Geografia e Geometria 1- Una “docta puella”alle nozze di Filologia 2- Nota bibliografica 3- La misurazione eratostenica del grado 4- Antictoni, antipodi e anteci Francesco Micelli Magistrale interateneo Ts Ud 20/3/13 Una “docta puella”alle nozze di Filologia • La narrazione comincia con due electissimae feminarum, Paideia e Philosophia, che precedono la uirgo Geometria portando l'abaco, strumento con cui Geometria esporrà la propria dottrina (& 579). • Geometria compare impugnando nella mano destra una bacchetta, nella sinistra una sfera (il planisfero di Archimede 212 d.C.) e indossa un peplo su cui sono raffigurati i corpi astrali, le loro grandezze e orbite, tanto che potrebbe sorella di Astronomia. • Geometria porta calzari consunti perché ha misurato il mondo intero e i suoi piedi sono tutti impolverati (& 583) perché ha sempre camminato • Chiamata a esporre i segreti della sua disciplina (& 586) premette che dovrà tradurre in latino una materia tradizionalmente greca (ma Plinio è ben presente) • Non è una sporca viandante, giunta a imbrattare il pavimento del senato celeste intarsiato di gemme, ma docta puella pur un poco mascula. Nota bibliografica • • • • • • • • 1- Assunto Mori, La misurazione eratostostenica del grado ed altre notizie geografiche della “geometria”, “Riv. Geogr. It.”, XVIII (1911), pp. 176-191; 382-391, 584-603. 2- Romeo Schievenin, Nugis ignosce lectitans. Studi su Marziano Capella, EUT, Trieste 2009, pp. 75-103 (anche on line) 3- Ireneo Filip, De nuptiis Philologiae et Mercurii Liber VI. Introduzione, traduzione e commento, diss. dottorale Università di Trieste 2010 vedi anche P.D. Napolitani - G. Giorello, Archimede. Il primo genio universale, Roma 2012) A. von Humboldt, Cosmos essai d’une description phisique du monde, Milano 1849, vol.II, pp.169-174 (trad. approvata da A.v.H., unica a disposizione) F. Farinelli, Geografia. Introduzione ai modelli del mondo, Torino 2003, & 5,98 P. Sloterdijk, L’ultima sfera. Breve storia filosofica della globalizzazione, Roma 2005, pp.25-32 Geometria • Geometria dicor, quod permeatam crebro admensamque tellurem eiusque figuram,magnitudinem, locum, partes et stadia possim cum suis rationibus explicare, neque ulla sit in totius terrae diuersitate partitio, quam non memoris cursu descriptionis absoluam (& 588) • Mi chiamano Geometria perché sono in grado di descrivere, con i calcoli appropriati, la terra – ripetutamente esplorata e misurata – e cioè la sua forma, la sua dimensione, la sua posizione, le sue parti e le distanze; e non esiste alcuna regione nella varietà dell'intera superficie terrestre, che io non possa rappresentare compiutamente mentre la descrivo a memoria (trad. Filip). • Una geo-grafia senza “elemento umano” ( M.185) La misurazione eratostenica del grado Due indiscussi meriti di questa enciclopedia scolastica: 1- Sfericità della Terra affermata nel M.E. • Sotto il consolato di Vipstano e Fonteio ci fu una eclissi di sole osservata in Campania nella settima ora diurna e rilevata in Armenia nell'undicesima ora del medesimo giorno; ciò senza dubbio è determinato dalla superficie della sfera terrestre che, mentre curva nella sua rotondità, varia in sequenza gli intervalli orari. ( &595) 2- Misurazione eratostenica pur riferita sommariamente * * SCHIEVENIN interpreta il testo come variante del metodo eratostenico di misurazione della circonferenza terrestre basata su rilevamento equinoziale (e non solstiziale), come integrazione del metodo già descritto da Cleomede. Eratostene di Cirene (276-194 a.C.), Aristarco di Samo (310-230 a.c.), Archimede (287-212), Cleomede (II metà II sec. A,C.). La misurazione eratostenica del grado • Marziano non riferisce tutto il procedimento di Eratostene: manca la descrizione del secondo rilevamento dell'ombra a Siene, analogo a quello di Meroe. • L'esposizione del metodo di Eratostene è tuttavia • intesa correttamente da Marziano, che anzi ne propone una variante poco nota • (la misurazione dell'ombra all’equinozio) (F.149) Antictoni, antipodi e anteci • I § 602-608 descrivono le fasce climatiche terrestri e riconoscono quattro ecumeni (noi; anteci, antipodi; antictoni) • C’è nel racconto, secondo Schiavenin, una inversione dei termini antipodi e antictoni (pp. 89-102). Note di Humboldt e di Farinelli • La conclusione della Storia naturale di Plinio*, del maggior monumento che la letteratura latina ha consegnato al medio Evo, è stata concepita nello spirito che conviene a una descrizione del mondo • La prima mossa moderna consiste nella riduzione del mondo a un’immagine, a una carta geografica (H.172) (F. &5) • * Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), Naturalis historia, 37 libri ,