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in questo numero
___p. 3
Intervista a Daniele
___p. 4
Nuovo Consiglio Pastorale
___ p. 9
Famiglie - Milano 2012
___ p. 11
Santa Bernardetta tra noi
___ pp. 20-21
Appuntamenti in preparazione
alle Feste Natalizie
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MEDA
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la voce della comunità
DICEMBRE 2011
i n
p r i m o p i a n o
la parola dei sacerdoti
Andiamo a Betlemme...
di Don Angelo
1. ANDIAMO A BETLEMME,
NON PER TURISMO, MA PER
ADORARE ED ACCOGLIERE
Ci giunge notizia, mentre andiamo
in stampa, della difficile situazione
della ditta “Axil”, di via Trieste, che,
per problemi che qui non interessa
esplicare, rischia la chiusura con la
conseguente perdita del lavoro per
una ventina di operai. Esprimiamo,
come quest’estate per la Cassina,
la nostra vicinanza agli operai e
auspichiamo che si metta in atto
tutta la buona volontà e la tenacia
necessaria per salvare il lavoro e
non fare trascorrere un Natale triste
a venti famiglie. Ci proponiamo
tutti di pregare perché la venuta
del Signore porti salvezza anche in
queste situazioni. Ancora una volta
ricordiamo che, secondo la dottrina
sociale della Chiesa, il profitto non
è l’unico o predominante valore di
fronte ai problemi del lavoro.
Don Gaudenzio, a nome della
Comunità Pastorale S. Crocifisso
Alberto Moravia in un articolo sul
Natale pubblicato dalla casa editrice Locusta così scriveva: «Il Natale
mi fa pensare a quelle anfore romane che ogni tanto i pescatori tirano
fuori dal mare con le loro reti, tutte
ricoperte di conchiglie e di incrostazioni marine che le rendono irriconoscibili. Per ritrovare la loro forma
e ammirarne la bellezza, bisogna
togliere tutte le incrostazioni. Così
il Natale. Per ritrovare il significato
autentico bisognerebbe liberarlo da
tutte le incrostazioni consumistiche,
festaiole, abitudinarie, cerimoniose
ecc.».
A Betlemme non c’era nulla di tutto questo; c’era la tenerezza di un
Bambino e l’accoglienza premurosa
di Maria e Giuseppe. Ma quel bambino non era solo un uomo, era an-
*
che Dio, il Messia promesso. Ecco
perché il primo nostro atteggiamento
deve essere quello dell’adorazione.
Ma Gesù viene anche per farsi accogliere e salvarci. Per accoglierlo
bisogna sentirci smarriti e malati,
cioè sentirne il bisogno.
(continua a pagina 2)
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
(segue da pagina 1)
Smarriti: purtroppo l’uomo d’oggi
vive spesso come se Dio non esistesse, non ne sente il bisogno, e allora
perde la sua dignità. Scende a compromessi, tollera ingiustizie, commette violenze, brancola nel buio, si
smarrisce e ha bisogno di una luce
che lo orienti. Gesù è questa Luce
«che splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta» (Gv. 1,5).
Malati: la malattia più grave e pericolosa non è quella fisica, ma quella
del peccato. L’uomo contemporaneo
però spesso non lo ammette. Ragiona come lo stolto di cui parla il
Salmo: «Ho peccato. Beh! Cosa mi
è accaduto di triste?». Questa indifferenza e queste auto-giustificazioni lo tengono lontano da Gesù che
è «venuto non per i sani, ma per i
malati» (Mt. 9,12).
2. ANDIAMO A BETLEMME
PER IMPARARE AD ESSERE
POVERI E A RICONOSCERE
I POVERI
A Betlemme non c’è sfarzo né ricchezza, ma decorosa povertà visita-
*
*
*
ta dai Pastori e dai Magi. La povertà
è presente ancora nelle nostre città,
Gesù del resto ce lo aveva predetto:
«I poveri li avete sempre con voi»
(Gv. 12,8). I motivi della povertà
sono molteplici e disparati. In passato tra le prime cause c’erano l’alcool e il disagio psichico, oggi ci
sono anche la disgregazione familiare e la crisi economica che producono povertà. I nuovi clochard
sono italiani che hanno un’età compresa tra i 35 e i 50 anni, persone
normalissime, spesso sono giovani
o separati che hanno dovuto lasciare la casa alla moglie e ai figli. La
situazione poi diventa drammatica
se perdono il posto di lavoro.
Compito di ciascuno, specialmente
se credente, è quello di fare tutto il
possibile per alleviare e aiutare a
superare simili situazioni. La carità
non si limita ad aiutare (vedi Avvento di Carità), ma cerca anche di individuare le cause che hanno portato
al degrado della povertà.
3. ANDIAMO A BETLEMME
PER RITORNARE RINNOVATI
E CONSOLATI
Il grande dono che dobbiamo chiedere al Bambino di Betlemme è di
essere rinnovati dal suo amore. Abbiamo bisogno di essere purificati,
di ritrovare armonia interiore, di essere guariti dalle ferite del peccato
che lacerano il nostro cuore e che ci
rendono insensibili. Gesù si fa uomo
principalmente per incontrarci, perdonarci, rinnovarci, consolarci e
salvarci.
4. ANDIAMO A BETLEMME
PER RITORNARE CAPACI DI
PORRE SEGNI DI IMPEGNO
E SUSCITARE FIDUCIA
Ciascuno di noi, sull’esempio di
Gesù, è chiamato a fare della sua
vita un dono. Solo facendoci carico della sofferenza di molti fratelli,
eviteremo che cadano nello sconforto e a volte anche nella disperazione e proveremo la consolazione e la
gioia che Gesù ha promesso ai suoi
amici.
Non potrebbe essere questo un vero e
bell’augurio di un Buon Natale? •
20 novembre - Giornata nazionale offerte per il sostentamento dei Sacerdoti
Ciascuno dia secondo quanto ha deciso il suo cuore
S
i è celebrata, domenica 20 novembre, la Giornata nazionale
offerte a sostegno dei sacerdoti, per
sensibilizzare i fedeli delle oltre 25
mila parrocchie italiane a contribuire
al sostentamento dei 38.000 sacerdoti
diocesani italiani. Questo strumento
ha sostituito dal 1989 il sostegno diretto statale, in linea, da un lato, con
quel cammino sempre più ampio di
autonomia e separazione tra lo Stato
e la Chiesa e, dall’altro, nel segno di
una sempre maggior corresponsabilità dei fedeli alla vita economica della
Chiesa stessa, dove il sacerdote è visto come un dono,
una presenza cara, un amico. Queste offerte si possono
fare, entro il 31 dicembre,
attraverso bollettino postale,
bonifico bancario, carta di
credito e sono deducibili per
le persone fisiche dalla dichiarazione dei redditi fino a
un massimo di euro 1032,91
annui.
*
*
Si tratta di un mezzo di partecipazione economico-ecclesiale attualmente ancora poco usato (120 mila
fedeli italiani l’anno scorso), costringendo così la Chiesa italiana ad
attingere in parte alle somme messe
a disposizione dall’8xmille, scelta
quest’ultima che ha invece avuto
una più rapida diffusione.
Riscopriamo e rafforziamo allora
questo gesto secondo la libertà personale e le possibilità di ciascuno,
nello spirito di quella bella intenzione che l’apostolo Paolo così rivolgeva ai fedeli di Corinto “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso
nel suo cuore, non con tristezza
né con forza, perché Dio ama chi
dona con gioia”. E.N.
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Daniele, giovane seminarista presente da ottobre negli oratori della nostra Comunità Pastorale
Intervista a Daniele
“Far conoscere la gioia
di esseri liberi figli di Dio”
è
da ormai un mesetto che tutte le
domeniche pomeriggio, circondato da bambini e animatori, gira
un volto nuovo. “Chi è? È il nuovo
prete che sostituisce don Danilo?”.
Diciamo che ci siete andati vicino: è
Daniele, il nuovo seminarista. Conosciamolo un po’ meglio.
Ciao Daniele! Incominciamo con
una domanda semplice: fai una
breve presentazione di te stesso.
Ciao a tutti. Mi chiamo Daniele
Franzetti! Ho 23 anni e frequento il
quinto anno di teologia fondamentale a Venegono. Vengo da Monza,
parrocchia San Fruttuoso. Ho un
fratello e una sorella. Mio fratello
Claudio ha 28 anni, mia sorella Alice 29! Io sono il più piccolo!
Cos’hai studiato prima di entrare
in seminario?
Ho frequentato il liceo scientifico con
moooolte difficoltà a Monza, il mio
sogno infatti era di frequentare l’alberghiero per fare il cuoco in crociera!
Sei un bravo studente?
Sono un bravo studente? Diciamo
che in seminario sì, sicuramente non
lo sono mai stato!
**
Sei un tipo sportivo?
Ma sportivo proprio no, anzi! La
mia famiglia è molto sportiva, magari vale la proprietà transitiva, no?
Tengo al MILAN!
Hai qualche hobby particolare?
Hobby... Hobby... Suono uno strumento un po’ strano chiamato Psalterio ad Accordi, o detta anche Cetra! Lo suono quando sono nervoso
per rilassarmi un po’!
Come hai deciso di entrare in
seminario?
Perché ho deciso di entrare in seminario? Potrei riempirti pagine e
pagine senza mai dirti il vero motivo che credo non si riesca mai a
dire fino in fondo! Alcune scelte
nella vita, prima che prenderle con
la testa, le hai già prese con il cuore, perché le senti tue! Credo che
uno dei motivi principali è per far
conoscere quella gioia di essere
liberi figli di Dio alle persone che
incontro!
Dove sei stato prima di arrivare a
Meda?
Prima di essere a Meda sono stato a
Carimate, Montesolaro, Desio, Istituto Nazionale dei Tumori, Gavirate
ed infine a Meda, nel frattempo sono
riuscito anche ad andare in Camerun
ed in Thailandia!
Quali saranno i tuoi compiti a
Meda?
I miei compiti a Meda? Sicuramente
stare in mezzo a voi il più possibile
e cercare di imparare da voi il più
possibile! Questo è uno dei compiti più difficili, ma anche più belli!
Poi, concretamente, seguo con gli
altri educatori (grandi! un saluto!)
il gruppo adolescenti di prima e
seconda superiore, seguo il gruppo
chierichetti e cerco di gestire, insieme a Marco Spada, l’animazione do­
me­nicale in Oratorio!
Cosa vuoi dire ai nostri numerosi
lettori?
L’unica cosa che mi sento di dirvi è
grazie per la pazienza di essere arrivati a leggere fino in fondo!! Vi
auguro un buon appetito se state per
mangiare, una buona notte se state
per dormire, una buona giornata se
siete ancora al caffè della mattina!
Spero di potervi conoscere!
Alessandro e Ilaria
19 novembre - Alla Parrocchia Madonna di Fatima, la Cena della Riconoscenza
Una serata di allegria e di gratitudine!
Sabato 19 novembre nel salone parrocchiale dell’oratorio Madonna di
Fatima si è svolta l’ormai tradizionale e consolidata cena della riconoscenza, gentilmente offerta dalla
Parrocchia a chi a vario titolo e con
grande disponibilità si occupa della
vita della chiesa e dell’oratorio. In
una fredda serata ci siamo scaldati
con un menù veramente gustoso: i
palati più forti si sono saziati con una
squisita cazzuola, mentre quelli più
delicati hanno assaporato un ottimo
piatto a base di pollo, arrosto e patatine… il tutto magistralmente preparato dai nostri bravi cuochi! Le pentole
si sono svuotate rapidamente, così
come le bottiglie di buon vino… e
dopo un pezzo di formaggio la cena
si è conclusa con una deliziosa fetta
**
di torta paesana anch’essa preparata
dal gruppo cucina.
Ringraziamo tutti i partecipanti e chi,
anche se non presente, aiuta costantemente in oratorio e in chiesa. Un
grande grazie anche a Don Angelo
e a Don Gaudenzio che ogni anno ci
danno la possibilità di ritrovarci per
una serata così piacevole. ArrivederRenata
ci al prossimo anno! **
*
*
Nuovo Consiglio Pastorale
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
“A ciascuno la manifestazione
dello Spirito è data perchè
torni a comune vantaggio”
Da neo eletta nel nuovo Consiglio
Pastorale mi sono trovata a riflettere
su quanto potremmo fare per lavorare meglio: eccovi un po’ di idee…
In questo ultimo periodo abbiamo sentito parlare davvero spesso del tema
Consiglio Pastorale Comunitario,
soprattutto in vista del rinnovo dello
stesso. I nostri sacerdoti hanno cercato di spiegarci ed illuminarci in diversi
modi sulla natura di tale Organismo e
sull’importanza datagli, soprattutto da
un punto di vista ecclesiale.
In linea teorica e normativa sembra
facile immaginare un gruppo di persone, laici e presbiteri, che discutono e si confrontano intorno a temi o
priorità della parrocchia/Comunità
per arrivare ad alcune deliberazioni.
Nella realtà dei fatti le dinamiche
che si creano in questi incontri sono
tutt’altro che semplici e lineari.
L’intento in questa sede, però, non
è quello di elencare le mancanze e
i problemi associati a questo tipo di
riunione, quanto piuttosto quello di
intendere il CPCP da un punto di
vista più psicologico, semplicemente come gruppo di lavoro.
A differenza di un gruppo generico,
i membri in un gruppo di lavoro devono percepirsi in dipendenza con i
colleghi, per sentirsi tutti parti di un
intero, di una sovra-struttura in cui
ciascuno è un organo vitale; in tale
contesto, la fiducia rappresenta la
consapevolezza dei propri mezzi e
la convinzione che, nel gruppo, non
sono in conflitto né le idee né tanto
meno gli individui, ma sono in competizione diverse ipotesi in rapporto
con un obiettivo definito congiuntamente, che può essere raggiunto solo
attraverso il concorso di tutti.
Elementi di base che questo tipo di
gruppo deve avere e che gli addetti
ai lavori devono cercare di definire
in ogni incontro sono:
•Obiettivo, definito in termini di
risultato e costruito su dati osservabili e risorse disponibili (ciò
permette al gruppo di verificare il
suo operato e la mancanza dell’effettiva accettazione dello stesso da
parte di tutti è una delle cause di
fallimento operativo);
•Metodo che orienta, guida e organizza l’attività del gruppo; prevede
un dialogo e un confronto fatto di
opinioni personali e di dati concreti, con tempi e modalità definiti;
•Ruoli, ovvero quell’insieme di
comportamenti che ci si aspetta da
chi occupa una determinata posizione all’interno del gruppo;
• Leadership, non intesa come eser-
*
cizio del comando quanto piuttosto
di servizio, che cerca di fluidificare
il lavoro più che di produrre risposte, attiva più che essere attivo, tende al successo del gruppo più che
delle sue potenzialità;
• Comunicazione e, meglio, la qualità del processo di scambio delle informazioni (verbali e non verbali);
• Clima, cioè la temperatura e la
distanza delle relazioni.
Saper gestire ed intervenire efficacemente sul processo decisionale del
CPCP significherebbe aumentare la
soddisfazione personale e comunitaria, nonché accrescere quel senso
di appartenenza ed identità, ormai
sempre più limitato.
Inizia la sfida: buon lavoro a tutti!
Claudia
7 novembre - Primo incontro del nuovo Consiglio Pastorale
Consiglio Pastorale della Comunità
Lo scorso lunedì 7 novembre, alle ore
21, i membri eletti dalla comunità di
Meda si sono riuniti per il primo incontro del Consiglio Pastorale Comunitario.
Come in tutte le fasi iniziali di un lungo progetto, quello a cui si è andati incontro lunedì è stata una riunione fatta
di presentazioni veloci (visto l’alto
numero di presenti, 40 persone) e di
una parte dedicata alla lettura di Compiti e modalità di lavoro dei Consigli,
documenti inseriti nel Direttorio per i
Consigli parrocchiali della Diocesi di
Milano.
La riunione, con una finalità tecnicoformale piuttosto che fatta di contenuti veri e propri, ha portato alla designazione dei Moderatori (uno per
parrocchia), figure fondamentali per
il buon funzionamento del Consiglio,
soprattutto in presenza di un gruppo
molto grande come quello del nostro
CPCP. Il compito dei coordinatori
dovrà essere quello di accompagnare
i consiglieri dalla semplice espressione di un’opinione personale fine a se
stessa, all’identificazione di possibili e
concrete soluzioni ad obiettivi chiariti
in precedenza e condivisi da tutti.
Altri ruoli importanti e necessari sono
stati l’elezione dei Segretari e dei
membri per il Consiglio degli Affari
economici.
In linea con le direttive della Diocesi,
è stata confermata la partecipazione
di alcuni membri di questo organismo
alle Commissioni, ossia piccoli gruppi coordinati da un sacerdote con la
funzione di interessarsi ad una parte
specifica della vita comunitaria: in
particolare sono state ri-affermate la
Commissione liturgica, la Commissione-famiglia, quella relativa alla Caritas, quella dell’oratorio e della pastorale giovanile, la Commissione-scuola
e quella missionaria.
Ultimo punto affrontato, ma non per
questo meno importante, è stato l’incontro del 26-27 novembre con il Vicario episcopale, che richiede la partecipazione di tutta la Comunità medese,
come segno di una vera convinzione e
condivisione spirituale.
Claudia
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
26-27 novembre - Visita del Vicario Episcopale
*
Monsignor Armando Cattaneo tra noi
I
l Vicario Episcopale Mons. Armando Cattaneo è stato tra noi sabato
26 e domenica 27 novembre, concelebrando la S. Messa vigiliare delle
ore 18.30 a Santa Maria Nascente,
e quelle domenicali delle ore 9.00 a
Madonna di Fatima e ore 10.30 a San
Giacomo, avendo successivamente
incontri in Oratorio. Nel pomeriggio
di sabato aveva incontrato il Consiglio Pastorale e i Consigli per gli Affari economici. Diamo di seguito un
breve resoconto di questo incontro.
“CAMMINARE INSIEME”
Il 26 novembre il nuovo Consiglio
Pastorale della nostra comunità ha
incontrato il Vicario Episcopale di
zona monsignor Armando Cattaneo.
Il vicario ha preso spunto per la sua
riflessione dal brano del “Magnificat” cantato da Maria.
Ha sottolineato come questa giovane donna, pur immersa in difficoltà
e problemi, non si è ripiegata su se
stessa ma ha proiettato il suo sguardo
nel futuro, in un mondo “nuovo”.
Maria ha la visione di un Dio che
può fare cose inaudite. Questa “visione” è chiesta oggi anche a noi.
Dobbiamo sentirci parte e avere
a cuore la Chiesa e ogni persona
della città di Meda.
L’atteggiamento di fondo è quello
di una SERENITà APPASSIONATA, per creare cose nuove, per
dare vita ad una Chiesa aperta, missionaria. Dobbiamo preoccuparci di
ricercare chi non partecipa alla vita
della comunità, chi non è affascinato dal messaggio cristiano.
Non dobbiamo aver paura di presentare una Chiesa nuova che cerca di inserirsi nel cambiamento
precipitoso del mondo senza subirlo ma affrontandolo con proposte coraggiose.
Ci è stato chiesto di non dimenticare
mai la presenza dello Spirito Santo
che, come scrive C.M. Martini, “c’è
e sta operando, arriva prima di noi,
lavora più di noi e meglio di noi...
c’è e non si è mai perso d’animo
rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe,
avvolge, arriva anche là dove mai
avremmo immaginato.”
Dopo la riflessione il Vicario ha risposto alle domande dei presenti
chiarendo dubbi e infondendo coraggio. Con le sue parole ha evidenziato situazioni legate al nostro
camminare insieme.
Ci ha ricordato la fatica e il coraggio che i nostri sacerdoti hanno dovuto vivere per accettare il
20 novembre - Giornata Diocesana Caritas
La difficile Carità
L
a Giornata Diocesana dello scorso novembre e “i grandi anniversari in cui siamo coinvolti a livello
diocesano (25 anni dal convegno Farsi Prossimo) e nazionale (i 40 anni
di fondazione della Caritas Italiana) sono l’occasione per tornare sul
modo di intendere “il fare carità” e
sull’esperienza di operatori Caritas in
un tempo segnato da gravi difficoltà.
Riportiamo la riflessione nata da alcuni volontari del Centro di Ascolto
*
*
*
cambiamento in comunità pastorale. A noi è chiesto di aiutarli con
la vicinanza e il sostegno affinché
riescano a realizzare la missione a
cui sono chiamati.
Ha sottolineato che ogni membro
del Consiglio Pastorale non è stato eletto per rincorrere un proprio
“sogno” personale ma per rispondere ai bisogni e alle necessità dell’intera comunità.
Non dobbiamo essere preoccupati
delle cose da fare; dobbiamo “sognare” quale immagine di comunità
vogliamo incarnare.
Certo, quello che ci viene chiesto è
un cammino difficile, ma ogni piccolo passo che sapremo percorrere
INSIEME ci porterà alla costruzione di una comunità autentica, senza
R.B.
divisioni. ** *
Caritas e presentata al Convegno
Caritas della zona di Monza.
_____
Il Centro di Ascolto Decanale di Cesano Maderno avvia il servizio nel
1996 a Cesano Maderno, successivamente a Seveso, opera con tre aperture settimanali che vedono impegnate
una quindicina di volontari/e ed una
coordinatrice. Sono dunque 15 anni
che accoglie prevalentemente persone residenti a Cesano e Seveso ma
anche provenienti
dagli altri comuni
del Decanato (Meda,
Lentate, Barlassina).
All’apparenza i bisogni che muovono le persone a rivolgersi al Centro
di Ascolto sembrano immutati nel
tempo: perdita del lavoro, difficoltà
a trovarne un altro, morosità, sfrat(continua a pagina 6)
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
(segue da pagina 5)
to, difficoltà economiche, disturbi
psichici, relazioni familiari compromesse.
Eppure, in realtà qualcosa è cambiato.
In primo luogo le cause che hanno prodotto il bisogno: mentre fino a qualche anno fa, soprattutto tra gli italiani,
le situazioni di difficoltà erano riferite
a famiglie che vivevano una condizione di bisogno “cronico” generato da
limiti obiettivi della persona, malattia
psichica, fallimenti educativi, gestione irresponsabile delle risorse; oggi la
crisi economica ha generato una categoria di persone “impoverite” dalla
cassa integrazione/mobilità/disoccupazione che faticano a mantenere gli
impegni assunti, ad esempio il mutuo
per la casa, o le spese correnti come
affitto, bollette, generi alimentari.
In molti casi il ricorso al prestito finanziario ha creato un indebitamento
insostenibile da cui deriva un effetto
“paralizzante”: diventa difficile capire
come affrontare la situazione, soprattutto quando il ripristino dell’autosufficienza economica dipende dai tempi
incerti di un rientro al lavoro.
Allo stesso modo, gli effetti della crisi si riflettono sulle persone
straniere producendo un percorso a
ritroso: perdendo il lavoro mettono
a rischio il rinnovo del permesso di
soggiorno ad esso legato e vedono
compromesse le conquiste raggiunte
con tanta fatica.
In questo contesto così critico, dove
l’incertezza e l’imprevedibilità sembrano condizionare ogni scelta, il
volontario Caritas avverte innanzitutto il senso del limite: non solo
proprio, ma anche collettivo.
Se l’impotenza e a volte la frustrazione di fronte a situazioni oggettivamente complesse possono scoraggiare il volontario, oggi ad esse
si accompagna la percezione che gli
spazi di intervento si siano ulteriormente compressi per la riduzione
delle risorse disponibili.
*
**
A questo si aggiunge la difficoltà
di comprensione e valutazione di
vicende legate ad esempio alla rinegoziazione di mutui con le banche,
atti giudiziari legati a sfratto, pignoramenti da parte dell’ufficiale giudiziario ecc. che la persona in difficoltà non riesce a gestire e spesso
neppure a riferire con chiarezza.
Ci si ritrova sommersi da carte e
documenti per i quali si sente la necessità di interpellare competenze
esterne, non sempre immediatamente reperibili: questo genera un senso
di inadeguatezza nel volontario e di
insofferenza nella persona.
Le persone in difficoltà spesso arrivano al Centro di Ascolto esasperate
da una situazione che si complica
sempre più, per la quale hanno già
bussato a molte porte senza ottenere
l’aiuto sperato e soprattutto quello
che loro stesse hanno immaginato
come l’unico possibile ossia un contributo economico incondizionato.
In questo caso, il volontario si trova
ad operare su due versanti: di contenimento emotivo e di discernimento
del problema.
L’aspetto emotivo è sempre più
marcato perché la persona si presenta arrabbiata e disillusa (…“nessuno
mi aiuta”, …“anche la Caritas non
fa niente”…) e non riesce a stabilire e concordare una priorità negli
interventi, cadendo in uno stato di
confusione e di agitazione.
L’impegno del volontario non è certamente facile: abbassare il livello
emotivo, ristabilire un atteggiamento di fiducia e ridare speranza sono
operazioni che mettono alla prova
chiunque, soprattutto perché mettono in gioco la nostra credibilità e
autenticità.
Una cosa sembra certa: il volontario
Caritas non può abdicare al proprio
ruolo che a volte comporta l’assunzione di posizioni “scomode”, a favore di un atteggiamento consolatorio: affrontare un problema significa
“abitarlo” e “percorrerlo” per intero,
non ci sono scorciatoie per uscirne.
Questo richiede un impegno sempre
maggiore, pur sapendo che accompagnare e condividere la fragilità
dell’altro significa riconoscere innanzitutto la propria.
Inoltre, come volontari, quando pren­
diamo in considerazione quello che un
po’ burocraticamente chiamiamo “un
caso”, ci impegniamo ad avere sulla
persona di cui stiamo parlando uno
sguardo il più corretto e, nello stesso
tempo, appassionato possibile. E quando usiamo l’aggettivo “appassionato”
intendiamo proprio un atteggiamento
forte di interesse pieno e vitale.
Succede però a volte che, di fronte
a situazioni che pensavamo di avere
aiutato ad avviarsi su percorsi positivi, assistiamo a ritorni a comportamenti e scelte che ripropongono le
difficoltà da cui si era partiti.
Sorge allora spontanea la domanda:
come discernere nei racconti di vita
che ci portano i nostri utenti “la verità”? E per “verità” non intendiamo
certo la sincerità – non bugia – non
menzogna banale, bensì “la verità”
della persona che ci sta dinnanzi, “la
sua verità unica”.
Siamo noi capaci di “ascoltarla” ed
“accoglierla”, separando l’essenziale dal complementare?
Siamo comunque capaci di “dare
credito” e fiducia al racconto dell’altro, proprio come contenitore e
portatore di valori, bisogni, punti di
vista, esigenze differenti dalle nostre
ma altrettanto valide e “reali”?
Siamo capaci magari di cambiare
punto di vista, prospettiva, di fronte
a considerazioni, a richieste, a prese di posizione che, a volte, proprio
non condividiamo e magari ci destabilizzano?
Ecco queste sono le difficoltà che
più ci interpellano e di fronte alle
quali siamo sempre in atteggiamento di verifica e di ricerca.
A cura dei volontari
del Centro di Ascolto Caritas
del Decanato di Seveso
*
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26 novembre - Colletta del Banco Alimentare
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
*
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La Gioia che portiamo con il nostro partecipare
S
ono confusa... dopo tanti anni
di colletta alimentare inizio a
nutrire dubbi sulla mia capacità di
far passare un messaggio semplice
come “avevo fame e mi avete dato
da mangiare”.
Sabato, per la prima volta, l’in­
differenza delle persone, per troppe
volte, è diventata violento rifiuto di
una realtà. Una mi ha urlato che a
Meda non ci sono poveri. Senza voler giudicare, forse quella persona
vive altrove o, più semplicemente,
appartiene al gruppo di persone che,
quando stanno bene loro, stanno
bene tutti. Nonostante ciò, abbiamo tenuto. Con alti e bassi la nostra
zona non ha diminuito la quantità di
alimenti raccolti: la Lombardia ha
dato le stesse 2.275 tonnellate del
2010, di cui 4.569 kg. provenienti
da Meda. Per noi c’è stato un calo
medio del 9,22%, ma le 9.600 tonnellate complessive raccolte raccontano di un aumento del 2% in tutta
Italia. Ce l’abbiamo fatta. Ma a fare
cosa? Parlando con i volontari, che
si sono susseguiti nei turni, ho pensato di proporre questo pensiero:
con questo gesto possiamo essere
costruttori di pace sociale. Grossa
presunzione? Non penso. La pace
sociale, a cui io penso, è quella del
necessario a tutti, quella della possibilità di riscatto, è la speranza di un
cambiamento nella considerazione
dell’altro. Nell’omelia di domenica
27 novembre, Mons. Armando Cattaneo parlava della stima che Dio ha
di tutti noi, e noi chi siamo per non
avere considerazione di una persona
stimata da Dio? E io mi chiedo ancora, perché non devo riuscire a far
sentire il povero a casa, come diceva
don Giussani? A tutte le persone che,
passando, hanno risposto con un no
secco alla mia domanda se volevano aiutarci a sostenere i poveri, ho
detto che perdevano un’occasione:
se, infatti, non portiamo via da qui
gli 0.64 euro della scatola di pelati,
non donati, rischiamo invece di portarci dietro molto di più: il nostro
possibile peccato di omissione, una
freddezza del cuore che speravamo
oramai dimenticata. Ad un signore
che mi ha detto no, e al quale ho
chiesto per favore di farmi capire la
sua decisione, la risposta è stata che
non aveva tempo! Poi c’è la speranza, la gratificazione, la signora che,
entrando, ti dice che non vuole il
sacchetto perché è troppo piccolo,
di seguirla con il carrello..., ci sono
sei ragazze del liceo che vengono
come volontarie e si confrontano
con gli atteggiamenti e le risposte
degli adulti, che, spesso, non hanno
dato, a mio parere, un esempio encomiabile.
Giulia si è offerta (di sua completa
iniziativa...) di scrivere la sua impressione di questa prima esperienza, eccola: “Sabato 26 novembre si
è svolta in tutta Italia la 15ma giornata nazionale della colletta alimentare 2011. Noi ragazzi, studenti del liceo Marie Curie di Meda,
siamo stati coinvolti in questa bella
esperienza da alcune professoresse
del nostro liceo; è stata un’occasione per riflettere e per aprire gli
occhi sulla realtà non sempre rosea della nostra società. Al giorno
d’oggi le persone povere sono molte e in costante crescita per cause
diverse: mancanza di lavoro, disagi familiari, immigrazione… Non
possiamo far finta di non vedere o
non sapere, è giusto dare una mano
a chi non ce la fa. Nella giornata
di sabato sono stati raccolti, solo
in Brianza, circa 70.000kg di alimenti (quasi 1.700 in più rispetto al
2010). Questi prodotti verranno distribuiti in tutta Italia fra le 8.000
strutture caritative e a noi ragazzi
resterà il ricordo di aver lavorato
per una causa positiva e per aver
rafforzato le nostre amicizie.”
Ognuno di noi, in questo periodo,
ha problemi, grossi o piccoli. Po-
*
che persone hanno la fortuna di essere fuori da questa tempesta. Ma
si può nuotare o lasciarsi andare
a fondo. Ci si può lasciar aiutare
o essere disperati. Si possono alzare gli occhi, e vedere il sole che
splende e ringraziare il Padre perché siamo vivi, e si può fissare lo
sguardo a terra. Io scelgo l’opzione A, e vado avanti, nella speranza
di essere sempre nel disegno della
misericordia di Dio. E anche i miei
volontari, e lo dico con gratitudine
ed affetto, ce l’hanno messa tutta,
hanno lavorato con il cuore e con la
schiena (San Vincenzo diceva che
si è chiamati a servire Dio con il
sudore della fronte e la fatica delle braccia... non lo sanno ma sono
vincenziani in pectore...). Anche
questa giornata ci ha visti come
una squadra tenace che vuol fare
bel gioco anche quando sa di poter
perdere.
Perché la vittoria non è nel punteggio, è nella Gioia che portiamo
con il nostro partecipare.
*
Patrizia Candian
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
*
26-27 novembre - Mercatino di Natale nella Parrocchia Madonna di Fatima
Regali di Natale con uno sguardo al prossimo...
P
er il terzo anno la Parrocchia Madonna di Fatima ha organizzato
sul piazzale della chiesa un bel mercatino di Natale così da dare occasione a tutti i parrocchiani di comprare qualche pensierino in vista del 25
dicembre. Un gruppo di mamme volenterose si è messo all’opera e nell’ultimo mese ha realizzato gli oggetti messi poi in vendita. Sul banco si
potevano trovare ad esempio diverse
com­posizioni cen­trotavola natalizie,
candele di ogni tipo, albererelli in
ferro, piccoli presepi ori­ginali o ancora ghirlande di vario genere, calze
per l’epifania e qualche bijou, tutto
quanto rigorosamente fatto a mano.
Molti sono stati i lavori venduti grazie anche a una buona affluenza sia il
sabato che la domenica.
È importante ricordare che il ricavato di questa bella iniziativa sarà
devoluto in beneficenza sperando di
far trascorrere un Natale sereno anche a chi si trova in difficoltà!
Daniela
13 novembre - Incontro
la prima domenica di Avvento,
13 novembre. Alle 16.00, ci avviamo con Ester verso l’oratorio, dove
ci aspettano don Gaudenzio e altre
famiglie che, come noi, hanno battezzato i loro piccoli nell’anno 2009 o
2010. È già il terzo incontro “post-battesimale” che viviamo nella comunità
parrocchiale, ed anche questa volta
partecipiamo insieme ad un momento
di preghiera che, visto l’ingresso nel
tempo dell’Attesa, fa memoria di un
cammino da iniziare con slancio e da
percorrere in famiglia, superando le
stanchezze del quotidiano.
Don Gaudenzio ricorda come sia
importante la tradizione che celebra
*
*
Incontro “post-battesimale”
È
*
*
*
ogni festa religiosa con riti comuni
a tutti, ma anche propri a ciascun
gruppo familiare, che viene vissuta
ed assorbita fin dall’infanzia, che
verrà portata come segno prezioso
da ognuno nel corso degli anni.
Piccoli gesti accompagnano le grida
dei più piccoli, che corrono avanti
e indietro tra i banchi: si presenta
all’altare una corona sempreverde,
segno di vittoria e speranza, ed il
Presepe che, allestito in ogni casa
con l’aiuto di grandi e piccoli, ospiterà le statuette.
Ad ogni famiglia viene poi regalato
uno speciale calendario di Avvento:
non ospita cioccolatini, ma le con-
**
i
tezz at
neo-Bat
suete caselline traforate, da spalancare ogni giorno insieme, guideranno i bimbi ed i loro genitori in un
gioco per vivere meglio l’Attesa.
La benedizione dei Gesù Bambino,
che ogni bambino ha portato con sé,
conclude l’incontro in chiesa, allietato dai bravi cantanti del coretto.
Tutti nel salone per una merenda,
semplice ma ottima, allestita con
l’aiuto dei genitori. Qui i piccoli
possono giocare e gridare con maggior libertà e divertirsi alle prodezze
di un clown-giocoliere.
Grazie davvero a tutti per il bel
pomeriggio insieme!
una mamma
VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE - MILANO 2012
Chi, cosa, dove, quando, perchè?
S
arà Milano, nel Parco Nord-Aeroporto di Bresso, ad ospitare la
visita di Papa Benedetto XVI per il
VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
Sabato 2 giugno col Papa é in programma la Festa delle Testimonianze.
Domenica 3 giugno il Papa presiederà la S. Messa e, sulla base delle
passate edizioni, a Milano 2012 sono
attese 500.000 persone.
L’Incontro Mondiale delle Famiglie,
che ha una cadenza triennale, è stato
promosso per la prima volta da Giovanni Paolo II nel 1994 a Roma. Nel
1997 si svolse a Rio de Janeiro, nel
2000 ancora a Roma, nel 2003 a Manila, nel 2006 a Valencia e nel 2009
a Città del Messico. La volontà del
Papa per il 7° IMF è precisa: riscoprire la famiglia come “patrimonio
dell’ umanità” e rimetterla al centro
delle attenzioni non solo della Chiesa, ma dell’intera società.
L’area prescelta è l'aeroporto civile
di Bresso per voli turistici, è sede
dell’Aero Club Milano, ha una superficie complessiva di 790.000 m2,
è servita dai trasporti pubblici ed é
facilmente raggiungibile tramite le
autostrade.
Nel rispetto dell’ambiente, il luogo scelto per le celebrazioni con il
Papa, in quanto aeroporto attivo, è
già strutturalmente adatto ad ospitare un numero ingente di pellegrini
provenienti da tutto il mondo.
Sul fronte sicurezza, in quanto Aeroporto, presenta tutte le misure
di sicurezza necessarie, è presente
l’elisoccorso e nelle vicinanze si
trovano diversi ospedali.
In questi mesi siamo entrati nel vivo
della fase preparatoria: oltre allo
sforzo di reperire spazi adeguati alle
celebrazioni dell’evento, si stanno
censendo le disponibilità all’acco-
glienza delle famiglie, secondo la
formula: “Parrocchie che accolgono
famiglie, e famiglie che accolgono
famiglie”.
Potremo soprattutto riscoprire il
ve­ro significato della mondialità,
che richiede disponibilità a riconoscere sia la straordinaria rilevanza
della presenza di migranti tra noi
col relativo apporto alla nostra vita
sociale (lavorativo e familiare), sia
l’altrettanto poco conosciuta rilevanza sul piano religioso (usi e costumi diversi).
Il Papa ha invitato le comunità di
tutto il mondo ad approfondire i
temi dell’incontro durante tutto l’an­
no pastorale; per questo motivo anche la nostra comunità ha iniziato
diversi momenti formativi per bambini, giovani e adulti, pensati per riflettere insieme su come in famiglia
si vive le relazione col lavoro e il
tempo e senso dato alla festa.
Per creare un clima spirituale ricorderemo questo importante evento
nelle nostre preghiere quotidiane e
nella preghiera comunitaria, perché
risulti davvero fruttuoso.
Tre semplici motivi per essere partecipi:
• Per incontrare e confrontarsi con
il vissuto e le testimonianze delle famiglie provenienti dai cinque
continenti.
• Per approfondire e lavorare insie­
me sul tema dell’incontro “la
Fa­miglia: il Lavoro e la Festa”
du­rante i giorni del Congresso internazionale e/o condivisioni sul
territorio diocesano.
• Per essere confermati nella fede e
fare festa insieme al Santo Padre e
alle migliaia di famiglie.
Il cammino proposto alle comunità
cristiane si svilupperà in due direzioni:
• un cammino di partecipazione, lavorando e riflettendo sin da ora e
il prossimo anno sulle catechesi
• l’altro di accoglienza, indicando-
ne la valenza missionaria e soprattutto prospettando le varie forme
dell’ospitalità concreta alle famiglie che giungeranno nel capoluogo lombardo, italiane e straniere.
Andrea Minotti
_____________________________
PER
ESSERE SEMPRE INFORMATI
_____________________________
Il cartellone riportato qui sopra, visibile
in ogni nostra parrocchia, ci accompagnerà
sino al momento dell’evento.
_____________________________
Sul sito www.family2012.com appositamente creato dal Pontificio Consiglio
per la Famiglia e Diocesi Ambrosiana,
sono reperibili informazioni e documentazione relativi alle catechesi, iscrizioni, programmi ed eventi correlati.
Nella nostra comunità, attivata dalla
CF, una mail family2012.meda@gmail.
com è preposta all’aiuto, chiarimenti
sulle modalità di iscrizioni per gli incontri col Papa, raccolta nominativi dei volontari, aderenti al congresso e risposte
a quantaltro si potrà avere tramite l’organizzazione
dell’evento.
_____________________________
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
***
1972–2012. Quarant’anni al servizio della Chiesa e degli anziani
Rassegna di un intenso mese di novembre
I
l mese di novembre, per gli aderenti al Movimento Terza Età, è
stato denso di appuntamenti sia religiosi che culturali e di svago.
In ordine di tempo:
- dal 6 al 13 crociera sulla nave
Costa “Favolosa” (articolo sul
pros­simo numero).
-Sabato 12, con il Convegno su
“Educare in un mondo che cambia”, tenuto presso il Centro Diocesano Schuster, che ha dato l’avvio
alle manifestazioni per ricordare il
40° di fondazione del Movimento
stesso, avvenuto nel 1972, ad opera
dell’allora Cardinal Colombo.
-Martedì 15, Gruppo di Ascolto
della Parola di Dio commentando
il Rotolo di Rut.
- Giovedì 17, dopo la S. Messa con
la catechesi, tenuta da Don Ernesto,
è seguito, in salone, un pomeriggio
musicale con la partecipazione
del Coro “Amici miei” della S.
Vincenzo, che con i suoi canti ci ha
introdotto nel clima natalizio e ci ha
emozionato con le canzoni popola-
tà
Terza E
i . prossimi . in c ontri
12 dicembre (S. Giacomo)
ore 14.30 Gruppo di Ascolto della
Parola di Dio
20 dicembre (S. Maria Nascente)
Incontro presso l’Oratorio
S. Crocifisso
15 dicembre (S. Maria Nascente)
Giornata di ritiro a Capiago
d’Intimiano
28 dicembre (S. Giacomo) ore 8.30 S. Messa per i defunti MTE
17 dicembre (S. Giacomo)
ore 14.00 Visita presepi a
Gandino
ri, facendoci fare un giro d’Italia
canoro nel 150° dell’Unità.
- Sabato 19, nella maestosa cornice
del Duomo di Milano, il Cardinale Angelo Scola ha celebrato la S.
Messa del 40°, con la partecipazione di una massiccia rappresentanza dei gruppi parrocchiali della
diocesi milanese (vedi articolo con
foto pagina a fianco).
- Infine, sabato 26, presso il Santuario S. Pietro Martire, celebrazione
della S. Messa per gli aderenti al
Movimento del Decanato di Seveso.
A.M.
Movimento Terza Età - Parrocchia Santa Maria Nascente
Ricordiamo Antonietta,
fondatrice del movimento
Venerdì 4 novembre 2011 Antonietta, fondatrice del
Movimento Terza Età della Parrocchia S. Maria Nascente, ci ha lasciato.
Era nata nel 1920, è sempre stata una presenza importante e molto attiva nelle varie attività parrocchiali e
nelle Acli. Per molti anni, su incarico del nostro Comune, ha accompagnato gli anziani nei soggiorni marini.
Nel 1976 accolse l’invito del Cardinale Colombo e con Ester Busnelli fondò a
Meda il Movimento Terza Età nella nostra parrocchia, per offrire momenti di
aggregazione e di svago agli anziani.
Antonietta affermava che l’anziano nel gruppo parrocchiale può trovare il luogo
privilegiato per realizzare e concretizzare la sua formazione religiosa e spirituale.
Nei momenti di preghiera, durante i pellegrinaggi, nelle giornate di ritiro spirituale e partecipando alla vita della parrocchia l’anziano trova il conforto per
affrontare questo momento particolare della vita.
Antonietta ha sempre cercato di vivacizzare e rendere gioiosa la vita del gruppo.
Il suo impegno per il prossimo era totale. Noi la ricorderemo nelle nostre preghiere, solo così la sentiremo ancora vicino a noi.
A. B.
10
nto
Movime
29 dicembre (S. Maria Nascente)
Visita ai presepi
12 gennaio (S. Giacomo)
ore 14.30 Tombolata
___
Santa Messa presieduta
dall’Arcivescovo
N
el pomeriggio di sabato 19 novembre, una rappresentanza
di Meda e di Seveso del MTE si è
recata in Duomo per celebrare la S.
Messa, presieduta dall’Arcivescovo
Card. Angelo Scola, in occasione del
40° di fondazione del movimento.
Salutati tutti i presenti, rappresentanti
il Movimento di tutta la Diocesi con
il loro responsabile Mons. Renzo
Marzorati, e partendo dalle letture
del “Siracide” (cap. 18, 8-14) e di
San Paolo (“Corinzi” 4.16/5, 1-5”),
l’Arcivescovo ha parlato di “personale e inevitabile Venerdì Santo” e ha
richiamato gli impegni che la “Terza
Età” ha nei confronti della propria
famiglia, figli, nipoti e, in qualche
caso, anche pronipoti, esortando ad
un impegno in parrocchia e nella vita
civile. Ha ricordato il momento doloroso della fine della vita d’ognuno
di noi, richiamato dal “Siracide” e
anche da San Paolo che parla, però,
anche di risurrezione dei corpi. Gesù
è risorto per primo e vive nella Trinità con Maria sua Madre; anche noi
un giorno saremo con Lui. Dopo aver
esortato i presenti a ammaestrare, con
pazienza e intelligenza, i nostri cari,
dai più piccoli ai più grandi, il Cardinale ha ricordato all’assemblea che,
alla fine di maggio 2012, il Santo Padre, il Papa, verrà a farci visita per il
grande incontro mondiale delle fami-
** *
glie, che richiederà una mobilitazione
generale per una dignitosa accoglienza. Nel saluto finale l’Arcivescovo ha
voluto ricordare “la missione di evangelizzazione e promozione umana”
affidata al movimento dal cardinale
Giovanni Colombo, raccomandando
ai presenti di non cessare di richiamare, con delicatezza e rispetto, alla pratica cristiana i figli che se ne fossero
allontanati, e incaricandoli di portare
la Benedizione della Santissima Trinità nelle case, a tutti i nostri cari, ai
conoscenti, agli amici, ai parenti, in
modo particolare ai bambini, a quelli
che sono più bisognosi e a quelli che
sono nella malattia e nell’ombra della
morte. Poi la benedizione particolare
per il MTE (che, ricordiamo, conta
diecimila aderenti ed è presente in
400 parrocchie): “Il Dio di ogni consolazione disponga nella sua pace i
vostri giorni e vi conceda i doni della
sua grazia, vi liberi sempre da ogni
pericolo e confermi nel suo amore i
vostri cuori, vi colmi di fede, di spe-
ranza e di carità perché sia ricca di
opere buone la vostra vita terrena e
possiate giungere alla gioia della vita
eterna. Amen”.
Un secondo momento è stato vissuto
dal MTE a Seveso, sabato 26 novembre, nel Santuario S. Pietro Martire
quando un bel gruppo del decanato si
è radunato per celebrare la S. Messa
per il 40° di fondazione del Movimento. Durante l’omelia è stata ricordata la figura del cardinale Giovanni
Colombo e l’esortazione dell’arcivescovo Angelo Scola in Duomo, di cui
abbiamo dato già conto sopra. Al termine è stata letta la preghiera dell’anziano che ci piace così riportare:
“Signore, vieni a mettere qualcosa di
nuovo in me, al posto di quanto a poco
a poco viene meno col passare degli
anni. Metti in me un amore più grande, una semplicità più serena, una delicatezza più profonda. Al posto dell’entusiasmo, metti in me un sorriso
di bontà per tutti, aiutami a comprendere il mio prossimo, a interessarmi
29 novembre - Un regalo di fede da parte dell’Unitalsi lombarda
Santa Bernardetta tra noi
U
n Santuario stracolmo di fedeli ha accolto, nel pomeriggio
di martedì 29 novembre, le reliquie
di Santa Bernardetta (1844-1879),
giunte per la terza volta in Italia nel
90mo di fondazione dell’Unitalsi
Lombarda. Un evento eccezionale
che ha consegnato alla venerazione
del popolo lombardo un frammento
del corpo (ritrovato intatto al momento della ricognizione delle spoglie) di colei che, nel 1858, ebbe 18
apparizioni della Madonna alla grotta di Massabielle, presso Lourdes.
Sono arrivato quasi alla fine della
funzione durata due ore, alla chetichella dal retro del seminario, appena in tempo per vedere l’uscita dell’urna di Bernardetta e sono rimasto
colpito dall’intensità della partecipazione dei fedeli presenti, di ogni condizione, censo, salute. Segno che la
devozione popolare ha bisogno e si
dei suoi problemi e a non essere mai
una nuvola nera che rattrista, ma una
luce discreta che rallegra. Fa’ che la
memoria mi permetta di ricordare le
cose più belle e più buone che sono
nella vita, così da farne parte agli altri e godere della loro gioia. Fa’, o
Signore, che la mia volontà si pieghi
amorevolmente ai giusti desideri di
coloro che mi stanno intorno, che la
mia fede umilmente e discretamente
si irradi con la testimonianza e non
venga meno. Fa’, o Signore, che la
mia intelligenza accetti con umiltà di
sentirsi meno attiva, brillante e rapida; fa’ però che si applichi sempre a
cercarti e a conoscerti, così che possa
comprendere meglio la vita Eterna in
cui spero ardentemente”.
Carla
*
nutre anche di gesti concreti e, come
ricorda il Vescovo di Tarbes e Lourdes: “…Lourdes è un luogo di segni
per eccellenza: la roccia, l’acqua, la
luce; le reliquie di Bernardetta sono
un segno ulteriore”.
Mi sono venute così in mente le parole, per certi versi profetiche, riportate
sull’informatore di aprile 1996 di San
Giacomo in occasione della sua beatificazione, del Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954), rivolte, a mo’ di
testamento spirituale, ai seminaristi di
Vengono pochi giorni prima della sua
morte: “Voi desiderate un ricordo da
me. Altro ricordo non ho da darvi che
un invito alla santità. La gente pare
che non si lasci più convincere dalla
nostra predicazione; ma di fronte alla
santità ancora crede, ancora si inginocchia e prega. La gente pare che
viva ignara delle realtà sopranna-
*
*
turali, indifferente ai problemi della
salvezza. Ma se un Santo autentico,
o vivo o morto, passa, tutti accorrono
al suo passaggio. Ricordate le folle intorno alla bara di don Orione?
Non dimenticate che il diavolo non
ha paura dei nostri campi sportivi e
dei nostri cinematografi. Ha paura,
invece, della nostra santità”.
Grazie allora all’Unitalsi per averci
mostrato un segno concreto della nostra fede, certi che Bernardetta, scelta
dalla Vergine tra i più umili e piccoli,
preghi anche per noi perché “…non
perdiamo mai di vista la meta ultima
della nostra vita”.
E.N.
11
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
30 novembre - Campagna per i diritti di cittadinanza
L’Italia sono anch’io!
I
l 30 novembre 2011, alle ore 21.00,
presso il salone della Parrocchia
Madonna di Fatima, Via Madonna di
Fatima – Meda, il Circolo ACLI di
Meda ha promosso un incontro per
la presentazione della campagna per
i diritti di cittadinanza “L’Italia Sono
Anch’Io”. Sono intervenute per illustrare le proposte e le modalità di adesione l’Avv. Luce Bonzano dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e la Sig.ra Anna
Busnelli del Coordinamento Area
Immigrazione delle ACLI Provinciali
di Milano - Monza e Brianza.
La Sig.ra Busnelli ha iniziato il suo
intervento citando l’articolo 3 della
Costituzione Italiana, dopodiché ci
ha dato alcuni numeri sulla presenza
straniera in Italia, evidenziando come
negli ultimi vent’anni si è passati da
un 1% di residenti stranieri a quasi un
8% attuale. A Milano un residente su
sei e un bambino su cinque è straniero.
Paradossalmente questo 8% produce
l’11% del PIL italiano. Inoltre, in un
paese che ha un tasso di natalità vicino
allo zero, sono gli immigrati ad abbassare l’età media della popolazione.
L’Avv. Bonzano ha invece presentato
il lato giuridico della campagna, illustrandone le proposte di legge confrontandole con la situazione attuale.
Proposte di legge che, va precisato,
non sono un’apertura indiscriminata
a chiunque entri sul territorio italiano, ma sono un adeguamento a quelle
che sono le normative degli altri stati
membri dell’Unione Europea, semplificando gli iter burocratici e dando più responsabilità agli enti locali,
nella fattispecie i sindaci, nella valutazione delle domande di cittadinanza. Ha inoltre portato ad esempio la
situazione tedesca: la Germania ha un
tasso di immigrazione superiore all’Italia, soprattutto da Turchia ed Est
Europeo, ma ha una legislazione che
prevede il riconoscimento automatico della cittadinanza a tutti i nati sul
suolo tedesco, e un iter burocratico
12
brevissimo per coloro che raggiungono i requisiti per l’ottenimento della
cittadinanza.
Quello che è emerso è che questa
campagna porta avanti un discorso di giustizia sociale, più che un
mero discorso legislativo: ci sono
molte persone, famiglie regolarmente residenti sul nostro territorio, che contribuiscono con tasse
e lavoro alla vita sociale delle nostre comunità, ma a cui non sono
riconosciuti i basilari diritti che la
nostra stessa Costituzione prevede.
La seconda proposta di legge prevede anche la possibilità di votare
I dati statistici
*
Gli ultimi dati statistici sulla presenza
degli stranieri in Italia ci dicono di un
processo migratorio inarrestabile e in
continua crescita, seppure con ritmi
meno significativi rispetto ai decenni
precedenti, e di un paese ormai strutturalmente multietnico, multiculturale, multireligioso, configurandosi
quella attuale sempre di più come una
immigrazione stabile e diffusa su tutto
il territorio nazionale.
Il Dossier Caritas/Migrantes 2011
indica in poco meno di 5 milioni
(di cui 50% donne) le persone di
origine straniera residenti al 31 dicembre 2010, pari al 7,5% del tota-
**
*
alle elezioni amministrative per i
cittadini stranieri residenti in Italia
da almeno cinque anni proprio per
questi motivi. è necessario un cambio di mentalità: l’immigrato non è
una minaccia, ma una risorsa.
Tutti coloro che volessero firmare per sostenere queste proposte di
legge, possono farlo presso gli uffici
del Circolo ACLI di Meda il martedì
dalle 17:00 alle19:00 e il sabato dalle 14:15 alle 17:00.
Per il consiglio
del Circolo ACLI di Meda
Mirko Schiavolin
le dei residenti nel nostro paese: un
immigrato ogni 12 italiani.
Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia,
le presenze straniere erano lo 0,4%
e solo nel 1991 superano l’incidenza
dell’1%, a dimostrazione del dinamismo del fenomeno migratorio in
Italia. La presenza degli immigrati
nell’ultimo decennio è triplicata.
I minori, figli di stranieri, sono quasi 1 milione (932.675).
I minori nati in Italia da genitori stranieri, parliamo ormai delle
seconde generazioni di migranti,
sono 572.720.
Il loro numero è raddoppiato dal 2000
quando erano 277mila e costituiscono ormai quasi il 13,5% dei bambini
**
che nascono ogni anno in Italia e rappresentano una risorsa importante in
un paese che invecchia rapidamente
a causa della bassissima fecondità
(le donne straniere hanno un tasso
di fecondità pari al doppio di quelle
italiane). (Dati tratti da: Chiara Saraceno-Repubblica 23.11).
Trattasi di bambini e bambine, ragazzi e ragazze nati in Italia, nei
confronti dei quali l’aggettivo “stra­
niero” è del tutto inappropriato, in
quanto accomunati agli italiani dal
luogo di nascita e di residenza, dalla
lingua, dal sistema formativo e dal
percorso di socializzazione e che
solo al compimento del 18° anno di
età avranno la possibilità di ottenere
la cittadinanza dopo un lungo e difficile percorso burocratico.
Le famiglie con almeno un membro
straniero sono oltre 2 milioni.
I lavoratori immigrati costituisco­
no un decimo della forza lavoro e
sono determinanti in alcuni settori
produttivi e del lavoro di cura: le la-
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
voratrici domestiche che prestano
servizio nelle nostre famiglie sono
circa 1,5 milioni.
In Lombardia gli stranieri residenti
sono 1.157.000, un quarto della popolazione straniera in Italia: un cittadino immigrato ogni 10 residenti.
Nel comune di Meda i residenti stranieri sono 1662, di cui 440 minori.
Nel comune di Milano, gli stranieri
iscritti all’anagrafe a fine 2010, sono
217.284, pari al 16,4% della popolazione milanese (+ 1,1% rispetto al
2009): 1 cittadino milanese su 6 è
immigrato.
I minori stranieri residenti a Milano
sono 43.292 pari al 19,9% dell’intera popolazione straniera: 1 minore
su 5 è figlio di genitori stranieri.
I lavoratori stranieri contribuisco­no
alla fiscalità generale e allo svi­luppo
del paese, contribuendo alla produzione del Pil per l’11,1%, versando
nelle casse del­lo Stato circa 11 mi-
liardi l’anno di contributi, e sono
molto attivi anche nel lavoro autonomo e imprenditoriale. •
info
Per maggiori informazioni:
www.litaliasonoanchio.it
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - La campagna nazionale è promossa
da 19 organizzazioni:
Acli, Arci, Asgi-Associazione studi
giuridici sull’immigrazione, Caritas
Italiana, Centro Astalli, Cgil,
Cnca-Coordinamento nazionale
delle comunità d’accoglienza,
Comitato 1° Marzo, Emmaus
Italia, Fcei – Federazione Chiese
Evangeliche In Italia, Fondazione
Migrantes, Libera, Lunaria,
Il Razzismo Brutta Storia,
Rete G2 - Seconde Generazioni,
Tavola della Pace e Coordinamento
nazionale degli enti per la pace
e i diritti umani, Terra del Fuoco,
Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli.
1 dicembre - Incontro per comprendere alcuni meccanismi dei mercati finanziari
Per vederci chiaro nella nebbia della finanza
G
iovedì 1 dicembre 2011, alle ore
21.00, presso l’auditorium della
scuola media statale “Anna Frank”
di Meda, il Gruppo di Acquisto solidale GASASSIEME, in collaborazione con il Circolo ACLI di Meda,
ha promosso un incontro allo scopo
di comprendere almeno alcuni dei
meccanismi che muovono i mercati
finanziari, le speculazioni, il debito
pubblico e cosa c’è dietro la grande
crisi che stiamo attraversando. Sono
intervenuti per aiutarci a capire dove
stiamo andando e quali strade si possono battere per districarsi in maniera “etica” nei labirinti della finanza,
il professor Andrea di Stefano, direttore della rivista Valori (mensile di
finanza etica ed economia sociale) e
Fabio Silva, socio fondatore di Banca Etica e Presidente della cooperativa Editoriale Etica Valori.
I due relatori hanno saputo affronta-
re al meglio il tema proposto, spiegando in modo comprensibile quelli
che sono i meccanismi, a volte decisamente contorti, che stanno dietro
alla situazione economica mondiale
attuale. Quello che ne è emerso è il
fallimento del sistema economicofinanziario occidentale, che è giunto
ad un punto di non ritorno, e che per
forza di cose, molti meccanismi sono
destinati a cambiare nel futuro prossimo, a partire da una maggior regolamentazione (messa da parte da un
neo-liberismo esasperato, proiettato
solo al maggior profitto possibile);
inoltre è già chiaro che quei paesi
che hanno saputo correggere il sistema, saranno più pronti ad affrontare
queste sfide che ci/li aspettano.
Dal confronto col pubblico è poi
emerso che purtroppo le scelte quotidiane e la necessità di mandare
avanti una famiglia, rischiano di
*
*
scontrarsi con scelte di acquisto solidale o di finanza etica, che all’apparenza possono sembrare economicamente svantaggiose; certo è
che l’esperienza del GasAssieme,
che ha promosso la serata, dimostra
che qualche passo in questa direzione si può fare, magari spostando le
proprie priorità sulla qualità (anche
etica) dei prodotti, piuttosto che cedere al consumismo indotto da una
molteplicità di fattori.
L’importante è continuare ad informarsi ed informare, in modo da effettuare sempre scelte consapevoli,
e soprattutto educare alla conoscenza e consapevolezza, ricordando che
anche facendo la spesa tutti i giorni,
con le nostre scelte, a piccoli passi,
possiamo cambiare le cose.
GasAssieme
Circolo Acli
13
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
*
*
Secondo incontro - Il rotolo di Rut. L’Onnipotente mi ha tanto amareggiata (Rt 1,6-22)
L’alleanza con il Signore non si interrompe
I
versetti del salmo 102 – “preghiera di un afflitto che è stanco
e sfoga dinanzi a Dio la sua angoscia” (v. 1) – a cui segue l’affidamento alla sua misericordia – “Tu,
Signore, rimani in eterno il tuo
ricordo di generazione in generazione… e avrai compassione di
Sion” (v. 13-14) – ci introducono al
secondo incontro.
Avevamo lasciato Noemi nella straniera terra di Moab, colpita dalla
morte del marito e con le due nuore
rimaste pure vedove. “Allora intraprese un cammino di ritorno…” al
suo paese, Betlemme di Giuda, perché aveva sentito dire “…che il Signore aveva visitato il suo popolo
dandogli pane” (Rt 1,6). La fede di
Noemi si ravviva, e questo momento ricorda altre fasi della storia di
Israele quando “…il Signore aveva
visitato gli Israeliti…” (Es 4,29-31)
e Giuseppe morente, “…Dio verrà
certo a visitarvi…” (Gen 50,24).
Dio ha visitato anche noi “e ha suscitato una salvezza potente” (Lc
1,68-79 “Benedictus”). Il ritorno a
Betlemme è un viaggio faticoso, incerto su cosa troveranno, ma pieno
di speranza. Noemi invita le nuore,
per il loro bene, a ritornare indietro
nel loro paese e le benedice: “…il
Signore usi bontà con voi, come
voi avete fatto con quelli che sono
morti e con me! II Signore conceda a ciascuna di voi di trovare
tranquillità in casa di un marito”
14
(Rt 1,8-9). Una bella preghiera d’intercessione, che nasce dall’amore
di Noemi verso le sventurate nuore,
ma alla quale seguono parole amare, pure sgorgate dal profondo del
cuore: “…figlie mie; io sono molto
più amareggiata di voi, perché la
mano del Signore è rivolta contro di me” (Rt 1,13), non potendo
più dare un figlio come marito alle
nuore, secondo la legge del levirato (Dt. 25,5-6), che garantiva alle
giovani vedove la protezione della
famiglia del marito defunto, un matrimonio nello stesso nucleo familiare, evitando così la dispersione
del patrimonio acquisito in diversi
assi ereditari.
Orpa segue il consiglio di Noemi, si
accomiata e torna indietro. Rut invece non vuole assolutamente staccarsi da lei: “Non insistere con me
che ti abbandoni e torni indietro
senza di te, perché dove andrai tu,
andrò anch’io, e dove ti fermerai,
mi fermerò; il tuo popolo sarà il
mio popolo e il tuo Dio sarà il mio
Dio” (Rt 1,16). Rut si stacca così dal
suo popolo, lascia la religione dei
suoi Padri, accetta gli usi del popolo
d’Israele e, con profonda professione di fede, si converte all’alleanza
del vero Dio: “…porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul
loro cuore. Allora sarò il loro Dio
ed essi il mio popolo” (Ger 31,33).
Il suo stile di vita si sintonizza a quello della
suocera, e il loro affetto
si scioglie in un caritatevole amore di servizio comune. Noemi,
commossa dai profondi
sentimenti che la nuora
nutre per lei, non insiste
più e lascia che la segua
a Betlemme – “Esse
continuarono il viaggio…” (Rt 1,18) – in un
cammino di preghiera e
di silenzio.
i
Grupp
di Ascolto
Giunta a Betlemme, a distanza di
dieci anni dalla sua partenza, Noemi, riconosciuta dalla popolazione
locale, è accolta con meraviglia; ma
il suo cuore continua ad essere lacerato da una grande sofferenza e da
una profonda amarezza: “Non chiamatemi Noemi, chiamatemi Mara,
perché l’Onnipotente mi ha tanto
amareggiata!…” (Rt 1,20). Riecheggia qui il lamento di Giobbe,
che attribuisce a Dio le sue sofferenze, in un atteggiamento ostile
come quello del popolo d’Israele
quando, nel deserto, assetato alle
acque salate di Mara (Es 15, 2225), osò mormorare contro Dio.
Mosè allora invocò il Signore misericordioso che rese l’acqua dolce, perdonò e abbracciò con amore il suo popolo.
“Così dunque tornò Noemi con
Rut, la moabita… arrivarono a
Betlemme quando si cominciava a
mietere l’orzo” (Rt 1, 22). La straniera, che non avrebbe potuto far
parte del popolo di Dio, secondo la
legge del Deuteronomio (Dt 23,3-4),
inizierà da qui un cammino che, con
la protezione di Noemi e la fiducia
nella provvidenza, le farà raccogliere molto di più di quanto avrebbe
potuto inizialmente sperare.
Marcello con il Gruppo d’Ascolto
famiglia Anna e Gerolamo Colzani
William Blake, Noemi invita Rut e Orpa
a ritornare in terra moabita, 1795
Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
Testimonianza di Suor Erminia, missionaria in Zambia
Il gusto di una democrazia che nasce
C
ome ogni mattina sto facendo colazione con pancarré e
la mitica marmellata al limone di
sister Giovanna. Sono ancora un
po’ assonnata ma ci pensa sister
Gift a svegliarmi perché entra in
cucina, mi mostra il pollice intinto
d’inchiostro e con voce squillante
dice: “Fatto! In fretta e senza confusione… solo perché è mattina
presto!”.
Sorrido a questa nuova esperienza elettorale dove non c’è nessuna
carta elettorale con timbro che testimonia il voto, ma solo un pollice
intinto in un inchiostro viola che
ci mette qualche giorno ad andarsene. Sister Gift mi spiega che alle
precedenti elezioni hanno votato
anche i morti e questo sistema serve per provare a mettere un po’ di
ordine. Poi aggiunge: “Ma sai, c’è
chi non sa né leggere né scrivere e
con la scheda elettorale va da chi è
al seggio e chiede a lui di mettere
una croce. Naturalmente il segno
è secondo le tendenze politiche di
chi è al seggio... Tanto il povero
elettore non se ne accorge!
Ma questa volta ci sono molti osservatori esterni come garanti!”. I
garanti vengono dal mondo sviluppato che trascorre la giornata ignaro di queste vicende. Forse solo i
nostri vicini di casa (Zimbabwe,
Tanzania, Malawi,…) e le grandi
industrie che usano il rame sono
attenti a queste elezioni.
È da diversi giorni che prego e preghiamo per un voto libero, democratico e pacifico. Oggi la preghiera è più intensa e semplice, accompagnata da un’atmosfera di troppa
quiete! L’ambasciata italiana chiede di segnalare ogni nostro spostamento. Ci ha fornito numeri di
telefono da contattare per qualsiasi
necessità e avvisato che è pronto
un piano di evacuazione qualora
succedessero disordini. Avverto
che la preoccupazione è molta e
quello che è successo nei mesi di
campagna elettorale e alle precedenti elezioni lo giustifica. In questi mesi, durante la cena, guardavo
il telegiornale zambiano e dentro di
me dicevo che si doveva ristampare il dizionario in inglese inserendo
un nuovo vocabolo: par-condicio,
perché l’unica voce trasmessa era
quella dell’attuale presidente in carica Mr. Banda.
Ma grazie a un tam-tam fatto di
passaparola, le notizie dell’opposizione di Mr. Sata giungevano
precise e puntuali. Ci sono state
dichiarazioni pesanti, attacchi alla
chiesa cristiana che ha costretto
il nunzio apostolico e i vescovi a
prendere posizione pubblica con
una lettera. I comizi nei villaggi avvenivano la mattina presto verso le
cinque o dopo cena con tamburi e
canti. Quando c’era rumore e chiedevo spiegazione, la risposta era
sempre quella: siamo in campagna
elettorale. Mi chiedevo quale fosse
stata la reazione degli italiani se
fossero stati svegliati alle cinque di
una domenica mattina da una voce
squillante intenta a fare propaganda
elettorale…
“Nell’ultima elezione le cose non
sono state molto trasparenti. I voti,
man mano che giungevano, davano la vittoria all’opposizione, ma
poi improvvisamente si è rivoltato
tutto. Sata è apparso in televisione
invitando i suoi elettori alla pace per
non scatenare una guerra civile…
Spero che queste elezioni siano più
democratiche”.
Questo spezzone di conversazione,
offertomi confidenzialmente, mi
raccontava il desiderio profondo di
democrazia presente nel cuore degli zambiani. L’ho raccolto come si
raccoglie l’acqua quando si desidera
bere perché assetati e non se ne vuole perdere nemmeno una goccia.
*
**
Questa notte non ho dormito molto
tranquilla perché mi sentivo parte
di una nazione che attende i risultati.
E la giornata, ora, ha l’aria frizzante anche qui a Chirundu per le notizie che giungono: un camion con
i risultati elettorali è caduto misteriosamente nel fiume e i voti sono
andati persi; un altro furgoncino
è fermo sulla strada con le schede
elettorali in bianco, perché per un
guasto non può raggiungere il villaggio... (e qui chi vuole intendere,
intenda!).
A Lusaka i negozi e le scuole sono
chiusi, la tensione è alta perché è
stato annunciato che non verranno
dati i risultati preliminari ma solo i
finali. L’opposizione si ribella, annuncia disordini se alle 16.30 non
vengono annunciati i risultati grezzi e dal Copperbelt partono in molti
per raggiungere Lusaka.
Io continuo a visitare i bambini e a
offrire la fedeltà alle piccole cose
che mi vengono chieste da fare per
la pace e la democrazia. Risultati
preliminari dati, risultati definitivi
annunciati poco prima di mezzanotte con vittoria dell’opposizione.
Il presidente in carica si dimette e
la nazione esplode letteralmente in
canti, gioia e birra!
Io sono a letto perché la giornata
è stata pesante e non si sa mai che
ci sia un cesareo di notte; ma gusto
tutta la bellezza di una democrazia
che pian piano nasce.
Confesso che mi sento un po’ più
zambiana, perché mi sorprendo anch’io a dire dentro di me: “Ora abbiamo un nuovo presidente!”.
Chiudo gli occhi e mi addormento in
un paese un po’ più democratico.
**
sr Erminia
15
Voce alla Comunità... la parola ai lettori!
Un Pellegrinaggio
o una Pazzia?
S
pinto dal desiderio
di fare qualcosa di
alternativo, in un mese
non certo ideale per
fare “passeggiate” a
lungo raggio, ho deciso
comunque di seguire il
mio istinto alla ricerca
di qualcosa che spezzasse i consueti folli
ritmi della Brianza
a cui da 50 anni, in
crescendo, sono sottoposto.
Gli ultimi amici a
cui ho avuto il coraggio di chiederlo
mi avevano risposto se fossi diventato matto del tutto.
Così, in buona compagnia di me
stesso, con l’incoraggiamento di mia
moglie e delle mie figlie e qualche
predica di mamma e papà e di tanti
moderati, sono partito da Meda, il
primo di novembre, sulle orme degli antichi pellegrini, per raggiungere Roma in bicicletta, attraverso un
antico percorso denominato “la via
Francigena”.
Questo percorso conduceva i viandanti in preghiera provenienti dalla
parte nord occidentale dell’Europa
che si dirigevano alla tomba di San
Pietro a Roma per ristorarsi alle radici della propria fede.
Nei tempi in cui ci si vanta della velocità di tutto, ci si è dimenticati di
quanto è bello andar piano.
E siccome il mezzo che ho scelto,
coi carichi delle borse, non mi consentiva di andar veloce, ho potuto
ammirare tanta natura e incontrare
tanti volti.
Ho incontrato molte salite, la pioggia, il vento, la fatica.
Ma ho trovato anche discese, il sole,
i colori, la natura, tanti sorrisi. Ho
trovato una semplice ma calda accoglienza in conventi e parrocchie.
Ho percorso circa 800 km, visitando
tanti borghi, unici nelle loro architetture, ma uniti in un’Italia incantevole, un’Italia preoccupata, un’Italia
16
alluvionata.
Alla fine mi ha atteso la Basilica di
San Pietro, che da tempo non vedevo, maestosa, bella come la nostra
capitale. Ad accogliermi anche un
gentile Monsignore che mi ha dedicato una inaspettata attenzione donandomi una pergamena Vaticana,
testimonial del pellegrinaggio “Ad
Limina Petri”.
Un percorso di 9 giorni come sintesi
di un cammino che è poi il cammino
della vita.
Un pellegrinaggio che mi ha dato
modo di pensare, di riflettere, di vedere, fuori e dentro me stesso. Così
come nella vita si dovrebbe avere il
coraggio di fare ogni giorno. Forse
c’è più pazzia nelle nostre quotidianità, avvolti nelle abitudini della
fretta che ci divora per arrivare a
mete superflue o addirittura inutili.
Molti mi hanno fatto i complimenti,
in realtà a me basta essere contento
di aver fatto questo “viaggio”.
Tra i tanti ricordi, uno speciale ad
Andrea, 31 anni e un viaggio lunghissimo e meraviglioso alle spalle,
anche se le gambe non lo reggono e
da sempre non riesce a camminare.
Il suo, un viaggio interiore, illuminato da una fede grandissima. L’ho
incontrato in una delle tappe e siamo
divenuti amici.
Prima di partire mi sono domandato se ne valesse la pena. Ma per un
viaggio si parte con la fiducia, senza
a volte pianificare tutto, senza navigatore, senza essere allenati, umilmente e desideroso di scoprire con
la curiosità di un bambino quello
che incontri.
Un po’ come il mistero del viaggio
della vita.
A volte qualche pazzia e uscire un
po’ dal gregge può fare solo bene.
Perdersi magari, per poi ritrovarsi.
Tanto... siamo tutti qui...
Nelle pianure lombarde, così come
tra le colline toscane o i tufi di Sutri,
si nota che le stagioni cambiano e la
terra solcata dagli aratri assumerà
altri colori nelle prossime stagioni
quando ai colori succederanno altri
colori e altra vita.
Dopo essere stata bagnata dalla piog-
gia e accarezzata dal sole, la crescita
e la rinascita lasceranno posto all’apparente morte del paesaggio.
Il volto delle stagioni della natura è
un po’ come il volto delle stagioni
della vita.
Ho scoperto attraverso questo parte
d’Italia, monumenti bellissimi, tantissime chiese con un’arte infinita.
Ma la speranza è che molte chiese
travestite da museo possano tornare ad essere pietre vive nei cuori di
ognuno.
Attraverso il Bel Paese noti che gli
argomenti sono spesso simili. La
crisi che oggi ci preoccupa così tanto, il PIL, il debito, il lavoro, le leggi
dei numeri che governano le vite degli uomini e di famiglie sempre più
afflitte.
Non sarà facile uscire da questa crisi. E probabilmente dovremo cambiare stile di vita.
Forse sarà ipocrisia, ma mi viene in
mente anche che non di solo pane
vive l’uomo.
Con tutto il rispetto, la comprensione, la condivisione dei poveri vicini e
lontani... non sarà che sulle tante auto
di lusso siamo così tristi perché tra il
corpo e l’anima ci hanno convinto a
curare e nutrire solo il primo?
Un aforisma Indiano così si esprime: “Se hai due pezzi di pane, uno
regalalo ai poveri. L’altro vendilo e
con il ricavato compra due giacinti
per nutrire l’anima”.
Saremo probabilmente costretti a
curare questa bulimia consumista
e forse... con qualche giocattolo in
meno... potremo tornare a ridere un
po’ di più... e tornare a camminare
sulle strade della vita a piedi o in bicicletta magari con un pizzico in più
di serenità.
Buon Cammino e Auguri a tutti.
Marco Crippa
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PREPARIAMOCI AL NATALE
BOCCE INFRANGIBILI PER L’ALBERO DI NATALE
OCCORRENTE:
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Bottigliette e bottiglie di plastica; fiocchi; nastri colorati argentati e dorati; scotch;
decorazioni adesive
PREPARAZIONE:
Taglia, con l’aiuto di un adulto, il fondo di due bottiglie uguali. Dentro metti dei nastri
appallottolati e altre cose colorate e luccicanti; fuori appiccica stelline e decorazioni.
Accosta le due metà, dopo averci infilato un nastro a cappio per appendere la boccia e
chiudi con un giro di scotch. Se preferisci le bocce aperte, che sono un po’ più semplici
da realizzare, taglia il collo della bottiglia in modo da avere una forma un po’ a campana
e decora come preferisci; puoi anche appendere all’interno delle palline di carta (basta
fermare il filo sotto il tappo), oppure ornare il bordo con file di perline. Le bocce infrangibili
sono anche un modo simpatico per presentare, magari appese all’albero, dei regalini piccolini.
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IL MIO PRESEPE - 2
OCCORRENTE:
cartoncino rigido, colla, forbici, pastelli o pennarelli
PREPARAZIONE:
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attacca con la colla questa pagina a un cartoncino rigido (o, se preferisci, ricalca o ricopia il
disegno su un altro foglio), colora a tuo piacimento con pastelli o pennarelli, ritaglia lungo i
bordi e incolla i supporti sul retro delle figure. Buon lavoro!
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www.midisegni.it
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SCUOLA SAN GIUSEPPE
Sabato 12 novembre
OPEN DAY: un successone!!!
S
abato 12 novembre nel pomeriggio la scuola primaria S.
Giuseppe ha spalancato i suoi cancelli per accogliere i futuri remigini curiosi di conoscere quella che
potrebbe diventare la loro scuola.
Sulla porta della scuola due bambini sorridenti hanno dato il benvenuto a tutti e poi all’interno i
locali della scuola erano stati addobbati secondo il tema educativo
dell’anno in corso “Creando e Ricreando”.
L’accoglienza è stata subito allegra
e coinvolgente. Le maestre, insieme agli studenti della scuola, hanno infatti preparato un momento di
canti e bans sia in italiano che in
inglese lasciando genitori e bambini a bocca aperta e con tanta voglia
di partecipare.
Terminata l’accoglienza e ormai
sciolto il ghiaccio, i bambini sono
stati invitati nella palestra della
scuola dove era stato allestito un
Luna park con giochi che avevano
come obiettivo quello di favorire la
socializzazione e la conoscenza dei
partecipanti mettendo alla prova le
proprie abilità.
Nelle classi invece sono stati allestiti dei laboratori sempre guidati
dalle maestre così da lasciar liberi
mamme e papà, che prima hanno
visitato la scuola guidati dai genitori dell’Associazione Genitori
Scuola San Giuseppe, poi hanno
partecipato alla presentazione della
scuola da parte della direttrice dott.
Claudia Polloni.
Entrambi questi momenti sono stati molto utili e apprezzati dai visitatori.
Da un lato la visita della scuola
guidata da un genitore della scuola ha permesso di conoscere gli
ambienti e soprattutto ha consentito di sciogliere dubbi e curiosità
che affollano la mente attraverso
un dialogo alla pari con un genitore che poco tempo prima si è tro18
vato a dover vivere le fatiche della
scelta.
Dall’altro la presentazione della
direttrice dott. Claudia Polloni ha
permesso di conoscere il progetto
educativo e didattico della scuola
in modo più preciso e puntuale e
soprattutto ha consentito ai genitori di conoscere fin da subito Alice
Consonni, che sarà la maestra della
futura prima.
In questa occasione sono stati presentati anche gli specialisti di cui
la scuola può vantare la presenza
ormai da anni e che danno ancora
maggior valore all’offerta didattica
della scuola: la maestra Giulia Bizzozero che insegna inglese per quattro ore settimanali, il maestro Davide che insegna Corpo Movimento
e Sport per due ore settimanali, la
maestra suor Maria Angela che in-
segna religione, infine il maestro
Stefano Silva che insegna musica.
A conclusione del bellissimo pomeriggio, un buffet e le caldarroste
con il vin brulè offerti dall’Associazione Genitori che da anni collabora all’interno della scuola.
A tutti i remigini un arrivederci a
settembre in questa scuola a misura di bambino, in cui si respira la
passione educativa che anima tutto
il corpo insegnanti, passione che
viene trasmessa ai bambini che si
sentono accolti come a casa. Tutto
questo è terreno fertile per l’apprendimento.
Non ci resta che invitare chi avesse perso questa occasione il 21
gennaio 2012 per una replica dell’open day.
una mamma della scuola
Elena Varisco
OPEN DAY
Le occasioni per conoscerla
•••
la scuola primaria paritaria San Giuseppe
è lieta di invitarvi alle giornate di scuola aperta
che permetteranno di conoscere più da vicino
la nostra realtà
•••
domenica 15/1 ore 10.00 S. Messa presso la chiesa
parrocchiale Santa Maria Nascente, poi possibilità
di visitare la scuola e piccolo rinfresco per tutti organizzato
dai genitori della scuola
•••
i genitori con i futuri primini potranno visitare
la scuola e assistere alla presentazione della stessa
mentre i bambini saranno impegnati
in laboratori ludico-didattici:
sabato 21/1 dalle 15.00 alle 18.00
•••
mattinata aperta con possibilità di assistere
alle normali lezioni:
mercoledì 25/1 dalle 9.00 alle 12.20
Sono aperte le iscrizioni
dal 9 gennaio dalle 9.00 alle 15.30
*
**
**
SCUOLA SAN GIUSEPPE
Avvento a Scuola
Creando e ricreando… il tuo Natale, Gesù,
vogliamo darti una mano…
D
opo il racconto della creazione che fa da sfondo all’itinerario educativo dell’anno,
raccolgo questi commenti che ben
mi aiutano a introdurre la presentazione del progetto di avvento
della scuola san Giuseppe: “Deve
essere proprio pazzo di bene questo Dio se ci regala tutto quanto!”,
dice Francesca… “E non è finito
qui. Ci regala addirittura suo Figlio!” aggiunge Filippo. E dentro
di me, beandomi di tanta grazia,
penso che è proprio vero che il
vangelo è per i “piccoli”.
Certo, la grazia del Natale è puro
dono dell’iniziativa del buon Dio
che, fin dall’inizio (creazione), conosciamo come amore eccedente,
gratuito e inaspettato.
La grazia del Natale, il farsi vicino
del buon Dio, è il dono a cui siamo chiamati a collaborare, noi che,
grazie al creare e ricreare del Padre, siamo, nei tratti del cuore, figli
a immagine del Figlio.
La grazia del Natale, il farsi vicino
di Dio, la sua mano che si apre in
un’eccedenza di bene fino al dono
del Figlio… la grazia del Natale, il
farsi vicino di Dio, le nostre mani
di figli e fratelli che, a sua somiglianza, si aprono e si scambiano
l’eccedenza di bene conosciuta
dalle mani del Padre: dentro qui
il percorso di Avvento proposto ai
bambini e alle famiglie della scuola, in sintonia con il tema pastorale
dell’anno da cui è tratto il nostro
itinerario educativo. Icone di fondo: Lc 2,12 “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto
in fasce, deposto in una mangiatoia” e Lc 10, 25-37 (il buon Samaritano, ritratto di quello che Gesù è
per noi).
Il PERCORSO DI AVVENTO che
ha avuto inizio lunedì 14-11 e che sta
progredendo senza arresti si sta articolando nelle seguenti ATTIVITà:
NELL’ORA DI RELIGIONE: approfondimento dei
brani del vangelo in ordine
agli obiettivi.
Partendo da
Lc 2,12 “Questo per voi il
segno: troverete un bambino
avvolto in fasce,
deposto in una mangiatoia”, rileggere, in parallelo alla parabola del buon
samaritano (Lc 10, 25-37), il farsi
vicino di Dio nell’esperienza quotidiana, per allenarsi ad una vicinanza che porta vita.
OGNI GIORNO: l’insegnante ani­
ma la preghiera del mattino con i
canti a tema.
AL LUNEDì: viene proiettata,
durante la preghiera del mattino in
cappella, la parabola del buon samaritano e, ogni settimana, si aggiunge una immagine di chi, oggi,
rivive lo stesso, e si chiede a ciascun bambino di raccogliere, nell’arco della settimana, esperienze
concrete di cura ricevuta e donata
a casa e a scuola.
CON LA COMUNITà PASTORALE: ogni mercoledì pomeriggio suor Maria Angela accompagna i bambini che lo desiderano
presso la chiesa parrocchiale per il
momento di preghiera pensato proprio per i bambini.
IMPEGNI DI CARITà: per dare
una mano a Gesù, ci educhiamo ad
un esercizio di cura dei più poveri:
ciascuna famiglia è invitata a raccogliere e portare a scuola cibo a
lunga conservazione donato alla
SAN VINCENZO perché possa
aiutare le famiglie che sono in condizione di disagio.
I ragazzi del don Orione verranno
a trovare i bambini della scuola e li
*
*
**
allieteranno con uno spettacolo di
Natale.
Infine nel progetto è pianificata
anche la realizzazione del presepe (che vi invitiamo a visitare), del lavoretto che i bambini
regaleranno alle proprie famiglie e la serata degli auguri: la
famiglia di Nazaret si fa casa per
il Bambino Gesù che, facendosi uomo, condivide il bisogno di
ogni uomo di essere custodito,
amato, curato…
Ogni famiglia del mondo è chiamata a farsi casa in cui custodire,
amare, curare la vita di ogni piccolo creato a immagine di Dio. È
la mano di Dio che si fa carne, si
fa vicina, attraverso i genitori, e si
prende cura di noi.
Il presepe: ogni classe approfondisce la storia di una famiglia di
un continente diverso e il materiale
raccolto servirà per il momento di
auguri alle famiglie, unito al LAVORETTO DI NATALE: “La
famiglia sacra: presente nel mondo
per custodire e far crescere i figli a
immagine del Figlio”.
Dopo un così bel percorso… non
mi resta che augurare a tutti un sereno e felice Natale!
Suor Maria Angela Villantieri
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Aspettando il Natale e il Nuovo Anno
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Benedizione dell'acqua
Come da tradizione, anche quest’anno le tre parrocchie della
nostra Comunità organizzano la celebrazione dell’acqua per
le famiglie dei nostri quartieri che non hanno ricevuto la visita del sacerdote o della suora in queste settimane d’avvento.
Qui di seguito le date e gli orari delle funzioni:
S. Maria Nascente - domenica 11 dicembre ore 16.00
S. Giacomo - martedì 13 dicembre ore 21.00
Madonna di Fatima - venerdì 16 dicembre ore 21.00
Confessioni Comunitarie
v elementare:
giovedì 15 dicembre - ore 17.00 - Madonna di Fatima
i media:
mercoledì 14 dicembre - ore 17.00 - Madonna di Fatima
preadolescenti:
venerdì 16 dicembre - ore 18.30 - Madonna di Fatima
adolescenti e giovani:
giovedì 22 dicembre - ore 21.00 - Oratorio Santo Crocifisso
celebrazioni comunitarie
lunedì 19 dicembre - ore 21.00 - Madonna di Fatima
martedì 20 dicembre - ore 21.00 - S. Maria Nascente
mercoledì 21 dicembre - ore 21.00 - San Giacomo
11 dicembre - Madonna di Fatima
Aperitivo
**
L’oratorio Madonna di Fatima organizza per domenica 11
dicembre un gustoso aperitivo allestito dal gruppo cucina e
dalle mamme della Parrocchia.
Vi aspetteranno deliziosi primi piatti, pizze, focacce e prelibatezze di ogni tipo… volete conoscere il resto del menù?
Beh, non vi resta che farvi trovare alle 19.00 presso il salone
dell’oratorio!
Non mancate!
24 dicembre - San Giacomo
Brindisi Natalizio
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Il bar dell’oratorio di S. Giacomo organizza anche quest’an­
no, al termine della messa di mezzanotte del 24/25 dicembre, un brindisi natalizio nel salone con vin brulè e panettone/pandoro; un’iniziativa simpatica e “calorosa” per augurare liete feste natalizie e un sereno anno 2012.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i responsabili e tutti i
collaboratori del bar per le iniziative promosse e la costante
copertura del servizio durante tutto l’anno.
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Associazione Palio dei Ragazzi
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31° Presepi nei Rioni
Come ogni anno, potremo visitare le meravigliose quattro installazioni artistiche rappresentanti, ognuna a suo modo, la Natività.
Cosa c’è di più bello di andare a fare il giro
dei presepi in una fredda (e magari nevosa)
giornata festiva per assaporare al meglio
l’atmosfera del Natale?
Troverai le installazioni:
- RIONE BELGORA; via Como, 85 Meda,
Cascina Belgora
- RIONE BREGOGLIO; via S.S. Aimo e
Vermondo, area ex poste Meda
- RIONE FAMETA; via Santa Maria
angolo piazza V. Veneto, Meda
- RIONE SAN GIUANN; via Libertà, Meda
Apertura in tutti i giorni domenicali e festivi
dal 18 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012, nel
pomeriggio indicativamente dalle 14.30 alle
19.00.
Gli orari possono subire variazioni da Rione
a Rione, specie nel giorno di Natale.
DADO
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Ultimo dell’anno
Anche quest’anno si offre la possibilità
di passare le ultime ore dell’anno, insieme,
aspettando il 2012 nelle tre parrocchie.
Santa Maria Nascente
Ritrovo: ore 20.00 presso il salone
dell’oratorio
Iscrizioni: presso la segreteria dell’oratorio
Quota: adulti: € 20,00; bambini fino a 10
anni: € 18,00; bambini fino a 3 anni: gratis
Madonna di Fatima
Ritrovo: ore 20.00 presso il salone
dell’oratorio
Iscrizioni: ogni venerdì pomeriggio presso
la segreteria dell’oratorio
Quota: adulti: € 20,00; bambini fino a 10
anni: € 18,00; bambini fino a 3 anni: gratis
San Giacomo
Ritrovo: ore 19.30 presso il salone
dell’oratorio
Iscrizioni: entro e non oltre il 29/12/2011,
presso: Favè Virginia (t. 036275656),
Meda Adolfo (t. 036273171), Giorgetti
Laura (t. 0362343228)
Quota: € 20,00
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Parrocchia San Giacomo
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Rinnovo dell’abbonamento
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Come di consueto, gennaio è il mese per il rinnovo dell’abbonamento a “Il Segno”, con inserita la “Voce della comunità”. L’importo dell’abbonamento è stato fissato, per l’anno
2012, a € 24,00.
La parrocchia S. Giacomo, accanto al ritiro diretto in Buona Stampa, utilizzato l’anno scorso da 21 abbonati, intende
continuare a garantire anche il servizio della consegna a domicilio, pur prendendo atto del sorgere, tra le attuali incaricate (che si ringraziano per il prezioso lavoro), di esigenze
nella vita di ciascuna che possono impedire a un certo punto
di assolvere a questo compito. Allo stato attuale risulterebbe
scoperta solo la zona 18ma di viale BRIANZA (TOT. 20 INFORMATORI), mentre servirebbe un aiuto per il giro della
15ma zona che interessa le vie LEONARDO DA VINCI e
GALILEO GALILEI (TOT. 25 informatori).
Chi fosse disponibile a dare una mano, affiancando o prendendo il testimone di chi l’ha portato per tanto tempo, è pregato di segnalarlo in segreteria, lasciando il proprio nominativo: verrà ricontattata/o da parte della responsabile.
R.M.
la voce della comunità
DICEMBRE 2011
1 gennaio 2012 - Giornata Mondiale della Pace 2012
“Educare i giovani alla giustizia e alla pace”
è
questo il tema scelto da Benedetto XVI per la 45ma
Giornata mondiale della Pace che sarà celebrata il
prossimo 1° gennaio.
In attesa del messaggio ufficiale, le prime anticipazioni segnalano che con questa tema il Papa intende
“…ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella
realizzazione del bene comune e nell’affermazione di
un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà
fondamentali dell’uomo”.
Si richiama il dovere delle presenti generazioni a “...
porre le future nelle condizioni di esprimere in maniera libera e responsabile l’urgenza per un mondo
nuovo in quanto la Chiesa accoglie i giovani e le loro
istanze come il segno di una sempre promettente primavera ed indica loro Gesù come modello di amore
che rende nuove tutte le cose”.
Sono premure e attenzioni che Benedetto XVI riserva ai giovani perché anche la quotidianità sia vissuta
in modo meno aggressivo, più riconciliata e basata su
relazioni più sobrie e profonde. Ciò sarà facilitato se,
nell’attuale quadro di caduta di valori e grave crisi occupazionale, la società saprà offrire “… alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro
per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente
alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo”.
Da qui l’invito ai giovani a “… essere operatori di giustizia e di pace in un mondo complesso e globalizzato”, dove si renderà necessaria “… una nuova alleanza pedagogica di tutti i soggetti responsabili”.
E.N.
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Lavori in corso
Restauro Santuario Santo Crocifisso,
a che punto siamo?
Continuano i lavori
In questo mese i restauratori stanno
ultimando la pulizia e il restauro dei
dipinti e delle decorazioni della volta.
Per il momento i tempi di esecuzione stanno rispettando il programma,
ma nelle prossime settimane saremo
più precisi in merito al termine degli
stessi.
Continua anche la raccolta di fondi. Finora siamo andati abbastanza
bene, ma ora sarà più difficile seguire il ritmo delle spese. Si è anche
un po’ fermata la vendita online dei
prodotti donati da artisti medesi, ditte e privati, forse anche perché gli
oggetti sono tanti. Si possono sempre visionare sui siti www.guidoborgonovo.it, www.parrocchiemeda.it, www.rotarymeda.it, oppure
su copia cartacea presso l’Ufficio
parrocchiale di S. Maria Nascente.
Si offre anche la possibilità di visionare e acquistare i prodotti donati presso l’esposizione dei F.lli
Ballabio – Via Indipendenza 111
– sabato 10 e 17 dicembre dalle
ore 15.00 alle ore 18.00 e domenica 11 e 18 dicembre dalle ore 10.00
alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle
ore 18.00. Può essere anche l’occasione per un originale regalo di
Natale. •
Offerte per Restauro del Santuario
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Offerte novembre 2011
N.N...................................................... €. 1.000,00
N.N...................................................... €.
500,00
N.N. Varie............................................€.
157,00
In Memoria Defunti.............................€.
120,00
Buste II domenica novenbre 2011.......€. 3.995,00
Buste Comunità Pastorale....................€.
200,00
Cassetta Chiesa....................................€.
374,30
Cambio £. 3.055.337 in Euro...............€. 1.577,95
Pubblicità Striscioni e Totem...............€. 3.993,00
Litografie Prof. Alberto Ceppi.............€.
700,00
Vendita Benefica..................................€. 4.510,00
Rotary Club Meda e Brughiere............€. 2.000,00
Banco Desio.........................................€. 1.000,00
Classe 1936..........................................€.
320,00
Scout Cormano I°................................€.
50,00
Totale offerte novembre 2011............. €. 20.497,25
Il mio argento (o oro) per il Santuario
Totale al 31/10/2011........................... €. 610.659,70
Con l’inizio del 2012 la Banca d’Italia non cambierà più
le lire. Abbiamo pensato di raccogliere le ultime lire che ci
sono in giro e di utilizzarle per il restauro del Santuario.
Possono essere messe – entro fine anno – nell’apposita
cassetta in S. Maria Nascente dove ci sono le foto del
restauro, oppure in tutte le nostre chiese nei cestini delle
offerte. Speriamo che ci siano in giro ancora tante lire!
è la loro ultima occasione di compiere una buona azione.
Totale entrate al 30/11/2011.............. €. 631.156,95
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Uscite per restauro del Santuario
Spese varie novembre 2011.................€. 47.992,90
Spese varie al 31/10/ 2011...................€. 573.151,63
Totale uscite al 30/11/2011................ €. 621.144,53
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Magari hai in casa una catenina rotta, o un braccialetto
che non ti serve più o altri oggetti in argento (o oro).
Da soli, in fondo a un cassetto, non servono a niente. Puoi
farceli avere: li raccogliamo insieme e li vendiamo per il
restauro del Santuario.
Il mio argento (o oro) per il Santuario può essere
consegnato presso l’Ufficio parrocchiale di S. Maria
Nascente, S. Giacomo e Madonna di Fatima. Se preferisci
un maggior anonimato puoi metterlo anche nel cestino
delle offerte alla domenica in chiesa. Sono invece meno
sicure le cassette delle offerte.
Un grazie grande a tutti!
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Le mie ultime lire per il Santuario
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Santa Maria Nascente
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Anagrafe parrocchiale (novembre 2011)
Matrimoni (dal 1 gennaio al 31 novembre: 8)
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Offerte opere parrocchiali (novembre 2011)
Offerte domenicali...................................euro11.560,90
Offerte Amm. Sacramenti...................euro1.010,00
Offerte varie....................................... euro 3.127,68
Benedizione Famiglie........................ euro 2.590,00
Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 13)
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Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre: n 55)
Rebecca Spanu
Sofia Scalisi
Viola Liboni
Leonardo Stefanello
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Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 104)
Antonietta Galimberti (a. 91)
Angela Cappellini (a. 79)
Amilcare Riva (a. 86)
Maria Belotti (a. 96)
Michele Raimondo (a. 87)
Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 69)
Ilaria Turati
Filippo Nigro
Rebecca Baccarini
Manuel Valente
Marta Turazza
Chiara Maria Viganò
Madonna di Fatima
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Anagrafe parrocchiale (novembre 2011)
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Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre: n 24)
Maria Michieletto (a. 86)
Giuseppina Congiusti (a. 83)
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Offerte opere parrocchiali (novembre 2011)
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Offerte domenicali..............................euro4.480,00
Offerte Amm. Sacramenti...................euro 750,00
Offerte varie.......................................euro 970,00
AVVISO Si informa che, come già accade da
alcune settimane, nei prossimi mesi le Messe
feriali, ad esclusione di quelle del giovedì
sera, verranno celebrate nella cappellina
allestita nella sagrestia della chiesa.
Sabato 17 dicembre raccolta tappi
e lattine. Gli incaricati passeranno a
raccogliere i sacchetti posti fuori dai
cancelli dalle ore 14,30 circa. Ringraziamo
per la collaborazione.
San Giacomo
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Anagrafe parrocchiale (novembre 2011)
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Offerte opere parrocchiali (novembre 2011)
Battesimi (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 27)
--
Offerte domenicali..............................euro 3.137,77
Offerte Amm. Sacramenti...................euro400,00
Offerte Varie.......................................euro 905,00
Matrimoni (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: 7)
--
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Defunti (dal 1 gennaio al 30 novembre 2011: n. 33)
Anacleto Donato (a.89)
Aristide Mariani (a.76)
Giovanna Fermini ved. Forlani (a.81)
Irma Vigani ved. D’Agostini (a.90)
La comunità parrocchiale, partecipe del
dolore per la morte del padre Aristide,
è vicina a Elena Mariani, apprezzata
collaboratrice dell’informatore parrocchiale
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Comunità Pastorale Santo Crocifisso – Meda
______
Santa Maria Nascente
Ufficio Parrocchiale
piazza della Chiesa 9
tel / fax: 0362 341425
e-mail: [email protected]
orari apertura:
lun: 15.00-17.00
mar:18.00-20.00
mer: 9.00-11.00
gio: chiuso
ven:15.00-17.00
sab: 9.00-11.00
dom. e festivi: chiuso
______
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Madonna di Fatima
Ufficio Parrocchiale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell. don Angelo: 349 8467813
orari di apertura:
lun. mer. gio. ven: 16.30-18.30
mar. sab. dom. e festivi: chiuso
______
San Giacomo
Ufficio Parrocchiale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635
e-mail: [email protected]
orari di apertura:
lun:17.00-18.30
mar:17.00-19.00
mer: 9.30-10.30
gio: chiuso
ven:17.00-18.30
sab. dom. e festivi: chiuso
______
*
Oratorio Santo Crocifisso
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688
e-mail: [email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00
sab: 10.00-12.00
______
www.parrocchiemeda.it
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se volete
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su qualche artic unità, scrivete a:
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la voce della co occhiemeda.it
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commenti
______
per inviare avvisi, articoli, contributi:
e-mail: [email protected]
oppure presso gli uffici parrocchiali
consegna entro il 27 di ogni mese
(indicare nominativo e numero di
telefono per poter essere ricontattati)
*
*
______
Don Gaudenzio Corno
Parroco
piazza della Chiesa 9
tel: 0362 70632
e-mail: [email protected]
______
Don Cristiano Mauri
Vicario della Comunità Pastorale
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688
cell: 338 5629628
e-mail: [email protected]
______
Don Luigi Pedretti
Residente con incarichi pastorali
Santuario Santo Crocifisso
piazza Vittorio Veneto
tel: 0362 343248
______
Residente con incarichi pastorali
______
Don Angelo Fossati
Vicario Parrocchiale
*
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell: 349 8467813
______
Suore di Maria Bambina
via Matteotti 21
tel: 0362 347293
______
*
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Scuola Primaria Parrocchiale
San Giuseppe
via Orsini 35
tel: 0362 70436 / fax: 0362 759305
www.scuolasangiuseppe.com
[email protected]
[email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. ven: 12.30-15.00
mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30
gio: 8.10-9.00
*
g i o r n i
_____ Lunedì
f e r i al i
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
20.30: Santa Maria Nascente
(Oratorio Santo Crocifisso)
(nei mesi di giugno, luglio,
agosto, settembre viene
celebrata in S. Maria Nascente)
_____ Martedì
8.00:
8.30:
8.45:
18.00:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
_____ Mercoledì
8.30: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
20.30: Santa Maria Nascente
_____ Giovedì
Don Ernesto Carrera
via Cialdini 128
tel: 0362 344924
Orari SS. Messe
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Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo
Crocifisso di Meda, stampato in ... copie da centrostampa elleci Meda. Questo numero è stato chiuso in
tipografia il ... 2011.
8.00:
8.30:
18.00:
20.45:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Santa Maria Nascente
Madonna di Fatima
8.00:
8.30:
8.45:
20.30:
20.30:
Santa Maria Nascente
San Giacomo
Madonna di Fatima
Santa Maria Nascente
San Giacomo
_____ Venerdì
(sospesa nel mese di agosto)
_____ Sabato
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
g i o r n i
f e s t i v i
_____ Sabato Vigiliare
18.00: Madonna di Fatima
18.30:Santa Maria Nascente
20.30:San Giacomo
_____ Domenica
8.00:Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
9.00:Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
10.00:Santa Maria Nascente
10.30: San Giacomo
11.00:Madonna di Fatima
(sospesa nei mesi
di luglio e agosto)
11.30:Santa Maria Nascente
17.00:Madonna di Fatima
18.30: San Giacomo
(sospesa nei mesi
di luglio e agosto)
18.30:Santa Maria Nascente
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la voce della comunità - Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda