Brucellosi
Nel Genere Brucella sono comprese 6 specie:
• B. melitensis
In fase liscia
• B. abortus
• B. suis
• B. canis
In fase dissociata
• B. ovis
•
•
•
•
Zoonosi
Ad eccezione della B. neotomae tutte le altre sono patogene per
gli animali
• Infezioni genitali croniche
Sintomi manifesti: aborto, metrite, orchite, epididimite,
ipofertilità
A volte sintomatologia inapparente o asintomatica
Gen.BRUCELLA
B.abortus bovis
Specie
B.melitensis
B.suis
BOVINO
Ovicaprini – Suini- Uomo
OVINO- CAPRA- UOMO
Bovini
SUINI
ETIOLOGIA
Forma bacillare-Coccobacillare
Gram negativo
Immobile- Asporigeno- Acapsulato-Microaerofilo (*CO2)
Coltivazione su Terreni Solidi e Liquidi:
Agar Glicerinato +Destrosio
Agar Patata Glicerinata
Agar Siero Destrosio
Agar Triptosio- Brodo Triptosio
0,6-2 micron x 03-05 micron
Colonie piccole-lisce
“a goccia di rugiada”
Tempo di crescita 24-48 ore
RESISTENZA:+++ Ambiente a clima freddo - Riparo luce diretta (oltre 30 gg)
+- Alte temperature Ambientali – Luce solare diretta
NB: ALIMENTI CONTAMINATI Latte – Formaggi – Burro – Carni
60 gg
oltre 120gg
Caratteristiche Comuni
Bacilli – coccobacilli 0,6 – 2,0 x 0,3 – 0,5 micron
Su base morfologico - tintoriale le brucelle non sono distinguibili tra loro
Solo con test biochimici e metabolici si arriva alla esatta caratterizzazione
Non esiste possibilità di differenziare le brucelle tra loro solo
sierologicamente.
Test che permettono la identificazione di specie e le biovarianti svelano
proprietà quali:
• Esigenza di CO2
• Produzione di H2S
• Crescita in presenza di coloranti
• Agglutinazione con sieri monospecifici
• Sensibilità ai fagi
• Attività ossidativo – metabolica
Brucella melitensis
Distribuzione geografica
• Regione mediterranea
– coste settentrionali e orientali
• Asia centrale
• Penisola arabica
• America Latina
– Messico, Argentina, Perù
Paesi europei indenni
• Belgio
• Lussemburgo
• Danimarca
• Paesi Bassi
• Finlandia
• Regno Unito
• Germania
• Francia (10 DPT)
• Irlanda
• Spagna (2 Province)
Territori Ufficialmente Indenni in Italia
Modalità di trasmissione
Vie di penetrazione
• Orofaringe
• Vie aeree superiori
• Congiuntiva
• Organi genitali
• Feto abortito
Prodotti morbosi
• Liquidi e invogli fetali
• Secrezioni utero– vaginali
Trasmissione venerea
Portatori latenti
Trasmissione con
colostro e latte
Vettori e animali
trasmettitori
Trasmissione verticale
Veicoli
L’eliminazione delle Brucelle mediante secrezioni
uterovaginali successive all’aborto o al parto infetto
copiosa nella capra (almeno 2 – 3 mesi)
circa 60 giorni nella pecora
Possibile nelle caprette
Infezione latente
Le agnelle si autosterilizzano
Nelle capre infette, specie dopo l’aborto, la localizzazione
mammaria determina una netta riduzione della secrezione
lattea che può protrarsi per tutta la lattazione
Frequenti le infezioni trasmesse per via aerogena e venerea
La pecora è più
resistente della capra per
cui l’aborto è raro
La pecora si sterilizza
Nella capra l’infezione
cronicizza
• Ambiente
• tipo allevamento
• tipo mungitura
• Ospite
• suscettibilità
variabile
•associata alla fase
di riproduzione
• Agente
• B. melitensis
parassiti intracellulari
facoltativi del SRE
• la virulenza varia
secondo la specie, il
ceppo e la carica
batterica
Patogenesi
Moltiplicazione sede d’ingresso
Penetrazione
Fagocitosi
Organi recettivi
Brucelle + detriti cellulari fagocitati
dai macrofagi
Via linfatica
Iperplasia SRE
Linfonodi regionali
Granulomi
necrosi
Linfonodi regionali
Torrente
circolatorio
Batteriemia
Cellule della serie bianca
Localizzazione milza,
fegato, midollo osseo,
utero, ecc
Evoluzione dell’infezione
• Negli animali impuberi (M/F)
– si raggiunge la guarigione eziologica
• Nelle femmine gravide (1° metà di gravidanza)
– le brucelle restano quiescenti e al 3°-4° mese si mobilitano
causando l’aborto
• Nelle femmine gravide > di 3 mesi
– le brucelle raggiungono l’utero gravido determinando
aborto
• Nelle femmine in lattazione
– localizzazione delle brucelle alla mammella (micromastite)
• Spiccato tropismo per l’utero
–
–
per la presenza di d-eritritolo (alcool tetravalente)
•
La più alta quantità di eritritolo si ritrova oltre la prima metà
della gravidanza
•
Assente in animali impuberi
Localizzazione e replicazione nel corion placentare
•
Determinano un processo infiammatorio fibrino – necrotico –
purulento (cotiledonite)
•
Raggiungono il feto x via ematica e attraverso il liquido
amniotico
•
Segue un infezione generalizzata e morte per azione
endotossica
• Femmine
Sintomi e Lesioni
– Aborto negli ultimi due mesi di gravidanza
necrotizzante)
– Ritenzione della placenta
– Micromastite Brucellare presenza di noduli palpabili
(placentite
• Infezione persistente nella capra
• Eliminazione delle brucelle col latte
• Riduzione della produzione lattea
• Maschio
– Orchite ed epididimite necrotizzante, seguita da formazione di
granulomi
– Le brucelle possono essere eliminate col seme
• Feto
– Liquidi sanguinolenti nella cavità del corpo
– Aumento di volume di fegato e milza
– Membrane fetali edematose o necrotiche
BRUCELLOSI BOVINA
B.abortus bovis
In molti Paesi Mediterranei
Biovarianti 1,2,3,6 in Italia
B.melitensis
Bovini da latte
Bovini da carne
(stabulazione)
Materiale Patologico e vie di Contagio
Diretto e Indiretto:
(Stato brado)
Materiale Patologico e vie di Contagio
Diretto e Indiretto:
Invogli fetali- placentafeto abortito
Colostro-Latte
Latte e derivati*
(*Antropozoonosi)
-Seme (Toro-Vacca)
-Secrezioni utero vaginali (Vacca-Toro)
Invogli fetali- placentafeto abortito- Pascolo-acqua-zecche
Colostro
latte
Patogenesi
Infezione Genitale
Infezione latente
Vitelle prepuberi
Porta di ingresso
Apparato digerente
Mucose:
Oculo Cong,
Genitale
Respiratoria
Toro
Bovina Gravida
Embrione
Infezione mammaria
Bovina non gravida
In lattazione
Linfonodi
Fagocitosi
Infezione
locale
Leucociti
Polimorfo
Nucleati
Microfagi
BATTERIEMIA PRIMARIA
Milza-M.Osseo-Fegato
UTERO GRAVIDO
Placentite brucellare. I cotiledoni sono ingrossati,
fortemente congesti o necrotico-emorragici
Placentite brucellare. Lesioni dei cotiledoni più gravi che
nel caso della figura precedente
Orchite necrotizzante da Brucella. Tubuli in necrosi pieni di
essudato e di colonie batteriche
Diagnosi
Materiale patologico
Invogli fetali, feto (polmone, encefalo, IV stomaco, milza)
latte, tamponi vaginali, sperma, linfonodi
• Diagnosi diretta
– Semina su terreni selettivi = I
• Terreno di Farrell e di Thayer-Martin modificato
– Prova biologica e I (su ts )
– IDENTIFICAZIONE
– IMMUNO FLUORESCENZA
Patologico)
(su
Materiale
• Diagnosi indiretta
– Rose Bengal Test* (RB)
– Fissazione del complemento* (FC)
– Enzime – imunoassay methods (EIA)
– Immuno Fluorescenza (IF)
– Ring test
*prove sierologiche ufficiali previste dal Decreto 453/92
Profilassi
•
DPR 320/54 e Decreto 453/92
•
Obiettivi
1. Tutela della salute pubblica
2. Eradicazione della brucellosi
3. Protezione degli allevamenti indenni
• Il controllo sierologico ufficiale va eseguito su soggetti di
età superiore a 18 mesi
• I campioni di sangue devono pervenire agli IZS entro 72 ore
dal prelievo
• Gli ovini e i caprini positivi devono essere macellati o
abbattuti
– La macellazione deve avvenire sotto vincolo sanitario
• Visceri, mammelle e sangue devono essere distrutti
• Il ripopolamento può avvenire solo dopo che i soggetti di
età superiore ai 6 mesi sono risultati negativi ad almeno una
prova sierologica effettuata dopo 6 settimane dalla
eliminazione dei capi infetti
Provvedimenti per gli allevamenti infetti
1. Divieto di movimento degli animali salvo la destinazione
per il macello
2. Gli animali positivi devono essere marcati e isolati
3. Il latte degli animali infetti deve essere isolato, trattato
termicamente e utilizzato unicamente in allevamento per
l’alimentazione animale
4. Il
latte
degli
termicamente
lavorazione
animali
mediante
sani
deve
essere
pastorizzazione
risanato
prima
della
5. Le carcasse, le mezzene e i quarti degli annimali
infettie destinati all’alimentazione animale devono
essere trattate in modo da evitare ogni
contaminazione
6. I feti, gli agnelli morti e le placente devono essere
immediatamente distrutti
7. Fieno, paglia, strame o altro materiale venuto a
contatto con animali infetti o placente devono essere
immediatamente distrutti
8. Il letame deve essere posto in luogo inaccessibile
cosparso di disinfettante e conservato per almeno 3
settimane
Allevamento ufficialmente indenne
1. Tutti gli animali non presentano sintomi da brucellosi
da almeno 12 mesi
2. Non sono presenti animali vaccinati
3. Tutti gli animali di età superiore a 6 mesi hanno dato
esito negativo a 2 prove sierologiche effettuate a 6
mesi di distanza l’una dall’altra
4. Tutti gli animali sono nati in azienda o provengono da
allevamenti ufficialmente indenni
Italia: percentuale di capi positivi
Italia: percentuale allevamenti U.I.
Aspetti di Sanità Pubblica
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Brucellosi - Sezione Bulldog di Fossombrone