Se un Centro Diurno tra le sue funzioni ha
quella di farsi conoscere e riconoscere dal
Quartiere dentro cui è ubicato, per permettere
alla “Comunità territoriale” di meglio comprendere cosa fa un Servizio di riabilitazione psicosociale e come ad esso si possa correttamente
rivolgere in caso di bisogno di Salute Mentale,
la Biblioteca di Quartiere "Il fiore del deserto"
vuole essere l’occasione affinché, attraverso un
flusso di reciproco avvicinamento e reciproca
conoscenza, si realizzi anche un reciproco riconoscimento tra il Centro Diurno e gli abitanti
del Quartiere. Allora la giornata culturale del 12
Novembre vuole essere un'occasione facilitante
questo incontro attraverso la lingua siciliana
che, al di là delle personali sofferenze, accomuna noi cittadini che abitiamo Palermo.
A tal fine, dopo un’introduzione della
Dr.ssa Rosaria Maria Capillo, Responsabile del
Centro Diurno 4, il Prof. Filippo Maria Provitina
intratterrà i presenti con una libera conversazione sul tema dell'identità siciliana: dalla presenza nelle terre emerse della gente cui apparteneva Thea (Preistoria) alla sopravvenienza di
Sicani e Siculi (Protostoria); dai periodi storici
classici (Greco, Romano, Bizantino) e medioevali (Arabo, Normanno, Svevo, Angioino, Aragnonese, Spagnolo, Savoiardo, Australiano) a quelli
moderni (Borbone, Garibaldino).
Seguirà un cenno sulla letteratura a proposito della Scuola Poetica Siciliana e, a proseguire, sugli scrittori dell'Ottocento e del Novecento e sulla recente proposta della “Kademia
du Krivu” di pensare seriamente alla codificazione di una Kionè della lingua siciliana.
Il Prof. Filippo Maria Provitina, già docente di "Storia della Sicilia", "Storia greca",
"Glottologia ed Etnografia" all'istituto Superiore di Giornalismo di Palermo, è in atto Preside
Onorario della "Kademia du Krivu", associazione culturale da lui stesso ideata e voluta come
luogo dove si "pensa, si parra, s'askuta, si lej, si
studia e si skrivi sulamenti n'lingua siciliana",
come luogo dove "si cerninu tutti i pukarî pi
skartari u meghu di littiratura, arti, xenzi".
CONVERSAZIONE SULLA
IDENTITÀ SICILIANA
Biblioteca di Quartiere
“Il fiore del deserto”
Via dei Cantieri 4, Palermo
Tel. 091-7036809, 7036803(fax)
Ente di Appartenenza:
Centro Diurno MD4, DSM, DP e NPIA
ASP Palermo
Responsabile: Dr.ssa Rosaria Maria Capillo
Orario di apertura
Martedì e Giovedì
9.00/13.00 - 15.30/17.00
a cura di
Filippo Maria Provitina
12 novembre 2015
Ore 10,00
Centro Diurno
“Il fiore del deserto”
Via dei Cantieri, n. 4
PALERMO
A volte, passeggiando lungo una
spiaggia selvaggia, capita con sorpresa di
vedere sbucare dalla sabbia un candido fiore simile ad un giglio.
E’ il “Pancratium marittimum”, detto
comunemente fiore della sabbia o del deserto, per il luogo insolito in cui riesce comunque a sbocciare.
A questo fiore bellissimo e delicato
hanno fatto riferimento delle persone che
combattono il loro disagio psichico, allorché
sono state invitate a scegliere un nome per
il Centro Diurno da loro frequentato: lo hanno chiamato “Il fiore del deserto”, a testimoniare la speranza, forse rianimata, che
pure dalle difficili e desertificate condizioni
di gravi disturbi psichici può esserci cambiamento e crescita.
E’ proprio per promuovere crescita
e cambiamento, non solo per gli utenti,
ma anche per la comunità territoriale,
che è nato il progetto “Biblioteca di
quartiere”, una biblioteca sita proprio
nei locali del Centro Diurno alla cui gestione collaborano gli utenti stessi, affinché sia proprio il libro, che apre finestre
su luoghi lontani, sul tempo perduto o su
spazi sconosciuti dell’anima, a creare un
“ponte” fra mondi diversi, con reciproca
conoscenza e arricchimento.
L’integrazione di “diversità” caratterizza l’identità di questa biblioteca, che,
ideata sullo schema di un planisfero, si
sviluppa nello spazio multifunzionale della sala di ingresso e lungo i corridoi del
Centro Diurno: qui le librerie come
contenitori/continenti ospitano storie diverse in cui rintracciare fili comuni in cui
rispecchiarsi e riconoscersi. Uno spazio di
inclusione, scambio e condivisione del
vivere in cui i libri fanno da medium, tramite di incontro.
Il patrimonio librario consta di circa
3000 volumi, per il 90% acquisito con una sottoscrizione in libri cui hanno generosamente risposto i privati cittadini attraverso il gioco del “Bibibaratto”, promosso dal Gruppo d’Acquisto Solidale
Bi.bi.g.a.s.; per il restante 10% acquistato con i contributi dell’ASP Palermo. In
seguito ad una donazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, la Biblioteca “Il fiore del deserto”
può vantare l’acquisizione dei libri tattili
e in Braille del progetto “A spasso con le
dita”.
“Il fiore del deserto” è una Biblioteca di quartiere rivolta a tutti i cittadini che decidono di sostenere il progetto.
Bit-12 novembre
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