Marco Tomasetti Dipartimento di Patologia Molecolare e Terapie Innovative Università Politecnica delle Marche [email protected] CRIOGENI LIQUIDI GAS ATMOSFERICI LIQUEFATTI: •Ossigeno liquido •Argon liquido •Kripton •Xenon •Neon •Azoto liquido CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE •Temperatura estremamente bassa •Aumento di volume •Aumento vaporizzazione APPARECCHIATURE PER L’IMPIEGO DI LIQUIDI CRIOGENI RECIPIENTI: I contenitori sopportano brusche ed elevate variazione di temperatura • Possono essere aperti o protetti da uno sfiato o dispositivo di sicurezza per lo scarico del gas. • L’ostruzione dello sfiato determina aumento di pressione. • La pressione non deve superare il 60% del valore di taratura della valvola di sicurezza. • Usare soltanto il tappo o il coperchio forniti con il contenitore IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO • Prima di provvedere al rabbocco di un recipiente, accertare la natura del liquido contenuto. • Il mescolamento di due diversi liquidi criogeni causa l’evaporazione del liquido a più basso punto di ebollizione. • L’introduzione di ossigeno liquido in un contenitore di azoto liquido provoca l’accensione spontanea del materiale organico contenuto. TRAVASO • Prima di procedere ad un riempimento, accertarsi che il contenitore sia vuoto, non contenga quindi acqua o altri liquidi criogeni • Usare un imbuto per travasare il liquido. Meglio usare il dispositivo di spillamento a pressione per estrarre il liquido da contenitori più grandi. • Indossare i dispositivi di protezione idonei quali guanti, visiera ed occhiali • Evitare il contatto diretto con le sostanze criogene INSTALLAZIONE • Già in fase di progetto si devono tener presenti i parametri fisici dei liquidi criogeni. • Alle basse temperature i comuni acciai al carbonio infragiliscono; vengono pertanto usati appropriati acciai di lega o metalli non ferrosi. • Vanno studiati accuratamente l’isolamento delle tubazioni, gli effetti delle contrazioni e dilatazioni termiche e le procedure in caso di pericolo. • Prima di istallare apparecchiature e tubazioni per gas criogeni consultare i tecnici specializzati NORME DI SICUREZZA GLI INDUMENTI PROTETTIVI • Protezione del capo: utilizzare gli occhiali di sicurezza muniti di appositi ripari laterali oppure una visiera. • Protezione delle mani: utilizzare guanti per criogeni per maneggiare qualsiasi cosa che sia venuto in contatto con il criogeno. I guanti devono calzare in maniera ampia in modo che possano essere sfilati velocemente. • Protezione del corpo: indossare tute o camici privi di tasche. Evitare di portare orologi o gioielli • Protezione dei piedi: evitare di rovesciare il criogeno nelle calzature. Portare I pantaloni all’esterno di stivali o scarpe. NORME DI SICUREZZA LA TEMPERATURA • Il contatto con il liquido criogeno provoca sulla pelle lesioni tipo ustioni (ustioni criogene). L’entità del danno aumenta con il diminuire della temperatura e con la durata del contatto • Il riempimento di un recipiente caldo o l’immersione di un oggetto caldo deve essere effettuato lentamente. Si riducono così spruzzi di liquido e le sollecitazioni termiche sul materiale indotte dal brusco abbassamento di temperatura. • Evitare di impiegare i contenitori che appaiono danneggiati. • Evitare di riempire i contenitori oltre il livello di sicurezza: l’eccesso di liquido aumenta l’evaporazione ed il pericolo di trabocchi durante il trasporto. • Evitare di toccare con le mani tubazioni o recipienti: la superficie estremamente fredda può incollarsi saldamente alla pelle. • Ricordare che oggetti normalmente morbidi a temperatura ambiente, diventano estremamente duri e fragili alle basse temperature di questi liquidi. NORME DI SICUREZZA LA VENTILAZIONE • Tenere i liquidi criogenici in ambienti ben ventilati in modo da impedire eccessive concentrazioni di gas evaporato. • L’azoto liquido deve essere conservato ed utilizzato in ambienti ben ventilati. L’evaporazione, anche se modesta, può ridurre la concentrazione dell’ossigeno presente nell’aria. • Un tenore di ossigeno nell’atmosfera inferiore 16% è pericoloso per la vita dell’uomo. • Non lasciare residui di azoto liquido in un locale angusto o privo di finestre d’areazione ed applicare i cartelli di pericolo alla porta. NORME GENERALI E COMPORTAMENTALI • Seguire attentamente le indicazioni riportate nelle schede di sicurezza • Utilizzare contenitori e chiusure progettati e certificati per l’uso richiesto • Quando si carica un contenitore ‘caldo’ stare lontani dai vapori che si sviluppano • L’operatore deve sempre indossare i Dispositivi di Protezione Individuale idonei • Mantenere pulite le superfici su cui l’aria si condensa • In caso di perdite, con formazione di nubi, l’operatore deve allontanarsi • L’accesso ai locali dove sono utilizzati i liquidi criogeni deve essere limitato al personale autorizzato • le operazioni di travaso devono essere fatte da operatori opportunamente formati ed informati sui potenziali rischi associati alla manipolazione • Il trasporto in ascensore deve essere eseguito senza operatore NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA Allarme di livello d’ossigeno: • Abbandonare rapidamente il locale • Attendere un certo periodo prima di entrare • Rientrare in presenza di un altro operatore all’esterno del locale pronto ad intervenire Allarme di perdita di conoscenza: • Trasportare la persona in un area ben ventilata • attivare le procedure di pronto soccorso Allarme di ustione da contatto della cute: • trattare la parte di cute interessata con le modalità di pronto soccorso da adottare nel caso di ustioni da elevate temperature I PERICOLI PIU’ COMUNI • Ustioni da freddo • Congelamenti dovuti ad esposizioni prolungate • Danneggiamento dei polmoni in seguito ad inalazione di vapori a basse temperature • Lesioni oculari dovuti a liquidi e vapori criogeni • Lacerazioni della cute in seguito a contatto di superfici molto fredde • Asfissia PRIMO SOCCORSO Contatto con la pelle o con gli occhi: • lavare le parti colpite con abbondante acqua tiepida per almeno 15 minuti • Non esporre le parti a calore diretto • Nel caso di sintomi di congelamento, lesioni agli occhi, condurre l’infortunato da un medico • Proteggere le parti colpite con garza sterile o con indumento soffice; evitare di provocare ristagni nella circolazione, mantenere il paziente a caldo e non somministrare bevande alcoliche Asfissia: • Intervenire in un ambiente con basso livello di O2 solo se muniti di autorespiratori • Trasportare l’infortunato in ambiente ad atmosfera normal • Praticare la respirazione artificiale in caso di arresto respiratorio e chiamare il medico