ANCI PIEMONTE
1^ Consulta “Finanza, istituzione, personale”
Il punto sul federalismo
municipale
Torino, 31 maggio 2011
ropol11
FEDERALISMO
FISCALE
MUNICIPALE
DECRETO LEGISLATIVO
14 marzo 2011, n. 23
ropol11
… fino
al 2013 …
ropol11
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Il gettito di:
- 30% imposta registro/bollo su atti di trasferimento dei
beni immobili;
- 30% imposte ipocatastali su atti senza IVA;
- 100% irpef su redditi fondiari, esclusi i redditi agrari
e le abitazioni principali;
- 100% imposta registro/bollo su contratti di locazione
di immobili;
- 30% tributi speciali catastali e tasse ipotecarie;
- 21,7% cedolare secca sugli affitti per il 2011, 21,6%
dal 2012, (ma l’aliquota può essere aggiornata per
garantire parità di risorse ai Comuni – 8.354 mln)
è riscosso dallo Stato e devoluto ai Comuni.
ropol11
(art. 2, commi 1 e 2)
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
La devoluzione:
finanzia in parte il FO.SP.RI. – Fondo
Sperimentale di Riequilibrio;
- in parte è attribuita al Comune ove sono ubicati
gli immobili oggetto di imposizione;
-
(art. 2, comma 3)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Il FO.SP.RI – Fondo riequilibrio:
dura per tre anni, dal 2011 al 2013;
- cessa, in ogni caso, con l’attivazione del Fondo
Perequativo di cui all’art. 13 della legge n.
42/2009;
-
(art. 2, comma 3)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Le modalità di:
- alimentazione e
riparto del FO.SP.RI – Fondo
riequilibrio;
- attribuzione delle quote di tributi direttamente ai
Comuni;
sono stabilite con decreto del Ministro dell’interno,
sentito il MEF, e previo accordo sancito in sede di
Conferenza stato – città autonomie locali, entro il 15
ottobre, ma entro 45 giorni dall’entrata in vigore del
Decreto per il 2011.
(art. 2, comma 7)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Nel riparto si tiene conto:
- della determinazione dei “fabbisogni standard”, ove
effettuata (v/Sose), di anno in anno;
- fino al 2013, il 30% del Fondo va ai Comuni in
proporzione alla popolazione residente.
-almeno il 14% (20% del restante 70%) va ai Comuni
“piccoli” che esercitano in forma associata le funzioni
fondamentali (art.14, comma 28, DL 78/2010) con
modalità differenziate, forfetizzate e semplificate.
- il restante 56% viene attribuito per assicurare a
ciascun ente i trasferimenti 2010 meno il “taglio” ex
art. 14, comma 2, DL 78/2010.
(art. 2, comma 7)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
I trasferimenti erariali sono conseguentemente
ridotti, con DMinintermo, di concerto con MEF
e sentita la Conferenza SCAL, in misura
corrispondente al gettito che confluisce nel FSR
o comunque devoluto ai Comuni.
(art. 2, comma 8)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Ai Comuni è attribuita una
compartecipazione al gettito dell’IVA, in
percentuale da definire con DPCM, in
misura equivalente finanziariamente al
2 per cento Irpef. Il gettito non va nel
FOSPRI ed è devoluto al Comune di
domicilio fiscale del contribuente.
In fase transitoria l’assegnazione avviene sulla
base del gettito IVA per Provincia (Regione), e poi
suddiviso per numero di abitanti di ciascun Comune.
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(art. 2, comma 4)
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Dal 2011 cessa, di conseguenza, la
compartecipazione all’Irpef, pari allo
0,75%, di cui alla legge n. 296/2006.
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Dal 2012 è abolita l’addizionale
energetica di cui all’art. 6 del DL n.
511/1988.
(art. 2, comma 6)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
A decorrere dal 2011 e fino al 2013, cambia il
contenitore, ma il contenuto non dovrebbe cambiare di
tantissimo.
I trasferimenti ordinari dello Stato sono infatti ridotti in
misura corrispondente:
- al gettito che confluisce nel FOSPRI (indirette erariali + Irpef
su immobili);
- al gettito della compartecipazione Iva;
- al gettito dell’addizionale energetica, che cessa dal 2012.
Una clausola di garanzia assicura ai Comuni, fino al
2012, un ammontare di risorse pari ai trasferimenti soppressi
attraverso aggiornamento della quota di gettito della
“cedolare secca” devoluta.
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(art. 2, comma 8)
Minori risorse Comuni
2011
2012
Trasferimenti fiscalizzati
Addizionale energetica
11.243
10.388
Totale
11.243
11.002
30% imposte indirette
bollo e registro locazioni
Irpef redditi fondiari
21,7% cedolare secca
Totale parziale
1.329
1.354
708
711
5.790
5.167
527
746
8.354
7.978
compartecipazione IVA
2.889
3.024
11.243
11.002
614
Nuove entrate Comuni
Totale
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Sono imminenti tre Decreti del Ministro
dell’interno per:

attribuzione diretta compartecipazione IVA ai
Comuni;
 alimentazione e riparto FO.SP.RI.
 fiscalizzazione trasferimenti storici (tra questi
NON ci saranno i trasferimenti alle regioni a
statuto speciale, i trasferimenti alle province, i
trasferimenti “speciali” tra cui il fondo sviluppo
investimenti)
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(art. 2, comma 10)
FEDERALISMO REGIONALE
Dal 2012:

saranno soppressi i trasferimenti regionali ai
Comuni e sostituiti con compartecipazione
comunale alla addizionale regionale Irpef (escono
da Titolo II ed entrano in Titolo I)
(art. 12 D.Lgs. 6 maggio 2011, n. 68)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
La cedolare secca sugli affitti:
- decorre dall’anno 2011;
si applica ai canoni di locazione relativi ai contratti aventi ad
oggetto immobili ad uso abitativo e loro pertinenze congiunte;
- è in facoltà del locatore scegliere l’irpef ordinaria o la cedolare
secca;
- si applica in ragione di un’aliquota del 21% per i contratti a
canone libero, e del 19% per i contratti a canone concordato;
- si dichiara e si versa negli stessi termini e con le stesse
modalità dell’irpef (acconto e saldo);
- le sanzioni per denunce omesse o infedeli sono raddoppiate
rispetto all’irpef ordinaria;
- sostituisce anche l’imposta di registro sul contratto di
locazione.
-
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(art. 3)
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
I Comuni capoluogo di provincia, le
Unioni di Comuni, i Comuni “turistici”,
possono istituire una Imposta di Soggiorno a
carico di chi alloggia in strutture ricettive, in
proporzione al prezzo, sino a 5 euro per ogni
notte.
Il gettito è destinato a finanziare interventi in
materia di turismo, di gestione dei beni culturali e
ambientali, dei relativi servizi pubblici locali.
La disciplina generale è dettata da apposito
Regolamento
statale,
entro
60
giorni,
implementabile da regolamento comunale ex art. 52
DLgs n. 446/1997.
(art. 4)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Con DPCM, entro 60 giorni, è
disciplinata la graduale cessazione,
anche parziale, del blocco della
addizionale Irpef.
Trascorso il termine, i Comuni con
addizionale < 0,4% possono aumentare
fino allo 0,4%, ma con incremento annuo
max 0,2%.
Quindi vale già dal 2011, ma non ha
efficacia per l’acconto 2011.
(art. 5)
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Con DPCM, da adottare
d’intesa con la Conferenza SCAL, è
rivista l’Imposta di Scopo di cui
all’art. 1, comma 145, della
Finanziaria 2007, la legge n. 296/06
(la “super-ICI”).
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(art. 6)
… dal
2014 …
ropol11
Dal 2014
Compartecipazione IVA
pari a Irpef 2%
21,6% cedolare secca
IMP
Imposta Municipale Propria
IMU possesso
IMU trasferimento
Compartecipazione 30%
nuova imposta di registro
su trasferimento immobili,
9% e 2%
IMS
Imposta Municipale
Secondaria
IMP non + facoltativa
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
IMU possesso
(art. 8)
E’ istituita a decorrere dal 2014;
- sostituisce irpef su redditi fondiari relativi a beni non locati,
I.C.I.;
- non si applica all’abitazione principale, eccetto A1 A8 A9;
- valgono le esenzioni ICI di legge;
- ha per base imponibile il valore dell’immobile ai fini ICI;
- ha per soggetti passivi il proprietario o il titolare di diritto
reale;
- è dovuta annualmente in base ad aliquota dello 0,76%.
Se l’immobile è locato l’aliquota è 0,38%. I Comuni possono,
con deliberazione consiliare, aumentare o ridurre fino allo 0.2%
per immobili locati, fino allo 0.3%
ropol11 per gli altri.
-
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Imposizione su
trasferimenti
(art. 10)
E’ modificata, dal 2014, la tariffa dell’Imposta di Registro per i
trasferimento di beni immobili in genere, a mezzo di atto
traslativo, in proprietà o in altro diritto reale;
- con la stessa decorrenza, gli tessi trasferimenti sono esenti da
imposta di bollo, dalle imposte ipo-catastali, dai tributi speciali
catastali, dalle tasse ipotecarie;
- l’aliquota ordinaria è pari al 9%, l’aliquota è ridotta al 2% per
trasferimento di prima casa ad eccezione di A1, A8 e A9;
- l’imposta non può comunque essere inferiore ad euro 1.000.
-
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DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
IMS
Imposta Municipale Secondaria
(art. 11)
E’ istituita a decorrere dal 2014;
- è introdotta dal Consiglio NON PIU’ sul presupposto di consultazioni
popolari svolte secondo lo statuto;
- non si applica agli immobili ad uso abitativo;
- la disciplina generale dell’imposta è dettata con apposito D.P.R.;
- si applica all’occupazione di beni appartenenti al demanio o al patrimonio
indisponibile dei Comuni;
- sostituisce:
-
TOSAP/COSAP
- Imposta pubblicità
- Diritti pubbliche affissioni e canoni mezzi pubblicitari;
- Addizionale ex E.C.A. (che viene abolita).
-
ropol11
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
Fondo Perequativo
(art. 13)
E’ istituito nel bilancio dello Stato un Fondo
Perequativo per il finanziamento delle spese di Comuni
e Province, dopo la determinazione dei fabbisogni
standard collegati alle spese per le funzioni9
fondamentali.
- Con DPCM, previa intesa in Conferenza SCAL, sono
stabilite le modalità di alimentazione e di riparto.
- Il Fondo
per i Comuni è articolato in due
componenti, l’una per le funzioni fondamentali, l’altra
per le funzioni non fondamentali.
-
ropol11
DLgs. n. 23/11 FEDERALISMO
(art. 14)
Con ulteriori Decreti Delegati:
si provvederà al riordino dei prelievi relativi
alla gestione dei rifiuti (Tarsu, TIA 1, TIA 2).
Per intanto i Comuni possono applicare i propri
regolamenti in materia di Tarsu e TIA1.
Possono anche applicare la TIA2;
- potranno
essere previste esenzioni ed
agevolazioni per IMU e IMS;
- si provvederà al riordino dell’addizionale
comunale all’Irpef. ropol11
-
PATTO DI STABILITA’
2011
ropol11
Patto stabilità 2011
LEGGE DI STABILITA’
13 dicembre 2010, n. 220
Patto stabilità 2011
(art. 1)
“87. Ai fini della tutela dell'unità economica
della Repubblica, le province e i comuni con
popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il
triennio 2011-2013 nel rispetto delle disposizioni di
cui ai commi da 88 a 122, che costituiscono principi
fondamentali di coordinamento della finanza pubblica
ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119,
secondo comma, della Costituzione. “
Dunque si ricomincia un’altra volta
tutto daccapo!!
Patto stabilità 2011
LA PROCEDURA
 dal 2011 il saldo finanziario “strutturale” di
competenza mista è pari a ZERO; (comma 90)
 l’obiettivo “specifico” è un miglioramento del
saldo zero di un importo pari al:
 per i Comuni: 11,4% per il 2011 e 14% dal 2012
 per le Province: 8,3% per 2011, poi 10,7%
della spesa media corrente (Titolo I) 2006-2008
desunta dagli impegni certificati rendiconto.
(comma 88)
ropol11
MA ….
Patto stabilità 2011
 ai fini del concorso al contenimento dei saldi di
finanza pubblica:
 per il triennio 2011-2013 l’obiettivo, per ciascun
anno, è pari all’importo di cui al comma 2 (% su
spesa media corrente 2006-2008) MENO un
importo pari alla riduzione dei trasferimenti statali
di cui all’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010;
(comma 91)
 per il solo anno 2011, il saldo di cui sopra è
ridotto o incrementato in misura pari al 50% della
differenza tra lo stesso saldo e quello previsto
per il 2011 dall’art. 77-bis, a seconda se la
differenza è positiva o negativa. (comma 92)
ropol11
DUNQUE ….
ESEMPIO DI CALCOLO
Saldo negativo
1) OBIETTIVO STRUTTURALE:
ZERO
2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013
Impegni Spesa Corrente da Rendiconto
2006
2007
2008
MEDIA TRIENNALE
€ 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 €
18.911.569,33
obiettivo base anno 2011
obiettivo base anno 2012
obiettivo base anno 2013
11,40%
14%
14%
€
€
€
2.155.918,90
2.647.619,71
2.647.619,71
3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO
RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010
OBIETTIVO NUOVO
Anno 2011
€
885.946,05
€
1.269.972,85
Anno 2012
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
Anno 2013
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011
OBIETTIVO 2011 punto 3)
€
OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 €
DIFFERENZA
-€
QUOTA 50%
OBIETTIVO REALE 2011
1.269.972,85 €
3.011.425,54
1.269.972,85
1.741.452,69
-€
870.726,34
€
2.140.699,20
ESEMPIO DI CALCOLO
Saldo positivo
1) OBIETTIVO STRUTTURALE:
ZERO
2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013
Impegni Spesa Corrente da Rendiconto
2006
2007
2008
MEDIA TRIENNALE
€ 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 €
18.911.569,33
obiettivo base anno 2011
obiettivo base anno 2012
obiettivo base anno 2013
11,40%
14%
14%
€
€
€
2.155.918,90
2.647.619,71
2.647.619,71
3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO
RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010
OBIETTIVO NUOVO
Anno 2011
€
885.946,05
€
1.269.972,85
Anno 2012
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
Anno 2013
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011
OBIETTIVO 2011 punto 3)
€
OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 €
DIFFERENZA
€
QUOTA 50%
OBIETTIVO REALE 2011
1.269.972,85 €
500.000,00
769.972,85
€
1.269.972,85
€
884.986,43
384.986,43
Patto stabilità 2011
… ma non finisce qui …
( comma 93)
93. In sede di prima applicazione del nuovo patto di stabilità
interno, con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, d'intesa con la Conferenza Stato - città ed
autonomie locali, da emanare entro il 31 gennaio 2011,
possono essere stabilite misure correttive dello stesso per
il solo anno 2011, anche al fine di tenere conto delle spese
per gli interventi necessari in ragione di impegni
internazionali ed al fine di distribuire in modo equo il
contributo degli enti alla manovra e le differenze positive e
negative della variazione alla regola. Dal presente comma
possono derivare effetti negativi in termini di indebitamento
netto, per l'anno 2011, non ropol11
superiori a 480 milioni di euro.
…..
Patto stabilità 2011
( comma 93)
La Conferenza SCAL ha dato parere favorevole a bozza
di DPCM che ripartisce i 480 milioni in:
- 110 per Comune Milano per Expo 2015;
- 20 per Provincia Milano Expo 2015;
- 40 per le altre Province;
- 310 per gli altri Comuni.
ropol11
Patto stabilità 2011
( comma 93)
.
L’obiettivo quindi del DPCM è trovare un valore percentuale oltre il quale la manovra
non possa andare e che mitighi quindi gli obiettivi più estremi in modo da renderli
sostenibili, anche in relazione alla potenzialità del bilancio di assorbire la manovra. In
questo senso i Comuni si dividono in tre fasce demografiche:
• da 5.000 a 10.000 abitanti l’obiettivo in valore assoluto della manovra non può essere
superiore al 5,4% della spesa corrente media triennale;
• da 10.000 a 200.000 abitanti il limite è fissato al 7%;
• per i Comuni con popolazione maggiore di 200.000 abitanti si applica una percentuale
del 10,5%.
ropol11
COMUNE DI ______
PATTO DI STABILITA' INTERNO 2011-2013
DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO
(Leggi n. 220/2010, n. 122/2010, n. 133/2008)
Modalità di calcolo Obiettivo 2011-2013 (dati in migliaia di euro)
www.piscino.it
Anno 2006
Anno 2007
(a )
(b)
Anno 2008
SPESE CORRENTI (Impegni)
(c )
Media
FASE 1
MEDIA delle spese correnti (2006-2008) (1)
PERCENTUALI da applicare alla media delle spese
correnti
(comma 88, lett. b), art.1, legge n.
220/2010)
SALDO OBIETTIVO determinato come percentuale data
della spesa media
(comma 88, art.1, legge n.
220/2010)
FASE 2
#DIV/0!
(d)=M e dia (a ;b;c )
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
11,4%
14,0%
14,0%
(e )
(f)
(g)
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
#DIV/0!
#DIV/0!
#DIV/0!
(h)=(d)*(e )
(i)=(d)*(f)
(l)=(d)*(g)
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
0
0
(m )
(n)
(o )
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
#DIV/0!
#DIV/0!
#DIV/0!
(p)=(h)-(m )
(q)=(i)-(n)
(r)=(l)-(o )
RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI, di cui al
comma 2 dell'art. 14 del D.L. 78/2010 (comma 91, art.1, legge
n. 220/2010)
SALDO OBIETTIVO AL NETTO DEI TRASFERIMENTI
(comma 91, art.1, legge n. 220/2010)
Anno 2011
SALDO OBIETTIVO PREVIGENTE
(s)
controllo sul file - www.piscino.it
FASE 3
(calcolato ai sensi dell'art. 77-BIS del D.L. 112/2008) (2)
FATTORE DI CORREZIONE DELL'OBIETTIVO 2011
(comma 92, art.1, legge n. 220/2010)
SALDO OBIETTIVO
(comma 92, art.1, legge n. 220/2010)
Anno 2011
#DIV/0!
(t)=[(p)-(s )]/2
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
#DIV/0!
#DIV/0!
#DIV/0!
(u)=(p)-(t)
(v)=(q)
(z)=( r)
con
(u)=(p)-(t)
(v)=(q)
(z)=( r)
#DIV/0!
#DIV/0!
FASE 4
Popolazione
Limite DPCM
0
SALDO OBIETTIVO FINALE DOPO DPCM
#DIV/0!
Anno 2011
FASE 5
PATTO REGIONALE "Verticale" (3)
Variazione obiettivo ai sensi del comma 138, art 1, legge n.
220/2010
(ab)
Anno 2011
(4)
PATTO REGIONALE "Orizzontale"
Variazione obiettivo ai sensi del comma 141, art. 1, legge n.
220/2010
PATTO REGIONALE - SALDO OBIETTIVO 2011
RIDETERMINATO
(ac)
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
#DIV/0!
#DIV/0!
#DIV/0!
Legenda
Cella valorizzata dall'utente
Cella valorizzata con i dati acquisiti da altri prospetti o dalla normativa (non modificabile dall'utente)
Cella in cui il calcolo è effettuato automaticamente
Note
(1)
Calcolo della media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, così come desunta dai certificati di conto consuntivo
(comma 88, art.1, legge n. 220/2010).
(2)
Obiettivo 2011 comunicato dall'ente in fase di determinazione dell'obiettivo 2010.
(3)
Compensazione degli obiettivi fra regione e propri enti locali.
(4)
Compensazione degli obiettivi fra enti locali del territorio regionale.
PATTO STABILITÀ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI 2011 - 2012 - 2013
CALCOLO SALDO PROGRAMMATICO SPECIFICO COME CORRETTO DA BOZZA D.M. ATTUATIVO ART.1,
COMMA 93, L. 220/10, ORA IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE
INFORMAZIONI PRELIMINARI PER IL CALCOLO DEGLI OBIETTIVI RELATIVI AL PATTO DI STABILITÀ
Dimensione demografica del Comune
Popolazione residente alla data del 31 dicembre 2009
6.540
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nel corso del triennio 2006, 2007 e 2008, come risultante da
rendiconto
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2006
2.758.839,68
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2007
2.950.296,86
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2008
3.117.473,51
2011
SALDO OBIETTIVO SPECIFICO DA LEGGE DI STABILITÀ
187.517,62
2012
175.238,50
2013
175.238,50
VERIFICA DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO SPECIFICO DI SALDO FINAZIARIO COME DA D.M.
ATTUATIVO ART. 1, C. 93, L.220/10 IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE
Saldo obiettivo specifico 2011 definitivo determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità
Media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, come desunta dai certificati di conto consuntivo
187.517,62
2.942.203,35
Rapporto percentuale risultante tra le 2 grandezze sopra riportate
6,37%
Rapporto % per la fascia demografica di appartenenza del Comune indicato in D.M. di prossima emanazione
5,40%
Il valore % rilevato nel rapporto tra obiettivo specifico determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità e la
spesa corrente media del triennio 2006-2008 risulta maggiore rispetto alla % indicata nel testo del D.M., pertanto:
2011
IPOTESI SALDO OBIETTIVO SPECIFICO
CORRETTO DA D.M.
ropol11 158.878,98
Patto stabilità 2011
ECCEZIONI
Nel saldo finanziario non sono considerate:
le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese, correnti e
c/capitale, sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate da
PCM a seguito dichiarazione stato di emergenza; (comma 94)
-
- idem per gli interventi realizzati direttamente per “grandi eventi” di
cui all’art. 5-bis, c. 5, l. 343/2001; (comma 96)
- le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione
Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale
sostenute dalle province e dai comuni; (comma 97)
- spese enti commissariati art. 1, cc. 704 e 707, l. 296/06; (comma 99)
somme assegnate e spese finanziate da ISTAT per censimenti
popolazione e agricoltura; (comma 100)
- Comuni dissestati in provincia dell’Aquila … (comma 101)
- Ag. Sicurezza Aliment. e Scuola per l’Europa di Parma. (comma 102)
- per l’anno 2011, Expo Milano 2015 …. (comma 103)
-
per il solo 2011, le entrate straord del comma 8 art. 77-bis per gli
enti che hanno optato per il 2009. ( c. 105)
-
Patto stabilità 2011
PATTO REGIONALE
( commi 138 e 138-bis)
Le Regioni possono autorizzare
Comuni e Province a peggiorare il proprio
saldo programmatico attraverso aumento
pagamenti in conto capitale (comp+residui),
riducendo
gli
obiettivi
regionali
di
competenza e di cassa.
A tal fine le stesse Regioni definiscono
criteri di virtuosità e modalità operative,
previo confronto in sede di C.A.L. (comma
aggiunto da art. 2, comma 33, DL 225/10 “milleproroghe”)
Patto stabilità 2011
( comma 140)
PATTO REGIONALE
A tal fine gli Enti dichiarano ad ANCI,
UPI e Regioni, entro il 15 settembre l’entità
dei pagamenti che possono effettuare
durante l’anno. Entro il 31 ottobre le Regioni
comunicano a MEF, per ciascun ente, gli
elementi informativi per la verifica del
rispetto del Patto.
(comma riscritto
“milleproroghe”).
da
art.
2,
comma
33,
DL
225/10
Patto stabilità 2011
PATTO REGIONALE
( comma 141)
Le Regioni possono integrare le regole
e modificare gli obiettivi di Comuni e
Province, fermi restando le disposizioni
statali in materia di monitoraggio e di
sanzioni
e
l’importo
dell’obiettivo
complessivo degli enti della Regione, tutto
in base a D.MEF, d’intesa con la Conferenza
unificata, … entro non si quando …
(vecchio art. 77-ter …)
Patto stabilità 2011
( comma 142)
PATTO REGIONALE
La Regione, che applica il comma 141,
comunica a ciascun Comune e Provincia, il
nuovo obiettivo annuale.
Comunica poi al MEF, entro il 30
giugno (31 ottobre per il 2011), per ciascun
ente, gli elementi informativi per la verifica
del rispetto del Patto.
Patto stabilità 2011
CERTIFICAZIONE
(comma 110)
 Gli enti patto trasmettono al MEF, entro il termine
perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello
di riferimento, una certificazione del saldo finanziario
in termini di competenza mista, sottoscritta dal
rappresentante legale, dal responsabile del servizio
finanziario e dall’organo di revisione economico finanziario, secondo modalità indicate da D.MEF.
 la mancata trasmissione della certificazione
costituisce inadempimento al patto. Se la certificazione
è trasmessa in ritardo, ma il patto è rispettato, si
applica solo la sanzione del blocco totale delle
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assunzioni.
… le sanzioni … per chi
non rispetta …
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Patto stabilità 2011
In caso di mancato rispetto del patto:
 i contributi ordinari dovuti dal Mininterno sono ridotti in
misura pari alla differenza tra saldo programmatico e
saldo reale (art. 14, comma 3, DL 78/2010),
e, nell’anno successivo:
a) blocco impegni spese correnti a importo annuale medio impegnato
nell’ultimo triennio (comma 119, lett. a) art. 1 DDL Stabilità);
b) blocco dell’indebitamento per investimenti (comma 119, lett. b);
c) blocco totale delle assunzioni (comma 119, lett. c);
d) riduzione 30% indennità e gettoni degli amministratori rispetto ad
ammontare risultante al 30 giugno 2008 (comma 120);
ropol11
Patto stabilità 2011
(comma 122)
RIDUZIONE OBIETTIVI
“122. Il Ministro dell'economia e delle finanze, con apposito
decreto, emanato di concerto con il Ministro dell'interno e di
intesa con la Conferenza Stato-città, autorizza la riduzione degli
obiettivi annuali degli enti di cui al comma 1 in base ai criteri
definiti con il medesimo decreto. L'importo della riduzione
complessiva per comuni e province è pari alla differenza,
registrata nell'anno precedente a quello di riferimento, tra
l'obiettivo programmatico assegnato ed il saldo conseguito,
rispettivamente, da comuni e province inadempienti al patto di
stabilità interno.” (ex-premialità)
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GRAZIE E
ARRIVEDERCI
Pierluigi Ropolo
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ANCI 31 mag 11