* in questo numero ___p. 3 Intervista a Daniele ___p. 4 Nuovo Consiglio Pastorale ___ p. 9 Famiglie - Milano 2012 ___ p. 11 Santa Bernardetta tra noi ___ pp. 20-21 Appuntamenti in preparazione alle Feste Natalizie * * * MEDA * * la voce della comunità DICEMBRE 2011 i n p r i m o p i a n o la parola dei sacerdoti Andiamo a Betlemme... di Don Angelo 1. ANDIAMO A BETLEMME, NON PER TURISMO, MA PER ADORARE ED ACCOGLIERE Ci giunge notizia, mentre andiamo in stampa, della difficile situazione della ditta “Axil”, di via Trieste, che, per problemi che qui non interessa esplicare, rischia la chiusura con la conseguente perdita del lavoro per una ventina di operai. Esprimiamo, come quest’estate per la Cassina, la nostra vicinanza agli operai e auspichiamo che si metta in atto tutta la buona volontà e la tenacia necessaria per salvare il lavoro e non fare trascorrere un Natale triste a venti famiglie. Ci proponiamo tutti di pregare perché la venuta del Signore porti salvezza anche in queste situazioni. Ancora una volta ricordiamo che, secondo la dottrina sociale della Chiesa, il profitto non è l’unico o predominante valore di fronte ai problemi del lavoro. Don Gaudenzio, a nome della Comunità Pastorale S. Crocifisso Alberto Moravia in un articolo sul Natale pubblicato dalla casa editrice Locusta così scriveva: «Il Natale mi fa pensare a quelle anfore romane che ogni tanto i pescatori tirano fuori dal mare con le loro reti, tutte ricoperte di conchiglie e di incrostazioni marine che le rendono irriconoscibili. Per ritrovare la loro forma e ammirarne la bellezza, bisogna togliere tutte le incrostazioni. Così il Natale. Per ritrovare il significato autentico bisognerebbe liberarlo da tutte le incrostazioni consumistiche, festaiole, abitudinarie, cerimoniose ecc.». A Betlemme non c’era nulla di tutto questo; c’era la tenerezza di un Bambino e l’accoglienza premurosa di Maria e Giuseppe. Ma quel bambino non era solo un uomo, era an- * che Dio, il Messia promesso. Ecco perché il primo nostro atteggiamento deve essere quello dell’adorazione. Ma Gesù viene anche per farsi accogliere e salvarci. Per accoglierlo bisogna sentirci smarriti e malati, cioè sentirne il bisogno. (continua a pagina 2) Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda (segue da pagina 1) Smarriti: purtroppo l’uomo d’oggi vive spesso come se Dio non esistesse, non ne sente il bisogno, e allora perde la sua dignità. Scende a compromessi, tollera ingiustizie, commette violenze, brancola nel buio, si smarrisce e ha bisogno di una luce che lo orienti. Gesù è questa Luce «che splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta» (Gv. 1,5). Malati: la malattia più grave e pericolosa non è quella fisica, ma quella del peccato. L’uomo contemporaneo però spesso non lo ammette. Ragiona come lo stolto di cui parla il Salmo: «Ho peccato. Beh! Cosa mi è accaduto di triste?». Questa indifferenza e queste auto-giustificazioni lo tengono lontano da Gesù che è «venuto non per i sani, ma per i malati» (Mt. 9,12). 2. ANDIAMO A BETLEMME PER IMPARARE AD ESSERE POVERI E A RICONOSCERE I POVERI A Betlemme non c’è sfarzo né ricchezza, ma decorosa povertà visita- * * * ta dai Pastori e dai Magi. La povertà è presente ancora nelle nostre città, Gesù del resto ce lo aveva predetto: «I poveri li avete sempre con voi» (Gv. 12,8). I motivi della povertà sono molteplici e disparati. In passato tra le prime cause c’erano l’alcool e il disagio psichico, oggi ci sono anche la disgregazione familiare e la crisi economica che producono povertà. I nuovi clochard sono italiani che hanno un’età compresa tra i 35 e i 50 anni, persone normalissime, spesso sono giovani o separati che hanno dovuto lasciare la casa alla moglie e ai figli. La situazione poi diventa drammatica se perdono il posto di lavoro. Compito di ciascuno, specialmente se credente, è quello di fare tutto il possibile per alleviare e aiutare a superare simili situazioni. La carità non si limita ad aiutare (vedi Avvento di Carità), ma cerca anche di individuare le cause che hanno portato al degrado della povertà. 3. ANDIAMO A BETLEMME PER RITORNARE RINNOVATI E CONSOLATI Il grande dono che dobbiamo chiedere al Bambino di Betlemme è di essere rinnovati dal suo amore. Abbiamo bisogno di essere purificati, di ritrovare armonia interiore, di essere guariti dalle ferite del peccato che lacerano il nostro cuore e che ci rendono insensibili. Gesù si fa uomo principalmente per incontrarci, perdonarci, rinnovarci, consolarci e salvarci. 4. ANDIAMO A BETLEMME PER RITORNARE CAPACI DI PORRE SEGNI DI IMPEGNO E SUSCITARE FIDUCIA Ciascuno di noi, sull’esempio di Gesù, è chiamato a fare della sua vita un dono. Solo facendoci carico della sofferenza di molti fratelli, eviteremo che cadano nello sconforto e a volte anche nella disperazione e proveremo la consolazione e la gioia che Gesù ha promesso ai suoi amici. Non potrebbe essere questo un vero e bell’augurio di un Buon Natale? • 20 novembre - Giornata nazionale offerte per il sostentamento dei Sacerdoti Ciascuno dia secondo quanto ha deciso il suo cuore S i è celebrata, domenica 20 novembre, la Giornata nazionale offerte a sostegno dei sacerdoti, per sensibilizzare i fedeli delle oltre 25 mila parrocchie italiane a contribuire al sostentamento dei 38.000 sacerdoti diocesani italiani. Questo strumento ha sostituito dal 1989 il sostegno diretto statale, in linea, da un lato, con quel cammino sempre più ampio di autonomia e separazione tra lo Stato e la Chiesa e, dall’altro, nel segno di una sempre maggior corresponsabilità dei fedeli alla vita economica della Chiesa stessa, dove il sacerdote è visto come un dono, una presenza cara, un amico. Queste offerte si possono fare, entro il 31 dicembre, attraverso bollettino postale, bonifico bancario, carta di credito e sono deducibili per le persone fisiche dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo di euro 1032,91 annui. * * Si tratta di un mezzo di partecipazione economico-ecclesiale attualmente ancora poco usato (120 mila fedeli italiani l’anno scorso), costringendo così la Chiesa italiana ad attingere in parte alle somme messe a disposizione dall’8xmille, scelta quest’ultima che ha invece avuto una più rapida diffusione. Riscopriamo e rafforziamo allora questo gesto secondo la libertà personale e le possibilità di ciascuno, nello spirito di quella bella intenzione che l’apostolo Paolo così rivolgeva ai fedeli di Corinto “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né con forza, perché Dio ama chi dona con gioia”. E.N. Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Daniele, giovane seminarista presente da ottobre negli oratori della nostra Comunità Pastorale Intervista a Daniele “Far conoscere la gioia di esseri liberi figli di Dio” è da ormai un mesetto che tutte le domeniche pomeriggio, circondato da bambini e animatori, gira un volto nuovo. “Chi è? È il nuovo prete che sostituisce don Danilo?”. Diciamo che ci siete andati vicino: è Daniele, il nuovo seminarista. Conosciamolo un po’ meglio. Ciao Daniele! Incominciamo con una domanda semplice: fai una breve presentazione di te stesso. Ciao a tutti. Mi chiamo Daniele Franzetti! Ho 23 anni e frequento il quinto anno di teologia fondamentale a Venegono. Vengo da Monza, parrocchia San Fruttuoso. Ho un fratello e una sorella. Mio fratello Claudio ha 28 anni, mia sorella Alice 29! Io sono il più piccolo! Cos’hai studiato prima di entrare in seminario? Ho frequentato il liceo scientifico con moooolte difficoltà a Monza, il mio sogno infatti era di frequentare l’alberghiero per fare il cuoco in crociera! Sei un bravo studente? Sono un bravo studente? Diciamo che in seminario sì, sicuramente non lo sono mai stato! ** Sei un tipo sportivo? Ma sportivo proprio no, anzi! La mia famiglia è molto sportiva, magari vale la proprietà transitiva, no? Tengo al MILAN! Hai qualche hobby particolare? Hobby... Hobby... Suono uno strumento un po’ strano chiamato Psalterio ad Accordi, o detta anche Cetra! Lo suono quando sono nervoso per rilassarmi un po’! Come hai deciso di entrare in seminario? Perché ho deciso di entrare in seminario? Potrei riempirti pagine e pagine senza mai dirti il vero motivo che credo non si riesca mai a dire fino in fondo! Alcune scelte nella vita, prima che prenderle con la testa, le hai già prese con il cuore, perché le senti tue! Credo che uno dei motivi principali è per far conoscere quella gioia di essere liberi figli di Dio alle persone che incontro! Dove sei stato prima di arrivare a Meda? Prima di essere a Meda sono stato a Carimate, Montesolaro, Desio, Istituto Nazionale dei Tumori, Gavirate ed infine a Meda, nel frattempo sono riuscito anche ad andare in Camerun ed in Thailandia! Quali saranno i tuoi compiti a Meda? I miei compiti a Meda? Sicuramente stare in mezzo a voi il più possibile e cercare di imparare da voi il più possibile! Questo è uno dei compiti più difficili, ma anche più belli! Poi, concretamente, seguo con gli altri educatori (grandi! un saluto!) il gruppo adolescenti di prima e seconda superiore, seguo il gruppo chierichetti e cerco di gestire, insieme a Marco Spada, l’animazione do menicale in Oratorio! Cosa vuoi dire ai nostri numerosi lettori? L’unica cosa che mi sento di dirvi è grazie per la pazienza di essere arrivati a leggere fino in fondo!! Vi auguro un buon appetito se state per mangiare, una buona notte se state per dormire, una buona giornata se siete ancora al caffè della mattina! Spero di potervi conoscere! Alessandro e Ilaria 19 novembre - Alla Parrocchia Madonna di Fatima, la Cena della Riconoscenza Una serata di allegria e di gratitudine! Sabato 19 novembre nel salone parrocchiale dell’oratorio Madonna di Fatima si è svolta l’ormai tradizionale e consolidata cena della riconoscenza, gentilmente offerta dalla Parrocchia a chi a vario titolo e con grande disponibilità si occupa della vita della chiesa e dell’oratorio. In una fredda serata ci siamo scaldati con un menù veramente gustoso: i palati più forti si sono saziati con una squisita cazzuola, mentre quelli più delicati hanno assaporato un ottimo piatto a base di pollo, arrosto e patatine… il tutto magistralmente preparato dai nostri bravi cuochi! Le pentole si sono svuotate rapidamente, così come le bottiglie di buon vino… e dopo un pezzo di formaggio la cena si è conclusa con una deliziosa fetta ** di torta paesana anch’essa preparata dal gruppo cucina. Ringraziamo tutti i partecipanti e chi, anche se non presente, aiuta costantemente in oratorio e in chiesa. Un grande grazie anche a Don Angelo e a Don Gaudenzio che ogni anno ci danno la possibilità di ritrovarci per una serata così piacevole. ArrivederRenata ci al prossimo anno! ** * * Nuovo Consiglio Pastorale Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda “A ciascuno la manifestazione dello Spirito è data perchè torni a comune vantaggio” Da neo eletta nel nuovo Consiglio Pastorale mi sono trovata a riflettere su quanto potremmo fare per lavorare meglio: eccovi un po’ di idee… In questo ultimo periodo abbiamo sentito parlare davvero spesso del tema Consiglio Pastorale Comunitario, soprattutto in vista del rinnovo dello stesso. I nostri sacerdoti hanno cercato di spiegarci ed illuminarci in diversi modi sulla natura di tale Organismo e sull’importanza datagli, soprattutto da un punto di vista ecclesiale. In linea teorica e normativa sembra facile immaginare un gruppo di persone, laici e presbiteri, che discutono e si confrontano intorno a temi o priorità della parrocchia/Comunità per arrivare ad alcune deliberazioni. Nella realtà dei fatti le dinamiche che si creano in questi incontri sono tutt’altro che semplici e lineari. L’intento in questa sede, però, non è quello di elencare le mancanze e i problemi associati a questo tipo di riunione, quanto piuttosto quello di intendere il CPCP da un punto di vista più psicologico, semplicemente come gruppo di lavoro. A differenza di un gruppo generico, i membri in un gruppo di lavoro devono percepirsi in dipendenza con i colleghi, per sentirsi tutti parti di un intero, di una sovra-struttura in cui ciascuno è un organo vitale; in tale contesto, la fiducia rappresenta la consapevolezza dei propri mezzi e la convinzione che, nel gruppo, non sono in conflitto né le idee né tanto meno gli individui, ma sono in competizione diverse ipotesi in rapporto con un obiettivo definito congiuntamente, che può essere raggiunto solo attraverso il concorso di tutti. Elementi di base che questo tipo di gruppo deve avere e che gli addetti ai lavori devono cercare di definire in ogni incontro sono: •Obiettivo, definito in termini di risultato e costruito su dati osservabili e risorse disponibili (ciò permette al gruppo di verificare il suo operato e la mancanza dell’effettiva accettazione dello stesso da parte di tutti è una delle cause di fallimento operativo); •Metodo che orienta, guida e organizza l’attività del gruppo; prevede un dialogo e un confronto fatto di opinioni personali e di dati concreti, con tempi e modalità definiti; •Ruoli, ovvero quell’insieme di comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una determinata posizione all’interno del gruppo; • Leadership, non intesa come eser- * cizio del comando quanto piuttosto di servizio, che cerca di fluidificare il lavoro più che di produrre risposte, attiva più che essere attivo, tende al successo del gruppo più che delle sue potenzialità; • Comunicazione e, meglio, la qualità del processo di scambio delle informazioni (verbali e non verbali); • Clima, cioè la temperatura e la distanza delle relazioni. Saper gestire ed intervenire efficacemente sul processo decisionale del CPCP significherebbe aumentare la soddisfazione personale e comunitaria, nonché accrescere quel senso di appartenenza ed identità, ormai sempre più limitato. Inizia la sfida: buon lavoro a tutti! Claudia 7 novembre - Primo incontro del nuovo Consiglio Pastorale Consiglio Pastorale della Comunità Lo scorso lunedì 7 novembre, alle ore 21, i membri eletti dalla comunità di Meda si sono riuniti per il primo incontro del Consiglio Pastorale Comunitario. Come in tutte le fasi iniziali di un lungo progetto, quello a cui si è andati incontro lunedì è stata una riunione fatta di presentazioni veloci (visto l’alto numero di presenti, 40 persone) e di una parte dedicata alla lettura di Compiti e modalità di lavoro dei Consigli, documenti inseriti nel Direttorio per i Consigli parrocchiali della Diocesi di Milano. La riunione, con una finalità tecnicoformale piuttosto che fatta di contenuti veri e propri, ha portato alla designazione dei Moderatori (uno per parrocchia), figure fondamentali per il buon funzionamento del Consiglio, soprattutto in presenza di un gruppo molto grande come quello del nostro CPCP. Il compito dei coordinatori dovrà essere quello di accompagnare i consiglieri dalla semplice espressione di un’opinione personale fine a se stessa, all’identificazione di possibili e concrete soluzioni ad obiettivi chiariti in precedenza e condivisi da tutti. Altri ruoli importanti e necessari sono stati l’elezione dei Segretari e dei membri per il Consiglio degli Affari economici. In linea con le direttive della Diocesi, è stata confermata la partecipazione di alcuni membri di questo organismo alle Commissioni, ossia piccoli gruppi coordinati da un sacerdote con la funzione di interessarsi ad una parte specifica della vita comunitaria: in particolare sono state ri-affermate la Commissione liturgica, la Commissione-famiglia, quella relativa alla Caritas, quella dell’oratorio e della pastorale giovanile, la Commissione-scuola e quella missionaria. Ultimo punto affrontato, ma non per questo meno importante, è stato l’incontro del 26-27 novembre con il Vicario episcopale, che richiede la partecipazione di tutta la Comunità medese, come segno di una vera convinzione e condivisione spirituale. Claudia Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda 26-27 novembre - Visita del Vicario Episcopale * Monsignor Armando Cattaneo tra noi I l Vicario Episcopale Mons. Armando Cattaneo è stato tra noi sabato 26 e domenica 27 novembre, concelebrando la S. Messa vigiliare delle ore 18.30 a Santa Maria Nascente, e quelle domenicali delle ore 9.00 a Madonna di Fatima e ore 10.30 a San Giacomo, avendo successivamente incontri in Oratorio. Nel pomeriggio di sabato aveva incontrato il Consiglio Pastorale e i Consigli per gli Affari economici. Diamo di seguito un breve resoconto di questo incontro. “CAMMINARE INSIEME” Il 26 novembre il nuovo Consiglio Pastorale della nostra comunità ha incontrato il Vicario Episcopale di zona monsignor Armando Cattaneo. Il vicario ha preso spunto per la sua riflessione dal brano del “Magnificat” cantato da Maria. Ha sottolineato come questa giovane donna, pur immersa in difficoltà e problemi, non si è ripiegata su se stessa ma ha proiettato il suo sguardo nel futuro, in un mondo “nuovo”. Maria ha la visione di un Dio che può fare cose inaudite. Questa “visione” è chiesta oggi anche a noi. Dobbiamo sentirci parte e avere a cuore la Chiesa e ogni persona della città di Meda. L’atteggiamento di fondo è quello di una SERENITà APPASSIONATA, per creare cose nuove, per dare vita ad una Chiesa aperta, missionaria. Dobbiamo preoccuparci di ricercare chi non partecipa alla vita della comunità, chi non è affascinato dal messaggio cristiano. Non dobbiamo aver paura di presentare una Chiesa nuova che cerca di inserirsi nel cambiamento precipitoso del mondo senza subirlo ma affrontandolo con proposte coraggiose. Ci è stato chiesto di non dimenticare mai la presenza dello Spirito Santo che, come scrive C.M. Martini, “c’è e sta operando, arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi... c’è e non si è mai perso d’animo rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva anche là dove mai avremmo immaginato.” Dopo la riflessione il Vicario ha risposto alle domande dei presenti chiarendo dubbi e infondendo coraggio. Con le sue parole ha evidenziato situazioni legate al nostro camminare insieme. Ci ha ricordato la fatica e il coraggio che i nostri sacerdoti hanno dovuto vivere per accettare il 20 novembre - Giornata Diocesana Caritas La difficile Carità L a Giornata Diocesana dello scorso novembre e “i grandi anniversari in cui siamo coinvolti a livello diocesano (25 anni dal convegno Farsi Prossimo) e nazionale (i 40 anni di fondazione della Caritas Italiana) sono l’occasione per tornare sul modo di intendere “il fare carità” e sull’esperienza di operatori Caritas in un tempo segnato da gravi difficoltà. Riportiamo la riflessione nata da alcuni volontari del Centro di Ascolto * * * cambiamento in comunità pastorale. A noi è chiesto di aiutarli con la vicinanza e il sostegno affinché riescano a realizzare la missione a cui sono chiamati. Ha sottolineato che ogni membro del Consiglio Pastorale non è stato eletto per rincorrere un proprio “sogno” personale ma per rispondere ai bisogni e alle necessità dell’intera comunità. Non dobbiamo essere preoccupati delle cose da fare; dobbiamo “sognare” quale immagine di comunità vogliamo incarnare. Certo, quello che ci viene chiesto è un cammino difficile, ma ogni piccolo passo che sapremo percorrere INSIEME ci porterà alla costruzione di una comunità autentica, senza R.B. divisioni. ** * Caritas e presentata al Convegno Caritas della zona di Monza. _____ Il Centro di Ascolto Decanale di Cesano Maderno avvia il servizio nel 1996 a Cesano Maderno, successivamente a Seveso, opera con tre aperture settimanali che vedono impegnate una quindicina di volontari/e ed una coordinatrice. Sono dunque 15 anni che accoglie prevalentemente persone residenti a Cesano e Seveso ma anche provenienti dagli altri comuni del Decanato (Meda, Lentate, Barlassina). All’apparenza i bisogni che muovono le persone a rivolgersi al Centro di Ascolto sembrano immutati nel tempo: perdita del lavoro, difficoltà a trovarne un altro, morosità, sfrat(continua a pagina 6) Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda (segue da pagina 5) to, difficoltà economiche, disturbi psichici, relazioni familiari compromesse. Eppure, in realtà qualcosa è cambiato. In primo luogo le cause che hanno prodotto il bisogno: mentre fino a qualche anno fa, soprattutto tra gli italiani, le situazioni di difficoltà erano riferite a famiglie che vivevano una condizione di bisogno “cronico” generato da limiti obiettivi della persona, malattia psichica, fallimenti educativi, gestione irresponsabile delle risorse; oggi la crisi economica ha generato una categoria di persone “impoverite” dalla cassa integrazione/mobilità/disoccupazione che faticano a mantenere gli impegni assunti, ad esempio il mutuo per la casa, o le spese correnti come affitto, bollette, generi alimentari. In molti casi il ricorso al prestito finanziario ha creato un indebitamento insostenibile da cui deriva un effetto “paralizzante”: diventa difficile capire come affrontare la situazione, soprattutto quando il ripristino dell’autosufficienza economica dipende dai tempi incerti di un rientro al lavoro. Allo stesso modo, gli effetti della crisi si riflettono sulle persone straniere producendo un percorso a ritroso: perdendo il lavoro mettono a rischio il rinnovo del permesso di soggiorno ad esso legato e vedono compromesse le conquiste raggiunte con tanta fatica. In questo contesto così critico, dove l’incertezza e l’imprevedibilità sembrano condizionare ogni scelta, il volontario Caritas avverte innanzitutto il senso del limite: non solo proprio, ma anche collettivo. Se l’impotenza e a volte la frustrazione di fronte a situazioni oggettivamente complesse possono scoraggiare il volontario, oggi ad esse si accompagna la percezione che gli spazi di intervento si siano ulteriormente compressi per la riduzione delle risorse disponibili. * ** A questo si aggiunge la difficoltà di comprensione e valutazione di vicende legate ad esempio alla rinegoziazione di mutui con le banche, atti giudiziari legati a sfratto, pignoramenti da parte dell’ufficiale giudiziario ecc. che la persona in difficoltà non riesce a gestire e spesso neppure a riferire con chiarezza. Ci si ritrova sommersi da carte e documenti per i quali si sente la necessità di interpellare competenze esterne, non sempre immediatamente reperibili: questo genera un senso di inadeguatezza nel volontario e di insofferenza nella persona. Le persone in difficoltà spesso arrivano al Centro di Ascolto esasperate da una situazione che si complica sempre più, per la quale hanno già bussato a molte porte senza ottenere l’aiuto sperato e soprattutto quello che loro stesse hanno immaginato come l’unico possibile ossia un contributo economico incondizionato. In questo caso, il volontario si trova ad operare su due versanti: di contenimento emotivo e di discernimento del problema. L’aspetto emotivo è sempre più marcato perché la persona si presenta arrabbiata e disillusa (…“nessuno mi aiuta”, …“anche la Caritas non fa niente”…) e non riesce a stabilire e concordare una priorità negli interventi, cadendo in uno stato di confusione e di agitazione. L’impegno del volontario non è certamente facile: abbassare il livello emotivo, ristabilire un atteggiamento di fiducia e ridare speranza sono operazioni che mettono alla prova chiunque, soprattutto perché mettono in gioco la nostra credibilità e autenticità. Una cosa sembra certa: il volontario Caritas non può abdicare al proprio ruolo che a volte comporta l’assunzione di posizioni “scomode”, a favore di un atteggiamento consolatorio: affrontare un problema significa “abitarlo” e “percorrerlo” per intero, non ci sono scorciatoie per uscirne. Questo richiede un impegno sempre maggiore, pur sapendo che accompagnare e condividere la fragilità dell’altro significa riconoscere innanzitutto la propria. Inoltre, come volontari, quando pren diamo in considerazione quello che un po’ burocraticamente chiamiamo “un caso”, ci impegniamo ad avere sulla persona di cui stiamo parlando uno sguardo il più corretto e, nello stesso tempo, appassionato possibile. E quando usiamo l’aggettivo “appassionato” intendiamo proprio un atteggiamento forte di interesse pieno e vitale. Succede però a volte che, di fronte a situazioni che pensavamo di avere aiutato ad avviarsi su percorsi positivi, assistiamo a ritorni a comportamenti e scelte che ripropongono le difficoltà da cui si era partiti. Sorge allora spontanea la domanda: come discernere nei racconti di vita che ci portano i nostri utenti “la verità”? E per “verità” non intendiamo certo la sincerità – non bugia – non menzogna banale, bensì “la verità” della persona che ci sta dinnanzi, “la sua verità unica”. Siamo noi capaci di “ascoltarla” ed “accoglierla”, separando l’essenziale dal complementare? Siamo comunque capaci di “dare credito” e fiducia al racconto dell’altro, proprio come contenitore e portatore di valori, bisogni, punti di vista, esigenze differenti dalle nostre ma altrettanto valide e “reali”? Siamo capaci magari di cambiare punto di vista, prospettiva, di fronte a considerazioni, a richieste, a prese di posizione che, a volte, proprio non condividiamo e magari ci destabilizzano? Ecco queste sono le difficoltà che più ci interpellano e di fronte alle quali siamo sempre in atteggiamento di verifica e di ricerca. A cura dei volontari del Centro di Ascolto Caritas del Decanato di Seveso * * 26 novembre - Colletta del Banco Alimentare Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda * * La Gioia che portiamo con il nostro partecipare S ono confusa... dopo tanti anni di colletta alimentare inizio a nutrire dubbi sulla mia capacità di far passare un messaggio semplice come “avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Sabato, per la prima volta, l’in differenza delle persone, per troppe volte, è diventata violento rifiuto di una realtà. Una mi ha urlato che a Meda non ci sono poveri. Senza voler giudicare, forse quella persona vive altrove o, più semplicemente, appartiene al gruppo di persone che, quando stanno bene loro, stanno bene tutti. Nonostante ciò, abbiamo tenuto. Con alti e bassi la nostra zona non ha diminuito la quantità di alimenti raccolti: la Lombardia ha dato le stesse 2.275 tonnellate del 2010, di cui 4.569 kg. provenienti da Meda. Per noi c’è stato un calo medio del 9,22%, ma le 9.600 tonnellate complessive raccolte raccontano di un aumento del 2% in tutta Italia. Ce l’abbiamo fatta. Ma a fare cosa? Parlando con i volontari, che si sono susseguiti nei turni, ho pensato di proporre questo pensiero: con questo gesto possiamo essere costruttori di pace sociale. Grossa presunzione? Non penso. La pace sociale, a cui io penso, è quella del necessario a tutti, quella della possibilità di riscatto, è la speranza di un cambiamento nella considerazione dell’altro. Nell’omelia di domenica 27 novembre, Mons. Armando Cattaneo parlava della stima che Dio ha di tutti noi, e noi chi siamo per non avere considerazione di una persona stimata da Dio? E io mi chiedo ancora, perché non devo riuscire a far sentire il povero a casa, come diceva don Giussani? A tutte le persone che, passando, hanno risposto con un no secco alla mia domanda se volevano aiutarci a sostenere i poveri, ho detto che perdevano un’occasione: se, infatti, non portiamo via da qui gli 0.64 euro della scatola di pelati, non donati, rischiamo invece di portarci dietro molto di più: il nostro possibile peccato di omissione, una freddezza del cuore che speravamo oramai dimenticata. Ad un signore che mi ha detto no, e al quale ho chiesto per favore di farmi capire la sua decisione, la risposta è stata che non aveva tempo! Poi c’è la speranza, la gratificazione, la signora che, entrando, ti dice che non vuole il sacchetto perché è troppo piccolo, di seguirla con il carrello..., ci sono sei ragazze del liceo che vengono come volontarie e si confrontano con gli atteggiamenti e le risposte degli adulti, che, spesso, non hanno dato, a mio parere, un esempio encomiabile. Giulia si è offerta (di sua completa iniziativa...) di scrivere la sua impressione di questa prima esperienza, eccola: “Sabato 26 novembre si è svolta in tutta Italia la 15ma giornata nazionale della colletta alimentare 2011. Noi ragazzi, studenti del liceo Marie Curie di Meda, siamo stati coinvolti in questa bella esperienza da alcune professoresse del nostro liceo; è stata un’occasione per riflettere e per aprire gli occhi sulla realtà non sempre rosea della nostra società. Al giorno d’oggi le persone povere sono molte e in costante crescita per cause diverse: mancanza di lavoro, disagi familiari, immigrazione… Non possiamo far finta di non vedere o non sapere, è giusto dare una mano a chi non ce la fa. Nella giornata di sabato sono stati raccolti, solo in Brianza, circa 70.000kg di alimenti (quasi 1.700 in più rispetto al 2010). Questi prodotti verranno distribuiti in tutta Italia fra le 8.000 strutture caritative e a noi ragazzi resterà il ricordo di aver lavorato per una causa positiva e per aver rafforzato le nostre amicizie.” Ognuno di noi, in questo periodo, ha problemi, grossi o piccoli. Po- * che persone hanno la fortuna di essere fuori da questa tempesta. Ma si può nuotare o lasciarsi andare a fondo. Ci si può lasciar aiutare o essere disperati. Si possono alzare gli occhi, e vedere il sole che splende e ringraziare il Padre perché siamo vivi, e si può fissare lo sguardo a terra. Io scelgo l’opzione A, e vado avanti, nella speranza di essere sempre nel disegno della misericordia di Dio. E anche i miei volontari, e lo dico con gratitudine ed affetto, ce l’hanno messa tutta, hanno lavorato con il cuore e con la schiena (San Vincenzo diceva che si è chiamati a servire Dio con il sudore della fronte e la fatica delle braccia... non lo sanno ma sono vincenziani in pectore...). Anche questa giornata ci ha visti come una squadra tenace che vuol fare bel gioco anche quando sa di poter perdere. Perché la vittoria non è nel punteggio, è nella Gioia che portiamo con il nostro partecipare. * Patrizia Candian Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda * 26-27 novembre - Mercatino di Natale nella Parrocchia Madonna di Fatima Regali di Natale con uno sguardo al prossimo... P er il terzo anno la Parrocchia Madonna di Fatima ha organizzato sul piazzale della chiesa un bel mercatino di Natale così da dare occasione a tutti i parrocchiani di comprare qualche pensierino in vista del 25 dicembre. Un gruppo di mamme volenterose si è messo all’opera e nell’ultimo mese ha realizzato gli oggetti messi poi in vendita. Sul banco si potevano trovare ad esempio diverse composizioni centrotavola natalizie, candele di ogni tipo, albererelli in ferro, piccoli presepi originali o ancora ghirlande di vario genere, calze per l’epifania e qualche bijou, tutto quanto rigorosamente fatto a mano. Molti sono stati i lavori venduti grazie anche a una buona affluenza sia il sabato che la domenica. È importante ricordare che il ricavato di questa bella iniziativa sarà devoluto in beneficenza sperando di far trascorrere un Natale sereno anche a chi si trova in difficoltà! Daniela 13 novembre - Incontro la prima domenica di Avvento, 13 novembre. Alle 16.00, ci avviamo con Ester verso l’oratorio, dove ci aspettano don Gaudenzio e altre famiglie che, come noi, hanno battezzato i loro piccoli nell’anno 2009 o 2010. È già il terzo incontro “post-battesimale” che viviamo nella comunità parrocchiale, ed anche questa volta partecipiamo insieme ad un momento di preghiera che, visto l’ingresso nel tempo dell’Attesa, fa memoria di un cammino da iniziare con slancio e da percorrere in famiglia, superando le stanchezze del quotidiano. Don Gaudenzio ricorda come sia importante la tradizione che celebra * * Incontro “post-battesimale” È * * * ogni festa religiosa con riti comuni a tutti, ma anche propri a ciascun gruppo familiare, che viene vissuta ed assorbita fin dall’infanzia, che verrà portata come segno prezioso da ognuno nel corso degli anni. Piccoli gesti accompagnano le grida dei più piccoli, che corrono avanti e indietro tra i banchi: si presenta all’altare una corona sempreverde, segno di vittoria e speranza, ed il Presepe che, allestito in ogni casa con l’aiuto di grandi e piccoli, ospiterà le statuette. Ad ogni famiglia viene poi regalato uno speciale calendario di Avvento: non ospita cioccolatini, ma le con- ** i tezz at neo-Bat suete caselline traforate, da spalancare ogni giorno insieme, guideranno i bimbi ed i loro genitori in un gioco per vivere meglio l’Attesa. La benedizione dei Gesù Bambino, che ogni bambino ha portato con sé, conclude l’incontro in chiesa, allietato dai bravi cantanti del coretto. Tutti nel salone per una merenda, semplice ma ottima, allestita con l’aiuto dei genitori. Qui i piccoli possono giocare e gridare con maggior libertà e divertirsi alle prodezze di un clown-giocoliere. Grazie davvero a tutti per il bel pomeriggio insieme! una mamma VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE - MILANO 2012 Chi, cosa, dove, quando, perchè? S arà Milano, nel Parco Nord-Aeroporto di Bresso, ad ospitare la visita di Papa Benedetto XVI per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Sabato 2 giugno col Papa é in programma la Festa delle Testimonianze. Domenica 3 giugno il Papa presiederà la S. Messa e, sulla base delle passate edizioni, a Milano 2012 sono attese 500.000 persone. L’Incontro Mondiale delle Famiglie, che ha una cadenza triennale, è stato promosso per la prima volta da Giovanni Paolo II nel 1994 a Roma. Nel 1997 si svolse a Rio de Janeiro, nel 2000 ancora a Roma, nel 2003 a Manila, nel 2006 a Valencia e nel 2009 a Città del Messico. La volontà del Papa per il 7° IMF è precisa: riscoprire la famiglia come “patrimonio dell’ umanità” e rimetterla al centro delle attenzioni non solo della Chiesa, ma dell’intera società. L’area prescelta è l'aeroporto civile di Bresso per voli turistici, è sede dell’Aero Club Milano, ha una superficie complessiva di 790.000 m2, è servita dai trasporti pubblici ed é facilmente raggiungibile tramite le autostrade. Nel rispetto dell’ambiente, il luogo scelto per le celebrazioni con il Papa, in quanto aeroporto attivo, è già strutturalmente adatto ad ospitare un numero ingente di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Sul fronte sicurezza, in quanto Aeroporto, presenta tutte le misure di sicurezza necessarie, è presente l’elisoccorso e nelle vicinanze si trovano diversi ospedali. In questi mesi siamo entrati nel vivo della fase preparatoria: oltre allo sforzo di reperire spazi adeguati alle celebrazioni dell’evento, si stanno censendo le disponibilità all’acco- glienza delle famiglie, secondo la formula: “Parrocchie che accolgono famiglie, e famiglie che accolgono famiglie”. Potremo soprattutto riscoprire il vero significato della mondialità, che richiede disponibilità a riconoscere sia la straordinaria rilevanza della presenza di migranti tra noi col relativo apporto alla nostra vita sociale (lavorativo e familiare), sia l’altrettanto poco conosciuta rilevanza sul piano religioso (usi e costumi diversi). Il Papa ha invitato le comunità di tutto il mondo ad approfondire i temi dell’incontro durante tutto l’an no pastorale; per questo motivo anche la nostra comunità ha iniziato diversi momenti formativi per bambini, giovani e adulti, pensati per riflettere insieme su come in famiglia si vive le relazione col lavoro e il tempo e senso dato alla festa. Per creare un clima spirituale ricorderemo questo importante evento nelle nostre preghiere quotidiane e nella preghiera comunitaria, perché risulti davvero fruttuoso. Tre semplici motivi per essere partecipi: • Per incontrare e confrontarsi con il vissuto e le testimonianze delle famiglie provenienti dai cinque continenti. • Per approfondire e lavorare insie me sul tema dell’incontro “la Famiglia: il Lavoro e la Festa” durante i giorni del Congresso internazionale e/o condivisioni sul territorio diocesano. • Per essere confermati nella fede e fare festa insieme al Santo Padre e alle migliaia di famiglie. Il cammino proposto alle comunità cristiane si svilupperà in due direzioni: • un cammino di partecipazione, lavorando e riflettendo sin da ora e il prossimo anno sulle catechesi • l’altro di accoglienza, indicando- ne la valenza missionaria e soprattutto prospettando le varie forme dell’ospitalità concreta alle famiglie che giungeranno nel capoluogo lombardo, italiane e straniere. Andrea Minotti _____________________________ PER ESSERE SEMPRE INFORMATI _____________________________ Il cartellone riportato qui sopra, visibile in ogni nostra parrocchia, ci accompagnerà sino al momento dell’evento. _____________________________ Sul sito www.family2012.com appositamente creato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e Diocesi Ambrosiana, sono reperibili informazioni e documentazione relativi alle catechesi, iscrizioni, programmi ed eventi correlati. Nella nostra comunità, attivata dalla CF, una mail family2012.meda@gmail. com è preposta all’aiuto, chiarimenti sulle modalità di iscrizioni per gli incontri col Papa, raccolta nominativi dei volontari, aderenti al congresso e risposte a quantaltro si potrà avere tramite l’organizzazione dell’evento. _____________________________ Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda *** 1972–2012. Quarant’anni al servizio della Chiesa e degli anziani Rassegna di un intenso mese di novembre I l mese di novembre, per gli aderenti al Movimento Terza Età, è stato denso di appuntamenti sia religiosi che culturali e di svago. In ordine di tempo: - dal 6 al 13 crociera sulla nave Costa “Favolosa” (articolo sul prossimo numero). -Sabato 12, con il Convegno su “Educare in un mondo che cambia”, tenuto presso il Centro Diocesano Schuster, che ha dato l’avvio alle manifestazioni per ricordare il 40° di fondazione del Movimento stesso, avvenuto nel 1972, ad opera dell’allora Cardinal Colombo. -Martedì 15, Gruppo di Ascolto della Parola di Dio commentando il Rotolo di Rut. - Giovedì 17, dopo la S. Messa con la catechesi, tenuta da Don Ernesto, è seguito, in salone, un pomeriggio musicale con la partecipazione del Coro “Amici miei” della S. Vincenzo, che con i suoi canti ci ha introdotto nel clima natalizio e ci ha emozionato con le canzoni popola- tà Terza E i . prossimi . in c ontri 12 dicembre (S. Giacomo) ore 14.30 Gruppo di Ascolto della Parola di Dio 20 dicembre (S. Maria Nascente) Incontro presso l’Oratorio S. Crocifisso 15 dicembre (S. Maria Nascente) Giornata di ritiro a Capiago d’Intimiano 28 dicembre (S. Giacomo) ore 8.30 S. Messa per i defunti MTE 17 dicembre (S. Giacomo) ore 14.00 Visita presepi a Gandino ri, facendoci fare un giro d’Italia canoro nel 150° dell’Unità. - Sabato 19, nella maestosa cornice del Duomo di Milano, il Cardinale Angelo Scola ha celebrato la S. Messa del 40°, con la partecipazione di una massiccia rappresentanza dei gruppi parrocchiali della diocesi milanese (vedi articolo con foto pagina a fianco). - Infine, sabato 26, presso il Santuario S. Pietro Martire, celebrazione della S. Messa per gli aderenti al Movimento del Decanato di Seveso. A.M. Movimento Terza Età - Parrocchia Santa Maria Nascente Ricordiamo Antonietta, fondatrice del movimento Venerdì 4 novembre 2011 Antonietta, fondatrice del Movimento Terza Età della Parrocchia S. Maria Nascente, ci ha lasciato. Era nata nel 1920, è sempre stata una presenza importante e molto attiva nelle varie attività parrocchiali e nelle Acli. Per molti anni, su incarico del nostro Comune, ha accompagnato gli anziani nei soggiorni marini. Nel 1976 accolse l’invito del Cardinale Colombo e con Ester Busnelli fondò a Meda il Movimento Terza Età nella nostra parrocchia, per offrire momenti di aggregazione e di svago agli anziani. Antonietta affermava che l’anziano nel gruppo parrocchiale può trovare il luogo privilegiato per realizzare e concretizzare la sua formazione religiosa e spirituale. Nei momenti di preghiera, durante i pellegrinaggi, nelle giornate di ritiro spirituale e partecipando alla vita della parrocchia l’anziano trova il conforto per affrontare questo momento particolare della vita. Antonietta ha sempre cercato di vivacizzare e rendere gioiosa la vita del gruppo. Il suo impegno per il prossimo era totale. Noi la ricorderemo nelle nostre preghiere, solo così la sentiremo ancora vicino a noi. A. B. 10 nto Movime 29 dicembre (S. Maria Nascente) Visita ai presepi 12 gennaio (S. Giacomo) ore 14.30 Tombolata ___ Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo N el pomeriggio di sabato 19 novembre, una rappresentanza di Meda e di Seveso del MTE si è recata in Duomo per celebrare la S. Messa, presieduta dall’Arcivescovo Card. Angelo Scola, in occasione del 40° di fondazione del movimento. Salutati tutti i presenti, rappresentanti il Movimento di tutta la Diocesi con il loro responsabile Mons. Renzo Marzorati, e partendo dalle letture del “Siracide” (cap. 18, 8-14) e di San Paolo (“Corinzi” 4.16/5, 1-5”), l’Arcivescovo ha parlato di “personale e inevitabile Venerdì Santo” e ha richiamato gli impegni che la “Terza Età” ha nei confronti della propria famiglia, figli, nipoti e, in qualche caso, anche pronipoti, esortando ad un impegno in parrocchia e nella vita civile. Ha ricordato il momento doloroso della fine della vita d’ognuno di noi, richiamato dal “Siracide” e anche da San Paolo che parla, però, anche di risurrezione dei corpi. Gesù è risorto per primo e vive nella Trinità con Maria sua Madre; anche noi un giorno saremo con Lui. Dopo aver esortato i presenti a ammaestrare, con pazienza e intelligenza, i nostri cari, dai più piccoli ai più grandi, il Cardinale ha ricordato all’assemblea che, alla fine di maggio 2012, il Santo Padre, il Papa, verrà a farci visita per il grande incontro mondiale delle fami- ** * glie, che richiederà una mobilitazione generale per una dignitosa accoglienza. Nel saluto finale l’Arcivescovo ha voluto ricordare “la missione di evangelizzazione e promozione umana” affidata al movimento dal cardinale Giovanni Colombo, raccomandando ai presenti di non cessare di richiamare, con delicatezza e rispetto, alla pratica cristiana i figli che se ne fossero allontanati, e incaricandoli di portare la Benedizione della Santissima Trinità nelle case, a tutti i nostri cari, ai conoscenti, agli amici, ai parenti, in modo particolare ai bambini, a quelli che sono più bisognosi e a quelli che sono nella malattia e nell’ombra della morte. Poi la benedizione particolare per il MTE (che, ricordiamo, conta diecimila aderenti ed è presente in 400 parrocchie): “Il Dio di ogni consolazione disponga nella sua pace i vostri giorni e vi conceda i doni della sua grazia, vi liberi sempre da ogni pericolo e confermi nel suo amore i vostri cuori, vi colmi di fede, di spe- ranza e di carità perché sia ricca di opere buone la vostra vita terrena e possiate giungere alla gioia della vita eterna. Amen”. Un secondo momento è stato vissuto dal MTE a Seveso, sabato 26 novembre, nel Santuario S. Pietro Martire quando un bel gruppo del decanato si è radunato per celebrare la S. Messa per il 40° di fondazione del Movimento. Durante l’omelia è stata ricordata la figura del cardinale Giovanni Colombo e l’esortazione dell’arcivescovo Angelo Scola in Duomo, di cui abbiamo dato già conto sopra. Al termine è stata letta la preghiera dell’anziano che ci piace così riportare: “Signore, vieni a mettere qualcosa di nuovo in me, al posto di quanto a poco a poco viene meno col passare degli anni. Metti in me un amore più grande, una semplicità più serena, una delicatezza più profonda. Al posto dell’entusiasmo, metti in me un sorriso di bontà per tutti, aiutami a comprendere il mio prossimo, a interessarmi 29 novembre - Un regalo di fede da parte dell’Unitalsi lombarda Santa Bernardetta tra noi U n Santuario stracolmo di fedeli ha accolto, nel pomeriggio di martedì 29 novembre, le reliquie di Santa Bernardetta (1844-1879), giunte per la terza volta in Italia nel 90mo di fondazione dell’Unitalsi Lombarda. Un evento eccezionale che ha consegnato alla venerazione del popolo lombardo un frammento del corpo (ritrovato intatto al momento della ricognizione delle spoglie) di colei che, nel 1858, ebbe 18 apparizioni della Madonna alla grotta di Massabielle, presso Lourdes. Sono arrivato quasi alla fine della funzione durata due ore, alla chetichella dal retro del seminario, appena in tempo per vedere l’uscita dell’urna di Bernardetta e sono rimasto colpito dall’intensità della partecipazione dei fedeli presenti, di ogni condizione, censo, salute. Segno che la devozione popolare ha bisogno e si dei suoi problemi e a non essere mai una nuvola nera che rattrista, ma una luce discreta che rallegra. Fa’ che la memoria mi permetta di ricordare le cose più belle e più buone che sono nella vita, così da farne parte agli altri e godere della loro gioia. Fa’, o Signore, che la mia volontà si pieghi amorevolmente ai giusti desideri di coloro che mi stanno intorno, che la mia fede umilmente e discretamente si irradi con la testimonianza e non venga meno. Fa’, o Signore, che la mia intelligenza accetti con umiltà di sentirsi meno attiva, brillante e rapida; fa’ però che si applichi sempre a cercarti e a conoscerti, così che possa comprendere meglio la vita Eterna in cui spero ardentemente”. Carla * nutre anche di gesti concreti e, come ricorda il Vescovo di Tarbes e Lourdes: “…Lourdes è un luogo di segni per eccellenza: la roccia, l’acqua, la luce; le reliquie di Bernardetta sono un segno ulteriore”. Mi sono venute così in mente le parole, per certi versi profetiche, riportate sull’informatore di aprile 1996 di San Giacomo in occasione della sua beatificazione, del Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954), rivolte, a mo’ di testamento spirituale, ai seminaristi di Vengono pochi giorni prima della sua morte: “Voi desiderate un ricordo da me. Altro ricordo non ho da darvi che un invito alla santità. La gente pare che non si lasci più convincere dalla nostra predicazione; ma di fronte alla santità ancora crede, ancora si inginocchia e prega. La gente pare che viva ignara delle realtà sopranna- * * turali, indifferente ai problemi della salvezza. Ma se un Santo autentico, o vivo o morto, passa, tutti accorrono al suo passaggio. Ricordate le folle intorno alla bara di don Orione? Non dimenticate che il diavolo non ha paura dei nostri campi sportivi e dei nostri cinematografi. Ha paura, invece, della nostra santità”. Grazie allora all’Unitalsi per averci mostrato un segno concreto della nostra fede, certi che Bernardetta, scelta dalla Vergine tra i più umili e piccoli, preghi anche per noi perché “…non perdiamo mai di vista la meta ultima della nostra vita”. E.N. 11 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda 30 novembre - Campagna per i diritti di cittadinanza L’Italia sono anch’io! I l 30 novembre 2011, alle ore 21.00, presso il salone della Parrocchia Madonna di Fatima, Via Madonna di Fatima – Meda, il Circolo ACLI di Meda ha promosso un incontro per la presentazione della campagna per i diritti di cittadinanza “L’Italia Sono Anch’Io”. Sono intervenute per illustrare le proposte e le modalità di adesione l’Avv. Luce Bonzano dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e la Sig.ra Anna Busnelli del Coordinamento Area Immigrazione delle ACLI Provinciali di Milano - Monza e Brianza. La Sig.ra Busnelli ha iniziato il suo intervento citando l’articolo 3 della Costituzione Italiana, dopodiché ci ha dato alcuni numeri sulla presenza straniera in Italia, evidenziando come negli ultimi vent’anni si è passati da un 1% di residenti stranieri a quasi un 8% attuale. A Milano un residente su sei e un bambino su cinque è straniero. Paradossalmente questo 8% produce l’11% del PIL italiano. Inoltre, in un paese che ha un tasso di natalità vicino allo zero, sono gli immigrati ad abbassare l’età media della popolazione. L’Avv. Bonzano ha invece presentato il lato giuridico della campagna, illustrandone le proposte di legge confrontandole con la situazione attuale. Proposte di legge che, va precisato, non sono un’apertura indiscriminata a chiunque entri sul territorio italiano, ma sono un adeguamento a quelle che sono le normative degli altri stati membri dell’Unione Europea, semplificando gli iter burocratici e dando più responsabilità agli enti locali, nella fattispecie i sindaci, nella valutazione delle domande di cittadinanza. Ha inoltre portato ad esempio la situazione tedesca: la Germania ha un tasso di immigrazione superiore all’Italia, soprattutto da Turchia ed Est Europeo, ma ha una legislazione che prevede il riconoscimento automatico della cittadinanza a tutti i nati sul suolo tedesco, e un iter burocratico 12 brevissimo per coloro che raggiungono i requisiti per l’ottenimento della cittadinanza. Quello che è emerso è che questa campagna porta avanti un discorso di giustizia sociale, più che un mero discorso legislativo: ci sono molte persone, famiglie regolarmente residenti sul nostro territorio, che contribuiscono con tasse e lavoro alla vita sociale delle nostre comunità, ma a cui non sono riconosciuti i basilari diritti che la nostra stessa Costituzione prevede. La seconda proposta di legge prevede anche la possibilità di votare I dati statistici * Gli ultimi dati statistici sulla presenza degli stranieri in Italia ci dicono di un processo migratorio inarrestabile e in continua crescita, seppure con ritmi meno significativi rispetto ai decenni precedenti, e di un paese ormai strutturalmente multietnico, multiculturale, multireligioso, configurandosi quella attuale sempre di più come una immigrazione stabile e diffusa su tutto il territorio nazionale. Il Dossier Caritas/Migrantes 2011 indica in poco meno di 5 milioni (di cui 50% donne) le persone di origine straniera residenti al 31 dicembre 2010, pari al 7,5% del tota- ** * alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri residenti in Italia da almeno cinque anni proprio per questi motivi. è necessario un cambio di mentalità: l’immigrato non è una minaccia, ma una risorsa. Tutti coloro che volessero firmare per sostenere queste proposte di legge, possono farlo presso gli uffici del Circolo ACLI di Meda il martedì dalle 17:00 alle19:00 e il sabato dalle 14:15 alle 17:00. Per il consiglio del Circolo ACLI di Meda Mirko Schiavolin le dei residenti nel nostro paese: un immigrato ogni 12 italiani. Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, le presenze straniere erano lo 0,4% e solo nel 1991 superano l’incidenza dell’1%, a dimostrazione del dinamismo del fenomeno migratorio in Italia. La presenza degli immigrati nell’ultimo decennio è triplicata. I minori, figli di stranieri, sono quasi 1 milione (932.675). I minori nati in Italia da genitori stranieri, parliamo ormai delle seconde generazioni di migranti, sono 572.720. Il loro numero è raddoppiato dal 2000 quando erano 277mila e costituiscono ormai quasi il 13,5% dei bambini ** che nascono ogni anno in Italia e rappresentano una risorsa importante in un paese che invecchia rapidamente a causa della bassissima fecondità (le donne straniere hanno un tasso di fecondità pari al doppio di quelle italiane). (Dati tratti da: Chiara Saraceno-Repubblica 23.11). Trattasi di bambini e bambine, ragazzi e ragazze nati in Italia, nei confronti dei quali l’aggettivo “stra niero” è del tutto inappropriato, in quanto accomunati agli italiani dal luogo di nascita e di residenza, dalla lingua, dal sistema formativo e dal percorso di socializzazione e che solo al compimento del 18° anno di età avranno la possibilità di ottenere la cittadinanza dopo un lungo e difficile percorso burocratico. Le famiglie con almeno un membro straniero sono oltre 2 milioni. I lavoratori immigrati costituisco no un decimo della forza lavoro e sono determinanti in alcuni settori produttivi e del lavoro di cura: le la- Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda voratrici domestiche che prestano servizio nelle nostre famiglie sono circa 1,5 milioni. In Lombardia gli stranieri residenti sono 1.157.000, un quarto della popolazione straniera in Italia: un cittadino immigrato ogni 10 residenti. Nel comune di Meda i residenti stranieri sono 1662, di cui 440 minori. Nel comune di Milano, gli stranieri iscritti all’anagrafe a fine 2010, sono 217.284, pari al 16,4% della popolazione milanese (+ 1,1% rispetto al 2009): 1 cittadino milanese su 6 è immigrato. I minori stranieri residenti a Milano sono 43.292 pari al 19,9% dell’intera popolazione straniera: 1 minore su 5 è figlio di genitori stranieri. I lavoratori stranieri contribuiscono alla fiscalità generale e allo sviluppo del paese, contribuendo alla produzione del Pil per l’11,1%, versando nelle casse dello Stato circa 11 mi- liardi l’anno di contributi, e sono molto attivi anche nel lavoro autonomo e imprenditoriale. • info Per maggiori informazioni: www.litaliasonoanchio.it - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - La campagna nazionale è promossa da 19 organizzazioni: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. 1 dicembre - Incontro per comprendere alcuni meccanismi dei mercati finanziari Per vederci chiaro nella nebbia della finanza G iovedì 1 dicembre 2011, alle ore 21.00, presso l’auditorium della scuola media statale “Anna Frank” di Meda, il Gruppo di Acquisto solidale GASASSIEME, in collaborazione con il Circolo ACLI di Meda, ha promosso un incontro allo scopo di comprendere almeno alcuni dei meccanismi che muovono i mercati finanziari, le speculazioni, il debito pubblico e cosa c’è dietro la grande crisi che stiamo attraversando. Sono intervenuti per aiutarci a capire dove stiamo andando e quali strade si possono battere per districarsi in maniera “etica” nei labirinti della finanza, il professor Andrea di Stefano, direttore della rivista Valori (mensile di finanza etica ed economia sociale) e Fabio Silva, socio fondatore di Banca Etica e Presidente della cooperativa Editoriale Etica Valori. I due relatori hanno saputo affronta- re al meglio il tema proposto, spiegando in modo comprensibile quelli che sono i meccanismi, a volte decisamente contorti, che stanno dietro alla situazione economica mondiale attuale. Quello che ne è emerso è il fallimento del sistema economicofinanziario occidentale, che è giunto ad un punto di non ritorno, e che per forza di cose, molti meccanismi sono destinati a cambiare nel futuro prossimo, a partire da una maggior regolamentazione (messa da parte da un neo-liberismo esasperato, proiettato solo al maggior profitto possibile); inoltre è già chiaro che quei paesi che hanno saputo correggere il sistema, saranno più pronti ad affrontare queste sfide che ci/li aspettano. Dal confronto col pubblico è poi emerso che purtroppo le scelte quotidiane e la necessità di mandare avanti una famiglia, rischiano di * * scontrarsi con scelte di acquisto solidale o di finanza etica, che all’apparenza possono sembrare economicamente svantaggiose; certo è che l’esperienza del GasAssieme, che ha promosso la serata, dimostra che qualche passo in questa direzione si può fare, magari spostando le proprie priorità sulla qualità (anche etica) dei prodotti, piuttosto che cedere al consumismo indotto da una molteplicità di fattori. L’importante è continuare ad informarsi ed informare, in modo da effettuare sempre scelte consapevoli, e soprattutto educare alla conoscenza e consapevolezza, ricordando che anche facendo la spesa tutti i giorni, con le nostre scelte, a piccoli passi, possiamo cambiare le cose. GasAssieme Circolo Acli 13 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda * * Secondo incontro - Il rotolo di Rut. L’Onnipotente mi ha tanto amareggiata (Rt 1,6-22) L’alleanza con il Signore non si interrompe I versetti del salmo 102 – “preghiera di un afflitto che è stanco e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia” (v. 1) – a cui segue l’affidamento alla sua misericordia – “Tu, Signore, rimani in eterno il tuo ricordo di generazione in generazione… e avrai compassione di Sion” (v. 13-14) – ci introducono al secondo incontro. Avevamo lasciato Noemi nella straniera terra di Moab, colpita dalla morte del marito e con le due nuore rimaste pure vedove. “Allora intraprese un cammino di ritorno…” al suo paese, Betlemme di Giuda, perché aveva sentito dire “…che il Signore aveva visitato il suo popolo dandogli pane” (Rt 1,6). La fede di Noemi si ravviva, e questo momento ricorda altre fasi della storia di Israele quando “…il Signore aveva visitato gli Israeliti…” (Es 4,29-31) e Giuseppe morente, “…Dio verrà certo a visitarvi…” (Gen 50,24). Dio ha visitato anche noi “e ha suscitato una salvezza potente” (Lc 1,68-79 “Benedictus”). Il ritorno a Betlemme è un viaggio faticoso, incerto su cosa troveranno, ma pieno di speranza. Noemi invita le nuore, per il loro bene, a ritornare indietro nel loro paese e le benedice: “…il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! II Signore conceda a ciascuna di voi di trovare tranquillità in casa di un marito” 14 (Rt 1,8-9). Una bella preghiera d’intercessione, che nasce dall’amore di Noemi verso le sventurate nuore, ma alla quale seguono parole amare, pure sgorgate dal profondo del cuore: “…figlie mie; io sono molto più amareggiata di voi, perché la mano del Signore è rivolta contro di me” (Rt 1,13), non potendo più dare un figlio come marito alle nuore, secondo la legge del levirato (Dt. 25,5-6), che garantiva alle giovani vedove la protezione della famiglia del marito defunto, un matrimonio nello stesso nucleo familiare, evitando così la dispersione del patrimonio acquisito in diversi assi ereditari. Orpa segue il consiglio di Noemi, si accomiata e torna indietro. Rut invece non vuole assolutamente staccarsi da lei: “Non insistere con me che ti abbandoni e torni indietro senza di te, perché dove andrai tu, andrò anch’io, e dove ti fermerai, mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio” (Rt 1,16). Rut si stacca così dal suo popolo, lascia la religione dei suoi Padri, accetta gli usi del popolo d’Israele e, con profonda professione di fede, si converte all’alleanza del vero Dio: “…porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora sarò il loro Dio ed essi il mio popolo” (Ger 31,33). Il suo stile di vita si sintonizza a quello della suocera, e il loro affetto si scioglie in un caritatevole amore di servizio comune. Noemi, commossa dai profondi sentimenti che la nuora nutre per lei, non insiste più e lascia che la segua a Betlemme – “Esse continuarono il viaggio…” (Rt 1,18) – in un cammino di preghiera e di silenzio. i Grupp di Ascolto Giunta a Betlemme, a distanza di dieci anni dalla sua partenza, Noemi, riconosciuta dalla popolazione locale, è accolta con meraviglia; ma il suo cuore continua ad essere lacerato da una grande sofferenza e da una profonda amarezza: “Non chiamatemi Noemi, chiamatemi Mara, perché l’Onnipotente mi ha tanto amareggiata!…” (Rt 1,20). Riecheggia qui il lamento di Giobbe, che attribuisce a Dio le sue sofferenze, in un atteggiamento ostile come quello del popolo d’Israele quando, nel deserto, assetato alle acque salate di Mara (Es 15, 2225), osò mormorare contro Dio. Mosè allora invocò il Signore misericordioso che rese l’acqua dolce, perdonò e abbracciò con amore il suo popolo. “Così dunque tornò Noemi con Rut, la moabita… arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l’orzo” (Rt 1, 22). La straniera, che non avrebbe potuto far parte del popolo di Dio, secondo la legge del Deuteronomio (Dt 23,3-4), inizierà da qui un cammino che, con la protezione di Noemi e la fiducia nella provvidenza, le farà raccogliere molto di più di quanto avrebbe potuto inizialmente sperare. Marcello con il Gruppo d’Ascolto famiglia Anna e Gerolamo Colzani William Blake, Noemi invita Rut e Orpa a ritornare in terra moabita, 1795 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda Testimonianza di Suor Erminia, missionaria in Zambia Il gusto di una democrazia che nasce C ome ogni mattina sto facendo colazione con pancarré e la mitica marmellata al limone di sister Giovanna. Sono ancora un po’ assonnata ma ci pensa sister Gift a svegliarmi perché entra in cucina, mi mostra il pollice intinto d’inchiostro e con voce squillante dice: “Fatto! In fretta e senza confusione… solo perché è mattina presto!”. Sorrido a questa nuova esperienza elettorale dove non c’è nessuna carta elettorale con timbro che testimonia il voto, ma solo un pollice intinto in un inchiostro viola che ci mette qualche giorno ad andarsene. Sister Gift mi spiega che alle precedenti elezioni hanno votato anche i morti e questo sistema serve per provare a mettere un po’ di ordine. Poi aggiunge: “Ma sai, c’è chi non sa né leggere né scrivere e con la scheda elettorale va da chi è al seggio e chiede a lui di mettere una croce. Naturalmente il segno è secondo le tendenze politiche di chi è al seggio... Tanto il povero elettore non se ne accorge! Ma questa volta ci sono molti osservatori esterni come garanti!”. I garanti vengono dal mondo sviluppato che trascorre la giornata ignaro di queste vicende. Forse solo i nostri vicini di casa (Zimbabwe, Tanzania, Malawi,…) e le grandi industrie che usano il rame sono attenti a queste elezioni. È da diversi giorni che prego e preghiamo per un voto libero, democratico e pacifico. Oggi la preghiera è più intensa e semplice, accompagnata da un’atmosfera di troppa quiete! L’ambasciata italiana chiede di segnalare ogni nostro spostamento. Ci ha fornito numeri di telefono da contattare per qualsiasi necessità e avvisato che è pronto un piano di evacuazione qualora succedessero disordini. Avverto che la preoccupazione è molta e quello che è successo nei mesi di campagna elettorale e alle precedenti elezioni lo giustifica. In questi mesi, durante la cena, guardavo il telegiornale zambiano e dentro di me dicevo che si doveva ristampare il dizionario in inglese inserendo un nuovo vocabolo: par-condicio, perché l’unica voce trasmessa era quella dell’attuale presidente in carica Mr. Banda. Ma grazie a un tam-tam fatto di passaparola, le notizie dell’opposizione di Mr. Sata giungevano precise e puntuali. Ci sono state dichiarazioni pesanti, attacchi alla chiesa cristiana che ha costretto il nunzio apostolico e i vescovi a prendere posizione pubblica con una lettera. I comizi nei villaggi avvenivano la mattina presto verso le cinque o dopo cena con tamburi e canti. Quando c’era rumore e chiedevo spiegazione, la risposta era sempre quella: siamo in campagna elettorale. Mi chiedevo quale fosse stata la reazione degli italiani se fossero stati svegliati alle cinque di una domenica mattina da una voce squillante intenta a fare propaganda elettorale… “Nell’ultima elezione le cose non sono state molto trasparenti. I voti, man mano che giungevano, davano la vittoria all’opposizione, ma poi improvvisamente si è rivoltato tutto. Sata è apparso in televisione invitando i suoi elettori alla pace per non scatenare una guerra civile… Spero che queste elezioni siano più democratiche”. Questo spezzone di conversazione, offertomi confidenzialmente, mi raccontava il desiderio profondo di democrazia presente nel cuore degli zambiani. L’ho raccolto come si raccoglie l’acqua quando si desidera bere perché assetati e non se ne vuole perdere nemmeno una goccia. * ** Questa notte non ho dormito molto tranquilla perché mi sentivo parte di una nazione che attende i risultati. E la giornata, ora, ha l’aria frizzante anche qui a Chirundu per le notizie che giungono: un camion con i risultati elettorali è caduto misteriosamente nel fiume e i voti sono andati persi; un altro furgoncino è fermo sulla strada con le schede elettorali in bianco, perché per un guasto non può raggiungere il villaggio... (e qui chi vuole intendere, intenda!). A Lusaka i negozi e le scuole sono chiusi, la tensione è alta perché è stato annunciato che non verranno dati i risultati preliminari ma solo i finali. L’opposizione si ribella, annuncia disordini se alle 16.30 non vengono annunciati i risultati grezzi e dal Copperbelt partono in molti per raggiungere Lusaka. Io continuo a visitare i bambini e a offrire la fedeltà alle piccole cose che mi vengono chieste da fare per la pace e la democrazia. Risultati preliminari dati, risultati definitivi annunciati poco prima di mezzanotte con vittoria dell’opposizione. Il presidente in carica si dimette e la nazione esplode letteralmente in canti, gioia e birra! Io sono a letto perché la giornata è stata pesante e non si sa mai che ci sia un cesareo di notte; ma gusto tutta la bellezza di una democrazia che pian piano nasce. Confesso che mi sento un po’ più zambiana, perché mi sorprendo anch’io a dire dentro di me: “Ora abbiamo un nuovo presidente!”. Chiudo gli occhi e mi addormento in un paese un po’ più democratico. ** sr Erminia 15 Voce alla Comunità... la parola ai lettori! Un Pellegrinaggio o una Pazzia? S pinto dal desiderio di fare qualcosa di alternativo, in un mese non certo ideale per fare “passeggiate” a lungo raggio, ho deciso comunque di seguire il mio istinto alla ricerca di qualcosa che spezzasse i consueti folli ritmi della Brianza a cui da 50 anni, in crescendo, sono sottoposto. Gli ultimi amici a cui ho avuto il coraggio di chiederlo mi avevano risposto se fossi diventato matto del tutto. Così, in buona compagnia di me stesso, con l’incoraggiamento di mia moglie e delle mie figlie e qualche predica di mamma e papà e di tanti moderati, sono partito da Meda, il primo di novembre, sulle orme degli antichi pellegrini, per raggiungere Roma in bicicletta, attraverso un antico percorso denominato “la via Francigena”. Questo percorso conduceva i viandanti in preghiera provenienti dalla parte nord occidentale dell’Europa che si dirigevano alla tomba di San Pietro a Roma per ristorarsi alle radici della propria fede. Nei tempi in cui ci si vanta della velocità di tutto, ci si è dimenticati di quanto è bello andar piano. E siccome il mezzo che ho scelto, coi carichi delle borse, non mi consentiva di andar veloce, ho potuto ammirare tanta natura e incontrare tanti volti. Ho incontrato molte salite, la pioggia, il vento, la fatica. Ma ho trovato anche discese, il sole, i colori, la natura, tanti sorrisi. Ho trovato una semplice ma calda accoglienza in conventi e parrocchie. Ho percorso circa 800 km, visitando tanti borghi, unici nelle loro architetture, ma uniti in un’Italia incantevole, un’Italia preoccupata, un’Italia 16 alluvionata. Alla fine mi ha atteso la Basilica di San Pietro, che da tempo non vedevo, maestosa, bella come la nostra capitale. Ad accogliermi anche un gentile Monsignore che mi ha dedicato una inaspettata attenzione donandomi una pergamena Vaticana, testimonial del pellegrinaggio “Ad Limina Petri”. Un percorso di 9 giorni come sintesi di un cammino che è poi il cammino della vita. Un pellegrinaggio che mi ha dato modo di pensare, di riflettere, di vedere, fuori e dentro me stesso. Così come nella vita si dovrebbe avere il coraggio di fare ogni giorno. Forse c’è più pazzia nelle nostre quotidianità, avvolti nelle abitudini della fretta che ci divora per arrivare a mete superflue o addirittura inutili. Molti mi hanno fatto i complimenti, in realtà a me basta essere contento di aver fatto questo “viaggio”. Tra i tanti ricordi, uno speciale ad Andrea, 31 anni e un viaggio lunghissimo e meraviglioso alle spalle, anche se le gambe non lo reggono e da sempre non riesce a camminare. Il suo, un viaggio interiore, illuminato da una fede grandissima. L’ho incontrato in una delle tappe e siamo divenuti amici. Prima di partire mi sono domandato se ne valesse la pena. Ma per un viaggio si parte con la fiducia, senza a volte pianificare tutto, senza navigatore, senza essere allenati, umilmente e desideroso di scoprire con la curiosità di un bambino quello che incontri. Un po’ come il mistero del viaggio della vita. A volte qualche pazzia e uscire un po’ dal gregge può fare solo bene. Perdersi magari, per poi ritrovarsi. Tanto... siamo tutti qui... Nelle pianure lombarde, così come tra le colline toscane o i tufi di Sutri, si nota che le stagioni cambiano e la terra solcata dagli aratri assumerà altri colori nelle prossime stagioni quando ai colori succederanno altri colori e altra vita. Dopo essere stata bagnata dalla piog- gia e accarezzata dal sole, la crescita e la rinascita lasceranno posto all’apparente morte del paesaggio. Il volto delle stagioni della natura è un po’ come il volto delle stagioni della vita. Ho scoperto attraverso questo parte d’Italia, monumenti bellissimi, tantissime chiese con un’arte infinita. Ma la speranza è che molte chiese travestite da museo possano tornare ad essere pietre vive nei cuori di ognuno. Attraverso il Bel Paese noti che gli argomenti sono spesso simili. La crisi che oggi ci preoccupa così tanto, il PIL, il debito, il lavoro, le leggi dei numeri che governano le vite degli uomini e di famiglie sempre più afflitte. Non sarà facile uscire da questa crisi. E probabilmente dovremo cambiare stile di vita. Forse sarà ipocrisia, ma mi viene in mente anche che non di solo pane vive l’uomo. Con tutto il rispetto, la comprensione, la condivisione dei poveri vicini e lontani... non sarà che sulle tante auto di lusso siamo così tristi perché tra il corpo e l’anima ci hanno convinto a curare e nutrire solo il primo? Un aforisma Indiano così si esprime: “Se hai due pezzi di pane, uno regalalo ai poveri. L’altro vendilo e con il ricavato compra due giacinti per nutrire l’anima”. Saremo probabilmente costretti a curare questa bulimia consumista e forse... con qualche giocattolo in meno... potremo tornare a ridere un po’ di più... e tornare a camminare sulle strade della vita a piedi o in bicicletta magari con un pizzico in più di serenità. Buon Cammino e Auguri a tutti. Marco Crippa l * * a . p a g i n a . d Comunità e i .Pastorale p iSanto c Crocifisso c o – lMeda i PREPARIAMOCI AL NATALE BOCCE INFRANGIBILI PER L’ALBERO DI NATALE OCCORRENTE: * * * Bottigliette e bottiglie di plastica; fiocchi; nastri colorati argentati e dorati; scotch; decorazioni adesive PREPARAZIONE: Taglia, con l’aiuto di un adulto, il fondo di due bottiglie uguali. Dentro metti dei nastri appallottolati e altre cose colorate e luccicanti; fuori appiccica stelline e decorazioni. Accosta le due metà, dopo averci infilato un nastro a cappio per appendere la boccia e chiudi con un giro di scotch. Se preferisci le bocce aperte, che sono un po’ più semplici da realizzare, taglia il collo della bottiglia in modo da avere una forma un po’ a campana e decora come preferisci; puoi anche appendere all’interno delle palline di carta (basta fermare il filo sotto il tappo), oppure ornare il bordo con file di perline. Le bocce infrangibili sono anche un modo simpatico per presentare, magari appese all’albero, dei regalini piccolini. * * * IL MIO PRESEPE - 2 OCCORRENTE: cartoncino rigido, colla, forbici, pastelli o pennarelli PREPARAZIONE: ** * * attacca con la colla questa pagina a un cartoncino rigido (o, se preferisci, ricalca o ricopia il disegno su un altro foglio), colora a tuo piacimento con pastelli o pennarelli, ritaglia lungo i bordi e incolla i supporti sul retro delle figure. Buon lavoro! * ** * * * * * www.midisegni.it 17 SCUOLA SAN GIUSEPPE Sabato 12 novembre OPEN DAY: un successone!!! S abato 12 novembre nel pomeriggio la scuola primaria S. Giuseppe ha spalancato i suoi cancelli per accogliere i futuri remigini curiosi di conoscere quella che potrebbe diventare la loro scuola. Sulla porta della scuola due bambini sorridenti hanno dato il benvenuto a tutti e poi all’interno i locali della scuola erano stati addobbati secondo il tema educativo dell’anno in corso “Creando e Ricreando”. L’accoglienza è stata subito allegra e coinvolgente. Le maestre, insieme agli studenti della scuola, hanno infatti preparato un momento di canti e bans sia in italiano che in inglese lasciando genitori e bambini a bocca aperta e con tanta voglia di partecipare. Terminata l’accoglienza e ormai sciolto il ghiaccio, i bambini sono stati invitati nella palestra della scuola dove era stato allestito un Luna park con giochi che avevano come obiettivo quello di favorire la socializzazione e la conoscenza dei partecipanti mettendo alla prova le proprie abilità. Nelle classi invece sono stati allestiti dei laboratori sempre guidati dalle maestre così da lasciar liberi mamme e papà, che prima hanno visitato la scuola guidati dai genitori dell’Associazione Genitori Scuola San Giuseppe, poi hanno partecipato alla presentazione della scuola da parte della direttrice dott. Claudia Polloni. Entrambi questi momenti sono stati molto utili e apprezzati dai visitatori. Da un lato la visita della scuola guidata da un genitore della scuola ha permesso di conoscere gli ambienti e soprattutto ha consentito di sciogliere dubbi e curiosità che affollano la mente attraverso un dialogo alla pari con un genitore che poco tempo prima si è tro18 vato a dover vivere le fatiche della scelta. Dall’altro la presentazione della direttrice dott. Claudia Polloni ha permesso di conoscere il progetto educativo e didattico della scuola in modo più preciso e puntuale e soprattutto ha consentito ai genitori di conoscere fin da subito Alice Consonni, che sarà la maestra della futura prima. In questa occasione sono stati presentati anche gli specialisti di cui la scuola può vantare la presenza ormai da anni e che danno ancora maggior valore all’offerta didattica della scuola: la maestra Giulia Bizzozero che insegna inglese per quattro ore settimanali, il maestro Davide che insegna Corpo Movimento e Sport per due ore settimanali, la maestra suor Maria Angela che in- segna religione, infine il maestro Stefano Silva che insegna musica. A conclusione del bellissimo pomeriggio, un buffet e le caldarroste con il vin brulè offerti dall’Associazione Genitori che da anni collabora all’interno della scuola. A tutti i remigini un arrivederci a settembre in questa scuola a misura di bambino, in cui si respira la passione educativa che anima tutto il corpo insegnanti, passione che viene trasmessa ai bambini che si sentono accolti come a casa. Tutto questo è terreno fertile per l’apprendimento. Non ci resta che invitare chi avesse perso questa occasione il 21 gennaio 2012 per una replica dell’open day. una mamma della scuola Elena Varisco OPEN DAY Le occasioni per conoscerla ••• la scuola primaria paritaria San Giuseppe è lieta di invitarvi alle giornate di scuola aperta che permetteranno di conoscere più da vicino la nostra realtà ••• domenica 15/1 ore 10.00 S. Messa presso la chiesa parrocchiale Santa Maria Nascente, poi possibilità di visitare la scuola e piccolo rinfresco per tutti organizzato dai genitori della scuola ••• i genitori con i futuri primini potranno visitare la scuola e assistere alla presentazione della stessa mentre i bambini saranno impegnati in laboratori ludico-didattici: sabato 21/1 dalle 15.00 alle 18.00 ••• mattinata aperta con possibilità di assistere alle normali lezioni: mercoledì 25/1 dalle 9.00 alle 12.20 Sono aperte le iscrizioni dal 9 gennaio dalle 9.00 alle 15.30 * ** ** SCUOLA SAN GIUSEPPE Avvento a Scuola Creando e ricreando… il tuo Natale, Gesù, vogliamo darti una mano… D opo il racconto della creazione che fa da sfondo all’itinerario educativo dell’anno, raccolgo questi commenti che ben mi aiutano a introdurre la presentazione del progetto di avvento della scuola san Giuseppe: “Deve essere proprio pazzo di bene questo Dio se ci regala tutto quanto!”, dice Francesca… “E non è finito qui. Ci regala addirittura suo Figlio!” aggiunge Filippo. E dentro di me, beandomi di tanta grazia, penso che è proprio vero che il vangelo è per i “piccoli”. Certo, la grazia del Natale è puro dono dell’iniziativa del buon Dio che, fin dall’inizio (creazione), conosciamo come amore eccedente, gratuito e inaspettato. La grazia del Natale, il farsi vicino del buon Dio, è il dono a cui siamo chiamati a collaborare, noi che, grazie al creare e ricreare del Padre, siamo, nei tratti del cuore, figli a immagine del Figlio. La grazia del Natale, il farsi vicino di Dio, la sua mano che si apre in un’eccedenza di bene fino al dono del Figlio… la grazia del Natale, il farsi vicino di Dio, le nostre mani di figli e fratelli che, a sua somiglianza, si aprono e si scambiano l’eccedenza di bene conosciuta dalle mani del Padre: dentro qui il percorso di Avvento proposto ai bambini e alle famiglie della scuola, in sintonia con il tema pastorale dell’anno da cui è tratto il nostro itinerario educativo. Icone di fondo: Lc 2,12 “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, deposto in una mangiatoia” e Lc 10, 25-37 (il buon Samaritano, ritratto di quello che Gesù è per noi). Il PERCORSO DI AVVENTO che ha avuto inizio lunedì 14-11 e che sta progredendo senza arresti si sta articolando nelle seguenti ATTIVITà: NELL’ORA DI RELIGIONE: approfondimento dei brani del vangelo in ordine agli obiettivi. Partendo da Lc 2,12 “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, deposto in una mangiatoia”, rileggere, in parallelo alla parabola del buon samaritano (Lc 10, 25-37), il farsi vicino di Dio nell’esperienza quotidiana, per allenarsi ad una vicinanza che porta vita. OGNI GIORNO: l’insegnante ani ma la preghiera del mattino con i canti a tema. AL LUNEDì: viene proiettata, durante la preghiera del mattino in cappella, la parabola del buon samaritano e, ogni settimana, si aggiunge una immagine di chi, oggi, rivive lo stesso, e si chiede a ciascun bambino di raccogliere, nell’arco della settimana, esperienze concrete di cura ricevuta e donata a casa e a scuola. CON LA COMUNITà PASTORALE: ogni mercoledì pomeriggio suor Maria Angela accompagna i bambini che lo desiderano presso la chiesa parrocchiale per il momento di preghiera pensato proprio per i bambini. IMPEGNI DI CARITà: per dare una mano a Gesù, ci educhiamo ad un esercizio di cura dei più poveri: ciascuna famiglia è invitata a raccogliere e portare a scuola cibo a lunga conservazione donato alla SAN VINCENZO perché possa aiutare le famiglie che sono in condizione di disagio. I ragazzi del don Orione verranno a trovare i bambini della scuola e li * * ** allieteranno con uno spettacolo di Natale. Infine nel progetto è pianificata anche la realizzazione del presepe (che vi invitiamo a visitare), del lavoretto che i bambini regaleranno alle proprie famiglie e la serata degli auguri: la famiglia di Nazaret si fa casa per il Bambino Gesù che, facendosi uomo, condivide il bisogno di ogni uomo di essere custodito, amato, curato… Ogni famiglia del mondo è chiamata a farsi casa in cui custodire, amare, curare la vita di ogni piccolo creato a immagine di Dio. È la mano di Dio che si fa carne, si fa vicina, attraverso i genitori, e si prende cura di noi. Il presepe: ogni classe approfondisce la storia di una famiglia di un continente diverso e il materiale raccolto servirà per il momento di auguri alle famiglie, unito al LAVORETTO DI NATALE: “La famiglia sacra: presente nel mondo per custodire e far crescere i figli a immagine del Figlio”. Dopo un così bel percorso… non mi resta che augurare a tutti un sereno e felice Natale! Suor Maria Angela Villantieri 19 i . p r o s s i m i . a p p u n t a m e Aspettando il Natale e il Nuovo Anno * Benedizione dell'acqua Come da tradizione, anche quest’anno le tre parrocchie della nostra Comunità organizzano la celebrazione dell’acqua per le famiglie dei nostri quartieri che non hanno ricevuto la visita del sacerdote o della suora in queste settimane d’avvento. Qui di seguito le date e gli orari delle funzioni: S. Maria Nascente - domenica 11 dicembre ore 16.00 S. Giacomo - martedì 13 dicembre ore 21.00 Madonna di Fatima - venerdì 16 dicembre ore 21.00 Confessioni Comunitarie v elementare: giovedì 15 dicembre - ore 17.00 - Madonna di Fatima i media: mercoledì 14 dicembre - ore 17.00 - Madonna di Fatima preadolescenti: venerdì 16 dicembre - ore 18.30 - Madonna di Fatima adolescenti e giovani: giovedì 22 dicembre - ore 21.00 - Oratorio Santo Crocifisso celebrazioni comunitarie lunedì 19 dicembre - ore 21.00 - Madonna di Fatima martedì 20 dicembre - ore 21.00 - S. Maria Nascente mercoledì 21 dicembre - ore 21.00 - San Giacomo 11 dicembre - Madonna di Fatima Aperitivo ** L’oratorio Madonna di Fatima organizza per domenica 11 dicembre un gustoso aperitivo allestito dal gruppo cucina e dalle mamme della Parrocchia. Vi aspetteranno deliziosi primi piatti, pizze, focacce e prelibatezze di ogni tipo… volete conoscere il resto del menù? Beh, non vi resta che farvi trovare alle 19.00 presso il salone dell’oratorio! Non mancate! 24 dicembre - San Giacomo Brindisi Natalizio * Il bar dell’oratorio di S. Giacomo organizza anche quest’an no, al termine della messa di mezzanotte del 24/25 dicembre, un brindisi natalizio nel salone con vin brulè e panettone/pandoro; un’iniziativa simpatica e “calorosa” per augurare liete feste natalizie e un sereno anno 2012. Cogliamo l’occasione per ringraziare i responsabili e tutti i collaboratori del bar per le iniziative promosse e la costante copertura del servizio durante tutto l’anno. 20 Associazione Palio dei Ragazzi * ** n t i 31° Presepi nei Rioni Come ogni anno, potremo visitare le meravigliose quattro installazioni artistiche rappresentanti, ognuna a suo modo, la Natività. Cosa c’è di più bello di andare a fare il giro dei presepi in una fredda (e magari nevosa) giornata festiva per assaporare al meglio l’atmosfera del Natale? Troverai le installazioni: - RIONE BELGORA; via Como, 85 Meda, Cascina Belgora - RIONE BREGOGLIO; via S.S. Aimo e Vermondo, area ex poste Meda - RIONE FAMETA; via Santa Maria angolo piazza V. Veneto, Meda - RIONE SAN GIUANN; via Libertà, Meda Apertura in tutti i giorni domenicali e festivi dal 18 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, nel pomeriggio indicativamente dalle 14.30 alle 19.00. Gli orari possono subire variazioni da Rione a Rione, specie nel giorno di Natale. DADO ** * ne o i z a d e la r a augur i a tutt ale t a N o en un Ser ice l e F n eu vo o u N o Ann * * * * ** i . p r o s s i m i . Ultimo dell’anno Anche quest’anno si offre la possibilità di passare le ultime ore dell’anno, insieme, aspettando il 2012 nelle tre parrocchie. Santa Maria Nascente Ritrovo: ore 20.00 presso il salone dell’oratorio Iscrizioni: presso la segreteria dell’oratorio Quota: adulti: € 20,00; bambini fino a 10 anni: € 18,00; bambini fino a 3 anni: gratis Madonna di Fatima Ritrovo: ore 20.00 presso il salone dell’oratorio Iscrizioni: ogni venerdì pomeriggio presso la segreteria dell’oratorio Quota: adulti: € 20,00; bambini fino a 10 anni: € 18,00; bambini fino a 3 anni: gratis San Giacomo Ritrovo: ore 19.30 presso il salone dell’oratorio Iscrizioni: entro e non oltre il 29/12/2011, presso: Favè Virginia (t. 036275656), Meda Adolfo (t. 036273171), Giorgetti Laura (t. 0362343228) Quota: € 20,00 a p p u n Parrocchia San Giacomo t a m Rinnovo dell’abbonamento e n t i * Come di consueto, gennaio è il mese per il rinnovo dell’abbonamento a “Il Segno”, con inserita la “Voce della comunità”. L’importo dell’abbonamento è stato fissato, per l’anno 2012, a € 24,00. La parrocchia S. Giacomo, accanto al ritiro diretto in Buona Stampa, utilizzato l’anno scorso da 21 abbonati, intende continuare a garantire anche il servizio della consegna a domicilio, pur prendendo atto del sorgere, tra le attuali incaricate (che si ringraziano per il prezioso lavoro), di esigenze nella vita di ciascuna che possono impedire a un certo punto di assolvere a questo compito. Allo stato attuale risulterebbe scoperta solo la zona 18ma di viale BRIANZA (TOT. 20 INFORMATORI), mentre servirebbe un aiuto per il giro della 15ma zona che interessa le vie LEONARDO DA VINCI e GALILEO GALILEI (TOT. 25 informatori). Chi fosse disponibile a dare una mano, affiancando o prendendo il testimone di chi l’ha portato per tanto tempo, è pregato di segnalarlo in segreteria, lasciando il proprio nominativo: verrà ricontattata/o da parte della responsabile. R.M. la voce della comunità DICEMBRE 2011 1 gennaio 2012 - Giornata Mondiale della Pace 2012 “Educare i giovani alla giustizia e alla pace” è questo il tema scelto da Benedetto XVI per la 45ma Giornata mondiale della Pace che sarà celebrata il prossimo 1° gennaio. In attesa del messaggio ufficiale, le prime anticipazioni segnalano che con questa tema il Papa intende “…ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo”. Si richiama il dovere delle presenti generazioni a “... porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un mondo nuovo in quanto la Chiesa accoglie i giovani e le loro istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore che rende nuove tutte le cose”. Sono premure e attenzioni che Benedetto XVI riserva ai giovani perché anche la quotidianità sia vissuta in modo meno aggressivo, più riconciliata e basata su relazioni più sobrie e profonde. Ciò sarà facilitato se, nell’attuale quadro di caduta di valori e grave crisi occupazionale, la società saprà offrire “… alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo”. Da qui l’invito ai giovani a “… essere operatori di giustizia e di pace in un mondo complesso e globalizzato”, dove si renderà necessaria “… una nuova alleanza pedagogica di tutti i soggetti responsabili”. E.N. * * * 21 ** Lavori in corso Restauro Santuario Santo Crocifisso, a che punto siamo? Continuano i lavori In questo mese i restauratori stanno ultimando la pulizia e il restauro dei dipinti e delle decorazioni della volta. Per il momento i tempi di esecuzione stanno rispettando il programma, ma nelle prossime settimane saremo più precisi in merito al termine degli stessi. Continua anche la raccolta di fondi. Finora siamo andati abbastanza bene, ma ora sarà più difficile seguire il ritmo delle spese. Si è anche un po’ fermata la vendita online dei prodotti donati da artisti medesi, ditte e privati, forse anche perché gli oggetti sono tanti. Si possono sempre visionare sui siti www.guidoborgonovo.it, www.parrocchiemeda.it, www.rotarymeda.it, oppure su copia cartacea presso l’Ufficio parrocchiale di S. Maria Nascente. Si offre anche la possibilità di visionare e acquistare i prodotti donati presso l’esposizione dei F.lli Ballabio – Via Indipendenza 111 – sabato 10 e 17 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e domenica 11 e 18 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Può essere anche l’occasione per un originale regalo di Natale. • Offerte per Restauro del Santuario _______ Offerte novembre 2011 N.N...................................................... €. 1.000,00 N.N...................................................... €. 500,00 N.N. Varie............................................€. 157,00 In Memoria Defunti.............................€. 120,00 Buste II domenica novenbre 2011.......€. 3.995,00 Buste Comunità Pastorale....................€. 200,00 Cassetta Chiesa....................................€. 374,30 Cambio £. 3.055.337 in Euro...............€. 1.577,95 Pubblicità Striscioni e Totem...............€. 3.993,00 Litografie Prof. Alberto Ceppi.............€. 700,00 Vendita Benefica..................................€. 4.510,00 Rotary Club Meda e Brughiere............€. 2.000,00 Banco Desio.........................................€. 1.000,00 Classe 1936..........................................€. 320,00 Scout Cormano I°................................€. 50,00 Totale offerte novembre 2011............. €. 20.497,25 Il mio argento (o oro) per il Santuario Totale al 31/10/2011........................... €. 610.659,70 Con l’inizio del 2012 la Banca d’Italia non cambierà più le lire. Abbiamo pensato di raccogliere le ultime lire che ci sono in giro e di utilizzarle per il restauro del Santuario. Possono essere messe – entro fine anno – nell’apposita cassetta in S. Maria Nascente dove ci sono le foto del restauro, oppure in tutte le nostre chiese nei cestini delle offerte. Speriamo che ci siano in giro ancora tante lire! è la loro ultima occasione di compiere una buona azione. Totale entrate al 30/11/2011.............. €. 631.156,95 _______ Uscite per restauro del Santuario Spese varie novembre 2011.................€. 47.992,90 Spese varie al 31/10/ 2011...................€. 573.151,63 Totale uscite al 30/11/2011................ €. 621.144,53 22 Magari hai in casa una catenina rotta, o un braccialetto che non ti serve più o altri oggetti in argento (o oro). Da soli, in fondo a un cassetto, non servono a niente. Puoi farceli avere: li raccogliamo insieme e li vendiamo per il restauro del Santuario. Il mio argento (o oro) per il Santuario può essere consegnato presso l’Ufficio parrocchiale di S. Maria Nascente, S. Giacomo e Madonna di Fatima. Se preferisci un maggior anonimato puoi metterlo anche nel cestino delle offerte alla domenica in chiesa. Sono invece meno sicure le cassette delle offerte. Un grazie grande a tutti! ** Le mie ultime lire per il Santuario N o t i z i a r i . p a Santa Maria Nascente * * _______ Anagrafe parrocchiale (novembre 2011) Matrimoni (dal 1 gennaio al 31 novembre: 8) -- cch i al i * _______ Offerte opere parrocchiali (novembre 2011) Offerte domenicali...................................euro11.560,90 Offerte Amm. Sacramenti...................euro1.010,00 Offerte varie....................................... euro 3.127,68 Benedizione Famiglie........................ euro 2.590,00 Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 13) -- Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre: n 55) Rebecca Spanu Sofia Scalisi Viola Liboni Leonardo Stefanello o Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 104) Antonietta Galimberti (a. 91) Angela Cappellini (a. 79) Amilcare Riva (a. 86) Maria Belotti (a. 96) Michele Raimondo (a. 87) Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 69) Ilaria Turati Filippo Nigro Rebecca Baccarini Manuel Valente Marta Turazza Chiara Maria Viganò Madonna di Fatima r * * _______ Anagrafe parrocchiale (novembre 2011) * r * * Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre: n 24) Maria Michieletto (a. 86) Giuseppina Congiusti (a. 83) _______ Offerte opere parrocchiali (novembre 2011) * Offerte domenicali..............................euro4.480,00 Offerte Amm. Sacramenti...................euro 750,00 Offerte varie.......................................euro 970,00 AVVISO Si informa che, come già accade da alcune settimane, nei prossimi mesi le Messe feriali, ad esclusione di quelle del giovedì sera, verranno celebrate nella cappellina allestita nella sagrestia della chiesa. Sabato 17 dicembre raccolta tappi e lattine. Gli incaricati passeranno a raccogliere i sacchetti posti fuori dai cancelli dalle ore 14,30 circa. Ringraziamo per la collaborazione. San Giacomo _______ Anagrafe parrocchiale (novembre 2011) _______ Offerte opere parrocchiali (novembre 2011) Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 27) -- Offerte domenicali..............................euro 3.137,77 Offerte Amm. Sacramenti...................euro400,00 Offerte Varie.......................................euro 905,00 Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: 7) -- * * * Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 33) Anacleto Donato (a.89) Aristide Mariani (a.76) Giovanna Fermini ved. Forlani (a.81) Irma Vigani ved. D’Agostini (a.90) La comunità parrocchiale, partecipe del dolore per la morte del padre Aristide, è vicina a Elena Mariani, apprezzata collaboratrice dell’informatore parrocchiale 23 Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda ______ Santa Maria Nascente Ufficio Parrocchiale piazza della Chiesa 9 tel / fax: 0362 341425 e-mail: [email protected] orari apertura: lun: 15.00-17.00 mar:18.00-20.00 mer: 9.00-11.00 gio: chiuso ven:15.00-17.00 sab: 9.00-11.00 dom. e festivi: chiuso ______ ** * Madonna di Fatima Ufficio Parrocchiale via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 cell. don Angelo: 349 8467813 orari di apertura: lun. mer. gio. ven: 16.30-18.30 mar. sab. dom. e festivi: chiuso ______ San Giacomo Ufficio Parrocchiale via Cialdini 138 tel: 0362 71635 e-mail: [email protected] orari di apertura: lun:17.00-18.30 mar:17.00-19.00 mer: 9.30-10.30 gio: chiuso ven:17.00-18.30 sab. dom. e festivi: chiuso ______ * Oratorio Santo Crocifisso piazza del Lavoratore 1 tel: 0362 70688 e-mail: [email protected] orari di segreteria: lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00 sab: 10.00-12.00 ______ www.parrocchiemeda.it ! NUO V O ! stro parere conoscere il vo rale su i rc fa se volete ne ge olo o, più in su qualche artic unità, scrivete a: m la voce della co occhiemeda.it rr pa @ commenti ______ per inviare avvisi, articoli, contributi: e-mail: [email protected] oppure presso gli uffici parrocchiali consegna entro il 27 di ogni mese (indicare nominativo e numero di telefono per poter essere ricontattati) * * ______ Don Gaudenzio Corno Parroco piazza della Chiesa 9 tel: 0362 70632 e-mail: [email protected] ______ Don Cristiano Mauri Vicario della Comunità Pastorale piazza del Lavoratore 1 tel: 0362 70688 cell: 338 5629628 e-mail: [email protected] ______ Don Luigi Pedretti Residente con incarichi pastorali Santuario Santo Crocifisso piazza Vittorio Veneto tel: 0362 343248 ______ Residente con incarichi pastorali ______ Don Angelo Fossati Vicario Parrocchiale * via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 cell: 349 8467813 ______ Suore di Maria Bambina via Matteotti 21 tel: 0362 347293 ______ * * Scuola Primaria Parrocchiale San Giuseppe via Orsini 35 tel: 0362 70436 / fax: 0362 759305 www.scuolasangiuseppe.com [email protected] [email protected] orari di segreteria: lun. mer. ven: 12.30-15.00 mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30 gio: 8.10-9.00 * g i o r n i _____ Lunedì f e r i al i 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 20.30: Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre viene celebrata in S. Maria Nascente) _____ Martedì 8.00: 8.30: 8.45: 18.00: Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente _____ Mercoledì 8.30: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 20.30: Santa Maria Nascente _____ Giovedì Don Ernesto Carrera via Cialdini 128 tel: 0362 344924 Orari SS. Messe * Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in ... copie da centrostampa elleci Meda. Questo numero è stato chiuso in tipografia il ... 2011. 8.00: 8.30: 18.00: 20.45: Santa Maria Nascente San Giacomo Santa Maria Nascente Madonna di Fatima 8.00: 8.30: 8.45: 20.30: 20.30: Santa Maria Nascente San Giacomo Madonna di Fatima Santa Maria Nascente San Giacomo _____ Venerdì (sospesa nel mese di agosto) _____ Sabato 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo g i o r n i f e s t i v i _____ Sabato Vigiliare 18.00: Madonna di Fatima 18.30:Santa Maria Nascente 20.30:San Giacomo _____ Domenica 8.00:Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 9.00:Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 10.00:Santa Maria Nascente 10.30: San Giacomo 11.00:Madonna di Fatima (sospesa nei mesi di luglio e agosto) 11.30:Santa Maria Nascente 17.00:Madonna di Fatima 18.30: San Giacomo (sospesa nei mesi di luglio e agosto) 18.30:Santa Maria Nascente