6° incontro
15-novembre 2012
Lo spirito di servizio
Spesso capiterà anche a casa vostra………
Oppure in
oratorio
E capitava anche
ai tempi di Gesù
Leggiamo dal Vangelo di Luca al capitolo 10
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una
donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa
aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai
piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece
era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi
avanti, disse “Signore, non ti curi che mia sorella mi
ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”.
Ma Gesù le rispose “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti
agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è
bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le
sarà tolta
Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnesa
Gongia Boiagiu;Skopje, 26 agosto 1910 –
Calcutta, 5 settembre 1997), è stata
una religiosa e beata albanese, di
fede cattolica, fondatrice della congregazione
religiosa delle Missionarie della Carità. Il suo
lavoro tra le vittime
della povertà di Calcutta l'ha resa una delle
persone più famose al mondo. Ha ricevuto
il Premio Nobel per la Pace nel 1979, e il 19
ottobre 2003 è stata proclamata beata daPapa
Giovanni Paolo II.
Nacque il 26 agosto 1910 a Skopje in una benestante famiglia di genitori albanesi originari
del Kosovo: la madre, Drane, era nata aGjakova e il padre, Kolë, a Prizren. All'età di otto anni
rimase orfana di padre e la sua famiglia si trovò in gravi difficoltà economiche. A partire dall'età
di dieci - quattordici anni partecipò alle attività della parrocchia del Sacro Cuore di Skopje, in
particolare quelle del coro, del teatro e dell'aiuto alle persone povere. In quel periodo cominciò
a conoscere l'India tramite le lettere di missionari gesuiti attivi nel Bengala. Nel 1928, a diciotto
anni, decise di prendere i voti entrando come aspirante nelle Suore di Loreto, un ramo
dell'Istituto della Beata Vergine Maria che svolgeva attività missionaria in India. Dopo un primo
colloquio a Parigi, venne inizialmente inviata a Dublino, in Irlanda, dove si fermò sei settimane
per imparare le prime nozioni di inglese e ricevere il velo di postulante.
Nel gennaio 1929 raggiunse l'India dove, dopo una breve sosta a Calcutta, venne inviata
nel Darjeeling, alle pendici dell'Himalaya, per completare la sua preparazione. Qui si fermò due
anni, studiando le lingue inglese e bengali e insegnando nella scuola annessa al convento. Svolse
anche un'attività come aiuto-infermiera che la mise in contatto con la realtà dei malati. Il 24
maggio 1931, prese i voti temporanei, assumendo il nome di Maria Teresa, ispirandosi a Santa
Teresa di Lisieux[1].
Quella notte aprii gli occhi sulla sofferenza e
capii a fondo l'essenza della mia vocazione [...]
Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare
alla vita tranquilla all'interno della mia
congregazione religiosa per uscire nelle strade
a servire i poveri. Era un ordine. Non era un
suggerimento, un invito o una proposta [...] »
Nel 1950, Madre Teresa fondò la congregazione delle Missionarie della carità, la cui missione era
quella di prendersi cura dei "più poveri dei poveri" e "di tutte quelle persone che si sentono non
volute, non amate, non curate dalla società, tutte quelle persone che sono diventate un peso
per la società e che sono fuggite da tutti". Le prime aderenti furono dodici ragazze, tra cui
alcune sue ex allieve alla Saint Mary. Stabilì come divisa un semplice sari bianco a strisce azzurre,
che pare fu scelto da Madre Teresa perché era il più economico fra quelli in vendita in un
piccolo negozio. Lo stile di vita voluto da Madre Teresa, ispirato in parte a san Francesco,
prevedeva un'austerità rigorosa, in linea con la condizione di vita dei poveri e con la necessità di
preservare gli ideali del nuovo ordine[8]. Nel 1979 ottenne il Premio Nobel per la Pace. Tra le
motivazioni, venne indicato il suo impegno per i più poveri tra i poveri e il suo rispetto per il
valore e la dignità di ogni singola persona[14].
Madre Teresa rifiutò il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, e chiese che i
6000 dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che avrebbero potuto essere sfamati
per un anno intero: "le ricompense terrene sono importanti solo se utilizzate per aiutare i
bisognosi del mondo".
Charles Eugène de Foucauld, visconte di
Pontbriand, in religione fratel Carlo di
Gesù (Strasburgo, 15 settembre 1858 –
Tamanrasset, 1º dicembre 1916), è stato
un religioso francese, esploratore del deserto
del Sahara e studioso della lingua e
dellacultura dei Tuareg: il 13 novembre 2005 è
stato proclamato beato da papa Benedetto
XVI.
Nacqueda una famiglia nobile. Nel 1864 perse entrambi i genitori all'età di 6 anni e venne
affidato al nonno materno. Nel 1876 entrò all'École Spéciale Militaire de Saint-Cyr. Due anni
dopo, alla morte del nonno, ricevette un'ingente eredità che dilapidò in poco tempo. Non si
dimostrò uno studente brillante: arrivò ultimo nelle selezioni del proprio corso. Nel 1880 si
trasferì in Africa, in Algeria. Si distinse per le sue buone qualità di soldato, ma lasciò
l'esercito per dedicarsi a spedizioni geografiche in Marocco avendo come guida Mardochée Aby
Serour e studiò l'arabo e l'ebraico. Nel 1885, ricevette la medaglia d'oro dalla Società Francese di
Geografia per il viaggio di esplorazione del Marocco. L'anno successivo ritornò inFrancia. Pur
essendo stato battezzato, Charles non aveva mai vissuto una vera e propria vita di fede, ma
tornato in patria sentì il bisogno di conoscere meglio la religione cattolica. Iniziò, così, un
cammino spirituale che, agli inizi del 1889, lo portò in Palestina, a Nazaret. Rimase affascinato da
quella realtà e comprese di essere chiamato a vivere come "viveva la Santa Famiglia di Nazaret".
Nel 1890 entrò nell’ordine "Notre Dame des Neiges" in Francia, dopo sei mesi però si ritirò
in Siria, ad Akbes. Redasse, in questo periodo, un primo progetto di congregazione religiosa e
chiese di essere dispensato dai voti. Nell'ottobre del 1896 venne mandato a Roma per studiare.
Nel 1897 l'abate generale dell’ordine lo lasciò libero di seguire la sua vocazione.
Nello stesso anno si recò a Nazaret, dove lavorò come domestico delle monache
Clarisse abitando in una capanna del loro giardino. Restò a Nazaret tre anni, visitando anche le
zone circostanti come Taybeh, e decise di divenire sacerdote. Tornato in Francia nel 1901,
venne ordinato prete a Viviers nell'Ardèche.
Nel 1901 giunse in Algeria stabilendosi a Beni-Abbés nel deserto del Sahara, ai confini
con il Marocco. Iniziò una vita conforme allo "stile di Nazaret", basata sulla preghiera,
sul silenzio, sul lavoro manuale e l'assistenza ai poveri. Definì le linee del suo pensiero
e gli statuti dei "Piccoli fratelli del Sacro Cuore", congregazione religiosa che non riuscì
a fondare.
A Beni Abbes fondò un romitorio, dove accolse i poveri della regione e studiò, per
agevolare il lavoro dei futuri missionari, la lingua dei Tuareg. Viaggiò nel deserto e tra
le città algerine e, a Tamanrasset, fondò un eremo. Si impegnò, inoltre, nella difesa
delle popolazioni locali dagli assalti dei predoni.
Si recò tre volte in Francia, tra il 1909 ed il 1913, nell'intento di fondare l' "Unione dei
fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore", associazione di laici per l'evangelizzazione dei
popoli.
Nel 1916 costruì, intorno all'eremo di Tamanrasset, un fortino per proteggere la
popolazione dai predoni. Nello stesso anno, il 1º dicembre, proprio durante un loro
assalto, perse la vita.
In Francia, l'Associazione dei fratelli e delle sorelle del Sacro Cuore di Gesù, il cui
statuto era stato approvato dalle autorità religiose, contava appena quarantanove
iscritti.
E in Italia ?
Ricerca chi in Italia si è messo a
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