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del Sulcis Iglesiente
CARBONIA
Anno XVIII - N° 258
Cell. 329 4338541 - mail: [email protected]
15 Maggio 2013
Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita
Il concorso di idee del Piano Sulcis ha confermato che il territorio vuole un futuro diverso a medio e lungo termine
Il Sulcis vuole cambiare strada
Realizzare un nuovo modello di sviluppo non sarà facile ma pare giunto proprio il momento di iniziare il percorso.
V
alorizzazione delle
risorse locali, ambiente, agroalimentare, cultura, turismo. Le proposte presentate da
decine di associazioni, piccole imprese e gruppi di lavoratori del territorio nell’ambito
del concorso di idee del Piano
Sulcis, sono quasi tutte orientate verso nuovi settori produttivi, a conferma che il Sulcis Iglesiente ha preso piena
consapevolezza della necessità di cambiare strada, concentrando gli sforzi verso un nuovo modello di sviluppo.
Fin dal primo dopoguerra,
l’economia del Sulcis Iglesiente è stata sottomessa ad una monocoltura, prima quella mineraria, poi quella industriale,
frutto di scelte fatte lontano dal
territorio e dai lavoratori che
spesso non le hanno condivise
e sono stati costretti a subirle
“per sopravvivere”. Oggi, nella fase socio-economica più
difficile degli ultimi trent’anni,
nonostante la crisi sia tanto profonda da produrre in molti casi sfiducia e persino disperazione, il Sulcis Iglesiente non
è più disposto a subire scelte
calate dall’alto e vuole essere
attore protagonista del proprio
futuro.
Il concorso di idee del Piano Sulcis sta indicando una
strada precisa che le Istituzioni, Governo e Regione in testa, non potranno ignorare. Le
scelte che verranno fatte nei
prossimi mesi, costituiscono il
primo decisivo passaggio del
lungo percorso che dovrà portare il territorio fuori dalla crisi,
per la realizzazione del quale
occorreranno ingenti risorse ma
anche idee e progetti nuovi.
Risorse locali, ambiente,
agroalimentare, cultura, turismo: questa è la strada per il
futuro del Sulcis Iglesiente.
Giampaolo Cirronis
Portopaglietto
ALL’INTERNO
Carbosulcis, il futuro è sempre più incerto
Sfida a quattro per il sindaco di Iglesias
Asl 7, bilancio 2012 in attivo di quasi 9 mln
Carbonia, consegnati 25 alloggi comunali
Girotonno 2013, viaggio dal Sulcis al Sushi
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Piano Sulcis, 158 idee per il nuovo sviluppo
Monumenti aperti, fenomeno in crescita
Bilancio positivo per la stagione di prosa
A Simone Faggioli la Iglesias-Sant’Angelo
B1: Comer salva, VBA/Olimpia retrocessa
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
I 520 lavoratori della Carbosulcis chiedono alla Giunta regionale cosa intende fare per rilanciare l’attività estrattiva
Carbosulcis, il futuro è sempre incerto
La Sotacarbo, intanto, continua a sollecitare Governo e Regione a sostenere il progetto per la riduzione delle emissioni di CO2.
L
’avvio di due distinte indagini approfondite in base alle norme sugli aiuti di Stato
in materia di misure di sostegno pubblico ha creato una situazione di estrema incertezza sul futuro della Carbosulcis che i 520 lavoratori vivono con grandissima apprensione. Da alcune settimane i rappresentanti dei lavoratori sollecitano
un intervento forte della Regione, socio di maggioranza della Carbosulcis s.p.a., perché faccia chiarezza, ad
iniziare dall’attuazione della legge
legge regionale n. 7 del 29 marzo
2013 “Disposizioni concernenti la
Carbosulcis Spa” che all’art. 1 prevede l’affidamento di funzioni alla
Carbosulcis s.p.a., con «servizi di
pubblico interesse relativi alle attività di messa in sicurezza e custodia della miniera di Nuraxi Figus
- concessione “Monte Sinni”», per
i quali sono stati quantificati oneri
per 10.000.000 di euro per l’anno
2013, “risorse già destinate agli interventi a valere sull’autorizzazione
di spesa per l’anno 2012 di cui all’articolo 4, comma 11, della legge
regionale 14 maggio 2009, n. 1 (legge finanziaria 2009)”.
Nonostante la legge preveda, al
comma 3, la comunicazione alla
Commissione europea, secondo gli
articoli 107, 108 e 109 del Trattato
sul funzionamento dell’Unione europea, le risorse non sono state trasferite, l’attività estrattiva è bloccata e sul futuro “incombe” la procedura di infrazione della Commissione europea che ha deciso di esaminare «la conformità con le norme
sugli aiuti di Stato delle misure di sostegno pari a oltre € 400 milioni da
parte dell’Italia a partire dal 1998 a
favore di Carbosulci» e di verificare
«se le sovvenzioni che l’Italia intende
concedere sono in linea con le norme
sugli aiuti di Stato.»
Il consigliere regionale del PDL
Giorgio Locci ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore all’Industria, per
sapere se è vero «che questa situazione, come pare, sia dovuta a pareri
difformi della dirigenza dell’assessorato all’Industria, e se non ritenga,
la Regione, di intervenire con solleci-
tudine per far sì che ci sia l’immediata
applicazione della legge anche per evitare i rischi legati alla sicurezza, senza
considerare il disagio sociale che questa situazione sta determinando nelle
maestranze della miniera che rischiano di non percepire gli emolumenti
mensili già dal mese in corso».
In questo clima di grande preoccupazione, si inserisce l’attività della Sotacarbo, la società presieduta
dall’ing. Mario Porcu che ha elaborato il “Progetto CCS Sulcis” che
prevede la separazione dell’anidride
carbonica (CO2) generata dai processi industriali e il suo confinamento
attraverso lo stoccaggio nel sottosuolo in formazioni geologiche pro-
legati alle produzioni di energia a
emissioni zero e da fonti rinnovabili: l’ing. Giuseppe Girardi (Enea) ha
parlato di “Riduzione delle emissioni di CO2: fonti rinnovabili, risparmio energetico e CCS”; l’ing. Angelo Moreno (Enea) di “Fonti rinnovabili e sinergie con i sistemi energetici”; l’ing. Daniele Cocco (università di Cagliari) si è soffermato su
“La tecnologia del solare termodinamico per la produzione di energia
elettrica e calore a media temperatura”; gli ingg. Simonetta Palmas e
Michele Mascia (Università di Cagliari), infine, di “Materiali nano
strutturati per processi fotoelettrocatalici in applicazioni energetiche”.
Il convegno svoltosi l’11 maggio nella sala conferenze della Sotacarbo.
fonde, oppure mediante altri metodi
di natura biologica e chimica.
Dopo il convegno “Tecnologie
Zero Emission per la competitività,
lo sviluppo industriale e l’ambiente”, svoltosi lo scorso 21 novembre,
la sala congressi del Centro Ricerche della Grande Miniera di Serbariu l’11 maggio ha ospitato un altro
convegno organizzato dal Rotary Club
di Carbonia sul tema “Energie alternative e combustibili fossili nella
lotta al riscaldamento globale”, nell’ambito delle attività del corso Ryla
2013 del Rotary Club Carbonia diretto dall’ing. Franco Auteri che è anche componente del Cda Sotacarbo.
Qualificati esperti del settore energetico hanno affrontato diversi temi
Nel pomeriggio gli esperti ed i
giovani corsisti hanno visitato la piattaforma pilota ed i laboratori della
Sotacarbo e l’ing. Alberto Pettinau
(Sotacarbo) ha svolto una relazione
sul tema “Combustibili fossili e tecnologie e confinamento della CO2.
la peculiarità del Sulcis”.
L’auspicio espresso dai convegnisti (all’apertura dei lavori era presente anche il consigliere regionale
Paolo Dessì, sindaco di Sant’Anna
Arresi), è che Governo e Regione si
convincano della strategicità del progetto CCS Sulcis, attraverso il quale
si potrebbe assicurare un futuro alla
miniera, sostenendolo nel difficile confronto con la Commissione europea.
Giampaolo Cirronis
Tre settimane fa la Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo
100 milioni per la fiscalità di vantaggio
L
a Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo della
fiscalità di vantaggio per le
piccole e micro imprese del
Sulcis Iglesiente. La Direzione generale del ministero dello Sviluppo
economico ha comunicato alla Provincia di Carbonia Iglesias di aver
avviato la predisposizione del bando
che dovrà raccogliere le domande di
agevolazione fiscale e contributiva
delle imprese.
I tempi, annunciati dal ministro
Barca, di piena operatività del provvedimento per l’estate, possono essere rispettati.
è necessario non perdere il passo
negli adempimenti di competenza
territoriale e regionale.
In relazione alle decisioni di livello locale e regionale, la Provincia
ha incontrato il direttivo dell’associazione delle partite IVA, costituitasi in Provincia ed ha partecipato all’assemblea di consultazione organizzata a Villamassargia dalla Lega
delle cooperative, con la presenza di
molti operatori. Altre consultazioni
sono state organizzate con le associazioni di categoria.
Sulla base delle consultazioni,
emerge quanto segue:
1) la proposta della Provincia di
destinare inizialmente cento milioni di euro del Piano Sulcis al bando
sulla fiscalità di vantaggio è ragionevole. Si partirebbe con una robusta dotazione finanziaria per almeno il primo triennio; per le annualità successive (la fiscalità di vantaggio dura 14 anni, sia pure con quantità decrescenti), il meccanismo di
finanziamento può essere predeterminato destinando una quota dei fondi europei 2014/2001 alla fiscalità di
vantaggio;
2) il bando può prevedere che
siano istituite delle riserve a favore di
particolari categorie di imprese, fermo restando che almeno il settanta per
cento delle risorse deve essere destinato alle imprese esistenti. Dalle
consultazioni, emerge che riserve
potrebbero essere istituite a favore
delle nuove imprese (il decreto prevede che rientrano comunque le imprese costituite entro il 2015) e di
quelle del turismo; le associazioni
chiedono che tali riserve non eccedano, comunque, il venti per cento
delle risorse disponibili. In ogni caso, concluse le consultazioni, la Provincia trasmette al Ministero la sua
posizione: il tutto, in tempo utile per
non determinare ritardi sulla pubblicazione del bando.
La Provincia, inoltre, ha assunto
i seguenti impegni con le Associazioni incontrate:
- organizzare una o più assemblee informative fra gli operatori e i
dirigenti del ministero dello Sviluppo
economico;
- inviare a tutte le imprese del territorio (sono oltre 7.500) un promemoria di informazione sulla fiscalità di vantaggio e su ciò che sarà necessario fare per accedervi.
Pierpaolo Vargiu è il presidente della commissione Affari sociali
Paolo Fadda sottosegretario della Sanità
L
’ex assessore regionale della sanità ed ex deputato Paolo Fadda, 62 anni, è l’unico
sardo presente nella squadra
del Governo Letta, con l’incarico di
sottosegretario della Sanità. Il 24 e
25 febbraio era candidato nella lista
del PD al Senato, primo dei non eletti.
Pierpaolo Vargiu, 55 anni, medico, neo deputato eletto nella lista
di Scelta Civica per l’Italia, è stato
eletto presidente della commissione Affari sociali della Camera.
Ex assessore provinciale, presidente dell’Esit e consigliere regionale dei Riformatori per 14 anni.
Paolo Fadda (Partito Democratico).
Pierpaolo Vargiu (Scelta Civica).
Una testimonianza sulla giornata di assurda violenza vissuta in occasione della 117ª edizione della maratona più antica dell’era moderna
Boston, 15 aprile 2013: correre uniti contro la follia
L
unedì 15 aprile 2013, Boston
Patriot’s Day. Siamo negli
U.S.A. io e Paolo Fanari
per la “Zitto e Corri Master
Team Carbonia” per correre la 117ª
edizione della maratona più antica
dell’era moderna, la prima edizione
venne disputata un anno dopo le prime Olimpiadi del 1896. Solo io sono sulla linea di partenza di Hopkinton, Paolo è bloccato da un infortunio, mi aspetta poco prima del traguardo che taglio dopo 3 ore e 49 minuti. Intorno a me molte facce stanche, provate dalla distanza ma felici.
I maratoneti arrivati in Copley Square
sorridono, hanno la medaglia al collo, io sono tra loro nella zona cambio,
un primo boato sordo dalla zona dell’arrivo, nessuno delle persone intorno
a me sembra preoccuparsene, è festa,
spareranno dei colpi di cannone. Pochi secondi un secondo boato. Gli
agenti che controllano le uscite della
zona ritiro sacche cambiano espressione, comunicano via radio, corrono
tutti in direzione dell’arrivo. Incominciamo a realizzare che qualcosa di
grave è successo. Ho lasciato Paolo
venti minuti prima a trecento metri
dall’arrivo, abbiamo fatto alcune foto
insieme, ci siamo dati appuntamento in hotel e ho proseguito per finire
la gara, mi affretto a rientrare, sono
sollevato dal trovarlo in hotel. La tv
manda le immagini delle esplosioni
e in diretta la tragedia delle persone
coinvolte. Le due esplosioni sono avvenute una a pochi metri dalla linea
del traguardo, l’altra proprio sul lato
opposto della strada dove poco prima avevo fatto le foto con Paolo. la
zona viene immediatamente blindata,
i telefoni sono isolati, comunico attraverso la Rete per tranquillizzare
parenti e amici, la tensione dei primi
momenti si allenta ma poco dopo voci
concitate fuori dalla porta ci intimano di lasciare la stanza e l’hotel, la
polizia non spiega, dice di allontanarsi con tono aspro e deciso, la tensione
risale. Per strada molti ospiti degli
Boston è ferita, invasa dalla polizia,
dalle squadre speciali, dalla Guardia
Nazionale, ma soprattutto dai media
di tutto il mondo a caccia del servizio
e della notizia. Per le strade le persone
sostano davanti ai varchi controllati
dalla polizia, lasciano fiori, messaggi,
scrivono sull’asfalto la loro voglia di
reagire uniti a quello che ancora sem-
parco dove molti si sono riuniti per
una veglia; all’imbrunire nel parco le
luci delle candele e le voci di un gruppo di persone che intona a cappella
“The Star-Spangled Banner”.
Mercoledì. In tv passano le immagini e i filmati di due sospettati,
l’FBI li ha individuati dai filmati delle
videocamere di sorveglianza ma an-
guardia del campus, la notte in tv
vediamo le immagini dello scontro a
fuoco… la tv è ovunque! Uno dei due
attentatori è riuscito a fuggire, prima
in auto con un ostaggio, poi a piedi
nel quartiere di Watertown ad ovest,
distante dal centro di Boston. Da
questo momento inizia una caccia all’uomo che neanche in più visionario
hotel vicini, tutti evacuati per bonificare la zona in sicurezza. Solo dopo
due ore passate in un locale dove molti si sono rifugiati per vedere e capire
qualcosa dalla tv, proviamo a rientrare
nel nostro hotel che si trova al limite
della zona dell’arrivo ormai chiusa,
davanti all’ingresso un blindato e molti mezzi della polizia, polizia che ci
controlla prima di lasciarci entrare.
Martedì. Usciamo per le strade;
bra un altro attacco all’America, alcuni hanno corso il giorno prima, li riconosci portano la medaglia o la maglia della gara, “We are Boston strong,
proud of this City”. Molti eventi
vengono annullati, così Indiana Pacers
vs Boston Celtics (sigh!), tutti gli edifici pubblici, tutte le fermate della metropolitana sono presidiate dalla polizia e dalla Guardia Nazionale. La
sera siamo nel Boston Common, il
che da foto e filmati fatti da atleti e
spettatori durante la gara, vengono
identificati, sono ricercati.
Giovedì. Ci muoviamo nonostante
un po’ di apprensione nella città in
allerta, visitiamo il campus di Harvard con i suoi edifici storici, nel pomeriggio le ipertecnologiche architetture dell’MIT. Proprio all’MIT poche ore dopo la sparatoria, rimarranno
uccisi uno dei due attentatori e una
regista di film d’azione avrebbe potuto immaginare, tutto è mandato in
diretta dalle tv che si sono spostate
nella zona di Watertown. Tutta la
città viene blindata non solo il quartiere dove si presume sia l’attentatore, bloccati tutti i trasporti, tutte le attività lavorative, la polizia consiglia di
stare in casa in tutta Boston.
Venerdì. Decidiamo di uscire
nonostante tutto, ci sentiamo sicuri
nella zona vicino all’hotel presidiata.
Le strade intorno, fino a ieri affollate di persone per strada, oggi sono
semideserte, una situazione irreale,
le poche persone che incontriamo
sembrano vivere un tempo sospeso
nella speranza di tornare presto a
una sicura normalità. A Watertown
la polizia setaccia casa per casa, utilizzano visori ad immagini termiche,
individuano l’uomo grazie alla segnalazione di un residente, che insospettito da tracce di sangue in giardino ha chiamato il 911; l’attentatore si è rifugiato dentro la barca nel
giardino sul retro della casa, l’immagine termica dall’elicottero ne rivela
la sagoma all’interno dell’imbarcazione, altra sparatoria, alla fine si
arrende ferito. La tv mostra l’ambulanza scortata che lo porta via e le
persone del quartiere che escono dalle case applaudono. Da lì a poco tutta
Boston si rianima, siamo per strada,
le persone ringraziano gli agenti e i
militari che controllano ancora i varchi della zona dove qualche giorno
prima sono avvenute le esplosioni.
Scambiamo sensazioni con altri atleti, c’è la voglia di ritornare a Boston
per correre insieme, per stare uniti
contro la follia.
Sabato. Ripartiamo per l’Italia.
La corsa, il tifo lungo il percorso, gli
atleti provenienti da paesi diversi, tutto
è passato in secondo piano a fronte
dell’esperienza vissuta nel dopo gara.
Sull’aereo rivediamo i momenti di
maggiore tensione, la nostra partecipazione alla 117ª maratona ci ha nostro malgrado trasformato in comparse involontarie di un film d’azione.
Franco Pomata
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Dieci liste scendono in campo il 26 e 27 maggio per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale di Iglesias
Sfida a quattro per il sindaco di Iglesias
Sei liste sostengono Emilio Gariazzo, due quelle per Gian Marco Eltrudis, una a testa per Dario Carbini e Sandro Esu.
I
glesias ci riprova. Il 26 e 27
maggio il capoluogo minerario
torna alle urne per la terza volta
negli ultimi tre anni in un clima
di grande incertezza. Quattro candidati a sindaco, 217 candidati alla carica di consigliere comunale suddivisi in 10 liste, tutti con un nemico
comune: l’astensionismo.
Le vicende politiche ed amministrative degli ultimi anni hanno alimentato il distacco tra la politica e i
cittadini sia a livello nazionale sia regionale ma nel caso di Iglesias potrebbero pesare in misura consistente
anche nel voto per l’elezione del nuovo sindaco e del Consiglio comunale. Le elezioni politiche del 24 e 25
febbraio hanno confermato il clima
di sfiducia e il desiderio di cambiamento ma i risultati di fine maggio
sono resi ancora più imprevedibili
dall’assenza della lista del Movimento 5 Stelle, i cui rappresentanti locali
si sono rivelati incapaci di superare
le divisioni interne. Partendo dalla
considerazione che migliaia di cittadini iglesienti tre mesi fa hanno manifestato un desiderio di cambiamento scegliendo in massa il Movimento
5 Stelle, divenuto la prima forza politica sia alla Camera sia al Senato, a
decidere la nuova sfida elettorale amministrativa sarà presumibilmente
la redistribuzione di questi consensi
tra i quattro schieramenti in campo.
Dopo la conclusione anticipata
della consiliatura determinata dalle
dimissioni di Ginetto Perseu, il centrodestra si presenta con due liste,
Piazza Sella e PDL, ed un candidato
giovane, l’assessore uscente UDC
Gian Marco Eltrudis (43 anni). Il
Partito Sardo d’Azione ha lasciato la
coalizione e correrà con una sua lista
guidata da Sandro Esu (44 anni),
candidato a sindaco già due anni fa
con l’iRS.
Il centrosinistra si è ricompattato
a sostegno della candidatura a sindaco di Emilio Gariazzo (55 anni), consigliere uscente. La coalizione è formata da sei liste: PD, SEL e le liste
civiche Il Tuo segno per Gariazzo,
Civitas, Cas@ Iglesias e Uniti per
Iglesias, nelle quali sono presenti
esponenti dei partiti del centrosinistra.
La quarta lista, Identità Iglesiente, è guidata dal candidato a sindaco
Dario Carbini (36 anni), consigliere
uscente eletto due anni con l’Udc.
Per la prima volta sulla scheda,
oltre a quella per un candidato sindaco, potranno essere espresse due
preferenze, una per un candidato consigliere uomo, una per un candidato
consigliere donna.
Giampaolo Cirronis
Gian Marco Eltrudis
Sandro Esu
Emilio Gariazzo
Dario Carbini
Liste collegate 2
Liste collegate 1
Liste collegate 6
Liste collegate 1
Piazza Sella
Partito della Libertà
Partito Sardo d’Azione
Civitas
Partito Democratico
Cas@ Iglesias
Il Tuo segno per Gariazzo
Uniti per Iglesias
Sinistra Ecologia Libertà
Identità Iglesiente
Piazza Sella
Partito della Libertà
Partito Sardo d’Azione
Civitas
Il Tuo segno per Gariazzo
Candidato sindaco:
Gian Marco Eltrudis
Candidato sindaco:
Gian Marco Eltrudis
Candidato sindaco:
Sandro Esu
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidati consiglieri:
Aureli Paolo
Carta Pietro noto Piero
Concas Salvatore noto Tore
Cotza Giuliana
Didaci Vito
Faedda Donatella
Loni Davide
Manca Osvaldo
Manunza Pia
Marongiu Emanuele
Matta Giorgia
Melis Federico
Mocci Ignazio
Murgioni Maurizio
Peddis Silvia Anna
Pes Giuseppe noto Beppe
Pilurzu Andrea
Pinna Samantha
Rubiu Gianluigi noto Gigi
Saiu Simone
Scarpa Angela
Steri Mauro
Vacca Elisabetta
Zanda Marco
Candidati consiglieri:
Aru Fabio
Aru Paola
Biggio Luigi
Boi Sara
Caddeo Claudio
Campo Cristina
Carta Giorgio Umberto
Cerniglia Carla
Cossu Letizia Maria
Demontis Natascia
Di Paola Tiziana
Faedda Daniele
Falchi Alessandro
Floris Nicola
Mannu Gianfranca
Marongiu Maurizio
Nonnis Daniele
Ortu Nicola
Rosina Claudio
Serra Fabio Manuel
Trentin Riccardo
Ventura Attilio
Vitulli Alessandro
Zedda Maurizio
Candidati consiglieri:
Fadda Marco
Contini Elisa
Brioccia Fabio
Bua Elisabetta
Giannoni Tonio
Cuccu Alessandro
Dessì Massimiliano
Ennas Walter
Biancalana Ylenia
Fadda Maria Beatrice
Giannoni Gianfranco
Massa Marco
Mele Valeria
Murgia Cinzia
Pieretti Riccardo
Salis Fabio
Soru Daniela
Zedda Alessandro
Candidati consiglieri:
Argiolas Angelo Maurizio
Atzei Rita Rosalba
Masi Silvia
Tolu Alessio
Ariu Fabrizio
Bua Piera nota Artemisia
Cocco Donatello
Congia Nicoletta
Desogus Maria Cristina
Evaristo Michela
Mereu Maurizio
Mulas Costantina nota Tina
Mulas Emiliano
Peddis Antonio
Pintus Andrea
Podda Silvia
Salis Valentina
Sanna Alessio
Sanna Denise
Sanna Ornella
Tola Roberta
Candidati consiglieri:
Cabras Susanna
Cannas Giampaolo
Chessa Pietrina
Concu Gianna
Correale Giuseppe Vittorio
Cruccas Lucia
Curti Maria Silvana
Diana Sergio
Lai Emanuela
Madau Salvatore
Mastino Tiziana
Mei Roberto
Miscali Ugo Daniele
Mura Simonetta
Nieco Marco
Rosas Diego
Sanna Pierpaolo
Serio Pietro
Taibi Chiara
Tronci Marino
Partito Democratico
Cas@ Iglesias
Uniti per Iglesias
Sinistra Ecologia Libertà
Identità Iglesiente
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidato sindaco:
Emilio Gariazzo
Candidato sindaco:
Dario Carbini
Candidati consiglieri:
Cicilloni Carla
Atzeni Gino
Cadeddu Sara
Cadeddu Marco
Cardia Carla
Caschili Claudia
Casula Gian Paolo
Corrias Maria Luisa
Dessì Alessandro
Fara Maria Franca
Garau Alberto
Ledda Antonio
Loddo Marco
Marongiu Monica
Medda Gianni
Melis Francesco
Orrù Anna Rita
Pilia Alessandro
Pinna Michela
Pinna Patrick
Porcu Giuliana
Reginali Daniele
Scanu Ubaldo
Usai Mauro
Candidati consiglieri:
Bonomi Giuseppina
Cabiddu Marco
Carta Giorgio
Corda Andrea
Demontis Alessandro
Demurtas Rita
Desogus Gianfranco
Dessì Nicolino
Errico Massimiliano
Lorenzoni Giuseppina
Madeddu Cinzia
Marchetta Lilla
Marcias Ilaria
Marras Ignazio
Milia Giancarlo
Moi Ignazio
Murgia Antonio
Ollargiu Francesca
Pistis Valentina
Pitzianti Franco
Tidu Simone
Trudu Alberto
Candidati consiglieri:
Atzori Mercedes
Caboni Emanuela
Cacciarru Alberto
Cannella Antonello
Caria Claudia
Cuccu Fabrizio
Garau Paolo
Garifi Giovanna
Massa Massimiliano
Murru Giuseppe
Pellegrini Martina
Perseu Giuseppe
Pinna Antonello
Piras Sarah
Salis Milena
Sanna Roberto
Serreli Maura
Sias Massimo
Cardia Alessio
Mureddu Rosaria
Ruggeri Angelina
Floris Manuela
Candidati consiglieri:
Bonadeo Cesare
Cani Carla
Cocco Fabiana
Corona Francesca Paola
D’Angelo Valentina
Frongia Antonio
Galante Andrea
Grillo Angelo
Liscia Maurizio
Melis Carla
Manca Giulia
Masala Gabriella
Pinna Carlo
Pinna Simone
Pisano Stefano
Puddu Alessandro
Rubiu Elena
Saba Jessica
Sechi Alberto
Serra Camilla
Serra Silvia
Tocco Franco
Tocco Gianluca
Virdis Francesco
Candidati consiglieri:
Buccoli Alberto Francesco
Carbone Efisio
Chidda Roberta
Chirigu Roberto
Citzia Eleonora
De Martin Davide
Dessì Giovanna
Ennas Andrea
Fonnesu Daniele
Mainas Manuela
Marteddu Gabriele
Muntoni Valentina
Nuvoli Anna Maria
Pitzalis Francesca
Sireus Angelo
Tocco Simone
Tronci Giacomo
Vanni Eleonora
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
I cittadini di Teulada ritornano alle urne dopo soli tre anni per la prematura scomparsa del sindaco Gianni Albai
Teulada sceglie la guida per i prossimi 5 anni
In campo tre liste guidate da due donne - una consigliera uscente ed un ex assessore - ed un funzionario del GAL Sulcis.
A
distanza di tre anni Teulada ritorna a votare per l’elezione del sindaco e del
Consiglio comunale. L’interruzione della consiliatura è stata
determinata dalla prematura scomparsa del sindaco Gianni Albai (alla
seconda esperienza consecutiva), avvenuta lo scorso 14 novembre. Negli
ultimi sei mesi il Comune è stato guidata dal vicesindaco, Ignazio Mariano Loi, protagonista della clamorosa
iniziativa di protesta davanti alla base militare con la sistemazione di un
container - ufficio comunale e non
ricandidato.
Le liste in campo sono tre, due guidate da candidati a sindaco donne, quasi un record in tempi che vedono ancora non pienamente superata la rivendicazione della parità di genere nelle
candidature e nelle istituzioni.
La lista Trasparenza e Rinnovamento ha come candidata a sindaco
Marina Lai, 58 anni, impiegata del
Cesil, già assessore e vicesindaco nella
prima Giunta Albai, non candidata
nell’ultima consiliatura. Tra i candidati consiglieri due soli uscenti, Alessandro Serafini (candidato a sindaco
nel 2010) e Gian Franco Boi.
L’altra donna candidata a sindaco
è Francesca Monni, 43 anni, funzuionaria della ASL 8 di Cagliari, consigliere uscente della lista Teulada che
cresce ed ora capolista di Insieme per
Teulada. Tra i candidati consiglieri due
uscenti, l’ex sindaco Salvatore Mocci,
uomo di spicco del Partito Democra-
tico, e Fulvio Perdighe, esponente del
Partito Sardo d’Azione.
La terza lista è capeggiata da un
giovane, Daniele Serra, 37 anni, funzionario del Gal Sulcis. In lista due
assessori uscenti, Andrea Cinus e Giacomo Manai, e due consiglieri uscenti, Antonio Frongia e Francesco Zedda.
Le donne presenti nelle liste candidate al Consiglio comunale non sono molte, complessivamente nove su
presenta incerta e molto combattuta.
La prossima sarà una consiliatura molto importante per il futuro del paese,
alle prese con una crisi socio-economica crescente, nella quale non si intravvedono, almeno nel breve periodo, vie d’uscita, anche per la concimitante crisi del territorio, della regione e dell’intero Paese.
L’esperienza amministrativa più
recente guidata da Gianni Albai, tra
Teulada.
trentaquattro. La lista con maggiore
rappresentanza femminile è Teulada
protagonista, con quattro candidate:
Chicca Addis, Sonia Cabras, Valentina Carta ed Antonella Milia; seguono
la lista Trasparenza e Rinnovamento
con tre: Maria Beatrice Mura, Greca
Tiddia e Maria Teresa Cocco; e la
lista Insieme per Teulada con due:
Romina Lenti e Sabrina Pittalis.
La sfida fra i tre schieramenti si
mille difficoltà, ha cercato di dare nuovi indirizzi in materia di sviluppo,
puntando molto sul turismo, ma non
sono mancati i problemi, in particolare per quel riguarda il progetto di
valorizzazione dell’area di Tuerredda e Malfatano, dove la realizzazione di un importante insediamento turistico è stata bloccata da vicende giudiziarie ancora in corso.
Giampaolo Cirronis
Piergiuseppe Massa lascia, il paese cerca un nuovo sindaco
Insieme per Teulada
Trasparenza e Rinnovamento
Teulada protagonista
Candidato sindaco:
Francesca Monni
Candidato sindaco:
Marina Lai
Candidato sindaco:
Daniele Serra
Candidati consiglieri:
Cossu Ruggero
Didu Egidio
Lenti Romina
Leori Carlo
Mocci Salvatore
Niosi Carmelo
Perdighe Fulvio
Pittalis Sabrina
Salis Mario
Urru Marco
Candidati consiglieri:
Serafini Alessandro
Piras Giacomo
Urru Stefano
Boi Gian Franco
Loi Giovanni
Zuddas Alfredo
Mura Maria Beatrice
Tiddia Greca
Marongiu Cristian
Piras Massimiliano
Cocco Maria Teresa
Salis Matteo
Candidati consiglieri:
Addis Gloria nota Chicca
Arrus Massimiliano
Cabras Sonia
Carta Valentina
Cinus Andrea
Etzi Massimo Ignazio
Frongia Antonio
Garau Fabrizio
Manai Giacomo
Manca Mauro
Milia Antonella
Zedda Francesco
Il comitato misto paritetico ha bocciato il nuovo progetto
Fluminimaggiore, è una corsa a tre «No alla pista per droni a Teulada»
Rinnovamento comune
Alternativa civica fluminese
Identità Innovazione Progresso
Candidato sindaco:
Ferdinando Pellegrini
Candidato sindaco:
Antonio Congia
Candidato sindaco:
Liviana Licheri
Candidati consiglieri:
Ghirlanda Paolo
Frau Fernando
Sanna Paolo
Congia Anna Barbara
Massole Marco
Atzori Francesco
Carrogu Gian Pietro
Pusceddu Eleonora
Concas Emanuela
Pili Filippo
Atzori Andrea
Pili Martina
Candidati consiglieri:
Zanda Mauro
Pili Stefania
Congia Pierangelo noto Piero
Pili Nicola
Cau Mario
Demontis Iser
Congia Mauro
Pintus Danilo
Mereu Enrica
Farci Miriam
Sanna Laura
Onnis Marco
Candidati consiglieri:
Floris Vitaliana
Ghirlanda Anna
Masala Gianlisa
Pili Maria Efisia
Sanna Marina
Piras Nicola
Ballocco Giuseppe
Cau Marco
Gaviano Giovanni
Pili Italo
Pisu Francesco
Sechi Mario
I
sette componenti civili del Comitato Misto Paritetico per le
Servitù Militari hanno espresso parere negativo sul progetto
che prevede l’allargamento della pista per gli elicotteri per consentire il
decollo e l’atterraggio dei droni, gli
aerei che viaggiano privi di pilota. Il
parere contrario non è scaturito tanto da un’opposizione aprioristica
quanto dal mancato coinvolgimento della comunità locale nelle scelte che vengono effettuate sulle aree
del poligono militare. Il comune di
Teulada ha presentato da tempo una
serie di proposte che non sono state
fin qui accolte e proprio per rivendicare un maggiore rispetto del proprio ruolo, l’Amministrazione comunale uscente, guidata dal vicesindaco Ignazio Mariano Loi, ha inscenato una clamorosa manifestazione
di protesta, trasferendo gli uffici comunali in un container sistemato proprio davanti all’ingresso della base
militare di Sa Portedda.
Il Comitato Misto Paritetico (Co.
Mi.Pa.) è stato istituito il 24 dicembre 1976 con la legge 898 sulle servitù militari «per l’esame, anche con
proposte alternative della Regione e
dell’Autorità Militare, dei problemi
connessi all’armonizzazione tra i piani di assetto territoriale e di sviluppo
economico e sociale della regione e
delle aree sub-regionali ed i programmi delle installazioni militari
e delle conseguenti limitazioni».
Il comitato ha una struttura paritaria tra membri dello Stato e
membri della Regione, con cinque
rappresentanti del ministero della
Difesa, due rappresentanti del ministero dell’Economia e finanze e
da sette rappresentanti della Regione nominati dal presidente della
Giunta regionale, su designazione,
con voto limitato, del Consiglio regionale.
Il Co.Mi.Pa. viene consultato ogni
sei mesi su tutti i programmi delle
esercitazioni per la definizione delle località, degli spazi aerei e marittimi, del tempo e delle modalità di
svolgimento e sull’impiego dei poligoni della Regione.
Il comune di Teulada qualche mese fa ha espresso parere contrario
anche sul progetto di Enel Green
Power che si è aggiudicata i due
lotti maggiori (l’altro si trova a Salerno) tra i tredici messi in gara da
Difesa Servizi SpA, per l’assegnazione dei terreni del demanio militare sui quali realizzare impianti fotovoltaici.
Il Direttore generale Calamida ha presentato il bilancio 2012
L’artista si è spento a 63 anni, 53 giorni dopo il sacerdote centenario
L
A
Asl 7, bilancio in attivo di quasi 9 milioni
a ASL 7 chiude il bilancio
2012 con un utile netto di
+8.737.534 di euro. «Un
risultato lusinghiero che
premia la nostra politica di riduzione delle spese inutili», è il commento
del Direttore generale Maurizio Calamida che sottolinea come il miglioramento rispetto agli anni precedenti
sia evidente: in particolare se si confrontano i numeri attuali con quelli
disastrosi del 2008 (-25.403.687 €)
e del 2009 (-17.458.103 €). Anche
il confronto con l’anno precedente
è positivo: il risultato di esercizio
netto nel 2011 era in perdita di 4.554.468 €. Il costo della produzione risulta in diminuzione rispetto al
2011 per un valore pari allo 0,95%
(valore assoluto -2.116.802 €).
«Occorre evidenziare - spiega
Calamida - che questo miglioramento è in gran parte dovuto alla “quota
di accompagnamento”, un finanziamento che la Regione assegna alle
ASL che hanno delle difficoltà strutturali. Ciò nonostante, se non fosse
stata prevista la “quota di accompagnamento”, la perdita netta sarebbe stata comunque inferiore a quella
registrata nel 2011, per un valore
pari a circa 1.500.000,00 di euro».
Sia i costi di acquisto di beni sa-
nitari che i costi della spesa farmaceutica convenzionata esterna sono
diminuiti rispetto al 2011, grazie alla
elaborazione di programmi di attività mirati al controllo dell’appropriatezza prescrittiva ed al monitoraggio della spesa farmaceutica. La
variazione di quest’ultima è stata in
diminuzione per una percentuale del
-7%: un risultato ancora più positivo
se si considera che la variazione della media regionale è stata del -5,4%.
È ingente anche il risparmio sui costi del personale del ruolo sanitario,
tecnico e amministrativo, a parità di
prestazioni fornite o in alcuni casi con
il miglioramento delle stesse.
«Ci sono alcune spese che è impossibile abbattere - aggiunge il Direttore generale - basti pensare all’aumento dell’I.V.A. di un punto percentuale, che ha pesato per più di un
milione di euro, o a quelle di alcuni
tipi di prestazioni di riabilitazione,
come quelle fornite dall’Aias, che
hanno comportato anch’esse oltre un
milione di euro di maggiori spese.
Sono aumentati anche i costi per la
fornitura di beni per l’assistenza integrativa e protesica, legati sia al progressivo invecchiamento della popolazione residente, che alla rilevanza assunta dalle patologie cronico
degenerative ed alla correlata diffusione di stati di invalidità e disabilità. I costi per acquisti di servizi per
assistenza specialistica ambulatoriale sono in aumento poiché in media
nell’anno è stato maggiore il numero dei professionisti e delle ore di
assistenza erogate. L’aumento della
spesa a questo riguardo è considerata un aspetto positivo, poiché sono
aumentate le risorse messe in campo. Hanno pesato anche l’aumento
del costo del carburante e gli incrementi nelle manutenzioni, che riguardano prevalentemente interventi sul
parco attrezzature sanitarie presente in Azienda, resi necessari a seguito del progressivo logoramento.»
«L’utile di esercizio - conclude
Calamida - potrebbe essere destinato
in gran parte al finanziamento dei
lavori per il II lotto della ristrutturazione del nuovo C.T.O. di Iglesias,
presidio per il quale sono già in
corso i lavori relativi al I lotto. Per
la parte rimanente il risultato positivo di esercizio potrebbe essere impiegato per il potenziamento e l’integrazione dei progetti legati alle
Case della Salute ed alle strutture del
territorio. Questo proposito verrà comunque sottoposto al vaglio ed all’autorizzazione della Regione».
Antonello Tuveri ha raggiunto don Cocco
lcuni anni fa aveva deciso di dedicare parte della
sua vita a don Virgilio
Cocco, il sacerdote originario di Acquaresi che lo scorso
22 novembre ha festeggiato il suo
secolo di vita nella modesta abitazione di via Giardini, a Narcao, a
lui ormai tanto familiare. Fra Antonello Tuveri, scultore-ceramista
di Carbonia, e don Virgilio Cocco,
si era instaurato un rapporto straordinario, al quale nessuno dei due
avrebbe mai voluto rinunciare, nonostante il consistente divario anagrafico. La vita però è tanto bella
quanto, a volte, crudele.
All’inizio dell’autunno 2012,
Antonello Tuveri è stato chiamato
ad affrontare la battaglia più difficile della sua vita, contro il nemico
più oscuro, spesso, purtroppo, ancora invincibile.
Il 22 novembre, alla festa di
compleanno di don Cocco, non è
voluto mancare, come documenta la
fotografia, ma sul suo viso si leggevano già tutti i segni della sofferenza.
Ha cercato con tutte le sue forze di
sconfiggere il male, sostenuto amorevolmente dalla moglie Emanuela, dal figlio Giuseppe e da tutti i
familiari: fratelli, sorelle e nipoti.
Il 13 marzo don Cocco ha concluso la sua “corsa” in silenzio, come in silenzio aveva vissuto gli ultimi anni, con il conforto delle persone a lui più vicine, tra le quali
Antonello Tuveri, le cui sofferenze
raggiunto così don Cocco.
La chiesa della parrocchia di Cristo Re, per la quale aveva appena
ultimato le stazioni della via Crucis, si è riempita per dargli l’estremo saluto.
Antonello Tuveri con don Virgilio Cocco il giorno del suo 100° compleanno.
lo hanno segnato profondamente.
Proprio il 13 marzo Antonello
Tuveri ha compiuto 63 anni.
Il male ha viaggiato veloce e
inesorabile e 53 giorni più tardi, il
5 maggio, ha posto fine anche alla
“corsa” di Antonello Tuveri che ha
La prematura scomparsa di
Antonello Tuveri lascia un vuoto
incolmabile nella famiglia, come è
emerso dalle toccanti parole del figlio Giuseppe, e in quanti lo hanno
conosciuto e stimato.
Giampaolo Cirronis
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Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
5
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha consegnato le chiavi agli assegnatari dei nuovi alloggi comunali di via Angioy
Per 25 famiglie è iniziata una nuova vita
Gli alloggi, realizzati con nuove tecnologie, sono costati 2,4 milioni di euro di fondi CER destinati all’edilizia residenziale pubblica.
P
er venticinque delle centinaia di famiglie di Carbonia
che vivono da anni in alloggi precari, pubblici o privati,
martedì 7 maggio è iniziata una nuova vita. Il sindaco, Giuseppe Casti,
ha consegnato le chiavi agli assegnatari delle case di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (case
popolari), costruite nell’isolato tra via
Angioy, via Carducci e via Manzoni.
I venticinque appartamenti, distribuiti su cinque palazzine, sono stati realizzati dal comune di Carbonia
secondo i criteri dell’edilizia sperimentale, basata sui principi della
bioarchitettura e del risparmio energetico. Gli appartamenti, infatti, sono
di appartamenti commisurati alle diverse esigenze delle famiglie (il costo complessivo ammonta a 2,4 milioni di euro). La grandezza degli alloggi varia dai 47 agli 80 metri quadri circa, una soluzione ottimale per
famiglie che fino ad oggi hanno vissuto in condizioni assai precarie, in
molti casi in locali di poche decine
di metri quadri.
«Ringrazio l’assessore ai Lavori
pubblici, Franco Manca, l’assessore alle Politiche per la casa, Marco
Galizia, l’ingegner Giampaolo Porcedda e l’ingegner Lucia Pilleri dell’ufficio tecnico, che hanno seguito i
lavori, la dott.ssa Jasmine Nieddu e
l’avvocato Livio Sanna, che si sono
Il sindaco con la prima assegnataria.
Il momento tanto atteso della consegna delle chiavi dei nuovi alloggi.
dotati di sistema per il riciclo delle
acque grigie che vengono utilizzate
per lo sciacquone del bagno, di impianto fotovoltaico condominiale che
assicura l’illuminazione delle scale,
dell’ascensore e l’illuminazione esterna, mentre il riscaldamento delle acque sanitarie è assicurato dall’impianto solare termico, che garantisce un notevole risparmio sulla bolletta energetica.
I lavori, realizzati con fondi CER
destinati all’edilizia residenziale pubblica ottenuti dal comune di Carbonia, hanno permesso la costruzione
occupati delle assegnazioni, e l’architetto Claudio Lancioni che ha
ideato questo complesso - ha detto il
sindaco, Giuseppe Casti -. Ringrazio anche l’impresa che ha eseguito i
lavori, poiché grazie al suo impegno
siamo riusciti a completare i lavori
in tempi brevissimi.»
«Faccio appello agli assegnatari affinché si prendano cura di questi appartamenti che sono il risultato di un grosso impegno e di un consistente investimento - ha aggiunto
il sindaco -, queste case sono del Comune, quanto degli assegnatari che
devono cercare di gestirle correttamente.»
La consegna dei venticinque alloggi, nei quali gli assegnatari potranno trasferirsi a tempo pieno una
volta che saranno stati ultimati gli
allacci elettrici ed idrici, per i quali i
tecnici comunali hanno assicurato
tempi brevi (il sindaco ha invitato
anche gli assegnatari che vivono in
altri alloggi comunali, tra i quali le
case parcheggio di via della Costituente, a restituire le chiavi per consentire al Comune di dare risposte
ad altri cittadini che al momento si
trovano in condizioni di estremo disagio), è parte di un importante sforzo del Comune che sta cercando di
alleviare il “bisogno” di case espresso dalla popolazione. Entro fine anno, l’Amministrazione comunale di
Carbonia spera di riuscire a consegnare altri venti alloggi, tra i quali gli
otto in fase di costruzione in viale
Trieste.
«Per dare risposte concrete alle
oltre trecento persone inserite in
graduatoria - ha concluso il sindaco
di Carbonia, Giuseppe Casti - è assolutamente necessario che Area faccia la sua parte, realizzando nuovi
alloggi e completando quelli in fase
di costruzione.»
70 coriste e 30 sonadoris suonano e cantano “Fortza paris”
S’Innu de sa Natzione di Mario Puddu
M
ario Puddu nasce e cresce ad Illorai, laureato
in pedagogia, docente
alla scuola secondaria
di primo grado, non ha mai nascosto
la sua passione per la lingua sarda.
Inizia scrivendo delle poesie, poi
pubblica un romanzo intitolato “Alivertu, sa colonizatzioni de unu pastori”, in seguito si cimenta con un’altra stesura su “Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda e de sa grammàtica de sa limba sarda”, sino ad
arrivare ad oggi, quando un suo testo,
“Fortza paris”, viene musicato da
Mariano Garau.
Come nasce il testo?
«No est nàscidu propriamenti cun
s’idea de innu. Ma a una cosa aici
dhui apu pentzau sempri de prus e
de comenti est nàscidu apu cambiau
calincuna cosa: est nàscidu in su
sardu miu illoraesu ma dh’apu furriau a su sardu de mesania, chi fait
prus de “ponti” inter totu is fuedhadas de sa limba sarda e intzandus
andat mellus pro totus; e dh’apu fatu
pentzendi prus pagu a su passau (ridúsiu in s’úrtimu testu a unu versu)
e prus meda a su benidori, a un’idea
bona de sa Sardigna e de is Sardus
e de isperàntzia po su benidori no
isceti de is Sardus ma fintzes de is
àterus pópulus.»
La presentazione è stata fatta a
Sardara, dove molti si sono commossi, ma ciò che ha emozionato di
più lo scrittore è stata la “nascita”
del cd in sala di registrazione…
«Su prus bellu est istétiu candu
eus registrau po fai su cd: a biri prus
de centu personas (prus de setanta
coristas e una trintina de sonadoris
de sa banda de Arbus, cun sa diretzioni de su maistu Gianni Foddai)
chi sonant e cantant totus impari est
istétia una cosa istravanada!»
In questi giorni l’abbiamo sentito
anche alla radio ma all’autore piace-
S’Innu de sa Natzione
Fortza paris!
Una gente una limba una terra
In is séculos tenta a cadenas,
Irdorruta de ungas angenas
Bogat cara a su mundhu avilida.
Pesa! E bae in sa lughe a sa vida,
O Natzione de numen Sardigna:
Beridade prus santa e prus digna
Est chi líbbera sigas e sias!
Fortza paris e totus unios
De is Sardos sa mente e is coros:
Sa bandhera de is Bator Moros
Est s’idea, sa lughe, sa ghia!
O Sardigna donosa e galana,
Pinzellada de manu divina,
A giardinu ti peses de istima
Cun is Pópulos totu in sa paghe!
Chi si cumprat de s’Umanidade
Cudh’ispera de méngius destinu
Totu paris faendho camminu,
No prus gente cracada, oprimios!
Fortza paris e totus unios
De is Sardos sa mente e is coros:
Sa bandhera de is Bator Moros
Est s’idea, sa lughe, sa ghia!
Cantos Sardos gherrandho sunt mortos
Po onorare sa Pàtria nadia
Torrent bios un’àtera bia
Po si giare virtudes d’eroe!
Fae crèschere, o Sardu de oe,
Cudhu semen de frades tesanos:
Su destinu est iscritu in is manos
Si dhu’at bonu sentidu in is coros!
Fortza paris e totus unios
De is Sardos sa mente e is coros:
Sa bandhera de is Bator Moros
Est s’idea, sa lughe, sa ghia!
Fortza Sardos e totus unios
Cun sa mente e su coro a s’insigna!
Fortza paris, Natzione Sardigna,
Po chi líbbera sigas e sias!
rebbe sentirlo cantare dai bambini che
hanno un cuore grande e buono…
«S’innu de sa natzioni m’iat a
praxi de dh’intendi cantendi a is
piciochedhus, ca portant su coru prus
bonu e prus mannu e sa menti prus
límpia: funt issus is froris de sa Sardigna, est sa gioventudi su giardinu
nostu, si is mannus trabballaus po
dhus fai crèsciri cun istima po issus,
po nosu e po sa terra nosta a su própriu tempus chi teneus istima po totus is àterus, comenti dexit a is Sardus e a totu is cristianus po èssiri
umanidadi!»
Per concludere… un augurio alle
future generazioni.
«Chi dha fuedhint coment’e sa
língua de sa normalidadi de su èssiri Sardus in Sardigna, cun totu sa
capacidadi de fuedhai totu is àteras
línguas chi dhis serbint, ma no po si
fui emigraus po disisperu: is àteras
puru po èssiri genti normali in terra nosta, ca gei nci at logu po bíviri coment’e genti civili e progredia
in logu nostu etotu is chi seus oi e
medas de prus.»
A tutti i sardi manda un importante messaggio.
«Su chi bollu nàrriri a is Sardus,
a totus is Sardus ca sa responsabbilidadi de s’istória nosta dha portaus totus, est de s’istimai apari (de
is Sardus si narat, cun arrexoni, ca
si tirriaus, si odiaus o, nau in italianu, seus “invidiosi”) e depeus fai
fortza paris, fai unidadi pentzendi a
dha fai nosu s’istória nosta, e no is
allenus chi si pigant e ponint e lassant comenti no est torracontu nostu.
Depeus crèsciri cun sa cultura
de sa responsabbilidadi, ca isceti in
nosu etotu podeus e depeus isperai,
ca is allenus tenint àteru de pentzai
e de fai! Est unu messàgiu de isperàntzia e de incidu, de incoragimentu a tenni fidúcia in nosu etotu, ca
est su fundamentu fintzas po èssi
genti impai cun totu is àterus in Europa e in su mundu cun sa faci nosta e a nòmini nostu sentza prus bregúngia.»
Nadia Pische
Il comune di Carbonia ha confermato tutti i servizi sociali
10 milioni per frenare il disagio
I
l disagio sociale cresce e, nonostante i consistenti tagli imposti dal Governo e dalla Regione, il comune di Carbonia
non solo ha confermato tutte le risorse ed i servizi sociali attivi nel
2012, ma in alcuni casi li ha addirittura incrementati per andare incontro alle esigenze e quindi alle richieste dei cittadini.
Il sindaco, Giuseppe Casti ed il
vicesindaco Maria Marongiu, assessore con delega alle politiche sociali, il 9 maggio hanno presentato
il consuntivo dei servizi sociali per
aree tematiche dell’anno 2012.
Le risorse impegnate ammontano a circa dieci milioni di euro, un
terzo dell’intero bilancio comunale,
per complessivi 2.711 beneficiari (vi
sono cittadini beneficiari di due o
più interventi). Di seguito riportiamo
i servizi più significativi e/o onerosi.
Anziani e disabili.
Assistenza domiciliare. Hanno
usufruito del servizio 182 famiglie,
con una spesa di € 383.959,85.
Centro diurno giovani disabili.
Opera dal lunedì al venerdì, per 3 ore
giornaliere ed ospita 12 persone, con
una spesa di € 103.773,31.
Inserimenti in struttura. Considerando anche la contribuzione utenza, sono stati spesi € 987.845,74 per
44 inserimenti (circa € 400.000 derivanti da contributi RAS e contribuzione utenza).
L.162/98. Sono stati presentati
alla RAS 543 piani, il cui finanziamento ha richiesto risorse per circa
€ 1.500.000,00.
Progetti “Ritornare a casa”. Nel
2012 sono stati approvati e finanziati 26 progetti, con un finanziamento regionale di circa € 500.000,00 e
un cofinanziamento di € 96.000,00.
Amministrazione di sostegno.
All’assessore alle Politiche sociali
è stata affidata l’amministrazione di
sostegno di 5 adulti interdetti e la tutela di 3 adulti in particolare disagio.
Totale risorse € 3.533.173,90.
Beneficiari: 888.
Infanzia.
Servizio educativo integrato. I
minori coinvolti sono stati 40, per
una spesa di € 181.000,00.
Asilo Nido. Nell’anno scolastico
2011-2012 ha accolto 56 bambini da
0 a 3 anni. La spesa per garantire il
servizio ammonta a € 416.969,30, di
cui € 144.000,00 provengono dalla
contribuzione utenza.
Servizio Affidi. I minori del distretto in affido sono 29, di cui 14 di
Carbonia, Comune che contribuisce al
servizio con una quota di € 21.690,72.
Attualmente sono 5 le famiglie che
hanno intrapreso il percorso che le
può condurre all’affido di un minore.
Ore preziose. Sono state sostenute 73 famiglie, tramite un finanziamento RAS di € 126.200,00.
Inserimenti in istituto. 20 minori
sono ospitati in comunità alloggio
in ambito per lo più regionale, per
una spesa di € 451.538,32, di cui
solo € 22.000,00 fornite dalla RAS.
Tutela minori. All’assessore alle
Politiche sociali è stata affidata la
tutela di 12 minori in particolari situazioni di disagio, ospitati da famiglie o in comunità.
Totale risorse: € 1.207.398,34.
Beneficiari: 305.
Interventi contro la povertà.
Interventi di sostegno economico. Assistenza Economica - Voucher:
508 famiglie hanno ricevuto un sussidio mensile continuativo, per 6 o
12 mesi.
Sostegno per tariffe essenziali.
Le risorse impiegate per la totalità
degli interventi ammontano a €
897.029,88, di cui € 435.679,28 forniti dalla RAS.
Centro di accoglienza maschile
e femminile. Le somme destinate
ammontano a € 203.516,93.
Totale risorse: € 1.100.546,81.
Beneficiari: 676.
Attività di aggregazione e sostegno volontario.
Contributi volontariato. I progetti finanziati sono stati 4, per €
10.000,00. Un contributo particolare è stato dato al progetto ASP e al
Progetto Punta Torretta.
Totale risorse: € 53.000,00.
Leggi di settore.
Malati nefropatici: 40 utenti; somme attribuite: € 150.000,00
Malati talassemici, emofilici,
emolinfopatici maligni: 100 utenti;
somme attribuite: € 183.400,00.
Malati oncologici - L.R.9/04: 399
utenti; somme attribuite: € 70.000,00.
L.R. 12/85 - trasporto handicappati: 50 utenti; somme attribuite: €
125.000,00.
Suss. malati di mente L. 15/92 e
L. 20/97: 248 utenti; somme attribuite: € 790.000,00.
Spese per gli emigrati di rientro,
profughi e rifugiati: € 23.075,99. Ne
hanno beneficiato 5 persone.
Totale risorse: € 1.341.475,99.
Beneficiari: 842.
Plus.
La quota assegnata al comune
di Carbonia come Ente capofila per
i servizi gestiti in forma associata
ammonta ad € 1.072.246,00.
Per il funzionamento dell’UDPG
e per la realizzazione dei progetti
hanno trovato occupazione, seppure
a tempo determinato, 12 persone.
Torale risorse: € 2.709.427,83.
Cantina Santadi
Via Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel. e Fax 0781 950012
LATINIA
Vino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco
dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” del Basso Sulcis della Sardegna.
Vino mediterraneo, caldo, solare che,
servito a 10°-12° C, esalta il dessert
e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.
Ha ricevuto il “Premio speciale”
“miglior vino dolce dell’anno” 2002
e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”
Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Dal 30 maggio al 2 giugno Carloforte ospita l’11ª edizione della rassegna che celebra l’antica tradizione e la cultura del tonno
Girotonno 2013, in viaggio dal Sulcis al Sushi
Sono previsti incontri unici legati alle tradizioni locali e l’attesissima gara gastronomica internazionale a base di tonno.
A
Carloforte è già vigilia per
l’undicesima edizione del
“Girotonno - Uomini, storie e sapori sulle rotte del
tonno”, la kermesse internazionale
che coinvolge gastronomi, chef di
fama internazionale esperti di cucina di tonno, giornalisti e cultori della
gastronomia mediterranea, trasformando l’Isola di San Pietro in una “Capitale del tonno di qualità”, ossia il
“tonno da corsa” che viene pescato
nella tonnara di San Pietro proprio
nei giorni della manifestazione.
Lo slogan di quest’anno è“Dal
Sulcis al Sushi”.
Dal 30 maggio al 2 giugno sono
previsti numerosi appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni
e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara
gastronomica internazionale a base
di tonno, accoglie nella terra antica
del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest
della Sardegna, golosi e estimatori
per promuovere l’antica tradizione
delle tonnare che tuttora si pratica e
si tramanda oralmente da rais a rais,
da tonnarotto a tonnarotto.
Nel corso della rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con
il patrocinio dell’Agenzia regionale
Sardegna promozione, dell’assessorato regionale al Turismo, della Regione Sardegna e della Provincia di
Carbonia Iglesias, si rinnova l’antico
rito della mattanza: il tonno rosso
viene pescato ‘‘di corsa” nell’antica
tonnara dell’isola, l’unica attiva nel
Mediterraneo.
Fulcro della manifestazione sarà
il “Tuna Competition”, la gara gastronomica internazionale alla quale parteciperanno chef provenienti da 6
Paesi: Argentina (Emiliano Lopez e
Andrea Corbo), Francia (Alain Cirelli e Fabrizio Cosso), Italia, Giappone (Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari), Mauritius (Vinod Sookar)
e Spagna (Josè Luis Marin e Roberto Pena Medina) che si sfideranno
proponendo una selezione di ricette
a base di tonno cotto e crudo ad una
giuria composta da giornalisti ed
esperti di enogastronomia internazionale, presieduta dal giornalista
Paolo Marchi, ideatore di “Identità
golose”, il primo congresso italiano
di cucina. A giudicare i piatti anche
in degustazione al pubblico, e daranno spazio anche a wine tasting delle
migliori produzioni enologiche sarde e ad una degustazione di birre.
Il Tuna Village è il villaggio gastronomico della rassegna: sul lungomare e lungo le stradine del centro
storico di Carloforte si potranno assaggiare specialità a base di tonno
accompagnate da vini regionali. All’Expo village, ogni giorno, sulla
banchina Mamma Mahon, la possibilità di fare shopping tra specialità
agroalimentari e dell’artigianato sardo. In programma anche un momen-
Una fase della mattanza.
una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione che attribuirà un premio dedicato. La gara
sarà condotta dal duo “gastronomico” di Fede&Tinto, i conduttori di
Decanter su Rai Radio2.
L’antica e caratteristica cittadina
tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di
confronto e scambio culturale tra le
regioni mediterranee che ancora
mantengono viva la cultura di tonni
e tonnare. I Talk Tuna mostreranno
ai visitatori la preparazione in diretta
di ricette legate al tonno, offerte poi
to dedicato al taglio del tonno in Giappone, a cura dello chef Haruo Ichikawa.
I migliori vini italiani saranno i
protagonisti del Wine bar allestito in
piazza della Repubblica, (aperto tutti i giorni dalle 18.30 alle 24.00 e gestito dall’associazione Eccelsa di Cagliari. Due i ticket: 5 € per due degustazioni, un calice ed un portacalice e
10 € per 5 degustazioni, un calice e
un portacalice).
Al tramonto, il Girotonno Live
Show offrirà ai visitatori un programma interamente gratuito di concerti
musicali e spettacoli.
Il Consiglio comunale ha approvato il consuntivo 2012
Sant’Antioco, i tagli di Governo e Regione
condizionano il bilancio di previsione 2013
S
contri verbali vivaci tra opposizione e maggioranza e
un cartellino rosso per un
cittadino che ha contestato
vivacemente, hanno animato la seduta del consiglio comunale di Sant’Antioco dello scorso 30 aprile.
Ad accendere gli animi la discussione della mozione, approvata solo
dai consiglieri della maggioranza,
sul recupero del danno erariale provocato dalla vicenda “Mari Biu”
proposta dal vicesindaco Massimo
Melis.
«Si è capito che la mozione era
inutile e strumentale - è stato il commento a fine seduta del consigliere
di opposizione Ignazio Locci -, dopo 13 anni tutti sanno ormai come
sono andati veramente i fatti. La
maggioranza ha votato controvoglia un documento che è frutto di
cattivi consiglieri.»
Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati invece approvati senza problemi, escluso quello che riguardava la sicurezza nelle scuole.
Sulla relativa mozione si è sviluppato un confronto a muso duro tra
maggioranza ed opposizione.
Con i voti favorevoli della maggioranza ed il voto contrario delle
opposizioni, disco verde anche il
bilancio consuntivo del 2012. Dopo la presentazione del documento
fatta da Stefano Locci, consigliere
delegato alle finanze, gli assessori
hanno esposto le spese effettuate
dal settore di loro competenza. Nel
complesso presenta un avanzo di
amministrazione di 435mila euro
mentre è di circa cinque milioni la
differenza tra entrate ed uscite del
bilancio di previsione, gap dovuto
in parte a mancati trasferimenti di
Stato e Regione, che hanno impedito di impegnare le somme previste, e ai condizionamenti imposti
stralciato due milioni di residui attivi ed un milione e mezzo di passivi - spiega Stefano Locci - ma il lavoro è impegnativo e necessita di
tempi lunghi.»
Gli uffici finanziari, il sindaco
e la Giunta, intanto, stanno predisponendo il bilancio di previsione
2013, la cui scadenza è stata fissata
Il Consiglio comunale di Sant’Antioco.
dal patto di stabilità.
Alto punto di criticità sono i residui attivi e passivi per crediti e
debiti storici che rischiano di diventare esigibili e pagabili. Su questo versante il Comune ha già iniziato un lavoro di ridimensionamento
della loro consistenza.
«Già nel bilancio 2012 abbiamo
dal Governo al 30 giugno 2013.
«Appena saremo certi delle risorse di cui potrà disporre il Comune, visti i continui tagli - conclude il consigliere Stefano Locci presenteremo lo strumento finanziario al Consiglio comunale per
l’approvazione.»
Tito Siddi
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Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Si è svolta l’11/5 l’iniziativa organizzata dall’Avis di Portoscuso
Operazione spiaggia pulita a Portopaglietto
S
i è svolta lo scorso 11 maggio l’operazione “Portopaleddu Pulito 2013”,
organizzata dall’associazione Avis di Portoscuso in collaborazione con il Comune di Portoscuso e l’Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Portoscuso.
All’appello hanno risposto in
tanti, a conferma che la sensibilità
ambientale, a dispetto di ciò che
emerge da molti comportamenti poco civili, continua a restare molto
elevata. Tra i presenti, la Pro Loco
di Portoscuso, l’Associazione Marinai d’Italia di Portoscuso, le scuole medie di Portoscuso e Paringianu con ben 120 studenti, il volontariato Protezione civile Soccorso
Iglesias, la comunità Emmaus di
Iglesias, il servizio Vigilanza Ambientale di Portoscuso, la Lega Navale Italiana sezione di Buggerru.
In spiaggia sono scesi anche il sindaco ed il vice sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda e Ignazio
Atzori.
La spiaggia, nelle ultime settimane al centro di un’ordinanza di
interdizione alla balneazione per
anomalie riscontrate da analisi in
mare, è stata gremita di volontari
che hanno raccolto plastica, lattine, mozziconi di sigaretta, vetri ed
altro ancora. Prima della raccolta,
il comandante della Guardia Costiera di Portoscuso, Matteo Prantner, ha spiegato agli studenti presenti il valore di piccoli quotidiani
comportamenti che prevengono
l’inquinamento delle spiagge e del
mare. In effetti tutto quello che viene gettato, prima o poi, può finire in
mare ed il mare lo può restituire,
talvolta non immediatamente ed in
modalità anche impreviste.
«Il rispetto dell’ambiente - ha
spiegato Matteo Prantner al termine
della giornata - non è una parola
vuota ed ipocrita, ma si fonda su
tante piccole e silenziose azioni
parte di una sensibilità compresa e
maturata fin da bambini. Il successo della manifestazione in realtà
non è dipeso solo dai rifiuti raccolti con i quali è stato riempito il
cassone del camion del Comune,
ma da qualcosa di più impalpabile
7
La Provincia del Sulcis Iglesiente
della Guardia Costiera di Portoscuso - continuerà l’attività di Spiagge e Porti Puliti 2013 nel suo circondario, affiancandosi anche ad
attività allestite da varie organizzazioni, sempre in difesa e rispetto
dell’ambiente marino.»
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e duraturo che spero sia rimasto
impresso nelle coscienze dei partecipanti.»
«La Guardia Costiera di Portoscuso - ha concluso il comandante
Soddisfazione per la grande partecipazione di volontari è stata
espressa anche dai responsabili dell’Avis di Portoscuso e dagli amministratori comunali di Portoscuso.
“Consegnando le batterie o le pile ai raccoglitori non autorizzati,
si commette un reato, perseguibile penalmente”
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
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Si conclude il 23 maggio la valutazione on-line delle idee prevista dal protocollo d’intesa sottoscritto il 13 novembre 2012
158 idee per uno sviluppo alternativo
Il presidente della Provincia sottolinea la risposta unanime di idee che giudica il volto positivo del territorio che chiede innovazione.
B
en centocinquantotto
soggetti hanno presentato proposte al Bando
Sulcis. I proponenti sono associazioni di cittadini, imprese, studi professionali, gruppi
di lavoratori. Molti sono sardi.
C’è anche un buon interesse oltre
Tirreno.
Il Concorso, ulteriore e concreto sviluppo del Protocollo di
intesa sottoscritto fra i ministeri
dello Sviluppo economico e della
coesione, Regione Sardegna, Provincia di Carbonia Iglesias e i 23
Comuni del territorio, si è chiuso
il 22 aprile scorso.
«La buona partecipazione spiega il presidente della Provincia
di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi - significa vitalità da parte del
territorio e di soggetti che, proprio
nella crisi, indicano nuovi progetti
di investimento. Nei settori di intervento, in particolare, con una
grande attenzione allo sviluppo
delle risorse locali, ambiente, cultura, agroalimentare, turismo. Anche le proposte, numerose, che riguardano l’industria, chiedono innovazione, per esempio nelle forme di produzione dell’energia
elettrica e di carburanti derivati
dai vegetali. C’è anche una notevole sintonia con gli studi di base
e con gli studi di fattibilità presentati dalla Provincia in accordo con
i Comuni.»
Ora spetta alle Istituzioni, nazionali e territoriali, non deludere
il grande interesse suscitato.
«Innanzitutto - prosegue il
presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias -, rispettando i
tempi per la classificazione delle
proposte. Penso sia indispensabile
coinvolgere, nella realizzazione,
non esclusivamente i primi classificati, ma quanti hanno presentato proposte. Questo coinvolgimento è utile non solo in funzione
di verifica, ma anche di opportunità di fare impresa. In accordo con
le altre Istituzioni che curano il
secondo un metodo partecipativo.»
Adesso, una commissione di
valutazione selezionerà le 6 mi-
Importanti interventi della Giunta provinciale di Carbonia Iglesias
Azioni sui beni culturali e ambientali
C
on deliberazioni adottate
due settimane fa la Giunta
provinciale ha dato ulteriore impulso al programma di valorizzazione dei beni culturali e ambientali del territorio, in partenariato con i Comuni.
Per la sistemazione della strada di
accesso alla Grotta di Su Mannau,
lo stanziamento della Provincia di
Carbonia Iglesias è stato incrementato di 50mila euro, arrivando a 300
mila euro, pari al 90 per cento del costo dell’opera. L’intervento è interamente affidato per la realizzazione
al comune di Fluminimaggiore che
contribuisce con le risorse necessa-
rie per il completamento.
Per lo sviluppo del programma
di scavi del Nuraghe Sirai, la Giunta ha assegnato 60mila euro al comune di Carbonia da gestire tramite convenzione. Il Nuraghe Sirai, imponente nella dimensione, si segnala soprattutto per la testimonianza di
convivenza nello stesso ambito delle
popolazioni nuragica e fenicia.
Per rendere visitabile la Grotta
delle Lumache, in territorio di Buggerru, sono stati assegnati 50mila
euro, da utilizzare tramite convenzione con il Comune.
Per l’accesso al Villaggio minerario di Orbai e alle circostanti azien-
de agricole, lo stanziamento della
Provincia è stato portato a duecentomila euro. Il programma è gestito
dal comune di Villamassargia in convenzione con la Provincia.
L’assessore alla Cultura della
provincia di Carbonia Iglesias,
Marinella Grosso, ha evidenziato
che con queste ulteriori deliberazioni si conferma che l’azione della
Provincia è concretamente indirizzata a favorire la tutela e la fruizione dei beni culturali e ambientali
del territorio, in partenariato con i
Comuni, in collegamento con le
associazioni ed i soggetti imprenditoriali che si occupano dei beni.
Il vertice concluso con la firma sul Protocollo d’intesa del Piano Sulcis.
Sant’Antioco ricorda le 7 vittime del mese di maggio del 1943
La triste pagina dei bombardamenti
S
La laguna di Sant’Antioco.
Piano Sulcis, la Provincia di Carbonia Iglesias promuoverà riunioni con i soggetti proponenti,
per proseguire il lavoro futuro,
gliori idee tra le 158 presentate.
Fino al 23 maggio 2013 sarà attiva la votazione on-line.
Gianluigi Sulas
ant’Antioco ricorda la triste
pagina dei bombardamenti
subiti nel 1943 per mano degli anglo americani che causò sette morti e ingenti danni. Il primo raid avvenne il 14 maggio, il secondo il 29 dello stesso mese. Un
terzo attacco di due aerei inglesi avvenne il 5 settembre, causando la
morte di un pescatore che pescava
in laguna. L’obiettivo era distruggere la “fabbrica” che produceva
benzina dal carbone, in modo da tagliare i rifornimenti ai sommergibili
della decima Mas che aveva la base
a Sant’Antioco. Il prezzo pagato fu
alto. Nonostante le sirene di allarme
e diverse postazioni antiaeree sistemate sulle alture intorno alla città
nel primo pomeriggio del 14 maggio 1943 cinquantadue apparecchi,
raccontano i documenti custoditi
nell’archivio storico cittadino, sbucando a bassa quota da Su Pranu
sorvolarono l’abitato ed il porto,
sganciando 180 bombe: 175 da 250
chilogrammi e cinque incendiarie
da 250. Oltre i morti ci furono
anche molti danni materiali calcolati in otto milioni di lire.
Le case colpite e crollate furono
30 per complessivi 150 vani, dei
quali 97 al piano terreno e 53 a primo piano. Mancarono luce elettrica
ed acqua potabile. Fu distrutto dalle
bombe anche il Cinema Savoia e
venne danneggiato il caseggiato
scolastico, oggi municipio. Nel porto subì gravi danni il cantiere di distillazione del carbone. Vennero affondate sette dragamine ed una barca da pesca mentre nelle banchine
bruciarono per ore cataste di legname e di carburo.
Le vittime ricordate nel monumento ai caduti del lungomare, sono: Luigi Brunzu, 50 anni, morto nella frazione di Santa Caterina durante il primo bombardamento aereo del
14 maggio 1943; Giuseppino Salvatore Esu, 77 anni morto in piazza
Umberto; Emma Grandi, 62 anni che
perse la vita in via Palestro. Quello
stesso giorno morirono, a causa del
bombardamento nella centralissima
via Garibaldi, anche le sorelle Annica e Peppina Trullu, rispettivamente di 33 e 31 anni, mentre nei bombardamenti del 29 maggio, nel porto di Sant’Antioco, morì Giuseppe
Lenzi, 39 anni.
Nell’ incursione aerea del 5 settembre, infine, fu ferito a morte il
diciottenne pescatore Giuseppe Meloni mentre era intento a pescare.
Tito Siddi
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Il 26 aprile la sala riunioni della Provincia ha ospitato un incontro tra il presidente Cherchi e il Movimento delle partite Iva
Azioni urgenti per combattere la crisi
Tra i problemi trattati, la fiscalità di vantaggio, Durc e studi di settore, accelerazione lavori pubblici e attuazione del Piano Sulcis.
T
re ore di confronto nella sede
della Provincia, in via Mazzini a Carbonia, il 26 aprile
scorso, tra il presidente Tore
Cherchi, l’assessore Luca Pizzuto ed
una cinquantina di rappresentanti del
Movimento artigiani e commercianti, coordinati da Ivan Garau, per esaminare le gravi problematiche che
affliggono le piccole imprese del Sulcis Iglesiente, alle prese con una crisi
senza precedenti negli ultimi cinquant’anni.
I temi affrontati sono stati sostanzialmente quattro: fiscalità di vantaggio, Durc e studi di settore, accelerazione dei lavori pubblici ed attuazione del Piano Sulcis.
Sulla fiscalità di vantaggio è stata
condivisa la necessità che il provvedimento sia operativo entro l’estate,
come previsto dagli impegni presi dal
ministro Fabrizio Barca e che, a valere sulle risorse del Piano Sulcis, venga data una copertura finanziaria di
almeno 100 milioni di euro come prima assegnazione. Per le future necessità finanziarie, tenuto conto che il
regime di fiscalità di vantaggio ha
una durata di 14 anni, è stato condiviso che una quota delle future assegnazioni (innanzitutto quelle relative
ai fondi europei sulla coesione) venga destinata a questo fine. In sede di
prima applicazione è stato preso atto
che possono accedere al beneficio fiscale anche le imprese nuove costituitesi entro il 2015 ed è stata condivisa
l’opportunità di istituire eventualmente una riserva in favore del turismo.
In ogni caso almeno l’ottanta per
cento delle risorse dovrà andare a vantaggio delle imprese esistenti.
La provincia di Carbonia Iglesias
organizzerà assemblee informative
con la partecipazione dei dirigenti del
ministero dello Sviluppo economico
ed invierà nei tempi più opportuni, un
opuscolo informativo a tutte le imprese del territorio.
Riguardo il Durc e gli studi di settore, tenuto conto che il Parlamento
sta discutendo il disegno di legge di
conversione del decreto legge sul pagamento delle imprese e che in quella
il coordinatore Garau, per predisporre
opportuni emendamenti al decreto
legge. La provincia di Carbonia Iglesias organizzerà una nuova riunione
con la SOSE, Società degli studi di
settore e con l’Agenzia delle Entrate,
relativamente agli studi di settore.
Il presidente Cherchi ha spiegato
che la Provincia ha accelerato nell’ultimo biennio l’attuazione del programma dei lavori pubblici e si è impegnata ad effettuare la ricognizione
Il porto industriale di Portovesme.
sede è emerso che le imprese molto
spesso non sono in regola con gli
adempimenti contributivi per ragioni
oggettivamente dipendenti da soggetti terzi, quali le pubbliche amministrazioni, e considerato che c’è la
opportunità di approvare un emendamento per rimettere in bonis le imprese relativamente al Durc, è stato
convenuto che la Provincia metterà in
contatto i parlamentari del territorio con
delle opere cantierabili a breve (sei
mesi/un anno) e medio termine (due/
tre anni) finanziate con risorse pubbliche e/o private.
Sull’attuazione del Piano Sulcis,
infine, è stata sottolineata l’importanza che la gestione sia affidata agli Enti Locali, ai Comuni e finché ci sarà,
alla provincia di Carbonia Iglesias e,
al fine di accelerare i tempi, anche del
ricorso alla gestione commissariale.
è ormai tutto pronto per la rassegna in programma il 26 maggio
200 artigiani di tutta l’Isola a Iglesias
per la 19ª rassegna artistico artigianale
I
l 26 maggio Iglesias ospiterà
la 19ª edizione della rassegna
artistico artigianale per la strada, evento ormai consolidato
per la città mineraria, organizzato
dal Comitato Quartiere Castello di
Iglesias.
La manifestazione quest’anno
acquisterà un’importanza maggiore per via delle numerose adesioni di artigiani provenienti da
tutta l’Isola.
Saranno allestiti quasi 200
stand espositivi e dimostrativi che
mostreranno a tutti i visitatori le
lavorazioni artigianali del passato
e del presente. Come di consueto,
il palcoscenico dell’evento sarà il
rione più antico di Iglesias, “Sa
Costera”, che costeggia le antiche Mura Medievali di Villa di
Chiesa.
Sono tantissimi gli ospiti invitati in questa edizione per allietare l’intera giornata con un programma ricco di spettacoli. Tra le
attrazioni più attese, lo spettacolo
del gruppo toscano “Large Street
Band”, Le Maschere Sarde di Sestu e, per concludere, Il Cabaret in
piazza Conte Ugolino della Gherardesca con il duo comico Cossu
& Zara del programma del gruppo
La Pola su Videolina.
Con la rassegna artistico artigianale, ogni anno si inaugura la
stagione estiva del Sulcis Iglesiente. è infatti motivo di attrazione
per visitatori e turisti che non arrivano a Iglesias solo per partecipare all’evento espositivo ma vengono richiamati anche dalle bellezze
storiche, ambientali e culturali di
tutto il territorio, come le miniere,
le coste sud occidentali e le meravigliose ricchezze naturalistiche
delle nostre montagne, nonché il
fascino della storia rievocata dai
monumenti medievali ed aragonesi presenti in gran parte dei centri
abitati.
La Provincia di Carbonia Iglesias ha avviato i lavori di sistemazione
Iglesias ritrova il campo “Ceramica”
L
a Giunta provinciale di Carbonia Iglesias ha approvato il progetto preliminare
relativo ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del complesso sportivo in località “Ceramica”, nel comune di Iglesias.
è prevista la realizzazione di un
campo polivalente con relativa copertura ad archi in legno.
Tra le competenze della Provincia, infatti, rientrano, in particolare,
le attività che attengono i lavori inerenti il patrimonio edilizio, scolastico ed istituzionale, dislocato nel
territorio provinciale, compresi i lavori di completamento, adeguamento, ristrutturazione e conservazione.
«Considerata la valenza sovra
provinciale del complesso sportivo
ubicato alla periferia di Iglesias spiega l’assessore provinciale allo
Sport, Marinella Grosso -, si è ritenuto necessario procedere al completamento degli interventi di recupero e manutenzione di tale struttura, al fine di garantire una piena
fruibilità del suddetto complesso
sportivo, in particolare tramite la
realizzazione di un campo polivalente coperto.»
L’intervento risponde alla crescente richiesta di impianti sportivi
Tale progetto rientra nel programma triennale delle opere pubbliche 2011/2013 della provincia
di Carbonia Iglesias ed è oggetto
Riflessioni sulla gestione del servizio nel distretto di Iglesias
«Il ricorso al servizio di Pronto Soccorso
deve avvenire solo in situazioni estreme»
I
l Pronto Soccorso Ortopedico
dell’Ospedale CTO di Iglesias
ha storicamente rappresentato la
brillante pronta accoglienza per
le patologie ortopediche e traumatologiche del territorio e, tanti ricorderanno, registrava afferenze dalla
intera regione.
Nel febbraio 2008 il Direttore generale della ASL 7 Benedetto Barranu decise di trasformare lo storico e
consolidato P.S. ortopedico in ambulatorio d’urgenza sotto la diretta gestione del P.S. Santa Barbara. Nell’ottobre 2008 lo stesso dott. Barranu
interruppe l’ambulatorio di urgenza e
comunicò la disponibilità presso la
sala gessi del CTO dell’ambulatorio
ortopedico per i pazienti prenotati
tramite CUP e le urgenze sottoscritte dai medici di famiglia. I mesi successivi si caratterizzarono per un acceso dibattito tra ASL, amministratori, sindacati ed associazioni, poiché
i disagi prodotti ai pazienti bisognosi di assistenza ortopedica si riproponevano quotidianamente.
Nell’aprile 2009, dopo un semestre di monitoraggio, le Amministrazioni comunali del distretto di
Iglesias avanzarono un progetto alla ASL (Direttore generale Pietro
Chessa) e insieme condivisero il comunicato congiunto, sottoscritto ma
mai onorato dalla ASL, che prevedeva: pronta accoglienza ortopedica (8.00-20.00 dei giorni feriali) dedicata esclusivamente alle urgenze
valutate nel territorio dai medici di
famiglia, pediatri, specialisti, guardie mediche, 118 e Triage del P.S.
Santa Barbara; riduzione dell’uso improprio del P.S. Santa Barbara grazie
ad una campagna di sensibilizzazione
territoriale concordata tra ASL ed amministrazioni comunali coinvolgendo:
medici di famiglia, pediatri, guardie
mediche e associazioni di volontariato. Le parti si impegnavano per ridurre almeno il 35% dei ricorsi al P.S.
ritenuti impropri e certamente risolvibili alla fonte, a distanza da via San
Leonardo; potenziamento del Triage al
Santa Barbara (inaugurato nel dicembre 2008) di importanza strategica per
raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nel novembre 2009 il Direttore
generale dott. Maurizio Calamida incontrò gli amministratori del distretto di Iglesias ed io personalmente
consegnai il comunicato congiunto
dichiarandolo ancora attuale e sollecitai una rapida valutazione.
Il 4 dicembre 2009 il dott. Calamida convocò nuovamente gli amministratori e consegnò un progetto
che, a suo dire, avrebbe risolto tutti
i problemi: il Triage infermieristico
di qualità nel territorio provinciale,
presupposto essenziale per il rilancio dell’attività sportiva stessa, nell’ambito locale e territoriale.
di finanziamento, nell’ambito della
programmazione da parte della regione Sardegna, pari a 350.000,00
euro.
L’ingresso del Santa Barbara.
di lieve entità o altro può non essere
esercitazione quotidiana, favorisce
l’uso improprio del Pronto Soccorso, si contrappone al lavoro di quanti. proprio per il ruolo strategico che
riconoscono al P.S., lo vorrebbero disimpegnare dai codici bianchi e di
parte dei verdi, complessivamente
l’80% degli accessi.
L’esperienza decollata nel febbraio 2010 al CTO di Iglesias era
prevedibilmente fallimentare.
Il P.S. di Carbonia registra gli accessi del P.S. Santa Barbara + A.A.A.
CTO benché immerso in una comunità doppia rispetto alla nostra, se
invece confrontiamo i dati (fonte
ASL 7) del 2011 e 2012 Carbonia non
tiene l’escalation iglesiente. Paragonando i codici bianchi si conclude
ragionevolmente che: il distretto di
Carbonia ha un Triage territoriale valido che tampona brillantemente i
codici bianchi; il distretto di Iglesias
al contrario dimostra carenze multiple aggravate dall’A.A.A. che nel
2010 registra 912 codici bianchi
(chiaramente senza richiesta medica)
pur operando solo 12 ore x 5 giorni
alla settimana. Non andrebbe sottovalutata, infine, una percentuale di
richieste d’accoglienza extradistrettuali che in virtù del libero accesso
possono aver alimentato la casistica
del CTO.
Sarebbe interessante, a questo
punto, comprendere il metodo Sirai
e valorizzare il P.S. di Carbonia: nel
2012 ha rispettato il trend del ministero della Salute che considera normali, in un territorio, non più di 350
accessi al P.S. di riferimento x 1.000
residenti, risultati virtuosi ben distanti dai nostri. è chiaro che esiste nel
nostro distretto un aumento di domanda sanitaria e la situazione del
P.S. è inequivocabile testimonianza
di questa condizione; ma non è ragionevole rispondere con maggiore
offerta sanitaria che, normalmente e in
tempi rapidi, autoalimenta e amplifica la domanda stessa, è indispensabile invece analizzare rigorosamente
le criticità e rimuoverle o migliorarle.
Il ragionamento arriva, inesorabile: che fare?, per avere, in tempi
tragici per la sanità del Sulcis Iglesiente, servizi essenziali come il P.S.,
l’Hospice, la Chirurgia pediatrica,
il supporto cardiologico al distretto,
funzionali, rapidi e capaci di accogliere professionalmente e con amore la sofferenza e la malattia.
Al Pronto Soccorso e a qualsiasi servizio sanitario ci si dovrebbe
rivolgere unicamente in situazioni
estreme, i cittadini prima di proiettarsi al P.S. devono ricercare il proprio medico di famiglia, il pediatra
o la guardia medica.
La ASL 7 potrebbe mostrare
maggiore attenzione nell’organizzare il P.S., valorizzare il Triage del
Santa Barbara e favorire interazioni
tra territorio e specialisti ospedalieri evitando, e si potrebbe, l’inutile
passaggio al P.S.
Tentiamo di migliorarci prendendo, in questa circostanza, esempio dai nostri cugini di Carbonia,
superiamo lo sterile campanilismo.
Proponiamo un traguardo al popolo del distretto di Iglesias: meno di
10.000 accessi al P.S. Santa Barbara il prossimo anno!
Noi abbiamo un sogno: l’elezione popolare dei Direttori generali
delle ASL!
Giorgio Madeddu
Responsabile Scientifico
AMICI della VITA
La Provincia dispone un importante piano per la prevenzione
I defibrillatori a difesa della salute
L
Una gara di velocità nel pistino coperto del complesso sportivo “Ceramica”.
al CTO. Dopo due mesi, il 19 febbraio 2010, annunciò la “Nuova apertura dell’ambulatorio di accoglienza e accettazione al P.O. CTO”.
Non più il fantascientifico Triage Infermieristico Fast Track ma, il
più modesto e umile Ambulatorio di
Accoglienza e Accettazione (A.A.A.)
con medico presente.
I punti qualificanti del Nuovo Servizio erano:
• è destinato alle patologie urgenti di lieve entità;
• l’utente può presentarsi con o
senza impegnativa del medico curante;
• rappresenta un’esperienza pilota a livello della Regione Sardegna.
Avere incoraggiato la popolazione a bypassare i medici di famiglia,
i pediatri e gli specialisti territoriali
è iniziativa irresponsabile e pericolosissima, suggerisce l’autodiagnosi e francamente per i pazienti stabilire se affetti da patologie urgenti
a provincia di Carbonia
Iglesias ha disposto l’acquisto di defibrillatori per i
ventitré Comuni del territorio provinciale, al fine di fornire
al territorio dispositivi necessari al
sostegno e allo sviluppo della pratica sportiva.
Alle Province spetta, infatti, la
programmazione e l’attuazione, sulla
base della programmazione generale e delle linee di indirizzo delle
politiche sportive regionali, di tutti gli
interventi in materia di sport.
«Sulla base della seconda variazione di bilancio di previsione per
l’esercizio finanziario 2013, con applicazione dell’avanzo di amministrazione 2012, e a seguito di apposita delibera di Giunta - spiega l’assessore allo Sport, Marinella Grosso -, viene quindi destinata la somma di 50.000 euro all’acquisto di
defibrillatori per la sicurezza nell’espletamento delle varie discipline
sportive nel territorio provinciale.»
Verranno poi individuati i criteri oggettivi, attraverso cui ripartire i
defibrillatori automatici o semiautomatici tra i Comuni del Sulcis Iglesiente, dopo che l’Amministrazione
provinciale avrà provveduto al loro
acquisto.
«Uno dei dispositivi sanitari sottolinea l’assessore Grosso - sarà
destinato all’impianto sportivo polivalente “Ceramica”, di proprietà
della Amministrazione provinciale,
sito in località Sa Stoia ad Iglesias,
e si garantirà comunque la fornitura di almeno un defibrillatore per
Comune. Nel caso di disponibilità
superiore, si procederà all’assegnazione di un ulteriore dispositivo ai
Comuni con maggiore popolazione,
procedendo in ordine di priorità e
conferendoli a titolo di comodato
d’uso gratuito almeno decennale.»
Sarà onere dell’Amministrazione
comunale che riceve il defibrillatore,
l’individuazione del sito in cui installare il dispositivo, nonché l’installazione dello stesso, la manutenzione e la formazione di personale necessario, anche in collaborazione con
le realtà associative operanti nel campo dello sport e del volontariato nel
territorio comunale.
«Si tratta di un intervento importante per tutti coloro che praticano
attività sportiva, una conquista per
la salute e la sicurezza degli atleti spiega Emanuele Madeddu, capogruppo del partito democratico in
Consiglio provinciale -; adesso, è
necessario provvedere alla formazione delle persone che dovranno
occuparsi dell’utilizzo di questi importanti strumenti.»
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Si è aperta il 4 e 5 maggio in nove comuni sardi, tra i quali tre capoluoghi, la diciassettesima edizione della rassegna
Monumenti aperti, un fenomeno in crescita
Grande successo anche nei tre comuni della provincia di Carbonia Iglesias, Sant’Antioco, Calasetta e Portoscuso (all’esordio).
G
rande successo per le giornate d’esordio della diciassettesima edizione di Monumenti aperti, la manifestazione coordinata dall’associazione
Imago Mundi e sostenuta dalla Regione Sardegna che quest’anno, in
collaborazione con 31 Comuni, propone uno straordinario patrimonio
culturale, simbolo della storia e dell’identità della Sardegna.
«Turismo, identità e cultura - ha
affermato l’assessore regionale del
turismo Luigi Crisponi nella conferenza stampa di presentazione - sono
un trinomio ideale per l’Isola. Nonostante il generale e diffuso calo dei
flussi turistici, i viaggiatori che visitano siti storico-artistici, museali e
archeologici della Sardegna, sono
rimasti stabili nell’ultimo triennio,
anzi in alcune località isolane sono
in aumento. Fra le motivazioni alla
vacanza, infatti, spiccano le visite al
patrimonio artistico e monumentale:
‘uno scrigno di tesori’ composto in
Sardegna da antichi palazzi e castelli, basiliche e musei, parchi minerari
e archeologici, e disseminato sull’intero territorio. Un patrimonio con
tanti itinerari, che ogni anno Monumenti Aperti riesce a valorizzare nel
rispetto della tradizione e nell’ottica di una fruizione turistica.»
Il programma dell’edizione 2013
prevede visite in 31 Comuni, 28 protagonisti già nel 2012, tre per la prima volta: Cabras, Portoscuso e Quartucciu.
L’iniziativa è stata aperta nel weekend del 4-5 maggio da nove comuni, tra i quali tre capoluoghi di provincia (Oristano, Sanluri e Sassari)
e tre comuni della provincia di Carbonia Iglesias: Sant’Antioco, Portoscuso e Calasetta.
L’11 e 12 maggio è stata la volta
di Cagliari e Villanovafranca. Il programma prevede ancora le seguenti
tappe: 18-19 maggio: Alghero, Cabras, Carbonia, Fluminimaggiore e
Sadali; 25-26 maggio: Arbus, Buggerru, San Giovanni Suergiu, Santa
Giusta, Serdiana, Sestu, Siddi, Telti;
alle visite e al soggiorno. In alcuni siti i
turisti potranno partire dagli info point,
accompagnati dalle guide, per percorsi tematici. Sono state stampate 26
carte pieghevoli dei comuni parteci-
Portoscuso ha esordito con entusiasmo nella manifestazione e la risposta del territorio è stata ampiamente positiva.
«Pur essendo alla sua prima edi-
Portoscuso - Il sito di Su Pranu.
Sant’Antioco - Il villaggio ipogeico.
Calasetta - La Galleria Mangiabarche.
Sanluri - Il Castello.
1-2 giugno: Bosa, Dolianova, Gonnesa, Iglesias, Olbia, Porto Torres,
Quartucciu e Settimo San Pietro.
In tutti i siti vengono allestiti info
point di accoglienza per i visitatori,
dove è possibile avere notizie utili
panti, con mappa dettagliata e info
essenziali sui monumenti. Hanno
mantenuto la tradizionale guida a libretto Cagliari e Sassari, oltre che
Calasetta e Sant’Antioco, che hanno
realizzato un’unica guida.
zione - spiega Orietta Mura, delegata alla cultura del comune di Portoscuso - per noi è stata un vero successo. Oltre alla partecipazione di circa
350 volontari, nelle due giornate abbiamo registrato 2.472 presenze, a
conferma dell’enorme interesse che la
cultura riveste nel nostro territorio.
Gli alunni dell’istituto comprensivo
“V. Angius” sono stati i veri protagonisti dell’evento, dimostrandosi
Foto di Tito Siddi.
aperti ed interessati alle nuove conoscenze ed esperienze.»
Grande successo anche per i siti
di Sant’Antioco e Calasetta. Nel comune antiochense sono stati aperti
ai visitatori 21 siti. Il più gradito è
risultato il museo archeologico che
ha registrato 1.500 presenze, seguito dal forte sabaudo con 900, il tofet
con 750, il villaggio ipogeico con 680,
la necropoli con 610 e il museo etnografico con 600. Complessivamente le visite sono state 9.429.
A Calasetta tra i siti aperti ai visitatori c’era la Galleria Mangiabarche,
inaugurata lo scorso novembre, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea e fra le poche residenze d’artista in Sardegna.
Monumenti aperti va incontro alle richieste dei turisti, sia quelli che
giungono in Sardegna in questa primavera inoltrata che in alcuni giorni
è quasi l’anteprima dell’estate, sia molti sardi che colgono l’occasione per
conoscere meglio luoghi geograficamente vicini ma non sempre pienamente visitati. è stato così per Cagliari che ha dedicato l’edizione di
quest’anno, l’11 ed il 12 maggio, alla
commemorazione del settantesimo
anniversario dei bombardamenti sulla
città ed è stata letteralmente invasa
nei 57 siti aperti al pubblico da decine di migliaia di visitatori che hanno
contribuito a far vivere una giornata
diversa dal solito a centinaia di operatori del settore della ristorazione e
di bar-paninoteche.
Assai interessanti i siti aperti ai visitatori il 4 e 5 maggio a Sanluri, dove sono state registrate numerose presenze dalla provincia di Carbonia Iglesias, in particolare la vicina Iglesias.
Il maggiore interesse, come ogni anno, lo ha catturato il Castello, unico
sopravvissuto degli 88 costruiti in Sardegna tra il periodo giudicale e quello medioevale, ancora nella sua struttura originale. Bellissime le numerose chiese, in particolare quella dedicata alla Vergine delle Grazie, nella
quale è conservato il Retablo di Sant’Anna.
Giampaolo Cirronis
CONSORZIO FIERISTICO SULCITANO
Comune di Carbonia
Provincia di Carbonia Iglesias
IL SULCIS IGLESIENTE ESPONE 7ª edizione
Carbonia - 9 giugno 2013 - Ore 10.00-24.00
Il 9 giugno Carbonia ospiterà la 7ª edizione
de “Il Sulcis Iglesiente Espone”. Sulla scorta delle
esperienze delle edizioni precedenti, la macchina organizzativa della Fiera dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo della provincia di Carbonia Iglesias, è da tempo in piena
attività. Il Consorzio Fieristico Sulcitano, ideatore ed organizzatore della grande kermesse
espositiva, si appresta a mettere in piedi quella che sarà la più grande manifestazione mai
avuta prima, nella storia del Sulcis Iglesiente.
Alle 10.00 è prevista la cerimonia di apertura, alla presenza delle autorità civili, militari e
religiose, a partire dal sindaco della città, Giuseppe Casti.
«In questa occasione - afferma il presidente del
CFS, Mauro De Sanctis - le più alte istituzioni,
comune di Carbonia e provincia di Carbonia Iglesias, hanno dimostrato di credere in un’importante
iniziativa per il territorio che mira a rivitalizzare il
tessuto economico-sociale del Sulcis Iglesiente, ridando speranza a tutte quelle attività economiche e
sociali, mortificate dalla crisi presente in ogni settore
economico ed occupazionale. Il CFS - prosegue
Mauro De Sanctis - senza nulla togliere alle prime sei edizioni che hanno proposto prodotti di oltre
180 espositori, associazioni, etc., sta ricevendo un
vera e propria moltitudine di richieste di operatori
che intendono partecipare alla rassegna; il Consorzio Fieristico Sulcitano, suo malgrado, non potrà
accogliere tutte le domande, per il semplice fatto che le
aree attualmente disponibili nel centro della città
mineraria, non sono sufficienti per accogliere tutti
gli aspiranti espositori e/o promotori di iniziative ed
attività turistiche e di promozione del territorio.»
La 7ª edizione della Fiera avrà 210 stand espositivi, nei quali il ventaglio di prodotti sarà fortemente variegato; spazierà, infatti, dall’alimentare puro e arte culinaria, alle attrezzature agricole, artigianato artistico, fino alle esposizioni
di automobili. Una grande vetrina che va oltre
i confini regionali, visto che i messaggi promozionali, oltre che nelle emittenti locali, passeranno anche nei mezzi di comunicazione con
segnale satellitare per arrivare in tutta Europa
ed in altre parti del mondo.
Saranno presenti, inoltre, diverse istituzioni
con i propri info point con attrezzature e materiale promozionale, a partire dall’Esercito Italiano, con esposizione di mezzi speciali e con
personale addetto disponibile a fornire tutte le
informazioni richieste dai visitatori.
La giornata sarà allietata dagli artisti Demo
Mura ed Alverio Cau e dalla partecipazione
straordinaria di Elenoire Casalegno.
Alle 9,00, in piazza Roma, ci sarà l’apertura
di una mostra fotografica; alle 10,00 sfilata amatoriale cinofila in piazza Roma, a cura dell’associazione Amici del Canile di Carbonia; alle
12,30 in piazza San Ponziano arrivo della terza
prova del campionato regionale FCI di Marathon; alle 17,30 simulazione primo soccorso a
cura dell’ASVOC di Carbonia e Sulcis Emergenze San Giovanni Suergiu, in collaborazione con
i Vigili del Fuoco e del nucleo radiomobile carabinieri di Carbonia; alle ore 22,00 nell’anfiteatro
di piazza Marmilla si esibirà Maria Giovanna
Cherchi in concerto.
Nell’intero itinerario espositivo si esibiranno
gruppi folk. Sarà inoltre presente il maneggio
del Family Pony Club di San Giovanni Suergiu
con i cavallini pony che potranno essere montati dai bambini, giochi gonfiabili ed altre attrazioni.
In tutta l’area espositiva opererà un servizio
audio di informazione sull’intera attività e sulle presenze in Fiera. In alcune zone della Fiera
verranno sistemati punti ristoro con piatti tipici della Sardegna che daranno sollievo alle esigenze dei visitatori dal punto di vista alimentare.
Oltre a proporre un’infinità di prodotti particolari, la Fiera “Il Sulcis Iglesiente espone” sarà
anche un momento di sereno intrattenimento
e socializzazione, fra le persone che decideranno di appuntare sulla propria agenda una
giornata a Carbonia nella domenica del 9 giugno 2013.
Alcune immagini significative della sesta edizione svoltasi nel 2012
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Comune di Carbonia
Assessorato all’Ambiente
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Anche quest’anno il comune di Carbonia partecipa alla manifestazione indetta dal Comieco e dalla Regione Sardegna
Tutti in gara con Cartoniadi Sardegna 2013
Il concorso premierà il Comune più virtuoso nella raccolta di carta, cartone e cartoncino (nel 2008 Carbonia giunse 2°).
C
arbonia partecipa anche
quest’anno alle Cartoniadi, manifestazione indetta
nel 2006 dal Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) e dalla Regione Sardegna.
Fino al 31 maggio Carbonia, classificatasi al secondo posto nel 2008,
sfiderà altre otto città della Sardegna per raggiungere la migliore raccolta differenziata, in termini qualitativi e quantitativi, di carta e cartone: Alghero, Cagliari, Lanusei, Olbia, Oristano, Sassari, Tempio Pausania e Villacidro. Complessivamente sono interessati al progetto
oltre 360.000 abitanti.
L’iniziativa si concluderà venerdì
31 maggio 2013. Vincerà il Comune che otterrà il maggior punteggio
totale, in base alla somma tra un bonus iniziale (ottenuto da Carbonia
per l’ottima percentuale raggiunta
nella raccolta differenziata), l’incremento del quantitativo conferito
per abitante nel mese di gara ed un
bonus legato alla qualità della carta,
cartone e cartoncino raccolti.
Tutte le famiglie, le scuole e gli
uffici potranno scendere in campo e
contribuire alla vittoria di Carbonia
nella sfida con le altre città in gara.
«L’Amministrazione comunale
- hanno detto il sindaco Giuseppe
Casti e l’assessore all’Ambiente Franco Manca - invita tutta la popolazione a partecipare con un confe-
rimento eccezionale di carta e cartone. Partecipare è molto semplice,
basta approfittare del mese di maggio per pulire gli archivi e liberarsi di giornali, riviste, carta e cartone che si conservano da anni, liberando spazio in casa e negli scaffali.
La carta e il cartone saranno conferiti con le stesse modalità sinora
toncino come quelle di riso, pasta,
sale e altri alimenti, quelle del dentifricio ed altri prodotti per l’igiene
personale e per l’igiene della casa.
Per una raccolta di qualità è necessario ricordarsi di: eliminare nastri
adesivi, punti metallici ed altri materiali non cellulosici (ad esempio il
sacchetto in cellophane che avvolge
La conferenza stampa di presentazione del progetto.
seguite: depositando il contenitore
giallo il martedì nella zona rossa e il
venerdì nella zona blu.»
Si possono conferire: sacchetti,
giornali, riviste, libri, quaderni, opuscoli e fogli in genere, scatole, scatoloni e cartoni per bevande (come
le confezioni del latte e dei succhi di
frutta), confezioni in cartone e car-
le riviste); appiattire le scatole e comprimere gli scatoloni; non inserire
gli imballaggi con residui di cibo; non
inserire i fazzoletti di carta usati, né
gli scontrini e neppure la carta oleata (ad esempio la carta per affettati,
formaggi e focacce) o sporca di sostanze velenose (esempio vernici,
solventi, etc.).
L’Amministrazione comunale
di Carbonia ha deciso di partecipare
alla competizione per continuare a
sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e
della tutela dell’ambiente e per investire l’eventuale premio (30.000
euro per il primo classificato; il secondo e terzo classificato vinceranno rispettivamente 15mila e 5mila euro) nell’acquisto di attrezzature e materiali ecocompatibili per
le scuole e nella riqualificazione di
alcune aree con l’installazione di giochi per bambini e attrezzature per la
raccolta differenziata realizzati con
materiale riciclato e con processi a
basso impatto ambientale.
I Comuni che partecipano alle
Cartoniadi in genere ottengono risultati incoraggianti: mediamente,
raccolgono un più 30 per cento di
carta e cartone durante la competizione ed ottengono un consolidamento a più 15 per cento, rispetto al
dato pre-gara, nella raccolta di carta
e cartone nei mesi successivi.
In Sardegna nel 2011 sono stati
raccolti 44,6 kg pro capite di carta
e cartone, un dato sotto la media nazionale (50,6 kg per abitante) ma ben
al di sopra della media delle altre
Regioni dell’area Sud e isole (26,3
kg per abitante)
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero verde
800.591387 o presso gli uffici De
Vizia, in zona Pip, a Carbonia.
Gli esami hanno chiuso il corso 2012/2013
I nuovi elementi formati
dalla scuola di musica
S
i sono svolti sabato 4 maggio, presso la sede della banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, nella Grande Miniera di Serbariu, gli esami di
fine corso musicale (anno 2012/
2013) della scuola di musica organizzata dalla banda cittadina.
I musicisti hanno superato sia la
prova teorica sia la prova pratica,
ognuno col proprio strumento. La
scuola di musica, infatti, insegna a
suonare tutti gli strumenti “bandistici”: clarinetto, flauto, sassofono,
tromba, trombone e percussioni.
La commissione era composta
dall’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino, dal presidente della
banda Bellini, Massimo Sciascia,
dal Segretario del complesso bandistico, Giuseppe Airi, e dalla direttrice e docente della scuola di
musica, maestra Caterina Casula.
Alla fine, ciascun allievo ha ricevuto l’attestato di partecipazione.
«I corsisti si sono esibiti in un
assaggio del concerto si che terrà
il 19 maggio al Teatro Centrale - ha
spiegato l’assessore Lucia Amorino -, l’esibizione e la preparazione
dei corsisti è stata eccellente, l’intensità della loro esecuzione è sta-
L’assessore Lucia Amorino.
ta davvero entusiasmante. La scuola di musica che la banda Bellini è
riuscita ad organizzare continua a
formare elementi di assoluto valore individuale che portano ad uno
splendido risultato d’orchestra.»
Ricordo del grande giornalista e scrittore, socialista liberale, azionista ed autonomista, scomparso dieci anni fa
Peppino Fiori, un testimone della storia del Novecento italiano
N
ella
m e moria,
mia e di
milioni di persone, Peppino Fiori è stato impresso dal Tg2, ediTore Cherchi.
zione domenicale, ore 13.00, anni 1976 e successivi. Intendiamoci,
ci era ben noto Peppino Fiori, giornalista d’inchiesta, tvsette, libri di
valore e risonanza. Però quello del
Tg2 domenicale imponeva un rito.
Ora di pranzo, televisore ben piazzato, Fiori compariva in chiusura del
Tg, in tre/quattro minuti ti raccontava
il risvolto nascosto di un fatto, guardandoti in faccia. Chiuso il Tg, si apriva L’Altra Domenica di Renzo Arbore, grande della raitivù d’intrattenimento. Quattro anni fa, Arbore venne a Carbonia, lui e la sua orchestra.
Persona amabile e colta, Renzo Arbore. Lo ringraziai per le ore piacevoli di tanti anni. Si parlò immancabilmente dell’accoppiata domenicale in successione, Fiori e Arbore.
Gli studiosi della comunicazione
segnano il 1976, Rete 2, Tg2 di Barbato e Fiori, inchiesta e intrattenimento pazzesco mai banale, come pietra
miliare dell’innovazione in televisione, per linguaggio e verità. I giovani
possono rileggere “Parole in TV”,
Mondadori, raccolta degli interventi
domenicali di Fiori, per la conoscenza
di quella fase storica.
Fiori vicedirettore del Tg2 era più
che cinquantenne. Nato a Silanus nel
1923, tappa di uno degli spostamenti della famiglia per ragioni di servizio del padre Antonio, maresciallo
dell’arma dei carabinieri. Peppino
nome di battesimo, italianizzato in
Giuseppe dal direttore di La Stampa, Giulio De Benedetti, intollerante di diminutivi. Ginnasio a Cagliari, luogo sempre nel cuore. Bombardamenti e studio, laurea nel 1945, anni 22, tesi sul cinema. Varcò il Tirreno, verso la RAI nazionale, Roma, in
residenza stabile con la sua famiglia,
dal 1970. Alle spalle oltre venti anni
di professione, giornalista all’Unione
Sarda, alla redazione sarda della Rai,
libri inchiesta, biografia di Gramsci:
un caso politico-culturale, e tanto altro.
La Società del Malessere,1968, e
il precedente Baroni in Laguna, sono
i libri di Fiori scrittore e indagatore
della società sarda. Nella Società del
Malessere i protagonisti raccontano
al registratore. Sono anni di sequestri
di persona e di violenza ma anche di
movimenti generosi nelle zone interne. Mesina che evade dal carcere di
San Sebastiano colpisce l’immaginario collettivo. Gli studenti - e non solo tifano. Fiori lo smitizza raccontandone la parabola, né astio né indulgente comprensione. Il finale è la cruda
cronaca della consegna alle forze dell’ordine con classica coreografia di alti
gradi accorsi a celebrare. Giù il sipario
su una storia che resta di banditismo.
Non confuse mai il banditismo con
la lotta al colonialismo Salvatore Muravera, chiamato Bore. Racconta al
registratore di Fiori, quanto fosse difficile andare a scuola in quegli anni.
Divenne sindaco del suo paese, Orgosolo, comunità che aveva meritato
ed era costernazione genuina. Eppure case amiche ospitavano il bandito», scrive Fiori. Ripensi a Peppino
Marotto e a don Muntoni e alle parole di Fiori del 1968, quarantacinque
anni son passati, e vedi il tempo correre nella immutabilità di taluni costumi sardi, non dei migliori.
Peppino Marotto scriveva poesie,
rime genuine e semplici. Nelle piazze sarde, i cori a tenore ne cantavano
di dedicati ad Antonio Gramsci, “mortu chena piedade/.../ ma non morit sa
sua eredidade”.
Fiori, a Gramsci, ha dedicato tre
libri e tanto altro. Nel 1966 pubblica
la prima edizione della “Vita di Antonio Gramsci”, da Laterza. Inaugura
il suo genere, la storia attraverso le
biografie, che gli varrà un posto importante tra gli autori del secondo No-
Nel 1993, tornato al romanzo, suo
genere di esordio, Peppino Fiori pubblica da Einaudi,“Uomini ex”, sottotitolo “lo strano destino di un gruppo
di comunisti italiani”. 466 partigiani comunisti, i più emiliani o milanesi, si rifugiarono in Cecoslovacchia per evitare la prigione in Italia,
condannati, molte sentenze politicamente ispirate, per controversi fatti
dopo la caduta del fascismo. Romanzo storico, cronaca e fiction, con echi
di “Buio a Mezzogiorno” di Arthur
Koestler. L’Io narrante del romanzo
è Antonio Selliti, segretario della Camera del Lavoro di Carbonia, fuoriuscito a Praga, 1948, insieme con
il primo sindaco post Liberazione,
Renato Mistroni, Renato Manzoni nel
romanzo. Di Renato Mistroni, Fiori
racconta solo di sfuggita, da lui non
battaglie a partire dalla questione morale.
Al Senato, aderì al Gruppo della
Sinistra indipendente. Troppo lunga
anche la sola sintesi dell’attività parlamentare. Non dimenticò la Sardegna. Si occupò ovviamente di comunicazione. Si battè contro la concentrazione. Battaglia importante quella
del 1984, quando il Governo Craxi fece un decreto legge ad hoc per Berlusconi. Battaglia dura ma vinse la Fininvest. Che reiterò in modo clamoroso con la legge Mammì, anno 1990.
Intervenendo in Aula, Peppino Fiori
denunciò “questa legge è la perpetuazione della posizione dominante
della Fininvest…”. La Corte nel 1994,
dichiarerà incostituzionale la parte
della legge eretta a protezione del
dominio di Silvio Berlusconi.
Immagine di Peppino Fiori tratta da “Storia di un latitante”, TV7 Rai 1968.
L’incontro con Renzo Arbore nella Grande Miniera di Serbariu.
ammirazione per la lotta civile e pacifica, contro l’occupazione militare
di Pratobello. Di Bore Muravera era
compagno Peppino Marotto, altro
narrante nel libro di Fiori. Lo chiamavamo Tziu Peppinu, anzoneddaru da bambino, da giovane in carcere, vicende degli anni cinquanta. Rientrato in paese, visse in pace, facendo
il suo lavoro e consigliando il bene.
Fu ucciso nel mattino del 29 dicembre 2007 in pieno centro. Era molto
benvoluto. Eppure nessuno vide i colpevoli e nessuno nulla sentì.
Penso a Tziu Peppinu e rileggo
Giuseppe Fiori, cronaca dei funerali
di due agenti della polizia uccisi ad
un posto di blocco, maggio ‘67, località Sa Ferula, strada provinciale
per Bitti. Uccisi da Giovanni Pirari,
studente ventenne, “rampollo di famiglia nuorese influente”. Ai funerali, «Nuoro sprofondò nel silenzio,
aveva cavato molto. Il fatto è che Mistroni non raccontava ad estranei le
vicende dei comunisti. Mistroni, 12
anni di carcere dal Tribunale speciale fascista, rimase attaccato alle regole sino alla fine.
Nel 1979, elezioni politiche, Fiori
è senatore nel collegio di Cagliari, difficile per la sinistra. Rieletto nelle due
successive legislature, collegio di Oristano. Chiese di non essere ricandidato alle elezioni del 1992. Continuerà però a fare le campagne elettorali.
Ho un ricordo di ammirazione per
l’impegno ultimo nella campagna
elettorale del 1996.
Peppino Fiori non era comunista.
Potrebbe dirsi un socialista liberale,
azionista ed autonomista, amava gli
ideali di Carlo Rosselli, di Emilio Lussu, di Ernesto Rossi. Non era comunista ma stimava profondamente Enrico Berlinguer; ne condivideva le
vecento italiano. Il libro ci restituisce
di Gramsci, “un ritratto a figura intera, con i tuffi del sangue e della carne” per dirla con le parole di Fiori.
Un caso di successo editoriale, traduzione in dodici lingue, arabo e cinese
e giapponese compresi. E anche un
caso di polemiche politiche. Fiori aveva documentato un Gramsci amareggiato nel carcere di Turi e in dissenso con la svolta settaria degli anni ‘30
dell’Internazionale comunista, di abbandono della linea del fronte largo di
lotta contro il fascismo, condivisa da
invece da Togliatti. La vecchia ortodossia non ammetteva la possibilità di
strappi fra Gramsci, Togliatti e Stalin.
I lavori di Fiori su Gramsci, hanno reso più evidente l’influenza del teorico
dell’egemonia, del socialismo basato
sul consenso e del suo pensiero non
dogmatico, nella costruzione del partito comunista italiano.
Su Berlusconi ha scritto il libro
“Il Venditore”, edito da Garzanti,
1995. Biografia a trecentosessanta
gradi. Approccio quello consueto del
rigore, documentazione precisa di
ogni riga. Andava professionalmente soddisfatto di non aver ricevuto
querele dall’interessato, libro inquerelabile, dunque, riscontro esplicito
di veridicità dei fatti.
Due anni dopo la biografia di Berlusconi, Fiori pubblica la biografia
di Ernesto Rossi, Una Storia Italiana, Einaudi 1997. C’è chi giustappone le due biografie, l’eroe negativo,
l’eroe positivo. C’è molto di fondato, soprattutto nella considerazione
della cosa pubblica in rapporto agli
interessi privati. Ernesto Rossi, entra in carcere nel 1930, ne uscirà nel
1943. Tra un carcere e l’altro, è confinato a Ventotene. Qui scrive con
Altiero Spinelli il Manifesto (di Ven-
totene) per l’unità statuale dell’Europa. Di Ernesto Rossi, Fiori porta in
primo piano aspetti meno eclatanti di
quello, più noto, della lotta al fascismo. Si leggano i capitoli sul Rossi
manager pubblico. Si capirà che cosa sia lo spirito pubblico nello svolgimento di un servizio.
La serie delle grandi biografie si
chiude (1999) con Casa Rosselli, libro tenacemente desiderato da John
Rosselli, figlio di Carlo. Le biografie comprendono anche L’anarchico
Schirru, Mondadori 1983; Il cavaliere dei Rossomori, vita di Emilio Lussu, Einaudi 1985 e la Vita di Enrico
Berlinguer, Editori Laterza, 1989.
Le biografie scritte da Fiori, sono riconosciute dagli storici di professione innanzitutto per il loro valore culturale. Non romanzi a sfondo storico, ma lavoro di documentazione, ricostruzione con gli strumenti
del mestiere scientifico. Detto più in
chiaro, nessuno che voglia scrivere di
certi periodi della storia del Novecento italiano, può prescindere dai libri di Peppino Fiori.
L’ultimo suo impegno letterario è
la ripubblicazione di “Sonetaula”,
gennaio 2000. La prima edizione risaliva al 1962. Protagonista Zuanne
Malune, chiamato Sonetaula, “più che
di uomo, cresciuto figlio di bosco e di
pecore”. Nella nota che apre il libro
scrive: «Lo dedicai (il primo Sonetaula) a mia moglie Nandina che non
c’è più. La prosegue nostra nipotina
Giovanna. A entrambe congiuntamente dedico questa nuova stesura». Vi
sono, in questa dedica, la forza e la
serenità della vita che prosegue.
Quando Peppino scomparve, dieci
anni fa, Carlo Azeglio Ciampi, scrisse: «Sono profondamente rattristato.
Con lui viene a mancare una persona esemplare che seppe, con l’esercizio critico della ragione e con grande passione civile, offrire alla nazione il suo impegno di giornalista, di
studioso, di parlamentare». Così lo
ricordava un grande Presidente della Repubblica.
A Carbonia, la Giunta comunale
gli ha dedicato lo spazio davanti alla
scuola media Giovanni Pascoli, con
delibera del 7 novembre 2009. Non
abbiamo fatto in tempo a sistemare
degnamente piazza Peppino Fiori.
Lo farà l’Amministrazione attuale.
Peppino Fiori è un esempio di studio e di rigore per i ragazzi.
Salvatore Cherchi
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Sono stati presentati il 30 aprile scorso a Carbonia alcuni progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare
I Plus hanno aderito a Home Care Premium
L’iniziativa è rivolta agli iscritti all’INPS, ai loro coniugi e ai loro familiari di primo grado, in condizione di non autosufficienza.
I
Plus dei Distretti socio-sanitari di Carbonia e Iglesias
hanno aderito all’iniziativa
“Home Care Premium” dell’INPS, Gestione dipendenti pubblici, che finanzia progetti innovativi e sperimentali di Assistenza
domiciliare.
I Comuni interessati per il Plus
di Carbonia sono Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas,
Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni
Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio.
I Comuni interessati per il Plus
di Iglesias sono Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei, Villamassargia e Iglesias, in qualità di Ente capofila del
Distretto.
L’iniziativa è rivolta agli iscritti all’INPS, Gestione Dipendenti
Pubblici - pensionati e dipendenti
della Pubblica Amministrazione -,
ai loro coniugi e ai loro familiari di
primo grado, in condizione di non
autosufficienza che vengono finanziati attraverso il Fondo credito e
attività sociali, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle
retribuzioni del personale della Pub-
blica Amministrazione in servizio.
Il comune di Carbonia, in qualità di Ente capofila del Plus Distretto socio-sanitario di Carbonia,
e il comune di Iglesias, in qualità
di Ente capofila del Plus Distretto
Fondo Credito ed attività sociali,
alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del
personale della Pubblica Amministrazione in servizio.
Il progetto avrà la durata di un
L’incontro svoltosi nella sala polifunzionale del comune di Carbonia.
socio-sanitario di Iglesias, hanno
messo a disposizione degli interessati la versione definitiva del bando, scaricabile anche dai rispettivi
siti internet comunali.
Le attività del progetto “Home
Care Premium” sono finanziate dal
anno ed è rivolto a dipendenti e
pensionati pubblici, utenti della
gestione ex-Inpdap, ai loro coniugi
conviventi (anche se separati legalmente), ai loro familiari di primo grado (genitori e/o figli) anche
se non conviventi, residenti nei 23
Comuni del Distretto socio-sanitario di Carbonia (16) e Iglesias (7).
I principali benefici previsti dal
progetto sono: contributi economici mensili, in relazione al bisogno ed alla capacità economica del
nucleo familiare (Isee del beneficiario), fino ad un valore massimo
di 1.200 euro mensili, erogati direttamente dall’Inps Gestione - ex
Inpdap alla famiglia che si prende
cura della persona non autosufficiente; servizi di accompagnamento/trasporto; servizi di sollievo domiciliare, svolti da operatori o volontari; frequenza di Centri Diurni; per la demotica e l’installazione
di ausili per ridurre lo stato di non
autosufficienza.
Il progetto prevede, inoltre, attività di formazione, consulenza e
supporto ai nuclei familiari che si
prendono cura della persona non
autosufficiente, dei volontari e degli
assistenti familiari, attività di valutazione della non-autosufficienza
e redazione del programma socioassistenziale familiare da condividere con la persona non autosufficiente e la sua famiglia.
Le domande di adesione potranno essere presentate fino al prossimo
30 settembre.
Novità nel Cda del Consorzio industriale
Alimonda entra nel Cda:
sarà il nuovo presidente?
E
sce Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu, entra Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso. Cambia la composizione del
Consiglio di amministrazione del
Consorzio industriale della Provincia di Carbonia Iglesias e la novità
non è di poco conto se si considera
che con l’ingresso di Giorgio Alimonda il comune di Portoscuso ritrova quella rappresentanza che lo
stesso sindaco recentemente aveva
rivendicato per l’ente locale sul cui
territorio grava il peso dell’intero
complesso industriale. Il Cda è ora
composto dal presidente Giuseppe
Casti, sindaco di Carbonia; dal presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi; dall’imprenditore Iosto Puddu e dai sindaci di Gonnesa, Pietro Cocco, e di
Portoscuso, Giorgio Alimonda.
Le novità potrebbero non fer-
marsi qui, perché nel breve periodo
potrebbe cambiare ancora la presidenza, con l’elezione dello stesso
Giorgio Alimonda. Dopo il rinnovo
del Consiglio provinciale, avvenu-
Giuseppe Casti.
Giorgio Alimonda.
to nel 2010, venne eletto alla presidenza l’allora sindaco di Portoscuso Adriano Puddu, sostituito dopo
l’esplosione delle note vicende giudiziarie, dal sindaco di Carbonia,
Giuseppe Casti.
Esibizione della banda musicale V. Bellini al Centrale di Carbonia
L’Ersu di Cagliari ha pubblicato un bando per l’a.a. 2011/2012
N
L
“Concerto di Primavera 2013”
uovo appuntamento con i
musicisti della Banda
musicale Vincenzo Bellini al Teatro Centrale di
Carbonia, che li vedrà impegnati guidati sapientemente dalla maestra Caterina Casula - nel tradizionale “Concerto di Primavera”.
Assistere al concerto, il 19 maggio
alle ore 19.00, sarà un’ottima occasione per constatare i progressi
che i componenti della banda carboniense compiono - di esibizione
in esibizione - attraverso lezioni
individuali e prove corali.
Recentemente i musicisti hanno
superato una prova teorica ed una
pratica, ognuno col proprio strumento, durante gli esami di fine corso
musicale della scuola di musica organizzata dalla banda cittadina
(2012-2013), che si sono tenuti lo
scorso 4 maggio, presso la Grande
Miniera di Serbariu. La scuola di
musica insegna a suonare tutti gli
strumenti “bandistici”, quali clarinetto, flauto, sassofono, tromba,
trombone e percussioni ed è bene
ricordare che le iscrizioni sono sempre aperte.
La commissione d’esame era
composta dall’assessore alla Pubblica istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino, dal presidente della banda Bellini, Massimo
Sciascia, dal segretario del complesso bandistico, Giuseppe Airi e
dalla Direttrice e docente della
scuola di musica, Caterina Casula. Alla fine delle prove, ciascun
allievo ha ricevuto l’attestato di
partecipazione al corso musicale.
Gli esaminandi si sono esibiti
in un “assaggio” del concerto di
Primavera: «L’esibizione e la preparazione dei corsisti è stata eccellente, l’intensità della loro esecuzione è stata davvero entusiasmante. La scuola di musica che
la banda Bellini è riuscita ad organizzare continua a formare elementi di assoluto valore individuale che portano ad uno splendido risultato d’orchestra» ha dichiarato l’assessore comunale Lucia Amorino.
Venendo al concerto - ad ingresso libero e della durata di circa
un’ora e trenta - verterà in due tempi: il primo sarà dedicato esclusivamente alla musica classica e vedrà protagonisti Verdi e Wagner, in
occasione del bicentenario dalla loro nascita (1813), con l’esecuzione
di brani di notevole pregio e difficoltà tecnica.
Il secondo tempo sarà, invece,
dedicato ad interessanti brani del
repertorio bandistico.
Allego programma di sala:
I parte: “I Lombardi alla prima crociata” Atto IV - Coro di Crociati e Pellegrini - Giuseppe Verdi
“La Traviata” Coro di Zingarelle, Coro di Mattatori Spagnuoli
- Giuseppe Verdi
“Nabucco” Sinfonia - Giuseppe Verdi
II parte: “Saturnalia” - Ben
Haenmhouts
“A legend from Yao” arr. HenShu-Han
“Sahara” - Norman Tailor.
C.C.
Tre studenti dell’Istituto Mannai di Sant’Antioco
sono giunte al 2° posto in un concorso letterario
T
re studentesse della 1ª A dell’Istituto Mannai di Sant’Antioco si sono classificate al
secondo posto in un concorso letterario sul medio evo, bandito
dall’istituto di storia medievale di
Roma. Gaia Cauli, Beatrice Massa e
Giulia Basciu hanno partecipato con
un elaborato, scritto con l’aiuto di tutta la classe, dal titolo “Brunilde ci
parla di sé”, classificandosi seconde
Beatrice Massa, Gaia Cauli e Giulia Basciu.
su 100 elaborati presentati da 35
scuole di tutta Italia.
«Hanno saputo unire con bravura - spiega l’insegnante di lettere
Barbara Sitzia - la narrativa con le
vicissitudini storiche del personaggio.» Le tre studentesse ritireranno
il premio a Roma il prossimo 21
maggio nel corso delle giornate di
storia medievale.
Tito Siddi
Tre borse di studio da 1.000 €
’Ersu di Cagliari ha bandito un concorso per il conferimento di tre borse di
studio, dell’importo di euro
1.000,00 (mille/00) ciascuna, riservato agli studenti regolarmente
iscritti all’Università degli Studi di
Cagliari per l’a.a. 2011/2012 ai corsi di laurea, di laurea specialistica
e magistrale a ciclo unico e ai corsi
di laurea specialistica e magistrale
biennale, che abbiano conseguito la
laurea entro la sessione straordinaria dell’a.a. 2011/2012 con la votazione di 110/110, in regolare corso
di studi, e con una media voti non
inferiore a 28/30.
La somma in denaro sarà messa
a disposizione dall’Ersu grazie ad
una convenzione, stipulata con la
BCG servizi finanziari, stipulata
dal presidente dell’Ente regionale
per il diritto allo studio universitario
Daniela Noli e l’amministratore
unico della BCG, Simone Cocco.
Per l’accesso al concorso l’ISEE
(indicatore della situazione econo-
mica equivalente dello studente),
con riferimento ai redditi familiari
percepiti nell’anno 2011, non dovrà
essere superiore a € 16.745,00.
Le domande di partecipazione, da
Simone Cocco e Daniela Noli.
compilarsi su apposito modulo predisposto dall’Ente, dovranno pervenire, entro il 31 maggio 2013, all’Ufficio Protocollo, Corso Vittorio
Emanuele n. 68 a Cagliari, dal lunedì al venerdì - ore 10,00-12,00.
Alla domanda di partecipazione
il candidato dovrà allegare, a pena
d’esclusione, la seguente documentazione:
1) copia di un documento d’identità in corso di validità;
2) copia del codice fiscale o tessera sanitaria;
3) dichiarazione sostitutiva di
certificato di iscrizione con esami
e voti (scaricabile dal sito dell’Università di Cagliari: www.unica.it,
dalla quale risulti il voto di laurea;
4) attestazione ISEE con riferimento ai redditi percepiti nel 2011.
Nel caso di spedizione postale,
saranno ritenute valide le domande
pervenute entro la medesima data.
La selezione dei candidati verrà effettuata sulla base della media
dei voti (graduatorie definite in ordine decrescente). In caso di parità
verrà preso in considerazione l’ISEE
più basso. In caso di ulteriore parità, prevarrà il più giovane di età.
Potrà essere assegnata una sola
borsa per facoltà.
Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione
della pista ciclabile Carbonia-San Giovanni Suergiu
S
ono stati consegnati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che collegherà Carbonia a San Giovanni Suergiu.
Il progetto della Provincia Carbonia Iglesias prevede un impegno
finanziario di 700mila euro, che
permetteranno la realizzazione dell’importante opera, destinata a ga-
rantire la circolazione sicura degli
appassionati delle due ruote, proprio sulle tracce dello storico percorso ferroviario.
Espletate le formalità di legge,
la ditta darà il via al cantiere, compreso nel più ampio progetto strategico della mobilità sostenibile e
della salvaguardia dell’identità del
territorio.
Tre chilometri e mezzo è la lunghezza del tracciato, rilevante tassello per la valorizzazione naturalistica del paesaggio del Sulcis, attraverso un suggestivo sentiero dal
capoluogo provinciale sino al vicino paese, in passato raggiunto tramite vagoni su rotaia.
È inoltre previsto il raccordo con
Sant’Antioco.
Gli atleti della Polisportiva Girasole hanno conquistato
il titolo italiano promozionale nel singolo e nel doppio
B
rillanti risultati degli atleti
della Pol. Girasole nei campionati italiani di bocce
Fisdir svoltisi a Roma dal
18 al 21 aprile.
Marcello Matta si è imposto nel
singolo e nel doppio con Alessio
Melis, Fabrizio Sabiu è giunto secondo nella categoria elite singolo.
Gli atleti sono stati preparati dai
tecnici Efisio Saiu e Luciana Manca.
La Pol. Girasole sta preparando una nuova trasferta, ad Augusta, per i campionati italiani di calcio a cinque.
Atleti, tecnici e dirigenti presenti ai campionati italiani di bocce.
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La Provincia del Sulcis Iglesiente
Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
Ne Il Guardiano Pinter non perde mai di vista la realtà e la politica, in un affresco crudo della società contemporanea
Bilancio positivo per la stagione di prosa al Centrale
La stagione 2012/2013 è risultata terza, in Sardegna, per numero di spettacoli rappresentati ed affluenza di spettatori.
I
l Guardiano di Harold
Pinter, spettacolo per la
regia di Lorenzo
Loris, ha chiuso la
stagione di prosa
al Teatro CentraCinzia Crobu.
le. Scritto nel 1959
e andato in scena
nel 1960, questo testo - di grande
successo fin dagli esordi - riesce a
toccare nel vivo la società inglese
dell’epoca. Nel 2005 Harold Pinter
ricevette il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «A colui che nelle sue commedie
discopre il precipizio sotto le chiacchiere quotidiane e costringe a entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione».
E in una “stanza”, si svolge
questa pièce, in uno spazio ingombro dei più svariati oggetti che non
suggerisce altro che un mondo senza più ordine e armonia. In questo
ambiente inquietante e minaccioso
si assiste all’arrivo di un giovanotto,
Aston, e di un barbone, Davies, poi
assunto da Aston come guardiano.
Mick, fratello di Aston, irrompe nella scena gridando “A che gioco giochiamo!” e, da quel momento, la partita a tre avrà regole brutali, e non
conoscerà limiti di campo. Quello
che è veramente in gioco tra Aston,
Davies e Mick è come conquistare
il dominio sull’altro e con quali strumenti.
Pinter - autore deceduto nel 2008
- parla di qualcosa di oscuro che travalica la quotidianità, qualcosa che
ci riguarda profondamente e che è
strettamente legato alla natura dell’uomo.
I suoi personaggi finiscono per essere degli archetipi e divengono universali perché parlano al cuore di ciascuno. Questo dice Pinter riferendosi
a loro: «Penso che non si tratti di una
incapacità a comunicare ma, anzi,
di un deliberato voler evadere la comunicazione. Parlarsi mette paura alle persone che allora preferiscono divagare: chiacchieriamo continuamente di altre cose, piuttosto che
affrontare ciò che c’è alla base del
nostro rapporto».
Anche quando assomiglia ad un
rebus la scrittura di Pinter non perde
mai di vista la realtà e la politica. Le
sue commedie, anche quelle più misteriose (e ai primi posti sta sicuramente Il guardiano), indagano il senso politico del quotidiano, la forza
del linguaggio che il più delle volte è
uno strumento di coercizione.
Pinter ci sprona a dare un calcio
all’ignoranza ed evitare la paura; ci
esorta a costruire dei punti di riferimento e a non accettare che qualcuno dei nostri simili venga tagliato fuori
e viva nel vuoto.
Una scena de “Il Guardiano”.
Uno dei problemi centrali del nostro tempo è trovare il senso di una
appartenenza e questa pièce è illuminante nel restituirci la necessità
di costruire un senso di comunità, di
condivisione fra le persone, in modo da favorire una sintesi viva di vita politica e vita privata dove la coscienza politica non è una cosa teorica o astratta ma diventa parte della
vita, parte integrante del tessuto sociale.
Lorenzo Loris, regista storico della compagnia, riesce a fare emergere attraverso il testo - a cui resta fedele - ed attraverso le interpretazioni
di Gigio Alberti, Mario Sala ed Alessandro Tedeschi il tema di fondo,
che è la nevrosi dell’uomo contemporaneo, l’inadeguatezza di qualsiasi
comunicazione; Loris sviluppa un
confronto serrato con l’autore, mettendone le parole in piena sintonia
con la nostra contemporaneità. Luci
e costumi, essenziali, fanno da corollario a queste scelte registiche in
un quadro allucinato, reso tale anche
dal ‘progetto visivo’ di D. Statiris
(come da comunicato stampa, scheda su teatrooutoff.it)
Mi sono soffermata molto sulla
analisi del testo ed ho evitato di addentrarmi nell’analisi della messa
Foto di Ignazio Vacca.
in scena al Teatro Centrale in quanto
ho potuto vedere lo spettacolo altrove, per incompatibilità di data e credo sia innegabile - che ogni performance faccia testo a sé e possa
differire per innumerevoli ragioni
dalla precedente o dalla successiva.
Tornando alla conclusione della
stagione di prosa del Circuito teatrale regionale Sardo al Centrale,
giunta quest’anno alla XXXIII edizione e promossa dal Ce.D.A.C Sardegna: sono stati dieci gli spettacoli
in cartellone - divisi in due turni di
abbonamento ed andati in scena da
dicembre fino ai primi di maggio -
oltre al teatro per i ragazzi. Tale stagione è risultata la terza per importanza a livello regionale, basandosi
sul numero di spettacoli rappresentati e valutando l’affluenza di spettatori. Questo risultato è stato reso
possibile grazie al sostegno e al contributo del comune di Carbonia, a
quello regionale e della provincia di
Carbonia Iglesias. Notevole la partecipazione del pubblico dei comuni
limitrofi (un pullman pagato dagli
utenti ha collegato Iglesias Carbonia
in vista di ogni spettacolo) ma anche
dal Cagliaritano, facendo registrare
al Centrale il sold-out per ben sei
appuntamenti ed incrementando di
circa il 20% le vendite degli abbonamenti e dei biglietti per singolo spettacolo. Per far crescere l’interesse,
per stuzzicare la curiosità e per soddisfare i diversi gusti degli utenti,
Ce.D.A.C. ha offerto al numeroso
pubblico un’ampia e variegata scelta di spettacoli incentrati su temi, generi e scrittura differenti. Fra i tanti
cito “Amleto” del Carroccio con adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani, “Kramer contro Kramer” per
la regia di Patrick R. Gastaldi, “A
piedi nudi nel parco” inno alla spensieratezza del regista sardo Artissunch, ma anche “Bellas Mariposas” di Egum teatro con la regia di
Annalisa Bianco, piuttosto che il
commovente “Nel mare ci sono i coccodrilli” regia a quattro mani Briguglia e Natoli. Ancora il coraggioso
“Giulio Cesare” di Baracco o “La
coscienza di Zeno” che ha visto
trionfare Giuseppe Pambieri, diretto da M. Scaparro.
Nel prossimo numero de “La
Provincia del Sulcis Iglesiente”,
forniremo una analisi dettagliata di
questa stagione appena conclusa
(prenderemo in esame anche la stagione di danza) attraverso un’intervista agli operatori di settore, sperando di avere dati certi e confortanti anche a riguardo degli appuntamenti estivi a Monte Sirai, ancora
non garantiti a causa dell’esiguità dei
finanziamenti.
Cinzia Crobu
[email protected]
Un Otello coraggioso apre
la stagione del Teatro Lirico
G
iovedì 2 maggio si è alzato il sipario sulla stagione
lirica e di balletto 2013
del Teatro Lirico di Cagliari. In calendario sei opere liriche ed un balletto: una produzione
in più rispetto all’anno scorso, tutti
titoli di grande interesse che, certamente, troveranno il gradimento del
pubblico: dopo Otello, Macbeth,
L’amico Fritz, I Shardana, Così fan
tutte, Pagliacci, Red Giselle.
L’inaugurazione è stata affidata
all’Otello di Giuseppe Verdi, massimo operista italiano, in occasione
del bicentenario dalla sua nascita
(Roncole di Busseto, Parma, 1813
- Milano, 1901). “Otello” dramma
lirico in quattro atti, su libretto di
Arrigo Boito, dalla tragedia omonima di William Shakespeare, e musica, appunto, di Verdi, è andato in scena per sei rappresentazioni, dal 2 al
10 maggio, all’interno del XIII Festival di Sant’Efisio del Teatro Lirico di Cagliari.
Lo stimolante allestimento (ha
esordito lo scorso gennaio a cura
della Fondazione Lirico Sinfonica
Petruzzelli e Teatri di Bari) si è avvalso della regia di Eimuntas Nekrosius, artista lituano, celebre in
tutto il mondo per aver curato importanti allestimenti teatrali, tornato a Cagliari dopo l’allestimento di
“La leggenda della città invisibile
di Kitež e della fanciulla Fevronija” di Nikolaj Rimskij-Korsakov
che inaugurò la stagione lirica e di
balletto 2008. S’è avvalso, inoltre,
delle scene di Marius Nekrosius, dei
costumi di Nadežda Gultiajeva e
delle luci di Audrius Jankauskas che
hanno sfruttto tutte le potenzialità
drammaturgiche dell’opera con pochi elementi scenici e colori assemblati con pulizia ed eleganza, oltre
a movimenti essenziali, in un gioco
di rimandi simbolici. Una messinscena, quindi, minimale e di grande
atmosfera voluta dal regista “per non
disturbare, né sovrastare la potenza
della musica”, complice la sua inconfondibile cifra registica. L’impeccabile direzione musicale è stata affidata a Giampaolo Bisanti, giovane direttore milanese mentre il
coro, è stato diretto da Marco Faelli
(maestro del coro di voci bianche è
Enrico Di Maira). Ottimo risultato
per Orchestra e Coro, veri protagonisti di quest’opera che ha visto alternarsi solisti di pregio ed altri decisamente meno all’altezza del ruolo.
Ecco i cast che si sono alternati
sul palcoscenico: Kristian Benedikt (2, 8, 10)/Francesco Anile (3,
7, 9) (Otello); Cinzia Forte (2, 8,
10)/Serena Daolio (3, 7, 9) (Desdemona); Paolo Gavanelli (2, 8, 10)/Marco di Felice (3, 7, 9) (Jago);
Giovanna Lanza (Emilia); Cristiano
Cremonini (Cassio); Mirko Guadagnini (Roderigo); Ziyan Atfeh (Lodovico); Francesco Cardinale (Montano); Alessandro Perucca (Un
araldo).
Un’Otello coraggioso e degno di
nota, dunque: Nekrosius è stato artefice di un’opera da scrutare, da
decifrare, notevolmente simbolica.
Dato, quest’ultimo, che ha suscitato non poche perplessità nel pubblico ma anche in alcuni addetti ai
lavori che hanno rimproverato al regista delle scelte inconsuete e spesso difficilmente leggibili, iterpretabili.
Prossimo appuntamento ancora
con Verdi (31 maggio - 9 giugno)
ed il Macbeth, per la regia di Micha van Hoecke diretto dal maestro
concertatore e direttore Renato Palumbo.
A breve un nuovo disco ed un tour europeo per una delle realtà musicali sarde più apprezzate nella Penisola
Plasma Expander, i chirurghi della destrutturazione
P
roseguiamo il nostro viaggio
attraverso le realtà musicali
isolane, incontrando i Plasma
Expander, un trio formato da
Fabio Cerina, Andrea Siddu e Corrado Loi.
Fabio Cerina, raccontaci il tuo approccio con la musica. Cosa ascoltavi da ragazzo e come i tuoi gusti si
sono evoluti nel corso degli anni.
«Questa è una domanda da 1.000
milioni di dollari! Brevemente: ci sono state diverse fasi… ho abbandonato da subito la miseria qualitativa
della musica mainstream contemporanea quando, a 14 anni, mi sono avvicinato ai Beatles, i quali mi hanno
aperto una porta verso i classici degli anni ‘60-’70 (dal prog dei King
Crimson all’hard rock dei Led Zeppelin e Sabbath, ma soprattutto un
amore viscerale per Hendrix).
Dopo un breve amore per i vari
Nirvana, Soundgarden e Alice in
Chains, i gusti si sono un po’ raffinati
durante i miei primi 20 anni quando
ho avuto la fortuna di vivere in diretta gli anni gloriosi di quello che è
stato infelicemente definito “post-rock”
(Slint, June of 44, Don Caballero e
compagnia). Pochi anni dopo, è sorta l’esigenza di tornare ancora indietro negli anni per scoprire altri 2
magici mondi: quello del Kraut Tedesco (Can, Faust, Neu) e quello del
Free-Jazz nero degli anni ‘60 (Coleman, Dolphy, Shepp e Coltrane su
tutti). Ancora qualche anno ed è stata la volta della avanguardie sperimentali contemporanee (Cage, Berio), minimaliste (Reich e Riley), improvvisative radicali (Bailey) e più
squisitamente rock (Beefheart).
Queste - direi - le mie più impor-
tanti rivoluzioni musicali. Ora mi ritrovo a mettere spesso il random nella mia collezione di mp3 e di soffermarmi su musica africana e classica indiana.»
Come e, soprattutto, quando nascono i Plasma Expander?
«I Plasma Expander sono nati
nel novembre del 2004 quando, di
ritorno in Sardegna dopo 10 anni di
assenza per studi e lavoro e dato che
l’esperienza milanese dei Bron-Y-Aur
sembrava volgere al termine, sentivo
la necessità di far partire un nuovo
progetto. L’idea era quella di riproporre la formula del power trio in versione libera e svincolata da strutture
tipiche del rock. Così, alla ricerca di
un batterista, mi sono imbattuto in
Andrea Siddu e da lì tutto ha avuto
inizio…»
Il nuovo disco è in uscita a breve,
a distanza di ben tre anni dall’ultimo
lavoro in studio, Kimi-danzeigen.
«Sono stati anni pieni di vicissitudini (cambio di line-up con l’ingresso di Corrado Loi al basso, synth e
sample, pause forzate causa trasferimenti per lavoro, etc.), ma nonostante tutto - forti del fatto che quando si va in saletta a suonare ci si diverte sempre molto - siamo riusciti a
mantenere il filo del discorso. La
stessa uscita del nuovo album è stata un processo lungo e faticoso, visto che abbiamo registrato le tracce
nell’agosto del 2011. Ma paradossalmente, pur rallentando la nostra
attività compositiva (ci vuole tempo
e costanza per produrre nuovo materiale, soprattutto dopo l’ennesimo
cambio di line-up e la ricerca di una
nuova identità musicale), abbiamo
suonato parecchio dal vivo (per i no-
stri standard da musicisti non-professionisti) e abbiamo anche avuto l’occasione di vivere l’esperienza di un
tour negli States.»
Lo scorso anno siete partiti negli
States per una serie di concerti in
compagnia di Kid Millions, batterista dei mostruosi Oneida. Quanto ha
influito l’esperienza americana nella
stesura delle nuove tracce?
«Appunto… L’esperienza degli
States è stata meravigliosa. Un tour
molto DIY, ma è andato tutto vera-
particolare nelle nostre nuove composizioni, anche perché le registrazioni risalgono a sei mesi prima. Ma
di sicuro ci ha aiutato ad acquisire
maggiore consapevolezza delle nostre
capacità. Il nostro sound si è fatto meno spigoloso, più fluido, più groovy e
meno geometrico. Ma questo è più
legato al cambio di line-up che all’amicizia con Kid e gli Oneida.»
Hai fatto parte di una delle band
- a mio parere - più importanti della
scena impro/alternative italiana: i Bron
I Plasma Expander.
mente bene. Dalla qualità dei concerti, all’accoglienza del pubblico statunitense (che viene ai concerti soprattutto per assistere allo spettacolo e
non per fare relazioni sociali durante
le esibizioni) fino alla quotidianità
della vita di tour con Kid, con il quale ci siamo fatti sempre delle grasse
risate oltre che dei gran soldi come
dimostrano inequivocabilmente queste immagini. Tuttavia, non credo che
l’esperienza US abbia avuto un ruolo
Y Aur. Avete rilasciato una manciata
di dischi memorabili che vengono ricordati ancora con affetto dai fan e
dagli addetti ai lavori. Nostalgia di
quel periodo e di quella band? Sei
possibilista per una reunion? (vanno
anche ultimamente…)
«Già… mi capita spesso di ripensare ai Bron e devo dire che - pur cercando di rimanere obiettivo - quando ascolto Between 13 and 16 o Quien
Sabe? (ora scaricabili gratuitamen-
te su Bandcamp) realizzo quanto i
Bron Y Aur fossero un gruppo molto
avanti per i loro tempi e quanto siano stati sottovalutati da critica e pubblico. Il nostro punto di forza era
anche il nostro punto di debolezza:
avevamo inconsciamente imparato a
essere totalmente liberi nell’espressione e a spingere fino alle estreme
conseguenze il nostro affiatamento
musicale. D’altra parte, questo elemento portava spesso a un atteggiamento molto autoreferenziale e ingiustificatamente snobistico che ci ha
impedito di presentarci in maniera
accattivante verso i potenziali ascoltatori e quindi suscitare la loro curiosità. Se solo avessimo avuto un approccio più friendly verso l’esterno
e avessimo fatto un po’ più di marketing consapevole, forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma chi
lo sa? In ogni caso non rinnego nulla di quel periodo e sono ancora molto legato a Ciffo e Fiè dei Fuzz e anche a Mazzoldi che ha lasciato il gruppo circa un anno fa. La reunion? Ogni
tanto se ne parla… ma non è di facile
realizzazione… vedremo…»
Cosa pensi della scena italiana?
«Ti confesso che non acquisto riviste specializzate, la mia idea della
scena musicale italiana (“indipendente”, con tutto ciò che significa) è
probabilmente poco aggiornata e
rappresentativa essendo legata più
alle amicizie e ai passaparola che a
una ricerca mirata. Detto questo, nonostante la mia conoscenza deficitaria, sono convinto che esistano delle
realtà musicali assolutamente degne
di nota: Mombu, Fuzz Orchestra,
Zeus, Makhno, ma anche brutta gente
come i Dispo, Above the Tree, Qua-
siviri e i sempre grandi Jealousy Party che ci piacerebbe ospitare presto
dalle nostre parti. Non sono molto
al corrente di nomi totalmente nuovi
e di giovani band di qualità, ma a
quanto dicono gli addetti ai lavori
(le etichette) la situazione è abbastanza desolante. La stessa cosa succede nella scena sarda. Le novità
più interessanti sono infatti spesso
monopolizzate da band composte da
diverse combinazioni dei soliti vecchietti… (The Rippers, The Oops, Nick
Rivera, Takoma, Uncle Faust, Hola la
Poyana, Julia Ensemble oltre ai sempre bravissimi Hermetic Brotherhood
of Luxor). Esperienze fenomenali come quella di Here I Stay e gruppi come i Plasma Expander non sono riusciti, dopo una quasi decennale attività, a fare proseliti. Se da una parte
possiamo dare la colpa alla capacità creativa e allo spirito di iniziativa
delle “nuove generazioni”, non possiamo esimerci dall’autocritica secondo cui non siamo riusciti, in un modo o
nell’altro, a fare breccia sulle giovani speranze universitarie. E, se vogliamo che il mondo diventi un posto
migliore, dobbiamo modificare la nostra strategia di comunicazione. Cosa che ci ripromettiamo di fare a partire dall’esperienza di Egg Concerti.»
I cinque dischi che ti/vi hanno cambiato la vita.
«Mamma mia… allora, in ordine sparso:
Slint - Spiderland
Terry Riley - A rainbow in a curved air
Black Sabbath - Paranoid
John Coltrane - Ascension
Can - Future Days.»
Andrea Murgia
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Anno XVIII • N° 258 • 15 Maggio 2013
15
La Provincia del Sulcis Iglesiente
CANALE 40
IN ONDA IL FUTURO
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Grande entusiasmo per la corsa organizzata da Aci Cagliari, Comune di Iglesias, Provincia di Carbonia Iglesias e Regione Sardegna
Faggioli insuperabile da Iglesias a Sant’Angelo
Quarto tempo assoluto per Omar Magliona, primo tra i CN, davanti ad Antonio Lasia e al pilota di Nuxis Marco Satta con la Lola B02/50.
I
l pilota fiorentino Simone Faggioli, su Osella, ha vinto la corsa
in salita Iglesias-Sant’Angelo,
prima prova del CIVM 2013, organizzata dall’Automobile Club Cagliari, in collaborazione con il Comune di Igelsias, la Provincia di Carbonia Iglesias e la Regione Sardegna.
Alle sue spalle si sono classificati
il pilota umbro Michele Fattorini con
la Lola Formula 3000 ed il trentino
Diego De Gasperi con la Osella FA30.
Simone Faggioli è tornato a correre e a vincere sui tornanti sulcitani
dopo quattro anni con una prestazione
maiuscola, senza dar la possibilità di
ribattere ai suoi inseguitori. Nulla hanno potuto Merli, Magliona, Fattorini
e De Gasperi, tutti accreditati di ottime e prestanti vetture, ma poco efficaci per controbattere il campionissimo delle salite. Franco Lasia aveva
dato segnali di positiva competitività
al volante della Formula 3000 Lola,
ma difficoltà allo start della prima salita lo hanno stoppato anzitempo.
Faggioli si è aggiudicato la prima
gara della stagione, coprendo i seimila
metri del tracciato allestito dagli uomini dell’Automobile Club di Cagliari, in 2’48”07, prestazione realizzata nel corso della prima salita di
gara, la sola disputata da tutti i piloti
in quanto la seconda è stata interrotta
dopo l’uscita di strada di Valentina
Fadda, che con la Renault Clio Williams s’è appoggiata al guard rail in
un curva a sinistra poco dopo lo start,
e la vettura è scivolata sotto la sede
stradale. La direzione di gara ha così
interrotto la gara, dichiarando valida
la classifica della prima manche.
«Peccato per l’interruzione - ha
commentato Simone Faggioli - avrei
iniziata con il sole a fugare ogni dubbio sulla perfetta effettuazione della
prima salita di gara. Il tracciato ha
dato certezze ai piloti, ma il fondo
asfaltato non era “gommato”, non ha
offerto il grip atteso ed i cronomen
sono stati chiamati a manovrare volante ed acceleratore con sensibilità
ed accortezza supplementari, di quelle
gnimento della sua Osella a tre quarti di percorso, per un problema di pescaggio della benzina. Il giovane Michele Fattorini ha segnato il secondo
tempo a 15”66 dal fuoriclasse toscano e il trentino Diego De Gasperi, il
terzo assoluto a 17”27.
Quarto tempo assoluto per Omar
Magliona, primo tra i CN, a pochi de-
Adolfo Bottura all’esordio con la Lola
B99 quinto di E2M a precedere lo sfortunato Christian Merli, condizionato
dal malfunzionamento della pompa e
del pescaggio della benzina che gli ha
causato lo spegnimento del motore a
pochi chilometri dal traguardo del passo Genna Bogai, che poi è riuscito a
tagliare ma con notevole ritardo.
Il vincitore Simone Faggioli, su Osella, in uno dei tornanti della corsa.
Il pilota di Nuxis Marco Satta, su Lola, sesto assoluto.
avuto bisogno di fare ancora una salita, va comunque bene così ed anche
la stagione si annuncia combattuta.
Vorrei dedicare questa affermazione
a Luigi Bormolini, un grande personaggio che ha dato molto per le salite
che amava profondamente.»
La cronaca della gara mattutina è
cimi da De Gasperi ma con cinque
secondi su Antonio Lasia con il primo
dei prototipi E2b. Tra i piloti isolani si
sono distinti anche Marco Satta, sesto
assoluto e E2M 3000 con la Lola B02/
50, Auro Siddi settimo con la Lucchini Alfa secondo nella E2B 3000.
Nono assoluto è giunto il veneto
che fanno le differenze.
Sono saliti tutti, prendendosi rischi pur di guadagnare qualche decimo per superare i rivali. Immancabilmente è stato Simone Faggioli a
segnare il miglior crono in 2’48”07,
mentre l’atteso Christian Merli ha
“bucato” la salita stoppato dallo spe-
Foto di Fabio Murru
L’altro portacolori della Vimotorsport, Gino Pedrotti, ha chiuso la top
ten amministrando le risorse al volante della Tatuus Formula Renault.
Primo di Gruppo A è giunto il bolzanino della Mendola, Bicciato, che
ha chiuso la salita con la frizione in
panne ed ha accusato sostanziale
ritardo perso nel tentativo di sorpasso di Parlato in difficoltà. In E1 Italia
è stato il locale Giacomo Grussu a
segnare il miglior tempo, strabiliante
sul tracciato di casa al volante di una
Renault Clio Cup, autore di una prestazione che lo ha collocato in undicesima posizione assoluta. Per un solo
decimo di secondo Gerolamo Campus, su Fiat Uno Turbo, ha preceduto il
bolognese Fulvio Giuliani su Lancia
Delta Evo.
Ottimo e spettacolare il rientro
nel Civm del padovano Roberto Ragazzi, che si è imposto tra le GT con
la Ferrari 458, regolando sotto la bandiera a scacchi il compagno di squadra Bruno Jarach con la Ferrari 430
Challenge. Il bolzanino Armin Hafner con la Mitsubishi Lancer preparata
da Bicciato si è imposto nel Gruppo
N, precedendo il pilota locale Marco
Canu, anche lui su Mitsubishi Lancer.
Federico Aritzu si è aggiudicato la
classe N1600 con la Peugeot 106, davanti al bellunese Fabrizio Vettorel su
Peugeot 106 Rally BL Racing.
In Racing Start, infine, il bresciano
Nicola Novaglio con la Mini Cooper
S ha confermato le prestazioni offerte nelle prove, aggiudicandosi la prima gara della stagione, staccando il
bergamasco Tacchini con la Opel Corsa
OPC in difficoltà con l’assetto della
sua vettura.
Per la VBA/Olimpia una triste retrocessione,
la Comer Iglesias salva all’ultima giornata
I
l campionato di B1 di volley
maschile si è concluso nella
maniera più imprevedibile per
le squadre sulcitane: la Comer
Iglesias di Giuseppe Lai si è salvata per il secondo anno consecutivo
con tre vittorie da tre punti nelle ultime tre giornate (dieci punti nelle
ultime quattro con il punto strappato nel derby perso 3 a 2 a Sant’Antioco); la VBA/Olimpia è retrocessa tristemente in B2 con la netta
sconfitta di Asti, al termine di un
girone di ritorno disastroso.
Quella compiuta dalla Comer è
stata un’autentica impresa, se si considerano tutti i problemi vissuti nel
corso della stagione ed un girone di
andata deficitario che aveva fatto temere il crollo. Giuseppe Lai è riuscito a scuotere il gruppo e, passo dopo
passo, soprattutto nella parte finale,
l’ha letteralmente trascinata verso
quella salvezza che, ad un certo punto, sembrava impossibile. Per capire
la portata dell’impresa basta sottolineare che al termine del girone di
andata la Comer aveva 15 punti, ben
8 meno dei cugini della VBA/Olimpia; nel girone di ritorno Francesconi
e compagni hanno messo insieme
18 punti, come già ricordato 10 nelle
ultime 4 giornate, mentre la VBA/
Olimpia si è fermata a 9 punti in 13
giornate, facendosi scavalcare di un
punto in quello che alla fine si è rivelato un drammatico testa a testa tra
le due squadre sulcitane del girone.
Per la VBA/Olimpia è una retrocessione amarissima, qualche mese fa addirittura inimmaginabile, dopo che con l’arrivo del cubano Maikel Cardona la squadra per alcune
Il cubano Cardona. Foto Fabio Murru.
partite aveva fatto addirittura sognare un aggancio alla zona play-off.
Disperato e alla fine inefficace si è
rivelato anche il cambio tecnico, con
il pugliese Vincenzo Nacci al posto
del dimissionario Mario Basciu.
Tre anni fa la società guidata da
Rolando Serra impostò un programma ambizioso che avrebbe dovuto
portare la squadra a tentare la scalata
alla A2. La prima stagione rispettò
i programmi e la squadra andò persino oltre le aspettative, sfiorando
l’accesso ai play-off; lo scorso anno,
viceversa, anziché una crescita ci fu
un passo indietro e la tendenza non
è cambiata quest’anno, fino alla retrocessione in B2, dopo la quale il
presidente ha rassegnato le sue dimissioni.
«Il presidente Rolando Serra,
profondamente amareggiato per
l’esito della stagione appena conclusa con la retrocessione in serie
B2 e deluso per l’indifferenza dimostrata dai vari enti per una delle poche società attive a livello nazionale del nostro disastrato territorio - si legge in una nota - rassegna
le proprie dimissioni irrevocabili
consapevole che tale atto porterà
alla chiusura di tutte le attività della
società VBA/Olimpia Sant’Antioco.
Desidera in ogni modo ringraziare
tutti gli sponsor e le persone che, in
maniera volontaria hanno collaborato in questi anni veicolando il nome ed il prestigio di Sant’Antioco e
del Sulcis in tutta Italia. Resta il
rammarico - conclude la nota - per
un’altra realtà storica del nostro territorio che purtroppo scompare.»
La Provincia del Sulcis Iglesiente
Quindicinale di informazione politica, economica e sociale
Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95
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