Direttiva della Commissione 2010/3/UE del
1° Febbraio 2010.
Il decreto modifica gli allegati III e V della Legge 713/86 e
successivi aggiornamenti, introducendo la sostanza Ethyl
Lauroyl Arginate HCl, attualmente di libero impiego, nell’elenco dei conservanti autorizzati (allegato V sezione prima) e
per altri usi specifici (allegato III) alle seguenti condizioni:
Allegato III, parte prima (sostanze soggette a restrizioni)
• N. 209: Ethyl Lauroyl Arginate HCl (CAS No. 60372-772, N.CE 434-630-6)
• Campo di applicazione: saponi, shampoo antiforfora,
deodoranti del tipo non-spray
• Concentrazione massima autorizzata: 0.8%
• Altre limitazioni e prescrizioni: ‘Per scopi diversi dall’ini-
bizione dello sviluppo di microrganismi nel prodotto. Questo scopo deve risultare chiaramente dalla presentazione
del prodotto’.
Allegato V, sezione prima, parte prima (Conservanti autorizzati)
• N. 58: Ethyl Lauroyl Arginate HCl (CAS No. 60372-77-2,
N.CE 434-630-6)
• Concentrazione massima autorizzata: 0.4%
• Limitazioni e prescrizioni: ’Da non usarsi in prodotti per
labbra, prodotti per il cavo orale e prodotti spray’
Il decreto, entrato in vigore il 1° Marzo 2011, prevede che
a partire da tale data i prodotti cosmetici non conformi non
potranno più essere immessi sul mercato dai produttori della Comunità e dagli importatori, né potranno più essere venduti o ceduti al consumatore finale.
Decreto 23 Marzo 2011
Recepimento della Direttiva 2008/112/CE del Parlamento e del Consiglio europei
Sulla Gazzetta ufficiale italiana del 28 Marzo 2011 è stato
pubblicato il Decreto 23 Marzo 2011 che recepisce la Direttiva 2008/112/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive del Consiglio 76/768/CEE,
88/378/CEE, 1999/13/CE e le direttive del Parlamento
europeo e del Consiglio 2000/53/CE, 2002/96/CE e
2004/42/CE allo scopo di adeguarle al regolamento (CE)
n. 1272/2008 relativo alla
classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio
delle sostanze e delle miscele.
Il Decreto adegua una serie di atti comunitari al regolamento (CE) n. 1272/2008 che dispone l’armonizzazione della
classificazione e dell’etichettatura delle sostanze e delle miscele all’interno della Comunità, apportando modifiche alle
seguenti normative:
• Legge 11 ottobre 1986, n. 713 sui prodotti cosmetici
• Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 sulle sostanze
pericolose
• Decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209 sui veicoli fuori uso
• Decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
• Decreto legislativo 27 marzo 2006, n. 161 sulla limita-
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2011 Vol 14(2) www.ceceditore.com
zione delle emissioni di composti organici volatili dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici e in taluni prodotti per carrozzeria.
Modifiche alla legge 713/86
In particolare le modifiche apportate alla Legge 713/86 riguardano
l’introduzione, nel settore dei prodotti cosmetici,
della registrazione, valutazione, autorizzazione
e restrizione delle sostanze chimiche (REACH).
I termini ‘preparato’ o ‘preparati’ ai sensi dell’articolo 3, punto 2, del regolamento (CE) n. 1907/2006, nella versione del
30 dicembre 2006, sono sostituiti rispettivamente dai termini ‘miscela’ o ‘miscele’ in tutto il testo;
• All’articolo 2-bis, comma 1, la lettera d)* è sostituita dalla seguente:
• «d) la realizzazione, sul territorio, di sperimentazioni animali relative a ingredienti o combinazioni di ingredienti allo scopo di conformarsi alle disposizioni della presente legge, dalla data in cui dette sperimentazioni vanno sostituite da uno o più metodi alternativi convalidati che figurano
nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione,
NOTIZIE
ISTITUZIONI
del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai
sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle
sostanze chimiche (REACH) o nell’allegato VIII.
*Legge 11 ottobre 1986, n. 713 e successivi aggiornamenti
Articolo 2 bis
d) la realizzazione di sperimentazioni animali relative a ingredienti o combinazioni di ingredienti, allo scopo di conformarsi alle disposizioni della presente legge, dalla data, stabilita conformemente al comma 2, in cui dette sperimentazioni vanno sostituite da uno o più metodi alternativi convalidati che figurano nell’allegato V del decreto legislativo 3 febbraio 1997,
n. 52, concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle so-
stituito dal seguente:
• Le informazioni quantitative di cui alla lettera a) che devono essere messe a disposizione del pubblico sono limitate
alle sostanze che corrispondono ai criteri relativi a una delle seguenti classi o categorie di pericolo di cui all’allegato
I del regolamento (CE) n. 1272/2008:
1. classi di pericolo da 2.1 a 2.4, 2.6 e 2.7, 2.8 tipi
A e B, 2.9, 2.10, 2.12, 2.13 categorie 1 e 2, 2.14
categorie 1 e 2, 2.15 tipi da A a F;
2. classi di pericolo da 3.1 a 3.6, 3.7 effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo, 3.8 effetti diversi dagli effetti narcotici, 3.9 e 3.10;
3. classe di pericolo 4.1;
4. classe di pericolo 5.1.
stanze pericolose o nell’allegato VIII della presente legge.
# Legge 11 Ottobre 1986, n. 713 e successivi aggiornamenti
• All’articolo 2-ter, il comma 1^ è sostituito dal seguente:
• E’ vietato l’utilizzo, nei prodotti cosmetici, di sostanze classificate come cancerogene, mutagene sulle cellule germinali o tossiche per la riproduzione, di categoria 1A, 1B
e 2, ai sensi dell’allegato VI, parte 3, del regolamento (CE)
n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 16 Dicembre 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele. Una sostanza classificata nella categoria 2 può essere utilizzata nei cosmetici se è stata sottoposta alla valutazione del comitato scientifico della sicurezza dei consumatori (CSSC) e dichiarata accettabile per l’utilizzo nei prodotto cosmetici.
• Nell’allegato VIII, la prima frase§ è sostituita dalla seguente:
• Il presente allegato elenca i metodi alternativi convalidati
dal Centro europeo per la convalida di metodi alternativi
(ECVAM) del Centro comune di ricerca che possono rispondere ai requisiti della presente legge che non sono
elencati nel regolamento (CE) n. 440/2008
^ Legge 11 ottobre 1986, n. 713 e successivi aggiornamenti
§ Direttiva 76/768/CE - Allegato IX
Articolo 2-ter
Elenco dei metodi convalidati alternativi alla sperimentazione animale
E’ vietato l’utilizzo nei prodotti cosmetici, di sostanze classificate come
Il presente allegato elenca i metodi alternativi convalidati dal Centro euro-
cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, categoria 1, 2
peo per la convalida di metodi alternativi (ECVAM) del Centro comune di
o 3, ai sensi dell’allegato I del decreto legislativo 3 Febbraio 1997, n. 52.
ricerca che possono rispondere ai requisiti della presente legge che non
Una sostanza classificata nella categoria 3, può essere utilizzata nei co-
sono elencati nell’allegato V del Decreto Legislativo 3 Febbraio 1997
smetici se e’ stata sottoposta alla valutazione del Comitato scientifico per
n. 52, concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle so-
i prodotti cosmetici e non alimentari (SCCNFP) e dichiarata accettabile
stanze pericolose. Poiché la sperimentazione animale può non essere
per l’utilizzo nei prodotti cosmetici.
completamente sostituita da un metodo alternativo, occorre indicare nel
Articolo 10-ter
Tuttavia le informazioni quantitative di cui al comma 1, lettera a) e f), che
devono essere messe a disposizione del pubblico, sono limitate alle sostanze presenti nel prodotto cosmetico classificate come pericolose ai
sensi della direttiva del decreto legislativo 3 Febbraio 1997, n. 52
presente allegato se il metodo alternativo sostituisce la sperimentazione
• All’articolo 10-ter, l’ultimo periodo del comma 9-bis# è so-
animale parzialmente o per intero.
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2011 Vol 14(2)
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NOTIZIE
ISTITUZIONI
Commissione UE
Regolamenti REACH
Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 69 del 16 Marzo 2011 sono stati pubblicati i Regolamenti (UE) n. 252/
2011 e 253/2011, recanti rispettivamente modifica dell’allegato I e XIII del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH).
Regolamento UE 252/2011
Prevede la modifica dell’Allegato I (Disposizioni generali relative alla valutazione delle sostanze e all’elaborazione delle relazioni sulla sicurezza chimica), al fine di adeguarlo ai criteri
di classificazione e alle altre prescrizioni del Regolamento
(CE) 1272/2008 (CLP) relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.
In particolare vengono modificati alcuni punti dei seguenti argomenti:
- valutazione della sicurezza chimica;
- valutazione dei rischi e dei pericoli per la salute umana;
- classificazione ed etichettatura;
- identificazione dei DNEL (Derived No-Effect Levels);
- valutazione dei pericoli fisico-chimici per l’ambiente e PBT
(sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche) e vPvB
(molto persistenti e molto bioaccumulabili);
- parte B della tabella relativa alla relazione sulla sicurezza
chimica.
Il nuovo Regolamento entra in vigore dal 5 Aprile 2011 e si
applica a decorrere dal 5 Maggio 2011.
Regolamento UE 253/2011
Prevede la modifica dell’Allegato XIII del Regolamento REACH
al fine di aggiornare i criteri per l'identificazione delle sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche, e delle sostanze
molto persistenti e molto bioaccumulabili.
La modifica ai criteri di identificazione PBT/vPvB si è resa necessaria per far sì che l’identificazione delle proprietà tenga
conto anche di costituenti per le sostanze di composizione
complessa (per es. derivati del petrolio) nonché, se pertinenti, degli eventuali prodotti di trasformazione e/o degradazione.
In modo particolare all’Allegato XIII sono state aggiunte due
nuove sezioni che consentono di procedere attraverso uno
screening indicativo sulle proprietà chimico-fisiche già note e
rilevate durante la procedura di registrazione, per procedere con l’acquisizione di nuovi dati solo ove necessario. Ciò riguarda in modo particolare i fabbricanti ed importatori di sostanze con bassi volumi (da 1 a 100 t/anno), la cui procedura di registrazione prevedeva l’acquisizione di un minor numero di dati (Allegati VII e VIII) rispetto ai soggetti con volumi
più importanti.
Il nuovo Regolamento entra in vigore e si applica dal 19 Marzo 2011.
Regolamento UE 286/2011
Secondo adeguamento al regolamento 1272/2008
Sulla Gazzetta ufficiale europea del 30 Marzo 2011 serie
L83 è stato pubblicato il Regolamento UE/ 286/2011 della Commissione recante secondo adeguamento al progresso tecnico e scientifico del Regolamento 1272/2008. Con
il nuovo Regolamento vengono adottate modifiche supplementari relative a:
• assegnazione delle indicazioni di pericolo e all’etichettatura dei piccoli imballaggi,
• nuove sottocategorie per la sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle,
• revisione dei criteri di classificazione per i pericoli a lungo
termine (tossicità cronica) per l’ambiente acquatico,
• nuova classe di pericolo per le sostanze e le miscele pericolose per lo strato di ozono.
Le modifiche riportate si sono rese necessarie al fine di aggiornare le disposizioni tecniche e gli allegati del Regolamento
1272/2008 (classificazione, etichettatura e imballaggio delle
sostanze e delle miscele), alla terza edizione riveduta del GHS
(Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichetta-
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tura delle sostanze chimiche - Globally Harmonised System of
Classification and Labelling of Chemicals,) delle Nazioni Unite.
Il Regolamento entrerà in vigore il 19 Aprile 2011.
Per l’applicazione delle norme sono previste le seguenti date:
• 1° Dicembre 2012 per le sostanze
• 1° Giugno 2015 per le miscele
Tuttavia sono previste le seguenti deroghe:
- prima di tali date le sostanze e le miscele potranno essere classificate, etichettate ed imballate ancora secondo le
disposizioni del Regolamento (CE) n. 1272/2008;
- per le sostanze immesse sul mercato prima del 1° Dicembre 2012 non sussiste l’obbligo di rietichettarle e
reimballarle in conformità al nuovo regolamento fino al 1°
Dicembre 2014;
- per le miscele immesse sul mercato prima del 1° Giugno
2015 non sussiste l’obbligo di rietichettarle e reimballarle in conformità al nuovo regolamento fino al 1° Giugno
2017.
NOTIZIE
ISTITUZIONI
CSSC - UE
Test in vitro - Episkin
Il 14 Dicembre 2010 Il Comitato per la sicurezza dei consumatori (SCCS) ha pubblicato sul sito della Commissione europea
http://ec.europa.eu/health/scientific_committees/
consumer_safety/statements/index_en.htm
un Memorandum relativo alla valutazione del test in vitro Episkin.
Tale valutazione riguarda la capacità del test di irritazione cutanea Episkin, di sostituire adeguatamente il test di Draize di
irritazione cutanea in vivo [OCSE TG 404 e metodo B.4 del Regolamento della Commissione n. 440/2008 del 30 Maggio
2008, che istituisce metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’auto-rizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)], per la
classificazione delle sostanze come irritanti cutanei.
Nelle conclusioni, SCCS puntualizza che per gli ingredienti cosmetici, al fine di valutare il rischio del contatto con la pelle,
fattori quali il tempo di esposizione, la frequenza d’uso, ecc,
sono importanti anche per ottenere informazioni su eventuali proprietà irritanti.
Il potere irritante dei prodotti cosmetici, può essere individuato in modo affidabile utilizzando il test di irritazione cutanea Episkin.
L’Industria ha presentato i risultati dei test per due distinti
gruppi di sostanze: un set di 15 filtri UV / conservanti /
agenti condizionanti e un set di 26 sostanze coloranti per capelli. Questo secondo gruppo è stato espressamente richie-
sto dal SCCS, in quanto vi era il sospetto che i coloranti per
capelli potessero interferire con la determinazione colorimetrica del saggio Episkin.
I risultati del test del primo gruppo hanno evidenziato che vi
era una correlazione relativamente elevata tra il test in vivo
e quello in vitro, anche se solo 2 delle 3 sostanze classificate come irritanti in vivo, erano state identificate come irritanti
con il metodo Episkin.
Per i coloranti utilizzati nelle tinture per capelli, è stato sviluppata una versione modificata del saggio Episkin, per assicurare una adeguata correlazione tra test in vivo e quello in vitro.
Sulla base dei risultati ottenuti con i 26 coloranti, la sensibilità di questo saggio è stata stimata intorno all’80%.
Poiché è stato rilevato un certo numero di gravi carenze relativamente al colore di interferenza con il sistema di prova,
alla classificazione delle sostanze in esame e alle differenze
di diluizioni testate in vivo e in vitro, SCCS ritiene che i dati
forniti non siano accettabili.
Nel complesso, il Comitato scientifico è del parere che i risultati ottenuti per i 26 coloranti per capelli non forniscono
prove sufficienti a sostenere che tale test possa essere utilizzato come endpoint idoneo per valutare il potenziale irritante dei coloranti.
Il Comitato è quindi del parere che per i coloranti dovrebbero essere sviluppati metodi di analisi che non si basino su misure di densità ottica.
NOTIZIE
UNIVERSITÀ & FORMAZIONE
A.I.Nu.C.
Cute e Alimentazione
I edizione Roma, Aprile 8-9
II edizione Firenze, Maggio 13-14
L’Accademia Internazionale dell’Alimentazione Clinica (A.I.Nu.C.) ha organizzato per i mesi di Aprile e Maggio un corso che
si articolerà in due edizioni, dal titolo Cute e Alimentazione.
Il corso si prefigge di offrire al medico e al biologo nutrizionista le nozioni essenziali per mantenere la cute in buona salute,
ma anche per fornire indicazioni, sulla base di un preciso e validato percorso diagnostico, per affrontare una serie di malattie cutanee con un corretto equilibrio alimentare.
L’alimentazione può avere un’importante influenza sullo stato della cute ed un corretto apporto di nutrienti e integratori può
contribuire a prevenire e curare numerose malattie della pelle e dei suoi annessi. Una dieta corretta può aiutare ad avere
una bella pelle, mentre le allergie ad alimenti e a sostanze chimiche possono determinare l’insorgenza di quadri clinici cutanei per i quali è necessario rimuovere la causa scatenante.
Il corso ECM prevede 11 crediti per Medici e Biologi, 13 crediti per i Farmacisti, 13 crediti per i Dietisti.
L’iscrizione al corso ammonta ad euro 200,00 + IVA; la quota comprende crediti ECM, materiale didattico e coffee break.
Per informazioni
Segreteria A.I.Nu.C.
tel 06 4420 2694 - email [email protected] - web www.ainuc.it
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NOTIZIE
RICONOSCIMENTI
Terzo premio BSB 2011
Assegnato a Provislim™ di Provital Group
Durante l’ultima edizione di in-cosmetics è stato assegnato il terzo premio BSB 2011, nella categoria Innovative Raw Materials - Naturals/Actives, a Provislim™ di Provital Group.
BSB (Beratungs- und Servicebüro Dr.Riedel) rappresenta un organismo indipendente che ogni anno premia l’innovazione in
campo cosmetico, scegliendo i vincitori tramite una giuria indipendente e internazionale e costituita dai maggiori esponenti
dell’industria cosmetica mondiale.
Provislim™, premiato come una delle tre materie prime maggiormente innovative, lanciate nel 2010 dall’industria cosmetica, è un attivo anti-cellulite con effetto adattivo: agisce contro l’accumulo di trigliceridi in ogni circostanza, 24 ore su 24, a
riposo, durante l’esercizio fisico, dopo l’assunzione di cibo. E’ il risultato della combinazione di due molecole pure, isolate da
fonti naturali: la fisetina, flavonoide naturale ricavato dall’Albero del Fumo (Buxus sinica), e il frambinone, un composto fenolico ottenuto dalla pianta dell’Anice.
Grazie alla sinergia di queste due molecole, Provislim™ contrasta l’accumulo di grassi in momenti e circostanze diverse nell’arco della giornata.
In particolare, Provislim™ espleta le seguenti funzioni:
- attiva la lipolisi basale a riposo;
- promuove la lipolisi indotta da adrenalina durante l’esercizio o sotto stress;
- inibisce la lipogenesi dopo l’assunzione di cibo (meccanismo esclusivo di Provital);
- inibisce la differenziazione dei pre-adipociti ad adipociti maturi.
Data l’azione esercitata sul metabolismo lipidico, Provislim™ è ideale non solo per formulare prodotti anticellulite, ma anche
per la funzionalizzazione di creme per sportivi, per snellenti, per addome-piatto.
Privo di conservanti, di origine vegetale al 100%, eco-friendly, Provislim™ viene distribuito in Italia esclusivamente da Giusto
Faravelli.
Per informazioni
Giusto Faravelli
tel
02 69717.1
email [email protected]
web www.faravelli.it
Prix d’Excellence de la Beauté 2011
Lo scorso 15 Marzo, con Even Better Clinical Siero Antimacchie, Clinique si è aggiudicata il più ambito riconoscimento italiano, il Prix d’Excellence de la Beauté, a conferma del grande successo conseguito da questo prodotto, che si è posizionato
sul mercato cosmetico selettivo come siero più venduto nella categoria anti-età nel 2010 (dati NPD).
In apertura dell’evento Marie Claire, il siero di Clinique è stato anche insignito del prix d’Excellence International de la Beauté
2011, vinto a Parigi lo scorso 6 Gennaio come prodotto skincare più innovativo e per consolidare Even Better Clinical come
il must-have delle donne per un incarnato luminoso, omogeneo e, soprattutto senza macchie, da Aprile viene venduto anche
nel formato da 50 ml.
Even Better Clinical si è rivelato come la perfetta sintesi della strategia Clinique di amplificare i forti valori dermatologici del
brand, realizzando prodotti ‘specialisti’ della pelle in grado di rispondere in modo attento e mirato a specifiche sue esigenze.
Per informazioni
Patrizia Borin - Public Relation Manager Clinique
tel
02 6377 221
email [email protected]
web www.cliniqueitaly.it
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NOTIZIE
APPUNTAMENTI - Fiere
in-cosmetics
Un grande successo per Milano
in-cosmetics si è concluso dopo tre giorni di grande successo: dal 29 al 31 Marzo la sede della fiera di Milano Rho è stata occupata quasi completamente da 6850
professionisti alla ricerca di nuovi ingredienti e nuovi sviluppi per il mondo della cosmesi e del personal care, un terzo dei quali italiani. Su una superficie di
10.987m², 560 espositori locali e internazionali hanno contribuito a rendere
l’edizione di quest’anno l’evento tra i maggiori successi nella storia di in-cosmetics,
secondo solamente a quello di Parigi. Importanti industrie nazionali ed estere hanno scelto di presentare i loro nuovi prodotti in questa sede, e si sono dette molto
soddisfatte della visibilità e dell’interesse dei visitatori.
Molto frequentata come al solito la Innovation Zone, che ha raccolto 70 nuovi ingredienti lanciati per l’occasione o negli ultimi sei mesi.
Parte del team di CEC Editore
a in-cosmetics 2011
in-focus quest’anno ha sviluppato il tema della sostenibilità nello sviluppo dei cosmetici, introducendo nuovi concetti, dalla ricerca delle materie prime, alla formulazione, ai processi industriali e al packaging, con la Sustainability Gallery dove sono stati presentati 12 esempi di sostenibilità tra innovazioni, iniziative o politiche di sviluppo proposti dai maggiori fornitori nel settore.
Come sempre molta partecipazione di pubblico ai Regulatory e Innovation Seminars, Marketing Trend Presentations e Formulation Workshops.
La novità di quest’anno, i due Scientific Seminars, hanno visto un grande afflusso di partecipanti.
In particolare quello organizzato in collaborazione con CEC Editore, dal titolo
Skin-ageing: from functional impairment to cosmetic solution, ha registrato il tutto esaurito, grazie al richiamo di relatori di
prestigio quali Luigi Rigano (Studio Rigano, Milano, I), Antony Rawlings (AVR Consulting Northwich, UK), Enzo Berardesca
(San Gallicano Dermatological Institute, Roma, I), Stefano Manfredini (Università di Ferrara, I) e Johann Wiechers (JW Solutions, NL).
Parlando del successo dell’evento, Cathy Laporte, Group Marketing Manager, ha commentato:
L’ampio numero di iniziative e di espositori, e le migliaia di visitatori che sono venuti a Milano, hanno posto ancora una volta
in-cosmetics all’avanguardia del mercato degli ingredienti per il personal care. Con la crescita dell’8.5% stimata per l’industria
cosmetica entro il 2014, lo show sembra promettere un grande successo anche per il prossimo anno.
L’appuntamento per il prossimo anno sarà alla Fiera di Barcellona (Spagna), dal 17 al 19 Aprile.
Le premazioni a in-cosmetics
L’ Innovation Zone Best Ingredient Award, conferito da un gruppo di esperti indipendenti, ha visto otto finalisti, che si sono
contesi fino all’ultimo il verdetto.
Il primo premio è andato a Lipo Chemicals per Liposhield™ HEV Melanin, un innovativo ingrediente di origine vegetale che
conferisce protezione da foto-invecchiamento alla pelle.
Il secondo e terzo premio sono stati conferiti rispettivamente a NeoPharm, per Defensamide™, un ingrediente composto da
amino-acidi naturali che stimola il sistema barriera della pelle e ne migliora l’idratazione, e a ISP per Capsaline 14™, un peptide sintetico che stimola l’espressione di caspasi-14, che sembra avere un importante ruolo tra le difese naturali della pelle.
Sempre nel corso di in-cosmetics sono stati assegnati i BSB European Innovation Prize, conferiti per la nona volta dal BSB
- Beratungs- and Servicebüro Dr. Riedel, un organismo indipendente che ogni anno premia l’innovazione in campo cosmetico, scegliendo i vincitori tramite una giuria indipendente e internazionale e costituita dai maggiori esponenti dell’industria cosmetica mondiale.
Per la categoria Innovative Raw Materials - Naturals/Actives il primo e secondo premio sono andati a Symrise, che aveva
già vinto il primo premio l’anno scorso per SymSitive®1609. Quest’anno i due prodotti di Symrise premiati sono stati SymFinity 1298®, un ingrediente anti-invecchiamento naturale derivato dalla Echinacea purpurea, e SymPeptide® 226EL, che rafforza, allunga e conferisce spessore alle ciglia gia dopo due settimane di applicazione.
Il terzo premio è andato a Provislim™ di Provital Group, un attivo anti-cellulite, risultato della combinazione di due molecole
isolate da fonti naturali: la fisetina e il frambinone.
Per informazioni
Naomi Allsop - Julie Longton
tel +44 (0) 20 7240 2444 - email [email protected] - web www.in-cosmetics.com
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Esxence
Terza edizione
Milano, Marzo 31 - Aprile 03
Si è conclusa con rinnovato successo la terza edizione di Esxence The Scent of Excellence 2011, tenutasi alla Permanente di Milano, che ha sottolineato ancora una volta il proprio ruolo di coordinamento e guida di rilievo a livello internazionale
nel mondo della Profumeria Artistica.
La manifestazione si è confermata quale l'occasione più interessante per cogliere i segnali del mercato e per scoprire le novità, incontrare i profumieri più noti, conoscere attraverso workshop ed eventi collaterali un mondo creativo e coinvolgente
in continuo sviluppo, che si basa sui valori di qualità, selettività, originalità e passione.
4.937 i visitatori, sia Italiani che stranieri, tra proprietari di marchi, creatori, produttori, distributori, buyer, retailer, giornalisti e semplici appassionati curiosi.
Con 132 brand espositori (di cui il 38% presenti per la prima volta) e numeri in crescita di anno in anno (nel 2009 presenti 86 marchi e 2.500 visitatori, con un aumento nel 2010 del 54% degli espositori e 4.036 visitatori), Esxence si è ritagliata
un ruolo chiave nel business internazionale del profumo d'autore, ponendosi una mission ambiziosa: fare in modo che, dall'incontro tra i titolari di marchi e gli export manager, nasca una rete di distribuzione mondiale che consenta alle creazioni
di essere proposte allo stesso livello di qualità in ciascun mercato, sulla base di criteri e principi comuni e condivisi.
Autorevoli professionisti del settore e personaggi di spicco hanno dato il loro contributo al successo dell'evento, dando vita
a incontri, attività e percorsi olfattivi; è stato affrontato anche l'argomento relativo alla possibilità di sviluppare il biologico nella nicchia della profumeria artistica.
Per informazioni
Anna Giuntoli - I.C.E.
tel
02 3453 8354
email [email protected]
web www.esxence.com
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NOTIZIE
APPUNTAMENTI - Agenda
Convegni
Fiere
26-28 Aprile
13-15 Maggio
IVTIP
Cosmofarma 2011
– In Vitro Testing Industrial Platform
Monaco, Germania
Bologna, Italia
Per informazioni
tel
+ 31 654 757 261
email [email protected]
web www.ivtip.org
Per informazioni
tel
+39 02 796420
fax
+39-02-795036
email [email protected]
web www.cosmofarma.com
5 Maggio
Union for Ethical BioTrade
18-19 Maggio
The Beauty of Sourcing with Respect
Luxe Pack New York 2010
Parigi, Francia
New York, USA
Per informazioni
tel
+41 22 566 15 85
email [email protected]
web www.ethicalbiotrade.org
Per informazioni
tel
+1 212 274 8508
email [email protected]
web www.luxepacknewyork.com
12-14 Maggio
24-26 Maggio
Sustainable Cosmetics Summit
FCE Cosmetique 2011
New York, USA
Sao Paulo, Brasile
Per informazioni
tel
+(44) 208 567 0788
email [email protected]
web www.sustainablecosmeticssummit.com
Per informazioni
tel
+55 (11) 3205.5000
email [email protected]
web www.fcecosmetique.com.br
8-9 Giugno
24-26 Maggio
11th International Sun Protection
Conference: The UVA Challenge
Beautyworld Middle East
Dubai, Emirati Arabi Uniti
Londra, UK
Per informazioni
tel
+44 (0)20 7828 2278
email [email protected]
web www.summit-events.com
Per informazioni
tel
+971 4 3380102
email [email protected]
web www.beautyworldme.com
24-26 Settembre
10-12 Giugno
Edi Academy Village 2011
Intercharm
Milano
Milano, Italia
Per informazioni
tel
+39 02 7021 1274
email [email protected]
web www.ediacademy.it
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Per informazioni
tel
+39 02 435 170.1
fax
+39 02435 170.95
email [email protected]
web intercharm.it
Cosmoprof Worldwide 92
Accademia del Profumo 94
Forum 95
Cosmetici Green
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Il Packaging al COSMOPACK 99
SPECIALE
Cosmoprof Worldwide Bologna
44a edizione
Bologna, Marzo 18-21
Si è conclusa il 21 Marzo us la 44a edizione di Cosmoprof
Worldwide Bologna che ha decretato il via ad una vera e propria ‘Voglia di bellezza’. I dati registrati hanno confermato ancora una volta il successo di questa manifestazione italiana:
in quattro giorni sono state contate ben 177.287 presenze,
con un incremento di crescita a due cifre rispetto allo scorso 2010. Fin dal primo giorno, è stata notata una massiccia
affluenza di visitatori provenienti soprattutto da USA, Francia, Germania, dai paesi dell’Est e dal mondo Arabo, mentre
la grande presenza di operatori indiani, orientali, australiani,
ha rivelato i nuovi, grandi motori di crescita dei consumi nella cosmetica. I visitatori esteri sono stati pari a 36.076 presenze ed è stato registrato il +8% rispetto alla passata edizione, mentre la presenza italiana ha avuto un incremento del
+25% (+28.284 persone che hanno fatto registrare un totale di visitatori italiani pari a +141.211).
E’ importante segnalare anche il successo che ha riscosso
la prevendita on line sul sito del Cosmoprof: in soli 4 anni si
è verificato un incremento del +106.7% di vendite.
Provenienti da 58 paesi nel mondo, i 2.300 espositori hanno occupato una superficie di 194.000 mq, pari a una superficie tre volte superiore a quella della Reggia di Versailles.
Anche Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, ha espresso grande soddisfazione non soltanto per i positivi dati di chiusura, ma anche per i significativi riscontri da
parte degli operatori e degli espositori presenti alla manifestazione.
Fabio Franchina, Presidente di Unipro, adottando lo slogan
Italians do it better, per sintetizzare dati e commenti del dopo fiera, si è così espresso: Il successo della manifestazione
è il successo delle eccellenze italiane della cosmetica, dalle
imprese, alle strutture organizzative, all’ente fieristico bolognese, che assieme hanno saputo proporre un’edizione da
record. I numerosi eventi che hanno visto protagonista Unipro sono stati unanimemente apprezzati per la cura, l’efficacia della comunicazione, ma soprattutto per il contributo di
approfondimento offerto agli operatori del settore. Un suc-
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cesso delle sinergie che deve diventare un vanto costante del
sistema Italia.
Una rapida indagine del Centro Studi e Cultura d’Impresa nel
pomeriggio di lunedì 21 Marzo, ha potuto registrare che oltre il 70% dei soci che esponevano ha risposto più che soddisfatto alla domanda sul sentiment dell’andamento della
quattro giorni bolognese.
Anche gli eventi coordinati da Unipro hanno riscosso consensi sia per la qualità degli interventi che per la partecipazione.
Il Forum tecnico-regolamentare, il 18 Marzo, ha aperto la
kermesse con una serie di interventi sul Regolamento Cosmetici 1223/2009 e su tematiche attuali, come ad esempio la Hair Dye Strategy della Commissione Europea; è seguita la Conferenza stampa che ha riportato i dati di settore presentati da Fabio Franchina; il pomeriggio è proseguito
con la Ricerca sull’imballaggio. Nella mattinata del giorno seguente sono state presentate le anticipazioni delle future indagini del Centro Studi e Cultura d’Impresa, che verranno
successivamente evidenziate nel prossimo Beauty report del
18 Maggio.
L’evento fashion del venerdì sera a Palazzo Re Enzo ha visto
coinvolta Accademia del Profumo per l’assegnazione dei premi ai migliori profumi dell’anno e nella stessa serata è stato
consegnato a Franco Savorielli di Lauriano il Premio Elena
Melik, istituito dal Gruppo Vendite in Profumeria di Unipro e
dedicato al mondo italiano della comunicazione della filiera
cosmetica.
Anche Camera Italiana dell’Acconciatura, presente in fiera
con uno stand, ha organizzato un evento nel CosmOff Privé,
durante il quale alcuni acconciatori sono riusciti a realizzare
ben 150 acconciature per altrettante persone, battendo un
simbolico recordo per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Per informazioni
Daniela Pezzetti
tel
02 2817 7347
email [email protected]
web www.cosmoprof.com
SPECIALE
Accademia del Profumo
22° Premio Internazionale
Nel salotto più esclusivo di Bologna, a Palazzo Re Enzo, sono stati consegnati i Premi Internazionali dell’Accademia del Profumo, durante una serata di luna piena e alla presenza di vip, esperti e autorità locali.
L’avvenimento, intitolato Profumi e Sapori d’Italia, è stato trasmesso per la prima volta nella sua storia, in diretta streaming TV sul
sito www.accademiadelprofumo.it e in tal modo centinaia di utenti hanno assistito alla cerimonia di consegna dei premi ai vincitori in tempo reale.
I vincitori femminili
Miglior profumo dell’anno e miglior packaging
Profumo Gucci Guilty
Identità olfattiva: Floreale, orientale
Distributore: P&G Prestige
Packaging: Ispirazione di Frida Giannini
L’ultima fragranza femminile di Gucci è stata creata per celebrare il lancio della nuova grafica del logo. Il flacone è un vero capolavoro, una perfetta fusione tra oro e vetro, tra solidità e fragilità, con
le due G che si intrecciano e si contrappongono specularmente, incise nel rivestimento metallico del
flacone, lasciando trasparire la calda tonalità dorata della fragranza. Le note di testa sono rappresentate da accenti di mandarino e pepe rosa che vanno ad incontrare quelle di cuore di geranio, lillà e pesca, mentre il fondo si
avvolge delle note profonde del patchouli e di quelle morbide dell’ambra.
Miglior creazione olfattiva
Profumo Love, Chloé
Identità olfattiva: fiorito, cipriato, muschiato
Distributore: Coty Italia div. Coty Prestige
Essenza: Givaudan
Packaging: Coty
Miglior comunicazione
Profumo Acqua di Gioia Giorgio Armani
Identità olfattiva: Floreale, acquatico, fruttato
Distributore: Giorgio Armani Parfums
Essenza: IFF
Packaging: Giorgio Armani
Miglior prodotto made in Italy (over 400 porte)
Profumo Attimo Ferragamo
Identità olfattiva: Floreale, boschivo, legnoso
Distributore: Ferragamo Parfums
Essenza: Firmenich
Packaging: Sylvie de France
Miglior prodotto di nicchia (max 400 porte)
Profumo (untitled) Maison Martin Margiela
Identità olfattiva: boschivo, floreale
Distributore: L’Oréal Italia
Essenza: Givaudan
Packaging: Baron&Baron
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SPECIALE
I vincitori maschili
Miglior profumo dell’anno e miglior comunicazione
Profumo Bleu de Chanel
Identità olfattiva: aromatico, boschivo
Distributore: Chanel
Essenza: Chanel
Packaging: Chanel
L’ultimo nato della maison Chanel gioca la carta della contrapposizione: la fragranza si sviluppa
con sorprendenti alternanze di note tradizionali e sobrie, come il vetiver ed il legno di sandalo, e
tocchi vivaci di bacche rosa, zenzero e pompelmo, dove l’animo oscuro e spigoloso del patchouli
si fonde con la luminosa rotondità del gelsomino. Tradizionale il flacone Chanel, dalle linee eleganti e pulite, di un intenso color blu scuro come il buio della notte. Per il lancio di questo profumo, Martin Scorsese ha diretto un mini film interpretato da un giovane tenebroso, sempre sotto i riflettori, la cui personalità nasconde tuttavia lati oscuri. Ombre di figure femminili riemergono dal passato a generare nel protagonista dubbi e tensioni, in un crescendo che culminerà nel finale con un’inattesa affermazione di sè.
Miglior creazione olfattiva e miglior packaging
Profumo Voyage d’Hermès
Identità olfattiva: boisé, fresco, muschiato
Distributore: Clarins Italia
Essenza: Hermès Parfums
Packaging: Philippe Mouquet
Miglior prodotto made in Italy (over 400 porte)
Profumo Bulgari Man
Identità olfattiva: orientale, legnoso
Distributore: Bulgari Italia
Essenza: Firmenich
Packaging: Atelier Ol
Miglior prodotto di nicchia (max 400 porte)
Profumo Zegna Forte
Identità olfattiva: agrumato, orientale
Distributore: Ermenegildo Zegna Parfums
Essenza: Mane
Packaging: Baron&Baron
Per informazioni
Gian Andrea Positano tel 02 2817 7340 - email [email protected]
Daniela Pezzetti
tel 02 2817 7347 - email [email protected]
web www.accademiadelprofumo.it
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SPECIALE
FORUM
TECNICO-REGOLATORIO UNIPRO
Le novità introdotte dal Regolamento 1223/2009 sui prodotti cosmetici, l’inquadramento legale dei prodotti borderline, le norme europee sulle tinture per capelli, le opportunità
connesse alle pratiche di sostenibilità e al Regolamento
REACh: questi i principali temi affrontati nell’ambito del Forum tecnico-regolamentare di Unipro, tenutosi a Bologna lo
scorso 18 Marzo in occasione del Cosmoprof.
Moderatrici dell’incontro, Marcella Marletta (Ministero della
Salute, Roma) e Cristina Emanuel (Unipro, Milano).
I lavori si sono aperti con l’indirizzo di saluto del presidente di
Unipro, Fabio Franchina, che ha definito straordinari i risultati ottenuti nel 2010 dall’industria cosmetica italiana considerando la situazione complessiva dell’economia. Il settore gode di ottima salute e la crescita ha riguardato tutti i canali
commerciali. Secondo Franchina il 2011 sarà un anno molto
importante per l’industria cosmetica italiana, poiché arriveranno le prime indicazioni sulle novità introdotte dal nuovo Regolamento 1223/2009 e inoltre le autorità europee assumeranno decisioni in merito alla messa al bando dei test sugli animali. Il presidente di Unipro ha sostenuto che attualmente poche aziende utilizzano questo tipo di ricerche, ma
l’eventuale messa al bando dei test sugli animali costituirà comunque una limitazione della capacità di innovazione dell’industria europea. Franchina ha infine espresso soddisfazione per
la recente nomina di Marcella Marletta a capo della Direzione
Generale Farmaci e Dispositivi Medici (Ministero della Salute)
e ha sollecitato l’intervento delle autorità per quanto riguarda
la lotta ai prodotti contraffatti e non conformi alle norme.
Veronique Scailteur (Procter & Gamble e Colipa, Bruxelles)
ha quindi tenuto una relazione sul tema Regulation 1223/
2009 on cosmetic products: let’s see where we stand. La
relatrice ha esordito ricordando che la direttiva sui cosmetici
attualmente in vigore risale a 34 anni fa e ha subito molte modifiche, pertanto l’Unione Europea ha ritenuto necessario riordinare la materia.
L’operazione è stata condotta con il metodo del recasting, che
ha consentito di giungere a un risultato in tempi brevi. E’ nato
così il Regolamento 1223/2009, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, che entrerà in vigore nel Luglio
del 2013. Il cambiamento principale riguarda la natura del
provvedimento legislativo: le Direttive europee richiedono il recepimento nelle legislazioni dei singoli Stati membri, un processo che inevitabilmente dà luogo a differenze tra Stato e Stato, mentre i regolamenti europei entrano in vigore in quanto tali nell’intera Unione. Il nuovo regolamento 1223/ 2009 riprende tutti i concetti principali della direttiva (ad esempio le
definizioni dei cosmetici, i requisiti per la sicurezza, gli allegati,
ecc), ma introduce molti chiarimenti e qualche autentica novità. Ad esempio, sebbene la definizione di prodotto cosmetico
rimanga invariata, sono state fornite definizioni esplicite di numerosi termini. Sono inoltre stati definiti gli obblighi della persona responsabile della conformità, che può essere il fabbricante, l’importatore, una persona da questi designata, o il distributore. Nuovi obblighi riguardano la catena di fornitura
(supply chain): tutti gli anelli devono conoscere l’identità dei loro fornitori e dei loro clienti e ciascuno di essi deve cooperare
con le autorità in caso di problemi relativi al rischio. Alcuni dei
chiarimenti introdotti riguardano la documentazione per la sicurezza: la documentazione da tenere a disposizione (nell’UE)
comprende una parte informativa (formulazione, profilo tossicologico degli ingredienti, effetti indesiderati ecc) e una parte
di valutazione del rischio. Per i prodotti rivolti unicamente ai
bambini di età inferiore ai tre anni e all’igiene intima sono richieste valutazioni particolari. Un’altra novità riguarda le sostanze CMR (cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione): quelle classificate ai livelli più alti (1A e 1B) continuano a essere vietate in linea generale, ma il loro uso può essere consentito se si verificano tre condizioni: conformità alle leggi sui prodotti alimentari, mancanza di alternative e parere favorevole da parte del comitato scientifico SCCS. E’ questa, secondo Scailteur, una novità importante, poiché non si può
escludere che nei prossimi anni siano classificate come 1A e
1B anche sostanze come l’alcol.
Innovazioni di rilievo anche per i meccanismi di notifica: attualmente ogni Stato membro utilizza un proprio metodo, mentre
in futuro si utilizzerà un unico sistema per tutta l’Unione Europea. La notifica sarà inviata alla Commissione Europea in modo elettronico; l’azienda dovrà fornire informazioni prima di immettere il prodotto sul mercato e dopo l’inizio della commercializzazione, dovrà inviare alle autorità anche una copia dell’etichetta definitiva e una foto della confezione. La notifica è dovuta anche da parte del distributore che, pur non essendo la
‘persona responsabile’, intervenga sul prodotto per modificarne la confezione. Il sistema di notifica elettronica è tuttora in
fase di sviluppo, con la collaborazione di tutte le parti interessate, e sarà pronto nel 2012. Va precisato che permane la
necessità di depositare il Product Information File nel singolo
Paese membro. Il nuovo regolamento interviene anche sul tema dei nanomateriali, che è stato oggetto di molte discussioni, con prescrizioni che potranno subire ulteriori modifiche. I
nanomateriali devono ora essere notificati; il prodotto che li
contiene, inoltre, deve essere notificato sei mesi prima della
commercializzazione, per dare tempo alla Commissione Europea (in caso di dubbi) di chiedere un parere al Comitato Scientifico. In etichetta, la voce riguardante il nanomateriale deve essere seguita dal termine nano. Ad esempio: ossido di zinco (nano). Altre novità riguarderanno i claim, cioè i messaggi rivolti
al consumatore per affermare le proprietà del prodotto, ma la
questione è tuttora in divenire: il piano della Commissione Europea prevede la redazione di una lista di criteri comuni e quindi la presentazione di un rapporto al Parlamento (entro il
2016), dopodiché verranno decise le misure da adottare per
regolare la materia.
Il nuovo regolamento introduce anche chiarimenti sulla comunicazione degli effetti indesiderati gravi. La persona responsabile (o il distributore) dovrà contattare le autorità del
paese in cui gli effetti si sono verificati. Il meccanismo per
diffondere le informazioni in tutta l’Unione è tuttora in fase di
studio; probabilmente verrà realizzato un sistema simile a
Rapex, o utilizzato lo stesso Rapex. Gli effetti indesiderati gravi dovranno inoltre essere inseriti nel rapporto di sicurezza.
La relatrice ha concluso ricordando che tutti i prodotti cosmetici attualmente sul mercato dovranno essere notificati;
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SPECIALE
l’attività di notifica potrà avere inizio dal primo Gennaio 2012
Per i prodotti non conformi al regolamento sono previste misure che possono attivare fino al richiamo.
L’intervento di Sonia Selletti (Studio legale Astolfi e Associati, Milano) è stato dedicato al tema Inquadramento legale e
gestione regolatoria dei prodotti borderline. La relatrice ha
ricordato che alcuni prodotti pongono problemi di classificazione perché per le loro caratteristiche possono essere considerati come appartenenti sia alla categoria dei cosmetici
sia ad altre categorie vicine, come ad esempio integratori alimentari, medicinali, biocidi, dispositivi medici. Giungere a una
classificazione certa di questi prodotti è fondamentale per
stabilire quali sono le norme cui essi dovranno conformarsi,
una questione molto delicata poiché in alcuni casi le inadempienze possono avere anche risvolti di rilevanza penale. La
definizione di prodotto cosmetico contenuta nel regolamento
1223/2009 è la stessa fornita dalla legge italiana
713/1986, ma il nuovo provvedimento legislativo afferma
che ogni prodotto deve essere valutato singolarmente. Selletti ha quindi ricordato la definizione di cosmetico fornita dal
regolamento, che si basa sul sito di applicazione (la superficie esterna del corpo, nelle sue varie parti) e sulle funzioni
prevalenti (pulizia, profumazione, modificazione dell’aspetto,
correzione degli odori corporei, ma anche protezione e mantenimento in buono stato). Il nuovo regolamento prevede che
il cosmetico possa avere anche una funzione ancillare (secondaria) diversa da quelle elencate, pur continuando ad essere classificato come cosmetico; mentre non può avere né
vantare finalità terapeutiche. Nonostante le definizioni, nella
pratica si verificano casi dubbi; la Commissione Europea ha
pertanto pubblicato alcuni manuali interpretativi, inoltre esistono linee guida appositamente rivolte ai prodotti borderline. La relatrice ha quindi illustrato una serie di esempi reali
di prodotti borderline e le relative decisioni assunte dalle autorità. Una parrucca non è un cosmetico perché non è una
sostanza né una preparazione (termini contenuti della definizione ufficiale); un indumento che rilascia sostanze, invece, è
un cosmetico, proprio per la presenza di una sostanza che
agisce sulla pelle (a patto, ovviamente, che la funzione della
sostanza rientri tra quelle tipiche dei cosmetici). Analogamente, è un cosmetico anche un cerotto che rilascia sostanze con funzione cosmetica. Una gomma da masticare
che profuma l’alito è stata considerata dai giudici italiani come un alimento perché rilascia sostanze che vengono ingerite (il problema, in quel caso, riguardava un additivo ammesso dalle norme sui cosmetici ma vietato da quelle sugli
alimenti). I prodotti per le articolazioni non rientrano nella categoria dei cosmetici perché svolgono un’azione sistemica,
quindi non agiscono sulla superficie esterna del corpo. Nel
caso dei prodotti che alleviano il prurito, la Commissione Europea ha tracciato una distinzione basata sulla causa del disturbo; il prodotto è un cosmetico se allevia i pruriti che hanno un’origine non patologica. I prodotti per il peeling possono essere cosmetici oppure no, a seconda dei casi. I prodotti
anticellulite possono essere classificati come cosmetici, sebbene la cellulite sia considerata una patologia, se sono presentati come tali, ossia se combattono gli inestetismi che ne
conseguono e non la cellulite in quanto tale. Gli antibatterici
sono cosmetici se la funzione antibatterica è ancillare, come
nel caso di un dentifricio con disinfettante.
La relazione di Jacquemine Pungier (L’Oréal R&I, Parigi, e Co-
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lipa, Bruxelles) ha affrontato il tema The EU hair dyes strategy: A commitment towards consumer safety. La relatrice
ha ripercorso l’evoluzione delle norme europee riguardanti le
tinture per i capelli. Già negli anni ottanta le aziende produttrici inviavano informazioni al Comitato Scientifico della Commissione Europea, su base volontaria, per dimostrare la sicurezza dei prodotti, ma i consumatori e le autorità chiedevano maggiore trasparenza. Nel 2001, pertanto, il Comitato
Scientifico chiese alla Commissione Europea maggiori risorse
per poter rivedere tutte le informazioni sui prodotti ed esercitare un’azione più incisiva. Nel 2003 l’Unione Europea mise a
punto una strategia suddivisa in tre fasi:
1 invio di informazioni sulla sicurezza da parte delle industrie;
2 valutazione di queste informazioni da parte del Comitato
Scientifico;
3 valutazione, da parte del Comitato Scientifico, delle informazioni riguardanti i prodotti ossidativi, che sono stati distinti dalle tinture dirette.
Per implementare questa strategia è stato quindi messo a
punto un piano d’azione in tre fasi:
i redazione di una lista di ingredienti privi di interesse, elencati nell’allegato II della direttiva;
ii redazione di una lista positiva di ingredienti valutati favorevolmente dal Comitato Scientifico, elencati nell’allegato
III della direttiva;
iii valutazione dei prodotti di reazione.
La lista positiva degli ingredienti ammessi nelle tinture per
capelli non è ancora pronta (sono 125 gli ingredienti in attesa di un parere finale da parte del Comitato Scientifico)
e sarà completata prima dell’entrata in vigore del nuovo regolamento. A quel punto, le sostanze che non ne fanno parte saranno automaticamente vietate; le aziende che desiderano sottoporre a valutazione un particolare ingrediente,
quindi, devono affrettarsi. Pungier ha espresso soddisfazione per il processo che ha portato al riordino di questa
materia, poiché i lavori hanno coinvolto tutte le parti interessate e hanno migliorato la sicurezza dei consumatori.
David Duncan (DRD Consulting, Colipa, Bruxelles), ha presentato una relazione sul tema Good Sustainability Practice for
the Cosmetics Industry - Benefits and Opportunities for all
Companies. Il relatore ha illustrato il documento che riassume
la posizione di Colipa in materia di sviluppo sostenibile, anche
allo scopo di dimostrare che il tema della sostenibilità riguarda
anche le piccole e medie aziende cosmetiche. Duncan ha illustrato tutti gli aspetti del documento, fornendo una definizione
di sviluppo sostenibile e richiamando la strategia di sostenibilità dell’Unione Europea. Percorrendo tutte le fasi della vita di
un prodotto cosmetico, il relatore ha posto l’accento su alcuni
aspetti: ad esempio, nella formulazione, l’impiego di ingredienti approvati e l’eliminazione di derivati animali; nel processo produttivo, la riduzione dei consumi di acqua ed energia; nella progettazione del packaging, l’adozione di misure che facilitino il riciclaggio (ad esempio la preferenza per il packaging mono-materiale), considerando le differenze tra le norme in vigore nei
diversi paesi; nella distribuzione, l’ottimizzazione dei trasporti;
nell’uso da parte del consumatore, infine, l’adozione di accorgimenti che favoriscano la diminuzione dell’uso di acqua e riducano la quantità di prodotto che rimane nella confezione.
Duncan ha concluso affermando che le buone pratiche di sostenibilità sono anche buone pratiche per la conduzione dell’attività industriale.
SPECIALE
Vincenzo Rialdi (Vevy Europe, Genova, e Mapic, Milano) è intervenuto sul tema L’altra faccia del pianeta REACh:
costruire una gestione responsabile.
Il relatore ha suggerito alle aziende cosmetiche di prepararsi a compiere gli adempimenti del regolamento REACh tramite un audit condotto con una check list (lista di verifiche)
basata su domande mirate (messa a punto da EFfCI, con il
concorso di Mapic). Ad esempio: nella mia azienda ho formato competenze per la gestione del REACh? Ho predisposto un gruppo di lavoro ad hoc? Ho definito ruoli e responsabilità, creando un apposito organigramma? Conosco il numero delle sostanze che devo necessariamente registrare
(ad esempio perché i contratti me lo impongono)? Conosco
il numero delle sostanze che voglio registrare, considerando
che in alcuni casi potrei scegliere di togliere dal catalogo alcuni prodotti? Ho coinvolto i miei fornitori nell’adeguamento
al REACh? Ho predisposto un’analisi dei costi derivanti dagli
adempimenti REACh? Ho valutato la possibilità di accedere a
finanziamenti? So come comportarmi in caso di ispezione da
parte delle autorità? Ho creato le procedure per il futuro
mantenimento del sistema REACh nella mia azienda, che dovrà diventare un’attività di routine?
Nel passare in rassegna questi aspetti, Rialdi ha fornito alcuni suggerimenti agli imprenditori: ad esempio, acquisire
personalmente una buona conoscenza del regolamento REACh, assicurarsi la presenza del proprio avvocato quando si riceve la visita degli ispettori, svolgere una simulazione dell’ispezione per prepararsi a reperire i documenti richiesti,
creare un centro di costo dedicato al REACh, ricalcolare il valore dell’azienda considerando le conformità o non conformità
al regolamento, tracciare scenari per lo sviluppo dell’azienda
utilizzando metodi matematici come quello di Michael Porter.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Marcella Marletta
(Ministero della Salute, Roma), che ha risposto alle questioni
sollevate da Fabio Franchina sostenendo che la futura procedura di notifica centralizzata favorirà la lotta alla contraffazione e ai prodotti non conformi. Per quanto riguarda inoltre i
certificati di libera vendita online, il Ministero si sta organizzando; l’operazione verrà svolta tramite la Posta Elettronica
Certificata. Marletta si è poi ricollegata alla relazione di Selletti per illustrare le ultime attività del Ministero in materia di
prodotti borderline. Un notevole sforzo è stato dedicato agli
igienizzanti e ai dopo-puntura (le creme da applicare sulle aree
con punture di insetti). Gli igienizzanti possono essere classificati come cosmetici solo se la loro funzione antibatterica è
ancillare (cioè secondaria); non è quindi considerato cosmetico un prodotto che vanta un claim del tipo uccide il 100% dei
batteri. Per quanto riguarda i dopo-puntura, la classificazione
come cosmetico o dispositivo medico viene decisa caso per
caso. Al fine di facilitare la classificazione dei prodotti borderline, il Ministero della Salute ha emanato una circolare che fissa le regole per la loro presentazione, cioè i requisiti a cui devono sottostare aspetti quali il nome, gli aggettivi e i claim, affinché il prodotto in questione possa essere classificato come
cosmetico. Ad esempio, il nome del prodotto non deve fare riferimento ad alcuna patologia.
Roberto Frazzoli
COSMETICI GREEN
Nuove tendenze ed esperienze di successo
L’edizione 2011 della fiera bolognese Cosmoprof ha dedicato notevole attenzione al settore dei cosmetici biologici e naturali, anche tramite convegni espressamente rivolti a questo tema. Uno di questi incontri, intitolato Ultime tendenze
ed esperienze di successo, ha avuto luogo il 19 Marzo con
la partecipazione di numerosi esperti aziendali.
Nella sua relazione introduttiva, il moderatore Amarjit Sahota (Organic Monitor, Londra) ha fornito alcuni dati e ha illustrato le tendenze in atto nel settore. Secondo la società di
ricerche di mercato britannica, il mercato europeo dei cosmetici biologici e naturali è in crescita e nel 2009 ha raggiunto un valore di 1.7 miliardi €; questa cifra, però, rappresenta solo il 2.9% del mercato cosmetico complessivo. Il
paese europeo che consuma la maggiore quantità di prodotti green è la Germania con 770 milioni €, pari al 5.9% del
mercato cosmetico locale; seguono la Francia con 270 milioni € e l’Italia con 245 milioni €. Nel nostro paese il settore biologico e naturale rappresenta il 2.7% del totale. La penetrazione di questi prodotti è forte, oltre che in Germania,
anche negli altri paesi germanofoni (Austria e Svizzera), mentre è scarsa nell’Europa meridionale.
Le motivazioni d’acquisto da parte dei consumatori comprendono la paura dei parabeni, l’effetto traino dei cibi biologici e una maggiore sensibilità ai temi ambientali ed etici.
Per il 2011 l’aumento previsto è del 12%; la fase di forte
crescita, quindi, è finita, mentre è aumentato il numero delle aziende che si contendono il mercato, con il risultato di un
aumento della pressione competitiva. Gli scaffali dei negozi
specializzati in cibi biologici, un canale di vendita utilizzato anche per i cosmetici green, sono già saturi; per crescere,
quindi, si punta ora sulla grande distribuzione. Ma, come si
è detto, anche il numero dei contendenti è aumentato: si rileva ad esempio la nascita di numerose private label di cosmetici green certificati, ossia linee di prodotti che portano
il marchio della catena che li vende. Iniziative di questo tipo
sono state lanciate dalla catena britannica di farmacie Boots,
ma anche dai negozi di abbigliamento H&M.
Alcuni produttori di cosmetici convenzionali, inoltre, hanno
lanciato linee che, secondo Sahota, disorientano i consumatori: è il caso dei prodotti della linea Palmolive Natural. Per
quanto riguarda le categorie merceologiche, il 60% dei pro-
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SPECIALE
dotti biologici e naturali è costituito da prodotti skin care, alcuni dei quali vengono pubblicizzati da testimonial d’eccezione
come la cantante Madonna. Nel settore dello skin care
‘green’ si rileva una crescente segmentazione, con la nascita di linee come Madara, rivolta alle teenager, e Bulldog, per
gli uomini. Per quanto riguarda le formulazioni, si registra
una tendenza all’uso di ingredienti ottenuti tramite commercio equo-solidale, o di tipo alimentare, o di origine locale. La
filiera produttiva, inoltre, tende all’integrazione verticale; in altri termini, spesso il singolo produttore di cosmetici si occupa anche di produrre gli ingredienti (per evitare problemi con
fornitori inaffidabili) e/o di vendere i prodotti al pubblico tramite propri negozi (per superare le difficoltà di comunicazione con i consumatori). Questa tendenza, insieme alla maggiore pressione competitiva, sta portando a numerose fusioni ed acquisizioni tra le aziende del settore.
Tra le altre tendenze in atto va rilevata la nascita di due certificazioni rivolte ai cosmetici biologici (Cosmos e NaTrue), in
competizione tra loro; nella attuale impossibilità di determinare quale sia la certificazione più importante, molti prodotti ne hanno due o tre diverse.
L’intervento di Liliana S George (The Estée Lauder Companies, New York) è stato dedicato al tema Le tendenze del
settore organico. La relatrice ha richiamato alcuni concetti
e alcune ricerche di mercato riguardanti la sostenibilità, i cosmetici green e l’atteggiamento dei consumatori riguardo a
questi temi. Secondo George, la definizione di green si evolverà e le innovazioni arriveranno dalla chimica verde (green
chemistry). La chimica attualmente utilizzata è datata, ha sostenuto la relatrice; alcune delle sostanze tradizionalmente
utilizzate in cosmetica, si possono oggi produrre anche a
partire da ingredienti naturali. Occorrerà inoltre adeguare le
confezioni dei prodotti ai principi della sostenibilità. George
ha concluso ricordando le iniziative di Estée Lauder nel campo della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa.
Mirja Kloss (Weleda) ha tenuto una relazione intitolata Weleda: in armonia con la natura e l’essere umano dal 1921.
Kloss ha illustrato la storia e l’attività dell’azienda, che da
sempre è specializzata nella produzione di cosmetici (soprattutto skin care) basati su ingredienti vegetali e formulati
anche sulla base di principi antroposofici. Per la propria attività, Weleda si avvale anche di un grande orto botanico di
proprietà. Kloss ha quindi illustrato due progetti tramite i
quali l’azienda si è assicurata la fornitura di importanti ingredienti svolgendo, al tempo stesso, un’attività di sostegno
ad aree scarsamente sviluppate. In Turchia, Weleda ha incentivato la coltivazione della rosa damascena, una varietà
che rischiava l’estinzione; ora l’attività coinvolge 350 agricoltori su 120 ettari di terreno e l’azienda ha costruito un asilo
per la comunità. In Romania un altro progetto, condotto in
collaborazione con il WWF, consente ad alcune comunità di
sostentarsi tramite la raccolta manuale dell’arnica che cresce spontanea. La commercializzazione dei prodotti Weleda
avviene anche tramite negozi di proprietà dell’azienda.
L’intervento di Ido Leffler (Yes To, San Francisco), intitolato
Scalata di successo, ha descritto l’avventura della piccola
azienda californiana specializzata nella produzione di prodotti skin care e prodotti per capelli basati su ingredienti vege-
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tali. L’offerta della società comprende quattro principali linee
di prodotti basate rispettivamente su carote (Yes To Carrots),
pomodori (Yes To Tomatoes), cetrioli (Yes To Cucumbers) e
mirtilli (Yes to Bluberries). In soli quattro anni l’azienda ha lanciato 70 prodotti che oggi vengono distribuiti globalmente,
anche nelle catene della grande distribuzione; in Europa il
partner strategico di Yes To è Sephora.
La società fondata da Leffler aderisce ai principi dei cosmetici green (non effettua test su animali, non usa parabeni, impiega confezioni riciclabili), ma ha scelto un’immagine molto
moderna e divertente, adatta ad attirare i giovani benestanti
delle metropoli statunitensi. Secondo il relatore, infatti, spesso i produttori di cosmetici naturali hanno un atteggiamento
un po’ troppo predicatorio. Anche Yes To, comunque, coltiva
un’immagine di sensibilità etica, ad esempio finanziando la
creazione di orti nelle scuole pubbliche statunitensi.
• Leffler ha quindi illustrato i segreti del successo di Yes To:
• ascoltare i propri clienti, considerandoli come parte della
squadra;
• sfruttare Facebook, YouTube e gli altri social media in cui
si svolge il passaparola sui prodotti (oggi non tutti i clienti
leggono le riviste);
• comunicare con chiarezza gli eventuali errori commessi;
• scegliere per l’attività produttiva un fornitore di grandi dimensioni, con cui poter crescere;
• realizzare prodotti divertenti (le istruzioni degli shampoo
Yes To, ad esempio, dicono usare tutti i giorni cantando).
Leffler ha affermato che nelle catene della grande distribuzione statunitensi lo spazio dedicati ai cosmetici green è in
aumento, ma ha avvertito che anche i grossi produttori si
adegueranno a questa tendenza, ad esempio eliminando i parabeni. I piccoli produttori, quindi, dovranno trovare modi per
colpire maggiormente i consumatori.
Laura Luciani (Davines, Parma) ha illustrato le iniziative
messe in campo dalla propria azienda in materia di prodotti green e di sostenibilità. Davines - che fabbrica cosmetici
rivolti unicamente al canale professionale dei parrucchieri utilizza, per quanto possibile, ingredienti naturali e processi
produttivi a freddo, per diminuire il consumo di energia. La
società, inoltre, impiega fonti energetiche rinnovabili, aderisce a LifeGate (progetto italiano per la compensazione delle
emissioni di CO2), realizza eco-packaging in collaborazione
con l’univer-sità di Parma e, tra le legislazioni sui cosmetici
in vigore nei diversi paesi, segue sempre la più restrittiva.
Davines svolge anche un’azione educativa nei confronti dei
parrucchieri, suggerendo loro di non lasciare rubinetti aperti inutilmente e di scegliere opportunamente le batterie degli attrezzi di lavoro.
Il 15 Novembre 2010 Davines ha organizzato la prima Giornata della Bellezza Sostenibile: i parrucchieri aderenti sono
rimasti aperti eccezionalmente di lunedì, hanno lavorato utilizzando solo prodotti naturali e hanno chiesto ai clienti solo
un’offerta libera da devolvere in beneficenza. Nel corso del
2011 questa iniziativa sarà replicata negli USA.
Roberto Frazzoli
SPECIALE
IL PACKAGING AL COSMOPACK 2011
Nell’ambito di Cosmopack 2011, lo scorso 18 Marzo a Bologna si è tenuto un incontro articolato in più fasi:
• l’Istituto Italiano Imballaggio ha illustrato i risultati di una
nuova ricerca sul packaging cosmetico,
• la Airless Packaging Association ha presentato un’iniziativa di certificazione rivolta a questo tipo di confezioni,
• il Polo Tecnologico della Cosmesi ha descritto i servizi offerti alle imprese associate.
Il tema Il confezionamento nel settore della cosmesi è stato affrontato dall’intervento di Pino Iascone (Istituto Italiano
Imballaggio, Milano), che ha presentato uno studio sul packaging cosmetico condotto recentemente dal suddetto istituto
su incarico di Unipro, a distanza di dieci anni dall’ultima ricerca dello stesso genere. Il confronto tra i dati rilevati oggi
e quelli raccolti dieci anni fa ha consentito di evidenziare sensibili cambiamenti nello scenario del packaging cosmetico.
Per quanto riguarda la scelta dei materiali, in generale si è
registrato un calo del vetro (-11,6%), una crescita della plastica (+19,5%) e un maggiore impiego dei tubi in poliaccoppiato a scapito dei tradizionali tubi in alluminio. In calo anche
gli incarti in carta, a causa della riduzione nelle vendite di saponette. Per quanto riguarda la tipologia delle confezioni, si
registra un calo delle bombolette in acciaio (spesso ritenute
antiestetiche a causa della saldatura laterale) e un aumento
delle bustine flessibili in poliaccoppiato. Con riferimento alle
diverse categorie di prodotti, alcune delle tendenze rilevate
comprendono il calo del peso medio di alcuni tipi di packaging
(i flaconi in vetro per i profumi e le confezioni dei prodotti per
i capelli, in quest’ultimo caso per la riduzione dei formati),
l’affermazione del roll-on nel segmento dei deodoranti (assente dieci anni fa), il minore impiego di metallo per le scatolette delle creme per il corpo e dei rossetti.
La seconda parte dell’incontro, intitolata Airless: quando il
packaging fa davvero la differenza, è stata organizzata da APA
(Airless Packaging Association) e ha compreso due relazioni.
Lucyna Silberstein (Airless Packaging Association, APA,
Germania) ha ripercorso la storia e i vantaggi delle confezioni airless e ha illustrato gli obiettivi dell’associazione. La relatrice ha innanzitutto fornito la definizione di airless packaging
elaborata da APA:
Una confezione airless è un sistema di erogazione non
pressurizzato, a prova di manomissione,
che combina una pompa azionata meccanicamente e un
contenitore che, dopo essere stato riempito e sigillato, eroga il prodotto senza far entrare l’aria.
Il contenitore può essere di tipo soft pouch o con pistone
scorrevole.
Silberstein ha quindi ricordato che la tecnologia airless è nata vent’anni fa per i dentifrici, ma negli ultimi dieci anni ha trovato applicazione anche in altri settori come i prodotti skin
care e i cosmetici naturali. Oggi la gamma delle opzioni disponibili è ampia e comprende contenitori con pistone, pouch, materiali co-estrusi, il tutto in varie dimensioni e con costi inferiori rispetto al passato.
La relatrice ha quindi parlato di APA, che è stata costituita
per far conoscere alle aziende cosmetiche e ai consumatori
i vantaggi delle confezioni airless. Lo strumento principale di
questa azione sarà un marchio (Airless Certified by APA) da
apporre sulle confezioni. Il rilascio della certificazione presuppone la conformità a una serie di requisiti base definiti da
APA, il superamento di un test tecnico svolto da un laboratorio indipendente (SGS) e l’adesione all’associazione. L’uso
del marchio APA non prevede alcun costo per l’industria cosmetica che decide di utilizzare una confezione certificata. Attualmente APA comprende cinque membri: Lablabo, Lumson, Megaplast, Quadpack/Yonwoo e Rexam.
Stefano Focolari (Lumson, Capergnanica, CR) ha affermato
che la diffusione delle confezioni airless è in forte crescita,
perché i prodotti cosmetici divengono sempre più sofisticati
e quindi più sensibili all’ossigeno e alle contaminazioni; la tecnologia airless, inoltre, consente di ridurre l’impiego dei conservanti e lo spreco del prodotto (le dosi vengono erogate
con grande precisione, il contenitore può essere svuotato totalmente).
Secondo le stime di APA, nel 2011 il mercato europeo delle
confezioni raggiungerà i 600 milioni di pezzi e continuerà a
crescere stabilmente in misura del 15-20% all’anno per i
prossimi cinque anni; nel 2016, quindi, il numero dei pezzi
prodotti si aggirerà intorno a 1.2 miliardi. Il relatore ha affermato che sul mercato si trovano oggi molte confezioni che
sembrano airless, ma che in realtà non lo sono; per questo
APA ha ritenuto necessario istituire una certificazione basata su prove condotte da un laboratorio indipendente (SGS) e
riconosciuta tramite il relativo marchio.
Roberto Frazzoli
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I
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Cere
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II
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III
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Estratti
III
• Biochim
Estratti Vegetali
III-IV
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Filtri / Schermi UV
IV
• A.C.E.F. • Biochim • Esperis • Evonik • Huwell
• I.R.A. • Merck
Fragranze e Oli Essenziali
V
Bioingredienti
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Impianti di Macinazione
V
• Cere & Resine
BIOCHIM Srl
Laboratori di Ricerca e Analisi
V-VI
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• Int.e.g.ra • I.R.A. • Ispe • Sinerga
Lanolina e Derivati
VI
• Biochim • Esperis • Variati
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VII
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• A.C.E.F. • Bayer • Basf • Bregaglio • D.G.S. • Esperis
• Evonik • Farmalabor • Gattefossè Italia • Huwell • I.R.A.
- SYMRELIEF: Miscela di alfa bisabololo naturale ed un estratto oleoso si
Ginger ad azione lenitiva e disarrossante
- DRAGOCALM: derivato naturale dell'Avena ad azione lenitiva ed antiprurito
- IBR-TCLC: Miscela di carotenoidi NON colorati ad azione antiradicalica e
protettiva ricavati da pomodoro
• L.C.M. • Lipotec • Merck • Res Pharma • Sinerga
• Univar • Urai • Variati • Vevy Europe
Siliconi e Derivati
XI
• Biochim • Evonik • Gale. & Cosm.
Tensioattivi Emulsionanti Solubilizzanti
XI-XII
• A.C.E.F. • Biochim • Evonik • Sabo
• Sinerga • Zschimmer & Schwarz
Terzisti Prodotti Cosmetici
XII-XIII
• Biofarma • C.D.B. • Cosmint • Cosmoproject
• Farmaceutici Procemsa • Humana Pharma International
• I.R.A. • O.F.I • Rols • Safosa • Sinerga
Terzisti Saponi
• Saponificio Rondinella
I
XIII
ESPERIS SpA
Via Binda, 29
20143 Milano
tel
02 8912 2227-19-36
fax
02 8912 2257
email
[email protected]
web
www.esperis.it
PROTEINVIT (idrolisato proteico dal grano), proteine vegetali, lipoproteine,
lipoaminoacidi, Acido Jaluronico polvere da biosintesi, Acido Jaluronico soluzione 0.8% e 1%, Acido Kojico, Alfa Bisabololo naturale, Olii essenziali bio,
Olii vegetali bio
SPICA Srl
EVONIK GOLDSCHMIDT
GmbH
Via Goldoni, 26
20090 Trezzano sul Naviglio (Mi)
tel
02 484 871
fax
02 4840 0460
email
[email protected]
web
www.spica.it
Essen, Germany
tel
+49 201 173 2854
fax
+49 201 173 1828
web
www.evonik.com/personal-care
• Ceramidi - lipidi identici a quelli naturalmente presenti nella pelle.
• SK-Influx - concentrato di lipidi cutanei che agiscono in sinergia per riparare la barriera protettiva dello strato corneo. • Phytosphingosine SLC sfingolipide efficace contro i segni del crono- e del foto-invecchiamento • Glucare
S - Beta-glucano estratto delle cellule del lievito per una protezione attiva della
pelle • TEGO® Cosmo C 100 - creatina, principio attivo multifunzionale per
la cura della pelle e dei capelli • TEGO® Cosmo C 250 - schiarente cutaneo
• TEGO® Cosmo 813 - co-emulsionante con proprietà antimicrobiche per
prodotti deodoranti • TEGO® Natural Betain - Betaina, ingrediente naturale
con proprietà idratanti • HYACARE® e HYACARE® 50 - acido ialuronico da
biotecnologia
Certificazione UNI EN ISO 9001 e 14001
Membro della EUROPEAN WAX FEDERATION
- Cere vegetali: candelilla, cera di carnauba e di palma
- Cere minerali: ceresine ed ozocheriti
- Cere microcristalline e paraffine speciali, cere fanghi, basi per epilatori
- Oli minerali e vegetali, vaseline, colofonie e stearine
Collagene e Derivati
VARIATI Srl
ESPERIS SpA
Via Guido Rossa, 10
20863 Concorezzo (MB)
tel
039 611 581
fax
039 6041 340
email
[email protected]
web
www.variati.it
Via Binda, 29
20143 Milano
tel
02 8912 2227-19-36
fax
02 8912 2257
email
[email protected]
web
www.esperis.it
• Acido ialuronico e DHA • Argento microporizzato • Esteri dermofili e seboriducenti (IS Avocadato e OH-Isostearyl) • Estratti e latti vegetali • Fattori di
idratazione naturale (Hydroveg® VV) e PCA derivati • Frazioni insaponificabili
da oli vegetali • Olii e burri vegetali esotici • Principi attivi di derivazione biotecnologica • Principi attivi di derivazione vegetale marina • Proteine della seta
(Sericina,Vari-Silk) • Proteine idrolizzate (Granosol, Vari-Ker) • Squalano e
Squalene vegetali
Collagene solubile (ricco di proteine a basso peso molecolare)
Collagene nativo 1%
Collagene Idrolisato polvere
Desamidocollagene
Cere
Coloranti Lacche Pigmenti
CERE & RESINE
di Palma Giuseppe
BIOCHIM Srl
Via Staffora, 4 - 20090 - Opera (MI)
tel
02 5303 1038 - 5303 0735
fax
02 5303 0735
email
[email protected]
web
www.cereeresine.it
&
Cere Resine
CERE
Cera Carnauba - Candelilla - Cera d’api gialla e sbiancata - Cere microcristalline Ceresina - Paraffina Ozokerite - Cere tecniche - Spermaceti sintetici Stearina
RESINE NATURALI
Colofonia - Damar - Copalemanila - Elemi - Sandracca Gommalacca - Abtn e
decerata - Trementina Veneta
Via Puccini, 81
20080 Casarile (MI)
tel
02 9009 6205 5 linee r.a.
fax
02 9052 754
email
[email protected]
web
www.biochim.it
50 anni di esperienza nella fornitura di materie prime per l’industria cosmetica.
Distributori per l’Italia di:
LUBRIZOL (Noveon - Chemron - Scher Chemicals) - SYMRISE Chemical Specialties - FMC Biopolymer - IBR (Israeli Biotechnology Research)
a Coloranti Naturali e Sintetici per uso cosmetico ed alimentare
i Carminio di Cocciniglia, Clorofilla, Annatto, Beta Carotene,
Xantofille e Antociani
SINERGA Spa
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
ALBIWAX, GRANOWAX, MANDORWAX, WAX-OLEA:
cere ottenute dalla frazione lipofila rispettivamente di Albicocca, Grano, Mandorla Dolce, Oliva. Fattori di consistenza indicati come validi sostituti delle
cere tradizionali nei sistemi anidri, lipogeli, emulsioni A/O, emulsioni O/A e nei
prodotti make-up. Cere attive con alta percentuale di frazione insaponificabile,
quindi funzionali in prodotti con proprietà rassodanti, idratanti, emollienti
MERCK SpA
Via G. Stephenson, 94
20157 Milano (MI)
tel
02 332035.1
fax
02 332035.206
email
[email protected]
web
www.merck4cosmetics.com
Merck Spa è la filiale italiana dell’azienda tedesca Merck KGaA, fondata a
Darmstadt nel 1668.
Pigmenti ad effetto perlescenti: TIMIRON, RONASTAR, XIRONA E COLORONA
Filler funzionali, Soft Focus: RONAFLAIR.
II
Conservanti
SCHÜLKE & MAYR
ITALIA Srl
Via Ciardi, 9
20148 Milano
tel
02 4021 820
fax
02 4021 829
email
[email protected]
web
www.schuelke.com
Conservanti per cosmetica
Innovative combinazioni a base di:
• miscele di acidi organici • methylisothiazolinone • ethylhexylglycerin
• DMDM-Hydantoin • phenoxyethanol • caprylyl glycol • isotiazolinoni
• parabeni
SINERGA SpA
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
FENOSSIPARABEN - Miscela di parabeni in fenossietanolo
GRAM 1 - Imidazolidinilurea
GRAMBEN II - Miscela di parabeni e diazolidinilurea in propilenglicole
GRAMCIDE III - Sodium Hydroxymethilglycinate
INIBITORI DI CRESCITA
NATICIDE - Fragranza con attività inibitrice di crescita microbica a spettro totale
FENIOL - miscela di alcol feniletilico in Caprylyl glycol
THOR SPECIALTIES Srl
Via Puccini, 30
21010 Besnate (Varese)
tel
0331 279 311
fax
0331 272 915
email
[email protected]
web
www.thor.com
Produzione di principi attivi conservanti e formulati a base di isotiazolinoni,
parabeni, ecc. Produzione di condizionanti cationici per hair care.
Laboratorio microbiologico per assistenza alla clientela e servizio di test tossicologici in vitro (IVT) in accordo con le nuove normative
Consulenti
SINERGA SpA
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
I laboratori di Ricerca Sinerga sono stati giudicati dal MURST (Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) come laboratori
altamente qualificati e quindi iscritti all’Albo Nazionale di Ricerca.
Tale importante riconoscimento, riservato a pochi laboratori eletti in Italia,
soddisfa il cliente dal punto di vista scientifico e gli permette contemporaneamente il rimborso dell’investimento effettuato. Sinerga, inoltre, offre ai propri
clienti un importante supporto tecnologico e operativo di analisi chimica strumentale e microbiologica.
I laboratori dispongono di una strumentazione estremamente sofisticata,
il RABIT (Rapid Automated Bacterial Impedance Technique), in grado di effettuare controlli microbiologici in tempi brevissimi e di garantire al tempo stesso
risposte sicure
Estratti
BIOCHIM Srl
Via Puccini, 81
20080 Casarile (MI)
tel
02 9009 6205 5 linee r.a.
fax
02 9052 754
email
[email protected]
web
www.biochim.it
50 anni di esperienza nella fornitura di materie prime per l’industria cosmetica.
Distributori per l’Italia di:
LUBRIZOL (Noveon - Chemron - Scher Chemicals) - SYMRISE Chemical Specialties - FMC Biopolymer - IBR (Israeli Biotechnology Research)
Biologici
- da SYMRISE Neo EXTRAPONE ORGANICS
Vegetali
- da SYMRISE Estratti Glicolici, idroglicerici, a base latte e titolati della
famiglia EXTRAPONE
Estratti Vegetali
A.C.E.F. SpA
Azienda Chimica e Farmaceutica
RICERCA
& COMUNICAZIONE Srl
Vicolo Cervia, 8/B
43039 Salsomaggiore (PR)
tel
0524 400 055
fax
0524 400 077
email
[email protected]
-
Consulenze personalizzate
Formulazione e sviluppo di nuovi prodotti
Verifiche di stabilità
Realizzazione dei dossier dei prodotti cosmetici
Valutazione tollerabilita' ed efficacia di cosmetici e dispositivi effettuata con
la collaborazione di istituti universitari
- Supporto informatico
III
Via Umbria, 8-14
29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)
tel
0523 241 911
fax
0523 241 929 - 242 937
email
[email protected]
web
www.acef.it
ARDA NATURA Srl
Via Romagna, 13
29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)
tel
0523 982 165
fax
0523 982 165
email
[email protected]
ESPERIS SpA
EVONIK GOLDSCHMIDT
GmbH
Via Binda, 29
20143 Milano
tel
02 8912 2227-19-36
fax
02 8912 2257
email
[email protected]
web
www.esperis.it
Essen, Germany
tel
+49 201 173 2854
fax
+49 201 173 1828
web
www.evonik.com/personal-care
Estratti glicolici
E/D 2:1
Estratti fluidi
E/D 1:1
Estratti idroglicolici
E/D 2:1
Estratti liposolubili E/D 2:1
Proteinvit (proteine vegetali dal grano, dal mais e dalla patata)
TEGO® Sun T 805 - biossido di titanio rivestito
TEGO® Sun T DEC 45 - dispersione lipofila di biossido di titanio rivestito
I.R.A. - Istituto Ricerche Applicate Srl
HUWELL
CHEMICALS SpA
Via del Lavoro 4a/6
20865 Usmate Velate (MB) - Italy
tel
039 631 741
fax
039 675 5409
email
[email protected]
web
www.iralab.it
Via Darwin, 73
20019 Settimo Milanese (MI)
tel
02 3350 1936
fax
02 3357 6965
email
[email protected]
web
www.huwell.it
Estratti di origine vegetali, glicolici, idroalcolici e in trigliceride caprilico/caprico.
Su ordinazione si producono estratti di qualsiasi tipo.
AZIENDE RAPPRESENTATE:
• GRANULA: Predispersioni di pigmenti rivestiti (Biossido di Titanio - Ossido
di Zinco - Biossido di Cerio) e di Methylene Bis Benzotriazolyl Tetramethylbutylphenol (MBBT)
Filtri/Schermi UV
•
•
•
•
Coloranti per capelli
Polveri decoloranti per capelli
Materie prime di base
Principi attivi, Vitamine, Fitoestratti, Esteri dermofili, Emulsionanti
A.C.E.F. SpA
Azienda Chimica e Farmaceutica
Via Umbria, 8-14
29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)
tel
0523 241 911
fax
0523 241 929 - 242 937
email
[email protected]
web
www.acef.it
BIOCHIM Srl
Via Puccini, 81
20080 Casarile (MI)
tel
02 9009 6205 5 linee r.a.
fax
02 9052 754
email
[email protected]
web
www.biochim.it
50 anni di esperienza nella fornitura di materie prime per l’industria cosmetica.
Distributori per l’Italia di:
LUBRIZOL (Noveon - Chemron - Scher Chemicals) - SYMRISE Chemical Specialties - FMC Biopolymer - IBR (Israeli Biotechnology Research)
Gamma di filtri solari Symrise NEO HELIOPAN tra cui:
- NEO HELIOPAN AP: Filtro UVA idrosolubile
- NEO HELIOPAN 303 (Octocrylene), NEO HELIOPAN OS (Ethylhexyl Salicylate),
NEO HELIOPAN 357 (Avobenzone), NEO HELIOPAN HMS (Homosalate)
- OSSIDO DI ZINCO
I.R.A.
Istituto Ricerche Applicate Srl
Via del Lavoro 4a/6
20865 Usmate Velate (MB) - Italy
tel
039 631 741
fax
039 675 5409
email
[email protected]
web
www.iralab.it
Filtri solari ad ampio spettro di assorbimento UV complessati con fosfolipidi e
rivestititi di poliglicole (San Sun Liposystem Complex®) indicati anche nelle
formulazioni per pelli delicate.
Il poliglicole determina una sorta di capsula nella parte idrofila esterna del
fosfolipide, riducendo di molto l’assorbimento della nanostruttura fosfolipidica
che diventa, di fatto, una struttura “fantasma”.
Questo fa sì che i filtri solari svolgano efficacemente la loro azione locale
senza essere assorbiti, diminuendo così ulteriormente la già bassa tossicità
dei filtri complessati.
Il prodotto fornisce un ottimo rapporto di attività UVA/UVB e un assorbimento
quasi totale degli UVA compresi nell’intervallo 320-360 nm (UVA corti).
ESPERIS SpA
MERCK SpA
Via Binda, 29
20143 Milano
tel
02 8912 2227-19-36
fax
02 8912 2257
email
[email protected]
web
www.esperis.it
Via G. Stephenson, 94
20157 Milano (MI)
tel
02 332035.1
fax
02 332035.206
email
[email protected]
web
www.merck4cosmetics.com
Filtri solari UV-A e UV-B
Fluisol BP3 e BP4
Fluisol BCT
Fluisol OMC
Fluisol CRY
Fluisol 87
Autoabbronzante: DHA
Benzofenoni
Bisoctrizole
Octil Metossi Cinnamato
Octocrilene
Octil Dimetil PABA
Merck Spa è la filiale italiana dell’azienda tedesca Merck KGaA, fondata a
Darmstadt nel 1668.
• Filtri Solari Organici ed Inorganici: EUSOLEX e EUSOLEX T
• Filtri Solari Microincapsulati EUSOLEX UV PEARLS
• Stabilizzanti OXYNEX
IV
Fragranze e Oli essenziali
Laboratori di Ricerca e Analisi
COM.ES. Srl
ABICH Srl
Via Piemonte, 20/A
20070 Vizzolo Predabissi (MI)
tel
02 9837 674
fax
02 9823 0691
email
[email protected]
Via 42 Martiri, 213/b
28924 Verbania (VB)
tel
0323 586 239 / 496 041
fax
0323 496 877
email
[email protected]
web
www.abich.it
Oli essenziali e derivati-sinergie-estratti, fragranze per profumeria e cosmetica,
specialità floreali-colori
ABICH Srl
Analisi Biologiche e Chimiche
Tossicologia, Ricerche e Servizi
Analisi Biologiche e Chimiche, tossicologia, ricerche e servizi
Laboratorio Certificato ISO 9001:2008
Test tossicologici: Citotossicità, Irritazione oculare e cutanea in vitro, Patch
test, Test di ipoallergenicità, Test di Sensibilizzazione cutanea, Fototossicità,
Corrosione, Mutagenesi e cancerogenesi in vitro, Ecotossicità, Assorbimento
percutaneo.
ESPERIS SpA
Via Binda, 29
20143 Milano
tel
02 8912 2227-19-36
fax
02 8912 2257
email
[email protected]
web
www.esperis.it
Test SPF in vitro e in vivo. Test di water-resistance.
Test clinici di funzionalità su prodotti cosmetici e dispositivi medici. Test di funzionalità in vitro. Attività antiossidante, antirughe, antietà, anticellulite, snellente, cicatrizzante, anti-infiammatoria, antimacchia, anticaduta del capello,
modulazione della proliferazione cellulare, della sintesi proteica, della melanogenesi, dell’espressione di enzimi, fattori di crescita o di adesione, citochine
su diversi modelli di epiteli o cellulari.
Fragranze per preparati cosmetici in genere.
Fragranze per eaux de toilette, deodoranti, ecc.
Fragranze per disinfettanti e sanitari
Fragranze per materie plastiche
Fragranze per prodotti da risciacquo
Fragranze per prodotti industriali
Fragranze per prodotti per capelli
Fragranze per profumeria alcolica
Olii essenziali e Olii essenziali bio.
Analisi microbiologiche (COLIPA, CTFA, Farmacopea). Test di stabilità secondo ICH e compatibilità packaging secondo Farmacopea, studi di cessione.
Dossier. Consulenza tossicologica e regolatoria cosmetici e dispositivi medici.
Analisi chimiche (GC-MS) (HPLC) (ICP, AAS-GF) (IR) Validazione di metodiche
analitiche con IQ/OQ/PQ.
L.R. Composizioni Profumanti Srl
Via Mongibello, 89/A
Zona Industriale Piano Tavola
95032 Belpasso (CT)
tel
095 7135 944
fax
095 7135 356
email
[email protected]
web
www.lrcomprof.it
AGER Srl
Produzione di fragranze per i settori:
• Profumeria • Cosmetica • Detergenza • Aerosol • Cere
• Vernici e Inchiostri • Materiale plastico • Carta
Creazioni su specifica richiesta di particolari caratteristiche olfattive e applicazioni, conformi ai più rigidi standard qualitativi, formulate sulla base delle più
recenti osservazioni RIFM e IFRA e alle disposizioni legislative comunitarie
relative ai prodotti cosmetici (76/768/CEE).
Via Santuario delle Grazie Vecchie, 1
20052 Monza (MB)
tel
039 2326 260
fax
039 328 342
email
[email protected]
web
www.ager.it
Laboratorio di ricerca e controllo sulle materie prime e sui prodotti cosmetici.
Analisi microbiologiche, test alternativi, prove cliniche sull’uomo (valutazioni di
tollerabilità ed efficacia).
Centro di saggio operante secondo la Buona Pratica di Laboratorio (Certificazione del Ministero della Salute numero 84/2009)
Oli essenziali naturali per aromaterapia, prodotti chimici aromatici e specialità
Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008
Impianti di macinazione
CERE & RESINE
di Palma Giuseppe
&
Cere Resine
Via Staffora, 4
20090 Opera (MI)
tel
02 5303 1038 - 5303 0735
fax
02 5303 0735
email
[email protected]
web
www.cereeresine.it
Macinazione c/terzi prodotti industriali e parafarmaceutici
V
DERMING Srl
Istituto di Ricerche
Cliniche e Bioingegneria
Viale Cesare Battisti, 38 - 20052 Monza (MB)
tel
039 329 666
fax
039 2240 210
email
[email protected]
web
www.derming.com
Test clinico-strumentali di sicurezza ed efficacia su prodotti cosmetici.
Consulenza tecnico-scientifica, dermatologica e messa a punto di nuove
metodiche non invasive.
Certificazione di qualità UNI EN ISO-9001:2000;
FAR.CO.S Srl
Via G.Rossa, 1
20024 Garbagnate Milanese (MI)
tel
02 9902 5138
fax
02 9902 5007
email
[email protected]
• Società al servizio del settore cosmetico
• Centro di saggio operante in BPL (Buone Pratiche di Laboratorio) (certificato
n.81/2009)
• Sistema di gestione qualità secondo UNI EN ISO 9001:2000 (certificato n. 30424)
• Controllo qualità microbiologico
Valutazione efficacia sistemi conservanti
Analisi ambientali e verifica condizioni di processo e sanificazione
• Analisi chimiche (analisi elementari con AA, HPLC, GC, IR, UV-VIS)
Ricerca e sviluppo nuove formulazioni cosmetiche
Studi di stabilità chimica e microbiologica
Assistenza tecnico legislativa
Agente esclusivo FARCODERM
(protocolli di sicurezza ed efficacia in vivo ed in vitro)
SINERGA SpA
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
I laboratori di Ricerca Sinerga sono stati giudicati dal MURST (Ministero
dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) come laboratori
altamente qualificati e quindi iscritti all’Albo Nazionale di Ricerca.
Tale importante riconoscimento, riservato a pochi laboratori eletti in Italia,
soddisfa il cliente dal punto di vista scientifico e gli permette contemporaneamente il rimborso dell’investimento effettuato. Sinerga, inoltre, offre ai propri
clienti un importante supporto tecnologico e operativo di analisi chimica strumentale e microbiologica.
I laboratori dispongono di una strumentazione estremamente sofisticata,
il RABIT (Rapid Automated Bacterial Impedance Technique), in grado di effettuare controlli microbiologici in tempi brevissimi e di garantire al tempo stesso
risposte sicure
INT.E.G.RA.
Via G Pastore, 3
20056 Trezzo S/Adda (MI)
tel
02 9092 9569
fax
02 9209 2382
email
[email protected]
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- Esecuzione di test alternativi di efficacia e sicurezza in vitro
- Distribuzione KIT per l’esecuzione di test di IRRITAZIONE cutanea e oculare in vitro: Irritection® Assay System
- Distribuzione KIT per l’esecuzione di test di CORROSIVITA’ cutanea:
Corrositex®
- Software per l’industria cometica: Dossier Manager®
- Assistenza regolatoria e tecnico-formulativa
- Formazione, aree: regolatoria, laboratorio, ricerca e sviluppo
I.R.A.
Lanolina e Derivati
BIOCHIM Srl
Via Puccini, 81
20080 Casarile (MI)
tel
02 9009 6205 5 linee r.a.
fax
02 9052 754
email
[email protected]
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www.biochim.it
50 anni di esperienza nella fornitura di materie prime per l’industria cosmetica.
Distributori per l’Italia di:
LUBRIZOL (Noveon - Chemron - Scher Chemicals) - SYMRISE Chemical Specialties - FMC Biopolymer - IBR (Israeli Biotechnology Research)
a Da CHEMRON ed i derivati della Lanolina noti con i marchi Lanocerin™,
Solulan™, Ceralan™
Istituto Ricerche Applicate Srl
Via del Lavoro 4a/6
20865 Usmate Velate (MB) - Italy
tel
039 631 741
fax
039 675 5409
email
[email protected]
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www.iralab.it
I.R.A., società certificata UNI EN ISO 9001:2008 (n°423) dal 1995 e UNI EN
ISO 13485:2004 dal 2008 (n°13790) è dotata di laboratori di ricerca e controllo
qualità che permettono di svolgere attività anche per terzi.
In questa ottica forniamo i seguenti servizi:
• Analisi microbiologiche • Determinazioni chimico-fisiche
• Studio di nuove formulazioni cosmetiche • Compilazione Dossiers
• Valutazione della sicurezza del prodotto cosmetico.
ISPE Srl
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02 6710 0695
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02 6738 1628
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cosmetici, toiletries, detergenti, integratori, materie prime, tessili, ecc.
Avete in programma di lanciare un nuovo prodotto o una nuova formula?
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ISPE, certificata ISO 9001:2008, è iscritta nell’Albo Laboratori di Ricerca del
Ministero della Ricerca Scientifica, per la ricerca agevolata a favore delle PMI.
ESPERIS SpA
Via Binda, 29
20143 Milano
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Lanolina anidra ph.eur./ bp
Lanolina etossilata
Alcoli di lanolina
Lanocerina
Lanocerina distillata
Lanidrol
Lipocerina
Lanolin
PEG 75 lanolin
Lanolin alcohol
Hydrogenated lanolin
Hydrogenated lanolin
PEG 20 hydrogenated lanolin
Acetylated hydrogenated lanolin
VARIATI Srl
Via Guido Rossa, 10
20863 Concorezzo (MB)
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Lanolina etossilata
Alcoli di Lanolina
Lanolin derivati
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Modificatori reologici,
Resine e Polimeri
BIOCHIM Srl
Via Puccini, 81
20080 Casarile (MI)
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02 9052 754
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Distributori per l’Italia di:
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A.C.E.F. SpA
Azienda Chimica e Farmaceutica
Via Umbria, 8-14
29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)
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0523 241 911
fax
0523 241 929 - 242 937
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SPICA Srl
Via Goldoni, 26
20090 Trezzano sul Naviglio (MI)
tel
02 484 871
fax
02 4840 0460
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[email protected]
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Membro della EUROPEAN WAX FEDERATION
- Cere vegetali: candelilla, cera di carnauba e di palma
- Cere minerali: ceresine ed ozocheriti
- Cere microcristalline e paraffine speciali, cere fanghi, basi per epilatori
- Oli minerali e vegetali, vaseline, colofonie e stearine
Packaging
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Stabilimento via Pozzillo, Zona industriale,
Canosa di Puglia (BA)
Sede via Oberdan, 52 - Canosa di Puglia (BA)
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ordini 800 085 708
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Materie prime per il settore farmaceutico, cosmetico, alimentare.
Principi attivi farmaceutici, estratti secchi titolati, fluidi, glicolici, tinture madri,
macerati glicerici, piante officinali, oli essenziali, vitamine, reagenti, capsule.
Packaging, attrezzature ed arredi per il laboratorio galenico
• Materie prime cosmetiche, alimentari • Principi attivi farmaceutici in EU-GMP
• Eccipienti • Servizio gratuito di consulenza tecnica
Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 e ISO 14001:2005
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Vinaccioli • Burro Pesca • Burro Avocado • Burro Cacao • Burro Oliva
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Prodotti per l’industria cosmetica
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Sede: Via Mauro Macchi, 42
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Da oltre venti anni, società per la distribuzione di emulsionanti, emollienti,
addensanti, tensioattivi, silici, cere e principi attivi per l’industria cosmetica e farmaceutica; oggi parte del Gruppo Zschimmer & Schwarz.
Certificazione ISO 9001:2000 dal 2000
Certificazione SA8000 dal 2005
Bregaglio, oltre a commercializzare i prodotti della Zschimmer &
Schwarz Personal Care, è distributore per l’Italia di:
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• REWOTERIC® - anfoglicinati per detergenti delicati.
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Certificazione UNI EN ISO 9001 e 14001
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D.G.S. products Srl
Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 e ISO 14001:2005
Viale Lombardia, 218
20047 Brugherio (MB)
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liposomi, proteine vegetali idrolizzate e quaternizzate, nano-emulsioni concentrate, prodotti custom made.
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liposomiali biologici, certificati organici USDA.
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Illipé), oli vegetali biologici non OGM, insaponificabili di Karité e Canola, emulsionanti vegetali di grado alimentare non etossilati, tensioattivi speciali vegetali, omega3, omega-6. Vasta disponibilità di prodotti certificati ECOCERT
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• MIWON: Resine fissative per capelli e polimeri (Polyquaternium-11, Polyquaternium-28, PVP/VA Copolymer).
• GRANULA: Predispersioni di filtri solari inorganici (Titanio Biossido, Zinco
Ossido e Cerio Biossido). Disponibili anche con MBBT (Methylen Bis Benzotriazolyl Tetramethylbuthylphenol). Speciali predispersioni per formulare
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naturali con attività antiradicalica ed estratti dal legno di Abete Rosso.
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Via G Mazzini, 33
20099 Sesto San Giovanni (MI)
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API, intermedi di sintesi, eccipienti per l’industria farmaceutica.
Materie prime per l’industria cosmetica, alimentare e dietetica.
Consulenza di prodotto e attività regolatoria.
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trattati al silicone • Prodotti biologici.
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Lipotec Srl
Società Unipersonale
Sede Amministrativa ed Uffici:
Via Morgagni, 10
40122 Bologna
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051 0546 239
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051 232 029
Cell
+ 39 346 4776 124
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Lipotec, fondata a Barcellona nel 1987 e presente in Italia con la filiale aperta
nel 2009, fornisce all’industria cosmetica attivi funzionali sviluppati attraverso
diverse piattaforme tecnologiche: dalla cosmetica molecolare (peptidi e molecole di sintesi) alla biotecnologia fino ai sistemi di incapsulazione e rilascio
(millicapsule, film molecolari, microcapsule, liposomi).
Dal concetto iniziale fino al posizionamento del cosmetico nel mercato, Lipotec offre una ricca gamma di attivi cosmetici sviluppati per il trattamento e la
prevenzione dei segni dell’invecchiamento. Il catalogo dei prodotti Lipotec è
stato riorganizzato in cinque nuove linee di principi attivi, in base alla tecnologia utilizzata:
AIMTEC™ Dalla scienza al cosmetico
• Liposystem Complex®: è un complesso tra una sostanza attiva e fosfolipidi. L’aggiunta di acqua al Liposystem Complex®, seguita da una breve agitazione, determina la spontanea formazione di liposomi di piccole dimensioni a struttura unilamellare, offrendo così una maggiore superficie di legame per il principio attivo complessato che si trova così non all’interno delle
vescicole liposomiali, bensì direttamente legato alle corrispondenti parti
idrofobe o idrofile delle stesse. Il Liposystem Complex® assicura un effetto
carrier ben noto e affidabile. La composizione totalmente sebocompatibile
ne assicura l’assorbimento e il rilascio in sito della molecola complessata,
favorendo un azione di trasporto e superamento della barriera epidermica e
di protezione della molecola ospite.
• Cyclosystem Complex®: oltre alle notevoli proprietà idratanti le ciclodestrine assicurano, grazie alle loro note proprietà di rilascio controllato, un
notevole aumento di attività della sostanza funzionale complessata e una
diminuzione significativa di eventuali problemi di irritazione legati al principio attivo in forma libera. Inoltre rendono più stabili e resistenti all’ ossidazione, degradazione all’ aria e alla temperatura, etc. le sostanze contenute.
• Zymo Line: enzimi stabilizzati ad alta funzionalità cosmetica (antiradicali,
anticellulite, antirughe e di “cell removing”), di origine biotecnologica non
OGM. Estratti vegetali standardizzati idroglicolici od oleosi.
• Hyalu-Cage: acido jaluronico cross-linked con principi attivi diversi. Le
molecole di acido jaluronico costituiscono una gabbia (Cage) che racchiude l’attivo, proteggendolo da agenti esterni e grazie alla naturale degradabilità enzimatica dell’acido hyaluronico, lo rilasceranno gradualmente rendendolo biodisponibile nel tempo. È possibile modulare la dimensione della
gabbia e di conseguenza è possibile intrappolare principi attivi con pesi
molecolari diversi tra loro.
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BIOINTEC™ Biotecnologia marina per cosmetici sostenibili
µFILMTEC™ Microfluidizzazione, una realtà nella cosmetica
QUIOTEC™ Innovativi sistemi di rilascio per i cosmetotessili
VERTOCTEC™ Il sistema di rilascio specifico per l’applicazione desiderata
Ricerca continua orientata al mercato e filosofia innovativa sono i due punti
cardine che permettono di soddisfare, giorno dopo giorno, le necessità dei
clienti più esigenti attraverso la proposta di un’ampia rosa di soluzioni.
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Via G. Stephenson, 94
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Merck Spa è la filiale italiana dell’azienda tedesca Merck KGaA, fondata a
Darmstadt nel 1668.
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02 90963 944
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www.respharma.com
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20090 ASSAGO (MI)
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e a cristalli liquidi; tensioattivi delicati di origine vegetale; oli vegetali idrosolubili, anche peg-free; solubilizzanti ad alte prestazioni; ingredienti e emulsioni
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URAI è stato fondata nel 1948 con l'intento di fornire all'industria chimica italiana prodotti chimici ed apparecchiature da laboratorio a quell'epoca difficilmente reperibili in Italia, contribuendo allo sviluppo tecnologico e qualitativo di
prodotti vernicianti, inchiostri, materie plastiche
Distributore autorizzato per l’Italia di DSM Nutritional Products e Greentech.
Oggi, con la divisione Personal Care, URAI è in grado di servire anche il settore cosmetico con prodotti e soluzioni innovative, come ha sempre fatto nei
suoi 60 anni di attività.
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Sinerga offre una vasta gamma di materie prime per l’industria cosmetica, la
maggior parte di derivazione vegetale.
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PRESERVANTI e PRODOTTI SPECIALI PER LA PRESERVAZIONE: Feniol,
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SOSTANZE FUNZIONALI: Vegequat, Avenolat
PRINCIPI ATTIVI: ATP23, Azeloglicina®, Elastocell, Red Alga Gel, Tiolisina
Complex®30, Tyrostan®, Verochic, Eyedren
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• Succo di aloe e derivati
• Tea tree oil e derivat
Distributore per l’Italia di Carrubba e Ichtyol Gesellachaft
UNIVAR SpA
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20153 Milano
tel 02 45277.1
fax 02 4525 810
web www.univar.it
Via Semeria, 16A
16131 Genova - Italy
tel: +39 010 5225 200
fax: +39 010 5225 025
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Società leader nella distribuzione di Materie Prime per per l’industria Cosmetica e Farmaceutica. Univar Spa dispone di una vasta gamma di prodotti per i
quali offre un valido supporto tecnico e commerciale.
Distributore esclusivo per l’Italia di:
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• ANGUS: Amp Ultra PC, Ampd Ultra PC, Tris Amino Ultra PC,
USP/EP, Crystal
• COSMETOCHEM: estratti, attivi vegetali e vitamine
• DOW: conservanti, glicoli, solventi
• DOW CORNING: polimeri siliconici
• EXXONMOBIL: polideceni, oli di vaseline
• FREY & LAU: oli essenziali e profumi
• INNOPHOS: fosfati di calcio per uso Farmaceutico,
alimentare e applicazioni tecniche
• KAO: tensioattivi e perlanti
• KOLB: emulsionanti, solubilizzanti, emollienti
• LAMBIOTTE: acetati per applicazioni cosmetiche e farmaceutiche
• RITA: lanoline e derivati
• SYNTEAL: vaseline
• UNIVAR COLOR: coloranti organici, inorganici, lacche, ossidi di ferro
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Ricerca e produzione di materie prime intermedi e principi attivi per dermofarmaceutica e cosmetica:
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sostanze vitalizzanti del capello
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attivatori dell’idratazione cutanea diretta
precursori del collagene dei mucopolisaccaridi e della fibronectina
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Via Puccini, 81
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sulla pettinabilità
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condizionanti per shampoos 2 in 1, oli siliconici
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• ANTIL® Viscosizzanti liquidi.
• TEGO® Care emulsionanti di origine vegetale a base zuccherina, a bassa
dose d’impiego per la produzione di creme e latti.
• ISOLAN ® emulsionanti liquidi di nuova concezione, a bassa dose
d’impiego per emulsioni A/O.
• REWOPOL sulfosuccinati.
• REWODERM agenti surgrassanti, viscosizzanti, molto delicati.
• REWOTERIC anfoglicinati per detergenti delicati
Certificazione UNI EN ISO 9001 e 14001
Certificazione UNI EN ISO 9001 e 14001
GALE. & COSM.
SABO SpA
Via Tanaro, 15
20017 Rho (MI)
tel
02 9318 0751
fax
02 9318 1659
email
[email protected]
Via Caravaggi
24040 Levate (BG)
tel
035 596 000
fax
035 594 400
email
[email protected]
Commercializzazione e distribuzione di siliconi per la cosmetica:
• PEG/PPG dimethicones per prodotti per la cura dei capelli e della pelle,
creme solari, gel e stick deodoranti
• cere siliconiche per creme, creme solari e lipstick
• siliconi quaternizzati per prodotti per la cura dei capelli
• amino e amidoamino dimethicones per prodotti per la cura dei capelli
• dimethiconol per prodotti che conferiscono lucentezza e morbidezza
ai capelli, come balsami e shampoo
Emulsionanti A/O e O/A, sorbitan esteri e polisorbati, complessi emulsionanti,
solubilizzanti, polietilenglicoli, emollienti, gliceril derivati ed esteri funzionali.
Esteri fosforici.
Alcoli solfati ed eteri solfati, anfoteri, carbossilati, esteri solfo-succinici e sarcosinati.
Preformulati per toiletries. Condizionanti. Tensioattivi cationici
SINERGA SpA
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
Tensioattivi
Emulsionanti, Solubilizzanti
A.C.E.F. SpA
Azienda Chimica e Farmaceutica
Via Umbria, 8-14
29017 Fiorenzuola d’Arda (PC)
tel
0523 241 911
fax
0523 241 929 - 242 937
email
[email protected]
XI
Tensioattivi naturali derivati da proteine e aminoacidi di soja, avena, grano e
mandorle per la formulazione di prodotti per la detergenza dolce e delicata.
Emulsionanti: EWOCream®: Emulsionante A/O, ottenuto per trans-esterificazione con glicerolo e sorbitolo e acidi grassi derivati dall’Olio di Lino, grazie al
processo di irradiazione per microonde. Ingrediente fluido e versatile, utile
anche per lavorazioni a freddo.
HITECREAM®3000: Emulsionante O/A di derivazione vegetale di straordinaria
leggerezza indicato per formulazioni viso.
Solubilizzante:
NATISOL®: solubilizzante naturale, indicato per la solubilizzazione di oli essenziali e profumi. Sostituisce i tensioattivi etossilati
Zschimmer & Schwarz
COSMINT SpA
Via Angelo Ariotto 1/C
13038 Tricerro (VC)
tel
0161 808 111
fax
0161 801 002
email
[email protected]
web
www.zsi.it
Via XXV Aprile, 15
22077 Olgiate Comasco (CO)
tel
031 996 711
fax
031 996 743
email
[email protected]
web
www.cosmint.it
ZSCHIMMER & SCHWARZ
Zschimmer & Schwarz offre un’ampia gamma di tensioattivi e di ingredienti
per cosmetica e detergenza
• SULFETAL e ZETESOL: lauril/lauriletossi solfati a diversa neutralizzazione
e grado di etossilazione.
• AMPHOTENSID: tensioattivi anfoteri
• ZETEMULS: emulsionanti
• T-OIL: emollienti
• SETACIN: solfosuccinati
• PURTON: viscosizzanti non ionici
• PROTELAN: acilati di aminoacidi e proteine vegetali, delicati e multifunzionali
Progettazione, fabbricazione e confezionamento per conto terzi.
Con laboratorio interno di ricerca e sviluppo nuovi prodotti, controllo qualità e
assistenza marketing.
Formuliamo e produciamo una vasta gamma di prodotti che vanno dalla
PERSONAL CARE, HAIR CARE, SKIN CARE, SUN CARE, BABY CARE,
FRAGRANZE a MEDICAL DEVICES (insetticidi - detergenti mani, spray nasali,
colluttori …)
Azienda con Sistema di Qualità Certificato UNI en ISO 227156:2008,
Uni eN ISO 9001:2008 ed Ecocert
Terzisti - Prodotti cosmetici
COSMOPROJECT Srl
BIOFARMA SpA
Str. Mazzabue, 5
43055 Casale di Mezzani (PR) Italy
tel
+39 0521 817 181 r.a.
fax
+39 0521 316 020
email
[email protected]
web
www.cosmoproject.it
Via Castelliere, 2
33036 Mereto di Tomba (UD)
tel
0432 868 711
fax
0432 868 018
email
[email protected]
web
www.biofarma.it
Produzione per conto terzi
• Prodotti cosmetici (viso-corpo-capelli)
• Prodotti alcolici- lic. UTF varie tipologie di lavorazione
• Apparati medicali Classe 1 e classe 2 a e 2 b
• Integratori alimentari nelle formule liquide, solide e polveri
(Aut. Ministeriale nr. 2006/Off.173/82 AG)
• Confezionamento in bustine monodose
Laboratorio interno di Ricerca & Sviluppo
Gestione Magazzino Clienti
Gestione pratiche Ministeriali
Forniture anche in full-service
Certificazione sistema Gestione Qualità UNI EN ISO 9001/2000
C.D.B. Srl
Cosmetici Dermo Biologici
Via Giuseppe AM Rollet, 9 - Zona Ind
33034 Fagagna (UD)
tel
0432 802 011
fax
0432 802 649
email
[email protected]
web
www.cdbsrl.com
L’azienda creata nel 1982 dal Dr A Fauci sviluppa, produce e confeziona
cosmetici per il viso, il corpo ed il cuoio capelluto esclusivamente per c/terzi.
L’azienda dispone di un laboratorio di sviluppo e ricerca per la realizzazione di
formulazioni nuove. La produzione viene effettuata con turboemulsori planetari
sottovuoto o con mescolatori a cielo aperto ed il confezionamento con linee
complete molto flessibili, automatiche o semiautomatiche per il riempimento di
vasi, flaconi, tubi ecc. L’insieme delle varie attrezzature conferisce all’azienda
elevata flessibilità di produzioni di piccola, media e grande serie.
La struttura completa permette di offrire un servizio integrato per la gestione
parziale o totale (full service) del prodotto, ivi compresi l’allestimento e la stesura dei relativi Dossier Tecnici previsti dalle normative internazionali
Produzione completa per conto terzi di:
• Linee da bagno
• Prodotti viso, corpo, capelli
• Make-up funzionali
• Dispositivi medici Classe 1 e Classe 2a e 2b
• Presidi medico chirurgici
• Ricerca formulativa d’avanguardia
• Assistenza legislativa internazionale
• Assistenza tecnico/commerciale
Certificazione Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001: 2008
FARMACEUTICI PROCEMSA SpA
Sede legale e Stabilimento
Via Mentana 10 - 10042 Nichelino (TO)
Direzione, Amministrazione, Logistica,
Stabilimento e Magazzino
Via Vernea 129 - 10042 Nichelino (TO)
tel
011 6279 337
fax
011 6279 290
email
[email protected]
web
www.procemsa.it
Sviluppo e produzione esclusivamente conto terzi di:
• Integratori alimentari nelle forme granulari, polveri (anche orosolubili),
capsule, compresse semplici e rivestite (anche masticabili), compresse
doppio e triplo strato a rilascio controllato, Gum, liquidi monodose e pluridose (anche pastorizzati), prodotto alcolicilic. U.T.F. Confezionamento in
flaconi, flaconcini monodose con e senza tappo dosatore per polveri, minidrink, sciroppi, gocce, spray, blister, bustine, stick pack, pilloliere.
• Integratori alimentari a base di probiotici, fabbricati e confezionati in reparto
dedicato e compartimentato, nelle forma di buste, stick e capsule.
• Formulazioni cosmetiche in creme, gel, soluzioni ed emulsioni, con realizzazione dossier CEE;
• Medical Devices in creme, gel, soluzioni spray;
Messa a punto di nuove formulazioni, metodiche analitiche e studi di stabilità,
assistenza tecnico-scientifica e regolatoria, validazione processi industriali.
Allestimento completo di dossier di progettazione prodotti. Laboratorio interno
Ricerca & Sviluppo per la produzione di lotti pilota e studi di stabilità. Laboratorio interno Controllo Qualità per analisi microbiologiche e chimico-fisiche
Azienda certificata: UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 14001:2004
XII
Humana Pharma International SpA
SafoSa SpA
Sede Legale
viale Liguria 20/22 20143 Milano
Stabilimento Cosmetico
viale Liguria 18 20143 Milano
Stabilimento Dietetico
via E.Mattei snc 27022 Casorate Primo (Pv)
email
[email protected]
[email protected]
Via Lombardia, snc
20083 Gaggiano (Milano) ITALY
tel
+39 02 908 471
email
[email protected]
web
www.safosa.com
Progettazione, produzione e confezionamento conto terzi di integratori alimentari e prodotti cosmetici dal 1995:
• Forme solide: polveri, granulati in bustina;
• Forme liquide: gocce, sciroppi, soluzioni e sospensioni acquose e oleose,
spray nasali, flaconcini monodose;
• Creme, saponi, shampoo, solari in tubi e barattoli. HPI ha recentemente sviluppato Smart Delivery Cap® il nuovo tappino brevettato per flaconcini monodose.
Grazie ai materiali barriera (PET/Alluminio) e alla sua speciale conformazione
risulta impermeabile all'umidità, preservando la stabilità della polvere. Adatto per
contenere vitamine, Sali minerali, fermenti lattici, estratti vegetali insolubili.
Il gruppo è uno dei principali protagonisti europei nello sviluppo e nella produzione di prodotti di tutti i segmenti del mercato del personal care.
Fragranze e deodoranti, cura del corpo e prodotti solari così come cura del
viso, trattamento capelli, OTC e igiene orale.
Safosa Group offre i più avanzati standard tecnologici e qualitativi in grado di
soddisfare ogni richiesta puntando sull’eccellenzza nella qualità, prezzi e servizio al cliente.
Azienda Certificata UNI EN ISO 9001:2008
Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008 - ISO 14001 - OHSAS 18001
- ISO Medical Devices - ECOCERT - HALAL
SAFOSA gruppo internazionale indipendente che opera nel settore cosmetico
da più di 30 anni come produttore integrato nella produzione conto terzi.
Con la Sua grande esperienza SAFOSA risulta essere un partner affidabile per
le aziende più rinomate dell’industria cosmetica.
I.R.A. Istituto Ricerche Applicate Srl
Via del Lavoro, 4a/6 - 20865 Usmate Velate (MB)
tel
039 631 741
fax
039 675 5409
email
[email protected]
web
www.iralab.it
I.R.A. Istituto Ricerche Applicate Srl, è in grado di offrire alla clientela un servizio sempre di alto livello qualitativo ed è specializzata nella produzione di
dispositivi medici (classe I, II e III) e delle seguenti tipologie di cosmetici:
• prodotti per il trattamento viso-corpo
• prodotti dermo-igienici per bambini
• prodotti per l’igiene personale
con la preparazione di:
• prodotti in bulk (emulsioni, sieri, gel, bagno schiuma, shampoo, lozioni, polveri)
• prodotti confezionati (tubi da 3÷250mL, vasi/flaconi da 15÷1000mL,
vials da 2÷10mL con o senza etichetta)
Grazie al nostro laboratorio interno di Ricerca e Sviluppo forniamo assistenza
parziale o completa, in full-service, per la realizzazione di nuovi prodotti.
Siamo disponibili a provvedere a tutta la documentazione regolatoria e commerciale.
SINERGA SpA
Skin Evolution
Via Pitagora, 3
20016 Pero (MI)
tel
02 3394 011
fax
02 3391 0183
email
[email protected]
web
www.sinerga.it
Sinerga dedica al lavoro per conto terzi un’estrema attenzione: ogni fase del
ciclo produttivo avviene all’interno di rigorosi standard di controllo.
Sinerga all’interno del ‘gruppo di produzione conto terzi UNIPRO’ è stata riconosciuta conforme ai requisiti del Programma di Affidabilità ed è quindi in
grado di offrire ai propri clienti la produzione ed il confezionamento di ogni tipo
di cosmetico e di presidio medico-chirurgico secondo le più severe norme di
buona fabbricazione.
Inoltre dal 2000 Sinerga produce attenendosi rigorosamente al suo sistema di
garanzia della Qualità, certificata secondo le normative ISO 9001:2000
Certificata UNI EN ISO 9001:2008 (n°423) dal 1995 e
UNI EN ISO 13485:2004 dal 2008 (n°13790).
O.F.I.
Officina Farmaceutica Italiana SpA
Div Chimica Cosmetica
Via A Verga, 14
24127 Bergamo
tel
035 402 929
fax
035 403 344
email
[email protected]
Studio formulazione, controllo, validazione, produzione e confezionamento
Azienda certificata UNI EN ISO 9001
ROLS Sas
Viale Cesare Cattaneo, 30
22060 Vighizzolo di Cantù (CO)
tel
031 732648
fax
031 735 265
email
[email protected]
XIII
Terzisti - Saponi
SAPONIFICIO RONDINELLA Srl
Divisione Prodotti Industriali
Via Giotto, 1
21047 Saronno (VA)
tel
02 9622 044
fax
02 9602 438
Divisione Personal Care
Via Rovello, 81/83
21040 Gerenzano (VA)
tel
02 9648 8403
fax
02 9648 1592
email
[email protected]
web
www.saponificiorondinella.com
Produzione e confezionamento di saponi tradizionali - erboristici - tipo Marsiglia - vegetali - alla glicerina - all'olio d'oliva - saponi certificati biologici - in
pezzi, scaglie e polvere.
Sviluppo e produzione prodotti cosmetici, dalla formulazione al confezionamento
con possibilità di full service.
Produzione e riempimento polveri, profumi, emulsioni e bagnoschiuma.
Produzione sapone trasparente per colaggio e confezionamento di soggetti vari.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
Lavorazione c/terzi.
Produzione sapone in scaglie e polvere ad uso industriale.
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
193CT OFI
19-12-2006
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EFfCI per Ingredienti Cosmetici