Ottaviano: unico erede di Cesare L’impero di Augusto 31 a.C. – Battaglia di Azio Sconfitto Marco Antonio, Ottaviano divenne il padrone di Roma. Il suo rientro a Roma (29 a.C.) fu celebrato con l’attribuzione del titolo di imperator, cioè generale vittorioso. La chiusura del tempio di Giano confermò la popolarità da lui raggiunta come pacificatore. Alla base del suo potere vi furono il consenso generale e la fedeltà dell’esercito. Pur dimostrando un formale rispetto per le istituzioni repubblicane, acquisì gradualmente un’ autorità superiore a tutti. Governò per tutta la sua vita, dal 31 a.C. 14 d.C. Con l’adozione di Tiberio, impose alla sua morte una successione ereditaria, facendo tramontare definitivamente il principio repubblicano dell’elettività del capo dello Stato. “Dopo aver posto termine alle guerre civili, impadronitomi di ogni potere con il consenso di tutti, rimisi la repubblica dalle mie mani alla libera scelta del Senato e del popolo romano”. L’impero di Augusto 28 a.C. – riceve dal Senato i titoli di: principe, colui che occupa il primo posto Augusto, consacrato dagli àuguri e quindi degno di venerazione. Durante la repubblica Si avvia il passaggio a un nuovo sistema politico, chiamato principato e poi impero. Con Augusto imperium autorità del comando data ai generali dell’esercito autorità di governo esercitata da una persona (l’imperatore) territorio su cui esercitava il potere imperator titolo attribuito ai comandanti solo nel giorno del trionfo. titolo assunto da Augusto nel suo prenome come comandante vittorioso per eccellenza Poteri e titoli di Augusto Princeps diritto di votare per primo nelle assemblee del Senato Imperator Potestà tribunicia L’impero di Augusto Imperio proconsolare Pontefice massimo (12 a.C.) e padre della patria (2 d.C.) inviolabilità e sacralità della persona del tribuno diritto di veto sulle iniziative del Senato e dei magistrati possibilità di far approvare le leggi potere di governo su tutti i territori dominati da Roma l’acquisizione del potere religioso completò la costruzione del principato Augusto deteneva a vita tutte le cariche elettive più importanti del precedente ordine repubblicano. Il Senato aveva perso il controllo delle decisioni politiche. La riforma amministrativa e fiscale Province senatorie: di più antica conquista e più stabili governate da un proconsole nominato dal Senato. L’impero di Augusto Riorganizzazione del territorio imperiale Creazione di un apparato burocratico alle sue dirette dipendenze Maggiore efficienza ed equità del sistema fiscale Province imperiali: considerate quasi una proprietà dell’imperatore e governate da legati che riferivano direttamente a lui i tributi resi da queste province finivano nelle casse personali (fisco)del principe e non nell’erario. Oltre ai rappresentanti delle famiglie senatorie , si servì dei cavalieri (eliminando le forti tensioni che l’aspirazione alla gestione dello Stato di questo ceto aveva provocato nell’ultimo periodo della repubblica), e di funzionari di origini modeste, come i liberti. Periodici censimenti per misurare la ricchezza dei cittadini. La riforma amministrativa e fiscale Ordine senatorio: prefettura urbana (amministrazione della città di Roma e del suo territorio+ordine pubblico insieme ai vigili), governo delle provincie senatorie, comando delle legioni. L’impero di Augusto Spartizione cariche tra i due ordini (senatorio ed equestre). Provincie senatorie Provincie imperiali Ordine equestre: prefettura del pretorio (comando guardie del corpo, pretoriani), dell'annona (approvvigionamento città di Roma), dei vigili (ordine pubblico e squadre antincendio), della flotta (a capo delle due flotte permanenti a Ravenna e a Miseno), dell'Egitto (governo della regione, che non fu trasformata non in provincia ma in prefettura, sotto il controllo diretto di Augusto tramite un suo prefetto). Territori pacificati, provincie romane da lungo tempo (Grecia, Asia); rette da un proconsole, (senatore); i tributi di queste provincie andavano a finire nell'erario (cassa dello Stato) Territori difficili da governare, perché di confine o turbolenti (di recente conquista); erano rette da senatori nella qualità di legati (rappresentanti) dell'Imperatore (dalla cui volontà dipendevano completamente), quindi questa carica era meno ambita; i tributi andavano a finire nel fisco, la cassa personale del Principe (Siria, Spagna, Gallia) L’impero di Augusto La riorganizzazione dell’esercito Per ristabilire la disciplina, Augusto ripristinò la severità delle antiche pene militari; per conferire maggior valore alle decorazioni onorifiche ne limitò la concessione; per evitare che si stabilissero legami di potere troppo forti introdusse l'uso di trasferire frequentement e gli ufficiali. Riduzione delle legioni a 25 di 6000 uomini ciascuna. Istituzione dell’erario militare pagamento dei legionari. per il Prolungamento del servizio da 16 a 20 anni, al termine del quale i soldati ricevevano un premio in terre o in denaro. Concessione della cittadinanza romana all’atto del congedo ai soldati delle truppe ausiliarie, reclutati fra i provinciali che ne erano sprovvisti. Istituzione del corpo dei pretoriani, 9000 soldati scelti, retribuiti con una paga di tre volte superiore a quella dei legionari, che costituivano la guardia ufficiale dell’imperatore. PRETORIANI: novemila uomini, selezionati tra i migliori giovani provenienti dal territorio italico. Formavano 9 coorti di soldati volontari che dipendevano dal prefetto del pretorio ed erano incaricati di difendere la persona del principe; nato come strumento di potere personale , il corpo speciale dei pretoriani (coorte pretoria), divenne così potente da condizionare gli imperatori stessi, giocando un ruolo importante nei momenti cruciali della storia imperiale. La politica estera ORIENTE Rafforzamento degli sterminati confini dell’impero. Costruzione di rapporti amichevoli con i Parti, l’unico impero in grado di sfidare Roma (20 a.C.) e restituzione delle insegne strappate a Crasso nel 53 a Carre. L’impero di Augusto OCCIDENTE Consolidamento del dominio romano in Spagna (26 – 19 a.C.): le tribù ribelli vennero sgominate da Agrippa. Spagna Citeriore: Tarraconese, Lusitania, Betica. Rafforzamento dei confini italiani: sottomissione dei Salassi e fondazione di Augusta Pretoria, attuale Aosta (25 a.C.) occupazioni territoriali lungo l’arco alpino orientale (tra le attuali Svizzera e Bulgaria): Norico, Rezia (Druso e Tiberio), Pannonia (Tiberio). Tentativo di conquista di quella parte di Germania compresa tra i fiumi Reno ed Elba: Nel 9 d. C. Arminio, un germano che aveva prima militato nell'esercito romano, guidò la ribellione del suo popolo e tre legioni romane furono annientate a Teutoburgo; il luogotenente romano P. Quintilio Varo si uccise; la sconfitta stabilì il Reno come limite estremo della romanizzazione in Europa. La ripresa economica La stabilità politica e la L’impero di Augusto pacificazione di tutta l’area intorno al Mediterraneo favorì la ripresa dell’economia. Miglioramento delle infrastrutture: ponti, rete stradale, porti. Possibilità di una circolazione rapida e sicura delle merci. Eliminazione della pirateria. Augusto decise anche di aumentare la quantità di monete circolanti, riservando a sé il conio di monete d’oro e d’argento e lasciando al Senato quello delle monete in rame. Si stabilì che un AUREUS equivalesse a 25 DENARII d'argento e a 100 SESTERZII di rame. La promozione della cultura L’impero di Augusto La grandezza di Roma e di Augusto stesso furono celebrate con la promozione di grandi opere pubbliche, delle arti e della cultura. Roma divenne il centro culturale più vivo del mondo antico. Formazione di un circolo di intellettuali e artisti, protetti e aiutati economicamente da Mecenate, uno dei principali collaboratori di Augusto. Produzione di opere che esaltavano l’epoca di Augusto come la “nuova età dell’oro”. Costruzione del Foro Augusteo e dell’Ara Pacis. Un altare alla pace di Augusto La pace finalmente raggiunta dopo i massacri, le proscrizioni, i lutti della guerra civile divenne una divinità della quale Ottaviano Augusto era il “sommo sacerdote”. L’impero di Augusto ARA PACIS AUGUSTAE Altare della pace di Augusto Eretto nel 13 a.C. nel Campo Marzio, il luogo solitamente usato per la riunione delle centurie. Solenne monumento in cui si celebravano sacrifici per invocare una duratura concordia ma che esaltava anche la figura di Augusto come promotore della pace stessa. La riforma dei costumi L’impero di Augusto Intervento moralizzatore per ristabilire i valori e le antiche tradizioni che avevano reso grande Roma: parsimonia, coraggio, semplicità e legami familiari. Leggi Giulie, varate tra il 18 e il 9 a.C.: obbligo di sposarsi tra i 25 e 65 anni sia per uomini che per donne premi in denaro per le famiglie numerose limitazioni nell’eredità per chi non aveva figli pene contro l’adulterio. Leggi contro il lusso. Valorizzazione delle attività legate alla terra. Antica religione e culto dell’imperatore Recupero dei culti ufficiali romani e delle antiche cerimonie. L’impero di Augusto Limitazione alla diffusione dei culti importati dall’Oriente. Costruzione di nuovi templi in onore di Giove, Giunone, Minerva e Marte. Premesse al culto dell’imperatore, non ancora venerato come un dio ma celebrato in una veste sacra. Diffusione del culto del Genio di Augusto. Imperatore visto come capo della vasta famiglia del popolo romano. Genii: divinità personali protettrici di ogni uomo dalla nascita alla morte era uso in ogni casa romana fare offerte al Genio del capofamiglia.