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Indice
Il passato: un grande occhio verso il futuro. .............................................................. 4
1.1.
La mia forma mentis troppo……..STATISTICA ........................................................... 4
1.2.
Perché la statistica preferisce il lungo periodo ? ............................................................. 5
1.3.
Il grafico WEEKLY ........................................................................................................... 5
1.4.
L’ambiente del prezzo : il suo habitat naturale .............................................................. 6
Come si riconosce un trend su un grafico ................................................................... 7
1.5.
Conosciamo l’ ambiente in cui si trova il prezzo ............................................................. 7
1.6.
Il trend ribassista ............................................................................................................... 8
1.7.
Il trend rialzista .................................................................................................................. 8
COME SUDDIVIDO I TREND................................................................................... 9
1.8.
Classificazione .................................................................................................................... 9
1.9.
Il trend principale .............................................................................................................. 9
1.10.
Impariamo a tracciare il trend sul grafico WEEKLY.................................................. 11
1.11.
I trend secondari .............................................................................................................. 14
1.12.
Grafico Weekly del cambio USDCAD ........................................................................... 15
1.13.
Dove analizziamo e studiamo i trend secondari: i trend minori .................................. 18
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Benvenuto …
Benvenuto nel mondo del lungo periodo, nel mondo del trading eseguito
osservando l’ andamento del prezzo partendo da molto, molto lontano.
Avrai conosciuto traders che aprono e chiudono le posizioni nello spazio di pochi
secondi osservando i grafici a 1 o 5 minuti se non addirittura i grafici tick come Max
Mereghetti; o altri che preferiscono tradare nell’ intraday osservando i grafici a 30
minuti o a un’ ora.
Ogni trader opera nel mercato a seconda della propria predisposizione, della
propensione al rischio, del tempo che vuole dedicare al trading ma soprattutto
attraverso la propria formazione.
Ma la cosa fondamentale è ricercare un sistema di trading che abbia regole chiare
e precise che ci permettano di operare nel mercato del forex.
Proprio per questo motivo, voglio illustrare il mio sistema di trading che parte da
molto, molto, molto lontano …………..
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Sarà un viaggio emozionante nel passato di ogni cambio, un continuo guardare
indietro per affacciarsi nel presente e nel futuro.
A questo punto si parte. Buon viaggio a tutti.
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Il passato: un grande occhio verso il futuro.
1.1. La mia forma mentis troppo……..STATISTICA
Vorrei subito presentarmi: mi chiamo Andrea Carosi, ho 48 anni e sono un trader
professionista. Ho conseguito la Laurea in Scienze Statistiche ed Attuariali presso
l’ università ‘’ La Sapienza ‘’ di Roma e ho cercato di riportare nel Forex proprio le
esperienze e le conoscenze maturate durante i miei studi accademici.
La statistica ha cambiato completamente il mio modo di ragionare e di avvicinarmi
allo studio di qualsiasi situazione debba analizzare, forex compreso.
La statistica è una disciplina che studia un particolare fenomeno in condizioni di non
determinismo o incertezza ovvero di non completa conoscenza di esso o parte di
esso.
La statistica studia come raccogliere i dati passati di questo fenomeno e come
analizzarli per ottenere l'informazione che permetta di rispondere alle domande che
ci poniamo.
Applichiamo questa definizione al Forex: la statistica studia l’ andamento del
prezzo, fenomeno in condizioni di non determinismo o incertezza ( in quanto non
lo conosciamo ), studia come raccogliere i dati passati del prezzo attraverso
l’ osservazione dei grafici, al fine di ottenere l’ informazione che permetta di
rispondere alla domanda che tutti i traders si fanno:
in futuro il prezzo salirà o scenderà, dovrò comprare o vendere ?
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1.2. Perché la statistica preferisce il lungo periodo ?
La risposta a questa domanda è insita nella definizione che abbiamo dato in
precedenza: la statistica raccoglie i dati passati e questo numero di dati deve
essere il maggiore possibile; maggiore è il database considerato, più attendibile
sarà l’analisi statistica.
La statistica ha bisogno di tantissimi dati passati per dare la risposta più attendibile
possibile: cosi nel Forex avremmo bisogno di conoscere cronologie di prezzo più
lontane possibili in ordine di tempo per prevedere la direzione futura del prezzo:
ecco il motivo per cui prediligo l’ osservazione e lo studio del prezzo nel lungo
periodo, è come se il passato fosse un grande occhio verso il futuro.
1.3. Il grafico WEEKLY
Il grafico weekly rappresenta per me questo grande occhio, un tornare alle origini
per trovare la strada migliore per il futuro.
Proprio partendo dal grafico weekly inizierà il nostro viaggio nel passato, dove
tracceremo le vecchie strade percorse dal prezzo, osserveremo gli ostacoli che ha
dovuto superare le ripide salite e le repentine discese: saranno proprio questi
percorsi che ci indicheranno la via futura da percorrere nel tortuoso mercato del
Forex.
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1.4. L’ambiente del prezzo : il suo habitat naturale
Guardare il passato seguire le strade percorse dal prezzo, osservare le difficoltà
che ha avuto in passato a superare certi livelli o a scendere sotto determinati
valori, vedere se il prezzo sta percorrendo una strada in salita o in discesa, da
quanto tempo la percorre e con che velocità, ci fa capire dove è stato, dove è e
dove, probabilmente, andrà .
Cercheremo insieme di capire dove stava il prezzo, andare da lui e accompagnarlo
nel suo percorso presente e futuro.
Dovremmo capire subito dove ci troviamo, l’ habitat del prezzo; capire se in
passato ha iniziato una bella salita e sta continuando, oppure se ha iniziato una
bella discesa e sta scendendo ancora.
Magari ha iniziato una bella salita ma ha trovato un ostacolo e sta scendendo,
capire se è solo una momentanea discesa per poi riprendere la salita o è un
cambiamento deciso e repentino.
Lo scopo di questo viaggio nel passato del prezzo è proprio questo: prendere per
mano il prezzo e viaggiare con lui verso il futuro.
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Come si riconosce un trend su un grafico
1.5. Conosciamo l’ ambiente in cui si trova il prezzo
Iniziamo, dunque, il nostro viaggio e cominciamo a vedere come si riconosce un
trend su un grafico Weekly: prediamo ad esempio il grafico weekly di Eur/Usd.
Osserviamo il grafico dalla linea verticale rossa: il prezzo, esattamente
l’ 1/5/2011, si trova al punto di massimo valore 1,4939( massimo A );
da questo massimo il prezzo comincia a scendere fino ad arrivare il 22/7/2012 al
valore di 1,2041(minimo H ) . Questo è un trend ribassista della durata di 14 mesi
e di ampiezza pari a 2900 pips circa.
Dal minimo H il prezzo comincia a salire raggiungendo il 3/5/2013 il valore di
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1.3116 . Questo è un trend rialzista in atto della durata di quasi 10 mesi e di
ampiezza pari a 1050 pips circa.
1.6. Il trend ribassista
Come possiamo vedere dal grafico compreso tra la linea verticale rossa e la linea
verticale blu, un trend si definisce ribassista quando il prezzo forma una serie di
massimi e minimi decrescenti: nel nostro caso il prezzo forma i massimi A,C,E,G
decrescenti e i minimi B,D,F,H ugualmente decrescenti. I trend rimarrà ribassista
fino a quando si verificheranno queste condizioni; nel momento in cui il prezzo non
formasse più massimi e minimi decrescenti, si assisterebbe ad un’ inversione del
trend o ad una lateralità del mercato.
1.7. Il trend rialzista
Sempre dal grafico, dopo la linea verticale blu, si forma un trend rialzista perché il
prezzo forma una serie di massimi e minimi crescenti: nel nostro caso forma i
massimi crescenti I e M e i minimi crescenti H, L e N.
Questo trend rialzista è iniziato nel momento in cui ha formato un massimo I
maggiore del massimo precedente G e un minimo L maggiore del minimo H.
Affinché il prezzo confermi questo trend rialzista in atto, dovrà formare un nuovo
massimo maggiore del massimo precedente M. Se ciò non accadesse , il trend
rialzista in atto sarebbe a rischio di inversione.
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COME SUDDIVIDO I TREND
1.8. Classificazione
Classifico i trend rispetto alla loro durata:
a- TREND PRINCIPALI : trend che ha più di 3 mesi di vita
b- TREND SECONDARI : trend che hanno da 3 settimane a 3 mesi di vita
c- TREND MINORI
: trend che hanno meno di 3 settimane di vita
1.9. Il trend principale
Il trend principale, ossia il trend che ha più di 3 mesi di vita, lo vado a studiare ed
osservare sul grafico Weekly: individuare il trend principale è fondamentale per la
mia analisi e per il mio metodo perché mi dice dove si trova il prezzo, il famoso
habitat naturale dove il prezzo si muove; dal grafico Weekly potrò osservare le
strade passate percorse dal prezzo, le vie che sta percorrendo ora e ipotizzare le
probabili direzioni future.
Se il trend principale è rialzista, vuol dire che lo scenario principale dove mi devo
muovere con il prezzo è quello rialzista; andrò, quindi, alla ricerca prevalentemente
di entrate a mercato in acquisto.
Viceversa, andrò prevalentemente alla ricerca di entrate a mercato in vendita
quando il trend principale è ribassista.
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Osserviamo il grafico Weekly del cambio NZDUSD: ci troviamo di fronte ad un trend
principale rialzista iniziato il 27/5/2012 ed ancora in atto: questo trend ha quasi un
anno di vita ed è rialzista perché ha formato una serie di massimi e minimi
crescenti : A,C,E,G massimi crescenti, B,D,F minimi crescenti.
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Osserviamo il grafico Weekly di Eurusd: abbiamo l’ esempio di un trend ribassista
principale iniziato l’ 1/5/2011 e terminato il 22/7/2012: è un trend principale
ribassista della durata di 14 mesi ed è ribassista perché ha formato una serie di
massimi e minimi decrescenti: massimi decrescenti A,C,E,G minimi decrescenti
B,D,F.
1.10.
Impariamo a tracciare il trend sul grafico WEEKLY
Andiamo ora a tracciare praticamente il trend principale: uniremo i minimi e i
massimi formati dal prezzo, prendendo in considerazione solo trend secondari ,
composti come minimo da 3 candele in quanto, per definizione, un trend è
secondario quando ha una durata che va da 3 settimane a 3 mesi.
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Inoltre, non considereremo i periodi nei quali il prezzo si muove lateralmente.
Prendiamo sempre in considerazione il grafico Weekly del cambio EURUSD:
uniamo con linee rosse i massimi con i minimi e con linee blu i minimi con i
massimi: se il trend principale è ribassista, le linee rosse saranno più spesse di
quelle blu, mentre se il trend è rialzista le linee blu saranno più spesse di quelle
rosse.
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Dalla linea verticale rossa alla linea verticale blu, il trend principale è ribassista:
quindi le linee rosse che uniscono i massimi con i minimi saranno più spesse di
quelle blu per ricordarci che l’ ambiente del prezzo è ribassista.
Viceversa , dalla linea verticale blu in poi, il trend principale è rialzista e le linee blu
che uniscono i minimi con i massimi saranno più spesse di quelle rosse, per
ricordarci che l’ ambiente del prezzo è rialzista.
Dal grafico cosa si evince?
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1.11.
I trend secondari
Che un trend principale ribassista è formato da trend secondari ribassisti
( linee spesse rosse ), che seguono la direzione del trend e da trend secondari
rialzisti ( linee piu sottili blu ) che seguono la direzione opposta al trend e che sono
di ampiezza minore dei secondari ribassisti; nel nostro caso il trend principale
ribassista è formato da 5 trend secondari ribassisti AB,CD,EF,GH,IL e da 4 trend
secondari rialzisti BC,DE,FG,HI che hanno una direzione opposta al trend ed hanno
un’ ampiezza minore dei secondari ribassisti.
Al contrario, un trend principale rialzista è formato da trend secondari rialzisti
( linee spesse blu ) che seguono la direzione del trend e da trend secondari
ribassisti ( linee rosse più sottili ) che seguono la direzione opposta al trend e che
sono di ampiezza minore dei secondari rialzisti; nel nostro caso il trend principale
rialzista che ha inizio il 22/7/2012 è formato da 2 trend secondari rialzisti LM e NO e
da 2 trend secondari ribassisti MN e OP che hanno direzione opposta al trend
principale e hanno un ‘ ampiezza minore dei secondari rialzisti.
.
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1.12.
Grafico Weekly del cambio USDCAD
Trend principale rialzista:
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Il trend principale rialzista è composto da 2 trend secondari rialzisti AB, CD che
hanno la stessa direzione del trend primario ( linee spesse blu ) e da un trend
secondario ribassista BC che ha la direzione opposta al trend principale
( linee rosse sottili ) e ha ampiezza minore.
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Torniamo, ad esempio al grafico Weekly del cambio USDCAD: abbiamo detto che è
in atto un trend principale rialzista dal 16/9/2012 ( linea verticale blu ), che questo
trend principale è composto da 2 trend secondari rialzisti AB e CD che hanno la
stessa direzione del trend principale e da 2 trend secondari ribassisti BC e DE che
hanno la direzione opposta al trend principale.
Da questo grafico si evince come i trend secondari rialzisti hanno ampiezza
superiore di quelli ribassisti, ma ritorneremo in seguito su questo punto
fondamentale.
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1.13.
Dove analizziamo e studiamo i trend secondari: i trend minori
Cosi come studiamo e analizziamo il trend principale sul grafico Weekly, andremo a
studiare ed analizzare i trend secondari sul grafico Daily.
Torniamo al grafico Weekly di USDCAD e prendiamo in considerazione
Il trend secondario rialzista CD.
Passiamo al grafico Daily del cambio USDCAD:
Ecco il nostro trend secondario rialzista CD: è evidenziato dalla linea blu spessa per
ricordarci che è un trend secondario rialzista in favore di trend principale.
Con lo stesso principio che abbiamo seguito per disegnare il trend principale,
andiamo a tracciare questo trend secondario.
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Il trend secondario CD è formato da 2 trend minori C1 e 2D che hanno la stessa
direzione del trend secondario in atto e un trend minore ribassista 12 che ha
direzione opposta al trend secondario in atto. Essendo il trend secondario rialzista,
i trend minori rialzisti hanno dimensione maggiore rispetto al trend minore
ribassista.
Quindi, attraverso il grafico Daily, noi andiamo ad analizzare il trend secondario e i
trend minori che lo compongono.
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