Il mondo oltre l’Europa
occidentale
REGNO DI SVEZIA
STAT I
Danzica
ET
EU
T
IN
Vilnius
REGNO
DI POLONIA
GRANDUCATO
DI LITUANIA
Kiev
Praga
K
GERMANICO
KHANATI
Budapest
Venezia
PR
REGNO DI GEORGIA
Mar Nero
IMPERO DI
TREBISONDA
IMPERO
D’ORIENTE
Mediter r an eo
Creta
(Venezia)
SELGIUCHIDI
ARMENIA
REGNO DI
CIPRO
AM
AR
AN
TURCOMANNI
CARACUYUNLI
IMPERO
DEI
MAMELUCCHI
A Z E R O
Mar
E RBI
AT I S
CI P
Sicilia
(Genova)
IMPERO Costantinopoli
D’ORIENTE
Tessalonica
EMIRATO
TURCHI
OTTOMANI
DEI TURCHI
Negroponte
CONTEA DI DUCATO (Venezia)
CEFALONIA
DI ATENE
(Aragona)
Cherson
BULGARIA
IN
ALBANIA
REGNO Durazzo
Napoli
(Napoli)
DI
NAPOLI
Mar
Caspio
O
P E R
I M
PRINCIPATO DI
VALACCHIA
Ragusa
TURCO-MONGOLI
PRINCIPATO
DI
MOLDAVIA
REGNO
D’UNGHERIA
STATO
DELLA
CHIESA
Roma
O
K
Vienna
H
AT
AN
A D’ORO
ORD
’
L
L
DE
DE
L
ROMANO
PRINCIPATO
DI MOSCOVIA
Mosca
IRA
TO
IMPERO
RUSS I
Novgorod
O
Riga
ORD
REGNO DI
Copenaghen
DANIMARCA
O
C
NI
KHANATO
SIBERIANO
EM
REGNO DI
NORVEGIA
IMPERO
PERSIANO
Isfahan
Bagdad
L’Europa orientale nel XIV secolo
7.1 L’Europa orientale
Ordine dei cavalieri
teutonici: ordine
monastico-militare
simile a quello dei
Templari, il cui nome
completo era Frati
dell’Ospedale di Santa
Maria di Gerusalemme.
Nati durante la terza
crociata ottennero il
riconoscimento del papa
Clemente III nel 1191.
e la Russia
Le monarchie dell’Europa
orientale
Lo sviluppo delle monarchie nazionali non
riguardò solo l’Europa occidentale. Il progressivo accentramento del potere nelle
mani dei sovrani si verificò anche in Europa orientale, dove nacquero diversi nuovi
Stati, uno dei quali – la Prussia – destinato a
giocare un ruolo fondamentale nella politica
del continente in età moderna.
Per comprendere la situazione di questi
territori è necessario tornare all’epoca delle
crociate, quando in Terra Santa fu fondato
l’Ordine dei cavalieri teutonici . Nel 1226
l’Ordine ricevette dall’imperatore Federico II
l’autorizzazione a occupare e cristianizzare le
regioni dell’Europa centrale e orientale non
ancora convertite al cattolicesimo. I cavalieri
si insediarono in Prussia, dove avevano fondato città e diocesi sottoposte all’autorità del
Gran maestro dell’ordine. In breve crearono
un vero e proprio Stato che raggiunse la sua
massima estensione al principio del Quattrocento. Decaduti i cavalieri teutonici, nel Cinquecento la Prussia passò sotto la dinastia
dei duchi di Brandeburgo, avviando la sua
ascesa verso lo status di potenza europea.
Grande importanza in quest’area acquisirono il regno di Polonia e il granducato
di Lituania, unificati sotto la dinastia degli
Jagelloni da Ladislao II (1386-1434). A metà
del Quattrocento il grande Stato polaccolituano occupava un territorio che andava
dal Mar Baltico al Mar Nero. Vasta e importante era infine la monarchia d’Ungheria,
che raccoglieva il popolo dei magiari nella
pianura del Danubio.
Tra queste monarchie e quelle dell’Europa occidentale vi era una sostanziale
differenza: nella società degli Stati orientali rimaneva decisivo il peso della nobiltà
feudale. Mercanti e imprenditori, che pure
prosperarono in una certa misura (soprattutto nelle poche grandi città, ad esempio
Cracovia e Budapest), non giunsero mai a
insidiare realmente gli interessi dei grandi
proprietari terrieri. L’aristocrazia fu in grado dunque di mantenere i propri privilegi e
ricchezze, e di limitare l’azione dei sovrani
tendente ad accentrare il controllo del territorio.
Nel corso del Duecento, Kiev decadde progressivamente per la pressione degli invasori
mongoli, che la conquistarono nel 1237. Conservò l’indipendenza solo il principato di Novgorod, città fondata nel 1221 e situata più a
nord. Il suo più grande sovrano fu Aleksandr
Nevskij (1236-1263), che sconfisse a ovest gli
svedesi e i Cavalieri teutonici e a est stipulò
un accordo di pace con i Mongoli.
Al principio del XIV secolo l’immenso territorio a sud di Novgorod era ormai
quasi tutto nelle mani del khanato mongolo detto «dell’ Orda d’Oro  »: gran parte
dell’attuale Ucraina e della Crimea, con i
loro principati slavi, era sottomessa e costretta subire una dura dominazione.
Il rapporto delle popolazioni asservite,
che erano cristiane, con i conquistatori fu
reso ancora più difficile dalla conversione all’Islam di questi ultimi. Al quel tempo i territori del principato erano dunque
considerati appartenenti all’Asia e il regno
di Polonia costituiva la frontiera orientale
dell’Europa cristiana.
1200
khanato: era il
territorio governato
da un khan («capo»,
«comandante» in lingua
mongola). I khanati
furono creati a metà del
Duecento per governare
meglio l’immenso Impero
mongolo.
 Tweet Storia p. 358
I principati di Kiev
e di Novgorod
Intorno all’VIII secolo i conquistatori Vichinghi erano penetrati nei territori
dell’odierna Russia, discendendo il fiume
Dnepr fino al Mar Nero. Un loro capo, Oleg
(879-912), aveva fondato verso la fine del IX
secolo il principato di Kiev. Considerato il
più antico Stato organizzato slavo-orientale, esso occupava i territori dell’odierna
Ucraina occidentale, Russia occidentale
e Bielorussia: nelle fonti medievali veniva
chiamato Rus’ o Terra di Rus’ (da qui deriva
il termine «Russia») ed ebbe grande fortuna
politica e commerciale soprattutto grazie
agli accordi sottoscritti con Costantinopoli.
Attorno all’anno Mille, un erede di Oleg, il
principe Vladimir (978-1015) si convertì al
cristianesimo e impose questa svolta a tutto
il suo popolo: il principato entrava così a far
parte della cristianità orientale e rinsaldava
ulteriormente il legame culturale e spirituale con Costantinopoli.
© Loescher Editore – Torino
152
magiaro: che
appartiene al popolo
di origine ugro-finnica
che si stabilì nel IX secolo
nell’attuale Ungheria.
La cavalleria mongola in una miniatura del XVI sec.
© Loescher Editore – Torino
1364 Dondi costruisce l’astrario
Fine XIV sec. Formula della polvere da sparo per le armi da fuoco
1430 Appare la caravella
XV sec. Appare la nave ad attrezzatura completa
1550
153
2
7
Dalla fine del Medioevo all’età del Rinascimento
Cattedrale dell’Assunzione, XV sec., Vladimir, Russia.
Il principato di Moscovia
e la «Terza Roma»
La città di Mosca era una piccola città fondata nella prima metà del XII secolo. Essa
era collegata a un ricco bacino fluviale dal
fiume Moscova (da cui prendeva il nome), e
godeva dunque di una posizione ideale per
lo sviluppo di importanti attività mercantili.
Distrutta nel 1238 dagli invasori Mongoli, fu
presto ricostruita e – tramontato l’Impero
mongolo – dall’inizio del Trecento divenne
il centro di un piccolo principato indipendente: la Moscovia, ossia il primo nucleo
della Russia.
Il neonato principato poggiò fin da subito su due pilastri che avrebbero caratterizzato secoli di storia russa. Il primo pilastro
era costituito da sovrani capaci e ambiziosi,
che non esitarono a usare la forza per rac-
cogliere nelle proprie mani ogni potere e
sottomettere nobili e popolazioni ribelli. La
nobiltà terriera (i «boiardi») mantenne un
certo potere, ma meno che in Polonia e Ungheria. In questo, l’evoluzione del principato ricalcò lo sviluppo delle monarchie nazionali dell’Europa occidentale. Il secondo
pilastro era, invece, rappresentato dalla solidissima alleanza tra trono e altare, tra potere temporale e potere spirituale: un tratto,
questo, tipico della situazione russa.
Sotto la guida di Ivan I (1325-1341) il
principato cominciò a espandersi a spese
dei piccoli regni vicini. È allora che i sudditi
del principato cominciarono a chiamare il
loro Stato «Rossjia» e a definirsi «russi».
Poco più di un secolo dopo, Ivan III detto
il Grande (1462-1505) – colui che fece erigere a Mosca la grande fortezza-reggia del
Cremlino e che per primo adottò il titolo di
zar – sconfisse e inglobò il principato rivale
di Novgorod e si liberò dai tributi imposti
dai regni mongoli dell’epoca. Egli inoltre
sposò in seconde nozze la principessa Zoe,
nipote dell’ultimo imperatore di Costantinopoli, Costantino XI, e si accreditò come
continuatore della tradizione bizantina:
nacque qui l’idea di Mosca come «Terza
Roma» (dopo quella antica e dopo Costantinopoli, abbattuta nel 1453 dai Turchi ottomani). L’affermazione di questo legame con
Costantinopoli ebbe, inoltre, un carattere
religioso: poiché l’Impero bizantino era ormai in mano all’Islam, il metropolita (ossia
il vescovo) di Mosca, stretto alleato del sovrano, cominciò a considerarsi guida suprema dell’intera Chiesa ortodossa e incaricò
lo zar di difendere la cristianità orientale.
Gli zar russi diventavano i protettori della
Chiesa ortodossa. [Testimonianze  documento 6, p. 210]
Con Ivan III la Russia, che fino a quel
tempo era stata considerata dagli europei
territorio d’Asia, entrò nell’età moderna e si
avvicinò all’Occidente. Mantenne tuttavia
un tratto specifico destinato a mantenerla
in condizioni di perenne arretratezza sociale
ed economica rispetto ai paesi dell’Europa
occidentale: la presenza di una organizzazione sociale essenzialmente agricolo-feudale, basata sullo sfruttamento della servitù
della gleba, e la mancanza quasi completa
di un ceto borghese in grado imprimere il
necessario dinamismo all’economia e alla
società del paese.
7.2 L’Impero ottomano
e la caduta di
Costantinopoli
L’espansione dei Turchi
ottomani
A partire dal Duecento, alcune tribù di Turchi nomadi dell’Asia si erano insediate in
Anatolia (l’odierna Turchia asiatica), dove
il controllo dell’Impero romano d’Oriente
era piuttosto debole. Queste tribù vennero
riunite in un’unica forza da Otman I (12991326), che si proclamò sultano , diventando capostipite della dinastia ottomana. Questa nuova forza politica alle porte
dell’Europa – erano guerrieri abilissimi nel
combattimento e decisi a vincere nel nome
della fede musulmana – destò molte preoccupazioni nel mondo cristiano.
I domini degli ottomani crebbero rapidamente a spese dell’Impero romano d’Oriente, in declino militare. Nel corso del Trecento, l’Anatolia venne conquistata quasi per
intero e fu superato lo Stretto dei Dardanelli
(che collega il Mar Egeo al Mar di Marmara
e che, assieme allo Stretto del Bosforo, fa da
confine tra Europa e Asia). Entrati in Europa, gli Ottomani si diressero verso i Balcani.
Si impossessarono di Tracia, Tessaglia (regioni nel Nord della Grecia), Bulgaria, Macedonia e soprattutto del regno di Serbia.
Mausoleo di Darb-e-Imam a Isfahan, 1453.
La Serbia nel corso del Duecento e Trecento si era ingrandita notevolmente a spese dei Bizantini. Il re serbo Stefan IV Dusan
(1331-1355) aveva infatti conquistato l’Erzegovina, l’Albania, la Macedonia, l’Epiro e
parte della Bosnia: l’obiettivo dei serbi era
quello di diventare i continuatori del grande
impero cristiano di Costantinopoli, organizzandosi come monarchia attorno alla Chiesa
nazionale serbo-ortodossa. L’esercito serbo
venne tuttavia sconfitto dai Turchi nel 1389
nella battaglia di Kossovo: i serbi divennero vassalli degli Ottomani, perdendo quasi
tutte le loro conquiste e furono costretti a
pagare ai vincitori un pesante tributo. Il re
Durad Brankovic (1427-1456) tentò ancora
la via dell’indipendenza per il suo paese, ma
nel 1459 la Serbia fu inglobata nell’Impero
ottomano.
L’irresistibile avanzata dei Turchi subì
una battuta d’arresto ad opera dei Mongoli
guidati da Tamerlano, di cui parleremo nelle
prossime pagine, ma riprese più travolgente
che mai dopo la sua morte. Così, il sultano
Murad II (1421-1451) conquistò l’Albania
e il Peloponneso (la grande penisola meridionale della Grecia), assicurando agli Ottomani il controllo di gran parte della Penisola
balcanica e di tutta la Grecia continentale.
[ I NODI DELLA STORIA p. 160]
1200
sultano: termine
derivante da un
vocabolo arabo che
significa «forza»,
«autorità». Sinonimo di
«comandante», «capo»,
è stato usato da molte
dinastie regnanti nel
mondo musulmano per
indicare chi era investito
del titolo di sovrano
dell’Impero ottomano.
La caduta di Costantinopoli
e la fine dell’Impero romano
d’Oriente
Chi riuscì però a entrare da trionfatore a
Costantinopoli, rimasta l’ultima isola di
cristianità in un vasto territorio islamizzato, fu Maometto II (1451-1481), successore
di Murad II. Per avere ragione dell’antica
Bisanzio furono necessari un durissimo assedio e otto settimane di continui attacchi,
durante i quali i difensori della città sperarono invano che da Occidente arrivasse
l’aiuto delle potenze cristiane. Crollate le
mura, le ultime resistenze furono vinte il
29 maggio 1453. L’imperatore Costantino
XI morì in combattimento: dopo mille anni
di storia, l’Impero romano d’Oriente cessava di esistere.
Maometto II era un grande condottiero
e un abile stratega, ma anche un raffinato
uomo di cultura. Subito fece di Costantinopoli la nuova capitale dell’impero, ribattezzandola Istanbul, e garantì uguaglianza
© Loescher Editore – Torino
154
Il mondo oltre l’Europa occidentale
© Loescher Editore – Torino
1364 Dondi costruisce l’astrario
Fine XIV sec. Formula della polvere da sparo per le armi da fuoco
1430 Appare la caravella
XV sec. Appare la nave ad attrezzatura completa
1550
155
2
7
Dalla fine del Medioevo all’età del Rinascimento
7.3 I Mongoli da Gengis
Le conquiste dell’Impero ottomano fino al 1481
Il mondo oltre l’Europa occidentale
L’Impero mongolo nel XIII secolo
Khan a Tamerlano
Ragusa
Montenegro
Valacchia
Serbia
Kossovo
1389
Bucarest
Nicopoli
Danub
Filippopoli
M a r
eo
Eg
Atene
Trebisonda
Smirne
Bitinia
1402
Ankara
A n a t o l i a
Konya
Adalia
Aleppo
Antiochia
Rodi
Mare Mediterraneo
Creta
di trattamento a tutti gli abitanti della città,
cristiani compresi.
L’avanzata degli Ottomani venne fermata nel 1456 sotto le mura di Belgrado (capitale della Serbia ortodossa), ma alla fine
del Quattrocento essi apparivano in piena
espansione. Le mire ottomane erano dirette
verso le sponde musulmane del Mediterraneo, la Persia (l’attuale Iran) e la penisola arabica, che presto caddero sotto il loro
dominio. Ma i Turchi ambivano soprattut-
Ritratto di Maometto II il Conquistatore dipinto da
Gentile Bellini, 1480, Londra, National Gallery.
Cipro
IMPERO
DEI
MAMELUCCHI
to alla ricca Europa, contro la quale erano
pronti a marciare via terra dai Balcani, ormai sottomessi, e via mare dall’Egeo, dove
strapparono a Genova e Venezia colonie e
fiorenti rotte commerciali. Solo nel corso
del Cinquecento le monarchie cristiane
dell’Europa occidentale compresero la reale minaccia militare e religiosa portata
dall’Impero ottomano. E solo allora la lotta
antiturca divenne un tema dominante della
politica internazionale.
Una veduta della città di Costantinopoli,
manoscritto latino, Parigi, Biblioteca Nazionale.
Mentre nel XII e XIII secolo fiorivano in Europa regni, città e commerci, in Asia si verificarono eventi di grande importanza. Protagonisti principali furono i Mongoli, popolo
nomade delle steppe a nord della Cina, dediti
da millenni alla pastorizia e all’allevamento.
I Mongoli divennero una minaccia per tutti i popoli vicini quando raggiunsero l’unità
sotto Temugin, detto «Gengis Khan» (espressione che significa «supremo capo»). Gengis
Khan visse tra il 1155 (ma la data di nascita è
incerta) e il 1227 e portò in pochi anni le sue
tribù alla conquista di un impero vastissimo
che andava dalla Cina, a est, ai Monti Urali, a
ovest, e che occupava tutta l’Asia centrale.
Gli storici si sono chiesti a lungo come
sia stato possibile costruire un dominio tanto vasto con un esercito che probabilmente
non superava i 100.000 uomini. E la risposta
sta forse nelle straordinarie capacità militari
dei Mongoli: privi di fanteria, combattevano
solo a cavallo, gettandosi a ondate sui nemici
e annientandoli in breve con l’abilità nell’uso
di arco e frecce.
Nei trent’anni successivi alla morte di
Gengis Khan, l’Impero mongolo divenne il
più esteso che la storia abbia mai conosciuto. Dopo aver conquistato anche la Persia,
l’Anatolia e la Russia, con l’asservimento del
principato di Kiev, i Mongoli si spinsero fino
all’Europa centrale, minacciando l’Ungheria, la Polonia, la Bulgaria e arrivando perfino
alle costa del Mare Adriatico. Nel 1260, tuttavia, l’impero si divise in vari regni o «khanati», guidati da sovrani che prendevano il
titolo di «khan». Il più importante di tutti fu
il khanato di Cina, dove i Mongoli, guidati da
all’inizio da Kublai Khan, fondarono la dinastia Yuan e stabilirono la capitale a Pechino.
Kublai Khan fu il grande sovrano cinese visitato tra il 1260 e il 1295 dal mercante veneziano Marco Polo, che nel suo libro di memorie,
il celebre Milione, aprì gli europei alla conoscenza della grande potenza dell’Estremo
Oriente. D12 Il khanato più occidentale – e
quindi il più vicino all’Europa – fu invece il
khanato dell’Orda d’Oro che, come abbiamo già visto parlando dei principati russi e di
Mosca, tra Duecento e Quattrocento occupò
ROMANO
IMPERO
Roma
Kiev
IMPERO Costantinopoli
BIZANTINO SELGIUCHIDI
1200
Samarcanda
Kabul
Baghdad
Mar Mediterraneo
Damasco
sia
r
e
Il Cairo
P
A
MAMELUCCHI
r
a
b
La Mecca
Turfan
ciu
CINA
SETTENTRIONALE
Pechino
T i b e
t
Lhasa
Delhi
SULTANATO DI DELHI
ri
Nanchino
CINA
MERIDIONALE
Canton
Pagan
Area d’origine delle tribù mongole
Angkor
Confederazione mongola sotto Gengis Khan
Massima estensione dell’Impero mongolo
Oceano Indiano
Marco Polo e il padre alla corte del Gran Khan.
le terre comprese tra il Mar Nero, i monti del
Caucaso, la pianura russa e la Siberia occidentale.
L’avvento di Tamerlano
L’immenso territorio governato dai mongoli
conobbe tra Duecento e Trecento un lungo
periodo di pace. Nonostante le origini nomadi i Mongoli acquisirono presto molte
abitudini dei popoli sedentari: favorirono
lo sviluppo e i traffici dei paesi conquistati e
permisero che gli scambi tra Europa e Asia
si svolgessero proficui lungo la grande rotta
della Via della seta . Il clima di stabilità si
deteriorò nella seconda metà del Trecento,
quando i regni mongoli si trovarono in gravi
difficoltà per le continue discordie interne
e per la ribellione delle popolazioni sottomesse. A
Fu allora che si impose Timur-i lang, detto «Timur lo zoppo» (1336-1405), che gli occidentali chiamavano Tamerlano. Da semplice capo tribù egli riuscì a resuscitare la
© Loescher Editore – Torino
156
Man
Karakorum
a
Gallipoli
Brussa
Grecia
Sinope
USSI
Novgorod TI R
PA
REGNO DI
SACRO POLONIA
i
Salonicco
Nero
1453
Costantinopoli
Nicomedia
Adrianopoli 1361
Albania
Mar
Varna
1444
Bulgaria
Sofia
Durazzo
io
1396
PRINCIPATO
REGNO
DI SVEZIA DI NOVGOROD
L’impero di Gengis Khan
a
BosniaErzegovina
Primo nucleo dell’Impero
ottomano (1299-1359)
Espansione ottomana
fino al 1451
Conquiste di Maometto II
(1451-1481)
Transilvania
PRI
NC
I
R E G NO D I
UNGHERIA
Via della seta:
espressione di origine
ottocentesca che
indica l’insieme delle
vie terrestri, marittime
e fluviali tra l’Europa
mediterranea e la Cina
(all’epoca l’unica area
in cui si produceva la
seta) attraverso il Medio
Oriente e l’Asia centrale.
Album p. 162
Dossier 12 p. 350
Ritratto di
Marco Polo.
© Loescher Editore – Torino
1364 Dondi costruisce l’astrario
Fine XIV sec. Formula della polvere da sparo per le armi da fuoco
1430 Appare la caravella
XV sec. Appare la nave ad attrezzatura completa
1550
157
2
7
Dalla fine del Medioevo all’età del Rinascimento
7.4 Cina, Giappone
L’India, paese delle
contraddizioni
e India
La straordinaria civiltà cinese
La moschea di Bibi Khanum, fatta costruire da
Tamerlano nel 1399 per la moglie, Samarcanda.
potenza dei Mongoli, unendone di nuovo le
forze e proclamandosi restauratore dell’impero di Gengis Khan. Scelta come capitale la
città di Samarcanda, un importante centro
carovaniero e polo artistico e culturale (oggi
importante città dell’Uzbekistan), e raccolto un forte esercito, impose il suo dominio
su un territorio vastissimo, che andava dalla
Siria all’India, sconfiggendo tra gli altri i Turchi ottomani.
L’eco di questi avvenimenti giunse presto
in Occidente, dove Timur fu dipinto come
un sovrano di incredibile crudeltà e fu chiamato «Tamerlano il terribile». Egli morì nel
1405, al principio di una campagna di riconquista della Cina, che aveva cacciato gli
eredi di Gengis Khan a favore della dinastia
locale dei Ming. Non era tuttavia riuscito a
organizzare e consolidare il proprio impero
e i discendenti non riuscirono a conservare
l’unità. La potenza dei Mongoli svaniva così
per sempre.
Fin dal VI millennio a.C. la Cina ospitò una
progredita civiltà agricola e i suoi sovrani
crearono una monarchia feudale assai prima di quanto avvenne in Europa.
Popolo estremamente progredito, i cinesi
studiavano le scienze, soprattutto l’astronomia, la matematica e la medicina, e realizzavano raffinatissimi prodotti artigianali con
seta, carta, vetro e porcellana. La più grande
opera di architettura mai realizzata dall’uomo
fu realizzata dai cinesi: su tratta della Grande
Muraglia, una cinta difensiva lunga oltre 8500
chilometri, la cui costruzione iniziò lungo i
confini settentrionali del paese sotto l’imperatore Qin Shi Huang intorno al 220 a.C.
I nomi esotici e affascinanti delle dinastie
cinesi attraversano i secoli: gli Han (206 a.C. 220 d.C.), i Tang (618-907) e i Song (9601279), portarono l’Impero cinese a un grado
di civiltà ed espansione rimasto poi ineguagliato, proprio nel periodo tardomedievale
in cui l’Europa viveva un’epoca di rinascita
sia politica che culturale.
La Cina cadde nel Duecento in mano ai
Mongoli, che fondarono la dinastia Yuan e
stabilirono la capitale a Pechino. Nella seconda metà del Trecento, liberatisi dai Mongoli e sfuggiti al tentativo di riconquista da
parte di Tamerlano, i Cinesi ripresero il dominio del loro Impero. Nel 1368 si impose
L’impero di Tamerlano
PRI
NC
I
SI
RUS
TI
PA
Kiev
ORDA D’ORO
Tana
Costantinopoli
Ankara
OTTOMANI
Karakorum
Turfan
Tabriz
Samarcanda
Kabul
Baghdad
Persia
Damasco
MAMELUCCHI
Hormuz
KHANATO DI
CIAGATAI
Delhi
Ti b et
Lhasa
Pechino
DINASTIA YUAN
Chingchao
Nanchino
C i n a
Chengdu
Canton
Arabia
La Mecca
Manciuria
Ind i a
Area dominata dai mongoli fino a metà del XIV secolo
Impero di Tamerlano
La Grande Muraglia.
Un banchetto alla corte del Gran Khan,
miniatura, XV sec., Parigi, Biblioteca Nazionale.
allora la dinastia Ming, che regnò per oltre
tre secoli fino al 1644: in questo lungo periodo i Ming rafforzarono i già intensi traffici
commerciali con l’Europa e inaugurarono
stabili relazioni diplomatiche con l’Occidente, che proprio allora entrava nell’epoca
delle grandi scoperte geografiche e della navigazione oceanica.
L’isolamento dell’arcipelago
giapponese
Ancora più a est rispetto alla Cina si estendeva l’arcipelago giapponese, abitato da
una popolazione di agricoltori (il riso era la
base dell’economia nazionale) e pescatori,
nonché temibili guerrieri. Il Giappone, quasi completamente sconosciuto agli europei,
gravitava culturalmente da secoli nell’area
cinese: ad esempio, dalla Cina provenivano
molte tecniche di coltivazione largamente
utilizzate dai contadini nipponici, e anche
il buddismo , religione nazionale che conviveva con il tradizionale shintoismo , era
giunto nell’arcipelago grazie all’influenza
dei Cinesi.
L’organizzazione politica consisteva in una
sorta di confederazione di principati feudali
che rispondevano formalmente al potere di
un imperatore, ma soprattutto (dal 1192) a
un capo supremo militare, lo Shogun.
Nel corso del XIII secolo il Giappone seppe opporsi con successo al tentativo di invasione dei Mongoli e proseguì il suo sviluppo,
nei due secoli successivi, in un sostanziale
isolamento.
1200
buddismo: dottrina
fondata da Siddhartha
Gautama detto il Buddha
(il «risvegliato») nel
VI secolo a.C. È una
via di perfezionamento
individuale, per ottenere
la salvezza. Chiede
l’abbandono delle
passioni e dei beni
terreni per raggiungere
la serenità interiore.
Anche l’India fu sede di antichissime civiltà
e già nel III millennio a.C., nella valle del fiume Indo, fiorirono le città dei regni di Mohenjo-Daro e Harappa. Le civiltà sviluppatesi in queste zone non riuscirono tuttavia a
rimanere a lungo indipendenti ma subirono
numerose invasioni e occupazioni.
L’India fu ad esempio conquistata nel 522
a.C. da Dario I di Persia e intorno al 330 a.C.
da Alessandro Magno. Solo sotto la dinastia
dei Gupta (320-550 d.C.) l’India riuscì a trovare una guida unita e forte capace di imporre la propria civiltà ai popoli vicini. Successivamente, di nuovo diviso in molti Stati
spesso in lotta tra loro, il paese subì dall’VIII
al XII secolo il dominio islamico, mentre
nel 1399 venne conquistato da Tamerlano.
Alle soglie dell’Età moderna, l’India
era governata dalla dinastia Moghul, fondata da Babur, uno dei
discendenti di Tamerlano: creata nel 1526, sarebbe durata (con
alterne fortune) fino al 1857,
raggiungendo l’apice durante il
regno di Akbar il Grande, tra 1542
e 1605.
L’India viveva prevalentemente
di agricoltura, e, allora come oggi,
era un paese caratterizzato da infinite contraddizioni, dal punto di
vista sia economico che sociale.
shintoismo:
religione nazionale del
Giappone caratterizzata
dal culto degli antenati
e dal riconoscimento
dell’origine divina
dell’imperatore.
Il dio Shiva,
X sec., Boston,
Museum of
Fine Arts.
Gli imperi Moghul e Ming
Impero Moghul
Impero Ming
Mongolia
Grande Muraglia
Samarcanda
Pechino
Suchou
Kabul
Delhi
Tibet
Agra
Lhasa
Xi’an
I M P E RO
C I N E S E
IMPERO MOGHUL
Canton
Calcutta
Giappone
Nanchino
O C E A NO
PACI F ICO
Siam
OCEANO
INDIANO
© Loescher Editore – Torino
158
Il mondo oltre l’Europa occidentale
© Loescher Editore – Torino
1364 Dondi costruisce l’astrario
Fine XIV sec. Formula della polvere da sparo per le armi da fuoco
1430 Appare la caravella
XV sec. Appare la nave ad attrezzatura completa
1550
159
7
induismo: religione
politeista sviluppata
soprattutto in India.
Crede nella rinascita
dell’individuo dopo
la morte e nella sua
reincarnazione in un
nuovo corpo e in una
nuova vita.
Abitata da decine di popoli differenti, discendenti dei tanti invasori, vi si parlavano
centinaia di lingue e dialetti. Anche i costumi e le tradizioni erano assai vari, come le
religioni presenti nel paese: l’induismo ,
l’islamismo e il buddismo.
Caratteristica dell’India era poi la divisione della società in caste, cioè in gruppi
sociali chiusi, che impedivano agli appartenenti a una casta qualsiasi contatto con
quelli di altre caste. In base alla dottrina
induista, ogni uomo appartiene per tutta la
vita a una casta: dopo la morte, chi ha meritato si reincarnerà in un individuo di casta
superiore, chi ha demeritato in uno di casta
inferiore. Questo sistema sociale, organizzato secondo una rigida gerarchia, dava il
primato e maggiore importanza agli uomini
di religione (brahmani), seguiti dai guerrieri (kshatrya), dai mercanti e degli artigiani
(vaishya), dai contadini e dai servi (shudra)
e infine dagli intoccabili o paria, i «senza
casta» rifiutati da tutti perché considerati impuri e destinati ai mestieri più umili.
Contraddizioni così ampie difficilmente potevano trovare una soluzione. Ecco perché
l’India appariva al suo interno assai più divisa del suo grande vicino cinese. [Testimonianze  documento 7, p. 211]
1192
Lo Shogun supremo capo
militare in Giappone
1206-1294
I Mongoli dominano la Cina
XIII-XV sec.
I cavalieri teutonici creano
uno Stato in Prussia
1360 ca. - 1405
Tamerlano restaura l’impero
di Gengis Khan
L’imperatore Babur attraversa un fiume su una zattera, miniatura di un manoscritto indiano del XVI sec., New Delhi, Museo Nazionale.
1368-1664
Dinastia Ming in Cina
I NODI DELLA STORIA
Quale fu la sorte dei cristiani prigionieri dei Turchi?
La crisi del tradizionale califfato arabo aveva visto il sorgere
della potenza di un nuovo popolo fedele all’Islam, i Turchi. In
breve costoro sostituirono, nell’immaginario occidentale, quello
che era stato il ruolo dei mori in lotta con i deboli Stati cristiani
dell’Europa altomedievale. Le crociate non avevano seriamente
indebolito la forza turca che, al contrario, nei secoli successivi era andata a stabilizzarsi non solo nella penisola anatolica
e nel Medio Oriente ma, sempre di più, nella fascia costiera
settentrionale dell’Africa. Dalle sponde mediterranee i Turchi
lanciavano la loro minaccia all’Europa meridionale, preferendo,
all’attacco diretto, la più redditizia guerra di corsa. Con questa espressione si intendeva una sorta di pirateria autorizzata,
legittima, quindi, sia secondo il diritto interno degli Stati che la
promuovevano sia secondo i canoni del diritto internazionale
dell’epoca. I corsari barbareschi partivano dalle loro basi in
Nord Africa – Algeri e Tunisi erano le più famose – per aggredire
i convogli commerciali marittimi che partivano dai porti italiani,
spagnoli e francesi meridionali. Spesso facevano razzie sulla
terraferma, portandosi via come prigionieri abitanti dei paesi
rivieraschi. Non era infrequente, di conseguenza, incontrare
nella città mediterranee assoggettate ai Turchi numerosi «occidentali», prede di guerra di queste molteplici scorrerie. Molti
160
© Loescher Editore – Torino
di loro vivevano in condizione di schiavitù; altri, magari dopo
una conversione non sempre obbligata all’Islam, conducevano
un’esistenza piacevole e vantaggiosa. Alcuni ebbero la capacità
di scalare le gerarchie della burocrazia ottomana, diventando
consiglieri, stimatissimi per altro, dei sovrani e dei principi turchi. Uno dei più celebri corsari turchi del XVI secolo, d’altronde,
Ulug-Ali, era calabrese di nascita. E numerosi furono anche
gli europei che, anche senza essere catturati, andarono di loro
spontanea volontà nei territori ottomani, guadagnandosi in patria la fama di rinnegati e l’odio feroce dei contemporanei. Va
detto che i Turchi non forzavano le conversioni e, in taluni casi,
permettevano ai nuovi arrivati di continuare a professare la loro.
Una situazione impensabile nell’Europa del tardo Medioevo e
della prima Età moderna.
Lo storico spagnolo Bartolomé Benassar ha scritto, insieme alla
moglie Lucile, un libro molto documentato sull’argomento intitolato non a caso Cristiani di Allah. Secondo Benassar, le reali motivazioni alla base di queste scelte sarebbero illuminanti: «Il fatto
è che le società musulmane dell’epoca, perlomeno quelle che
si affacciavano sul Mediterraneo, erano più aperte delle società
cristiane. Là il privilegio di nascita non contava quasi nulla, e si
faceva fortuna grazie al merito, all’audacia e alla scaltrezza».
1389
I Turchi sconfiggono i Serbi
nella battaglia di Kossovo
1453
I Turchi conquistano
Costantinopoli
1462-1505
Ivan III il Grande di Russia
1526-1857
Dinastia Moghul in India
Il mondo oltre l’Europa occidentale
1 Le monarchie nazionali si sviluppano anche in Europa orientale, ma sono
indebolite dalla forza della nobiltà feudale. In Russia si pongono le basi
di una futura potenza continentale. Anche in Europa orientale si formarono monarchie nazionali. Tra Duecento e Quattrocento si formò e iniziò la sua ascesa la
Prussia, sotto la guida dell’Ordine dei cavalieri teutonici. Crebbero anche il regno di
Polonia, il granducato di Lituania (che fu poi unito alla Polonia) e il regno di Ungheria:
in tutti questi Stati il potere del sovrano fu sempre fortemente combattuto e limitato
dai nobili. Soprattutto, nacque il principato di Moscovia, progenitore della Russia
moderna. Dal XIV secolo esso ebbe sovrani capaci come Ivan I e Ivan III il Grande,
che allargarono i loro domini. Ivan III, il primo sovrano russo ad avere il titolo di «zar»,
seguendo il modello di Costantinopoli diede vita a una solidissima alleanza con la
Chiesa ortodossa. Mosca fu quindi considerata la «Terza Roma»: guida (con il suo
patriarca) e protettrice (con gli zar) della Chiesa ortodossa.
2 L’espansione dei Turchi ottomani sembra inarrestabile: nasce un impero
capace di minacciare concretamente la sicurezza del continente europeo.
Alle soglie dell’Europa nacque, tra Duecento e Trecento, il regno dei Turchi ottomani.
Guerrieri risoluti nel nome dell’Islam, essi occuparono l’Anatolia e si ingrandirono
rapidamente a spese dell’Impero romano d’Oriente da tempo in declino. Nel XIV
secolo conquistarono i Balcani: nel 1389, nella battaglia di Kossovo, sconfissero la
Serbia, il più importante Stato cristiano della penisola. In seguito diedero l’assalto a
Costantinopoli, che cadde nel 1453. Al termine del Quattrocento, l’impero ottomano
dominava il Mediterraneo orientale e si proiettava da un lato verso l’Europa cristiana
e dall’altro verso la Persia, la penisola arabica e i deboli Stati musulmani delle coste
mediterranee.
3 L’Asia è dominata dai Mongoli, che formano un immenso impero poi diviso in «khanati». Nelle steppe d’Asia a settentrione della Cina, un capo carismatico di nome Temugin unificò al principio del Duecento le tribù nomadi dei Mongoli.
Soprannominato «Gengis Khan» («supremo capo»), egli portò i suoi guerrieri a cavallo
a conquistare in pochi anni un impero immenso. Sotto i suoi successori, l’impero
mongolo divenne il più vasto che la storia abbia mai conosciuto: si estendeva dal
Mediterraneo alla Cina. Esso si divise poi in diversi regni, detti «khanati»: tra essi ricordiamo il khanato di Cina, con la dinastia Yuan, che pose la sua capitale a Pechino,
e l’Orda d’Oro, che occupava molti territori dell’Europa orientale fino ai confini con la
Polonia. Alla fine del Trecento, un nuovo condottiero, Tamerlano, restaurò l’impero di
Gengis Khan. Questo impero si disgregò tuttavia velocemente dopo la sua morte.
4 Cina e India sono due immensi paesi con forti differenze etniche, culturali
e politiche interne. Il Giappone invece vive in un sostanziale isolamento. In
Cina si affermò fin dal I millennio a.C. una potente monarchia feudale. I cinesi erano
un popolo assai progredito, economicamente e tecnologicamente. Quando l’Europa
lasciò il Medioevo per entrare nell’Età moderna, qui governava la dinastia Ming, che
aveva liberato il proprio paese dal dominio mongolo. L’India non fu nei secoli unita e
potente come la Cina e subì anzi numerose invasioni e occupazioni. La sua popolazione era caratterizzata da una miriade di usi, lingue e religioni diversi e ciò rendeva
difficile unificarla. Ci riuscirono i Moghul, discendenti di Tamerlano, che dal Cinquecento all’Ottocento governarono su gran parte del paese. L’arcipelago giapponese,
dove abitava una popolazione influenzata culturalmente dalla Cina, era governato da
un supremo capo militare (lo Shogun), la cui autorità era limitata dall’autonomia dei
principi feudali. Questo popolo conobbe, nei secoli che abbiamo qui considerato, un
forte isolamento.
© Loescher Editore – Torino
161
2
7
Dalla fine del Medioevo all’età del Rinascimento
Seta e spezie: gli scambi
commerciali tra Europa e Asia
Le spezie
Il termine «spezie» definiva un insieme piuttosto ampio di prodotti naturali di origine vegetale.
Non erano reperibili in Europa, ma erano essenziali per alcuni campi della vita quotidiana come
quello alimentare (conservazione e condimento dei cibi), quello industriale (colorazione dei
tessuti) o quello igienico-sanitario (uso farmaceutico e igienizzazione degli ambienti). Alcune
erano conosciute sin dall’antichità e provenivano dall’Africa o dal Medio Oriente, altre invece
giungevano dall’Estremo Oriente o dall’India e si diffusero solo nel corso del Medioevo.
La principale via di comunicazione e scambio commerciale tra Europa e Asia nel Medioevo fu la Via della
seta, così chiamata per uno dei più importanti prodotti che vi transitava. Si trattava di un complesso sistema
di vie terrestri e marittime che si snodava attraverso importanti centri di scambio ed empori commerciali
come, ad esempio, le città di Samarcanda in Asia centrale o Damasco in Medio Oriente. A dispetto del nome,
attraverso questo vero e proprio sistema commerciale a lungo raggio oltre alla seta transitavano anche altre
preziose materie prime come, ad esempio, le spezie. Lo sbocco finale delle vie provenienti dall’Asia erano
i porti del Mediterraneo orientale nei quali le ricche e preziose merci passavano sotto il controllo delle Repubbliche marinare italiane e, in modo particolare, di Venezia.
Tana
Sarai
Sarajcik
Venezia
Costantinopoli
sandalo
Otrar
Turfan
Samarcanda
Kashgar
Damasco
Baghdad
Il mondo oltre l’Europa occidentale
Kabul
Yumen
Pechino
Loulan
Loyang
Chingchao
zenzero
aloe
sesamo
La Via della seta.
La seta
La lavorazione della seta arrivò in Europa attraverso la presenza araba in Sicilia e in Spagna e, a partire dal XII secolo, si diffuse in diversi centri dell’Italia centro-settentrionale. La materia
prima era importata dal continente asiatico, in modo particolare
dall’area del Mar Caspio e dai centri commerciali dell’Asia centrale. Una volta arrivata sui porti del Medio Oriente o dell’Impero
bizantino, la seta era trasportata dai mercanti italiani attraverso
il Mediterraneo. Solo con il XVI secolo si diffuse su larga scala
l’allevamento dei bachi da seta nella penisola italiana e diminuì
l’importazione dall’Asia.
pepe nero
incenso
lacca
canfora
chiodo di garofano
Lavorazione della seta nel Cinquecento.
162
© Loescher Editore – Torino
noce moscata
cannella
La nutrizione del baco da Seta (XVIII secolo).
© Loescher Editore – Torino
163
2
7
Dalla fine del Medioevo all’età del Rinascimento
Ragiona sul tempo e sullo spazio
Impara il significato
1
4
ATTIVITÀ
2
Osserva la cartina a p. 159 e rispondi alla domanda: nel XIV secolo la Grande Muraglia serviva ai cinesi per
difendersi da un popolo in particolare; quale?
a
1 XIII secolo 2 XIV secolo 3 XV secolo 4 XVI secolo
g
h
i
l
m
n
Decaduti i cavalieri teutonici, la Prussia passa sotto la dinastia dei duchi di Brandeburgo
Gran parte dell’attuale Ucraina e della Crimea è sotto la dominazione del khanato mongolo «dell’Orda d’Oro»
Nel
Costantinopoli cade sotto l’attacco di Maometto II: è la fine dell’Impero romano d’Oriente
Sotto la guida di Ivan I il principato di Moscovia si espande a spese dei piccoli regni vicini
Nel
la Serbia è inglobata nell’Impero ottomano
Gli ottomani mirano a espandersi verso le sponde musulmane del Mediterraneo, la Persia, la penisola arabica
e l’Europa
L’impero mongolo di Gengis Khan si estende dalla Cina ai Monti Urali, occupando tutta l’Asia centrale
Nel
muore «Tamerlano il terribile», restauratore dell’impero di Gengis Khan; l’impero dei Mongoli inizia
un inesorabile declino
Nel
, in Cina, si impone la dinastia dei Ming, che regnerà per oltre tre secoli
Nel
viene fondata la dinastia Moghul che, con alterne fortune, durerà fino al XIX secolo
Lo stato polacco-lituano, che occupa il territorio che va dal Mar Baltico al Mar Nero, acquisisce grande importanza
Il Giappone si oppone con successo al tentativo di invasione dei Mongoli
Esplora il macrotema
3
b
c
d
e
f
g
h
5
Condizione tipica del Medioevo per la quale i contadini sono vincolati al terreno del padrone e una serie di obblighi nei suoi
confronti. La Russia, pur entrando nell’età moderna, mantiene tale organizzazione sociale, che le impedisce di imprimere il
necessario dinamismo all’economia e alla società del paese
Luogo d’origine e di sviluppo; fin dal VI millennio a. C. la Cina ospita una progredita civiltà agricola e i suoi sovrani creano una
monarchia feudale assai prima di quanto avviene in Europa
Culto caratterizzato dalla credenza in una molteplicità di dei; un esempio è dato dalla religione induista
In filosofia, opposizione tra due asserzioni tali che una nega ciò che l’altra afferma; in generale, cosa che ne contraddice
un’altra: il sistema sociale indiano, per esempio, vede la compresenza di uomini di religione, guerrieri e ricchi artigiani accanto
agli intoccabili, rifiutati da tutti perché considerati impuri
Unione di più federazioni o associazioni che, conservando la loro individualità, perseguono scopi comuni mediante organi
unitari; nel Medioevo, in Giappone l’organizzazione politica consiste in un insieme di principati feudali che rispondono
formalmente al potere di un imperatore
Colui che imposta e coordina le operazioni di guerra; un abile condottiero è Maometto II, sultano degli Ottomani
Gruppo di isole vicine tra loro; un esempio è dato dal Giappone, che nel corso del Medioevo si sviluppa in un sostanziale isolamento
Regione le cui acque confluiscono nello stesso fiume; la città di Mosca, sorgendo sulle sponde del fiume Moscova, godeva
di una posizione ideale per lo sviluppo di importanti attività mercantili
Prova a riflettere sul significato di «isolamento» e, alla luce di quello che hai letto nel capitolo, spiega l’origine di questo termine.
Osserva, rifletti e rispondi alle domande
6
Completa il testo. Attenzione: alcuni concetti non vanno usati.
Scrivi la definizione dei seguenti termini o espressioni.
1 Bacino fluviale 2 Servitù della gleba 3 Arcipelago 4 Confederazione
5 Contraddizioni 6 Religione politeista 7 Stratega 8 Culla della storia
Completa le frasi scrivendo, dove richiesto, l’anno esatto in cui accade l’evento, poi collega ciascun fatto
al secolo in cui avviene. Infine distingui con tre colori diversi gli eventi riconducibili all’Oriente, quelli che
riguardano il Medio Oriente e quelli che si riferiscono all’Europa.
a
b
c
d
e
f
Osserva la mappa concettuale relativa all’ascesa degli Ottomani. Poi rispondi alle domande.
Gli effetti dell’ascesa degli Ottomani
Scisma • Oriente • ottomano • metrolita • protettori • Roma
ereticali • bizantino • Papato • Occidente • Costantinopoli
Alle soglie dell’Età moderna le religioni protagoniste dell’Europa e del Vicino oriente sono il Cristianesimo
e l’Islam, il quale tra il XV e il XVI conosce una nuova fase espansiva grazie soprattutto all’ascesa
dell’Impero ottomano.
In Europa il (1)
va perdendo il suo prestigio politico, intaccato gravemente dallo
(2)
d’Occidente, e la Chiesa comincia a perdere la sua credibilità spirituale; di
conseguenza sorgono diversi movimenti (3)
(come quelli teorizzati da Wycliffe e Hus)
che predicano un ritorno allo spirito evangelico originario.
Nello stesso tempo, una nuova minaccia per la cristianità sopraggiunge dall’(4)
: la
conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi, infatti, e la formazione dell’Impero (5)
sulle rovine dell’Impero (6)
ritornano a far balenare la minaccia musulmana
sull’Europa.
Intanto, il vescovo di Mosca (il (7)
), ribadendo lo stretto legame che intercorre tra Ivan
III il Grande e (8)
, inizia a considerarsi guida suprema dell’intera Chiesa ortodossa e
incarica lo zar di difendere la cristianità orientale; gli zar russi diventano così i (9)
della
Chiesa ortodossa (contrapposta alla Chiesa romana).
1 Quali stati si affermano
nell’Europa orientale?
2 In che cosa differiscono
gli Stati dell’Europa dell’Est
rispetto a quelli dell’Ovest?
Mostra quello che sai
7
164
© Loescher Editore – Torino
Il mondo oltre l’Europa occidentale
Osserva l’immagine a p. 159 (in alto) e analizza posture e posizioni dei personaggi: quali relazioni intercorrono tra
essi? Quali ruoli ricoprono?
© Loescher Editore – Torino
165
Scarica

Orizzonti 1_U2_C7