I SANTI DI LUGO Di Margherita Regazzi Sant’ ILARO patrono di Lugo Sant’Ilaro o Ellero è il patrono di Lugo e di Galeata Morì a 82 anni il 15 maggio 558 La vita Nacque nella Tuscia (o Toscasna Romagnola) nel 476 A soli 12 anni decise di vivere da eremita: lasciò la famiglia e la casa paterna Da eremita scelse come dimora un monte sopra Galeata Ellero fonda, verso il 496, il monastero di Galeata Qui in 3 anni costruì una cappella dove pregare, sotto di essa costruì un rifugio Il primo seguace di Ellero fu Olibrio Ellero lo liberò da uno spirito maligno e poi lo battezzò insieme a tutta la sua famiglia A 20 anni Ilaro aveva già molti seguaci Olibrio, rimasto vedovo si offrì insieme ai due figli come compagno di vita monastica, donando i suoi averi e un piccolo terreno. Il monastero di Ilaro La regola del suo monastero era molto semplice: preghiera comune digiuno lavoro nei campi carità. Il monastero di Ilaro divenne negli anni un centro importante e rispettato e il suo abate fu per diversi secoli la massima autorità civile e religiosa dell'Appennino forlivese. Sant’Ilaro… …OGGI La chiesa di sant’Ilaro è conosciuta come la chiesa del Carmine Busto del santo in argento, anno 1961. Chiesa del Carmine, Lugo. La più antica testimonianza scritta del culto del santo risale all'XI secolo, ed è contenuta nel Liber capituli del Monastero da lui fondato a Galeata. Le predicazioni dei Padri Carmelitani diffusero il culto del santo anche in pianura. Molte chiese ed oratori sorsero in seguito alla loro opera. Una chiesa dedicata al Santo fu edificata anche a Lugo, poco fuori le mura cittadine, nell'Alto Medioevo. La chiesa conservava una croce di ferro al centro della quale era raffigurato il santo San FRANCESCO di Paola copatrono di Lugo La chiesa dedicata a san Francesco è la chiesa “San Francesco di Paola” chiamata anche “Santa Maria” in Corso Garibaldi. Immagine: SAN FRANCESCO DI PAOLA CHIESA San Francesco di Paola nasce in Calabria nel 1416 e muore in Francia nel 1507(a 91 anni) Fu canonizzato da Leone X il 1 maggio Ricorrenza Attributi 2 aprile bastone e mantello È patrono di Calabria e Sicilia, dei naviganti e pescatori, è invocato contro gli incendi, la sterilità e le epidemie Storia… La nascita di san Francesco è attribuita ad una grazia particolare di Dio Chiesta per intercessione di san Francesco d’Assisi, al quale i genitori erano particolarmente devoti. La loro preghiera è stata esaudita anche questa volta Il piccolo Francesco andrà in un convento Francescano In cambio Appena nato il piccolo si ammala gravemente ad un occhio, rischiando la vita. Ancora i genitori si rivolgono a san Francesco d’Assisi, per questo nuovo miracolo San Francesco ha sempre vissuto una vita molto religiosa, educato dai genitori molto pii Da adolescente si reca a san Marco Argenta, nel convento dei frati francescani, per rispettare la promessa dei genitori di quando era ancora bambino Sta lì un anno, poi ritorna dalla sua famiglia e fa un viaggio ad Assisi, il paese del Santo a cui lui è molto devoto Tornato a Paola da Assisi, Francesco decide di vivere da eremita: parte. Francesco, come tutti gli altri eremiti, riceve la gente e da consigli. La sua fama aumenta quando compie anche qualche prodigio. Tra il 1435 e 1450 si uniscono a lui molti compagni e si costruisce un convento L’aumento del numero di eremiti e il successo che si crea intorno a Francesco, attira l’attenzione della Chiesa, che manda nel 1467 un visitatore apostolico, che lo rimprovera per il suo stile di vita povero. Il santo prende del fuoco tra le mani e dice: ”A CHI AMA DIO TUTTO È POSSIBILE” Il Monsignore rimane AFFASCINATO, Tornato a Roma chiede di poter unirsi al movimento PAPA SISTO IV APPROVA IL SUO MOVIMENTO – 1474- Francesco inizia il suo Apostolato come eremita, in tutta la Calabria, facendo miracoli e convertendo anime Alcuni miracoli di Francesco Francesco, doveva attraversare lo stretto di Messina, non avendo soldi il barcaiolo si rifiutò di farlo salire sul traghetto. Francesco allora stese il suo mantello sull’acqua e attraversò lo stretto col suo compagno frate alla volta di Messina. Il Santo era molto affezionato ad un agnellino che aveva chiamato Martinello. Un giorno, gli operai decisero di mangiarlo e, dopo averlo cotto e magiato, gettarono le ossa e i resti nella fornace. Il Santo cominciò a cercarlo e chiese agli operai che lavoravano al convento di Paola se avessero visto il suo Martinello; essi negarono, ma quando cominciò a chiamarlo l'agnellino uscì dalle fiamme completamente sano e in vita. Francesco in Francia Luigi XI, re di Francia, non cristiano, ammalato gravemente, venuto a sapere dei miracoli di Francesco lo fa chiamare per farsi guarire. Luigi XI avanzava pretese di successione e la sua paura più grande era di morire prima che il figlio raggiungesse l’età per diventare re Francesco, una volta riuscito a farlo convertire al cristianesimo, muore tra le sue braccia contento perché Francesco gli ha promesso che sarebbe rimasto in Francia fino a che il figlio non avesse raggiunto la maggiore età Il trasferimento in Francia fu importane per la vita di Francesco: egli continuava la vita di sempre, ma non è più in un ambiente contadino della Calabria, ma quello urbano di una città reale. DIVENTA IMPORTANTE IN FRANCIA È LUI CHE DIFFONDE IL CRISTIANESIMO IN FRANCIA San Giacomo San Giacomo apostolo, fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio. Chiesa di san Giacomo Maggiore in Lugo Sant’Onofrio Sant’Onofrio Secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi suoi giorni di vita dette poi sepoltura in una grotta. Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore. CHIESA Santa Rita da Cascia Santa Rita, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio. In seguito, rimasta priva del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria, offrendo a tutti un esempio di pazienza e di compunzione. Santa Rita da Cascia CHIESA DI SANTA RITA DA CASCIA San Domenico San Domenico visse per sua scelta nella più misera povertà, parlando continuamente con Dio o di Dio. Desideroso di trovare un nuovo modo di propagare la fede, fondò l’Ordine dei Predicatori, al fine di ripristinare nella Chiesa la forma di vita degli Apostoli, e raccomandò ai suoi confratelli di servire il prossimo con la preghiera, lo studio e il ministero della parola. 1221 - La sua morte avvenne a Bologna il 6 agosto. Convento di San Domenico con annessa la Casa protetta San Domenico in Lugo Alcune persone hanno vissuto una vita di santità. La Chiesa ancora non le ha canonizzate ufficialmente, ma per noi fedeli esse sono reali esempi di SANTITÀ Nel lughese conosciamo: - IL SERVO DI DIO DON CARLO CAVINA - LA VENERABILE NILDE GUERRA Don CARLO CAVINA “LA CROCE DOVE TOCCA FECONDA” Don Carlo Cavina 1820 - Carlo Cavina nasce a Castel Bolognese da una famiglia profondamente cristiana 1846 - viene ordinato sacerdote dal Cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, vescovo della diocesi di Imola, il futuro Pio IX. 1850 viene mandato a Lugo come prevosto della Collegiata. Nonostante le fatiche dell’apostolato, riuscì a realizzare una “Piccola Casa di San Giuseppe”, cioè una piccola scuola per le ragazze e la Congregazione “Suore Figlie di San Francesco di Sales” VENERABILE NILDE GUERRA “Amare Soffrire Tacere Donarsi” Regola di vita di Nilde • 1922- Nacque a S. Potito di Lugo. • Agli inizi dell’adolescenza sentì la voce di Cristo che la chiamava a sé: a 21 anni entrò con entusiasmo nella Congregazione delle Ancelle del S. Cuore di Gesù Agonizzante di Lugo. Però rientrò subito in famiglia perché troppo malata e si dedicò all’apostolato nell’Azione Cattolica femminile della Parrocchia. • Sentì fortissimo il desiderio di riparare personalmente con la sua vita e la sua sofferenza alla bestemmia, al tradimento della fede, all’odio contro il Papa e la Chiesa e i peccati. Nel 1947 Nilde ottenne dal suo Direttore Spirituale il permesso di POTERSI OFFRIRE COME VITTIMA DI ESPIAZIONE. 1949- Nel gennaio la malattia riprese violenta e al mattino del 19 maggio spirò improvvisamente pochi istanti prima di entrare in sala operatoria. CURIOSITÀ Il Teatro San Rocco che troviamo all’inizio di Corso Garibaldi originariamente (1528) era una Chiesa ed un ospedale col titolo di San Rocco nel Trivio Rocco di Montpellier pellegrino e taumaturgo francese Patrono di numerose città e paesi. Nascita: 1295, Montpellier, Francia Morte: 16 agosto 1327, Voghera