ANCI PIEMONTE 1^ Consulta “Finanza, istituzione, personale” Il punto sul federalismo municipale Torino, 31 maggio 2011 ropol11 FEDERALISMO FISCALE MUNICIPALE DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2011, n. 23 ropol11 … fino al 2013 … ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Il gettito di: - 30% imposta registro/bollo su atti di trasferimento dei beni immobili; - 30% imposte ipocatastali su atti senza IVA; - 100% irpef su redditi fondiari, esclusi i redditi agrari e le abitazioni principali; - 100% imposta registro/bollo su contratti di locazione di immobili; - 30% tributi speciali catastali e tasse ipotecarie; - 21,7% cedolare secca sugli affitti per il 2011, 21,6% dal 2012, (ma l’aliquota può essere aggiornata per garantire parità di risorse ai Comuni – 8.354 mln) è riscosso dallo Stato e devoluto ai Comuni. ropol11 (art. 2, commi 1 e 2) DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO La devoluzione: finanzia in parte il FO.SP.RI. – Fondo Sperimentale di Riequilibrio; - in parte è attribuita al Comune ove sono ubicati gli immobili oggetto di imposizione; - (art. 2, comma 3) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Il FO.SP.RI – Fondo riequilibrio: dura per tre anni, dal 2011 al 2013; - cessa, in ogni caso, con l’attivazione del Fondo Perequativo di cui all’art. 13 della legge n. 42/2009; - (art. 2, comma 3) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Le modalità di: - alimentazione e riparto del FO.SP.RI – Fondo riequilibrio; - attribuzione delle quote di tributi direttamente ai Comuni; sono stabilite con decreto del Ministro dell’interno, sentito il MEF, e previo accordo sancito in sede di Conferenza stato – città autonomie locali, entro il 15 ottobre, ma entro 45 giorni dall’entrata in vigore del Decreto per il 2011. (art. 2, comma 7) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Nel riparto si tiene conto: - della determinazione dei “fabbisogni standard”, ove effettuata (v/Sose), di anno in anno; - fino al 2013, il 30% del Fondo va ai Comuni in proporzione alla popolazione residente. -almeno il 14% (20% del restante 70%) va ai Comuni “piccoli” che esercitano in forma associata le funzioni fondamentali (art.14, comma 28, DL 78/2010) con modalità differenziate, forfetizzate e semplificate. - il restante 56% viene attribuito per assicurare a ciascun ente i trasferimenti 2010 meno il “taglio” ex art. 14, comma 2, DL 78/2010. (art. 2, comma 7) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO I trasferimenti erariali sono conseguentemente ridotti, con DMinintermo, di concerto con MEF e sentita la Conferenza SCAL, in misura corrispondente al gettito che confluisce nel FSR o comunque devoluto ai Comuni. (art. 2, comma 8) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Ai Comuni è attribuita una compartecipazione al gettito dell’IVA, in percentuale da definire con DPCM, in misura equivalente finanziariamente al 2 per cento Irpef. Il gettito non va nel FOSPRI ed è devoluto al Comune di domicilio fiscale del contribuente. In fase transitoria l’assegnazione avviene sulla base del gettito IVA per Provincia (Regione), e poi suddiviso per numero di abitanti di ciascun Comune. ropol11 (art. 2, comma 4) DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Dal 2011 cessa, di conseguenza, la compartecipazione all’Irpef, pari allo 0,75%, di cui alla legge n. 296/2006. ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Dal 2012 è abolita l’addizionale energetica di cui all’art. 6 del DL n. 511/1988. (art. 2, comma 6) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO A decorrere dal 2011 e fino al 2013, cambia il contenitore, ma il contenuto non dovrebbe cambiare di tantissimo. I trasferimenti ordinari dello Stato sono infatti ridotti in misura corrispondente: - al gettito che confluisce nel FOSPRI (indirette erariali + Irpef su immobili); - al gettito della compartecipazione Iva; - al gettito dell’addizionale energetica, che cessa dal 2012. Una clausola di garanzia assicura ai Comuni, fino al 2012, un ammontare di risorse pari ai trasferimenti soppressi attraverso aggiornamento della quota di gettito della “cedolare secca” devoluta. ropol11 (art. 2, comma 8) Minori risorse Comuni 2011 2012 Trasferimenti fiscalizzati Addizionale energetica 11.243 10.388 Totale 11.243 11.002 30% imposte indirette bollo e registro locazioni Irpef redditi fondiari 21,7% cedolare secca Totale parziale 1.329 1.354 708 711 5.790 5.167 527 746 8.354 7.978 compartecipazione IVA 2.889 3.024 11.243 11.002 614 Nuove entrate Comuni Totale DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Sono imminenti tre Decreti del Ministro dell’interno per: attribuzione diretta compartecipazione IVA ai Comuni; alimentazione e riparto FO.SP.RI. fiscalizzazione trasferimenti storici (tra questi NON ci saranno i trasferimenti alle regioni a statuto speciale, i trasferimenti alle province, i trasferimenti “speciali” tra cui il fondo sviluppo investimenti) ropol11 (art. 2, comma 10) FEDERALISMO REGIONALE Dal 2012: saranno soppressi i trasferimenti regionali ai Comuni e sostituiti con compartecipazione comunale alla addizionale regionale Irpef (escono da Titolo II ed entrano in Titolo I) (art. 12 D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO La cedolare secca sugli affitti: - decorre dall’anno 2011; si applica ai canoni di locazione relativi ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e loro pertinenze congiunte; - è in facoltà del locatore scegliere l’irpef ordinaria o la cedolare secca; - si applica in ragione di un’aliquota del 21% per i contratti a canone libero, e del 19% per i contratti a canone concordato; - si dichiara e si versa negli stessi termini e con le stesse modalità dell’irpef (acconto e saldo); - le sanzioni per denunce omesse o infedeli sono raddoppiate rispetto all’irpef ordinaria; - sostituisce anche l’imposta di registro sul contratto di locazione. - ropol11 (art. 3) DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO I Comuni capoluogo di provincia, le Unioni di Comuni, i Comuni “turistici”, possono istituire una Imposta di Soggiorno a carico di chi alloggia in strutture ricettive, in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per ogni notte. Il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, di gestione dei beni culturali e ambientali, dei relativi servizi pubblici locali. La disciplina generale è dettata da apposito Regolamento statale, entro 60 giorni, implementabile da regolamento comunale ex art. 52 DLgs n. 446/1997. (art. 4) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Con DPCM, entro 60 giorni, è disciplinata la graduale cessazione, anche parziale, del blocco della addizionale Irpef. Trascorso il termine, i Comuni con addizionale < 0,4% possono aumentare fino allo 0,4%, ma con incremento annuo max 0,2%. Quindi vale già dal 2011, ma non ha efficacia per l’acconto 2011. (art. 5) ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Con DPCM, da adottare d’intesa con la Conferenza SCAL, è rivista l’Imposta di Scopo di cui all’art. 1, comma 145, della Finanziaria 2007, la legge n. 296/06 (la “super-ICI”). ropol11 (art. 6) … dal 2014 … ropol11 Dal 2014 Compartecipazione IVA pari a Irpef 2% 21,6% cedolare secca IMP Imposta Municipale Propria IMU possesso IMU trasferimento Compartecipazione 30% nuova imposta di registro su trasferimento immobili, 9% e 2% IMS Imposta Municipale Secondaria IMP non + facoltativa DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO IMU possesso (art. 8) E’ istituita a decorrere dal 2014; - sostituisce irpef su redditi fondiari relativi a beni non locati, I.C.I.; - non si applica all’abitazione principale, eccetto A1 A8 A9; - valgono le esenzioni ICI di legge; - ha per base imponibile il valore dell’immobile ai fini ICI; - ha per soggetti passivi il proprietario o il titolare di diritto reale; - è dovuta annualmente in base ad aliquota dello 0,76%. Se l’immobile è locato l’aliquota è 0,38%. I Comuni possono, con deliberazione consiliare, aumentare o ridurre fino allo 0.2% per immobili locati, fino allo 0.3% ropol11 per gli altri. - DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Imposizione su trasferimenti (art. 10) E’ modificata, dal 2014, la tariffa dell’Imposta di Registro per i trasferimento di beni immobili in genere, a mezzo di atto traslativo, in proprietà o in altro diritto reale; - con la stessa decorrenza, gli tessi trasferimenti sono esenti da imposta di bollo, dalle imposte ipo-catastali, dai tributi speciali catastali, dalle tasse ipotecarie; - l’aliquota ordinaria è pari al 9%, l’aliquota è ridotta al 2% per trasferimento di prima casa ad eccezione di A1, A8 e A9; - l’imposta non può comunque essere inferiore ad euro 1.000. - ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO IMS Imposta Municipale Secondaria (art. 11) E’ istituita a decorrere dal 2014; - è introdotta dal Consiglio NON PIU’ sul presupposto di consultazioni popolari svolte secondo lo statuto; - non si applica agli immobili ad uso abitativo; - la disciplina generale dell’imposta è dettata con apposito D.P.R.; - si applica all’occupazione di beni appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile dei Comuni; - sostituisce: - TOSAP/COSAP - Imposta pubblicità - Diritti pubbliche affissioni e canoni mezzi pubblicitari; - Addizionale ex E.C.A. (che viene abolita). - ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO Fondo Perequativo (art. 13) E’ istituito nel bilancio dello Stato un Fondo Perequativo per il finanziamento delle spese di Comuni e Province, dopo la determinazione dei fabbisogni standard collegati alle spese per le funzioni9 fondamentali. - Con DPCM, previa intesa in Conferenza SCAL, sono stabilite le modalità di alimentazione e di riparto. - Il Fondo per i Comuni è articolato in due componenti, l’una per le funzioni fondamentali, l’altra per le funzioni non fondamentali. - ropol11 DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO (art. 14) Con ulteriori Decreti Delegati: si provvederà al riordino dei prelievi relativi alla gestione dei rifiuti (Tarsu, TIA 1, TIA 2). Per intanto i Comuni possono applicare i propri regolamenti in materia di Tarsu e TIA1. Possono anche applicare la TIA2; - potranno essere previste esenzioni ed agevolazioni per IMU e IMS; - si provvederà al riordino dell’addizionale comunale all’Irpef. ropol11 - PATTO DI STABILITA’ 2011 ropol11 Patto stabilità 2011 LEGGE DI STABILITA’ 13 dicembre 2010, n. 220 Patto stabilità 2011 (art. 1) “87. Ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica, le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2011-2013 nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi da 88 a 122, che costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione. “ Dunque si ricomincia un’altra volta tutto daccapo!! Patto stabilità 2011 LA PROCEDURA dal 2011 il saldo finanziario “strutturale” di competenza mista è pari a ZERO; (comma 90) l’obiettivo “specifico” è un miglioramento del saldo zero di un importo pari al: per i Comuni: 11,4% per il 2011 e 14% dal 2012 per le Province: 8,3% per 2011, poi 10,7% della spesa media corrente (Titolo I) 2006-2008 desunta dagli impegni certificati rendiconto. (comma 88) ropol11 MA …. Patto stabilità 2011 ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica: per il triennio 2011-2013 l’obiettivo, per ciascun anno, è pari all’importo di cui al comma 2 (% su spesa media corrente 2006-2008) MENO un importo pari alla riduzione dei trasferimenti statali di cui all’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010; (comma 91) per il solo anno 2011, il saldo di cui sopra è ridotto o incrementato in misura pari al 50% della differenza tra lo stesso saldo e quello previsto per il 2011 dall’art. 77-bis, a seconda se la differenza è positiva o negativa. (comma 92) ropol11 DUNQUE …. ESEMPIO DI CALCOLO Saldo negativo 1) OBIETTIVO STRUTTURALE: ZERO 2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013 Impegni Spesa Corrente da Rendiconto 2006 2007 2008 MEDIA TRIENNALE € 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 € 18.911.569,33 obiettivo base anno 2011 obiettivo base anno 2012 obiettivo base anno 2013 11,40% 14% 14% € € € 2.155.918,90 2.647.619,71 2.647.619,71 3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010 OBIETTIVO NUOVO Anno 2011 € 885.946,05 € 1.269.972,85 Anno 2012 € 1.476.576,75 € 1.171.042,96 Anno 2013 € 1.476.576,75 € 1.171.042,96 4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011 OBIETTIVO 2011 punto 3) € OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 € DIFFERENZA -€ QUOTA 50% OBIETTIVO REALE 2011 1.269.972,85 € 3.011.425,54 1.269.972,85 1.741.452,69 -€ 870.726,34 € 2.140.699,20 ESEMPIO DI CALCOLO Saldo positivo 1) OBIETTIVO STRUTTURALE: ZERO 2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013 Impegni Spesa Corrente da Rendiconto 2006 2007 2008 MEDIA TRIENNALE € 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 € 18.911.569,33 obiettivo base anno 2011 obiettivo base anno 2012 obiettivo base anno 2013 11,40% 14% 14% € € € 2.155.918,90 2.647.619,71 2.647.619,71 3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010 OBIETTIVO NUOVO Anno 2011 € 885.946,05 € 1.269.972,85 Anno 2012 € 1.476.576,75 € 1.171.042,96 Anno 2013 € 1.476.576,75 € 1.171.042,96 4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011 OBIETTIVO 2011 punto 3) € OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 € DIFFERENZA € QUOTA 50% OBIETTIVO REALE 2011 1.269.972,85 € 500.000,00 769.972,85 € 1.269.972,85 € 884.986,43 384.986,43 Patto stabilità 2011 … ma non finisce qui … ( comma 93) 93. In sede di prima applicazione del nuovo patto di stabilità interno, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza Stato - città ed autonomie locali, da emanare entro il 31 gennaio 2011, possono essere stabilite misure correttive dello stesso per il solo anno 2011, anche al fine di tenere conto delle spese per gli interventi necessari in ragione di impegni internazionali ed al fine di distribuire in modo equo il contributo degli enti alla manovra e le differenze positive e negative della variazione alla regola. Dal presente comma possono derivare effetti negativi in termini di indebitamento netto, per l'anno 2011, non ropol11 superiori a 480 milioni di euro. ….. Patto stabilità 2011 ( comma 93) La Conferenza SCAL ha dato parere favorevole a bozza di DPCM che ripartisce i 480 milioni in: - 110 per Comune Milano per Expo 2015; - 20 per Provincia Milano Expo 2015; - 40 per le altre Province; - 310 per gli altri Comuni. ropol11 Patto stabilità 2011 ( comma 93) . L’obiettivo quindi del DPCM è trovare un valore percentuale oltre il quale la manovra non possa andare e che mitighi quindi gli obiettivi più estremi in modo da renderli sostenibili, anche in relazione alla potenzialità del bilancio di assorbire la manovra. In questo senso i Comuni si dividono in tre fasce demografiche: • da 5.000 a 10.000 abitanti l’obiettivo in valore assoluto della manovra non può essere superiore al 5,4% della spesa corrente media triennale; • da 10.000 a 200.000 abitanti il limite è fissato al 7%; • per i Comuni con popolazione maggiore di 200.000 abitanti si applica una percentuale del 10,5%. ropol11 COMUNE DI ______ PATTO DI STABILITA' INTERNO 2011-2013 DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO (Leggi n. 220/2010, n. 122/2010, n. 133/2008) Modalità di calcolo Obiettivo 2011-2013 (dati in migliaia di euro) www.piscino.it Anno 2006 Anno 2007 (a ) (b) Anno 2008 SPESE CORRENTI (Impegni) (c ) Media FASE 1 MEDIA delle spese correnti (2006-2008) (1) PERCENTUALI da applicare alla media delle spese correnti (comma 88, lett. b), art.1, legge n. 220/2010) SALDO OBIETTIVO determinato come percentuale data della spesa media (comma 88, art.1, legge n. 220/2010) FASE 2 #DIV/0! (d)=M e dia (a ;b;c ) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 11,4% 14,0% 14,0% (e ) (f) (g) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! (h)=(d)*(e ) (i)=(d)*(f) (l)=(d)*(g) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 0 0 (m ) (n) (o ) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! (p)=(h)-(m ) (q)=(i)-(n) (r)=(l)-(o ) RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI, di cui al comma 2 dell'art. 14 del D.L. 78/2010 (comma 91, art.1, legge n. 220/2010) SALDO OBIETTIVO AL NETTO DEI TRASFERIMENTI (comma 91, art.1, legge n. 220/2010) Anno 2011 SALDO OBIETTIVO PREVIGENTE (s) controllo sul file - www.piscino.it FASE 3 (calcolato ai sensi dell'art. 77-BIS del D.L. 112/2008) (2) FATTORE DI CORREZIONE DELL'OBIETTIVO 2011 (comma 92, art.1, legge n. 220/2010) SALDO OBIETTIVO (comma 92, art.1, legge n. 220/2010) Anno 2011 #DIV/0! (t)=[(p)-(s )]/2 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! (u)=(p)-(t) (v)=(q) (z)=( r) con (u)=(p)-(t) (v)=(q) (z)=( r) #DIV/0! #DIV/0! FASE 4 Popolazione Limite DPCM 0 SALDO OBIETTIVO FINALE DOPO DPCM #DIV/0! Anno 2011 FASE 5 PATTO REGIONALE "Verticale" (3) Variazione obiettivo ai sensi del comma 138, art 1, legge n. 220/2010 (ab) Anno 2011 (4) PATTO REGIONALE "Orizzontale" Variazione obiettivo ai sensi del comma 141, art. 1, legge n. 220/2010 PATTO REGIONALE - SALDO OBIETTIVO 2011 RIDETERMINATO (ac) Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 #DIV/0! #DIV/0! #DIV/0! Legenda Cella valorizzata dall'utente Cella valorizzata con i dati acquisiti da altri prospetti o dalla normativa (non modificabile dall'utente) Cella in cui il calcolo è effettuato automaticamente Note (1) Calcolo della media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, così come desunta dai certificati di conto consuntivo (comma 88, art.1, legge n. 220/2010). (2) Obiettivo 2011 comunicato dall'ente in fase di determinazione dell'obiettivo 2010. (3) Compensazione degli obiettivi fra regione e propri enti locali. (4) Compensazione degli obiettivi fra enti locali del territorio regionale. PATTO STABILITÀ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI 2011 - 2012 - 2013 CALCOLO SALDO PROGRAMMATICO SPECIFICO COME CORRETTO DA BOZZA D.M. ATTUATIVO ART.1, COMMA 93, L. 220/10, ORA IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE INFORMAZIONI PRELIMINARI PER IL CALCOLO DEGLI OBIETTIVI RELATIVI AL PATTO DI STABILITÀ Dimensione demografica del Comune Popolazione residente alla data del 31 dicembre 2009 6.540 Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nel corso del triennio 2006, 2007 e 2008, come risultante da rendiconto Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2006 2.758.839,68 Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2007 2.950.296,86 Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2008 3.117.473,51 2011 SALDO OBIETTIVO SPECIFICO DA LEGGE DI STABILITÀ 187.517,62 2012 175.238,50 2013 175.238,50 VERIFICA DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO SPECIFICO DI SALDO FINAZIARIO COME DA D.M. ATTUATIVO ART. 1, C. 93, L.220/10 IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE Saldo obiettivo specifico 2011 definitivo determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità Media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, come desunta dai certificati di conto consuntivo 187.517,62 2.942.203,35 Rapporto percentuale risultante tra le 2 grandezze sopra riportate 6,37% Rapporto % per la fascia demografica di appartenenza del Comune indicato in D.M. di prossima emanazione 5,40% Il valore % rilevato nel rapporto tra obiettivo specifico determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità e la spesa corrente media del triennio 2006-2008 risulta maggiore rispetto alla % indicata nel testo del D.M., pertanto: 2011 IPOTESI SALDO OBIETTIVO SPECIFICO CORRETTO DA D.M. ropol11 158.878,98 Patto stabilità 2011 ECCEZIONI Nel saldo finanziario non sono considerate: le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese, correnti e c/capitale, sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate da PCM a seguito dichiarazione stato di emergenza; (comma 94) - - idem per gli interventi realizzati direttamente per “grandi eventi” di cui all’art. 5-bis, c. 5, l. 343/2001; (comma 96) - le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni; (comma 97) - spese enti commissariati art. 1, cc. 704 e 707, l. 296/06; (comma 99) somme assegnate e spese finanziate da ISTAT per censimenti popolazione e agricoltura; (comma 100) - Comuni dissestati in provincia dell’Aquila … (comma 101) - Ag. Sicurezza Aliment. e Scuola per l’Europa di Parma. (comma 102) - per l’anno 2011, Expo Milano 2015 …. (comma 103) - per il solo 2011, le entrate straord del comma 8 art. 77-bis per gli enti che hanno optato per il 2009. ( c. 105) - Patto stabilità 2011 PATTO REGIONALE ( commi 138 e 138-bis) Le Regioni possono autorizzare Comuni e Province a peggiorare il proprio saldo programmatico attraverso aumento pagamenti in conto capitale (comp+residui), riducendo gli obiettivi regionali di competenza e di cassa. A tal fine le stesse Regioni definiscono criteri di virtuosità e modalità operative, previo confronto in sede di C.A.L. (comma aggiunto da art. 2, comma 33, DL 225/10 “milleproroghe”) Patto stabilità 2011 ( comma 140) PATTO REGIONALE A tal fine gli Enti dichiarano ad ANCI, UPI e Regioni, entro il 15 settembre l’entità dei pagamenti che possono effettuare durante l’anno. Entro il 31 ottobre le Regioni comunicano a MEF, per ciascun ente, gli elementi informativi per la verifica del rispetto del Patto. (comma riscritto “milleproroghe”). da art. 2, comma 33, DL 225/10 Patto stabilità 2011 PATTO REGIONALE ( comma 141) Le Regioni possono integrare le regole e modificare gli obiettivi di Comuni e Province, fermi restando le disposizioni statali in materia di monitoraggio e di sanzioni e l’importo dell’obiettivo complessivo degli enti della Regione, tutto in base a D.MEF, d’intesa con la Conferenza unificata, … entro non si quando … (vecchio art. 77-ter …) Patto stabilità 2011 ( comma 142) PATTO REGIONALE La Regione, che applica il comma 141, comunica a ciascun Comune e Provincia, il nuovo obiettivo annuale. Comunica poi al MEF, entro il 30 giugno (31 ottobre per il 2011), per ciascun ente, gli elementi informativi per la verifica del rispetto del Patto. Patto stabilità 2011 CERTIFICAZIONE (comma 110) Gli enti patto trasmettono al MEF, entro il termine perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, una certificazione del saldo finanziario in termini di competenza mista, sottoscritta dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico finanziario, secondo modalità indicate da D.MEF. la mancata trasmissione della certificazione costituisce inadempimento al patto. Se la certificazione è trasmessa in ritardo, ma il patto è rispettato, si applica solo la sanzione del blocco totale delle ropol11 assunzioni. … le sanzioni … per chi non rispetta … ropol11 Patto stabilità 2011 In caso di mancato rispetto del patto: i contributi ordinari dovuti dal Mininterno sono ridotti in misura pari alla differenza tra saldo programmatico e saldo reale (art. 14, comma 3, DL 78/2010), e, nell’anno successivo: a) blocco impegni spese correnti a importo annuale medio impegnato nell’ultimo triennio (comma 119, lett. a) art. 1 DDL Stabilità); b) blocco dell’indebitamento per investimenti (comma 119, lett. b); c) blocco totale delle assunzioni (comma 119, lett. c); d) riduzione 30% indennità e gettoni degli amministratori rispetto ad ammontare risultante al 30 giugno 2008 (comma 120); ropol11 Patto stabilità 2011 (comma 122) RIDUZIONE OBIETTIVI “122. Il Ministro dell'economia e delle finanze, con apposito decreto, emanato di concerto con il Ministro dell'interno e di intesa con la Conferenza Stato-città, autorizza la riduzione degli obiettivi annuali degli enti di cui al comma 1 in base ai criteri definiti con il medesimo decreto. L'importo della riduzione complessiva per comuni e province è pari alla differenza, registrata nell'anno precedente a quello di riferimento, tra l'obiettivo programmatico assegnato ed il saldo conseguito, rispettivamente, da comuni e province inadempienti al patto di stabilità interno.” (ex-premialità) ropol11 GRAZIE E ARRIVEDERCI Pierluigi Ropolo