IL NUMERO 258 1-16:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.16 Pagina 2 AUTOFFICINA CARBONIA di Diana Donatello + chilometri - salati Via Roma P.zza Matteotti InstallazIone ImpIantI Gpl Con InCentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - Carbonia - tel. 0781 1986387 del Sulcis Iglesiente CARBONIA Anno XVIII - N° 258 Cell. 329 4338541 - mail: [email protected] 15 Maggio 2013 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Il concorso di idee del Piano Sulcis ha confermato che il territorio vuole un futuro diverso a medio e lungo termine Il Sulcis vuole cambiare strada Realizzare un nuovo modello di sviluppo non sarà facile ma pare giunto proprio il momento di iniziare il percorso. V alorizzazione delle risorse locali, ambiente, agroalimentare, cultura, turismo. Le proposte presentate da decine di associazioni, piccole imprese e gruppi di lavoratori del territorio nell’ambito del concorso di idee del Piano Sulcis, sono quasi tutte orientate verso nuovi settori produttivi, a conferma che il Sulcis Iglesiente ha preso piena consapevolezza della necessità di cambiare strada, concentrando gli sforzi verso un nuovo modello di sviluppo. Fin dal primo dopoguerra, l’economia del Sulcis Iglesiente è stata sottomessa ad una monocoltura, prima quella mineraria, poi quella industriale, frutto di scelte fatte lontano dal territorio e dai lavoratori che spesso non le hanno condivise e sono stati costretti a subirle “per sopravvivere”. Oggi, nella fase socio-economica più difficile degli ultimi trent’anni, nonostante la crisi sia tanto profonda da produrre in molti casi sfiducia e persino disperazione, il Sulcis Iglesiente non è più disposto a subire scelte calate dall’alto e vuole essere attore protagonista del proprio futuro. Il concorso di idee del Piano Sulcis sta indicando una strada precisa che le Istituzioni, Governo e Regione in testa, non potranno ignorare. Le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi, costituiscono il primo decisivo passaggio del lungo percorso che dovrà portare il territorio fuori dalla crisi, per la realizzazione del quale occorreranno ingenti risorse ma anche idee e progetti nuovi. Risorse locali, ambiente, agroalimentare, cultura, turismo: questa è la strada per il futuro del Sulcis Iglesiente. Giampaolo Cirronis Portopaglietto ALL’INTERNO Carbosulcis, il futuro è sempre più incerto Sfida a quattro per il sindaco di Iglesias Asl 7, bilancio 2012 in attivo di quasi 9 mln Carbonia, consegnati 25 alloggi comunali Girotonno 2013, viaggio dal Sulcis al Sushi Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6 Piano Sulcis, 158 idee per il nuovo sviluppo Monumenti aperti, fenomeno in crescita Bilancio positivo per la stagione di prosa A Simone Faggioli la Iglesias-Sant’Angelo B1: Comer salva, VBA/Olimpia retrocessa Pagina 8 Pagina 10 Pagina 14 Pagina 15 Pagina 15 CONCESSIONARIA E SERVICE Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com PANETTERIA - SALUMERIA - FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 - CARBONIA - ✆ 0781 674337 NOSTRA PRODUZIONE Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 - Via Santa Caterina, 153 Via della Vittoria, 105 - Mercato Civico Box n° 62 IL NUMERO 258 2-15:IL NUMERO 181 2/11 15/05/13 23.47 Pagina 1 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 I 520 lavoratori della Carbosulcis chiedono alla Giunta regionale cosa intende fare per rilanciare l’attività estrattiva Carbosulcis, il futuro è sempre incerto La Sotacarbo, intanto, continua a sollecitare Governo e Regione a sostenere il progetto per la riduzione delle emissioni di CO2. L ’avvio di due distinte indagini approfondite in base alle norme sugli aiuti di Stato in materia di misure di sostegno pubblico ha creato una situazione di estrema incertezza sul futuro della Carbosulcis che i 520 lavoratori vivono con grandissima apprensione. Da alcune settimane i rappresentanti dei lavoratori sollecitano un intervento forte della Regione, socio di maggioranza della Carbosulcis s.p.a., perché faccia chiarezza, ad iniziare dall’attuazione della legge legge regionale n. 7 del 29 marzo 2013 “Disposizioni concernenti la Carbosulcis Spa” che all’art. 1 prevede l’affidamento di funzioni alla Carbosulcis s.p.a., con «servizi di pubblico interesse relativi alle attività di messa in sicurezza e custodia della miniera di Nuraxi Figus - concessione “Monte Sinni”», per i quali sono stati quantificati oneri per 10.000.000 di euro per l’anno 2013, “risorse già destinate agli interventi a valere sull’autorizzazione di spesa per l’anno 2012 di cui all’articolo 4, comma 11, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 (legge finanziaria 2009)”. Nonostante la legge preveda, al comma 3, la comunicazione alla Commissione europea, secondo gli articoli 107, 108 e 109 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, le risorse non sono state trasferite, l’attività estrattiva è bloccata e sul futuro “incombe” la procedura di infrazione della Commissione europea che ha deciso di esaminare «la conformità con le norme sugli aiuti di Stato delle misure di sostegno pari a oltre € 400 milioni da parte dell’Italia a partire dal 1998 a favore di Carbosulci» e di verificare «se le sovvenzioni che l’Italia intende concedere sono in linea con le norme sugli aiuti di Stato.» Il consigliere regionale del PDL Giorgio Locci ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Industria, per sapere se è vero «che questa situazione, come pare, sia dovuta a pareri difformi della dirigenza dell’assessorato all’Industria, e se non ritenga, la Regione, di intervenire con solleci- tudine per far sì che ci sia l’immediata applicazione della legge anche per evitare i rischi legati alla sicurezza, senza considerare il disagio sociale che questa situazione sta determinando nelle maestranze della miniera che rischiano di non percepire gli emolumenti mensili già dal mese in corso». In questo clima di grande preoccupazione, si inserisce l’attività della Sotacarbo, la società presieduta dall’ing. Mario Porcu che ha elaborato il “Progetto CCS Sulcis” che prevede la separazione dell’anidride carbonica (CO2) generata dai processi industriali e il suo confinamento attraverso lo stoccaggio nel sottosuolo in formazioni geologiche pro- legati alle produzioni di energia a emissioni zero e da fonti rinnovabili: l’ing. Giuseppe Girardi (Enea) ha parlato di “Riduzione delle emissioni di CO2: fonti rinnovabili, risparmio energetico e CCS”; l’ing. Angelo Moreno (Enea) di “Fonti rinnovabili e sinergie con i sistemi energetici”; l’ing. Daniele Cocco (università di Cagliari) si è soffermato su “La tecnologia del solare termodinamico per la produzione di energia elettrica e calore a media temperatura”; gli ingg. Simonetta Palmas e Michele Mascia (Università di Cagliari), infine, di “Materiali nano strutturati per processi fotoelettrocatalici in applicazioni energetiche”. Il convegno svoltosi l’11 maggio nella sala conferenze della Sotacarbo. fonde, oppure mediante altri metodi di natura biologica e chimica. Dopo il convegno “Tecnologie Zero Emission per la competitività, lo sviluppo industriale e l’ambiente”, svoltosi lo scorso 21 novembre, la sala congressi del Centro Ricerche della Grande Miniera di Serbariu l’11 maggio ha ospitato un altro convegno organizzato dal Rotary Club di Carbonia sul tema “Energie alternative e combustibili fossili nella lotta al riscaldamento globale”, nell’ambito delle attività del corso Ryla 2013 del Rotary Club Carbonia diretto dall’ing. Franco Auteri che è anche componente del Cda Sotacarbo. Qualificati esperti del settore energetico hanno affrontato diversi temi Nel pomeriggio gli esperti ed i giovani corsisti hanno visitato la piattaforma pilota ed i laboratori della Sotacarbo e l’ing. Alberto Pettinau (Sotacarbo) ha svolto una relazione sul tema “Combustibili fossili e tecnologie e confinamento della CO2. la peculiarità del Sulcis”. L’auspicio espresso dai convegnisti (all’apertura dei lavori era presente anche il consigliere regionale Paolo Dessì, sindaco di Sant’Anna Arresi), è che Governo e Regione si convincano della strategicità del progetto CCS Sulcis, attraverso il quale si potrebbe assicurare un futuro alla miniera, sostenendolo nel difficile confronto con la Commissione europea. Giampaolo Cirronis Tre settimane fa la Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo 100 milioni per la fiscalità di vantaggio L a Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo della fiscalità di vantaggio per le piccole e micro imprese del Sulcis Iglesiente. La Direzione generale del ministero dello Sviluppo economico ha comunicato alla Provincia di Carbonia Iglesias di aver avviato la predisposizione del bando che dovrà raccogliere le domande di agevolazione fiscale e contributiva delle imprese. I tempi, annunciati dal ministro Barca, di piena operatività del provvedimento per l’estate, possono essere rispettati. è necessario non perdere il passo negli adempimenti di competenza territoriale e regionale. In relazione alle decisioni di livello locale e regionale, la Provincia ha incontrato il direttivo dell’associazione delle partite IVA, costituitasi in Provincia ed ha partecipato all’assemblea di consultazione organizzata a Villamassargia dalla Lega delle cooperative, con la presenza di molti operatori. Altre consultazioni sono state organizzate con le associazioni di categoria. Sulla base delle consultazioni, emerge quanto segue: 1) la proposta della Provincia di destinare inizialmente cento milioni di euro del Piano Sulcis al bando sulla fiscalità di vantaggio è ragionevole. Si partirebbe con una robusta dotazione finanziaria per almeno il primo triennio; per le annualità successive (la fiscalità di vantaggio dura 14 anni, sia pure con quantità decrescenti), il meccanismo di finanziamento può essere predeterminato destinando una quota dei fondi europei 2014/2001 alla fiscalità di vantaggio; 2) il bando può prevedere che siano istituite delle riserve a favore di particolari categorie di imprese, fermo restando che almeno il settanta per cento delle risorse deve essere destinato alle imprese esistenti. Dalle consultazioni, emerge che riserve potrebbero essere istituite a favore delle nuove imprese (il decreto prevede che rientrano comunque le imprese costituite entro il 2015) e di quelle del turismo; le associazioni chiedono che tali riserve non eccedano, comunque, il venti per cento delle risorse disponibili. In ogni caso, concluse le consultazioni, la Provincia trasmette al Ministero la sua posizione: il tutto, in tempo utile per non determinare ritardi sulla pubblicazione del bando. La Provincia, inoltre, ha assunto i seguenti impegni con le Associazioni incontrate: - organizzare una o più assemblee informative fra gli operatori e i dirigenti del ministero dello Sviluppo economico; - inviare a tutte le imprese del territorio (sono oltre 7.500) un promemoria di informazione sulla fiscalità di vantaggio e su ciò che sarà necessario fare per accedervi. Pierpaolo Vargiu è il presidente della commissione Affari sociali Paolo Fadda sottosegretario della Sanità L ’ex assessore regionale della sanità ed ex deputato Paolo Fadda, 62 anni, è l’unico sardo presente nella squadra del Governo Letta, con l’incarico di sottosegretario della Sanità. Il 24 e 25 febbraio era candidato nella lista del PD al Senato, primo dei non eletti. Pierpaolo Vargiu, 55 anni, medico, neo deputato eletto nella lista di Scelta Civica per l’Italia, è stato eletto presidente della commissione Affari sociali della Camera. Ex assessore provinciale, presidente dell’Esit e consigliere regionale dei Riformatori per 14 anni. Paolo Fadda (Partito Democratico). Pierpaolo Vargiu (Scelta Civica). Una testimonianza sulla giornata di assurda violenza vissuta in occasione della 117ª edizione della maratona più antica dell’era moderna Boston, 15 aprile 2013: correre uniti contro la follia L unedì 15 aprile 2013, Boston Patriot’s Day. Siamo negli U.S.A. io e Paolo Fanari per la “Zitto e Corri Master Team Carbonia” per correre la 117ª edizione della maratona più antica dell’era moderna, la prima edizione venne disputata un anno dopo le prime Olimpiadi del 1896. Solo io sono sulla linea di partenza di Hopkinton, Paolo è bloccato da un infortunio, mi aspetta poco prima del traguardo che taglio dopo 3 ore e 49 minuti. Intorno a me molte facce stanche, provate dalla distanza ma felici. I maratoneti arrivati in Copley Square sorridono, hanno la medaglia al collo, io sono tra loro nella zona cambio, un primo boato sordo dalla zona dell’arrivo, nessuno delle persone intorno a me sembra preoccuparsene, è festa, spareranno dei colpi di cannone. Pochi secondi un secondo boato. Gli agenti che controllano le uscite della zona ritiro sacche cambiano espressione, comunicano via radio, corrono tutti in direzione dell’arrivo. Incominciamo a realizzare che qualcosa di grave è successo. Ho lasciato Paolo venti minuti prima a trecento metri dall’arrivo, abbiamo fatto alcune foto insieme, ci siamo dati appuntamento in hotel e ho proseguito per finire la gara, mi affretto a rientrare, sono sollevato dal trovarlo in hotel. La tv manda le immagini delle esplosioni e in diretta la tragedia delle persone coinvolte. Le due esplosioni sono avvenute una a pochi metri dalla linea del traguardo, l’altra proprio sul lato opposto della strada dove poco prima avevo fatto le foto con Paolo. la zona viene immediatamente blindata, i telefoni sono isolati, comunico attraverso la Rete per tranquillizzare parenti e amici, la tensione dei primi momenti si allenta ma poco dopo voci concitate fuori dalla porta ci intimano di lasciare la stanza e l’hotel, la polizia non spiega, dice di allontanarsi con tono aspro e deciso, la tensione risale. Per strada molti ospiti degli Boston è ferita, invasa dalla polizia, dalle squadre speciali, dalla Guardia Nazionale, ma soprattutto dai media di tutto il mondo a caccia del servizio e della notizia. Per le strade le persone sostano davanti ai varchi controllati dalla polizia, lasciano fiori, messaggi, scrivono sull’asfalto la loro voglia di reagire uniti a quello che ancora sem- parco dove molti si sono riuniti per una veglia; all’imbrunire nel parco le luci delle candele e le voci di un gruppo di persone che intona a cappella “The Star-Spangled Banner”. Mercoledì. In tv passano le immagini e i filmati di due sospettati, l’FBI li ha individuati dai filmati delle videocamere di sorveglianza ma an- guardia del campus, la notte in tv vediamo le immagini dello scontro a fuoco… la tv è ovunque! Uno dei due attentatori è riuscito a fuggire, prima in auto con un ostaggio, poi a piedi nel quartiere di Watertown ad ovest, distante dal centro di Boston. Da questo momento inizia una caccia all’uomo che neanche in più visionario hotel vicini, tutti evacuati per bonificare la zona in sicurezza. Solo dopo due ore passate in un locale dove molti si sono rifugiati per vedere e capire qualcosa dalla tv, proviamo a rientrare nel nostro hotel che si trova al limite della zona dell’arrivo ormai chiusa, davanti all’ingresso un blindato e molti mezzi della polizia, polizia che ci controlla prima di lasciarci entrare. Martedì. Usciamo per le strade; bra un altro attacco all’America, alcuni hanno corso il giorno prima, li riconosci portano la medaglia o la maglia della gara, “We are Boston strong, proud of this City”. Molti eventi vengono annullati, così Indiana Pacers vs Boston Celtics (sigh!), tutti gli edifici pubblici, tutte le fermate della metropolitana sono presidiate dalla polizia e dalla Guardia Nazionale. La sera siamo nel Boston Common, il che da foto e filmati fatti da atleti e spettatori durante la gara, vengono identificati, sono ricercati. Giovedì. Ci muoviamo nonostante un po’ di apprensione nella città in allerta, visitiamo il campus di Harvard con i suoi edifici storici, nel pomeriggio le ipertecnologiche architetture dell’MIT. Proprio all’MIT poche ore dopo la sparatoria, rimarranno uccisi uno dei due attentatori e una regista di film d’azione avrebbe potuto immaginare, tutto è mandato in diretta dalle tv che si sono spostate nella zona di Watertown. Tutta la città viene blindata non solo il quartiere dove si presume sia l’attentatore, bloccati tutti i trasporti, tutte le attività lavorative, la polizia consiglia di stare in casa in tutta Boston. Venerdì. Decidiamo di uscire nonostante tutto, ci sentiamo sicuri nella zona vicino all’hotel presidiata. Le strade intorno, fino a ieri affollate di persone per strada, oggi sono semideserte, una situazione irreale, le poche persone che incontriamo sembrano vivere un tempo sospeso nella speranza di tornare presto a una sicura normalità. A Watertown la polizia setaccia casa per casa, utilizzano visori ad immagini termiche, individuano l’uomo grazie alla segnalazione di un residente, che insospettito da tracce di sangue in giardino ha chiamato il 911; l’attentatore si è rifugiato dentro la barca nel giardino sul retro della casa, l’immagine termica dall’elicottero ne rivela la sagoma all’interno dell’imbarcazione, altra sparatoria, alla fine si arrende ferito. La tv mostra l’ambulanza scortata che lo porta via e le persone del quartiere che escono dalle case applaudono. Da lì a poco tutta Boston si rianima, siamo per strada, le persone ringraziano gli agenti e i militari che controllano ancora i varchi della zona dove qualche giorno prima sono avvenute le esplosioni. Scambiamo sensazioni con altri atleti, c’è la voglia di ritornare a Boston per correre insieme, per stare uniti contro la follia. Sabato. Ripartiamo per l’Italia. La corsa, il tifo lungo il percorso, gli atleti provenienti da paesi diversi, tutto è passato in secondo piano a fronte dell’esperienza vissuta nel dopo gara. Sull’aereo rivediamo i momenti di maggiore tensione, la nostra partecipazione alla 117ª maratona ci ha nostro malgrado trasformato in comparse involontarie di un film d’azione. Franco Pomata IL NUMERO 258 3-14:IL NUMERO 181 3/10 14/05/13 15.10 Pagina 2 3 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Dieci liste scendono in campo il 26 e 27 maggio per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale di Iglesias Sfida a quattro per il sindaco di Iglesias Sei liste sostengono Emilio Gariazzo, due quelle per Gian Marco Eltrudis, una a testa per Dario Carbini e Sandro Esu. I glesias ci riprova. Il 26 e 27 maggio il capoluogo minerario torna alle urne per la terza volta negli ultimi tre anni in un clima di grande incertezza. Quattro candidati a sindaco, 217 candidati alla carica di consigliere comunale suddivisi in 10 liste, tutti con un nemico comune: l’astensionismo. Le vicende politiche ed amministrative degli ultimi anni hanno alimentato il distacco tra la politica e i cittadini sia a livello nazionale sia regionale ma nel caso di Iglesias potrebbero pesare in misura consistente anche nel voto per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale. Le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio hanno confermato il clima di sfiducia e il desiderio di cambiamento ma i risultati di fine maggio sono resi ancora più imprevedibili dall’assenza della lista del Movimento 5 Stelle, i cui rappresentanti locali si sono rivelati incapaci di superare le divisioni interne. Partendo dalla considerazione che migliaia di cittadini iglesienti tre mesi fa hanno manifestato un desiderio di cambiamento scegliendo in massa il Movimento 5 Stelle, divenuto la prima forza politica sia alla Camera sia al Senato, a decidere la nuova sfida elettorale amministrativa sarà presumibilmente la redistribuzione di questi consensi tra i quattro schieramenti in campo. Dopo la conclusione anticipata della consiliatura determinata dalle dimissioni di Ginetto Perseu, il centrodestra si presenta con due liste, Piazza Sella e PDL, ed un candidato giovane, l’assessore uscente UDC Gian Marco Eltrudis (43 anni). Il Partito Sardo d’Azione ha lasciato la coalizione e correrà con una sua lista guidata da Sandro Esu (44 anni), candidato a sindaco già due anni fa con l’iRS. Il centrosinistra si è ricompattato a sostegno della candidatura a sindaco di Emilio Gariazzo (55 anni), consigliere uscente. La coalizione è formata da sei liste: PD, SEL e le liste civiche Il Tuo segno per Gariazzo, Civitas, Cas@ Iglesias e Uniti per Iglesias, nelle quali sono presenti esponenti dei partiti del centrosinistra. La quarta lista, Identità Iglesiente, è guidata dal candidato a sindaco Dario Carbini (36 anni), consigliere uscente eletto due anni con l’Udc. Per la prima volta sulla scheda, oltre a quella per un candidato sindaco, potranno essere espresse due preferenze, una per un candidato consigliere uomo, una per un candidato consigliere donna. Giampaolo Cirronis Gian Marco Eltrudis Sandro Esu Emilio Gariazzo Dario Carbini Liste collegate 2 Liste collegate 1 Liste collegate 6 Liste collegate 1 Piazza Sella Partito della Libertà Partito Sardo d’Azione Civitas Partito Democratico Cas@ Iglesias Il Tuo segno per Gariazzo Uniti per Iglesias Sinistra Ecologia Libertà Identità Iglesiente Piazza Sella Partito della Libertà Partito Sardo d’Azione Civitas Il Tuo segno per Gariazzo Candidato sindaco: Gian Marco Eltrudis Candidato sindaco: Gian Marco Eltrudis Candidato sindaco: Sandro Esu Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidati consiglieri: Aureli Paolo Carta Pietro noto Piero Concas Salvatore noto Tore Cotza Giuliana Didaci Vito Faedda Donatella Loni Davide Manca Osvaldo Manunza Pia Marongiu Emanuele Matta Giorgia Melis Federico Mocci Ignazio Murgioni Maurizio Peddis Silvia Anna Pes Giuseppe noto Beppe Pilurzu Andrea Pinna Samantha Rubiu Gianluigi noto Gigi Saiu Simone Scarpa Angela Steri Mauro Vacca Elisabetta Zanda Marco Candidati consiglieri: Aru Fabio Aru Paola Biggio Luigi Boi Sara Caddeo Claudio Campo Cristina Carta Giorgio Umberto Cerniglia Carla Cossu Letizia Maria Demontis Natascia Di Paola Tiziana Faedda Daniele Falchi Alessandro Floris Nicola Mannu Gianfranca Marongiu Maurizio Nonnis Daniele Ortu Nicola Rosina Claudio Serra Fabio Manuel Trentin Riccardo Ventura Attilio Vitulli Alessandro Zedda Maurizio Candidati consiglieri: Fadda Marco Contini Elisa Brioccia Fabio Bua Elisabetta Giannoni Tonio Cuccu Alessandro Dessì Massimiliano Ennas Walter Biancalana Ylenia Fadda Maria Beatrice Giannoni Gianfranco Massa Marco Mele Valeria Murgia Cinzia Pieretti Riccardo Salis Fabio Soru Daniela Zedda Alessandro Candidati consiglieri: Argiolas Angelo Maurizio Atzei Rita Rosalba Masi Silvia Tolu Alessio Ariu Fabrizio Bua Piera nota Artemisia Cocco Donatello Congia Nicoletta Desogus Maria Cristina Evaristo Michela Mereu Maurizio Mulas Costantina nota Tina Mulas Emiliano Peddis Antonio Pintus Andrea Podda Silvia Salis Valentina Sanna Alessio Sanna Denise Sanna Ornella Tola Roberta Candidati consiglieri: Cabras Susanna Cannas Giampaolo Chessa Pietrina Concu Gianna Correale Giuseppe Vittorio Cruccas Lucia Curti Maria Silvana Diana Sergio Lai Emanuela Madau Salvatore Mastino Tiziana Mei Roberto Miscali Ugo Daniele Mura Simonetta Nieco Marco Rosas Diego Sanna Pierpaolo Serio Pietro Taibi Chiara Tronci Marino Partito Democratico Cas@ Iglesias Uniti per Iglesias Sinistra Ecologia Libertà Identità Iglesiente Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidato sindaco: Emilio Gariazzo Candidato sindaco: Dario Carbini Candidati consiglieri: Cicilloni Carla Atzeni Gino Cadeddu Sara Cadeddu Marco Cardia Carla Caschili Claudia Casula Gian Paolo Corrias Maria Luisa Dessì Alessandro Fara Maria Franca Garau Alberto Ledda Antonio Loddo Marco Marongiu Monica Medda Gianni Melis Francesco Orrù Anna Rita Pilia Alessandro Pinna Michela Pinna Patrick Porcu Giuliana Reginali Daniele Scanu Ubaldo Usai Mauro Candidati consiglieri: Bonomi Giuseppina Cabiddu Marco Carta Giorgio Corda Andrea Demontis Alessandro Demurtas Rita Desogus Gianfranco Dessì Nicolino Errico Massimiliano Lorenzoni Giuseppina Madeddu Cinzia Marchetta Lilla Marcias Ilaria Marras Ignazio Milia Giancarlo Moi Ignazio Murgia Antonio Ollargiu Francesca Pistis Valentina Pitzianti Franco Tidu Simone Trudu Alberto Candidati consiglieri: Atzori Mercedes Caboni Emanuela Cacciarru Alberto Cannella Antonello Caria Claudia Cuccu Fabrizio Garau Paolo Garifi Giovanna Massa Massimiliano Murru Giuseppe Pellegrini Martina Perseu Giuseppe Pinna Antonello Piras Sarah Salis Milena Sanna Roberto Serreli Maura Sias Massimo Cardia Alessio Mureddu Rosaria Ruggeri Angelina Floris Manuela Candidati consiglieri: Bonadeo Cesare Cani Carla Cocco Fabiana Corona Francesca Paola D’Angelo Valentina Frongia Antonio Galante Andrea Grillo Angelo Liscia Maurizio Melis Carla Manca Giulia Masala Gabriella Pinna Carlo Pinna Simone Pisano Stefano Puddu Alessandro Rubiu Elena Saba Jessica Sechi Alberto Serra Camilla Serra Silvia Tocco Franco Tocco Gianluca Virdis Francesco Candidati consiglieri: Buccoli Alberto Francesco Carbone Efisio Chidda Roberta Chirigu Roberto Citzia Eleonora De Martin Davide Dessì Giovanna Ennas Andrea Fonnesu Daniele Mainas Manuela Marteddu Gabriele Muntoni Valentina Nuvoli Anna Maria Pitzalis Francesca Sireus Angelo Tocco Simone Tronci Giacomo Vanni Eleonora IL NUMERO 258 4-13:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.20 Pagina 1 4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 I cittadini di Teulada ritornano alle urne dopo soli tre anni per la prematura scomparsa del sindaco Gianni Albai Teulada sceglie la guida per i prossimi 5 anni In campo tre liste guidate da due donne - una consigliera uscente ed un ex assessore - ed un funzionario del GAL Sulcis. A distanza di tre anni Teulada ritorna a votare per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale. L’interruzione della consiliatura è stata determinata dalla prematura scomparsa del sindaco Gianni Albai (alla seconda esperienza consecutiva), avvenuta lo scorso 14 novembre. Negli ultimi sei mesi il Comune è stato guidata dal vicesindaco, Ignazio Mariano Loi, protagonista della clamorosa iniziativa di protesta davanti alla base militare con la sistemazione di un container - ufficio comunale e non ricandidato. Le liste in campo sono tre, due guidate da candidati a sindaco donne, quasi un record in tempi che vedono ancora non pienamente superata la rivendicazione della parità di genere nelle candidature e nelle istituzioni. La lista Trasparenza e Rinnovamento ha come candidata a sindaco Marina Lai, 58 anni, impiegata del Cesil, già assessore e vicesindaco nella prima Giunta Albai, non candidata nell’ultima consiliatura. Tra i candidati consiglieri due soli uscenti, Alessandro Serafini (candidato a sindaco nel 2010) e Gian Franco Boi. L’altra donna candidata a sindaco è Francesca Monni, 43 anni, funzuionaria della ASL 8 di Cagliari, consigliere uscente della lista Teulada che cresce ed ora capolista di Insieme per Teulada. Tra i candidati consiglieri due uscenti, l’ex sindaco Salvatore Mocci, uomo di spicco del Partito Democra- tico, e Fulvio Perdighe, esponente del Partito Sardo d’Azione. La terza lista è capeggiata da un giovane, Daniele Serra, 37 anni, funzionario del Gal Sulcis. In lista due assessori uscenti, Andrea Cinus e Giacomo Manai, e due consiglieri uscenti, Antonio Frongia e Francesco Zedda. Le donne presenti nelle liste candidate al Consiglio comunale non sono molte, complessivamente nove su presenta incerta e molto combattuta. La prossima sarà una consiliatura molto importante per il futuro del paese, alle prese con una crisi socio-economica crescente, nella quale non si intravvedono, almeno nel breve periodo, vie d’uscita, anche per la concimitante crisi del territorio, della regione e dell’intero Paese. L’esperienza amministrativa più recente guidata da Gianni Albai, tra Teulada. trentaquattro. La lista con maggiore rappresentanza femminile è Teulada protagonista, con quattro candidate: Chicca Addis, Sonia Cabras, Valentina Carta ed Antonella Milia; seguono la lista Trasparenza e Rinnovamento con tre: Maria Beatrice Mura, Greca Tiddia e Maria Teresa Cocco; e la lista Insieme per Teulada con due: Romina Lenti e Sabrina Pittalis. La sfida fra i tre schieramenti si mille difficoltà, ha cercato di dare nuovi indirizzi in materia di sviluppo, puntando molto sul turismo, ma non sono mancati i problemi, in particolare per quel riguarda il progetto di valorizzazione dell’area di Tuerredda e Malfatano, dove la realizzazione di un importante insediamento turistico è stata bloccata da vicende giudiziarie ancora in corso. Giampaolo Cirronis Piergiuseppe Massa lascia, il paese cerca un nuovo sindaco Insieme per Teulada Trasparenza e Rinnovamento Teulada protagonista Candidato sindaco: Francesca Monni Candidato sindaco: Marina Lai Candidato sindaco: Daniele Serra Candidati consiglieri: Cossu Ruggero Didu Egidio Lenti Romina Leori Carlo Mocci Salvatore Niosi Carmelo Perdighe Fulvio Pittalis Sabrina Salis Mario Urru Marco Candidati consiglieri: Serafini Alessandro Piras Giacomo Urru Stefano Boi Gian Franco Loi Giovanni Zuddas Alfredo Mura Maria Beatrice Tiddia Greca Marongiu Cristian Piras Massimiliano Cocco Maria Teresa Salis Matteo Candidati consiglieri: Addis Gloria nota Chicca Arrus Massimiliano Cabras Sonia Carta Valentina Cinus Andrea Etzi Massimo Ignazio Frongia Antonio Garau Fabrizio Manai Giacomo Manca Mauro Milia Antonella Zedda Francesco Il comitato misto paritetico ha bocciato il nuovo progetto Fluminimaggiore, è una corsa a tre «No alla pista per droni a Teulada» Rinnovamento comune Alternativa civica fluminese Identità Innovazione Progresso Candidato sindaco: Ferdinando Pellegrini Candidato sindaco: Antonio Congia Candidato sindaco: Liviana Licheri Candidati consiglieri: Ghirlanda Paolo Frau Fernando Sanna Paolo Congia Anna Barbara Massole Marco Atzori Francesco Carrogu Gian Pietro Pusceddu Eleonora Concas Emanuela Pili Filippo Atzori Andrea Pili Martina Candidati consiglieri: Zanda Mauro Pili Stefania Congia Pierangelo noto Piero Pili Nicola Cau Mario Demontis Iser Congia Mauro Pintus Danilo Mereu Enrica Farci Miriam Sanna Laura Onnis Marco Candidati consiglieri: Floris Vitaliana Ghirlanda Anna Masala Gianlisa Pili Maria Efisia Sanna Marina Piras Nicola Ballocco Giuseppe Cau Marco Gaviano Giovanni Pili Italo Pisu Francesco Sechi Mario I sette componenti civili del Comitato Misto Paritetico per le Servitù Militari hanno espresso parere negativo sul progetto che prevede l’allargamento della pista per gli elicotteri per consentire il decollo e l’atterraggio dei droni, gli aerei che viaggiano privi di pilota. Il parere contrario non è scaturito tanto da un’opposizione aprioristica quanto dal mancato coinvolgimento della comunità locale nelle scelte che vengono effettuate sulle aree del poligono militare. Il comune di Teulada ha presentato da tempo una serie di proposte che non sono state fin qui accolte e proprio per rivendicare un maggiore rispetto del proprio ruolo, l’Amministrazione comunale uscente, guidata dal vicesindaco Ignazio Mariano Loi, ha inscenato una clamorosa manifestazione di protesta, trasferendo gli uffici comunali in un container sistemato proprio davanti all’ingresso della base militare di Sa Portedda. Il Comitato Misto Paritetico (Co. Mi.Pa.) è stato istituito il 24 dicembre 1976 con la legge 898 sulle servitù militari «per l’esame, anche con proposte alternative della Regione e dell’Autorità Militare, dei problemi connessi all’armonizzazione tra i piani di assetto territoriale e di sviluppo economico e sociale della regione e delle aree sub-regionali ed i programmi delle installazioni militari e delle conseguenti limitazioni». Il comitato ha una struttura paritaria tra membri dello Stato e membri della Regione, con cinque rappresentanti del ministero della Difesa, due rappresentanti del ministero dell’Economia e finanze e da sette rappresentanti della Regione nominati dal presidente della Giunta regionale, su designazione, con voto limitato, del Consiglio regionale. Il Co.Mi.Pa. viene consultato ogni sei mesi su tutti i programmi delle esercitazioni per la definizione delle località, degli spazi aerei e marittimi, del tempo e delle modalità di svolgimento e sull’impiego dei poligoni della Regione. Il comune di Teulada qualche mese fa ha espresso parere contrario anche sul progetto di Enel Green Power che si è aggiudicata i due lotti maggiori (l’altro si trova a Salerno) tra i tredici messi in gara da Difesa Servizi SpA, per l’assegnazione dei terreni del demanio militare sui quali realizzare impianti fotovoltaici. Il Direttore generale Calamida ha presentato il bilancio 2012 L’artista si è spento a 63 anni, 53 giorni dopo il sacerdote centenario L A Asl 7, bilancio in attivo di quasi 9 milioni a ASL 7 chiude il bilancio 2012 con un utile netto di +8.737.534 di euro. «Un risultato lusinghiero che premia la nostra politica di riduzione delle spese inutili», è il commento del Direttore generale Maurizio Calamida che sottolinea come il miglioramento rispetto agli anni precedenti sia evidente: in particolare se si confrontano i numeri attuali con quelli disastrosi del 2008 (-25.403.687 €) e del 2009 (-17.458.103 €). Anche il confronto con l’anno precedente è positivo: il risultato di esercizio netto nel 2011 era in perdita di 4.554.468 €. Il costo della produzione risulta in diminuzione rispetto al 2011 per un valore pari allo 0,95% (valore assoluto -2.116.802 €). «Occorre evidenziare - spiega Calamida - che questo miglioramento è in gran parte dovuto alla “quota di accompagnamento”, un finanziamento che la Regione assegna alle ASL che hanno delle difficoltà strutturali. Ciò nonostante, se non fosse stata prevista la “quota di accompagnamento”, la perdita netta sarebbe stata comunque inferiore a quella registrata nel 2011, per un valore pari a circa 1.500.000,00 di euro». Sia i costi di acquisto di beni sa- nitari che i costi della spesa farmaceutica convenzionata esterna sono diminuiti rispetto al 2011, grazie alla elaborazione di programmi di attività mirati al controllo dell’appropriatezza prescrittiva ed al monitoraggio della spesa farmaceutica. La variazione di quest’ultima è stata in diminuzione per una percentuale del -7%: un risultato ancora più positivo se si considera che la variazione della media regionale è stata del -5,4%. È ingente anche il risparmio sui costi del personale del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo, a parità di prestazioni fornite o in alcuni casi con il miglioramento delle stesse. «Ci sono alcune spese che è impossibile abbattere - aggiunge il Direttore generale - basti pensare all’aumento dell’I.V.A. di un punto percentuale, che ha pesato per più di un milione di euro, o a quelle di alcuni tipi di prestazioni di riabilitazione, come quelle fornite dall’Aias, che hanno comportato anch’esse oltre un milione di euro di maggiori spese. Sono aumentati anche i costi per la fornitura di beni per l’assistenza integrativa e protesica, legati sia al progressivo invecchiamento della popolazione residente, che alla rilevanza assunta dalle patologie cronico degenerative ed alla correlata diffusione di stati di invalidità e disabilità. I costi per acquisti di servizi per assistenza specialistica ambulatoriale sono in aumento poiché in media nell’anno è stato maggiore il numero dei professionisti e delle ore di assistenza erogate. L’aumento della spesa a questo riguardo è considerata un aspetto positivo, poiché sono aumentate le risorse messe in campo. Hanno pesato anche l’aumento del costo del carburante e gli incrementi nelle manutenzioni, che riguardano prevalentemente interventi sul parco attrezzature sanitarie presente in Azienda, resi necessari a seguito del progressivo logoramento.» «L’utile di esercizio - conclude Calamida - potrebbe essere destinato in gran parte al finanziamento dei lavori per il II lotto della ristrutturazione del nuovo C.T.O. di Iglesias, presidio per il quale sono già in corso i lavori relativi al I lotto. Per la parte rimanente il risultato positivo di esercizio potrebbe essere impiegato per il potenziamento e l’integrazione dei progetti legati alle Case della Salute ed alle strutture del territorio. Questo proposito verrà comunque sottoposto al vaglio ed all’autorizzazione della Regione». Antonello Tuveri ha raggiunto don Cocco lcuni anni fa aveva deciso di dedicare parte della sua vita a don Virgilio Cocco, il sacerdote originario di Acquaresi che lo scorso 22 novembre ha festeggiato il suo secolo di vita nella modesta abitazione di via Giardini, a Narcao, a lui ormai tanto familiare. Fra Antonello Tuveri, scultore-ceramista di Carbonia, e don Virgilio Cocco, si era instaurato un rapporto straordinario, al quale nessuno dei due avrebbe mai voluto rinunciare, nonostante il consistente divario anagrafico. La vita però è tanto bella quanto, a volte, crudele. All’inizio dell’autunno 2012, Antonello Tuveri è stato chiamato ad affrontare la battaglia più difficile della sua vita, contro il nemico più oscuro, spesso, purtroppo, ancora invincibile. Il 22 novembre, alla festa di compleanno di don Cocco, non è voluto mancare, come documenta la fotografia, ma sul suo viso si leggevano già tutti i segni della sofferenza. Ha cercato con tutte le sue forze di sconfiggere il male, sostenuto amorevolmente dalla moglie Emanuela, dal figlio Giuseppe e da tutti i familiari: fratelli, sorelle e nipoti. Il 13 marzo don Cocco ha concluso la sua “corsa” in silenzio, come in silenzio aveva vissuto gli ultimi anni, con il conforto delle persone a lui più vicine, tra le quali Antonello Tuveri, le cui sofferenze raggiunto così don Cocco. La chiesa della parrocchia di Cristo Re, per la quale aveva appena ultimato le stazioni della via Crucis, si è riempita per dargli l’estremo saluto. Antonello Tuveri con don Virgilio Cocco il giorno del suo 100° compleanno. lo hanno segnato profondamente. Proprio il 13 marzo Antonello Tuveri ha compiuto 63 anni. Il male ha viaggiato veloce e inesorabile e 53 giorni più tardi, il 5 maggio, ha posto fine anche alla “corsa” di Antonello Tuveri che ha La prematura scomparsa di Antonello Tuveri lascia un vuoto incolmabile nella famiglia, come è emerso dalle toccanti parole del figlio Giuseppe, e in quanti lo hanno conosciuto e stimato. Giampaolo Cirronis IL NUMERO 258 5-12:IL NUMERO 181 3/10 15/05/13 00.02 Pagina 2 Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 5 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha consegnato le chiavi agli assegnatari dei nuovi alloggi comunali di via Angioy Per 25 famiglie è iniziata una nuova vita Gli alloggi, realizzati con nuove tecnologie, sono costati 2,4 milioni di euro di fondi CER destinati all’edilizia residenziale pubblica. P er venticinque delle centinaia di famiglie di Carbonia che vivono da anni in alloggi precari, pubblici o privati, martedì 7 maggio è iniziata una nuova vita. Il sindaco, Giuseppe Casti, ha consegnato le chiavi agli assegnatari delle case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case popolari), costruite nell’isolato tra via Angioy, via Carducci e via Manzoni. I venticinque appartamenti, distribuiti su cinque palazzine, sono stati realizzati dal comune di Carbonia secondo i criteri dell’edilizia sperimentale, basata sui principi della bioarchitettura e del risparmio energetico. Gli appartamenti, infatti, sono di appartamenti commisurati alle diverse esigenze delle famiglie (il costo complessivo ammonta a 2,4 milioni di euro). La grandezza degli alloggi varia dai 47 agli 80 metri quadri circa, una soluzione ottimale per famiglie che fino ad oggi hanno vissuto in condizioni assai precarie, in molti casi in locali di poche decine di metri quadri. «Ringrazio l’assessore ai Lavori pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la casa, Marco Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’ufficio tecnico, che hanno seguito i lavori, la dott.ssa Jasmine Nieddu e l’avvocato Livio Sanna, che si sono Il sindaco con la prima assegnataria. Il momento tanto atteso della consegna delle chiavi dei nuovi alloggi. dotati di sistema per il riciclo delle acque grigie che vengono utilizzate per lo sciacquone del bagno, di impianto fotovoltaico condominiale che assicura l’illuminazione delle scale, dell’ascensore e l’illuminazione esterna, mentre il riscaldamento delle acque sanitarie è assicurato dall’impianto solare termico, che garantisce un notevole risparmio sulla bolletta energetica. I lavori, realizzati con fondi CER destinati all’edilizia residenziale pubblica ottenuti dal comune di Carbonia, hanno permesso la costruzione occupati delle assegnazioni, e l’architetto Claudio Lancioni che ha ideato questo complesso - ha detto il sindaco, Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i lavori, poiché grazie al suo impegno siamo riusciti a completare i lavori in tempi brevissimi.» «Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un grosso impegno e di un consistente investimento - ha aggiunto il sindaco -, queste case sono del Comune, quanto degli assegnatari che devono cercare di gestirle correttamente.» La consegna dei venticinque alloggi, nei quali gli assegnatari potranno trasferirsi a tempo pieno una volta che saranno stati ultimati gli allacci elettrici ed idrici, per i quali i tecnici comunali hanno assicurato tempi brevi (il sindaco ha invitato anche gli assegnatari che vivono in altri alloggi comunali, tra i quali le case parcheggio di via della Costituente, a restituire le chiavi per consentire al Comune di dare risposte ad altri cittadini che al momento si trovano in condizioni di estremo disagio), è parte di un importante sforzo del Comune che sta cercando di alleviare il “bisogno” di case espresso dalla popolazione. Entro fine anno, l’Amministrazione comunale di Carbonia spera di riuscire a consegnare altri venti alloggi, tra i quali gli otto in fase di costruzione in viale Trieste. «Per dare risposte concrete alle oltre trecento persone inserite in graduatoria - ha concluso il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti - è assolutamente necessario che Area faccia la sua parte, realizzando nuovi alloggi e completando quelli in fase di costruzione.» 70 coriste e 30 sonadoris suonano e cantano “Fortza paris” S’Innu de sa Natzione di Mario Puddu M ario Puddu nasce e cresce ad Illorai, laureato in pedagogia, docente alla scuola secondaria di primo grado, non ha mai nascosto la sua passione per la lingua sarda. Inizia scrivendo delle poesie, poi pubblica un romanzo intitolato “Alivertu, sa colonizatzioni de unu pastori”, in seguito si cimenta con un’altra stesura su “Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda e de sa grammàtica de sa limba sarda”, sino ad arrivare ad oggi, quando un suo testo, “Fortza paris”, viene musicato da Mariano Garau. Come nasce il testo? «No est nàscidu propriamenti cun s’idea de innu. Ma a una cosa aici dhui apu pentzau sempri de prus e de comenti est nàscidu apu cambiau calincuna cosa: est nàscidu in su sardu miu illoraesu ma dh’apu furriau a su sardu de mesania, chi fait prus de “ponti” inter totu is fuedhadas de sa limba sarda e intzandus andat mellus pro totus; e dh’apu fatu pentzendi prus pagu a su passau (ridúsiu in s’úrtimu testu a unu versu) e prus meda a su benidori, a un’idea bona de sa Sardigna e de is Sardus e de isperàntzia po su benidori no isceti de is Sardus ma fintzes de is àterus pópulus.» La presentazione è stata fatta a Sardara, dove molti si sono commossi, ma ciò che ha emozionato di più lo scrittore è stata la “nascita” del cd in sala di registrazione… «Su prus bellu est istétiu candu eus registrau po fai su cd: a biri prus de centu personas (prus de setanta coristas e una trintina de sonadoris de sa banda de Arbus, cun sa diretzioni de su maistu Gianni Foddai) chi sonant e cantant totus impari est istétia una cosa istravanada!» In questi giorni l’abbiamo sentito anche alla radio ma all’autore piace- S’Innu de sa Natzione Fortza paris! Una gente una limba una terra In is séculos tenta a cadenas, Irdorruta de ungas angenas Bogat cara a su mundhu avilida. Pesa! E bae in sa lughe a sa vida, O Natzione de numen Sardigna: Beridade prus santa e prus digna Est chi líbbera sigas e sias! Fortza paris e totus unios De is Sardos sa mente e is coros: Sa bandhera de is Bator Moros Est s’idea, sa lughe, sa ghia! O Sardigna donosa e galana, Pinzellada de manu divina, A giardinu ti peses de istima Cun is Pópulos totu in sa paghe! Chi si cumprat de s’Umanidade Cudh’ispera de méngius destinu Totu paris faendho camminu, No prus gente cracada, oprimios! Fortza paris e totus unios De is Sardos sa mente e is coros: Sa bandhera de is Bator Moros Est s’idea, sa lughe, sa ghia! Cantos Sardos gherrandho sunt mortos Po onorare sa Pàtria nadia Torrent bios un’àtera bia Po si giare virtudes d’eroe! Fae crèschere, o Sardu de oe, Cudhu semen de frades tesanos: Su destinu est iscritu in is manos Si dhu’at bonu sentidu in is coros! Fortza paris e totus unios De is Sardos sa mente e is coros: Sa bandhera de is Bator Moros Est s’idea, sa lughe, sa ghia! Fortza Sardos e totus unios Cun sa mente e su coro a s’insigna! Fortza paris, Natzione Sardigna, Po chi líbbera sigas e sias! rebbe sentirlo cantare dai bambini che hanno un cuore grande e buono… «S’innu de sa natzioni m’iat a praxi de dh’intendi cantendi a is piciochedhus, ca portant su coru prus bonu e prus mannu e sa menti prus límpia: funt issus is froris de sa Sardigna, est sa gioventudi su giardinu nostu, si is mannus trabballaus po dhus fai crèsciri cun istima po issus, po nosu e po sa terra nosta a su própriu tempus chi teneus istima po totus is àterus, comenti dexit a is Sardus e a totu is cristianus po èssiri umanidadi!» Per concludere… un augurio alle future generazioni. «Chi dha fuedhint coment’e sa língua de sa normalidadi de su èssiri Sardus in Sardigna, cun totu sa capacidadi de fuedhai totu is àteras línguas chi dhis serbint, ma no po si fui emigraus po disisperu: is àteras puru po èssiri genti normali in terra nosta, ca gei nci at logu po bíviri coment’e genti civili e progredia in logu nostu etotu is chi seus oi e medas de prus.» A tutti i sardi manda un importante messaggio. «Su chi bollu nàrriri a is Sardus, a totus is Sardus ca sa responsabbilidadi de s’istória nosta dha portaus totus, est de s’istimai apari (de is Sardus si narat, cun arrexoni, ca si tirriaus, si odiaus o, nau in italianu, seus “invidiosi”) e depeus fai fortza paris, fai unidadi pentzendi a dha fai nosu s’istória nosta, e no is allenus chi si pigant e ponint e lassant comenti no est torracontu nostu. Depeus crèsciri cun sa cultura de sa responsabbilidadi, ca isceti in nosu etotu podeus e depeus isperai, ca is allenus tenint àteru de pentzai e de fai! Est unu messàgiu de isperàntzia e de incidu, de incoragimentu a tenni fidúcia in nosu etotu, ca est su fundamentu fintzas po èssi genti impai cun totu is àterus in Europa e in su mundu cun sa faci nosta e a nòmini nostu sentza prus bregúngia.» Nadia Pische Il comune di Carbonia ha confermato tutti i servizi sociali 10 milioni per frenare il disagio I l disagio sociale cresce e, nonostante i consistenti tagli imposti dal Governo e dalla Regione, il comune di Carbonia non solo ha confermato tutte le risorse ed i servizi sociali attivi nel 2012, ma in alcuni casi li ha addirittura incrementati per andare incontro alle esigenze e quindi alle richieste dei cittadini. Il sindaco, Giuseppe Casti ed il vicesindaco Maria Marongiu, assessore con delega alle politiche sociali, il 9 maggio hanno presentato il consuntivo dei servizi sociali per aree tematiche dell’anno 2012. Le risorse impegnate ammontano a circa dieci milioni di euro, un terzo dell’intero bilancio comunale, per complessivi 2.711 beneficiari (vi sono cittadini beneficiari di due o più interventi). Di seguito riportiamo i servizi più significativi e/o onerosi. Anziani e disabili. Assistenza domiciliare. Hanno usufruito del servizio 182 famiglie, con una spesa di € 383.959,85. Centro diurno giovani disabili. Opera dal lunedì al venerdì, per 3 ore giornaliere ed ospita 12 persone, con una spesa di € 103.773,31. Inserimenti in struttura. Considerando anche la contribuzione utenza, sono stati spesi € 987.845,74 per 44 inserimenti (circa € 400.000 derivanti da contributi RAS e contribuzione utenza). L.162/98. Sono stati presentati alla RAS 543 piani, il cui finanziamento ha richiesto risorse per circa € 1.500.000,00. Progetti “Ritornare a casa”. Nel 2012 sono stati approvati e finanziati 26 progetti, con un finanziamento regionale di circa € 500.000,00 e un cofinanziamento di € 96.000,00. Amministrazione di sostegno. All’assessore alle Politiche sociali è stata affidata l’amministrazione di sostegno di 5 adulti interdetti e la tutela di 3 adulti in particolare disagio. Totale risorse € 3.533.173,90. Beneficiari: 888. Infanzia. Servizio educativo integrato. I minori coinvolti sono stati 40, per una spesa di € 181.000,00. Asilo Nido. Nell’anno scolastico 2011-2012 ha accolto 56 bambini da 0 a 3 anni. La spesa per garantire il servizio ammonta a € 416.969,30, di cui € 144.000,00 provengono dalla contribuzione utenza. Servizio Affidi. I minori del distretto in affido sono 29, di cui 14 di Carbonia, Comune che contribuisce al servizio con una quota di € 21.690,72. Attualmente sono 5 le famiglie che hanno intrapreso il percorso che le può condurre all’affido di un minore. Ore preziose. Sono state sostenute 73 famiglie, tramite un finanziamento RAS di € 126.200,00. Inserimenti in istituto. 20 minori sono ospitati in comunità alloggio in ambito per lo più regionale, per una spesa di € 451.538,32, di cui solo € 22.000,00 fornite dalla RAS. Tutela minori. All’assessore alle Politiche sociali è stata affidata la tutela di 12 minori in particolari situazioni di disagio, ospitati da famiglie o in comunità. Totale risorse: € 1.207.398,34. Beneficiari: 305. Interventi contro la povertà. Interventi di sostegno economico. Assistenza Economica - Voucher: 508 famiglie hanno ricevuto un sussidio mensile continuativo, per 6 o 12 mesi. Sostegno per tariffe essenziali. Le risorse impiegate per la totalità degli interventi ammontano a € 897.029,88, di cui € 435.679,28 forniti dalla RAS. Centro di accoglienza maschile e femminile. Le somme destinate ammontano a € 203.516,93. Totale risorse: € 1.100.546,81. Beneficiari: 676. Attività di aggregazione e sostegno volontario. Contributi volontariato. I progetti finanziati sono stati 4, per € 10.000,00. Un contributo particolare è stato dato al progetto ASP e al Progetto Punta Torretta. Totale risorse: € 53.000,00. Leggi di settore. Malati nefropatici: 40 utenti; somme attribuite: € 150.000,00 Malati talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni: 100 utenti; somme attribuite: € 183.400,00. Malati oncologici - L.R.9/04: 399 utenti; somme attribuite: € 70.000,00. L.R. 12/85 - trasporto handicappati: 50 utenti; somme attribuite: € 125.000,00. Suss. malati di mente L. 15/92 e L. 20/97: 248 utenti; somme attribuite: € 790.000,00. Spese per gli emigrati di rientro, profughi e rifugiati: € 23.075,99. Ne hanno beneficiato 5 persone. Totale risorse: € 1.341.475,99. Beneficiari: 842. Plus. La quota assegnata al comune di Carbonia come Ente capofila per i servizi gestiti in forma associata ammonta ad € 1.072.246,00. Per il funzionamento dell’UDPG e per la realizzazione dei progetti hanno trovato occupazione, seppure a tempo determinato, 12 persone. Torale risorse: € 2.709.427,83. Cantina Santadi Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012 LATINIA Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna. Vino mediterraneo, caldo, solare che, servito a 10°-12° C, esalta il dessert e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa. Ha ricevuto il “Premio speciale” “miglior vino dolce dell’anno” 2002 e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso” Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux. IL NUMERO 258 6-11:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 01.51 Pagina 1 6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Dal 30 maggio al 2 giugno Carloforte ospita l’11ª edizione della rassegna che celebra l’antica tradizione e la cultura del tonno Girotonno 2013, in viaggio dal Sulcis al Sushi Sono previsti incontri unici legati alle tradizioni locali e l’attesissima gara gastronomica internazionale a base di tonno. A Carloforte è già vigilia per l’undicesima edizione del “Girotonno - Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse internazionale che coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina di tonno, giornalisti e cultori della gastronomia mediterranea, trasformando l’Isola di San Pietro in una “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro proprio nei giorni della manifestazione. Lo slogan di quest’anno è“Dal Sulcis al Sushi”. Dal 30 maggio al 2 giugno sono previsti numerosi appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara gastronomica internazionale a base di tonno, accoglie nella terra antica del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, golosi e estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto. Nel corso della rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio dell’Agenzia regionale Sardegna promozione, dell’assessorato regionale al Turismo, della Regione Sardegna e della Provincia di Carbonia Iglesias, si rinnova l’antico rito della mattanza: il tonno rosso viene pescato ‘‘di corsa” nell’antica tonnara dell’isola, l’unica attiva nel Mediterraneo. Fulcro della manifestazione sarà il “Tuna Competition”, la gara gastronomica internazionale alla quale parteciperanno chef provenienti da 6 Paesi: Argentina (Emiliano Lopez e Andrea Corbo), Francia (Alain Cirelli e Fabrizio Cosso), Italia, Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari), Mauritius (Vinod Sookar) e Spagna (Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina) che si sfideranno proponendo una selezione di ricette a base di tonno cotto e crudo ad una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia internazionale, presieduta dal giornalista Paolo Marchi, ideatore di “Identità golose”, il primo congresso italiano di cucina. A giudicare i piatti anche in degustazione al pubblico, e daranno spazio anche a wine tasting delle migliori produzioni enologiche sarde e ad una degustazione di birre. Il Tuna Village è il villaggio gastronomico della rassegna: sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte si potranno assaggiare specialità a base di tonno accompagnate da vini regionali. All’Expo village, ogni giorno, sulla banchina Mamma Mahon, la possibilità di fare shopping tra specialità agroalimentari e dell’artigianato sardo. In programma anche un momen- Una fase della mattanza. una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione che attribuirà un premio dedicato. La gara sarà condotta dal duo “gastronomico” di Fede&Tinto, i conduttori di Decanter su Rai Radio2. L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. I Talk Tuna mostreranno ai visitatori la preparazione in diretta di ricette legate al tonno, offerte poi to dedicato al taglio del tonno in Giappone, a cura dello chef Haruo Ichikawa. I migliori vini italiani saranno i protagonisti del Wine bar allestito in piazza della Repubblica, (aperto tutti i giorni dalle 18.30 alle 24.00 e gestito dall’associazione Eccelsa di Cagliari. Due i ticket: 5 € per due degustazioni, un calice ed un portacalice e 10 € per 5 degustazioni, un calice e un portacalice). Al tramonto, il Girotonno Live Show offrirà ai visitatori un programma interamente gratuito di concerti musicali e spettacoli. Il Consiglio comunale ha approvato il consuntivo 2012 Sant’Antioco, i tagli di Governo e Regione condizionano il bilancio di previsione 2013 S contri verbali vivaci tra opposizione e maggioranza e un cartellino rosso per un cittadino che ha contestato vivacemente, hanno animato la seduta del consiglio comunale di Sant’Antioco dello scorso 30 aprile. Ad accendere gli animi la discussione della mozione, approvata solo dai consiglieri della maggioranza, sul recupero del danno erariale provocato dalla vicenda “Mari Biu” proposta dal vicesindaco Massimo Melis. «Si è capito che la mozione era inutile e strumentale - è stato il commento a fine seduta del consigliere di opposizione Ignazio Locci -, dopo 13 anni tutti sanno ormai come sono andati veramente i fatti. La maggioranza ha votato controvoglia un documento che è frutto di cattivi consiglieri.» Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati invece approvati senza problemi, escluso quello che riguardava la sicurezza nelle scuole. Sulla relativa mozione si è sviluppato un confronto a muso duro tra maggioranza ed opposizione. Con i voti favorevoli della maggioranza ed il voto contrario delle opposizioni, disco verde anche il bilancio consuntivo del 2012. Dopo la presentazione del documento fatta da Stefano Locci, consigliere delegato alle finanze, gli assessori hanno esposto le spese effettuate dal settore di loro competenza. Nel complesso presenta un avanzo di amministrazione di 435mila euro mentre è di circa cinque milioni la differenza tra entrate ed uscite del bilancio di previsione, gap dovuto in parte a mancati trasferimenti di Stato e Regione, che hanno impedito di impegnare le somme previste, e ai condizionamenti imposti stralciato due milioni di residui attivi ed un milione e mezzo di passivi - spiega Stefano Locci - ma il lavoro è impegnativo e necessita di tempi lunghi.» Gli uffici finanziari, il sindaco e la Giunta, intanto, stanno predisponendo il bilancio di previsione 2013, la cui scadenza è stata fissata Il Consiglio comunale di Sant’Antioco. dal patto di stabilità. Alto punto di criticità sono i residui attivi e passivi per crediti e debiti storici che rischiano di diventare esigibili e pagabili. Su questo versante il Comune ha già iniziato un lavoro di ridimensionamento della loro consistenza. «Già nel bilancio 2012 abbiamo dal Governo al 30 giugno 2013. «Appena saremo certi delle risorse di cui potrà disporre il Comune, visti i continui tagli - conclude il consigliere Stefano Locci presenteremo lo strumento finanziario al Consiglio comunale per l’approvazione.» Tito Siddi IL NUMERO 258 7-10 bis:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.03 Pagina 2 Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Si è svolta l’11/5 l’iniziativa organizzata dall’Avis di Portoscuso Operazione spiaggia pulita a Portopaglietto S i è svolta lo scorso 11 maggio l’operazione “Portopaleddu Pulito 2013”, organizzata dall’associazione Avis di Portoscuso in collaborazione con il Comune di Portoscuso e l’Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Portoscuso. All’appello hanno risposto in tanti, a conferma che la sensibilità ambientale, a dispetto di ciò che emerge da molti comportamenti poco civili, continua a restare molto elevata. Tra i presenti, la Pro Loco di Portoscuso, l’Associazione Marinai d’Italia di Portoscuso, le scuole medie di Portoscuso e Paringianu con ben 120 studenti, il volontariato Protezione civile Soccorso Iglesias, la comunità Emmaus di Iglesias, il servizio Vigilanza Ambientale di Portoscuso, la Lega Navale Italiana sezione di Buggerru. In spiaggia sono scesi anche il sindaco ed il vice sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda e Ignazio Atzori. La spiaggia, nelle ultime settimane al centro di un’ordinanza di interdizione alla balneazione per anomalie riscontrate da analisi in mare, è stata gremita di volontari che hanno raccolto plastica, lattine, mozziconi di sigaretta, vetri ed altro ancora. Prima della raccolta, il comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, Matteo Prantner, ha spiegato agli studenti presenti il valore di piccoli quotidiani comportamenti che prevengono l’inquinamento delle spiagge e del mare. In effetti tutto quello che viene gettato, prima o poi, può finire in mare ed il mare lo può restituire, talvolta non immediatamente ed in modalità anche impreviste. «Il rispetto dell’ambiente - ha spiegato Matteo Prantner al termine della giornata - non è una parola vuota ed ipocrita, ma si fonda su tante piccole e silenziose azioni parte di una sensibilità compresa e maturata fin da bambini. Il successo della manifestazione in realtà non è dipeso solo dai rifiuti raccolti con i quali è stato riempito il cassone del camion del Comune, ma da qualcosa di più impalpabile 7 La Provincia del Sulcis Iglesiente della Guardia Costiera di Portoscuso - continuerà l’attività di Spiagge e Porti Puliti 2013 nel suo circondario, affiancandosi anche ad attività allestite da varie organizzazioni, sempre in difesa e rispetto dell’ambiente marino.» Un momento dell’operazione di pulizia dell’arenile. Affittasi a Stintino Appartamento su due piani in villetta a schiera composta da 2 camere da letto matrimoniali, in una di queste c’è anche un letto singolo, 2 bagni entrambi con doccia, una cucina, un grande soggiorno con divano letto e una veranda con gazebo dove poter cenare all’aperto. Possono soggiornare nella casa comodamente 7 persone. Dista dal paese e dal porto circa 200 metri. La Pelosa, la seconda spiaggia più bella d’Italia, l’ottava d’Europa, si trova a circa 3 km. La casa è dotata di tutti i comfort. Prezzi interessanti, soggiorno a settimana. Info: Loredana 339 7633590 (ore pomeridiane) - mail: [email protected]. RACCOLTA, TRASPORTO E STOCCAGGIO DI BATTERIE E PILE ESAUSTE PROVINCE CA - OR - MC - CI Dal 1989 al servizio dell’ambiente I RIFIUTI PERICOLOSI SONO DA SMALTIRE SOLO CON LE AZIENDE SPECIALIZZATE E AUTORIZZATE Foto di gruppo alla fine della giornata di pulizia della spiaggia. e duraturo che spero sia rimasto impresso nelle coscienze dei partecipanti.» «La Guardia Costiera di Portoscuso - ha concluso il comandante Soddisfazione per la grande partecipazione di volontari è stata espressa anche dai responsabili dell’Avis di Portoscuso e dagli amministratori comunali di Portoscuso. “Consegnando le batterie o le pile ai raccoglitori non autorizzati, si commette un reato, perseguibile penalmente” iniziativeverdisardegna S.P. n° 86 km 2,700 - 09015 DOMUSNOVAS [email protected] - www.invesasas.it - tel. 0781 70554 - Fax 0781 729408 Coffee Bar - Sala Giochi - Tabacchi - Edicola di Pani Anna Rita Stazione Serbariu - Centro intermodale Carbonia Coffee Bar aperto dalle 5.15 alle 21.00 - Festivi 6.45-21.00 Primi piatti - Paninoteca - Pasticceria Sala Giochi La Vegas di stazione con zona fumatori e non ore 9.00-24.00 con bar annesso e privacy garantita Sala VLT con vincite potenziali fino a 500.000 euro (jackpot nazionale) e fino a 100.000 euro (jackpot di sala) Gratta e vinci - Ricariche telefoniche di tutti i gestori Biglietteria regionale veloce Trenitalia Coffee Bar - Sala Giochi - Tabacchi - Edicola di Pani Anna Rita Tel. 0781 661064 Via Roma - Stazione Serbariu - Centro intermodale Carbonia IL NUMERO 258 8-9:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 00.48 Pagina 1 8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Si conclude il 23 maggio la valutazione on-line delle idee prevista dal protocollo d’intesa sottoscritto il 13 novembre 2012 158 idee per uno sviluppo alternativo Il presidente della Provincia sottolinea la risposta unanime di idee che giudica il volto positivo del territorio che chiede innovazione. B en centocinquantotto soggetti hanno presentato proposte al Bando Sulcis. I proponenti sono associazioni di cittadini, imprese, studi professionali, gruppi di lavoratori. Molti sono sardi. C’è anche un buon interesse oltre Tirreno. Il Concorso, ulteriore e concreto sviluppo del Protocollo di intesa sottoscritto fra i ministeri dello Sviluppo economico e della coesione, Regione Sardegna, Provincia di Carbonia Iglesias e i 23 Comuni del territorio, si è chiuso il 22 aprile scorso. «La buona partecipazione spiega il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi - significa vitalità da parte del territorio e di soggetti che, proprio nella crisi, indicano nuovi progetti di investimento. Nei settori di intervento, in particolare, con una grande attenzione allo sviluppo delle risorse locali, ambiente, cultura, agroalimentare, turismo. Anche le proposte, numerose, che riguardano l’industria, chiedono innovazione, per esempio nelle forme di produzione dell’energia elettrica e di carburanti derivati dai vegetali. C’è anche una notevole sintonia con gli studi di base e con gli studi di fattibilità presentati dalla Provincia in accordo con i Comuni.» Ora spetta alle Istituzioni, nazionali e territoriali, non deludere il grande interesse suscitato. «Innanzitutto - prosegue il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias -, rispettando i tempi per la classificazione delle proposte. Penso sia indispensabile coinvolgere, nella realizzazione, non esclusivamente i primi classificati, ma quanti hanno presentato proposte. Questo coinvolgimento è utile non solo in funzione di verifica, ma anche di opportunità di fare impresa. In accordo con le altre Istituzioni che curano il secondo un metodo partecipativo.» Adesso, una commissione di valutazione selezionerà le 6 mi- Importanti interventi della Giunta provinciale di Carbonia Iglesias Azioni sui beni culturali e ambientali C on deliberazioni adottate due settimane fa la Giunta provinciale ha dato ulteriore impulso al programma di valorizzazione dei beni culturali e ambientali del territorio, in partenariato con i Comuni. Per la sistemazione della strada di accesso alla Grotta di Su Mannau, lo stanziamento della Provincia di Carbonia Iglesias è stato incrementato di 50mila euro, arrivando a 300 mila euro, pari al 90 per cento del costo dell’opera. L’intervento è interamente affidato per la realizzazione al comune di Fluminimaggiore che contribuisce con le risorse necessa- rie per il completamento. Per lo sviluppo del programma di scavi del Nuraghe Sirai, la Giunta ha assegnato 60mila euro al comune di Carbonia da gestire tramite convenzione. Il Nuraghe Sirai, imponente nella dimensione, si segnala soprattutto per la testimonianza di convivenza nello stesso ambito delle popolazioni nuragica e fenicia. Per rendere visitabile la Grotta delle Lumache, in territorio di Buggerru, sono stati assegnati 50mila euro, da utilizzare tramite convenzione con il Comune. Per l’accesso al Villaggio minerario di Orbai e alle circostanti azien- de agricole, lo stanziamento della Provincia è stato portato a duecentomila euro. Il programma è gestito dal comune di Villamassargia in convenzione con la Provincia. L’assessore alla Cultura della provincia di Carbonia Iglesias, Marinella Grosso, ha evidenziato che con queste ulteriori deliberazioni si conferma che l’azione della Provincia è concretamente indirizzata a favorire la tutela e la fruizione dei beni culturali e ambientali del territorio, in partenariato con i Comuni, in collegamento con le associazioni ed i soggetti imprenditoriali che si occupano dei beni. Il vertice concluso con la firma sul Protocollo d’intesa del Piano Sulcis. Sant’Antioco ricorda le 7 vittime del mese di maggio del 1943 La triste pagina dei bombardamenti S La laguna di Sant’Antioco. Piano Sulcis, la Provincia di Carbonia Iglesias promuoverà riunioni con i soggetti proponenti, per proseguire il lavoro futuro, gliori idee tra le 158 presentate. Fino al 23 maggio 2013 sarà attiva la votazione on-line. Gianluigi Sulas ant’Antioco ricorda la triste pagina dei bombardamenti subiti nel 1943 per mano degli anglo americani che causò sette morti e ingenti danni. Il primo raid avvenne il 14 maggio, il secondo il 29 dello stesso mese. Un terzo attacco di due aerei inglesi avvenne il 5 settembre, causando la morte di un pescatore che pescava in laguna. L’obiettivo era distruggere la “fabbrica” che produceva benzina dal carbone, in modo da tagliare i rifornimenti ai sommergibili della decima Mas che aveva la base a Sant’Antioco. Il prezzo pagato fu alto. Nonostante le sirene di allarme e diverse postazioni antiaeree sistemate sulle alture intorno alla città nel primo pomeriggio del 14 maggio 1943 cinquantadue apparecchi, raccontano i documenti custoditi nell’archivio storico cittadino, sbucando a bassa quota da Su Pranu sorvolarono l’abitato ed il porto, sganciando 180 bombe: 175 da 250 chilogrammi e cinque incendiarie da 250. Oltre i morti ci furono anche molti danni materiali calcolati in otto milioni di lire. Le case colpite e crollate furono 30 per complessivi 150 vani, dei quali 97 al piano terreno e 53 a primo piano. Mancarono luce elettrica ed acqua potabile. Fu distrutto dalle bombe anche il Cinema Savoia e venne danneggiato il caseggiato scolastico, oggi municipio. Nel porto subì gravi danni il cantiere di distillazione del carbone. Vennero affondate sette dragamine ed una barca da pesca mentre nelle banchine bruciarono per ore cataste di legname e di carburo. Le vittime ricordate nel monumento ai caduti del lungomare, sono: Luigi Brunzu, 50 anni, morto nella frazione di Santa Caterina durante il primo bombardamento aereo del 14 maggio 1943; Giuseppino Salvatore Esu, 77 anni morto in piazza Umberto; Emma Grandi, 62 anni che perse la vita in via Palestro. Quello stesso giorno morirono, a causa del bombardamento nella centralissima via Garibaldi, anche le sorelle Annica e Peppina Trullu, rispettivamente di 33 e 31 anni, mentre nei bombardamenti del 29 maggio, nel porto di Sant’Antioco, morì Giuseppe Lenzi, 39 anni. Nell’ incursione aerea del 5 settembre, infine, fu ferito a morte il diciottenne pescatore Giuseppe Meloni mentre era intento a pescare. Tito Siddi IL NUMERO 258 8-9:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 00.48 Pagina 2 Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 9 La Provincia del Sulcis Iglesiente Il 26 aprile la sala riunioni della Provincia ha ospitato un incontro tra il presidente Cherchi e il Movimento delle partite Iva Azioni urgenti per combattere la crisi Tra i problemi trattati, la fiscalità di vantaggio, Durc e studi di settore, accelerazione lavori pubblici e attuazione del Piano Sulcis. T re ore di confronto nella sede della Provincia, in via Mazzini a Carbonia, il 26 aprile scorso, tra il presidente Tore Cherchi, l’assessore Luca Pizzuto ed una cinquantina di rappresentanti del Movimento artigiani e commercianti, coordinati da Ivan Garau, per esaminare le gravi problematiche che affliggono le piccole imprese del Sulcis Iglesiente, alle prese con una crisi senza precedenti negli ultimi cinquant’anni. I temi affrontati sono stati sostanzialmente quattro: fiscalità di vantaggio, Durc e studi di settore, accelerazione dei lavori pubblici ed attuazione del Piano Sulcis. Sulla fiscalità di vantaggio è stata condivisa la necessità che il provvedimento sia operativo entro l’estate, come previsto dagli impegni presi dal ministro Fabrizio Barca e che, a valere sulle risorse del Piano Sulcis, venga data una copertura finanziaria di almeno 100 milioni di euro come prima assegnazione. Per le future necessità finanziarie, tenuto conto che il regime di fiscalità di vantaggio ha una durata di 14 anni, è stato condiviso che una quota delle future assegnazioni (innanzitutto quelle relative ai fondi europei sulla coesione) venga destinata a questo fine. In sede di prima applicazione è stato preso atto che possono accedere al beneficio fiscale anche le imprese nuove costituitesi entro il 2015 ed è stata condivisa l’opportunità di istituire eventualmente una riserva in favore del turismo. In ogni caso almeno l’ottanta per cento delle risorse dovrà andare a vantaggio delle imprese esistenti. La provincia di Carbonia Iglesias organizzerà assemblee informative con la partecipazione dei dirigenti del ministero dello Sviluppo economico ed invierà nei tempi più opportuni, un opuscolo informativo a tutte le imprese del territorio. Riguardo il Durc e gli studi di settore, tenuto conto che il Parlamento sta discutendo il disegno di legge di conversione del decreto legge sul pagamento delle imprese e che in quella il coordinatore Garau, per predisporre opportuni emendamenti al decreto legge. La provincia di Carbonia Iglesias organizzerà una nuova riunione con la SOSE, Società degli studi di settore e con l’Agenzia delle Entrate, relativamente agli studi di settore. Il presidente Cherchi ha spiegato che la Provincia ha accelerato nell’ultimo biennio l’attuazione del programma dei lavori pubblici e si è impegnata ad effettuare la ricognizione Il porto industriale di Portovesme. sede è emerso che le imprese molto spesso non sono in regola con gli adempimenti contributivi per ragioni oggettivamente dipendenti da soggetti terzi, quali le pubbliche amministrazioni, e considerato che c’è la opportunità di approvare un emendamento per rimettere in bonis le imprese relativamente al Durc, è stato convenuto che la Provincia metterà in contatto i parlamentari del territorio con delle opere cantierabili a breve (sei mesi/un anno) e medio termine (due/ tre anni) finanziate con risorse pubbliche e/o private. Sull’attuazione del Piano Sulcis, infine, è stata sottolineata l’importanza che la gestione sia affidata agli Enti Locali, ai Comuni e finché ci sarà, alla provincia di Carbonia Iglesias e, al fine di accelerare i tempi, anche del ricorso alla gestione commissariale. è ormai tutto pronto per la rassegna in programma il 26 maggio 200 artigiani di tutta l’Isola a Iglesias per la 19ª rassegna artistico artigianale I l 26 maggio Iglesias ospiterà la 19ª edizione della rassegna artistico artigianale per la strada, evento ormai consolidato per la città mineraria, organizzato dal Comitato Quartiere Castello di Iglesias. La manifestazione quest’anno acquisterà un’importanza maggiore per via delle numerose adesioni di artigiani provenienti da tutta l’Isola. Saranno allestiti quasi 200 stand espositivi e dimostrativi che mostreranno a tutti i visitatori le lavorazioni artigianali del passato e del presente. Come di consueto, il palcoscenico dell’evento sarà il rione più antico di Iglesias, “Sa Costera”, che costeggia le antiche Mura Medievali di Villa di Chiesa. Sono tantissimi gli ospiti invitati in questa edizione per allietare l’intera giornata con un programma ricco di spettacoli. Tra le attrazioni più attese, lo spettacolo del gruppo toscano “Large Street Band”, Le Maschere Sarde di Sestu e, per concludere, Il Cabaret in piazza Conte Ugolino della Gherardesca con il duo comico Cossu & Zara del programma del gruppo La Pola su Videolina. Con la rassegna artistico artigianale, ogni anno si inaugura la stagione estiva del Sulcis Iglesiente. è infatti motivo di attrazione per visitatori e turisti che non arrivano a Iglesias solo per partecipare all’evento espositivo ma vengono richiamati anche dalle bellezze storiche, ambientali e culturali di tutto il territorio, come le miniere, le coste sud occidentali e le meravigliose ricchezze naturalistiche delle nostre montagne, nonché il fascino della storia rievocata dai monumenti medievali ed aragonesi presenti in gran parte dei centri abitati. La Provincia di Carbonia Iglesias ha avviato i lavori di sistemazione Iglesias ritrova il campo “Ceramica” L a Giunta provinciale di Carbonia Iglesias ha approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del complesso sportivo in località “Ceramica”, nel comune di Iglesias. è prevista la realizzazione di un campo polivalente con relativa copertura ad archi in legno. Tra le competenze della Provincia, infatti, rientrano, in particolare, le attività che attengono i lavori inerenti il patrimonio edilizio, scolastico ed istituzionale, dislocato nel territorio provinciale, compresi i lavori di completamento, adeguamento, ristrutturazione e conservazione. «Considerata la valenza sovra provinciale del complesso sportivo ubicato alla periferia di Iglesias spiega l’assessore provinciale allo Sport, Marinella Grosso -, si è ritenuto necessario procedere al completamento degli interventi di recupero e manutenzione di tale struttura, al fine di garantire una piena fruibilità del suddetto complesso sportivo, in particolare tramite la realizzazione di un campo polivalente coperto.» L’intervento risponde alla crescente richiesta di impianti sportivi Tale progetto rientra nel programma triennale delle opere pubbliche 2011/2013 della provincia di Carbonia Iglesias ed è oggetto Riflessioni sulla gestione del servizio nel distretto di Iglesias «Il ricorso al servizio di Pronto Soccorso deve avvenire solo in situazioni estreme» I l Pronto Soccorso Ortopedico dell’Ospedale CTO di Iglesias ha storicamente rappresentato la brillante pronta accoglienza per le patologie ortopediche e traumatologiche del territorio e, tanti ricorderanno, registrava afferenze dalla intera regione. Nel febbraio 2008 il Direttore generale della ASL 7 Benedetto Barranu decise di trasformare lo storico e consolidato P.S. ortopedico in ambulatorio d’urgenza sotto la diretta gestione del P.S. Santa Barbara. Nell’ottobre 2008 lo stesso dott. Barranu interruppe l’ambulatorio di urgenza e comunicò la disponibilità presso la sala gessi del CTO dell’ambulatorio ortopedico per i pazienti prenotati tramite CUP e le urgenze sottoscritte dai medici di famiglia. I mesi successivi si caratterizzarono per un acceso dibattito tra ASL, amministratori, sindacati ed associazioni, poiché i disagi prodotti ai pazienti bisognosi di assistenza ortopedica si riproponevano quotidianamente. Nell’aprile 2009, dopo un semestre di monitoraggio, le Amministrazioni comunali del distretto di Iglesias avanzarono un progetto alla ASL (Direttore generale Pietro Chessa) e insieme condivisero il comunicato congiunto, sottoscritto ma mai onorato dalla ASL, che prevedeva: pronta accoglienza ortopedica (8.00-20.00 dei giorni feriali) dedicata esclusivamente alle urgenze valutate nel territorio dai medici di famiglia, pediatri, specialisti, guardie mediche, 118 e Triage del P.S. Santa Barbara; riduzione dell’uso improprio del P.S. Santa Barbara grazie ad una campagna di sensibilizzazione territoriale concordata tra ASL ed amministrazioni comunali coinvolgendo: medici di famiglia, pediatri, guardie mediche e associazioni di volontariato. Le parti si impegnavano per ridurre almeno il 35% dei ricorsi al P.S. ritenuti impropri e certamente risolvibili alla fonte, a distanza da via San Leonardo; potenziamento del Triage al Santa Barbara (inaugurato nel dicembre 2008) di importanza strategica per raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel novembre 2009 il Direttore generale dott. Maurizio Calamida incontrò gli amministratori del distretto di Iglesias ed io personalmente consegnai il comunicato congiunto dichiarandolo ancora attuale e sollecitai una rapida valutazione. Il 4 dicembre 2009 il dott. Calamida convocò nuovamente gli amministratori e consegnò un progetto che, a suo dire, avrebbe risolto tutti i problemi: il Triage infermieristico di qualità nel territorio provinciale, presupposto essenziale per il rilancio dell’attività sportiva stessa, nell’ambito locale e territoriale. di finanziamento, nell’ambito della programmazione da parte della regione Sardegna, pari a 350.000,00 euro. L’ingresso del Santa Barbara. di lieve entità o altro può non essere esercitazione quotidiana, favorisce l’uso improprio del Pronto Soccorso, si contrappone al lavoro di quanti. proprio per il ruolo strategico che riconoscono al P.S., lo vorrebbero disimpegnare dai codici bianchi e di parte dei verdi, complessivamente l’80% degli accessi. L’esperienza decollata nel febbraio 2010 al CTO di Iglesias era prevedibilmente fallimentare. Il P.S. di Carbonia registra gli accessi del P.S. Santa Barbara + A.A.A. CTO benché immerso in una comunità doppia rispetto alla nostra, se invece confrontiamo i dati (fonte ASL 7) del 2011 e 2012 Carbonia non tiene l’escalation iglesiente. Paragonando i codici bianchi si conclude ragionevolmente che: il distretto di Carbonia ha un Triage territoriale valido che tampona brillantemente i codici bianchi; il distretto di Iglesias al contrario dimostra carenze multiple aggravate dall’A.A.A. che nel 2010 registra 912 codici bianchi (chiaramente senza richiesta medica) pur operando solo 12 ore x 5 giorni alla settimana. Non andrebbe sottovalutata, infine, una percentuale di richieste d’accoglienza extradistrettuali che in virtù del libero accesso possono aver alimentato la casistica del CTO. Sarebbe interessante, a questo punto, comprendere il metodo Sirai e valorizzare il P.S. di Carbonia: nel 2012 ha rispettato il trend del ministero della Salute che considera normali, in un territorio, non più di 350 accessi al P.S. di riferimento x 1.000 residenti, risultati virtuosi ben distanti dai nostri. è chiaro che esiste nel nostro distretto un aumento di domanda sanitaria e la situazione del P.S. è inequivocabile testimonianza di questa condizione; ma non è ragionevole rispondere con maggiore offerta sanitaria che, normalmente e in tempi rapidi, autoalimenta e amplifica la domanda stessa, è indispensabile invece analizzare rigorosamente le criticità e rimuoverle o migliorarle. Il ragionamento arriva, inesorabile: che fare?, per avere, in tempi tragici per la sanità del Sulcis Iglesiente, servizi essenziali come il P.S., l’Hospice, la Chirurgia pediatrica, il supporto cardiologico al distretto, funzionali, rapidi e capaci di accogliere professionalmente e con amore la sofferenza e la malattia. Al Pronto Soccorso e a qualsiasi servizio sanitario ci si dovrebbe rivolgere unicamente in situazioni estreme, i cittadini prima di proiettarsi al P.S. devono ricercare il proprio medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. La ASL 7 potrebbe mostrare maggiore attenzione nell’organizzare il P.S., valorizzare il Triage del Santa Barbara e favorire interazioni tra territorio e specialisti ospedalieri evitando, e si potrebbe, l’inutile passaggio al P.S. Tentiamo di migliorarci prendendo, in questa circostanza, esempio dai nostri cugini di Carbonia, superiamo lo sterile campanilismo. Proponiamo un traguardo al popolo del distretto di Iglesias: meno di 10.000 accessi al P.S. Santa Barbara il prossimo anno! Noi abbiamo un sogno: l’elezione popolare dei Direttori generali delle ASL! Giorgio Madeddu Responsabile Scientifico AMICI della VITA La Provincia dispone un importante piano per la prevenzione I defibrillatori a difesa della salute L Una gara di velocità nel pistino coperto del complesso sportivo “Ceramica”. al CTO. Dopo due mesi, il 19 febbraio 2010, annunciò la “Nuova apertura dell’ambulatorio di accoglienza e accettazione al P.O. CTO”. Non più il fantascientifico Triage Infermieristico Fast Track ma, il più modesto e umile Ambulatorio di Accoglienza e Accettazione (A.A.A.) con medico presente. I punti qualificanti del Nuovo Servizio erano: • è destinato alle patologie urgenti di lieve entità; • l’utente può presentarsi con o senza impegnativa del medico curante; • rappresenta un’esperienza pilota a livello della Regione Sardegna. Avere incoraggiato la popolazione a bypassare i medici di famiglia, i pediatri e gli specialisti territoriali è iniziativa irresponsabile e pericolosissima, suggerisce l’autodiagnosi e francamente per i pazienti stabilire se affetti da patologie urgenti a provincia di Carbonia Iglesias ha disposto l’acquisto di defibrillatori per i ventitré Comuni del territorio provinciale, al fine di fornire al territorio dispositivi necessari al sostegno e allo sviluppo della pratica sportiva. Alle Province spetta, infatti, la programmazione e l’attuazione, sulla base della programmazione generale e delle linee di indirizzo delle politiche sportive regionali, di tutti gli interventi in materia di sport. «Sulla base della seconda variazione di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, con applicazione dell’avanzo di amministrazione 2012, e a seguito di apposita delibera di Giunta - spiega l’assessore allo Sport, Marinella Grosso -, viene quindi destinata la somma di 50.000 euro all’acquisto di defibrillatori per la sicurezza nell’espletamento delle varie discipline sportive nel territorio provinciale.» Verranno poi individuati i criteri oggettivi, attraverso cui ripartire i defibrillatori automatici o semiautomatici tra i Comuni del Sulcis Iglesiente, dopo che l’Amministrazione provinciale avrà provveduto al loro acquisto. «Uno dei dispositivi sanitari sottolinea l’assessore Grosso - sarà destinato all’impianto sportivo polivalente “Ceramica”, di proprietà della Amministrazione provinciale, sito in località Sa Stoia ad Iglesias, e si garantirà comunque la fornitura di almeno un defibrillatore per Comune. Nel caso di disponibilità superiore, si procederà all’assegnazione di un ulteriore dispositivo ai Comuni con maggiore popolazione, procedendo in ordine di priorità e conferendoli a titolo di comodato d’uso gratuito almeno decennale.» Sarà onere dell’Amministrazione comunale che riceve il defibrillatore, l’individuazione del sito in cui installare il dispositivo, nonché l’installazione dello stesso, la manutenzione e la formazione di personale necessario, anche in collaborazione con le realtà associative operanti nel campo dello sport e del volontariato nel territorio comunale. «Si tratta di un intervento importante per tutti coloro che praticano attività sportiva, una conquista per la salute e la sicurezza degli atleti spiega Emanuele Madeddu, capogruppo del partito democratico in Consiglio provinciale -; adesso, è necessario provvedere alla formazione delle persone che dovranno occuparsi dell’utilizzo di questi importanti strumenti.» IL NUMERO 258 7-10 bis:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.02 Pagina 1 10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Si è aperta il 4 e 5 maggio in nove comuni sardi, tra i quali tre capoluoghi, la diciassettesima edizione della rassegna Monumenti aperti, un fenomeno in crescita Grande successo anche nei tre comuni della provincia di Carbonia Iglesias, Sant’Antioco, Calasetta e Portoscuso (all’esordio). G rande successo per le giornate d’esordio della diciassettesima edizione di Monumenti aperti, la manifestazione coordinata dall’associazione Imago Mundi e sostenuta dalla Regione Sardegna che quest’anno, in collaborazione con 31 Comuni, propone uno straordinario patrimonio culturale, simbolo della storia e dell’identità della Sardegna. «Turismo, identità e cultura - ha affermato l’assessore regionale del turismo Luigi Crisponi nella conferenza stampa di presentazione - sono un trinomio ideale per l’Isola. Nonostante il generale e diffuso calo dei flussi turistici, i viaggiatori che visitano siti storico-artistici, museali e archeologici della Sardegna, sono rimasti stabili nell’ultimo triennio, anzi in alcune località isolane sono in aumento. Fra le motivazioni alla vacanza, infatti, spiccano le visite al patrimonio artistico e monumentale: ‘uno scrigno di tesori’ composto in Sardegna da antichi palazzi e castelli, basiliche e musei, parchi minerari e archeologici, e disseminato sull’intero territorio. Un patrimonio con tanti itinerari, che ogni anno Monumenti Aperti riesce a valorizzare nel rispetto della tradizione e nell’ottica di una fruizione turistica.» Il programma dell’edizione 2013 prevede visite in 31 Comuni, 28 protagonisti già nel 2012, tre per la prima volta: Cabras, Portoscuso e Quartucciu. L’iniziativa è stata aperta nel weekend del 4-5 maggio da nove comuni, tra i quali tre capoluoghi di provincia (Oristano, Sanluri e Sassari) e tre comuni della provincia di Carbonia Iglesias: Sant’Antioco, Portoscuso e Calasetta. L’11 e 12 maggio è stata la volta di Cagliari e Villanovafranca. Il programma prevede ancora le seguenti tappe: 18-19 maggio: Alghero, Cabras, Carbonia, Fluminimaggiore e Sadali; 25-26 maggio: Arbus, Buggerru, San Giovanni Suergiu, Santa Giusta, Serdiana, Sestu, Siddi, Telti; alle visite e al soggiorno. In alcuni siti i turisti potranno partire dagli info point, accompagnati dalle guide, per percorsi tematici. Sono state stampate 26 carte pieghevoli dei comuni parteci- Portoscuso ha esordito con entusiasmo nella manifestazione e la risposta del territorio è stata ampiamente positiva. «Pur essendo alla sua prima edi- Portoscuso - Il sito di Su Pranu. Sant’Antioco - Il villaggio ipogeico. Calasetta - La Galleria Mangiabarche. Sanluri - Il Castello. 1-2 giugno: Bosa, Dolianova, Gonnesa, Iglesias, Olbia, Porto Torres, Quartucciu e Settimo San Pietro. In tutti i siti vengono allestiti info point di accoglienza per i visitatori, dove è possibile avere notizie utili panti, con mappa dettagliata e info essenziali sui monumenti. Hanno mantenuto la tradizionale guida a libretto Cagliari e Sassari, oltre che Calasetta e Sant’Antioco, che hanno realizzato un’unica guida. zione - spiega Orietta Mura, delegata alla cultura del comune di Portoscuso - per noi è stata un vero successo. Oltre alla partecipazione di circa 350 volontari, nelle due giornate abbiamo registrato 2.472 presenze, a conferma dell’enorme interesse che la cultura riveste nel nostro territorio. Gli alunni dell’istituto comprensivo “V. Angius” sono stati i veri protagonisti dell’evento, dimostrandosi Foto di Tito Siddi. aperti ed interessati alle nuove conoscenze ed esperienze.» Grande successo anche per i siti di Sant’Antioco e Calasetta. Nel comune antiochense sono stati aperti ai visitatori 21 siti. Il più gradito è risultato il museo archeologico che ha registrato 1.500 presenze, seguito dal forte sabaudo con 900, il tofet con 750, il villaggio ipogeico con 680, la necropoli con 610 e il museo etnografico con 600. Complessivamente le visite sono state 9.429. A Calasetta tra i siti aperti ai visitatori c’era la Galleria Mangiabarche, inaugurata lo scorso novembre, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea e fra le poche residenze d’artista in Sardegna. Monumenti aperti va incontro alle richieste dei turisti, sia quelli che giungono in Sardegna in questa primavera inoltrata che in alcuni giorni è quasi l’anteprima dell’estate, sia molti sardi che colgono l’occasione per conoscere meglio luoghi geograficamente vicini ma non sempre pienamente visitati. è stato così per Cagliari che ha dedicato l’edizione di quest’anno, l’11 ed il 12 maggio, alla commemorazione del settantesimo anniversario dei bombardamenti sulla città ed è stata letteralmente invasa nei 57 siti aperti al pubblico da decine di migliaia di visitatori che hanno contribuito a far vivere una giornata diversa dal solito a centinaia di operatori del settore della ristorazione e di bar-paninoteche. Assai interessanti i siti aperti ai visitatori il 4 e 5 maggio a Sanluri, dove sono state registrate numerose presenze dalla provincia di Carbonia Iglesias, in particolare la vicina Iglesias. Il maggiore interesse, come ogni anno, lo ha catturato il Castello, unico sopravvissuto degli 88 costruiti in Sardegna tra il periodo giudicale e quello medioevale, ancora nella sua struttura originale. Bellissime le numerose chiese, in particolare quella dedicata alla Vergine delle Grazie, nella quale è conservato il Retablo di Sant’Anna. Giampaolo Cirronis CONSORZIO FIERISTICO SULCITANO Comune di Carbonia Provincia di Carbonia Iglesias IL SULCIS IGLESIENTE ESPONE 7ª edizione Carbonia - 9 giugno 2013 - Ore 10.00-24.00 Il 9 giugno Carbonia ospiterà la 7ª edizione de “Il Sulcis Iglesiente Espone”. Sulla scorta delle esperienze delle edizioni precedenti, la macchina organizzativa della Fiera dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo della provincia di Carbonia Iglesias, è da tempo in piena attività. Il Consorzio Fieristico Sulcitano, ideatore ed organizzatore della grande kermesse espositiva, si appresta a mettere in piedi quella che sarà la più grande manifestazione mai avuta prima, nella storia del Sulcis Iglesiente. Alle 10.00 è prevista la cerimonia di apertura, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, a partire dal sindaco della città, Giuseppe Casti. «In questa occasione - afferma il presidente del CFS, Mauro De Sanctis - le più alte istituzioni, comune di Carbonia e provincia di Carbonia Iglesias, hanno dimostrato di credere in un’importante iniziativa per il territorio che mira a rivitalizzare il tessuto economico-sociale del Sulcis Iglesiente, ridando speranza a tutte quelle attività economiche e sociali, mortificate dalla crisi presente in ogni settore economico ed occupazionale. Il CFS - prosegue Mauro De Sanctis - senza nulla togliere alle prime sei edizioni che hanno proposto prodotti di oltre 180 espositori, associazioni, etc., sta ricevendo un vera e propria moltitudine di richieste di operatori che intendono partecipare alla rassegna; il Consorzio Fieristico Sulcitano, suo malgrado, non potrà accogliere tutte le domande, per il semplice fatto che le aree attualmente disponibili nel centro della città mineraria, non sono sufficienti per accogliere tutti gli aspiranti espositori e/o promotori di iniziative ed attività turistiche e di promozione del territorio.» La 7ª edizione della Fiera avrà 210 stand espositivi, nei quali il ventaglio di prodotti sarà fortemente variegato; spazierà, infatti, dall’alimentare puro e arte culinaria, alle attrezzature agricole, artigianato artistico, fino alle esposizioni di automobili. Una grande vetrina che va oltre i confini regionali, visto che i messaggi promozionali, oltre che nelle emittenti locali, passeranno anche nei mezzi di comunicazione con segnale satellitare per arrivare in tutta Europa ed in altre parti del mondo. Saranno presenti, inoltre, diverse istituzioni con i propri info point con attrezzature e materiale promozionale, a partire dall’Esercito Italiano, con esposizione di mezzi speciali e con personale addetto disponibile a fornire tutte le informazioni richieste dai visitatori. La giornata sarà allietata dagli artisti Demo Mura ed Alverio Cau e dalla partecipazione straordinaria di Elenoire Casalegno. Alle 9,00, in piazza Roma, ci sarà l’apertura di una mostra fotografica; alle 10,00 sfilata amatoriale cinofila in piazza Roma, a cura dell’associazione Amici del Canile di Carbonia; alle 12,30 in piazza San Ponziano arrivo della terza prova del campionato regionale FCI di Marathon; alle 17,30 simulazione primo soccorso a cura dell’ASVOC di Carbonia e Sulcis Emergenze San Giovanni Suergiu, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e del nucleo radiomobile carabinieri di Carbonia; alle ore 22,00 nell’anfiteatro di piazza Marmilla si esibirà Maria Giovanna Cherchi in concerto. Nell’intero itinerario espositivo si esibiranno gruppi folk. Sarà inoltre presente il maneggio del Family Pony Club di San Giovanni Suergiu con i cavallini pony che potranno essere montati dai bambini, giochi gonfiabili ed altre attrazioni. In tutta l’area espositiva opererà un servizio audio di informazione sull’intera attività e sulle presenze in Fiera. In alcune zone della Fiera verranno sistemati punti ristoro con piatti tipici della Sardegna che daranno sollievo alle esigenze dei visitatori dal punto di vista alimentare. Oltre a proporre un’infinità di prodotti particolari, la Fiera “Il Sulcis Iglesiente espone” sarà anche un momento di sereno intrattenimento e socializzazione, fra le persone che decideranno di appuntare sulla propria agenda una giornata a Carbonia nella domenica del 9 giugno 2013. Alcune immagini significative della sesta edizione svoltasi nel 2012 IL NUMERO 258 6-11:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 01.51 Pagina 2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Comune di Carbonia Assessorato all’Ambiente 11 IL NUMERO 258 5-12:IL NUMERO 181 3/10 15/05/13 00.02 Pagina 1 12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Anche quest’anno il comune di Carbonia partecipa alla manifestazione indetta dal Comieco e dalla Regione Sardegna Tutti in gara con Cartoniadi Sardegna 2013 Il concorso premierà il Comune più virtuoso nella raccolta di carta, cartone e cartoncino (nel 2008 Carbonia giunse 2°). C arbonia partecipa anche quest’anno alle Cartoniadi, manifestazione indetta nel 2006 dal Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e dalla Regione Sardegna. Fino al 31 maggio Carbonia, classificatasi al secondo posto nel 2008, sfiderà altre otto città della Sardegna per raggiungere la migliore raccolta differenziata, in termini qualitativi e quantitativi, di carta e cartone: Alghero, Cagliari, Lanusei, Olbia, Oristano, Sassari, Tempio Pausania e Villacidro. Complessivamente sono interessati al progetto oltre 360.000 abitanti. L’iniziativa si concluderà venerdì 31 maggio 2013. Vincerà il Comune che otterrà il maggior punteggio totale, in base alla somma tra un bonus iniziale (ottenuto da Carbonia per l’ottima percentuale raggiunta nella raccolta differenziata), l’incremento del quantitativo conferito per abitante nel mese di gara ed un bonus legato alla qualità della carta, cartone e cartoncino raccolti. Tutte le famiglie, le scuole e gli uffici potranno scendere in campo e contribuire alla vittoria di Carbonia nella sfida con le altre città in gara. «L’Amministrazione comunale - hanno detto il sindaco Giuseppe Casti e l’assessore all’Ambiente Franco Manca - invita tutta la popolazione a partecipare con un confe- rimento eccezionale di carta e cartone. Partecipare è molto semplice, basta approfittare del mese di maggio per pulire gli archivi e liberarsi di giornali, riviste, carta e cartone che si conservano da anni, liberando spazio in casa e negli scaffali. La carta e il cartone saranno conferiti con le stesse modalità sinora toncino come quelle di riso, pasta, sale e altri alimenti, quelle del dentifricio ed altri prodotti per l’igiene personale e per l’igiene della casa. Per una raccolta di qualità è necessario ricordarsi di: eliminare nastri adesivi, punti metallici ed altri materiali non cellulosici (ad esempio il sacchetto in cellophane che avvolge La conferenza stampa di presentazione del progetto. seguite: depositando il contenitore giallo il martedì nella zona rossa e il venerdì nella zona blu.» Si possono conferire: sacchetti, giornali, riviste, libri, quaderni, opuscoli e fogli in genere, scatole, scatoloni e cartoni per bevande (come le confezioni del latte e dei succhi di frutta), confezioni in cartone e car- le riviste); appiattire le scatole e comprimere gli scatoloni; non inserire gli imballaggi con residui di cibo; non inserire i fazzoletti di carta usati, né gli scontrini e neppure la carta oleata (ad esempio la carta per affettati, formaggi e focacce) o sporca di sostanze velenose (esempio vernici, solventi, etc.). L’Amministrazione comunale di Carbonia ha deciso di partecipare alla competizione per continuare a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e della tutela dell’ambiente e per investire l’eventuale premio (30.000 euro per il primo classificato; il secondo e terzo classificato vinceranno rispettivamente 15mila e 5mila euro) nell’acquisto di attrezzature e materiali ecocompatibili per le scuole e nella riqualificazione di alcune aree con l’installazione di giochi per bambini e attrezzature per la raccolta differenziata realizzati con materiale riciclato e con processi a basso impatto ambientale. I Comuni che partecipano alle Cartoniadi in genere ottengono risultati incoraggianti: mediamente, raccolgono un più 30 per cento di carta e cartone durante la competizione ed ottengono un consolidamento a più 15 per cento, rispetto al dato pre-gara, nella raccolta di carta e cartone nei mesi successivi. In Sardegna nel 2011 sono stati raccolti 44,6 kg pro capite di carta e cartone, un dato sotto la media nazionale (50,6 kg per abitante) ma ben al di sopra della media delle altre Regioni dell’area Sud e isole (26,3 kg per abitante) Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero verde 800.591387 o presso gli uffici De Vizia, in zona Pip, a Carbonia. Gli esami hanno chiuso il corso 2012/2013 I nuovi elementi formati dalla scuola di musica S i sono svolti sabato 4 maggio, presso la sede della banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu, gli esami di fine corso musicale (anno 2012/ 2013) della scuola di musica organizzata dalla banda cittadina. I musicisti hanno superato sia la prova teorica sia la prova pratica, ognuno col proprio strumento. La scuola di musica, infatti, insegna a suonare tutti gli strumenti “bandistici”: clarinetto, flauto, sassofono, tromba, trombone e percussioni. La commissione era composta dall’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino, dal presidente della banda Bellini, Massimo Sciascia, dal Segretario del complesso bandistico, Giuseppe Airi, e dalla direttrice e docente della scuola di musica, maestra Caterina Casula. Alla fine, ciascun allievo ha ricevuto l’attestato di partecipazione. «I corsisti si sono esibiti in un assaggio del concerto si che terrà il 19 maggio al Teatro Centrale - ha spiegato l’assessore Lucia Amorino -, l’esibizione e la preparazione dei corsisti è stata eccellente, l’intensità della loro esecuzione è sta- L’assessore Lucia Amorino. ta davvero entusiasmante. La scuola di musica che la banda Bellini è riuscita ad organizzare continua a formare elementi di assoluto valore individuale che portano ad uno splendido risultato d’orchestra.» Ricordo del grande giornalista e scrittore, socialista liberale, azionista ed autonomista, scomparso dieci anni fa Peppino Fiori, un testimone della storia del Novecento italiano N ella m e moria, mia e di milioni di persone, Peppino Fiori è stato impresso dal Tg2, ediTore Cherchi. zione domenicale, ore 13.00, anni 1976 e successivi. Intendiamoci, ci era ben noto Peppino Fiori, giornalista d’inchiesta, tvsette, libri di valore e risonanza. Però quello del Tg2 domenicale imponeva un rito. Ora di pranzo, televisore ben piazzato, Fiori compariva in chiusura del Tg, in tre/quattro minuti ti raccontava il risvolto nascosto di un fatto, guardandoti in faccia. Chiuso il Tg, si apriva L’Altra Domenica di Renzo Arbore, grande della raitivù d’intrattenimento. Quattro anni fa, Arbore venne a Carbonia, lui e la sua orchestra. Persona amabile e colta, Renzo Arbore. Lo ringraziai per le ore piacevoli di tanti anni. Si parlò immancabilmente dell’accoppiata domenicale in successione, Fiori e Arbore. Gli studiosi della comunicazione segnano il 1976, Rete 2, Tg2 di Barbato e Fiori, inchiesta e intrattenimento pazzesco mai banale, come pietra miliare dell’innovazione in televisione, per linguaggio e verità. I giovani possono rileggere “Parole in TV”, Mondadori, raccolta degli interventi domenicali di Fiori, per la conoscenza di quella fase storica. Fiori vicedirettore del Tg2 era più che cinquantenne. Nato a Silanus nel 1923, tappa di uno degli spostamenti della famiglia per ragioni di servizio del padre Antonio, maresciallo dell’arma dei carabinieri. Peppino nome di battesimo, italianizzato in Giuseppe dal direttore di La Stampa, Giulio De Benedetti, intollerante di diminutivi. Ginnasio a Cagliari, luogo sempre nel cuore. Bombardamenti e studio, laurea nel 1945, anni 22, tesi sul cinema. Varcò il Tirreno, verso la RAI nazionale, Roma, in residenza stabile con la sua famiglia, dal 1970. Alle spalle oltre venti anni di professione, giornalista all’Unione Sarda, alla redazione sarda della Rai, libri inchiesta, biografia di Gramsci: un caso politico-culturale, e tanto altro. La Società del Malessere,1968, e il precedente Baroni in Laguna, sono i libri di Fiori scrittore e indagatore della società sarda. Nella Società del Malessere i protagonisti raccontano al registratore. Sono anni di sequestri di persona e di violenza ma anche di movimenti generosi nelle zone interne. Mesina che evade dal carcere di San Sebastiano colpisce l’immaginario collettivo. Gli studenti - e non solo tifano. Fiori lo smitizza raccontandone la parabola, né astio né indulgente comprensione. Il finale è la cruda cronaca della consegna alle forze dell’ordine con classica coreografia di alti gradi accorsi a celebrare. Giù il sipario su una storia che resta di banditismo. Non confuse mai il banditismo con la lotta al colonialismo Salvatore Muravera, chiamato Bore. Racconta al registratore di Fiori, quanto fosse difficile andare a scuola in quegli anni. Divenne sindaco del suo paese, Orgosolo, comunità che aveva meritato ed era costernazione genuina. Eppure case amiche ospitavano il bandito», scrive Fiori. Ripensi a Peppino Marotto e a don Muntoni e alle parole di Fiori del 1968, quarantacinque anni son passati, e vedi il tempo correre nella immutabilità di taluni costumi sardi, non dei migliori. Peppino Marotto scriveva poesie, rime genuine e semplici. Nelle piazze sarde, i cori a tenore ne cantavano di dedicati ad Antonio Gramsci, “mortu chena piedade/.../ ma non morit sa sua eredidade”. Fiori, a Gramsci, ha dedicato tre libri e tanto altro. Nel 1966 pubblica la prima edizione della “Vita di Antonio Gramsci”, da Laterza. Inaugura il suo genere, la storia attraverso le biografie, che gli varrà un posto importante tra gli autori del secondo No- Nel 1993, tornato al romanzo, suo genere di esordio, Peppino Fiori pubblica da Einaudi,“Uomini ex”, sottotitolo “lo strano destino di un gruppo di comunisti italiani”. 466 partigiani comunisti, i più emiliani o milanesi, si rifugiarono in Cecoslovacchia per evitare la prigione in Italia, condannati, molte sentenze politicamente ispirate, per controversi fatti dopo la caduta del fascismo. Romanzo storico, cronaca e fiction, con echi di “Buio a Mezzogiorno” di Arthur Koestler. L’Io narrante del romanzo è Antonio Selliti, segretario della Camera del Lavoro di Carbonia, fuoriuscito a Praga, 1948, insieme con il primo sindaco post Liberazione, Renato Mistroni, Renato Manzoni nel romanzo. Di Renato Mistroni, Fiori racconta solo di sfuggita, da lui non battaglie a partire dalla questione morale. Al Senato, aderì al Gruppo della Sinistra indipendente. Troppo lunga anche la sola sintesi dell’attività parlamentare. Non dimenticò la Sardegna. Si occupò ovviamente di comunicazione. Si battè contro la concentrazione. Battaglia importante quella del 1984, quando il Governo Craxi fece un decreto legge ad hoc per Berlusconi. Battaglia dura ma vinse la Fininvest. Che reiterò in modo clamoroso con la legge Mammì, anno 1990. Intervenendo in Aula, Peppino Fiori denunciò “questa legge è la perpetuazione della posizione dominante della Fininvest…”. La Corte nel 1994, dichiarerà incostituzionale la parte della legge eretta a protezione del dominio di Silvio Berlusconi. Immagine di Peppino Fiori tratta da “Storia di un latitante”, TV7 Rai 1968. L’incontro con Renzo Arbore nella Grande Miniera di Serbariu. ammirazione per la lotta civile e pacifica, contro l’occupazione militare di Pratobello. Di Bore Muravera era compagno Peppino Marotto, altro narrante nel libro di Fiori. Lo chiamavamo Tziu Peppinu, anzoneddaru da bambino, da giovane in carcere, vicende degli anni cinquanta. Rientrato in paese, visse in pace, facendo il suo lavoro e consigliando il bene. Fu ucciso nel mattino del 29 dicembre 2007 in pieno centro. Era molto benvoluto. Eppure nessuno vide i colpevoli e nessuno nulla sentì. Penso a Tziu Peppinu e rileggo Giuseppe Fiori, cronaca dei funerali di due agenti della polizia uccisi ad un posto di blocco, maggio ‘67, località Sa Ferula, strada provinciale per Bitti. Uccisi da Giovanni Pirari, studente ventenne, “rampollo di famiglia nuorese influente”. Ai funerali, «Nuoro sprofondò nel silenzio, aveva cavato molto. Il fatto è che Mistroni non raccontava ad estranei le vicende dei comunisti. Mistroni, 12 anni di carcere dal Tribunale speciale fascista, rimase attaccato alle regole sino alla fine. Nel 1979, elezioni politiche, Fiori è senatore nel collegio di Cagliari, difficile per la sinistra. Rieletto nelle due successive legislature, collegio di Oristano. Chiese di non essere ricandidato alle elezioni del 1992. Continuerà però a fare le campagne elettorali. Ho un ricordo di ammirazione per l’impegno ultimo nella campagna elettorale del 1996. Peppino Fiori non era comunista. Potrebbe dirsi un socialista liberale, azionista ed autonomista, amava gli ideali di Carlo Rosselli, di Emilio Lussu, di Ernesto Rossi. Non era comunista ma stimava profondamente Enrico Berlinguer; ne condivideva le vecento italiano. Il libro ci restituisce di Gramsci, “un ritratto a figura intera, con i tuffi del sangue e della carne” per dirla con le parole di Fiori. Un caso di successo editoriale, traduzione in dodici lingue, arabo e cinese e giapponese compresi. E anche un caso di polemiche politiche. Fiori aveva documentato un Gramsci amareggiato nel carcere di Turi e in dissenso con la svolta settaria degli anni ‘30 dell’Internazionale comunista, di abbandono della linea del fronte largo di lotta contro il fascismo, condivisa da invece da Togliatti. La vecchia ortodossia non ammetteva la possibilità di strappi fra Gramsci, Togliatti e Stalin. I lavori di Fiori su Gramsci, hanno reso più evidente l’influenza del teorico dell’egemonia, del socialismo basato sul consenso e del suo pensiero non dogmatico, nella costruzione del partito comunista italiano. Su Berlusconi ha scritto il libro “Il Venditore”, edito da Garzanti, 1995. Biografia a trecentosessanta gradi. Approccio quello consueto del rigore, documentazione precisa di ogni riga. Andava professionalmente soddisfatto di non aver ricevuto querele dall’interessato, libro inquerelabile, dunque, riscontro esplicito di veridicità dei fatti. Due anni dopo la biografia di Berlusconi, Fiori pubblica la biografia di Ernesto Rossi, Una Storia Italiana, Einaudi 1997. C’è chi giustappone le due biografie, l’eroe negativo, l’eroe positivo. C’è molto di fondato, soprattutto nella considerazione della cosa pubblica in rapporto agli interessi privati. Ernesto Rossi, entra in carcere nel 1930, ne uscirà nel 1943. Tra un carcere e l’altro, è confinato a Ventotene. Qui scrive con Altiero Spinelli il Manifesto (di Ven- totene) per l’unità statuale dell’Europa. Di Ernesto Rossi, Fiori porta in primo piano aspetti meno eclatanti di quello, più noto, della lotta al fascismo. Si leggano i capitoli sul Rossi manager pubblico. Si capirà che cosa sia lo spirito pubblico nello svolgimento di un servizio. La serie delle grandi biografie si chiude (1999) con Casa Rosselli, libro tenacemente desiderato da John Rosselli, figlio di Carlo. Le biografie comprendono anche L’anarchico Schirru, Mondadori 1983; Il cavaliere dei Rossomori, vita di Emilio Lussu, Einaudi 1985 e la Vita di Enrico Berlinguer, Editori Laterza, 1989. Le biografie scritte da Fiori, sono riconosciute dagli storici di professione innanzitutto per il loro valore culturale. Non romanzi a sfondo storico, ma lavoro di documentazione, ricostruzione con gli strumenti del mestiere scientifico. Detto più in chiaro, nessuno che voglia scrivere di certi periodi della storia del Novecento italiano, può prescindere dai libri di Peppino Fiori. L’ultimo suo impegno letterario è la ripubblicazione di “Sonetaula”, gennaio 2000. La prima edizione risaliva al 1962. Protagonista Zuanne Malune, chiamato Sonetaula, “più che di uomo, cresciuto figlio di bosco e di pecore”. Nella nota che apre il libro scrive: «Lo dedicai (il primo Sonetaula) a mia moglie Nandina che non c’è più. La prosegue nostra nipotina Giovanna. A entrambe congiuntamente dedico questa nuova stesura». Vi sono, in questa dedica, la forza e la serenità della vita che prosegue. Quando Peppino scomparve, dieci anni fa, Carlo Azeglio Ciampi, scrisse: «Sono profondamente rattristato. Con lui viene a mancare una persona esemplare che seppe, con l’esercizio critico della ragione e con grande passione civile, offrire alla nazione il suo impegno di giornalista, di studioso, di parlamentare». Così lo ricordava un grande Presidente della Repubblica. A Carbonia, la Giunta comunale gli ha dedicato lo spazio davanti alla scuola media Giovanni Pascoli, con delibera del 7 novembre 2009. Non abbiamo fatto in tempo a sistemare degnamente piazza Peppino Fiori. Lo farà l’Amministrazione attuale. Peppino Fiori è un esempio di studio e di rigore per i ragazzi. Salvatore Cherchi IL NUMERO 258 4-13:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.20 Pagina 2 Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 13 La Provincia del Sulcis Iglesiente Sono stati presentati il 30 aprile scorso a Carbonia alcuni progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare I Plus hanno aderito a Home Care Premium L’iniziativa è rivolta agli iscritti all’INPS, ai loro coniugi e ai loro familiari di primo grado, in condizione di non autosufficienza. I Plus dei Distretti socio-sanitari di Carbonia e Iglesias hanno aderito all’iniziativa “Home Care Premium” dell’INPS, Gestione dipendenti pubblici, che finanzia progetti innovativi e sperimentali di Assistenza domiciliare. I Comuni interessati per il Plus di Carbonia sono Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio. I Comuni interessati per il Plus di Iglesias sono Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei, Villamassargia e Iglesias, in qualità di Ente capofila del Distretto. L’iniziativa è rivolta agli iscritti all’INPS, Gestione Dipendenti Pubblici - pensionati e dipendenti della Pubblica Amministrazione -, ai loro coniugi e ai loro familiari di primo grado, in condizione di non autosufficienza che vengono finanziati attraverso il Fondo credito e attività sociali, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della Pub- blica Amministrazione in servizio. Il comune di Carbonia, in qualità di Ente capofila del Plus Distretto socio-sanitario di Carbonia, e il comune di Iglesias, in qualità di Ente capofila del Plus Distretto Fondo Credito ed attività sociali, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della Pubblica Amministrazione in servizio. Il progetto avrà la durata di un L’incontro svoltosi nella sala polifunzionale del comune di Carbonia. socio-sanitario di Iglesias, hanno messo a disposizione degli interessati la versione definitiva del bando, scaricabile anche dai rispettivi siti internet comunali. Le attività del progetto “Home Care Premium” sono finanziate dal anno ed è rivolto a dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione ex-Inpdap, ai loro coniugi conviventi (anche se separati legalmente), ai loro familiari di primo grado (genitori e/o figli) anche se non conviventi, residenti nei 23 Comuni del Distretto socio-sanitario di Carbonia (16) e Iglesias (7). I principali benefici previsti dal progetto sono: contributi economici mensili, in relazione al bisogno ed alla capacità economica del nucleo familiare (Isee del beneficiario), fino ad un valore massimo di 1.200 euro mensili, erogati direttamente dall’Inps Gestione - ex Inpdap alla famiglia che si prende cura della persona non autosufficiente; servizi di accompagnamento/trasporto; servizi di sollievo domiciliare, svolti da operatori o volontari; frequenza di Centri Diurni; per la demotica e l’installazione di ausili per ridurre lo stato di non autosufficienza. Il progetto prevede, inoltre, attività di formazione, consulenza e supporto ai nuclei familiari che si prendono cura della persona non autosufficiente, dei volontari e degli assistenti familiari, attività di valutazione della non-autosufficienza e redazione del programma socioassistenziale familiare da condividere con la persona non autosufficiente e la sua famiglia. Le domande di adesione potranno essere presentate fino al prossimo 30 settembre. Novità nel Cda del Consorzio industriale Alimonda entra nel Cda: sarà il nuovo presidente? E sce Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu, entra Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso. Cambia la composizione del Consiglio di amministrazione del Consorzio industriale della Provincia di Carbonia Iglesias e la novità non è di poco conto se si considera che con l’ingresso di Giorgio Alimonda il comune di Portoscuso ritrova quella rappresentanza che lo stesso sindaco recentemente aveva rivendicato per l’ente locale sul cui territorio grava il peso dell’intero complesso industriale. Il Cda è ora composto dal presidente Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; dal presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; dall’imprenditore Iosto Puddu e dai sindaci di Gonnesa, Pietro Cocco, e di Portoscuso, Giorgio Alimonda. Le novità potrebbero non fer- marsi qui, perché nel breve periodo potrebbe cambiare ancora la presidenza, con l’elezione dello stesso Giorgio Alimonda. Dopo il rinnovo del Consiglio provinciale, avvenu- Giuseppe Casti. Giorgio Alimonda. to nel 2010, venne eletto alla presidenza l’allora sindaco di Portoscuso Adriano Puddu, sostituito dopo l’esplosione delle note vicende giudiziarie, dal sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti. Esibizione della banda musicale V. Bellini al Centrale di Carbonia L’Ersu di Cagliari ha pubblicato un bando per l’a.a. 2011/2012 N L “Concerto di Primavera 2013” uovo appuntamento con i musicisti della Banda musicale Vincenzo Bellini al Teatro Centrale di Carbonia, che li vedrà impegnati guidati sapientemente dalla maestra Caterina Casula - nel tradizionale “Concerto di Primavera”. Assistere al concerto, il 19 maggio alle ore 19.00, sarà un’ottima occasione per constatare i progressi che i componenti della banda carboniense compiono - di esibizione in esibizione - attraverso lezioni individuali e prove corali. Recentemente i musicisti hanno superato una prova teorica ed una pratica, ognuno col proprio strumento, durante gli esami di fine corso musicale della scuola di musica organizzata dalla banda cittadina (2012-2013), che si sono tenuti lo scorso 4 maggio, presso la Grande Miniera di Serbariu. La scuola di musica insegna a suonare tutti gli strumenti “bandistici”, quali clarinetto, flauto, sassofono, tromba, trombone e percussioni ed è bene ricordare che le iscrizioni sono sempre aperte. La commissione d’esame era composta dall’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino, dal presidente della banda Bellini, Massimo Sciascia, dal segretario del complesso bandistico, Giuseppe Airi e dalla Direttrice e docente della scuola di musica, Caterina Casula. Alla fine delle prove, ciascun allievo ha ricevuto l’attestato di partecipazione al corso musicale. Gli esaminandi si sono esibiti in un “assaggio” del concerto di Primavera: «L’esibizione e la preparazione dei corsisti è stata eccellente, l’intensità della loro esecuzione è stata davvero entusiasmante. La scuola di musica che la banda Bellini è riuscita ad organizzare continua a formare elementi di assoluto valore individuale che portano ad uno splendido risultato d’orchestra» ha dichiarato l’assessore comunale Lucia Amorino. Venendo al concerto - ad ingresso libero e della durata di circa un’ora e trenta - verterà in due tempi: il primo sarà dedicato esclusivamente alla musica classica e vedrà protagonisti Verdi e Wagner, in occasione del bicentenario dalla loro nascita (1813), con l’esecuzione di brani di notevole pregio e difficoltà tecnica. Il secondo tempo sarà, invece, dedicato ad interessanti brani del repertorio bandistico. Allego programma di sala: I parte: “I Lombardi alla prima crociata” Atto IV - Coro di Crociati e Pellegrini - Giuseppe Verdi “La Traviata” Coro di Zingarelle, Coro di Mattatori Spagnuoli - Giuseppe Verdi “Nabucco” Sinfonia - Giuseppe Verdi II parte: “Saturnalia” - Ben Haenmhouts “A legend from Yao” arr. HenShu-Han “Sahara” - Norman Tailor. C.C. Tre studenti dell’Istituto Mannai di Sant’Antioco sono giunte al 2° posto in un concorso letterario T re studentesse della 1ª A dell’Istituto Mannai di Sant’Antioco si sono classificate al secondo posto in un concorso letterario sul medio evo, bandito dall’istituto di storia medievale di Roma. Gaia Cauli, Beatrice Massa e Giulia Basciu hanno partecipato con un elaborato, scritto con l’aiuto di tutta la classe, dal titolo “Brunilde ci parla di sé”, classificandosi seconde Beatrice Massa, Gaia Cauli e Giulia Basciu. su 100 elaborati presentati da 35 scuole di tutta Italia. «Hanno saputo unire con bravura - spiega l’insegnante di lettere Barbara Sitzia - la narrativa con le vicissitudini storiche del personaggio.» Le tre studentesse ritireranno il premio a Roma il prossimo 21 maggio nel corso delle giornate di storia medievale. Tito Siddi Tre borse di studio da 1.000 € ’Ersu di Cagliari ha bandito un concorso per il conferimento di tre borse di studio, dell’importo di euro 1.000,00 (mille/00) ciascuna, riservato agli studenti regolarmente iscritti all’Università degli Studi di Cagliari per l’a.a. 2011/2012 ai corsi di laurea, di laurea specialistica e magistrale a ciclo unico e ai corsi di laurea specialistica e magistrale biennale, che abbiano conseguito la laurea entro la sessione straordinaria dell’a.a. 2011/2012 con la votazione di 110/110, in regolare corso di studi, e con una media voti non inferiore a 28/30. La somma in denaro sarà messa a disposizione dall’Ersu grazie ad una convenzione, stipulata con la BCG servizi finanziari, stipulata dal presidente dell’Ente regionale per il diritto allo studio universitario Daniela Noli e l’amministratore unico della BCG, Simone Cocco. Per l’accesso al concorso l’ISEE (indicatore della situazione econo- mica equivalente dello studente), con riferimento ai redditi familiari percepiti nell’anno 2011, non dovrà essere superiore a € 16.745,00. Le domande di partecipazione, da Simone Cocco e Daniela Noli. compilarsi su apposito modulo predisposto dall’Ente, dovranno pervenire, entro il 31 maggio 2013, all’Ufficio Protocollo, Corso Vittorio Emanuele n. 68 a Cagliari, dal lunedì al venerdì - ore 10,00-12,00. Alla domanda di partecipazione il candidato dovrà allegare, a pena d’esclusione, la seguente documentazione: 1) copia di un documento d’identità in corso di validità; 2) copia del codice fiscale o tessera sanitaria; 3) dichiarazione sostitutiva di certificato di iscrizione con esami e voti (scaricabile dal sito dell’Università di Cagliari: www.unica.it, dalla quale risulti il voto di laurea; 4) attestazione ISEE con riferimento ai redditi percepiti nel 2011. Nel caso di spedizione postale, saranno ritenute valide le domande pervenute entro la medesima data. La selezione dei candidati verrà effettuata sulla base della media dei voti (graduatorie definite in ordine decrescente). In caso di parità verrà preso in considerazione l’ISEE più basso. In caso di ulteriore parità, prevarrà il più giovane di età. Potrà essere assegnata una sola borsa per facoltà. Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile Carbonia-San Giovanni Suergiu S ono stati consegnati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che collegherà Carbonia a San Giovanni Suergiu. Il progetto della Provincia Carbonia Iglesias prevede un impegno finanziario di 700mila euro, che permetteranno la realizzazione dell’importante opera, destinata a ga- rantire la circolazione sicura degli appassionati delle due ruote, proprio sulle tracce dello storico percorso ferroviario. Espletate le formalità di legge, la ditta darà il via al cantiere, compreso nel più ampio progetto strategico della mobilità sostenibile e della salvaguardia dell’identità del territorio. Tre chilometri e mezzo è la lunghezza del tracciato, rilevante tassello per la valorizzazione naturalistica del paesaggio del Sulcis, attraverso un suggestivo sentiero dal capoluogo provinciale sino al vicino paese, in passato raggiunto tramite vagoni su rotaia. È inoltre previsto il raccordo con Sant’Antioco. Gli atleti della Polisportiva Girasole hanno conquistato il titolo italiano promozionale nel singolo e nel doppio B rillanti risultati degli atleti della Pol. Girasole nei campionati italiani di bocce Fisdir svoltisi a Roma dal 18 al 21 aprile. Marcello Matta si è imposto nel singolo e nel doppio con Alessio Melis, Fabrizio Sabiu è giunto secondo nella categoria elite singolo. Gli atleti sono stati preparati dai tecnici Efisio Saiu e Luciana Manca. La Pol. Girasole sta preparando una nuova trasferta, ad Augusta, per i campionati italiani di calcio a cinque. Atleti, tecnici e dirigenti presenti ai campionati italiani di bocce. IL NUMERO 258 3-14:IL NUMERO 181 3/10 14/05/13 15.10 Pagina 1 14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Ne Il Guardiano Pinter non perde mai di vista la realtà e la politica, in un affresco crudo della società contemporanea Bilancio positivo per la stagione di prosa al Centrale La stagione 2012/2013 è risultata terza, in Sardegna, per numero di spettacoli rappresentati ed affluenza di spettatori. I l Guardiano di Harold Pinter, spettacolo per la regia di Lorenzo Loris, ha chiuso la stagione di prosa al Teatro CentraCinzia Crobu. le. Scritto nel 1959 e andato in scena nel 1960, questo testo - di grande successo fin dagli esordi - riesce a toccare nel vivo la società inglese dell’epoca. Nel 2005 Harold Pinter ricevette il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «A colui che nelle sue commedie discopre il precipizio sotto le chiacchiere quotidiane e costringe a entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione». E in una “stanza”, si svolge questa pièce, in uno spazio ingombro dei più svariati oggetti che non suggerisce altro che un mondo senza più ordine e armonia. In questo ambiente inquietante e minaccioso si assiste all’arrivo di un giovanotto, Aston, e di un barbone, Davies, poi assunto da Aston come guardiano. Mick, fratello di Aston, irrompe nella scena gridando “A che gioco giochiamo!” e, da quel momento, la partita a tre avrà regole brutali, e non conoscerà limiti di campo. Quello che è veramente in gioco tra Aston, Davies e Mick è come conquistare il dominio sull’altro e con quali strumenti. Pinter - autore deceduto nel 2008 - parla di qualcosa di oscuro che travalica la quotidianità, qualcosa che ci riguarda profondamente e che è strettamente legato alla natura dell’uomo. I suoi personaggi finiscono per essere degli archetipi e divengono universali perché parlano al cuore di ciascuno. Questo dice Pinter riferendosi a loro: «Penso che non si tratti di una incapacità a comunicare ma, anzi, di un deliberato voler evadere la comunicazione. Parlarsi mette paura alle persone che allora preferiscono divagare: chiacchieriamo continuamente di altre cose, piuttosto che affrontare ciò che c’è alla base del nostro rapporto». Anche quando assomiglia ad un rebus la scrittura di Pinter non perde mai di vista la realtà e la politica. Le sue commedie, anche quelle più misteriose (e ai primi posti sta sicuramente Il guardiano), indagano il senso politico del quotidiano, la forza del linguaggio che il più delle volte è uno strumento di coercizione. Pinter ci sprona a dare un calcio all’ignoranza ed evitare la paura; ci esorta a costruire dei punti di riferimento e a non accettare che qualcuno dei nostri simili venga tagliato fuori e viva nel vuoto. Una scena de “Il Guardiano”. Uno dei problemi centrali del nostro tempo è trovare il senso di una appartenenza e questa pièce è illuminante nel restituirci la necessità di costruire un senso di comunità, di condivisione fra le persone, in modo da favorire una sintesi viva di vita politica e vita privata dove la coscienza politica non è una cosa teorica o astratta ma diventa parte della vita, parte integrante del tessuto sociale. Lorenzo Loris, regista storico della compagnia, riesce a fare emergere attraverso il testo - a cui resta fedele - ed attraverso le interpretazioni di Gigio Alberti, Mario Sala ed Alessandro Tedeschi il tema di fondo, che è la nevrosi dell’uomo contemporaneo, l’inadeguatezza di qualsiasi comunicazione; Loris sviluppa un confronto serrato con l’autore, mettendone le parole in piena sintonia con la nostra contemporaneità. Luci e costumi, essenziali, fanno da corollario a queste scelte registiche in un quadro allucinato, reso tale anche dal ‘progetto visivo’ di D. Statiris (come da comunicato stampa, scheda su teatrooutoff.it) Mi sono soffermata molto sulla analisi del testo ed ho evitato di addentrarmi nell’analisi della messa Foto di Ignazio Vacca. in scena al Teatro Centrale in quanto ho potuto vedere lo spettacolo altrove, per incompatibilità di data e credo sia innegabile - che ogni performance faccia testo a sé e possa differire per innumerevoli ragioni dalla precedente o dalla successiva. Tornando alla conclusione della stagione di prosa del Circuito teatrale regionale Sardo al Centrale, giunta quest’anno alla XXXIII edizione e promossa dal Ce.D.A.C Sardegna: sono stati dieci gli spettacoli in cartellone - divisi in due turni di abbonamento ed andati in scena da dicembre fino ai primi di maggio - oltre al teatro per i ragazzi. Tale stagione è risultata la terza per importanza a livello regionale, basandosi sul numero di spettacoli rappresentati e valutando l’affluenza di spettatori. Questo risultato è stato reso possibile grazie al sostegno e al contributo del comune di Carbonia, a quello regionale e della provincia di Carbonia Iglesias. Notevole la partecipazione del pubblico dei comuni limitrofi (un pullman pagato dagli utenti ha collegato Iglesias Carbonia in vista di ogni spettacolo) ma anche dal Cagliaritano, facendo registrare al Centrale il sold-out per ben sei appuntamenti ed incrementando di circa il 20% le vendite degli abbonamenti e dei biglietti per singolo spettacolo. Per far crescere l’interesse, per stuzzicare la curiosità e per soddisfare i diversi gusti degli utenti, Ce.D.A.C. ha offerto al numeroso pubblico un’ampia e variegata scelta di spettacoli incentrati su temi, generi e scrittura differenti. Fra i tanti cito “Amleto” del Carroccio con adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani, “Kramer contro Kramer” per la regia di Patrick R. Gastaldi, “A piedi nudi nel parco” inno alla spensieratezza del regista sardo Artissunch, ma anche “Bellas Mariposas” di Egum teatro con la regia di Annalisa Bianco, piuttosto che il commovente “Nel mare ci sono i coccodrilli” regia a quattro mani Briguglia e Natoli. Ancora il coraggioso “Giulio Cesare” di Baracco o “La coscienza di Zeno” che ha visto trionfare Giuseppe Pambieri, diretto da M. Scaparro. Nel prossimo numero de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, forniremo una analisi dettagliata di questa stagione appena conclusa (prenderemo in esame anche la stagione di danza) attraverso un’intervista agli operatori di settore, sperando di avere dati certi e confortanti anche a riguardo degli appuntamenti estivi a Monte Sirai, ancora non garantiti a causa dell’esiguità dei finanziamenti. Cinzia Crobu [email protected] Un Otello coraggioso apre la stagione del Teatro Lirico G iovedì 2 maggio si è alzato il sipario sulla stagione lirica e di balletto 2013 del Teatro Lirico di Cagliari. In calendario sei opere liriche ed un balletto: una produzione in più rispetto all’anno scorso, tutti titoli di grande interesse che, certamente, troveranno il gradimento del pubblico: dopo Otello, Macbeth, L’amico Fritz, I Shardana, Così fan tutte, Pagliacci, Red Giselle. L’inaugurazione è stata affidata all’Otello di Giuseppe Verdi, massimo operista italiano, in occasione del bicentenario dalla sua nascita (Roncole di Busseto, Parma, 1813 - Milano, 1901). “Otello” dramma lirico in quattro atti, su libretto di Arrigo Boito, dalla tragedia omonima di William Shakespeare, e musica, appunto, di Verdi, è andato in scena per sei rappresentazioni, dal 2 al 10 maggio, all’interno del XIII Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari. Lo stimolante allestimento (ha esordito lo scorso gennaio a cura della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari) si è avvalso della regia di Eimuntas Nekrosius, artista lituano, celebre in tutto il mondo per aver curato importanti allestimenti teatrali, tornato a Cagliari dopo l’allestimento di “La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija” di Nikolaj Rimskij-Korsakov che inaugurò la stagione lirica e di balletto 2008. S’è avvalso, inoltre, delle scene di Marius Nekrosius, dei costumi di Nadežda Gultiajeva e delle luci di Audrius Jankauskas che hanno sfruttto tutte le potenzialità drammaturgiche dell’opera con pochi elementi scenici e colori assemblati con pulizia ed eleganza, oltre a movimenti essenziali, in un gioco di rimandi simbolici. Una messinscena, quindi, minimale e di grande atmosfera voluta dal regista “per non disturbare, né sovrastare la potenza della musica”, complice la sua inconfondibile cifra registica. L’impeccabile direzione musicale è stata affidata a Giampaolo Bisanti, giovane direttore milanese mentre il coro, è stato diretto da Marco Faelli (maestro del coro di voci bianche è Enrico Di Maira). Ottimo risultato per Orchestra e Coro, veri protagonisti di quest’opera che ha visto alternarsi solisti di pregio ed altri decisamente meno all’altezza del ruolo. Ecco i cast che si sono alternati sul palcoscenico: Kristian Benedikt (2, 8, 10)/Francesco Anile (3, 7, 9) (Otello); Cinzia Forte (2, 8, 10)/Serena Daolio (3, 7, 9) (Desdemona); Paolo Gavanelli (2, 8, 10)/Marco di Felice (3, 7, 9) (Jago); Giovanna Lanza (Emilia); Cristiano Cremonini (Cassio); Mirko Guadagnini (Roderigo); Ziyan Atfeh (Lodovico); Francesco Cardinale (Montano); Alessandro Perucca (Un araldo). Un’Otello coraggioso e degno di nota, dunque: Nekrosius è stato artefice di un’opera da scrutare, da decifrare, notevolmente simbolica. Dato, quest’ultimo, che ha suscitato non poche perplessità nel pubblico ma anche in alcuni addetti ai lavori che hanno rimproverato al regista delle scelte inconsuete e spesso difficilmente leggibili, iterpretabili. Prossimo appuntamento ancora con Verdi (31 maggio - 9 giugno) ed il Macbeth, per la regia di Micha van Hoecke diretto dal maestro concertatore e direttore Renato Palumbo. A breve un nuovo disco ed un tour europeo per una delle realtà musicali sarde più apprezzate nella Penisola Plasma Expander, i chirurghi della destrutturazione P roseguiamo il nostro viaggio attraverso le realtà musicali isolane, incontrando i Plasma Expander, un trio formato da Fabio Cerina, Andrea Siddu e Corrado Loi. Fabio Cerina, raccontaci il tuo approccio con la musica. Cosa ascoltavi da ragazzo e come i tuoi gusti si sono evoluti nel corso degli anni. «Questa è una domanda da 1.000 milioni di dollari! Brevemente: ci sono state diverse fasi… ho abbandonato da subito la miseria qualitativa della musica mainstream contemporanea quando, a 14 anni, mi sono avvicinato ai Beatles, i quali mi hanno aperto una porta verso i classici degli anni ‘60-’70 (dal prog dei King Crimson all’hard rock dei Led Zeppelin e Sabbath, ma soprattutto un amore viscerale per Hendrix). Dopo un breve amore per i vari Nirvana, Soundgarden e Alice in Chains, i gusti si sono un po’ raffinati durante i miei primi 20 anni quando ho avuto la fortuna di vivere in diretta gli anni gloriosi di quello che è stato infelicemente definito “post-rock” (Slint, June of 44, Don Caballero e compagnia). Pochi anni dopo, è sorta l’esigenza di tornare ancora indietro negli anni per scoprire altri 2 magici mondi: quello del Kraut Tedesco (Can, Faust, Neu) e quello del Free-Jazz nero degli anni ‘60 (Coleman, Dolphy, Shepp e Coltrane su tutti). Ancora qualche anno ed è stata la volta della avanguardie sperimentali contemporanee (Cage, Berio), minimaliste (Reich e Riley), improvvisative radicali (Bailey) e più squisitamente rock (Beefheart). Queste - direi - le mie più impor- tanti rivoluzioni musicali. Ora mi ritrovo a mettere spesso il random nella mia collezione di mp3 e di soffermarmi su musica africana e classica indiana.» Come e, soprattutto, quando nascono i Plasma Expander? «I Plasma Expander sono nati nel novembre del 2004 quando, di ritorno in Sardegna dopo 10 anni di assenza per studi e lavoro e dato che l’esperienza milanese dei Bron-Y-Aur sembrava volgere al termine, sentivo la necessità di far partire un nuovo progetto. L’idea era quella di riproporre la formula del power trio in versione libera e svincolata da strutture tipiche del rock. Così, alla ricerca di un batterista, mi sono imbattuto in Andrea Siddu e da lì tutto ha avuto inizio…» Il nuovo disco è in uscita a breve, a distanza di ben tre anni dall’ultimo lavoro in studio, Kimi-danzeigen. «Sono stati anni pieni di vicissitudini (cambio di line-up con l’ingresso di Corrado Loi al basso, synth e sample, pause forzate causa trasferimenti per lavoro, etc.), ma nonostante tutto - forti del fatto che quando si va in saletta a suonare ci si diverte sempre molto - siamo riusciti a mantenere il filo del discorso. La stessa uscita del nuovo album è stata un processo lungo e faticoso, visto che abbiamo registrato le tracce nell’agosto del 2011. Ma paradossalmente, pur rallentando la nostra attività compositiva (ci vuole tempo e costanza per produrre nuovo materiale, soprattutto dopo l’ennesimo cambio di line-up e la ricerca di una nuova identità musicale), abbiamo suonato parecchio dal vivo (per i no- stri standard da musicisti non-professionisti) e abbiamo anche avuto l’occasione di vivere l’esperienza di un tour negli States.» Lo scorso anno siete partiti negli States per una serie di concerti in compagnia di Kid Millions, batterista dei mostruosi Oneida. Quanto ha influito l’esperienza americana nella stesura delle nuove tracce? «Appunto… L’esperienza degli States è stata meravigliosa. Un tour molto DIY, ma è andato tutto vera- particolare nelle nostre nuove composizioni, anche perché le registrazioni risalgono a sei mesi prima. Ma di sicuro ci ha aiutato ad acquisire maggiore consapevolezza delle nostre capacità. Il nostro sound si è fatto meno spigoloso, più fluido, più groovy e meno geometrico. Ma questo è più legato al cambio di line-up che all’amicizia con Kid e gli Oneida.» Hai fatto parte di una delle band - a mio parere - più importanti della scena impro/alternative italiana: i Bron I Plasma Expander. mente bene. Dalla qualità dei concerti, all’accoglienza del pubblico statunitense (che viene ai concerti soprattutto per assistere allo spettacolo e non per fare relazioni sociali durante le esibizioni) fino alla quotidianità della vita di tour con Kid, con il quale ci siamo fatti sempre delle grasse risate oltre che dei gran soldi come dimostrano inequivocabilmente queste immagini. Tuttavia, non credo che l’esperienza US abbia avuto un ruolo Y Aur. Avete rilasciato una manciata di dischi memorabili che vengono ricordati ancora con affetto dai fan e dagli addetti ai lavori. Nostalgia di quel periodo e di quella band? Sei possibilista per una reunion? (vanno anche ultimamente…) «Già… mi capita spesso di ripensare ai Bron e devo dire che - pur cercando di rimanere obiettivo - quando ascolto Between 13 and 16 o Quien Sabe? (ora scaricabili gratuitamen- te su Bandcamp) realizzo quanto i Bron Y Aur fossero un gruppo molto avanti per i loro tempi e quanto siano stati sottovalutati da critica e pubblico. Il nostro punto di forza era anche il nostro punto di debolezza: avevamo inconsciamente imparato a essere totalmente liberi nell’espressione e a spingere fino alle estreme conseguenze il nostro affiatamento musicale. D’altra parte, questo elemento portava spesso a un atteggiamento molto autoreferenziale e ingiustificatamente snobistico che ci ha impedito di presentarci in maniera accattivante verso i potenziali ascoltatori e quindi suscitare la loro curiosità. Se solo avessimo avuto un approccio più friendly verso l’esterno e avessimo fatto un po’ più di marketing consapevole, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma chi lo sa? In ogni caso non rinnego nulla di quel periodo e sono ancora molto legato a Ciffo e Fiè dei Fuzz e anche a Mazzoldi che ha lasciato il gruppo circa un anno fa. La reunion? Ogni tanto se ne parla… ma non è di facile realizzazione… vedremo…» Cosa pensi della scena italiana? «Ti confesso che non acquisto riviste specializzate, la mia idea della scena musicale italiana (“indipendente”, con tutto ciò che significa) è probabilmente poco aggiornata e rappresentativa essendo legata più alle amicizie e ai passaparola che a una ricerca mirata. Detto questo, nonostante la mia conoscenza deficitaria, sono convinto che esistano delle realtà musicali assolutamente degne di nota: Mombu, Fuzz Orchestra, Zeus, Makhno, ma anche brutta gente come i Dispo, Above the Tree, Qua- siviri e i sempre grandi Jealousy Party che ci piacerebbe ospitare presto dalle nostre parti. Non sono molto al corrente di nomi totalmente nuovi e di giovani band di qualità, ma a quanto dicono gli addetti ai lavori (le etichette) la situazione è abbastanza desolante. La stessa cosa succede nella scena sarda. Le novità più interessanti sono infatti spesso monopolizzate da band composte da diverse combinazioni dei soliti vecchietti… (The Rippers, The Oops, Nick Rivera, Takoma, Uncle Faust, Hola la Poyana, Julia Ensemble oltre ai sempre bravissimi Hermetic Brotherhood of Luxor). Esperienze fenomenali come quella di Here I Stay e gruppi come i Plasma Expander non sono riusciti, dopo una quasi decennale attività, a fare proseliti. Se da una parte possiamo dare la colpa alla capacità creativa e allo spirito di iniziativa delle “nuove generazioni”, non possiamo esimerci dall’autocritica secondo cui non siamo riusciti, in un modo o nell’altro, a fare breccia sulle giovani speranze universitarie. E, se vogliamo che il mondo diventi un posto migliore, dobbiamo modificare la nostra strategia di comunicazione. Cosa che ci ripromettiamo di fare a partire dall’esperienza di Egg Concerti.» I cinque dischi che ti/vi hanno cambiato la vita. «Mamma mia… allora, in ordine sparso: Slint - Spiderland Terry Riley - A rainbow in a curved air Black Sabbath - Paranoid John Coltrane - Ascension Can - Future Days.» Andrea Murgia IL NUMERO 258 2-15:IL NUMERO 181 2/11 15/05/13 23.47 Pagina 2 Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 15 La Provincia del Sulcis Iglesiente CANALE 40 IN ONDA IL FUTURO Tel. 0781 672155 [email protected] Grande entusiasmo per la corsa organizzata da Aci Cagliari, Comune di Iglesias, Provincia di Carbonia Iglesias e Regione Sardegna Faggioli insuperabile da Iglesias a Sant’Angelo Quarto tempo assoluto per Omar Magliona, primo tra i CN, davanti ad Antonio Lasia e al pilota di Nuxis Marco Satta con la Lola B02/50. I l pilota fiorentino Simone Faggioli, su Osella, ha vinto la corsa in salita Iglesias-Sant’Angelo, prima prova del CIVM 2013, organizzata dall’Automobile Club Cagliari, in collaborazione con il Comune di Igelsias, la Provincia di Carbonia Iglesias e la Regione Sardegna. Alle sue spalle si sono classificati il pilota umbro Michele Fattorini con la Lola Formula 3000 ed il trentino Diego De Gasperi con la Osella FA30. Simone Faggioli è tornato a correre e a vincere sui tornanti sulcitani dopo quattro anni con una prestazione maiuscola, senza dar la possibilità di ribattere ai suoi inseguitori. Nulla hanno potuto Merli, Magliona, Fattorini e De Gasperi, tutti accreditati di ottime e prestanti vetture, ma poco efficaci per controbattere il campionissimo delle salite. Franco Lasia aveva dato segnali di positiva competitività al volante della Formula 3000 Lola, ma difficoltà allo start della prima salita lo hanno stoppato anzitempo. Faggioli si è aggiudicato la prima gara della stagione, coprendo i seimila metri del tracciato allestito dagli uomini dell’Automobile Club di Cagliari, in 2’48”07, prestazione realizzata nel corso della prima salita di gara, la sola disputata da tutti i piloti in quanto la seconda è stata interrotta dopo l’uscita di strada di Valentina Fadda, che con la Renault Clio Williams s’è appoggiata al guard rail in un curva a sinistra poco dopo lo start, e la vettura è scivolata sotto la sede stradale. La direzione di gara ha così interrotto la gara, dichiarando valida la classifica della prima manche. «Peccato per l’interruzione - ha commentato Simone Faggioli - avrei iniziata con il sole a fugare ogni dubbio sulla perfetta effettuazione della prima salita di gara. Il tracciato ha dato certezze ai piloti, ma il fondo asfaltato non era “gommato”, non ha offerto il grip atteso ed i cronomen sono stati chiamati a manovrare volante ed acceleratore con sensibilità ed accortezza supplementari, di quelle gnimento della sua Osella a tre quarti di percorso, per un problema di pescaggio della benzina. Il giovane Michele Fattorini ha segnato il secondo tempo a 15”66 dal fuoriclasse toscano e il trentino Diego De Gasperi, il terzo assoluto a 17”27. Quarto tempo assoluto per Omar Magliona, primo tra i CN, a pochi de- Adolfo Bottura all’esordio con la Lola B99 quinto di E2M a precedere lo sfortunato Christian Merli, condizionato dal malfunzionamento della pompa e del pescaggio della benzina che gli ha causato lo spegnimento del motore a pochi chilometri dal traguardo del passo Genna Bogai, che poi è riuscito a tagliare ma con notevole ritardo. Il vincitore Simone Faggioli, su Osella, in uno dei tornanti della corsa. Il pilota di Nuxis Marco Satta, su Lola, sesto assoluto. avuto bisogno di fare ancora una salita, va comunque bene così ed anche la stagione si annuncia combattuta. Vorrei dedicare questa affermazione a Luigi Bormolini, un grande personaggio che ha dato molto per le salite che amava profondamente.» La cronaca della gara mattutina è cimi da De Gasperi ma con cinque secondi su Antonio Lasia con il primo dei prototipi E2b. Tra i piloti isolani si sono distinti anche Marco Satta, sesto assoluto e E2M 3000 con la Lola B02/ 50, Auro Siddi settimo con la Lucchini Alfa secondo nella E2B 3000. Nono assoluto è giunto il veneto che fanno le differenze. Sono saliti tutti, prendendosi rischi pur di guadagnare qualche decimo per superare i rivali. Immancabilmente è stato Simone Faggioli a segnare il miglior crono in 2’48”07, mentre l’atteso Christian Merli ha “bucato” la salita stoppato dallo spe- Foto di Fabio Murru L’altro portacolori della Vimotorsport, Gino Pedrotti, ha chiuso la top ten amministrando le risorse al volante della Tatuus Formula Renault. Primo di Gruppo A è giunto il bolzanino della Mendola, Bicciato, che ha chiuso la salita con la frizione in panne ed ha accusato sostanziale ritardo perso nel tentativo di sorpasso di Parlato in difficoltà. In E1 Italia è stato il locale Giacomo Grussu a segnare il miglior tempo, strabiliante sul tracciato di casa al volante di una Renault Clio Cup, autore di una prestazione che lo ha collocato in undicesima posizione assoluta. Per un solo decimo di secondo Gerolamo Campus, su Fiat Uno Turbo, ha preceduto il bolognese Fulvio Giuliani su Lancia Delta Evo. Ottimo e spettacolare il rientro nel Civm del padovano Roberto Ragazzi, che si è imposto tra le GT con la Ferrari 458, regolando sotto la bandiera a scacchi il compagno di squadra Bruno Jarach con la Ferrari 430 Challenge. Il bolzanino Armin Hafner con la Mitsubishi Lancer preparata da Bicciato si è imposto nel Gruppo N, precedendo il pilota locale Marco Canu, anche lui su Mitsubishi Lancer. Federico Aritzu si è aggiudicato la classe N1600 con la Peugeot 106, davanti al bellunese Fabrizio Vettorel su Peugeot 106 Rally BL Racing. In Racing Start, infine, il bresciano Nicola Novaglio con la Mini Cooper S ha confermato le prestazioni offerte nelle prove, aggiudicandosi la prima gara della stagione, staccando il bergamasco Tacchini con la Opel Corsa OPC in difficoltà con l’assetto della sua vettura. Per la VBA/Olimpia una triste retrocessione, la Comer Iglesias salva all’ultima giornata I l campionato di B1 di volley maschile si è concluso nella maniera più imprevedibile per le squadre sulcitane: la Comer Iglesias di Giuseppe Lai si è salvata per il secondo anno consecutivo con tre vittorie da tre punti nelle ultime tre giornate (dieci punti nelle ultime quattro con il punto strappato nel derby perso 3 a 2 a Sant’Antioco); la VBA/Olimpia è retrocessa tristemente in B2 con la netta sconfitta di Asti, al termine di un girone di ritorno disastroso. Quella compiuta dalla Comer è stata un’autentica impresa, se si considerano tutti i problemi vissuti nel corso della stagione ed un girone di andata deficitario che aveva fatto temere il crollo. Giuseppe Lai è riuscito a scuotere il gruppo e, passo dopo passo, soprattutto nella parte finale, l’ha letteralmente trascinata verso quella salvezza che, ad un certo punto, sembrava impossibile. Per capire la portata dell’impresa basta sottolineare che al termine del girone di andata la Comer aveva 15 punti, ben 8 meno dei cugini della VBA/Olimpia; nel girone di ritorno Francesconi e compagni hanno messo insieme 18 punti, come già ricordato 10 nelle ultime 4 giornate, mentre la VBA/ Olimpia si è fermata a 9 punti in 13 giornate, facendosi scavalcare di un punto in quello che alla fine si è rivelato un drammatico testa a testa tra le due squadre sulcitane del girone. Per la VBA/Olimpia è una retrocessione amarissima, qualche mese fa addirittura inimmaginabile, dopo che con l’arrivo del cubano Maikel Cardona la squadra per alcune Il cubano Cardona. Foto Fabio Murru. partite aveva fatto addirittura sognare un aggancio alla zona play-off. Disperato e alla fine inefficace si è rivelato anche il cambio tecnico, con il pugliese Vincenzo Nacci al posto del dimissionario Mario Basciu. Tre anni fa la società guidata da Rolando Serra impostò un programma ambizioso che avrebbe dovuto portare la squadra a tentare la scalata alla A2. La prima stagione rispettò i programmi e la squadra andò persino oltre le aspettative, sfiorando l’accesso ai play-off; lo scorso anno, viceversa, anziché una crescita ci fu un passo indietro e la tendenza non è cambiata quest’anno, fino alla retrocessione in B2, dopo la quale il presidente ha rassegnato le sue dimissioni. «Il presidente Rolando Serra, profondamente amareggiato per l’esito della stagione appena conclusa con la retrocessione in serie B2 e deluso per l’indifferenza dimostrata dai vari enti per una delle poche società attive a livello nazionale del nostro disastrato territorio - si legge in una nota - rassegna le proprie dimissioni irrevocabili consapevole che tale atto porterà alla chiusura di tutte le attività della società VBA/Olimpia Sant’Antioco. Desidera in ogni modo ringraziare tutti gli sponsor e le persone che, in maniera volontaria hanno collaborato in questi anni veicolando il nome ed il prestigio di Sant’Antioco e del Sulcis in tutta Italia. Resta il rammarico - conclude la nota - per un’altra realtà storica del nostro territorio che purtroppo scompare.» La Provincia del Sulcis Iglesiente Quindicinale di informazione politica, economica e sociale Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294 Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 9698533 [email protected] - [email protected] Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533 Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale - Loc. Sa Stoia - Z.I. Iglesias - Tel. 0781 21086 IL NUMERO 258 1-16:IL NUMERO 181 4/9 15/05/13 02.16 Pagina 1 16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013 Visite Guidate ai siti minerari Porto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S. Giovanni Galleria Villamarina - Monteponi Museo delle macchine - Masua Galleria Henry - Buggerru Galleria Anglosarda - Montevecchio Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri: 0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected]. Per le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche. Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.